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PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 ISTITUTO COMPRENSIVO DI FICARAZZI Cortile Giallombardo, s.n.c. - C.A.P. 90010 Ficarazzi Codice Meccanografico PAIC8A500G CF: 90018650821 [email protected] [email protected] www.icficarazzi.gov.it 091/6360746 Fax 091/496375

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PIANOTRIENNALEOFFERTAFORMATIVAART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FICARAZZI ✉ Cortile Giallombardo, s.n.c. - C.A.P. 90010 Ficarazzi

Codice Meccanografico PAIC8A500G CF: 90018650821 ✉ [email protected][email protected]

www.icficarazzi.gov.it ☎ 091/6360746 Fax 091/496375

SOMMARIO1. PREMESSA

1.1. Tipologia e storia dell'istituto

1.2. Caratteristiche della comunità sociale e del territorio

2. PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI

3. PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E

DALL’UTENZA

4. PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM)

4.1. Sezione 1 – Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari.

4.2. Sezione 2 – Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo

4.3. Sezione 3 – Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato

4.4. Sezione 4 – Valutare, condividere e diffondere i risultati nel PDM

4.5. Sezione 5 – Elaborare progetti finalizzati al raggiungimento delle priorità

4.6. Sezione 6 – Aggiornamento e formazione nel PDM 5. AREA PEDAGOGICO-DIDATTICA

a) Il curricolo verticale d’ istituto

b) Le scelte metodologiche

c) Continuità e orientamento

d) Il corso ad indirizzo musicale

e) Il piano delle attività motorie e sportive (PAMS)

f) Cittadinanza

5. AREA INCLUSIONE

6.1. L'accoglienza degli alunni

6. AREA TECNOLOGIE PER L’INFORMAZIONE E LA COMUNICAZIONE

7.1. Il Piano Nazionale Scuola Digitale

7.2. L’importanza delle TIC nell’azione didattica

2

8. AREA GESTIONALE-ORGANIZZATIVA

8.1. Gestione e coordinamento del personale scolastico

8.2. L’assegnazione dei docenti alle classi

8.3. Attribuzione del bonus ai docenti

8.4. Indirizzo per la gestione ed il coordinamento del personale ATA

8.5. Gestione e coordinamento dei Servizi Generali e Amministrativi

8.5.1. Perseguimento dei fattori di qualità gestionale-organizzativa che incidono

positivamente sull’erogazione del servizio scolastico

8.6. Gestione finanziaria e del Programma Annuale d’istituto

8.6.1. Il Programma Annuale

8.6.2. La realizzazione del Programma Annuale

8.7. Progettazione organizzativa - Il progetto d’istituto

8.8. Partnership

8.9. Relationship

9. FABBISOGNO DI PERSONALE

10. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE ED INFRASTRUTTURE MATERIALI

11. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO

12. OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA

QUELLI INDICATI DALLA LEGGE 107/15

13. IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

13.1. Progetti di recupero e potenziamento

13.1.1. Progetto di recupero delle competenze

13.1.2. Progetti di potenziamento delle competenze

13.1.3. Piano regionale delle attività educativo-didattiche da implementare nelle

scuole primarie caratterzzate da alto tasso di dispersione ed esiti inferiori

alla media regionale nelle prove Invalsi.

13.2. Progetti didattici curriculari

13.3. Progetti didattici extracurriculari

13.4. Progetti P.O.N 2014-2020

3

13.5. Progetto Invalsi

13.6. Progetto Orientamento

13.7. Progetti inseriti nel Piano di Miglioramento

13.8. Attività didattiche curriculari

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1. PREMESSA

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto ComprensivoStatale di Ficarazzi, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015,n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delegaper il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per leattività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dalDirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. n. 10957B32 del 28 settembre2015.

Il piano, revisionato nel mese di ottobre 2017, ha ricevuto il parere favorevole delCollegio dei Docenti nella seduta del 30 ottobre con delibera n.38;

Il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche dilegge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organicoassegnato.

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1.1. Tipologia e storia dell'istituto

L’Istituto Comprensivo di Ficarazzi è nato il I settembre 2014, come conseguenza delpiano dimensionamento della rete scolastica della Sicilia previsto dal Decreto n.5/Gabdel 28 febbraio 2014 dell'Assessore Regionale dell'Istruzione e della FormazioneProfessionale.Esso comprende la Scuola dell’Infanzia di via dell’Aria, la Scuola Primaria di corsoUmberto I e via dell’Aria e la Scuola Secondaria di I grado di cortile Giallombardo.La verticalizzazione dei tre ordini di scuola (Scuola dell’Infanzia, Primaria eSecondaria di I grado) in un unico Istituto Scolastico pone in evidenza una serie diinnegabili vantaggi dati da una soluzione di verticalità:

- la realizzazione della continuità educativa-metodologico-didattica;- la condizione ottimale per garantire la continuità dinamica dei contenuti;- l'impianto organizzativo unitario;- la continuità territoriale;- l'utilizzazione funzionale delle risorse professionali.

L’edificio più antico, di riconosciuto ed indiscutibile valore storico-architettonico, checontinua a costituire elemento di rilievo del patrimonio culturale del paese, è ilmanufatto che ospita la Scuola Primaria.Agli inizi del’900 Francesco Paolo Tesauro istituì nel paese natale di Ficarazzi la primaScuola elementare, svolgendo un’azione di lotta contro l’analfabetismo alloraimperante. Già nel 1886 il consiglio comunale, sotto la presidenza del SindacoAntonino Basile, aveva deliberato, presentando in Prefettura, un progetto, che andato amonte nel 1890, fu ripreso intorno al 1907 per iniziativa dell’amministrazionecomunale e di alcuni intellettuali e operatori sociali. Proprio l’allora sindaco diPalermo Francesco Paolo Tesauro si adoperò al massimo, contribuendo a proprie spesealla realizzazione di tale progetto. Nel 1912 l’edificio, progettato dall’ingegnereSpadaro e costruito dall’impresa Cordone, era già in piedi e pronto per l’inaugurazione.Da una relazione del Podestà Bruno Palamenghi, inviata il 10 giugno 1926 al Prefetto,circa la situazione del comune di Ficarazzi, si evince: “Vi è un grandioso e bell’edificio scolastico, non ancora completamente ultimato”. Il progetto prevedeva alpiano terra la realizzazione di 12 locali di cui tre destinati a sala concerto, biblioteca ealloggio per il bidello-custode. Al 1° piano, costituito solo dal corpo centrale,l’allestimento di 7 aule, di cui un grande salone e una spaziosa anticamera. Solo apartire dal 1923 verranno appaltate le opere per la sopraelevazione dell’istituto. Ilplesso è ubicato sull’asse viario principale della cittadina, il Corso Umberto I.

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Storia più recente è quella del plesso di cortile Giallombardo. L’innalzamentoobbligatorio dell’età scolastica e l’incremento della popolazione hanno favorito lecondizioni per la costruzione di una scuola media nella cittadina. Il plesso è statoinaugurato nel giugno del 1987, circa 80 anni dopo l’avvio dei lavori della scuola consede in corso Umberto I. Tra giugno 2010 e gennaio 2011, è stato oggetto diristrutturazione e messa in sicurezza da parte del Comune, proprietario dell’immobile ebeneficiario di Fondi Europei destinati all’opera. Le migliorie strutturali hannoriguardato la cubatura delle aule e degli spazi comuni, gli infissi e gli impianti generali.L’edificio, moderno dal punto di vista architettonico, ha ampie aule, tutte dotate difinestre che danno su giardini e spazi di pertinenza della scuola, rendendole benilluminate e silenziose. Alle aule vi si accede da larghi corridoi, ognuno dotato di uscitedi sicurezza.Il plesso si trova in Cortile Giallombardo, a breve distanza dalla fermata della nuovastazione ferroviaria della tratta Palermo-Messina e dal Municipio.

Più tardi, negli anni ’90, venne costruito il plesso di via dell’Aria. Inizialmenteprogettato come plesso della Scuola media “Luigi Pirandello”, l’edificio venne poiattribuito alla D.D. “Francesco Paolo Tesauro”.

1.2. Caratteristiche della comunità sociale e del territorioL’Istituto Comprensivo di Ficarazzi opera all’interno dell’omonimo Comune, inprovincia di Palermo, a poco meno di 10 km dal capoluogo.Il territorio comunale è costituito da un importante nucleo centrale e dalla frazione diFicarazzelli; si estende per un’area di circa 3,6 km2, con una superficie topograficasostanzialmente pianeggiante. La cittadina si dispiega longitudinalmente a cavallo diCorso Umberto I, tratto cittadino della S.S. 113 Settentrionale Sicula.Numerose fonti storiche attestano l’origine antica dell’insediamento. La contiguità conla foce del fiume Eleuterio ha permesso a Fenici, Arabi, Greci e Romani di stabilirvisiper coltivare le campagne fertili e commerciarne facilmente i prodotti. Dagli Arabiquest’area fu denominata “Fakar – Azz”, eccellente ed importante, che in italianodiventò Ficarazzi. Fu feudo dei Chiaramonte e successivamente dei Giardina. Fino alXVII secolo era fiorente la coltivazione della canna da zucchero e la suatrasformazione in prodotto raffinato. Tracce monumentali della sua storia sonol’Acquedotto Monumentale, il Castello Giardina, la Torre Cordova, la settecentescaVilla Merlo.Il territorio di Ficarazzi presenta una tradizione nel settore agricolo-rurale e non mancaanche un potenziale nell'ambito della ricezione balneare, nella valorizzazione dellerisorse marine e della biodiversità vegetale e animale.

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Con il tempo, però, il territorio ha perso l’identità economica e sociale legata alleattività agricole; oggi le attività prevalenti sono riconducibili soprattutto al piccolocommercio, anche se il fenomeno preoccupante della disoccupazione, costringe partedella popolazione a vivere di espedienti giornalieri. Negli ultimi vent’anni Ficarazzi hasubìto una massiccia evoluzione demografica, che ha visto un incremento di quasi ildoppio della popolazione. In particolare, si è registrata una consistente immigrazionedegli abitanti da Palermo e dai paesi limitrofi per via della crescente espansioneedilizia, del minore costo degli immobili e della facilità di collegamento.Il dato demografico più significativo è dato dall’indice di densità abitativa che è di3.026,24 abitanti per km2, che fa risultare il Comune tra quelli più densamente abitatidel Distretto socio-sanitario D39. L’età media della popolazione residente è di 36 anni,ciò pone il Comune di Ficarazzi tra le comunità giovani. La fascia d’età piùrappresentativa è quella dei minori residenti con meno di 14 anni, che sono il 22%dell’intera popolazione di Ficarazzi e rappresentano il 12% di tutti minori da 0 a 14anni residenti nei Comuni del Distretto D39.Alla crescita della popolazione residente non è conseguito un adeguamento di strutturee di servizi (servizio sanitario, scuole superiori…). Purtroppo, nonostante ci sia unnotevole impegno da parte dell’Ente locale nel cercare di supportare, attraverso iservizi sociali, le famiglie in situazione di svantaggio e disagio, le risorse finanziariedel Piano di Zona 1 sono limitate. È importante sottolineare che la raggiungibilità dellesedi scolastiche, da parte delle famiglie in situazione di disagio e, soprattutto, perquelle che hanno più figli frequentanti plessi scolastici diversi, è un fattore di criticitàsoprattutto per la mancanza di un servizio di trasporto alunni (bus scolastico).

Ficarazzi è oggi un paese dall’identità articolata: pur permanendo alcune tradizioniculturali e sociali ancora molto sentite dalla popolazione (in particolare le feste legateal calendario sacro), è diventato luogo di residenza di abitanti di estrazione socio-economico-culturale alquanto eterogenea. Tra i genitori degli alunni si rileva un livellomedio d'istruzione piuttosto basso e si registra nelle famiglie una diffusa dialettofoniaprimaria. Tra gli stranieri maggiormente presenti ci sono quelli appartenenti allacomunità senegalese, ormai inserita nel tessuto sociale ficarazzese anche grazie adattività d’integrazione ed educazione interculturale a carattere territoriale e scolastico.

Da qualche anno il territorio presenta segni preoccupanti di malessere economico esociale. Il tasso di disoccupazione è elevato, così come il tasso di occupazione precariae non regolare. Negli ultimi anni si sono verificati alcuni allarmanti episodi dimicrocriminalità minorile e si è resa sempre più macroscopica la carenza di servizi utili

1 Il Piano di Zona è lo strumento attraverso il quale i comuni, associati in ambiti territoriali, con il concorso di tuttii soggetti attivi nella progettazione (associazioni, cooperative, scuola, ecc.) realizzano il sistema integrato diinterventi e servizi sociali, garantendo livelli omogenei di trattamento a tutti i cittadini residenti

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per l’aggregazione dei preadolescenti (quali spazi verdi attrezzati) e degli adolescenti(quali cinema e teatro) ad esclusione dei centri di aggregazione parrocchiali. Notaparticolare e positiva è la presenza di alunni particolarmente dotati nell'ambitomusicale e strumentale, presumibilmente per una forte tradizione, nel territorio, nelpredetto ambito artistico, ed una spiccata sensibilità culturale verso la letteratura e learti figurative del territorio, che vede ogni anno impegnato, per fare un esempio, l’EnteLocale nell’organizzazione di un premio poetico-letterario (Premio Palumbo) cheormai, da molti anni, avvicina giovani talenti alla poesia e all’arte. Purtroppo, ilterritorio ha poche aree destinate alla pratica sportiva, tuttavia, il Comune possiede unpalazzetto sportivo, piuttosto capiente, che mette a disposizione non solo dell’istituto(per l’insegnamento dell’Educazione fisica) ma anche delle associazioni sportiveafferenti nel Comune di Ficarazzi.In tale contesto la scuola è spesso l’agenzia di formazione e di educazione unica, losnodo cruciale della rete complessa di domande sociali e bisogni individuali.La scuola, pertanto, avrà il compito prioritario di promuovere tutte le azioni e lesinergie operative ritenute necessarie per la realizzazione costante e l’adeguamento diattività interrelate e innestate con il contesto socio-culturale-ambientaled’appartenenza.

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2. PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così comecontenuto nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo online dellascuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione,dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/PAIC8A500G/ic- ficarazzi/valutazione .In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui operal’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui siavvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione deiprocessi organizzativi e didattici messi in atto.Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano,gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettividi breve periodo.Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

a. Aumentare la quota di alunni che raggiungono risultati buoni, ottimi e di eccellenza in Italiano e Matematica.

b. Migliorare i risultati delle prove Invalsi nella Scuola Primaria.

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

a. Distribuzione equilibrata degli alunni nei diversi livelli di valutazione:diminuzione delle insufficienze e sufficienze e aumento delle eccellenze.

b. Raggiungimento di livelli di performance che si attestino il più possibile vicino alla media nazionale.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Un'analisi attenta dei risultati d'apprendimento, sia a livello della valutazionequadrimestrale, sia in seno ai consigli d'interclasse e classe, sia a livello delle proveInvalsi e prova Nazionale, rivela una disequilibrata distribuzione degli alunni nellefasce di rendimento; si notano, in particolare, nella Scuola Primaria, livelli direndimento bassi nelle discipline d'Italiano e Matematica valutate con le prove Invalsi,mentre un po’ più alti, nella scuola Secondaria di Primo grado, riferite sempre allepredette "prove"; quest'ultimi, infatti, si avvicinano alla media nazionale.

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Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi riguardano tre aree e sono:

1. Area “Curricolo, progettazione e valutazione:a. Elaborare un curricolo verticale definendo collegialmente gli obiettivi e i traguardi

di apprendimento in Italiano e Matematica.b. Elaborare prove strutturate, condivise in senso verticale, per l'italiano e la

matematica, per anni di corso e diversi ordini di scuola.c. Definire un'esatta corrispondenza tra risultati d'apprendimento e livello di

competenza acquisita.2. Area “Ambiente di apprendimento”

a. Utilizzare in tutte le classi le TIC per migliorare le tecniche didattiche ed i suoi esiti, soprattutto in relazione all'Italiano e la Matematica.

b. Implementare l'uso dei laboratori scientifici, l'uso delle nuove tecnologie, l'uso della biblioteca e l'approfondimento letterario.

3. Area “Orientamento strategico e organizzazione della scuola”a. Perseguire obiettivi di miglioramento continuo, innovazione e qualità dei servizi in

relazione al P.T.O.F.b. Aprire al territorio e porre attenzione ai bisogni degli alunni e degli stakeholders.c. Promuovere un’organizzazione dipartimentale della scuola in senso verticale;

monitorare i processi e i risultati con metodologie di school-management.

Le scelte effettuate permetteranno di delineare un'offerta formativa efficace e aderente aibisogni d'apprendimento degli alunni ed al pieno sviluppo degli stessi. Sarà implementato ilpotenziale didattico e la professionalità dei docenti al fine di innovare e migliorare lemetodologie e le strategie didattiche nel rispetto della libertà d'insegnamento degli stessi.

11

12

3. 13PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO EDALL’UTENZA

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, condotta tra ivari stakeholder, sui bisogni relativi all’erogazione del servizio scolastico,sono emerse le seguenti proposte:

1. Ente Locale – Comune di FicarazziAssessorato alla Pubblica Istruzione, alle Politiche Giovanili e alle PariOpportunità:

- sviluppo delle tematiche relative alla legalità, alle relazioni sociali, alla cultura e all’economia locale;

- potenziamento dell’insegnamento della lingua inglese e dello sport;- potenziamento dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione

con particolare attenzione alle seguenti aree di approfondimento:- educazione all’alimentazione e più in generale educazione alla salute;

- accoglienza ed integrazione, con particolare riguardo agli alunni diversamente abili e/o di diversa nazionalità;

- bullismo e violenza sulle donne.Assessorato alle Politiche Sociali:

- sviluppo di una rete sociale di aiuto capace di rapportarsi in modo dinamico ai bisogni dei cittadini attraverso la progettazione e la definizione di criterie strumenti condivisi.

Comando di Polizia Municipale:- potenziamento dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione con

particolare attenzione alle seguenti aree di approfondimento:-conoscenza delle tematiche legate al fenomeno mafioso;

-corso di educazione stradale finalizzato al conseguimento del patentino.

13

Presidenza del Consiglio Comunale:

- Istituzione del Consiglio comunale junior e del Sindaco dei ragazzi al fine di dare un apporto costruttivo alla convivenza democratica ed al progresso civile della società.

Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – CREA

- Realizzazione di collaborazioni tecnico-scientifiche sui temi dell’educazione alimentare ed ambientale.

- Realizzazione di collaborazioni e sperimentazioni inerenti il

“Verde pensile”.

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4. PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM)

Introduzione

Sulla base della normativa vigente, con riferimento al DPR n. 80/2013, ed allasuccessiva Direttiva n. 11/2013 e C.M. 47/2014, le scuole sono state chiamate aredigere un Rapporto di Autovalutazione (RAV) relativo al Sistema Nazionale diValutazione (SNV) delle istituzioni scolastiche, che ha, come fine, il miglioramentodella qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti.L'elaborazione del RAV è un processo che si sviluppa attraverso alcuni fondamentalipassaggi.Le prime tre sezioni del Rapporto (parte descrittiva e valutativa), riguardano ilcontesto, gli esiti ed i processi.La quarta sezione orienta la riflessione sul percorso di autovalutazione.La quinta sezione, nella quale si individuano priorità e traguardi di miglioramento, è la conclusione del processo di autovalutazione. Tale sistema prevede tre fasi:a) Autovalutazioneb) Piano di miglioramento con relative azioni di miglioramentoc) Rendicontazione socialeL’Unità di Autovalutazione (N.I.V.) ha compilato il RAV, mettendo in evidenza i puntidi forza e di debolezza dell’Istituto scolastico. La fase successiva ha riguardato ladefinizione e la pianificazione delle azioni di miglioramento sulla base delle criticitàriscontrate. Il PDM, comprendente obiettivi di miglioramento a breve e lungo termine,prevede i seguenti processi d’intervento, relativi agli esiti (risultati scolastici e provestandardizzate Invalsi – esame di Stato) e ai processi (revisione curricolo verticale,costruzione di specifici indicatori per la valutazione, elaborazione di prove di verificaoggettive per discipline e per classi parallele).Il Piano di Miglioramento si articola in cinque sezioni:cegliere gli obiettivi di processopiù utili e necessari alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del RAV.

1. Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti.2. Pianificare gli obiettivi di processo individuati.3. Valutare, condividere e diffondere i risultati, alla luce del lavoro svolto dal

Nucleo Interno di Valutazione (NIV).4. Elaborare progetti finalizzati al raggiungimento delle priorità individuate nella

sezione 5 del RAV.

15

16SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari

Tabella 1-Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

Area di processo Obiettivi di processo E’ connesso allepriorita

1 2

Curricolo progettazione e

valutazione

1. Elaborare un curricolo verticale in grado di rispondere alle attese educative e formative provenienti dalla comunità di appartenenza.

x x

2.Definire in modo collegiale, in senso verticale,per discipline, per anni di corso i diversi ordini di scuola

x x

3. Elaborazione di prove strutturate, condivisein senso verticale, per discipline, per anni dicorso, e diversi ordini di scuola

x x

4. Definire un’esatta corrispondenza tra risultati di apprendimento e livelli di competenza raggiunta

x x

Ambiente di apprendimento

1.Dotare tutte le classi dell’Istituto di LIM e relativi supporti multimediali x x

2.Implementare l’uso dei laboratori scientifici e l’uso delle nuove tecnologie, implementare l’uso della biblioteca e l’approfondimento letterario.

x x

Orientamento strategico e

organizzazione della scuola

1. Migliorare e inovare la qualità dei servizi inrelazione al PTOF x x

2.Migliorare i rapporti con il territorio eattenzionare i bisogni degli alunni e deglistakeholders.

x x

3. Organizzare la didattica per dipartimenti disciplinari x x

16

17

TABELLA 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità e d’impatto

Obiettivo di processo elencati Fattibilità Impatto Prodotto valore cheidentifica la

rilevanzadell’intervento

(da 1 a 5) (da 1 a 5)

1 Elaborare un curricolo verticale in grado di rispondere alle attese educative e formative provenienti dalla comunità di appartenenza

5 5 25

2Definire in modo collegiale, in

senso verticale, gli obiettivi e itraguardi di apprendimento per le 5 5 25varie classi e anni di corso.

3Elaborazione di prove strutturate,

condivise in senso verticale, perdiscipline, per anni di corso e 5 5 25

diversi ordini di scuola.

4Definire un’esatta corrispondenza

tra risultati di apprendimento e 4 5 20

livello di competenza acquisita.

5 Organizzare la didattica per 3 5 15

dipartimenti disciplinari.

6Dotare tutte le classi dell’Istituto di

LIM e relativi supporti 3 5 15Multimediali

7Implementare l’uso dei laboratori

scientifici e l’uso delle nuovetecnologie; implementare l’uso 3 5 15della biblioteca el’approfondimento letterario.

17

Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggio

Obiettivo di processo in via di attuazione

Risultati attesi Indicatori di Modalità di

monitoraggio rilevazione

1Elaborare un curricoloverticale in grado dirispondere alle atteseeducative e formative

1. Distribuzioneequilibrata deglialunni nei diversilivelli divalutazione:diminuzione delleinsufficienze esufficienze eaumento delle eccellenze.

2. Miglioramento dei livelli di performance relativi alle prove Invalsi, che si attestino il èiùpossibile vicino alla media nazionale.

Dati riguardanti gliesiti scolastici (Iquadrimestre escrutinio finale) e leprove Invalsi relativi agli anni scolastici 2016/17; 2017/18; 2018/19 in linea con i corrispondenti dati nazionali

Raccolta dei dati,analisi epresentazione di undocumentoriguardante gli esitidegli alunni nell’ambito degli scrutini e delle prove Invalsi nel corrente anno scolastico e nel prossimo triennio di riferimento.

2 Definire in modo collegiale, in senso verticale gli obiettivi e i traguardi di apprendimento per le varie classi e anni di corso

3

Elaborare prove strutturate condivise in senso verticale, per discipline, per anni di corso e diversi ordini di scuola.

1. Uso di prove di verifica strutturate e non, iniziali, intermedie e finali, uguali per anni di corso e discipline.

2. Creazione di un data base delle provedi verifica

Somministrazione di almeno una provastrutturata per classiparallele alla fine del Iquadrimestre dell’A.S.2015-16. Successivoutilizzo, nella didatticaquotidiana, di prove di

Raccolta dei risultatidellesomministrazionieffettuate ed analisidei risultati sulla basedell’individuazione degli elementio fondanti delle disciplineverifica con relative

rubriche di valutazionein tutti gli ambitidisciplinari entro iltriennio.

18

4 Definire un’esattacorrispondenza tra

risultati diapprendimento e livellodi competenza acquisita

Utilizzo diindicatori per la

valutazione dellecompetenze e delle

conoscenze.

Predisposizione di undettagliato documento

contenente gliindicatori di

valutazione per ognidisciplina e la relativa

corrispondenzanumerica.

Acquisizione di undettagliato documento

contenente gliindicatori di

valutazione per ognidisciplina e la relativa

corrispondenzanumerica.

19

SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo

Tabella 4 – Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Effetti positivi Effetti negativi Effetti positivi Effetti negativi

Azione prevista all’interno della all’interno della all’interno della all’interno dellascuola a medio scuola a medio scuola a lungo scuola a lungo

termine termine termine termine

Revisione e nuova Creare una linea di Difficoltà dei Migliorare il Eventuale

stesura del curricolo continuità in docenti a dialogo educativo demotivazione deiverticale tenendo termini di obbiettivi condividere tra i diversi anni di docenti in seguito alconto dei QDR e didattici strumenti, scelte corso e ordini di mancatodelle competenze perseguibili metodologiche e scuola. raggiungimentochiave europee. didattiche. degli obiettivi

prefissati. DifficoltàRaggiungere livelli Successo formativo e relativo stress di

Elaborare prove di di uniformità degli La predisposizione degli alunni e fronte ad unprocesso diverifica strutturate e esiti tra le classi. di prove strutturate puntuale riscontroorganizzazione delnon, iniziali, implica, un da parte deglilavoro troppointermedie e finali, adattamento della insegnanti dellaanalitico euguali per anni di Creazione di gruppi programmazione qualitàdettagliato.corso e discipline. di lavoro. didattica curriculare dell’intervento

alle competenze e didattico inconoscenze previsti rapporto agli esiti

Creare un data base Stimolo a rafforzare nelle prove stesse, delle prove

delle prove di la collaborazione con possibile stress standardizzate edel docente. delle verifiche inverifica. dei docenti in

itinere relative aipercorsi condivisi

percorsi formativiper l’analisi e lo

programmati.Analizzare e studio dei dati etabulare i risultati delle strategiedelle valutazioni del didattiche.1° quadrimestre edel 2° quadrimestre(AA.SS. 2016-17; Individuazione di2017-18; 2018-19). nuove strategie

didattico-educative.Analisi dei risultatidelle proveINVALSI.

Rinnovataattenzione del corpodocente neiconfronti degli esiti

20

Analisi degli item scolastici perdelle prove Invalsi eventualeche maggiormente rimodulazione e ininfluiscono sul voto relazione allanegativo. qualitàElaborazione di dell’insegnamento.strategie didatticheper ilmiglioramento Valutazionedegli esiti oggettiva deiscolastici. risultati scolasticiDefinire un’esatta

corrispondenza trarisultati di Miglioramentoapprendimento e delle performancelivello di degli alunni.competenzaacquisita,declinando gliindicatori divalutazione perogni disciplina,nell’ambito degliincontridipartimentali e diinterclasse per i variordini di scuola.Preparazione di

prove di verificaoggettive conrubriche divalutazione.

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Tabella 5 – Caratteri innovativi

Caratteri innovativi dell’obiettivo Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

1.Rilevare sistematicamente le performance deglialunni attraverso l’analisi e la tabulazione degli esitidelle prove standardizzate e delle verifiche in itinere.

- Valorizzazione delle competenzelinguistiche.

-Potenziamento delle competenzematematico-logiche e scientifiche.

- Potenziamento delle competenze nella

musica, nell’arte, nel cinema.

- Potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano

-Sviluppo delle competenze digitali deglistudenti.

-Potenziamento delle metodologielaboratoriali e delle attività dilaboratorio.

- Prevenzione e contrasto delladispersione scolastica, di ogni forma didiscriminazione;

- Valorizzazione della scuola intesa comecomunità attiva, aperta al territorio.

2. Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dailinguaggi digitali per supportare nuovi modi diinsegnare, apprendere, valutare.

3. Creare nuovi spazi per l’apprendimento.

4. Riorganizzare il tempo del fare scuola.

22

SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato

Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure professionali Tipologia di attività Ore aggiuntive Costo Fonte

presunte previsto finanziaria

Dirigente scolastico Organizzazione e

coordinamento delle attività 0 _ _di monitoraggio relative alle _ _azioni di miglioramento.

Gruppo di Elaborazione RAV.

autovalutazione Redazione del P.d.M.

Raccolta, tabulazione e 30 0 _ _

analisi preliminare dei datirelativi agli esiti degli alunni.

Analisi statistica dettagliata

Dipartimenti Declinazione degli indicatori

disciplinari di valutazione con relativoConsigli di Classe e valore numerico.

Interclasse Preparazione di prove diDocenti verifica oggettive e relative 20

rubriche di valutazione.Elaborazione di strategie 0 _ _

didattiche per ilmiglioramento degli esitiscolastici.

Docenti Somministrazione delle prove

di verifica oggettiveAttività di recupero e 28 0

potenziamento.

Personale ATA Supporto alla didattica

Altre figure __ __ __ __ __ __ __ __

23

Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni eservizi

Impegni finanziari per tipologia Impegno presunto Fonte finanziaria

di spesa

Formatori __ __ __ __

Consulenti __ __ __ __

Attrezzature Attrezzature informatiche Fondo d’Istituto

Servizi __ __ __ __

Altro __ __ __ __

24

Tabella 8 - Tempistica delle attivitàAttività Pianificazione delle attività

SETT. OTT. NOV. DIC. GEN. FEB. MAR. APR. MAG. GIU.Revisionare il aa. ss. aa. ss.curricolo 2016/17 2016/17

2017/18 2017/182018/19 2018/19

Declinare aa. ss. aa. ss. aa. ss.indicatori di 2016/17 2016/17 2016/17valutazione 2017/18 2017/18 2017/18

per ogni 2018/19 2018/19 2018/19

disciplina conrelativo valorenumericoElaborare aa. ss. aa. ss. a. ss.prove di 2016/17 2016/17 2016/17verifica 2017/18 2017/18 2017/18

strutturate e 2018/19 2018/19 2018/19

non, iniziali,intermedie efinali conrelativa rubricadi valutazioneCreare e aa. ss. aa. ss. aa. ss.aggiornare un 2016/17 2016/17 2016/17data base delle 2017/18 2017/18 2017/18

prove di 2018/19 2018/19 2018/19

verificaAnalizzare e aa. ss. aa. ss.tabulare i 2016/17 2016/17risultati degli 2017/18 2017/18

apprendimenti 2018/19 2018/19

del 1° e del2°quadrimestreAnalizzare i aa. ss. aa. ss.risultati delle 2016/17 2016/17prove 2017/18 2017/18

INVALSI. 2018/19 2018/19

Analizzare aa. ss. aa. ss.item delle 2016/17 2016/17prove Invalsi 2017/18 2017/18

che 2018/19 2018/19

maggiormenteinfluiscono sulvoto negativo.Elaborare (Esiti (Esitistrategie prove prove dididattiche per d’ingres verifica

il so) intermedaa. ss. ie e

miglioramento2016/17 Invalsi)

degli esiti 2017/18 aa. ss.scolastici e 2018/19 2016/17delle prove 2017/18Invalsi 2018/19

25

TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni

Modifiche/

Indicatori dmonitoraggio di

processo

Criticità Progressi necessità diData di rilevazione Strumenti di misurazione

rilevate rilevati aggiustamenti

Novembre

aa. ss. Adeguamento del Raccolta dei documenti e __ __ __ __ __ __2016/2017 curricolo ai QDR archiviazione2017/20182018/2019

Novembreaa. ss.

2016/2017 Definizione degli Raccolta dei documenti e2017/2018 Indicatori di archiviazione __ __ __ __ __ __2018/2019 valutazione

Ottobre/febbraio/giugnoaa. ss. Definizione di

2016/2017 prove di verifica Raccolta dei documenti e2017/2018 strutturate e relativa2018/2019 archiviazionerubrica di __ __ __ __ __ __

valutazione

Febbraio/giugno

aa. ss.2016/2017 Restituzione dati Monitoraggio dei risultati2017/2018 relativi ai risultati con foglio di calcolo __ __ __ __ __ __2018/2019 scolastici

Novembre/dicembre

aa. ss. Restituzione dati2016/2017 relativi agli esiti Monitoraggio dei risultati2017/2018 delle prove Invalsi2018/2019 e delle prove con foglio di calcolo __ __ __ __ __ __

Nazionali

26

SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano dimiglioramento

Tabella 10 – La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI

Priorità 1

Esiti degli studenti Aumentare la quota di alunni che raggiungono risultati buoni, ottimi e di(dalla sez. 5 del RAV) eccellenza in italiano e in matematica.

Traguardo(dalla sez. 5 del RAV)

Distribuzione equilibrata degli alunni nei diversi livelli di valutazione:diminuzione delle insufficienze e sufficienze e aumento delle eccellenze

Data rilevazione Fine 1° e 2° quadrimestre.

Indicatori scelti Dati riguardanti gli esiti scolastici (1° quadrimestre e scrutinio finale).

Risultati attesi Distribuzione equilibrata degli alunni nei diversi livelli di valutazione:diminuzione delle insufficienze e sufficienze e aumento delle eccellenze.Miglioramento dei livelli di performance, relativi alle prove Invalsi, che siattestino il più possibile vicino alla media nazionale.

Risultati riscontrati

Differenza

Considerazionicritiche e proposte diintegrazione e/omodifica

27

Priorità 2

Esiti degli studenti(dalla sez. 5 del RAV)

Miglioramento dei risultati delle prove Invalsi.

Traguardi(dalla sez. 5 del RAV)

Raggiungimento di livelli di performance che si attestino il più possibilevicino alla media nazionale.

Data rilevazione Novembre

Indicatori scelti Dati riguardanti gli esiti delle prove Invalsi relativi agli anni scolastici

2015/16; 2016/17; 2017/18 in linea con i corrispondenti dati nazionali.

Risultati attesi Miglioramento dei livelli di performance, relativi alle prove Invalsi, che si

attestino il più possibile vicino alla media nazionale.

Risultati riscontrati

Differenza

Considerazionicritiche e proposte diintegrazione e/omodifica

28

SEZIONE 5 – Elaborare progetti finalizzati al raggiungimento delle priorità

Tabella11 – Progetti di Miglioramento

QUADRO DI DETTAGLIO

Progetti curriculari ed

extracurriculari

Attività curriculari ed

extracurriculari

Azioni di miglioramento

Risultati in Italiano

Risultati in Matematica

Risultati in Inglese

Prove Invalsi :

Classi II PrimariaClassi V PrimariaClassi III S.S.IG.

QUADRO GENERALE

GIOCHI DI LOGICA

GIOCHI MATEMATICI

GIOCO DEGLI SCACCHI

SPERIMENTAZIONI

SCHEDE STRUTTURATE

ESERCITAZIONI PRATICHE

PROGETTAZIONE DI IDEE

IMPRENDITORIALI

Risultati Matematica

Prove Invalsi

cl. II e V primaria

cl. III S.S.IG.

Risultati Italiano

SCIENTIFIC LAB (extra cur.)

NUMERI IN GIOCO (cur.)

CON DARIO A SCUOLA DI VITA (cur.)

RECUPERO E POTENZIAMENTO (cur.)

IMPRESA A SCUOLA (cur.)

SCACCHI (extra cur.)

GIARDINO DIDATTICO (extra cur.)

IT’S UP TO YOU (cur.)

Risultati in inglese

Tabella 12 -Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento

Strategie di condivisione del P.d.M. all’interno della scuola

Momenti dicondivisione interna Persone coinvolte Strumenti Considerazioni nate

dalla condivisione

Collegio Dirigente Registro on-docenti Scolastico lineDipartimenti Docenti Sito Web della

disciplinari Personale scuola

Riunioni dei ATA CircolariConsigli di informativeinterclasse e di __ __classe

30

Tabelle 13 e 14 – Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne allascuola

Strategie di diffusione dei risultati del P.d.M. all’interno della scuola

Metodi/Strumenti Destinatari Tempi

Pubblicazione di Docenti

comunicazioni periodiche Comunicazioni contestualisul sito web della scuola. Personale ATA

Diffusione di documenti

informatici nell’ambito dei Docenti Comunicazioni periodichedipartimenti disciplinari.

Diffusione di documentiinformatici nell’ambito dei Docenti Comunicazioni periodiche

consigli di classe e diinterclasse.

Diffusione di documenti

informatici nell’ambito del Docenti Comunicazioni periodicheCollegio dei Docenti.

Azioni di diffusione dei risultati del P.d.M. all’esterno

Metodi/Strumenti Destinatari delle azioni Tempi

Sito web della scuola Stakeholders Comunicazioni contestuali

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Tabella15 – Composizione del Nucleo di valutazione

Nome Ruolo

Mario Veca D.S.

Roberto Arancio I Collaboratore del D.S.

Provvidenza Santamarina II Collaboratore del D.S.

Helga D’Alfonzo F.S. Area 4 Sotto area 1 Autodiagnosi d’Istituto

Giuseppa Lucera Referente Area 1 Sotto area 7

INVALSI

Caratteristiche del percorso svolto

Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in qualche fase del Piano di Miglioramento?

SI NO

La scuola si è avvalsa di consulenze esterne?

SI NO

Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso di Miglioramento?

SI NO

Il Dirigente ha monitorato l’andamento del Piano di Miglioramento?

SI NO

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SEZIONE 6 - AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE NEL PdM

Partendo dall’autovalutazione d’istituto e quindi dai punti di forza e di debolezzaevidenziati nel RAV, (sezione 3B.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umanesub-area: Formazione) il nostro istituto ha deciso di implementare l’aggiornamento ela formazione del personale docente e del personale ATA.Pertanto la scuola, nel triennio, promuoverà l'utilizzo di modalità didatticheinnovative attraverso corsi di aggiornamento e attraverso la predisposizione diun'aula per l'autoaggiornamento.Nell’a.s. 2016/2017 la formazione dei docenti, proposta e deliberata dal Collegio deiDocenti, sarà orientata in particolare alle seguenti aree:

- area relativa alla didattica per competenze;- area relativa all’utilizzo delle ICT ai fini dell’innovazione didattico-

metodologica;- area relativa alle tematiche afferenti all’orientamento;

- area relativa alla formazione psicopedagogica dei docenti.

Inoltre tutti i docenti che si trovano al primo anno di servizio con incarico a tempoindeterminato, a qualunque titolo conferito, e che aspirino alla conferma nel ruolosono tenuti al periodo di formazione e di prova. Tale periodo è previsto anche per idocenti per i quali è stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o chenon hanno potuto completarlo negli anni precedenti e per i docenti per i quali èdisposto il passaggio di ruolo. (Nota Ministeriale D.M. 850 del 27/10/2015).L'Istituto comprensivo di Ficarazzi, nell’ottica dell’efficienza e dell’efficacia,realizzerà iniziative formative anche in collaborazione con altre scuole in rete.

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AREA PEDAGOGICO-DIDATTICA

a. Il curricolo verticale d’istituto

All’interno dei principi della Costituzione, al fine di conseguire la finalità dellosviluppo “armonico ed integrale della persona”, nella promozione della conoscenza enel rispetto/valorizzazione delle diversità individuali, la scuola è chiamata adelaborare un curricolo di istituto e cioè un percorso formativo progettato per glialunni, delineato nel tempo e nello spazio, e nelle risorse umane e materiali necessaria svolgerlo.Il D.P.R. n. 275/1999 (“Regolamento recante norme in materia di autonomia delleistituzioni scolastiche”) afferma all’art. 4 comma 1 <<che le Istituzioni scolastiche,nel rispetto della libertà d’insegnamento, della libertà di scelta educativa dellefamiglie e delle finalità del sistema […], concretizzano gli obiettivi nazionali inpercorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto di apprendere ed allacrescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e valorizzano la diversità,promuovono le potenzialità di ciascuno, adottando tutte le iniziative utili alraggiungimento del successo formativo>>; lo stesso D.P.R. all’art. 8 prevede“curricoli“ costruiti dalle scuole stesse, che contengano “obiettivi generali delprocesso formativo“ e “obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenzedegli alunni “.Il curricolo, è dunque, l’espressione della libertà di insegnamento e dell’Autonomiascolastica e al tempo stesso esprime le scelte della comunità professionale docente el’identità dell’istituto scolastico. Agli operatori della scuola si richiede,nell’elaborazione del curricolo di istituto, l’impegno a contestualizzare l’azionedidattica, effettuando scelte specifiche in relazione ai bisogni di formazione degliallievi e all’analisi del contesto in cui la scuola opera al fine di conseguire il successoformativo di ciascun alunno. Costituiscono, a tal proposito, quadro di riferimentoufficiale per la progettazione curricolare affidata alle scuole, le “Indicazioni Nazionaliper il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo di Istruzione” che nelrispetto e nella valorizzazione dell’autonomia scolastica, invitano i docenti acompiere scelte oculate in reazione a contenuti, metodi, organizzazione, valutazione“armonizzandoli” e rendendoli coerenti con i traguardi previsti dal documentonazionale.Fin dall’avvio dell’anno scolastico corrente, il Collegio dei Docenti della scuola diFicarazzi, ha continuato il percorso di studio e di riflessione, intrapreso nell’annoscolastico 2014/2015, al fine di elaborare un curricolo di scuola.

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Il fatto che la nostra Istituzione abbia assunto dal 1° settembre 2014 laconfigurazione di Istituto Comprensivo, ha rappresentato un innegabile vantaggionella costruzione del curricolo verticale ed ha creato le condizioni ottimali affinchécurricolo abbia un impianto organizzativo unitario che realizzi la continuitàeducativa, metodologica e didattica.Quattro sono state le fasi di elaborazione del curricolo:Prima fase - Il Collegio dei Docenti, sulla base delle proposte del D.S. e delleindicazioni fornite dal Collegio stesso, è stato articolato in 4 dipartimenti verticalicomposti da insegnanti dei tre diversi ordini di scuola, secondo una suddivisione di“ambito disciplinare” piuttosto vasto.

In linea con gli assi culturali, allegati al “Regolamento recante norme in materia diadempimento dell’obbligo di istruzione” – DM n.139 del 22 agosto 2007, il Collegiosi è suddiviso nei seguenti dipartimenti:

1. Dipartimento Linguistico-Letterario, che comprende e sviluppa l’asse culturale dei linguaggi;

2. Dipartimento Matematico-Scientifico-Tecnologico che comprende e sviluppa l’asse matematico e l’asse scientifico e tecnologico;

3. Dipartimento Storico-Sociale che comprende e sviluppa con l’asse storico sociale;

4. Dipartimento Sportivo e dei Linguaggi Espressivi - BES che comprende lo sviluppo di assi trasversali alle varie discipline.

Nell’ambito delle riunioni di dipartimento si è deciso di impostare il curricolosecondo un approccio per competenze prendendo come quadro di riferimento iseguenti documenti:

- “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del I ciclo di Istruzione “(DM 254/2012);

- “Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio” (Quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente 2006-2008).

- Assi culturali allegati al “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo scolastico” D.M.139/2007.

Dall’analisi approfondita dei documenti sono emerse, all’interno dei varidipartimenti, le seguenti riflessioni che costituiranno il leitmotiv sulla base del qualeil Collegio è chiamato a redigere il curricolo verticale:

- Appare necessario per i docenti ripensare e rimodulare le proprie pratichedidattiche e metodologiche al fine di predisporre percorsi di insegnamentofinalizzati al conseguimento di Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Ladidattica centrata sull’acquisizione di competenze deve superare la sola

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dimensione trasmissiva/enciclopedica dell’insegnamento e puntare ad unapproccio ai saperi molto piu articolato e complesso.

- La didattica per competenze richiede che gli alunni acquisiscano non solo ilsapere cosa (conoscenze) e il sapere come (abilità) ma anche il sapere versodove (un saper applicare) cioè la capacità di utilizzare in più campi e conversatilità quanto appreso a scuola, sviluppando un apprendimento autentico eduraturo. Nell’impostazione del curricolo si dovrà, quindi, tendere adindividuare quei saperi essenziali che siano adeguati alle strutture cognitive emotivazionali degli studenti delle varie età che frequentano i tre diversi ordiniscolastici. Tali saperi dovranno rispondere alle seguenti caratteristiche:significatività (le conoscenze dovranno essere comprensibili e collegabilianche a situazioni diverse da quelle nelle quali sono state acquisite); stabilità(gli elementi conoscitivi devono diventare patrimonio stabile dell’allievo cheapprende); fruibilità (le conoscenze devono poter essere trasferibili e quindiutilizzabili per interpretare situazioni e compiti diversi da quelli per cui sonostate presentate.

- L’azione di insegnamento/apprendimento dovrà avere un carattere unitario etendere alla interdisciplinarità.

Le discipline di studio, infatti, rappresentano una lettura della realtàsempre più specifica, specializzata e analitica e in tal senso, tendono arestringere progressivamente il loro campo di indagine e a utilizzare codicisempre più settoriali 2. Affinché la realtà sia conosciuta nella suacomplessità e l’alunno sia posto nelle condizioni di leggere i problemi e didefinire possibili risposte agli interrogativi pressanti che la società dellaconoscenza pone, occorre uscire da un’ottica “settoriale” che superando laframmentazione dei saperi, conduca a trovare agganci e relazioni tra lesintassi delle diverse discipline.

- Il curricolo infine dovrà essere autentico e considerare tutte le variabili cheincidono sull’apprendimento degli studenti. Si punterà quindi allavalorizzazione delle esperienze pregresse degli alunni e delle conoscenze ecompetenze maturate dagli stessi, sia in contesti di apprendimento formale, chedi apprendimento non formale e informale.

2. C. Scurati, La scuola del gruppo docente, La Scuola, Brescia, 1998 36

Seconda fase - A seguito delle riflessioni di cui sopra, i singoli dipartimenti hannodeciso di articolare il curricolo partendo dalle otto competenze chiave europeeperché queste rappresentano, come del resto precisa la Premessa delle Indicazioni2012, la finalità generale dell’istruzione e dell’educazione e spiegano, attribuendoglisenso e significato, le motivazioni dell’apprendimento.Esse, come dice il Parlamento Europeo “ sono le competenze chiave di cui tuttihanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva,l’inclusione sociale e l’occupazione”

Terza fase - I docenti dei singoli dipartimenti, facendo riferimento al Profilo delloStudente delineato nelle Indicazioni Nazionali, sono quindi, passati ad individuare econdividere, in verticale, i traguardi di competenze irrinunciabili, relativi ai campi diesperienza e alle discipline, da conseguire al termine della scuola dell’infanzia, dellascuola primaria e della scuola secondaria di primo grado.

Dai traguardi di competenze si è proceduto a declinare gli obiettivi di apprendimentooperando delle scelte secondo i criteri di sequenzialità e progressione/gradualità, alfine di costruire un curricolo che abbia un impianto unitario, anche nella prospettivadell’orientamento.Inoltre, sulla scorta di una delibera del Collegio dei Docenti, coerentemente con ilmodello di sviluppo mentale del bambino elaborato da Piaget, traguardi dicompetenza e obiettivi sono stati definiti in relazione alla seguente scansionetemporale:

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Scuola dell’Infanzia ed i primi due anni della Scuola Primaria;

III, IV e V anno di Scuola Primaria e I anno di Scuola Secondaria di I Grado;II e III anno di Scuola Secondaria di I Grado.

Si determinano in tale modo due anni ponte: il secondo anno della Scuola Primaria edil I anno della di Scuola Secondaria di I Grado.

Quarta fase - Nell’ambito dell’elaborazione della programmazione annuale diIntersezione, Interclasse, classe, sarà compito dei team docenti contestualizzare lescelte operate dalla Comunità Scolastica, diversificandole, riempendole di contenuti,attività, esperienze significative e predisponendo, quindi, percorsi didattici cheattivino negli alunni processi di apprendimento autentici e duraturi.

b. Le scelte metodologiche

In una scuola impegnata a garantire il successo formativo per tutti gli alunni e in cuisi sottolinea l’importanza di un apprendimento rivolto all’acquisizione dellecompetenze, un ruolo fondamentale assume l’organizzazione della didattica. Laprogettazione volta allo sviluppo delle competenze richiede, infatti, un approcciometodologico ben più complesso di quello tradizionale, basato su una didatticatrasmissiva, che mira all’assimilazione dei contenuti disciplinari.

La prospettiva in cui il docente deve porsi è dunque focalizzata sul soggetto cheapprende, sulle sue esperienze e i suoi bisogni; una prospettiva da cui scaturisce lanecessità di puntare l’attenzione sull’apprendimento e i suoi processi, con curaparticolare per il modo in cui viene costruito il contesto di supportoall’apprendimento (ambiente di apprendimento). Compito prioritario dei docentidiviene, quindi, la ricerca e l'introduzione di metodologie didattiche che, anche conil ricorso alle nuove tecnologie, favoriscano la creatività, la ricerca, la scoperta, lasperimentazione, il coinvolgimento e la motivazione degli studenti.In tale prospettiva, il docente si configura come un ricercatore impegnato aindividuare, scegliere, utilizzare, di volta in volta, le metodologie, le strategiedidattiche e organizzative più adeguate anche al fine di favorire la valorizzazionedellediversità presenti in classe e offrire a tutti pari opportunità formative. In un’epocacome la nostra, in cui lo sviluppo delle nuove tecnologie, ha profondamentemodificato le forme di apprendimento e di comunicazione delle nuove generazioni,ampliando il divario generazionale tra alunni e insegnanti, motivare gli adolescentiallo studio è un’impresa sempre più difficile e complessa. Queste generazioni di“nativi digitali” crescono in una cultura digitale, immersi in un universo sonoro,ludico e relazionale tecnologizzato.

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Abbiamo bisogno di usare le tecnologie, di parlare la stessa lingua dei ragazzi, diusare gli strumenti di comunicazione, i nuovi media, e puntare sulla collaborazioneper promuovere l’appartenenza al gruppo, l’espressione creativa dei singoli, lacondivisione di contenuti da studiare proposti sotto forma di problemi attraverso lamodalità del problem solving; promuovere, insomma l’idea della scuola comecomunità di apprendimento. In ultima analisi il docente per porre l’alunno al centrodel proprio processo di apprendimento dovrà integrare la didattica tradizionale conmetodologie e strategie operative innovative che coinvolgono fattivamente lostudente e stimolino l’apprendimento.

Le metodologie che abbiamo adottato sono:- la didattica laboratoriale;

- la didattica per problemi;

- l’uso di nuove tecnologie;

La didattica laboratoriale non si svolge esclusivamente in laboratorio (esempiolaboratorio di Scienze) ma è una modalità di lavoro in “classe”.I laboratori possono essere usati per verificare, attraverso l’esperienza, le conoscenzee le abilità acquisite, ma possono essere utilizzati anche per acquisire nuoveconoscenze ed abilità attraverso l’esperienza.Nella didattica laboratoriale gli alunni assumono una posizione di centralità nelprocesso di insegnamento-apprendimento. Essi apprendono in modo attivo,coinvolgendo tutti i sensi, in base ad offerte e stimoli didattici che gli vengono messia disposizione o che sono presenti nell’ambiente di apprendimento. Il successodell’apprendimento dipende dalla disponibilità e dalla capacità dell’alunno dirapportarsi ai compiti didattici in modo attivo e responsabile. Gli alunni devonocondividere le proprie esperienze con altri, ma devono anche sviluppare percorsiautonomi con attività personali. Si privilegiano attività adatte e significative perciascun alunno, attività che assicurano l’espressione di tutte le dimensioni dellapersona: volontà, intelligenza, operatività, motricità, moralità, espressività,socialità…, attività che consentono agli alunni di fare esperienze dirette, mettendo inpratica procedure e concetti. Si proporranno elementi di novità e sorpresa per creareinteresse e piacere anche ricorrendo a forme ludiche, avventurose o a simulazioni.Ogni attività utilizzerà la metodologia della ricerca, avvalendosi di ogni tipo distrumento didattico dal più tradizionale a quello più innovativo: dalla bibliotecascolastica all’uso delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (TIC).

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La didattica per problemi consiste nel proporre agli studenti, da soli o in piccoligruppi, problemi da risolvere di diversa difficoltà. Possibili problemi sono: un quesitoe la soluzione, una procedura o un algoritmo da organizzare, un dialogo, unacomunicazione da elaborare, un’idea da sviluppare, ecc. Durante la soluzione di unproblema l’allievo è messo in condizione di scoprire ed acquisire autonomamenteconoscenze nuove. I docenti assumono la funzione di tutor, cioè di guidametodologica, per ciascun allievo o per il gruppo di alunni impegnato nella soluzionedel problema. Lo studente deve quindi autonomamente ricercare dati ed informazioni, fare stime ecalcoli, formulare ipotesi risolutive, proporre soluzioni, prendere decisioni. Il metodoconsente agli allievi di apprendere a risolvere, con gradualità, problemi sempre piùcomplessi che fanno sì che lo studente acquisisca abilità cognitive di livello elevato.

Il nostro Istituto possiede attualmente circa 50 L.I.M, (Lavagne InterattiveMultimediali), che intende ulteriormente potenziare. La LIM è una superficie digrandi dimensioni, in tutto simile alla lavagna di ardesia, che consente di visualizzarecontenuti e applicazioni (testi, immagini, animazioni, video, software) in formatodigitale e in modo interattivo. La L.I.M può semplicemente essere definita unaperiferica del computer: una superficie che, grazie a un proiettore, riesce avisualizzare i contenuti presenti sul desktop e attraverso la tecnologia interattivariesce a trasferire sul computer le operazioni svolte sulla lavagna. Grazie a queste suecaratteristiche, svolge un ruolo chiave per l’innovazione della didattica, in quantoconsente di integrare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione nelladidattica in classe e in modo trasversale alle diverse discipline. Le L.I.M consentonodi introdurre nella scuola strategie e modalità didattiche innovative, potenzialmentepiù in sintonia con le forme di comunicazione adottate oggi dagli studenti e disviluppare metodologie di insegnamento finalizzate a favorire la partecipazione attivadello studente al proprio processo di apprendimento.

c. Continuità e …

I cambiamenti normativi introdotti nel sistema scolastico durante l’ultimo decennio ei nuovi bisogni formativi imposti dalla complessità dello scenario sociale in cui laScuola si trova ad operare, hanno indotto i docenti ad attivare un processo dirivisitazione e di riorganizzazione del curricolo che ha condotto all’elaborazione diun Curricolo Verticale di Istituto. In esso è stato declinato un percorso diapprendimento progressivo e continuo che abbraccia i tre segmenti scolastici (Scuoladell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di Primo Grado) e che si pone

40

come finalità prioritaria quella di conseguire lo sviluppo armonico e completo dellapersonalità degli studenti, accompagnandoli durante l’itinerario scolastico che va daitre ai quattordici anni. La logica della continuità permea, d'altronde, l’impianto generale delle Indicazioniper il Curricolo del 2012 nelle quali si accentua, appunto, lo stretto rapporto direciprocità e interdipendenza che lega i diversi ordini. Nel paragrafo “Continuità edUnitarietà del Curricolo” del suddetto documento, si afferma una concezione globalee complessiva del sistema scuola, che pur recuperando la specificità di ogni segmentoscolastico, considera il percorso formativo in un’ottica di sviluppo coerente eunitario. “L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tretipologie di scuola, caratterizzate ciascuno da una specifica identità educativa eprofessionale, è progressivo e continuo”…. La continuità si pone, dunque, comeesigenza primaria di garantire agli alunni che costruiscono la propria identità, ildiritto a percorsi formativi che possano promuovere uno sviluppo articolato emultidimensionale della loro personalità, pur nei cambiamenti dovuti alle diverse fasievolutive e ai diversi ordini di scuola.

Nell’ottica di cui sopra, la continuità (a livello verticale) riguarda essenzialmente isaperi (anche nella prospettiva di connessione trasversale tra le discipline) ma attienealtresì alla progettazione, (con il superamento della tendenza a formulare molteplicimicroprogetti privi di connessioni tra loro e variamente caratterizzati, a favore di unaprogettazione comune e fortemente incentrata su un’analisi dei bisogni degli allievi edel territorio).Per tradurre in azioni quanto sopra delineato, si prevede che i docenti dell’Istitutoabbiano occasioni frequenti di incontro che consentano di rafforzare la reciprocaconoscenza, il confronto e il dialogo.In particolare il Collegio ritiene utile l’istituzione di gruppi di lavoro, composti dadocenti dei tre ordini di scuola, che si attivino per:

- rivedere, annualmente, il curricolo verticale per progettare collegialmente, in modo via via più efficace, percorsi di apprendimento che puntino alla acquisizione delle competenze “essenziali” capaci di sostenere l’alunno nel proseguimento dei suoi studi e nella vita adulta;

- condividere, nell’ottica di una valutazione autentica, basata sul criterio di attendibilità, criteri e modalità di valutazione delle competenze ed elaborare strumenti utili a rilevare il grado di avvicinamento degli alunni ai traguardi fissati per ciascuna disciplina e alle competenze delineate nel profilo dello studente, anche in vista della certificazione delle competenze da effettuare al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di prima grado;

- individuare e mappare competenze trasversali in funzione orientativa;

- favorire l’inserimento di alunni con bisogni educativi speciali attraverso il passaggio di informazioni tra docenti dei diversi ordini scolastici;

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- redigere, nella dimensione della continuità, progetti curricolari o

extracurricolari.Si prevede, inoltre, la progettazione di attività e iniziative annuali di carattere ludico-didattico, ricreativo e /o laboratoriale per gli alunni frequentanti gli anni ponte,finalizzate a sostenerli nel passaggio da un ordine di scuola all’altro.E’ altresì auspicabile, affinché il processo di formazione degli allievi sia completo eorganico, che si dia attuazione a processi di continuità orizzontale, ossia che la scuolasi apra ad un dialogo costruttivo con le famiglie e che ci si avvalga, ove possibile,dell’interazione con il territorio (enti pubblici e privati, associazioni…)…

….Orientamento

Il tema dell’orientamento si pone oggi come una delle variabili centrali e cruciali delsistema formativo. E’ evidente come l’orientare e il sapersi orientare, in una societàcome quella attuale, rappresentino operazioni intellettuali e comportamentaliparticolarmente complesse e difficili. Operazioni tuttavia indispensabili, a fronte dellacomplicata rete di conoscenze e di relazioni richieste da un contesto sociale eculturale radicalmente differente - nelle sue caratteristiche costitutive - rispetto aqualche decennio fa. All’interno di tale quadro di riferimento, sapersi orientaresignifica essere in possesso della strumentazione cognitiva, emotiva e relazionaleidonea a fronteggiare, in forma esperta, tutti quei fattori connotativi dell’attualesocietà potenzialmente fonte di disorientamento. Tutto questo richiede, innanzitutto,la costruzione di un sistema di conoscenze, di abilità e di comportamenticostitutivamente e continuamente in grado di modificarsi, di aggiornarsi, diriadattarsi, flessibilmente e dinamicamente, alle trasformazioni richieste e impostedalle transizioni in atto: addirittura di pre-vederle, per poterle direzionare e gestire informa autonoma e competente.”In tale ottica l’orientamento assume una funzione educativa e diventa imprescindibileil passaggio da una prassi di orientamento di tipo quasi esclusivamente informativa elimitata ai momenti di transizione e decisione, ad un approccio olistico e formativoper cui esso investe il processo globale di crescita della persona, si estende lungotutto l’arco della vita, è presente nel processo educativo sin dalla scuola dell’infanziaed è trasversale a tutte le discipline. Tale impostazione concettuale è già contenutanella Direttiva Ministeriale 6 agosto 1997, n. 487 che così recita: “L'orientamento -quale attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado - costituisce parteintegrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo eformativo sin dalla scuola dell'infanzia. Esso si esplica in un insieme di attività chemirano a formare e a potenziare le capacità delle studentesse e degli studenti diconoscere se stessi, l'ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici,

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le offerte formative, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto divita, e partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario eresponsabile.” Tali affermazioni, sono contenute, per sommi capi, anche C.M. n.43del 15 aprile 2009 (Piano nazionale di orientamento: Linee guida in materia diorientamento lungo tutto l’arco della vita) il cui obiettivo prioritario è appunto quellodi mettere i ragazzi in grado di pianificare e gestire il proprio apprendimento, di farele esperienze scolastiche in coerenza con i propri obiettivi di vita, in rapporto alleproprie competenze e ai propri interessi. L’azione della scuola, dunque, nell’orientarei ragazzi si articolerà in più dimensioni: non solo orientamento per scelte relativeall’ambito scolastico o lavorativo, (orientamento informativo) ma soprattutto un“orientamento alla vita”, (orientamento formativo) in un percorso continuo, unpersonale progetto che parta dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, maanche e soprattutto se stessi. Le azioni di orientamento saranno finalizzate a fornire aisoggetti in formazione un’ulteriore possibilità di conoscersi, scoprire e potenziare leproprie capacità, affrontare i propri problemi. Quanto più i ragazzi acquisirannoconsapevolezza di sé, tanto più diventeranno attivi, capace di auto orientarsi e didelineare, in collaborazione con l’adulto, un personale progetto di vita. Perconseguire i traguardi formativi di cui sopra la nostra Istituzione utilizzerà,prioritariamente, le discipline di studio, in funzione orientativa, e quindi, comestrumento per l’acquisizione dei saperi di base, ma anche delle abilità cognitive,logiche e metodologiche, e delle abilità trasversali (comunicative metacognitive,metaemozionali,) ovvero come strumento di sviluppo delle competenze orientative dibase (didattica orientativa/orientante). Sarà, inoltre, opportuno coinvolgere, nelprocesso di Orientamento, la famiglie che, come soggetto formativo prioritario dannoun contributo valoriale essenziale all’educazione dei ragazzi ed sono corresponsabilidelle azioni di orientamento promosse a scuola. Si auspica, quindi, di arrivare acostruire con i genitori un’alleanza educativa: collaborare e cooperare con un finecomune consentirà ai ragazzi di orientarsi in maniera autonoma con maggioresicurezza e consapevolezza.

Per le azioni progettate a sostegno dell’Orientamento si rimanda al progetto diIstituto, parte integrante del P.T.O.F.

d. Il Corso ad Indirizzo Musicale

L’Istituto comprensivo di Ficarazzi offre un Corso ad Indirizzo Musicale che offreagli alunni l'opportunità di intraprendere lo studio, nel triennio della S.S. I G., di unodei quattro strumenti autorizzati: il clarinetto, il flauto, il pianoforte e il violino.L'insegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare edarricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale nel più ampio

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quadro delle finalità della scuola secondaria di I grado e del progetto complessivo diformazione della persona (allegato A del D.M. 13/02/1996).Esso concorre alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cuifornisce all'alunno preadolescente una piena conoscenza, integrando i suoi aspettitecnico pratici con quelli teorici, lessicali, storici e culturali che insieme costituisconola complessiva valenza dell'educazione musicale. Sviluppare l'insegnamento musicalea scuola significa fornire agli alunni una maggiore capacità di lettura attiva e criticadel reale, un’ulteriore possibilità di conoscenza, espressione e coscienza, razionale edemotiva, di sé. Adeguata attenzione viene riservata a quegli aspetti del far musica,come la pratica corale e strumentale di insieme, che pongono il preadolescente inrelazione consapevole e fattiva con altri soggetti. Il rispetto delle finalità generali dicarattere orientativo della scuola secondaria di I grado non esclude la valorizzazionedelle eccellenze.L'insegnamento strumentale:

- promuove la formazione globale dell'individuo offrendo, attraversoun'esperienza musicale resa più completa dallo studio dello Strumento,occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa;

- integra il modello curricolare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, neiprocessi evolutivi dell'alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, ladimensione pratico-operativa, estetico-emotiva;

- offre all'alunno, attraverso l'acquisizione di capacità specifiche, ulteriorioccasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità e una piùavvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale;

- fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni insituazione di svantaggio.

In particolare, la produzione dell'evento musicale attraverso la pratica strumentale:- comporta processi di organizzazione e formalizzazione della gestualità in

rapporto al sistema operativo dello Strumento concorrendo allo sviluppo delleabilità senso-motorie legate a schemi temporali precostituiti;

- dà all'alunno la possibilità di accedere direttamente all'universo di simboli,significati e categorie fondanti il linguaggio musicale che i repertoristrumentali portano con sé;

- consente di mettere in gioco la soggettività, ponendo le basi per lo sviluppo dicapacità di valutazione critico-estetiche;

- permette l'accesso ad autonome elaborazioni del materiale sonoro(improvvisazione-composizione), sviluppando la dimensione creativadell'alunno.

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e. Il Piano Delle Attività Motorie E Sportive (PAMS)

L’Educazione Fisica nella scuola è finalizzata all’apprendimento delle abilitàmotorie di base ed è un mezzo strategico per realizzare obiettivi educativi epromuovere perciò lo sviluppo della personalità del bambino in senso integrale.Il Piano delle Attività Motorie e Sportive (PAMS) è uno strumento che sviluppala conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione conl’ambiente, con gli altri e con gli oggetti. Contribuisce, inoltre, alla formazionedella personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza dellapropria identità corporea e del continuo bisogno di movimento, come costantedella propria persona, del proprio benessere, della salute e di miglioramentodelle pratiche di inclusione sociale. La corporeità è una dimensione trasversaledi molte discipline scolastiche (matematica, geometria, geografia, storia, linguae linguaggi…) ed investe molti aspetti della personalità del bambino: cognitivi,emotivi, affettivi e relazionali.

Obiettivi - Tenuto conto dell’importanza della pratica delle attività motorie esportive nell’età evolutiva del bambino, sia in fase prescolare che scolare, sirende necessario inserire, all’interno del Piano Triennale dell’Offerta Formativa,uno spazio apposito, sia educativo che formativo, dedicato al PAMS, finalizzatoalla realizzazione di una triade di obiettivi scolastici:

1. Ampliare l’offerta formativa rivolta agli alunni, offrendo un’istruzione efficace e di qualità.

2. Definire, all’interno del curricolo trasversale e verticale, l’ambito specifico di applicazione della didattica delle attività motorie e sportive.

3. Accrescere la professionalità dei docenti, con opportunità di formazione continua in servizio sulle conoscenze e sulle tecniche motorio-sportive.

Strategie operative e organizzative

In relazione al primo obiettivo, è necessario ricercare le sinergie con leassociazioni sportive presenti nel territorio, per il reperimento di tecnici sportivie per la ricerca di adeguate professionalità (Laureati in Scienze Motorie eDiplomati I.S.E.F.), reperibili anche nell’extrascuola, là dove non presenti insitu. Per quanto concerne il secondo, è opportuno che i docenti, nonostantedebbano applicare un curricolo ricco ed articolato su molte discipline elaboratori, garantiscano le attività motorie e sportive agli alunni, all’interno delmonte ore settimanale che sarà parte integrante e non occasionale del curricoloscolastico.

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Infine, per quanto concerne il terzo punto del presente Piano, è auspicabile ilreperimento di esperti, pronti a trasferire agli insegnanti le adeguate conoscenzein modo che si creino occasioni formative in seno alla scuola, tali che possanodiventare “strumentario” ordinario della didattica viva per attuare processid’insegnamento/apprendimento efficaci e di qualità.

Attività dell’Istituto e proposte operative

Il PAMS di Istituto si delinea lungo un asse ideale, che raccoglie le proposteformative che interessano la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la ScuolaSecondaria di I Grado:

1. La Scuola dell’Infanzia con le attività di Corpo e Movimento, diventa essastessa una palestra “sociale”; attraverso il movimento del corpo, l’alunno imparagiocando e, contestualmente, esprime tutti gli aspetti della sua personalità,attraverso gli stimoli che gli insegnanti sapranno dare alle diverse dimensionidella sua corporeità: ludica, espressiva, affettiva, socializzante, affabulativa,metacognitiva e riflessiva.

2. Il Centro Sportivo Studentesco, di seguito denominato CSS, rappresenta unastruttura organizzata all’interno della scuola, finalizzata all’organizzazionedell’attività sportiva scolastica. Esso intende favorire la più larga adesione deglistudenti (anche quelli con disabilità) alle attività, pomeridiane e non, dipreparazione agli sport individuali o di squadra, prescelte in collaborazione con idocenti di Educazione Fisica, praticabili con carattere di continuità temporale.Le attività del CSS, rivolte sia alla Scuola Primaria che alla Scuola Secondariadi I Grado, integrano il percorso formativo delle ore curricolari di EducazioneFisica e contribuiscono allo sviluppo di una cultura sportiva, del movimento edel benessere e all’acquisizione di un corretto “atteggiamento competitivo”.Alla Scuola Secondaria di I Grado è riservata la partecipazione ai CampionatiStudenteschi per rappresentative d’Istituto e individuali.La nostra Istituzione scolastica promuoverà, inoltre, l’insegnamento scolasticodelle discipline sportive cosiddette “Sport della mente” (Scacchi), che mirano adun miglioramento generale della motivazione scolastica e delle “prestazioni”degli alunni.

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f. Cittadinanza e Costituzione

«Accanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, la scuola del primo ciclo include nel proprio curricolo la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana. Gli allievi imparano così a riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (art.2), il riconoscimento della pari dignità sociale (art.3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società (art. 4), la libertà di religione (art. 8), le varie forme di libertà (artt.13-21). Imparano altresì l’importanza delle procedure nell’esercizio della cittadinanza e la distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri.

Questo favorisce una prima conoscenza di come sono organizzate la nostra società (artt. 35-54) e le nostre istituzioni politiche (artt.55-96). Al tempo stesso contribuisce a dare un valore più largo e consapevole alla partecipazione alla vita della scuola intesa come comunità che funziona sulla base di regole condivise». (dal paragrafo di Cittadinanza e Costituzione delleIndicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell'Infanzia e del primo ciclo d'istruzione del M.I.U.R. -2012-).

Formare il cittadino responsabile e attivo significa non solo insegnare le normefondamentali degli ordinamenti ma anche aiutare i ragazzi a trovare dentro di sé e nellacomprensione degli altri, nella storia e nella cronaca, le basi affettive ed etiche da cuidipendono sia il rispetto delle norme esistenti, sia l'impegno a volerne di migliori.La scuola ha una funzione importantissima per promuovere la formazione diconvinzioni salde e profonde che rendano possibile la convivenza attraversol’individuazione di modelli virtuosi di comportamento e di impegno civile. Il nostroIstituto è da tempo impegnato in percorsi d’approfondimento e di sensibilizzazionelegati alla cultura e alla legalità dell’Etica, culminanti in iniziative e manifestazioniorganizzate nel ricordo delle seguenti date:

- 20 novembre (Anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia edell'adolescenza) per riportare all’attenzione generale il tema dei diritti deiminori così come scritti nella Convenzione stessa e guidare così la comunitàverso la consapevolezza di quanto sia fondamentale dar voce alle giovanigenerazioni nelle scelte che le riguardano.

- 27 gennaio ( Giorno della Memoria) al fine non solo di ricordare un tragico edoscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa (Shoah, le leggi razziali,la persecuzione degli ebrei, i “ giusti” che a rischio della propria vita hannosalvato e protetto i perseguitati …), ma anche nella prospettiva di consegnare allegenerazioni che verranno il compito di non dimenticare quanto è accaduto,

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affinché simili eventi non possano mai più accadere, e di condannare ogniforma di stereotipo e pregiudizio per promuovere una cultura della pace, delrispetto e della tolleranza di ogni forma di differenza;

- 23 maggio - 19 luglio (Anniversari delle stragi di Capaci e di via d'Amelio) perindurre i giovani a riflettere sull'importanza di assumere un ruolo diprotagonisti nella cittadinanza attiva, partendo dalla bellezza di riscoprirsicittadini di uno Stato democratico, consapevoli dei valori su cui esso si fonda(il perseguimento del bene comune; il rispetto degli altri e delle istituzioni allequali i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno sempre creduto,lottando contro ogni forma di criminalità e prepotenza).

Nell’ambito dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione sono previste le seguenti aree di approfondimento:

Cittadinanza europea

Essere cittadini europei vuol dire non solo conoscere le tappe e le linee fondamentalidella normativa europea, ma anche le problematiche politiche ed economiche e iprogrammi di azione deliberati e finanziati dalle istituzioni europee. Lapartecipazione ai programmi europei costituisce una valida occasione per definire erealizzare con scuole di altri Paesi strategie didattiche finalizzate a favorire tra igiovani il dialogo interculturale, con particolare riferimento alle problematicheciviche e sociali e alle norme che caratterizzano i diversi paesi, dalle rispettivecostituzioni ai diversi statuti dei diritti e doveri degli studenti.

Cittadinanza e Intercultura

L’educazione interculturale è diventata un aspetto fondamentale dei processi diinclusione. Le Indicazioni nazionali per il curricolo sottolineano che l’importanza “divalorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente”. Lapresenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormaistrutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi inun’opportunità per tutti. L’Istituto Comprensivo di Ficarazzi sostiene attivamente laloro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e dellealtre culture promuovendo confronti su questioni quali le convinzioni religiose, i ruolifamiliari, le differenze di genere.

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Cittadinanza e sostenibilità ambientale

Essere cittadini attivi quando si parla di “ambiente” significa essere in grado dicontribuire alla salvaguardia dell’ambiente, non solo con i nostri comportamentiprivati e pubblici ma anche con il nostro intervento competente alle decisionicollettive. L’Istituto, a tal proposito, promuove azioni che favoriscono forme dicooperazione e di solidarietà.

Cittadinanza e Salute

Alla luce dei documenti internazionali dell’OMS, oggi le azioni di promozione deitemi relativi all’educazione alla salute nella scuola implicano l’adozione di un nuovoapproccio. L’educazione e la salute sono due aspetti inscindibili di una sola dinamicache ha lo scopo di sostenere e incrementare il benessere fisico e psichico di bambini egiovani, sviluppando, da un lato, le competenze individuali (life skills), nella logicadi potenziamento dell’empowerment individuale e di comunità, e dall’altro lecondizioni ambientali che favoriscono l’adozione di comportamenti salutari, quali lostar bene con sé, con gli altri e con le istituzioni, come antidoti al disagio e a diversepatologie, a dipendenze, devianze e abusi, comprese sotto voci come l’educazioneall'alimentazione, l’educazione all'affettività e alla sessualità, che implicano ancheaspetti di natura bioetica, relazionale e valoriale.Coinvolgere ed educare gli alunni dell’istituto anche sui comportamenti da tenere sul-la strada, può promuovere in loro una “cultura formativa e civile” che diventi parteintegrante del loro modo di vivere, li renda consapevoli delle proprie condizioni psi-cofisiche e li porti a considerare il rispetto delle regole come atteggiamento normale enon come una fastidiosa costrizione. Attivare una conoscenza delle regole di base chepromuovano la sicurezza stradale assume un’alta valenza nel contesto educativo, fa-miliare e scolastico e contribuisce a sviluppare il sentimento del rispetto del sé e deglialtri.

L’istruzione domiciliare s’inserisce a pieno titolo in quest’ottica. Tale servizio, svoltodietro richiesta esplicita della famiglia, riconosce ai minori che sono impossibilitati, acausa di certificati motivi di salute, e per un periodo di almeno trenta giorni, il diritto- dovere all'istruzione, anche a domicilio, al fine di favorire il potenziamentodell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativispeciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati (Legge 107 art. 1 comma7 lettera l). Il servizio d’istruzione domiciliare per minori colpiti da gravi patologie èoggi presente in tutte le realtà territoriali, indipendentemente dalla presenza distrutture sanitarie pediatriche e riguarda tutti gli ordini e gradi di scuola.

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Esso si connota come una particolare modalità di esercizio del diritto allo studio, cheogni scuola deve poter e saper offrire in caso di richiesta documentata da parte deigenitori, pur nel rispetto delle prerogative contrattuali dei docenti. Come tale, deveessere prevista all’interno del Piano dell’Offerta Formativa di ogni scuola.

Cittadinanza e sport

La pratica motoria e sportiva, tra le esperienze degli alunni nella scuola, promuovevissuti significativi cui gli alunni attribuiscono grande importanza. E’ l’opportunitàprivilegiata per veicolare i valori educativi dello sport, il senso del fair-play comescelta di vita. Lo sport ha un ruolo trainante nei processi di integrazione,rappresentando uno strumento efficace e naturale per diffondere la cultura del rispettoe della convivenza positiva fra persone provenienti da culture diverse.

Cittadinanza digitale

Essere cittadini attivi nell’utilizzo della rete significa acquisire consapevolezza deglieffetti delle azioni del singolo e conseguentemente una nuova forma di responsabilitàprivata e collettiva finalizzata alla prevenzione di azioni di “cyberbullismo”.Recentemente il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca hapresentato le “Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto albullismo e al cyberbullismo”, nelle quali si legge <<Gli atti di bullismo e dicyberbullismo si configurano sempre più come l’espressione della scarsa tolleranza edella non accettazione verso chi è diverso per etnia, per religione, per caratteristichepsico-fisiche, per genere, per identità di genere, per orientamento sessuale e perparticolari realtà familiari; vittime del bullismo sono sempre più spesso, infatti,adolescenti su cui gravano stereotipi che scaturiscono da pregiudizi discriminatori.È nella disinformazione e nel pregiudizio che si annidano fenomeni di devianzagiovanile che possono scaturire in violenza generica o in più strutturate azioni dibullismo>>.A tal proposito, la nostra Istituzione scolastica intende proseguire e potenziarel’impegno rivolto agli studenti, alle famiglie ed ai docenti della scuola, finalizzato aprevenire e contrastare fenomeni di disagio sociale ed a favorire l’educazione allaresponsabilità civile e alla cultura della legalità, attraverso un programma di azionispecifiche:

Azioni rivolte ai docenti:Percorsi di formazione e di aggiornamento sull’anamnesi del fenomeno del bullismo con lo scopo di aumentare le competenze dei docenti sugli aspetti psicologici e relazionali dell’infanzia e dell’adolescenza e di migliorarne la capacità comunicativa

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attraverso lo studio sulle dinamiche di gruppo analizzando i possibili strumenti per affrontare il fenomeno.

Azioni rivolte ai genitori:

Progettazione di seminari che diano informazioni specifiche sulbullismo, sul cyberbullismo e sulle strategie comunicazionali e diascolto attivo al fine di aiutare i genitori a definire il proprio ruolodi guida e di garanti delle regole, per poter affrontare insieme aipropri figli, nel rispetto l’uno dell’altro, nuovi percorsi di crescitae di scambio individuale.

Azioni rivolte agli alunni:

Progettazione di attività che consentano agli alunni di diventare utilizzatori consapevoli e critici della rete.Promozione di percorsi di educazione alla legalità attraverso attività curriculari ed extracurriculari.Partecipazione a campagne di comunicazione contro il bullismo.

L’Istituto Comprensivo di Ficarazzi si propone di creare una sezione dedicata al tema del bullismo e del cyberbullismo che conterrà locandine informative.

L’istituto ha aderito, inoltre, al progetto “Generazioni Connesse”, coordinato dal M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Safer Internet, volto a favorire un uso corretto e consapevole della rete digitale da parte dei più giovani.

Con la pubblicazione da parte del MIUR del Piano nazionale per l’educazione al rispetto, contenenti le Linee Guida Nazionali (art.1, comma 16, L.107/2015) e Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo nelle scuole (art.4, L 71/2017), la scuola si impegna a promuovere una serie di azioni educative e formative, tese alla valorizzazione dei principi sanciti dall’art.3 della Costituzione e quindi al rispetto delle differenze e al superamento dei pregiudizi. Usufruendo della piattaforma raggiungibile all’indirizzo www.noisiamopari.it,verranno avviate dai docenti approfondimenti specifici sul tema dell’educazione allepari opportunità e della prevenzione di ogni forma di violenza e discriminazione, conparticolare attenzione alle giornate nazionali ed internazionali dedicate a talitematiche.

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Inoltre, con l’emanazione della Legge n.71/2017 recante “Disposizioni a tutela deiminori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, la scuola siè dotata di uno specifico Referente, di una E-policy e di un ambiente Web conindirizzo mail dedicato alla raccolta di eventuali segnalazioni di episodi di bullismo ecyberbullismo, attraverso un modulo di segnalazione unico per l’intero istituto.

Cittadinanza economica

La cittadinanza economica è un processo volto a favorire lo sviluppo di conoscenze,capacità e competenze che permettano al cittadino di divenire, all’interno dellasocietà, un agente economico consapevole e rispettoso delle regole del vivere civile edi comprendere il mondo economico che lo circonda. E' considerata un’attivitàeducativa strategica in quanto capacità di compiere delle scelte economiche-finanziarie consapevoli contribuisce non solo al benessere individuale, ma anche aquello sociale di un paese. A tal proposito, la nostra Istrituzione sviluppa da anniprogetti in collaborazione con la Guardia di Finanza ed il Ministero dell’Istruzione,dell’Università e della Ricerca per promuovere negli studenti l'interesse, laconoscenza e la consapevolezza per i temi dell'economia, della finanza e della legalitàfiscale.

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5. AREA INCLUSIONE

L’Istituto Comprensivo di Ficarazzi accoglie una realtà scolastica abbastanzaeterogenea. Da una parte essa proviene da un ambiente socio-culturale medio, connuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psicosociale dei propri figli; dall’altra ècomposta da alunni in situazione di disagio familiare e/o sociale, che provengono daambienti sociali modesti e talvolta deprivati. Nell’eterogenea realtà scolastica sonopresenti, inoltre, tessuti familiari disgregati, alcuni con conseguenti nuclei allargati epoco preparati alla gestione educativa dei propri figli.La nostra Istituzione scolastica, a tal proposito, propone un progetto mirato, atto aricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali (B.E.S.) offrendo aciascuno una reale e fattiva inclusione. A tal fine la scuola coopera con le risorse direte del territorio (Scuole, Azienda Sanitaria Provinciale, Famiglie, Enti Locali,Centri di riabilitazione), che concorrono alla crescita psico-fisica e all’inclusionedegli alunni. Durante l’anno scolastico, infatti, sono previsti degli incontri periodicitra i vari Enti del territorio insieme alle famiglie per prendere decisioni in merito aipercorsi educativi didattici degli alunni disabili (GLHO). In questa visioneecosistemica si inserisce il Programma di Interventi per la Prevenzione dellaIstituzionalizzazione dei minori, P.I.P.P.I., che persegue la finalità di innovare lepratiche di intervento nei confronti delle famiglie negligenti, al fine di ridurre ilrischio di allontanamento dei bambini dal nucleo familiare di origine e sostenere unagenitorialità positiva.Risulta quanto mai necessario precisare che i termini integrazione ed inclusione nonhanno lo stesso significato: se “integrare” significa assimilare, assorbire, “includere”presuppone un punto di osservazione diverso nel quale ciascuno concorre a costruirecon gli altri una società multi-diversa, dove ciascuno collabora a seconda di come si èe di ciò che si sa fare.Il processo d’inclusione è, dunque, finalizzato a promuovere lo sviluppo globale sia delle aree di carenza, che quelle di potenzialità, affinché queste ultime si trasformino, grazie ad un sinergico progetto di lavoro, in reali capacità di ciascuno al fine di realizzare il proprio “progetto di vita” e concorrere alla costruzione della società. Il dovere professionale di ciascun docente si concretizzerà nelle seguenti funzioni:

assistenza tutoriale a ciascun alunno; adeguato e tempestivo rapporto con le famiglie degli alunni; coordinamento delle attività didattiche ed educative; cura della documentazione del percorso scolastico degli alunni.

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Negli ultimi anni sono state emanate diverse direttive in merito all’inclusione (Leggen. 170/2010; Direttiva Ministeriale del 27/12/12; Circolare Ministeriale del08/06/2013). In linea con tali direttive ministeriali, l’Istituto Comprensivo diFicarazzi ha delineato una propria strategia di inclusività, che si attua attraverso ilPiano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.). La rilevazione degli alunni con B.E.S. sirealizza attraverso l’analisi di ogni singola classe da parte dei docenti curriculari, chesegnalano attraverso una “scheda sintetica di rilevazione” tutti gli alunni chepresentano bisogni educativi speciali. Tali schede vengono consegnate alle docentiincaricate di funzione strumentale dell’Area 2 Inclusione. Ciò sarà oggetto del focusdel G.L.I. (Gruppo di lavoro per l’Inclusione) nominato dal D. S. composto da:

Dirigente scolastico o suo collaboratore delegato; Docente con incarico di Funzione strumentale dell’U.O per la disabilità. Docente con incarico di Referenza dell’U.O. per la disabilità. Docente con incarico di funzione strumentale dell’U.O per la dispersione. N. 3 docente di sostegno operanti nell’istituto. N. 4 docenti curriculari dei tre ordini di scuola dell’istituto. N. 1 rappresentante del personale assistente igienico-personale. Assistente sociale del Comune di Ficarazzi. N. 3 rappresentanti dei genitori (uno per ogni ordine di scuola).

Il G.L.I. procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi diinclusione scolastica formulando una proposta di P.A.I da redigere al termine di ognianno scolastico (entro il mese di giugno). All’interno del P.A.I. sarà possibileindividuare il numero di P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) che la nostrascuola ha redatto per alunni con disabilità e il numero di P.D.P. (Piano DidatticoPersonalizzato) per gli alunni con Disturbo Specifico d’Apprendimento. Per tutti glialtri alunni con B.E.S. gli strumenti privilegiati saranno: percorsi individualizzati epersonalizzati (progettazioni didattico-educative) calibrati sui livelli attesi per lecompetenze in uscita. Nei P.D.P., deliberati dai Consigli di classe/interclasse, dopoaver ascoltato i genitori, verranno effettuati interventi metodologici e strategiedidattiche mirate a favorire gli apprendimenti scolastici e l’inclusione di tutti glialunni con bisogni educativi speciali.A tal proposito, facendo riferimento ai più accreditati studi nell’ambito delle Scienzedell’Educazione, alle Indicazioni Nazionali per il curricolo (2012), alle Linee Guidaper l’Integrazione (4 agosto 1999) alla Legge n°170 del 2010, si darà vita ad uncurricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi, nelquale si utilizzeranno alcune delle metodologie di seguito delineate sinteticamente:

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apprendimento collaborativo: attraverso attività in piccoli gruppi si predispongonoazioni di «tutor» tra studenti;

mediatori didattici facilitanti l’apprendimento per sollecitare collegamenti tra le discipline, tra le nuove informazioni e quelle già acquisite;

task analisys (sotto obiettivi): ogni volta che si inizia un nuovo argomento di studio è utile scomporre-dividere gli obiettivi;

schemi: per orientare l’alunno nell’individuazione delle informazioni essenziali; apprendimento essenziale e laboratoriale per favorire l’operatività; didattica metacognitiva: per sollecitare processi di autoregolazione e

autovalutazione; metodologie comunicative (canali sensoriali) per favorire i diversi stili di

apprendimento; attività diversificate per favorire l’uso delle diverse forme di intelligenza; supporto multidimensionale ( didattico, morale e socio-affettivo) classi aperte per superare l’individualismo e l’isolamento; progetti per l’inclusione curriculari ed extracurriculari (nuoto, vela,

psicomotricità).La valutazione verrà effettuata secondo il principio della “corresponsabilità” e conriferimento agli obiettivi posti nel P.E.I., in conformità all’art.16, comma 1, dellaLegge 104/92. Nella fase di stesura del P.E.I., facendo riferimento al “Profilo diFunzionamento” (ICF) è importante che siano definiti e condivisi, per ciascunadisciplina, obiettivi chiari e raggiungibili, modalità di svolgimento delle verifiche esoprattutto criteri di valutazione.Durante l’anno scolastico saranno previste attività extracurriculari con molteplicifunzioni quali: favorire la socializzazione, l’inclusione e la cooperazione; aprire lascuola alle famiglie e al territorio con progetti finalizzati, e permettere agli alunni,soprattutto quelli meno abbienti, di conoscere realtà lontane dalla propria vitaquotidiana, per arricchire il loro bagaglio di esperienze.

a. L'accoglienza degli alunni

Nell'ottica di sviluppare un clima che favorisca l'inserimento sereno e consapevole ditutti gli alunni che chiedono di frequentare la nostra scuola, ogni anno vieneorganizzato un Open Day, una o più giornate a porte aperte finalizzata a farconoscere il nostro Istituto ai futuri frequentatori, sia dal punto di vista delle strutture,che da quello del personale docente, degli alunni frequentanti e del tipo di attività chevengono svolte.Per l’inserimento degli alunni della Scuola dell’Infanzia è prevista una schedainformativa per raccogliere notizie in merito all’esperienze prescolari,comportamento alimentare, autonomia personale e operativa e contesto familiare.Per l’inserimento degli alunni in corso d’anno, la scuola dispone di due protocolli,uno dei quali specifico per gli alunni stranieri.

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Il “Protocollo d’Accoglienza” (P.A.) degli alunni stranieri è lo strumento necessario asostenere gli alunni stranieri nel primo periodo della frequenza scolastica. Esso ènecessario per adempiere a tutti i provvedimenti attraverso cui l’istituzione educativa,l’alunno straniero e la sua famiglia entrano in relazione, anche formale, all’internodella realtà scolastica.

Riguarda tre aree del funzionamento scolastico:

A. area amministrativa;

B. area comunicativo-relazionale;

C. area educativo-didattica.

All’interno del P.A. sono dettagliati, oltre agli adempimenti anche i compiti ed i ruoli di: insegnanti; personale amministrativo; eventuali mediatori culturali.

Gli obiettivi del protocollo d’accoglienza sono:

Favorire un clima d'accoglienza positivo con l’alunno, in particolare con l’alunno straniero, e la sua famiglia;

Rimuovere eventuali ostacoli all’integrazione degli alunni stranieri;

Promuovere un rapporto di collaborazione educativa con la famiglia dell’alunno.

Progetto per le scuole collocate in area a rischio

Il progetto, mirato alla promozione delle competenze di base e allo sviluppo diabilità prosociali, ha come finalità:

la riduzione del disagio socio-educativo attraverso l’alfabetizzazione culturalee digitale attraverso azioni formative in grado di contrastare e risolvere nonsolo le criticità socio-culturali, ma anche i fattori psicologici che sottendono ledinamiche motivazionali negli studenti.

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Il progetto, è rivolto agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria diprimo grado a rischio dispersione , prevede due azioni: Azione 1. Attività diretta agli alunni (curricolare)

OBIETTIVI –.Potenziare delle competenze di base;.Sviluppare abilità pro sociali;.Potenziare la motivazione all’apprendimento con iniziative di sostegno

individualizzate di gruppo;.Promuovere il benessere personale, relazionale ed ambientale in tutti gli attori

coinvolti nella scuola;

Azione 2. Attività diretta ai docenti (extra curricolare)

Si propone di realizzare una formazione rivolta ai docenti, sulla Ricerca Azione (R-A), che ponga le basi per futuri progetti specifici volti al contrasto del disagio e almiglioramento delle competenze di base. L’attività sopra specificata mette i docentiin grado di sviluppare nei docenti, competenze di valutazione e monitoraggio degliuna didattica adeguatamente riprogettata (re-engineering) sulla base di problematicheemerse durante il processo d’insegnamento-apprendimento nelle diverse età evolutivedegli alunni dell’istituto.

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6. AREA TECNOLOGIE PER L’INFORMAZIONE E LACOMUNICAZIONE

a. Il Piano Nazionale Scuola Digitale

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministerodell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategiacomplessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento delsuo sistema educativo nell’era digitale. Tale Piano, si propone di sviluppare,accrescere e potenziare le competenze degli studenti attraverso un uso consapevoledelle tecnologie digitali, strumento didattico in grado di contribuire efficacementenella costruzione delle competenze in sinergia con la Programmazione Europea eRegionale e con il Progetto Strategico Nazionale per la banda ultralarga.A partire dall’anno scolastico 2015/2016, le Istituzioni scolastiche prevedono epromuovono all’interno del proprio Piano dell’Offerta Formativa, in collaborazionecon il MIUR “… azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nelPiano Nazionale per la Scuola Digitale, di cui al comma 56.” (Legge 107, Art.1 –comma 56 e 57).In questi ultimi anni, il nostro Istituto, ha più volte usufruito delle azioni promossedal Piano Nazionale per la Scuola Digitale e delle azioni promosse a livello europeocon la Programmazione operativa nazionale (PON Istruzione) per modificare gliambienti di apprendimento e promuovere l’innovazione digitale nella Scuola.L’Istituto Comprensivo di Ficarazzi cercherà di promuovere e realizzare attività ingrado di sviluppare le competenze digitali degli alunni (anche attraverso lacollaborazione con università, associazioni, organismi del settore terziario e imprese,con particolare attenzione all’uso dei media e dei Social Network). Tali attività sono:

attività di alfabetizzazione digitale (fino alla classe II della Scuola Primaria);

attività di alfabetizzazione per la videoscrittura e la creazione di presentazioni(dalle classi III della Scuola Primaria fino alla classe I della Scuola Secondaria diSecondo Grado);

attività di alfabetizzazione di scrittura musicale (classi della S.S.I.G.);

attività sull’uso di software inerenti la gestione di immagini (classi II e III della S.S.I.G.);

attività sull’uso consapevole e guidato dei Social Network (classi della S.S.I.G.).

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Accesso, dotazioni tecnologiche e spazi.Attualmente tutti e tre i plessi della nostra Istituzione scolastica sono connessi in Retein modalità cablata (parzialmente presente nel plesso di Corso Umberto) o wireless(anche se la connessione è inadatta alla didattica digitale). L’89% delle aule sonodotate di LIM. L’Istituto dispone di tre laboratori d’informatica, uno per ogni plesso.Il laboratorio presente nel plesso di Corso Umberto risulta al momento nonfunzionante a causa delle attrezzature informatiche obsolete. La biblioteca scolasticadel plesso Corso Umberto è adibita, inoltre, a spazio per la formazione el’autoformazione dei docenti essendo stata dotata, parzialmente, di arredi e notebook.La scuola dispone di n. 28 Ipad a disposizione dei docenti che intendono svolgerelaboratori con gli studenti all’interno delle proprie aule.

Attuazione del Piano nazionale per la scuola digitale: l’animatore digitale.Il MIUR, con la nota prot. n. 17791 del 19 novembre 2015, ha fornito ai Dirigentiscolastici delle Istituzioni scolastiche statale di ogni ordine e grado, le indicazioni perl’attuazione del Piano Nazionale della Scuola Digitale, adottato il 27 settembre 2015con decreto ministeriale prot. N. 851.Con la Legge 107 del 13 luglio il Ministero ha previsto, infatti, l’adozione del PianoNazionale per la Scuola Digitale al fine di introdurre nelle Istituzioni scolastiche tuttequelle azioni e strategie finalizzate a incentivare, sostenere e diffondere l’utilizzodelle tecnologie nella didattica, al fine di rafforzare e potenziare sia le competenzedegli studenti, sia quelle dei docenti nell’area digitale.Il Miur ha inoltre stanziato le risorse per la formazione del personale docente,“finalizzate a individuare e a formare in ciascuna istituzione scolastica un animatoredigitale che possa favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonchédiffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni diaccompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola digitale”.Nasce quindi una figura professionale con durata triennale, l’animatore digitale, cheavrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione digitale nelle scuole.Il ruolo di animatore digitale in ogni scuola sarà ricoperto da un docente con spiccatecapacità organizzative, che sarà destinatario di un percorso di formazione volto asviluppare e potenziare le proprie competenze. Le caratteristiche del profilo sono:

- Formazione interna – Organizzazione di percorsi di formazione internaattraverso dei laboratori, favorendo l’animazione e la partecipazione dellacomunità scolastica alle attività proposte (non è previsto che l’animatore sianecessariamente anche formatore del percorso);

- Coinvolgimento della comunità scolastica – Coinvolgimento degli studentinell’organizzazione di attività di workshop e altre attività sui temi del Piano

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Nazionale della Scuola Digitale, anche attraverso momenti formativi rivolti al territorio, in modo da creare una cultura digitale condivisa;

- Creazione di soluzioni innovative – Individuazione di soluzioni metodologichee tecnologiche sostenibili per incentivarne l’uso all’interno dell’Istituzionescolastica. L’animatore si farà carico di promuovere: particolari strumentididattici in dotazione alla scuola; l’uso di una metodologia comune;l’informazione di pratiche innovative esistenti in altre realtà scolastiche;laboratori di coding per gli studenti.Ovviamente tutto ciò dovrà essere coerente con l’analisi di bisogni della scuolastessa anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

b. L’importanza delle tic nell’azione didattica

L’ambiente di apprendimento digitalePer TIC s’intende un insieme articolato di tecnologie, quali:

- attrezzature tecnologiche, programmabili, sia mobili che fisse (PC, Tablet,LIM, ecc…);- una infrastruttura che renda possibili comunicazioni indipendenti dal tempo e

e dal luogo (LAN/W LAN); - l’accesso alle informazioni (conoscenze), indipendentemente dal tempoe dal luogo.

Le TIC svolgono un ruolo di primo piano nella costruzione di ambientid’apprendimento “aperti”, dove lo studente si trova al centro, anche del processod’insegnamento-apprendimento.In tal modo si arriva alla personalizzazione e all’individualizzazionedell’apprendimento con la conseguente flessibilità dei percorsi didattici, cosa nonsempre possibile con i tradizionali ambienti d’apprendimento.La didattica con le TIC restituisce, inoltre, i seguenti elementi di valore aggiunto:- percorsi didattici innovativi;- le attività e le risorse personalizzate;

- la collaborazione sviluppata attraverso la comunicazione, la condivisione delle applicazioni e altri canali che spingono verso l’apprendimento collaborativo (cooperative learning).

Scrivere e leggere con le TICLa grande flessibilità della scrittura elettronica rende possibile alcune operazioni di composizione del testo.

- Il rifacimento ciclico che consiste nello scrivere un testo provvisorio, senza preoccupazioni di organicità e revisionarlo più volte fino a farlo convergere, per approssimazioni successive, a un risultato, favorendo la scrittura creativa;

- l’assemblaggio di testi;

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- il top-down, derivante da schemi a struttura gerarchica (mappe concettuali);Per quanto concerne la lettura tali tecnologie si avvantaggiano di funzioni come:

- algoritmi di elaborazione linguistica incorporati nei sistemi di scrittura;- sistemi capaci di tradurre la voce in testo scritto, e sistemi capaci di rendere sonoro un testo elettronico con la possibilità di scelta di alcuni parametri come il tono della voce.Quest’ultime possibilità si rivelano particolarmente efficaci nell’attività di

alunni con DSA (dislessici, disgrafici, disortografici);- la lettura di testi elettronici (ipertesti, articoli su internet, …), apre scenari nuovi di sviluppo di abilità di lettura, permettendo allo studente di applicarsi alla lettura con una strategia esplorativa piuttosto che lineare. Navigare diventa un procedimento euristico di ricerca orientata.

Calcolare e risolvere problemi con le TICL’uso del foglio elettronico pur riducendo il calcolo ad algoritmo, permette allostudente di scegliere la sequenza (uso di formule) con cui gli algoritmi programmatidebbono essere attivati.La risoluzione di problemi è sempre un processo euristico, nel quale il calcolo ha ungrande ruolo, ma pur sempre parziale. Adottare strumenti di calcolo automaticisignifica potenziare la facoltà di scelta e di ragionamento dello studente. Nel giustotandem fra calcolo algoritmico e scelta dello studente è possibile trovare la chiaved’attivazione di processi e percorsi d’apprendimento efficaci della Matematica, dellaGeometria e delle Scienze.

ConsiderazioniAnche con la mediazione della tecnologia il rapporto docente/discente rimanecomunque centrale ed insostituibile. La macchina ed il software restano unostrumento che deve essere modulato dall'esperienza e dalla professionalità deldocente ed inserito in un progetto didattico ed educativo di ampio respiro.Se prodotto da specialisti, il software didattico diventa un valido aiuto per l'insegnanteche deve comprenderne e dominarne il contenuto. Il docente, assistito dalla macchina

in tutto ciò che è ripetitivo, meccanico, nozionistico, può puntare maggiormente sullacomponente creativa e umana del rapporto col discente.Un cenno a parte merita il rapporto tra il software e la didattica rivolta agli alunnidiversamente abili. Chiarito che l'impiego del computer favorisce i processi mentaliorientati alla risoluzione di problemi mediante sviluppo di strategie con un feedbackimmediato, facilita l'autocorrezione senza l'intervento frustrante di una personaesterna, stimola e motiva all'apprendimento grazie all'interattività, nel caso di soggettiaffetti da handicap occorre limitare e selezionare gli stimoli, semplificare i compiti,

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scomporre le sequenze in rapporto al profilo dell'utente ed agli obiettivi educativi checi si pone. Spesso questa attività di filtraggio, bilanciamento, adattamento eridefinizione dei contenuti e delle metodologie è così delicata e sottile da non poteressere demandata neppure al software più sofisticato.

Va inoltre considerato che il processo educativo comporta di per sé l'attribuzione diuna autorità morale al docente nei confronti del discente. Nessun software, nessunaapplicazione della rete internet potrà mai esercitare responsabilmente tale autorità. E'dunque essenziale che il percorso educativo rivolto ai disabili si sviluppi quanto piùpossibile nell'ambito di una relazione tra due soggetti reali, limitando le incursioni nelcampo del virtuale al raggiungimento di obiettivi ben definiti e circoscritti.

Informatica per pensareSoltanto negli ultimi anni emerge con chiarezza come il passaggio dal testo stampatoall'elaboratore e dalla biblioteca alla rete Internet sia gravido d’implicazioni profonde.La ricerca d’informazioni e documenti acquisita attraverso internet ha potenzialitàenormi: mentre il reperimento del documento o del libro era in precedenzastrettamente legato alla biblioteca della scuola, o al più a quella della località in cui lascuola operava, internet mette ora a disposizione dello studente dalle più importantibiblioteche mondiali a enormi banche dati sui più svariati argomenti, consentendoattraverso link di dilatare la ricerca e di cogliere più facilmente le interconnessioniesistenti tra le differenti discipline. I problemi derivanti dai processi di ricerca nonsono più, come in precedenza, legati al reperimento delle informazioni, bensì allaselezione critica dell'enorme mole di dati rintracciabile in rete. Tanto più se siconsidera che l'attendibilità e fondatezza scientifica di un libro può essere facilmenteconsiderata dall'insegnante sulla base dell'autorevolezza di chi l'ha scritto o della casaeditrice che lo ha pubblicato, nonché sulla struttura del volume (presenza di apparatocritico, note, bibliografia ecc.). Le fonti presenti su internet invece, proprio perl'abbondanza di siti esistenti, di cui è molto difficile valutare l'origine e l'attendibilità,rendono ancora più necessarie operazioni di selezione e valutazione critica.a scuola egli insegnanti devono pertanto offrire agli studenti gli strumenti mentali per gestire almeglio le possibilità offerte dalle nuove tecnologie.

Le nuove tecnologie offrono dunque nuove opportunità alla scuola per assolvere aduno dei suoi compiti principali: formare individui dotati di spiccate capacità criticheed analitiche che li rendano autonomi e consapevoli nelle decisioni. Non si trattasoltanto di possedere le capacità strumentali per padroneggiare un mondo sempre piùcomputerizzato, ma di sfruttare la modernità per raggiungere più agevolmente unameta senza tempo: il libero esercizio della ragione.

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Introdurre Internet nella didattica comporta una nuova alfabetizzazione culturale. Unesempio può essere offerto dall'ideazione e realizzazione di ipertesti, ovvero testielettronici che possono essere sfogliati in più direzioni in base all'interesse ed alleconoscenze dello studente, con spostamenti tematici e cognitivi tramite semplici clickdel mouse. La creazione di un ipertesto presuppone una serie di passaggi e operazionimolto differenti rispetto alla scrittura di un testo sequenziale: organizzazione deiconcetti principali in una struttura reticolare, raggruppamento dei nodi contenutisticisecondo una struttura gerarchica, inserimento di strumenti per la navigazione (links emenù), creazione di un testo aperto modificabile da altre persone ...Numerose sono le teorie che sostengono la valenza educativa delle nuove tecnologieanche se l'analisi degli effetti sull'apprendimento è ancora agli inizi. La teoria delcodice duale afferma che la rappresentazione delle conoscenze nella memoria a lungotermine è basata sia su forme iconiche (immagini) sia su forme simboliche (parole).Le informazioni vengono conservate più facilmente se immaginate e codificatetramite codice verbale e codice visivo (cioè per mezzo di più sistemi simbolici),mentre i concetti astratti vengono conservati più faticosamente perché vengonocodificati solo mediante stringhe verbali (da cui, ad esempio, la difficoltà nelpadroneggiare la filosofia).

I processi di apprendimento utilizzati dall'uomo per trasmettere conoscenze sono notoriamente due.

1. L'apprendimento percettivo-motorio che l'uomo, in comune con altri primati,possiede da circa 70 milioni di anni, che è la modalità di apprendimento delbambino. Si basa sulla osservazione e sull'azione ma richiede la presenza deglioggetti, della situazione e del maestro da osservare. E' limitato nel numero dipersone che è in grado di formare. Oggi la tecnologia sta rimuovendo gliostacoli ad una diffusione vasta e a distanza del modo di operare percettivo-motorio. La componente analogica offerta dalle nuove tecnologie permette dirappresentare contenuti concettuali non sempre accessibili all'esperienzadiretta. Si pensi alla telematica e alla realtà virtuale.

2. 'apprendimento simbolico-ricostruttivo, presente nell'uomo da circa 100.000anni, è reso possibile su vasta scala dall'invenzione della tecnologia dellastampa a caratteri mobili. Esso è simbolizzato dalla linearità della forma-libro.

I due modi di apprendimento fanno parte della nostra struttura biologica ma non sonoconciliabili. Inoltre, il modello percettivo-motorio è senza dubbio più immediato emeno faticoso per il discente. Basti pensare al forte richiamo che la televisione e gliaudiovisivi in genere esercitano soprattutto sulle nuove generazioni.Un'altra suddivisione della trasmissione delle conoscenze è quella tra apprendimentoimplicito ed esplicito.

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La trasmissione delle conoscenze avviene con il trasferimento di una struttura diconoscenze (knowlwdge structure o KS) per mezzo di un processo di comunicazione(communication structure o CS). A queste è connesso il concetto di isomorfismo:quanto più la struttura della comunicazione risulterà isomorfa (somigliante) allastruttura delle conoscenze tanto più risulterà adeguata a veicolare conoscenza. Perottenere ciò raramente è sufficiente solo il codice verbale, ad esso vanno aggiunti altricodici. Ne derivano due modalità di apprendimento: l'apprendimento esplicito si basasu un basso grado di isomorfismo e richiede impegno e determinazione, mentreall'apprendimento implicito corrisponde un alto grado di isomorfismo per cui lastruttura della conoscenza è più direttamente osservabile ed è meno costosoricostruirla mentalmente in quanto l'apprendimento avviene in un contesto ricco,assimilabile al reale.La multimedialità consente di estendere l'apprendimento implicito a campi diconoscenza prima accessibili solo per mezzo dell'apprendimento esplicito.Per via della frammentarietà delle conoscenze però occorre offrire allo studentemodelli di apprendimento adeguati ai nuovi strumenti educativi. Il discente devediventare consapevole dei processi cognitivi.A sostegno delle nuove tecnologie viene anche la concezione costruttivista, chericonosce all'allievo un ruolo determinante nel processo di apprendimento e considerala conoscenza un prodotto che viene costruito e non, come sostenevano glioggettivisti, come qualcosa di oggettivo che deve essere solo trasmesso a chi deveapprendere, da cui il classico modello dell'istruzionismo, che vede l'insegnante sullacattedra e trasmettere la conoscenza a studenti che ricevono passivamente. Le nuovetecnologie offrono, inoltre, una delle occasioni migliori per attuare esperienze diapprendimento cooperativo, in cui gli allievi assumono il ruolo di tutor nei confrontidei loro stessi compagni (peer tutoring, insegnamento paritetico).

I benefici derivanti da una collaborazione didattica tra gli strumenti informatici el'insegnante sono molteplici. In primo luogo la tecnologia informatica (softwarespecifici per la didattica, computer, scanner, proiettori ecc.) esercita un fortepotereattrattivo sugli alunni grazie alla combinazione multimediale di testi, immaginie suoni. E' opportuno considerare poi che i ragazzi percepiscono i computer comestrumenti usati dagli adulti e questo non può che stimolare la loro curiosità e la vogliadi utilizzarli.Attraverso la progettazione di percorsi formativi ben strutturati e adattabili allespecifiche esigenze della classe si mette in moto un processo di apprendimento nonmeccanico e passivo ma vissuto e partecipato, grazie all'adozione di software didatticinon ripetitivi e rigidi e dotati di interfaccia grafica accattivante. Gli insegnanti,attraverso l'uso di appositi programmi che gestiscono i percorsi di apprendimento,

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possono inoltre monitorare più efficacemente il percorso formativo degli alunni evalutare se apportare modifiche e diversificarlo in base alle differenti capacità.Un uso corretto ed efficace della tecnologia informatica in ambito didattico non èfinalizzato pertanto alla cancellazione dell'insegnamento tradizionale, ma alla suaintegrazione, consentendo agli alunni di apprendere e gestire criticamente l'enormemassa d’informazioni offerte da nuove tecnologie in continua trasformazione.Riprendendo una formula di Umberto Eco: la posizione giusta, allora, è quella degliapocalittici che vedono negativamente tali innovazioni nel campo dell'apprendimentoo quella degli integrati, decisi ad una apertura acritica verso le nuove tecnologie?Probabilmente né l'una né l'altra. La vera sfida è aprirsi alle innovazioni senzadisperdere la mission dell'istruzione, in nome di un assurdo primato della macchina.

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7. AREA GESTIONALE-ORGANIZZATIVA

Premessa normativa

D.L.gs n. 59/1998 (Art. 2) - <<Il dirigente scolastico assicura la gestione unitariadell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione (…) edei risultati del servizio>>. (Art. 4) <<Spetta al dirigente l'adozione deiprovvedimenti di gestione delle risorse e del personale>>.

D.L.gs n. 165/2001 (Art. 2) - <<Le amministrazioni pubbliche definiscono, (…) lelinee fondamentali di organizzazione degli uffici>>. (Art. 5) << Le amministrazionipubbliche assumono ogni determinazione organizzativa al fine di assicurarel'attuazione dei princìpi di cui all'articolo 2, comma 1, e la rispondenza al pubblicointeresse dell'azione amministrativa>>.Il comma 78 della Legge n. 107, sottolinea che <<per dare piena attuazioneall’autonomia scolastica (…) il dirigente scolastico (…) garantisce un’efficace edefficiente gestione delle risorse umane (…) nonché gli elementi comuni del sistemascolastico pubblico, assicurandone il buon andamento (…) svolge compiti didirezione, gestione, organizzazione e coordinamento ed è responsabile (…) deirisultati del servizio>>.Il comma 93, infine, delinea una funzione del dirigente di garanzia per il << per ilmiglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione>>.

La nostra Istituzione è chiamata ad affrontare la sfida della misurazione e dellavalutazione della propria performance. L’obiettivo di fondo è fare chiarezza suirisultati conseguiti. Attraverso la relazione sulle performance, la scuola fornisce, a sestessa e ai suoi stakeholder, gli elementi utili a valutare la correttezza delle sceltestrategiche effettuate in modo da non depauperare le risorse disponibili. Laprogettazione delle azioni volte al miglioramento parte da un’attenta analisi delcontesto scolastico sul quale incidono la partecipazione degli studenti alle attivitàdidattiche proposte, la frequenza, il supporto delle famiglie, gli atteggiamenti e icomportamenti assunti e i risultati conseguiti. Il curricolo verticale aiuta a rispondereai bisogni educativi e formativi degli studenti, tenendo conto del loro bagaglioculturale e sociale pregresso e fornendo uguaglianza di opportunità in un’età decisivaper la crescita e lo sviluppo e la formazione della persona. Centrare la propria attivitàverso la costruzione di un curricolo verticale, oltre a consentire coerenza e coesioneall’intera formazione di base, garantisce la progressiva armonizzazione dei metodi,cioè delle metodologie e strategie didattiche, degli stili educativi, delle concezioni edelle pratiche di insegnamento ed apprendimento che sorreggono gli esiti positividegli alunni. Il supporto all’alunno diventa necessario in termini affettivi, materiali(es: fornitura di materiale didattico, ecc...) e di calibrazione del carico di lavoro.

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Il Dirigente scolastico è una figura istituzionale di garanzia, rispetto ai risultati diefficacia, efficienza e buon andamento della scuola, attraverso un’azione dicoordinamento orientata a criteri di trasparenza e correttezza amministrativa e diimplementazione di una filosofia gestionale della scuola nella quale trovinodimensione le seguenti componenti: razionalità gestionale, professionalismo eleadership.

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8.1.Gestione e coordinamento del personale scolastico

Anche il coordinamento del personale docente ed ATA, sarà ispirato ai principi soprarichiamati, essendo questo fortemente collegato alla qualità del servizio scolastico,pur nell’alveo delle more e delle garanzie dello Statuto dei Lavoratori (L. n. 300 del1970) e del contratto di lavoro attualmente vigente.Le attività del personale docente saranno coordinate a partire dai seguenti articoli delCCNL 2006-2009, comparto scuola.Art. 26, funzione docente<<1. La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento voltoa promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sullabase delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per ivari ordini e gradi dell'istruzione.2. a funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti;essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alleattività di aggiornamento e formazione in servizio.3. In attuazione dell’autonomia scolastica i docenti, nelle attività collegiali,attraverso processi di confronto ritenuti più utili e idonei, elaborano, attuano everificano, per gli aspetti pedagogico – didattici, il piano dell’offerta formativa,adattandone l’articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo contodel contesto socio - economico di riferimento, anche al fine del raggiungimento dicondivisi obiettivi qualitativi di apprendimento in ciascuna classe e nelle diversediscipline. Dei relativi risultati saranno informate le famiglie con le modalità decisedal collegio dei docenti>>.Art. 27, profilo professionale docente<<1. Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari,psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca,documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano colmaturare dell'esperienza didattica, l'attività di studio e di sistematizzazione dellapratica didattica. I contenuti della prestazione professionale del personale docente sidefiniscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale diistruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dell’offerta formativa dellascuola>>.Art. 28, attività di insegnamento1. Le istituzioni scolastiche adottano ogni modalità organizzativa che sia espressionedi autonomia progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici diciascun tipo e indirizzo di studio, curando la promozione e il sostegno dei processiinnovativi e il miglioramento dell’offerta formativa.2. Nel rispetto della libertà d’insegnamento, i competenti organi delle istituzioniscolastiche regolano lo svolgimento delle attività didattiche nel modo più adeguatoal tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni.

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A tal fine possono adottare le forme di flessibilità previste dal Regolamento sullaautonomia didattica ed organizzativa delle istituzioni scolastiche di cui all’articolo21 della legge n. 59 del 15 marzo 1997 – e, in particolare, dell’articolo 4 dello stessoRegolamento-, tenendo conto della disciplina contrattuale (…).Art. 29, attività funzionali all’insegnamento<<1. L’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno inerentealla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprendetutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione,ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa lapreparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni el’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi.2. Tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le attività relative:a .alla preparazione a e alla correzione degli elaboratib.ai rapporti individuali con le famiglie3. Le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti sono costituite da:a) partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l'attività diprogrammazione e verifica di inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie suirisultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull'andamento delleattività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a 40 oreannue;b) (…);c) (…);4. Per assicurare un rapporto efficace con le famiglie e gli studenti, in relazione allediverse modalità organizzative del servizio, il consiglio d’istituto sulla base delleproposte del collegio dei docenti definisce le modalità e i criteri per lo svolgimentodei rapporti con le famiglie e gli studenti, assicurando la concreta accessibilità alservizio, pur compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell'istituto eprevedendo idonei strumenti di comunicazione tra istituto e famiglie.5. (…)>>.Art. 32, ampliamento dell’offerta formativa e prestazioni professionali<<1. I docenti, in coerenza con gli obiettivi di ampliamento dell'offerta formativadelle singole istituzioni scolastiche, possono svolgere attività didattiche rivolte alpubblico anche di adulti, nella propria o in altra istituzione scolastica, in relazionealle esigenze formative provenienti dal territorio, con esclusione degli alunni delleproprie classi, per quanto riguarda le materie di insegnamento comprese nelcurriculum scolastico e per attività di recupero. Le relative deliberazioni deicompetenti organi collegiali dovranno puntualmente regolamentare lo svolgimento ditali attività, precisando anche il regime delle responsabilità>>.

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Art. 34, attività di collaborazione con il dirigente scolastico<<1. Ai sensi dell’art. 25, comma 5, del d.lgs. n.165/2001, in attesa che i connessiaspetti retributivi siano opportunamente regolamentati attraverso gli idoneistrumenti normativi, il dirigente scolastico può avvalersi, nello svolgimento delleproprie funzioni organizzative ed amministrative, di docenti da lui individuati aiquali possono essere delegati specifici compiti. Tali collaborazioni sono riferibili adue unità di personale docente retribuibili, in sede di contrattazione d'istituto, con ifinanziamenti a carico del fondo per le attività aggiuntive previste per lecollaborazioni col dirigente scolastico di cui all’art. 88, comma 2, lettera e)>>.Inoltre si provvederà al coordinamento dei docenti per il supporto organizzativo edidattico così come previsto dall’art. 1, comma n. 83 (L. n. 107/20015, Dirigenzascolastica):<<Il dirigente scolastico può individuare nell’ambito dell’organico dell’autonomiafino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativoe didattico dell’istituzione scolastica (…)>>.

8.2 L’assegnazione dei docenti alle classi

Il Dirigente scolastico, fin dai primi giorni di ogni nuovo anno scolastico, assegneràtutti gli insegnanti dell’istituto alle classi, sulla base della normativa di riferimento(art. 2, 4 e 5 del D.L.gs 165/2001) e, tenuto conto: a) dei criteri generali comunicatiin sede di contrattazione integrativa, b) dell’organico a disposizione della scuola, c)del profilo professionale, d) dei titoli culturali dei predetti, comunque, sempre nelrispetto della continuità educativa da garantire ad ogni singolo alunno e prevista perlegge.

8.3. Attribuzione del bonus ai docenti

Ai sensi dell’art. 1 comma 127 della legge 107 del 13 luglio 2015, il DirigenteScolastico sulla base dei criteri individuati dal Comitato per la valutazione deidocenti, quest’ultimo istituito secondo quanto previsto dall’art. 11 del Testo Unicodella scuola e come sostituito dal comma 129 del predetto articolo di legge, assegneràannualmente, al personale docente una somma del fondo per la “valorizzazione delmerito”, fondo previsto dal comma 126 del testo di legge di riforma della scuola. Lapredetta somma (bonus) sarà assegnata dal Dirigente Scolastico al docente o algruppo di docenti sulla base di motivata valutazione e tenuto conto dei criteriindividuati dal predetto Comitato.

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8.4 Indirizzo per la gestione ed il coordinamento del personale ATA

Gli articoli del CCNL 2006-2009, comparto scuola durante il triennio, saranno il riferimento normativo a fondamento della gestione e del coordinamento del personaleATA; in modo particolare i seguenti articoli saranno tenuti in considerazione dal D.S. per la valorizzazione-implementazione del predetto personale ma anche per l’azione di gestione e controllo della qualità del servizio erogato.Art. 44, contratto individuale di lavoro<<il personale amministrativo, tecnico e ausiliario statale degli istituti e scuole diistruzione primaria e secondaria, degli istituti d'arte, dei licei artistici, delleistituzioni educative e degli istituti e scuole speciali statali, assolve alle funzioniamministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative, di accoglienza e disorveglianza connesse all'attività delle istituzioni scolastiche, in rapporto dicollaborazione con il dirigente scolastico e con il personale docente>>.Il DSGA, nell’alveo della sua autonomia operativa ricercherà, nel coordinamento, le soluzioni migliori per la collaborazione del personale alle sue “dipendenze”, richiamata nel predetto articolo di contratto. Art. 47, compiti del personale ATA:<<1. I compiti del personale A.T.A. sono costituiti:a) dalle attività e mansioni espressamente previste dall’area di appartenenza;b) da incarichi specifici che, nei limiti delle disponibilità e nell’ambito dei profiliprofessionali, comportano l’assunzione di responsabilità ulteriori, e dallosvolgimento di compiti di particolare responsabilità, rischio o disagio, necessari perla realizzazione del piano dell’offerta formativa, come descritto dal piano delleattività.Tenuto conto che ai sensi del comma 2 dell’articolo sopra richiamato, <<la relativaattribuzione è effettuata dal dirigente scolastico, secondo le modalità, i criteri e icompensi definiti dalla contrattazione d’istituto nell’ambito del piano delleattività>>, in sede di contrattazione d’istituto, cosi come previsto dal predettocomma, il dirigente e le controparti sindacali cercheranno di finalizzare le risorsedell’istituto disponibili nell’area A <<per l’assolvimento dei compiti legatiall’assistenza alla persona, all’assistenza agli alunni diversamente abili e al prontosoccorso>>. Tale indirizzo scaturisce in considerazione del fatto che la scuola apartire dal corrente anno scolastico vede un numero di alunni con disabilitàconclamata pari a circa n. 83 unità.Art. 50, posizioni economiche del personale ATA:Così come previsto dal comma 3, al personale delle Aree A e B cui (…) sia attribuitala posizione economica citata al comma 1 (n.d.r. finalizzata alla valorizzazioneprofessionale), <<sono affidate, in aggiunta ai compiti previsti dallo specificoprofilo, ulteriori e più complesse mansioni concernenti, per l'Area A, l'assistenza aglialunni diversamente abili e l'organizzazione degli interventi di primo soccorso e, per

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quanto concerne l'Area B, compiti di collaborazione amministrativa e tecnicacaratterizzati da autonomia e responsabilità operativa (…)>>.Art.51, orario di lavoro ATA:<<1.L’orario ordinario di lavoro è di 36 ore, suddivise in sei ore continuative, dinorma antimeridiane, o anche pomeridiane per le istituzioni educative e per i convittiannessi agli istituti tecnici e professionali.2.In sede di contrattazione integrativa d’istituto saranno disciplinate le modalità diarticolazione dei diversi istituti di flessibilità dell’orario di lavoro, ivi inclusa ladisciplina dei ritardi, recuperi e riposi compensativi sulla base dei seguenti criteri:- l’orario di lavoro è funzionale all’orario di servizio e di apertura all’utenza; - ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane;- miglioramento della qualità delle prestazioni;- ampliamento della fruibilità dei servizi da parte dell’utenza;- miglioramento dei rapporti funzionali con altri uffici ed altre amministrazioni; -programmazione su base plurisettimanale dell’orario>>.Art.52, permessi ed assenze del personale ATA chiamato a ricoprire cariche pubblicheelettive:<<1. (…) Il personale che si avvalga del regime delle assenze e dei permessi di cuialle leggi predette, è tenuto a presentare, ogni trimestre, a partire dall'iniziodell'anno scolastico, alla scuola in cui presta servizio, apposita dichiarazione circagli impegni connessi alla carica ricoperta, da assolvere nel trimestre successivo,nonché a comunicare mensilmente alla stessa scuola la conferma o le eventualivariazioni degli impegni già dichiarati.

3. La programmazione delle assenze di cui ai precedenti commi 1 e 2 non haalcun valore sostitutivo della documentazione espressamente richiesta dald.lgs. n. 267/2000, che dovrà essere prodotta tempestivamentedall'interessato>>.

Art.53, modalità di prestazione dell’orario di lavoro

< (…) possono essere adottate le sotto indicate tipologie di orario di lavoroeventualmente coesistenti tra di loro in funzione delle finalità e degli obiettivi definitida ogni singolo istituto:a. Orario di lavoro flessibile:- l’orario di lavoro è funzionale all’orario di servizio e di apertura all’utenza. Unavolta stabilito l’orario di servizio dell’istituzione scolastica o educativa è possibileadottare l’orario flessibile di lavoro giornaliero che consiste nell’anticipare oposticipare l’entrata e l’uscita del personale distribuendolo anche in cinque giornatelavorative, secondo le necessità connesse alle finalità e agli obiettivi di ciascunaistituzione scolastica o educativa (piano dell’offerta formativa, fruibilità dei servizida parte dell’utenza, ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane ecc.)>>.

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b. Orario plurisettimanale:- la programmazione plurisettimanale dell’orario di lavoro ordinario, è effettuata inrelazione a prevedibili periodi nei quali si rileva un’esigenza di maggior intensitàdelle attività o particolari necessità di servizio in determinati settori dell’istituzionescolastica, con specifico riferimento alle istituzioni con annesse aziende agrarie,tenendo conto delle disponibilità dichiarate dal personale coinvolto.Ai fini dell’adozione dell’orario di lavoro plurisettimanale devono essere osservati i seguenti criteri:

a. il limite massimo dell’orario di lavoro ordinario settimanale di 36 ore puòeccedere fino a un massimo di 6 ore per un totale di 42 ore per non più di 3settimane continuative

b. al fine di garantire il rispetto delle 36 ore medie settimanali, i periodi dimaggiore e di minore concentrazione dell’orario devono essere individuaticontestualmente di anno in anno e, di norma, rispettivamente, non possonosuperare le 13 settimane nell’anno scolastico. Le forme di recupero nei periodidi minor carico di lavoro possono essere attuate mediante riduzionegiornaliera dell’orario di lavoro ordinario, oppure attraverso la riduzione delnumero delle giornate lavorative.>>

c. Turnazioni:- la turnazione è finalizzata a garantire la copertura massima dell’orario di servizio giornaliero e dell’orario di servizio settimanale su cinque o sei giorni per specifiche e definite tipologie di funzioni e di attività. Si fa ricorso alle turnazioni qualora le altre tipologie di orario ordinario non siano sufficienti a coprire le esigenze di servizio.

I criteri che devono essere osservati per l’adozione dell’orario di lavoro su turni sono i seguenti:- si considera in turno il personale che si avvicenda in modo da coprire a rotazione l’intera durata del servizio;

- la ripartizione del personale nei vari turni dovrà avvenire sulla base delle professionalità necessarie in ciascun turno;- l’adozione dei turni può prevedere la sovrapposizione tra il personalesubentrante e quello del turno precedente;- un turno serale che vada oltre le ore 20 potrà essere attivato solo in presenza di casi ed esigenze specifiche connesse alle attività didattiche e al funzionamento dell’istituzione scolastica;- (…)- l’orario notturno va dalle ore 22 alle ore 6 del giorno successivo. Per turno notturno festivo si intende quello che cade nel periodo compreso tra le ore 22 del giorno prefestivo e le ore 6 del giorno festivo e dalle ore 22 del giorno festivo alle ore6 del giorno successivo.

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I dipendenti che si trovino in particolari situazioni previste dalle leggin.1204/71, n.903/77, n.104/92 e dal d.lgs. n.151/2001 possono, a richiesta,essere esclusi dalla effettuazione di turni notturni. Hanno diritto a non essereutilizzate le lavoratrici dall’inizio dello stato di gravidanza e nel periodo diallattamento fino a un anno (…) >>.

Art.54, ritardi, recuperi e riposi compensativi- <<Il ritardo sull’orario di ingresso al lavoro comporta l’obbligo del recuperoentro l’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui si è verificato il ritardo.

- In caso di mancato recupero, attribuibile ad inadempienza deldipendente, si opera la proporzionale decurtazione dellaretribuzionecumulando le frazioni di ritardo fino a un’ora di lavoro o frazionenon inferiori alla mezz’ora.- In quanto autorizzate, le prestazioni eccedenti l’orario di servizio sono retribuite.

- Se il dipendente, per esigenze di servizio e previe disposizioni impartite, prestaattività oltre l’orario ordinario giornaliero, può richiedere, in luogo dellaretribuzione, il recupero di tali ore anche in forma di corrispondenti ore e/o giorni diriposo compensativo, compatibilmente con le esigenze organizzative dell’istituzionescolastica o educativa. Le giornate di riposo a tale titolo maturate potranno esserecumulate e usufruite nei periodi estivi o di sospensione delle attività didattiche,sempre con prioritario riguardo alla funzionalità e alla operatività dell’istituzionescolastica.- Le predette giornate di riposo non possono essere cumulate oltre l’annoscolastico di riferimento, e devono essere usufruite entro e non oltre i tre mesisuccessivi all’anno scolastico nel quale si sono maturate, sempre compatibilmentecon le esigenze di funzionalità dell’istituzione scolastica. In mancanza di recuperodelle predette ore, per motivate esigenze di servizio o comprovati impedimenti deldipendente, le stesse devono comunque essere retribuite.

- L’istituzione scolastica fornirà mensilmente a ciascun dipendente unquadro riepilogativo del proprio profilo orario, contenente gli eventuali ritardida recuperare o gli eventuali crediti orari acquisiti>>.

Art.56, indennità di direzione e sostituzione del DSGA<<4. Il direttore dei servizi generali ed amministrativi è sostituito, nei casi diassenza, dal coordinatore amministrativo che, a sua volta, è sostituito secondo levigenti disposizioni in materia di supplenze. Fino alla concreta e completaattivazione del profilo del coordinatore amministrativo, il DSGA è sostituitodall’assistente amministrativo con incarico conferito ai sensi dell’art. 47>>.

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Accurata attenzione dovrà porsi, da parte del DSGA, nella supervisionedell’assegnazione dei Collaboratori scolastici ai plessi, ai laboratori (scientifici,artistici, multimediali e per l’handicap), alle particolari attività e progetti stabilinell’istituto (frutta nelle scuole, scacchi, orto didattico, ecc.) e, infine per i futuriPON 2014-2020.La predetta assegnazione da parte del Direttore, non dovrà produrre disfunzioninell’erogazione del servizio o uno sbilanciato carico di lavoro, <<anche in relazionea prevedibili periodi nei quali si rivela un’esigenza di maggiore intensità delleattività>> (art. 53, comma 2 lett. b del C.C.N.L. 2006-2009 del comparto scuola). L’azionegestionale del personale ATA sul versante della garanzia di adeguati livelli di servizioscolastico, sarà orientato a capitalizzare al massimo le competenze lavorative deipredetti, non solo nella vigilanza degli alunni e degli immobili scolastici ma,soprattutto, nella pulizia dei locali, che dovrà essere perfettamente integrata ecomplementare con quella svolta dai c.d. lavoratori esternalizzati operanti su postiaccantonati (gli addetti alle pulizie) della Scuola Primaria, previsti dalla L. n.124/1999.In modo particolare, il D.S. e il DSGA, avranno cura di salvaguardare quantoprevisto dallo Statuto dei Lavoratori (L. n. 300/1970) e le more contrattuali delcomparto scuola.

8.5Gestione e coordinamento dei Servizi Generali e Amministrativi L’organizzazione del servizio scolastico durante il triennio sarà improntato ai seguenti principi generali:

a. il buon andamento dell’azione amministrativa;b. il pieno rispetto del Diritto amministrativo;c. l’erogazione all’utenza di un servizio efficace ed efficiente;d. piena rispondenza alle necessità dell’azione didattica ed alla

realizzazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’istituto

8.5.1.Perseguimento dei fattori di qualità gestionale-organizzativa che incidono positivamente sull’erogazione del servizio scolastico.

Nella Carta dei Servizi dell’istituto (già pubblicata sul sito web istituzionale dellascuola, ma che sarà revisionata alla luce del PTOF elaborato dal Collegio deiDocenti), prevista dal D.P.C.M. del 7 giugno 1995 e dalla Direttiva del Presidentedel Consiglio dei Ministri 21 luglio 1995, n. 254 sono riportati gli standard dierogazione del servizio scolastico dell’istituto.

In modo specifico saranno garantiti i seguenti fattori di qualità dei Serviziamministrativi quali:

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- celerità delle procedure;- trasparenza;- informatizzazione dei servizi di segreteria;- ridotti tempi di attesa per gli utenti ed il personale della scuola;- flessibilità degli orari e degli uffici a contatto col pubblico.

Particolare rilevanza sarà data, inoltre, alla trasparenza amministrativa, giàevidenziata dalla L. n. 241/1990, dall’art. 11 del D.L.gs n. 150/2009 (c.d. DecretoBrunetta) e, più recentemente dal D.L.gs n. 33 del 14 marzo 2013 (Riordino delladisciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione diinformazioni da parte delle pubbliche amministrazioni). Le azioni della Segreteriaamministrativa e dei Servizi del personale ATA saranno coordinate esupervisionate dal DSGA con autonomia operativa, prevista dal D.Lgs n.165/2001, a partire dalle predette direttive di massima del D.S., comunicate alpredetto direttore con apposito dispositivo di fonte legale, formalizzato. Perpermettere al DSGA di operare efficacemente, le direttive in questione sarannoimpartite tempestivamente e saranno adeguate alle esigenze organizzative delservizio scolastico citato a monte. Le direttive potranno essere integrate ogni voltache si renda necessario, per il perseguimento del buon andamento dell’azioneamministrativa. Le concrete disposizioni di servizio, da impartire agli AssistentiAmministrativi e ai Collaboratori scolastici (personale ATA), sarannosuccessivamente emanate dal DSGA; quest’ultime dovranno essere coerenti erispettare le direttive dirigenziali. Sull’applicazione delle direttive date al DSGA,il D.S. effettuerà una specifica attività di controllo e vigilanza, anche sullacorrelata produzione di evidenze documentali (disposizioni di servizio,comunicazioni, ecc.) da parte del Direttore, oltreché sulle azioni (concrete) dicoordinamento del servizio susseguenti alle direttive stesse. Le azioni di controllorientrano nel principio di potere-dovere di vigilanza non solo sull’azione delDirettore ma, bensì, su tutta l’attività dell’istituto; nella fattispecie amministrativa;l’azione di vigilanza, invece, sarà condotta con i c.d. check-point (punti dicontrollo), che saranno effettuati in più momenti dell’anno scolastico edell’esercizio finanziario dell’istituto; questi potranno essere ben concordati ecalendarizzati col Direttore, su aspetti predefiniti, allo scopo di prevenire criticitàgestionali e contribuire a risolverle tempestivamente.

All’avvio di ogni anno scolastico del triennio il personale ATA sarà assegnato ai varicompiti, rispetto al mansionario ministeriale, a seguito di formale adozione da partedel Dirigente scolastico, del Piano delle Attività per il personale ATA, che saràpredisposto dal DSGA ed adottato dal D.S. dopo l’esame di congruità con il PTOF.

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L’assegnazione del predetto personale alle diverse mansioni, seguirà le modalitàdefinite dal C.C.N.L., comparto scuola, 2006-2009 e dalla Contrattazione Integrativad’Istituto. Il DSGA, sarà nominato, nel rispetto della legge in materia di sicurezza neiluoghi di lavoro (D.Lgsvo n. 81/2008 e ss.mm.ii), Responsabile per la sicurezza, peralcuni aspetti gestionali della scuola. La Segreteria amministrativa sarà gestita conotto (n. 8) unità di Assistenti Amministrativi, con la supervisione del Direttore SGA.La mansione relativa alla Segreteria Alunni verrà affidata ad un unico Assistenteamministrativo.

8.6 Gestione finanziaria e del Programma Annuale d’istituto

Normativa di riferimentoIl D.I. 1 febbraio 2001 n. 44 ed il correlato Decreto Assessoriale n. 895 del31/12/2001 regolano entrambi la gestione amministrativo-contabile delle istituzioniscolastiche e prevedono la stesura di un Programma Annuale, di seguito denominatoP.A. coerente con il PTOF, tenendo conto delle modifiche all’art. 3 del D.P.R. n.275/1999 apportate dalla Legge n. 107 del 2015. Quest’ultimo <<è elaborato dalCollegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e dellescelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico generali delDirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio di istituto>>.

8.6.1.Il Programma Annuale

La gestione del Programma Annuale prenderà le mosse dagli articoli del D.I. 1febbraio 2001 n. 44 e dal correlato Decreto Assessoriale n. 895 del 31/12/2001, diseguito elencati:<<Art. 2: La gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche si esprime in termini dicompetenza ed è improntata a criteri di efficacia, efficienza ed economicità e siconforma ai principi della trasparenza, annualità, universalità, integrità, unità,veridicità>>.<<Art. 3: L'attività finanziaria delle istituzioni scolastiche si svolge sulla base di ununico documento contabile annuale - di seguito denominato “programma” -predisposto dal dirigente scolastico - di seguito denominato “dirigente” - e propostodalla Giunta esecutiva con apposita relazione e con il parere di regolarità contabiledel Collegio dei revisori, entro il 31 ottobre, al Consiglio d'istituto o di circolo, diseguito denominati “Consiglio di istituto”. La relativa delibera è adottata dalConsiglio d'istituto entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento,anche nel caso di mancata acquisizione del predetto parere del collegio dei revisoridei conti entro i cinque giorni antecedenti la data fissata per la deliberazionestessa>>.

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<<Art. 4. Nella relazione sono illustrati gli obiettivi da realizzare e la destinazionedelle risorse in coerenza con le previsioni del piano dell'offerta formativa (P.O.F.) esono sinteticamente illustrati i risultati della gestione in corso alla data dipresentazione del programma (…)>><<Art. 7: Spetta al dirigente la realizzazione del programma nell'esercizio deicompiti e della responsabilità di gestione di cui all'articolo 25-bis del decretolegislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come integrato dal decreto legislativo 6 marzo1998, n. 59, secondo le modalità ivi indicate. Il dirigente, (…) imputa le spese alfunzionamento amministrativo e didattico generale, ai compensi spettanti alpersonale dipendente per effetto di norme contrattuali e/o di disposizioni di legge,alle spese di investimento ed ai progetti, nei limiti della rispettiva dotazionefinanziaria stabilita nel programma annuale e delle disponibilità riferite ai singoliprogetti (…). Nel caso in cui la realizzazione di un progetto richieda l'impiego dirisorse eccedenti la relativa dotazione finanziaria, il dirigente può ordinare la spesaeccedente, nel limite massimo del 10% della dotazione originaria del progetto,mediante l'utilizzo del fondo di riserva, ai sensi dell'articolo 4>>.

8.6.2.La realizzazione del Programma AnnualeLa realizzazione e le scelte di gestione ed organizzazione ad essa correlate, nell’ambito del P.A. tengono conto dei seguenti atti dell’istituto:

a. realizzazione dell’offerta formativa contenuta nel PTOF;b. caratteristiche strutturali della scuola e del territorio;c. obiettivi di gestione.

Al fine della determinazione delle somme riportate nel Programma Annuale, saranno considerati i seguenti elementi:

- i locali scolastici;- la popolazione scolastica;- il personale scolastico;- il piano triennale dell’offerta formativa (PTOF).

Con le risorse economiche iscritte nelle voci del Programma Annuale si migliorerà edamplierà la qualità del servizio scolastico, perseguendo le linee programmatiche e gliitinerari didattico- culturali, per fornire un’offerta formativa qualificata e rispondente,il più possibile, agli specifici e diversificati bisogni dell’utenza in modo da realizzarepiù alti livelli di educazione, istruzione, formazione e orientamento.Il Programma Annuale è predisposto, anno per anno, nel corso del triennio,utilizzando la modulistica e le indicazioni procedurali emanate con D.A. dellaRegione Siciliana n. 895 del 31/12/2001.

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8.7 . Progettazione organizzativa - Il progetto d’istituto

Il progetto d’istituto prevede cinque fasi; ognuna di esse è improntata a principi dimanagerialità che dovranno garantire il miglior utilizzo delle risorse ed il minoredispendio delle stesse. Il D.S. e lo staff di gestione del progetto d’istitutoutilizzeranno tecniche di project management in quanto il Project Management, (PM)è l'applicazione di conoscenze, attitudini, strumenti e tecniche alle attività di unprogetto, al fine di conseguire obiettivi definiti. In modo specifico, il PM attiva unprocesso di controllo dello stato di avanzamento delle azioni che consiste neltrasformare ogni attività ed azione della scuola, di una certa rilevanza nel PTOF, inoggetto di progettazione, con la definizione di documenti specifici che prendono inconsiderazione le sue dimensioni strutturali e processuali.Le dimensioni strutturali di un’attività formativa tipo si articoleranno in:

- obiettivi sul medio periodo- obiettivi a breve termine- organizzazione- metodi- strumenti- operatori- utenza- tempi- costi

In un quadro di complessità la scuola tende ad ottimizzare l’uso del tempo in quantoquesto è una variabile “limite” che influenza l’andamento di gestione dell’istituto; latempificazione di GANTT sarà lo strumento privilegiato per la modulazione diattività e progetti inseriti nella progettazione della scuola. Tutti i processi della scuola,dunque, monitorati attraverso la metodologia GANTT, prevedono una tempificazione,mese per mese, delle azioni della scuola, da parte di uno o più responsabile diprogetto, oppure da una unità organizzativa composta da più componenti. La singolaattività o progetto potrà trovarsi in una delle seguenti fasi:

- avvio- in progress- conclusa

di seguito si riporta un modello di tempificazione di GANT

Schema generale di tempificazione di GANTT

MONITORAGGIO AREA______A.S._______/________Attivita Responsabile Data prevista di Tempificazione Situazione

avvio

ConclusioneS O N D G F M A M G

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1. Individuazione dell’obiettivo La pianificazione degli obiettivi dell’istituto Comprensivo di Ficarazzi scaturisce dalconfronto con i diversi stakeholder con cui la scuola intrattiene rapporti: famiglie,Ente Locale, ASP, Parrocchie, Agenzie territoriali, Enti vari e dall’analisi dei lorointeressi, fermo restando il mandato istituzionale e la mission fondamentaledell’istituto.Il Dirigente scolastico, coadiuvato dal suo staff ristretto (Collaboratori e DSGA) e dalGruppo Operativo di Progetto (GOP), seleziona gli obiettivi prioritari da perseguire,avendo come sfondo integratore la finalità educativa, l’efficacia e l’efficienza delservizio d’istruzione e formazione e considerando i fattori multidimensionali checaratterizzano la scuola, il territorio, gli enti e le agenzie che insistono nell’area dipertinenza.La selezione di cui sopra verrà poi, durante i primi Collegi dei Docenti d’iniziod’anno scolastico, condivisa e socializzata opportunamente.In modo specifico, gli obiettivi vengono pianificati tenuto conto dei seguenti indicatori:- tipologia alunnidimensione ed ubicazione dell’istituto- contesto socio-culturale del territorio in cui insiste l’istituto- portato culturale delle famiglie degli alunni- struttura economica del territorio- politiche e servizi di supporto alle scuole- risorse umane (docenti, personale ATA, altre risorse umane…)- livelli di preparazione iniziale degli alunni (conoscenze, abilità e competenze)- risorse strutturali e strumentali dell’istituto.Una volta individuati i macro-obiettivi che l’istituto ha scelto di perseguire, siprocede ad un’analisi particolareggiata, con metodo SWOT (Strenghts, Weaknesses,Opportunities and Threats), dei punti di forza, di debolezza, delle opportunità e deirischi che potrebbero derivare dal perseguimento degli obiettivi selezionati.

Matrice SWOT

Fattori Endogeni Fattori esogeniAree Ambiti Criteri Punti di Punti di Opportunità Rischi

forza debolezza

1. Elaborare le linee d’azione È la fase che prevede la formulazione di previsioni sulle conseguenze delle decisioniprese; successivamente si assumeranno le decisioni col più ampio consenso possibiledello staff.

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2. Avviare e gestire l’intervento Prevede l’assegnazione di specifici incarichi da parte del D.S. a vari livelli allediverse professionalità della scuola; l’assegnazione degli incarichi prevedel’enunciazione, nell’incarico formalizzato di micro-obiettivi. La gestione successivadei diversi interventi prevede forme di controllo più o meno strutturate (schede diprocesso – schede di risultato, diagrammi di GANTT, ecc.) da parte del D.S. e del suostaff ristretto.

3. Predisporre le misure per il monitoraggio, i controlli e le verifiche Il monitoraggio prevede una sequenza di azioni preliminari che si riportano di seguitonel dettaglio:

A. Supportare processi formali di analisi e revisione strategica per valutare:a. la tenuta della visione di sviluppo della scuola;b. il posizionamento istituzionale rispetto allo specifico contesto sociale,

economico e competitivo (controllo strategico).B. Coniugare il policentrismo decisionale con l’esigenza di allineamento organizzativo attorno alla missione, visione di sviluppo, valori, priorità strategiche della scuola (allineamento organizzativo)

C. Collegare performance, strategia, progettualità del PTOF e programmazionefinanziaria, in vista della più efficiente ed efficace allocazione delle risorseumane, materiali e finanziarie della scuola (budgeting per programmi-progetti).

D. Supportare i processi di networking (monitoraggio, informazione,comunicazione, decisione) all’interno delle reti inter-organizzative ed inter-istituzionali di creazione di valore pubblico di cui fa parte la scuola (networkmanagement).

E. Favorire processi di rendicontazione sociale della scuola dell’autonomia(accountability – bilancio sociale)

Per un quadro più chiaro, si riporta una sinossi del monitoraggio all’interno del progetto d’istituto.

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Successivamente alle azioni sopra elencate si attueranno nel dettaglio i seguenti monitoraggi, controlli e verifiche.

MONITORAGGI1. Progetti2. Attività3. Processi d’insegnamento/apprendimento4. Assenze, congedi e permessi del personale5. Uscite ed entrate anticipate alunni6. Iscrizioni alunni stranieri7. Frequenza regolare8. infortuni alunni9. Infortuni personale

CONTROLLI1. Adempimenti Registri di classe/docenti2. Adempimenti registri infortuni3. Adempimenti OO.CC.4. Adempimenti Funzione docente e CCNL5. Ritardi del personale6. Rispetto del Regolamento del personale7. Rispetto delle direttive e delle disposizioni sulla sicurezza8. Rispetto delle direttive sulla pulizia dei locali

VERIFICHE1. Esiti sui risultati d’apprendimento disciplinare2. Esiti finali dei progetti compiuti3. Esiti finali delle attività svolte4. Esiti finali delle collaborazioni con Enti, associazioni e privati5. Soddisfazione dell’utenza (famiglie - territorio)

4. Predisporre i criteri e gli strumenti di valutazione del processo e del prodotto (adottando gli opportuni standard, indicatori e descrittori). Per quanto attieneal controllo dei processi di base della scuola, sono stati individuati settemacro-indicatori, di seguito riportati nello strumento di gestione dei processiche nell’ambito della teoria delle organizzazioni è definito “quadro deiprocessi”.

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Quadro dei processiP1 insegnamento/educazioneProcessi di base di

P2 a insegnamento/educazioneProcessi di supporto

P3 del personale scolasticoProcessi di gestione

P4 delle risorse umane, economiche - finanziarie, strumentali eProcessi di gestione strutturali

P5 Con agenzie, enti altre pubbliche istituzioniProcessi dei rapporti

P6 Amministrativi, burocratici e gestionaliP7 Processi legati al sistema di gestione della qualità (SGQ)

5. Figure di coordinamento Le figure di coordinamento sono costituite dai docenti incaricati di Funzione strumentale e Referenza in relazione al P.T.O.F. gestito per aree.Ciascuna area del Piano è coordinata da un’unità organizzativa composta da uno a tre docenti incaricati di Funzione strumentale e/o Referenza.In relazione al funzionigramma, le figure professionali testé citate assumono unruolo di middle management funzionale al coordinamento di tutte le attività e iprogetti della scuola. Tali figure, inoltre, svolgono un ruolo-chiave nellagestione delle partnership territoriali con altre scuole, Enti ed agenzie,monitorando al tempo stesso l’andamento del progetto d’istituto, sotto lasupervisione delDirigente. Esse contribuiscono significativamente nel dialogo interistituzionaleanche in progetti di carattere nazionale e in eventuali partenariati, sia in fase distart-up che di spin-off. Per la complessità dell’istituto e, tenuto conto, dellemolteplici esigenze che anche il territorio d’appartenenza rivela, la scuolarichiede un coordinamento strutturato per project management facilitato conuna gestione per numero di aree variabile da un minimo di cinque ad unmassimo di otto. Il tandem unità organizzative e staff ristretto di direzione,supportato dai lavori degli Organi Collegiali, assicura una gestione efficace eduna ottimizzazione dei tempi di gestione dell’istituto; entrambi risultatiineludibili per la ricerca della qualità del servizio scolastico da erogare.

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8.8 Partnership

- Rapporti col territorio e gli stakeholder

Tutte le disposizioni normative sopra richiamate, permettono all’istituto di intrattenerescambi, e collaborazioni (anche nelle forme di contratto) per il raggiungimento delleproprie finalità istituzionali, sia con altre scuole, che con altri enti, agenzie o associazioni(art. 7 e 8 del D.P.R. n. 275/1999 - accordi di rete); parimenti, uguali possibilità sonoesperibili, nel novero dell’ampliamento dell’offerta formativa, per la specificarealizzazione di progetti educativi e formativi (art. 9 del D.P.R. n. 275/1999– ampliamento dell’offerta formativa).Nell’alveo delle partnership, l’istituto ricerca tutte le sinergie utili a promuovere unservizio scolastico di qualità, efficiente e capace di soddisfare le esigenzepedagogico-didattiche di tutti e di ciascuno.Enti, agenzie, associazioni e soggetti target - Sulla base di quanto sopra esposto, inlinea di continuità con le collaborazioni intrattenute negli anni precedenti, l’istitutopromuove partnership con l’Ente locale del territorio in cui esso è inserito e con tuttele agenzie capaci di fornire un efficace apporto alla realizzazione delle finalitàistituzionali della scuola.

- Accordi di rete, convenzioni, protocolli d’Intesa attuati ed in progress

Si riportano di seguito le collaborazioni in essere che l’istituto attua con scuole, entiistituzionali e non, e infine, con diverse associazioni:- Rete di scuole: Bab El Gherib.

- Rete di scuole di Palermo e provincia: “Verso” una scuola amica deibambini e dei ragazzi (Protocollo d’intesa MIUR/UNICEF).

- Lettera d’intenti per la stipula di una Convenzione con il Consiglio per laRicerca e l'analisi dell’economia Agraria (CREA), Unità di ricerca per il recupero ela valorizzazione di Specie Floricole Mediterranee.- Protocollo d’Intesa con il F.A.I. (Fondo Ambientale Italiano) e con l’Entelocale (Comune di Ficarazzi).

- Convenzione col Trinity College London: centro esami registrato per lacertificazione delle competenze linguistiche in Lingua inglese.

- Convenzione con L’Istitut Français de Palerme e l’Association Francophonede Palerme, per la realizzazione del progetto Primaire EN Française (innovazionenell’insegnamento della Lingua francese).- Convenzione con l’Asilo Nido del Comune di Ficarazzi (continuità educativa).- Protocollo d’Intesa con l’Associazione Flavese “Amici della musica”.- Convenzione con l’Istituto Professionale Statale “Salvo D’Acquiato” per larealizzazione del Progetto “Biblioteche innovative”.

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- Convenzione con Associazione Italiana Biblioteche, Biblioteca di Ficarazzi,Biblioteca di Bagheria, ETT spa, InEmbryo srl e Butterfly for University, per larealizzazione del Progetto “Biblioteche innovative”.- Protocollo d’Intesa con la Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli, il Comunedi Ficarazzi, il Liceo Classico Statale “Francesco Scaduto” di Bagheria,l’Associazione “Ex allievi della Nunziatella”, - Protocollo d’Intesa Interistituzionale per la Promozione del Benessere e dellaPrevenzione nel Territorio a vocazione agricola afferente alla “Rete coesa”.- Protocollo d’Intesa con il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli studidi Palermo per la promozione di un progetto di ricerca sulla individuazione delleabilità prosociali in età prescolare.- Accordo di rete con l’Istituto Comprensivo Statale “Carini – Calderone –Torretta”, la Scuola Secondaria Statale di I Grado “Gregorio Russo” di Palermo,l’Istituto Comprensivo Statale “Padre Pino Puglisi” di Palermo e il Liceo ClassicoStatale “Francesco Scaduto” per la realizzazione sperimentale per istitutiprofessionali ed enti di formazione professionale per l’applicazione delle Linee guidaregionali per la realizzazione del sistema IeFP.

8.9 Relationship

Le relazioni diffuse dell’istituto in un’ottica di rete

L’autonomia della scuola e l’autonomia del sistema ove essa è inserita (territorio) èun binomio irrinunciabile per ottemperare pienamente alla mission dell’istituto.La rete di relazioni (con enti, agenzie, associazioni, ecc.) e ancor meglio le reti discuole, previste dall’art. 7 del DPR n. 275 del 1999, in un quadro siffatto, permetteall’istituto di rendere evidente la propria identità progettuale e di consolidarla;un’istituzione tra altre istituzioni o altre realtà diversificate del territorio.Le relazioni diffuse attivano e facilitano fenomeni di benchmarking (comparazionenella qualità dei servizi): confronto, rapporti, comunione di conoscenze eprofessionalità, che innalzano il livello di erogazione del servizio scolasticodell’istituto. Ciò consente, come da previsione della normativa sopra richiamata, diattuare in pieno il ruolo affidato all’istituto dallo Stato.A vario titolo, potenzialmente, tutti gli operatori della scuola possono intessererelazioni con l’esterno che, in un secondo momento, potranno essere formalizzate in:accordi di rete, lettere d’intenti, convenzioni, contratti, ecc.).Soprattutto i docenti, avendo ognuno un proprio background culturale, possono filtrarele risorse del territorio (culturali, economiche, sociali, ecc.) e le opportunità che essooffre per introdurle nella scuola, finalizzandole al miglioramento ed all’arricchimentodell’offerta formativa per gli studenti, le loro famiglie e per lo stesso territorio.

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Secondo Giancarlo Cerini 3 è necessario passare da una rete formale ad una rete“sociale”, infatti, <<la rete sociale permette di ridurre alcune "criticità" e, nelcontempo di:• “valorizzare la collaborazione e le esperienze dei differenti attori sociali cheoperano sulla formazione, anche di coloro che tendono spontaneamente a isolarsi oad essere trascurati;• prevenire o eliminare ridondanze operative (ad es.: duplicazione degli interventi edelle iniziative formative), riducendo le carenze qualitative e quantitative diprogrammi di azione in dati settori o per certe categorie sociali;• articolare e coordinare gli interventi e le proposte formative in base al loro gradodi specificità delle risposte ai bisogni degli utenti, alimentando comunque una"cultura comune del servizio";• prevenire conflitti di competenza anche mediante la circolazione efficace delleinformazioni sul tipo di servizi erogati e sulla loro possibile complementarietàrispetto ai bisogni o alla domanda sociale di varie categorie di utenti>>;• produrre regole condivise sugli standard che caratterizzano le metodologie diintervento formativo, riducendo le incertezze e le difficoltà di comprensione per“l’utente”.L’istituto collabora con enti, associazioni ed agenzie territoriali, ma anche con altrescuole del territorio, agendo in un quadro di rete sociale, all’interno di un sistema ingrado di sviluppare tutti i micro-territori che accolgono le istituzioni scolastiche, sia in senso sociale che culturale. Reti e relazioni diffuse, amplificano il potenzialeculturale di ogni singola istituzione, ente o agenzia di territori limitrofi.Il PTOF d’istituto indica:

1. modalità di relazione col territorio;2. interlocutori istituzionali e non, da “privilegiare”, per una qualità dell’offerta

formativa ampliata ed arricchita;3. strumenti di raccolta (documentali, meeting, newsletter, ecc.)4. modalità d’analisi di tutte le informazioni in ingresso (input) derivanti dalle

relazioni diffuse che l’istituto è in grado di intrattenere con le diverse realtàterritoriali;

Tutte le informazioni, una volta elaborate, si strutturano in relazioni formalizzatepreviste dalle norme sull’autonomia scolastica (L. n. 59/1997 - D.P.R. n. 275/1999 -D.I. n. 44/2001), in grado migliorare l’offerta formativa e, contemporaneamente,rafforzano l’identità scolastica nel territorio di riferimento.

3Giancarlo Cerini (2007): Fare rete per valorizzare il “capitale sociale” di ogni scuola - INDIRE.86

9. FABBISOGNO DI PERSONALE

La legge 107 ha introdotto l'Organico dell'autonomia, funzionale alle esigenzedidattiche, organizzative e progettuali della scuola.I docenti dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione e del pianodell’offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, diorganizzazione, di progettazione e di coordinamento (comma 5 della legge n. 107).L'Organico dell'autonomia include il fabbisogno di posti comuni e di Sostegno (i docentiinseriti nell’organico di diritto), sulla base del monte orario degli insegnamenti, conriferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonchédel numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti diSostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; nell'annoscolastico 2017-2018 il fabbisogno dei posti comuni e di Sostegno è stato così delineatoA tale scopo si riassumono, nelle tabelle n. 1 e 2, di seguito riportate, i posti in Organico(diritto e di fatto), comuni e di Sostegno, nell’anno in corso.

Tabella 1. – Organico di diritto

Organico di diritto

Infanzia Primaria Secondaria di I gradon. posti docenti n. posti docenti n. posti docenti

Posto Comune n.19 Posto Comune n. 49 + Cattedre interne n. 46

Posto di Sostegno n.2 n.1 Lingua Inglese Cattedre orario con completamentoMaterna regionale n.1 Posti di Sostegno n.10 esterno n. 1Ins. Rel. Catt. n.1 Ins. Rel. Catt. n.3 Posti di Sostegno n. 13Ins. Rel. Catt. Ins. Rel. Catt. Ins. Rel. Catt. n.1completamento n. 2 completamento n. 1 Ins. Rel. Catt. completamento n.1

Tabella 2. – Organico di fatto

Organico di fatto

Infanzia Primaria Secondaria di I gradon. posti docenti n. posti docenti n. posti docenti

Posto Comune n.19 Posto Comune n. 49 + Cattedre interne n. 46

Posto di Sostegno n.4 n.1 Lingua Inglese Cattedre orario con completamentoMaterna regionale n.1 Posti di Sostegno n.10 esterno n. 1Ins. Rel. Catt. n.1 Ins. Rel. Catt. n.3 Posti di Sostegno n. 13Ins. Rel. Catt. Ins. Rel. Catt. Ins. Rel. Catt. n.1completamento n. 1 completamento n. 1 Ins. Rel. Catt. completamento n.1

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Per quanto riguarda l’Organico dell’autonomia il fabbisogno al momento è stato definito individuando in ordine di preferenza i campi di potenziamento corrispondenti alle aree previste dal comma 7, L. n. 107:

1. potenziamento linguistico2. potenziamento scientifico3. potenziamento artistico e musicale4. potenziamento motorio5. potenziamento laboratoriale6. potenziamento umanistico socio economico e per la legalità

Le risorse sull'organico di potenziamento sono delineate, così come riportate nella tabella n. 3

Tabella 3. – Organico di potenziamento

Organico di potenziamentoInfanzia Primaria Secondaria di I grado

n. posti docenti n. posti docenti n. posti docentiPosto Comune n.0 Posto Comune n.4 Cattedra n.1 classe di concorso

A345 Posto di Sostegno n.0 Posto di Sostegno n.0 Posto di Sostegnon.0

10. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE ED INFRASTRUTTUREMATERIALI

A partire dall’anno scolastico 2013-2014, già con l’azione amministrativa della exD.D. Tesauro, è stato avviato un percorso di miglioramento della qualità del servizioscolastico nel territorio di Ficarazzi, aderendo al percorso Facile CAF (per lePubbliche Amministrazioni) che è stato concluso, per la parte relativa all’audit, amaggio c.a.Sono stati approntati tre Piani di miglioramento (PdM), di cui uno ha riguardato lostato degli arredi scolastici; alla presentazione del piano è seguita una puntualericognizione degli arredi scolastici e del loro stato che ha messo in luce l’esigenza dirinnovo e nuovo acquisto di arredo.Al momento parte dell'arredo è stato fornito dall'ente locale tuttavia si evidenzia unulteriore fabbisogno di arredo per permettere un miglioramento dei seguenti ambientiscolastici:

1. laboratorio di arte nei tre plessi della scuola: tavoli grandi, panche, armadi aperti e scaffalature, lavabo;

2. aula magna: sistema di amplificazione, sistema di schermatura oscurante sulle finestre , tende oscuranti su binario, pedana con scrivania o tavolo;

3. laboratorio scientifico: piani di lavoro, armadi per stoccaggio prodotti chimici, mensole, porta reagenti e porta strumenti, lavabo, sgabelli;

4. biblioteca: scaffali, espositori, tavoli da lettura e sedie, canalizzazione;5. orto didattico: armadio per gli attrezzi e tavolo di lavoro;6. aula musicale: sedie, pedana, grate alle finestre, pannelli mobili, lavagna

pentagrammata;7. aula palestra: armadio, cattedra;8. aula multimediale: n. 24 computer fissi con processore di ultima generazione

con scheda video dedicata, postazioni mobili per computer;9. rete internet: ampliamento a 20 mega con passaggio a fibra ottica a carico

dell’Ente Locale.10. aule dei tre plessi della scuola: sistemi parasole a norma T.U. sicurezza e ss.mm.

ii.

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11. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO

L’Istituto Comprensivo di Ficarazzi è impegnato nella formazione del personaledocente e del personale ATA. Sulla base dei bisogni formativi ritenuti prioritari dalCollegio dei Docenti, ogni anno si attivano corsi di formazione organizzatidall’Istituto stesso o promossi in ambito territoriale. È opportuno sottolineare che leiniziative di aggiornamento privilegiate sono quelle che adottano tecniche innovative(ricerca-azione; attività laboratoriali; apprendimento e formazione a distanza; ricorsoalle nuove tecnologie, ...), che partono da concrete situazioni di insegnamento epuntano alla produzione di materiali didattici. Proprio all’interno di questaprospettiva la Scuola vuole porsi al servizio del territorio e delle esigenzeprofessionali degli insegnanti come centro di documentazione organizzativa edisciplinare e come sede di ricerca e sperimentazione didattica. Le iniziative diformazione saranno progettate e finanziate il più possibile da consorzi di più scuole,attivando reti di istituzioni scolastiche per rispondere al principio di efficacia edeconomicità, e protocolli d’intesa con enti, fondazioni, università e associazioni perampliare, quanto più possibile, il plateau del corpus doctrine funzionale alla vastapopolazione professionale, qual è quella dell’Istituto Comprensivo di Ficarazzi.Nell’a.s. 2016/2017 la formazione dei docenti, proposta e deliberata dal Collegio deiDocenti, sarà orientata in particolare alle seguenti aree:- area relativa alla didattica per competenze;

- area relativa all’utilizzo delle ICT ai fini dell’innovazione didattico-metodologica;

- area relativa alle tematiche legate alla sicurezza;

- area relativa alle tematiche afferenti all’orientamento (IeFp)

- area relativa alla formazione psicopedagogica dei docenti;

- area relativa alla formazione sui B.E.S.

- area relativa alla formazione sulla didattica laboratoriale teatrale

- area relativa alla didattica innovativa

- area relativa all’ apprendimento delle lingue straniere

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Tutti i docenti che si trovano al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato, a qualunque titolo conferito, e che aspirino alla conferma nel ruolo, sono tenuti al periodo di formazione e di prova. Tale periodo è previsto anche per i docenti per i quali è stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o chenon hanno potuto completarlo negli anni precedenti e per i docenti per i quali è disposto il passaggio in ruolo. Docenti e personale A.T.A. sono inoltre impegnati nella formazione obbligatoria sulla Sicurezza.

12. OBIETTIVI PRIORITARI ADOTTATI DALLA SCUOLA FRA QUELLIINDICATI DALLA LEGGE 107/15

Il comma 7 dell’art. 1 della Legge del 13 luglio del 2015, n. 107 recita: <<Leistituzioni scolastiche nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentalidisponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per lafinanza pubblica individuano il fabbisogno dei posti dell’organico dell’autonomia, inrelazione dell’offerta formativa che si intende realizzare, (…) nonché in riferimento ainiziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali per degliobiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti>>.Tenuto conto della mission istituzionale della scuola e di quanto indicato nel RAV, sideclinano, di seguito gli obiettivi formativi, individuati come prioritari:a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolareriferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unioneeuropea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language IntegratedLearning (CLIL);b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte enella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e didiffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei edegli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a unostile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisicae allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticantiattività sportiva agonistica;h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo alpensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma didiscriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusionescolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraversopercorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei

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servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore el'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunniadottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18dicembre 2014.

13. IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA13.1. Progetto di recupero e potenziamento

"Insieme potenziamo e recuperiamo le competenze"

Premessa

Il Progetto "Insieme potenziamo e recuperiamo le competenze" si caratterizza per unaduplice finalità: da un lato, infatti, risponde alla finalità di prevenire le situazioni didisagio/svantaggio, offrendo risposte ai bisogni educativi legati alle differenze neimodi di apprendere e a condizioni particolari che possono essere causa di difficoltà;dall'altro, intende offrire agli alunni che posseggono una buona preparazione di baseulteriori possibilità di arricchimento culturale, allo scopo di ampliare le conoscenzedei contenuti disciplinari.Destinatari del progetto sono, dunque, sia alunni delle prime classi della ScuolaPrimaria, cui sono rivolti gli interventi di recupero, sia alunni provenienti dalle classiIII, IV e V della Scuola Primaria e dalle classi III della Scuola Secondaria di I grado,destinatari, invece, delle varie azioni di potenziamento, previste dal Piano dell'OffertaFormativa, così come deliberate in seno al Collegio dei Docenti del 3 Ottobre 2017(delibera n. 35). Nello specifico, le aree coinvolte dal percorso di potenziamentoafferiscono ai seguenti ambiti prioritari:

linguistico – espressivo; scientifico – matematico; motorio;

La didattica laboratoriale farà da sfondo integratore a tutti i percorsi attivati; il ricorsoad una metodologia di lavoro volta al "fare" costituisce, in effetti, una scelta adeguataal raggiungimento degli obiettivi prefissati, dal momento che consente a tutti glialunni di esprimere al meglio le proprie potenzialità e le proprie inclinazioni.L'utilizzo delle TIC, inoltre, anch'esso trasversale rispetto alle finalità individuate,rende accattivante lo svolgimento delle attività progettate, incidendo sullamotivazione ad apprendere, soprattutto sul versante del recupero delle competenze.La scelta degli alunni cui destinare i diversi tipi di intervento sarà vincolata agli esiti

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delle valutazioni infra – periodiche e terrà conto, altresì, dei risultati delle proveINVALSI, soprattutto per quel che riguarda il potenziamento e l'arricchimento deicontenuti relativi agli ambiti linguistico – espressivo e logico – matematico –scientifico

ProgettoRecupero delle competenze +ProgettoDispersione

Classi IN alunni provenienti dalle classi I plesso corso Umberto IN alunni provenienti dalle classi I plesso via dell'Aria

Classi II*N alunni provenienti dalle classi II plesso corso Umberto IN alunni provenienti dalle classi II plesso via dell'Aria

ProgettoPotenziamento delleCompetenze +ProgettoDispersione

Classi III

Potenziamento motorio – Giochiamo per apprendereN alunni provenienti dalle classi III - plesso corso Umberto I

Potenziamento motorio – Giochiamo per apprendereN alunni provenienti dalle classi III - plesso via dell'Aria

Classi IV

Potenziamento scientifico - Osserva, sperimenta, imparaN alunni provenienti dalle classi IV del plesso corso Umberto I

Potenziamento scientifico – Osserva, sperimenta, imparaN alunni provenienti dalle classi IV del plesso via dell'Aria

Classi V*+ progetto dispersione

Potenziamento linguistico Preparazione INVALSIN. alunni provenienti dalle classi V del plesso corso Umberto I

Potenziamento linguisticoPreparazione INVALSIN. alunni provenienti dalle classiV del plesso corso Umberto I

Classi SSIGPotenziamento linguisticoTraining for INVALSIN alunni provenienti dalle classi della Scuola Secondaria di I Grado

Potenziamento linguisticoTraining for INVALSIN alunni provenienti dalle classi della Scuola Secondaria di I Grado

*Le classi evidenziate sono state individuate nell’ambito del Piano regionale delleattività educativo-didattiche da implementare nelle scuole primarie caratterizzate daalto tasso di dispersione ed esiti inferiori alla media regionale nelle prove Invalsi.

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13.1.1. Progetto di recupero delle competenze

(Classi I e II della Scuola Primaria)

Premessa

Le diverse problematiche di disagio sociale presenti nel nostro territorio costituisconola premessa che fa da sfondo alla programmazione e realizzazione di interventi diprevenzione dell'insuccesso scolastico, al fine di garantire a tutti gli alunni il pienosuccesso formativo.I bambini di 5 – 6 anni si accostano alla Scuola Primaria con un determinato bagagliodi aspettative e di desideri relativi all'apprendimento dei processi di letto – scrittura.L'apprendimento della lettura e della scrittura non è un percorso del tutto semplice;tutt'altro, dal momento che varia da un alunno all'altro. Dare a tutti lo "stessoinsegnamento", nell'illusoria convinzione che tutti i bambini siano uguali è unindicatore predittivo di sicuri fallimenti scolastici.Una programmazione mirata, invece, calibrata sui bisogni di ognuno, nel senso di"dare di più a chi ha avuto di meno", per citare Don Milani, può davvero porsi comeuna valida alternativa per la promozione del successo scolastico e la rimozione degliostacoli che ad esso si oppongono.L'intervento individualizzato, o per piccoli gruppi, si è dimostrato negli anni moltoefficace, per contrastare e ridurre i fenomeni di drop out e di disagio, se non già perprevenirli. In effetti, l'individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento ed ilconseguente intervento mirato al recupero delle strumentalità deficitariecontribuiscono concretamente alla risoluzione di tali fenomeni.Particolare importanza, a tal proposito, rivestono le seguenti azioni:

offrire agli alunni che presentano difficoltà nell'acquisizione delle strumentalitàdi base l'opportunità di apprendere in tempi più distesi, per accrescerne lamotivazione e stimolarne l'impegno;

consolidare le attività preparatorie, indispensabili all'acquisizione degliautomatismi della letto – scrittura e del pensiero logico, carenti nel caso dialunni con difficoltà.

Tali alunni, secondo le diverse scuole di pensiero, sono quelli che faticano più deglialtri nella percezione, nell'analisi, nella sintesi visiva e uditiva, direttamente coinvoltenei processi di apprendimento delle strumentalità di base; spesso, si evidenzianodifficoltà nella motricità fine e nelle abilità spaziali, come si può facilmente rilevarenei disegni, da una povera rappresentazione corporea.

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Finalità

Il Progetto di recupero delle competenze si rivolge agli alunni provenienti dalle classiI e II della Scuola Primaria (plessi di c.so Umberto I e via dell'Aria). L'attività direcupero/consolidamento risponde alla finalità di prevenire le situazioni didisagio/svantaggio e intende offrire l'opportunità di rimuovere e/o modificare tuttequelle condizioni particolari che possono costituire causa di difficoltà.Scopo fondamentale risulta, a tal proposito, l'acquisizione di un adeguato metodo distudio, insieme al recupero e al rafforzamento delle abilità linguistiche e logico –matematiche, attraverso interventi e azioni personalizzati e con l'ausilio di svariatemetodologie di insegnamento.

Obiettivi• Migliorare i processi di socializzazione e le relazioni interpersonali.• Accrescere la motivazione, l'interesse e la partecipazione alla vita scolastica.• Migliorare i processi di autostima e di Self – Efficacy.• Sviluppare lo spirito di collaborazione.• Migliorare i tempi di attenzione e concentrazione.• Consolidare e potenziare le competenze comunicative, anche attraverso l'uso di

linguaggi non verbali.• Ampliare le conoscenze e consolidare le abilità strumentali di base.• Poteziare le abilità grosso – motorie e la motricità fine.• Potenziare l'autonomia personale, sociale ed operativa.

Attività• Esercitazioni individuali.• Lavori di gruppo.• Ascolto, lettura e comprensione di testi.• Sollecitazione degli interventi e degli interessi.• Esercitazioni guidate, a livello crescente di difficoltà.• Prove e attività differenziate e semplificate.• Verbalizzazioni orali.• Compilazione di schede strutturate.• Studio guidato con l'aiuto di un compagno e/o dell'insegnante.• Esercitazioni per il rafforzamento delle abilità di calcolo.• Attività guidate per potenziare la comprensione di situazioni problematiche e

le abilità di problem solving.• Uso di software specifici per sviluppare le capacità logiche.• Rappresentazioni grafiche di vario tipo.• Conferimento di incarichi.• Giochi didattici con materiale strutturato e non.

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Metodologia

Sarà privilegiato un approccio metodologico misto, secondo gli obiettivi, di volta involta programmati. L'attività ludica servirà, inizialmente, a sviluppare le capacitàorali e favorire la socializzazione e il confronto tra pari.L'uso di materiali strutturati o semi – strutturati, invece, sarà previsto per lo più, per ilraggiungimento di obiettivi squisitamente didattici.Lo sviluppo di competenze sociali e di più elevati livelli di autostima passeràattraverso l'utilizzo di metodologie dedicate, quali il Cooperative Learning, basatosull'interazione, all'interno di un gruppo, di allievi che collaborano, al fine diraggiungere obiettivi comuni, o il Modeling, che si basa piuttosto sull'apprendimentoosservativo.Il ricorso ai cosiddetti "facilitatori" costituirà la strategia chiave, dal momento che siriferisce a tutti quegli accorgimenti, strumenti e tecniche che l'insegnante mette inatto per favorire/facilitare i processi di apprendimento (utilizzo di software, supportimultimediali, materiali strutturati, etc.).Rinforzi positivi premieranno comportamenti "didatticamente" corretti,aumentandone la probabilità e la frequenza e contribuendo al miglioramento dellaSelf – Efficacy di ogni alunno.

Indicatori utilizzati• Padronanza delle abilità strumentali di base.

• Uso pertinente dei diversi codici comunicativi.

• Partecipazione attiva all'esperienza scolastica.

• Collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni.

• Sviluppo di abilità pro – sociali

Risorse umane necessarieLe attività saranno condotte, in orario antimeridiano, da tutti i docenti delle classiiniziali (classi I e II) della Scuola Primaria, individuate tra le risorse assegnate aquesta Istituzione scolastica, per il potenziamento dell'offerta formativa.Gli insegnanti cureranno le attività per il recupero delle competenze, rispettivamentenei plessi di via dell'Aria e di c.so Umberto I.

Verifica e valutazione

La verifica dell'interventi didattico sarà costante nelle varie fasi prgettuali, ai fini diun monitoraggio continuo dei ritmi e dei livelli di apprendimento di ciascun alunno edella valutazione puntuale dell'acquisizione dei contenuti. Sono previsti momenti diverifica dell'efficacia del metodo utilizzato, al fine di operare eventuali modifiche eaggiustamenti in itinere.

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13.1.2.Progetti di potenziamento delle competenze

(Classi III, IV e V dell Scuola Primaria e classi della SSIG)

Premessa

I progetti di potenziamento fanno riferimento alle aree individuate come prioritarieper l'arricchimento del Piano dell'Offerta Formativa, dal Collegio dei Docenti diquesta Istituzione scolastica, nella seduta del 27 Ottobre 2016.Tali sono le aree linguistica, scientifica, artistico – musicale, motoria, laboratoriale,umanistica, socio – economica e per la legalità, che saranno oggetto di potenziamentoe ampliamento dei contenuti, attraverso la realizzazione di quattro laboratori, dadestinare ad alunni della Scuola Primaria e Secondaria di I grado.In particolare, il potenziamento dell'area motoria riguarderà gli alunni delle classi IIIdella Scuola Primaria, il potenziamento delle competenze scientifiche sarà rivolto adalunni provenienti dalle classi IV, mentre le aree linguistico – espressiva, umanistica,socio – economica e per la legalità verranno potenziate nelle classi V della ScuolaPrimaria e nelle classi della Scuola Secondaria di I grado.La didattica laboratoriale, volta al fare concreto, all'operatività, alla sequenzaprocedurale, sarà trasversale a tutti i percorsi, così come il ricorso alle Tecnologiedell'Informazione e della Comunicazione (TIC), in modo da consentire l'ampliamentodelle conoscenze e dei contenuti disciplinari, offrendo agli alunni che presentano unabuona preparazione di base ulteriori possibilità di arricchimento culturale.

Laboratori attivati a.s. 2017 - 2018

• Laboratorio per il potenziamento motorio.• Laboratorio per il potenziamento scientifico.• Laboratorio per il potenziamento linguistico – espressivo.

Destinatari

Alunni provenienti dalle classi III, IV e V della Scuola Primaria e alunni provenientidalla Scuola Secondaria di I grado, selezionati sulla base degli esiti delle valutazioniinfra – quadrimestrali nelle varie discipline oggetto di potenziamento.Saranno costituiti gruppi di alunni di differente numerosità a seconda del tipo dilaboratorio.

Durata

Le attività saranno espletate da Ottobre 2017 a Giugno 2018, in orario antimeridiano.

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1. Laboratorio per il potenziamento motorio

"Giochiamo per apprendere"

(Classi III della Scuola Primaria)

Premessa

Il laboratorio per il potenziamento dell'attività motoria rappresenta una rispostainnovativa al miglioramento delle capacità di apprendimento, attraverso lo sviluppodell'atto motorio che, in quanto tale, lega contemporaneamente, nella sua espressione,l'aspetto cognitivo, emotivo e motivazionale.Tale percorso costituisce, inoltre, un'efficace opportunità per lo sviluppo e ilpotenziamento delle competenze sociali, necessarie ad una crescita sana, in termini direlazione e rispetto dell'altro.Finalità

La finalità generale è quella di sviluppare adeguate capacità di apprendimentoattraverso il potenziamento dell'attività motoria e l'interiorizzazione di un'immaginedi sé adeguata allo scopo.

Obiettivi generali

• Consolidamento degli schemi motori di base, al fine di combinarli per lo sviluppo dell'attenzione divisa.

• Potenziamento delle capacità coordinative generali, al fine di migliorare l'uso delle prassie.

• Conoscenza delle principali funzioni fisiologiche e dei cambiamenti ad esse associati, in relazione all'esercizio fisico.

• Consapevolezza della propria corporeità come espressione del sè.• Miglioramento e sviluppo delle funzioni esecutive, come l'attenzione sostenuta,

selettiva, divisa e della working memory, al fine di accrescere la capacità delsoggetto di pianificare e finalizzare l'atto secondo un uso prefissato.

• Potenziamento delle prassie, semplici e complesse.

Obiettivi specifici

• Utilizzare schemi motori e posturali in continua situazione combinata e simultanea.

• Adattare l'atto motorio a situazioni esecutive nuove, modificando sempre la situazione, al fine di migliorare l'uso dello shift attentivo.

• Educare il bambino a controllare la respirazione, la frequenza cardiaca, il tono muscolare, al fine di migliorare la capacità di allerta tonico.

• Modulare i carichi sulla base delle variazioni fisiologiche dovute all'esercizio.

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• Eseguire le attività proposte attraverso variabili fornite e consegne da inventare, alfine di migliorare e potenziare l'uso delle capacità di problem solving.

• Rispettare le regole delle attività sportive e dei giochi praticati, al fine di migliorare il riconoscimento dell'altro e del gruppo.

• Cooperare all'interno del gruppo, confrontarsi lealmente, anche in unacompetizione, con compagni e/o avversari, al fine di acquisire/migliorare lacapacità di realizzare scopi sociali.

Indicatori di competenza• Muoversi con scioltezza, padroneggiando l'uso degli schemi e combinandoli in

maniera fluida.• Utilizzare gli schemi in relazione all'uso del doppio e triplo compito.• Rispettare le regole nei giochi di squadra.

Metodologia

Sarà privilegiata una metodologia attiva, che mette il bambino in condizione di"costruire" le proprie abilità, attraverso la valorizzazione delle sue risorse.Il ricorso alle strategie di problem solving consentirà, inoltre, al bambino diaccrescere e potenziare la sua flessibilità di pensiero.La co – costruzione di percorsi e circuiti sarà utilizzata per migliorare, nel soggettoche apprende, l'uso di prassie ideative.Lo sviluppo delle capacità relazionali e sociali passerà attraverso l'attività ludica,realizzata sia nel piccolo gruppo, che nel gruppo allargato.Tutte le attività saranno presentate in forma di gioco, per permettere aglia alunni diesercitare la motricità spontanea e di ricevere sollecitazioni per lo sviluppo dellenumerose funzioni che stanno alla base dei comportamenti motori.

Attività

• Giochi per l'utilizzo degli schemi motori di base, in forma semplice e combinata.• Giochi per lo sviluppo, attraverso l'atto motorio, delle funzioni esecutive,

soprattutto dell'attenzione divisa e selettiva.• Giochi di esercizio dell'attività motoria, che prevedono l'esercizio delle

capacità di updating.• Giochi di miglioramento dell'atto motorio e di uso delle prassie, attraverso

esercizi che stimolino l'uso dello shift attentivo.• Giochi individuali, di gruppo e di squadra.• Giochi motori liberi.• Costruzione di giochi e di attività da parte degli alunni con la guida esperta

dell'insegnante.

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Durata

Le attività saranno espletate da Ottobre 2017 a Giugno 2018, in orario antimeridiano,secondo un calendario predefinito.

Spazi e luoghi

Le attività saranno espletate prevalentemente nel cortile del piano seminterrato delplesso di via dell'Aria e nel cortile di pertinenza dei locali del plesso di corsoUmberto I.E' previsto anche l'uso di aule scolastiche nei due plessi della Scuola Primaria.

Risorse umane necessarie

Le attività saranno condotte, in orario antimeridiano, da tutti i docenti delle classi IIIdella Scuola Primaria, individuate tra le risorse assegnate a questa Istituzionescolastica, per il potenziamento dell'offerta formativa.Gli insegnanti cureranno le attività per il potenziamento delle competenze, rispettivamente nei plessi di via dell'Aria e di c.so Umberto I.

2. Laboratorio per il potenziamento scientifico

"Osserva, sperimenta, impara"

(Classi IV della Scuola Primaria)

Finalità

La scuola per divenire “buona scuola” ha l'obbligo di assicurare a tutti gli studenti ilraggiungimento di alcuni livelli essenziali di competenza, pertanto la finalità delpercorso laboratoriale, di potenziamento dell'area scientifico matematica, sarà quelladi recuperare abilità e contenuti a volte difficilmente acquisibili durante le attivitàcurricolari per il numero di ore di lezione, non sempre congruo, e di potenziare leabilità scientifiche dei soggetti non particolarmente “attivi” nelle disciplinescientifiche. Gli studenti saranno condotti a comprendere le strategie della ricercaattraverso l'esperienza diretta del metodo di indagine scientifica su argomentistrettamente connessi con i programmi curricolari. Attraverso la didatticalaboratoriale, basata sull’ Inquiry, raccomandata dai documenti ministeriali epromossa dall’Unione Europea.

100

In particolare, si cercherà di:promuovere lo sviluppo del pensiero razionale e dello spirito critico;

favorire la crescita della cultura scientifica degli studenti tramite la sinergia tra approccio creativo e scientifico ;

incoraggiare l’interesse per la scienza e l’innovazione tecnologica in generale, al fine di incentivarne una visione positiva;

stimolare tra le giovani generazioni le vocazioni agli studi scientifici.

ObiettiviIl percorso di potenziamento avrà un approccio di tipo induttivo che partiràdall'osservazione diretta di fatti e fenomeni per arrivare alla scoperta della regola,della legge. Sperimentare per costruire la conoscenza porterà via via i bambini allacapacità di teorizzare e strutturare.L'educazione al metodo scientifico, partendo dalla curiosità e attraverso esperienzefacilmente comprensibili e realizzabili dallo stesso alunno, favorirà e svilupperà inmodo graduale la capacità di astrazione e sistemazione.Pertanto, gli alunni stessi, divisi in gruppi di lavoro, realizzeranno autonomamente, sotto la guida dell'insegnante e con l’ausilio di schede strutturate, l’esperienza, compieranno le proprie osservazioni/ misurazioni, faranno le proprie conclusioni in base ai dati rilevati e all’ipotesi da verificare; la relazione scritta finale, corredata di disegni, tabelle e grafici, costituirà infine un momento di riflessione, di verifica, di acquisizione, oltre che dei concetti, di un linguaggio appropriato. Obiettivi del percorso laboratoriale:

1. abituare gli alunni ad affrontare un compito reale o prova situata individuando metodi, procedure, linguaggi e tempi;

2. attivare processi consapevoli di autovalutazione del lavoro, in itinere, conconseguenti capacità di riprogettazione in caso di errore o di revisione delleprocedure (mentalità progettuale flessibile);

3. fare cogliere la complessità dei saperi e l’unitarietà delle conoscenze mediantel’acquisizione della consapevolezza che i contenuti disciplinari hanno strutturesistemiche (nodi, interrelazioni, linguaggi) e che le discipline non sono costituite dameri elenchi sequenziali degli stessi;4. fare emergere le capacità operative, mediante il fare non come mero esempio del sapere, ma come attività concreta, valutabile in sé e di pari dignità formativa;

5. favorire la mentalità del lavoro di gruppo che costituisce ormai la predominante modalità operativa in molte tipologie di attività lavorative;

6. far emergere la produttività della divisione del lavoro come approccio a problematiche complesse;

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7. abituare ad una mentalità critica anche mediante la riflessione sulle proprie capacità;8. sviluppare il senso di responsabilità, rispetto degli impegni, ricerca di nuove soluzioni, revisione dei propri giudizi, modificazione dei propri comportamenti;9. indurre alla scoperta della realtà nelle molteplici interconnessioni in modo da invogliare gli utenti verso un futuro bio sostenibile;10. incrementare le attività sul campo e pratiche anche mediante l’uso di semplicistrumenti di osservazione per promuovere negli studenti curiosità, interesse, gustodella conoscenza, motivazione e l’inclusione.

Attivita'Le attività laboratoriali saranno suddivise in tre percorsi formativi:

- percorso acqua;- percorso aria;- percorso terra.

sviluppare l'osservazione guidata dei fenomeni naturali; acquisire il concetto di misurabilità degli stessi;acquisire la manualità mediante l'uso di strumenti per sottolineare la ripetibilitàdelle esperienze scientifiche;individuare i requisiti caratteristici di alcuni fenomeni per far classificare in modo razionale il frutto delle osservazioni;sviluppare il ruolo di mediazione dell'insegnante nella gestione delle situazioni didattiche.

- creazione di un clima rassicurante e di situazioni facilitanti;- circoscrizione e concretezza dei compiti assegnati;- attività di warm up prima di svolgere un argomento nuovo;- discussioni guidate con periodica messa a punto del lavoro effettuato;- produzione di situazioni di “crisi“ utili ad innescare un processo cognitivo

autonomo;- guida all’esercizio di scelte ragionate e finalizzate.

Indicatori utilizzati· Coerenza tra risultati attesi e quelli conseguiti;· rispetto dei tempi prefissati;· raggiungimento degli obiettivi prefissati;· soddisfazione dell’utenza;

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· adeguatezza ed efficacia degli strumenti utilizzati;· verifica preparazione in itinere e finale degli alunni attraverso la progettazione

e l'esecuzione di un semplice esperimento.

Risorse umane necessarieLe attività saranno condotte, in orario antimeridiano, da tutti i docenti delle classi IVdella Scuola Primaria, individuate tra le risorse assegnate a questa Istituzionescolastica, per il potenziamento dell'offerta formativa.Gli insegnanti cureranno le attività per il recupero delle competenze, rispettivamentenei plessi di via dell'Aria e di c.so Umberto I.

3. Laboratorio per il potenziamento linguistico

"Prepariamoci all’INVALSI"

(Classi V della Scuola Primaria)

Premessa e finalità

Il percorso Prepariamoci all'INVALSI si propone, come finalità generale, ilmiglioramento die risultati degli alunni della Scuola Primaria alle prove INVALSI,per quel che concerne le competenze linguistiche, priorità già individuata dalRapporto di Autovalutazione e dal Piano di Miglioramento della nostra istituzionescolastica. Le azioni di miglioramento saranno dirette a promuovere il successo nelleprove di italiano e, laddove possibile, nelle prove di lingua inglese che, a partiredall'anno scolastico 2017/2018, per effetto della Legge n. 107 del 2015 e delsuccessivo Decreto legislativo n. 62 del 13 Aprile 2017, saranno espletate daglialunni delle classi quinte.Partendo dai Quadri di riferimento delle prove INVALSI del 2011, dove si legge che<<oggetto della prova di italiano è la verifica sia della competenza di lettura sia delleconoscenze e competenze grammaticali>>, il percorso intende progettare soluzionistrutturate e strategiche che consentano un'adeguata operatività didattica nelleseguenti dimensioni:

competenza tecnica di lettura;

competenza testuale;

competenza grammaticale;

competenza lessicale.

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Obiettivi e risultati attesiTra gli obiettivi da perseguire:

Predisporre buoni condizioni ambientali per la lettura. Esercitare la memoria. Saper selezionare la strategia di lettura più efficace in funzione dell'obiettivo

(di orientamento, di consultazione, di approfondimento). Utilizzare la tecnica di lettura più idonea alla situazione (tecnica silenziosa, ad

alta voce, espressiva). Riconoscere l'impaginazione (titolazione, scansione in capoversi e paragrafi,

etc.). Individuare la modalità di successione e la gerarchia delle informazioni. Distinguere tra informazioni in primo piano e informazioni sullo sfondo

comunicativo. Saper operare le inferenze (ricavando i contenuti impliciti) pertinenti alla

comprensione del testo. Saper riconoscere le tradizionali parti del discorso. Saper riconoscere le principali funzioni sintattiche, distinguere soggetto,

predicato, oggetto diretto e indiretto. Riconoscere i rapporti logico – semantici tra sintagmi e tra frasi, distinguere i

legami di coordinazione e subordinazione, distinguere i principali tipi disubordinate.

Riconoscere i valori sintattici della punteggiatura, riconoscere la funzione disegnalazione tra i segmenti costitutivi della frase e del periodo, riconoscere lafunzione prosodica, ovvero di segnalazione di pause, cambiamento diintonazione per esprimere attesa, sorpresa, etc.

Riconoscere il significato di vocaboli non noti, formulando ipotesi a partire dalcontesto o anche dall'insieme delle informazioni del testo.

Saper usare il dizionario al fine di ottenere le informazioni necessarie perpronunciare e scrivere correttamente le parole.

Riconoscere le particolari accezioni di significato di un termine, formulandoipotesi a partire dal contesto.

Saper individuare nel testo, tra vocaboli, rapporti di derivazione, alterazione,etc.

Saper individuare i diversi campi semantici del testo, la loro strutturazioneinterna e le relazioni tra di essi.

Riconoscere la diversità di significato di un termine secondo l'ambito d'uso.DestinatariAlunni provenienti dalle classi quinte della Scuola Primaria selezionati sulla basedegli esiti delle valutazioni infra – quadrimestrali nella discipline oggetto dipotenziamento.Potranno essere costituiti gruppi di alunni di differente numerosità secondo le attivitàdi volta in volta programmate.

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Metodologie

Sarà privilegiato un approccio metodologico misto, secondo gli obiettivi daraggiungere. E' previsto l'uso di materiali strutturati e semistrutturati.Si cercherà, nello specifico, di:

1. Lavorare sulla decodifica delle consegne.2. Mediare strategie di semplificazione.3. Mediare strategie di controllo.4. Proporre diverse modalità di presentazione.5. Favorire il ragionamento per esclusione.

Risorse umane necessarie

Le attività saranno condotte, durante le ore di contemporanea presenza, da tutti idocenti della Scuola Primaria, individuati per il potenziamento dell'offerta formativa.Si tratta, nello specifico, degli insegnanti prevalenti delle classi quinte.

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Laboratorio per il potenziamento linguistico

"Training for INVALSI"

(Classi della Scuola Secondaria di I grado)

Training for INVALSI è un progetto di potenziamento di lingua inglese per gli alunnidelle classi terze della scuola secondaria di I grado. Il progetto mira alla preparazionedegli alunni alla Rilevazione Nazionale INVALSI che, come prevede il Decretoattuativo della Lg 107/2015 n.62, include per la prima volta, a partire dall'annoscolastico 2017-2018,anche una prova specifica per la lingua inglese, che accerti ilivelli di apprendimento delle abilità di comprensione e uso della lingua, coerenti conil Quadro Comune Europeo di Riferimento.

Finalità Stimolare il processo di miglioramento delle abilità linguistiche

Sviluppare strategie utili per affrontare le prove INVALSI di inglese con consapevolezza.

Obiettivi Esercitare le abilità di reading, listening e speaking (lettura, ascolto e parlato)

Ampliare e consolidare le conoscenze lessicali e le funzioni linguistiche della lingua inglese

DestinatariGruppi di alunni delle classi terze della Scuola secondaria di primo grado

TempiIl progetto si articolerà in sei ore settimanali in ore curricolari dal mese di ottobre; gliincontri si svolgeranno con cadenza settimanale ed impegneranno gli alunni per unasola volta a settimana secondo il seguente orario:

MARTEDI: ore 10,00 - 11,00- ALUNNI GRUPPO A/ ore11,00 -12,00: ALUNNIGRUPPO B MERCOLEDI: ore 11,00 – 12,00 - ALUNNI GRUPPO C/ ore12,00 - 13,00:ALUNNI GRUPPO DVENERDI: ore 11,00-12,00: ALUNNI GRUPPO E/ ore 12,00 -13,00: ALUNNIGRUPPO

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MetodiL'approccio metodologico laboratoriale che si intende adottare permetterà agli alunnidi sperimentare varie situazioni di apprendimento, si presenteranno materiale edesercitazioni per la preparazione alla rilevazione INVALSI, privilegiando unapproccio di tipo funzionale - comunicativo-ciclico.

StrumentiIl ricorso al laboratorio multimediale- informatico consentirà di svolgere esercitazionidi ascolto e di controllo fonetico ed anche di usare in modo proficuo gli strumentiaudiovisivi. A potenziare il metodo didattico, ci sarà una significativa integrazione trasupporti cartacei tradizionali e un nutrito kit di strumenti multimediali conforme alleultime indicazioni ministeriali: contenuti digitali integrativi, risorse online.

ContenutiAdeguato spazio verrà dato alla tipologia di prova di lettura e comprensione a sceltamultipla e/o a risposta aperta sia per l'esercizio dell'abilità di comprensione che perl'uso della lingua inglese su testi di livello A2 del Quadro Comune Europeo diRiferimento per le lingue straniere.

Ricadute attese sugli alunni Rinforzo grammaticale di strutture già studiate dagli alunni

Arricchimento del lessico e potenziamento delle abilità comunicative

Miglioramento dell'abilità di lettura e comprensione dei testi

Valutazione e monitoraggioI seguenti indicatori verranno utilizzati per il monitoraggio e la valutazione dell'azione di potenziamento:

interesse, motivazione partecipazione attiva potenziamento abilità comunicative risultati prove INVALSI

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13.1.3. Piano regionale delle attività educativo-didattiche da implementare nellescuole primarie caratterizzate da alto tasso di dispersione ed esiti inferiori allamedia regionale nelle prove InvalsiIl Piano, proposto dalla Direzione Generale dell’UfficioScolastico Regionale per la Sicilia, si configura come unapproccio preventivo che, partendo dalla Scuola dell Infanzia, nell’ambito delleistituzioni scolastiche più a rischio, prosegue con interventi rivolti agli allievi dellaScuola Primaria,individuando come target le classi interessate alle prove Invalsi(classi seconde e quinte).

13.2. Progetti didattici curriculari

- I Piccoli - Grandi Cittadini aprono la città - “Ficarazzi fra Storia, Monumenti e ...Cultura” - Il progetto, realizzato con un protocollo d'intesa fra la nostraIstituzione Scolastica, il Comune di Ficarazzi (Assessorato alla Cultura) e il Fondo Ambientale Italiano (FAI - Delegazione di Palermo - GruppoBagheria), cerca di promuovere l’interesse per il patrimonio storico, artistico,culturale, di Ficarazzi al fine di reinterpretarlo e trarne spunti e motivazioni per laformazione e il potenziamento di una forte moderna identità collettiva.- “Saporita…mente” - Il progetto si inserisce all’interno dell’educazione alimentare ed ha come finalità principale la promozione di sani e responsabili comportamenti alimentari nelle famiglie e negli studenti frequentanti il nostro Istituto.- “Un mare sotto sopra” – Il progetto mira a promuovere stili di vita, volti al rispetto dell’ambiente in cui si vive. Prevede azioni e interventi didattici sia sul versante alunni che sul versante genitori.- “Verso” una scuola amica dei bambini e dei ragazzi (Protocollo d’intesaMIUR/UNICEF) - Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere i diritti dell’Infanzia in una visione di scuole che accolgono le differenze.- Progetto di Cittadinanza digitale nell’ambito del programma “Safer Internet Center Italia II – Generazioni Connesse. Diffusione volte a favorire un uso corretto econsapevole della Rete” - Sviluppo di attività didattiche e formative connesse con l’utilizzo sistematico delle tecnologie sia a livello individuale sia a livello laboratoriale.

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PROGETTO"I PICCOLI - GRANDI CITTADINI APRONO LA CITTÀ -FICARAZZI FRA STORIA, MONUMENTI E ... CULTURA”

PROGETTO ANNUALEPROGETTO PLURIENNALEPROSECUZIONE DI UN PROGETTO

ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTOComune di Ficarazzi (Assessorato alla Cultura), FAI (Fondo Ambiente Italiano) Delegazione di Palermo - Gruppo di Bagheria.

FINALITÀ DEL PROGETTO

La finalità generale del progetto è quella di promuovere un percorso di Ricerca - Azionemultidisciplinare con il coinvolgimento attivo e critico nella presa in carico dei beniarchitettonici e paesaggistici del territorio, da parte degli alunni e di promuovere una "Giornataa tema" di apertura dei monumenti. In particolare, la nostra Istituzione Scolastica intende:

sviluppare negli alunni, attraverso la conoscenza della realtà territoriale urbana, il “senso di appartenenza” e il rafforzamento della “identità culturale”;

motivare alla conoscenza ed alla tutela del patrimonio ambientale e culturale nel più generale quadro della formazione del cittadino;

fornire strumenti per svolgere un’educazione ed uno sviluppo del “senso estetico” per il miglioramento qualitativo della vita;

stimolare e affinare le abilità tecnico-operative degli strumenti di ricerca e delle applicazioni multimediali;

sviluppare le capacità descrittive, interpretative ed espressive;

stimolare l’interesse verso lo sviluppo di specifiche competenze riguardanti la tutela del patrimonio artistico - ambientale.

leggere il passato per ritrovare le radici, vivere al presente per modificareatteggiamenti e comportamenti e guardare al futuro salvaguardando il patrimonionaturale e artistico del proprio territorio;

mettere in pratica modalità di apprendimento che consentano di attuare concretamenteun percorso didattico gestito, in parte, autonomamente dall’alunno e che segua ilcriterio della vera conoscenza, “dal vicino al lontano”

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Gli alunni al termine del percorso progettuale dovranno aver acquisito le seguenti abilità ecompetenze:- Saper ricercare, catalogare reperti, testimonianze, canti, usi, utensili, modi di dire, ecc…;- Saper riprodurre attraverso calchi, plastici e/o modelli i monumenti, gli oggetti o gli utensili

osservati;

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- Saper sviluppare strategie fondate sulla ricerca – azione che consentano di problematizzare e contestualizzare in prospettiva diacronica e sincronica i dati ricavati durante le visite effettuate;- Saper realizzare una mappa descrittiva del territorio con l’ indicazione degli itinerari possibili;- Saper elaborare pacchetti informativi ( brochure, cd-rom e depliant ) atti a favorire una conoscenza approfondita e consapevole dei beni ambientali e del patrimonio culturale esistente;- Saper prendere consapevolezza della necessità di salvaguardare, tutelare, valorizzare i beni culturali e ambientali presenti nel territorio attraverso la presentazione di progetti di riqualificazione.

DESTINATARITutti gli studenti della Scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado

METODOLOGIE UTILIZZATELezione frontaleApprendimento collaborativo Role playBrainstormingMappe concettuali Studio di casiDidattica laboratoriale

DURATA DEL PROGETTOAvvio Febbraio - Conclusione Maggio

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Le azioni e gli interventi per i prossimi tre anni saranno articolati in tre percorsi laboratoriali:Anno scolastico 2015/16: Le chiese di Ficarazzi: storia, devozione e cultura popolare.Anno scolastico 2017/18 :La canna da zucchero: arte, cultura e tradizioniAnno scolastico 2018/19 : La nostra scuola monumentale.Le attività, comuni ai tre percorsi, saranno focalizzate su:

1. ricerche iconografiche sulle trasformazioni del territorio e sulle emergenze storico-artistiche e culturali: mappe territoriali, stampe, dipinti, fotografie;

2. lavori di gruppo con l’utilizzazione del metodo induttivo e deduttivo – mappe concettuali;

3. visite didattiche dei monumenti;4. lavoro sul campo: metodo della rilevazione dei dati del territorio (ambiente e

manufatti), rilievi fotografici, disegno dal vero;5. elaborazione e catalogazione del materiale al computer;6. rielaborazione e sistemazione dei dati acquisiti per la realizzazione della brochure

illustrativa;7. realizzazione di pannelli espositivi;8. assemblaggio del materiale acquisito ed elaborato per la realizzazione di un filmato in

DVD.

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INDICATORI UTILIZZATI· Coerenza tra risultati attesi e quelli conseguiti;· rispetto dei tempi prefissati;· raggiungimento degli obiettivi prefissati;· soddisfazione dell’utenza;· adeguatezza ed efficacia degli strumenti utilizzati;· verifica preparazione finale degli alunni.

STATI DI AVANZAMENTO- Efficacia del coordinamento delle attività;- sviluppo coerente dei percorsi progettati;- rispetto dei tempi di sviluppo.

RISORSE UMANE NECESSARIE

Qualifica Numero risorse Numero ore

insegnanti coordinatori di tutti gli insegnanti 18 ore/20 oresezione/interclasse/classe

insegnanti prevalenti s.p 20/30 insegnanti 30 ore

docenti di arte, italiano, scienze

Personale Ata

Qualifica Numero risorse Numero ore

DSGA 1 5

Assistente Amministrativo 1 5

Esperto/I Esterno/I

Numero Risorse Numero Ore

/ /

RISORSE FINANZIARIEX Costo di € 500,00 PER:

Materiale di consumoCancelleria, fotocopie Interventi di manutenzione e nuove istallazioni Utilizzo servizi di trasporto (NOLEGGIO PULLMAN) Supporti informatici (DVD, CD)

ALTRE RISORSEIl progetto verrà realizzato nelle aule di appartenenza

L'evento finale si svolgerà nei siti monumentali oggetto di studio

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PROGETTO “SAPORITA…MENTE”

PROSECUZIONE DI UN PROGETTO

ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTOper la realizzazione del presente progetto saranno coinvolti soggetti istituzionali impegnatinell’educazione e nella formazione, l’istituzione socio-sanitaria, associazioni agricole, dellaproduzione e distribuzione operanti nel Territorio.

FINALITÀ DEL PROGETTOIl progetto mira alla formazione degli utenti diretti della scuola, gli alunni, e gli utenti indiretti, lefamiglie. Esso persegue le seguenti finalità:

- Favorire l’acquisizione di positivi, duraturi e consapevoli stili di vita mirati al manteni-mento di un personale benessere psico-fisico.

- Creare i presupposti per il radicamento della cultura della prevenzione.- Promuovere adeguate abitudini alimentari e la conseguente eliminazione di comportamen-

ti alimentari non soddisfacenti.- Sostenere l’acquisizione di competenze pluridisciplinari inerenti l’utilizzazione di manipo-

lazioni più igieniche di cibo e di acqua, un efficiente utilizzo delle risorse alimentari e unuso corretto delle materie prime.

- Realizzazione di una banca dati di buone prassi da condividere.

OBIETTIVI DEL PROGETTOGli obiettivi che si intendono raggiungere nel breve e nel medio periodo, in relazione aidestinatari degli interventi, sono:Docenti :

- Accrescere le competenze in merito all’educazione alla salute e ai corretti stili di vita attra-verso azioni formative formali e in situazione.

- Sviluppare sinergie con le agenzie di formazione ed educazione del territorio.

Genitori :- accrescere le competenze in merito all’educazione alla sana alimentazione e alla preven-

zione delle patologie pediatriche legate ad una scorretta alimentazione/nutrizione.- Aumentare le proprie conoscenze per sviluppare competenze relative alla scelta del cibo di

qualità - Consapevolizzare la propria cultura alimentare (legata alla propria storia familiare e socia-

le) per poterla condividere con le nuove generazioni;

Alunni della Scuola dell'Infanzia, Primaria e Scuola Secondaria di Primo grado:- Incentivare la consapevolezza dell’importanza del rapporto cibo-salute.- Favorire l’adozione di sani comportamenti alimentari, prediligendo il tradizionale modello

alimentare mediterraneo.- Accrescere la conoscenza del sistema agroalimentare.- Aumentare le conoscenze e le competenze in merito agli aspetti scientifici,- storici, geografici, culturali, antropologici, ecologici, sociali e psicologici legati al rappor-

to, personale e collettivo, con il cibo.- Arricchire le conoscenze e le competenze relative alla sicurezza alimentare incorporando

aspetti valoriali relativi a sostenibilità, etica, legalità, inter-cultura e territorialità.

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DESTINATARI

Gli alunni della scuola dell’infanziaGli alunni della scuola PrimariaGli alunni della Scuola Secondaria di Primo GradoI genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo di FicarazziI docenti dell’Istituto Comprensivo di Ficarazzi

METODOLOGIE UTILIZZATE

Saranno utilizzati molteplici e distinti approcci metodologici, in stretta relazione ai diversi contenuti proposti ed ai relativi obiettivi perseguiti: lezione frontale, didattica laboratoriale, brainstorming, cooperative Learning, problem solving, dibattiti e discussioni, visione di filmati, esperienze dirette, uscite didattiche.

DURATA DEL PROGETTOMese di avvio: NovembreMese di conclusione: Maggio

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀPartendo dal presupposto che l’educazione alimentare coinvolge tutte le componenti della scuolaa diverso titolo, il progetto si struttura nella progettazione di interventi e azioni che contribuiscononell’insieme all’implementazione della cultura della sana alimentazione.

Azioni rivolte ai DocentiPosto che per lo sviluppo del progetto ogni docente ricorre alle proprie competenzemetodologiche/didattiche, risulta indispensabile supportare lo stesso di strumenti e materiali attiallo sviluppo delle attività. Gli interventi riguarderanno:

- La creazione di una “mediateca alimentare” con lo scopo di raccogliere la documentazioneutile per la progettazione dei percorsi didattici con gli studenti (quaderni informativi, do-cumenti legislativi, bibliografie, filmografie, riferimenti a siti internet, proposte operative,studi di caso, etc. )

- Attività di auto-formazione e di aggiornamento allo scopo di arricchire la loro professiona-lità in relazione ai contenuti inerenti l’educazione alla sana alimentazione e ai documentiministeriali di riferimento che ne fanno da cornice teorica.

- Progettazione dei percorsi didattici centrate su cinque aree tematiche principali: il rapportosensoriale con gli alimenti; la nutrizione e l’ambito scientifico; la merceologia; l’igiene ela sicurezza alimentari; l’approccio culturale al cibo.

Azioni rivolte ai genitori L’azione rivolta ai genitori è finalizzata a sensibilizzare, informare e formare i genitori sulletematiche inerenti il progetto al fine di poter agire sinergicamente con l’azione educativa dellascuola alla luce del patto di corresponsabilità educativa. Il progetto prevede incontri con i genitorie attività laboratoriali allo scopo di dotare i genitori di efficaci strumenti conoscitivi perindividuare i bisogni nutrizionali dei propri figli e favorire una sana e corretta alimentazione perla costruzione di uno stile di vita sano e responsabile.

Azioni rivolte agli alunniLo sviluppo delle azioni progettuali rivolte specificatamente agli alunni si inseriscono all’internodel curricolo verticale mediante la progettazione di percorsi didattici specifici trasversali allediscipline, realizzati in orario curriculare con i docenti di riferimento e finalizzati allo sviluppo dicompetenze relative agli obiettivi del progetto. Alla fine del percorso progettuale, ogni classe realizzerà un prodotto finalizzato a far emergere leconoscenze e le competenze sviluppate durante l’anno.

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INDICATORI UTILIZZATILa valutazione e il monitoraggio delle attività progettuali farà riferimento:

- all’analisi delle documentazioni dei singoli percorsi didattici (schede di approfondimento, documenti, foto, video, etc.)

- alla compilazione di questionari di valutazione, dei contenuti e del grado di soddisfazione/ gradimento delle attività, per gli alunni e i genitori da somministrare nella fase iniziale e conclusiva del progetto;

- alla compilazione, da parte degli insegnanti di questionari volti ad individuare i punti di forza e di debolezza del percorso progettuale.

Gli indicatori utilizzati per la valutazione saranno:- rispetto dei tempi prefissati;- raggiungimento degli obiettivi prefissati;- soddisfazione dell’utenza;- validità ed efficacia degli strumenti utilizzati;- coerenza tra risultati attesi e quelli conseguiti;

STATI DI AVANZAMENTO- Efficacia del coordinamento delle attività;- sviluppo coerente dei percorsi progettati;- rispetto dei tempi di sviluppo.

RISORSE UMANE NECESSARIEPersonale docente: saranno coinvolti tutti i docenti dell’IstitutoPersonale ATAEsperto esterno: da valutare

RISORSE FINANZIARIENessun costo

ALTRE RISORSEUtilizzo dei locali della scuola.Saranno previste visite didattiche presso Enti, Aziende, etc. del Territorio.

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PROGETTO “UN MARE SOTTO SOPRA”

PROGETTO ANNUALE

ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTO per la realizzazione del presente progetto saranno coinvolti soggetti istituzionali impegnati nell’educazione e nella formazione, operanti nel Territorio: FAI (Fondo Ambientale Italiano), Evolution Diver Scuola subacquea, Clean Sea life e altri.

FINALITÀ DEL PROGETTOIl progetto mira alla formazione degli utenti diretti della scuola, gli alunni, e gli utenti indiretti, lefamiglie. Esso persegue le seguenti finalità:

- Promuovere stili di vita che nella quotidianità dei comportamenti trova come prospettivanaturale il rispetto dell’ambiente in cui vive.

- Incentivare attività operative orientate allo sviluppo sostenibile.- Sviluppare il senso di appartenenza al proprio Territorio e il rafforzamento dell’identità

culturale attraverso la conoscenza della realtà territoriale paesaggistica e urbana.- Motivare alla conoscenza e alla tutela del patrimonio ambientale e culturale nel più genera-

le quadro della formazione del cittadino.- Fornire strumenti per svolgere un’educazione ed uno sviluppo del senso estetico per il mi-

glioramento qualitativo della vita.- Stimolare l’interesse verso lo sviluppo di specifiche competenze riguardanti la tutela del

patrimonio ambientale.- Realizzazione di una banca dati di buone prassi da condividere.

OBIETTIVI DEL PROGETTOGli obiettivi che si intendono raggiungere nel breve e nel medio periodo declinati a seconda idiversi soggetti coinvolti dalle azioni progettuali, sono:Docenti :

- Accrescere le competenze in merito all’educazione ambientale per lo sviluppo sostenibileattraverso azioni formative formali e in situazione.

- Sviluppare sinergie con le agenzie di formazione ed educazione del territorio.

Genitori :- accrescere le competenze in merito all’educazione ambientale e alla messa in atto di com-

portamenti di tutela e rispetto dell’ambiente.

Alunni della Scuola dell'Infanzia,- Stimolare la consapevolezza del valore delle risorse idriche e per la terra e per l’uomo.- Stimolare l’adozione di stili di vita responsabili e sostenibili nel rispetto della risorsa ac-

qua.- Stabilire un rapporto emotivo positivo con la risorsa acqua.- Far acquisire la capacità di osservazione del mondo circostante.- Saper riconoscere comportamenti non rispettosi dell’ambiente acquatico.- Sviluppare la capacità di comprendere le differenze e le relazioni tra il sé e le componenti

dell’ambiente.- Creare un rapporto personale del bambino con l’ambiente naturale.- Indirizzare i comportamenti del bambino verso modelli coerenti con la sostenibilità ecolo-

gica, sociale e culturale.- Avviare i bambini, attraverso esperienze ludico sensoriali e cognitive, all’assunzione di

corrette abitudini di rispetto e salvaguardia della risorsa acqua.

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Alunni della Scuola Primaria - Sviluppare la capacità di comprendere le differenze e le relazioni tra il sé e le componenti

dell’ambiente.- Indirizzare i comportamenti dell’alunno verso modelli coerenti con la sostenibilità ecologi-

ca, sociale e culturale.- Far comprendere il concetto di interdipendenza tra individuo e ambiente.- Favorire capacità di lettura degli impatti positivi e negativi delle attività antropiche sugli

ecosistemi.- Stimolare la consapevolezza del valore delle risorse idriche per la terra e per l’uomo e svi-

luppare un approccio sistemico e complesso.- Stimolare l’adozione di stili di vita responsabili e sostenibili nel rispetto delle esigenze lo-

cali e globali.- Fornire strumenti e modelli per partecipare attivamente alla conservazione della natura.- Promuovere percorsi di cittadinanza attiva che vedano gli studenti coinvolti in prima per-

sona.

Alunni della Scuola Secondaria di Primo grado:- Sviluppare un approccio sistemico e complesso alla lettura delle problematiche del proprio

territorio.- Favorire capacità di analisi degli impatti positivi e negativi delle attività antropiche

sull’ambiente.- Acquisire la capacità di assumere scelte consapevoli in grado di modificare comportamenti

quotidiani.- Saper riconoscere il valore della diversità biologica e culturale in funzione del proprio ter-

ritorio.- Acquisire concetti chiave su inquinamento, impatto ambientale, impronta ecologica, risor-

se rinnovabili e non rinnovabili, sostenibilità ambientale- Sviluppare la capacità di ideare e attuare azioni e comportamenti responsabili ed ecososte-

nibili.- Sviluppare la consapevolezza dei diritti derivanti dalla Convenzione di Aahurus (garantire

ai cittadini l’accesso alle informazioni ambientali, favorire la partecipazione dei cittadinialle attività decisionali che possano avere effetti sull’ambiente, estendere le condizioni perl’accesso alla giustizia).

DESTINATARIGli alunni della scuola dell’infanziaGli alunni della scuola PrimariaGli alunni della Scuola Secondaria di Primo GradoI genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo di FicarazziI docenti dell’Istituto Comprensivo di Ficarazzi

METODOLOGIE UTILIZZATESaranno utilizzati molteplici e distinti approcci metodologici, in stretta relazione ai diversicontenuti proposti ed ai relativi obiettivi perseguiti: metodologie di apprendimento attivo quali ilmetodo investigativo e la ricerca sperimentale sia classica connessa al metodo ipotetico-deduttivo,che ricerca azione in attuazione del metodo euristico-partecipativo. Attività laboratoriali basate sulproblem solving per contribuire a porre l’attenzione sui processi e sulle correlazioni tra ambiente euomo. Lezione frontale, didattica laboratoriale, brainstorming, cooperative Learning, dibattiti ediscussioni, visione di filmati, esperienze dirette, attività didattiche outdoor di interpretazionenaturalistica, uscite didattiche.

DURATA DEL PROGETTOMese di avvio: NovembreMese di conclusione: Maggio

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DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀPartendo dal presupposto che l’educazione ambientale è un “Processo per cui gli individuiacquisiscono consapevolezza ed attenzione verso il loro ambiente; acquisiscono e scambianoconoscenze, valori , attitudini ed esperienze, come anche la determinazione che li metterà ingrado di agire, individualmente o collettivamente, per risolvere i problemi attuali e futuridell’ambiente”(International Union for Conservation of Nature) il presente progetto coinvolgetutte le componenti della scuola a diverso titolo, e si struttura nella progettazione di interventi eazioni che contribuiscono nell’insieme all’implementazione della cultura della tuteladell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.

Azioni rivolte ai DocentiPosto che per lo sviluppo del progetto ogni docente ricorre alle proprie competenzemetodologiche/didattiche, risulta indispensabile supportare lo stesso di strumenti e materiali attiallo sviluppo delle attività. Gli interventi riguarderanno:

- La creazione di una “mediateca ambientale” con lo scopo di raccogliere la documentazioneutile per la progettazione dei percorsi didattici con gli studenti (quaderni informativi, docu-menti legislativi, bibliografie, filmografie, riferimenti a siti internet, proposte operative,studi di caso, etc. )

- Attività di auto-formazione e di aggiornamento allo scopo di arricchire la loro professiona-lità in relazione ai contenuti del progetto e ai documenti ministeriali di riferimento che nefanno da cornice teorica.

- Progettazione dei percorsi didattici da rivolgere ai propri alunni.

Azioni rivolte ai genitori L’azione rivolta ai genitori è finalizzata a sensibilizzare, informare e formare i genitori sulletematiche inerenti il progetto al fine di poter agire sinergicamente con l’azione educativa dellascuola alla luce del patto di corresponsabilità educativa. Il progetto prevede incontri con i genitorie attività laboratoriali allo scopo di dotare i genitori di efficaci strumenti conoscitivi persupportare i propri figli nell’adozione di sani comportamenti di difesa e tutela dell’ambiente.

Azioni rivolte agli alunniLo sviluppo delle azioni progettuali rivolte specificatamente agli alunni si inseriscono all’internodel curricolo verticale mediante la progettazione di percorsi didattici specifici trasversali allediscipline, realizzati in orario curriculare con i docenti di riferimento e finalizzati allo sviluppo dicompetenze relative agli obiettivi del progetto. Alla fine del percorso progettuale, ogni classe realizzerà un prodotto finalizzato a far emergere leconoscenze e le competenze sviluppate durante l’anno.

INDICATORI UTILIZZATILa valutazione e il monitoraggio delle attività progettuali farà riferimento:

- all’analisi delle documentazioni dei singoli percorsi didattici (schede di approfondimento, documenti, foto, video, etc.)

- alla compilazione di questionari di valutazione, dei contenuti e del grado di soddisfazione/ gradimento delle attività, per gli alunni e i genitori da somministrare nella fase iniziale e conclusiva del progetto;

- alla compilazione, da parte degli insegnanti di questionari volti ad individuare i punti di forza e di debolezza del percorso progettuale.

Gli indicatori utilizzati per la valutazione saranno:- rispetto dei tempi prefissati;- raggiungimento degli obiettivi prefissati;- soddisfazione dell’utenza;- validità ed efficacia degli strumenti utilizzati;

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- coerenza tra risultati attesi e quelli conseguiti;

STATI DI AVANZAMENTO- Efficacia del coordinamento delle attività;- sviluppo coerente dei percorsi progettati;- rispetto dei tempi di sviluppo.

RISORSE UMANE NECESSARIEPersonale docente: saranno coinvolti tutti i docenti dell’IstitutoPersonale ATAEsperto esterno: da valutare

RISORSE FINANZIARIEDa valutare

ALTRE RISORSEUtilizzo dei locali della scuola.Saranno previste visite didattiche presso Enti, Aziende, etc. del Territorio.

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PROGETTOSCUOLA AMICA DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI

“Noi e gli Altri”

PROGETTO ANNUALEPROGETTO PLURIENNALEPROSECUZIONE DI UN PROGETTO

ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTONon sono previste collaborazioni con enti o agenzie del territorio

FINALITÀ DEL PROGETTOLo scopo principale dell’intervento è di creare momenti di vita collettiva, contesti relazionali favorevoli all’inclusione di ogni forma di differenza.

OBIETTIVI DEL PROGETTO1) Riconoscere le pari opportunità2) Promuovere il superamento degli stereotipi3) Saper ascoltare4) Imparare a partecipare

DESTINATARIAlunni secondo ciclo scuola primaria e scuola secondaria di primo grado

METODOLOGIE UTILIZZATE

Lezione frontaleApprendimento collaborativoRole playBrainstormingMappe concettualiStudio di casiAltro (specificare)

DURATA DEL PROGETTOMese di avvio GennaioMese di conclusione Maggio

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Il progetto si pone come obiettivo di accompagnare gli alunni in percorsi legati all'accoglienza,all'inclusione, alla cittadinanza attiva e alla tutela dei diritti. Tutte le indicazioni di lavoro focalizzano l’attenzione sul tema dell’ascolto e della partecipazione in un orizzonte che comprende la scuola, il quartiere, la città e che include chi vive ai margini delle nostre realtà.

INDICATORI UTILIZZATILivello di conoscenza della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenzaLivello di stereotipi posseduti

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RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE

Nessun costo

Costo di € ….. PER: Materiale di consumo Cancelleria, fotocopie Interventi di manutenzione e nuove istallazioni Utilizzo servizi di trasporto (NOLEGGIO PULLMAN) Altro (specificare)

…………………………………………….ALTRE RISORSE

Utilizzo locali della scuola

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PROGETTOCITTADINANZA DIGITALE

PROGETTO ANNUALEPROGETTO PLURIENNALE PROSECUZIONE DI UN PROGETTO

ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTO Polizia postale

FINALITÀ DEL PROGETTOPromuovere strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per gli utenti soprattutto per i più giovani, promuovendone un uso positivo e consapevole.Promuovere maggiore conoscenza da parte di studenti, insegnanti, genitori dei temi affrontati.Promuovere maggiore consapevolezza dell’uso sicuro di Internet da parte dei soggetti coinvolti.

OBIETTIVI DEL PROGETTO1. Prendere consapevolezza delle regole da osservare in una società ad alta tecnologia, per

sviluppare una coscienza collettiva dei rischi e pericoli connessi ad un cattivo utilizzo della rete internet

2. Riflettere sul proprio approccio alle tematiche legate alla sicurezza online3. Dotarsi di una Policy di e-safety, basata sui propri bisogni e sulla propria realtà.4. Collaborare con agenzie/istituzioni del territorio per la prevenzione e la gestione di

eventuali casi rilevati.5. Autoformarsi e formare sui rischi di internet, usufruendo dei materiali messi a

disposizione da piattaforme specifiche.6. Organizzare eventi volti ad incrementare la partecipazione e lo scambio tra studenti,

genitori, insegnanti agenzie e istituzioni del territorio.

DESTINATARIDocenti e alunni delle classi V e classi di scuola secondaria di I Grado

METODOLOGIE UTILIZZATE

Lezione frontaleApprendimento collaborativoRole playBrainstormingMappe concettualiStudio di casiAltro (specificare)

DURATA DEL PROGETTOAvvio Ottobre - Conclusione Maggio

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ

Costituzione di un gruppo di lavoro formato da docenti della scuola, per ladefinizione di percorsi progettuali che mirino all’adozione di strumenti validi per laprevenzione dei rischi legati alla navigazione su internet di un minore.

Costituzione di un gruppo di lavoro, formato da docenti della scuola, per ladefinizione di una Policy di e-safety

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Attività di autoformazione degli insegnanti su piattaforme specifiche, su temiinerenti a:◦ Sicurezza del computer◦ Protezione dei dati personali◦ L’uso responsabile della rete internet e dei social network◦ Cittadinanza digitale e partecipazione.

Realizzazione di eventi/dibattiti, sui temi della diversità e dell’inclusione rivolti ad alunni e genitori.

Attività di formazione da parte degli insegnanti e di eventuali esperti nei confronti degli alunni e dei genitori delle classi V di Scuola Primaria, delle classi I-II-III di Scuola Secondaria di I Grado, sulle misure da intraprendere e le precauzioni di cui dotarsi, per permettere la navigazione del minore sul Web in modo sicuro;Definizione di procedure interne utili all’identificazione e la segnalazione di casi arischio, alle autorità di riferimento.

I soggetti coinvolti dovranno:a) Produrre un documento contenenti Regole Comportamentali da utilizzare quando si naviga su

internetb) Produrre/Condividere report informativi, con consigli pratici per un uso consapevole di Internet, rivolti all’intera comunità scolastica.c) Raccogliere e analizzare eventuali casi rilevati, identificare le iniziative da attivare all'interno della struttura scolastica e valutare la loro rilevanza ed efficacia.d) Realizzare, sul sito web della scuola, una sezione formativa ed informativa dedicata alprogetto anche per pubblicizzare le attività realizzate in seno ad esso

INDICATORI UTILIZZATI- N° di classi coinvolte- N° di docenti coinvolti- Accrescimento di conoscenze, competenze, capacità dei soggetti coinvolti- Cambiamento di atteggiamenti e comportamenti- Incidenza della formazione nel contesto professionale, sociale, istituzionale.

STATO DI AVANZAMENTO1°/2°anno:- Accrescimento di conoscenze, competenze dei soggetti coinvolti, sulle tematiche legate alla sicurezza online- Accrescimento della consapevolezza in materia di navigazione sicura su internet- Adozione di una Policy di e-safety- Informazione e Formazione sui temi trattati, anche attraverso il sito web della scuola- Adozione di un documento di Regole di comportamento/galateo on line

3°anno:-- Accrescimento di conoscenze, competenze dei soggetti coinvolti, sulle tematiche legate alla sicurezza online- Accrescimento della consapevolezza in materia di navigazione sicura su internet- Adozione di una Policy di e-safety- Informazione e Formazione sui temi trattati, anche attraverso il sito web della scuola- Adozione di un documento di Regole di Comportamento di galateo online- Produzione di Slogan e Locandine che pubblicizzino la sicurezza online-- Creazione di campagne pubblicitarie, anche in formato digitale, con consigli pratici per un uso consapevole di Internet, rivolti all’intera comunità scolastica.-- Dotare la rete internet della scuola di server Proxy per avere filtri di sicurezza nella navigazione

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RISORSE UMANE NECESSARIE

Qualifica Numero risorse Numero ore

20/25 Da 20 a 30 ore

Personale ATA

Qualifica Numero risorse Numero ore

Personale di segreteria 3 10Collaboratori scolastici 2 20/30

RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE

Nessun costo

Costo di €2500,00 PER: Materiale di consumo Cancelleria, fotocopie Interventi di manutenzione e nuove istallazioni Utilizzo servizi di trasporto (NOLEGGIO PULLMAN) Altro Ore straordinario collaboratori scolastici

Pagamento ore di formazione da parte di esperti, rivolte a genitori ed alunni – Per eventuale acquisto Proxy e pagamento ditta di informatica

ALTRE RISORSE

Utilizzo locali della scuolaAule delle classi partecipanti al progetto – Aula di informatica del Plesso di C.le Giallombardo e del Plesso di Via Dell’Aria

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13.3. Progetti didattici extracurriculari

- "Centro Sportivo Studentesco" (C.S.S.) - Rappresenta una strutturaorganizzata all’interno della scuola, finalizzata all’organizzazione dell’attivitàsportiva scolastica. Esso intende favorire la più larga adesione degli studenti (anchequelli con disabilità) alle attività di preparazione agli sport individuali o di squadra,prescelte in collaborazione con i docenti di Educazione Fisica, praticabili concarattere di continuità temporale.- Progetto “Sport di classe” : progetto realizzato dal MIUR e dal Comitato Olimpico nazionale italiano per diffondere l’educazione fisica e l’attività motoria nella scuola primaria.Obiettivi:

promuovere i valori educativi dello sport come mezzo di crescita e di espressione individuale e collettiva

coinvolgere gli aluni delle classi quarte e quinte introdurre 2 ore settimanali di educazione fisica nel piano orario della scuola

primaria- Progetti Inclusione – Progetti finalizzati a promuovere lo sviluppo globale,sia delle aree di carenza che quelle di potenzialità degli alunni con bisogni educativispeciali, affinché quest’ultimi, grazie ad un sinergico progetto di lavoro, possanorealizzare il proprio “progetto di vita” e concorrere alla costruzione della società.Alcuni di questi progetti saranno finanziati con i fondi strutturali europei.Rientrano, infatti, in questa sezione tutti i percorsi che saranno realizzati nell’ambitodel Progetto di inclusione sociale e lotta al disagio “…e se includessimo anche noi?”,relativo all’avviso prot. AOODGEFID/10862 del 2016 FSE – PON (per il dettagliodei percorsi vedasi paragrafo 13.4). - Progetti Area scientifico/matematica – I progetti di area scientifica sonofinalizzati al potenziamento delle competenze scientifiche, obiettivo formativoindividuato come prioritario dalla scuola fra quelli indicati dalla legge 107/15.Essi proporranno l’approfondimento di temi scientifici con un approcciosperimentale-costruttivo che renda i ragazzi protagonisti attivi del loroapprendimento e quindi della loro formazione, oltre che di valorizzare le eccellenze,attraverso la partecipazione a gare.- Progetti Area linguistico-espressiva – I progetti inseriti in quest’areaconcorreranno al raggiungimento delle priorità che l’Istituto si è assegnato, ovvero ilmiglioramento dei risultati degli alunni in lingua italiana. Essi saranno orientati allosviluppo dei linguaggi, della comunicazione e della creatività.

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PROGETTOCENTRO SPORTIVO STUDENTESCO

PROGETTO ANNUALEPROGETTO PLURIENNALEPROSECUZIONE DI UN PROGETTO

ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTONon sono previste collaborazioni con enti o agenzie del territorio

FINALITÀ DEL PROGETTOSviluppare e migliorare la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea e delcontinuo bisogno di movimento, come costante della propria persona, del proprio benessere,della salute e di miglioramento delle pratiche di inclusione sociale attraverso una praticacostante dell’attività motoria

OBIETTIVI DEL PROGETTO Ampliare l’offerta formativa rivolta agli alunni, offrendo un’istruzione efficace e di

qualità. Definire, all’interno del curricolo trasversale e verticale, l’ambito specifico di applicazione

della didattica delle attività motorie e sportive. Accrescere la professionalità dei docenti, con opportunità di formazione continua in

servizio sulle conoscenze e sulle tecniche motorio-sportive.

DESTINATARITutti gli studenti della Secondaria di I Grado

METODOLOGIE UTILIZZATE

Lezione frontaleApprendimento collaborativoRole playBrainstormingMappe concettualiStudio di casi

DURATA DEL PROGETTOl’intero anno scolastico

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ

Realizzare atività che sviluppino i coordinamenti di base, lo schema corporeo, l’uso degli schemimotori, sia in forma singola che combinata, al fine di ottenere nel bambino un immagine del sepiù adeguata al suo profilo. Inoltre si favorirà la conoscenza attraverso il movimento dei concettitopologici e dell’uso dello spazio sia corporeo che extracorporeo. L’attività motoria aiuterà ilbambino/a a relazionarsi meglio con l’altro, a esprimere un migliore linguaggio corporeo, piùadeguato al contesto e a sviluppare buone capacità socio relazionali e di rapporto con l’altro sia inpiccoli gruppi che in gruppi più allargati.

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INDICATORI UTILIZZATI· Conoscenza e rappresentazione dell’immagine del se,· capacità di realizzare circuiti e attività che mostrino adeguati stili motori e profili di azionimotorie finalizzate allo scopo e che esprimano buone capacità e uso di prassie.·

RISORSE UMANE NECESSARIE

Qualifica Numero risorse Numero ore

Docenti di educazione fisica

Docenti di sostegno i

Personale Ata

Qualifica Numero risorse Numero ore

1

Assistente Amministrativo 1

Esperto/I Esterno/I

Numero Risorse Numero Ore

/ /RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE

Costo di di € 600 PER:Materiale di consumo

Cancelleria, fotocopieInterventi di manutenzione e nuove istallazioniUtilizzo servizi di trasporto (NOLEGGIO PULLMAN)Altro (specificare)

ALTRE RISORSEUtilizzo locali della scuola - Spazi relativi alla sede centrale e alle succursali

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13.4. Progetti P.O.N 2014-2020

- Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola,competenze e ambienti per l’apprendimento” – Avviso prot. AOODGEFID/10862del 16/09/2016 – “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché pergarantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree arischio e in quelle periferiche”.Progetto di inclusione sociale e lotta al disagio “…e se includessimo anche noi?”,articolato in 6 percorsi laboratoriali rivolti agli alunni e 1 percorso rivolto ai genitori.Nello specifico, saranno attivati i seguenti moduli:

1. Probabil – Mente.2. Il testo creativo.3. Nuotando si può.4. Cavalcando insieme.5. Ritrovarsi…con le mani in pasta.6. Speak up.7. Relazioniamoci.

Ciascun modulo laboratoriale avrà una durata di 30 ore, ad eccezione del modulo“Relazioniamoci”, che avrà una durata di 60 ore complessive.

13.5. Progetto Invalsi

E’ rappresentato dall’insieme delle attività, degli adempimenti e delle modalità di svolgimento delle prove organizzate dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione che si occupa degli aspetti valutativi e qualitativi del sistema scolastico sul territorio nazionale.

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PROGETTOINVALSI

PROGETTO ANNUALEPROGETTO PLURIENNALE

PROSECUZIONE DI UN PROGETTO

ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTO

Osservatorio per la Dispersione Scolastica di Bagheria

FINALITÀ DEL PROGETTO

Il progetto ha, come finalità, il raggiungimento di livelli di performance il più possibile vicino alla media nazionale, nei risultati delle prove Invalsi, sia per la scuola primaria che per la S.S.I.G..Il miglioramento delle competenze degli alunni, sia nell’ambito linguistico che nell’ambitologico matematico, avrà, in tal senso, una ricaduta positiva al fine di ottenere ilraggiungimento dell’obbiettivo prefissato.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Redigere il Curricolo verticale tenendo conto dei QDR e delle competenze chiave europee Elaborare prove di verifica strutturate e non, iniziali, intermedie e finali, uguali per anni di

corso e discipline Preparare prove di verifica oggettive con rubriche di valutazione Creare un data base delle prove di verifica Analizzare e tabulare i risultati delle valutazioni del 1° quadrimestre e del 2° quadrimestre

con particolare attenzione ai risultati degli alunni in lingua italiana e matematica Analizzare i risultati delle Prove INVALSI con attenzione agli item che maggiormente

influiscono sul voto negativo Elaborare strategie didattiche per il miglioramento degli esiti scolastici e delle

performance nelle Prove INVALSI

DESTINATARI

a.s. 2016/17: una classe II e una classe V di Scuola Primaria; una classe III di S.S.I.G. (in collaborazione con l’Osservatorio per la Dispersione Scolastica di Bagheria)

a.s.2017/18: tutte le classi II e V della Scuola Primaria; tutte le classi III della S.S.I.G. a.s. 2018/19: tutte le classi dell’Istituto Comprensivo

METODOLOGIE UTILIZZATE

Lezione frontaleApprendimento collaborativo Role playBrainstormingMappe concettualiStudio di casiAltro (specificare)

DURATA DEL PROGETTOMese di avvio: novembre 2016Mese di conclusione: giugno 2019

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DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀA.S. 2016/17:Elaborazione e somministrazione di almeno una prova strutturata per classi parallele alla finedel I quadrimestre e a chiusura dell’A.S. 2016-17.Formazione di 6 docenti nel Piano di intervento regionale per la prevenzione della dispersionescolastica e lo sviluppo degli apprendimenti di base, presso l’Osservatorio per la DispersioneScolastica di Bagheria Somministrazione test MT in una classe II e una classe V di ScuolaPrimaria e in una classe III di S.S.I.G. (in collaborazione con l’Osservatorio per la DispersioneScolastica di Bagheria)Monitoraggio dei risultati di fine primo quadrimestre e fine annoscolastico Analisi dei risultati INVALSI con particolare attenzionealle classi campione

A.S.2017/18:9.Revisione e stesura del Curricolo verticale tenendo conto dei QDR e delle competenze chiave europee Elaborazione di prove di verifica strutturate e non, iniziali, intermedie e finali, uguali per anni di corso e discipline10.Somministrazione test MT nelle classi II e V di Scuola Primaria e nelle classi III di S.S.I.G.Monitoraggio dei risultati di fine primo quadrimestre e fine anno scolastico Analisi dei risultatiINVALSI

A.S. 2018/19:Utilizzo, nella didattica quotidiana, di prove di verifica oggettive con relative rubriche di valutazione in tutti gli ambiti disciplinari, entro il triennio.Predisposizione di un dettagliato documento contenente gli indicatori di valutazione per ogni disciplina e la relativa corrispondenza numerica, entro il triennioMonitoraggio dei risultati di fine primo quadrimestre e fine annoscolastico Analisi dei risultati INVALSI

INDICATORI UTILIZZATI

Lettura e analisi dei dati riguardanti gli esiti scolastici (1° quadrimestre e scrutinio finale) e le prove Invalsi relativi agli anni scolastici 2016/17, 2017/18, 2018/19in linea con i corrispondentidati nazionali. Somministrazione di almeno una prova strutturata per classi parallele alla fine del I quadrimestre a chiusura dell’A.S. 2016-17.Utilizzo, nella didattica quotidiana, di prove di verifica oggettive con relative rubriche di valutazione in tutti gli ambiti disciplinari, entro il triennio.Predisposizione di un dettagliato documento contenente gli indicatori di valutazione per ognidisciplina e la relativa corrispondenza numerica, entro il triennio

STATI DI AVANZAMENTOA.S. 2016/17: Somministrazione di almeno una prova strutturata per classi parallele alla fine del I quadrimestre e a chiusura dell’A.S. 2016/17Somministrazione test MT in una classe II e una classe V di Scuola Primaria e in una classe III di S.S.I.G. (in collaborazione con l’Osservatorio per la Dispersione Scolastica di Bagheria)Analisi dei risultati INVALSI con particolare attenzione alle classi campione

A.S.2017/18: Revisione e stesura del Curricolo verticale tenendo conto dei QDR e delle competenze chiave europeeElaborazione di prove di verifica strutturate e non, iniziali, intermedie e finali, uguali per anni di corso e discipline

A.S. 2018/19: Utilizzo, nella didattica quotidiana, di prove di verifica oggettive con relative rubriche di valutazione in tutti gli ambiti disciplinari, entro il triennio.

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Predisposizione di un dettagliato documento contenente gli indicatori di valutazione per ogni disciplina e la relativa corrispondenza numerica, entro il triennio

RISORSE UMANE NECESSARIE

Qualifica Numero risorse Numero ore

Docenti di italiano e matematica a.s. 2016/17: 5 docentia.s.2017/18: 34 docenti circaa.s. 2018/19: tutti i docenti

Ore curricolari

Personale Ata

Qualifica Numero risorse Numero ore

1

Assistente Amministrativo 1

Esperto/I Esterno/I

Numero Risorse Numero Ore

/ /

RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE Nessun costo

Costo di € 750 PER: Materiale di consumoCancelleria, fotocopie

ALTRE RISORSE Utilizzo locali della scuola (specificare plesso – piano – aula): aule degli alunni coinvolti

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13.6. Progetto Orientamento

Orientiamoci… in continuità

PREMESSAL’analisi del contesto socio-economico attuale, caratterizzato dalla crescentecomplessità e da continui e repentini cambiamenti che determinanonell’individuo senso di disorientamento o inadeguatezza, spinge le IstituzioniScolastiche, a interrogarsi su cosa significhi, oggi, orientarsi e governare consuccesso le proprie esperienze formative e lavorative. Emerge con chiarezza cheil compito della scuola nel fare orientamento, non può limitarsi all’aspettoinformativo, attuato tradizionalmente, nel momento del passaggio dell’alunnodalla scuola secondaria di primo grado, a quella di secondo grado. Pensare di fareorientamento a scuola, oggi, significa progettare azioni che ne recuperino ilcarattere formativo. Nell’ottica dell’orientamento come percorso di formazione,obiettivo prioritario della scuola diviene quello di tendere a costruire, potenziaree supportare la capacità del soggetto di autodeterminarsi (orientarsi): «Orientare…significa porre l’individuo nella condizione di prendere coscienza di sé, diprogredire per l’adeguamento dei suoi studi e della sua professione rispetto allemutevoli esigenze della vita con il duplice obiettivo di contribuire al progressodella società e raggiungere il pieno della persona. L’orientamento assume,dunque, un carattere processuale e accompagna l’allievo fin dal suo ingresso ascuola.

FINALITA’Le azioni di orientamento saranno finalizzate a fornire ai soggetti in formazioneun’ulteriore possibilità di conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità edaffrontare i propri problemi. Quanto più i ragazzi acquisiranno consapevolezza disé, attivando una serie di processi cognitivi, metacognitivi, emotivi,comunicativo-relazionali, tanto più diventeranno attivi, capace di auto-orientarsie di delineare, in collaborazione con l’adulto, un personale progetto di vita.L’orientamento favorirà la crescita degli alunni e consentirà loro di conseguire ilsuccesso scolastico e formativo, riducendo in tal modo, anche il fenomeno delladispersione scolastica.Partendo da quanto sopra premesso, le finalità del progetto riguardano:

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Finalità formative1. favorire negli allievi la conoscenza di se stessi, delle proprie capacità e

attitudini, delle proprie difficoltà, dei propri limiti;2. favorire negli allievi l'individuazione di strategie di superamento delle

difficoltà;3. favorire negli allievi la ricerca della propria identità personale, intellettuale,

affettiva, sociale;4. far acquisire agli allievi un corretto metodo di studio;5. favorire negli allievi la conoscenza dell'ambiente in cui vivono e dei

mutamenti culturali e socioeconomici;6. fornire agli allievi gli strumenti necessari per superare i momenti critici

legati ad una scelta;7. sviluppare negli allievi capacità progettuali e di scelta consapevole;8. favorire negli allievi il passaggio da una tipologia di studio guidato ad

un'altra nella quale ogni studente ha la libertà, e quindi anche laresponsabilità, dell'organizzazione del proprio lavoro di studio individuale;

9. favorire negli allievi l'acquisizione di un'adeguata consapevolezza del ruolo dell'istruzione nel progetto della propria vita.

Finalità informative:1. far conoscere agli allievi e alle famiglie il Piano dell'Offerta Formativa

dell'istituto;2. far conoscere agli allievi i possibili sbocchi professionali e le opportunità di

proseguire gli studi.

OBIETTIVI (Orientamento formativo - Asse alunni)

Scuola dell’Infanzia-Scuola primaria- Scuola secondaria di primo gradoPotenziare la conoscenza di sé e la valorizzazione dell’io.

Potenziare la capacità di relazionarsi agli altri nel rispetto delle regole e della reciproca diversità.

Sviluppare atteggiamenti metacognitivi (metodo di studio, autovalutazione, motivazione).

Educare alla realtà come conoscenza e assunzione di ruoli attivi e responsabili.

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Scuola secondaria di primo grado (Classi terze)Guidare gli allievi verso una scelta adeguata del futuro indirizzo di studi rispetto ad interessi, attitudini e competenze possedute.

Sviluppare la consapevolezza del rapporto esistente tra scelte scolastichee professionali e progetto di vita.

Prevenire forme diverse di disagio personale e scolastico, attraverso un sostegno all’elaborazione di una scelta scolastico – professionale soddisfacente.

Sviluppare la capacità di auto-monitorare la propria attività formativa.

Conoscere il territorio (a partire da quello locale) con particolare attenzione agli aspetti economico-produttivi.

OBIETTIVI (Orientamento informativo - Asse alunni)

Scuola secondaria di primo grado (Classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado)

Promuovere la conoscenza dell’Offerta Formativa presente sul territorio

Conoscere gli sbocchi professionali e le figure del mondo del lavoro

DESTINATARIGli alunni della Scuola dell’Infanzia - della Scuola Primaria- della Scuola Secondaria di Secondo Grado.

TEMPIL’intero anno scolastico

ATTIVITÀ E MODALITÀ DI REALIZZAZIONEPoiché il progetto si articola in più campi di intervento, per ognuno di essi sidistinguono le attività di seguito riportate. I docenti, in sede di programmazioneannuale e periodica definiranno, nell’ambito dei Consigli di Intersezione,Interclasse e Classe, attività specifiche, graduate per i diversi ordini scuola.

Progettazione di attività educative comuni. Somministrazione di prove di verifica agli studenti che frequentano il terzo

anno della Scuola dell’Infanzia e il quinto anno della Scuola Primaria concordate tra i docenti dei diversi ordini di scuola.

Incontri per favorire l’inserimento di alunni con bisogni educativi speciali attraverso il passaggio di informazioni tra docenti dei diversi ordini scolastici.

Organizzazione e realizzazione di Open Day. Progetto accoglienza (accoglienza degli allievi delle classi prime per aiutare

i discenti nelle fasi iniziali e favorirne inserimento).133

Orientamento in itinere

Realizzazione attività curricolari ed extra-curricolari finalizzate al conseguimento dei saperi “essenziali” relativi alle diverse aree disciplinari.

Realizzazione di attività, anche creative, che favoriscano la presa di coscienza di sé, delle proprie attitudini, e che, oltre all’integrazione e all’inclusione, educhino a scelte consapevoli a medio e lungo termine (Cineforum, produzioni artistiche, lettura, musica…).

Realizzazione di attività finalizzate alla metacognizione e all’auto-valutazione.

Somministrazione di questionari tendenti a valutare la motivazione, il rapporto con i coetanei, la validità del metodo di studi, la consapevolezza del successo.

Progettazione di attività finalizzate al potenziamento o all’adeguamento delmetodo di studi

Visite guidate.Orientamento in uscita (SSIG)

Attività finalizzate a potenziare le capacità di auto-conoscenza e auto-valutazione.

Incontri informativi con i referenti dell’orientamento delle Scuole Superiori del territorio.

Partecipazione ad Open Day organizzati dagli Istituti superiori. Monitoraggio del successo o dell’insuccesso scolastico degli alunni in

uscita dalle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado, attraverso un rilevamento delle valutazioni da loro ottenute alla fine del I° quadrimestre presso gli Istituti superiori.

OBIETTIVI FORMATIVI- INFORMATIVI (asse genitori)Sviluppare sensibilità e competenze relative all’orientamento dei figli Conoscere l’offerta formativa del territorio e gli sbocchi professionali dei diversi corsi di studioATTIVITA’Incontri formativi tenuti da esperti o docentiAssemblee tenute dal Dirigente scolastico, Open day, incontri con i docenti

METODOLOGIAVerranno utilizzate le metodologie che privilegiano la centralità dell’apprendimento personale e dell’aiuto reciproco:

lavoro di gruppo (cooperative learning) e di piccolo gruppo tutorato, tendente alla valorizzazione delle differenti competenze già possedute dagli alunni;

attivazione di laboratori.

134

RISULTATI ATTESI

Conseguimento di livelli di competenza più elevati.

Positivo inserimento degli alunni nelle Scuole dell’Istituto e nelle Scuole

Secondarie di Secondo Grado.Promozione di processi di autoconoscenza e consapevolezza di sé.

Riduzione della dispersione attraverso scelte più consapevoli e mirate

Promozione di abilità che consentano ai ragazzi di sviluppare adeguati processi decisionali.

Miglioramento delle competenze orientative delle famiglie

VALUTAZIONE

La valutazione sarà intesa come processo che accompagnerà costantementel’intervento al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi, osservare emisurare i risultati parziali ed effettuare correzioni in itinere

135

13.7. Progetti inseriti nel Piano di Miglioramento (PdM)

L'autovalutazione d’Istituto è un'azione di valutazione interna condotta dall'unitàscolastica mediante i suoi stessi operatori. Il docente incaricato si occupa di metterein atto una serie di procedure finalizzate alla ricerca delle cause delle criticitàorganizzative e didattiche in modo da costruire un modello fondato sul miglioramentocontinuo dell’organizzazione scolastica. Sulla base di tale prospettiva, una dellegrandi finalità della nostra scuola è stata proprio quella di migliorare la qualità deiservizi offerti a tutti i soggetti interessati e, in particolare, ai discenti e alle lororelative famiglie.

Il Piano di miglioramento (PdM) include tutte le possibili iniziative di miglioramentorelative alle due aree prioritarie del RAV del Sistema Nazionale di Valutazione,diversificando le metodologie e i contenuti delle discipline, in particolare italiano ematematica, ma anche iniziative di miglioramento che sono state intraprese negli anniprecedenti nell’ambito del progetto nazionale “Facile Caf” attraverso un’azione dipianificazione sistematica ed integrata finalizzata a migliorare il funzionamentocomplessivo dell’organizzazione scolastica.Pertanto i progetti che concorreranno al miglioramento saranno organizzati per area:l’area relativa all’organizzazione scolastica e l’area relativa alla didattica.

Progetti dell’area relativa all’organizzazione scolastica:1. Esprimo la mia opinione per migliorare2. Insieme miglioriamo comunicando3. Rispettiamo i beni comuni

Progetti dell’area relativa alla didattica:1. “Con Dario a scuola di vita”2. L’Impresa scuola3. Numeri in gioco4. Scientific Lab5. Scacchi6. Giardino didattico

I progetti di quest’ultima area saranno sviluppati in parte durante l’orariocurriculare (“Con Dario a scuola di vita”, L’Impresa scuola, Numeri in gioco), inparte in orario extracurriculare (Scientific Lab, Scacchi, Giardino didattico).

136

PROGETTI DELL’AREA RELATIVI ALL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

titolo del progetto: ESPRIMO LA MIA OPINIONE

Responsabile Ins. D’Alfonzo Helgadel progetto:

Data prevista di a.s. 2018/19attuazione definitiva:

Riferimento a 7.1 , 8.1, 9.2

sottocriteri del CAF

Livello di priorità: 1

I componenti del Gruppo di progetto: Ins.Helga D’AlfonzoIns. Rosalinda Senettone

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Il monitoraggio rappresenta un vero punto di debolezza poiché non esiste un sistema strutturato diraccolta dei dati (grado di soddisfazione e bisogni del personale, dei discenti e delle famiglie)Pertanto è necessaria la strutturazione di un sistema finalizzato a tale indagine che siacontemporaneamente efficace ed efficiente. In tal modo sarà possibile raccogliere informazioni chesi potranno trasformare in suggerimenti accrescitivi per il nostro Istituto.Nell’ultima fase del presente progetto si misurerà l’efficacia dei cambiamenti introdotti per nondisperdere energie.I destinatari diretti del progetto ESPRIMO LA MIA OPINIONE sono tutto il personaledocente, personale ATA, famiglie, studenti con conseguente ricaduta sull’intera IstituzionescolasticaAttività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso

Elaborazione distrumenti per ilmonitoraggio deibisogni del personalee del grado disoddisfazione rispettoall’Istituzione

Output

n. docenti che compila ilDefinizione di un questionario 100% dei docenti

n. personale ATA che compila ilsistema di indicatori 100% del personale ATA

questionariomisurabili e relativi a 100% dei genitori

n. genitori che compila ilciascun settore di 100% dei discenti

questionarioindagine

n. discenti che compila ilquestionario

Outcome

n. docenti che compila ilImplementazione di una

questionario“indagine” per il 100% dei docenti

n. personale ATA che compila ilmonitoraggio dei 100% del personale ATA

questionariobisogni del personale e 100% dei genitori

n. genitori che compila ildel grado di 100% dei discenti

questionariosoddisfazione rispetto

n. discenti che compila ilall’Istituzione

questionarioMonitoraggio dellerisultanze dei bisognidel personale e delgrado disoddisfazione deiportatori di interesse

Controllo annuale dei

Output n° indagini sui bisogni del n°1 indagine all’anno perbisogni del personale e

personale personale e portatori didel grado di

n°customer satisfaction ai interesse nel mese disoddisfazione rispetto

portatori di interesse marzo/aprileall’Istituzione

OutcomeAnalisi dei bisogni del personale e valutazione dei risultati di customer satisfaction per orientare le decisioni

Relazione finale sul grado di visibilità percepito -50 % di

soddisfazione

137

strategiche e migliorare la performance

La realizzazione del progetto permetterà di acquisire nel tempo una prassi gestionale in grado divalutare il gradimento interno ed esterno rispetto all’Istituzione scolastica, diagnosticare i punti didebolezza e di conseguenza procedere con interventi di miglioramento. In definitiva con questaazione si vuole avviare un percorso di autovalutazione critica dell’organizzazione rispetto ai serviziresi dalla leadership della scuola, attraverso la pianificazione e il consolidamento di competenzegestionali e organizzative del sistema scolastico.

Data previstaAttività Responsabile di Tempificazione attività

conclusioneG F M A M G L A S O N D

FebbraioElaborazione Gruppo prog. a.s.

2016/17questionario docenti 2017/18

2018/19

Elaborazione Febbraioa.s.

questionario personale Gruppo prog. 2016/17ATA 2017/18

2018/19

Elaborazione Aprilea.s.

questionario customer Gruppo prog. 2016/17satisfaction 2017/18

2018/19Maggio

Somministrazione e a.s.Gruppo prog. 2016/17

raccolta 2017/182018/19

Maggioa.s.

Tabulazione dati Gruppo prog. 2016/172017/182018/19

Maggioa.s.

Analisi dei risultati Gruppo prog. 2016/172017/182018/19

Giugnoa.s.

Stesura verbale Gruppo prog. 2016/172017/182018/19

QuantitàCosto unitario (giornate, pezzi, ecc.) Totale

Personale 0 0 0

Spese 0 0 0

138

Servizi di consulenzaAcquisto di beni

Spese dirette

TOTALE 0

Fase di DO - REALIZZAZIONE

L’iniziativa è rivolta a tutto il personale e ai portatori di interesse coinvolti nell’organizzazione scolastica.Il Progetto si articola in due azioni:AZIONE 1- Elaborazione di strumenti per il monitoraggio dei bisogni del personale e del grado disoddisfazione rispetto all’IstituzioneAZIONE 2- Monitoraggio delle risultanze dei bisogni del personale e del grado di soddisfazionedei portatori di interesse e analisi dei risultati conseguiti in un momento di autovalutazione volta adindividuare gli aspetti positivi da mantenere e gli elementi di criticità rispetto ai quali attivareinterventi migliorativi.AZIONE 1 - Elaborazione di strumenti per il monitoraggio dei bisogni del personale e delgrado di soddisfazione rispetto all’IstituzioneE’ prevista l’implementazione di una “indagine” sistemica per l’analisi dei bisogni del personale eper valutare il grado di soddisfazione di genitori e discenti.A tale fine verranno preparati dei questionari con circa 25 domande suddivise nelle seguenti aree:immagine della scuola, coinvolgimento, trasparenza e informazione, accessibilità, offerta formativa.In un incontro del gruppo di progetto (Bellomonte S., D’Alfonzo H., Senettone R.) si definiranno,in modo condiviso, le domande con cui elaborare il questionario.Successivamente, i questionari elaborati verranno distribuiti ai docenti, al personale ATA e aiportatori di interesse che provvederanno a compilarli nei tempi prestabiliti (Marzo/Aprile).AZIONE 2- Monitoraggio delle risultanze dei bisogni del personale e del grado disoddisfazione dei portatori di interesse e analisi dei risultati conseguiti in un momento diautovalutazione volta ad individuare gli aspetti positivi da mantenere e gli elementi di criticitàrispetto ai quali attivare interventi migliorativi.La somministrazione dei questionari e la successiva analisi dei risultati permetterà al gruppo di progetto di realizzare un’autodiagnosi oggettiva, mediante la quale verificare l’immagine dell’Istituzione scolastica. L’ultima fase sarà quella di elaborare una relazione finale, da presentare al CD, nella quale saranno indicati i punti di forza e le aree di criticità su cui intervenire per migliorare l’efficienza e l’efficacia del proprio intervento.

Attività Eventuale Modalità di attuazioneresponsabile

Elaborazione questionario Definire una serie di domande atte a registrare i bisogni delGruppo prog. personale docente e a misurare il grado di soddisfazione

docentidegli stessi

Elaborazione questionario Definire una serie di domande atte a registrare i bisogni delGruppo prog. personale ATA e a misurare il grado di soddisfazione degli

personale ATAstessi

Elaborazione questionario Definire una serie di domande atte a registrare i bisogni deiGruppo prog. portatori d’interesse e a misurare il grado di soddisfazione

customer satisfaction degli stessiSomministrazione e raccolta Gruppo prog. Distribuzione e successiva raccolta dei questionariTabulazione dati Gruppo prog. Tabulazione dei risultati su foglio di calcoloAnalisi dei risultati Gruppo prog. Analisi dei risultati attraverso grafici e tabelleStesura verbale Ins. D’Alfonzo

HelgaRelazione finale da verbalizzare in seno al CD

139

145

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

La realizzazione del progetto prevede da parte del GAV delle attività di monitoraggio di tutte le fasi in cui essoè articolato al fine di verificare l’efficacia delle azioni implementate ed effettuare eventuali aggiustamenti in corso di progettazione qualora se ne ravvisasse la necessità.Il monitoraggio avverrà con incontri periodici trimestrali del GAV, per monitorare lo stato diavanzamento del progetto stesso in relazione alle attività successive, utilizzando come indicatoreprioritario il rispetto dei tempi di lavoro prefissati considerata anche la programmazione temporaleper ultimare il progetto.AZIONE 1 - Elaborazione di strumenti per il monitoraggio dei bisogni del personale e del grado di soddisfazione rispetto all’IstituzioneFase A – elaborazione questionari personale e portatori di interesse Fase B – somministrazione dei questionariTARGET: il 100% del personale e un campione tra i portatori di interesse compila i questionari.AZIONE 2- Monitoraggio delle risultanze dei bisogni del personale e del grado disoddisfazione dei portatori di interesse e analisi dei risultati conseguiti in un momento diautovalutazione volta ad individuare gli aspetti positivi da mantenere e gli elementi di criticitàrispetto ai quali attivare interventi migliorativi.Fase A – Analisi dei risultatiFase B – autovalutazione e rendicontazione sui risultati conseguiti sulla base dei dati oggettivi emersi dai questionari.TARGET: almeno il 50% docenti e dei portatori di interesse manifesta soddisfazione e propone interventi di miglioramento.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Sulla base dei risultati emersi nei previsti incontri periodici programmati da parte del Gruppo diMiglioramento saranno adottate, ove necessario, iniziative di modifica e miglioramento del progettostesso. Gli incontri programmati sono finalizzati non solo a monitorare lo stato di avanzamentodelle singole attività, ma anche a una diversa declinazione della tempistica e dell’approcciocomplessivo alla luce di eventuali criticità che dovessero rendere necessaria la ridefinizione delprocesso di miglioramento.

140

145

Titolo del progetto: MIGLIORIAMO COMUNICANDO

Responsabile Provvidenzadel progetto: Santamarina

Livello di priorità: 2

Data prevista di Gennaio attuazione definitiva:

Riferimento a 1.4, 7.1

sottocriteri del CAF

I componenti del Gruppo di progetto: Patrizia Barone Filomena Callari Provvidenza Bisconti

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

Le motivazioni che hanno indotto la scelta di questa seconda attività progettuale sono strettamenteconnesse con l’attuale assetto della nostra istituzione e su una serie di problematiche chepotrebbero risultare amplificate se non si interviene opportunamente per migliorare e consolidarele best practis legate a una comunicazione efficace ed efficiente per il buon funzionamento dellascuola. In effetti qualsiasi attività si voglia pianificare in un istituto così complesso, in quantocomposto da tre plessi e frequentato da circa 1800 alunni, incorrerà nell’inevitabile fenomeno della“mancata comunicazione” se non si avvia un sistematico processo di diffusione delle informazioniattraverso canali ufficiali e soprattutto innovativi che possano anche favorire ladematerializzazione documentale. L’accesso e lo scambio di informazioni tra tutti i portatori diinteresse è fondamentale per la diffusione dei prodotti e dei servizi erogati dal nostro Istituto,garantendo l’identità stessa dell’istituto creando un forte collante tra alunni-famiglie-personaledella scuola. Sarà così possibile per il Dirigente rendere partecipe il maggior numero deglistakeholder alla Mission e alla vision della scuola, garantendo così un’ampia condivisione degliobiettivi. Pertanto, tenuto conto che la comunicazione interna ed esterna rappresenta un nodocruciale per la crescita organizzativa della scuola, questo progetto vuol mettere in atto una serie di“buone pratiche” da utilizzare costantemente nei processi comunicativi a tutti i livelli. Le attivitàproposte si intersecano con il progetto sulla customer satisfaction perché qualsiasi tipo diinformazione raccolta da alunni, famiglie e personale può essere riesaminata per valutare anche ilgrado di soddisfazione e di coinvolgimento dei vari portatori di interesse. Come ulteriore supportoper la scelta di questa attività progettuale vi è la necessità di una “rivisitazione” del sito dellascuola, inserendo una sezione apposita dedicata a reclami e/o suggerimenti migliorativi.Anche per questo progetto si è ben valutata la fattibilità dello stesso cercando di abbattere il piùpossibile i costi, tenuto anche conto dell’attuale stato di incertezza economica in cui versano leistituzioni scolastiche.I destinatari del suddetto progetto sono il personale docente ed ATA, gli alunni, i genitori, EELL, Comune di Ficarazzi, le Parrocchie.

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target attesoCarta dei servizi Predisporre strumenti Pubblicazione nel sito 30% di interessedell'organizzazione per favorire la web della scuola

Output conoscenza della cartadei servizi(pubblicazione nel sitoweb della scuola)Far conoscere finalità, Somministrazione di 30% di gradimentomodi, criteri e strutture questionario di

Outcome attraverso cui soddisfazionel’Istituzione scolasticaeroga il suo servizio.

Sito scolastico: Far conoscere agli Registrazione degli Almeno 100 registrazioniambiente di utenti la struttura e le accessi al sito dicondivisione Output funzionalità del sito scolastico accesso mensili professionale scolastico attraverso la

145

predisposizione di unabrochure .Condividere esperienze Risultati del 30% di soddisfazioneper migliorare le questionario di

Outcome performances attraverso una soddisfazionesezione del sito dedicata areclami e/o suggerimentimigliorativi

Rendere note le iniziative scolastiche e migliorare i processi comunicativi avranno come effetto lacrescita e la diffusione della conoscenza e la diminuzione delle incomprensioni con conseguentemiglioramento del clima scolastico e del senso di appartenenza alla scuola. Condividere scelteoperative incrementa i rapporti di collaborazione, spinge alla creatività e crea un’immaginepositiva della scuola e della sua organizzazione. Incentivare la comunicazione può, inoltre, dareluogo alla rivalutazione o alla scoperta di risorse interne ed esterne presenti nell’istituto e nelterritorio.

Attività Responsabil Data prevista di Tempificazione attività

e conclusione

G F M A M G L A S O N D

Elaborare la carta dei servizi Gruppo prog. Febbraiosotto forma di brochure

Elaborazione di una brochure Gruppo Febbraioper pubblicizzare il sito web prog.

Diffusione della brochure Gruppo Marzoprog.

Creazione della sezione reclami Gruppoe/o suggerimenti di Febbraioprog.miglioramentoRegistrazione degli accessi Gruppo Giugnoesterni al sito web prog.

Relazione finale Santamarina Giugno

P.

QuantitàCosto unitario (giornate, pezzi, ecc.) Totale

Personale 0 0 0

Spese 0 0 0

Servizi di consulenza

Acquisto di beni

Spese dirette

TOTALE 0

142

145

Fase di DO - REALIZZAZIONE

Costituzione del gruppo progetto, composto da personale con capacità ed esperienze informatiche, che si occuperà di progettare e realizzare brochure illustrative per pubblicizzare la

Carta dei Servizi, il POF e il sito Web.

Attività Eventuale Modalità di attuazioneresponsabile

Realizzazione di una brochure con immagini e testi perElaborare la carta dei servizi Gruppo prog. pubblicizzare efficacemente la carta dei servizi relativa

al nostro istitutoElaborazione di una brochure Realizzazione di una brochure con immagini e testi per

Gruppo prog. pubblicizzare efficacemente il sito web del nostroper pubblicizzare il sito web

istitutoRelazione finale Santamarina P. Relazione finale da verbalizzare in seno al CD

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Sono previste riunioni trimestrali del gruppo di miglioramento per valutare la diffusione del progetto e lo stato di realizzazione. I monitoraggi delle azioni sono effettuati periodicamente attraverso questionari in formato cartaceo ad un campione scelto e attraverso la rete. Nel sito web della scuola sarà consentito ai discenti di esprimere il proprio punto di vista e di scambiarsiinformazioni e materiali.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Sulla base dei risultati emersi nei previsti incontri periodici programmati da parte del Gruppo diMiglioramento saranno adottate, ove necessario, iniziative di modifica e miglioramento del progettostesso. Gli incontri programmati sono finalizzati non solo a monitorare lo stato di avanzamentodelle singole attività, ma anche a una diversa declinazione della tempistica e dell’approcciocomplessivo alla luce di eventuali criticità che dovessero rendere necessaria la ridefinizione delprocesso di miglioramento.

143

145

Titolo del progetto: RISPETTIAMO I BENI COMUNI

Responsabile Giordano Mariadel progetto:

Livello di priorità: 3

Dataprevista di a.s. 2018/2019attuazione definitiva:

Riferimento a 6.1 , 7.1

sottocriteri del CAF

I componenti del Gruppo di progetto Gabriella PardiniRoberto ArancioMaria Giordano

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

In seguito all’autovalutazione e alla stesura del RAV è fortemente emerso il disagio dei discenti e delle famiglie rispetto agli ambienti della scuola, agli arredi e alle attrezzature. In effetti la scarsa educazione della società, nel rispettare i beni comuni, ha prodotto negli anni danni permanenti ad arredi e infrastrutture, che nonostante le richieste continue agli organi di competenza (comune) non sono stati rinnovati.

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target attesoMonitoraggio Predisporre modelli per Compilazione dei 100% dei locali e deglidelle Output monitorare infrastruttuure modelli arrediinfrastrutture e e arredidegli arredi nei Raccolta dati e analisi Analisi dei datidiversi plessi Outcome delle condizioni fisiche

delle infrastrutture e degliarredi

Elaborazione di Predisporre strumenti Compilazione delle 30% di miglioramentomoduli di per richiedere richieste e rispostarichiesta specifici Output manutenzione alle da parte del

infrastrutture e /o rinnovo comunedi arredi.

Outcome Miglioramento delle Somministrazione 40% di gradimentoInfrastrutture e degli diarredi questionario di

soddisfazione

Migliorare gli ambienti scolastici sotto tutti i punti di vista apporterà benefici ai discenti e a tuttoil personale. Inoltre migliorerà l’immagine dell’Istituto nel territorio, ma anche di queglistakeholders che si sono impegnati per portare avanti questo progetto.

144

145

Attività Responsab Data previstadi Tempificazione attività

ile conclusioneG F M A M G L A S O N D

Elaborare modelli permonitorare infrastrutture e Gruppo prog. GennaioarrediRaccolta dei dati e analisi Gruppodelle condizioni fisiche di Febbraio

prog.infrastrutture e arrediPredisporre moduli per Grupporichiedere manutenzione e/o Aprile

prog.rinnovo di arrediInvio delle richieste all’ente Gruppo Maggiocompetente (comune) prog.

Relazione finale Giordano GiugnoM.

QuantitàCosto unitario (giornate, pezzi, ecc.) Totale

Personale 0 0 0

Spese 0 0 0

Servizi di consulenza

Acquisto di beni

Spese dirette

TOTALE 0

Fase di DO - REALIZZAZIONE

Costituzione del gruppo progetto che si occuperà inizialmente di predisporre modelli per monitorare lo stato fisico delle infrastrutture e degli arredi e ai portatori di interesse; successivamente, dopo la raccolta dei dati e l’analisi degli stessi, elaborerà moduli per richiedere interventi di manutenzione o il rinnovo di arredi fatiscenti. Tali moduli verranno inviati all’ente competente, cioè il Comune.

Attività Eventuale Modalità di attuazioneresponsabile

Elaborare modelli per Realizzazione modelli per il monitoraggio dellemonitorare infrastrutture e Gruppo prog. infrastrutture e degli arrediarrediRaccolta dei dati e analisi delle Raccolta dei dati e analisi delle condizioni fisiche dicondizioni fisiche di Gruppo prog.

infrastrutture e arrediinfrastrutture e arrediPredisporre moduli per Elaborazione di moduli per la richiesta di interventi dirichiedere manutenzione e/o Gruppo prog.

manutenzione delle infrastrutture e/o rinnovo di arredirinnovo di arredi

Invio delle richieste all’entecompetente (comune)

Gruppo prog. Invio tramite posta elettronica delle richieste

Relazione finale Giordano M. Relazione finale da verbalizzare al CD

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Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Sono previste riunioni trimestrali del gruppo di miglioramento per valutare la diffusione delprogetto e lo stato di realizzazione. I monitoraggi delle azioni sono effettuati periodicamenteattraverso questionari in formato cartaceo ad un campione scelto e attraverso la rete. Nel sito webdella scuola sarà consentito ai discenti di esprimere il proprio punto di vista e di scambiarsiinformazioni e materiali.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Sulla base dei risultati emersi nei previsti incontri periodici programmati da parte del Gruppo diMiglioramento saranno adottate, ove necessario, iniziative di modifica e miglioramento del progettostesso. Gli incontri programmati sono finalizzati non solo a monitorare lo stato di avanzamentodelle singole attività, ma anche a una diversa declinazione della tempistica e dell’approcciocomplessivo alla luce di eventuali criticità che dovessero rendere necessaria la ridefinizione delprocesso di miglioramento.

GANTT DEL PDM

DataProgetto Responsabile prevista di Tempificazione attività

conclusione

G F M A M G L A S O N DEsprimo la mia opinione D’Alfonzo Giugnoper migliorare insieme HelgaMiglioriamo Santamarina Giugnocomunicando ProvvidenazaRispettiamo i beni comuni Giordano Giugno

MariaBUDGET DEL PDM

QuantitàCosto unitario (giornate, pezzi, ecc.) Totale

Personale 0 0 0Spese 0 0 0Servizi di consulenzaAcquisto di beniSpese diretteTOTALE 0

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PROGETTI DELL’AREA RELATIVI ALLA DIDATTICA

PROGETTO n.1L’IMPRESA A SCUOLA

PROGETTO ANNUALEPROGETTO PLURIENNALEPROSECUZIONE DI UN PROGETTO

ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTOConfindustria Palermo, esercizi commerciali ed industrie del territorio.

FINALITÀ DEL PROGETTO

Diffondere nei giovani la cultura d’impresa, sviluppare lo spirito imprenditoriale e la culturadella legalità come strumento di contrasto alla cultura mafiosa, attraverso l’attivazione diesperienze pratiche di apprendimento.

OBIETTIVI DEL PROGETTO• Promuovere lo sviluppo dell’autostima e della motivazione in vista del

raggiungimento di risultati, imparando a pensare in modo critico e indipendente.

• Promuovere lo sviluppo di qualitaà personali attinenti all’attivitaà imprenditoriale, quali la creativitaà , lo spirito di iniziativa, l’assunzione del rischio e la responsabilitaà .

• Promuovere la capacitaà di programmare, prendere decisioni e di comunicare.• Promuovere l’acquisizione di competenze nei settori della capacitaà di

cooperare, stabilire reti di contatti, imparare ad assumere nuovi ruoli.• Orientare allo sviluppo della consapevolezza delle proprie scelte.

DESTINATARITutti gli alunni della scuola

METODOLOGIE UTILIZZATEMETODOLOGIE UTILIZZATE

Lezione frontaleApprendimento collaborativoRole playBrainstormingMappe concettualiStudio di casiAltro (didattica laboratoriale)

DURATA DEL PROGETTODal 1 febbraio al 15 febbraio

FASI DEL PROGETTO STEP 1 – “Business idea” – Definire l’idea d’impresa.Vagliare la fattibilità di alcune idee imprenditoriali.11.Durante la prima fase ogni alunno del gruppo classe metterà in gioco creatività e fantasia,proponendo la propria idea imprenditoriale. Tra tutte le idee proposte dal gruppo classe ne saraàselezionata una e se ne verificheraà la fattibilitaà .12.

149

Esplorare ruoli e responsabilità delle principali funzioni manageriali di un’azienda moderna. Durante questa fase il gruppo dovraà creare un’organizzazione intorno all’idea percheé questa possa funzionare e svilupparsi. Saranno, quindi, definiti i ruoli e le responsabilitaà in relazione alla posizione di ogni membro e saranno definite le regole che disciplineranno l’attivitaà dell’azienda. Le posizioni saranno divise per aree (Area Direzione generale, Area Commerciale e Marketing, Area della Produzione, Area Amministrativa), come in una vera impresa.Riflettere sui valori dell’Impresa definendo la mission, la vision, il logo e il nome.

13.STEP 2 - Business Plan - Dall’idea al progetto d’impresaImpostare il Business Plan14.Registrazione dell’Impresa15.A questo punto si dovraà verificare se le buone idee avute funzionano davvero. In questa fasebisogna sviluppare un piano che sintetizzi i contenuti e le caratteristiche del progettoimprenditoriale, tenendo conto delle ricerche di mercato, della concorrenza, del prodottoofferto, dell’organizzazione aziendale, dei costi da sostenere e delle ipotesi di vendita e diguadagno.16.Successivamente si dovraà provvedere all’iscrizione da effettuare per avviare l’attivitaà .

STEP 3 – Realizzazione del prototipo

Questa è la fase in cui si dà il via alla produzione: dall'accurata scelta dei materiali,all’elaborazione dello studio grafico, alla realizzazione del prodotto/servizio. Le varie fasi dilavorazione saranno oggetto di attenti controlli.

STEP 4 – Start-up d’impresaAvviare la fase di produzioneDefinire le attività di promozione e venditaPresentare l’idea al mercato

INDICATORI UTILIZZATI· Sviluppo della capacità di problem-solving;· Potenziamento dell’autostima e del senso di autoefficacia;· Sviluppo della creatività e del pensiero positivo;· Miglioramento della capacità di lavorare in gruppo, di fare squadra (team building);· Miglioramento della capacità di comunicazione;· Sviluppo della capacità di leadership· Potenziamento delle capacità di relazione

STATI DI AVANZAMENTO- Il progetto sarà riproposto annualmente durante il triennio 2016/2019

RISORSE UMANE NECESSARIEPersonale Docente

Tutto i personale docente sarà coinvolto nella programmazione delle attività specifichein seno alConsiglio di Intersezione, Interclasse e Classe nella realizzazione delle stesse

Personale ATAIl personale A.T.A. svolgeraà il proprio ruolo a supporto dell’azione didattica durantel’orario curriculare

149

RISORSE FINANZIARIE Costo di € 1000,00 PER:

Materiale di consumo Cancelleria, fotocopie Interventi di manutenzione e nuove istallazioni Utilizzo servizi di trasporto (NOLEGGIO PULLMAN) Altro materiale

ALTRE RISORSE Utilizzo locali della scuola

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PROGETTO n.2“CON DARIO A SCUOLA DI VITA”

PROGETTO ANNUALEPROGETTO PLURIENNALEPROSECUZIONE DI UN PROGETTO

ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTOProtocollo d’intesa siglato tra scuole e associazioni per la promozione dell’impegno sociale attraverso azioni di volontariato, solidarietà, organizzazione di eventi culturali, artistici e sportivi (Liceo Classico “F. Scaduto di Bagheria, Scuola Militare Nunziatella di Napoli, Ente locale)

FINALITÀ DEL PROGETTO

• Favorire l’acquisizione delle competenze nell’uso della linguaitaliana;• leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;• produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi;• promuovere e diffondere la cultura della solidarietà e dell’integrazione che considera la

diversità come un arricchimento personale.La padronanza della lingua italiana è premessa indispensabile all’esercizio consapevole e criticodi ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di apprendimento ed è obiettivodelle discipline afferenti ai quattro assi. Il possesso sicuro della lingua italiana è indispensabileper esprimersi, per comprendere e avere relazioni con gli altri, per far crescere laconsapevolezza di sé e della realtà, per interagire adeguatamente in una pluralità di situazionicomunicative e per esercitare pienamente la cittadinanza.Il percorso progettuale volto al recupero e al potenziamento delle competenze di Lingua italianae di Cittadinanza, farà sperimentare agli studenti che cosa significhi “solidarietà”, attraverso laricerca, la lettura e l’analisi di testi sul tema da sviluppare, partendo dalla conoscenza dellastoria di Dario Li Mandri, della sua capacità di sopportazione del dolore, di forza interiorestraordinaria, di forza di volontà e di coraggio, nonché di amore

OBIETTIVI DEL PROGETTO• Recuperare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano.•• Promuovere il successo scolastico di tutti gli alunni, intensificando l’attenzione per

l’apprendimento della lettura e scrittura al fine di limitare eventuali sviluppi deficitari successivi.•

• Imparare a riconoscere la natura, la struttura e le funzioni del messaggio, le forme linguistiche utilizzate.•

• Migliorare gli esiti delle prove invalsi di italiano (lettura), la competenza della produzione di un testo scritto e di un testo orale.•Accrescere la motivazione e l’interesse per le discipline.

• Comprendere i diversi punti di vista.•• Agire in modo autonomo e consapevole.• Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale.•• Elaborare posizioni libere e personali, aperte alla pratica della solidarietà,

riconoscendo e rispettando i diritti e i bisogni altrui.• Affrontare situazioni problematiche, sapendosi interrogare sulla propria identità

umana.• Saper esprimere sentimenti, emozioni e stati d’animo.• Avviare ad un atteggiamento di responsabilità verso se stessi e gli altri.• Imparare a saper lavorare in gruppo.•

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DESTINATARITutti gli alunni della scuola

METODOLOGIE UTILIZZATE

Stimolare la capacità di sintetizzare e memorizzare le informazioni inerenti ai testi letti.Apprendimento collaborativoRole playBrainstormingStudio di casi

Didattica laboratoriale

DURATA DEL PROGETTODal 1 febbraio al 15 febbraio

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’

• ricerca di testi sulle tematiche proposte;• lettura di testi con esercitazioni e dibattiti (analizzare, operare confronti).• confronto nel gruppo e tra i gruppi di lavoro• dibattito e analisi comparata dei testi

INDICATORI UTILIZZATIIndicatori di risultato

(Alunni)

• Conoscenze e competenze acquisite, rilevabili attraverso test d’ingresso e prova finale.• Percentuale di alunni che migliorano dopo gli interventi. Grado di soddisfacimento degli alunni.• Monitoraggio finale e somministrazione questionari di gradimento.• Comparazione esiti valutazione in Italiano degli alunni partecipanti (I quadr.-II quadr.).

(Docenti)• Capacità di sperimentare metodologie innovative e strategie didattiche finalizzate alla

personalizzazione dei percorsi formativi nei tre ordini di scuola;• Accertamento dell’efficacia di metodi e strategie funzionali al conseguimento delle competenze

relative agli obiettivi di apprendimento.• Percentuale di alunni i cui esiti formativi risultino migliorati nel confronto tra i risultati del primo e

del secondo quadrimestre;• Percentuale di docenti che sperimentano metodologie e strategie innovative;• Misura del gradimento espresso dai docenti in ordine alle azioni formative (questionario).

STATI DI AVANZAMENTO- Il progetto sarà riproposto annualmente durante il triennio 2016/2019

RISORSE UMANE NECESSARIE

Qualifica Numero risorse Numero ore

Insegnante di lettere Tutti gli insegnanti 18/20 ore

Insegnanti coordinatori di 36 insegnanti 10 oreSezione/Interclasse/Classe

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RISORSE FINANZIARIE

Nessun costo

ALTRE RISORSE Utilizzo locali della scuola

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PROGETTO n.3NUMERI IN GIOCO

PROGETTO ANNUALEPROGETTO PLURIENNALEPROSECUZIONE DI UN PROGETTO

ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTONon sono previste collaborazioni con enti e/o agenzie del territorio

FINALITÀ DEL PROGETTO- Migliorare il processo di insegnamento-apprendimento della matematica.- Promuovere le competenze scientifico-matematiche.- Valorizzare le qualità e attitudini dei singoli individui.- Migliorare la propria autostima e la capacità di mettersi in gioco.- Educare al rispetto delle regole di una competizione sportiva.Il percorso progettuale volto al potenziamento, farà sperimentare agli studenti che cosasignifichi “fare matematica”, senza costringerli ad apprendere nozioni e tecniche non facenti giàparte del loro bagaglio culturale. Si è scommesso sull’ipotesi che anche studenti che fanno faticaad interessarsi alla matematica, inteso come corpus di teorie e tecniche, studenti che stentano amemorizzare le più semplici formule, messi in un contesto opportuno - il lavoro in piccoligruppi con un animatore che ne stimoli la curiosità e la voglia di confrontarsi - possanoassaporare il gusto della ricerca anche in campo matematico. I giochi matematici si possanoprestare allo scopo, oltre a presentare una serie di utili ricadute formative, qual è ad esempio lapresa di coscienza dell’importanza di esaminare bene un problema in ogni sua parte e dellanecessità, nell’affrontare qualunque questione, di formulare ipotesi che risultino ragionevoli allaluce delle loro possibili conseguenze.

OBIETTIVI DEL PROGETTOGli assi culturali di riferimento, entro i quali si inserisce il progetto, sono i seguenti:Asse dei linguaggi: ogni volta che l’alunno legge o riferisce su un testo, specialmente se la

situazione problematica a cui si riferisce è tratta dalla vita reale e non è pre -modellizzata, viene richiesta l’attivazione dei seguenti processi:

- Individuare informazioni;- Comprendere il significato generale del testo;- Sviluppare un’interpretazione;- Riflettere sul contenuto del testo e valutarlo;- Riflettere sulla forma del testo e valutarla.

Asse della matematica: le conoscenze matematiche, dei fatti e dei procedimenti, delle abilitànecessarie per svolgere certe operazioni e applicare certi metodi, non sonosufficienti per acquisire una “corretta capacità di giudizio” ed imparare adorientarsi “consapevolmente nei diversi contesti del mondocontemporaneo”. La proposta didattica di partire da problemi reali, richiedel’uso creativo dell’insieme di tutte le conoscenze per rispondere a quantorichiesto dalle situazioni esterne, comporta la capacità e la disponibilità ausare modelli matematici di pensiero e di rappresentazione grafica esimbolica, la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamenteinformazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche,di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazionireali.

Asse Scientifico-Tecnologico: l’obiettivo è quello di facilitare nell’esplorazione del mondocircostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore dellaconoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parteintegrante della sua formazione globale.

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DESTINATARITutti gli alunni della scuola

METODOLOGIE UTILIZZATELezione frontaleApprendimento collaborativoRoleplayBrainstormingStudio di casi

DURATA DEL PROGETTODal 1 febbraio al 15 febbraio

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’L’attività del recupero/consolidamento/potenziamento risponde alla finalità dellaprevenzione al disagio e vuole offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantireloro pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse diapprendimento. Obiettivo è l’acquisizione di un metodo di studio, insieme al recupero e alrafforzamento delle abilità logico- matematiche, con un percorso didattico diversificato,individualizzato e attuato con apposite strategie; si caratterizza per:

1. compresenza degli insegnanti2. lavoro in gruppi di livello3. apertura classi parallele (dove è possibile)4. rotazione dei gruppi sulle attività5. recupero delle competenze per gli alunni in difficoltà6. consolidamento e potenziamento per gli altri

L’attività di consolidamento/potenziamento consisterà nel rielaborare i concetti già trattati nelcorso degli anni, utilizzando le TIC e la progettazione di giochi matematici al fine di sviluppare alcune grandi competenze disciplinari, quali:

1. avere il senso del numero;2. avere il senso del grafico;3. avere il senso del simbolo;4. analizzare dati, rielaborarli;5. costruire modelli a partire da dati e utilizzare modelli per esplorare fenomeni e situazioni;6. fare previsioni in condizioni di incertezza;7. risolvere problemi aperti o chiusi;8. utilizzare il linguaggio e il ragionamento scientifico, fare dimostrazioni. Al termine

del periodo indicato si può realizzare una gara fra:a. gli alunni dello stesso gruppo - classe/sezione/corsob. sezioni/interclassi/ corsi

·

INDICATORI UTILIZZATI· Coerenza tra risultati attesi e quelli conseguiti;· rispetto dei tempi prefissati;· raggiungimento degli obiettivi prefissati;· soddisfazione dell’utenza;· adeguatezza ed efficacia degli strumenti utilizzati;· verifica preparazione finale degli alunni.

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STATI DI AVANZAMENTO- Il progetto sarà riproposto annualmente durante il triennio 2016/2019

RISORSE UMANE NECESSARIE

Qualifica Numero risorse Numero ore

Insegnante di matematica Tutti gli insegnanti 18/20 ore

Insegnanti coordinatori di 36 insegnanti 10 oreSezione/Interclasse/Classe

RISORSE FINANZIARIEX Costo di € 300,00 PER:

X Materiale di consumoX Cancelleria, fotocopie

ALTRE RISORSE Utilizzo locali della scuola, il progetto verrà realizzato nelle aule di appartenenza

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PROGETTO N.4GIARDINO DIDATTICO

PROGETTO ANNUALEPROGETTO PLURIENNALEPROSECUZIONE DI UN PROGETTO

ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTONon sono previste collaborazioni con enti e/o agenzie del territorio

FINALITÀ DEL PROGETTO

• Animare la volontà di agire nel proprio ambiente per modificarlo positivamente.•• Sviluppare una maggiore consapevolezza delle esigenze dell’ambiente e della sua tutela. Offrire ai

ragazzi una conoscenza diretta del proprio territorio•Promuovere un atteggiamento costruttivo di impegno ecologico

OBIETTIVI DEL PROGETTO• Acquisire informazioni sulla flora mediterranea • Sviluppare una maggiore consapevolezza delle esigenze dell’ambiente e della sua tutelare• Introdurre elementi di classificazione delle specie vegetali• Promuovere un atteggiamento costruttivo di impegno ecologico

DESTINATARIClassi terze e quarte scuola primaria e prima e seconda della secondaria (24+24)

METODOLOGIE UTILIZZATE

Lezione frontaleApprendimento collaborativoRole playBrainstormingMappe concettuali

Altro (specificare)

DURATA DEL PROGETTODue corsi paralleli di 20 ore ciascuno

INDICATORI UTILIZZATIRegolarità della frequenzaTest di ingresso e test in uscita sulle competenze e sul gradimento

RISORSE UMANE NECESSARIEPersonale docente

Qualifica Numero risorse Numero ore

3 20

RISORSE FINANZIARIECosto di € 300,00 PER:

Materiale di consumo Cancelleria, fotocopie Interventi di manutenzione e nuove istallazioni Utilizzo servizi di trasporto (NOLEGGIO PULLMAN) Altro materiale (Acquisto piante)

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ALTRE RISORSE Utilizzo locali della scuola

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PROGETTO N.5SCACCHI

PROGETTO ANNUALEPROGETTO PLURIENNALEPROSECUZIONE DI UN PROGETTO

ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTONon sono previste collaborazioni con enti e/o agenzie del territorio

FINALITÀ DEL PROGETTOOggi il gioco é considerato un vero e proprio "diritto" del bambino, fondato sulriconoscimento che con esso trova soddisfacimento un bisogno primario che non puòessere trascurato. Il gioco é in grado di avvicinare e coinvolgere in attività comunibambini di culture, ambienti sociali e lingue diverse; propone situazioni e difficoltàfacilmente accettabili e comprensibili ai bambini, che imparano a percepirsi simili, asuperare i condizionamenti sociali ed ambientali. Il gioco é, inoltre, occasione di crescita edi apprendimento, che realizza la tendenza naturale ad esplicare attività motivanti equalificanti, benché disinteressate.Il gioco degli scacchi, in particolare, oltre che essere un mezzo di aggregazione e diintegrazione, oltre che momento di divertimento e di impegno sportivo, costituisce unformidabile strumento per sviluppare il pensiero logico e rafforzare la capacità diragionamento.Risulta interessante inoltre osservare come molte aspetti del pensiero strategico, il cuisviluppo viene perseguito in matematica attraverso lo svolgimento di problemi, aritmeticio geometrici, vengano potenziati e sviluppati attraverso la pratica del gioco degli scacchi.Definito infatti il pensiero strategico come l’attitudine a cercare la strada più breve tra unadata situazione di partenza e un obiettivo che ci si è posti, è evidente come il gioco degliscacchi metta in esercizio continuamente tale funzione mentale; le posizioni sullascacchiera cambiano in continuazione e le posizioni possibili sono pressoché infinite.Infiniti sono dunque gli imput problematici proposti.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

1. Sviluppo di concentrazione e immobilità, controllo fisico e psichico2. Valutazione dell’importanza dei problemi in esame con conseguente ripartizione e

gestione del tempo a disposizione3. Sviluppo di creatività e immaginazione4. Sviluppo della capacità di riflessione5. Sviluppo della capacità di prendere decisioni in autonomia

DESTINATARI25 alunni delle classi 4-5 primaria e 25 alunni delle classi 1-2 della S.S.IG.

METODOLOGIE UTILIZZATELezione frontale

Apprendimento collaborativoRole playBrainstormingMappe concettualiStudio di casi

E'opportuno che i ragazzi si avvicinino agli scacchi avendo dinanzi a sé la prospettiva di effettuare un gioco divertente e stimolante. A tale fine compito precipuo dell’istruttore saràquello di mettere in evidenza l'aspetto ludico, veicolando i contenuti tecnici attraverso momenti di socializzazione per meglio tenere desta l'attenzione dei ragazzi. Ad esempio l'annotazione algebrica della scacchiera, potrà essere spiegata facendo riferimento alle

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coordinate della "battaglia navale". Il principio fondamentale che verrà seguito sarà quello di mettere il ragazzo in grado di poter giocare il più presto possibile. A questa età, infatti, ci si trova, dal punto di vista dello sviluppo mentale, nella fase del pensiero operatorio concreto, il che significa che si apprende attraverso l'azione diretta sulle cose. Si ha bisogno, quindi, di agire, poi di essere stimolati a riflettere sulle azioni compiute. Questo principio si applica anche all'insegnamento degli scacchi: il ragazzo/a deve prima giocare e poi deve essere aiutato a riflettere sul suo gioco. Da questa sua riflessione potranno scaturire regole

DURATA DEL PROGETTOMese di avvio febbraioMese di conclusione maggio

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITAI corsi sono rivolti ad un numero di 25 ragazzi. La durata di ciascun incontro sarà di dueore, durante la quale si terrà una lezione introduttiva alla scacchiera lavagna, seguita, dauna fase durante la quale i ragazzi saranno chiamati a giocare. Saranno proposti confrequenza tornei individuali all’interno del corso, e a squadre.Il gioco degli scacchi è ormai, nelle scuole cittadine, una realtà praticata e vissuta dacentinaia di bambini e ragazzi. Saranno frequenti dunque le occasioni di confronto con lealtre realtà scacchistiche costituite dalle altre scuole. Ciò avverrà attraverso lapartecipazione ai tornei giovanili organizzati dalle associazioni scacchistiche e dallafederazione. Si segnala, in particolare, il Campionato Provinciale Individuale e i GiochiSportivi Studenteschi a squadre, che si disputano entrambi in primavera.Momento conclusivo dell’attività scacchistica nella nostra scuola è stato, inoltre, negliultimi due anni, lo svolgimento di un torneo al quale hanno partecipato tutti gli alunnidella scuola, che avessero, in qualunque momento del loro percorso didattico, imparato agiocare a scacchi. Tale torneo è stato svolto in occasione del cosiddetto Open day, giornoin cui la scuola si apre al territorio mostrando tutte le attività qualificanti che ne hannocaratterizzato l’offerta formativa nel corso dell’anno. Tale torneo è stato intitolato allamemoria del Prof. Ciro Gallo, nostro collega prematuramente scomparso.

INDICATORI UTILIZZATI

Le verifiche saranno continue e articolate. Ad esempio attraverso tests si misurerà ilgrado di apprendimento dei discenti. In particolare si cercherà di effettuare domande checonsentiranno di mettere a fuoco i principali concetti esplicitati. Le verifiche verrannoesperite soprattutto attraverso il gioco. Infatti i ragazzi verranno divisi in squadre aciascuna delle quali si chiederà di affrontare e risolvere una situazione problematica,oppure attraverso la scacchiera murale saranno chiamati a spostare i pezzi secondosequenze prestabilite, oppure si cimenteranno in tornei individuali e a squadre al fine dicurare la socializzazione e l'aspetto ludico, oppure ancora in simultanea giocherannocontemporaneamente tutti insieme con l’istruttore.L'insegnamento sarà, ove possibile, individualizzato, al fine di permettere in qualcheauspicabile caso, una motivata e duratura attenzione per il mondo degli scacchi.

STATI DI AVANZAMENTOL’attività scacchistica è svolta in maniera continuativa presso L’IC Ficarazzi da diversi anni. E’un progetto di eccellenza ma si è rivelato efficace anche nelle situazioni didattico-disciplinaridifficili in quanto fornisce stimoli, motivazioni e modalità di apprendimento che esulano dallivello di scolarizzazione. L’obiettivo è l’alfabetizzazione scacchistica delle classi prime, manel contempo si punta a curare un secondo livello rivolto ai corsisti che hanno frequentatonell’anno precedente.

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RISORSE UMANE NECESSARIEPersonale docente

Qualifica Numero risorse Numero ore

Docente istruttore 4 20 x ordine di scuola x 2 docenti incompresenza totale 80 ore)

RISORSE FINANZIARIE Utilizzo servizi di trasporto (NOLEGGIO PULLMAN) per la partecipazione ai Giochi sportivi studenteschi

Acquisto premi per il torneo Ciro Gallo di fine corso (80 euro)

ALTRE RISORSE Utilizzo locali della scuola

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PROGETTOSCIENTIFIC LAB

PROGETTO ANNUALEPROGETTO PLURIENNALEPROSECUZIONE DI UN PROGETTO

ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTONon sono previste collaborazioni con enti e/o agenzie del territorio

FINALITÀ DEL PROGETTOIl presente progetto è finalizzato al miglioramento dell'Offerta Formativa e al successoformativo degli alunni, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro che metta in atto unadidattica innovativa con attività di formazione-ricerca e verticalizzazione dei percorsi medianteattività di progettazione, sperimentazione, verifica e valutazione degli apprendimenti.Il progetto, pertanto, si propone di attuare un percorso scientifico sperimentale laboratorialenon ridotto a semplice studio dell’ambiente naturale, ma come azione che promuovecambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo.Concetti e conoscenze, non sono nozioni fine a se stessi e la scelta dei metodi e degli strumentivuole promuovere processi intenzionali di cambiamento attraverso l’azione. L’ approccio, ditipo induttivo, partirà dall'osservazione diretta di fatti e fenomeni per arrivare alla scoperta dellaregola, della legge. Sperimentare per costruire la conoscenza, porterà via via gli utenti, allacapacità di teorizzare e strutturare. L'educazione al metodo scientifico, partendo dalla curiositàe attraverso esperienze facilmente comprensibili e realizzabili dallo stesso alunno, favorirà esvilupperà in modo graduale la capacità di astrazione e sistemazione. Pertanto, gli alunni stessi,divisi in gruppi di lavoro, realizzeranno autonomamente, sotto la guida di un docente esperto edi un tutor e con l’ausilio degli strumenti scientifici, semplici esperimenti. Gli alunni,compieranno le proprie osservazioni/ misurazioni, faranno le proprie conclusioni in base ai datirilevati e all’ipotesi da verificare. La progettazione propone:

• l’acquisizione della conoscenza di tre elementi della natura (acqua, aria, terra), attraverso la riflessione sulla metacognizione, in modo da favorire il sapere interdisciplinare ed ampliare la propria mappa concettuale.

• L’acquisizione della capacità di pensare per relazioni per comprendere la natura sistemica del mondo.

• Lo sviluppo di atteggiamenti, comportamenti, valori, conoscenze e abilità indispensabili per vivere in un mondo interdipendente.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

• Favorire l’espressione di sé, la comunicazione e l’apprendimento attraverso tutti i linguaggi comunicativi che l’uomo ha a sua disposizione.

• Stimolare il pensiero creativo, utile nella risoluzione dei problemi.• Promuovere lo sviluppo delle competenze degli alunni attraverso la consapevolezza delle

proprie conoscenze pregresse.• Favorire una prima formazione di atteggiamenti ed abilità avviando l'alunno al

riconoscimento della esistenza di problemi, alla possibilità di affrontarli e di formulare ipotesi di risoluzione; alla possibilità di confrontare con altri le proprie opinioni; alla verifica delle ipotesi formulate.

• Sensibilizzare l'alunno ad avere cura e rispetto per l'ambiente• Sviluppare la capacità senso percettiva e le abilità coordinative.• Osservare con curiosità; “cos’è”, “com’è”, “com’è fatto”, “cosa succede se…” avviando

l'alunno ad un approccio di tipo sperimentale con la realtà osservata• Formulare ipotesi relative ai fenomeni osservati e verificarle• Conoscere le caratteristiche di terra, aria, acqua.• Lavorare con gli elementi e vari materiali per sviluppare la manualità e affinare differenti

percezioni.• Stabilire relazioni temporali/causali/logiche.• Passare dall'esplorazione senso percettiva alla rappresentazione del vissuto.• Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo e aiutarsi reciprocamente.• Stimolare comportamenti “ecologici” nei riguardi dell’ambiente.• Avviare alla formazione di una personalità armonica e in costante equilibrio con

l’ambiente naturale e culturale.

DESTINATARIScientific lab1 (15 ore): un gruppo di 21 alunni delle classi quinte della Scuola Primaria,Scientific lab2 (15 ore): un gruppo di 18 alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria di I Grado,

METODOLOGIE UTILIZZATE

X Lezione frontaleApprendimento collaborativoRole play

X BrainstormingX Mappe concettuali

Studio di casiX Altro (specificare)Cooperative learningInquiry Based Science Education (IBSE)

DURATA DEL PROGETTOAvvio Febbraio - MarzoConclusione Aprile

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITALe attività laboratoriali saranno suddivise in tre percorsi formativi (di diverso livello nei due ordini di scuola):

- percorso acqua;- percorso aria;- percorso terra.

sviluppare l'osservazione guidata dei fenomeni naturali; acquisire il concetto di misurabilità degli stessi;acquisire la manualità mediante l'uso di strumenti per sottolineare la ripetibilità delle esperienze scientifiche;individuare i requisiti caratteristici di alcuni fenomeni per far classificare in modo razionale il frutto delle osservazioni;sviluppare il ruolo di mediazione dell'insegnante nella gestione delle situazioni

didattiche. Inoltre, le attività saranno caratterizzate da:- creazione di un clima rassicurante e di situazioni facilitanti; - circoscrizione e concretezza dei compiti assegnati;- attività di warm up prima di svolgere un argomento nuovo;- discussioni guidate con periodica messa a punto del lavoro effettuato;- produzione di situazioni di “crisi “utili ad innescare un processo cognitivoautonomo; - guida all’esercizio di scelte ragionate e finalizzate

INDICATORI UTILIZZATI

· Coerenza tra risultati attesi e quelli conseguiti;· rispetto dei tempi prefissati;· raggiungimento degli obiettivi prefissati;· soddisfazione dell’utenza;· adeguatezza ed efficacia degli strumenti utilizzati;· verifica preparazione in itinere e finale degli alunni attraverso la progettazione e

l'esecuzione di un semplice esperimento

RISORSE UMANE NECESSARIE

Personale docenteQualifica Numero risorse Numero ore

Insegnante 2 2x15=30

RISORSE FINANZIARIE

Costo di € 500 PER:

Materiale di consumo

ALTRE RISORSE Utilizzo locali della scuola- P lesso Cortile Giallombardo - Lab. scientifico

13.8. Attività didattiche curriculari

- "Con Dario a scuola di vita" – Attività volte al recupero e al potenziamentodelle competenze di Lingua italiana e di Cittadinanza attraverso la ricerca, la lettura el’analisi di testi sul tema della solidarietà.- "Art in Progress" - Attività di promozione dell’arte e della storia dell’arteanche attraverso lo sviluppo di concetti quali "crossing over", che applicato all’arteinclude significati diversi: scambio, incontro, passaggio, messaggio, commistione,innesto, contaminazione, cambiamento, trasformazione.

- "Numeri in gioco" - Attività finalizzate alla valorizzazione delleeccellenze in ambito logico-matematico.

- "L'impresa a scuola" - Attività di sviluppo della settima competenza chiaveper l'apprendimento permanente, “spirito di iniziativa e imprenditorialità” e della“cultura della legalità”.

- "It's up to you…” - Attività finalizzate all’acquisizione e almiglioramento delle competenze linguistiche in L2, permettendo agli alunni disostenere esami Trinity per la certificazione esterna delle competenze.

Le schede relative ai progetti “L’Impresa scuola”, “Con “Dario a scuola di vita”,“Numeri in gioco” sono presenti nella sezione relativa ai progetti inseriti nel Piano diMiglioramento

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· PROGETTO· ART IN PROGRESS

· PROGETTO ANNUALE··· PROGETTO PLURIENNALE··· PROSECUZIONE DI UN PROGETTO·

· ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTO· Non sono previste collaborazioni con enti e/o agenzie del territorio

· FINALITÀ DEL PROGETTO· Promuovere il patrimonio artistico siciliano stimolando attrazione, interesse e conoscenza

· OBIETTIVI DEL PROGETTO· Rafforzare le conoscenze e le abilità di base delle tecniche artistiche, attraverso la sperimentazione;·· educare al senso estetico e alla conoscenza del patrimonio culturale/artistico del proprio territorio;·· promuovere la valorizzazione del patrimonio attraverso progetti di merchandising museale;·

· creare occasioni di confronto e cooperazione·

· DESTINATARI· Tutti gli alunni della scuola

·· METODOLOGIE UTILIZZATE

·· Lezione frontale·· Apprendimento collaborativo·· Role play·· Brainstorming·· Mappe concettuali·· Studio di casi·· Altro (attività laboratoriali)

·· DURATA DEL PROGETTO

· Mese di avvio 01febbraio·· Mese di conclusione 15 febbraio

· DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA· Individuazione e analisi del patrimonio culturale/artistico siciliano attraverso l’osservazione di immagini e la lettura di brevi testi sull’argomento;·· -esercitazioni grafiche su particolari di selezionate opere d’arte e d’artigianato; -rielaborazione degli stessi particolari con tecniche miste;· -produzione di oggetti ispirati alle arti e alle tradizioni locali.

· RISORSE UMANE NECESSARIE· Tutto il personale docente

· RISORSE FINANZIARIEX Costo di € 900,00 PER:· Materiale di consumo·· Cancelleria, fotocopie·· Interventi di manutenzione e nuove istallazioni·· Utilizzo servizi di trasporto (NOLEGGIO PULLMAN)·· Altro·

·· ALTRE RISORSE

· Utilizzo locali della scuola- ·

··· 165

· PROGETTO·· IT'S UP TO YOU

· PROGETTO ANNUALE··· PROGETTO PLURIENNALE··· PROSECUZIONE DI UN PROGETTO·

· ENTI O AGENZIE COINVOLTE NEL PROGETTO· Non sono previste collaborazioni con enti e/o agenzie del territorio

· FINALITÀ DEL PROGETTO· Migliorare l’acquisizione delle competenze linguistiche in inglese · Ottenere una certificazione riconosciuta a livello internazionale

· OBIETTIVI DEL PROGETTO·· Sviluppare le abilità di ascolto e produzione in lingua inglese, utilizzando corrette strutturegrammaticali e migliorando la fluency.·

· DESTINATARI· Alunni della scuola primaria e della secondaria (50)

·· METODOLOGIE UTILIZZATE

·· Lezione frontale·· Apprendimento collaborativo·· Role play·· Brainstorming·· Mappe concettuali·· Altro (specificare)

·· DURATA DEL PROGETTO

· Mese di avvio aprile· Mese di conclusione maggio

· DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA· La preparazione agli esami Trinity si basa sull’uso reale e comunicativo della lingua e quindi nonsi discosta dall’insegnamento curricolare della lingua inglese, che nel primo ciclo prevede un approcciofunzionale comunicativo con sviluppo delle quattro abilità linguistiche. Il progetto, quindi, si caratterizzacome un progetto di formazione aggiuntiva e propone n. 2 corsi di potenziamento con approcciomodulare della durata di 25 ore complessive suddivise in 15 h per la scuola primaria e 10 h. per lascuola secondaria, suddivisi in unità di due ore ciascuna, da attuarsi preferibilmente a partire dalla metà diaprile considerando che gli esami si svolgeranno nella prima settimana di giugno . La tariffa dell’esamesarà a carico dei genitori.

· INDICATORI UTILIZZATI· percentuale di alunni che superano l'esame a pieni voti

· RISORSE UMANE NECESSARIE· Tutti di docenti di Lingua Inglese

· RISORSE FINANZIARIE Nessun costo

· ALTRE RISORSE Utilizzo locali della scuola-

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