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0 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE n. 107/2015. Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 19 gennaio 2016 Integrazioni e modifiche approvate dal Consiglio di Istituto nella seduta del 04 novembre 2016 Integrazioni e modifiche approvate dal Consiglio di Istituto nella seduta del 19 dicembre 2017

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA · 2018. 9. 26. · Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ... Allegato 1. 2 PREMESSA La legge n. 107 del 2015 oltre a cambiare la procedura

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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE n. 107/2015.

Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 19 gennaio 2016 Integrazioni e modifiche approvate dal Consiglio di Istituto nella seduta del 04 novembre 2016

Integrazioni e modifiche approvate dal Consiglio di Istituto nella seduta del 19 dicembre 2017

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INDICE

Premessa pag 2

Struttura organizzativo-funzionale del PTOF pag 4

Introduzione pag 5

Priorità, traguardi ed obiettivi pag 7

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza pag 9

Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla L. 107/15 pag 11

Scelte organizzative e gestionali pag 23

Scelte educative e formative pag 46

Opzioni, orientamento, valorizzazione del merito pag 69

Alternanza Scuola – Lavoro (ASL) pag 70

Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) pag 72

Piano di Formazione del Personale Docente e ATA pag 74

Piano di Miglioramento Allegato 1

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PREMESSA

La legge n. 107 del 2015 oltre a cambiare la procedura di approvazione e la durata annuale del

POF, introduce altri elementi sulla organizzazione e sul potenziamento delle attività didattiche e

formative, da inserire nel nuovo piano triennale dell’offerta formativa (PTOF).

IL PTOF “è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni

Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che

le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia, ed è coerente con gli obiettivi generali

ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed

economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta

formativa “(comma 14).

In base alle nuove disposizioni il Collegio dei docenti elabora il PTOF sulla base degli indirizzi relativi alle

attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico. Il piano è

approvato dal Consiglio d’istituto ed è rivedibile annualmente.

In sintesi il PTOF dovrà contenere:

1. la progettazione di attività curricolari, extracurricolari, di recupero, di sostegno, ecc..;

2. i progetti che mirino ad ampliare ed arricchire l’offerta formativa;

3. le iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e le attività progettuali per il raggiungimento degli

obiettivi formativi individuati come prioritari.

4. le eventuali scelte degli insegnamenti opzionali utilizzando anche la quota di autonomia e gli spazi di

flessibilità, che confluiranno nel curriculum dello studente;

5. i piani di miglioramento dell’istituzione scolastica previsti dal RAV (rapporto di autovalutazione);

6. gli insegnamenti e le discipline per la copertura del fabbisogno dei posti:

• comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti

e del numero di alunni con disabilità;

• per il potenziamento dell'offerta formativa;

7. il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario;

8. la programmazione delle attività formative rivolte al personale scolastico;

9. il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali;

10. per gli studenti:

• le iniziative di formazione, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso;

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• iniziative diretti all’orientamento ed eventuali percorsi formativi alla valorizzazione del merito

scolastico e dei talenti;

• i percorsi di alternanza scuola-lavoro e le attività di formazione in materia di tutela della salute e

della sicurezza nei luoghi di lavoro;

. eventuali azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali attraverso il PNSD.

11. le procedure che regolano la vita interna della scuola, l’uso delle attrezzature e degli spazi;

12. gli impegni nei confronti degli studenti, delle famiglie e del contesto sociale;

13. l’organizzazione delle attività didattiche e delle risorse professionali.

La struttura del PTOF dell’Alberghiero “Buscemi” è definita in base al seguente schema:

LE SCELTE EDUCATIVE E FORMATIVE

FINALITÀ EDUCATIVE E FORMATIVE

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INTRODUZIONE

L’Istituto e il contesto

L’Istituto opera in un contesto socio-economico e culturale medio/basso, come la maggior parte degli

istituti professionali. La popolazione scolastica è caratterizzata da un’elevata presenza di studenti con

cittadinanza non italiana, alcuni nomadi, e da un elevato tasso di pendolarismo. Le famiglie di provenienza

sono impiegate in attività prettamente artigianali, di servizi e manifatturiere. Sono presenti casi di

disoccupazione per entrambi i genitori. La forte necessità di formazione professionale, che possa

immettere velocemente nel mercato del lavoro, porta talvolta gli studenti ad accettare lavori temporanei

compromettendo così il regolare corso di studi con conseguente abbandono scolastico precoce.

In generale, circa il 14% degli alunni non è ammesso alla classe successiva.

La maggior parte degli insuccessi si registra nel primo biennio a causa di scelte non sempre ponderate in

relazione al carico di lavoro: nelle prime classi circa il 30% degli alunni non è ammesso alla classe

successiva e il 40% è soggetto a giudizio sospeso.

Nel secondo biennio la % dei sospesi è maggiore della media nazionale e locale in quanto il terzo anno

costituisce una fase di passaggio complessa. I debiti formativi riguardano soprattutto le materie scientifiche

e le lingue straniere, discipline che necessitano di requisiti di base e di impegno costante, spesso carenti.

Gli abbandoni si concentrano nel quarto anno dopo il conseguimento della qualifica professionale del terzo

anno che consente agli alunni di immettersi velocemente nel mondo del lavoro. Essi sono dovuti

soprattutto alla scarsa propensione allo studio.

Si registrano casi di trasferimenti in uscita in quarto e quinto anno, indirizzati all’interno dello stesso

istituto al corso serale.

Nel lo scorso a.s. , 2016/17, la scuola ospitava 865 alunni, di cui 175 alunni stranieri, 62 alunni portatori di

handicap (di cui 18 molto gravi) e 53 alunni BES. Gli alunni sono distribuiti in 41 classi, di cui 2 del Corso

serale.

Nel corrente a.s. 2017/18, la scuola ospita 861 alunni, di cui 110 alunni stranieri, 81 alunni disabili (di cui 12

con gravi disabilità), 8 alunni BES e 66 alunni DSA. Gli alunni sono distribuiti in 40 classi, di cui 2 classi

articolate Sala/Acc. Tur. e Eno/ Sala e 2 del Corso serale di secondo livello .

L’identità culturale

L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione approda a San Benedetto del

Tronto nel lontano 1966/67 come sede coordinata dell’I.P.A.S. (Istituto Professionale Alberghiero di Stato)

di Senigallia.

Il 1° ottobre del 1972, con Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione, diviene sede autonoma. La

nuova istituzione scolastica, sotto la direzione del Preside Prof. Filippo Buscemi (1967-1990), si inserisce

rapidamente in un contesto territoriale di vivace produttività, soprattutto nel settore della pesca ed in

quello turistico-alberghiero. Il piccolo albergo “Riviera”, dove opera l’Istituto, ospita solo

60 alunni. Le richieste, da ogni parte della Penisola, si fanno però sempre più pressanti, tanto da convincere

gli Amministratori comunali a cercare dislocazioni logistiche presso altre strutture alberghiere. In pochi anni

il numero degli iscritti, provenienti da tutte le Marche, l’Abruzzo, il Molise, ma anche dalla Puglia,

dall'Emilia Romagna, dal Trentino, dal Piemonte, dal Lazio e perfino dalla Svizzera, aumenta

vertiginosamente fino a 600 unità raggiunte all’inizio degli anni ’90.

L’Istituto ha modo di farsi conoscere e apprezzare a livello nazionale ed europeo. Nel 1973 riceve la visita

del grande gastronomo ed autore di libri, Luigi Carnacina. Negli anni successivi, fino ai giorni nostri, sono

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numerosissimi i successi conseguiti dagli studenti in concorsi di cucina e sala-bar. Tra i più prestigiosi quelli

ottenuti al Convegno sull'Ospitalità di Chianciano Terme, alle finali nazionali del concorso Martini riservato

agli IPAS, presso i padiglioni fieristici di Genova e Firenze, al Premio "Ermenegildo Zegna" di Trivero, alla

"Segavecchia" di Forlimpopoli, al Campionato Italiano ed Europeo indetto dalla "Cimbali" macchine da Caffè

ed ai concorsi Internazionali di Brnò (1990) e Budapest (1989). L’Istituto Alberghiero sambenedettese è

anche uno dei primi Istituti italiani a gemellarsi con scuole dell’Est Europa. Nel 1989 realizza lo scambio

culturale con la “Hotelova Skoli di Welkè Mezirici (Cecoslovacchia) che durerà 5 anni.

L’istituto fa parte della rete AEHT (Associazione Europea degli Istituti Alberghieri e Turistici) che vanta

numerosi iscritti tra le scuole più prestigiose d’Europa. L’organismo promuove seminari, manifestazioni di

rilievo e stage di osservazione per docenti negli alberghi del gruppo Accor, cui il nostro personale ha potuto

partecipare più volte.

Accanto alla didattica tradizionale, l’ I.P.S.S.E.O.A. è impegnato a sperimentare metodi innovativi anche

grazie al confronto con le esperienze dei colleghi stranieri, nel tentativo di proiettare la scuola italiana in

Europa. In passato, è stato realizzato il progetto didattico triennale Comenius che ha contribuito a

motivare gli alunni all’apprendimento delle lingue e all’uso responsabile delle Tecnologie dell’Informazione

e della Comunicazione (ICT); recentemente si è implementato il progetto di mobilità ROUTES, che nasce

come naturale prosecuzione dell’attività di informazione/formazione realizzata grazie al confronto

transnazionale messo in atto dal progetto VET/PRO 2012, acronimo: MEET, promosso dall’ACCADEMIA

DELLE 5T DELLA QUALITÀ. IL progetto ha offerto l’opportunità di creare sinergia tra filiere formative e filiere

produttive, oggi ancora in una situazione di forte disallineamento, prendendo in esame, in particolare, il

settore specifico della filiera formativa, rappresentata dalla rete di partenariato, e quello della filiera

produttiva agroalimentare del territorio di ogni partner della rete ROUTES.

Diversi sono stati i progetti di mobilità realizzati, grazie ai finanziamenti del programma Leonardo da Vinci,

confluito, poi, insieme con tutti gli altri esistenti, in ERASMUS PLUS. L’ I.P.S.S.E.O.A. ha sviluppato una fitta

rete di relazioni con i paesi partner da cui accoglie gruppi di studenti in formazione, sia all’interno della

propria organizzazione sia nelle imprese del territorio con cui collabora da tempo.

Le risorse strutturali per la gestione dei servizi

L’Istituto è dotato di laboratori di produzione funzionali alla simulazione delle attività inerenti ai tre settori

di indirizzo (Enogastronomia, Sala e Vendita ed Accoglienza Turistica).

In particolare dispone di:

• un laboratorio di accoglienza/informatica, con collegamento in rete ed INTERNET, dotato di 25 + 1

postazioni;

• un front office didattico/ un back office didattico;

• n. 2 aule LIM;

• n. 1 aula aumentata;

• n. 1 laboratorio linguistico mobile;

• n. 3 nautilus ( video-proiettori touch screen);

• n. 1 pico touch;

• n. 5 laboratori di cucina;

• n. 4 laboratori di sala;

• n. 2 laboratori di bar;

• n. 1 laboratorio di pasticceria;

• n. 1 palestra;

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• n. 1 aula C.I.C.;

• n. 1 biblioteca con una dotazione di oltre 2000 volumi;

• sala docenti con quattro postazioni informatiche.

La Scuola, a livello amministrativo e gestionale, utilizza strumenti moderni e funzionali (computer e relative

periferiche, ecc.) nonché software di adeguata rispondenza, tra cui il registro elettronico “Classeviva”.

PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di

Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro

del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:

http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/APRH01000N/ipsseoa-buscemi-sbenedetto-

tr/valutazione/

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario

delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli

apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi

conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le PRIORITÀ che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

1) Diminuzione della variabilità tra i punteggi medi delle classi nelle prove INVALSI di Italiano e

Matematica, mantenendo o migliorando il punteggio medio

2) Miglioramento delle competenze comunicative in Lingua Inglese

3) Definizione e implementazione di uno o più strumenti di valutazione dei livelli delle competenze

chiave di cittadinanza raggiunte

I TRAGUARDI che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1) Riduzione del 25% della variabilità tra punteggi medi delle classi nelle prove INVALSI di Italiano e

Matematica

2) Raggiungimento del livello A2 alla fine del primo biennio e del livello B1 in quinto anno da parte

rispettivamente del 50% e del 40% degli alunni

3) Portfolio alunni completo di una sezione per la valutazione delle competenze chiave di cittadinanza

in cui l’UDA ha un ruolo fondamentale

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

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Dall'analisi degli esiti delle prove INVALSI risulta evidente che, nonostante la varianza tra classi in italiano e

matematica sia in linea con la media, ci sono alcune classi che in entrambe le discipline si discostano in

negativo.

Sulla base dei risultati dell’autovalutazione della sezione “Competenze chiave di cittadinanza”, la

competenza chiave relativa a “Comunicazione nelle lingue straniere” non risulta adeguatamente acquisita

dagli studenti, soprattutto in considerazione della natura dell’indirizzo scolastico in cui tale competenza è

ritenuta strategica.

Inoltre la valutazione delle competenze chiave non è ancora attuata in tutti gli ambiti.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

AREA: Curricolo, progettazione e valutazione

1) Potenziare degli aspetti comunicativi delle lingua inglese secondo il Portfolio Europeo

2) Approfondire, analizzare e comparare gli esiti delle prove INVALSI per la revisione del curriculo dei diversi

ambiti disciplinari

3) Condividere, predisporre e comparare prove comuni in tutti gli ambiti disciplinari con un'attenzione ai

processi attivati dagli alunni

AREA: Ambiente di apprendimento

Consolidare l’UDA quale strumento privilegiato per lo sviluppo e la valutazione delle competenze chiave di

cittadinanza

AREA: Continuità e orientamento

Costruire un curriculo verticale relativo all’insegnamento della lingua inglese in collaborazione con scuole

secondarie di primo grado locali.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Per ciò che riguarda il miglioramento dell'area relativa agli esiti delle prove standardizzate si ritiene

necessaria un'attività sistematica di analisi e condivisione degli esiti al fine di individuare degli elementi di

criticità trasversali a tutte le discipline emettere in atto una revisione dei curriculi che troverà concretezza

nell'UDA.

Quanto al miglioramento delle competenze comunicative in lingua inglese le insegnanti di madrelingua

potrebbero contribuire in maniera efficace a motivare gli alunni che si attestano al livello 5-6 e potenziarne

l’abilità comunicativa permettendo quindi loro il raggiungimento dei livelli prefissati. Viene inoltre ritenuto

utile un curriculo verticale della Lingua Inglese costruito in collaborazione con la scuola secondaria di primo

grado, al fine di affrontare lo studio della lingua fin dall’età scolare con un percorso a spirale che,

privilegiando interessi e attitudini, riesca a seguire il ritmo dello sviluppo della persona. Il curriculo costruito

in verticale faciliterà la condivisione di strategie didattiche e valutative e costituirà un ponte di valutazione

delle competenze tra i due ordini scolastici.

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Relativamente all’implementazione di strumenti di valutazione delle competenze chiave di cittadinanza si

ritiene che l’UDA possa essere utilizzata, oltre che come strumento innovativo di didattica laboratoriale,

anche come strumento di osservazione e valutazione delle competenze agite.

PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA

La scuola è attualmente impegnata nella realizzazione del BILANCIO SOCIALE che è strumento di sintesi

dell’intero percorso, di trasparenza dei monitoraggi interni ed esterni e di confronto con gli stakeholder per

la proposizione di nuove piste di miglioramento, nell’ottica di un patto educativo concertato con le diverse

agenzie educative del territorio e finalizzato al miglioramento dell’efficacia ed efficienza dell’organizzazione

scolastica per il raggiungimento di risultati scolastici di eccellenza.

L’ obiettivo del bilancio sociale è quello di rendicontare su ciò che fa il nostro Istituto e come questo incida

sullo sviluppo sociale e civile del territorio in cui opera con un linguaggio chiaro e indicatori significativi che

diano misurabilità ed oggettività a ciò che viene proposto.

Il Bilancio Sociale fornisce una rappresentazione sintetica, unitaria, chiara, rigorosa e completa delle

caratteristiche dell’Istituto, del suo operato e delle linee di operatività futura. Aiuta l’Istituto a “spiegarsi” e

“rendersi comprensibile” ai diversi interlocutori, interni ed esterni. In quanto processo, esso rende conto

delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’impiego delle risorse in modo da consentire a tutti gli

stakeholder di formulare un proprio giudizio su come opera l’Istituto.

I punti fondamentali su cui poggiano tutte le attività/proposte dell’offerta formativa sono le relazioni con

gli Enti e le Istituzioni del territorio, le azioni di miglioramento, lo sviluppo del capitale umano e delle risorse

in generale così da formare studenti e studentesse in grado di saper affrontare con responsabilità la realtà

economica, sociale e culturale futura.

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e

dell’utenza come di seguito specificati:

STAKEHOLDERS

Aziende ed associazioni no profit

Aziende e associazioni rappresentative del mondo del lavoro

Altri Enti Pubblici

Enti locali territoriali

Amministrazione scolastica

Scuole partners in progetti, gemellaggi o reti

Personale ATA

Docenti

Famiglie

Studenti

Fornitori di beni e servizi

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Comuni: Comune di S.B.T., Comune Montedinove, Comune Ascoli Piceno, Comune Grottammare, Comune

di Castel di Lama, Comune di Montefiore, Comune di Fermo, Comune di Cupramarittima, Massignano,

Roccafluvione, Palmiano, oltre ai comuni di Roma, Bologna e Torino.

Aziende ed Enti: Regione Marche, Ospedale di Ascoli Piceno e San Benedetto, Azienda Cocci Grifoni,

Azienda Sabelli, Confesercenti SBT, Azienda Carapelli, Lions SBT, Lega Navale, Circolo Nautico, Carabinieri

SBT, Rai, Università di Bologna, Università di Camerino, Sambenedettese Calcio, Azienda Sagi, Comitel AP,

Scuole Medie del territorio.

Per quanto riguarda l’Alternanza Scuola-Lavoro gli interlocutori interessati sono stati: Aziende Ristorative

del territorio, Strutture alberghiere e ristorative della Regione e delle Regioni Toscana, Lombardia,

Trentino-Alto Adige, Lazio e Campania; Agenzie per il Turismo, Conad di San Benedetto del Tronto,

Associazione Albergatori SBT, Delegazioni di Giappone, Ucraina, Cipro, Grecia, Turchia, Spagna, Portogallo,

Germania, Austria, Francia, Russia, Slovenia.

Da tali contatti sono scaturiti le seguenti collaborazioni che hanno proposto e valorizzato i prodotti del

territorio:

Corsi: showcooking stellati, corso per diabetici ASL, corsi di Formazione professionale, corsi di cucina e

pasticceria, corso ALMA, corso nelle carceri di Ascoli Piceno, collaborazione con l’azienda Cocci Grifoni per

la realizzazione del libro Il Pecorino (Terroir).

Manifestazioni: Marche a tavola (Roma, Torino), interventi gastronomici e congressuali presso il

Palacongressi di SBT, A.I.S., Villaggio della Pesca Laboratorio del Gusto (Slow Food), Cantine Aperte,

manifestazione 43°Parallelo, manifestazione Terre del Tartufo, Gambero Rosso (Roma), manifestazione e

collaborazione Sabelli e Cinema, manifestazione Il Brodetto con partecipazione diretta all’Expo,

manifestazione Tipicità Fermo.

Incontri e seminari nell’Istituto con delegazioni straniere in seguito alla partecipazione a Progetti Erasmus.

Dopo attenta valutazione, tenuto conto delle risorse disponibili e della compatibilità con gli obiettivi cui la

scuola era vincolata, è stato deciso di incorporare nel Piano i seguenti punti integrativi:

- sono stati sollecitati e curati contatti con soggetti organizzativi del territorio per acquisire proposte

al fine della redazione del Piano. Sono stati stabiliti, pertanto, contatti che non si sono tradotti

immediatamente in proposte contrattuali ma si sono concretizzati, per ora, in Protocolli d’Intesa con

l’Università di Camerino, con l’ITI di Fermo, con il Conad di San Benedetto del Tronto, con quest’ultimo

sono già stati realizzati relazioni di Alternanza Scuola- Lavoro

- l’istituto si sta impegnando nella costituzione di una CONSULTA TERRITORIALE, in cui la scuola avrà

il ruolo di capofila. Tale organismo territoriale nasce come risposta alla ricchezza formativa e associativa

degli stakeholder che insistono sul nostro Istituto.

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OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA fra quelli indicati dalla LEGGE 107/15

( art.1, comma 7, lettera a)

In relazione a Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della

metodologia Content Language Integrated Learning, la scuola ha adottato, per l’ a.s. 2016/17, i seguenti

progetti afferenti alla macro area di intervento - Ricerca e innovazione:

a. OLIMPIADI DI LINGUA INGLESE promosso da BIM Tronto in collaborazione con Centro Cambridge di

AP e C.S.A. Alfieri per conseguire la Certificazione PET e FCE. L’iniziativa è rivolta agli alunni del IV e V anno

e prevede la selezione delle migliori prestazioni. Si articola in 10 incontri da 2 ore ciascuno e si concluderà

con l’esame l’8 aprile 2017. Gli alunni certificati parteciperanno ad un soggiorno gratis di 2 settimane in un

Paese anglofono.

b. CERTIFICAZIONE FIT in DEUTSCH A2 rivolto agli alunni più motivati e dotati delle classi seconde

germaniste. L’esame per la certificazione è previsto a maggio 2017, dopo che i ragazzi sono stati

accompagnati nella preparazione con due ore settimanali oltre l’orario curricolare.

c. CERTIFICAZIONE KET A2 rivolto agli alunni delle classi I e II si prefigge di incrementare le

competenze linguistiche riconducibili al QCER per la conoscenza delle lingue.

d. SCAMBI CULTURALI con Paesi germanofoni rivolti rispettivamente alle classi seconde e quarte

germaniste. Lo scambio prevede il soggiorno di circa una settimana presso ciascuna scuola ospite. Gli

alunni alloggiano in famiglia secondo il principio di reciprocità. Durante il soggiorno gli alunni svolgono

attività di carattere culturale e professionale e frequentano le lezioni curricolari con i partner.

e. CLIL in Lingua Inglese per due moduli di Scienza e cultura dell’Alimentazione, Dieta mediterranea e

Microrganismi, agli studenti del VA Sala Vendita, da svolgersi rispettivamente nel I e nel II quadrimestre.

f. L’EPIDEMIA ha per fine la sensibilizzazione di tutti gli alunni alla lettura, prevede per l'a.s. in corso

tre iniziative maggiori, che sono:

1. La partecipazione all'iniziativa nazionale Libriamoci con Le Interviste possibili

2. Il Bando di Concorso per Reading a più voci L'EPIDEMIA 2017

3. La continuazione e sviluppo della Biblioteca Unica Mobile (BUM)

Le iniziative sono rivolte agli alunni interni, BUM e Libriamoci, e alle scuole medie del territorio, Concorso

per Reading a più voci.

Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma/adotta i seguenti progetti:

a. OLIMPIADI DI INGLESE

b. CERTIFICAZIONE FIT IN DEUTSCH

c. SCAMBI CULTURALI

d. L’EPIDEMIA

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e. CERTIFICAZIONE INGLESE B1 rivolto ad un gruppo di 15 alunni selezionati dalle classi terze e

quarte. Le lezioni sono tenute da un docente madrelingua interno e le spese per l’esame di

certificazione è a carico dei corsisti.

OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA fra quelli indicati dalla LEGGE 107/15

(comma 7, lettera d)

In relazione a Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture,

il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della

consapevolezza dei diritti e dei doveri, l’Istituto ha adottato, nell’a.s. 2016/17, i seguenti progetti che

afferiscono alla macro area di intervento - Educazione alla mondialità e alla cittadinanza europea :

a. L2 ATTIVITÀ DI SOSTEGNO CULTURALE E LINGUISTICO PER GLI ALUNNI NEOARRIVATI IN ITALIA

l’insegnamento dell’italiano come L2 è rivolto agli alunni stranieri neo arrivati in Italia, va da novembre ad

aprile: 60 ore curricolari con mediatore culturale/linguistico e 70/80 ore extracurricolari.

b. TUTOR TRA PARI concerne l’ attività di tutoring tra alunni della stessa classe o della scuola. Gli

studenti volontari sono tutor degli studenti tutee, insieme lavorano con l’obiettivo di migliorare le

competenze nella disciplina in cui i tutor hanno buone o ottime competenze. Ha luogo dal 9 gennaio al 24

aprile.

c. VOLONTARIATO in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato delle Marche è destinato

a tutti gli alunni e concerne la formazione per la costruzione, la promozione e la valorizzazione di una

cultura di comunità agita da cittadini consapevoli che sappiano recuperare il senso comune della

responsabilità e della solidarietà.

e. CRESCERE NELLA COOPERAZIONE - BCC. La scuola ha scelto di lavorare sulle strutture ricettive

accessibili ai diversamente abili. Grazie al progetto, la classe IV AT conduce un’analisi sul territorio relativa

alle strutture turistico-ricettive pronte ad accogliere gli ospiti diversamente abili. Gli alunni saranno formati

ad apprendere la cooperazione, a lavorare con gli altri, ad interagire con gli studenti diversamente abili . E’

prevista anche un’esperienza di alternanza scuola/lavoro.

f. SEI CITTADINO DEL MONDO - Fondazione Carifermo – è volto a sviluppare le competenze digitali

per interpretare l’innovazione e l’imprenditorialità attraverso la realizzazione di un laboratorio territoriale

per l’occupabilità come luogo aperto al territorio; a utilizzare il laboratorio anche come laboratorio di

orientamento e di ri-orientamento attraverso l’ausilio di esperti, utilizzerà la tecnologia della domotica

integrate dai servizi sul territorio. Tutte le iniziative saranno centrate sul coinvolgimento diretto degli

studenti del settore di accoglienza turistica.

g. ATTIVITA’ALTERNATIVA IRC destinato agli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento di

Religione cattolica e prevede la trattazione di temi come la cittadinanza attiva, la cittadinanza mondiale,

imparare dal conflitto – educazione alla pace - e gestione non violenta del conflitto.

h. A SCUOLA di OPENCOESIONE prevede un percorso didattico che promuove principi di cittadinanza

consapevole, sviluppando attività di monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici attraverso l’impiego di

tecnologie di informazione e comunicazione e mediante l’uso dei dati in formato aperto (open data) per

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aiutare gli studenti a conoscere e comunicare in modo innovativo come le politiche di coesione, e quindi gli

investimenti pubblici, intervengono nei luoghi dove vivono. Si sviluppa nel corso dell’anno scolastico.

i. CHRISTMAS in EUROPE è un progetto di formazione professionale in una dimensione europea sul

tema delle festività natalizie, pensato per valorizzar le tradizioni regionali, culturali, religiose e

gastronomiche dei Paesi membri. L’iniziativa parte da un Erasmus finanziato all’Associazione internazionale

di scuole alberghiere AEHT, grazie al quale un Istituto aderente organizza la manifestazione. In questo anno

è stato eletto il nostro Istituto. Alla realizzazione del progetto, che si svolge del 4 al 10 dicembre 2016,

collaborano le risorse umane della scuola in sinergia con gli stakeholder del territorio. Destinatari sono la

cittadinanza e le scuole medie del territorio.

j. VIAGGI DI ISTRUZIONE all’ESTERO destinati ai ragazzi del V anno per offrire loro momenti di

confronto culturale extra aula e per misurare le proprie competenze linguistiche in situazioni reali. I viaggi

durano una settimana e si svolgono all’inizio dell’a.s.

Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma/adotta i seguenti progetti:

a. CHRISTMAS IN EUROPE

b. VIAGGI DI ISTRUZIONE all’ESTERO

c. ATTIVITA’ ATERNATIVA IRC

d. VOLONTARIATO

e. PREVENZIONE ALCOLOGICA

f. TUTOR TRA PARI

g. CRESCERE NELLA COOPERAZIONE – Green Dream

h. P.R.I.M.M. – Integrazione migranti Marche volto a supportare l’apprendimento della lingua italiana

per consentire il miglioramento e l’acquisizione di competenze in altri ambiti disciplinari,

contribuendo a superare fenomeni di demi-o dis-linguismo e sostenere il successo formativo

attraverso percorsi curricolari ed extra curricolari di recupero delle carenze di apprendimento. Si

sviluppa nel corso dell’intero a.s. ed è rivolto agli alunni stranieri di ogni fascia di età.

i. MULTIKULTURALITA’ a MALTA promosso dall’AMCM (Associazione Multiculturale Mondiale no

profit). Mobilità a Malta per scambio culturale e formazione professionale con il patrocinio del

Ministero dell’Istruzione di Malta e del MIUR. E’ destinato a 15/20 alunni delle classi terze e quarte.

Prevede attività a sfondo culturale e sociale nonché professionale per il potenziamento della L.

Inglese e per lo sviluppo delle Soft Skills, un corso di lingua inglese (20 lezioni) per livello e

formazione all’impresa attraverso visite guidate storico culturali e aziendali propedeutiche

all’esperienza di Alternanza. La mobilità avrà la durata di una settimana compreso il viaggio.

In relazione a potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico‐finanziaria e di

educazione all'autoimprenditorialità', la scuola ha messo in campo per l’ a.s. 2016/17 i seguenti progetti:

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a. AUTKIT - AUTOMATIC KITCHEN; MADE IN ITALY rivolto alle classi IV di Accoglienza Turistica,

Enogastronomia e Sala Vendita e si svolge nel periodo settembre / dicembre 2016. Le finalità sono:

promuovere la cultura del “Fatto in Italia” e fornire stimoli per favorire nascita e crescita di imprese

innovative.

b. 110 E LODE, promosso dalla BCC di Ripatransone, è rivolto alle classi V, si svolge in forma

seminariale con la finalità di far conoscere le modalità di finanziamento alle PMI. Ha luogo nel mese di

gennaio.

c. IBL (ISTITUTO BRUNO LEONI) rivolto alle classi V, si svolge in forma seminariale, e vuole

dimostrare come la politica influenza l’ economia, con considerazioni sulla globalizzazione. Ha luogo nel

mese di febbraio 2017.

d. PROGETTO TEENS promosso dal FEDUF per stimolare la cultura finanziaria e la cittadinanza

economica. E’ rivolto classi IV e si svolge nel II quadrimestre.

Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma/adotta i seguenti progetti:

a. 110 E LODE

b. PROGETTO TEENS

c. AUTOIMPRESA introduce i ragazzi ad una attività laboratoriale di orientamento e di sostegno alla

creazione d’impresa, fornendo suggerimenti e spunti di riflessione su come trasformare in realtà

un’idea imprenditoriale. E’ rivolto alle classi quarte e si sviluppa nel corso dell’a.s.

d. POTENZIAMENTO giuridico-economico per migliorare la capacità degli studenti di utilizzare gli

strumenti economico- finanziari offrendo loro strumenti operativi utili per la loro possibile futura

attività imprenditoriale. E’ rivolto agli alunni di tutte le classi e sviluppa nel corso dell’a.s.

OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA QUELLI INDICATI DALLA LEGGE 107/15

(art. 1, COMMA 7, lettera e)

In merito a sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della

sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali, l’Istituto ha

adottato, nell’a.s. 2016/17, i seguenti progetti che afferiscono alle macro aree di intervento - Educazione

alla globalità e alla cittadinanza europea e Accoglienza, continuità e orientamento:

a. LEGALITÀ: INCONTRI CON OPERATORI DELLA QUESTURA POSTALE e dell’ ANTIDROGA con il duplice

obiettivo di promuovere la conoscenza delle regole che sovrintendono internet e i social network

evidenziandone le conseguenze dell’abuso e prevenire l’uso di sostanze che creano dipendenza. Gli

interventi si realizzano alla presenza della Polizia di Stato di Ascoli Piceno attraverso simulazioni di casi e

sono diretti agli alunni del primo biennio.

b. SPORTELLO ORIZZONTE aiuta la comunità scolastica ad orientarsi all’interno delle possibilità

regolamentari ed istituzionali presenti nella scuola e nel territorio, al fine di non subire la difficoltà, ma a

cercare formule e canali per la sua soluzione.

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c. PERCORSI d’ARTE sul TERRITORIO per accrescere negli alunni del corso di Accoglienza Turistica

l’interesse e la sensibilità verso il patrimonio storico, artistico, ambientale ed enogastronomico, suscitando

il piacere dell’esplorazione, la capacità di osservazione, di analisi, di lettura di un’opera d’arte per

comprenderne il collegamento con la storia del territorio.

Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma/adotta i seguenti progetti:

a. LEGALITA’: INCONTRO CON OPERATORI della QUESTURA POSTALE

b. PERCORSI d’ARTE sul TERRITORIO

c. PATENTE DOPPIA LEGALITA’ percorso attuato attraverso la collaborazione di esperti esterni che

si propone di prevenire, educare ed affrontare le problematiche relative al bullismo e al cyber bullismo. E’

rivolto alle classi seconde e si sviluppa nel corso dell’a.s.

d. RILEGGIAMO l’ARTICOLO 21 concorso riservato agli alunni delle classi seconde che dovranno

redigere un testo frutto di un’attenta lettura e riflessione sui valori che ispirano l’Articolo 21 della

Costituzione (libertà di manifestazione del pensiero), dandone un’interpretazione che tenga conto delle

innovazioni introdotte dalla rivoluzione digitale e della questione delle fake news , del cyberbullismo, della

violazione della privacy, dell’uso violento dei social. Si sviluppa nel corso dell’a.s.

OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA QUELLI INDICATI DALLA LEGGE 107/15

(art. 1, COMMA 7, lettera g) In merito al potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività' sportiva agonistica, l’Istituto ha adottato, nell’a.s. 2016/17, il seguente progetto che afferisce alla macro area di intervento - Educazione alla globalità e alla cittadinanza europea:

a. CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO si propone di avvicinare alla pratica sportiva il maggior

numero di studenti possibile. Le ore curricolari sono insufficienti allo scopo e bisogna quindi

occupare spazi temporali extra curricolari. E’ destinato a tutti gli alunni dell’Istituto.

b. PEER EDUCATION- Sani stili di vita - ha l’obiettivo di informare e formare gli studenti sui pericoli

connessi all’attuazione di comportamenti a rischio sui temi “Alcol/Guida sicura”, “Fumo di

sigaretta” e “Infezioni sessualmente trasmissibili/Contraccezione” destinati alle classi 3°. Il

progetto contiene l’iniziativa Youngle connection destinata a tutti gli alunni della scuola con

l’obiettivo di fornire un servizio di informazione e sostegno sui comportamenti a rischio, sulle

sostanze, sull’affettività basato sui social network e gestito da Peer educator under 25, formati

e supervisionati da professionisti della prevenzione e della promozione della salute.

Svolgimento novembre-marzo 2018.

Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma/adotta i seguenti progetti:

a. CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO

b. PEER EDUCATION – Sani stili di vita -

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OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA QUELLI INDICATI DALLA LEGGE 107/15

(art. 1, COMMA 7, lettera h)

In merito a sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai

legami con il mondo del lavoro, l’Istituto ha adottato, nell’a.s. 2016/17, i seguenti progetti che afferiscono

alla macro area di intervento - Ricerca e innovazione:

a. CREARE IL PROPRIO CURICULUM DIGITALE V classi e si svolge nel corso dell’anno. per educare i

ragazzi ad usare sapientemente gli strumenti digitali e i social, costruendo il proprio progetto di vita

professionale. E’ destinato ai ragazzi delle

b. ATTIVARSI ON LINE insegna ai ragazzi come cercare lavoro nel Web confrontandosi con un

crescente numero di piattaforme informatiche dedicate, in cui è possibile consultare richieste di lavoro o

candidarsi direttamente on line. E’ destinato agli alunni delle classi V e si svolge nel corso dell’anno.

Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma/adotta i seguenti progetti:

a. CREARE IL PROPRIO CURRICULUM DIGITALE

b. ATTIVARSI ON LINE

c. HEAD FIRST Il progetto è la sperimentazione di un percorso didattico pluridisciplinare per sviluppo

di competenze digitali applicate. Si propone di inserire nella programmazione del primo biennio

(iniziando da una classe prima - sperimentale) il CODING come metodo di apprendimento

trasversale coinvolgendo differenti discipline: Matematica, Fisica, Inglese, Accoglienza turistica,

Scienze della terra/Biologia

OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA fra quelli indicati dalla LEGGE 107/15

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

(art. 1, comma 7, lettera i)

La didattica laboratoriale è un’innovazione di carattere strutturale, come approfonditamente discusso

nelle Linee guida al DPR 87/2010. Alla base risiede il convincimento che all’acquisizione dei “saperi” si

perviene attraverso “il fare”. Per laboratori non si intendono esclusivamente i luoghi specializzati e forniti di

adeguate attrezzature bensì anche una metodologia che riesca a realizzare quel sapere e fare che formano

l’”essere” dei nostri alunni. Il laboratorio riconosce la centralità dell’allievo e quindi la personalizzazione

della didattica.

Alla luce di quanto premesso, in seguito alle risultanze RAV 2014/15 aggiornato al 2015/16, il Collegio dei

docenti ha adottato e deliberato il modello didattico-padagogico dell’UdA (Unità di Apprendimento),

formalizzato in alcuni documenti attuativi della Legge di riforma “Moratti”, 53/’03 e la DIDATTICA PER

PROGETTI.

Per la completezza dell’argomento, si rimanda alla sezione SCELTE EDUCATIVE e FORMATIVE.

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I PROGETTI implementati sono stati raggruppati per aree di intervento, come già riportato in Obiettivi

prioritari scelti dalla scuola tra quelli indicati dalla legge 107/15, e sono riconducibili sia alle PRIORITA’ del

PdM CONSEGUENTE al RAV, sia alle PRIORITA’ del PdM Integrativo.

La scheda di progetto soddisfa le seguenti voci ed ha il compito di rendere efficace e flessibile la

progettualità della scuola:

- Priorità cui si riferisce,

- Traguardo di risultato (eventuale),

- Obiettivo di processo ,

- Altre priorità (eventuali);

- Situazione su cui si interviene,

- Attività previste,

- Risorse finanziarie necessarie,

- Risorse umane in ore/area;

- Altre risorse necessarie,

- Indicatori utilizzati,

- Stati di avanzamento,

- Valori/situazioni attesi.

Il progetto si sviluppa attraverso aspetti chiaramente definibili quali:

- l’analisi dei bisogni, gli elementi cioè che giustificano la proposta del progetto;

- la costituzione di un gruppo di progetto che si occupa di rilevare i bisogni, accertare/definire le

risorse finanziare e umane, progettare, monitorare, verificare e valutare il lavoro e disseminarne i

risultati;

- la definizione di fini e obiettivi da perseguire in termini di risultati attesi;

- i processi da attivare e le modalità di sviluppo ovvero le metodologie da utilizzare, eventuali

rapporti da stringere con altre istituzioni, determinazione dei tempi, ecc.

In merito alle attività di laboratorio, si sviluppano nell’a.s. 2016/17 i seguenti progetti:

1. VISIONARIA 2017 Cinque giorni di attività laboratoriale su discipline non incluse nei programmi

ministeriali, a classi aperte, coordinate e gestite da docenti interni ed eventuali esperti esterni che

intervengano a titolo gratuito. Sono destinatarie le classi IV e V.

2. ADOTTA SCIENZA E ARTE NELLA TUA CLASSE utilizza il legame fra scienza e arte per coinvolgere gli

studenti, tramite la loro creatività, nella realizzazione di un’opera grafica ispirata ad una frase famosa di un

celebre scienziato. La scelta della citazione avviene attraverso un processo iniziale di elaborazione che

coinvolgerà gli alunni sotto la guida del docente nell’apprendere la disciplina in modo laboratoriale

(scoperta guidata), facendo sì che diventino protagonisti attivi e propositivi, giustificando anche la scelta

dell’aforisma. Destinatari sono le classi 1B, 1C, 1H,1D, 1G.

3. Sportello mobile “DEBATE” AVANGUARDIE EDUCATIVE è destinato a tutte le classi e consiste nello

svolgimento, in orario scolastico, di dibattiti, scanditi da tempi e regole precise, realizzati da due squadre di

studenti che difendono opinioni opposte su un argomento assegnato.

Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma/adotta i seguenti progetti:

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a. “DEBATE “ AVANGUARDIE EDUCATIVE

b. PROGETTARE per COMPETENZE

Il potenziamento delle attività di laboratorio si realizza nell’a.s. 2016/17:

- nelle classi terze dei tre settori per 2 ore settimanali calendarizzate, per complessive 50 ore annue.

A causa della riduzione istituzionale delle ore di materia pratica, i ragazzi non riescono a acquisire

competenze complete e spendibili sul mercato del lavoro al termine del terzo anno. L’istituto incrementa

pertanto il curricolo personale nel corso della terza classe, oltre ad altre iniziative mirate, di ulteriori ore

pratiche per simulare attività professionali in situazioni reali.

- nelle classi quarte, intervento di professionisti/esperti esterni nelle ore curricolari delle discipline

pratiche dei tre settori. Essi hanno luogo nel corso dell’a.s. e sono volti a tenere vivo il legame con la

realtà lavorativa esterna.

Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma gli stessi laboratori.

OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA QUELLI INDICATI DALLA LEGGE 107/15 (art. 1, COMMA 7, comma l)

In merito a prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio‐sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore, l’Istituto ha adottato, nell’a.s. 2016/17, i seguenti progetti che afferiscono alla macro area di intervento - Educazione alla mondialità e alla cittadinanza europea, alla macro area Integrazione e inclusione e alla macro area Pedagogica, metodologico-didattica:

a. RECUPERO AREA SCIENTIFICA – Sportello didattico che prevede un aiuto personalizzato agli alunni

del primo biennio che ne fanno richiesta. Le discipline trattate sono: scienze naturali (scienze della terra e

biologia), scienze degli alimenti, chimica, fisica e matematica.

b. WELCOME - CLASSI PRIME realizzato per facilitare il senso dell’appartenenza e il significato del

gruppo classe. Prevede interventi sinergici dello psicologo in classe, di tornei sportivi e attività in aula a cura

del Consiglio di classe.

c. RISTORANTE I CINQUE SENSI prevede l’organizzazione di cinque eventi a tema sui cinque sensi

(cene realizzate all'interno dell’Istituto), che vedono coinvolti sessantadue alunni diversamente abili e

altrettanti studenti tutor. I ragazzi, inseriti in gruppi-classe e suddivisi nei settori professionali dei laboratori

di Enogastronomia, di Sala e Vendita e di Accoglienza Turistica per la preparazione e la realizzazione dei

servizi, svolgono i propri compiti nei laboratori, affiancati dai compagni di classe che fungono da tutor, con

la supervisione dei docenti dei laboratori professionalizzanti.

d. VADO A VIVERE DA SOLO è un macro contenitore che include cinque progetti (Pizza, Bar Didattico,

Fotocopiando, Classi aperte in cucina, Front Office) destinato agli alunni diversamente abili con

programmazione differenziata del nostro Istituto. Esso mira al recupero funzionale di base finalizzato a un

miglior rendimento professionale, al conseguimento dell’autonomia personale e sociale, al miglioramento

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del comportamento in senso generale, al rafforzamento del rispetto delle regole, all’ottimizzazione e

valorizzazione delle competenze personali di ciascun alunno, alla valorizzazione e potenziamento della

fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, all’ acquisizione e rafforzamento delle proprie identità, alla

percezione del proprio corpo e alla maggiore socializzazione

e. COMUNICAZIONE INTERPERSONALE e GESTIONE del GRUPPO CLASSE è un percorso di co-

responsabilità educativa degli adulti per accompagnare la crescita psico-affettiva e cognitiva dei ragazzi

rivolto a docenti e ATA e realizzato nelle classi prime nel primo periodo di scuola.

f. FUORICLASSE IN MOVIMENTO è una serie attività a supporto della motivazione allo studio e

dell’apprendimento, al fine di garantire la piena attuazione del diritto all’istruzione, come sancito nella

Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Il percorso è rivolto ai docenti e si snoda nel

corso dell’a.s.

g. C.I.C. (Centro Informazione Consulenza)è uno sportello di ascolto rivolto a tutti gli alunni dell’Istituto

ed ha come fine la prevenzione del disagio giovanile. All’ascolto è preposto uno psicologo/sociologo che

riceve dietro appuntamento. Si sviluppa da dicembre ed aprile.

Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma/adotta i seguenti progetti:

a. RECUPERO AREA SCIENTIFICA

b. WELCOME – CLASSI PRIME

c. VADO a VIVERE da SOLO

d. COMUNICAZIONE INTERPERSONALE e GESTIONE del GRUPPO CLASSE

e. FUORICLASSE IN MOVIMENTO

f. C.I.C.

g. PROGETTO VALUTAZIONE attività di Ricerca/Azione di nuovi strumenti di valutazione con

particolare riferimento alle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti e al percorso di

Alternanza Scuola-Lavoro , sperimentazione della griglia di valutazione dell’UDA e delle attività

formative. E’ destinato ad alunni e docenti e si sviluppa nel corso dell’a.s.

h. MUSICA in MOVIMENTO è rivolto ai ragazzi diversamente abili e si propone di creare un laboratorio

per educare al linguaggio e all’evocazione poiché la musica abbraccia il linguaggio verbale e non

verbale.

i. RISTO-FIVE prevede l' organizzazione di cinque eventi realizzati all'interno dell’ Istituto che

vedranno coinvolti gli studenti BES sulla valorizzazione delle tradizioni culinarie dei paesi di origine

dei loro compagni stranieri. Il progetto, nato per supportare il processo di inclusione di alunni BES e

per potenziare le abilità di ciascun discente che terminati gli studi si troverà a spendere le proprie

competenze professionali nel mondo del lavoro, è sostenuto con documentazione, condivisione e

diffusione di metodologie, buone prassi, materiale informativo e formativo.

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OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA QUELLI INDICATI DALLA LEGGE 107/15 (Art. 1, comma 7, lettera m)

In merito a valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del

terzo settore e le imprese, l’Istituto ha adottato, nell’a.s. 2016/17, i seguenti progetti che afferiscono alla

macro area di intervento - Organizzativa e relazionale:

a. AUTOVALUTAZIONE d’ISTITUTO Attività di monitoraggio, autovalutazione e rendicontazione

svolta in rete con altre scuole e finalizzata a consolidare e migliorare il sistema di autovalutazione

dell’Istituto (SNV) e a sensibilizzare le varie componenti ad un miglioramento continuo del processo di

istruzione e formazione.

b. SISTEMA GESTIONE QUALITA’ Attività finalizzata al mantenimento della Certificazione di Qualità e

al miglioramento del Sistema di Gestione della Qualità. E’ destinato a tutta la comunità scolastica.

c. COMUNICAZIONE ESTERNA Figura destinata al dialogo e all’interazione con il territorio al fine di

informare sulle attività realizzate dalla Scuola e creare sinergie reciprocamente fruttuose.

Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma/adotta i seguenti progetti:

a. AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

b. SISTEMA GESTIONE QUALITA’

c. COMUNICAZIONE ESTERNA

OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA QUELLI INDICATI DALLA LEGGE 107/15

(art. 1, COMMA 7, lettera o)

In merito a incremento dell'alternanza scuola‐lavoro nel secondo ciclo di istruzione, l’Istituto ha adottato,

nell’a.s. 2016/17, i seguenti progetti che afferiscono alla macro area di intervento - Organizzativa e

relazionale:

a. L’OSPEDALE NON E’ UN ALBERGO destinato agli alunni delle classi II. Prevede attività di

accoglienza/informazione e ristorazione/servizio secondo turni predisposti nei diversi reparti

dell’Ospedale Civile di San Benedetto del Tronto. Si svolge tra gennaio e marzo 2017.

b. FRONT OFFICE DIDATTICO destinato agli alunni delle classi seconde e concepito come simulazioni di

accoglienza-informazione-segreteria nella reception dell’Istituto. Si svolge nel corso dell’anno e prevede

una turnazione degli alunni alla reception della scuola.

c. BAR DIDATTICO offre agli alunni delle classi II simulazioni nel bar dell’istituto in cui preparano

cappuccini, caffè e snack facendo attenzione al giusto equilibrio calorico e alla qualità alimentare. Si

sviluppa nel corso dell’anno scolastico e prevede gruppi di alunni che a turno prestano servizio al bar della

scuola.

d. ARTE BIANCA destinato agli alunni delle classi I che turnano nel corso dell’anno scolastico nel

laboratorio di pasticceria/panificazione per preparare pizze e spuntini da vendere al bar della scuola.

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Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma/adotta i seguenti progetti:

1. L’OSPEDALE NON E’ UN ALBERGO

2. FRONT OFFICE DIDATTICO

3. BAR DIDATTICO/LIGHT LUNCH

4. ARTE BIANCA

OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA QUELLI INDICATI DALLA LEGGE 107/15

(art. 1, COMMA 7, lettera s)

In merito a definizione di un sistema di orientamento, l’Istituto ha adottato, nell’a.s. 2016/17, Il progetto

ORIENTAMENTO contente le seguenti attività che afferiscono alla macro area di intervento - Accoglienza,

continuità e orientamento:

a. ORIENTAMENTO IN ENTRATA destinato agli alunni delle classi terze medie e prevede incontri con

attività di laboratorio e seminariali nelle loro sedi e nella nostra. Ha luogo nel primo periodo dell’anno

scolastico.

b. OPEN DAY prevede tre domeniche di scuola aperta a tutti coloro che vogliono conoscere la nostra

offerta formativa. Alunni, docenti e Personale ATA sono a disposizione per mostrare, spiegare e

accompagnare gli interessati alla scoperta della scuola. Ha luogo nel primo periodo dell’anno scolastico.

c. VISITE PROGRAMMATE per le classi terze medie durante le ore di laboratorio pratico per

coinvolgerli nelle attività di settore.

d. ORIENTAMENTO INTERNO destinatari sono gli alunni del secondo anno a cura di esperti e

specialisti dei tre settori: Enogastronomia, sala vendita e Accoglienza Turistica.

e. ORIENTAMENTO IN USCITA riservato agli alunni del V anno con lezioni laboratoriali presso sedi

universitarie del territorio. Per es. lezioni su Biologia della Nutrizione nella sede UNICAM di San Benedetto

del Tronto e la Scuola di Economia della Politecnica delle Marche.

f. PROGETTO GOING kermesse ormai storica che si tiene ad Ascoli Piceno in cui le maggiori Scuole

universitarie illustrano la loro offerta formativa con materiale cartaceo e multimediale agli alunni delle V

classi degli istituti che aderiscono.

g. GIONATA ORIENTAMENTO nel nostro istituto alla presenza di rappresentanti di strutture e aziende

dell’ospitalità e della ristorazione aperto agli alunni degli Istituti Alberghieri della Regione.

h. LABORATORI INTERATTIVI in collaborazione con il Centro per l’Impiego della Provincia su

ricerca/offerta di lavoro online e simulazione di un colloquio di lavoro.

i. FOOD FOR FOODIES si prefigge di sviluppare i passaggi tra i cicli con minore discontinuità ed è

rivolto alle classi terze medie del territorio. Le attività iniziano a novembre e terminano a febbraio.

Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma/adotta i seguenti progetti:

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a. ORIENTAMENTO IN ENTRATA

b. OPEN DAY

c. VISITE PROGRAMMATE

d. ORIENTAMENTO INTERNO

e. ORIENTAMENTO IN USCITA

f. PROGETTO GOING

g. LABORATORI INTERATTIVI

h. OUT&ABOUT utilizzo della lingua straniera x dare e ricevere informazioni sui principali luoghi di

interesse storico culturale e turistico con la realizzazione di una brochure informativa. Il progetto è

destinato alle classi terze e seconde delle scuole medie del territorio e si sviluppa da ottobre e

gennaio.

DIDATTICA LABORATORIALE (comma 60, L. 107/15)

Per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale… gli Istituti possono dotarsi …di laboratori territoriali

per l'occupabilità attraverso la partecipazione… , l’Istituto promuove, per l’anno scolastico 2016/17,

l’apertura al territorio e la possibilità di utilizzare gli spazi al di fuori dell’orario scolastico a:

- TM Italia – Manifattura sartoriale cucine di Ascoli Piceno con Istituto “Mattei” di Amandola e

l’Istituto “Fermi” di Ascoli Piceno per la formazione di 21 allievi (classe IV dell’Istituto)secondo il modello

basato sul learning on job secondo il quale gli allievi saranno accompagnati nella realizzazione di un

processo produttivo che abbia un proprio brand e realizzazione di schede elettroniche da utilizzare nei

sistemi di cucine domotiche . Il corso va da ottobre a dicembre 2016.

- ASUR Marche per la realizzazione di un ricettario destinato alla ristorazione scolastica AV5 e ai

cuochi delle mense scolastiche collettive secondo il DGR Marche 1762/2010: Linee di indirizzo nazionale

per la ristorazione scolastica. Il progetto si sviluppa nel corso dell’anno scolastico.

Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma/adotta i seguenti progetti:

a. CORSO DI CUCINA – SECONDO LIVELLO è rivolto ad un gruppo esterno di 15 persone e si compone

di 8 lezioni da tre ore ciascuna. Si sviluppa da febbraio ad aprile in orario serale. E’ tenuto da

docenti interni con i quali collaboreranno allievi selezionati dalle classi del triennio.

b. TEAM CHEF FEMMINILE opera in sinergia con la FIC della Provincia di Ascoli Piceno ed ha il fine di

sostenere e rappresentare le attività degli studenti e lo scopo di accrescerne le competenze e il

prestigio professionale attraverso la promozione di iniziative a livello locale, nazionale,

internazionale. Membri del Team sono le studentesse appartenenti alle classi 3°, 4°, che operano

nel settore cucina, sala bar e accoglienza turistica dell’Istituto Buscemi, selezionate in base a

risultati didattici generali, con particolare riguardo alle valutazioni inerenti l’ambito

professionalizzante e il voto di comportamento.

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23

DIDATTICA LABORATORIALE (comma 61, L. 107/15)

I soggetti esterni che nell’ a.s. 2016/17 usufruiscono dell’edificio scolastico per effettuare attività

didattiche e culturali sotto la propria responsabilità in termini di sicurezza e di decoro degli spazi sono:

a. Associazioni LIAN, ON THE ROAD ONLUS, RIVIERA delle PALME e a UNICAM, C.S.A. Alfieri, Consorzio

Tutela Vini Piceni in seguito a DDPF 315 IFB del 18.11.2015 per la realizzazione di un percorso

formativo professionalizzante della figura “Tecnico di progettazione e realizzazione di processi

artigianali e di trasformazione agroalimentare con produzioni tipiche del territorio – Alta Cucina.

I destinatari sono 20 e il corso va dal 27 giugno 2016 a l 23 gennaio 2017.

b. Cooperativa Sociale ONLUS - OOSS Marche per la realizzazione di un corso di qualifica di I livello

per OOS – Operatore socio-sanitario. I destinatari sono 25/30 e il corso va da dicembre 2016 a

luglio 2017.

c. UTES di San Benedetto del Tronto per la realizzazione di corsi di enogastronomia , cucina vegana e

pasticceria. I destinatari sono 15 e il corso va da ottobre 2016 a gennaio 2017.

d. Regione Marche e OMBUDSMAN per la realizzazione di un percorso propedeutico denominato

CUCINA – Collaborazione e tecnologie di ricezione - finalizzato all’occupazione di donne nel

settore turistico, inoccupate/disoccupate di ogni provincia della Regione. L’intervento mira a creare

opportunità occupazionali per donne di inserimento/reinserimento lavorativo. Le destinatarie sono

25 e il corso va da gennaio a maggio 2017.

Nell’a.s. 2017/18, la scuola riconferma/adotta

a. UTES

b. ASSOCIAZIONE CUOCHI – FIC per la formazione di utenza esterna attraverso convegni e lezioni

laboratoriali nel corso dell’a.s.

c. ASSOCIAZIONE CULTURALE “ECCELLENZE”/FAN CLUB per la formazione di utenza esterna

attraverso lezioni laboratoriale da novembre a marzo

SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI (art. 1, comma 14, L. 107/15)

Le scelte organizzative e di gestione definite per il triennio 2016/19 sono conseguenti al Rapporto di Autovalutazione 2014/15 aggiornato al 2015/16 e al relativo Piano di Miglioramento, rinvenibile all’interno del presente documento.

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SCELTE DI ORGANIZZAZIONE 1. Organigramma dell’istituto definito per funzioni corrispondenti al contesto e al PdM.

2. Organizzazione dei progetti per Macro aree di attenzione. Ogni Macro area è coordinata dalle FF.SS. a cui fanno diretto riferimento commissioni, gruppi di lavoro e altri referenti di progetti/attività.

3. Lavoro di studio e ricerca strutturato ed organizzato come interdipartimento, dipartimenti, gruppi, commissioni.

4. Attivazione e valorizzazione di relazioni significative con gli interlocutori politici e sociali del territorio.

5. Creazione e utilizzo di competenze interne per aumentare la possibilità di successo nella partecipazione ai bandi e ai progetti.

6. Attività di ricerca e innovazione con modalità di lavoro che coinvolgono attori esterni, utilizzando convenzioni, contratti, protocolli di intesa, accordi.

7. Iniziative e progetti di rete per condividere, ottimizzare, accrescere le risorse interne e esterne.

8. Incremento di relazioni con gli interlocutori politici, sociali ed economici, secondo i diversi livelli di integrazione coerenti con le caratteristiche della scuola al fine di svolgere la funzione didattica in modo allargato e ampliato.

9. Occasioni di ascolto, proposta, iniziativa, condivisione e valutazione su quanto l’Istituzione

progetta e realizza, nella prospettiva della rendicontazione sociale.

10. Definire il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del

monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli

spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità. Le discrepanze tra le richieste della

scuola e quanto assegnato dagli uffici provinciali e regionali sono gestite per quanto possibile sulla

base del RAV e del PTOF.

11. La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione è ritenuta come una grande

opportunità e frontiera decisiva per la scuola. Rivoluzione non riconducibile a un semplice

aumento dei mezzi implicati nell’apprendimento, è messa in relazione alla complessità di modi

nuovi di apprendimento con la guida quotidiana, attenta al metodo e alla ricerca multi-

dimensionale.

12. L’inserimento, all’interno di uno specifico Piano con l’indicazione degli standard minimi di

orientamento, fornisce le piste per le attività di didattica orientativa/orientante e le attività di

accompagnamento e di consulenza orientativa.

13. Il completamento del piano per la Dispersione scolastica è coerente con quanto emerso nel RAV.

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SCELTE DI GESTIONE

1. Ricerca e utilizzo di risorse finanziare aggiuntive rispetto al finanziamento ordinario per l’attivazione di

laboratori extracurriculari e per il potenziamento del curricolo disciplinare.

2. Identificazione dei bisogni formativi e facilitazione della formazione del personale docente e ATA.

3. Gestione dei progetti per obiettivi afferenti alle Macro aree e agli obiettivi di processo.

4. Utilizzo di risorse strumentali in modo da creare integrazione con enti ed associazioni mediante

protocolli.

5. Adozione di una logica e di strumenti di budget e di controllo economico e gestionale.

6. Implementazione della visibilità alla scuola nell’ottica di costruire opportunità per essa.

7. Le occasioni di ascolto, proposta, iniziativa, condivisione e valutazione su quanto l’Istituzione progetta e

realizza, nella prospettiva della rendicontazione sociale.

8. Lo sviluppo delle politiche di coesione e di partecipazione democratica, sulla base del Pdm sono

strutturali alla crescita delle competenze di cittadinanza attiva degli studenti.

9. L’impianto curricolare e disciplinare quale punto cardine nella progettazione dell’offerta formativa, con

particolare riguardo alle sue intersezioni e alle interdipendenze dei saperi, orienta la didattica e la sua

organizzazione all’integrazione armonica del curricolo obbligatorio con le attività di ampliamento

dell’offerta formativa.

10. Orientare il lavoro dei docenti al potenziamento dell’offerta formativa per favorire lo sviluppo delle

competenze previste nel PDM, è utile a recuperare e incrementare gli esiti degli studenti, ed è necessario a

migliorare l’organizzazione del servizio scolastico.

11. L’allocazione delle risorse economiche è diretta alle scelte educative adottate dal PTOF, considerando il

rapporto tra spese per progetti e tematiche ritenute prioritarie dalla scuola e fonti di finanziamento esterne

o derivanti da progetti.

12. La programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo (ATA) è

coerente con i risultati emersi dal Piano di Miglioramento dell’Istituto.

13. L’aggiornamento del Piano annuale per l’Inclusività e la revisione delle attività specifiche

corrispondono all’ attuazione di quanto previsto dall’art. 1 c. 16 della legge 107/2015.

CALENDARIO SCOLASTICO In considerazione del calendario scolastico stabilito dal Ministero della Pubblica Istruzione e dalla Regione Marche, tenuto conto degli spazi concessi all’Istituto dall’Autonomia ed in particolare:

della possibilità di rendere flessibile il calendario scolastico con sospensione delle lezioni per alcuni giorni con relativo recupero delle ore perse con rientri pomeridiani o altro;

della possibilità di rendere flessibile gli orari delle lezioni settimanali e giornaliere per diminuire o incrementare le lezioni da erogare (gestire il monte ore in modo flessibile);

del possibile coinvolgimento degli alunni in esercitazioni da svolgere dentro e fuori la scuola per attività e manifestazioni con Enti e Associazioni;

la calendarizzazione dei giorni di lezione risulta la seguente:

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CALENDARIO SCOLASTICO

INIZIO LEZIONI 15 SETTEMBRE 2017

TERMINE LEZIONI 8 GIUGNO 2018

NUMERO MINIMO GIORNI DI LEZIONE 204

SCANSIONE DIDATTICA QUADRIMESTRE IL 1° QUADRIMESTRE TERMINA IL 31 GENNAIO 2018

SOSPENSIONE ATTIVITA’ DIDATTICA

13 OTTOBRE 2017 FESTA DEL PATRONO

1 NOVEMBRE 2017 OGNISSANTI 2 NOVEMBRE 2017 DEFUNTI

8 DICEMBRE 2017 FESTA DELL’IMMACOLATA

VACANZE DI NATALE: 24 dicembre 2017 – 6 gennaio 2018

VACANZE PASQUALI: 29 marzo – 2 aprile 2018

25 APRILE 2016 ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

30 APRILE 2018

1 MAGGIO 2018 FESTA DEL LAVORO

2 GIUGNO 2018 FESTA NAZIONALE DELLA REPUBBLICA

Per la gestione della risorsa “tempo”, nel rispetto degli obblighi di ordinamento e del calendario annuale delle lezioni e, in definitiva, nel rispetto del monte ore da erogare come servizio di insegnamento alle classi, si terrà conto delle seguenti finalità ed obiettivi:

ricavare giorni di calendario da destinare a vacanze per esigenze dei ragazzi e delle loro famiglie (ponti in occasione di ricorrenze e festività, sospensione delle lezioni per ricorrenze locali non riconosciute come festività, ecc.);

ricavare posticipo ed anticipo di entrate ed uscite giornaliere (non maggiori di due lezioni) per assecondare le esigenze degli alunni e delle loro famiglie in occasione di ricorrenze e festività (Natale, Pasqua, Carnevale, primo giorno di scuola, ultimo giorno di scuola, ecc);

attenuare il fenomeno dell’assenteismo storico che si verifica in occasione di possibili ponti, nei giorni successivi al rientro dai viaggi d’istruzione, ecc.;

consentire e invogliare la partecipazione ad iniziative esterne che si sviluppano per intere giornate. Verranno previste, in funzione delle situazioni e delle necessità, ove necessario, le seguenti attività compensative:

rientri pomeridiani per attività di recupero e sostegno coinvolgenti le intere classi; prolungamenti dell’orario giornaliero per lo sviluppo di attività che richiedono tempi superiori

(gestione di esercitazioni di enogastronomia, sala vendita e accoglienza turistica nell'ambito di servizi per pranzi e per altre manifestazioni riguardanti ospiti interni e/o esterni della scuola);

partecipazione ad iniziative esterne che impegnano le classi oltre le sei ore di lezione o per singoli pomeriggi.

DURATA DELL’UNITA’ DI LEZIONE In ottemperanza alle disposizioni ministeriali, ”Riforma Gelmini“, la gestione del servizio d'insegnamento si svilupperà come segue:

adozione dell'unità di lezione da 60 minuti; offerta annuale, in orario, con un numero di lezioni pari, a fine anno scolastico, a quello previsto

dagli ordinamenti;

mantenimento degli obiettivi didattici con didattica breve e adozione del quadrimestre capace di rendere più continuativa l’azione didattica e il coinvolgimento degli alunni.

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con delibera del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto, questo Istituto effettuerà il seguente orario giornaliero:

le lezioni inizieranno il lunedì e termineranno il venerdì dalle ore 08.00 alle ore 14.00;

le classi prime e quarte effettueranno un solo rientro settimanale di due ore in uno dei seguenti giorni: martedì, mercoledì, giovedì, dalle ore 14.00 alle ore 16.00;

le classi seconde effettueranno un solo rientro settimanale di tre ore in uno dei seguenti giorni: martedì, mercoledì, giovedì, dalle ore 14:00 alle ore 17:00;

le classi terze effettueranno un solo rientro settimanale di quattro ore in uno dei seguenti giorni: martedì, mercoledì, giovedì, dalle ore 14.00 alle ore 18.00 con il potenziamento di due ore di Pratica di Laboratorio.

le classi quinte effettueranno un solo rientro settimanale di due ore in uno dei seguenti giorni: martedì, mercoledì, giovedì, dalle ore 14:00 alle ore 16:00.

Gli intervalli previsti sono i seguenti:

- dalle ore 10.00 alle ore 10.15 per le classi del secondo e terzo piano;

- dalle ore 10.45 alle ore 11.00 per le classi restanti. Nel II q. si scambiano gli orari tra il secondo/terzo piano e i piani restanti.

- dalle ore 14.00 alle ore 14.15 per le classi con orario pomeridiano Anche durante l’ intervallo pomeridiano gli alunni non potranno uscire dalla scuola

ma saranno assistiti dai docenti in orario.

DISTRIBUZIONE DELLE LEZIONI In linea generale, le lezioni settimanali rispecchieranno di massima quelle di ordinamento. L’attività

didattica settimanale è organizzata in 5 giorni, dal lunedì al venerdì.

Per specifiche attività, in modo flessibile, verranno eventualmente previsti rientri pomeridiani per le

classi interessate.

Per le classi terze ed eventualmente quarte e quinte, in funzione di specifici progetti, si prevedono

attività curricolari di esercitazioni pomeridiane con lo scopo di offrire ai ragazzi tempi formativi aggiuntivi e

flessibile gestione del monte ore previsto dagli ordinamenti nel corso dell’anno (la flessibile gestione del

tempo scuola consente agli alunni di ricavare spazi per recuperi ed approfondimenti, per iniziative varie e

per eventuali “ponti”, per Alternanza scuola lavoro volontaria presso strutture ed esercizi di loro interesse).

Le attività di Alternanza delle classi terze sono previste nel periodo prepasquale e nei fine

settimana, delle classi quarte nel mese di giugno, delle classi quinte a settembre prima dell’inizio delle

lezioni.

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’

Il piano annuale osserva quanto segue: ATTIVITÀ AGGIUNTIVE (art. 88 CCNL 2007, O.M.92/2007, D.M.80/2007, art.193bis e successive modifiche del T.U 297/1994 ) ATTIVITÀ D’INSEGNAMENTO (art. 28 CCNL/2007)

Art 28, c. 5: “…18 ore settimanali in non meno di 5 giornate settimanali…” Art. 28, c. 6: “…orario di cattedra inferiore alle 18 ore: completamento dell’orario, IDEI,

disposizione…”

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Art.28, c. 10: “…vigilanza ed assistenza …durante il periodo della ricreazione: il tempo impiegato nelle predette attività rientra nell’orario di attività didattica ”

ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO (art. 29 CCNL/2007)

Art. 29, comma 1 “l’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività ,anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione compresa la preparazione dei lavori degli OO.CC. , la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi”

Art. 29, comma 2: adempimenti individuali dovuti:

- Preparazione lezioni ed esercitazioni - Correzione elaborati - Rapporti individuali con le famiglie a cadenza

Art. 29, comma 3: attività di carattere collegiale:

A – 40 ORE ANNUE (PREVISTE 36/40 ORE)

a.1 “partecipazione alle riunioni di n° 6, COLLEGI DEI DOCENTI” ore previste 18 (1 a Settembre , 1 a Ottobre , 1 a Dicembre, 1 a Marzo, 1 a Maggio, 1 a Giugno)

a.2 “programmazione e verifica di inizio e fine anno” (incontri dipartimentali) incontri dipartimentali ore previste 12 ore

a.3 “informativa alle famiglie” (DICEMBRE 2017 E APRILE 2018) Ore previste n°. 12

B – CONSIGLI DI CLASSE – 40 ORE ANNUE I consigli di classe hanno luogo a OTTOBRE E NOVEMBRE/DICEMBRE 2017, APRILE E MAGGIO 2018. Per le classi terze, sarà predisposto un calendario ad hoc relativo allo scrutinio di ammissione agli esami di qualifica, maggio, e agli esami di qualifica, giugno. Consigli di classe ex art. 12 L.104/92 ( un incontro di 30 m. ciascuno) NOVEMBRE 2016

SCRUTINI: Febbraio 2017 - Giugno 2017 – integrazione alunni sospesi: entro il 31 Agosto 2017

“PER ASSICURARE L’ACCOGLIENZA E LA VIGILANZA DEGLI ALUNNI, GLI INSEGNANTI SONO TENUTI A TROVARSI IN CLASSE 5 MINUTI PRIMA DELL’INIZIO DELLE LEZIONI E AD ASSISTERE ALL’USCITA DEGLI ALUNNI MEDESIMI” (art. 29 comma 5 CCNL/2007)

- ATTIVITA’ AGGIUNTIVE

Corsi di recupero

Ore eccedenti

Pratica sportiva

Corsi di sostegno e di approfondimento

Alternanza scuola/lavoro

Italiano L2

Esercitazioni mirate interne ed esterne

Attività alternative IRC.

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Attività annuali individuali Il ricevimento individuale dei genitori si svolgerà in un’ora settimanale messa a disposizione dei docenti, a

settimane alterne, fino all’ 8 maggio. Il calendario è postato sul sito dell’Istituto (www.albeghierosbt.gov.it).

Rapporti con le famiglie Per comunicare con le famiglie in merito a problemi di frequenza, disciplina e profitto, l’Istituto

attiverà contatti diretti via telefono o lettera nonché via Internet, ove possibile. Il Dirigente Scolastico riceve i genitori immediatamente solo per casi urgenti (salvo impegni fuori

sede), altrimenti previo appuntamento. Sono previsti due colloqui generali con le famiglie, in orario pomeridiano, in relazione alla

suddivisione dell’anno scolastico in quadrimestri. Possono essere convocate assemblee di genitori o di genitori ed alunni, su proposta del C.d.C. o dei

rappresentanti delle stesse componenti in seno al consiglio. I Consigli di classe, allargati ai rappresentanti dei genitori e degli allievi, vengono convocati in via

ordinaria almeno due o tre volte nel corso dell’anno. L’Istituto, in occasione dei due incontri scuola-famiglia, in autunno e in primavera, informerà le

famiglie sul quadro provvisorio delle assenze e riferirà sulla qualità di partecipazione all’attività didattica. Per tali incontri l’Istituto predispone un servizio di accoglienza per i genitori, curato dagli allievi

delle classi di Accoglienza Turistica.

RISORSE UMANE

FABBISOGNO DI PERSONALE Posti comuni corso diurno

Classi di concorso

a.s. 2016/2017 a.s. 2017/2018 a.s. 2018/2019

Monte ore

cattedre Ore

residue Monte

ore cattedre

Ore residue

Monte ore

cattedre Ore

residue

A034 18 1 - 16 1 - 16 1 -

A045 68 3 14 99 6 - 90 5 -

A046 72 4 - 36 2 - 72 4 -

A048 80 4 8 76 4 4 76 4 6

A018 4 - 4 4 - 4 4 - 4

A020 18 1 - 16 1+ - 16 1+ -

A021 9 - 9 8 - 8 8 - 8

AA24 57 3 3 55 3 - 55 3 -

AB24 120 6 12 108 6 - 108 6 -

AC24 37

1 da 18 1 da 19

- 31 1 da 18 1 da 11

- 37 1 da 18 1 da 13

-

AD24 26 1 8 23 1 5 18 1 8

A026 138 7 12 126 7 - 126 7 -

A012 240 13 6 234 13 - 234 13 -

A031 108 6 - 106 5 16 118 6 -

A050 36 2 - 36 2 - 36 2 -

B020 144

4 da 18 3 da 20

12 147 1 da21 7 da 18

- 147 1 da 21 7 da 18

12

B021 128 7 2 124 6 16 124 6 16

B019 52 2 16 48 2 12 48 2 12

A042 - - - 2 - 2 5 - 5

RELIGIONE 40 2 4 38 2 2 39 2 3

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Diurno I II III IV V

a.s. 15-16 9 9 8 (4E-3SV-1AT) 7 (4E-2SV-1AT) 6 (4E-1SV-1AT)

a.s. 16/17 9 9 8 (4E-3SV-1AT) 7 (4E-2SV-1AT) 7 (4E-2SV-1AT)

a.s. 17/18 8 8 8 (3E-1Past- 3SV-1AT)

7 (4E-2SV-1AT) 7 (4E-2SV-1AT)

a.s. 18/19 8 8 8 (4E-3SV-1AT) 8 (3E-1Past- 2SV-1AT)

7 (4E-2SV-1AT)

Posti comuni corso serale

Classi di concorso

a.s. 2016/2017 a.s. 2017/2018 a.s. 2018/2019

Monte ore

cattedre Ore

residue Monte

ore cattedre

Ore residue

Monte ore

cattedre Ore

residue

A012 12 - 12 9 - 9 13 - 13

B020 6 - 6 11 - 11 15 - 15

B021 4 - 4 3 - 3 5 - 5

AB24 6 - 6 6 - 6 9 - 9

AA24 6 - 6 4 - 4 6 - 6

A031 6 - 6 5 - 5 8 - 8

A026 6 - 6 5 - 5 8 - 8

A045 6 - 6 2 - 2 6 - 6

A046 2 - 2 1 - 1 1 - 1

Serale I/II III/IV V

a.s. 15/16 - 1 1

a.s. 16/17 1 - 1

a.s. 17/18 1 1 -

a.s. 18/19 1 1 1

Posti di sostegno

a.s. 2016/2017 a.s. 2017/2018 a.s. 2018/2019

cattedre Ore residue cattedre Ore residue Cattedre Ore residue

Sostegno 30 12 35 35+ 30 10+

+COE

Alunni h I II III IV V

a.s. 16/17 11 13 13 14 12

a.s. 17/18 21 18 14 13 15

a.s. 18/19 18 21 18 14 13

Organico di potenziamento richiesto / utilizzato

Unità di personale in organico di potenziamento:

Classe di concorso

Supporto didattico: attività di supplenza

ore

Corsi di recupero/ potenziamento

Ore

Progetti

ore

Lezioni curricolari

ore

B019 - - 18 -

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A045 16 12 10 -

A046 16 - - -

A026 - - - 18

A050 12 4 2 -

AD24 5 3 - 10

AB24 12 - - -

A012

A017 8 - 10 -

Sostegno AD02 - - 6 -

Sostegno AD03 - - - 18

Personale ATA

Tipologia (a.s.15/16) Aa.ss. 2016/19

Assistente amministrativo 8 + 1 DSGA 7 + 1 DSGA

Collaboratore scolastico 14 16

Assistente tecnico AR20 8 10

Assistente tecnico AR21 2 2

Assistente tecnico AR01 autista 1 1

DIRIGENZA E DIREZIONE

Il Dirigente Scolastico è la prof.ssa Germani Manuela, coadiuvata dai Collaboratori , prof.ssa Marchegiani Antonella e prof.ssa De Angelis Roberta per l’Area didattico-organizzativa, prof. Capriotti Alessandro, prof. Felix Francesco e prof. Capriotti Ercole per l’Area organizzativa dei tre settori di specializzazione.

INCOMBENZE SPECIFICHE DEL COLLEGIO DOCENTI In funzione di quanto illustrato in SCELTE ORGANIZZATIVE E DI GESTIONE, sono state individuate cinque

MACRO AREE DI INTERVENTO (Area organizzativa, didattica e della formazione - PTOF, Area Educazione

alla mondialità e alla cittadinanza europea, Area accoglienza, continuità e orientamento, Area

pedagogica, metodologico-didattica, Area della ricerca e dell’innovazione) cui fanno capo Funzioni

strumentali, gruppi di lavoro, commissioni e comitati per un’efficace ed efficiente gestione delle risorse

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umane e strumentali e il conseguimento di priorità, traguardi ed obiettivi così come descritti dalla pag. 7

del presente documento.

Per il corrente anno 2017/18, si configura quanto segue:

Alla macro area Organizzativa, didattica e della formazione - PTOF afferiscono le funzioni strumentali e i gruppi/commissioni/comitati di seguito descritti:

Funzione strumentale N° 1: prof.ssa Felicioni Lorena

PROGETTAZIONE GENERALE - REDAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PTOF

Compiti:

svolge le attività secondo quanto disposto dal D.S.;

redige/aggiorna il PTOF e ne cura la pubblicazione,

supporta i docenti nell’attività di progettazione;

effettua i monitoraggi e ne socializza i risultati; raccoglie le Programmazioni di dipartimento e ne cura la pubblicazione sul sito; propone e monitora le attività di aggiornamento del personale docente; relaziona periodicamente alla D.S. e, a fine anno, al Collegio Docenti

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI

Funzioni: Il Comitato di Valutazione dei Docenti è istituito ai sensi della L. 107/2015 art. 1 c. 129, ha durata di tre anni scolastici ed individua i criteri per la valorizzazione dei docenti. COMMISSIONE ELETTORALE 1 Iuvalò Elvira (Presidente) 2 Giammarini Carla (genitore) 3 Guidi M. Grazia (ATA)

Funzioni: Istituita con DPR 274/94 e successive modifiche e integrazioni, si occupa delle elezioni degli Organi collegiali di Istituto. COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

1 Quagliarini Cinzia comunicazione esterna

2 Giordano Antonio docente

3 Mosconi Gilberto UNICAM

4 Bani Emanuele esperto esterno

1 Dirigente scolastico (Presidente)

2 Di Fortunato Bruno (eletto dal CD)

3 Ficcadenti Paola (eletto dal CD)

4 Bettarini Amedeo (eletto dal CdI)

5 Vitali Maria (componente esterno)

6 Ciuti Enio (alunno)

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Funzioni:

Ai sensi all’articolo 5, comma 3,lettera d) dei DD.PP.RR. 87 e 88 del 2010 recanti i Regolamenti per il

riordino degli istituti tecnici e professionali, il Comitato Tecnico Scientifico è composto da docenti e da

esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, con funzioni

consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia

e flessibilità.

ORGANO DI GARANZIA

DS

Bettarini Amedeo docente

Di Fortunato Bruno docente

Capriotti Ercole genitore

Spinosi Davide alunno

Tavoletti Samuel alunno

Funzioni:

Ai sensi dell’art. 5, comma 2, del DPR n. 249 del 24 giugno 1998, l’Organo di Garanzia

- previene e affronta tutti i problemi e i conflitti che possano emergere nel rapporto tra studenti e

personale della scuola e in merito all’applicazione dello Statuto e li avvia a soluzione;

- esamina i ricorsi presentati dagli studenti dell’istituto in seguito all’irrogazione di una sanzione

disciplinare a norma di regolamento di disciplina.

GRUPPO DI LAVORO N° 1: GRUPPO TECNICO DI STUDIO RIFORMA ISTITUTI ALBERGHIERI

1 DS

2 Leli Vincenza (coordinatrice)

3 Acciarri Giovanni

4 Capriotti Alessandro

5 Capriotti Ercole

6 Chiappani Domenico

7 De Angelis Roberta

8 Felicioni Lorena

9 Felix Franceso

10 Lacchè Daniela

11 Marchegiani Antonella

Compiti:

studio del D.Lgs. 61/17

approfondimento della parte pedagogica del percorso quinquennale (PECUP)

proposte quadro orario

proposte flessibilità orario nell’autonomia

GRUPPO DI LAVORO N° 2: NIV (Nucleo Interno di Valutazione)

1 DS

2 Cipriani Giuliana (Monitoraggio, RAV, PdM, ISO, Bilancio sociale) coordinatrice

3 DSGA (Monitoraggio)

4 Felicioni Lorena (RAV, PdM, ISO)

5 Marchegiani Antonella (Monitoraggio)

6 Panichi Arianna (RAV, PdM, Bilancio sociale)

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7 Giordano Antonio (Monitoraggio, Bilancio sociale)

Compiti:

svolge le attività secondo quanto disposto dalla D.S.

si occupa dell’autovalutazione di istituto

redige il Piano di Miglioramento

realizza le attività per il Sistema di Gestione Qualità

effettua verifiche ispettive interne

redige il Bilancio sociale

la coordinatrice relaziona periodicamente alla D.S. e a fine anno al Collegio docenti

COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI

1 Miritello Emilia

2 Libbi Sandra

Criteri per la formazione delle classi:

Reperimento di tutte le informazioni utili (continuità) • Omogeneità tra i gruppi classe considerati comportamento, profitto, giudizi ed eventuali esigenze • Eterogeneità nel gruppo classe per paese di provenienza, sesso e valutazione della scuola media nel

rispetto del fondamentale principio che la diversità è ricchezza per tutti. • Distribuzione per fasce di profitto. • Seconda lingua straniera: continuità con la Scuola Media nel rispetto delle decisioni dell’Istituto • Valutazione dell’accoglimento dei desiderata degli alunni circa l’abbinamento con compagni provenienti

dalla stessa scuola media o dallo stesso paese, fino ad un massimo di tre, compreso il richiedente, con l’ obbligo della reciprocità

• Equa distribuzione, nei vari gruppi classe, di alunni di età anagrafica inferiore. • Pubblica estrazione a sorte, ove possibile, per l'assegnazione dei gruppi alle sezioni; • Per le iscrizioni tardive, l'assegnazione alla sezione avviene ugualmente a sorteggio, a seconda delle

necessità interne ai gruppi e secondo i principi della omogeneità e della eterogeneità, sempre in nome di una trasparenza che garantisca tutti.

• Equa distribuzione degli alunni ripetenti • Si concede ai ripetenti, su richiesta, di cambiare sezione, senza facoltà di scelta, e gli stessi verranno

distribuiti, ove possibile, omogeneamente nelle varie sezioni in relazione all’indirizzo. • Non si concede il cambio di sezione ad alunni promossi se non per gravi motivi, comunicati entro il 30

giugno al Dirigente Scolastico. • L’inserimento di alunno/alunni disabili è valutato direttamente dal D.S. in consonanza con la famiglia. • E’ possibile l’inserimento nella classe prima fino e non oltre il 30 Novembre. GRUPPO DI LAVORO N°3: HACCP

1 Quagliarini Cinzia (coordinatore)

2 Balestra Francesco ATA

3 Volpi Gilberto Sostituto ATA

Compiti:

controlla ed interviene in caso di necessità come da disposto d.lgs. 626/94 e successive modifiche e integrazioni;

appronta percorsi formativi per il personale e gli alunni;

si relaziona con enti e istituzioni preposte;

intrattiene rapporti con il consulente esterno

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il coordinatore svolge le attività secondo quanto disposto dal D. S.;

il coordinatore relaziona in itinere al D. S. e, a fine anno, al Collegio docenti COMMISSIONE AGGIORNAMENTO SICUREZZA-STRESS da LAVORO CORRELATO

1 D.S.

2 Verrillo Filippo (Ing. Delegato)

3 Medico competente

4 Erbuto Benito (R.L.S.)

5 Volpi Gilberto (ATA)

6 Bovara Nunzia (ATA)

7 Sulpizi Virginia (ATA)

8 Cipriani Giuliana (Docenti)

Compiti:

controlla ed interviene in caso di necessità come da disposto d.lgs. 626/94 e successive modifiche e integrazioni;

predispone e rende operativo il Piano di evacuazione;

gestisce/appronta percorsi formativi per il personale e gli alunni;

intrattiene rapporti con enti e istituzioni preposte;

l’ingegnere svolge le attività secondo quanto disposto dal D. S.;

l’ingegnere relaziona in itinere e a fine anno al D. S. Funzione strumentale n° 2: prof.ssa Panichi Arianna

QUALIFICA e VALUTAZIONE

Compiti:

Presiede i gruppi di lavoro afferenti alla F.S.

Partecipa agli incontri “Azione di sistema a sostegno dei percorsi IeFP”

Coordina il lavoro di progettazione e attuazione delle UdA nell’anno scolastico

Predispone il materiale relativo a al percorso IeFP da pubblicare sul sito della scuola

Esamina gli atti relativi all’esame di qualifica IeFP, socializzando le indicazioni contenute nelle Linee

Guida, coordina e organizza le modalità attuative del progetto

Coordina lo svolgimento dell’esame triennale finale del “Progetto qualifiche”

Elabora il “Progetto qualifiche” triennale sottoposto alla deliberazione del Collegio docenti e inviato

all’approvazione della Regione Marche

Svolge le attività secondo quanto disposto dal D.S.

Relaziona periodicamente alla D.S. e a fine anno al Collegio docenti

GRUPPO DI LAVORO N° 4: IEFP/PROGETTO QUALIFICHE

Compiti:

Cura i contatti con La Regione;

Realizzazione e diffonde il materiale relativo al percorso IeFP

FS Panichi Arianna

1 Iuvalò Elvira

2 Giordano Antonio

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GRUPPO DI LAVORON° 5: INTERDIPARTIMENTO - PROGETTARE per COMPETENZE

1 Felix Francesco (Coordinatore)

2 Giordano Antonio (Sala Vendita)

3 Libbi Sandra (Lingue straniere)

4 Tomassetti Rosella (Scienze motorie)

5 Novelli Marisa (Scienze della Terra)

6 Di Fortunato Bruno (Fisica)

7 Graziano Lucia (Scienza degli Alimenti)

8 Bettarini Amedeo (Diritto e Economia)

9 Fazzini Daniela (Accoglienza turistica)

10 Duranti Micaela (Enogastronomia)

11 Panichi Arianna (Italiano e Storia)

12 Puglia Federico (Matematica)

Compiti:

Progettare moduli didattici interdisciplinari con metodologia laboratoriale

GRUPPO DI LAVORO n°6: ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

1 De Mola Giovanni (coordinatore)

2 Corona Lorena

3 Mastrantonio Ornella

Compiti:

colloca gli allievi nelle aziende secondo il principio dell’alternanza scuola lavoro;

cura gli aspetti burocratici e organizzativi;

segue gli allievi durante le esperienze lavorative;

monitora e valuta le attività di competenza e ne cura la diffusione;

il coordinatore svolge le attività secondo quanto disposto dal D.S.;

il coordinatore relaziona in itinere alla D.S. e a fine anno al Collegio docenti. GRUPPO DI LAVORO N° 7: STRUMENTI DI VALUTAZIONE

1 Cipriani Giuliana (coordinatrice)

2 Perotti Giancarla

3 Panichi Arianna

4 De Angelis Roberta

5 Zerbini Katia

6 Verdecchia Vinicio Maria

7 Felix Francesco

Compiti:

ricerca sugli aspetti valutativi degli esiti scolastici

redige/propone griglie di valutazione da sottoporre al Collegio docenti

il coordinatore svolge le attività secondo quanto disposto dal D.S.;

il coordinatore relaziona in itinere alla D.S. e a fine anno al Collegio docenti Alla macro area Educazione alla mondialità e alla cittadinanza europea afferiscono la seguente funzione e i

seguenti gruppi:

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Funzione strumentale n° 3: prof.ssa Perotti Giancarla

EDUCAZIONE ALLA MONDIALITA’ E ALLA CITTADINANZA EUROPEA

Compiti:

promuove e coordina progetti di prevenzione al disagio giovanile e di controllo della dispersione scolastica;

sostiene le iniziative degli studenti in merito alle assemblee studentesche;

promuove e coordina i progetti sulle diverse Educazioni;

promuove e coordina iniziative sul volontariato;

promuove e coordina iniziative sull’Educazione alla Mondialità;

cura i rapporti con enti e associazioni coinvolti nelle iniziative;

presiede e coordina il gruppo di lavoro afferente e ne verbalizza le eventuali riunioni;

svolge le attività secondo quanto disposto dal D.S.;

effettua i monitoraggi e ne socializza i risultati;

relaziona periodicamente al D.S. e, a fine anno, al Collegio Docenti.

GRUPPO DI LAVORO N° 8: EDUCAZIONE ALLA MONDIALITÀ E ALLA CITTADINANZA EUROPEA

FS Perotti Giancarla

1 Ascolani Antonio (Tutor tra pari)

2 Libbi Sandra (Italiano L2)

3 Scaloni Adis (la scuola promuove la salute - CIC)

4 Gabrielli Gabriella (Legalità)

5 Esposito Valeria (Italiano L2)

Compiti:

realizza progetti di prevenzione al disagio giovanile e di controllo della dispersione scolastica;

realizza progetti sull’Educazione alla Legalità e alla Salute;

realizza iniziative di volontariato

realizza iniziative sull’Educazione alla Mondialità

GRUPPO DI LAVORO N° 9: STUDENT’S VOICE

1 Iuvalò Elvira Referente

2 De Angelis Roberta

3 Sobrini Silvia

4 Tranquilli Francesco

Compiti:

progettazione delle attività

definizione dei contenuti delle lezioni formative e delle prove selettive scritte

redazione delle griglie di valutazione e individuazione degli esperti esterni dei tre settori che

faranno parte della giuria

GRUPPO DI LAVORO N° 10: POTENZIAMENTO LINGUE STRANIERE/VERTICALIZZAZIONE

1 Ulpiani Silvia

2 Libbi Sandra

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Compiti:

Ricerca e cura di contatti con ISC del territorio

Progetta e realizza il curricolo verticale in Lingua Inglese

Progetta e gestisce i moduli di raccordo con gli ISC insieme con Acc. Turistica e Sala Vendita

GRUPPO DI LAVORO N° 11 : ATTIVITÀ CULTURALI

1 Tranquilli Francesco

2 Sobrini Silvia

3 Miritello Emilia (Teatro)

Compiti:

Progetta, coordina e realizza attività di promozione della lettura in lingua straniera e culturale in genere

valuta e seleziona le proposte esterne di concorsi e iniziative varie; raccoglie, seleziona ed evade proposte di acquisto di libri e riviste; si preoccupa di diffondere iniziative teatrali e cinefile; monitora e valuta le attività di competenza e cura la diffusione delle esperienze svolte; il coordinatore svolge le attività secondo quanto disposto dal D.S.; il coordinatore relaziona in itinere al D.S. e, a fine anno, al Collegio docenti.

Alla macro area Accoglienza-continuità-orientamento afferiscono le seguenti funzioni e i seguenti gruppi:

Funzione strumentale n° 4: prof.ssa Di Domenico Rossella

ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE

Compiti:

cura i rapporti con enti, associazioni, istituzioni e soggetti coinvolti nelle iniziative;

svolge le attività secondo quanto disposto dal D. S.;

presiede, gestisce e coordina il gruppo di lavoro afferente e ne verbalizza eventuali riunioni.

relaziona periodicamente al D.S. e, a fine anno, al Collegio Docenti. GRUPPO DI LAVORO n° 12: ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE

F.S. Di Domenico Rossella

1 Capriotti Ercole (3 giorni Open day e Orientamento in entrata)

2 Chioma Manuela ( 3 giorni Open day e Orientamento in entrata)

3 Corona Lorena (Open day e Orientamento in entrata)

4 Iacono Paola (Open day e Orientamento in entrata)

5 De Mola Giovanni ( 3 giorni Open day e laboratori esterni)

6 Felicioni Lorena (3 giorni Open day e Orientamento in entrata)

7 Crescenzi Sabrina (2 giorni di Open day e Orientamento in entrata)

8 Petrini Guerrita ( 3 giorni Open day)

9 Libbi Sandra ( 3 giorni Open day e Orientamento in entrata)

10 D Fortunato (Open day e Orientamento in entrata)

11 Giordano Antonio (1 giorno di Open day)

12 Acciarri Giovanni (1 giorno di Open day)

13 Felix Francesco (1 giorno di Open day)

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Compiti:

predispone iniziative di orientamento interno;

promuove nelle scuole medie del territorio la divulgazione dell’offerta formativa dell’istituto;

ospita alunni delle scuole medie per brevi stage orientativi;

assicura l’iniziativa di scuola aperta per gli alunni medi inferiori;

si occupa dell’orientamento post-diploma;

monitora e valuta le attività di competenza e ne cura la diffusione;

relaziona periodicamente alla D.S. e, a fine anno, al Collegio Docenti.

svolge le attività secondo quanto disposto dalla D.S.;

Funzione strumentale n° 5: prof. De Renzis Maurizio

EVENTI ESTERNI, PROMOZIONE CONTATTI CON IL MONDO DEL LAVORO

Compiti:

è responsabile della gestione delle iniziative per l’esterno e l’interno relativi ai servizi di cucina, sala e ricevimento;

predispone preventivi sui costi, cura l’organizzazione preventiva del settore;

seleziona e promuove la partecipazione a concorsi e gare;

intrattiene contatti con il mondo del lavoro;

presiede e coordina il gruppo di lavoro afferente e ne verbalizza eventuali riunioni;

effettua i monitoraggi e ne socializza i risultati;

svolge le attività secondo quanto disposto dalla D.S.;

relaziona periodicamente al D.S. e a fine anno al Collegio Docenti. GRUPPO DI LAVORO n° 13: EVENTI E MANIFESTAZIONI INTERNE ED ESTERNE

F.S. De Renzis Maurizio

1 Capriotti Alessandro LAB. ENOGASTRONOMIA

2 Felix Francesco LAB. SALA E VENDITA

3 Capriotti Ercole LAB. ACCOGLIENZA TURISTICA

4 Giordano Antonio (PROGETTO BAR DIDATTICO)

5 De Mola Giovanni (PROGETTO ARTE BIANCA)

Compiti:

promuove e gestisce manifestazioni su richiesta interna ed esterna;

si occupa dell´arrangiamento del servizio ristoro, del bar didattico e del aervizio mensa, quando necessario;

attiva le procedure di partecipazione a concorsi e gare;

monitora e valuta le attività di competenza e ne cura la diffusione

Afferiscono alla macro area Pedagogica, metodologico-didattica la funzione e i gruppi che seguono:

Funzione strumentale n° 6: prof.ssa Fieramonti Emilia

INTEGRAZIONE E INCLUSIONE

Compiti:

presiede il gruppo di lavoro afferente e ne verbalizza le eventuali riunioni

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è responsabile del coordinamento e della pianificazione generale del servizio formativo e di inclusione degli alunni;

coordina le risorse e la pianificazione dell’integrazione;

promuove e coordina i percorsi formativi degli allievi diversabili, mirati al raccordo col mondo del lavoro;

cura i rapporti con enti e associazioni coinvolti nei servizi agli alunni diversabili;

fornisce consulenza e supporto ai docenti specializzati e ai docenti curriculari;

cura la diffusione delle “buone prassi”;

promuove la divulgazione delle iniziative sviluppate;

informa su iniziative di formazione e aggiornamento del personale;

svolge le attività secondo quanto disposto dal D.S.;

relaziona periodicamente al D.S. e, a fine anno, al Collegio Docenti.

GRUPPO DI LAVORO n° 14: INTEGRAZIONE E INCLUSIONE

F.S. Fieramonti Emilia

1 Laureati Cristina (Accoglienza classi prime)

2 Verdecchia Vinicio (Obiettivi globalmente riconducibili)

3 Tomassetti Rosella (Referente BES)

Compiti:

gestisce iniziative per gli alunni disabili;

supporta i consigli di classe in sede di programmazione disciplinare e di classe per le questioni di competenza;

accoglie i nuovi iscritti in linea con i criteri di continuità;

la F.S. relaziona in itinere al D. S. e a fine anno al Collegio docenti. GRUPPO DI LAVORO N° 15: GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE)

1 DS

2 F.S. Fieramonti Emilia

3 Tomassetti Rosella

4 Laureati Cristina

5 Verdecchia Vinicio

6 ASUR di competenza

7 Responsabile Cooperativa COOS MARCHE

8 Contessi Anita (Presidente Cd’I)

9 Antonelli Nicola (genitore)

Compiti:

rileva i BES presenti nella scuola;

raccoglie e documenta gli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’amministrazione;

fornisce consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;

rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola;

raccoglie e coordina le proposte formulate dai singoli GLH operativi (ai sensi art. 1, comma 605, lettera B, legge 296/2006);

elabora una proposta di piano annuale per l’inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno).

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Afferiscono alla macro area Ricerca e innovazione le seguenti funzioni e gruppi:

Funzione strumentale N° 7: prof.ssa Ferrarini Leonella

PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO PROGETTI ESTERI

Compiti:

è responsabile della puntuale e rispondente gestione di quanto contrattualmente sottoscritto nell’ambito dei progetti europei;

promuove e predispone la presentazione di nuovi progetti;

promuove e collabora nella predisposizione dei rendiconti parziali e finali dei progetti;

progetta e promuove la ricaduta delle iniziative all’interno delle classi e della scuola;

coordina l’attività di documentazione;

presiede e coordina il gruppo di lavoro afferente, ed eventuali sottogruppi, e ne verbalizza le riunioni;

effettua i monitoraggi e ne socializza i risultati;

svolge le attività secondo quanto disposto dalla D.S.;

relaziona periodicamente alla D.S. e a fine anno al Collegio Docenti.

GRUPPO DI LAVORO N° 16: PROGETTI EUROPEI

F.S. Ferrarini Leonella

2 DSGA

3 Ulpiani Silvia

4 Felicioni Lorena

5 Esposito Valeria

6 Petrini Guerrita

Compiti:

ricerca opportunità per nuovi progetti e ne promuove la condivisione; predispone e gestisce le iniziative/attività connesse alla realizzazione dei progetti; cura i rapporti con l´ esterno necessari per la realizzazione delle attività; monitora e valuta le attività di competenza e ne cura la diffusione.

GRUPPO DI LAVORO N°17: VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE/USCITE DIDATTICHE

Compiti:

predispone le mete dei viaggi di istruzione

contatta le agenzie di viaggio per la realizzazione dei viaggi di istruzione, delle visite e delle uscite

didattiche

predispone le gare per l’aggiudicazione del servizio, valuta le offerte e seleziona la migliore

Funzione strumentale n° 8: prof. Capriotti Ercole

INNOVAZIONI TECNOLOGICHE

Compiti:

presiede il gruppo di lavoro afferente e ne verbalizza le eventuali riunioni;

1 Fazzini Daniela (Referente)

2 Petrini Guerrita

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gestisce il sito internet dell’istituto e provvede al suo rinnovamento e aggiornamento;

cura l’aggiornamento del registro elettronico

sovrintende il “PON” n. 9035 del 13/07/2015 – FESR – Realizzazione / Ampliamento della Rete

LanWLan denominato SEI (sistema educativo integrato) Alta Tecnologia Territorio (in fase di

rendicontazione) e il “PON” n. 12810 del 15/10/2015 – FESR – Realizzazione Ambienti Digitali

denominato SEI (sistema educativo integrato) Arcipel@gonet – Isole attrezzate e laboratori

didattici mobili (in fase di rendicontazione);

svolge le attività secondo quanto disposto dal D. S.;

relaziona periodicamente al D. S. e a fine anno al Collegio Docenti GRUPPO DI LAVORO N° 18: INNOVAZIONI TECNOLOGICHE/PNSD

F.S. Capriotti Ercole

1 Puglia Federico Sito WEB

2 Tomassetti Rossella

3 Crescenzi Sabrina

4 Caliò Carlotta (Animatore Digitale)

5 Iacono Paola (Commissione PON)

6 Guidi M. Grazia ATA

7 Panichi Franca ATA

Compiti:

Partecipazione ai bandi MIUR, PON e PNSD Progettazione - Presentazione Candidature – gestione procedure operative Programmazione, sviluppo e attuazione del progetto, raccolta dati, registrazione e rendicontazioni in piattaforma Miur: - Accesslab Laboratori territoriali di domotica per l’accessibilità alla vita e al turismo; - Formazione AD DM 435. - PON FSE Snodi formativi territoriali – 19 moduli di formazione in servizio - PON FSE inclusione sociale e lotta al disagio;

Piano di formazione per personale interno – Docenti e Ata - Organizzazione, gestione e

rendicontazione dell’attività formativa;

Accompagnamento e divulgazione di competenze digitali:

- metodologie (uso di moodle nella comunità scolastica, ambienti di apprendimento open source)

- software, strumenti open source per la didattica innovativa.

- uso di strumentazione digitale: proiettore, LIM, pico touch;

Creazione di una bacheca on line per divulgare offerte formative e altre notizie utili al personale

docente;

Creazione e gestione di un planning – per calendarizzare e visualizzare le attività, i progetti e l’uso

degli spazi della scuola.

Supporto tecnico informatico alla funzione strumentale

COMUNICAZIONE ESTERNA

1 Quagliarini Cinzia

Compiti:

Interagisce con l’esterno attraverso contatti con la stampa locale e i social

per facilitare la valorizzazione dell’Istituto sul territorio

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GRUPPO DI LAVORO N° 19: STUDIO e RICERCA di INNOVAZIONE in LABORATORIO

1 Mannechella Paola (Coordinatrice)

2 Capriotti Alessandro

3 Di Domenico Rossella

4 Ficcadenti Paola

5 Giordano Antonio

6 Lacchè Daniela

Compiti:

Ricerca nel settore alimentare con Università e privati

Studio e diffusione di ricette alimentari innovative per l’industria alimentare

Individuazione e allestimento di un’ aula per attività laboratoriali per Dipartimento di Scienza

dell’alimentazione , settori Sala Vendita/ Enogastronomia e Scienze integrate

COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI/INTERDIPARTIMENTI

DIPARTIMENTO COORDINATORE

1 LETTERE e RELIGIONE Ruggieri P. e Leonelli M.

2 LINGUE STRANIERE Ulpiani S.

3 MATEMATICA + FISICA Puglia F.

4 DISCIPLINE ECONOMICHE, GIURIDICHE ed AZIENDALI Leli V.

7 SCIENZA E CULTURA ALIMENTARE – CHIMICA - BIOLOGIA Di Domenico R.

8 LABORATORIO DI ENOGASTRONOMIA De Mola G.

9 LABORATORIO DI SALA VENDITA Giordano A.

10 LABORATORIO DI ACCOGLIENZA TURISTICA Capriotti E.

11 SCIENZE MOTORIE Tomassetti R.

12 INSEGNANTI DI SOSTEGNO Fieramonti E.

Compiti:

coordinamento e verbalizzazione delle sedute;

redazione del documento di pianificazione e di programmazione del dipartimento e relativa consegna al D.S.;

proposte progettuali e di potenziamento

monitoraggio, valutazione e diffusione delle attività di competenza e delle buone prassi;

COORDINATORI E VERBALIZZANTI DI CLASSE

CLASSE COORDINATORE VERBALIZZANTE

1A SDRUBOLINI ASCOLANI

1B DI DOMENICO NARDINI

1C CENSORI LOGGI

1D SCOLASTRA NOVELLI

1E NARDI MENNECHELLA

1F PETRINI G. GABRIELLI GABRIELLA

1G PANICHI DI FORTUNATO

1H ULPIANI PAPONI

2A LAUREATI R. COMPAGNONI

2B MARCHEGIANI MAZZONI

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Compiti:

Il DOCENTE COORDINATORE DI CLASSE - art. 25/5 del D.Lgs. 165/2001

Il Coordinatore di Classe è il punto di riferimento per i problemi che sorgono all’interno della classe e per le

azioni da mettere in atto. Facilita il processo di interazione fra docenti, la circolarità delle informazioni, la

ricerca di integrazione delle competenze professionali e di progettazione condivisa.

Agevola la costruzione dei percorsi educativi e didattici volti al raggiungimento del successo formativo degli

studenti, sia in termini di acquisizione di conoscenze, competenze e capacità che di crescita morale e civile.

a) Collabora con la Presidenza nella gestione del rapporto dei Consigli di Classe con le famiglie (comunicazioni sugli esiti didattici), ivi compresa la rilevazione e la segnalazione delle assenze e dei ritardi troppo numerosi o ingiustificati degli studenti.

b) Si informa sugli alunni della propria classe, in particolare sulle situazioni a rischio ed in generale sul loro coinvolgimento nelle attività scolastiche.

2C MIRITELLO CAPRETTI MARINO

2D CAPRIOTTI E. FULVI

2E MARTINELLI AMICI

2F LANARI IACONO

2G ESPOSITO LACCHE’

2H FELIX CRESCENZI

3BE DURANTI SCHWARZINGER

3CE CAPRIOTTI A. GRAZIANO

3DE IUVALO’ GIFFONI

3ASV RUGGIERI PAZZAGLIA

3BSV QUAGLIARINI ZERBINI

3AE/SV BETTARINI CORONA

3AAT LIBBI COLANTONIO

3A PAST DE MOLA SPINA CARLA

4AE PETRINI R. TAGLIETTI

4BE LANCIOTTI LEONELLI

4CE DE ANGELIS PEROTTI G.

4DE DE RENZIS PUGLIA

4ASV GIORDANO SCARPA M.

4BSV LAUREATI M.C. PEROTTI M.G.

4AAT/SV D’ANTONIO TRANQUILLI

5AE MASTRANTONIO VITALI

5BE FELICIONI CHIAPPANI

5CE DI BERNARDO CHIOMA

5DE FICCADENTI BRUNI

5ASV LELI CORONA

5BSV ACCIARRI GABRIELLI GRAZIELLA

5AAT FAZZINI ARCANGELI

PRIMO PERIODO

COSTANTINI PAPONI

SECONDO PERIODO

FERRARINI SULLA

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c) Controlla che gli alunni informino i genitori su comunicazioni scuola/famiglia e tiene i rapporti con i rappresentanti degli alunni diventando il tramite di questi con il C. di Classe e la Dirigenza.

d) Partecipa alle riunioni dei coordinatori convocate dal Dirigente Scolastico.

In relazione al Consiglio di Classe

a) È delegato dal Dirigente Scolastico a presiedere, in sua assenza, il consiglio della classe di cui è coordinatore.

b) Promuove la realizzazione inter/pluridisciplinare dei progetti cui il consiglio ha aderito. c) Predispone le schede utili alla registrazione del percorso didattico, dei progressi comportamentali e di

apprendimento conseguiti dagli alunni. d) In collaborazione con i colleghi rileva le istanze della classe e delle diverse componenti del suo Consiglio;

segnala al Dirigente gli eventuali problemi emersi al fine di proporre opportune strategie di soluzione; e) Opera per fornire al Consiglio gli elementi di valutazione delle condizioni della classe e per individuare gli

studenti che presentano rischi di insuccesso formativo. Raccorda gli interventi di recupero e potenziamento.

f) Coordina e collabora con la commissione apposita le procedure riguardanti le visite guidate e i viaggi di istruzione per la classe.

g) Coordina la predisposizione del materiale necessario per le operazioni di scrutinio finale.

Il DOCENTE SEGRETARIO DI CLASSE - art. 5/5 del D.Lgs. n. 297/1994

Il Segretario cura la verbalizzazione durante le sedute dei Consigli di Classe e consegna il verbale al Dirigente Scolastico. Registra in modo sintetico ed incisivo le informazioni e le dichiarazioni da inserire nel verbale. Procede alla stesura del verbale in forma compiuta e definitiva.

TUTOR per ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Compiti del tutor scolastico:

a) elabora, insieme al tutor esterno, il percorso formativo personalizzato sottoscritto dalle parti coinvolte

(scuola, struttura ospitante, studente/soggetti esercenti la

potestà genitoriale);

b) assiste e guida lo studente nei percorsi di alternanza e ne verifica, in collaborazione con il tutor esterno,

il corretto svolgimento;

c) gestisce le relazioni con il contesto in cui si sviluppa l’esperienza di alternanza scuola lavoro,

rapportandosi con il tutor esterno;

d) monitora le attività e affronta le eventuali criticità che dovessero emergere dalle stesse;

e) valuta, comunica e valorizza gli obiettivi raggiunti e le competenze progressivamente sviluppate dallo

studente;

f) promuove l’attività di valutazione sull’efficacia e la coerenza del percorso di alternanza, da parte dello

studente coinvolto;

g) informa gli organi scolastici preposti (Dirigente Scolastico, Dipartimenti, Collegio dei docenti, Comitato

Tecnico Scientifico/Comitato Scientifico) ed aggiorna il Consiglio di classe sullo svolgimento dei percorsi,

anche ai fini dell’eventuale riallineamento della classe;

h) assiste il Dirigente Scolastico nella redazione della scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono

state stipulate le convenzioni per le attività di alternanza, evidenziandone il potenziale formativo e le

eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione.

Compiti del tutor didattico:

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a) collabora con il tutor professionale nella fase di progettazione, valutazione e rendicontazione del

percorso;

b) contribuisce alla formulazione della valutazione ASL in sede di consiglio di classe, coinvolgendo i

docenti del consiglio stesso

SCELTE EDUCATIVE E FORMATIVE: FINALITÀ E OBIETTIVI

FINALITA’ ED OBIETTIVI TRASVERSALI MINIMI DA PERSEGUIRE

L’ offerta formativa dell’IPSSEOA “Buscemi”, per rispondere efficacemente alla molteplicità degli

interessi e delle aspirazioni dei giovani e alle esigenze del territorio, del mondo produttivo e delle

professioni, cerca di realizzare i presupposti per la costruzione di percorsi di insegnamento/apprendimento

in contesti reali allo scopo di conseguire le finalità e gli obiettivi trasversali, educativi e cognitivi. Lo sforzo

progettuale primario è quello di sviluppare forme organizzative che pongano al centro delle strategie

didattiche il potenziamento della motivazione e dell’interesse degli alunni, poiché un’elevata mortalità

scolastica contrassegna il nostro come pure altri istituti professionali. A tale scopo si opererà attraverso:

adeguati accertamenti sulla situazione delle classi e di singoli alunni in ingresso e in itinere;

attenti interventi di orientamento e riorientamento anche con il coinvolgimento delle famiglie;

messa a punto di interventi adeguati anche con l’aiuto di esperti esterni;

adozione di strategie graduate per fasce di età e per livelli di scolarizzazione;

concessione di tempi adeguati per il recupero di carenze sedimentate;

taratura dei fini e degli obiettivi sulle reali potenzialità degli alunni;

gratificazioni ed incoraggiamenti per i progressi via via realizzati.

CLASSE TUTOR SCOLASTICO TUTOR DIDATTICO

3A ART ENO CHIAPPANI CORONA

3A ART SV FELIX QUAGLIARINI

3A SV GIORDANO RUGGIERI

3B SV ACCIARRI ZERBINI

3A PAST DE MOLA DE ANGELIS

3B E DURANTI LAUREATI R.

3C E CAPRIOTTI A. SPINA

3D E DE RENZIS FICCADENTI

3A AT CAPRIOTTI E. FIERAMONTI

4A E ACCIARRI MASTRANTONIO

4B E DURANTI CIARROCCHI

4C E CAPRIOTTI A. FERRARINI

4D E DE RENZIS LELI

4A SV CHIAPPANI/GIORDANO DI DOMENICO

4B SV DE MOLA LAUREATI M.C.

3/4 SERALE COSTANTINI DE MOLA

4A ART. AT PALMA LIBBI

4A ART. SV FELIX LIBBI

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OBIETTIVI TRASVERSALI EDUCATIVI E COGNITIVI

OBIETTIVI EDUCATIVI

Considerata la situazione di partenza si cercherà di:

rimuovere gli atteggiamenti legati a scarse o nulle motivazioni che sfociano a volte nel rifiuto delle

discipline scolastiche o dell’istruzione nel suo complesso;

educare gli alunni alla partecipazione, al confronto e al colloquio;

sollecitare corretti comportamenti interpersonali e nei confronti delle istituzioni;

stimolare la partecipazione e la lealtà di comportamento;

sviluppare adeguato senso di responsabilità volto al coinvolgimento degli alunni nella vita

scolastica, al rispetto e alla cura di dotazioni e strutture scolastiche, al rispetto di regole comuni di

comportamento;

abituare gli alunni alla razionale gestione dei lavori di gruppo e delle attività comuni (assemblee,

attività sportive a squadre, ecc.);

sensibilizzare al rispetto dell’art. 230 del Codice della Strada (D. Lvo 285 del 30-04-1992). In

particolare si cercherà, nei C. di C., di definire gli obiettivi programmatici e le azioni didattiche per

conseguire il fine dell’ articolo citato;

promuovere il senso di appartenenza ad una comunità professionale assumendo atteggiamenti

consoni con il tipo di specializzazione da conseguire;

abituare al rigore, all’onestà intellettuale, al senso del dovere, della legalità e del rispetto degli altri;

formazione/informazione su corretti comportamenti di sicurezza e prevenzione secondo il D.lgs.

626/94 e successive modificazioni e integrazioni.

OBIETTIVI COGNITIVI

1. potenziare le abilità relative all’uso della lingua italiana che condiziona per molti alunni le

competenze generali e disciplinari;

2. sviluppare l'uso della lingua scritta attraverso la produzione di relazioni, documentazione o altro;

3. stimolare l’acquisizione di un proficuo metodo di lavoro;

4. guidare gli alunni nella selezione e schematizzazione delle informazioni;

5. potenziare le capacità auto valutative;

6. sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori

professionali di riferimento.

Per il conseguimento degli obiettivi trasversali educativi ci si avvarrà:

dell’attività del CIC (Centro di Informazione e Consulenza) e degli spazi previsti per le

assemblee d’Istituto e di classe attraverso:

trattazioni generali e tematiche;

visione di film e rappresentazioni teatrali;

sviluppo di attività sportive e ricreative;

organizzazione di conferenze e dibattiti;

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partecipazione agli incontri con gli esperti del CIC.

nell’ambito delle attività curriculari, e comunque per non più di dieci ore per classe

nell’intero anno scolastico, attraverso:

visione di film e rappresentazioni teatrali;

sviluppo di attività sportive e ricreative diverse;

organizzazione di conferenze e dibattiti;

partecipazione agli incontri con gli esperti del CIC.

nell’ambito degli eventuali spazi extracurriculari attraverso:

tornei sportivi d’Istituto;

tornei cittadini.

Per il conseguimento degli obiettivi trasversali cognitivi i docenti attiveranno le seguenti metodologie:

sollecitazione alla partecipazione di tutti gli alunni, anche per quelli con maggiori problemi, ai

dibattiti in classe;

ricorso, per quanto possibile, alle relazioni scritte;

inserimento in elaborati scientifici di parti discorsive;

assidui controlli dei lavori scritti prodotti sia a scuola sia a casa;

inserimento, tra le prove scritte di italiano, della trattazione di argomenti di interesse degli alunni;

promozione alla lettura di libri e della stampa quotidiana e periodica;

utilizzazione di strumenti informatici per la scrittura e la revisione del testo;

utilizzazione di Internet per la ricerca;

stimolo alla consultazione e al prestito dalla Biblioteca scolastica.

FINI ED OBIETTIVI EDUCATIVI E COGNITIVI DEL PRIMO BIENNIO

Nel primo biennio, visto il contesto di riferimento, dato il numero delle materie e tenuto conto della

vastità dei programmi, i docenti tenderanno, soprattutto nelle prime classi, al recupero, a livello

trasversale, dei requisiti minimi per l’avvio e lo sviluppo di processi formativi disciplinari in grado di portare

gli alunni, nel rispetto degli ordinamenti, a fine del secondo anno, ai seguenti obiettivi minimi trasversali:

1. Educativi:

capacità di prendersi reale cura di sé, nella consapevolezza dei propri diritti;

capacità di porsi in relazione in modo corretto, produttivo e responsabile;

capacità di valorizzare la propria e l’altrui personalità;

comprensione dell’importanza della collaborazione e solidarietà;

acquisizione di una coscienza democratica come condizione di un autentico pluralismo;

sensibilità all’ambiente ed atteggiamento attivo per la sua salvaguardia

2. Cognitivi:

acquisire un metodo di studio;

individuare gli elementi significativi di ogni comunicazione;

sintetizzare le conoscenze acquisite;

applicare principi e regole;

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stabilire rapporti di causa ed effetto;

raccogliere e classificare dati individuandone le sequenze logiche;

esprimersi in modo chiaro e corretto arricchendo il proprio vocabolario con l’acquisizione

progressiva della terminologia inerente alle varie discipline;

acquisire competenze nell’uso delle strutture tecnologiche e professionalizzanti dell’Istituto.

FINI ED OBIETTIVI EDUCATIVI E COGNITIVI DEL SECONDO BIENNIO

Nel secondo biennio, visto il contesto di riferimento, vista la necessità di far acquisire allo studente le

competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità

alberghiera, vista l’esigenza di giungere ad una preparazione anche propedeutica per la prosecuzione degli

studi, tenuto conto degli ordinamenti e del profilo formativo da conseguire, si punterà ai seguenti obiettivi

minimi trasversali:

1. Educativi:

capacità di prendersi reale cura di sé, valorizzando le proprie potenzialità per superare limiti e

difficoltà;

capacità di interiorizzare norme e valori per porsi in relazione in modo corretto, produttivo e

responsabile;

capacità di valorizzare la propria e l’altrui personalità, ponendosi positivamente nei riguardi della

solidarietà e della collaborazione;

capacità di rafforzare la motivazione allo studio e all’impegno;

capacità di lavorare in gruppo (“team working”);

capacità di affrontare responsabilmente situazioni nuove e diverse;

acquisizione di una coscienza democratica come condizione di un autentico pluralismo;

acquisizione di una cultura della sicurezza, vista come esigenza di rispetto delle persone e delle

cose, salvaguardia della natura, determinazione di un ambiente di vita il più possibile esente da

rischi.

2. Cognitivi:

sintetizzare le conoscenze acquisite e applicarle in modo finalizzato;

sviluppare un metodo di studio efficace;

operare in sinergia per la riuscita dei progetti di gruppo;

individuare ed utilizzare gli elementi significativi della propria specializzazione per intervenire nei

contesti professionali di riferimento;

valorizzare e promuovere il patrimonio delle risorse e delle tipicità del territorio, in relazione al

contesto professionale di riferimento;

ottimizzare l’utilizzo delle nuove tecnologie, in relazione a situazioni professionali.

FINI ED OBIETTIVI EDUCATIVI E COGNITIVI DEL QUINTO ANNO

Nel quinto anno, visto il contesto di riferimento, vista la necessità di giungere ad una preparazione

anche propedeutica per la prosecuzione degli studi, tenuto conto degli ordinamenti e del profilo formativo

da conseguire si punterà ai seguenti obiettivi minimi trasversali:

1. Educativi:

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superamento dell’egocentrismo e dell’aggressività adolescenziale per acquisire la capacità di

collaborare attivamente e costruttivamente alla soluzione di problemi;

interiorizzazione di norme per agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi

della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri

comportamenti;

rafforzamento della motivazione allo studio e all’impegno attraverso lo sviluppo di apprendimenti

in ambienti formali e informali;

interesse per le attività culturali extrascolastiche e disponibilità partecipativa;

acquisizione della consapevolezza che con il proprio comportamento si può diventare modello di

riferimento per gli studenti delle classi inferiori;

2. Cognitivi:

Capacità di utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento

razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà e dei suoi problemi;

capacità di stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali sia in

prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

capacità di attivare percorsi di auto apprendimento e di ricerca;

capacità di comunicare utilizzando con competenza anche linguaggi tecnici e multimediali;

capacità di sviluppare competenze operative per applicare le tecnologie ai processi;

capacità di realizzare soluzioni anche innovative sia a livello organizzativo sia a livello di

coordinamento;

capacità di autovalutare le proprie potenzialità, per fronteggiare l’incertezza e per cooperare con

persone anche di altre culture;

capacità di un comportamento responsabile nella partecipazione agli organi collegiali

capacità di operare una scelta post-diploma fondata e consapevole.

STRATEGIE DIDATTICHE GENERALI

Per l’indicazione dei percorsi da mettere in atto nelle singole classi e quindi per l’indicazione di come

predisporre le programmazioni di classe e di disciplina, affinché vi siano coordinamento ed omogeneità

negli interventi didattici dei singoli C.d.C. e nella pratica didattica dei singoli insegnanti, fatto salvo il

principio inderogabile della libertà d’insegnamento, il Collegio dei docenti, che elabora il Piano dell’Offerta

Formativa, individua le seguenti strategie:

Analisi della situazione di partenza degli allievi

Essa si rende imprescindibile poiché consente la conoscenza “in ingresso” di ciascun allievo e quindi del

gruppo-classe, permettendo così una più precisa e proficua programmazione didattica. Tale indagine

diagnostica è particolarmente necessaria per gli allievi delle classi prime e terze per i quali vengono

predisposte prove d’accertamento nelle varie discipline.

Adozione di metodologie e strumenti didattici

Si ritiene che solo l’adozione di strumenti e metodologie plurime, centrate sugli esiti di apprendimento e

articolate sulla linea cognitivista e costruttivista, possa venire incontro ai diversi stili e ritmi

d’apprendimento degli allievi. Pertanto possono costituire valide opportunità per una formazione ed un

apprendimento efficaci, utili e dotati di senso:

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lezioni frontali e lezioni dialogate;

correzioni individuali e/o socializzate;

ricorso a modellizzazioni e/o problematizzazioni;

valorizzazione dell’approccio laboratoriale, diffuso a tutte le discipline del curricolo, attraverso la

programmazione e la realizzazione di Unità Didattiche di Apprendimento;

attività di laboratorio orientate alla effettiva progettazione e realizzazione di un prodotto;

ricorso ad attività collettive, individuali, o di gruppo;

ricorso a processi quali quello di “transfer” (capacità di riutilizzare un sapere/saper fare già

acquisito in un nuovo contesto, modificandolo in relazione ai vincoli posti da quest’ultimo), di

“problem solving” (capacità di selezionare tra i propri saperi/saper fare quelli utili per affrontare

una situazione problematica e collegarli allo scopo di produrre una soluzione e di “ricostruzione”

(capacità di giustificare le scelte fatte o le procedure adottate per affrontare il compito o risolvere il

problema e di tenerle sotto controllo);

ricorso a tecniche di master learning e team working;

utilizzo di materiale strutturato e non, di sussidi audiovisivi, di tecnologie informatiche e lavagna

interattiva multimediale.

Sarà ogni singolo C.d.C., il quale recepisce la reale configurazione del gruppo-classe e la fisionomia

formativa di ciascun allievo, a scegliere le strategie metodologico-didattiche e gli strumenti di volta in volta

più indicati. Qualora all’interno di un C.d.C. si mettano a punto esperienze metodologiche particolarmente

significative e che risultino validate da buoni risultati, il C.d.C. interessato, nella persona del suo docente

coordinatore, può consegnare copia della documentazione di tale esperienza al coordinatore del gruppo di

lavoro per gli interventi formativi, di ricerca e sperimentazione, che ne valuterà la generalizzazione

applicativa e che, comunque, lo fascicolerà nell’archivio di documentazione progettuale appositamente

predisposto.

Adozione di un’organizzazione della didattica disciplinare attraverso moduli

Si ritiene opportuno, onde ottimizzare il percorso formativo degli allievi, ribadire la scelta di

un’organizzazione della didattica attraverso moduli perché consente un insegnamento per obiettivi e

l’introduzione di un certo grado di flessibilità nella prassi didattica.

Ribadito che, pur nel rispetto della libertà d’insegnamento del singolo docente, al fine di offrire a tutte le

classi e a tutti i corsi servizi adeguati, verranno curate con attenzione e approfondimento le progettazioni di

dipartimento e le relative pianificazioni con puntuali e specifici riferimenti a: PRIMO BIENNIO, SECONDO

BIENNIO, anche SERALE, e MONOENNIO FINALE, anche SERALE.

Le stesse definiranno quanto segue:

Situazioni di partenza da affrontare (ricavabile dalle esperienze accumulate e dai dati dei

monitoraggi);

Necessità ed esigenze da affrontare (in riferimento alle reali situazioni e ad un possibile

miglioramento effettivo);

Fini ed obiettivi possibili e realizzabili in raccordo con le indicazioni generali del Collegio docenti

(come riportato nella parte II del presente documento);

Standard intermedi ed in uscita da conseguire in termini di conoscenze, competenze e abilità

(specifici e trasversali);

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Contenuti essenziali e irrinunciabili da sviluppare (in funzione degli standard da conseguire a livello

intermedio e finale);

Pianificazione delle strategie e metodologie didattiche; in dettaglio:

distribuzione nell’arco dell’anno dei moduli didattici e delle relative unità

didattiche;

impegno da chiedere agli alunni a livello di attività autonome domestiche;

tipologie di verifiche, cadenze delle verifiche, strumenti di valutazione;

trasparenza delle valutazioni;

griglie dettagliate di valutazione che si propongono (e si inseriscono in allegato);

strumenti, sussidi e modalità d’impiego di essi;

Monitoraggio dei processi e degli esiti in itinere (per verificare la validità della programmazione e

pianificazione);

Sostegno, integrazioni ed approfondimenti (tipologie, frequenza, periodi, docenze, ecc.);

Divulgazione dei dati e delle valutazioni (analisi qualitative e quantitative, elementi valutativi,

strumenti, ecc.).

A tali programmazioni, i docenti potranno far riferimento nella redazione della propria programmazione

disciplinare.

CREAZIONE DEI PRESUPPOSTI PER L’ATTIVAZIONE DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO

Il docente, muovendo da una data situazione, puntando su ben selezionati obiettivi, usando determinati

contenuti e seguendo metodi circostanziati, intesi come strutturazione sistemica della situazione didattica,

si porrà come facilitatore dell’apprendimento, oltreché come educatore in senso lato. Il lavoro didattico si

articolerà in fasi opportunamente differenziate:

attivazione dell’attenzione;

adozione del sistema degli stimoli e dei rinforzi;

facilitazione dell’apprendimento.

Gli approcci di insegnamento, cui ispirare lo stile didattico e l’orientamento metodologico, sono di seguito

indicati:

l’approccio sistemico, che vede il docente contemporaneamente impegnato sulla comunicazione

delle conoscenze e sull’apprendimento, sulla operatività o individuazione e sviluppo delle abilità ed infine

sui processi di socializzazione, miranti ai comportamenti di collaborazione corale dei discenti. Al fine di

poter effettuare un buon lavoro, il docente dovrà stabilire un rapporto di fiducia con i discenti onde

stimolarne la volontà collaborativa; il ruolo dell’insegnante, collocato entro la “comunità di

apprendimento” sarà dunque quello di mobilitare i talenti degli studenti in esperienze significative,

concrete, sfidanti, che suscitino interesse e sollecitino un apprendimento per scoperta e conquista

personale;

l’approccio euristico, per cui il lavoro in classe assume l’aspetto e l’iter di una ricerca svolta dai

discenti stessi, dietro la guida del docente o dei docenti in collaborazione modulare o interdisciplinare;

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l’approccio per progetti, per cui il docente e i discenti collaborano a definire, pianificare,

organizzare, realizzare e valutare un progetto educativo-conoscitivo-formativo-culturale che meglio si

adatti alla classe;

l’approccio unidirezionale, per cui il docente fa leva sulle proprie capacità professionali per esporre

gli argomenti, al fine di focalizzare l’attenzione dei discenti sul punto tematico chiave di ogni lezione.

Il lavoro didattico, conseguente al tipo di approccio, sarà svolto attraverso il far lezione che potrà

realizzarsi secondo il principio della “lezione aperta”, partecipata, formativa, circolare, un modo di operare

finalizzato alla partecipazione di “tutti”, docenti e discenti.

L’UdA

L’Unità di Apprendimento interviene a pieno titolo nella didattica curricolare e costituisce uno degli

strumenti della didattica per competenze. Ogni classe realizza almeno due UdA (Unità di Apprendimento)

per anno scolastico, UdA progettate e/o proposte dai Consigli di Classe su autonoma decisione. Per la

consultazione si rimanda al sito web www.alberghierosbt-gov.it-DIDATTICA-IeFP.

L’UdA Si caratterizza per alcuni aspetti che vanno definiti nella sua progettazione:

individuazione delle competenze di riferimento e di abilità e conoscenze;

interdisciplinarità, grazie alla collaborazione di più docenti e discipline;

ruolo attivo degli allievi attraverso le abilità laboratoriali, le attività riflesse (l’allievo viene

sollecitato in alcuni momenti a ricostruire le procedure attivate e le conoscenze acquisite), il

cooperative learning;

coinvolgimento dell’allievo rispetto alle competenze da raggiungere;

trasparenza dei criteri di valutazione;

verifica finale tramite prova in situazione o autentica.

Si possono avere UdA ad ampiezza massima (tutti i docenti del c. di c.) media (alcuni) o minima (asse

culturale).

L’UdA prevede sempre compiti reali o simulati e relativi prodotti che i destinatari sono chiamati a realizzare

ed indica le risorse che l’alunno deve mobilitare per diventare competete.

Il gruppo docenti dovrà progettare l’UdA individuando il compito-prodotto e le competenze mirate. Il

compito/prodotto può prevedere:

la predisposizione di un dossier

(Il dossier è una raccolta di documenti e di informazioni relative al compito

assegnato. Le informazioni possono essere molteplici, pertanto nella consegna

data allo studente devono essere esplicitate le voci da inserire nel dossier che

saranno oggetto di valutazione da parte dei docenti delle discipline coinvolte.)

di un glossario

(Il glossario è una raccolta di termini specifici, anche in lingua straniera, corredata

di informazioni concettuali.)

della relazione personale

(La relazione personale è un testo di carattere prevalentemente tecnico, con eventuali

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Allegati di varia natura, che l’allievo dovrà compilare alla fine del percorso e che sarà

Oggetto di valutazione).

Al termine di ogni UdA si sviluppa la valutazione formativa sulla base di un’apposita griglia unitaria

pluridimensionale che consente di rilevare il grado di padronanza dei saperi e delle competenze mobilitati,

al fine di indicare in forma attendibile ed unitaria i voti degli assi/aree e delle discipline coinvolte oltre che

del comportamento (con un peso indicativo del 70% del totale, emergente dall’insieme delle UdA

sviluppate). A seconda del tipo di UdA, il Consiglio di classe sceglierà e concorderà indicatori e descrittori,

reputabili utili e coerenti con le attività della UdA specifica e utili al compito valutativo. Il giudizio di

padronanza della competenza, in fase valutativa, verrà definito su una scala di tre gradi, BASILARE,

INTERMEDIO e AVANZATO, che consentano di graduare tale giudizio, tenendo conto dei criteri indicati.

GESTIONE DELLE LEZIONI E DELLE ATTIVITA’ CONNESSE

La didattica per il conseguimento degli obiettivi disciplinari teorici ed applicativi delle diverse discipline

si avvarrà all’interno delle singole classi:

dell’equa distribuzione del lavoro in classe e domestico attraverso una attenta e raccordata

programmazione di classe ed interdisciplinare;

dello sviluppo, per quanto possibile, di lezioni aperte e partecipate;

del graduale approfondimento dei contenuti;

dell’ampio uso di esemplificazioni volte a far acquisire le necessarie competenze e le abilità

operative;

della continuità del processo insegnamento-apprendimento-verifiche;

del ricorso alla pluridisciplinarità ed all’interdisciplinarietà, con la creazione di moduli

pluridisciplinari e la progettazione di UdA;

della tempestiva azione di recupero e sostegno;

del controllo del lavoro prodotto a casa dai singoli alunni;

della restituzione dei lavori corretti in tempi brevi per consentire pronti ed efficaci recuperi.

La didattica per il conseguimento degli obiettivi disciplinari pratici ed applicativi da sviluppare nei laboratori

di materie tecniche specifiche, di informatica, di scienze, si avvarrà:

dell’attenta finalizzazione degli obiettivi da raggiungere a livello disciplinare ed interdisciplinare;

dello studio teorico ed impostazione in classe dell’unità didattica da sviluppare;

della predisposizione di un piano dettagliato operativo (tempi, gruppi operativi, esiti da perseguire,

documentazione del lavoro prodotto, criteri di verifica e valutazione del lavoro prodotto, ecc.);

della responsabilizzazione dei singoli alunni sull’uso razionale delle risorse messe a loro

disposizione;

del lavoro di gruppo.

La didattica per il conseguimento delle competenze pluridisciplinari si avvarrà:

dell’attenta finalizzazione degli obiettivi da raggiungere;

delle opportunità rilevate dal Consiglio di classe;

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degli spazi concessi dal calendario scolastico e dall’orario delle lezioni;

delle scelte adottate per la preparazione agli esami di stato.

Recupero delle situazioni di svantaggio e di disagio

E’ statisticamente evidente che un’elevata mortalità scolastica contrassegna il nostro come pure altri Istituti

professionali e che essa spesso è sintomo di disagio giovanile.

Se è vero che molteplici ragioni di ordine socio-ambientale giocano un ruolo preponderante nella dinamica

di tale negativo fenomeno e che riguardo ad esse la scuola non può ritenersi attrezzata per la rimozione,

tuttavia, con il presente progetto, l’I.P.S.S.O.A., in quanto comunità educante a valenza formativa-sociale

(come previsto nella Legge n.59/97, nel D.Lgs. 112/98 e nel D.P.R. n.235/2007) si dà obbligo di approntare

criteri e strategie d’intervento attraverso le quali, senza pretese miracolistiche né volontà di supplenza,

offrire un fattivo contributo alla prevenzione e al contenimento della dispersione scolastica e al disagio

giovanile. Tale contributo viene considerato da tutti gli operatori scolastici non marginale né facoltativo, ma

vincolante sia per i singoli che per gli organismi collegiali.

Criteri generali per il recupero:

creazione di un clima scolastico nel quale gli allievi possano avvertire comprensione, collaborazione,

sostegno, competenza per affrontare problemi a carattere scolastico e non. Gli operatori scolastici, ed in

particolare i docenti, riconoscono la centralità dell’alunno nell’azione didattica e l’importanza che la scuola

sia “comunità di dialogo”;

creazione di un’immagine dell'Istituto con la quale gli allievi possano identificarsi e dove gli stessi possano

convincersi della bontà dei percorsi educativo-didattici per loro progettati, in quanto finalizzati a far

conseguire una formazione ed un’identità sociale produttiva per il loro futuro;

ricerca, da parte della Scuola, di forme di collaborazione con le famiglie, con gli esperti, con le istituzioni,

per poter ottimizzare le sue strategie di prevenzione.

Strategie specifiche di recupero

Gestione dell’anagrafe scolastica e monitoraggio delle assenze in modo da poter segnalare con

tempestività non solo gli abbandoni , ma anche le situazioni a rischio e per predisporre, in accordo

con le famiglie o altri soggetti istituzionali, opportuni interventi preventivi. Il rendiconto delle

assenze alle famiglie avviene:

ogni volta che queste ne facciano richiesta;

durante i colloqui generali fissati;

durante i colloqui con i docenti delle singole discipline;

su iniziativa del tutor.

Collaborazione con le famiglie in modo da produrre un effetto sinergico: per tale motivo i genitori

ricevono garanzia di informazione sull’andamento didattico-disciplinare e su quant’altro di

particolare significatività. Nel contempo ai genitori si offre l’opportunità di esporre ai docenti i

problemi relativi ai propri figli ai fini di un’azione didattico-educativa più consapevole e mirata. I

canali di comunicazione sono molteplici per venire incontro alle esigenze lavorative dei medesimi

genitori:

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i colloqui periodici con i docenti;

i colloqui generali;

le comunicazioni scritte sul diario (la cui firma per presa visione viene accertata dai

docenti estensori);

le due pagelle quadrimestrali e le due ‘pagelline” intermedie;

i colloqui con il tutor;

le convocazioni straordinarie di C.d.C. qualora si ravvisino gli estremi per urgenze

comunicative.

Oltre al corpo docente, anche l’ufficio di dirigenza è a disposizione dei genitori, negli orari stabiliti,

per quanto essi abbiano da comunicare e chiarire. Al termine di ciascun anno scolastico ai genitori

verrà chiesto di compilare un questionario, che l’Istituto predispone per monitorare la “customer

satisfaction”, nel quale esprimere il loro grado di soddisfazione, osservazioni e proposte.

Continuità verticale: con tale espressione si vuole esprimere la convinzione che, dal momento che

ogni ciclo scolastico genera negli allievi abitudini e stili di comportamento, può risultare difficoltoso,

per molti soggetti, adattarsi a bruschi cambiamenti; in alcuni casi tale iniziale disagio può costituire

la premessa per forme di disorientamento che si ripercuotono sui processi di apprendimento e sulla

serenità comportamentale. A supporto della continuità verticale i docenti coordinatori consultano

la documentazione cartacea in possesso dell’Istituto dal momento dell’iscrizione e rilasciata dalla

scuola media di provenienza, per ricavarne informazioni utili a ricostruire il profilo scolastico e

psicologico di ogni singolo allievo. Tali informazioni vengono socializzate nel primo Consiglio di

Classe, dove assumono la duplice funzione di conoscenza dei singoli e del gruppo-classe, che è

propedeutica alla strutturazione del piano di lavoro. Inoltre, durante il primo periodo dell’attività

didattica, ogni anno vengono attivate strategie che si propongono di favorire l’inserimento di ogni

nuovo allievo nella scuola e nel gruppo classe.

Continuità orizzontale: con tale espressione s’intende la convinzione dell’Istituto che, ai fini della

prevenzione della dispersione scolastica, sia importante assicurare agli allievi che hanno già

frequentato la prima classe, un’offerta formativa all’insegna della continuità didattica nella

dimensione interna e in quella esterna. Relativamente alla dimensione interna, ci si impegna a

tener conto di tale criterio nel momento della formazione delle classi. Per quanto riguarda la

dimensione esterna, cioè la capacità della scuola di aprirsi al territorio che considera “aula

decentrata”, si esprime la convinzione che nel nostro Istituto sia da ritenere nevralgica per la

formazione, ma soprattutto per le attese degli allievi, l’offerta di reiterate opportunità di

accostamento e/o inserimento nel mondo del lavoro. Tali esperienze, nella forma di uscite brevi nel

territorio, viaggi d’istruzione, stage, consentono infatti anche un recupero di motivazioni per gli

allievi più in sofferenza di fronte ai momenti teorici del loro percorso, perché ne rivitalizzano

l’interesse, fungono da supporto per l’auto-orientamento o da rinforzo per il medesimo, danno la

possibilità di contatti con il mondo del lavoro turistico ed alberghiero che sono reali e non

modellizzati, come in genere quelli che è possibile realizzare nelle aule e nei laboratori scolastici.

Istituzione del coordinatore di classe-tutor: con la creazione di tale figura si è inteso fornire agli

allievi e soprattutto a quelli in maggiore difficoltà e/o immigrati un partner di riferimento

all’interno della classe e della scuola, con il compito di offrire e favorire occasioni di dialogo durante

le quali focalizzare problemi di natura scolastica e non, di coinvolgere la famiglia, di predisporre, al

bisogno, incontri con l’equipe di specialisti che operano all’interno del C.I.C..

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Attività opzionali integrative ed aggiuntive: hanno lo scopo di fornire agli allievi momenti formativi

che catturino il loro interesse, li mettano in condizione di vivere lo spazio-scuola secondo modalità

ed atmosfere del tutto alternative rispetto a quelle che strutturano le attività curricolari, offrano un

contributo positivo al problema giovanile dell’impiego del tempo libero.

C.I.C.: centro di informazione e consulenza orientato alla valutazione dei problemi personali di

natura medico-psicologico-sociale attraverso le funzioni di ascolto empatico e di informazione-

formazione-ricreazione, previsto dall’art.106 D.P.R. 309/90; in questa sede gli allievi in difficoltà,

spontaneamente o sollecitati dal loro tutor, troveranno esperti esterni ed interni con i quali

dialogare.

Corsi di formazione/aggiornamento sulle tematiche del disagio giovanile nonché del counseling e

sulle sue implicazioni e ricadute, seguiti da tutto il personale scolastico ma soprattutto dai docenti,

come previsto dal Piano triennale interno per le attività di formazione.

Potenziamento della motivazione allo studio

L’utenza a cui la pianificazione è diretta, come messo in evidenza nell’analisi di contesto, richiede

uno sforzo significativo e fondamentale verso il potenziamento della motivazione e dell’interesse degli

alunni. Si cercherà pertanto in tutti i modi di realizzare i presupposti per lo sviluppo di un processo

d’insegnamento/apprendimento attraverso:

adeguati accertamenti sulla situazione delle classi e di singoli alunni in ingresso e in itinere;

attenti interventi di orientamento e riorientamento anche con il coinvolgimento delle famiglie;

messa a punto di interventi adeguati anche con l’aiuto di esperti esterni;

adozione di strategie graduate per fasce di età e per livelli di scolarizzazione;

concessione di tempi adeguati per il recupero di carenze sedimentate;

taratura dei fini e degli obiettivi sulle reali potenzialità degli alunni;

gratificazioni ed incoraggiamenti per i progressi via via realizzati.

Potenziamento della partecipazione e dell’impegno in aula e a casa

IN AULA:

messa a punto con la classe del progetto formativo con individuazione dei diritti e doveri di docenti

e discenti;

individuazione e stesura con la classe di un patto formativo da sviluppare e rispettare;

regolare distribuzione del lavoro in classe (sviluppo delle attività di lezione, tipologie di lezione,

tipologie di verifica, numero di verifiche, attività integrative e iniziative complementari, ecc...);

monitoraggio continuo della situazione da parte del coordinatore di classe;

interventi costanti del coordinatore di classe per rimuovere situazioni che ostacolano il

coinvolgimento dell’alunno in termini di presenze e partecipazione;

attivazione di un adeguato sistema che gratifichi oltre ai risultati gli impegni individuali;

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interventi costanti del coordinatore di classe per cercare di rimuovere disagi scolastici che

ostacolano il coinvolgimento dell’alunno e il rispetto degli impegni.

A CASA:

gradualità di carico nella utilizzazione del lavoro domestico;

individuazione e stesura con la classe di un patto formativo da sviluppare e rispettare;

regolare distribuzione del lavoro a casa (compiti scritti, studio, ricerche, ecc.);

attivazione di un adeguato sistema che gratifichi, oltre ai risultati, gli impegni individuali.

Inoltre, per potenziare la partecipazione e l'impegno degli alunni e condividere con le famiglie i nuclei

fondanti dell'azione educativa, l'istituzione scolastica, in ottemperanza al D.P.R. 21 Novembre 2007 n. 235,

stipula con i soggetti coinvolti il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA'.

MODALITÀ DI VERIFICA

Il percorso didattico dell’allievo, inteso come partner del docente nel processo educativo, verrà

monitorato attraverso numerose verifiche formative e sommative, le quali saranno funzionali non a

discriminare i livelli, ma a testare le abilità e ad indicare l’eventuale necessità di forme di sostegno e/o di

recupero, che saranno prese in esame nei Consigli di Classe. Ogni verifica scritta riporterà la griglia di

valutazione, cioè l’esplicitazione degli specifici elementi che saranno oggetto della verifica.

La restituzione delle prove di verifica scritta, con correzione e relativa valutazione, avverrà entro i

15 giorni successivi al loro espletamento, per orientare l’allievo nella conferma e/o ulteriore messa a punto

del suo livello d’apprendimento e della relativa metodologia di studio.

Le verifiche non avranno un’unica tipologia, ma varia configurazione: strutturata, semistrutturata e non

strutturata.

In particolare, nelle classi quinte, esse saranno configurate in modo da preparare gli allievi alle

prove previste nell’Esame di Stato.

Verifiche scritte, opportunamente elaborate, potranno essere introdotte accanto alla tradizionale prova

orale, per accertare il livello di preparazione anche in aeree disciplinari che prevedono la sola valutazione

orale.

Le diverse tipologie sono riconducibili alle finalità che seguono:

Le VERIFICHE D'INGRESSO, volte ad accertare la situazione di partenza e a predisporre la

programmazione da attivare, porteranno ad una valutazione complessiva della classe e alla

valutazione individuale che tuttavia non rappresenterà elemento stretto di valutazione per

l'attribuzione del voto finale, ma verrà utilizzato solo come elemento di riferimento per mettere in

risalto i progressi conseguiti. Il loro svolgimento verrà registrato sul giornale del professore. Queste

verifiche saranno attivate soprattutto per le classi iniziali (prime e terze).

Le VERIFICHE FORMATIVE hanno una duplice finalità:

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permettere al docente di autovalutare l’efficacia della sua azione didattica ed

eventualmente provvedere con aggiustamenti e/o rinforzi;

permettere agli alunni di autovalutare il proprio livello di preparazione ed eventualmente

migliorarne la messa a punto.

I singoli docenti decideranno se attribuire un voto e/o giudizio a tali prove e se annotarlo nel

registro personale. Del loro svolgimento si farà menzione sempre, sia nel registro di classe che personale.

Esse potranno riguardare l’intera classe, gruppi di alunni o singoli studenti e avvalersi di:

test e questionari;

lavori prodotti a casa (esercizi, relazioni, ricerche, riassunti, ecc…);

lavori ed esperienze di laboratorio;

dibattiti ed interventi sollecitati durante le lezioni partecipate;

esercizi da svolgere alla lavagna;

specifiche produzioni documentali relative ad esperienze di laboratorio;

uscite e visite didattiche, viaggi di istruzione.

Le verifiche formative saranno necessariamente più frequenti per gli alunni che incontrano maggiori

difficoltà, che non seguono con continuità, che per disattenzione o disaffezione non assicurano risposte

adeguate. Le verifiche formative, inoltre, saranno più frequenti per quelle materie ove, per poter

proseguire, bisogna accertare continuamente la comprensione, da parte degli alunni, dei concetti già

trasmessi. Quando intercorrono lunghi periodi tra le varie verifiche sommative, gli accertamenti formativi

diverranno più frequenti.

In ogni occasione l’alunno dovrà conoscere esattamente gli oggetti della verifica e gli esiti conseguiti in

modo che possa rilevare la situazione e possa attivare le dovute strategie di recupero. Per i lavori assegnati

a casa, nell’ambito delle verifiche formative, il docente, se non in grado di verificare a livello singolo, potrà

attivare dei controlli a campione.

Le VERIFICHE SOMMATIVE sono volte ad accertare, per unità d’apprendimento e/o moduli, il

conseguimento degli obiettivi programmati da parte di singoli alunni e classi. Esse porteranno a

valutazioni individuali con l'attribuzione di voto, che verrà direttamente trascritto sul giornale del

professore e costituirà la base per l'attribuzione delle valutazioni periodiche e finali. Prima delle

singole prove verranno esplicitate agli alunni le finalità delle verifiche, il tipo o i tipi di misurazione

che si intenderanno effettuare, il peso di ciascun accertamento per l'attribuzione della valutazione

complessiva, il tempo concesso per lo sviluppo di quanto proposto. Nella programmazione

verranno illustrate con chiarezza agli alunni le performance minime richieste per il conseguimento

dei vari obiettivi da misurare e i criteri che si seguiranno per l’attribuzione del voto.

Le verifiche sommative, programmate in congruo numero, saranno non meno di due a quadrimestre quelle

scritte o pratiche, e due quelle orali.

Le verifiche sommative, relative allo scritto, si avvarranno, a seconda delle discipline, di strumenti diversi e

comunque diversificati in funzione del fatto che tutte le discipline debbono contribuire al conseguimento

degli obiettivi trasversali ed in particolare allo sviluppo di abilità espositive scritte (ad esempio gli

insegnanti di lettere utilizzeranno, oltre ai classici temi, anche le relazioni, le documentazioni di lavori e

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ricerche prodotti a livello singolo o di gruppo, ecc.; i docenti di materie tecniche e scientifiche, invece,

inseriranno una parte discorsivo-argomentativa nelle verifiche che andranno a proporre). Le verifiche

sommative orali individuali perseguiranno, soprattutto, la verifica del possesso delle abilità previste, ma

anche delle capacità espressive e rielaborative dei contenuti acquisiti. In ogni occasione gli esiti conseguiti

saranno chiaramente esplicitati agli alunni, insieme agli eventuali consigli sulle strategie da attivare per

rimuovere gradualmente le difficoltà.

La singola verifica orale potrà essere breve, ma ripetuta nel corso del quadrimestre per controllare

regolarmente la qualità dell’apprendimento dell’alunno e per contrastare il fenomeno delle “assenze

strategiche”.

Le verifiche sommative per le valutazioni pratiche saranno funzionali a rilevare gli obiettivi connessi con le

attività di laboratorio e, quindi, le competenze dell’alunno nell’impiego delle dotazioni strumentali

appropriate all’applicazione dei principi teorici appresi. Tali verifiche si avvarranno di elaborati scritti (es.

appunti, correzione di compiti domestici, domande circostanziate, ecc.) corretti e discussi, in tempi brevi,

per consentire interventi adeguati.

Dall’anno scolastico corrente, 2016/17, vengono effettuate verifiche sommative comuni in simultanea

per disciplina, classi parallele e indirizzi. Esse misurano e valutano le capacità logico-deduttive dei ragazzi.

Le VERIFICHE INERENTI AGLI OBIETTIVI COMPORTAMENTALI sono volte al rilevamento dei livelli assicurati

in merito alla partecipazione, all’impegno ed al comportamento scolastico. Verranno attuate attraverso

osservazioni continue e verifiche capaci di rilevare partecipazione, interesse ed attenzione. Esiti positivi si

otterranno nei casi in cui gli alunni onoreranno, sia attraverso frequenza assidua e sia attraverso

partecipazione, impegno e responsabilità quanto programmato nelle sedi deputate. I rilevamenti

serviranno da base per il Consiglio di Classe, nell’attribuzione periodica del voto di condotta (si veda

paragrafo 3.9 “Griglia per l’attribuzione del voto di comportamento”).

Criteri di valutazione delle singole verifiche

Premesso che, nelle verifiche e nella valutazione vengono garantite:

trasparenza dei criteri di valutazione delle singole prove;

trasparenza della valutazione attribuita;

trasparenza delle valutazioni periodiche e finale,

ai fini della misurazione degli esiti e dell’attribuzione del voto alla singola verifica, a seconda delle discipline

e del tipo di prova, si farà ricorso a griglie di valutazione che riporteranno, per ciascun obiettivo, indicatori e

descrittori di riferimento nonché i punteggi correlati.

Lo studente sarà sempre messo in condizione di autovalutarsi e di rilevare i livelli conseguiti per i

vari indicatori, oggetto di misurazione e valutazione.

Scansione temporale delle verifiche

Verrà evitato l'eccessivo accavallamento delle verifiche di tipo sommativo al termine del

quadrimestre, coordinando, a livello di Consiglio di Classe, le singole programmazioni e coinvolgendo le

classi e gli alunni in una razionale distribuzione di tali attività.

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Esplicitazione degli esiti agli interessati (alunni e famiglie)

Gli esiti, relativi ai singoli obiettivi oggetto di misurazione, verranno comunicati di volta in volta agli alunni

sotto forma di giudizio e di voto. La comunicazione del voto complessivo verrà effettuata evitando che

l’alunno focalizzi la propria attenzione solo su di esso, perdendo di vista la necessità di riflettere sul

conseguimento dei singoli obiettivi. L’alunno, una volta acquisita piena conoscenza del sistema valutativo

seguito, potrà essere in grado di autovalutarsi e di rilevare il livello globale raggiunto nelle singole

discipline. In caso di dubbi, ai sensi della vigente normativa sulla trasparenza, potrà chiedere al proprio

docente, anche in privato, più approfondite informazioni sia sul voto complessivo attribuito nelle singole

prove sia sulle valutazioni periodiche.

Le valutazioni periodiche particolarmente gravi, evidenziate nel corso dei Consigli di Classe,

verranno comunicate alle famiglie interessate per ottenere la necessaria collaborazione volta al recupero

delle carenze.

Registrazione delle verifiche e valutazione connessa

Le prestazioni individuali degli alunni nelle singole verifiche sommative (ed eventualmente

formative), verranno tempestivamente registrate utilizzando gli appositi spazi del registro del professore –

Classe viva on line. Per le prove riguardanti l’intera classe dovrà essere indicato: tipo di prova, elementi da

verificare, griglia di valutazione di riferimento.

Si stabilisce l’adozione di criteri comuni di misurazione e valutazione degli esiti scolastici con il

ricorso all’uniforme scala di valutazione specificamente messa a punto. Tutte le valutazioni, anche se

espresse sotto forma di giudizi comunque segnalati (“positivo” +, “negativo”,-, etc...) saranno tradotte in

decimi al momento delle valutazioni di scrutinio. Nelle classi quinte per le valutazioni intermedie potranno

essere impiegate anche le scale previste per gli Esami di Stato (in 15-esimi e 35-esimi).

I criteri di misurazione e valutazione delle prove strutturate di verifica, scritte ed orali, verranno

puntualmente e contestualmente riferiti agli alunni che potranno così essere orientati nella messa a punto

dell’impegno, della metodologia di studio, della preparazione.

VALUTAZIONI DI FINE PERIODO E DI FINE ANNO

La valutazione intermedia

Nelle valutazioni periodiche delle singole discipline il docente, per formulare la proposta al

Consiglio di Classe, terrà conto della:

valutazione sul conseguimento degli obiettivi specificati nella programmazione d’Istituto,

disciplinare e di dipartimento in coerenza con le variazioni eventualmente apportate

durante l’anno scolastico;

valutazione, in coerenza con la programmazione d’Istituto adottata ad inizio anno

scolastico, degli ulteriori seguenti elementi:

progressi dimostrati rispetto alla situazione di ingresso;

partecipazione ed esiti conseguiti negli interventi di recupero e sostegno;

situazioni contingenti che hanno condizionato il rendimento;

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ogni altra eventuale circostanza rilevata.

La formulazione di una proposta di voto in decimi da presentare al Consiglio di Classe va attuata in

aderenza con quanto programmato nel corso dell’anno a livello collegiale e a livello individuale e

comunicato, per iscritto, nei modi e nei tempi stabiliti.

Al fine di uniformare ed oggettivare, nei limiti del possibile, le valutazioni degli allievi nelle diverse

discipline, si decide che la valutazione di fine periodo verrà attribuita dai Consigli di Classe su proposta dei

singoli docenti in coerenza con quanto previsto dalle programmazioni individuali e dalle disposizioni vigenti.

Subito dopo gli scrutini intermedi, nel rispetto del D.M. n. 80/07 e successive modifiche e

integrazioni, l’Istituto organizza interventi didattico- educativi di recupero per gli studenti che abbiano

presentato insufficienze oppure modalità di recupero quali pause didattiche in orario curricolare, sportello

didattico, studio individuale e recupero in itinere.

Qualora i genitori o coloro che ne esercitano la potestà non ritengano di avvalersi degli interventi

didattico- educativi organizzati dalla Scuola, dovranno comunicarlo alla scuola stessa, fatto salvo l’obbligo

per l’alunno di sottoporsi alle verifiche intermedie di recupero.

La valutazione e i criteri per lo svolgimento dello scrutinio finale

(ai sensi del D.M. 80/07 e O.M. 92/07 DPR 122/09)

Nell’assumere le deliberazioni di fine anno scolastico, ferma restando la potestà deliberativa dei singoli

Consigli, si farà riferimento ai seguenti criteri generali:

verrà, naturalmente, promosso l’alunno con voti tutti sufficienti o più che sufficienti;

verrà, altresì, promosso l’alunno che ha conseguito in molte materie gli obiettivi minimi prefissati e

voti a volte mediocri;

verrà rinviato il giudizio di ammissione alla classe successiva dell’alunno che pur presentando,

insieme a mediocrità, alcune insufficienze nette ma non gravi (in numero di 2-3), ha evidenziato

buoni progressi che permettono di credere in un possibile recupero autonomo o guidato (con

assegnazione di Debito Formativo);

verrà non promosso l’alunno con più di 3 insufficienze molto gravi o gravi o con ricorrenti e

diffusissime mediocrità che si ritiene non possano garantire esiti positivi nel recupero anche per

eventuali mancate risposte alle sollecitazioni (interventi integrativi);

verrà non promosso l’alunno con insufficienze gravi più o meno diffuse o generalizzate, che non ha

trovato durante l’anno scolastico motivazioni né durante le ore curricolari né durante gli interventi

integrativi;

verranno inoltre vagliati dai Consigli di classe, nei casi di situazioni incerte e di difficile definizione,

tutti gli ulteriori elementi a disposizione che potrebbero aver condizionato i risultati scolastici e che

potrebbero far emergere l’opportunità di promuovere l’alunno anche in considerazioni delle

potenzialità di recupero presenti e non sfruttate per cause di provata forza maggiore;

verrà promosso, nelle seconde classi, l’alunno che riporti esiti molto positivi o almeno discreti nelle

materie di indirizzo, accanto ad insuccessi nelle discipline teoriche;

coerentemente con quanto stabilito dal decreto legge n.137/2008 verrà comunque non promosso

e non ammesso all'esame conclusivo del ciclo, l'alunno che abbia riportato un voto di condotta

inferiore a sei decimi, attribuito collegialmente dal Consiglio di classe.

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Si deve tener presente che il voto per singole materie, su proposta dei docenti disciplinari, in base

ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo

quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, dell’interesse e della

partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo (art. 6, c.2 O.M.92/07), è assegnato dal Consiglio

di classe, il quale inserisce le proposte di votazione in un quadro unitario, in cui si delinea un vero e proprio

giudizio di merito sulla diligenza, sul profitto e su tutti gli altri fattori che interessano, in qualsiasi modo,

l’attività scolastica e lo svolgimento formativo dell’allievo. Si considereranno:

le valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio,

l’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero

precedentemente effettuati (art.6, c.2, O.M.92/07).

i progressi dimostrati rispetto alla situazione di ingresso

il voto di comportamento (vedi griglia)

verifica validità dell’a.s. (25% max – art. 14, comma 7, DPR n. 122/2009; vedi procedure, criteri e

deroghe).

Attraverso un attento esame della situazione di ciascun alunno, il Consiglio di Classe dovrà procedere in

primo luogo alla deliberazione della promozione o della non promozione dello stesso e poi all’assegnazione

dei voti, tenendo presente che in caso di promozione i voti non debbono essere inferiori ai 6/10 in ciascuna

disciplina.

Nel caso in cui un alunno presenti un’insufficienza in una o più discipline (NON SUPERIORE A TRE), il

CONSIGLIO DI CLASSE - procedendo ad una valutazione che tenga conto:

del livello di partenza di preparazione dell’alunno e dei miglioramenti eventualmente registrati;

della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle

discipline interessate, entro il termine dell’a. s., mediante lo studio personale svolto

autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero (art. 6, c. 3, O.M.92/07)

e le conseguenti verifiche e valutazioni da effettuarsi entro il 31 Agosto;

della possibilità di conseguire gli obiettivi didattico-educativi a conclusione del primo biennio, per gli

alunni che hanno frequentato la classe prima;

della possibilità dell’alunno di seguire proficuamente il programma di studio del successivo anno

scolastico, in base alle accertate attitudini dello stesso di organizzare lo studio in maniera autonoma,

ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti;

POTRÀ DELIBERARE di rinviare la formulazione del giudizio finale (sospensione del giudizio finale) con

l’indicazione nei prospetti degli scrutini della “sospensione del giudizio”, e, sulla base di specifici bisogni

formativi, PREDISPORRE le attività di recupero. (art.6, c. 4, O.M.92/07);

La scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio finale, comunica alle famiglie, per iscritto, le

decisioni assunte dal Consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente dai

docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline in cui lo

studente non abbia raggiunto la sufficienza (non superiori a tre).

Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti

formativi che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’a.s, le modalità e i tempi delle relative

verifiche (Art. 5 D.M. 80/07). Ove i genitori o gli esercenti la patria potestà non ritengano di avvalersi delle

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iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa , fermo restando

l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche stabilite. (art.7, c.3, O.M. 92/07).

Il Consiglio di classe potrà procedere a dichiarare non promosso l’alunno che:

nel quadro complessivo delle discipline presenta insufficienze e carenze formative tali per cui – a

giudizio del Consiglio di classe – lo stesso non ha la possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e

di contenuto propri delle discipline interessate entro l’anno scolastico in corso, e quindi non ha la

possibilità di seguire proficuamente il programma di studi dell’anno scolastico successivo;

ha un voto di condotta inferiore a 6/10°

non ha conseguito il limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute.

Pertanto la “non promozione” risulta deliberata nell’interesse dell’alunno medesimo.

INTEGRAZIONE DELLO SCRUTINIO FINALE

Il Consiglio di classe, alla luce delle verifiche effettuate secondo le modalità di cui all’art.5, c.1,

O.M.92/07, dei risultati conseguiti dallo studente non soltanto in sede di accertamento finale, ma anche

nelle varie fasi dell’intero percorso dell’attività di recupero, sulla base di una valutazione complessiva dello

studente stesso, delibera l’integrazione dello scrutinio finale con:

ammissione alla frequenza alla classe successiva - pubblicazione dei voti con l’indicazione

“ammesso”;

esito negativo - solo “non ammesso”.

GRIGLIA PER L'ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO (Rif. normativi: DPR 249/98 – DPR 235/07 - nota 3602 31.7.08 - L.169/08 - D.M 5/09 – DPR122/09) Gli indicatori sotto riportati costituiscono un punto di partenza sulla base del quale il Consiglio di Classe pone in discussione il voto di condotta da assegnare al singolo studente:

VOTO 10 •Frequenza assidua, puntualità in classe, partecipazione consapevole e motivata al dialogo educativo, puntuale rispetto delle consegne e del regolamento di istituto; •Rispetto di tutti coloro che operano nella scuola, rispetto di spazi, arredi scolastici e beni altrui; •Disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni al raggiungimento degli obiettivi formativi.

VOTO 9 •Frequenza assidua, puntualità in classe, partecipazione diligente alle lezioni e alle attività curricolari proposte in orario curricolare, puntuale rispetto delle consegne e del regolamento di Istituto; •Rispetto di tutti coloro che operano nella scuola, rispetto di spazi, arredi scolastici e beni altrui; •Disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni al raggiungimento degli obiettivi formativi.

VOTO 8 •Frequenza nel complesso regolare, rispetto sostanziale delle consegne e del regolamento di Istituto,

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•Rispetto di tutti coloro che operano nella scuola, rispetto degli spazi, degli arredi scolastici e dei beni altrui; •Nel complesso disponibilità a collaborare con insegnanti e compagni al raggiungimento degli obiettivi formativi.

VOTO 7 •Presenza di richiami scritti nel registro di classe; •Frequenza irregolare, scarsa puntualità in classe, numerose richieste di permessi di entrata o di uscita anche in concomitanza di verifiche scritte o orali, assenze ingiustificate ripetute, frequenti inadempienze anche se non gravi alle consegne o al regolamento di Istituto; •Episodica mancanza di rispetto nei confronti di coloro che operano nella scuola, nei confronti della struttura scolastica, degli arredi scolastici e dei beni altrui.

VOTO 6 •Presenza di più richiami scritti nel registro di classe per più infrazioni disciplinari, sospensione da due giorni a 14 giorni; •Ripetuta inosservanza delle consegne e del regolamento di Istituto; •Comportamenti episodici che violino il rispetto e la dignità della persona (offese verbali, sottrazione di beni altrui, utilizzo improprio e /o doloso di spazi, attrezzature, strumenti elettronici, informatici e cellulari); •Grave mancanza di rispetto delle strutture e degli arredi scolastici, sottrazione di beni altrui.

VOTO 5 •Violazioni gravi dei regolamenti che possono anche configurare ipotesi di reato, uso o spaccio di sostanze

stupefacenti negli spazi scolastici, minacce, ingiurie, violenza privata, reati di natura sessuale, atti che creino situazioni di pericolo per l'incolumità delle persone (allagamenti, incendi....);

•Violazione dei regolamenti scolastici concernenti audio e videoregistrazioni e qualsivoglia altra violazione della privacy; •Ogni altro atto penalmente perseguibile e sanzionabile. •Quanto previsto dall’art. 4 del D.M. 5/09 “Criteri ed indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente”.

Fatti salvi i criteri individuati per l’attribuzione del voto di comportamento, si specificano più dettagliatamente gli indicatori:

frequenza e puntualità (assenze, permessi, uscite dall’aula, puntualità dei rientri dopo le uscite);

impegno nei vari settori e momenti della vita scolastica;

disponibilità alla socializzazione;

grado di partecipazione all’attività scolastica nel suo complesso;

qualità del rapporto con i docenti, coi compagni, col personale scolastico;

rispetto degli spazi e dei tempi scolastici;

corretto uso e rispetto dei materiali didattici e delle strutture scolastiche;

lealtà e trasparenza nei rapporti interpersonali;

entità e qualità dell’educazione civile e morale;

corretta gestione della libertà e capacità di accettazione del diverso. Per contribuire ad oggettivare il più possibile le valutazioni del comportamento, vengono individuate le seguenti tipologie non conformi al contesto scolastico:

assenza ripetuta all’inizio dell’ora di lezione, senza permesso;

assenze ingiustificate che superano il numero di cinque;

dimenticanza della divisa di laboratorio dopo la terza volta;

danneggiamenti colposi lievi delle strutture, degli arredi e delle dotazioni scolastiche;

danneggiamenti dolosi lievi delle strutture, degli arredi e delle dotazioni scolastiche;

danneggiamenti dolosi gravi delle strutture, degli arredi e delle dotazioni scolastiche;

allontanamento arbitrario dall’aula;

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infrazione al divieto di utilizzo del telefono cellulare e/o di strumenti elettronici personali per l'ascolto in classe;

minacce, aggressività verbale e/o fisica verso adulti e compagni di classe;

comportamenti ineducati gravemente offensivi per il contesto, per i docenti, per i compagni e per quanti operano nella Scuola;

atti che si configurino come fenomeni di bullismo. Al termine del quadrimestre, il coordinatore, dopo aver informato il consiglio sulle singole situazioni

delle note, proporrà il voto di comportamento ed eventuali sanzioni disciplinari. ESAMI DI STATO Gli esami si terranno secondo calendario ministeriale e nel rispetto delle normative che lo regolamentano. I Consigli di classe assicureranno:

il raccordo pieno ed efficace tra le discipline;

il coinvolgimento degli alunni;

la gestione della preparazione della terza prova; l'impegno degli alunni per la preparazione dell’argomento di apertura del colloquio.

ESAMI PROGETTO QUALIFICA FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP) Gli esami si terranno nel periodo fine maggio/inizio giugno 2015. Commissione d’esame: Presidente Regione Marche; Esperto esterno di settore nominato dalla Regione; Docenti del Consiglio di classe. Modalità di svolgimento dell’esame:

1^ Prova: prova multidisciplinare (modalità: scritta); materie coinvolte: lingua e letteratura italiana, storia, lingua inglese; 2^ Prova: prova professionale finale (modalità: scritta);

materie coinvolte: laboratorio settore specifico, scienza e cultura dell’alimentazione, matematica, seconda lingua straniera, diritto e tecniche amm.ve della struttura ricettiva, scienze motorie e sportive;

3^ Prova: prova orale: presentazione da parte dello studente di un’esperienza didattico-professionale significativa ed esposizione del portfolio personale.

L’articolazione del progetto e i riferimenti metodologico-valutativi sono riportati nell’allegato E.

CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI Elementi di riferimento per l’attribuzione dei CREDITI FORMATIVI e SCOLASTICI: PER I CANDIDATI INTERNI DELLE TERZE CLASSI Elementi di riferimento per l'attribuzione del credito scolastico:

Il credito scolastico verrà deliberato in coerenza con i seguenti criteri:

si calcola la media dei voti conseguita nello scrutinio finale

s'individua la fascia di credito scolastico che compete in base alla media

Media dei voti Credito Scolastico – punti

M = 6 3 – 4

6 < M ≤ 7 4 – 5

7 < M ≤ 8 5 – 6

8 < M ≤ 9 6– 7

9 < M ≤ 10 7– 8

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Si valutano i seguenti elementi aggiuntivi relativi alle attività interne alla scuola:

Voto di comportamento (vedi schema approvato con del. Coll. Doc. 30.03.11): comportamento, frequenza, interesse e partecipazione al dialogo educativo

stage – alternanza scuola/lavoro

Attività integrative e complementari; esercitazioni mirate interne ed esterne

Crediti formativi Attribuzione del "credito scolastico" nell'ambito di ciascuna banda di oscillazione (da esprimere in numero intero)

Il credito scolastico, con n° assenze tra 20% e 25% (e in carenza di motivazioni documentate) o in presenza di un voto di comportamento pari o inferiore a sette, assumerà il valore più basso della banda. Criteri per l’assegnazione di punteggio aggiuntivo per la più favorevole collocazione della media nella banda: 1. Voto di comportamento: si valuta positivamente, per l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo, il voto 9 o 10.

2. *Alternanza Scuola-Lavoro: INSUFF.-SUFF.-BUONO 3. *Attività integrative o complementari – Esercitazioni mirate interne e/o esterne: NON HA PARTECIPATO – HA PARTECIPATO 4. *Crediti formativi: NON VALUTABILE – POSITIVO *si valutano positivamente i punti 2.3.4 con un giudizio, rispettivamente, di BUONO, HA PARTECIPATO, POSITIVO. NOTE: MOTIVAZIONE PER L’ASSEGNAZIONE O MENO DI EVENTUALI PUNTEGGI AGGIUNTIVI: Il punteggio aggiuntivo risulta dalla media dei voti. Con decimale delle medie pari o superiore a 0.5 si accede alla

banda superiore.

Il punteggio aggiuntivo risulta dalla valutazione positiva di almeno 3 delle quattro voci presenti nei criteri per l’assegnazione indicati sopra

Non è stato possibile attribuire un punteggio aggiuntivo né in virtù della media dei voti, né in conseguenza dell’insieme dei giudizi delle voci 1 – 2 – 3 – 4.

Agli allievi con giudizio sospeso e ammessi alla classe successiva dopo l’accertamento del saldo del debito

formativo, verrà assegnato il punteggio più basso previsto dalla banda di oscillazione.

PER I CANDIDATI INTERNI DELLE QUARTE CLASSI Elementi di riferimento per l'attribuzione del credito scolastico:

Il credito scolastico verrà deliberato in coerenza con i seguenti criteri:

si calcola la media dei voti conseguita nello scrutinio finale

s'individua la fascia di credito scolastico che compete in base alla media

Media dei voti Credito Scolastico – punti

M = 6 3 – 4

6 < M ≤ 7 4 – 5

7 < M ≤ 8 5 – 6

8 < M ≤ 9 6– 7

9 < M ≤ 10 7– 8

Si valutano i seguenti elementi aggiuntivi relativi alle attività interne alla scuola:

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Voto di comportamento (vedi schema approvato con del. Coll. Doc. 30.03.11): comportamento, frequenza, interesse e partecipazione al dialogo educativo

Attività integrative e complementari; esercitazioni mirate interne ed esterne Crediti formativi

Attribuzione del "credito scolastico" nell'ambito di ciascuna banda di oscillazione (da esprimere in numero intero)

Il credito scolastico, con n° assenze tra 20% e 25% (e in carenza di motivazioni documentate) o in presenza di un voto di comportamento pari o inferiore a sette, assumerà il valore più basso della banda. Criteri per l’assegnazione di punteggio aggiuntivo per la più favorevole collocazione della media nella banda: 1. Voto di comportamento: si valuta positivamente, per l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo, il voto 9 o 10.

2. *Attività integrative o complementari – Esercitazioni mirate interne e/o esterne: NON HA PARTECIPATO – HA

PARTECIPATO

3. *Crediti formativi: NON VALUTABILE – POSITIVO *si valutano positivamente i punti 2.3.4 con un giudizio, rispettivamente, di BUONO, HA PARTECIPATO, POSITIVO. NOTE: MOTIVAZIONE PER L’ASSEGNAZIONE O MENO DI EVENTUALI PUNTEGGI AGGIUNTIVI: Il punteggio aggiuntivo risulta dalla media dei voti. Con decimale delle medie pari o superiore a 0.5 si accede alla

banda superiore.

Il punteggio aggiuntivo risulta dalla valutazione positiva di almeno 2 delle quattro voci presenti nei criteri per l’assegnazione indicati sopra

Non è stato possibile attribuire un punteggio aggiuntivo né in virtù della media dei voti, né in conseguenza dell’insieme dei giudizi delle voci 1 – 2 – 3 – 4.

Agli allievi con giudizio sospeso e ammessi alla classe successiva dopo l’accertamento del saldo del debito

formativo, verrà assegnato il punteggio più basso previsto dalla banda di oscillazione.

PER I CANDIDATI INTERNI DELLE QUINTE CLASSI Elementi di riferimento per l'attribuzione del credito scolastico

Il credito scolastico verrà deliberato in coerenza con i seguenti criteri: 1. si calcola la media dei voti conseguita nello scrutinio finale 2. si individua la fascia di credito scolastico che compete in base alla media

Media dei voti Credito Scolastico – punti

M = 6 4 – 5

6 < M ≤ 7 5 – 6

7 < M ≤ 8 6 – 7

8 < M ≤ 9 7– 8

9 < M ≤ 10 8– 9

Si valutano i seguenti elementi aggiuntivi relativi alle attività interne alla scuola:

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Voto di comportamento (vedi schema approvato con del. Coll. Doc. 30.03.11): comportamento, frequenza, interesse e partecipazione al dialogo educativo

Stage – alternanza scuola/lavoro

Attività integrative e complementari; esercitazioni mirate interne ed esterne

Crediti formativi Attribuzione del "credito scolastico" nell'ambito di ciascuna banda di oscillazione (da esprimere in numero intero)

Il credito scolastico, con n° assenze tra 20% e 25% (e in carenza di motivazioni documentate) o in presenza di un voto di comportamento pari o inferiore a sette, assumerà il valore più basso della banda. Criteri per l’assegnazione di punteggio aggiuntivo per la più favorevole collocazione della media nella banda: 1. Voto di comportamento: si valuta positivamente, per l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo, il voto 9 o 10.

2. * Alternanza Scuola-Lavoro: INSUFF. -SUFF.-BUONO 3. *Attività integrative o complementari – Esercitazioni mirate interne e/o esterne: NON HA PARTECIPATO – HA PARTECIPATO 4. *Crediti formativi: NON VALUTABILE – POSITIVO *si valutano positivamente i punti 2.3.4 con un giudizio, rispettivamente, di BUONO, HA PARTECIPATO, POSITIVO.

NOTE: MOTIVAZIONE PER L’ASSEGNAZIONE O MENO DI EVENTUALI PUNTEGGI AGGIUNTIVI: Il punteggio aggiuntivo risulta dalla media dei voti. Con decimale delle medie pari o superiore a 0.5 si accede alla

banda superiore.

Il punteggio aggiuntivo risulta dalla valutazione positiva di almeno 3 delle quattro voci presenti nei criteri per l’assegnazione indicati sopra

Non è stato possibile attribuire un punteggio aggiuntivo né in virtù della media dei voti, né in conseguenza dell’insieme dei giudizi delle voci 1 – 2 – 3 – 4.

OPZIONI, ORIENTAMENTO, VALORIZZAZIONE DEL MERITO

(Art.1, commi 28-32, L. 107/15)

Nello scorso a.s. 2016/17, nelle classi seconde si sono realizzate le seguenti attività ai fini di un

orientamento consapevole alla scelta dell’indirizzo di specializzazione:

- potenziamento degli interventi esterni in forma laboratoriale di specialisti dei tre settori durante le

lezioni del primo quadrimestre;

- partecipazione degli alunni alle manifestazioni interne e sul territorio, alternando il laboratorio

professionalizzante.

Nel corrente a.s.2017/18, si progetteranno e realizzeranno inoltre

- Visite aziendali programmate con prospettiva laboratoriale nei settori di specializzazione.

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Nelle classi quarte, così come nello scorso a.s. 2016/17, anche questo a.s. 2017/18, si prevede di arricchire

il curricolo, sia per potenziare le competenze sia a scopo orientativo,

- con l’intervento esterno programmato di figure professionali, come chef, pasticceri, panificatori,

ecc., che coadiuveranno i docenti con attività laboratoriali due volte al mese;

- con incontri regolari calendarizzati per la redazione del Bilancio di competenze. L’obiettivo è

favorire, da un lato, maggiore consapevolezza dei propri punti di forza/debolezza rispetto a motivazioni e

aspettative professionali, dall’altro, trasmettere conoscenza di norme e interazioni lavorative in modo da

sviluppare strumenti e tecniche per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro;

- con il laboratorio Sostegno all’autoimprenditorialità per orientare i ragazzi alla creazione di impresa

attraverso la valutazione e la progettazione di attività imprenditoriali sia in forma singola sia associata con

informazioni utili anche alla tenuta dei libri contabili, attraverso l’elaborazione di un piano d’impresa e

l’analisi delle procedure di accesso ai finanziamenti pubblici.

Le classi quinte, anche quest’a.s. 2017/18, verranno potenziate con

- il laboratorio Tecniche di ricerca attiva del lavoro/Attivarsi on line con lo scopo di offrire ai ragazzi

informazioni aggiornate sul mercato del lavoro locale, sulle prospettive occupazionali, fornire strumenti

efficaci per ricercare attivamente il lavoro, candidarsi direttamente on line e imparare a consultare le

piattaforme dedicate sul web. Questo laboratorio è accompagnato dal Colloquio di lavoro per addestrare i

ragazzi a sostenere un colloquio professionale di assunzione attraverso simulazioni e suggerimenti pratici,

- il laboratorio Curriculum in lingua straniera per aprire ai ragazzi percorsi professionali e formativi

anche all’estero.

L’Istituto reputa inoltre importante valorizzare il merito di studenti che nel percorso scolastico

evidenziano talento professionale e impegno scolastico, potenziandone attitudini e motivazione

attraverso iniziative come:

- partecipazione a gemellaggi e scambi culturali con paesi dell’Unione Europea;

- partecipazione a gemellaggi e scambi di carattere lavorativo sia in Italia che nei Paesi UE;

- approccio con l’Alta Cucina presso Università di Alta Gastronomia, es. giornate all’Alma;

- approccio all’ esperienza professionale in strutture turistiche internazionali di livello (per es. quelle

del circuito AEHT, Club Med).

ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO (ASL)

(art. 1 commi 33-34, L. 107/15)

L’articolo 33 della legge 107 del 13 luglio 2015 recita “…. Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le

capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro di cui al Decreto Legislativo

77/05 sono attuati, negli Istituti Tecnici e Professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio (3°

e 4° anno di studi) e nell’ultimo anno (5° anno) del percorso di studi, di almeno 400 ore complessive……”

Inoltre, con le nuove Disposizioni Ministeriali seguite alla stessa legge e in stretto collegamento con le

esigenze sia del Territorio sia della Scuola, gli alunni dovranno svolgere il periodo di ASL durante l’anno

scolastico (marzo-settembre), in quanto “elemento di valutazione”, cioè accertamento dell’idoneità, in

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Nel rispetto delle norme sopra citate e nella ferma convinzione che l’ASL è fondamentale oltre che

“OBBLIGATORIA”, si descrivono di seguito le attività poste in essere dall’Istituto nel trienno 2016/2019,

puntualizzando che periodi di Alternanza erano incardinati nella pratica didattica curricolare ancora prima

della “Riforma Gelmini”.

Nell’a.s. 2016/17, le classi terze svolgeranno 140 ore di ASL tra marzo e aprile, le classi quarte e quinte

275 ore tra giugno e settembre, per complessive 415 ore. Le classi seconde partecipano, nel corso

dell’anno scolastico, al progetto “L’ospedale non è un albergo” ore 20, al progetto “Arte bianca” ore 15 e al

progetto “Bar didattico” ore 20 con valenza di Alternanza.

Nell’a.s. 2017/18, le classi terze svolgeranno 160 ore di ASL tra marzo e aprile, le classi quarte 262 ore tra

da 26 maggio al 5 luglio, per complessive 424 ore. A marzo è prevista una settimana di Alternanza a Malta

nell’ambito del progetto Multikultura. Essa è riservata a studenti maggiorenni in base a motivazione e

merito.

Per gli studenti diversamente abili è prevista ASL presso privati o enti pubblici sia in orario scolastico sia

extrascolastico. Tali attività si configurano spesso come preavviamento lavorativo.

Il percorso di ASL viene rendicontato attraverso la compilazione del Portfolio e integrato con la

partecipazione ad eventi e progetti interni all’Istituto, come manifestazioni di show cooking, degustazioni

e visite aziendali inerenti ai settori di specializzazione. La relativa valutazione viene considerata, per le

classi terze, nell’anno scolastico in cui si svolge, per le classi quarte, nell’anno scolastico successivo a quello

di svolgimento.

Per rendere la rendicontazione fruibile nel corso del tempo e curata al dettaglio, è stata introdotta la

Piattaforma web “Scuola e Territorio” del Gruppo Spaggiari.

Le almeno 400 ore di Alternanza previste dalla legge sono state distribuite secondo le esigenze del

Territorio e dell’ Istituto. Nell’a.s. 2016/17, vengono collocati in ASL 358 allievi a partire dalle classi terze.

Nell’a.s. 2017/18, vengono collocati in ASL 340 allievi a partire dalle classi terze.

Il territorio è caratterizzato da un turismo balneare per cui le aziende (circa il 70/80%) sono aperte al

pubblico dal 1° maggio al 30 agosto. Si è deciso, quindi, di suddividere il numero degli allievi nei periodi

marzo- settembre. Le classi terze possono svolgere l’Alternanza anche oltre il territorio regionale ma nelle

regioni limitrofe, le classi quarte e quinte su tutto il territorio nazionale e all’estero.

Le classi terze devono concludere l’ ASL entro la fine di maggio in quanto la relativa valutazione è parte

integrante della Qualifica IeFP che si conclude con gli Esami Regionali, che hanno luogo ad inizio giugno.

Quali partner aziendali, sono stati individuati hotel, ristoranti, osterie, pasticcerie, panetterie, trattorie,

residence, agenzie di viaggio, centri commerciali e macellerie sia nel territorio sia in altre regioni.

Relazioni professionali intercorrono anche con numerose aziende e strutture turistico-ristorative straniere.

Due sono le ragioni che giustificano la fitta rete di relazioni: associare alle esperienze territoriali le

esperienze extra territoriali; l’impossibilità di collocare sul territorio tutti gli alunni interessati a causa del

numero insufficiente di strutture.

I contatti con le aziende hanno avuto/hanno luogo grazie alla conoscenza personale e professionale dei

docenti dell’Istituto, ai suggerimenti delle famiglie, alle segnalazioni della Confindustria di Ascoli P.,

all’interesse di ristoratori e albergatori nei confronti del nostro Istituto e tramite ricerca su Internet.

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La figura di Tutor Scolastico è stata individuata tra i docenti delle discipline Tecnico-Pratiche di

Enogastronomia, Sala e Vendita, Accoglienza Turistica per le chiare competenza nell’area professionale. I

tutor curano l’attività preparando gli allievi all’ingresso nelle aziende e quindi nel mondo del lavoro con

nozioni di HACCP, Sicurezza sul posto di lavoro, Legislazione del settore. Fanno formazione ed

informazione, danno indicazioni sul lavoro di rendicontazione finale, costituito da relazioni, diari di bordo

e portfolio. Il Tutor scolastico è affiancato dal Tutor didattico che collabora nella fase di progettazione,

valutazione e rendicontazione del percorso.

Non sono previsti rimborsi spese per gli studenti. Comunque non è raro che qualche azienda “premi” gli

allievi con una mancia senza evidenziarne la volontà alla scuola.

Per la valutazione e la certificazione, viene utilizzata la modulistica ASL predisposta sia dalla Rete Regionale

Marche per l’Alternanza Scuola-Lavoro sia dalle Linee Guide Nazionali. A livello regionale si sta lavorando

per la realizzazione di una modulistica aggiornata nel rispetto delle richieste della nuova legge 107/15.

Per i dettagli andare sulla home page dell’Istituto www.alberghierosbt.gov.it, icona Alternanza scuola

lavoro.

Per quel che concerne le attività di Istruzione e Formazione Professionale finalizzate al conseguimento della

Qualifica regionale al termine del terzo anno, si rimanda alla Scheda progetto “Qualifica di Istruzione e

Formazione professionale di durata triennale”, pubblicato sul sito web dell’Istituto

www.alberghierosbt.gov.it/ didattica/IeFP.

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD)

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è una delle linee di azione più ambiziose della legge 107 (come

riportato nei commi 56-59), dotato di ben 1 miliardo di euro di risorse, secondo solo al piano di assunzioni

per sforzo economico e strutturale. Il Piano prevede tre grandi linee di attività:

- strumenti

- competenze e contenuti

- formazione e accompagnamento

Ciascuna di queste linee mette in campo finanziamenti importanti, quasi tutti tramite bandi per progetti

che le scuole devono presentare.

Il nostro Istituto si é già attivato e intende programmare, per il prossimo triennio, una serie di azioni volte

allo sviluppo dell'ambiente e della formazione digitale, seguendo quanto indicato nel PNSD, anche in

conformità ai bisogni rilevati attraverso il RAV, quali:

- Il miglioramento dei risultati scolastici degli alunni e il rafforzamento delle competenze chiave anche quelle trasversali di cittadinanza e di imprenditorialità; - il potenziamento degli ambienti didattici laboratoriali per ridurre il fenomeno della dispersione scolastica; - l’incremento delle dotazioni hardware, degli ambienti di apprendimento e degli strumenti digitali; - il potenziamento della formazione degli insegnanti con l’adozione di approcci didattici innovativi, anche

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attraverso il sostegno all’accesso a nuove tecnologie on line; - la riorganizzazione degli spazi della scuola e dell’aula come spazio unico integrato, massimamente flessibile, in cui microambienti ed attività presentino caratteri di duttilità; - una maggiore connessione tra istruzione, formazione e mondo del lavoro per la qualificazione dell’offerta tecnica e professionale, elevando anche il livello di competenza tecnologica, scientifica e digitale. Le azioni coerenti con il PNSD già avviate dal nostro Istituto sono:

1) LABORATORI TERRITORIALI . Avviso pubblico per l'individuazione di proposte progettuali relative a

laboratori territoriali per l'occupabilità, da realizzare nell'ambito del PNSD (in attesa di comunicazione

dell'esito della seconda fase di selezione) con il Progetto “ACCESSLAB LABORATORIO TERRITORIALI

ARTICOLATO DI DOMOTICA PER L'ACCESSIBILITA' ALLA VITA E AL TURISMO”.

2) “PON” n. 9035 del 13/07/2015 – FESR – Realizzazione / Ampliamento della Rete LanWLan denominato

SEI (sistema educativo integrato) Alta Tecnologia Territorio (in fase di rendicontazione);

3) “PON” n. 12810 del 15/10/2015 – FESR – Realizzazione Ambienti Digitali denominato SEI (sistema

educativo integrato) Arcipel@gonet – Isole attrezzate e laboratori didattici mobili (in fase di

rendicontazione);

4) BANDO per la Formazione di Animatori Digitali DM 435 per la gestione di attività di formazione degli

animatori digitali – AVVISO DD N. 50 del 25/11/2015 per la realizzazione di specifici percorsi formativi rivolti

agli animatori digitali della provincia AP (il percorso formativo è concluso; ora in fase di rendicontazione).

5) individuazione del nostro Istituto come SNODO FORMATIVO TERRITORIALE (Avviso 2670 del 08/02/2016

- FSE - Snodi formativi territoriali);

6) PON-FSE Formazione in servizio all'innovazione didattica e organizzativa (6 - 6076 del 04/04/2016).

Piano di formazione autorizzato dal Miur al nostro Istituto per € 87.684,80 per l’erogazione di formazione

del personale della scuola sulle tecnologie e metodologie innovative. 19 moduli formativi rivolti al

personale della scuola, dirigenti, amministrativi e docenti (progetto approvato, attivato e in fase di

realizzazione. Ultimi moduli formativi termineranno a fine novembre 2017; rendicontazione entro

31/12/2017;

7) PON - FSE Inclusione sociale e lotta al disagio – Avviso 10862 del 16/09/2016 – per la prevenzione e il

contrasto della dispersione scolastica (Progetto autorizzato per € 39.574,00). con riferimento al PDM e al

PTOF, nel corrente anno scolastico si organizzeranno attività ricreative, culturali, sportive con lo scopo di

potenziare le competenze di base. Sei moduli: due di sport, 1 sul linguaggio filmico e il montaggio audio-

video; gioco degli scacchi, arte teatrale in lingua inglese,

8) Avviso 3781 del 05/04/2017 - FSE - Potenziamento dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Candidatura

inoltrata in collaborazione con Enfap Marche di Ancona, prevende attività di potenziamento di Alternanza

Scuola Lavoro a Malta TOteMM- Tourism Mobility Marche. In attesa di autorizzazione per € 46.625,00

9) Avviso 4427 del 02/05/2017 - FSE - Potenziamento dell'educazione al patrimonio culturale, artistico,

paesaggistico. Candidatura presentata in collaborazione con Enfap e in rete di istituzioni scolastiche, rete

regionale cui capofila l’ IIS Merloni Miliani di Fabriano (in attesa di valutazione).

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10) “HEAD FIRST” PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE DI UN PERCORSO DIDATTICO PLURIDISCIPLINARE DI

SVILUPPO DI COMPETENZE DIGITALI APPLICATE. L’azione # 15 del PNSD “Scenari innovativi per lo sviluppo

di competenze digitali applicate”. Si tratta dell’inserimento nella programmazione del primo biennio

(iniziando da una classe prima - sperimentale) del CODING come metodo di apprendimento trasversale

coinvolgendo differenti discipline: Matematica, Fisica, Inglese, Accoglienza turistica, Scienze della

terra/Biologia.

Animatore digitale.

Con nota 17791 del 19 novembre, è stato disposto che ogni scuola dovrà individuare entro il 10 dicembre

un “animatore digitale”, incaricato di promuovere e coordinare le diverse azioni. Egli avrà un ruolo

strategico nella diffusione dell'innovazione a scuola. Dovrà sviluppare nei prossimi tre anni progettualità su

gli ambiti della formazione interna, del coinvolgimento della comunità scolastica sui temi del PNSD e della

creazione di soluzioni innovative per la didattica da diffondere all'interno della scuola.

L'animatore digitale individuato per il nostro Istituto é la Prof.ssa Carlotta Caliò. Il Team innovazione, a

supporto delle attività dell’animatore, è composto dai docenti : Puglia Federico, Sabrina Crescenzi, Rosella

Tomassetti.

Si ricorda che il nostro Istituto dispone, da più di sei anni, di una funzione strumentale specifica

“Innovazioni tecnologiche e cura del sito web” ; attualmente il titolare della F.S. è il Prof. Ercole Capriotti.

Nel prossimo triennio, oltre alla sviluppo delle suddette attività, il nostro Istituto si propone di

intraprendere ulteriori azioni coerenti con il piano del PNSD, negli ambiti della formazione del personale e

dell'accompagnamento e dell'incremento delle competenze digitali degli studenti.

Relativamente alla formazione del personale interno, essa sarà basata su una molteplicità di modelli

metodologici confortati dal confronto europeo e internazionale. Avrà come argomento fondante

l'innovazione didattica, attraverso l'apprendimento pratico di una varietà di format e metodologie

identificate tra quelle maggiormente efficaci. Si baserà su un modello di formazione continua che prevede

accompagnamento, aggiornamento e compimento di rapporti in rete sul territorio.

I percorsi formativi seguiranno alcune linee guida, quali l'accesso a risorse didattiche aperte, l'integrazione

fra formazione in presenza e on-line, un forte orientamento alla pratica , modularità e flessibilità.

Relativamente alla formazione degli studenti l'obiettivo, come previsto dal PSDN, sarà di sviluppare la

consapevolezza nell'utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione (come software per la creazione

dei siti web, l'utilizzo dei social network, la gestione dei blog, ecc.), per ricercare ed analizzare dati ed

informazioni, arricchire la possibilità di accesso ai saperi, realizzare percorsi individuali di apprendimento,

sviluppare la comunicazione interattiva e la personale espressione creativa.

PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ED ATA

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Il Piano che segue viene redatto alla luce di quanto disposto dal comma 124 della L. 107/15, che definisce

la formazione “obbligatoria, permanente e strutturale”, della nota MIUR 2151 del 7.6.2016, della nota

MIUR n. 2915 del 15 settembre 2016 “Prime indicazioni per la progettazione delle attività di formazione

destinate al personale docente” del “Piano nazionale per la formazione degli insegnanti” emanato dal

Ministro il 3 ottobre 2016, del PdM d’Istituto elaborato in coerenza con il DPR 80/13 e redatto sulla base

dei risultati emersi dal RAV d’Istituto, relativamente al PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE e dell’Atto di

Indirizzo del Dirigente Scolastico per la predisposizione del piano triennale dell’offerta formativa 2016/19

(ex art.1, comma 14, L. 107/15).

Le priorità della formazione per il triennio in corso, come definite dal “Piano nazionale per la Formazione”,

afferiscono alle seguenti aree:

- Autonomia organizzativa e didattica

- Didattica per competenze e innovazione metodologica

- Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento

- Competenze di lingua straniera

- Inclusione e disabilità

- Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile

- Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale

- Scuola e Lavoro

- Valutazione e miglioramento

Ogni area rappresenta uno spazio formativo dedicato prioritariamente ai docenti ma che coinvolge anche

gli altri soggetti professionali della scuola.

Le attività di formazione progettate confluiscono nel PTOF triennale, per cui il loro orizzonte progettuale è

di “ampio respiro”, scandito anno per anno in azioni perseguibili e rendicontabili.

La fine di qualificare e riconoscere l’impegno del docente, in via sperimentale, la scuola articolerà le attività

proposte in Unità Formative. Ogni Unità dovrà individuare la struttura massima di ogni percorso formativo

(attività in presenza, ricerca in classe, lavoro collaborativo o in rete, studio, documentazione, ecc.) nonché

le abilità e le competenze riconoscibili e identificabili quali aspetti della professionalità docente e quale

risultato atteso del processo formativo.

In osservanza delle note MIUR, della legge n. 107/2015 e delle indicazioni del Ministro, la formazione del

personale docente e non docente del nostro istituto si articola in due livelli principali: uno nazionale e uno a

livello di istituzione scolastica o reti di scuola. I due livelli sono strettamente collegati e consequenziali.

1. L’obiettivo che si vuole raggiungere tramite i detti livelli è unico: migliorare l’offerta formativa e

favorire il successo formativo degli alunni.

2. Il modello di formazione previsto, orientato all’evitamento delle classiche “conferenze” in cui i

partecipanti sono soggetti passivi, prevede metodologie basate su laboratori, workshop, ricerca-azione,

comunità di pratica, social networking, mappatura delle competenze, secondo un’articolazione di attività in

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presenza, studio personale, riflessione e documentazione, lavoro in rete, rielaborazione e rendicontazione

degli apprendimenti realizzati.

Di seguito sono specificate le azioni dei vari livelli/agenti formativi.

FORMAZIONE A LIVELLO DI ISTITUTO (Piano Nazionale di Formazione, comma 124 della legge n. 107/15).

Le azioni, finalizzate ad arricchire i piani di formazione di istituto, coinvolgeranno figure strategiche (es. gli

animatori digitali) e, in generale, docenti capaci di trasferire le conoscenze e le competenze apprese ai

colleghi delle proprie istituzioni scolastiche, guidandoli nei processi di ricerca didattica, formazione sul

campo e innovazione in aula.

Tematiche:

a) competenze digitali e nuovi ambienti di apprendimento

b) didattica per competenze e innovazione metodologica;

c) competenze di lingua straniera;

d) scuola e lavoro;

e) inclusione e disabilità;

f) Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale;

g) valutazione e miglioramento.

Volendo fare un confronto tra le indicazioni fornite dalla nota e quanto stabilito dalla legge n. 107/15,

risulta evidente che le tematiche delle attività formative, organizzate a livello nazionale e di cui dovranno

tener conto le istituzioni scolastiche nell’elaborazione del Piano d’istituto, si richiamano per la maggior

parte alle competenze da far conseguire agli allievi, indicate al comma 7 della stessa legge:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano

nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della

metodologia Content Language Integrated Learning;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione

dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno

dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della

consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-

finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,

all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il

mondo del lavoro;

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo,

anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni

educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la

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collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo

ciclo di istruzione

Confluiscono in questa sezione le azioni di formazione e aggiornamento in relazione agli obiettivi di

sviluppo individuati da questo istituto, le collaborazioni con gli Enti di ricerca e Università con cui la scuola

ha stabilito protocolli e convenzioni, le azioni di formazione connesse con il PNSD.

Sono contenute altresì nel presente piano le iniziative formative per la valorizzazione delle competenze

interne all’istituzione scolastica.

In relazione alla dematerializzazione e per gli obblighi di legge previsti per la Sicurezza, sono contemplati

percorsi per il personale ATA.

Per loro si stabilisce un totale di 4 unità formative per il triennio 2016/19, da spendere nei settori –

GIURIUDICO- AMMINISTRATIVO, SICUREZZA E HACCP, DIGITALIZZAZIONE SERVIZI AMMINISTRATIVI

attraverso piattaforma e RELAZIONE E COMUNICAZIONE EFFICACI.

Nel Piano di formazione dell’Istituto sono compresi:

1. corsi di formazione organizzati da MIUR, USR ed Enti istituzionali per rispondere a specifiche

esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o

metodologico decise dall’Amministrazione;

2. corsi proposti da enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero, coerenti con gli

obiettivi sopra enunciati;

3. corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce, di cui è capofila o/e è scuola polo.

4. interventi formativi in presenza di tutor esterni o interni, progettati e realizzati dalla scuola a

supporto dei progetti di Istituto previsti dal POF/PTOF;

5. interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (es. Decreto

Legislativo 81/2008).

6. Interventi di supporto formativo e scientifico attraverso Università con cui la scuola ha stabilito

protocolli e convenzioni.

In relazione al tempo da dedicare alla formazione dei docenti nel triennio 2016/19, si definisce un tetto

minimo di 1 U.F. per ciascun anno scolastico, da spendere nei settori.

- CURRICULO DISCIPLINARE/AMBITO

- COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

- ICT

- RELAZIONI COMUNICATIVE EFFICACI

Per l’anno scolastico 2016/17 si prevedono per il Personale docente:

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- 1 unità formativa attraverso piattaforma digitale relativa all’Alternanza scuola-lavoro, destinato ai

tutor di riferimento e ai referenti amministrativi individuati;

- 2 unità formative, ciascuno di 16 ore, su RELAZIONI COMUNICATIVE EFFICACI, da tenersi a

settembre 2016 ai Consigli delle classi prime;

- almeno 2 unità formative, ciascuno di 15 ore, su COMPETENZE DIGITALI e NUOVI AMBIENTI di

APPRENDIMENTO e COMPETENZE DIGITALI e SVILUPPO del PENSIERO ATTRAVERSO le MAPPE, da tenersi

nel corso dell’a.s. 2016/17, anch’esso ad un Collegio suddiviso in gruppi.

- 1 unità formativa su INSEGNARE A VIVERE NELLA CONCORDIA: una nuova cittadinanza mondiale

attraverso una riforma del pensiero che dalla scuola ricada sulla società, destinato a tutti docenti

particolarmente a chi si occupa di attività afferenti alla macro area Educazione alla mondialità e alla

cittadinanza europea, da tenersi in tre incontri da dicembre 2016 a gennaio 2017

- 1 unità formativa DISLESSIA AMICA in modalità E-learning rivolto al personale docente sviluppato

in 4 moduli per complessive 40 ore. Mira a fornire competenze osservative, didattiche, metodologiche,

valutative e organizzativa relativamente alla dislessia. Ha luogo a partire da gennaio 2017.

Ogni attività di formazione rivolta ai docenti, pertanto, viene definita in coerenza con il piano triennale

dell’offerta formativa e con i risultati emersi dal piano di miglioramento dell’istituzione scolastica previsti

dal regolamento di cui al DPR 80/2013, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano di formazione,

adottato ogni tre anni con decreto del ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Per l’a.s. 2017/18 si prevedono:

- 1 U.F su Didattica per competenze e metodologie innovative , 26 ore, settembre 2017

- 1 U.F. su Rubriche valutative, 22 ore, gennaio-marzo

- 1 U.F. su Nuove tecnologie, 15 ore, da novembre

- 1 U.F. su La comunicazione interpersonale e la gestione del gruppo classe , 20 ore, ottobre-novembre

- 2 U.F. su Fuoriclasse in movimento – innovazioni metodologiche, 15 e 20 ore, ottobre – febbraio

- 1 U.F. su CODING 2018, per docenti di Matematica, Fisica, Sostegno da svolgersi nel corso dell’a.s.

- 1 U.F. su HELP DESK DSA per tutti i docenti che ne abbiano interesse, da svolgersi nel corso dell’a.s.