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PIANO NAZIONALE I. S. S. Presidio Provincia di Pescara

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Per mantenere memoria di un’esperienza bisogna:

DOCUMENTARE

1) Individuare le informazioni “utili”

2) Organizzarle utilizzando codici condivisi

3) Rappresentarle in forma simbolica

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DOCUMENTARE

Costruire una memoria virtuale

Assegnare consistenza storica al lavoro e percorso formativo

Produrre consapevolezza

Uscire dalla auto-referenzialità

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DOCUMENTARE

Distaccarsi dall’esperienza per osservarla e descriverla

Innescare un processo di autovalutazione e autoricognizione

Produrre cultura diffusa nell’ambito del gruppo

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DOCUMENTARE

Non vuol dire “archiviare”, ma consiste in

azione mentale che analizza ed interpreta un documento per ricavarne i “nodi concettuali” e

diffonderli

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Fruitori consapevoli

Autonomous lifelong learning

Information skills

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La documentazione a scuola è a carattere:

► Burocratico-amministrativo

► Di-mostrativo

► In-formativo

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GOLD di INDIRE

Gold On Line DocumentationSistema di documentazione nazionale che ha favorito

la circolarità delle buone pratiche (best practices)

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La documentazione nella formazione dei docenti

L’esigenza di documentare i processi attivati nel corso della pratica didattica deve diventare un habitus

mentale da costruire

(Genovese, 2005)

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La documentazione in un processo di formazione

Rilettura critica

Valutazione critica

Conversazione riflessiva ► confronto, condivisione

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IPOTESI di Scheda di documentazione

► Scuola

►Cognome e nome

►Nome e indirizzo completo della scuola

►Mail della scuola

►Mail del docente

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Da quanto tempo utilizza le mappe concettuali?

1. Su quali ambiti di conoscenza e ambiti disciplinari?

2. In quale occasione è venuto a conoscenza dell’esistenza delle mappe concettuali?

3. In quale momento del percorso – attraverso quali attività ha cominciato ad usare le mappe concettuali?

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4. Quali risultati erano attesi?5. Quali sono stati i risultati effettivamente raggiunti? Se le

differenze tra quelli attesi sono significative, quali sono le ragioni?

6. Può descrivere il percorso didattico specifico che ha condotto alla produzione delle mappe presentate? (max 3 righe)

7. Come colloca nell’attività didattica e nel percorso formativo dei suoi alunni l’elaborazione di mappe concettuali?

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8. Come lavorano gli studenti sulle mappe?

9. L’attività presentata è frutto di proposta individuale? E’ contenuta nel P.O.F.?

10. Quale è stato il rapporto con le attività interdisciplinari e le competenze trasversali?

11. L’attività di elaborazione di mappe è stata preceduta da percorsi propedeutici?

12. Quali criteri impiega quando valuta le mappe?

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13. Quali problemi ha riscontrato nella valutazione delle mappe?

14. Ha usato software? Se SI, quale/i?

15. Ha avuto situazioni in cui è stato meglio utilizzare strumenti più tradizionali rispetto al computer?

16. La sua attività prevede accordi con altre scuole? Le mappe sono state pubblicate? Se SI a quale scopo?

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DIARIO di BORDOPerché?Il diario di bordo è uno strumento che aiuta ildocente in formazione facendogli:►acquisire competenze nuove►potenziare/modificare competenze possedute►ridimensionare/eliminare convinzioni e prassi

educative inadeguate

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STRUTTURA

►Biografia personale

►Documentazione e riflessione

►Autovalutazione

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►Biografia: storia professionale, esperienze pregresse

►Documentazione e riflessione: in questa sezione sarà inserito tutto ciò che il docente ritiene importante (in qualsiasi forma)

►Autovalutazione: rilettura critica del percorso e bilancio tra i risultati attesi e quelli effettivamente raggiunti

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CURRICOLO

Programmazione di occasioni di apprendimento volta a produrre certi cambiamenti negli alunni e

l’accertamento del grado in cui essi hanno avuto luogo

(Nicholls, 2002)

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Alcuni aspetti fondamentali:

►progettualità

►riscontro dell’intervento formativo

Non vengono presi in esame quindi solo i contenuti,

ma tutte le variabili che consentono di trasformare i

contenuti in esperienze didattiche

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Il curricolo è quindi un progetto didattico teoricamente fondato che deve contenere i criteri per la sua attuazione e quelli per la verifica degli

apprendimenti

E’ un piano di insegnamento, ma anche di apprendimento

(Tessaro, 2002)

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Il curricolo è verticale quando si organizza in

modo graduale ed organico nel corso dei cicli scolastici, in modo da rispondere alle

diversità dei bisogni e delle caratteristiche

psico-cognitive degli allievi

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Una ipotesi di schema progettuale di curricolo:

►nella scuola materna e nei primi anni della scuola elementare il lavoro riguarda principalmente le esperienze quotidiane e i vissuti personali dei bambini

►al termine della scuola elementare inizia l’approccio alla disciplina

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►nella scuola media il curricolo prevede un approccio specificatamente disciplinare

►nella scuola superiore il curricolo prevede un lavoro di approfondimento; si recupera tutto quello che gli allievi possiedono e si riparte per la costruzione di percorsi disciplinari e interdisciplinari

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Buon lavoro a tutti!!!