29
maggio 2004 3 il futuro della professione 2 Affrontare il cambiamento di Ivano Slaviero 3 La professione al femminile di Chiara Cattani nuove normative 5 Condono edilizio e Pubblica Amministrazione di Armandino Stoppa territorio 9 Il rischio idraulico in provincia di Padova NELL’INSERTO STACCABILE GLI ORARI E I NUMERI DI TELEFONO DEGLI UFFICI TECNICI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI PADOVA Bimestrale ufficiale di informazione del Collegio dei Geometri della provincia di Padova Numero 3 - Anno 2 - maggio 2004 - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma 20/B L. 662/96 - D.C.I. Padova In caso di mancato recapito restituire all'Ufficio di Padova CMP

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maggio2004

3

il futuro della professione2 Affrontare il cambiamento

di Ivano Slaviero3 La professione al femminile

di Chiara Cattani

nuove normative5 Condono edilizio

e Pubblica Amministrazionedi Armandino Stoppa

territorio9 Il rischio idraulico

in provincia di Padova

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Bimestrale ufficiale di informazionedel Collegio dei Geometridella provincia di Padova

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maggio 2004 Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova 1

3/2004

Bimestrale ufficiale di informazionedel Collegio dei Geometri della provincia di Padova35138 Padova - viale Codalunga, 8 bis

tel. 049 8757788 - fax 049 661124e-mail: [email protected] - www.geometri.pd.it

PresidenteGeom. Ivano Slaviero - [email protected]. Oddone Zecchin - [email protected]. Sandro Solerti - [email protected]

ConsiglieriGeom. Pierluigi Capuzzo - [email protected]. Chiara Cattani - [email protected]. Simonetta Ceconello - [email protected]. Giovanni Dal Zotto - [email protected]. Giuseppe Gazzin - [email protected]. Roberto Rossetto - [email protected]. Carlo Svegliado - [email protected]. Gianni Tasinato - [email protected]. Franca Varotto - [email protected]. Flavia Vit - [email protected]. Francesco Zanin - [email protected]. Fabiola Zerbetto - [email protected]

DirettoreIvano SlavieroReferente per il CollegioChiara Cattani

Direttore responsabileBarbara Ammanati

Iscrizione al Tribunale di Padova n. 1852, 11 luglio 2003

EditoreLettera srl, via Giorgione 8, 35020 Albignasego PDtel. 049 8808241 - fax 049 [email protected] - www.lettera.org

FotoGiorgio Ammanati

StampaNuova Grafotecnica sncvia Leonardo da Vinci 8, 35020 Casalserugo (PD)

PubblicitàRealtà 2000 srl - via Galleria Berchet, 4 - 35138 Padovatel. 049 651696 / 8783330 - fax 049 [email protected] - www.realta2000.com

PrivacyLettera srl è responsabile dell’indirizzario dei geometri del-la provincia di Padova, e si impegna a utilizzarlo ai soli finidella spedizione della rivista.

Numero chiuso in redazione il 16 aprile 2004

SommarioPitagora

FOTO DI COPERTINA Impianto idrovoro Barbegara di Correzzola(1923) in funzione dal 1927.Foto di Simonetta Ceconello

Affrontare il cambiamentoLe priorità del Consiglio Nazionaledi IIvvaannoo SSllaavviieerroo 2

La professione al femminileLa nuova Consulta nazionaledi CChhiiaarraa CCaattttaannii 3

Condono edilizio: una legge difficile da rispettareIl convegno dell’8 marzo 4

Il condono edilizio e la Pubblica Amministrazionedi AArrmmaannddiinnoo SSttooppppaa 5

Il rischio idraulico del territorio di PadovaUno studio della Provincia 9

Le locazioni degli immobili urbani La nuova disciplina e le tipologie contrattualidi VViinncceennzzoo PPeelllleeggrriinnii 11

Gli uffici tecnici dei Comuni padovaniOrari, numeri di telefono 13

Tutti i numeri del Collegio dei GeometriOrari, telefono, fax, posta elettronica, consulenti 16

Decentramento ai Comuni delle funzioni catastaliUn’analisi della riforma, rinviata ma non annullatadi FFrraanncceessccoo TToossoo 17

Riscaldamento nelle chieseIl secondo articolo sui sistemi in uso 20

I valori agricoli dei terreni nel 2004Le indennità di esproprio in provincia di Padova 21

La Bacheca di aprile 23Informazioni

Recenti provvedimenti sui beni culturaliContributi all’architettura ruraleNuovi termini per le successioniVarianti al Piano Regolatore Generale 24Sconfinamenti: ultima chiamata all’acquistoDecreto “milleproroghe”: le novitàNovità su catasto e fabbricati 25

I corsi di aggiornamento 26Albo: variazioni iscritti e praticanti 27

Bimestrale ufficialedel Collegio dei Geometri

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2 maggio 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

Il rinnovo del Consiglio Nazionale dei geometrioffre l’occasione per alcune riflessioni in meri-to all’evoluzione e alle scelte che in un futuro

prossimo, meglio sarebbe par-lare di presente, la nostra cate-goria è chiamata a compiere.Come ho sottolineato in altre oc-casioni, è di fondamentale im-portanza disegnare una strate-gia comune che dia forza, credi-bilità e compattezza al nostro Ordine. Concreta-mente significa operare fino in fondo, senza ri-pensamenti, quella fase di “rinnovamento” chegià è iniziata e dalla quale non si può più tornareindietro.

Ai nostri rappresentanti provinciali in Con-siglio chiediamo che nel luogo deputato alla poli-tica della categoria, al di là degli apparati e degliaspetti burocratici, si facciano emergere rispostee linee di percorso concrete su alcuni punti.

LA FORMAZIONE PRIMA DI TUTTO. Il già iniziatoprocesso di passaggio dal diploma alla laurea,che ha visto Padova operare in prima linea, per-metterà di risolvere il problema delle competen-ze e di affrontare i nuovi settori di operatività delgeometra. Ma non basta. È necessaria la forma-zione continua, l’aggiornamento per i geometriche, pur avendo un ottimo bagaglio di esperien-za e competenze, lavorano in un settore in conti-

nua evoluzione. L’APERTURA ALL’EUROPA. Per lo sviluppo delle

offerte formative e per il loro recepimento daparte dei professionisti, la forza di nuove propo-ste e di sostegno ad esse deve venire da tutti gliorganismi che ci rappresentano. Si tratta di crea-re la base sulla quale far crescere ulteriormentela nostra categoria, per superare la logica dichiusura o peggio ancora di accorpamento conaltre professioni. Il nostro spazio di interventonon dovrà comprimersi ma espandersi, magaricon la ridefinizione di alcune competenze. Possi-bilità ne esistono, ed esistono proprio dove puòesserci un pericolo per la categoria. Un esempiosu tutti: l’apertura all’Europa, che significa abbas-sare le barriere per il mercato del lavoro conl’entrata di professionisti stranieri, soprattutto daipaesi dell’Est. Le nostre competenze, la cono-scenza del territorio, l’esperienza devono concor-rere nel definire la nostra certificazione di qualità;per questo dobbiamo avere una posizione chiara,i nostri ruoli presentarsi ben definiti. L’aperturaall’Europa non deve costituire un ostacolo mapresentarsi come opportunità per la nostra pro-fessione.

PERICOLI E OPPORTUNITÀ. “Pericoli” ed “opportu-nità” di crescita vengono anche da dentro casa. Miriferisco ad un caso significativo: la RegioneAbruzzo ha regolamentato la posizione degli

EDITORIALE

Affrontare il cambiamento:priorità del Consiglio Nazionale

I punti sui qualiil presidentedei geometri padovanichiede chei rappresentanti provincialifacciano emergererisposte concretee percorsi operativi

di Ivano Slavieropresidente

L’Unione EEuropea aall’1 mmaggio 22004Il 1° maggio 2004 dieci paesi entrano a far parte dell’UnioneEuropea. Sono: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, RepubblicaCeca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Cipro, Malta. L’UnioneEuropea si estende ora su 4 milioni di chilometri quadrati, dovevivono 453 milioni abitanti (il 7,3 per cento della popolazionemondiale), che producono un Pil di 9.600 miliardi di euro (il28,2 per cento del Pil mondiale), pari a 21.206 euro pro capite(contro 2.449 euro nel resto del mondo). Tra i giganti delmondo, l’Europa dei 25 è seconda solo agli Stati Uniti perprodotto interno lordo. Tuttavia gli squilibri interni sono ancoramolti. La Commissione ha già preannunciato lo schema delnuovo quadro finanziario 2007-2013, che prevede un impegnodi stanziamenti di 158 miliardi di euro. Tre sono le prioritàproposte per sfruttare appieno i benefici dell'allargamento eaiutare l'Europa a prosperare: lo sviluppo sostenibile, gliinteressi dei cittadini e il rafforzamento del ruolo dell'Unionecome partner mondiale.

LLeeggeennddaaI 15 paesi dell’Unione Europea fino al 2003I 10 paesi che entrano il 1° maggio 2004Paesi non appartenenti all’Unione Europea

Il 18 marzo scorso sisono tenute le elezioni delnuovo Consiglio Naziona-le Geometri per il manda-to 2004-2007.

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maggio 2004 3Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

IL NUOVO CONSIGLIO NAZIONALEamministratori di condominio, di fatto avviando ilprocesso per la costituzione di un albo, propostapiù volte sostenuta anche dalle Associazioni dicategoria. Su questo fronte il Consiglio dovrebbeprevedere forme di iscrizione di figure professio-nali affini al geometra, con specifiche competenzedate dalla loro specializzazione, così da avvantag-giare le potenzialità dell’intera categoria. Il poteredei numeri è noto a tutti e i nostri numeri sono giàforti: 95.000 iscritti, di cui 85.000 dichiarano lalibera professione. Non esiste in Italia un altroesempio come questo, dobbiamo saper sfruttarequesta posizione, sta a noi ora farci avanti. Esserenell’occhio del ciclone non sempre è un male, puòoffrire una carta in più da giocare rispetto ad altrecategorie che si sentono più sicure dei ruoli acqui-siti ma che corrono il rischio di appiattirsi e comun-que di dover fare i conti prima o poi con una so-cietà del lavoro diversa che potrebbe coglierli im-preparati. Al nuovo Consiglio Nazionale chiediamo

di essere al passo con questi cambiamenti, di agireintegrando le forze e non disperdendole, con azionipolitiche forti sostenute da capacità operative.

Il Consiglio Nazionaledeve adoperarsi perchévi sia un accorpamentodi figureprofessionalmenteaffini alla nostra.

LLe nostre iscritte sono costan-temente in aumento determi-

nando in quest’ultimo ventennioun tale avanzamento di numeroda rendere significativo e matu-ro il loro coinvolgimento nei ver-tici delle istituzioni. Eppure, nes-suna geometra è stata candidataper il rinnovo delle cariche alConsiglio Nazionale e quindi innessuna regione i Collegi hannopresentato una donna.

Non è per competere con gliundici consiglieri uomini eletti,ma è evidente che un ConsiglioNazionale sensibile e attento a-vrebbe dovuto preparare pertempo un dibattito interno allacategoria sul tema della profes-sione al femminile. D’altra parteper le professioniste queste op-portunità nazionali di rappresen-tanza si scontrano con l’organiz-zazione degli impegni di lavoro,con gli impegni familiari e contempi e distanze vissuti comeostacoli. Questa è la differenzaprincipale che ci contrappone aicolleghi uomini nello svolgimen-to della libera professione. Traorari incalzanti, babysitter epediatri, passiamo i primi anni

dei nostri figli a rimanere a gallanel mondo professionale, perchéla maggioranza di noi lavora inproprio da sola o collabora sal-tuariamente con colleghi. Anchequando i figli crescono, si modi-ficano le modalità di organizza-zione del tempo, ma la difficoltànel conciliare le attività quotidia-ne della professione e del priva-to resta. E allora come si fa?

La risposta sta solo nellaforte motivazione che ci sostienee nell’intraprendenza. Ogni gior-no tutti affrontiamo gli stessiproblemi e facciamo un lungocammino di esperienza. Solo cheper le donne è garantito un ap-proccio più ostico perché è unpercorso ricco di pregiudizi ge-nerali in un settore professionaletipicamente maschile, quale l’in-dotto che ruota intorno al mondodell’edilizia. Ma non demordia-mo. Il nostro modo di porci nellasocietà ci premia perché dimo-striamo di raggiungere gli obiet-tivi in circostanze sfavorevoli: ladeterminatezza ci distingue.

E la politica di categoria?Passa attraverso una nuova otti-ca al femminile, capace di emer-

gere e dimostrare con i fatti chele innovazioni sono ben accettese presentate con gusto e com-petenza. Un Collegio Provincialeha bisogno che le sue iscritte lofrequentino, che diano suggeri-menti o forniscano proposte.Siamo in Consiglio anche perraccogliere questo mutamentosociale e per indurre le colleghea partecipare alla gestione delnostro patrimonio intellettuale.

Se al Consiglio Nazionalenon c’èneanche una donna,frequentiamo almenoil Collegio Provinciale.

di Chiara Cattaniconsigliere

LLLLaaaa pppprrrroooo ffff eeeessssssss iiii oooonnnneeee aaaa llll ffff eeeemmmmmmmmiiii nnnn iiii llll eeee ::::uuuunnnn iiii nnnn tttt eeeennnnssssoooo ppppeeee rrrr ccccoooorrrr ssssoooo (((( aaaa oooossss ttttaaaaccccoooo llll iiii ))))

Nel novembre 2003 il Consiglio Nazionale ha deliberato lacostituzione della “Consulta Femminile” e il 22 gennaio 2004 ilgruppo di lavoro si è riunito a Roma, con la partecipazione dellerappresentanti delle donne geometra del Nord, Centro e Sud Italia.Le tre colleghe nostre rappresentanti per il Nord Italia sono:Nicla Manetti tesoriere del Collegio Udine; Alida Ferreri presiden-te del Collegio di Mondovì; Rossana Caggiano del Collegio Varesee vice-presidente della Commissione Pari Opportunità Lombardia.

Le altre colleghe sono: Enrica Colombo, Bari; Tiziana Finaguer-ra, Pescara; Filomena Gentile, Salerno; Mirella La Marra, Frosinone;Romina Marinelli, Arezzo; Barbara Mazza, Rimini; Carla Rizzo,Trapani; Vita Rossetti, Lecce. Coordinatrice nazionale la collegaNicla Manetti scelta per l'impegno profuso già da tempo negliincontri non istituzionali del gruppo “donne geometra”. L'intento èdi coinvolgere tutte le iscritte in un dibattito che analizzi le proble-matiche della donna nello svolgimento della libera professione.

LA CCONSULTA FFEMMINILE AAL CCOLLEGIO NNAZIONALE

Niente gare pubbliche per gli OrdiniI Geometri ricorrono alla Corte Ue“Gli Ordini non possono essere annoverati tra lecategorie di operatori imprenditoriali privati e pub-blici abilitati a partecipare ai pubblici appalti diservizii indetti dalle pp. aa., in quanto istituzional-mente preposti al raggiungimento di finalità diinteresse generale”. Così la sentenza 1344 delConsiglio di Stato del 16 marzo 2004 , che pre-clude alle organizzazioni di professionisti la possi-bilità di partecipare alle operazioni di censimentoe stima dei beni demaniali e patrimoniali delloStato. Gli otto Collegi dei Geometri, tra cui quellodi Padova, che avevano presentato richiesta,intendono ricorrere alla Corte di Giustizia europea.

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4 maggio 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

CONDONO EDILIZIO

Si è svolto lunedì 8 marzoun seminario sul condonoedilizio organizzato dal

Collegio Geometri della Pro-vincia di Padova. La sala con-gressi della Cassa di Risparmioera gremita: oltre quattrocento igeometri presenti. Un intensopomeriggio di lavori che ha fat-to il punto sulla normativa com-plessiva riguardante le sanato-rie edilizie, con riferimento alleesperienze passate e cercandodi individuare le linee di svilup-po e le caratteristiche (mentre

scriviamo ancora non ben defi-nite) dell'attuale condono. L'in-teresse verso l'argomento si èreso palese anche dalle moltedomande rivolte ai relatori pre-senti. Questo primo appunta-mento di definizione generaledella questione avrà un possibi-le seguito con altri seminari diapprofondimento. Riportiamointanto le tematiche affrontatel’8 marzo.

L’avvocato Francesca Maz-zonetto del Foro di Padova haparlato sull’inquadramento legi-

slativo e le competenze statali eregionali; l’avvocato GiovanniMaffei del Foro di Padova haaffrontato gli aspetti legali inmateria di sanatorie; l’ingegnereArmandino Stoppa, capo settoreedilizia privata comune diPadova, ha esaminato il condonoedilizio dal punto di vista dellapubblica amministrazione. Per ilCollegio dei Geometri erano pre-senti il presidente geometra Iva-no Slaviero, il consigliere geo-metra Chiara Cattani, il segreta-rio geometra Oddone Zecchin.

Il convegno dell’8 marzoha messo in rilievonon solo la contrarietàdei geometri alla sanatoriama anche il quadrodi incertezza in cuisi trovano a lavorare.

Condono edilizio: una leggeancora difficile da rispettare

IIVANO SSLAVIEROPPRESIDENTE

Siamo contraria questa leggesul condono. È

tuttavia dovere pro-fessionale della ca-tegoria essere co-munque ben infor-mata e preparata. Atale scopo è stataorganizzata questagiornata di lavoro,che probabilmentein futuro, definita lasituazione, sarà se-guita da altre di ap-profondimento sulletematiche tecniche.

Il tema del con-dono mi permette

di affrontare un argomento generale che ritengodi estrema importanza per la categoria e cherientra nell’ambito deontologico. Il geometradeve sempre valutare le richieste del committen-te facendo attenzione alle proprie competenzeprofessionali e agli obblighi di legge. È nostrocompito di fronte allo Stato certificare ed accer-

tare; tutelare il cliente vuol dire anche saper diredi no ad alcune sue richieste. Al Collegio arriva-no segnalazioni di irregolarità che sarebbe beneevitare, per la credibilità del singolo geometra edelle sue competenze professionali e per l’interacategoria.

Per quel che riguarda l’attuale condono, essoci pone davanti molte problematiche che dovre-mo affrontare con una costante informazione eattenzione. Sarà nostra premura fornire tutti glistrumenti affinché ciò avvenga attraverso il no-stro sito, la rivista, eventuali altri incontri.

Mi preme sottolineare in questa sede un’altraquestione. Il condono edilizio ha per l’ennesimavolta messo in rilievo la difficoltà di lavorare inuno scenario di indecisione, di mancanza di pre-cisi indirizzi operativi da parte degli organi pre-posti, di leggi che attendono da anni una defini-zione. Come Ordine professionale, che può van-tare un certo peso dato dal numero dei profes-sionisti iscritti e dalla diffusione capillare deglistessi sul territorio, abbiamo il dovere di agirecon maggior forza a livello politico esigendo chesiano predisposti gli strumenti legislativi neces-sari per poter svolgere con precisione, ed anchecon serenità, il nostro lavoro.

In alto, il tavolo dei relatori:da destra,l’avvocato Francesca Mazzonetto,il presidente Ivano Slaviero,l’ingegnere Armandino Stoppa,il segretario Oddone Zecchin.Sotto: il folto pubblico.

Con Decreto Legge 31 marzo 2004 n.82 (G.U. n. 76 del31.03.2004) il Governo ha confermato la straordinaria necessità edurgenza di prorogare il termine per la presentazione delle doman-de di regolarizzazione in materia di illeciti edilizi. È stato dispostolo slittamento del termine previsto per la presentazione delle

domande al 31 luglio 2004, e di conseguenza la proroga al 30 set-tembre ed al 30 novembre 2004 dei termini per il pagamento,rispettivamente della seconda e terza rata dell'oblazione e deglioneri concessori. Il provvedimento entra in vigore dal 31.03.2004e dovrà essere convertito in legge entro sessanta giorni.

PROROGATO IIL CCONDONO AAL 331 LLUGLIO 22004

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maggio 2004 5Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

CONDONO EDILIZIO

Gli abusi ediliziabbruttiscono il profilodelle nostre città.

IIL CONDONO EDILIZIO E LA PPUBBLICA AAMMINISTRAZIONE

ING.ARMANDINO STOPPACAPO SETTORE EDILIZIA PRIVATA DEL COMUNE DI PADOVA

NNonostante siano trascorsi cinque mesi dall’ema-nazione del Decreto-Legge 269 del 30 settem-bre 2003, pubblicato il 2 ottobre 2003, e tre

mesi dalla emanazione della Legge di Conversione, la326 del 24 novembre 2003, pubblicata il giorno suc-cessivo, la nuova sanatoria edilizia appare, sostan-zialmente, essere ancora ai blocchi di partenza.Perlomeno, per quanto riguarda la nostra Regione e,in particolare, la nostra Provincia. Molti sono i Comu-ni, anche di medie dimensioni, nei quali non è stataancora presentata alcuna istanza. Diversi non hannopredisposto modelli o strumenti informativi, e prati-camente nessuno ha predisposto atti deliberativi perl’incremento degli oneri e diritti da applicare alledomande di sanatoria, finalizzato all’istruttoria dellepratiche. A fronte di una, in generale, notevole richie-sta di informazioni, non segue, per il momento, unaconcretizzazione in termini di pratiche presentate. Ameno di un mese dalla scadenza del termine dominauna posizione di attesa, un aperto stato di sospen-sione, in genere diffuso e suggerito agli utenti daglistessi responsabili amministrativi dei Comuni.

Analisi delle ragioni del mancato avviodella sanatoria

I motivi all’origine di questa situazione di stalloappaiono, sostanzialmente, collegati a due ordini difattori: una generale incertezza del quadro normativoe applicativo, e il consistente (o sentito come tale)livello di oneri economici richiesti per accedere allasanatoria. Inizialmente, il suggerimento di attendere apresentare le domande era legato alle modifiche chela legge di conversione avrebbe potuto apportare aldecreto 269/2003; o, anche, alla assenza di indica-zioni in ordine alle modalità di versamento dell’obla-zione: non era ancora stata data conferma della vali-dità del conto corrente postale indicato con i prece-denti condoni; inoltre, dall’indicazione, nel modelloallegato alla Legge, di un numero progressivo a diecicifre, si era supposto che i modelli ministeriali sareb-bero stati predisposti dallo Stato, come nel 1985; leindicazioni sono state fornite con la pubblicazione, il19 gennaio, del Decreto del Ministero dell’Economiae delle Finanze 14 gennaio 2004; altro motivo diincertezza, protrattosi oltre il termine di approvazio-ne della legge di conversione, è collegato alla man-cata approvazione delle Leggi regionali per la defini-zione dei procedimenti (ovvero, in alcune regioni,all’approvazione di Leggi in aperto contrasto con laLegge Statale). Inoltre, sono stati diffusi vari com-menti, notevolmente discordanti, circa i limiti diapplicabilità della Legge, date le diversità con il pre-cedente articolo 39 della legge 724/94. Al momentoattuale, dopo il ricorso di alcune Regioni alla CorteCostituzionale, il massimo fattore di incertezza appa-re collegato a questo pronunciamento della Corte,

che dovrebbe riunirsi il 24 marzo, e che viene for-temente atteso e sentito, anche psicologicamente,come una specie di spada di Damocle sulla sortedella Legge di Sanatoria; per cui, se non intervieneuna proroga dei termini per la presentazione delleistanze - cosa che, al momento appare probabile,oltre che necessaria -, non è dato sapere quantipotranno essere coloro che correranno il rischio dellapresentazione di una domanda che, in caso di esito,a qualsiasi titolo, non favorevole, verrà a costituireun’autodenuncia. Potrebbero trovare non convenientepresentare la domanda nemmeno tutti coloro chehanno già in corso procedimenti pendenti per abusoedilizio.

L’altro fattore deterrente è rappresentato dall’en-tità dei versamenti richiesti per poter accedere allasanatoria. A titolo di esempio, con riferimento adopere realizzate nell’ultimo periodo, dopo il 30 gen-naio 1977, per ampliamenti e/o nuove costruzioni eranecessario versare, in termini di oblazione, in unComune con popolazione superiore ai 100.000 abi-tanti, circa 84 €/mq, che diventano, ora, 150 e 100,rispettivamente, per gli immobili a destinazionediversa dalla residenziale e per le residenziali; peropere di ristrutturazione, si passa da un importo for-fettario corrispondente a 2.582 € ad un importorispettivamente pari a 80 e 60 €/mq: per una unitàimmobiliare residenziale di dimensioni medie (es. 80mq) l’importo risulta pari a 4.800 €, cioè circa il dop-pio. In generale, quindi, con riferimento ai vari casi,si nota un aumento dei costi moltiplicato per indicisignificativi: tuttavia, se si tiene conto che sono pas-

sati quasi 10 anni dalla precedente tornata, per quan-to ad indici di inflazione ridotti rispetto al periodointercorso tra la prima e la seconda legge sul con-dono, tale aumento non appare del tutto ingiustifica-to: occorre anche tener conto del carattere punitivoche la sanatoria speciale deve mantenere per evitaredi creare effetti indotti di incentivazione dell’abusivi-smo. L’entità, comunque non trascurabile, delle cifreha prodotto, indubbiamente, effetti frenanti sulla pre-sentazione delle istanze, soprattutto su coloro chenon abbiano già in corso un procedimento ammini-strativo e/o penale di contestazione dell’abuso.Inoltre, l’eliminazione delle riduzioni di cui ai commi

La sanatoria edilizianel Venetonon è decollata.Nessuna instanzain molti comunidel Padovano.

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6 maggio 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

CONDONO EDILIZIO

13, 14 e 16 dell’art.39 L.724/94, e anche delle fascetemporali, prima distinte per interventi fino al 1° set-tembre 1967, e dal 2 settembre 1967 al 29 gennaio1977, appare sperequativa nei confronti di chi hacommesso piccoli abusi o abusi di necessità, o sitrova a dover sanare interventi lontani nel tempo, chesi presumevano legittimi, ma che, specialmente inoccasione di compravendite, si scoprono difformi.

A nostro avviso, il mantenimento di almeno duefasce temporali appare ancora necessario, perchénon tutti sono stati in grado, al di là della volontà, dipoter usufruire delle prime due tornate del condono.

Si sta, ad esempio, riscontrando, con sempremaggiore frequenza, l’emergere di una casistica par-ticolare, legata all’applicazione delle disposizioni dicui all’art.17 della L.47/85, inerenti la commerciabi-lità dei beni e la nullità degli atti, riprese dall’art.46del Testo Unico per l’Edilizia, e, ancor più, al diffon-dersi, molto più che per il passato, di una mentalitàlegalistica, o, soprattutto negli acquirenti, ma anchenei notai, che tende a richiedere controlli accuratisulla legittimità del bene, sia con riferimento allaconformità edilizia che al possesso dei requisiti diagibilità, al fine di garantirsi non solo contro la even-tuale nullità degli atti stessi, ma anche contro l’in-sorgenza di qualsiasi possibile danno, o, anche, percosì dire, "fastidio" che possa in futuro derivare dal-l’acquisizione del bene.

Per cui capita che il venditore di un immobile,magari già compravenduto più volte, e da lui rego-larmente acquisito, in base, ad esempio, al fatto cheera stato realizzato prima del 1967, o che, per lostesso, fosse presente una domanda di condono nonancora definita con un atto esplicito, si trovi di fron-te alla richiesta di un potenziale acquirente di ottene-re la definizione del condono stesso, o di dimostrar-gli, attraverso l’osservazione degli atti di licenza edi-lizia originari, la conformità del bene a quanto auto-rizzato; molto spesso, si scoprirà che esistono delledifformità, anche significative, tra lo stato approvatocon la licenza edilizia originaria e lo stato di fatto del-l’immobile; spesso tali difformità sono presenti anchese è stato ottenuto il certificato di abitabilità; oppurepuò succedere che i disegni allegati al condono,molto spesso eseguiti frettolosamente, non combaci-no con la consistenza reale dell’edificio o della perti-nenza, o, anche, che risultino necessarie integrazio-

ni, che il richiedente originario avrebbe potuto confacilità produrre, ma che, trascorsi vent’anni, e il pro-prietario originario non essendo più rintracciabile,non si riesca a produrre; per cui ci si trova in gros-se difficoltà, e, a volte, nell’impossibilità pratica di ri-muovere le problematiche e giungere alla risoluzione;spesso questi intoppi si verificano nella fase in cui ègià stato sottoscritto un preliminare di compravendi-ta, che, sempre più spesso, prevede delle penali incaso di inadempienza: a questo punto, si origina uncontenzioso complicatissimo e dagli esiti incerti, condanni, anche gravi, per tutti. Non appare corretto cheuna nuova domanda di condono, presentata in casisimili, dove il danno urbanistico spesso non esiste oè irrilevante, debba essere sottoposta ai medesimioneri degli abusi perpetrati, magari per calcolo, spe-rando nell’uscita del condono, nel 2000 o nel 2002.

Problematiche interpretative e organizzative e aspetti legislativi

Sono presenti, inoltre, diversità nel contestogenerale entro il quale si colloca la nuova Legge326/2003: sia con riferimento al nuovo Testo Unicoper l’Edilizia (D.P.R.380/2001), e, in particolare, delladefinizione di ristrutturazione edilizia -art.3, punto d)del T.U., e, anche, art. 10, comma1, punto c)-,richiamata nella Tipologia 3, e alla connessa circola-re 7 agosto 2003, n.4714/316/26, pubblicata sullaG.U. n. 274 del 25.11.2003, nell’ambito della quale siinterviene anche sulla demolizione e ricostruzionedelle opere condonate; sia con riferimento all’appro-vazione della riforma del Titolo V della Costituzione,avvenuta con la Legge Costituzionale n. 3/2001.Entrambe le Leggi hanno ingenerato problematicheinterpretative, o legate alle competenze, non ancorarisolte, che possono influire notevolmente sulla defi-nizione delle domande di condono, fino a metterne inquestione la stessa legittimità, e, quindi, la possibi-lità di sussistenza.

Dal punto di vista delle necessità di integrazionelegislativa, non sono ancora state emanate, dallaRegione Veneto, oltre alla Legge di recepimento delcondono, di cui all’art. 32, commi 33 e 34, dellal.326/2003, che è, attualmente, all’esame della com-missione consiliare, dopo essere stata approvatadalla Giunta regionale il 16 gennaio scorso, nemme-no la Legge di adeguamento ai principi del TestoUnico dell’Edilizia, indicate all’art. 2, comma 3, delD.P.R.380/2001, che deve anche, ai sensi dell’art.10,comma 2, definire quali mutamenti di destinazioned’uso, anche senza opere, debbano essere assogget-tati a permesso di costruire e quali a Denuncia diInizio Attività.

Il coordinamento del D.P.R. 380/2001 con lenorme regionali previgenti, laddove, come inVeneto, la Regione non abbia ancora legiferato laLegge di adeguamento della disciplina urbanistico-edilizia, ha creato già una serie di problematicheinterpretative che influiranno, senz’altro, nella defi-

Sempre più richiesticontrolli accuratisulla legittimità dei beni.

È esclusa l'ammissibilitàa sanatoriadi nuove fattispecie di abusi.

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maggio 2004 7Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

CONDONO EDILIZIO

nizione delle pratiche di condono. Manca, infine, il decreto di cui al comma 41 del-

l’art. 32 della Legge 326/2003, che consenta aicomuni di impiegare parte degli introiti (il 50%) deri-vanti dall’integrazione delle oblazioni ai fini dell’i-struttoria delle pratiche.

Dal punto di vista interpretativo, le incertezzeriguardano già gli stessi limiti di applicabilità dellasanatoria, giudicati in modo fortemente difforme daivari commentatori: ad esempio, secondo alcuni, illimite del 30 per cento consentito agli ampliamenticomporta la sanabilità di volumi anche superiori a750 mc, secondo altri il limite di 750 mc. è invalica-bile; oppure: la maggior parte dei commentatori limi-ta la sanabilità delle nuove costruzioni a quelle adestinazione residenziale inferiori a 750 mc, ma,nonostante la lettera della Legge, diversi commenta-tori, in primis l’ANCE, interpretano come possibile, eper giunta senza limiti, la sanatoria anche dellecostruzioni non residenziali.

Inoltre, la nuova formulazione dell’art. 32 dellal.47/85,di cui al comma 43 dell’art. 32 della Legge326, e il comma 27 dello stesso articolo, escludonol’ammissibilità a sanatoria di nuove fattispecie diabusi, in particolare negli edifici sottoposti a vincolomonumentale o paesaggistico, dai limiti non semprechiari, o che, nella prassi, potrebbero venire poimodificati dalle sentenze dei vari TAR o della CorteCostituzionale stessa: ad esempio, viene esclusal’ammissibilità a sanatoria, se gli abusi sono staticommessi dopo l’istituzione dei vincoli, anche di unaserie di opere eseguite in aree soggette a vincoli acarattere conformativo che, nella prassi giurispru-denziale, su parere favorevole dell’Ente preposto alvincolo, sono sempre state considerate sanabili.

Vi sono, poi, altre difficoltà, di carattere orga-nizzativo: per esempio, nella nostra regione, in ge-nere, l’importo dell’anticipazione degli oneri conces-sori risulta, per molte tipologie di abusi, superiore altotale degli oneri dovuti, per cui il professionista de-ve ricorrere all’autodeterminazione - il che è fonte difrequenti errori - o, diversamente, far versare alrichiedente più del dovuto, imponendo all’ammini-strazione l’onere aggiuntivo delle pratiche per larestituzione delle somme versate in eccesso.

La situazione dei comuniI comuni, ai fini dell’applicazione delle nuove nor-

me sul condono, in definitiva si trovano di fronte aduna serie di incertezze legislative, e, anche operative,che hanno portato alla descritta situazione di impas-se, pur in prossimità del termine per la scadenza del-la presentazione delle domande. In tutti i casi, sonodi fronte alla necessità di assunzioni di responsabili-tà, che potrebbero ricadere sui funzionari e/o sulleamministrazioni stesse, pur dipendendo quasi esclu-sivamente dall’operato di enti gerarchicamente supe-riori: per questo si è preferito, in molti casi, cercaredi dissuadere i cittadini e i tecnici incaricati dal pre-

sentare le istanze, ad evitare che, in caso venga cas-sata la legge, o in caso siano stati male interpretati icasi di ammissibilità, ci si trovi di fronte a casi di so-stanziale autodenuncia, che fanno scattare sui re-sponsabili degli abusi le conseguenti sanzioni penalie amministrative, e sui funzionari l’onere di persegui-re gli abusi stessi, con un aggravio di lavoro spessoinsostenibile per le limitate strutture operative di cuila maggior parte dei comuni dispone.

In sostanza, l’attuale situazione di incertezza hareso evidente l’insorgere di un disservizio, anche afronte, comunque, di un aggravio di lavoro per i ser-

vizi di accesso agli atti, e, spesso, per gli uffici disorveglianza edilizia, che si sono in genere trovati difronte ad un aumento delle segnalazioni di abuso; ilsusseguirsi di voci circa la possibile entrata in vigo-re di una legge sul condono induce, purtroppo, inmaniera più o meno sensibile, un incremento, di fat-to, delle iniziative abusive. Lo stato di incertezza si ri-flette sui cittadini, che rischiano di sottoporsi a spe-se per la redazione di istanze che potrebbero poi nonessere presentate, e, comunque, di rimanere incertisulle forme di regolarizzazione degli immobili, maga-ri a fronte di impellenti necessità, economiche o abi-tative, per la vendita o per l’uso degli immobili stessi.

Gli uffici si trovano subissati da un gran numerodi richieste di informazioni alle quali spesso, non èobiettivamente possibile rispondere. A volte, gli uffi-ci pubblici stessi hanno operato la discutibile sceltadi arrivare, perfino, a non fornire, sostanzialmente,alcuna informazione, anche per non rischiare di com-mettere errori e di influire sulle scelte degli interes-sati in modi che potrebbero, alla luce dei futuri svi-luppi, rivelarsi erronei.

Il Comune di Padova, anche a fronte dell’elevatointeresse dimostrato dalla cittadinanza, ha ottempe-rato all’obbligo di attivare, per chi ritiene di presen-tare comunque le istanze, un servizio il più possibileidoneo, predisponendo una modulistica, recante alcu-ne note informative per l’utenza, e anche, accoglien-do e iniziando ad istruire le prime domande (ne sonopervenute circa 70), nonché cercando di prepararsi afar fronte ad un eventuale, rapido e/o consistente af-flusso di istanze.

La modulistica è reperibile seguendo, in internet,il seguente percorso: www.padovanet.it/casa/ediliziaprivata/argomenti/condono edilizio.

Diversi commentatori,in primis l'Ance,interpretano come possibile,e per giunta senza limiti,la sanatoria anchedelle costruzioni non residenziali.

Il comune di Padovaha attivato il servizioma altri comuninon danno neppureinformazioni.

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8 aprile 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

CCi si trova ad operare in un momento particolare,assolutamente non soddisfacente, né per gli uffi-

ci, né per i cittadini. Tuttavia, si ha quasi l'impres-sione che ci sia una generale assuefazione a questostato di cose che, invece, non appare né normale, néaccettabile. È pur vero che, ad ogni tornata del con-dono, ci si è, inizialmente, trovati di fronte a incer-tezze ed difficoltà, ma, questa volta, si è in presenzadi un conflitto Stato/Regioni senza precedenti, inge-nerato, in parte, anche da un eccesso di conflittualitàpolitica, di fronte al quale le esigenze dei cittadini, edegli uffici comunali, che sono l'organo più vicino aicittadini stessi, di rispondere a tali esigenze, perforza di cose sembrano finire sullo sfondo.

Ci sono regioni che hanno legiferato nel senso diconsentire il condono solo a livello penale - cosa chenon potevano non consentire - tramite il versamentodell'oblazione, ma che non ammettono a sanatoria irelativi interventi, se non sono conformi alle normeurbanistico edilizie vigenti, vanificando, così, l'opera-tività del condono a livello amministrativo.

Inoltre, spesso le Regioni appaiono rincorrerealtre priorità rispetto a quelle che gli Enti locali sen-tono come urgenti: dalla Regione Veneto, attendia-mo dal 1991, dopo la sentenza della CorteCostituzionale n.73 dello stesso anno, una discipli-

na quadro sui cambi d'uso senza opere; dal giugno2001 attendiamo una Legge di adeguamento dellaL.R.61/85 al D.P.R.380/2001; e ,ora , attendiamo,dal 2 ottobre 2003, la legge di attuazione del con-dono, essendo ormai in scadenza il termine per lapresentazione delle istanze, sia pur essendo evi-dente che verrà prorogato, in quanto una mancataproroga equivarrebbe ad una rinuncia alla Legge,dati i limitatissimi effetti finora prodotti.

Se a questo aggiungiamo la costante variabilità(apparente contraddizione in termini) delle sentenzedei tribunali amministrativi (un esempio recente: sutre ricorsi, riguardanti casi analoghi di impianti pertelefonia mobile occorsi contro il Comune diPadova, due dispositivi di sentenza hanno emessoun pronunciamento nettamente a favore delComune, ed uno si è pronunciato in maniera netta-mente contraria, essendo stati trattati da due sezio-ni diverse del TAR Veneto), ecc. ben si comprendeil clima di incertezza, di fonte al quale la tradiziona-le capacità dei comuni di sopperire alle carenze,trovando comunque forme di risposta alle esigenzedi cittadin i- dei quali rimangono i primi organi diinterfaccia -, non appare più sufficiente.

Appare, a mio avviso, necessario attivare nuoveforme di coordinamento tra gli Enti interessati, adesempio tra i vari Comuni, ad evitare che, oltre alledifferenze normative legate alla tipicità del territoriocomunale, che attengono all'autonomia dell'entelocale, si sommino le differenze interpretative degliuffici legate alla poca chiarezza delle leggi, per cuista diventando sempre più difficile operare in uncomune diverso da quello nel quale si è abituati, eogni territorio comunale diventi una nicchia nellaquale solo gli “specializzati” possono operare.

In questo modo, sarebbe anche possibile eser-citare forme comuni di sollecitazione per la defini-zione da parte delle Regioni, ma anche dei variorganismi statali, di aspetti di legge o regolamentoche possano, per quanto possibile, fornire certezzae uniformità nelle risposte fra le diverse parti delterritorio.

CONDONO EDILIZIO

AAUUMMEENNTTOO CCOOEEFFFFIICCIIEENNTTII DDII RRIIVVAALLUUTTAAZZIIOONNEE DDAALL 0011..0011..22000044

unità classificate nei gruppi catastali A, B e C (esclusi A/10 e C/1) 105.00 115.50unità classificate nella categoria A/10 52,50 57.75unità classificate nella categoria C/1 35.70 39.27unità classificate nel gruppo catastale D 52.50 57.75unità classificate nel gruppo catastale E 35.70 39.27

Coeff. pprecedenteCatasto ffabbricati - ccategorie ccatastali Nuovo ccoefficiente

Con la Finanziaria 2004 a decorrere dal 1° gennaio2004, ai ssoli ffini ddelle iimposte ddi rregistro, iipoteca-rie ee ccatastali, i moltiplicatori previsti dal comma 5dell'articolo 52 del Testo Unico delle disposizioni

concernenti l'imposta di registro, di cui al decre-to del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986,n. 131, sono rrivalutati nella misura del 10 ppercento e precisamente secondo la seguente tabella.

Terreni (esclusi quelli definiti edificabili dal Prg) 93.75 103.125a

Coeff. pprecedenteCatasto tterreni Nuovo ccoefficiente

Conclusioni.

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aprile 2004 9Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

PREVENZIONE DELLA PROVINCIA

Uno studio della Provinciasul rischio idraulico del territorio

Il lavoro Il rischio idraulico nella provincia diPadova è il frutto di tre anni di attività svolte instretta collaborazione con gli Enti competenti e

con i Comuni del territorio e finalizzate all'inqua-dramento delle problematiche causate o in qual-che modo legate al gran numero di corsi d'acquache solcano il territorio provinciale (2141,6 chi-lometri quadrati).

La filosofia che ha guidato la Provincia di Pa-dova nella realizzazione di questo progetto, è sta-ta basata su un continuo confronto con chi stu-dia e gestisce le acque da un punto di vista tec-nico, e ne conosce bene le problematiche: con imolti Enti competenti sui vari corsi d'acqua, coni Comuni e i loro tecnici, con i gruppi di volontaridella Protezione Civile. Agli studi di carattereprettamente idraulico, sviluppati appositamente otratti dai lavori già esistenti, è stata affiancatauna verifica delle ipotesi assunte condotta a varilivelli: dal confronto con il Magistrato alle Acque,ovvero con lo Stato, a quello con il Genio Civile,ovvero con la Regione, da quello con i Consorzidi Bonifica a quello con i vari Comuni e inoltrecon molti Gruppi Comunali di Protezione Civile.

Si sono così inquadrate le problematichemaggiori del territorio, quelle causate dai grandifiumi o dalla rete di bonifica, e quelle locali, didimensione e estensione limitata, che magariinteressano un solo comune ma a questo causa-no disagi non indifferenti. In questo sta la pecu-liarità e l'effettiva utilità del lavoro: integrare laconoscenza relativa alle problematiche maggioricon una informazione di dettaglio difficilmenteriscontrabile in lavori simili.

Per quasi la metà dei comuni del territorio,quelli considerati più a rischio, è stata approfon-dita l'informazione direttamente con i tecnicidegli Uffici Comunali, con la Polizia Municipale econ i Gruppi di Volontari della Protezione Civile,in modo da inquadrare e dettagliare maggior-mente quanto indicato negli studi condotti suscala maggiore, così da affiancare alle macroa-ree soggette a pericolosità ad esempio secondole informazioni dell'Autorità di Bacino o deiConsorzi di Bonifica, le fonti di rischio presenti alivello locale ignorate o sottovalutate dagli studicondotti su scala maggiore.

Inoltre, per i comuni maggiormente soggettia rischio idraulico, si è approfondita l'informazio-ne relativa alle aree alluvionabili attraverso unavalutazione della vulnerabilità. I rispettivi ufficitecnici hanno perciò inquadrato e censito in ap-posite schede le caratteristiche principali delle a-ree a rischio: per ognuna di esse, sono state adesempio indicate le persone che necessitano disoccorso in caso di emergenza, le scuole, gli im-pianti sportivi, le industrie a rischio e gli alleva-menti. Tutti gli altri comuni, ritenuti soggetti aminor rischio idraulico, sono stati comunqueinterpellati e hanno avuto la possibilità di eviden-ziare problematiche locali sfuggite negli studicondotti da questo Ufficio e dagli Enti competen-ti sui diversi corsi d'acqua.

Questo lavoro è partito nel 1996 in parallelocon le attività della V Commissione Provincialeper il Rischio Alluvioni e Siccità. Il primo proble-ma affrontato è stato quello della valutazione,secondo determinate metodologie, del grado di“Rischio Idraulico” connesso al territorio dellaprovincia di Padova ed il lavoro è stato sviluppa-to nell'ambito della Tesi di Laurea in IngegneriaIdraulica “Aspetti Idraulici della Protezione Civile.Una valutazione del rischio per Padova e i Comu-ni della Provincia” (Laur. E. Isnenghi, Rel. Prof.G. Di Silvio).

È stata portata avanti una valutazione delrischio associato a ciascuno dei 104 comunidella provincia utilizzando la probabilità compo-sta tra il dato relativo alla pericolosità idraulicadel singolo territorio comunale e quello relativoalla vulnerabilità dello stesso e ragionando in ter-mini percentuali, ovvero associando al massimo

Utile alla correttapanificazionedel territorioperché analizzacomune per comune.

Nell’ambito del Programma provinciale di pre-visione e prevenzione, la Provincia di Padova haeseguito uno studio “Il rischio idraulico nella pro-vincia di Padova” che, pur restando nell'ambito diuna attività di analisi delle problematiche, fornisce

elementi utili ad una corretta pianificazione territo-riale. I geometri ne sono pertanto interessati.

Il progetto è a cura dell’ing. Enrico Isnenghi, edè pubblicato nel sito della Provincia: www.anteno-renet.it/protezione_civile/previsione.htm

In questa pagina:frana sulla strada provincialetra Fontanafredda e Vò,sui Colli Euganei.

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10 maggio 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

RISCHIO IDRAULICO

di rischio, pericolosità e vulnerabilità il valore di100% e al minimo il valore dello 0%.

La pericolosità è stata valutata in base al datostorico disponibile in merito agli eventi alluviona-li pregressi, alle aree a rischio di allagamento perproblemi della rete di bonifica valutate seguendole indicazioni fornite dai Consorzi, alla presenzadi corsi d'acqua soggetti a pericolosità arginale oa possibile tracimazione, secondo quanto ripor-tato nella carta della pericolosità redatta dall'Au-torità di Bacino dei fiumi Brenta e Bacchiglione.Per la definizione della vulnerabilità è stata inve-ce valutata, la dimensione dell'area urbanizzata,la densità di popolazione e la presenza di infra-strutture viarie e ferroviarie più o meno impor-tanti.

Dalla probabilità composta 'pericolosità pervulnerabilità' si è ottenuto il grado di rischio as-

sociato a ciascuno dei 104 comuni della provin-cia nel primo caso per quanto riguarda la rete deifiumi maggiori e nel secondo per quanto riguar-da quella dei collettori consorziali. In tal modo siè ottenuta una fotografia del rischio idraulico delterritorio (figura 1 e figura 2) e si è potutafocalizzare l'attenzione sui comuni maggiormenteinteressabili da problematiche idrauliche. Il grafi-co 1 riassume i comuni più a rischio dei fiumimaggiori.

Nella fase del lavoro successiva al completa-mento delle attività portate avanti nell'ambito dellaTesi di Laurea citata, è stata realizzata una Cartadella Pericolosità Idraulica del territorio provinciale(scaricabile dal sito www.antenorenet.it/protezio-ne_civile/previsione.htm), in parallelo allo studio didettaglio delle problematiche idrauliche di una qua-rantina tra i comuni soggetti al rischio più elevato.

Figura 1. Rischio relativoai fiumi maggiori

LegendaTrascurabileModestoSoglia di attenzioneAbbastanza graveGrave

Figura 2. Rischio relativoai fiumi minori e agli scoliconsorziali.

Grafico 1. I Comuni più a rischio dei fiumi maggiori.

1 2

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maggio 2004 11Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

CONTRATTUALISTICA

La Legge n.431del 09/12/1998ha dettato una nuovae radicale disciplinadel settore delle locazioniad uso abitativo.

di Vincenzo Pellegrinigeometradel Collegio di Padova

Nell’attuale sistema giuridico le locazionicostituiscono contratti a termine nel sensoche hanno tutte una scadenza di durata sta-

bilita dalla Legge.Per “immobile urbano” si intende l’edificio, la

costruzione, l’unità, il locale, nel quale un sog-getto: “abiti, eserciti la propria attività o vi custo-disca cose di sua pertinenza”. La locazione degliimmobili urbani è disciplinata dal Codice Civile(Artt.dal 1607 al 1614) dalle norme sullaLocazione (Artt.1571 e succ.), ma soprattutto danumerose leggi speciali emanate per regolamen-tare la funzione sociale che l’art. 42 dellaCostituzione attribuisce al diritto di proprietà.Anche la locazione di immobili urbani costituisceun atto di ordinaria amministrazione, salvo chesia stipulata per una durata superiore ai noveanni (art.1572) ovvero se, indipendentemente datale durata, il contratto contenga clausole tali cheincidono sul patrimonio del soggetto locatore.Nell’ipotesi di durata ultranovennale, il contratto,ai sensi del n.8 dell’art.243 c.c. deve essereassoggettato a trascrizione per renderlo opponi-bile a terzi (art.2644 c.c.). La durata delle loca-zioni può in generale essere a tempo determina-to (cioè stabilito convenzionalmente dalle parti,salvo i limiti stabiliti dalle leggi speciali) ovverosenza determinazione di durata. L’art.1571 c.c.definisce la locazione ”il contratto con il qualeuna parte (locatore) si obbliga a far godere all’al-tra (conduttore)una cosa mobile od immobile perdato periodo di tempo verso un determinato cor-rispettivo”. Elementi essenziali della locazionesono pertanto, l’oggetto ed il corrispettivo.

La nnuova ddisciplina ddelle llocazionie lle ttipologie ccontrattuali

La Legge n.431 del 09/12/1998 - ha dettatouna nuova e radicale disciplina del settore dellelocazioni ad uso abitativo integrando quella codi-cistica e sostituendo in parte le precedenti Leggispeciali; in particolare è stato abrogato per inte-ro l’art.11 della Legge n.359 del 08/08/1992(conosciuta come normativa dei patti in deroga),alcuni articoli della Legge n.61 del 21/2/89 non-ché gli articoli inerenti all’Equo Canone: Leggen.392 del ’78 ovvero determinati articoli nell’am-bito abitativo e sostituiti dalla nuova legge.

Di conseguenza, la normativa introdotta dallaLegge n.431/98 è caratterizzata dalla previsionedi numerosi provvedimenti di natura fiscale, chein parte sono finalizzati ad incentivare la stipulaed il rinnovo dei contratti di locazione, ed in parte

costituiscono misure antievasione.Rientra in questa seconda categoria l’introdu-

zione da parte del legislatore dell’obbligatorietàdella FORMA SCRITTA per la validità di tutte lelocazioni relative ad immobili urbani adibiti adabitazione, e precisamente al n.4 dell’art.1 - sta-bilisce che dal momento della sua entrata invigore, per la stipula di validi contratti di locazio-ne abitativa è richiesta la forma scritta, rispettoal principio generale della libertà della forma nel-l’esplicazione dell’autonomia negoziale; tale nuo-va norma non ha efficacia retroattiva.

Trattasi di forma prevista “ad substantiam”come elemento di validità dell’atto, per cui sonoda ritenersi nulle tutte le convenzioni locative chenon la rispettano.

La stipula di nuovo contratto di locazione aduso abitativo ha come obbligo la durata di quat-tro (4) anni più quattro, come previsto dal n.ldell’Art.2 con possibilità di disdetta da inviarecon lettera raccomandata e ricevuta di ritornoalmeno sei mesi dalla prima scadenza quadrien-nale per i motivi e le ragioni indicate dall’Art.3.

Naturalmente, le parti possono convenzional-mente prevedere una durata superiore ai quattroanni, mentre qualsiasi durata inferiore si intendenulla ma esclusivamente di quattro anni.

Il canone di locazione è stabilito di comuneaccordo tra il locatore ed il conduttore in liberomercato. Inoltre, si potrà: - pattuire l’aggiornamento annuale in base all’in-tera variazione ISTAT, che costituisce un lieveaumento del canone;- prevedere il versamento di un deposito cauzio-nale superiore alle tre mensilità ed escludere lacorresponsione di interessi legali in favore delconduttore;- pattuire un canone costituito per una parte dauna somma di denaro e per l’altra dall’esborso di

Sono contratti a terminele locazioni degli immobili urbani

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12 maggio 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

CONTRATTUALISTICA

Per il Comune di Padovae per altri Comunidella cintura urbanasi possono otteneredelle agevolazioni fiscalisia per il locatoreche per il conduttore.

somme determinate per ristrutturazione e restau-ro dell’immobile locato;- pattuire il pagamento anticipato del canone perun importo superiore ai tre mesi;- prevedere che le intere spese di registrazionevengano corrisposte dalla parte conduttrice;- oltre gli oneri condominiali previsti dall’Art.9 -L.392/78 alla parte conduttrice vengono postinell’intera misura anche le spese per ulterioriservizi (Amministratore, polizza RC, ecc.);- prevedere la non applicabilità dell’Art.10 dellaL.392/78 concernente la partecipazione del con-duttore alle relative assemblee condominiali;- prevedere la corresponsione da parte del con-duttore dell’interesse legale sui lavori straordina-ri di cui all’abrogato articolo 23 della L.392/78.

La novità particolarmente rilevante introdottadalla nuova normativa è l’introduzione del dirittodi prelazione al conduttore in caso di alienazione(vendita) del bene immobile da parte del locato-re, clausola che potrà essere esclusa con dichia-razione espressa da parte del locatore nel con-tratto stesso.

Altri ttipi ddi ccontratto

La Legge n.431 del 09/12/1998, oltre al con-tratto di locazione a libero mercato, prevede an-che altri tipi di contratto e precisamente:a) contratti di foresteriab) contratti di locazione stipulati in base agli ac-cordi definiti in sede locale tra le organizzazionisindacali dei Proprietari e dei Conduttoric} contratti a studenti universitari fuori sede diresidenzad} contratti di natura transitoria.

Il contratto di foresteria viene previsto soloall’Art.1-comma 3 - ove dispone che alle locazio-ni stipulate dagli “enti locali” in qualità di con-duttori per esigenze abitative di natura transitoriadi terzi utilizzatori dell’appartamento, non siapplicano gli articoli 2 e 3 della L.431/98 ricon-fermando l’applicabi1ità delle norme del codicecivile in materia di locazioni.

Sta di fatto, che nella stipulazione del con-tratto di foresteria la qualità di conduttore è statacircoscritta e riservata in senso restrittivo allasola categoria di “enti locali” e cioè alle personegiuridiche “di diritto pubblico” quali: province,comuni, regioni, camere di commercio ed istitu-zioni di beneficenza, ecc. escludendo pertantoaltre categorie di persone giuridiche di diritto pri-vato, quali le società per azioni, a responsabilitàlimitata e le cooperative, ecc. Da ciò consegueche un contratto di foresteria stipulato con con-duttori diversi dagli enti locali di diritto pubblico,così come specificato, è passibile di quella nullitàprevista dall’art.13 della L.431/98 in cui si trattadi patti contrari alla legge stessa.

Il n.3 dell’art.2 - L.431/98 prevede che leparti (locatore e conduttore) in alternativa di sti-

pulare un contratto a libero mercato, possonostipulare un contratto di locazione definendo ilvalore del canone e le altre condizioni in confor-mità a quanto stabilito in appositi accordi defini-ti in sede locale tra le organizzazioni sindacali deiproprietari e dei conduttori, i quali provvedonoanche alla redazione di contratti tipo. La durataminima di tali contratti - agevolati o d’affitti con-certati non può essere inferiore ai tre anni e chesi proroga comunque automaticamente per altridue anni, se le parti non raggiungono un accor-do per rinnovarli, salvo la possibilità del locatoredi negare la proroga per alcuni motivi tassativa-mente previsti dalla Legge stessa. Il canone dilocazione non può superare quello massimo pre-fissato dalle stesse organizzazioni che stabiliran-no anche clausole contrattuali che devono esse-re riportate in un “contratto tipo l”. Di conse-guenza, le organizzazioni di settore in data08/02/1999 hanno sottoscritto il contratto tipo incui è stata fissata la metodologia del relativo cal-colo per la determinazione del canone di locazio-ne, depositata presso le sedi delle stesse orga-nizzazioni di settore.

Per il Comune di Padova ed anche per altriComuni della cintura urbana ad alta intensità abita-tiva - descritti nel D.L. n.551 del 30/12/88 con-vertito nella legge .n.61/89 - si possono otteneredelle agevolazioni fiscali sia per il locatore che peril conduttore. Per i contratti stipulati nel Comune diPadova l’Ici è calcolata al 2%. anziché del 6,2%, latassa di registro è al 70%, l’Irpef per il locatorecon riduzione del 40,50%, l’Irpef per il conduttoreha la detrazione del 25% (qualora rientri in unadeterminata fascia di reddito e si tratti di alloggiocondotto a titolo di abitazione principale).

Per la stipula dei contratti a studenti universi-tari e di natura transitoria, con l’integrazione del-le nuove normative - legge n.2 -08/01/2004 - ver-rà disciplinata dalla nuova Convenzione nazionaletra le organizzazioni sindacali dei proprietari econduttori, per un nuovo contratto tipo secondo lerispettive esigenze nel mercato dell’affitto.

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maggio 2004 13Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

SPECIALE UFFICI TECNICI DELLA PROVINCIA DI PADOVA

ABANO TTERMEvia Stella, 116, tel. 049.8245111dal lunedì al sabato 8.30- 12.30lunedì e venerdì 15.30 - 17.30

AGNAvia Roma, 28, tel. 049.5381190dal lunedì al venerdì 8.30 - 12.30martedì pomeriggio 15.30 - 18.00

ALBIGNASEGOvia Milano, 5, tel. 049.8042274lunedì, giovedì, venerdì 10.00 - 12.30 martedì e giovedì 16.00 - 17.30martedì pomeriggio 15.30 - 18.00

ANGUILLARA VVENETApiazza de Gasperi, 7, tel. 049.5387001martedì e venerdì 9.00 - 12.30sabato su appuntamentoprotocollo dal lunedì al sabato9.30 - 12.30

ARQUÀ PPETRARCApiazza S. Marco, 1, tel. 0429.777100martedì 9.30 - 12.30giovedì su appuntamento 15.00 - 18.00

ARREvia Roma, 94tel. 049.5389008martedì 9.00 - 13.30giovedì 16.00 - 19.00

ARZERGRANDEvia Roma, 104, tel. 049.9720088martedì, giovedì, sabato 9.30 - 12.30

BAGNOLI DDI SSOPRApiazza Marconi, 57tel.049.9579117/118dal lunedì al venerdì 9.30 - 12.30

BAONEpiazza XXV Aprile, 1, tel. 0429.601447martedì 9.00 - 12.30martedì solo professionisti 16.00 - 18.00giovedì 9.00 - 12.30, 16.00 - 18.00

BARBONAvia Roma, 1 tel. 0425.607093lunedì e martedì 11.00 - 12.30

BATTAGLIA TTERMEvia Manzoni, 19 tel.049.525162lunedì e venerdì 8.30 - 10.30giovedì 16.30 - 18.30

BOARA PPISANIpiazza Athesia, 2, tel. 0425.484008lunedì 15.00 - 18.00martedì 9.00 - 13.00sabato 9.30 - 12.30

BORGORICCOviale Europa, 10, tel. 049.9335726lunedì solo professionisti 10.30 - 12.30giovedì 10.30 - 13.00sabato 9.00 - 13.00

BOVOLENTAvia Mazzini, 17, tel. 049.5386054martedì 15.00 - 18.00sabato 10.30 - 12.30

BRUGINEvia Roma, 34, tel. 049.5806581martedì 15.15 - 17.45mercoledì 9.00 - 13.00

CADONEGHEviale della Costituzione, 3tel. 049.8881911tutti i giorni 11.00 - 13.00solo professionisti giovedì 11.00 - 13.00e martedì su appuntamento

CAMPODARSEGOpiazzale Europa, 1, tel. 049.9299811lunedì 8.30 - 13.30martedì e sabato 10.00 - 13.00

CAMPODOROvia Municipio, 2tel. 049.9065011, interno 40martedì e sabato 10.00 - 13.00giovedì 12.00 - 13.00

CAMPOSAMPIEROpiazza Castello, 35, tel. 049.9315226tutti i giorni 9.00 - 12.30mercoledì 15.00 - 18.00sabato 9.00 - 12.00

CAMPO SSAN MMARTINOvia Breda, 2, tel. 049.9698990martedì 17.00 - 19.00venerdì 10.00 -12.30

CANDIANAvia Roma, 40, tel. 049.5349603lunedì e giovedì 16.00 - 18.00martedì 9.00 - 12.00

CARCERIvia Roma, 22, tel. 0429.619787

martedì 10.00 - 12.30mercoledì 15.00 - 17.00sabato 9.00 - 11.30

CARMIGNANO DDI BBRENTAvia Marconi, 1, tel. 049.9430355lunedì 10.00 - 12.00mercoledì 15.00 - 18.00sabato 10.00 - 12.00

CARTURApiazza De Gasperi, 7, tel. 049.9555612martedì e giovedì 9.00 - 13.00

CASALE DDI SSCODOSIApiazza Matteotti, 52, tel. 0429.847585lunedì, mercoledì e sabato 10.00 - 13.00

CASALSERUGOpiazza Aldo Moro,1, tel. 049.8742823/21martedì 15.30 - 17.30giovedì 11.00 - 13.00

CASTELBALDOvia Mattei, 11, tel. 0425.546286lunedì, mercoledì e giovedì 10.00 - 12.30

CERVARESE SSANTA CCROCEpiazza Aldo Moro, 9, tel. 049.9915010lunedì 8.30 - 12.30giovedì 15.30 - 18.30

CINTO EEUGANEOvia Roma, 20, tel. 0429.94083martedì 9.30 - 12.30giovedì 16.00 - 17.30

CITTADELLAvia Marconi, 30, tel. 049.9413534lunedì e mercoledì 10.30 - 12.30giovedì 16.30 - 18.00

CODEVIGOvia V. Emanuele III, 33tel. 049.5817740tutti i giorni 8.30 - 13.00

CONSELVEpiazza XX settembre, 32tel. 049.9500848mercoledì e venerdì 10.00 - 12.00giovedì 16.00 - 18.00

CORREZZOLAvia Melzi, 5, tel. 049.5807007mercoledì, giovedì e sabato 9.30 - 12.30

CURTAROLOvia Gorizia, 2, tel. 049.9699968/9martedì 10.00 - 13.00 e 17.00 - 18.15sabato 9.15 - 12.15venerdì su appuntamento

C

B

A

IInn qquueessttoo iinnsseerrttoo ssttaaccccaabbiillee rriippoorrttiiaammoo ll’’iinnddiirriizzzzoo ee iillnnuummeerroo ddii tteelleeffoonnoo ddeeggllii uuffffiiccii tteeccnniiccii ddeeii ccoommuunnii ddeellllaapprroovviinncciiaa ddii PPaaddoovvaa.. ÈÈ uunn pprroonnttuuaarriioo uuttiillee cchhee ii ggeeoommeettrriippoossssoonnoo tteenneerree sseemmppee aa ppoorrttaattaa ddii mmaannoo,, ppeerr nnoonn ppeerrddeerreetteemmppoo..

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14 maggio 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

DUE CCARRAREvia Roma, 74, tel. 049.5290470lunedì e giovedì 10.00 - 13.00martedì e venerdì 17.00 - 19.00

ESTEpiazza Maggiore, 6, tel. 0429.617511lunedì 9.00 - 12.30mercoledì 15.00 - 17.00venerdì 9.00 - 12.30

FONTANIVApiazza Monsignor Nichele, 22tel. 049.5949921solo professionisti lunedì 9.00 - 13.00martedì 17.00 - 19.00giovedì 10.00 - 12.30

GALLIERA VVENETAvia Roma, 174, tel. 049.9471004lunedì e mercoledì 10.00 - 13.00martedì 17.00 - 18.30giovedì 10.00 - 13.00 e 17.00 - 18.30sabato 10.00 - 12.30

GALZIGNANO TTERMEpiazza Marconi, 1, tel. 049.9130041lunedì e mercoledì 10.00 - 13.00giovedì 16.00 - 18.00

GAZZOvia IV novembre, 1, tel. 049.9425878mercoledì e venerdì 10.00 - 13.00

GRANTORTOvia Roma, 18, tel. 049.5960003martedì 9.00 - 13.00 e 17.00 - 19.00giovedì 9.00 - 13.00

GRANZEvia Libertà, 15, tel. 0429.98734lunedì e venerdì 9.00 - 12.00martedì e giovedì 16.00 - 18.30

LEGNAROpiazza Costituzione, 16tel. 049.8838940/937/941martedì 10.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00venerdì 10.00 - 13.00

LIMENAvia Roma, 44, tel. 049.8844348lunedì, mercoledì, sabato 10.00 - 12.30mercoledì 15.30 - 18.00

LOREGGIAvia Roma, 6, tel. 049.9304160lunedì, mercoledì, sabato 10.30 - 12.30

LOZZO AATESTINOvia Piazza, 1, tel. 0429.94853lunedì e sabato 8.00 - 12.00martedì e giovedì 16.00 - 18.30

MASERA’ DDI PPADOVApiazza Municipio, 41tel. 049.8864109/110lunedì 8.30 - 12.30giovedì 15.00 - 18.00

MASIvia Este, 15, tel. 0425.591130lunedì 10.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00giovedì 10.00 - 13.00

MASSANZAGOvia Roma, 59, tel. 049.9360003mercoledì e sabato 11.00 - 13.00giovedì 17.00 - 18.00

MEGLIADINO SSAN FFIDENZIOvia G. Matteotti, 1, tel. 0429.843200lunedì, mercoledì e venerdì 10.00 - 12.30

MEGLIADINO SSAN VVITALEpiazza Matteotti, 8, tel. 0429.889923lunedì 10.00 - 12.30giovedì 16.00 - 18.00

MERLARAvia Roma, 3, tel. 0429.85015lunedì 8.00 - 12.30 e 14.30 - 18.00martedì, mercoledì, giovedì e venerdì8.00 - 12.30

MESTRINOpiazza IV novembre, 30tel. 049.9002611per ritiri o informazioni lunedì e venerdì11.00 - 12.00su appuntamento martedì 15.00 - 17.00e mercoledì 10.00 - 12.00

MONSELICEpiazza San Marco, 1, tel. 0429.786919lunedì, mercoledì e venerdì 11.00 - 12.30giovedì 16.30 - 18.00

MONTAGNANAvia Carrarese, 14, tel. 0429.81247lunedì e giovedì 10.30 - 13.30

MONTEGROTTO TTERMEpiazza Roma, 2, tel. 049.8928751martedì 10.30 - 13.00giovedì 15.30 - 18.30

NOVENTA PPADOVANAvia Roma, 4, tel. 049.8931246mercoledì, sabato 8.30-12.30

OSPEDALETTO EEUGANEOpiazza S. Pertini, 8, tel. 0429.90683

martedì e giovedì 11.00-12.30sabato 10.00-12.00solo per professionisti lunedì 15.00 - 18.00

PADOVAUnità TTerritoriali:Settore EEdilizia PPrivataPalazzo Sarpi - via Fra' P. Sarpi 2 - I° pianotel. 049.8204645www.padovanet.it/edilprivatamercoledì e venerdì 9.00 - 13.00solo per lo Sportello Unico per leimprese martedì 9.00 - 13.00protocollo amministrativo:lunedì, martedì e giovedì 12.00 - 13.00 Unità TTerritoriali:Settore PPianificazione UUrbanisticaCertificati di destinazione urbanistica:tel. 049.8204610da lunedì a venerdì 11.00 - 13.00Vendita cartografia:tel. 049.8204639da lunedì a venerdì escluso il giovedì11.00 - 13.00Punto IInformazione PProfessionistiPresso settore edilizia privatatel. 049.8204655mercoledì e venerdì 9.00- 13.00E’ possibile richiedere facsimile di istanze,copie di leggi, circolari, direttive di servizio.

PERNUMIApiazza Ruzzante, 1, tel. 0429.779040martedì 9.00-12.00giovedì 16.00-18.30

PIACENZA DD'ADIGEpiazza Caduti Libertà, 174tel. 0425.55012martedì 10.00- 13.00giovedì 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00

PIAZZOLA SSUL BBRENTAvia Camerini, 3, tel. 049.9697911lunedì, mercoledì e venerdì 9.00 - 12.30mercoledì 17.00 - 19.00

PIOMBINO DDESEpiazza San Pio X, 1, tel. 049.9369450da lunedì a venerdì 11.00 - 13.00giovedì 17.00 - 18.00sabato 9.00 - 12.00 su appuntamento

PIOVE DDI SSACCOpiazza Matteotti, 4, tel. 049.9709111martedì 15.30 - 18.00mercoledì e venerdì 11.30 - 13.00

POLVERARApiazza San Fidenzio, 8tel. 049.9774815martedì 16.00 - 19.00giovedì 9.00 - 12.30

PONSOvia Vittorio, 33, tel. 0429.656108martedì e giovedì 10.30 - 12.30

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SPECIALE UFFICI TECNICI DELLA PROVINCIA DI PADOVA

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maggio 2004 15Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

SPECIALE UFFICI TECNICI DELLA PROVINCIA DI PADOVAe 14.30 - 17.00

PONTELONGOvia Roma, 20, tel. 049.9775044lunedì, giovedì e sabato 9.30 - 12.30

PONTE SSAN NNICOLO’piazza Liberazione, 1, tel. 049.8968686martedì 8.30 - 11.30mercoledì 12.00 - 13.00venerdì 10.00 - 13.00

POZZONOVOvia Roma, 10, tel. 0429.773222da lunedì a venerdì 9.00 - 12.00

ROVOLONvia Roma, 20, tel. 049.9775044mercoledì e venerdì 11.00 - 13.00

RUBANOvia Palù, 2, tel. 049.8979015lunedì e mercoledì 8.30 - 12.30giovedì 17.00 - 18.30

SACCOLONGOvia Roma, 27, tel. 049.8739850lunedì 15.30 - 18.30mercoledì 11.00 - 13.00venerdì su appuntamento 11.00 - 13.00

SALETTOvia Roma, 28, tel. 0429.89152lunedì, mercoledì e venerdì 10.00 - 13.00

SAN GGIORGIO DDELLE PPERTICHEvia Roma, 76, tel. 049.5747011lunedì, mercoledì e sabato 9.30 - 12.30

SAN GGIORGIO IIN BBOSCOvicolo Bembo, tel. 049.9453231martedì 9.30 - 13.00 e 15.30 - 18.00venerdì 9.30 - 13.00

SAN MMARTINO DDI LLUPARIlargo Europa, 5, tel. 049.9460408lunedì, martedì, giovedì e venerdì9.30 -12.30sabato 9.30 - 12.00lunedì e giovedì 17.00 - 18.00

SAN PPIETRO IIN GGU’piazza Prandina, 37, tel. 049.9458125martedì 11.00 - 13.00venerdì 17.00 - 19.00

SAN PPIETRO VVIMINARIOvia Marconi, 26, tel. 0429.719072lunedì e giovedì 9.30 -12.30martedì pomeriggiosolo su appuntamento

SANTA GGIUSTINA IIN CCOLLEpiazza dei Martiri, 3, tel. 049.5790246lunedì 15.30 - 18.00mercoledì e venerdì 10.00 - 13.00

SANTA MMARGHERITA DD’ADIGEvia Roma, 22, tel. 0429.86117lunedì, mercoledì e venerdì10.00 - 12.30lunedì 15.00 - 16.00

SANT’ANGELO DDI PPIOVE DDI SSACCOpiazza IV novembre, 33tel. 049.9793960da lunedì a venerdì 11.00 - 13.00martedì anche 16.00 - 19.00

SANT’ELENAvia 28 aprile, 1, tel. 0429.692035martedì 9.00 - 12.30giovedì 15.30 - 18.30

SANT’URBANOvia Europa, 20, tel. 0429.96023lunedì su appuntamentomartedì e giovedì 9.00 - 12.00

SAONARApiazza Maria Borgato Soti, 11tel. 049.8282541/520martedì e giovedì 9.00 - 12.00

SELVAZZANO DDENTROvia Roma, 25/a, tel. 049.8733999lunedì e venerdì 10.00 - 12.30mercoledì 16.00 - 18.00

SOLESINOvia 28 aprile, 3, tel. 0429.771608da lunedì e venerdì 10.30 - 13.30giovedì anche 15.30 - 18.30sabato 10.30 - 13.00

STANGHELLApiazza R. O. Pighin, 38tel. 0425.458150lunedì, mercoledì e sabato 9.00 - 12.00giovedì anche 15.30 - 18.30sabato 10.30 - 13.00

TEOLOvia Euganea Treponti, 34tel.049.9998517/519martedì 17.00 - 18.00giovedì e venerdì 10.00 - 12.30

TERRASSA PPADOVANAvia Roma, 54, tel. 049.9500464lunedì 16.30 - 18.30mercoledì e giovedì 10.00 - 13.00

TOMBOLOvia Vittorio Veneto, 16tel. 049.5968322martedì, giovedì e sabato 10.00 - 12.30

TORREGLIAlargo Marconi, 1, tel. 049.9930128martedì 9.00 -13.00giovedì 16.00 - 19.00sabato 9.00 - 12.00

TREBASELEGHEpiazza Principe di Piemonte, 12

tel. 049.9385032mercoledì, giovedì e sabato10.30 - 13.00

TRIBANOpiazza Martiri della Libertà, 6tel. 049.5342006lunedì, giovedì e venerdì, 9.30 - 12.30martedì 15.30 - 18.30

URBANAvia Roma, 47, tel. 0429.879010martedì, giovedì e sabato 10.30 - 12.30martedì anche 16.00 - 18.00

VEGGIANOpiazza F. Alberti, 1, tel. 049.5082192lunedì 16.00 - 18.30giovedì 10.00 - 13.00

VESCOVANAvia Roma, 32, tel. 049.920074da lunedì e venerdì 9.00 - 12.30

VIGHIZZOLO DD'ESTEvia Roma, 16, tel. 0429.99044lunedì e martedì 15.00 - 18.00venerdì e sabato 9.00 - 12.00

VIGODARZEREvia Ca' Pisani, 74, tel. 049.8888334martedì e giovedì 9.00 - 13.00

VIGONZAvia Cavour, 10, tel. 049.8090307lunedì e giovedì 9.00 - 13.00martedì 15.30 - 18.00

VILLA DDEL CCONTEpiazza Vittoria, 12, tel. 049.9394825martedì e giovedì 9.30 - 13.00e 17.30 - 18.45sabato 9.00 - 12.00

VILLA EESTENSEpiazza Abate G. Valentinelli, 5tel. 0429.91154martedì, giovedì, e sabato 9.30 - 12.30sabato 16.30 - 17.30

VILLAFRANCA PPADOVANApiazza Marconi, 6, tel. 049.9098907da lunedì a venerdì 9.30 - 12.30martedì anche 15.30 - 18.00sabato 9.30 - 12.30

VILLANOVA DDI CCAMPOSAMPIEROvia Caltana, 156, tel. 049.9222123martedì 9.00 -13.00giovedì 15.00 - 18.30

VO'piazza Liberazione, 1, tel. 049.9940677lunedì 10.30 - 12.30martedì 9.30 - 11.30giovedì 15.00 - 17.00

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16 maggio 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

TUTTI I NUMERI DEL COLLEGIO

Orari ddella ssegreteriaDa lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle12.30Telefono 049.8757788 - fax 049.661123sito - www.geometri.pd.itemail - [email protected]

Consulenza ffiscaleIl rag. Noventa è a disposizione per consu-lenze in materia fiscale e tributaria il primogiovedì di ogni mese dalle ore 10 alle ore12, previo appuntamento telefonico.

Consulenza llegaleIl dott. Maffei è a disposizione per consu-lenze di carattere legale tutti i martedì dalleore 13 alle ore 14, previo appuntamento

telefonico.Consulenza llegale ee ssicurezzaL’avv. Scudier è a disposizione per consu-lenze di carattere legale sulla sicurezza,previo appuntamento telefonico.

Consulenza pparcelleUn membro della Commissione parcelle èa disposizione per consulenze riguardantile parcelle e l’applicazione della tariffa tuttii martedì dalle ore 12 alle ore 13.30, pre-vio appuntamento telefonico.

Consulenza CCassa ddi PPrevidenzaLe informazioni relative alla Cassa diPrevidenza potranno essere assunte dagliiscritti nel giorno di lunedì dalle ore 10 alle

ore 12, previo appuntamento telefonico.

Norme UUniConsultabili su appuntamento e via e-mail.

Internet: ee-mmailTutti i colleghi che sono in possesso di unrecapito di posta elettronica, sono pregatidi comunicarlo al Collegio all’indirizzo:[email protected].

Commissione sstampaColoro che sono disponibili a collaborare allaredazione della rivista provinciale sono pre-gati di trasmettere la propria adesione allaSegreteria del Collegio a mezzo fax, trami-te e-mail o rivolgendosi a Chiara Cattani.

Settore eedilizia ee uurbanistica:piazza Bardella 3, 35131 Padova.Ufficio ediliziatel. 049.8201600 - fax 049.8201309 email: [email protected] lunedì al venerdì 9.00 - 12.30

e dal lunedì al giovedì dalle 15.00 - 16.30.Ufficio urbanisticatel. 049.8201776 - fax 049.8201716email: [email protected] lunedì al venerdì dalle 10.00 - 12.30e dal lunedì al giovedì 15.00 - 16.30.

Settore ppatrimonio:piazza Antenore 3, 35121 Padovatel. 049.8201241 - fax. 049.8201621email [email protected] lunedì al venerdì 10.00 - 12.30,pomeriggio solo su appuntamento.

PROVINCIA DDI PPADOVA

La Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici del VenetoOrientale ha competenze ambientali sugli edifici vincolati nel terri-torio delle province di Padova, Belluno, Treviso e Venezia.

Venezia, San Marco, 1 tel. 041. 5204077 - fax 041 5204526 e-mail: [email protected] di apertura al pubblico il mercoledì dalle 9.30 alle 13.30.

SOPRINTENDENZA AAI BBENI AAMBIENTALI EE AARCHITETTONICI DDEL VVENETO OORIENTALE

COLLEGIO

Il settore dell’Urbanistica-Beni Ambientali ed Ediliza Abitativa sonocoordinati dalla “Segreteria Regionale al Territorio”.

Venezia, calle Priuli, Cannaregio 99, tel. 041.2792018fax 041.2792383, email: [email protected]

REGIONE VVENETO

Il dipinto si trova nella sala del Consigliodel Collegio, ed è stato commissionatoa xxxxxxxxxxxx nel xxxxxxxx.

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maggio 2004 17Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

CATASTO

Decentramento ai Comunidelle funzioni catastaliN

ei primi giorni di marzo (per chi scrive sitratta di pochi giorni fa) il Governo ha rite-nuto opportuno interrompere e rinviare il

percorso procedurale del nuovo DPCM, la cuibozza stabiliva tempi e modalità di trasferimentodelle funzioni catastali ai Comuni. La notizia delrinvio, come riportata dalla stampa, lascia facil-mente intendere quanto sia stata determinante lapressione esercitata dalle associazioni che rap-presentano gli interessi dei proprietari immobilia-ri, Confedilizia e Confagricoltura, preoccupateche il nuovo corso avrebbe introdotto un “au-mento indiscriminato sia dell’Ici che dell’Irpef”sugli immobili. Alcuni giorni prima erano circola-te alcune cifre, elaborate in uno studio Anci-Cresme, che quantificavano in 365 milioni di eurol’incremento potenziale annuo di gettito derivanteda una gestione del catasto da parte dei Comuni:occorre sottolineare, per evitare turbamenti eco-nomico-emotivi della diffusa proprietà immo-biliare, che tale ammontare è composto uni-camente dal recupero dell’evasione e dell’elusio-ne fiscale, grazie all’integrazione fra le informa-zioni comunali e quelle catastali, oltre che dal ri-classamento delle categorie A5 abolite per legge.Nessun inasprimento fiscale, dunque, soltanto u-na dovuta operazione di equità contributiva ma dientità importante per la salute dei bilanci locali.

Sull’onda di questa notizia, tuttavia, pare utileripercorrere brevemente il percorso originario deldecentramento catastale, non mancando di evi-denziare quali sono gli aspetti “sensibili” del pas-saggio la cui soluzione può permettere la soste-nibilità dell’intero processo. Processo di riformache comprende due elementi cardine: da una par-te, la revisione del meccanismo di misurazionedell’imponibile immobiliare; dall’altra il trasferi-mento delle funzioni ai Comuni.

La rrevisione ddegli eestimi

Dopo circa sessant’anni dall’impianto dell’at-tuale catasto, sulla spinta di critiche divenutesempre più stringenti, in particolar modo conl’aggravio della fiscalità sugli immobili dei primianni novanta, il legislatore (con l’art.3, revisionedegli estimi, della l. 662/1997) prendeva atto cheil sistema catasto, così come ideato negli anniquaranta, non aveva retto alle modificazioni inter-venute nei tessuti urbani con sempre maggioredinamicità, tanto da costituire oramai una fonte disperequazione del prelievo fiscale.

Nella prima fase della revisione, regolamen-tata con il Dpr 138 del 1998, i comuni erano

chiamati alla suddivisione del loro territorio inmicrozone omogenee; gli enti locali, chiamatidalla legge “all’aggiornamento del catasto ed allasua gestione unitaria” e resi sensibili alle proble-matiche catastali dalle implicazioni che questecomportavano nella gestione dell’Ici, affrontarononon senza difficoltà l’impegno. Nell’assolvere al-l’adempimento di legge, i comuni si dotarono al-tresì di uno strumento di conoscenza del proprioterritorio sotto il profilo economico - immobilia-re, strumento che rendeva trasparente il disalli-neamento tra la reale ricchezza immobiliare ed ilrelativo prelievo fiscale operato su base catasta-le, come pure le asimmetrie e carenze informati-ve che affliggevano l’archivio immobiliare per ec-cellenza: il catasto.

La riforma oggi si è arenata sulle difficoltàtecnico, metodologiche ed operative di un pro-cesso di trasformazione ampio e complesso chestenta a individuare un corretto compromesso trale due opposte ed egualmente non praticabili ipo-tesi, l’una di trasferire le unità immobiliari dalvecchio al nuovo catasto in modo completamen-te automatico, con il concreto rischio di ripro-porvi le attuali incongruenze, e l’altra di reim-piantare il tutto ex novo in un’operazione macro-scopica e quindi rischiosa sotto gli aspetti orga-nizzativi ed operativi.

Il nuovo modello necessita, infatti, per unasua più puntuale definizione, di una ampia speri-mentazione sul campo che deve vedere i comuniimpegnati sia quali coautori della sperimentazio-ne, apportandovi il loro patrimonio informativo edi conoscenza del territorio, sia come attenti os-servatori dei risultati, della metodologia e deglialgoritmi, per una valutazione del processo com-plessivo e del suo risultato finale, quali futuri ge-stori del nuovo sistema estimale e delle sue di-rette ripercussioni sulla propria base imponibile.

La riforma comprendedue elementi cardine:la revisione del meccanismodi misurazionedell'imponibile immobiliaree il trasferimentodelle funzioni ai Comuni.

di Francesco Tosoesperto tematiche catastaliCresme - Roma

Un archivio catastale.

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18 maggio 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

CATASTO

Agenzia del territorioe Comuni interagisconosul catasto rispettoa due distinti processiche possiedonocaratteristiche di fortespecificità ed autonomiae nel contempo hannoimportanti fasi logichee operative di intersezione.

Il ddecentramento ddelle ffunzioni

Parallelamente alla normativa di riforma delcatasto, il Decreto legislativo 112 del 1998, in at-tuazione delle previsioni della legge (cd. Bassa-nini), con gli artt. 65, 66 e 67 disciplinava la ri-partizione di funzioni, in materia catastale, traStato e Comuni.

Sulla base della normativa, alla amministra-zione statale competono, principalmente, funzionidi indirizzo e coordinamento ed alcune funzioniamministrative sostanziali quali la tenuta dei regi-stri immobiliari, l’esecuzione delle formalità ditrascrizione, rinnovazione ed annotazione di visu-re ipotecarie; alle Amministrazioni comunali ven-gono attribuite, sostanzialmente, le funzioni di te-nuta ed aggiornamento degli atti catastali. Il qua-dro normativo in materia di decentramento sicompleta con il D.P.C.M. 19 dicembre 2000“Individuazione delle risorse finanziarie, umane,strumentali e organizzative da trasferire ai Comu-ni per l’esercizio delle funzioni conferite dalD.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112,in materia di cata-sto” e con il D.P.C.M. 21 marzo 2001 “Criteri diripartizione delle risorse individuate per l’eserci-zio delle funzioni conferite ai Comuni in materiadi catasto”.

Tutto ciò avviene in misura parallela con ilrinnovamento della Carta Costituzionale dove, alTitolo Quinto, oltre alla “pariteticità” fra comuni,province, città metropolitane, regioni e stato (art.114) si argomenta di “autonomia finanziaria”degli enti locali (art.119) e come, pertanto, l’au-tonomia finanziaria può essere esercitata solocon adeguate risorse e come gran parte di que-ste derivino dal prelievo fiscale. E invece negliultimi anni di dibattito e riflessioni sulla riforma

del sistema catastale non è stato attribuito il giu-sto peso, anzi spesso è apparso occultato, allaprogressiva contrazione dei margini di manovrasul prelievo quale limite all’autonomia politico-amministrativa dei comuni. Inoltre, simili opera-zioni fiscali e di bilancio che si fondano sul ten-tativo di determinare un corretto equilibrio nelprelievo, scontano, con estrema difficoltà, lasituazione di sostanziale squilibrio della baseimponibile dove, provvedimenti di mitigazione odi inasprimento dell’imposta, rischiano e spessodeterminano, senza che il comune ne abbia diret-to controllo, di divaricare ulteriormente la forbicedella sperequazione. Così le incongruenze dellavalorizzazione catastale degli immobili, rispettoalle risultanze di fatto del mercato, finiscono peressere altro limite all’autonomia politica delleamministrazioni comunali.

Inoltre, sotto altro profilo, ma sempre forte-mente connesso alle tematiche in questione, ipredetti principi affermati nella riforma dellacarta costituzionale debbono incidere sulle ammi-nistrazioni locali quali livello amministrativo con

IIl Comune di Padova ha attiva-to, nell'ambito del programma

di Decentramento delle funzionicatastali ai Comuni, e a cura diun'Unità di progetto apposita-mente costituita, con a capo undirigente, l'ing. Erminia Aziani,uno sportello, chiamato “Arian-na”, che consentirà di effettua-re, oltre alle visure e, tra breve,certificazioni catastali, anche,attraverso il collegamento tra levarie banche dati comunali e/odell'Azienda Padova Servizi,visure sullo stato delle praticheIci, sulla Tariffa Igiene Ambien-tale, sulla Cosap, ecc, proprioin funzione del completamentodelle pratiche di condono che,

entro il 30 settembre 2004,richiede anche il perfeziona-mento di questi adempimenti.

"Arianna" ha due punti ope-rativi: uno presso il settore edi-lizia privata di via Sarpi 2 (exCeat), uno presso l'ufficio Ici inPrato della Valle. La localizza-zione degli sportelli è stata indi-viduata presso gli uffici che giàerogano servizi comunali larga-mente richiesti e correlati aiservizi catastali.

Il servizio offerto è di solaconsultazione delle banche daticatastali informatizzate median-te il sistema applicativo Sister.La visura è pertanto possibilesolo per atti già inseriti nella

banca dati; per gli atti cartaceiè necessario rivolgersi all’A-genzia del Territorio di Padovain piazzale Stazione.

É possibile richiedere visureanche telematicamente, scari-cando l'apposita richiesta al sitowww.comune.padova.it/catastoe inoltrando la domanda all'indi-rizzo [email protected],oppure via fax al numero 0498205663.

Lo sportello Arianna in viaSarpi è aperto al pubblico il mer-coledì e il venerdì dalle 9.00 alle13.00. Al di fuori di tali orari èraggiungibile telefonicamente alnumero 0498204671 o via e-mail: [email protected].

“Arianna”: sportello decentrato del catastoaperto dal Comune di Padova in due punti della città

Per ora il servizio offertoè di sola consultazionedelle banche dati catastaliinformatizzate medianteil sistema applicativo Sister.

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maggio 2004 19Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

CATASTO

La riforma si è arenatasulle difficoltà tecnico,metodologichee operative di un processodi trasformazioneampio e complesso.

il quale il cittadino intrattiene i contatti più fre-quenti e diretti e che rappresentano lo snodocentrale dell’intera organizzazione amministrati-va, in base al principio di sussidiarietà.

I ddue pprocessi ddi rriforma cconvergono

Una delle prime problematiche che insorgononell’analisi dei modelli e delle condizioni di rea-lizzazione dei due processi è nella circostanzache i medesimi soggetti (Agenzia del territorio eComuni) si trovano ad interagire sul medesimotema (catasto) rispetto a due distinti processiche possiedono caratteristiche di forte specificitàed autonomia e nel contempo hanno importantifasi logiche ed operative di intersezione. Il decen-tramento delle funzioni catastali appare ed è, purnella sua estrema complessità e valenza, un pro-cesso di carattere “ordinario” che prefigura unaprogressiva assunzione di attività e responsabi-lità da parte dei comuni in materia di catasto; ciòavverrà presumibilmente con tempistiche e mo-dalità diverse nelle singole realtà locali e prefi-gura, proprio in virtù dei principi di autonomiagestionale dell’ente locale, assetti organizzativi elivelli di integrazione diversi ed autonomamentedeterminabili da ciascun comune in relazione alproprio stato organizzativo e di risorse.

Contemporaneamente, la revisione degli esti-mi, di contro, appare ed è una operazione “straor-dinaria”, la profonda trasformazione di un sistemache avverte la necessità, oramai improrogabile, dicambiare, ma che per l’assoluta dimensione delfenomeno deve trovare un sostenibile equilibriotra innovazione/miglioramento e risorse (tecniche,informative, umane, economiche).

Del resto, appare scarsamente sostenibile

che le strutture tecnico amministrative comunalidi nuova istituzione, deputate alla gestione delleattività catastali possano, senza adeguato e de-terminante supporto, affrontare il complesso emassivo processo di revisione ed attribuzione delvalore a decine di milioni di immobili.

Non bisogna dimenticare, per questo e per al-tri temi che coinvolgono il rapporto tra Comunied Agenzia del Territorio, che la legge n. 59 del1997 (art. 4, comma 3) nel determinare i princi-

pi fondamentali per il trasferimento ai comunidelle funzioni catastali, assieme ad efficienza edeconomicità, cooperazione tra stato ed enti loca-li, autonomia organizzativa e regolamentare e re-sponsabilità dei comuni, ha fissato il principiodell’adeguatezza ovvero dell’idoneità organizzati-va dell’amministrazione ricevente a garantire l’e-sercizio delle funzioni.

HHa preso il via, nella BassaPadovana il progetto “Il

catasto a portata di mano”,nato dalla sinergia tra la Provin-cia di Padova, l'Unione dellaSculdascia e l'Agenzia del Ter-ritorio di Padova

Si tratta di un servizio chesemplificherà, a tutto vantaggiodei cittadini, gli adempimentiburocratici legati alle abitazionied a qualsiasi tipo di costruzio-ne. Dalla prima settimana dimarzo è operativo un ufficio, ilprimo vero e proprio sportellocatastale decentrato nella pro-vincia di Padova, una prima edimportante forma di devolution,espressione concreta e qualifi-

cante del federalismo fiscale. Questi i benefici immediati

per i cittadini: sarà più facileacquistare la casa,più semplice pagarele tasse e le impo-ste comunali, più a-gevole avere unrimborso, più rapi-do reperire la documentazionecatastale per una autorizzazioneedilizia.

Da diverso tempo la Pro-vincia di Padova è impegnataassieme ai Comuni ed ai Con-sorzi di Bonifica nell’attuare lafase operativa del processo didecentramento delle funzioni ca-tastali, in linea con il pro-

gramma del Ministero dell’Eco-nomia e delle Finanze.

L’Amministrazione Provin-ciale ritiene il pas-saggio dei servizicatastali una e-spressione qualifi-cante del federali-smo fiscale, un

progetto in grado di dare un ef-ficace aiuto ai cittadini e agli o-peratori del settore.

La sede dello Sportello:presso l’Unione della Sculda-scia, via Roma 43 Urbana.Orari di apertura al pubblico:mercoledì e venerdì 9 -12.30Numero verde 800 101 229, fax 0429 847826.

Il catasto a portata di mano:un programma per la Sculdascia

Un servizio natodalla sinergiatra la Provincia di Padova,l'Unione della Sculdasciae l'Agenzia del Territoriodi Padova.

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20 maggio 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

EDILIZIA DI CULTO / SISTEMI DI RISCALDAMENTO/ 2

SSIISSTTEEMMAA DDII RRIISSCCAALLDDAAMMEENNTTOO AA PPAAVVIIMMEENNTTOO

Il sistema di riscaldamento a pavimento, semantenuto in funzione giorno e notte, senza interru-zioni, per l’intera stagione fredda, porta a buonecondizioni di benessere (Bowman, 1987). Questo u-so continuo è però costoso e per questo motivo ilparroco preferisce utilizzarlo solo durante le cele-brazioni liturgiche. I sistemi di riscaldamento a pavi-mento necessitano di parecchie ore per riscaldarel’ambiente e raggiungere la più elevata efficienza;questi sistemi devono essere mantenuti in funzioneuno o due giorni prima del loro uso, provocando deicicli ambientali dannosi e un aumento delle spese.Nella pratica, per diminuire i costi e accorciare itempi di riscaldamento, questi metodi sono spessointegrati con sistemi più veloci, come quelli ad ariacalda, che hanno la conseguenza negativa di aumen-tare l’ampiezza dei cambiamenti ambientali.

Le campagne di misure microclimatiche effet-tuate per studiare que-sto tipo di sistema diriscaldamento hannodimostrato che non siriesce a raggiungereun livello di benessereper le persone in brevetempo di funzionamen-to. Il pavimento radian-te riscalda la stanza dicirca 2 o 3 gradi; lechiese situate in regio-ni con clima rigido rie-scono a raggiungere

con il sistema di riscaldamento a pavimento radian-te una temperatura tra i 5 e i 10 gradi, che è trop-po bassa per il benessere delle persone.

I pavimenti radianti sono convenienti in grandistanze, libere da ostacoli, dove una persona può es-sere raggiunta dalla radiazione infrarossa emessadal pavimento. I banchi invece intercettano la quasitotalità della radiazione infrarossa e le persone nontraggono nessun beneficio. Per questa ragione l’ag-giunta di pannelli radianti sui muri è vista come solu-zione positiva, ma i pannelli caldi generano moticonvettivi con la formazione di correnti di aria fred-da fastidiose provenienti dal soffitto. Inoltre con que-sto sistema di riscaldamento avviene la formazionedi moti convettivi che mescolano continuamente l’a-ria riscaldandola dal basso e portando ad un aumen-to della percentuale delle particelle sospese e anne-rimento delle superfici.

Un esempio interessante è quello rappresen-tato nella figura accanto, in cui si dimostra chel’aumento nella richiesta energetica ha dato segui-to solo ad un aumento nei costi e non nel benes-sere delle persone.

RRIISSCCAALLDDAAMMEENNTTOO DDEEII BBAANNCCHHII

Il riscaldamento dei banchi è un sistema localiz-zato e a basso impatto ambientale che riesce a for-nire un certo benessere alle persone sedute. È co-munque da integrare con altri sistemi, ad esempioquelli ad aria calda o stufe catalitiche, che compor-tano i problemi già discussi connessi a questi meto-di. In alcuni casi i banchi riscaldati sono realizzaticon tubi d’acqua calda che presentano parecchi limi-ti e sono pericolosi per i banchi lignei antichi. Nellasituazione migliore i banchi sono fatti con pannelli aresistenza alimentati elettricamente in grado di for-nire una temperatura mite. Il costo di tale sistema èalto nei paesi dove la potenza elettrica è costosa.Usando, però un generatore durante i servizi liturgi-ci si può ridurre la spesa. Nel caso in cui la chiesasia riscaldata solo con questo sistema, per la con-servazione delle opere d’arte rimane il problema delvapore rilasciato dalle persone. Infatti le temperatu-re dell’aria interna e delle superfici rimane bassa e ilrilascio di vapore causa un aumento nell’umiditàspecifica e relativa aumentando l’apporto di vaporeche va a condensare sulle strutture, quali: muri, sof-fitto e oggetti lignei e i dipinti su tela.

NNEESSSSUUNN RRIISSCCAALLDDAAMMEENNTTOO

Le chiese situate in regioni caratterizzate da unclima caldo presentano il vantaggio che possonoevitare di installare i sistemi di riscaldamento. Anchein questi casi restano i problemi connessi all’utilizzodegli edifici storici e alla conservazione delle opered’arte ivi conservate. Ad esempio, il sistema di illu-minazione potrebbe essere una sorgente primaria dicalore da gestire insieme con la presenza delle per-sone. L’eccesso di vapore porta alla condensazionesui muri. L’umidità relativa cambia in modo impre-vedibile a seconda del volume della chiesa, dellesorgenti indirette di calore e dal rilascio di vapore.Anche in una chiesa con grande volume durantealcune celebrazioni (ad esempio durante la liturgia diNatale) la folla raccolta può causare un riscalda-mento della temperatura dell’aria di 3-4°C in un’ora,mentre le variazioni di umidità relativa possono ri-manere attorno al 5-10%. (Camuffo et al., 1999b).Oltre a queste forzanti, gli edifici storici con murispessi risentono in minor modo delle variazioni dellatemperatura e umidità esterna.

Vi sono lati negativi anche nel lasciare gli edifi-ci storici totalmente non riscaldati durante la stagio-ne fredda: a primavera avviene la condensazionequando l’aria umida e calda, soffiata con il ventoincontra i muri freddi con temperatura al di sotto delpunto di rugiada (Camuffo, 1998).

RReeffeerreennzzee SScciieennttiiffiicchhee: Prof. Dario Camuffo, dirigente diricerca dell’Istituto di ricerca Scienze dell’atmosfera edel clima del C.N.R. di Padova.

A pavimento, nei banchi, o niente?Il secondo articolosui problemi creatidai sistemidi riscaldamentoattualmente in usonelle chiese.

di Sandro Solertigeometra, specializzatoin restauro e problematicherelative alla conservazionedei beni artistici,direttore tecnicoRe.C.M.A. S.r.l. RestauriConservativi, Monumentali,Artistici di Padova.

Studio di una chiesa con sistemadi riscaldamento a pavimentoracchiuso in una base di legnosotto i banchi. Lo studio riportai primi due giorni (16 e 17gennaio 1997) con il sistemache fornisce acqua calda nei tubiriscaldati a 30°C; nei successividue giorni (18 e 19 gennaio1997) a 60°C e nel terzo (20 gennaio 1997) a 30°C.L'aumento della temperaturadell'acqua calda corrispondeall'aumento della temperaturadella base lignea da 15 a 23°Ce ad un estremamente modestoriscaldamento dell'aria.Considerando che i banchiintercettano la radiazione,l'aumento nella richiestaenergetica ha dato seguito soload un aumento nei costi e nonal benessere delle persone.

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maggio 2004 21Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

ESPROPRI AGRARI

I valori agricoli dei terreniin provincia di Padova nel 2004P

ubblichiamo i valori dei terreni agricoli pertipo di coltura compresi nelle regioni agrariedella provincia di Padova, (art. 16 - legge

22 ottobre 1971 n° 865 e successive modifica-

zioni e art. 41, 4° c., D.P.R .327/01 e successivemodificazioni), per l’anno 2004, calcolati dallaCommissione provinciale per la determinazionedell’indennità di espropriazione di Padova.

Le indennità di esproprionelle sette regioni agrarie.Una guida sulla proceduraespropriativa a curadella Provinciasul sitowww.antenorenet.it/settori/patrimonio/

REGIONE AGRARIA N. 11 - CCOLLI EEUGANEIValori medi in euro per ettaro ARQUÀ PETRARCA, BAONE,

BATTAGLIA TERME,CINTO EUGANEO, GALZIGNANO,LOZZO ATESTINO, MONTEGROTTO

TERME, ROVOLON, TEOLO,TORREGLIA, VÒ

Seminativo 43.700,00

Seminativo irriguo 46.900,00

Seminativo arborato 43.700,00

Prato 27.600,00

Pascolo 15.400,00

Orto (z) 55.200,00

Vigneto 49.800,00*

Vigneto D.O.C. (***) 80.300,00

Frutteto 53.000,00

Oliveto (comprese piante) 61.900,00

Castagneto (da palatura) 18.600,00

Bosco ceduo (**) 12.200,00

Bosco misto (**) 14.100,00

Incolto 12.200,00

Vivaio (solo terreno) 56.100,00

Pioppeto in golena e similari (solo terreno) 16.100,00

REGIONE AGRARIA N. 22 - PPIANURA PPADOVANA NNORD/OCCIDENTALEValori medi in euro per ettaro CARMIGNANO DI BRENTA,

CITTADELLA, FONTANIVA,GALLIERA VENETA,GAZZO PADOVANO, GRANTORTO,SAN MARTINO DI LUPARI,SAN PIETRO IN GÙ, TOMBOLO

Seminativo 50.700,00Seminativo irriguo 62.400,00Seminativo arborato 50.700,00Prato 38.500,00Prato irriguo 68.000,00*Pascolo 14.800,00Orto (z) 56.500,00

Vigneto 51.200,00Frutteto 53.000,00Bosco ceduo (**) 12.200,00Incolto 12.200,00Vivaio (solo terreno) 59.900,00Pioppeto in golena e similari (solo terreno) 16.100,00

Note* Coltura più redditizia (ex art. 16 comma 4° della legge 22.10.1971 n°865 e successive modificazioni ed integrazioni). I valori sono riferiti all'an-no solare 2003 ai sensi della legge 22.10.1971 n° 865 e s.m. ed i. e art.41, 4° c. D.P.R.327/01.** “Boschi” come definiti dalla L.R. 13.09.78 n° 52.(z) Coltivazione intensiva di piante orticole di essenze diverse ripetute piùvolte sullo stesso terreno e nell'arco della stessa annata.*** Per le nuove zone D.O.C. valgono gli stessi valori.

REGIONI AGRARIE E COMUNI APPARTENENTI

1, Colli Euganei2. Pianura padovana nord/occidentale3. Pianura padovana nord/orientale4. Pianura di Padova5. PIanura tra Frassine e Adige6. Pianura padovana meridionale7. Pianura del Basso Brenta

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22 maggio 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

ESPROPRI AGRARI

REGIONE AGRARIA N. 33 - PPIANURA PPADOVANA NNORD/ORIENTALEValori medi in euro per ettaro BORGORICCO, CAMPODARSEGO,

CAMPOSAMPIERO, CAMPO

SAN MARTINO, CURTAROLO,LOREGGIA, MASSANZAGO,PIOMBINO DESE, SAN GIORGIO

DELLE PERTICHE, SAN GIORGIO IN

BOSCO, SANTA GIUSTINA

IN COLLE, TREBASELEGHE,VILLA DEL CONTE,VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO

Seminativo 50.700,00Seminativo irriguo 51.000,00*Seminativo arborato 50.700,00Prato 36.000,00Prato irriguo 47.500,00Pascolo 14.800,00Orto (z) 54.600,00

Vigneto 51.200,00Frutteto 53.000,00Bosco ceduo (**) 12.200,00Incolto 12.200,00Vivaio (solo terreno) 59.100,00Pioppeto in golena e similari (solo terreno) 16.100,00

ABANO TERME, ALBIGNASEGO,CADONEGHE, CAMPODORO,DUE CARRARE, CASALSERUGO,CERVARESE SANTA CROCE, LEGNARO,LIMENA, MASERÀ, MESTRINO,NOVENTA PADOVANA, PADOVA,PIAZZOLA SUL BRENTA, POLVERARA,PONTE SAN NICOLÒ, RUBANO,SACCOLONGO, SANT'ANGELO DI

PIOVE, SAONARA, SELVAZZANO

DENTRO, VEGGIANO,VIGODARZERE,VIGONZA, VILLAFRANCA PADOVANA

Seminativo 50.700,00Seminativo irriguo 51.000,00*Seminativo arborato 50.700,00Prato 36.000,00Prato irriguo 48.800,00Pascolo 14.800,00Orto (z) 59.700,00Vigneto 51.200,00

Vigneto D.O.C. (***) 77.200,00Frutteto 53.000,00Bosco ceduo (**) 12.200,00Bosco misto (**) 13.500,00Incolto 12.200,00Vivaio (solo terreno) 60.700,00Pioppeto in golena e similari (solo terreno) 16.100,00

REGIONE AGRARIA N. 44 - PPIANURA DDI PPADOVAValori medi in euro per ettaro

BARBONA, BOARA PISANI, CARCERI,CASALE DI SCODOSIA,CASTELBALDO, ESTE, GRANZE,MEGLIADINO S.FIDENZIO,MEGLIADINO S.VITALE, MASI,MERLARA, MONTAGNANA,OSPEDALETTO EUGANEO, PIACENZA

D'ADIGE, PONSO, SALETTO, SANTA

MARGHERITA D'ADIGE, SANT'ELENA,SANT'URBANO, SOLESINO,STANGHELLA, URBANA, VESCOVANA,VIGHIZZOLO D'ESTE, VILLA ESTENSE

Seminativo 43.700,00Seminativo irriguo 46.900,00*Seminativo arborato 43.700,00Prato 30.200,00Pascolo 14.800,00Orto (z) 54.600,00Vigneto 47.600,00Vigneto D.O.C. (***) 47.600,00

Frutteto 55.800,00Oliveto (comprese piante) 52.000,00Castagneto (da palatura) 18.600,00Bosco ceduo (**) 12.200,00Bosco misto (**) 13.500,00Incolto 12.200,00Vivaio (solo terreno) 56.100,00Pioppeto in golena e similari (solo terreno) 16.100,00a

REGIONE AGRARIA N. 55 - PPIANURA FFRA FFRASSINE EE AADIGEValori medi in euro per ettaro

AGNA, ANGUILLARA VENETA, ARRE,BAGNOLI DI SOPRA, CARTURA,CONSELVE, MONSELICE, PERNUMIA,POZZONOVO, SAN PIETRO

VIMINARIO, TERRASSA PADOVANA,TRIBANO

Seminativo 43.700,00Seminativo irriguo 46.900,00*Seminativo arborato 43.700,00Prato 30.200,00Pascolo 14.800,00Orto (z) 54.600,00Vigneto 47.600,00Vigneto D.O.C. (***) 47.600,00

Frutteto 55.800,00Oliveto (comprese piante) 52.000,00Castagneto (da palatura) 18.600,00Bosco ceduo (**) 12.200,00Bosco misto (**) 13.500,00Incolto 12.200,00Vivaio (solo terreno) 56.100,00Pioppeto in golena e similari (solo terreno) 16.100,00a

REGIONE AGRARIA N. 66 - PPIANURA PPADOVANA MMERIDIONALEValori medi in euro per ettaro

ARZERGRANDE, BOVOLENTA,BRUGINE, CANDIANA, CODEVIGO,CORREZZOLA, PIOVE DI SACCO,PONTELONGO

Seminativo 43.700,00Seminativo irriguo 46.900,00*Seminativo arborato 43.700,00Prato 30.200,00Pascolo 14.800,00Orto (z) 54.600,00a

Vigneto 47.600,00Frutteto 55.800,00Bosco ceduo (**) 12.200,00Incolto 12.200,00Vivaio (solo terreno) 56.100,00Pioppeto in golena e similari (solo terreno) 16.100,00a

REGIONE AGRARIA N. 77 - PPIANURA DDEL BBASSO BBRENTAValori medi in euro per ettaro

* Coltura più redditizia (ex art. 16 comma 4° della legge 22.10.1971 n° 865 esuccessive modificazioni ed integrazioni). I valori sono riferiti all'anno solare2003 ai sensi della legge 22.10.1971 n° 865 e s.m. ed i. e art. 41, 4° c.D.P.R.327/01.

** “Boschi” come definiti dalla L.R. 13.09.78 n° 52.(z) Coltivazione intensiva di piante orticole di essenze diverse ripetute più voltesullo stesso terreno e nell'arco della stessa annata.*** Per le nuove zone D.O.C. valgono gli stessi valori.

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maggio 2004 23Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

WWW.GEOMETRI.PD.IT / LA BACHECA DI APRILE

OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO

CERCO LAVORO CERCO LAVORO CERCO LAVORO CERCO LAVORO CERCO LAVORO CERCO LAVORO CERCO LAVORO

Terence GGirellivia Bagatella, 13/a, Padovatel. 349.5973665 - [email protected] 78/100, 2000. Ottobre 2000-Settembre2003 Rilevatore e rielaborazione rilievi topogra-fici con l’utilizzo di Autocad, ProSt, Pregeo (rilie-vi planoaltimetrici di strade, canali ed altre areesoggette a opere di urbanizzazione, picchetta-menti e operazioni catastali-accatastamenti e fra-zionamenti.)Collaborazione ccon sstudi ttecnici oo nnotari-li

Davide ZZandarinvia Roma, 280 - San Giorgio delle Pertiche(Pd) - tel. [email protected] professionista da 1999, esperienza cata-stale, progettazione CAD, coordinatore per lasicurezza ai sensi della L. 494/96, consulenzaprogettazione impianti e prev. incendi.Collaborazione ccon sstudi ttecnici oo nnotarili

Mattia CCappellarivia Valdagno, 9, Padova, tel. [email protected] 70/100, 2001. Studio che si occupa disicurezza sul lavoro. -Servizio civile presso ilComune di Padova -Impresa stradale con man-sioni di acquisto materiale.AssunzioneLara DDe PPuttivia Roma, 16 Montagnana (Pd)[email protected] 70/100, 2001. Da due anni opero prin-cipalmente nel settore catastale e collaboro conalcuni studi.

Collaborazione eesterna pper ppratiche ccata-stali ddi oogni ggenere ccompresi rrilievi ttopo-grafici

Daniele DDiego3404994024 - [email protected] tridimensionali per Studi Tecnici edagenzie immobiliari.

Geometra ttirocinante ooffre ccollaborazioneesterna pper rrealizzazione mmodelli 33D ddiedifici ddi ttutti ii ggeneri

Fabio NNalessovia Caltana, 44 - Villanova di Cam-posampiero (Pd) - 04992207473405791346 - [email protected] 69/100, 2001. Corso di 800 ore“Geometri esperti CAD e Costruzioni Civili” ebiennio di praticantato presso studio tecnico.

Richiesta ddi aassunzione

Salvatore BBaldovia XXV aprile 12, Selvazzano (Pd)3487226260 - [email protected] 48/60, 1990. Esperienza pluriennale ingestione e contabilita` cantieri, pratiche catastali,munito di patente D. Abilitato alla libera profes-sione ma non ancora iscritto all'albo geometri.

Interessato aad uuna eeventuale aassunzioneo ccollaborazione

Ferrarese FFaustovia Valli, 31/c Monselice (Pd) 3494559992Diploma 60/100, 2001. Effettuati 10 mesi dipraticandato presso studio tecnico, svolto corso(700 ore) di "Tecnologie CAD e sicurezza in can-tiere".

Offresi ccollaborazione iin sstudio iin zzonelimitrofe

Michele RRizzovia Tezzon, 28 - 0429.7733913491705493 - [email protected] 81/100, 2000. Praticantato svolto pres-so "Studio Associato Bottaro-Sartori" di Poz-zonovo. Conoscenza di Autocad 2D/3D, pro-grammi del pacchetto Office, Archicad.

Offresi ccollaborazione eesterna ssia pper llavoricatastali, pprogettazione ee ccontabilità llavori

Enrico BBeggiatovia Boccaccio, 9 Noventa Padovana (Pd)3381289781 - [email protected] di due anni come disegnatoreautocad sia strutturale che architettonico.

Cristian NNicolèvia Raffaello,1, Selvazzano Dentro (Pd) -3475072723 - [email protected] laurea in Tutela e Manutenzione delTerritorio con tirocinio presso l'Ufficio TecnicoForestale di Vicenza. Nel 1999-2000 ho collabo-rato con uno studio tecnico. Dal 2001 collaborocon uno studio di architettura.

Assunzione ee/o ccollaborazione

Carlo LLiveranivia G. Garibaldi, 3 Este (Pd) 3406969132 [email protected] all'albo dal gennaio 2004.Offro ddisponibilità pper rrelazioni ssulledispersioni ttermiche LL. 110/91a

Alberto AArtonivia Lisbona, 10 Padovatel. [email protected] Geometra praticante o collaboratore perstudio tecnico.

Roberto MMargolavia villafranca 7, Campodoro (Pd)tel. [email protected] geometra anche prima esperienza perdisegno tecnico, pratiche catastali, cantiere.

Impresa eedile CCamozza ggeom. DDavidevia Roma 35020 Tribano (Pd)0495342636 - [email protected] geometra che si occupi dei cantieri,della gestione degli operai e della contabilità.

Massimo BBaldonvia dei Donatori di Sangue, 4/2 - DueCarrare (Pd) - 049 [email protected]

Cercasi praticante o collaboratore con un mini-mo di esperienza e con conoscenza CAD. Lostudio si occupa di progettazione, cantieristica,sicurezza.

Massimo ZZanettivia Vittorio Emanuele. II°, 41/a Conselve(Pd) 3486101231 - [email protected] Studio ricerca praticanti per ampiamentodel'attività tecnica, dotati di almeno una minimaesperienza con programmi di disegno CAD.

Studio FFantonvia G. Mazzini, 9A 35020 Albignasego (Pd)0498625901 - 3407987656 - [email protected] praticante. Lo studio si occupa di urba-nistica, architettura, topografia, catasto, calcolostrutturale e sicurezza. È richiesta la conoscen-za di Autocad.

F.lli RRavazzolo ssncvia Lauro 1/a - 35010 Cadoneghe (Pd)O49701318 - [email protected] di materiali edili cerchiamo collabo-

ratore ufficio vendite, organizzazione clienti,visione cantieri per zona Padova e provincia,automunito militesente massima serieta e com-petenza.

Giancarlo VVarottovia Aldo Moro, 45B Ponte San Nicolo' (Pd)3481205080 - [email protected] praticante. L'ufficio si occupa di proget-tazione, rilievi, sicurezza. Richiesta conoscenzaAutocad.

Lovison AAntoniovia P. Bembo, 6 - 35124 Padova tel.0498800900 - [email protected] praticante con buona conoscenza auto-cad, anche part-time, per studio tecnico conindirizzo legale (perizie, stime, verifiche, etc.).

CERCO ATTREZZATURE Marco DDe FFlorentiisvia Rolando da Piazzola, 42 - 35139 -Padova - [email protected] autolivello di precisione medio-alta.

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24 maggio 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

INFORMAZIONI

IINNTTEERREESSSSEE CCUULLTTUURRAALLEE DDEEII BBEENNII PPUUBBBBLLIICCII

Con Decreto 6 febbraio 2004 il Ministero per iBeni e le Attività Culturali di concerto con l'Agenziadel Demanio ha emanato un decreto contenente leregole per la verifica dell'interesse culturale dei be-ni immobiliari di utilità pubblica. Il decreto, pubbli-cato sulla G.U. n. 52 del 3/3/2004, stabilisce i crite-ri e le modalità per la predisposizione e la trasmis-sione degli elenchi e delle schede descrittive deibeni immobili di pertinenza delle Amministrazionidello Stato oggetto di verifica relativamente alla sus-sistenza dell'interesse artistico, storico, archeologi-co ed etnoantropologico. In applicazione al Decretodirigenziale è stata avviata lo scorso 17 marzo laverifica con la quale l'Agenzia del Demanio ha invia-to un primo elenco di immobili pubblici al Ministerodei i Beni e le Attività Culturali nel quale sono com-presi 20 immobili distribuiti nelle Regioni dellaLombardia, Lazio e Calabria. Complessivamente ibeni interessati, secondo una proiezione dell'Agenzia

del Demanio, sono 15.000 in tre anni.

AAPPPPAALLTTII DDII LLAAVVOORRII PPUUBBBBLLIICCII

Pubblicato in G.U. n° 31 del 07/02/2004 ilD.Lgs. n.30 del 22/01/2004 che contiene “Modifica-zioni alla disciplina degli appalti di lavori pubbliciconcernenti beni culturali” in vigore dall'8 febbraio2004. La legge Merloni sul restauro detta le proce-dure di progettazione ed appalto dei lavori sui benivincolati e negli scavi archeologici. Tra gli effetti lapossibilità di affidare i lavori di restauro fino a500mila euro, a mezzo di trattativa privata con garainformale almeno tra 15 concorrenti.

NNUUOOVVOO CCOODDIICCEE BBEENNII CCUULLTTUURRAALLII EE PPAAEESSAAGGGGIIOO

Pubblicato in G.U. n° 45 del 24/02/2004 ilD.Lgs. n.41 del 22/01/2004 che contiene il NuovoCodice dei Beni Culturali e del Paesaggio in vigoredal 01/05/2004. Con tale decreto viene abrogato ilprecedente D.Lgs. 29 ottobre 1999 n° 490 e suc-cessive modificazioni od integrazioni.

Recenti provvedimenti sui beni culturaliBeni culturali.

Varianti al Piano Regolatore Generale

Gli atti relativi alla adozione delle singole variantisono depositati presso la Segreteria del Settore Ur-banistica della Provincia e presso i Comuni interes-

sati. Chiunque può presentare osservazioni entro untermine (20 o 30 gg. successivi all'ultimo giorno dideposito) da verificare per singolo Comune.

Contributi all’architettura ruralePubblicato in G.U. n° 13 del 17/01/2004 la

Legge 24 dicembre 2003 n. 378 che contiene“Disposizioni per la tutela e la valorizzazione del-l'architettura rurale” in vigore dall'8 febbraio2004. Verranno concessi contributi a soggetti

proprietari di insediamenti o fabbricati rurali finoal massimo del 50% della spesa finanziariasostenuta con l'impegno di stipulare una conven-zione che prevede, tra l'altro, la non trasferibilitàdegli immobili per almeno un decennio.

Valorizzazionedell’architettura rurale.

Bandi pubblici.

Con la conversione in legge del D.L. 269/03,avvenuta con la Legge 326 del 24 novembre 2003,viene prevista la possibilità di presentare le relativedichiarazioni di successione entro 12 mesi dalla datadi apertura della successione, per tutte le successio-

ni apertesi dopo il 2 ottobre 2003, in luogo dei 6 mesifinora previsti. Tale norma, prevista dall'articolo 39comma 14 sexies, amplia i termini delle disposizioniconcernenti l'imposta sulle successioni e donazioni dicui il decreto legislativo 31 ottobre 1990 n° 346.

Nuovi termini per le successioniNuovi terminia norma di legge.

Comune periodo di pubblicazioneABANO TERME dal 01 Aprile 2004 al 11 Aprile 2004BORGORICCO dal 30 Marzo 2004 al 09 Aprile 2004BOVOLENTA dal 01 Aprile 2004 al 11 Aprile 2004CARTURA dal 29 Marzo 2004 al 02 Aprile 2004MERLARA dal 30 Marzo 2004 al 09 Aprile 2004MERLARA dal 30 Marzo 2004 al 29 Aprile 2004MONSELICE dal 18 Marzo 2004 al 17 Aprile 2004MONTEGROTTO dal 25 Marzo 2004 al 24 Aprile 2004PONTELONGO dal 01 Aprile 2004 al 11 Aprile 2004SALETTO dal 29 Marzo 2004 al 08 Aprile 2004SALETTO dal 30 Marzo 2004 al 29 Aprile 2004SAN GIORGIO DELLE PERTICHE dal 30 Marzo 2004 al 09 Aprile 2004SAN GIORGIO IN BOSCO dal 31 Marzo 2004 al 10 Aprile 2004TEOLO dal 31 Marzo 2004 al 10 Aprile 2004

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maggio 2004 25Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

INFORMAZIONI

Sconfinamenti: ultima chiamata all’acquisto Scaduti lo scorso 7 febbraio i termini per la

presentazione della domanda di regolarizzazionedi opere realizzate su aree demaniali con regola-re licenza edilizia - ai sensi dell'art.5 bis dellalegge n.212/03 di conversione del D.L. n.143/03- l'Agenzia del Demanio ha avviato le attivitànecessarie per completare le procedure di regola-rizzazione relative alle domande presentate da entie cittadini interessati.

Gli atti di vendita conseguenti verranno stipu-lati, come previsto, entro otto mesi dalla scaden-za dei termini.

Inoltre, per coloro che non abbiano presenta-to spontaneamente la richiesta di acquisto, leFiliali dell'Agenzia competenti per territorio prov-vederanno a notificare un invito all'acquisto del-l'area interessata dallo sconfinamento, come pre-visto dai commi 5 e 6 dell'art.5 bis della leggen.212/03. Gli interessati potranno aderire entro90 giorni pagando il prezzo dovuto maggiorato diuna percentuale pari al 15 per cento. In caso dimancato assenso, lo Stato diventerà proprietarioa titolo definitivo delle opere oggetto dello scon-finamento.

Agenzia del Demanio.

Decreto “milleproroghe”: le novità più rilevantiPubblicato in G.U. n° 48 del 27/02/2004 la

Legge 27 febbraio 2004 n. 47 “Conversione inlegge, con modificazioni, del decreto legge24/12/2003 n. 355, recante proroga di terminiprevisti da disposizioni legislative in vigore dal28/02/2004”.

Le novità più rilevanti sotto l’aspetto fiscalesono:

rivalutazione del costo d’acquisto di terreni: èstato prorogato al 30 settembre 2004 il termineper la presentazione delle perizie e possonoessere rivalutati i terreni posseduti alla data del1 luglio 2003 (prima era il 1/1/2003);

rivalutazione del costo d’acquisto delle parte-cipazioni in società: è stato prorogato al 30 set-tembre 2004 il termine per la presentazione delleperizie e possono essere rivalutate le partecipa-zioni possedute alla data del 1 luglio 2003 (primaera il 1/1/2003);

sanatorie fiscali: il nuovo termine pei i condo-ni viene fissato al 16 aprile 2004 (prima era il 16marzo 2004)

sgravi fiscali sulle ristrutturazioni edilizie: l’a-gevolazione fiscale prevista dalla legge finanzia-ria 2004, scende dal 41% al 36%, l’importo mas-simo detraibile passa da 60.000 euro a 48.000euro e il termine per avvalersi delle disposizioniagevolative viene prorogato al 31/12/2005;

aliquota Iva: viene prorogata a tutto il 2005,con effetti retroattivi al 1° gennaio 2004, l’appli-cazione dell’aliquota Iva ridotta al 10% sugliinterventi di manutenzione ordinaria e straordi-naria;

norme per la sicurezza degli impianti: le dispo-sizioni legislative previste dal Capo V del TestoUnico dell’Edilizia n. 380/2001 avranno effettodal 01 gennaio 2005. La proroga non si applicaagli edifici scolastici di ogni ordine e grado.

Novità su catasto terreni e fabbricatiCCAATTAASSTTOO TTEERRRREENNII

Dal 15 marzo l'Agenzia del Territorio ha rila-sciato un nuova versione del software Pregeo.8.scaricabile dal sito www.agenziaterritorio.it

Sono iniziati, presso il Collegio, gli incontririservati ai colleghi iscritti all'Albo per un corso diformazione sull'utilizzo delle recente versionePregeo.8 secondo un calendario settimanale predi-sposto che andrà a coprire tutte le settimane fino almese di maggio 2004.

CCAATTAASSTTOO FFAABBBBRRIICCAATTII

Con circolare n.1/2004 del 13/02/2004l'Agenzia del Territorio ha integrato le modalità in

materia di controllo ee vverifica degli atti di aggiorna-mento con procedura Docfa già previste dalla circo-lare 305/T del 23/12/96 (sostituita) e dalla circolaren.9/T del 26/11/2001 (modificata).

Con decorrenza dal 1° marzo 2004 i controllieffettuati dall'Ufficio saranno così codificati:

controlli sistematici e formali con l'utilizzo delprogramma "docfaUFFICIO";

controlli nel merito (verifica rendite) previsti atappeto su tutti i documenti in ingresso o a campio-ne (su una parte di documenti).

Modalità di intervento e criteri di valutazionesono reperibili nella circolare scaricabile dal sitowww.agenziaterritorio.it.

Agenzia del Territorio.

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26 maggio 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

AGGIORNAMENTO

È necessario inviareil modulo di pre-adesioneper consentireil raggiungimentodel numero minimo.

I corsi di formazione per il 2004P

artono i primi corsi di aggiornamento pro-fessionale organizzati dal Collegio di Padovaad Agripolis (Legnaro, viale dell'Università

16, nell'aula n. 15 del Pentagono). Buona la ri-sposta nelle iscrizioni, segno dell'esigenza sem-pre più sentita di una formazione puntuale e con-tinua.

Ricordiamo che ogni corso avrà una duratacomplessiva di 30 ore, con lezioni teoriche ed e-sercitazioni, da effettuarsi una volta alla settima-na, dalle 18.00 alle 21.00. Frequenza obbligato-ria al 75%, possibilità di realizzare esame di pro-fitto. Come materiale didattico sarà consegnatoun cd-rom contenente i file in pdf delle presenta-

zioni teoriche e delle esercitazioni di laboratorioo degli studi del caso. Il costo indicativo per cia-scun corso è di 120 euro; l'attivazione è subor-dinata al raggiungimento di un tetto nel numerodegli iscritti; ogni corso non dovrà comunquesuperare i 35-40 partecipanti.

Per i corsi previsti tra settembre e ottobrericordiamo a tutti coloro che intendono iscriversiche è importante segnalarsi al Collegio con lascheda di pre-adesione, il cui fac-simile è ripor-tato in questa pagina o può essere scaricato dalsito www.geometri.pd.it. Il modulo debitamentecompilato va inviato via fax alla segreteria delCollegio (049 66.11.24).

Collegio dei Geometri della Provincia di Padova

CORSO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE ANNO 2004

Scheeda ddi ppree-aadeessionee

Il sottoscritto geometra .......................................................................................................................iscritto

al Collegio dei Geometri della Provincia di Padova al numero ..........................studio in .........................

via ................................................................... n. civico.............. tel. ...................... , fax .............................

e-mail .............................................................................................. FIRMA ..................................................

dichiara

- di essere interessato a frequentare i corsi di seguito segnalati (barrare la crocetta);

- di essere a conoscenza che il costo per ogni singola adesione è preventivato in euro 120,00.

ESTIMO - MAGGGGIOLa stima dei fondi rustici e dei fabbricati rurali La stima dei beni ambientali

URBANISTICA EE SSTRUMENTI PPER IIL GGOVERNODEL TTERRITORIO - SETTEMBBREIl corso si propone di fornire elementi metodologici etecnici e presentare esperienze applicative di progetta-zione dell'assetto urbanistico, del recupero e della riqua-lificazione alle scale urbana e territoriale. La regioneVeneto è assunta come contesto territoriale e legislativodi riferimento. I temi sono trattati considerando i diversitipi di rapporto (di interesse professionale) che gli iscrit-ti possono avere con l'urbanistica e la pianificazione ter-

ritoriale, mediante comunicazioni, illustrazione di espe-rienze concrete ed esercitazioni in aula.

SISTEMI IINFORMATIVI GGEOGRAFICI ((GIS) EEGPS - SETTEMBREProgramma in fase di definizione.

INGLESE - SETTEMBREIl corso sarà tenuto da collaboratori ed esperti linguisticidi madrelingua. Il programma specifico ed il suo conte-nuto sarà definito in accordo con il Collegio deiGeometri di Padova, anche in relazione alla tipologia deipossibili iscritti.a

Inviare vvia ffax aal CCollegio ddei GGeometri ddi PPadova, nnumero 0049 666.11.24

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SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 227.10.2003

DecessiRialto Ivan 690 PadovaSoffiato Renato 472 Padova

DimissioniSforza Giampietro 3439 Teolo

IscrizioniMamprin Alberto 3966 BorgoriccoMoretti Silvio 3967 RubanoScremin Alessandro 3968 Fontaniva

ReiscrizioneZanon Giuseppe 3969 Vigonza

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 118.12.2003

DecessiChinellato Cesare 1513 LoreggiaManara Rossini Aldo 342 Padova

DimissioniCarraro Bruno 220 PadovaFaggion Giuseppe Umberto1051 PadovaCasarotto Elio Emilio 1944 Piazzola sul BrentaGuariento Claudio 3459 Megliadino San VitaleOmodei Luciana 3924 PadovaQuaglio Antenore 3184 VigonzaTapolin Renzo 2041 PadovaTemporin Ultimino 3034 Este

IscrizioniCameran Matteo 3970 Megliadino San VitaleMorosin Paola 3971 ArzergrandeNardo Daniele 3972 PadovaSartori Germano 3973 Monselice

Iscrizione pper ttrasferimento ddal CCollegio ddi VVicenzaSpoladore Valentina 3974 Megliadino San Fidenzio

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 220.01.2004 ((con ddecorrenza31.12.2002)DimissioniBacchin Paolo 1370 AlbignasegoBadoer Pietro 932 Abano TermeCoppo Fabio 3852 Vigodarzere

De Nicola Corrado 803 ConselveGreggio Silvano 2452 RubanoLiviero Sandro 3623 PadovaParpajola Luigi 415 PadovaPedron Roberto 2115 PadovaRossi Elvio 2704 Piazzola sul BrentaSanavio Livio 2284 Ponte San NicolòSeren Hidalgo 600 VescovanaSgaravato Vittorio 1667 LegnaroSpagnuolo Ottavio 1009 Padova

IscrizioniAntonello Omar 3975 San Martino di LupariBaccarin Chiara 3976 Abano TermeBassanello Nicola 3977 S. Giorgio delle PerticheBeltramin Luca 3978 Piove di SaccoBerto Federica 3979 ConselveBisarello Marco 3980 Campo San MartinoDe Marchi Alessandro 3981 SalettoDe Putti Lara 3982 MontagnanaFerrato Damiano 3983 TribanoGelain Filippo 3984 UrbanaLamon Gianfranco 3985 LoreggiaLion Davide 3986 AlbignasegoLiverani Carlo 3987 EsteMassarotto Diego 3988 Santa Giustina in ColleMattara Daniele 3989 Villa del ConteMengato Antonio 3990 CamposampieroMerlo Guido 3991 BorgoriccoMilani Silvia 3992 CittadellaPastrello Matteo 3993 PadovaRagazzo Leonardo 3997 LimenaRizzo Enrico 3994 Sant’ElenaRomanello Filippo 3998 CittadellaSalmaso Damiano 3995 Piove di SaccoSalmaso Elisabetta 3996 CittadellaZaffonato Elisa 3999 Lozzo Atestino

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 227.01.2004

IscrizioniBacco Simone 4000 MonseliceBasso Andrea 4001 Santa Giustina in ColleCavallini Michela 4002 BrugineCavinato Andrea 4003 S. Giorgio delle PerticheChiarotto Elena 4004 Piazzola sul BrentaCrivellari Raffaele 4005 VigonzaFinetto Marco 4006 MontagnanaGiunco Dario 4007 Brugine

maggio 2004 27Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

L’ALBO PROFESSIONALE / VARIAZIONI

Page 29: pitagora 3 2004 - geometri.pd.it 3_2004.pdf · za e competenze, lavorano in un settore in conti-nua evoluzione. L’APERTURA ALL’EUROPA. Per lo sviluppo delle offerte formative

Marcato Gianluca 4008 CorrezzolaMasiero Simone 4009 TribanoMeneghello Andrea 4010 CadonegheMechiante Barbara 4011 BruginePierazzo Stefania 4012 S. Giorgio delle PertichePolpetta Desi 4013 CadonegheRizzato Andrea 4014 S. Giorgio delle PerticheRizzo Michele 4015 Pozzonovo

Rosin Paolo 4016 Abano TermeRubello Dania 4017 Boara PisaniSattin Giuseppe 4018 PontelongoSpinello Damiano 4019 VigodarzereTescaro Flavio 4020 ConselveVisentin Enrico 4021 GrantortoZampieron Enrico 4022 Piazzola sul BrentaZanellato Andrea 4023 Baone

28 maggio 2004Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova

L’ALBO PROFESSIONALE / VARIAZIONI

L’ALBO PROFESSIONALE / PRATICANTI

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 227.10.2003

Anselmi Alessandra 2899 S. Giorgio in Bosco

Babetto Marco 2900 Maserà di Padova

Bertuzzo Mauro 2901 Cittadella

Bison Alessandro 2902 Padova

Borsato Claudia 2903 Camposampiero

Calligione Simone 2904 Rubano

Capuzzo Emanuele 2905 Noventa Padovana

Cavicchiolo Davide 2906 Tombolo

Fabris Isabella 2907 S. Giorgio in Bosco

Gambato Luca 2908 Arzergrande

Garavello Stefano 2909 Granze

Longhin Stefano 2910 Limena

Marchioro Daniela 2911 Casale di Scodosia

Penazzo Maristella 2912 Arzergrande

Pizzolato Valerio 2913 Trebaseleghe

Polizzi Antonio 2914 Massanzago

Scantamburlo Fabio 2915 S. Giustina in Colle

Schiavon Giampietro 2916 Ponte San Nicolò

Simioni Annamaria 2917 Cittadella

Telatin Stefania 2918 Villa del Conte

Visentin Alessandro 2919 Padova

Zanchin Nicola 2920 S. Giorgio in Bosco

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 118.12.2003

Aggujaro Alice 2921 Piazzola sul Brenta

Boromello Massimo 2922 S. Giorgio delle Pertiche

Cipriotto Cristian 2923 Brugine

Maistrello Elisa 2924 Codevigo

Mattesco Giampietro 2925 Galliera Veneta

Merlin Marco 2926 Boara Pisani

Mutta Lara 2927 Cinto Euganeo

Nardo Stefano 2928 Albignasego

Pivato Paolo 2929 Galliera Veneta

Rambaldo Matteo 2930 S. Giorgio delle Pertiche

Salvò Giamaria 2931 Albignasego

Scorziero Francesco 2932 Arsego

Trevisan Andrea 2933 Selvazzano Dentro

Zanetto Guglielmo 2934 Teolo

SEDUTA DDI CCONSIGLIO DDEL 220.01.2004

Baron Alessandro 2935 S. Martino di Lupari

Brunello Guido 2936 Este

Brunello Nicola 2937 S. Urbano

Caccin Gianni 2938 Trebaseleghe

Costaglia Vany 2939 Camposampiero

Maniero Nicola 2940 S. Angelo di Piove

Negroni Matteo 2941 Trebaseleghe

Zampieri Enrico 2942 Bagnoli di Sopra

Zonato Elena 2943 Correzzola