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Repubblica Italiana - Regione Siciliana Direzione Didattica Di Stato I° Circolo-" Gela" C.F. 82002510855 c. m.: CLEE010001 e-mail: [email protected] Via Feace 136 tel.0933-901134 fax: 0933-908219 " UNA SCUOLA SENZA CONFINE" “Uno non ha che dichiararsi libero, ed ecco che in quello stesso istante si sente limitato . Abbia solo il coraggio di dichiararsi limitato , ed eccolo libero.” GOETHE PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. 1

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Repubblica Italiana - Regione Siciliana

Direzione Didattica Di Stato I° Circolo-" Gela"C.F. 82002510855 c. m.: CLEE010001 e-mail:

[email protected] Feace 136 tel.0933-901134 fax: 0933-908219

" UNA SCUOLA SENZA CONFINE"

“Uno non ha che dichiararsi libero, ed ecco che in quello stesso istante si sente limitato. Abbia solo il coraggio di dichiararsi limitato, ed eccolo

libero.”GOETHE

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

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Approvato dal Collegio dei Docenti Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 27/10/2016 nella seduta del 27/10/2016

Premessa 3

Priorità, traguardi ed obiettivi 7

Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI 10

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza 11

Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15 18

Fabbisogno di personale 22

Scelte organizzative e gestionali 30

Allegati

-Mappe dei valori;

-Curricolo verticale;

-Programmazioni disciplinari:

infanzia;

primaria.

-Regolamento uscite didattiche e visite d'istruzione

-Questionario di autoanalisi d'Istituto

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Premessa

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo alla Direzione didattica Statale “Gela I" di Gela, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le

attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. ________________del 14/09/2015;

il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del

27/10/2016; il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del

27/10/2016; il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le

verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole,

comunicato con nota prot. ______________ del ______________; il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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Analisi di contesto:" La nostra storia."

La Direzione Didattica Gela I, sita nella città di Gela, svolge un'importante funzione di aggregazione e di crescita sociale e culturale, si caratterizza prevalentemente per la presenza di un patrimonio archeologico invidiabile che in parte è custodito nel Museo Regionale Eschilo e in parte è fruibile a cielo aperto in alcune aree della città. A tale patrimonio la scuola guarda e attinge per promuovere la propria progettualità didattica e formativa, sia curriculare che extra-curricolare. Vive il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità.Il contesto socio economico di provenienza degli studenti è caratterizzata da un tessuto medio e medio-basso. Le occupazioni lavorative delle famiglie sono di tipo impiegatizio (settore terziario, ENI, piccole e medie imprese dell'indotto) e di bassa manovalanza. Alto il tasso di disoccupazione.In questo contesto multiforme spesso privo di stimoli culturali qualificanti, la scuola si propone come polo di un progetto formativo integrato che mira a valorizzare le risorse potenziali esistenti e a trasformarle in bene comune e in patrimonio di tutti.

Il P.T.O.F. - Piano triennale dell'offerta formativa: funzione,riferimenti normativi e Atto di Indirizzo dirigenziale.La legge7/2015

Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa è una delle più importanti novità introdotte dalla L.107/2015. Il comma 14 art.n3 del DPR 275/99, fissa ,per il piano dell'offerta formativa:

una diversa durata: tre anni; una nuova funzione: delineare un progetto di istituto a partire dalle

criticità del R.A.V.; un nuovo procedimento amministrativo: il PTOF viene elaborato dal

Collegio Docenti, sulla base dell'Atto di Indirizzo del dirigente scolastico e, viene approvato dal Consiglio di Circolo;

migliore valenza educativa: in esso si integrano tutte le voci del progetto d'istituto, del curricolo verticale, alle attività extracurricolari, passando attraverso la formazione dei docenti, lo stile organizzativo, il Piano per la digitalizzazione della scuola;

spiccata dimensione strategica :il PTOF si basa su modelli tesi al miglioramento continuo della qualità in un'ottica a lungo raggio;

scelta gestionale della scuola derivante, chiaramente, dal PTOF.

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Orientamento per il Piano Triennale dell'offerta formativa

Il legislatore, pur assegnando al documento una nuova e potenziata valenza, non ha voluto ingabbiare questo strumento in una rigidità formale in modo da non vanificarne la finalità autonomistica. Il MIUR , pertanto, ha assegnato piena discrezionalità, con Nota 2805 dell'11/12/2015, alle istituzioni scolastiche, invitando le scuole a presidiare con il PTOF i seguenti irrinunciabili ambiti:

le proposte degli stakeholders, da recepire nell'Atto di Indirizzo; la flessibilità didattica e organizzativa mediante l'utilizzo della flessibilità

oraria; la centralità dell'alunno nella definizione del curricolo di scuola; l'introduzione dell'organico dell'autonomia, grazie al superamento dei

compartimenti stagni tra organico di diritto e organico di fatto, tra posti comuni, di sostegno e di potenziamento;

le attrezzature e infrastrutture materiali; le reti e le collaborazioni esterne; il piano di formazione del personale.

Atto di indirizzo :

Visto il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art. 3 come modificato dalla Legge 13 luglio 2015 n. 107;

Vista la Legge 13 luglio 2015 n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti”;

Visto il Piano della performance 2014-16 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, adottato con D.M. 20/02/2014, prot. n. 133 (confermato con D.M. 28/04/2014, prot. n. 279), in particolare il cap. 5 punto 1, “Obiettivi strategici – istruzione scolastica”;

Visto l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per l’anno 2016;

Visto il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto e il Piano di Miglioramento;

Visto l’Atto di indirizzo per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione del …..….. prot. n. ….. adottato dal Dirigente scolastico ai sensi del quarto comma dell’art. 3, del D.P.R. 8

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marzo 1999, n. 275, come modificato dal comma 14 dell’art. 1 della L. n. 107/2015 citata;

Vista la delibera del Collegio Docenti di elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa in data

Il Consiglio d’Istituto

APPROVA

il Piano triennale dell’offerta formativa, che viene inviato all’Ufficio Scolastico Regionale competente ai fini delle verifiche di cui al comma 13, art. 1 della Legge n. 107/2015.L’effettiva realizzazione del Piano resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa Istituzione scolastica delle risorse umane e strumentali ivi individuate.Il Dirigente scolastico assicurerà la pubblicità di legge all’unito Piano triennale dell’offerta formativa (mediante pubblicazione all’albo online dell’Istituto Scolastico, “Scuola in Chiaro”, ecc.).

La nostra scuola, in coerenza con le priorità e con gli obiettivi di processo, sceglie la propria Mission e la propria Vision , nonché l'indirizzo progettuale educativo perfettamente sintetizzati nell'enunciato:

"Una Scuola senza confine".La nostra scuola ha come scopo principale il successo formativo di tutti gli alunni, inteso come sviluppo della persona umana nel rispetto delle identità personali, sociali e culturali dei singoli alunni .

Nella nostra scuola : nessuno è straniero.Questa sfida si traduce nel progetto di formare, fin dalla prima infanzia, personalità libere, aperte, dialoganti, capaci di negoziare significati e valori, di orientarsi in uno scenario complesso; personalità consapevoli e mature, curiose del mondo, ricche di immaginazione produttiva e divergente, capaci di trasformare l'eredità culturale in conquista soggettiva, in competenze personali e in un abito mentale teso all'innovazione. Per raccogliere questa sfida non basta trasmettere ai bambini conoscenze, ma è necessario innanzitutto star loro accanto , accettarne le diversità ed imparare a conoscerli uno ad uno con

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attenzione ai loro nomi alle loro storie, tutte differenti e tutte uguali in dignità. Occorre, pertanto, costruire un progetto che sia coeso, coerente e che miri alla formazione dell'identità di ciascun individuo, ma nello stesso tempo possa essere implementato e all'occorrenza modificato.

Progetto che punti:

costruire quadri di conoscenze propositivi, abilità operative, competenze personali;

determinare le condizioni per un autoapprendimento; disporre il bambino al piacere dell'incontro e del confronto con l'altro; motivare i bambini a collaborare e a cooperare attivamente per obiettivi

comuni in una prospettiva rispettosa delle differenze; stimolare l'immaginazione creativa nell'incontro con gli universi dell'arte; costruire funzionali e progressive competenze logiche.

Un progetto che veda i docenti :

riconoscersi in valori comuni e comuni orizzonti di significato e di senso; formulare progetti e percorsi che tengano conto del pregresso e del

contesto; riflettere e monitorare i percorsi e modificarli, se ,necessario, rinnovando

gli impegni; padroneggiare strategie, contenuti e strumenti didattici e metodologici

innovativi; declinare la programmazione verticalmente, abbracciando l'arco del

bambino dalla primissima infanzia alle soglie dell'adolescenza.

Alla scuola spetta il compito di

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attraverso

(apprendimento dei Saperi e dei Linguaggi di base)

Nella scuola il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto.

Rispetto Legalità

Indirizzi generali per la delineazione dell'offerta formativa individuati nella formulazione del RAV

1. Superare una visione individualistica dell'insegnamento per favorire cooperazione, trasparenza e rendicontabilità.

2. Formazione-aggiornamento rivolte al personale docente e ATA.3. Mantenere coerenza tra le scelte curricolari, le attività di

recupero/sostegno/potenziamento, i progetti di ampliamento dell'offerta formativa, le finalità e gli obiettivi previsti nel PTOF al fine di assicurare unitarietà dell'offerta formativa e, il più possibile, congruenza ed efficacia dell'azione didattica ed educativa complessiva.

4. Operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze.

5. Monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio e svantaggiati (a partire da una segnalazione precoce di casi di potenziali

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insegnare alfabetizzare

ad essere ad apprendere

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DSA/BES/scarso rendimento scolastico), gli alunni disabili e gli alunni stranieri con l'attivazione, di percorsi differenziati.

6. Favorire la valorizzazione delle eccellenze.

Priorità, traguardi ed obiettivi

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: _____________.In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

1. Migliorare le prestazioni, l'approccio emotivo -didattico nei confronti delle prove INVALSI (e quindi le competenze) e l'affidabilità delle rilevazioni;

2. Valorizzare le competenze linguistiche delle lingue straniere (L2 ,L3).3.Potenziare le competenze relative alla pratica e cultura musicale con

eventuale avviamento allo studio di uno strumento musicale.4. Potenziare le discipline motorie e lo sviluppo di

comportamenti e di stili di vita sani. 5. Sviluppare comportamenti responsabili in relazione alla

legalità ed eco-sostenibilità.6. Promuovere la cittadinanza attiva e sviluppare competenze

trasversali.

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I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1. Revisione del curricolo in ordine ai risultati delle prove INVALSI e delle prove standardizzate d'istituto;

2. Diffusione della cultura della valutazione esterna come strumento di miglioramento;

3. Autovalutazione e formazione strategica dei docenti per ingenerare buone pratiche di riflessione sui risultati , pratiche innovative didattiche e tecnologiche;

4. Istituzionalizzazione di accordi, nell'ambito del progetto orientamento, con le scuole del territorio a per la raccolta -dati degli esiti alunni in uscita;

5. Monitoraggio e potenziamento alunni DSA/ BES/ alunni stranieri ,disabili e alunni svantaggiati;

6. Promozione di attività formative che permettano agli alunni di sviluppare atteggiamenti di rispetto per sé e per gli altri.

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

1. Raggiungimento del successo scolastico degli alunni attraverso l'autovalutazione a lungo periodo.

2. Individuazione dei punti di debolezza nel percorso formativo attraverso il possesso dei dati storici degli alunni in uscita con conseguente erogazione da parte della scuola del "servizio istruzione e formazione".

3. Diffusione e valutazione delle prove standardizzate delle competenze come strumento di miglioramento del processo di "insegnamento - apprendimento".

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

1. Implementazione di un" protocollo di accoglienza e integrazione di alunni stranieri e neo-arrivati per rimuovere ostacoli alla piena integrazione e per eliminare la dispersione scolastica.

2. Costruzione di elementi valutativi condivisi e allestimento di prove comuni per migliorare la capacità "valutativa" e la collaborazione fra docenti.

3. Miglioramento del sistema di comunicazione, socializzazione, condivisione tra personale, alunni, famiglie, di informazioni, di

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conoscenze interne, di obiettivi e di risultati perseguiti e di modalità di gestione.

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

rispondere ai bisogni specifici e alle esigenze del territorio in cui sono ubicate le scuole del Circolo e alle aspettative delle famiglie;

valorizzare l'inclusione di tutti e di ciascuno, promuovendo lo sviluppo integrale della persona, delle pari opportunità;

prevenire la dispersione scolastica; valorizzare la professionalità docente con attività di formazione e

aggiornamento.

Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti:

punti di forza:

i risultati raggiunti nelle prove INVALSI d'italiano e di matematica nell'anno scolastico precedente sono positivi per le classi seconde e quinte;

in generale (tranne per qualche caso specifico di classi con esito omogeneo negativo) la scuola riesce ad assicurare gli esiti uniformi tra le varie classi.

punti di debolezza

scarsa conoscenza delle finalità delle prove INVALSI; scarsa familiarità con prove di tipo strutturato.

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Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati:

stakeholders genitori agenzie del territorio reti scolastiche ed extrascolastiche

Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte:

Esplicitare obiettivi trasversali nel curricolo per coinvolgere tutte le classi dell'istituto, per vivere esperienze che formino l'uomo e il cittadino nell'ottica dell'educazione permanente.

Rendere più funzionali gli ambienti di apprendimento della scuola, partecipando ai progetti PON al fine di acquisire fondi da destinare al cablaggio dell'istituzione.

Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi cui la scuola è vincolata, è stato deciso di incorporare nel Piano il seguente punto integrativo:

Aprire la scuola alla" mondialità nella diversità e nell'integrazione"

Dal RAV al PdM

L’analisi compiuta nella varie sezioni del RAV ha messo in luce i seguenti:

punti di forza :

1. Radicato senso di appartenenza.2. Diffuso benessere dell’utenza che contribuisce a rafforzare la

responsabilità personale e sociale.3. Immagine positiva dell’istituzione scolastica.4. Gradevolezza delle strutture.5. Stabilità dell’organico che garantisce la continuità didattica.6. Importante rete relazionale con diversi partners.7. Attenzione costante per l’elaborazione dei piani di lavoro.

punti di debolezza:

1. Gestione non sempre ottimale della comunicazione interna ed esterna.2. Carenze negli esiti delle competenze di base.3. Orientamento in entrata non sempre efficace.4. Gestione dell’insuccesso e della dispersione scolastica.

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Allegato PDM

Il miglioramento è un ciclo continuo di azioni capaci di attuare un cambiamento organizzato volto ad accrescere la soddisfazione di tutti gli attori coinvolti. Tale ciclo si compone di 4 fasi:

1) Pianificazione - definizione di obiettivi chiari e condivisi, definizione delle azioni da intraprendere e dei relativi tempi, assegnazione delle risorse, definizione delle attività di monitoraggio e relativi indicatori, definizione delle modalità con cui le attività sono diffuse e condivise, … SI TRATTA DELLA PIANIFICAZIONE IN SENSO STRETTO (piano inteso come documento tecnico previsionale di lavoro)

2) Realizzazione - realizzazione delle attività pianificate, rispettando quanto previsto nella pianificazione

3) Monitoraggio e valutazione – monitoraggio in itinere delle azioni svolte (legate agli obiettivi di processo), valutazione in itinere e finale dei traguardi (legati agli esiti), rispettando quanto previsto nella pianificazione

4) Riesame - analisi dei risultati ottenuti in relazione a quelli attesi ed eventuali proposte di modifiche e/o aggiunte alla pianificazione (fase 1) e successiva diffusione a tutti gli interessati

Eventuale cambiamento – se è il caso - nella realizzazione delle attività (fase 2) che prosegue nel tempo. La sequenza è riconducibile al c.d. ciclo PDCA (plan, do, check, act).

Il Piano di Miglioramento viene a sua volta articolato in:

a) SCELTA DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI (scelta già formalizzata nel RAV in conclusione dell’autovalutazione)

Passo 1: verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi (sviluppo tabella finale 5.2.1 RAV )

PRIORITA’: Migliorare le performance degli alunni di scuola primaria per abbattere l’insuccesso scolastico e permettere loro di affrontare il nuovo corso di studi in maniera più consapevole senza rischio di abbandono o disagio scolastico attraverso l’uso di nuove metodologie (problem solving, cooperative learning, peer educazione,…) e la realizzazione di ambienti di apprendimento più innovativi.

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OBIETTIVO DI PROCESSO 1

CURRICOLO D’ISTITUTO: dall’infanzia alla scuola primaria.AZIONI:

AZIONE 1. Formazione docenti allargata sulla didattica per competenze.

Organizzazione di attività di formazione al fine di motivare e coinvolgere maggiormente i docenti dell’Istituto nel superamento della preparazione di lezioni tradizionali per lasciar spazio alla didattica per competenze anche mediante l’uso delle nuove tecnologie e metodologie.

AZIONE 2. Realizzare il curricolo d’istituto per competenze.

* Progettazione del Curricolo e valutazione per competenze.* Introdurre prove comuni per competenze per le diverse discipline.

OBIETTIVO DI PROCESSO 2

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO E DIFFUSIONE METODOLOGIE ALTERNATIVE

AZIONI:

AZIONE 1.Introdurre la tecnologia nella scuola dell’infanzia (collegamento a Internet, LIM) e incrementarne l’utilizzo nella scuola primaria.

AZIONE 2. Inclusione e differenziazione.

* Diffusione delle metodologie alternative anche e soprattutto per alunni in situazione di disagio, anche socio-economico.

* Sviluppare attività su temi interculturali e su valorizzazione delle diversità da applicare ad alcune realtà più problematiche.

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Contributo degli obiettivi di processo nel raggiungimento delle priorità

L'utilizzo di una didattica più innovativa sin dalla scuola dell'infanzia, basata sulle competenze e che valorizzi le diversità e l'individualità dovrebbe contribuire a formare studenti più motivati, più preparati alla complessità della secondaria di II grado e del mondo del lavoro, a limitare gli abbandoni, rendendo la scuola un posto dove si va con piacere e che si ritiene importante, anzi fondamentale per l'inserimento nella società civile e nel mondo professionale.

Tabella 1 – attese e indicatori di monitoraggio

obiettivo di processo risultato atteso indicatore scelto modalità di rilevazione

per monitorare

1. CURRICOLO DI Stesura parallela della Aumento del numero di Coordinamento degli incontri e

ISTITUTO progettazione all’interno incontri della documentazione prodotta

dei dipartimenti dai dipartimenti

2. Ambiente di Superare la preparazione Miglioramento delle somministrare prove comuni

apprendimento e di lezioni tradizionali perfomance degli studenti oggettive da effettuarsi a metà e

diffusione metodologie anche con l’utilizzo delle misurato attraverso fine anno scolastico. Analisi dei

innovative e inclusive nuove tecnologie.somministrazione di prove risultati delle prove comuni e

Uniformità diper competenze Abbassare auto-valutazione

somministrazione e la deviazione standard tra

valutazione delle prove le valutazioni finali nelle

prove comuni

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B) INDIVIDUAZIONE DELLE AZIONI PER PERSEGUIRE E REALIZZARECIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO

Tabella 2 – effetti attesi e rischio di effetti negativi obiettivo di processo 1 (CURRICOLO D'ISTITUTO)

azione previstamedio termine lungo termine

effetti positivi possibili effetti positivi possibilieffetti effetti

negativinegativi

AZIONE 1 Maggiore consape- Resistenza Cambiamento diStep 1 Formazione di parte volezza dei docenti al mentalità da parte deldel personale docente sulla rispetto alla didattica cambiamen Collegio con

metodologia didatticaper competenze.

to conseguente modifica diAcquisizione di

tramite esperti esterni alcuni aspetti dellanuove competenze

metodologia didatticanella metodologiadidattica anche attraverso

l’utilizzo delle nuovetecnologie

Step 2 Monitoraggio delle Difficoltà Raggiungimento di un PossibileFormazione collegiale da classi che hanno ad livello di aggiornamento dislivelloparte dei docenti coinvolti intrapreso nuove estendere metodologico comune tra lenella ricercazione di nuove azioni didattiche a tutti la classimetodologie didattiche formazione rispetto

alleesperienze

AZIONE 2 Facilitare il Ricaduta sempre Realizzare laStep 1 coordinamento sugli stessi soggetti progettazione comuneIndividuare il coordina- per Dipartimentotore di Dipartimento i

Step 2 Condivisione della Resistenze da parte Stesura del curricolo perOrganizzare tre incontri metodologia didattica dei singoli docenti Dipartimentocon un preciso ordine del al cambiamentogiorno

Confronto a livello di Resistenze da parte Valutare e autovalutareStep 3

Stesura di prove oggettivedipartimento sui di alcuni colleghi al le proprie competenzerisultati ottenuti dalle cambiamento dei professionali

comuni a cadenzadiverse sezioni criteri di

quadrimestralevalutazione

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Step 4 Raggiungimento di Resistenze da parte Adozione d’istituto di

Revisione dei criteri dialcuni obiettivi comuni di alcuni colleghi al obiettivi comuni e

e condivisi cambiamento dei condivisivalutazione

criteri divalutazione

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Obiettivo di processo 2

Tabella 3 -effetti attesi e rischio di effetti negativi Obiettivi di processo 2 (Ambiente di apprendimento e diffusione metodologie innovative e inclusiveAzione prevista Medio termine Lungo termine

Effetti positivi Possibili effetti negativi

Effetti positivi Possibili effettinegativi

Azione 1Step 1Potenziare risorse informatiche presenti

Possibilità di una didattica più innovativa

Non sufficiente preparazione sulle nuove tecnologie da parte del Collegio

Miglioramento perfomance alunni

Step 2Formazione dcenti su utilizzo nuove tecnologie

Miglioramento della consapevolezza dell'utilizzo delle nuove tecnologie

Resistenza al'utilizzo delle nuove tecnologieNon sufficienti strumenti informatici a disposizione delle classi

Miglioramento didattica di ogni singolo insegnante

Azione 2Step 1

Prendere attivamente in considerazione le difficoltà all'interno della classe e modificare obiettivi e metodologie

Difficoltà ad individualizzare i percorsi didattici

Superamento del disagio e diminuzione dell'insuccesso scolastico

Obiettivo di processo 1

Tabella 4 -aspetti innovativi da evidenziare e valorizzareAzione prevista Innovazione didattica-educativa Innovazione organizzativaAZIONE 1Step 1-2Formazione e ricaduta sul Collegio

Consapevolezza della formazione in vista

della ricaduta sui colleghi.

Aggiornamento della didattica.

Realizzazione e utilizzo della didattica

per competenze da parte dell'intero

Collegio con attuazione di percorsi di

ricercazione

Formarsi per formare

Maggiore condivisione e confronto.

AZIONE 2Step 1Individuare il Coordinatore di dipartimento

Punto di riferimento per i docenti del

proprio dipartimento come mediatore

delle istanze di ciascun docente, garante

del funzionamento, della trasparenza,

della correttezza del suddetto. Portavoce

Di eventuali difficoltà presenti nel proprio

dipartimento al Collegio e al Dirigente

Sollecitare e monitorare l'impiego e

l'utilizzo di nuove strategie

metodologiche(peer to peer, cooperative

learning, problem solving)

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scolastico.

Step 2Organizzare un

numero definito di

incontri con un

preciso ordine del

giorno

Stabilire traguardi comuni da raggiungere

per ciascuna disciplina e le strategie

usate.

Maggiore condivisione egli obiettivi e

degli strumenti utili al raggiungimento

degli stessi(LIM; laboratorio

d'informatica)

Step 3Stesura di prove oggettive comuni a cadenza quadrimestrale

Costruzione di competenze tramite prove

strutturate non sulla conoscenza

Individuazione di livelli di competenza

diversi per adeguare la progettazione e

somministrare prove diversificate per

fasce di livello

Step 4Revisione dei criteri di valutazione

Individuazione di nuovi criteri che

tengano conto nella valutazione delle

competenze acquisite e non soltanto delle

conoscenze.

Utilizzo condiviso di criteri comuni

nell'ambito della valutazione

Step 4Stesura curricolo d'istituto per le discipline individuate

Realizzazione di un curricolo verticale

basato sulle competenze che sin dalla

scuola dell'infanzia permetta di lavorare

per il raggiungimento del profilo dello

studente in uscita alla fine del primo ciclo

Rafforzamento della condivisione, del

confronto della ricerca-azione, della

formazione.

Obiettivo di processo 2

Tabella 4- aspetti innovativi da evidenziare e valorizzare

Azione prevista Innovazione didattica-educativa Innovazione organizzativaAzione 1Step 1Potenziare risorse informatiche presenti

nella scuola

Possibilità di una didattica più innovativa Ripensamento dell'organizzazione e degli

spazi di apprendimento

Step 2 Formazione dei docenti su utilizzo nuove

tecnologie

Riflessione sulla propria didattica e sulle

possibilità di rinnovamento

Formarsi per formare

Maggiore condivisione e confrontro

Step 3Differenziazione e individualizzazione

della didattica

Possibilità di valorizzare e sviluppare i

diversi stili di apprendimento

Attuazione di una didattica cooperativa

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Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15

Finalità della legge e compiti della scuola

Innalzare i livelli d'istruzione e le competenze degli alunni, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali;

Prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica; Potenziare i saperi e le competenze degli alunni; Valorizzare le potenzialità di ciascuno e i diversi stili di apprendimento; Garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di

apprendimento per tutto l'arco della vita; Realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca,

sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva.

FABBISOGNO DI ORGANICO

In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015:

a. posti comuni e di sostegno SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)

Posto comune

Posto di sostegno

Posto di lingua inglese

Scuola dell’infanzia

a.s. 2016-17: n. 24 5 Si ipotizza che la scuola dell'infanziamantenga stabili le condizioni esistenti nell'a.s. 2016/2017a.s. 2017-18: n. 24 5

a.s. 2018-19: n. 24 5

Scuola primaria

a.s. 2016-17: n. 33 18 1 Si ipotizza che la scuola Primariamantenga stabili le condizioni esistenti nell' a.s. 2016/2017a.s. 2017-18: n. 33 18 1

a.s. 2018-19: n. 33 18 1

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Posti IRC: n 1 scuola primaria e 2 scuola dell'infanzia

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO

Classe di concorso/sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche

Ulteriori elementi: …..

b. Posti per il potenziamento

Il Primo Circolo di Gela , da rilevazioni, relative allo scorso anno scolastico e a quello in corso, emerge che la scuola necessita, in media di 350 ore al mese per coprire le supplenze brevi, che moltiplicate per nove mesi di scuola diventano 3150 ore annuali. A questo dato bisogna aggiungere le ore per l'esonero da destinare al primo collaboratore ( 24 ore settimanali per un totale di 750).Il totale delle ore necessarie per coprire le supplenze brevi e l'esonero è 3900 che può essere coperto da non meno di 4 unità,più due unità per progetti di potenziamento competenze musicali e due unità per progetti di competenze motorie.

Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)*

n. docenti Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e alla progettazione del capo III)

Posto comune4

Potenziamento lingua italiana e matematicaEducazione musicaleA031/A032

2Potenziamento Competenze musicali

Attività motorie e sportiveA029/A030

2Potenziamento competenze motorie

* Nella colonna “Tipologia” indicare anche, se esistenti, classi di concorso affini a cui attingere in subordine in caso di mancanza di organico nella classe di concorso principale (Es. A0XX, oppure A0YY o A0ZZ).

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c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Tipologia n.

DSGA 1

Assistente amministrativo 4 + due docenti distaccati

Collaboratore scolastico 12

Altro

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

Si suggerisce di fare riferimento anche a quanto indicato alle sezioni “Il piano di formazione del personale” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015. Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico:

Attività formativa

Personale coinvolto Priorità strategica correlata

Digitalizzazione PA ATA

Piattaforma e gestione degli Uffici :SIDI e fondi strutturali

ATA

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FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Si suggerisce di fare riferimento anche a quanto indicato alle sezioni “Le attrezzature e le infrastrutture materiali” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015.

Infrastruttura/ attrezzatura

Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche del capo I e alla

progettazione del capo III

Fonti di finanziamento

Miglioramento delle infrastrutture degli 8 plessi

Sicurezza ambienti COMUNE , MIUR,PON, REGIONE

Attrezzature tecnologiche, LIM,Tablet, ecc

Attività didattica alternativa e innovativa per il miglioramento degli esiti scolastici.

PON,COMUNE,MIUR,ASSOCIAZIONI

Laboratori Attività didattica alternativa e innovativa per il miglioramento degli esiti scolastici.

PON,COMUNE,MIUR,ASSOCIAZIONI

A seguito dei finanziamenti ottenuti tramite i Progetti Operativi Nazionali (PON), bando 9035 del 13/07/2015 FESR(realizzazione/ampliamento rete Lan/Wlan ex CLEE01300C) avviso Prot. N.22851 dello 03/12/2015 e bando 12810 del 15/10/2015 FESR (realizzazione Ambienti Digitali ex CLEE01300C) Prot. N.25518 del 19/12/2015,sarà possibile potenziare/realizzare sia la rete LAN/WLAN sia un ambiente di apprendimento innovativo nel plesso S. Maria di Gesù. La scuola deve,comunque,provvedere all'estensione della rete WI-FI, prioritariamente, per consentire a tutti i plessi del Circolo, la piena utilizzazione delle LIM,rendere più fruibili e funzionali gli spazi per la didattica innovativa e migliorare la comunicazione on-line interna ed esterna,pertanto, è disponibile a partecipare ad ulteriori bandi PON per gli anni a seguire.

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.

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Scelte organizzative e gestionali

Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, sono state istituite le seguenti figure i cui compiti sono così definiti:

PRIMO COLLABORATORE CON FUNZIONI VICARIESostituisce, il Dirigente Scolastico, in caso di assenza o di impedimento, esercitandone le funzioni anche negli Organi Collegiali.Per il collaboratore vicario è previsto il semiesonero dal servizio. È delegato alla firma nei seguenti atti amministrativi:

1. Atti urgenti relativi alle assenze e ai permessi del personale docente e ATA, nonché alle richieste di visita fiscale per le assenze per malattia.

2. Atti contenenti comunicazioni al personale docente e ATA.3. Corrispondenza con l’Amministrazione Regionale, Provinciale, Comunale e

con altri Enti, Associazioni e Uffici, nonché con soggetti privati avente carattere d’urgenza.

4. Corrispondenza con l’Amministrazione del MIUR centrale e periferica, avente carattere d’urgenza.

5. Documenti di valutazione degli alunni.6. Richieste ingressi posticipati e uscite anticipate alunni.7. Per il collaboratore vicario è previsto il semiesonero dal servizio.

SECONDO COLLABORATORE

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Sostituisce il Dirigente Scolastico, in caso di assenza o di impedimento dello stesso e del Primo collaboratore, esercitandone tutte le funzioni anche negli Organi Collegiali, e redigendo atti, firmando documenti interni, curando i rapporti con l'esterno.

Inoltre, sono stati nominati: il TERZO e il QUARTO COLLABORATORE, nel secondo plesso della scuola primaria con pari cariche del primo e del secondo collaboratore.

FUNZIONI STRUMENTALI

AREA 1: Coordinamento e gestione del PTOF -PDM - Curricolo d' istituto AREA 2:Supporto ai docenti - Aggiornamento-Coordinamento e promozione della valutazione e dell'autovalutazione d'IstitutoAREA 3:Inclusione alunni BES (BES-DSA- alunni stranieri)AREA 4:Sostegno agli alunni e rapporti con gli Enti Esterni.

E’ altresì istituita, per ogni consiglio di classe, la figura del coordinatore di classe (PRESIDENTE D'INTERCLASSE) che ha i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:

1. Si fa portavoce delle esigenze delle tre componenti del Consiglio, cercando di armonizzarle fra di loro.

2. Informa il Dirigente scolastico ed i suoi collaboratori sugli avvenimenti più significativi della classe, riferendo sui problemi rimasti insoluti.

3. Mantiene il contatto con i genitori, fornendo loro informazioni globali sul profitto, sull'interesse e sulla partecipazione degli studenti; fornisce inoltre suggerimenti specifici in collaborazione con gli altri docenti della classe.

4. In collaborazione con gli altri docenti elabora le tracce dei giudizi per le schede di valutazione.

5. Sceglie fra gli altri docenti un collega che, a turno, funge da verbalizzante delle sedute del Consiglio d'interclasse e firma i verbali.

E’ altresì istituita la figura dei coordinatori di dipartimento che hanno i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:

1. Presiedono le riunioni di "Assi culturali" che hanno il potere di convocare, previa informazione al capo di istituto, anche in momenti diversi da quelli ordinari e ne organizzano l'attività integrando l'O.d.G. con gli argomenti necessari o fissandoli per le sedute convocate su loro iniziativa

2. Garantiscono, all’ interno della stessa area disciplinare, omogeneità di scelte metodologico - didattiche e di procedure sollecitando il più ampio

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dibattito fra i docenti e impegnando tutto il gruppo alla ricerca di proposte, elaborazioni, soluzioni unitarie in ordine a:

a) progettazione di moduli disciplinari o percorsi pluridisciplinari.Iniziative di promozione dell'innovazione metodologico – didattica.

b) Individuazione degli obiettivi propri della disciplina per le varie classi, e della loro interrelazione con gli obiettivi educativi generali.

c) Individuazione dei criteri e dei metodi di valutazione degli alunni, per classi parallele.

d) Definizione delle competenze disciplinari a cui ogni docente della disciplina si dovrà scrupolosamente attenere.

e) Promuovono l'intesa fra i docenti della medesima disciplina per la stesura di prove comuni da sottoporre agli alunni e per la verifica incrociata dei risultati, nella prospettiva di appurare gli scostamenti eventuali nello spirito di sviluppare al massimo le competenze degli alunni.

f) Promuovono fra i colleghi il più ampio scambio di informazioni e di riflessioni su iniziative di aggiornamento, pubblicazioni recenti, sviluppi della ricerca metodologico -didattica inerente le discipline impartite ed, eventualmente, della normativa relativa ad aspetti e contenuti delle discipline stesse.

g) Costituiscono il punto di riferimento per le informazioni relative a proposte culturali della scuola -bandi di concorso iniziative proposte da altre Istituzioni - partecipazione alle attività connesse con visite - scambi - lezioni sul posto.

h) Si rendono disponibile per favorire le iniziative di tutoring nei confronti dei docenti di nuova nomina.

i) Cura la raccolta e l'archiviazione dei materiali didattici da conservare per l'attività degli anni successivi.

j) Fra le particolari competenze scientifiche, di cui deve essere in possesso, il coordinatore di dipartimento cura in modo privilegiato quella della ricerca delle valenze formative della disciplina e del loro rapporto con quelle delle altre discipline, promovendo fra i colleghi il più ampio dibattito e scambio di informazioni sull'argomento.

Per l'orientamento in uscita occorrerà progettare un sistema informatico che permetta di monitorare i risultati a distanza, al fine di verificare l'efficacia della proposta formativa della scuola, potenziandola o ampliandola, laddove, tali risultati dovessero rilevare carenze.Si è provveduto ad incrementare le iniziative di orientamento in entrata (Open day, incontri con i docenti , ,ecc).E' previsto il potenziamento per la partecipazione a gare che valorizzino competenze ed eccellenze e dovranno essere promossi iniziative e corsi che mirino allo sviluppo di interessi e abilità personali attraverso progetti dedicati extracurricolari.

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Sono state previste azioni di una didattica inclusiva per gli studenti stranieri di prima generazione. Ogni progetto o attività presente nel presente Piano ha un referente con compiti di elaborazione/stesura del progetto o attività, coordinamento dell’eventuale commissione di cui può avvalersi, monitoraggio delle attività svolte e relazione intermedia e finale circa la validità/ successo dell’attività svolta, rendicontazione finale.

La presenza delle risorse di potenziamento permetterà di strutturare le attività didattiche e le attività di progettazione in forma flessibile e “a pacchetti” di ore, pertanto l’orario di servizio dei docenti potrà prevedere, accanto alle ore di attività didattica, alcune ore da dedicare a progettazione, attività organizzative e gestionali in collaborazione con il DS. Tempo scuola

La scuola primaria e la scuola dell'infanzia sono organizzate, tenendo conto delle normative vigenti, secondo i seguenti tempi. Hanno adottato la settimana corta. Gli alunni frequentano 27 ore settimanali, distribuite su 5 giorni (dal Lunedì al Venerdì), dalle ore 8.00 alle ore 13.24 più un rientro pomeridiano di due ore per la programmazione (totale ora 24).

Organizzazione delle sezioni e delle classi

Nel mese di settembre, il Dirigente scolastico, procede alla formazione delle classi prime e formula l'orario settimanale delle lezioni sulla base delle proposte del Collegio dei Docenti e dei Criteri generali stabiliti dal Consiglio di Circolo.I termini e le modalità di iscrizione degli alunni alla Scuola dell'Infanzia e alla prima classe di Scuola Primaria vengono pubblicizzate tramite affissione all'albo della Scuola.

Criteri per l'assegnazione dei docenti alle sezioni e alle classi

L'assegnazione dei docenti alle classi avviene, nel rispetto del principio della continuità e dei criteri proposti dal Consiglio di Circolo e deliberati dal Collegio dei Docenti.I docenti della stessa classe formano l'equipe psico-pedagogica , alla stessa e fanno parte il docente di religione, di sostegno e di lingua inglese.L'insegnamento della lingua inglese è affidato al docente di classe e dove manca ad un insegnante specialista.

Gli uffici della Segreteria, rimangono a disposizione dell'utenza, per qualsiasi chiarimento.

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Criteri di accoglienza degli alunni alla scuola dell'infanzia e criteri di formazione delle classi prime

Sezioni Infanzia

a) Conferma vecchi iscrittib) Priorità bambini con fratelli frequentanti la nostra scuolac) Territorialità anagrafica o di lavoro dei genitorid) Età alunni (precedenza 5-4-3)e) Priorità alunni certificati dall'Asl e/o dai servizi socialif) Situazioni familiari gravi

Classi prime

a) Alunni equamente divisi tra maschi e femmineb) Eterogeneità dei livellic) Equa distribuzione stranieri neo-arrivati, casi problematici

DISCIPLINE - ORE Alunni e ore per classe

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ITALIANO 9ore (1^ e 2^ classe) 8 ore(3^-4^ 5^ classe) ARTE E IMMAG. 1 oreSTORIA 2 ore(1^2^ classe) 3 ore (3^-4^-5^ classe)

GEOGRAFIA 2 oreSCIENZE 2 oreRELIGIONE 2 oreMUSICA 1 oraMATEMATICA 7 ore (1^ e 2^ classe) 6 ore (3^-4^ 5^ classe) MOTORIA 1 ora INGLESE 1 ora (1^ classe) 2 ore (2^ classe) 3 ore (3^-4^-5^ classe)

27 h settimanali annue

Tot. Ore 990

DOCENTI- RELIGIONE- ITALIANO- SCIENZE- ARTE E IMMAGINE

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- STORIA - GEOGRAFIA- MUSICA- MATEMATICA- SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE- INGLESE

18/22 FRONTALI

2 PROGRAMMAZIONE

Tot. ore 24 (a settimana)

Suddivisione dell'anno scolasticoL’anno scolastico si suddivide in due quadrimestri, che si concludono il primo a gennaio e il successivo coincide con la fine dell’anno scolastico calendario anno scolasticoIl calendario dell’anno scolastico viene deliberato annualmente dal consiglio di Circolo sulla scorta dei calendari nazionale e regionale e prevede in maniera specifica: l’inizio delle lezioni, le vacanze natalizie e pasquali, le eventuali sospensioni delle lezioni per esigenze locali, etc.. In ogni caso, saranno assicurati almeno 200 giorni di lezione

Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale

PREMESSA

Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56,il MIUR,con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge.Si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico. In questo paradigma, le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio dell’attività scolastica, contaminando tutti gli ambienti della scuola: classi, ambienti comuni, spazi laboratoriali, spazi individuali e spazi informali.

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È un’opportunità di innovazione incentrata sulle metodologie didattiche e sulle strategie usate con gli alunni in classe, adeguando ad esse le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione.Portare la scuola nell’era digitale non è solo una sfida tecnologica: è una sfida organizzativa, culturale, pedagogica, sociale e generazionale.Il Piano Nazionale disegna una politica complessiva (non una sommatoria di azioni) e pertanto il lavoro che serve è anzitutto culturale: occorre elevare la propensione di tutti gli attori coinvolti verso la crescita professionale, il cambiamento organizzativo e quello culturale.Il Piano Triennale dell’offerta formativa rappresenta lo strumento per mettere a sistema le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel PNSD. L’inserimento nel PTOF delle azioni coerenti con il PNSD, anche seguendo lo stesso schema di tripartizione (Strumenti, Competenze e Formazione e gli ambiti al loro interno) servirà a migliorare la programmazione di strategie di innovazione digitale delle istituzioni scolastiche.Per facilitare tale processo di programmazione e di coordinamento delle azioni strategiche in ogni scuola è stato individuato un Animatore Digitale, una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del PNSD.Saranno gli “animatori digitali” di ogni scuola, insieme ai dirigenti scolastici e ai direttori amministrativi, adeguatamente formati su tutti i suoi contenuti, ad animare ed attivare le politiche innovative contenute nel Piano e a coinvolgere tutto il personale, oltre che gli studenti e le loro famiglie.

IL PROFILO DELL’AD

L’Animatore Digitale sarà, per il MIUR, una figura fondamentale per l’accompagnamento del Piano Nazionale Scuola Digitale. Nell’ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF triennale, potrà sviluppare progettualità su tre ambiti:

FORMAZIONE INTERNA:

Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative.COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÁ SCOLASTICA:

Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE:

individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola(es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

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PIANO DI INTERVENTO

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD, il presente Piano di Intervento, redattodall’Animatore Digitale dell’Istituto, in collaborazione con il Dirigente scolastico, intendeconfigurare lo scenario di strategie, funzionali e coerenti con la realtà della nostra scuola, per la realizzazione di quel cambiamento culturale, metodologico, organizzativo richiesto dalla nuova realtà digitale. Le linee programmatiche tracciate nel piano sono un primo passo nella direzione di una sua definizione sempre più dettagliata e aderente al contesto, quale emergerà nel corso dei primi concreti interventi previsti, dai quali si raccoglieranno indicazioni e dati utili a ridefinirne i contorni e gli obiettivi realmente perseguibili, nella logica della pratica riflessiva e del monitoraggio continuo e trasparente delle azioni.

CONTESTO

L'attenzione ai bisogni ed alle esigenze di ciascuno, la valorizzazione dei talenti e del merito, la centralità della persona, la formazione integrale, rappresentano i cardini imprescindibili dell’azione educativa.La sinergia, promossa dalla nostra istituzione scolastica, con il tessuto culturale e socioeconomico che ci caratterizza, la necessità di una formazione permanente, la comune volontà di “spendersi” per il miglioramento e la qualità dei servizi da erogare a tutti i fruitori del servizio scolastico, ci prescrivono la predisposizione e l’attuazione di un “Progetto di Scuola Digitale”che, attraverso le sue azioni, possa intervenire fattivamente a dare qualità alla preparazione degli alunni e crescita culturale al territorio.Il piano nazionale richiede maggiore sistematicità e coerenza nell’adozione delle buone pratiche diffuse e presenti nelle scuole, frutto perlopiù di iniziative autonome di singoli docenti e non sempre adeguatamente supportate da visioni d’insieme e di lungo termine e/o da contesti facilitanti, e suggerisce di iniziare il percorso verso l’adozione di approcci didattici innovativi proprio a partire da riflessioni comuni sui punti di forza delle esperienze fatte.È costantemente ribadito nel #pianoscuoladigitale che le buone pratiche riflessive hanno il compito di supportare il rinnovamento della professionalità docente. Risulta dunquefondamentale, in quest’ottica, stimolare all’interno della scuola, in ogni sua componente, la condivisione delle competenze e delle esperienze e innescare una visione sistemica delle diverse azioni, dei suoi molteplici attori, per dare concretezza ai cambiamenti che si rendono necessari.Come recita il PNSD“L’obiettivo è migliorare la scuola, e il compito principale della scuola è fare buona didattica con l’aiuto di buoni contenuti, rafforzare le competenze e gli apprendimenti degli studenti”. Questo significa che le attività didattiche dovranno subire un cambiamento,certamente non sui contenuti, bensì nel metodo. Ciò perché il dato digitale, per sua natura più facilmente accessibile e più agevolmente “manipolabile”, permette e costringe la programmazione didattica a diventare più flessibile.La lezione “formale” e “frontale” deve allora, in qualche modo, essere sostituita, per i modi propri in cui si rendono disponibili e fruibili i contenuti digitali, da una lezione dove maggiore deve essere il contributo del discente.L’alunno, nel contesto digitale, si vede coinvolto attivamente nella scelta dei contenuti, dei tempi, dei formati, delle risorse, con i quali agire il suo approccio

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al sapere, ciò induce anche a dover ripensare e riprogrammare le aule e gli ambienti di apprendimento, per permettere l’accesso quotidiano ai contenuti digitali adottati ma anche la creazione e l’integrazione di altri contenuti in funzione di un reale miglioramento dei processi didattici.L’implementazione, l’organizzazione, la presenza e l’uso consapevole e sistematico delle risorse e delle tecnologie digitali, deve facilitare e coadiuvare i docenti e soprattutto gli allievi e la nostra scuola nel suo complesso nell’adozione di tutte quelle innovazioni ritenute utili e necessarie al raggiungimento dei risultati fissati per il triennio all’interno della cornice complessiva del Piano Triennale dell’Offerta Formativa e del Piano di Miglioramento:

migliorare le competenze chiave degli studenti; consolidare lo sviluppo professionale dei docenti e del personale

scolastico; diffondere le competenze digitali nelle scuole; sviluppare laboratori didattici e ambienti digitali; favorire una metodologia didattica digitale; sviluppare un’innovazione curriculare; migliorare l’uso di contenuti digitali (anche per le diverse situazioni di

disabilità); Innalzare i livelli degli esiti delle prove INVALSI; migliorare le competenze chiave degli studenti.

AMBITI E AZIONI

Il presente piano presenta le azioni ritenute prioritarie e percorribili nel triennio 2016-2019. Esse sono aggregate con riferimento ai tre ambiti progettuali assegnati dal PNSD all’Animatore digitale,ma è naturale che tali ambiti non devono essere intesi come settori diversi e indipendenti dell’azione di innovazione che si vuole promuovere, essi piuttosto vanno letti in un’ottica sistemica come necessari e complementari aspetti di un progetto per il quale il successo può dipendere solo da un organico sviluppo delle sue parti. Per una più agevole e logica lettura l’intero piano viene presentato nei suoi tre momenti temporali, corrispondenti alle tre annualità cui si riferisce.Tutte le azioni che costituiscono il presente progetto verranno sottoposte a monitoraggio e a rendicontazione circa i risultati ottenuti.

AMBITO FASE PRELIMINARE

Formazione interna RILEVAZIONE DELLE CONOSCENZE/COMPETENZE/TECNOLOGIE/ASPETTATIVE IN POSSESSO DEI DOCENTI E DEGLI ALUNNI PER L’INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI SUI 3 AMBITI DEL PNSD (STRUMENTI, CURRICOLO, FORMAZIONE).PUBBLICIZZAZIONE E SOCIALIZZAZIONE DELLE FINALITÀ DEL PNSD CON IL CORPO DOCENTE.PRODUZIONE DI DISPENSE IN FORMATO ELETTRONICO PERL’ALFABETIZZAZIONE AL PNSD D’ISTITUTO.FORMAZIONE SPECIFICA PER ANIMATORE DIGITALE A CURA DEL POLO FORMATIVO REGIONALE. PARTECIPAZIONE A COMUNITÀ DI PRATICA IN RETE CON ALTRI ANIMATORI DEL TERRITORIO E CON LA RETE NAZIONALE

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CoinvolgimentoDella comunitàScolastica

PROGETTAZIONE DEL RESTYLING GRAFICO E STRUTTURALE DEL SITO ISTITUZIONALE PER ADEGUARLO AI NUOVI BISOGNI DELLA SCUOLA IN COLLABORAZIONE CON LA REFERENTE DEL SITO CREAZIONE SUL SITO ISTITUZIONALE DELLA SCUOLA DI UNO SPAZIO DEDICATO AL PNSD PER INFORMARE SUL PIANO E SULLE INIZIATIVE DELLA SCUOLA

Creazione di soluzioni innovative

REVISIONE E INTEGRAZIONE, DELLA RETE WI-FI DI ISTITUTO PER PORTARE LA CONNETTIVITÀ IN TUTTE LE AREE INTERNE AGLI EDIFICI SCOLASTICI DELLE DIVERSE SEDI. COMPLETAMENTO DELLA DOTAZIONE DI LIM PER TUTTE LE AULE DELLE SEDI. RICOGNIZIONE E MAPPATURA DELLE ATTREZZATURE INFORMATICO-DIGITALI PRESENTI NELLA SCUOLA. AGGIORNAMENTO, DEFINIZIONE E REDAZIONE CONDIVISA E PARTECIPATA (DOCENTI-ALUNNI-PERSONALE) DI REGOLAMENTI PER L’USO DI TUTTE LE ATTREZZATURE DELLA SCUOLA (LABORATORI TECNOLOGICI, BIBLIOTECA, LIM, COMPUTER PORTATILI, COMPUTER FISSI, TABLET). FORMULAZIONE DI PROVE IN FORMATO DIGITALE

Interventi Triennio 2016-2019

FORMAZIONE INTERNA

A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019

Creazione e mantenimento di uno sportello permanente di assistenza, per: l’utilizzo delle diverse funzioni del registro elettronico la creazione/aggiornamento/integrazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio ; digitalizzazione amministrativa

Formazione specifica per Animatore Digitale - Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale.

Formazione base per tutti i docenti che non sanno usare gli strumenti tecnologici già presenti a scuola (LIM, pc, etc).Formazione per la conoscenza e l’uso di nuove strategie didattiche( Digital storytelling- Formazione per l’uso di software open

Formazione all’utilizzo delle applicazioni e dei programmi per l’organizzazione e per la didattica

Formazione per l’uso degli strumenti da utilizzare per una didattica digitale integrata

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source per la LIM.

Formazione per l’uso di strumenti per la realizzazione di test

Formazione per l’uso di strumenti per la realizzazione di test, web quiz

Formazione per un migliore utilizzo degli ampliamenti digitali in virtù dell’espletamento di prove intermedie e finali completamente digitalizzate.

Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusioneFormazione base sulla redazione e gestione degli spazi web esistenti sul sito istituzionale

Formazione all’utilizzo di cartelle condivise e documenti condivisiFormazione per utilizzo spazi Drive condivisi per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche. Formazione sull’uso di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata: soluzioni on line per creazione di classi virtuali, social network.

Interventi Triennio 2016-2019

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA

A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019

Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal dirigente, dall’ animatore digitale e dal DSGA e progressivamente un piccolo staff in ciascun plesso, costituito da coloro che sono disponibili a mettere a disposizione le proprie competenze in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi

Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema, con gli assistenti tecnici e del gruppo di lavoro.

Creazione e implementazione di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.

Creazione di una commissione web di Istituto

Realizzazione da parte di docenti e studenti di video utili alla didattica e alla documentazione di eventi/progetti di Istituto.Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale

Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e consegna di documentazione per favorire la dematerializzazione in tutti gli ambiti di esercizio delle attività:programmazioni- relazioni finali-richieste/comunicazioni- certificazioni-monitoraggiAttivazione e Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community)Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza

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digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo)Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunitàPartecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali

Interventi Triennio 2016-2019CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVEA.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019Revisione, integrazione, della rete wi-fi di Istituto

Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola

Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione/revisioneUtilizzo dei i Tablet in possesso dei docenti per le attività didattiche.

Creazione di un laboratorio mobile sfruttando oltre alla tecnologia già in dotazione della scuola, la tecnologia in possesso degli alunni e dei docenti.

Creazione e mantenimento di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto.

Creazione e implementazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti.

Aggiornamento dei curricola verticali per la costruzione di competenze digitali, disciplinari e/o trasversali

Sviluppo di attività di alfabetizzazione civica del cittadino digitale

Sperimentazione e Utilizzo di classi virtuali ( comunity, classroom)

Attivazione di un giornale d’Istituto tramite la creazione di una pagina Facebook amministrata dagli alunniAttivazione di un Canale Youtube per la raccolta di video delle attività svolte nella scuolaProduzione percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento agli alunni BES

Attivazione servizi digitali della biblioteca scolastica e sua trasformazione in ambiente mediale

creazione di lezioni registrate per le attività di recupero e consolidamento

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola

Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD

Attivazione di postazioni per la connessione ad Internet a disposizione delle famiglie per il disbrigo di pratiche amministrative

Attivazione archivi cloud

Valorizzazione del merito

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Il Primo Circolo Gela si pone come esigenza la valorizzazione e la promozione di attività ed iniziative nelle quali gli alunni si sono dimostrati motivati e partecipi, mettendo a frutto abilità individuali peculiari, riconoscendo il merito, i talenti e i livelli di eccellenza all'interno della scuola.L'obiettivo è coinvolgere gli alunni in percorsi di studio di elevata qualità per offrire occasioni di approfondimento delle abilità individuali, in una prospettiva per la quale il merito aggiunge valore alla qualità della scuola e incentiva gli allievi a raggiungere risultati sempre più elevati nel contesto sociale cui appartengono.In quest'ottica si avviano gli stessi ad ottenere certificazioni linguistiche, si organizzano attività musicali e sportive.

Piano Formazione Insegnanti

Il Piano annuale per la Formazione in servizio del personale docente, che il comma 124 definisce come “obbligatoria, permanente e strutturale” è coerente con i risultati emersi dai piani di miglioramento e con le priorità nazionali indicate nel Piano Nazionale di formazione, adottato con decreto del Ministro dell'Università e della Ricerca.

Gli interventi formativi per i docenti saranno imperniate sui seguenti campi:

Programmazione per competenze Didattica con le LIM Didattica inclusiva (BES) Cittadinanza attiva Ciascun docente dovrà "certificare" non meno di 20 ore di formazione

presso un soggetto accreditato dal MIUR e finanziato con il bonus di 500€.

La formazione del personale ATA

Il piano di formazione del personale non docente, mirato ad adeguare costantemente la funzionalità dei servizi amministrativi, tecnici e ausiliari, prevede corsi relativi ai seguenti temi:

o digitalizzazione della PAo piattaforme e gestione degli uffici: SIDI e fondi strutturalio la gestione del sito della scuolao l’ufficio tra adempimenti e innovazione

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o la gestione del personaleo la comunicazione come valore del benessereo l’assistenza personale ed igienica agli alunni disabili

VALORI EDUCATIVI Sono comuni sia alla scuola dell'Infanzia sia alla scuola Primaria. La prima

mappa è riassuntiva si tratta della mappa dell'educazione alla convivenza civile che, sostanziandosi di quelle che le Indicazioni chiamano educazioni ,

comprende i valori fondamentali del POF e che nella prassi di questa scuola sono definiti valori.

Le altre nove sono relative ai seguenti valori:Educazione alla convivenza civile; Educazione alla cittadinanza;Educazione ambientale;Educazione alla

affettività;Diritto all'Educazione;Religione;Educazione alla salute;Continuità; Educazione alimentare;

Educazione stradale;Integrazione BES-DSA-A. Stranieri;Sicurezza e privacy.

Allegate le mappe,cliccate due volte sulla mappa qui presente:

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Progettazione curricolare ed extracurricolare

Premessa

Il Collegio Docenti, dopo un'attenta analisi, ha deliberato di continuare a portare avanti tutti i progetti che risultano coerenti con l'Offerta Formativa e i bisogni

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degli stakeholders, con il piano di Miglioramento, con la storia e la tradizione della nostra scuola.

I suddetti sono stati così definiti:

1. Progetti che identificano la scuola2. Progetti provenienti dal territorio3. Progetti provenienti dal territorio con protocolli d'intesa4. Progetti PON5. Progetti funzionali al piano di miglioramento e all'acquisizione di

potenziamento6. Progetti in rete.

Progetti che identificano la scuola

DENOMINAZIONE DESTINATARI ORARIO DOCENTIProgetto "Accoglienza" Alunni delle classi prime e

quinte; genitoriCurricolare Docenti delle classi

prime e quinteProgetto "Recupero e consolidamento degli apprendimenti"

Gruppi di alunni di tutte le classi

Curricolare extracurriculare

Docenti di tutte le interclassi

Festa " S. Martino" Alunni di tutte le sezioni e le classi parallele dei plessi del Circolo

Curricolare Tutto il personale in servizio; genitori

Progetto "Natale" Alunni di tutte le sezioni e le classi; genitori

Curricolare extracurricolare

Tutti i docenti delle sezioni e classi coinvolte

Open Day 2016/2017 Alunni delle sezioni e delle classi quinte; genitori

Curricolare extracurricolare

Tutto il personale in servizio; genitori

Progetto "Carnevale" Alunni di tutte le sezioni e di tutte le classi; genitori

Curricolare extracurricolare

Tutto il personale in servizio nel Circolo;genitori

Progetto "Pasqua" Alunni di tutte le sezioni e le classi del Circolo

Curricolare Tutto il personale in servizio nel circolo

Progetto “Decoupage” Alunni delle classi di scuola primaria

Extracurricolare

Docente infanzia Minardi M. Luisa

Progetto “Carta, forbici e fantasia”

Alunni di tutte le classi di scuola primaria

Extracurricolare

Docente di religione Provinzano Gabriella

Progetto “Perché la Sicilia si chiama Sicilia”

Alunni di tutte le classi di scuola primaria

Curricolare extracurricolare

Docente primaria Lauretta Antonio

Orientamento ""Continuità" fra Infanzia -Primaria -Secondaria di primo grado

Alunni al terzo anno delle sezioni infanzia-quinto anno primaria- primo anno secondaria di primo grado

Curricolare extracurricolare

Docenti dei tre ordini

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genitoriProgetto “Deutschkurs fur Kinder

Alunni di tutte le classi di scuola primaria

Extracurricolare

Docente infanzia Patrizia Cancro

Progetto matematica"Scacchi per crescere

Alunni delle classi Curricolare extracurricolare

Docente Primaria Chiarenza RosariaConsulente esterno:Vella Alessia

Progetto "Salutiamoci con un sorriso"

Alunni delle classi quarte e quinte

Curricolare extracurricolare

Tutti i docenti delle classi coinvolte

Progetto " Good Bye-Au revoir-Hauffidersen"

Alunni di tutte le sezioni e le classi

Curricolare extracurricolare

Tutti i docenti delle classi coinvolte

Progetto legalità: " Sicurezza a scuola

Alunni di tutte le classi Curricolare extracurricolare

Tutti i docenti delle classi coinvolte

Progetto di lettura espressiva "Te lo dico con una storia"

Alunni delle classi di scuola primaria

Curricolare Assistente amministrativo Farinello Maria Santa

Progetto "Leggere, scrivere e far di conto"

Classi seconde e terze Curricolareextracurricolare

Docente di sostegno Averna

Progetto "Piccoli cittadini del Mondo" (giornalino Web)

Alunni di tutte le sezioni e le classi del Circolo

Curricolare extracurricolare

Docente Vullo Sinfarosa

Progetto "Passo dopo passo"

Alunni delle sezioni dell'Infanzia

Curricolare extracurricolare

Docente infanzia di bello consulente esterno:Salvo Calabrese

Progetto "Un vigile per amico

Alunni del Circolo Curricolare extracurricolare

Tutti i docenti delle classi coinvolte

Progetto" Giornalismo" Alunni classi quinte Curricolare extracurricolare

Tutti i docenti delle classi coinvolteConsulente esterno

Progetti provenienti dal territorio

Dopo aver ascoltato i rappresentanti delle associazioni culturali e sportive del territorio, visionate le proposte provenienti dall'USR, dal MIUR e della Comunità Europea, formulate le proposte progettuali, il Collegio Docenti ha deliberato di accogliere le seguenti:

DENOMINAZIONE DESTINATARI ORARIO ESPERTIProgetto “Insieme in movimento”

Alunni di tutte le sezioni e delle classi del Circolo

Extracurricolare Ins. Gabriella Tilaro

Progetto “ La leggenda delle Stagioni”

Alunni di tutte le sezioni e delle classi del Circolo

Curricolare Teatro Antidoto

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Progetto “Una scuola in movimento”

Alunni di tutte le sezioni e delle classi del Circolo

CurricolareExtracurricolare

Gaetano Vizzini- Scuola di ballo “Paso adelante”

Progetto “Programmando giocando”

Alunni di tutte le sezioni e delle classi del Circolo

Curricolare Associazione “ARETE’”

Progetto “La mela di AISM”

Alunni di tutte le sezioni e delle classi del Circolo

Curricolare Associazione “AISM”

Progetto “ Una scuola di… colori”

Alunni di tutte le classi di scuola primaria

Extracurricolare Ins. Aliotta Vera Emanuela

Progetto “ Giochiamo con l’inglese

Alunni di tutte le sezioni di scuola dell’infanzia

Curricolare Ins. Maniglia Giusi

Progetto “Creo e … coloro”

Alunni delle classi quarte e quinte primaria

Extracurricolare Ins. Aliotta Vera Emanuela

Progetto “A passo di danza”

Alunni di tutte le sezioni di scuola dell’infanzia

Curricolare A.S. Onda Latina

Progetto “I piccoli amici” Alunni di tutte le classi di scuola primaria Curricolare

Extracurricolare

Allenatore di base Salvatore Di Stefano

Progetto cittadinanza attiva "Sicurezza stradale"

Alunni delle classi della primaria

Curricolare extracurricolare

Forze dell'ordine municipali

Progetto" Giochi matematici del Mediterraneo"

Alunni delle classi IV e V del Circolo

Curricolare Circoli matematici

Progetto di Educazione alla salute,allo sport e all'ambiente Green e Run"Vivi e corri a Montelungo""Corri con papà Natale ""Cross di primavera"Mini olimpiadi

Alunni di tutte le sezioni e le classi del Circolo

Curricolare Green e sport promotion Gela Rappresentante legale Prof. Giuseppe Veletti col patrocinio del Comune di Gela

Progetti provenienti dal territorio con Protocolli d'Intesa

DENOMINAZIONE DESTINATARI ENTI/ STRUTTURE DATE

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PROGETTO ASSOCIAZIONIESPERTI

PROPONENTI

IN UTILIZZO

Progetto di alternanza scuola lavoro

Alunni infanzia e studenti ITIS

Dirigenti scolastici Aule-laboratorio

Progetto" Cambridge"

Alunni delle terze, quarte e quinte

Aule del Circolo

Progetti in rete

Il Primo Circolo Didattico come stabilito dall'art. 7 del DPR n.275/1999 ripreso dalla legge 107/2015, ha stipulato accordi in rete con altre autonomie scolastiche appartenenti allo stesso ambito territoriale finalizzati al successo scolastico, a contrastare la dispersione scolastica, a valorizzare le risorse professionali, alla gestione comune di funzioni e attività amministrative,a realizzare progetti didattici educativi,alla sperimentazione, allo sviluppoalla formazione,all'aggiornamento.Con D.M. n.663 del 1° settembre sono individuati gli interventi educativo-didattici e di formazione del personale scolastico, finanziati con i fondi della ex legge n.440/1997.Obiettivo:accompagnare le scuole verso un utilizzo progressivamente sempre più integrato, di tutti gli strumenti finanziari e organizzativi, nell'ottica della progettualità scolastica e di ricondurre le procedure selettive, curate dall'amministrazione centrale e periferica, nel rispetto di alcuni criteri imprescindibili di valutazione desumibili dalla legge 107/2015.

CapoII Entità delfinanziamento

Destinazione attività

Destinatari del finanziamento

Direzione GeneraleComponente

Scadenza per la pubblicazione degli avvisi

Scadenza per la presentazione delle candidature

Conclusione valutazione progetti

Data restituzione esiti alle scuole

Art.10Piano € Promozion Primo Direzione 10/10/2016 05/11/2016 03/12/ '16 12/12/'16

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nazionale per la cittadinanza attiva e l'educazione alla legalità

2.400.000 e cittadinanza attiva e legalità

circolo didattico A.Aldisio-GelaIstituto Istruzione Secondaria SuperioreEshilo- Gela

generale per lo studente, l'integrazione e la partecipazione

Art.11Piano nazionaLe per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyber bullismo

€ 2.000.000

Creazione di una rete nazionale di istituzioni scolastiche che guidano la prevenzione del bullismo e del cyber bullismo nelle scuole con azioni di formazione e sensibilizzazione

Primo circolo didattico A.Aldisio-GelaIstitutoIstruzione SecondariaSuperioreEschilo-Gela

Direzione generale per lo studente, l'integrazione e la partecipazione

10/10/2016 05/11/2016 03/12/ '16 12/12/'16

Rt.29Svilupp

oDella

metodo

Logia CLIL

1.500.000Sviluppo della metodologiaCLIL nei percorsi di Istruzione del primo ciclo e del secondo ciclo attraverso percorsi innovativi e materiali digitali

Primo circolo didattico A.Aldisio-GelaIstituto Istruzione Secondaria SuperioreEshilo- Gela

Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistemaNazionale di istruzione

10/10/2016 05/11/2016 03/12/ '16 12/12/'16

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PROGETTI FUNZIONALI AL PIANO DI MIGLIORAMENTO E ALL'ACQUISIZIONE DEL'ORGANICO DI POTENZIAMENTO

IL comma 7 della legge 107 del 2015 così recita: Le istituzioni scolastiche individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'Offerta Formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenendo conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell'Offerta Formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi come prioritari..."I progetti approvati collegialmente per realizzare il Piano di miglioramento sono:

Azione strategica N.1

Titolo del progetto: “SULLE ALI... DELLA MUSICA”

Responsabile del progetto: figure di potenziamento

Livello di priorità :alta

Data prevista di attuazione definitiva:2016/2017; 2017/2018; 2018/2019

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Per quanto riguarda il potenziamento nella pratica e nella cultura musicale, la storia ci insegna che, la musica è componente essenziale delle culture e dell’ arte ,dimensione presente nei momenti più ordinari e più straordinari della vita di ogni uomo, strumento di aggregazione e di consolidamento dell’identità , forma di comunicazione , di preghiera …Il progetto “Sulle Ali...della Musica” mira a dare la possibilità ad ogni discente di esprimersi liberamente senza competizione e paura di insuccessi, facendo provare il piacere di sentirsi uguale agli altri, insieme agli altri. Attraverso le attività e i materiali musicali si favorirà la conoscenza delle diverse culture promuovendo la cura ,non solo della personalità di ciascun bambino, ma anche della formazione del senso di appartenenza a una comunità, per un’educazione vera alla convivenza civile e alla cooperazione.

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Produzione musicale e fruizione consapevole saranno svolte in modo sinergico e complementare: due facce della stessa medaglia necessarie per la formazione di competenze e per la comprensione di uno tra i linguaggi più antichi e fondamentali dell’uomo.

Il progetto è diretto:- agli alunni scuola primaria e dell'infanzia- agli insegnanti - ai genitori-

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target attesoOutput

Sensibilizzazione Alunni in grado di Educazionedella scoperta di ascoltare e imitare musicale rivolta Percentuale presenze 90%nuovi linguaggi suoni . agli alunni di( musica). classe IV e V.

Outcome Partecipazione adattività o iniziativeche favoriscanol’acquisizione dicompetenze musicali.

Lettura e scritturaOutput

Alunni capaci di Alfabetizzazione Partecipazione degli alunni di

di simboli analizzare, musicale rivolta tutte le classi.musicali. decodificare agli alunni.

descriveresimboli musicali.Attività proposte

dalla scuola inerentiall’acquisizione di

Outcomecompetenze musicali

Utilizzo di oggetti Output Percorsi didatticie semplici mirati all’uso dello Didattica Alunni capaci di inventarestrumenti musicali strumento musicale. musicale semplici sequenze sonore

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per produrre ritmi Outcome Attività realizzata utilizzando la voce , i suoni dele/o effetti sonori. attraverso l’utilizzo di corpo ,oggetti e strumenti.

semplici momentimusicali.

Attività ResponsabileData prevista di

Tempificazione attivitàconclusione

G F M A M G L A S O N D

Laboratori musicali x x x

Laboratori musicali x x x

Laboratori musicali x x x

Nella prima fase del Plan si svolgeranno le seguenti attività:

a) sonorizzazione con la voce, con gesto-suono e con strumenti i ritmi che ci circondano

b) esplorazione del corpo e delle sue risonanzec) sonorizzazione di canti con ritmi di manid) giochi per il riconoscimento dei suoni del corpoe) elaborazione ritmica di un testo poetico con gli strumenti e la voce

Nella seconda fase del Plan si svolgeranno le seguenti attività:

a) conoscenza del pentagrammab) conoscenza e lettura dei simboli musicalic) individuazione e lettura delle note musicali sui righid) individuazione e lettura delle note musicali negli spazie) scrittura e lettura di una semplice melodia sul pentagramma

Nella terza fase del Plan si svolgeranno le seguenti attività:

a) classificazione degli strumenti musicali (fiato ,corde e percussione)b) ascolto di brani musicalic) giochi per l’individuazione degli strumenti utilizzati per l’esecuzione dei

brani ascoltati

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Fase di DO - REALIZZAZIONE

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d) conoscenza di uno strumento musicalee) utilizzazione dello strumento per l’esecuzione di semplici ritmi e

note sul pentagramma individuale e in gruppo

Attività

Eventuale

Modalità di attuazioneresponsabile

Sensibilizzazione della scoperta di

DocenteUtilizzo della voce ,del corpo e di oggetti in giochi

nuovi linguaggi_______ musicali e drammatizzazione.

( musica)_______

Lettura e scrittura di simboli DocenteConoscenza del pentagramma ,lettura e scrittura

musicali_________

delle note musicali.

Utilizzo di oggetti e sempliciDocente

__________strumenti musicali per produrre

Conoscenza ed utilizzo di uno strumento musicale.

ritmi e/o effetti sonori

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Incontri periodici con i docenti responsabili delle attività e con il Gruppo di Miglioramento.Monitoraggio iniziale, in itinere e finale, tramite l’analisi dei seguenti dati: assiduità della frequenza dei laboratori, regolarità delle attività , analisi dei risultati parziali raggiunti.

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I dati di feedback proveniente dall’esterno saranno il risultato degli incontri con i genitori ( Organi Collegiali e incontri scuola-famiglia) e con gli esterni coinvolti (incontri ufficiali e/o informali)

Fase di act - Riesame e miglioramento

Le iniziative correttive di Miglioramento saranno inserite solo dopo aver valutato i risultati ottenuti nei successivi monitoraggi.Nel caso in cui si rendessero necessari e modifiche e/o integrazioni al Progetto, il Gruppo di Miglioramento potrà proporre agli Organi Collegiali la rimodulazione delle attività , la variazione delle ore di laboratori ,l’inserimento di nuove attività.Nel caso in cui i laboratori e/o le attività programmate non riscuotessero l’interesse previsto potranno essere immediatamente conclusi e sostitutivi con altre iniziative più coinvolgenti.

Azione strategica N.2

Titolo del progetto: "PERCORSO ALLA MONDIALITA’…PER DARE UN SENSO AL FUTURO”

Responsabile del progetto: Figure di potenziamento

Livello di priorità: alta

Data prevista di attuazione definitiva:2016/2017-2017/2018-2018/2019

Fase di Plan - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Promuovere la cultura alla Mondialità nella scuola significa educare gli alunni al rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con l’acquisizione delle conoscenze e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile. La scuola, deve aiutare gli alunni ad assumersi delle responsabilità, sviluppare in loro la coscienza civile e la convinzione che la cultura alla Mondialità conduce alla partecipazione, ai diritti, alle regole, ai valori condivisi, è un’opportunità in più per dare senso al loro futuro. La società contemporanea non propone mediazioni simboliche credibili e coinvolgenti. Gli alunni si trovano sempre più spesso nell’

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impossibilità di avere delle figure di riferimento in grado di diventare modelli a cui potersi identificare. Tutto ciò aumenta la sensazione di smarrimento e solitudine; provocando evidenti situazioni di isolamento e una forte tendenza all’individualismo e alla devianza. La cultura alla Mondialità è assolutamente centrale per le sfide che siamo chiamati a combattere, a cominciare dalla lotta per una società più giusta e democratica, in cui tutti i cittadini siano uguali di fronte allo stesso sistema di diritti e doveri. In questo tempo di grande attenzione ai problemi della sicurezza, ma anche di tanti episodi di nuova intolleranza, è giusto ricordarci che la convivenza civile è frutto di una riflessione culturale faticosa e affascinante, che ci permette di guardare all’altro come a “un altro noi”, a una persona con cui dialogare e insieme alla quale condividere un sistema ineludibile dei diritti e dei doveri. Si vuole costruire un percorso educativo che investe tutta l’istituzione scolastica e in particolare i docenti di tutte le aree disciplinari, che devono a questo scopo ricercare e valorizzare i contenuti, le metodologie e le forme di relazione e valutazione degli apprendimenti.

Le attività proposte dai docenti saranno mirate:

all’interazione in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi;

cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente;

conoscere le regole che permettono il vivere in comune, spiegarne la funzione e rispettarle; -individuare, a partire dalla propria esperienza, il significato di partecipazione all’attività di gruppo: collaborazione, mutuo aiuto, responsabilità reciproca;

collaborare e partecipare in modo costruttivo alla vita sociale; rafforzare negli alunni il senso di capacità critica, la comprensione del

significato e delle conseguenze delle proprie azioni a livello etico e civico.

Il percorso sarà arricchito dalla visione di film, dalla lettura di testi sulla interculturalità, da testimonianze varie e dalle riflessioni approfondite.

Le metodologie adottate saranno:

cooperative learning; valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni; didattica laboratoriale ; tutoring; peer to peer;

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creazione di situazioni motivanti all’ascolto, alla lettura alla produzione;

Il progetto è diretto:- agli insegnanti e il personale ATA ;- agli alunni di tutte le classi;- alle famiglie

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso

OutputAlunni capaci

di conoscere edPromozione negli applicare le regole Consolidamento Percentuale presenze 70%alunni della che permettono il nei ragazzi delcultura alla vivere in comune. senso di capacitàMondialità in critica e dellerelazione alla Partecipazione alle conseguenze delleconsapevolezza attività promosse proprie azioni neidei loro diritti e dalla scuola rapporti con glidoveri.

Outcomeinerenti alla altri.

interculturalità.Informazionisulle basilariregole di

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comportamento.

Costruzione di Alunni capaci di Rafforzamentoun percorso comprendere dell’individuazione Partecipazione degli alunnieducativo

Outputregole relative ad di alcune regole suddivisi in gruppi.

riguardante tutte ogni ambito delle formazionile aree disciplinare. sociali delladisciplinari. propria esperienza,

famiglia, scuola,paese, gruppi

Monitoraggio. sportivi.Attività realizzatedalle figure di

Outcomepotenziamento

Didattica relativa Output Percorsi formativiall’educazione e didattici sulla Potenziamento e Alunni consapevoli di sé ealla Mondialità mondialità ampliamento della rispettosi delle diversità..

Outcome Attività mirate conoscenza deiMonitoraggio. all’acquisizione e principi che

all’applicazione regolano i rapportidelle conoscenze per una giustaacquisite. convivenza civile

Attività ResponsabileData prevista di

Tempificazione attivitàconclusione

G F M A M G L A S O N D

Promozione delle regolex x x x

comportamentali basilari neirapporti con gli altri.Acquisizione di regole relative

x x xad ogni ambito disciplinare.

Didattica relativaGiugno 2017 x x x

all’educazione alla Mondialità

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Fase di DO - REALIZZAZIONE

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Per la fase n°1 del Plan si programmeranno le seguenti attività:

o conoscenza delle principali regole del vivere comuneo conoscenza della funzione principale delle regole del vivere comuneo rispetto delle principali regole del vivere comune

Le attività riguardante la fase n°2 del Plan saranno volte a:

o mettere in atto comportamenti appropriatio mettere in atto comportamenti di autocontrolloo mettere in atto comportamenti adeguati nella convivenza generaleo mettere in atto comportamenti appropriati nel gioco

La terza fase del plan si concluderà con la messa in pratica di ciò che si è appreso:

o saper esprimere il proprio punto di vista, confrontandolo con i compagnio saper collaborare e partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita

socialeo saper esprimere il significato dei concetti di diritto, dovere, responsabilità,

identità e libertào saper esprimere il significato di termini come norma, regola, sanzione,

leggeo saper esprimere il significato dei termini tolleranza , lealtà e rispetto

AttivitàEventuale

Modalità di attuazioneresponsabile

Conoscenza delle principali Creare contesti nei quali l’alunno possa mettere in attoregole del vivere comune le principali regole del vivere comune.

Mettere in attoStimolare gli alunni nell’applicazione delle regole

comportamenti appropriatiacquisite.

nella convivenza generale.

Capacità di comprendere il Realizzazione di situazioni nelle quali l’alunno possasignificato dell’essere “ esprimere il proprio punto di vista confrontandolo conCittadini del mondo” l’altro.

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Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Incontri periodici con i docenti responsabili delle attività e con il Gruppo di Miglioramento.

Monitoraggio iniziale, in itinere e finale, tramite l’analisi dei seguenti dati: assiduità della frequenza dei laboratori, regolarità delle attività , analisi dei risultati parziali raggiunti.

I dati di feedback proveniente dall’esterno saranno il risultato degli incontri con i genitori ( Organi Collegiali e incontri scuola-famiglia) e con gli esterni coinvolti (incontri ufficiali e/o informali)

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Le iniziative correttive di Miglioramento saranno inserite solo dopo aver valutato i risultati ottenuti nei successivi monitoraggi.

Nel caso in cui si rendessero necessari e modifiche e/o integrazioni al Progetto, il Gruppo di Miglioramento potrà proporre agli Organi Collegiali la rimodulazione delle attività, la variazione delle ore di laboratori, l’inserimento di nuove attività.

Nel caso in cui i laboratori e/o le attività programmate non riscuotessero l’interesse previsto potranno essere immediatamente conclusi e sostitutivi con altre iniziative più coinvolgenti.

Azione strategica N.3

Titolo del progetto:" Movers"

Responsabile del progetto: Figure di potenziamento

Livello di priorità : Alta

Data prevista di attuazione definitiva:2016/2017; 2017/2018; 2018/2019

Fase di Plan-DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

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Per quanto riguarda potenziamento nella pratica della lingua inglese, il progetto “Movers” nasce dall’esigenza di costruire Cittadini europei e, quindi, dalla consapevolezza del ruolo decisivo della competenza comunicativa in una o più lingue comunitarie.Il progetto è finalizzato a potenziare lo studio della lingua straniera, sviluppando maggiormente le competenze comunicative di ascolto, comprensione e produzione scritta e orale. Tale studio sarà svolto tenendo conto dell’ età degli alunni e della progressione del percorso, inteso come tappa finale di un processo di apprendimento continuo e costante. Il percorso sarà effettuato dagli tutti gli alunni dalla scuola della infanzia agli alunni della scuola primaria.Offrire la possibilità agli alunni di venire precocemente a contatto con la lingua straniera “viva”, attraverso incontri con esperti di madre lingua inglese, per sviluppare al meglio l’aspetto fonologico e le abilità ricettive della L2 ,è uno dei principali motivi del progetto. Gli alunni con l’apprendimento della lingua straniera avranno l’opportunità di un incontro con un’altra cultura ,un altro modo di esprimersi con una gestualità e una diversa organizzazione della vita funzionale al ridimensionamento degli stereotipi culturali .Gli alunni acquisiranno la consapevolezza sociale ,la comprensione e il rispetto di stili di vita diversi ,ma anche di punti di vista e opinioni a volte contrastanti. Il diverso codice linguistico è un mezzo di promozione individuale e sociale ,è uno strumento di organizzazione di conoscenze ,attraverso il quale avranno la possibilità di arricchire il

bagaglio cognitivo, di conoscere e accettare contesti culturali dal proprio, di assumere comportamenti orientati alla solidarietà e all’ accoglienza .Così facendo si offrirà la possibilità di ampliare la sfera dei rapporti con altre persone ,disponendo al dialogo e alla comprensione reciproca.“Il linguaggio è da ritenersi il mezzo più potente che possediamo per effettuare trasformazioni nella realtà, per mutare la sua forma riorganizzandola sul piano della possibilità” (Bruner)

Il progetto è diretto:- agli insegnanti di tutte le classi e al personale ATA;- agli alunni di tutte le classi;- alle famiglie.

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso

Output

Conoscenze delle InsegnamentoAlunni capaci dicaratteristiche dimostrare della lingua

Percentuale presenze 90%

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flessibilità straniera rivoltafondamentali

cognitive. agli alunni didella cultura

classe III- IV eanglofona

V.,operando

Outcome Partecipazioneconfronti

attiva degli alunnisignificativi con

alle attivitàla propria lingua.

proposte.

Lettura e Alunni capaci di Insegnamento Partecipazione deglicomprensione possedere una della lingua alunni.delle Output buona padronanza straniera agliinformazioni lessicale che li alunni.orali e scritte renda capaci dicontenuti in testi ascoltare eddi varie eseguire consegnetipologie. precise in lingua

inglese.

Attività propostedalla scuola inerenti

Outcomeall’acquisizione di

competenze inlingua inglese

Produzione di Output Alunni capaci dibrevi testi che si produrre brevi testi

Didattica Alunni capaci di partecipare aavvalgono di attinenti alla sfera

laboratoriale una versione recitata di unalessico personale e sociale,

storia.appropriato e di utilizzandosintassi correttamenteelementare. lessico, funzioni e

strutture.

Outcome Attivitàlaboratoriali.

Attività ResponsabileData previstadi conclusione Tempistica attività

G F M A M G L A S O N D

Ascolto e produzione

x x x

Ascolto e produzione

x x x

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Laboratorio linguistico

x x x

Nella prima fase del Plan le attività saranno mirate :

All’ascolto e alla comprensione di semplici messaggi orali relativi ad aree di interesse quotidiano

All’interazione ,in semplici scambi dialogici che simulano situazioni reali; Alla memorizzazione del lessico necessario all’acquisizione di competenze

nella lettura ,nella pronuncia e nel reimpiego delle strutture morfosintattiche;

Al dialogo con uno o più interlocutori. All’Identificazione dell’argomento principale contenuto in diversi tipi di

testo. Alla produzione di brevi messaggi orali e scritti su argomenti familiari.

Nella seconda fase del Plan si procederà alla:

Riflessione sugli elementi strutturali di una fase per acquisire una competenza semplice nella produzione orale.

Individuazione dell’informazione principale di avvenimenti di attualità o che riguardano i propri interessi.

Ascolto e individuazione di informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.

Arricchimento del lessico attraverso l’uso del dizionario. Lettura di testi di varie tipologie con intonazione e pronuncia corretta.

La terza fase del Plan vedrà gli alunni capaci di acquisire la :

Conoscenza delle caratteristiche relative al paese straniero di cui si studia la lingua operando confronti con la propria realtà.

Produzione di risposte ,questionari e formulazione di domande su testi. Produzione orale e scritta dei punti essenziali di un discorso utilizzando un

linguaggio.

Azione strategica N.4

Titolo del progetto:" SPECIAL OLIMPCS-SO GET INTO IT"

Responsabile del progetto :Figure di potenziamento

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Livello di priorità: alta

Data di attuazione del progetto: 2016-2017 / 2017-2018 / 2018-2019

Fase di Act-DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Lo "SPECIAL OLIMPCS" è un programma internazionale di allenamenti e competizioni per persone con disabilità che possono vivere momenti di sport e manifestazioni in cui giocare e sperimentare le gare e presente in Italia da circa 25 anni ed opera in tutte le regioni. Si propone di promuovere ed educare alla conoscenza della diversabilità per evidenziarla come risorsa per la società.Il percorso didattico prevede un momento di preparazione teorica e una fase dell'azione.Per quanto riguarda il campo di potenziamento primo ciclo (scienze motoria e sportive), le attività rappresentano preziose occasioni, attraverso le quali, si è in grado di promuovere apprendimenti che vedono un progressivo passaggio” dell’imparare facendo” alla sempre maggiore capacità di riflettere e formalizzare, attraverso la ricostruzione degli strumenti culturali e la capacità di utilizzarli consapevolmente come chiavi di lettura della realtà. Promuovere, pertanto, esperienze in cui il corpo e il movimento siano “vere” e significative esperienze attraverso le quali il bambino impara a conoscere se stesso, l’ambiente e le proprie possibilità di movimento, significa sostenere la necessità di riappropriarsi della specificità di questa disciplina come potente mezzo formativo in rapporto a tutti i campi di apprendimento.Si utilizzeranno la dimensione ludica e il gioco motorio come reali palestre di vita dove l’attività motoria e sportiva fungono da sfondo per lo sviluppo dell’altruismo, dell’autostima, della cooperazione, della conoscenza, eventualmente anche con l’utilizzo di tecniche di rilassamento di respirazione, di concentrazione, di posture.

Il progetto è diretto:

- agli insegnanti e al personale ATA- agli alunni BES e non solo- ai genitori

Attività Obiettivi(Risultati attesi) Indicatori Target attesoOutput

Sviluppo della Alunni capaci di Scienze motorie rivolte Percentuale presenza 90%

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coordinazione dinamica generale

coordinare i movimenti del proprio corpo

agli alunni di tutte le classi

PartecipazioneA giochi-sportRispettando le regole

Outcome Partecipazione ad attività che favoriscano armonia nel movimento

Partecipazionedegli alunni di tutte le classi

Output Alunni in grado dirispettare le regole

Partecipazione alle attività da parte di tutti gli alunni

Sviluppo di comportamenti relazionali positivi

Output Percorsi formativi finalizzati all'accettazione di sè

Comportamenti positivi Acquisizione della Consapevolezza di sè attraverso la conoscenza del proprio corpo e l'adattamento degli schemi motori dibase

Outcome Attività realizzate attraverso giochi di coordinazione e spazialità

DataAttività Responsabile prevista di Tempificazione attività

conclusione

G F M A M G L A S O N D

Conoscenza corporea x x

Giochi individuali, inx x

gruppo e sportivi.

Rispetto delle regole x

Fase di DO - REALIZZAZIONE

La prima fase del Plan prevede le seguenti attività:

-fornire esperienze di integrazione pratica;-promuovere tra gli alunni una forte sensibilizzazione e formazione al volontariato; -

sviluppare iniziative che favoriscano la multidisciplinarità;

-affermare il valore dello sport quale strumento relazionale,riabilitativo e sociale; -organizzare eventi

sportivi che mirino a valorizzare l'autonomia e l'autostima della persona diversamente abile;

-stimolare un costruttivo dialogo tra le famiglie degli alunni con e senza disabilità; -

riproduzione e coordinazione simultanea di più schemi motori combinati tra loro; -

conoscenza e utilizzo corretto di attrezzi e di spazi di attività;

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-organizzazione del movimento del corpo secondo le varianti spazio –temporali; -

conoscenza e utilizzo del linguaggio del corpo come modalità espressiva; -utilizzo ,in forma

originale e creativa,di modalità espressivo - corporea attraverso forme di drammatizzazione.

La seconda fase del Plan prevede le seguenti attività:

-comunicare idee, emozioni,sensazioni attraverso il movimento;

-conoscenza e utilizzazione dell’ alfabeto del movimento attraverso lo sviluppo degli schemi motori

dinamici e posturali;

-riconoscimento di ritmi esecutivi delle azioni motorie ,applicandole alle situazioni di giochi; -

partecipazione attiva a giochi presportivi rispettando le regole;

-collaborazione attiva ai giochi;

La terza fase del Plan prevede le seguenti attività:

-assunzione di atteggiamenti positivi di fiducia verso il proprio corpo , accettando i propri limiti e le

capacità degli altri ,superando comportamenti egocentrici.

-interazione positiva con gli altri, accettando la diversità;

-partecipazione attiva ad attività di gioco-sport ,manifestando comportamenti positivi:

rispetto delle regole;

rispetto dell'avversari;

autocontrollo e senso di responsabilità

AttivitàEventuale

Modalità di attuazioneresponsabile

Utilizzo del corpo inDocente Esercizi a corpo libero.

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modalità espressiva.________

Conoscenza ed uso degli DocenteEsercizi con l’uso degli attrezzi.

attrezzi_______

Assunzione di atteggiamentiDocente

Conoscenza delle regole.positivi verso se stessi e gli__________altri.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

-.Incontri periodici con i docenti responsabili delle attività e con il Gruppo di Miglioramento.

- Monitoraggio iniziale,in itinere e finale,tramite l’analisi dei seguenti dati: assiduità della frequenza dei laboratori, regolarità delle attività , analisi dei risultati parziali raggiunti.

- I dati di feedback proveniente dall’esterno saranno il risultato degli incontri con i genitori ( OrganiCollegiali e incontri scuola-famiglia) e con gli esterni coinvolti (incontri ufficiali e/o informali)

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Le iniziative correttive di Miglioramento saranno inserite solo dopo aver valutato i risultati ottenuti nei successivi monitoraggi.

Nel caso in cui si rendessero necessari e modifiche e/o integrazioni al Progetto ,il Gruppo di Miglioramento potrà proporre agli Organi Collegiali la rimodulazione delle attività , la variazione delle ore di laboratori ,l’inserimento di nuove attività.

Nel caso in cui i laboratori e/o le attività programmate non riscuotessero l’interesse previsto,potranno essere immediatamente conclusi e sostituti con altre iniziative più coinvolgenti.

Azione strategica n. 5

Titolo del progetto:" OCCHIO DELLA FLIPPED CLASS...LIM"

Responsabile del progetto: Animatore digitale

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Livello di priorità: alta

Data di attuazione del progetto: 2016/2017 - 2017/2018

Fase PLAN-DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa della Direzione Didattica Gela I , nella parte relativa al Piano di Miglioramento, partendo dalle criticità evidenziate dal RAV (in particolare dal divario tra gli esiti delle prove standardizzate tra seconda e quinta classe), ha previsto, tra le diverse azioni, una digitalizzazione della didattica finalizzata alla promozione della qualità degli apprendimenti ed un'azione di innovazione del curricolo per competenze. Il progetto Occhio alla flipped-class...LIM propone di digitalizzare la didattica e di declinarla su competenze acquisite e valutate in situazione. Il progetto si ripropone di digitalizzare l’attività didattica attraverso l'impiego più diffuso di LIM e attraverso l'utilizzo di dispositivi digitali usati direttamente dagli alunni alla luce di una didattica attiva e delle recenti teorie metodologiche della didattica a “classi capovolte”.In particolare il progetto intende modificare lo spazio-scuola, attraverso l’ausilio degli opportuni interventi tecnologici, in maniera da creare un setting di apprendimento integrato in cui ogni aspetto e dimensione favorisca l'apprendimento. Ciò al fine di abbandonare sempre più un modello didattico trasmissivo a favore di una metodologia basata sulla scoperta, sul cooperative learning, sulla personalizzazione degli apprendimenti, in una prospettiva autenticamente inclusiva. Il docente potrà pertanto diventare un suscitatore di curiosità, un organizzatore di stimoli educativi, una guida sapiente all' autonomia cognitiva e culturale dei bambini. Il progetto, attraverso l'utilizzo delle tecnologie richieste, intende modificare non solo il setting di apprendimento (che prevederà banchi disposti in funzione del lavoro dei vari gruppi), ma anche e soprattutto i tempi -scuola, in quanto si punterà a far lavorare a casa lo studente, facilitando l'apprendimento attraverso video e podcast, lettura di testi multimediali sui siti ed esplorazione di link proposti dagli insegnanti; mentre in classe l'allievo cercherà di applicare quanto già appreso per risolvere problemi e svolgere esercizi pratici proposti dal docente nella lezione del giorno.Ciò comporterà una riorganizzazione didattico-metodologica, con il passaggio da un modello trasmissivo ad uno basato sull'apprendimento per scoperta, una forte innovazione del curricolo, che punterà a competenze complesse nate e valutate in situazione e implementabili in una prospettiva verticale, ed un uso

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sapientemente guidato di contenuti e strumenti digitali (LIM, videoproiettore interattivo, PC. Il progetto sarà fruito da una parte dagli alunni, dall’altra dai docenti che porranno in essere la sperimentazione.

Insegnare a docenti ed alunni ad utilizzare le nuove didattiche che annullano i vincoli spazio-temporali.

Insegnare a docenti ed alunni a sfruttare le potenzialità della rete a fini educativi e formativi; -raggiungere gli allievi dove sono.

Utilizzare al meglio le caratteristiche di questo approccio educativo in un'ottica di inclusione.

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Per gli alunni il progetto si articola nel modo seguente:

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target attesoOutput

Creazione di Creare ambienti di funzionalità edun setting di apprendimento ergonomicità Percentuale degli alunni cheapprendimento flessibili e adatti alle dell’ambiente di fruiscono di tale settingcaratterizzato diverse metodologie apprendimento 25%da LIM, e abilità.proiettori,banchi disposti Digitalizzare lain funzione del didattica e dilavoro dei vari Outcome declinarla sugruppi, competenze acquisitecomputer per e valutate inciascun alunno situazione

Introduzione Crescita Sicurezza ed ordine Percentuale degli alunnidella didattica Output dell’autonomia di dell’attività in classe che raggiungono taliper flipped ciascun allievo traguardi 90% degli allieviclassroom Diminuzione del gap coinvolti nel progetto 25%secondo cui le socio-economico tralezioni e gli gli allievistimoli si Elaborati di gruppo a Capacità di lavorarefruiscono carattere in teama casa e i multimediale Sviluppo del pensiero‘compiti’ si

OutcomeAcquisizione di divergente

fanno invece competenzein classe, in complessepiccoli gruppi,assistiti a turnodal docente.

Attività ResponsabileData

Tempificazione attivitàprevista diconclusione

AnimatoreG F M A M G L A S O N D

Digitale

Allestimento e X X X X X X X Xsperimentazione nuova 2016/2017metodologia

Flipped class 2017/2018 X X X X X X X X X

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Nella prima fase del Plan le attività saranno mirate :

All’ acquisizione delle competenze digitali relative all’uso dei dispositivi. All’introduzione delle nuove pratiche metodologiche basate sulla flipped-

class.

Nella seconda fase del Plan si procederà :

A facilitare l’apprendimento attraverso video e podcast, lettura di testi multimediali sui siti ed esplorazione di link proposti dagli insegnanti.

A far sì che gli allievi applichino in classe quanto già appreso per risolvere problemi e svolgere esercizi pratici proposti dal docente nella lezione del giorno.

La terza fase del Plan vedrà gli alunni capaci di acquisire la :

Passare da un modello trasmissivo ad uno basato sull'apprendimento per scoperta

Valutare le competenze in situazione e considerarle implementabili in una prospettiva verticale.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Incontri periodici con i docenti responsabili delle attività e con il Gruppo di Miglioramento.

Verifica degli apprendimenti Customer satisfaction

.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Le iniziative correttive di Miglioramento saranno inserite solo dopo aver valutato i risultati ottenuti nei successivi monitoraggi.Nel caso in cui si rendessero necessari e modifiche e/o integrazioni al Progetto ,il Gruppo di Miglioramento potrà proporre agli Organi Collegiali la rimodulazione delle attività , la variazione delle ore di laboratori ,l’inserimento di nuove attività.Nel caso in cui i laboratori e/o le attività programmate non riscuotessero l’interesse previsto ,potranno essere immediatamente conclusi e sostitutivi con altre iniziative più coinvolgenti.

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Fase di DO - REALIZZAZIONE

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Per docenti il percorso formativo si articola nel modo seguente:

1. Due incontri in plenaria, della durata di 2 ore ciascuno.2. Un percorso di formazione con modalità blended, cioè 5 incontri di

formazione in laboratorio in gruppi di max. 20 persone per un totale di 10 ore per ciascun gruppo ed un percorso di formazione online di 16 ore per un totale di 30 ore.

3. Il servizio di consulenza e tutoraggio per la creazione e l'aggiornamento dei prodotti didattici.

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso-Individuazione dei Insegnanti capaci di Alfabetizzazione

Percentuale presenze 70%diversi bisogni digitalizzare la multimedialeformativi in Output didattica . rivolta ai docenti.relazione allerisorse presentinella scuola. Partecipazioni ed-Formazione attività o iniziative Percentuale presenze attive 80%multimediali dei Outcome promosse dalla scuoladocenti. inerenti alla-Monitoraggio formazione

multimediale.Laboratori Output Docenti capaci di Alfabetizzazione Partecipazione dei docenti suddivisipredisposti per i usare le nuove multimediale in due livelli.docenti. tecnologie. rivolte ai docenti.-Monitoraggio Attività realizzate dai

Outcomedocenti con il

supporto di unesperto esterno.

-Didattica Percorsi formativi e Didattica Docenti formati nell’utilizzo dellemultimediale. didattici digitalizzata nuove tecnologie.

-MonitoraggioOutput digitalizzati

Attività realizzate

Outcomeattraverso i sussidi

multimediali.

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DataAttività Responsabile prevista di Tempificazione attività

conclusione

G F M A M G L A S O N D

Incontri formazione docenti Gennaio 2017 x

Incontri formazione alunni Aprile 2017 x x x

Didattica multimediale Maggio 2017 x x

Nella prima fase del Plan le attività saranno mirate:

ad attivare un processo di insegnamento-apprendimento flessibile e differenziato nei tempi e nei luoghi;

concepire la tecnologia come il comune canale di comunicazione per il processo di insegnamento-apprendimento;

Nella seconda fase del Plan si procederà:

a consolidare le competenze informatiche dei docenti nell'utilizzo della piattaforma e nell'editing di materiali fruibili dagli alunni;

ad aiutare i docenti a superare la naturale iniziale titubanza a produrre materiali didattici nuovi grazie ad una rete di tutoraggio massiccio che possa trasformare la sperimentazione in didattica quotidiana;

Nella terza fase del Plan si procederà:

diffondere un approccio didattico caratterizzato da partecipazione attiva, attività laboratoriali, peer tutoring, cooperative learning;

a favorire la creatività, promuovere la riflessione critica e il dialogo, cioè quelle attività che richiedono la presenza concreta di un docente.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Per monitorare le fasi del Plan si prevede un verifica iniziale per accertare i livelli di competenza rispetto all’utilizzo del computer , verifiche in itinere ed a fine anno attraverso:

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Fase di DO - REALIZZAZIONE

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schede predisposte osservazione dei prodotti creati dai docenti

FASE DI ACT-RIESAME E MIGLIORAMENTO

Le iniziative correttive di Miglioramento saranno inserite solo dopo aver valutato i risultati ottenuti nei successivi monitoraggi.Nel caso in cui si rendessero necessari e modifiche e/o integrazioni al Progetto, il Gruppo di Miglioramento potrà proporre agli Organi Collegiali la rimodulazione delle attività , la variazione delle ore di laboratori ,l’inserimento di nuove attività.Nel caso in cui i laboratori e/o le attività programmate non riscuotessero l’interesse previsto ,potranno essere immediatamente conclusi e sostitutivi con altre iniziative più coinvolgenti.

Azione strategica N.6

PROGETTO: “SICUREZZA”

PREMESSA

L’educazione alla sicurezza è un aspetto fondamentale della programmazione educativa.Per la nostra scuola, la sicurezza rappresenta un diritto primario volto a sensibilizzare gli alunni sui problemi della sicurezza che più frequentemente devono e dovranno affrontare nella vita quotidiana.

FINALITA’

Le finalità prioritarie del “Progetto Sicurezza”, per la scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria sono volte a sottolineare l’importanza e il valore della persona, portando l’alunno ad essere consapevole dei propri comportamenti e protagonista delle proprie scelte.Il Progetto tende a:

Attivare strategie educative e didattiche mirate a prevenire, comprendere ed affrontare i rischi.

Sviluppare la capacità di acquisizione di regole e comportamenti nella prevenzione del rischio, nei rapporti sociali e nella strada.

Assicurare il benessere della persona per renderla custode della propria salute.

Favorire la socializzazione. Stimolare il senso di collaborazione e di solidarietà.

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DESTINATARI

Il progetto è destinato a rispondere alle esigenze e alle caratteristiche di ciascuna classe e/o sezione ed è rivolto a tutte quelle persone che ruotano attorno al mondo della scuola.Esso è articolato in percorsi diversificati.

La sicurezza: a scuola a casa in strada nel gioco e nello sport nella salute e nell’ambiente

OBIETTIVI FORMATIVI

1. Prevenire, comprendere ed affrontare i rischi di vario tipo.

2. Favorire la socializzazione, il senso di collaborazione e di solidarietà, anche con il diverso.

3. Sviluppare, tra gli alunni, gli insegnanti e i genitori, la capacità di valutare e superare situazioni di pericolo.

4. Ricercare il benessere della persona per custodire al meglio la propria salute.

5. Conoscere le istituzioni e le associazioni che operano per la sicurezza.6. Conoscere le regole organizzative e di comportamento.7. Stimolare la fiducia in se stessi.8. Controllare le proprie emozioni nelle diverse situazioni.9. Partecipare alle attività dando un contributo positivo.10. Organizzare autonomamente il proprio lavoro.11. Conoscere e studiare l’ambiente circostante.12. Conoscere e applicare regole e comportamenti nella prevenzione

del rischio, nei vari ambienti di vita.13. Conoscere vari linguaggi simbolici.

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Azione strategica N.7

PROGETTO: “L2” (lingua italiana come seconda lingua per alunni stranieri)

PREMESSA

Il presente progetto di alfabetizzazione linguistica ha come obiettivo prioritario l’acquisizione della lingua italiana per gli allievi stranieri inseriti a scuola.Il possesso dell’italiano determina la possibilità di allacciare relazioni e di partecipare in modo attivo ai contenuti disciplinari.

Realizzazione del progetto

Nel nostro istituto sono presenti alunni stranieri di diversa provenienza la cui conoscenza della lingua si presenta assai scarsa e rudimentale, ciò non consente un approccio efficace alle esperienze della classe e pregiudica il raggiungimento di apprendimenti strutturati e significativi.Pertanto si propone di attuare due corsi per l’apprendimento della lingua italiana:

corso di alfabetizzazione di primo livello per gli alunni privi di qualsiasi competenza linguistica

corso di secondo livello per gli alunni con competenze insufficienti.

Finalità educative

Fornire gli strumenti necessari al successo scolastico. Favorire la socializzazione, la collaborazione, l’aiuto e il rispetto

reciproco.

Finalità didattiche

Sviluppare le abilità comunicative orale e/o scritta. Prevenire l’insuccesso scolastico.

Obiettivi di apprendimento

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Ascoltare e comprendere parole e brevi messaggi orali ricorrenti nel linguaggio della classe.

Parlare con una pronuncia adeguatamente corretta. Riprodurre i suoni non presenti nella fonologia della lingua madre. Usare vocaboli ed espressioni di uso frequente. Ampliare il patrimonio lessicale riguardante la terminologia della

quotidianità. Costruire semplici strutture sintattiche con nomi, verbi, aggettivi, articoli,

preposizioni. Leggere e comprendere semplici testi. Migliorare la competenza ortografica. Scrivere testi semplici con il supporto di immagini.

Attività

Ascolto di brevi storie, letture e comprensione di brevi racconti con illustrazioni, completamento di schede operative alla lavagna LIM ,uso delle immagini prodotte alla LIM per il rinforzo del lessico, uso della video scrittura, esercizi di consolidamento, esercitazioni individuali di scrittura, attività interattive per la riflessione sulle categorie grammaticali, abilità di scrittura di parole e frasi alla LIM con il pennarello e con il software di scrittura word, giochi didattici sulla formazione delle parole, costruzione di brevi storie da immagini, brevi letture e poesie, esercizi on-line con funzione di verifica, dizionario audio illustrato, video e ascolto di brani musicali sull’amicizia, giochi per conoscere la lingua e la cultura italiana, schede di lavoro cartacee, laboratorio di scrittura creativa con la produzione di calligrammi, acrostici, cruciverba, scrittura di didascalie per immagini note, produzione di brevi testi descrittivi di persone, animali, cose da immagini della LIM.

Risultati attesi

Comprensione della realtà circostante ed espressione dei bisogni e dei vissuti quotidiani.

Attraverso l’utilizzo della lingua orale. Conquista di una giusta fiducia in sé. Costruzione di relazioni positive con i compagni e con gli adulti. Inserimento attivo nell’ambiente scolastico.

TempiIl progetto sarà attuato in orario curricolare o extracurricolare.

Materiali e mezzi

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Schede operative strutturare e non, LIM, CD-room di software didattici, siti specifici on-line che prevedono la funzione dell’autocorrezione, uso del programma di scrittura word.

Azione strategica N.8

PROGETTO: “POTENZIAMENTO” DI MATEMATICA

Il progetto ha lo scopo di supportare  gli alunni in difficoltà nell’ambito logico-matematico fornendo loro strumenti e mezzi per incrementare lacune nei prerequisiti che potrebbero incidere negativamente sulle successive acquisizioni logico-matematiche.La finalità del progetto è quella di intervenire sulle potenzialità di ciascun alunno, al fine di realizzare il successo formativo e consentire il recupero e il consolidamento delle fondamentali abilità di base. Il programma verrà svolto in modo più approfondito, gli studenti avranno più tempo per consolidare le conoscenze e per recuperare le difficoltà/lacune pregresse, sarà possibile potenziare le attività di laboratorio per aiutare gli studenti a “imparare a fare” e non solo a “sapere” e le lezioni potranno essere arricchite da collegamenti interdisciplinari.

OBIETTIVI

Potenziare le capacità logiche.

Comprendere il significato dei procedimenti di calcolo.

Potenziare il calcolo mentale.

Individuare e risolvere situazioni problematiche.

Il progetto è rivolto agli alunni delle classi prime e seconde e si svolgerà per l’intero anno scolastico 2016-2017.

Azione strategica N.973

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PROGETTO: “SCRITTURA CREATIVA”

Le ragioni del progetto

La proposta scaturisce dall'esigenza di creare una motivazione positiva verso la scrittura e di aumentare il desiderio ed il piacere di scrivere in un momento storico e socio culturale che vede questa abilità declassata rispetto alle altre veloci e sintetiche modalità comunicative. Intende offrire agli alunni di scuola primaria un percorso laboratoriale per sperimentare i processi, gli strumenti, le tecniche e i “trucchi” dell’arte dello scrivere, che possono aiutare ad esprimere la fantasia e la creatività di ciascuno ed incrementare l’originalità linguistica da contrapporre, per arginarlo, all’uso di un codice linguistico omologato ed influenzato dai modelli televisivi. Il progetto richiede il coinvolgimento degli alunni su più fronti: quello cognitivo, quello emozionale e, non ultimo, quello delle abilità sociali.Vuole rappresentare infatti, per il clima di partecipazione che crea, un forte stimolo all’instaurarsi di relazioni positive nel gruppo, alla scoperta della condivisione e della diversità come ricchezza. La peculiarità di questo laboratorio sta nella sua complessità, per la molteplicità delle abilità implicate, stimolate e accresciute, affrontata con le modalità del gioco.

Finalità generale

Il laboratorio di scrittura creativa vuole essere per i bambini un’esperienza alternativa, centrata sull’aspetto ludico dell’apprendimento, con un duplice obiettivo: di stimolo alla propria creatività letteraria attraverso un uso consapevole del linguaggio e insieme di confronto aperto con gli altri.

Finalità didattica

Motivare l’interesse nei confronti dei processi di scrittura. Attivare stimoli e risposte per allargare il bagaglio di conoscenze

linguistiche dell’alunno. Favorire la maturazione dei processi cognitivi creativi e del pensiero

divergente. Migliorare la padronanza del linguaggio, della comunicazione scritta e del

repertorio espressivo. Esprimere le proprie potenzialità creative utilizzando più codici

espressivi.

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Finalità educativa

Riconoscere l'importanza della pianificazione e della collaborazione nell'ambito del lavoro di tipo laboratoriale.

Discutere le proprie idee e confrontarle per il raggiungimento di uno scopo condiviso.

Lavorare autonomamente e in gruppo in modo costruttivo. Incoraggiare la scoperta delle proprie attitudini e la condivisione della

propria visione del mondo con gli altri.

Discipline coinvolte: - Italiano, Tecnologia e informatica, Arte e immagine.

Destinatari e tempi:- Il progetto si rivolge a tutti gli alunni di tutte le classi e può essere svolto in orario curriculare o extracurriculare.

Metodologia

Il progetto prevede una prima fase di programmazione e di organizzazione del laboratorio di scrittura creativa e un momento di presentazione agli alunni delle attività che si andranno a svolgere. Il coinvolgimento diretto dei bambini si esplicherà nei moduli operativi successivi dapprima con un’esperienza propedeutica di apprendimento dei principali meccanismi di costruzione di un testo, quindi mediante l’elaborazione di testi creativi, da sviluppare individualmente e/o in gruppo, in seguito a proposte da parte dell’insegnante. Il piano prevede inoltre momenti di educazione all’ascolto attraverso il confronto del proprio lavoro con quello degli altri alunni.

Verifica

Il risultato finale consisterà nella produzione di elaborati, interamente scritti e illustrati dagli allievi, e/o pubblicati con il supporto del computer. Infatti, gli elaborati prodotti da ciascun ragazzo, saranno trasformati da loro stessi in documenti multimediali, mediante l’utilizzo di un comune programma di videoscrittura impaginazione e animazione.

Azione strategica N.10

Progetto di recupero: “UN’OPPORTUNITA’ IN PIU’”

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Il Progetto si propone di offrire una serie di input e proposte didattiche per il consolidamento e il recupero di abilità specifiche e per conseguire l'innalzamento del livello di scolarità e del successo scolastico. Il progetto “Un’opportunità in più” si ritiene necessario in considerazione dell’ elevata presenza nella nostra scuola primaria di alunni con problemi derivanti soprattutto da uno svantaggio socio – culturale. Ciò determina demotivazione e ritardo nell'apprendimento, disturbi comportamentali e difficoltà nell'acquisizione delle conoscenze.

Illustrazione del progetto:

Attraverso la formazione di gruppi di alunni suddivisi per livelli di apprendimento, si interverrà sulle potenzialità di ciascuno al fine di realizzarne il successo formativo e consentire il recupero e il consolidamento delle abilità e dei contenuti.Si intende realizzare un percorso didattico individualizzato o di gruppo che consenta di tener conto delle risorse cognitive di ciascuno, in vista di un loro reale e positivo sviluppo.

Campo di indagine: Ambito linguistico e logico – matematico.

Classi: I-II-III-IV-V

Obiettivi: Acquisire consapevolezza delle proprie capacità in termini di risorse e

strategie. Migliorare l'autostima e la motivazione all'apprendimento. Recuperare le abilità linguistiche e logico-matematiche. Consolidare la capacità di scrittura di due o più frasi coerenti e coese. Potenziare la capacità di elaborare oralmente informazioni ricavate da

testi letti. Consolidare la capacità di ascoltare, comprendere, rielaborare e

comunicare. Saper relazionare in modo consapevole e significativo in vari contesti. Riuscire ad utilizzare in modo pertinente i vari codici comunicativi. Sintetizzare testi letti o ascoltati rispettando la sequenzialità degli

avvenimenti.

Strumenti: materiale strutturato e non; audiovisivi; supporto informatico.

Metodologia: articolazione delle attività per gruppi di livello; insegnamento individualizzato in orario extrascolastico.

Verifiche e valutazione: prove specifiche in itinere e finali e osservazione delle abilità e dei comportamenti maturati.

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Tempi: orario extracurricolare.

Spazi: aule, biblioteca, sala teatro.

Strumenti di verificaInterrogazioni, test V/F, test a risposta multipla, test a risposta aperta, dibattiti, gare a premi tra gruppi contrapposti di alunni per rispondere a quesiti formulati dall’insegnante. Illustrazioni di personaggi e di ambienti, invenzioni di storie.

Azione strategica N.11

PROGETTO :“DAMMI TEMPO E…ARRIVO ANCH’IO!”

RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DELLE ABILITA' STRUMENTALI E DELLE COMPETENZE SOCIO-RELAZIONALI E CIVICHE

Premessa: La numerosa presenza, nella nostra scuola, di alunni BES (molti dei quali appartengono a famiglie con problemi economici e di svantaggio socio – culturale) ha fatto del miglioramento una priorità da affrontare quotidianamente. Partendo dalla consapevolezza che:- nella vita scolastica di ogni studente, limiti e mancanze possono essere parzialmente o completamente superati, partecipando pienamente all’avventura culturale, in un processo educativo di reciproco riconoscimento e rispetto, fatto di donazione e accoglienza;- l’attività educativa sia un luogo d’incontro e di promozione della crescita umana e culturale di tutti gli allievi, nella varietà delle loro abilità, dei loro bisogni, della loro originalità di persone; si è proceduto all’elaborazione di un progetto di recupero che ,valorizzando i punti di forza di ognuno, ne favorisca una crescita integrale, con modalità comunicative originali, contenuti innovativi, coinvolgimento attivo degli allievi con bisogni educativi speciali avendo come traguardo l’acquisizione delle abilità strumentali nelle discipline cardine del nostro sapere ( Italiano e matematica) in un percorso di trasversalità disciplinare e multi/interdisciplinare.

Destinatari

II progetto prevede il coinvolgimento degli alunni BES di tutte le classi dei due plessi.Si formeranno due sottogruppi, delle varie classi della Scuola Primaria ,suddivisi in base ai livelli di conoscenza ( per ciascuna delle discipline – italiano e matematica)

Durata I e II Quadrimestre

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Illustrazione del progetto

Il progetto di cui trattasi s’inserisce armoniosamente nel più generale Piano d’Istituto, il quale, sulla base dei risultati del RAV ha individuato tra le priorità da perseguire il recupero della fitta utenza, il cui background socio- culturale ed economico è molto basso (avendo cura dei bisogni degli allievi, nella loro totalità e nella complessa varietà in cui essi si esprimono), e l’osservazione dei risultati nel tempo. Attraverso la formazione di gruppi di alunni suddivisi per livelli di apprendimento, si interverrà sulle potenzialità di ciascuno per avviare un percorso di recupero finalizzato non esclusivamente al recupero e/o al potenziamento delle abilità di base , ma all’acquisizione delle competenze necessarie per condurre una vita autonoma, responsabile e positiva che tenda all’inclusione sulla base del principio che “Diversità è ricchezza”. Si intende così realizzare un percorso didattico che consenta di tener conto delle risorse cognitive di ciascuno, in vista di un loro reale e positivo sviluppo. Un percorso rispondente alle diverse esigenze, per garantire la parità e l’accesso anche a coloro che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative.

Finalità

Acquisire le strumentalità di base; prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione, arricchire il codice verbale; sviluppare le competenze logico – espressive; giungere alla consapevolezza di essere partecipi, individualmente e coralmente, di un cammino educativo unitario. Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio –Offrire l’opportunità agli alunni di recuperare alcune abilità di tipo disciplinare Innalzare il tasso di successo scolastico Competenze da sviluppare

Padronanza della lingua italiana; Competenze di base in matematica e in cultura scientifica e tecnologica Competenze sociali e civiche

Campo di indagine: Ambito linguistico , logico-matematico, comportamentale .

Obiettivi specifici:

Lingua italiana

• Sviluppare la capacità di ascoltare, comprendere e comunicare • Leggere, comprendere e produrre testi • Individuare la successione logico - temporale di un racconto

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• Riferire con chiarezza esperienze vissute • Leggere parole, frasi e testi di diverso genere • Associare digrammi e trigrammi con i corrispondenti valori fonematici • Acquisire le regole ortografiche

Matematica

• Acquisire il concetto di numero e conoscerne il valore posizionale • Confrontare e ordinare i numeri naturali, utilizzando i simboli >, <, = • Leggere e scrivere i numeri • Scomporre e comporre i numeri in decine e unità • Acquisire il concetto e la tecnica delle operazioni • Eseguire addizioni e sottrazioni con materiale strutturato e non • Tradurre problemi espressi con parole in rappresentazioni matematiche • Individuare i dati essenziali per la risoluzione di un problema • rappresentare graficamente e risolvere problemi con un'operazione • Acquisire i concetti topologici

Comportamento

• favorire l' acquisizione dell' autonomia, dell' auto stima, della capacità dicollaborazione;

• sviluppare la capacità di affrontare le difficoltà e la consapevolezza delleproprie possibilità;

saper operare in un clima collaborativo

Attività

Ascolto, lettura e comprensione di racconti; conversazioni; illustrazione di storie in sequenze; completamento di schede operative; esercizi di consolidamento; verbalizzazioni individuali e collettive, orali e scritte; simulazione di situazioni, attività di laboratorio.

Metodi

Le modalità operative poste in essere per il raggiungimento delle competenze, basate prevalentemente sul metodo della ricerca- azione verranno registrate su un diario di bordo. Si darà molto spazio alle attività laboratoriali che invitano a  “ripercorrere i percorsi”, sviluppando la ricerca e la sperimentazione di strategie didattiche nuove e diverse. Si darà spazio ad attività pratiche ed operative lavorando anche su esperienze ludiche di simulazione. Si attueranno: il cooperative- learning; il Circle-time; varie tecniche di risoluzione dei conflitti interpersonali e di autovalutazione dei comportamenti.

Mezzi

Materiale vario; schede operative, strutturate e non, graduate per livelli di difficoltà; software per il rinforzo delle capacità logico – espressive; giochi di gruppo con materiale strutturato e non, rappresentazioni grafiche; esercitazioni individuali; utilizzazione di schede e tabelle utilizzo di LIM, tablet

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e software specifici per sviluppare le capacità logiche, la comprensione del testo e la correttezza ortografica; le abilità di calcolo (addizioni e sottrazioni), giochi; attrezzature sportive; laboratorio inteso come luogo:1) in cui sperimentare la gioia di apprendere;2) ove riscoprire gli aspetti pratici delle discipline studiate;3) aperto alle proposte di docenti e studenti, per concretizzare forme interdisciplinari, conoscere tecniche, apprendere i legami tra i saperi e il mondo circostante;4) in cui i soggetti che presentano difficoltà diverse possono sviluppare ed esprimere le loro potenzialità.

Risultati attesi Educativi

Consolidare la capacità di ascoltare, comprendere, rielaborare, comunicare. Formativi

Saper relazionare in modo consapevole e significativo in vari contesti Comportamentali

Riuscire ad utilizzare in modo pertinente i vari codici comunicativi.

Convenzionali

Acquisire una maggiore padronanza strumentale. Verifica e valutazione:

In itinere e finale - Schede di rilevazione delle competenze, delle abilità e dei comportamenti maturati, analisi del diario di bordo,…..La Valutazione terrà conto: della situazione di partenza dei singoli alunni e del processo di apprendimento, accertati mediante prove di ingresso, per verificare i pre-requisiti; di una rilevazione sistematica del comportamento e del processo di apprendimento degli alunni mediante griglie di osservazione e verifiche sistematiche di vario tipo, legate alle singole discipline. In base alle informazioni così ricavate, sarà compilato il quadro del singolo alunno.

Azione strategica N.12

PROGETTO:LA SOLIDARIETA':SEGNO D' AMORE,CONDIVISIONE E LEGALITA'

PREMESSAIl percorso didattico-educativo sulla solidarietà ha come fulcro centrale l’avvio alla conoscenza dei diritti umani ed è l'occasione per promuovere una vera

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cultura dell'aiuto , della pace e della legalità. Intende attivare momenti di riflessione sui problemi più urgenti della globalità e un cammino di crescita comune in cui tutti diventano protagonisti nel tentativo di abbattere la povertà, l'ignoranza e l'intolleranza. Per promuovere la legalità , l'educazione alla cittadinanza e al rispetto delle regole , occorre agire, favorendo tra i bambini della scuola primaria l'adozione di comportamenti ispirati ai principi di legalità, convivenza civile, rispetto di doveri e diritti. Il progetto intende promuovere i valori della solidarietà, del coraggio e dell'interazione, come antidoto al pregiudizio, all'ingiustizia e all'illegalità. La scuola, insieme alle altre istituzioni che, in modi diversi, "intervengono" sui giovani, deve necessariamente porre alla base dei suoi obiettivi la crescita del giovane, in quanto persona e, quindi, cittadino. Si intende educare l'alunno ad uno "stile di vita" ad un insieme di rapporti che lo stimolano alla "cittadinanza attiva".

FINALITA'

1. Educare alla Convivenza Democratica 2. Acquisire il senso della gratuità, intesa come donare senza aspettarsi una ricompensa che si radica nella solidarietà umana.3. Formare nei bambini atteggiamenti e comportamenti permanenti di non violenza e di rispetto delle diversità.4. Sostenere progetti umanitari inerenti ai temi dell'accettazione e del rispetto della diversità.5. Sollecitare i bambini ad essere dei cittadini responsabili e solidali, capaci di attenzioni verso chi vive situazioni economiche e culturali difficili.6. Riflettere sui temi di importanza universali quali la pace, la fratellanza sui popoli, l'accoglienza.7. Organizzazione di eventi mirati alla raccolta fondi per la solidarietà nei confronti delle famiglie, del nostro Circolo didattico, per partecipazione a visite guidate, acquisto di divise, ect.

OBIETTIVI

1. Favorire lo sviluppo della conoscenza di sè e dell'altro per una maggiore apertura al dialogo ed al confronto2. Accogliere la diversità culturale attraverso i valori del rispetto e della tolleranza 3. Sviluppare forme di collaborazione e di cooperazione ed educare a gesti concreti di solidarietà.4. Favorire un atteggiamento di convivenza rispettosa delle regole democratiche 5. Capire che la pluralità dei soggetti è una ricchezza per tutti 6. Promuovere atteggiamenti di autostima, senso critico, capacità di iniziativa, apprezzamento della verità, spirito di collaborazione, senso della solidarietà.

CONTENUTI

I diritti dei fanciulliLa cultura del dialogo ,della tolleranza e dell'accoglienzaEducazione al superamento dei conflitti

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Educazione all'accoglienza dell'altroOrganizzazione di eventi per la raccolta di fondi: Mercatino di solidarietà( nel periodo natalizio), rappresentazioni teatrali, pesche di beneficenza;Laboratorio musicale di drammatizzazione per la preparazione del santo NataleLetteratura della solidarietà: letture, proiezioni di video alla LIM e testi sull'argomentoRappresentazione teatrale sull'immigrazione

METODOLOGIA

Gli alunni saranno guidati al raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso percorsi "personalizzati"; l'insegnate, partendo dal vissuto dell'alunno proporrà attività adeguate alle varie situazioni. Attraverso l'utilizzo di racconti, poesie, testi di canzoni, articoli di giornali, giochi, video , si forniranno occasioni di riflessione sull'amicizia, sull'amore e sulla tolleranza. Lavori di gruppi ed individuali saranno utili per la ricerca delle informazioni e per la rielaborazione del materiale.

Docenti coinvolti : tutti Classi coinvolte : tutte le classi della scuola primaria

RISULTATI

Rendere gli alunni protagonisti attivi e responsabili della loro crescita come cittadini nella comunità scolastica e nella società e attivare comportamenti responsabili e consapevoli di fronte a situazioni relative alle relazioni sociali nella scuola.

Allegato progetto. Cliccare due volte

Facciamo un magico viaggio

Organizzazione del Curricolo

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Il nostro curricolo organizza e descrive, in modo coerente, unitario, graduale, continuo e progressivo, verticale ed orizzontale, l'intero percorso formativo che ciascun alunno dovrà compiere dalla Scuola dell'Infanzia alla scuola Primaria.Il percorso curricolare, muove, innanzitutto dai soggetti dell'apprendimento: presta particolare attenzione alle loro esigenze formative, ai loro bisogni, motivazioni, atteggiamenti, problemi, affettività, fasi di sviluppo, abilità e conoscenza delle esperienze formative precedenti, senza perdere mai di vista i risultati del RAV e il conseguente Piano di Miglioramento che si vorrà realizzare. Il Curricolo si snoda attraverso campi di esperienze, nella Scuola dell'Infanzia, e delle discipline raggruppate in aree disciplinari, nella scuola Primaria.

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Competenze chiavi europee1)Comunicazione nella madrelingua2)comunicazione nelle lingue straniere3)competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia4)competenza digitale5)imparare ad imparare6)competenze di cittadinanza attiva

Persona /alunno

Contesto Socio-economico e culturale

IL CURRICOLO VERTICALE

Profilo dello studente(Competenze al termine del primo ciclo d'istruzione)

Obiettivi di apprendimentoRaggruppati in campi diEsperienza e aree disciplinari

TRAGUARDI per lo sviluppodelle competenze(criteri per la valutazione)

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SCUOLADELL'INFANZIA

CAMPI D'ESPERIENZAI discorsi e le parole

Laconoscenza del mondo

Il sè el'altro

Il corpo e ilmovimento

Immagini,suoni e colori

AREE DISCIPLINARI

SCUOLA PRIMARIA

AREALINGUISTICA

AREASCIENTIFICOLOGICOMATEMATICA

AREASOCIOANTROPOLOGICA

AREAMOTORIA

AREAESPRESSIVA

Italiano------------------Linguastraniera

Matematica------------------Scienze------------------Tecnologia

Storia------------------ Geografia------------------ Religione

Educazione fisica

Arte e Immagine------------------ Musica

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE SPECIFICHE E TRASVERSALI

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Allegato in PDF cliccare due volte:

Allegato scuola infanziaprogrammazione

Allegato n.1 Programmazione classe prima

Allegato n.2Programmazione classe seconda

Allegato n.3Programma classe terza

Allegato n.4Programma classe quarta

Allegato n.5 Programmazione classe quinta

VALUTAZIONELa valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell’alunno vengono adottate dai docenti della classe.La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno) e viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo.

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Valutazione periodica e annuale degli apprendimenti

La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di:

Personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno;Predisporre collegialmente percorsi individualizzati per i soggetti in situazione di insuccesso.

Si struttura nelle seguenti fasi:

Diagnostica: A carattere descrittivo, tendente a rivelare uno stato di fatto di conoscenze, capacità, atteggiamenti e, funzionale alla conoscenza di potenzialità e bisogni in vista della determinazione dell’azione didattica.

Formativa: Tendente a monitorare la correlazione qualità- efficacia dell’intervento educativo al fine di calibrare le scelte didattiche in maniera intenzionale, sistematica, promozionale.

Sommativa: Tendente a valutare globalmente la personalità scolastica.

Auto consapevolizzante o formante: Aiuta l’alunno nell’identificare il proprio livello di competenza.

Strumenti Gli strumenti adottati per la valutazione sono:

o Prove comuni per classi parallele d’ingresso, in itinere e finali (prove strutturate e semi- strutturate)

o Ricerche individuali e di gruppo, prove orali, prove oggettive, osservazioni sistematiche ed occasionali.

Strumenti di osservazione e di valutazione

o Monitoraggio di itinere e monitoraggio finale dei progetti.o Esiti delle indagini condotte dall’Invalsi (Servizio nazionale di valutazione)

e riflessione su di essi.o Questionari di gradimento rivolti ai vari attori.o Griglia di valutazione con indicatori condivisi.

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TABELLA DI MISURAZIONE/VALUTAZIONE DOCIMOLOGICA DELLE PROVE SCRITTE

PROVA SU 6 PROVA SU 7 PROVA SU 8 PROVA SU 9 PROVA SU PROVA SU PROVA SUQUESITI QUESITI QUESITI QUESITI 10 QUESITI 11 QUESITI 12 QUESITI

10 OTTIMO 6/6 7/7 8/8 9/9 10/10 11/11 12/129 DISTINTO 7/8 8/9 9/10 10/11 11/128 BUONO 5/6 6/7 6/8 7/9 8/10 9/11 10-9/12

7 DISCRETO 5/7 7/10 8/11 8/126 4/6 5/8 6/9 6/10 7/11 7/12

SUFFICIENTE5 NON MENO DI 4 MENO DI 5 MENO DI 5 MENO DI 6 MENO DI 6 MENO DI 7 MENO DI 7

SUFFICIENTE

PROVA PROVA SU PROVA SU PROVA SU PROVA SU PROVA SU PROVA SU PROVA SUSU 13 14 15 QUESITI 16 QUESITI 17 QUESITI 18 QUESITI 19 QUESITI 20 QUESITI

QUESITI QUESITI10 OTTIMO 13/13 14/14 15/15 16/16 17/17 18/18 19/19 20/20

9 DISTINTO 12/13 13/14 14/15 15-14/16 16-15/17 17-16/18 18-17/19 19-18/20

8 BUONO 11-12/13 12-11/14 13-12/15 13-12/16 14-13/17 15-14/18 16-15/19 17-16/20

7 DISCRETO 9/13 9-10/14 11-10/15 11-10/16 12-11/17 13-12/18 14-13- 15-14-12/19 13/20

6 8/13 8/14 9/15 9/16 10/17 10-11/18 11/19 12-11/20SUFFICIENTE

5 NON MENO DI MENO DI MENO DI 9 MENO DI 9 MENO DI MENO DI MENO DI MENO DISUFFICIENTE 8 8 10 10 10 10

TABELLA DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA- LIVELLO VOTO

OTTIMO 10DISTINTO 9BUONO 8

DISCRETO 7SUFFICIENTE 6

NON SUFFICIENTE 5

PER IL DETTATO ORTOGRAFICO CLASSE:

1^-2^-3^-4^PER IL DETTATO ORTOGRAFICO

CLASSE: 5^87

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ERRORI – VOTO ERRORI - VOTO0 errori 10 0 errori 101 o 2 errori 9 1 errore 93 - 4 errori 8 2 errori 85 errori 7 3 errori 76 errori 6 4 errori 67 - 8 errori 5 5 errori 5

TABELLA DI VALUTAZIONE DELLA INTERROGAZIONE ORALE

Descrittori Voto

- Conoscenza essenziale ma imprecisa dei contenuti- Esposizione non del tutto chiara e linguaggio specifico impreciso 5

- Conoscenza essenziale e descrittiva dei contenuti- Esposizione chiara e linguaggio sostanzialmente preciso 6 – 7

- Conoscenza completa e precisa- Esposizione chiara e linguaggio specifico accurato 8 - 9

- Conoscenza completa e rielaborata- Esposizione chiara e linguaggio specifico completo 10

GRIGLIA DI TABULAZIONE DEL COMPORTAMENTO

CRITERI GENERALIConvivenza Rispetto delle Partecipazione Responsabilità Impegno Interesse Relazionalità

civile regoleRispetto delle Rispetto delle Partecipazione Assunzione Costanza Disponibilità Relazioni

Alunno persone, regole attiva alla vita dei propri nell’ impegno ad apprendere positivedegli convenute e del della classe e doveri (collaborazione/

ambienti e Regolamento alle attività scolastici ed disponibilità)delle strutture Scolastico scolastiche extrascolastici

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Rispetto ai criteri generali la corrispondenza giudizio-comportamento fa riferimento alle seguenti valutazioni

OTTIMO Competenze pienamente raggiunte (valutazione piena nelle competenze 1-2-3-4-5-6-7)

Competenze raggiunteDISTINTO (valutazione piena nelle competenze 1-2 e piena in almeno tre delle altre competenze)

Competenze acquisite a livello buonoBUONO (valutazione soddisfacente nelle competenze 1-2 e piena in almeno una delle altre

competenze

Competenze acquisite a livello essenzialeSUFFICIENTE (valutazione soddisfacente nelle competenze 1-2 e sufficiente nelle altre

NON SUFFICIENTE Competenze non ancora acquisite (valutazione insufficiente nelle competenze 1-2

Per gli alunni che hanno particolari problemi di apprendimento, per i quali è necessario individuare un curricolo personalizzato o individualizzato, sarà possibile formulare la valutazione servendosi di criteri riferibili al loro reale potenziale, oppure secondo quanto previsto dal MIUR, dei cosiddetti "adattamenti degli indicatori-criteri".In riferimento ai criteri generali di valutazione per lo scrutinio finale, si ritiene che la valutazione debba tenere conto dei diversi livelli di partenza, del percorso effettuato da ciascun alunno e dei risultati raggiunti.Gli alunni ,inoltre , devono riportare il voto di 6 (sei) in tutte le discipline. Qualora non si verifichi una situazione simile, l'èquipe psico-pedagogica opererà in deroga a quanto sopra.L'ammissione o la non ammissione, in tal caso, sarà deliberata a maggioranza da ciascun Consiglio D'Interclasse.Dalle linee programmatiche del Ministero ,si evince che la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione appartengono a tutti i docenti dell'èquipe psico-pedagogica.L'attestazione dei traguardi intermedi, via via raggiunti negli apprendimenti, sarà affidata alle schede di valutazione,Mentre la certificazione delle competenze sarà proposta, solo per l'ultimo anno del ciclo di base, sul modello nazionale fornito dal Ministero.

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INCLUSIONE

Introduzione

L’educazione al rispetto dell’altro, la celebrazione della diversità come valore e occasione di arricchimento culturale e civico, sono impegni primari e prioritari per la scuola, luogo deputato alla formazione dei cittadini di domani, e da sempre un punto di forza del nostro Istituto.In linea con le Indicazioni Ministeriali, la scuola, in quanto comunità accogliente ed inclusiva, concepisce l‘eterogeneità del gruppo classe come la “nuova normalità” in cui ogni alunno porta le proprie peculiarità, competenze, e bisogni verso i quali attivare una didattica appropriata, per incrementare la partecipazione e l‘apprendimento di tutti gli alunni individualizzando e personalizzando gli interventi.Tale visione della persona prende in considerazione la possibilità che ognuno, nel corso della propria vita, possa esprimere bisogni, disagi o “disabilità”, anche temporanee, che necessitano di una presa in carico flessibile, integrata e dinamica. La necessità, quindi, di realizzare una didattica veramente inclusiva ha spinto verso la ricerca di strumenti utili alla rilevazione dei diversi bisogni formativi presenti nelle classi, in tale ottica va letta la recente circolare sui Bisogni Educativi Speciali (circolare n.8 del 6 marzo 2013) che attraverso una “mappatura” all’ interno di una macro categoria identifica diverse tipologie di alunni con BES.

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Sulle basi delle indicazioni contenute nella Direttiva e nella successiva C.M.n.8 del 06.03.2013, il nostro Istituto si pone i seguenti obiettivi:

prevenire e recuperare il disagio scolastico attraverso iniziative che favoriscano lo sviluppo relazionale e cognitivo degli alunni sviluppare le abilità di base, favorire l'inclusione degli alunni nel gruppo e nella classe; favorire il coordinamento dell'azione educativa didattica all'interno dei singoli consigli di classe;promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli alunni al processo di apprendimento;favorire i rapporti relazionali per un migliore inserimento nel mondo della scuola e dell’extrascuola;favorire l’acquisizione di competenze collaborative;offrire agli insegnanti strumenti per l’individuazione e la comprensione di varie forme di disagio ed opportunità per il recupero motivazionale e strumentale;offrire agli insegnanti la possibilità di comprendere alcune forme di disagio che possono rallentare e/o interferire nel processo di apprendimento;promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante;sviluppare e consolidare i rapporti tra la scuola e le strutture del territorio.

Cosa facciamoProgetto AccoglienzaProgetto ContinuitàProgetto OrientamentoProtocolli di intesa con Comuni ed Enti Locali Griglia di rilevazione B.E.S.Screening per la rilevazione precoce dei disturbi di apprendimento (in collaborazione con gli Enti accreditati)Elaborazione del PEIElaborazione del PDP

Aspetti organizzativi e gestionali L’Istituto :

elabora una politica di promozione dell’integrazione e dell’inclusione condivisa tra il personale e le altre agenzie del territorio attraverso la redazione di un Piano Annuale per l’Inclusività (PAI);

definisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico per mezzo del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.I.), stabilendo ruoli di referenza interna ed esterna;

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sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema, elaborando un progetto educativo condiviso e invitandola a farsi aiutare, attraverso l’accesso ai servizi (ASL e/o servizi sociali).

Svolge i seguenti compiti specifici:

rilevazione BES presenti;raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla commissione BES; elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES (entro il mese di giugno);a settembre/ottobre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, il GLI redige un adattamento del PAI , sulla base del quale il dirigente assegna le risorse .funge da interfaccia della rete CTS e dei servizi sociali e sanitari .

Valori attesi

In quanto comunità educante, la scuola inclusiva genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e viva. In tale prospettiva il nostro Istituto, secondo le Indicazioni Nazionali, che costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione, elabora la seguente mappa dei valori:

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Il GLI costituito da:

Dirigente Scolastico, o persona da lui delegata, che lo presiede docenti Funzioni Strumentali un docente di sostegno di ruolo educatori e operatori dei servizi genitori specialisti ASL o enti accreditati

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Aspetti educativo-didattici

Scelte educative e didattiche, funzionali sia allo sviluppo delle relazioni che dell’apprendimento di tutti i protagonisti dell’educazione, sono:

la didattica comune, adattamento ed esemplificazione degli obiettivi curricolari anche in presenza di scarse competenze;

la didattica di tipo metacognitivo, che sposta l’attenzione verso la specificità della situazione educativa e didattica, nella quale tutti i protagonisti, sono chiamati a svolgere un ruolo consapevole e attivo nel proprio processo di apprendimento;

la didattica laboratoriale, che valorizzi lo sviluppo delle competenze di tutti e di ciascuno;

la didattica trasversale, che sviluppi connessioni tra competenze, abilità e conoscenze funzionali al successo formativo di ciascun alunno;

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Sensibilità EmpatiaEmpatia

Accettazione Rispetto

INCLUSIONE

Diversità come risorsa

Abilità

Progetto Vita

Benessere

CompetenzeDiritti

Apprendimento Partecipazione

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la didattica individualizzata effettuata in rapporto uno a uno . - Docente di sostegno / alunno - Docente di classe / alunno - Alunno tutor /alunno BES con adattamento alle caratteristiche individuali dell’alunno e percorsi educativi e relazionali individuali in rapporto anche ad Obiettivi diversi:

autonomia personale - orientamento nell’ambiente scolastico - competenze comunicative - competenze relazionali (comportamenti problema) - autonomia sociale;

la didattica personalizzata con compito facilitato.

La progettualità si esplica nella capacità di dare senso e intenzionalità all’intreccio di spazi, tempi, routine e attività, promuovendo un coerente contesto educativo, attraverso un’appropriata regia pedagogica e metodologie e strategie rispondenti al Bisogno specifico:

l’Apprendimento Cooperativo, dove gli alunni imparano a lavorare insieme agli altri (lavoro di gruppo e a coppie), in vista di obiettivi comuni, arrivando a costruire relazioni positive;

il Tutoring e la Peer Education-collaboration, che permettono l’insegnamento reciproco tra alunni;

l’Approccio esperenziale all’apprendimento e l’Apprendimento per scoperta, che permettono agli alunni di costruire il proprio apprendimento dall’esperienza diretta;

il Circle Time, che permette agli alunni di esprimere i propri bisogni ed emozioni;

Problem solving l’utilizzo di nuove tecnologie e di mediatori didattici; uso di strumenti compensativi e misure dispensative.

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REGOLAMENTO SCOLASTICOPREMESSA

La scuola ha l'obbligo e la responsabilità di sorvegliare e di custodire gli alunni negli orari definiti per ogni Plesso della scuola Primaria e dell'infanzia e di riaffidarli, al termine delle attività scolastiche, ad un familiare o a un suo delegato, che deve essere maggiorenne, per cui la custodia, il controllo, la vigilanza degli alunni è un dovere primario di tutto il personale della scuola, rendendo, quindi, doverosa la predisposizione dell' organizzazione di tempi scolastici in modo da assicurare un ambiente privo di elementi che possano comportare pe-ricolo di alcun genere (ex artt. 2047 - 2048 c.c. e ex artt. 2043 - 2055 c. c. );

Le regole comuni condivise

Gli scolari, come titolari della "libertà di apprendimento", sono protagonisti primari del cammino formativo e l'esperienza scolastica fornisce loro l'occasione per incontrare le regole. Le regole assumono una connotazione positiva e formativa se sono poste in modo corretto in un contesto educativo valido. Per essere colta come valore, la "regola" deve possedere, pertanto, alcune caratteristiche: • Scaturire da esigenze concrete e verificabili• Essere coerente con altre regole• Investire tutti, adulti e bambini• Essere costante nel tempo• Essere confermata dagli adulti significativi • Essere al di sopra dei singoli, delle opportunità• Essere rispettata da tutti L' adulto così diventa il "garante delle regole" I quindi sia a scuola che in famiglia gli adulti presenti vengono riconosciuti come figure di riferimento significati ve e contribuiscono alla formazione sociale del bambino. Sono stati individuati, a tal proposito, alcuni momenti dell' esperienza scolastica in cui gli alunni di tutte le classi si trovano a condividere tempi e spazi, nei quali I perciò, è necessario che si esprimano quei comportamenti coerenti ed univoci identificabili con il nome di "regole" a cui affidare il senso ed il valore della vita comunitaria.

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ART.1 Ingresso

1) Non è permesso sostare nell'edificio scolastico o nel cortile antistante al di fuori degli orari definiti per ogni Plesso della scuola primaria e della scuola dell'infanzia. 2) Non è consentito l'accesso all'edificio scolastico o al cortile antistante con animali domestici. 3) Gli alunni entrano nell' edificio scolastico, al suono della campanella, secondo gli orari definiti per ciascun plesso, portati a conoscenza dei genitori all'inizio di ciascun anno scolastico e sono attesi nell'aula, 5 minuti prima dell'orario d'ingresso, dal docente in servizio. 4) Gli alunni della scuola dell' infanzia entrano a scuola nella mezz' ora compresa tra le 08: 00 e le 08: 30 e il personale docente deve trovarsi in aula 5 minuti prima. 5) La custodia degli alunni durante l'ingresso nella scuola è di competenza degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. 6) I collaboratori scolastici vigilano in prossimità dell'ingresso e nell'atrio della scuola. 7) La scuola non si assume responsabilità circa la vigilanza prima dell'ingresso degli alunni nell'edificio scolastica.8) La vigilanza degli alunni durante le attività didattiche spetta rigorosamente ai docenti in servizio, coadiuvati dal collaboratore scolastico preposto al piano/zona che sorveglierà, oltre il corridoio e atrio di competenza, anche i bagni in modo da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose. 9) Gli alunni che giungono a scuola in ritardo rispetto all'orario fissato sono ammessi in classe con decisione del Dirigente Scolastico o di uno dei suoi collaboratori. 10) Nessun alunno può lasciare la scuola prima del termine delle lezioni, tranne che su espressa richiesta scritta di uno dei genitori, che esonera la scuola da ogni responsabilità. Ove si renda necessaria l'uscita per problemi di salute o altro, il Dirigente scolastico dispone l'accompagnamento tramite un collaboratore scolastico di sua fiducia. 11) I genitori separati o divorziati, se non sono affidatari, non possono chiedere, se non nei giorni in cui risultano affidatari, di far uscire i figli prima del termine delle lezioni. 12) I collaboratori scolastici della portineria, in ogni caso, prima che i genitori entrino nell'istituto, faranno pervenire, trami te il collega di reparto, il messaggio di essi agli insegnanti, i quali, valutata l'esigenza, ne consentiranno (oppure no) l'ingresso a scuola. In caso di permesso accordato, i collaboratori scolastici avranno il compito di accompagnare fino in classe i genitori.13) I genitori consegneranno qualsiasi oggetto, che i propri figli avranno dimenticato a casa (sussidi didattici o altro consentito), ai collaboratori scolastici della portineria, i quali, ricevute le generalità e la classe di

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appartenenza dei loro figli, provvederanno tramite il collaboratore scolastico assegnato a quel reparto. 14) I genitori rappresentanti di classe e di sezione possono accedere ai locali della scuola nell'orario di lezione esclusivamente per motivi attinenti alle loro funzioni, compatibilmente con le esigenze scolastiche.15) Durante l'orario scolastico è vietato l'uso del cellulare ed è vietato tenerli accesi, in caso contrario l'insegnante può sequestrarlo per il tempo strettamente necessario, in ogni caso da restituire al termine delle lezioni. 16) Gli alunni sono tenuti ad essere presenti a scuola per lo svolgimento delle attività istituzionali. Le assenze devono essere registrate nell'apposito registro e devono indurre gli insegnanti a comprendere le ragioni dell'assenza affinché la frequenza non si riduca a presenza fisica, ma si costituisca come motivazione apprendi ti va e diritto all' educazione. Eventuali assenze periodiche e continuate devono essere segnalate in direzione per fare effettuare controlli volti alla prevenzione della dispersione scolastica. 17)Le assenze degli alunni, per qualsiasi motivo e di qualsiasi durata, debbono essere giustificate dai genitori con una dichiarazione scritta sul diario o sul quaderno. Per le assenze causate da malattia superiori a 5 giorni, è necessario un certificato medico, senza il quale l'insegnante, al fine di salvaguardare la salute della comunità scolastica, non può ammettere l'alunno a scuola.18) Gli alunni minori devono essere accompagnati dai loro docenti nei trasferimenti da un'aula all'altra; tali trasferimenti possono essere fatti anche con la collaborazione del personale ausiliario. Gli spostamenti dall'aula alla palestra e ai laboratori dovranno essere effettuati in or-dine e in silenzio, per non arrecare disturbo alle altre classi. 19) La vigilanza sui minori diversamente abili, se particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno o dall'assistente ad personam assegnato dal Comune o dal docente della classe che, in caso di necessità, dovrà' essere coadiuvato da un collaboratore scolastico. 20) La vigilanza sugli alunni durante le attività pomeridiane extracurricolari, previste nel PTOF, dovrà essere costantemente assicurata dai docenti che organizzano tali attività. Gli alunni accederanno ai locali della scuola 5 minuti prima dell'inizio dell'attività e aspetteranno il docente nell' atrio, sorvegliati dai collaboratori scolastici in servizio, per essere accompagnati dal docente in aula. Per nessun motivo gli alunni dovranno rimanere nei locali scolastici privi di vigilanza.

ART.2 Uscita

1) I cortili antistanti l plessi vengono aperti all'ingresso, consentendo la sosta dei genitori per il tempo stretta-mente necessario al ritiro degli alunni.

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2) I genitori, in attesa dei propri figli, non devono assembrarsi davanti al cancello, per non ostacolare il passaggio, ma disporsi in modo ordinato all'interno del cortile. 3) Al termine delle lezioni gli insegnanti accompagnano la classe ordinatamente in prossimità dell'uscita. 4) Un collaboratore vigila in prossimità del cancello in modo da prevenire e controllare eventuali situazioni che possano mettere in pericolo l'incolumità degli alunni. 5) I collaboratori scolastici in servizio vigilano gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto comunale e li accompagnano ordinatamente al mezzo. 6) I geni tori o i loro delegati sono tenuti ad essere puntuali all'uscita, in modo che il ritiro del bambino avvenga nella massima sicurezza e tranquillità. 7) Al termine delle lezioni, l'uscita degli alunni avviene per gradi e per piani, utilizzando le uscite stabilite dal dirigente scolastico in un'apposita disposizione di servizio che è funzionale ad assicurare a tutti la massima sicurezza. 8) All'uscita della scuola, la vigilanza sui minori di scuola primaria è assicurata con l'accompagnamento al portone principale e/o al cancello esterno della scuola, ove i genitori sono tenuti a farsi trovare. 9) All'uscita della scuola, la vigilanza sui minori di scuola dell' infanzia è assicurata con l'accompagnamento de-gli alunni alla porta dell' aula, ove ciascun geni tori è tenuto a farsi trovare entro la mezz'ora che precede l'orario d'uscita.10) All'uscita da scuola, al termine delle lezioni o durante l'orario scolastico per validi motivi personali (presentati per iscritto), gli alunni minori frequentanti la Scuola dell' Infanzia e Primaria dovranno essere riconsegnati ai genitori /affidatari o a persona da questi delegata. 11) In caso di ritardo, non o2tre i 5 minuti, fatto eccezionale e non abituale, di un genitore o suo delegato che non sia presente per riaccogliere il proprio figlio all'uscita, il genitore nella possibilità di farlo, dovrà avverti-re telefonicamente la scuola. 12) In assenza del genitore all'uscita, il docente di classe presente al termine delle lezioni affida l'alunno al collaboratore scolastico ed avvisa il coordinatore di plesso o l'ufficio di segreteria che provvede a contattare la famiglia. 13) Il collaboratore scolastico, come previsto dal suo profilo professionale (E' addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all' orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico) vigila l'alunno in attesa dell'arrivo del genitore o suo delegato. 14) Dopo il terzo ritardo del genitore il docente informa la Direzione al fine di contattare la famiglia dell'alunno per metterla al corrente che il protrarsi di tali ritardi, si segnaleranno, inevitabilmente, alle autorità competenti (servizi sociali, polizia, carabinieri, tribunale dei minori, etc ... ) Presso la scuola dell'

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infanzia i ritardi vengono annotati sul registro di sezione con firma del docente e del genitore. 15) L'ufficio di segreteria della scuola, pertanto, contestualmente all'iscrizione degli alunni per le prime classi, ma ad inizio anno per le al tre classi, provvede ad acquisire tutti i nominativi e copia del documento di identità delle persone maggiorenni a cui si potrà affidare l'alunno nel caso i genitori fossero impossibilitati al ritiro dello stesso. 16) La segreteria della scuola provvede a fornire all' insegnante e/o alla famiglia tutte le indicazioni e gli avvisi necessari in tempo utile, qualora dovessero presentarsi cambiamenti delle consuete abitudini. 17) I famigliari degli alunni sono altresì invitati a fornire uno o più numeri telefonici di sicura reperibilità, affinché sia possibile contattarli in caso di necessità. 18) Ad inizio d'anno sarà consegnato ai genitori un modulo, preparato dall'ufficio di segreteria, per dare l'autorizzazione o meno a partecipare a visi te culturali (visita d'istruzione o altro), a mostrare foto e riprese cinematografiche dei propri figli avvenute in orario e/o contesto scolastico (utilizzabili nel sito della scuola). 19) quando le condizioni di salute di un alunno dovessero risultare serie o non gestibili dall'istituzione scolastica, l'ufficio di segreteria si attiverà per chiamare l'ambulanza per un pronto ricovero all'ospedale. L'alunno, in questa fase, sarà seguito ed assistito, fino all' ospedale, dall' insegnante che è presente in quel momento nella classe e sarà sostituito da un altro insegnante in compresenza nell'istituto.20) Durante le uscite di istruzione comunali o extra comunali, solo per i bambini "H" si ritiene opportuno, la partecipazione di uno dei genitori col compito di dare un supporto agli insegnanti.

ART. 3 Vigilanza e intervallo

1) Durante l'uso dei servizi igienici, i collaboratori scolastici, in presenza degli insegnanti, sono tenuti a trovarsi nel corridoio all'interno del bagno per garantire, in ogni momento e a tutti gli alunni, l'igiene dei locali, collaborando gli insegnanti ad individuare eventuali alunni che si rendessero responsabili di atti incivili o disdicevoli.2) Durante le ore di lezione e l'intervallo, i collaboratori scolastici sono tenuti alla sorveglianza degli spazi loro affidati (aule, corridoi, portineria, servizi igienici, laboratori, ecc ....). La permanenza nelle guardiole e l' assolvimento di altri compi ti, che vanno espletati a turno e per il tempo strettamente necessario, non esonera dall' obbligo di vigilare nel proprio reparto. Il personale assente va sostituito anche nei compiti di sorveglianza.

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3) I collaboratori scolastici, pertanto, durante l'intervallo svolgeranno il duplice compito di vigilare in prossimità dei bagni e di effettuare una tempestiva pulizia laddove ve ne fosse bisogno, affinché venga garantito il diritto dei bambini ad avere bagni igienicamente sicuri come quelli della loro casa. Spetta al personale ausiliario di turno, pertanto, collaborare con gli insegnanti nella vigilanza. I collaboratori scolastici, inoltre, avranno cura di sorvegliare anche il bambino che ha manifestato la necessità di espletare la propria funzione fisiologica prima o dopo l'intervallo. 4) L'intervallo avrà luogo dalle ore 10,20 alle ore 10,40 per la scuola primaria e dalle 10,45 alle 11,30 per la scuola dell'infanzia in quanto essa non ha la sola finalità di soddisfare i bisogni fisiologici (andare in bagno, fare merenda ecc ...), ma soprattutto quella di una rigenerazione fisica e psicologica e, pertanto, deve essere considerata come un’attività intensissima e di grande investimento emotivo, per cui nella nostra scuola ha tempi distesi, costituisce il tempo socializzante non strutturato ed è l'ambito dedicato alla crescita in autonomia che per l' insegnante diventa l'occasione ideale per osservare e, per quanto possibile, non intromettersi.

ART. 4 Cambio classe

l) I collaboratori scolastici avranno cura di segnalare la fine di ogni ora di lezione che trascorre con lo squillo della campanella. 2) Gli insegnanti che hanno cessato il proprio servizio nella classe, pertanto, al suono della campanella effettueranno l'operazione "cambio classe" immediatamente e il più celermente possibile, supportati dai collaboratori scolastici. 3) Tale supporto si concretizza, soprattutto, quando il cambio avviene fra insegnanti le cui classi sono distanti, per cui si rende necessario, per espletare un servizio efficiente ed efficace, che i collaboratori scolastici siano edotti dei cambi classe attraverso il possesso dell'orario scolastico. 4) In ogni caso, qualora gli insegnanti dovessero ritardare o dovessero essere assenti, i collaboratori scolastici, in servizio al piano zona, sono tenuti a vigilare sugli alunni per il tempo strettamente necessario.

ART. 5 La mensa

1) I pasti e le bevande consumati in mensa saranno unicamente quelli distribuiti dal servizio comunale.2) I docenti discuteranno con gli alunni l'importanza del cibo e di una alimentazione sana ed equilibrata. 3) L'inizio della mensa è prevista per le ore. 4) I docenti favoriranno l'assaggio delle pietanze.

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5) Si educheranno gli alunni a richiedere una quantità di cibo proporzionata al gradimento e .alla necessità, al fine di ridurre gli sprechi. 6) Nel caso di pietanze poco gradite si farà scegliere almeno una delle due portate con pane e frutta. 7) In caso di rifiuto totale e ripetuto del cibo i geni tori saranno contattati e si concorderanno opportune strategie di intervento. 8) Non è consentito l'uso di vetro. 9) Gli alunni si muoveranno dai loro posti solo su autorizzazione dell'insegnante. 10) La scuola si attiva in modo da consentire agli alunni di non arrivare in mensa trafelati o agitati, lasciando loro il tempo di riordinare le proprie cose e di rispettare le necessarie pratiche igieniche. 11) Le bevande utilizzate abitualmente sono quelle non gasate e preferibilmente senza coloranti e additivi, di ciò, però, si può non tenere conto solo in occasione di qualche festicciola in classe o nell'istituto. 12) Le diete sanitarie vanno richieste con certificato medico e autorizzate dal medico scolastico. 13) Le diete etico-religiose vanno richieste presso la segreteria della scuola.

ART. 6 Igiene

1) In collettività l'igiene della persona assume notevole importanza. Il controllo dei capelli è fino ad oggi il miglior mezzo di prevenzione per la pediculosi ed andrebbe effettuato settimanalmente da parte dei familiari del bambino. 2) Gli alunni ogni qual volta andranno in bagno dovranno assicurarsi di pulire le mani in modo adeguato ed efficace. È d'obbligo portare, pertanto, l'occorrente (tovaglioli imbevuti, normale sapone con custodia in plastica e tovaglia annessa per asciugare le mani, etc ..... ) necessario per effettuare tale operazione. 3) Al fine di proteggere gli alunni da eventuali infezioni, sarà svolta da parte degli insegnanti opera di informazione, presso gli alunni e relative famiglie, volta a far acquisire comportamenti igienicamente corretti. Non sarà permesso a nessuno, pertanto, mangiare con le mani sporche. 4) Ai servizi igienici si deve rimanere sol tanto per il tempo strettamente necessario.

Allegato :

Regolamento uscite didattiche e visite guidate

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CARTA DEI SERVIZI (Consiglio di Circolo, delibera 20.12.2004 che modifica la delibera del 20.02.96 ex DPCM 07.06.95)

1. PRINCIPI FONDAMENTALI La carta dei servizi del 1° Circolo didattico di Gela s’ispira agli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione italiana. I suoi principi fondamentali sono: l’uguaglianza. l’imparzialità, la regolarità, l’accoglienza e l’integrazione. Il servizio scolastico viene erogato senza alcuna discriminazione per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche. I soggetti del servizio scolastico:

hanno pieno rispetto dei diritti e degli interessi degli alunni; agiscono secondo criteri di obiettività ed equità; garantiscono la regolarità e la continuità del servizio e delle attività

educative, anche in situazioni di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia;

favoriscono, anche con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni, l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità.

Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione di handicap.

2. OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica, quali:

rilevazione quotidiana delle assenze; richiesta di certificazione medica per le assenze superiori a 5 giorni; intervento dell’ufficio in caso di assenze sospette; sollecitazione dell’intervento dei servizi sociali del comune di Gela; segnalazione all’autorità giudiziaria dei casi di frequenza saltuaria e di

abbandono; collaborazione con le scuole medie.

L’iscrizione è aperta a tutti gli alunni. In caso di eccedenza del numero delle iscrizioni si darà la precedenza agli alunni residenti nel quartiere.

3. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA, AGGIORNAMENTO La scuola rende il personale, i genitori e gli alunni protagonisti dell’attuazione e responsabili della Carta stessa attraverso una gestione partecipata nell’ambito degli organi collegiali e di eventuali comitati spontanei al fi-ne di favorire la più

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ampia realizzazione degli standard generali del servizio e l’attuazione. unitamente alla collaborazione degli enti locali, di attività extrascolastiche. La scuola si costituisce come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico. secondo quanto stabilito in sede di Regolamento interno. Al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, la scuola garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente. L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti. stando anche alla sottoscritta Contrattazione integrativa della scuola, si informa a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica, dell’offerta formativa e dell’aggiornamento del personale.

4. LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto delle Indicazioni e/o Regolamenti nazionali.

PARTE I 5. AREA DIDATTICA La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della Società civile, in quanto responsabile della qualità delle attività educative, s’impegna a:

educare gli allievi alla convivenza civile tener conto della domanda formativa degli alunni e delle loro famiglie

attraverso la rilevazione dei bisogni formativi e la verifica dell’offerta medesima

garantire la continuità educativa e didattica interna e con i diversi ordini e gradi dell’istruzione

scegliere i libri di testo e le strumentazioni didattiche in base a criteri di validità culturale e di funzionalità educativa, in rapporto agli obiettivi formativi e alle esigenze dell’utenza

evitare agli alunni nella stessa giornata un sovraccarico di libri e materiali didattici da trasportare

assegnare agli alunni i compiti da svolgere a casa in coerenza con la programmazione didattica e nel rispetto di razionali tempi di studio, anche allo scopo di assicurare ai bambini, nelle ore extrascolastiche, il tempo da dedicare al gioco o allo sport e all’apprendimento di lingue straniere

non ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti

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elaborare, adottare e pubblicizzare il PTOF. che, in forma sintetica e ridotta, deve essere consegnata ai genitori all’atto dell’iscrizione degli alunni alla scuola dell’infanzia e in prima classe della scuola Primaria.

La presente Carta dei servizi costituisce, all’interno del PTOF, l’aspetto della dichiarazione dei principi generali di libertà e uguaglianza, partecipazione e collaborazione, efficienza ed efficacia, imparzialità e accoglienza, integrazione e trasparenza, e si integra con il Regolamento interno del consiglio di circolo, anch’esso costitutivo del POF. rispetto ai problemi della vigilanza sugli alunni, del comportamento degli alunni, della regolamentazione di ritardi, uscite, assenze e giustificazioni, dell’uso di locali, laboratori e biblioteca, della conservazione delle strutture e delle dotazioni. delle modalità di comunicazione con i genitori e delle modalità dì convocazione degli organi collegiali della scuola.

6. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il PTOF redatto e approvato dal collegio dei docenti, viene adottato dal consiglio di circolo. La sua validità è pluriennale, ma la sua adozione avviene entro i primi due mesi dall’inizio delle attività. IL PTOF, allo scopo di programmare lo svolgimento delle attività connesse alle finalità istituzionali della scuola, si costituisce delle seguenti parti: 6.1 la situazione iniziale, ove si delinea lo scenario iniziale della domanda educativa, del contesto, delle risorse, delle caratteristiche della scuola e degli insegnanti; 6.2 i valori educativi, che sono implicati ed esplicitati nello svolgimento delle attività didattiche e sostituiscono quella che era la programmazione educativa; 6.3 le UdA, che sono le unità di apprendimento, ossia l’insieme di tutto ciò che è posto in essere per favorire l’apprendimento degli alunni attraverso l’azione didattica degli insegnanti e sostituiscono quella che era la programmazione didattica; 6.4 i progetti, che costituiscono il riferimento occasionale e programmato in cui inserire i processi educativi; 6.5 il PSP. che è la sintesi attuata, mai del tutto programmata e programmabile all’inizio, del piano di studio personalizzato; 6.6 l’organizzazione e la gestione. che rappresentano l’impianto amministrativo e finanziario e definiscono an-che i criteri e gli strumenti di valutazione degli alunni e quelli di autovalutazione della scuola; 6.7 il Regolamento interno del consiglio di circolo; 6.8 la presente Carta dei servizi.

7. CONTRATTO FORMATIVO

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Il contratto formativo è la modalità preferita di coinvolgimento di tutti. docenti, da un lato, e alunni e genitori dall’altro, ai processi educativi e didattici. Ne è un esempio la consegna della sintesi del POF alle famiglie all’atto dell’iscrizione degli alunni. Ma, in senso più specifico, prevede che:

o l’alunno conosca obiettivi, percorso e strumenti del suo processo apprenditivo;

o l’insegnante espliciti la propria offerta formativa, i propri interventi e le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione;

o il genitore conosca l’offerta formativa, esprima pareri e proposte e possa collaborare alle attività.

PARTE II 8. SERVIZI AMMINISTRATIVI La scuola assicura i seguenti standard di qualità dei servizi amministrativi: 8.1 celerità delle procedure Ogni pratica va presa in carico immediatamente, portata a termine prima della prevista comunque non oltre 20 giorni dopo la presa in carico. La consegna di documenti e moduli avviene a vista, tranne che gli utenti non necessitino di un aiuto specifico in fase di compilazione dei documenti. 8.2 Identificazione, trasparenza e informazione La scuola è dotata di un albo generale e di un albo sindacale. All’albo generale della scuola devono essere affissi in maniera permanente:

o la tabella dell’orario di lavoro o l’organigramma degli organi collegiali o l’organico del personale docente e A.T.A. o il Regolamento interno d’istituto

Ogni delibera degli organi collegiali è affissa all’albo della scuola (fatti salvi i criteri relativi alla privacy) entro 3 giorni dalla sua approvazione e lì rimane esposta per almeno 5 giorni. La visione di graduatorie e nomine, oltre che di atti amministrativi, è assicurata, compatibilmente con l’organizzazione degli uffici, immediatamente. Presso l’ingresso e presso gli Uffici i collaboratori scolastici, riconoscibili da un cartellino di identificazione portato per tutto l’orario di lavoro, forniscono all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. 8.3 consegna di documenti La consegna di documenti richiesti per iscritto è assicurata entro 10 giorni dalla consegna di una marca di ex li-re 500 ogni due pagine da fotocopiare. 8.4 informatizzazione dei servizi di segreteria: Gli uffici di segreteria sono informatizzati e pressoché tutte le pratiche sono trattate al computer. 8.5 tempi di attesa agli sportelli

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Il ricevimento del pubblico avviene all’interno degli uffici di segreteria in orari prestabiliti e la disponibilità di tutti gli operatori consente l’annullamento dei tempi di attesa agli sportelli, tranne nei casi di scadenze immediate. 8.6 flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico L’orario di ricevimento del pubblico è rigido solo quando in ufficio ci sono scadenze precise, mentre è flessibile quasi sempre, di fatto consistente nel ricevimento continuo, quando gli impegni di lavoro lo consentono. 8.7 Standard specifici delle procedure La procedura di iscrizione alle classi avviene in un massimo di 10 minuti dalla consegna delle domande. Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della Segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con votazioni e/o giudizi. Gli attestati finali sono consegnati secondo un preciso calendario fissato dal dirigente scolastico. Eventuali ritardatari possono ritirare gli attestati finali a vista in segreteria. I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati dai docenti secondo un preciso calendario fissato dal dirigente scolastico, comunque entro 5 giorni dal termine delle operazioni di scrutinio. Gli uffici di Segreteria garantiscono un orario di apertura al pubblico di mattina. Il dirigente riceve il pubblico secondo un orario di apertura comunicato con appositi avvisi. La scuola assicura all’utente la tempestività nella risposta al contatto telefonico. 8.8 privacy La scuola ha individuato il responsabile della privacy ed è dotata del Documento sulla sicurezza, che contiene tutti gli accorgimenti necessari ad assicurare la riservatezza dei dati personali e, soprattutto, dei dati sensibili.8.9 sicurezza La scuola è dotata di Piano di prevenzione e protezione e di Piano di evacuazione, In ciascun plesso opera un responsabile per la sicurezza e la RSU ha nomina annualmente il RLS della scuola.

PARTE III 9. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA L’ambiente scolastico deve essere pulito. accogliente, sicuro,. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi.

PARTE IV 10. PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.

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I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati. Il dirigente scolastico, dopo avere esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre 15 giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del dirigente scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Annualmente, il dirigente scolastico informa il Consiglio sui reclami e sui provvedimenti adottati.Allo scopo di valutare la qualità del servizio, il PTOF prevede un Questionario di autoanalisi d’istituto che verte su aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, oltre che sulle sue risorse umane e materiali. DIREZIONE DIDATTICA GELA I Scuola Primaria Statale - A. Aldisio ANNO SCOLASTICO 2016/2017 AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO QUESTIONARIO ALUNNI

Caro alunno/ cara alunna.

Cosa pensi della tua scuola? Rispondendo a questo questionario ci potrai dire le cose che ti piacciono, che ti interessano, che vorresti fare e anche le cose che non ti piacciono e che non vorresti fare.Non devi preoccuparti, non esistono risposte "giuste" o "sbagliate";la tua risposta sarà sempre corretta, se ciò che scrivi è sinceramente ciò che pensi.

Ed ora, prima di rispondere ecco alcune informazioni:

Leggi con attenzione le domande; Scegli una sola risposta;

Se vuoi cambiare risposta scrivi NO a quella già data. INDICAZIONI PER LE RISPOSTENella parte che segue vengono presentate diverse affermazioni riguardanti vari aspetti della nostra scuola. Indicare:- 0 se la risposta è "" per nulla d'accordo "- 1 se la risposta è "poco d'accordo"- 2 se la risposta è "molto d'accordo"

Le tue risposte saranno utili per migliorare la nostra scuola!

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Vi ringraziamo per la collaborazione.

Classe________Sezione_______

Org

anizz

azio

ne

scol

astic

a

1) L'orario delle materie nell'arco della settimana sono

distribuite in modo equilibrato.2) Attività didattiche collaterali (incontri con esperti, corsi pomeridiani)

3) Attività didattiche collaterali (uscite didattiche)

4) Le norme che regolano il comportamento degli alunni a scuola sono giuste

Rapp

orto

con

gli

inse

gnan

ti

5) I tuoi insegnanti spiegano in modo chiaro e comprensibile.

6) I tuoi insegnanti usano un linguaggio chiaro e comprensibile

7) I tuoi insegnanti sono sempre disponibili a fornirti chiarimenti e spiegazioni se non hai capito qualcosa8) I tuoi insegnanti ti incoraggiano spesso a migliorare

9) I tuoi insegnanti nei confronti degli alunni sono attenti e sensibili

10) I tuoi insegnanti fanno rispettare le regole

11) I compiti sono assegnanti in modo equilibrato nella settimana

Rapp

orto

co

n i

com

pagn

i 12) Hai un buon rapporto con i compagni

13) Partecipi ad attività di gruppo in classe sempre volentieri

14) Hai assistito ad episodi di prepotenza da parte dei tuoi compagni

Lavo

ro

scol

asti

co

15) Vai volentieri a scuola

16) Ti piace lavorare a scuola

17) Trovi difficoltà a svolgere i compiti a casa

109

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Ambi

ente

sc

olas

tico

18) I collaboratori scolastici sono sempre cortesi

18) Le aule sono comode e funzionali

19) Dotazione tecnologica all'interno delle classi (LIM) e attrezzature all'interno della scuola sono adeguate.20) La scuola è pulita e ben tenuta

DIREZIONE DIDATTICA GELA I Scuola Primaria Statale - A. Aldisio ANNO SCOLASTICO 2016/2017 AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO QUESTIONARIO GENITORI

Gentile Genitori,il presente questionario, rigorosamente anonimo, rappresenta la prima fase del Protocollo sull'Autovalutazione d'Istituto. Vi chiediamo di esprimere un giudizio su vari aspetti importanti del nostro Istituto. Il diritto alla privacy viene garantito in modo totale. I risultati generali saranno resi noti a tutte le componenti della scuola e, insieme ad altri elementi di indagine, saranno utilizzati per avviare iniziative di miglioramento della qualità dell'Istituto. Infatti, il servizio scolastico ha lo scopo di soddisfare il diritto di educazione e di istruzione dell'alunno in un ambiente sereno e sicuro. A tale scopo la scuola opera affinchè venga rispettata la specificità di ciascuno,coinvolgendo la famiglia e le altre agenzie educative,consapevole che soltanto con la collaborazione di tutti si possono raggiungere risultati positivi nella formazione dell'uomo e del cittadino di domani.Vi ringraziamo per la collaborazione.

INDICAZIONI PER LE RISPOSTENella parte che segue vengono presentate diverse affermazioni riguardanti vari aspetti della nostra scuola. Indicare:- 0 se la risposta è "non ho informazioni sufficienti per dare un giudizio"- 1 se la risposta è " per nulla d'accordo"- 2 se la risposta è " poco d'accordo"- 3 se la risposta è " abbastanza d'accordo"- 4 se la risposta è " molto d'accordo"

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Area

spa

zi e

infr

astr

uttur

ea) Le aule e gli spazi comuni ( laboratori informatici ,laboratori, palestra, biblioteca, Aula Magna) sono, complessivamente degli spazi funzionali.

b) Gli strumenti didattici, gli arredamenti e le attrezzature esistenti nella scuola,sono, complessivamente, soddisfacenti.

c) I servizi igienici sono, complessivamente, degli spazi adeguati.

d) Il livello di pulizia dei locali scolastici è adeguato.

Area

info

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ione

e co

mun

icaz

ione

a) Le modalità (sito internet, albo, copia del PTOF, assemblee, consigli,registro elettronico ecc.) utilizzate dalla scuola per comunicare le informazioni alle famiglie sono efficaci.b) La scuola tiene informate le famiglie sui progressi e sui problemi scolastici degli studenti.

c) Gli incontri scuola-famiglia risultano sufficienti a garantire informazioni sui processi di insegnamento-apprendimento.

d) La scuola fornisce adeguatamente informazioni sull'offerta formativa e sulle attività che Suo/ figlio/a svolge durante l'anno.

e) I docenti forniscono adeguatamente informazioni su criteri, metodi, tempi e strumenti di valutazione.

f) Gli uffici di segreteria funzionano complessivamente bene (orari di apertura,disponibilità del personale nel fornire informazioni, efficienza nel disbrigo delle pratiche burocratiche).g) La classe di Suo/a figlio/a ha un orario giornaliero e settimanale distribuito in modo equilibrato fra le varie materie).

h) La partecipazione ad uscite didattiche , visite guidate, spettacoli, eventi e manifestazioni organizzati dalla scuola è funzionale ai processi di insegnamento/apprendimento.i) Le iniziative di orientamento organizzate dalla scuola (per favorire la scelta di questa scuola o per facilitare la scelta del percorso successivo) sono quantitativamente e qualitativamente adeguate.

l) Le attività di recupero organizzate dalla scuola sono efficaci.

m)La scuola fornisce informazioni, e invita i genitori a partecipare a corsi di aggiornamento, in presenza di esperti, inerenti a varie problematiche .

Area

pa

rtec

ipaz

ioni

e a) La scuola favorisce la partecipazione ed il coinvolgimento dei

genitori.

b) I Consigli d'Intersezione, Consigli di Interclasse, e i Consigli di Circolo permettono di avere, attraverso le figure dei rappresentanti,

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rela

zioni

una soddisfacente percezione della realtà della scuola.

c) Gli incontri scuola-famiglia si svolgono in un clima di disponibilità e collaborazione.

d) I genitori possono con facilità avere incontri e comunicare con il Dirigente Scolastico.e) I rapporti con le altre componenti scolastiche (personale amministrativo e personale ATA) sono soddisfacenti.

E' soddisfatto complessivamente della formazione didattico-educativa offerta a Suo figlio/a.

Se la risposta è no, spieghi perchè:...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

SUGGERIMENTI:........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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DIREZIONE DIDATTICA GELA I Scuola Primaria Statale - A. Aldisio ANNO SCOLASTICO 2016/2017 AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO

QUESTIONARIO DOCENTI

Gentile Collega,il presente questionario, rigorosamente anonimo, rappresenta la prima fase di attuazione del Protocollo sull'Autovalutazione d'Istituto,Ti chiediamo di esprimere un giudizio su vari aspetti importanti del nostro istituto. Il diritto alla privacy viene garantito in modo totale. I risultati generali saranno resi noti a tutte le componenti della scuola e, insieme ad altri elementi di indagine, saranno utilizzati per avviare iniziative di miglioramento della qualità dell'Istituto.

Ti ringraziamo per la collaborazione.INDICAZIONI PER LE RISPOSTENella parte che segue vengono presentate diverse affermazioni riguardanti vari aspetti della nostra scuola. Indicare:- 0 se la risposta è "non ho informazioni sufficienti per dare un giudizio"- 1 se la risposta è " per nulla d'accordo"- 2 se la risposta è " poco d'accordo"- 3 se la risposta è " abbastanza d'accordo"- 4 se la risposta è " molto d'accordo"

a) Tempestività ed efficacia del sistema adottato per la divulgazione di materiale (circolari in formato digitale e cartaceo, modelli di verbali, ecc.), per l'informazione e la comunicazione sui progetti e sulle altre attività.

Area

co

mu

nica

zi b) Funzionalità del sito web

c) Organizzazione dell'orario settimanale.

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one,

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one.

d) Funzionalità della segreteria relativamente al supporto didattico.e) Organizzazione degli incontri Scuola-Famiglia.

f) Funzionalità dei Consigli d'Intersezione ,dei Consigli d'Interclasse e dei Consigli di Circolo.g) Chiarezza nella definizione delle funzioni e delle relative responsabilità.h) Organizzazione delle assemblee sindacali ed efficacia rappresentativa delle RSUl) Nel Collegio Docenti c'è chiarezza circa gli obiettivi e le decisioni importanti da prendere.

Area

st

rutt

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mez

zi e

form

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ne

a) Adeguatezza delle postazioni informatiche e dei mezzi di supporto alla didattica (fotocopiatrice, stampanti, LIM cc.) b) Condizioni ambientali e di sicurezza dell'Istituto ( igiene, ordine, ampiezza degli spazi, arredi ecc.)c) Funzionalità dei laboratori.

d) Pianificazione delle attività di formazione e di aggiornamento.

Ar

ea re

lazio

ni

a) Facilità di avere incontri e di comunicare con il Dirigente Scolastico. b) Promozione da parte del Dirigente Scolastico di un clima di collaborazione tra personale, studenti e famiglie.c) Disponibilità del Dirigente Scolastico a condividere le proposte educativo-didattiche dei docenti.d) Collaborazione tra Docenti del Consiglio d'Intersezione, del Consiglio d'Interclasse e pianificazione di attività comuni. e) Rapporti con il personale amministrativo.

f) Rapporti con i collaboratori scolastici.

g) Rapporti con i colleghi.

h) Rapporti con gli alunni.

i) Apertura al dialogo con le realtà presenti nel territorio (Comune, Asl, Associazioni culturali e ricreative, Chiesa).

D

ocen

za

a) Gli insegnanti discutono con cadenza regolare ed in modo efficace sull'apprendimento degli allievi.

b) Gli insegnanti incoraggiano gli alunni allo sviluppo dell'autonomia.c) Gli insegnanti chiariscono i propri criteri di valutazione.

d) I casi più difficili sono subito riconosciuti per consentirne l'immediato recupero.e) Gli insegnanti verificano regolarmente gli apprendimenti e i progressi di ciascun allievo.

Area possibili azioni di miglioramentoOsservazioni e/o proposte per il miglioramento:

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DIREZIONE DIDATTICA GELA I Scuola Primaria Statale - A. Aldisio ANNO SCOLASTICO 2016/2017 AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO

QUESTIONARIO PERSONALE ATA

La legge sull'autonomia prevede per le istituzioni scolastiche di attuare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica. A tal fine il Nucleo di Autovalutazione della scuola vuole valutare l'efficacia dell'organizzazione amministrativa.Pertanto, si invita il personale costituito dagli assistenti amministrativi e dai collaboratori scolastici ad esprimere dei giudizi su vari aspetti importanti del nostro Istituto attraverso la compilazione del presente questionario, rigorosamente anonimo. Il diritto alla privacy viene garantito in modo totale. I risultati generali saranno resi noti a tutte le componenti della scuola e, insieme ad altri elementi di indagine, saranno utilizzati per avviare iniziative di miglioramento della qualità dell'Istituto.Vi ringraziamo per la collaborazione.

INDICAZIONI PER LE RISPOSTENella parte che segue vengono presentate diverse affermazioni riguardanti vari aspetti della nostra scuola. Indicare:- 0 se la risposta è "non ho informazioni sufficienti per dare un giudizio"- 1 se la risposta è " per nulla d'accordo"- 2 se la risposta è " poco d'accordo"- 3 se la risposta è " abbastanza d'accordo"- 4 se la risposta è " molto d'accordo"

a) Efficienza dell'Istituto dal punto di vista organizzativo.

b) Pianificazione con i colleghi dell'organizzazione quotidiana del lavoro.

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c) Strutturazione del proprio orario di servizio e sua funzionalità ai compiti assegnati

Area

O

rgan

izzaz

ione

e g

estio

ned) Equità nella turnazione settimanale, nella ripartizione delle varie mansioni e nella distribuzione dei carichi di lavoro.

e) Coinvolgimento, da parte della Dirigenza, nella definizione di procedure e criteri per l'assegnazione di responsabilità e compiti di personale.f) Definizione adeguata delle varie funzioni e delle relative responsabilità in base alle esperienze e competenze possedute e documentate.

g)Rispetto dei tempi e delle scadenze nello svolgimento del Suo lavoro.h)Adeguato riconoscimento nello svolgimento delle mansioni e

delle attività aggiuntive-

i) Efficacia delle assemblee ATA ed applicazioni delle decisioni prese nelle riunioni.l) Efficacia e funzionalità del modo di divulgare le comunicazioni.

Area

stru

ttur

e,

mez

zi e

form

azio

ne

a) Livello di pulizia dei locali (aule ed uffici) e dei servizib) Funzionalità dei locali allo svolgimento delle Sue attività

c) Qualità dell'arredo, delle attrezzature e delle strumentazioni (mezzi e materiali in dotazione sufficienti ed idonei allo svolgimento degli incarichi)d) Dotazioni per la sicurezza e l'emergenza

e) Elaborazione di un piano di formazione rispondente ai bisogni formativi e con una ricaduta positiva sull'attività lavorativa

Area

rela

zioni

a) Presenza di un clima di fiducia e di incoraggiamento in cui ci si sente motivati, valorizzati e gratificatib) Disponibilità all'ascolto, da parte del Dirigente Scolastico, per problemi inerenti il servizio e chiarezza nel dare direttivec) Spirito di gruppo e clima collaborativo tra il personale dei diversi profilid) Collaborazione con le altre componenti dell'organizzazione scolasticae) Qualità dei rapporti con gli alunni e con i genitori degli alunni.

Area possibili azioni di miglioramentoOsservazioni e/o proposte per il miglioramento:...............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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Richieste per il prossimo anno scolastico (es: corsi per l'utilizzo delle nuove tecnologie, attività formative riferite alla comunicazione, altro).

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