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PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale GRUPPO DI PROGETTO Il SEGRETARIO GENERALE avv. Luigi Stefano Sorvino R.U.P. COORDINATORE arch. Marina Scala arch. Paolo Tolentino ASPETTI GEOLOGICI SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE geol. Federico Baistrocchi dr. Alberto Albano geol. Stefania Coraggio geom. Antonino Paroli geol. Antonella Guerriero geol. Paolo Mirra ASPETTI AMMINISTRATIVI sig. Oreste Alfano ASPETTI IDRAULICI geom. Ciro Papa ing. Massimo Della Gatta geom. Luigi Beracci ing. Luigi Fariello sig.ra Felicetta Napolitano ing. Luigi Iodice sig.ra Giuseppina Terracciano ASPETTI TERRITORIALI SUPPORTO TECNICO - GIURIDICO G.R.C. arch. Marina La Greca ing. Mauro Biafore (D.G. - LL. PP. e Protezione Civile) arch. Ornella Piscopo dr. Orlando Battipaglia (U.O.D. - S.I.T.) arch. Mauro Vincenti ing. Vincenzo Parità (U.O.D. - S.I.T.) avv. Angelo Marzocchella (Uff. Spec. Avvocatura) RELAZIONE IDROLOGICA Delibera di Comitato Istituzionale n. 1 del 23 febbraio 2015

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PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO

Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale

G R U P P O D I P R O G E T T O

Il SEGRETARIO GENERALEavv. Luigi Stefano Sorvino

R.U.P. COORDINATOREarch. Marina Scala arch. Paolo Tolentino

ASPETTI GEOLOGICI SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALEgeol. Federico Baistrocchi dr. Alberto Albanogeol. Stefania Coraggio geom. Antonino Paroligeol. Antonella Guerrierogeol. Paolo Mirra ASPETTI AMMINISTRATIVI

sig. Oreste AlfanoASPETTI IDRAULICI geom. Ciro Papaing. Massimo Della Gatta geom. Luigi Beracciing. Luigi Fariello sig.ra Felicetta Napolitanoing. Luigi Iodice sig.ra Giuseppina Terracciano

ASPETTI TERRITORIALI SUPPORTO TECNICO - GIURIDICO G.R.C.arch. Marina La Greca ing. Mauro Biafore (D.G. - LL. PP. e Protezione Civile)arch. Ornella Piscopo dr. Orlando Battipaglia (U.O.D. - S.I.T.)arch. Mauro Vincenti ing. Vincenzo Parità (U.O.D. - S.I.T.)

avv. Angelo Marzocchella (Uff. Spec. Avvocatura)

RELAZIONE IDROLOGICA

Delibera di Comitato Istituzionale n. 1 del 23 febbraio 2015

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1

1. Premessa.............................................................................................................................. 2

2. Ex Autorità di Bacino Nord-Occidentale della Campania ............................................... 3

2.1 Il modello probabilistico.......................................................................................... 4

2.2 Valutazione del fattore regionale di crescita .......................................................... 7

2.3 Modello di trasformazione afflussi/deflussi .......................................................... 11

2.4 Approccio variazionale per la determinazione delle portate al colmo di piena .... 14

3. Ex Autorità di Bacino del fiume Sarno ............................................................................ 18

3.1 Il modello probabilistico........................................................................................ 18

3.2 Valutazione del fattore regionale di crescita ........................................................ 18

3.3 Modello di trasformazione afflussi/deflussi .......................................................... 19

3.4 Approccio variazionale per la determinazione delle portate al colmo di piena .... 30

4. Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale ................................................ 40

4.1 Le sottozone pluviometricamente omogenee ...................................................... 40

4.2 La legge di probabilità pluviometrica.................................................................... 42

5. Effetto dei cambiamenti climatici..................................................................................... 45

5.1 Evidenze di cambiamento climatico, presente e futuro........................................ 45

5.2 La modellistica climatica e le simulazioni ad alta risoluzione spaziale suldominio Italiano .................................................................................................... 47

5.3 Analisi delle possibili variazioni delle piogge massime e cumulate sulla zonadi competenza dell’autorità di bacino della Campania Centrale. ......................... 52

6. Allegati ................................................................................................................................ 63

A - Ex Nord-Occidentale ............................................................................................ 64

B - Ex Sarno............................................................................................................... 71

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1. Premessa

Il territorio di pertinenza dell’Autorità di Bacino

nasce dall'accorpamento delle ex Autorità di Bacino Regionali Nord

Campania e Sarno, costituite ai sensi della L.R. n. 8/1994.

Con riferimento al territorio di competenza dell'Autorità di Bacino Nord

della Campania si sono sostanzialmente confermate le modellazioni idrologiche definite in

sede di redazione del PSAI 2002, opportunamente modificate con gli aggiornamenti del

PSAI del 2010.

Per detto territorio è stata

eseguita una nuova modellazi

delle curve di probabilità

pluviometriche partendo dalle

risultanze del progetto VAPI

Campania ed individuando tre aree

omogenee definite come: "litoranea",

"pedemontana" ed "entroterra".

Similmente, per il territorio di

competenza dell'Autorità di Bacino del

fiume Sarno, si è ripresa la relazione

idrologica dei PSAI 2002 che ha

particolarizzato il progetto VAPI

Campania individuando una nuova

sottozona pluviometrica definita "2

intermedia".

Nelle pagine che seguono si descriverà la metodologia

una legge di pioggia univoca sull'intero territorio dell'Autorità di Bacino Regionale della

Campania Centrale.

Il territorio di pertinenza dell’Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale

nasce dall'accorpamento delle ex Autorità di Bacino Regionali Nord

Campania e Sarno, costituite ai sensi della L.R. n. 8/1994.

Con riferimento al territorio di competenza dell'Autorità di Bacino Nord

della Campania si sono sostanzialmente confermate le modellazioni idrologiche definite in

sede di redazione del PSAI 2002, opportunamente modificate con gli aggiornamenti del

Per detto territorio è stata

eseguita una nuova modellazione

delle curve di probabilità

pluviometriche partendo dalle

risultanze del progetto VAPI

Campania ed individuando tre aree

omogenee definite come: "litoranea",

"pedemontana" ed "entroterra".

Similmente, per il territorio di

Bacino del

fiume Sarno, si è ripresa la relazione

idrologica dei PSAI 2002 che ha

particolarizzato il progetto VAPI

Campania individuando una nuova

sottozona pluviometrica definita "2

Nelle pagine che seguono si descriverà la metodologia utilizzata per addivenire ad

una legge di pioggia univoca sull'intero territorio dell'Autorità di Bacino Regionale della

2

Regionale della Campania Centrale

nasce dall'accorpamento delle ex Autorità di Bacino Regionali Nord-Occidentale della

Con riferimento al territorio di competenza dell'Autorità di Bacino Nord-Occidentale

della Campania si sono sostanzialmente confermate le modellazioni idrologiche definite in

sede di redazione del PSAI 2002, opportunamente modificate con gli aggiornamenti del

utilizzata per addivenire ad

una legge di pioggia univoca sull'intero territorio dell'Autorità di Bacino Regionale della

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2. Ex Autorità di Bacino Nord-Occidentale della Campania

Obiettivo principale dello studio di seguito illustrato è la valutazione delle portate al

colmo di piena che possono defluire, nelle sezioni del reticolo idrografico in esame, con

assegnato periodo di ritorno T.

In via più dettagliata, i valori della portata QT , corrispondenti al periodo di ritorno T,

possono essere stimati a partire da una relazione del tipo:

TQT KQ (1.)

dove:

Qe’ un parametro centrale della distribuzione di probabilità della variabile

idrologica Q, massimo annuale della portata istantanea (ad esempio: la media,

la mediana, il valore modale, etc.);

TK e’ un coefficiente amplificativo, denominato coefficiente di crescita col

periodo di ritorno T espresso dalla relazione:

TKK TT (2.)

che dipende, per una data regione omogenea rispetto alle portate al colmo di piena, solo

dal particolare modello probabilistico adottato e dallo specifico parametro Q preso a

riferimento.

Una stima sufficientemente attendibile del parametro Q può essere effettuata, a

causa della sua scarsa variabilità campionaria, già in base a pochi dati. Viceversa,

l'affidabilità della stima dei parametri contenuti nell'espressione di KT e, quindi,

l'attendibilità della stima di KT , risulta fortemente influenzata dal ridotto numero di dati

generalmente a disposizione. Di conseguenza, mentre la valutazione di KT può essere

effettuata solo in base ad un'analisi regionale, condotta su due distinti livelli (I e II Livello di

analisi regionale), la valutazione del parametro Q va effettuata tenendo conto, soprattutto,

delle peculiarità proprie dello specifico bacino preso in esame (analisi regionale di III

Livello).

Nel caso in esame, per la scarsità dei dati di portata disponibili e per la molteplicità

dei parametri da introdurre in eventuali legami di regressione tra il valore di Q e le

caratteristiche climatiche e fisiografiche dei bacini, risulta praticamente impossibile

procedere ad un'analisi regionale di III Livello.

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L’alternativa a tale analisi consiste nel ricorrere ad una tecnica basata

sull'accoppiamento di un adeguato modello di trasformazione afflussi/deflussi con un

processo di massimizzazione (approccio variazionale).

Tanto premesso, nel seguito viene dapprima brevemente illustrata la metodologia

utilizzata per la valutazione del parametro centrale della distribuzione di probabilita’

ricavata a partire da dati pluviometrici e fisiografici caratteristici dei bacini presi in esami.

Successivamente, sono illustrate le tecniche utilizzate per la valutazione dei diversi

componenti del modello di trasformazione afflussi/deflussi preso a riferimento.

La metodologia utilizzata fa riferimento a quella proposta su scala nazionale dal

progetto VAPI del Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche

(GNDCI). In particolare viene adottato un modello probabilistico a doppia componente

(TCEV) che interpreta gli eventi massimi annuali come il risultato di una miscela di due

popolazioni distinte di eventi (eventi massimi ordinari ed eventi massimi straordinari). Le

elaborazioni relative alla applicazione di tale modello fanno riferimento ad una procedura

di regionalizzazione gerarchica in cui i parametri vengono valutati a scale regionali

differenti, in funzione dell’ordine statistico.

2.1 Il modello probabilistico

La stima dei massimi istantanei di una variabile aleatoria (altezza di pioggia,

intensita’ di pioggia, portata di piena, etc.) corrispondenti ad assegnati valori del periodo di

ritorno T può essere effettuata attraverso una metodologia di tipo probabilistico con diversi

tipi di approcci. Tra questi, vengono spesso utilizzati il modello di Gumbel e il modello

T.C.E.V.

Il modello di Gumbel, molto diffuso in campo tecnico, quando applicato all'analisi dei

massimi annuali delle altezze di pioggia o delle portate al colmo di piena tende a

sottostimare i valori più elevati osservati nel passato (valori corrispondenti ai periodi di

ritorno più elevati).

Il modello T.C.E.V. (Two Components Extreme Value) risulta maggiormente

rispondente alle esigenze di un'attenta valutazione delle altezze di pioggia o delle portate

al colmo di piena che possono defluire nei tronchi di un corso d'acqua.

Di fatto, il modello T.C.E.V. costituisce una generalizzazione del modello di Gumbel.

Esso risulta, infatti, costituito dal prodotto di due leggi di Gumbel, la prima delle quali

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destinata ad interpretare e descrivere, in chiave probabilistica, i massimi valori ordinari e,

la seconda, quelli straordinari (aventi, secondo il classico modello di Gumbel, una

probabilità di superamento inferiore del 5% e, quindi, tali da potersi ritenere eccezionali).

In base a tale modello, la generica variabile TX (altezza o intensita’ di pioggia,

portata al colmo, etc.) corrispondente ad un assegnato valore del periodo di ritorno T può

trarsi dall'espressione:

**

1

1*1exp1

1T

T

KK ee

T

(3.)

X

TT

XK

(4.)

nelle quali:

KTè il fattore di crescita col periodo di ritorno T, definito come il rapporto tra la

variabile TX corrispondente all'assegnato periodo di ritorno T e la media X

della distribuzione di probabilità della variabile X;

* e * sono parametri adimensionali dipendenti solo dal coefficiente di

asimmetria e, pertanto, stimabili solo sulla base di un'indagine regionale ad

amplissima scala (Analisi regionale di I Livello);

1 è il numero medio di eventi indipendenti, di tipo ordinario, che si

determinano nella zona (e, pertanto, è una caratteristica climatica di una zona

omogenea che può essere valutata una volta noti * e * , attraverso

un'analisi regionale di II Livello);

è un parametro strettamente dipendente da 1, * e * .

Nel caso specifico la variabile aleatoria presa in esame è il massimo annuale

dell’altezza di pioggia hd,T di assegnata durata d, corrispondente al periodo di ritorno T

La legge

hd,T = hd,T ( d,T ) (5.)

viene, come noto, denominata “curva di probabilità pluviometrica per assegnato periodo

di ritorno T".

La5. assume notoriamente l’espressione:

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6

hd,T =dh KT (6.)

dove

dh e’ il parametro centrale della distribuzione di probabilità del massimo

annuale della altezza di pioggia in assegnata durata (per es. il valore modale

() o la media (), ovvero parametri legati a momenti del primo ordine);

KT e’ il coefficiente di crescita col periodo di ritorno T, che dipende per una

data regione omogenea rispetto ai massimi annuali delle altezze di pioggia,

dal modello probabilistico adottato e dal parametrodh preso a riferimento.

Per quanto concerne la variabiledh essa si assume comunemente corrispondente al

valore della mediadh dei massimi annuali di pioggia di durata d

dd hh (7.)

Con riferimento al modello probabilistico T.C.E.V. si ha inoltre:

1** ,,,, TKK TT (8.)

essendo * , * , 1 i parametri della distribuzione.

Dal Rapporto VA.PI. (“Valutazione delle piene in Campania” elaborato dal G.N.D.C.I.

del CNR) i valori di * e * validi per l’intera Regione Campania sono i seguenti:

* = 0.224;

* = 2.536;

1 = 37;

= 4.909;

I valori del coefficiente di crescita KT sono riportati, per differenti periodi di ritorno T,

nella successiva Tabella 1:

T 2 10 20 50 100 300

KT0.87 1.38 1.64 2.03 2.36 2.90

Tabella 1 - Coefficienti di crescita delle piogge per differenti valori del periodo di ritorno T

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2.2 Valutazione del fattore regionale di crescita

Al fine di conseguire valutazioni del parametro

dell'intensità media di pioggia di durata

provenienti da tutte e sole quelle stazioni pluviometriche che, ricadendo direttamente nelle

aree di studio o nelle loro immediate vicinanze, possono fornire dati utili circa i valori

massimi delle intensità medie di pioggia

In particolare, sono state prese a riferimento 50 stazioni di misura dell’altezza di

pioggia (pluviometri e pluviografi)

area di studio è stata divisa in tre diverse sottozone indicat

di sotto come sottozone A1, A2 ed A3.

A partire da tali dati, si è innanzitutto individuato il tipo di modello di regressione in

base al quale caratterizzare il legame esistente tra i valori dell'intensità media di pioggia

dd

d

h

i

, le durate d prese a riferimento e le quote

singole stazioni di misura considerate; successivamente, si è passati a stimare i parametri

in esso contenuti eseguendo una analisi di gruppo (cluster a

massimizzazione del coefficiente di determinazione della regressione multipla.

Per quanto riguarda la forma del legame di regressione, si è fatto riferimento

all'espressione:

DzC

c

oi

d

d

Id

1

che presenta, rispetto alle più diffuse forme di tipo monomio, i seguenti vantaggi:

Valutazione del fattore regionale di crescita

Al fine di conseguire valutazioni del parametrodh (media dei massimi annuali

dell'intensità media di pioggia di durata d), si è ritenuto necessario fare riferimento ai dati

provenienti da tutte e sole quelle stazioni pluviometriche che, ricadendo direttamente nelle

aree di studio o nelle loro immediate vicinanze, possono fornire dati utili circa i valori

massimi delle intensità medie di pioggia id di durata d.

In particolare, sono state prese a riferimento 50 stazioni di misura dell’altezza di

pioggia (pluviometri e pluviografi); sulla base delle condizioni geomorfologiche, l’intera

area di studio è stata divisa in tre diverse sottozone indicate nella planimetria schematica

, A2 ed A3.

A partire da tali dati, si è innanzitutto individuato il tipo di modello di regressione in

base al quale caratterizzare il legame esistente tra i valori dell'intensità media di pioggia

prese a riferimento e le quote z sul livello del mare relative alle

singole stazioni di misura considerate; successivamente, si è passati a stimare i parametri

in esso contenuti eseguendo una analisi di gruppo (cluster analysis) attraverso la

massimizzazione del coefficiente di determinazione della regressione multipla.

Per quanto riguarda la forma del legame di regressione, si è fatto riferimento

presenta, rispetto alle più diffuse forme di tipo monomio, i seguenti vantaggi:

7

(media dei massimi annuali

sario fare riferimento ai dati

provenienti da tutte e sole quelle stazioni pluviometriche che, ricadendo direttamente nelle

aree di studio o nelle loro immediate vicinanze, possono fornire dati utili circa i valori

In particolare, sono state prese a riferimento 50 stazioni di misura dell’altezza di

ulla base delle condizioni geomorfologiche, l’intera

e nella planimetria schematica

A partire da tali dati, si è innanzitutto individuato il tipo di modello di regressione in

base al quale caratterizzare il legame esistente tra i valori dell'intensità media di pioggia

sul livello del mare relative alle

singole stazioni di misura considerate; successivamente, si è passati a stimare i parametri

nalysis) attraverso la

massimizzazione del coefficiente di determinazione della regressione multipla.

Per quanto riguarda la forma del legame di regressione, si è fatto riferimento

(9.)

presenta, rispetto alle più diffuse forme di tipo monomio, i seguenti vantaggi:

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per durate d0 , risultadi

I o e, quindi, anche per durate ridotte si

ottengono valori non troppo elevati dell'intensità media di pioggia nella durata

d;

la derivata didi

rispetto a d si presenta continua in tutto l'intervallo di durate,

il che la rende notevolmente più duttile nella ricerca della durata critica con un

approccio variazionale;

compare direttamente la quota z sul livello del mare.

Posto:

diY 10log

c

101d

d1logX

1

c

102 zXd

d1logzX

(10.)

o100 IlogA

CA1

DA2

la 9. può scriversi nella forma:

2211o XAXAAY (11.)

nella quale le costanti Ai possono ricavarsi in base ad un modello di regressione

lineare multipla, valutando per tentativi il valore del parametro dc in corrispondenza del

quale si ottiene la massima correlazione tra il modello ed i dati.

In corrispondenza dei vari valori di dc, gli altri parametri assumono rispettivamente i valori

riportati nella Tabella seguente:

Tabella 2 - Coefficienti delle sottozone

A0 A1 A2 C D I0

sottozona 1 1.9515657 -0.758 -0.000145 0.758 0.000145 89.44

sottozona 2 2.2080919 -0.731 -0.000144 0.731 0.000144 161.47

sottozona 3 2.0486359 -0.758 -0.000024 0.758 0.000024 111.89

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In definitiva, l'espressione del legame id=id

(d) e’ stata specializzata per le rispettive

sottozone ed ha consentito di tracciare le “curve di probabilita’ pluviometrica” riportate nelle Figure

seguenti:

Figura 1 - Zona pluviometricamente omogenea A1

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Figura 2 - Zona pluviometricamente omogenea A2

Figura 3 - Zona pluviometricamente omogenea A3

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11

2.3 Modello di trasformazione afflussi/deflussi

Nella scelta del modello di trasformazione afflussi/deflussi si e’ tenuto conto della

estensione e delle caratteristiche morfometriche dei bacini da esaminare.

In particolare per i bacini montani di superficie inferiore a 15 Km2 per la valutazione

delle portate piena si è ritenuto opportuno fare riferimento al metodo della corrivazione ed

in particolare alla formula razionale:

Q = Cf*i(tc) · S (12.)

nella quale tc è il tempo di corrivazione del bacino calcolato con la nota formula di

Giandotti:

tc = 4 · S0.5+1.5 · L/ 0.8 · (Hmed – Ho)0.5 (13.)

in cui

L = lunghezza dell’asta principale in Km;

S = superficie totale del bacino in Km2;

Hm = quota media del bacino in m;

Ho = quota della sezione di chiusura in m;

Per gli altri bacini il modello di trasformazione afflussi/deflussi utilizzato è quello di

Nash a tre serbatoi (lineari, uguali e disposti in serie).

Tale scelta risulta cosi’ motivata:

il modello risulta tra quelli più idonei a ricostruire eventi di piena effettivamente

osservati in bacini strumentati;

a parità dei primi due parametri, il modello ha una forma simile all'IUH di tipo

Weibull (utilizzato nella procedura VAPI per la Regione Campania), che

fornisce, asintoticamente, la effettiva risposta di un bacino idrografico ad un

evento meteorico.

Come e’ noto, il modello di Nash contiene due parametri:

il numero n di serbatoi;

il tempo di ritardo K0 relativo al singolo serbatoio.

L’idrogramma di piena e’ fornito dalla risoluzione dell’ integrale di convoluzione

dtuptQt

0 (14.)

nel quale la funzione u(t) rappresenta l'IUH del modello.

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12

L’espressione dell’ IUH e’ la seguente:

oK

t1n

oo

eK

t

K!1n

1tu

(15.)

E' possibile dimostrare che K0=tr/n, essendo tr il tempo di ritardo del bacino. Ne

consegue che, nel caso in esame, avendo scelto n=3, occorrerà valutare solo il tempo di

ritardo tr di ciascuno dei bacini sottesi dalle singole sezioni prese a riferimento.

Quest’ultimo può essere valutato con diversi approcci:

- Formule di Desbordes (I e II);

- Formula di Shaake;

- Formula di Rossi (1974);

- Metodo VAPI-Rapporto Campania.

Le formule di Desbordes e di Shaake sono state tarate con riferimento a bacini

urbani e rurali di limitata estensione e non sembrano, pertanto, applicabili al particolare

contesto.

La formula proposta da Rossi (1974), di struttura molto semplice, è stata tarata sui

bacini naturali e, pertanto, risulta senz'altro utilizzabile ai nostri fini. Essa è data, in

particolare, dall'espressione:

295.0

77.0

P

Lt r (16.)

essendo L la lunghezza dell'asta principale (in Km), P la pendenza media dell'asta

principale (in m/m) e tr il tempo di ritardo del bacino (in ore).

La pendenza media dell'asta principale è fornita dalla formula di Taylor &Schwartz,

che può essere applicata dopo aver suddiviso il profilo del corso d'acqua principale in una

serie di NT tratti di lunghezza Li e pendenza Pi

NT

1i i

i

P

L

P

L(17.)

I valori di Li e Pi sono stati dedotti dai profili longitudinali delle aste principali, così

come tratti dalla cartografia presa a riferimento.

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13

Una seconda alternativa possibile per il calcolo del tempo di ritardo è quella proposta

da Rossi e Villani (1995) nell’ambito del citato progetto VAPI del C.N.R. denominato

“Valutazione delle Piene in Campania”.

p

2

p

f

f

p

1

p

f

f

r p1Sc6.3

25.1p1

C

CSp

c6.3

25.1p

C

Ct 21 (18.)

dove:

pp = percentuale del bacino considerabile come completamente permeabile;

Cf = coefficiente di afflusso;

S = superficie del bacino (in Km2);

Le costanti c1 e c2 rappresentano celerità di propagazione; I loro valori si assumono

pari a:

c1 = 0.25 m/s;

c2 = 1.70 m/s;

che rappresentano la migliore taratura ottenibile a partire dai dati idrometrografici

disponibili per la Regione Campania.

Nel caso in esame, per la determinazione del tempo di ritardo tr si è preferito fare

ricorso alla relazione 16.

2.3.1 Valutazione del coefficiente di afflusso

Nelle valutazioni di seguito riportate si è fatto riferimento all'approccio proposto da

Rossi & Villani nel 1995, in virtù del quale la stima del coefficiente di afflusso Cf è fornita

dalla relazione:

pfpff pCpCC 121

(19.)

con1f

C =0.13,2f

C =0.60 e pp pari alla percentuale delle aree del bacino che si comportano

come completamente permeabili alle precipitazioni.

La corretta valutazione di pp risulta, pertanto, di fondamentale importanza ai fini

della valutazione di Cf e, quindi, ai fini della valutazione sia delle medie delle portate al

colmo di piena che delle portate al colmo di piena corrispondenti ad assegnato periodo di

ritorno T.

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14

A tale scopo, si è condotta una specifica indagine sulle caratteristiche di permeabilità

dei terreni ricadenti all'interno dei diversi sottobacini in cui è stata preventivamente

suddivisa l'area di intervento.

La stima delle percentuali di aree impermeabili I (I=1-pp) e’ stata effettuata attraverso

le relazioni proposte da Celico e De Innocentis (1995) nell’ambito del progetto VAPI:

B = 0.84 – 0,85 I

Dd = 0.51 + 2,25 I

A = 21,2 – 15,7 I

in cui

Dde’ la densità di drenaggio;

B e’ la vegetazione, ovvero la copertura boschiva;

A e’ la pendenza media dei versanti, ovvero l’acclività.

Pertanto, con riferimento al generico bacino, ricavati da apposita cartografia tematica

i valori di B, Dd ed A, sono stati calcolati i corrispondenti valori di I e, quindi, di Cf. Il

valore di Cf utilizzato nei calcoli delle portate al colmo di piena è stato assunto, caso per

caso, pari al maggiore dei tre valori ottenuti.

I valori del coefficiente di afflusso, relativi ai diversi sottobacini individuati, insieme

alle caratteristiche geometriche ed ai tempi di ritardo tr , sono riportati nelle tabelle allegate

alla presente relazione idrologica.

2.4 Approccio variazionale per la determinazione delle portate al

colmo di piena

La necessità di applicare un approccio variazionale nasce dal tipo di informazione

disponibile in relazione alle massime precipitazioni che possono affluire ad un bacino.

Come è noto, infatti, le informazioni normalmente disponibili per l'analisi delle

massime precipitazioni fanno riferimento alle osservazioni sistematicamente effettuate dal

S.I.M.N. (Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale).

Tali dati si riferiscono, come noto, alle piogge massime cadute di durata d, senza

fornire alcuna informazione circa la variabilita’dell’intensita’ di pioggia nel tempo d.

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15

Per quanto riguarda le modalità con cui l'intensità media di pioggia nella durata d

varia al variare della durata d stessa, è da osservare, che id va riducendosi all'aumentare

di d.

Inoltre, come e’ noto, all'aumentare della durata della pioggia, aumenta la

percentuale della superficie del bacino che, ad un certo istante, viene a contribuire alla

formazione della portata di piena.

Pertanto, la portata al colmo risulta essere funzione di due termini, uno decrescente

con la durata d (intensita’ media della pioggia), l’altro crescente con d (percentuale

dell’area del bacino colante).

La condizione di massimo si verifica in corrispondenza di un particolare valore d*

della durata, definita durata critica.

L'approccio variazionale, utilizzato per determinare tale valore massimo del colmo di

piena, consta dei seguenti passi di calcolo:

si considera un evento meteorico caratterizzato da una durata d e da un

andamento delle intensità medie di pioggia nella durata d costante e pari adi

(essendodi

la media dei massimi annuali delle intensità medie di pioggia

nella durata d, valutabile in base a formule di regressione tarate in base alle

durate disponibili);

si fissa un periodo di ritorno T;

si calcola il valore di Tdi , = Ti Kd ;

Si calcola il valore fC del coefficiente di afflusso relativo a piogge di durata d;

Si valuta la portata media di afflusso meteorico, efficace ai fini della

formazione del deflusso di piena: AiCp TdfTd ,, essendo A l’area

contribuente;

si immette tale portata in un modello di trasformazione afflussi/deflussi,

ottenendo l'idrogramma di piena corrispondente TdtQ ,;

si introduce il massimo della funzione TdtQ ,, al variare del tempo t:

TdtQ

t

*

TdQ ,max

, ;

si fissa un nuovo valore di d, e si torna al punto 1;

si ripete il procedimento indicato nei punti su descritti per un certo numero di

volte, avendo cura di procedere per intervalli di durata d non troppo elevati;

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16

si calcola il massimo, al variare della durata d dell'evento, della grandezza*

,TdQ : *,* max Td

dT QQ n che rappresenta la portata istantanea al colmo di

piena.

2.4.1 Determinazione delle portate e dei volumi esondabili negli alvei pensili

Nel corso dello studio idrologico, particolare attenzione è stata rivolta per gli

alvei/canali che, in parti del tracciato, si presentano pensili rispetto ai terreni circostanti ed

hanno una capacità idrovettrice inferiore alla portata meteorica attesa.

In tale caso, per la stima dei volumi esondabili è stato fatto ricorso ad un modello

idologico di tipo cinematico, ipotizzando, per un assegnato periodo di ritorno, idrogrammi

di durata pari o superiore al tempo di corrivazione nella sezione di interesse che

massimizzino, al variare della durata, il valore del volume esondabile.

Note le caratteristiche geometriche ed i materiali costituenti la sezione

dell’alveo/canale nel tratto in cui si presenta pensile rispetto ai terreni circostanti, è stata

valutata la sua massima capacità idrovettrice Q* (portata di soglia).

Il volume esondato può essere stimato mediante un processo di massimizzazione

della differenza tra le aree poste al di sotto dell’idrogramma trapezoidale in ingresso e la

fissata portata in uscita Q* (portata di soglia), come schematizzato nella figura riportata di

seguito.

Se la durata D dell’evento è pari al tempo di corrivazione, il volume esondato è

rappresentato dalla porzione di idrogramma triangolare caratterizzata da valori delle

portate superiori al valore di soglia Q*. Assumendo valori della durata D dell’evento

superiori al tempo di corrivazione, il volume esondato è rappresentato dall’area

dell’idrogramma trapezoidale posta al di sopra del valore di soglia Q*.

La stima del massimo volume esondabile consisterà quindi nella ricerca della durata

D che massimizzi il valore del volume esondato in corrispondenza di un prefissato valore

della portata di soglia Q* e di un assegnato periodo di ritorno T.

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17

Figura 4 - Calcolo del volume esondato al variare di D

Q

D

Q*

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18

3. Ex Autorità di Bacino del fiume Sarno

3.1 Il modello probabilistico

L’analisi idrologica dei valori estremi delle precipitazioni e delle piene in Campania è

stata effettuata nel Rapporto VAPI Campania attraverso una metodologia di analisi

regionale di tipo gerarchico, basata sull’uso della distribuzione di probabilità del valore

estremo a doppia componente (TCEV - Two Component Extreme Value). Tale procedura

si basa sulla considerazione che esistono zone geografiche ampie che possono

considerarsi omogenee nei confronti dei parametri statistici della distribuzione, man mano

che il loro ordine aumenta.

Indicando con Q il massimo annuale della portata al colmo e con T il periodo di

ritorno, cioè l’intervallo di tempo durante il quale si accetta che l’evento di piena possa

verificarsi mediamente una volta, la massima portata di piena QT corrispondente al

prefissato periodo di ritorno T, può essere valutata come:

(20.)

dove:

m(Q) = media della distribuzione dei massimi annuali della portata di piena

(piena indice).

KT = fattore probabilistico di crescita, pari al rapporto tra QT e la piena indice.

Per quanto attiene alla valutazione del fattore regionale di crescita, il rapporto VAPI

propone la formulazione riportata al paragrafo Errore. L'origine riferimento non è stata

trovata. che segue. Per la valutazione di m(Q), vengono invece indicate quattro differenti

metodologie, due di tipo diretto, basate su formule monomie in cui la portata dipende

essenzialmente dall’area del bacino, e due di tipo indiretto (la formula razionale e il

modello geomorfoclimatico) in cui la piena indice viene valutata a partire dalle piogge e

dipende in maniera più articolata dalle caratteristiche geomorfologiche del bacino (area,

percentuale impermeabile, copertura boschiva).

3.2 Valutazione del fattore regionale di crescita3.2 Valutazione del fattore regionale di crescita

Nell’ambito del Progetto VAPI del G.N.D.C.I./C.N.R. il territorio nazionale è stato

suddiviso in aree idrologicamente omogenee, caratterizzate pertanto da un’unica

)m(QKQ TT

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19

distribuzione di probabilità delle piene annuali rapportate al valore medio (legge regionale

di crescita con il periodo di ritorno KT(T)).

L’indagine regionale volta alla determinazione di tale legge è stata svolta per la

regione Campania nel Rapporto VAPI Campania sopra menzionato. I risultati sono stati

ottenuti sotto forma di una relazione tra KT e T esplicitata come:

(21.)

Questa relazione può essere valutata in prima approssimazione attraverso la

seguente:

(22.)

con un errore inferiore al 5% per T10 anni.

Nella tabella A che segue sono riportati, per diversi periodi di ritorno, i valori di KT

ottenuti dall’equazione di sopra.

T (anni) KT

2 0.875 1.2910 1.6320 2.0330 2.2650 2.61

100 3.07300 3.83500 4.17

1000 4.64Tabella 3 – Legge regionale di crescita delle portate per la regione Campania

3.3 Modello di trasformazione afflussi/deflussi

3.3.1 Criteri di stima

La piena media annua m(Q) è caratterizzata da una elevata variabilità spaziale che

può essere spiegata, almeno in parte, ricorrendo a fattori climatici e geomorfologici.

E’ dunque in genere necessario ricostruire modelli che consentano di mettere in

relazione m(Q) con i valori assunti da grandezze caratteristiche del bacino.

TT KK 230,0923,00202.011,13exp1

1T

LnT680,00545,0KT

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20

Quando manchino dati di portata direttamente misurati nelle sezioni di interesse,

l’identificazione di tali modelli può essere ottenuta sostanzialmente attraverso due diverse

metodologie:

approcci di tipo puramente empirico, del tipo m(Q) = aAb (con A = superficie

del bacino);

approcci che si basano su modelli in cui la piena media annua viene valutata

con parametri che tengano conto delle precipitazioni massime sul bacino e

delle caratteristiche geomorfologiche (modelli geomorfoclimatici).

Il Rapporto VAPI Campania ha provveduto alla stima dei parametri sia per modelli

empirici di vario tipo che per il modello geomorfoclimatico.

Tali parametri sono stati stimati utilizzando i dati di 12 delle 22 stazioni idrometriche

presenti in Campania, corrispondenti a bacini di estensione variabile tra 95 Km2 (Tusciano

ed Olevano) e 5542 Km2 (Volturno e Ponte Annibale).

In quanto segue, mancando dati di misura di portata nelle sezioni di interesse, il

calcolo della portata media annua al colmo di piena è stato effettuato in via indiretta, in

accordo con la metodologia proposta dal VAPI, a partire dalle precipitazioni intense e in

particolare con il “modello geomorfoclimatico”, stimando m(Q) come una frazione della

massima intensità di pioggia che può verificarsi sul bacino dipendente dalle caratteristiche

geomorfologiche dello stesso.

3.3.2 Il modello geomorfoclimatico

Ad eventi di pioggia brevi ed intensi corrispondono, di solito, deflussi di piena nella

sezione terminale del bacino dovuti essenzialmente allo scorrimento delle acque sui

versanti e nei canali della rete idrografica.

Il bilancio idrologico di un bacino durante i fenomeni di piena può pertanto essere

schematizzato considerando che fra i volumi in ingresso e quelli in uscita si stabilisce una

relazione per effetto di una concomitante trasformazione dei due sottosistemi da cui è

costituito il bacino:

sui versanti, un’aliquota delle precipitazioni totali viene persa a causa del fenomeno

dell’infiltrazione e quindi ai fini del bilancio di piena nella sezione finale contribuisce

soltanto una parte delle precipitazioni totali, definita pioggia “efficace”;

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21

nella rete idrografica, l’aliquota delle piogge efficaci derivante dai versanti viene

invasata e trasportata alla sezione di sbocco a costituire l’idrogramma di piena, che si

manifesta con un certo ritardo nei confronti del pluviogramma che lo ha causato.

Per definire l’effetto dei versanti sulla determinazione della pioggia “efficace” si

definisce coefficiente di afflusso di piena Cf il rapporto tra i volumi di piena e le

precipitazioni totali sul bacino in un prefissato intervallo di tempo.

Per tenere conto del ritardo con cui l’idrogramma di piena si manifesta nella sezione

di chiusura di un bacino rispetto al pluviogramma che lo ha determinato, è necessario

definire una funzione di risposta del bacino stesso ad un ingresso impulsivo unitario detto

anche idrogramma unitario istantaneo o IUH. Per pluviogramma di forma rettangolare, con

durata ed intensità in accordo con la legge di probabilità pluviometrica sul bacino mIA(d),

l’idrogramma di piena corrispondente ha ordinata al colmo proporzionale all’intensità di

pioggia per mezzo di un coefficiente di attenuazione di piena S(d) o funzione di picco

d

dtpdtudS in cui u è l’idrogramma unitario istantaneo, tp è l’istante in cui si

manifesta il colmo di piena, misurato a partire dal momento di inizio della pioggia.

La forma assunta da S(d) dipende sostanzialmente dal tempo di ritardo del reticolo

idrografico tr, definito come intervallo temporale che intercorre tra il baricentro del

pluviogramma e quello dell’idrogramma corrispondente.

Definita la funzione S(d), la portata al colmo di piena per unità di area dipende in

maniera proporzionale dal prodotto mIA(d) S(d), in cui all’aumentare di d il primo termine

diminuisce mentre il secondo aumenta. Il valore della durata d per cui tale prodotto risulta

massimo viene definito durata critica del bacino dc.

Il massimo annuale della portata al colmo di piena, che si verifica dunque per eventi

di durata dc, viene definito come:

cAcf dImdSACQm (23.)

che può essere riscritta come:

6.3

A)t(ImqCQm rAf

(24.)

in cui

tr = tempo di ritardo del bacino, in ore;

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22

Cf = coefficiente di deflusso, caratteristico del bacino;

mIA(tr) = media del massimo annuale dell’intensità di pioggia areale di durata

pari al tempo di ritardo tr del bacino, in mm/ora;

A = area del bacino, in km2;

q = coefficiente di attenuazione del colmo di piena.

Seguendo l’approccio sopra definito, per lo studio del bacino e per valutare la media

dei massimi annuali della portata al colmo di piena m(Q), risulta in definitiva necessario:

determinare le caratteristiche morfologiche ed altimetriche dei bacini

idrografici;

definire la legge di probabilità pluviometrica areale mIA(d);

calcolare i parametri del modello geomorfoclimatico Cf e tr.

Caratteristiche morfometriche ed altimetriche dei bacini idrografici

Ogni bacino è caratterizzato morfologicamente ed altimetricamente attraverso la

definizione di una serie di grandezze. Precisamente sono state sono state considerate le

seguenti caratteristiche geometriche:

la superficie del bacino;

la lunghezza dell’asta principale;

la quota minima coincidente con la sezione di chiusura del bacino;

l’altitudine massima del bacino riferita al livello medio del mare;

l’altitudine media, definita come il valore medio della curva ipsografica.

Altitudine media e Curva ipsografica

Per valutare l’altezza media di un bacino si divide tutta la superficie A in aree parziali

Ai comprese tra due curve di livello fra di loro non troppo distanti, in modo da ritenere

l’altezza hi della fascia uguale alla media dei valori delle due curve di livello che la limitano.

Si suppone cioè che in quel breve tratto la pendenza sia costante. Si misurano, poi, le

aree delle superfici parziali Ai. L’altezza media hm del bacino è la media ponderata delle

altezze medie delle superfici parziali, cioè:

A

Ahh ii

m

(25.)

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23

Essa rappresenta il valore medio della curva ipsografica; in particolare, è data

dall’area compresa tra la curva ipsografica e gli assi coordinati divisa per l’area dell’intero

bacino.

Pertanto nello studio del bacino si costruisce anche la curva ipsografica, che

rappresenta la ripartizione delle aree topografiche nelle varie fasce altimetriche. Essa si

traccia considerando la successione dei valori delle superfici poste al di sopra di prefissati

valori delle quote. La curva ipsografica permette anche di determinare l’estensione del

bacino al di sopra o al di sotto di una certa quota.

La legge di probabilità pluviometrica areale

La legge di probabilità pluviometrica areale consente di conoscere come varia la

media del massimo annuale dell’altezza di pioggia dhm A in funzione della durata d e

dell’area del bacino A.

Nota la legge dhm A , è possibile definire la media dei massimi annuali dell’intensità

di pioggia areale attraverso:

d/dhmdIm AA (26.)

La metodologia comunemente impiegata consiste nell’ottenere la media del massimo

annuale dell’altezza di pioggia areale m hA(d) dalla media del massimo annuale

dell’altezza di pioggia puntuale mh(d) attraverso un fattore di ragguaglio noto come

coefficiente di riduzione areale KA(d) mediante:

m hA(d) = KA(d) mh(d) (27.)

Per definire la m hA(d) risulta dunque necessario:

definire la legge di probabilità pluviometrica m h(d);

calcolare il coefficiente di riduzione areale.

La legge di probabilità pluviometrica

Per la stima della legge di probabilità pluviometrica, che definisce appunto la

variazione della media del massimo annuale dell’altezza di pioggia con la durata, il

Rapporto VAPI Campania fa sostanzialmente riferimento a leggi a quattro parametri del

tipo:

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24

zDC

c

0

d

d1

dImdhm

(28.)

in cui mI0 rappresenta il limite dell’intensità di pioggia per d che tende a 0.

Nel Rapporto VAPI Campania i parametri della suddetta legge sono stati determinati,

per sei aree ritenute omogenee dal punto di vista pluviometrico, attraverso una procedura

di stima regionale utilizzando i dati di 44 stazioni pluviografiche con più di 10 anni di

osservazioni, ed in particolare:

i massimi annuali delle altezze di pioggia in intervalli di 1, 3, 6, 12 e 24 ore;

le altezze di pioggia relative ad eventi di notevole intensità e breve durata, che

il SIMN non certifica come massimi annuali.

Are

a

om

og

en

ea

n.

sta

zio

ni

m(I0)

(mm/ora)

dc

(ore)C D*105 2

1 14 77.08 0.3661 0.7995 3.6077 0.9994

2 12 83.75 0.3312 0.7031 7.7381 0.9991

3 5 116.7 0.0976 0.7360 8.7300 0.9980

4 3 78.61 0.3846 0.8100 24.874 0.9930

5 6 231.8 0.0508 0.8351 10.800 0.9993

6 4 87.87 0.2205 0.7265 8.8476 0.9969

Tabella 4 - Parametri statistici delle leggi di probabilità pluviometriche regionali per ogni area pluviometrica omogenea

Successivamente, nell’ambito dello studio sviluppato dal C.U.G.RI. sul territorio

dell’Autorità di Bacino del Sarno, è stata verificata la consistenza della rete idrografica del

bacino del Sarno ed è stata aggiornata la banca dati relativa ai massimi annuali delle

altezze di pioggia per la fissata durata registrata dal SIMN.

In particolare, sono stati quindi considerati i dati di 26 stazioni di misura, di cui solo

16 pluviografiche aventi più di 10 anni di osservazioni. In particolare i dati reperiti

consistono ancora in:

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25

massimi annuali delle altezze di pioggia in intervalli di 1,3,6,12,24 ore;

altezze di pioggia relative ad eventi di notevole intensità e breve durata, che il

SIMN non certifica come massimi annuali.

Dall’analisi di tali dati è stato possibile suddividere l’area di interesse in zone

pluviometriche omogenee aggiungendo, rispetto ai risultati del VAPI, una zona 2

intermedia.

Area

omogeneaM(I0) dc C D 105

1 77.1 0.3661 0.7995 3.6077

2 83.8 0.3312 0.7031 7.7381

2 intermedia 85 0.3034 0.7621 9.6554

Tabella 5 - Parametri statistici delle leggi di probabilità pluviometriche regionali per ogni area pluviometrica omogenea per il

bacino del fiume Sarno

Il coefficiente di riduzione areale

Il fattore di riduzione areale viene ritenuto costante al variare del periodo di ritorno, e

pari a:

)dcexp()Acexp(11)d(K 3c21A (29.)

con:

A = area del bacino, in km2;

c1 = 0.0021;

c2 = 0.53;

c3 = 0.25.

Per i bacini molto piccoli KA è praticamente pari ad 1.

I parametri del modello geomorfoclimatico

Nel Rapporto VAPI Campania il territorio campano è stato suddiviso in complessi

idrogeologici costituiti da litotipi che, pur diversi, mantengono un identico comportamento

nei confronti dell’infiltrazione, della percolazione e della circolazione dell’acqua nel

sottosuolo. Questi complessi sono stati accorpati nelle seguenti cinque classi in base alle

caratteristiche di permeabilità:

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26

classe A (alta capacità di permeabilità), in essa sono inclusi quasi

esclusivamente i calcari per la loro elevatissima capacità di infiltrazione dovuta

all’alto grado di permeabilità per fessurazione e carsismo che li caratterizza;

classe MA (capacità di permeabilità medio-alta),che ingloba,quasi

esclusivamente, le dolomie. Questo litotipo, che costituisce la base affiorante

di quasi tutti i massicci carbonatici campani, ha un grado di permeabilità

inferiore a quello dei calcari;

classe M (media capacità di permeabilità), comprendente i detriti di falda e di

conoide, i depositi alluvionali e il complesso delle lave;

classe MB (capacità di permeabilità medio-bassa), ad essa appartengono i

complessi sabbioso-conglomeratico pliocenico, arenaceo-breccioso

miocenico, piroclastico, calcareo-siliceo e fluvio-lacustre e lacustre;

classe B (bassa capacità di permeabilità),comprendente tutti i depositi

prevalentemente argillosi che, a scala regionale, possono considerarsi per lo

più impermeabili.

Sempre ai fini dei deflussi di piena, è stato mostrato inoltre che una certa influenza

viene esercitata anche dalla presenza di copertura boschiva, essenzialmente in funzione

del tipo di permeabilità del terreno interessato.

Nel presente studio si è provveduto alla realizzazione della carta della permeabilità e

della carta dell’uso del suolo secondo i criteri definiti nell’ambito del Rapporto VAPI

Campania, utilizzando per la prima, la Carta Geologica preliminare realizzata nell’ambito

del progetto CARG alla 1:25.000, e per la seconda, il supporto informatizzato delle ortofoto

alla scala 1:10.000.

La metodologia proposta dal VAPI Campania per la valutazione dei parametri del

modello geomorfoclimatico (coefficiente di deflusso Cf e tempo di ritardo del bacino tr),

assume alla base la suddivisione di ogni bacino in tre complessi omogenei dal punto di

vista idrogeologico:

le aree permeabili con copertura boschiva, indicate con A3;

le aree permeabili senza copertura boschiva, indicate con A1;

le aree a bassa permeabilità, indicate con A2.

Data la peculiarità del territorio di competenza dell’Autorità di Bacino del fiume

Sarno, l’approccio utilizzato è un po’ più articolato, ed è differente per i bacini montani di

piccola estensione rispetto a quello definito per i bacini sottesi da sezioni di chiusura

ubicati sulle aste principali della rete idrografica.

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27

In particolare, per i bacini montani, di moderata estensione, il territorio è stato infatti

suddiviso in due soli complessi omogenei:

le aree impermeabili Aimp;

le aree permeabili A-Aimp.

Per quanto attiene invece i bacini vallivi di notevole estensione, si è resa necessaria

una caratterizzazione del territorio più articolata.

Il territorio dell’Autorità di Bacino del fiume Sarno, ed in particolare quello del bacino

idrografico del fiume Sarno, è caratterizzato da una forte presenza antropica sia in termini

di uso del suolo che in termini di opere interferenti con il naturale regime delle piene. In

generale le aree più limitrofe alle aste principali sono fortemente antropizzate oppure sono

zone di bonifica attraversate da numerosi canali più o meno grandi. Inoltre il reticolo

montano, con esclusione delle aree a monte del comune di Mercato S. Severino, è quasi

sempre disconnesso idraulicamente dalle aste principali e recapita a volte in vasche di

laminazione o assorbimento più o meno funzionanti, spesso direttamente sui centri abitati.

Tutto questo va necessariamente ad influenzare il naturale regime delle piene

determinando, in particolare, una riduzione della portata che effluisce al tronco dell’alveo

dell’asta principale del bacino.

Per tenere conto di quanto sopra esposto, l’intero bacino, è stato dunque suddiviso

considerando oltre alle aree omogenee introdotte nel Rapporto VAPI Campania le

seguenti:

aree antropizzate aventi pendenza minore dell’1 %, indicate con A4;

aree antropizzate aventi pendenza maggiore dell’1 %, indicate con A5;

aree dei bacini dei canali di bonifica, indicate con A6;

aree dei bacini minori, lontani dal reticolo principale, indicate con A7;

aree dei bacini sottesi da vasche funzionanti ed efficienti, indicate con A8.

Le aree A4, A6, A7, A8, che non contribuiscono al deflusso di piena, sono state

assimilate all’area A3 (area permeabile con bosco) mentre l’area A5, che è essenzialmente

una zona impermeabile contribuente al deflusso di piena, è stata assimilata all’area A2

(area impermeabile).

Per quanto riguarda le aree dei bacini sottesi da vasche di laminazione o

assorbimento, si è ritenuto che queste non contribuiscano al deflusso di piena anche

quando le vasche non sono sufficienti a laminare l’interno volume già per piene con

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28

periodo di ritorno 20 o 50 anni allorché le vasche stesse, ubicate nella fascia

pedemontana, sono molto distanti dalla rete idrografica principale.

Per completezza, in Appendice viene fornita una descrizione sintetica delle vasche

presenti sul territorio e delle loro caratteristiche.

Il coefficiente di deflusso Cf

Dato il significato del coefficiente di deflusso, l’ipotesi più semplice per la sua stima

consiste nell’assumere che esista un valore di Cf per ogni singolo complesso omogeneo e

nel considerare il valore globale come la media pesata di tali valori caratteristici.

Avendo adottato una caratterizzazione litologica del territorio diversa per i bacini

montani e vallivi, la valutazione del coefficiente di deflusso è stata eseguita con due

diverse formule.

Per i bacini montani il coefficiente di deflusso risulta pari a:

A

AC

A

A1CC imp

2f

imp

1ff (30.)

Nel Rapporto VAPI Campania sono stati stimati per Cf1 e Cf2 i seguenti valori:

Cf1 = coefficiente di afflusso dell’area permeabile = 0.13;

Cf2 = coefficiente di afflusso dell’area impermeabile = 0.60.

Per i bacini vallivi, invece, risulta:

A

AC

A

AC

A

ACC 3

3f2

2f1

1ff (31.)

Nel Rapporto VAPI Campania sono stati stimati per Cf1, Cf2 e Cf3 i seguenti valori:

Cf1 = coefficiente di afflusso dell’area permeabile senza bosco = 0.42;

Cf2 = coefficiente di afflusso dell’area impermeabile = 0.56;

Cf3 = coefficiente di afflusso dell’area permeabile con copertura boschiva =

0.00.

Il tempo di ritardo tr

Per i bacini montani, invece, il tempo di ritardo è stato valutato con due diversi tipi di

approcci:

formula di Rossi (1974);

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29

Metodo VAPI-Rapporto Campania (Villani & Rossi, 1995).

La prima, di struttura molto semplice, è stata tarata sui bacini naturali lucani aventi

sbocco sul Mare Ionico e, pertanto, potrebbe essere ritenuta potenzialmente utilizzabile

anche nel territorio campano per i nostri fini.

Essa è data, in particolare, dall’espressione 16. A pagina 12.

La pendenza media dell’asta principale è fornita dalla formula di Taylor & Schwart

riportata dall'espressione 17. a pagina 12, che può essere applicata solo dopo aver

suddiviso il profilo del corso d’acqua principale in una serie di nT tratti di lunghezza Li e

pendenza Pi.

La seconda alternativa possibile per il calcolo del tempo di ritardo è quella proposta

da F. Rossi e Villani (1995) nell’ambito del progetto VAPI del C.N.R., riportata, più in

particolare, nel rapporto dell’Unità Operativa 1.9 (Dipartimento di Ingegneria Civile

dell’Unità di Salerno), “Valutazione delle Piene in Campania”.

In base ai ragionamenti ivi effettuati, Rossi e Villani propongono l’espressione (18.) a

pagina 13; per Cf1 e Cf2 valgono i valori descritti al paragrafo precedente (Cf1 = 0.13 e Cf2 =

0.60).

Per i bacini vallivi, il tempo di ritardo può essere calcolato come media pesata del

ritardo medio di ognuno dei complessi idrogeologici eterogenei, ed in particolare, avendo

assimilato le aree A4, A6, A7, all’area A3 mentre l’area A5 all’area A2 ed attribuito valore

nullo al coefficiente di deflusso delle aree permeabili con copertura boschiva, avremo:

2

2f

22f1

1f

11fr A

c6.3

25.1

AC

ACA

c6.3

25.1

AC

ACt

(32.)

Nella precedente risultano (dalle stime effettuate nel Rapporto VAPI Campania):

c1 = celerità media di propagazione dell’onda di piena nel reticolo idrografico

relativa alle aree permeabili senza bosco = 0.23 m/s;

c2 = celerità media di propagazione dell’onda di piena nel reticolo idrografico

relativa alle aree impermeabili = 1.87 m/s;

Cf1 = 0.42;

Cf2 = 0.56.

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30

La piena media annua

Definita la legge di probabilità pluviometrica areale e calcolati i parametri Cfe tr, la

piena media annua viene calcolata, come detto precedentemente, con la relazione 24. a

pagina 21.

Nella quale il coefficiente di attenuazione del colmo di piena dipende in maniera

complessa dalla forma della legge di probabilità pluviometrica e dalla risposta della rete

idrografica e consente di tenere conto, tra l’altro, dell’errore che si commette nell’assumere

che la durata critica del bacino, e cioè la durata della pioggia che causa il massimo

annuale del colmo di piena, sia pari al tempo di ritardo tr del bacino stesso. Esso può

essere valutato, in prima approssimazione, come:

65.0dt1

dtAk145.0se65.0

45.0dt1

dtAk125.0se60.0

q

cr

cr1

cr

cr1

(33.)

in cui:

= (C - Dz) e dc sono i parametri della legge di probabilità pluviometrica;

k1 è un coefficiente numerico pari a 1.4410-4 se l’area A è espressa in km2 e il

tempo di ritardo tr in ore.

3.4 Approccio variazionale per la determinazione delle portate al

colmo di piena

Una serie di applicazioni fatte nel presente studio richiedono il calcolo non solo della

distribuzione del massimo annuale della portata al colmo di piena istantanea, calcolata

come descritto al precedente paragrafo, ma anche dell’idrogramma di piena.

Le aste principali del bacino attraversano infatti zone di pianura (come la piana di

Montoro e la piana dell’Agro-Sarnese-Nocerino) caratterizzate da pendenze molto basse.

In tal caso, per definire la aree inondabili è necessario valutare i volumi di esondazione nei

vari tronchi dell’alveo, per cui diventa indispensabile determinare, oltre alle portate di

massima piena, i relativi volumi. Di seguito è descritta la modalità di calcolo

dell’idrogramma di piena utilizzata per i bacini montani e quella utilizzata per i bacini vallivi.

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31

3.4.1 Definizione dell’idrogramma di piena per i bacini montani

Al fine di avere un’ampia caratterizzazione della risposta dei bacini ad un input

pluviometrico, come detto precedentemente oltre a calcolare le portate di massima piena

sono stati valutati i corrispondenti volumi di piena. In particolare:

è stato considerato un approccio variazionale basato sull’IUH di Weibull;

è stato osservato che a parità di tempo di ritardo, l’idrogramma derivante

dall’IUH tipo Weibull risulta, in pratica, quasi del tutto coincidente con quello

dedotto in base al modello di Nash a tre serbatoi;

è stato calcolato l’idrogramma che scaturisce dalla convoluzione di un IUH tipo

Weibull con tempo di ritardo pari a tr;

è stato calcolato il volume di piena corrispondente a tale diagramma;

è stato calcolato, inoltre, il volume di piena Wt corrispondente ad un

idrogramma a forma di triangolo avente per altezza la massima portata al

colmo di piena calcolata con l’approccio geomorfoclimatico presa a riferimento

in corrispondenza di tre, come base, 3 volte il tempo di ritardo tr;

è stato osservato che risulta Wt= 0.9Ww.

Pertanto, se in luogo del reale idrogramma si fa riferimento ad un idrogramma

triangolare avente come valore massimo proprio il valore della portata al colmo calcolata

con l’approccio variazionale e, come ampiezza della base, il valore tr, il volume di piena ad

esso relativo risulta, in pratica, quello che si sarebbe calcolato a partire da un approccio

formalmente più preciso.

Nel presente studio i volumi di piena sono stati calcolati sia con la procedura

semplificata che con quella rigorosa.

3.4.2 Definizione del idrogramma di piena per i bacini vallivi

Definizione del pluviogramma di progetto

1 - Bacino a parametri concentrati

Per pluviogramma di progetto si intende l'andamento temporale delle precipitazioni,

sparse uniformemente sull'intera area del bacino, che precedono l'onda di piena nel

bacino. Per ogni sezione del bacino, esso viene definito come un unico evento, per ogni

prefissato periodo di ritorno della portata di piena considerata, istantanea o di assegnata

durata. L'andamento temporale e spaziale di tale evento dipenderà dalle caratteristiche del

processo delle precipitazioni e della risposta del bacino. Sotto l'assunzione di stazionarietà

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32

del processo delle precipitazioni e di linearità della risposta del bacino, è stato mostrato

che uno stimatore ottimale, cioè non distorto e di minima varianza (anche detto BLUE), del

pluviogramma di progetto h1() cui corrisponde un valore della portata al colmo è pari a

[Veneziano e Villani, 1999]:

10

11y2q

qTyT duB

mQm)(h

(34.)

in cui:

hT() = intensità di afflusso meteorico al bacino;

my = media del processo delle intensità di precipitazione;

mq = media del processo derivato dei deflussi superficiali;

2q = varianza del processo dei deflussi superficiali;

By(t - ) = funzione di autocovarianza del processo delle precipitazioni sul

bacino;

u(t) = funzione di risposta del bacino o idrogramma unitario istantaneo (IUH).

Analogamente è stato mostrato che uno stimatore ottimale, cioè non distorto e di

minima varianza, del pluviogramma di progetto hD,T(), cui corrisponde un valore massimo

della portata pari a QD,T è [Chirico e Villani, 1999]:

10

1cD1y2qD

qDT,DyDT,D duB

mQm)(h

(35.)

in cui:

hD,T() = intensità di afflusso meteorico al bacino;

myD = media del processo yD delle intensità di precipitazione medie in intervalli

di durata D;

mqD= media del processo derivato qD dei deflussi superficiali medi in intervalli

di durata D;

2q= varianza del processo qD;

UcD(t) = risposta volumetrica del bacino ottenuta per convoluzione dell’IUH del

bacino con una funzione gradino unitario, di forma rettangolare, di durata D e

altezza 1/D.

Le espressioni (34.) e (35.)possono essere semplificate nel caso il rapporto fra i

tempi medi di autocorrelazione del processo delle precipitazioni ed il tempo di ritardo del

bacino sia abbastanza piccolo.

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33

In tal caso, infatti, la (34.) si scrive:

0

2

TT

d)(u

)(uQ)(h (36.)

mentre la (35.) diventa:

0

2D,c

D,cT,DT,D

d)(u

)(uQ)(h (37.)

Al denominatore del secondo membro vi è un fattore numerico, che dipende

solamente dalla forma assunta dalla funzione di risposta del bacino.

Nel caso in questione, si fa riferimento ad un modello Gamma contempo di semplice

operatività, corrispondente al modello concettuale di invasi in serie di Nash, ed avente

supporto teorico le teorie geomorfologiche. Per tale modello, la risposta del bacino

assume la seguente espressione:

r

1n

rr t

tnexp

t

tn

)n(t

n)t(u (38.)

in cui (n) è la funzione gamma completa.

In questo studio, e' stato fissato un parametro di forma n = 2, per cui la (38.) si

riscrive come:

rrr t

t2exp

t

t

t

4)t(u (39.)

Dati gli usuali valori assunti dal tempo di ritardo (superiori ad 1 ora) e dalla durata di

autocorrelazione (inferiore ad 1 ora), si può assumere che si possa sempre fare

riferimento alla formulazione semplificata. In tali ipotesi la (37.) si scrive:

hT() = 2 tr QT u() (40.)

con u() espressa dalla (40.).

A causa del fatto che si trascurano le autocorrelazioni del processo delle

precipitazioni, i pluviogrammi di progetto sono l’esatta immagine speculare dell’IUH del

bacino.

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34

Bacino a rappresentazione semi-distribuita

Si considera un bacino lineare a rappresentazione semi-distribuita, cioè costituito da

n sottobacini con IUH ui(t) (i = 1,2, … ,n). La portata all'istante t è data da:

n

1i0

ii d)t(u)t(y)t(q (41.)

in cui yi(t), y2(t), ..., yn(t) sono le serie casuali temporali delle precipitazioni negli n

sottobacini.

In questo caso, il problema si sposta sulla scelta, in maniera realistica,dei

pluviogrammi pi() = yi(t-) tali da rispettare la distribuzione di probabilità dei massimi

annuali delle portate al colmo osservate alla sezione terminale. Utilizzando la teoria BLUE

si ottiene il vettore dei pluviogrammi pBLUE() = [pBLUE1(), PBLUE2(), … , pBLUEn()]T.

per cui il pluviogramma dell'i-esimo sottobacino è:

n

1j0

jjjjyy2q

q

yiBLUE d)(u)(BmQ

m)(pjii

(42.)

Anche in questo caso, si può considerare una situazione limite in cui i processi delle

precipitazioni sui singoli sottobacini abbiano una struttura di autocorrelazione molto più

breve del tempo di ritardo del sottobacino stesso. Se si considerano, però, le altezze di

precipitazioni ancora correlate da un sottobacino all'altro, indicando con y la matrice di

covarianza tra le altezze di precipitazione, per unità di tempo, le cui componenti sono 2yy ji

, allora la matrice funzione di covarianza tra i processi di precipitazione sui sottobacini è

By() = y () (in cui () è la distribuzione di Dìrac) ed il pluviogramma dell'i-esimo

sottobacino e:

)(umQ

m)(p j

n

1j

2yy2

q

q

yiBLUE jii

(43.)

in cui:

n

i0

ji

n

j

2yy

2q d)(u)(u

ji(44.)

Come si nota, in questo caso il pluviogramma di progetto per il sottobacino i-esimo

dipende non solo dall’IUH del bacino stesso, ma anche dalle risposte di tutti gli altri

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35

sottobacini. Questo accoppiamento è il risultato della presenza di una covarianza non

nulla tra i processi di precipitazione sulle diverse parti del bacino.

Un caso ancora più speciale si ottiene quando si consideri che anche i processi di

precipitazione sui singoli sottobacini siano non correlati tra di loro, spazialmente. Questo

significa che 2yiyj = 0 per i j e le precedenti espressioni si semplificano per fornire il

pluviogramma di progetto per lo i-esimo sottobacino:

)(u

d)(u

)mQ(m)(p jn

1j0

2j

2yj

2y

qyiBLUEi

i

(45.)

Si noti che in tale speciale caso, la forma del pluviogramma pBLUEi()dipende

esclusivamente dall’IUH ui() del sottobacino i-esimo.

Si noti che, nel caso molto frequente in cui myed mq siano di valore trascurabile

rispetto ad hBLUE() e Q, rispettivamente, allora il contributo alla portata al colmo Q

dell'intero bacino da parte dell'i-esimo sottobacino è:

d)(u)(pQ0

iBLUEi i(46.)

proporzionale a:

Qi 2yi

d)(u0

2i (47.)

Per la stima del fattore di scala che moltiplica ui(t) nella (46.) occorre conoscere le

risposte di tutti i singoli sottobacini ed il valore della varianza del processo delle

precipitazioni areali su ogni singolo sottobacino.

Valutazione dell’idrogramma di piena

In applicazione a quanto detto in precedenza, viene di seguito mostrato la procedura

per la stima degli idrogrammi di piena nelle sezioni di interesse.

Allo scopo, è necessario effettuare i seguenti passi:

stima delle leggi di probabilità pluviometriche in ogni sezione;

stima delle massime portate al colmo di piena per fissati valori del periodo di

ritorno;

stima del pluviogramma di progetto per ogni sezione.

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36

Per quanto concerne la stima delle leggi di probabilità pluviometrica e della massima

portata al colmo di piena, si fa riferimento a quanto già descritto in precedente.

Stima del pluviogramma di progetto per ogni sezione

Nelle ipotesi esaminate in precedenza, viene derivato, per ogni sezione e per ogni

periodo di ritorno considerato, l’andamento del pluviogramma di progetto, inteso come

l’andamento più probabile che produce la portata di progetto QT per la sezione prefissata.

Allo scopo, utilizzando come funzionedi trasferimento del bacino un IUH di tipo Gamma

con parametro di forma n = 2 si ha:

TrT Qt)(u2)(h (48.)

in cui, come detto, per ogni sezione di interesse si ricava QT e il tempo di ritardo tr dalla

procedura descritta al capitolo precedente.

Stima dell'idrogramma di progetto per ogni sezione

Fissato il pluviogramma di progetto (48.), l'idrogramma di progetto qT() per

preassegnato periodo di ritorno viene ottenuto per convoluzione, dal pluviogramma di

progetto e dell’IUH del bacino, attraverso la seguente operazione:

t

0

TT d)(u)t(h)t(q (49.)

Da notare che, a causa del fatto che si trascurano le autocorrelazioni nel processo

delle precipitazioni, gli idrogrammi del tipo (49.) sono simmetrici rispetto all’istante in cui

avviene il picco della piena. E' importante ricordare che questi idrogrammi non sono la

riproduzione di eventi avvenuti, bensì la stima dell'andamento più probabile in

corrispondenza di ognuno dei valori al picco desiderati.

L’integrale di convoluzione (49.) è stato risolto in forma analitica. Infatti h(t) e u(t)

sono funzioni Gamma; in particolare:

h(t)=G(1,);

u(t)=G(2,);

con :

1 = 2 = n;1 = 2 =rt

n(50.)

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37

Essendo i parametri delle due funzioni uguali tra loro, la convoluzione fornisce

ancora una funzione Gamma pari a:

qT(t) = G(1+2, ) (51.)

Sostituendo le vari termini, si ottiene:

r

3

r

TTt

t2exp

t

t2Q

3

2)t(q (52.)

Tale funzione è stata diagrammata ed ha permesso il calcolo dei volumi di piena per

un pre-assegnato periodo di ritorno.

3.4.3 La legge di probabilità pluviometrica

Di seguito sono descritti i risultati ottenuti applicando la metodologia descritta nel

precedente capitolo ai sottobacini di interesse. In particolare, per ogni bacino sono stati

definiti:

le caratteristiche morfometriche ed altimetriche dei bacini idrografici ed in

particolare la curva ipsografica, la quota media, il profilo longitudinale e la

pendenza media dell’asta principale;

la legge di probabilità pluviometrica utilizzando i parametri stimati nell’ambito

del Rapporto VAPI;

le caratteristiche geomorfologiche (suddivisione in aree omogenee) e di

antropizzazione.

Sono quindi stati calcolati:

la piena media annua m(Q);

le portate di piena con periodo di ritorno 2, 5, 10, 30, 50, 100, 300, 500 e 1000

anni ed i volumi ad esse associati.

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38

3.4.4 La legge di probabilità pluviometrica areale

Come precedentemente accennato, si è suddiviso il territorio in esame in tre aree

omogenee, per le quali sono stati stimati i parametri della legge di probabilità pluviometrica

riportati nella tabella che segue:

Areaomogenea

M(I0) dc C D 105

1 77.1 0.3661 0.7995 3.6077

2 83.8 0.3312 0.7031 7.7381

2 intermedia 85.0 0.3034 0.7621 9.6554

Tabella 6 - Parametri statistici delle leggi di probabilità pluviometriche regionali per ogni area pluviometrica omogenea per il

bacino del fiume Sarno

I parametri ponderati della legge pluviometrica sono riportati, per ogni bacino vallivo

e montano, in tabella come specificato in dettaglio negli allegati.

3.4.5 La piena media annua

Il calcolo della piena media annua m(Q) è stato effettuato secondo la formulazione

descritta al precedente paragrafo. Per ognuno dei bacini di interesse sono state definite le

caratteristiche geologiche e di uso del suolo in maniera tale da determinare l’area Aimp

(area impermeabile) e l’area permeabile (Aimp–A) per i bacini montani e A1, A2, A3, A4, A5,

A6, A7, A8 per i bacini vallivi (cfr. paragrafo 2.3.2.4).

Note le caratteristiche geomorfologiche dei sottobacini e la legge di probabilità

pluviometrica areale è stato possibile calcolare:

i parametri del modello geomorfoclimaticoCf e tr;

la media dei massimi annuali della intensità di pioggia di durata tr

r

rrA

t

thmtIm ;

il fattore di riduzione areale KA(tr)

la media dei massimi annuali della intensità di pioggia areale di durata tr

rArrA tktImtIm ;

la portata di piena media annua m(Q).

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39

3.4.6 Le portate di piena con preassegnato periodo di ritorno

Nota la portata di piena media annua m(Q) e nota la legge regionale di crescita

KT(T), è stato possibile valutare, attraverso la relazione(20.), la portata di piena relativa a

periodi di ritorno di 2, 5, 10, 20, 30, 50, 100, 300, 500, 1000 anni.

Con un modello di trasformazione afflussi-deflussi per i bacini montani (metodo di

Nash a tre serbatoi) e adottando, per i bacini vallivi, come funzione di trasferimento del

bacino un IUH di tipo Gamma è stato possibile valutare l’onda di piena che giunge nella

sezione di chiusura del bacino.

In allegato alla presente relazione idrologica sono riportati i risultati relativi ai bacini

montani ed ai bacini vallivi.

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40

4. Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale

4.1 Le sottozone pluviometricamente omogenee

Premesso che le modellazioni idrologiche dell'ex Autorità di Bacino Nord-Occidentale

della Campania e del Sarno sono state redatte partendo dalla metodologia VAPI

Campania che prevede la formulazione triparametrica del TCEV descritta nella 9. che si

riporta di seguito:

DzC

c

oi

d

d

Id

1

(9.)

si sottolinea che i valori dei parametri della 9. sono stati esplicitati per le due diverse

Autorità in funzione delle sottozone pluviometricamente omogenee individuate nelle figure

a pagina seguente.

La naturale definizione delle zone pluviometricamente omogenee per l'Autorità di

Bacino Regionale della Campania Centrale è, quindi, data dall'unione dei due insiemi di

sottozone delle ex Autorità che in essa si sono accorpate.

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Figura 5 - Sottozone ex Autorità di Bacino Nord

Figura 6 - Sottozone ex Autorità di Bacino del Sarno

Sottozone ex Autorità di Bacino Nord-Occidentale della Campania

Sottozone ex Autorità di Bacino del Sarno

41

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42

4.2 La legge di probabilità pluviometrica

Con riferimento alla 9. correggendo il segno del coefficiente D all'interno

dell'esponente al denominatore che, nella formulazione VAPI è riportato con il segno

meno ovvero:

DzC

c

oi

d

d

Id

1

(9.1)

Si riportano i coefficienti (ovvero i parametri Io, dc, C, D) per le due ex Autorità di

Bacino:

Area

omogeneaM(I0) dc C D 105

A1 89.447 0.2842 0.758 -14.5

A2 161.147 0.0956 0.731 -14.4

A3 111.885 0.198 0.758 -2.4

Tabella 7 - Coefficienti di sottozone ex Autorità di Bacino Nord-Occidentale della Campania

Area

omogeneaM(I0) dc C D 105

1 77.1 0.3661 0.7995 3.6077

2 83.8 0.3312 0.7031 7.7381

2 intermedia 85 0.3034 0.7621 9.6554

Tabella 8 - Coefficienti di sottozone ex Autorità di Bacino del fiume Sarno

4.2.1 Periodo di ritorno

I valori assegnati al periodo di ritorno nell'idrologia PSAI ex Nord-Occidentale sono

stati; T = 20, 100 e 300 anni; quelli relativi all'ex Sarno sono stati T = 30, 100 e 300 anni.

La fase di omogeneizzazione ed aggiornamento del PSAI per le due ex Autorità di

Bacino Nord-Occidentale della Campania e del fiume Sarno è stata effettuata definendo i

periodi di ritorno per l'idrologia in coerenza con i nuovi scenari normativi (Circ. 217 del

02.02.2009, D.Lgs. 49/2010, ecc.).

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43

Le sezioni idrologiche di calcolo del PSAI dell'Autorità di Bacino Regionale della

Campania Centrale conterranno quindi, i seguenti periodi di ritorno:

T = 10 , 20, 50, 100, 200, 300 anni (9.1)

4.2.2 Coefficienti di crescita con il periodo di ritorno

La difficoltà nell'accorpare le due classi di leggi di probabilità pluviometrica nasce,

tuttavia, dall'aversi considerato due differenti metodologie per la definizione del

coefficiente di crescita con il periodo di ritorno.

Infatti mentre l'ex Autorità di Bacino del fiume Sarno ha adottato i coefficienti di

crescita VAPI associati alle portate, l'ex Autorità di Bacino Nord-Occidentale della

Campania ha adottato icoefficienti di crescita VAPI associati alle piogge che differiscono

dai primi di circa il 30%.

T (anni) KT - piogge KT - portate

2 0.87 0.875 1.16 1.2910 1.38 1.6320 1.64 2.0330 1.72 2.2650 2.03 2.61

100 2.34 3.07300 2.91 3.82500 3.18 4.17

1000 3.53 4.64Tabella 9 - Confronto tra i periodi di ritorno delle portate e delle piogge

Al fine di addivenire ad un'unica modellazione idrologica si è optato per applicare a

tutto il territorio dell'Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale i coefficienti di

crescita delle portate che, per T = 100 sono di circa il 30% maggiori rispetto ai rispettivi

coefficienti delle piogge.

Al fine di non inficiare tutta l'idrologia del PSAI ex Nord-Occidentale ad oggi elaborata

si è quindi ridotto il coefficiente M(Io) del 30% ottenendo quindi una modifica senza

compromettere la validità di quanto ad oggi elaborato.

Nella pagina seguente è riportata quindi, la legge di probabilità pluviometria

dell'Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale.

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4.2.3 Riepilogo

Di seguito la legge di probabilità pluviometrica per l'intero territorio dell'Autorità di

Bacino Regionale della Campania Centrale.

zDC

c

od

d

d

IzTdI

1

,,

Areaomogenea

M(I0)

C1 68.81

C2 123.96

C3 86.07

C4 77.1

C5 85.00

C6 83.8

T: 10

KT : 1.63

Figura 7 - Sottozone Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale

Di seguito la legge di probabilità pluviometrica per l'intero territorio dell'Autorità di

egionale della Campania Centrale.

TK

dc C

68.81 0.2842 0.7580

123.96 0.0956 0.7310

86.07 0.1980 0.7580

77.10 0.3661 0.7995

.00 0.3034 0.7621

83.80 0.3312 0.7031

20 50 100 200

2.03 2.61 3.07 3.55

Sottozone Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale

44

Di seguito la legge di probabilità pluviometrica per l'intero territorio dell'Autorità di

(9.2)

D 105

-14.5

-14.4

-2.4

3.6077

9.6554

7.7381

300

3.82

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5. Effetto dei cambiamenti climatici

Questa Autorità di Bacino, in data 08/03/2013 ha siglato, con il CENTRO EURO

MEDITERRANEO SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI S.C.a.R.L. (di seguito CMCC) apposita

convenzione tesa a valutare gli effetti dei cambiamenti climatici sugli atti di pianificazione

con particolare riguardo alle portate idrologiche.

A seguito di detta convenzione, utilizzando anche i dati del Settore Protezione Civile

della Regione Campania (Centro Funzionale per le previsioni meteorologiche e il

monitoraggio permanente), la Divisione di Ricerca Im

CAPUA) del CMCC, attraverso il gruppo di lavoro coordinato dalla dott.ssa Paola

Mercogliano e composto da: ing. Guido Rianna, ing. Renata Vezzoli, dott. Francesco

Guarino, ha redatto il presente contributo relativo agli ef

territorio di competenza dell'Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale.

5.1 Evidenze di cambiamento climatico, presente e futuro

La comunità scientifica internazionale

che si occupa dello studio del clima è

oramai in grado di dimostrare, sulla base

di osservazioni su scala globale e locale

che, da almeno 50 anni, è in atto un

riscaldamento del pianeta (

particolarmente significativo su alcune

zone come l’area europea. Tale segnale,

seppur caratterizzato da una

variabilità, è oramai persistente e, sulla

base delle conoscenze attuali, nulla fa

presupporre che tale tendenza possa

diminuire nei prossimi anni.

significativa parte della

scientifica ritiene che il riscaldamento in atto

e, di conseguenza i trend futuri, siano dovuti

“con estrema probabilità”

antropiche di anidride carbonica

elementi, detti gas serra, quali metano o protossido di azoto.

Effetto dei cambiamenti climatici

Autorità di Bacino, in data 08/03/2013 ha siglato, con il CENTRO EURO

MEDITERRANEO SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI S.C.a.R.L. (di seguito CMCC) apposita

convenzione tesa a valutare gli effetti dei cambiamenti climatici sugli atti di pianificazione

e riguardo alle portate idrologiche.

A seguito di detta convenzione, utilizzando anche i dati del Settore Protezione Civile

della Regione Campania (Centro Funzionale per le previsioni meteorologiche e il

monitoraggio permanente), la Divisione di Ricerca Impatti al Suolo e sulle Coste (ISC

CAPUA) del CMCC, attraverso il gruppo di lavoro coordinato dalla dott.ssa Paola

Mercogliano e composto da: ing. Guido Rianna, ing. Renata Vezzoli, dott. Francesco

Guarino, ha redatto il presente contributo relativo agli effetti dei cambiamenti climatici sul

territorio di competenza dell'Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale.

Evidenze di cambiamento climatico, presente e futuro

La comunità scientifica internazionale

che si occupa dello studio del clima è

oramai in grado di dimostrare, sulla base

di osservazioni su scala globale e locale

è in atto un

neta (Figura 8)

particolarmente significativo su alcune

. Tale segnale,

caratterizzato da una certa

variabilità, è oramai persistente e, sulla

base delle conoscenze attuali, nulla fa

presupporre che tale tendenza possa

diminuire nei prossimi anni. Una

comunità

scientifica ritiene che il riscaldamento in atto

enza i trend futuri, siano dovuti

alle emissioni

antropiche di anidride carbonica e di altri

elementi, detti gas serra, quali metano o protossido di azoto.

Figura 8 - Andamento dell’ anomalia della temperatura

globale (terra + oceano) media osservata sul periodo 1850

(rispetto alla media sul periodo 1961

modelli numerici. Il pannello super

pannello inferiore mostra i valori medi su un

(Fonte: IPCC).

45

Autorità di Bacino, in data 08/03/2013 ha siglato, con il CENTRO EURO-

MEDITERRANEO SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI S.C.a.R.L. (di seguito CMCC) apposita

convenzione tesa a valutare gli effetti dei cambiamenti climatici sugli atti di pianificazione

A seguito di detta convenzione, utilizzando anche i dati del Settore Protezione Civile

della Regione Campania (Centro Funzionale per le previsioni meteorologiche e il

patti al Suolo e sulle Coste (ISC-

CAPUA) del CMCC, attraverso il gruppo di lavoro coordinato dalla dott.ssa Paola

Mercogliano e composto da: ing. Guido Rianna, ing. Renata Vezzoli, dott. Francesco

fetti dei cambiamenti climatici sul

territorio di competenza dell'Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale.

Evidenze di cambiamento climatico, presente e futuro

Andamento dell’ anomalia della temperatura superficiale

globale (terra + oceano) media osservata sul periodo 1850-2012

(rispetto alla media sul periodo 1961-2000) utilizzando diversi

modelli numerici. Il pannello superiore mostra i valori annuali; il

pannello inferiore mostra i valori medi su un periodo di 10 anni.

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Il riscaldamento dell’atmosfera

questi, è ipotizzato in corrispondenza anche di piccole variazioni dei valori medi di

temperatura un cambiamento

Dal 1988, il compito di studiare tali fenomeni è affidato al forum scient

internazionale IPCC (Intergovernmental Panel on Climate

Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) e dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale

(WMO) che ha l’obiettivo di valutare e descrivere gli sviluppi scientifici ottenu

dei cambiamenti climatici attraverso la pubblicazione di report,ma anche di fungere da

interfaccia tra comunità scientifica

la stimadi scenari di possibili evoluzioni del

Tali scenari ipotizzano

preindustriale sulla base di scelt

determinando quindi un clima trasformato rispetto a quello attuale.

scenario denominato RCP8.5

estremo nel quale

l’aumento della

forzante di radiazione,

rispetto al 1750, è

ipotizzata, a livello

globale, al 2100, pari

a 8.5 W/m2 mentre lo

scenario RCP4.5

Figura

considerando diversi scenari climatici CMIP 5

Figura 9- Il grafico dell‘IPCC illustra come un cambiamento e/o ampliamento della distribuzione di probabilità delle temperature

influisce sulla probabilità di occorrenza degli eventi

riscaldamento dell’atmosfera innesca una serie di altri processi atmosf

in corrispondenza anche di piccole variazioni dei valori medi di

di tipologia, frequenza ed intensità degli eventi estremi

il compito di studiare tali fenomeni è affidato al forum scient

internazionale IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), voluto dal

Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) e dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale

di valutare e descrivere gli sviluppi scientifici ottenu

dei cambiamenti climatici attraverso la pubblicazione di report,ma anche di fungere da

comunità scientifica e decisori politici. Uno dei compiti principali

di scenari di possibili evoluzioni della concentrazione dei gas serra

che le concentrazioni possano modificarsi rispetto

sulla base di scelte politico economiche e sociali a livello mondiale

determinando quindi un clima trasformato rispetto a quello attuale.

RCP8.5 (Representative Concentration Pathway)

Figura 10 - proiezioni nel XXI secolo delle emissioni di CO2, CH4 e N2O in atmosfera

considerando diversi scenari climatici CMIP 5

Il grafico dell‘IPCC illustra come un cambiamento e/o ampliamento della distribuzione di probabilità delle temperature

influisce sulla probabilità di occorrenza degli eventi estremi

46

altri processi atmosferici; tra

in corrispondenza anche di piccole variazioni dei valori medi di

intensità degli eventi estremi.

il compito di studiare tali fenomeni è affidato al forum scientifico

hange), voluto dal Programma

Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) e dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale

di valutare e descrivere gli sviluppi scientifici ottenuti nello studio

dei cambiamenti climatici attraverso la pubblicazione di report,ma anche di fungere da

principali dell’IPCC è

razione dei gas serra in atmosfera.

modificarsi rispetto all’era

a livello mondiale e locale,

determinando quindi un clima trasformato rispetto a quello attuale. In particolare, lo

Pathway) è uno scenario

proiezioni nel XXI secolo delle emissioni di CO2, CH4 e N2O in atmosfera

Il grafico dell‘IPCC illustra come un cambiamento e/o ampliamento della distribuzione di probabilità delle temperature

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47

rappresenta uno scenario di crescita di emissione intermedia (+4.5W/m2 al 2100) (Figura

10).

La conoscenza dell’effetto di tali variazioni è fondamentale per permettere la

mitigazione e, laddove non sia possibile, l’adozione di politiche di adattamento della

società a tali cambiamenti climatici.

5.2 La modellistica climatica e le simulazioni ad alta risoluzione

spaziale sul dominio Italiano

I modelli numerici del clima rappresentano la modalità con cui viene rappresentato il

clima e l’insieme dei meccanismi, naturali e non, che ne determinano la variabilità. Essi

permettono di simulare il clima terrestre e la sua variabilità e, soprattutto, di descrivere

condizioni climatiche molto diverse da quelle presenti. I modelli numerici si basano sulla

risoluzione di un insieme di equazioni che rappresentano, in maniera sempre più precisa

grazie al continuo confronto con diverse tipologie di osservazioni, allo sviluppo della

conoscenza sul clima e alle risorse di calcolo, i principali processi attivi nel sistema

climatico. Negli ultimi venti anni, tali modelli hanno fortemente migliorato la loro capacità di

rappresentazione del clima del pianeta fino ad arrivare ai moderni Earth System Models

che sono in grado di riprodurre, secondo la comunità scientifica, con buona affidabilità

molte delle caratteristiche principali del clima passato e presente. Va comunque

sottolineato che le risultanze scaturenti da tali modelli sono soggetti ad una certa

incertezza; questa è generalmente gestita considerando i risultati di una combinazione di

modelli numerici indipendenti tra loro (ensembles).

Tutti gli scenari IPCC più recenti, denominati CMIP5 (di cui RCP4.5 e RCP8.5 fanno

parte)stimano un aumento della temperatura globale. D’altro canto, l’estrema variabilità

spazio-temporale delle caratteristiche del clima non permette di trasportare facilmente i

risultati globali alle scale locali. Per tali scopi, la comunità scientifica adopera le cosiddette

tecniche di downscaling che hanno appunto lo scopo di rappresentare l’effetto dei

cambiamenti climatici su una scala locale adeguata per gli studi di impatto.

In tale ottica, il CMCC collabora, all’interno del consorzio europeo CLM Assembly

(www. clmassembly.com),allo sviluppo del modello climatico regionale COSMO CLM.

Esso rappresenta un modello di downscaling dinamico da un modello globale del clima. Le

simulazioni di tale modello, come dimostrano molteplici lavori di letteratura, sebbene con

una certa incertezza, sono in grado di riprodurre non sono le caratteristiche medie del

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clima su un’area locale ma anche la sua variabilità. In particolare, tutti i risultati mostrati

successivamente sono estratti dalla simulazione effettuata sull’intero dominio italiano con

lo scopo di riprodurre il clima italiano dal 1970 al 2100 considerando dal 2006 in poi due

diversi scenari climatici IPCC: RCP4.5 e RCP8.5

rappresenta il periodo in cui, tramite il confronto tra simulazioni effettuate

numerico e le osservazioni, si valuta la capacità del modello di riprodurre il clima presente.

La Figura 11 e Figura 12 evidenziano

modello di riprodurre il ciclo stagionale della temperatura

sebbene con un errore maggiore n

Figura 11 - Andamento del ciclo stagionale della temperatura superficiale per le tre sotto aree indicate nella mappa dell’Italia

riportata a destra. In particolare , il confronto tra le simulazioni

al., 2011) con il dataset di osservazioniEO

valori medi mensili della temperatura giornaliera nelle tre aree

Figura 12 - Andamento del ciclo stagionale della precipitazione per le tre sotto aree indicate nella mappa dell’Italia riportata a

destra. In particolare , il confronto tra le simulazioni

con il dataset di osservazioni EOBS (Haylock et al., 2008 ) evidenzia una buona capacità del modello di riprodurre i valori medi

mensili delle precipitazioni giornaliere nelle tre aree

La scelta di validare queste due variabili

presenza di una rete di osservazione termo

dominio che permette la valutazione

Nelle mappe da Figura

cambiamenti (anomalie) attesi per la

clima su un’area locale ma anche la sua variabilità. In particolare, tutti i risultati mostrati

successivamente sono estratti dalla simulazione effettuata sull’intero dominio italiano con

riprodurre il clima italiano dal 1970 al 2100 considerando dal 2006 in poi due

diversi scenari climatici IPCC: RCP4.5 e RCP8.5.Il periodo di validazione

il periodo in cui, tramite il confronto tra simulazioni effettuate

numerico e le osservazioni, si valuta la capacità del modello di riprodurre il clima presente.

evidenziano,sui tre settori del dominio, una buona capacità del

modello di riprodurre il ciclo stagionale della temperatura a due metri e

un errore maggiore nella stima della seconda.

Andamento del ciclo stagionale della temperatura superficiale per le tre sotto aree indicate nella mappa dell’Italia

riportata a destra. In particolare , il confronto tra le simulazioni guidate dal modello globaleCOSMO CMCC

EOBS (Haylock et al., 2008 ) evidenzia una buona capacità del modello di riprodurre i

valori medi mensili della temperatura giornaliera nelle tre aree.

Andamento del ciclo stagionale della precipitazione per le tre sotto aree indicate nella mappa dell’Italia riportata a

In particolare , il confronto tra le simulazioni guidate dal modello globaleCOSMO CMCC-CM(

BS (Haylock et al., 2008 ) evidenzia una buona capacità del modello di riprodurre i valori medi

delle precipitazioni giornaliere nelle tre aree.

queste due variabili atmosferica è principalmente dovuta alla

presenza di una rete di osservazione termo-pluviometrica ad alta risoluzione sull’intero

lutazione delle prestazioni del modello in maniera accurata.

Figura 13 a Figura 20sono riportati, per le quattro stagioni, i

cambiamenti (anomalie) attesi per la temperatura e la precipitazione giornalier

48

clima su un’area locale ma anche la sua variabilità. In particolare, tutti i risultati mostrati

successivamente sono estratti dalla simulazione effettuata sull’intero dominio italiano con

riprodurre il clima italiano dal 1970 al 2100 considerando dal 2006 in poi due

l periodo di validazione (1971-2000)

il periodo in cui, tramite il confronto tra simulazioni effettuate con il modello

numerico e le osservazioni, si valuta la capacità del modello di riprodurre il clima presente.

una buona capacità del

e della precipitazione

Andamento del ciclo stagionale della temperatura superficiale per le tre sotto aree indicate nella mappa dell’Italia

COSMO CMCC-CM(Scoccimarro et

BS (Haylock et al., 2008 ) evidenzia una buona capacità del modello di riprodurre i

Andamento del ciclo stagionale della precipitazione per le tre sotto aree indicate nella mappa dell’Italia riportata a

CM(Scoccimarro et al., 2011)

BS (Haylock et al., 2008 ) evidenzia una buona capacità del modello di riprodurre i valori medi

atmosferica è principalmente dovuta alla

pluviometrica ad alta risoluzione sull’intero

del modello in maniera accurata.

sono riportati, per le quattro stagioni, i

giornaliere medie nei

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49

trentenni 2021-2050 e 2071-2100 rispetto ad un periodo di riferimento 1971-2000 secondo

i due diversi scenari IPCC RCP4.5 e RCP8.5 sul territorio italiano.

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50

Figura 13 - Anomalie di temperatura superficiale per il periodo

2021-2050 rispetto al periodo di riferimento 1971-2000

(scenario IPCC RCP4.5)

Figura 14 - Anomalie di temperatura superficiale per il

periodo 2071-2100 rispetto al periodo di riferimento 1971-

2000 (scenario IPCC RCP4.5)

Figura 15 - Anomalie di temperatura superficiale per il periodo

2021-2050 rispetto al periodo di riferimento 1971-2000

(scenario IPCC RCP8.5)

Figura 16 - Anomalie di temperatura superficiale per il

periodo 2071-2100 rispetto al periodo di riferimento 1971-

2000 (scenario IPCC RCP8.5)

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51

Figura 17 - Anomalie di precipitazione per il periodo 2021-2050

rispetto al periodo di riferimento 1971-2000 (scenario IPCC

RCP4.5)

Figura 18 - Anomalie di precipitazione per il periodo 2071-

2100 rispetto al periodo di riferimento 1971-2000 (scenario

IPCC RCP4.5)

Figura 19 - Anomalie di precipitazione per il periodo 2021-2050

rispetto al periodo di riferimento 1971-2000 (scenario IPCC

RCP8.5)

Figura 20 - Anomalie di precipitazione per il periodo 2071-

2100 rispetto al periodo di riferimento 1971-2000 (scenario

IPCC RCP8.5)

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52

5.3 Analisi delle possibili variazioni delle piogge massime e

cumulate sulla zona di competenza dell’autorità di bacino

della Campania Centrale.

Attestata, nel paragrafo precedente,la soddisfacente capacità della

simulazione di riprodurre la climatologia osservata, nonostante il lavoro abbia

come tema principale la valutazione delle possibili variazioni dei valori di

precipitazione massima alla scala sub giornaliera indotte dai cambiamenti

climatici, è interessante inquadrare tali analisi in un quadro più ampio ed

investigare, in primis, le variazioni di precipitazione cumulata e temperatura

media a scala stagionale sul dominio dell’Autorità di Bacino della Campania

Centrale.

A tal fine e per tutte le elaborazioni di seguito mostrate, si considerano

solo i punti griglia del modello ricadenti interamente nel dominio di interesse

evitando ogni tipo di interpolazione sul dato di output; inoltre, ancora si

assumono due trentenni di riferimento futuri: 2021-2050 e 2071-2100 sotto i due

scenari di emissione RCP 4.5 e RCP 8.5comparati al periodo di controllo 1971-

2000 .

Tutte le elaborazioni grafiche sono realizzate tramite il software CLIME,

ideato e sviluppato dalla Divisione di Ricerca Impatti al Suolo e sulle Coste del

CMCC.

La variazione attesa della precipitazione è riportata in termini di anomalia

α:

ߙ =௨௧

− 1

dove i pedici eݐݑ ݎ ݏ si riferiscono rispettivamente al periodo futuro e

presente.

In Figura 21, sono mostrati i valori di anomalia, per i due trentenni futuri di

riferimento (2021-2050 (a) e 2071-2100 (b)) per la simulazione climatica

guidata, sul futuro, dallo scenario di emissione RCP 4.5.

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Figura 21- Anomalia (in %) stimata tramite

scenario di emissione RCP 4.5 per gli intervalli 2021

2000.

Si evidenziano due comportamenti diversi a seconda che si consi

stagioni tipicamente secche (primavera MAM e est

DJF e autunno SON); per le prime, è stimata una generale riduzione del cumulo

di precipitazione con un progressivo andamento crescente; le riduzioni stimate

non superano il 20% nella stagione primaverile mentre arrivano oltre il 50%

nella stagione estiva; in ambedue i casi, non è palese un pattern spaziale di

variazione; per quanto riguarda il periodo umido invece, in inverno, il segnale

appare alterno con variazioni comunque c

stagione autunnale, si evidenzia un chiaro pattern spaziale di variazione con

leggeri decrementi (mai superiori al 10%) nella zona sud

valori progressivamente crescenti su direttrice nord

trentennio 2071-2100.

Gli andamenti sono qualitativamente confermati anche per la simulazione

guidata dallo scenario di emissione RCP 8.5

In tal caso, per il periodo secco, le riduzioni stimate di precipitazione,

caratterizzate da notevole uniformità sul dominio si attestano al 40% a breve

periodo (per entrambe le stagioni) a

estiva a lungo termine; nel periodo umido, invece, per la stagione invernale il

leggero decremento stimato a breve termine (trentennio 2021

sull’intera area, sul trentennio 2071

generalizzati non inferiori al 20% mentre per la stagione autunnale si conferma

la presenza delle due aree con comportamento opposto: un’area (sud

Anomalia (in %) stimata tramite simulazione climatica della precipitazione cumulat

scenario di emissione RCP 4.5 per gli intervalli 2021-2050 (a) e 2071-2100 (b) vs l’intervallo di riferimento 1971

i evidenziano due comportamenti diversi a seconda che si consi

stagioni tipicamente secche (primavera MAM e estate JJA) o umide (inverno

DJF e autunno SON); per le prime, è stimata una generale riduzione del cumulo

di precipitazione con un progressivo andamento crescente; le riduzioni stimate

% nella stagione primaverile mentre arrivano oltre il 50%

nella stagione estiva; in ambedue i casi, non è palese un pattern spaziale di

variazione; per quanto riguarda il periodo umido invece, in inverno, il segnale

appare alterno con variazioni comunque comprese tra ±10%

stagione autunnale, si evidenzia un chiaro pattern spaziale di variazione con

leggeri decrementi (mai superiori al 10%) nella zona sud-est del dominio e

valori progressivamente crescenti su direttrice nord-ovest fino al 30% p

Gli andamenti sono qualitativamente confermati anche per la simulazione

scenario di emissione RCP 8.5 (Figura 22).

In tal caso, per il periodo secco, le riduzioni stimate di precipitazione,

caratterizzate da notevole uniformità sul dominio si attestano al 40% a breve

periodo (per entrambe le stagioni) arrivando però fino al 70% per la stagione

estiva a lungo termine; nel periodo umido, invece, per la stagione invernale il

leggero decremento stimato a breve termine (trentennio 2021-2050) si inverte,

sull’intera area, sul trentennio 2071-2100 con incrementi della precipitazione

generalizzati non inferiori al 20% mentre per la stagione autunnale si conferma

la presenza delle due aree con comportamento opposto: un’area (sud

53

simulazione climatica della precipitazione cumulata stagionale sotto lo

2100 (b) vs l’intervallo di riferimento 1971-

i evidenziano due comportamenti diversi a seconda che si considerino

JJA) o umide (inverno

DJF e autunno SON); per le prime, è stimata una generale riduzione del cumulo

di precipitazione con un progressivo andamento crescente; le riduzioni stimate

% nella stagione primaverile mentre arrivano oltre il 50%

nella stagione estiva; in ambedue i casi, non è palese un pattern spaziale di

variazione; per quanto riguarda il periodo umido invece, in inverno, il segnale

% mentre, nella

stagione autunnale, si evidenzia un chiaro pattern spaziale di variazione con

est del dominio e

ovest fino al 30% per il

Gli andamenti sono qualitativamente confermati anche per la simulazione

In tal caso, per il periodo secco, le riduzioni stimate di precipitazione,

caratterizzate da notevole uniformità sul dominio si attestano al 40% a breve

rrivando però fino al 70% per la stagione

estiva a lungo termine; nel periodo umido, invece, per la stagione invernale il

2050) si inverte,

ti della precipitazione

generalizzati non inferiori al 20% mentre per la stagione autunnale si conferma

la presenza delle due aree con comportamento opposto: un’area (sud-est)

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caratterizzata da una riduzione dei valori di precipitazione (da circa il 10% pe

2021-2050 a circa il 20% per il periodo successivo) e l’altra (nord

però gli incrementi stimati sono comunque di entità inferiore rispetto a quanto

visto per lo scenario RCP 4.5.

Figura 22 - Anomalia (in %) stima

scenario di emissione RCP 8.5 per gli intervalli 2021

2000.

A complemento, in

temperatura media stagionale sui due orizzonti temporali e i due scenari di

emissione sull’intero territorio di indagine.

Tabella 10Variazione attesa (in °C) del valore medio areale della temperatura

di Bacino della Campania Centrale per i quattro trentenni futuri (2 trentenni per due diversi scenari climatici)

rispetto al periodo di controllo.

In tal caso, il segnale climatico appare univoco con un incremento di

temperatura per tutte le stagioni funzione crescente dell’orizzonte temporale e

della “severità” dello scenario di emissione considerati (fino agli oltre 5°C, in

media, per la simulazione guidata da RCP 8.5 sull’intervallo 2071

RCP4.5_2021

RCP8.5_2021

RCP4.5_2071

RCP8.5_2071

caratterizzata da una riduzione dei valori di precipitazione (da circa il 10% pe

2050 a circa il 20% per il periodo successivo) e l’altra (nord

però gli incrementi stimati sono comunque di entità inferiore rispetto a quanto

visto per lo scenario RCP 4.5.

Anomalia (in %) stimata tramite simulazione climatica della precipitazione cumulat

.5 per gli intervalli 2021-2050 (a) e 2071-2100 (b) vs l’intervallo di riferimento 1971

A complemento, in Tabella 10sono presentate le variazioni attese di

temperatura media stagionale sui due orizzonti temporali e i due scenari di

emissione sull’intero territorio di indagine.

Variazione attesa (in °C) del valore medio areale della temperatura stagionale nel dominio dell’Autorità

di Bacino della Campania Centrale per i quattro trentenni futuri (2 trentenni per due diversi scenari climatici)

In tal caso, il segnale climatico appare univoco con un incremento di

emperatura per tutte le stagioni funzione crescente dell’orizzonte temporale e

della “severità” dello scenario di emissione considerati (fino agli oltre 5°C, in

media, per la simulazione guidata da RCP 8.5 sull’intervallo 2071

DJF MAM JJA SON

RCP4.5_2021-2050 1.4 1.5 1.8 1.8

RCP8.5_2021-2050 2.1 1.8 1.9 2.1

RCP4.5_2071-2100 2.8 2.9 3.5 3.5

RCP8.5_2071-2100 5.1 4.7 6.3 5.4

54

caratterizzata da una riduzione dei valori di precipitazione (da circa il 10% per il

2050 a circa il 20% per il periodo successivo) e l’altra (nord-ovest) dove

però gli incrementi stimati sono comunque di entità inferiore rispetto a quanto

ta tramite simulazione climatica della precipitazione cumulata stagionale sotto lo

2100 (b) vs l’intervallo di riferimento 1971-

sono presentate le variazioni attese di

temperatura media stagionale sui due orizzonti temporali e i due scenari di

stagionale nel dominio dell’Autorità

di Bacino della Campania Centrale per i quattro trentenni futuri (2 trentenni per due diversi scenari climatici)

In tal caso, il segnale climatico appare univoco con un incremento di

emperatura per tutte le stagioni funzione crescente dell’orizzonte temporale e

della “severità” dello scenario di emissione considerati (fino agli oltre 5°C, in

media, per la simulazione guidata da RCP 8.5 sull’intervallo 2071-2100).

SON

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55

Per quanto riguarda la stima delle evoluzioni future dei massimi di

precipitazione su scala sub diaria, il primo dato da sottolineare riguarda la

difficoltà a reperire lavori scientifici sull’argomento (Lionello et al.,2010).Il motivo

fondamentale di tale deficienza è da ricercare essenzialmente nei limiti attuali

dei modelli di simulazione climatica e nella contemporanea relativa mancanza

di datasets di lunghezza e risoluzione temporale adeguata per la fase di

validazione. Per quanto concerne il primo aspetto, la risoluzione spaziale

attuale dei modelli anche a scala regionale non consente di riprodurre

adeguatamente alcune dinamiche come quelle convettive ed i cicli diurni per

cui, anche se sulla scala media giornaliera si considera si sia raggiunta

predicibilità soddisfacente (Maraun et al.,2010; Fowler et al. 2007), le

prestazioni dei modelli nella stima degli estremi e dei valori sub-giornalieri di

precipitazione sono, purtroppo, spesso significativamente inferiori (Christensen

et al., 2008; Maurer et al., 2013).

Per il presente studio, al fine di valutare le capacità della simulazione

adottata di riprodurre i valori estremi sub giornalieri, si utilizzano, sul periodo

1971-2000, i valori massimi annuali riportati negli Annali Idrologici relativi a tutte

le stazioni ricadenti all’interno del territorio dell’ Autorità; poiché la risoluzione

temporale minima a disposizione per la simulazione climatica è pari a 6 ore, si

considerano le tre durate di riferimento 6,12 e 24 ore [Tabella III degli Annali]; il

confronto tra modello ed osservazioni sui valori mediati per il trentennio di

riferimento e l’intero territorio restituisce una sottostima significativa, poco

inferiore al 40% per i massimi a 6 ore e leggermente superiore al 30% per i dati

a 12 e 24 ore; tuttavia, dall’analisi delle serie osservate a disposizione emerge

come una parte consistente di queste sia caratterizzata da lacune anche

superiori al 60% del campione che quindi potrebbero in parte inficiare

l’attendibilità del dato medio osservato. A conferma di quanto ipotizzato si è

ripetuta l’analisi comparando le simulazioni con i dati provenienti dalle stazioni

per cui siano disponibili almeno 20 annidi osservazioni nel periodo 1971-2000

(Napoli, Licola, Caserta, Capua, Caiazzo, Cava de’ Tirreni, Sparanise, Lauro,

Acerra, Baronissi, Sarno); su tale sotto insieme, l’errore, comunque consistente,

è inferiore al 35% per il dato a 6 ore e tra il 25 e il 29% per i dati a 12 e 24 ore.

E’ necessario sottolineare come parte della sottostima sia legata al fatto

chela risoluzione temporale massima disponibile per le simulazioni sia pari a 6

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56

ore, quindi con quattro valori per giorno, mentre il massimo osservato, rilevato

dagli Annali Idrologici, è calcolato su intervalli mobili.

Accertata l’entità dell’errore, sono condotte successive analisi atte a

investigare essenzialmente due elementi: a) se l’errore, significativo, sia

quantomeno caratterizzato da invarianza nel tempo; b) se la simulazione

climatica, sul periodo di controllo, al netto dell’errore sulla stima media, riesca

ad individuare i pattern di variazione spaziale sull’area.

Per quanto riguarda il primo punto, nonostante l’attuale errore della

simulazionepregiudichil’utilizzo dei risultati del modello in valore assoluto,

verificando che esso sia pressoché invariante rispetto al periodo di dati

analizzato e che, quindi, gli attuali limiti della modellazione climatica influiscano

sulla stime in maniera similare indipendentemente dal lasso di tempo

considerato, è lecito quantomeno verificare in termini di anomalia percentuale le

possibili variazioni dei valori massimi su scala sub diaria; a tal fine, si

considerano gli errori medi sul dominio sia per i due sotto-intervalli 1971-1985 e

1986-2000 sia per gli insiemi costituiti da anni pari e dispari; in ambedue i casi

l’errore non subisce variazioni consistenti per nessuna delle tre risoluzioni

temporali considerate restando nell’intervallo del ±3% .

Circa il secondo punto, in Figura 23 è riportato per il trentennio di

validazione, il confronto per i dati di massimo annuale a 24 ore tra simulazione

(a) e osservazione(b) come rapporto tra valore locale e valore medio sull’intera

area;in tal modo, un valore superiore all’unità indica che sull’area la media dei

massimi èsuperiore al valore medio dell’intero territorio mentre l’opposto accade

per valori inferiori all’unità; il modello simula in modo piuttosto soddisfacente il

pattern spaziale con valori maggiori della media nell’area interna e sud-est e

valori inferiori nel resto del dominio; allo stesso modo, su tutto il territorio l’entità

della variazione rispetto al valore medio è colta in modo adeguato (uguali

considerazioni possono essere ripetute anche per i dati a maggiore risoluzione

temporale).

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57

Figura 23 -Confronto, in mm, dell’anomalia rispetto al valore medio areale,, tra i dati osservati (a) e la simulazione

climatica CMCC-CM/COSMO-CLM (b) per i dati medi sull’intervallo 1971-2000 di massimo annuale a 24 ore.

Sono a questo punto mostrati in Figura 24 e Figura 25 rispettivamente per

gli scenari di emissione RCP 4.5 e RCP 8.5, le anomalie percentuali stimate, al

periodo 2021-2050, per i valori medi massimi per 6, 12,24 ore e a risoluzione

giornaliera.

Su un orizzonte temporale più prossimo (2021-2050), le differenze nelle

simulazioni forzate da scenari di emissioni pur molto differenti restano limitate;

per entrambi e a tutte le scale di risoluzione investigata, si identificano tre aree

caratterizzate da comportamento omogeneo; un’area nel nord-ovest del

dominio caratterizzata da un incremento da lieve a moderato dei valori massimi,

un’area centrale che si estende dalle aree interne sino a quelle costiere dove, al

contrario non si individuano incrementi del segnale con aree limitate in cui vi è

una debole riduzione attesa (inferiore al 10%) dei valori massimi. L’area

caratterizzata da variazioni nulle/deboli decrementi ha maggiore estensione nel

caso della simulazione forzata dallo scenario RCP 8.5 ed è limitata a sud da

un’ulteriore zona interna in cui sono stimati, nuovamente, incrementi lievi dei

valori massimi; nell’altro caso invece, la parte meridionale del dominio presenta

un’estesa porzione caratterizzata da incrementi (seppur lievi) dei valori massimi

limitata al confine (spesso nelle aree interne) da zone in cui non si rilevano

variazioni apprezzabili. In termini generali, la direzione del cambiamento stimato

è chiaramente comunque di una crescita, in media, dei valori massimi di

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58

precipitazione soprattutto nell’area settentrionale del dominio caratterizzata

attualmente da valori (Figura 23) inferiori ai valori medi per l’area.

Figura 24 -Anomalie, in %, nei valori massimi di precipitazione

a 6h (a), 12h (b), 24h (c) e a scala giornaliera (d) tra il trentennio

2021-2050 e il periodo di riferimento 1971-2000 per la

simulazione climatica forzata dallo scenario di emissione RCP

4.5

Figura 25 - Anomalie , in %, nei valori massimi di

precipitazione a 6h (a), 12h (b), 24h (c) e a scala

giornaliera (d) tra il trentennio 2021-2050 e il periodo di

riferimento 1971-2000 per la simulazione climatica forzata

dallo scenario di emissione RCP 8.5

Analogamente, nella Figura 26 e Figura 27, si riportano i valori relativi al

periodo 2071-2100.

Figura 26 -Anomalie, in %, nei valori massimi di precipitazione

a 6h (a), 12h (b), 24h (c) e a scala giornaliera (d) tra il

trentennio 2071-2100 e il periodo di riferimento 1971-2000 per

la simulazione climatica forzata dallo scenario di emissione

RCP 4.5

Figura 27 -Anomalie , in %, nei valori massimi di

precipitazione a 6h (a), 12h (b), 24h (c) e a scala giornaliera

(d) tra il trentennio 2071-2100 e il periodo di riferimento

1971-2000 per la simulazione climatica forzata dallo

scenario di emissione RCP 8.5

Il primo elemento significativo riguarda la persistenza dei pattern spaziali

di variazione identificati in precedenza e il segno della variazione stimato

(ovunque positivo) per entrambi gli scenari di emissione; l’incremento del

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59

segnale climatico sui valori massimi, rilevato in precedenza, si acuisce

inducendo una variazione positiva in tutta l’area di pertinenza dell’Autorità.

Per quanto concerne la magnitudo delle variazioni, per la simulazione

guidata dallo scenario RCP 4.5, nelle due aree precedentemente individuate

come più affette dagli incrementi, le variazioni assumono entità comparabile

(circa il 20% rispetto al periodo di riferimento) mentre nel caso dello scenario di

emissione RCP 8.5, nell’area settentrionale sono stimate variazioni, in media,

anche dell’ordine del 40% rispetto al periodo di riferimento.

In virtù delle attuali incertezze nella modellistica climatica in

precedenza riportate, i risultati finora mostrati possono essere utilizzati,

essenzialmente, per comprendere quale possa essere la “direzione” e la

“magnitudo relativa” delle variazioni attese nella distribuzione dei valori

massimi sull’area qualora le emissioni degli inquinanti si rivelassero in

linea con quanto prospettato dagli scenari di emissione ma, al momento,

non permettono una stima in termini più quantitativi delle variazioni.

Le analisi mostrate in precedenza permettono una stima della possibile

evoluzione dei valori massimi mediati sul trentennio ma non forniscono

informazioni sulla variazione della frequenza di accadimento degli eventi

intensi. Al fine di fornire anche qualche informazione in merito, Figura 28 riporta

la frequenza relativa (in %) delle precipitazioni medie areali a 6 ore superiori a

0.1 mm, per il periodo di controllo e il trentennio 2071-2100 sotto gli scenari

climatici RCP4.5 e RCP8.5, sull’area di competenza dell’Autorità, mentre la

probabilità di precipitazioni inferiori a 0.1 mm è indicata dalla “proportion dry”. Al

fine di evidenziare sia la variazione in frequenza che in intensità le precipitazioni

sono state normalizzate rispetto al valore medio di P (>0.1 mm) nel periodo di

controllo, in modo da svincolarsi dai valori assoluti di precipitazione della

simulazione affetti, come mostrato, da significative incertezze (Coppola e

Giorgi, 2010).

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60

Figura 28 -distribuzione delle frequenze di accadimento per l’intervallo di 6 ore relativo alla sola componente del

campione con precipitazione superiore a 0.1mm per periodo di controllo (1971-2000) e trentennio 2071-2100 per le

simulazioni climatiche guidate dagli scenari di emissione RCP 4.5 e RCP 8.5 a scala annuale

In ordinata, sono riportati i soli valori superiori all’0.05% mentre la scala

logaritmica adottata permette una migliore visualizzazione per gli eventi intensi

caratterizzati da ridotta probabilità di accadimento.

In primo luogo, si nota l’incremento atteso del proportion dry per entrambi

gli scenari; tale risultato è fisicamente consistente con l’aumento della

temperatura stimato [Tabella 10] e il conseguente aumento della capacità di

ritenzione idrica dell’atmosfera; per lo stesso motivo, l’incremento atteso è

maggiore per lo scenario RCP 8.5 caratterizzato da un maggior aumento della

forzante “radiazione” e della temperatura atmosferica. Le medesime

considerazioni possono spiegare l’incremento, in frequenza, degli eventi più

intensi (superiori a 7 volte il valore medio nel il periodo di controllo) che si

traduce in una coda della distribuzione più pesante per entrambi gli scenari

rispetto al periodo di controllo. Allo stesso modo, per gli eventi meno intensi

(ovvero inferiori al valore medio del periodo di controllo), entrambi gli scenari

manifestano una riduzione in frequenza (tali riduzioni sono in parte mascherate

dall’adozione di un asse logaritmico).

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61

In ultimo in Figura 29, le stesse elaborazioni sono condotte su scala

stagionale; in tal caso, ovviamente, in ascissa il valore riportato è rapportato alla

precipitazione media per stagione restituita dal modello sul periodo di controllo.

Figura 29 - distribuzione delle frequenze di accadimento per l’intervallo di 6 ore relativo alla sola componente del

campione con precipitazione superiore a 0.1mm per periodo di controllo (1971-2000) e trentennio 2071-2100 per le

simulazioni climatiche guidate dagli scenari di emissione RCP 4.5 e RCP 8.5 a scala stagionale

Le stime ottenute ricalcano quanto ritrovato su scala annuale; in tutte le

stagioni è stimato un aumento dei periodi di assenza di precipitazione con

incrementi di quasi il 10% per la stagione primaverile e valori fino al 98%

(ovvero in media circa 5 giorni in più di precipitazione assente) per la stagione

estiva secondo lo scenario di emissione RCP 8.5; d’altra parte, l’analisi

congiunta delle anomalie stimate sui valori cumulati a scala stagionale [Figura

22 eFigura 22] restituisce risultati in linea con quanto evidenziato da numerosi

studi scientifici: l’aumento atteso di temperatura potrebbe avere influenza

limitata sui valori cumulati a scala stagionale ma significativa sulla distribuzione

della stessa con un incremento in frequenza ed intensità degli eventi intensi.

Tale effetto è funzione, ancora una volta, della severità dello scenario

analizzato con variazioni rilevanti per entrambi gli scenari al 2100 ma di entità

superiore nel caso dell’RCP 8.5.

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62

Particolarmente significativo appare l’aumento del range di variabilità

(incremento dei valori massimi) e del loro peso (aumento nella frequenza di

accadimento) durante la stagione autunnale ed estiva mentre è di entità

inferiore nelle altre stagioni; per quanto concerne le precipitazioni meno intense,

invece, si può far riferimento a quanto riportato nell’analisi dei risultati a scala

annuale.

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63

6. Allegati

A - Ex Nord-Occidentale ........................................................................................................... 64

A.I - Caratteristiche delle sezioni per il calcolo delle portate - Bacino di Avella .................. 64

A.II - Caratteristiche delle sezioni per il calcolo delle portate - Bacino del Carmignano ..... 65

A.III - Caratteristiche delle sezioni per il calcolo delle portate - Bacino del Gaudo............. 66

A.IV - Caratteristiche delle sezioni per il calcolo delle portate - Bacino del Quindici .......... 67

A.V - Caratteristiche delle sezioni per il calcolo delle portate - Bacini vesuviani ................ 68

A.VI - Caratteristiche delle sezioni per il calcolo delle portate - Bacino di Quarto .............. 70

B - Ex Sarno ............................................................................................................................... 71

B.I - Caratteristiche fisiografiche dei bacini montani ........................................................... 71

B.II - Caratteristiche geomorfologiche dei bacini montani ................................................... 73

B.III - Parametri ponderati delle leggi pluviometriche dei bacini montani............................ 75

B.IV - Medie dei massimi annuali delle portate al colmo per i bacini montani per trcalcolato con la formula di Rossi.......................................................................... 77

B.V - Medie dei massimi annuali delle portate al colmo per i bacini montani per trcalcolato con la formula di Rossi e Villani ............................................................ 79

B.VI - Portate massime dei bacini montani per preassegnati periodi di ritorno e per trcalcolato con la formula di Rossi.......................................................................... 81

B.VII - Portate massime dei bacini montani per preassegnati periodi di ritorno e per trcalcolato con la formula di Rossi e Villani ............................................................ 83

B.VIII - Elenco bacini vallivi ................................................................................................. 85

B.IX - Caratteristiche fisiografiche dei bacini vallivi ............................................................. 87

B.X - Caratteristiche geomorfologiche dei bacini vallivi....................................................... 88

B.XI - Parametri ponderati delle leggi pluviometriche dei bacini vallivi ............................... 89

B.XII - Medie dei massimi annuali delle portate al colmo per i bacini vallivi ....................... 90

B.XIII - Portate massime dei bacini vallivi per preassegnati periodi di ritorno .................... 91

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64

A - Ex Nord-OccidentaleA.I - Caratteristiche delle sezioni per il calcolo delle portate - Bacino di Avella

Se

zio

ne

Su

p

[km

²]

La

sta

[km

]

pm

ed

[m/m

]

Hm

ed

[m]

Ho

[m]

Cf

trR

[ore

]

mQ

[m3/s

ec]

Q20

[m3/s

ec]

u20

[l/s

ec*h

a]

Q1

00

[m3/s

ec]

u1

00

[l/s

ec*h

a]

Q30

0

[m3/s

ec]

u3

00

[l/s

ec*h

a]

A2

16.4

79.1

50.0

84

969

415

0.2

02.1

310.1

516.6

310.1

023.9

414.5

429.4

217.8

7

A3

22.1

412.4

80.0

76

876

240

0.2

12.3

713.6

122.3

210.0

832.1

314.5

139.4

817.8

3

A4

22.7

113.7

10.0

76

859

184

0.2

22.4

414.1

923.2

710.2

533.4

914.7

541.1

718.1

3

A5

25.0

718.2

00.0

64

796

65

0.2

22.7

214.5

923.9

29.5

434.4

213.7

342.3

116.8

7

A6

41.7

318.2

00.0

63

628

62

0.2

22.7

224.8

940.8

29.7

858.7

414.0

872.1

817.3

0

A7

42.6

319.9

20.0

58

619

45

0.2

32.8

325.4

841.7

89.8

060.1

314.1

173.8

917.3

3

A8

47.0

521.7

20.0

54

570

36

0.2

52.9

429.7

648.8

110.3

770.2

314.9

386.3

018.3

4

A9

67.3

721.7

20.0

54

510

35

0.2

82.9

447.2

977.5

611.5

1111.6

116.5

7137.1

520.3

6

A10

69.1

325.1

60.0

47

499

30

0.2

63.1

343.9

472.0

610.4

2103.7

115.0

0127.4

418.4

4

B3

16.6

15.2

90.0

38

380

63

0.2

32.0

413.7

322.5

113.5

532.4

019.5

039.8

223.9

7

E4

20.1

88.4

20.0

61

460

36

0.3

42.1

821.3

134.9

617.3

250.3

024.9

261.8

330.6

3

Se

zio

ne

Su

p

[km

²]

La

sta

[km

]

pm

ed

[m/m

]

Hm

ed

[m]

Ho

[m]

Cf

tcG

[ore

]

mQ

[m3/s

ec]

Q20

[m3/s

ec]

u20

[l/s

ec*h

a]

Q1

00

[m3/s

ec]

u1

00

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ec*h

a]

Q30

0

[m3/s

ec]

u3

00

[l/s

ec*h

a]

A1

7.6

24.8

80.0

82

1125

802

0.1

61.2

87.7

012.6

316.5

718.1

723.8

422.3

229.3

0

B2

13.2

82.9

70.0

51

447

109

0.2

41.2

920.8

434.1

725.7

449.1

837.0

460.4

345.5

1

C1

5.0

72.4

00.1

83

412

179

0.5

61.0

321.8

435.8

270.6

051.5

5101.6

063.3

5124.8

4

D1

5.5

13.0

50.1

70

562

181

0.3

00.8

913.6

422.3

740.5

932.1

958.4

139.5

571.7

8

E1

10.6

33.0

50.1

70

493

178

0.2

71.2

419.1

031.3

329.4

845.0

842.4

255.3

952.1

2

BA

CIN

OD

IA

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LL

A

BA

CIN

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>1

5K

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BA

CIN

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Page 66: PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO · PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale G R U P P O D I P R O G E T T O

65

A.II - Caratteristiche delle sezioni per il calcolo delle portate - Bacino delCarmignano

Se

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ne

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Page 67: PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO · PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale G R U P P O D I P R O G E T T O

66

A.III - Caratteristiche delle sezioni per il calcolo delle portate - Bacino del Gaudo

Se

zio

ne

Su

p

[km

²]

La

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]

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Page 68: PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO · PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale G R U P P O D I P R O G E T T O

67

A.IV - Caratteristiche delle sezioni per il calcolo delle portate - Bacino del Quindici

Se

zio

ne

Su

p

[km

²]

La

sta

[km

]

pm

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.19

56

.84

93.2

31

0.3

6134.1

514.9

01

64.8

51

8.3

1

a2

115

2.6

323.4

00

.04

259

35

0.3

23

.19

101.5

0166

.44

10.9

0239.5

315.6

92

94.3

31

9.2

8

a2

216

2.5

725.1

20

.03

253

34

0.3

33

.29

128.0

3209

.98

12.9

2302.1

618.5

9371

.32

2.8

4

a2

317

3.4

125.1

20

.03

245

34

0.3

33

.29

137.5

6225

.60

13.0

1324.6

318.7

23

98.9

22

3.0

0

a2

417

7.8

527.2

00

.03

241

28

0.3

43

.41

140.4

9230

.40

12.9

5331.5

618.6

44

07.4

22

2.9

1

Se

zio

ne

Su

p

[km

²]

La

sta

[km

]

pm

ed

[m/m

]

Hm

ed

[m]

Ho

[m]

Cf

tcG

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]m

Q[m

3/s

ec]

Q2

0

[m3/s

ec]

u2

0

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a]

Q1

00

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00

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ec

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u3

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a]

c1

10.5

56

.04

0.2

2783

278

0.1

41

.23

10

.14

16.6

21

5.7

523

.92

22.6

729.3

92

7.8

5

c2

11.5

68

.41

0.0

8748

231

0.1

81

.44

12

.22

20.0

51

7.3

528

.85

24.9

635.4

53

0.6

7

b1

9.5

43

.52

0.1

0724

294

0.1

31

.06

9.1

71

5.0

41

5.7

721

.64

22.7

026.5

92

7.8

9

b2

13.7

45

.38

0.0

8662

229

0.1

61

.38

13

.84

22

.71

6.5

232

.66

23.7

640.1

42

9.2

0

e1

1.3

71

.57

0.2

8472

200

0.5

70

.53

8.9

41

4.6

5106

.77

21

.09

153

.70

25.9

1188

.83

e2

2.1

12

.79

0.1

7393

166

0.5

50

.83

10

.13

16.6

17

8.9

023.9

113

.52

29.3

6139

.46

f15

.25

4.0

80

.20

563

182

0.3

90

.98

15

.94

26.1

44

9.7

937

.61

71.6

346.2

28

8.0

3

t110.7

56

.08

0.0

7121

33

0.3

62

.96

13

.60

13.9

91

3.0

120

.13

18.7

324.7

32

3.0

0

L1

0.0

60

.66

192

92

0.2

50

.24

0.2

40.4

06

9.2

00.5

799.5

90.7

1122

.37

L2

0.0

30

.46

147

92

0.2

50

.22

0.1

10.1

87

1.7

10.2

6103

.20

0.3

2126

.81

L3

0.0

80

.66

178

92

0.2

50

.29

0.3

30.5

36

4.2

90.7

792.5

10.9

4113

.68

L3

0.0

40

.67

145

76

0.2

50

.27

0.1

70.2

76

5.8

00.3

994.6

90.4

8116

.36

T=

20

an

ni

T=

10

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nn

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=3

00

an

ni

BA

CIN

OD

IQ

UIN

DIC

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BA

CIN

Ico

nS

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BA

CIN

Ico

nS

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5K

m2T=

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ni

T=

10

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nn

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00

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Page 69: PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO · PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale G R U P P O D I P R O G E T T O

68

A.V - Caratteristiche delle sezioni per il calcolo delle portate - Bacini vesuviani

Se

zio

ne

Su

p

[km

²]

Lasta

[km

]

pm

ed

[m/m

]

Hm

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[m]

Ho

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Cf

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3/s

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0

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[l/s

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0

[m3/s

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u30

0

[l/s

ec*h

a]

a2

18.1

41

0.5

20.0

466

30

0.4

82.4

723

.19

38.0

320.9

654.7

330.1

767.2

537.0

7

a3

22.1

51

2.7

20.0

338

27

0.5

12.6

828

.22

46.2

920.9

066.6

130.0

781.8

536.9

5

a4

24.0

11

2.7

20.0

331

27

0.5

02.6

830

.59

50.1

720.9

072.2

030.0

788.7

236.9

5

a5

24.4

51

4.1

20.0

328

20

0.5

12.8

030

.87

50.6

420.7

172.8

629.8

089.5

436.6

2

a7ss

20.7

11

1.9

00.0

954

27

0.4

82.2

831

.09

50.9

824.6

273.3

735.4

390.1

643.5

3

Se

zio

ne

Su

p

[km

²]

Lasta

[km

]

pm

ed

[m/m

]

Hm

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[m]

Ho

[m]

Cf

tcG

[ore

]m

Q[m

3/s

ec]

Q2

0

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a]

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a]

Q30

0

[m3/s

ec]

u30

0

[l/s

ec*h

a]

b2

6.9

85.9

20.0

374

36

0.4

23.9

58.1

013.2

819.0

219.1

127.3

623.4

833.6

3

c2

5.9

28.6

20.0

51

13

35

0.4

43.2

18.2

513.5

322.8

419.4

732.8

723.9

240.3

9

a1

12.9

28.6

20.0

592

32

0.4

34.4

113

.99

22.9

517.7

633.0

325.5

640.5

831.4

1

a2ss

5.0

66.3

00.1

61

34

90

0.3

83.4

65.7

99.4

918.7

313.6

526.9

616.7

833.1

3

a3ss

7.7

76.3

00.1

61

55

80

0.4

02.9

710

.10

16.5

721.3

223.8

430.6

729.2

937.6

9

a4ss

10.0

87.7

20.1

31

19

57

0.4

03.8

611

.10

18.2

018.0

526.1

925.9

732.1

831.9

2

a5ss

11.7

87.7

20.1

31

02

55

0.3

94.6

211

.35

18.6

215.8

026.7

922.7

432.9

227.9

4

a6ss

12.5

89.7

30.1

197

32

0.3

94.4

612

.37

20.2

916.1

329.2

023.2

135.8

828.5

2

a1pt

1.5

62.9

90.0

667

61

0.5

64.8

42.1

13.4

622.1

64.9

831.8

86.1

239.1

8

a2pt

6.7

34.6

00.0

81

93

57

0.4

01.8

512

.16

19.9

429.6

028.6

942.6

035.2

552.3

5

a3pt

3.9

85.5

40.1

01

11

58

0.5

72.8

17.9

413.0

232.6

818.7

447.0

323.0

357.8

0

v1ss

3.6

86.3

00.1

61

32

90

0.3

83.3

04.3

17.0

819.2

310.1

827.6

712.5

134.0

0

v3ss

0.4

42.5

70.0

71

90

10

00.5

70.8

61.1

11.8

241.5

02.6

259.7

23.2

273.3

9

v4ss

1.6

03.9

40.1

52

20

98

0.5

41.2

45.1

58.4

552.8

112.1

675.9

914.9

493.3

8

v6ss

2.1

44.1

10.1

51

95

80

0.4

61.4

05.4

58.9

441.8

312.8

660.1

915.8

173.9

7

v7ss

1.7

15.9

00.1

72

85

80

0.5

71.2

34.1

56.8

139.9

09.7

957.4

212.0

470.5

6

v9pt

2.1

84.5

40.0

685

28

0.4

62.1

14.3

47.1

132.6

410.2

446.9

712.5

857.7

1

v10p

t2.1

67.7

40.0

92

70

15

10.5

72.0

03.8

66.3

329.2

69.1

142.1

111.1

951.7

4

v11p

t1.0

21.8

20.0

61

20

94

0.5

11.6

62.6

64.3

742.6

16.2

861.3

27.7

275.3

5

T=

20

an

ni

T=

10

0a

nn

iT

=3

00

an

ni

BA

CIN

IV

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UV

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I

BA

CIN

Ico

nS

>1

5K

m2

BA

CIN

Ico

nS

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5K

m2

T=

20

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ni

T=

10

0a

nn

iT

=3

00

an

ni

Page 70: PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO · PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale G R U P P O D I P R O G E T T O

69

Se

zio

ne

Su

p

[km

²]

La

sta

[km

]

pm

ed

[m/m

]

Hm

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[m]

Ho

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tcG

[ore

]m

Q[m

3/s

ec

]Q

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[m3/s

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0

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a]

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00

[m3/s

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00

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]

Q3

00

[m3/s

ec

]

u30

0

[l/s

ec*h

a]

SS

A1

.49

4.0

834

71

50

0.3

00

.98

6.6

00.0

00

.00

10.8

272

.67

15.5

7104.5

7

SS

B2

.95

4.0

838

71

50

0.3

01

.06

12

.98

0.0

00

.00

21.2

872

.07

30.6

3103.7

2

SS

C4

.08

6.1

931

892

0.4

01

.44

20

.33

0.0

00

.00

33.3

581

.81

47.9

9117.7

3

SS

D5

.07

6.1

927

392

0.4

01

.70

25

.54

0.0

00

.00

41.8

882

.69

60.2

7118.9

9

SS

E5

.16

6.5

926

983

0.4

01

.74

26

.05

0.0

00

.00

42.7

182

.77

61.4

7119.1

1

SS

F7

.85

6.5

929

983

0.4

01

.79

39

.32

0.0

00

.00

64.4

882

.18

92.7

9118.2

6

SS

G7

.90

6.7

929

779

0.4

01

.81

39

.59

0.0

00

.00

64.9

382

.22

93.4

4118.3

2

SS

H8

.23

6.7

929

779

0.4

01

.83

41

.24

0.0

00

.00

67.6

382

.22

97.3

3118.3

2

SS

I9

.46

8.0

026

857

0.4

02

.09

47

.75

0.0

00

.00

78.3

282

.79

112.7

0119.1

3

SS

L11.8

68.0

024

357

0.4

02

.37

60

.22

0.0

00

.00

98.7

683

.29

142.1

2119.8

6

SS

M12.2

79.4

423

538

0.4

02

.51

62

.41

0.0

00

.00

102

.35

83

.44

147.2

9120.0

7

AM

A1

.46

4.0

342

71

50

0.3

00

.82

6.3

60.0

00

.00

10.4

471

.49

15.0

2102.8

7

PO

A0

.99

2.4

017

492

0.4

01

.05

5.1

00.0

00

.00

8.3

784

.65

12.0

5121.8

2

SO

A1

.58

3.8

050

51

64

0.3

50

.73

7.1

90.0

00

.00

11.7

974

.59

16.9

6107.3

4

SO

B1

.93

5.4

243

997

0.4

00

.93

9.3

60.0

00

.00

15.3

479

.50

22.0

8114.4

0

SO

C2

.69

5.8

835

887

0.4

01

.17

13

.27

0.0

00

.00

21.7

681

.04

31.3

1116.6

2

OLA

0.0

21.7

223

51

63

0.3

00

.45

0.0

70.0

00

.00

0.1

174

.35

0.1

6106.9

9

OLB

0.2

72.1

322

51

40

0.3

50

.71

1.3

10.0

00

.00

2.1

479

.37

3.0

8114.2

1

OLC

0.6

53.4

217

199

0.4

01

.23

3.3

60.0

00

.00

5.5

184

.71

7.9

2121.9

0

SE

A0

.33

1.7

110

979

0.4

01

.11

1.7

20.0

00

.00

2.8

385

.97

4.0

7123.7

1

SS

SA

2.3

93.7

013

557

0.4

01

.66

12

.45

0.0

00

.00

20.4

285

.44

29.3

8122.9

5

T=

20

an

ni

T=

10

0a

nn

iT

=3

00

an

ni

Page 71: PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO · PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale G R U P P O D I P R O G E T T O

70

A.VI - Caratteristiche delle sezioni per il calcolo delle portate - Bacino di Quarto

Se

zio

ne

Su

p

[km

²]

Las

ta

[km

]

pm

ed

[m/m

]

Hm

ed

[m]

Ho

[m]

Cf

trR

[ore

]

mQ

[m3/s

ec]

Q2

0

[m3/s

ec]

u20

[l/s

ec*h

a]

Q10

0

[m3/s

ec]

u1

00

[l/s

ec*h

a]

Q300

[m3/s

ec

]

u300

[l/s

ec*h

a]

a4

25.6

98.5

00.0

14

44

42

0.5

52

.72

40.7

867.0

126.0

896.2

337.4

6118.4

946.1

3

a5

36.1

613.7

00.0

10

31

21

0.5

23

.28

47.7

578.3

121.6

6112.6

831.1

6138.4

738.2

9

a11

31.5

211.3

80.0

35

103

20.4

82

.59

33.0

654.4

117.2

678.0

324.7

696

.22

30.5

3

a12

43.7

023.4

80.0

18

128

20.5

73

.54

56.0

591.7

821.0

0132.2

730.2

6162.5

337.1

9

Se

zio

ne

Su

p

[km

²]

Las

ta

[km

]

pm

ed

[m/m

]

Hm

ed

[m]

Ho

[m]

Cf

tcG

[ore

]

mQ

[m3/s

ec]

Q2

0

[m3/s

ec]

u20

[l/s

ec*h

a]

Q10

0

[m3/s

ec]

u1

00

[l/s

ec*h

a]

Q300

[m3/s

ec

]

u300

[l/s

ec*h

a]

a1

2.3

41.9

00.1

13

158

136

0.5

92

.39

5.9

99.8

342.0

914.1

560.5

617

.38

74.4

2

a2

1.4

02.1

00.0

79

158

133

0.5

91

.97

4.1

06.7

248.0

89.6

769.1

911

.88

85.0

2

a3

4.6

93.8

80.0

40

146

142

0.5

99

.05

4.5

67.4

815.9

510.7

622.9

613

.22

28.2

1

a6

2.4

24.0

50.0

80

105

42

0.6

71

.93

8.2

013.4

555.5

619.3

579.9

623

.78

98.2

5

a7

4.8

43.5

60.0

49

55

39

0.4

94

.39

6.9

111.3

423.4

216.3

133.7

020

.05

41.4

1

a8

0.8

21.1

50.0

79

46

38

0.5

72

.35

2.1

23.4

842.5

15.0

161.1

76.1

675.1

7

a9

2.4

02.9

60.0

57

59

40

0.4

63

.06

4.1

16.7

428.1

09.7

040.4

311

.92

49.6

9

a10

0.5

72.1

00.0

50

91

40

0.6

41

.09

2.6

84.4

077.1

16.3

41

10.9

67.7

9136.3

5

BA

CIN

OD

IC

AM

AL

DO

LI

-Q

UA

RT

O

BA

CIN

Ico

nS

>1

5K

m2

BA

CIN

Ico

nS

<1

5K

m2

T=

20

an

ni

T=

10

0a

nn

iT

=3

00

an

ni

T=

20

an

ni

T=

10

0a

nn

iT

=3

00

an

ni

Page 72: PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO · PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale G R U P P O D I P R O G E T T O

71

B - Ex SarnoB.I - Caratteristiche fisiografiche dei bacini montani

A Ymax Ymin Ymed L

Area del

sottobacino

Quota massima

del sottobacino

Quota minima del

sottobacino

Quota media del

sottobacino

Lunghezza asta

principale

(Km2) (m s.l.m.m.) (m s.l.m.m.) (m s.l.m.m.) (m )

001a 0.35 601 75 424 793

001b 0.34 847 120 427 932

001c 0.39 747 125 444 1191

001d 0.51 847 75 480 1449

001e 0.92 847 100 500 2164

001f 0.84 675 100 417 2177

001g 2.62 847 225 579 3926

002a 0.31 859 125 478 801

003a 0.26 650 137 325 1158

003b 1.60 904 100 350 1664

009a 1.03 400 81 232 929

009b 0.23 600 85 274 960

009c 0.66 612 80 325 825

012a 0.70 623 144 352 1038

012b 0.39 623 150 355 547

012c 0.28 479 100 276 548

012d 0.42 479 120 278 577

012e 0.40 458 115 244 497

013a 3.14 980 325 692 3495

013b 0.19 925 245 617 680

013c 0.21 900 325 603 543

013d 0.26 957 240 521 1608

013e 0.46 900 225 465 1324

013f 0.29 800 225 481 891

013g 0.62 781 217 429 823

013h 0.29 1067 375 539 1567

013i 0.23 1067 400 452 1500

013l 0.57 1067 400 719 1378

013m 0.86 1067 370 627 1486

027a 1.25 612 120 308 2131

028a 0.07 446 95 213 378

028b 0.13 486 95 289 727

028c 0.51 609 131 331 788

028d 2.39 763 130 365 2312

028e 2.71 800 100 510 3370

032a 1.63 631 217 468 2000

034a 0.76 1138 275 891 2025

040a 0.35 950 250 620 1190

040b 0.72 1775 275 675 1490

040c 0.19 900 150 501 879

040d 0.33 900 120 436 1188

040e 0.28 679 92 306 1045

041a 0.81 1032 410 609 1128

041b 1.44 853 307 441 1786

054a 2.08 490 264 357 1520

056a 0.53 898 255 507 1359

058a 2.12 1081 233 703 3982

062a 0.21 946 425 638 661

062b 1.57 880 405 530 1899

062c 0.20 641 439 533 888

062d 0.49 750 427 540 1371

062e 0.99 880 460 628 1339

062f 2.87 1109 435 647 3519

062g 1.61 947 455 709 1954

063a 0.10 768 428 578 828

063b 0.55 767 450 594 919

063c 0.89 980 470 682 1149

069a 0.72 930 233 563 1380

070a 0.66 435 175 337 1369

086a 0.77 518 220 351 2085

087a 0.18 654 360 497 641

091a 0.71 718 275 443 1411

092a 0.16 254 187 224 633

092b 1.18 526 165 245 1268

096a 1.15 675 185 390 1522

098a 0.27 517 125 314 967

098b 0.48 554 90 314 1350

098c 2.05 554 73 201 1962

106a 0.20 855 112 461 884

108a 1.38 855 74 408 2151

112a 5.70 1300 56 570 4766

112b 0.17 622 219 387 670

117a 0.18 530 125 258 950

118a 0.16 553 125 323 486

119a 1.52 1059 100 620 3001

119b 1.37 520 40 250 1804

119c 0.19 300 65 208 450

Codice

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72

A Ymax Ymin Ymed L

Area del

sottobacino

Quota massima

del sottobacino

Quota minima del

sottobacino

Quota media del

sottobacino

Lunghezza asta

principale

(Km2) (m s.l.m.m.) (m s.l.m.m.) (m s.l.m.m.) (m )

119d 0.48 340 160 270 809

119e 3.73 1160 240 600 2894

119f 1.60 1056 236 572 3122

119g 0.11 668 305 465 433

119h 0.07 630 295 460 525

119i 0.56 300 80 165 1192

120a 25.28 1444 70 670 6919

120b 0.60 542 100 363 1092

120c 2.73 1200 141 487 4971

120d 3.51 1200 45 476 3571

120e 4.34 1260 45 554 4134

120f 2.72 1200 145 612 2178

120g 0.38 618 175 428 610

120h 0.20 618 300 461 434

120i 1.86 1220 280 580 2478

120j 0.08 430 50 225 332

120k 0.44 640 0 322 1034

120l 0.83 1260 360 405 2538

120m 2.04 1440 340 900 2715

120n 1.60 1084 60 577 2528

120o 0.28 960 350 567 1102

120p 3.80 1176 240 726 3950

120q 6.18 1316 240 841 5674

120r 8.02 1203 230 647 5830

120s 0.60 1000 40 382 1990

120t 0.68 830 60 382 1408

120u 1.30 1197 350 633 1102

120v 0.13 525 75 258 470

120w 0.11 568 60 254 482

120x 0.13 584 392 503 418

120y 0.48 896 375 522 1840

120z 0.17 725 45 250 813

121a 0.67 700 35 338 1243

121b 0.29 435 5 202 862

121c 2.09 773 75 410 2415

121d 2.95 1275 220 823 5222

121e 3.80 1366 400 822 3473

121g 1.85 642 85 247 2299

121h 0.50 353 115 218 518

121i 0.95 362 85 230 1863

121l 0.87 880 25 422 2202

121m 18.12 1366 45 611 7308

121n 0.44 735 120 261 664

121o 0.83 526 80 229 1798

121p 0.31 970 335 659 1347

121q 1.36 825 35 369 1913

122a 0.73 390 35 190 1667

122b 0.18 180 5 91 642

122c 0.82 456 26 245 1735

122d 0.99 456 62 303 1452

122e 0.75 421 26 206 1531

122f 0.49 350 5 161 973

123a 0.63 350 75 220 1168

123b 0.14 325 100 208 629

123c 0.51 480 0 309 1128

123d 0.08 440 360 394 400

124a 7.13 1130 65 290 5241

124b 2.65 1125 170 397 2124

125a 3.47 1186 110 403 2167

125b 2.82 1175 160 455 1925

125c 1.18 850 175 481 2694

125d 1.97 875 160 351 1603

125e 2.23 886 110 339 2590

125f 2.60 886 80 356 3388

125g 0.32 575 144 244 891

125h 0.70 575 144 305 1377

126a 0.56 1050 325 594 1690

126b 1.45 1000 60 443 3421

126c 1.03 925 215 444 2615

126d 2.69 1050 105 294 4916

126e 0.91 874 160 385 2826

126f 0.11 230 150 192 755

126g 0.57 838 186 500 1478

126h 0.75 625 173 290 1252

Codice

Page 74: PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO · PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale G R U P P O D I P R O G E T T O

73

B.II - Caratteristiche geomorfologiche dei bacini montaniA Aimp Aperm %imp %perm

Area del

sottobacino

Area

impermeabileArea permeabile

Percentuale

impermeabile

Percentuale

permeabile

(Km2) (Km2) (Km2) (%) (%)

001a 0.35 0.07 0.28 0.21 0.79

001b 0.34 0.06 0.28 0.18 0.82

001c 0.39 0.09 0.30 0.23 0.77

001d 0.51 0.15 0.36 0.29 0.71

001e 0.92 0.33 0.59 0.36 0.64

001f 0.84 0.33 0.51 0.39 0.61

001g 2.62 1.96 0.66 0.75 0.25

002a 0.31 0.07 0.24 0.21 0.79

003a 0.26 0.13 0.13 0.50 0.50

003b 1.60 0.92 0.68 0.58 0.43

009a 1.03 0.71 0.33 0.68 0.32

009b 0.23 0.11 0.12 0.48 0.52

009c 0.66 0.35 0.31 0.53 0.47

012a 0.70 0.03 0.66 0.05 0.95

012b 0.39 0.00 0.39 0.00 1.00

012c 0.28 0.02 0.26 0.08 0.92

012d 0.42 0.05 0.37 0.12 0.88

012e 0.40 0.04 0.36 0.10 0.90

013a 3.14 1.72 1.42 0.55 0.45

013b 0.19 0.02 0.17 0.08 0.92

013c 0.21 0.01 0.20 0.03 0.97

013d 0.26 0.10 0.16 0.37 0.63

013e 0.46 0.15 0.30 0.33 0.67

013f 0.29 0.06 0.23 0.20 0.80

013g 0.62 0.09 0.53 0.14 0.86

013h 0.29 0.12 0.17 0.41 0.59

013i 0.23 0.08 0.15 0.35 0.65

013l 0.57 0.09 0.48 0.16 0.84

013m 0.86 0.23 0.63 0.27 0.73

027a 1.25 0.17 1.08 0.13 0.87

028a 0.07 0.02 0.05 0.31 0.69

028b 0.13 0.03 0.10 0.21 0.79

028c 0.51 0.08 0.43 0.16 0.84

028d 2.39 0.68 1.71 0.28 0.72

028e 2.71 0.47 2.24 0.17 0.83

032a 1.63 0.16 1.47 0.10 0.90

034a 0.76 0.31 0.45 0.41 0.59

040a 0.35 0.04 0.31 0.12 0.88

040b 0.72 0.13 0.60 0.17 0.83

040c 0.19 0.00 0.19 0.02 0.98

040d 0.33 0.03 0.29 0.11 0.89

040e 0.28 0.14 0.14 0.50 0.50

041a 0.81 0.37 0.44 0.46 0.54

041b 1.44 1.41 0.03 0.98 0.02

054a 2.08 1.88 0.20 0.90 0.10

056a 0.53 0.07 0.46 0.13 0.87

058a 2.12 1.30 0.82 0.61 0.39

062a 0.21 0.16 0.05 0.76 0.24

062b 1.57 1.37 0.20 0.87 0.13

062c 0.20 0.19 0.01 0.95 0.05

062d 0.49 0.48 0.02 0.97 0.03

062e 0.99 0.73 0.26 0.74 0.26

062f 2.87 2.32 0.55 0.81 0.19

062g 1.61 0.80 0.81 0.50 0.50

063a 0.10 0.08 0.02 0.80 0.20

063b 0.55 0.39 0.16 0.71 0.29

063c 0.89 0.42 0.47 0.47 0.53

069a 0.72 0.03 0.69 0.04 0.96

070a 0.66 0.25 0.41 0.38 0.62

086a 0.77 0.44 0.33 0.57 0.43

087a 0.18 0.08 0.10 0.43 0.57

091a 0.71 0.20 0.51 0.28 0.72

092a 0.16 0.16 0.00 0.98 0.02

092b 1.18 0.60 0.58 0.51 0.49

096a 1.15 0.21 0.94 0.18 0.82

098a 0.27 0.01 0.26 0.03 0.97

098b 0.48 0.01 0.47 0.02 0.98

098c 2.05 1.24 0.81 0.60 0.40

106a 0.20 0.11 0.09 0.54 0.46

108a 1.38 0.30 1.08 0.22 0.78

112a 5.70 1.00 4.70 0.18 0.82

112b 0.17 0.04 0.13 0.23 0.77

117a 0.18 0.14 0.04 0.80 0.20

118a 0.16 0.03 0.13 0.19 0.81

119a 1.52 0.62 0.90 0.41 0.59

119b 1.37 0.72 0.65 0.53 0.47

119c 0.19 0.11 0.08 0.57 0.43

Codice

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74

A Aimp Aperm %imp %permArea del

sottobacino

Area

impermeabileArea permeabile

Percentuale

im permeabile

Percentuale

permeabile

(Km2) (Km2) (Km2) (%) (%)

119d 0.48 0.21 0.27 0.44 0.56

119e 3.73 0.29 3.44 0.08 0.92

119f 1.60 0.12 1.48 0.07 0.93

119g 0.11 0.05 0.06 0.45 0.55

119h 0.07 0.04 0.03 0.57 0.43

119i 0.56 0.48 0.08 0.86 0.14

120a 25.28 6.24 19.04 0.25 0.75

120b 0.60 0.21 0.39 0.35 0.65

120c 2.73 0.44 2.30 0.16 0.84

120d 3.51 0.97 2.54 0.28 0.72

120e 4.34 1.06 3.28 0.24 0.76

120f 2.72 0.25 2.47 0.09 0.91

120g 0.38 0.11 0.27 0.29 0.71

120h 0.20 0.09 0.11 0.46 0.54

120i 1.86 0.24 1.62 0.13 0.87

120j 0.08 0.01 0.07 0.12 0.88

120k 0.44 0.05 0.39 0.11 0.89

120l 0.83 0.00 0.83 0.00 1.00

120m 2.04 0.04 2.00 0.02 0.98

120n 1.60 0.07 1.53 0.04 0.96

120o 0.28 0.03 0.25 0.11 0.89

120p 3.80 0.30 3.51 0.08 0.92

120q 6.18 2.54 3.64 0.41 0.59

120r 8.02 1.65 6.37 0.21 0.79

120s 0.60 0.33 0.27 0.55 0.45

120t 0.68 0.14 0.54 0.21 0.79

120u 1.30 0.13 1.17 0.10 0.90

120v 0.13 0.02 0.11 0.12 0.88

120w 0.11 0.01 0.10 0.09 0.91

120x 0.13 0.07 0.06 0.54 0.46

120y 0.48 0.00 0.48 0.00 1.00

120z 0.17 0.06 0.11 0.37 0.63

121a 0.67 0.13 0.54 0.20 0.80

121b 0.29 0.20 0.09 0.69 0.31

121c 2.09 0.97 1.12 0.46 0.54

121d 2.95 0.67 2.28 0.23 0.77

121e 3.80 1.13 2.67 0.30 0.70

121g 1.85 1.73 0.12 0.94 0.06

121h 0.50 0.50 0.00 1.00 0.00

121i 0.95 0.95 0.00 1.00 0.00

121l 0.87 0.43 0.44 0.49 0.51

121m 18.12 6.19 11.93 0.34 0.66

121n 0.44 0.18 0.25 0.42 0.58

121o 0.83 0.68 0.14 0.83 0.17

121p 0.31 0.04 0.27 0.13 0.87

121q 1.36 0.00 1.36 0.00 1.00

122a 0.73 0.71 0.02 0.97 0.03

122b 0.18 0.18 0.00 0.99 0.01

122c 0.82 0.82 0.00 1.00 0.00

122d 0.99 0.96 0.03 0.97 0.03

122e 0.75 0.67 0.08 0.89 0.11

122f 0.49 0.40 0.08 0.83 0.17

123a 0.63 0.61 0.01 0.98 0.02

123b 0.14 0.14 0.00 1.00 0.00

123c 0.51 0.13 0.38 0.25 0.75

123d 0.08 0.08 0.00 1.00 0.00

124a 7.13 7.13 0.00 1.00 0.00

124b 2.65 2.65 0.00 1.00 0.00

125a 3.47 3.47 0.00 1.00 0.00

125b 2.82 2.82 0.00 1.00 0.00

125c 1.18 1.18 0.00 1.00 0.00

125d 1.97 1.97 0.00 1.00 0.00

125e 2.23 2.23 0.00 1.00 0.00

125f 2.60 2.60 0.00 1.00 0.00

125g 0.32 0.32 0.00 1.00 0.00

125h 0.70 0.70 0.00 1.00 0.00

126a 0.56 0.56 0.00 1.00 0.00

126b 1.45 1.45 0.00 1.00 0.00

126c 1.03 1.03 0.00 1.00 0.00

126d 2.69 2.69 0.00 1.00 0.00

126e 0.91 0.91 0.00 1.00 0.00

126f 0.11 0.11 0.00 1.00 0.00

126g 0.57 0.57 0.00 1.00 0.00

126h 0.75 0.75 0.00 1.00 0.00

Codice

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75

B.III - Parametri ponderati delle leggi pluviometriche dei bacini montanim[I0] dc C D

(mm/ora)

001a 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7212

001b 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7209

001c 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7192

001d 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7158

001e 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7138

001f 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7218

001g 84.61 0.3065 0.7640 9.35589E-05 0.7098

002a 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7159

003a 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7307

003b 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7283

009a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6851

009b 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6819

009c 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6780

012a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6759

012b 83.34 0.3294 0.6992 7.69571E-05 0.6719

012c 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6817

012d 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6816

012e 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6842

013a 83.00 0.3354 0.7146 7.24639E-05 0.6644

013b 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6554

013c 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6564

013d 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6628

013e 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6671

013f 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6659

013g 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6699

013h 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6614

013i 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6681

013l 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6475

013m 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6546

027a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6793

028a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6866

028b 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6807

028c 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6775

028d 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6749

028e 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6636

032a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6669

034a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6342

040a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6551

040b 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6509

040c 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6643

040d 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6694

040e 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6794

041a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6560

041b 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6690

054a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6755

056a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6639

058a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6487

062a 77.10 0.3661 0.7995 0.000036077 0.7765

062b 77.10 0.3661 0.7995 0.000036077 0.7804

062c 77.10 0.3661 0.7995 0.000036077 0.7803

062d 77.10 0.3661 0.7995 0.000036077 0.7800

062e 77.10 0.3661 0.7995 0.000036077 0.7768

062f 77.10 0.3661 0.7995 0.000036077 0.7762

062g 77.12 0.3660 0.7991 3.62306E-05 0.7735

063a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6584

063b 77.95 0.3617 0.7872 4.13339E-05 0.7627

063c 78.46 0.3590 0.7800 4.44306E-05 0.7497

069a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6595

070a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6770

086a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6759

087a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6646

091a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6688

092a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6858

092b 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6841

096a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6729

098a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6788

098b 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6788

098c 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6875

106a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6674

108a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6715

112a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6590

112b 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6732

117a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6831

118a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6781

119a 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6551

119b 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6838

119c 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6870

Codiceb

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76

m[I0] dc C D

(mm/ora)

119d 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6822

119e 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6567

119f 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6588

119g 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6671

119h 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6675

119i 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6903

120a 83.91 0.3287 0.7085 7.91367E-05 0.6555

120b 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6750

120c 83.95 0.3277 0.7105 7.97685E-05 0.6716

120d 84.17 0.3227 0.7212 8.32444E-05 0.6815

120e 83.98 0.3271 0.7118 8.02215E-05 0.6674

120f 84.11 0.3239 0.7185 8.23839E-05 0.6681

120g 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6700

120h 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6674

120i 84.22 0.3266 0.7160 8.12431E-05 0.6689

120j 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7404

120k 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7310

120l 84.25 0.3208 0.7251 0.000084542 0.6909

120m 84.82 0.3075 0.7534 9.37344E-05 0.6691

120n 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7064

120o 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7074

120p 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6469

120q 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6380

120r 83.83 0.3304 0.7048 7.79224E-05 0.6544

120s 84.93 0.3049 0.7588 9.54894E-05 0.7223

120t 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7252

120u 84.13 0.3235 0.7195 8.26967E-05 0.6671

120v 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7372

120w 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7376

120x 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7135

120y 83.87 0.3295 0.7068 7.85675E-05 0.6657

120z 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7380

121a 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7295

121b 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7426

121c 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7225

121d 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.6826

121e 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.6827

121g 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7383

121h 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7411

121i 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7399

121l 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7214

121m 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7031

121n 83.80 0.3312 0.7031 0.000077381 0.6829

121o 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7400

121p 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.6985

122a 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7438

122b 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7533

122c 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7384

122d 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7328

122e 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7422

122f 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7466

123a 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7409

123b 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7420

123c 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7323

123d 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7241

124a 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7341

124b 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7238

125a 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7232

125b 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7182

125c 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7157

125d 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7282

125e 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7294

125f 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7277

125g 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7385

125h 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7327

126a 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7047

126b 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7193

126c 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7192

126d 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7337

126e 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7249

126f 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7436

126g 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7138

126h 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7341

121q 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.7265

Codiceb

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77

B.IV - Medie dei massimi annuali delle portate al colmo per i bacini montani per trcalcolato con la formula di Rossi

A Cf tr KA m[IA(tr)] m(Q)

Area del sottobacinoCoefficiente di

deflussoTempo di ritardo

Coefficiente di

riduzione areale

Media dell'intensità di

pioggia arealePortata media annua

(Km2) ore mm/ora m3/s

001a 0.35 0.23 0.80 0.9996 33.54 0.49

001b 0.34 0.21 0.91 0.9996 31.26 0.41

001c 0.39 0.24 0.93 0.9995 30.92 0.52

001d 0.51 0.26 1.01 0.9994 29.75 0.73

001e 0.92 0.30 1.20 0.9989 27.13 1.34

001f 0.84 0.31 1.23 0.9990 26.38 1.26

001g 2.62 0.48 1.58 0.9970 23.26 5.30

002a 0.31 0.23 0.87 0.9996 32.34 0.41

003a 0.26 0.37 0.99 0.9997 29.47 0.50

003b 1.60 0.40 1.19 0.9981 26.60 3.08

009a 1.03 0.45 1.00 0.9987 32.27 2.71

009b 0.23 0.36 0.93 0.9997 33.72 0.50

009c 0.66 0.38 0.91 0.9992 34.25 1.56

012a 0.70 0.15 0.98 0.9991 33.00 0.63

012b 0.39 0.13 0.73 0.9995 37.94 0.35

012c 0.28 0.17 0.80 0.9996 36.21 0.31

012d 0.42 0.19 0.80 0.9995 36.18 0.51

012e 0.40 0.18 0.77 0.9995 36.88 0.47

013a 3.14 0.39 1.50 0.9963 26.71 5.88

013b 0.19 0.17 0.76 0.9998 38.41 0.22

013c 0.21 0.14 0.72 0.9997 39.31 0.21

013d 0.26 0.31 1.04 0.9997 32.62 0.46

013e 0.46 0.29 1.04 0.9994 32.52 0.77

013f 0.29 0.23 0.86 0.9996 35.81 0.42

013g 0.62 0.20 0.85 0.9992 35.74 0.79

013h 0.29 0.32 1.13 0.9996 31.45 0.53

013i 0.23 0.29 1.22 0.9997 29.80 0.36

013l 0.57 0.20 1.10 0.9993 32.53 0.68

013m 0.86 0.26 1.21 0.9990 30.56 1.21

027a 1.25 0.19 1.33 0.9985 28.03 1.22

028a 0.07 0.27 0.67 0.9999 39.24 0.14

028b 0.13 0.23 0.80 0.9998 36.30 0.19

028c 0.51 0.20 0.12 0.9992 68.38 1.27

028d 2.39 0.26 1.39 0.9972 27.43 3.12

028e 2.71 0.21 1.82 0.9969 24.16 2.50

032a 1.63 0.18 1.76 0.9981 24.50 1.27

034a 0.76 0.32 1.25 0.9991 31.03 1.37

040a 0.35 0.19 0.91 0.9996 35.19 0.41

040b 0.72 0.21 0.99 0.9991 34.09 0.95

040c 0.19 0.14 0.81 0.9998 36.86 0.18

040d 0.33 0.18 0.89 0.9996 34.99 0.37

040e 0.28 0.37 0.99 0.9997 32.76 0.60

041a 0.81 0.34 1.13 0.9990 31.68 1.60

041b 1.44 0.59 1.08 0.9982 31.73 4.87

054a 2.08 0.55 1.31 0.9975 28.42 5.92

056a 0.53 0.19 1.05 0.9993 32.43 0.60

058a 2.12 0.42 1.52 0.9975 27.39 4.39

062a 0.21 0.49 0.80 0.9997 31.26 0.58

062b 1.57 0.54 1.41 0.9982 22.42 3.44

062c 0.20 0.58 1.00 0.9998 27.65 0.58

062d 0.49 0.58 1.20 0.9994 24.84 1.29

062e 0.99 0.48 1.15 0.9988 25.50 2.18

062f 2.87 0.51 1.61 0.9967 20.79 5.50

062g 1.61 0.36 1.25 0.9981 24.38 2.58

063a 0.10 0.51 0.87 0.9999 35.94 0.33

063b 0.55 0.46 1.01 0.9993 28.22 1.30

063c 0.89 0.35 1.10 0.9989 27.42 1.55

069a 0.72 0.15 1.05 0.9991 32.72 0.64

070a 0.66 0.31 1.17 0.9992 30.10 1.10

086a 0.77 0.40 1.36 0.9991 27.80 1.53

087a 0.18 0.33 0.82 0.9998 36.55 0.38

091a 0.71 0.26 1.12 0.9991 31.21 1.06

092a 0.16 0.59 0.98 0.9998 32.59 0.56

092b 1.18 0.37 1.29 0.9986 28.19 2.22

096a 1.15 0.22 1.19 0.9986 29.94 1.34

098a 0.27 0.14 0.91 0.9997 34.14 0.23

098b 0.48 0.14 1.05 0.9994 31.70 0.39

098c 2.05 0.41 1.55 0.9976 25.29 3.88

106a 0.20 0.38 0.82 0.9998 36.58 0.49

108a 1.38 0.23 1.24 0.9983 29.44 1.70

112a 5.70 0.21 1.64 0.9935 25.70 5.62

112b 0.17 0.24 0.79 0.9998 36.78 0.28

117a 0.18 0.51 0.92 0.9998 33.74 0.54

118a 0.16 0.22 0.75 0.9998 37.56 0.24

119a 1.52 0.32 1.29 0.9982 29.55 2.60

119b 1.37 0.38 1.28 0.9984 28.36 2.65

119c 0.19 0.40 0.96 0.9998 32.84 0.44

Codice

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78

A Cf tr KA m[IA(tr)] m(Q)

Area del sottobacinoCoefficiente di

deflussoTempo di ritardo

Coefficiente di

riduzione areale

Media dell'intensità di

pioggia arealePortata media annua

(Km2) ore mm/ora m3/s

119d 0.48 0.34 0.98 0.9994 32.67 0.95

119e 3.73 0.17 1.40 0.9956 28.19 2.91

119f 1.60 0.16 1.39 0.9981 28.21 1.33

119g 0.11 0.34 0.65 0.9999 40.63 0.28

119h 0.07 0.40 0.73 0.9999 38.46 0.19

119i 0.56 0.53 1.15 0.9993 29.76 1.62

120a 25.28 0.25 1.94 0.9723 23.02 23.86

120b 0.60 0.30 0.98 0.9993 33.15 1.07

120c 2.73 0.20 1.63 0.9969 25.16 2.54

120d 3.51 0.26 1.52 0.9959 25.61 4.23

120e 4.34 0.25 1.57 0.9950 25.83 4.96

120f 2.72 0.17 1.18 0.9967 30.10 2.37

120g 0.38 0.27 0.81 0.9995 36.46 0.67

120h 0.20 0.34 0.71 0.9997 39.10 0.49

120i 1.86 0.19 1.25 0.9978 29.38 1.89

120j 0.08 0.19 0.66 0.9999 36.22 0.10

120k 0.44 0.18 0.91 0.9995 30.84 0.45

120l 0.83 0.13 1.19 0.9990 28.83 0.52

120m 2.04 0.14 1.27 0.9976 28.34 1.34

120n 1.60 0.15 1.24 0.9981 26.93 1.08

120o 0.28 0.18 0.98 0.9996 30.72 0.28

120p 3.80 0.17 1.55 0.9956 27.08 2.86

120q 6.18 0.32 1.72 0.9930 26.02 9.38

120r 8.02 0.23 1.79 0.9910 24.58 8.08

120s 0.60 0.39 1.12 0.9993 27.84 1.16

120t 0.68 0.23 0.98 0.9992 29.76 0.84

120u 1.30 0.18 1.24 0.9984 29.38 1.22

120v 0.13 0.19 0.68 0.9998 35.62 0.16

120w 0.11 0.17 0.71 0.9999 34.84 0.12

120x 0.13 0.39 0.73 0.9998 35.55 0.32

120y 0.48 0.13 1.36 0.9994 28.19 0.32

120z 0.17 0.30 0.83 0.9998 32.12 0.30

121a 0.67 0.22 1.00 0.9992 29.35 0.79

121b 0.29 0.45 0.88 0.9996 30.90 0.72

121c 2.09 0.35 1.27 0.9975 25.80 3.40

121d 2.95 0.24 1.65 0.9966 23.77 3.00

121e 3.80 0.27 1.41 0.9955 25.98 4.80

121g 1.85 0.57 1.45 0.9978 23.26 4.42

121h 0.50 0.60 0.97 0.9994 29.33 1.60

121i 0.95 0.60 1.39 0.9989 23.81 2.44

121l 0.87 0.36 1.25 0.9990 26.17 1.49

121m 18.12 0.29 1.89 0.9799 20.75 18.20

121n 0.44 0.33 0.86 0.9995 35.03 0.90

121o 0.83 0.52 1.26 0.9990 25.26 1.96

121p 0.31 0.19 1.04 0.9996 30.10 0.32

122a 0.73 0.59 1.17 0.9991 26.20 2.03

122b 0.18 0.60 0.93 0.9998 29.58 0.59

122c 0.82 0.60 1.20 0.9990 26.09 2.32

122d 0.99 0.58 1.11 0.9988 27.55 2.89

122e 0.75 0.55 1.11 0.9991 27.10 2.01

122f 0.49 0.52 0.99 0.9994 28.86 1.32

123a 0.63 0.59 1.05 0.9992 28.05 1.87

123b 0.14 0.60 0.85 0.9998 31.50 0.47

123c 0.51 0.25 1.02 0.9994 28.92 0.65

123d 0.08 0.60 0.93 0.9999 30.78 0.28

124a 7.13 0.60 1.83 0.9920 20.16 15.58

124b 2.65 0.60 1.29 0.9968 25.48 7.32

125a 3.47 0.60 1.39 0.9959 24.43 9.19

125b 2.82 0.60 1.28 0.9966 25.81 7.90

125c 1.18 0.60 1.42 0.9986 24.53 3.13

125d 1.97 0.60 1.29 0.9977 25.31 5.40

125e 2.23 0.60 1.51 0.9974 23.01 5.57

125f 2.60 0.60 1.66 0.9970 21.77 6.13

125g 0.32 0.60 1.10 0.9996 27.39 0.95

125h 0.70 0.60 1.16 0.9992 26.83 2.03

126a 0.56 0.60 1.14 0.9993 28.32 1.73

126b 1.45 0.60 1.49 0.9983 23.65 3.73

126c 1.03 0.60 1.37 0.9988 24.89 2.78

126d 2.69 0.60 1.79 0.9969 20.57 6.00

126e 0.91 0.60 1.47 0.9989 23.60 2.33

126f 0.11 0.60 1.01 0.9999 28.51 0.35

126g 0.57 0.60 1.27 0.9993 26.25 1.62

126h 0.75 0.60 1.53 0.9991 22.66 1.84

121q 1.36 0.13 1.14 0.9983 27.33 0.82

Codice

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79

B.V - Medie dei massimi annuali delle portate al colmo per i bacini montani per trcalcolato con la formula di Rossi e Villani

A Cf tr KA m[IA(tr)] m(Q)

Area del

sottobacino

Coefficiente di

deflussoTempo di ritardo

Coefficiente di

riduzione

areale

Media

dell'intensità

di pioggia

areale

Portata media annua

(Km2) ore mm/ora m3/s

001a 0.35 0.23 0.36 1.000 48.13 0.70

001b 0.34 0.21 0.39 1.000 46.61 0.61

001c 0.39 0.24 0.35 0.999 48.77 0.82

001d 0.51 0.26 0.34 0.999 49.35 1.21

001e 0.92 0.30 0.38 0.999 47.53 2.36

001f 0.84 0.31 0.34 0.999 49.50 2.37

001g 2.62 0.48 0.34 0.996 49.46 11.27

002a 0.31 0.23 0.34 1.000 49.84 0.64

003a 0.26 0.37 0.15 1.000 63.38 1.09

003b 1.60 0.40 0.33 0.998 49.79 5.76

009a 1.03 0.45 0.23 0.999 58.44 4.91

009b 0.23 0.36 0.15 1.000 65.23 0.97

009c 0.66 0.38 0.22 0.999 58.92 2.68

012a 0.70 0.15 0.94 0.999 33.82 0.64

012b 0.39 0.13 0.85 1.000 35.30 0.32

012c 0.28 0.17 0.52 1.000 43.99 0.37

012d 0.42 0.19 0.54 0.999 43.40 0.61

012e 0.40 0.18 0.56 0.999 42.40 0.54

013a 3.14 0.39 0.48 0.996 45.90 10.10

013b 0.19 0.17 0.42 1.000 49.15 0.28

013c 0.21 0.14 0.56 1.000 43.88 0.23

013d 0.26 0.31 0.19 1.000 61.65 0.87

013e 0.46 0.29 0.29 0.999 55.25 1.31

013f 0.29 0.23 0.33 1.000 52.91 0.62

013g 0.62 0.20 0.60 0.999 41.78 0.92

013h 0.29 0.32 0.19 1.000 62.17 1.06

013i 0.23 0.29 0.20 1.000 61.37 0.75

013l 0.57 0.20 0.54 0.999 44.63 0.94

013m 0.86 0.26 0.47 0.999 46.87 1.86

027a 1.25 0.19 0.88 0.998 34.76 1.51

028a 0.07 0.27 0.12 1.000 67.48 0.24

028b 0.13 0.23 0.22 1.000 59.41 0.31

028c 0.51 0.20 0.52 0.999 44.33 0.82

028d 2.39 0.26 0.75 0.997 37.61 4.28

028e 2.71 0.21 1.12 0.997 31.26 3.24

032a 1.63 0.18 1.15 0.998 30.83 1.60

034a 0.76 0.32 0.31 0.999 55.09 2.43

040a 0.35 0.19 0.49 1.000 46.14 0.54

040b 0.72 0.21 0.58 0.999 43.37 1.20

040c 0.19 0.14 0.54 1.000 43.96 0.22

040d 0.33 0.18 0.50 1.000 45.39 0.48

040e 0.28 0.37 0.16 1.000 64.50 1.19

041a 0.81 0.34 0.29 0.999 55.55 2.80

041b 1.44 0.59 0.24 0.998 57.90 8.89

054a 2.08 0.55 0.29 0.997 54.77 11.41

056a 0.53 0.19 0.58 0.999 42.91 0.79

058a 2.12 0.42 0.36 0.997 52.03 8.35

062a 0.21 0.49 0.10 1.000 64.30 1.19

062b 1.57 0.54 0.25 0.998 51.19 7.85

062c 0.20 0.58 0.09 1.000 64.95 1.36

062d 0.49 0.58 0.14 0.999 59.74 3.10

062e 0.99 0.48 0.21 0.999 53.95 4.61

062f 2.87 0.51 0.35 0.996 45.81 12.13

062g 1.61 0.36 0.38 0.998 44.56 4.71

063a 0.10 0.51 0.06 1.000 74.48 0.68

063b 0.55 0.46 0.16 0.999 58.69 2.70

063c 0.89 0.35 0.29 0.999 50.13 2.83

069a 0.72 0.15 0.97 0.999 34.01 0.66

070a 0.66 0.31 0.31 0.999 53.59 1.96

086a 0.77 0.40 0.23 0.999 58.73 3.24

087a 0.18 0.33 0.14 1.000 66.11 0.69

091a 0.71 0.26 0.41 0.999 48.84 1.65

092a 0.16 0.59 0.08 1.000 72.09 1.24

092b 1.18 0.37 0.31 0.998 53.08 4.17

096a 1.15 0.22 0.71 0.999 38.70 1.73

098a 0.27 0.14 0.63 1.000 40.53 0.28

098b 0.48 0.14 0.86 0.999 35.12 0.43

098c 2.05 0.41 0.35 0.997 50.68 7.77

106a 0.20 0.38 0.12 1.000 67.99 0.92

108a 1.38 0.23 0.70 0.998 39.13 2.26

112a 5.70 0.21 1.62 0.993 25.87 5.66

112b 0.17 0.24 0.24 1.000 58.34 0.44

117a 0.18 0.51 0.09 1.000 71.53 1.15

118a 0.16 0.22 0.26 1.000 56.51 0.36

119a 1.52 0.32 0.44 0.998 48.13 4.23

119b 1.37 0.38 0.33 0.998 52.23 4.87

119c 0.19 0.40 0.11 1.000 68.55 0.92

Codice

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80

A Cf tr KA m[IA(tr)] m(Q)

Area del

sottobacino

Coefficiente di

deflussoTempo di ritardo

Coefficiente di

riduzione

areale

Media

dell'intensità

di pioggia

areale

Portata media annua

(Km2) ore mm/ora m3/s

119d 0.48 0.34 0.23 0.999 58.41 1.70

119e 3.73 0.17 1.89 0.996 23.91 2.47

119f 1.60 0.16 1.26 0.998 29.72 1.40

119g 0.11 0.34 0.11 1.000 69.57 0.47

119h 0.07 0.40 0.07 1.000 73.85 0.36

119i 0.56 0.53 0.15 0.999 64.63 3.51

120a 25.28 0.25 2.72 0.974 18.98 19.67

120b 0.60 0.30 0.31 0.999 53.39 1.72

120c 2.73 0.20 1.19 0.997 29.96 3.03

120d 3.51 0.26 0.93 0.996 33.29 5.50

120e 4.34 0.25 1.13 0.995 30.77 5.91

120f 2.72 0.17 1.52 0.997 26.25 2.06

120g 0.38 0.27 0.29 0.999 54.86 1.02

120h 0.20 0.34 0.14 1.000 65.84 0.83

120i 1.86 0.19 1.08 0.998 31.63 2.04

120j 0.08 0.19 0.24 1.000 55.31 0.16

120k 0.44 0.18 0.56 0.999 39.59 0.57

120l 0.83 0.13 1.27 0.999 27.90 0.50

120m 2.04 0.14 1.80 0.998 23.33 1.10

120n 1.60 0.15 1.43 0.998 24.72 0.99

120o 0.28 0.18 0.46 1.000 44.09 0.40

120p 3.80 0.17 1.90 0.996 24.28 2.57

120q 6.18 0.32 0.88 0.992 36.45 13.15

120r 8.02 0.23 1.74 0.991 25.02 8.22

120s 0.60 0.39 0.21 0.999 58.20 2.42

120t 0.68 0.23 0.50 0.999 41.85 1.18

120u 1.30 0.18 1.02 0.998 32.54 1.35

120v 0.13 0.19 0.29 1.000 51.60 0.23

120w 0.11 0.17 0.30 1.000 51.09 0.17

120x 0.13 0.39 0.10 1.000 69.65 0.62

120y 0.48 0.13 0.97 0.999 33.67 0.38

120z 0.17 0.30 0.16 1.000 61.98 0.58

121a 0.67 0.22 0.52 0.999 40.94 1.10

121b 0.29 0.45 0.12 1.000 66.34 1.55

121c 2.09 0.35 0.45 0.997 43.74 5.76

121d 2.95 0.24 0.99 0.996 31.54 3.98

121e 3.80 0.27 0.91 0.995 32.77 6.05

121g 1.85 0.57 0.27 0.997 52.88 10.04

121h 0.50 0.60 0.14 0.999 63.60 3.47

121i 0.95 0.60 0.20 0.999 58.46 6.00

121l 0.87 0.36 0.28 0.999 53.18 3.03

121m 18.12 0.29 1.77 0.980 21.54 18.90

121n 0.44 0.33 0.23 0.999 58.47 1.50

121o 0.83 0.52 0.18 0.999 59.77 4.63

121p 0.31 0.19 0.45 1.000 45.11 0.48

121q 1.36 0.13 1.59 0.998 22.41 0.67

122a 0.73 0.59 0.17 0.999 60.75 4.71

122b 0.18 0.60 0.09 1.000 70.23 1.39

122c 0.82 0.60 0.18 0.999 59.74 5.31

122d 0.99 0.58 0.20 0.999 58.52 6.13

122e 0.75 0.55 0.17 0.999 60.77 4.50

122f 0.49 0.52 0.14 0.999 63.79 2.92

123a 0.63 0.59 0.16 0.999 62.05 4.14

123b 0.14 0.60 0.08 1.000 72.04 1.07

123c 0.51 0.25 0.38 0.999 46.76 1.05

123d 0.08 0.60 0.06 1.000 74.73 0.68

124a 7.13 0.60 0.55 0.991 39.56 30.57

124b 2.65 0.60 0.33 0.996 49.56 14.24

125a 3.47 0.60 0.38 0.995 47.00 17.67

125b 2.82 0.60 0.34 0.996 49.17 15.04

125c 1.18 0.60 0.22 0.998 57.32 7.30

125d 1.97 0.60 0.29 0.997 52.23 11.14

125e 2.23 0.60 0.31 0.997 50.99 12.35

125f 2.60 0.60 0.33 0.996 49.61 13.97

125g 0.32 0.60 0.12 1.000 66.94 2.32

125h 0.70 0.60 0.17 0.999 61.21 4.64

126a 0.56 0.60 0.15 0.999 63.68 3.88

126b 1.45 0.60 0.25 0.998 55.31 8.72

126c 1.03 0.60 0.21 0.998 58.35 6.52

126d 2.69 0.60 0.34 0.996 49.05 14.31

126e 0.91 0.60 0.20 0.999 59.22 5.85

126f 0.11 0.60 0.07 1.000 73.02 0.89

126g 0.57 0.60 0.15 0.999 63.34 3.91

126h 0.75 0.60 0.18 0.999 60.60 4.92

Codice

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81

B.VI - Portate massime dei bacini montani per preassegnati periodi di ritorno e per trcalcolato con la formula di Rossi

A Q2 Q5 Q10 Q20 Q30 Q50 Q100 Q300 Q500 Q1000

Area del

bacinoPortata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata

(Km2) m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s

001a 0.35 0.42 0.63 0.79 0.99 1.10 1.27 1.49 1.82 2.02 2.20

001b 0.34 0.36 0.53 0.67 0.83 0.93 1.07 1.25 1.53 1.70 1.85

001c 0.39 0.45 0.67 0.85 1.06 1.19 1.36 1.60 1.95 2.17 2.36

001d 0.51 0.63 0.94 1.18 1.48 1.65 1.90 2.23 2.72 3.02 3.29

001e 0.92 1.17 1.73 2.19 2.73 3.05 3.51 4.13 5.03 5.58 6.08

001f 0.84 1.10 1.63 2.06 2.57 2.87 3.30 3.88 4.73 5.25 5.71

001g 2.62 4.61 6.84 8.64 10.76 12.03 13.83 16.27 19.82 22.00 23.96

002a 0.31 0.36 0.53 0.68 0.84 0.94 1.08 1.27 1.55 1.72 1.87

003a 0.26 0.44 0.65 0.82 1.03 1.15 1.32 1.55 1.89 2.10 2.28

003b 1.60 2.68 3.97 5.01 6.24 6.98 8.03 9.44 11.50 12.76 13.90

009a 1.03 2.36 3.50 4.42 5.51 6.16 7.08 8.33 10.15 11.26 12.26

009b 0.23 0.44 0.65 0.82 1.02 1.14 1.31 1.54 1.87 2.08 2.26

009c 0.66 1.35 2.01 2.54 3.16 3.53 4.06 4.78 5.82 6.46 7.04

012a 0.70 0.55 0.81 1.02 1.27 1.42 1.64 1.93 2.35 2.60 2.84

012b 0.39 0.30 0.45 0.57 0.71 0.79 0.91 1.07 1.31 1.45 1.58

012c 0.28 0.27 0.40 0.50 0.62 0.70 0.80 0.94 1.15 1.28 1.39

012d 0.42 0.44 0.66 0.83 1.04 1.16 1.33 1.57 1.91 2.12 2.31

012e 0.40 0.41 0.61 0.77 0.96 1.07 1.23 1.45 1.76 1.96 2.13

013a 3.14 5.11 7.58 9.58 11.93 13.34 15.34 18.04 21.98 24.39 26.56

013b 0.19 0.19 0.28 0.36 0.44 0.50 0.57 0.67 0.82 0.90 0.99

013c 0.21 0.18 0.27 0.34 0.42 0.47 0.55 0.64 0.78 0.87 0.95

013d 0.26 0.40 0.59 0.75 0.93 1.05 1.20 1.41 1.72 1.91 2.08

013e 0.46 0.67 0.99 1.26 1.56 1.75 2.01 2.37 2.88 3.20 3.48

013f 0.29 0.36 0.54 0.68 0.85 0.95 1.09 1.28 1.56 1.73 1.88

013g 0.62 0.69 1.02 1.28 1.60 1.79 2.06 2.42 2.95 3.27 3.56

013h 0.29 0.46 0.69 0.87 1.08 1.21 1.39 1.64 2.00 2.22 2.42

013i 0.23 0.32 0.47 0.59 0.74 0.82 0.95 1.12 1.36 1.51 1.64

013l 0.57 0.59 0.88 1.11 1.39 1.55 1.78 2.10 2.56 2.84 3.09

013m 0.86 1.06 1.57 1.98 2.46 2.75 3.17 3.72 4.54 5.03 5.48

027a 1.25 1.06 1.57 1.99 2.47 2.76 3.18 3.74 4.56 5.05 5.51

028a 0.07 0.12 0.18 0.23 0.28 0.32 0.36 0.43 0.52 0.58 0.63

028b 0.13 0.16 0.24 0.31 0.38 0.43 0.49 0.58 0.70 0.78 0.85

028c 0.51 1.10 1.64 2.07 2.57 2.88 3.31 3.89 4.74 5.26 5.73

028d 2.39 2.72 4.03 5.09 6.34 7.09 8.15 9.58 11.68 12.96 14.11

028e 2.71 2.18 3.23 4.08 5.08 5.68 6.53 7.68 9.35 10.38 11.30

032a 1.63 1.10 1.64 2.07 2.58 2.88 3.31 3.90 4.75 5.27 5.74

034a 0.76 1.19 1.77 2.23 2.78 3.11 3.57 4.20 5.12 5.68 6.19

040a 0.35 0.36 0.53 0.67 0.83 0.93 1.07 1.25 1.53 1.69 1.85

040b 0.72 0.82 1.22 1.54 1.92 2.15 2.47 2.91 3.54 3.93 4.28

040c 0.19 0.16 0.23 0.30 0.37 0.41 0.48 0.56 0.68 0.76 0.82

040d 0.33 0.32 0.48 0.61 0.75 0.84 0.97 1.14 1.39 1.54 1.68

040e 0.28 0.53 0.78 0.99 1.23 1.37 1.58 1.86 2.26 2.51 2.73

041a 0.81 1.39 2.06 2.60 3.24 3.63 4.17 4.90 5.97 6.63 7.22

041b 1.44 4.24 6.28 7.94 9.88 11.05 12.71 14.95 18.21 20.21 22.01

054a 2.08 5.15 7.64 9.65 12.02 13.44 15.45 18.18 22.14 24.57 26.76

056a 0.53 0.52 0.77 0.97 1.21 1.35 1.56 1.83 2.23 2.47 2.69

058a 2.12 3.82 5.67 7.16 8.92 9.97 11.47 13.49 16.43 18.23 19.86

062a 0.21 0.50 0.75 0.94 1.17 1.31 1.51 1.78 2.16 2.40 2.62

062b 1.57 2.99 4.43 5.60 6.98 7.80 8.97 10.55 12.85 14.26 15.54

062c 0.20 0.50 0.75 0.94 1.17 1.31 1.51 1.78 2.16 2.40 2.62

062d 0.49 1.12 1.66 2.10 2.62 2.93 3.37 3.96 4.82 5.35 5.83

062e 0.99 1.90 2.81 3.55 4.42 4.95 5.69 6.69 8.15 9.04 9.85

062f 2.87 4.79 7.10 8.97 11.17 12.49 14.37 16.90 20.58 22.84 24.88

062g 1.61 2.24 3.32 4.20 5.23 5.85 6.72 7.91 9.64 10.69 11.64

063a 0.10 0.29 0.42 0.54 0.67 0.75 0.86 1.01 1.23 1.36 1.48

063b 0.55 1.13 1.67 2.12 2.64 2.95 3.39 3.99 4.86 5.39 5.87

063c 0.89 1.35 2.00 2.53 3.15 3.52 4.05 4.76 5.80 6.43 7.01

069a 0.72 0.55 0.82 1.04 1.29 1.44 1.66 1.95 2.38 2.64 2.88

070a 0.66 0.96 1.42 1.80 2.24 2.50 2.88 3.38 4.12 4.57 4.98

086a 0.77 1.33 1.98 2.50 3.11 3.48 4.00 4.70 5.73 6.36 6.92

087a 0.18 0.33 0.49 0.62 0.78 0.87 1.00 1.17 1.43 1.59 1.73

091a 0.71 0.92 1.36 1.72 2.15 2.40 2.76 3.24 3.95 4.39 4.78

092a 0.16 0.49 0.72 0.91 1.14 1.27 1.46 1.72 2.09 2.32 2.53

092b 1.18 1.93 2.86 3.61 4.50 5.03 5.79 6.81 8.29 9.20 10.02

096a 1.15 1.17 1.73 2.19 2.72 3.05 3.50 4.12 5.02 5.57 6.07

098a 0.27 0.20 0.30 0.38 0.47 0.53 0.61 0.72 0.87 0.97 1.06

098b 0.48 0.34 0.50 0.63 0.79 0.88 1.01 1.19 1.45 1.61 1.75

098c 2.05 3.37 5.00 6.32 7.87 8.80 10.12 11.91 14.51 16.10 17.53

106a 0.20 0.43 0.64 0.81 1.00 1.12 1.29 1.52 1.85 2.05 2.23

108a 1.38 1.48 2.20 2.78 3.46 3.87 4.45 5.23 6.37 7.07 7.70

112a 5.70 4.89 7.25 9.16 11.41 12.76 14.67 17.25 21.02 23.32 25.40

112b 0.17 0.24 0.36 0.45 0.56 0.63 0.72 0.85 1.04 1.15 1.26

117a 0.18 0.47 0.70 0.88 1.10 1.23 1.41 1.66 2.03 2.25 2.45

118a 0.16 0.21 0.31 0.39 0.48 0.54 0.62 0.73 0.89 0.98 1.07

119a 1.52 2.26 3.35 4.23 5.27 5.89 6.78 7.97 9.71 10.77 11.73

119b 1.37 2.30 3.41 4.31 5.37 6.00 6.90 8.12 9.89 10.98 11.96

119c 0.19 0.38 0.57 0.72 0.90 1.00 1.15 1.36 1.65 1.84 2.00

119d 0.48 0.83 1.23 1.55 1.93 2.16 2.48 2.92 3.55 3.94 4.30

Codice

Page 83: PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO · PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale G R U P P O D I P R O G E T T O

82

A Q2 Q5 Q10 Q20 Q30 Q50 Q100 Q300 Q500 Q1000

Area del

bacinoPortata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata

(Km2) m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s

119e 3.73 2.53 3.76 4.75 5.91 6.61 7.60 8.94 10.89 12.09 13.17

119f 1.60 1.16 1.72 2.17 2.70 3.02 3.48 4.09 4.98 5.53 6.02

119g 0.11 0.24 0.36 0.45 0.56 0.63 0.72 0.85 1.04 1.15 1.25

119h 0.07 0.16 0.24 0.31 0.38 0.43 0.49 0.58 0.71 0.79 0.86

119i 0.56 1.41 2.09 2.64 3.28 3.67 4.22 4.97 6.05 6.72 7.31

120a 25.28 20.76 30.78 38.89 48.43 54.16 62.27 73.24 89.23 99.01 107.84

120b 0.60 0.93 1.38 1.74 2.17 2.42 2.79 3.28 4.00 4.43 4.83

120c 2.73 2.21 3.28 4.15 5.16 5.77 6.64 7.81 9.51 10.56 11.50

120d 3.51 3.68 5.46 6.89 8.59 9.60 11.04 12.99 15.82 17.55 19.12

120e 4.34 4.32 6.40 8.09 10.08 11.27 12.95 15.24 18.56 20.60 22.43

120f 2.72 2.06 3.05 3.86 4.80 5.37 6.18 7.27 8.85 9.82 10.70

120g 0.38 0.59 0.87 1.10 1.37 1.53 1.76 2.07 2.52 2.80 3.05

120h 0.20 0.43 0.63 0.80 1.00 1.11 1.28 1.51 1.83 2.04 2.22

120i 1.86 1.65 2.44 3.08 3.84 4.30 4.94 5.81 7.08 7.85 8.55

120j 0.08 0.09 0.13 0.17 0.21 0.23 0.26 0.31 0.38 0.42 0.46

120k 0.44 0.39 0.58 0.73 0.91 1.02 1.17 1.37 1.67 1.86 2.02

120l 0.83 0.45 0.67 0.85 1.05 1.18 1.35 1.59 1.94 2.15 2.34

120m 2.04 1.17 1.73 2.19 2.72 3.04 3.50 4.12 5.02 5.57 6.06

120n 1.60 0.94 1.39 1.75 2.18 2.44 2.81 3.30 4.02 4.46 4.86

120o 0.28 0.25 0.36 0.46 0.57 0.64 0.74 0.87 1.05 1.17 1.27

120p 3.80 2.49 3.69 4.67 5.81 6.50 7.47 8.79 10.71 11.88 12.94

120q 6.18 8.16 12.10 15.30 19.05 21.30 24.49 28.81 35.09 38.94 42.41

120r 8.02 7.03 10.42 13.17 16.40 18.34 21.09 24.81 30.22 33.53 36.52

120s 0.60 1.01 1.50 1.89 2.35 2.63 3.03 3.56 4.34 4.81 5.24

120t 0.68 0.73 1.08 1.36 1.70 1.90 2.19 2.57 3.13 3.47 3.78

120u 1.30 1.06 1.57 1.99 2.48 2.77 3.18 3.74 4.56 5.06 5.51

120v 0.13 0.14 0.20 0.26 0.32 0.36 0.41 0.49 0.59 0.66 0.72

120w 0.11 0.10 0.15 0.19 0.24 0.27 0.31 0.36 0.44 0.49 0.53

120x 0.13 0.28 0.41 0.52 0.65 0.72 0.83 0.98 1.19 1.32 1.44

120y 0.48 0.28 0.41 0.52 0.65 0.73 0.84 0.98 1.20 1.33 1.45

120z 0.17 0.26 0.39 0.49 0.61 0.68 0.78 0.92 1.12 1.24 1.35

121a 0.67 0.69 1.02 1.29 1.60 1.79 2.06 2.42 2.95 3.28 3.57

121b 0.29 0.63 0.93 1.18 1.47 1.64 1.89 2.22 2.70 3.00 3.27

121c 2.09 2.96 4.38 5.54 6.90 7.71 8.87 10.43 12.71 14.10 15.35

121d 2.95 2.61 3.87 4.89 6.09 6.81 7.83 9.21 11.21 12.44 13.55

121e 3.80 4.17 6.19 7.82 9.73 10.89 12.52 14.72 17.93 19.90 21.67

121g 1.85 3.84 5.70 7.20 8.97 10.03 11.53 13.56 16.52 18.33 19.96

121h 0.50 1.39 2.06 2.61 3.25 3.63 4.17 4.91 5.98 6.64 7.23

121i 0.95 2.13 3.15 3.99 4.96 5.55 6.38 7.51 9.14 10.15 11.05

121l 0.87 1.30 1.93 2.43 3.03 3.39 3.90 4.58 5.58 6.19 6.75

121m 18.12 15.84 23.48 29.67 36.96 41.32 47.51 55.89 68.09 75.55 82.28

121n 0.44 0.78 1.16 1.47 1.83 2.04 2.35 2.76 3.37 3.73 4.07

121o 0.83 1.70 2.53 3.19 3.97 4.44 5.11 6.01 7.32 8.13 8.85

121p 0.31 0.28 0.42 0.53 0.65 0.73 0.84 0.99 1.21 1.34 1.46

121q 1.36 0.71 1.05 1.33 1.66 1.85 2.13 2.51 3.05 3.39 3.69

122a 0.73 1.77 2.62 3.31 4.13 4.62 5.31 6.24 7.60 8.44 9.19

122b 0.18 0.51 0.76 0.96 1.19 1.33 1.53 1.80 2.20 2.44 2.65

122c 0.82 2.02 2.99 3.78 4.70 5.26 6.05 7.11 8.67 9.62 10.47

122d 0.99 2.51 3.72 4.71 5.86 6.55 7.53 8.86 10.80 11.98 13.05

122e 0.75 1.75 2.59 3.27 4.08 4.56 5.24 6.17 7.51 8.34 9.08

122f 0.49 1.15 1.71 2.16 2.69 3.00 3.45 4.06 4.95 5.49 5.98

123a 0.63 1.63 2.42 3.05 3.80 4.25 4.89 5.75 7.01 7.78 8.47

123b 0.14 0.41 0.60 0.76 0.95 1.06 1.22 1.44 1.75 1.94 2.12

123c 0.51 0.57 0.84 1.06 1.32 1.48 1.70 2.00 2.44 2.71 2.95

123d 0.08 0.24 0.36 0.45 0.56 0.63 0.73 0.85 1.04 1.15 1.26

124a 7.13 13.55 20.10 25.39 31.62 35.36 40.66 47.83 58.26 64.65 70.42

124b 2.65 6.37 9.44 11.93 14.86 16.62 19.11 22.48 27.38 30.38 33.09

125a 3.47 7.99 11.85 14.97 18.65 20.85 23.97 28.20 34.35 38.12 41.52

125b 2.82 6.87 10.19 12.87 16.03 17.93 20.61 24.25 29.54 32.78 35.70

125c 1.18 2.72 4.03 5.10 6.35 7.10 8.16 9.60 11.69 12.98 14.13

125d 1.97 4.70 6.96 8.80 10.96 12.25 14.09 16.57 20.19 22.40 24.40

125e 2.23 4.85 7.19 9.08 11.31 12.64 14.54 17.10 20.83 23.12 25.18

125f 2.60 5.33 7.91 10.00 12.45 13.92 16.00 18.83 22.93 25.45 27.72

125g 0.32 0.83 1.22 1.55 1.93 2.16 2.48 2.92 3.55 3.94 4.29

125h 0.70 1.77 2.62 3.32 4.13 4.62 5.31 6.25 7.61 8.44 9.20

126a 0.56 1.50 2.23 2.81 3.50 3.92 4.50 5.30 6.45 7.16 7.80

126b 1.45 3.24 4.81 6.07 7.57 8.46 9.73 11.44 13.94 15.47 16.85

126c 1.03 2.42 3.59 4.53 5.65 6.31 7.26 8.54 10.40 11.54 12.57

126d 2.69 5.22 7.75 9.79 12.19 13.63 15.67 18.43 22.46 24.92 27.14

126e 0.91 2.03 3.01 3.80 4.74 5.30 6.09 7.16 8.72 9.68 10.54

126f 0.11 0.30 0.45 0.57 0.71 0.79 0.91 1.07 1.31 1.45 1.58

126g 0.57 1.41 2.09 2.64 3.29 3.68 4.23 4.98 6.06 6.73 7.33

126h 0.75 1.60 2.37 3.00 3.74 4.18 4.81 5.65 6.89 7.64 8.32

Codice

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83

B.VII - Portate massime dei bacini montani per preassegnati periodi di ritorno eper tr calcolato con la formula di Rossi e Villani

A Q2 Q5 Q10 Q20 Q30 Q50 Q100 Q300 Q500 Q1000

Area del

bacinoPortata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata

(Km2) m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s

001a 0.35 0.61 0.90 1.14 1.41 1.58 1.82 2.14 2.61 2.89 3.15

001b 0.34 0.53 0.79 0.99 1.24 1.38 1.59 1.87 2.28 2.53 2.75

001c 0.39 0.72 1.06 1.34 1.67 1.87 2.15 2.53 3.08 3.42 3.73

001d 0.51 1.05 1.56 1.97 2.45 2.74 3.15 3.70 4.51 5.00 5.45

001e 0.92 2.05 3.04 3.84 4.78 5.35 6.15 7.23 8.81 9.78 10.65

001f 0.84 2.06 3.06 3.87 4.81 5.38 6.19 7.28 8.87 9.84 10.72

001g 2.62 9.80 14.53 18.37 22.87 25.58 29.41 34.59 42.14 46.76 50.93

002a 0.31 0.56 0.82 1.04 1.30 1.45 1.67 1.96 2.39 2.65 2.89

003a 0.26 0.94 1.40 1.77 2.20 2.47 2.83 3.33 4.06 4.51 4.91

003b 1.60 5.01 7.43 9.38 11.69 13.07 15.03 17.67 21.53 23.89 26.02

009a 1.03 4.27 6.34 8.01 9.97 11.15 12.82 15.08 18.37 20.38 22.20

009b 0.23 0.84 1.25 1.58 1.96 2.20 2.53 2.97 3.62 4.02 4.37

009c 0.66 2.33 3.46 4.37 5.44 6.08 6.99 8.22 10.02 11.12 12.11

012a 0.70 0.56 0.83 1.05 1.31 1.46 1.68 1.97 2.41 2.67 2.91

012b 0.39 0.28 0.42 0.53 0.66 0.74 0.85 1.00 1.22 1.35 1.47

012c 0.28 0.33 0.48 0.61 0.76 0.85 0.98 1.15 1.40 1.55 1.69

012d 0.42 0.53 0.79 1.00 1.24 1.39 1.60 1.88 2.29 2.54 2.77

012e 0.40 0.47 0.70 0.88 1.10 1.23 1.41 1.66 2.03 2.25 2.45

013a 3.14 8.79 13.03 16.46 20.50 22.93 26.36 31.01 37.77 41.92 45.65

013b 0.19 0.24 0.36 0.45 0.57 0.63 0.73 0.86 1.04 1.16 1.26

013c 0.21 0.20 0.30 0.38 0.47 0.53 0.61 0.72 0.87 0.97 1.06

013d 0.26 0.76 1.12 1.42 1.77 1.98 2.27 2.67 3.25 3.61 3.93

013e 0.46 1.14 1.69 2.13 2.66 2.97 3.42 4.02 4.90 5.43 5.92

013f 0.29 0.54 0.79 1.00 1.25 1.40 1.61 1.89 2.30 2.56 2.78

013g 0.62 0.80 1.19 1.50 1.87 2.09 2.40 2.83 3.44 3.82 4.16

013h 0.29 0.92 1.36 1.72 2.14 2.40 2.76 3.24 3.95 4.38 4.77

013i 0.23 0.65 0.96 1.22 1.52 1.70 1.95 2.30 2.80 3.10 3.38

013l 0.57 0.82 1.21 1.53 1.90 2.13 2.45 2.88 3.51 3.89 4.24

013m 0.86 1.62 2.40 3.03 3.78 4.22 4.86 5.71 6.96 7.72 8.41

027a 1.25 1.31 1.95 2.46 3.07 3.43 3.94 4.64 5.65 6.27 6.83

028a 0.07 0.21 0.31 0.39 0.49 0.54 0.63 0.74 0.90 1.00 1.08

028b 0.13 0.27 0.40 0.50 0.62 0.70 0.80 0.94 1.15 1.27 1.39

028c 0.51 0.71 1.06 1.34 1.67 1.87 2.14 2.52 3.07 3.41 3.71

028d 2.39 3.72 5.52 6.98 8.69 9.72 11.17 13.14 16.01 17.76 19.35

028e 2.71 2.81 4.17 5.27 6.57 7.34 8.44 9.93 12.10 13.43 14.62

032a 1.63 1.39 2.06 2.60 3.24 3.63 4.17 4.91 5.98 6.63 7.22

034a 0.76 2.12 3.14 3.96 4.94 5.52 6.35 7.47 9.10 10.09 10.99

040a 0.35 0.47 0.69 0.87 1.09 1.22 1.40 1.64 2.00 2.22 2.42

040b 0.72 1.05 1.55 1.96 2.45 2.73 3.14 3.70 4.50 5.00 5.44

040c 0.19 0.19 0.28 0.35 0.44 0.49 0.57 0.67 0.81 0.90 0.98

040d 0.33 0.42 0.62 0.79 0.98 1.09 1.26 1.48 1.80 2.00 2.18

040e 0.28 1.04 1.54 1.94 2.42 2.70 3.11 3.65 4.45 4.94 5.38

041a 0.81 2.44 3.61 4.56 5.68 6.36 7.31 8.60 10.47 11.62 12.66

041b 1.44 7.73 11.46 14.48 18.04 20.17 23.19 27.28 33.23 36.88 40.16

054a 2.08 9.93 14.72 18.60 23.17 25.90 29.78 35.03 42.68 47.36 51.58

056a 0.53 0.69 1.02 1.29 1.60 1.79 2.06 2.42 2.95 3.27 3.56

058a 2.12 7.26 10.77 13.60 16.94 18.95 21.78 25.62 31.22 34.64 37.73

062a 0.21 1.04 1.54 1.94 2.42 2.70 3.11 3.65 4.45 4.94 5.38

062b 1.57 6.83 10.12 12.79 15.93 17.82 20.48 24.09 29.35 32.57 35.47

062c 0.20 1.18 1.75 2.22 2.76 3.09 3.55 4.17 5.08 5.64 6.14

062d 0.49 2.70 4.00 5.06 6.30 7.04 8.10 9.52 11.60 12.87 14.02

062e 0.99 4.01 5.95 7.51 9.36 10.46 12.03 14.15 17.24 19.13 20.84

062f 2.87 10.55 15.64 19.77 24.62 27.53 31.65 37.23 45.35 50.33 54.81

062g 1.61 4.10 6.07 7.68 9.56 10.69 12.29 14.46 17.61 19.54 21.29

063a 0.10 0.59 0.88 1.11 1.38 1.54 1.78 2.09 2.54 2.82 3.08

063b 0.55 2.35 3.48 4.40 5.48 6.13 7.05 8.29 10.10 11.21 12.20

063c 0.89 2.47 3.66 4.62 5.75 6.43 7.40 8.70 10.60 11.76 12.81

069a 0.72 0.58 0.85 1.08 1.34 1.50 1.73 2.03 2.47 2.74 2.99

070a 0.66 1.71 2.53 3.20 3.98 4.45 5.12 6.02 7.34 8.14 8.86

086a 0.77 2.81 4.17 5.27 6.57 7.34 8.44 9.93 12.10 13.43 14.62

087a 0.18 0.60 0.89 1.13 1.41 1.57 1.81 2.13 2.59 2.87 3.13

091a 0.71 1.44 2.13 2.70 3.36 3.75 4.32 5.08 6.18 6.86 7.47

092a 0.16 1.08 1.60 2.02 2.51 2.81 3.23 3.80 4.63 5.14 5.60

092b 1.18 3.63 5.38 6.80 8.47 9.47 10.89 12.81 15.61 17.32 18.86

096a 1.15 1.51 2.24 2.83 3.52 3.94 4.53 5.32 6.49 7.20 7.84

098a 0.27 0.24 0.36 0.45 0.56 0.63 0.72 0.85 1.04 1.15 1.25

098b 0.48 0.37 0.55 0.70 0.87 0.98 1.12 1.32 1.61 1.78 1.94

098c 2.05 6.76 10.03 12.67 15.78 17.64 20.28 23.86 29.07 32.25 35.13

106a 0.20 0.80 1.18 1.50 1.86 2.08 2.40 2.82 3.43 3.81 4.15

108a 1.38 1.97 2.92 3.69 4.60 5.14 5.91 6.95 8.47 9.40 10.23

112a 5.70 4.92 7.30 9.22 11.48 12.84 14.76 17.36 21.15 23.47 25.57

112b 0.17 0.38 0.57 0.72 0.89 1.00 1.15 1.35 1.65 1.83 1.99

117a 0.18 1.00 1.48 1.87 2.33 2.61 3.00 3.53 4.30 4.77 5.19

118a 0.16 0.31 0.46 0.58 0.72 0.81 0.93 1.09 1.33 1.48 1.61

119a 1.52 3.68 5.45 6.89 8.58 9.60 11.04 12.98 15.81 17.55 19.11

119b 1.37 4.24 6.28 7.94 9.89 11.06 12.71 14.95 18.22 20.22 22.02

119c 0.19 0.80 1.19 1.51 1.87 2.10 2.41 2.83 3.45 3.83 4.17

Codice

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A Q2 Q5 Q10 Q20 Q30 Q50 Q100 Q300 Q500 Q1000

Area del

bacinoPortata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata

(Km2) m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s

119d 0.48 1.48 2.19 2.77 3.45 3.86 4.43 5.22 6.35 7.05 7.68

119e 3.73 2.15 3.19 4.03 5.02 5.61 6.45 7.59 9.24 10.25 11.17

119f 1.60 1.22 1.81 2.29 2.85 3.18 3.66 4.31 5.25 5.82 6.34

119g 0.11 0.41 0.61 0.77 0.96 1.08 1.24 1.46 1.78 1.97 2.15

119h 0.07 0.32 0.47 0.59 0.74 0.83 0.95 1.12 1.36 1.51 1.65

119i 0.56 3.06 4.53 5.73 7.13 7.98 9.17 10.79 13.14 14.58 15.88

120a 25.28 17.11 25.38 32.07 39.93 44.66 51.34 60.39 73.57 81.64 88.92

120b 0.60 1.50 2.22 2.80 3.49 3.91 4.49 5.28 6.44 7.14 7.78

120c 2.73 2.63 3.91 4.94 6.15 6.87 7.90 9.30 11.33 12.57 13.69

120d 3.51 4.78 7.09 8.96 11.16 12.48 14.35 16.87 20.56 22.81 24.84

120e 4.34 5.14 7.63 9.64 12.00 13.42 15.43 18.15 22.11 24.54 26.73

120f 2.72 1.80 2.66 3.36 4.19 4.68 5.39 6.34 7.72 8.56 9.33

120g 0.38 0.88 1.31 1.65 2.06 2.30 2.65 3.12 3.80 4.21 4.59

120h 0.20 0.72 1.07 1.35 1.68 1.88 2.16 2.54 3.09 3.43 3.73

120i 1.86 1.77 2.63 3.32 4.14 4.63 5.32 6.26 7.62 8.46 9.21

120j 0.08 0.13 0.20 0.25 0.31 0.35 0.40 0.48 0.58 0.64 0.70

120k 0.44 0.50 0.74 0.94 1.17 1.30 1.50 1.76 2.15 2.38 2.60

120l 0.83 0.44 0.65 0.82 1.02 1.14 1.31 1.54 1.88 2.08 2.27

120m 2.04 0.96 1.42 1.80 2.24 2.51 2.88 3.39 4.13 4.58 4.99

120n 1.60 0.86 1.27 1.61 2.01 2.24 2.58 3.03 3.69 4.10 4.46

120o 0.28 0.35 0.52 0.66 0.82 0.92 1.06 1.24 1.51 1.68 1.83

120p 3.80 2.23 3.31 4.18 5.21 5.83 6.70 7.88 9.60 10.65 11.60

120q 6.18 11.44 16.96 21.43 26.69 29.84 34.31 40.36 49.17 54.55 59.42

120r 8.02 7.15 10.61 13.40 16.69 18.67 21.46 25.24 30.75 34.13 37.17

120s 0.60 2.11 3.13 3.95 4.92 5.50 6.33 7.44 9.07 10.06 10.96

120t 0.68 1.02 1.52 1.92 2.39 2.67 3.07 3.61 4.40 4.89 5.32

120u 1.30 1.18 1.74 2.20 2.74 3.07 3.53 4.15 5.05 5.61 6.11

120v 0.13 0.20 0.30 0.37 0.47 0.52 0.60 0.70 0.86 0.95 1.04

120w 0.11 0.15 0.22 0.28 0.35 0.39 0.45 0.53 0.65 0.72 0.78

120x 0.13 0.54 0.81 1.02 1.27 1.42 1.63 1.92 2.33 2.59 2.82

120y 0.48 0.33 0.49 0.62 0.78 0.87 1.00 1.18 1.43 1.59 1.73

120z 0.17 0.50 0.74 0.94 1.17 1.31 1.51 1.77 2.16 2.39 2.61

121a 0.67 0.96 1.42 1.80 2.24 2.50 2.88 3.38 4.12 4.57 4.98

121b 0.29 1.35 2.00 2.53 3.15 3.52 4.05 4.77 5.81 6.44 7.02

121c 2.09 5.01 7.43 9.39 11.69 13.07 15.03 17.68 21.54 23.90 26.03

121d 2.95 3.46 5.13 6.48 8.08 9.03 10.38 12.21 14.88 16.51 17.98

121e 3.80 5.26 7.80 9.86 12.28 13.73 15.79 18.57 22.63 25.11 27.35

121g 1.85 8.74 12.95 16.37 20.39 22.80 26.21 30.83 37.56 41.68 45.39

121h 0.50 3.02 4.47 5.65 7.04 7.87 9.05 10.65 12.97 14.39 15.68

121i 0.95 5.22 7.74 9.79 12.19 13.63 15.67 18.43 22.45 24.92 27.14

121l 0.87 2.64 3.91 4.94 6.16 6.88 7.92 9.31 11.34 12.59 13.71

121m 18.12 16.44 24.38 30.81 38.37 42.90 49.33 58.02 70.68 78.43 85.42

121n 0.44 1.31 1.94 2.45 3.05 3.41 3.92 4.61 5.62 6.23 6.79

121o 0.83 4.03 5.98 7.55 9.40 10.52 12.09 14.22 17.33 19.23 20.94

121p 0.31 0.42 0.62 0.79 0.98 1.10 1.26 1.48 1.81 2.01 2.18

121q 1.36 0.58 0.86 1.09 1.36 1.52 1.75 2.06 2.50 2.78 3.03

122a 0.73 4.10 6.08 7.68 9.57 10.70 12.30 14.47 17.63 19.56 21.31

122b 0.18 1.21 1.80 2.27 2.83 3.16 3.64 4.28 5.21 5.79 6.30

122c 0.82 4.62 6.85 8.65 10.77 12.05 13.85 16.29 19.85 22.02 23.99

122d 0.99 5.34 7.91 10.00 12.45 13.92 16.01 18.83 22.94 25.45 27.72

122e 0.75 3.92 5.81 7.34 9.14 10.23 11.76 13.83 16.85 18.69 20.36

122f 0.49 2.54 3.77 4.77 5.94 6.64 7.63 8.98 10.94 12.14 13.22

123a 0.63 3.61 5.35 6.76 8.41 9.41 10.82 12.73 15.50 17.20 18.74

123b 0.14 0.93 1.38 1.75 2.17 2.43 2.79 3.29 4.00 4.44 4.84

123c 0.51 0.92 1.36 1.72 2.14 2.39 2.75 3.24 3.95 4.38 4.77

123d 0.08 0.59 0.87 1.10 1.37 1.53 1.76 2.07 2.52 2.80 3.05

124a 7.13 26.59 39.43 49.83 62.05 69.39 79.78 93.84 114.32 126.86 138.17

124b 2.65 12.39 18.37 23.21 28.90 32.32 37.16 43.71 53.25 59.09 64.35

125a 3.47 15.37 22.79 28.80 35.86 40.10 46.11 54.24 66.08 73.32 79.86

125b 2.82 13.09 19.41 24.52 30.54 34.15 39.26 46.18 56.26 62.43 68.00

125c 1.18 6.36 9.42 11.91 14.83 16.58 19.07 22.43 27.32 30.32 33.02

125d 1.97 9.69 14.37 18.15 22.61 25.28 29.07 34.19 41.65 46.22 50.34

125e 2.23 10.74 15.93 20.12 25.06 28.02 32.22 37.90 46.17 51.23 55.80

125f 2.60 12.16 18.02 22.78 28.36 31.72 36.47 42.90 52.26 57.99 63.16

125g 0.32 2.02 2.99 3.78 4.71 5.27 6.06 7.12 8.68 9.63 10.49

125h 0.70 4.04 5.99 7.57 9.42 10.54 12.11 14.25 17.36 19.26 20.98

126a 0.56 3.37 5.00 6.32 7.87 8.80 10.12 11.91 14.51 16.10 17.53

126b 1.45 7.58 11.24 14.21 17.69 19.78 22.75 26.76 32.60 36.17 39.39

126c 1.03 5.67 8.41 10.63 13.24 14.80 17.02 20.02 24.38 27.06 29.47

126d 2.69 12.45 18.47 23.33 29.06 32.49 37.36 43.94 53.53 59.40 64.70

126e 0.91 5.09 7.55 9.54 11.88 13.29 15.28 17.97 21.90 24.30 26.46

126f 0.11 0.78 1.15 1.46 1.81 2.03 2.33 2.74 3.34 3.71 4.04

126g 0.57 3.40 5.05 6.37 7.94 8.88 10.21 12.01 14.63 16.23 17.68

126h 0.75 4.28 6.35 8.03 10.00 11.18 12.85 15.12 18.42 20.43 22.26

Codice

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85

B.VIII - Elenco bacini valliviCodice Asta/località Sezione di chiusura

--- ---

V001 T. Solofrana sezione n°1: a monte della confluenza con il torrente San Bartolomeo

V002 V.ne della Morte e V.ne Cippi sezione n° 2: immediatamente a monte della vasca di progetto

V003 T. San Bartolomeosezione n°3: immediatamente a monte della biforcazione con la

Solofrana

V004 T. Solofranasezione n°4: a valle della confluenza con il torrente proveniente da San

Bartolomeo

V005 T. Solofrana sezione n°5: a monte della biforcazione con il Canale San Rocco

V006 T. Solofrana sezione n° 6: a monte della confluenza con il torrente Calvagnola

V007 T. Calvagnola sezione n° 7: a monte della vasca di progetto in località Fisciano

V008 T. Calvagnola sezione n°8: a monte della confluenza con il torrente Solofrana

V009 T. Solofrana sezione n°9: a valle della confluenza con il torrente Calvagnola

V010 T. Solofrana sezione n°10: a monte della confluenza con il torrente Lavinaro

V011 T. Lavinaro sezione n°11: a monte della confluenza con il torrente Solofrana

V012 T. Solofrana sezione n°12: a valle della confluenza con il torrente Lavinaro

V013 T. Solofrana sezione n°13: a monte della confluenza con il torrente Lavinaio

V014 T. Lavinaio sezione n°14: a monte della vasca di progetto in località Penta

V015 T. Lavinaio sezione n°15: a monte della confluenza con il torente Solofrana

V016 T. Solofrana sezione n°16: a valle della confluenza con il torrente Lavinaio

V017 T. Solofranasezione n°17: a monte della confluenza con i canali provenienti da

Siano

V019 T. Solofrana sezione n°19: a valle della confluenza con i canali provenienti da Siano

V020 T. Solofrana sezione n°20: a monte della biforcazione T.Casarsano e T. Corvi

V021 T. Solofrana sezione n°21: a monte della confluenza con l'alveo Cavaiola

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86

Codice Asta/località Sezione di chiusura

--- ---

V022 T. Cavaiola sezione n°22: a monte della confluenza con il torrente Solofrana

V023 Alveo Comune Nocerino sezione n°23: a valle della confluenza con l'alveo Cavaiola

V024 Alveo Comune Nocerino sezione n° 24: a monte della vasca Cicalesi

V025 Alveo Comune Nocerinosezione n° 25: a monte dello scolmatore di piena che adduce le acque

al controfosso di sinistra

V026 Alveo Comune Nocerino sezione n° 26: a monte della confluenza con il fiume Sarno

V027 F. Sarno (Rio S.Marino)sezione n° 27: a monte della confluenza con il torrente Acqua del

Palazzo

V028 F. Sarno (Rio S.Marino)sezione n° 28: a valle della confluenza con il torrente Acqua del

Palazzo

V029 F. Sarno (Rio S.Marino) sezione n° 29: a monte della confluenza con Rio Foce

V030 F. Sarno (Rio S.Marino) sezione n° 30: a valle della confluenza con Rio Foce

V031 F. Sarno sezione n° 31: a monte della confluenza con il Fosso Imperatore

V033 F. Sarno sezione n° 33: a valle della confluenza con il Fosso Imperatore

V034 F. Sarno sezione n° 34: a monte della confluenza con l'Alveo Comune Nocerino

V035 F. Sarno sezione n° 35: a monte della confluenza con il Controfosso Sinistro

V037 F. Sarno sezione n° 37: a monte della confluenza con il T. Mariconda

V038 T. Mariconda sezione n° 38: a monte dell'immissione con il F. Sarno

V039 F. Sarno sezione n° 39: a valle della confluenza con il T. Mariconda

V040 F. Sarno sezione n° 40: alla foce

V041 Rio Laura sezione n° 41: confluenza con Solofrana

V042 Acqua del Palazzo sezione n° 42: confluenza con il F.Sarno

V043 Acqua della Foce sezione n° 43: confluenza con il F.Sarno

V044 Rivo San Marco sezione n° 44: alla foce

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87

B.IX - Caratteristiche fisiografiche dei bacini valliviCodice Asta/località Sezione di chiusura A Ymax Ymin Ymed L

Area del

sottobacino

Quota massima

del sottobacino

Quota minima

del

sottobacino

Quota media

del

sottobacino

Lunghezza

asta

principale

--- --- (Km2) (m s.l.m.m.) (m s.l.m.m.) (m s.l.m.m.) (m )

V001 T. Solofranasezione n°1: a monte della confluenza con il

torrente San Bartolomeo39.45 1567 180 633 12249

V002V.ne della Morte e

V.ne Cippi

sezione n° 2: immediatamente a monte della

vasca di progetto18.74 938 173 403 7286

V003 T. San Bartolomeosezione n°3: immediatamente a monte della

biforcazione con la Solofrana4.48 407 180 234 61256

V004 T. Solofranasezione n°4: a valle della confluenza con il

torrente proveniente da San Bartolomeo43.94 1567 177 515 13742

V005 T. Solofranasezione n°5: a monte della biforcazione con il

Canale San Rocco67.95 1567 171 516 14492

V006 T. Solofranasezione n° 6: a monte della confluenza con il

torrente Calvagnola73.20 1567 148 510 17234

V007 T. Calvagnolasezione n° 7: a monte della vasca di progetto in

località Fisciano20.47 1607 239 708 9074

V008 T. Calvagnolasezione n°8: a monte della confluenza con il

torrente Solofrana25.03 1607 150 655 11698

V009 T. Solofranasezione n°9: a valle della confluenza con il

torrente Calvagnola98.26 1607 148 538 17353

V010 T. Solofranasezione n°10: a monte della confluenza con il

torrente Lavinaro101.02 1607 129 529 19037

V011 T. Lavinarosezione n°11: a monte della confluenza con il

torrente Solofrana22.36 1067 125 490 8685

V012 T. Solofranasezione n°12: a valle della confluenza con il

torrente Lavinaro123.50 1067 124 521 19228

V013 T. Solofranasezione n°13: a monte della confluenza con il

torrente Lavinaio123.50 1067 124 521 19278

V014 T. Lavinaiosezione n°14: a monte della vasc di progetto in

località Penta11.65 836 199 395 6480

V015 T. Lavinaiosezione n°15: a monte della confluenza con il

torrente Solofrana23.01 852 122 349 12960

V016 T. Solofranasezione n°16: a valle della confluenza con il

torrente Lavinaio146.61 1607 122 494 19470

V017 T. Solofranasezione n°17: a monte della confluenza con i

canali provenienti da Siano153.62 1607 98 483 22165

V019 T. Solofranasezione n°19: a valle della confluenza con i

canali provenienti da Siano164.15 1607 97 470 22353

V020 T. Solofranasezione n°20: a monte della biforcazione

T.Casarsano e T. Corvi182.36 1607 60 439 27152

V021 T. Solofranasezione n°21: a monte della confluenza con

l'alveo Cavaiola187.72 1607 43 429 30468

V022 T. Cavaiolasezione n°22: a monte della confluenza con il

torrente Solofrana42.57 1138 40 337 7435

V023Alveo Comune

Nocerino

sezione n°23: a valle della confluenza con

l'alveo Cavaiola230.32 1607 41 410 30610

V024Alveo Comune

Nocerinosezione n° 24: a monte della vasca Cicalesi 232.98 1607 34 406 33479

V025Alveo Comune

Nocerino

sezione n° 25: a monte dello scolmatore di

piena che adduce le acque al controfosso di

sinistra

234.03 1607 13 404 38784

V026Alveo Comune

Nocerino

sezione n° 26: a monte della confluenza con il

fiume Sarno234.51 1607 13 403 39248

V027F. Sarno (Rio

S.Marino)

sezione n° 27: a monte della confluenza con il

torrente Acqua del Palazzo7.67 350 13 49 6962

V028F. Sarno (Rio

S.Marino)

sezione n° 28: a valle della confluenza con il

torrente Acqua del Palazzo23.61 925 13 153 6983

V029F. Sarno (Rio

S.Marino)

sezione n° 29: a monte della confluenza con

Rio Foce23.98 925 17 151 7562

V030F. Sarno (Rio

S.Marino)

sezione n° 30: a valle della confluenza con Rio

Foce51.40 1133 13 233 7674

V031 F. Sarnosezione n° 31: a monte della confluenza con il

Fosso Imperatore65.17 1133 15 189 10908

V033 F. Sarnosezione n° 33: a valle della confluenza con il

Fosso Imperatore76.48 1133 15 171 11508

V034 F. Sarnosezione n° 34: a monte della confluenza con

l'Alveo Comune Nocerino77.91 1133 13 161 12919

V035 F. Sarnosezione n° 35: a monte della confluenza con il

Controfosso Sinistro353.77 1607 13 319 43624

V037 F. Sarnosezione n° 37: a monte della confluenza con il

T. Mariconda355.25 1607 7 317 45760

V038 T. Maricondasezione n° 38: a monte dell'immissione con il

F. Sarno24.48 1059 6 268 3490

V039 F. Sarnosezione n° 39: a valle della confluenza con il T.

Mariconda379.77 1607 7 305 45952

V040 F. Sarno sezione n° 40: alla foce 400.76 1607 4 290 49293

V041 Rio Laura sezione n° 41: confluenza con Solofrana 23.28 957 171 957 5214

V042 Acqua del Palazzo sezione n° 42: confluenza con il F.Sarno 4.79 448 13 46 2009

V043 Acqua della Foce sezione n° 43: confluenza con il F.Sarno 27.37 1133 17 308 3112

V044 Rivo San Marco sezione n° 44: alla foce 37.10 1300 0 514 10815

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88

B.X - Caratteristiche geomorfologiche dei bacini valliviA A1 A2_1 A2_2 A3 A4 A5 A6 A7 A8

Area del

sottobacino

Permeabile

senza bosco

Impermeabile

senza bosco

Impermeabile

con bosco

Permeabile con

bosco

impermeabile

con antropico e

pendenza media

di fondo minore

dell'1%

impermeabile con

antropico e

pendenza media di

fondo maggiore

dell'1%

zone di

bonifica

reticolo

minore non

contribuente

bacino

minore

sotteso da

vasca

funzionante

ed efficace--- (Km2) (Km2) (Km2) (Km2) (Km2) (Km2) (Km2) (Km2) (Km2) (Km2)

V001 39.45 1.44 7.59 5.04 19.81 0.00 5.58 0.00 0.00 0.00

V002 18.74 0.71 6.50 5.21 1.90 1.00 0.73 0.00 2.69 0.00

V003 4.48 0.14 0.40 3.19 0.75 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00

V004 43.94 1.58 7.99 8.24 20.57 0.00 5.58 0.00 0.00 0.00

V005 67.95 2.53 15.77 14.86 24.41 1.34 6.41 0.00 2.69 0.00

V006 73.20 2.96 15.96 17.08 26.24 1.80 6.54 0.00 2.69 0.00

V007 20.47 1.40 6.27 1.66 10.84 0.00 0.31 0.00 0.00 0.00

V008 25.03 1.88 6.91 3.16 12.53 0.16 0.41 0.00 0.00 0.00

V009 98.26 4.84 22.87 20.24 38.77 1.98 6.95 0.00 2.69 0.00

V010 101.02 5.12 23.13 21.44 39.07 2.69 6.95 0.00 2.69 0.00

V011 22.36 2.65 3.81 6.03 7.12 0.06 1.18 0.00 1.51 0.00

V012 123.50 5.12 23.13 21.56 39.08 2.69 6.95 0.00 25.05 0.00

V013 123.50 5.12 23.13 21.56 39.08 2.69 6.95 0.00 25.05 0.00

V014 11.65 0.34 2.20 2.57 4.68 0.36 1.51 0.00 0.00 0.00

V015 23.01 0.97 3.29 7.93 8.57 0.57 1.69 0.00 0.00 0.00

V016 146.61 6.08 26.42 29.59 47.65 3.26 8.64 0.00 25.05 0.00

V017 153.62 7.56 27.14 31.99 49.65 3.66 8.64 0.00 25.05 0.00

V019 164.15 7.58 27.15 32.12 49.67 3.72 8.64 0.00 35.34 0.00

V020 182.36 9.14 27.88 38.69 51.82 6.31 8.64 0.00 39.94 0.00

V021 187.72 9.68 28.81 41.40 52.08 7.23 8.64 0.00 39.94 0.00

V022 42.57 5.12 1.01 4.21 7.47 6.24 6.24 0.00 12.30 0.00

V023 230.32 14.80 29.82 45.61 59.55 13.51 14.88 0.00 52.24 0.00

V024 232.98 14.89 30.25 46.48 59.71 14.56 14.88 0.00 52.29 0.00

V025 234.03 14.89 30.25 46.48 59.71 14.57 14.88 1.05 52.30 0.00

V026 234.51 14.89 30.25 46.48 59.70 14.57 14.88 1.53 52.29 0.00

V027 7.67 0.39 0.83 5.41 0.25 0.79 0.00 0.00 0.00 0.00

V028 23.61 0.73 2.18 9.03 0.67 2.30 1.56 0.00 2.40 4.73

V029 23.98 0.73 2.18 9.37 0.67 2.33 1.56 0.00 2.40 4.73

V030 51.40 1.24 5.08 14.33 0.84 3.57 2.14 2.75 3.59 17.87

V031 65.17 1.24 6.60 23.71 0.84 5.51 2.14 3.69 3.59 17.87

V033 76.48 1.24 7.00 27.51 0.84 5.94 2.14 10.37 3.59 17.87

V034 77.91 1.24 7.03 27.82 0.84 6.16 2.14 11.23 3.59 17.87

V035 353.77 16.12 37.42 80.47 60.55 25.60 17.03 25.20 64.32 27.17

V037 355.25 16.12 37.45 80.47 60.55 26.41 17.03 25.32 64.77 27.17

V038 24.48 0.00 0.01 0.00 0.00 4.70 0.00 7.68 10.04 2.06

V039 379.77 16.12 37.47 80.48 60.55 31.13 17.03 33.00 74.89 29.23

V040 400.76 16.12 37.51 88.99 60.55 41.86 18.16 33.00 75.48 29.23

V041 23.28 0.95 7.78 6.17 3.67 1.34 0.73 0.00 2.70 0.00

V042 4.79 0.28 0.04 1.57 0.22 1.35 1.34 0.00 0.00 0.00

V043 27.37 0.50 2.76 4.90 0.16 1.24 0.59 2.75 1.19 13.06

V044 37.10 5.40 8.78 4.77 18.14 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00

Codice

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89

B.XI - Parametri ponderati delle leggi pluviometriche dei bacini vallivim[I0] dc C D b

(mm/ora)

V001 83.78 0.3313 0.7033 7.7272E-05 0.6544

V002 83.72 0.3316 0.7043 7.6887E-05 0.6733

V003 83.80 0.3312 0.7031 7.7381E-05 0.6850

V004 83.78 0.3313 0.7033 7.7283E-05 0.6635

V005 83.77 0.3314 0.7036 7.7185E-05 0.6638

V006 83.77 0.3314 0.7036 7.7199E-05 0.6642

V007 83.80 0.3312 0.7031 7.7382E-05 0.6483

V008 83.80 0.3312 0.7031 7.7382E-05 0.6524

V009 83.78 0.3313 0.7034 7.7246E-05 0.6619

V010 83.78 0.3313 0.7034 7.7248E-05 0.6626

V011 77.38 0.3647 0.7957 3.7753E-05 0.7772

V012 83.76 0.3314 0.7037 7.7125E-05 0.6636

V013 83.76 0.3314 0.7037 7.7125E-05 0.6636

V014 83.80 0.3312 0.7031 7.7381E-05 0.6725

V015 83.80 0.3312 0.7031 7.7381E-05 0.6761

V016 83.77 0.3314 0.7036 7.7165E-05 0.6655

V017 83.77 0.3314 0.7036 7.7175E-05 0.6663

V019 83.77 0.3314 0.7036 7.7187E-05 0.6673

V020 83.77 0.3314 0.7035 7.7206E-05 0.6696

V021 83.77 0.3313 0.7035 7.7211E-05 0.6704

V022 83.80 0.3312 0.7031 7.7381E-05 0.6770

V023 83.78 0.3313 0.7034 7.7242E-05 0.6718

V024 83.78 0.3313 0.7034 7.7242E-05 0.6720

V025 83.78 0.3313 0.7034 7.7244E-05 0.6722

V026 83.77 0.3313 0.7034 7.7241E-05 0.6723

V027 84.40 0.3172 0.7328 8.7046E-05 0.7286

V028 84.49 0.3147 0.7379 8.8733E-05 0.7244

V029 84.51 0.3145 0.7384 8.8865E-05 0.7250

V030 84.75 0.3087 0.7511 9.2827E-05 0.7294

V031 84.70 0.3100 0.7484 9.1985E-05 0.7310

V033 84.60 0.3125 0.7431 9.0267E-05 0.7276

V034 84.58 0.3128 0.7423 9.0027E-05 0.7278

V035 83.96 0.3272 0.7120 8.0077E-05 0.6864

V037 83.96 0.3273 0.7120 8.0070E-05 0.6866

V038 83.79 0.3311 0.7030 7.7369E-05 0.6823

V039 83.95 0.3275 0.7114 7.9894E-05 0.6870

V040 83.94 0.3277 0.7110 7.97776E-05 0.68784

V041 83.74 0.3315 0.7040 7.69805E-05 0.63037

V042 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.757659

V043 85.00 0.3034 0.7621 0.000096554 0.732361

V044 83.96 0.3282 0.7098 7.95259E-05 0.668949

Codice

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90

B.XII - Medie dei massimi annuali delle portate al colmo per i bacini valliviA Cf tr KA m[IA(tr)] m(Q) q

Area del

sottobacin

o

Coefficiente

di deflusso

Tempo di

ritardo

Coefficien

te di

riduzione

areale

Media

dell'intensità di

pioggia areale

Portata

media

annua

Portata

unitaria

(Km2) (ore) (mm/ora) (m3/s) (m3/s/km2)

V001 39.45 0.27 0.85 0.95 34.7 68 1.72

V002 18.74 0.39 0.68 0.98 38.6 51 2.70

V003 4.48 0.46 0.36 0.99 50.4 19 4.20

V004 43.94 0.29 0.92 0.95 32.9 76 1.74

V005 67.95 0.32 1.19 0.92 28.1 111 1.63

V006 73.20 0.32 1.24 0.92 27.3 115 1.58

V007 20.47 0.25 0.67 0.97 39.7 37 1.82

V008 25.03 0.27 0.78 0.97 37.0 44 1.77

V009 98.26 0.31 1.45 0.90 24.7 134 1.36

V010 101.02 0.31 1.48 0.89 24.3 136 1.35

V011 22.36 0.33 0.90 0.97 28.7 38 1.69

V012 123.50 0.25 1.48 0.87 23.7 133 1.08

V013 123.50 0.25 1.48 0.87 23.7 133 1.08

V014 11.65 0.31 0.48 0.98 45.1 30 2.56

V015 23.01 0.33 0.71 0.97 37.5 52 2.25

V016 146.61 0.26 1.64 0.85 21.8 153 1.04

V017 153.62 0.27 1.73 0.85 21.1 156 1.02

V019 164.15 0.25 1.73 0.84 20.8 155 0.94

V020 182.36 0.25 1.86 0.83 19.6 163 0.89

V021 187.72 0.26 1.91 0.83 19.2 167 0.89

V022 42.57 0.20 1.33 0.95 26.8 41 0.97

V023 230.32 0.25 2.21 0.80 17.0 161 0.70

V024 232.98 0.25 2.22 0.80 17.0 163 0.70

V025 234.03 0.25 2.22 0.80 16.9 162 0.69

V026 234.51 0.25 2.22 0.80 16.9 162 0.69

V027 7.67 0.48 0.48 0.99 42.5 28 3.66

V028 23.61 0.32 0.69 0.97 35.4 48 2.02

V029 23.98 0.32 0.70 0.97 35.1 49 2.02

V030 51.40 0.24 0.90 0.94 29.5 67 1.30

V031 65.17 0.29 1.08 0.93 26.2 82 1.25

V033 76.48 0.28 1.14 0.91 25.3 89 1.16

V034 77.91 0.27 1.14 0.91 25.2 89 1.15

V035 353.77 0.23 2.48 0.73 14.0 193 0.54

V037 355.25 0.23 2.48 0.73 14.0 192 0.54

V038 24.48 0.00 0.02 0.96 77.0 0 0.00

V039 379.77 0.22 2.48 0.72 13.8 189 0.50

V040 400.76 0.22 2.53 1 13.4 196 0.49

V041 23.28 0.37 0.75 0.97 38.7 60 2.58

V042 4.79 0.37 0.35 0.99 47.2 15 3.14

V043 27.37 0.18 0.56 0.96 38.2 33 1.22

V044 37.10 0.27 1.33 0.96 27.2 48 1.30

Codice

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91

B.XIII - Portate massime dei bacini vallivi per preassegnati periodi di ritornoA Q2 Q5 Q10 Q20 Q30 Q50 Q100 Q300 Q500 Q1000

Area del

bacinoPortata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata Portata

(Km2) m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s m3/s

V001 39.45 59 87 110 137 154 177 208 253 281 306

V002 18.74 44 65 82 103 115 132 155 189 210 229

V003 4.48 16 24 31 38 43 49 58 70 78 85

V004 43.94 66 99 125 155 173 199 235 286 317 345

V005 67.95 96 143 180 225 251 289 340 414 459 500

V006 73.20 100 149 188 234 262 301 354 432 479 522

V007 20.47 32 48 61 76 85 97 115 140 155 169

V008 25.03 39 57 72 90 101 116 136 166 184 201

V009 98.26 116 173 218 272 304 349 411 501 555 605

V010 101.02 118 176 222 276 309 355 418 509 565 615

V011 22.36 33 49 61 77 86 98 116 141 156 170

V012 123.50 116 171 217 270 302 347 408 497 552 601

V013 123.50 116 171 217 270 302 347 408 497 552 601

V014 11.65 26 38 49 60 68 78 91 111 124 135

V015 23.01 45 67 84 105 117 135 159 193 214 234

V016 146.61 133 197 249 310 347 399 469 572 634 691

V017 153.62 136 202 255 317 355 408 480 585 649 707

V019 164.15 135 200 252 314 351 404 475 579 642 699

V020 182.36 142 210 265 330 369 425 500 609 675 736

V021 187.72 146 216 273 340 380 437 514 626 694 756

V022 42.57 36 53 68 84 94 108 127 155 172 187

V023 230.32 140 208 263 328 366 421 495 603 670 729

V024 232.98 142 210 265 330 369 425 499 608 675 735

V025 234.03 141 210 265 330 369 424 499 608 674 734

V026 234.51 141 209 265 330 369 424 498 607 674 734

V027 7.67 24 36 46 57 64 73 86 105 116 127

V028 23.61 41 61 78 97 108 124 146 178 198 215

V029 23.98 42 63 79 99 110 127 149 182 201 219

V030 51.40 58 86 109 136 152 175 206 251 278 303

V031 65.17 71 105 133 166 186 213 251 306 339 370

V033 76.48 77 115 145 180 202 232 273 332 368 401

V034 77.91 78 115 145 181 203 233 274 334 370 403

V035 353.77 168 248 314 391 437 503 591 720 799 870

V037 355.25 167 248 313 390 437 502 590 719 798 869

V038 24.48 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

V039 379.77 164 244 308 384 429 493 580 707 784 854

V040 400.76 171 253 320 398 445 512 602 734 814 887

V041 23.28 52 78 98 122 137 157 185 225 250 272

V042 4.79 13 19 25 31 34 39 46 56 62 68

V043 27.37 29 43 54 68 76 87 102 125 138 151

V044 37.10 42 62 79 98 110 126 148 181 201 219

Codice