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Via Napoli n°25 71122 FOGGIA Tel.: (+ 39) 0881 589344 345; Fax: (+ 39) 0881 589501-502 Codice Fiscale 94045260711 Partita IVA 03016180717 1 PIANTA ORGANICA RELATIVA ALLA GESTIONE DELLA SICUREZZA E ALL’ORGANIZZAZIONE DEI LABORATORI DIDATTICO-SCIENTIFICI PRESSO IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE, DEGLI ALIMENTI E DELL’AMBIENTE DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA documento proposto dal Dott. Roberto Di Caterina, Coordinatore del servizio tecnico preposto alla gestione dela sicurezza e dei rifiuti speciali di laboratorio, in recepimento - dei criteri deliberati dal Consiglio del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente i n data 19 dicembre 2012, in materia di accesso ai laboratori e di organizzazione delle attività al loro interno; - del Regolamento di Ateneo in materia di tutela della salute e della sicurezza nei laboratori didattici e di ricerca dell’ Università degli Studi di Foggia ( ai sensi del D.Lgs n. 81/2008 e s.m.i. e del D.M. n. 363/1998) emanato con D.R. n. 980-2014, prot. N. 18750-I/13 del 23/07/2014); - del Regolamento di Ateneo in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (emanato con D.R. n. 699 - 2016, prot. n. 15950 I/13 del 30.05.2016). INTRODUZIONE La norma di riferimento in materia di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro è il Dlgs n. 81/2008 integrato con le modifiche introdotte dal Dlgs n. 106/2009. Il Dlgs n.81/2008 si compone di 13 titoli, 306 articoli e 51 allegati. Il Titolo I (artt. 1-61) definisce i principi comuni ovvero le disposizioni generali, i ruoli, le responsabilità e le procedure utili per la gestione della sicurezza in ambito aziendale. La sicurezza dei luoghi di lavoro viene gestita secondo il cosiddetto modello partecipativo. Analogamente a quanto stabilito dal D.lvo n. 626/94, il personale è coinvolto a vario titolo nella gestione della sicurezza con compiti, responsabilità e sanzioni. Il titolo II (artt. 61-68) fa riferimento ai luoghi di lavoro (caratteristiche e sanzioni). Il Titolo III (artt.69-87) contiene riferimenti all’uso delle attrezzature di lavoro, delle apparecchiature elettriche e dei dispositivi di protezione individuale. Il Titolo IV (artt. 88-160) contiene norme relative alla gestione dei cantieri temporanei, mobili e dei lavori in quota. Il Titolo V (artt. 161-166) contiene riferimenti alla segnaletica di sicurezza (definizioni e sanzioni). Il Titolo VI (artt. 167-171) raccoglie le disposizioni in materia di movimentazione manuale dei carichi. Il Titolo VII (artt. 172-179) disciplina l’utilizzo dei videoterminali (disposizioni generali, obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti e sanzioni). Il Titolo VIII (artt.180-220) tratta gli agenti fisici di rischio (definizioni, protezioni dei lavoratori e sanzioni). Il Titolo IX (artt. 221-265) tratta la protezione dei lavoratori dalle sostanze pericolose (definizioni, misure di prevenzione e protezione, sanzioni). Il Titolo X tratta gli agenti biologici (definizioni, classi di pericolosità, mezzi a tutela del lavoratore, sazioni). Il Titolo XI (artt. 287-297) fa riferimento alle atmosfere esplosive (disposizoni generali, obblighi del datore di lavoro, sanzioni). Il Titolo XII (artt. 298-303) definisce le disposizioni in materia penale e di procedura penale. Infine, il Titolo XIII (artt. 304-306) contiene le disposizioni finali. Con l’approvazione del Dlgs n. . 81/2008 è stata abrogata la maggior parte delle precedenti norme in materia e, in modo specifico: - il DPR n. 547 del 27 aprile 1955; - il DPR n. 164 del 7 gennaio 1956; - il DPR n. 303 del 19 marzo 1956 (salvo l’art. 64); - il Dlgs n. 277 del 15 agosto 1991; - il Dlgs n. 626 del 19 settembre 1994; - il Dlgs n. 493 del 14 agosto 1996; - il Dlgs n. 494 del 14 agosto 1996; - il Dlgs n. 187 del 19 agosto 2005; - l’art. 36 bis, commi 1 e 2 del DL n. 223 del 4 luglio 2006; - la Legge n. 123 del 3 agosto 2007. Il Datore di Lavoro (DdL) è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Ai sensi

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PIANTA ORGANICA RELATIVA ALLA GESTIONE DELLA SICUREZZA E ALL’ORGANIZZAZIONE DEI LABORATORI DIDATTICO-SCIENTIFICI PRESSO IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE, DEGLI ALIMENTI E DELL’AMBIENTE DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA documento proposto dal Dott. Roberto Di Caterina, Coordinatore del servizio tecnico preposto alla gestione dela sicurezza e dei rifiuti speciali di laboratorio, in recepimento - dei criteri deliberati dal Consiglio del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente in data 19 dicembre 2012, in materia di accesso ai laboratori e di organizzazione delle attività al loro interno; - del Regolamento di Ateneo in materia di tutela della salute e della sicurezza nei laboratori didattici e di ricerca dell’ Università degli Studi di Foggia ( ai sensi del D.Lgs n. 81/2008 e s.m.i. e del D.M. n. 363/1998) – emanato con D.R. n. 980-2014, prot. N. 18750-I/13 del 23/07/2014); - del Regolamento di Ateneo in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (emanato con D.R. n. 699 - 2016, prot. n. 15950 – I/13 del 30.05.2016). INTRODUZIONE La norma di riferimento in materia di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro è il Dlgs n. 81/2008 integrato con le modifiche introdotte dal Dlgs n. 106/2009. Il Dlgs n.81/2008 si compone di 13 titoli, 306 articoli e 51 allegati. Il Titolo I (artt. 1-61) definisce i principi comuni ovvero le disposizioni generali, i ruoli, le responsabilità e le procedure utili per la gestione della sicurezza in ambito aziendale. La sicurezza dei luoghi di lavoro viene gestita secondo il cosiddetto modello partecipativo. Analogamente a quanto stabilito dal D.lvo n. 626/94, il personale è coinvolto a vario titolo nella gestione della sicurezza con compiti, responsabilità e sanzioni. Il titolo II (artt. 61-68) fa riferimento ai luoghi di lavoro (caratteristiche e sanzioni). Il Titolo III (artt.69-87) contiene riferimenti all’uso delle attrezzature di lavoro, delle apparecchiature elettriche e dei dispositivi di protezione individuale. Il Titolo IV (artt. 88-160) contiene norme relative alla gestione dei cantieri temporanei, mobili e dei lavori in quota. Il Titolo V (artt. 161-166) contiene riferimenti alla segnaletica di sicurezza (definizioni e sanzioni). Il Titolo VI (artt. 167-171) raccoglie le disposizioni in materia di movimentazione manuale dei carichi. Il Titolo VII (artt. 172-179) disciplina l’utilizzo dei videoterminali (disposizioni generali, obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti e sanzioni). Il Titolo VIII (artt.180-220) tratta gli agenti fisici di rischio (definizioni, protezioni dei lavoratori e sanzioni). Il Titolo IX (artt. 221-265) tratta la protezione dei lavoratori dalle sostanze pericolose (definizioni, misure di prevenzione e protezione, sanzioni). Il Titolo X tratta gli agenti biologici (definizioni, classi di pericolosità, mezzi a tutela del lavoratore, sazioni). Il Titolo XI (artt. 287-297) fa riferimento alle atmosfere esplosive (disposizoni generali, obblighi del datore di lavoro, sanzioni). Il Titolo XII (artt. 298-303) definisce le disposizioni in materia penale e di procedura penale. Infine, il Titolo XIII (artt. 304-306) contiene le disposizioni finali. Con l’approvazione del Dlgs n. . 81/2008 è stata abrogata la maggior parte delle precedenti norme in materia e, in modo specifico: - il DPR n. 547 del 27 aprile 1955; - il DPR n. 164 del 7 gennaio 1956; - il DPR n. 303 del 19 marzo 1956 (salvo l’art. 64); - il Dlgs n. 277 del 15 agosto 1991; - il Dlgs n. 626 del 19 settembre 1994; - il Dlgs n. 493 del 14 agosto 1996; - il Dlgs n. 494 del 14 agosto 1996; - il Dlgs n. 187 del 19 agosto 2005; - l’art. 36 bis, commi 1 e 2 del DL n. 223 del 4 luglio 2006; - la Legge n. 123 del 3 agosto 2007. Il Datore di Lavoro (DdL) è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Ai sensi

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dell’art. 2 del D.M. 5 agosto 1998, n. 363, il Datore di Lavoro è individuato nella figura del Magnifico Rettore. A carico del datore di lavoro sono previsti degli obblighi in materia di gestione della sicurezza indicati nell’art. 17 del Dlgs. n. 81/2008 (obblighi non delegabili) e nell’art. 18 del Dlgs n. 81/2008 (obblighi delegabili). I compiti in materia di sicurezza spettanti al Magnifico Rettore sono altresì contemplati negli art. 3 e 4 del D.M. 5 agosto 1998 n. 363. Dirigente Ai sensi dell’art.2, comma d del D.lvo n.81/2008 è considerato dirigente la persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa. Con riferimento specifico alla gestione della sicurezza presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Foggia, il dirigente viene individuato per delega del Magnifico Rettore nel Direttore di dipartimento. Gli admepimenti in materia di sicurezza spettanti al Dirigente sono contemplati nell’art. 18 del Dlgs. n. 81/2008 Responsabile del Servizio di prevenzione e Protezione E’ la figura professionale in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32 del D.Lgs. n 81/08. Si tratta del professionista esperto in sicurezza, in protezione e prevenzione designato dal Datore di Lavoro per gestire e coordinare le attività del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (SPP), ovvero l' insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori (art. 2 comma 1 lettera l) del D.lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni.

Ai sensi dell’ art. 33 del D.lvo n. 81/2008 il Servzio di Prevenzione e Protezione dai rischi professionali provvede: a) all'individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale; b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all'articolo 28, comma 2 del Dlgs n. 81/2008, e i sistemi di controllo di tali misure; c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonchè alla riunione periodica di cui all'articolo 35 del Dlgs n. 81/2008; f) a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all'articolo 36 del Dlgs n. 81/2008. Medico Competente E’ definito Medico Competente il medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all’articolo 38 del D.Lgs n. 81/08. Ai sensi dell’art. 29, comma 1 del Dlgs n. 81/08, collabora con il Datore di Lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti riportati indicati nella suddetta norma. Ai sensi dell’art. 25 del D.lgs. n.81/2008 il medico competente: a) collabora con il Datore di Lavoro e con il Servizio di Prevenzione e Protezione alla valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori, all'attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, per la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro. Collabora inoltre alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di «promozione della salute», secondo i principi della responsabilità sociale;

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b) programma ed effettua la sorveglianza sanitaria di cui all'articolo 41 del Dlgs n. 81/2008 attraverso protocolli sanitari definiti in funzione dei rischi specifici e tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati; c) istituisce, anche tramite l'accesso alle cartelle sanitarie e di rischio, di cui alla lettera f), aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria. Nelle aziende o unità produttive con più di 15 lavoratori il medico competente concorda con il datore di lavoro il luogo di custodia; d) consegna al datore di lavoro, alla cessazione dell' incarico, la documentazione sanitaria in suo possesso, nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo del 30 giugno 2003, n. 196, e con salvaguardia del segreto professionale; e) consegna al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, la documentazione sanitaria in suo possesso e gli fornisce le informazioni riguardo la necessità di conservazione; f) invia all'ISPESL, esclusivamente per via telematica, le cartelle sanitarie e di rischio nei casi previsti dal presente decreto legislativo, alla cessazione del rapporto di lavoro, nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. Il lavoratore interessato può chiedere copia delle predette cartelle all'ISPESL anche attraverso il proprio medico di medicina generale; g) fornisce informazioni ai lavoratori sul significato della sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti e, nel caso di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione della attività che comporta l'esposizione a tali agenti. Fornisce altresì, a richiesta, informazioni analoghe ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; h) informa ogni lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria di cui all'articolo 41 del Dlgs n. 81/2008 e, a richiesta dello stesso, gli rilascia copia della documentazione sanitaria; i) comunica per iscritto, in occasione delle riunioni di cui all'articolo 35 del Dlgs n. 81/2008, al datore di lavoro, al Responsabile del Servizio di Prevenzione Protezione dai rischi, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria effettuata e fornisce indicazioni sul significato di detti risultati ai fini della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori; l) visita gli ambienti di lavoro almeno una volta all'anno o a cadenza diversa che stabilisce in base alla valutazione dei rischi; l’ indicazione di una periodicità diversa dall'annuale deve essere comunicata al datore di lavoro ai fini della sua annotazione nel documento di valutazione dei rischi; m) partecipa alla programmazione del controllo dell'esposizione dei lavoratori i cui risultati gli sono forniti con tempestività ai fini della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria; n) comunica, mediante autocertificazione, il possesso dei titoli e requisiti di cui all'articolo 38 al Ministero della salute entro il termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore del D.lgs. n. 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.) Ai sensi dell’ art. 2 del D.lv. n. 81/2008 il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S) è una persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza svolge i compiti indicati nell’art. 50 del Dlgs . n. 81/2008. Responsabile dell’attività Didattica o di Ricerca in Laboratorio (RDRL) il soggetto che, individualmente o come coordinatore di gruppo, svolge attività didattiche o di ricerca in laboratorio (art. 2, co. 5, D.M. n. 363). Tale soggetto va opportunamente individuato tra i docenti o ricercatori afferenti al laboratorio stesso. Compiti del Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio 1. Secondo l’art. 5, D.M. n. 363/1998, il Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio collabora con il Magnifico Rettore, in qualità di datore di lavoro, e con i Dirigenti (Direttori di Dipartimento per delega del Rettore), con il Servizio di Prevenzione e Protezione, con il Medico Competente e con le altre figure

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previste dalla normativa vigente, ai fini della valutazione dei rischi all’interno del rispettivo laboratorio e dell’individuazione delle conseguenti misure di prevenzione e protezione. 2. In particolare, il Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio, nei limiti delle proprie attribuzioni e competenze, deve: · attivarsi al fine di eliminare o ridurre al minimo i rischi in relazione alle conoscenze del progresso tecnico, dandone preventiva ed esauriente informazione al Magnifico Rettore, quale datore di lavoro; · attivarsi, in occasione di modifiche delle attività significative per la salute e per la sicurezza degli operatori, affinché sia aggiornato il Documento di valutazione dei rischi sulla base della valutazione effettuata; · adottare le misure di prevenzione e protezione, prima che le attività a rischio vengano poste in essere; · attivarsi per la vigilanza sulla corretta applicazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi; · frequentare i corsi di formazione e aggiornamento, con riferimento alla propria attività e alle specifiche mansioni svolte; · nell’ambito delle proprie competenze, e ferme restando le attribuzioni di legge del Datore di lavoro in materia di formazione ed informazione dei lavoratori, provvedere direttamente o avvalendosi di un qualificato collaboratore, alla formazione e informazione di tutti i lavoratori che svolgono attività didattica e/o di ricerca, sui rischi e sulle misure di prevenzione e protezione che devono essere adottate, al fine di eliminarli o ridurli al minimo in relazione alle conoscenze del progresso tecnico, dandone preventiva ed esauriente informazione al datore di lavoro. · informare tutti i propri collaboratori sui rischi specifici connessi alle attività svolte e sulle corrette misure di prevenzione e protezione, sorvegliandone e verificandone l’operato, con particolare attenzione nei confronti degli studenti e dei soggetti equiparati ai lavoratori. 3. All’inizio di ogni anno accademico, prima di avviare nuove attività e in occasione di cambiamenti rilevanti dell'organizzazione della didattica o della ricerca, il Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio è tenuto a identificare tutti i soggetti esposti a rischio. In attuazione di tale compito, il Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio elabora una scheda analitica descrittiva dei laboratori di relativa pertinenza da cui si possano evincere: - la descrizione dell’attività di ricerca e/o didattica svolta; - il personale in servizio; - i reagenti e i preparati chimici utilizzati con indicazione dei livelli d’impiego e della eventuale pericolosità; - la strumentazione e le apparecchiature in dotazione al laboratorio; - i dispositivi di protezione utilizzati; - eventuali criticità e inadempienze in materia di sicurezza sul lavoro. La suddetta scheda viene trasmessa al Coordinatore del servizio tecnico preposto alla gestione della sicurezza e dei rifiuti speciali di laboratorio presso i Dipartimenti e i centri di ricerca, che provvede ad integrarla, ove necessario e ad inoltrarla al Datore di lavoro (Rettore), al Dirigente (Direttore di Dipartimento e Direttore Generale), al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e al Medico Competente, ai fini dell’elaborazione e dell’aggiornamento del Documento di valutazione dei rischi e, quindi, dell’individuazione delle relative misure di prevenzione e protezione e della pianificazione della sorveglianza sanitaria. 4. In particolare, il Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio provvede a: · monitorare la sicurezza dei laboratori e di eventuali spazi di servizio annessi attraverso un controllo capillare e periodico degli stessi; · curare e aggiornare gli inventari delle sostanze pericolose e cancerogene,comprese le relative schede di sicurezza; · svolgere, con il Responsabile tecnico con funzione di preposto alla gestione della sicurezza, attività di sorveglianza e controllo sul rispetto delle norme di sicurezza da parte dei lavoratori; · segnalare tempestivamente al Coordinatore del servizio tecnico preposto alla gestione della sicurezza e dei rifiuti speciali di laboratorio presso i Dipartimenti e i centri di ricerca, al Dirigente (Direttore di Dipartimento), al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e al responsabile dell’Area “Edilizia e Sicurezza” di Ateneo ogni anomalia, disfunzione e violazione delle norme di sicurezza vigenti che possano pregiudicare l’incolumità dei lavoratori e la sicurezza dei laboratori; · verificare la dotazione e il corretto funzionamento dei dispositivi di protezione (collettivi e individuali) adeguati ai rischi e pericoli presenti nei laboratori di pertinenza; · curare, d’intesa con il Dirigente (Direttore di Dipartimento), gli interventi periodici di verifica funzionale e manutenzione periodica dei dispositivi di protezione collettiva (es., cappe e reagentari);

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· controllare la produzione dei rifiuti speciali pericolosi (e non), con riferimento specifico alle operazioni di confezionamento, stoccaggio, quantificazione e trasporto presso il deposito temporaneo. In particolare, al Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio è affidato il compito di caratterizzare ed identificare i rifiuti speciali di laboratorio; · trasmettere i dati quali-quantitativi dei rifiuti speciali prodotti nel laboratorio di pertinenza al Coordinatore del servizio tecnico preposto alla gestione della sicurezza e dei rifiuti speciali di laboratorio presso i Dipartimenti e i centri di ricerca. Su specifica richiesta di quest’ultimo, il Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio o un suo incaricato tecnicamente preparato è altresì tenuto a fornire assistenza durante le operazioni di prelievo e quantificazione degli scarti di laboratorio da parte della ditta affidataria del servizio di prelievo, trasporto e smaltimento finale dei rifiuti speciali suddetti. 5. Ai sensi della normativa ministeriale (art. 9, D.M. n. 363/1998), nell’impiego di prototipi di macchine, di apparecchi e attrezzature di lavoro, di impianti o di altri mezzi tecnici realizzati e utilizzati nelle attività di ricerca, di didattica e di servizio, ovvero in caso di produzione, detenzione e impiego di nuovi agenti chimici, fisici o biologici, il Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio, d’intesa con il Dirigente (Direttore di Dipartimento), e il Magnifico Rettore, quale datore di lavoro, per quanto di rispettiva competenza, avvalendosi della collaborazione del Servizio di Prevenzione e Protezione, del Medico Competente e delle altre figure previste dalle disposizioni vigenti, devono: · garantire la corretta protezione del personale, mediante valutazione in sede di progettazione dei possibili rischi connessi con la realizzazione del progetto e con l’adozione di eventuali specifiche precauzioni, sulla base delle conoscenze disponibili; · provvedere affinché gli operatori siano adeguatamente formati e informati sui particolari rischi e sulle particolari misure di prevenzione e protezione. 6. Per lo svolgimento dei compiti propri del ruolo ricoperto e per le attività previste dal presente articolo, i Responsabili dell’attività di didattica o di ricerca in laboratorio: a. possono disporre di fondi propri; b. emanano all’occorrenza, procedure, disposizioni o ordini specifici; c. hanno il potere di interrompere l’attività propria o degli altri lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato per la sicurezza e la salute delle persone. Responsabile tecnico con funzione di preposto persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa (ex art. 2, co. 1, lett. e), D.Lgs. n. 81/2008). Tale soggetto va opportunamente individuato tra i ricercatori o tecnici di laboratorio afferenti ad uno stesso laboratorio e, comunque, tra il personale strutturato. Compiti del Responsabile tecnico con funzioni di preposto 1. Ai sensi dell’art. 19, D.Lgs. n. 81/2008, il Responsabile tecnico con funzioni di preposto, secondo le sue attribuzioni e competenze, deve: a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti; b) verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; c) richiedere l'osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; d) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; e) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato; f) segnalare tempestivamente al Datore di lavoro e al Dirigente (Direttore di Dipartimento) sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di

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pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta; g) frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall’art. 37, D.Lgs. n. 81/2008. Con riferimento specifico al Dipartimento di Scienze Agrarie degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Foggia e tenuto conto delle precedenti deliberazioni assunte dal Consiglio della Facoltà di Agraria e dal Consiglio del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente, il Direttore propone la nomina dei responsabili dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio (RDRL) dei Responsabili tecnici con funzioni di preposto tra i docenti e tecnici di seguito indicati. Si tratta nello specifico di nomine ex novo o di conferme di precedenti designazioni: Primo plesso

Area, settore o laboratorio e relativa ubicazione

Responsabile dell’attività didattica o di ricerca

Responsabile tecnico con funzioni di preposto

Laboratorio di Chimica Organica ( blocco separato ex lavanderia)

Prof.ssa Luciana Luchetti Prof.ssa Luciana Luchetti

Laboratorio di Arboricoltura. Sezione di qualità delle produzioni frutticole ( blocco separato ex lavanderia)

Prof.ssa Laura De Palma Prof.ssa Laura De Palma

Laboratorio di Chimica Analitica Strumentale I (stanze n.11 e n. 12 - piano terra)

Prof. Diego Centonze Dott.ssa Giuseppina Spadaccino

Laboratorio di Chimica Analitica Strumentale II (stanza n.10 – piano terra)

Prof. Maurizio Quinto Dott.ssa Giuseppina Spadaccino

Laboratorio di Biotecnologie applicate alla Frutticoltura con limitrofo locale deposito

Dott. Aziz Akkak Dott. Aziz Akkak

Laboratorio di Macchine ed Impianti – ( piano terra)

Prof. Alessandro Leone Dott.ssa Maria Luisa Amodio

Laboratorio di Tecnologie emergenti e Formulazioni alimentari (primo piano, stanza n. 24)

Prof.ssa Carla Severini Dott. Antonio Derossi

Laboratorio di Tecnologie emergenti e Formulazioni alimentari II. ex laboratorio Processi della Tecnologia Alimentare, stanza n. 18 (primo piano)

Prof.ssa Carla Severini Dott. Antonio Derossi

Laboratorio di Microbiologia predittiva (primo piano)

Prof. Maria Rosaria Corbo

Dott.ssa Maria Rosaria Corbo

Laboratorio di Tecnologia del Confezionamento Alimentare (primo piano, stanza n. 25)

Prof. Matteo Alessandro Del Nobile

Dott.ssa Amalia Conte

Secondo Plesso

Area, settore o laboratorio e relativa ubicazione

Responsabile dell’ Attività didattica o di ricerca in laboratorio (R.D.R.L.)

Responsabile tecnico con funzioni di preposto

Laboratorio di Agronomia ambientale (piano seminterrato)

Dott.Giuseppe Gatta

Dott. Eugenio Nardella

Laboratorio di Orticoltura (piano seminterrato)

Prof. Antonio Elia Dott. Paolo La Rotonda

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Via Napoli n°25 – 71122 FOGGIA

Tel.: (+ 39) 0881 589344 – 345; Fax: (+ 39) 0881 589501-502

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Laboratorio di Chimica Analitica Proteomica - piano seminterrato

Dott.ssa Carmen Palermo Dott.ssa Donatella Nardiello.

Laboratorio di Patologia Vegetale (Micologia) – piano seminterrato-

Prof. Francesco Lops

Dott.ssa Antonia Carlucci

Laboratorio Didattico di Analisi Sensoriali piano seminterrato

Dott.ssa Carmela Lamacchia e Dott.ssa Teresa De Pilli

Dott.ssa Carmela Lamacchia

Laboratorio di Tecnologie del Confezionamento Alimentare - piano seminterrato

Prof. Matteo Alessandro Del Nobile

Dott.ssa Amalia Conte

Laboratorio di Valutazione della qualità dei prodotti di origine animale - secondo piano

Dott.ssa Antonella Santillo

Dott.ssa Francesca D’ Angelo

Laboratorio di Zootecnia speciale - piano seminterrato

Dott.ssa Rosaria Marino

Dott.ssa Francesca D’ Angelo

Laboratorio di Impianti per il condizionamento dei prodotti ortofrutticoli freschi e dellla IV gamma – piano seminterrato

Prof. Alessandro Leone Prof. Giancarlo Colelli

Laboratorio di Parassitologia Veterinaria e di di Entomologia (struttura condivisa) – piano seminterrato

Prof.ssa Annunziata Giangaspero Prof.ssa Antonella Di Palma

Dott.ssa Marianna Marangi Dott. Giacinto Germinara

Laboratorio Didattico di Chimica - piano rialzato

Prof. Maurizio Quinto

Dott. Roberto Di Caterina

Laboratorio di Microbiologia industriale - primo piano

Prof. Giuseppe Spano Dott. Luciano Beneduce

Laboratorio di Processi della Tecnologia Alimentare - primo piano

Prof. Aldo Di Luccia Dott.ssa Barbara La Gatta

Laboratorio di Qualità della Produzione Vegetale-secondo piano

Prof.ssa Marcella Michela Giuliani

Dott.ssa Luigia Giuzio

Laboratorio di Patologia Vegetale Speciale e Diagnostica, secondo piano

Dott.ssa Antonia Carlucci Dott.ssa Antonia Carlucci

Laboratorio di Entomologia ed Acarologia morfologica e sistematica, secondo piano

Prof.ssa Antonella Di Palma

Prof. Salvatore Germinara

Laboratorio Informatico Campus One - primo piano

Prof. Maurizio Quinto (in qualità di delegato all’innovazione tecnologica ed informatica di ateneo)

Sig. Vincenzo Quero

Aule del secondo plesso

Direttore

Dott.ssa Francesca D’ Angelo

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Terzo Plesso

Laboratorio biologico didattico - piano seminterrato

Prof.ssa Antonella Di Palma

Dott. Roberto Di Caterina

Laboratorio di Biologia dei micro-organismi – piano seminterrato

prof. Maria Rosaria Corbo e prof. Giuseppe Spano

Dott. Luciano Beneduce

Laboratorio di Tecnologie del Confezionamento Alimentare + deposito - piano seminterrato+

Prof.Matteo Alessandro Del Nobile

Dott.ssa Amalia Conte

Locale tecnico di pertinenza al Laboratorio di Processi della Tecnologia Alimentare (piano seminterrato)

Prof. Aldo Di Luccia Dott.ssa Barbara La Gatta

Laboratorio di Arboricoltura. Sezione di Biologia e fisiologia - piano seminterrato

Prof.ssa Laura De Palma Prof.ssa Laura De Palma

Laboratorio di Biochimica Generale e vegetale - primo piano

Prof.ssa Zina Flagella Dott.ssa Damiana Tozzi

Laboratorio di Qualità Nutrizionale e Salutistica della Produzione Vegetale - primo piano

Prof.ssa Zina Flagella Dott.ssa Damiana Tozzi

Laboratorio di Chimica Agraria - primo piano

Prof. Claudio Zaccone Dott.ssa Maria Laus

Laboratorio di Genetica – primo piano

Prof.ssa Concetta Lotti

Prof.ssa Concetta Lotti

Laboratorio di Gestione della Qualità in Orticoltura – primo piano, terzo plesso

Prof. Antonio Elia

Dott. Paolo La Rotonda

Area di Economia (uffici + biblioteca) - piano rialzato, terzo plesso

Prof. Gianluca Nardone

Sig.ra Marcella Viscecchia

Aule del terzo plesso

Prof. Agostino Sevi

Dott. Roberto Di Caterina

Sede del Corso di Laurea in Ingegneria dei Sistemi Logistici per l’ Agroalimentare ( Istituto “Saverio Altamura“)

Istituto Tecnico Industriale “Saverio Altamura”

Responsabile dell’ Attività didattica o di ricerca in laboratorio (R.D.R.L.)

Responsabile tecnico con funzioni di preposto

Prof.ssa Clelia Altieri

Dott. Giovanni Basso

Istituto Tecnico Industriale “Saverio Altamura”

Responsabile della gestione dei rifiuti speciali

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Sig. Leonardo Prudente

Laboratorio STAR FACILITY CENTRE S.S. 16 (Foggia-Bari) km 684,3 Zona Industriale - 71122 Foggia (FG).

Responsabile dell’ Attività didattica o di ricerca in laboratorio (R.D.R.L.)

Responsabile tecnico con funzioni di preposto e responsabile della gestione dei rifiuti speciali

Dott. Matteo Francavilla

Dott. Matteo Francavilla

Addetti per l’accertamento del rispetto del divieto di fumare ai sensi della Legge 16 gennaio 2003 art. 51. “Tutela della salute dei non fumatori” e s.m.i.

Primo plesso del dipartimento Prof.Maurizio Quinto

Secondo plesso del dipartimento Prof.ssa Antonella Di Palma

Terzo plesso del dipartimento Sig. Gianluca Mirabella

Il Direttore di dipartimento, in virtù della delega conferitagli dal Magnifico Rettore nella sua qualità di datore di lavoro, provvede ad individuare il personale del dipartimento a cui affidare le funzioni suindicate ( Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio - RDRL, Responsabile tecnico con funzione di preposto, responsabile della gestione dei rifiuti speciali). La presente pianta organica verrà trasmessa per opportuna conoscenza al Magnifico Rettore ed al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione per gli opportuni adempimenti. Le nomine sono da intendersi effettive previo svolgimento di corsi di formazione adeguati. Per le nomine di cui sopra, infine, è prevista la turnazione periodica ovvero l’aggiornamento dei nominativi con cadenza annuale e/o a seguito di dimissioni del designato. Coordinatore del servizio tecnico preposto alla gestione dela sicurezza e dei rifiuti speciali di laboratorio: Dott. Roberto Di Caterina (nomina con decreto del Direttore Amministrativo dell’Università degli Studi di Foggia Prot. n. 3213-VII/4 - Rep. D.D. n. 113-2010 del 10/02/2010). I compiti del suddetto coordinatore fanno riferimento ad un ambito territoriale rappresentato dai tre plessi del Dipartimento SAFE situati in via Napoli, 25 - Foggia. Sono esclusi, per motivi di carattere logistico-organizzativo, i campi sperimentali, le sedi decentrate, le serre, il centro di ricerca inter-dipartimentale BIOAGROMED (via Napoli 52 – Foggia) ed il Laboratorio Star Facility Centre (S.S. 16, Zona Industriale Foggia) . I compiti del coordinatore del suddetto servizio tecnico, inoltre, sono fissati dall’ art. 22 del Regolamento di funzionamento interno del Dipartimento SAFE emanato con D.R. n. 258 – 2016, prot. n. 7265 – I/3 del 29.02.2016. Gestione delle emergenze Per ogni struttura o plesso od aggregazione di strutture tra loro vicine si individua un Coordinatore dell’emergenza o preposto all’emergenza, e si costituiscono una o più squadre di emergenza, composte da addetti antincendio (tra i quali si individua un caposquadra) ed addetti al primo soccorso (tra i quali si individuano gli assistenti ai disabili). I compiti e le responsabilità delle figure sensibili sopra indicate sono già specificati nel Piano di Emergenza elaborato dal Servizio Prevenzione e Protezione per ogni edificio o plesso. I nominativi dei responsabili della gestione dell’emergenza nelle strutture universitarie, sono individuati tra il personale docente, ricercatore, tecnico e amministrativo come di seguito specificato. Coordinatore delle emergenze: Prof. Maurizio Quinto

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Via Napoli n°25 – 71122 FOGGIA

Tel.: (+ 39) 0881 589344 – 345; Fax: (+ 39) 0881 589501-502

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I plesso - addetti primo soccorso: Grazia Sepielli, Lucia Lecce, Giuseppina Spadaccino, Carmen Palermo, Roberto Di Caterina I plesso - addetti antincendio: Luciano Beneduce , Anna Vernile, Sandra Pati. II plesso - addetti primo soccorso: Silvana Rendinella, Angela De Santis, Francesco Piserchia, Concetta Perilli, Giuseppe Lopriore, Leonardo Prudente , Michele Contursi, Barbara La Gatta Lucia Melchiorre II plesso - addetti antincendio: Cella Margherita, Valeria Gentile, Gianmario De Flumeri, Paolo La Rotonda, Eugenio Nardella, Luigi Colatruglio. III plesso - addetti primo soccorso: Felice Gianluca Mirabella, Concetta Lotti, Marcella Viscecchia III plesso - addetti antincendio: Antonio Stasi, Giustina De Palo, Maura Laus, Claudio Zaccone Addetti all’ utilizzo dei defibrillatori: Dott. Roberto Di Caterina, Dott.ssa Lucia Melchiorre, Sig. Gianmario De Flumeri, Dott.ssa Concetta Perilli, Dott. Massimiliano Monaco, Dott.ssa Francesca D’Angelo, Maria De Benedittis ( Si attende la verifica finale dell’ idoneità da parte della competente ASL). Le nomine delle squadre di emergenza sono da intendersi “in pectore”, in quanto subordinate allo svolgimento di corsi di formazione specifici ed alle prove di simulazione. Le stesse nomine dovranno essere ratificate con specifico decreto rettorale Lavoratori Sono lavoratori: il personale docente, ricercatore, tecnico e amministrativo dipendente dell’Università, il personale non organicamente strutturato e il personale degli enti convenzionati, sia pubblici sia privati, che svolge l’attività presso le strutture dell’Università, salva diversa determinazione convenzionalmente concordata; gli studenti dei corsi universitari, i dottorandi, i titolari di assegni di ricerca, gli specializzandi, i tirocinanti, i borsisti e i soggetti ad essi equiparati, quando frequentino laboratori didattici, di ricerca o di servizio e, in ragione dell’attività specificamente svolta, siano esposti a rischi individuati nel documento di valutazione. Obblighi dei lavoratori Nell’ambito dei laboratori didattici e di ricerca dell’Università, i lavoratori, oltre ad osservare gli obblighi sanciti dall’art. 20, D.Lgs. n. 81/2008, devono: - attenersi sempre alle norme di sicurezza illustrate dal Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio e dal Responsabile tecnico con funzioni di preposto alla gestione della sicurezza; - utilizzare i dispositivi di protezione collettiva ed individuale, ai sensi delle norme del Titolo III, Capo II, D.Lgs. n. 81/2008 (lavorare sotto cappa quando si producono fumi o vapori nocivi o si travasano solventi organici e composti corrosivi; indossare il camice che deve essere sempre chiuso e pulito; usare guanti, occhiali o quant’altro si renda di volta in volta necessario per la propria protezione individuale); - leggere attentamente le etichette e le schede di sicurezza di reattivi e preparati chimici da utilizzare; - conservare i reattivi in sicurezza; in particolare, al termine dell’utilizzo, i contenitori dei reattivi vanno ben chiusi e conservati in armadi di sicurezza. I reattivi termolabili da conservare a basse temperature e che sono al tempo stesso pericolosi ed infiammabili, devono essere stoccati nei frigo-reagentari; - trasportare i reattivi all’interno del laboratorio in sicurezza; a tal fine occorre utilizzare specifiche custodie di sicurezza; - prelevare i reattivi allo stato solido servendosi di spatole e fare sempre uso di guanti protettivi; - prelevare i reattivi liquidi mediante pro-pipette o pipettatori automatici; - identificare qualsiasi soluzione, preparato, miscela o reattivo sfuso, apponendo sul relativo contenitore un’etichetta chiara ed indelebile; - usare sempre le pinze o le protezioni quando si maneggiano oggetti caldi;

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Tel.: (+ 39) 0881 589344 – 345; Fax: (+ 39) 0881 589501-502

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- controllare sempre e con attenzione le reazioni chimiche in corso o gli apparecchi in funzione; - interrompere l’alimentazione elettrica prima di effettuare qualsiasi intervento su apparecchiature e macchinari; - avvisare tempestivamente il Responsabile dell’attività didattica e di ricerca in laboratorio, il Responsabile tecnico con funzione di preposto alla gestione della sicurezza ed il docente di riferimento in caso di malessere del lavoratore; rottura di oggetti o apparecchiature; versamento di reattivi e contatto con sostanze pericolose; eventuale imperizia e imprudenza dei lavoratori che possono pregiudicare la sicurezza di persone e cose; - tenere pulito e in ordine il laboratorio, per evitare il verificarsi di infortuni; - lavare con cura la vetreria utilizzata; - lasciare le bilance pulite e con gli sportelli chiusi; - riporre negli appositi spazi le bottiglie dei solventi o dei reagenti dopo l’utilizzo; - lavarsi con cura le mani a conclusione dell’attività svolta; - controllare che la postazione di lavoro e l’attrezzatura ricevuta in dotazione siano integri, funzionali ed efficienti; - segnalare tempestivamente al Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio, al Responsabile tecnico con funzioni di preposto alla gestione della sicurezza e al docente di riferimento eventuali anomalie relative al materiale ricevuto in dotazione, nonché le violazioni delle disposizioni di sicurezza contenute nella normativa nazionale e nel presente Regolamento; - adottare le seguenti precauzioni: 1) calzare possibilmente scarpe chiuse e se necessario le calzature di sicurezza; 2) raccogliere i capelli lunghi dietro la nuca; 3) usare preferibilmente gli occhiali da vista in luogo delle lenti a contatto. Gli studenti dei corsi universitari, i dottorandi, gli specializzandi, gli assegnisti, i borsisti ed i tirocinanti devono svolgere l’attività di laboratorio in presenza del docente di riferimento e/o del Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio. Eventuali deroghe rispetto a tale disposizione devono essere autorizzate in forma scritta dal Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio. I lavoratori non possono utilizzare le macchine, le attrezzature ed i reattivi in dotazione ai laboratori se non previo accordo con il Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio e il Responsabile tecnico con funzioni di preposto alla gestione della sicurezza. Possono operare in laboratorio solo i lavoratori che dispongono di adeguata copertura assicurativa. La polizza d’assicurazione deve prevedere sia la copertura dei danni che il lavoratore può subire a causa di incidenti ed infortuni che la responsabilità civile verso terzi. Divieti Nell’ambito dei laboratori didattici e di ricerca dell’Università, è vietato: - impiegare reattivi e preparati chimici senza prima aver consultato le schede di sicurezza utili per conoscere le caratteristiche fisiche e chimiche della sostanza e la sua eventuale pericolosità; - mescolare fra loro sostanze diverse senza prima aver verificato la loro compatibilità chimica; - guardare e annusare dentro provette, beute o contenitori; - forzare la vetreria, i tappi o le connessioni smerigliate bloccate; - toccare i reattivi con le mani; - aspirare liquidi con la bocca; - muoversi troppo bruscamente e /o correre; - mangiare, bere e fumare in laboratorio; - utilizzare i lettori video, i lettori audio mp3 e le connessioni internet per svago. Le connessioni internet utilizzate per intrattenimento oltre a non essere previste dalle condizioni di utilizzo della rete internet interuniversitaria, contribuiscono a ridurre il livello di attenzione del lavoratore in laboratorio e, conseguentemente, aumentano la probabilità di incidenti; - utilizzare la spruzzetta in modo improprio; - dirigere verso di sé o altre persone i contenitori nel cui interno sono in atto reazioni da cui potrebbero generarsi schizzi o vapori pericolosi;

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- modificare l’ubicazione di apparecchiature, macchinari e reattivi senza prima aver interpellato il Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio, il Responsabile tecnico con funzioni di preposto alla gestione della sicurezza e il docente di riferimento; - smaltire i rifiuti speciali di laboratorio in deroga alle disposizioni contenute nell’apposito regolamento interno di Dipartimento; - tentare di riparare apparecchiature e macchinari senza la necessaria preparazione tecnica; - toccare parti di circuiti elettrici in tensione; - far funzionare dispositivi elettrici in zone del laboratorio dove è presente ristagno di acqua o di altri liquidi. Informazione formazione Oltre alle norme contenute negli artt. 36 e 37, D.Lgs. n. 81/2008, in materia di informazione, formazione e addestramento, ai lavoratori che svolgono attività didattica e/o di ricerca in laboratorio si applicano le seguenti disposizioni. Essi, prima di intraprendere l’attività didattica e/o di ricerca, devono ricevere adeguata informazione in merito: - ai rischi e pericoli presenti nel luogo di lavoro; - alla segnaletica di sicurezza; - ai dispositivi di protezione collettiva ed individuale; - alle norme elementari di prevenzione infortuni; - all’ubicazione dei dispositivi di sicurezza e di protezione individuale (estintori, docce, lavaocchi, guanti, occhiali). I lavoratori devono partecipare ai corsi di formazione in materia di sicurezza ai sensi degli artt. 36 e 37, D.Lgs. n. 81/2008. A tal fine, il Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio è tenuto a segnalare al Direttore del Dipartimento i nominativi dei lavoratori (operanti presso i laboratori di propria pertinenza) da avviare ai corsi di formazione. Regolamentazione degli accessi ai laboratori 1. L’accesso ai laboratori didattici e di ricerca dell’Università è consentito solo al personale autorizzato. Eventuali deroghe devono essere previamente autorizzate dal Responsabile dell’attività didattica e di ricerca in laboratorio. 2. Il Responsabile dell’attività didattica o di ricerca di laboratorio, all’inizio di ogni anno, predispone un elenco in cui sono indicati i lavoratori a cui è consentito l’accesso nei laboratori di sua competenza e provvede ad aggiornarlo in caso di variazioni. 3. Eventuali visite guidate da parte di scolaresche sono ammesse solo previo nulla osta del Direttore del Dipartimento di afferenza del laboratorio, sentito il parere del Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio. 4. Possono accedere ai laboratori, oltre l’orario di servizio del personale strutturato, solo i lavoratori previamente autorizzati dal Responsabile dell’attività didattica o di ricerca in laboratorio. E’ consentito, inoltre, l’accesso ai laboratori in assenza del personale e fuori dagli orari di servizio ai soli addetti alle pulizie. Sanzioni Ferme restando le sanzioni previste dalla normativa vigente in materia, al personale docente, ricercatore, nonché al personale tecnico ed amministrativo, che sia responsabile di violazioni delle disposizioni contenute nel presente Regolamento, potranno applicarsi altresì, ricorrendone i presupposti, le sanzioni disciplinari previste dalla legge e dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Riferimenti normativi

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Tel.: (+ 39) 0881 589344 – 345; Fax: (+ 39) 0881 589501-502

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- Regolamento di ateneo in materia di tutela della alute e della sicurezza nei laboratori didattici e di ricerca dell’ università degli Studi di Foggia ( ai sensi del D.Lgs n. 8172008 e s.m.i. e del D.M. n. 363/1998) – (emanato con D.R. n. 980-2014, prot. N. 18750-I/13 del 23/07/2014; - D.M. n. 363/1998; - Dlgs. n. 81/2008 e s.m.i.