48
Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti Sassetti” PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Pag. 1 ISTITUTO COMPRENSIVO MARCONI SACCHETTI SASSETTI Scuola dell’infanzia “Sacchetti Sassetti” Uffici PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (D.Lgs 81/2008 art. 15 comma 1, art. 18 comma1 - D.M. 10 marzo 1998)

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE DI... · PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Pag. 6 3. UBICAZIONE DELL’ATTIVITA’: La struttura è un edificio, suddiviso su quattro piani, classificato

Embed Size (px)

Citation preview

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 1

ISTITUTO COMPRENSIVO MARCONI – SACCHETTI

SASSETTI

Scuola dell’infanzia “Sacchetti Sassetti”

Uffici

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

(D.Lgs 81/2008 art. 15 comma 1, art. 18 comma1 - D.M. 10 marzo 1998)

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 2

Redatto in data Versione Aggiornamento Redatto da Rif. Doc.

24/10/2016 01 02 S.P.P. P.E.

Il Datore di Lavoro

____________________________________

Il R.S.P.P. ____________________________________________

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 3

RAGIONE SOCIALE

ISTITUTO COMPRENSIVO MARCONI-SACCHETTI SASSETTI

PLESSO

Scuola dell’infanzia Angelo Sacchetti Sassetti e Uffici Segreteria

SEDE LEGALE ED OPERATIVA PIAZZA MAZZINI NR. 7 – 02100 RIETI

DATORE DI LAVORO DIRIGENTE SCOLASTICO

PROF.SSA ANNA ROSA CAVALLO

MEDICO COMPETENTE

RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

DOTT. EMANUELE TARQUINI

TEL. 0746/201195

FAX 0746/201406

SITO INTERNET www.icmarconisacchettisassetti.gov.it

E MAIL [email protected]

SETTORE PRODUTTIVO ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA, SCUOLA

DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI

PRIMO GRADO

DIRIGENTI

Personale che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori esercitando un funzionale potere di iniziativa

PREPOSTI: DOCENTI DI GIOVANNI ATA TEMPERANZA

Personale che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori esercitando un funzionale potere di iniziativa

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA - ROBERTA BARTOLOMEI

ADDETTI AL SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO - DOCENTI: DI GIOVANNI, FERRI ATA: CERRONI, DANTE

VEDI NOMINE ALLEGATE

ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO - DOCENTI: NERI ATA: CERRONI, DANTE

VEDI NOMINE ALLEGATE

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 4

INDICE

1. PREMESSA 2. FINALITA’ DEL PIANO

3. UBICAZIONE DELL’ATTIVITA’

4. DESCRIZIONE STRUTTURALE DEL PLESSO SCOLASTICO

5. DESCRIZIONE DEI MEZZI ANTINCENDIO

6. PERSONE OCCUPANTI L’EDIFICIO

7. ALLARME

8. PUNTO DI RACCOLTA

9. CLASSIFICAZIONE DELLE EMERGENZE

10. DESIGNAZIONE DEL PERSONALE E FORMAZIONE

11. ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI AGLI ALLIEVI

12. PROCEDURE OPERATIVE

13. NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO

14. PROCEDURA PER UNA CORRETTA TELEFONATA

15. ELENCO DEI NUMERI TELEFONICI DA CHIAMARE IN CASO DI

EMERGENZA

16. ALLEGATO I - ASSEGNAZIONE INCARICHI

17. ALLEGATO II – Procedura evacuazione persone disabili

18. ALLEGATO II – MODULO DI EVACUAZIONE

19. ALLEGATO III – PIANO DI GESTIONE DEL PRIMO SOCCORSO

20. ALLEGATO IV – LAY-OUT

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 5

PIANO DI GESTIONE EMERGENZE

1. PREMESSA: Il presente piano di emergenza è stato predisposto in base a quanto previsto dal D. Lgs.

81/2008 e successive integrazioni e modifiche, costituendo parte integrante del

Documento di Valutazione dei Rischi. Infatti nella valutazione dei rischi si evidenziano i

pericoli e le situazioni da attuare in emergenza; il piano di emergenza invece, deve

stabilire esattamente le azioni da compiere per mettere in sicurezza l'attività e garantire

l'esodo dei lavoratori e dell’utenza. Il piano è stato redatto secondo le indicazioni

dell’allegato VIII del D.M. 10/03/1998.

In esso sono indicate le di situazioni di emergenza che possono verificarsi durante lo

svolgimento dell’attività lavorativa e le modalità di gestione delle stesse.

2. FINALITA’ DEL PIANO: La finalità del piano di emergenza e sicurezza è quella di assicurare che, in caso di

emergenza, il personale addetto dell'Istituto sia in grado di pianificare le operazioni da

compiere, vale a dire la messa in atto di tutte una serie di procedure tali da contenere gli

effetti di una qualsiasi situazione di emergenza, ed in particolare che sia in grado di gestire

un principio di incendio o se necessario un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti di

un edificio.

Il piano di emergenza è lo strumento che consente la corretta gestione degli incidenti,

siano essi incendi, infortuni, fughe di gas o fuoriuscite di sostanze pericolose o qualsiasi

altro evento calamitoso che determina la necessità di abbandonare la struttura (es.

terremoti, inondazioni, alluvioni, crolli dovuti a cedimenti strutturali o di edifici contigui,

avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi, ogni altra causa che venga ritenuta

pericolosa dal Capo d'Istituto).

Gli obbiettivi principali da ottenere con le informazioni contenute nel piano d'emergenza

sono:

- salvaguardia ed evacuazione delle persone;

- messa in sicurezza degli impianti tecnologici;

- compartimentazione e confinamento dell'incendio;

- protezione dei beni e delle attrezzature;

- estinzione completa dell'incendio

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 6

3. UBICAZIONE DELL’ATTIVITA’: La struttura è un edificio, suddiviso su quattro piani, classificato ai sensi della prevenzione incendi

come di tipo 3, ovvero scuole con numero di persone contemporanee da 501 a 800 (D.M.

26/08/1992). Attualmente l’edificio risulta occupato per la parte di competenza dell’istituto

comprensivo, da circa 200 persone presenti contemporaneamente. Ai piano secondo, terzo e quarto

isultano attualmente presenti classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Superiore

Magistrale Statale “Elena Principessa di Napoli”

L’ambiente di lavoro, è così ripartito:

PIANO TERRA (Affollamento circa 40 persone)

Scuola dell’infanzia

Classe sez.A

Classe sez. B

Aula giochi

Mensa

Wc alunni

Wc docenti

Servizi

Sala conferenze.

PIANO MEZZANINO (Segreteria - Affollamento circa 6 persone con possibilità di utenza

esterna)

Ufficio presidenza

Segreteria

Ufficio DSGA

Wc

Le modalità di esodo sono individuate tramite le planimetrie riportato in allegato (Cap. 19 –

Allegato IV). Per l’esodo dei piani superiori, sono state fornite all’istituto magistrale negli anni

passati le planimetrie con indicazioni delle vie di fuga tramite il piano di emergenza. Ogni

considerazione sulle modalità di uscita è riportato nelle loro procedure di emergenza.

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 7

4 - DESCRIZIONE STRUTTURALE DEL PLESSO SCOLASTICO II complesso scolastico che ospita l’istituto è suddiviso come descritto nel capitolo 3.

L’edificio è classificato ai sensi della prevenzione incendi come di tipo 3, ovvero scuole

con numero di persone contemporanee da 501 a 800 (D.M. 26/08/1992).

Lo sfollamento dei locali viene garantito secondo quando disposto dal Cap. 4.1 e dal Cap.

5 del D.M. 26/08/1992 e dal D.M. 10/03/1998.

5 - DESCRIZIONE MEZZI ANTINCENDIO E' presente illuminazione di sicurezza a tutti i piani che garantisce illuminazione minima

per consentire l'allontanamento in caso di mancanza dell'energia elettrica. La struttura

risulta dotata di estintori portatili adeguatamente dislocati lungo i corridoi in prossimità

delle aule didattiche e all'interno dei laboratori al fine di consentire un primo efficace

intervento su di un principio di incendio. È inoltre presente un’adeguata rete con idranti.

6. PERSONE OCCUPANTI L’EDIFICIO

Gli alunni sono superiori alle 100 unità (classificazione di Tipo 3, da 501 a 800 persone).

Le aree occupate dalla scuola dell’infanzia prevedono circa 40 persone presenti

contemporaneamente. Per l’ufficio amministrativo sono presenti nr. 5 persone presenti

contemporaneamente.

7. ALLARME

Non essendo presente un unico sistema di allarme, anomalia segnalata all’ente

proprietario, è stato predisposto un allarme, tramite “trombette”, con specifico suono.

Il megafono è reperibile ove è presente l’addetta alla diffusione dell’allarme. La persona

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 8

incaricata farà suonare l’allarme (vedi cap.16), autorizzato dall’addetto all’emanazione

dell’ordine di evacuazione.

8. PUNTO DI RACCOLTA

Le uscite di emergenza confluiscono o nel chiostro dell’edificio, con uscita versa Piazza Mazzini. Il punto di raccolta è collocato in Piazza Mazzini (vedi Immagine nr. 1)

Piazza Mazzini Immagine nr. 1

Istituto

comprensivo

“Marconi-

Sacchetti

Sassetti”

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 9

9. CLASSIFICAZIONE DELLE EMERGENZE: Le tipologie di emergenza considerate nel seguente piano sono:

- Incendio;

- Infortunio o malessere;

- Terremoto;

- Esondazione.

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 10

9.1 EMERGENZA DOVUTA AD INCENDI

Come regola generale ogni dipendente deve:

Avere ben presente l’ubicazione di un telefono interno utilizzabile per lanciare l’allarme

Avere ben presenti le vie di fuga dal luogo dove si trova

Avere ben presente l’ubicazione del più vicino estintore

Avere ben presente l’ubicazione della più vicina cassetta di pronto soccorso

Chiunque rilevi un principio di incendio o altre situazioni di pericolo (fumo, scoppio, crollo,

allagamento, ecc.) deve attuare la seguente procedura:

1. avvisare il responsabile della squadra antincendio

2. avvisare le persone che potrebbero essere coinvolte dagli sviluppi dell’evento

3. su incarico del responsabile della squadra antincendio si dovranno chiamare vigili

del fuoco al n. 115 avvisando il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco dello stato

di emergenza ed indicando:

a. nome della ditta

b. l’ubicazione (indirizzo della ditta)

c. le caratteristiche del pericolo (incendio, fuga di gas

ecc..)

d. una valutazione di massima della gravità della

situazione

e. se si utilizza un apparecchio telefonico dare il numero di

telefono della chiamata

f. non riattaccare il ricevitore fino a quando l’addetto al

centralino non abbia ripetuto correttamente

4. Il Responsabile della Squadra antincendio, valutata la gravità della situazione,

decide l'eventuale evacuazione dei locali e in attesa dell'arrivo dei Vigili del Fuoco,

dovrà, senza mettere in pericolo la propria incolumità:

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 11

a. Intervenire per porre in sicurezza gli impianti, togliendo

tensione ai dispositivi elettrici e/o elettronici;

b. Provvedere al primo intervento di spegnimento con

utilizzo degli estintori portatili;

c. provvedere alla chiusura di porte e portoni al fine di contenere la

propagazione dell'incendio;

d. provvedere a vietare l'accesso al personale non interessato

alle aree oggetto allo stato di emergenza;

e. collaborare con i vigili del fuoco per le eventuali necessità.

CONDOTTA DA TENERE QUANDO SI SCOPRE UN INCENDIO:

Non farsi prendere dal panico.

Non gridare al fuoco.

Non correre.

Chiudere la porta del locale in cui si sta sviluppando l’incendio.

Avvisare gli addetti della squadra antincendio.

Avvertire il responsabile Prevenzione e Protezione

Non attardarsi, né tornare indietro a raccogliere gli effetti personali.

Portarsi senza indugio all’uscita di sicurezza più prossima secondo le istruzioni

ricevute o seguendo le indicazioni predisposte.

In presenza di fumo o fiamme è opportuno:

o bagnare un fazzoletto e legarlo sulla bocca e sul naso, in modo da

proteggere per quanto possibile dal fumo le vie respiratorie.

o Se necessario, avvolgere la testa con indumenti di lana pesanti (cappotti,

sciarpe pullover ecc. ) in modo da proteggere i capelli dalle fiamme.

Nel caso che le fiamme avvolgano una persona, è indispensabile impedirle di correre,

farla distendere in terra e soffocare le fiamme con indumenti o altro.

Qualora risultasse impossibile percorrere le vie di uscita dal luogo in cui ci si trova per

impedimenti dovuti a fiamme, forte calore, fumo intenso, è opportuno:

o restare nell’ambiente stesso.

o chiudere completamente le porte di accesso. Chiudere le fessure a filo del

pavimento con gli indumenti disponibili, mantenendo umido, ove possibile, il

lato interno della porta applicando su di essa indumenti bagnati.

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 12

o se non c’è fumo, tenere le finestre chiuse, per evitare che l’afflusso d’aria rafforzi

l’incendio che divampa all’esterno.

9.2 PROCEDURA BASE IN CASO DI INFORTUNIO:

In caso di infortunio o malore improvviso, di un dipendente o collaboratore, informare

subito l’addetto al primo soccorso. Questo interverrà con la cassetta di primo soccorso.

Cercare di individuare quale aiuto supplementare è più opportuno (ad esempio, i vigili del

fuoco, in caso di impossibilità di spostare la vittima, oppure l’ambulanza)

Chiamare, se necessario, direttamente il numero per la richiesta del soccorso (di solito

il 118), specificando DA DOVE SI CHIAMA, CHE COSA È SUCCESSO, QUALI SONO

LE CONDIZIONI DELLO INFORTUNATO.

Fatta eccezione per i casi di imminente pericolo di vita, non cercate di aiutare la vittima,

non spostatela e non datele nulla da bere.

Assicurarsi che l'infortunato respiri e che sia cosciente, senza però porre alla vittima ogni

banale domanda inquisitoria del tipo:

- come è accaduto l’incidente

- di chi è la colpa ecc..

conversate il meno possibile con la vittima , per non accrescere le condizioni di stress,

contribuendo a peggiorare le condizioni di stress fisico e psichico.

9.3 EMERGENZA DOVUTA A TERREMOTO

Le scosse sismiche, che accompagnano un terremoto, giungono per le più inattese e non

è ancora noto alcun affidabile sistema di previsione dell’avvento delle scosse sismiche.

Non è pertanto possibile prendere alcuna precauzione preliminare e bisogna cercare di

fronteggiare l’emergenza non appena si verifica.

Un terremoto per solito si manifesta con violente scosse iniziali, sussultorie od ondulatorie,

seguite da alcuni momenti di pausa, con successive scosse di intensità assai inferiore a

quella iniziale. Anche queste scosse sono comunque pericolose, per possibilità che

causino il crollo di strutture lesionate dalle scosse iniziali. In caso di terremoto:

restare calmi

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 13

preparatevi a fronteggiare la possibilità di ulteriori scosse

rifugiatevi sotto un tavolo, scegliendo quello che appare più robusto e

cercando di addossarvi alle pareti perimetrali, per evitare il rischio di

sprofondamento del pavimento. Potete anche rifugiarvi in un sottoscala o

nel vano di una porta, che si apre in un muro maestro

allontanatevi da finestre, specchi, vetrine, lampadari, scaffali di libri,

strumenti, apparati elettrici. State attenti alla caduta di oggetti

aprite le porte con molta prudenza e muovetevi con estrema prudenza,

saggiando il pavimento, le scale ed i pianerottoli, prima di avventurarvi

sopra. Saggiate il pavimento appoggiandovi sopra dapprima il piede che

non sopporta il peso del corpo, indi avanzando

spostatevi lungo i muri, anche discendendo le scale. Queste aree sono

quelle strumentalmente più robuste

scendete le scale all’indietro. Non trasferite il vostro peso su un gradino,

se non avete incontrato un supporto sufficiente

controllate attentamente la presenza di crepe. Le crepe orizzontali sono

più pericolose di quelle verticali, perché indicano che le mura sono

sollecitate verso l’esterno

non usate gli ascensori

non usate accendini o fiammiferi, perché le scosse potrebbero aver

fratturato le tubazioni del gas

evitare di usare i telefoni, salvo i casi di estrema urgenza

non contribuite a diffondere informazioni non verificate

causa il possibile collasso delle strutture di emergenza, allontanatevi

subito dall’edificio e recatevi in uno dei punti di raccolta individuati in

precedenza (vedere piantina allegata), senza attendere la dichiarazione

di evacuazione

non spostare una persona traumatizzata, a meno che non sia in evidente

immediato pericolo di vita (crollo imminente, incendio che si sta

avvicinando ecc.). Chiamate i soccorsi, segnalando con accuratezza la

posizione della persona infortunata.

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 14

9.4 EMERGENZE DOVUTE AD ESONDAZIONE E DANNI DA

ACQUA IN GENERE

Sono molteplici le sorgenti d’acqua che possono causare danni od incidenti,

come:

- tracimazione di acqua dagli argini dei fiumi e canali, artificiali e

naturali

- tubazioni che scoppiano

- scarichi di acqua piovana intasati

- finestre infrante dalla grandine

- danneggiamenti accidentali dovuti alla rottura di tubazioni.

In questi casi:

rimanere calmi

informare il responsabile della sicurezza o l’addetto alle

emergenze

se necessario chiamare il numero di emergenza, e dare

informazioni sulla natura, sull’esatta ubicazione e soprattutto

sull’entità della perdita di acqua o caratteristiche della inondazione,

identificandone la causa, se identificabile

usate estrema cautela se vi sono apparati elettrici o prese

d’energia nelle immediate vicinanze della zona allagata. Se vi sono

rischi concreti evacuate l’area

se avete identificato con esattezza la causa della perdita e ritenete

di poterla mettere sotto controllo (ad esempio, la chiusura di una

valvola a volantino o lo sblocco di una conduttura intasata),

intervenite, ma procedete sempre con estrema cautela

restate a disposizione, senza intralciare, per collaborare

all’eventuale allontanamento di valori o documenti, coinvolti

nell’allagamento.

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 15

10 - DESIGNAZIONE DEL PERSONALE E FORMAZIONE A cura del Capo di Istituto sono stati identificati i compiti da assegnare al personale

docente e non che opera nell'Istituto. Ogni compito è stato assegnato a due incaricati in

modo da garantire una continuità della loro presenza.

Il Capo di Istituto e il suo sostituto sono responsabili dell'emanazione dell'ordine di

evacuazione e assumeranno, al verificarsi di una situazione d'emergenza, il

coordinamento delle operazioni di evacuazione e di primo soccorso.

E' stato nominato il personale:

- addetto alla diffusione dell'ordine di evacuazione e il personale di piano o

di settore responsabile del controllo delle operazioni di evacuazione;

- incaricato di effettuare le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, alle

Forze dell'Ordine, al Pronto Soccorso ed ad ogni altro organismo ritenuto

necessario;

- incaricato dell'interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica, del gas e

dell'alimentazione della centrale termica;

- incaricato dell'uso e del controllo periodico dell'efficienza di estintori e

idranti;

- addetto al controllo quotidiano della praticabilità delle uscite di sicurezza e

dei percorsi per raggiungerle

11 - ASSEGNAZIONE INCARICHI AGLI ALLIEVI In ogni classe saranno individuati alcuni alunni a cui attribuire le seguenti mansioni:

- ragazzi apri fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di

raccolta;

- ragazzi serra fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere

la porta dell'aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro

II Dirigente Scolastico ha definito un modulo di evacuazione da custodire in tutti i registri dì

classe, che dovrà essere compilato dai docenti e degli alunni apri fila e chiudi fila in caso

di evacuazione di emergenza una volta raggiunta la zona di raccolta. Il modulo completo

dei dati relativi al numero di allievi presenti ed evacuati e al numero di eventuali dispersi

e/o feriti dovrà essere consegnato alla direzione delle operazioni (vedi Allegato " Modulo di

evacuazione").

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 16

Il presente piano contiene:

1. Le caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo

2. Il sistema di rivelazione e di allarmi incendio

3. il numero delle persone presenti e la loro ubicazione

4. i lavoratori esposti a rischi particolari

5. il numero di addetti all'attuazione ed al controllo del piano nonchè all'assistenza per

l'evacuazione (addetti alla gestione delle emergenze, evacuazione, lotta antincendio,

pronto soccorso);

12 - PROCEDURE OPERATIVE

11.1 Istruzioni generali di sicurezza

Affinché le procedure previste nel piano garantiscano la possibilità di tenere sotto controllo

una qualsiasi situazione di emergenza il personale della struttura dovrà rispettare le

seguenti regole:

- esatta osservanza di tutte le disposizioni riguardanti la sicurezza;

- osservanza del principio che tutti gli operatori sono al servizio degli allievi per

salvaguardarne l'incolumità;

- abbandono dell'edificio solo ad avvenuta evacuazione di tutti gli allievi

12.1 MODALITA’ DI EVACUAZIONE

Compiti specifici delle persone coinvolte nell’evacuazione

IL PERSONALE DOCENTE dovrà:

- INFORMARE ADEGUATAMENTE GLI ALLIEVI SULLA NECESSITÀ DI UNA

DISCIPLINATA OSSERVANZA DELLE PROCEDURE INDICATE NEL PIANO AL

FINE DI ASSICURARE L'INCOLUMITÀ A SE STESSI E AGLI ALTRI;

- ILLUSTRARE PERIODICAMENTE IL PIANO DI EVACUAZIONE E TENERE

LEZIONI SULLE PROBLEMATICHE RIGUARDANTI UNA EVENTUALE SITUAZIONE

DI EMERGENZA DA GESTIRE NELL'AMBITO DELL'ISTITUTO;

- INTERVENIRE PRONTAMENTE LADDOVE SI DOVESSERO DETERMINARE

SITUAZIONI CRITICHE DOVUTE A CONDIZIONI DI PANICO;

- CONTROLLARE CHE GLI ALLIEVI APRI E CHIUDI FILA ESEGUANO

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 17

CORRETTAMENTE IL COMPITO A LORO ASSEGNATO;

- IN CASO DI EVACUAZIONE PORTARE CON SE IL REGISTRO DI CLASSE PER

EFFETTUARE UN CONTROLLO DELLE PRESENZE AD EVACUAZIONE

AVVENUTA.

GLI ALLIEVI dovranno adottare in seguente comportamento non appena avvertito il segnale

d'allarme:

- INTERROMPERE IMMEDIATAMENTE OGNI ATTIVITÀ;

- MANTENERE L’ORDINE E L’UNITÀ DELLA CLASSE DURANTE E DOPO L’ESODO;

- TRALASCIARE IL RECUPERO DEGLI OGGETTI PERSONALI;

- DISPORSI IN FILA EVITANDO IL VOCIARE CONFUSO, GRIDA E RICHIAMI (LA

FILA SARÀ APERTA DAI COMPAGNI DESIGNATI COME APRI FILA E CHIUSA DAI

SERRA FILA);

- CAMMINA IN MODO SOLLECITO, SENZA CORSE NON PREORDINATE E SENZA

SPINGERE I COMPAGNI

- SEGUIRE LE DISPOSIZIONI DI SICUREZZA RIPORTATE IN APPOSITA SCHEDA

ALLEGATA AL PRESENTE PIANO ( “Modalità di evacuazione”).

- ATTENERSI STRETTAMENTE A QUANTO ORDINATO DALL’INSEGNANTE NEL

CASO CHE SI VERIFICHINO CONTRATTEMPI CHE RICHIEDONO UNA

IMPROVVISA MODIFICAZIONE DELLE INDICAZIONI DEL PIANO.

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 18

PERSONE NON DOCENTI dovranno adottare in seguente comportamento non appena avvertito il segnale

d'allarme:

MANTENERE LA CALMA

Chi non è in grado di muoversi, attenda i soccorsi

Evacuare i locali in modo ordinato – seguire le istruzioni

Non correre

Non usare ascensori o montacarichi – Usare le scale

Non portare con sé oggetti ingombranti o pericolosi

In presenza di fumo o fiamme coprirsi bocca e naso con un fazzoletto (umido)

Respirare con il viso rivolto verso il suolo

Fermarsi per riprendere energie o fiato in caso si sia affaticati

In presenza di forte calore proteggersi il capo con indumenti, possibilmente bagnati

Seguire le vie di fuga

Raggiungere il Luogo Sicuro all’esterno dell’edificio

Non ostruire gli accessi dopo essere usciti dallo stabile

Nei punti di raccolta aspettare gli ordini del Responsabile

Non tornare indietro per nessun motivo

Attendere il segnale di cessata emergenza

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 19

13. NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO

13.1 PROCEDURE DI EVACUAZIONE

Per varie ragioni è possibile che si dia l’allarme di evacuazione dell’insediamento. Nella

scuola l’allarme è dato TRAMITE MEGAFONO CON ADEGUATO SUONO. L’incaricato

dovrà dare l’Allarme di evacuazione.

Le procedure da seguire in caso di emergenza sono le seguenti

PERSONALE DOCENTE

All'ordine di evacuazione dell'edificio: 1. NEL CASO NON SIATE INSEGNANTI

- DIRIGETEVI VERSO IL PUNTO DI RACCOLTA INDICATO 2. NEL CASO SIATE INSEGNANTI

- EFFETTUATE L'EVACUAZIONE DELLA VOSTRA CLASSE, COME PREVISTO DALLA PROCEDURA;

- ARRIVATI AL PUNTO DI RACCOLTA PROCEDETE SECONDO QUANTO PREVISTO AL PUNTO 8.2.

IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI CHE:

1. CAMMINARE CHINATI E DI RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO, PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL CASO IN CUI VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL PERCORSO DI FUGA;

2. NON USARE MAI L'ASCENSORE; 3. NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO; 4. SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI; 5. NON APRIRE LE FINESTRE.

IN CASO DI TERREMOTO 1. DISPORSI SOTTO I TAVOLI 2. NON URLARE 3. NON PRECIPITARSI FUORI 4. NON USARE L’ASCENSORE 5. NON AVVICINARSI ALLE FINESTRE 6. NON AMMASSARSI ALLE USCITE DI SICUREZZA 7. DISPORSI LUNGO LE PARETI INTERNE 8. ALLONTANARSI DA SCAFFALI, LAMPADARI, SCALE, GROSSE PIANTE,

LAMPIONI E INSEGNE DOPO LA SCOSSA

1. CHIUDERE ACQUA, LUCE E GAS

2. DIRIGERSI VERSO GLI SPAZI APERTI

3. AIUTARE I FERITI, I DISABILI E GLI ALUNNI

4. NON USARE IL TELEFONO

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 20

PERSONALE NON DOCENTE DI SEGRETERIA

All'ordine di evacuazione dell'edificio: 1. ABBANDONATE IL VOSTRO UFFICIO EVITANDO DI PORTARE OGGETTI

PERSONALI CON VOI; 2. CHIUDETE LA PORTA E DIRIGETEVI VERSO IL PUNTO DI RACCOLTA

SEGUENDO L'ITINERARIO PREVISTO NELLA PLANIMETRIA.

In casi di incendio nel vostro ufficio, badate a: 1. SPEGNERLO MEDIANTE L'USO DI UN ESTINTORE, SE NON SIETE NELLA

CONDIZIONE DI EFFETTUARE QUESTA PROCEDURA, CERCATE AIUTO; 2. AVVERTITE IMMEDIATAMENTE IL CAPO DI ISTITUTO IN CASO DI INCENDIO

DI VASTE PROPORZIONI. 3.

IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI CHE: 1. CAMMINARE CHINATI E DI RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO,

PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL CASO IN CUI VI SIA PRESENZA DI FUMO LUNGO IL PERCORSO DI FUGA;

2. NON USARE MAI L'ASCENSORE; 3. NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO; 4. SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI; 5. NON APRIRE LE FINESTRE.

IN CASO DI TERREMOTO

9. DISPORSI SOTTO I TAVOLI 10. NON URLARE 11. NON PRECIPITARSI FUORI 12. NON USARE L’ASCENSORE 13. NON AVVICINARSI ALLE FINESTRE 14. NON AMMASSARSI ALLE USCITE DI SICUREZZA 15. DISPORSI LUNGO LE PARETI INTERNE 16. ALLONTANARSI DA SCAFFALI, LAMPADARI, SCALE, GROSSE PIANTE,

LAMPIONI E INSEGNE DOPO LA SCOSSA

5. CHIUDERE ACQUA, LUCE E GAS 6. DIRIGERSI VERSO GLI SPAZI APERTI 7. AIUTARE I FERITI, I DISABILI E GLI ALUNNI 8. NON USARE IL TELEFONO

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 21

PERSONALE NON DOCENTE DI PIANO

All'insorgere di un pericolo:

1. INDIVIDUATE LA FONTE DEL PERICOLO, VALUTATENE L'ENTITA' E SE CI

RIUSCITE CERCATE DI FRONTEGGIARLA;

2. SE NON CI RIUSCITE, AVVERTITE IMMEDIATAMENTE IL CAPO DI ISTITUTO

ED ATTENETEVI ALLE DISPOSIZIONI IMPARTITE.

All'ordine di evacuazione dell'edificio:

1. TOGLIETE LA TENSIONE ELETTRICA AL PIANO AGENDO

SULL'INTERRUTTORE GENERALE DEL QUADRO ELETTRICO;

2. FAVORITE IL DEFLUSSO ORDINATO DEL PIANO (eventualmente aprendo le

porte di uscita contrarie al verso dell'esodo);

3. INTERDITE L'ACCESSO ALLE SCALE E AI PERCORSI NON DI SICUREZZA;

4. DIRIGETEVI, AL TERMINE DELL'EVACUAZIONE DEL PIANO, VERSO IL

PUNTO DI RACCOLTA ESTERNO PREVISTO.

IN CASO DI INCENDIO RICORDARSI CHE:

1. CAMMINARE CHINATI E DI RESPIRARE TRAMITE UN FAZZOLETTO,

PREFERIBILMENTE BAGNATO, NEL CASO IN CUI VI SIA PRESENZA DI FUMO

LUNGO IL PERCORSO DI FUGA;

2. NON USARE MAI L'ASCENSORE;

3. NON USCIRE DALLA STANZA SE I CORRIDOI SONO INVASI DAL FUMO;

4. SIGILLARE OGNI FESSURA DELLA PORTA, MEDIANTE ABITI BAGNATI;

5. NON APRIRE LE FINESTRE

IN CASO DI TERREMOTO 17. DISPORSI SOTTO I TAVOLI 18. NON URLARE 19. NON PRECIPITARSI FUORI 20. NON USARE L’ASCENSORE 21. NON AVVICINARSI ALLE FINESTRE 22. NON AMMASSARSI ALLE USCITE DI SICUREZZA 23. DISPORSI LUNGO LE PARETI INTERNE 24. ALLONTANARSI DA SCAFFALI, LAMPADARI, SCALE, GROSSE PIANTE,

LAMPIONI E INSEGNE DOPO LA SCOSSA

9. CHIUDERE ACQUA, LUCE E GAS 10. DIRIGERSI VERSO GLI SPAZI APERTI 11. AIUTARE I FERITI, I DISABILI E GLI ALUNNI 12. NON USARE IL TELEFONO

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 22

STUDENTI All'ordine di evacuazione dell'edificio:

rispettare quanto stabilito dal punto 8.2

IN CASO DI INCENDIO

1. SEGUIRE LE ISTRUZIONI DELL’INSEGNANTE 2. NON SOFFERMARSI A RACCOGLIERE OGGETTI MA AIUTARE GLI

INABILI E I PIÙ PICCOLI. LASCIARE IL PIÙ PRESTO POSSIBILE IL LOCALE, CHIUDENDO BENE LA PORTA

3. E’ UTILE COPRIRSI LA BOCCA E IL NASO CON UNO STRACCIO BAGNATO

4. NON CORRERE MA CAMMINARE SPEDITI 5. IN PRESENZA DI FUMO METTERSI CARPONI E MUOVERSI

RASOTERRA 6. NON USARE L’ASCENSORE 7. SCENDENDO LE SCALE INVASE DAL FUMO, AVANZARE TASTANDO

IL MURO CON LA MANO 8. SE SI RESTA BLOCCATI, BAGNARSI COMPLETAMENTE GLI ABITI

IN CASO DI TERREMOTO

1. DISPORSI SOTTO I BANCHI O TAVOLI 2. NON URLARE 3. NON PRECIPITARSI FUORI 4. NON USARE L’ASCENSORE 5. NON AVVICINARSI ALLE FINESTRE 6. NON AMMASSARSI ALLE USCITE DI SICUREZZA 7. DISPORSI LUNGO LE PARETI INTERNE 8. ALLONTANARSI DA SCAFFALI, LAMPADARI, SCALE, GROSSE PIANTE,

LAMPIONI E INSEGNE 9. ASCOLTARE LE ISTRUZIONI DELL’INSEGNANTE

DOPO LA SCOSSA

1. DIRIGERSI VERSO GLI SPAZI APERTI

2. AIUTARE I FERITI, I DISABILI E I PIÙ PICCOLI

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 23

14. PROCEDURA PER UNA CORRETTA TELEFONATA

DATI DA COMINUCARE

INDIRIZZO : preciso

INDICAZIONE dell’edificio CON LATO FACILMENTE RAGGIUNGIBILE

TELEFONO FISSO O CELLULARE DI CHI HA FATTO LA CHIAMATA

TIPO DI INCENDIO (piccolo-medio-grande)

ALTRA TIPOLOGIA DI EVENTO (crollo, fuga di gas, infortunio ecc.)

PRESENZA DI PERSONE IN PERICOLO (s i - no - dubbio)

LOCALE O ZONA INTERESSATA ALL’INCENDIO

MATERIALE CHE BRUCIA

Nome di chi sta chiamando

Farsi dire il nome di chi risponde

Notare l’ora esatta della chiamata

Predisporre tutto l’occorrente per l’ingresso dei mezzi di soccorso

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 24

15. ELENCO DEI NUMERI TELEFONICI DA CHIAMARE IN CASO DI EMERGENZA

Vigili del Fuoco 115

Carabinieri 112

Pronto Soccorso 118

Soccorso pubblico di emergenza

113

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 25

16. ALLEGATO I – ASSEGNAZIONE INCARICHI

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 26

Compiti specifici per l’evacuazione*

INCARICO FIGURA NOMINATIVO SOSTITUTO

Emanazione ordine

di evacuazione

DIRIGENTE

SCOLASTICO

-

COORDINATORE DI

PLESSO

CAVALLO

-

DI GIOVANNI

TEMPERANZA

-

NERI

Diffusione ordine di

evacuazione

ADDETTO DI

SEGRETERIA

-

COLLABORATORE

SCOLASTICO

DANTE

-

CERRONI

CERVELLI

-

Personale ATA in

sostituzione

Chiamate di soccorso

ADDETTO DI

SEGRETERIA

-

DOCENTE DEL

PLESSO

GUNNELLA

-

NERI

FABI

-

STANZIONE

-

Personale DOCENTE in

sostituzione

Controllo operazioni

di piano

ADDETTO DI

SEGRETERIA

- COLLABORATORE

SCOLASTICO

DANTE

-

CERRONI

GUNNELLA

-

Personale ATA in

sostituzione

Responsabile

dell’evacuazione

della classe

INSEGNANTE

Insegnante presente in

classe al momento

dell’evento

Studente apri fila STUDENTE

Opportunamente

individuato ad inizio

anno scolastico

Opportunamente

individuato ad

inizio anno

scolastico

Studente chiudi fila STUDENTE

Opportunamente

individuato ad inizio

anno scolastico

Opportunamente

individuato ad

inizio anno

scolastico

Responsabile del

punto di raccolta

DIRIGENTE

SCOLASTICO

-

COORDINATORE DI

PLESSO

CAVALLO

-

DI GIOVANNI

TEMPERANZA

-

NERI

- Personale DOCENTE in

sostituzione

Interruzione

erogazione:

- gas

- energia elettrica

- acqua

COLLABORATORE

SCOLASTICO Personale ATA del

piano terra Personale ATA in

sostituzione

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 27

*

Emanazione ordine di evacuazione (coordinatore emergenze):

assume decisioni commisurate alla natura, entità ed evoluzione dell’evento;

impartisce ordini al personale incaricato della gestione dell’emergenza;

attiva e coordina le misure di pronto intervento per contrastare l’evento con le difese e le

dotazioni disponibili, anche in relazione al grado di formazione ed addestramento del

personale presente;

ordina all’addetto specifico di dare il segnale di evacuazione generale;

dispone la richiesta d’intervento delle strutture esterne di soccorso;

impartisce l’ordine di evacuazione, parziale o totale, dell’edificio;

revoca, se del caso, lo stato di allarme.

Diffusione ordine di evacuazione

sotto la prescrizione del coordinatore delle emergenze, attiva il segnale di allarme;

adempiuto al proprio incarico, procede all’evacuazione dei locali, dirigendosi verso il punto

di raccolta.

Addetto chiamate di soccorso

sotto la prescrizione del coordinatore delle emergenze, procede alla chiamata di soccorso

secondo le procedure previste;

adempiuto al proprio incarico, se è scattato l’allarme, procede all’evacuazione dei locali,

dirigendosi verso il punto di raccolta.

Controllo operazioni di piano

Controllano l’ordine di precedenza.

Una volta che il piano è libero, verificano se nei servizi igienici e nelle classi con le porte

rimaste aperte, non vi sia nessuno.

Successivamente si recano all’area di raccolta assegnata.

Responsabile del punto di raccolta

procede all’evacuazione dei locali, dirigendosi verso il punto di raccolta;

giunto nel punto di raccolta verifica la presenza di tutti i dipendenti presenti;

segnala al coordinatore dell’emergenza e/o ai soccorsi l’eventuale assenza di persone.

Interruzione erogazione (gas, energia elettrica, acqua):

alla diramazione dell’allarme e/o sotto prescrizione del coordinatore delle emergenze, si

occupa del distacco dei servizi generali;

procede all’evacuazione dei locali dirigendosi verso il punto di raccolta;

segnala al coordinatore delle emergenze eventuali anomalie riscontrate.

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 28

Incarichi speciali Data la presenza del cantiere per ultimazione dei lavori di miglioramento sismico che hanno

interessato l’edificio, si usufruisce di nr. 2 punti di raccolta, così come riportato nel cap. 8. Per il

raggiungimento del punto di raccolta del Piazzale della Stazione, si usufruirà di personale

addestrato al fine dall’attraversamento di viale Morroni. Il personale nello specifico è:

nr. 1 Collaboratore scolastico del piano quarto (I.S. Magistrale);

personale docente del piano secondo presente nella classe più vicina alla scala di emergenza

al momento dell’evacuazione (Classe I A)

A tale scopo il collaboratore scolastico è stato fornito di adeguato giubbetto caterinfrangente e

paletta per fermare il traffico. Altro giubbetto e paletta sono stati disposti nella classe I A, a

disposizione del personale docente presente in aula al momento dell’evacuazione. Il personale è

stato addestrato circa le operazioni da svolgere.

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 29

Azioni e comportamenti (in caso di incendio)

Sono di seguito indicate le azioni ed i comportamenti da seguire in caso di attivazione del piano.

PERSONALE PREALLARME ALLARME CESSATO

ALLARME

STUDENTI

Si alzano in modo

ordinato, prendendo i

soprabiti se necessario.

Si preparano vicino alla

porta.

Gli aprifila aprono la

porta della classe

Secondo la precedenza

assegnata, iniziano il

deflusso seguendo gli

aprifila. Il serrafila

chiude la porta.

Rientrano ai posti,

ordinatamente.

La porta della classe

viene richiusa.

DOCENTI IN AULA Prendono il registro di

classe e si preparano.

Escono circa a metà

della fila e nella stessa

posizione rimangono per

tutto il tempo del

deflusso.

All’area di raccolta

eseguono l’appello e

compilano il modulo di

evacuazione.

Riprendono la

normale attività.

DOCENTI NON IN

AULA

Si preparano

ordinatamente.

Iniziano il deflusso

secondo l’ordine di

precedenza assegnato al

locale dove si trovano.

In alternativa si

accodano alla classe più

vicina.

Riprendono la

normale attività.

COLLABORATORI AI

PIANI

Si preparano

posizionandosi in modo

da controllare il

deflusso.

Controllano l’ordine di

precedenza.

Una volta che il piano è

libero, verificano se nei

servizi igienici e nelle

classi con le porte

rimaste aperte, non vi

sia nessuno.

Successivamente si

recano all’area di

raccolta assegnata.

Riprendono la

normale attività.

COLLABORATORI

GENERICI

Si preparano

ordinatamente.

Iniziano il deflusso

secondo l’ordine di

precedenza assegnato al

locale dove si trovano.

In alternativa si

accodano alla classe più

vicina

Riprendono la

normale attività

FIGURE SENSIBILI

Interrompono

immediatamente il lavoro

e si recano nella zona

relativa all’incarico

assegnato.

Eseguono l’incarico

assegnato e una volta

portato a termine si recano

all’area di raccolta.

Riprendono la

normale attività

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 30

Azioni e comportamenti (in caso di terremoto) Sono di seguito indicate le azioni ed i comportamenti da seguire in caso di attivazione del piano.

PERSONALE SIMULAZIONE

TERREMOTO ALLARME

CESSATO

ALLARME

STUDENTI Gli alunni si riparano

mettendosi sotto i banchi

Secondo la precedenza

assegnata, iniziano il

deflusso seguendo gli

aprifila.

Il serrafila chiude la porta.

Rientrano ai posti,

ordinatamente.

La porta della classe

viene richiusa.

DOCENTI IN AULA Si riparano mettendosi

sotto la cattedra o vicino

muri portanti

Prendono il registro di

classe, escono circa a metà

della fila e nella stessa

posizione rimangono per

tutto il tempo del deflusso.

All’area di raccolta

eseguono l’appello e

compilano il modulo di

evacuazione.

Riprendono la

normale attività.

DOCENTI NON IN

AULA

Si riparano mettendosi

sotto la cattedra o vicino

muri portanti

Iniziano il deflusso

secondo l’ordine di

precedenza assegnato al

locale dove si trovano.

In alternativa si accodano

alla classe più vicina.

Riprendono la

normale attività.

COLLABORATORI AI

PIANI

Si riparano mettendosi

sotto la cattedra o vicino

muri portanti

Controllano l’ordine di

precedenza.

Una volta che il piano è

libero, verificano se nei

servizi igienici e nelle

classi con le porte rimaste

aperte, non vi sia nessuno.

Successivamente si recano

all’area di raccolta

assegnata.

Riprendono la

normale attività.

COLLABORATORI

GENERICI

Si riparano mettendosi

sotto la cattedra o vicino

muri portanti

Iniziano il deflusso

secondo l’ordine di

precedenza assegnato al

locale dove si trovano.

In alternativa si accodano

alla classe più vicina

Riprendono la

normale attività

FIGURE SENSIBILI Si riparano mettendosi

sotto la cattedra o vicino

muri portanti

Eseguono l’incarico

assegnato e una volta

portato a termine si recano

all’area di raccolta.

Riprendono la

normale attività

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 31

17. ALLEGATO II – Procedura evacuazione persone disabili

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 32

MISURE DA ATTUARSI PRIMA DEL

VERIFICARSI DELL’EMERGENZA

Il primo passo da compiere è quello di individuare, sia attraverso la conoscenza dell’ambiente di

lavoro che durante l’effettuazione delle prove di evacuazione periodiche, le difficoltà di carattere

motorio, sensoriale o cognitivo che l’ambiente può determinare, nei confronti del posizionamento

delle persone affette da handicap.

Gli elementi che possono determinare le criticità in questa fase dipendono fondamentalmente:

- dagli ostacoli di tipo edilizio presenti nell’ambiente, quali ad esempio:

- la presenza di gradini od ostacoli sui percorsi orizzontali;

- la non linearità dei percorsi;

- la presenza di passaggi di larghezza inadeguata e/o di elementi sporgenti che possono

rendere tortuoso e pericoloso un percorso;

- la lunghezza eccessiva dei percorsi;

- la presenza di rampe delle scale aventi caratteristiche inadeguate, nel caso di ambienti

posti al piano diverso da quello dell’uscita;

Dagli ostacoli di tipo impiantistico o gestionale, quali ad esempio:

- presenza di porte che richiedono uno sforzo di apertura eccessivo o che non sono dotate di

ritardo nella chiusura (sistema che consentirebbe un utilizzo più agevole da parte di

persone che necessitano di tempi più lunghi per l’attraversamento delle porte stesse);

- organizzazione/disposizione degli arredi, macchinari o altri elementi in modo da non

determinare impedimenti ad un agevole movimento degli utenti;

- mancanza di misure alternative all’esodo autonomo lungo le scale, nel caso di ambienti

posti al piano diverso da quello dell’uscita.

MISURE DA ATTUARSI AL MOMENTO DEL VERIFICARSI DELL’EMERGENZA

I criteri generali da seguire nell’evacuazione delle persone disabili sono i seguenti:

- attendere lo sfollamento delle altre persone;

- accompagnare, o far accompagnare, le persone con capacità motorie o sensoriali ridotte

all’esterno dell’edificio;

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 33

- se non è possibile raggiungere l’esterno dell’edificio, provvedere al trasporto del disabile

fino ad un luogo idoneo, possibilmente un locale dotato di finestra, in attesa dei soccorsi

(infatti, se nell’edificio non sono presenti spazi calmi*, né adeguata compartimentazione

degli ambienti, nell’eventualità che le scale siano inaccessibili e impraticabili si dovrà

trovare/individuare un luogo sufficientemente lontano dal focolaio d’incendio e dotato di

finestra accessibile dall’esterno dove attendere l’arrivo dei soccorsi).

- segnalare al Centralino di Emergenza o ad un altro Addetto Antincendio l’avvenuta

evacuazione del disabile o l’impossibilità di effettuarla.

Si ricorda che è importante impartire ordini chiari, precisi e con tono di voce deciso.

Scelta delle misure da adottare

La scelta delle misure da adottare è diversa a secondo della disabilità:

Disabili motori scegliere un percorso di evacuazione accessibile (privo di ostacoli, gradini, ecc.) e fornire assistenza nel percorrerlo.

Disabili sensoriali Uditivi: facilitare la comunicazione (lettura labiale, frasi brevi, frasi scritte); Visivi: manifestare la propria presenza, definire il pericolo, definire le azioni, guidarli in luogo sicuro.

Disabili cognitivi assicurarsi della percezione del pericolo, fornire istruzioni semplici.

Si ricorda che i docenti che stanno svolgendo lezioni nelle aule e/o le esercitazioni nei laboratori

didattici, allertati dalla squadra di emergenza, o dal sistema di allarme presente nella struttura (di

tipo acustico) provvedono a far uscire gli studenti e a condurli in un luogo sicuro (“punto di

raccolta”).

1) Disabilità motoria: La movimentazione di un disabile motorio dipende fondamentalmente dal grado di collaborazione

che questo può fornire. Pertanto, per effettuare un’azione che garantisca il corretto espletamento

della prestazione richiesta e che, nel contempo, salvaguardi l’integrità fisica del soccorritore, è

necessario:

individuare in ogni persona tutte le possibilità di collaborazione;

essere in grado di posizionare le mani in punti di presa specifici, per consentire il

trasferimento della persona in modo sicuro;

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 34

assumere posizioni di lavoro corrette, che salvaguardino la schiena dei soccorritori;

essere in grado di interpretare le necessità della persona da affiancare ed offrire la

collaborazione necessaria.

2) Disabilità sensoriali: Disabilità uditiva

Nell’assistenza a persone con questo tipo di disabilità il soccorritore dovrà porre attenzione

nell’attuare i seguenti accorgimenti:

per consentire al sordo una buona lettura labiale, la distanza ottimale nella conversazione

non deve mai superare il metro e mezzo;

il viso di chi parla deve essere illuminato in modo da permetterne la lettura labiale;

nel parlare è necessario tenere ferma la testa e, possibilmente, il viso di chi parla deve

essere al livello degli occhi della persona sorda;

parlare distintamente, ma senza esagerare, avendo cura di non storpiare la pronuncia: la

lettura labiale, infatti, si basa sulla pronuncia corretta;

la velocità del discorso inoltre deve essere moderata: né troppo in fretta, né troppo adagio;

usare possibilmente frasi corte, semplici ma complete, esposte con un tono normale di

voce (non occorre gridare). Non serve parlare in modo infantile, mentre è necessario

mettere in risalto la parola principale della frase usando espressioni del viso in relazione al

tema del discorso;

non tutti i suoni della lingua sono visibili sulle labbra: fare in modo che la persona sorda

possa vedere tutto ciò che è visibile sulle labbra;

quando si usano nomi di persona, località o termini inconsueti, la lettura labiale è molto

difficile. Se il sordo non riesce, nonostante gli sforzi, a recepire il messaggio, anziché

spazientirsi, si può scrivere la parola in stampatello su di un foglio;

anche se la persona sorda porta le protesi acustiche, non sempre riesce a percepire

perfettamente il parlato, occorre dunque comportarsi seguendo le regole di comunicazione

appena esposte;

per la persona sorda è difficile seguire una conversazione di gruppo o una conferenza

senza interprete. Occorre quindi aiutarlo a capire almeno gli argomenti principali attraverso

la lettura labiale, trasmettendo parole e frasi semplici e accompagnandole con gesti

naturali.

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 35

Disabilità visiva

Nel caso di presenza di persone ipovedenti o prive della vista l’addetto o la persona che collabora

con gli Addetti Antincendio prenderà sottobraccio la persona interessata e la accompagnerà,

avendo cura di non tirare e di non spingere la stessa fornendo tutte le indicazioni su eventuali

ostacoli o sul percorso che si sta effettuando.

Nell’assistenza a persone con questo tipo di disabilità il soccorritore dovrà porre attenzione

nell’attuare i seguenti accorgimenti:

annunciare la propria presenza e parlare con voce ben distinta e comprensibile fin da

quando si entra nell’ambiente in cui è presente la persona da aiutare;

parlare naturalmente, senza gridare, e direttamente verso l’interlocutore, senza interporre

una terza persona, descrivendo l’evento e la reale situazione di pericolo;

non temere di usare parole come “vedere”, “guardare” o “cieco”;

offrire assistenza lasciando che la persona vi spieghi di cosa ha bisogno;

descrivere in anticipo le azioni da intraprendere;

lasciare che la persona afferri leggermente il braccio o la spalla per farsi guidare (può

scegliere di camminare leggermente dietro per valutare la reazione del corpo agli ostacoli);

lungo il percorso è necessario annunciare, ad alta voce, la presenza di scale, porte ed altre

eventuali situazioni e/o ostacoli;

nell’invitare un non vedente a sedersi, guidare prima la mano di quest’ultima affinché tocchi

lo schienale del sedile;

qualora si ponesse la necessità di guidare più persone con le stesse difficoltà, invitatele a

tenersi per mano;

una volta raggiunto l’esterno è necessario accertarsi che la persona aiutata non sia

abbandonata a se stessa ma rimanga in compagnia di altri, fino alla fine dell’emergenza.

3) Disabilità cognitiva:

Le persone con disabilità di apprendimento possono avere difficoltà nell’eseguire istruzioni

piuttosto complesse e che coinvolgono più di una breve sequenza di semplici azioni. In una

situazione di pericolo (incendio, fumo, pericolo di scoppio, etc.) un disabile cognitivo può esibire un

atteggiamento di completa o parziale o nulla collaborazione con coloro che portano soccorso.

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 36

Può accadere che in una situazione nuova e sconosciuta manifesti una reazione di totale rifiuto e

disconoscimento della realtà pericolosa, che può sfociare in comportamenti aggressivi contro se

stessi o nei confronti di coloro che intendono prestare soccorso.

In tali evenienze il soccorritore deve mantenere la calma, parlare con voce rassicurante con il

disabile, farsi aiutare da persone eventualmente presenti sul luogo e decidere rapidamente sul da

farsi. La priorità assoluta è l’integrità fisica della persona, ed il ricorso ad un eventuale intervento

coercitivo di contenimento per salvaguardarne l’incolumità può rappresentare l’unica soluzione. In

questo ambito diventa necessaria e fondamentale l’esercitazione ad agire in situazioni di

emergenza simulata.

Nel fornire assistenza a persone con questo tipo di disabilità il soccorritore dovrà tener presente

che:

la persona può non essere completamente in grado di percepire il pericolo;

molti di loro non posseggono l’abilità della letto-scrittura;

la percezione visiva di istruzioni scritte o di pannelli può essere confusa;

il loro senso di direzione potrebbe essere limitato, ragion per cui potrebbero averebisogno

di qualcuno che li accompagni durante il percorso;

Ecco qualche utile suggerimento:

le istruzioni e le informazioni devono essere suddivise in semplici fasi successive: siate

molto pazienti;

bisogna usare segnali semplici o simboli immediatamente comprensibili, ad esempio

segnali grafici universali;

spesso nel disabile cognitivo la capacità a comprendere il linguaggio parlato è abbastanza

sviluppata ed articolata, anche se sono presenti difficoltà di espressione. Si raccomanda

pertanto di spiegare sempre e direttamente alla persona le operazioni che si effettueranno

in situazione d’emergenza;

ESITI PROCEDURA: all’interno dell’istituto c’è la presenza di utenza (nr. 1 alunno con handicap di tipo motorio). La persona è stata collocata, al piano secondo, in prossimità dell’uscita di sicurezza. Al fine di una corretta evacuazione dello stesso, è stato prevista la seguente procedura.

Durante l’evacuazione

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 37

- attendere lo sfollamento delle altre persone;

- la persona è accompagnata da adeguato personale all’esterno dell’edificio (insegnanti di

sostegno.

18. ALLEGATO II – MODULO DI EVACUAZIONE

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 38

MODULO DI EVACUAZIONE (da tenere nel registro di classe)

DATA

CLASSE

ALLIEVI TOTALI

ALLIEVI PRESENTI

ALLIEVI EVACUATI

DISPERSI*

FERITI*

* N.B. segnalare i nominativi

ZONA DI RACCOLTA

FIRMA DEL DOCENTE

_______________________________

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 39

19. ALLEGATO III: PIANO DI GESTIONE DEL PRIMO SOCCORSO

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 40

1. PREMESSA

L’obiettivo del Piano di Primo soccorso è di salvaguardare la vita di chiunque avesse subito un

danno fisico a causa di un incidente, di un infortunio o di un malore in attesa di soccorsi qualificati,

senza arrecare ulteriore danni all’infortunato.

Nel Piano di Primo soccorso sono descritti: il personale incaricato di prestare i primi soccorsi

sanitari, i mezzi a disposizione e le procedure che devono essere poste in atto per garantire un

intervento rapido ed efficace. Le modalità d’intervento sanitario sono fornite direttamente agli

addetti al primo soccorso durante il corso di formazione specifico.

2. AMBITO DI APPLICAZIONE

Tutto il personale dipendente è tenuto ad osservare scrupolosamente le indicazioni contenute nel

presente Piano di Primo soccorso. Possono essere oggetto del piano, sia i dipendenti, che l’utenza

esterna che accede al laboratorio analisi.

Si ricorda che è dovere di ogni cittadino italiano prestare assistenza a persona ferita o altrimenti

in pericolo e darne immediato avviso all’Autorità (art. 593 Codice penale).

Chiunque, valutando come agire, è tenuto a provvedere affinché l’infortunato possa al più presto

ricevere assistenza.

3. CLASSIFICAZIONE DELL’AZIENDA

Secondo il D.M.388/03, tenuto conto del tipo di attività svolta, del numero di lavoratori occupati,

dei fattori di rischio e dell’indice infortunistico di inabilità permanente INAIL, le aziende ovvero le

unità produttive sono classificate in tre gruppi: A, B e C.

Il Datore di Lavoro, sentito il medico competente, identifica il gruppo di appartenenza e, solo nel

caso appartenga al Gruppo A, ne da comunicazione all’A.S.L. competente per territorio.

L’attività oggetto del piano, risulta del gruppo B (aziende o unita' produttive con tre o piu'

lavoratori che non rientrano nel gruppo A).

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 41

4. ATTREZZATURE MINIME DI PRIMO SOCCORSO – MEZZI DI

COMUNICAZIONE

Le attrezzature minime per gli interventi di primo soccorso e i dispositivi di protezione individuale

per gli addetti sono individuati dalle norme di legge, dal datore di lavoro in collaborazione con il

medico competente. Vista la tipologia di azienda, è stata installata una cassetta di primo soccorso,

rispettante i contenuti minimi dell’allegato 1 del D.M. 388/03

I presidi contenuti consentono di effettuare le prime immediate cure (medicazione di piccole ferite,

tagli, scottature). Il contenuto deve essere sempre completo (Allegato 2: Allegato 1 D.M. 388/03,

contenuti minimi della cassetta di primo soccorso).

Presso le strutture di Gruppo A e B dovrà essere garantito un mezzo di comunicazione idoneo ad

attivare rapidamente il Servizio Sanitario Nazionale di emergenza (118) in qualsiasi momento.

I Direttori di struttura che hanno lavoratori che svolgono la loro attività in luoghi isolati o

all’esterno dell’area edificata (es. campagne di rilevamento zoologico, geologico, scavi

archeologici, ecc), sono tenuti a fornire loro un pacchetto di medicazione e un mezzo di

comunicazione idonei per il soccorso e a fornire adeguate informazioni in merito alle modalità

d’utilizzo.

Il mezzo di comunicazione idoneo per attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio

Sanitario Nazionale, risulta essere il telefono (Allegato 1: procedura chiamata telefonica).

5. ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO

Gli addetti al primo soccorso sono lavoratori incaricati di attuare i provvedimenti necessari in

materia di primo soccorso e di assistenza medica. Tali lavoratori, idonei per preparazione specifica,

capacità e condizioni di salute, non possono rifiutare la designazione se non per giustificato motivo;

l’incarico è un obbligo di legge (art. 43 e 45 D. Lgs. 81/2008) ed in quanto tale esula dalle funzioni

e mansioni lavorative.

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 42

Tutti i dipendenti, senza distinzioni, possono proporsi o essere individuati come addetti al primo

soccorso, e ciò perché l’obbligo di collaborazione in situazioni di emergenza grava egualmente su

tutti i lavoratori. I lavoratori individuati come addetti al primo soccorso sono:

Gli addetti al primo soccorso hanno frequentato l’apposito corso di formazione di 12 ore (aziende

gruppo B, C), secondo quanto disposto dall’allegato 3 del D.M. 388/03.

6. COMPITI DEGLI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO

Il compito principale dell’addetto al primo soccorso è di confortare l’infortunato, evitare, nei limiti del

possibile, il peggioramento delle condizioni e provvedere alla chiamata dei soccorsi esterni (Allegato 1:

procedura chiamata telefonica). Se necessario interviene per mantenere le funzioni vitali.

L’addetto deve attendere, ove richiesto, l’arrivo dei soccorsi esterni evitando di compiere interventi cui

non è autorizzato (es. somministrazione di medicamenti, manovre chirurgiche), come appreso nel corso

di formazione.

L’addetto deve rispettare l’obbligo di non rivelare, senza giusta causa, patologie o altre notizie riservate

di cui viene a conoscenza nell’esercizio dei compiti a lui affidati (art. 622 Codice penale; D. Lgs. 196/03

-Codice in materia di protezione dei dati personali).

Addetti al primo soccorso:

Vedi nomine allegate

7. COMPITI DEGLI ADDETTI ALLA SEGNALAZIONE DI

INFORTUNIO/MALORE

Alla segnalazione di un infortunio/malore gli addetti al primo soccorso devono:

• prendere i presidi della cassetta di primo soccorso;

• valutare la situazione, il numero degli infortunati e la loro gravità (presenza di emorragie, ferite,

fratture, ecc.);

• spostare, secondo le regole, l’infortunato solo ed esclusivamente se nell’ambiente vi sono pericoli

imminenti (crollo, fuga di gas, incendio, ecc.);

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 43

• prestare i primi soccorsi in relazione alla gravità dell’infortunio, confortare e tranquillizzare

l’infortunato ed allontanare le persone non indispensabili al soccorso;

• dirigere l’opera di eventuali soccorritori estemporanei qualora la situazione richieda più di un

operatore;

• avvisare il soccorso esterno (118) fornendo, secondo lo schema concordato, indicazioni precise

per il raggiungimento del luogo dell’infortunio (Allegato 1: procedura chiamata telefonica);

• invitare l’infortunato, se non impossibilitato fisicamente o psichicamente, a presentarsi al più

vicino primo soccorso (ospedale generale provinciale San Camillo de Lellis, Rieti);

• accompagnare sempre l’infortunato al più vicino primo soccorso al fine di fornire informazioni

sulla causa dell’infortunio o sull’agente nocivo responsabile della lesione (es. se materiale

biologico) o sulla probabile causa dell’intossicazione (recando con sé la scheda di sicurezza della/e

sostanza/e il contenitore con la sostanza ovvero il nome esatto ovvero il numero di CAS - Chemical

Abstract Service).

8. ALTRI COMPITI DELL’ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO

Periodicamente gli addetti devono:

• verificare almeno ogni 3 mesi il contenuto dei pacchetti di medicazione delle Strutture di cui sono

incaricati, controllando la presenza e la data di scadenza del materiale. (Allegato 1: procedura

chiamata telefonica)

• provvedere direttamente o tramite incaricato individuato dal Responsabile di struttura all’acquisto

e reintegro del materiale mancante o scaduto;

9. NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INFORTUNIO

MANTENERE LA CALMA, IL PANICO PUÒ AUMENTARE I DANNI

Obiettivo primario degli interventi è la salvaguardia delle persone,

secondario è la tutela dei beni materiali

Infortunio grave

Se ai soccorritori la situazione dell’infortunato appare subito grave chiamare

immediatamente il soccorso esterno (Emergenza sanitaria 118; Soccorso pubblico 113)

fornendo le seguenti indicazioni:

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 44

• proprio nome e cognome, nome della ditta

• numero degli infortunati, se più di uno

• informazioni sulle condizioni vitali dell’infortunato (coscienza, polso, respiro, ferite, malore)

• indicazioni precise per il raggiungimento del luogo dell’infortunio (nome della struttura,

indirizzo via, N° civico, piano dell’edificio, denominazione della stanza, laboratorio, percorso

interno alla struttura, ecc.); se il luogo è difficile da raggiungere fare in modo che qualcuno aspetti i

soccorsi sulla via principale

• accertarsi che l’interlocutore abbia capito correttamente la richiesta

• chiedere il nominativo o il riferimento all’interlocutore in caso si dovesse richiamare

• chiamare comunque l'addetto al primo soccorso.

Infortunio/malore alla propria persona Chiunque s’infortuni o sia colto da malore, da solo, se è in grado, o aiutato dai presenti, deve

avvisare immediatamente l’addetto al primo soccorso.

In caso si assista al verificarsi di un infortunio/malore

Chiunque assista ad un infortunio/malore deve prestare assistenza ed avvisare nel contempo

l’addetto al primo soccorso o il soccorso esterno (Emergenza sanitaria 118; Soccorso pubblico 113)

10. UTILIZZO DEL CONTENUTO DEL PACCHETTO DI MEDICAZIONE

Chiunque in seguito ad un lieve infortunio proceda in prima persona alla medicazione utilizzando il

materiale contenuto nel pacchetto di medicazione, al termine deve comunque avvisare l’addetto al

primo soccorso per permettergli di reintegrare i prodotti utilizzati.

11. INTERVENTI SENZA COMPETENZA E/O SPECIFICHE DISPOSIZIONI

Chiunque assiste ad un infortunio, oltre alla prima assistenza, non deve praticare, di propria

iniziativa cure, trattamenti o somministrazione di medicamenti a meno che non sia in possesso di

conoscenze specifiche di Medicina e Chirurgia o Pronto Soccorso o sia diretto da un medico (nel

laboratorio durante i prelievi è presente il medico di turno).

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 45

12. GESTIONE DEGLI INFORTUNI

Per infortunio s’intende “un evento che avviene per causa violenta, in occasione di lavoro,

da cui sia derivata la morte o l’inabilità permanente al lavoro assoluta o parziale ovvero

un’inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione dal lavoro per più di tre

giorni”.

Può essere considerato infortunio (infortunio in itinere) l’incidente che coinvolge il lavoratore

mentre è in viaggio per lavoro o percorre il tragitto da o verso il luogo di lavoro.

13. REGISTRO INFORTUNI E DENUNCE

La normativa vigente prevede che il datore di lavoro annoti cronologicamente gli infortuni

avvenuti sul luogo di lavoro sul Registro Infortuni predisposto per ciascuna provincia e

vidimato dalla ASL competente per territorio. Inoltre, se ricorre il caso, il datore di lavoro deve

denunciare l’infortunio avvenuto all’INAIL e all’Autorità di Pubblica Sicurezza.

14. CONTENUTI MINIMI DELLA CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO

Allegato 1 D.M. 388/03

CONTENUTO MINIMO DELLA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO

Guanti sterili monouso (5 paia).

Visiera paraschizzi

Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1).

Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3).

Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10).

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 46

Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2).

Teli sterili monouso (2).

Pinzette da medicazione sterili monouso (2).

Confezione di rete elastica di misura media (1).

Confezione di cotone idrofilo (1).

Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2).

Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2).

Un paio di forbici.

Lacci emostatici (3).

Ghiaccio pronto uso (due confezioni).

Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2).

Termometro.

Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 47

20. ALLEGATO IV: LAY-OUT

Istituto comprensivo “Marconi-Sacchetti

Sassetti”

PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

Pag. 48