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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ALDO MORO”
Via Pigna, 103 80015 - Casalnuovo di Napoli (NA)
Tel. e Fax Segreteria: 081-8423190
Codice meccanografico: NAIC8AJ002
E-mail [email protected]
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNI SCOLASTICI 2015-2018
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INTRODUZIONE
“La nostra ricchezza collettiva, è data dalla nostra diversità. L'altro, come individuo o
come gruppo, è prezioso nella misura in cui è dissimile”.
Albert Jacqard
“La Scuola è aperta a tutti e ha come obiettivo prioritario di educare al pieno
sviluppo della personalità umana e del senso della sua dignità e di rafforzare il
rispetto per i diritti umani e per le libertà fondamentali”.
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, 1948.
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Fortemente convinti che l'educazione/istruzione è non solo scoperta e affermazione della propria
identità, ma anche e soprattutto, valorizzazione delle differenze il Collegio dei Docenti ha scelto come
tematica del PTOF di questo anno scolastico l’inclusione.
Riteniamo, infatti, che oggi più che mai sia indispensabile educare gli studenti a considerare il diverso
non come un "pericolo" per la propria sicurezza, ma come "risorsa" per la propria crescita, la
"differenza" non come un limite alla comunicazione, ma come un diritto, come un valore aggiunto.
Da diversi anni tutto il personale dell‟Istituto è attento nell‟ attivare nel proprio agire quotidiano un
processo di trasformazione da una logica dell'integrazione delle diversità, statica e assimilazionista, ad
una logica dell'inclusione, dinamica e aperta, intesa quindi come un processo che riconosce la
rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica di tutti i soggetti.
L‟Istituto pone, dunque, al centro della propria offerta formativa la persona con la sua specificità. Ogni
alunno viene a scuola con una propria cultura, fatta di intrecci affettivi, emotivi e cognitivi, di
esperienze, di storie e di relazioni che devono trovare risposta in una scuola che include tutti gli alunni
e che rende significativa ogni presenza.
Inclusione, quindi, come costruzione di legami che riconosce la specificità e la differenza di identità;
in quest‟ottica i confini della comunità scolastica sono aperti a tutti e la dimensione inclusiva riesce a
far intrecciare le voci di tutti gli interlocutori in un dialogo aperto, interprofessionale, dove ogni
persona, ogni ruolo apporta il proprio contributo indispensabile e complementare, un‟inclusione di
qualità si raggiunge con il contributo di tutte le persone che operano nella scuola.
Vivere insieme, in un gruppo, la vita in classe significa poter sperimentare in prima persona la
sostanza dell‟apprendimento che è costruzione sociale (si impara con gli altri) e pluralità di modi e
stili. Condividere ogni giorno con i propri compagni a scuola diversi modi di apprendere, constatare la
varietà e la diversa misura delle competenze presenti non solo in un gruppo ma in ogni singola persona
è un‟opportunità insostituibile per apprendere in modo significativo cioè personale, durevole e
trasferibile fuori dall‟ambito scolastico.
Un‟ autentica pedagogia dell‟inclusione si esprime educando all‟identità, all‟alterità, alla diversità,
sperimentando quotidianamente la realtà scolastica come una "comunità di diversi" che non emargina
chi non è "uguale" o chi non è in grado di seguire il ritmo dei migliori.
In quest'ottica una delle finalità prioritarie del nostro Istituto è impiegare tutte le proprie risorse per
fare della diversità una vera ricchezza, di educare alla differenza, all'altro, al diverso per creare i
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presupposti di un‟ autentica cultura dell'accoglienza per impedire l'omologazione culturale e per
stimolare i bambini e i ragazzi a pensare criticamente.
E' chiaro che, perché tutto ciò avvenga, è necessario porre come elementi centrali della relazione
educativa l'ascolto, il dialogo, la ricerca comune e l'utilizzo di metodologie attive in grado di
sviluppare le capacità critiche di porsi delle domande, di imparare a mettersi nei panni altrui, di
attivare delle reti di discussione, di uscire dagli schemi, di essere creativi e divergenti .
L‟Istituto pone, dunque, l’alunno al centro del proprio impegno, lo considera soggetto attivo che
ha desiderio di apprendere e dedica particolare attenzione all’asse affettivo-relazionale nella
consapevolezza dell‟importanza che l‟interazione sociale ha nello sviluppo globale della personalità di
ciascuno.
La finalità generale che nostro Istituto persegue nel processo di insegnamento-apprendimento è,
dunque, lo sviluppo armonico e integrale della persona, nella promozione della conoscenza, nel
rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti
e delle famiglie.
Nella complessa società in cui viviamo, caratterizzata da una grande varietà di esperienze, di
interazioni, di opportunità e da un numero di informazioni sempre più numerose ed eterogenee, è
necessario che il servizio scolastico fornisca supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi
un’identità consapevole e aperta.
Con tale consapevolezza, il nostro Istituto ha da diversi anni impostato il proprio intervento sul
territorio in piena sinergia con le altre realtà educative e sociali presenti, facendosi promotore di una
visione pedagogica che si può definire della “Comunità educante” e promuove la condivisione di
quei valori che fanno sentire i propri studenti come parte di una comunità vera e propria in cui
l‟unicità e la singolarità dell‟identità culturale di ognuno è valorizzata al meglio siamo, infatti,
fortemente convinti che la promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera vicendevole la
promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri.
La scuola sviluppa, dunque, la propria azione educativa in coerenza con i principi dell‟inclusione
delle persone e dell‟integrazione delle culture. Considerando l‟accoglienza della diversità un valore
aggiunto ed irrinunciabile consolida le pratiche inclusive nei confronti di tutti gli alunni, particolare
attenzione è riservata agli allievi con disabilità o con bisogni educativi speciali, ne promuove la piena
integrazione e favorisce, inoltre, con specifiche strategie e percorsi personalizzati, la prevenzione e il
recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce; a tal fine attiva tutte le
risorse disponibili ed iniziative mirate anche in collaborazione con gli enti locali e le altre agenzie
educative del territori.
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Il nostro Istituto persegue, dunque:
culture inclusive costruendo, cioè, una comunità sicura e accogliente, cooperativa e stimolante,
valorizzando ciascun individuo e affermando valori inclusivi condivisi e trasmessi a tutti:
personale della scuola, studenti, famiglie;
politiche inclusive sviluppando la scuola per tutti organizzando il sostegno alla diversità,
attraverso azioni coordinate e attraverso attività di formazione che sostengano gli insegnanti di
fronte alle diversità;
pratiche inclusive coordinando l'apprendimento e progettando le attività formative in modo da
rispondere alle diversità degli alunni; mobilitando risorse: incoraggiando gli alunni ad essere
attivamente coinvolti in ogni aspetto della loro educazione, valorizzando anche le conoscenze e le
esperienze fuori della scuola, mettendo in rete le risorse della scuola, della famiglia, della comunità.
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PREMESSA
“Il Piano dell’ Offerta Formativa è il documento costitutivo dell’identità progettuale delle
istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che le scuole ad ottano nell’ambito della loro autonomia”.
Regolamento in materia di Autonomia delle Istituzioni Scolastiche ART. 3
Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa è il documento fondamentale della nostra scuola,
costituisce la nostra identità culturale, programmatica e progettuale e sancisce gli impegni
reciproci assunti tra operatori scolastici ed utenti.
In esso si esplicita l'offerta formativa della scuola, attraverso la progettazione educativa, curriculare,
extracurriculare ed organizzativa adottata, le modalità di comunicazione e collaborazione tra gli
operatori scolastici, gli alunni ed i genitori e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed
economico della nostra realtà.
Il PTOF è elaborato dal Collegio dei Docenti, sulla base degli Atti di Indirizzo Generali del Dirigente
Scolastico, sugli obiettivi di implementazione programmati nel Piano di Miglioramento, sulle scelte di
gestione e amministrazione definiti dal Consiglio di Istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri
formulati dai genitori. E‟ coerente con gli obiettivi generali del curricolo nazionale ed esprime le
esigenze del territorio sulla base di rapporti con gli Enti Locali, realtà istituzionali, culturali, sociali ed
economiche. Comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche e professionalità. È adottato dal
Consiglio d‟Istituto e pubblicato all'albo, comunicato agli utenti tramite il sito della scuola.
ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLEGATO N. 1
PIANO DI MIGLIORAMENTO ALLEGATO N. 2
Il Piano ha valenza triennale, a partire dalla descrizione dell‟identità venutasi a consolidare, individua,
attraverso attente procedure valutative, la parte programmatica e gli obiettivi di miglioramento. In
questo modo il Piano dell‟Offerta formativa della scuola non è solo la fotografia dell‟identità esistente,
ma impegna la struttura organizzativa e le sue risorse in modo dinamico verso obiettivi di
miglioramento e consolidamento.
È uno strumento di lavoro e di consultazione per tutte le componenti della scuola: alunni, famiglie,
docenti e Dirigente Scolastico, personale non docente.
Il suo scopo è fornire una visione chiara e trasparente del servizio erogato, impegnare l'istituzione
scolastica al rispetto degli standard indicati e le famiglie all'osservanza delle norme esplicitate.
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Esso serve:
agli utenti Alunni- Famiglie:
per il diritto di conoscere obiettivi, percorsi, modalità organizzative ed operative, rendendo,
così, praticabile l‟idea della “trasparenza” gestionale;
per un‟informazione calibrata sulle risorse umane e materiali disponibili per la realizzazione
del Progetto globale e dei Progetti specifici;
per migliorare la capacità di domanda e, di conseguenza, sollecitare il concorso delle famiglie
stesse in una progettualità positiva;
al Dirigente Scolastico:
per analizzare gli itinerari di elaborazione, di ipotesi progettuali ed organizzative nonché la loro
traduzione operativa;
per permettere di visualizzare i processi che conducono al “prodotto” formativo;
per comparare i livelli di ingresso con quelli di uscita al fine di apportare eventuali ed
opportuni correttivi;
al Personale Docente:
come “strumento” continuo per le riflessioni ed i processi che attiva, per le decisioni che
motiva, per le operazioni che sollecita, per i risultati che consente di conseguire;
come sollecitazione di miglioramento sui percorsi progettati per eventuali aggiustamenti,
ricostruzione, ridefinizione di orientamenti, scelte, obiettivi, soluzioni metodologiche,
didattiche ed organizzative;
come strumento per il processo di autovalutazione della progettazione al fine di intervenire sui
“punti di debolezza” e potenziare i “punti di forza”.
al Personale ATA:
per portarlo a conoscenza e renderlo partecipe di quello che la scuola va facendo sul piano
educativo- didattico;
per esplicitare i legami tra gli aspetti amministrativi ed educativo- formativi;
per analizzare modalità organizzative del servizio erogato in funzione del Progetto della
scuola.
agli Enti e alle Strutture Territoriali:
per impegnarsi a realizzare le condizioni di fattibilità;
per essere coinvolti nella gestione del “patto” educativo- culturale;
per sviluppare forme di “controllo” sociale sull‟operato della scuola;
per porre maggiore attenzione verso la scuola e gli alunni;
per intervenire in forma più tempestiva, più incisiva e più qualificata.
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La flessibilità, che caratterizza questo documento, consentirà di procedere alle modifiche che si
renderanno necessarie ed opportune, in relazione alle periodiche valutazioni degli esiti formativi,
all‟autovalutazione d‟Istituto.
P.T.O.F.
Fissa i principi generali dell’azione
educativa e di istruzione.
Delinea l’identità pedagogica, culturale ed
organizzativa dell’Istituto.
Garantisce criteri di unitarietà
formativa tra i diversi ordini di
scuola dell’Istituto.
Risponde alle esigenze del
territorio e alle aspettative delle
famiglie.
Valorizza la professionalità
docente.
La sua elaborazione si
fonda sull’autonomia
culturale e professionale degli
insegnanti.
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CAPITOLO 1
PRINCIPI ISPIRATORI DEL PTOF
Tutte le persone che operano nel nostro Istituto: Dirigente Scolastico, insegnanti, personale non docente, si
impegnano, coinvolgendo alunni, genitori, enti esterni, alla realizzazione di una scuola caratterizzata da fattori
di qualità ispirati ai seguenti Principi educativi e di Progettazione:
autonomia scolastica. Una scuola dell‟autonomia dove vengono valorizzate le libertà, le capacità di decisione e
di assunzione di responsabilità, che permettono di vivere e di lavorare con gli altri nella prospettiva della
realizzazione di un progetto educativo condiviso. Una scuola dove viene valorizzata preminentemente
l‟autonomia di ricerca e di sviluppo e quindi le capacità progettuali e di elaborazione culturale originali.
Progettazione. Una scuola di qualità in cui le persone che vi operano si impegnano al miglioramento continuo
della qualità dell‟offerta formativa e di servizio, attraverso le attività di progettazione – attuazione – controllo –
valutazione – riprogettazione e documentazione sulla base di parametri condivisi collegialmente.
Ricerca, Aggiornamento e Autoaggiornamento continuo. Una scuola che sviluppa un atteggiamento di
ricerca e uno stile sperimentale diffuso ed utilizza i momenti di programmazione collegiale come occasione di
approfondimento delle proprie competenze professionali.
Scuola attiva, costruttivista dove gli individui che vi operano (dirigenti, insegnanti, alunni, genitori, etc.) sono
soggetti che in parte costruiscono la realtà, che possono inventare soluzioni, che apprendono attraverso un
processo di costruzione attiva, che sono insieme attori e osservatori, capaci di interpretazione e di
autocorrezione. Una scuola dallo stile sperimentale ed imprenditoriale diffuso.
Ambiente di apprendimento. Una scuola attenta a progettare intorno all‟alunno spazi ricchi di occasioni di
formazione, di apprendimento, di crescita e di benessere.
Successo formativo. Una scuola per la qualità della vita dove, attraverso la personalizzazione e la
individualizzazione dei percorsi formativi, si potenziano le autorealizzazioni e l‟autosviluppo responsabile, in
cui l‟apprendimento e l‟acquisizione dei saperi sono finalizzati alla formazione integrale della persona.
Personalizzazione. Una scuola attenta ai ragazzi in difficoltà di apprendimento, che elabora percorsi
differenziati e piani educativi personalizzati, per raggiungere insieme i medesimi obiettivi di orientamento e
capace di stimolare progetti di vita, che proseguiranno poi nei successivi gradi d‟istruzione.
Servizio alle persone. Una scuola capace di definire la propria offerta formativa, il proprio progetto educativo,
sapendo interpretare ed interagire con i bisogni, i desideri, le aspettative degli alunni, dei genitori e della
committenza sociale. Una scuola partecipata in cui gli utenti assumano un ruolo nella determinazione delle
caratteristiche, dell‟efficacia, della qualità dell‟offerta formativa, in cui si generi valore nella relazione
attraverso la soddisfazione, sia di chi eroga il servizio sia di chi ne fruisce.
Diversità e inclusione. Una scuola in cui gli individui sappiano conciliare i desideri personali con quelli degli
altri, gli scopi e le prospettive individuali con quelle dell‟organizzazione scolastica; una scuola che sappia
favorire pensieri creativi per migliorare la vita scolastica motivando e coinvolgendo le persone nei processi
innovativi. Una scuola capace di valorizzare le diversità e di promuovere l‟integrazione.
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Comunità. Una scuola in grado di crescere come Comunità, di educare attraverso la condivisione dei valori
della nostra Carta Costituzionale, nella quale alunni, genitori, insegnanti, Dirigente scolastico, personale
amministrativo e collaboratori scolastici interagiscono per promuovere la crescita dei nostri ragazzi e della loro
personalità umana.
Patto formativo. Una scuola capace di darsi obiettivi condivisi, di attivare procedure di controllo e di verifica
attraverso la condivisione e il confronto tra gli attori del processo educativo: alunni, insegnanti, genitori e
associazioni di genitori.
Rapporto con il territorio. Una scuola che entra in relazione positiva e in sinergia con il territorio circostante,
recependo i bisogni formativi e stimolando gli Enti locali, le associazioni, il volontariato, le realtà economiche e
le forze sociali a collaborare alla loro realizzazione.
Certificazione. Una scuola capace di valorizzare le competenze di ciascuno proponendo percorsi di eccellenza
e promuovendo la cultura della certificazione.
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1.1 Finalità educative … in cosa crediamo
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso. di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del
Paese”.
“La scuola è aperta a tutti”.
Costituzione Italiana Art. 3/34
Finalità educativa principale del nostro Istituto è, garantire ad ogni alunno l‟effettiva
soddisfazione del diritto allo studio, cui corrisponde il dovere di impegnarsi per la promozione
di sé e per la preparazione ad assolvere i propri compiti sociali in termini sia di conquista degli
elementi culturali, comunque indispensabili, sia di sviluppo di tutte le potenzialità personali.
La scuola rivolge l‟attenzione educativa al riconoscimento di difficoltà, disagi, problemi
dei giovani facendosene carico e proponendo un sistema educativo fondato sulla
“persona” e sulla qualità della “persona”. L‟Istituzione consente, infatti, ad ognuno di
esprimere il massimo delle proprie potenzialità, di ridurre l‟eventuale svantaggio culturale,
di recuperare le situazioni di difficoltà riconoscendo e potenziando la dignità personale ed il
miglior inserimento sociale possibile di ciascuno.
Questi caratteri distintivi del nostro Istituto costituiscono le linee guida su cui sono stabiliti e
modellati gli obiettivi formativi di tutto il percorso del primo ciclo di studi, dalla Scuola dell‟Infanzia fino
al termine della Scuola Secondaria di Primo Grado.
L'Istituto, tenendo presente i bisogni educativi della società contemporanea e in particolare del
contesto sociale, culturale ed educativo in cui opera, si impegna a realizzare una scuola che sia
ambiente di vita e di apprendimento per i docenti e per gli allievi; una scuola vissuta come attività
piacevole dove gli insegnanti riscoprano e promuovano il gusto per l‟insegnamento e il piacere che
viene dal far conoscere, far discutere, far costruire saperi e dove gli alunni imparino ad apprendere, a
fare, a vivere, ad essere.
Tutto il personale, nel rispetto della normativa scolastica vigente e della libertà d‟insegnamento si
impegna, pertanto, a:
rimuovere, per la parte di propria competenza e responsabilità, gli ostacoli di ordine sociale che
possono impedire di fatto la libertà e l‟ uguaglianza degli alunni (articolo 3 della Costituzione);
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favorire la formazione della persona e del cittadino nel quadro dei principi affermati dalla
Costituzione della Repubblica italiana.
promuovere l‟effettivo godimento del diritto allo studio attraverso un‟adeguata ed individualizzata
azione educativa e didattica, concorrendo, in tal modo, ad accrescere la formazione dell‟uomo e
del cittadino, favorendo anche l‟orientamento, il successo formativo di ogni alunno in un contesto
positivo e significativo, attraverso un graduale passaggio da un ordine scolastico all‟altro;
assumere come obiettivo prioritario l‟impegno sociale a favore degli alunni in difficoltà;
affrontare con sensibilità e professionalità i problemi relativi all‟handicap, al disagio allo
svantaggio, riconoscendo nella “diversità” una ricchezza e predisponendo tutte le risorse possibili
in grado di migliorare l‟accoglienza ed il livello di integrazione di tali soggetti;
riconoscere la relazione e la comunicazione come valori fondamentali per la formazione della
persona educando all‟empatia, alla responsabilità e al rispetto di persone, cose, spazi, regole e
funzioni;
perseguire il modello dell‟interazione dialettica fra la cultura della scuola e la cultura del
territorio, promuovendo una rete significativa di rapporti con l‟esterno;
realizzare un percorso formativo unitario, organico e continuo che ponga al centro del proprio
intervento educativo il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni alunno nel rispetto della propria
identità personale, culturale e sociale;
promuovere
l’educazione alla pace e alla gestione consapevole del conflitto, per superare positivamente
attraverso accordi, patti e compromessi divergenze personali e di gruppo nella vita sociale.
l’educazione alla salute e al benessere dell‟organismo psico-fisico come modalità di prevenzione
attiva del disagio.
l‟educazione all’ambiente attraverso l‟uso attivo e consapevole di metodologie scientifiche nel
rapportarsi al mondo naturale e la fruizione personale del patrimonio culturale e artistico e storico;
l’educazione alla legalità per promuovere la formazione di una cittadinanza attiva e consapevole
garantire l’ alfabetizzazione culturale attraverso l‟organizzazione degli alfabeti del sapere, saper
fare, saper vivere, saper essere finalizzati “all‟acquisizione di conoscenze, abilità e competenze ”,
alla valorizzazione delle risorse dell‟intelligenza e al pieno sviluppo della persona.
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1.2 Vision … la nostra idea di scuola … cosa ci impegniamo a perseguire L‟obiettivo prioritario che si pone il nostro Istituto è diventare il luogo del successo formativo per tutti gli
alunni, in un clima di lavoro sereno e proficuo.
Desideriamo una Scuola che dia agli alunni gli strumenti per lo sviluppo multidimensionale ed armonico della
propria personalità, in cui gli alunni siano protagonisti attivi del loro apprendimento attraverso metodologie
didattiche innovative; una Scuola che valorizzi le competenze acquisite in modo informale e non formale e
favorisca l‟acquisizione di nuove competenze, che presti attenzione al benessere individuale, di gruppo e al
bisogno di poter esprimere se stessi anche in contesti diversi e con linguaggi non convenzionali (sport, teatro,
musica…)
L‟attività della Scuola, nei suoi rapporti con gli alunni, le famiglie e il territorio, ispira l‟azione educativa e
didattico-formativa ai valori sanciti nei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale
europea che, partendo dalla centralità dell’alunno e dai suoi diritti inalienabili, riconoscono l‟unicità della
persona prescindendo dai fattori di diversità.
Crediamo fortemente…
…nell‟ACCOGLIENZA, nei riguardi di tutti gli alunni, che non si configura solo come riconoscimento dei valori
potenziali di cui ciascuno è portatore, ma anche e soprattutto come impegno di promozione alla loro
formazione;
…nell‟EGUAGLIANZA, perché ogni alunno sia messo nelle condizioni di raggiungere i migliori risultati per se
stesso, per la propria autostima, per la propria realizzazione sociale;
…nella SOLIDARIETÀ, come relazione interpersonale stretta e autentica, di reciproco aiuto, individuale e
collettivo;
…nell‟INCLUSIONE, come processo di indirizzo e risposta alle diversità attraverso l‟incremento delle possibilità di
partecipazione attiva all‟apprendimento
…nella PARTECIPAZIONE, come corresponsabilità educativa tra Scuola e famiglia.
Per perseguire tali finalità il nostro Istituto opera con ogni mezzo per:
sostenere la crescita di una "comunità educante”, fondata sull‟alleanza educativa con le famiglie
degli alunni ed il territorio, nonché sulla condivisione di uno stile educativo adeguato all'impegno
valoriale di fondo (Patto di corresponsabilità educativa)
promuovere l’arricchimento dell’offerta formativa mediante laboratori didattici di ampliamento
del lavoro d‟aula, svolti nel tempo scuola e in orario extracurricolare
promuovere contesti di apprendimento ricchi e stimolanti entro i quali gli alunni sperimentino:
il senso della convivenza democratica e dell'interazione con gli altri;
la partecipazione piena e consapevole alla vita scolastica;
il valore della diversità come patrimonio insopprimibile;
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l' acquisizione dei linguaggi fondamentali per l'organizzazione dei saperi ed il loro consapevole
utilizzo nelle diverse situazioni problematiche;
la consapevolezza dell' importanza dello studio come fattore di crescita personale e strumento di
affermazione sociale;
l'autostima e la fiducia nelle proprie capacità;
l'autonomia di pensiero;
il rispetto per l'ambiente e per le molteplici risorse esistenti sul territorio.
È quindi intento del nostro Istituto proporsi non solo come servizio culturale e educativo per il
territorio, ma anche come modello di comunità educante, capace cioè di non porsi in maniera statica
e passiva dinanzi alla realtà, ma dinamica e in grado di attivare azioni concrete per la crescita
personale e professionale di tutti coloro che sono coinvolti nel processo educativo, primi fra tutti gli
alunni.
1.3 Mission ... perché esistiamo
“L’analfabeta di domani non sarà l’uomo che non sa leggere: sarà l’uomo che non ha imparato ad
imparare”.
Jacques Delors “Libro Bianco”
La Mission dell‟Istituto è ispirata ai quattro pilastri dell‟educazione che Jacques Delors ha descritto
nel Rapporto Unesco della Commissione Internazionale sull‟Educazione per il XXI secolo dal titolo
“ Nell’Educazione un Tesoro” :
IMPARARE A CONOSCERE: assumere consapevolmente il compito di apprendimento come mezzo e fine
della vita umana: diventare “amici della scienza”, tra concentrazione, memoria e riflessione. Questo
significa fornire ai nostri alunni conoscenze, abilità, competenze che gli consentano di imparare ad
imparare, in modo tale da trarre beneficio dalle opportunità offerte dall‟educazione nel corso della vita.
IMPARARE A FARE: progredire dalle abilità alle competenze attraverso il coinvolgimento integrale delle
dimensioni personali allo scopo d‟acquistare non soltanto un‟abilità professionale, ma anche, più
ampiamente, la competenza di affrontare molte situazioni e di lavorare in gruppo, ciò significa
imparare a fare nel contesto delle varie esperienze sociali.
IMPARARE A VIVERE INSIEME: lavorare per progetti e interpretare la competizione come cooperazione: dal
capire sé stessi, al capire gli altri, al tendere verso obiettivi comuni; imparare, cioè, a vivere insieme,
sviluppando una comprensione degli altri ed un apprezzamento dell‟interdipendenza (realizzando
progetti comuni e imparando a gestire i conflitti) in uno spirito di rispetto per i valori del pluralismo,
della reciproca comprensione e della pace.
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IMPARARE AD ESSERE: promuovere nei soggetti libertà di pensiero, di giudizio, di sentimento e
l‟immaginazione, per favorire lo sviluppo dei talenti personali e la possibilità di controllo della propria
vita in modo tale da sviluppare meglio la propria personalità e da essere in grado di agire con una
crescente capacità di autonomia, di giudizio e di responsabilità personale. A tale riguardo,
l‟educazione non deve trascurare alcun aspetto del potenziale di una persona: memoria, ragionamento,
senso estetico, capacità fisiche e abilità di comunicazione. Tali bisogni rispondono alla richiesta di
formazione di un individuo libero e consapevole, capace di relazionarsi con l‟altro, curioso di
conoscere e di imparare, in grado di progettare da solo e in
gruppo.
Nel perseguire le proprie finalità, la propria vision e la propria mission il nostro Istituto si impegna ad
essere, dunque, una
UNA SCUOLA ACCOGLIENTE
in grado di rendere piacevole e gratificante l‟acquisizione dei saperi, di favorire ricche relazioni
sociali e di consentire attività laboratoriale ; una scuola, quindi, come luogo di vita per docenti e
bambini.
SCUOLA DELL’EDUCAZIONE INTEGRALE DELLA PERSONA
che promuovere saperi e abilità e competenze avendo attenzione alla persona.
SCUOLA COME SERVIZIO ALLA PERSONA
che attiva percorsi intenzionali in grado di recepire e di interpretare (anche di modificare) i bisogni
sociali emergenti (degli alunni, dei genitori e della committenza sociale) in modo da coniugarli con le
proprie finalità.
SCUOLA DELL’DENTITÀ
che condurre ad una crescita matura e cosciente nel rispetto di sé e degli altri.
SCUOLA DELLA RELAZIONE EDUCATIVA
che favorire e valorizza il rapporto docente-allievo, nel rispetto reciproco di ciascun ruolo.
SCUOLA DELLA MOTIVAZIONE
che appassiona al sapere attraverso la consapevolezza star bene con sé e con gli altri
SCUOLA DELL’INTEGRAZIONE
che valorizza le differenze, crea legami autentici tra le persone, favorisce l‟incontro tra culture diverse
e le differenti realtà sociali del territorio.
SCUOLA DELLA PREVENZIONE DEI DISAGI E DEL RECUPERO DEGLI SVANTAGGI
che prevenire il disagio e interviene con strategie personalizzate in presenza delle diversità
per realizzare relazioni di aiuto in termini di accoglienza e/o di sostegno ai loro “progetti di vita”.
SCUOLA ORIENTATIVA
Che guida alla conoscenza di sé, valorizza le attitudini di ciascuno per affrontare le scelte future.
SCUOLA CHE COLLOCA NEL MONDO
favorendo l'acquisizione di un'immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale per
permettere alle generazioni di affrontare in modo più consapevole e responsabile le scelte future.
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UNA SCUOLA ALTAMENTE FORMATIVA
in grado di promuovere, attraverso una pluralità di saperi, di progetti, di integrazioni curricolari e di
esperienze significative, la maturazione di tutte le dimensioni della personalità dei propri alunni.
UNA SCUOLA COSTRUTTIVISTA
dove i bambini apprendono attraverso un processo di costruzione attiva e non per ricezione passiva di
informazioni.
UNA SCUOLA DELL’INTERAZIONE
dove vengono favoriti i rapporti socio-affettivi tra i bambini della stessa classe e della stessa scuola, tra
i bambini e gli operatori scolastici; una scuola partecipata che sa instaurare rapporti costruttivi di
collaborazione con le famiglie, con enti e associazioni operanti sul territorio, per migliorare la vita
scolastica ed innescare processi innovativi.
UNA SCUOLA ORGANIZZATA
dotata di ambienti diversificati, per svolgere attività con attrezzature funzionali; flessibile negli
orari e nelle tipologie organizzative, per rispondere alle molteplici esigenze degli alunni e delle
famiglie.
UNA SCUOLA ATTUALE E DINAMICA
in continua evoluzione capace di Leggere i cambiamenti della società in cui è inserita, di progettare il
miglioramento della qualità dell‟offerta formativa e di servizio, nella piena valorizzazione dei
contributi specifici che i diversi attori sociali interni ed esterni alla scuola sapranno offrire.
UNA SCUOLA RESPONSABILIZZANTE
dove si potenzia la capacità di operare delle scelte, di progettare , di assumere responsabilità e
impegno, di realizzare e di rendicontare rispetto a ciò che offre, accogliendo serenamente ogni critica
costruttiva.
UNA SCUOLA DIALOGANTE E COOPERANTE
con altre agenzie educative per costruire un sistema formativo allargato.
UNA SCUOLA APERTA ALL’EUROPA E AL CONTESTO INTERNAZIONALE
assicurare agli studenti della scuola italiana la possibilità di aprirsi al confronto internazionale e
riconoscere valore e dignità alle diverse tradizioni di cultura.
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CAPITOLO 2
IL PROFILO DELL’ISTITUTO
2.1 Identità dell’Istituto
L‟istituto Comprensivo “Aldo Moro” è una scuola in possesso, dall‟anno scolastico 2010-2011, della
CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ che riconosce la conformità della nostra organizzazione alla norma UNI
ENI ISO 9004:2009. Questo attestato di Qualità, concesso solo alle scuole che attuano ed
implementano un costante e strutturato processo di miglioramento della propria organizzazione e
favoriscono prassi, attività e progetti innovativi coinvolgendo in modo attivo e condiviso tutti coloro
che operano nell‟istituto o che vengono in contatto con l‟Istituzione scolastica. Il sistema di Gestione
dell‟Istituto è, quindi, basato sui seguenti i principi del Total Quality Management
Le disposizioni in materia di Autonomia Scolastica (DPR n. 275/99 – DM. n. 243/00) affidano alle
istituzioni scolastiche maggiori poteri rispetto al passato ed introducono concetti che si sposano bene
con la norma ISO 9004: 2009 per l'implementazione di un Sistema di Gestione della Qualità. Con le
nuove disposizioni le scuole diventano autonome sul piano didattico, organizzativo e amministrativo,
acquistando nuovi spazi di flessibilità, progettualità e responsabilità, con l'obiettivo finale di
garantire ad ogni alunno un vero successo formativo attraverso il passaggio dal “diritto allo studio” al
“diritto all'apprendimento”. È qui che possiamo trovare punti di contatto con la norma ISO 9001,
quando parla di “soddisfazione del cliente” e soprattutto per l'attenzione che la norma attribuisce
all'efficacia del Sistema Qualità. Questo significa che un Sistema di Gestione della Qualità di
21
un'organizzazione scolastica deve poter fornire risultati e indicazioni concrete relativamente alle
prestazioni degli allievi pianificando adeguati percorsi formativi.
Un Sistema di Qualità consolidato può sicuramente considerarsi come un vero e proprio strumento di
lavoro ed in grado di presidiare efficacemente i processi critici attraverso un'adeguata struttura
documentale ( Manuale di Qualità, Procedure, Istruzioni di lavoro, ecc.).
L‟Istituto Comprensivo “Aldo Moro” predispone ed aggiorna annualmente il Manuale della Qualità
allo scopo di controllare, gestire e migliorare la qualità dei servizi erogati, individuandone con
precisione e chiarezza le procedure e le responsabilità in modo da garantire standard di qualità alle
diverse componenti interessate: alunni, famiglie, docenti e personale ATA; in esso vengono altresì
descritti i Processi (il cosa), la Struttura Organizzativa (il come), le Responsabilità (il chi) e le
Risorse messe in atto.
L‟approccio di gestione per processi permette una più concreta e puntuale definizione delle fasi
operative che vengono esaminate in base agli input ricevuti e agli output prodotti. La gestione
per processi consente di definire, inoltre, il sistema di correlazioni esistente tra i processi
medesimi, di individuare responsabilità, e, attraverso attività di monitoraggio, rilevazioni
periodiche e verifiche esterne ed interne, consente di individuare punti di forza e di criticità, di
definire obiettivi per attivare una serie di iniziative orientate al miglioramento continuo. L‟Istituto
è riuscito, in questi anni, ad acquistare sul territorio sempre maggiori consensi e attestati di
soddisfazione da parte dell‟utenza e del contesto socio – economico -culturale - ambientale per i
seguenti fattori:
la qualità dell’offerta formativa attuata attraverso una precisa e puntuale progettualità dei
percorsi curricolari integrati da diversi progetti extracurricolari che ampliano e arricchiscono
l‟offerta formativa;
i percorsi educativo - didattici messi in atto sono organizzati sul principio dell‟
individualizzazione dell’insegnamento, della cooperazione, dell’accoglienza e
dell‟integrazione degli alunni, con particolare attenzione alle situazioni di handicap,
disagio, svantaggio e diversità e di diverse etnie;
realizzare un‟idea di scuola che si apre al territorio, che fa proprie le tradizioni locali senza
perdere quei caratteri educativi che la contraddistinguono;
favorire la collaborazione attiva e responsabile dei genitori; nel suo operare la scuola ricerca
costantemente la collaborazione dei genitori, titolari primi del diritto/dovere di istruire ed educare i
propri figli, su un piano di reciproca responsabilità e sollecita, pertanto, ogni forma di
partecipazione delle famiglie alla vita e alle scelte educative della scuola, attraverso gli istituti e le
forme previste nell‟ambito degli organi collegiali;
22
l’efficienza e la trasparenza, configurandosi come pubblico servizio, essa si ispira a criteri di
efficienza, di efficacia e di flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi e dell’attività
didattica. A tal fine promuove la formazione in servizio del personale e favorisce un rapporto
trasparente con l’utenza
l‟organizzazione e la gestione del servizio scolastico basato sull‟individuazione delle funzioni e
delle responsabilità del personale;
la libertà di insegnamento, come sancito dell‟articolo 33 della Costituzione, viene assicurata nel
rispetto della garanzia di formazione dell‟alunno e degli obiettivi formativi nazionali fissati dalle
“Indicazioni Nazionali per il Curricolo” .
2.2 La Scuola e il territorio
L‟Istituto Comprensivo “Aldo Moro” si trova nel territorio di Casalnuovo di Napoli, comune alle porte
di Napoli che conta circa 55.000 abitanti. Quest‟area territoriale ha un ruolo strategico quale passaggio
obbligato per tutti coloro che provenienti dal Molise, dal Beneventano, dalla Puglia e dall‟Avellinese
si dirigevano verso la prestigiosa città di Napoli. Questa funzione nodale acquisita nel corso di una
secolare esperienza storica, costituisce tuttora un elemento rilevante, su cui fondare e progettare, non
solo lo sviluppo della nostra città, ma anche quello dei territori vicini. Casalnuovo, infatti, conserva
ancora oggi la funzione di cerniera tra la vicina metropoli e l‟entroterra provinciale e regionale che le
consente di esprimere un ruolo rilevante nel globale contesto economico e sociale. Oggi, la situazione
socio-economica di Casalnuovo è caratterizzata da varie attività industriali e microaziende a
conduzione familiare. Negli ultimi anni si è arricchita della presenza di numerosi centri commerciali
nelle zone di confine con i paesi circostanti, aumentando il numero di abitazioni e abitanti. Sono sorti
problemi occupazionali, si sono evidenziate difficoltà di integrazione extracomunitaria che il nostro
Istituto cerca di attenuare attraverso la valorizzazione della diversità. Le condizioni socio-economiche
della popolazione risentono della crisi economica di questi ultimi anni. Dalla presente realtà sociale si
ricavano, pertanto, alcune problematiche: diffusa illegalità, dispersione e disagio scolastico, pregiudizi
etnico-culturali, superficiale conoscenza del territorio e dell‟ambiente, insufficiente partecipazione
delle famiglie al dialogo educativo, carenza di infrastrutture e centri di aggregazione. Un‟ attenta
analisi delle esigenze del territorio, ha richiesto alla scuola di porsi come centro di aggregazione
cittadina e di promuovere attività progettuali di taglio culturale e sociale, aperta anche agli adulti e tra
le priorità formative e culturali rispondenti all‟analisi, risultano la prevenzione della dispersione
scolastica e la conseguente organizzazione di attività finalizzate ad una interazione sul sociale e ad una
corretta spendibilità della propria identità culturale e al confronto con altri profili presenti sul territorio
per sviluppare modalità di confronti, accoglienza, cooperazione.
23
2.3. Caratteristiche socio-culturali
Le caratteristiche socio-ambientali e culturali della nostra utenza scolastica, appartenente ad un
tessuto sociale sempre più complesso e variegato, non si discostano in modo significativo dalla realtà
nazionale, come descritta dai vari istituti di ricerca: si tratta di bambini e ragazzi che vivono immersi
in una realtà dominata dai mezzi di comunicazione pubblici (televisione, internet) e privati (telefono
cellulare); ciò comporta una riduzione dei tempi di ascolto e di concentrazione e l‟emergere di un
sempre maggiore disinteresse e scarsa motivazione per l‟esperienza scolastica. In tale contesto la
scuola conserva la sua specificità, essa è considerata l‟ istituzione fondamentale, il principale luogo
deputato alla la formazione culturale e personale dei bambini e dei ragazzi.
I ragazzi appartenenti ad ambienti familiari meno emarginati economicamente e culturalmente
vengono a scuola per apprendere conoscenze e competenze per costruire il loro futuro. La restante
parte vive nella perenne contraddizione dell‟obbligo di andare a scuola e del desiderio di evaderla per
incominciare presto a lavorare ed offrirsi una certa indipendenza economica. Questi ultimi stretti nella
morsa di ambienti familiari privi di stimoli culturali e capacità di farli riflettere metodicamente sulla
realtà circostante, si acculturano con la televisione, o intrattenendosi in strada o circoli ricreativi,
esposti a contatti con ragazzi e persone di tutte le età. Si trovano allora spesso indifesi davanti al
messaggio del consumismo dilagante e alla mentalità prevalente dell‟illegalità e dell‟individualismo,
per cui vogliono vivere e affermarsi subito con aggressività, cedendo ad una logica camorristica che
sempre più va diffondendosi. Fatalmente, se entrano in una spirale di devianza, essi evaderanno la
scuola e concluderanno in ritardo il loro obbligo scolastico con continue e gravi difficoltà. Nonostante
le problematiche, la scuola evidenzia un calo della dispersione scolastica rispetto agli anni precedenti,
attraverso attività extracurriculari aperte agli alunni e al territorio. Dal quadro così delineato si evince
che il livello di acculturazione dei genitori dei nostri alunni è vario e di conseguenza anche
l'occupazione nel campo del lavoro è diversificato. Questo testimonia l'eterogeneità dello stato sociale
attuale che ha portato ad un miglioramento della "qualità" della nostra scuola. Infatti, accanto ai
genitori (sia per propri disagi economici, sia per scarso livello culturale che affidano la crescita
culturale, psicologica e morale dei figli esclusivamente alla Scuola), c'è un gruppo nutrito di genitori
che collabora fattivamente con essa intendendola come strumento di elevazione sociale e non solo
come azione educativa. Si è convinti che nessuna tecnica abbia valore di per sé, ma che debba essere
funzionale.
24
2.4 Generalità dell’Istituto
SCHEDA ANAGRAFICA
INTITOLAZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “ A.MORO”
CODICE MECCANOGRAFICO
naic8aj002
CODICE FISCALE
80103930634
SEDE CENTRALE
Via Pigna 103, 80015 Casalnuovo di Napoli (Napoli)
Telefono e fax 081-8423190
SUCCURSALI
Plesso di via Marconi, 80015 Casalnuovo di Napoli (Napoli)
Telefono e fax 081-5204630
Plesso di Via Mennella, 80015 Casalnuovo di Napoli (Napoli)
Telefono e fax 081-8425203
Plesso di Viale dei Tigli, 80015 Casalnuovo di Napoli (Napoli)
Scuola dell‟Infanzia Telefono e fax 081-5223804
Scuola Primaria Telefono e fax 081-8420906
Indirizzo web
www.icsaldomoro.it
Dirigente Scolastico
Riemma Michelangelo
L‟Istituto Comprensivo “Aldo Moro”, attraverso l‟utilizzo degli spazi a disposizione nella propria
struttura e delle infrastrutture tecnologiche in dotazione (laboratori, LIM in quasi tutte le classi, etc.),
assume i caratteri di un centro formativo; le aule, già in orario curricolare, si trasformano, per parte
della giornata, in aule laboratorio e esso risulta essere, inoltre, una scuola all‟avanguardia per le
metodologie educative e didattiche utilizzate.
L‟Istituto è un centro di formazione accreditato dalla Regione Campania e in convenzione con
l‟Università degli Studi “Federico II” di Napoli e con la Facoltà di Scienze della Formazione
dell‟ Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli e realizza formazione diretta per gli
studenti del percorso specialistico universitario.
25
L‟Istituto è riconosciuto presidio di formazione di Lingua, Letteratura e Cultura in una Dimensione
Europea (Area Italiano-Area Lingue) - Progetto PON-FSE “Competenze per lo Sviluppo”; esso risulta
essere, inoltre, centro di promozione culturale sociale e civile, anche quest‟anno, apre nel pomeriggio
le sue porte agli alunni, ai giovani ed agli adulti del territorio con progetti cofinanziati dal Fondo
Sociale Europeo e dalla Regione Campania.
L‟Istituto attiva lo sportello ascolto per gli alunni, per le famiglie degli alunni e per gli insegnanti con
la presenza di un psicologo ed organizza incontri con gli operatori dell‟A.S.L., con associazioni di
volontariato allo scopo di sensibilizzare la platea alla prevenzione ed al volontariato.
Esso è un centro di promozione culturale, organizza serate canore e di musica classica, mostre,
rappresentazioni teatrali, presentazione di libri e convegni al fine di indirizzare la platea verso tutto ciò
che è cultura.
L‟istituto è, inoltre, Centro Sportivo, promuove la pratica sportiva coinvolgendo i ragazzi della Scuola
Secondaria di Primo grado in attività extra-curriculari di pallavolo, rugby e calcio, con lezioni tenute
da insegnanti interni ed organizza gare e tornei di giochi tradizionali; esso ha, infatti, costituito una
Associazione Sportiva di Calcetto per gli alunni della Scuola Primaria ed ha stipulato convenzioni con
la piscina S. Mauro del Comune di Casalnuovo di Napoli e con la Federazione Italiana Rugby, con
l‟ASD Omega Volley di Casalnuovo e con il Calcio Sporting Club.
Il tutto è realizzato per rispondere ai bisogni della platea evidenziati nell‟analisi del territorio ed ai
bisogni formativi degli alunni.
26
2.5 I Portatori di Interesse
Nella determinazione della propria organizzazione il nostro Istituto individua i soggetti che
direttamente e indirettamente sono in essa coinvolti, le loro esigenze e aspettative
PARTI INTERESSATE
ESIGENZE E ASPETTATIVE
ALUNNI
Promuovere un‟autentica cultura dei valori.
Favorire il processo di consapevolezza delle proprie scelte
attraverso una diffusa convivialità relazionale per la
costruzione di un cittadinanza unitaria e pluralistica.
GENITORI
Favorire l‟assunzione di impegni educativi in collaborazione
con gli insegnanti.
Promuovere con i docenti e la scuola un progetto educativo
condiviso.
Potenziare il valore del contratto formativo.
Partecipazione attiva dei genitori ai progetti extracurricolari
promossi dall‟istituzione il ruolo educativo della scuola e
della famiglia.
PERSONALE DOCENTE
Realizzare una professionalità intesa come “comunità” di
pratiche in cui si condivide un progetto, una modalità di
lavoro.
Avere maggiore consapevolezza della necessità di utilizzare
nuove tecnologie per una didattica sempre più laboratoriale.
Potenziare l‟autonomia di ricerca e di
sviluppo/sperimentazione in un contesto di cooperazione e di
solidarietà organizzativa.
Sostenere la formazione e l‟aggiornamento.
Trasparenza, condivisione e comunicazione completa e
tempestiva.
PERSONALE AMMINISTRATIVO
E COLABORATORI
Potenziare la professionalità valorizzando competenze,
capacità e abilità specifiche per la realizzazione del progetto
d‟Istituto anche in cooperazione con gli altri soggetti.
Ottenere un personale più qualificato e numericamente
adeguato per raggiungere i livelli di efficienza ed efficacia del
sistema scolastico anche dal punto di vista organizzativo e
Amministrativo.
ENTI LOCALI
Partecipazione condivisa all‟individuazione, alla progettazione
e all‟implementazione delle attività.
27
PARTNER DELL’ISTITUTO
Promuovere e rinnovare periodicamente la ricca rete di
relazioni con la pluralità dei soggetti istituzionali e non, che
vivono e operano nel territorio.
Coinvolgere ed utilizzare la rete di soggetti istituzionali e non
per promuovere il senso di appartenenza alla realtà territoriale e
favorire le relazioni e il dialogo.
FORNITORI
Continuità di rapporti e di collaborazione.
L‟Istituto rileva le aspettative del cliente tramite monitoraggi e questionari, istanze che provengono da
genitori, studenti, territorio e determina:
l‟elaborazione del PTOF sulla base dei requisiti previsti dai programmi ministeriali e delle
aspettative rilevate;
alcuni requisiti non precisati dal cliente ma necessari per l‟erogazione del servizio specificato o
per quello atteso (orario, scansione quadrimestrale, organizzazione degli spazi, uscite, viaggi di
istruzioni);
i criteri per la formazione delle classi e i vari aspetti organizzativi;
ogni altro requisito aggiuntivo stabilito dalla scuola stessa.
Il Dirigente Scolastico sensibilizza, pertanto, tutto il Personale dell‟Istituto a perseguire la
soddisfazione del Cliente, attraverso la gestione controllata delle attività relative alla:
completa e chiara identificazione dei requisiti richiesti dalle Parti Interessate;
determinazione dei requisiti relativi al servizio formativo e a tutte le attività dell‟Istituto;
predisposizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa in coerenza con gli obiettivi
formativi definiti dal Ministero e con le finalità generali definite dall‟Istituto stesso.
Il contratto tra scuola e famiglia è formalizzato all‟inizio dell‟anno scolastico attraverso la
sottoscrizione del Patto di Corresponsabilità. Gli impegni sono fissati nel PTOF, nel Regolamento di
Istituto, nella Carta dei Servizi. Il Dirigente Scolastico e il Personale dell‟Istituto, sviluppano in
condizioni controllate tutte quelle attività necessarie alla erogazione del servizio formativo, con
particolare attenzione alle attività relative alla progettazione e realizzazione curricolare ed
extracurricolare, in modo che sia assicurata la soddisfazione delle esigenze delle Parti Interessate e dei
requisiti cogenti.
Al riguardo, è cura del Dirigente Scolastico e del Personale dell‟Istituto, determinare i requisiti relativi
al servizio formativo, relativamente ai:
bisogni espressi e impliciti degli studenti e delle famiglie;
bisogni espressi e impliciti dei docenti;
28
requisiti cogenti applicabili;
requisiti espressi e impliciti delle realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul
territorio;
requisiti aggiuntivi definiti dall‟Istituto in aggiunta agli altri che consentono la differenziazione
dell‟offerta formativa ed una maggiore soddisfazione delle Parti Interessate e che sono definiti da
un lato, nella Carta dei Servizi dell‟Istituto, dall‟altra nel Piano dell’Offerta Formativa.
L‟Istituto Comprensivo “Aldo Moro” riesamina i requisiti relativi al servizio formativo. Questo
riesame viene effettuato annualmente, prima che la scuola si impegni a fornire i servizi al cliente,
prima della pubblicazione ufficiale del PTOF e dell‟accettazione dell‟iscrizione.
2.6 Organizzazione in Processi
Per assicurare l‟efficacia e l‟efficienza delle proprie azioni l‟ Istituto Comprensivo “A. Moro” si è
dotato di una struttura tecnica e gestionale e di specifiche di servizio ed identifica i propri processi
allo scopo di individuare le relazioni fra di essi in modo da attuare tutte le proprie azioni in una
prospettiva sistemica, secondo una Mappa dei Processi dove i processi, per essere meglio gestiti e
tenuti sotto controllo, vengono distinti in Processi Primari e Processi di Supporto.
Analizzate tutte le attività realizzate nell‟Istituto, viene identificato l‟insieme dei macroprocessi, cioè
le diverse aree all‟interno delle quali si colloca ogni attività. Ad ogni macroprocesso corrispondono
alcuni processi: tutti insieme costituiscono la struttura di base dell‟Istituto ed, essendo parte dello
stesso sistema, sono correlati tra loro. Per ogni macroprocesso viene individuato il responsabile e
definito l‟organigramma d‟Istituto.
29
I processi individuati e formalizzati sono così schematizzati:
MACROPROCESSO
PROCESSO
PR
OC
ES
SI
PR
INC
IPA
LI
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL
SERVIZIO FORMATIVO
Individuazione dei bisogni delle parti interessate
Declinazione degli INPUT della normativa italiana ed
europea
Stesura del PTOF
Pianificazione del Servizio
EROGAZIONE DEL SERVIZIO FORMATIVO
Allocazione delle risorse
Implementazione delle attività didattiche curricolari,
extracurricolari e di orientamento.
Monitoraggio, Misurazione e Riesame degli esiti
PR
OC
ES
SI
DI
SU
PP
OR
TO
GOVERNANCE DEL SISTEMA
Gestione delle risorse umane
Autovalutazione e Valutazione d‟Istituto
Riesame e Miglioramento
Ricerca e sviluppo
ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA E
FINANZIARIA
Reperimento ed acquisizione delle risorse
Gestione studenti, personale e fornitori
Gestione della documentazione amministrativa e finanziaria
COMUNICAZIONE
Comunicazione Interna
Comunicazione Esterna
Comunicazione Istituzionale
Gestione dei Rapporti con l‟Utenza
30
MACROPROCESSO
PROCESSO
LIVELLO DI PROCESSO
OFFERTA FORMATIVA
Pianificazione
Analisi dei bisogni formativi
Realizzazione
Elaborazione PTOF e Programmazione
azione didattica e formativa
Gestione
Analisi misurazione e controllo dello stato
della qualità
SISTEMA GESTIONE DELLA
QUALITÀ
Pianificazione SGQ
Progettazione
Gestione dispositivi
monitoraggio
Misurazione soddisfazione utente
Monitoraggio e misurazione del servizio
erogato
Gestione delle risorse
Gestione risorse umane e strumentali
Realizzazione del prodotto
Erogazione del servizio
Pianificazione
Miglioramento
Raccolta Documentazione
comunicazione
Controllo e revisione
Analisi dati e revisione aggiornamento
archivio dati
SUPPORTO DOCENTI E DIDATTICA
Pianificazione
Raccolta bisogni professionali
Realizzazione
Organizzazione e divulgazione materiali
didattici Supporto ai docenti
Gestione
Analisi misurazione e controllo dello stato
della qualità
COMUNICAZIONE
Pianificazione
Raccolta dati
Elaborazione della comunicazione
Realizzazione
Divulgazione
Gestione
Analisi misurazione e controllo dello stato
della qualità
31
SICUREZZA
Pianificazione
Raccolta dati per la prevenzione e
protezione
Utilizzazione
Manutenzione degli spazi scolastici
Gestione
Analisi misurazione e controllo dello stato
della qualità
PIANO INTEGRATO
D’ISTITUTO
Pianificazione
Raccolta dati e bisogni per l‟autodiagnosi
Realizzazione
Pianificazione moduli per il miglioramento
delle competenze
Gestione
Analisi misurazione e controllo dello stato
della qualità
SOSTEGNO ED
INTEGRAZIONE
Pianificazione
Raccolta dati
Realizzazione
Organizzazione sostegno ed integrazione del
servizio
Gestione
Analisi misurazione e controllo dello stato
della qualità
ORIENTAMENTO
E CONTINUITÀ
Pianificazione
Raccolta dati ed analisi
Realizzazione
Gestione processi relativi all‟utenza
Gestione
Analisi misurazione e controllo dello stato
della qualità
ORGANIZZAZIONE DEL
PERSONALE
Pianificazione
Protocollo e comunicazioni
Realizzazione
Gestione amministrativa del personale
Iscrizioni ed archiviazioni Erogazione
servizi
Gestione
Analisi misurazione e controllo dello stato
della qualità
32
GESTIONE
PROGRAMMA ANNUALE
Pianificazione
Reperimento risorse in relazione ai
bisogni formativi
Realizzazione
Progettazione attività curricolari ed extra
curricolari, attività laboratoriali
Gestione
Analisi misurazione e controllo dello stato
della qualità
INVENTARI ED ACQUISTI
Pianificazione
Analisi raccolta e inventario dei
materiali
Realizzazione
Approvvigionamento ed acquisto
materiali
Gestione
Analisi misurazione e controllo dello stato
della qualità
INFORMATICA
E SITO WEB
Pianificazione
Raccolta dati Programmazione
dell‟utilizzo degli strumenti informatici e
sito web
Realizzazione
Controllo ed aggiornamento dell‟utilizzo
dei mezzi informatici Manutenzione
ed aggiornamento sito web
Gestione
Analisi misurazione e controllo dello stato
della qualità
PARTNERSHIP
Pianificazione
Raccolta dati e bisogni
Realizzazione
Collaborazioni e realizzazioni di prodotti
e servizi
Gestione
Analisi misurazione e controllo dello stato
della qualità
L‟approccio sistemico alla gestione permette di ottenere, mantenere e migliorare un‟ integrazione
costante e coerente dei processi e la loro gestione unitaria, l‟Istituto adotta un approccio sistemico alla
gestione, garantendo flessibilità e capacità di intervento mirata.
Inoltre, la rete di rapporti tra i processi è rappresentata da una mappa che ne evidenzia le relative
interfacce. Finalità principale della gestione sistemica è, per l‟Istituto “Aldo Moro” quella di
aumentare la capacità di concentrare gli sforzi sul processo chiave, quello di insegnamento-
apprendimento. L‟Istituto progetta e sviluppa i processi richiesti per la realizzazione del servizio
formativo. Il Dirigente Scolastico, con il supporto del Personale dell‟Istituto e degli Organi Collegiali,
pianifica le attività necessarie al fine del rispetto delle aspettative sia dei clienti esterni che di quelli
interni all‟ organizzazione.
33
INTERAZIONE TRA I PROCESSI
Le interazioni tra i macroprocessi sono indicate nella seguente figura:
AMMINISTRAZIONE E SERVIZI DI SUPPORTO
Nell‟ambito di ogni funzione sono stati predisposti dei Mansionari, che fanno riferimento ai contratti
di lavoro, e che elencano le attività e le responsabilità dei vari addetti nelle singole funzioni
dell‟Istituto. Questi documenti sono gestiti direttamente dalla Direzione.
Attraverso Lettere d’incarico, destinate ai singoli collaboratori, sono assegnate dalla Direzione
Responsabilità e Autorità. Annualmente la Direzione verifica l‟attualità di tutti i Mansionari e
apporta le variazioni che ritiene più opportune in funzione delle modifiche organizzative o funzionali
che si dovessero rendere necessarie per garantire la soddisfazione dei clienti/Parti Interessate,
A ogni funzione sono assegnati compiti e responsabilità precise con lo scopo di suddividere le attività
e fornire l‟autorità necessaria per attuare i controlli previsti.
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE
DELL’OFFERTA
CO
MU
NIC
AZ
ION
E
EROGAZIONE DELL’OFFERTA
MIGLIORAMENTO
E
QUALITÀ
34
L'Ufficio di Dirigenza pianifica le attività per il raggiungimento degli obiettivi fissati sulla base delle
necessità della Scuola, dei risultati del processo di autovalutazione e delle possibilità di
miglioramento.
Le responsabilità individuate nell‟assetto organizzativo dell‟Istituto “ A. Moro”, in riferimento ai
processi, sono indicate nella seguente tabella riepilogativa delle Matrici delle responsabilità:
RESPONSABILI
PROCESSI
DIR
IGE
NT
E
SC
OL
AS
TIC
O
CO
LL
AB
OR
AT
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AL
E A
TA
PROGETTAZIONE P.O.F.
R C C R C C C
INSEGNAMENTO
APPRENDIMENTO
R C C R C C C
PROGETTI DELLE
COMMISSIONI
R C R C C C
GESTIONE DEL
PERSONALE
R C C R C
GESTIONE STUDENTI
R C C C C C C C
GESTIONE FORNITORI
R C C R C
GESTIONE
AMBIENTI-INFRASTRUTTURE
R R C C C
GESTIONE DOCUMENTI
R R C C
CONTROLLO E
MIGLIORAMENTO
R C R R
PROCESSO DIREZIONALE
R C C C C C C
LEGENDA
R Responsabile
C Collabora
35
2.7 Organigramma
Allo scopo di assicurare, attraverso una chiara, condivisa e trasparente gestione dei processi, la loro
efficacia ed efficienza, e nell‟ambito di una condivisione effettiva e partecipata della Mission
d‟Istituto, vengono individuati i compiti ed i ruoli funzionali alla gestione dei processi ed assegnate
responsabilità ed autorità ai relativi responsabili, indicati come gestori di processi attraverso la stesura
di organigramma e funzionigramma.
ORGANIGRAMMA PERSONALE DOCENTE – ATA ALLEGATO 6
FUNZIONIGRAMMA PERSONALE DOCENTE-ATA ALLEGATO 7
FUNZIONIGRAMMA PERSONALE ATA ALLEGATO 8
2. 8 Regolamento d’ Istituto
Il Regolamento di Istituto, documento istituzionale allegato al PTOF, è la carta legislativa interna in cui
sono regolamentate le modalità organizzative e gestionali della scuola volte a garantire la
trasparenza, la coerenza e la realizzazione del PTOF.
Il regolamento viene elaborato tenendo conto del complesso delle principali fonti normative,
contratti del personale della scuola e decreti attuativi che regolano i diversi ed articolati aspetti
dell‟istituzione scolastica.
Il Regolamento di Istituto si prefigge di:
stabilire delle regole per il funzionamento generale dell‟Istituto Scolastico;
regolare i comportamenti individuali e collettivi;
conseguire, anche attraverso l‟osservanza degli obblighi derivanti dalla convivenza civile, le
finalità educative e formative che sono proprie della vita scolastica.
Pertanto tutto il personale, nonché gli alunni e le famiglie sono tenuti a prendere visione delle
disposizioni contenute nel Regolamento e ad attenersi ad esse.
REGOLAMENTO DI ISTITUTO & E-SAFETY POLICY ALLEGATO 3
CARTA DEI SERVIZI ALLEGATO 4
2. 9 Piano di Sicurezza
La sicurezza degli alunni e dei lavoratori della scuola è un tratto costitutivo dell‟identità culturale
dell‟istituto. L‟Istituto comprensivo promuove la cultura della sicurezza educando gli alunni alla
prevenzione e all‟emergenza. Tutto il personale della scuola è tenuto a mantenere un comportamento
rispettoso dei regolamenti e a segnalare eventuali pericoli al Dirigente scolastico. La formazione sulla
sicurezza è un dovere sia del personale docente che del personale ATA.
In conformità alla legge 626, l‟Istituto dispone del Piano di Sicurezza previsto per le istituzioni
scolastiche. Esso prevede la formazione del personale e due prove annuali di evacuazione.
36
Il servizio che permettere a tutti, studenti e lavoratori della scuola, di lavorare nella massima sicurezza
è organizzato così:
RESPONSABILE GENERALE
Dirigente Scolastico Prof. Riemma Michelangelo
RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
Architetto Genovese Giovanna
RESPONSABILE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
Professore Cerciello Raffaele
DOCENTI PREPOSTI AL SISTEMA DI PREVENZIONE E SICUREZZA
Docenti dei plessi incaricati
Il personale della scuola prende parte alla gestione della sicurezza ricoprendo gli incarichi previsti dal
funzionigramma.
ORGANIGRAMMA FUNZIONALE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ALLEGATO 9
Il Dirigente Scolastico, in qualità di datore di lavoro individuato al sensi del D.M. 292/96, ha i
seguenti obblighi, non delegabili, in materia di sicurezza desunti dagli art. 17 e 18 del D.L. 81/08:
la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall‟art.28
con particolare adeguamento in merito alla valutazione considerando sesso, età e provenienza
nonché quanto collegato allo stress da lavoro correlato. Il personale della scuola è, su questo
ultimo punto, considerata una figura a rischio;
la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
designare preventivamente i lavoratori incaricati dell‟attuazione delle misure di prevenzione
incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e
immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell‟emergenza.
Il Dirigente scolastico richiede l’osservanza da parte dei singoli lavoratori, dei genitori e degli alunni
delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e
di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro
disposizione. Il documento di valutazione dei rischi, è redatto dal Dirigente Scolastico che si è
avvale della collaborazione del RSPP e di consulenze esterne. La riunione di prevenzione e
protezione dei rischi, alla quale partecipano lo stesso dirigente, o un suo rappresentante che la
presiede, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il medico competente ove previsto,
il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è indetta annualmente.
37
Nel corso della riunione il Dirigente Scolastico sottopone all'esame dei partecipanti il documento sulla
sicurezza, l'idoneità dei mezzi di protezione individuale, i programmi di informazione e formazione
dei lavoratori ai fini della sicurezza e della salute.
Per gli interventi di tipo strutturale ed impiantistico deve essere rivolta all'ente locale proprietario
richiesta formale di adempimento motivandone l'esigenza soprattutto per quanto riguarda la sicurezza.
In caso di pericolo grave ed imminente il Dirigente Scolastico, o il preposto, adotta i provvedimenti
di emergenza resi necessari dalla contingenza ed informa tempestivamente l'ente locale. L'ente locale
con tale richiesta formale diventa responsabile ai fini della sicurezza a termini di legge.
Gli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare la
sicurezza dei locali e degli edifici assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici, ivi
comprese le istituzioni scolastiche ed educative, restano a carico dell‟amministrazione comunale
tenuta, per effetto di norme o convenzioni, alla loro fornitura e manutenzione. In tale caso gli obblighi
previsti dal presente decreto legislativo, relativamente ai predetti interventi, si intendono assolti, da
parte dei dirigenti o funzionari preposti agli uffici interessati, con la richiesta del loro adempimento
all‟amministrazione competente o al soggetto che ne ha l‟obbligo giuridico.
Il Decreto legislativo 81/2008, Testo Unico sulla Sicurezza, prevede l‟inserimento in ogni attività
scolastica di specifici percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche ai fini della
promozione e divulgazione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro (art. 11). La scuola non ha
solo l'obbligo, come tutti gli altri settori di attività, pubblici e privati, di rispettare la normativa in
materia di tutela della sicurezza, ma ha anche il compito di promuovere la cultura della sicurezza tra
gli allievi.
In tutti gli ordini di scuola, la sicurezza - che rappresenta una declinazione tematica dell‟insegnamento
di Cittadinanza e Costituzione ai sensi della Legge169/08 e della CM 86/2010 - si traduce nella
partecipazione consapevole e responsabile alle varie fasi del processo di prevenzione nel rispetto di
regole e procedure di tutela nell‟assunzione di comportamenti protettivi e di salvaguardia della propria
e altrui incolumità.
Anche nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012, è sottolineato che affrontare i temi della
sicurezza nella Scuola dell‟Infanzia e nel primo ciclo di istruzione, prima che un obbligo di legge,
rappresenta un‟opportunità per avviare processi educativi e formativi utili a far maturare nei bambini
una responsabilità verso se stessi, gli altri e l‟ambiente.
Il nostro Istituto presta particolare attenzione alla diffusione della cultura della sicurezza nella scuola,
a partire dalla Scuola dell‟Infanzia, attivando percorsi formativi interdisciplinari che non si limitano ad
adempimenti di carattere meramente formale e ad un approccio esclusivamente di divieto.
38
Le stesse prove di evacuazione, previste dal Testo Unico, sono precedute da prove didattiche in cui i
docenti, oltre a illustrare le procedure, sensibilizzano gli alunni sui temi relativi alle diverse situazioni
di emergenza. Durante l‟intero percorso dalla Scuola dell‟Infanzia alla secondaria, gli alunni vengono
educati alla cultura della sicurezza con percorsi pluridisciplinari che portano a riflettere sui rischi nella
quotidianità a scuola, a casa e sulla strada. Questo per sviluppare la capacità di dare un senso ai
problemi che incontreranno come studenti, cittadini e futuri lavoratori.
2.10 Localizzazione del Servizio Scolastico
La nostra scuola è composta da cinque plessi: la Sede Centrale di Via Pigna ed i plessi di Viale dei
Tigli, Viale dei Pini, Via Marconi e Via Mennella.
Il Dirigente Scolastico, in collaborazione con il Responsabile della Sicurezza,
si adopera affinché l‟intero edificio scolastico, con gli annessi spazi interni ed esterni, siano
mantenuti nel rispetto delle normative cogenti, pianificando interventi di manutenzione da parte
dell‟ente proprietario (Comune) e predisponendo adeguati piani di emergenza;
stabilisce la destinazione d‟uso dei diversi ambienti di lavoro (aule, laboratori, sale di riunione) in
modo che risponda ai criteri di funzionalità, controllo del rumore e del calore, assenza di barriere
architettoniche.
Allo scopo di mantenere il decoro degli ambienti di lavoro e le condizioni igieniche dei servizi, dei
locali e degli spazi comuni, il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
definisce opportuni turni di servizio per le pulizie e ne assicura l‟operatività attraverso un chiaro,
dettagliato ordine di servizio;
predispone opportuni controlli e assicura al personale ausiliario una formazione di base sull‟igiene
e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il Dirigente Scolastico è responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture,
predispone, inoltre, opportuni piani di manutenzione per minimizzare i tempi di fermo sistema al fine
di garantire lo svolgimento delle attività istituzionali.
Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi è responsabile della conservazione delle
registrazioni degli interventi di manutenzione da risorse interne ed esecutori esterni. Tutto il personale
dell‟Istituto, docente e non docente, è responsabile dell‟uso efficiente ed efficace delle infrastrutture,
evitando sprechi e danneggiamenti.
39
La gestione dei servizi tecnici è affidata a responsabili con adeguate competenze specifiche, che
sorvegliano sullo stato di manutenzione, predispongono piani di accesso per tutte le classi, tengono
costantemente sotto controllo le attrezzature, gli strumenti e le apparecchiature attraverso:
identificazione inventariale;
documentazione degli interventi di riparazione;
verifiche dello stato di manutenzione;
gestione e documentazione dei collaudi.
La Direzione tiene sotto controllo i fattori che influenzano il clima organizzativo, inteso come
percezione condivisa della strategia e della politica adottata, delle pratiche e delle procedure, sia
formali che informali.
Per quanto attiene ai fattori fisici che incidono sul benessere delle persone, fa riferimento ai principi
ergonomici e alle norme applicabili, in particolare a quelle sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro,
e assicura il decoro e le condizioni igieniche dei servizi, dei locali e degli spazi comuni, attraverso la
sensibilizzazione e la gestione dei collaboratori scolastici.
SEDE CENTRALE DI VIA PIGNA
Direzione Uffici di Segreteria
Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado
40
SPAZI E ATTREZZATURE DELLA SEDE CENTRALE
UFFICI DI DIREZIONE Presidenza
Vicepresidenza
UFFICI AMMINISTRATIVI Ufficio del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Segreteria didattica, del Personale e Amministrativa
SPAZI DIDATTICI 14 Classi di Scuola Secondaria di Primo Grado
1 Classe di Scuola Primaria
1 Palestra
LABORATORI
Laboratorio di informatica
Laboratorio tecnico-scientifico
ALTRI SPAZI
Auditorium
2 Aule polifunzionali
Sala docenti
RISORSE TV COLOR con lettore DVD
Videoproiettore
LIM
PC portatili
ACCESSI AD INTERNET Tutti gli uffici e i laboratori sono dotati di accessi remoti tramite linee
ADSL.
41
UFFICIO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Michelangelo Riemma
ORARIO DI RICEVIMENTO
Tutti i giorni, previo
appuntamento.
42
INDIRIZZO
via Pigna 103, 80015 Casalnuovo di Napoli (Napoli)
RECAPITO TELEFONICO
081-8423190
FAX
081-8423190
APERTURA AL PUBBLICO
GIORNI ORARIO
Lunedì-mercoledì-venerdì
Dalle ore 10.30 alle 12.00
APERTURA
AL PERSONALE DOCENTE E
AL PERSONALE ATA
GIORNI ORARIO
Lunedì
Dalle ore 8.00 alle ore 10.00
Mercoledì
Dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Venerdì
Dalle ore 9.00 alle ore 14.00
UFFICI SERVIZI AMMINISTRATIVI
43
RILASCIO CERTIFICATI ALUNNI
Entro le 24 ore (casi ordinari)
Entro 3 gg. lavorativi (casi
complessi)
Dietro richiesta scritta su apposito
modello
RILASCIO CERTIFICATI DOCENTI
E NON DOCENTI
Entro le 24 ore (casi ordinari)
Entro 3 gg. lavorativi
(casi complessi)
Rilasciato su richiesta scritta su apposito
modello
ISCRIZIONI
On line
Effettuate mediante consegna della
domanda (debitamente documentata e
completa dei versamenti) su apposito
modello
SRUTTURA DELLA
DOCUMENTAZIONE
Ogni documento contiene:
frontespizio con i dati relativi all‟istituto (indirizzi, telefoni, fax, e-mail,
indirizzo internet) in base alla revisione corrente del modello standard
approvato nell‟ambito del progetto qualità (PQ DQ 1);
Data e ora di stampa;
N° di pagina su ogni pagina e n° di pagine complessive;
Iniziali dell‟operatore che gestisce il documento;
Pc su cui è memorizzato il documento.
STANDARD DI QUALITÀ DEI SERVIZI DI SEGRETERIA
44
SPAZI E ATTREZZATURE NELLA SEDE DI VIA MARCONI
SPAZI DIDATTICI
11 Classi di Scuola Primaria
6 sezioni di Scuola dell‟Infanzia
ALTRI SPAZI
Sala polifunzionale
Spazio aperto
RISORSE
TV COLOR con lettore DVD
Videoproiettore
LIM
ACCESSI AD INTERNET
Tutti gli uffici e i laboratori sono datati di accessi remoti tramite linee
ADSL.
PLESSO DI VIA MARCONI
Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria
45
SPAZI E ATTREZZATURE NELLA SEDE DI VIALE DEI PINI
SPAZI DIDATTICI
3 sezioni Scuola dell‟Infanzia ( dotate di servizi igienici)
Palestra
Atrio/accoglienza
LABORATORI
Laboratorio polifunzionale
Laboratorio per attività ludico - motoria
ALTRI SPAZI
Sala docenti
Sala teatro/video
RISORSE
TV COLOR con lettore DVD
Videoproiettore
LIM
ACCESSI AD INTERNET Tutti gli uffici e i laboratori sono datati di accessi remoti
tramite linee ADSL.
PLESSO DI VIALE DEI PINI
Scuola dell’Infanzia
46
SPAZI E ATTREZZATURE NELLA SEDE DI VIALE DEI TIGLI
SPAZI DIDATTICI
6 Classi Scuola Primaria
2 Classi di Scuola Secondaria di Primo Grado
Palestra
LABORATORI Laboratorio di informatica
ALTRI SPAZI
Sala docenti
Sala teatro
RISORSE
TV COLOR con lettore DVD
Videoproiettore
LIM
ACCESSI AD INTERNET Tutti gli uffici e i laboratori sono datati di accessi remoti tramite linee ADSL.
PLESSO DI VIALE DEI TIGLI
Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo Grado
47
SPAZI E ATTREZZATURE NELLA SEDE DI VIA MENNELLA
SPAZI DIDATTICI
4 Sezioni di Scuola dell‟Infanzia
9 Classi di Scuola Primaria
5 Classi di Scuola Secondaria di Primo grado
Palestra
ALTRI SPAZI
Spazio aperto
RISORSE
Videoproiettore
LIM
PC portatili
ACCESSI AD INTERNET
Tutte le aule sono dotate di accesso remoto tramite linee ADSL
PLESSO DI VIA MENNELLA
Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di Primo
Grado
48
2.11 Risorse Umane
2.11.1 DOTAZIONE ORGANICA
La dotazione dell‟Istituto è formata da 160 unità di personale, di cui
1 DIRIGENTE SCOLASTICO
1 DIRETTORE dei SERVIZI GENERALI ed AMMINISTRATIVI
113 DOCENTI POSTO COMUNE TITOLARI
45 DOCENTI POSTO DI SOSTEGNO
8 DOCENTI DI RELIGIONE
7 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI (2 contratto part time)
17 COLLABORATORI SCOLASTICI
Il personale docente è così distribuito:
SCUOLA DELL’INFANZIA
PERSONALE DOCENTE NUMERO DOCENTI
POSTO COMUNE 26
POSTO DI SOSTEGNO 4
RELIGIONE 2
SCUOLA PRIMARIA
PERSONALE DOCENTE NUMERO DOCENTI
POSTO COMUNE 38 + 3 ORGANICO POTENZIATO
SPECIALISTA LINGUA INGLESE 3
POSTO DI SOSTEGNO 19
RELIGIONE 3
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PERSONALE DOCENTE NUMERO DOCENTI
POSTO COMUNE
48 + 2 ORGANICO POTENZIATO
1 DOCENTE DI TECNOLOGIA
1 DOCENTE DI LINGUA INGLESE
POSTO DI SOSTEGNO 17
RELIGIONE 2
49
2.11.2 Quadro sinottico classi e alunni
Nell‟anno scolastico 2017-2018 si sono iscritti presso il nostro Istituto Comprensivo 1292 ALUNNI
distribuiti in 61 CLASSI
SCUOLA DELL’INFANZIA - SEZIONI 13
SCUOLA PRIMARIA - CLASSI 27
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
A 40 Via Marconi 28
B 40 Via Marconi 26
C 40 Via Marconi 23 1
D 40 Via Marconi 28
E 40 Via Marconi 24
F 40 Via Marconi 23 1
G 40 Via Mennella 20 1
H 40 Via Mennella 25 3
I 40 Via Mennella 26
L 40 Via Mennella 22
M 40 Viale dei Tigli 16
N 40 Viale dei Tigli 14 1
O 40 Viale dei Tigli 17
TOTALE ALUNNI SCUOLA DELL’ INFANZIA 292
TOTALE ALUNNI D. A. 7
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
1 A 30 Via Marconi 21
2 A 30 Via Marconi 15 1
3 A 30 Via Marconi 23 1
4 A 30 Via Marconi 15
5 A 30 Via Pigna 27
TOTALE ALUNNI 101
TOTALE ALUNNI D. A. 2
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
2 B 30 Via Marconi 18
3 B 30 Via Marconi 24 1
4 B 30 ViaMarconi 18 2
5 B 30 Via Marconi 24
TOTALE ALUNNI 84
TOTALE ALUNNI D. A. 3
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
1 C*
40 Via Marconi 13
2 C*
40 Via Marconi 20 2
5 C* 30 Via Marconi 17
*Tempo prolungato
TOTALE ALUNNI 50
TOTALE ALUNNI D. A. 2
50
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
1 D* 40 Via Mennella 24 1
2 D* 40 Via Mennella 19 1
3 D* 40 Via Mennella 24 1
4 D* 40 Via Mennella 25 1
5 D* 40 Via Mennella 28 3
*Tempo prolungato
TOTALE ALUNNI 120
TOTALE ALUNNI D. A. 7
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
1 E 30 Via Mennella 19 1
2 E 30 Via Mennella 22
3 E 30 Via Mennella 22 3
4 E 30 Via Mennella 16
TOTALE ALUNNI 79
TOTALE ALUNNI D. A. 4
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
1 F 30 Viale dei Tigli 13 1
2 F 30 Viale dei Tigli 17 4
3 F 30 Viale dei Tigli 15 1
4 F 30 Viale dei Tigli 19 3
5 F 30 Viale dei Tigli 9 2
TOTALE ALUNNI 73
TOTALE ALUNNI D. A. 11
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
5 G 30 Viale dei Tigli 10 1
TOTALE ALUNNI 10
TOTALE ALUNNI D. A. 1
TOTALE ALUNNI SCUOLA PRIMARIA 518
TOTALE ALUNNI D. A. 30
51
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - CLASSI 21
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
1 A 30 Viale dei Tigli 23 5
2 A 30 Sede Centrale 18 1
3 A 30 Viale dei Tigli 17 2
TOTALE ALUNNI 58 TOTALE ALUNNI D. A. 8
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
1 B 30 Sede Centrale 27 1
2 B 30 Sede Centrale 24 1
3 B 30 Sede Centrale 25 2
TOTALE ALUNNI
76
TOTALE ALUNNI D. A. 4
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
1 C 30 Sede Centrale 22 2
2 C 30 Sede Centrale 21 2
3 C 30 Sede Centrale 21 1
TOTALE ALUNNI
64
TOTALE ALUNNI D. A. 5
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
1 D 30 Sede Centrale 21 1
2 D 30 Via Mennella 26 2
3 D 30 Via Mennella 21 2
TOTALE ALUNNI
68
TOTALE ALUNNI D. A. 5
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
1 E 30 Sede Centrale 23 1
2 E 30 Sede Centrale 23 2
3 E 30 Sede Centrale 20 1
TOTALE ALUNNI 66 TOTALE ALUNNI D. A. 4
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
1 F 30 Sede Centrale 26 1
2 F 30 Sede Centrale 24 2
3 F 30 Sede Centrale 28
TOTALE ALUNNI 78 TOTALE ALUNNI D. A. 3
Classe / Sezione Ore Sede /Plesso Numero Alunni Numero Alunni D. A.
1 G 30 Via Mennella 22 2
2 G 30 Via Mennella 26 3
3 G 30 Via Mennella 24 1
TOTALE ALUNNI 72
TOTALE ALUNNI SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO 482
TOTALE ALUNNI D. A. 6
TOTALE ALUNNI D. A. 35
TOTALE ALUNNI ISTITUTO 1292
52
ALUNNI STRANIERI
DATI AGGIORNATI AL 11- 11 -2017
2.12 Rapporti con Enti Esterni
L‟Istituto ha, da molti anni, proficui rapporti con diversi enti territoriali ed istituzionali, sia
appartenenti al sistema dell'istruzione e della formazione che al circuito culturale, associativo e
sportivo. Esso collabora con i servizi sociali, con il settore del volontariato e altre importanti realtà
del nostro territorio collegate anche alla gestione e alla protezione dell'ambiente. La scuola cerca,
inoltre, di dare visibilità al proprio ruolo di agenzia formativa attraverso contatti con il sistema
dell'informazione sia locale che nazionale.
I rapporti con le varie agenzie del territorio sono diventati, negli anni, sempre più organici e la
promozione e lo sviluppo di tali rapporti rappresentano una parte qualificante del Piano dell‟Offerta
Formativa il nostro Istituto ha, pertanto, stipulato un PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
TERRITORIALE al fine di realizzare un ancor più integrato sistema di educazione-formazione.
Con il Patto di Corresponsabilità Territoriale si intende favorire la realizzazione di un Sistema
Educativo Integrato territoriale che partendo dal principio della unicità del bambino, impegni
l‟intera Comunità alla concertazione degli interventi e delle iniziative per rispondere in modo
adeguato ai bisogni educativi, formativi, di socializzazione e di crescita della persona umana.
La Comunità diventa, in tal modo, educante perché fondata su un Patto Educativo che dà continuità,
senso e valore unitario alle proposte delle varie agenzie. Si delinea, in tal modo, una comune linea
rivolta alla promozione del benessere di tutti i bambini, soprattutto dei più deboli.
ORDINE DI SCUOLA
NUMERO ALUNNI
Scuola dell’Infanzia
1
Scuola Primaria
7
Scuola Secondaria di Primo Grado
5
TOTALE ALUNNI STRANIERI 11
53
L‟Istituto collabora con
L’ Amministrazione Comunale di Casalnuovo
L‟Istituto ha frequenti rapporti con l‟Amministrazione Comunale di Casalnuovo con cui collabora
in piena sinergia per programmare interventi mirati alla risoluzione di problemi organizzativi e
didattico-amministrativi.
Gli alunni partecipano alle iniziative culturali promosse dal Comune che tendono alla
valorizzazione dell‟ identità culturale della comunità di appartenenza e si concretizzano, a supporto
dell‟attività didattica svolta dai docenti in ambito curricolare, nell‟ attivazione di attività e percorsi
laboratoriali.
A.S.L. Napoli 2 Nord
Il nostro Istituto ha stilato il protocollo d‟intesa con ASL per la formazione del personale e degli
alunni.
I rapporti con la ASL sono costanti e consolidati per quanto riguarda il Servizio di Neuropsichiatria
Infantile e di Psicologia dell‟Età Evolutiva; periodici, infatti, sono gli incontri tra il personale
medico specialistico e le Funzioni Strumentali per l‟Inclusione ed il controllo della dispersione, le
referenti del gruppo GLI e id i docenti di sostegno per garantire al meglio l‟effettiva integrazione
scolastica degli alunni con particolari bisogni educativi.
Istituzioni, gli Enti, le Associazioni presenti sul territorio, perché promotori di iniziative
culturalmente significative, che arricchiscono il curricolo scolastico.
Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli
Università degli Studi di Napoli “ Federico II”
Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
Università degli Studi di Cassino
L‟Istituto ha stipulato una convenzione con queste università per il tirocinio degli studenti della
Facoltà “ Scienze della Formazione”
Università Telematica Pegaso
Università Telematica “Giustino Fortunato” di Benevento
I.R.P. Istituto di Psicoterapia Relazionale di Napoli
Polo Qualità di Napoli
L‟adesione al Progetto Qualità consente di implementare un Sistema di Gestione della Qualità
dell‟Istituto conforme alla Norma UNI EN ISO 9004:2009 ed ha, pertanto, l‟obiettivo di
migliorare la qualità dei servizi offerti all‟utenza (studenti, famiglie, territorio) attraverso la
54
formalizzazione e la successiva ottimale gestione dei processi che interessano i diversi
settori dell‟organizzazione scolastica.
Associazione AIESEC Università Federico II di Napoli
Nata nel 2014, la collaborazione con l‟Associazione AIESEC, la più grande associazione di studenti
del mondo, permette di ospitare nella nostra scuola allievi Stagisti dall‟ estero, e di offrire ai nostri
alunni la possibilità di esercitare una lingua straniera con ragazzi madrelingua e di promuovere
le competenze interculturali.
I.S.I.S “ Europa” del Comune di Pomigliano D’Arco
Scuola Media Statale “Ferrajolo-Capasso” del Comune di Acerra
Scuola Media Statale “Caporale” del Comune di Acerra
A.V.I.S. di Casalnuovo
A.V.I.S. “ A. Moro for Kenya”
Associazione Culturale “Asterisco”
Protezione Civile del Comune di Casalnuovo
Croce Rossa Italiana
Associazione “Libera” di Don Ciotti
Associazione “ Misericordia d’Italia” del Comune di Acerra
Associazione “Movimento per la Vita ” del comune di Acerra
Associazione “Novaro” del Comune di Acerra
Lions Club Acerra
Rotary Club “Registi per la legalità”
La collaborazione nasce dall‟esigenza di sviluppare nei ragazzi la cultura della legalità e della
convivenza civile in una fascia d‟età delicata quale quella dell‟adolescenza.
Associazione “Noi Genitori di tutti”
ABC Acqua Bene Comune - Napoli
SERT.T ASL Napoli 2 Nord
C.O.N.I. Associazione sportiva Royal
La collaborazione ha lo scopo di instaurare un percorso formativo di educazione sportiva che
coniughi lo sport con la cultura.
55
Associazione Italiana Rugby del Comune di Pomigliano D’Arco.
Associazione Sportiva Basket
Associazione Sportiva Scherma
F.I.R Federazione Italiana Rugby
C.S.V. NAPOLI
Il Mattino
Iodedizioni
Telefutura
Chiocciola.it Giornale Scolastico dei ragazzi
Trinity College London certificazione lingua inglese
Pearson Certification
Cooperativa Sociale ONLUS “Le Ali della Vita”
La Cooperativa offre un servizio di supporto psicopedagogico rivolto agli alunni, ai docenti ed ai
genitori della Scuola dell‟Infanzia, della scuola Primaria e della Secondaria di Primo Grado. La
Cooperativa articola il proprio intervento attraverso:
sportello ascolto
attività di recupero didattico pomeridiano indirizzate particolarmente agli alunni con difficoltà
economiche.
campo estivo e ludoteca
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ TERRITORIALE ALLEGATO 15
2.13 Reti di Scuole
Protocollo di Intesa con la Rete MUSA del Polo della Qualità di Napoli-USR Campania
Dall‟anno scolastico 2010/2011 l‟Istituto A. Moro sottoscrive il protocollo d‟intesa con la rete
“MUSA” che riunisce ed organizza 28 istituzioni scolastiche campane che, per la prima volta in
Italia, hanno progettato, definito e implementato un Sistema Qualità UNI EN ISO 9004:2000
riconosciuto e legittimato dal MIUR, nell‟ambito del progetto di ricerca del Polo Qualità di Napoli.
Tutte le scuole che oggi aderiscono alla rete Metodo Unione Sperimentazione Azione hanno come
obiettivo:
promuovere occasioni di confronto e scambio di esperienze, strumenti e buone pratiche per la
gestione dell'Istituzione Scolastica;
56
sostenere la qualità dell'insegnamento sviluppando la ricerca educativa con la continua
sollecitazione del ruolo creativo della scuola
incrementare il dialogo tra le componenti scolastiche
Protocollo di Intesa con l’International Research Office for Ethics Lifelong Learning,
l’Unesco Chair in Bioethics Unit, l’Unipegaso di Napoli e altre scuole della Campania.
Il 04 ottobre 2016 l‟Istituto Comprensivo “A.Moro” ha sottoscritto un Protocollo d‟Intesa con
l‟International Research Office for Ethics Lifelong Learning, l‟Unesco Chair in Bioethics Unit,
l‟Unipegaso di Napoli e altri Istituti Comprensivi e Scuole Secondarie di Secondo Grado della
Campania al fine di
introdurre, diffondere e valorizzare tematiche riguardanti la Bioetica nel proprio curricolo
scolastico a partire dalla scuola dell‟Infanzia;
educare alla valorizzazione dei principi di responsabilità, autonomia, rispetto e riconoscimento
dell‟alterità e di cittadinanza attiva e consapevole, sviluppare la capacità di prendere decisioni
coscienti ed eticamente responsabili nei riguardi del proprio benessere psico-fisico e sociale;
sviluppare la coscienza dei problemi che scaturiscono dai progressi delle scienze in rapporto
alla vita dell‟uomo, dall‟uso delle biotecnologie e delle riflessioni in ambito filosofico,
artistico e letterario, di integrazione e multiculturalità, legate ai processi di globalizzazione;
far acquisire la consapevolezza delle implicazioni giuridiche, sociali e morali connesse a tali
progressi.
“In web school” progetto PON F3 – Scuole del Territorio
I.C.S. “ A. Moro”, Scuole ed Enti del territorio in rete per “ Settimana della Musica”.
ACCORDO R ETE DI SCOPO
tra ICS A. Moro di Casalnuovo di Napoli, l‟ICS Maglie e altre Istituzioni Scolastiche per
realizzare un percorso metacognitivo incentrato sulla rivisitazione in chiave attuale delle
tematiche che hanno contraddistinto la personalità morale, professionale e politica di Aldo
Moro.
R ETE DI SCOPO PROGETTARE UNA SCUOLA INCLUSIVA
SOTTO-AMBITO 1 Acerra, Casalnuovo di Napoli, Castello di Cisterna, Pomigliano d’Arco
L‟ I.C.S. “ A. Moro aderisce a 8 reti di scopo dell‟Ambito NA19 in base all‟accordo del 6 marzo
2017: Innovare le metodologie per sviluppare le competenze (macro-area di riferimento 4.2,
“Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base”), Progettare,
insegnare, valutare per competenze (macro-area di riferimento 4.2, “Didattica per competenze,
innovazione metodologica e competenze di base”), Digital Culture (macro-area di riferimento 4.3,
57
“Competenze digitali e nuovi ambienti per l‟apprendimento”), Valutare e progettare per migliorare
(macro-area di riferimento 4.9, “Valutazione e miglioramento”), Lavorare per competenze (macro-
area di riferimento 4.2, “Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di
base”), Progettare una scuola inclusiva (macro-area di riferimento 4.5, “Inclusione e disabilità”),
Competenze per l’innovazione (macro-area di riferimento 4.2, “Didattica per competenze,
innovazione metodologica e competenze di base”) e Competenze per gestire una buona scuola
(formazione di secondo livello).
In base al medesimo accordo l‟I.C.S. “Aldo Moro” è scuola capofila della Rete di scopo Progettare
una scuola inclusiva, per la quale pianifica e realizza il progetto “Mente inclusiva”. Esso si
configura come Unità Formativa afferente alla priorità “Inclusione e disabilità” (macro-area di
riferimento 4.5, “Inclusione e disabilità”) del Piano Nazionale per la Formazione dei Docenti 2016-
2019, ed è volto a promuovere un‟interpretazione dell‟inclusione come modalità quotidiana di
gestione delle classi, non solo per corrispondere ai bisogni degli alunni disabili, con DSA o con
BES, ma anche per innalzare la qualità dell‟apprendimento di tutti gli allievi attraverso interventi
orientati al cooperative teaching, improntati al lavoro in rete e in dialogo con il territorio.
Il presente accordo Il presente accordo scadrà al termine del triennio 2016/2019 .
ACCORDO RETE DI SCOPO
tra ICS “ A. Moro”, ICS “Don Milani - Capasso di Acerra, IIS “G. Siani” di Casalnuovo
per una comune progettualità PON.
tra ICS “ A. Moro”, ICS “Caporale” e l‟Istituto “ British School” per una comune
progettualità POR.
2.14 Comitato Tecnico Scientifico
Il Dirigente Scolastico, avendo sottoscritto il 04-10-2016 il Protocollo d‟Intesa con l‟International
Research Office for Ethics Lifelong Learning del Centro Europeo per la Bioetica e la Qualità della
vita – Unesco Chair in Bioethics Unit, l‟Università Pegaso ed alcuni Istituti Comprensivi ed Istituti
Superiori per l‟introduzione, la diffusione e la valorizzazione di una Educazione alla Bioetica nel
proprio curricolo scolastico e considerata la peculiarità e la specificità della Scienza Bioetica
nonché l‟ampiezza delle discipline che essa coinvolge: la filosofia, la filosofia della scienza, la
medicina, la bioetica clinica, la biologia, la giurisprudenza, il biodiritto, la sociologia, la biopolitica
nelle diverse visioni morali atee, agnostiche, spirituali e religiose, ha costituito nell‟anno scolastico
2016-2017 un COMITATO TECNICO SCIENTIFICO D’ISTITUTO PER IL TRIENNIO 2016-2019.
58
2.15 Servizi Aggiuntivi
All‟interno dell‟istituzione scolastica sono previsti i seguenti servizi aggiuntivi:
Servizio di refezione scolastica
Nei Plessi di via Marconi e Via Mennella è funzionante il Servizio Mensa scolastica per gli alunni
della Scuola dell‟Infanzia e della Scuola Primaria con organizzazione oraria settimanale di 40 ore.
Il servizio mensa gestito dall‟ Amministrazione Comunale con la collaborazione della Scuola è
disciplinato da specifico Regolamento ed è vigilato dall‟apposita Commissione composta da
rappresentanti dei genitori, delle Amministrazioni Comunali e della ditta che fornisce il servizio.
Trasporto alunni
L‟ Amministrazione Comunale gestisce un servizio di trasporto per gli alunni della Scuola Primaria
e Secondaria di Primo Grado.
Assicurazione personale
L‟Istituto stipula ogni anno una polizza assicurativa per gli infortuni relativi a tutte le attività
correlate al PTOF. L‟adesione è facoltativa e il premio è a carico delle famiglie e del personale della
Scuola.
Sportello d’ascolto
All‟interno dell‟Istituto è attivo un servizio gratuito di consulenza psicologica rivolto agli alunni e a
tutte le famiglie degli alunni iscritti
2.16 Comunicazione e Dematerializzazione
In ottemperanza a quanto stabilito dalla Legge L 95/2012 che definisce gli obblighi in ordine alla
necessità di procedere alla dematerializzazione delle attività amministrative in un‟ottica di maggior
efficienza e di risparmio la nostra Istituzione scolastica ha attivato :
Albo pretorio on line
Vengono pubblicate, con valore legale, i decreti del Dirigente, i Registri dei Contratti di acquisto
beni e servizi e il registro dei contratti del personale, i Bandi di gara, ecc…
Iscrizioni on line
In base a quanto previsto dalla normativa le iscrizioni sono effettuate online
Registro elettronico
Il Registro elettronico è adottato in tutto l‟Istituto.
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Telegram Messanger
Le circolari interne riservate ai docenti e le comunicazioni alle famiglie sono effettuate oltre che sul
Registro delle Comunicazioni anche attraverso l‟applicazione Telegram Messanger.
2.17 Organizzazione Anno Scolastico, Calendario Scolastico e Piano Annuale delle Attività
Ai fini della valutazione degli alunni, Il Collegio dei Docenti stabilisce, con formale delibera, la
suddivisione dell‟Anno Scolastico in due quadrimestri per assicurare agli insegnanti il tempo
necessario alla realizzazione di eventuali attività di recupero, ed offrire agli alunni tempi distesi di
apprendimento.
Per l‟anno scolastico 2017-2018 l‟Istituto ha organizzato e pianificato le proprie attività didattiche
curricolari, extracurricolari ed aggiuntive secondo il calendario scolastico predisposto dall‟Ufficio
Scolastico Regione Campania.
La predisposizione del Piano annuale delle attività dei docenti rientra tra le prerogative del Dirigente
Scolastico.
Il Piano, che formalizza gli obblighi di lavoro dei docenti, di natura collegiale, complementari e
funzionali alle attività di insegnamento, è deliberato dal Collegio dei docenti, “nel quadro della
programmazione dell‟azione didattico-educativa” e “prima dell‟inizio delle lezioni”.
Le attività collegiali comprendono: partecipazione alle riunioni del Collegio Docenti nelle sue
diverse articolazioni, attività di programmazione d‟inizio anno scolastico, attività di verifica di fine
anno scolastico, informazioni alle famiglie, partecipazione agli incontri di Progettazione
didattica/Dipartimenti o disciplinare, e ai Consigli di Classe, Intersezione/Interclasse.
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ ALLEGATO 12
60
CAPITOLO 3
IL NOSTRO PROGETTO FORMATIVO
3.1 Individuazione dei bisogni e scelte formative dell’Istituto
“Una scuola che conserva la memoria del passato, che ascolta i segni del presente e guarda con
responsabilità al futuro si impegna a programmare e realizzare validi percorsi di apprendimento
e a porre così solide basi educative alla formazione di persone libere e di cittadini consapevoli.”
L‟Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro” si impegna a garantire la qualità e l‟efficacia della
propria offerta formativa, adeguandosi al percorso degli studi stabilito per legge e in conformità
ai bisogni educativi del territorio, della singola persona e, più in generale, della società
contemporanea sempre più complessa e in rapida trasformazione.
In un contesto sociale che presenta forti e contraddittori cambiamenti, la nostra scuola vuole
porsi come istituzione collegata alle altre realtà sociali e culturali che operano nel territorio e
alla comunità locale in cui è inserita, proponendosi come centro fondamentale di rinnovamento
alla luce delle opportunità offerte dall‟autonomia organizzativa e didattica.
In quanto “Agenzia educativa” per eccellenza, la nostra scuola individua, perciò, nel tessuto
sociale le esigenze, le connotazioni, i bisogni e le caratteristiche e definisce contenuti, metodologie,
competenze ed obiettivi per essere in sintonia con il background in cui si trova ad operare al passo
con i tempi. Nell‟elaborare la propria Offerta Formativa il nostro Istituto è, dunque,
particolarmente attento alla la lettura e all‟interpretazione dei reali bisogni formativi
dell‟utenza, realizza una progettazione ed aggiornamento delle attività curricolari ed
extracurricolari rispondenti a tali bisogni e si pone come centro di valorizzazione delle
risorse esistenti sul territorio per realizzare un progetto educativo ricco e articolato, con
un‟Offerta Formativa non limitata alle sole attività curricolari, ma aperta ad un più ampio ruolo di
promozione culturale e sociale. Solo garantendo l‟equilibrio ottimale tra domanda di istruzione e
organizzazione dell‟offerta formativa, consolidando un efficace rapporto tra istruzione-
formazione-innovazione, tecnologica-territorio, solo utilizzando al meglio le risorse umane e
quelle economiche si realizza pienamente nella scuola l‟autonomia amministrativa,
organizzativa, didattica, di ricerca e progettazione educati.
61
RISPOSTE AI BISOGNI FORMATIVI EMERGENTI
Caratteristiche della società
Bisogni Formativi emergenti
Offerta Formativa
ICS
“Aldo Moro”
La realtà scientifica e tecnologica si trasforma
velocemente.
Le conoscenze si estendono e vengono superate con velocità
sorprendente.
Non fornire solo contenuti, ma anche
strumenti di comprensione,
interpretazione e orientamento nella
realtà.
Applicare metodologie didattiche nel rispetto delle
differenze individuali, in rapporto a interessi, capacità, ritmi e stili cognitivi, attitudini e
inclinazioni, in modo da fornire a tutti uguali
opportunità di apprendimento e di successo
scolastico.
Presenza di regole comportamentali differenti e poco
codificate.
Scarso senso civico.
Fornire gli strumenti necessari per operare delle scelte autonome,
consapevoli e responsabili.
Articolazione di Progetti verticali e trasversali sui temi di Educazione alla
Cittadinanza e Costituzione di
Educazione Ambientale e di Cittadinanza Attiva.
Adesione passiva e conformistica a
modelli di linguaggio e a comportamenti
mutuati dalla televisione e regolati
dalla pubblicità.
Acquisizione di strumenti di lettura e di giudizio
critico.
Approfondimenti finalizzati a stimolare il senso critico mediante l’utilizzo di strumenti
tradizionali e tecnologie multimediali articolati da flessibilità organizzativa
e didattica.
Presenza di pluralità etniche, sociali, culturali e
confessionali.
Interazione e confronto orientati a favorire la crescita democratica e
l’arricchimento reciproco, in un contesto
di cooperazione, di scambio e di accettazione
dialettica.
Progetti finalizzati all'inclusione, alla prevenzione della
dispersione scolastica, e al recupero dello
svantaggio.
62
Nella complessa ed articolata società di oggi il sistema di istruzione si trova ad affrontare il
difficile compito di mettersi in relazione con l‟esperienza di vita degli alunni e di fornire loro
strumenti per la gestione delle proprie attività di vita quotidiana.
Il nostro Istituto mira ad offrire ampie e diversificate o p p or tu n i t à f o rm at i v e p er
consentire all‟alunno di maturare la propria personalità in modo sereno, in un clima di
fiducia e libertà e in un ambiente accogliente.
La scuola opera con ogni mezzo per differenziare la proposta formativa adeguandola alle
esigenze di ciascuno studente nel rispetto del vissuto biografico, dei ritmi e degli stili di
apprendimento, del contesto culturale e socio-economico di provenienza, del progetto di vita della
famiglia di appartenenza.
Poiché i livelli di partenza di ogni alunno sono diversi, la scuola si impegna a dare a tutti adeguate
e differenziate opportunità formative per garantire il massimo di sviluppo possibile per ognuno
ed il successo formativo di tutti, valorizzando delle diverse “intelligenze” e promuovendo il
dialogo interculturale.
Nella consapevolezza che i ragazzi vivono un delicato momento della loro crescita, la
nostra scuola dà loro la possibilità di essere protagonisti in prima persona, insieme ai loro
docenti, di varie e significative esperienze (attuazione di progetti, uscite didattiche, incontri
con esperti,…), utili a stimolare la loro curiosità, a motivare la loro operatività, il
loro impegno e la loro partecipazione alla vita, sia scolastica che sociale.
I nostri servizi coinvolgono tutti gli attori del processo educativo supportando ogni attività e
favorendo la pluralità culturale.
Considerato che un apprendimento stabile passa anche attraverso il coinvolgimento emotivo,
riteniamo che il ruolo della scuola debba essere quello di fornire motivazioni e stimoli al
progresso culturale e alla crescita affettiva degli alunni. Siamo, inoltre, fortemente convinti che è
necessario costruire un ambiente che sia modello di comportamento sociale, un luogo di crescita
autonoma e di integrazione sociale, dove gli alunni possano maturare la motivazione a imparare e
ad operare costruttivamente insieme agli altri.
Nel proprio progetto educativo la scuola si propone, pertanto, di promuovere:
il consolidamento e lo sviluppo dell‟ identità di ciascuno e delle capacità di entrare
in relazione positiva con gli altri (coetanei ed adulti);
la motivazione all‟apprendimento e la scoperta della significatività delle conoscenze e
delle abilità disciplinari e di tutte quelle competenze utili al saper essere e vivere da
cittadino consapevole e attivo promuovendo “l‟apprendimento in situazione”;
63
la possibilità di acquisire tutti quegli strumenti culturali in termini di conoscenze,
abilità ed educazioni perché tutte le capacità d i c i a s c u n o siano
trasformate in competenze adatte e significative;
la prevenzione di ogni forma di disagio, di discriminazione e di bullismo, anche
informatico ed il recupero di tutti quegli svantaggi che ostacolano la crescita globale
di ognuno;
il rispetto per i tempi e gli stili di apprendimento, contrastare le disuguaglianze socio-
culturali e territoriali;
il benessere psicologico e fisico di tutti gli allievi mediante l‟utilizzo di metodologie inclusive,
l‟acquisizione di abitudini di vita sane e l‟attenzione ai valori della legalità;
lo sviluppo della capacità di ognuno di orientarsi ed operare scelte
realistiche nell‟immediato e nel futuro, portando avanti un progetto di vita personale,
sviluppando e consolidando le competenze decisionali fondate su una verificata
conoscenza di sé e su un intelligente tirocinio educativo che abbia autenticato e continui
ad autenticare le capacità, gli interessi e le attitudini di ognuno;
sviluppo delle 8 competenze chiave per preparare gli alunni, compresi quelli svantaggiati, alla
realizzazione personale, alla cittadinanza attiva, all‟inclusione sociale e all‟occupabilità in una
società della conoscenza;
l‟acquisizione degli alfabeti di base;
l‟elaborazione del senso della propria esperienza;
la pratica consapevole della cittadinanza attiva.
L‟attività educativa è pertanto orientata a promuovere gradualmente:
la maturazione dell'identità sotto il profilo corporeo, intellettuale ed affettivo dell‟alunno;
la conquista dell'autonomia personale;
lo sviluppo della creatività, delle abilita e delle competenze;
la formazione e lo sviluppo del senso critico;
l‟educazione alla convivenza democratica;
l‟educazione ai “saperi”;
l’educazione alla comunicazione e alla relazione interpersonale;
l‟applicazione e lo sviluppo della metodologia della ricerca;
la lifelong learning;
l’orientamento e la continuità;
la valorizzazione del territorio attraverso la promozione della conoscenza dei beni
ambientali, artistici e culturali, della storia e delle tradizioni;
64
la qualità dell’insegnamento attraverso l‟utilizzo di metodologie didattiche innovative,
l‟uso di nuove tecnologie, l‟aggiornamento e la formazione continua del personale;
l‟ orientamento di tutto il sistema al miglioramento continuo.
3.2 Il Curricolo Verticale
Il nostro Istituto seguendo le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e
del Primo Ciclo d’Istruzione” del 2012, il Quadro delle Competenze-Chiave per
l’apprendimento permanente definite dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo ed il
Regolamento in materia di adempimento dell’obbligo d’Istruzione (D.M. 139/2007) ha elaborato
un proprio Curricolo Verticale per Competenze dalla Scuola dell‟Infanzia alla Scuola
Secondaria di Primo Grado ed ha, così, definito un percorso di formazione ed istruzione unitario in
un‟ottica di progressività, di convergenza e trasversalità diretto allo sviluppo di specifiche
competenze disciplinari e di competenze chiave di cittadinanza trasversali.
Nella costruzione del Curricolo Verticale il quadro delle competenze- chiave pe l’apprendimento
permanente è il costante “orizzonte di riferimento”, è il filo conduttore unitario del processo
di insegnamento/apprendimento del nostro Istituto su si incardinano le competenze specifiche
che fanno capo alle aree culturali di riferimento.
Le competenze chiave rappresentano, quindi, la finalità generale dell‟istruzione e dell‟educazione,
sono le competenze di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la
cittadinanza attiva, l‟inclusione sociale e l‟occupazione; esse si riferiscono a tre aspetti
fondamentali della vita di ciascuna persona:
la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale);
la cittadinanza attiva e l‟integrazione (capitale sociale);
la capacità di inserimento professionale (capitale umano).
Le competenze chiave travalicano, dunque, le conoscenze disciplinari : sono sapere agito, capacità
di mobilitare conoscenze, abilità, capacità personali, sociali e metodologiche per gestire situazioni e
risolvere problemi in contesi significativi; esse dovrebbero essere acquisite al termine del periodo
obbligatorio di istruzione o di formazione e servire come base al proseguimento dell‟apprendimento
nel quadro dell‟educazione e della formazione permanente. Nella costruzione del curricolo, le
otto competenze-chiave sono state declinate nelle competenze culturali di base specifiche,
adeguate cognitivamente agli studenti delle varie età, che, a loro volta, concorrono alla formazione
delle competenze-chiave. Infatti, “Le competenze sviluppate nell‟ambito delle singole discipline
concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una
condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita
65
sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le
competenze per l‟esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell‟ambito di
tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che
ciascuna disciplina può offrire” (Indicazioni Nazionali curricolo, pag. 43). Il curricolo del nostro
Istituto Comprensivo vuole, dunque, caratterizzarsi come “curricolo organizzato per
competenze-chiave” in cui :
gli obiettivi di apprendimento per i traguardi enunciati dalle Indicazioni (quasi sempre
formulati in modo operativo e verificabile) diventano abilità riferite alle competenze di base;
i traguardi indicano dei comportamenti significativi collegati alle competenze che, se messi in
atto, rivelano la condotta competente;
i “compiti significativi” ( tratti dagli stessi traguardi), situazioni di apprendimento in cui
l‟alunno abbia la possibilità di mobilitare saperi diversi, di integrarli, di collaborare con altri e
di ricercare soluzioni nuove in autonomia, diventano il luogo per incrementare
progressivamente le competenze.
La nostra scuola si sforza, inoltre, di promuovere, secondo una concezione dinamica, non tanto la
semplice acquisizione delle competenze, quanto un processo continuo di sviluppo di esse, da
perfezionare altrove e all‟infinito. L‟idea di fondo che ci guida è quella della “inesauribilità delle
competenze” ed è per questo motivo che l‟organizzazione del nostro curricolo è fondata sul
principio dell‟APPRENDIMENTO PERMANENTE (lifelong learning).
Il percorso formativo che va dalla Scuola dell‟Infanzia e si sviluppa fino alla fine del primo ciclo è
costituito, secondo le linee-guida delle Indicazioni Nazionali per il curricolo, dal graduale passaggio
dai campi di esperienza fino all‟emergere delle aree disciplinari e delle singole discipline, tenendo
sempre presente l‟unitarietà del sapere.
Nella costruzione del curricolo tutti i saperi che la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I
Grado svilupperanno negli anni, trovano la loro radice nelle seguenti capacità di base che la
Scuola dell’Infanzia educa e sollecita:
vivere con gli altri;
osservare le regole della comunità;
comunicare con i coetanei e gli adulti;
saper ascoltare;
scoprire le realtà circostanti;
muoversi in modo appropriato;
acquisire margini di autonomia sempre più ampi.
66
Il Curricolo si articola, dunque, attraverso i campi di esperienza, per la Scuola dell‟Infanzia,
aree disciplinari nella Scuola Primaria e discipline nella Scuola Secondaria di I grado.
La nostra scuola si propone di aiutare l‟alunno a intraprendere un percorso personale di sintesi di
ciò che viene lui proposto dall‟attività didattica, di strutturare in un quadro organico e unitario la
molteplicità di informazioni e conoscenze acquisite e di dotare di senso le esperienze di
apprendimento realizzate. La didattica è perciò organizzata in modo da integrare le conoscenze
provenienti da ambiti diversi, contestualizzandole nella realtà, attraverso esperienze e compiti
significativi, in modo da evitare ogni frammentazione e separazione.
IL CURRICOLO D’ISTITUTO
È ORGANIZZATO PER
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
Saper utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative e nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
Padroneggiare la lingua inglese e un‟altra lingua comunitaria per scopi comunicativi, per interagire
in diversi ambiti e contesti al livello A2/B2 di padronanza del quadro europeo di riferimento per le
lingue (QCER).
COMPETENZE MATEMATICHE
Saper utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. Saper usare le strategie del pensiero
razionale per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
COMPETENZA DIGITALE
Saper usare strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie
espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. Saper utilizzare le reti e gli
strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
IMPARARE AD IMPARARE
Partecipare attivamente alle attività portando il proprio contributo personale. Reperire, organizzare,
utilizzare informazioni da fonti diverse per assolvere un determinato compito; organizzare il
proprio apprendimento; acquisire abilità di studio.
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Agire in modo autonomo e responsabile, conoscendo e osservando regole e norme, con
particolare riferimento alla Costituzione. Collaborare e partecipare comprendendo i diversi punti di
vista delle persone.
Risolvere i problemi che si incontrano nella vita e nel lavoro e proporre soluzioni; valutare rischi e
opportunità; scegliere tra opzioni diverse; prendere decisioni; agire con flessibilità; progettare
e pianificare; conoscere l‟ambiente in cui si opera anche in relazione alle proprie risorse.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione
e valorizzazione. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali,
sia in una prospettiva interculturale
67
SU CUI SI INCARDINANO
ARTICOLATI IN
68
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Prescrittivi, sono il punto focale verso il quale tendere; stimolo per la realizzazione del percorso didattico i traguardi
costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese. I traguardi per lo sviluppo delle competenze rappresentano
riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l‟azione educativa allo sviluppo integrale
dell‟alunno.
Nella Scuola dell’Infanzia suggeriscono all‟insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità per favorire esperienze
volte allo sviluppo della competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.
Nella Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado favoriscono l‟apprendimento e la costruzione dell‟identità degli
alunni, ponendo le basi per lo sviluppo delle competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo
l‟intero arco della vita esse sono declinate dettagliatamente e ripartite per area disciplinare.
Per consentire ad ogni studente di conseguire, al termine del primo ciclo di istruzione, i traguardi di competenze
previste nel Profilo delle Indicazioni Nazionali del 2012 l‟Istituto differenzia la propria azione formativa e didattica
attraverso uno specifico Curriculum di Istituto inserito nel Piano dell‟Offerta Formativa.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Definiscono i contenuti di conoscenza e le abilità ritenuti essenziali al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle
competenze. Sono gli obiettivi ritenuti strategici per raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle
Indicazioni.
Nella Scuola dell’Infanzia l‟ attenzione principale è posta ai seguenti bisogni:
rafforzamento dell'identità personale, corporea, intellettuale, psicodinamica;
conquista della propria autonomia, intesa come capacita di orientarsi, di compiere scelte autonome in contesti diversi e
di relazionarsi con gli altri;
sviluppo e consolidamento delle abilita sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive;
sviluppo della capacita di riorganizzazione dell‟esperienza, di esplorazione e di ricostruzione della realtà.
Nella Scuola Primaria l‟ attenzione principale è posta ai seguenti bisogni:
valorizzare il patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale che ogni bambino ha già maturato;
valorizzare la persona nella sua globalità, nella consapevolezza che non possono esistere separazioni tra la dimensione
corporea, razionale, estetica, sociale di ognuno;
promuovere il passaggio dalle categorie empiriche a quello delle categorie formali proprie delle discipline di studio;
promuovere la consapevolezza che la diversità delle persone e delle culture può essere un arricchimento ed una risorsa
educativa per tutti;
sperimentare l‟importanza sia dell‟impegno personale, sia del lavoro di gruppo attivo e solidale.
Nella Scuola Secondaria di Primo Grado l‟ attenzione principale è posta ai seguenti bisogni:
orientarsi, si avvia l‟allievo all‟apprendimento e all‟elaborazione e strutturazione di un metodo di studio ( saper
studiare);
confrontarsi, si guida ad analizzare e valutare strumenti, metodi e comportamenti propri e altrui (saper comunicare);
valutare, si accompagna lo studente ad organizzare in modo opportuno le proprie conoscenze, assumendosi la
responsabilità delle scelte culturali e comportamentali operate ( saper risolvere problemi).
OBIETTIVI MINIMI
Strumento prezioso per progettare e realizzare percorsi didattici specifici in grado di rispondere ai bisogni educativi degli
allievi e per rendere operativa la cultura dell‟inclusione.
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Momento cruciale nel processo d‟insegnamento-apprendimento la valutazione delle competenze deve tenere in
considerazione non solo il “cosa” si apprende ma anche “come”, essa è effettuata mediante osservazioni, diari di bordo,
compiti significativi, unità di apprendimento, prove esperte, oltre che con le prove tradizionali per rilevare l‟aspetto della
conoscenza.
L‟elaborazione del curricolo verticale permette di evitare frammentazioni, segmentazioni, ripetersi
del sapere e di tracciare un percorso formativo unitario; inoltre, contribuisce alla costruzione di una
“positiva” comunicazione tra i diversi ordini di scuola del nostro Istituto, favorendo un clima di
benessere psico-fisico che è la base di ogni condizione di apprendimenti e stimola la libera
espressione delle proprie emozioni e delle abilità cognitive e comunicative.
garantire agli alunni un percorso formativo organico integrato come condizione indispensabile
di una corretta azione educativa;
consentire l‟acquisizione di competenze, abilità e conoscenze adeguate alle potenzialità di
ciascun alunno;
coordinare i curricoli in senso longitudinale in relazione al progressivo sviluppo dell‟alunno,
nel rispetto delle differenziazioni proprie di ciascuna scuola;
concordare criteri di accertamento e valutazione per giungere al coordinamento del sistema di
valutazione dei diversi gradi scolastici.
condividere il Patto di Corresponsabilità e il Regolamento di Istituto;
revisionare in verticale i curricoli dei tre ordini di scuola;
adeguare e condividere gli indicatori e i descrittori delle schede di valutazione in base alle
Nuove Indicazioni;
revisionare e condividere le prove di valutazione di passaggio da una classe all‟altra.
attuare incontri di progettualità tra i docenti;
proporre attività tra gli alunni delle classi ponte dei tre ordini di scuola.
70
confronto dei Curricoli dell‟Istituto con le Nuove Indicazioni;
revisione degli Indicatori nelle schede di valutazione;
revisione e condivisione delle prove in uscita e in entrata;
progettazione, verifica e valutazione del progetto “continuità”;
attività didattiche-lezioni tra alunni delle classi ponte.
utilizzare un linguaggio comune
documentare la storia scolastica e personale dell‟alunno attraverso nel fascicolo personale per
innestare, sul suo vissuto culturale, i nuovi elementi curricolari ed organizzativi, valorizzando
le competenze già acquisite;
condividere strumenti e modalità di valutazione.
A partire dal Curricolo d‟Istituto, cuore didattico del nostro Piano dell'Offerta Formativa, i docenti
procedono annualmente alla programmazione dei piani disciplinari in cui l‟azione didattica
valorizza:
l‟apprendimento dei saperi essenziali che costituiscono i contenuti irrinunciabili per una
istruzione ampia, certa e consapevole in una fase cosi importante dello sviluppo dell‟alunno; si
parte dall'esperienza dell‟alunno e dall'osservazione della realtà circostante per sviluppare le
capacita di riflessione e di analisi che consentono il passaggio dai vissuti personali ai saperi
culturali, all‟ acquisizione degli alfabeti di base della cultura ;
l‟esplorazione e l‟approfondimento delle situazioni e dei fenomeni culturali, che investono e
modificano la persona e il sociale in questa fase di complesse trasformazioni. Essi richiedono
pertanto formazione continua (o in progress) e flessibilità nella relazione con gli altri e con le
cose, anche in quella comunicativa e formativa;
la costante ricerca di strumenti metodologici che favoriscano l'acquisizione di schemi
concettuali sempre più ampi ed articolati per porre le basi dei saperi, adottando la procedura
dell'iter sperimentale, che vede l'alunno protagonista delle proprie conoscenza.
Un‟articolata programmazione delle attività curricolari ed extracurricolari costituisce la
irrinunciabile premessa per l‟attivazione di percorsi formativi efficaci, fondanti, rispondenti alle
necessità degli allievi e del loro contesto socio-culturale; essa contiene concrete scelte operative e
delinea i percorsi che conducono l‟alunno nella graduale acquisizione di conoscenze, abilità e
competenze. La programmazione degli interventi educativi e didattici, nonché delle scelte
71
organizzative d‟Istituto e delle attività di ampliamento dell‟offerta formativa si svolge in fase
iniziale nei primi mesi dell‟anno scolastico, prevede verifiche periodiche in itinere e un
monitoraggio finale. Le attività programmate vengono accuratamente documentate per consentire
l‟informazione alle famiglie degli allievi. I documenti significativi in ordine alla programmazione
degli interventi educativi e didattici, sono il Piano di Studio Personalizzato e le Unità di
Apprendimento. I docenti dei tre segmenti di scuola del nostro Istituto, dopo una programmazione
orizzontale all‟interno di ciascun grado, si riuniscono in dipartimenti disciplinari nei quali la stessa
assume una dimensione verticale, ed elaborano percorsi didattici che consentano anche di attivare
percorsi di continuità. Questa prospettiva di graduale costruzione delle conoscenze orienta le scelte
metodologiche, didattiche e organizzative degli insegnanti ed impegna i docenti contitolari delle
stesse classi a condividere le esigenze formative degli alunni per mettere a punto adeguati interventi
didattici in cui si debbano utilizzare gli apporti delle diverse discipline. I docenti nell‟organizzare il
curricolo superano le barriere delle tradizionali discipline per un insegnamento-apprendimento
organizzato con connessione, competenze trasversali e con tematiche o sfondo integratore, alla cui
elaborazione concorrono con pari dignità tutti i saperi e dove l‟analisi dei contenuti è accompagnata
ed ampliata da aspetti scientifici, storici, tecnici ed artistici… con collegamenti interdisciplinari o
multidisciplinari, che consentono di condividere con le altre discipline le tematiche. In tale ottica, lo
stesso argomento presentato da più aree disciplinari consente all‟alunno di riflettere su di esso da
vari punti di vista, trasformando le capacità con le conoscenze nel saper fare per un approccio
integrato al mondo. Ciò che caratterizza una formazione concepita come sviluppo di competenze
non è ciò che i ragazzi sanno, ma ciò che i ragazzi, utilizzando ciò che sanno e che hanno, sanno fare
in contesti e con scopi diversi. Questa concezione di formazione sta trasformando le nostre prassi
progettuali e didattiche e impone di pensare l'insegnamento/apprendimento in ottica di risultati
concepiti come capacità di performances consapevoli, intenzionali, competenti, in contesti di realtà o di
studio.
CURRICOLO VERTICALE ALLEGATO 10
72
3.3 Le Scelte Formative
3.3.1 Principi e Finalità della Scuola dell’Infanzia.
Le finalità educative generali e prioritarie della scuola dell‟infanzia, che opera in una
società complessa, perché sottoposta a continui cambiamenti, a sistema aperto, sono radicate in
una visione interazionista del bambino: egli è soggetto attivo, in grado di orientare lo sviluppo
della propria personalità. Pertanto la scuola dell‟infanzia, oggi,si afferma come segmento della
scuola di base e, come tale, i principi e le sue finalità perseguono : la maturazione
dell’identità, la conquista dell’autonomia, lo sviluppo delle competenze e assumono un
carattere formativo.
Promuovere lo sviluppo:
dell’identità, è intesa come costruzione di un‟immagine positiva di sé, imparare a stare bene,
a sentirsi sicuri nell‟affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato;
dell’autonomia, intesa come apertura alle relazioni con gli altri, partecipazione alle attività
nei diversi contesti, comprensione delle proprie potenzialità , avere fiducia in sé, provare
piacere nel fare da sé, di fidarsi degli altri, a sapere chiedere aiuto e ad esprimere i propri
sentimenti e comprendere le regole della vita quotidiana;
della competenza, intesa come desiderio di scoprire, conoscere , di progettare e di
inventare, di imparare a riflettere sull‟esperienza attraverso l‟esplorazione, l‟osservazione e
l‟esercizio del confronto, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi;
della cittadinanza , intesa come scoperta gli altri, dei loro bisogni e la necessità di gestire
contrasti attraverso regole condivise, significa porre le fondamenta di un ambito
democratico, eticamente orientato , aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo/natura,
affinché la crescita , la cultura, la socialità, il senso etico , divengano fondamentali per la
realizzazione dell‟uguaglianza e dell‟accoglienza del diverso.
Fin dalla scuola dell‟Infanzia, le Indicazioni Nazionali, nel rispetto dell‟autonomia scolastica,
costituiscono il quadro d riferimento per la progettazione curricolare verticale. La nostra
istituzione scolastica all’interno del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, predispone il
proprio curricolo, nella duplice dimensione “implicita ed esplicita”. Il curricolo esplicito
afferisce alla realtà scolastica in riferimento alle indicazioni Nazionali, quello implicito riguarda
la contestualizzazione della progettazione curricolare all‟interno del clima scolastico. Il
curricolo è un testo aperto, dinamico, flessibile e ciclico che, mediante la programmazione di
specifiche scelte relative ai contenuti, al metodo, all‟organizzazione e valutazione, mira a
coniugare teoria e prassi. Il compito del curricolo, infatti, è quello di concretizzare, da un lato
il ruolo della scuola, quale luogo di conoscenza, di costruzione dei saperi interdisciplinari e
73
trasversali, che intendono migliorare le condizioni d‟insegnamento della scuola nella realtà
locale e dall‟altro, il compito è quello di realizzare occasioni di apprendimento volte a produrre
dei cambiamenti negli allievi, tenuto conto dei bisogni, interessi e le aspirazioni di ognuno.
Ciò comporta essenzialmente, quattro fasi:
a) la rilevazione dei bisogni degli allievi;
b) la scelta degli obiettivi dell‟insegnamento, sia di una disciplina in particolare che dell‟intero
percorso formativo;
c) la scelta dei contenuti più adeguati al raggiungimento degli obiettivi indicati. Tali contenuti
devono rispondere a criteri di validità, significatività, interesse per gli allievi e di possibilità di
apprendimento.
d) la scelta della metodologia, gli strumenti da impiegare nei percorsi didattici;
e) l‟organizzazione delle esperienze di apprendimento e le variabili di sfondo;
f) la valutazione, l‟analisi e l‟accertamento del grado in cui il programma elaborato ha raggiunto i
suoi obiettivi. Per una funzione pertinente, efficace ed efficiente di un curricolo è necessario
che le insegnanti predispongano una progettazione educativa e didattica nel rispetto dei bisogni
formativi dei bambini e pongano attenzione nell‟individuare dietro ai vari campi di esperienza, il
delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti.
3.3.2 I Campi di Esperienza.
La programmazione educativa - didattica , fa riferimento ai seguenti “CAMPI DÌ ESPERIENZA”
riportati dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell‟infanzia e del primo ciclo
d‟istruzione”:
Il sé e l'altro:
le grandi domande, il senso
morale, il vivere insieme.
(Religione, Cittadinanza
Costituzione )
Il corpo e il movimento:
identità, autonomia, salute.
(Attività Motoria)
Immagini, suoni, colori:
gestualità, arte, musica,
multimedialità.
I discorsi e le parole:
comunicazione, lingua,
cultura.
La conoscenza del mondo:
natura, multimedialità.
74
Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi,
riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare e
accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri. La progettazione didattica
contestualizza gli obiettivi di apprendimento e li concretizza in obiettivi formativi di tre
tipi:
quali conoscenze ( gli alunni cosa devono sapere );
quali abilità ( gli alunni cosa devono saper fare );
quali competenze a fine percorso, affinché gli allievi sappiano affrontare situazioni
nuove creativamente.
Le finalità della scuola dell‟infanzia e gli obiettivi formativi preposti sono perseguiti attraverso
l‟organizzazione di un ambiente di vita , di relazione e di apprendimento , dove i bambini verranno
coinvolti in attività di esplorazione, osservazione , scoperta e sperimentazione del reale.
3.3.3 Organizzazione dell’ambiente educativo
Le Indicazioni Nazionali, raccomandano un‟esplicita progettazione e verifica dell‟organizzazione
dei tempi e degli spazi, quali elementi altamente pedagogici. Per una funzione pertinente, efficace
ed efficiente di un curricolo è necessario prestare attenzione e cura alle variabili di sfondo, quali
l‟organizzazione dei tempi, degli spazi e delle risorse. Nella prassi didattica, è importante
considerare gli spazi e i tempi in maniera flessibile, in modo da consentire un uso altrettanto
flessibile delle risorse finalizzato a produrre effetti tangibili sia sui contenuti e programmi
d‟insegnamento, sia sui ritmi di apprendimento e stili cognitivi degli allievi. Per quanto la scuola
dell‟infanzia, le insegnanti predispongono un ambiente educativo organizzato finalizzato a favorire
un‟equilibrata maturazione delle componenti affettive, relazionali, cognitive e l‟acquisizione di
capacità e competenze di tipo comunicativo, espressivo e logico che tiene conto di due aspetti
fondamentali: lo spazio e il tempo.
Verifica e valutazione : Le Indicazioni Nazionali assegnano ai docenti il compito della scelta di
strumenti per l‟osservazione, verifiche periodiche e la responsabilità della valutazione, che
assume una funzione formativa di accompagnamento dei processi di apprendimento e di sviluppo
integrale della personalità di ogni allievo. M. Montessori fu tra i primi studiosi del novecento a
considerare l‟osservazione, la verifica e la valutazione come “abito fondamentale” per chiunque
volesse occuparsi di educazione e formazione. L‟osservazione è l‟unico strumento che consente ad
75
di avere interpretazioni positive o negative sganciate dai fatti, che danno ogni insegnante la
consapevolezza di una coerente valutazione dei progressi compiuti dagli allievi.
OSSERVAZIONE VERIFICA VALUTAZIONE
Gli strumenti utilizzati per l‟osservazione e verifiche saranno:
La scuola dell‟infanzia con la sua azione educative e didattica si connota segmento di base
dell‟impianto progettuale del nostro istituto, in quanto contribuisce a far sviluppare in tutti gli
alunni ambiti sempre più ampi di autonomia, competenza, valori personali e sociali. Quest‟ordine di
scuola, infatti, al termine del percorso triennale, si pone l‟obiettivo di far acquisire ai bambini
competenze di base che strutturano la sua crescita personale futura, quale soggetti liberi,
responsabili ed attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale globalizzata.
DOCUMENTAZIONE
Valutazione delle competenze attese con indicatori.
Registro di classe debitamente compilato con le competenze acquisite per
ogni alunno nel periodo iniziale, intermedia e finale dell'anno scolastico.
Certificazione delle competenze acquisite al termine del ciclo della scuola
dell'infanzia.
OSSERVAZIONE
VERIFICA
dei comportamenti dei singoli bambini nelle esperienze di routine
quotidiana, nei giochi , nelle dinamiche relazionionali tra bambini nel
gruppo, con coetanei e con gli adulti. L‟osservazione è accompagnata da
documentazioni varie.
Rilevazioni iniziali , intermedie e finali dei processi di sviluppo e di
apprendimento e dei traguardi raggiunti dai bambini.
VALUTAZIONE
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3.3.4 Le Scelte Educative della Scuola Primaria
“La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei
diritti costituzionali … Si pone come Scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline,
permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del
pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i
livelli, da quello locale a quello europeo.”
Indicazioni nazionali per il Curricolo 2012
La Scuola Primaria, la prima obbligatoria nel sistema educativo nazionale, ha per suo fine la
formazione dell'uomo e del cittadino. Si propone quindi di favorire la formazione integrale della
personalità, promuovendo nel fanciullo la prima alfabetizzazione culturale, intesa come
"acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio" e un primo livello di padronanza delle
conoscenze, delle abilità, delle modalità d'indagine indispensabili per la comprensione del
mondo umano, naturale e artificiale.
Essa intende favorire, inoltre, la formazione di personalità attraverso la graduale e progressiva
acquisizione di indipendenza e divergenza di pensiero.
È il luogo in cui l‟alunno si abitua a costruire e a radicare le conoscenze sulle esperienze e dove
viene proposto l'esercizio dei valori etici quali il rispetto, la partecipazione, l'impegno
individuale, la collaborazione, la solidarietà. Essa accompagna l'allievo nel passaggio dalle
preconoscenze o pseudo – conoscenze alle conoscenze ordinate secondo le discipline di studio.
Favorisce l'apprendimento del linguaggio verbale tramite la lingua madre e la lingua inglese
dalla prima classe. Stimola l‟acquisizione delle varie modalità espressive di natura artistica,
musicale, motoria. Porta l'allievo, specie nella classe quarta e quinta ad accostarsi con maggiore
rigore alle discipline scientifiche, tecnologiche e matematiche e ad organizzare le conoscenze
dei fatti e dei fenomeni secondo le categorie del tempo e dello spazio.
Obiettivi Generali del Processo Formativo della Scuola Primaria sono:
valorizzare l‟esperienza del bambino apprezzando il suo patrimonio conoscitivo, valoriale
e comportamentale maturato precedentemente;
valorizzare l‟espressione corporea del bambino apprezzando il suo modo globale di essere
nel mondo e di agire nella società sviluppando tutte le dimensioni della persona
(razionale, estetico, sociale, operativo, affettivo, morale);
77
arricchire la visione del mondo e della vita del fanciullo per migliorare la realtà in cui
vive;
valorizzare la diversità delle persone e delle culture come ricchezza attraverso percorsi
preordinati per far acquisire ai bambini la consapevolezza, l‟impegno e la generosità
personale allo scopo di trasformare l‟integrazione in una risorsa educativa per tutti;
valorizzare l‟impegno personale e la solidarietà sociale attraverso il lavoro di gruppo, il
dialogo e la partecipazione costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni ossia le
“buone pratiche” richieste dalla Convivenza Civile in prospettiva locale, nazionale,
europea e mondiale;
valorizza le diverse situazioni individuali presenti nella classe accettando la sfida delle
diversità;
formare ogni alunno sul piano cognitivo e culturale, curare e consolidare le competenze
e i saperi di base, attraverso le discipline.
3.3.5 Le discipline.
Il curricolo nella Scuola del primo ciclo si articola attraverso le discipline. Nelle Indicazioni
Nazionali del 2012 si rafforza la verticalità del curricolo, che si distende in progressione dai 3 ai 14
anni; l‟asse della continuità è particolarmente forte nel rapporto stretto tra Scuola Primaria e Scuola
Secondaria di primo grado, intrecciate dalla comune appartenenza al primo ciclo di istruzione.
Pertanto la progettazione didattica della Scuola Primaria promuove l‟organizzazione degli
apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari.
Le discipline non sono aggregate in aree per non favorire un‟affinità più intensa tra alcune
rispetto ad altre; in tal modo sono rafforzate trasversalità e interconnessioni più ampie e viene
assicurata l‟unitarietà del loro insegnamento.
Nel primo ciclo, e quindi anche nella scuola primaria, gli apprendimenti vengono divisi nelle
seguenti discipline:
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Per ogni disciplina vengono individuati dei traguardi per lo sviluppo delle competenze che
costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese, nella loro scansione temporale.
Usare traguardi di sviluppo delle competenze significa avere come riferimento una logica in cui la
competenza è un processo mai definitivamente concluso. Al centro dell‟azione educativa c‟è il
bambino con tutti i suoi bisogni: cognitivi, affettivi, relazionali, motori, estetici, etici e religiosi,
con la sua energia e lo sviluppo è un processo sostenuto da un ambiente favorevole, in cui la
routine, l‟organizzazione degli spazi, i materiali e le attività rappresentano i contesti per favorire
anche lo sviluppo delle relazioni personali: amicizia, benessere e gestione dei conflitti.
I docenti organizzano, con criteri di flessibilità, le attività e gli insegnamenti disciplinari al fine del
conseguimento degli obiettivi formativi definiti nella Programmazione didattica annuale.
Il criterio della flessibilità consente, nella gestione delle attività, di utilizzare in modo funzionale i
tempi destinati alle discipline. In previsione di particolari attività programmate si possono
organizzare attività didattiche modulari, concentrando in un determinato periodo dell'anno le ore
delle discipline definite dal curricolo scolastico.
ITALIANO
LINGUA INGLESE
STORIA
GEOGRAFIA
MATAMATICA
SCIENZE TECNOLOGIA
MUSICA
ARTE E IMMAGINE
SCIENZE MOTORIE
79
3.3.6 Le Scelte Educative della Scuola Secondaria di Primo Grado.
La scuola secondaria rappresenta il tratto conclusivo del percorso compiuto nel primo ciclo di
istruzione, accoglie allievi nel periodo della pre-adolescenza, ne prosegue l'orientamento
educativo, eleva il livello di educazione e di istruzione personale, accresce la capacità di
partecipazione e di contributo ai valori della cultura e della civiltà e costituisce la premessa
indispensabile per l'ulteriore impegno nel secondo ciclo di istruzione e di formazione.
La scuola secondaria di primo grado, insieme alla scuola primaria, concorre alla costruzione
dell‟identità degli alunni e allo sviluppo delle competenze indispensabili per continuare ad
apprendere a scuola e lungo l‟intero arco della vita.
La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la
scuola, con le altre istituzioni, cerca di rimuovere ogni ostacolo alla frequenza; cura l‟accesso
facilitato per gli alunni con disabilità; previene l‟evasione dell‟obbligo scolastico e contrasta la
dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione;
punta allo sviluppo della pratica consapevole della cittadinanza attiva e dell‟acquisizione degli
alfabeti di base della cultura.
Inoltre, “la progettazione didattica sviluppa l’organizzazione degli apprendimenti in saperi
disciplinari e promuove la ricerca delle connessioni fra le varie discipline e la collaborazione fra i
docenti. [….] A questo scopo il bisogno di conoscenza degli studenti non si soddisfa con il semplice
accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti
disciplinari e, contemporaneamente, con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni. È
quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia in
grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo”.
Tale passaggio “dai saperi disciplinari al sapere unitario”, è attuato attraverso:
attività curricolari;
percorsi didattici pluridisciplinari che prevedono la cooperazione tra i diversi insegnamenti;
progetti di continuità orizzontale e verticale;
percorsi di orientamento come processo di auto-orientamento.
La Scuola Secondaria di Primo Grado quindi:
presenta le discipline non come territori distanti con rigidi confini, ma come chiavi
interpretative della realtà;
promuove le esperienze interdisciplinari al fine di trovare interconnessioni e raccordi fra le
indispensabili conoscenze disciplinari e di formulare in modo adeguato i problemi complessi
posti dalla condizione umana e dallo stesso sapere nel mondo odierno;
80
favorisce una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle
conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato;
sviluppa competenze ampie e trasversali orientate ai valori della convivenza civile e del bene
comune, utilizzando i contributi che ciascuna disciplina può offrire.
La Scuola Secondaria di Primo Grado svolge un fondamentale ruolo educativo fornendo
all‟alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e
risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle
attese.
Essa favorisce, dunque,
lo sviluppo delle capacità necessarie per leggere e gestire le proprie emozioni;
promuove l‟indispensabile senso di responsabilità necessario per fare bene il proprio lavoro;
facilita la comunicazione tra coetanei, sollecita gli alunni a sviluppare atteggiamenti
positivi e a realizzare pratiche collaborative;
induce gli alunni a riflettere per comprendere la realtà e se stessi, rispettare e tutelare,
stimolando lo sviluppo del pensiero analitico, critico e divergente.
La scuola secondaria di primo grado, inoltre, ha il compito specifico di promuovere
l’alfabetizzazione di base attraverso l‟acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la
struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. Essa
presenta le discipline non come territori distanti con rigidi confini, ma come chiavi
interpretative della realtà;
promuove esperienze interdisciplinari per trovare interconnessioni e raccordi fra le
indispensabili conoscenze disciplinari e per formulare in modo adeguato i problemi
complessi posti dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere;
favorisce una più approfondita padronanza delle discipline e una più articolata
organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva di un sapere integrato;
sviluppa competenze ampie e trasversali orientate ai valori della convivenza civile e del
bene comune, utilizzando i contributi che ciascuna disciplina può offrire;
pone, inoltre, le basi per una pratica consapevole della cittadinanza per cui promuove
esperienze significative che consentono di apprendere a: prendersi cura di se stessi, degli
altri e dell‟ambiente, favorire forme di cooperazione e di solidarietà, sviluppare l‟adesione
consapevole a valori condivisi, sviluppare atteggiamenti cooperativi e collaborativi che
costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile costruire il senso di legalità e
lo sviluppo di un‟etica della responsabilità che si realizzano nel dovere di scegliere ed agire
81
in modo consapevole e che implicano l‟impegno a elaborare idee e a promuovere azioni
finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita;
aiuta, gli alunni a riconoscere e a rispettare i valori sanciti nella Costituzione della Repubblica
Italiana, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (art. 2), il riconoscimento della
pari dignità sociale (art. 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della
società (art. 4), la libertà di religione (art. 8), le varie forme di libertà (articoli 13-21). Parte
integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla parola (art. 21);
garantisce un adeguato livello di uso e di controllo della lingua italiana, primo strumento di
comunicazione e di accesso ai saperi, in rapporto di complementarità con gli idiomi nativi e le
lingue comunitarie.
In quanto ambiente di apprendimento, essa deve promuovere apprendimenti significativi e
garantire il successo formativo di tutti gli alunni, dunque, dal punto di vista metodologico:
valorizza l‟esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti;
valorizza l‟esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove
conoscenze;
attua interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in modo che non diventino
disuguaglianze. Le classi scolastiche sono oggi caratterizzate da molteplici diversità, legate alle
differenze nei modi di apprendere, ai livelli di apprendimento raggiunti, alle specifiche
inclinazioni e ai personali interessi, ma anche a condizioni particolari che possono essere causa
di difficoltà nell‟apprendimento, oppure a particolari stati emotivi e affettivi;
progetta e realizza percorsi didattici specifiche pe rispondere ai bisogni educativi degli allievi,
particolare attenzione va rivolta agli alunni con cittadinanza non italiana i quali, al di là
dell‟integrazione sociale, devono affrontare sia il problema di acquisire un primo livello di
padronanza della lingua italiana per comunicare, sia un livello più avanzato per proseguire nel
proprio itinerario di istruzione;
incoraggia l‟apprendimento collaborativo (aiuto reciproco all‟apprendimento, lavoro di gruppo,
ecc.) promuovendo la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad
apprendere”, riconoscendo le difficoltà incontrate e le strategie adottate per superarle,
prendendo atto degli errori commessi, ma anche comprendendo le ragioni eventuali
insuccessi. In tal modo si renderà l‟alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e
capace di sviluppare autonomia nello studio;
realizza percorsi in forma di laboratorio, incoraggiando la sperimentazione e la scoperta.
82
Il nostro Istituto persegue, dunque la
Acquisizione di conoscenze Acquisizione di abilità Sviluppo di competenze
E CHE DEVE
Conoscere se stesso Relazionarsi con gli altri
Conoscere il mondo
PER DIVENIRE UN CITTADINO
CONSAPEVOLE RESPONSABILE
ATTIVO
FORMAZIONE INTEGRALE ED INTEGRATA DELL’ALUNNO
CHE DEVE
SAPERE SAPER FARE SAPER ESSERE
83
3.4 Strategie di Intervento
Per favorire il successo formativo degli alunni e per un‟efficace prevenzione del disagio, la nostra
scuola opera da tempo attraverso percorsi formativi personalizzati e modelli di organizzazione
didattica definiti nell‟ambito del programma educativo di Istituto, che consentono la
consapevolezza di sé e la conoscenza del contesto socio-ambientale, sostengono le motivazioni,
promuovono l‟affettività e la capacità relazionale, valorizzano la ricchezza delle differenze di ogni
tipo. Nel rispetto della libertà d‟insegnamento di ogni insegnante, l‟istituto propone al centro di ogni
processo di insegnamento-apprendimento l‟ alunno con le sue specificità ed il suo particolare stile
d‟apprendimento, con i suoi diversi ritmi, modalità e tempi di apprendimento. Tutte le attività
proposte hanno come obiettivo il valorizzare e il potenziare le capacità personali degli allievi,
fornendo stimoli creativi e competenze utili per la loro vita presente e futura.
L'attività didattica, attraverso cui si esplica la nostra offerta, si ispira alle regole di un sapere
alimentato da esperienze dirette, dalla scoperta, dall'osservazione, dal confronto, da tutta quella
dinamicità che caratterizza i laboratori e che connota in maniera pregnante il far scuola. Essa non
si struttura su una direttrice lineare docente/alunno, ma si muove su di un piano circolare, con
diverse situazioni di lavoro in gruppo per valorizzare la socializzazione, lo scambio di
opinioni, lo sviluppo di strategie relazionali, la possibilità di confrontarsi anche nella
diversità.
L‟attività didattica di tutto il corpo docente del nostro Istituto è fondata sulla costante
osservazione di ogni singolo bambino e/o preadolescente nel suo essere, nel suo pensare, nel suo
agire, così da progettare interventi calibrati sui reali bisogni ed interessi degli alunni, sulle loro
dimensioni di sviluppo, sull'incontro dei saperi tale da determinare apprendimenti che si traducono
in competenze verificabili.
In particolare nella scuola dell‟infanzia ed nella scuola primaria, viene dato ampio spazio
all’attività pratica perché è attraverso il fare che i bambini di questa fascia d‟età possono arrivare a
costruire un sapere consapevole. Nelle proposte didattiche si utilizzano i mediatori didattici attivi,
iconici, analogici e simbolici.
Altro aspetto particolarmente curato è quello della condivisione di idee ed esperienze, poiché la
costruzione del sapere è anche un fatto sociale, gli alunni vengono abituati a confrontarsi, discutere
per arrivare a decisioni condivise e scelte il più possibile rispettose del parere di ciascuno.
Si promuove, inoltre, la costruzione di un sapere non episodico, ma articolato e strutturato che
sviluppa una visione sistemica della realtà utilizzando un’integrazione tra le varie discipline di
studio.
84
Perché il sapere sia effettivamente significativo per gli alunni, si di parte sempre dalle
conoscenze già acquisite dagli allievi per ampliarle attraverso un procedimento ricorsivo e la loro
organizzazione in mappe concettuali.
Le conoscenze acquisite non rimangano astratte il Istituto programma uscite sul territorio e visite
d’istruzione, per conoscere con il patrimonio storico artistico e per studiare i paesaggi e i fenomeni
naturali attraverso il confronto diretto con la realtà.
Nell‟articolazione delle proprie attività didattiche ogni insegnante utilizza le opportunità
comunicative messe a disposizione dalle nuove tecnologie .
L’ articolazione flessibile del gruppo classe consente di migliorare opportunità didattico -
organizzative e di identificare percorsi maggiormente individualizzati con la finalità di permettere la
massima formazione di ciascuno in rapporto alle proprie specificità.
85
Le scelte metodologiche
Lezione interattiva
Presentazione degli argomenti in forma problematica,
brain-storming, discussioni finalizzate a favorire il
dialogo e il confronto positivo
Lezione tradizionale
spiegazione frontale, studio individuale
Attività di ricerca individuale o in gruppo
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87
Pratiche di gioco e di drammatizzazione
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Visite guidate e viaggi d’istruzione
ai musei, alle mostre, a località di interesse
naturalistico o culturale, spettacoli teatrali o
cinematografici allegati al piano annuale delle
singole classi.
90
CAPITOLO 4
GLI ASPETTI FONDANTI DEL PERCORSO FORMATIVO:
ACCOGLIENZA-CONTINUITÀ-ORIENTAMENTO-INTEGRAZIONE
IL SERVIZIO PSICOPEDAGOGICO
Per raggiungere gli obiettivi prefissati, il nostro Istituto:
adotta un‟ottica di continuità per rendere il più possibile unitaria l‟esperienza educativa e
formativa dell‟alunno;
cura il momento delicato dell‟ accoglienza per rendere più sereno il passaggio da un ordine di
scuola all‟altro;
attiva un percorso di orientamento, per sostenere e facilitare una scelta critica, secondo gli
interessi, le attitudini, le aspettative, di ciascun alunno;
pone attenzione ai diversi processi di integrazione, nel rispetto e nella valorizzazione della
diversità di ciascuno;
Questi aspetti fondanti, trasversali e per questo non facilmente identificabili con questa o quella
attività, non sono ideali astratti sganciati dall‟azione didattica, ma sempre calati nel concreto di una
scuola che agisce su un territorio preciso, con i suoi peculiari bisogni e specifiche finalità. Essi
sono le linee guida per l‟agire quotidiano di ciascun operatore del nostro Istituto dovrebbe nella sua
azione quotidiana.
Se, infatti, perseguire come finalità la Cittadinanza Attiva è l‟orizzonte ampio che fa da sfondo al
lavoro di tutti i giorni di ciascun insegnante, l‟edificio Continuità, Accoglienza, Orientamento ed
Integrazione sono aspetti caratterizzanti l‟offerta formativa d‟Istituto, finalità alla cui costruzione si
mira costantemente; in effetti questi aspetti fondanti sono le colonne portanti, i cardini sui cui
impiantare i muri perimetrali, le pareti costituite dalle tematiche, dai contenuti, dalle competenze
che sono l‟oggetto delle programmazioni, delle progettualità e delle attività svolte a scuola.
Tematiche e contenuti sviluppati all‟interno di tre macro aree:
area relazionale: tutto ciò che attiene alle attitudini e allo sviluppo delle competenze
socio-relazionali dell‟individuo (l‟ed. alla cittadinanza, lo sviluppo affettivo, gli aspetti
comportamentali, la consapevolezza sociale) ;
area espressiva e della comunicazione: tutto quanto ha a che fare con le competenze
dei diversi linguaggi disciplinari, ma anche con la propria capacità di esprimere la
propria personalità e identità (i linguaggi artistici e creativi in senso lato; le lingue
straniere, l‟uso delle tecnologie; i linguaggi scientifici ecc.);
area della salute, della sicurezza e dello sport: l‟area percettivo motoria, la
conoscenza e il rispetto degli ambienti, naturali, artificiali e sociali ai diversi gradi di
91
consapevolezza evolutiva degli studenti (le scienze motorie, l‟educazione alla sicurezza,
l‟educazione alimentare, l‟educazione stradale ecc.)
4.1 Accoglienza
Consapevoli di quanto sia importante “accogliere” i nuovi arrivati perché l‟ingresso o il passaggio
siano affrontati in modo sereno nel nostro Istituto, da alcuni anni, si riserva particolare attenzione al
momento iniziale sia per i bambini che frequentano per la prima volta la Scuola dell‟Infanzia sia per
coloro che iniziano la Scuola Primaria o la Scuola Secondaria di Primo Grado.
Accogliere è un primo passo per costruire l‟appartenenza ad un contesto relazionale; l‟accoglienza
per noi, non è, però, pensata come situazione soltanto iniziale, data una volta per tutte, non è
semplicemente un rituale che si ripete ogni inizio di un nuovo anno scolastico, nel nostro ogni
giorno ciascuno di noi è accolto e ciascuno di noi è responsabile dell‟accoglimento dell‟altro.
Vale a dire: si accoglie continuamente.
Le attività di accoglienza sono programmate nelle loro linee generali ma flessibili al variare dei
bisogni e degli interessi degli alunni, sono rinnovate di anno in anno alla luce delle osservazioni
degli utenti e delle proposte provenienti dagli insegnanti che già hanno effettuato l‟esperienza.
4.2 Continuità Orizzontale e Verticale.
Indubbiamente, uno degli obiettivi prioritari del nostro Istituto Comprensivo è, realizzare un
raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo tra i tre ordini di scuola che lo costituiscono
al fine di promuovere la continuità del processo formativo in modo sereno, organico e completo
e favorire la piena formazione della persona.
Il nostro Istituto promuove un progetto formativo unitario e continuo che ha inizio nella Scuola
dell’Infanzia, prosegue nella Scuola Primaria e si conclude nella Scuola Secondaria di Primo
Grado con l‟obiettivo di orientare i ragazzi a costruire consapevolmente il proprio futuro.
Particolare attenzione è, dunque, posta alla continuità del percorso educativo degli alunni dai 3
ai 14 anni e considerando la continuità educativa una dimensione di sviluppo e maturazione della
persona che avviene in maniera progressiva e per fasi, in cui, quelle che seguono legittimano quelle
precedenti di cui sono il prodotto, si adopera per realizzare un raccordo pedagogico, curricolare ed
organizzativo tra i tre ordini di scuola al fine di promuovere la continuità del processo formativo in
modo sereno, organico e completo a livello psicologico, pedagogico e didattico e favorire la piena
formazione della persona. L‟Istituto definisce le tappe relative allo sviluppo educativo e al percorso
formativo dell‟allievo di tutti i segmenti del primo ciclo di istruzione: Scuola dell‟Infanzia, Primaria
e Secondaria di I° Grado ed elabora un unico curricolo verticale per impostare ed organizzare le
proprie attività didattiche curricolari, extracurricolari, facoltative ed aggiuntive in modo
92
organico, in continuità tra i tre ordini di scuola e creare un Istituto Comprensivo con una forte
identità comune, non solo dal punto di vista amministrativo e delle procedure, ma anche e
soprattutto in termini di accoglienza, continuità e orientamento degli alunni e consentire loro di
vivere con serenità e consapevolezza il passaggio dalla fanciullezza all‟adolescenza.
All‟interno di un progetto articolato di ricerca e sperimentazione sulla continuità educativa, il
nostro Istituto ritiene fondamentale il problema del coordinamento dei curricoli, sia sul piano
teorico che su quello metodologico-operativo.
La continuità nasce, dunque, dall‟esigenza primaria di garantire il diritto dell‟alunno a un percorso
formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del
soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la
sua identità.
I docenti individuano, perciò, le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche
più significative, le strategie più idonee, con attenzione all‟integrazione fra le discipline e alla
loro possibile aggregazione in aree. All‟interno di un simile percorso, la scelta di finalità
educative e di obiettivi generali „comuni‟ garantisce la dimensione della continuità e
dell‟organicità del percorso formativo.
Praticare la continuità educativa e didattica significa, dunque, garantire all‟alunno il diritto ad
effettuare un percorso formativo che mira a promuovere uno sviluppo armonico e
multidimensionale della propria personalità che, pur nei cambiamenti dell‟età evolutiva e delle
diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità; sviluppo e maturazione
della persona che avviene in maniera progressiva e per fasi, in cui, quelle che seguono legittimano
quelle precedenti di cui sono il prodotto; è importante, pertanto, mettere in campo tutte le strategie
possibili per agevolare al massimo il passaggio dell‟alunno da un grado all'altro di scuola ed evitare
problemi che potrebbero incidere negativamente sul suo sviluppo psico-fisico.
La continuità verticale consente di determinare condizioni più favorevoli per garantire:
la continuità dei percorsi formativi;
lo scambio di competenze ed esperienze fra i docenti;
l'utilizzo combinato delle risorse professionali e strutturali;
e mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi a lungo termine:
garantire agli alunni un percorso formativo organico integrato come condizione indispensabile
di una corretta azione educativa;
conoscere la storia scolastica e personale dell‟alunno attraverso la documentazione raccolta nel
fascicolo personale per innestare, sul suo vissuto culturale, i nuovi elementi curricolari ed
organizzativi, valorizzando le competenze già acquisite;
93
problematizzare ed armonizzare concezioni e strategie didattiche, stili educativi e “pratiche di
insegnamento /apprendimento”;
coordinare i curricoli in senso longitudinale in relazione al progressivo sviluppo dell‟alunno, nel
rispetto delle differenziazioni proprie di ciascuna scuola;
concordare criteri di osservazione, verifiche e valutazione per giungere al coordinamento del
sistema di valutazione dei diversi gradi scolastici.
Le modalità di passaggio tra gli ordini di scuola sono effettuate attraverso una comunicazione
continua tra i docenti delle classi prime della Scuola Primaria e le insegnanti della Scuola
dell‟Infanzia, i docenti dell‟ultimo anno della scuola Primaria con quelli della scuola Secondaria per
trasmettere dati significativi relativi al livello di apprendimento, alla socializzazione, alla
motivazione verso l‟esperienza scolastica in generale, al contesto socio-familiare di provenienza
degli alunni, per la formazione delle classi prime dei due ordini di scuola.
Per quanto riguarda il raccordo Scuola Infanzia-Scuola Primaria- Scuola Secondaria di I Grado il
coordinamento è affidato alle docenti con Funzione Strumentale dell‟Area 2 “ Interventi per gli
alunni e docenti a supporto delle attività didattiche di continuità ed orientamento” ; la
collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi è abbastanza consolidata e si concretizza
nella progettazione di attività per gli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra un
ordine di scuola e l'altro, nel coordinamento delle programmazioni con il curricolo verticale,
nell‟armonizzazione delle strategie didattiche utilizzate, nella ricerca di condivisi e comuni criteri di
valutazione, nell‟ elaborazione di informazioni articolate sul percorso scolastico dei singoli studenti
e nel monitoraggio degli esiti degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. Alla
luce della riflessione pedagogica che il nostro Istituto Comprensivo ha svolto, la continuità
educativa è sentita non solo come continuità verticale fra i diversi cicli scolastici in cui l‟alunno di
volta in volta entrerà crescendo; ma anche come continuità orizzontale, propria di una scuola che
considera i suoi alunni come soggetti quotidianamente provenienti da altri ambiti educativi o
comunque da contesti comunitari differenti: le famiglie, le associazioni sportive, l‟oratorio ecc. La
realizzazione effettiva del duplice concetto di continuità qui esposto, consente di rispondere ai
bisogni formativi dei soggetti in età evolutiva, in modo sempre più adeguato e nel rispetto dei ritmi
di apprendimento, degli stili cognitivi, delle motivazioni e degli interessi di ciascun alunno. La
continuità orizzontale ha sì l‟obiettivo a lungo termine di essere un essenziale aspetto di quella
Comunità Educante che anima lo spirito della nostra offerta formativa, ma si sostanzia soprattutto
nell‟adesione a talune “buone pratiche” quali:
94
comunicazione costante con le famiglie, tramite i canali, i tempi e gli spazi istituzionali
(strumenti quali diari, libretti scolastici, ricevimento degli insegnanti, riunioni con
rappresentanti dei genitori ecc.) con la dovuta flessibilità e elasticità organizzativa;
comunicazione, scambi di informazioni e proposte con altre agenzie educative presenti sul
territorio;
comunicazioni con le Istituzioni (Comune, Servizi sociali, A.S.L. deputate, ecc.);
progetti territoriali che investono il nostro Istituto insieme ad altri soggetti (associazione Le Ali
della Vita, Progetto Orientamento ecc.).
PIANO DELLE AZIONI DI CONTINUITÀ VERTICALE
DOCUMENTAZIONE F.S. AREA 2
4.3 Rapporti Scuola-Famiglia
Nella costruzione della comunità educante, di particolare importanza riveste il dialogo scuola-famiglia.
Esso si sviluppa nella consapevolezza di avere obiettivi comuni, si attua nella capacità di comunicare e
partecipare e comporta da parte del Dirigente, docenti, insegnanti, genitori e alunni un impegno di
corresponsabilità. La qualità dell‟offerta formativa richiede che tutti i soggetti coinvolti assolvano ai
propri compiti, per questo è indispensabile il coinvolgimento e la collaborazione della famiglia che
svolge un ruolo insostituibile per quanto concerne la responsabilità educativa nel conseguimento delle
finalità individuate come comuni e irrinunciabili.
Promuovere una costante collaborazione con le famiglie per supportare il percorso educativo e
formativo e per migliorare il processo di crescita dei nostri alunni è un costante impegno di tutto il
personale dell‟ Istituto.
I genitori sono, infatti, il nostro principale interlocutore ed una preziosa risorsa con cui
promuovere, nella consapevolezza dell‟importanza della formazione dei loro figli, non una
partecipazione esclusivamente formale ma una fattiva, propositiva e produttiva cooperazione.
Per stabilire una vera e propria “ alleanza per costruire relazioni costanti che riconoscono i
reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative”. (Dalle
Indicazioni “Per una nuova cittadinanza”) l‟Istituto propone e stipula tra docenti, genitori e nuovi
allievi il Patto di Corresponsabilità Formativa ed Educativa, un contratto formativo in cui
scuola, famiglia ed alunni, analizzate le esigenze e le aspettative di ognuno, stabiliscono una serie
di accordi per costruire relazioni di rispetto, fiducia, collaborazione, per sviluppare senso di
responsabilità e impegno reciproci.
Poiché la scuola è l'ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di
ogni alunno anche e soprattutto attraverso l'interazione sociale in un contesto relazionale positivo, la
condivisione delle regole del vivere e del convivere può avvenire solo con una efficace e fattiva
95
collaborazione di tutti; la nostra scuola perseguirà, pertanto, costantemente l'obiettivo di costruire
un'alleanza educativa con i genitori.
All'inizio di ogni anno scolastico l‟Istituto predispone e stipula il Patto di Corresponsabilità
Formativa ed Educativa sottoscritto dall‟ insegnante coordinatore di classe per l‟intero consiglio di
classe, dai genitori e dagli alunni e depositato agli Atti; in esso sono definiti in maniera puntuale e
condivisa diritti e doveri e delineati l‟insieme degli accordi tra docenti, genitori ed alunni, utili per
costruire relazioni di rispetto, fiducia, collaborazione e condivisione; il rispetto di tale patto
costituisce condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare
le finalità dell‟Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico.
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA E FORMATIVA ALLEGATO N. 5
La scuola si impegna, pertanto, ad instaurare un dialogo costruttivo e un rapporto basato
sull‟ascolto, sul confronto e sulla collaborazione con l‟utenza e per realizzare in modo ottimale
questa collaborazione l‟Istituto mette in atto molteplici strumenti, iniziative per migliorare la
qualità del rapporto scuola/famiglia:
Organi Collegiali:
Consigli di Intersezione, d’Interclasse, di Classe;
composti dai docenti delle sezioni/classi, dai genitori rappresentanti di sezione/classe eletti dai
genitori, presieduti dal Dirigente Scolastico o da un docente incaricato; le riunioni sono effettuate
secondo un piano annuale per condividere, discutere ed affrontare temi educativi che riguardano la
classe, per formulare proposte in ordine all‟azione educativa e didattica e per socializzare le scelte
progettuali dell‟ Istituto.
Consiglio d’ Istituto: composto dal Dirigente Scolastico, che ne fa parte di diritto, e dai
rappresentanti eletti tra le componenti: genitori, personale docente, personale ATA. Il Consiglio di
Istituto è presieduto da un genitore e affronta temi connessi all‟organizzazione dell‟ Istituto.
Giunta esecutiva: eletta in seno al Consiglio di Istituto, composta dal Dirigente Scolastico, da un
docente, da un non docente e da due genitori. Predispone i bilanci, prepara i lavori per il Consiglio e
cura l‟esecuzione delle delibere.
Colloqui individuali:
colloqui docenti - genitori in orario scolastico effettuati secondo un orario di ricevimento stabilito e
affisso all‟albo di ogni plesso;
in caso difficoltà per un incontro nell‟orario di ricevimento stabilito i genitori possono richiedere un
appuntamento per un colloquio con una semplice comunicazione sul quaderno delle Comunicazioni
scuola-famiglia; sono, queste, occasioni di confronto sul singolo alunno, sul suo percorso, utile
96
per approfondire la conoscenza, condividere progressi o difficolta e per individuare eventuali
supporti;
incontri periodici docenti/genitori definiti dal Piano Annuale delle Attività;
colloqui docenti - genitori effettuato in orario pomeridiano;
consegna e presa visione del documento di valutazione quadrimestrale:
effettuato in orario pomeridiano nei mesi di febbraio e giugno;
comunicazioni scritte sul quaderno delle comunicazioni;
comunicazioni sul registro elettronico e sul sito web;
utili strumenti di comunicazione tra scuola e famiglia che non si sostituiscono le occasioni di
incontro previste tra insegnanti e genitori, ma il cui utilizzo è finalizzato a migliorare la qualità
della comunicazione.
Oltre agli incontri di tipo formalizzato (assemblee, colloqui individuali…), la lettura puntuale e
reciproca degli avvisi può aiutare a mantenere aperto un canale di cooperazione tra le due
componenti. Inoltre, in caso di necessita è sempre possibile effettuare altri incontri su richiesta dei
genitori e/o degli insegnanti.
La Scuola si apre alle famiglie anche in occasioni informali, come:
incontri su temi d'interesse comune organizzati dalla scuola o su proposta dei genitori;
incontri programmati su specifici argomenti d'interesse per i genitori, con intervento anche di
esperti in quel settore, essi sono occasione di crescita collettiva, di confronto, di stimolo, di apertura
su temi inerenti l'educazione, la vita della scuola, la qualità del servizio erogato.
incontri di tipo non formalizzato:
partecipazione mostre, spettacoli, feste, manifestazioni, lezioni aperte iniziative particolari;
condivisione momenti comunitari relativi ai temi dell‟accoglienza, della solidarietà e della pace,
del rispetto dell‟ambiente, del rispetto della legalità e del ricordo.
La scuola riconosce l‟importanza della partecipazione dei genitori negli organismi di verifica della
qualità della mensa e nelle sue dimensioni cittadine.
La scuola entro il termine dell‟anno scolastico somministra ai genitori degli alunni questionari per
rilevare la Customer Satisfaction dei propri utenti, procede ad un‟analisi dei dati, provvede a
favorire occasioni di lettura dei risultati e di confronto tra le varie componenti, al fine di una
autovalutazione del servizio erogato e per individuare gli obiettivi di miglioramento sui quali
impegnarsi nei successivi anni scolastici; i risultati sono pubblicati, infine, sul sito.
97
4. 4 Orientamento: scelta formativa.
“Orientarsi”, nel suo significato letterale, vuol dire “sapere dove ci si trova e in quale direzione
procedere per arrivare in un certo luogo”.
Nel caso dei nostri studenti l‟orientamento diventa un progetto di vita ed orientare è soprattutto
accompagnare e sostenere l‟alunno nella creazione di un progetto personale di vita realistico;
acquisire la capacità di “Orientarsi” significa imparare a riflettere su come si è, su come si vorrebbe
essere e, non ultimo, su quante energie si è disposti ad impegnare per arrivare a realizzare i propri
obiettivi. Ecco perché l’orientamento formativo, inteso come percorso finalizzato all‟acquisizione
di competenze che induttivamente promuovono e qualificano la capacità di decidere del proprio
futuro, comprende indistintamente l‟orientamento esistenziale, scolastico e quello professionale.
L‟obiettivo principale è quello di rafforzare in ciascun allievo la capacità di orientarsi nelle
scelte di vita, di sviluppare gli strumenti culturali di educazione e d‟istruzione, affinché possa
inserirsi nel mondo di domani come cittadino attivo e responsabile. Il progetto educativo della
scuola tenendo, dunque, conto dei bisogni formativi, espliciti e impliciti, dei ritmi di crescita
e di apprendimento, degli stili cognitivi e delle personalità delle studentesse e degli studenti e
delle scelte educative delle famiglie, intende porsi come una comunità educativa incentrata
sulla persona “come soggetto-persona portatore di diritti e di doveri, come processo auto-
formativo, come identità-in-costruzione, come elaboratore di un progetto-sul-mondo e come
edificatore di senso”. Questo approccio pedagogico esclude categoricamente ogni forma di
soggettività, di individualità, di identità senza relazione, puntando ad una formazione concreta,
esito di un insieme di vissuti che permette al soggetto-persona di realizzare se stesso in forma
unica, singolare ed irripetibile. L‟obiettivo è quello che il soggetto-persona in via di
costituzione si strutturi, prenda forma, si realizzi per quello che potenzialmente è.
Ponendo, dunque, al centro dell‟interesse l‟alunno ed il suo rapporto con la realtà circostante, nel
nostro Istituto i docenti promuovono una didattica di tipo orientativo finalizzata ad utilizzare i
saperi come risorse, strumenti che aiutino i nostri alunni a maturare scelte consapevoli,
espressione delle proprie attitudini, inclinazioni e potenzialità.
L‟orientamento non è più inteso solo come orientamento per scelte relative all'ambito scolastico o
lavorativo, ma anche orientamento alla vita, per delineare, cioè, in un percorso formativo continuo,
un personale progetto che parta dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma anche, e
soprattutto, se stessi. L'acquisire capacità di comunicare, di trovare le informazioni necessarie, di
continuare a formarsi, di saper usare le proprie conoscenze, appare attualmente più importante che
non il possedere molte conoscenze o il fare a tutti i costi la scelta perfetta, stereotipo ancora diffuso,
anche se messo in discussione. Le trasformazioni continue del mondo del lavoro sono in
98
contrapposizione con la scelta di indirizzo "fatta una volta per sempre", fatta quando si è molto
giovani, perché richiedono elasticità, disponibilità al cambiamento, abilità di base e conoscenze
molto personalizzate. Orientare non significa più, o non significa solamente, trovare la risposta
giusta per chi non sa cosa fare, ma diventa un'ulteriore possibilità per mettere il soggetto in
formazione in grado di conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità, affrontare i propri
problemi.
Tutti i docenti guidano ogni alunno ad individuare, valorizzare e consolidare le proprie attitudini
fin dall‟inizio del percorso scolastico non relegando più le attività di orientamento alle annualità
ponte ma attribuendo ad esse un significato molto più ampio, rendendole parte integrante dei
curricoli di studio, fin dalla scuola dell‟Infanzia con percorsi finalizzati alla conoscenza di se' e
delle proprie attitudini.
L’orientamento è inteso, dunque, come una modalità educativa permanente, un percorso che
dura tutta la vita, ma che, all‟interno della Scuola Secondaria di Primo Grado, prevede alcune tappe
significative che vogliono aiutare e accompagnare gli studenti a valorizzare la scelta formativa e
scolastica, nonché le eventuali successive “scelte” della vita e si pone, pertanto, i seguenti
obiettivi generali:
guida nella scelta del percorso formativo successivo;
riduzione del disagio e degli insuccessi;
costruire rapporti di collaborazione con gli altri ordini di scuola.
Obiettivi specifici:
facilitare un processo di scelta consapevole;
appresentare un accompagnamento alla scelta consapevole anche e soprattutto per gli alunni
più in difficoltà e a rischio di dispersione/abbandono;
dare alle famiglie le informazioni necessarie a sostenere e accompagnare i figli in questo
percorso;
contrastare l‟abbandono scolastico;
che gli studenti confermino o recuperino la motivazione verso l‟apprendimento;
che gli alunni comprendano quanto è importante acquisire competenze qualunque sia il
percorso successivo scelto;
il successo scolastico e formativo di tutti gli alunni;
l‟emergere di interessi, abilità, attitudini e competenze degli alunni;
dare informazioni sia sui tradizionali percorsi scolastici, sia sui percorsi di Istruzione e
Formazione Professionale;
99
che alunni e famiglie giungano a conoscere le caratteristiche economiche ed occupazionali
del territorio, dei servizi in esso presenti e delle fonti informative attivabili;
Conoscere, Conoscersi, Progettare, Decidere
Oltre alle attività di carattere formativa che coinvolgono tutti i docenti sono previste le
seguenti attività di tipo informativo promosse e coordinate dalle Funzioni Strumentali per
la Continuità e l‟Orientamento: interventi di tipo orientativo mirati a far conoscere l'offerta
formativa presente sul territorio per tutti i genitori degli alunni delle ultime classi della
Scuola dell‟Infanzia, delle classi quinte della scuola Primaria e delle classi terze della Scuola
Secondaria di Primo Grado;
organizzazione di colloqui con lo psicologo che opera nella scuola per risolvere i dubbi e
rinforzare le incertezze relative al momento di crescita e di scelta;
attivazione di giornate dell‟orientamento: incontro con i professori referenti
dell‟orientamento degli Istituti Superiori delle Scuole Secondarie del territorio, con
momento informativo per alunni e genitori, perché possano conoscere in dettaglio l‟offerta
formativa dei singoli Istituti, ricevere chiarimenti sulle finalità dei corsi di formazione e
sulle relative prospettive professionali;
visite alle Scuole Secondarie di Secondo Grado da parte delle famiglie e degli alunni
seguendo date fornite dalla Scuola Media (predisposizione di un calendario da parte del
docente referente dell‟orientamento);
interventi integrativi specifici rivolti agli alunni stranieri sull‟offerta formativa dei singoli
Istituti Superiori, laddove le difficoltà di comprensione della lingua italiana non consentano
loro di avere tutte le informazioni necessarie alla scelta;
visione di filmati e utilizzo di materiale audiovisivo sia relativo agli Istituti Superiori che ad
aziende, imprese e laboratori;
compilazione, da parte di alunni e genitori, di questionari predisposti dall‟Istituto
Comprensivo e vertenti sulle capacità, caratteristiche, interessi, aspettative, eventuale scelta
scolastica dei singoli ragazzi;
formulazione, da parte dei docenti, del giudizio orientativo.
Accanto a metodologie consolidate nel lavoro curricolare della classe sono previste, attività di
ricerca documentaria sui siti internet nel laboratorio di informatica e la diffusione di materiale
informativo fornito dai vari Istituti di Scuola Secondaria di Secondo Grado.
Rientrano negli strumenti utilizzati questionari e test, testi di produzione scritta che ripercorrono le
attività di orientamento svolte nel corso dell‟anno, colloqui con gli studenti e i genitori.
100
Le attività previste nella fasi informativa si svolgeranno prevalentemente nei mesi di Novembre,
Dicembre, Gennaio, e quindi prima della scadenza per la presentazione delle domande di iscrizione
alla Scuola Secondaria di Secondo Grado.
Agli inizi del mese di febbraio viene consegnato alle famiglie e agli alunni delle classi terze il
modello del Consiglio Orientativo formulato dal Consiglio di classe e scaturito dalle attitudini
disciplinari del singolo alunno e dai risultati emersi dalla somministrazione di un questionario.
Le attività di orientamento sono accompagnate da un adeguato sistema di controllo e monitoraggio
per accertare la validità del consiglio orientativo e se viene seguito da famiglie e studenti. Un buon
numero di scuole risponde alle richieste del nostro Istituto per comunicare gli esiti raggiunti dai
nostri ex-alunni.
Il monitoraggio avviene nel corso dei mesi di attività di orientamento (Novembre, Dicembre e
Gennaio) e la valutazione del percorso seguito inizia quando gli alunni sano chiamati ad effettuare
la scelta della Scuola Secondaria di secondo Grado, per proseguire fino alla fine del corrente anno
scolastico e poi riprendere all‟inizio del successivo, quando gli alunni licenziati ci daranno notizie
del loro inserimento nel nuovo ordine di scuola.
La scuola, infine, valuta i risultati delle proprie azioni di orientamento attraverso:
il confronto e la discussione fra le Funzioni Strumentali ed i docenti coinvolti nelle varie
attività;
il confronto e la discussione all‟interno dei Consigli di Classe delle classi terze della Scuola
Secondaria di Primo Grado;
il confronto tra il Consiglio orientativo effettuato dal Consiglio di Classe e la scelta finale del
singolo alunno;
eventuale ricaduta positiva o negativa sulle scelte successive effettuate dagli studenti.
PIANO DELLE AZIONI DI ORIENTAMENTO
DOCUMENTAZIONE F.S. AREA 2
4.5 Integrazione ed Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Il nostro Istituto considera l‟inclusione scolastica di ogni allievo come risorsa, ponendo l‟alunno al
centro del processo formativo, tenendo conto delle sue specifiche ma differenti necessità e abilità.
“Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado ed i contesti di diffusione.
L‟integrazione consiste nell‟ingresso in un dato contesto di una persona esterna con un deficit,
rispetto al contesto stesso, e il successo del suo inserimento è ottenuto grazie a interventi sulla
persona medesima. L‟inclusione si ha quando la disabilità non appartiene alla persona, ma agli
ostacoli di strutturazione sociale e alle barriere presenti in essa, per cui la partecipazione e
101
l‟esigibilità dei diritti non sono un problema della disabilità, ma della struttura sociale. L‟inclusione
è il riconoscimento dell‟alunno quale soggetto dotato di peculiari caratteristiche da comprendere e
utilizzare per impostare un progetto di vita adatto allo sviluppo delle sue potenzialità,
indipendentemente dalle difficoltà che può incontrare. Al fine di garantire a tutti gli alunni il
successo formativo, dopo un‟accurata fase di rilevamento della situazione di partenza del gruppo
classe, del possesso dei prerequisiti, delle esigenze, delle aspettative, della motivazione scolastica
degli allievi, ogni team docenti/ Consiglio di classe individua gli studenti con BES, per i quali è
“opportuna e necessaria l‟adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di
misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carica globale ed inclusiva di
tutti gli alunni”. A tal proposito la Direttiva precisa il significato quando dice: “L‟area dello
svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In
ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di
ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi
specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché
appartenenti a culture diverse”. In alcuni casi, la scuola si avvale della collaborazione di un team di
specialisti che, in seguito ad un protocollo d‟intesa, apportano il loro contributo dando un supporto
sia ai docenti che agli allievi attraverso tecniche del counseling e/o di comunicazione con gli
adolescenti e preadolescenti coinvolgendo anche i genitori attivamente nel percorso formativo del
proprio figlio. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato (PEI e PDP),
che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare secondo un‟elaborazione collegiale,
corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli
apprendimenti. Al fine di agevolare e dare sistematicità alle procedure volte all‟inclusione di tutti i
bisogni educativi degli alunni, l‟Istituto si impegna ad effettuare le seguenti attività:
aggiornamento nella costituzione del GLI (statuto, regolamento, protocollo..);
monitoraggio, nell‟ambito degli incontri di programmazione e dei Consigli di classe, delle
situazioni emerse dalle osservazioni degli insegnanti/docenti;
comunicazione alle famiglie degli alunni delle osservazioni emerse e condivisione delle linee
di intervento nei confronti degli alunni;
utilizzo del materiale disponibile nell‟Istituto per predisporre strategie di intervento
(biblioteche scolastiche, catalogo sostegno, materiale DSA, materiale multimediale....);
adozione di metodologie (es. cooperative learning, tutoring, brainstorming, circle time.) che
permettano ai docenti di strutturare attività “mettendosi dal punto di vista di tutti”;
102
raccolta delle “buone prassi” effettuate nelle classi, socializzandole ai colleghi, con lo scopo di
creare una “banca” di strumenti didattici da utilizzare in analoghe situazioni di difficoltà;
segnalazione al GLI di eventuali richieste, osservazioni, criticità per migliorare l‟inclusività
all‟interno dell‟Istituto;
condivisione periodica, all‟interno del GLI e dei consigli di classe/interclasse/intersezione,
delle problematiche emerse dalle singole situazioni;
monitoraggio e valutazione del livello di inclusione raggiunto al termine dell‟anno scolastico
al fine di adeguare e migliorare le criticità emerse;
possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
scelti fra percorsi formativi esistenti sul territorio locale (compresi i CTS e CTI ) e nazionale,
affinché si possa ricevere una specifica formazione ed un continuo aggiornamento sulle
tematiche dei bisogni educativi speciali ed in particolare dell'inclusione.
Come già accaduto negli anni scolastici precedenti, l‟Istituto continuerà ad avvalersi del contributo
degli operatori, delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l‟organizzazione delle attività educative. Le famiglie degli alunni, considerate dalla
Scuola come i principali fautori del processo educativo dei propri figli, vengono da subito chiamate
in causa attraverso consigli di classe specifici e coinvolte per condividere osservazioni e proposte
relativamente al percorso da seguire sia in ambito scolastico che extrascolastico.
PIANO ANNUALE INCLUSIONE ALLEGATO N. 11
103
CAPITOLO 5
ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
L‟attività didattica viene progettata e pianificata tenendo conto del “Curricolo Verticale” realizzato
dagli stessi docenti ed è strutturata attraverso la seguente organizzazione:
Curricolo di Base Obbligatorio
Ampliamento dell’Offerta Formativa: attività in orario curricolare ed extracurricolare
5.1 Organizzazione Curricolo Base Obbligatorio
5.1.1 Scuola dell’Infanzia
L‟orario curricolare della Scuola dell‟Infanzia è articolato 40 ore settimanali; tutti i Plessi hanno
un orario distribuito su cinque giorni a settimana dal lunedì al venerdì.
Orario settimanale delle insegnanti
Tutte le insegnanti della Scuola dell‟infanzia, in regime di autonomia scolastica , prestano servizio
per un orario settimanale di 25 ore. Con l‟attivazione del servizio mensa gli insegnanti si alternano
nelle sezioni con turnazione antimeridiana o pomeridiana. I turni giornalieri sono alternati
settimanalmente tra le due insegnanti di sezione ed è garantita la compresenza nella fascia oraria
compresa tra le 11.30 e le 13.30.
Modalità di articolazione dell’orario di lavoro dei docenti
L‟orario di lavoro del personale docente si articola su cinque/sei giorni settimanali in orario
antimeridiano e pomeridiano
QUADRO ORARIO CURRICOLARE 40 ORE SETTIMANALI
Plessi di via Marconi, via Mennella e viale dei Pini
LUNEDÌ
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
GIOVEDÌ
VENERDÌ
SABATO
ORARIO
ANTIMERIDIANO
INGRESSO
8.30
8.30
8.30
8.30
8.30
8.30
USCITA
EFFETTUATA
PRIMA DELL’AVVIO DELLA REFEZIONE
13.00
MENSA
ORARIO
POMERIDIANO
USCITA
16.00
16.30
16.00
16.30
16.00
16.30
16.00
16.30
16.00
16.30
16.00
16.30
104
Organizzazione della giornata nella nostra scuola dell’Infanzia
Lo scandire della giornata permette al bambino di avere una sicurezza ed un ordine interiore.
L‟organizzazione della giornata diventa regola e quindi ritmo che viene interiorizzato dal
bambino. I tempi della giornata sono articolati in modo flessibile; sono presenti momenti
spontanei o non strutturati di esperienze-gioco che comprendono attività di routine (ingresso,
pranzo…) e specifiche attività di apprendimento che si sviluppano attraverso appropriati
percorsi metodologici e didattici e l‟attuazione di laboratori, di cui vengono definiti obiettivi
strumenti e materiali specifici. La distribuzione del seguente orario così consente di
assecondare le esigenze dei bambini e dei genitori.
DALLE
ORE
ALLE
ORE
ATTIVITÀ
PREVALENTE
BISOGNO
EMERGENTE
DEL BAMBINO
OBIETTIVO
EDUCATIVO
RUOLO
DELL’INSEGNANTE
8.30
9,00
Entrata e
accoglienza.
Bisogni affettivi e
Socializzazione.
Favorire un buon
inizio della giornata
scolastica.
Sensibile ed attento al
distacco, mostra
interesse al bambino,
ascolta, gioca,
predispone spazi e
materiali.
9,00
9,30
Attività libere
(giochi liberi e/o
organizzati)
Bisogni affettivi,
relazionali e
cognitivi;
socializzazione
Favorire un buon
inizio della giornata
scolastica. Favorire
sviluppo relazionale
e cognitivo.
Sensibile ed attento,
mostra interesse ai
bisogni degli allievi,
ascolta, gioca,
predispone spazi e
materiali coordina,
aiuta, osserva.
9,30
10,00
Momenti di
espressione
orale: assenze e
presenze.
Bisogni affettivi,
relazionali,
osservare,
conoscere
memorizzare;
socializzazione,
Favorire un buon
inizio della giornata
scolastica. Favorire
sviluppo relazionale
e cognitivo.
Sviluppare i
riferimenti affettivi
verso l‟insegnante ed
i compagni.
Sensibile ed attento,
mostra interesse ai
bisogni dei bambini,
ascolta, gioca,
predispone spazi e
materiali coordina,
aiuta, osserva, stimola,
sostiene, responsabilizza
10,00
10,30
Attività
inerenti la
programmazion
e di sezione:
attività
linguistiche
(ascolto, lettura,
poesie, canti)
Come da
programmazione
di sezione. Ad
esempio:
conoscenza,
ricerca,
esplorazione,
riordino di
conoscenze
possedute.
Favorire la
socializzazione e
l‟autocontrollo.
Gli obiettivi da
raggiungere sono
indicati nelle
programmazioni.
Ad esempio:
stimolare la
conoscenza, trovare
soluzioni, vivere
nuove esperienze.
Sensibile ed attento ,
mostra interesse ai
bisogni dei bambini,
propone, stimola,
osserva e registra.
105
DALLE
ORE
ALLE
ORE
ATTIVITÀ
PREVALEN
TE
BISOGNO
EMERGENTE
DEL BAMBINO
OBIETTIVO
EDUCATIVO
RUOLO
DELL’INSEGNANTE
10,30 11,30 Attività
inerenti alla
programmazio
ne con il
grande gruppo
e/o attività
laboratori ali
per piccoli
gruppi
flessibili di
sezione
attività di
gruppo o
individuali
inerenti a unità
o progetti
didattici
Come da
programmazione di
sezione. Ad
esempio: cambio
di attività ,
conoscenza,
ricerca,
esplorazione
riordino di
conoscenze
possedute.
Gli obiettivi da
raggiungere sono
indicati nelle
programmazioni.
Ad esempio:
stimolare la
conoscenza, trovare
soluzioni, vivere
nuove esperienze,
capacità
d'autogestione ed
autocontrollo.
Sensibile, attento,
mostra interesse ai
bisogni dei bambini,
contiene, partecipa,
propone, progetta,
predispone, osserva e
registra.
11,30 12.00
Riordino e uso
dei servizi
igienici,
Cura di sé , degli
oggetti e materiali
d'uso.
Sviluppo
dell'autonomia, aver
cura della propria
persona e degli
oggetti d‟uso.
Sensibile, attento,
mostra interesse ai
bisogni dei bambini,
aiuta, rassicura, rafforza
le regole.
12.00 13.00 Pranzo(attività
di
preparazione
mensa).
Recupero di
abitudini riferite
all‟ambiente
familiare.
Bisogno di nutrirsi,
socializzare,
comunicare con i
compagni.
Promuovere
l‟educazione
alimentare.
Favorire lo sviluppo
della socialità, del
linguaggio e
dell‟autonomia.
Sensibile, attento,
mostra interesse ai
bisogni dei bambini,
crea un clima
rassicurante, piacevole,
disteso. Contiene,
stimola, aiuta, osserva.
13.00 13.45 Gioco libero
e/o guidato.
Giochi
strutturati e /o
guidati.
Attività
inerenti al
corpo e al
movimento.
Giochi
collettivi e / o
a squadre,
Bisogno fisico di
rilassarsi, bisogno
di esprimersi
liberamente nel
gioco e di
comunicare con i
compagni.
Favorire un
adattamento del
bambino al ritmo di
vita scolastica.
Movimento,
socializzazione,
autogestione .
Favorire
l‟espressione
spontanea e/ o su
consegna, attraverso
svariate forme
espressive.
Favorire autonomia
nell'eseguire una
tecnica.
Sensibile, attento ,
mostra interesse ai
bisogni dei bambini,
osserva, partecipa,
propone, progetta,
contiene.
106
DALLE
ORE
ALLE
ORE
ATTIVITÀ
PREVALEN
TE
BISOGNO
EMERGENTE
DEL BAMBINO
OBIETTIVO
EDUCATIVO
RUOLO
DELL’INSEGNANTE
13.45 15.30 Attività
inerenti alla
programmazion
e Lettura
nell‟angolo
sezione.
Giochi
percettivi,
giochi
matematici,
attività
scientifica o
attività
musicale,
attività di
canto.
Bisogno fisico di
rilassarsi,
immedesimarsi in
un personaggio,
fantasticare.
Gli obiettivi da
raggiungere sono
indicati nelle
programmazioni . Ad
esempio: favorire un
adattamento del
bambino al ritmo di
vita scolastico.
Favorire
l‟espressione
spontanea e/ o su
consegna, attraverso
svariate forme
espressive.
Sensibile, attento,
mostra interesse ai
bisogni dei bambini,
legge, narra, coinvolge,
predispone.
15.30 16.00 Giochi liberi
e/o organizzati
di breve durata
per facilitare il
riordino dei
materiali al
momento
dell'arrivo dei
genitori.
Bisogno di
esprimersi
liberamente.
Bisogno di
interiorizzazione di
sicurezze affettive,
ritorno a casa.
Favorire lo sviluppo
della socialità e del
linguaggio. Favorire
lo sviluppo della
capacità di
autogestirsi nel
gioco,
dell‟autonomia e
della socialità.
Sensibile, attento ,
mostra interesse ai
bisogni dei bambini,
osserva, partecipa,
gioca, rassicura.
16.00 16.30 Riordino dei
materiali.
Uscita
Cura degli oggetti
e materiali d'uso.
Bisogno di
interiorizzazione di
sicurezze affettive,
ritorno a casa
Favorire l'attesa dei
familiari in un clima
sereno. Regola del
saluto
Sensibile, attento,
mostra interesse ai
bisogni dei bambini,
osserva, partecipa,
rassicura, contiene,
informa i genitori sui
particolari della giornata
107
5.1.2 Scuola Primaria
L‟orario curricolare della Scuola Primaria è articolato in 29 ore settimanali antimeridiane per le
classi frequentanti il tempo normale e 40 ore settimanali perle classi frequentanti il tempo pieno.
Tutti i Plessi hanno un orario distribuito su sei giorni la settimana, dal lunedì al sabato.
QUADRO ORARIO E MONTE ORE SETTIMANALE CON TEMPO SCUOLA 29 ORE
Sede Centrale di via Pigna, Plessi di via Marconi, via Mennella e viale dei Tigli
LUNEDÌ
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
GIOVEDÌ
VENERDÌ
SABATO
OR
AR
IO
AN
TIM
ER
IDIA
NO
INGRESSO
8.20
8.20
8.20
8.20
8.20
8.20 8.20
USCITA
13.20
13.20
13.20
13.20
13.20
12.20
12.20 /13.20
108
Articolazione modulare del monte ore di ciascuna disciplina.
Il tempo normale determinato sulla base dell‟orario di 29 ore settimanali comprende l‟attivazione di
laboratori di italiano e matematica per 2 ore settimanali con attività di potenziamento, recupero ecc.
(Potenziamento dell‟offerta formativa) per il migliore impiego delle risorse disponibili.
Classe
Prima
Classe
seconda
Classe
Terza
Classe
Quarta
Classe
Quinta
Italiano 8 7 7 7 7
Matematica 7 7 7 7 7
Storia 3 3 2 2 2
Geografia (Geo-storia) (Geo-storia) 1 1 1
Scienze 2 2 2 2 2
Tecnologia 1 1 1 1 1
Lingua Inglese 1 2 3 3 3
Arte e
Immagine 2 2 2 2 2
Musica 1 1 1 1 1
Educazione
Fisica 2 2 2 2 2
IRC 2 2 2 2 2
Totale 29 29 29 29 29
109
QUADRO ORARIO E MONTE ORE SETTIMANALE CON TEMPO SCUOLA 40 ORE
Plessi via Mennella e via Marconi
LUNEDÌ
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
GIOVEDÌ
VENERDÌ
ORARIO
ANTIMERIDIANO
INGRESSO
8.20
8.20
8.20
8.20
8.20 8.20
MENSA
ORARIO
POMERIDIANO
USCITA
16.20
16.20
16.20
16.20
16.20 16.20
110
Articolazione modulare del monte ore di ciascuna disciplina.
Classe
Prima
Classe
seconda
Classe
Terza
Classe
Quarta
Classe
Quinta
Italiano 8 7 7 7 7
Matematica 7 7 7 7 7
Storia 3 3 2 2 2
Geografia (Geo-storia) (Geo-storia) 1 1 1
Scienze 2 2 2 2 2
Tecnologia 2 2 2 2 2
Lingua Inglese 1 2 3 3 3
Arte e
Immagine 2 2 2 2 2
Musica 1 1 1 1 1
Educazione
Fisica 2 2 2 2 2
IRC 2 2 2 2 2
Mensa 5 5 5 5 5
Attività
dopo mensa 5 5 5 5 5
Totale 40 40 40 40 40
111
Le ore di attività dopo mensa sono di attività ludico-creative e di recupero, potenziamento di
Italiano e matematica.
5.1.3 ORGANIZZAZIONE CURRICOLO CON ORGANICO POTENZIATO
DOTAZIONE ORGANICO POTENZIATO FASE C LEGGE 107/2015
3 INSEGNANTI Posto Comune
AMBITI DI UTILIZZO RISPETTO ALLE
PRIORITÀ INDIVIDUATE NEL RAV
AMBITI DI UTILIZZO RELATIVI
ALL’ART. 1 C. 7 LEGGE 107/2015
ORGANIZZAZIONE
ESITI
E1 - Risultati scolastici
E2 - Risultati nelle prove
standardizzate
Nazionali
a)Valorizzazione e potenziamento
delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all'italiano.
b)Potenziamento delle competenze
matematico-logiche e scientifiche.
p) Valorizzazione di percorsi
formativi individualizzati e
coinvolgimento degli alunni e degli
studenti.
q) Individuazione di percorsi e di
sistemi funzionali alla premialità e
alla valorizzazione del merito degli
alunni e degli studenti.
Ampliamento dell’offerta
Formativa con aumento
dell’orario settimanale degli
studenti di tutte le classi da 27 a
29 ore.
PROCESSI DIDATTICI
PD1- Curricolo, progettazione,
valutazione
PROCESSI ORGANIZZATIVI
PO1 - Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
5.1.4 Utilizzo ore di programmazione settimanale
Le ore di programmazione/verifica settimanale previste per i docenti di Scuola Primaria sono di
norma effettuate ogni martedì dalle ore 14.00 alle ore 16.00 e per le classi a tempo pieno dalle
16.30 alle 18.30.
Normalmente le ore di programmazione vengono utilizzate per preparare collegialmente le attività
delle classi, per valutare l‟andamento didattico, per predisporre i necessari percorsi individualizzati, le
attività di rinforzo e di recupero, per pianificare, in forma interdisciplinare, i progetti inseriti nel
curricolo della scuola. Al termine di ciascun quadrimestre, le ore di programmazione vengono
utilizzate per effettuare la valutazione degli alunni.
Nella Scuola dell‟Infanzia, per ogni ambito, i docenti individuano le basi di partenza e
procedono alla formulazione di competenze articolate in conoscenze e abilità e alla scelta delle
attività, stabilendo i percorsi, le metodologie e le modalità di verifica. L‟organizzazione delle
112
attività si fonda su una continua e responsabile flessibilità in relazione alla variabilità
individuale dei ritmi, dei tempi, degli stili di apprendimento oltre che alle motivazioni e agli
interessi dei bambini.
L‟attività di programmazione/ verifica mira a rilevare le dinamiche relazionali, le interazioni
attivate, i comportamenti dei bambini sia nel gruppo, sia singolarmente nel rapporto con gli oggetti,
i pari, le persone adulte e le attività, nonché il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ciò si
realizza attraverso un‟osservazione sistematica rispetto ad alcuni indicatori che consentono di
esaminare gli aspetti dello sviluppo della personalità: la sfera cognitiva, la sfera percettiva e
motoria, il grado di autonomia e il tipo di socializzazione raggiunto.
5.1.5 Servizio Refezione
Per le classi con l‟orario prolungato a 40 ore viene attivato il servizio di mensa scolastica; esso è erogato
dal Comune che affida la gestione a una ditta esterna.
5.1.6 Scuola Secondaria di Primo Grado
QUADRO ORARIO - CURRICOLO BASE 30 ORE SETTIMANALI
Sede Centrale di via Pigna - Plesso di Via Mennella - Plesso di Viale dei Tigli
LUNEDÌ
MARTEDÌ
MERCOLEDÌ
GIOVEDÌ
VENERDÌ
SABATO
OR
AR
IO
AN
TIM
ER
IDIA
NO
INGRESSO
8.10
8.10
8.10
8.10
8.10
8.10
8.10
USCITA
13.10
13.10
13.10
13.10
13.10
13.10 13.10
113
ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DISCIPLINARE
ORE FRONTALI
CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA
CLASSE TERZA
Lettere 10 10 10
Matematica 6 6 6
Inglese 3 3 3
Francese 2 2 2
Spagnolo 2 2 0
Scienze Motorie 2 2 2
Tecnologia/Informatica 2 2 2
Arte e Immagine 2 2 2
Musica 2 2 2
Religione 1 1 1
Cittadinanza
e
Costituzione
In base al Decreto legge 1 settembre 2008 n. 137, convertito nella Legge n.
169 del 30 ottobre 2008, l‟insegnamento viene impartito nell‟ambito
dell‟area storico-geografica.
114
5.1.7 ORGANIZZAZIONE CURRICOLO CON ORGANICO POTENZIATO
DOTAZIONE ORGANICO POTENZIATO FASE C LEGGE 107/2015
1 DOCENTE DI TECNOLOGIA Classe di concorso A033
1 DOCENTE DI LINGUA INGLESE Classe di concorso A 345
AMBITI DI UTILIZZO RISPETTO
ALLE PRIORITÀ INDIVIDUATE
NEL RAV
AMBITI DI UTILIZZO RELATIVI
ALL’ART. 1 C. 7 LEGGE 107/2015
ORGANIZZAZIONE
ESITI
E1
Risultati scolastici
E2
Risultati nelle prove
standardizzate Nazionali
b)Potenziamento delle competenze
matematico-logiche e scientifiche;
a)valorizzazione e potenziamento delle
competenze linguistiche, con
particolare riferimento all'italiano …
e) sviluppo di comportamenti
responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto della legalità, della sostenibilità
ambientale, dei beni paesaggistici, del
patrimonio e delle attività culturali;
h) sviluppo delle competenze digitali
degli studenti,
i) potenziamento delle metodologie
laboratoriali e delle attività di
laboratorio;
m) valorizzazione della scuola intesa
come comunità attiva, aperta al
territorio e in grado di sviluppare e
aumentare
l'interazione con le famiglie e con la
comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore e le
imprese;
p) valorizzazione di percorsi formativi
individualizzati e coinvolgimento degli
alunni e degli studenti;
q) individuazione di percorsi e di
sistemi funzionali alla premialità e alla
valorizzazione del merito degli alunni e
degli studenti.
1.
Docente di Tecnologia
Semiesonero 1o Collaboratore - 6 ore
Azioni di supporto alle attività
didattiche -12 ore
2.
Docente di Lingua Straniera Inglese
Semiesonero 2o Collaboratore - 9 ore
Azioni di supporto alle attività
didattiche - 6 ore
PROCESSI DIDATTICI
PD1
Curricolo, progettazione,
valutazione
PROCESSI ORGANIZZATIVI
PO1
Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
115
5.2 Offerta Formativa
Alla luce delle innovazioni introdotte dai Decreti Legislativi del 13 aprile 2017 e sulla base delle
finalità, dei principi ispiratori e degli orientamenti dell‟azione didattica espresse nell‟ATTO DI
INDIRIZZO del Dirigente Scolastico del 4 settembre 2107 l’identità progettuale del Piano dell‟
Offerta Formativa di questo anno scolastico si caratterizzerà nella realizzazione di attività e di
percorsi didattici riguardanti
L‟ educazione alla legalità, per favorire la maturazione consapevole delle competenze sociali e
civiche per permettere l‟esercizio di una cittadinanza attiva.
Lo sviluppo delle competenze comunicative nelle diverse forme e attraverso vari linguaggi, al
fine di promuovere la cultura umanistica, la valorizzazione del patrimonio e delle produzioni
culturali e il sostegno della creatività.
Partendo dall‟ integrazione sempre più profonda e sinergica con l‟utenza e tutte le altre agenzie
e risorse del territorio, anche al fine di valorizzare le risorse storico-artistiche e culturali è
stipulato il Patto di Corresponsabilità Territoriale e sarà realizzato un Progetto sul “Palazzo del
Principe” del Comune di Casalnuovo.
Il potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all‟Italiano,
oltreché alle lingue straniere studiate, anche mediante l‟utilizzo della metodologia del Content
Language Integrated Learning.
Il potenziamento delle competenze logico-matematiche.
Lo svolgimento di attività didattiche e formative connesse con l‟utilizzo sistematico delle
tecnologie a livello individuale e laboratoriale nell‟ambito del Piano Nazionale della Scuola
Digitale.
L‟organizzazione di azioni tese ad accogliere il Piano per l‟Educazione alla Sostenibilità in
funzione del perseguimento degli obiettivi dell‟Agenda 2030.
L‟ attuazione di percorsi di prevenzione del bullismo e del cyber-bullismo.
La realizzazione di iniziative formative relative alla Philosophy for Children, alla biblioteca di
classe e alla lettura.
L‟ Adozione di iniziative educative, didattiche orientate all‟inclusione degli studenti con
disabilità, BES e DSA, alla valorizzazione degli studenti con pa rticolari attitudini disciplinari,
all‟individuazione dei talenti e al potenziamento delle eccellenze.
(Attuazione del Piano Annuale Inclusione).
La programmazione di azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel
Piano Nazionale per la Scuola Digitale
116
Per arricchire l‟offerta formativa, rispondere alle diverse esigenze educative, articolare e
personalizzare il processo formativo e promuovere l‟acquisizione dei saperi essenziali garantendo
opportunità di crescita culturale agli alunni dei tre ordini di scuola, l‟Istituto amplia la propria
azione formativa con specifici progetti curricolari ed extracurricolari.
Sottinteso che ciascuna azione didattica tenderà, trasversalmente, al raggiungimento di tutte le
competenze chiave di cittadinanza e alla promozione di comportamenti responsabili ispirati alla
conoscenza e al rispetto della legalità; si è scelto di promuovere progettazioni che mirino
soprattutto alla valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva e aperta al territorio, che
sviluppino percorsi formativi individualizzati con particolare attenzione all'inclusione e al
diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali e che consentano di recuperare e/o
potenziare le competenze linguistiche dell'italiano e della lingua inglese, matematico-logiche e
scientifiche, che favoriscano l‟acquisizione di competenze digitali e consolidino la pratica e la
cultura musicale, cinematografica e teatrale.
Durante quest‟anno scolastico, nel nostro Istituto sarà utilizzato EDMODO, una piattaforma di
apprendimento online gratuita e sicura, dove insegnanti e studenti possono collaborare, condividere
contenuti e utilizzare le applicazioni educative per integrare l'apprendimento in classe. In questo
ambiente di apprendimento protetto, gestito dal docente, gli studenti possono interagire solo con i
compagni di classe e con i docenti del consiglio di classe.
Edmodo fornisce un modo semplice e sicuro per supportare l'apprendimento al di là della classe e
aiutare gli studenti a sviluppare importanti abilità online.
In Edmodo, gli studenti saranno in grado di:
partecipare a discussioni di classe o di gruppo che saranno monitorate dal docente (gli studenti
non possono inviare messaggi privati agli altri studenti);
comunicare direttamente con il docente per chiedere informazioni e ottenere aiuto con il lavoro;
tenere traccia di importanti scadenze, eventi e attività;
ricevere e gestire le consegne di attività e test di vario genere;
visualizzare il lavoro svolto quando ci si assenta da scuola;
accedere a collegamenti e risorse forniti dal docente;
entrare in Edmodo da qualsiasi computer o dispositivo mobile con funzionalità Internet e
ricevere promemoria di notifica via e-mail o di testo.
Le competenze di cittadinanza messe in campo e dunque valutabili attraverso l‟utilizzo della
piattaforma sono:
117
imparare ad imparare: gli allievi sono messi di fronte a situazioni problematiche per risolvere le
quali devono trovare soluzioni a partire dalle loro conoscenze. Devono dunque formulare
strategie efficaci ricercandole all‟interno del repertorio posseduto, oppure ideandone di nuove.
Progettare: gli alunni sono spinti a progettare sequenze di azioni per realizzare un compito.
Comunicare: per affrontare i vari compiti richiesti occorre leggere la stringa di consegna,
comprendere la richiesta e tradurre la strategia risolutiva individuata in un linguaggio specifico,
inoltre condividere e concordare i percorsi individuati con i compagni. Tutto ciò stimola gli allievi
ad utilizzare forme comunicative efficaci.
Collaborare e partecipare: nei momenti di lavoro in gruppo, gli allievi devono imparare a
mediare, a suddividersi i compiti in base alle capacità cosicché ognuno possa apprendere cose
nuove e insieme raggiungere l‟obiettivo prefissato.
Risolvere problemi: ad ogni compito proposto gli studenti hanno affrontano situazioni
problematiche di crescente complessità: rispettare la consegna e le scadenze, raggiungere un
obiettivo, gestire i problemi.
Individuare collegamenti e relazioni: essere efficaci solutori implica la capacità di saper fare
collegamenti tra ambiti di conoscenza differenti, linguistico, matematico, informatico, per
riorganizzarli e sintetizzarli in nuovi apprendimenti.
Acquisire e interpretare l‟informazione: la capacità critica si sviluppa necessariamente nel
momento in cui si devono selezionare le informazioni utili per procedere nella pianificazione
strategica.
Agire in modo autonomo e responsabile: è stato creato un account personale per ogni allievo,
con il quale ognuno può accedere autonomamente alla piattaforma e svolgere le attività seguendo i
propri ritmi. È evidente che i bambini devono sapersi autoregolare per gestire i tempi di lavoro, ad
esempio durante una pausa tra le attività di classe, oppure durante gli intervalli o nel tempo libero a
casa.
118
Per l‟anno scolastico 2017/2018 il Collegio dei docenti ha deliberato i seguenti percorsi
curricolari e progetti, proposti da tutti gli ordini di scuola anche attraverso iniziative
interdisciplinari e verticali.
5.2.1 Percorsi Didattici Curricolari
Sono attività programmate in orario curricolare e consentono agli alunni di fruire di un‟offerta
formativa più ampia e differenziata nel rispetto delle scelte prioritarie operate dalla scuola; esse
sono volte ad arricchire i curricoli disciplinari già definiti per ogni ordine di scuola e sono
programmate nella prospettiva della continuità educativa e didattica che si intende garantire
all'alunno in un percorso di apprendimento delineato in senso verticale lungo gli anni del primo
ciclo d'istruzione. Rispondono ai bisogni socio-culturali ed educativi degli utenti e prevedono il
superamento della progettazione per ambiti separati a favore dell‟unitarietà dell‟impianto culturale e
formativo. Il nostro Istituto Comprensivo propone un curricolo basato su una concezione non
nozionistica del sapere, interessato non soltanto a ciò che l‟alunno sa, ma anche a quello che sa fare
e può diventare con ciò che sa.
Le finalità di tale impostazione riguardano sia il successo scolastico dell‟alunno, come premessa del
successo formativo; sia il miglioramento del processo di insegnamento – apprendimento,
nell‟intento di sviluppare e promuovere la dimensione interculturale, approfondire la ricerca
metodologica e didattica, introdurre tecnologie educative, valorizzare le diversità, nella spinta verso
i saperi sociali e la capacità di entrare in relazione con gli altri. I percorsi curricolari programmati
intendono valorizzare nuove e diverse modalità comunicative: dalla espressione corporea alla
legalità, dall‟espressione grafico-pittorica alla migliore conoscenza di sé soprattutto attraverso la
relazione interpersonale; l‟integrazione e alfabetizzazione culturale di alunni stranieri. dalla
comunicazione di esperienze personali all‟elaborazione di storie fantastiche.
119
5.2.2 Percorsi didattici extracurricolari
Le attività extracurriculari rappresentano un‟integrazione alla progettazione curricolare volte a
potenziare l‟offerta formativa e a valorizzare le risorse del territorio, comprendono, quindi, attività e
progetti che la scuola attua anche in collaborazione con altre agenzie formative e esperti.
Esse coinvolgono diverse discipline scolastiche e utilizzano una varietà di codici comunicativi per
soddisfare istanze di educazione-formazione, dal potenziamento di abilità di base, all‟acquisizione
di specifiche conoscenze e competenze, alla promozione di qualità umane e positivi comportamenti
socio-relazionali, mediante percorsi formativi e didattici, paralleli a quelli curricolari ma organizzati
con modalità di aggregazione (gruppi di livello, di compito o di elezione) diverse da quelle del
gruppo-classe, per incoraggiare l‟apprendimento attivo e collaborativo.
I progetti sono curati da docenti della scuola con specifiche competenze professionali, coadiuvati in
taluni casi da esperti esterni.
La progettazione di attività extracurricolari risponde ai seguenti criteri condivisi e stabiliti dal
Collegio dei Docenti:
gli argomenti affrontati nei singoli progetti essere pertinenti alle tematiche formative e
culturali stabilite nel PTOF;
i progetti, ampliando gli ambiti curricolari a nuovi saperi e competenze, devono mirare a
coltivare potenzialità, interessi e opportunità legate al contesto territoriale, all‟attualità, alle
esigenze degli alunni;
i docenti curatori dei progetti potranno avvalersi della collaborazione dei genitori degli
allievi o di esperti esterni;
le attività progettuali si concluderanno con una manifestazione o con un prodotto finale.
120
5.2.3 Progetti extracurricolari finanziati con il Fondo d’Istituto.
I Progetti extracurricolari finanziati con il Fondo d‟Istituto, elaborati dagli insegnanti dell‟Istituto e
approvati dal Collegio dei docenti costituiscono un ampliamento prezioso delle attività di studio e si
sviluppano in coerenza con le finalità del P.T.O.F., di cui sono parte integrante.
Come deliberato dal Collegio dei Docenti i progetti presentati ed approvati per l‟anno scolastico
2017-2018 sono funzionali al raggiungimento degli obiettivi e delle priorità fissati nel PdM, tendono a
potenziare le competenze disciplinari, a migliorare i risultati per la concretizzazione del successo
formativo e a diminuire la varianza fra le classi emersa dall‟analisi delle prove Invalsi dell‟anno
scolastico precedente.
Essi consentono di organizzare attività a classi aperte per gruppi di livello, di potenziare lo
sviluppo delle abilità linguistiche, logico-matematiche, artistico-espressive, di ascolto,
comunicazione, comprensione, decodificazione, di rafforzare la motivazione allo studio ed
all‟impegno operativo, in tal senso tutti i progetti approvati rivestono anche un carattere
fortemente orientativo.
Gli alunni hanno così un‟ulteriore possibilità di “mettere in gioco” abilità, attitudini e capacità sul
piano psicologico e comportamentale.
121
ALUNNI COINVOLTI SCUOLA PRIMARIA
AMBITO DI POTENZIAMENTO DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DOCENTI
POTENZIAMENTO
LOGICO - MATEMATICO Giocando…programmiamo Esposito C. - Valentino V.
POTENZIAMENTO MUSICALE
Comunicare con la musica
Mazzocca G.
ALUNNI COINVOLTI
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
AMBITO DI POTENZIAMENTO DENOMINAZIONE DEL PROGETTO DOCENTI
POTENZIAMENTO LINGUISTICO Scrittori si diventa
Brancaccio-Ciccone- Vallone
POTENZIAMENTO LINGUISTICO Fascino Latino 2
Caputo
POTENZIAMENTO LINGUISTICO
Potenziamento Lingua Inglese
Cerificazione Trinity
De Biase - De Cristofaro -
D‟Onofrio - Picariello -
Villano
POTENZIAMENTO LINGUISTICO Vive le français 2
De Iesu - Napolitano L.
POTENZIAMENTO
INFORMATICO-TECNOLOGICO
Alfabetizzazione informatica Allocca - Iorio
POTENZIAMENTO ARTISTICO
Art‟Eco
Mocerino
POTENZIAMENTO MUSICALE
Magico Natale
D‟Anna - De Maria
POTENZIAMENTO MUSICALE
Adesso musica
D‟Anna - De Maria
POTENZIAMENTO INCLUSIONE
Mani in pasta…Si mangia Menichini G. - Nappi
122
5.2.4 Progetti finanziati con Programma Operativo Nazionale,
Programma Operativo Regionale e Fondo Europeo Sviluppo Regionale
Progetti Programma Operativo Nazionale
Il nostro Istituto ha elaborato, per questo anno scolastico, un Piano, approvato dall'Autorità di
Gestione dei P.O.N., e realizza diversi Percorsi Progettuali nell‟ambito dell‟ “INCLUSIONE
SOCIALE E LOTTA AL DISAGIO” e “PER LA SCUOLA-COMPETENZE E AMBIENTI PER
L’APPRENDIMENTO” al fine di sostenere gli studenti con particolari fragilità e garantire il loro
successo scolastico. Essi sono principalmente rivolti ai nostri allievi a rischio drop-out, che
presentano carenze nelle conoscenze e competenze delle materie di base tali da poter
compromettere il successo scolastico, che hanno difficoltà socio-relazionali e comportamentali, che
sono iperattivi e con deficit di attenzione, che hanno una scarsa propensione al rispetto delle regole
e una disaffezione ai luoghi istituzionali. Nella scuola primaria e secondaria di primo grado le
azioni sono finalizzate all‟innalzamento delle competenze di base e, quindi, al potenziamento della
capacità di lettura, scrittura, calcolo nonché delle conoscenze in campo linguistico, scientifico e
tecnologico. Gli interventi formativi oltre allo sviluppo delle competenze in lingua madre, lingua
straniera, matematica e scienze sono anche finalizzati al rafforzamento degli apprendimenti
espressivi, relazionali e creativi.
I Moduli programmati sono
TIPOLOGIA MODULO
TITOLO
ALUNNI
DESTINATARI
Educazione motoria; sport;
gioco didattico
Sport is now
Scuola Primaria
Educazione motoria; sport;
gioco didattico
Taekwondo
Scuola Primaria
Potenziamento della
lingua straniera
Go English
Scuola Secondaria di I Grado
Innovazione didattica
e digitale
Digiting
Scuola Secondaria di I Grado
Potenziamento delle
competenze di base
Italiando
Scuola Primaria
123
Potenziamento delle
competenze di base
Contare, per vincere
Scuola Secondaria di I Grado
Educazione alla legalità
Obettivo Legalità
Scuola Secondaria di I Grado
Cittadinanza italiana ed
europea e cura dei beni comuni
Cittadini del futuro
Scuola Secondaria di I Grado
Artistico-espressivo
ArteLandia
Laboratorio di Espressione
Creativa
Scuola dell‟infanzia
Artistico-espressivo
Giocomusicando
Scuola dell‟infanzia
Lingua straniera Inglese
The little English
Scuola dell‟infanzia
Lingua italiana
Comunichi - Amo:
la forza della lingua!
Scuola Primaria
&
Secondaria di I Grado
Lingua italiana
Scrittura creativa:
il giornale scolastico
Scuola Primaria
&
Secondaria di I Grado
Logico-matematico
Ragioni - AMO INSIEME
Scuola Primaria
&
Secondaria di I Grado
Logico-matematico
More Maths... Less Problems
Scuola Primaria
&
Secondaria di I Grado
Scienze
Costrui-AMO i microambienti
Scuola Primaria
&
Secondaria di I Grado
Lingua straniera Inglese
IT'S TIME FOR A STORY
We Learn English.
I'm English! 1
Scuola Primaria
&
Secondaria di I Grado
Lingua straniera Inglese
We Learn English.
I'm English! 2
Scuola Primaria
&
Secondaria di I Grado
124
Programma Operativo Regionale e Fondo Europeo Sviluppo Regionale
In attuazione del P.O.R. Campania FSE 2014-2020 - Asse III - obiettivo tematico 10 - Obiettivo
specifico12 “Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa”,
il nostro Istituto ha attivato il Programma SCUOLA VIVA 2^Annualità con il progetto dal titolo “ il
mio quartiere è il mio mondo” collaborando in rete con l‟ ICS “Caporale” di Acerra (scuola
capofila) e con l‟Istituto “British School”.
Il modulo si propone di fornire agli alunni conoscenze e supporto per l‟apprendimento della lingua
inglese attraverso una didattica non formale. Gli alunni tradurranno in lingua inglese i testi
realizzati precedentemente nel modulo “Scrivere la città”, li amplieranno attraverso la descrizione e
la scoperta di monumenti, siti e attrattive della città di Acerra e realizzeranno una guida turistica in
lingua inglese.
Con l‟attuazione di questi moduli si intende si intende ampliare e qualificare la propria offerta
formativa anche grazie alla collaborazione con gli Enti Locali territoriali e creare una scuola
vissuta e concepita come ambiente di apprendimento in cui gli spazi diventano luoghi per una
collaborazione interdisciplinare e grazie alla realizzazione di attività laboratoriali, all‟uso di nuove
tecnologie, di piattaforme digitali, di strategie didattiche del “learning by doing, del problem
solving, del peer to peer, del cooperative learning, flipped classroom, gli allievi potranno diventare
i protagonisti attivi del loro percorso formativo. Le attività saranno svolte in orario extracurricolare
e saranno utilizzati aule, laboratori, spazi esterni e palestre. Si intende così incentivare, soprattutto
per gli alunni che hanno un alto grado di disaffezione per la scuola, un avvicinamento all‟istituzione
scolastica, ridurre l‟abbandono, garantire l‟inclusione sociale, innalzare i livelli di competenza,
valorizzare le diversità, promuovere il benessere psicofisico e sociale, sviluppare le capacità
espressive e creative, promuovere e sviluppare le competenze sociali e civiche.
125
5.2.5 Attività Integrative ed iniziative culturali.
Su proposta dei docenti e delle altre componenti scolastiche, i consigli di classe programmano una
serie di attività integrative (gare logico-matematiche, competizioni sportive, progetti e concorsi
indetti dal Ministero dell‟Istruzione, dall‟USP e da vari Enti o Associazioni nazionali, provinciali e
del territorio, visite guidate a mostre, musei, aziende, visione di spettacoli teatrali, attività sportive
e laboratoriali ecc.) che costituiscono un ulteriore prezioso ampliamento delle attività di studio e si
sviluppano in coerenza con le finalità del POF di cui costituiscono una parte integrante. Esse
consentono di “mettere in gioco” abilità, attitudini altrimenti poco utilizzate o difficili da far
emergere; stimolano quindi la maturazione di capacità e abilità, sviluppano le attitudini e, sul piano
psicologico e comportamentale, rafforzano la motivazione allo studio e all'impegno operativo. In
tal senso rivestono tutte un carattere fortemente orientativo e/o laboratoriale.
Dette iniziative sono sempre comunicate a tempo debito agli alunni e alle famiglie.
La nostra scuola si caratterizza come centro di promozione culturale ma utilizza anche le strutture
esistenti nel territorio, delle quali sfrutta le funzionalità culturali e didattiche, nonché la
collaborazione con Enti e Associazioni che propongono attività che arricchiscono l‟offerta
formativa contribuendo al raggiungimento degli obiettivi formativi e culturali (Amministrazione
Comunale, Amministrazione provinciale, Amministrazione regionale, CSA, Direzione regionale,
A.S.L., Biblioteca, Associazioni che propongono Concorsi…).
Su proposta degli enti e delle associazioni locali, aderisce alle più significative manifestazioni di
spessore culturale e sociale promosse nel territorio, in linea con le generali indicazioni
pedagogiche della normativa scolastica e con gli obiettivi formativi e cognitivi previsti dal PTOF.
Promuove approfondimenti ed incontri con esperti, partecipazione ad eventi artistici, a
rappresentazioni teatrali, musicali, sportive, ad attività concorsuali, ad occasioni di valenza sociale.
La gestione di tali attività è affidata al Dirigente Scolastico, che opera un‟opportuna selezione
dopo aver comparato iniziative di segno analogo e sentito il parere dello Staff dirigenziale e di altri
Organi collegiali
PERCORSI DIDATTICI ED INIZIATIVE ALLEGATO 13
126
5.2.6 Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’ istruzione.
Le Uscite didattiche, le Visite guidate e i Viaggi di istruzione costituiscono un arricchimento
dell‟attività scolastica e rispondono alle finalità formative e culturali esplicitate nel P.T.O.F.
Rappresentano un‟occasione speciale di integrazione e scambio culturale e relazionale, uno dei più
potenti strumenti di conoscenza e di crescita non solo culturale, ma anche psicologica, perché
motivo di confronto con gli altri al di fuori dell‟ambiente scolastico e concorrono alla conoscenza
di realtà diverse da quelle in cui sono abituati a vivere i nostri alunni, contribuiscono allo sviluppo e
alla formazione della personalità degli alunni, forniscono conoscenze specifiche del mondo del
lavoro, anche ai fini dell‟orientamento e stimolando la consapevolezza dell‟incredibile diversità del
nostro paese.
Tali iniziative, programmate come approfondimento-ricerca e/o momenti di socializzazione e
crescita umana, sono vere e proprie esercitazioni didattiche, esperienze di apprendimento di ambiti
e tematiche studiate e di maturazione della personalità e rientrano generalmente in progetti più ampi
di tipo disciplinare ed interdisciplinare quali: educazione alla Salute, Ambientale, alla Legalità.
Essi consentono agli alunni di conoscere il territorio nei vari aspetti: culturali, sociali, ambientali,
storici, artistici e di condividere, in una prospettiva più ampia, le norme che regolano la vita sociale
e di relazione.
Considerata la forte valenza didattica e formativa delle Uscite didattiche, delle Visite guidate e dei
Viaggi di istruzione sono effettuati nel rispetto delle disposizioni ministeriali e sono programmati
all‟inizio dell‟anno scolastico dai docenti di ciascun Consiglio di Classe / Interclasse /
Intersezione nel rispetto delle indicazione del PTOF, del Curricolo di studio nel rispetto del
Regolamento d‟Istituto;
tale piano viene sottoposto all‟attenzione dei genitori, che lo discutono e lo valutano; i consigli di
classe emettono, infine, formale delibera, viene successivamente, vagliata ed approvata dal
Collegio dei Docenti e dal Consiglio d‟ Istituto.
Il Viaggio di istruzione è considerato come verifica e/o approfondimento degli obiettivi formativi
propri di ciascun settore scolastico; tali obiettivi sono relativi sia all‟area cognitiva che a quella non
cognitiva, e “giustificano” sia la scelta del viaggio di istruzione in quanto tale, sia la scelta della
meta specifica. Le visite guidate e i viaggi d‟istruzione prevedono:
itinerari ambientali-naturalistici;
itinerari storico-artistici;
visite a musei, mostre, fiere del libro, aziende del territorio, organismi istituzionali,
( Comune, Provincia, Regione ecc…)
127
Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d‟istruzione sono programmate per promuovere le
seguenti competenze sociali:
socializzare e solidarizzare in un‟esperienza di temporaneo allontanamento dall‟usuale ambiente
familiare e socio-affettivo;
di autonomia nel rispetto di regole, orari, percorsi, itinerari, ecc.
di organizzarsi ed organizzare, mettendo alla prova anche alcuni strumenti logico- espressivi
che la scuola dell‟obbligo cerca di trasmettere loro (preparare il viaggio o la visita, apprendere le
conoscenze storico-artistiche necessarie….);
di confrontarsi con altre realtà sociali e culturali e liberarsi dai freni del “pregiudizio” e del
“sentito dire” attraverso un‟esperienza di conoscenza diretta;
sviluppare la socializzazione, integrazione-inserimento di alunni stranieri e/o portatori di
handicap;
e obiettivi culturali
favorire la conoscenza diretta degli aspetti storici, culturali ed artistici degli argomenti
trattati;
promuovere attività esperienziali-culturali a completamento di quelle svolte nello spazio
scuola;
acquisire di nuove conoscenze, sperimentare, ricercare sul campo;
sviluppare della capacità di “leggere” l‟ambiente circostante, nei suoi aspetti naturali,
culturali, e storici;
consolidare la capacità di osservazione e di riflessione attraverso l‟esplorazione diretta e la
ricerca.
conoscere di luoghi ed ambienti culturali e professionali nuovi e diversi;
verificare , attraverso il contatto con la realtà concreta-circostante, le abilità e le competenze
antropologiche, logico-scientifiche e linguistico-educative prefissate nelle programmazioni annuali;
confrontare realtà territoriali diverse con quelle del proprio territorio approfondendone gli
aspetti ambientali, culturali e storici cogliendo le trasformazioni avvenute nel corso del tempo
acquisire atteggiamenti e comportamenti responsabili verso l‟ambiente.
stimolare la curiosità degli allievi verso alcuni fenomeni naturali, attraverso la
comprensione del metodo scientifico.
riconoscere le caratteristiche geomorfologiche del nostro territorio
sviluppare valori sociali e morali volti al conseguimento del senso di responsabilità delle proprie
scelte;
conoscere il patrimonio storico, artistico, culturale scientifico e tecnologico del nostro Paese.
128
Le uscite didattiche sul territorio saranno effettuate in orario scolastico con i mezzi di trasporto
forniti dall‟ente locale o a pagamento, a carico degli alunni. Per i viaggi di Istruzione, della durata
di più giorni, e le visite guidate, della durata di un giorno, il pagamento è previsto a carico delle
famiglie. Prima dell‟uscita, agli alunni vengono forniti gli strumenti e le conoscenze necessari per
partecipare attivamente all‟attività extrascolastica: viene, quindi, predisposto il materiale didattico
che permette di preparare il lavoro da fare “sul campo” e fornisce le informazioni relative alla
visita. Durante l‟uscita gli alunni raccolgono informazioni e materiale sulla base d‟istruzioni
precedentemente ricevute. Dopo l‟uscita viene rielaborato il materiale raccolto e vengono
predisposti strumenti per l‟illustrazione dell‟attività svolta (filmati, materiale fotografico, cartelloni)
I lavori realizzati servono anche come verifica del raggiungimento degli obiettivi programmati.
Oltre al piano programmato potranno essere organizzate visite guidate straordinarie qualora il
territorio offra occasioni eccezionali con notevole significato pedagogico-didattico. Di seguito il
piano presentato alle famiglie nei consigli di intersezione, interclasse e di classe, approvato dal
Collegio Docenti e dal Consiglio di Istituto.
PIANO ANNUALE VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
DOCUMENTAZIONE F.S. AREA 5
129
CAPITOLO 6
La Valutazione degli apprendimenti
“…Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della
documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei
criteri deliberati dai competenti organi collegiali. La valutazione precede,
accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola
quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una
preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento
e di stimolo al miglioramento continuo…”
(Indicazioni Nazionali )
La VALUTAZIONE riveste un ruolo determinante nello sviluppo dell‟azione educativa della scuola
anche in rapporto alle diversità individuali e alla promozione di tutte le opportunità educative. Essa,
nella complessità dei suoi aspetti formativi, cognitivi, relazionali, è parte integrante della
progettazione, non solo come controllo del raggiungimento degli obiettivi e degli apprendimenti da
parte degli alunni, ma come verifica dell'intervento metodologico-didattico, al fine di operare con
flessibilità sul progetto educativo. La valutazione è, un processo dinamico molto complesso il cui
fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell‟alunno, la stima
di sé, la sua capacità di auto valutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza per
orientare i suoi comportamenti e le sue scelte future. Essa non deve, pertanto, limitarsi alla verifica
dei soli apprendimenti, ma deve considerare tutto l‟iter cognitivo dell‟alunno ritenendo rilevanti
anche la situazione di partenza, i comportamenti, l‟interazione con i docenti ed il gruppo classe, la
partecipazione all‟attività didattica ed alla vita scolastica.
Viste le finalità educative identificate nel P.T.O.F. d'Istituto, si pongono, dunque, a fondamento
dell‟attività di valutazione i seguenti principi teorici:
la valutazione è parte integrante della progettazione didattica, è lo strumento per
monitorarne l‟efficacia e per operare un costante adeguamento degli interventi formativi;
nella valutazione è fondamentale la rilevazione della situazione iniziale di ciascun
alunno/a al fine di valorizzarne al massimo le potenzialità;
oggetto della valutazione non sono gli allievi ma i loro processi di apprendimento;
attraverso l‟attività di valutazione, l‟alunno sviluppa maggiore consapevolezza del
significato e del valore di ciò che apprende, anche attraverso percorsi di autovalutazione.
130
Per l‟osservazione e la rilevazione degli apprendimenti vengono individuati:
l‟ambito delle competenze del saper essere, intese come capacità di saper assume
responsabilità personali (impegno, partecipazione e collaborazione);
l‟ambito delle competenze sociali e civiche, (capacità assumere responsabilità
sociali, di rispettare le regole e l‟ambiente scolastico, capacità di relazionarsi con
i pari e con gli adulti);
l‟ambito del sapere e saper fare, cioè le competenze disciplinari ed interdisciplinari
che si esplicano nella padronanza delle conoscenze e abilità declinate nel Curricolo,
nonché le competenze trasversali (corretta gestione dei tempi, strategie e risorse nel
metodo di studio/lavoro, rispetto delle consegne, consapevolezza dei propri punti di
forza e di debolezza).
La valutazione degli alunni si fonda su criteri di corresponsabilità, collegialità, coerenza e
trasparenza; assume carattere formativo, cioè concorre a modificare e rendere efficace il percorso
didattico rispetto alle esigenze degli alunni.
La valutazione è
parte integrante del processo di insegnamento/apprendimento, non deve essere
considerata come un momento separato e un giudizio definitivo;
riflessiva, l‟osservazione sistematica da parte del docente e l‟autovalutazione di
insegnanti e alunni sono strumenti che intervengono sul possesso effettivo di una
competenza e migliora la motivazione;
formativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e dei rapporti
interpersonali;
condivisa, gli alunni ne comprendono fasi, modalità e ne condividono gli esiti: ogni
studente dovrebbe conoscere i propri obiettivi di apprendimento e condividere i criteri e
gli strumenti che consentiranno la raccolta di adeguati indicatori per determinare i livelli
di prestazione.
Nella Scuola dell’Infanzia l‟osservazione è lo strumento principale che consente di verificare
l‟efficacia del processo educativo, grazie all‟osservazione dei bambini e alla conseguente
documentazione delle loro attività, le insegnanti, durante l‟anno scolastico, compilano:
una descrizione dei percorsi educativo–didattici seguiti;
una documentazione regolare e significativa, attraverso elaborati - richiesti e spontanei -
dell‟alunno, oppure schede o lavori individuali o di gruppo, che offra indicazioni circa i
modi e i tempi dell‟apprendimento, gli interessi, le attitudini e le aspirazioni personali.
131
L‟osservazione è finalizzata alla comprensione e all'interpretazione dei comportamenti, al fine di
contestualizzarli e analizzarli nei loro significati. Compito della Scuola dell‟Infanzia è, infatti,
identificare processi aperti da promuovere, sostenere e rafforzare, per consentire ad ogni allievo di
dare il meglio delle proprie capacità nelle diverse situazioni. Questo permette di cogliere e valutare
le loro esigenze, di riequilibrare via via le proposte educative in base alla qualità e alla quantità
delle loro risposte.
Al termine della frequenza della Scuola dell‟Infanzia, viene compilato un documento con le
competenze raggiunte dal bambino. Il documento, che si chiama “Il percorso nella Scuola
dell‟Infanzia”, viene presentato ai genitori e consegnato alle insegnanti della Scuola Primaria
d‟iscrizione. La valutazione viene effettuata nel rispetto della continuità verticale tra la scuola
dell‟infanzia e la scuola primaria. Gli strumenti di valutazione sono: attività ludiche, singole e di
gruppo, libere e guidate, produzioni grafico -pittoriche.
Per i bambini frequentanti l‟ultimo anno della Scuola dell‟Infanzia vengono utilizzate schede di
osservazione di attitudini, interessi e competenze relative a:
comportamento;
linguaggio (comprensione ed espressione);
motricità (spazio – tempo);
abilità logiche.
Nel quadro delle finalità educative della Scuola Primaria, la valutazione si propone di vagliare sia i
risultati conseguiti dagli alunni nell‟area cognitiva, sia il processo di maturazione dell‟intera
personalità, attraverso il controllo della progressione delle conoscenze e l‟osservazione dei
comportamenti nei diversi contesti tenendo in considerazione tutti quei fattori e quelle attività che
influenzano la formazione della personalità degli alunni.
Si esplica nel corso dell‟intero anno scolastico e si elabora mediante sintesi valutative in itinere e
finali, risultato di quel complesso di osservazioni sistematiche che costituisce lo strumento
privilegiato per la continua regolazione della programmazione.
Si opera una valutazione del percorso di apprendimento del bambino, inteso come abilità,
apprendimenti, processi di sviluppo e di maturazione. Si avvale di molteplici strumenti: prove
oggettive, quesiti a risposta fissa, quesiti a risposta libera, test di integrazione e completamento,
ecc., ma anche di osservazioni sistematiche del comportamento e di rilevazioni informali delle
competenze manifestate dagli alunni. Condizioni essenziali sono in ogni caso la pertinenza degli
strumenti rispetto agli obiettivi prefissati e ai metodi adottati, la chiarezza delle richieste, la
trasparenza rispetto ai criteri adottati. Viene certifica l‟acquisizione sia delle competenze trasversali
132
di identità e convivenza - comprensive di un giudizio sul livello globale di maturazione - sia il
raggiungimento di singole competenze legate ai diversi ambiti disciplinari.
La valutazione quadrimestrale terrà conto dei risultati che ciascun alunno avrà conseguito rispetto a
tutti i criteri delle varie discipline.
La valutazione periodica degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da
essi acquisite sono effettuati mediante l'attribuzione di voti espressi in decimi per quanto riguarda
gli apprendimenti e con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno
nel comportamento, nella partecipazione, nell‟attenzione, nell‟impegno, nella responsabilità,
nell‟autocontrollo, nel rispetto delle regole, nella cooperazione.
Il passaggio dalla scuola Primaria a quella Secondaria di Primo Grado avviene a seguito di
valutazione positiva effettuata al termine della classe quinta.
Nella Scuola Secondaria di Primo Grado le modalità di valutazione diventano più sistematiche,
le prove di verifica sono periodicamente effettuate attraverso prove orali, scritte, grafiche, pratico-
manuali e motorie, interrogazioni, colloqui, conversazioni, dibattiti, libere espressioni, elaborati vari
a carattere individuale e collettivo, compiti in classe, relazioni, esercizi dai libri di testo,
questionari, test, completamento di schede tematiche, disegni, ecc.
Le verifiche hanno il duplice scopo di controllare il grado di apprendimento degli alunni e
l'efficacia di quanto programmato. I docenti possono così mettere a confronto la situazione
iniziale dell'alunno con il livello di apprendimento raggiunto e possono controllare la validità
degli obiettivi prefissati, l'adeguatezza dei contenuti e l'efficacia dei metodi. Gli obiettivi sono
ampliati o ridimensionati nel corso dell'anno.
La valutazione viene espressa in decimi e tiene conto del mancato, parziale o pieno
raggiungimento degli obiettivi prefissati per ciascun alunno. In particolare la valutazione finale,
oltre alle abilità/competenze acquisite, tiene conto dello sviluppo e dei progressi dei singoli
alunni rispetto alla loro preparazione di base e al processo di maturazione. Sono infatti valutati,
oltre le conoscenze, la disciplina, la serietà, l'attenzione, l'interesse, la volontà e la costanza
dimostrati nello svolgimento delle attività scolastiche. Inoltre, per il passaggio alla classe
successiva e per l‟ammissione all‟esame di stato finale, è necessaria la frequenza di almeno 3/4
del monte ore annuale.
La scuola si impegna nel corso dell‟anno ad assicurare ad ogni studente, in presenza di carenze
formative, una assistenza adeguata, prevedendo in sede di Consiglio di classe percorsi di
apprendimento personalizzati ed organizzando corsi di recupero nelle principali materie. In
particolare, l‟esito di tali corsi sarà tenuto in debita considerazione nella valutazione finale.
133
La valutazione dei processi formativi e degli esiti degli apprendimenti conseguiti sarà oggetto di
adeguata informativa per le famiglie degli alunni, il cui coinvolgimento nel processo educativo
costituisce un elemento indispensabile per il successo formativo dell‟alunno.
134
6.1 Modalità e Criteri per la valutazione degli apprendimenti
Il decreto legislativo n. 62/2017 recante norme in materia di valutazione e di certificazione delle
competenze, approvato ai sensi dell‟art.1 commi 180 e 181 della Legge 107/2015, apporta
importanti modifiche al Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la
valutazione (Decreto n. 122 del 2009). Alla luce della normativa vigente per assicurare
omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, il Collegio dei Docenti delibera i criteri e le
modalità di valutazione degli apprendimenti e del comportamento e stabilisce che il processo di
valutazione è effettuato attraverso quattro momenti fondamentali:
iniziale o diagnostica : consente di conoscere ed individuare, attraverso la somministrazione di
prove d‟ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso di pre-requisiti e di
elaborare una programmazione personalizzata e predisporre strategie di tipo didattico ed
educativo; essa accerta anche, attraverso questionari motivazionali e socioculturali, le
caratteristiche e le attitudini degli alunni, utili per la progettazione di attività scolastiche ed
extrascolastiche. La valutazione diagnostica/partenza si realizza nel primo mese di scuola.
in itinere o formativa:
è il tipo di valutazione che viene effettuata nel corso dell'anno scolastico e che ha la funzione di
verificare sia il livello di apprendimento degli allievi, sia la validità dell'intervento didattico sui
singoli e sulla classe; è finalizzata, quindi, a cogliere informazioni analitiche e continue sul
processo di apprendimento. Abitua gli studenti all‟autovalutazione e fornisce ai docenti
indicazioni per attivare eventuali interventi correttivi all‟azione didattica e/o predisporre
interventi di rinforzo/recupero per gli alunni. Non prevede nessuna forma di classificazione del
profitto degli studenti ma consente di verificare l‟andamento del processo educativo, di
controllare l‟efficacia degli interventi (obiettivi, contenuti, metodi, strumenti) e di modificarli in
corso d‟opera. E' formativa, infatti, perché fornisce un feed-back essenziale agli allievi e agli
insegnanti al fine di modificare il processo di insegnamento/apprendimento, contribuendo così a
rendere funzionale il processo formativo. Gli strumenti utilizzati sono anche in questo caso
prove oggettive, prove pratiche, interrogazioni scritte e orali e altro che i singoli insegnanti
predispongano. Non si tratta, infatti, di strumenti unificati, perché ogni classe segue un proprio
percorso. Questo non esclude tuttavia che alcuni insegnanti, lavorando in parallelo su classi in
situazioni simili, possano utilizzare le stesse prove di verifica. L'intervento valutativo è similare
nelle modalità e negli strumenti per la gran parte delle discipline. La valutazione formativa
viene espressa in decimi in tutte le classi.
135
sommativa-finale:
è quella che avviene alla fine del primo e del secondo quadrimestre ed ha la funzione di fare il
punto sui risultati raggiunti dagli allievi nel loro processo formativo e di apprendimento. A fine
anno è integrata anche dal giudizio sull'ammissione o meno alla classe successiva. Non viene
realizzata in base a prove d'uscita e neppure sulla media matematica dei risultati delle verifiche del
quadrimestre, in quanto è una valutazione che deve definire in modo globale le prestazioni
raggiunte dagli allievi in relazione agli obiettivi della programmazione, disciplinare e
interdisciplinare. Non si fa riferimento a livelli standardizzati di prestazioni perché
l'individualizzazione dell'insegnamento rende fondamentale e indispensabile il confronto delle
abilità e conoscenze finali con la situazione di partenza dei singoli allievi. Ogni Consiglio di
Classe/Team definisce a inizio anno quali ragazzi saranno valutati sulla base di obiettivi minimi
personalizzati e individua gli allievi per cui è necessario predisporre un PDP. La valutazione
sommativa viene espressa con voto numerico (da 5 a 10 per la scuola primaria; da 4 a 10 per la
scuola secondaria di primo grado).
valutazione per competenze:
nella prospettiva di poter verificare non solo la quantità e la qualità dei contenuti disciplinari
appresi, ma anche di verificare quali competenze trasversali gli alunni hanno maturato durante il
loro percorso formativo, la scuola ha deciso di adottare prove per competenze. Tali prove mirano a
certificare il livello di acquisizione delle competenze trasversali che l‟alunno sviluppa nel percorso
di apprendimento dalla scuola dell‟infanzia a quella secondaria di primo grado. Al termine di
quest‟ultima gli allievi sono chiamati a sostenere un esame di stato per l‟ammissione al corso di
studi successivo e il Consiglio di classe è tenuto a certificare le competenze acquisite da ogni
singolo alunno (Certificazione delle competenze). La scheda di valutazione della nostra scuola
rispecchia le direttive ministeriali. Le discipline vengono valutate secondo i criteri previsti dalla
programmazione d‟Istituto. Viene valutato in modo specifico il comportamento, espresso con
giudizio sintetico come per la scuola primaria.
Per la valutazione degli alunni stranieri, si fa riferimento alla normativa vigente ( art.45 del
DPR n.394 del 31/08/99, confermato all‟art.1, comma 9 del DPR n.22 del 22/06/09, sul
documento di valutazione), alla data di arrivo dell‟alunno e alle informazioni raccolte
sulle sue abilità e conoscenze scolastiche. La valutazione di alunni stranieri terrà conto
delle valutazioni espresse da docenti di altra scuola di provenienza o di insegnanti/operatori
preposti all‟insegnamento di lingua italiana L2.
136
Per gli alunni diversamente abili la valutazione in decimi va rapportata al P.E.I., che
costituisce il documento di riferimento. Per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento
(dislessia, disgrafia/disortografia, discalculia), opportunamente certificati, sono assicurate
forme adeguate di verifica e valutazione, che prevedono la possibilità di utilizzare gli strumenti e
le misure di tipo compensativo e dispensativo consentiti dalla normativa vigente,
ovvero l‟assegnazione di tempi più lunghi di esecuzione delle prove di verifica/valutazione
delle attività didattiche e della prova d‟esame. I descrittori dell‟apprendimento traducono in
parametri, semplici ed espliciti, gli obiettivi didattici ed educativi fissati piani disciplinari ,
consentendo ai docenti di valutare le prestazioni degli alunni in modo sufficientemente oggettivo.
Partendo dai livelli raggiunti dagli alunni, in relazione ai diversi parametri oggetto di valutazione
nelle singole prove, viene attribuito un voto, espresso in decimi, ricorrendo aa una scala di valori
che va dal 4/5 al 10, considerando che la semplice sufficienza (il sei) certifica il fatto che siano stati
raggiunti tutti gli obiettivi minimi e che il massimo punteggio (il dieci) è la certificazione di una
maturità di competenze piena ed esauriente, ovviamente legata al contesto nel quale avviene
l‟azione formativa. Al fine di individuare criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di
conoscenze, abilità, competenze e comportamenti si stabilisce che:
a. una valutazione sarà sufficiente in corrispondenza di prove che dimostrino il raggiungimento
accettabile degli obiettivi previsti per ogni singola disciplina;
b. i voti superiori alla sufficienza corrisponderanno a prove che dimostrino il raggiungimento pieno
e completo degli obiettivi graduati in rapporto alle conoscenze, abilità, competenze e
comportamenti;
c. i voti inferiori alla sufficienza saranno graduati in rapporto al grado d‟avvicinamento dei
descrittori dell‟apprendimento rispetto agli obiettivi.
Per di ottenere omogeneità nelle valutazioni e di rendere trasparente l‟azione valutativa e di
avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto espresso in decimi, i docenti
utilizzano delle rubriche di valutazione condivise. Ai sensi della normativa vigente il collegio dei
docenti stabilisce le seguenti modalità di valutazione:
per la comunicazione nelle schede si utilizzano numeri interi concordati dal Consiglio di
Classe;
non si assegnano in pagella nella valutazione intermedia e finale voti inferiori a quattro
decimi, perché tale voto attesta già un livello di insufficienza grave, con tutto ciò che questo
comporta in termini di azioni didattiche conseguenti (recupero, sostegno, motivazione);
contribuiscono alla determinazione della valutazione: l‟impegno, inteso come volontà e
costanza nella continuazione del lavoro; la progressione dell‟apprendimento rispetto ai livelli di
137
partenza; l‟organizzazione del lavoro inteso come autonomia e metodo di studio; la situazione
personale rispetto ad eventuali difficolta di salute, di relazione, eccetera.
Nello svolgimento delle prove distribuite nell‟arco temporale del quadrimestre e nelle relative
annotazioni nel registro, si farà riferimento a:
annotazione degli esiti registrati, con riferimento alle competenze disciplinari o a specifici
obiettivi di apprendimento;
registrazioni per disciplina, per quadrimestre, rilevate con vari strumenti: osservazioni
occasionali e sistematiche, conversazioni, interrogazioni, varie tipologie di prove scritte e
pratiche, test standardizzati, eccetera;
per i ragazzi in maggior difficolta, nel registro possono essere annotate, con legenda esplicitata
dall‟insegnante, anche le osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento.
Per coinvolgere e responsabilizzare gli alunni nel processo valutativo, in modo da orientare e
promuovere l‟impegno verso lo sviluppo della personalità, è utile che i docenti all‟inizio delle unità
di apprendimento informino gli alunni circa gli obiettivi attesi; i risultati delle prove e dedichino
tempi adeguati ad una riflessione individuale e/o collegiale.
Gli esiti delle prove di verifica, orali o scritte, e le rilevazioni sul comportamento sono comunicati
alle famiglie attraverso il registro elettronico dell‟alunno, negli incontri con le famiglie durante le
ore di ricevimento, nei colloqui individuali, in cui a richiesta è possibile per il genitore prendere
visione delle prove scritte ed essere informati degli esiti delle verifiche orali; la scuola organizza,
inoltre, colloqui periodici con le famiglie in orario pomeridiano, per avere scambi di informazioni
e collaborare al raggiungimento del successo formativo degli alunni.
La valutazione globale dell‟alunno scaturirà comunque dalla considerazione del raggiungimento di
obiettivi didattici, tradizionalmente espressa dal voto, combinata con l‟analisi di parametri educativi
e comportamentali quali: partecipazione, impegno, metodo, progressione nell‟apprendimento,
regolarità nella frequenza, senso di responsabilità. Nel piano di lavoro del Consiglio di classe sono
definiti non solo il numero e la tipologia di verifiche sommative previste per quadrimestre per
ciascuna disciplina, ma anche è valutata l‟incidenza d‟altri fattori quali il metodo, l‟impegno, la
partecipazione, l‟andamento rispetto ai livelli di partenza. Gli alunni della scuola primaria sono
ammessi alla classe successiva e alla prima classe della scuola secondaria di I grado anche in
presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.
RUBRICA DI OSSERVAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZA SCUOLA DELL’INFANZIA
RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI SCUOLA PRIMARIA & SECONDARIA DI I GRADO
ALLEGATO 16
RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ALUNNI BES-DSA E CON DISABILITÀ
SCUOLA PRIMARIA & SECONDARIA DI I GRADO
ALLEGATO 17
138
6.2 Modalità Criteri per la valutazione del comportamento
Ai sensi dell‟art. 1 comma 3 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 la valutazione del
comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza.
La valutazione del Comportamento concorre alla valutazione complessiva dell‟allievo/a; il
Consiglio di Classe, in considerazione del primario e profondo significato formativo
nella attribuzione della valutazione del comportamento degli studenti avrà cura di:
accertare i livelli di apprendimento e consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla
cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;
verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di
ciascuna istituzione scolastica; il Patto Educativo di Corresponsabilità e il Regolamento
d‟Istituto ne costituiscono i riferimenti essenziali.
diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all‟interno della comunità
scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al
tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei
diritti e delle libertà degli altri;
dare significato e valenza educativa anche al giudizio non soddisfacente.
La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio e finale non può riferirsi ad un singolo
episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e
culturale dello studente. Nell‟attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di Classe deve
tenere in debita evidenza e considerazione gli interventi e le attività di carattere educativo posti in
essere, eventuali disagi o specifici malesseri transitori dello studente ed i progressi e i miglioramenti
realizzati nel corso dell‟intero anno scolastico.
La valutazione del comportamento è effettuata collegialmente dal Consiglio di Classe ai sensi della
normativa vigente ed è espressa con un giudizio sintetico.
I criteri per la valutazione del comportamento si fondano sul rispetto del Patto Educativo di
Corresponsabilità e del Regolamento d‟Istituto.
L‟attribuzione di una valutazione di livello base in sede di scrutinio finale, presuppone che il
Consiglio di classe abbia accertato che lo studente in seguito a sanzioni di natura educativa e
riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti
cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo
percorso di crescita e di maturazione. In particolare, accanto alla gravità della/e sanzione/e
disciplinare/i che dovranno essere dettagliatamente verbalizzate, verrà valutato anche il percorso di
139
crescita personale e di maturazione successiva alla/e sanzione/i e l‟insufficienza di concreti e
apprezzabili cambiamenti positivi.
INFRAZIONI E SOSPENSIONI e loro incidenza sul voto di condotta
note e richiami;
sospensione dalle lezioni fino a 15 gg, anche con eventuale commutazione in attività a favore
della Comunità scolastica;
sospensione dalle lezioni per motivi gravi o gravissimi, con sospensione delle lezioni per un
periodo superiore ai 15 giorni. La sospensione dalle lezioni per più di 15 giorni, per fatti
gravissimi, concorrerà in modo determinante alla votazione di cinque/quattro decimi, anche in
presenza di descrittori positivi, e quindi alla non ammissione alla classe successiva o all‟Esame
di Stato. Nell‟assegnazione del voto di condotta, in presenza d‟infrazioni e sospensioni, si terrà
conto anche dell‟impegno successivo alle sanzioni e alle infrazioni per maturare atteggiamenti
più consapevoli e rispettosi ed evitare di ripetere gli errori compiuti.
Per l‟approfondimento si rimanda norme indicate nel del REGOLAMENTO d’ISTITUTO.
La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l'acquisizione di una
coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza
nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel
rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita
scolastica in particolare. Scuola e famiglie sono chiamate a sostenere con un impegno scritto al
momento dell’iscrizione tale acquisizione e a garantire in tal modo l’espressione di un
progetto condiviso di impegno comune per il bene dei ragazzi. Per tali motivi è richiesta la
sottoscrizione di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera
dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,
studenti e famiglie.
RUBRICA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ALLEGATO 18
140
6.3 Criteri per l'ammissione alla classe successiva
CRITERI DI AMMISSIONE
La valutazione finale degli studenti è di competenza del consiglio di classe, presieduto dal Dirigente
scolastico o da un suo delegato.
Gli studenti, per essere ammessi alla classe successiva, devono essere in possesso dei
seguenti requisiti:
frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, che tiene conto delle
discipline e degli insegnamenti oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio
di classe;
non essere incorsi nella sanzione disciplinare prevista dall‟articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR
n. 249/1998 (ove è si dispone l‟esclusione dalla scrutinio finale per comportamenti connotati
da una gravità tale da costituire un elevato allarme sociale).
L‟ammissione alla classe successiva, puntualizza la nota n. 1865/2017, “è disposta, in via
generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o
più discipline”. Ciò significa che lo studente viene ammesso alla classe successiva, anche se in
sede di scrutinio finale riporta valutazioni inferiori a 6/10 in una o più discipline.
Le insufficienze vanno riportate nel documento di valutazione.
Tenuto conto che:
sia considerata LIEVE un‟insufficienza che, a giudizio dei docenti del Consiglio di Classe, o del
Docente della disciplina, possa essere recuperata in modo autonomo, non relativa comunque a
carenze sui contenuti fondamentali della disciplina, rispetto agli obiettivi minimi del percorso
didattico, tali da pregiudicare una proficua prosecuzione dello studio nella stessa disciplina, a
tale giudizio di insufficienza deve corrispondere la VALUTAZIONE di 5/10;
sia considerata GRAVE un‟insufficienza che sottende carenze pregiudizievoli nei contenuti e/o
nei concetti specifici della disciplina, a tale giudizio di insufficienza deve corrispondere una
VALUTAZIONE uguale a 4/10.
L‟ammissione alla classe successiva è prevista anche in caso di insufficienze in 3 materie (in 4
materie purché non vi siano dei 4), purché, a parere del Consiglio di Classe, l‟alunno sia ritenuto in
grado di recuperare anche autonomamente le carenze formative, seguendo le indicazioni dei
docenti, ovvero sia in grado di recuperare anche parzialmente lo svantaggio scolastico nel corso del
periodo estivo.
CRITERI DI NON AMMISSIONE
Tenuto presente il D.lgs. 62/2017 e la nota n. 1865/2017 e considerato che l‟ammissione è
“disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di
apprendimento in una o più discipline”, il Consiglio di classe può, comunque, deliberare la non
ammissione alla classe successiva dello studente che presenti mancati o parziali livelli di
apprendimento in una o più discipline, con conseguenti valutazioni inferiori a 6/10.
141
La non ammissione deve essere:
deliberata a maggioranza;
debitamente motivata;
fondata sui criteri stabiliti dal collegio dei docenti.
Nei casi di non ammissione, inoltre, il voto dell‟insegnante di religione cattolica o di attività
alternative (per gli alunni che si sono avvalsi dell‟insegnamento), se determinante, viene espresso
tramite un giudizio motivato iscritto a verbale.
Nel caso in cui, a parere del Consiglio di Classe, presentando almeno 4 gravi insufficienze nelle
discipline, l‟alunno non sia ritenuto in grado di recuperare le carenze formative, non viene ammesso
alla classe successiva.
Si prenderanno in considerazione i seguenti indicatori: mancato conseguimento dei traguardi
minimi richiesti dal PTOF;
superamento del limite di assenze consentite senza plausibili giustificazioni;
accordi con la famiglia dell‟alunno;
aver subito la sanzione della non ammissione allo scrutinio finale.
Le motivazioni, che hanno determinato la non promozione, vanno verbalizzate in modo
circostanziato e completo attraverso un dettagliato giudizio sintetico, che riepiloghi i singoli giudizi
di materia. La completezza della registrazione delle motivazioni è doverosa, considerando che, per
effetto della legge 241/90, ogni alunno interessato può chiedere copia del verbale per la parte che lo
riguarda.
Vanno altresì verbalizzate le motivazioni dell‟insufficienza del voto di condotta che determina la
non promozione.
Le Famiglie degli allievi non ammessi alla classe successiva saranno tempestivamente avvisati dal
Coordinatore del Consiglio di Classe.
6.4 Esame di Stato Conclusivo del Primo Ciclo d’Istruzione
Il primo ciclo di istruzione si conclude con un Esame di Stato, finalizzato a verificare le
conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dallo studente, il cui superamento costituisce titolo
di accesso alla Scuola secondaria di secondo grado o al sistema di istruzione e formazione
professionale regionale.
CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE DEI CANDIDATI INTERNI
(articoli 6 e 7 del D.Lgs. n. 62/2017)
In sede di scrutinio finale, il consiglio di classe, presieduto dal Dirigente Scolastico o, in caso di
impedimento, da un suo delegato, dispone l‟ammissione o la non ammissione all‟Esame di Stato.
L‟ammissione (anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in
una o più discipline) avviene in presenza dei seguenti requisiti:
142
a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali
motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;
b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all‟Esame di Stato (cfr.
articolo 4, commi 6 e 9 bis del DPR n. 249/1998);
c) aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali INVALSI di italiano, matematica e
inglese predisposte dall‟INVALSI (N.B. il risultato delle prove INVALSI non incide sul voto finale
dell‟Esame di Stato);
Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il
consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, sulla base dei criteri
definiti dal collegio dei docenti, la non ammissione dell‟alunno all‟Esame di Stato, anche in
presenza dei requisiti previsti dalla norma.
Il Consiglio di Classe, con decisione assunta a maggioranza stabilisce che pur presentando carenze
relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento ed insufficienze in alcune
discipline, l‟alunno può essere ammesso se valutato complessivamente sufficiente per le
CONOSCENZE e COMPETENZE acquisite nell‟intero ciclo di studi, anche in considerazione delle
sue CAPACITÀ CRITICHE ED ESPRESSIVE, DEGLI SFORZI COMPIUTI PER COLMARE
EVENTUALI LACUNE E PER RAGGIUNGERE UNA PREPARAZIONE IDONEA A
CONSENTIRGLI DI AFFRONTARE L’ESAME, ovvero se l‟alunno ha comunque manifestato un
atteggiamento positivo verso l‟apprendimento, manifestando motivazione e curiosità, che in parte
integrano le conoscenze non ancora completamente acquisite, su progetto con supporto del parere di
esperti. Il giudizio di idoneità è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso
scolastico compiuto dall‟allievo nella scuola secondaria di 1° grado.
In caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all’esame: CON
4 MATERIE INSUFFICIENTI L’ALUNNO NON SARÀ AMMESSO ALL’ESAME .
La non ammissione si concepisce:
come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo, con tempi più
lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;
come evento partecipato dalle famiglie e accuratamente preparato per l‟alunno, anche in
riferimento alla classe di futura accoglienza;
quando siano stati adottati, comunque, documentati interventi di recupero e/o sostegno che non
si siano rivelati produttivi;
come evento da considerare privilegiatamente (senza limitare l‟autonoma valutazione dei
docenti) negli anni di passaggio da segmenti formativi ad altri che richiedono salti cognitivi
particolarmente elevati ed esigenti di definiti prerequisiti, mancando i quali potrebbe risultare
compromesso il successivo processo.
AMMISSIONE DEI CANDIDATI PRIVATISTI (articolo 10 del D.Lgs. n. 62/2017 e articolo 3
del D.M. n. 741/2017)
Sono ammessi all‟Esame in qualità di candidati privatisti coloro che compiono, entro il 31 dicembre
dell‟anno scolastico in cui sostengono l‟Esame, il tredicesimo anno di età e che abbiano conseguito
l‟ammissione alla prima classe della Scuola secondaria di primo grado. Sono inoltre ammessi i
143
candidati che abbiano conseguito tale ammissione alla Scuola secondaria di primo grado da almeno
un triennio.
VOTO DI AMMISSIONE (articolo 10 del D.Lgs. n. 62/2017 e articolo 3 del D.M. n. 741/2017)
In sede di scrutinio finale il Consiglio di classe attribuisce ai soli alunni ammessi all‟Esame di Stato
un voto di ammissione espresso in decimi. Il voto di ammissione va assegnato sulla base del
percorso scolastico triennale nel rispetto dei criteri e delle modalità inseriti nel PTOF. Il Consiglio
di classe, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più
discipline, può attribuire all‟alunno un voto di ammissione anche inferiore a sei decimi. Il voto di
ammissione concorre alla determinazione del voto finale dell‟Esame di Stato.
Il giudizio/voto di idoneità per l‟ammissione all‟esame di Stato conclusivo del 1° ciclo è l‟esito di
una media ponderata tra i seguenti elementi:
media aritmetica delle varie discipline;
Percorso triennale dell‟alunno con la seguente incidenza:
1° anno 20%
2° anno 30%
3° anno 50%
TIPOLOGIA E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
a) Prova scritta relativa alle competenze di italiano (D.Lgs. n. 62/2017, D.M. n. 741/2017 e
Documento MIUR del 16 gennaio 2018)
La prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l‟insegnamento accerta la padronanza
della lingua, la capacità di espressione personale, il corretto e appropriato uso della lingua e la
coerente e organica esposizione del pensiero da parte degli alunni.
Tipologia di prova
Testo narrativo o descrittivo coerente con la situazione, l‟argomento, lo scopo e il destinatario
indicati nella traccia;
Testo argomentativo, che consenta l‟esposizione di riflessioni personali, per il quale devono
essere fornite indicazioni di svolgimento;
Comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste
di riformulazione.
b) Prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere (D.Lgs. n. 62/201 e D.M. n.
741/2017)
La prova scritta relativa alle lingue straniere deve consentire di accertare le competenze di
comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro comune europeo di riferimento
per la conoscenza delle lingue (livello A2 per l‟inglese e livello A1 per la seconda lingua
comunitaria).
Tipologia di prova
Comprensione del testo
Produzione di una lettera/mail
Sintesi del testo
144
c) Prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche (D.Lgs. n. 62/2017, D.M. n.
741/2017 e Documento MIUR del 16 gennaio 2018)
La prova scritta deve consentire di accertare la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle
conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni nelle seguenti
aree: numeri; spazio e figure; relazioni e funzioni; dati e previsioni.
Le tracce prevedono problemi sulle seguenti tipologie:
Problemi matematici in cui vengono fatte una o più richieste;
Quesiti a risposta multipla con possibilità per lo studente di argomentare il procedimento e
la soluzione;
Quesiti a risposta aperta.
d) Colloquio (D.Lgs. n. 62/201 e D.M. n. 741/2017)
Il colloquio d‟Esame sarà svolto a conclusione delle prove scritte e dopo la loro correzione, secondo
un calendario predisposto dalla commissione d‟Esame in sede di riunione preliminare. Il colloquio,
condotto collegialmente da parte della sottocommissione, è finalizzato a valutare il livello di
acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze previsto dalle Indicazioni nazionali per il
curricolo della scuola dell‟infanzia e del primo ciclo di istruzione, con particolare attenzione alle
capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di
collegamento fra le varie discipline di studio. Terrà conto anche dei livelli di padronanza delle
competenze connesse alle attività svolte di Cittadinanza e Costituzione.
e) Voto finale e adempimenti conclusivi (D.Lgs. n. 62/201 e D.M. n. 741/2017)
Il voto finale deriva dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti, senza alcun
arrotondamento di eventuali cifre decimali, delle prove scritte e del colloquio; quest‟ultima media
viene fatta dalla sottocommissione. Il voto finale così calcolato viene arrotondato all‟unità superiore
per frazioni pari o superiori a 0,5 e proposto dalla sottocommissione alla commissione che delibera
in seduta plenaria alunno per alunno. Per i candidati privatisti il voto finale viene determinato dalla
media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio, arrotondando all‟unità superiore per
frazioni pari o superiori a 0,5.
La commissione delibera il voto finale per ciascun candidato espresso in decimi.
L‟Esame di Stato si intende superato se il candidato raggiunge una votazione finale non inferiore a
sei decimi.
Potrà essere assegnata la lode qualora la valutazione finale sia espressa con la votazione di dieci
decimi, con deliberazione assunta all‟unanimità della commissione.
RUBRICA DI VALUTAZIONE PROVE ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO
ALLEGATO 20
145
CANDIDATI ASSENTI E SESSIONI SUPPLETIVE (D.Lgs. n. 62/2017 e D.M. n. 741/2017)
È prevista una sessione suppletiva d‟Esame che si conclude entro il 30 giugno e, comunque, in casi
eccezionali, entro il termine dell‟anno scolastico, per gli alunni risultati assenti a una o più prove,
per gravi e documentati motivi.
CANDIDATI CON DISABILITÀ E DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
(articoli 4, 7, 8, 11 del D.Lgs. n. 62/2017 e D.M. n. 741/2017)
a) Alunni con disabilità
Per lo svolgimento dell‟Esame di Stato la sottocommissione predispone, se previsto dal Piano
Educativo Individualizzato (PEI), prove differenziate idonee a valutare i progressi del candidato
con disabilità in rapporto ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno
valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell‟Esame di Stato e del
conseguimento del diploma finale. Le alunne e gli alunni con disabilità sostengono le prove
d‟Esame con l‟uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché ogni altra forma di ausilio
professionale o tecnico loro necessario, utilizzato abitualmente nel corso dell‟anno scolastico
per l‟attuazione del Piano Educativo Individualizzato. Ai candidati con disabilità che non si
presentano all‟Esame di Stato viene rilasciato un attestato di credito formativo, che è titolo per
l‟iscrizione e la frequenza della Scuola secondaria di secondo grado ovvero dei corsi di
istruzione e formazione professionale.
b) Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
Lo svolgimento dell‟Esame di Stato deve essere coerente con il Piano Didattico Personalizzato
predisposto dal consiglio di classe. Per l‟effettuazione delle prove scritte la sottocommissione
può riservare alle alunne e agli alunni con DSA tempi più lunghi di quelli ordinari. Può, altresì,
consentire l‟utilizzazione di strumenti compensativi, quali apparecchiature e strumenti
informatici, solo nel caso in cui siano stati previsti dal Piano Didattico Personalizzato, siano già
stati utilizzati abitualmente nel corso dell‟anno scolastico o comunque siano ritenuti funzionali
allo svolgimento dell‟Esame di Stato, senza che venga pregiudicata la validità delle prove
scritte. Per l‟alunna e l‟alunno la cui certificazione di Disturbo Specifico di Apprendimento
abbia previsto la dispensa dalla prova scritta di lingue straniere, la sottocommissione stabilisce
modalità e contenuti della prova orale sostitutiva di tale prova. Per l‟alunno la cui certificazione
di Disturbo Specifico di Apprendimento abbia previsto l‟esonero dall‟insegnamento delle lingue
straniere, la commissione predispone, se necessario, prove differenziate, coerenti con il percorso
svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell‟Esame di Stato e del conseguimento
del diploma.
146
CANDIDATI IN OSPEDALE E IN ISTRUZIONE DOMICILIARE (articolo 22 del D.Lgs. n.
62/2017 e D.M. n. 741/2017)
Le alunne e gli alunni:
ricoverati presso ospedali o luoghi di cura nel periodo di svolgimento dell‟Esame di Stato
possono sostenere in ospedale tutte le prove o alcune di esse;
che hanno frequentato corsi di istruzione funzionanti in ospedale o luoghi di cura per periodi
temporalmente rilevanti e senza soluzione di continuità con il periodo di svolgimento
dell‟Esame di Stato sostengono le prove in presenza di una commissione formata dai docenti
ospedalieri, che hanno seguito i candidati, integrata con i docenti delle discipline mancanti,
scelti e individuati in accordo con l‟Ufficio Scolastico Regionale e la scuola di provenienza;
ricoverati nel solo periodo di svolgimento dell‟Esame di Stato sostengono le prove, ove
possibile, in sessione suppletiva. In alternativa, ove consentito dalle condizioni di salute, gli
alunni sostengono le prove o alcune di esse in ospedale alla presenza della sottocommissione
della scuola di provenienza.
Queste modalità di effettuazione dell‟Esame di Stato si applicano anche ai casi di istruzione
domiciliare.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO (articolo 9 del D.Lgs. n. 62/2017 e D.M. n. 742/2017)
La certificazione delle competenze, effettuata dalle istituzioni scolastiche statali e paritarie del
primo ciclo di istruzione, descrive:
il progressivo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza;
i risultati del processo formativo al termine della Scuola primaria e secondaria di primo grado,
secondo una valutazione complessiva in ordine alla capacità di utilizzare i saperi acquisiti per
affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati. 12.1 Tempi e modalità di
compilazione della certificazione (articolo 9 del D.Lgs. n. 62/2017 e D.M. n. 742/2017) La
certificazione delle competenze è rilasciata al termine del primo ciclo di istruzione alle alunne e
agli alunni che superano l‟Esame di Stato. Il documento viene redatto durante lo scrutinio finale
dal consiglio di classe per la Scuola secondaria di primo grado ed è consegnato alla famiglia
dell‟alunno e, in copia, all‟istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo. 12.2 Modello
nazionale di certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione (articolo 9
del D.Lgs. n. 62/2017 e D.M. n. 742/2017). Il modello nazionale di certificazione delle
competenze fa riferimento al Profilo dello studente, così come definito dalle Indicazioni
nazionali per il curricolo vigenti, alle competenze chiave individuate dall‟Unione europea e alla
descrizione dei diversi livelli di acquisizione delle competenze medesime.
Il modello è integrato da:
una sezione predisposta e redatta a cura dell‟INVALSI, che descrive i livelli conseguiti
dall‟alunno nelle prove nazionali di italiano e matematica;
una ulteriore sezione, predisposta e redatta a cura dell‟INVALSI, che certifica le abilità di
comprensione e uso della lingua inglese a esito della prova scritta nazionale. Per gli alunni con
disabilità, il modello nazionale può essere accompagnato da una nota esplicativa che rapporti il
147
significato degli enunciati relativi alle competenze del Profilo dello studente agli obiettivi
specifici del Piano Educativo Individualizzato.
LINEE GUIDA AL MODELLO CHIAVE EURIPEE DELLE COMPETENZE AL
TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il modello fa riferimento alle competenze chiave europee del 2006, articolate in dettaglio dalle
competenze previste dal Profilo finale dello studente.
I livelli sono descritti nel modo seguente:
A. Avanzato
L‟alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell‟uso delle
conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile
decisioni consapevoli.
B. Intermedio
L‟alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli,
mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C. Base
L‟alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e
abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D. Iniziale
L‟alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
Il modello nazionale per le alunne e gli alunni con disabilità certificata viene compilato, con gli
opportuni adeguamenti, per renderlo coerente con gli obiettivi previsti dal Piano Educativo
Individualizzato (PEI).
Il D.M. 742/17, sia per la certificazione al termine della Scuola primaria sia per quella al termine
del primo ciclo, recita: «Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della Legge n.
104/1992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa
che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo
individualizzato». Ciò significa, per esempio, che possono essere allegati al modello dei descrittori
(come rubriche, griglie ecc.) che declinano la padronanza delle competenze chiave descritte dalle
dimensioni del Profilo, in coerenza con il PEI, nei quattro livelli previsti dalla certificazione. Per le
alunne e gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), dispensati dalle prove scritte in
lingua straniera, si fa riferimento alla sola dimensione orale di tali discipline. Per gli alunni con
DSA, esonerati dall‟insegnamento della lingua straniera ai sensi del Decreto Ministeriale 12 luglio
2011, non viene compilata la relativa sezione.
148
6.5 Valutazione Esterna degli apprendimenti
La Scuola italiana da anni partecipa alla rilevazione promossa dall‟INVALSI, Istituto Nazionale per
la VALutazione del Sistema educativo di Istruzione e di formazione. Da quest‟anno, la rilevazione
riguarda gli apprendimenti di italiano, matematica degli allievi della classe seconda della Scuola
Primaria e di italiano, matematica e lingua inglese degli allievi della classe quinta della Scuola
Primaria e terza della Scuola Secondaria di I Grado. Nella secondaria di I grado le prove non
fanno più parte dell‟esame ma la partecipazione sarà requisito per l‟accesso all‟Esame, e gli esiti
non incideranno sul voto finale. Con scansione annuale, le competenze e le abilità di base
d eg l i s tu d en t i sono, dunque, valutate direttamente dal M.I.U.R. attraverso procedure e
strumenti prodotti dall‟Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Scolastico. Nel nostro
Istituto l‟organizzazione delle procedure di somministrazione delle prove e di restituzione dei dati
all‟INVALSI è affidata ad un docente referente. La rilevazione esterna degli apprendimenti oltre a
contribuire a livello statistico al monitoraggio nazionale, costituisce per la scuola uno degli elementi
utili alla autovalutazione delle azioni messe in atto, la lettura e l'interpretazione delle tavole e dei
grafici restituiti dall'INVALSI sono, infatti, sia un utile strumento di diagnosi non solo dei livelli di
competenza raggiunti dagli alunni ma un mezzo per individuare aree di eccellenza e aree di criticità
al fine di individuare azioni di miglioramento per potenziare l'azione didattica, migliorare l'offerta
formativa all'interno della scuola e garantire il raggiungimento del successo formativo di tutti gli
studenti. La lettura dei risultati viene, dunque, affrontata nel nostro Istituto con un atteggiamento
costruttivo che coinvolge tutti gli insegnanti in un‟attività di autoriflessione sui metodi e sui
contenuti dell‟insegnamento.
L‟analisi degli esiti viene effettuata a più livelli:
a livello di singolo docente sia nel periodo successivo alla somministrazione, per analizzare gli
errori più diffusi insieme agli alunni, sia dopo la pubblicazione dei dati, per migliorare la
propria programmazione;
a livello di area disciplinare, dopo la pubblicazione dei dati, per analizzare gli
errori più diffusi e per migliorare la propria programmazione;
in una apposita seduta del Collegio Docenti per condividere punti di forza e di criticità globali
nel Consiglio di Istituto per trasparenza e rendicontazione.
REPORT ESITI PROVE INVALSI A.S.2016-2017
DOCUMENTAZIONE REFERENTE VALUTAZIONE
149
6.6 Certificazione delle competenze
“ Al termine dell'anno conclusivo della Scuola Primaria, della Scuola Secondaria di Primo
Grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della
legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché al termine del secondo
ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun
alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la
prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi
formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro.” (Art. 6 del D.P.R. n.122/09)
Nel primo ciclo dell‟istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al
termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado,
accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell'art. 8 del DPR 122/2009). Pertanto
alla fine della classe quinta della Scuola Primaria e della classe terza della Scuola Secondaria di I°
Grado, la normativa vigente prevede la compilazione di un ulteriore documento denominato
Certificazione delle competenze.
La valutazione della competenza non è la semplice trasposizione del voto disciplinare ma è il frutto di
un processo di:
valutazione delle conoscenze e delle abilità per mezzo delle quali gli alunni realizzano i compiti
loro proposti;
osservazione dell‟operatività degli alunni per riconoscere l‟evoluzione dei processi di
autonomia, la capacità di collaborare nel gruppo … tutti quei comportamenti, cioè, che si
imparano facendo;
valutazione complessiva dell‟alunno per riconoscere il possesso della capacità di usare il
proprio sapere e la propria personalità per affrontare e risolvere le situazioni che di volta in volta
vengono proposte.
Mentre i voti e i giudizi permettono di seguire il percorso di apprendimento e di crescita dello
studente, con la Certificazione delle competenze l‟intento è quello di fornire informazioni puntuali
sui livelli di competenza degli studenti in relazione a criteri di carattere generale quali la
trasparenza, la comparabilità, il riconoscimento delle qualifiche e/o dei diplomi mediante livelli di
riferimento e principi comuni di certificazione validi non solo su tutto il territorio nazionale, ma anche
in tutta Europa.
Anche il documento per la certificazione delle competenze viene predisposto in autonomia dalle
istituzioni scolastiche, sulla base delle disposizioni vigenti.
150
Il nostro Istituto è a CENTRO ACCREDITATO per rilasciare le seguenti CERTIFICAZIONI
Trinity College London Exam Center
In collaborazione con Trinity College of London, l‟ente certificatore britannico accreditato dal
Ministero dell'Istruzione Italiana si rilascia la certificazione scritta delle competenze
linguistiche, riconosciuta a livello internazionale. La certificazione esterna Trinity valuta il livello
di competenze linguistiche secondo la scala stabilita dal Consiglio d‟Europa e indicate nel Quadro
Comune Europeo (QCER).
Pearson Test of English (PTE)
Pearson Test of English (PTE) General e Young Learners sono gli esami forniti dal nostro
Istituto in partnership con Pearson e Edexcel Limited, il maggiore ente britannico per le
qualificazioni accademiche riconosciuto in Italia dal Miur e dal British Council. Punto di forza degli
esami Pearson è la certificazione delle quattro abilità (listening, reading, writing, speaking)
attraverso un approccio basato sulle capacità comunicative nella vita reale.
151
Ei-Center CERTIPASS
Certificazione Informatica Europea EIPASS con la possibilità di seguire corsi di formazione in aula
e/o sostenere gli esami presso il nostro Istituto. CERTIPASS è l‟Ente Internazionale erogatore delle
certificazioni informatiche EIPASS®, che, progettate e validate dal Comitato Tecnico Scientifico,
consentono ad ogni utente di verificare e attestare le proprie competenze nell‟utilizzo del Computer
e di Internet.
Il Programma internazionale di certificazione delle competenze digitali EIPASS consente di rendere
immediatamente spendibili, a scuola, all‟università e in ogni contesto lavorativo, le competenze
acquisite.
152
CAPITOLO 7
L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
L‟istituto scolastico nella sua struttura organizzativa è un articolato in sistema che realizza il
servizio pubblico di istruzione e di formazione secondo il vigente ordinamento assicurando la
fruizione dell‟offerta formativa da parte degli esercenti il diritto all‟istruzione. Ne consegue
che il servizio va organizzato, progettato, agito e valutato nei processi, negli esiti, nella
gestione, per far emergere aree o dimensioni di criticità da sviluppare e migliorare in modo da
assicurare a tutti gli allievi un servizio qualificato. L‟istituto “Aldo Moro” è una scuola in
possesso della CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ, che attesta la conformità della nostra
organizzazione alla norma UNI ENI ISO 9004: 2009; essa è concessa alle scuole che attuano un
costante e strutturato processo di miglioramento della propria organizzazione.
Fortemente determinata a superare l‟autoreferenzialità a favore del perseguimento dell‟oggettività
dei dati, condivisi e rendicontati con trasparenza , da diversi anni, la Direzione ha introdotto un
nuovo approccio gestionale e attraverso l‟adesione e la realizzazione del PROGETTO VALeS
(nell‟ambito del Progetto VALeS , nell‟anno scolastico 2013-2014 l‟Istituto è stato sottoposto a
visita valutativa nei giorni 14- 15 / 01 / 2014 dagli ispettori del VALES Antonietta Sapone e
Raffaele De Sio che hanno redatto un report di valutazione) e del PROGETTO QUALITÀ, ha
avviato attività di autoanalisi e autovalutazione supportate da un sistema di monitoraggio,
misurazione, analisi e riesame che ha consentito e consente di identificare opportunità di
miglioramento, stabilire le priorità per il miglioramento e i relativi piani d‟azione. Questo sistema
di autoanalisi e di autovalutazione si integra con il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV)
come richiesto dalla normativa vigente, soprattutto nel suo orientamento verso il miglioramento
continuo dei risultati scolastici, obiettivo strategico centrale del nostro servizio.
Tutte le attività e i processi sono progettati secondo la logica PDCA (PLAN–DO–CHECK–ACT,
REALIZZARE-PIANIFICARE-VERIFICARE-MANTENERE-MIGLIORARE) al fine di avere un approccio
di tipo preventivo, un controllo durante i processi ed una gestione dei segnali di ritorno.
L‟ Istituto individua, definisce ed attua il processo di monitoraggio, misurazione, analisi e riesame
dei propri prodotti, dei propri processi, del grado di soddisfazione del Cliente/Parte Interessata, del
miglioramento complessivo delle proprie prestazioni ad intervalli annuali secondo le seguenti
modalità di controllo e responsabilità:
153
PROCESSO
MODALITÀ DI CONTROLLO E RESPONSABILITÀ
PIANIFICAZIONE
DELL’ATTIVITÀ
DIDATTICA
I Piani di Lavoro di ciascun docente sono verificati dal Dirigente
Scolastico in relazione alla loro corrispondenza alle indicazione ed
ai programmi ministeriali, agli obiettivi definiti, alla coerenza della
tempistica e dei supporti adottati. La registrazione del controllo è
evidenziabile dal visto di approvazione del Dirigente Scolastico
apposto sugli stessi Piani di Lavoro.
Periodicamente ciascun docente effettua la valutazione circa
l'andamento ed il grado di attuazione rispetto a quanto pianificato.
Al termine dell'anno scolastico, inoltre, ogni docente elabora una
relazione finale nella quale documenta la verifica del raggiungimento
degli obiettivi pianificati.
REALIZZAZIONE
DELL’ATTIVITÀ
DIDATTICA PER LE
SINGOLE CLASSI
REALIZZAZIONE
DELL’ATTIVITÀ
DIDATTICA PER LE
SINGOLE CLASSI
Ciascun docente effettua la verifica periodica degli apprendimenti e
dei traguardi di competenza raggiunti dagli alunni, in modo da
assicurare che tale processo costituisca un momento di riscontro utile
e costruttivo sia per il docente, per riorganizzare, se necessario,
l‟attività didattica, sia per gli alunni, come un momento di conferma
delle proprie capacità o di scoperta dei propri limiti o carenze e
stimolo per un eventuale incremento del proprio impegno.
La realizzazione e il risultato di tali verifiche è documentato tramite
il registro personale del docente e il registro della classe.
Durante tutte le riunioni dei Consigli di Classe/interclasse ciascun
docente relaziona circa l'andamento delle attività di propria
competenza e segnala eventuali criticità.
Il Consiglio di Classe/interclasse verifica il corretto svolgimento
dell'attività didattica nella singola classe in termini di coordinamento
tra docenti, obiettivi raggiunti, apprendimento degli alunni.
La registrazione di tali verifiche è documentata dai relativi verbali
delle riunioni.
154
GESTIONE DELLE
VALUTAZIONI
COMPLESSIVE
Il corretto svolgimento delle attività di valutazione complessiva degli
alunni è verificato dal Dirigente Scolastico che partecipa
direttamente, o tramite un suo delegato, a tutte le riunioni di scrutinio
di fine periodo o di fine anno, allo scopo di assicurare l'adozione dei
criteri riportati nel PTOF, e favorire una valutazione oggettiva ed
equilibrata delle prestazioni di ogni alunno.
La registrazione di tali controlli è documentata tramite il verbale del
Consiglio di Classe/interclasse riunito per le operazioni di scrutinio e
il verbale del Collegio Docenti, al quale il Dirigente Scolastico
relaziona annualmente.
Il Dirigente Scolastico verifica, inoltre, i tabelloni dei giudizi esposti
a fine anno prima della loro pubblicazione.
GESTIONE DEI
PROGETTI E/O
INIZIATIVE INERENTI IL
POF
Ciascun docente incaricato come gestore di processo della gestione
dell'iniziativa / progetto deve verificare e relazionare sull'efficacia di
quanto svolto e sulle opportunità di miglioramento ed innovazione
emerse ed eventualmente implementate.
Sulla base delle relazioni finali e di ulteriori eventuali controlli
ritenuti opportuni, il Dirigente Scolastico relaziona annualmente al
Collegio Docenti in merito al corretto svolgimento delle singole
iniziative / progetti previsti dal PTOF.
La registrazione di tali controlli è documentata dal verbale del
Collegio Docenti
GESTIONE DELLE
VALUTAZIONI
COMPLESSIVE
Ciascun docente effettua le verifiche di valutazione finale del livello
di apprendimento e dei traguardi di competenza degli alunni, svolte a
fine trimestre/quadrimestre e a fine anno scolastico.
Il Dirigente Scolastico, verificando ed approvando il Piano di Lavoro
di ciascun docente, verifica la coerenza dei criteri e delle modalità di
valutazione stabiliti dal docente con: quanto definito nella Carta dei
Servizi, i criteri generali approvati dal Collegio Docenti con il PTOF,
i criteri di valutazione, gli obiettivi e le competenze da raggiungere
concordate nelle riunioni di Dipartimento e le specifiche ministeriali.
L‟attestazione del controllo è evidenziata dalla firma apposta sul
Piano di Lavoro da parte del Dirigente Scolastico.
155
Per effettuare l‟autovalutazione l‟ Istituto usa strumenti di misura e di controllo riconosciuti a
livello nazionale come i questionari INVALSI, e questionari per la rilevazione della Customer
Satisfaction.
L‟analisi della soddisfazione dei portatori di interesse interni ed esterni sulla qualità del servizio erogato
è effettuata con varie azioni di monitoraggio che vanno dalle osservazioni e comunicazioni dirette di
docenti, non docenti, alunni e genitori, dalle riunioni dei vari Organi Collegiali; dai periodici incontri
scuola -famiglie ai questionari della Costumer Satisfaction ; le informazioni di ritorno consentono di
effettuare un‟analisi a vari livelli della struttura organizzativa.
I dati e le informazioni raccolti vengono organizzati ed elaborati mediante idonei strumenti statistici
e rappresentati in forma grafica (istogrammi e linee di tendenza) al fine di garantire l‟individuazione
dei punti di forza e di debolezza ed, quindi, le azioni correttive e gli obiettivi di miglioramento a
breve, medio e lungo termine.
La verifica della progressiva acquisizione degli obiettivi si svolge quindi in fase di attuazione del
processo didattico/ formativo con le seguenti modalità:
il controllo sugli apprendimenti degli alunni in relazione agli obiettivi definiti viene effettuato dal
CdC ogni volta che si riunisce. Si procede alla rilevazione delle valutazioni delle singole discipline e
alla formulazione di una valutazione generale della classe. Quando viene riscontrata una difformità
tra i risultati attesi e quelli ottenuti, il CdC elabora una strategia di intervento per rendere più
efficace il percorso formativo;
le informazioni, raccolte dal Coordinatore del CdC, sono registrati a verbale in modo che si possa
procedere alla comparazione tra classi parallele;
in caso di scostamento dagli obiettivi pianificati vengono adottate opportune azioni correttive ai
piani o programmi e interventi di recupero.
Al termine dell‟anno scolastico, nella seduta del riesame, i l Dirigente effettua, con lo Staff ed il gruppo
di Miglioramento, il check up completo e sistematico sia delle prestazioni complessive sia dei singoli
processi, valuta l‟attuazione della mission, della vision, delle politiche, delle strategie ed i progressi
degli obiettivi pianificati, conferma o rivede gli obiettivi a medio e lungo termine nella stesura del Piano
di Miglioramento.
I dati raccolti sono usati ed integrati per la compilazione del Rapporto di Autovalutazione previsto
dal Sistema Nazionale di Valutazione..
I vari strumenti di autovalutazione, la progettazione, la stesura, l‟implementazione, la verifica e la
valutazione dei risultati del Piano di Miglioramento, l‟ideazione e l‟implementazione di progetti,
attività e prassi innovative, il coinvolgimento attivo e condiviso tutte le parti interessate, consentono al
156
nostro Istituto di attuare un processo di miglioramento continuo e di essere in linea con quanto indicato
dalla Norma UNI EN ISO 9004:2009.
7.1 Il RAV: Rapporto di AutoValutazione di Istituto
Con il DPR 28 marzo 2013, n. 80 è stato emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di
Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione.
A partire dall‟anno scolastico 2014/15 le istituzioni scolastiche sono state chiamate a sviluppare
un‟attività di analisi e di valutazione interna partendo da dati ed informazioni secondo il percorso
delineato dal RAV - Rapporto di AutoValutazione, un documento pubblico che può essere
consultato da chiunque ne abbia interesse. Si tratta di uno strumento di lavoro comune che tutte le
scuole italiane potranno utilizzare per riflettere su se stesse e darsi degli obiettivi di miglioramento.
Il format predisposto è servito agli istituti scolastici per produrre, entro l‟estate 2015, il loro primo
Rapporto di Autovalutazione.
Il format è un documento articolato in 5 sezioni che prevede 49 indicatori attraverso i quali le
scuole hanno effettuato la loro fotografia, individuando i loro punti di forza e debolezza per metterli a
confronto con dati nazionali e internazionali, ed elaborare le strategie per rafforzare la propria azione
educativa.
Le fasi del processo guidato dal RAV sono le seguenti:
descrivere la propria scuola sulla base di dati attendibili;
attribuirsi 11 “voti”, motivati, sulle dimensioni principali del funzionamento della scuola:
1. risultati scolastici;
2. risultati nelle prove INVALSI;
3. competenze di cittadinanza;
4. risultati a distanza;
5. curricolo;
6. ambiente di apprendimento;
7. Inclusività;
8. Continuità e orientamento;
9. orientamento strategico e organizzazione;
10. valorizzazione delle risorse umane;
11. integrazione con il territorio.
Individuare le priorità strategiche (miglioramento degli esiti degli studenti);
individuare processi appropriati che, in un tempo definito, possano far migliorare gli esiti
critici;
157
elaborare un piano di miglioramento.
Tutte le scuola hanno, finalmente, uno strumento comune su cui predisporre il proprio Rapporto
che diventa anche uno strumento di trasparenza e rendicontazione pubblica a disposizione delle
famiglie.
Nel nostro Istituto è stato nominato il NIV che basandosi su dati attendibili – cruscotto di
indicatori - messi a disposizione dall‟INVALSI o elaborati dalla Scuola, descrive l‟Istituto
attribuendosi voti motivati – in una scala da 1 a 7 – sulle dimensioni principali del funzionamento
della Scuola. Il NIV individua alcune priorità strategiche riferite al miglioramento degli esiti degli
studenti, attivando processi appropriati che, in un tempo definito, possano ridurre o eliminare le
criticità: tali processi sono descritti nel piano di miglioramento che sarà condiviso con tutti gli
operatori della scuola.
PIANO DI MIGLIORAMENTO ALLEGATO N. 2
7.2 Verifica e Valutazione del PTOF
Anche il Piano Triennale dell' Offerta Formativa è oggetto di periodiche valutazioni da parte dell‟
insegnante incaricata a svolgere la funzione strumentale relativa al coordinamento del piano
stesso. Gli organi collegiali, attraverso un'ampia documentazione del lavoro svolto e attraverso
un‟attenta analisi degli esiti formativi relativi alle azioni educative programmate, possono verificare
l'effettivo andamento delle attività didattiche. La rilevazione annuale fornisce infatti una serie di
informazioni da investigare in profondità e su cui definire i piani di sviluppo. Individuare punti di forza
e punti di debolezza permette di stabilire se ciò che è stato realizzato risulta essere adeguato ai
bisogni formativi e consente di introdurre correttivi ed innovazioni sulla base di quanto riscontrato.
Elemento centrale di ogni azione valutativa è il confronto tra i risultati raggiunti e gli obiettivi
prefissati, in relazione agli strumenti ed ai mezzi messi in campo. La scuola monitora l‟attuazione
del PTOF anche attraverso questionari di gradimento rivolti alle famiglie e agli studenti, base
utile anche per la compilazione del RAV.
È possibile, inoltre, segnalare reclami a fronte di disservizi, in forma scritta o attraverso richiesta di
colloquio con il Dirigente Scolastico; le segnalazioni saranno interpretate in modo costruttivo, con
l‟obiettivo di rimozione del disservizio e delle criticità rilevata, e saranno utili all‟organizzazione
scolastica per migliorare il servizio offerto. In quest‟ottica la valutazione del POF si inserisce
all‟interno del Rapporto di Autovalutazione (RAV), che è stato presentato dal MIUR il 27 Novembre
2014
158
CAPITOLO 8
FORMAZIONE E RICERCA
“La formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del
personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di
sviluppo delle risorse umane.” (C.C.N.L. 2006 -2009, art. 63)
L‟Istituto Comprensivo Statale “ A. Moro” mira a garantire la formazione e l‟aggiornamento
costante di tutto il suo Personale in quanto fondamentale “diritto” contrattuale e “dovere” etico-
professionale e nell‟ottica di quella “long life learning” che il mondo pedagogico sottolinea come
fondamentale per un‟educazione efficace e per la formazione di uomini realizzati. Il sapere, infatti,
non è mai posseduto interamente e la sua conquista è una delle esperienze più appassionanti per
l‟uomo: per il bambino, per il giovane e per l‟adulto.
La formazione è parte integrante di tutto il personale scolastico poiché gli utenti del servizio
pubblico, nel nostro caso alunni e genitori, hanno diritto ad un servizio di qualità che dipende in
maniera decisiva dal miglioramento della qualità dei servizi forniti. La scuola dell‟autonomia
promuove processi di innovazione che richiedono a tutto il personale della scuola un aggiornamento
continuo e ricorrente. Con la Legge 107/2015, nella prospettiva della piena attuazione
dell‟autonomia delle istituzioni scolastiche, la formazione diviene “obbligatoria, permanente e
strutturale”, è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione
dell‟Istituzione scolastica e per la crescita professionale del personale stesso.
Legge 107/2015 introduce
la formazione obbligatoria dei docenti,
(sono previste 125 ore da fare ogni triennio/introduzione dell‟unità formativa di 25 ore)
il Piano Nazionale di Formazione (Decreto Ministeriale 797 del 19 ottobre 2016 - Adozione
Piano Nazionale di Formazione 2016-2019) che definisce un quadro strategico e operativo per
lo sviluppo professionale del personale della scuola mediante l‟indicazione di priorità nazionali
per il triennio 2016-2019 a partire dal corrente anno scolastico 2016/2017. Esso mette al centro
degli obiettivi formativi del personale della scuola lo sviluppo professionale per favorire lo
scambio all‟interno di una comunità, luogo condiviso di esperienze e conoscenze, di pratiche.
La legge indica, inoltre, nove aree in cui realizzare la formazione e istituisce il “portfolio docente”
come strumento per il monitoraggio del profilo professionale di ciascuno.
159
8.1 Piano di Formazione e Aggiornamento Personale Docente
In ottemperanza a quanto emanato nella Legge 107/2015 e nel Piano Nazionale di Formazione,
coerentemente con gli obiettivi individuati e i tempi definiti nel PTOF, con gli esiti del Rapporto di
Autovalutazione e con obiettivi di miglioramento programmati nel Piano di Miglioramento il
Referente per la Formazione in Servizio prof. Stizzo Ettore coadiuvato dal Gruppo di Supporto ha
pianificato e redatto il Piano di Formazione del Personale Docente per il triennio 2016-2019.
Esso è finalizzato all‟acquisizione di competenze per l'attuazione di interventi di miglioramento e
adeguamento alle nuove esigenze dell‟Offerta Formativa Triennale.
Il Piano di Formazione e Aggiornamento vuole rappresentare, infatti, un supporto utile al
raggiungimento di obiettivi trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto
un‟azione tendente a migliorare l‟efficienza dell‟organizzazione e l‟efficacia del servizio erogato. Il
Collegio dei Docenti riconosce l‟aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto
irrinunciabile e qualificante della professione del docente, della qualità dell‟offerta formativa e deve
essere inteso come un processo sistematico e progressivo di consolidamento delle competenze.
La rilevazione delle esigenze formative del personale docente, azione propedeutica alla redazione
del Piano, ha evidenziato la necessità di una formazione centrata sulle seguenti aree tematiche
prioritarie:
4.2 Didattica per competenze e innovazione metodologica
4.5 Inclusione e Disabilità
4.6 Prevenzione sociale e disagio giovanile
4.3 Competenze digitali e nuovi ambienti di apprendimento
4.7 Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
Il Piano costituisce parte integrante del PTOF e risponde alle direttive e ai principi del Piano
Nazionale.
Le attività, in esso contenute, si attengono quindi ai seguenti criteri:
coerenza con le finalità e gli obiettivi posti nel piano triennale dell‟offerta formativa
rispondenza alle priorità e agli obiettivi di processo del RAV di Istituto;
attinenza alle azioni individuate nei piani di miglioramento;
coerenza con le priorità dei piani nazionali, assicurando la partecipazione dei docenti alle
attività nelle modalità indicate dai diversi piani nazionali;
rispondenza alle esigenze formative dei docenti, espresse nei piani individuali di sviluppo
professionale, come precisato dal Piano Nazionale (§ 3.3);
Le attività formative inserite nel Piano d‟Istituto integrano, quindi, le necessità formative dei
docenti e della Scuola nel suo insieme, come si evince dal PTOF, dal RAV e dal PdM; esse sono
160
rivolte ai docenti della scuola nella loro totalità ma anche a gruppi differenziati a seconda della
funzione svolta e delle competenze da acquisire/potenziare.
Il Piano di Formazione d‟Istituto si inserisce nel più ampio Piano di Formazione della Rete di
Ambito Territoriale 0019/USR Campania, di cui l‟I.C.S. “A.Moro” fa parte in base all‟Accordo di
Rete stipulato il 29/08/2017 al fine di realizzare non solo progetti o iniziative didattiche,
educative, sportive o culturali di interesse comune nel medesimo ambito territoriale; ma anche
migliorare la funzione della scuola come centro di educazione ed istruzione, nonché come centro di
promozione culturale, sociale e civile del territorio e favorire una comunicazione più intensa e
proficua fra le istituzioni scolastiche; stimolare e realizzare, anche attraverso studi e ricerche,
l‟accrescimento della qualità dei servizi offerti dalle istituzioni scolastiche.
In base all’Accordo di Rete Ambito NA19 ( SOTTO-AMBITO 1 Acerra, Casalnuovo di Napoli,
Castello di Cisterna, Pomigliano d’Arco) l‟I.C.S. “A. Moro” è scuola capofila della Rete di scopo
Progettare una scuola inclusiva per la quale pianifica e realizza il progetto “Mente inclusiva”.
Il progetto si configura come Unità Formativa afferente alla priorità “Inclusione e disabilità”
(macro-area 4.5) del Piano Nazionale per la Formazione dei Docenti 2016-2019, è volto a
promuovere un‟interpretazione dell‟inclusione come modalità quotidiana di gestione delle classi,
non solo per corrispondere ai bisogni degli alunni disabili, con DSA o con BES, ma anche per
innalzare la qualità dell‟apprendimento di tutti gli allievi attraverso interventi orientati al
cooperative teaching, improntati al lavoro in rete e in dialogo con il territorio.
La formazione in servizio del personale docente prevede l‟obbligo, nel triennio di effettuazione,
125 ore complessive di formazione.
Al fine di qualificare e riconoscere l'impegno del docente nelle iniziative di formazione, per il
prossimo triennio, la struttura di massima di ogni Unità Formativa sarà articolata in una pluralità di
attività:
formazione in presenza e a distanza
sperimentazione didattica e ricerca/azione
lavoro in rete
approfondimento personale e collegiale
documentazione e forme di restituzione/rendicontazione, con ricaduta nella scuola.
Il dirigente scolastico cura la raccolta dei piani di sviluppo professionale dei propri docenti e relativi
aggiornamenti entro il 1° ottobre di ogni anno scolastico al fine di preparare, all‟interno
dell‟aggiornamento annuale del PTOF, un piano delle attività formative.
161
Il portfolio servirà anche a valutare la qualità della formazione, attraverso:
la tipologia dei percorsi frequentati (monte ore, fonti, traguardi …)
le modalità di formazione (peer to peer, lezioni, laboratori …)
contenuti di formazione,
percorsi all‟estero,
utilizzo delle risorse
report narrativo del percorso formativo svolto e ricadute nella didattica,
autovalutazione del percorso,
partecipazione al progetto formativo della scuola.
Le tematiche per i corsi di formazione e approfondimento rivolti ai docenti costituiscono lo sfondo
culturale entro il quale collocare l‟azione educativa e didattica dell‟Istituto. La formazione continua
dei docenti è importante per l‟arricchimento professionale in relazione a modifiche di ordinamento,
allo sviluppo dei contenuti dell‟insegnamento, ai metodi e all‟organizzazione della didattica,
all‟integrazione delle tecnologie nella didattica e alla valutazione degli esiti, nonché alla creazione
di una identità di istituto forte.
L‟insegnante è un professionista che interviene in modo sistemico e sistematico, mediante itinerari
didattici specifici, finalizzati all‟acquisizione di abilità di base e di competenze. Si ritiene, quindi, che
l‟attività di aggiornamento-formazione debba articolarsi secondo priorità che rispondano ai bisogni
formativi di Istituto.
PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE A.S. 2017-2018 ALLEGATO N.14
162
8.2 Piano di Formazione e Aggiornamento Personale ATA
Il nostro Istituto prevede attività di aggiornamento e formazione anche per il personale A.T.A., in
quanto funzionali all‟attuazione dell‟autonomia e alla crescita professionale nell‟ambito della
riorganizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e generali, soprattutto in relazione ai processi
d‟informatizzazione.
Nel nostro istituto la formazione del Personale ATA sarà legata sia alla ricerca di formatori esterni
qualificati - anche centri permanenti di documentazione (scuole, INPS/INPDAP, IRRE, università,
associazioni professionali) - che alla valorizzazione delle risorse interne, sia a livello di competenza
didattica, che di competenza organizzativa e relazionale. Altrettanto valore assumerà, infine,
l'autoaggiornamento individuale o di gruppo, prospettiva privilegiata anche al fine di evitare
modelli professionali uniformi e fare emergere identità, tendenze vocazionali e abilità “sommerse”.
E‟ compito del personale non disperdere quanto fornito dai corsi organizzati ma condividerlo con i
colleghi.
Diverse iniziative e proposte che perverranno da varie istituzioni (Ministero, Università, Enti locali
etc.), idonee ad un arricchimento professionale, saranno oggetto di attenta valutazione.
Il Dirigente Scolastico ha già previsto la formazione del personale di segreteria in funzione
dell‟attuazione della segreteria digitale e sul registro elettronico.
Altra formazione prevista riguarderà gli aggiornamento e la formazione necessaria in ambito di
sicurezza. Corsi per salvaguardare la sicurezza a scuola Formazione sicurezza (Accordo Stato –
Regioni 21/12/2011 e D.Lgs. 81/2008) e tutelare la privacy. Ciascuna unità di personale,
individualmente o in gruppo, potrà intraprendere iniziative di autoaggiornamento. Il Piano
pluriennale di formazione prevede azioni a breve termine e azioni a medio-lungo termine. Il piano
di formazione e aggiornamento dell‟Istituto prevede, inoltre, previa autorizzazione, la libera
adesione, del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di
formazione organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati. Iniziative di
Formazione del personale sulle competenze digitali base e avanzate.
PIANO DI FORMAZIONE D’ISTITUTO A.S. 2017-2018
DOCUMENTAZIONE DSGA
8.3 Percorsi di Formazione: tirocinanti a scuola.
L‟Istituto ha stipulato convenzioni di collaborazione con l‟ Università degli Studi “Federico II”,
l‟Istituto Universitario “ Suor Orsola Benincasa” di Napoli e con l‟Università degli studi di Cassino
con lo scopo favorire il percorso di specializzazione dei tirocinanti universitari e per dare loro
possibilità di fare esperienza di tirocinio obbligatorio il nostro Istituto. Nel contempo si intende dare
spazio a nuovi percorsi didattici e arricchire la scuola con giovani desiderosi di imparare il lavoro di
insegnante, coadiuvando i docenti nelle classi.
163
CAPITOLO 9
PROGRAMMAZIONE dell’Organico dell’Autonomia Anni Scolastici 2016 -2019
Partendo, dall‟analisi dei risultati delle rilevazioni delle prove INVALSI relative all‟anno scolastico
2014-‟15, dei punti di forza e di debolezza emersi dal Rapporto di Autovalutazione, degli obiettivi
di miglioramento definiti nel Piano di Miglioramento (Allegato N 1) per l‟anno scolastico 2015-‟16,
in continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici ed in relazione alle richieste
dagli utenti, si propone di consolidare e potenziare le azioni già avviate e metterne in campo
di nuove per contribuire fattivamente a:
garantire livelli essenziali di prestazione che obbligatoriamente devono essere conseguiti da
ciascuno studente nell‟esercizio del diritto- dovere all‟istruzione;
innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti individuando
percorsi e sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito;
valorizzare gli alunni con livelli di eccellenza anche con certificazioni esterne e tramite
occasioni formative nelle quali gli alunni possano mettere in gioco le competenze acquisite;
consolidare le pratiche di recupero degli allievi in difficoltà e prevedere modalità di recupero
delle competenze già a partire dall‟inizio di ogni anno scolastico;
favorire l‟integrazione degli alunni con disabilità;
promuovere l'inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con Bisogni Educativi
Speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di
settore;
dare attenzione alle competenze-chiave europee, in particolare alle lingue straniere e alle altre
forme di linguaggio (musica, arte, teatro) che, dal punto di vista dei contenuti disciplinari, hanno
costituito in questi anni elemento caratterizzante l‟offerta formativa del nostro istituto;
sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo
tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura
dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
implementare le azioni volte all‟acquisizione/consolidamento delle regole di convivenza da
parte degli allievi e di contrasto al bullismo, alla discriminazione di genere, all‟omofobia, alla
xenofobia, anche attraverso metodologie che attivino le risorse degli allievi;
164
promuovere percorsi che favoriscano l‟ educazione all‟affettività, alla salute, alimentare,
ambientale, stradale, all‟utilizzo consapevole del WEB;
potenziare lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare
riferimento alla sana alimentazione e a sane abitudini di vita, all'educazione fisica e allo sport;
sviluppare di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,
della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
promuovere lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, riconducibili a
specifici ambiti disciplinari ( comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere,
competenze logico-matematiche, scientifiche e competenze digitali) ed a dimensioni trasversali
( imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze
sociali e civiche);
promuovere lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al
pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media
nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
promuovere lo sviluppo delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella
storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle
immagini e dei suoni;
promuovere l‟alfabetizzazione ed il perfezionamento dell'italiano come lingua seconda
attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana;
valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, laboratorio permanente di ricerca,
sperimentazione ed innovazione didattica, di partecipazione, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore e le imprese;
adottare, nel rispetto della libertà di insegnamento di ogni docente, nella didattica quotidiana
modalità di lavoro inclusive (Cooperative Learning, classi aperte con gruppi di livello,
attuazione dei PDP e dei PEI con il concorso di tutti gli insegnanti…);
potenziare le attività di continuità orizzontale in modo da garantire agli allievi di classi parallele
analoghe opportunità di apprendimento;
implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione e/o correzione
dell‟azione didattica;
sviluppare e migliorare le competenze nell‟uso delle tecnologie, generalizzare l‟uso delle
tecnologie digitali (TIC) nella didattica quotidiana;
utilizzare la metodologia della ricerca ed arricchire la nostra offerta formativa di Laboratori
Permanenti in cui i laboratori non sono solo uno spazio fisico attrezzato in maniera specifica ai fini
165
di una determinata produzione, ma modalità di lavoro, anche l‟ aula diventa laboratorio in cui
docenti ed allievi progettano, sperimentano, ricercano agendo con la loro fantasia e la loro
creatività e dove il fare e l‟agire devono diventare aspetti altrettanto salienti dell‟azione educativa,
non episodici o semplicemente a supporto del sapere teorico. I Laboratori Permanenti sono intesi
come una pratica del fare, in modo che lo studente diventi protagonista di un processo di
costruzione di conoscenze e di sviluppo di abilità che gli permettono di essere coinvolto in una
situazione collettiva di scambio comunicativo tra pari; di rielaborare conoscenza attraverso
l‟esperienza diretta; di costruire un apprendimento significativo, dovendo trovare soluzioni a
situazioni problematiche; di vivere la vicenda scolastica attraverso l‟esperienza di emozioni
positive; di essere consapevole del proprio modo di imparare attraverso il confronto e la
valutazione delle proprie idee e la negoziazione di significato con gli altri;
attivare un maggiore utilizzo delle risorse e delle strutture da parte dell‟utenza nelle fasce orarie
non aperte per la didattica (attivazione di un corso musicale, corsi informatica aperti al
territorio, sviluppo di proposte musicali e/o cineforum...);
migliorare l‟uso delle tecnologie informatiche e l‟ utilizzo dei laboratori da parte di personale
ed utenza ( potenziamento corsi e certificazioni EIPASS per studenti, personale, esami aperti
anche al territorio,...);
valorizzare lo studio delle lingue stranire comunitarie attraverso corsi pomeridiani di
potenziamento, presenza di lettore madrelingua durante le lezioni curriculari e ampliando
l‟offerta formativa attraversi lo studio di un‟altra lingua comunitaria;
Implementare l‟innovazione didattica con l‟introduzione di forme di lezione alternative a quella
frontale, come la classe capovolta;
incentivare la produzione di materiali digitali e sussidi multimediali;
166
9.1 Attuale Organico Curricolo Obbligatorio
Per l‟anno scolastico 2017-2018 sono iscritti presso il nostro Istituto Comprensivo 1292 ALUNNI
distribuiti in 61 CLASSI.
La dotazione organica è formata da 160 unità di personale, di cui
1 DIRIGENTE SCOLASTICO
1 DIRETTORE dei SERVIZI GENERALI ed AMMINISTRATIVI
113 DOCENTI POSTO COMUNE TITOLARI
45 DOCENTI POSTO DI SOSTEGNO
8 DOCENTI DI RELIGIONE
7 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI (2 contratto part time)
17 COLLABORATORI SCOLASTICI
Il personale docente è così distribuito:
SCUOLA DELL’INFANZIA
PERSONALE DOCENTE
NUMERO DOCENTI
POSTO COMUNE 26
POSTO DI SOSTEGNO 4
RELIGIONE 2
SCUOLA PRIMARIA
PERSONALE DOCENTE
NUMERO DOCENTI
POSTO COMUNE 38 + 3 ORGANICO POTENZIATO
SPECIALISTA LINGUA INGLESE 3
POSTO DI SOSTEGNO 20
RELIGIONE 3
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PERSONALE DOCENTE
NUMERO DOCENTI
POSTO COMUNE
48 + 2 ORGANICO POTENZIATO
1 DOCENTE DI TECNOLOGIA
1 DOCENTE DI LINGUA INGLESE
POSTO DI SOSTEGNO 20
RELIGIONE 2
167
9.2 FABBISOGNO ORGANICO AGGIUNTIVO POSTI COMUNE E DI SOSTEGNO
Per attivare l‟arricchimento dell‟Offerta Formativa programmato, oltre all‟organico relativo al
curricolo obbligatorio per la scuola del primo ciclo, si richiede, in proiezione, il seguente
fabbisogno di ORGANICO AGGIUNTIVO E DI RISORSE STRUMENTALI; esso è calcolato sulla base
dell‟attuale popolazione scolastica, senza tener conto dell‟eventuale variazione del numero delle
classi e/o sezioni dei tre ordini di scuola e relativi Plessi dell‟Istituto derivante dalle iscrizioni per
il prossimo anno scolastico. Nell‟ambito delle attività di organizzazione, progettazione e
coordinamento della gestione dell‟Istituto si prevedono le seguenti figure per la definizione dello
Staff del Dirigente Scolastico.
STAFF DEL DIRIGENTE
FIGURA PROFESSIONALE
CLASSE DI CONCORSO
2 DOCENTI COLLABORATORI
A 28 Matematica e scienze
A 25 Lingua Inglese
3 DOCENTI STAFF DEL DIRIGENTE
A 22 Italiano, storia e geografia
A 28 Matematica e scienze
AD00 Sostegno
4 DOCENTI FIDUCIARI DI PLESSO
2 Posti comuni scuola dell‟infanzia
1 A 28 Matematica e scienze
AD00 Sostegno
1 DOCENTE COORDINATORE DELLE AZIONI FUNZIONALI AL
PIANO NAZIONALE DIGITALE
A 22 Matematica e scienze
168
PERSONALE DOCENTE
FIGURA PROFESSIONALE
AZIONE
SCUOLA PRIMARIA
4 DOCENTI POSTO COMUNE
Potenziamento Competenze in Lingua Madre
Potenziamento Competenze Logico-matematiche
Potenziamento Competenze in Lingua Straniera Inglese
2 DOCENTI DI SOSTEGNO
Valorizzazione dei Percorsi Formativi Individualizzati e di
Inclusione
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
4 DOCENTI A 28 Matematica e scienze
2 A 22 Italiano, storia e geografia
2 A 25 Lingua Inglese
Potenziamento Competenze in Lingua Madre
Potenziamento Competenze Logico-matematiche
Potenziamento Competenze in Lingua Straniera Inglese
2 DOCENTI DI SOSTEGNO AD00
Valorizzazione dei Percorsi Formativi Individualizzati e di
Inclusione
PERSONALE ATA
FIGURA PROFESSIONALE
AZIONE
1 ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
CON PROFILO TECNICO INFORMATICO
Manutenzione delle strutture e delle infrastrutture
informatiche dedicate alla didattica e alla comunicazione tra
docenti, scuole e famiglia ( laboratori, registro elettronico
etc.)
2 COLLABORATORI
Potenziare la sorveglianza
169
SCUOLA PRIMARIA
RICHIESTA DOTAZIONE ORGANICOPOTENZIATO LEGGE107/2015
AMBITI DI
UTILIZZO
RISPETTO ALLE
PRIORITÀ
INDIVIDUATE NEL
RAV
AMBITI DI
UTILIZZO
RELATIVI ALL’ART.
1 C. 7 LEGGE
107/2015
AZIONE
RISORSE
UMANE
DOCENTI
Posti Comuni
RISORSE
UMANE
DOCENTI
Posti di
Sostegno
RISORSE
UMANE
PERSONALE
ATA
RISORSE
STRUMENTALI
ATTREZZATURE
INFRASTRUTTURE
ESITI
E1 - Risultati
scolastici
E2 - Risultati nelle
prove
standardizzate
Nazionali
a)Valorizzazione e
potenziamento
delle competenze
linguistiche, con
particolare
riferimento
all'italiano …
b)Potenziamento
delle competenze
matematico-
logiche e
scientifiche.
d) sviluppo delle
competenze in
materia di
cittadinanza
attiva e
democratica
attraverso la
valorizzazione
dell'educazione
interculturale e alla
pace, il rispetto
delle differenze e il
dialogo tra le
culture, il sostegno
dell'assunzione di
responsabilità,
nonché della
solidarietà e della
cura dei beni
comuni e della
consapevolezza dei
diritti e dei doveri.
p) Valorizzazione
di percorsi
formativi
individualizzati e
coinvolgimento
degli alunni e degli
studenti.
q) Individuazione
di percorsi e di
sistemi funzionali
alla premialità e
alla valorizzazione
del merito degli
alunni e degli
studenti.
h) Sviluppo delle
competenze
digitali degli
studenti.
a) AMPLIAMENTO DELL‟OFFERTA
FORMATIVA CON
POTENZIAMENTO DEL PEMPO
SCOLASTICO
CURRICOLARE DA 27 A 30 ORE
b) COMPRESENZA IN CLASSE
c) GRUPPI
ARTICOLATI NELLE CLASSI
d) GRUPPI
ARTICOLATI DI
LABORATORIO
e) SUPPORTO
ALUNNI
DISABBILI, BES,
ECC…
f) PROGETTO DI
SOSTEGNO PER
LE CLASSI IN
CUI SONO PRESENTI
ALUNNI CON
BISOGNI EDUCATIVI
SPECIALI O
SITUAZIONI PROBLEMATICHE
DI GESTIONE DEL
GRUPPO, SUPPORTO PER
ALUNNI CON
DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENT
O
A.S.
2018-2019
4
INSEGNANTI
A.S.
2018-2019
3
INSEGNANTI
A.S.
2018-2019
2
COLLABO
RATORI
PLESSI DI
VIA MARCONI
VIA MENNELLA
VIALE DEI PINI
LABORATORIO
SCIENTIFICO
LABORATORIO
LINGUSTICO
(30 POSTAZIONI)
LABORATORIO
ARTISTICO –
MANIPOLATIVO
PC
LIM
TABLET
PROCESSI
DIDATTICI
PD1
Curricolo,
progettazione,
valutazione
PROCESSI
ORGANIZZATIVI
PO1
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola
170
AMBITI DI
UTILIZZO
RISPETTO ALLE
PRIORITÀ
INDIVIDUATE NEL
RAV
AMBITI DI UTILIZZO
RELATIVI ALL’ART. 1
C. 7 LEGGE 107/2015
AZIONE RISORSE
UMANE
DOCENTI
Posti Comuni
RISORSE
UMANE
DOCENTI
Posti di
Sostegno
RISORSE
UMANE
PERSONALE
ATA
RISORSE
STRUMENTALI
ATTREZZATURE
INFRASTRUTTU
RE
ESITI
E1 - Risultati
scolastici
E2 - Risultati
nelle prove
standardizzate
Nazionali
PROCESSI
DIDATTICI
PD1
Curricolo,
progettazione,
valutazione
PROCESSI
ORGANIZZATIVI
PO1
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola
a) valorizzazione e
potenziamento delle
competenze
linguistiche, con
particolare
riferimento
all'italiano nonché
alla lingua inglese e
ad altre lingue
dell'Unione
europea, anche
mediante l'utilizzo
della metodologia
Content Language
Integrated Learning.
b)Potenziamento
delle competenze
matematico-logiche
e scientifiche.
d) Sviluppo delle
competenze in
materia di
cittadinanza attiva e
democratica
attraverso la
valorizzazionedell'ed
ucazione
interculturale e alla
pace, il rispetto delle
differenze e il
dialogo tra le culture,
il sostegno
dell'assunzione di
responsabilità,
nonché della
solidarietà e della
a) AMPLIAMENTO
DELL‟OFFERTA
FORMATIVA CON POTENZIAMENTO
DEL PEMPO
SCOLASTICO CURRICOLARE
DA 27 A 30 ORE
b) COMPRESENZA IN CLASSE c)
GRUPPI ARTICOLATI
NELLE CLASSI
d) GRUPPI
ARTICOLATI DI
LABORATORIO e) SUPPORTO
ALUNNI
DISABBILI, BES, ECC…
f) PROGETTO DI
SOSTEGNO PER LE CLASSI IN CUI
SONO PRESENTI
ALUNNI CON
BISOGNI
EDUCATIVI
SPECIALI O SITUAZIONI
PROBLEMATICHE
DI GESTIONE DEL GRUPPO,SUPPOR
TO PER ALUNNI
CON DIFFICOLTÀ DI
APPRENDIMENTO
A.S.
2018-2019
4
DOCENTI
DI ITALIANO
STORIA
GEOGRAFIA
(A 22)
2
DOCENTI DI
MATEMATICA
E SCIENZE
(A 28)
2
DOCENTI
DI LINGUA
INGLESE
(A 25)
4
DOCENTI DI
STRUMENTO
MUSICALE
CLARINETTO
PERCUSSIONI
PIANOFORTE
VIOLINO
(A56)
A.S.
2018-2019
3
DOCENTI
DI
SOSTEGNO
(AD00)
A.S.
2018-2019
2
COLLABORA
TORI
SEDE
CENTRALE DI
VIA PIGNA
PLESSI DI
VIA MENNELLA
VIALE DEI TIGLI
LABORATORIO
SCIENTIFICO
LABORATORIO
LINGUSTICO
(30
POSTAZIONI)
LABORATORIO
ARTISTICO –
MANIPOLATIVO
POTENZIAMENT
O
LABORATORIO
MUSICALE
PC
LIM
TABLET
l) Potenziamento
dell'inclusione
scolastica e del
diritto allo studio
degli alunni con
bisogni educativi
speciali attraverso
percorsi
individualizzati e
personalizzati ….
SCUOLA AECONDARIA DI PRIMO GRADO
RICHIESTA DOTAZIONE ORGANICOPOTENZIATO LEGGE107/2015
171
cura dei beni comuni
e della
consapevolezza dei
diritti e dei doveri.
e) Sviluppo di
comportamenti
responsabili ispirati
alla conoscenza e al
rispetto della
legalità, della
sostenibilità
ambientale, dei beni
paesaggistici, del
patrimonio e delle
attività culturali.
h) Sviluppo delle
competenze digitali degli studenti, con
particolare riguardo
al pensiero
computazionale,
all'utilizzo critico e
consapevole dei
social network e dei
media.
p) Valorizzazione di
percorsi formativi
individualizzati e
coinvolgimento degli
alunni e degli
studenti.
q) Individuazione di
percorsi e di sistemi
funzionali alla
premialità e alla
valorizzazione del
merito degli alunni e
degli studenti.
c) potenziamento delle competenze
nella pratica e nella
cultura musicali,
nell'arte e nella storia
dell'arte, nel cinema,
nelle tecniche e nei
media di produzione
e di diffusione delle
immagini e dei
suoni…
l) …Potenziamento
dell'inclusione
scolastica e del diritto
allo studio degli
alunni con bisogni
educativi speciali
attraverso percorsi
individualizzati e
personalizzati ….
g) ATTIVAZIONE
DI 1 CORSO DI
STRUMENTO MUSICALE
CLARINETTO
PERCUSSIONI PIANOFORTE
VIOLINO
172
PROSPETTO RIEPILOGATIVO ORGANICO POTENZIATO PERSONALE DOCENTE
ANNO SCOLASTICO 2018-2019
ORDINE
DI PRIORITÀ
TIPOLOGIA DI POSTO NUMERO
DOCENTI
1 A59 MATEMATICA E SCIENZE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SEMIESONERO 1O COLLABORATORE
1
2 A25 LINGUA STRENIERA INGLESE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SEMIESONERO 2O COLLABORATORE
1
3 A 22 ITALIANO STORIA GEOGRAFIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche.
4
4 A 28 MATEMATICA E SCIENZE
Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche. 2
5 A 25 LINGUA INGLESE
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche 2
6
AD00 DOCENTI DI SOSTEGNO
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati
Potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli
alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi
individualizzati e personalizzati ….
3
7 INSEGNANTI SCUOLA PRIMARIA POSTO COMUNE
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche (con
particolare riferimento all'italiano), matematico-logiche e scientifiche.
4
8
DOCENTI DI SOSTEGNO SCUOLA PRIMARIA
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati.
Potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli
alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi
individualizzati e personalizzati ….
3
9
A 56 DOCENTI DI STRUMENTO MUSICALE
CLARINETTO PERCUSSIONI PIANOFORTE
VIOLINO
Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura
musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e
nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni…
4
173
INDICE
PAGINA
Introduzione 5
Premessa 9
CAPITOLO 1 I Principi Ispiratori del PTOF 12
1.1 Finalità educative…in cosa crediamo 14
1.2 Vision….La nostra idea di scuola…cosa ci impegniamo a perseguire 16
1. 3 Mission …perché esistiamo 17
CAPITOLO 2 Il Profilo dell’Istituto 20
2.1 Identità dell‟Istituto 20
2.2 La Scuola e il territorio 22
2.3 Caratteristiche socio-culturali 23
2.4 Generalità dell‟Istituto 24
2.5 I Portatori di Interesse 26
2.6 Organizzazione in Processi 28
2.7 Organigramma 35
2.8 Regolamento d‟ Istituto 35
2.9 Piano di Sicurezza 35
2.10 Localizzazione del servizio scolastico 38
2.11 Risorse Umane 47
2.11.1 Dotazione Organica 47
2.11.2 Quadro Sinottico Alunni- Classi 48
2.12 Rapporti con Enti Esterni 52
2.13 Reti di Scuole e Comitato Tecnico Scientifico 55
2.14 Servizi Aggiuntivi 57
2.15 Comunicazione e Dematerializzazione 58
2.16 Organizzazione Anno Scolastico-Calendario Scolastico
e Piano delle attività 59
CAPITOLO 3 Il Nostro Progetto Formativo 60
3.1 Individuazione dei bisogni e scelte formative dell‟Istituto 60
3.2 Il Curricolo Verticale 64
174
3.3 Le Scelte Formative 72
3.3.1 Le Scelte Educative della Scuola dell‟Infanzia 72
3.3.2 I Campi di Esperienza 73
3.3.3 L‟organizzazione dell‟ambiente educativo 74
3.3.4 Le Scelte Educative della Scuola Primaria 76
3.3.5 Le discipline 77
3.3.6 Le Scelte Educative della Scuola Secondaria di Primo Grado 79
3.4 Strategie di Intervento 82
CAPITOLO 4 Gli Aspetti Fondanti del Percorso Formativo: 90
accoglienza-continuità, orientamento-integrazione.
4.1 Accoglienza 91
4.2 Continuità Orizzontale e Verticale 91
4.3 Rapporti Scuola-Famiglia 94
4.4 Orientamento: scelta formativa 96
4.5 Integrazione ed Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali 100
CAPITOLO 5 Articolazione dell’Offerta Formativa 103
5.1 Organizzazione Curricolo Base Obbligatorio 103
5.1.1 Scuola dell‟Infanzia 103
5.1.2 Scuola Primaria 107
5.1.3 Organizzazione Curricolo Organico Potenziato 111
5.1.4 Utilizzo ore di programmazione settimanale 111
5.1.5 Servizio Refezione 112
5.1.6 Scuola Secondaria di Primo Grado 112
5.1.7 Organizzazione Curricolo Organico Potenziato 114
5.2 Arricchimento dell‟Offerta Formativa 115
5.2.1 Percorsi Didattici Curricolari 118
5.2.2 Percorsi Didattici extracurricolari 119
5.2.3 Progetti extracurricolari finanziati con il Fondo d‟Istituto 120
5.2.4 Progetti PON-POR 122
5.2.5 Attività Integrative 125
5.2.6 Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d‟istruzione 126
175
CAPITOLO 6 La Valutazione degli Apprendimenti 129
6.1 Modalità e Criteri per la valutazione degli apprendimenti 134
6.2 Modalità e criteri per la valutazione del comportamento 138
6.3 Criteri per l'ammissione alla classe successiva 140
6.4 Esame di Stato Conclusivo del Primo Ciclo d‟Istruzione 142
6.5 Valutazione Esterna degli apprendimenti 143
6.6 Certificazione delle competenze 144
CAPITOLO 7 L’Autovalutazione d’Istituto 147
7.1 Il RAV: Rapporto di AutoValutazione di Istituto 151
7.2 Verifica e Valutazione del PTOF 152
CAPITOLO 8 Formazione e Ricerca
8.1 Piano di Formazione e Aggiornamento Personale Docente 154
8.2 Piano di Formazione e Aggiornamento Personale ATA 157
8.3 Percorsi di formazione: tirocinanti a scuola 158
CAPITOLO 9 Programmazione dell’Organico dell’Autonomia
Anni Scolastici 2015-2018
9.1 Organico Curricolo Obbligatorio 161
9.2 Fabbisogno Organico Aggiuntivo Posti Comuni e di Sostegno 162
INDICE ALLEGATI RIFERIMENTO PAGINA
A. 1 Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico 9-15
A. 2 Piano di Miglioramento 9-158
A. 3 Regolamento d‟Istituto & E-Safety Policy 35
A. 4 Carta dei Servizi 35
A. 5 Patto di Corresponsabilità Educativa e Formativa 95
A. 6 Organigramma Personale Docente-ATA 35
A. 7 Funzionigramma Personale Docente-ATA 35
A. 8 Funzionigramma Personale ATA 35
A. 9 Organigramma SPP 36
A. 10 Curricolo Verticale 71
A. 11 PAI Piano Annuale Inclusione 102
176
A. 12 Piano Annuale delle Attività 59
A. 13 Percorsi Didattici e Iniziative 125
A. 14 Piano di Formazione Personale Docente 162
A. 15 Patto di Corresponsabilità Territoriale 52-55
A. 16 Rubrica di Osservazione dei Livelli di Competenza Scuola dell‟Infanzia 137
A. 17 Rubrica di Valutazione Competenze Disciplinari
Scuola Primaria & Secondaria di I Grado 137
A. 18 Rubrica di Valutazione Competenze Alunni BES-DSA e con Disabilità 137
Scuola Primaria & Secondaria di I Grado
A. 19 Rubrica di Valutazione del Comportamento 138
A. 20 Rubrica di Valutazione Esame Conclusivo del Primo Ciclo 145
Il POF in quanto strumento flessibile è, nel corso dell’anno scolastico, soggetto a
continui aggiornamenti o revisioni.
A cura della Funzione Strumentale Area 1
“Gestione del Piano dell’Offerta Formativa e del Sistema Gestione della Qualità”
Prof.ssa
De Iesu Margherita
Delibera Collegio Docenti N. 363 del 27-10- 2017
AGGIORNATO AL 15 LUGLIO 2018