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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SAN GIORGIO IN BOSCO POF PIANO OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2017-18

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

SAN GIORGIO IN BOSCO

POF

PIANO OFFERTA FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO 2017-18

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Indice 1. CHI SIAMO

1.1 CARATTERISTICHE FISICHE E SOCIO- CULTURALI DEL TERRITORIO

1.2 SERVIZI CULTURALI E ASSOCIAZIONI

1.3 FUNZIONIGRAMMA DI ISTITUTO

2. LE FINALITA’ EDUCATIVE DELL' ISTITUTO

3. L' IDENTITA’ CULTURALE DELL' ISTITUTO 3.1 LA PROGETTAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

3.2 LA PROGETTAZIONE DIDATTICA INTEGRATA

3.3 RAPPORTO DELLA SCUOLA CON LE FAMIGLIE

IL PATTO DI CORRESPONSABILITA’

IL CONTRATTO FORMATIVO

IL REGOLAMENTO D'ISTITUTO

3.4 IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE

4. IDENTITA' ORGANIZZATIVA DELL'ISTITUTO 4.1 AREA ORGANIZZATIVA

ORGANIGRAMMA DELLE COMMISSIONI E DEGLI INCARICHI

4.2 INCARICHI E COMPITI DELLE COMMISSIONI

4.3 COMITATI

4.4 LA RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA (R. S. U)

5. CURRICOLO FORMATIVO 5.1 MODELLI ORGANIZZATIVI SCUOLA DELL'INFANZIA

5.2 MODELLI ORGANIZZATIVI SCUOLA PRIMARIA

5.3 MODELLI ORGANIZZATIVI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

6. IDENTITA’ PROGETTUALE DELL 'ISTITUTO 6.1 LE RISORSE STRUTTURALI PER LA REALIZZAZIONE DELL' OFFERTA

FORMATIVA

6.2 INIZIATIVE PROGETTUALI E MODALITA' DI INTEGRAZIONE

6.2.1 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

6.2.2 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI E IL PROTOCOLLO DI

ACCOGLIENZA

6.2.3 INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI

7. PROGRAMMAZIONE ANNUALE NEI TRE ORDINI DI SCUOLA

7.1 PIANO COORDINATO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE

7.2 PIANO ANNUALE DI LAVORO INDIVIDUALE

7.3 PROGETTAZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

8. IL RAPPORTO DELL' ISTITUTO CON L' ESTERNO

8.1 L’INFORMAZIONE PERIODICA ALLE FAMIGLIE

8.2 LA COLLABORAZIONE IN RETE CON LE ALTRE SCUOLE

8.3 LA COLLABORAZIONE CON L'ENTE LOCALE

8.4 VALUTAZIONE DEL PROGETTO INVALSI

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9. LA DOCUMENTAZIONE DIDATTICA 9.1CRITERI ISPIRATORI E CHE COSA DOCUMENTIAMO

ALLEGATI

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CHE COS'E' IL POF

All’istituzione Scolastica, nel rispetto del complesso delle Indicazioni

desumibili dal quadro normativo vigente, spetta l’elaborazione del “Piano dell'

Offerta Formativa. E’ lo strumento di programmazione che ha sostituito i

programmi nazionali ed ha nel curricolo didattico il suo cuore. Il POF è un

documento capace di innovazione, flessibile sulle spinte degli organi decisionali

della scuola i quali interagiscono, negoziano, condividono un’idea di scuola e un

progetto da realizzare, con l’occhio vigile alle esigenze di una realtà sociale e

culturale ben identificata alla quale la scuola è nel contempo espressione e

fattore di miglioramento:

- Il Consiglio d’Istituto che opera scelte politiche generali sulla base dei

bisogni espressi dall’utenza, aderenti al contesto territoriale di riferimento;

- Il Collegio del Docenti che li concretizza e li rende operativi dal punto di

vista pedagogico, organizzativo, metodologico e didattico;

- Il capo di Istituto che gestisce processi, risorse umane e finanziarie.

Sulla spinta della normativa sulla autonomia, quanto dalla successiva legge

n°53/03, raccoglie in un unico documento la funzione progettuale e

programmatoria della scuola rivolta all’utenza e funzionale alla piena

valorizzazione e realizzazione della persona umana “capace di portarla il più

vicino possibile alla piena acquisizione delle competenze in uscita dal primo

ciclo, di base, come dal secondo ciclo”. In questo modo la scuola si realizza

come comunità mettendo al centro la persona. Il Pof o piano dell'offerta

formativa che comprende in sè tutte le iniziative della scuola, viene realizzato

con il concorso dei fondi economici seguenti:

fondi dello Stato per pagamento personale docente e Ata, incentivazione e in

parte funzionamento amministrativo e attività progettuale

fondi dell'Amministrazione comunale per finanziamento progetti, in parte

funzionamento e sostegno ai servizi fondi delle famiglie per viaggi di istruzione

e in parte per sostegno a progetti e per materiali didattici fondi provenienti da

sponsor esterni per sostegno parziale o totale a progetti

Negli ultimi anni, con la diminuzione dei fondi statali è divenuto sempre più

rilevante il ruolo dei comuni, delle famiglie e degli sponsor. Si ringraziano tutti

questi importanti "attori" che formano la "comunità" del paese. Si ringrazia

l'amministrazione comunale di San Giorgio in Bosco che ha mantenuto i suoi

livelli di finanziamento alla scuola stabili oltre la crisi economica e tali da

permettere sostegno ai progetti e quest'anno anche un forte incentivo alla

dotazione tecnologica delle scuole.

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La nostra mission

Una scuola che si impegna a

sviluppare i talenti degli alunni

in un clima Motivante e Armonioso

Progetto

Star Bene a

Scuola

Progetto

Accoglienza

Realizzando i

Curricoli

Progettualità

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1. CHI SIAMO

L’Istituto Comprensivo di San Giorgio in Bosco comprende tre ordini di scuola:

SCUOLA DELL’INFANZIA

“ARCOBALENO”-

Sant’Anna Morosina

n. 1 sede didattica

n. 73 alunni

n. 7 insegnanti+ 3 sostegno+ 1

IRC

SCUOLA

PRIMARIA

Sedi: D. Alighieri

(S. Giorgio in B)

e

L. da Vinci

(Paviola)

n. 2 sedi didattiche

n. 310 alunni

n. 29 insegnanti +

4 sostegno

SCUOLA SECONDARIA

“Giovanni XXIII” S. Giorgio in B

n. 1 sede didattica

n. 140 alunni

n. 14 insegnanti + 2 sostegni

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I NOSTRI PLESSI NEL TERRITORIO

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1.1 CARATTERISTICHE FISICHE E SOCIO- CULTURALI DEL TERRITORIO

COLLOCAZIONE GEOGRAFICA

Il comune di S. Giorgio in Bosco è situato nella zona dell’Alta Padovana in provincia di Padova ed

ha una superficie di 28,47 kmq. Confina con i comuni di Fontaniva, Cittadella e Tombolo a nord, di

Campo San Martino a sud, di Villa del Conte a est, di Piazzola sul Brenta e Grantorto a ovest

L’area comunale comprende le frazioni di Paviola, Lobia di Persegara e Sant’Anna Morosina e le

località di Giarabassa e Cogno .E’ attraversato dai fiumi Brenta e Tergola e da numerosi corsi

d’acqua minori come il Chioro, la Brentella, il canale di Lobia e la Roggia Molina, che hanno

fornito fin dal Medioevo energia idraulica a mulini, segheria, opifici e folli per i panni.

CONDIZIONI SOCIO-CULTURALI desunte dal RAV

Il background familiare degli studenti si posiziona su un livello medio-basso. Le spese di bilancio sono

orientate a sostenere i settori che possono influire su tali problematiche Si evidenzia una presenza limitata di alunni stranieri con tendenza alla diminuzione in relazione al

periodo di crisi. Sono presenti due alunni nomadi che frequentano, però abbastanza regolarmente. Tali

aspetti hanno spinto la scuola ad affinare strumenti didattici di intervento sia con risorse interne che

avvalendosi di competenze esterne, cioè psicologi assunti dalla scuola e altro personale per il recupero

di competenze e svantaggi. Inoltre si sono affinate metodologie innovative idonee all'utilizzo di nuove

tecnologie, visto l'acquisto di lim, per facilitare gli apprendimenti con più forti componenti iconiche

facilitanti l'apprendimento.

SITUAZIONE DEMOGRAFICA - FLUSSO MIGRATORIO

Tutti i dati qui riportati sono desunti dal sito che riporta Dati Istat

http://www.tuttitalia.it/veneto/78-san-giorgio-in-bosco/

Andamento demografico della popolazione residente nel comune di San Giorgio in Bosco dal

2001 al 2015. Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno.

*

Flusso migratorio della popolazione

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*

Popolazione straniera

*

Distribuzione per area geografica di cittadinanza

La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 43,6% di tutti gli

stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Albania (8,6%) e dalla Repubblica Moldova (7,1%).

Popolazione per classi di età scolastica 2015

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Distribuzione della popolazione di San Giorgio in Bosco per classi di età da 0 a 18 anni al 1°

gennaio 2016. Elaborazioni su dati ISTAT.

Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per l'anno scolastico 2016/2017 le scuole di San

Giorgio in Bosco, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola

dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado).

*

LA SCUOLA IN NUMERI

INFANZIA: 73 alunni PRIMARIA SAN GIORGIO : 213 alunni

PRIMARIA PAVIOLA : 97 alunni SECONDARIA : 140 alunni

Il bacino di utenza della scuola dell’Infanzia è di 210 bambini di cui l’IC ne intercetta 73,

circa il 35 % circa , c’è da evidenziare la presenza della Scuola dell’Infanzia privata in

centro paese.

Il bacino d’utenza della scuola primaria è di 326 bambini, iscritti al nostro IC sono in tutto,

nei due plessi, 310 , che corrisponde al 91 % circa

Il bacino d’utenza della scuola Secondaria è di 169 ragazzi , iscritti al nostro IC sono 140

che corrisponde al 90% circa

Si può quindi concludere che fatto salvo la presenza della Scuola Privata Infanzia che porta una

differenziazione del servizio rispetto alla scuola statale, generalmente il nostro Istituto Comprensivo

intercetta la gran parte del bacino d’utenza.

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1.2 SERVIZI CULTURALI E ASSOCIAZIONI

RISORSE EDUCATIVE PRESENTI NEL TERRITORIO La zona dell’Alta Padovana, in cui è inserito il Comune di San Giorgio in Bosco, si presenta come

una zona particolarmente ricca dal punto di vista dell’offerta di esperienze aggregative e

associative. Vengono elencate di seguito i gruppi e le associazioni che possono a vario titolo essere

coinvolte in attività e progetti scolastici .

LA BIBLIOTECA COMUNALE

La Biblioteca di San Giorgio in Bosco è un servizio pubblico di base che appartiene alla comunità

e risponde al suo bisogno di informazione, cultura e formazione permanente, cercando altresì di

valorizzarne le peculiarità storiche, etniche e geografiche.

La Biblioteca aderisce al progetto denominato "Centro Servizi Biblioteche" della Provincia di

Padova, che ha lo scopo di coordinare, promuovere e realizzare interventi e servizi in favore delle

biblioteche comunali del territorio provinciale.

La Biblioteca di San Giorgio in Bosco inoltre partecipa al coordinamento in cooperazione con le

biblioteche del bacino del cittadellese e con le Biblioteche della provincia di Padova al fine di

costituire servizi di prestito interbibliotecario, di informazione bibliografica e di documentazione in

Istituto Comprensivo Enti esterni

Istituzionali

Sociali Culturali

Comune

Provincia

Regione

Parrocchie

Protezione

Civile

Polizia

PRO LOCO

A.N.S.P.I

AC. RAGAZZI

ASSOCIAZIONI DI

VOLONTARIATO

ASSOCIAZIONE ERIKA

ASSOCIAZIONEISLAMICA

ASSOCIAZIONI SPORTIVE E

CALCISTICA

BANDA PARROCCHIALE

ASSOCIAZIONE “UNAMANO”

( COMITATO PER LA PACE)

CORSI MUSICALI

ASSOCIAZIONE ERIKA

ASSOCIAZIONE

ISLAMICA

ASSOCIAZIONI

SPORTIVE E

CALCISTICA

ASSOCIAZIONE

ALLEANZA ROMENA

BANDA PARROCCHIALE

CORSI MUSICALI

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genere che soddisfino le richieste degli utenti in tutta l’area interessata.

Orario di apertura

mattina pomeriggio

Lunedì 15.00– 19.00

Martedì 15.00– 19.00

Mercoledì 15.00 – 19.00

Giovedì 15.00 – 19.00

Venerdì 9.00 –12.30 15.00- 19.00

Sabato 9.00-12.30

La Biblioteca Comunale collabora con le scuole dell’ Istituto Comprensivo in quanto in quasi tutte

le classi dall'infanzia alla Primaria di secondo grado viene svolto il Progetto Libro attività che

prevede anche la visita alla biblioteca comunale e l' uso dei libri della stessa per il prestito librario.

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1.3 FUNZIONIGRAMMA D’ISTITUTO

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2 . LE FINALITA’ EDUCATIVE DELL' ISTITUTO

(dalle Nuove Indicazioni Nazionali 2012)

NUOVI CURRICOLI

( I documenti sono disponibili nel sito della scuola, depositato nella sezione Area Download/

Curricoli)

3. L' IDENTITA’ CULTURALE DELL' ISTITUTO

PREMESSA:

La progettazione delle attività didattiche ed educative tiene nella dovuta considerazione l’attuale

contesto normativo derivante dalle disposizioni che si sono succedute nel corso degli ultimi anni:

-guida contenute in atti amministrativi del Ministero della P.I. (direttiva prot. n. 5960

del 25.07.2006 e atto di indirizzo del 31.08.2006)

Per la progettazione del curricolo per competenze dell'Istituto saranno tenuti in particolare

considerazione:

le otto competenze europee,

il profilo delle competenze dello studente alla fine del primo ciclo di istruzione,

il documento delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo

ciclo d’istruzione, di cui al D.M. 254/2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 30 del 5

febbraio 2013

i materiali pubblicati da F. Da Re del Comitato Nazionale nel sito www.indicazioninazionali.it.

A tal fine gli insegnanti dell'Istituto, nella prima parte dell'anno scolastico 2013-14, hanno

partecipato:

a) alla fase di informazione, formazione e riflessione a livello collegiale e individuale

b) alla fase di ricerca in lavori di gruppo per la stesura dei curricoli d'Istituto

c) alla fase di documentazione degli esiti prodotti nel sito della scuola

3.1 LA PROGETTAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

La progettazione didattica disciplinare nella scuola Primaria e Secondaria di primo grado nonché

quella relativa ai “Campi di esperienza” nella scuola dell’infanzia, è stata elaborata secondo le

finalità, i principi ed i criteri formativi indicati nel capitolo precedente.

Essa costituisce parte integrante del presente documento come pure i percorsi progettuali qui

indicati che sono stati definiti dalle commissioni a cui partecipano i docenti dei vari ordini di

scuola. La sua versione integrale è consultabile presso l’ufficio del Dirigente Scolastico e

scaricabile al seguente link del sito : area download/pof/curricoli .

3.2 LA PROGETTAZIONE DIDATTICA INTEGRATA

I progetti indicati nello schema riportato più avanti hanno come obiettivo primario la piena

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collaborazione tra i docenti dei vari ordini di scuola per garantire il processo di continuità e di

miglioramento dell'offerta formativa per gli alunni.

Tali progetti sono quelli che nell' analisi valutativa finale hanno avuto il gradimento degli alunni,

delle famiglie e una ricaduta positiva sul piano didattico operativo.

Tali progetti rispondono alle finalità educative generali comuni e alle finalità progettuali specifiche

in base all’ordine di scuola e al contesto socio-culturale; sono elaborati seguendo uno schema

unitario per tutti gli ordini di scuola. ( Si veda schema allegato per la compilazione di progetti).

I progetti del Pof per la loro attuazione prevedono flessibilità d’orario ed articolazione flessibile dei

gruppi classe/sezione. Nella fase di progettazione-coordinazione -verifica sono coinvolti gli

insegnanti riuniti in Commissioni e i referenti delle Funzioni Strumentali; nella fase attuativa sono

coinvolti tutti i docenti e tutti gli alunni delle classi o dei gruppi interessati.

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MACROAREA: UNA SCUOLA A SERVIZIO DELLO STUDENTE

Referente: prof.ssa Silvia Giaretta

Destinatari: alunni quinto anno della scuola primaria

Finalità:

Garantire all’alunno un percorso formativo graduale.

Promuovere il passaggio graduale tra la scuola primaria e la scuola secondaria di

primo grado

Attività:

organizzazione di momenti che favoriscano la conoscenza reciproca degli alunni del

quinto anno della scuola primaria e del primo anno della scuola secondaria;

organizzazione di momenti che permettano la conoscenza degli ambienti della

scuola secondaria e delle attività che vi si svolgono;

organizzazione di momenti che favoriscano la conoscenza degli insegnanti della

Scuola secondaria

PROGETTO CONTINUITA’

FASI OPERATIVE

DICEMBRE

la referente comunica alle insegnanti della scuola primaria le attività programmate alla scuola secondaria di I grado per gli alunni delle classi quinte e ne concorda modalità e tempi.

MAGGIO – GIUGNO

I docenti della scuola secondaria di I grado non impegnati negli esami incontrano le insegnanti delle classi quinte per il passaggio dei dati di ogni singolo alunno. Si procede poi alla formazione delle classi.

GENNAIO

I bambini di classe quinta

primaria vengono accolti nella

scuola secondaria di I grado e

inseriti in alcune classi per

svolgere varie attività con il

tutoraggio dei loro compagni più

grandi

Un sabato pomeriggio la scuola

secondaria di I grado apre le

porte agli alunni di classe quinta

per una conoscenza delle

attività, dei docenti e degli spazi

della scuola rivolta a ragazzi e

famiglie

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Referente: prof.ssa Grazia Buccheri

Destinatari: alunni della scuola secondaria di I grado e, in particolare, alunni del terzo anno

Finalità:

Sviluppare l’autoriflessione e la conoscenza di sé e delle proprie inclinazioni Riconoscere capacità ed attitudini finalizzati allo sviluppo armonico della personalità Supportare una scelta ragionata e consapevole Far individuare il percorso adatto e più idoneo allo studenti, dopo aver avuto

l’opportunità di cogliere gli aspetti più peculiari e caratterizzanti dei diversi percorsi Far conoscere l’ offerta formativa del territorio attraverso contatti con operatori delle

scuole superiori Predisposizione di un modulo per il consiglio orientativo

Attività:

attività per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni, con letture e schede predisposte già dal primo anno della scuola secondaria.

presentazione del progetto ai genitori e agli alunni organizzazione incontri con la Rete del cittadellese presentazione agli studenti dei diversi indirizzi incontri serali presso gli istituti superiori con alunni e genitori laboratori orientanti e ministage visita ad un’ azienda del territorio consultazione di siti internet ( sopralamedia, siti delle scuole…) consegna e lettura del Consiglio Orientativo

PROGETTO

ORIENTAMENTO

FASI OPERATIVE

OTTOBRE – DICEMBRE

Gli alunni di classe terza secondaria approfondiscono la conoscenza di sé, delle proprie inclinazioni, attitudini, abilità, in classe con letture e schede. Sono guidati poi alla compilazione di un questionario e del piano di miglioramento, che parallelamente vengono sottoposti anche all’attenzione dei genitori.

OTTOBRE

La referente prende contatti con la Rete del cittadellese per predisporre le attività e stabilire le date

DICEMBRE – GENNAIO

Gli alunni hanno la possibilità di partecipare ad alcuni laboratori orientanti e a ministage presso la scuola superiore di loro interesse, in orario pomeridiano

NOVEMBRE

La referente presenta, in una riunione di sabato

mattina,

il progetto ai genitori e li invita a partecipare ad

alcuni incontri serali organizzati dalla Rete del

cittadellese

Gli alunni di classe terza incontrano in orario

scolastico i rappresentanti degli istituti superiori di

Cittadella e di Piazzola sul Brenta, che illustrano il

Pof della loro scuola

GENNAIO

Il Consiglio di classe, tenuto conto di tutto il percorso svolto, delle attitudini e degli interessi manifestati dall’alunno, elabora un Consiglio Orientativo che viene consegnato alle famiglie dal Coordinatore. Parallelamente un percorso di scoperta di attitudini, interessi, capacità, portato avanti anche nelle classi prime e seconde attraverso delle schede, si concretizza nella compilazione di un questionario e del piano di miglioramento.

FEBBRAIO-MARZO

Gli alunni di classe terza visitano la ditta Nestlè di San Giorgio in Bosco, per una conoscenza più diretta anche del mondo lavorativo

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MACROAREA: UNA SCUOLA APERTA ALL’ARTE E AL TERRITORIO

Referente: prof.ssa Valeria Cancellieri

Destinatari: alunni delle classi seconde e terze della scuola secondaria di I grado

Finalità:

favorire la socializzazione, lo spirito di collaborazione tra gli alunni e accrescere

l’autostima;

fare in modo che gli alunni siano in grado di organizzare il lavoro assegnato in modo

personale, sviluppando maggiormente la capacità creativa;

ampliare le conoscenze, utilizzare codici del linguaggio diversi da quelli usati

generalmente negli ambienti scolastici come: quello corporeo, la mimica, il canto,

coordinare in modo fluido i movimenti seguendo il ritmo e la musica

essere in grado di riferire i diversi momenti di esecuzione, le diverse modalità e le

tecniche utilizzate.

Attività:

illustrazione e prima lettura del copione;

caratterizzazione e studio dei personaggi;

assegnazione delle parti previa consultazione del potenziale a disposizione;

esercitazioni di lettura e dizione;

assegnazione incarico per studio coreografie e scenografie da realizzare per lo

spettacolo.

PROGETTO TEATRO SECONDARIA

FASI OPERATIVE

NOVEMBRE – MAGGIO

Lezioni di 4 ore, compresa la pausa pranzo, a scansione settimanale di venerdì, a cui potranno essere aggiunti altri incontri per coreografie e scenografie.

NOVEMBRE

La referente incontra ragazzi e famiglie per illustrare il progetto e spiegare il tema dell’anno.

MAGGIO

N° 3 Pomeriggi di prove presso la Sala Teatro

Due spettacoli presso la Sala Teatro di San Giorgio in Bosco, al mattino per la scuola, alla sera per i genitori.

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Referente: prof.ssa Valeria Cancellieri

Destinatari: alcune classi della scuola primaria e classi terze della scuola secondaria di I

grado

Finalità:

sollecitare e stimolare l'incontro con l'arte;

stimolare i ragazzi, attraverso l'educazione allo sguardo, ad una lettura critica degli

ambienti in cui vivono;

stimolare e/o sviluppare nei ragazzi capacità di lettura e interpretazione di messaggi

visivi;

sviluppare spirito critico, capacita d'iniziativa e organizzazione;

accostare i ragazzi all’arte del ‘900 ed alla Collezione Peggy Guggenheim.

Attività:

incontri di formazione per i docenti

interventi dei docenti come guida al percorso artistico visto attraverso gli occhi degli

artisti nella storia;

lezioni frontali;

produzione di materiale: cartaceo, fotografico, informatico e modellini;

attività laboratoriali, anche con l’intervento dell’esperto esterno della Guggenheim;

visita alla Collezione (in itinere)

Lezione conclusiva e mostra.

Referente: prof.ssa Valeria Cancellieri

Destinatari: tutti gli alunni della scuola secondaria di I grado

Finalità:

Sperimentare ed acquisire la conoscenza delle diverse tecniche ed essere in grado di

riferirne i vari momenti di esecuzione.

Sviluppare e/o consolidare la capacità di relazione e socializzazione.

Accrescere il senso di responsabilità personale e l’autostima.

Attività:

Laboratori individuali o in piccolo gruppo per la produzione di oggetti (statuine, biglietti,

decorazioni e addobbi natalizi) da mettere in vendita in una “mostra-mercatino” che si

terrà presso la scuola, dopo la seconda settimana di dicembre e durante il ricevimento

generale genitori, per raccogliere fondi che andranno a finanziare altri laboratori di arte

e musica (tecnici audio sala teatro per saggi) e/o l’acquisto di materiale

PROGETTO A SCUOLA DI GUGGENHEIM

PROGETTO LABORATORIO

NATALIZIO

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Referente: prof.ssa Silvia Giaretta

Destinatari: alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado e alunni classi quinte

della scuola primaria

Finalità:

approfondire la conoscenza di alcuni episodi della storia locale

favorire un collegamento più consapevole tra la storia moderna italiana ed europea

prevista dai programmi ministeriali e la storia del proprio paese

sviluppare modalità consapevoli di esercizio della convivenza civile, di

consapevolezza di sé, rispetto delle diversità, di confronto responsabile e di dialogo

attività:

partecipazione alle commemorazioni e celebrazioni di alcune date significative della

nostra storia organizzate nel territorio

FASI OPERATIVE

4 novembre

Partecipazione classi quinte primaria e classi terze

secondaria alla deposizione della corona d’alloro al

monumento ai caduti della Prima Guerra mondiale

in piazza Roma

Aprile 2017

Incontro per i ragazzi delle classi terze secondaria

in sala Fallaci con l’ing. Samuel Artale, reduce del

campo di sterminio di Aushwitch

29 aprile 2017

Commemorazione dell’eccidio del 29 aprile, con

uscita nel territorio (Origine e cause dell’eccidio del

XXIX aprile: il rastrellamento dei civili) (intera

mattinata).

Mese di maggio

uscita a Cima Grappa e alle trincee di malga Andreon con gli alpini di Villa del Conte.

27 gennaio

(o altra data nel mese di gennaio). Giornata della

memoria: visita di istruzione al Museo

dell’internamento di Padova (per l’intera mattinata)

PROGETTO “RICORRENZE-

STORIA-TERRITORIO”

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Referente: prof.ssa Dolores Geron

Destinatari: alunni delle Classi quinte Primaria e Classi Prime e Terze Secondaria

Finalità:

Obiettivi formativi: Attivare fattivi rapporti scuola – territorio che portino dei benefici a favore della

comunità

Riscoprire e valorizzare alcuni aspetti folcloristici qualificanti del proprio territorio e

favorire la comunicazione e lo scambio tra esperienze diverse in esso operanti

Portare i ragazzi a conoscenza delle proposte musicali del territorio creando nuovi

interessi, a prevenzione del disagio giovanile e della valorizzazione del tempo libero

Incentivare il senso di appartenenza a una comunità

Incentivare forme di aggregazione sociale e di integrazione sia all’interno della

scuola che in ambito extrascolastico

Favorire la diffusione della cultura musicale e concorrere all’individuazione di

attitudini specifiche e talenti musicali

Promuovere la partecipazione attiva all’esperienza della musica ponendo le basi per

un futuro inserimento di nuovi elementi nel complesso bandistico del paese

Obiettivi specifici: Favorire la comprensione e l’uso del linguaggio musicale

Far conoscere più da vicino le possibilità espressive della banda musicale

Avvicinare gli alunni alla grande varietà di strumenti a fiato e a percussione esistenti

in questo tipo di complesso

Sviluppare negli alunni le capacità di ascolto, autocontrollo, autonomia,

collaborazione e di autostima

Favorire l’abilità nell’uso del proprio strumento e la maturazione del senso ritmico

indispensabili per suonare assieme

Coinvolgere attivamente gli alunni nella realizzazione di esperienze musicali di

gruppo

attività:

Il progetto prevede il coinvolgimento delle classi quinte: attivazione di 2 laboratori a piccoli gruppi: uno in cui si faranno provare gli strumenti

agli alunni, l’altro in cui si proveranno gli attrezzi delle majorettes e i passi delle

coreografie tipiche di questa disciplina. L’approccio laboratoriale permetterà agli

alunni di conoscere direttamente la realtà bandistica e il gruppo “majorettes” di San

Giorgio in Bosco e di sperimentarne in prima persona i linguaggi e gli strumenti.

Il progetto per la scuola Secondaria si articola in 2 fasi:

La prima fase prevede l’organizzazione, in orario curricolare, di laboratori per le

classi prime, alla presenza dell’insegnante di musica e di rappresentanti della banda

stessa per far conoscere ai ragazzi i diversi strumenti. L’approccio laboratoriale, per

piccoli gruppi (20/25 alunni), permetterà agli alunni di non essere solo spettatori ma

di sperimentare in prima persona gli strumenti e provare a suonarli.

La seconda fase coinvolgerà gli alunni delle classi terze rendendoli protagonisti di

un’esperienza condivisa con tutta la comunità. Infatti, al termine del progetto,

saranno chiamati a vivere un momento particolarmente significativo: esibirsi in un

concerto pubblico, aperto a tutta la cittadinanza, con i componenti della banda,

PROGETTO “BANDA A SCUOLA”

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affiancando agli strumenti del complesso bandistico i flauti d’uso scolastico. La

“musica d’insieme” diventerà così mezzo di socializzazione e di incontro con il

territorio.

MACROAREA: UNA SCUOLA CHE PROMUOVE APPRENDIMENTI

Referente: prof. Federico Meneghini

Destinatari: alunni della scuola secondaria di I grado classe TERZA

Finalità

COINVOLGERE gli studenti che si trovano in difficoltà o ne ricavano scarse

motivazioni.

IMPARARE a vedere al di là del calcolo e delle formule: la Matematica è logica e

creatività nel trovare il modo migliore per uscire da situazioni critiche.

AIUTARE gli studenti più bravi a emergere attraverso l’educazione alla

modellizzazione e l’individuazione di strategie eleganti, alternative ai procedimenti

più standard.

DIVERTIRE in modo serio e intelligente: il gioco è una dimensione importante nella

vita di ragazzi e adulti.

PROPORRE agli studenti attività che li motivino e sappiano creare uno stimolante

clima di competizione agonistica anche in ambito matematico.

Attività :

PROGETTO

BOCCONI

FASI OPERATIVE

Scuola Primaria

1 incontro di 1 ora per classe con alcuni componenti del gruppo

bandistico e le majorettes che attiveranno 2 laboratori: uno in cui si

faranno provare gli strumenti agli alunni, l’altro in cui si proveranno

gli attrezzi delle majorettes e i passi delle coreografie tipiche di

questa disciplina.

Scuola secondaria

Due lezioni-concerto di 1 ora per classe strutturate nel seguente modo: Saluti e breve presentazione della Banda Momento finale in cui gli strumenti verranno suddivisi

e distribuiti in diversi tavoli per permettere ai ragazzi di vederli da vicino e di provarli a turno

Studio a scuola di un brano concordato con il

direttore di banda, da eseguire assieme ai ragazzi

nel concerto finale

Prove con gruppo strumentale bandistico

Concerto pubblico, aperto a tutta la cittadinanza,

con i componenti della banda in data da definire

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esercitazione in classe su giochi allenamento ( testi anni precedenti Giochi

d'Autunno

Gara Giochi d'Autunno in novembre della durata di 90minuti

Premiazione a fine anno dei primi10 alunni ( a seconda della cifra disponibile)

Referenti: Lidia Pace e Fiorella Toniato

Destinatari: alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria

Finalità

promuovere la diffusione della cultura matematica anche attraverso giochi-concorso

individuali o a squadre

potenziare le abilità logico matematiche degli alunni

partecipare al torneo “GIOCAMAT”: progetto di coordinamento fra reti di scuole della

provincia di Padova promosso dall’Associazione Geopiano, dal Team Gare

Matematiche (T.G.M.) e dal Liceo Tito Lucrezio Caro.

promuovere un atteggiamento di confronto costruttivo, attuando comportamenti

basati sulla collaborazione, sulla sana competizione sportiva e sulla lealtà

Attività :

esercitazione in classe su giochi allenamento

FASI OPERATIVE

Ottobre Compilazione form iscrizione ai Giochi

Novembre Gara Giochi d'Autunno durata 90 minuti – dalle ore 9 alle ore 10.30

Invio busta fogli risposta e invio richiesta delle classifiche complete in foglio excel per pter premiare più dei primi 3 alunni come da regolamento Bocconi

Ottobre – novembre Allenamenti in classe alla LIM di giochi dal sito Uni Bocconi sui testi delle edizioni precedenti

Gennaio - Febbraio Ricezione esiti ed organizzazione acquisto premi in base alle classifiche complete inviate da Mat Pristem

Giugno Premiazioni pubbliche in teatro durante la festa di fine anno

PROGETTO

GIOCAMAT

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somministrazione dei test proposti dalla Commissione “Giocamat”

partecipazione alle varie fasi del torneo.

Referente: prof. Federico Meneghini

Destinatari: alunni della scuola secondaria di I grado classi prime e seconde

Finalità:

Abituare all'osservazione scientifica, alla formulazione e verifica di ipotesi attraverso

un approccio attivo ed esperienziale.

Acquisire padronanza nell'uso di strumenti scientifici quali il microscopio e lo

stereoscopio e nell'allestimento di preparati.

Maturare abilità di sintesi e formalizzazione nella comunicazione delle proprie

conoscenze a compagni ed adulti.

Stimolare il confronto e favorire la socializzazione tra studenti utilizzando una

metodologia basata sul Cooperative-Learning

PROGETTO HYLA

FASI OPERATIVE

Durante l’anno

- Somministrazione dei test proposti dalla Commissione del torneo “Giocamat”.

- Predisposizione di ulteriori test propedeutici al superamento delle prove per le semifinali e le finali del torneo.

- Correzione delle prove individuali.

febbraio Gara d’istituto

aprile Semifinale provinciale

Maggio Finale provinciale

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Promuovere la condivisione dei saperi tra studenti ed adulti attraverso l'inversione

dei ruoli

Offrire un valido supporto a tutti i docenti che desiderino trasformare i consueti

programmi di approfondimento e di educazione ambientale in originali esperienze di

campo in cui il vero protagonista diventi il singolo allievo al quale trasmettere una

mentalità esplorativa.

Sperimentare con i docenti di scienze un nuovo ambiente di apprendimento

Attività :

Fase Scolastica: coinvolgimento degli studenti della scuola secondaria di 1° grado

in un corso di Microscopia su tematiche differenziate per livello di classe

Referente: Annalisa Poppi

Destinatari: 16 classi della scuola primaria e 2 della scuola dell’infanzia

Finalità:

Proporre agli studenti un curricolo per sviluppare e potenziare le abilità di pensiero e

di vita.

Insegnare, attraverso il gioco, metodi meta cognitivi e strategie che aiutino gli

studenti a organizzare i loro pensieri ed azioni, promuovendo maggiore coscienza di

sé e capacità di affrontare le sfide della vita.

Coinvolgere gli studenti in processi di apprendimento che attivino le competenze

trasversali: etiche, cognitive, emotive, sociali

Proporre ai docenti un approccio in classe di mediazione didattica che promuova la

riflessività e l’autoconoscenza.

FASI OPERATIVE

MAGGIO

Realizzazione di un laboratorio di 6 ore per ciascuna classe prima e ciascuna classe seconda della secondaria. - classi prime: microscopia - classi seconde: apidologia

DICEMBRE - GENNAIO

Organizzazione calendario dei laboratori in accordo con Hyla , Costanza Sartori.

PROGETTO MIND LAB

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Attività:

25 ore complessive di Laboratorio per classe, con 4-5 ore di attività di tutorato per

docenti in classe

Corsi di formazione per docenti

Momenti di presentazione delle attività con coinvolgimento delle famiglie

Referente: prof.ssa Gisella De Agostini

Destinatari: alunni della scuola dell’infanzia, classi quinte della scuola primaria del CPL e di

Paviola, classi terze della scuola secondaria

Finalità:

Scuola infanzia: primo approccio ludico-espressivo alla lingua inglese

Scuola primaria: percorso di base per favorire il passaggio dalla classe quinta

primaria alla scuola secondaria

Scuola secondaria: preparazione all'esame scritto e orale di licenzia media

Attività:

scuola infanzia: approccio ludico, piccoli dialoghi per interagire, lessico per un'ora la

settimana

scuola primaria: strutture di base-lessico su topics familiari e comuni per un'ora alla

settimana

Durante l’anno Incontri con le famiglie

seminario di formazione per tutti i docenti

Durante l’anno

Corso di formazione di base per docenti di scuola primaria e docenti della scuola dell’infanzia

Durante l’anno

Incontri di formazione continua per i docenti che già hanno partecipato al progetto lo scorso anno ( circa 4 nell’arco dell’anno )

Aprile-maggio

organizzazione olimpiadi d’istituto e partecipazione alle olimpiadi nazionali.

Da novembre a giugno

LABORATORI IN CLASSE (1h alla settimana all’interno del curricolo )

FASI OPERATIVE

PROGETTO LINGUE

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scuola secondaria: corso di approfondimento con insegnante madrelingua su

grammatica, lessico e su argomenti di civiltà anglosassone per un'ora la settimana

Responsabile: Fiorella Castegnaro (insegnante dell’Istituto Comprensivo di Loreggia)

Destinatari: alunni delle classi prime e seconde della scuola primaria del CPL e di Paviola

Finalità:

Attivare specifiche azioni osservative rivolte ai bambini che presentano prestazioni

atipiche nelle prime fasi di apprendimento della letto-scrittura.

Stabilire delle strategie con azioni integrate che completano il percorso dell’alunno

nelle varie fasi: osservazione, potenziamento, segnalazione di eventuali difficoltà

persistenti.

PROGETTO “INSEGNAMI COME

IMPARO”

FASI OPERATIVE

Ottobre

Incontri di presentazione del progetto e formazione specifica rivolta agli insegnanti di classe 1^ e logopediste

Novembre/dicembre

incontri informativi con le famiglie a cura delle singole scuole con la

partecipazione di un’esperta esterna , Fiorella Castegnaro per la

presentazione del progetto.

Gennaio

Incontri tra insegnanti che dovranno somministrare la prova,

responsabile del progetto e referente tecnico per assicurare il

rispetto del protocollo.

Somministrazione agli alunni della prima prova da parte degli

insegnanti somministratori che hanno effettuato la formazione

specifica.

Valutazione da parte delle logopediste dei risultati delle prove.

Febbraio Incontro tra le logopediste, il referente e insegnanti per :

valutazione dei risultati;

analisi dei problemi emergenti;

progettazione di unità di lavoro finalizzate all’evoluzione delle

situazioni individuali.

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MACROAREA: UNA SCUOLA CHE VA VERSO IL DIGITALE

Referenti: prof. Federico Meneghini (animatore digitale), e team digitale (prof.ssa Silvia

Giaretta, ins. Lidia Pace, ins. Erika Bertoncello)

Destinatari: tutti i docenti del Comprensivo

Finalità:

Diffondere l'uso della LIM a tutti i docenti della scuola secondaria Espandere l'uso della LIM con piattaforme di condivisione ( classe virtuale

Weschool) Utilizzare e-book

Obiettivi specifici per la scuola secondaria di I grado:

utilizzare la LIM per proiettare materiali in adozione ,lezioni già preparate

gestire una classe virtuale : Weschool e Wikispaces con app dedicate come

Blandspace e Educanon

gestire cloud: documenti on line ( google drive), libri digitali etc

Obiettivi specifici per la scuola primaria:

utilizzare la LIM per proiettare materiali in adozione, lezioni già preparate

gestire una classe virtuale : Weschool e Wikispaces con app dedicate come

Blandspace e Educanon

utilizzare software per la gestione delle immagini (Paint.net) o video (Movie Marker).

Attività:

Lezioni partecipate con la presentazione dei materiali, delle piattaforme di

apprendimento, delle app e un primo approccio alle stesse; autoformazione in

modalità elearning su materiali predisposti.

PROGETTO

UNA SCUOLA DIGITALE

Maggio Somministrazione agli alunni delle prove da parte degli insegnanti

somministratori (De Santi L. - Rizzotto M.L.).

Individuazione degli alunni che presentano prestazioni atipiche da

inviare ai Servizi per gli approfondimenti del caso.

Incontro finale tra logopediste e insegnanti per l’individuazione

degli alunni per i quali è utile attivare dei percorsi di collaborazione

con le famiglie, volti alla pianificazione di un percorso estivo di

potenziamento.

Giugno

Restituzione dati e valutazione finale, inizio giugno

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Referente: prof.ssa Sonia Trentin

Destinatari: classi QUARTE Scuola Primaria, classi QUINTE Scuola Primaria e tutte le

classi della scuola secondaria

Finalità:

Utilizzare la rete per scopi di informazione, comunicazione, ricerca.

Riconoscere potenzialità e rischi connessi all’uso delle tecnologie informatiche più

comuni, con particolare riferimento alla navigazione in Internet e all’uso dei social

network.

Attività:

Incontri con formatori della polizia postale

MACROAREA: INCLUSIONE

Referente: ins. Tiziana Reale

Destinatari: alunni delle classi 4ª A, 4ª B e 2ª A, 2ª B, 5ª A della scuola primaria “D.

Alighieri”

Finalità:

Inclusione di tutti gli alunni nel gruppo classe, creando opportunità di comunicazione

e condivisione della propria individualità oltre il lavoro didattico e disciplinare.

Valorizzazione dei potenziali umani, ciascuno nella sua diversità.

Conoscenza di sé e sviluppo delle capacità relazionali.

Acquisizione di valori condivisi, per la convivenza nel rispetto reciproco.

Attività:

8 ore in 4 incontri da 2 ore ciascuno con le classi e due ore (una prima dell’inizio del

percorso, l’altra a conclusione) di incontro con ciascun team di docenti.

Referente: ins. Fiorella Toniato (scuola primaria)

PROGETTO “EDUCAZIONE ALL’USO CONSAPEVOLE DELLA

RETE”

PROGETTO MUSICOTERAPIA

PROGETTO UNA SCUOLA CHE

PROMUOVE SOLIDARIETA', INTERCULTURA E

CITTADINANZA

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Destinatari: Tutte le classi dei 3 ordini di Scuola in particolare le classi con presenza di

alunni stranieri. Docenti dell’Istituto

Finalità:

Realizzare un'accoglienza competente per gli alunni stranieri Promuovere l'integrazione tra scuola e territorio in un'ottica interculturale Favorire lo scambio di esperienze tra scuole della Rete "Senza confini" Educare alla legalità e alla mondialità

Contribuire all’aggiornamento/informazione dei docenti dell’Istituto sulle problematiche interculturali

Attività:

Attivazione di un laboratorio per l'apprendimento della lingua italiana condotto da un facilitatore linguistico rivolto agli alunni stranieri inseriti all'inizio o nel corso dell'anno scolastico o ad alunni che necessitano di consolidare la lingua italiana. Il facilitatore linguistico interverrà inizialmente con la somministrazione di prove d'ingresso per valutare le competenze linguistiche dell'alunno e, insieme agli insegnanti di classe, progetterà un percorso didattico individualizzato adatto e supporterà anche con materiali il lavoro del team. Interverrà poi direttamente con l'alunno/alunni.

Rinforzo della lingua italiana L 2 per alunni stranieri con docenti interni (art.9)

Attività di tutoraggio “Amico esperto” da parte di alunni della Scuola Sec. di 2° grado a favore degli alunni stranieri della scuola primaria e secondaria.

Percorso di educazione alla mondialità rivolto agli alunni dei tre ordini di scuola in collaborazione con l’Associazione “Incontro fra popoli”. Per le due classi terze della Scuola Secondaria 1° grado ci si avvarrà della collaborazione con l’Associazione “Unamano e Sconfinamenti”.

Filo diretto con la Bosnia (Scuole Ponti di Pace): adesione alle iniziative proposte per l’anno scolastico; partecipazione al Concorso letterario rivolto agli alunni della scuola Primaria e Secondaria di 1° grado qualora si attivasse; incontri formativi, con modalità interattive, coordinati dalla dott.ssa Rinalda Montani rivolti agli alunni della scuola primaria e secondaria 1° grado.

Partecipazione ai progetti e alle attività della Rete "Senza confini"

Interventi di informazione/aggiornamento in Collegio Docenti a cura dell’Istituto Capofila di “Rete Senza Confini” per l’intercultura e del comitato “Scuole…ponti di pace” (Progetto Bosnia).

FASI OPERATIVE

Inizio anno scolastico e per tutto l’anno

laboratorio per l'apprendimento della lingua italiana condotto da un facilitatore linguistico rivolto agli alunni stranieri inseriti all'inizio o nel corso dell'anno scolastico o ad alunni che necessitano di consolidare la lingua italiana.

Febbraio-maggio

Corsi di recuro-rinforzo della lingua italiana L 2 per alunni stranieri con docenti interni (art.9)

Febbraio-maggio Attività di tutoraggio “Amico esperto” da parte di alunni della Scuola Sec. di 2° grado a favore degli alunni stranieri della scuola primaria e secondaria

Per tutti i docenti

Interventi di informazione/aggiornamento in Collegio Docenti a cura dell’Istituto Capofila di “Rete Senza Confini” per l’intercultura e del comitato “Scuole…ponti di pace” (Progetto Bosnia).

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Referente: ins. Silvia Pedron

Destinatari: tutti gli alunni dei tre ordini di scuola del Comprensivo e tutti i docenti

Finalità:

Fornire un supporto agli insegnanti nelle problematiche relative a disagi delle

personalita' e/o relazionali.

Offrire consulenza psicologica mediante interventi individuali, di classe o presso i

genitori.

Attività:

Sportello di ascolto rivolto agli alunni, ai docenti e ai genitori in orario scolastico su

prenotazione

Intervento in classe su problematiche relazionali e/o in situazioni di disagio, quando

richiesto

Referente: ins. Patrizia Taboga

Destinatari: alunni scuola dell’infanzia

Finalità:

Assumere consapevolezza dell’importanza di una corretta alimentazione

Sperimentare l’amore per la terra che ci dà da mangiare

Capire alcuni processi vitali attraverso esperimenti

Imparare ad ASPETTARE, OSSERVARE, MISURARE E PRENDERSI CURA

(tempi di coltivazione)

Attività:

Predisporre un piccolo orto scolastico curando la preparazione del terriccio per la

semina, la semina delle piante scelte, le varie fasi della crescita; visita ad una

fattoria didattica

Durante l’anno scolastico Percorso di educazione alla mondialità rivolto

agli alunni dei tre ordini di scuola in collaborazione con l’Associazione “Incontro fra popoli”. Per le due classi terze della Scuola Secondaria 1° grado ci si avvarrà della collaborazione con l’Associazione “Unamano e Sconfinamenti”

Febbraio-maggio Filo diretto con la Bosnia (Scuole Ponti di Pace). Adesione alle attività proposte

PROGETTO STAR BENE A

SCUOLA

PROGETTO “ALIMENTAZIONE

E ORTO”

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MACROAREA: UNA SCUOLA A SUPPORTO DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA

Referente: prof.ssa Fiorenza Giaretta

Destinatari: tutti gli alunni e tutti i docenti del Comprensivo

Finalità:

Garantire la sicurezza di tutti gli utenti, predisponendo adeguata segnaletica relativa

alle vie di fuga e alle uscite di sicurezza

Sensibilizzare tutti gli utenti all’osservanza delle normative sulla sicurezza

Favorire la partecipazione di docenti e personale ATA ai corsi di Formazione sulla

Sicurezza, previsti dall’accordo Stato Regioni (21/02/2012)

Attività:

Aggiornamento organigramma Sicurezza

Prove di evacuazione (una al quadrimestre)

Rilevazione numero docenti e personale ATA da formare e informare secondo

l’accordo Stato Regioni (21/02/2012)

Referente: prof.ssa Silvia Giaretta

Destinatari: alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado

Finalità:

Accompagnare i ragazzi in una difficile fase di crescita fisica, affettiva ed emotiva.

Chiarire eventuali dubbi in un contesto accogliente e approfondire le risonanze

affettive ed emotive che tali cambiamenti possono suscitare

Attività:

una attivazione sotto forma di video (documentari o parti di film), stralci di storie o

diari

un momento di riflessione personale o in piccolo gruppo su quanto emerso e sulle

emozioni attivate

un momento di debriefing a gruppo allargato in cui fare sintesi, ampliare o

eventualmente correggere alcune conoscenze imprecise o inesatte.

PROGETTO SICUREZZA

PROGETTO EDUCAZIONE AFFETTIVO-

SESSUALE

PROGETTO

SPORT

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Referente: prof.ssa Fiorenza Giaretta

Destinatari: alunni di tutto l’Istituto comprensivo

3.3 RAPPORTO DELLA SCUOLA CON LE FAMIGLIE

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA

Dal DPR 235/2007

“...La scuola, quale luogo di crescita civile e culturale della persona, rappresenta, insieme alla

famiglia, la risorsa più idonea ad arginare il rischio del dilagare di un fenomeno di caduta

progressiva sia della cultura dell’osservanza delle regole sia della consapevolezza che la libertà

personale si realizza nel rispetto degli altrui diritti e nell’adempimento dei propri doveri.

Compito della scuola, pertanto, è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche valori da

trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità .

Al raggiungimento di tale obiettivo è chiamata l’autonomia scolastica, che consente alle singole

istituzioni scolastiche di programmare e condividere con gli studenti, con le famiglie, con le altre

componenti scolastiche e le istituzioni del territorio, il Patto di corresponsabilità (P.E.C.).

L’obiettivo del patto educativo, in sostanza, è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento

dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa. La scuola

dell’autonomia può svolgere efficacemente la sua funzione educativa soltanto se è in grado di

instaurare una sinergia virtuosa, oltre che con il territorio, tra i soggetti che compongono la

comunità scolastica: il dirigente scolastico, il personale della scuola, i docenti, gli studenti ed i

genitori, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità.

Si rinvia alla sezione “Allegati” per la lettura del documento “Patto di corresponsabilità”

IL CONTRATTO FORMATIVO

“ Le componenti dell’Istituto partecipano alla gestione della scuola tramite gli Organi

Collegiali.

La scuola collabora con famiglie, Enti Locali, ASL favorendo attività culturali, sociali, civili.”

Il contratto formativo è indispensabile per :

Interpretare i bisogni formativi

Favorire la necessaria continuità educativa tra scuola e famiglia

Il contratto formativo costituisce un’intesa di base fra la scuola e l’utenza e serve a stabilire

dei criteri concordati con i genitori. Esso va formulato rispettando la seguente procedura:

a) Il contratto formativo è concordato nell’assemblea dei genitori che gli insegnanti o il

coordinatore tengono all’inizio dell’anno scolastico.

b) Il contratto formativo deve essere firmato dal coordinatore della classe e dagli altri insegnanti

della classe e dai rappresentanti dei genitori.

c) Una copia del contratto formativo deve essere conservata nel registro di classe e una copia va

depositata agli atti presso l’Ufficio di Presidenza.

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Contratto Formativo Infanzia ARGOMENTO

ACCORDI-IMPEGNI CONCORDATI

LE INSEGNANTI, NELLO

SVOLGIMENTO DELLA LORO

FUNZIONE EDUCATIVA NEI

CONFRONTI DEI BAMBINI SI

IMPEGNANO

-ad individuare regole educativo -didattiche comuni da mettere in

atto all’interno del plesso;

-ad attivare rapporti di collaborazione tra insegnanti favorendo

un clima sereno ed accogliente,

-a favorire l’autonomia personale di ogni bambino,

-ad evitare ogni forma di discriminazione;

-ad assolvere compiti di educazione considerando il bambino

soggetto attivo,impegnato a rapportarsi con la realtà,a costruire

in termini di attività creative della mente,i suoi processi di

conoscenza e a strutturare la propria personalità nell’interazione

con gli altri;

-a costruire percorsi educativo -didattici per età omogenee

attraverso laboratori e per età eterogenee attraverso attività di

sezione;

-a rispettare tempi e modalità di

apprendimento di ognuno;

-a ricercare strategie capaci di risvegliare interessi e stimoli nel

bambino affinché quest’ultimo impari con piacere;

-a soddisfare i bisogni fisiologici del bambino e a tutelare la sua

sicurezza e incolumità.

I BAMBINI CON L’AIUTO DELLE

INSEGNANTI E DEI GENITORI SI

IMPEGNANO A :

-partecipare attivamente alle attività;

-rispettare: -le regole della scuola;

-i propri compagni e gli adulti;

-le proprie cose e quelle degli altri.

I GENITORI SI IMPEGNANO A:

-informarsi costantemente del percorso didattico -educativo

svolto a scuola;

-ricercare linee educative condivise con le docenti per

un’efficace azione comune all’interno della scuola;

-ricercare e costruire con le docenti una comunicazione il più

possibile chiara e corretta fatta di ascolto

reciproco,comunicazione diretta e rispetto di aspettative ed

esigenze;

-a partecipare agli incontri individuali ed assembleari previsti

all’inizio ed in corso di anno;

-a risolvere eventuali conflitti o situazioni problematiche

attraverso il dialogo e la fiducia reciproca;

-a rispettare le regole funzionali al buon funzionamento della

scuola come la puntualità all’entrata a scuola e al ritiro del

proprio figlio all’uscita.

Contratto formativo Scuola Primaria e Secondaria (2016-2017)

Carico cognitivo all’interno

dell’orario settimanale

- All’ interno di ogni consiglio di classe si stabiliscono criteri in

base ai quali si definisce l’orario settimanale

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Assegnazione ed esecuzione dei

compiti a casa:

Distribuzione concordata e calibrata dei carichi di studio nell’arco

della settimana;

Possono/non possono essere assegnati compiti dal sabato al lunedì

successivo (senza eccedere)

Il lavoro assegnato per casa deve essere eseguito personalmente

dall’alunno in modo completo.

Saranno fissate non più di quattro verifiche scritte alla settimana, da

cui sono escluse le interrogazioni orali

Si eviterà di fissare due verifiche nella stessa giornata

Le giustificazioni per la mancata esecuzione di compiti o per non aver

studiato deve essere fatta dai genitori per iscritto.

Controllo dei compiti e del

materiale scolastico:

I genitori sono tenuti a controllare che il proprio figlio abbia eseguito i

compiti assegnati;

I genitori sono tenuti a controllare la presenza del materiale occorrente

per le attività del giorno successivo, verificare la sua effettiva

necessità e l’eventuale presenza di materiali non didattici (solo fino

alla prima classe secondaria di 1° grado);

Gli insegnanti delle classi seconde e terze secondarie faranno

interventi individualizzati solo nei casi di effettiva necessità

Controllo libretto personale e

diario

Si ribadisce quanto già scritto nel Regolamento di Disciplina e nel

Patto di Corresponsabilità: i genitori sono tenuti a controllare

quotidianamente il diario o il libretto personale e a firmare gli avvisi,

le comunicazioni, i compiti, le valutazioni e gli esiti delle verifiche.

Presa visione delle valutazioni

scritte e orali

Le verifiche non saranno consegnate a casa ma se ne potrà prendere

visione durante i colloqui personali con gli insegnanti; in casi

particolari si potrà fare richiesta di documento in copia parlandone

prima con il docente; dovranno invece essere presenti le valutazioni

sul libretto e la firma per presa visione del genitore

Comportamenti e sanzioni

disciplinari

Nel caso di mancanze disciplinari verranno applicate le sanzioni

previste dal Regolamento di Disciplina e verranno attivati interventi

educativi volti al recupero del senso di responsabilità dello studente.

Situazioni controverse tra

scuola e famiglia

E’ opportuno in prima istanza e tempestivamente che la questione sia

affrontata con un dialogo diretto, aperto e corretto fra il gruppo degli

insegnanti della classe e i genitori, senza la presenza dell’alunno

interessato.

In questa sede si cercherà di giungere a decisioni concordate e

condivise.

Collaborazione tra scuola e

famiglia

In vista di particolari progetti e attività e/o di plesso, verrà richiesta la

collaborazione dei genitori, tramite avviso o attraverso i

rappresentanti di classe

Visite ed uscite di istruzione

(E’ opportuno che in sede di assemblea con i genitori sia data lettura

della voce relativa alle uscite didattiche e viaggi d’istruzione presente

nel Regolamento d’Istituto e nel Regolamento di Disciplina. In sede

di Assemblea saranno presentate le proposte riguardanti gite di 1 o

più giorni, uscite di mezza giornata, attività integrative e progetti per

il corrente anno scolastico e sarà approvata la progettazione elaborata

dal consiglio di classe in merito a budget, mete, durata della gita)

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Budget complessivo: ………Euro max.

(da concordare in relazione alla meta)

Mete scelte:

Durata espressa in n° giorni:

IL REGOLAMENTO D'ISTITUTO

Il Comitato regolamento d’Istituto, composto da 2 docenti, 2 genitori, 1 personale ATA, membri

del Consiglio d’Istituto, ha approvato il regolamento d’Istituto nella seduta del 26 aprile ’07 e ha

successivamente predisposto gli adeguamenti che sono stati approvati dal Consiglio d'istituto il

giorno 27 maggio 2011. (Il documento è disponibile nel sito della scuola, depositato nella sezione

Regolamenti alunni). Si rinvia al documento contenuto nella sezione “Allegati”, in coda al presente

POF.

3.4 IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE

“L' aggiornamento è un impegno per tutto il personale e un compito per l’ Amministrazione

scolastica che assicura interventi regolari ed organici,,.

Referente: il Dirigente Scolastico I processi di riforma passano attraverso la strategia della formazione del personale docente, che

costituisce l’elemento basilare di tutta l’attività dell’istituto di San Giorgio in Bosco.

La professionalità docente richiede una “manutenzione” continua sul campo, perché i discenti

cambiano di fatto ed è didatticamente necessario affinare gli strumenti per osservarli, capire i loro

stili di apprendimento, attivare funzioni di sostegno personalizzato.

Pertanto è didatticamente necessario affinare gli strumenti per osservare i discenti, per capire i loro

“stili” di apprendimento, per fornire le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per

trasformare le mappe dei saperi, per attivare le funzioni di sostegno personalizzato, per curare le

loro relazionalità, per guidarli nelle scelte future. Sono previsti, pertanto, per il corrente anno

scolastico, dei corsi di formazione dai quali deriverà una positiva ricaduta sul piano professionale

per tutti coloro che operano nei diversi ambiti della scuola.

Obiettivi attesi :

1. mettere a fuoco le criticità nell’apprendimento;

2. rivisitare criticamente l’insieme delle strategie di mediazione didattica;

3. utilizzare gli esiti migliori della ricerca psicopedagogica

4. passare da ipotesi metodologiche/ didattiche suggerite dalla formazione alla loro

sperimentazione,

5. aprire circuiti interni ed esterni (Reti) di buone pratiche didattiche/metodologiche

evidenziate dalla sperimentazione nata dalla formazione.

Per essere in grado di offrire un più ampio ventaglio di proposte formative, l’Istituto ha aderito con

un Accordo alla “Rete Alta Padovana Cittadellese”, costituita dalle scuole dell’Area nord-ovest

del territorio Alta Padovana.

Tale “Accordo di rete” consente di approfondire tutte quelle tematiche, che la scuola riterrà attivare,

funzionali all’arricchimento della propria Offerta Formativa.

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( Vedasi a tal proposito i punti contenuti nell’art. 4 del documento in questione sottoscritto dalle

Istituzioni scolastiche confluenti).

Ai docenti che partecipano ai corsi di formazione, di volta in volta autorizzati dalla Conferenza dei

dirigenti scolastici, ritornano nella sede di appartenenza con un bagaglio di idee, di proposte, di

buone pratiche didattiche-metodologiche-organizzative evidenziate dalla sperimentazione, di

contenuti scaturiti dallo scambio di esperienze altrui, da condividere con i colleghi e spendibili nelle

iniziative attivate in classe nel corrente anno e nella progettazione futura.

FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

Il nostro Istituto attiverà i corsi di formazione interni e di rete per formare gli insegnanti e

migliorare il servizio scolastico e innalzare il livello qualitativo dell'insegnamento.

I corsi attivati nell’anno scolastico 2017-2018 sono i seguenti:

Formazione Insegnanti Referenti per L'Autismo

PNSD : Piano Nazionale Scuola Digitale.

RAV e PDM.

Percorso di ricerca-azione sull'Identificazione Precoce e il Potenziamento di alunni

rischio DSA.

DSA e Matematica ( CTI Galliera )

Strategie di Studio e Tecnologie Compensative.

La Difficoltà e il Disturbo delle Coordinazione Motoria.

BES e Gestione della Classe

La scuola dell'inclusione.... una scuola per tutti – Prima parte.

La scuola dell'inclusione.... una scuola per tutti – Seconda parte.

Fare Coding.

Condurre e Organizzare la classe capovolta.

Crescere cittadini competenti digitali.

Pei per competenze nel primo ciclo.

Il digitale nei compiti di realtà.

Figli e studenti adolescenti: autorevolezza adulta nell'epoca di internet.

A scuola nel Museo Egizio di Torino.

A Scuola nel Museo dell' Astronomia di Torino.

Strategie e metodi di interventi sulla disabilità in ambito didattico: indirizzo area

disciplinare Artistico-Musicale della scuola secondaria. Corso completo (1500 ore – 60

CFU)

FORMAZIONE DEL PERSONALE A.T.A

Formazione del personale di segreteria: corsi specifici in base alle proprie professionalità;

Formazione informatica per l' utilizzo di Programmi Specifici;

Corso di Primo Soccorso e Antincendio rivolto sia al personale amministrativo che ausiliario a

cura del R.S.P.P Dott. Ing. Barbuio Alessandro.

Corsi di formazione per tutto il personale

Sicurezza e Primo Soccorso – presso gli Istituti che fanno parte della rete;

Corso di Primo Soccorso e Antincendio rivolto sia al personale docente amministrativo che

ausiliario a cura del R.S.P.P Dott. Ing. Barbuio Alessandro.

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4. IDENTITA' ORGANIZZATIVA DELL'ISTITUTO

4.1 AREA ORGANIZZATIVA

Il POF si concretizza attraverso l’assunzione di responsabilità diretta di tutti i docenti, attraverso

una progettualità collegiale e momenti di valutazione interna sia in itinere che finali.

Pertanto la nostra organizzazione prevede, accanto agli Organi Collegiali, un Organigramma di

Commissioni e incarichi come si evince dal prospetto allegato.

ORGANIGRAMMA DELLE COMMISSIONI E DEGLI INCARICHI

DIRIGENTE

SCOLASTICO

Dirigente Scolastico Prof.ssa Alessandra Milazzo

INCARICHI COMPITI

COLLABORATORI

DEL DIRIGENTE Poppi Annalisa

(Scuola

Primaria)

predispone con il Dirigente l’o. d. g. dello staff e del Collegio Docenti

unitario,sentiti il collaboratore della scuola Primaria e il fiduciario della

scuola dell’Infanzia;

divulga in tutto l’Istituto le comunicazioni del Dirigente;

controlla che le circolari siano regolarmente scaricate dalla segreteria

complete di note e allegati e successivamente le diffonde nei plessi;

coordina con l’ufficio di Segreteria i progetti;

mantiene i contatti fra i tre ordini di scuola;

cura la stesura degli interclasse su proposta del collaboratore e dei fiduciari

della Sc. Primaria;

collabora con il Dirigente per la definizione degli organici di diritto e di

fatto dei tre ordini di scuola e per i contatti con l’U. S. P. ;

supporta il Dirigente nei rapporti con il Comune;

stende i verbali dei Collegi dei docenti e fa pervenire copia nei plessi

antecedentemente la seduta di approvazione.

B) DELEGHE:

accoglie i docenti di nuova nomina;

autorizza i permessi brevi dei docenti e relativi recuperi;

autorizza la distribuzione agli alunni di materiali e comunicazioni

provenienti dall’esterno;

presiede i Consigli di classe, il Collegio Docenti Orizzontale della scuola

Secondaria, il Collegio Docenti Unitario in caso di assenza o impedimento

del Dirigente Scolastico;

sostituisce a pieno titolo il Dirigente nelle Assemblee con i genitori;

sostituisce il Dirigente negli incontri di Servizio.

Al fine di assicurare il necessario coordinamento gestionale ed istituzionale

delle attività inerenti gli incarichi e le deleghe conferite, si stabilisce un

incontro tra il docente dello staff di direzione ed il Dirigente Scolastico con

periodicità quindicinale.

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FIDUCIARI DI

PLESSO

Casonato C

(Infanzia)

Rizzotto

Alessandra

(Primaria S.G.B)

Silvello S.

( Prim Paviola)

Geron Dolores –

(Secondaria 1°)

Scuola dell' infanzia Sant’ Anna Morosina coordinamento interno delle attività del plesso;

coordinamento del Consiglio di Intersezione;

compilazione di tabulati e prospetti;

gestione interna delle supplenze in collaborazione con la Segreteria;

controllo dei permessi, cambi d’orario e recuperi del personale docente

del plesso;

gestione della posta interna;

partecipazione agli incontri di staff;

raccolta e segnalazione dei rischi rilevati nel plesso di riferimento.

Scuola Primaria (Paviola, S. Giorgio in Bosco) coordinamento delle attività del plesso;

coordinamento del Consiglio di Interclasse;

compilazione di tabulati e prospetti;

gestione interna delle supplenze in collaborazione con la Segreteria;

controllo dei permessi, cambi d' orario e recuperi del personale docente

del plesso;

gestione della posta interna;

partecipazione agli incontri di staff;

raccolta e segnalazione dei rischi rilevati nel plesso di riferimento.

Scuola secondaria di primo grado Coordinamento delle attività del plesso;

organizzazione oraria dei Consigli di classe con relativo o.d.g., previa

consultazione con il Dirigente scolastico;

predisposizione degli impegni mensili di servizio dei docenti e

coordinamento con altre istituzioni scolastiche;

sostituzione interna dei docenti assenti, con indicazione di eventuali

recuperi di servizio prestato in eccedenza;

gestione della posta interna ;

partecipazione agli incontri di staff;

raccolta e segnalazione dei rischi rilevati nel plesso di riferimento.

Al fine di assicurare il necessario coordinamento gestionale ed istituzionale

delle attività inerenti gli incarichi, si stabilisce un incontro tra il docente dello

staff di direzione ed il Dirigente Scolastico con periodicità mensile.

FUNZIONI

STRUMENTALI

ALL’INSEGNAME

NTO

Area POF

Giaretta Silvia

In collaborazione

con docenti della

commissione Pof

Le funzioni della figura strumentale in questo ambito sono :

□ Aggiornare i dati annuali del P.O.F e apportare eventuali modifiche e

integrazioni ( Giaretta )

□ Predisporre la stesura definitiva del documento e inserirlo nel sito

della scuola ( Giaretta )

□ Elaborare la sintesi del documento POF da consegnare alle famiglie (

Trentin)

□ Curare la raccolta e la sintesi delle schede Progetto per l’inserimento

nel documento del POF (Giaretta);

□ Curare l' aggiornamento dei dati relativi alle attività di formazione del

personale docente e ATA.

Macroarea

“Una scuola che

PROGETTI : Multimedialità : Sito web (Meneghini), Progetto Una

scuola digitale (Meneghini ), “Educazione ad un uso consapevole della

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va verso il

Digitale”

Animatore

digitale:

Meneghini

Federico

rete” Progetto multimedialità ( Meneghini)

amministra il sito ; aggiorna le varie componenti del sito da parte back

end; aggiorna i contenuti anche con articoli che documentano le attività

della scuola

organizza incontri di formazione per i referenti progetti sull’utilizzo di

joomla per inserire articoli e materiali

LIM a scuola

si tiene informato ed informa i colleghi di tutte le iniziative di

aggiornamento ed approfondimento relative all’area digitale

Macroarea

“Inclusione”

Pedron Silvia +

Colombara

Alessia (Sc.

Infanzia)

Toniato Fiorella

(sc. primaria)

PROGETTI : ”Star Bene a scuola” ( ref. Pedron); “Intercultura,

inserimento e accoglienza alunni stranieri” (ref. Toniato);

“Musicoterapia”; “Orto e alimentazione”

Le funzioni della figura strumentale in questo ambito sono:

Collaborare con il D.S. nell’organizzazione interna dell’istituto per quanto

riguarda le risorse ed il personale destinati ai progetti di integrazione degli

alunni con disabilità;

Seguire e verificare in itinere il processo di integrazione, partecipando agli

incontri delle equipe multidisciplinari, della commissione handicap, ai

consigli di classe…

Stendere la relazione finale per il collegio dei docenti.

Coordinare l’azione degli insegnanti di sostegno attraverso le riunioni di

commissione, incontri informali e indicazioni.

Verificare la corretta compilazione dei documenti richiesti alla scuola

fornendo indicazioni agli insegnanti.

Partecipare agli incontri bimensili dello staff di direzione con il dirigente

scolastico.

Partecipare all’attività della rete di scuole CTI di Galliera Veneta.

Curare i rapporti con ULSS, servizi ed enti locali per quanto riguarda i

progetti di integrazione dei soggetti con disabilità o svantaggio. Curare e

coordinare l'attuazione del progetto “Star bene a scuola”

Le funzioni della figura strumentale in questo ambito sono

convocare e coordinare la Commissione Accoglienza-Intercultura ogni

qualvolta si renda necessario ( anche in forma ridotta);

attivare tutte le procedure previste dal protocollo di accoglienza per

l’inserimento dell’alunno straniero neo-arrivato;

attivare i mediatori culturali e linguistici, su mandato del Dirigente

Scolastico, nella prima fase di accoglienza e , se necessario, in corso

d’anno;

mantenere i contatti con la segreteria per la raccolta di dati relativi agli

alunni stranieri;

predisporre schede di rilevazione delle competenze linguistiche ed

eventualmente di altre abilità di base dell’alunno straniero neo-arrivato;

promuovere e attuare laboratori linguistici, individuando risorse interne ed

esterne e facilitando, dove necessario, il coordinamento tra gli insegnanti

che fanno alfabetizzazione;

costituire un centro di documentazione d’istituto sull’intercultura, con

materiale didattico e informativo specifico, consultabile dai docenti;

contattare gli enti locali, i servizi, le associazioni di volontariato e altre

istituzioni scolastiche per fare proposte, progetti o corsi di formazione

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inerenti alle tematiche relative all’intercultura e all’integrazione

linguistica degli alunni stranieri;

partecipare agli incontri della rete intercultura “Senza confini” e realizzare

nell’istituto di appartenenza i progetti ad essa collegati.

macroarea “Una

scuola a servizio

dello studente”

Buccheri M.

Grazia

PROGETTI : Orientamento, Continuità ( Giaretta S ) ,

Le funzioni della figura strumentale in questo ambito sono Tiene i contatti con le scuole superiori di 2° grado

Organizza le attività di orientamento all’interno della scuola

secondaria di 1° grado

Partecipa agli incontri della Rete con la scuola superiore capofila

ENAIP di Cittadella

Partecipa al tavolo tecnico “Scuola-Università” promosso

dall’Università di Padova ai fini della stesura di un consiglio orientativo

condiviso.

Convoca e coordina la Commissione Orientamento

Raccogliere i dati e valutare tramite un questionario l' attività dell'

Orientamento.

Coordinare le attività di Accoglienza dell' Istituto

Le funzioni della referente area “Continuità” sono

Favorire le attività rivolte alla continuità fra i cicli( infanzia-

primaria;primaria- secondaria di primo grado; secondaria di primo grado-

secondaria di secondo grado

macroarea :

“Una scuola che

promuove

apprendimenti”

Bragagnolo

Gloria

(Area Invalsi)

PROGETTI : Invalsi 2017-18 ( Bragagnolo ) ,

“L'Europa dei popoli e delle lingue” (De Agostini), Hyla (Meneghini) ,

Giochi Matematici (Meneghini), Giocamat (Pace - Toniato), Mind Lab (

Poppi).

Le funzioni della figura strumentale in questo ambito sono

Organizza e porta a termine il progetto in tutte le parti che lo

compongono e coordina, informa ed aggiorna il personale coinvolto:

gruppo di lavoro, insegnanti di classe, somministratori, commissioni

Partecipa ai corsi di formazione e di coordinamento operativo e

organizzativo a cura del U. S. P. di Padova e dell’ U.S.R.

Si collega periodicamente al sito dell’ Invalsi “SNV 2013 “ per inserire e

controllare dati, per scaricare materiali, per verificare i vari

aggiornamenti.

In collaborazione con il D.S., pianifica il progetto stabilendo modalità,

criteri e tempi di attuazione dello stesso e predispone le procedure per la

scelta dei somministratori;

Compila moduli di osservazione e questionari e redige relazioni in

merito all’andamento delle prove.

Duplica e conserva una copia, da mantenere nell’archivio dell’Istituto, di

tutti gli elenchi, i moduli, le relazioni e i questionari compilati.

Risponde ai questionari informatici presenti sul sito dell’Invalsi

(formazione – monitoraggio);

Somministra il questionario di sistema ed elabora i dati per il Collegio

Docenti e il Consiglio di Istituto .

macroarea “Una

scuola aperta

PROGETTI : Teatro, Guggenheim (Cancellieri), Banda a scuola (Geron),

“Musica”, “Progetto storia-ricorrenze-territorio” (Giaretta S.).

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all’arte e al

territorio”.

Cancellieri V

La finalità primaria del Progetto è quella di sollecitare e stimolare l'incontro

con l'arte, favorire una maggiore conoscenza della storia del paesaggio veneto

ed in particolare del proprio paese., stimolare i ragazzi, attraverso

l'educazione allo sguardo, una lettura critica dell'ambiente in cui vivono,

educare alla responsabilità personale attraverso il rispetto dell'ambiente.

Conoscere nuove tecniche e sviluppare capacità organizzative

Le funzioni della figura strumentale in questo ambito sono stende il Progetto “Città Invisibili” ( quando attivato)

articola la progettazione con il gruppo di insegnanti coinvolti dal progetto

in un incontro iniziale e probabilmente uno di programmazione della

giornata del 23 aprile

organizza le attività delle classi

si tiene informata ed informa i colleghi di tutte le iniziative di

aggiornamento ed approfondimento del percorso progettato

Macroare “A

supporto della

salute e della

sicurezza”

PROGETTI : Educazione alla Sicurezza (Giaretta F.) , Progetto Sport (

Giaretta F)

L'area comprende i progetti che riguardano:

AREA SALUTE: varie attività per tutti gli alunni della scuola Primaria e

Secondaria riguardanti : alimentazione, disagi giovanili, affettività e

sessualità, fattori di rischio come abuso di sostanze ( alcool, fumo, farmaci..),

comportamenti a rischio ( trauma cranico),

EDUCAZIONE alla SICUREZZA :interventi dei vigili del Fuoco, Polizia

di Stato, Polizia Municipale, Protezione Civile,…

AREA SPORT: attività motoria proposta dal CONI – Gioco Sport con

esperti e i progetti che riguardano l'educazione alla salute.

Le funzioni dei referenti progetto nei vari ambiti sono o Analizzare tutte le proposte inviate dall’ ULSS 15 e dall’ULSS 16,

scegliere tra queste le attività più idonee da proporre agli alunni della

Scuola Primaria e Secondaria;

o Interpellare gli insegnanti delle singole classi (per lo più Lettere e

Scienze) per condividere l’iniziativa e concordare con loro il periodo

più adatto per effettuare l’intervento;

o Interpellare i medici per definire i dettagli dell’intervento, ascoltando

proposte e proponendo suggerimenti, in base alla realtà scolastica;

o stabilire le date dei vari interventi organizzati rispettando, per quanto

possibile, le esigenze didattiche dei singoli insegnanti;

o incontrare Operatori Sociali e Sanitari che chiedono al Dirigente di

divulgare iniziative atte a sensibilizzare studenti e famiglie riguardo

particolari tematiche;

o prendere in esame tutte le proposte che il Dirigente riceve dai vari

enti;

o contattare le associazioni che propongono interventi (gratuiti)

finalizzati a far conoscere ai ragazzi determinate problematiche

sanitarie esistenti;

o reperire presso ambulatori specializzati e strutture ospedaliere

materiale divulgativo da inviare alle famiglie o da esporre nei locali

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scolastici;

o porre attenzione alle situazioni che possono verificarsi (es: la

diffusione di alcuni agenti patogeni) per comunicare tempestivamente

con il Dirigente e gli operatori sanitari di riferimento;

o comunicare alle famiglie le proposte di screening (per l’individuazione

di malattie) messe a disposizione dall’ ULSS 15 ed accoglierne i

consensi;

o essere aperta ad ogni iniziativa atta a migliorare il benessere psico-

fisico dei ragazzi . DOCENTE

RESPONSABILE

DEI LABORATORI

MULTIMEDIALI E

LIM

Primaria: Pace

Sec.: Meneghini

Espone il regolamento del laboratorio già messo a punto e si organizza per

il rispetto delle regole;

Predispone la lista dei materiali utili di facile consumo, software ed

hardware;

Installa e aggiorna software didattico;

Fa scansione totale dei pc con antivirus aggiornato, almeno due volte

l’anno;

Attiva, alla fine dell’anno scolastico, il processo di scandisk.

Per l' organizzazione delle attività legate ai Progetti e ai loro referenti nonché ai compiti delle

funzioni strumentali si e' realizzato uno schema suddiviso in macroaree che hanno lo scopo di

visualizzare anche gli impegni economici previsti

I referenti delle macroaree fungono da coordinamento tra i responsabili dei singoli progetti.

Raccolgono i progetti elaborati, coordinano le fasi di attuazione dei progetti stessi e raccolgono le

relazioni finali e le dichiarazioni dei responsabili facendo riferimento al dirigente scolastico.

I responsabili dei progetti continuano ad essere le figure portanti dei singoli progetti ma

affronteranno le problematiche con il referente di macroarea a cui spetta il compito di

relazionarsi sia con il Dirigente Scolastico che con il Dirigente Amministrativo.

COORDINATORI DI CLASSE ( SCUOLA SECONDARIA)

CLASSE COORDINATORE

1^A Colonna Nicoletta

2^A Meneghini Federico

3^A Giaretta Silvia

1^B Zannoni Valentina

2^B Cagnoni Emilio

3^B Buccheri Grazia

PERSONALE A.T.A

DIRETTORE

DEI SERVIZI GENERALI E

AMMINISTRATIVI Turetta Sonia

RAGIONERIA E AFFARI GENERALI E

PERSONALE A.T.A Volpato Maria Grazia

Gargano Maria Antonia

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PERSONALE DOCENTE Mazzonetto Anna

DIDATTICA E ALUNNI PROTOCOLLO Giacometti Alessio

4.2 INCARICHI E COMPITI DELLE COMMISSIONI

Il Collegio dei Docenti per supportare l’organizzazione dell’Istituto e per favorire l’attuazione

dell’offerta formativa si articola in commissioni di supporto organizzativo-gestionale. Tutti i docenti

si sono inseriti liberamente in almeno una commissione.

COMMISSIONE COORDINATORE OBIETTIVI

INCLUSIONE Pedron + Colombara Coordinare i progetti che

fanno capo a ciascuna area

Verificare i progetti in itinere POF Giaretta S.

DIGITALE (PNSD) Meneghini

ORIENTAMENTO Buccheri

CURRICOLO-SNV2018 Bragagnolo

4.3 COMITATI

Comitato per la valutazione dei docenti

E’ costituito dalla Dirigente Scolastica, da tre docenti dell’istituto e da due rappresentanti dei

genitori, a cui si aggiunge un responsabile esterno, nel nostro caso dott. Tutino.

• Il comitato al completo va ad emanare i criteri per la valutazione di tutti i docenti per l'accesso al

Bonus di merito

• il comitato ristretto solo alla componente docente, assieme alla Dirigente ed ai docenti tutors

andranno invece a valutare i docenti in anno di prova

• Il Comitato è in carica per TRE anni.

Membri in carica, per la componente docente, per as 2016-17, sono: Zanella Barbara, Geron

Dolores, Tomasello Stefania

Il comitato ha il compito di valutare l’anno di prova dei docenti neo- assunti e di fissare/revisionare

i criteri per la valorizzazione dei docenti.

4.4 LA RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA (R. S. U)

La R S. U. è un organismo sindacale presente nei luoghi di lavoro pubblici e privati. A scuola entra

nel settembre 2000 con l’autonomia e la trasformazione del Direttore Didattico e Preside in

Dirigente Scolastico.

La RSU non si occupa di POF, di didattica, ma dei criteri con cui i lavoratori della scuola sono

utilizzati dal DS per realizzare il POF. Questi criteri sono negoziati e scritti nel contratto della

scuola. Lo scopo è conciliare le esigenze dei lavoratori con gli obiettivi della scuola e per questa via

si creano le condizioni migliori per realizzare il POF.

Gli incontri tra RSU e DS si definiscono “relazioni sindacali” e sono:

la trattativa e la stipula del contratto interno di scuola;

2.il controllo sul modo in cui il DS applica gli accordi attraverso l’informazione successiva e

preventiva.

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La RSU è formata da tre persone, è eletta da tutto il personale, ha durata triennale.

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5. CURRICOLO FORMATIVO 5.1 MODELLI ORGANIZZATIVI SCUOLA DELL'INFANZIA

LO SPAZIO COME RISORSA EDUCATIVA

Obiettivo del nostro progetto è quello di realizzare un ambiente nel quale il benessere fisico e

psichico sia condizione per i bambini una partecipazione attiva ai processi di apprendimento e

socializzazione.

Gli spazi e gli arredi non sono lasciati al caso e all’improvvisazione, ma predisposti in modo da

offrire il senso della continuità, della flessibilità e della coerenza.

Occorre tenere presente che anche lo spazio “parla” e che esso, con il tempo, è struttura portante di

tutta l’esperienza umana. La struttura degli spazi, in particolare degli angoli e dei laboratori, può

essere soggetta a cambiamenti periodici e ad inizio anno, in sede di programmazione, ci si riserva la

possibilità di allestirne di nuovi.

IL TEMPO COME RISORSA EDUCATIVA

LA SCANSIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA

7.55 – 9.00 Accoglienza, gioco libero nelle sezioni, poi riordino.

9.00 – 9.20 Gioco libero nelle sezioni, poi riordino.

9.20 – 9.45 Attività di routine ed il circle-time, nelle sezioni.

9.45 – 10.10 Momento del bagno e della merenda, per sezione.

10.10 – 10.30 Momento comunitario in salone

10.30 – 12.00 Attività nei Laboratori per gruppi di età

12.00 – 13.00 Utilizzo del bagno e Pranzo

13.00 – 13.45 Momento di gioco libero in giardino, o in salone o in classe

13.45 – 14.00 Formazione dei gruppi

14.00 – 15.30 Secondo momento di attività per gruppi:

i/le bambini/e di 5 anni seguono una programmazione specifica (progetti

pomeridiani)

i/le bambini/e di 3 e 4 anni vivono l’esperienza del rilassamento e del

riposo.

15.30 – 15.40 Merenda nel gruppo del pomeriggio

15.40 – 16.00 Uscita (3 e 4 anni aspettano i genitori in salone, i 5 anni nell’aula verde)

ORGANIZZAZIONE SETTIMANALE DELLE ATTIVITA’ DI SEZIONE E

INTERSEZIONE

La scuola e' organizzata sia con attività di sezione che di intersezione risultanti dalla seguente

tabella

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R.C. : RELIGIONE CATTOLICA

INIZIATIVE SCOLASTICHE ED EXTRA-SCOLASTICHE

Presenze a scuola (interazioni con l’extra-scuola)

1)Igienista dentale

2)I Vigili urbani.

3)Esperta “Incontro tra i popoli” Maria Nichele

Iniziative particolari

-Festa con i nonni: facciamo festa assieme ai nonni.(11/10/2016)

-Festa di Natale: ci trasferiamo al Palazzetto dello Sport comunale per una festa che coinvolge

anche le famiglie dei bambini

(21 dicembre 2016)

-Festa di Carnevale : tutti in maschera facciamo festa (24 febbraio 2017)

-Festa della famiglia con passaggio delle “consegne”: premiazione e festa tutti insieme a

conclusione del percorso annuale, alle ore 17.30 per favorire la partecipazione di tutti i genitori,

concludendo la serata con un bel pic-nic collettivo (1 giugno 2017)

-Ci facciamo conoscere : apertura della scuola alle famiglie che intendono iscrivere i loro figli

incontro informativo per quanti vogliono conoscere la nostra scuola

(martedì 6 dicembre ore 20.30) ;

apertura della scuola per le famiglie interessate a conoscere l’offerta formativa

della scuola nel periodo delle iscrizioni;

due giorni dalle 10.30 alle 11.30; sono invitati i bambini a scuola per vivere

esperienze didattiche ed educative insieme agli alunni già frequentanti.(6-7 giugno

2017)

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

8.00-10.30

SEZIONE

SEZIONE

SEZIONE

R.C. 10.30-12.00 INTERSEZIONE

INTERSEZIONE

13.45-16.00

INTERSEZIONE

INTERSEZIONE

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5.2 MODELLI ORGANIZZATIVI SCUOLA PRIMARIA

La nostra scuola primaria offre attività didattiche per:

- 27 ore alla settimana nel tempo normale

- 40 ore alla settimana nel tempo pieno.

Nel tempo normale e nel tempo pieno le ore sono di 60 minuti sia al mattino che al pomeriggio.

L’organizzazione didattica nei due plessi è la seguente:

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEI PLESSI DELLA PRIMARIA

CRITERI PER L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

1. Monte ore di frontalità pari per ogni insegnante

2. Equa distribuzione dei carichi di lavoro:

- per numero alunni

- per numero discipline

3. Corresponsabilità educativa e didattica

4. Rotazione fra insegnanti che lavorano su 1, 2 e 3 classi.

5. Verifica delle risorse professionali presenti nei plessi.

6. Offerta formativa organizzata per classi parallele

MONTE ORE SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE ALL’INTERNO DEL CURRICOLO

PROPOSTO PER LA SCUOLA PRIMARIA

A) CURRICOLO TEMPO NORMALE

DISCIPLINE/

CLASSI

CLASSE

PRIMA

CLASSE

SECONDA

CLASSE

TERZA

CLASSI

QUARTE

CLASSI

QUINTE

RELIGIONE

2 2 2 2 2

LINGUA INGLESE 1 2 3 3 3

PLESSO S. GIORGIO IN

BOSCO

PLESSO PAVIOLA

TEMPO NORMALE (27 ore) dal lunedì al venerdì

ore 8.00 – 13.00

sabati a settimane alterne

ore 8,00-12,00

---

TEMPO PIENO (40 ore) Dal lunedì al venerdì

ore 8,00-16,00

Mattino 8,00-12,30

Mensa ore 12,30-14,00

Pomeriggio ore 14,00-16,00

Dal lunedì al venerdì

ore 8,10-16,10

Mattino 8,10-12,40

Mensa ore 12,40-14,10

Pomeriggio ore 14,10-16,10

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ITALIANO

9 8 8 7 7

MATEMATICA

6 6 6 6 6

STORIA

2 2 2 2 3

GEOGRAFIA

2 2 2 2 2

SCIENZE

2 2 2 2 2

ATT. ESPRESS.

(MUSICA-ARTE) 1 1 1 1 1

SCIENZE

SPORTIVE E

MOTORIE

1 1 1 1 1

TECNOLOGIA 1 1 1 1 1

TOTALE

CURRICOLO

TEMPO NORMALE 27 27 27 27 27

B) CURRICOLO TEMPO PIENO

DISCIPLINE/

CLASSI

CLASSE

PRIMA

CLASSE

SECONDA

CLASSE

TERZA

CLASSI

QUARTE

CLASSI

QUINTE

RELIGIONE

2 2 2 2 2

LINGUA INGLESE

1 2 3 3 3

ITALIANO

9,30 7,30 7,30 7,30 7,30

MATEMATICA

8 8 8 8 8

STORIA

2 2 2 3 3

GEOGRAFIA

2 2 2 2 2

SCIENZE

2 2 2 2 2

MUSICA

1 1 1 1 1

ARTE E IMMAGINE

1 1 1 1 1

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SCIENZE SPORTIVE

E MOTORIE 1 1 1 1 1

TECNOLOGIA

1 1 1 1 1

LABORATORI

OPZIONALI 1h.

L.espressivo

1 h Ed.

motoria

1h l.

Espressivo

1 h att.

motoria

1h lab. Offerta

formativa

1h L.

espressivo

1 h att..

motoria

1h. L.

espressivo

1 h att.

motoria

1.

1h.

espressivo

1 h att.

motoria

TEMPO MENSA

DOPOMENSA 7,30 7,30 7,30 7,30

7,30

TOTALE

CURRICOLO 40 40 40 40 40

5.3 MODELLI ORGANIZZATIVI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

CLASSI 2016- 2017

CLASSI TEMPO SCUOLA SECONDA LINGUA COMUNITARIA

1^ A - 2^ A - 3^ A 30 ore settimanali Spagnolo

1^ B - 2^ B - 3^ B 30 ore settimanali Spagnolo

3^ C 30 ore settimanali Spagnolo

Il quadro orario settimanale delle discipline della scuola secondaria di I grado, definito tenendo

conto dei piani di studio è così determinato:

A) Tempo normale: 30 ore settimanali obbligatorie di lezione

(29 ore di insegnamento curricolare + 1 ora di approfondimento di italiano, solo al

mattino da lunedì a sabato, dalle 8.05 alle 13.05)

B) Tempo prolungato: 36

ore:

34 ore settimanali di lezione

+ 2 ore di mensa

30 ore al mattino + 4 ore di attività didattica

distribuite in 2 pomeriggi alla settimana con orario:

- dalle 13.05 alle 14.05 Mensa

- dalle 14.05 alle 16.05 Attività didattica di

recupero e approfondimento di italiano e

matematica

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Discipline o gruppi di discipline I classe II classe III classe

Italiano, Storia, Geografia 9 9 9

Matematica e Scienze 6 6 6

Tecnologia 2 2 2

Inglese 3 3 3

Seconda lingua comunitaria o potenziamento di

inglese 2 2 2

Arte e immagine 2 2 2

Scienze motoria e sportive 2 2 2

Musica 2 2 2

Religione cattolica 1 1 1

Attività di approfondimento in materie letterarie 1 1 1

Totale orario settimanale 30 30 30

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6. IDENTITA’ PROGETTUALE DELL 'ISTITUTO 6.1 LE RISORSE STRUTTURALI PER LA REALIZZAZIONE DELL'

OFFERTA FORMATIVA

Fiduciaria di Plesso: Casonato Claudia

La Scuola dell’Infanzia “Arcobaleno” appartiene all’Istituto Comprensivo di S. Giorgio in

Bosco, che è situato nell’Alta Padovana. La zona, interamente pianeggiante, è interessata

dai fiumi Brenta e Tergola che sono di vitale importanza per le attività agricole ed

economiche.

La frazione di S. Anna Morosina, che ospita la nostra scuola, ha origine da un’illustre

famiglia del patriziato veneziano, i Morosini. Da documentazione che risale al sec. XVI,

emerge il diritto feudale ottenuto e conservato dai Morosini fino all’epoca napoleonica. La

residenza dei Morosini sembra fosse ubicata nell’attuale piazza del paese; tale palazzo,

modificato nel tempo, sorge ancora a fianco della Chiesa ed è adibito ad altri usi.

Fa parte della cornice della piazza anche la nostra scuola, ex scuola elementare.

La scuola dell’Infanzia “Arcobaleno”, ubicata nella frazione di S. Anna Morosina, è

l’unica alternativa di scuola dell’infanzia statale in una vasta zona, per cui la popolazione

scolastica non è legata ai confini territoriali dell’Istituto comprensivo, ma proviene anche

dai comuni limitrofi. Da questo ne deriva che i bambini iscritti provengano da realtà

ambientali socio-culturali eterogenee ed i contributi di esperienze che confluiscono in

ambito scolastico sono diversificate.

Negli ultimi anni si è verificato un aumento delle iscrizioni, tanto da rendere necessaria

l’apertura di una terza sezione nell’anno sc. 1996/97.

La metà dei genitori lavora fuori casa e i figli vengono accuditi dai nonni o da altre persone

(parenti, baby-sitter, vicini di casa, asili nido, nido famiglia) per cui al loro ingresso nella

scuola dell’infanzia i/le bambini/e hanno già esperienza di relazione con più figure adulte

esterne alla famiglia di origine. Le famiglie con un figlio unico sono meno di un terzo del

totale, i rimanenti due terzi sono costituiti da famiglie con due, tre o più figli.

La Scuola funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00, per un totale di 40 ore

settimanali.

Fiduciario di Plesso: Silvello Stefania

L’edificio scolastico risulta così strutturato:

- è disposto tutto a piano terra

SCUOLA DELL'INFANZIA

"ARCOBALENO"

SANT'ANNA MOROSINA

SCUOLA PRIMARIA STATALE

“ LEONARDO DA VINCI”

PAVIOLA

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- è composto da : 5 aule adibite a classe, TUTTE fornite di lavagna multimediale LIM

- 1 aula per l’informatica

- 1 aula per l’attività di sostegno

- 1 sala (aula) insegnanti (usata anche per l’attività di piccoli gruppi)

- 1 sala mensa (data la capienza si è provveduto a suddividere gli alunni in due turni per il

pranzo)

- 1 corridoio che porta alla palestra

- 1 palestrina

- 1 servizio per gli insegnanti

- 1 servizio per operatori ATA

- 1 servizio per i maschi

- 1 servizio per le femmine

- spogliatoio maschi con bagno per portatori di handicap

- 1 ripostiglio per il materiale della palestra

- 1 ripostiglio per il materiale per la pulizia

Nell'edificio funziona la rete wi-fi.

Si evidenzia la necessità di:

ulteriori spazi per il sostegno e recupero

1 spazio-aula da utilizzare come laboratorio di scienze- immagine

uno spazio esterno in parte coperto in modo da avere uno spazio ombreggiato idoneo e

adeguato al numero degli alunni,

Raccoglitori-cubotti-armadietti da posizionare nel salone per poter lasciare gli zaini

all’esterno delle aule in modo da consentire di avere lo spazio previsto dalla sicurezza e

garantire che le vie di fuga siano sempre libere.

Fiduciario di Plesso: Rizzotto Alessandra

L’edificio della Scuola primaria “Dante Alighieri” è disposto su due piani.

Il piano terreno risulta così strutturato: un atrio abbastanza ampio;un corridoio a sinistra che porta a:

5 aule di dimensioni adeguate, TUTTE con LIM;

un laboratorio di informatica con 11 postazioni multimediali, con monitor LCD e una LIM;

3 servizi igienici: 1 per gli insegnanti, 2 per gli alunni (uno dei quali predisposto per gli alunni

diversamente abili e con uno stanzino cieco usato come ripostiglio del materiale di pulizia e della

macchina lava-pavimenti) che termina con uno stanzino adibito ad archivio della Segreteria, che

può risultare pericoloso perché contiene molto materiale cartaceo.

Dall’atrio si accede a: alla mensa, una piccola sala insegnanti con il fotocopiatore, una stanza per i

collaboratori ATA; un servizio igienico; un ripostiglio per il materiale di pulizia; uno stanzino cieco

per materiale vario.

Due rampe di scale, dotate di montarichi, portano al primo piano, subito a sinistra troviamo:

una stanza adibita ad aula sostegno con un servizio igienico ed un piccolo sgabuzzino cieco;

SCUOLA PRIMARIA STATALE

“DANTE ALIGHIERI”

SAN GIORGIO IN BOSCO

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una prima aula dotata di LIM.

Un largo corridoio conduce a:

5 aule tutte con la lavagna multimediale LIM;

3 servizi igienici (1 per gli insegnanti, 1 per i maschi, 1 per le femmine con uno

sgabuzzino cieco per il materiale di pulizia);

1 servizio igienico per disabili

un altro stanzino che raccoglie materiale vario utile a tutte le classi.

Nella scorsa estate l’edificio è stato ristrutturato sia all’interno che all’esterno per la messa in

sicurezza in caso di terremoto.

Fiduciario di Plesso: Geron Dolores

La scuola Secondaria di I grado “Giovanni XIII” è un edificio a due piani, con un giardino

recintato, dove si raccolgono gli studenti all’inizio della scuola ed escono a fare l’intervallo se c’è

bel tempo. Dall’atrio, punto di raccolta della scuola e spazio utilizzato per riunioni o piccoli

spettacoli degli studenti, si raggiungono le nove aule (quattro al piano inferiore e cinque al piano

superiore).

Per le attività didattiche sono inoltre a disposizione:

Aula informatica: offerta dalla Fondazione CA.RI.PA.RO dotata di 26 postazioni alunni (

Client) multimediali complete di monitor LCD, webcam, cuffia-microfono più postazione

Docente completa di Software RELan per la condivisione in rete LAN di file e schermate

docente, Server di gestione esterno, Stampante Laser Colori, Scanner , postazione

multimediale portatile composta di PC portatile + Videoproiettore; tutta l’aula può essere

usata anche come Laboratorio Linguistico

aula di musica 10 leggii, una tastiera elettrica, batteria , strumenti a percussione

Laboratorio di Scienze presso la Scuola Secondaria fornito di vetreria, reagenti chimici, kit

vari per esperimenti di fisica e chimica, piastre riscaldanti, bilancia elettronica, 2 microscopi

elettronici, impianto bunsen;

Aula di artistica: 25 postazioni di banconi con piano rialzabile e sgabelli ;

una biblioteca, una palestra e tre aulette per le lezioni individualizzate.

Al piano inferiore si trova l’aula insegnanti e un locale adibito a “Aula riunioni”; all’interno

della scuola sono poi collocati gli uffici della segreteria, la Presidenza e l’archivio.

7 lavagne multimediali LIM collocate nelle aule 1A, 2A , 3A, 1B, 2B , 3B , 3C

In ogni piano sono presenti i servizi per i maschi, per le femmine, per il personale docente e

amministrativo e un bagno riservato ai portatori d’handicap.

Nella scuola si riscontrano carenze di spazio per le attività individuali e per le attività laboratoriali a

piccoli gruppi, inoltre le stesse aule sono piccole e lo spazio per muoversi è piuttosto ridotto.

Un’altra mancanza della scuola è l’impossibilità di raggiungere il piano superiore con un ascensore

per chi ha problemi motori, sostituto da un sedia meccanica

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

“GIOVANNI XXIII” SAN GIORGIO IN BOSCO

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6.2 INIZIATIVE PROGETTUALI E MODALITA' DI INTEGRAZIONE Perché il POF possa trovare una sua adeguata realizzazione, il nostro Istituto Comprensivo prevede

un coinvolgimento attivo e costruttivo delle famiglie, dell’Ente Locale, dei servizi presenti nel

territorio e il Consorzio con altre scuole. A tale scopo, nel corso di appositi incontri effettuati dal Dirigente Scolastico, è stata assicurata la collaborazione dei seguenti soggetti presenti nel territorio:

Amministrazione Comunale; Associazioni di volontariato ( Protezione Civile; A.V.I.S.; Vigili del

Fuoco; Polizia Municipale; Polisportiva; Pro.Loco; Banda Municipale,Autoscuola; ULSS. n. 15.

Tale collaborazione diventa ancor più necessaria dato l’aumento costante di iscrizione di alunni

stranieri nel nostro Istituto Comprensivo, che spesso arrivano anche in corso d’anno.

6.2.1 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Per quanto riguarda l’integrazione di alunni portatori di handicap, questa la situazione attuale

3 alunni alla scuola dell' infanzia Arcobaleno

9 alunni alla Primaria di S.G. in Bosco

0 alunni alla Primaria di Paviola

3 alla scuola Secondaria di Primo grado

per un totale di 14 alunni.

Alunni DSA : 4 primaria e 8 secondaria

Gli interventi finalizzati all’inserimento ed all’integrazione degli alunni con disabilità sono definiti

nelle programmazioni educative individualizzate (PEI). Le figure responsabili delle

programmazioni individualizzate e del percorso di integrazione sono in primis gli insegnanti di

sostegno. La loro attività si esplica in piena corresponsabilità con i docenti delle classi in cui sono

inseriti gli alunni;alla stesura del PEI partecipano gli insegnanti di classe ed i soggetti extrascolastici

coinvolti nei percorsi seguiti dagli alunni (soprattutto Enti Locali e Aziende U.L.S.S).

In luglio 2007 e' stato firmato tra Presidi “l'Accordo di Programma”documento a schede predisposto

per eventuali segnalazioni di alunni in difficoltà firmato da Enti Locali scuola e Aziende

II percorso scolastico degli alunni disabili e' documentato da un registro specifico.

Infine, per assicurare che l’attività educativa della scuola e della famiglia si integri efficacemente

con quella riabilitativa, i docenti di classe e di sostegno effettuano periodicamente degli incontri

congiunti di programmazione, verifica, consulenza reciproca con le famiglie e gli operatori

sociosanitari U.L.S.S.

RUOLI E AZIONI PER UNA EFFICACE INTEGRAZIONE

( da linee guida C.T.I. E SECONDO NORMATIVA VIGENTE )

Funzione obiettivo (funzione strumentale):

collabora con il D.S. nell’organizzazione interna dell’Istituto per quanto riguarda le risorse ed il

personale destinati ai progetti di integrazione degli alunni con disabilità;

segue e verifica in itinere il processo di integrazione partecipando, quando necessario, agli

incontri delle equipe multidisciplinari, della commissione handicap, ai Consigli di

Classe/Team;

stende la relazione finale per il Collegio dei Docenti;

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coordina l’azione degli insegnanti di sostegno attraverso le riunioni di commissione, incontri

informali…;

verifica la corretta compilazione dei documenti richiesti alla scuola in collaborazione con la

segreteria;

partecipa agli incontri di staff con il D.S.;

partecipa all’attività della rete di scuole C.T.I. di Galliera Veneta;

cura i rapporti con ASL, servizi ed enti locali per quanto riguarda i progetti di integrazione per

gli alunni con disabilità o svantaggio;

funge da referente per il progetto “Star bene a scuola”, per quanto concerne la parte relativa e

funzionale all’handicap e ne verifica l’attuazione in itinere;

consegna la modulistica ai docenti di sostegno.

Docente di Sostegno

è docente della classe e quindi si affianca a tutti quelli che sono in difficoltà e non solo al

singolo;

è TUTOR dell’alunno affidatogli;

assume attraverso lettura la/le certificazione/i;

cura in modo privilegiato i rapporti con la famiglia dell’alunno affidatogli;

lavora con l’alunno ponendo attenzione alle sue richieste, al suo vissuto e alle problematiche

sollevate dalla famiglia;

sul piano preventivo verifica l’esistenza (o la richiede) di un’autorizzazione della famiglia a

tessere relazioni con gli enti certificatori;

instaura rapporti con gli enti certificatori qualora gli incontri realizzati non soddisfino i bisogni

e utilizza le informazioni come dati riservati;

assieme al Consiglio di Classe/Team (allargato ai rappresentanti dei genitori) decide eventuali

progetti per l’alunno;

accompagna l’alunno nelle uscite e concorda l’orario in flessibilità;

segue l’alunno nelle discipline stabilite dal Consiglio di Classe/Team, ma è attento a tutto il suo

vissuto;

concorda con il Consiglio di Classe/Team le linee di programmazione disciplinare e redige la

programmazione individualizzata;

cura assieme al Consiglio di Classe/Team gli interventi da operare sulla classe ai fini di

un’efficace integrazione dell’alunno;

cura la compilazione dei materiali: registro personale, fascicolo dell’alunno contenente i dati

della certificazione, PEI e PDF con obiettivi e verifica per annualità scolastiche e i verbali relativi

a incontri art. 12 ex legge 104;

raccoglie le firme di presenza e partecipazione durante gli incontri dei gruppi di lavoro (ASL,

Consigli di Classe, incontri scuola/famiglia per PDF e PEI);

consulta il fascicolo dell’alunno, ma non sottrae mai i documenti;

verifica che a verbale, negli incontri dei Consigli di Classe, Interclasse, Team, compaiano le

scelte operate per l’alunno e per la classe in riferimento all’alunno (progetti, laboratori,uscite,

nuove problematiche o progressi fatti…);

sollecita la famiglia per il rinnovo delle certificazioni in scadenza;

stende la relazione iniziale e finale relativa alla situazione in ingresso e in uscita dell’alunno

affidatogli.

Coordinatore di Classe/Team:

conosce in modo privilegiato la realtà dell’alunno e della classe;

concorda con il Consiglio di Classe/Team attività specifiche;

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guida il progetto complessivo per alunno;

si preoccupa di esplicitare alla famiglia eventuali modifiche rispetto all’offerta formativa

destinata alla classe;

segue il percorso dell’alunno: assunzione dati pregressi, conoscenza del fascicolo personale,

presentazione documentazione varia (verifiche, osservazioni…);

partecipa a incontri art. 12 e 15 ex legge 104 (PEI e PDF).

Docenti di classe:

predispongono la programmazione disciplinare per la classe e nell’ambito della stessa

esplicitano metodologie e strategie specifiche per l’alunno in situazione di svantaggio

concordandole con l’insegnante di sostegno;

decidono assieme al docente di sostegno e ai rappresentanti dei genitori eventuali progetti;

firmano la relazione finale;

esprimono valutazioni in pagella riguardo all’alunno assumendo dati e informazioni dal docente

di sostegno.

Personale ATA (collaboratori scolastici):

accolgono l’alunno fuori dalla classe se in situazione di malessere;

aiutano gli alunni diversamente abili ad entrare e uscire dalle strutture scolastiche e negli

spostamenti interni ai locali della scuola;

aiutano gli alunni diversamente abili nella cura della persona e nell’uso dei servizi igienici.

Segreteria (ATA – assistenti amministrativi – DSGA):

curano l’iscrizione e la presentazione dei documenti di rito;

rilasciano la documentazione prevista;

nominano i docenti di sostegno secondo graduatoria;

accolgono i nuovi docenti di sostegno e li indirizzano alle figure di riferimento(funzione

strumentale, coordinatore di classe, Team); consegnano i registri ai docenti di sostegno.

PROMEMORIA OPERATIVO

dal protocollo approvato nel CDU dell’08/09/2008

Per tutti gli alunni certificati è previsto un Consiglio di Classe ad inizio anno scolastico alla

presenza di tutti i docenti, dei Servizi Socio-sanitari e degli insegnanti di sostegno per verificare la

situazione di partenza e per concordare modalità operative comuni nella gestione dell’alunno

(permanenza in classe/uscite, tipologia di verifica e criteri di valutazione, programmazione…) e per

stendere il PEI.

Per gli alunni certificati che cambiano ordine di scuola è previsto un Consiglio di Classe/Team a

inizio anno, alla presenza dei docenti degli ordini di scuola interessati: Infanzia/Primaria e/o

Primaria/Secondaria di primo grado. Devono essere presenti l’insegnante coordinatore e

l’insegnante di sostegno della scuola di provenienza, tutti gli insegnanti della scuola accogliente e

gli specialisti dei Servizi Socio-sanitari. In questo momento di incontro si presentano le

caratteristiche dell’alunno, i problemi relativi alla sua gestione scolastica, le strategie già attivate, i

rapporti con la famiglia. L’incontro viene esteso nella parte finale (20 minuti) alla famiglia. Queste

riunioni rappresentano un’occasione per definire le linee del PEI.

Alunni con DSA (secondo DM del 12/07/11)

Il referente d'istituto:

fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti;

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58

fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di

realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato;

collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella

classe con alunni con DSA;

offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione;

cura la dotazione bibliografica e di sussidi all’interno dell’Istituto;

diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento;

fornisce informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali poter

fare riferimento per le tematiche in oggetto;

fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche

in tema di DSA;

funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi

sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio;

informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA.

I docenti:

incontrano le famiglie coinvolte a cadenza mensile o bimestrale, a seconda delle opportunità e

delle singole situazioni in esame, per comunicare e condividere il proprio operato e coordinarlo con

l'azione educativa della famiglia stessa;

stendono il Piano didattico personalizzato stesura entro il 15 novembre

6.2.2 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI E IL PROTOCOLLO DI

ACCOGLIENZA

Prospetto delle presenze degli alunni stranieri nei vari plessi dell’Istituto Comprensivo per

l'anno scolastico 2017- 2018

PROSPETTO DELLE NAZIONALITA’ PRESENTI NELL’ISTITUTO

Nazioni Infanzia Paviola S.Giorgio Secondaria N °

ROMANIA 5 6 22 9 42

ALBANIA 2 8 2 12

KOSSOVO 1 1

SERBIA 1 1 1 3

NIGERIA 1 1

TUNISIA 1 3 4

MACEDONIA 2 1 3

BOSNIA ERZEGOVINA

1 3 4

UCRAINA 1 1

POLONIA 1 1

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PAKISTAN 2 2

COSTA D’AVORIO 1 2 1 4

CINESE 5 1 6

INDIA 1 1

MOLDAVIA 2 2 1 5

BURKINA F.

SENEGAL

TOTALE ALUNNI STRANIERI 17-18 12 8 53 17 90

6.2.3 INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI

L’esperienza dell’incontro con l’altro e con differenti culture, religioni e lingue è oggi per molti

bambini e adulti non più un fatto eccezionale ma evento quotidiano e diffuso in seguito all’arrivo di

nuovi nuclei familiari che abitano spazi e territori comuni e accedono a strutture e servizi per tutti.

Anche il nostro territorio è diventato, soprattutto in questi ultimi anni , luogo d’incontro di culture

diverse così da rendere necessari in ambito scolastico:

Un’educazione improntata a valorizzare le differenze in una prospettiva di integrazione

democratica

Un progetto per favorire una nuova didattica tra le culture minoritarie e quella dominante.

Pertanto con il contributo e la collaborazione delle associazioni presenti nel territorio e

l’Amministrazione Comunale, l’Istituto Comprensivo di San Giorgio in Bosco si impegna a:

1.Favorire e facilitare l’apprendimento della lingua Italiana per gli alunni stranieri;

2.Accogliere e sostenere gli alunni stranieri con la presenza di mediatori culturali e linguistici

3.Predisporre percorsi di educazione alla pace e alla mondialità per tutti gli alunni dell’istituto.

Per favorire e concretizzare l’attuazione del progetto il Collegio dei Docenti ha deliberato due

Figure Strumentali che svolgono nell’ambito dell’Istituto i compiti elencati nella parte relativa

agli incarichi delle funzioni strumentali e che coordinano la commissione Intercultura.

Il progetto prevede:

l 'attivazione per i bambini stranieri di un laboratorio per l' apprendimento della lingua italiana

condotto da un facilitatore linguistico che lavorerà insieme agli insegnanti di classe;

attivazione di mediatori culturali per facilitare e supportare la fase dell' accoglienza;

rinforzo di lingua italiana L2 per alunni stranieri con docenti interni;

percorsi di educazione alla Mondialità per tutti gli alunni da parte dell'Associazione Incontro dei

popoli ;

percorso di educazione alla Legalità per gli alunni delle classi terze della Secondaria in

collaborazione con l' Associazione Libera;

partecipazione all'attività della Rete Senza Confini per scambio di esperienze tra scuole della rete.

L' istituto è inserito in una rete di più scuole denominata “RETE SENZA CONFINI” che ha

come obiettivo principale quello di individuare strategie comuni di accoglienza e inserimento degli

alunni stranieri. Le attività in rete sono:

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“Scuole ponti di pace”: filo diretto con.. la Bosnia- Erzegovina”.

Il progetto, attivo dal 2001, prevede attività di scambio e conoscenza tra docenti e alunni della

scuola primaria di Paviola e la scuola primaria bosniaca di Skahovica.

Quest'anno è indetto un concorso letterario di poesia dal titolo “Acqua di fiume” per gli alunni delle

scuole primarie e secondarie di 1° grado che collaborano al progetto SCUOLE PONTI DI PACE, in

collegamento con le scuole bosniache che svolgeranno il concorso in lingua bosniaca.

7. LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE NEI TRE

ORDINI DI SCUOLA Per l’elaborazione dei piani di lavoro i docenti della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e

Scuola Secondaria di 1° fanno riferimento alle conoscenze e abilità delle Indicazioni nazionali per

il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione, di cui al D.M. 254/2012,

pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 30 del 5 febbraio 2013

I docenti dei tre ordini di scuola, riuniti in gruppi di lavoro per ambiti e discipline, hanno elaborato i

curricoli di tutte le discipline (Per la documentazione consulta il sito all'indirizzo htpp:

//www.icsangiorgioinbosco.gov.it la sezione Area docenti )

7.1 PIANO COORDINATO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE

Il piano coordinato viene elaborato dal gruppo di insegnanti che operano nella classe Esso viene concordato a livello di:

Scuola d’infanzia per sezione e intersezione;

Scuola Primaria per classe e classi parallele;

Scuola Secondaria di 1° nei consigli di classe e tramite accordi tra i coordinatori delle classi

parallele.

Criteri considerati : Situazione delle classi ( composizione- sfera socio- affettiva, relazionale, cognitiva)

Obiettivi formativi

Competenze trasversali da sviluppare

Progetti POF

Laboratori

Visite d’istruzione

Criteri di valutazione

7.2 PIANO ANNUALE DI LAVORO INDIVIDUALE

Il piano di lavoro individuale viene elaborato dal singolo docente per le discipline insegnate nella

classe in cui opera.

Esso viene concordato con gli altri docenti delle classi parallele e di interplesso che insegnano la

stessa disciplina.

Quest'anno i docenti riuniti per dipartimenti hanno elaborato anche secondo nuova normativa due

compiti autentici per disciplina per classi parallele ai fini di una corretta valutazione delle

competenze.

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7.3 PROGETTAZIONE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

Lavorare in sezione e in intersezione per: Progetti e laboratori

LAVORARE IN SEZIONE

il Team docente ha scelto di individuare, nell’arco della settimana, uno spazio specifico da dedicare

alle attività da svolgere in sezione; ottenere, quindi, oltre alle attività di routine, un tempo

privilegiato per tutti i bambini della sezione.

Questa scelta è derivata dalla necessità di promuovere una maggiore stabilità nei bambini, che

accompagni le abituali esperienze di laboratorio per età; essendo il venerdì il giorno stabilito, oltre

all’attività di religione cattolica, si cerca di garantire una chiusura della settimana tra le “pareti”

della propria sezione.

Infine, analizzando più profondamente le realtà socio-affettive dei bambini, è emersa la necessità di

creare opportunità ulteriori e più mirate per lo sviluppo affettivo, la promozione dell’autonomia e la

maturazione delle competenze sociali.

I percorsi avranno svolgimenti diversificati e verranno attivati con materiali e metodologie

individuate di volta in volta, nell’ambito della sezione.

LAVORARE IN INTERSEZIONE

Le motivazioni che hanno portato il team alla scelta di questa organizzazione scolastica sono le

seguenti:

1. possibilità per le insegnanti di conoscere tutti i bambini ;

2. possibilità di seguirli in modo più sistematico;

3.possibilità di discutere collegialmente sugli interventi attuati o da attuarsi;

4.possibilità di specializzarsi in un’area di insegnamento relativa ai contigui campi di

esperienza.

LAVORARE PER PROGETTI

Le proposte di lavoro dell’attività di sezione del venerdì mattina, delle attività antimeridiane

connesse all’accoglienza e al successivo periodo del Natale, e delle attività pomeridiane per

gruppi sono organizzate secondo PROGETTI che fanno da “contenitore” delle attività connesse

allo sviluppo dei processi cognitivi.

Per “contenitore” si intende un quadro di riferimento che tenga collegate in una prospettiva globale

le proposte educative che i bambini incontrano all’interno della scuola, in modo che:

-la divisione in campi d’esperienza non fornisca un immagine ridotta e scollegata della

complessità e multidimensionalità dell’esperienza del bambino;

-le strategie di apprendimento, i linguaggi privilegiati, le modalità di interazione dei bambini

siano evidenziate in un contesto significativo e motivante.

TIPO DI PROGETTO TEMPI INSEGNANTI COINVOLTE

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“Io e l' altro ci scopriamo, ci

confrontiamo, impariamo a

camminare insieme.

Insieme lavoriamo per gli altri e

coloriamo la scuola.”

Progetto trasversale che

coinvolge tutti i momenti della

giornata Tutte

le insegnanti

“Accoglienza”

Settembre- ottobre Tutte

le insegnanti

Teatrando: “ Insieme con gioia”

Da Novembre a Marzo Tutte

le insegnanti

Educazione stradale: “Sono un pedone, sono un ciclista, sono

un passeggero: ….mi muovo per la

strada”

Maggio

Due

insegnanti

Europa dei popoli e delle lingue (inglese) Da gennaio ad aprile

5 anni

Un insegnante

specializzato

Nuoto Marzo, Aprile 5 anni Due insegnanti

a turno

LAVORARE PER LABORATORI

Facendo tesoro dell’esperienza dell’anno precedente, si continua l’organizzazione delle attività

antimeridiane dei gruppi di lavoro, strutturandole per laboratori, in quanto il gruppo docente ritiene

di poter offrire un coerente equilibrio fra.

LA DIMENSIONE DELL’OCCASIONALITA’,

della libera esplorazione e sperimentazione autonoma dei materiali, degli strumenti, delle tecniche,

favorendo la calma, la riflessione personale, il rientrare dentro in se stessi, ascoltando e scoprendo

le proprie risorse, prima di proiettarsi in quelle date dall’esterno; riconoscendo ai bambini anche il

tempo di ripetere un’esperienza, qualora fosse per loro significativa;

LA DIMENSIONE DELLA FORMALIZZAZIONE PROGRAMMATICA,

nella quale un ventaglio di altre attività ed esperienze suggerite e guidate dalle insegnanti,

corredate da alti coefficienti di socializzazione, cooperazione, autonomia, creatività, possano

condurre i bambini ad uscire da se stessi, esternando le loro scoperte, analizzandole, riflettendoci

sopra per evolverle ed interiorizzarle, generalizzandole.

Motivazioni pedagogiche:

In un periodo storico in cui il bambino appare disorientato dalla frammentarietà della vita

quotidiana e dai molteplici messaggi che l’ambiente esterno propone, riteniamo che la Scuola

dell’Infanzia debba creare un ambiente educativo favorevole alla ricerca e all’innovazione, che

metta al centro i processi di conoscenza e non l’accumulo di nozioni e informazioni, che sappia

formare delle persone creative, critiche e sensibili. I bambini verranno messi nelle condizioni di

sviluppare la capacità di organizzare le conoscenze, piuttosto che svolgere attività e apprendere

informazioni senza momenti di riflessione, di ricostruzione delle esperienze, di rielaborazione e

organizzazione dei saperi.

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Lavorando per laboratori multicampo il nostro motto sarà “dare tempo al bambino”.

Nella continua ricerca di stili educativi adeguati alla situazione attuale e alle risorse disponibili, nei

laboratori attivi il lunedì, il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle 10.30 alle 12.00 i bambini sono

divisi in 3 gruppi omogenei per età. Ognuno dei gruppi è seguito per tutto l’anno da due

insegnanti: questo garantisce continuità nell’attività didattica e nei processi di apprendimento del

bambino, nonché stabilità delle figure di riferimento. Inoltre consente di suddividere il gruppo di

lavoro in due sottogruppi di 12-14 bambini, in cui è più facile rispondere ai bisogni educativi di

tutti.

Nel laboratorio multicampo le insegnanti, avvalendosi di uno sfondo integratore comune,

perseguono obiettivi specifici dell’età coinvolta e propongono interventi didattici che coinvolgono

tutti i Campi di Esperienza:

Area Linguistico-Comunicativa

Area Logico-Matematica-Scientifica

Area Grafico-Pittorica-Plastica

Area Espressiva (musicale-drammatico-teatrale)

Attività Psicomotoria*

8. IL RAPPORTO DELL' ISTITUTO CON

L'ESTERNO 8.1 L’INFORMAZIONE PERIODICA ALLE FAMIGLIE

Una scuola che voglia dirsi - ed essere - realmente “aperta” deve trovare forme costanti di dialogo

con le famiglie degli alunni che la frequentano.

Per tener fede a questa esigenza, nel nostro Istituto Comprensivo vengono attuate le seguenti

iniziative:

utilizzo di un libretto “Scuola-Famiglia” per comunicazioni reciproche e di servizio

ricevimento individuale calendarizzato dei singoli docenti con i genitori, anche su richiesta di

una delle due parti;e un ricevimento individuale generale in orario pomeridiano per

quadrimestre

informazione periodica dei Consigli di Classe e dell’equipe pedagogica ai genitori

sull’andamento complessivo del processo di apprendimento dei loro figli, compresa la consegna

delle schede di valutazione quadrimestrale e del profilo per la scuola dell’infanzia.

8.2 LA COLLABORAZIONE IN RETE CON LE ALTRE SCUOLE

Attualmente, nel nostro Istituto Comprensivo sono già in corso alcune iniziative in collaborazione

con altre scuole, ma si auspica che possano diventare ancora più numerose e rilevanti in futuro.

Le collaborazioni attualmente in vigore sono:

1. Iniziative di educazione interculturale per l’inserimento di alunni stranieri nei tre ordini di

scuola; (Rete senza Confini con la Scuola Capofila di Curtarolo);

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2. iniziative di formazione in servizio del personale docente e ATA sulla sicurezza (“figure

sensibili” ex Legge 626/94).

3. Centro risorse territoriali per l’handicap ( CTI di Galliera Veneta);

4. Tavolo tecnico “Scuola-Università” promosso dall’Università di Padova nell’ambito del

progetto Orientamento

5. Centro territoriale per la promozione delle attività motorie e sportive dell'Alta Padovana.

8.3 LA COLLABORAZIONE CON L'ENTE LOCALE

Costruttivi sono i rapporti della scuola con l'Amministrazione Comunale che finanzia

economicamente numerosi progetti dell'Istituto e sostiene tutte le attività della scuola offrendo

supporto organizzativo (trasporto per il collegamento fra le scuole- convenzione per l' uso del teatro

parrocchiale- esperti ).

Il presente POF si propone di far procedere in sintonia, fra normativa vigente e la

collaborazione con il territorio , tutte le attività educative rivolte agli alunni di età scolare per

il pieno raggiungimento del successo formativo

8.4 VALUTAZIONE DEL PROGETTO INVALSI

Il progetto Invalsi ,con direttiva del Ministro n°56 DEL 12 luglio 2004 “in connessione con l'entrata

in vigore della Riforma del primo ciclo, ha disposto che l'azione di valutazione sia del sistema

scolastico degli apprendimenti, fosse assegnata la gestione all'Istituto Nazionale (SNV).

Le prove di valutazione matematica, italiano, per le classi 2^ e 5^ della scuola primaria saranno

somministrate a maggio con le modalità indicate dall'Istituto Nazionale (SNV), mentre per le classi

3^ della scuola secondaria sarà una delle prove d’esame di stato finale.

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9. LA DOCUMENTAZIONE DIDATTICA

9.1 CRITERI ISPIRATORI E CHE COSA DOCUMENTIAMO

L’attività educativa e didattica va documentata non tanto per motivi amministrativi quanto piuttosto

per il fatto che diventa una risorsa da mettere a disposizione della scuola, e dei singoli docenti per le

iniziative future.

In particolare saranno documentate le seguenti attività progettuali e didattiche:

La programmazione annuale di plesso della scuola dell’Infanzia, per classi parallele della

Primaria e della Secondaria;

Il “Piano coordinato” delle attività, elaborato dall' Equipe pedagogica nella scuola d'

Infanzia, nella Primaria e dai Consigli di classe nella Secondaria.

I singoli piani di lavoro elaborati dai docenti di Scuola Secondaria.

I compiti autentici per classi parallele

I progetti interdisciplinari e i laboratori attivati in tutti e tre gli ordini di scuola.

Queste diverse forme di progettazione costituiscono la parte “variabile” del presente POF e quindi

saranno elaborate entro i primi mesi dall’inizio delle lezioni di ciascun anno scolastico e sono a

disposizione presso l’Ufficio di Presidenza.

Allo scopo di dare un impianto unitario alla documentazione didattica sopra indicata per tutti e tre

gli ordini di scuola, i docenti utilizzeranno dei prospetti uguali per la definizione delle progettazioni

sopra indicate. Tali prospetti sono allegati al presente P.O.F

Firmato

La Dirigente Scolastica

Prof.ssa Alessandra Milazzo

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ALLEGATI

1. Patto di Corresponsabilità Educativa

2. Regolamento d’Istituto

3. Regolamento di disciplina per la scuola secondaria di I grado

4. Regolamento laboratorio informatico

5. Criteri liste d’attesa per iscrizioni scuola dell’infanzia

“Arcobaleno”

6. Criteri di accoglimento alunni al tempo pieno scuola primaria

Paviola

7. Criteri formazione classi prime primaria e secondaria

Tutti gli allegati sono consultabili e scaricabili all'indirizzo del sito web della

scuola:www.icsangiorgioinbosco.gov.it nella sezione POF- allegati.

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ALLEGATO 1

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAN GIORGIO IN BOSCO

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Dal DPR 235/2007

“…La scuola, quale luogo di crescita civile e culturale della persona, rappresenta, insieme alla famiglia, la

risorsa più idonea ad arginare il rischio del dilagare di un fenomeno di caduta progressiva sia della cultura

dell’osservanza delle regole sia della consapevolezza che la libertà personale si realizza nel rispetto degli

altrui diritti e nell’adempimento dei propri doveri.

Compito della scuola, pertanto, è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche valori da

trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità .

Al raggiungimento di tale obiettivo è chiamata l’autonomia scolastica, che consente alle singole istituzioni

scolastiche di programmare e condividere con gli studenti, con le famiglie, con le altre componenti

scolastiche e le istituzioni del territorio, il Patto di corresponsabilità (P.E.C.).

L’obiettivo del patto educativo, in sostanza, è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento

dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa. La scuola dell’autonomia

può svolgere efficacemente la sua funzione educativa soltanto se è in grado di instaurare una sinergia

virtuosa, oltre che con il territorio, tra i soggetti che compongono la comunità scolastica: il dirigente

scolastico, il personale della scuola, i docenti, gli studenti ed i genitori, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e

responsabilità…”

Il patto di corresponsabilità educativa

Costituisce

Uno strumento innovativo attraverso il quale declinare i reciproci rapporti, i

diritti e i doveri che intercorrono tra l’istituzione scolastica e le famiglie.

Alleanza educativa tra famiglie, studenti ed operatori scolastici, dove le parti

assumano impegni e responsabilità e possano condividere regole e percorsi di

crescita degli studenti.

Coinvolge

Consigli di Classe

Insegnanti

Genitori

Alunni

Enti esterni che collaborano con la scuola

Impegna

Docenti

Esperti esterni

Alunni

Genitori/Tutori

Personale della scuola

Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”

Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e

degli studenti della scuola secondaria”

Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del

bullismo”

Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di

altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni

disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”

I soggetti componenti la comunità scolastica (Studenti, Genitori, Scuola) si assumono gli

impegni sotto descritti, affinché la scuola sia luogo di crescita civile e culturale della persona

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Elementi

fondanti La Scuola si impegna a ... La Famiglia si impegna a ... Lo Studente si impegna a ...

OFFERTA

FORMATIVA

Garantire un piano

formativo basato su progetti

ed iniziative

Promuovere il benessere ed

il successo dello studente

Valorizzare la realizzazione

umana e culturale dello

studente

Prendere visione del piano

formativo

Condividerlo e discuterlo

con i propri figli

Assumersi la responsabilità

di quanto espresso e

sottoscritto

Condividere con gli

insegnanti e la famiglia la

lettura del piano formativo

Prendere coscienza delle

proprie responsabilità

RELAZIONALITÁ

Realizzare un clima

scolastico positivo fondato

sul rispetto delle diversità e

delle differenti identità

culturali

Favorire l’accettazione

dell’altro e la solidarietà

Promuovere le motivazioni

all’apprendere

Far acquisire una graduale

consapevolezza delle

proprie capacità, favorendo

le potenzialità di ciascuno

Condividere con gli

insegnanti linee educative

comuni

Collaborare con la scuola

nella sua azione educativa

Mantenere costantemente un

comportamento positivo e

corretto

Accettare, rispettare, aiutare

gli altri ed i diversi da sé,

comprendendo le ragioni

dei loro comportamenti

Rispettare oggetti e

situazioni dell’ambiente

scolastico

PARTECIPAZIONE

Creare situazioni di ascolto

e momenti di dialogo e di

incoraggiamento con le

famiglie e gli alunni

Partecipare regolarmente e

in modo collaborativo a

colloqui individuali,

collegiali e ai vari incontri

di carattere formativo ed

informativo

Frequentare con regolarità

Assolvere con assiduità agli

impegni di studio

Favorire in modo positivo lo

svolgimento dell’attività

didattica e formativa

Garantire costantemente la

propria attenzione e

partecipazione alla vita

della classe

INTERVENTI

EDUCATIVI

Comunicare con le famiglie

con regolarità,

informandole

sull’andamento didattico-

disciplinare degli studenti

Far rispettare le norme di

comportamento, i divieti

previsti dal Regolamento

d’Istituto

Attivare le sanzioni

disciplinari in caso di

infrazioni ed inadempienze

Controllare

quotidianamente tutte le

comunicazioni e apporre

firma di presa visione

Discutere con i figli

eventuali sanzioni e

provvedimenti disciplinari

Assicurare atteggiamenti di

proficua e reciproca

collaborazione con i

docenti

Far partecipe la famiglia

delle comunicazioni e delle

iniziative attivate dalla

scuola e dagli insegnanti

VA

LU

TA

ZIO

NE

Garantire la massima

trasparenza nella

valutazione

Promuovere

l’autovalutazione personale

e di gruppo degli studenti

Condividere la complessità

della valutazione

Riconoscere con obiettività

successi, insuccessi e

difficoltà del proprio figlio

Collaborare con la scuola

nell’azione di recupero

Riconoscere l’oggettività

della valutazione degli

insegnanti

Prendere coscienza delle

proprie difficoltà ed attivare

adeguate strategie di

recupero

S. Giorgio in Bosco ______________________

Il genitore Il Dirigente Scolastico

______________________________ __________________________

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ALLEGATO 2

San Giorgio in Bosco

REGOLAMEN TO

approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 26 aprile ’07

modificato il giorno 27 maggio 2011 dalla Commissione Regolamento

ultime modifiche Consiglio Istituto 17 giugno 2016

La parte in rosso corrisponde alle modifiche approvate dal Consiglio di Istituto il 23 giugno2016

REGOLAMENTO GENERALE

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1. Orario ingresso alunni

Gli alunni della Scuola dell’Infanzia accedono all’edificio scolastico 5 minuti prima dell’avvio delle

attività fino all’ora deliberata dal Consiglio d’Istituto.

Gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria non potranno accedere all’atrio della scuola

antecedentemente al suono della campanella, che preannuncia l’inizio delle lezioni, tranne

coloro che sono muniti di certificazione medica o presentano situazioni di disabilità o fanno

richiesta scritta per problemi di salute cagionevole.

Gli alunni che usufruiscono del Servizio pulmino e giungono con notevole anticipo possono

accomodarsi nel salone d’entrata mentre coloro che giungono con mezzo proprio potranno

accedere nel cortile antistante l’edificio scolastico ma non saranno sorvegliati dal personale.

Gli alunni che non usufruiscono della mensa scolastica, nei giorni di rientro, possono entrare solo 5

minuti prima dell’inizio delle lezioni, in quanto la sorveglianza durante la pausa mensa è

garantita solo a coloro che pranzano a scuola.

Con situazione meteorologica avversa, gli alunni tutti troveranno riparo sotto la tettoia adiacente

l’atrio o nell’atrio medesimo ma non saranno vigilati.

Nell’attesa che gli insegnanti sopraggiungano, è auspicabile un comportamento corretto e

responsabile nel rispetto dei coetanei, degli adulti, delle suppellettili e dell’ambiente.

L’entrata nell’edificio scolastico deve avvenire con puntualità in modo da consentire un avvio

regolare delle lezioni e gli alunni devono mantenere un comportamento composto e corretto.

2. Uscita alunni.

Gli alunni della scuola dell’Infanzia, al termine delle lezioni, vengono prelevati dai genitori

all’interno dell’edificio scolastico; mentre quelli che usufruiscono del servizio di trasporto

comunale vengono accompagnati fino al pulmino dall’ operatore scolastico.

Gli alunni della scuola Primaria, al termine delle lezioni, escono dall’edificio scolastico

accompagnati dall’insegnante fino al cancello; i ragazzi della scuola Secondaria invece vengono

accompagnati dai docenti fino all’ingresso dell’edificio.

La scuola è responsabile dell’incolumità degli alunni fino ai confini del recinto scolastico. I genitori

hanno l’obbligo di provvedere alla sicurezza dei figli – alunni al di fuori del recinto scolastico

dove la scuola intende che siano presi in carico dalle famiglie.

Scuola, famiglie ed istituzioni locali collaborano per offrire sicurezza ai minori.

Durante lo svolgimento delle lezioni gli esercenti la patria potestà possono, per seri motivi,

prelevare i figli da scuola anche tramite persona di fiducia delegata per iscritto dalla famiglia

all’inizio dell’anno scolastico e riconosciuta dal personale collaboratore.

Gli alunni che per necessità devono anticipare l’uscita sono accompagnati dagli operatori scolastici

e consegnati ai genitori o a persona da essi delegata per iscritto.

Resta inteso che la scuola è sollevata da qualsiasi responsabilità connessa con l’uscita dell’alunno

prima del termine delle lezioni.

In nessun caso il personale ausiliario può accompagnare a casa gli alunni ammalati. In caso di

eccezionale gravità, nell’impossibilità di rintracciare i famigliari o la persona delegata, si

provvederà a contattare la struttura medica preposta disponibile che deciderà l’intervento più

opportuno da attuare per ogni specifica situazione.

Se l’alunno dovesse essere accompagnato al Pronto Soccorso, in attesa dei famigliari, l’insegnante

disponibile o l’operatore scolastico dovranno assicurare la loro presenza e completa assistenza .

3. Assenze alunni

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Ogni assenza deve essere giustificata dai genitori per iscritto su diario o libretto scuola-famiglia. Gli

alunni, che per motivi di salute si assentano per un periodo superiore a 5 giorni, dovranno

produrre certificato medico al rientro a scuola. In caso di malattia infettiva, per la riammissione

a scuola, occorre certificazione medica che comprovi la completa guarigione

4. Norme generali di comportamento.

Devono essere rispettati gli orari scolastici di ingresso e uscita; eventuali ritardi vanno giustificati

nell’apposito libretto scuola famiglia. I ritardi reiterati saranno segnalati al capo d’Istituto e

l’ammissione in classe dell’alunno avverrà solo su autorizzazione del Dirigente stesso o di chi

ne fa le veci.

Gli alunni che usano biciclette e ciclomotori devono entrare nei cortili antistanti agli edifici

scolastici a piedi e sistemarli negli appositi spazi e in modo ordinato. È vietato ingombrare le

vie di fuga, gli spazi riservati all’intervallo ed esibirsi in dimostrazioni pericolose per sè e per

gli altri.

L’uscita dall’istituto al termine delle lezioni dovrà avvenire in modo composto e ordinato.

Durante le ore di lezione non è consentito uscire dall’aula se non per casi di necessità e previo

assenso dell’insegnante.

Durante l’intervallo le aule devono rimanere libere; gli alunni devono uscire in cortile o nell’atrio o

in altri spazi in modo composto e ordinato. Non sono ammessi comportamenti scorretti.

In caso di brutto tempo, gli alunni rimangono nell’atrio dove è proibito correre e manifestare

comportamenti pericolosi o rumorosi. La sorveglianza è affidata agli insegnati e dovrà avvenire

nel rispetto del rapporto di un adulto per ogni 25 alunni.

E’ affidato al senso del decoro e di educazione dei singoli mantenere ordinati e puliti i locali della

scuola tenuto conto che si tratta di un bene comune.

Gli alunni devono avere massima cura delle attrezzature scolastiche e del materiale didattico e

scientifico. Le rotture e gli smarrimenti o i guasti, provocati per volontà o negligenza, vengono

addebitati ai responsabili.

Lo spostamento delle classi tra le aule, laboratori e palestre deve avvenire in modo ordinato e

silenzioso e in presenza di un adulto accompagnatore. E’ proibito portare a scuola materiale che

non ha attinenza con lo studio e le attività scolastiche.

Durante le ore di lezione è necessario:

Mantenere un comportamento educato, corretto e rispettoso sia verso i compagni che gli

insegnanti ( non sono tollerate le parolacce, gli insulti, le bestemmie, gli scontri fisici)

Avere sempre il materiale inerente alle lezioni.

palestra di attività motoria sportiva ( niente canottiere, ciabatte, scollature … )

E’ vietato portare a scuola il cellulare in quanto non è uno strumento didattico. Nel

caso di richiesta formale indirizzata al Dirigente Scolastico da parte della famiglia, per

motivi seri e documentati,questa norma può essere superata ma va usato esclusivamente

per le necessità della situazione.

In nessun caso comunque il cellulare può essere tenuto in classe acceso. L’insegnante è

autorizzato a sequestrare il cellulare se l’alunno viene sorpreso a inviare messaggi o a

giocare e a consegnarlo al Dirigente Scolastico che comminerà le sanzioni previste nel

presente regolamento. Il telefonino può essere usato nelle uscite didattiche nei siti

naturalistici, archeologici e monumentali esclusivamente in sostituzione della

videocamera o della fotocamera. Se durante le lezioni l’alunno necessita con urgenza di

comunicare con la famiglia, l’insegnante o il personale della segreteria provvederà a

stabilire i contatti con e per l’esterno.

Il disturbo in forma continuativa e prolungata che non consenta lo svolgimento delle lezioni o altre

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mancanze disciplinari saranno presi in considerazione in primo luogo dall’insegnante che

provvederà a richiamare l’alunno con annotazione nel registro di classe e a informare la

famiglia. Se il provvedimento non risultasse efficace, la situazione verrà esaminata dal consiglio

di classe e dal dirigente scolastico per eventuali ulteriori provvedimenti disciplinari.

In caso di particolari e gravi infrazioni disciplinari che mettono in pericolo l’incolumità degli altri o

che sono riconducibili a fenomeni di bullismo, il consiglio di classe dovrà intervenire

tempestivamente e valutare la situazione. Il dirigente scolastico, tenuto conto dei vari elementi

emersi, potrà comminare una sospensione dalle lezioni da 1 a 3 gg.

Il Dirigente potrà ricorrere alla sospensione anche nel caso in cui un alunno abbia accumulato 3

note disciplinari gravi. I richiami disciplinari influiranno direttamente nel voto di

comportamento che viene espresso dal Consiglio di Classe nel documento di Valutazione.

Nei casi in cui il dirigente lo ritenga opportuno e il personale a disposizione per la sorveglianza lo

consenta, potrà essere applicata la sospensione dalle lezioni ma con obbligo di frequenza.

L’alunno in questo caso verrà impegnato in attività utili alla comunità scolastica individuate di

volta in volta. Questo tipo di intervento, che mantiene aperto il rapporto tra scuola e alunno, può

favorire la riflessione e l’acquisizione della consapevolezza che far parte di una comunità

richiede impegno, rispetto e partecipazione.

5. Vigilanza sugli alunni

La vigilanza sugli alunni che, dovendo usufruire dei servizi di trasporto con scuolabus, sostano

all’esterno dell’edificio scolastico, nei piazzali adiacenti la scuola prima e dopo l’orario

scolastico, è demandata all’Amministrazione che gestisce il servizio di trasporto.

I genitori, che per ragioni di lavoro devono lasciare i figli in custodia alla scuola prima dell’orario

consentito, presentano domanda al Dirigente scolastico, che li potrà autorizzare previa

disponibilità dell’Amministrazione comunale e del personale della scuola a garantirne la

sorveglianza. Le richieste, corredate da opportuna documentazione (autocertificazione non è

sufficiente), dovranno essere prodotte prima dell’inizio dell’anno scolastico, salvo situazioni

particolari. Dovrà in ogni caso essere garantito e rispettato il rapporto di un collaboratore

scolastico ogni 25 alunni.

6. Comunicazioni con le famiglie

I genitori hanno il diritto-dovere di essere informati di quanto avviene a scuola.

Gli insegnanti., tramite il libretto scolastico, informeranno regolarmente le famiglie su eventuali

mancanze ( compiti non eseguiti – assenza materiali - …) e su comportamenti non rispettosi del

regolamento. È dovere delle famiglie prendere visione degli avvisi e firmarli. Il primo lunedì di

ogni mese il libretto verrà controllato dai docenti per verificare che tutte le comunicazioni siano

state recepite; nel caso in cui manchino delle firme, il libretto sarà trattenuto a scuola e

consegnato personalmente al genitore.

I colloqui personali vanno effettuati almeno due volte l’anno in corrispondenza della consegna delle

schede di valutazione e ogniqualvolta un genitore o un insegnante lo ritenga opportuno. I

colloqui si tengono al di fuori dell’orario delle attività didattiche. Il colloquio in orario diverso,

per seri motivi personali, va richiesto per iscritto e concordato con il docente.

I docenti di scuola Secondaria ricevono in orario extracurriculare, secondo un calendario stabilito

all’inizio dell’anno scolastico.

Il Collegio docenti fissa annualmente almeno 1 o 2 incontri assembleari con i genitori, in orario

pomeridiano.

Le famiglie hanno l’obbligo di ritirare il documento di valutazione nella data concordata o presso

gli Uffici di Segreteria entro e non oltre 5 giorni dal giorno previsto per la consegna.

Durante i ricevimenti per la consegna dei documenti di valutazione i genitori non debbono portare

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appresso i figli. Qualora la presenza degli alunni fosse inevitabile sarà predisposta un’aula con

la presenza di almeno un genitore che volontariamente si incarica della loro sorveglianza.

Questa norma viene introdotta per evitare disturbi o schiamazzi che non consentono colloqui

tranquilli e sereni tra insegnati e genitori.

7. Formazione classi prime

Sezioni Scuola dell’Infanzia A) Inserimento bambini portatori di handicap. In presenza di più casi si procede con:

Equa ripartizione dei casi nelle sezioni,

valutazione della compatibilità su indicazioni dell’equipe.

B) Considerazione di eventuali casi di bambini seguiti da specialisti ma privi di certificazione.

C) Considerazione di eventuali dinamiche conflittuali fra bambini, emergenti nel primo periodo

di inserimento.

D) Qualora si verificassero situazioni di marcato conflitto fra bambini in corso d’anno,

l’eventuale spostamento di sezione sarà subordinato a:

condivisione del team docente,

condivisione con la famiglia,

parere di uno specialista,

attivazione per l’anno scolastico successivo.

E) Formazione di sezioni numericamente equilibrate.

F) Inserimento in sezioni diverse di fratelli e gemelli.

G) Equa ripartizione di maschi e femmine all’interno della sezione.

H) Equa ripartizione per età nell’ambito della sezione.

I) Equa ripartizione rispetto al luogo di provenienza.

J) Equa ripartizione per semestre d’età dei nuovi iscritti.

K) Gli alunni immigrati sono inseriti nella sezione con minor numero di alunni, seguendo le

istruzioni ministeriali e secondo i criteri stabiliti dalla Commissione Accoglienza.

Criteri di formazione delle classi prime primaria / secondaria

Premessa :

Dopo un breve periodo di osservazione iniziale dei bambini del primo anno della scuola

primaria (per tutto il mese di settembre)

Tenendo conto delle indicazioni fornite dagli insegnanti della scuola dell'Infanzia ( per le

prime primaria ) e degli insegnanti della scuola Primaria ( per le prime secondaria ),

si procede, secondo un'ottica della didattica inclusiva, alla formazione dei gruppi classe secondo i

seguenti criteri:

● equa ripartizione degli alunni in base al livello delle competenze raggiunte;

● Equa ripartizione tra maschi e femmine;

● Equa ripartizione di gruppi provenienti dai vari istituti/ plessi;

● Inserimento fratelli gemelli : per lo sviluppo ed il benessere dei bambini/ragazzi si ritiene

importante separare i gemelli.

● Estrazione a sorte della sezione;

● Inserimento degli alunni immigrati in base alle indicazioni ministeriali e ai criteri stabiliti

dal Protocollo Accoglienza del nostro Istituto.

8. Regolamento mensa

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La mensa scolastica è occasione d'incontro degli alunni e favorisce la loro socializzazione. Essendo

essa compresa nel tempo scuola è organizzata secondo criteri espressi in un progetto educativo

che si propone la realizzazione completa della personalità degli alunni.

Per poter usufruire del servizio mensa è necessario presentare una richiesta all’atto dell’iscrizione.

Le richieste sono accolte in ottemperanza alle norme di sicurezza dei locali esistenti nei singoli

plessi. Nel caso in cui il numero delle richieste sia superiore alle possibilità di accoglienza si

darà precedenza agli alunni che abitano lontano dalla scuola e a quelli che hanno entrambi i

genitori che lavorano.

Comportamento degli alunni 1.Gli alunni mentre attendono in atrio con gli insegnanti per accedere ai locali devono mantenere un

comportamento corretto.

2.Prima di entrare in sala mensa gli alunni dovranno lavarsi le mani e disporsi secondo l'ordine

stabilito;

3.In sala mensa devono parlare sottovoce e mangiare educatamente;

4.Ci si rivolge all'insegnante o al collaboratore scolastico di turno per le proprie richieste;

5.Devono chiedere sempre all'insegnante il permesso per uscire.

Compito degli insegnanti 1.Fare osservare le regole stabilite e richiamare gli alunni, se necessario, partecipando alla

consumazione dei pasti;

2.Formulare l'ordine dei pasti richiesti;

3.Raccogliere e far rispettare le richieste di diete personalizzate formulate dai genitori in caso di

intolleranza/allergia certificata dal medico;

4.Prevedere un piatto alternativo per i bambini con vincoli alimentari dettati da appartenenza ad

altra religione.

Compiti del docente referente 1.Inoltrare eventuali osservazioni sui cibi alla Ditta fornitrice e/o al Comune tramite ufficio di

segreteria;

2.Collaborare con i genitori del comitato mensa;

3.Relazionare in interclasse sull'andamento della mensa;

4.Inviare relazione conclusiva al Dirigente Scolastico.

Compiti del collaboratore scolastico 1.Conteggiare le richieste dei menù;

2.Inoltrare l'ordine dei pasti alla ditta fornitrice;

3.Confermare o modificare le ordinazioni dei pasti;

4.Verificare il numero dei pasti inviati dalla ditta e richiedere eventuali ammanchi;

5.Ritirare i buoni mensa da inviare al Comune;

6.Controllare e registrare la temperatura dei cibi;

7.Predisporre la sala mensa;

8.Distribuire agli alunni, e a quanti ne hanno il diritto, il pasto richiesto;

9.Conservare in modo idoneo i cibi e le bevande;

10.Pulire il locale mensa.

NB I pasti vengono distribuiti dal collaboratore scolastico. Qualora gli alunni chiedessero il bis, in

assenza di controindicazioni, saranno soddisfatte le loro richieste.

Comitato mensa

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Il comitato mensa è formato dall’insegnante referente, da due genitori degli alunni che usufruiscono

della mensa e da un collaboratore scolastico per plesso. La componente genitori del comitato

mensa viene individuata contemporaneamente all’elezione dei rappresentanti dei genitori nei

consigli d’intersezione e di interclasse.

I genitori del comitato mensa possono accedere alla mensa del plesso di riferimento quando lo

ritengano opportuno. Il collaboratore sottopone il menù del giorno a verifica e rimane a

disposizione per le indagini di prassi. Al termine della loro visita si confrontano con l'insegnante

referente e stilano una relazione indirizzata al Dirigente scolastico

Il Comitato si riunisce su iniziativa del referente o a richiesta della maggioranza dei componenti;

valuta l'efficienza generale del servizio, la qualità degli alimenti ed avanza proposte per un suo

miglioramento. Agli incontri del Comitato potrà essere invitato il rappresentante della ditta

fornitrice dei pasti.

9. Regolamento delle uscite didattiche, delle visite e dei viaggi d’istruzione

Per uscite didattiche si intendono le visite brevi, in orario di lezione, durante le quali si svolgono

delle attività sul campo, generalmente con la guida di un esperto.

Può essere richiesto l’uso di un mezzo di trasporto.

Per visite d’istruzione si intendono le visite di un’intera giornata che hanno per meta luoghi di

interesse generale (es. città) o specifico (es. museo) e richiedono l’uso di un mezzo di trasporto

anche pubblico.

Per viaggi d’istruzione si intendono le uscite di più giorni che hanno per meta luoghi di interesse

generale elevato e richiedono l’uso di un mezzo di trasporto anche pubblico.

Programmazione La programmazione dei viaggi d’istruzione può essere effettuata in due periodi:

a.nei primi tre mesi dell’anno scolastico per i viaggi da effettuarsi nel 2° quadrimestre

b.entro maggio per le visite che si pensa di effettuare nel corso del 1° quadrimestre

dell’anno successivo.

Per eccezionali motivi valutati dal Consiglio di Classe saranno consentite visite non programmate

anticipatamente

Le uscite scolastiche vanno inserite nella programmazione dagli insegnanti che, nel corso delle

riunione all’inizio dell’anno scolastico con i genitori, concorderanno la cifra di massima che gli

stessi sono disposti a spendere, senza alcun riferimento sulle destinazioni. Si possono programmare

un massimo di 4 visite guidate per classe nel corso dell’anno scolastico.

Per gli alunni della scuola dell’Infanzia si possono programmare uscite brevi all’interno dell’orario

scolastico con mete vicine che prevedano tempi di percorrenza adeguati all’età dei bambini.

Per le classi della Scuola Primaria non si possono programmare visite superiori alla giornata e il

viaggio di andata non può superare le 2 ore e trenta minuti.

Il rientro massimo per tutte le classi è previsto per le 20.00, salvo deroghe dettate da particolari

esigenze.

Si consiglia che per le classi 1° e 2° della scuola Primaria gli spostamenti avvengano nell’ambito

delle province limitrofe.

Per le classi 3°, 4° e 5° della scuola Primaria l’ambito territoriale è allargato all’intera regione per

far conoscere soprattutto il proprio territorio.

gite di un giorno, anche in regioni limitrofe .

giorni.

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I docenti interessati a svolgere con gli studenti una gita che richieda il pernottamento dovranno far

pervenire al CDI una rosa di mete, specificando possibilmente per iscritto i motivi e argomentazioni

sulla scelta, con relativo programma e preventivo di spesa. Visto il ricco patrimonio artistico e

culturale che offre il nostro paese, le eventuali mete dovranno essere preferibilmente nel territorio

nazionale

Nell’eventualità venga espressa la richiesta di gita all’estero, nella rosa delle destinazioni non potrà

essere indicata più di una località fuori dal territorio nazionale. L’evento dovrà essere comunque

successivamente al benestare del CDI sulle mete proposte, i docenti promotori dovranno

indire una riunione con i genitori per illustrare le destinazioni scelte, dando tutte le delucidazioni in

merito e chiarimenti inerenti alla scelta, organizzazione e programma, costi.

Successivamente dovrà essere proposto un sondaggio in forma anonima e riservata in modo che i

genitori possano esprimere liberamente la loro scelta.

Il risultato del sondaggio dovrà essere sottoposto al CDI per approvazione finale.

E’ indispensabile la presenza di almeno un docente della classe come accompagnatore comunque

rispettando il rapporto di un docente per ogni 15 studenti.

Le uscite a piedi nei dintorni della scuola sono autorizzate dal Dirigente scolastico. Si dovrà

acquisire però anticipatamente il consenso scritto dei genitori, anche cumulativo.

Disposizioni organi competenti I viaggi d’istruzione sono autorizzati dagli Organi Collegiali della scuola (in ordine:

Consiglio di Interclasse/Intersezione, di Classe, Collegio Docenti, Consiglio d’Istituto.)

Partecipazione alunni Le visite possono essere organizzate per una o più classi. Gli alunni non abbienti vi partecipano a

titolo gratuito o dietro pagamento di una quota ridotta. Il Consiglio d’Istituto nell’approvare il

Piano annuale finanziario prevede una somma per tali necessità.

Tutti i partecipanti devono essere in possesso di documento di identificazione.

E’ auspicabile la presenza di tutti gli alunni e comunque la partecipazione di almeno l’80 % della

classe. Nel caso della partecipazione di uno o più alunni in situazione disabilità si provvederà a

designare un accompagnatore qualificato.

Partecipazione dei genitori E’ ammessa la presenza dei genitori secondo la valutazione degli insegnanti, sempre che gli stessi si

impegnino a partecipare alle attività promosse per gli alunni. I genitori in nessun caso possono

essere considerati accompagnatori.

Docenti accompagnatori

È indispensabile la presenza di almeno un docente della classe come accompagnatore rispettando

comunque il rapporto di un docente per ogni 15 studenti, oltre al docente di sostegno in

presenza di alunni diversamente abili. Questa norma potrà essere superata nel caso in cui la

destinazione prevista sia particolarmente vicina e preveda una situazione facilmente

controllabile ( visita alla biblioteca, spettacolo teatrale …)

La presenza del Capo d’Istituto e/o del Presidente del Consiglio d’Istituto, con compiti di

rappresentanza, si ritiene opportuna qualora nelle visite d’istruzione siano previsti contatti con

autorità, enti, istituzioni varie, italiane o straniere.

Durante l’uscita gli insegnanti accompagnatori devono assicurare la costante e assidua vigilanza

sugli alunni e sul patrimonio artistico - naturalistico.

Qualora si verifichino degli inconvenienti, gli insegnanti dovranno informare i genitori, il Capo

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d’Istituto e gli Organi Collegiali per gli interventi del caso.

Periodi di effettuazione

Si consiglia di distribuire i viaggi nell’intero arco dell’anno. E’ poco opportuno effettuare visite e

viaggi fino a un mese dal termine dell’anno scolastico ( con eccezione per parchi e zone

naturalistiche).Va evitata l’organizzazione di viaggi in periodi di alta stagione turistica .

E’ opportuno che la data dei viaggi non cada in coincidenza di particolari attività istituzionali della

scuola ( operazione scrutini, elezioni scolastiche, ecc.)

Documentazione da acquisire agli atti della scuola 1.Elenco degli alunni partecipanti

2.Dichiarazione di consenso della famiglia

3.Elenco degli accompagnatori

4.Elenco degli insegnanti disponibili alla sostituzione di colleghi eventualmente assenti per cause di

forza maggiore improvvise e impreviste

5.Preventivo di spesa e indicazione delle quote

6.Dettagliata relazione degli obiettivi culturali e didattici e programma analitico del viaggio

7.Ogni certificazione utile ad accertare la sicurezza dell’automezzo utilizzato

8.Prospetto comparativo dei preventivi di almeno 3 agenzie interpellate

9.Documentazione riguardante le polizze assicurative contro gli infortuni dei partecipanti.

10.Kit di Primo Soccorso.

Scelta del mezzo di trasporto

Sia per le uscite brevi in orario scolastico, sia per le visite guidate di uno o più giorni si dovranno

contattare almeno tre Ditte di autotrasporto o Agenzie di viaggi, specificando se la scelta sarà

riferita alle migliori condizioni offerte per l’intero pacchetto, per parte di esso o per ogni singolo

viaggio. I preventivi saranno previamente esaminati dalla Giunta esecutiva e successivamente

sottoposti all’approvazione del C. d. I.

Prima di affidare l’incarico alla ditta di trasporto prescelta saranno interpellati i docenti promotori i

quali accerteranno la compatibilità dei costi con la cifra originariamente accettata dai genitori.

Le Ditte scelte depositeranno c/o la sede dell’istituto idonea documentazione, come previsto dalla

legge in materia

Per gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado il trasporto per le visite

d’istruzione potrà avvenire anche con l’uso di mezzi pubblici.

Pagamento Il contributo richiesto ai genitori sarà versato direttamente sul c/c bancario dell’Istituto, presso la

banca tesoreria della scuola o sul c/c postale, ad opera di uno dei genitori rappresentanti della

classe.

10. Utilizzo dei locali scolastici da parte di associazioni o enti esterni

I locali e le attrezzature delle scuole dell’Istituto, possono essere temporaneamente utilizzate da Enti

o Associazioni, per lo svolgimento di attività che realizzino la funzione della scuola come centro

di promozione culturale, fuori dall’orario di servizio scolastico, su formale concessione scritta

disposta dall’Ente comunale proprietario dell’immobile e delle attrezzature scolastiche, previo

assenso scritto con apposita delibera del Consiglio d’Istituto.

Nella richiesta, inoltrata al Comune e per conoscenza al Consiglio d’Istituto, con un congruo

anticipo dalla data prevista per l’inizio dell’attività, deve essere specificato in modo chiaro:

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il responsabile dell’attività (dati anagrafici, recapito telefonico).

l’oggetto e lo scopo dell’iniziativa;

le modalità di svolgimento dell’attività;

il numero di persone che vi partecipano;

il numero dei locali di cui si intende usufruire;

la data di inizio, la durata dell’attività, la frequenza settimanale e l’orario;

Il Comune o terzi autorizzati si assumono ogni responsabilità civile, penale e patrimoniale per

eventuali danni che dall’uso dei locali e delle attrezzature possono derivare a persone e cose,

esonerando per iscritto il Dirigente Scolastico da qualsiasi responsabilità per i danni stessi. Si

ritengono responsabili altresì della sicurezza, delle pulizie, della vigilanza, della custodia,

dell’igiene e dell’integrità del patrimonio scolastico l’ente concedente (il Comune) e il

firmatario della richiesta.

Il richiedente è tenuto ad usufruire solo dei locali richiesti, evitando tassativamente di accedere ad

altri locali adibiti ad uso scolastico, pena la revoca immediata della concessione.

Non possono essere concessi in uso locali e attrezzature scolastiche ad enti e privati che perseguono

fini di lucro.

Da parte dell’Ente concedente va data la priorità alla richiesta di Enti e Associazioni che

perseguono esclusivamente fini istituzionali di promozione culturale e sociale.

Mancando l’osservanza di una delle suddette clausole, o nel caso non sia assicurato l’ordinato

svolgimento dell’attività programmata, il Dirigente Scolastico procederà all’immediata

sospensione dell’attività e il Consiglio d’Istituto chiederà la revoca della concezione dell’uso

degli spazi.

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ALLEGATO 3

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

SAN GIORGIO IN BOSCO

Scuola Secondaria “Giovanni XXIII°”

“REGOLAMENTO DI DISCIPLINA”

approvato definitivamente dal Consiglio d’Istituto in data 23 giugno 2016

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REGOLAMENTO DI DISCIPLINA PER LA SCUOLA SECONDARIA Il “Regolamento di disciplina” dell’Istituto Comprensivo di San Giorgio in Bosco si ispira alle indicazioni contenute nello “Statuto delle studentesse e degli studenti” della scuola secondaria emanato con D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998; al “Regolamento di disciplina degli alunni” (D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 e Com. MIUR prot. N. 3602/PO del 31 luglio 2008), oltre che al “Piano dell’offerta formativa”. Esso comprende:

VITA DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

I DIRITTI DELLO STUDENTE

I DOVERI DELLO STUDENTE

LE NORME DI CONVIVENZA SCOLASTICA

I COMPORTAMENTI CHE CONFIGURANO MANCANZE DISCIPLINARI, LE SANZIONI E GLI ORGANI COMPETENTI A COMMINARE LE SANZIONI

LE PROCEDURE RELATIVE ALLE SANZIONI DI TIPO B

CLASSIFICAZIONE DELLE SANZIONI

LE IMPUGNAZIONI, L’ORGANO DI GARANZIA, ULTERIORE FASE IMPUGNATORIA

IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

VITA DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA (da D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998)

1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle

conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

DIRITTI DELLO STUDENTE (da D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998)

1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni

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personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.

3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita

della scuola.

4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I

dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli

studenti della scuola media o i loro genitori, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione.

6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il

diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.

8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:

a. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità….

b. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;

c. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap;

d. la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; e. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. f. …………

DOVERI DELLO STUDENTE (da D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998)

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli

impegni di studio.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.

3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a

mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi generali.

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4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai

regolamenti dei singoli istituti.

5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi

didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.

6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e

averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

NORME DI CONVIVENZA SCOLASTICA Ingresso nei locali della scuola Gli alunni della Scuola Secondaria potranno accedere ai locali della scuola dopo il suono della prima campana e vi entreranno sotto la sorveglianza dei docenti in servizio e/o dei collaboratori scolastici. Potranno accedere anticipatamente ai locali della scuola, ma dovranno rigorosamente rimanere in atrio, sorvegliati dall’operatore scolastico:

coloro che sono muniti di certificazione medica, o presentano situazioni di disabilità, o fanno richiesta scritta per problemi di salute.

gli alunni che usufruiscono del Servizio pulmino e giungono con notevole anticipo.

Si ricorda che gli alunni che usufruiscono del pulmino dovranno affrettarsi ad entrare nei locali della scuola senza sostare in pista ciclabile.

Coloro che giungono con mezzo proprio potranno accedere al cortile antistante l’edificio scolastico dopo il suono della prima campana. L’accesso ai cortili della scuola è esclusivamente pedonale. Gli alunni provvisti di bicicletta dovranno condurla a mano all’interno dei cortili scolastici e inserirla negli appositi spazi. Ogni responsabilità relativa all’uso delle biciclette è a carico dei genitori responsabili secondo quanto prevede il Codice della Strada ed eventuali regolamenti stabiliti dal Comando di Polizia Locale o dal Comune stesso. Con situazione meteorologica avversa, gli alunni troveranno riparo sotto la tettoia adiacente l’atrio, mantenendo un comportamento idoneo. Nell’attesa degli insegnanti è auspicabile un comportamento corretto e responsabile nel rispetto dei coetanei, degli adulti, delle suppellettili e dell’ambiente. L’entrata nell’edificio scolastico dovrà avvenire con ordine e puntualità, in modo da consentire un avvio regolare delle lezioni: gli alunni dovranno mantenere un comportamento composto e corretto. Uscita degli alunni Gli alunni della scuola Secondaria, al termine delle lezioni, usciranno dall’edificio scolastico in modo composto e ordinato, accompagnati dall’insegnante che li sorveglierà fino all’uscita del cancello.

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Gli alunni che utilizzano la bicicletta dovranno condurla a mano, finché non saranno usciti dal cortile della scuola. La scuola è responsabile dell’incolumità degli alunni fino ai confini del recinto scolastico. I genitori hanno l’obbligo di provvedere alla sicurezza dei figli – alunni al di fuori del recinto scolastico dove la scuola intende che siano presi in carico dalle famiglie. Scuola, famiglie ed istituzioni locali collaborano per offrire sicurezza ai minori. Ritardi, entrata posticipata ed uscita anticipata

Il suono della seconda campana segnala l’inizio delle lezioni. Gli alunni che arriveranno in aula in ritardo dopo il suono della seconda campana (max. 5/10 minuti), saranno accettati in aula, ma segnalati in ritardo sul registro di classe. Qualora accadessero casi abituali di ritardo, sarà compito degli insegnanti sollecitare una maggiore responsabilità da parte dei genitori ed eventualmente avvisare il Dirigente Scolastico o il collaboratore del Dirigente che provvederà a contattare la famiglia. Gli alunni che si presenteranno con un ritardo maggiore, per essere ammessi a scuola dovranno obbligatoriamente essere accompagnati all’interno dell’edificio da un genitore o da un adulto delegato e avere la richiesta di permesso d’entrata posticipata firmata. Di norma nessun alunno potrà lasciare la scuola prima del termine delle lezioni. Gli alunni che si trovassero nella necessità di anticipare l’uscita dalla scuola dovranno essere muniti di apposito permesso, firmato dal genitore. I docenti, su presentazione della richiesta di permesso, provvederanno all’annotazione dell’uscita anticipata sul registro di classe, affidando l’alunno al collaboratore scolastico che a sua volta lo affiderà al genitore o ad un adulto maggiorenne precedentemente delegato. Non è consentita l’uscita anticipata degli alunni senza la presenza di un adulto, genitore o maggiorenne delegato. Resta inteso che la scuola è sollevata da qualsiasi responsabilità connessa con l’uscita dell’alunno prima del termine delle lezioni. In nessun caso il personale ausiliario potrà accompagnare a casa gli alunni ammalati. In caso di eccezionale gravità, nell’impossibilità di rintracciare i famigliari o la persona delegata, si provvederà a contattare il medico di famiglia, che deciderà l’intervento più opportuno da attuare per ogni specifica situazione. Se l’alunno dovesse essere accompagnato al Pronto Soccorso, in attesa dei famigliari, l’insegnante disponibile o l’operatore scolastico dovranno assicurare la loro presenza e assistenza.

Assenze:

L’alunno che rientra da un’assenza dovrà presentare al professore della prima ora la giustificazione firmata dal genitore. In caso di assenze prolungate oltre i 5 giorni (compresi i giorni festivi, se intermedi), dovrà presentare certificato medico. La durata dell’assenza si calcola conteggiando anche eventuali giorni festivi, se infrasettimanali, i sabati e le domeniche, qualora cadano nel periodo di malattia.

Comportamento: L’atteggiamento degli studenti all’interno della scuola (aule, corridoi, palestre, laboratori, spogliatoi…) deve ispirarsi alle regole di convivenza civile e al rispetto dei luoghi e delle cose proprie della società:

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In classe ogni allievo deve avere con sé quanto occorre per il regolare svolgimento delle lezioni. Deve mantenere un comportamento educato, corretto e rispettoso sia verso i compagni, gli insegnanti e il personale della scuola. Non sono tollerate le parolacce, gli insulti, le bestemmie, gli scontri fisici e i gesti volgari. Deve indossare un abbigliamento decoroso e adatto alle attività, in particolare nei momenti in palestra di attività motoria sportiva (niente canottiere, ciabatte, scollature…). E’ proibito portare a scuola materiale che non abbia attinenza con lo studio e le attività scolastiche. Durante lo svolgimento delle lezioni, gli alunni non possono allontanarsi dall’aula senza autorizzazione del docente presente in classe. L’uscita dall’aula durante le ore di lezioni è permessa ad un solo studente per volta ed in caso di effettiva necessità.

Durante l’intervallo non è consentito sostare nelle aule, nei laboratori, ma solo in cortile o in atrio in caso di maltempo. Al suono della campana, gli alunni dovranno uscire in cortile o nell’atrio, in modo composto e ordinato. Durante l’intervallo è proibito manifestare comportamenti pericolosi per sé, per gli altri o che arrechino danni a cose (lanciare sassi, spingersi…). Le aree interessate dovranno essere tenute pulite, gettando carta e rifiuti negli appositi cestini. Gli alunni non dovranno sostare a lungo nei servizi per motivi igienici e per evitare eccessivi affollamenti. La sorveglianza è affidata agli insegnati e dovrà avvenire nel rispetto del rapporto di un adulto per ogni 25 alunni. Al termine dell’intervallo, gli alunni dovranno ricomporsi in fila suddivisi per classe e aspettare il docente per rientrare in aula.

Durante il cambio dell’ora, gli alunni devono rimanere in aula.

Gli spostamenti tra aule, laboratori e palestra devono avvenire sotto sorveglianza di un docente o personale ATA e in modo ordinato e silenzioso.

E’ affidato al senso del decoro e di educazione dei singoli mantenere ordinati e puliti i locali della scuola, tenuto conto che si tratta di un bene comune. Gli alunni dovranno avere massima cura delle attrezzature scolastiche e del materiale didattico e scientifico. Le rotture, gli smarrimenti o i guasti, provocati volontariamente o per negligenza, verranno addebitati ai responsabili. Nel caso in cui non fosse possibile risalire agli autori, il danno sarà risarcito dagli alunni di tutta la classe o delle classi che usufruiscono di quel dato ambiente.

Durante le uscite e visite d’istruzione gli studenti sono tenuti a: mantenere un comportamento civile e rispettoso dei propri compagni, dei luoghi che

visiteranno, delle persone che si incontreranno e dei clienti delle strutture ricettive; salvaguardare la propria salute/incolumità, non assumendo comportamenti

pericolosi per sé e per gli altri non provocare danni a terzi o a cose; rispettare gli orari, le norme del codice stradale e non allontanarsi mai dal gruppo,

senza permesso dei docenti accompagnatori; attenersi sempre al regolamento dell’Istituto (eventuali infrazioni delle norme

saranno sanzionate e avranno debita incidenza nella valutazione della condotta).

Eventuali spese, sostenute dalla Scuola per danni causati dal comportamento degli studenti, saranno addebitate alle famiglie degli alunni responsabili. Per lo studente che si rendesse responsabile di gravi infrazioni, tali da mettere a rischio la propria o l’altrui incolumità o da inficiare l’immagine dell’Istituzione scolastica, potrà essere disposta immediata segnalazione per gli opportuni provvedimenti.

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Uso dei cellulari E’ vietato portare a scuola il cellulare in quanto non è uno strumento didattico. Nel caso di richiesta formale indirizzata al Dirigente Scolastico da parte della famiglia, per motivi seri e documentati, questa norma potrà essere superata, ma andrà usato esclusivamente per le necessità della situazione. E’ vietato l’uso dei telefoni cellulari, per qualsiasi funzione, all’interno degli ambienti scolastici. I telefoni cellulari, utilizzati durante l’attività didattica o nei cambi d’ora e/o durante l’intervallo, saranno sequestrati e consegnati al Dirigente Scolastico. Potranno essere restituiti solo al genitore/affidatario e il Dirigente Scolastico comminerà le sanzioni previste nel presente regolamento. La ripresa di persone con strumenti di riproduzione e la diffusione di immagini in rete, senza il consenso informato delle persone coinvolte, sarà sanzionata secondo quanto previsto dalla legge sulla privacy e come infrazione gravissima. I cellulari e Smart Phone potranno essere usati durante le uscite didattiche nei siti naturalistici, archeologici e monumentali, anche in sostituzione della videocamera o della fotocamera. Se durante le lezioni l’alunno necessitasse con urgenza di comunicare con la famiglia, l’insegnante o il personale della segreteria provvederà a stabilire i contatti. Comuinicazioni scuola – famiglia Le comunicazioni scuola – famiglia possono avvenire attraverso varie modalità: colloqui individuali, ricevimenti periodici, libretto personale, documenti di valutazione, contatti telefonici e lettere. L’obiettivo di ogni forma di comunicazione è quello di sviluppare il massimo di armonia educativa tra scuola e famiglia nel rispetto dei ruoli della scuola e della famiglia. Ogni comportamento può essere migliorato tramite rafforzamento dei comportamenti positivi e diminuzione di quelli non positivi. Utilizzo del libretto disciplinare All’inizio dell’anno scolastico ogni famiglia dovrà munirsi del libretto personale, tramite il quale sarà informata in merito a: attività programmate, scioperi, variazioni d’orario…, esiti delle verifiche/interrogazioni, eventuali note disciplinari. Il libretto disciplinare potrà essere utilizzato dai genitori, per comunicare con la scuola e con gli insegnanti. All’atto della consegna dovranno essere depositate le firme dai genitori o da chi ne fa legalmente le veci. Gli alunni dovranno sempre portare a scuola il libretto ed esibirlo in caso di richiesta sia dei Docenti della scuola che del Dirigente Scolastico. È dovere del genitore prendere visione giornalmente degli avvisi e firmarli. Lettere

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Durante l’anno scolastico potranno essere inviate alle famiglie lettere informative riguardanti l’andamento didattico e/o disciplinare del proprio figlio. Tali lettere potranno essere di segnalazione sia di ciò che deve essere corretto e migliorato e sia di ciò che deve essere conservato, rafforzato e premiato. Tipologia di lettere:

lettera per il comportamento

lettera per un calo di rendimento scolastico

comunicazione inviata alla fine del 2° quadrimestre nel caso la situazione didattica sia così grave da mettere a rischio il buon esito dell’anno scolastico.

lettera di merito o di “fair play” nel caso l’alunno si sia particolarmente distinto per la collaborazione, l’interesse e la partecipazione e/o per la qualità dell’impegno, metodo di lavoro e risultati scolastici raggiunti. Il Consiglio di Classe potrà inviare agli alunni ritenuti meritevoli una lettera di plauso per uno o più dei suddetti comportamenti positivi. In ogni Consiglio di Classe il coordinatore potrà proporre l’invio di tali lettere che intendono rafforzare i comportamenti prosociali (aiuto, collaborazione, atteggiamenti non egocentrici e non aggressivi). A fine anno inoltre ogni Consiglio di Classe potrà assegnare agli alunni più prosociali (1,2,3… per classe) un Diploma di “Fair Play”.

COMPORTAMENTI CHE CONFIGURANO MANCANZE DISCIPLINARI, SANZIONI,

ORGANI COMPETENTI A COMMINARLE ED INTERVENTI EDUCATIVI

Premesso che:

1. I provvedimenti disciplinari si ispirano al principio fondamentale della finalità educativa e “costruttiva” e non solo punitiva; tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.

2. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

3. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera

espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.

4. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al

principio di gradualità e proporzionalità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni in attività in favore della comunità scolastica (attività di natura sociale e culturale: attività di volontariato, pulizie dei locali, attività di ricerca, produzione di elaborati che inducano lo studente alla riflessione e rielaborazione critica degli episodi verificatisi nella scuola). Tali misure si possono configurare non solo come sanzioni autonome ma altresì come misure accessorie che si accompagnano alle sanzioni stesse.

5. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica per

un periodo non superiore ai quindici giorni sono adottati dal Consiglio di Classe. Le

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sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni sono adottate dal Consiglio di istituto.

6. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto

solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.

7. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un

rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.

8. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono

inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni (da D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e D.P.R. n: 235 del 21 novembre 2007 e Com. MIUR prot. N. 3602/PO del 31 luglio 2008):

si individuano

i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri degli studenti e alle norme di convivenza scolastica;

i provvedimenti disciplinari atti a correggere le mancanze e gli organi competenti ad irrogarle;

gli interventi educativi integrativi, volti al recupero del senso di responsabilità dello studente;

MANCANZE

DISCIPLINARI

LIEVI

SANZIONI DI TIPO A

E ORGANI COMPETENTI

INTERVENTI EDUCATIVI

INTEGRATIVI

ALLE SANZIONI

­ Dimenticanze di

materiale d’uso

scolastico

indispensabile per lo

svolgimento dell’attività

didattica (flauto per

musica, pennelli per

arte, riga e squadretta

per tecnologia, libri e

quaderni…)

­ Mancato o incompleto

svolgimento dei compiti

assegnati senza

giustificazione dei

genitori

1. Annotazione sul quaderno di classe da

parte del Docente di classe.

Alla terza annotazione

2. nota su libretto disciplinare e contestuale

nota sul registro di classe da parte del

Docente.

Alla terza nota disciplinare (cumulativa di 9

annotazioni sul quaderno di classe)

3. convocazione del genitore a scuola da

parte del Coordinatore di Classe.

In caso di reiterazione delle mancanze o

cumulo di note disciplinari nel registro di

classe

4. Assegnazione in pagella del voto 7 in

comportamento (deciso con votazione

dal Consiglio di Classe) e sospensione

dalla prima uscita o visita d’istruzione in

programma.

­ Consegne aggiuntive

­ Riflessione ed attività di

lettura per incentivare il

senso di responsabilità

personale

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­ Ritardo ingiustificato

nell’ingresso in aula

all’inizio delle lezioni

­ Ritardo al rientro in classe

dall’intervallo o da altro

locale della scuola

(palestra, laboratorio, aula

speciale, ecc.)

­ Ritardo nel giustificare le

assenze

­ Mancata firma e consegna

delle comunicazioni della

scuola

1. Richiamo verbale da parte del Docente di

classe.

Reiterarsi dei comportamenti a lato descritti

2. Richiamo scritto nel libretto personale e

contestuale nota nel registro di classe

(Docente di Classe.

Recidiva dei comportamenti sanzionati con

richiamo scritto e note sul registro di classe

3. Convocazione dei genitori da parte del

Coordinatore, del Dirigente Scolastico o

del Vicario.

4. Permanenza durante l’intervallo

all’interno dei locali della scuola, in

ambiente separato rispetto alle altre

classi, sorvegliato da un docente.

Tali comportamenti, se ripetuti spesso,

incideranno sul voto di comportamento

5. Assegnazione in pagella del voto 7 in

comportamento (deciso con

votazione dal Consiglio di Classe) e

sospensione dalla prima uscita o

visita d’istruzione in programma.

­ Riflessione ed attività di

lettura per incentivare il

senso di responsabilità

personale

­ Comportamento non

educato e irrispettoso del

Regolamento di Disicplina

­ Disturbo continuo e molesto

durante le lezioni

­ Reazione verbale con uso

di espressioni scorrette nei

confronti dei compagni e/o

insegnanti

­ Rifiuto di svolgere il compito

o l’attività assegnata

­ Uscita dall’aula senza

autorizzazione

1. Richiamo scritto nel libretto personale e

contestuale nota nel registro di classe da

parte del Docente.

Reiterarsi dei comportamenti a lato descritti

sanzionati con note disciplinari

2. Convocazione dei genitori da parte del

Coordinatore, del Dirigente Scolastico o

del Vicario.

3. Permanenza durante l’intervallo

all’interno dei locali della scuola, in

ambiente separato rispetto alle altre

classi, sorvegliato da un docente.

Recidiva dei comportamenti sanzionati con

richiami scritti, convocazione del genitore…

4. Assegnazione in pagella del voto 7 in

comportamento (deciso con votazione

dal Consiglio di Classe) e sospensione

dalla prima uscita o visita d’istruzione in

programma.

­ Aiuto ai compagni in

difficoltà

­ Incentivazione al dialogo,

finalizzata al recupero del

rapporto con il compagno

e alla consapevolezza del

danno arrecato

­ Riflessione scritta

sull’azione compiuta

­ Riflessione ed attività di

lettura per incentivare il

senso di responsabilità

personale

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­ Mancanza di rispetto del

materiale altrui e delle

attrezzature scolastiche

(libri di testo, computer,

lim…)

­ Mancanza di cura per la

pulizia dell’ambiente

scolastico

­ Detenzione di materiale

incompatibile con l’attività

scolastica (giochini,

figurine…)

­ Abbigliamento poco

decoroso e non consono

all’ambiente scolastico

(canottiere, ciabatte,

scollature eccessive…)

1. Richiamo verbale da parte del Docente di

classe

2. Richiamo scritto nel libretto personale e

contestuale nota nel registro di classe.

Reiterarsi dei comportamenti a lato descritti

sanzionati con note disciplinari

3. Convocazione dei genitori da parte del

Coordinatore, del Dirigente Scolastico o

del Vicario.

5. Permanenza durante l’intervallo

all’interno dei locali della scuola, in

ambiente separato rispetto alle altre

classi, sorvegliato da un docente.

Recidiva dei comportamenti sanzionati con

richiami scritti, convocazione del genitore…

5. Assegnazione in pagella del voto 7 in

comportamento (deciso con votazione

dal Consiglio di Classe) e sospensione

dalla prima uscita o visita d’istruzione in

programma.

­ Riflessione scritta

sull’azione compiuta

­ Riflessione ed attività di

lettura per incentivare il

senso di responsabilità

personale

­ Avere il cellulare a scuola

senza autorizzazione

1. Ritiro del cellulare da parte del docente e

sua consegna al Vicario o al Dirigente

Scolastico per essere riconsegnato

esclusivamente al genitore.

N.B.: Si ricorda che l’eventuale esclusione dalle uscite didattiche o dalla gita prevede l’obbligo di presenza a scuola per svolgere attività didattiche alternative e deve essere formalizzata attraverso comunicazione alla classe, trascrizione del provvedimento sul registro di classe e comunicazione alla famiglia. L’eventuale partecipazione alle successive uscite verrà valutata in relazione al miglioramento dimostrato dall’alunno sanzionato, nel successivo periodo.

MANCANZE DISCIPLINARI GRAVI

SANZIONI DI TIPO B E ORGANO COMPETENTE

INTERVENTI EDUCATIVI INTEGRATIVI ALLE SANZIONI

­ Utilizzo di termini gravemente

offensivi e lesivi della dignità altrui

Sospensione di 1 giorno adottata dal Consiglio di Classe

Riparazione del danno con: ­ attività utili alla comunità o al

singolo da stabilire a seconda dei

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­ Comportamenti violenti nei confronti dei compagni, atti che mettano in pericolo l’incolumità altrui, atteggiamenti di prepotenza e sopraffazione

­ Utilizzo del cellulare per riprese di immagini o foto all’interno della scuola non autorizzate

Sospensione fino a 3 giorni adottata dal Consiglio di Classe

casi,

­ e/o riflessione scritta sull’accaduto e sulle regole comportamentali e/o

­ e/o ricerca di studio, compiti

aggiuntivi… al fine di far riflettere l’alunno responsabile sulle conseguenze del suo atteggiamento e sulla valenza positiva che le sue azioni potrebbero avere, se ben indirizzate.

­ Diffusione, fuori dalla scuola, di foto o registrazioni audio-video non autorizzate

­ Falsificazione di firme nel libretto personale (voti, comunicazioni scuola/famiglia, assenze)

­ Falsificazione delle valutazioni

Sospensione fino a 5 giorni adottata dal Consiglio di Classe

­ Imbrattamento dei locali e/o danneggiamento degli arredi e delle attrezzature scolastiche

­ Uso di materiale incompatibile con l’attività scolastica e pericoloso per sé e per gli altri (accendino, laser, coltellini…)

­ Furto di materiale di proprietà dell’Istituto o dei compagni

Sospensione fino a 3 giorni adottata dal Consiglio di Classe

Riparazione del danno con: ­ attività utili alla comunità o al

singolo da stabilire a seconda dei casi,

­ e/o riflessione scritta sull’accaduto e sulle regole comportamentali e/o

­ e/o ricerca di studio, compiti

aggiuntivi… al fine di far riflettere l’alunno responsabile sulle conseguenze del suo atteggiamento e sulla valenza positiva che le sue azioni potrebbero avere, se ben indirizzate.

Risarcimento economico della persona o ente danneggiati e/o, laddove possibile, riparazione del danno arrecato

­ Cumulo di sanzioni di cui ai punti precedenti

Sospensione fino a 15 giorni adottata dal Consiglio di Classe

Si ribadisce che:

ai sensi del regolamento sulla valutazione (DPR 122/09 art. 7) tutte le mancanze disciplinari incideranno sulla valutazione del comportamento.

in caso di infrazione disciplinare la scuola avrà sempre cura di individuare le responsabilità individuali tramite apposita istruttoria evitando provvedimenti che coinvolgano indistintamente l’intera classe.

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in caso di comportamenti virtuosi e corretti l’alunno potrà a cura del singolo docente o del Consiglio di Classe ottenere riconoscimenti di merito in forma orale o scritta.

PROCEDURE RELATIVE ALLE SANZIONI DI TIPO B La sanzione di TIPO B (sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni) è adottata, previa audizione dell’alunno coinvolto e previa informazione ai genitori, dal Consiglio di Classe, convocato in seduta straordinaria con la presenza di tutte le componenti (docenti e genitori). La seduta è presieduta dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato. La riunione è valida con la presenza di metà più uno degli aventi diritto e il provvedimento è assunto con la maggioranza dei voti favorevoli. L’astensione non è ammessa, salvo nei casi in cui uno dei membri sia anche genitore dell’allievo coinvolto nel procedimento disciplinare (come autore o come vittima) e negli altri casi in cui sussista comunque un conflitto di interessi. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Il procedimento deve concludersi entro 15 giorni dalla data in cui la scuola è venuta a conoscenza della mancanza disciplinare. I provvedimenti disciplinari di tipo B devono inoltre prevedere una relazione scritta, redatta dal docente o altro personale della scuola testimone dei fatti, con descrizione delle mancanze e delle circostanze al fine di fornire elementi utili per la determinazione della gravità. Il Consiglio, oltre alla determinazione del provvedimento disciplinare, definisce le modalità del mantenimento del rapporto con l’alunno e la sua famiglia nel periodo di allontanamento e le modalità di rientro in classe. CLASSIFICAZIONE DELLE SANZIONI Per maggiore chiarezza, si riporta una classificazione delle sanzioni disciplinari secondo un crescendo di gravità. A) Sanzioni diverse dall’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica (art. 4 – Comma 1) Si tratta di sanzioni non tipizzate né dal D.P.R. n. 249 né dal D.P.R. n. 235, ma che devono essere definite ed individuate dai singoli regolamenti d’istituto, insieme, come già detto nel paragrafo precedente, alle mancanze disciplinari, agli organi competenti ad irrogarle ed alle procedure B) Sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni ( Art. 4 - Comma 8): Tale sanzione - adottata dal Consiglio di Classe - è comminata soltanto in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione dei doveri di cui all’art. 3 del D.P.R. n. 249/98. Durante il suddetto periodo di allontanamento è previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica. C) Sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni (Art. 4 – Comma 9). Le suddette sanzioni sono adottate dal Consiglio d’istituto, se ricorrono due condizioni, entrambe necessarie:

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1) devono essere stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana ( ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento); 2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello Statuto. In tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si precisa che l’iniziativa disciplinare di cui deve farsi carico la scuola può essere assunta in presenza di fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato prevista dalla normativa penale. Tali fatti devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti indipendentemente dagli autonomi e necessari accertamenti che, anche sui medesimi fatti, saranno svolti dalla magistratura inquirente e definitivamente acclarati con successiva sentenza del giudice penale. Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove - in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria - un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. D) Sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico ( Art. 4 - comma 9bis): L’irrogazione di tale sanzione, da parte del Consiglio d’Istituto, è prevista alle seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorrenti: 1) devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale; 2) non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico; Con riferimento alle sanzioni di cui ai punti C e D, occorrerà evitare che l’applicazione di tali sanzioni determini, quale effetto implicito, il superamento dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. Per questa ragione dovrà essere prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo di verificare che il periodo di giorni per i quali si vuole disporre l’allontanamento dello studente non comporti automaticamente, per gli effetti delle norme di carattere generale, il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio. E) Sanzioni che comportano l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi (Art. 4 comma 9 bis e 9 ter) Nei casi più gravi di quelli già indicati al punto D ed al ricorrere delle stesse condizioni ivi indicate, il Consiglio d’istituto può disporre l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi (Comma 9 bis). E’ importante sottolineare che le sanzioni disciplinari di cui ai punti B,C,D ed E possono essere irrogate soltanto previa verifica, da parte dell’istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente (Comma 9 ter). La sanzione disciplinare, inoltre, deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa (art. 3 L. 241/1990). Più la sanzione è

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grave e più sarà necessario il rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima. Nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico, l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato, occorrerà, anche esplicitare i motivi per cui “non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico”. Di norma, (si rinvia in proposito alle disposizioni sull’autonomia scolastica) le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera dello studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale e, come quest’ultimo, seguono lo studente in occasione di trasferimento da una scuola ad un’altra o di passaggio da un grado all’altro di scuola. Infatti, le sanzioni disciplinari non sono considerati dati sensibili, a meno che nel testo della sanzione non si faccia riferimento a dati sensibili che riguardano altre persone coinvolte nei fatti che hanno dato luogo alla sanzione stessa (es. violenza sessuale). In tali circostanze si applica il principio dell’indispensabilità del trattamento dei dati sensibili che porta ad operare con “omissis” sull’identità delle persone coinvolte e comunque nel necessario rispetto del D.Lgs. n. 196 del 2003 e del DM 306/2007. Ai fini comunque di non creare pregiudizi nei confronti dello studente che opera il passaggio all’altra scuola si suggerisce una doverosa riservatezza circa i fatti che hanno visto coinvolto lo studente. Va sottolineato, inoltre, che il cambiamento di scuola non pone fine ad un procedimento disciplinare iniziato, ma esso segue il suo iter fino alla conclusione. (C.M. Prot n. 3602/P0)

IMPUGNAZIONI

1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, (genitori, tutori legali) entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’apposito Organo di Garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dal presente Regolamento.

2. Il ricorso avverso ad una delle sanzioni disciplinari comminate conformemente al Regolamento di Disciplina, può essere presentato mediante istanza scritta indirizzata al Presidente dell’Organo di Garanzia.

3. L’Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi 10 giorni. Qualora l’Organo di Garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.

4. L'Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente Regolamento (art.

2, n. 2 del DPR 235/2007).

Il sistema di impugnazioni delineato dall’art. 5 del D.P.R. 235/2007 non incide automaticamente sull’esecutività della sanzione disciplinare eventualmente irrogata, stante il principio generale che vuole dotati di esecutività gli atti amministrativi pur non definitivi: la sanzione potrà essere eseguita pur in pendenza del procedimento di impugnazione, salvo quanto diversamente stabilito nel regolamento di istituto. (C.M. Prot n. 3602/P0) L’ORGANO DI GARANZIA L’Organo di Garanzia è così composto:

Dirigente Scolastico con funzione di Presidente e in caso di impedimento sostituito dal Vicario (art.2 com.1 D.P.R. 235 del 21/11/2007).

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2 docenti assunti a tempo indeterminato.

2 genitori che abbiano i figli iscritti nell’Istituto Comprensivo di San Giorgio in Bosco.

Saranno nominati anche 2 membri supplenti per i docenti e 2 membri supplenti per i rappresentanti dei genitori. I membri supplenti subentreranno in caso di incompatibilità (es. qualora faccia parte dell’O.G. lo stesso soggetto che abbia irrogato la sanzione) o di dovere di astensione (es. qualora faccia parte dell’O.G. lo studente sanzionato o un suo genitore) Le procedure di elezione e subentro dei membri seguiranno i seguenti criteri:

Esposizione all’albo della richiesta di disponibilità a far parte dell’Organo di Garanzia entro 5 giorni.

I docenti e i genitori saranno scelti tra gli insegnanti e i genitori che abbiano dichiarato la loro disponibilità.

La nomina dei supplenti verrà effettuata contemporaneamente alla nomina dei membri effettivi per consentire il regolare funzionamento dell’Organo stesso.

La nomina dei componenti dell’Organo di Garanzia, effettivi e supplenti, escluso il Presidente che è sempre il Dirigente Scolastico dell’Istituto, spetta al Consiglio d’Istituto.

L’ordine di supplenza viene stabilito per categorie dal Consiglio d’Istituto.

L’Organo di Garanzia deve essere perfetto in ogni sua convocazione.

L’Organo di Garanzia delibera in presenza di tutti i suoi componenti.

L’astensione dalla votazione non è ammessa e pertanto le deliberazioni devono essere approvate a maggioranza.

In caso di parità il voto del Dirigente determina l’orientamento.

I membri dell’Organo di Garanzia che, per incompatibilità (se il docente è lo stesso che ha irrogato la sanzione o fa parte del Consiglio di Classe che ha stabilito la sanzione) o per dovere di astensione (nel caso di parentela fino al IV grado compreso) non possono espletare con obiettività la loro funzione su alcuni casi, devono essere sostituiti dai supplenti

La supplenza dei membri effettivi si attua anche nei casi di malattia, rinuncia all’incarico, decadenza dall’incarico, trasferimento in altra sede.

L’Organo di Garanzia ha durata triennale.

ULTERIORE FASE IMPUGNATORIA La competenza a decidere sui reclami contro le violazioni dello Statuto, anche contenute nei regolamenti d’istituto, già prevista dall’originario testo del DPR 249, viene specificatamente attribuita alla competenza del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale. Il rimedio in esame, attraverso la valutazione della legittimità del provvedimento in materia disciplinare, potrà costituire occasione di verifica del rispetto delle disposizioni contenute nello Statuto sia nell’emanazione del provvedimento oggetto di contestazione sia nell’emanazione del regolamento d’istituto ad esso presupposto. E’ da ritenersi che, in tal caso, il termine per la proposizione del reclamo sia di quindici giorni, in analogia con quanto previsto dal comma 1 dell’art. 5, decorrenti dalla comunicazione della decisione dell’organo di garanzia della scuola o dallo spirare del termine di decisione ad esso attribuito. La decisione è subordinata al parere vincolante di un organo di garanzia regionale di nuova istituzione – che dura in carica due anni scolastici. Detto organo - presieduto dal

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Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale o da un suo delegato – è composto, di norma, per la scuola secondaria di II grado, da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell’ambito della comunità scolastica regionale. Per la scuola secondaria di I grado, in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. L’organo di garanzia regionale, dopo aver verificato la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, procede all’istruttoria esclusivamente sulla base della documentazione acquisita o di memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall’Amministrazione (Comma 4). Non è consentita in ogni caso l’audizione orale del ricorrente o di altri controinteressati. Il comma 5 fissa il termine perentorio di 30 giorni, entro il quale l’organo di garanzia regionale deve esprimere il proprio parere. Qualora entro tale termine l‘organo di garanzia non abbia comunicato il parere o rappresentato esigenze istruttorie, per cui il termine è sospeso per un periodo massimo di 15 giorni e per una sola volta (Art.16 - comma 4 della Legge 7 agosto 1990, n. 241), il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale può decidere indipendentemente dal parere. (da C.M. Prot n. 3602/P0)

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ Dopo l'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e' inserito il seguente: "Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità). 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1. 3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità'.". (dal DPR 235/2007)

Può allora osservarsi che i destinatari naturali del patto educativo di cui alla disposizione in questione siano i genitori, ai quali la legge attribuisce in primis il dovere di educare i figli (art. 30 Cost., artt. 147, 155, 317 bis c.c.)

L’obiettivo del patto educativo, in sostanza, è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa. La scuola dell’autonomia può svolgere efficacemente la sua funzione educativa soltanto se è in grado di instaurare una sinergia virtuosa, oltre che con il territorio, tra i soggetti che compongono la comunità scolastica: il dirigente scolastico, il personale della scuola, i docenti, gli studenti ed i genitori. L’introduzione del patto di corresponsabilità è orientata a

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porre in evidenza il ruolo strategico che può essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti ed i loro genitori ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità. Il “patto” vuole essere dunque uno strumento innovativo attraverso il quale declinare i reciproci rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra l’istituzione scolastica e le famiglie… Ad esempio, a fronte del ripetersi di episodi di bullismo o di vandalismo, ritenendosi di orientare prioritariamente l’azione educativa al rispetto dell’ “altro”, sia esso persona o patrimonio, la scuola opererà su un doppio versante: da un lato potrà intervenire sulla modifica del regolamento d’istituto individuando le sanzioni più adeguate, dall’altro, si avvarrà del Patto educativo di corresponsabilità, per rafforzare la condivisione da parte dei genitori delle priorità educative e del rispetto dei diritti e dei doveri di tutte le componenti presenti nella scuola. Ciò consente di distinguere dunque, sul piano concettuale, il Patto educativo di corresponsabilità dal regolamento d’istituto. Patto condiviso tra scuola e famiglia sulle priorità educative il primo, vincolante con la sua sottoscrizione; atto unilaterale della scuola verso i propri studenti teso a fornire loro la specificazione dei comportamenti ad essi consentiti o vietati il secondo, vincolante con la sua adozione e pubblicazione all’albo… interventi di carattere normativo e amministrativo attraverso i quali si sono voluti richiamare ruoli e responsabilità di ciascuna componente della comunità scolastica: docenti, dirigenti scolastici, studenti e, da ultimo, genitori. Al fine di consentire all’istituzione scolastica di realizzare con successo le finalità educative e formative cui è istituzionalmente preposta, ciascun soggetto è tenuto ad adempiere correttamente ai doveri che l’ordinamento gli attribuisce. In questa ottica, pertanto, gli studenti sono tenuti ad osservare i doveri sanciti dallo Statuto degli studenti e delle studentesse, in particolare quelli contemplati negli articoli 3 e 4 del D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 come modificato ed integrato dal recente D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235; il personale docente quelli attinenti alla deontologia professionale enucleati dalla legge e dai Contratti collettivi nazionali di lavoro. L’inosservanza di tali doveri comporterà, per gli studenti, l’applicazione delle sanzioni disciplinari secondo il sistema che è stato sopra illustrato, per il personale scolastico, l’esercizio rigoroso, tempestivo ed efficace del potere disciplinare anche alla luce di quanto previsto dalla più recente normativa (si veda, in particolare, la circolare n. 72 del 19 dicembre 2006 del M.P.I. - Procedimenti e sanzioni disciplinari nel comparto scuola. Linee di indirizzo generali - e l’art. 2 comma 1 del D.L. 7 settembre 2007 n.147, convertito, con modificazioni, nella Legge 25 ottobre 2007 n.176). Con particolare riferimento alla responsabilità civile che può insorgere a carico dei genitori, soprattutto in presenza di gravi episodi di violenza, di bullismo o di vandalismo, per eventuali danni causati dai figli a persone o cose durante il periodo di svolgimento delle attività didattiche, si ritiene opportuno far presente che i genitori, in sede di giudizio civile, potranno essere ritenuti direttamente responsabili dell’accaduto, anche a prescindere dalla sottoscrizione del Patto di corresponsabilità, ove venga dimostrato che non abbiano impartito ai figli un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti. Tale responsabilità, riconducibile ad una colpa in educando, potrà concorrere con le gravi responsabilità che possono configurarsi anche a carico del personale scolastico, per colpa in vigilando, ove sia stato omesso il necessario e fondamentale dovere di sorveglianza nei confronti degli studenti. Sulla base di quanto sopra chiarito, e nell’ambito delle valutazioni autonome di ciascuna istituzione scolastica, il Patto di corresponsabilità potrà contenere degli opportuni richiami

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e rinvii alle disposizioni previste in materia dalla normativa vigente, allo scopo di informare le famiglie dei doveri e delle responsabilità gravanti su di loro in uno spirito di reciproca collaborazione che deve instaurarsi tra le diverse componenti della comunità scolastica. Infatti i doveri di educazione dei figli e le connesse responsabilità, non vengono meno per il solo fatto che il minore sia affidato alla vigilanza di altri (art. 2048 c.c., in relazione all’art. 147 c.c.).. La responsabilità del genitore (art. 2048, primo comma, c.c.) e quella del “precettore” (art. 2048, secondo comma c.c.) per il fatto commesso da un minore affidato alla vigilanza di questo ultimo, non sono infatti tra loro alternative, giacché l’affidamento del minore alla custodia di terzi, se solleva il genitore dalla presunzione di “culpa in vigilando”, non lo solleva da quella di “culpa in educando”, rimanendo comunque i genitori tenuti a dimostrare, per liberarsi da responsabilità per il fatto compiuto dal minore pur quando si trovi sotto la vigilanza di terzi, di avere impartito al minore stesso un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti (Cass. Sez III, 21.9.2000, n. 12501; 26.11.1998, n. 11984). Il patto di corresponsabilità, pertanto, potrà richiamare le responsabilità educative che incombono sui genitori, in modo particolare nei casi in cui i propri figli si rendano responsabili di danni a persone o cose derivanti da comportamenti violenti o disdicevoli che mettano in pericolo l’incolumità altrui o che ledano la dignità ed il rispetto della persona umana. In ogni caso, resta fermo che il Patto di corresponsabilità non potrà mai configurarsi quale uno strumento giuridico attraverso il quale introdurre delle clausole di esonero dalla responsabilità riconducibile in capo al personale scolastico in caso di violazione del dovere di vigilanza. Tale obbligo nei confronti degli studenti è infatti previsto da norme inderogabili del codice civile; di conseguenza, nell’ipotesi in cui il patto contenesse, in maniera espressa o implicita, delle clausole che prevedano un esonero di responsabilità dai doveri di vigilanza o sorveglianza per i docenti o per il personale addetto, tali clausole dovranno ritenersi come non apposte in quanto affette da nullità. Con riferimento, poi, alle modalità di elaborazione, il D.P.R. 235 (comma 2 dell’art. 5 bis) rimette al regolamento d’istituto la competenza a disciplinare le procedure di elaborazione e di sottoscrizione del Patto. Ciò significa che la scuola, nella sua autonomia, ove lo preveda nel regolamento d’istituto, ha la facoltà di attribuire la competenza ad elaborare e modificare il patto in questione al Consiglio di istituto, dove sono rappresentate le diverse componenti della comunità scolastica, ivi compresi i genitori e gli studenti. (da C.M. Prot n. 3602/P0)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE – SAN GIORGIO IN BOSCO

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Dal DPR 235/2007

La scuola, quale luogo di crescita civile e culturale della persona, rappresenta, insieme alla famiglia, la risorsa più idonea ad arginare il rischio del dilagare di un fenomeno di caduta progressiva sia della cultura dell’osservanza delle regole sia della consapevolezza che la libertà personale si realizza nel rispetto degli altrui diritti e nell’adempimento dei propri doveri.

Compito della scuola, pertanto, è quello di far acquisire non solo competenze, ma anche

valori da trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità.

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Al raggiungimento di tale obiettivo è chiamata l’autonomia scolastica, che consente alle

singole istituzioni scolastiche di programmare e condividere con gli studenti, con le famiglie, con le altre componenti scolastiche e le istituzioni del territorio, il Patto di corresponsabilità (P.E.C.).

L’obiettivo del patto educativo, in sostanza, è quello di impegnare le famiglie, fin dal

momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa. La scuola dell’autonomia può svolgere efficacemente la sua funzione educativa soltanto se è in grado di instaurare una sinergia virtuosa, oltre che con il territorio, tra i soggetti che compongono la comunità scolastica: il dirigente scolastico, il personale della scuola, i docenti, gli studenti ed i genitori, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità.

Il patto di corresponsabilità educativa

Costituisce Coinvolge Impegna

La dichiarazione esplicita

dell’operato della scuola

Consigli d’intersezione

Consigli d’Interclasse Consigli di Classe

Insegnanti Genitori

Alunni Enti esterni che collaborano con la scuola

I docenti

Gli alunni I genitori

Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”

Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e

degli studenti della scuola secondaria”

Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del

bullismo”

Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di

altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni

disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”

I soggetti componenti la comunità scolastica (Studenti, Genitori, Scuola) si assumono gli impegni sotto descritti, affinché la scuola sia luogo di crescita civile e culturale della persona

Elementi fondanti

La Scuola si impegna a ... La Famiglia si impegna a ... Lo Studente si impegna a ...

OF

FE

RTA

FO

RM

AT

IVA

Garantire un piano formativo basato su progetti ed iniziative

Promuovere il benessere ed il successo dello studente

Valorizzare la realizzazione umana e culturale dello studente

Prendere visione del piano formativo

Condividerlo e discuterlo con i propri figli

Assumersi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto

Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo

Prendere coscienza delle proprie responsabilità

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RE

LA

ZIO

NA

LIT

A’

Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul rispetto delle diversità e delle differenti identità culturali

Favorire l’accettazione dell’altro e la solidarietà

Promuovere le motivazioni dell’apprendere

Far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità favorendo le potenzialità di ciascuno

Condividere con gli insegnanti linee educative comuni

Collaborare con la scuola nella sua azione educativa

Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto

Accettare, rispettare, aiutare gli altri ed i diversi da sé comprendendo le ragioni dei loro comportamenti

Rispettare oggetti e situazioni dell’ambiente scolastico

PA

RT

EC

IPA

ZIO

NE

Creare situazioni di ascolto, e momenti di dialogo e di incoraggiamento con le famiglie e gli alunni

Partecipare regolarmente e in modo collaborativo a colloqui individuali, collegiali e ai vari incontri di carattere formativo ed informativo

Frequentare con regolarità

Assolvere con assiduità agli impegni di studio

Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa

Garantire costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe

INT

ER

VE

NT

I

ED

UC

AT

IVI

Comunicare con le famiglie, con regolarità informandole sull’andamento didattico-disciplinare degli studenti

Far rispettare le norme di comportamento, i divieti previsti dal Regolamento d’Istituto

Attivare le sanzioni disciplinari in caso di infrazioni ed inadempienze

Controllare quotidianamente tutte le comunicazioni e apporre firma di presa visione

Discutere con i figli di eventuali sanzioni e provvedimenti disciplinari

Assicurare atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti

Far partecipe la famiglia delle comunicazioni e delle iniziative attivate dalla scuola e dagli insegnanti

VA

LU

TA

ZIO

NE

Garantire la massima trasparenza nella valutazione (esplicitandone i criteri)

Promuovere l’autovalutazione

personale e di gruppo degli

studentI

Condividere la complessità della valutazione

Riconoscere con obiettività successi, insuccessi e difficoltà del proprio figlio

Collaborare con la scuola nell’azione di recupero

Riconoscere l’oggettività della valutazione degli insegnanti

Prendere coscienza delle proprie difficoltà ed attivare adeguate strategie di recupero

S. Giorgio in Bosco ______________________ IL GENITORE IL DIRIGENTE SCOLASTICO ______________________ __________________________________

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ALLEGATO 4

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di SAN GIORGIO IN BOSCO V.lo Giovanni XXIII

– 35010 SAN GIORGIO IN BOSCO

Tel. 049 9450890 – Fax 049 9450585

@mail: [email protected] C.F. 81004190286

REGOLAMENTO AULE DI INFORMATICA IC SANGIORGIO IN BOSCO

PLESSI PRIMARIA : “D.ALIGHIERI” - “L.DA VINCI” PLESSO SECONDARIA : “GIOVANNI XXIII”

Il laboratorio della scuola è patrimonio comune, pertanto si ricorda che il rispetto e la tutela delle attrezzature sono condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per

mantenere l'efficienza del laboratorio stesso. Atti di danneggiamento verranno perseguiti nelle forme previste, compreso il risarcimento degli eventuali danni arrecati. Si invitano gli utenti a rispettare le seguenti norme:

1. Il laboratorio può essere utilizzato dai singoli docenti, per attività connesse con gli impegni didattici, e dagli alunni, solo se accompagnati e guidati da un docente.

2. I docenti che accedono all’aula informatica devono ritirare personalmente la chiave dal collaboratore scolastico e compilare il registro di utilizzo con data e firma. Il

registro verrà quindi consegnato al docente per la segnalazione di eventuali problemi, esaurimento componenti e quant’altro riscontrato durante la permanenza nel laboratorio. Una volta terminata l’attività il docente riconsegnerà chiave e registro al

collaboratore scolastico. Il registro verrà periodicamente controllato dal docente incaricato.

3. Il docente che utilizza l’aula informatica è responsabile del comportamento degli alunni e di eventuali danni alle apparecchiature. (Sarà valutata di volta in volta se la responsabilità di eventuali danni sia dovuta a culpa in vigilando o altro)

4. Gli alunni non devono mai essere lasciati soli nell’aula informatica. 5. È assolutamente vietato sia per gli alunni che per gli insegnanti: alterare la

configurazione originaria dei PC e delle loro componenti; installare, modificare,

scaricare software, se non concordato con il docente incaricato; (ovviamente software didattico) inserire password aggiuntive: tutti i documenti devono essere chiari e

non criptati.

6. La navigazione avviene sotto la diretta responsabilità del docente accompagnatore. 7. I docenti durante lo svolgimento delle attività devono controllare scrupolosamente che tutti gli alunni utilizzino con la massima cura e in modo appropriato le attrezzature

informatiche. 8. Eventuali lavori di qualsiasi tipo, creati dagli alunni e dagli insegnanti, vanno salvati

su chiavette USB personali e/o su spazio virtuale personale o della classe (GDrive/ Dropbox…). 9. Le UDA dovranno essere salvate nell’Area Riservata Docenti, alla voce cartelle

classi, messa a disposizione dall’Istituto Alberti 10. Tutti i lavori eseguiti al computer, se significativi, possono essere salvati in un CD

e consegnati al docente incaricato al fine della creazione di un archivio multimediale e/o postati sul sito dell’Istituto. 11. Il PC n. 1 è riservato esclusivamente ai docenti.

12. L’uso delle stampanti è particolarmente oneroso dal punto di vista economico: è pertanto necessario razionalizzare l’impiego da parte di tutti. I docenti

accompagnatori sono tenuti a verificare il materiale stampato dagli allievi e ad impedirne una utilizzazione eccessiva. L’utente che abbia la necessità di stampe particolarmente lunghe dovrà concordarne l’effettuazione con il docente incaricato.

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Evitare di usare sfondi colorati o grigi per risparmiare inchiostro.

13. Qualsiasi cosa si faccia sul PC lascia traccia scritta sul disco rigido, analizzabile da chi possiede le adeguate competenze tecniche. Adeguate misure di controllo sono

state prese al riguardo. 14. Al termine della lezione è cura del docente e degli alunni di lasciare la postazione

in ordine risistemando tastiere, mouse e sedie. All’uscita il docente provvederà a chiudere a chiave la porta (i pc restano accesi). 15. In base all’orario settimanale di utilizzo esposto all’esterno del laboratorio, l’ultimo

docente della giornata provvede al corretto spegnimento dei pc e della stampante. 16. L’uso scorretto delle attrezzature informatiche verrà perseguito nelle forme

previste, compreso il risarcimento degli eventuali danni arrecati. 17. In relazione alle LIM presenti nelle varie classi, i docenti dell’ultima ora di lezione provvederanno ogni giorno al corretto spegnimento della LIM e a staccare la spina

d’ingresso dalla borchia presente sulla parete. I docenti della classe sono responsabili della cura e conservazione degli accessori in dotazione alla LIM: telecomando, penne

ecc. Ogni mese va effettuata la pulizia del filtro dell’aria del videoproiettore e rimossa la polvere dalla bocchetta laterale dell’aria con l’apposito spolverino dato in dotazione ad ogni classe.

18. Se il pc sta facendo degli aggiornamenti di sistema, non va spento prima che abbia terminato la propria sessione di lavoro. Questo evita l’accumularsi di inutili

errori sul disco fisso. Il presente Regolamento viene approvato dal Consiglio d’Istituto in data 27 OTTOBRE

2015

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ALLEGATO 5

Criteri lista d’attesa per iscrizioni alla sc. dell’infanzia “Arcobaleno”

Priorità di iscrizione per i residenti nel Comune in relazione alla capienza dei locali scolastici se il nr. di iscrizioni lo consente

Punti

1 Bambini diversamente abili (art 12 l.104/92 - certificati ) 50

2 Bambini orfani di entrambi i genitori 15

3 Bambini con famiglie aventi diritto al minimo vitale in gravissime condizioni di disagio socio - economico (documentate da pubbliche istituzioni in virtù di regolamenti esistenti )

13

4 Bambini affidati alla famiglia da pubbliche istituzioni 12

5 Bambini orfani di un genitore 11

6 Bambini di 5 anni che non hanno frequentato altra scuola dell'infanzia 10

7 Bambini di 5 anni che hanno frequentato altra scuola dell'infanzia 5

8 Bambini di 4 anni che non hanno frequentato altra scuola dell'infanzia 9

9 Bambini di 4 anni che hanno frequentato altra scuola dell'infanzia 4

10 Bambini con famiglie nelle quali siamo presenti genitori o fratelli bisognosi di continua assistenza documentata

8

11 Bambini con famiglie con 3 figli o più inferiori a 16 anni 7

12 Residenti nella frazione di Sant’Anna Morosina 6

13 Bambini con altro fratello iscritto alla medesima scuola dell'infanzia per l'anno al quale si riferisce la domanda di iscrizione (esclusi gli uscenti)

5

Ulteriore criterio di scelta:

a parità di punteggio la precedenza viene assegnata agli alunni aventi diritto per estrazione

gli alunni anticipatari vengono graduati dopo gli aventi diritto in base alla data di nascita

In caso di concorrenza tra anticipatari hanno precedenza i residenti nel comune di San Giorgio in Bosco

I bambini verrano inseriti a scuola dal mese di gennaio dell’ a. s. in cui si richede l’iscrizione

l’ inserimento sarà graduale e rispettoso dei tempi dei bambini

al momento dell’inserimento i bambini dovranno aver raggiunto un sufficiente livello di autonomia personale (controllo sfinterico e autonomina a tavola)

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Criteri lista d’attesa per iscrizioni alla sc. dell’infanzia “Arcobaleno”

(i residenti hanno comunque la precedenza sui non residenti)

nr Priorità di iscrizione per i non residenti nel Comune in relazione alla capienza dei locali scolastici

se il nr. di iscrizioni lo consente punti

1 Bambini diversamente abili (art 12 l.104/92 - certificati ) 50

2 Bambini orfani di entrambi i genitori 15

3 Bambini con famiglie aventi diritto al minimo vitale in gravissime condizioni di disagio socio - economico (documentate da pubbliche istituzioni in virtù di regolamenti esistenti )

13

4 Bambini affidati alla famiglia da pubbliche istituzioni 12

5 Bambini orfani di un genitore 11

6 Bambini di 5 anni che non hanno frequentato altra scuola dell'infanzia 10

7 Bambini di 5 anni che hanno frequentato altra scuola dell'infanzia 5

8 Bambini di 4 anni che non hanno frequentato altra scuola dell'infanzia 9

9 Bambini di 4 anni che hanno frequentato altra scuola dell'infanzia 4

10 Bambini con famiglie nelle quali siamo presenti genitori o fratelli bisognosi di continua assistenza documentata

8

11 Bambini con famiglie con 3 figli o più inferiori a 16 anni 7

12 Bambini con altro fratello iscritto alla medesima scuola dell'infanzia per l'anno al quale si riferisce la domanda di iscrizione (esclusi gli uscenti)

20

Ulteriore criterio di scelta:

a parità di punteggio la precedenza viene assegnata agli alunni aventi diritto per estrazione

gli alunni anticipatari vengono graduati dopo gli aventi diritto in base alla data di nascita

In caso di concorrenza tra anticipatari hanno precedenza i residenti nel comune di San Giorgio in Bosco

I bambini verrano inseriti a scuola dal mese di gennaio dell’ a. s. in cui si richede l’iscrizione

l’ inserimento sarà graduale e rispettoso dei tempi dei bambini

al momento dell’inserimento i bambini dovranno aver raggiunto un sufficiente livello di autonomia personale (controllo sfinterico e autonomina a tavola)

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ALLEGATO 6

Criteri di accoglimento iscrizioni alunni al tempo pieno per la scuola primaria

Premesso che gli alunni residenti nel Comune di San Giorgio in Bosco hanno comunque la precedenza rispetto agli alunni non residenti, si applicano i seguenti criteri:

Priorità di iscrizione per i residenti nel Comune in relazione alla capienza dei locali scolastici se il nr. di iscrizioni lo consente punti

1 Bambini diversamente abili (art 12 l.104/92 - certificati ) 50

2 Bambini orfani di entrambi i genitori 15

3

Bambini con famiglie aventi diritto al minimo vitale in gravissime condizioni di disagio socio - economico (documentate da pubbliche istituzioni in virtù di regolamenti esistenti ) 13

4 Bambini affidati alla famiglia da pubbliche istituzioni 12

5 Bambini orfani di un genitore 11

6

Bambini con famiglie nelle quali siamo presenti genitori o fratelli bisognosi di continua assistenza documentata 8

7 Bambini con famiglie con 3 figli o più inferiori a 16 anni 7

8 Residenti nella frazione 6

9

Bambini con altro fratello iscritto alla medesima scuola per l'anno al quale si riferisce la domanda di iscrizione (esclusi gli uscenti) 5

Ulteriore criterio di scelta:

A parità di punteggio la precedenza viene assegnata agli alunni aventi diritto per estrazione

nr. Priorità di iscrizione per i non residenti nel Comune in relazione alla capienza dei locali scolastici

se il nr. di iscrizioni lo consente punti

1 Bambini diversamente abili (art 12 l.104/92 - certificati ) 50

2 Bambini orfani di entrambi i genitori 15

3 Bambini con famiglie aventi diritto al minimo vitale in gravissime condizioni di disagio socio - economico (documentate da pubbliche istituzioni in virtù di regolamenti esistenti ) 13

4 Bambini affidati alla famiglia da pubbliche istituzioni 12

5 Bambini orfani di un genitore 11

6 Bambini con famiglie nelle quali siamo presenti genitori o fratelli bisognosi di continua assistenza documentata 8

7 Bambini con famiglie con 3 figli o più inferiori a 16 anni 7

8 Bambini con altro fratello iscritto alla medesima scuola per l'anno al quale si riferisce la domanda di iscrizione (esclusi gli uscenti) 20

Ulteriore criterio di scelta:

a parità di punteggio la precedenza viene assegnata agli alunni aventi diritto per estrazione

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ALLEGATO 7

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAN GIORGIO IN BOSCO

Via Giovanni XXIII,68-35010 San Giorgio in Bosco(PD)

tel. 049/5996039 - fax 049/9450585

CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME

PRIMARIA / SECONDARIA

Premessa :

Dopo un breve periodo di osservazione iniziale dei bambini del primo anno

della scuola primaria (per tutto il mese di settembre)

Tenendo conto delle indicazioni fornite dagli insegnanti della scuola

dell'Infanzia ( per le prime primaria ) e degli insegnanti della scuola Primaria (

per le prime secondaria ),

si procede, secondo un'ottica della didattica inclusiva, alla formazione dei

gruppi classe secondo i seguenti criteri:

● equa ripartizione degli alunni in base al livello delle competenze raggiunte;

● Equa ripartizione tra maschi e femmine;

● Equa ripartizione di gruppi provenienti dai vari istituti/ plessi;

● Inserimento fratelli gemelli : per lo sviluppo ed il benessere dei bambini/ragazzi si ritiene

importante separare i gemelli.

● Estrazione a sorte della sezione;

● Inserimento degli alunni immigrati in base alle indicazioni ministeriali e ai criteri stabiliti dal

Protocollo Accoglienza del nostro Istituto.