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Piano di sicurezza e di - · PDF fileDirigente responsabile : Dott. Ing. Stefano Pozzoli ... L'analisi dei suddetti dettati presenta spesso ampie aree di sovrapposizione di obblighi

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Piano di sicurezza e di coordinamento

Provincia di PIACENZA Committente Provincia di Piacenza

SERVIZIO “VIABILITA’,EDILIZIA E SERVIZI TECNOLOGICI” Dirigente responsabile : Dott. Ing. Stefano Pozzoli

Cantiere Strada Provinciale n° 10 R “Padana Inferiore” Lavori di adeguamento funzionale del Ponte sul fiume Trebbia.

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INDICE 1 Premessa pag. 3 1.1 Legenda abbreviazioni 1.2 Generalità 2 Identificazione e descrizione dell’opera pag. 6 2.1 Anagrafica del cantiere 2.2 Descrizione dell’opera 2.3 Corografia 3 Soggetti coinvolti pag. 12

4 Area del cantiere pag. 17

5 Organizzazione del cantiere pag. 24

6 Valutazione dell’esposizione dei lavoratori ad agenti, sostanze e preparati chimici pericolosi pag. 34 7 Fasi e sottofasi di lavoro pag. 39

7.1 Allestimento del cantiere fisso 1° Fase lavori 7.2 Chiusura al traffico del Ponte 7.3 Demolizione sovrastruttura stradale 7.4 Demolizione parti di strutture in c.a . e parte materiale di riempimento 7.5 Getto di sottofondazione 2° Fase lavori 7.6 Montaggio ponteggio mobile 7.7 Montaggio parapetto di protezione 7.8 Demolizione parapetto esistente 7.9 Demolizione strutture in c.a. e murature 3° Fase lavori 7.10 Getto cordolo inferiore (1° fase di getto) 4° Fase lavori 7.11 Montaggio predalles e loro bloccaggio 7.12 Posa armatura soletta 7.13 Getto soletta centrale (2° fase di getto) 5° Fase lavori 7.14 Posa armatura sbalzi 7.15 Getto sbalzi (3°fase di getto) 7.16 Montaggio parapetto definitivo 7.17 Smontaggio parapetto di protezione 7.18 Montaggio barriera definitiva 7.19 Giunti , impermeabilizzazione e pavimentazione 7.20 Montaggio e smontaggio ponteggi sospesi e ponteggi tubo-giunto 7.21 Ripristino murature 1825 e lesioni 7.22 Smontaggio del cantiere

8 Schede Tecniche Allegate pag. 55 9 Contenuti dei POS pag. 72 10 Stima dei costi della sicurezza pag. 75 11 Allegati e documenti pag. 97 12 Diagramma di Gantt pag. 99 13 Schemi segnaletica pag. 100

14 Firme pag. 103

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1 - PREMESSA

1.1 LEGENDA Le abbreviazioni utilizzate nel presente documento ed in quelli collegati od allegati sono le seguenti: CSP - COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE CSE - COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE DTC - DIRETTORE TECNICO DEL CANTIERE PER CONTO DELL'IMPRESA DL - DIRETTORE DEI LAVORI PER CONTO DEL COMMITTENTE MC - MEDICO COMPETENTE RSPP - RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RLS - RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA PSC - PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO POS - PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA DVR - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

1.2 GENERALITA' Da una stima effettuata per individuare l'entità dei lavori oggetto del presente piano è risultato che si avrà la presenza di più imprese per cui risulta necessario realizzare il Piano di sicurezza e coordinamento. Considerato che allo stato attuale , poiché non si ha certezza sul numero di imprese coinvolte e sulle lavorazioni che ciascuna andrà a svolgere (decisioni che prescindono dalla redazione del progetto da porre a base gara) si ritiene opportuno riportare nel PSC che nell’ipotesi di più imprese coinvolte (subappalto): - sarà compito del coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione aggiornare il PSC valutando le

interferenze , analizzando i rischi, indicando le azioni di coordinamento, ecc; - l’impresa appaltatrice non potrà chiedere alcun onere aggiuntivo per attività legate alla risoluzione di

interferenze tra più imprese ( queste ultime operanti a seguito dell’eventuale autorizzazione al subappalto).

La struttura del presente PSC viene identificata dall'esame incrociato delle norme che regolamentano tale materia ovvero: D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (art. 100 comma 1) In tale comma al primo paragrafo sono descritti i requisiti prestazionali del PSC ovvero: "… l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure …" e "… la stima dei relativi costi …" inoltre sono richieste le misure derivanti dalla "… presenza simultanea o successiva di più imprese …". Al paragrafo successivo vengono definiti quali aspetti tecnici ed organizzativo/procedurali devono essere affrontati con l'elencazione di 18 requisiti specifici per i quali si rimanda al testo del decreto precisando che dovranno essere presi in considerazione solo quelli prettamente riguardanti l'opera in esame. Allegato XV D.Lgs. 81/08 (art. 2) - evidenzia i contenuti minimi del PSC ovvero principalmente l'identificazione dell'opera e dei soggetti coinvolti, la valutazione dei rischi, le scelte procedurali ed organizzative con le conseguenti misure specifiche, le misure preventive e quanto relativo alle interferenze, alle misure di coordinamento, alla gestione delle emergenze, alla durata delle fasi di lavoro, alla stima dell'entità dei lavori (uomini giorno) ed infine alla stima dei costi della sicurezza. - richiede l'analisi dell'area di cantiere con riferimento ai rischi collegati, la definizione dell'organizzazione spaziale mediante l'individuazione delle aree funzionali, l'esame dei lavori con la suddivisione in fasi e sottofasi. - prevede l'analisi delle interferenze fra le fasi di lavoro. (art. 4) - individua come deve essere fatta la stima dei costi della sicurezza; D.P.R. 554/99 (art. 41) Tale articolo definisce, per il PSC, prevalentemente requisiti di tipo prestazionale come quelli organizzativi delle lavorazioni e valutativi dei rischi derivanti dalle sovrapposizioni delle fasi di lavoro oltre ad un disciplinare dedicato al rispetto delle norme.

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L'analisi dei suddetti dettati presenta spesso ampie aree di sovrapposizione di obblighi di contenuti del PSC per cui si riporta una tabella (Tab. A) dove nella prima colonna vengono riportati i riferimenti dei tre decreti summenzionati mentre nella seconda colonna sono stati sintetizzati i conseguenti elementi da sviluppare. Tab. A Norme Elementi da svilupparsi I D.Lgs 81/08 Allegato XV art. 2 Identificazione e descrizione dell'opera e individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza, strutture presenti sul territorio al servizio dell'emergenza; nominativi delle imprese e lavoratori autonomi (adempimento in fase di esecuzione) II D.Lgs. 81/08 art. 100; D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2; DPR 554/1999 art. 41, comma 2 Esame generale per l'area di cantiere; sviluppo dettagliato degli elementi di cui all'art. 100, del D.Lgs. 81/08.; integrazioni come previste dall'allegato XV del D.Lgs. 81/08 III DPR 554/1999 art. 41, comma 2; D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2; Disciplinare che contiene le prescrizioni per garantire il rispetto delle norme; procedure complementari e di dettagli da esplicitare nel POS misure relative all'uso comune di apprestamenti etc. IV D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2; DPR 554/1999 art. 41, comma 2 Individuazione ed analisi delle criticità per particolari tipologie di intervento, interferenze, dislocazione del cantiere; conseguenti misure e procedure di sicurezza V D.Lgs. 81/08 art. 100; D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2 Valutazione dei rischi e disposizione delle misure di sicurezza, in riferimento alle singole operazioni di lavoro VI D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2; DPR 554/1999 art. 41, comma 2 Individuazione e determinazione della durata delle fasi di lavoro ed eventuali sottofasi; determinazione presunta dell'entità del cantiere per uomini - giorno VII DPR 554/1999 art. 41 D.Lgs. 81/08 art. 100; D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.4; Stima dei costi della sicurezza, con la conseguente definizione dell'importo da non assoggettarsi a ribasso VIII D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2; Elaborati grafici (planimetria ed altri, accessi, zone di carico e scarico, zone di deposito e stoccaggio, profilo altimetrico e caratteristiche idrogeologiche se opportuno) L'esame di cui sopra porta alla determinazione di una struttura che è definita nella seguente tabella B (Tab. B) ove nella prima colonna viene identificato il titolo del capitolo, nella seconda i contenuti dello stesso (da suddividersi in paragrafi) e nella terza il riferimento alle righe della tabella A che consente di individuare la normativa di riferimento. Tab. B CAPITOLI DEL PSC Titolo Contenuti Rif. Tab. A Sommario Elenco ordinato dei contenuti del PSC - Anagrafica di cantiere Identificazione e descrizione dell'opera e individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza, strutture presenti sul territorio al servizio dell'emergenza; nominativi delle imprese e lavoratori autonomi (predisposizione per il successivo adempimento in fase di esecuzione) I Relazione Premessa generale con l'indicazione dell'approccio usato a fronte delle problematicità del cantiere; esplicitazione della conformità del piano alle norme - Elementi tecnici fondamentali Esame generale per l'area di cantiere; sviluppo dettagliato degli elementi di cui all'art. 100, comma1, del D. Lgs. 81/08.; integrazioni come previste dal D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2 II Disciplinare Disciplinare che contiene le prescrizioni per garantire il rispetto delle norme; individuazione da parte del coordinatore delle procedure complementari e di dettagli da esplicitare nel POS (a cura delle imprese); uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva III

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Criticità Individuazione ed analisi delle criticità per particolari tipologie di intervento, interferenze, dislocazione del cantiere; sviluppo dettagliato delle misure e procedure di sicurezza IV Operazioni di lavoro Valutazione dei rischi e disposizione delle misure di sicurezza, in riferimento alle singole operazioni di lavoro V Cronoprogramma Individuazione e determinazione della durata delle fasi di lavoro ed eventuali sottofasi VI Costi della sicurezza Stima dei costi della sicurezza, con la conseguente definizione dell'importo da non assoggettarsi a ribasso VII Layout di cantiere Elaborati grafici, layout di cantiere con individuazione degli accessi, zone di carico e scarico, zone di deposito e stoccaggio; profilo altimetrico e caratteristiche idrogeologiche se opportuno; altri schemi grafici VIII Allegati, documentazione varia Elementi di utilità eventualmente richiamati in altri capitoli del PSC; esempi di cartellonistica da realizzarsi ad hoc per lo specifico cantiere; modulistica; fotografie del sito e/o edificio, con evidenza delle posizioni/situazioni che possono essere oggetto di criticità - In relazione ai capitoli identificati in tabella B si rende necessario fare le seguenti precisazioni: o L'anagrafica del cantiere conterrà tutte le informazioni preliminari all'espletamento della gara con la predisposizione al completamento di quelle da inserire dopo l'affidamento dei lavori; o La relazione espliciterà la metodologia con cui si affronteranno le problematiche relative ai rischi con brevi riferimenti alle maggiori criticità trattate nello specifico capitolo del PSC; tale relazione individuerà le principali norme di riferimento in relazione alle tipologie di lavori e svilupperà in modo sintetico al fine della comprensione del PSC anche al fine della validazione da parte del Responsabile di Lavori ed eventualmente da parte degli enti preposti alle verifiche ed ai controlli; o Il capitolo Elementi tecnici fondamentali svilupperà le problematiche relative al sito ed all'area del cantiere analizzando gli elementi di cui all'art 100 del D. Lgs. 81/08 (recinzioni, accessi, servizi igienico assistenziali, rischi presenti nell'ambiente, ecc.); inoltre si esamineranno i rischi richiesti dall' Allegato XV del D. Lgs. 81/08 relativamente a investimento da veicoli circolanti in cantiere, elettrocuzione, rumore ed uso di sostanze chimiche; o Il disciplinare individuerà le principali clausole contrattuali e procedurali oltre che tecniche relative alla protezione e prevenzione, al rispetto del PSC e delle normative vigenti; in sostanza un capitolato speciale della sicurezza ed igiene che tuteli l'amministrazione appaltante stabilendo puntualmente gli obblighi a carico dei diversi soggetti. Verranno richiamate quindi le mansioni delle varie funzioni, le procedure complementari e di dettaglio da esplicitare nel (Piano Operativo di Sicurezza), le azioni e le penali eventuali per l'inosservanza dell'articolato del PSC, le modalità di contabilizzazione e pagamento dei costi della sicurezza, le modalità tecniche e procedurali per l'uso comune di macchine od attrezzature e/o per la gestione delle interferenze, le modalità di accesso a terzi in cantiere, ecc. o Nel capitolo Criticità si affronteranno le problematiche specifiche dipendenti dalle lavorazioni da eseguire nel contesto cantiere per l'individuazione delle soluzioni che gli esecutori dovranno predisporre al fine della prevenzione. o Il capitolo Operazioni di lavoro esaminerà le singole lavorazioni individuando i rischi e sinteticamente le misure di sicurezza derivanti dagli obblighi di legge; tale capitolo sarà trattato mediante l'utilizzo di schede; o Per il cronoprogramma si inserisce quello predisposto nel progetto andando ad individuare le misure di coordinamento spaziali e temporali. o Il capitolo Stima dei costi riporterà il computo metrico degli apprestamenti e delle procedure necessarie all'igiene ed alla sicurezza. o Il layout di cantiere sarà costituito da tavole che rappresenteranno l'accantieramento (recinzioni, segnaletica, posizionamento servizi, impianti, viabilità, zone di carico/scarico e stoccaggio, ecc.). o Negli allegati sarà individuata la documentazione prodotta in allegato al PSC o da produrre a cura dei soggetti coinvolti con la precisazione di quali documenti devono essere tenuti in cantiere piuttosto che trasmessi.

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2 - IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL'OPERA

2.1 Anagrafica del cantiere

Cantiere Nome SP 10R “Padana Inferiore” Indirizzo: Ponte sul Fiume Trebbia Provincia: Piacenza

Dati presunti

Durata in giorni calendario: 270,00 Numero massimo lavoratori: 30 Totale lavori: 2.715.000,00 Descrizione dell'opera: Lavori di adeguamento funzionale del Ponte sul Fiume Trebbia.

2.2 Descrizione dell’opera 2.2.1 – PREMESSA

Il ponte scavalca il fiume Trebbia alla progressiva chilometrica184+000 della Strada Provinciale

n. 10 R “Padana Inferiore” .

L’importante infrastruttura si colloca in un sistema viario a scala interregionale

collegando Piacenza con Torino e svolge a livello urbano un’ importante funzione di cucitura

del territorio intercomunale.

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Il ponte ha nobile ed antica origine se si considera che è stato voluto dalla duchessa di Parma,

Piacenza e Guastalla, Maria Luigia , che ne inaugurò la sua entrata in servizio l’8 giugno del

1825.

L’importanza del manufatto sul piano storico-artistico è sancita con decreto di tutela del

27/07/2008 da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il ponte è stato progettato dall’ingegnere Antonio Cocconcelli

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2.2.2 – UBICAZIONE DEL MANUFATTO

2.2.3 – DESCRIZIONE DEL MANUFATTO

Il ponte sul fiume Trebbia a servizio della Strada Provinciale n 10R è costituito da n° 23 arcate

della luce di m.16.50 in muratura di mattoni e calcestruzzo con timpani pieni in mattoni.

La larghezza del manufatto è di m. 10.00 con carreggiata di in. 8.00 e marciapiedi a sbalzo di m.

1,00.

Ogni arcata, con intradosso a profilo circolare avente corda di m. 16.50 e freccia m. 2.60, ha

spessore variabile da m. 1.70 all'imposta a m. 1.00 in chiave.

Le pile, le spalle e i muri d'ala sono in muratura di mattoni.

Il ponte costruito nel 1825 tutto in muratura di mattoni, a causa degli eventi bellici della II° guerra

mondiale , ora presenta n° 11 arcate in calcestruzzo.

La lunghezza totale del manufatto è di circa 500.00 m.

2.2.4 – CONDIZIONI ATTUALI DEL MANUFATTO

Piano viabile

Mancano adeguati scarichi per i1 convogliamento delle acque al di fuori del manufatto e le barriere

di sicurezza.

Marciapiedi in c.a

Risultano parzialmente degradati

Arcate in muratura di mattoni

Le arcate presentano parti in muratura degradate o mancanti e ampie zone con mattoni che tendono

a scendere verso il basso.

Questi fenomeni sono dovuti alla polverizzazione della malta di unione ad opera degli agenti

atmosferici e dall'infiltrazione di acqua dal piano viabile.

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Arcate in calcestruzzo

Le arcate presentano il distacco del paramento esterno in muratura di mattoni e segni di infiltrazione

di acqua.

Il distacco tra volta in calcestruzzo e i timpani in muratura è dovuto alle spinte laterali create dal

sovraccarico mobile

Pile, spalle e timpani

Le pile, le spalle e i timpani presentano un cattivo stato di conservazione del paramento murario

che presenta anche perdite di materiale per disgregazione dei mattoni.

Le pile in alveo sono protette da una traversa che rende stabile la quota dell'alveo.

2.2.5 – INTERVENTI PREVISTI NEL PRESENTE PROGETTO

Considerato che :

-le prove di carico hanno dato esito positivo

-i marciapiedi a servizio del manufatto , con il montaggio della barriera di sicurezza , non

consentirebbero più il passaggio pedonale

-le arcate presentano parti in muratura degradate o mancanti e ampie zone con mattoni che tendono

a scendere verso il basso, dissesti dovuti alla polverizzazione della malta di unione ad opera degli

agenti atmosferici e dall'infiltrazione di acqua dal piano viabile.

-le pile in alveo sono protette da una traversa che rende stabile la quota dell'alveo.

Gli interventi previsti in progetto sono sommariamente :

5.1 – INTERVENTO LOCALE SUL PIANO VIABILE mediante :

-demolizione della sovrastruttura stradale e dei marciapiedi in c.a.

-costruzione , al di sotto degli strati di pavimentazione bituminosa, di una soletta in cemento

armato che permette la posa in opera di uno strato di impermeabilizzazione dell’impalcato

stesso, così da non avere più alcuna infiltrazione d’acqua all’interno del materiale di

riempimento del ponte.

La soletta inoltre garantisce una più uniforme ripartizione dei carichi accidentali trasmessi

dai mezzi in transito, limitando pertanto le spinte orizzontali in corrispondenza dei timpani

del manufatto ; la nuova soletta permette di allargare i marciapiedi esistenti e quindi di

mettere in opera le barriere di sicurezza.

La nuova soletta è stata considerata come una trave su suolo elastico

5.2– IMPERMEABILIZZAZIONE SOLETTA E NUOVA PAVIMENTAZIONE

1) L’ impermeabilizzazione della soletta è stata prevista da realizzarsi con resina

epossidica

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2) La pavimentazione dello spessore di cm 7 è stata prevista :

- binder cm 4

-tappeto d’ usura cm 3

5.3- BARRIERE DI SICUREZZA BP

Norma di riferimento dispositivi di sicurezza stradale

D.M. 21/06/2004

5.4– RIPRISTINO STRUTTURALE DELLE MURATURE mediante :

-ripresa di lesioni

-interventi di scuci e cuci

5.5– RESTAURO DEL PARAMENTO MURARIO mediante :

-riparazioni a scuci e cuci

-pulizia di superfici

-disinfestazione mediante applicazione di biocida

-ripresa delle stilature dei giunti

-revisione cromatica delle superfici

-protezione superficiale per rallentare il degrado

5.6– RESTAURO SUPERFICI IN CALCESTRUZZO mediante :

-lavaggio chimico con detergente antisalino

-bocciardatura delle superfici ammalorate

-applicazione intonaco costituito da malte tixotropiche

-rivestimento protettivo pigmentato

5.7– LAVORI DI COMPLETAMENTO

-nuovi scarichi

-segnaletica verticale e orizzontale

2.2.6 – CLASSIFICAZIONE DELL’ INTERVENTO

Il progetto prevede la costruzione , al di sotto degli strati di pavimentazione bituminosa, di

una soletta in cemento armato che permette di impermeabilizzare il piano viabile , così da

non avere più alcuna infiltrazione d’acqua all’interno del materiale di riempimento del ponte

Il progetto non cambia la destinazione d’uso dell’opera e non modifica i carichi di esercizio

per il quale l’opera è stata realizzata.

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Ne consegue che tale intervento può essere classificato come un intervento locale al piano

viabile ; l’ intervento produce un aumento di peso permanente del tutto trascurabile.

2.2.7 – MODALITA’ DI CANTIERIZZAZIONE

Per i lavori che riguardano il piano viabile

-Ponte chiuso al traffico per un periodo di 115 giorni

-Traffico leggero e pesante deviato su percorso alternativo

Per le altre lavorazioni

-Ponte aperto al traffico

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3 - SOGGETTI COINVOLTI E COMPITI DI SICUREZZA

Committente

Nome: ..........................................................................

Indirizzo: .......................................................................

Telefono: ......................................................................

Posta elettronica ..........................................................

Responsabilità e competenze: E' il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Si attiene ai principi e alle misure generali di tutela. Al fine di permettere la pianificazione dell'esecuzione in condizioni di sicurezza dei lavori o delle fasi di lavoro che si devono svolgere simultaneamente o successivamente tra loro, prevede nel progetto la durata di tali lavori o fasi di lavoro. Valuta il PSC ed il FIS. Designa il coordinatore per la progettazione e per l'esecuzione. Comunica alle imprese esecutrici il nominativo del coordinatore per la progettazione e quello del coordinatore per l'esecuzione. Verifica l'idoneità tecnico-professionale dell'impresa affidataria, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi in relazione alle funzioni o ai lavori da affidare, con le seguenti modalità: 1. Ai fini della verifica dell'idoneità tecnico professionale le imprese dovranno esibire al committente o al responsabile dei lavori almeno: a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell'appalto b) documento di valutazione dei rischi di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui all'articolo 29, comma 5, del decreto legislativo 81/08 c) specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo, di macchine, attrezzature e opere provvisionali d) elenco dei dispositivi di protezione individuali forniti ai lavoratori e) nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione dell'emergenza, del medico competente quando necessario f) nominativo (i) del (i) rappresentante (i) dei lavoratori per la sicurezza g) attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei lavoratori prevista dal presente decreto legislativo h) elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria prevista dal presente decreto legislativo i) documento unico di regolarità contributiva l) dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi 2. I lavoratori autonomi dovranno esibire almeno: a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell'appalto b) specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo di macchine, attrezzature e opere provvisionali c) elenco dei dispositivi di protezione individuali in dotazione d) attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria previsti dal presente decreto legislativo e) documento unico di regolarità contributiva 3. In caso di sub-appalto il datore di lavoro committente verifica l'idoneità tecnico-professionale dei subappaltatori con gli stessi criteri di cui al precedente punto 1. Chiede alle imprese esecutrici una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), all'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL) e alle casse edili, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti.

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Trasmette all'amministrazione competente, prima dell'inizio dei lavori oggetto del permesso di costruire, il nominativo delle imprese esecutrici dei lavori unitamente alla documentazione di cui ai due precedenti punti. Prima dell'inizio dei lavori, trasmette all'azienda unità sanitaria locale e alla direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti la notifica preliminare secondo il seguente modello nonché gli eventuali aggiornamenti: 1. Data della comunicazione. 2. Indirizzo del cantiere. 3. Committente (i) (nome (i), cognome (i), codice fiscale e indirizzo (i)). 4. Natura dell'opera. 5. Responsabile (i) dei lavori (nome (i), cognome (i), codice fiscale e indirizzo (i)). 6. Coordinatore (i) per quanto riguarda la sicurezza e la salute durante la progettazione dell'opera (nome (i), cognome (i), codice fiscale e indirizzo (i)). 7. Coordinatore (i) per quanto riguarda la sicurezza e la salute durante la realizzazione dell'opera (nome (i), cognome (i), codice fiscale e indirizzo (i)). 8. Data presunta d'inizio dei lavori in cantiere. 9. Durata presunta dei lavori in cantiere. 10. Numero massimo presunto dei lavoratori sul cantiere. 11. Numero previsto di imprese e di lavoratori autonomi sul cantiere. 12. Identificazione, codice fiscale o partita IVA, delle imprese già selezionate. 13. Ammontare complessivo presunto dei lavori (€). Trasmette il piano di sicurezza e di coordinamento a tutte le imprese che saranno coinvolte nell'esecuzione dei lavori. Sospende i lavori, allontana le imprese o i lavoratori autonomi dal cantiere o rescinde il contratto con le imprese su motivata richiesta del CSE.

Responsabile dei lavori

Nome: ..........................................................................

Indirizzo: .......................................................................

Telefono: ......................................................................

Posta elettronica ..........................................................

Responsabilità e competenze: E' un soggetto di cui il committente può facoltativamente avvalersi, come di un alter-ego, se lo desidera o se ne ha necessità. Le sue responsabilità sono quelle derivanti dall'incarico ricevuto dal committente fra quelle individuate per il committente stesso. Nel caso di Lavoro Pubblico il RL viene automaticamente individuato nel Responsabile Unico del Procedimento ma non assume di fatto tutte le responsabilità individuate in capo al committente se non tramite un incarico che abbia i crismi della delega.

Coordinatore in fase di progettazione

Nome: ..........................................................................

Indirizzo: .......................................................................

Telefono: ......................................................................

Posta elettronica ..........................................................

Responsabilità e competenze: Il CSP è chiamato a confrontarsi con i progettisti al fine dell'individuazione dei processi costruttivi in modo da proporre quelle varianti e/o integrazioni necessarie all'eliminazione all'origine dei pericoli ed al miglioramento delle condizioni di sicurezza dei lavoratori che dovranno procedere all'esecuzione e/o alla successiva manutenzione dell'opera. Le sue responsabilità sono previste nella legislazione corrente ed in particolare sono quelle di redigere i piani di sicurezza ed il fascicolo informativo dell'opera secondo le indicazioni degli specifici articoli del D.Lgs. 81/08.

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Coordinatore in fase di esecuzione

Nome: ..........................................................................

Indirizzo: .......................................................................

Telefono: ......................................................................

Posta elettronica ..........................................................

Responsabilità e competenze: Verifica, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l'applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e di coordinamento e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro. Verifica l'idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento, assicurandone la coerenza con quest'ultimo, adegua il piano di sicurezza e di coordinamento e il fascicolo. In relazione all'evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, verifica che le imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi piani operativi di sicurezza. Organizza tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione. Verifica l'attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere. Segnala al committente e al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, inosservanze, mancato rispetto delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento e propone la sospensione dei lavori, l'allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto. Sospende, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.

Direttore lavori

Nome: ..........................................................................

Indirizzo: .......................................................................

Telefono: ......................................................................

Posta elettronica ..........................................................

Responsabilità e competenze: Oltre a quelle specifiche a favore del committente, il DL per la attuazione delle misure di sicurezza è chiamato a cooperare con il CSP ed il CSE onde ottenere la effettiva attuazione delle misure di sicurezza previste nel piano affidate alla attività del CSE. Ci si riferisce alla descrizione della figura di D.L. per conto della Pubblica Amministrazione (obbligatoria, ai sensi del D.Lgs. 163/06), data la particolarità della figura all'interno dell'organizzazione aziendale interessata. Il D.L. incaricato dal committente si confronta con il R.T. nominato dall'appaltatore negli stessi termini in cui il committente in persona si pone di fronte all'appaltatore, con i medesimi poteri, gli stessi obblighi, le stesse responsabilità. E' evidente che la nomina di un D.L. da parte del committente realizza, una presenza molto più vincolante di quella che potrebbe realizzare il committente in persona, impossibilitato in genere a presenze più che saltuarie. Contrariamente ai poteri limitati riconosciuti al D.L. nella contrattazione privata, in caso di opere pubbliche, vista la necessità di particolare protezione degli interessi pubblici, al D.L. in titolo vengono riconosciuti non solo poteri di controllo e di amministrazione dei lavori, ma anche particolari facoltà di ingerenza e collaborazione con i terzi. In particolare, per gli aspetti tecnici, il D.L. non si limita ad attività generiche di sorveglianza, ma attua interventi attivi tramite ordini di servizio ed istruzioni all'appaltatore: il tutto però senza giungere al punto di

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determinare modifiche al progetto o al contratto, ma solo al fine di assicurare il risultato corretto, le prescrizioni, del D.L. possono essere disattese dall'appaltatore se questi le riconosce errate sotto l'aspetto tecnico. Le responsabilità del D.L. per conto della Pubblica Amministrazione possono essere così sintetizzate: 1. responsabilità dovute a negligenza o a mancato controllo da cui sia derivato ad es. un ritardo nell'ultimazione lavori o difetti nell'opera. 2. responsabilità dovute a difetti palesi del progetto, rivelatisi in corso d'opera e non riconosciuti dal D.L.. 3. responsabilità di errori contabili (amministrativi). Infine, pur essendo riconosciuto al D.L. della P.A. la possibilità di sospensione dei lavori ogni qualvolta egli ravvisi danni potenziali, e confermando le responsabilità derivanti da mancato controllo e/o non tempestivo intervento (culpa in vigilando), restano quindi e in ogni caso esclude le responsabilità legate alle attività specialistiche dell'appaltatore, per le quali il principio dell'autonomia già citata continua a valere.

Capocantiere

Nome: ..........................................................................

Indirizzo: .......................................................................

Telefono: ......................................................................

Posta elettronica ..........................................................

Responsabilità e competenze: Sono quelle previste dalla legislazione corrente ed in particolare nel settore a lui affidato (reparto operativo): fa attuare ai lavoratori le procedure di sicurezza, impartisce le istruzioni di lavoro desunte dai documenti di valutazione impresa e cantiere (POS), coopera con il CSE evidenziazione delle eventuali incongruenze tra le evenienze del cantiere e la pianificazione prevista, adegua la informazione dei lavoratori e tiene sotto controllo la manutenzione delle macchine e degli apparati di sicurezza delle attrezzature. In genere svolge una funzione similare a quella svolta dal quadro - preposto degli stabilimenti industriali con dipendenza gerarchica funzionale dal direttore di stabilimento. L'ambito di competenza è quella inerente all'adattamento del piano operativo alla realtà esecutiva del Cantiere. In sintesi egli, pur avendo scarsa autonomia, giacché strettamente dipendente dal DTC., è responsabile dell'organizzazione e della conduzione del cantiere e della perfetta esecuzione dei lavori, ferma restando la responsabilità primaria dell'appaltatore e del Direttore Lavori. Il responsabile di cantiere è obbligato, salvo casi eccezionali, alla presenza quotidiana in cantiere, pertanto egli rappresenta l'appaltatore a tutti gli effetti, e tutte le comunicazioni e disposizioni a lui rivolte dal committente s'intenderanno rivolte all'appaltatore. Il suo nome dovrà essere notificato per iscritto al committente prima dell'inizio lavori.

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Ditta " Appalto Principale"

Nome: ..........................................................................

Indirizzo: .......................................................................

Telefono: ......................................................................

Posta elettronica ..........................................................

Ditte "Subappaltatrici"

Nome: ..........................................................................

Indirizzo: .......................................................................

Telefono: ......................................................................

Posta elettronica ..........................................................

Ditte "Subappaltatrici"

Nome: ..........................................................................

Indirizzo: .......................................................................

Telefono: ......................................................................

Posta elettronica ..........................................................

Ditte "Subappaltatrici"

Nome: ..........................................................................

Indirizzo: .......................................................................

Telefono: ......................................................................

Posta elettronica ..........................................................

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4 AREA DEL CANTIERE

Una giusta disposizione delle infrastrutture, delle strutture e dei servizi interni al cantiere è fondamentale per l'esecuzione in ordine e sicurezza delle diverse lavorazioni. Nello schema che segue relativo all'accantieramento principale si propone sinteticamente una semplice disposizione razionale dei principali elementi costitutivi, con l'obiettivo primario di NON CREARE INTERFERENZE, fra le varie zone di competenza. Per un buon funzionamento della viabilità è opportuno delimitare le varie zone di transito mediante barriere e fornire le adeguate indicazioni visive (segnalazioni di vario tipo) a vari operatori. La progettazione della viabilità all'interno del cantiere ed il suo sviluppo costituiscono una parte fondamentale del POS dell'impresa appaltatrice che quindi dovrà precisarle ed indicarle in una apposita tavola grafica esplicativa. I principi suddetti e le caratteristiche successive indicate dovranno essere, per quanto logisticamente applicabili, seguiti dall'impresa appaltatrice.

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Prima dell’inizio dei lavori l’impresa appaltatrice presenterà il Layout di cantiere relativo alle aree di cantiere in planimetria, che dovrà essere autorizzato dalla Direzione lavori e dal Coordinatore in fase di esecuzione dei lavori.

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4.1 DELIMITAZIONE DEL CANTIERE MOBILE

Relativamente alla delimitazione dei cantieri va posta particolare attenzione , in quanto questi ultimi ultimato il periodo di chiusura del ponte sono posizionati in presenza di traffico veicolare e pesante ci si dovrà attenere agli schemi della segnaletica come da D.M. 2002 nelle varie fasi di lavoro.

4.2 RISCHI PER FATTORI ESTERNI (INTRINSECI ALL'AREA DI CANTIERE)

LINEE AEREE PRESENZA DI CONDUTTORI ELETTRICI

Preventivamente all'apertura del cantiere verranno richieste all'ENEL, a cura dell'impresa appaltatrice che le dovrà poi comunicare al CSE, indicazioni di eventuali linee elettriche.

SOTTOSUOLO - SOTTOSERVIZI PRESENZA DI CONDUTTORI ELETTRICI

Preventivamente all'apertura del cantiere verranno richieste all'ENEL, a cura dell'impresa appaltatrice che le dovrà poi comunicare al CSE, indicazioni di eventuali linee elettriche interrate nell'area di lavoro interessata. Sarà poi data comunicazione, da parte del CSE, alle varie imprese esecutrici della presenza di tali linee che verranno segnalate opportunamente, a cura delle stesse, attraverso picchetti, nastro colorato e cartelli monitori. E' fatto obbligo, comunque, a tutti gli operatori di procedere con la massima cautela durante gli scavi, al fine di evitare contatti con impianti non segnalati dall'ente stesso. Le imprese esecutrici dovranno riportare nel POS quali prevenzioni di sicurezza seguiranno negli scavi per evitare il contatto con i conduttori elettirci; il POS dovrà inoltre riportare le caratteristiche delle macchine e le modalità operative di intervento.

PRESENZA DI CONDUTTURE DEL GAS Preventivamente all'apertura del cantiere verranno richieste all'ente gestore della rete gas, a cura dell'impresa appaltatrice che le dovrà poi comunicare al CSE, indicazioni di eventuali condutture interrate nell'area di lavoro interessata. Sarà poi data comunicazione, da parte del CSE, alle varie imprese esecutrici, della presenza di tali condutture che verranno segnalate opportunamente, a cura delle stesse, attraverso picchetti, nastro colorato e cartelli monitori. E' fatto obbligo, comunque, a tutti gli operatori di procedere con la massima cautela durante gli scavi, al fine di evitare contatti con impianti non segnalati dall'ente stesso. Le imprese esecutrici dovranno riportare nel POS quali prevenzioni di sicurezza seguiranno negli scavi per evitare il contatto con le condutture; il POS dovrà inoltre riportare le caratteristiche delle macchine e le modalità operative di intervento.

CONDUTTURE DELL'ACQUA

Preventivamente all'apertura del cantiere verranno richieste all'ente gestore della rete acqua, a cura dell'impresa appaltatrice che le dovrà poi comunicare al CSE, indicazioni di eventuali condutture interrate nell'area di lavoro interessata. Sarà poi data comunicazione, da parte del CSE, alle varie imprese

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esecutrici, della presenza di tali condutture che verranno segnalate opportunamente, a cura delle stesse, attraverso picchetti, nastro colorato e cartelli monitori. E' fatto obbligo, comunque, a tutti gli operatori di procedere con la massima cautela durante gli scavi, al fine di evitare contatti con impianti non segnalati dall'ente stesso. Le imprese esecutrici dovranno riportare nel POS quali prevenzioni di sicurezza seguiranno negli scavi per evitare il contatto con le condutture; il POS dovrà inoltre riportare le caratteristiche delle macchine e le modalità operative di intervento.

CONDUTTURE FOGNARIE

Preventivamente all'apertura del cantiere verranno richieste all'ente gestore della rete fognaria, a cura dell'impresa appaltatrice che le dovrà poi comunicare al CSE, indicazioni di eventuali condutture interrate nell'area di lavoro interessata. Sarà poi data comunicazione, da parte del CSE, alle varie imprese esecutrici, della presenza di tali condutture che verranno segnalate opportunamente, a cura delle stesse, attraverso picchetti, nastro colorato e cartelli monitori. E' fatto obbligo, comunque, a tutti gli operatori di procedere con la massima cautela durante gli scavi, al fine di evitare contatti con impianti non segnalati dall'ente stesso. Le imprese esecutrici dovranno riportare nel POS quali prevenzioni di sicurezza seguiranno negli scavi per evitare il contatto con le condutture; il POS dovrà inoltre riportare le caratteristiche delle macchine e le modalità operative di intervento. Il CSE verificherà periodicamente che le scelte individuate dalle imprese siano poi adottate.

PRESENZA DI FONTI CHE PRODUCONO POLVERE

Essendo il cantiere in una unità produttiva che nel normale ciclo operativo produce polvere , l'impresa appaltatrice dovrà far indossare idonee mascherine protettive. Il POS dell'impresa appaltatrice dovrà riportare quali soluzioni sono state effettuate a tal proposito. Tramite l'organizzazione d'impresa, i datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno costantemente vigilare sull'applicazione delle misure di prevenzione previste nel POS e comunque derivanti dall'applicazione della legislazione vigente in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro.

PRESENZA DI FONTI CHE PRODUCONO RUMORE

Essendo il cantiere in una unità produttiva che nel normale ciclo operativo produce "rumore" tutti gli operatori delle imprese esecutrici dovranno utilizzare idonei otoprotettori nelle seguenti aree per gli orari lavorativi. In alternativa, ovvero per non far utilizzare gli otoprotettori ai lavoratori, le imprese esecutrici dovranno presentare una valutazione analitica dell'esposizione personale dei lavoratori che tenga conto dei valori in relazione all'esposizione "normale" dovuta all'attività lavorativa. Tale valutazione dovrà essere riportata nel POS. Tramite l'organizzazione d'impresa, i datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno costantemente vigilare sull'applicazione delle misure di prevenzione previste nel POS e comunque derivanti dall'applicazione della legislazione vigente in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro.

PRESENZA DI RUMORE VEICOLARE L'alto tenore di traffico nell'area interessata dai lavori fa presumere un elevata rumorosità. I datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno mettere a disposizione e far utilizzare ai lavoratori del cantiere delle cuffie / tappi adeguati o, in alternativa dimostrare con analisi strumentali eseguite sul sito o in siti analoghi, che non vi sono "rumorosità" la cui esposizione possa dare effetti negativi. Le imprese esecutrici potranno altresì presentare una relazione del proprio medico competente che escluda la possibilità del rischio citato anche sulla base delle visite mediche effettuate ai lavoratori che normalmente effettuano lavorazioni in situazioni analoghe a quelle oggetto del presente elaborato. Tali valutazioni dovranno essere riportate nel POS.

PRESENZA DI GAS DI SCARICO VEICOLARE

L'alto tenore di traffico nell'area interessata dai lavori fa presumere una elevata concentrazione di gas aereodispersi ed in particolare di monossido di carbonio. Le imprese esecutrici dovranno mettere a disposizione e far utilizzare ai lavoratori del cantiere delle mascherine adeguate o, in alternativa dimostrare con analisi strumentali eseguite sul sito o in siti analoghi, che non vi sono concentrazioni di CO la cui esposizione possa dare effetti negativi (TLV/TWA=25).

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Le imprese esecutrici potranno altresì presentare una relazione del proprio medico competente che escluda la possibilità del rischio citato anche sulla base delle visite mediche effettuate ai lavoratori che normalmente effettuano lavorazioni in situazioni analoghe a quelle oggetto del presente elaborato. Tali valutazioni dovranno essere riportate nel POS.

PRESENZA DI GAS DI SCARICO INDUSTRIALI L'alto tenore e/o la prossimità di insediamenti industriali nell'area interessata dai lavori fa presumere una elevata concentrazione di gas aereodispersi ed in particolare di monossido di carbonio. Si prescrive all'impresa appaltatrice l'effettuazione di analisi strumentali atte alla determinazione del reale valore di CO e qualora lo stesso determini l'esposizione dei lavoratori a valori "pericolosi" (indicativamente TLV/TWA=25) dovrà mettere a disposizione e far utilizzare ai lavoratori del cantiere delle mascherine adeguate. Gli esiti delle misurazioni dovranno essere evidenziati nel POS. Il CSE controllerà l'esito delle analisi presentate dall'impresa appaltatrice e valuterà le azioni conseguenti.

EMISSIONI DI VAPORI

L'unica emissione di vapore è quella dovuta all'utilizzo di solventi, che sono da considerarsi in misura trascurabile agli effetti di inquinamento dell'ambiente circostante, ma che saranno considerate per quanto riguarda gli operatori a diretto contatto con quanto sopra. Vedasi schede di lavorazione.

DEVIAZIONI TRAFFICO DELIMITAZIONE STRADALE

Trattandosi di cantiere stradale mobile la delimitazione dello stesso dovrà essere attuata dalle imprese esecutrici utilizzando new jersey in cls, delineatori flessibili, cavalletti e tubi innocenti con le modalità previste dal Nuovo Codice della Strada . Le segnalazioni luminose dovranno essere effettuate con lampade a luce gialla intermittente e direzionali. Il POS delle imprese esecutrici dovrà individuare le modalità operative per l'apprestamento delle delimitazioni e le caratteristiche delle stesse. Per tutti i lavori eseguiti in presenza di traffico veicolare tutti gli operatori dovranno indossare indumenti ad alta visibilità.

STRADE

Per tutte le lavorazioni che si svolgeranno sulle sedi stradali o che interesseranno le stesse nelle varie situazioni di traffico che si presenteranno l'impresa appaltatrice dovrà dar seguito a quanto richiesto, oltre che dal presente elaborato con i suoi allegati, anche: - CIRCOLARE DEL MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI n.2900/84 AGGIORNATA DAL NUOVO CODICE DELLA STRADA E RELATIVO REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE (AGGIORNAMENTO dd 31/5/97) SEGNALETICA RELATIVA A LAVORI NELLE STRADE CON ANALOGHE CARATTERISTICHE; LA PREVENZIONE La cultura della prevenzione . Operare in sicurezza comporta la necessità di coinvolgere tutti i protagonisti dei processi in esame. Si tratta quindi di mettere a punto una vera e propria "cultura della prevenzione" che mette in grado il singolo di applicare al particolare caso una logica coerente e orientata alla sicurezza. Detto in maniera schematica è sempre necessario, per tutti gli operatori coinvolti, siano essi su strada, in una centrale operativa o altro, chiedersi al momento di agire: - Sto agendo nella maniera giusta? - Quali conseguenze avrà la mia azione? - Esistono delle indicazioni su come operare? Questo tipo di cultura, a tutta quella serie di azioni che vengono giornalmente eseguire, può portare ad evitare l'insorgere di molte situazioni di potenziale pericolo. Nessuno nei lavori stradali se ne può esimere L'applicazione della cultura della prevenzione è indispensabile per tutti. Questo poiché da una nostra azione dipende non solo la nostra salvaguardia, ma anche quella delle persone che le nostre decisioni coinvolgono, quindi anche colleghi ed operatori di organismi diversi. Quella della prevenzione è una catena in cui tutti gli anelli devono avere eguale robustezza. Le opere e le azioni in strada, già dal momento che vengono pensate, presuppongono questa cultura. La strada rappresenta un sistema evoluto in cui sin dalle prime fasi di progetto vengono esaminati i potenziali fattori di rischio.

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Difatti le varie parti dell'infrastruttura sono pensate e realizzate in maniera da: ridurre al minimo l'insorgere di eventi imprevedibili, quali allagamenti, conflitti di marcia, ecc. CANTIERE DI LAVORO SU STRADA Disposizioni generali E' fatto obbligo alle imprese incaricate di eseguire lavori in presenza di traffico, di prendere contatto prima di dare corso all'inizio dei lavori, con i preposti uffici responsabili della strada oggetto dell'intervento al fine di ricevere le prescrizioni e le autorizzazioni necessarie. Posa in opera della segnaletica temporanea Nessun lavoro può essere iniziato sulla strada prima che l'impresa già in possesso dell'autorizzazione all'esecuzione dei lavori in presenza di traffico, non abbia collocato tutta la segnaletica prescritta, provvedendo inoltre a: a) controllare costantemente la posizione degli appostamenti segnaletici (cartelli, cavalletti, coni, ecc.) ripristinando l'esatta collocazione ogni qual volta gli stessi vengano spostati od abbattuti dal traffico, da eventi atmosferici o per ogni altra causa; b) mantenere puliti segnali anche in occasione di precipitazioni nevose, in modo da consentire sempre la chiara percezione dei messaggi; c) mantenere accesi e perfettamente visibili nelle ore notturne e comunque, in condizioni di scarsa visibilità i dispositivi luminosi previsti provvedendo, ove necessario, anche alla loro eventuale alimentazione e/o sostituzione; d) provvedere alla copertura dei segnali esistenti che risultino eventualmente in contrasto con la segnaletica provvisoria disposta in occasione dei lavori stessi. Tali coperture, al termine dei lavori, devono essere completamente rimosse a cura dell'Impresa. Il personale addetto alla sorveglianza dovrà essere dotato di idoneo strumento per le eventuali necessità di comunicazione con l'ente proprietario e la Polizia Stradale. Il servizio di sorveglianza di cui sopra dovrà essere assicurato in via continuativa per l'intero periodo di mantenimento in opera della segnaletica di cantiere, compresi quindi anche i periodi di sospensione diurna e notturna dell'attività lavorativa. L'Impresa sarà responsabile dell'operato del personale di sorveglianza. Operai e mezzi di lavoro a) Tutto il personale delle Imprese e tutti coloro che operano in prossimità delle delimitazione di un cantiere o che comunque sono esposti al traffico dei veicoli nello svolgimento della loro attività lavorativa, devono essere visibili sia di giorno che di notte e dovranno, pertanto, indossare gli indumenti di lavoro e quelli ad alta visibilità prescritti dal Codice della Strada, dal suo Regolamento di esecuzione e dalle disposizioni legislative integrate. Le Imprese sono tenute a curare il trasporto degli operai da o verso il luogo di lavoro mediante l'impiego di mezzi di trasporto collettivi, al fine di evitarne la circolazione alla spicciolata lungo la strada. Per ciascuna squadra o gruppo di lavoro, le Imprese dovranno assicurare la presenza costante di un Assistente o Caposquadra. b) Gli automezzi adibiti alla posa o alla rimozione della segnaletica dovranno essere attrezzati con: - dispositivo supplementare di segnalazione visiva a luce lampeggiante - girofaro, tale dispositivo potrà essere composto da una o più sorgenti luminose - segnale temporaneo "Passaggio obbligatorio per veicoli operativi" applicato sul lato posteriore del veicolo E' vietato il trasferimento diretto lungo la strada di macchine operatrici (compressori stradali, escavatori, ecc.) o qualsiasi altro veicolo o mezzo di lavoro la cui ridottissima velocità di traslazione possa costituire pericolo per gli utenti. Il suddetto macchinario potrà essere trasferito solo se caricato su idonei rimorchi, carrelli o pianali, salvo idonea autorizzazione. Nessun veicolo, strumento o materiale appartenente o in uso all'Impresa dovrà essere abbandonato sulla carreggiata durante le sospensioni del lavoro. Qualora, per esigenze di lavoro, si rendesse necessario mantenere la chiusura totale o parziale della carreggiata anche durante le sospensioni, sia diurne che notturne dell'attività lavorativa, tutti i mezzi di lavoro e imateriali dovranno essere raggruppati od allineati tutti sul lato del cantiere, il più lontano possibile dagli sbarramenti obliqui di deviazione e non in curva. Il coordinatore in fase di esecuzione provvederà a controllare l'attuazione delle disposizioni riportate; il coordinatore stesso potrà in qualsiasi momento richiedere la consultazione delle suddette valutazioni. I SCHEMI DI SEGNALETICA STRADALE DA ALLESTIRE, SONO EVIDENZIATI NELLE TAVOLE ALLEGATE. TUTTI GLI ALLESTIMENTI STRADALI DOVRANNO ESSERE CONCORDATI CON IL CSE E CON LA LOCALE POLIZIA MUNICIPALE. Prima di effettuare le eventuali chiusure temporanee e/o i restringimenti delle strade dovranno essere avvisati i centri operativi dei servizi di pubblica utilità (ambulanza, polizia, carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile, ecc.) in modo che possano tenerne conto nell'ipotesi di chiamata d'urgenza, nella scelta del percorso alternativo da effettuare.

Occupando l'area interessata dai lavori una strada, al fine di evitare investimenti dei lavoratori presenti in cantiere, per la regolarizzazione della circolazione stradale l'impresa appaltatrice dovrà realizzare, con l'apposizione della segnaletica e degli apprestamenti (barriere, semafori, birilli, ecc.), le deviazioni evidenziate nella tavola allegata. Il POS dell'impresa appaltatrice dovrà individuare le modalità operative relative all'allestimento degli apprestamenti nonché le macchiene con le relative caratteristiche che saranno utilizzate.

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Tramite l'organizzazione d'impresa, i datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno costantemente vigilare sull'applicazione delle misure di prevenzione previste nel POS e comunque derivanti dall'applicazione della legislazione vigente in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro.

CORSI O BACINI D’ACQUA Nelle attività in presenza di corsi o bacini d’acqua devono essere prese misure per evitare l’annegamento accidentale. I lavori superficiali o di escavazioni nel letto o in prossimità di corsi o bacini d’acqua o in condizioni simili devono essere programmati tenendo conto delle variazioni del livello dell’acqua, prevedendo mezzi per la rapida evacuazione. Deve essere approntato un programma di pronto intervento per il salvataggio delle persone sorprese da irruzioni d’acqua o cadute in acqua e previste le attrezzature necessarie. Le persone esposte a tale rischio devono indossare giubbotti in sommergibili. Gli esposti al rischio, gli incaricati degli interventi di emergenza e tutti gli addetti al cantiere devono essere informati e formati sul comportamento da tenere e addestrati in funzione dei relativi compiti.

4.3 RISCHI ALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE (TRASMESSI ALL'ESTERNO DELL'AREA DI CANTIERE)

TRASMISSIONE DI POLVERE Essendo le lavorazioni (demolizioni / movimento terra / ...) fonte di innalzamento e propagazione di nubi polverose alle aree limitrofe ove sono presenti insediamenti, le imprese esecutrici durante le lavorazioni stesse dovranno procedere a periodica bagnatura dei materiali e/o del terreno. Le imprese esecutrici dovranno evidenziare nel POS con quali frequenze e modalità procederanno alla bagnatura.

EMISSIONE DI RUMORE

Per l'utilizzo di mezzi od attrezzature particolarmente rumorose, si dovranno rispettare i limiti e gli orari imposti dai regolamenti locali, qualora vi fosse la necessità di impiego delle suddette attrezzature superando i limiti e/o in orari non consentiti, si dovrà fare apposita richiesta al Comune ed avere l'idonea autorizzazione in deroga. Il POS delle imprese esecutrici dovrà contenere le indicazioni relative alla "rumorosità" delle proprie macchine. Il CSE verificherà che vi sia l'eventuale autorizzazione rilasciata dal Comune.

STRADE - PASSAGGI DELIMITAZIONI - SBARRAMENTI PER CADUTA MATERIALE DALL'ALTO

Essendo previsti carichi e scarichi di materiale con l'ausilio di apparecchi di sollevamento e con l'impegno della viabilità pedonale e stradale esterna all'area del cantiere, al fine di evitare il coinvolgimento di estranei per caduta di materiale dall'alto, le imprese esecutrici dovranno, in ogni situazione che determini tale esigenza, delimitare e/o sbarrare con idonei apprestamenti (nastro - cavalletti - barriere - birilli - ecc.) l'area di possibile caduta di gravi. Le misure di delimitazione dovranno essere evidenziate nel POS , che dovrà inoltre riportare le caratteristiche delle macchine e le modalità operative di intervento.

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5 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Una giusta disposizione delle infrastrutture, delle strutture e dei servizi interni al cantiere è fondamentale per l'esecuzione in ordine e sicurezza delle diverse lavorazioni. L’impresa appaltatrice dovrà redigere nel POS una apposita tavola grafica relativa all'accantieramento , con l'obiettivo primario di NON CREARE INTERFERENZE, fra le varie zone di competenza.

5.1 RECINZIONE - ACCESSI - SEGNALAZIONE

GENERALITA'

La recinzione ha come scopo di impedire fisicamente l'entrata in cantiere alle persone estranee anche durante il fermo del cantiere stesso. Si ricorda la sussistenza della responsabilità del titolare dell'impresa se non predispone opere precauzionali che impediscono l'agevole accesso dall'esterno da parte di chiunque in cantiere edile.

RETE DI RECINZIONE L'impresa appaltatrice dovrà effettuare la recinzione dell'area con paletti di ferro e/o legno saldamente infissi nel terreno e solida rete di protezione per una altezza media di circa 2.00 metri. Lungo la recinzione dovranno essere affissi dei cartelli con scritte : "Vietato l'accesso alle persone non autorizzate" oltre a lampade che evidenzino l'ingombro. Nella recinzione dovranno essere posti accessi di almeno 5.00 metri per il passaggio dei mezzi e un accesso della larghezza di 1,80 metri per il passaggio delle persone. Gli accessi dovranno essere sempre tenuti chiusi con portone socchiuso durante il giorno e chiusi con catena e lucchetti di sicurezza durante la sera e comunque durante il fermo del cantiere. L'impresa appaltatrice dovrà indicare nel POS le caratteristiche della recinzione che realizzerà; il POS dovrà inoltre riportare le caratteristiche delle macchine utilizzate e le modalità operative di intervento.

ACCESSO AL CANTIERE Data la problematica locazione del cantiere in relazione alla normale viabilità con riferimento al passaggio dei mezzi per e dal cantiere si è studiato il percorso che crea i minori problemi al traffico veicolare .

5.2 SERVIZI IGIENICO-ASSISTENZIALI L'impresa appaltatrice dovrà installare (indicandone le caratteristiche e l'ubicazione in una tavola del POS) dei monoblocchi prefabbricati (o altri materiali) da adibire ad uso ufficio (almeno 2 di cui uno per la D.L. ed il CSE ed uno per i responsabili di cantiere), wc (considerandone almeno uno ogni 10 addetti presenti ), lavatoio (considerando un rubinetto ogni 5 addetti ), docce (per gli addetti ai lavori insudicianti). Per i cantieri mobili (stradali) distanti dai campi dovrà comunque essere garantita la presenza di wc e lavatoi in monoblocchi spostabili con l'avanzamento dei lavori. Tutti i locali dovranno essere adeguatamente illuminati e aerati, isolati per il freddo, ben installati onde evitare il ristagno di acqua sotto la base sollevate dal suolo (almeno 30 cm rispetto al terreno con intercapedini, vespai e altri mezzi che impediscano l'ascesa dell'umidità) e, se necessario, ventilati o condizionati per il caldo, dovranno essere garantiti i requisiti normativi, la necessaria cubatura e tutte le condizioni di microclima richieste per similari luoghi di lavoro, nel rispetto delle normative. Tali locali dovranno essere utilizzati anche dagli eventuali subaffidatari dell'impresa appaltatrice che si dovranno impegnare a farne un uso congruo alle norme di igiene, nel rispetto della pulizia e della pubblica decenza, evitandone qualsiasi danneggiamento. L'impresa appaltatrice avrà l'onere di coordinare l'utilizzo dei locali tra i subaffidatari; a tal fine dovrà produrre una procedura e riportarla nel POS.

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PARTICOLARITA'

L'impresa appaltatirce dovrà seguire le indicazioni di seguito riportate evidenziando le caratteristiche relative nel POS. Caratteristiche degli spogliatoi I locali adibiti a spogliatoi devono possedere i seguenti requisiti: - difesa dalle intemperie - riscaldamento invernale - illuminazione - posti a sedere - distinzione fra i sessi (non è obbligatorio solo per aziende con meno di 5 dipendenti) - armadietti con possibilità di chiudere a chiave i propri effetti personali ed indumenti Nota: Se il lavoro comporta un notevole insudiciamento, impolveramento o contatto con sostanze infettanti, gli indumenti da lavoro devono essere separati da quelli privati (armadietti doppi). I refettori (o mense) Il DPR 303/56 prescrive l'obbligo, da parte del datore di lavoro, di realizzare un refettorio quando - più di 30 dipendenti rimangono all'interno del luogo di lavoro durante la pausa per il pranzo - più di 20 dipendenti eseguono attività all'aperto e particolarmente insudicianti Sono naturalmente obbligatori tavoli e posta a sedere, illuminazione sufficiente, riscaldamento invernale e devono essere rispettate tutte le indicazioni dei relativi regolamenti comunali di igiene.

5.3 VIABILITA' La rete viaria all'interno del cantiere ha lo scopo di collegare i vari settori del cantiere e di permettere l'avvicinamento dei materiali e mezzi d'opera. Essa è costituita da strada, piazzali, rampe e comprende i posti di lavoro e di passaggio. L'impresa appaltatrice dovrà adoperarsi affinchè: tutte le aree di cantiere siano illuminate anche di notte; le vie di circolazione siano sufficientemente larghe per consentire il contemporaneo passaggio delle persone e dei mezzi di trasporto (a tale scopo si fa presente che la larghezza dei passaggi pedonali dovrà supererare di almeno 70 centimetri l'ingombro massimo dei veicoli e che dovrà essere delimitata con cavalletti o nastro o altro apprestamento); i posti di lavoro e di passaggio siano opportunamente protetti, con mezzi tecnici o con misure cautelative, dal pericolo di caduta o di investimento da parte di materiali o mezzi in dipendenza dell'attività lavorativa svolta; a protezione degli eventuali scavi superiori ai 2 metri siano installati parapetti di altezza di almeno 1 metro e costituiti da due correnti e da tavola fermapiedi; qualora la presenza di uno scavo sia di natura estemporanea lo stesso venga appositamente recintato e segnalato con apposito nastro colorato e richiuso nel più breve tempo possibile; gli autisti degli autocarri pongano particolare attenzione, soprattutto nella fase di retromarcia e siano sempre coadiuvati nella manovra da personale a terra che con un segnale adeguato potrà dare necessarie istruzioni all'autista; su tutto il cantiere siano apposti i segnali relativi al limite di velocità massimo consentito che non sarà comunque mai superiore ai 5 Km orari; in prossimità di ponteggi o di altre opere provvisionali la circolazione dei mezzi sia delimitata in maniera tale da impedire ogni possibile contatto tra le strutture e i mezzi circolanti; sia posta attenzione alla stabilità delle vie di transito e al relativo mantenimento nonché a far bagnare le vie impolverante qualora il passaggio dei mezzi pesanti determini un eccessivo sollevamento di polvere. A tal fine l'impresa appaltatrice dovrà indicare, in una apposita tavola del POS, l'organizzazione logistica e viaria del cantiere. Il POS dovrà inoltre descrivere le caratteristiche delle vie di cantiere, la loro localizzazione e le procedure per mantenerle in buono stato di conservazione; dovrà inoltre indicare: - le disposizioni impartite agli autisti per la circolazione dei mezzi di approvvigionamento in luoghi pericolosi, ivi incluse le manovre in retromarcia con persona a terra; - le protezioni dei posti di lavoro che non si è potuto separare in modo netto dal transito veicoli.

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5.4 IMPIANTO ELETTRICO E DI TERRA GENERALITA'

L'impianto elettrico dovrà essere eseguito da una impresa regolarmente abilitata ai sensi della L.46/90; tale impresa dovrà individuare nel POS, oltre alle caratteristiche delle macchine ed attrezzature che utilizzerà, anche con quali modalità operative opererà e dettagliare con schemi topografici e unifilari di potenza gli impianti elettrici.

CAVI

L'impresa esecutrice dovrà rispettare le seguenti direttive nella formazione dell'impianto elettrico di cantiere: - I cavi per posa fissa (destinati a non essere spostati durante la vita del cantiere come ad esempio nel tratto che va dal contatore al quadro generale) utilizzabili sono: FROR 450/750V; N1VV-K (anche posa interrata); FG7R 0,6/1kV (anche posa interrata); FG7OR 0,6/1kV (anche posa interrata). - I cavi per posa mobile (destinati spostamenti durante la vita del cantiere come ad esempio i cavi che alimentano un quadro prese a spina e apparecchi trasportabili) utilizzabili sono: H07RN-F; FG1K 450/750V; FG1OK 450/750V. - I cavi per posa mobile dovranno essere, per quanto possibile, tenuti alti da terra e dovranno seguire percorsi brevi, e non dovranno essere arrotolati in prossimità dell’apparecchio. - I cavi non dovranno attraversare le vie di transito all’interno del cantiere e non intralciano la circolazione oppure dovranno essere protetti contro il danneggiamento, ovvero dovranno essere interrati o su palificazioni (posa aerea).

GIUNZIONI Le giunzioni e/o derivazioni dei cavi dovranno essere eseguite in apposite scatole di derivazione con grado di protezione minimo IP43 o IP55 se sottoposte a polvere e/o getti d’acqua. L’ingresso dei cavi nelle cassette di derivazione avviene mediante appositi pressacavi.

CONTATTI INDIRETTI

Dovrà essere utilizzato un interruttore automatico magnetotermico e differenziale generale di cantiere subito a valle della fornitura e tale interruttore dovrà essere posto in un contenitore isolante (doppio isolamento). Le prese a spina dovranno essere protette con interruttori differenziali Idn minore/uguale a -0,03A. Ogni interruttore differenziale Idn minore o uguale a 0,03A potrà proteggere al massimo sei prese a spina.

SEZIONAMENTO - INTERRUZIONE - EMERGENZA

I dispositivi di sezionamento dovranno essere chiaramente identificati (ad esempio per mezzo di apposita etichetta che indica il circuito su cui sono installati). Per evitare che un circuito sia richiuso intempestivamente, i dispositivi di sezionamento e/o interruttori dovranno essere dotati di blocco nella posizione di aperto o posti all’interno di un quadro chiudibile a chiave. Dovranno essere predisposti comandi di emergenza per interrompere rapidamente l’alimentazione all’intero impianto elettrico (sul quadro generale) e a sue parti (sui quadri di zona); tali comandi dovranno essere noti a tutte le maestranze e sono facilmente raggiungibili ed individuabili. I comandi d’emergenza sono costituiti o da pulsanti a fungo rosso su sfondo giallo posizionati all’esterno del quadro o dei quadri e agiscono sul relativo inter. gen. mediante diseccitazione della bobina (minima tensione), o dall’inter. gen. del quadro poichè lo stesso non è chiudibile a chiave e l'inter. gen. viene espressamente contraddistinto con apposita targa.

PRESE Dovranno essere utilizzate prese a spina mobili (volanti) ad uso industriale di tipo CEE IP43 o IP67 qualora queste si vengano a trovare, anche accidentalmente, in pozze d’acqua. Dovranno essere utilizzate prese a spina fisse (installate all’interno o all’esterno dei quadri) ad uso industriale di tipo CEE IP43 o IP67 qualora queste siano soggette a getti d’acqua.

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Potranno essere anche utilizzate prese a spina alimentate da un proprio trasformatore di sicurezza o di isolamento (ad esempio per alimentare lampade portatili o proiettori trasportabili) in alternativa alle altre prese protette da differenziali. Potranno essere utilizzate prese incorporate su avvolgicavo ed il cavo dovrà essere del tipo H07RN-F.

QUADRI Dovranno essere utilizzati quadri elettrici costruiti in serie (ASC) dotati di targhe indelebili apposte dai costruttori con ivi riportato: il marchio di fabbrica del costruttore; un numero per ottenere dal costruttore tutte le informazioni; EN60439-4 (N.CEI 17/13/4); natura e valore nominale della I (A) del quadro e della f (hz); tensioni di funzionamento nominali.

IMPIANTO DI TERRA

All’atto dell’installazione degli apparecchi elettrici dovrà essere eseguito l’impianto di terra predisponendo, in prossimità dei principali apparecchi utilizzatori fissi del cantiere, alcuni picchetti e questi dovranno essere collegati fra loro; in seguito saranno collegati i ferri delle fondazioni in cemento armato. L’impianto di terra dovrà essere costituito da: dispersore, nodo di terra, conduttori di protezione, conduttori di terra e conduttori equipotenziali principali. Come dispersori si potranno utilizzare tubi, profilati, tondini, ecc. Dovrà essere realizzato il nodo principale di terra con una barra alla quale sono collegati i conduttori di protezione che collegano a terra le masse, il conduttore di terra del dispersore ed i conduttori equipotenziali che collegano le masse estranee. Il conduttore di terra, che collega il nodo di terra al sistema disperdente ed i dispersori fra loro, dovrà avere sezione minima pari a 16 mmq se in rame rivestito o 35 mmq se in rame nudo.

LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI

Nei luoghi conduttori ristretti (all’interno di piccole cisterne metalliche, di cunicoli umidi, di tubazioni metalliche, di scavi ristretti nel terreno, ecc.) o in situazioni in cui si opera con larga parte del corpo con superfici conduttrici (su un traliccio metallico) dovranno essere utilizzati apparecchi elettrici trasportabili alimentati a bassissima tensione di sicurezza (SELV) o alimentati singolarmente con un trasformatore d'isolamento o alimentati da una sorgente autonoma come una batteria di accumulatori. Le lampade portatili che vengono utilizzate nei luoghi conduttori ristretti potranno essere alimentate unicamente mediante bassissima tensione di sicurezza (SELV).

ILLUMINAZONE Gli apparecchi di illuminazione dovranno avere un grado di protezione minimo IP55. Essendo il cantiere di notevoli dimensioni o essendoci lavori nei piani interrati, o all’interno di fabbricati con tamponamenti già eseguiti, ecc., dovrà essere prevista l’illuminazione di sicurezza con apparecchi autonomi che illumina le vie di esodo conducono a luoghi sicuri o all’aperto ed in particolar modo le rampe di scale non ultimate e i varchi di uscita.

VERIFICHE - DICHIARAZIONI

Prima della consegna e della messa in servizio, dell’impianto elettrico, si dovranno eseguire le verifiche prescritte dalle norme CEI per l’accertamento della rispondenza alle stesse. In generale le verifiche sono, l’esame a vista durante la costruzione dell’impianto per accertare (senza l’effettuazione di prove) le corrette condizioni dell’impianto elettrico e ad impianto ultimato con particolare cura controlla eventuali danneggiamenti dei materiali e dei componenti, infine prove strumentali. L'impresa installatrice dovrà rilasciare all'impresa appaltatrice o al committente, appostita dichiarazione di conformità ai sensi della L. 46/90 la quale costituirà altresì idonea prima verifica dell'impianto di terra ed eventualmente dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche. L'impresa appaltatrice o il committente dovrà far eseguire, da organismo notificato ai sensi della L. 462/2001, la verifica dell'impianto di terra ed eventualmente dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche con scadenza biennale. Copia della dichiarazione di conformità dovrà essere trasmessa entro 30 giorni dalla messa in fuzione dell'impianto elettrico a cura dell'impresa appaltatrice o del committente all'ARPA ed all'ISPESL competenti per territorio.

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5.5 IMPIANTO IDRICO APPROVIGIONAMENTO ACQUA

L'approvvigionamento dell'acqua sia potabile che non, potrà avvenire tramite allaccio alla rete dell'acquedotto e/o tramite estrazione da pozzi (in tal caso l'impresa appaltatrice dovrà provvedere preventivamente a verificarne la potabilità facendone analizzare alcuni campioni in apposito laboratorio chimico, come ad esempio quello del P.M.P. locale), nonché alla determinazione delle caratteristiche del pozzo al fine di scegliere la pompa e le tubazioni più idonee per le lavorazioni da compiere) e/o con serbatori mantenuti in modo tale da evitare la contaminazione e l'inquinamento dell'acqua in essi contenuta. Le condutture dovranno essere realizzate in posizione tale da non risultare di intralcio alle lavorazioni e nel caso di interramento dovranno essere adeguatamente segnalate in superficie al fine di evitare possibilità di rotture durante eventuali lavori di scavo. L'impresa appaltatrice dovrà riportare nel POS le caratteristiche dell'impianto e le modalità operative per l'esecuzione dello stesso.

5.6 IMPIANTO FOGNARIO SCARICO FOGNARIO

Per lo scarico delle acque reflue in cantiere l'impianto fognario potrà o essere collegato all'impianto di fognatura pubblica, ed in tal caso l'impresa appaltatice prima dell'allacciamento dovrà avere dal sindaco regolare autorizzazione, o potrà essere realizzata una fossa imhoff con pozzo percolatore. Le condutture dovranno essere realizzate in posizione tale da non risultare di intralcio alle lavorazioni e nel caso di interramento dovranno essere adeguatamente segnalate in superficie al fine di evitare possibilità di rotture durante eventuali lavori di scavo. L'impresa appaltatrice dovrà riportare nel POS le caratteristiche dell'impianto e le modalità operative per l'esecuzione dello stesso.

5.7 IMPIANTO DI PROTEZIONE SCARICHE ATMOSFERICHE STRUTTURE METALLICHE DI NOTEVOLI DIMENSIONI

L'impresa appaltatrice, sulla scorta della gru e dei ponteggi metallici che installerà, dovrà procedere al calcolo che determina se gli stessi sono di "notevoli dimensioni" confrontando il numero di fulmini che statisticamente può colpire la struttura in un anno (frequenza di fulminazione Nd) con il numero di flumini all'anno (frequenza di fulminazione Na). Se Nd risulta uguale o minore di Nd la struttura (ponteggi, silos, gru) non è da considerarsi di notevoli dimensioni e quindi risulta "autoprotetta"; in caso contrario la struttura si deve considerare di "notevoli dimensioni" e deve essere protetta. Nel caso in cui il suolo sia asfaltato (5 cm), o ricoperto di ghiaia (10 cm) oppure sia di porfido o simile, non è comunque richiesto il collegamento a terra ai fini della protezione contro i fulmini, anche se la struttura è di "notevoli dimensioni". Nel caso in cui non ci sia il suolo come sopra evidenziato, ai fini della protezione contro i fulmini delle strutture di "notevoli dimensioni" e nell'ipotesi di una resistività del terreno inferiore a 500 Ohm-m le strutture dovranno essere protette nei modi descritti per i ponteggi e per le gru.

PONTEGGI Caratteristiche: collegamento a terra (con conduttori in Cu nudo da 35 mmq o in acciaio zincaco da 50 mmq) almeno in 2 punti e ogni 25 m di lunghezza, realizzato o con dispersori verticali (picchetti) di lunghezza pari a 2,5 m o con conduttori (in Cu nudo da 35 mmq o in acciaio zincaco da 50 mmq) interrati orizzontalmente di lunghezza minima di 5 m (almeno 2). I dispersori possono si possono ritenere collegati fra loro mediante la struttura del ponteggio. Si precisa che non vi è la necessità di ponticellare i diversi elemanti metallici del ponteggio mentre risulta obbligatorio collegare equipotenzialmente le tubazioni metalliche in prossimità del ponteggio con un conduttore in Cu rivestito da 16 mmq minimo.

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5.8 DISLOCAZIONE IMPIANTI - MACCHINE FISSE In riferimento al posizionamento degli impianti e delle macchine fisse (betoniera, sega circolare/a pendolo, puliscipannelli, piegaferri, ecc.) , l'impresa appaltatrice dovrà produrre, riportandole nel POS, le tavole grafiche esplicative (topografici) degli impianti da realizzare. Qualora le macchine venissero a trovarsi sotto il raggio di azione della gru, dovranno essere protette con un solido impalcato alto 3 m. Per le macchine che possono produrre proiezione di materiale (schegge o pezzi consistenti) in aree di transito di personale estraneo alla lavorazione della macchina, dovranno essere previste delle barriere di protezione o dei sistemi che impediscano l'avvicinamento degli estranei durante l'utilizzo.

5.9 DISLOCAZIONE ZONE CARICO - SCARICO

In considerazione del principio di non creare: a) problemi di interferenze con il traffico veicolare e pedonale interno ed esterno; b) problemi di movimentazione dei materiali in relazione al posizionamento degli apparecchi di sollevamento; c) danneggiamenti derivanti dalla incompatibilità fra i materiali e dagli urti dei mezzi; l'impresa appaltatrice dovrà produrre, riportandole nel POS, le tavole grafiche esplicative (topografici) delle zone di carico / scarico e dovrà altresì individuare una procedura a tal proposito.

5.10 DEPOSITI - STOCCAGGI - RIFIUTI DEPOSITI E STOCCAGGI

Le imprese esecutrici dovranno adoperarsi affinché tutti gli stoccaggi dei materiali ( manufatti, ferri, ecc.) vengano effettuati al di fuori delle vie di transito in modo razionale e tale da non creare ostacoli. Il capo cantiere o altro preposto purché a tal proposito individuato dall'impresa appaltatrice, avrà il compito di porre particolare attenzione alle cataste, alle pile e ai mucchi di materiali che possono crollare o cedere alla base nonché ad evitare il deposito di materiali in prossimità di eventuali cigli di scavi (in necessità di tali depositi si dovrà provvedere ad idonea puntellatura). In particolare si dettano le seguenti disposizioni: - è necessario provvedere affinché il piano di appoggio dell'area sia idoneamente compattato, orizzontale e stabile; - dovranno essere impartite istruzioni (predisponendo anche relativa segnaletica) di interdizione all'area di cui trattasi alle persone non addette alla movimentazione dei materiali; - i materiali andranno depositati in modo ordinato e la loro disposizione dovrà essere tale da assicurare all'addetto all'imbrago per il sollevamento la possibilità di operare in sicurezza (almeno 90 cm per i depositi/accatastamenti di altezza superiore a metri 2); - per i pezzi di grande dimensione porre dei travetti distanziatori in legno fra i pezzi, collocandoli sulla stessa verticale; - tra i pacchi sovrapposti deve essere presente un bancale in legno per una migliore distribuzione dei carichi e per la successiva movimentazione dei pacchi; - non bisogna superare il numero di due pallets sovrapposti; - i materiali/oggetti movimentabili manualmente devono essere immagazzinati in un'altezza da terra compresa tra i 60 ed i 150 cm e mai superiormente all'altezza delle spalle. Di tutto ciò l'impresa appaltatrice dovrà provvedere a dare formale informazione sia al capocantier (preposto) sia al personale incaricato dei lavori nell'area di stoccaggio. Il POS dovrà individuare quali stoccaggi saranno eseguiti, la loro localizzazione (tavola grafica) e le modalità operative di realizzazione.

SMALTIMENTO RIFIUTI

Il deposito e lo stoccaggio dei rifiuti dovrà essere effettuato, a cura delle imprese esecutrici su indicazione dell'impresa appaltatrice, servendosi di idonei contenitori che verranno posizionati in luoghi tali da evitare il fastidio provocato da eventuali emanazioni insalubri e nocive; ad intervalli regolari l'impresa appaltatrice dovrà provvedere a consegnare gli stessi a ditta specializzata che li porterà nei punti di raccolta autorizzati. I rifiuti prodotti nel cantiere dovranno essere smaltiti secondo quanto disposto dalla normativa vigente.

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La legislazione in materia è in continua evoluzione ed è regolamentata anche da legislazione regionale. Vengono indicati come rifiuto non solo le sostanze e gli oggetti che si possono considerare tali fin dall'origine (immondizia), ma anche quelle sostanze ed oggetti non più idonei a soddisfare i bisogni cui essi erano originariamente destinati pur se non ancor privi di valore economico. Il D.P.R. 10 settembre 1982 è la normativa quadro che regolamente lo smaltimento dei rifiuti, questa è stata emanata in attuazione a tre direttive C.E.E. e prende in esame e normalizza le varie fasi dello smaltimento dei rifiuti che comprendono il conferimento, la raccolta, lo spezzamento, la cernita, il trasporto, il trattamento e il deposito temporaneo e definitivo. Tali attività sono considerate di Pubblico Interesse giacchè tra l'altro possono arrecare danno alla salute dei cittadini ed essere causa di inquinamento ambientale. A tal proposito l'impresa appaltatrice dovrà inserire nel POS la procedura aziendale di smaltimento rifiuti.

5.11 ZONE CON PERICOLO D'INCENDIO O ESPLOSIONE DEPOSITI MATERIALE INFIAMMABILE E COMBUSTIBILE

Per il deposito di gas carburanti e oli l'impresa appaltatrice dovrà provvedere alla realizzazione di idonei aree / locali secondo la normativa antincendio vigente, facendo eseguire, se necessario, il progetto da un tecnico abilitato. La zona di stoccaggio dovrà essere comunque recintata ed dovrà esserne impedito l'accesso a personale non autorizzato mediante la chiusura con catene e lucchetti. Gli eventuali impianti elettrici dovranno essere costruiti utilizzando materiale e modalità di esecuzione idonei per i luoghi con pericolo di esplosione. Questa zona dovrà essere coperta da un'idonea tettoia in modo da riparare i contenitori dagli agenti atmosferici. Dovrà essere posizionata altresì la segnaletica si sicurezza relativa e gli estintori adeguati; dovrà anche essere individuato un preposto al deposito precisando le modalità di gestione in una apposita procedura. I dati (tipologia e quantitativi, l'eventuale progetto, il posizionamento, ecc.) dovranno essere riportati o allegati al POS.

5.12 SEGNALETICA I lavoratori e gli eventuali visitatori del cantiere dovranno essere informati dei rischi residui presenti in cantiere anche attraverso la segnaletica di sicurezza, che deve essere conforme ai requisiti del D. Lgs. 493/96. E' bene ricordare che la segnaletica di sicurezza deve risultare ben visibile e soprattutto, per svolgere bene il suo compito, deve essere posizionata in prossimità del pericolo. A tal proposito si richiede la collocazione in cantiere, da parte dell'impresa appaltatrice che dovrà altresì riportare nel POS una tavola grafica esplicativa.

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5.13 GESTIONE DELL'EMERGENZA

RECAPITI UTILI

Ospedale Civile di Piacenza

Emergenza : 118 Indirizzo: Via Taverna 49 Telefono: 0523/301111

Vigili del Fuoco Piacenza

Indirizzo: Via Alighieri Telefono: Pronto intervento 115

0523/322223

Prefettura Piacenza

Telefono: 0523/397111

I.N.A.I.L. Piacenza Indirizzo: Via Tempio 29

Telefono: 0523/330543

Ispettorato Provinciale del Lavoro Piacenza

Indirizzo: Via Colombo 11 Telefono: 0523/592390

E.N.E.L. Piacenza

Indirizzo: Piazzale Milano 2 Telefono: 0523/5251

Carabinieri Piacenza

Indirizzo: Via Beverora 54 Telefono: Pronto intervento 112

0523/328296

IL PRESENTE ELENCO DI RECAPITI DI SOCCORSO E RIFERIMENTI UTILI DEVE ESSERE AFFISSO IN MODO BEN VISIBILE IN CANTIERE

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ORGANIZZAZIONE DELL'EMERGENZA L'impresa appaltatrice dovrà garantire, durante tutta la durata dei lavori, la presenza di addetti al primo soccorso e all'antincendio. L'impresa stessa dovrà fare un programma relativo alle presenze degli addetti stessi che potranno essere dell'impresa appaltatrice o delle altre imprese esecutrici. Tale programma dovrà essere riportato nel POS ed aggiornato costantemente in caso di variazioni. Allegati al POS dovranno essere riportati gli attestati di partecipazione agli appositi corsi degli addetti. Il CSE dovrà verificare l'avvenuta formazione degli addetti ricevendo gli attestati e verificare periodicamente la presenza degli stessi in armonia al programma.

MEZZI ANTINCENDIO

In cantiere dovrà essere garantito un adeguato numero di estintori sulla scorta dei depositi e dei locali che saranno apprestati. In linea generale dovranno essere presenti estintori a polvere e/o a CO2 all'interno di ciascun locale ed in prossimità dei depositi di materiale combustibile e/o infiammabile. La presenza di estintori dovrà essere altresì garantita in tutti i mezzi utilizzati per le lavorazioni (camion, macchine movimento terra, ecc.). Per le lavorazioni con particolare pericolo di innesco (saldature, impermeabilizzazioni, ecc.) dovrà essere sempre a disposizione, presso il luogo di lavoro (nell'immediata vicinanza) un adeguato estintore.

PRESIDI DI PRIMO SOCCORSO

Stante l'ubicazione del cantiere, per intervento a seguito di infortunio grave, si farà capo alle strutture pubbliche più vicine. A tale scopo l'impresa appaltatrice dovrà far tenere in evidenza i numeri di telefonici utili e tutti gli operatori dovranno essere informati del luogo in cui potranno eventualmente trovare, all'interno del cantiere, sia l'elenco di cui sopra sia un telefono a filo o cellulare per la chiamata d'urgenza. Per la disinfezione di piccole ferite ed interventi relativamente modesti, nel cantiere l'impresa appaltatrice, dovrà mettere a disposizione i prescritti presidi farmaceutici e tutti gli operatori dovranno essere informati del luogo. Ai sensi del D.Lgs.626/94 ci dovrà essere in cantiere un adeguato numero di persone addette al primo soccorso che devono aver frequentato apposito corso o ricevuto adeguata formazione. I nominativi di tali addetti devono essere indicati al direttore tecnico dei lavori ed al coordinatore in fase di esecuzione e a quest'ultimo devono altresì essere presentati gli attestati o le dichiarazioni di avvenuta formazione controfirmati dagli addetti stessi. L'impresa appaltatrice dovrà garantire che in uno dei locali di cantiere e comunque in prossimità dei P.L. da eliminare vi sia una cassetta di pronto soccorso contenente : · Guanti monouso in vinile o in lattice · 1 visiera paraschizzi · 1 confezione di acqua ossigenata F.U. 10 volumi · 1 confezione di clorossidante elettrolitico al 5% · 10 compresse di garza sterile 10x10 in buste singole · 5 compresse di garza sterile 18x40 in buste singole · 2 pinzette sterili monouso · 1 confezione di rete elastica n. 5 · 1 confezione di cotone idrofilo · 2 confezioni di cerotti pronti all'uso (di varie misure) · 2 rotoli di benda orlata alta cm 10 · 1 rotolo di cerotto alto cm 2,5 · 1 paio di forbici · 2 lacci emostatici · 1 confezione di ghiaccio "pronto uso" · 1 coperta isotermica monouso · 5 sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari

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· 1 termometro). L'impresa appaltatrice dovrà garantire che su tutti i veicoli sia sempre presente un pacchetto di pronto soccorso contenente: · Guanti monouso in vinile o in lattice · 1 confezione di acqua ossigenata F.U. 10 volumi · 1 confezione di clorossidante elettrolitico al 5% · 5 compresse di garza sterile 10x10 in buste singole · 5 compresse di garza sterile 18x40 in buste singole · 2 pinzette sterili monouso · 1 confezione di cerotti pronti all'uso (di varie misure) · 1 rotolo di benda orlata alta cm 10 · 1 rotolo di cerotto alto cm 2,5 · 1 paio di forbici · 2 lacci emostatici · 1 confezione di ghiaccio "pronto uso" · 2 sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari · 1 termometro In tutti i luoghi o mezzi in cui vengono tenuti presidi sanitari di primo soccorso dovrà essere esposta una segnaletica con croce bianca su sfondo verde e dovranno essere tenute le istruzioni per l'uso dei materiali stessi. Al fine di attuare quanto esposto si dovranno adottare le indicazioni contenute nell'allegata Procedura per la Gestione dell'Emergenza. Nel piano operativo dovranno essere indicati l'ubicazione della/e cassetta di Pronto Soccorso ed i nominativi degli addetti che saranno presenti durante le lavorazioni nelle varie aree operative. Sarà compito del coordinatore in fase di esecuzione raccogliere i nominativi di cui sopra con l'indicazione dell'impresa e stilare una lista che dovrà essere apposta in maniera ben visibile in cantiere.

EVACUAZIONE - INCENDIO E' stato identificato come luogo sicuro, cioè come luogo in cui un'eventuale emergenza non può arrivare, lo spazio antistante le baracche di cantiere. In caso di allarme, che verrà dato inevitabilmente a voce dall'addetto presposto alla gestione dell'emergenza dell'impresa appaltatrice, tutti i lavoratori si ritroveranno in questo spazio ed il capo cantiere dell'impresa appaltatrice procederà al censimento delle persone affinché si possa verificare l'assenza di qualche lavoratore. Il POS dell'impresa appaltatrice dovrà riportare la procedura relativa alla gestione dell'emergenza.

INTERVENTO L'eventuale chiamata ai Vigile del Fuoco (115) viene effettuata esclusivamente dall'addetto all'antincendio che provvederà a fornire loro tutte le indicazioni necessarie per focalizzare il tipo di intervento necessario. Gli incaricati alla gestione dell'emergenza provvederanno a prendere gli estintori o gli altri presidi necessari e a provare a far fronte alla stessa in base alle conoscenze ed alla formazione ricevuta. Fino a quando non è stato precisato che l'emergenza è rientrata tutti i lavoratori dovranno rimanere fermi o coadiuvare gli addetti all'emergenza nel caso in cui siano gli stessi a chiederlo. Il POS dell'impresa appaltatrice dovrà riportare la procedura relativa alla gestione dell'emergenza.

PRIMO SOCCORSO Nessun lavoratore potrà intervenire in caso di infortunio se non per attivare gli incaricati previsti. L'eventuale chiamata ai "Servizi di emergenza" (118) viene effettuata esclusivamente dall'addetto al Primo Soccorso che provvederà a fornire loro tutte le indicazioni necessarie per focalizzare il tipo di intervento necessario. Gli incaricati alla gestione del Primo Soccorso provvederanno a fornire i soccorsi necessari all'evento anche con ipresidi necessari e a provare a far fronte allo stesso in base alle conoscenze ed alla formazione ricevuta. Tutti i lavoratori dovranno rimanere fermi o coadiuvare gli addetti nel caso in cui siano gli stessi a chiederlo. Il POS dell'impresa appaltatrice dovrà riportare la procedura relativa alla gestione del primo soccorso.

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6 - VALUTAZIONE DELL'ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI AD AGENTI, SOSTANZE E PREPARATI CHIMICI PERICOLOSI

Generalità Quanto di seguito riportato discende da uno specifico studio condotto dal Gruppo Tecnico della Commissione sicurezza sul lavoro dell'A.N.C.E. che si è avvalso, oltre che delle competenze dei componenti, di: - notizie fornite dalle primarie ditte italiane di prodotti per l'edilizia e discendenti da specifiche misurazioni effettuate in condizioni assimilabili a quelle di utilizzazione; - dati risultanti dalla bibliografia e discendenti da rilevazioni effettuate in condizioni reali di impiego dei prodotti; - indicazioni relative ai parametri per l'individuazione del rischio moderato predisposte dalle associazioni dei datori di lavoro ai sensi del comma 4, dell'art. 72 ter-decies del D.Lgs. n. 626/94 e s.m.i.; su tali indicazioni sono in corso contatti col sindacato dei lavoratori al fine di pervenire a soluzioni concordate. Quanto deducibile dal presente documento va considerato alla stregua di indicazioni di larga massima e di carattere minimale. Le singole esperienze aziendali, rapporto insostituibile dei medici competenti, gli esiti di campagne di rilevazione in atto, le indicazioni discendenti dalla Commissione di studio promossa dall'ISPESL e a cui partecipano anche le parti sociali e le Regioni, eventuali indicazioni delle Regioni, etc., potranno innalzare il livello di protezione dei lavoratori discendente dall'applicazione delle presenti indicazioni che costituiscono un livello minimo al di sotto del quale è sconsigliabile attestarsi. Valutazione del rischio chimico L'obbligo per i datori di lavoro di valutare i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dall'uso di agenti chimici pericolosi non è una novità in quanto tale obbligo è previsto esplicitamente dal comma 1 dell'art. 4 del D.Lgs. n. 626/94, fin dalla sua stesura originale, ed era previsto, implicitamente, almeno per determinati prodotti, dal D.P.R. n. 303/56. Non per nulla, nel Manuale operativo per la valutazione dei rischi nel settore delle costruzioni edito dal CPT di Torino, ed ampiamente diffuso presso le imprese, tra i vari rischi considerati per gli oltre 300 gruppi omogenei di lavoratori esaminati in relazione alle mansioni svolte, sono stati considerati anche i rischi connessi all'esposizione a polveri, fibre, gas, vapori, fumi, allergeni, oli minerali e derivati, etc. Tali rischi si ricollegano direttamente all'esposizione ad agenti chimici pericolosi (ivi compresi quegli agenti chimici ai quali, anche se non classificati come pericolosi in quanto non soggetti ad etichettatura, è stato assegnato un valore limite di esposizione). A tale proposito va sottolineato che, per tutti i rischi di cui sopra, gli indici di attenzione, indicati nel Manuale, evidentemente legati al livello di esposizione in termini di quantità e qualità, risultano quasi sempre uguali ad 1 o 2 e, solo in rari casi, pari a 3. Ovviamente, ad esposizioni vicine al valore limite di esposizione professionale sarebbe stato assegnato il valore 5 e al livello di esposizione corrispondente al rischio moderato il valore 4 (nell'ipotesi che il rischio moderato sia valutato secondo quanto si dirà nel seguito). Portando alle estreme conseguenze quanto testé illustrato si potrebbe giungere alla conclusione che, salvo situazioni particolarissime (per es., lavoro al chiuso e senza ventilazione per periodi di tempo continuativi eccedenti una settimana al mese o un giorno la settimana) i lavoratori che svolgono le mansioni correnti nelle costruzioni, risultano esposti a livelli sempre inferiori a quelli corrispondenti al rischio moderato. Comunque, anche a prescindere dal livello di esposizione, la valutazione dei rischio chimico va effettuata comunque e si forniscono nel seguito le modalità per effettuare tale valutazione. Come individuare gli agenti chimici pericolosi Prodotti etichettati Le sostanze e preparati chimici pericolosi sono soggetti alle norme sull'etichettatura dettate dai D.Lgs. n. 52/97 e n. 285/98 che impongono ai fornitori di tali prodotti di riportare sulla confezione uno dei seguenti simboli (*):

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+ T (altamente tossico = un teschio su tibie incrociate) T (tossico = un teschio su tibie incrociate) X n (nocivo = una croce di S. Andrea) X i (irritante = una croce di S. Andrea) Il simbolo è accompagnato sempre da frasi di rischio (R seguita di un numero) e da consigli di prudenza (S seguita da un numero). Le frasi di rischio e i consigli di prudenza sono riportati in forma esplicita nella scheda tossicologica (scheda di sicurezza) che deve accompagnare il prodotto e che il produttore deve consegnare all'utilizzatore. _________________________________ (*) Altri simboli riportati nella confezione e non direttamente legati al tema della sorveglianza sanitaria sono i seguenti: E (esplosivo = una bomba che esplode) O (comburente = una fiamma sopra un cerchio) F (facilmente infiammabile = una fiamma) + F (altamente infiammabile = una fiamma) _________________________________ Si ricorda che, in base allo schema di Regolamento sui piani di sicurezza ex art. 31 della legge n. 109/94 e del D.Lgs. n. 528/99, tali schede fanno parte integrante del POS ed è quindi essenziale che le imprese verifichino la presenza in azienda di tali schede o, in mancanza, le richiedano al fornitore. Struttura della scheda di sicurezza La scheda di sicurezza contiene i seguenti dati: 1) Identificazione del prodotto e della società produttrice 2) Composizione e informazioni sugli ingredienti In tale sezione sono indicale le sostanze pericolose, e la relativa classificazione (simbolo e frasi di rischio). È da tale sezione che, fra l'altro, si può evincere se il prodotto può provocare sensibilizzazione (frasi R 42, R 43). In tale sezione, in talune schede è indicato il TLV. 3) Identificazione dei pericoli Esplicita le frasi di rischio 4), 5), 6), 7), 8) Misure di primo soccorso. Misure antincendio. Misure in caso di fuoriuscita accidentale. Manipolazione e stoccaggio. Controllo dell'esposizione/protezione individuale. Tali sezioni, oltre ad esplicitare i consigli di prudenza, indicano le precauzioni da adottare nelle varie fasi di utilizzo: anche a prescindere dai livelli di esposizione, tali precauzioni vanno puntualmente adottate e i lavoratori ne devono essere appositamente informati. Nella sezione 8), in talune schede, è indicato il TLV. 9) Proprietà chimiche e fisiche 10) Stabilità e reattività 11) Informazioni tossicologiche 12) Informazioni ecologiche 13) Considerazioni sullo smaltimento 14) Informazioni sul trasporto

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15) Informazioni sulla regolamentazione 16) Altre informazioni Le informazioni contenute nelle schede di sicurezza sono essenziali per effettuare una corretta valutazione del rischio. È evidente che tanto più la scheda di sicurezza offre indicazioni utili ad individuare, nelle effettive condizioni di impiego, il livello di esposizione del lavoratore, tanto più essa scheda è funzionale ai fini dell'applicazione della normativa in oggetto. Indubbiamente i prodotti accompagnati da schede di sicurezza riportanti le notizie di cui sopra (correlazione tra l'esposizione nelle condizioni di impiego ricorrenti in edilizia e TLV) sono da privilegiare, almeno dal punto di vista della valutazione. Agenti chimici pericolosi non etichettati Taluni agenti chimici pericolosi possono entrare in contatto con i lavoratori come risultato delle lavorazioni. Casi tipici sono quelli delle polveri risultanti da escavazioni; polveri o fumi prodotti nel corso di taglio o abrasione; agenti prodotti da reazioni chimico-fisiche durante l'uso; ecc. Per taluni di tali agenti sono conosciuti valori limite di esposizione (vedi paragrafo "Come individuare i valori limite di esposizione professionale" successivo) ed esistono specifiche normative (norme contro la silicosi, monitoraggio biologico per il piombo, ecc.). Fermo restando che, in caso di normative specifiche, è a tali normative che va fatto riferimento, in tutti gli altri casi si può affermare con sufficiente tranquillità che i valori di esposizione normalmente rilevabili nei cantieri (tenendo conto anche del fatto che i tempi di esposizione sono, in genere, inferiori ad un quinto del tempo lavorativo) sono talmente lontani dai valori limite e da quelli corrispondenti al rischio moderato che l'attuazione delle misure previste dall'art. 72 quinquies del D.Lgs. n. 25/2002 è sufficiente a dare piena attuazione alle norme. Come individuare i valori limite di esposizione professionale Premesso che per gli agenti sensibilizzanti non possono essere fissati valori limiti di validità generale, in tali casi è importante l'adozione generalizzata delle misure di sicurezza indicate nelle schede e, in caso di riscontri positivi, l'immediato consulto del medico competente ai fini dell'allontanamento dal posto di lavoro e/o la destinazione ad altre mansioni. In tutti gli altri casi ed in attesa dell'emanazione di decreti di cui al secondo comma dell'art. 72 ter-decies del D.Lgs. n. 25/2002, si assumono come valori limiti di esposizione professionale quelli fissati dall'associazione degli igienisti americani (ACGIH) e pubblicati nella più recente edizione di "TLVs and BEIs" basati sulla documentazione di cui a "Threshold Limit Values for chemical substances and Phisical Agents and Biological Exposure Indices".(nota 1) _________________________________ (nota 1) La traduzione italiana di tale pubblicazione può essere richiesta all'AIDII (Associazione Italiana Degli Igienisti Industriali) Via G.B. Morgagni 32, 20129 Milano, Tel. 02/20241784. _________________________________ I limiti di esposizione professionale, TLV, sono esplicitati come TLV-TWA (concentrazione media pesata su 8 ore/giorno o 40 ore/settimana); per taluni agenti è esplicitato anche il TLV-STEL (è il TWA su base 15 minuti) o il TLV-C (valore assoluto di soglia). Per la maggior parte degli agenti chimici pericolosi utilizzati nel settore delle costruzioni il TLV è esplicitato sotto forma di TWA; nel caso di TLV esplicitati sotto forma di STEL/C le concentrazioni riscontrabili in prodotti utilizzati nel settore delle costruzioni non sono tali da provocare esposizioni pericolose. Da tutte le fonti di notizie assunte non risulta che nel settore delle costruzioni tali limiti siano raggiunti anche nelle più pesanti situazioni di esposizione (esposizione continuativa con scarsa ventilazione). Sempre in condizioni estreme, valori di esposizione professionale vicini alla metà dei valori limite possono essere riscontrati, in locali chiusi o in assenza pressoché totale di ventilazione, in caso di uso prolungato di impermeabilizzanti a caldo, di prolungate operazioni di saldatura, ecc. In tali casi limite ed estremamente rari, l'adozione delle misure previste dagli articoli 72 sexies, septies, decies ed undecies del D.Lgs. n. 25/2000 è obbligatoria. Nel caso, del resto abbastanza infrequente vista la specializzazione nel settore delle costruzioni, di esposizioni dello stesso lavoratore a più agenti chimici pericolosi, la pubblicazione citata nella nota 1

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illustra la metodologia da seguire per dare attuazione a quanto previsto dal comma 3 dell'art. 72 quater del D.Lgs. di cui trattasi Come individuare il livello di esposizione corrispondente al rischio moderato Sulla base delle indicazioni predisposte dalle Associazioni dei datori di lavoro ai sensi del comma 4 dell'art. 72 ter-decies del D.Lgs. n. 25/2002 ed in attesa dell'emanazione dei decreti di cui al terzo comma dell'art. 72 ter-decies dello stesso decreto, si assume quale livello di esposizione corrispondente al rischio moderato la metà del valore indicato nelle tabelle dell'ACGIH. Nell'ipotesi che l'agente chimico pericoloso sia etichettato come altamente tossico, si assume un livello di esposizione corrispondente al rischio moderato pari al 30% del valore indicato nelle tabelle dell'ACGIH. Inoltre, anche a prescindere dal livello di esposizione, si assume che il rischio possa essere considerato come moderato: - quando la durata dell'esposizione non eccede 1/5 del tempo di lavoro (un giorno alla settimana, quattro giorni al mese) e si faccia uso dei DPI previsti nella scheda di sicurezza; naturalmente tale criterio non può essere applicato nel caso di esposizione ad agenti chimici classificati con TLV-STEL/C; - in caso di lavoro all'aperto o in presenza di ricambio generalizzato o in presenza di aspirazioni localizzate o quando si faccia ricorso ad attrezzature che limitano la diffusione dell'agente chimico, e si faccia uso dei DPI previsti dalla scheda di sicurezza; - in caso di limitata quantità dell'agente o scarsa pericolosità dello stesso. Dalle informazioni assunte, l'eventuale utilizzo di agenti chimici pericolosi nei cantieri non provoca, salvo casi limite, esposizioni eccedenti a quelle corrispondenti al rischio moderato quale sopra definito. Consigli operativi Per tener conto delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 25/2002 è necessario che i datori di lavoro delle imprese di costruzione verifichino, alla luce delle nuove disposizioni, la completezza dei relativi documenti di valutazione con riferimento al rischio chimico. Ricordato che l'obbligo di redazione del documento di valutazione, previsto dall'art. 4 del D.Lgs. n. 626/94, può essere assolto, in relazione al singolo cantiere, in sede di redazione del POS, si propongono le seguenti procedure operative. Valutazione del rischio derivante da agenti chimici durante il lavoro a) Controllare, per tutti i prodotti utilizzati dall'impresa, l'eventuale presenza sulla confezione delle indicazioni previste dalle norme sull'etichettatura (Simboli, frasi di rischio R, consigli di prudenza S); b) Controllare, per ciascun prodotto etichettato, la presenza della relativa scheda di sicurezza e allegarne copia al POS, se se ne prevede l'utilizzo nel singolo cantiere; c) Individuare la presenza eventuale di agenti chimici non etichettati; d) Per ciascuno degli agenti individuati, definire il tempo di esposizione di ciascun lavoratore che utilizza il prodotto etichettato o è in contatto con agenti chimici non etichettati. Tale tempo è, in genere, inferiore ad 1/5 del tempo di lavoro: in tale situazione la valutazione può ritenersi conclusa con l'indicazione: l'esposizione del lavoratore è inferiore a quella corrispondente al rischio moderato in quanto il tempo di esposizione è inferiore ad 1/5 del tempo di lavoro. Anche per durate di esposizione superiori (fino ad 1/2 del tempo di lavoro) si può giungere alla stessa conclusione (esposizione del lavoratore inferiore a quella corrispondente al rischio moderato) nel caso di lavoro all'aperto o in presenza di ventilazione o di aspirazione localizzata. Utili indicazioni riguardanti l'esposizione dei lavoratori ai vari agenti chimici possono essere dedotte, oltre che dall'esperienza diretta, anche dall'analisi delle schede per gruppi omogenei contenute nel già citato Manuale operativo per la valutazione dei rischi nel settore delle costruzioni edito dal CPT di Torino; e) Nei casi non rientranti nella precedente lettera d), se le schede di sicurezza indicano che nelle condizioni usuali di utilizzo nel settore delle costruzioni non si supera l'esposizione corrispondente al rischio moderato o quando sulla base della bibliografia tecnica si possa giungere alla stessa conclusione, concludere la valutazione con l'indicazione che: sulla base delle indicazioni contenute sulla scheda di sicurezza (o, in alternativa) sulla base delle indicazioni dedotte dalla bibliografia, l'esposizione del lavoratore è inferiore a quella corrispondente al rischio moderato; f) In tutti gli altri casi e in collaborazione col medico competente definire il livello di esposizione. Ricordare sempre che la valutazione deve essere fatta in collaborazione col medico competente all'attenzione del quale detta valutazione deve essere sottoposta. Ricordare che il rappresentante dei lavoratori ha diritto di essere consultato.

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Misure di sicurezza da adottare A prescindere dal livello di rischio e, quindi, anche nel caso di rischio moderato, ove siano presenti agenti chimici pericolosi: a) Adottare le misure di sicurezza di cui al comma 1 dell'art. 72 quinquies del D.Lgs; b) Adottare le misure di sicurezza previste dalle schede (comprese quelle relative all'utilizzo dei DPI) e darne informazione ai lavoratori; c) Nel caso di agenti chimici non etichettati adottare le misure di sicurezza del caso, mettere a disposizione e far utilizzare idonei DPI; d) Nel caso di lavoratori già soggetti in passato a sorveglianza sanitaria in quanto addetti a lavorazioni contemplate nelle voci da 1 a 44 e nella voce 47 (abrogare) della tabella allegata al D.P.R. n. 303/56, verificare col medico competente le sussistenza dell'obbligo di sorveglianza sanitaria. Nel caso che la valutazione indichi livelli di esposizione superiori a quelli corrispondenti al rischio moderato (esposizione massiccia, pressoché continuativa ed in assenzi di ventilazione), dare piena attuazione alla norma e quindi, oltre a quanto indicato in precedenza, attuare quanto previsto dagli articoli 72-sexies, 72-septies, 72-decies e 72-undecies del D.Lgs. n. 25/2002.

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7 - FASI E SOTTOFASI DI LAVORO

L'impresa appaltatrice e le imprese esecutrici, per ogni fase individuata dal presente PSC ed eventualmente anche per lavorazioni disattese ma oggetto dell'appalto, dovranno riportare nel POS: 1 - La descrizione dettagliata della lavorazione (modalità operative intese come quali addetti eseguono i lavori e come) relativa alla fase o sottofase ed ivi, se necessario, scomporla nei singoli processi operativi che la caratterizzano (per processo operativo si intenda lavoro svolto dall'entità minima ovvero da una squadra o anche da un lavoratore se lo stesso è indipendente da altri nel compimento del lavoro stesso); 2 - L'individuazione delle caratteristiche tecniche degli apprestamenti collettivi ed individuali e delle macchine che saranno utilizzate, delle procedure operative come quelle necessarie ad esempio per: · la gestione del materiale o delle sostanze inquinanti, · eseguire le operazioni di accesso dei mezzi di trasporto delle attrezzature e/o dello scarico e/o del montaggio nonché delle verifiche prima dell'inizio dei lavori delle stesse, · minimizzare le emissioni di polvere e/o gas e/o rumore, · evitare la caduta di materiali al di fuori delle aree di lavoro, · limitare il rischio di interferenze tra le macchine presenti nell'area di lavoro, · garantire l'incolumità del personale di supporto durante la preparazione dei piani di lavoro quali posizione addetti, distanze, ecc., · assicurare la stabilità delle opere (anche provvisionali) durante il lavoro, · garantire l'uso di attrezzature comuni 3 - L'individuazione dei lavoratori facenti parte della squadra tipo con ivi riportato nome e cognome, mansione, impresa di appartenenza. 4 - Le attività che avvengono contemporaneamente sulla stessa area di lavoro con le procedure di coordinamento d'impresa. 5 - Eventuali immagini e/o schemi esemplificativi di costruzione o montaggio. L'impresa appaltatrice, per ogni fase individuata e con riferimento al cronoprogramma generale del presente PSC dovrà pianificare gli interventi individuati (processi operativi) in un elaborato grafico.

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7 - Fasi di lavorazione

Provincia di PIACENZA Committente Provincia di Piacenza

SERVIZIO “VIABILITA’,EDILIZIA E SERVIZI TECNOLOGICI” Dirigente responsabile : Dott. Ing. Stefano Pozzoli

Cantiere Strada Provinciale n° 10 R “Padana Inferiore” Lavori di adeguamento funzionale del Ponte sul fiume Trebbia.

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7.1 ALLESTIMENTO DEL CANTIERE FISSO CARATTERISTICHE

Matrice di rischio: Rischio MEDIO (4) = Poco probabile (2) x Danno medio (2) Totale Uomini/Giorno: 90 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 30,00 giorni

PRESCRIZIONI OPERATIVE

Questa fase di lavoro comprende: - realizzazione della recinzione di cantiere - realizzazione di viabilità di cantiere - montaggio dei servizi igienico assistenziali - allestimento di depositi - istallazione sega circolare - formazione impianto di messa a terra - formazione impianto contro le scariche atmosferiche - istallazione betoniera - allestimento segnaletica da cantiere

FONTI DI RISCHIO

scheda A.03.01 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

scheda A.12.05 08) Impianto di terra

scheda A.12.06 09) Luoghi conduttori ristretti

scheda A.12.08 11) Verifiche iniziali

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1° FASE LAVORI

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7.2 CHIUSURA AL TRAFFICO DEL PONTE 7.3 DEMOLIZIONE SOVRASTRUTTURA STRADALE 7.4 DEMOLIZIONE PARTI DI STRUTTURE IN C.A. E PARTE MATERIALE DI RIEMPIMENTO 7.5 GETTO SOTTOFONDAZIONE ARMATA CARATTERISTICHE

Matrice di rischio: Rischio ALTO (9) = Probabile (3) x Danno grave (3) Totale Uomini/Giorno: 375 uomini giorno. Pari a 25,00 uomini al giorno per 15,00 giorni

FONTI DI RISCHIO

scheda 1. 2 VIBRATORE

scheda 1. 3 AUTOCARRO

scheda 1. 9 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

scheda 1. 51 GRUPPO ELETTROGENO

scheda 1. 88 DUMPER

scheda 1.100 SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )

scheda 1.138 MARTELLO PNEUMATICO

scheda 1.148 COMPRESSORE D’ARIA PORTATILE CON SERBATOIO ESONERATO

scheda 3. 1.11 LAVORI STRADALI (generalità)

scheda 3. 1.12 LAVORI DI DEMOLIZIONE

scheda A.03.01 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

scheda A.04.01 ATTREZZO AD ARIA COMPRESSA (GENERICO)

scheda A.04.02 AVVITATORE AD ARIA COMPRESSA

scheda A.04.04 COMPRESSORE D’ARIA PORTATILE CON SERBATOIO ESONERATO

scheda A.05.04 AUTOGRU’

scheda A.06.06 SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )

scheda A.06.07 TRAPANO PORTATILE

scheda G.01.01 LAVORI STRADALI (generalità)

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2° FASE LAVORI

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7.6 MONTAGGIO PONTEGGIO MOBILE 7.7 MONTAGGIO PARAPETTO DI PROTEZIONE 7.8 DEMOLIZIONE PARAPETTO ESISTENTE 7.9 DEMOLIZIONE STRUTTURE IN C.A. E MURATURE CARATTERISTICHE

Matrice di rischio: Rischio MEDIO (9) = Poco probabile (3) x Danno grave (3) Totale Uomini/Giorno: 500 uomini giorno. Pari a 25,00 uomini al giorno per 20,00 giorni

FONTI DI RISCHIO

scheda 1. 3 AUTOCARRO

scheda 1. 5 MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE

scheda 1. 8 MAZZA E SCALPELLO

scheda 1. 9 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

scheda 1. 10 ESCAVATORE

scheda 1. 11 PALA MECCANICA

scheda 1. 21 AUTOGRU’

scheda 1. 51 GRUPPO ELETTROGENO

scheda 1. 59 MOTOSALDATRICE

scheda 1. 60 PICCONE

scheda 1. 68 SALDATRICE ELETTRICA

scheda 1. 73 CANNELLO OSSIACETILENICO

scheda 1. 88 DUMPER

scheda 1. 90 AVVITATORE AD ARIA COMPRESSA

scheda 1.100 SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )

scheda 1.109 PERFORATRICE SU SUPPORTO

scheda 1.131 PONTEGGIO FISSO

scheda 1.138 MARTELLO PNEUMATICO

scheda 3. 1.11 LAVORI STRADALI (generalità)

scheda 3. 1.34 MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI

scheda 3. 1.12 LAVORI DI DEMOLIZIONE

scheda 3. 58 INSTALLAZIONE PONTEGGI - Montaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati.

scheda A.04.01 ATTREZZO AD ARIA COMPRESSA (GENERICO)

scheda A.04.04 COMPRESSORE D’ARIA PORTATILE CON SERBATOIO ESONERATO

scheda A.05.04 AUTOGRU’

scheda A.09.01 DUMPER

scheda G.01.01 LAVORI STRADALI (generalità)

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3° FASE LAVORI

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7.10 GETTO CORDOLI INFERIORI CARATTERISTICHE

Matrice di rischio: Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) Totale Uomini/Giorno: 750 uomini giorno. Pari a 25,00 uomini al giorno per 30,00 giorni

FONTI DI RISCHIO

scheda 1. 1 MACCHINA PULISCI PANNELLI

scheda 1. 2 VIBRATORE

scheda 1. 3 AUTOCARRO

scheda 1. 9 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

scheda 1. 21 AUTOGRU’

scheda 1. 27 SEGA A DENTI FINI

scheda 1. 34 BETONIERA A BICCHIERE

scheda 1. 51 GRUPPO ELETTROGENO

scheda 1. 59 MOTOSALDATRICE

scheda 1. 68 SALDATRICE ELETTRICA

scheda 1. 73 CANNELLO OSSIACETILENICO

scheda 1. 88 DUMPER

scheda 1. 91 SEGA CIRCOLARE

scheda 1.100 SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )

scheda 1.109 PERFORATRICE SU SUPPORTO

scheda 1.131 PONTEGGIO FISSO

scheda 1.138 MARTELLO PNEUMATICO

scheda 2. 23 CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA

scheda 3. 1.11 LAVORI STRADALI (generalità)

scheda 3. 1.34 MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI

scheda A.01.05 PONTEGGIO FISSO

scheda A.04.01 ATTREZZO AD ARIA COMPRESSA (GENERICO)

scheda A.04.02 AVVITATORE AD ARIA COMPRESSA

scheda A.04.04 COMPRESSORE D’ARIA PORTATILE CON SERBATOIO ESONERATO

scheda A.05.04 AUTOGRU’

scheda A.09.01 DUMPER

scheda G.01.01 LAVORI STRADALI (generalità)

scheda G.02.04 LAVORI IN ALTEZZA

scheda S.02.05 ADDITIVO PER MALTE

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4° FASE LAVORI

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7.11 MONTAGGIO PREDALLES E LORO BLOCCAGGIO 7.12 POSA ARMATURA SOLETTA 7.13 GETTO SOLETTA CENTRALE CARATTERISTICHE

Matrice di rischio: Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) Totale Uomini/Giorno: 1000 uomini giorno. Pari a 25,00 uomini al giorno per 40,00 giorni

FONTI DI RISCHIO

scheda 1. 1 MACCHINA PULISCI PANNELLI

scheda 1. 2 VIBRATORE

scheda 1. 3 AUTOCARRO

scheda 1. 9 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

scheda 1. 21 AUTOGRU’

scheda 1. 27 SEGA A DENTI FINI

scheda 1. 34 BETONIERA A BICCHIERE

scheda 1. 51 GRUPPO ELETTROGENO

scheda 1. 59 MOTOSALDATRICE

scheda 1. 68 SALDATRICE ELETTRICA

scheda 1. 73 CANNELLO OSSIACETILENICO

scheda 1. 88 DUMPER

scheda 1. 90 AVVITATORE AD ARIA COMPRESSA

scheda 1. 91 SEGA CIRCOLARE

scheda 1.100 SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )

scheda 1.109 PERFORATRICE SU SUPPORTO

scheda 1.131 PONTEGGIO FISSO

scheda 1.138 MARTELLO PNEUMATICO

scheda 3. 58 INSTALLAZIONE PONTEGGI - Montaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati.

scheda 3. 1.11 LAVORI STRADALI (generalità)

scheda 3. 1.34 MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI

scheda A.01.05 PONTEGGIO FISSO

scheda A.04.01 ATTREZZO AD ARIA COMPRESSA (GENERICO)

scheda A.04.02 AVVITATORE AD ARIA COMPRESSA

scheda A.04.04 COMPRESSORE D’ARIA PORTATILE CON SERBATOIO ESONERATO

scheda A.05.04 AUTOGRU’

scheda A.09.01 DUMPER

scheda G.01.01 LAVORI STRADALI (generalità)

scheda G.02.04 LAVORI IN ALTEZZA

scheda S.02.05 ADDITIVO PER MALTE

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5° FASE LAVORI

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7.14 POSA ARMATURA SBALZI 7.15 GETTO SBALZI 7.16 MONTAGGIO PARAPETTO DEFINITIVO 7.17 SMONTAGGIO PARAPETTO DI PROTEZIONE 7.18 MONTAGGIO BARRIERA DEFINITIVA 7.19 GIUNTI, IMPERMEABILIZZAZIONE E PAVIMENTAZIONE 7.20 MONTAGGIO E SMONTAGGIO PONTEGGI SOSPESI E PONTEGGI TUBO-GIUNTO 7.21 RIPRISTINO MURATURE 1825 E LESIONI CARATTERISTICHE

Matrice di rischio: Rischio MEDIO (9) = Poco probabile (3) x Danno grave (3) Totale Uomini/Giorno: 1500 uomini giorno. Pari a 25,00 uomini al giorno per 60,00 giorni

PRESCRIZIONI OPERATIVE

PONTEGGIO - L’impresa dovrà preparare il PIMUS con allegato una relazione di calcolo e relativo schema di montaggio. - Durante le fasi di montaggio e smontaggio del ponteggio l’area sottostante dovrà essere delimitata e/o vigilata

da personale ,in modo da impedirne l’accesso, in corrispondenza degli attraversamenti stradali o pedonali il traffico dovrà essere pilotato o regolato da impianto semaforico.

- Il piano di calpestio del ponteggio dovrà essere a tenuta in modo da impedire qualsiasi caduta di materiali od altro.

- Il montaggio e lo smontaggio del ponteggio dovrà essere eseguito da personale formato in numero non inferiore a tre unità.

- Tutto il materiale utilizzato dovrà essere coerente con la relazione di calcolo presentata. - A montaggio effettuato l’impresa dovrà redigere un verbale di corretto montaggio (vista la lunghezza

dell’intervento i verbali potranno essere vari, purchè venga chiaramente specificata la parte di ponteggio verificata ed idonea per le successive lavorazioni)

- Le reti anticaduta dovranno essere del tipo “S” classe A2 - Le reti anticaduta devono essere installate secondo il manuale di montaggio - LA LAVORAZIONE DI MONTAGGIO E SMONTAGGIO DEL PONTEGGIO A SBALZO SI DEVE INTENDERE

COME LAVORAZIONE SU FUNE E QUINDI SI DEVE RISPETTARE L’ART 116 E L’ALLEGATO XXI DECRETO LEGISLATIVO N° 81 DEL 2008

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SCHEMA

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FONTI DI RISCHIO

scheda 1. 3 AUTOCARRO

scheda 1. 5 MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE

scheda 1. 8 MAZZA E SCALPELLO

scheda 1. 9 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

scheda 1. 10 ESCAVATORE

scheda 1. 11 PALA MECCANICA

scheda 1. 12 POMPA AD ARIA PER RESINE

scheda 1. 27 SEGA A DENTI FINI

scheda 1. 34 BETONIERA A BICCHIERE

scheda 1. 48 SABBIATRICE AUTOMATICA

scheda 1. 51 GRUPPO ELETTROGENO

scheda 1. 59 MOTOSALDATRICE

scheda 1. 68 SALDATRICE ELETTRICA

scheda 1. 73 CANNELLO OSSIACETILENICO

scheda 1. 75 FRESA PER ASFALTI

scheda 1. 76 RULLO COMPRESSORE

scheda 1. 88 DUMPER

scheda 1. 90 AVVITATORE AD ARIA COMPRESSA

scheda 1. 91 SEGA CIRCOLARE

scheda 1.100 SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE )

scheda 1.109 PERFORATRICE SU SUPPORTO

scheda 1.122 POMPA MANUALE A BASSA PRESSIONE

scheda 1.126 IDROPULITRICE AD ALTA PRESSIONE

scheda 1.131 PONTEGGIO FISSO

scheda 1.133 UTENSILI ELETTRICI PORTATILI

scheda 1.138 MARTELLO PNEUMATICO

scheda 1.158 IDRODEMOLITRICE

scheda 2. 17 ADDITIVO PER MALTE

scheda 2. 19 ADDITIVI PER CALCESTRUZZO A BASE DI RESINA.

scheda 2. 23 CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA

scheda 3. 1.11 LAVORI STRADALI (generalità)

scheda 3. 1.12 LAVORI DI DEMOLIZIONE

scheda 3. 1.34 MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI

scheda 3. 58 INSTALLAZIONE PONTEGGI - Montaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati.

scheda A.03.22 PERFORATRICE SU SUPPORTO

scheda A.03.28 POMPA AD ARIA PER RESINE

scheda A.03.45 TRIVELLA ELETTRICA

scheda A.04.01 ATTREZZO AD ARIA COMPRESSA (GENERICO)

scheda A.04.04 COMPRESSORE D’ARIA PORTATILE CON SERBATOIO ESONERATO

scheda A.05.03 AUTOCARRO CON MACCHINA SPRUZZA EMULSIONE BITUMINOSA

scheda A.05.04 AUTOGRU’

scheda A.08.03 MACCHINA FINITRICE PER ASFALTI

scheda G.01.02 LAVORI STRADALI (particolarità)

scheda G.02.04 LAVORI IN ALTEZZA

scheda S.02.05 ADDITIVO PER MALTE

scheda S.06.01 BITUME - CATRAME

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7.22 SMONTAGGIO DEL CANTIERE CARATTERISTICHE

Matrice di rischio: Rischio ALTO (6) = Probabile (2) x Danno grave (3) Totale Uomini/Giorno: 45 uomini giorno. Pari a 3,00 uomini al giorno per 15,00 giorni

scheda 3. 1.11 LAVORI STRADALI (generalità)

scheda A.03.01 ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE

scheda A.05.04 AUTOGRU’

scheda A.06.03 MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE

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8 - Schede Tecniche Allegate

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1. 1. MACCHINA PULISCI PANNELLI CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 1) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Guanti : durante l’uso della macchina pulisci pannelli

2. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della macchina pulisci pannelli

3. Tuta di protezione : durante l’uso della macchina pulisci pannelli 1. 2. VIBRATORE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 2) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Stivali in gomma : durante l’uso del vibratore

2. Tuta di protezione : durante l’uso del vibratore 1. 3. AUTOCARRO CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 3) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autocarro

2. Tuta di protezione : durante l’uso dell’autocarro se necessario

3. Casco di sicurezza : durante il carico e scarico del materiale con apparecchi meccanici. 1. 5. MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 5) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso del martello elettrico

2. Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l’uso del martello elettrico

3. Elmetto : durante l’uso del martello elettrico

4. Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso del martello elettrico

5. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del martello elettrico

6. Tuta di protezione : durante l’uso del martello elettrico

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1. 8. MAZZA E SCALPELLO CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 8) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della mazza e punta

2. Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l’uso della mazza e punta

3. Elmetto : durante l’uso della mazza e punta

4. Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso della mazza e punta

5. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della mazza e punta

6. Tuta di protezione : durante l’uso del mazza e punta 1. 9. ATTREZZI MANUALI DI USO COMUNE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 9) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Guanti : durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune

2. Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso degli attrezzi manuali di uso comune 1. 10. ESCAVATORE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 10) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Indumenti distinguibili : durante l’uso dell’escavatore in strada

2. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso dell’escavatore nei modelli senza cabina insonorizzata

3. Elmetto : durante l’uso dell’escavatore nei modelli senza cabina

4. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’escavatore

5. Tuta di protezione : durante l’uso dell’escavatore

6. Indumenti distinguibili : durante l’uso dell’escavatore in strada 1. 14. POMPA PER MALTA CEMENTIZIA - CALCEST CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 14) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Tuta di protezione : durante l’uso della pompa estrazione acqua dallo scavo.

2. Elmetto : durante l’uso della pompa per malta.

3. Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo.

4. Mascherina : durante l’uso della pompa per malta.

5. Guanti : durante l’uso della pompa per estrazione acqua dallo scavo.

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1. 21. AUTOGRU’ CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 21) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autogru

2. Tuta di protezione : durante l’uso dell’autogru

3. Elmetto: durante le manovre al corredo dell'autogrù

4. Guanti: durante le manovre al corredo dell'autogrù

5. Scarpe antinfortunistiche: durante le manovre al corredo dell'autogrù 1. 27. SEGA A DENTI FINI CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 27) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Guanti : durante l’uso della sega a denti fini

2. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della sega a denti fini 1. 34. BETONIERA A BICCHIERE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 34) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Guanti : durante l’uso della betoniera

2. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della betoniera

3. Tuta di protezione : durante l’uso della betoniera 1. 59. MOTOSALDATRICE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 59) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Ghette: durante l’uso della motosaldatrice

2. Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l’uso della motosaldatrice

3. Grembiule di cuoio : durante l’uso della motosaldatrice

4. Guanti di protezione per saldatori : durante l’uso della motosaldatrice

5. Tuta ignifuga : durante l’uso della motosaldatrice per operazioni a carattere continuo

6. Cuffia antirumore o tappi auricolari : durante l’uso della motosaldatrice per le operazioni di martellinatura, spazzolatura, molatura ecc.

7. Maschera di protezione respiratoria (A1P2) : durante l’uso della motosaldatrice se necessaria

8. Maschera ad insufflazione d'aria : durante l’uso della motosaldatrice lavorando in ambienti chiusi e non ventilati

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9. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della motosaldatrice per le operazioni di martellinatura, spazzolatura, molatura ecc.

10. Maschera per saldatori con vetro inattinico : durante l’uso della motosaldatrice

11. Berretto ignifugo : durante l’uso della motosaldatrice 1. 68. SALDATRICE ELETTRICA CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 68) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Ghette: durante l’uso della saldatrice

2. Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l’uso della saldatrice

3. Grembiule di cuoio : durante l’uso della saldatrice

4. Guanti di protezione per saldatori : durante l’uso della saldatrice 1. 73. CANNELLO OSSIACETILENICO CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 73) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Ghette : durante l’uso del cannello ossiacetilenico.

2. Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l’uso del cannello ossiacetilenico.

3. Grembiule di cuoio : durante l’uso del cannello ossiacetilenico.

4. Guanti di protezione per saldatori : durante l’uso del cannello ossiacetilenico.

5. Tuta ignifuga : durante l’uso del cannello ossiacetilenico per operazioni a carattere continuo.

6. Cuffia antirumore o tappi auricolari : durante l’uso del cannello ossiacetilenico per le operazioni di martellinatura, spazzolatura, molatura ecc.

7. Maschera di protezione respiratoria (A1P2) : durante l’uso del cannello ossiacetilenico se necessaria.

8. Maschera ad insufflazione d'aria : durante l’uso del cannello ossiacetilenico in ambienti chiusi e non ventilati.

9. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del cannello ossiacetilenico per le operazioni di martellinatura, spazzolatura, molatura ecc.

10. Occhiali con ripari laterali dotati di vetri inattinici : durante l’uso del cannello ossiacetilenico.

11. Berretto ignifugo : durante l’uso del cannello ossiacetilenico. 1. 75. FRESA PER ASFALTI CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 75) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della fresa per asfalti.

2. Maschera antipolvere : durante l’uso della fresa per asfalti.

3. Scarpe antinfortunistiche : durante i lavori con la fresa per asfalti.

4. Indumenti distinguibili : durante l’uso della fresa per asfalti.

5. Tuta di protezione: durante l’uso della fresa per asfalti.

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1. 76. RULLO COMPRESSORE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 76) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso del rullo compressore.

2. Maschera per vapori organici : durante l’uso del rullo compressore.

3. Scarpe antinfortunistiche : durante i lavori con il rullo compressore.

4. Indumenti distinguibili : durante l’uso del rullo compressore in strada. 1. 88. DUMPER CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 88) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Calzature di sicurezza: durante l'uso del dumper.

2. Otoprotettori: durante l'uso del dumper.

3. Elmetto: durante l'uso del damper.

4. Guanti: durante l'uso del dumper.

5. Indumenti protettivi: durante l'uso del damper. 1. 90. AVVITATORE AD ARIA COMPRESSA CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 90) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso dell'avvitatore ad aria compressa

2. Guanti : durante l’uso dell'avvitatore ad aria compressa a seconda del tipo di operazione svolta

3. Cuffia antirumore o tappi auricolari : durante l’uso dell'avvitatore ad aria compressa per rumori continui di elevata intensità

4. Scarpe antinfortunistiche: durante l’uso dell'avvitatore ad aria compressa 1. 91. SEGA CIRCOLARE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1. 91) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Guanti : durante l’uso della sega circolare se il pezzo presenta il rischio di tagli e/o abrasioni

2. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della sega circolare

3. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso della sega circolare

4. Tuta di protezione: durante l’uso della sega circolare

5. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della sega circolare se necessario

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1.100. SMERIGLIATRICE ANGOLARE - FLESSIBILE - (PORTATILE ) CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1.100) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Cuffia antirumore o tappi auricolari : durante l’uso della smerigliatrice

2. Occhiali con ripari laterali : durante l’uso della smerigliatrice

3. Visiera trasparente : in alternativa agli occhiali durante l’uso della smerigliatrice

4. Maschera antipolvere : durante l’uso della smerigliatrice

5. Grembiule in cuoio : se necessario durante l’uso della smerigliatrice

6. Guanti : durante l’uso della smerigliatrice

7. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso della smerigliatrice 1.109. PERFORATRICE SU SUPPORTO CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1.109) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Guanti: dopo l'uso della perforatrice su supporto

2. Calzature o stivali di sicurezza: durante l'uso della perforatrice su supporto

3. Otoprotetti: durante l'uso della perforatrice su supporto

4. Occhiali: durante l'uso della perforatrice su supporto

5. Elmetto: durante l'uso della perforatrice su supporto

6. Indumenti protettivi (tute): durante l'uso della perforatrice su supporto 1.130. AUTOPOMPA PER GETTO CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1.130) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Tuta di protezione : durante l’uso della pompa per getto

2. Elmetto : durante l’uso della pompa per getto

3. Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo.

4. Mascherina : durante l’uso della pompa per getto con calcestruzzo additivato 1.138. MARTELLO PNEUMATICO CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. 1.138) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso del martello pneumatico

2. Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l’uso del martello pneumatico

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3. Elmetto : durante l’uso del martello pneumatico

4. Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso del martello pneumatico

5. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del martello pneumatico

6. Tuta di protezione : durante l’uso del martello pneumatico 2. 9. BITUME - CATRAME CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Sostanza (scheda n. 2. 9) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Guanti : durante l’uso del bitume

2. Tuta di protezione : durante l’uso del bitume

3. Mascherina per vapori organici (idrocarburi) : durante l’uso del bitume

4. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso del bitume

5. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del bitume se necessario

6. Mascherina per vapori organici (idrocarburi): per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il bitume - catrame.

7. Occhiali protettivi o visiera : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il bitume - catrame.

2. 17. ADDITIVO PER MALTE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Sostanza (scheda n. 2. 17) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Guanti : durante l’uso dell’additivo per malte

2. Tuta di protezione : durante l’uso dell’additivo per malte

3. Mascherina : durante l’uso dell’additivo per malte

4. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso dell’additivo per malte

5. Mascherina: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano addittivi per malte.

6. Occhiali protettivi o visiera: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano addittivi per malte.

2. 19. ADDITIVI PER CALCESTRUZZO A BASE DI RESINA. CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Sostanza (scheda n. 2. 19) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Guanti: durante l'uso dell'additivo a base di resine.

2. Occhiali: durante l'uso dell'additivo a base di resine.

3. Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'additivo a base di resine.

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2. 23. CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Sostanza (scheda n. 2. 23) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Mascherina antipolvere : durante l’uso del cemento o della malta

2. Guanti : durante l’uso del cemento

3. Tuta di protezione : durante l’uso del cemento o della malta

4. Mascherina antipolvere : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano cemento o malta cementizia.

2. 28. PRIMER. CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Sostanza (scheda n. 2. 28) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Guanti: durante l'uso del primer.

2. Occhiali: durante l'uso del primer.

3. Apparecchio respiratore: durante l'uso del primer.

4. Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il primer. 2. 38. RESINA EPOSSIDICA BICOMPONENTE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Sostanza (scheda n. 2. 38) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Guanti : durante l’uso della resina epossidica bicomponente

2. Tuta di protezione : durante l’uso della resina epossidica bicomponente

3. Mascherina per resine : durante l’uso della resina epossidica bicomponente

4. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso della resina epossidica bicomponente

5. Mascherina per resine : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano della resina epossidica bicomponente.

6. Occhiali protettivi o visiera : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano della resina epossidica bicomponente.

3. 1.12. LAVORI DI DEMOLIZIONE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attività Generica (scheda n. 3. 1.12) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Cuffie o tappi antirumore : durante i lavori di demolizione

2. Guanti : durante i lavori di demolizione

3. Elmetto : durante i lavori di demolizione

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4. Scarpe Antinfortunistiche : durante i lavori di demolizione

5. Occhiali protettivi o visiere : durante i lavori di demolizione

6. Tuta di protezione : durante i lavori di demolizione

7. Cuffie o tappi antirumore : durante i lavori di demolizione

8. Filtrante facciale per polveri inerti : durante i lavori di demolizione 3. 1.34. MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attività Generica (scheda n. 3. 1.34) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Elmetto : durante la movimentazione di materiali pesanti

2. Guanti : durante la movimentazione di materiali pesanti

3. Scarpe antinfortunistiche : durante la movimentazione di materiali pesanti

4. Tuta di protezione : durante la movimentazione di materiali pesanti A.05.03. AUTOCARRO CON MACCHINA SPRUZZA EMULSIONE BITUMINOSA CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. A.05.03) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Indumenti distinguibili : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa su strada.

2. Scarpe antinfortunistiche : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa.

3. Tuta di protezione : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa.

4. Maschera di protezione per vapori organici : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa.

5. Tuta ignifuga : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa con bombola per GPL.

6. Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l’uso dell’autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa con bombola per GPL.

A.06.07. TRAPANO PORTATILE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. A.06.07) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Guanti : durante l’uso del trapano portatile se necessario

2. Scarpe antinfortunistiche: durante l’uso del trapano portatile

3. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso del trapano portatile se necessario

4. Tuta di protezione : durante l’uso del trapano portatile

5. Occhiali protettivi o visiera: durante l’uso del trapano portatile se necessario

6. Mascherina antipolvere : durante l’uso del trapano portatile

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A.08.03. MACCHINA FINITRICE PER ASFALTI E/O PER STESA CEMENTATO CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. A.08.03) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Indumenti distinguibili : durante l’uso della macchina finitrice per asfalti su strada.

2. Maschera di protezione per vapori organici : durante l’uso della macchina finitrice per asfalti.

3. Tuta ignifuga : durante l’uso della macchina finitrice per asfalti con bombola per GPL.

4. Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l’uso della macchina finitrice per asfalti.

5. Guanti anticalore : durante l’uso della macchina finitrice per asfalti. G.01.02. LAVORI STRADALI (particolarità) CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attività Generica (scheda n. G.01.02) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Scarpe antinfortunistiche : Tuta di protezione : durante i lavori su strada compatibilmente con la temperatura ambiente.

2. Indumenti distinguibili fluorescenti e rifrangenti : con base fluorescente di colore arancio o giallo o rosso con applicazione di fasce rifrangenti di colore bianco argento durante i lavori su strada per interventi di lunga durata.

3. Indumenti distinguibili fluorescenti e rifrangenti : una bretella realizzata con materiale sia fluorescente che rifrangente di colore arancio durante i lavori su strada per interventi di breve durata.

4. Maschera di protezione per vapori organici : durante i lavori su strada in caso di utilizzo di bitume.

5. Guanti anticalore : durante i lavori su strada in caso di utilizzo bitume caldo. G.02.03. LAVORI DI DEMOLIZIONE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attività Generica (scheda n. G.02.03) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Cuffie o tappi antirumore : durante i lavori di demolizione

2. Guanti : durante i lavori di demolizione

3. Elmetto : durante i lavori di demolizione

4. Scarpe Antinfortunistiche : durante i lavori di demolizione

5. Occhiali protettivi o visiere : durante i lavori di demolizione

6. Tuta di protezione : durante i lavori di demolizione

7. Cuffie o tappi antirumore : durante i lavori di demolizione

8. Filtrante facciale per polveri inerti : durante i lavori di demolizione

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S 1. 1. 3. Utilizzo dell'autogru' CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Intrinseco (scheda n. S 1. 1. 3) RISCHI

1. Incidenti per imperizia dell'autista manovratore

2. Ferimenti ed incidenti stradali

1. Dovrà essere usata l'autogrù solo per servizio, da persona esperta (responsabile del mezzo, dell'assetto del carico e delle operazioni di carico/scarico) che sarà autorizzata dalla Direzione. La gru deve essere sottoposta a verifica annuale da parte della USL competente e copia di tale verifica e copia del libretto rilasciato dall'ISPESL devono accompagnare il mezzo.

3. Elettrocuzione

1. Sarà vietato l'avvicinamento del personale estraneo al cantiere durante le fasi di carico/scarico e verrà esposta la segnaletica stradale se il mezzo occupa la carreggiata.

4. Ribaltamento del mezzo

1. Sarà verificato che nel raggio della gru non vi siano linee elettriche aeree o impianti elettrici a distanza minore di m 5,00, per tenere in considerazione l'ingombro del carico, la sua oscillazione e lo sbandamento dei conduttori

5. Schiacciamenti per cedimento delle imbracature

1. Dovrà essere assicurata che non vi ostacoli nel raggio di azione della gru ed assicurarsi della stabilità del terreno, evitando di posizionare il mezzo vicino al bordo degli scavi, su terreni non compatti, con pendenze laterali, ecc. (l'operatore dovrà avere una visione completa della zona di lavoro). Verranno posizionati gli stabilizzatori, dopo aver tirato il freno a mano, messo le apposite zeppe alle ruote ed inserito le prese di forza, in modo da scaricare le balestre, senza sollevare il mezzo. Si dovrà rispettare il diagramma portata/braccio della gru e si dovrà sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato a velocità lenta ed uniforme. Il gancio dovrà sempre agire verticalmente. E' vietato usare la gru per: tiri inclinati, obliqui o per il traino ed è vietato far oscillare il carico e far scendere il carico oltre lo sbraccio della gru. Dovrà essere Verificata la chiusura del gancio con l'apposita sicura. Ci si dovrà attenere alle prescrizioni della ditta costruttrice

6. Ferite in varie parti del corpo

1. Le funi e le catene verranno verificate trimestralmente e verrà riportata, datata e firmata, nell'apposito libretto dell'apparecchio di sollevamento. Dovrà essere eseguita l'imbracatura dei carichi usando mezzi idonei per evitare la caduta del carico o il suo spostamento dall'iniziale posizione di ancoraggio. Dovrà essere prestata la massima attenzione per la scelta del mezzo di imbracatura, in relazione al peso, alla natura ed alle caratteristiche del carico, dello sforzo alle quali sono soggette le brache, in relazione al loro angolo di apertura ed al sistema di imbracatura adottato. Dovrà essere verificata, prima dell'uso, l'integrità delle funi, catene, fascioni, ecc. e la loro portata, in relazione a quella del carico, rispettando scrupolosamente le portate indicate sui mezzi di imbracatura (se ne fossero sprovvisti, richiedere al Direttore le necessarie precisazioni). Verranno riposte le imbracature sulle apposite rastrelliere. Verranno utilizzati paraspigoli o altri sistemi, nel caso di pericolo di taglio delle funi o delle brache e non verranno utilizzate le funi e brache danneggiate. Verificare che sui ganci sia indicata la portata massima ammissibile e di chiusura all'imbocco

MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE

1. Usare i DPI (scarpe, elmetto e guanti).

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S 1. 3. 2. LAVORI IN ALTEZZA CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Intrinseco (scheda n. S 1. 3. 2) RISCHI

1. Caduta accidentale di persone durante i lavori in altezza

2. Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE

1. Durante i lavori in altezza gli utensili inutilizzati saranno tenuti attaccati ad apposite cinture.

2. Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti mobili (trabatelli).

3. Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti su cavalletti.

4. Durante i lavori in altezza saranno usati idonei sistemi anticaduta.

5. Durante i lavori in altezza saranno utilizzate idonee scale.

6. Durante i lavori in altezza saranno utilizzati idonei ponteggi metallici.

7. Durante i lavori in altezza saranno utilizzati ponteggi autosollevanti.

8. Durante i lavori in altezza sarà usata la rete anticaduta.

9. I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza.

10. I lavori in altezza su tetti e coperture saranno successivi alla verifica di stabilità e resistenza in considerazione del peso dei lavoratori e del materiale.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Cintura di sicurezza : durante l’uso dei sistemi anticaduta S.02.05. ADDITIVO PER MALTE CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Sostanza (scheda n. S.02.05) MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Guanti : durante l’uso dell’additivo per malte

2. Tuta di protezione : durante l’uso dell’additivo per malte

3. Mascherina : durante l’uso dell’additivo per malte

4. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso dell’additivo per malte

5. Mascherina: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano addittivi per malte.

6. Occhiali protettivi o visiera: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano addittivi per malte.

S 2. 1.14. MARTELLO PNEUMATICO CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. S 2. 1.14) RISCHI

1. Lesioni e contusioni durante l’uso del martello pneumatico

2. Punture e lacerazioni alle mani durante l’uso del martello pneumatico

3. Schegge negli occhi durante l’uso del martello pneumatico

4. Vibrazioni durante l’uso del martello pneumatico

5. Danni a strutture sottostanti durante l’uso del martello pneumatico

6. Inalazione di polveri durante l’uso del martello pneumatico

7. Rumore durante l’uso del martello pneumatico MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE

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1. ATTREZZATURA: Il martello pneumatico dovrà avere un’impugnatura idonea a limitare la trasmissione delle vibrazioni al lavoratore.

2. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Dovrà essere utilizzato il martello pneumatico in modo da non arrecare danni alle strutture sottostanti.

3. LUOGO DI LAVORO: Per l’uso del martello pneumatico dovranno essere osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Cuffie o tappi antirumore : durante l’uso del martello pneumatico

2. Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l’uso del martello pneumatico

3. Elmetto : durante l’uso del martello pneumatico

4. Scarpe Antinfortunistiche : durante l’uso del martello pneumatico

5. Occhiali protettivi o visiera : durante l’uso del martello pneumatico

6. Tuta di protezione : durante l’uso del martello pneumatico S 2. 2. 5. AUTOGRU' CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 5) RISCHI

1. Caduta materiali per imbracature o manovre errate; eventuale ribaltamento dell'autogru

2. Danni da rumore e da vibrazioni

3. Elettrocuzione per contatto con linee elettriche

4. Contatto, tagli, abrasioni per errore di manovra o per errata imbracatura del carico

5. Schiacciamento da carico in tiro per rottura di funi o per sfilacciamento dell'imbracatura MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE

1. ATTREZZATURA: Autogrù su stabilizzatori: Verificare che gli stabilizzatori siano completamente estesi e bloccati prima dell'inizio del lavoro; Verificare la stabilità del mezzo e la planarita del piano di appoggio. Ricordarsi che prima di utilizzare il mezzo si dovra' verificare percorsi e aree di manovra, approntando eventuali rafforzamenti del piano.

2. ATTREZZATURA: Le macchine immesse sul mercato dal 22 settembre 1996, devono essere marcate CE.Verificare la presenza del libretto e fascicolo della documentazione tecnica. Verifiche necessarie per autogrù con portata superiore a 200 kg.: Verifica di omologazione ISPESL. Verifica annuale all'organismo competente per territorio (es. ARPA, USL, ecc...) dell'autogrù. Verifica trimestrale delle funi e delle catene, annotando i risultati sul libretto di omologazione (art. 11 DM 12/09/1959). La stabilità dell'autogru su gomme è garantita dal buono stato dei pneumatici e dalla loro corretta pressione di gonfiaggio; mentre la stabilità sui martinetti stabilizzatori dipende sia dalla resistenza del terreno sia dal piatto degli stabilizzatori. L'autogrù dovrà essere periodicamente revisionata e manutenuta. Adibire all'uso dell'autogrù solo persone formate ed esperte. Effettuare sempre le manutenzioni all'autogrù previste nel libretto d'uso e manutenzione in particolare al termine di ogni operazione di montaggio controllare sempre i dispositivi di sicurezza e gli elementi del carico (ganci, funi e catene).

3. ATTREZZATURA: Nel caso in cui la gru sia comandata da radiocomando verificare che: - sia dotato di omologazione ispesl; - sia provvisto di targhetta indicante marchio della ditta costruttrice, modello, numero di serie, numero di frequenze e tensioni di lavoro, potenza di alimentazione e del sistema a radiofrequenza; - libretto di istruzione tecnica

4. ATTREZZATURA: Verificare il funzionamento dei dispositivi di segnalazione e avvertimento acustici e luminosi, nonché d'illuminazione del campo di manovra.

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5. ATTREZZATURA: Verificare la presenza di dispositivi di sicurezza ed in particolare: - dispositivo di fine corsa di discesa e salita del carico; - dispositivo di fine corsa per lo sfilamento del braccio telescopico; - limitatori di carico e di momento; - dispositivo di frenatura per il pronto arresto e la posizione di fermo carico e del mezzo; - dispositivo che provoca l'arresto automatico del carico per mancanza di forza motrice in caso di rottura dei tubi flessibili di addizione dell'olio; Verificare il funzionamento del motore innestato anche durante la discesa del carico.

6. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Avvicinare il carico per pilotarlo nel punto di scarico solo quando questo è prossimo al punto di appoggio e non metterti mai sotto il carico in arrivo; Nelle operazioni di ricezione del carico, su castelli o ponteggi, utilizzare appositi bastoni muniti di uncino e non sporgerti mai fuori dalle protezioni; una volta ricevuto il carico accompagnare il gancio fuori dalle zone dove potrebbe rimanere impigliato; Prima di eseguire la manovra per lo sgancio del carico, accertarsi della sua stabilità; Ricordare che è vietato: - pulire oliare o ingrassare a mano gli organi o gli elementi in moto delle macchine; - compiere su organi in moto operazioni di riparazione o registrazione; - procedere a qualsiasi riparazione senza avere ottenuto il permesso dei superiori.

7. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: In presenza di più apparecchi di sollevamento presta attenzione alle interferenze dei bracci; Effettuare le manovre di partenza e di arresto con gradualità in modo da evitare bruschi strappi e ondeggiamenti del carico; Non sostare sotto il carico una volta effettuato il sollevamento; Accompagnare il carico al di fuori delle zone di interferenza con ostacoli fissi; Non abbandonare il posto di manovra durante l'utilizzo della autogrù. (Ricordarsi che è vietato lasciare carichi sospesi durante le pause di lavoro).

8. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare l'autogrù nei limiti del diagramma di carico, indicante le portate massime in funzione dell'inclinazione e della lunghezza del braccio, dell'area di lavoro, delle condizioni di lavoro su pneumatici o stabilizzatori; Utilizzare l'autogrù per sollevare e trasportare materiali esclusivamente in tiri verticali; Non utilizzare mai l'autogrù nelle seguenti condizioni: - per portate superiori a quelle previste dal libretto; - per strappare casseforme di getti importanti; - come mezzo di trasporto di persone per raggiungere postazioni in quota.

9. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare che durante l'esecuzione delle manovre di sollevamento e trasporto la parte inferiore del carico si trovi sempre ad almeno due metri dal suolo per evitare contatti accidentali con persone che si trovino sulla traiettoria di passaggio del carico.

10. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare che il carico sia correttamente imbracato e rispondente al limite di carico indicato dal libretto dell'autogru; Controllare la chiusura del gancio; Sollevare solo carichi ben imbracati ed equilibrati. Verificare sempre l'equilibratura del carico prima del sollevamento.

11. LUOGO DI LAVORO: Verificare che ci sia spazio sufficiente per i passaggi pedonali attorno alla macchina (in caso contrario procedi alla interdizione della zona); Verificare che la distanza dell'autogru e dei suoi pesi movimentati siano almeno 5 metri dalle linee elettriche (in caso contrario procedi ad idoneo isolamento della linea avvisando l'Ente erogatore).

12. LUOGO DI LAVORO: Verificare che le funi siano contrassegnate con il nominativo del fabbricante e che siano provviste di impiombatura o legatura o morsettatura. Eseguire gli attacchi delle funi in modo da evitare sollecitazioni pericolose, impigliamenti e accavallamenti; Verificare che i ganci siano provvisti di dispositivi di chiusura in modo da impedire lo sganciamento della presa, che portino in rilievo o incisa

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indicazione della portata massima ammissibile e che siano provvisti di marchio del fabbricante; Verificare che le catene siano provviste di marchio del fabbricante e che siano eseguiti attacchi in modo da evitare sollecitazioni pericolose.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Utilizzare cintura di sicurezza, con bretelle e cosciali, casco di sicurezza; scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo, guanti.

S 2. 2. 9. BETONIERA CARATTERISTICHE

Tipologia fonte di rischio: Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 9) RISCHI

1. Elettrocuzione dovuta a manomissione degli obbligatori dispositivi di sicurezza e/o utilizzo di impianti elettrici non a norma e/o mancanti di adeguata protezione di terra.

2. Contatto accidentale con organi di trasmissione del moto.

3. Lesioni e schiacciamenti a mani e piedi per azionamenti accidentali.

4. Danni da rumore.

5. Dermatiti e danni all'apparato respiratorio per contatto con cemento.

6. Investimento per rovesciamento della betoniera. MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE

1. ATTREZZATURA: Per la betoniera a bicchiere Verificare che il volante di comando ribaltamento bicchiere abbia i raggi accecati ; (4) Verificare la presenza della protezione del comando a pedale con apposita nicchia; (5).

2. ATTREZZATURA: Per la betoniera ad inversione di marcia, protezioni nella zona di carico della benna su ambo i lati; (1) dispositivo di fine corsa per pala raschiante; comando di trascinamento della pala raschiante a "uomo presente"

3. ATTREZZATURA: Per la betoniera con benna di sollevamento Verificare la presenza di motore di tipo autofrenante; Verificare la presenza del dispositivo di fine corsa automatico per l'arresto della benna in posizione verticale; Durante le fasi di caricamento degli inerti tramite la benna si deve provvedere affinché si evitino bruschi strappi alla fune di caricamento; La benna inoltre non deve mai essere lasciata in alto oltre il tempo necessario; in posizione di riposo dovrà trovarsi sempre in basso.

4. ATTREZZATURA: Verificare che i bulloni delle ruote siano perfettamente serrati e che le guarnizioni siano in ottimo stato; controllare inoltre lo stato e il gonfiaggio del pneumatico; (6) utilizzare solo punti di appoggio previsti dal costruttore (ruote o stabilizzatori; (7)

5. ATTREZZATURA: Verificare la presenza di protezione degli organi di trasmissione del moto; (1) Verificare la presenza del carter su corona e pignone; (3) Verificare che i pulsanti di comando siano incassati nella pulsantiera o protetti da un anello rigido; (2) Verificare la presenza del dispositivo contro il riavviamento automatico della betoniera; (2) Verificare che il dispositivo al ristabilirsi della tensione di rete di arresto di emergenza sia, esterno, ben visibile e facilmente raggiungibile; (2) Verificare che non vi siano ossidazioni tali da compromettere la stabilità della struttura portante IMMAGINI RELATIVE ALLA MISURA DI PREVENZIONE

- Attrezzatura

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6. ATTREZZATURA: Verificare lo stato di conservazione della parte elettrica, nonché il grado di protezione almeno IP 44 (IP 55 qualora la betoniera sia sottoposta a getti d'acqua); Verificare che le derivazioni a spina siano conformi alla norma CEI/UNEL con dispositivo di ritenuta della spina atto ad evitare lo sfilamento accidentale; Verificare la presenza del collegamento all'impianto elettrico di messa a terra.

7. ATTREZZATURA: Verificare, prima di installare ed utilizzare la betoniera che ci sia libretto d'uso e manutenzione (contenente schema di installazione, istruzioni per la manutenzione, documentazione tecnica relativa al rumore e schema dei circuiti elettrici); Per le betoniere a bicchiere e ad inversione di marcia in allegato al libretto d'uso e manutenzione il costruttore dovrà rilasciare la dichiarazione di stabilità al ribaltamento; tale documento dovrà essere redatto da un tecnico abilitato a norma di legge; Verificare la presenza di marcatura CE nel caso di betoniere immesse sul mercato dopo il 22/9/96.

8. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Eseguire pulizia giornaliera della macchina controllando che il posto di lavoro sia in ordine (ricordati che potrai effettuare pulizia con getti d'acqua solo se la betoniera ha protezione elettrica di tipo IP 55); Evitare di introdurre attrezzi o parti del corpo nella tazza in rotazione; Non sovraccaricare la betoniera a bicchiere rispetto alle indicazioni del costruttore

9. ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prima di procedere a qualsiasi riparazione o registrazione informare sempre i superiori; Non effettuare manutenzioni su organi in movimento, ma interrompere sempre la tensione dal quadro di alimentazione

10. LUOGO DI LAVORO: Prima di posizionare la betoniera si dovrà procedere:alla verifica della stabilità e planarità del terreno che dovrà essere in grado di sopportare, senza dar luogo a cedimenti, il carico trasmesso dalla macchina per mezzo degli appoggi; Non utilizzare materiali cedevoli (laterizi) come base di appoggio; Proteggere il posto di lavoro con impalcato alto non più di 3 metri da terra quando c'è pericolo di caduta di materiale dall'alto

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

1. Utilizzare guanti e scarpe antinfortunistiche; Quando la betoniera è posizionata in zone in cui ci sia pericolo di caduta di materiale dall'alto, si dovrà utilizzare il casco anche quando si è sotto la tettoia di protezione della postazione di lavoro; Per betoniere rumorose usare tappi o cuffie auricolari; Indossare sempre indumenti che non abbiano parti svolazzanti.

Eventuali immagini e/o schemi esemplificativi di costruzione o montaggio. C. CRONOPROGRAMMA - L'impresa appaltatrice, per ogni fase individuata e con riferimento al cronoprogramma generale dovrà pianificare gli interventi individuati (processi operativi) in un elaborato grafico. D. GESTIONE DELL'EMERGENZA - L'impresa appaltatrice, per ogni area di lavoro, dovrà individuare ed evidenziare i nominativi dei lavoratori incaricati alla gestione dell'emergenza (antincendio e primo soccorso) considerando che deve essere sempre garantita la presenza di personale edotto in tal senso; dovrà altresì precisare le procedure di rintracciabilità e di comunicazione nonché di informazione che adotterà per tali evenienze

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9 - CONTENUTI DEI POS

CONTENUTO MINIMO POS PREVISTO D.lgs. 81/2008 ALLEGATO XV

3.2.1. Il POS é redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi dell’articolo 17 del presente decreto, e successive modificazioni, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso contiene almeno i seguenti elementi:

a) i dati identificativi dell'impresa esecutrice, che comprendono:

1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;

2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall'impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari;

3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;

4) il nominativo del medico competente ove previsto; 5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione; 6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere; 7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell'impresa

esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa;

b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall'impresa esecutrice;

c) la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di

lavoro; d) l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di

notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere; e) l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative

schede di sicurezza; f) l'esito del rapporto di valutazione del rumore; g) l'individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle

contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;

h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto; i) l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in

cantiere; l) la documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori

occupati in cantiere.

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Le imprese esecutrici dovranno produrre un POS che oltre ad individuare quanto all'uopo richiesto dal presente elaborato, abbia i seguenti contenuti minimi: A. DESCRIZIONE DELL'ORGANIGRAMMA DI CANTIERE con la specifica di attribuzioni e compiti a ciascun soggetto. E' da precisare che dall'attribuzione dei compiti deriveranno obblighi e responsabilità nell'attuazione delle misure di sicurezza previste dalle norme, che sarà opportuno definire in questa parte del piano. L'organigramma tipo potrà essere quello evidenziato nel diagramma successivo.

Con un organigramma così definito, ciascuno, nell'ambito delle proprie competenze dovrà curare gli aspetti della sicurezza come stabilito dalle norme di legge, tenendo conto di quanto specificato nel piano. Ad esempio: Il Direttore Tecnico dell'impresa sarà tenuto a valutare quali siano le misure di sicurezza particolari, fra quelle proposte dal Direttore del cantiere, idonee alla situazione specifica, ed a dare disposizioni per la loro adozione consultandosi eventualmente con il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione; Il Direttore del cantiere avrà la responsabilità della scelta delle misure di sicurezza da adottare (secondo le indicazioni del piano di sicurezza e coordinamento) e, soltanto nei casi complessi, formulerà proposte al Direttore Tecnico. Il Capo cantiere sarà il responsabile della corretta esecuzione delle opere e della installazione dei macchinari, nel rispetto delle norme di sicurezza. I Capi Squadra controlleranno che i lavoratori usino con cura i dispositivi di sicurezza e gli altri mezzi di protezione, personali o collettivi. DOVRANNO COMUNQUE ESSERE INDIVIDUATI I SOGGETTI CHE SI INTRFACCERANNO CON D.L. - CSE B. INDIVIDUAZIONE DELLE FASI DI LAVORO E SCOMPOSIZIONE IN PROCESSI OPERATIVI ELEMENTARI - L'impresa appaltatrice, per ogni fase individuata dai piani di sicurezza e coordinamento ed eventualmente anche per lavorazioni disattese dagli stessi ma oggetto dell'appalto, dovrà riportare: La descrizione della lavorazione ed ivi, se necessario, scomporla nei singoli processi operativi che la caratterizzano (per processo operativo si intenda lavoro svolto dall'entità minima ovvero da una squadra o anche da un lavoratore se lo stesso è indipendente da altri nel compimento del lavoro stesso), con riferimento alla lavorazione individuata nel piano di sicurezza e coordinamento; L'individuazione delle caratteristiche tecniche delle macchine che saranno utilizzate, delle procedure operative come quelle necessarie ad esempio per: · la gestione del materiale o delle sostanze inquinanti e la valutazione del rischio chimico, · eseguire le operazioni di accesso dei mezzi di trasporto delle attrezzature e/o dello scarico e/o del montaggio nonché delle verifiche prima dell'inizio dei lavori delle stesse, · minimizzare le emissioni di polvere e/o gas e/o rumore,

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· evitare la caduta di materiali al di fuori delle aree di lavoro, · limitare il rischio di interferenze tra le macchine presenti nell'area di lavoro, · garantire l'incolumità del personale di supporto durante la preparazione dei piani di lavoro quali posizione addetti, distanze, ecc., · assicurare la stabilità delle opere (anche provvisionali) durante il lavoro, · garantire l'uso di attrezzature comuni L'individuazione dei lavoratori facenti parte della squadra tipo con ivi riportato nome e cognome, mansione, impresa di appartenenza. Le attività che avvengono contemporaneamente sulla stessa area di lavoro con le procedure di coordinamento. Eventuali immagini e/o schemi esemplificativi di costruzione o montaggio. C. CRONOPROGRAMMA - L'impresa appaltatrice, per ogni fase individuata e con riferimento al cronoprogramma generale dovrà pianificare gli interventi individuati (processi operativi) in un elaborato grafico. D. GESTIONE DELL'EMERGENZA - L'impresa appaltatrice, per ogni area di lavoro, dovrà individuare ed evidenziare i nominativi dei lavoratori incaricati alla gestione dell'emergenza (antincendio e primo soccorso) considerando che deve essere sempre garantita la presenza di personale edotto in tal senso; dovrà altresì precisare le procedure di rintracciabilità e di comunicazione nonché di informazione che adotterà per tali evenienze. IL PIANO OPERATIVO DOVRA' ESSERE COSTANTEMENTE AGGIORNATO SULLA SCORTA DELLE VARIAZIONI PROGRAMMATE OD IMPREVISTE E IN TUTTI I CASI DI SUBAFFIDAMENTI NON PIANIFICATI.

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STIMA DEI COSTI

DELLA

SICUREZZA

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INDICE

01 APPRESTAMENTI PREVISTI NEL PSC

01 Ponteggi e opere provvisionali

02 Baraccamenti

03 Recinzioni

04 Viabilità di cantiere

05 Depositi

06 Serbatoi e Vasche

02 MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI

DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

07 Protezione sui posti di lavoro

08 Dispositivi di protezione individuale

03 IMPIANTI DI TERRA, DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE

ATMOSFERICHE, ANTINCENDIO E DI SICUREZZA

09 Impianto di terra

10 Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche

11 Impianto antincendio

12 Impianto elettrico di cantiere

04 MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA

13 Segnaletica di sicurezza orizzontale

14 Segnaletica di sicurezza verticale

15 Segnaletica di sicurezza complementare

16 Segnaletica di sicurezza luminosa

17 Attrezzature di primo soccorso

18 Attrezzature antincendio

05 MISURE DI COORDINAMENTO, INFORMAZIONE

E SORVEGLIANZA SANITARIA

19 Coordinamento

20 Informazione e formazione

21 Sorveglianza sanitaria

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

APPRESTAMENTI PREVISTI NEL PSC (Cap 1) Ponteggi e opere provvisionali (SbCap 1)

1 PONTEGGIO PER LAVORAZIONI NON IN ALVEO.

In elementi portanti metallici, a cavalletti, assemblati, forniti e posti in opera.

Sono compresi:

-il montaggio e lo smontaggio eseguito da personale esperto e dotato dei prescritti Dispositivi di Protezione Individuale, anche quando , per motivi legati alla sicurezza dei lavoratori, queste azioni vengono ripetute più volte durante il corso dei lavori;

-i pianali in legno o metallo o altro materiale idoneo;

-le tavole fermapiede e i parapetti;

-le scale interne di collegamento tra pianale e pianale;

-le basette;

-i diagonali;

-gli ancoraggi;

-la documentazione prevista dalla vigente normativa riguardo l’autorizzazione ministeriale, con gli schemi di montaggio.

Gli apprestamenti sono e restano di proprietà dell’impresa.

E’ inoltre compreso quanto altro occorre per dare la struttura installata nel rispetto delle normative vigenti,.

E’ inoltre compreso quanto altro occorre per dare la struttura installata nel rispetto delle normative vigenti.

Computato al metro quadrato di superfice lavorata, per ogni mese o frazione :

P20-P21 18,00 x 8,60 = mq. 154,80

P21-P22 18,00 x 8,60 = mq. 154,80

P22-SP2 18,00 x 8,60 = mq. 154,80

SP2-muri d’ala 2 x 15,00 x 2,50 = mq. 75,00

SP2-muri andatori 2 x 7,80 x 7,50 = mq. 117,00

2 x 2,75 x 7,50 = mq. 41,25

1 x 8,60 x 3,00 = mq. 25,80

Pile 20-21-22 3 x 2 x 8,60 x 3,00 = mq. 154,80

Altre parti a stima mq. 267,35

Sommano mq. 1.145,60

A) Per il primo mese o frazione. Euro ( nove/50 ) mq 1145,60 9,50 10.883,20

B) Per ogni mese in pù o frazione Euro ( zero/85) mq 6873,60 0,85 5.842,56

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Num. Ord.

Tariffa

D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O unità

di misura

Quantità Prezzo unitario Importo

2 PONTEGGIO SOSPESO PER LAVORAZIONI MURI DI TIMPANO Struttura metallica leggera tipo dal mine o similari atta a sopportare carichi di lavoro , sospesi e quindi agganciata all’intradosso impalcati e/o sbalzi con tiranti di acciaio, compresa la relazione di calcolo, la documentazione prevista dalla vigente normativa riguardo l’autorizzazione ministeriale, con gli schemi di montaggio come da schema tipo. Computato al metro quadrato del piano di calpestio del ponteggio. Paramento esterno muri di timpano. Da P16 a SP2 lunghezza metri 140,00

Piano superiore ponteggio 2 x 140,00 x 1,20 = mq. 336,00

Piano inferiore ponteggio 2 x 70,00 x 1,20 = mq. 168,00 Al metro quadrato Euro ( ventiquattro/70) mq 504,00 24,70 12.448,80

3 PONTEGGIO TRASLABILE IN ELEMENTI DA m. 10,00 Per accesso sul fianco dell’impalcato completo di relazione di calcolo come da schema tipo , la documentazione prevista dalla vigente normativa riguardo l’autorizzazione ministeriale, con gli schemi di montaggio. Per eseguire le seguenti lavorazioni in sicurezza : montaggio parapetto di protezione,demolizione parapetto esistente, demolizione di strutture in c.a. e murature, getto cordoli inferiori. Computato per elemento da m. 10,00, per tutta la durata del cantiere Cadauno Euro ( duemilatrecento/00) cad 6,00 2.300,00 13.800,00

4 NOLO DI AUTOCARRO BAY-BRIGE Autocarro attrezzato con passerella per ispezione e lavorazioni sottoponti. Per tutte le lavorazioni del presente progetto dove non è previsto il ponteggio tradizionale, il ponteggio sospeso, e il ponteggio traslabile. Inoltre per eseguire il montaggio e lo smontaggio dei ponteggi sospesi in sicurezza. A corpo per tutta la durata del cantiere . Euro ( ventimila/00) cad. 1,00 20.000,00 20.000,00

Baraccamenti (SbCap 2)

5 SIC. 01.02.005.a SPOGLIATOIO PREFABBRICATO CON SERVIZIO IGIENICO Nolo, su piano opportunamente predisposto per tutta la durata del cantiere, di spogliatoio con servizio igienico prefabbricato delle dimensioni esterne di circa 410x240x240 cm costituito da struttura portante in acciaio, pannelli sandwich di tamponamento e copertura grecati dello stessore minimo di 40 mm, partizioni interne, serramenti interni ed esterni in alluminio, pavimento vinilico e completi di tutte le distribuzioni impiantistiche. La dotazione idrico-sanitaria sarà comprensiva di piccolo servizio igienico composto da tazza wc, od in alternativa vaso alla turca, lavabo e boiler completi di ogni accessorio. Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per il carico e lo scarico, ogni genere di trasporto, il posizionamento in cantiere, ogni genere di allacciamento alle reti tecnologiche, le pulizie periodiche, lo sgombero a fine cantiere, la raccolta differenziata del materiale di risulta, il conferimento con trasporto in discarica autorizzata del materiale di risulta, l'indennità di discarica, il puntuale e scrupoloso rispetto delle normative vigenti in materia antinfortunistica nei cantieri edili e quanto altro necessario per dare il prefabbricato in efficienza per tutta la durata del cantiere. Sono escluse la predisposizione del piano di posa e l'arredo dello spogliatoio che saranno valutati separatamente.

PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE euro (trecentotrentaquattro/30)

cad 3 334,30 1.002,90

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

6 SIC. 01.02.005.b idem c.s. ...valutati separatamente PER OGNI MESE IN PIU' O FRAZIONE euro (centocinquanta/90 cad 21 150,90 3.168,90

7

SIC.01.02.010.a SOVRAPPREZZO SPOGLIATOIO PREFABBRICATO PER ARREDO Maggiorazione al nolo di spogliatoio prefabbricato di qualsiasi dimensione per la dotazione di arredi e complementi da spogliatoio idonei per minimo otto postazione di lavoro. Ciascuna dotazione sarà costituita dai seguenti elementi: - tavolo dimensioni 1 60x80 cm; - quattro sedie di tipo comune; - quattro armadi metallici ciascuno da due posti dimensioni 60x50x1 80 cm; - panca con appendiabiti per otto persone dimensioni 1 60x40x200 cm. Nel sovrapprezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per il carico e lo scarico, ogni genere di trasporto, il montaggio e lo smontaggio a fine cantiere. PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE euro (duecentocinquantasei/40) cad 3 256,40 769,20

8 SIC.01.02.010.b idem c.s. ...fine cantiere PER OGNI MESE IN PIU' O FRAZIONE euro (ventisei/26) cad 21 26,26 551,46

9 SIC.01.02.015.a UFFICIO PREFABBRICATO 510x240x240 cm Nolo, su piano opportunamente predisposto per tutta la durata del cantiere, di ufficio prefabbricato delle dimensioni esterne di circa 51 0x240x240 cm costituito da struttura portante in acciaio, pannelli sandwich di tamponamento e copertura dello stessore minimo di 40 mm, partizioni interne, serramenti interni ed esterni in alluminio, pavimento vinilico e completi di tutte le distribuzioni impiantistiche. Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per il carico e lo scarico ogni genere di trasporto, il posizionamento in cantiere, tutti gli allacciamenti impiantistici, le pulizie, il ritiro del materiale di risulta, periodiche il puntuale e scrupoloso rispetto delle normative vigenti in materia antinfortunistica nei cantieri edili e quanto altro necessario per dare il prefabbricato in efficienza per tutta la durata del cantiere. Sono escluse la predisposizione del piano di posa e l'arredo dell'ufficio che saranno valutati separatamente. PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE euro (duecentoottantaquattro/40) cad 2 284,40 568,80

10 SIC.01.02.015.b

idem c.s. ...valutati separatamente PER OGNI MESE IN PIU' O FRAZIONE euro (centotredici/20) cad 14 113,20 1.584,80

11 SIC.01.02.020.a

SOVRAPPREZZO UFFICIO PREFABBRICATO PER ARREDO Maggiorazione al nolo di ufficio prefabbricato di qualsiasi dimensione per la dotazione minima di arredi e complementi da ufficio costituenti ciascuna postazione di lavoro. Ciascuna postazione di lavoro sarà costituita dai seguenti elementi: - tavolo operativo dimensioni 160x80 cm; - sedia girevole a 5 raggi; - raccordo angolare a 90°; - porta computer dimensioni 80x80 cm; - cassettiera a 3 cassetti 40x50x60 cm; - armadio alto a 2 ante 80x40x1 80 cm. Nel sovrapprezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per il carico e lo scarico, ogni genere di trasporto, il montaggio e lo smontaggio a fine cantiere. PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE euro (duecentosettantasette/70) cad 2 277,70 555,40

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

12 SIC.01.02.020.b

idem c.s. ...valutati separatamente PER OGNI MESE IN PIU' O FRAZIONE euro (diciotto/83) cad 14 18,83 263,62

13 SIC.01.02.025.a BAGNO CHIMICO PORTATILE Bagno chimico portatile costruito in polietilene ad alta densità, privo di parti significative metalliche. Da utilizzare in luoghi dove non è presente la rete pubblica fognaria. Illuminazione interna del vano naturale tramite tetto traslucido. Le superfici interne ed esterne del servizio igienico devono permettere una veloce e pratica pulizia. Deve essere garantita una efficace ventilazione naturale e un sistema semplice di pompaggio dei liquami. Il bagno deve essere dotato di 2 serbatoi separati, uno per la raccolta liquami e l'altro per il contenimento dell'acqua pulita necessaria per il risciacquo del wc, azionabile tramite pedale a pressione posto sulla pedana del box. Sono compresi: l'uso per la durata delle fasi di lavoro che lo richiedono al fine di garantire l'igiene dei lavoratori; il montaggio e lo smontaggio anche quando, per motivi legati alla sicurezza e l'igiene dei lavoratori, queste azioni vengono ripetute più volte durante il corso dei lavori a seguito della evoluzione dei medesimi; il documento che indica le istruzioni per l'uso e la manutenzione; il trasporto presso il cantiere; la preparazione della base di appoggio; l'uso dell'autogrù per la movimentazione e la collocazione nell'area predefinita e per l'allontanamento a fine opera. Dimensioni esterne massime m 1,10 x 1,10 x 2,30 circa. Il bagno chimico ed i relativi accessori sono e restano di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo del box chimico portatile. Misurato al mese o frazione di mese per assicurare la corretta organizzazione del cantiere anche al fine di garantire la salute e l'igiene dei lavoratori.

PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE euro (duecentoottantanove/00) cad 4 289,00 1.156,00

14 SIC.01.02.025.a

idem c.s. ...lavoratori PER OGNI MESE IN PIU' O FRAZIONE euro (settanta/30) cad 21 70,30 1.476,30

15 SIC.01.02.030.2.a

BOX IN LAMIERA, LUNGHEZZA M. 5,20 Box in lamiera ad uso magazzino, rimessa attrezzi da lavoro, deposito

materiali pericolosi, ecc. Caratteristiche: Struttura di acciaio zincato, con tetto a due pendenze o semicurvo, montaggio rapido ad incastro. Sono compresi: l'uso per la durata delle fasi di lavoro che lo richiedono al fine di garantire una ordinata gestione del cantiere garantendo meglio la sicurezza e l'igiene dei lavoratori; il montaggio e lo smontaggio anche quando queste azioni vengono ripetute più volte durante il corso dei lavori a seguito della evoluzione dei medesimi; il trasporto presso il cantiere; la preparazione della base di appoggio; l'accatastamento e l allontanamento a fine opera. Dimensioni esterne massime m 2,60 x 5,20 x 2,20 circa. Il box ed i relativi accessori sono e restano di proprietà dell impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo del box. Misurato al mese o frazione di mese per assicurare la corretta organizzazione del cantiere anche al fine di garantire la sicurezza e l'igiene dei lavoratori. PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE euro (centoventiotto/00)

cad 3 128,00 384,00

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

16 SIC.01.02.030.2.b idem c.s. ...dei lavoratori PER OGNI MESE IN PIU' O FRAZIONE euro (ventisette/00) cad 21 27,00 567,00

Recinzioni (SbCap 3)

17 SIC.01.03.001 RECINZIONE IN POLIETILENE Recinzione realizzata con rete in polietilene alta densità, peso 240 g/mq, resistente ai raggi ultravioletti, indeformabile, colore arancio, sostenuta da appositi paletti di sostegno in ferro zincato fissati nel terreno a distanza di m. 1. Allestimento in opera, compreso montaggio, manutenzione, la rimozione e il ritiro del materiale a fine lavori. Costo di utilizzo dei materiali per tutta la durata dei lavori. euro (sei/00)

mq 100,00 6,00 600,00

18 SIC.01.03.015.2.a ACCESSO CARRABILE PER RECINZIONE FISSA CANTIERE STRADALE Formazione di accesso carrabile di luce netta 6.00 m per recinzione fissa di cantiere stradale di altezza minima, misurata dal piano di calpestio, pari a 200 cm, idoneo a delimitare l'area di cantiere ed ad impedire l'accesso agli estranei ai lavori, costituita daI seguenti elementi principali: - montanti laterali di sostegno di sezione minima 200x200x5 mm realizzati in tubolari di acciaio Fe360 laminati a caldo e verniciati, completi di zanche a murare sufficienti a garantire stabilità all'intero manufatto; - ante costituite da tubolari perimetrali laterali, rompitratta e superiore di sezione 60x60x5 mm e tubolare inferiore di sezione 1 80x60x5 mm realizzati in acciaio Fe360 laminato a caldo e verniciato complete di tamponamenti interni realizzati con pannelli di rete elettrosaldata in tondini di acciaio diametro 10 mm e maglia 20x20 cm; - ferramenta di sostegno, portata e chiusura costituita da cerniere a saldare a tre ali di grandi dimensioni, gruppo maniglie, catenacci e serrature; - finitura superficiale del manufatto mediante applicazione a spruzzo di due mani, opportunamente diluite, di antiruggine universale; - rete schermante in polietilene estruso colorato con maglie ovoidali di altezza 200 cm e posata a correre ed in vista sui battenti all'esterno del cantiere lungo tutta la lunghezza del manufatto. Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per il nolo dei materiali necessari, il carico, lo scarico ed ogni genere di trasporto, gli scavi, il corretto posizionamento dei montanti , i getti in conglomerato cementizio, il taglio, lo sfrido, la manutenzione periodica, lo smontaggio a fine cantiere, il ritiro a fine lavori del materiale di risulta, il rispetto delle normative vigenti in materia antinfortunistica nei cantieri e quanto altro necessario per dare l'opera finita a regola d'arte ed in efficienza per tutta la durata del cantiere.

PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE euro (sedici/25)

mq 15,00 16,25 243,75

19 SIC.01.03.015.2.b idem c.s. ...del cantiere PER OGNI MESE IN PIU' O FRAZIONE euro (uno/24) mq 120,00 1,24 148,80

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

Viabilità di cantiere (SbCap 4)

20 SIC.01.04.001 STRADA DI ACCESSO AL CANTIERE Strada di accesso al cantiere e preparazione dell'area del medesimo

atta a consentire il transito dei mezzi da cantiere, fornita e posta in opera. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di assicurare un'ordinata gestione del cantiere garantendo meglio la sicurezza dei lavoratori; la realizzazione della massicciata stradale che garantisca, a seconda delle tonnellate la tenuta per la durata del cantiere; la manutenzione per tutto il periodo dei lavori al fine di garantirne la funzionalità e la transitabilità; l'eventuale rimozione della massicciata a fine lavoro con il trasporto del materiale fuori dal cantiere. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo della strada di accesso. Misurata a metro cubo di massicciata posta in opera per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. euro (trentatre/20)

mc 2,00 33,20 66,40 Depositi (SbCap 5)

21 SIC.01.05.001.a CASSONE METALLICO MC. 6 Cassone metallico per contenimento di materiali di scavo/macerie, della

capacità di m³ 6. Sono compresi: l'uso per la durata del lavoro al fine di assicurare un'ordinata gestione del cantiere garantendo meglio la sicurezza dei lavoratori; la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine di garantirne la funzionalità e l'efficienza; l'accatastamento e l'allontanamento a fine fase di lavoro. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del cassone al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE euro (novantadue/80)

cad 1 92,80 92,80

22 SIC.01.05.001.b idem c.s. ...dei lavoratori PER OGNI MESE IN PIU' O FRAZIONE euro (trentasette/10) cad 7 37,10 259,70

Serbatoi e Vasche (SbCap 6)

23 SIC.01.06.001.a SERBATOI FUORI TERRA Serbatoio fuori terra in qualsiasi materiale con capacità pari a 1.000 l.

Sono compresi: l'uso per la durata del lavoro al fine di assicurare un'ordinata gestione del cantiere garantendo meglio la sicurezza dei lavoratori; la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine di garantirne la funzionalità e l'efficienza; l'accatastamento e l'allontanamento a fine fase di lavoro. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del serbatoio. PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE euro (centocinquanta/00)

cad 1 150,00 150,00

24 SIC.01.06.001.a idem c.s. ...serbatoio PER OGNI MESE IN PIU' O FRAZIONE euro (sessanta/00) cad 7 60,00 420,00

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DISPOSITIVI

DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (Cap 2)

Protezione sui posti di lavoro (SbCap 7)

25 SIC.02.01.035 TETTOIA DI PROTEZIONE Tettoia (solido impalcato) di protezione dalla caduta di oggetti dall'alto, dell'altezza massima di m 3,00, fornita e posta in opera. Sono compresi: l'uso per la durata delle fasi di lavoro che lo richiedono al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; il montaggio con tutto ciò che occorre per eseguirlo (giunto tubo per i sostegni verticali, per quelli orizzontali e per i diagonali di stabilizzazione, tavole di legno dello spessore minimo di cm 5, i collegamenti tra giunto tubo e tavole che garantiscano la stabilità e la resistenza meccanica); lo smontaggio; la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo della protezione, l'accatastamento e lo smaltimento a fine opera. La protezione è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo della tettoia di protezione. Misurata a metro quadrato, per l'intera durata delle fasi di lavoro, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. euro (dodici/30)

mq 15 12,30 184,50

26 SIC.02.01.045.a LINEA VITA ANTICADUTA

Linea vita temporanea orizzontale, fornita e posta in opera. Sono compresi: l'uso per la durata delle fasi di lavoro che lo richiedono al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; il montaggio con tutto ciò che occorre per eseguirlo; lo smontaggio; il documento che indica lecaratteristiche tecniche, le istruzioni per l'installazione, per l'uso e la manutenzione; l'accatastamento e lo smaltimento a fine opera. Classi di ancoraggio A1, A2 e C di cui alla UNI EN 795/2002. La protezione è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo della linea vita. Misurato per ogni punto di attacco, fino alla distanza massima tra due punti di m 15,00, per l'intera durata delle fasi di lavoro, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. Per due punti di attacco con distanza massima tra essi non maggiore di m 15. euro (ventisette/00)

cad 2 27,00 54,00

27 SIC.02.01.050 ANCORAGGIO PER FUNI, ECC. Ancoraggio realizzato con piastre in acciaio preforate e presagomate, da fissare su idonea resistente porzione di opera realizzata, sia verticale, inclinata o orizzontale, per il sostegno di funi di trattenuta, collegate alle cinte o imbracature di sicurezza, fornito e posto in opera. Sono compresi: l'uso per la durata delle fasi di lavoro che lo richiedono al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; il montaggio con tutto ciò che occorre per eseguirlo; lo smontaggio; il documento che indica le caratteristiche tecniche, le istruzioni per l'installazione, per l'uso e la manutenzione; lo smaltimento a fine opera. Classi di ancoraggio A1, A2 e C di cui alla UNI EN 795/2002. La protezione è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo dell'ancoraggio. Misurato per ogni punto di attacco, per l'intera durata delle fasi di lavoro, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. euro (venticinque/00)

cad 2 25,00 50,00

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

28 SIC.02.01.055.b

TAPPI A FUNGO PER BARRE DI RIPRESA Protezione per tutta la durata del cantiere della sommità delle barre di

armatura in acciaio per ripresa dei getti ed emergenti dagli stessi, mediante tappi a fungo in polipropilene colore rosso aranciato. Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per il nolo dei materiali necessari, il carico, lo scarico ed ogni genere di trasporto, gli accessori di fissaggio, la manutenzione periodica, il ritiro a fine lavori, il puntuale e scrupoloso rispetto delle normative vigenti in materia antinfortunistica nei cantieri edili ed in particolare il D.Lgs. 8 1/08 e s. m. e i. e quanto altro necessario per dare la protezione in efficienza per tutta la durata del cantiere. Saranno misurati il numero dei tappi impiegati. Diametro ferri 8-32 mm euro (zero/50)

cad 650 0,50 323,55 Dispositivi di protezione individuale (SbCap 8)

29 SIC.02.02.005.a OCCHIALI PROTETTIVI

Occhiali protettivi per la lavorazione di metalli con trapano, mola, smerigliatrici, tagli con l'uso del flessibile (frullino), della sega circolare, lavori insudicianti, ecc, forniti dal datore di lavoro e usati dall'operatore durante le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento; lo smaltimento a fine opera. Il dispositivo è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti. Misurato, limitatamente ai periodi temporali (fasi di lavoro), previsti dal Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'esecuzione di lavorazioni interferenti, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. Di qualsiasi tipo, livello di protezione e montatura. PER OGNI GIORNO DI UTILIZZO euro (zero/05)

cad 6.000 0,05 300,00

30 SIC.02.02.005.b

OCCHIALI PROTETTIVI PER SALDATURA

Occhiali protettivi per saldatura del ferro (escluso acciaio inox, alluminio, ecc), forniti dal datore di lavoro e usati dall'operatore durante le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento; lo smaltimento a fine opera. Il dispositivo è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti. Misurato, limitatamente ai periodi temporali (fasi di lavoro), previsti dal Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'esecuzione di lavorazioni interferenti, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori.Con stanghette, a protezione laterale, superiore e inferiore e lenti antigraffio. PER OGNI GIORNO DI UTILIZZO euro (zero/04)

cad 240 0,04 9,60

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

31 SIC.02.02.010.1.a

MASCHERA PER PROTEZIONE CHIMICA Maschera per protezione chimica contro schizzi provenienti da liquidi, solidi e da polveri tossiche, fornita dal datore di lavoro e usata dall'operatore durante le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento; lo smaltimento a fine opera. Il dispositivo è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti. Misurato, limitatamente ai periodi temporali (fasi di lavoro), previsti dal Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'esecuzione di lavorazioni interferenti, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. protezione laterale, superiore ed inferiore, con fascia elastica regolabile. PER OGNI GIORNO DI UTILIZZO euro (due/30)

cad 240 2,30 552,00

32 SIC.02.02.010.2.a MASCHERA DI PROTEZIONE DALLE POLVERI

Maschera di protezione contro polveri e concentrazioni, fornita dal datore di lavoro e usata dall'operatore durante le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento; lo smaltimento a fine opera. Il dispositivo è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti. Misurato, limitatamente ai periodi temporali (fasi di lavoro), previsti dal Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'esecuzione di lavorazioni interferenti, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. Senza valvola (monouso). PER OGNI GIORNO DI UTILIZZO euro (zero/16)

cad 6.000 0,16 960,00

33 SIC.02.02.010.3 MASCHERA DI PROTEZIONE CONTRO I VAPORI

Maschera di protezione contro i vapori organici, eliminazione accelerata dell'umidità, fornita dal datore di lavoro e usata dall'operatore durante le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento; lo smaltimento a fine opera. Il dispositivo è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti. Misurato, limitatamente ai periodi temporali (fasi di lavoro), previsti dal Piani di Sicurezza e Coordinamento per l'esecuzione di lavorazioni interferenti, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. PER OGNI GIORNO DI UTILIZZO euro (zero/22)

cad 240 0,22 52,80

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

34 SIC.02.02.015 MASCHERA RESPIRATORIA PANORAMICA Maschera respiratoria panoramica con schermo in policarbonato, sistema di adduzione aria e filtrazione tramite cartuccia, fornita dal datore di lavoro e usata dall'operatore durante le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento; lo smaltimento a fine opera. Il dispositivo è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti. Misurato, limitatamente ai periodi temporali (fasi di lavoro), previsti dal Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'esecuzione di lavorazioni interferenti, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. PER OGNI GIORNO DI UTILIZZO euro (zero/74)

cad 240 0,74 177,60

35 SIC.02.02.025.1.a GUANTI DI PROTEZIONE TERMICA Guanti di protezione termica, rischi meccanici con resistenza ai tagli, alle abrasioni ed agli strappi, rischi termici con resistenza al calore da contatto, forniti dal datore di lavoro e usati dall'operatore durante le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento; lo smaltimento a fine opera. Il dispositivo è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti. Misurato, limitatamente ai periodi temporali (fasi di lavoro), previsti dal Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'esecuzione di lavorazioni interferenti, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. In tessuto, con protezione termica fino 150°. PER OGNI GIORNO DI UTILIZZO euro (zero/60)

cad 6.000 0,60 3.600,00

36 SIC.02.02.025.3 GUANTI DI PROTEZIONE CHIMICA Guanti di protezione chimica, rischi meccanici, alle abrasioni, agli strappi, alla foratura, ai tagli, protezione dagli olii, petrolio e derivati, acidi e solventi, forniti dal datore di lavoro e usati dall'operatore durante le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento; lo smaltimento a fine opera. Il DPI resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti. Misurato, limitatamente ai periodi temporali (fasi di lavoro), previsti dal Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'esecuzione di lavorazioni interferenti, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. Con pellicola in nitrile. PER OGNI GIORNO DI UTILIZZO euro (zero/12) cad 240 0,12 28,80

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

37 SIC.02.02.070

CUFFIA ANTIRUMORE Cuffia antirumore con archetto regolabile, fornita dal datore di lavoro e

usata dall'operatore durante le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento; lo smaltimento a fine opera. Il dispositivo è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti. Misurato, limitatamente ai periodi temporali (fasi di lavoro), previsti dal Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'esecuzione di lavorazioni interferenti, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. Con archetto telescopico. PER OGNI GIORNO DI UTILIZZO euro (zero/06)

cad 6.000 0,06 360,00

38 SIC.02.02.080.b IMBRACATURA ANTICADUTA

Imbracatura anticaduta costituita da cinghie in poliestere e fibbie ad innesto rapido, fornita dal datore di lavoro e usata dall'operatore durante le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento; lo smaltimento a fine opera. Il dispositivo è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti. Misurato, limitatamente ai periodi temporali (fasi di lavoro), previsti dal Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'esecuzione di lavorazioni interferenti, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. A due punti di attacco. PER OGNI GIORNO DI UTILIZZO euro (zero/50)

cad 1.680 0,50 840,00

39 SIC.02.02.085 CORDA D'ANCORAGGIO

Corda di ancoraggio in tessuto per aggancio ad elemento solido, fornita dal datore di lavoro e usata dall'operatore durante le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento; lo smaltimento a fine opera. Il dispositivo è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti. Misurato, limitatamente ai periodi temporali (fasi di lavoro), previsti dal Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'esecuzione di lavorazioni interferenti, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. PER OGNI GIORNO DI UTILIZZO euro (zero/15)

cad 1.680 0,15 252,00

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

40 SIC.02.01.045

LINEA VITA ANTICADUTA Linea vita temporanea orizzontale, fornita e posta in opera.

Sono compresi: l’uso per la durata delle fasi di lavoro che lo richiedono al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; il montaggio con tutto ciò che occorre per eseguirlo; lo smontaggio; il documento che indica le caratteristiche tecniche , le istruzioni per l’installazione, per l’uso e la manutenzione; l’accatastamento e lo smaltimento a fine opera. Classi di ancoraggio A1,A2 e C di cui alla UNI EN 795/2002. La protezione è e resta di proprietà dell’impresa. E’ inoltre compreso quanto altro occorre per l’utilizzo temporaneo della linea vita. Misurato per ogni punto di attacco, fino alla distanza massima tra due punti di m. 15,00 , per l’intera durata delle fasi di lavoro , al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. PER OGNI PUNTO DI ATTACCO euro (zero/15) cad 133 27,00 3.591,00

41 SIC.02.02.095

FUNE DI SICUREZZA Fune di sicurezza completa di due moschettoni e dissipatore di energia

in nylon, fornita dal datore di lavoro e usata dall'operatore durante le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento; lo smaltimento a fine opera. Il dispositivo è e resta di proprietà dell'impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del dispositivo durante le lavorazioni interferenti. Misurato, limitatamente ai periodi temporali (fasi di lavoro), previsti dal Piano di Sicurezza e Coordinamento per l'esecuzione di lavorazioni interferenti, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. PER OGNI GIORNO DI UTILIZZO euro (zero/66)

cad 1680 0,66 1.108,80 IMPIANTI DI TERRA, DI PROTEZIONE CONTRO LE

SCARICHE ATMOSFERICHE, ANTINCENDIO E DI SICUREZZA (Cap 3)

Impianto di terra (SbCap 9) 42 SIC.03.01.001.a

IMPIANTO DI TERRA Impianto di terra costituito da corda in rame nudo di adeguata sezione

direttamente interrata, connessa con almeno due dispersori in acciaio con profilato di acciaio a croce mm 50 x 50 x 5, compreso lo scasso ed il ripristino del terreno. Sono compresi: l uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la manutenzione, le revisioni periodiche e il controllo di sicurezza; il montaggio e lo smontaggio anche quando, per motivi legati alla sicurezza dei lavoratori, queste azioni vengono ripetute più volte durante il corso dei lavori; l'immediata sostituzione in caso d' usura; la dichiarazione dell installatore autorizzato; lo smantellamento a fine fase lavoro. L impianto è e resta di proprietà dell impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l utilizzo temporaneo dell impianto, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori.

Per la fornitura in opera dell'impianto base, per la durata dei lavori euro (trecentosessantadue/00)

cad 2 362,00 724,00

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

43 SIC.03.01.025.3.b.2

Dispersore profilato a croce (50x50x5) mm in acciao/rame di lunghezza m 2.0, fornito e posto in opera, per la posa in opera si utilizzerà una testa di battuta con rapporto di 1 ogni 10 dispersori. euro (ventotto/23) cad 3 28,23 84,69

44 SIC.03.01.030.a

Controllo periodico di verifica dell'efficienza dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche ai senzi dell'Art. 40 D.P.R. 27 aprile 1955 N. 547, da effettuarsi almeno una volta ogni due anni; per ogni collegamento (ponteggi, box. baracche, ecc.).

euro (sessanta/32) cad 2 60,32 120,64

45 SIC.03.01.030.b Controllo periodico di verifica dell'efficienza dei dispositivi di messa a terra ai senzi dell'Art. 328 D.P.R. 27 aprile 1955 N. 547, da effettuarsi almeno una volta ogni due anni; per impianto.

euro (trecentosessantasette/72) cad 2 367,72 735,44

46 SIC.03.01.035.e Controllo periodico di verifica dell'efficienza su impianti di messa a terra per potenza installata fino a 25 kW.

euro (centocinquantadue/35) cad 2 152,35 304,70 Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche

(SbCap 10)

47 SIC.03.02.001 PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche verificato e realizzato a norma delle CEI 81 - 1 e CEI 81 - 4 Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; la manutenzione e le revisioni periodiche; il montaggio e lo smontaggio anche quando, per motivi legati alla sicurezza dei lavoratori, queste azioni vengono ripetute più volte durante il corso dei lavori; l immediata sostituzione in caso d uso; le dichiarazioni dell installatore autorizzato; l'allontanamento a fine fase lavoro. L'impianto è e resta di proprietà dell impresa. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l utilizzo temporaneo dell impianto. Per tutta la durata dei lavori. euro (centosettantanove/00)

cad 2 179,00 358,00

48 SIC.03.02.005 Controllo periodico di verifica di ogni eventuale elemento disperdente aggiunto nelle installazioni e dei relativi dispositivi degli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche per Serbatoi metallici interrati Per tutta la durata dei lavori. euro (ventiotto/41) cad 2 28,41 56,82

Impianto antincendio (SbCap 11)

49 SIC.03.03.001 CARTELLI ANTINCENDIO Cartelli per le attrezzature antincendio, conformi al DLgs 493/96, in lamiera di alluminio 5/10,con pellicola adesiva rifrangente grandangolare; Inseriti su supporto di forma rettangolare con istruzioni di sicurezza: 400x500 mm (visibilità 16 m). PER OGNI MESE O FRAZIONE euro (zero/34) cad 16 0,34 5,44

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

Impianto elettrico di cantiere (SbCap 12) 50 SIC.03.04.001

Scavo a sezione ristretta da effettuare con mezzo meccanico su terreno di qualsiasi natura e consistenza, compreso il rinterro. euro (dodici/82) mc 10,00 12,82 128,20

51 SIC.03.04.005 Linea elettrica mobile per impianti di illuminazione di sicurezza, realizzata con cavo multipolare flessibile isolato in gomma G10 sotto guaina in materiale termoplastico speciale (norme CEI 20- 22III, 20-38) non propagante l'incendio ed a ridotta emissione di fumi, gas tossici e corrosivi, sigla di designazione FG 10 OM1 0,6/1kV; sono compresi l'installazione graffettata e le giunzioni; da 3x2,5 mm2. euro (sei/38) m 10,00 6,38 63,80

52 SIC.03.04.010.a

Tubi portacavi rigidi, in acciaio zincato, secondo UNI 7683, estremità filettate UNI 6125, forniti e posti in opera a vista, completi di accessori per l'installazione a regola d'arte in impianti antideflagrante. DIAMETRO NOMINALE 1/4" euro (sette/84) m 10,00 7,84 78,40

53 SIC.03.04.015.1

Cassetta di derivazione da esterno, grado di protezione IP 55, in metallo, con passacavi, inclusi accessori per giunzione cavi, coperchio e viti di fissaggio, fornita e posta in opera; dimensioni mm 185x250x85. euro (ventidue/56) cad 2 22,56 45,12

54 SIC.03.04.020.a

Quadro elettrico generale completo di apparecchiatura di comando e di protezione differenziale e magnetotermica da 32 A; costo mensile.euro (venti/17) cad 8 20,17 161,36

55 SIC.03.04.025

Trasformatore monofase di sicurezza, in alloggiamento isolante, tensione del primario 220 V c.a., secondario 24 V c.a.; costo mensile. euro (nove/19) cad 8 9,19 73,52

56 SIC.03.04.030

Apparecchio di comando per impianto di illuminazione antideflagrante; fornito e posto in opera. euro (quarantaquattro/90) cad 2 44,90 89,80

57 SIC.03.04.035.a

Faro alogeno da 500 W con grado di protezione IP65, montato su cavalletto movibile per illuminazione di cantiere; costo mensile. euro (uno/39) cad 8 1,39 11,12

58 SIC.03.04.055

Torcia antideflagrante a pile costituito da materiale antiurto; costo mensile. euro (uno/76) cad 8 1,76 14,08

59 SIC.03.04.065.a

Lanterna segnaletica lampeggiante crepuscolare a luce gialla, con interruttore manuale, alimentata in B.T. a 12 volts o a batteria; costo mensile. euro (zero/83) cad 8 0,83 6,64

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

60 SIC.03.04.065b

Lanterna segnaletica a luce rossa fissa, con interruttore manuale, alimentata in B.T. a 12 volts o a batteria; costo mensile. euro (zero/88) cad 8 0,88 7,04

MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA (Cap

4) Segnaletica di sicurezza orizzontale (SbCap 13)

61 SIC.04.01.001 SEGNALETICA ORIZZONTALE CON VERNICE RIFRANGENTE

Esecuzione di segnaletica orizzontale di nuovo impianto costituita da strisce rifrangenti longitudinali o trasversali rette o curve, semplici o affiancate, continue o discontinue, eseguita con vernice a solvente, di qualsiasi colore, premiscelata con perline di vetro; compreso ogni onere per nolo di attrezzature, forniture di materiale, tracciamento, anche in presenza di traffico, la pulizia e la preparazione dalle zone di impianto prima della posa, l'installazione ed il mantenimento della segnaletica di cantiere regolamentare, il pilotaggio del traffico ed ogni altro onere per un lavoro eseguito a perfetta regola d'arte. Le caratteristiche fotometriche, colorimetriche e di resistenza al derapaggio dovranno essere conformi alle prescrizioni generali previste dalla norma UNI EN 1436/98 e a quanto riportato nelle norme tecniche del capitolato speciale d'appalto e dovranno essere mantenute per l'intera durata della fase di lavoro al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. Per ogni metro lineare effettivamente ricoperto. PER STRISCE CONTINUE E DISCONTINUE DA CM 12 euro (zero/38)

m 100,00 0,38 38,00 62 SIC.04.01.005.a

CANCELLAZIONE DI SEGNALETICA ORIZZONTALE CON IMPIEGO DI ATTREZZATURA ABRASIVA. Cancellazione di segnaletica orizzontale di qualsiasi tipo con impiego di attrezzatura abrasiva. Compreso carico, trasporto a rifiuto e scarico in idonee discariche di raccolta del materiale di risulta ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro compiuto a perfetta regola d'arte. Per ogni metro lineare effettivamente cancellato. PER STRISCE CONTINUE E DISCONTINUE euro (uno/80) m 100,00 1,80 180,00

Segnaletica di sicurezza verticale (SbCap 14)

63 SIC.04.02.001.3.a SEGNALE TRIANGOLARE O OTTAGONALE IN LAMIERA DI ALLUMINIO 25/10 PELL.CL.2 LATO/DIAMETRO CM.120. Segnale triangolare o ottagonale in lamiera di alluminio dello spessore di mm.25/10 scatolato e rinforzato, finitura con smalto grigio a fuoco nella parte posteriore, interamente rivestito nella parte anteriore con pellicola di classe 2^ da impiegare all'esterno o all'interno del cantiere, fornito e posto in opera; per tutti i simboli indicanti divieti, avvertimenti, prescrizioni, sicurezza, salvataggio e soccorso indicati nel Codice della Strada e nel Dgs 81/08 e s.m. e i. Nel prezzo sono compresi: l'uso per la durata prevista, i sostegni (fissi o mobili) per i segnali, la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine di garantirne la funzionalità e l'efficienza, l'accatastamento e l'allontanamento a fine lavoro. PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE euro (quarantadue/68) cad 30 12,68 380,40

64 SIC.04.02.001.3.b

idem c.s. ...lavoro PER OGNI MESE IN PIU' O FRAZIONE euro (nove/05) cad 210 9,05 1.900,50

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

65 SIC.04.02.015.1.a

SEGNALETICA DA CANTIERE Segnali da cantiere edile, in materiale plastico rettangolare, da impiegare all'interno e all'esterno del cantiere, indicante varie raffigurazioni, forniti e posti in opera al fine di assicurare un'ordinata gestione del cantiere garantendo meglio la sicurezza dei lavoratori. Sono compresi: i sostegni per i segnali; la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine di garantirne la funzionalità e l'efficienza; l'accatastamento e l'allontanamento a fine fase di lavoro. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo dei segnali per l'intera durata dei lavori al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. IN PVC RIGIDO DIMENSIONI cm 100 x 140 euro (ventiquattro/23) cad 12 24,23 290,76

66 SIC.04.02.020

TABELLE LAVORI Tabella lavori da apporre nei cantieri per l'individuazione dei responsabili, dell'opera e dei costi e tempi esecutivi, di dimensioni 200x150 cm, in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm a rifrangenza classe I; per tutto il periodo dei lavori. euro (ventiuno/69)

cad 4 21,69 86,76 Segnaletica di sicurezza complementare

(SbCap 15)

67 SIC.04.03.001.a CONI IN GOMMA Coni in gomma a strisce bianche e rosse con rifrangenza di classe II (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig.II. 396), utilizzati per delineare zone di lavoro, percorsi, accessi o operazioni di manutenzione ordinaria di breve durata. Sono compresi: il piazzamento e la successiva rimozione di ogni cono, il riposizionamento a seguito di spostamenti provocati da mezzi in marcia, la sostituzione in caso di eventuali perdite e/o danneggiamenti, la manutenzione per tutto il periodo di durata della fase di riferimento, l'accatastamento e l'allontanamento a fine fase di lavoro. Misurato cadauno per giorno, posto in opera per la durata della fase di lavoro, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. CONO ALTEZZA CM 30 euro (zero/20) cad 800 0,20 160,00

68 SIC.04.03.015

SACCHETTI DI ZAVORRA Sacchetti di zavorra per cartelli stradali, forniti e posti in opera. Sono compresi: l'uso per la durata della fase che prevede il sacchetto di zavorra al fine di assicurare un ordinata gestione del cantiere garantendo meglio la sicurezza dei lavoratori; la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine di garantirne la funzionalità e l'efficienza; l'accatastamento e l'allontanamento a fine fase di lavoro. Dimensioni standard: cm 60 x 40, capienza Kg. 25,00. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo dei sacchetti. Misurati per ogni giorno di uso, per la durata della fase di lavoro al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. euro (zero/25) cad 200 0,25 50,00

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

69 SIC.04.03.025

SEGNALAZIONE AREE DI LAVORO CON NASTRO DI POLIETILENE Formazione di delimitazione lineare di altezza 100 cm, idonea a segnalare aree di lavoro, costituita da montanti in tondini di acciaio di diametro minimo 20 mm opportunamente infissi nel terreno, posti ad interasse di circa 120 cm provvisti di tappo a fungo in polipropilene colore rosso aranciato quale dispositivo di protezione superiore e completi di doppio nastro segnaletico bicolore in polietilene di altezza 70 mm resistente alle basse temperature. Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per il nolo dei materiali necessari, il carico, lo scarico ed ogni genere di trasporto, il taglio, lo sfrido, gli accessori di fissaggio, la manutenzione periodica, il ritiro a fine lavori del materiale di risulta, il puntuale e scrupoloso rispetto delle normative vigenti in materia antinfortunistica nei cantieri edili ed in particolare il D.Lgs. 81/08 e s.m. e i. e quanto altro necessario per dare la delimitazione in efficienza per tutta la durata del cantiere. Sarà misurato lo sviluppo in metri della delimitazione. PER OGNI MESE O FRAZIONE euro (tre/28) m 100,00 3,28 328,00

70 SIC.04.03.030.1.a DELIMITAZIONE DI ZONE DI CANTIERE CON ELEMENTI IN CLS TIPO NEW JERSEY Delimitazione di zone di cantiere mediante elementi in calcestruzzo tipo new jersey. Sono compresi: il piazzamento e la successiva rimozione di ogni elemento, il riposizionamenti a seguito di spostamenti, la sostituzione in caso di eventuali perdite e/o danneggiamenti, la manutenzione per tutto il periodo di durata della fase di riferimento, l'accatastamento e l'allontanamento a fine fase di lavoro. PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE euro (tredici/30) m 30 13,30 399,00

71 SIC.04.03.030.1.b

idem c.s. ...di lavoro PER OGNI MESE IN PIU' O FRAZIONE euro (cinque/30) m 210 5,30 1.113,00

Segnaletica di sicurezza luminosa (SbCap 16)

72 SIC.04.04.001 LAMPEGGIANTE DA CANTIERE A LED

Lampeggiante da cantiere a led di colore giallo o rosso, con alimentazione a batterie, emissione luminosa a 360°, fornito e posto in opera. Sono compresi: l'uso per la durata della fase che prevede il lampeggiante al fine di assicurare un ordinata gestione del cantiere garantendo meglio la sicurezza dei lavoratori; la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine di garantirne la funzionalità e l'efficienza; l'allontanamento a fine fase di lavoro. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo del lampeggiante. Misurate per ogni giorno di uso, per la durata della fase di lavoro, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. euro (zero/85)

cad 10 0,85 8,50

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

73 PROTEZIONE PROVVISORIA

Parapetto da realizzare per la protezione contro il vuoto, fornito e posto in opera. I dritti devono essere posti ad un interasse adeguato al fine di garantire la tenuta all’eventuale spinta di un operatore. I correnti e la tavola ferma piede non devono lasciare una luce in senso verticale , maggiore di cm. 60, inoltre sia i correnti che le tavole ferma piede devono essere applicati dalla parte interna dei montanti. Sono compresi: -l’uso per la durata delle fasi di lavoro che lo richiedono al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori; -il montaggio con tutto ciò che occorre per eseguirlo e lo smontaggio anche quando , per motivi legati alla sicurezza dei lavoratori, queste azioni vengano ripetute più volte durante le fasi di lavoro; -l’accatastamento e lo smaltimento a fine opera. Gli apprestamenti sono e restano di proprietà dell’Impresa. E’ inoltre compreso quanto altro occorre per l’utilizzo temporaneo dei parapetti. Dell’altezza di m. 2,05 come evidenziato nelle fasi di lavoro Misurato a metro lineare posto in opera , per l’intera durata delle fasi di lavoro. euro (uno/60) cad 920 9,50 8.740,00

74 SIC.04.04.010.b IMPIANTO SEMAFORICO MOBILE Impianto semaforico mobile, con segnale rosso diametro mm. 300, fornito e posto in opera. Sono compresi: l'uso per la durata della fase che prevede l'impianto semaforico al fine di assicurare un ordinata gestione del cantiere garantendo meglio la sicurezza dei lavoratori; la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine di garantirne la funzionalità e l'efficienza; la ricarica delle batterie; l'allontanamento a fine fase di lavoro. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo dell impianto semaforico. Misurato per ogni giorno d'uso, per la durata della fase di lavoro, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. CON CAVI DI COLLEGAMENTO, A DUE VIE euro (ottanta/30) cad 10 80,30 803,00

Attrezzature di primo soccorso (SbCap 17)

75 SIC.04.05.001 PACCO DI MEDICAZIONE Pacco di medicazione secondo le disposizioni di legge. Sono compresi: l'uso per la durata della fase che prevede la presenza in cantiere di questo presidio al fine di garantire un immediato primo intervento assicurando meglio la sicurezza e l'igiene dei lavoratori; il reintegro del contenuto; il mantenimento in un luogo facilmente accessibile ed igienicamente idoneo; l'allontanamento a fine opera. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo del contenuto, limitatamente al periodo temporale previsto dalla fase di lavoro. Misurato cadauno per assicurare la corretta organizzazione del cantiere e al fine di garantire la sicurezza, l'igiene e la salute dei lavoratori. Per tutta la durata dei lavori. euro (novantatre/20)

cad 3 93,20 279,60

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

76 SIC.04.05.005.b CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO Cassetta completa di presidi chirurgici e farmaceutici secondo le disposizioni di legge. Sono compresi: l'uso per la durata della fase che prevede la presenza in cantiere di questo presidio al fine di garantire un immediato primo intervento assicurando meglio la sicurezza e l'igiene dei lavoratori; il reintegro del contenuto; il mantenimento in un luogo facilmente accessibile ed igienicamente idoneo; l'allontanamento a fine opera. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo della cassetta di medicazione, limitatamente al periodo temporale previsto dalla fase di lavoro. Misurata cadauno per assicurare la corretta organizzazione del cantiere e al fine di garantire la sicurezza, l'igiene e la salute dei lavoratori. Per tutta la durata dei lavori. PER OLTRE DUE DIPENDENTI euro (duecentoventi/00) cad 3 220,00 660,00

77 SIC.04.05.010

TROUSSE LEVA SCHEGGE Trousse leva schegge. Sono compresi: l'uso per la durata della fase che prevede la presenza in cantiere di questo presidio al fine di garantire un immediato primo intervento assicurando meglio la sicurezza e l'igiene dei lavoratori; il reintegro del contenuto; il mantenimento in un luogo facilmente accessibile ed igienicamente idoneo; l'allontanamento a fine opera. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo della trousse leva schegge, limitatamente al periodo temporale previsto dalla fase di lavoro. Misurata cadauno per assicurare la corretta organizzazione del cantiere e al fine di garantire la sicurezza, l'igiene e la salute dei lavoratori. Per tutta la durata dei lavori. euro (venticinque/80) cad 1 25,80 25,80

78 SIC.04.05.015

KIT LAVA OCCHI Kit lava occhi. Sono compresi: l'uso per la durata della fase che prevede la presenza in cantiere di questo presidio al fine di garantire un immediato primo intervento assicurando meglio la sicurezza e l'igiene dei lavoratori; il reintegro e la sterilizzazione dei diversi strumenti e dei presidi; il mantenimento in un luogo facilmente accessibile ed igienicamente idoneo; l'allontanamento a fine opera. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo del kit lava occhi, limitatamente al periodo temporale previsto dalla fase di lavoro. Misurata cadauno per assicurare la corretta organizzazione del cantiere e al fine di garantire la sicurezza, l'igiene e la salute dei lavoratori. Per tutta la durata dei lavori. euro (centoottantatre/00) cad 1 183,00 183,00

Attrezzature antincendio (SbCap 18) 79 SIC.04.06.001.1

ESTINTORE A POLVERE 12 KG Estintore a polvere pressurizzata classe B C E da 12 kg, omologato M.I. DM 20/12/82, con valvola a pulsante, valvola di sicurezza a molla e manometro di indicazione di carica, dotato di sistema di controllo della pressione tramite valvola di non ritorno a monte del manometro, costo di utilizzo mensile. PER IL PRIMO MESE O FRAZIONE euro (ventidue/00) cad 8 22,00 176,00

80 SIC.04.06.001.1.b

idem c.s. ...mensile PER OGNI MESE IN PIU' O FRAZIONE euro (quattro/00) cad 7 4,00 28,00

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Num. Ord.

Tariffa D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O

unità di

misura Quantità Prezzo

unitario Importo

MISURE DI COORDINAMENTO, INFORMAZIONE E

SORVEGLIANZA SANITARIA (Cap 5) Coordinamento (SbCap 19)

81 SIC.05.01.001.a

ASSEMBLEE. Assemblea tra responsabili della sicurezza delle imprese che concorrono ai lavori del cantiere e i lavoratori sui contenuti dei piani di sicurezza e il coordinamento delle attività di prevenzione da svolgersi all'inizio dei lavori; costo orario ad personam per ogni responsabile. euro (trentatre/57) h 2 33,57 67,14

82 SIC.05.01.001.b

ASSEMBLEE. Assemblea tra responsabili della sicurezza delle imprese che concorrono ai lavori del cantiere e i lavoratori sui contenuti dei piani di sicurezza e il coordinamento delle attività di prevenzione da svolgersi all'inizio dei lavori e tra coordinatore e lavoratori da svolgersi eventualmente all'inizio di ogni fase lavorativa in relazione alla sua complessità; costo ad personam lavoratori. euro (ventitre/24)

h 50 23,24 1.162,00 INFORMAZIONI.

Informazione e formazione (SbCap 20)

83 SIC.05.02.001.a

Informazione ai lavoratori per ogni singola fase lavorativa prevedibile: costo orario di ogni responsabile. euro (trentatre/57) h 20 33,57 671,40

84 SIC.05.02.001.a

idem c.s. ...di ogni lavoratore euro (ventitre/24) h 200 23,24 4.648,00

Sorveglianza sanitaria (SbCap 21)

85 SIC.05.03.001 SERVIZIO SORVEGLIANZA. Servizio di sorveglianza sanitaria svolto dal medico competente pe r gli adempimenti generali di cui al D.Lgs. 8 1/08, compresi gli accertamenti preventivi e periodici di idoneit à ed il rilascio della relativa documentazione. Valore medio per lavoratore annuo, assoggettato o meno a sorveglianza sanitaria. euro (centotre/29)

cad 1 103,29 103,29 -------------------------------------------------------------- -------------------- TOTALE ONERI DI SICUREZZA 115.000,00 --------------------------------------------------------------

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11 ALLEGATI E DOCUMENTI

Copia della Notifica Preliminare

A cura A cura del committente o del responsabile dei lavori

Copia iscrizione CCIAA delle imprese di subappalto

A cura Richiesta ad opera del committente o responsabile dei lavori

Copia della nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione con diploma e curriculum.

A cura A cura di tutte le imprese e messa a disposizione del Committente e del CSE.

Copia nomina del Medico Competente

A cura A cura di tutte le imprese e messa a disposizione del Committente e del CSE.

Copia documentazione relativa ai DPI utilizzati in cantiere

A cura A cura di tutte le imprese e messa a disposizione del Committente e del CSE.

Protocollo degli accertamenti sanitari preventivi e periodici previsti per legge, accertamenti integrativi

e dello stato di copertura vaccinale. A cura A cura di tutte le imprese e messa a disposizione del Committente e del

CSE.

Registro infortuni

A cura A cura di tutte le imprese e messo a disposizione (in copia) del Committente e del CSE

Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico di cantiere

A cura A cura dell'impresa esecutrice e a disposizione del Committente e del CSE.

Copia certificazione CE di macchine ed attrezzature utilizzate in cantiere

A cura A cura di tutte le imprese e messa a disposizione del Committente e del CSE.

Copia della valutazione del rumore ai sensi del D.L. 277/91

A cura A cura di tutte le imprese e messa a disposizione del Committente e del CSE.

Piano operativo per la sicurezza.

A cura A cura di tutte le imprese e messa a disposizione del Committente e del CSE.

Copia della documentazione relativa agli apparecchi di sollevamento utilizzati in cantiere.

A cura A cura di tutte le imprese e messa a disposizione del Committente e del CSE.

Copia della verifica trimestrali di funi e catene.

A cura A cura di tutte le imprese e a messa disposizione del Committente e del CSE.

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Copia della denuncia di installazione degli apparecchi di sollevamento.

A cura A cura di tutte le imprese e messa a disposizione del Committente e del CSE

Schede tossicologiche delle sostanze chimiche e delle materie prime adoperate in cantiere.

A cura A cura di tutte le imprese e messa a disposizione del Committente e del CSE

Modello di gestione ed affidamento delle attrezzature.

A cura Da compilare a cura dell'impresa appaltatrice durante i lavori

Progetto di cantiere.

A cura A cura dell'impresa appaltatrice e del CSP e messa a disposizione del CSE.

Copia dell'attestato di partecipazione ai corsi di primo soccorso ed antincendio

A cura A cura di tutte le imprese e messa a disposizione del Committente e del CSE.

Copia della documentazione relativa alla formazione ò informazione dei subaffidamenti.

A cura A cura dell'impresa appaltatrice e messa a disposizione del Committente e del CSE.

Copia della documentazione relativa all'utilizzo promiscuo di macchine ed attrezzature.

A cura A cura di tutte le imprese e messa a disposizione del Committente e del CSE.

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12 DIAGRAMMA DI GANTT

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13 - SCHEMI SEGNALETICA

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14 - FIRME

COMMITTENTE ........................................................................................................... .

IMPRESA ................................................................................................................. .

COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ................................................................................................................. .

COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE DEI LAVORI .................................................................................................................. .