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Piano dell’Offerta Formativa Direzione Didattica “Mariele Ventre” – Ragusa Pagina 1 P.O.F. Piano dell’Offerta Formativa 2015-16 Sede Centrale: Via Piccinini, s.n. - 97100 Ragusa Direzione (0932) 252060 Segreteria (0932) 604022 Fax (0932) 604022 E-mail: [email protected] P.E.C.: [email protected] - C.M.: RGEE009005 Sito web: www.scuolamarieleventre.gov.it Approvato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 9 Ottobre 2015

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Piano dell’Offerta Formativa Direzione Didattica “Mariele Ventre” – Ragusa Pagina 1

P.O.F. Piano dell’Offerta Formativa

2015-16

Sede Centrale: Via Piccinini, s.n. - 97100 Ragusa Direzione (0932) 252060 – Segreteria (0932) 604022 – Fax (0932) 604022

E-mail: [email protected] – P.E.C.: [email protected] - C.M.: RGEE009005 Sito web: www.scuolamarieleventre.gov.it

Approvato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 9 Ottobre 2015

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INDICE 1. PARTE PRIMA

1a. POF: Definizione e Ambiti Pag. 3 1b. Analisi del Contesto Pag. 6 1c. Organigramma: Pag. 10

La Dirigenza Figure Gestionali

1d. Gruppi di Lavoro Pag. 13 1e. Personale Docente Pag. 14 1f. Personale Area Amministrativa Pag. 16 1g. Personale ATA –Collaboratori - R.S.U. Pag. 16

Équipes Socio – Psico – Pedagogiche 1h. Consiglio di Circolo Pag. 18 1i. Calendario Pag. 18

2. PARTE SECONDA

2a. Scuola dell’infanzia: Identità E Scelte Pag. 19 Organizzazione Progettazione

2b. Scuola Primaria: Finalità Pag. 21 Organizzazione Obiettivi Generali Competenze Chiave

2c. I Dipartimenti per Aree Disciplinari Pag. 24 Promozione Patrimonio Culturale Attività Alternative alla Religione Cattolica

2d. Progettazione per Alunni Disabili Pag. 26 2e. Progettazione per Alunni con D.S.A. Pag. 28 2f. Piano Annuale per l’inclusione Pag. 29

3. PARTE TERZA

3a. LA Valutazione Pag. 31 Verifica dei Processi La Certificazione delle Competenze La Valutazione del Comportamento

3b. La Valutazione Esterna Pag. 36 3c. Piano di Miglioramento Pag. 36 3d. Patto Educativo di Corresponsabilità Pag. 37 3e. Continuità e Documentazione Pag. 37

4. PARTE QUARTA

4a. I Progetti (Dall’atto d’indirizzo) Pag. 38 4b. Progetti interni Pag. 39

Progetto “Accoglienza” Progetto “Screening” Progetto “Musica Insieme” Progetto “Sport A Scuola” Progetto ”Amazing English” Progetto “Scacco Matto!”

4c. Progetti esterni Pag. 48

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POF: Definizione e Ambiti Viene definito dall’art. 3 del Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche (D.P.R. 275/99): come “ il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”. Il Piano dell’Offerta Formativa rappresenta tutto ciò che l’istituzione scolastica si impegna a realizzare impiegando le risorse umane, professionali, tecnologiche ed economiche disponibili, per ottimizzare l’esistente ed avviare rapporti interattivi e produttivi con l’esterno. Mediante l’attivazione di processi e azioni di coordinamento, garantisce all’utenza, attraverso obiettivi strategici e sistemi di verifica e di valutazione, un servizio adeguato alle richieste e alle necessità contestuali; è uno dei mezzi con cui l’Istituto, come struttura pubblica, realizza il principio di trasparenza. Esso costituisce anche la massima espressione dell’autonomia didattica ed organizzativa della scuola; segue il Piano di Miglioramento avviato dall’anno scolastico in corso, che prevede il superamento delle criticità e il rafforzamento delle linee e delle scelte scolastiche efficaci. Il miglioramento a cui mira la scuola si evidenzierà con traguardi di riferimento tarati sulle priorità individuate, che daranno la legittimazione ad azioni progressive atte ad avviare e sostenere il miglioramento in aree come gli esiti degli studenti e pratiche educative e didattiche. Costituisce anche un punto di riferimento comune per tutte le scuole dell’Istituto e uno strumento della professionalità docente, che in esso riconosce uniformità di intenti, di principi e di continuità curricolare e didattica, attraverso un progetto formativo e didattico coordinato ed unitario.

I L

P O F

Esplicita gli indirizzi progettuali ed organizzativi dell’attività dei docenti e delle classi e definisce le linee guida e le pratiche educative e didattiche condivise

Risponde alle esigenze del territorio in cui sono ubicate le scuole dell’Istituto e alle aspettative delle famiglie in quanto inserisce trasversalmente, nell'ambito della didattica curricolare, i temi di carattere ambientale, sociale e civile che sono alla base dell’identità culturale e della pratica della cittadinanza attiva.

Valorizza la professionalità docente: la sua elaborazione si fonda sull’autonomia culturale e professionale degli insegnanti, che perseguendo le finalità del piano di Miglioramento, lo monitorano e lo correggono..

Promuove lo sviluppo integrale della persona, articolando gli obiettivi educativi e didattici in relazione alla formazione cognitiva, corporea, affettiva, relazionale ed etica degli alunni.

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Il presente Piano dell’Offerta Formativa è stato redatto secondo i criteri dettati nei seguenti documenti:

LA CARTA DEI

SERVIZI

GLI ARTT. 3, 33,34 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

IL

REGOLAMENTO D’ ISTITUTO

IL PATTO EDUCATIVO

DI CORRESPONSABILITÀ

LE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO PER LA SCUOLA INFANZIA E PER IL PRIMO CICLO 2012

I CURRICOLI DISCIPLINARI DI ISTITUTO

Il PIANO DI MIGLIORAMENTO

L’ ATTO DI INDIRIZZO

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IDENTITÀ DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità e conquista di coscienza superiore per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione della vita, i propri diritti, i propri doveri”.

(Mahatma Gandhi)

La nostra scuola è il luogo in cui, nelle diversità e nelle differenze, si condivide l'unico obiettivo che è la crescita della persona, attraverso l’elaborazione di percorsi atti a

far conseguire a ciascuno le competenze indispensabili per inserirsi, a pieno titolo, nel contesto sociale come cittadini di oggi e di domani.

Nel POF si fissano le coordinate pedagogiche della MISSION di scuola, che ne definiscono i connotati determinanti di identità e valorizzano la continuità

educativa, la verticalità curricolare, la costruzione di un ambiente professionale cooperativo e di uno spazio pedagogico, in cui trovano risposta i bisogni formativi degli alunni:

Offrire situazioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base Aiutare ad apprendere a selezionare le informazioni Favorire in ciascuno lo sviluppo dell’autonomia personale, il senso di responsabilità nel

lavoro scolastico e l’acquisizione di un valido metodo di studio Promuovere la formazione di menti aperte e flessibili, capaci di comunicare in modo

efficace, di comprendere la realtà, di risolvere situazioni problematiche Sostenere il pensiero critico, libero e creativo Motivare ogni soggetto alla conoscenza attraverso nuove metodologie di lavoro, attività

tecniche e laboratoriali per la costruzione di un quadro teorico delle conoscenze precedentemente sperimentate

Assegnare agli alunni il ruolo di protagonisti del progetto educativo di cui sono partecipi Orientare alla conoscenza di sé e allo sviluppo delle relazioni interpersonali e con

l’ambiente vitale Promuovere esperienze di socializzazione, interazione e collaborazione. Valorizzare le diversità presenti nella scuola, evitando che la differenza si trasformi in

disuguaglianza Promuovere personalità sensibili ai valori della solidarietà e della collaborazione

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

Denominazione Direzione Didattica “M. Ventre”

Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe Palazzolo

Indirizzo Sede Centrale Via Piccinini, s.n. Ragusa n. telefonico 0932-604022

FAX 0932-604022

E-mail [email protected] P.E.C. [email protected]

Sito web www.scuolamarieleventre.gov.it Scuola Primaria Sede Centrale

Scuole dell’infanzia “M. Ventre” Sede Centrale “B. Munari” Via E. Fieramosca “G. La Pira” Via Mongibello

VISION

MISSION

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ANALISI DEL CONTESTO

La Direzione Didattica “Mariele Ventre” è situata nella parte nord-ovest della città, in un quartiere residenziale costituito da nuclei familiari giovani e attivi. Nel quartiere in cui opera la Scuola sono presenti associazioni sportive, operanti in impianti ben attrezzati (piscine, palestre, campi da gioco, teatri), servizi parrocchiali e sociali. Mancano, invece, istituzioni culturali fondamentali come biblioteche, cinema, musei e centri di attività professionali. Punti di forza del contesto socioeconomico del quartiere sono: il senso civico, alcuni servizi fondamentali per il tempo libero, servizi sanitari ed alcune strutture commerciali per lo sviluppo economico. L’ambiente socioculturale dell’utenza permette una fattiva collaborazione Scuola – famiglia. Appartengono alla D.D. “M. Ventre” una scuola Primaria e tre scuole dell’Infanzia, di cui una situata nello stesso edificio e due in plessi diversi: “Bruno Munari” e “Giorgio La Pira”.

L’ISTITUZIONE SCOLASTICA: la Sede Centrale.

Il Plesso “Sede Centrale” (Via Piccinini, s.n.) è costituito da un piano terra e da un primo piano, comprende 20 classi di Scuola Primaria e 3 sezioni di Scuola dell’Infanzia, nonché un ampio Auditorium, con 250 posti, e una Palestra attrezzata per attività motorie e sportive (basket e pallavolo).

Una scuola sicura La Sede Centrale è stata costruita con una struttura antisismica ed è dotata di ampie vie di fuga e scale esterne. Ha, come previsto dalle disposizioni di legge, un Responsabile per la Sicurezza Prevenzione e Protezione (attualmente la dott.ssa Natalia Carpanzano) e tutte le figure sensibili della sicurezza (Preposto, Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza, Addetti Antincendio, Addetti Primo Soccorso). Il plesso è dotato di un piano di evacuazione per le emergenze che si dovessero verificare e tutto il personale, docenti, collaboratori scolastici e A.T.A., frequenta regolarmente i corsi di formazione e di aggiornamento previsti dal D. Lgs. N. 81/08 e successive modifiche e integrazioni. Membri del personale dei vari plessi sono stati formati per gli incarichi previsti dallo stesso decreto. Tutto il personale e gli alunni svolgono regolari attività di prevenzione e annualmente si effettuano due prove di evacuazione dell’edificio. Il Plesso “Sede Centrale” dispone di:

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tre ampi cortili; un vasto cortile riservato alla Scuola dell’Infanzia; una scivola per alunni disabili; un grande atrio e corridoi dove si affacciano i locali dei bagni degli alunni, dei disabili e

quelli degli adulti; un auditorium e una palestra; 20 aule che ospitano le classi della Scuola Primaria, distribuite su due piani; un locale per le docenti della Scuola dell’Infanzia, al piano terra; 3 grandi aule che ospitano i bambini delle tre sezioni della Scuola d’Infanzia suddivisi per

fasce d’età al piano terra; una sala mensa per la Scuola dell’Infanzia, al piano terra; un’ampia sala d’ingresso utilizzata anche per attività ludico-motorie e attività

d’intersezione; due aule per le due équipe socio-psico-pedagogiche, al primo piano terra; una sala per riunioni, al piano terra; un’aula informatica, al piano terra; due ascensori; 3 aule per laboratori della Scuola Primaria, al primo piano (musicale, multimediale e

pittura); una stanza per il Dirigente Scolastico, al primo piano; un locale per il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, al primo piano; due ambienti per la Segreteria alunni e Segreteria personale, al primo piano; un locale adibito ad archivio, al primo piano; una biblioteca, al primo piano; una sala docenti, al primo piano; il plesso è provvisto di sussidi per l’informatica, per le scienze motorie e sportive, per la

didattica in generale, di tre LIM, situate una nella biblioteca, una nella sala riunioni e una nell’aula multimediale. Inoltre, tutte le classi seconde, terze e quarte sono attrezzate con Lavagne Interattive Multimediali (LIM), mentre le classi quinte dispongono di una e-board in ciascuna classe e di un tablet per ciascun alunno;

a partire dall’a.s. 2013-14 la scuola utilizza i registri on-line.

La Scuola dell’Infanzia Il Plesso di Scuola dell’Infanzia “Bruno Munari”

Il Plesso di Scuola dell’Infanzia “Bruno Munari” (Via E. Fieramosca), è costituito da una struttura realizzata su un piano lievemente sopraelevato di forma dodecagonale, al centro di un ampio cortile, circondata da spazi verdi. La Scuola dispone di:

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3 aule, che si affacciano sul perimetro dell’edificio, ospitanti le tre sezioni, nelle quali i bambini, divisi per fasce d’età omogenea, svolgono attività educative e di refezione;

servizi igienici e locali di sgombero, annessi ad ogni aula; un salone utilizzato per le attività psicomotorie, ludiche e di intersezione; una piccola saletta utilizzata per proiezioni, per i sussidi di plesso, per l’Equipe socio-psico-

pedagogica, per il Medico Scolastico o per avere colloqui con i genitori; una bidelleria; un lungo corridoio, dove si affacciano i tre bagni delle sezioni e gli ambienti citati. Il plesso è provvisto di sussidi per la didattica in generale e le scienze motorie e sportive. Il plesso è dotato di un piano di evacuazione per le emergenze che si dovessero verificare e

tutto il personale, docenti e collaboratori scolastici, ha frequentato il corso di formazione previsto dal D.Lgs .n. 81/08 e successive modifiche e integrazioni.

Il Plesso di Scuola dell’Infanzia “Giorgio La Pira”

Il Plesso di Scuola dell’Infanzia “Giorgio La Pira” (Via Mongibello), che ospita 80 alunni, in 4 sezioni d’età mista, è provvisto di:

4 aule che ospitano le quattro sezioni; un ambiente-laboratorio grande; un ambiente-laboratorio piccolo; un ambiente per attività pratiche; un locale per attività libere e mensa; una sala assistente; un lungo ed ampio corridoio dove si affacciano i bagni dei bambini, dei disabili o portatori

di handicap, degli adulti; un cortile con aiuole adibito, quando le condizioni atmosferiche lo consentono, per attività

ludiche; una bidelleria; sussidi per la didattica in generale e le scienze motorie e sportive; un piano di evacuazione, per le emergenze che si dovessero verificare; tutto il personale,

docenti e collaboratori scolastici, ha frequentato il corso di formazione previsto dal D.Lgs. n. 81/08 e successive modifiche e integrazioni.

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Il Plesso di Scuola dell’Infanzia “Mariele Ventre”

Il Plesso di Scuola dell’Infanzia “Mariele Ventre” (Via Piccinini, s.n.), è costituito da una struttura all’interno della Sede Centrale della Direzione Didattica e occupa l’ala destra del piano terra dell’edificio, circondato da spazi verdi. La Scuola dispone di:

3 aule, che ospitano le tre sezioni, nelle quali i bambini, divisi per fasce d’età omogenea, svolgono le attività educative;

un grande salone adibito a mensa scolastica; servizi igienici e locali di sgombero, annessi ad ogni aula; una piccola saletta utilizzata per proiezioni, per i sussidi di plesso, per l’Equipe socio-psico-

pedagogica o per avere colloqui con i genitori; una bidelleria; un lungo corridoio, dove si affacciano gli ambienti citati; sussidi per la didattica in generale e le scienze motorie e sportive. un piano di evacuazione, per le emergenze che si dovessero verificare. Tutto il personale,

docenti e collaboratori scolastici, ha frequentato il corso di formazione previsto dal D.Lgs. n. 81/08 e successive modifiche e integrazioni.

QUADRO DI SINTESI

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA

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Scuole dell’infanzia

Plesso Bruno Munari

Sede Centrale Mariele Ventre

Plesso Giorgio La Pira

Totale

N° delle sezioni 3 3 4 10

N° saloni per psicomotricità 1 - 1 2

N° laboratori - - 1 1

N° aule di rotazione - 3 - 3

N° spazi aperti 1 1 1 3

N° spazi aperti (giardini) 1 1 1 3

N° sala mensa - 1 1 2

N° alunni

75 75 80 230

N° docenti di sezione

6 6 8 20

N° docenti di sostegno

1 1 (parziale) 2 (parziale) 4

N° docenti di religione 1 (parziale) 1 (parziale) 1 (parziale) 1

Scuola Primaria - Sede Centrale

N° delle classi 20

N° aule-laboratorio 3

N° biblioteca alunni 1

N° palestra 1

N° auditorium 1

N° spazi aperti (cortili) 1

N° alunni 499

N° docenti di classe 26

N° docenti di sostegno 2 + 12 h

N° docenti Specialisti di Lingua Inglese 2

N° docenti Specializzati di Lingua Inglese 3

N° docenti di Religione 2

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CHI SIAMO - ORGANIGRAMMA L’organigramma d’istituto descrive l’organizzazione del nostro Istituto e rappresenta una mappa delle competenze e delle responsabilità dei soggetti e delle loro funzioni: “chi fa – che cosa fa”. Nell’organigramma sono state indicate tutte le attività svolte dalle varie funzioni nelle diverse aree di competenza, per garantire una certa trasparenza, sia all’interno, sia verso gli utenti del servizio, per sapere a chi rivolgersi e per quale informazione. Il Dirigente Scolastico, gli organismi gestionali (Consiglio di Circolo, Collegio Docenti, Consigli di Intersezione, Interclasse, Consigli di Classe), le figure gestionali intermedie (collaboratori del Dirigente Scolastico, docenti incaricati di funzioni strumentali al P.O.F., docenti Fiduciari di Plesso, Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi), i singoli docenti, operano in modo collaborativo e si impegnano nell’obiettivo di offrire all’alunno un servizio scolastico di qualità. Il Dirigente Scolastico si pone come promotore e facilitatore di tale processo, garante della correttezza delle procedure, della funzionalità ed efficacia del modello organizzativo.

FIGURE GESTIONALI

FIGURE FUNZIONI ED AREE DI COMPETENZA

DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Giuseppe Palazzolo

Valorizza le risorse umane e professionali, sostiene e agevola lo sviluppo dei processi formativi e dei progetti didattici dell’Istituto. Costruisce un clima di lavoro positivo per sostenere e sviluppare la ricerca e l’innovazione didattica e metodologica dei docenti, per garantire l’esercizio della libertà di scelta delle famiglie e il diritto di apprendimento degli alunni. Garantisce un efficace livello di comunicazione tra gli organismi scolastici, favorisce la circolazione delle informazioni, il confronto delle idee e la collaborazione. Assicura la collaborazione con le Istituzioni culturali, sociali ed economiche del territorio.

STAFF DI DIRIGENZA

È formato dai docenti collaboratori del Dirigente Scolastico, dai docenti incaricati delle Funzioni Strumentali e dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, per gli aspetti di carattere amministrativo.

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Ubaldo Baldassare Casamichiela

Cura l’organizzazione e l’amministrazione ed ha autonomia operativa rispetto alla gestione dei servizi generali e amministrativo-contabili, secondo le direttive del Dirigente Scolastico. Coordina e dirige il personale amministrativo e i Collaboratori Scolastici.

COLLABORATORI DEL D.S. Ins. Maria Rita Teddio (Prima collaboratrice) Ins. Giovanna Distefano (Seconda Collaboratrice) Ins. Elvira Cappello (Delegata per la Sicurezza) Ins. Grazia Lucia Massari (Delegata Valutazione) Ins. Sandra La Cognata (Delegata per l’Handicap)

Nel rispetto delle direttive ricevute dal Dirigente Scolastico, la Prima Collaboratrice, in assenza temporanea del Dirigente Scolastico, svolge, all’interno dell’Istituto, le relative funzioni sostitutive. Ciascuna Collaboratrice svolgere le funzioni assegnate e/o delegate, organizzando le relative attività collegiali, d’intesa con il Dirigente scolastico. La Prima e la Seconda Collaboratrice provvedono alla gestione dell’orario settimanale, disponendo le sostituzioni interne, secondo criteri prefissati dal D.S.

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FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.

Sono individuate annualmente sulla base delle aree scelte dal Collegio dei docenti, secondo le disposizioni previste a livello contrattuale. Il docente incaricato di Funzione Strumentale svolge attività di progettazione, di coordinamento, di supporto, di consulenza, di rinforzo organizzativo nel settore per il quale ha ricevuto l’incarico, oltre che di collaborazione con il Dirigente Scolastico.

Funzione Strumentale n.1: Gestione del Piano dell’Offerta Formativa (POF) - Ins. Concetta Criscione

Funzione strumentale n. 2: Inclusione( DSA –BES) Ins. Carmela Stancati

Funzione strumentale n. 3: Attrezzature multimediali Ins. Concetta Vaccaro

Funzione strumentale n. 4: Innovazione, didattica e continuità - Ins. Viviana Vindigni

Funzione Strumentale n.5: Visite e viaggi di istruzione Ins. Graziella Occhipinti

COORDINATORE CONSIGLIO DI INTERCLASSE / INTERSEZIONE

Rappresenta il punto di riferimento e di coordinamento delle problematiche formative e didattiche del gruppo-classe/sezione rispetto ai colleghi e alle famiglie. E’ garante di un confronto sereno e costruttivo tra i componenti del team docenti di classe/sezione, favorendo un clima di positive relazioni all’interno e con le famiglie. Aggiorna il Dirigente sulle deliberazioni dell’Organo Collegiale. Illustra all’assemblea dei genitori le linee generali della programmazione educativo - didattica. Durante la fase collegiale incontra le famiglie e illustra l’andamento educativo- didattico delle classi/sezioni.

STAFF DI COORDINAMENTO DI ISTITUTO

Collabora con il Dirigente Scolastico nella gestione e realizzazione degli aspetti organizzativi e formativi dell’Istituto. E’ composto dal Dirigente, dai docenti collaboratori del D.S., dai fiduciari di plesso, dai docenti incaricati di funzioni-strumentali al P.O.F e dai Coordinatori dei Dipartimenti.

FIDUCIARI DI PLESSO DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA Ins. Maria Grazia Migliore (Mariele Ventre) Ins. Rosaria Colosi (Giorgio La Pira) Ins. Laura Avellina (Bruno Munari)

Segnala tempestivamente le emergenze e gli aspetti relativi alla sicurezza degli alunni e del personale. Svolge con il Dirigente Scolastico azione di informazione del personale scolastico. Partecipa a specifiche iniziative di formazione.

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REFERENTI

Ins. Giovanna Giaquinta: Referente per l’educazione alla

salute

Ins. Giancarla La Cognata: Referente A.V.I.S. Ins. Carmela Trovato: Referente per le pari opportunità

Ins. Maria Ottaviano: Referente per l’educazione

ambientale

R.S.U. Ana Graciela Bongiovanni (CGIL) Francesca Della Grazia (CGIL) Beatrice Denarotico (SNALS)

GRUPPI DI LAVORO

P.O.F. Collaboratori del Dirigente, docenti incaricati di Funzioni

Strumentali al P.O.F., Coordinatori dei Dipartimenti.

PROGETTI

Grazia Lucia Massari, Rosaria Colosi, Beatrice Denarotico,

Carmela Stancati, Giovanna Giaquinta, Francesca Della

Grazia, Carmela Bucchieri, Francesca Valeria Cascone, Elvira

Cappello, Giovanna Distefano.

CONTINUITÀ

Daniela Giampiccolo, Rosa Scrofani, Maria Ottaviano, Angela

Scrofani, Salvatrice Di Quattro, Marcella Marino, Rosanna

Iacono, Lucia Grazia Massari, Concetta Rollo, Carmela

Stancati, Giovanna Giaquinta, Maria Grazia Dipasquale,

Giancarla La Cognata.

DIPARTIMENTI

LINGUISTICO L. G. Massari

LOGICO MATEMATICO E. Cappello

ANTROPOLOGICO C. Criscione

MUSICA C. Bucchieri

SPORT C. D’Aleo

INGLESE F. Della Grazia

INTEGRAZIONE E INCLUSIVITÀ

Maria Rita Teddio, Carmela Stancati, Viviana Vindigni,

Giancarla La Cognata, Nunziata Allegra, Giovanna Distefano,

Valeria Catalano, Giovanna Cilia, Concetta Rollo, Giovanna

Antoci

COMMISSIONE ELETTORALE Rosaria Colosi, Maria Grazia Migliore, Oliviero Ruggieri,

Elvira Cappello, Luisa Antoci.

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Per l’anno scolastico 2015/2016 l’organico dei Docenti della scuola è costituito dai seguenti

insegnanti:

PERSONALE DOCENTE DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA

N. Cognome Nome Ambito disciplinare

1. Alessandro Maria Area logico-matematica

2. Allegra Nunziata Area logico-matematica

3. Antoci Giovanna Area linguistica

4. Antoci Luisa Area linguistica

5. Azzaro Rosaria Area logico-matematica

6. Bucchieri Carmela Musica

7. Cappello Elvira Area linguistica

8. Cappuzzello Carolina Area Linguistica

9. Criscione Concetta Area antropologica

10. Della Grazia Francesca Inglese

11. Dipasquale Maria Grazia Area logico-matematica

12. Diquattro Salvatrice Area linguistica

13. Distefano Giovanna Area antropologica e Inclusività

14. Frasca Rosa Sostegno (12 ore)

15. Guastella Patricia Area linguistica

16. Iacono Rosanna Area logico-matematica

17. La Cognata Sandra Area antropologica

18. Marino Marcella Area logico-matematica

19. Massari Lucia Grazia Area linguistica

20. Musarra Mariangela Area antropologica

21. Occhipinti Simona Religione

22. Ottaviano Maria Area linguistica

23. Rollo Concetta Sostegno

24. Ruggieri Oliviero Area logico-matematica

25. Russino Emanuela Area antropologica

26. Scrofani Angela Area linguistica

27. Scrofani Rosa Area logico-matematica

28. Solarino Maria Grazia Area linguistica

29. Stancati Carmela Area logico-matematica

30. Teddio Maria Sostegno

31. Trovato Carmela Area logico-matematica

32. Vaccaro Maria Concetta Religione

33. Zagarella Tiziana Inglese (12 ore)

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DOCENTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

N. Cognome Nome

1. Avellina Maria

2. Bocchieri Giuseppa

3. Cascone Francesca Valeria

4. Castello Nunziata

5. Catalano Valeria (Sostegno)

6. Cilia Giovanna (Sostegno)

7. Colosi Rosaria

8. Cultrera Elisabetta

9. D’Aleo Carmela

10. Denarotico Beatrice

11. Firrincieli Emma

12. Giampiccolo Daniela

13. Giaquinta Giovanna

14. Giaquinta Maria Concetta

15. Gurrieri Irene

16. La Cognata Giancarla

17. Lo Presti Lucia

18. Migliore Grazia Maria

19. Occhipinti Giovanna

20. Pignato Maria Luisa

21. Pizzimento Tatiana

22. Spataro Nunzia (Religione)

23. Vindigni Viviana Marisa

DOCENTI COMUNALI

N. Cognome Nome Ambito di intervento

1. Caruso Concetta Supporto Classi Prime e B.E.S.

2. Nicita Franca Supporto Educazione Motoria

3. Nobile Francesca Supporto Classi Prime e B.E.S.

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PERSONALE A.T.A. : Servizi amministrativi.

Il personale amministrativo assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative connesse alle attività delle scuole, in rapporto di collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il personale docente. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge. Collabora con i docenti, curando in modo particolare la comunicazione delle circolari e degli avvisi personali. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono. La scuola, mediante l'impegno di tutto il personale amministrativo, garantisce:

celerità delle procedure informazione e trasparenza degli atti amministrativi cortesia e disponibilità nei confronti dell'utenza tutela della privacy

Tutti i servizi di segreteria sono informatizzati. I servizi amministrativi sono chiusi nelle giornate prefestive, deliberate dal Consiglio di Circolo, in cui sia prevista la sospensione dell’attività didattica. Per l’anno scolastico 2015/2016 il personale Amministrativo e Ausiliare della scuola è costituito come segue:

Direttore dei Servizi Generali Amministrativi (D.S.G.A.):

Ubaldo Baldassare Casamichiela

Assistenti Amministrativi

Area Contabilità Angela Lucia Massaro

Protocollo e Sito Web Giorgio Dierna

Area Alunni Gregorio Placca

Area Personale Ana Graciela Bongiovanni

PERSONALE A.T.A. : Collaboratori Scolastici. I Collaboratori Scolastici, coordinati dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, assolvono alle funzioni operative e di sorveglianza connesse all'attività dell'Istituzione scolastica, in rapporto di collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il personale docente, e contribuiscono al complessivo funzionamento formativo e didattico dell’istituzione scolastica. Il Collaboratore Scolastico ha un ruolo importante, che lo colloca accanto agli alunni in una molteplicità di momenti rilevanti della giornata come quelli della ricreazione, dell'uso dei servizi, dell'accoglienza al mattino. Egli cura la vivibilità dell’ambiente, controlla l’efficienza dei dispositivi di sicurezza, collabora all’organizzazione didattica, favorisce l'integrazione degli alunni disabili e contribuisce alla qualità delle relazioni tra gli alunni e con i genitori, in un’ottica di condivisione e compartecipazione. I Collaboratori scolastici in organico nella scuola sono attualmente dodici, distribuiti nei plessi in ragione del numero di alunni, della situazione delle strutture, della tipologia di lavoro da svolgere, diverso a seconda che si tratti di Scuola dell'Infanzia piuttosto che di Scuola Primaria.

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COLLABORATORI SCOLASTICI

N. Cognome Nome Sede di servizio

1. Basile Carmelo Plesso Infanzia Centrale

2. Bufardeci Anna Plesso Primaria

3. Cannata Giuseppina Plesso Infanzia “G. La Pira”

4. Canto Franca Plesso Infanzia “B.Munari”

5. Capuano Salvatore Plesso Infanzia “B. Munari”

6. Di Rosa Concetta Plesso Scuola Primaria

7. Floriddia Giovanni Plesso Infanzia “G. La Pira”

8. Giurdanella Giovanna Plesso Scuola Primaria

9. Migliorisi Maria Plesso scuola Primaria

10. Pisana Teresa Plesso Infanzia Centrale

11. Prepolini Salvatore Plesso Scuola Primaria

12. Scifo Angelo Plesso Scuola Primaria

LE ÉQUIPES SOCIO – PSICO – PEDAGOGICHE

Per il corrente anno scolastico è stato ripristinato, da parte del Comune di Ragusa, il servizio delle Équipes Socio – psico – pedagogiche. Sarà pertanto garantito il loro supporto agli alunni, alle famiglie e al personale docente della Scuola Primaria e della Scuola dell’Infanzia. La presenza nel nostro istituto di queste équipes, con le loro specifiche professionalità e, quindi, il loro intervento, è previsto dal Piano dell’Offerta Formativa e dall’attività di programmazione educativa e didattica realizzata dal Collegio dei Docenti. Le loro funzioni sono:

effettuare il progetto di screening ad inizio anno scolastico sulle classi prime; collaborare con gli insegnanti nella conduzione dei rapporti con le famiglie degli

alunni in situazione di svantaggio o di disagio; partecipare all’organizzazione delle verifiche con gli insegnanti; partecipare agli incontri di programmazione e agli incontri con le famiglie.

ÉQUIPE SOCIO – PSICO – PEDAGOGICA SCUOLA PRIMARIA

N. Cognome Nome Qualifica

1. Falco Maria Psicologa

2. Malandrino Maria Terapista

3. Montemagno Emanuela Assistente Sociale

4. Tumino Daniela Pedagogista

ÉQUIPE SOCIO – PSICO – PEDAGOGICA SCUOLA DELL’INFANZIA

N. Cognome Nome Qualifica

1 Bella Mariella Psicologa

2 Cataudella Claudia Assistente Sociale

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IL CONSIGLIO DI CIRCOLO Come previsto dal D. Lgs. 16 aprile 1994, n.297, integrato dalla legge n. 107 del 13 luglio 2015, ha diverse funzioni, fra le quali:

Approva il bilancio annuale; Approva il P.O.F. e i regolamenti interni della POF; Adatta calendario scolastico; Stabilisce criteri per l’attuazione di Progetti di ampliamento dell’offerta formativa.

COMPONENTI per il triennio 2012-2015

Presidente Sig. Antonio Tringali componente genitori

Vice Presidente Sig. Arcangelo Lipari componente genitori

Consigliere Membro della Giunta Esecutiva Sig. Marco Lo Faro componente genitori

Consigliere Sig. Giuseppe Barone componente genitori

Consigliere Sig. Pierfrancesco Cilia componente genitori

Consigliere Sig.ra Sabrina Martorana componente genitori

Consigliere Membro della Giunta Esecutiva Sig.ra Angela Abbramo componente genitori

Consigliere (Segretaria) Ins. Carmela Stancati componente docenti

Consigliere Ins. Elvira Cappello componente docenti

Consigliere Ins. Carmela Trovato componente docenti

Consigliere Membro della Giunta Esecutiva Ins. Maria Teddio componente docenti

Consigliere Ins. Giovanna Giaquinta componente docenti

Consigliere Ins. Emma Firrincieli componente docenti

Consigliere Ins. Francesca Valeria Cascone componente docenti

Consigliere Ins. Daniela Giampiccolo componente docenti

Consigliere Sig.ra Giovanna Giurdanella personale A.T.A.

Consigliere Membro della Giunta Esecutiva Rag.ra Angela Lucia Massaro personale A.T.A

Consigliere Prof. Giuseppe Palazzolo Dirigente Scolastico

Nota: Il 22 e 23 novembre 2015 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Circolo. Calendario per l’anno scolastico 2015/2016 L’Assessorato Regionale siciliano alla Pubblica Istruzione e Formazione ha stabilito, con Decreto Assessoriale n. 2476/2015 il seguente calendario per l’anno scolastico 2015-16:

Inizio attività: 14 Settembre 2015 Termine attività Scuola Primaria: 9 Giugno 2016 Termine attività Scuola dell’Infanzia: 30 Giugno 2016

FESTIVITÀ DI RILEVANZA NAZIONALE: tutte le domeniche; il 1° novembre, festa di tutti i Santi; l'8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre, Natale; il 26 dicembre, Santo Stefano; il 1° gennaio, Capodanno: il 6 gennaio, Epifania; il 25 aprile, Anniversario della Liberazione; il 1° maggio, festa del Lavoro. Il 2 giugno festa nazionale della Repubblica

Le vacanze natalizie saranno fruite dal 22 Dicembre 2015 al 6 Gennaio 2016. Le vacanze pasquali saranno fruite dal 24 marzo al 29 Marzo 2016. Il Consiglio di Circolo ha altresì deliberato i seguenti adattamenti al calendario scolastico per l’a.s. 2015/2016 nei seguenti giorni:

2 Novembre 2015 (Commemorazione dei defunti); 7 Dicembre 2015 (Ponte dell’Immacolata)

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SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia concorre all’educazione armonica e integrale delle bambine e dei bambini, nel rispetto delle capacità, delle differenze, e dell’identità di ciascuno, nonché della responsabilità educativa delle famiglie. Con sistematica professionalità pedagogica contribuisce alla realizzazione del principio dell’uguaglianza e alla rimozione degli “ostacoli di ordine economico e sociale che impediscano il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” ( art.3 della Costituzione). La scuola dell’infanzia si propone come luogo d’incontro e di partecipazione tra i bambini che giungono a scuola con una storia, che hanno sperimentato le prime più importanti relazioni ed hanno appreso i tratti fondamentali della loro cultura; le famiglie, che rappresentano il contesto più influente per lo sviluppo dei bambini, sempre portatrici di risorse che possono essere condivise nella scuola per scambi e responsabilità comuni. Le potenzialità di ciascuno possono essere sviluppate o inibite in relazione all’impegno e alla collaborazione degli insegnanti e della famiglia ; in questo scenario la scuola dell’infanzia si impegna a definire l’ambiente di apprendimento, ovvero contesto di relazione e di cura , nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze. Nella scuola dell’infanzia l’ambiente di apprendimento, l’organizzazione degli spazi e dei tempi è esplicitamente progettato per rispondere a standard di qualità pedagogica molto alti; esso rappresenta un luogo ideale, capace di accogliere e promuovere, dove si sperimentano nuovi linguaggi e si creano evoluzione delle potenzialità di ciascuno. ORGANIZZAZIONE TEMPO SCUOLA DELL’INFANZIA

AI fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa per i bambini della scuola dell’infanzia è necessario un maggior numero di ore di compresenza delle insegnanti per la realizzazione di attività e progetti declinati nel POF; quindi il sabato tutti i plessi di scuola dell’infanzia della nostra istituzione resteranno chiusi.

Plesso M. Ventre Plesso La Pira Plesso B. Munari

Orario Alunni Dal lunedì al venerdì 8.00 – 16.00

Dal lunedì al venerdì 8.00 – 14,30 14,30 – 16,00

documentazione

Dal lunedì al venerdì 8.00 – 16.00

Orario Docenti Rotazione settimanale 1 turno: 8-13 2 turno 11 -16

Rotazione ogni sei settimane 1 turno 8 -13 2 turno 9,30- 14,30 14,30 – 16 una sola

docente

Rotazione settimanale 1 turno: 8-13 2 turno 11 -16

Obiettivi generali del processo formativo( D.M. N.254/2012)

Consolidare l’identità, cioè vivere serenamente ruoli e forme di identità, riconoscersi come parte di una comunità e sentirsi sicuri

Sviluppare l’autonomia, avere cioè fiducia in se’ e negli altri, chiedere e dare aiuto e collaborazione, operare scelte ed assumere comportamenti sempre più consapevoli

Acquisire competenza, imparare a riflettere sull’esperienza, quindi giocare, muoversi, manipolare, domandare, essere in grado di raccontare, rievocare, descrivere e rappresentare situazioni ed eventi con linguaggi diversi.

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Vivere le prime esperienze di cittadinanza, scoprire sé stessi e gli altri come parte di una comunità che dialoga, si ascolta, accoglie ed integra, pone le fondamenta di un comportamento eticamente corretto.

Nella scuola dell’infanzia, gli insegnanti, individuano, pur nella globalità del loro approccio unitario, all’interno dei campi di esperienza, gli orientamenti per la loro attività quotidiana e scelgono percorsi differenziati per guidare ciascun bambino alla formazione della sua personalità. Dai campi di esperienza che anticipano i saperi disciplinari, si tende ai traguardi di competenza, verificati e valutati alla fine del percorso. Per ciascuno di essi vengono declinate le attività più adatte al contesto di riferimento, si valorizzano le esperienze individuali e collettive adeguate , si scelgono contenuti e si organizza un ambiente di apprendimento stimolante e rassicurante: insieme queste componenti garantiscono qualità pedagogica all’intervento e attivano ogni risorsa mentale per il raggiungimento dei traguardi sottoposti a valutazione e consentire a tutti la possibilità di maturare le dimensioni tracciate nel Profilo educativo, culturale e professionale. Dagli obiettivi specifici di apprendimento le aree d’intervento:

Campi d’esperienza

1^ sezione 3 anni

2^ sezione 4 anni

3^ sezione 5 anni

Il sé e l’altro

Identità propria e altrui Regole e relazioni Autonomia

Gli spazi Le emozioni Ascolto attivo

Gestione dei conflitti Realtà e finzione Regole condivise

Il corpo e il movimento

Muoversi in autonomia Coordinare la motricità globale Riprodurre movimenti

Schemi motori e posturali Schema corporeo Vissuti e rappresentazioni

Equilibrio statico e dinamico globale e segmentario

Linguaggi creatività espressione

Simboli: Colori e forme Tecniche grafiche Spazio grafico

Sequenze di azioni per realizzare Codici diversi per raccontare

Gusto estetico Riproduzioni Utilizzo creativo di materiali

I discorsi e le parole

Ascolto di storie Emozioni e sentimenti con le parole Lessico specifico

Operare trasformazioni nei racconti Rime e filastrocche per creare Interesse per la lettura

Elementi della narrazione Lingua scritta per documentare Lingua propria e lingue diverse: inglese o altro

La conoscenza del mondo

Forme colori e dimensioni Linguaggi e fenomeni della natura Storie per conoscere l’ambiente circostante naturale e artificiale

Classificazioni e seriazioni Linee direzioni e spazi I quantificatori Contesti ambientali

Quantità e grandezze Misurazione del tempo Strumenti convenzionali Ipotesi e soluzioni

DAI CAMPI DI ESPERIENZA AI TRAGUARDI DI COMPETENZA (clicca per aprire il collegamento)

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SCUOLA PRIMARIA PIANO EDUCATIVO – DIDATTICO

Tenendo conto dei bisogni prioritari, dell’esistenza e del ruolo svolto dalle altre agenzie educative, con le quali si mantiene una costante integrazione e sinergia , la scuola predispone un progetto culturale esplicito, intenzionale e pubblico, sulla cui base avviare un processo di confronto aperto con l’utenza, chiamata a conoscerlo ed a condividerlo. Gli insegnanti, sulla base dei bisogni, intendono educare gli allievi in un'atmosfera di accoglienza, comprensione, rispetto e serenità, evitando comportamenti che possano indurre a qualsiasi forma di discriminazione, per far sì che le diversità diventino una ricchezza umana e culturale. La scuola si prefigge quindi di:

promuovere personalità autonome nel pensiero, sensibili ai valori della solidarietà e della collaborazione;

insegnare a pensare in modo critico, libero e creativo; promuovere la formazione di menti aperte e flessibili, capaci di comprendere la

realtà, di prendere decisioni, di risolvere situazioni problematiche e di comunicare in modo efficace.

La scuola del primo ciclo, dai sei agli undici anni, nel perseguire la sua principale finalità orientata alla “promozione del pieno sviluppo della persona” accompagna gli alunni:

nell’elaborare il senso della propria esperienza fornendo occasioni per capire se stessi, le proprie potenzialità e risorse, per leggere le proprie emozioni promuovendo la capacità di elaborare metodi e categorie che fungano da bussola nella costruzione di itinerari personali;

nell’acquisire gli alfabeti di base della cultura, come primo esercizio dei diritti costituzionali offrendo l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili;

nel promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva mediante il prendersi cura di sé, degli altri e dell’ambiente, favorendo forme di cooperazione e solidarietà e sviluppando un’etica della responsabilità, dove si ricerca l’impegno ad elaborare idee e a realizzare azioni;

nell’esercitare, attraverso gli alfabeti delle discipline, il pensiero critico e riflessivo necessari ad affrontare una modernità ricca di nuove informazioni e avida di nuove competenze che va decifrata mediante le opportune chiavi interpretative.

La scuola primaria ha il compito di creare contesti in cui gli alunni, attraverso la ricerca azione, siano indotti a riflettere per comprendere la realtà; mira all’acquisizione degli apprendimenti di base come primo esercizio dei diritti costituzionali e offre l’opportunità di acquisire i saperi irrinunciabili. E’ compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia. L’ambiente di apprendimento assume un ruolo centrale nella relazione di apprendimento e si riferisce a scelte metodologiche di fondo quali valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità, favorire l’esplorazione e la ricerca, incoraggiare l’apprendimento collaborativo, promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, realizzare percorsi attraverso l’attività laboratoriale. Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, intesa non solo come luogo di lettura, ma di ascolto e scoperta dei libri a supporto dell’apprendimento autonomo e continuo. Per l’anno scolastico 2015 -2016 operano nella scuola 26 docenti titolari su posto comune, che svolgono il loro servizio in due o più classi, in base alle loro specificità professionali e assicurano la continuità dell’intervento formativo sullo stesso gruppo di alunni. Il Collegio dei Docenti ha proposto al Consiglio di Circolo un’ articolazione oraria che arricchisce il curriculo obbligatorio ( 27 h ) di n. 2 ore di curriculo facoltativo opzionale, il quale potenzia la formazione in alcuni ambiti

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ritenuti collegialmente qualificanti e caratterizzanti dell’identità scolastica dell’istituzione: musica (terze e quarte); italiano ( prime, seconde e quinte); matematica( in tutte le classi). Nella scuola operano inoltre n. 3 docenti di sostegno a supporto delle classi con la presenza di alunni disabili; n. 3 docenti comunali che svolgono attività di supporto e collaborazione nelle classi prime e di attività motoria in tutte le classi.

Scuola primaria – tempo scuola

Ore Curricolari: Classi prime

Classe seconde

Classe terze

Classe quarte

Classe quinte

Italiano 8 8 7 7 7 Inglese 1 2 3 3 3 Musica 1 1 1 1 1 Arte e immagine 1 1 1 1 1 Educazione fisica 1 1 1 1 1 Storia 2 2 2 2 2 Geografia 2 2 2 2 2 Matematica 6 5 5 5 5 Scienze naturali e sperimentali 2 2 2 2 2 Tecnologia e informatica 1 1 1 1 1 Religione cattolica 2 2 2 2 2 ORE Aggiuntive: Matematica 1 1 1 1 1 Italiano 1 1 1 Musica 1 1 TOTALE ORE 29 29 29 29 29

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO In linea con la Raccomandazione del 18 dicembre 2006 del Parlamento Europeo, viene recepito come obiettivo generale del processo formativo del sistema pubblico di istruzione il conseguimento delle seguenti competenze chiave per l’apprendimento permanente: Il Collegio dei Docenti si è attivato per effettuare momenti di riflessione sui curricoli e progettare un curricolo di scuola, quale sintesi progettuale ed operativa delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche che consentono di realizzare un insegnamento efficace ed adeguato agli alunni, nel rispetto degli indirizzi curricolari di carattere nazionale (Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo).

NUCLEI TEMATICI

INDICAZIONI NAZIONALI

TRAGUARDI DELLE COMPETENZE

PROFILO DELLO STUDENTE

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

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Le aree disciplinari, declinate in discipline o gruppi di discipline, vengono riferite ad una o più competenza- chiave e, dai nuclei tematici propri di ogni sapere disciplinare, gli insegnanti definiscono gli obiettivi di apprendimento e le conoscenze abilità, sottoposte a valutazione periodica.

Comunicare

Italiano

Ascolto e parlato Lettura Scrittura Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

Lingua Inglese

Listening Speaking Writing Reading

Imparare ad imparare

Consapevolezza culturale

Storia

Uso delle fonti Organizzazione delle informazioni Strumenti concettuali Produzione scritta e orale

Geografia

Orientamento Linguaggio della geograficità Paesaggio Regione e sistema territoriale

Competenza matematica Matematica

Numeri Problemi Spazio e figure Relazioni, misure, dati e previsioni

Competenza in scienza e tecnologia

Competenza digitale

Scienze Oggetti materiali trasformazioni Osservare e sperimentare sul campo L’uomo, i viventi e l’ambiente

Tecnologia Vedere e osservare Prevedere e immaginare Intervenire e trasformare

Consapevolezza ed espressione culturale

Musica

Esplorare eventi sonori Gestire possibilità espressive della voce Eseguire brani Riconoscere gli elementi linguistici e estetici Riconoscere le funzioni della musica nella realtà multimediale

Arte e Immagine Esprimersi e comunicare Osservare e leggere immagini Comprendere e apprezzare le opere d’arte

Competenze sociali Educazione Fisica

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e con il tempo Il linguaggio del corpo come modalità espressiva Il gioco,lo sport, il fair play, le regole Salute, benessere, prevenzione e sicurezza

Consapevolezza culturale Religione

Dio e l’uomo La Bibbia e le altre fonti Il linguaggio religioso I valori etici e religiosi

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Di seguito uno schema esemplificativo della progettazione dei team pedagogici (Curriculo Scuola Primaria in revisione) (clicca per aprire il collegamento)

COMPETENZA CHIAVE

(Racc. UE 18/12/2006)

…………………………………………………….

NUCLEI TEMATICI TRAGUARDI DI COMPETENZA

OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO

CONOSCENZE/ABILITÀ

METODOLOGIA

MODALITA’ DI VERIFICA

STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE

DIPARTIMENTI PER AREE DISCIPLINARI

Con delibera del 1° settembre 2015, il Collegio dei Docenti ha approvato l’istituzione dei Dipartimenti per aree disciplinari in verticale, al fine di definire il curricolo delle discipline, la scansione temporale, le modalità di verifica e valutazione, gli strumenti di certificazione delle competenze disciplinari e/o di cittadinanza trasversali ai saperi. I Dipartimenti fissano gli obiettivi formativi di ogni disciplina, prevedono azioni di continuità nell’apprendimento dall’infanzia alla secondaria e declinano le competenze, le abilità, le conoscenze necessarie alla crescita educativa e culturale dello studente. Stabiliscono i livelli minimi di accettabilità, in termini di apprendimento, che tengano conto degli obiettivi trasversali e disciplinari da raggiungere. Inoltre, i Dipartimenti avanzeranno al Collegio proposte e giudizi sui progetti di ampliamento dell’offerta formativa e sulla formazione e aggiornamento dei docenti. ATTIVITA’ DI INCLUSIVITA’, INTEGRATIVE E MOTORIE I team docenti delle classi, dopo il periodo scolastico iniziale (2-3 settimane circa), rileveranno i nominativi degli alunni con Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici dell’Apprendimento, che hanno bisogno di un supporto educativo aggiuntivo rispetto all’insegnante curricolare. Successivamente verrà predisposto il Piano per l’impiego ottimale delle risorse aggiuntive presenti nella scuola (3 docenti comunali, 2 docenti di sostegno, 44 ore a disposizione dei docenti curricolari), prevedendo forme di integrazione del sostegno orario, anche per gli alunni con Handicap ai quali non è stato assegnato, da parte del GLH provinciale, il numero di ore ritenuto necessario dal GLH d’Istituto. Le docenti comunali, nel periodo iniziale dell’anno scolastico, saranno di supporto alle insegnanti curriculari per curare l’accoglienza e l’inserimento dei bambini nelle prime classi della scuola primaria. Tutte le attività delle insegnanti comunali (di supporto agli alunni con B.E.S., sostegno, motorie, integrative) saranno effettuate, in linea di massima, come riportato di seguito: le insegnanti delle attività integrative svolgeranno il loro servizio in orario curricolare nelle classi prime e nelle classi in cui vengono segnalati alunni con difficoltà; una docente comunale specializzata svolgerà l’attività di educazione motoria in supporto agli insegnanti delle classi nelle quali sono presenti alunni in situazioni di difficoltà; qualora si rendesse possibile, alcune ore, non superiori a sei, verranno utilizzate per l’attività di supporto alla gestione della Biblioteca d’Istituto; qualora vengano segnalati anche alunni che necessitano di recupero pomeridiano, le insegnanti effettueranno le attività in orario pomeridiano, secondo l’orario stabilito dal Dirigente Scolastico, tenuto conto delle esigenze di un utilizzo ottimale del personale ausiliario.

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PROMOZIONE, VALORIZZAZIONE ED INSEGNAMENTO DELLA STORIA, DELLA LETTERATURA E DEL PATRIMONIO LINGUISTICO SICILIANO Nei confronti del ricco patrimonio culturale siciliano, la nostra scuola si è sempre posta l’obiettivo della sua trasmissione alle giovani generazioni. La conservazione delle radici, emendata dai contenuti che l’evoluzione civile e culturale impone, è necessaria a mantenere una identità e un senso di appartenenza positivo, che in tempi di disorientamento e attenuazione dei valori fondanti della società, costituisce un utile supporto. Con la legge regionale n° 9 del 31 maggio 2011 (“Norme sulla promozione, valorizzazione ed insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole”), si rende obbligatorio ciò che per noi era già un contenuto trasversale consolidato in diverse discipline. La nostra scuola ha predisposto anche un piano di attività aggiuntive, che vanno dalla presentazione di opere letterarie in dialetto siciliano o su aspetti storici, leggendari e artistici della Sicilia alla organizzazione di spettacoli di artisti siciliani (cantastorie, musicisti, opera dei pupi).

PROGETTAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA “Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012 costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare scolastica. La comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare le nuove Indicazioni, elaborando specifiche SCELTE, RELATIVE A CONTENUTI, METODI, ORGANIZZAZIONE e VALUTAZIONE coerenti con i TRAGUARDI FORMATIVI previsti dal documento nazionale. La progettazione didattico - educativa, pertanto, rappresenta il volto della scuola sotto l’aspetto didattico, metodologico ed educativo e scaturisce da precise scelte filosofico - pedagogiche, nonché dalle norme vigenti e dalle indicazioni ministeriali. Nella stesura della Progettazione si prenderanno in considerazione i seguenti punti:

1) Analisi della situazione di partenza 2) Definizione degli obiettivi 3) Indicazioni contenutistiche 4) Ambiente di apprendimento 5) Verifica e valutazione 6) Attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica 7) Rapporti Scuola–Famiglia 8) Rapporti con le Équipes Socio - psico - pedagogiche

ATTIVITÀ’ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Per quanto riguarda la programmazione delle attività alternative alla Religione Cattolica, tenuto conto che la C.M. n. 130/86 afferma che esse devono essere rivolte all’approfondimento di tematiche concernenti i valori fondamentali della vita e della convivenza civile, verteranno sui seguenti argomenti:

io e gli altri (nella famiglia, nella Scuola, nella società): percorso volto alla conoscenza di culture diverse;

i diritti e i doveri del fanciullo nella famiglia e nella Scuola; l’uomo e gli altri (nelle Scuola, nella famiglia, nella società); l’uomo e la società (rapporto con le Istituzioni dello Stato).

I contenuti di tali tematiche saranno definiti, in modo articolato, nei relativi Consigli di classe interessati.

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

La scuola dell’infanzia e la scuola primaria perseguono efficacemente le finalità se si costituiscono come contesti idonei a promuovere apprendimenti significativi e garantire il successo formativo di ciascun alunno. L’impostazione metodologica principale è quella che stabilisce la circolarità di

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un’interazione in cui insegnamento/apprendimento sono momenti di reciproca crescita culturale e umana.

Valorizzare l’esperienza dell’alunno ed utilizzare le sue conoscenze per ancorarvi il nuovo sapere.

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, siano esse fisiche psicologiche o culturali.

Favorire l’esplorazione e la ricerca al fine di promuovere passione per la conoscenza: individuare e risolvere problemi sollecitare risposte divergenti e critiche;

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo, perché solo dall’interazione si arricchiscono i significati

Promuovere la consapevolezza del proprio apprendere, per conoscere i propri limiti e superarli; prendere atto degli errori e correggerli; sviluppare autonomia nelle situazioni di compito; valutare gli esiti delle proprie azioni; realizzare percorsi in forma di laboratorio, dove si sperimenta e si impara: biblioteca laboratorio musicale, laboratorio motorio, laboratorio per le attività pittoriche.

Promuovere l’introduzione della didattica digitale, non relegato a poche attività in ambienti ristretti, ma puntando all’uso di strumenti digitali a tutti i livelli; coinvolgendo i docenti di tutte le aree disciplinari; usando ambienti di apprendimento (SCRATCH) più evoluti, ma perfettamente utilizzabili dagli studenti di ogni età, come supporto didattico innovativo per qualunque tipologia di materia: ciò permette agli studenti, infatti, di creare giochi o animazioni

multimediali ed interattive usando immagini, musica e suoni.

L’innovazione della didattica in questo senso, permette agli studenti di usare, senza complesse teorizzazioni, i concetti più importanti che sono alla base del coding e del pensiero computazionale: algoritmi, procedure, cicli, variabili, programmazione e fornirà agli studenti uno strumento di base per la società del futuro.

PROGETTAZIONE PER ALUNNI DISABILI

Nella consapevolezza che la scuola rappresenta un asse importante e imprescindibile nell’integrazione degli alunni con disabilità, si sono individuati quegli obiettivi di Istituto che si pongano quali guida comune, nella precisa contestuale considerazione della primaria specificità di ognuno. Un bambino disabile necessita innanzitutto di trovarsi inserito in un contesto sereno e motivante, che gli permetta di esprimere le potenzialità possedute. Sarà quindi compito primo dei docenti organizzare la classe e programmare interventi tali da favorire al meglio la socializzazione e la partecipazione degli alunni alla vita del gruppo.

STESURA DEL P.E.I. PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

La stesura del P.E.I. per gli alunni diversamente abili non consente generalizzazioni, in quanto determinata dalla diversa tipologia e dal livello di gravità dell’handicap; ciò nonostante si ritiene comunque fondamentale definire gli aspetti essenziali dell’attività didattica secondo alcuni criteri di fondo. Essi costituiscono il presupposto per l’organizzazione del processo d’insegnamento-apprendimento al fine di realizzare di alcuni obiettivi:

Partecipazione di tutta la comunità scolastica al progetto d’integrazione dell’alunno in difficoltà.

Definizione estremamente accurata della situazione di partenza dell’alunno, analizzandone gli aspetti senso-percettivi, psicomotori, gnosici-prassici, relazionali-comunicativi, cognitivi-trasversali e le abilità specifiche.

Circolarità della Progettazione intervenendo ogni qualvolta sia necessario adeguare la stessa alla realtà ed al bisogno degli allievi.

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INTEGRAZIONE DEI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI Consapevoli che il bambino diversamente abile è:

risorsa per la Scuola nella sua complessità, in quanto ne arricchisce contenuti, esperienze e relazioni;

punto di riferimento di ogni progettualità curriculare ed extracurriculare; valore e possibilità di cambiamento umano e professionale,

viene individuato nel processo d’integrazione un processo circolare e sistemico in cui a ciascun individuo sono offerte pari opportunità di crescita, sviluppo e formazione. Nella dimensione scolastica il percorso specifico mira allo sviluppo della:

dimensione assertiva rivolta all’acquisizione di una identità personale in relazione al deficit dimensione socio–affettiva mirante alla socializzazione e all’interazione con i compagni e gli

adulti dimensione cognitiva finalizzata all’acquisizione di abilità disciplinari in relazione alle

potenzialità di ciascuno per pervenire allo sviluppo integrale della persona. Il team degli insegnanti comprende anche l’insegnante di sostegno contitolare della classe/sezione che, in collaborazione con le unità sanitarie locali, pianifica un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) costituito da quattro componenti:

diagnosi funzionale profilo dinamico funzionale metodo e materiali di lavoro verifica e valutazione

CRITERI METODOLOGICI Incentivare e motivare osservare sistematicamente il positivo: ciò che il bambino può fare e ciò che gli piace fare coinvolgere in ogni apprendimento la dimensione senso-percettiva, corporeo-manipolativa,

spazio-temporale (movimento, suono, ritmo) insistere sul concreto procedere con gradualità, nel rispetto dei suoi tempi e delle sue inclinazioni, esplorando, al

tempo stesso, nuove possibilità in cui spostare il “limite” conosciuto consolidare gli apprendimenti usare i media adeguati favorire una relazione autentica e positiva.

Ogni alunno diversamente abile, in base alla situazione, ha diritto ad un numero diversificato di ore di sostegno approvate dagli Organi competenti. I docenti che svolgono attività di sostegno predispongono entro il mese di ottobre, insieme ai docenti della Classe/Sezione, un piano educativo individualizzato che permetta al bambino di superare la situazione di svantaggio. Il docente di sostegno, secondo quanto previsto per ogni singolo alunno con i docenti della Classe/Sezione coinvolta, svolge la sua attività preferibilmente in classe o in un locale che permetta un più proficuo insegnamento individualizzato.

ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (D.S.A.) I D.S.A. sono disturbi congeniti di natura costituzionale, che appartengono al patrimonio genetico. Il bambino con questo tipo di disturbi è dotato di intelligenza normale o anche superiore alla norma. Il principale è la dislessia, che si si manifesta quando il bambino incomincia a imparare a leggere e a scrivere: è molto lento e scorretto, inverte le lettere, le scambia o ne inserisce di nuove. Questo disturbo può essere associato anche ad altri:

la disortografia (disturbo di scrittura: vengono commessi molti errori di ortografia); la disgrafia (disturbo di scrittura: difficoltà a riprodurre segni e numeri e a gestire lo spazio del

foglio, grafia illeggibile);

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la discalculia (disturbo nell’area dei numeri: difficoltà a contare, scrivere e leggere e memorizzare i numeri). Un campanello di allarme potrebbero essere dei disturbi di linguaggio di tipo fonologico già evidenti alla scuola materna, cioè difficoltà a pronunciare bene alcune parole. Questi disturbi però si manifestano chiaramente e possono essere diagnosticati in modo certo solo al termine della classe seconda della scuola primaria. E’ importante che sia l’insegnante sia i genitori, se permangono gravi difficoltà nel leggere e nello scrivere, si confrontino in modo sereno e costruttivo con gli esperti. E’ fondamentale che i genitori segnalino al più presto il problema ad un centro specializzato, dove il bambino verrà sottoposto ad una serie di prove e test per definire le caratteristiche specifiche del disturbo. La nostra scuola fornisce indicazioni chiare sui luoghi e sulle modalità per procedere nel percorso diagnostico. E’ necessario, infine, farsi rilasciare dal Centro specializzato una Certificazione del medico indicante il tipo di disturbo individuato e consegnarla, al più presto, alla Segreteria della scuola o ai propri insegnanti.

IL PIANO PERSONALIZZATO E GLI INTERVENTI DELLA SCUOLA La Certificazione permette alla scuola di procedere alla stesura di un percorso (PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO) che non penalizzi il bambino, ma che lo aiuti a sviluppare delle strategie utili che gli permettano di lavorare in classe esprimendo tutta la sua intelligenza, con l’uso di adeguati ausili e strumenti compensativi e dispensativi. Il Piano viene poi esposto ai genitori, discusso e concordato, affinché l’intervento sia condiviso e successivamente monitorato. La nostra scuola, sede della locale sezione dell’A.I.D. (Associazione Italiana Dislessia), dedica una particolare attenzione alla prevenzione e al trattamento dei bambini a rischio o con sintomi già presenti di DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), in conformità alla recente normativa (L.170 del 2010 e D.M. del 12/07/2011), con l’istituzione di un “Gruppo di lavoro sui D.S.A. e B.E.S.”. Nel caso in cui in corso d’anno ci sia il sospetto di difficoltà specifica di apprendimento non adeguatamente compensata (nonostante attività di recupero mirato) da parte di uno o più docenti, verrà fatta segnalazione al coordinatore e al referente DSA che, una volta acquisite le informazioni del caso e rilevata l’effettiva necessità, si confronterà con la famiglia e la inviterà ad approfondire la questione rivolgendosi agli enti preposti per una possibile diagnosi di DSA (art. 3, comma 1, Legge 170/2010).

La Personalizzazione del processo insegnamento-apprendimento La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 (“Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”) e successivamente la C.M. n.8 del 6 marzo 2013, estendono a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge n. 53/2003. Il nostro Istituto da sempre accoglie e cura particolarmente gli alunni con bisogni educativi speciali. Sono ritenuti alunni con bisogni educativi speciali tutti coloro che per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici o sociali, necessitano di una didattica personalizzata. Per quanto riguarda il complesso sistema della valutazione, ciascun insegnante fa riferimento al Piano Annuale per l’Inclusione (documento che riassume tutte le attività di inclusione dell’Istituto), al Piano Educativo Individualizzato nel caso di alunni in possesso di certificazione da parte dell’Unità Multidisciplinare per l’Handicap dell’Azienda Sanitaria Provinciale, al Piano Didattico Personalizzato nel caso di studenti con diagnosi di disturbi specifici dell’apprendimento. Il Piano Annuale per l’Inclusione viene rinnovato di anno in anno. Oltre ad essere l’adempimento di un preciso dovere, previsto dal D.M. 27.12.2012, rappresenta l’occasione per un riesame critico e propositivo delle prassi educative della nostra scuola. Il Piano viene elaborato considerando in modo realistico le possibilità di intervento nel campo dell’inclusività e nasce da un lavoro di analisi

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e proposte scaturite nel Gruppo di Lavoro per l’Inclusione. La realizzazione completa del Piano è subordinata alle effettive risorse umane e materiali sulle quali la scuola potrà contare effettivamente, quando sarà conclusa l’assegnazione delle risorse previste dalla legge n. 107/2015.

Risorse umane

Oltre alle risorse umane fornite dal Comune di Ragusa (docenti comunali, Équipes Socio-psico-pedagogiche e assistenti personali), la scuola può contare sulla collaborazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale n.7 di Ragusa e di numerosi enti ed associazioni private, che mettono a disposizione i loro specialisti, fra l’altro, nei seguenti campi:

Dislessia (Associazione Italiana Dislessia, Associazione Formamente di Ragusa); Autismo (Associazione “Raggio di Sole”); Musicoterapia e Danzaterapia (Cooperative Agape-Vis);

Inoltre, sono numerosi i professionisti privati che collaborano gratuitamente con la scuola, offrendo le loro competenze per la realizzazione di specifici interventi.

Piano Annuale per l’inclusione 2015/16

E’ intenzione della scuola attuare un Piano di intervento ad ampio raggio, che tocchi tutti i settori e tutti i soggetti che ruotano intorno agli alunni in situazione di disagio: 1. Ambiente scolastico: verifica degli standard di accessibilità ed il grado di inclusività della nostra scuola, attraverso la preparazione e somministrazione dei questionari specificamente predisposti nel Progetto “Index per l’Inclusione”, destinati ai docenti, al personale ATA, ai genitori e agli alunni. Verrà costituito un apposito Gruppo di lavoro, formato da esperti di ricerca sociale, sia interni alla scuola che esterni, che dovrà rilevare il grado di inclusività della nostra scuola ed evidenziare gli aspetti critici sui quali sia possibile intervenire direttamente, attraverso modifiche dell’organizzazione del lavoro e delle procedure amministrative.

2. Clima educativo: disposizioni più adeguate per un incremento della cultura dell’inclusività in tutti i contesti (rapporti scuola-famiglia, criteri di valutazione condivisi con la famiglia, patto educativo, elaborazione di piani didattici personalizzati da parte dei Consigli di Interclasse e Intersezione).

3. Gruppo di Lavoro per l’Inclusione: il G.L.I. costituito è formato da componenti di diritto (tutti i componenti del G.L.H. d’Istituto) e componenti individuati dal Collegio dei Docenti e dal Dirigente Scolastico. Per il corrente a.s. è così costituito:

il Dirigente Scolastico, prof. Giuseppe Palazzolo;

i Collaboratori del D.S., inss. Maria Teddio, Giovanna Distefano e Sandra La Cognata;

la docente Funzione Strumentale per l’Inclusione: ins. Carmela Stancati;

tutte le insegnanti di Sostegno della scuola: inss. Cettina Rollo, Valeria Catalano, Elvira Manuguerra, Giuseppa Boncoraglio, Giovanna Cilia (oltre all’ins. Teddio, già inserita fra le collaboratrici del D.S.);

le insegnanti Giuseppina Bocchieri, Giancarla La Cognata e Daniela Giampiccolo;

tutte le componenti delle due Equipes Socio-psico-pedagogiche che operano nella scuola (dott.ssa M. Grazia Falco, psicologa; dott.ssa Daniela Tumino, pedagogista; dott.ssa Emanuela Montemagno, assistente sociale; dott.ssa Mariella Bella, psicologa; dott.ssa Claudia Cataudella, assistente sociale).

Il G.L.I. ha già avuto un importante ruolo nel definire le linee di intervento per l’attuazione delle disposizioni contenute nel D.M. 27.12.2012 e nella C.M. n. 8 del 6.3.2013. Ha predisposto il testo di modifica ed integrazione del Piano dell’Offerta Formativa, deliberato dal Collegio dei Docenti del 30 giugno 2013 e successive deliberazioni collegiali e rappresenta il raccordo naturale fra le esigenze formative che emergono nella scuola e le risposte concrete che la scuola può offrire.

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Interventi per l’Inclusione

Formazione – Le attività di formazione del personale, in particolare docente, saranno realizzate con due modalità. La prima, utilizzando le risorse umane già presenti nella scuola, secondo le rispettive competenze (docenti di sostegno, psicologhe, pedagogiste e assistenti sociali delle Equipe, docenti curricolari con competenze specifiche); la seconda, accedendo alle risorse esterne, sia di tipo istituzionale (A.S.P. 7 di Ragusa: Dipartimento Salute Mentale, U.O. Riabilitazione Neuro Motoria) che privato (Cooperative sociali e Associazioni, quali l’ Associazione Italiana Dislessia e l’Associazione FormaMente di Ragusa). La formazione avrà come scopo principale l’ampliamento delle conoscenze relative ai disturbi dell’apprendimento, alle tecniche di osservazione per la loro rilevazione, alle modalità di intervento (misure compensative, aspetti relazionali, individuazione degli obiettivi minimi nelle discipline), all’ottimizzazione del lavoro di gruppo (dei team docenti). La partecipazione ai Corsi e ai Seminari che verranno organizzati avverrà su base volontaria. Il loro svolgimento è previsto soprattutto nella prima parte dell’anno scolastico. Al fine di facilitare la realizzazione delle attività formative, la scuola ha già aderito alla Rete Koinós per la formazione, di cui fanno parte altre cinque scuole del Comune di Ragusa (Direzioni Didattiche e Istituti Comprensivi). Ciò comporta una razionalizzazione delle proposte formative e minori costi organizzativi. Consigli di Interclasse ed Intersezione – I Consigli di Interclasse ed Intersezione hanno già dei precisi compiti che, anche prima della recente normativa, consentiva interventi di tipo inclusivo nei confronti degli alunni con difficoltà più o meno gravi. Tuttavia, mentre precedentemente questi interventi avvenivano in modo spontaneo e non strutturato, il già citato D.M. 27.12.2012 consente di dare sistematicità e ufficialità agli interventi effettuati. Inoltre, dal corrente anno scolastico, tutti i Consigli di Interclasse e Intersezione saranno chiamati ad applicare le nuove norme e sarà un preciso diritto degli alunni (e dei loro genitori), che le situazioni di disagio scolastico che vivono, vengano affrontati positivamente ed esplicitamente dai docenti dei team educativi delle classi e delle sezioni. E’ naturale che, in questa prima fase, ci possano essere incertezze e dubbi sul modo migliore di intervenire nei casi concreti; per tale motivo la scuola metterà a disposizione uno “sportello” di consulenza e assistenza, la cui struttura sarà determinata dalle risorse umane su cui potremo disporre. In ogni caso, per quanto minima (qualora non dovessero pervenire alla scuola nuove risorse), verrà creata una struttura di sostegno al lavoro dei docenti, relativamente alle problematiche dell’inclusione. Scuola - famiglia – I rapporti scuola-famiglia sono in fase di riconsiderazione, anche alla luce dei risultati dei questionari conoscitivi che dovranno essere somministrati ai genitori (Progetto “Index per l’inclusione”). Si dovranno verificare le attuali forme di comunicazione docenti-genitori e scuola-genitori, per migliorarne la qualità, oltre a prevedere nuove modalità, più incisive.

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VALUTAZIONE

COMPETENZE IN USCITA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scheda di passaggio d’informazioni, elaborata dal Circolo Didattico “Mariele Ventre”, ha come obiettivo quello di accompagnare l’ingresso del bambino nella scuola successiva, con una serie d’informazioni che consentiranno, alle insegnanti della scuola accogliente, di avere un quadro valutativo quanto più possibile esaustivo. La scheda non vuole sostituire la valutazione finale delle competenze acquisite, ma ampliare la visione del bambino attraverso lo sguardo delle insegnanti che lo hanno seguito per tre anni. Infatti sotto ad ogni item c’è uno spazio esplicativo e discorsivo che estenderà le competenze acquisite dal bambino o peculiarità a livello di apprendimento o di relazione. Nella realizzazione della scheda abbiamo tenuto conto di alcuni punti di riferimento:

L’interazione delle diverse intelligenze nell’apprendimento Il rispetto delle specificità cognitiva, emotiva, senso-percettiva di ciascun bambino Lo sguardo dell’insegnante nella relazione che tiene conto del bambino per ciò che è e non per

come vorrebbe fosse, secondo le sue aspettative La consapevolezza che, molte volte, a definire il successo o meno di un apprendimento e la

sua conseguente valutazione, è la capacità di proposta dell’insegnante. Avere chiaro il processo di apprendimento/insegnamento permette di non enfatizzare il prodotto per il prodotto, ma di comprendere come si è arrivati a quel prodotto del i di altri Circoli, al fine di creare un passaggio che sia quanto più possibile autentico e rispettoso del bambino. Infine non crediamo che la classificazione per livelli delle competenze raggiunte, sia funzionale a comprendere il bambino nella sua complessità, poiché a volte nasce il rischio di catalogare il bambino e di omologarlo in preconcetti difficili da smantellare. Le risposte SI/NO/IN PARTE non vogliono quindi chiudere una domanda ma aprirne altre…come ha acquisito quella competenze…con quali modalità…con quali esperienze. In questo senso l’apertura è anche verso un confronto costruttivo su ciò che il bambino ha bambino. vissuto e sa fare, sulla sua storia personale e scolastica, sulle progettualità attivate, sui significati esperiti. La scheda prevede indicatori socio-relazionali e cognitivi. Riteniamo ancora che la sola scheda non può essere esaustiva della presentazione del bambino e che un colloquio con gli insegnanti della scuola primaria debba accompagnarla. Questo vale non solo con le insegnanti dello stesso Circolo, ma soprattutto con insegnanti di altri Circoli, al fine di creare un passaggio che sia quanto più possibile autentico e rispettoso del bambino. Infine non crediamo che la classificazione per livelli delle competenze raggiunte, sia funzionale a comprendere il bambino nella sua complessità, poiché a volte nasce il rischio di catalogare il bambino e di omologarlo in preconcetti difficili da smantellare. Le risposte SI/NO/IN PARTE non vogliono quindi chiudere una domanda ma aprirne altre… come ha acquisito quella competenze… con quali modalità… con quali esperienze. In questo senso l’apertura è anche verso un confronto costruttivo su ciò che il bambino ha vissuto e sa fare, sulla sua storia personale e scolastica, sulle progettualità attivate, sui significati esperiti. La scheda prevede indicatori socio-relazionali e cognitivi. Scheda di passaggio della scuola dell’infanzia (clicca per aprire il collegamento) La valutazione è considerata l’aspetto essenziale dell’azione educativa, poiché essa fornisce indicazioni e informazioni sul perseguimento o meno degli obiettivi e finalità, rende cioè evidente la coerenza e l’efficacia degli interventi e delle scelte didattico/educative effettuate. Se la verifica fornisce informazioni sui livelli di conoscenza raggiunti, la valutazione mira a comprendere la significatività dei cambiamenti avvenuti e dei processi attivati. Il significato che si vuole evidenziare è quello di una valutazione non limitata alla sola verifica degli apprendimenti, ma rivolta al sistema e ai processi attivati nell’interazione apprendimento-insegnamento, l’atto valutativo quindi non coinvolge solo il bambino ma al tempo stesso

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l’insegnante e il contesto. Al tempo stesso le differenze negli obiettivi e nei modi di valutare, i diversi codici e strumenti valutativi utilizzati dai due segmenti scolastici, stimolano quel coordinamento e quella continuità progettuale indispensabile sia nel passaggio di informazione tra una Scuola e l’altra, sia nella creazione di un curricolo minimo degli anni ponte. Data la complessità degli elementi e dei problemi evidenziati, la valutazione si rivela come il punto forte da cui iniziare per migliorare l’azione educativa/didattica e la professionalità dell’insegnante, al tempo stesso si evidenzia come il “punto debole” su cui intervenire e lavorare, al fine di produrre un cambiamento qualitativo che investe i diversi soggetti educativi. Si demanda ai Dipartimenti per aree disciplinari, insediati da questo anno scolastico, la scelta di modalità di verifica che rappresentino il punto di partenza del percorso formativo successivo. La valutazione sarà sempre oggettiva, graduale, continua e sistematica, e terrà conto dell’accertata situazione iniziale, nonché del grado di evoluzione degli alunni verso gli obiettivi programmati e

della modifica dei comportamenti nelle varie dimensioni della personalità; sarà strettamente correlata alla programmazione, individualizzata e partecipata alle famiglie e agli alunni per motivarli verso i traguardi e le mete da conseguire. La valutazione così intesa non sarà mai un giudizio sulla persona e sul suo valore, ma la certificazione di cosa sa fare un alunno in un determinato momento della sua crescita. La valutazione riguarda i processi formativi e i processi cognitivi: i primi riguardano relazionalità,socialità e il comportamento personale, in termini di collaborazione impegno e partecipazione; i secondi riguardano competenze disciplinari e campi d’esperienza che rappresentano competenze trasversali, di capacità comunicative, logiche e di consapevolezza culturale. Le tipologie di verifica saranno strutturate in maniera diversificata, ma oggettive, con rubriche valutative che permettano, sempre, una riflessione per alunni e insegnanti. I momenti didattici che saranno sottoposti a valutazione sono: in ingresso, per la rilevazione dei prerequisiti posseduti; in itinere (alla fine di ogni unità didattica e quadrimestrale); finale.

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita le proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni di realtà in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.

Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………..

È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

Comunicazione nelle lingue straniere.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ………………………..

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.

Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………..

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Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.

Competenze digitali. Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………..

Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad imparare.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni.

Imparare ad imparare.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti.

Spirito di iniziativa e imprenditorialità.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a: …………………………...

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.

Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

…………………………...

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune.

Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

…………………………...

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

Competenze sociali e civiche.

Tutte le discipline, con particolare riferimento a:

…………………………...

L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ………………………………………………………………………………………………………………………...………………………………………………………………………………………………………………………………..

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Livello Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base

L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando

di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare

basilari regole e procedure apprese.

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in

situazioni note.

Valutazione del comportamento In un cammino di trasparenza si ritiene opportuno fissare dei criteri oggettivi per valutare la condotta degli alunni con il vantaggio di precisare i significati sottesi ai giudizi, di ridimensionare le interpretazioni personali e di tracciare la strada per migliorare i comportamenti .

Indicatore A Indicatore B Indicatore C

RISPETTO VERSO

SE STESSI

RISPETTO VERSO GLI

ALTRI

RISPETTO VERSO

L’AMBIENTE

1) impegno e costanza nel lavoro scolastico

1) rispetto delle figure istituzionali e del personale non docente

1) utilizzo responsabile delle strutture e del materiale della scuola

2) cura della persona e del proprio linguaggio

2) 2)Rispetto e correttezza nei rapporti con i compagni

2) utilizzo appropriato degli spazi comuni

3) uso responsabile del proprio materiale

3)rispetto del materiale altrui

3) Comportamento responsabile ovunque e anche durante le visite di istruzione

Nella valutazione del comportamento viene preso in esame tutto il periodo di permanenza dell’allievo a scuola (dentro e fuori aula). OTTIMO Comportamento soddisfacente nei tre ambiti con qualche punta di eccellenza DISTINTO Comportamento soddisfacente nei tre ambiti BUONO Comportamento non soddisfacente in almeno uno dei seguenti indicatori: B2; B3; C3, SUFFICIENTE Comportamento non soddisfacente in almeno due dei seguenti indicatori: B2; B3; C3, NON SUFFICIENTE Comportamento grave

DESCRITTORI DEL COMPORTAMENTO

Ottimo. Quando il comportamento non viene influenzato da fattori esterni e si propone come esemplare alla classe. Distinto. Non presenta difficoltà nel rapportarsi con le persone e con l’ambiente scolastico in senso lato Buono. Ha raggiunto e maturato una consapevolezza di comportamento che permetta di applicare le regole sociali con un certo automatismo Sufficiente. Non ha del tutto raggiunto e maturato una consapevolezza di comportamento e fatica a rispettare le regole Non sufficiente. Quando il comportamento tende a destabilizzare i rapporti sociali e personali in modo permanente e/o diventa fonte di pericolo per l’incolumità psico-fisica propria e degli altri.

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L’attenzione dei docenti, oltre che sull’effettivo rispetto delle regole, è focalizzata sulla comprensione, condivisione e assimilazione dei valori positivi che le sottendono. Anche nella scuola primaria il percorso formativo degli alunni passa attraverso l’acquisizione di strumenti di autovalutazione. Infatti la capacità di riflettere sul proprio comportamento e sul modo di far fronte ai propri doveri e alle proprie responsabilità costituisce un importante indice di maturazione dell’identità personale nell’ambito delle relazioni con gli altri.

Valutazione alunni - scheda ARGO-- descrittori (clicca per aprire il collegamento)

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI NUMERICI

Cinque Parziale raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Parziale acquisizione di abilità e conoscenze. Scarsa autonomia. Non si registrano progressi apprezzabili

Sei

Raggiungimento degli obiettivi disciplinari strumentali. Acquisizione essenziale e/o non sempre stabile delle conoscenze e delle abilità di base fondamentali. Sufficiente autonomia nell'applicare procedure e metodologie disciplinari. Si manifestano dei progressi ma gli apprendimenti sono ancora fragili e parziali

Sette Discreto raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Acquisizione stabile delle conoscenze e delle abilità di base fondamentali. Discreta autonomia nell'applicare procedure e metodologie disciplinari.

Otto Buon raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Sicura acquisizione delle conoscenze e delle abilità di base. Piena autonomia nell'applicare procedure e metodologie disciplinari.

Nove

Ottimo raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Sicuro possesso delle abilità e delle conoscenze disciplinari. Capacità di spiegare il contenuto degli apprendimenti. Padronanza delle fondamentali procedure e delle metodologie disciplinari. Capacità di servirsi degli apprendimenti in contesti diversi

Dieci

Eccellente raggiungimento di tutti gli obiettivi disciplinari. Sicuro e articolato possesso delle abilità e delle conoscenze disciplinari. Padronanza di tutte le procedure e metodologie disciplinari. Capacità di porre in relazione competenze e conoscenze maturate in contesti diversi. Capacità di esprimere valutazioni ed elaborazioni sintetiche personali.

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Autovalutazione di Istituto

La recente Direttiva Ministeriale n. 11 del 18 settembre 2014 mette a regime i processi auto valutativi nella scuola italiana, dando applicazione al regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (S.V.N.) in materia di istruzione e formazione (DPR 28 marzo 2013, n. 80). Intraprendere un percorso autovalutativo ha una grande importanza, perché significa, infatti, impostare un processo di analisi e gestione di un problema professionale in termini sistematici e metodologicamente controllati, in un contesto organizzativo inteso come processo sociale che coinvolge tutti i protagonisti della comunità scolastica, che affronta i problemi ed individua le strategie per risolverli.

VALUTAZIONE ESTERNA DEGLI APPRENDIMENTI

Il sistema nazionale di valutazione ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico, fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale, elementi di informazione essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di istruzione. L’Istituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni, promuovendo, altresì, una cultura

della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove. (INDICAZIONI NAZIONALI 2012) Come previsto dalla Direttiva del 12/10/2012 n° 85 “Priorità strategiche dell’INVALSI per gli a. s. 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015, le rilevazioni nazionali degli apprendimenti sono a carattere censuario e come prevede l’Art. 1, c. 5, Legge 25 ottobre 2007, n. 176: dall’anno scolastico 2007/08 il Ministro della Pubblica Istruzione fissa con direttiva periodica gli obiettivi della valutazione esterna condotta dal Servizio nazionale di valutazione in relazione al sistema scolastico e ai livelli di apprendimento degli studenti per effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti, di norma, alla classe seconda e quinta della scuola primaria per le aree disciplinari dell’italiano e della matematica. La restituzione dei risultati delle rilevazioni degli apprendimenti costituiscono per le istituzioni scolastiche una base per l’avvio dei processi di autovalutazione.

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO della Direzione Didattica Mariele Ventre, in corso di

strutturazione, secondo la disciplina del Servizio Nazionale di Valutazione, regolato dal D.P.R. n. 80 del 2013., scaturisce dal processo di autovalutazione della scuola, avviato seguendo le indicazioni del S.N.V. e sviluppato in modo collegiale attraverso l’analisi dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero e dall’esame delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi. L’autovalutazione della scuola è stata eseguita mediante la costituzione e la conduzione di gruppi di lavoro, con lo scopo di osservare, definire e valutare le azione della scuola. I team dei docenti, dopo aver osservato i punti di forza e di debolezza, aver rilevato la specificità del contesto, aver effettuato confronti e interpretato i valori di riferimento, hanno individuato piste di lavoro e indicato nuove strategie comunicative – formative, atte ad avviare un graduale processo di miglioramento. L’elaborazione del rapporto di autovalutazione, si è svolta secondo il quadro di riferimento predisposto dall'Invalsi. La formulazione del Piano di Miglioramento, prevede il superamento delle criticità e il rafforzamento delle linee e delle scelte scolastiche efficaci. Il miglioramento a cui mira la scuola non sarà sempre indicato in termini di percentuali, ma si potrà evidenziare una tendenza costituita da traguardi di riferimento con situazioni e realtà con cui è opportuno il confronto. Dalla considerazione delle PRIORITÀ e dei TRAGUARDI individuati, si prevedono azioni progressive atte ad avviare e sostenere il miglioramento nelle seguenti AREE: 1) Esiti degli studenti:

1 a) Risultati scolastici 1 b) Risultati nelle prove standardizzate

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2) Pratiche educative e didattiche 2 a) Curriculo, progettazione e valutazione 2 b) Ambiente di apprendimento 2 c) Continuità e orientamento

Le azioni di miglioramento per ciascuna delle aree critiche individuate, considerata la timeline prevista, sono esplicitate in maniera analitica nel POF triennale.

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

Saranno promosse riunioni periodiche con i genitori, al fine di ottenere la loro collaborazione in ordine al rendimento scolastico degli alunni e per risolvere eventuali problemi relativi alla formazione della persona e all’orientamento. Potranno, inoltre, essere realizzate iniziative culturali estese ai genitori degli alunni al fine di rendere effettivo l’obiettivo di realizzare una Scuola che sia una “comunità educante”. Con le famiglie si stabilisce un Patto educativo di corresponsabilità

(clicca per aprire il collegamento) ( Decreto del Presidente della Repubblica n.235 del 2007 art.3), un contratto che contiene l’insieme degli accordi tra docenti, genitori e alunni, finalizzati alla costruzione di relazioni di fiducia, reciproco rispetto e collaborazione, con il solo scopo di assicurare il successo formativo del bambino.

CONTINUITA’ EDUCATIVA La Continuità è quella dimensione educativa che implica il raccordo unitario, ricercato, mediato e flessibile fra i diversi soggetti educativi che cooperano nella scuola, nel rispetto delle specificità. La Continuità, con soggetti che interagiscono nel contesto educativo, opera sia a livello verticale che a livello orizzontale. La Continuità educativa si sviluppa attraverso il coordinamento ed il raccordo fra le diverse agenzie educative, per il conseguimento della formazione armonica del bambino, attraverso un percorso quanto più possibile unitario e condiviso. gli obiettivi sono la Condivisione degli aspetti pedagogici e didattici in verticale ed in orizzontale e l’Elaborazione di progettazioni integrate. Le AZIONI si basano su tre tipi di raccordi: Culturale, attraverso l’organizzazione di momenti per esperienze comuni e la conoscenza delle indicazioni nazionali relativi ai due ordini di scuola.

metodologico con periodi di formazione comuni e connessione degli impianti metodologici dei due segmenti del sistema formativo di base

curriculare attraverso il passaggio d’informazioni relativo ai percorsi didattico educativi pregressi e l’elaborazione di curriculi integrati L’Equipe dei due ordini di scuola (Primaria e Infanzia) concordano nel principio che le strumentalità di base, nei bambini della scuola dell’Infanzia, debbano essere interiorizzate nel rispetto dei tempi di apprendimento, senza anticipazioni, forzature o modalità specifiche della scuola Primaria.Si dà, inoltre, un’importanza rilevante alla formazione comune degli insegnanti dei diversi ordini della scuola di base, che tende a:

migliorare la comunicazione interpersonale: creare un cultura psico-pedagogica comune

Il percorso formativo si svilupperà utilizzando modalità e approcci diversi, ma, soprattutto, attraverso incontri esperenziali in cui le insegnanti confronteranno modalità e processualità propri di ciascun ordine. Dal Piano di Miglioramento si evince che lo scopo principale delle attività comuni è la condivisione e la definizione di un curriculo verticale per competenze trasversali, in coerenza con le Indicazioni Nazionali e la Raccomandazione Europea per l’apprendimento

permanente; un quadro comune di riferimento riguardante i nuclei essenziali di conoscenze, abilità , traguardi di competenza, azioni e linee valutative; la predisposizione del curricolo in considerazione delle esigenze formative rilevate nel contesto: istanze e attese espresse dalle famiglie; delle modalità comuni di valutazione attraverso una ricerca collegiale di criteri valutativi esaminati nelle attività dei dipartimenti.

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LA DOCUMENTAZIONE La documentazione, realizzata a sostegno dei percorsi svolti, ha per obiettivo quello di socializzare e rendere visibili le fasi di un’esperienza/progetto. Essa è rivolta a creare memoria e, al tempo stesso, a rendere partecipi gli altri soggetti educanti. Consiste nella produzione di modelli per la progettazione, di strutture di un progetto o un’esperienza significativa, di rubriche valutative utilizzate nella verifica dei percorsi. Documentare vuol dire anche creare la memoria della classe , tra gli alunni che attraverso , prodotti multimediali, cartelloni e altra tipologia di elaborati possono ricostruire esperienze proprie e di altri e trarne spunti e riflessioni. Convinti che la documentazione sia uno strumento di arricchimento per la valutazione dei processi e dei percorsi effettuati, in quanto rende visibili sia il punto di partenza che di arrivo, creando quindi momenti di ulteriore riflessione, pensiamo sia opportuno allargare i suoi “confini” e significati per assumerla come componente inscindibile della valutazione.

Progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa

Premessa Con l’approvazione della legge n.107 del 13 luglio 2015 (la c.d. “Buona Scuola”), l’ampliamento formativo viene richiesto a tutte le Istituzioni scolastiche, per favorire ancora di più il successo formativo e il rispetto delle diverse potenzialità ed interessi degli studenti. Per realizzare tale ampliamento, lo Stato si è impegnato a fornire alle scuole maggiori risorse e un organico di docenti più ampio e stabile, l’”organico dell’autonomia”, che entrerà a regime dal prossimo anno scolastico 2016-17. Già da quest’anno, secondo le anticipazioni, la nostra scuola riceverà almeno tre docenti in aggiunta all’organico già assegnatoci. La nostra scuola ha già da tempo ampliato l’offerta formativa, offrendo agli alunni la possibilità di frequentare attività che potenziano gli apprendimenti in diverse aree: musica, lingua inglese, attività motoria e avviamento allo sport, informatica, logico-matematica, linguistico-espressiva, artistica. Tutto ciò è avvenuto nonostante la notevole diminuzione dei fondi della legge n.440 del 18 dicembre 1997, destinati a tale scopo, grazie alla collaborazione di docenti, personale A.T.A. e genitori, oltre che con l’utilizzazione di risorse finanziarie del Fondo Sociale Europeo (Progetti P.O.N.). La nostra scuola attribuisce un grande importanza alla valorizzazione dei molteplici talenti di cui ciascun alunno è depositario e, pertanto, ha sempre favorito la realizzazione di progetti di ampliamento dell’offerta formativa. Per tale motivo, abbiamo realizzato negli scorsi anni progetti extra-curricolari adatti a sviluppare le capacità musicali (“Musica Insieme”, coro scolastico), logico-matematiche (“Gioco degli scacchi”), creative (“Dipingo anch’io!”), linguistiche (“Easy English”), motorie (“Sport a Scuola”), informatiche (“Scratch - Coding”). Oltre alla conferma dei progetti dello scorso anno, il Collegio dei Docenti ha deliberato per l’anno scolastico 2015-16 la conferma dell’ampliamento dell’orario curricolare di matematica (un’ora settimanale in più per tutte le classi), al quale si aggiungono un’ora settimanale in più di italiano nelle classi prime, seconde e quinte e un’ora settimanale in più di musica nelle classi terze e quarte. Per la musica, inoltre, l’ins. Donatella Bucchieri è stata destinata al coordinamento delle attività musicali previste dal Progetto “Musica Insieme”, che consentirà alla nostra scuola di diventare Scuola Primaria con Indirizzo Musicale, secondo quanto previsto dal D.M. n.8 del 2011. I progetti di attività curriculari ed extracurriculari per l’ampliamento dell’offerta formativa, sono prioritariamente rivolti al conseguimento dei seguenti obiettivi, in parte già previsti dal comma 7 dell’art.1 della Legge 107/2015, secondo quanto contenuto nell’Atto d’indirizzo formulato dal Dirigente Scolastico, ai sensi dell’art. 1, comma 14, punto 4 della stessa legge:

1. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano e alla lingua inglese;

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2. piena realizzazione del Progetto di creazione dell’indirizzo musicale della scuola primaria, già avviato nell’a.s. 2014-15, ai sensi del D.M. n.8/2011;

3. potenziamento delle competenze matematico-logiche scientifiche, , anche attraverso la continuità dei progetti “Scacco Matto” e “Coding – Scratch”, già realizzati negli anni scorsi;

4. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, anche attraverso l’ampliamento del Progetto “Sport a Scuola”;

5. alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; al teatro;

6. incremento delle competenze di cittadinanza attiva e democratica, educazione interculturale, educazione alla pace, rispetto delle differenze, dialogo tra le culture, solidarietà e cura dei beni comuni, conoscenza e pratica dei diritti e dei doveri;

7. rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici e del patrimonio culturale;

8. approfondimento della conoscenza della storia e della cultura siciliana, nei suoi diversi aspetti della lingua, della letteratura, della musica, delle danze, delle tradizioni, della gastronomia;

9. sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;

10. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati per il recupero delle competenze di base

11. valorizzazione delle eccellenze, anche attraverso la partecipazione a gare e concorsi in ambito regionale, nazionale o europeo, funzionali alla premialità e al merito

Progetti interni

Al fine di consentire una efficace programmazione delle attività progettuali, il Collegio di Docenti del 1° settembre 2015 ha deliberato che la presentazione dei progetti interni ed esterni debba avvenire entro il 31 ottobre 2015. Solo eccezionalmente, successivamente a tale data, potranno essere presentati altri progetti da svolgersi nell’anno scolastico in corso. Tali nuovi progetti, comunque, dovranno rivestire una particolare importanza ed interesse per tutta la comunità scolastica e dovranno essere approvati, come gli altri, prima dal Collegio Docenti e poi dal Consiglio di Circolo.

Progetto “ACCOGLIENZA”

Ai fini dell’integrazione dei bambini delle prime sezioni della Scuola Infanzia e delle prime classi di Scuola Primaria, all’inizio dell’anno Scolastico verrà realizzato il progetto “Accoglienza”. Rifacendoci ai dettami dei Nuovi Orientamenti che recitano “… la Scuola dell’Infanzia accoglie ed interpreta la complessità dell’esperienza vitale dei bambini e ne tiene conto nella sua progettualità educativa …” e tenendo conto di come ogni individuo porta in sé le tracce positive e negative dell’accoglienza ricevuta sin dal momento della nascita, segnandone fortemente l’atteggiamento che il bambino-adulto avrà nei confronti degli altri e della realtà, le insegnanti vogliono fare dell’accoglienza lo stile educativo, in cui adulti e bambini sono coinvolti in una Scuola che è istituzione, ma anche comunità. Per gli alunni delle classi prime di Scuola Primaria il momento dell’accoglienza nella Scuola ha un valore e un significato particolare: è l’inizio di un percorso che in alcuni casi nella mente del bambino e dei genitori si presenta carico di aspettative e di incognite, che creano trepidazioni e contemporaneamente incertezze ed ansie. Il passaggio dalla Scuola Infanzia alla Scuola Primaria, da alcuni anni è uno dei temi centrali dell’auspicata “continuità” che i docenti dei due diversi ordini di Scuola hanno cura di predisporre

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fin dall’anno precedente. Ciò che conta è far percepire al bambino che l’ambiente della Scuola Primaria è accogliente, studiato su misura per lui non solo negli spazi, ma soprattutto nelle attività proposte e nell’atteggiamento rassicurante dei docenti e dà inoltre la possibilità di vivere relazioni positive con i compagni e le altre figure presenti nell’istituzione. L’accoglienza non è solo festa d’ingresso o spunto occasionale che precede il lavoro scolastico articolato nelle varie discipline, ma un impegno costante che farà sentire l’alunno, con i suoi bisogni ed interessi, al centro di un progetto in cui egli si sentirà “protagonista” nella conquista della sua identità personale; quindi, l’impatto iniziale deve essere particolarmente curato come momento di gran rilievo nella storia scolastica del bambino sulla cui dimensione emotiva ed affettiva si dovrà far leva stimolando in lui entusiasmo e curiosità. Classi e Sezioni coinvolte - Prime Sezioni di Scuola Infanzia - Prime Classi della Scuola Primaria Obiettivi Nell’ambito del progetto, ci si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:

A. accoglienza del bambino, tenendo presente soprattutto i suoi bisogni e le sue esigenze, creandogli attorno un clima festoso, sereno e armonico;

B. inserimento-integrazione del bambino nell’ambiente Scolastico; C. conoscenza della famiglie ed instaurazione con esse di un rapporto sereno ed equilibrato.

Contenuti/Attività Gli insegnanti metteranno in atto le seguenti attività:

a) accoglienza affettiva: creando un clima di relazioni positive; b) accoglienza psicologica: riconoscendo le esigenze di ogni bambino; c) accoglienza fisica: offrendo gli spazi necessari ad ogni bambino; d) accoglienza culturale: cogliendo le potenzialità dei bambini, valorizzando le differenze,

progettando percorsi individualizzati. Metodologia/Organizzazione Nella Scuola dell’Infanzia, durante il primo periodo d’attività didattica (entro le prime tre settimane, ivi compresa quella iniziale), ai fini di una migliore integrazione del bambino e alla sua conoscenza, le insegnanti osserveranno l’orario di compresenza (08.00 – 13.00 --- 09.00 – 14.00). Come recita anche l’art. 27 del Regolamento d’Istituto, l’accoglienza per i bambini delle prime sezioni di Scuola dell’Infanzia sarà effettuata due giorni prima dell’inizio ufficiale delle attività didattiche organizzata nel seguente modo: - 1° giorno: dalle ore 10:30 alle ore 12:00 – Accoglienza dei bambini di tre anni nella scuola d’infanzia di appartenenza - 2° giorno: dalle ore 8:30 alle ore 10:30 – Accoglienza nella Scuola Primaria dei bambini delle prime classi, mentre dalle ore 10:30 alle ore 12:00 – Accoglienza dei bambini di tre anni nella scuola d’infanzia di appartenenza Nel caso in cui l’inizio delle attività didattiche coincida con il lunedì, l’accoglienza si farà il mercoledì della settimana precedente. Per i bambini di tre anni le modalità d’ingresso e l’orario di uscita verranno gestiti dalle insegnanti della Sezione che adotteranno orari flessibili da concordare con i genitori. Questo periodo dedicato all’accoglienza, verrà utilizzato per favorire la costituzione dello spirito del gruppo-sezione e la raccolta delle tracce, cioè dei problemi, delle esigenze e degli interessi particolari che costituiranno le basi su cui elaborare il percorso educativo-didattico futuro. Nella Scuola Primaria, è importante, sia per i bambini sia per i loro genitori, conoscere gli insegnanti nuovi ed instaurare un clima di dialogo e di fiducia reciproca. A tale scopo gli insegnanti, nei giorni precedenti l’inizio delle attività didattiche, cureranno l’ambiente Scolastico rendendolo vivace, colorato, invitante e festoso attraverso cartoncini con i nomi degli alunni, degli insegnanti, degli arredi e degli oggetti presenti nell’aula, palloncini colorati, cartelloni di benvenuto. I primi

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giorni di Scuola saranno dedicati a: conversazioni, canti, drammatizzazioni, lettura di immagini, disegni, giochi di socializzazione e conoscenze. Queste attività favoriranno la conoscenza di sé e dell’altro e l’avvio di una rete di rapporti positivi. Gli insegnanti, quindi, conosceranno i nuovi alunni mediante l’osservazione dei comportamenti degli stessi nelle varie situazioni proposte. Tutto ciò contribuirà alla stesura della programmazione didattica annuale. Nell'ambito della continuità, gli insegnanti della Scuola Primaria e Infanzia cureranno di esporre gli elaborati prodotti dai bambini nel precedente anno Scolastico. L’accoglienza per i bambini delle prime classi della Scuola Primaria sarà effettuata un giorno prima dell’inizio delle attività didattiche dalle ore 9:30 alle ore 11:30. Nel caso in cui l’inizio delle attività didattiche coincida con il lunedì, l’accoglienza si farà il venerdì della settimana precedente. Tempi di realizzazione a) FASE INIZIALE: i primi 10-15 giorni dall’inizio delle attività scolastiche. b) FASE INTERMEDIA-FINALE: tutto l’arco dell’anno scolastico.

Progetto “SCREENING” (curato dall’Equipe Socio-psico-pedagogica della Scuola Primaria)

Il progetto, che si inserisce nell’ambito delle scelte educative in itinere, intende fornire un supporto ai fini della conoscenza delle dimensioni relazionale, affettiva e cognitiva degli alunni, in modo da apportare, laddove ciò si richieda, gli aggiustamenti utili all’ottimizzazione del percorso educativo in evoluzione, dopo il periodo di accoglienza e prima conoscenza nelle prime classi elementari. Il progetto si articola su tre livelli o momenti principali, fungendo da raccordo e integrazione dei diversi bisogni implicati e si rivolge:

agli alunni attraverso attività mirate agli insegnanti attraverso la restituzione dei risultati delle osservazioni, individuazione delle

risorse presenti e collaborazione nella predisposizione del progetto educativo. ai genitori per un confronto con le dinamiche e lo stile genitoriale, al fine di adeguare le scelte

educative ai bisogni evolutivi, ricercando un modello comune con la scuola per rispondere in modo univoco ai bisogni della crescita.

Classi Coinvolte Prime classi di Scuola Primaria

Finalità Rilevazione precoce di difficoltà Incremento dell’offerta di opportunità educative Riduzione dei rischi di insuccesso Scolastico

Metodologia Le scelte metodologiche si diversificheranno in base ai soggetti coinvolti: 1. Con gli alunni: si struttureranno delle osservazioni condotte nel piccolo gruppo e concluse,

laddove non emergano necessità di approfondimento, in un unico incontro. Le osservazioni si

rivolgeranno all’interazione spontanea dei bambini, alle loro competenze sociali, all’utilizzo

dello spazio fisico e grafico, alle abilità cognitive attraverso prove specifiche.

2. Con gli insegnanti: si prevederanno degli incontri sistematici di confronto su quanto emerso

dalle osservazioni effettuate sui bambini, potranno essere concordate osservazioni all’interno

della classe, eventuali aggiustamenti alle proposte didattiche, anche in forma individualizzata

nonché interventi sulle dinamiche del gruppo-classe.

3. Con i genitori: verrà riservato uno spazio per il counseling educativo, da effettuarsi anche in

orario pomeridiano per venire incontro alle varie esigenze, articolato, nella scansione temporale,

in base alle singole necessità, precedendo, laddove richiesto, periodici incontro per monitorare i

percorsi individuati.

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Tempi di realizzazione Il progetto si intende da attuare ad anno Scolastico iniziato, dopo la prima accoglienza e le prime rilevazioni effettuate dal team docente. Il lavoro con gli alunni si svolgerà a partire dal mese di ottobre fino a febbraio. Tale periodo prevede i momenti di incontro con gli insegnanti delle classi progressivamente coinvolte. La consulenza alle famiglie inizierà a partire dalla stesura del comune progetto individuato insieme agli insegnanti e interesserà tutto il restante anno Scolastico.

Progetto “Musica Insieme” (progetto musicale triennale, ai sensi del D.M. n° 8 del 31 gennaio 2011)

La nostra Scuola Primaria ha presentato, già dallo scorso anno, il progetto musicale di durata triennale “Musica insieme”, rivolto alle classi terze, quarte e quinte, avente lo scopo di creare un ambiente inteso come luogo nel quale “fare musica” in termini organizzativi, strumentali, didattici e metodologici. Il Progetto, elaborato dall’insegnante Donatella Carmela Bucchieri, laureata in Didattica della Musica, si inserisce nel quadro nazionale di promozione della cultura musicale, fin dalle scuole primarie. Presentato all’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, il Progetto è stato approvato ed ha fatto sì che la nostra scuola fosse inserita fra le scuole “accreditate” per la realizzazione del piano di introduzione dell’educazione musicale nelle scuole primarie. Presentiamo qui di seguito alcuni dei contenuti del Progetto; gli interessati possono leggere il Progetto completo nell’Allegato “Musica Insieme”. “I ragazzi di oggi vivono una realtà caratterizzata soprattutto da rumori e dalla musica trasmessa dai mass media e subita passivamente. Il presente progetto ha lo scopo di fornire al bambino gli strumenti per alfabetizzarsi musicalmente, rendendolo parte attiva del suo apprendimento e non passivo uditore. Fare musica per imitazione (sia nella pratica corale che in quella strumentale) può dare al bambino l'immediato piacere di riuscire, ma con il passar del tempo la mente si impigrisce, il repertorio da eseguire risulta essere limitato e il bambino stesso tende ad annoiarsi e quindi ad abbandonare la musica, vivendo questo abbandono come un fallimento personale. Occorre che il fanciullo si senta motivato, apprendendo la notazione musicale da subito, così da poter fare musica attivamente, capirla e anche crearla. La musica è un linguaggio e, come tutti i linguaggi, ha un codice che ne permette l'uso e la comprensione. Il problema fondamentale consiste nella scelta del metodo da utilizzare in modo tale che il bambino apprenda questo codice, cioè la notazione musicale, evitando, come diceva Kodály, di portarlo a lottare contro la musica. Il progetto affronta tre aspetti della formazione musicale del bambino: la pratica corale (classi III, IV e V) la pratica strumentale (classi III) e la musica vissuta attraverso il corpo (classi V). Per la pratica corale e strumentale, è importante che la formazione avvenga tramite un metodo facile e veloce che permetta immediatamente al bambino di far musica non per imitazione, bensì per lettura della partitura: la tecnica del coro parlato e della solmisazione. Il coro parlato permette lo sviluppo delle capacità ritmiche, usando ciò che di più semplice e familiare il bambino conosca: la parola. Attraverso il coro parlato il bambino si avvicina alla notazione musicale tradizionale, nella dimensione del ritmo, rendendo concreta l'esperienza ritmica altrimenti vissuta solo attraverso il corpo, qualora utilizzassimo solo il metodo dalcroziano per lo sviluppo delle capacità ritmiche. Il parlato può essere applicato anche alla pratica dello strumento, nella fase iniziale dell'approccio, in quanto il bambino può trasferire il parlato sulla tastiera di un pianoforte o di una chitarra , eseguendo dapprima su una sola nota e successivamente anche su due o tre note (per gradi congiunti e successivamente disgiunti) il coro parlato precedentemente eseguito con la voce. Tale

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tecnica può essere applicata anche per lo studio delle percussioni, che ancor meglio si prestano per le esecuzioni ritmiche. Contemporaneamente all'uso della tecnica del coro parlato, si inizia a sviluppare la capacità intonativa attraverso l'uso della solmisazione. La tecnica della solmisazione consentirà di creare nel bambino la “tastiera interiore dei suoni” così da metterlo nelle condizioni di cantare a prima vista semplici melodie costruite nell'ambito della pentafonia e di creare improvvisazioni musicali. La solmisazione può essere applicata anche nello studio dello strumento, nella fase dell'approccio, perché permette di eseguire una melodia attraverso la solmisazione della melodia stessa, che il bambino trasferirà mnemonicamente sulla tastiera del pianoforte, della chitarra oppure sullo strumento a percussione a suono determinato. Attraverso la tecnica del parlato e la tecnica della solmisazione, il bambino ha un approccio allo strumento in modo più naturale e più semplice rispetto ai tradizionali metodi di studio dello strumento, attivando anche i processi cognitivi della propria età secondo i quali nulla è astratto, tutto è concreto. Utilizzando quindi il metodo Orff riguardante la tecnica dei cori parlati e il metodo di Kodály riguardante la solmisazione, il suono si materializza nel ritmo delle parole , si materializza nei gesti che ne identificano l'altezza e il bambino inizia quasi per gioco a suonare e cantare. Non a caso nella in molte lingue straniere il verbo suonare si esprime con il vocabolo la cui traduzione letterale è “giocare”. La pratica corale sarà attuata non solo in orario curricolare, ma anche in orario extracurricolare attraverso la costituzione del coro d'istituto, rivolto alle classi terze, quarte e quinte e l'attivazione di un laboratorio di canto popolare, sempre rivolto agli alunni delle classi terze, quarte e quinte, atto alla ricerca, alla conoscenza e alla divulgazione della musica del proprio territorio. In particolar modo in quest'ultimo laboratorio l'attenzione sarà concentrata, nell'arco dei tre anni, sui canti tratti dalla raccolta del Favara, sul recupero della tradizione canora orale della città di appartenenza dei bambini, cioè Ragusa, sull'incisione di un cd audio contenente le tracce dei canti reperiti ,la cui esecuzione canora sarà effettuata dai bambini partecipanti al laboratorio. Sarà anche interessante insegnare ai bambini l'uso di un semplice programma di scrittura musicale, il MuseScore, per la trascrizione, nel terzo anno del laboratorio, della linea melodica dei canti popolari di cui, altrimenti, resterebbe solo la traccia orale. All'interno del coro d'istituto, attraverso la tecnica del parlato e della solmisazione, si giungerà, nell'arco dei tre anni, all'esecuzione di semplici brani polifonici e all'esecuzione di alcuni cori parlati tratti dagli Stücke für Sprechchor di Carl Orff. La pratica strumentale (pianoforte, chitarra, percussioni) verrà effettuata in orario extracurricolare (un'ora a settimana di strumento), sarà rivolta agli alunni delle classi terze e andrà a costituire l'orchestra d'istituto. L'insegnamento dello strumento sarà curato da un docente di strumento, proveniente dalla Scuola Secondaria, in base alla nostra richiesta di organico potenziato e dalla docente laureata in Didattica della musica, presente all'interno della Scuola Primaria “Mariele Ventre”, ins. Carmela Donatella Bucchieri. L’insignante Bucchieri curerà anche l'insegnamento dell'educazione musicale, in orario curricolare, nelle classi terze e quarte per due ore settimanali per classe. Le lezioni in orario curricolare si svolgeranno utilizzando la tecnica del parlato e della solmisazione. I canti saranno intonati inizialmente entro lo spazio pentafonico per poi allargare la tastiera interiore dei suoni arrivando ad intonare canti nell'ambito dell'ottava. Ogni anno l'orchestra della Scuola Primaria “Mariele Ventre”, unitamente al coro d'istituto e ad una rappresentanza dell'orchestra della Scuola Secondaria di Primo Grado “S. Quasimodo”, organizzeranno dei piccoli concerti che eseguiranno all'interno delle scuole primarie presenti nel territorio, al fine di sensibilizzare i bambini e i docenti circa l'importanza del FARE MUSICA INSIEME.

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Il presente progetto prevede anche un momento formativo rivolto ai docenti della scuola primaria La tematica della formazione riguarderà l'uso del parlato e della solmisazione quali facilitatori per lo sviluppo delle capacità ritmiche e intonative nel bambino in età scolastica.”

Progetto “SPORT A SCUOLA” PREMESSA

Il progetto è teso a promuovere e sviluppare in ambito scolastico i seguenti sport: pallavolo, pallacanestro, calcio, judo e danza. L’organizzazione e la supervisione vengono svolte dalle insegnanti Carmen D’Aleo (laureata ISEF) e Franca Nicita, docente comunale esperta in Attività Motorie. Il progetto concorre a promuovere la pratica delle attività sportive, in collaborazione con i soggetti esterni alla scuola (Associazioni sportive, CONI) ed è parte integrante, come lo è stato nel precedente anno scolastico, del progetto educativo, come indicato nei programmi ministeriali. Fin dall’anno scolastico 2013-14 si è costituito nella nostra scuola il Centro Sportivo di Minibasket “Direzione Didattica Mariele Ventre – Ragusa”, affiliata alla Federazione Italiana Pallacanestro (F.I.P.). Il Centro conta quest’anno ottanta alunni tesserati. Il Progetto viene realizzato dai docenti della scuola, con la collaborazione, per il basket, dell’A.S.D. “Nova Virtus” di Ragusa, mentre per il calcio, la pallavolo e l’atletica leggera sono in corso di svolgimento le gare pubbliche per la stipula delle relative convenzioni con le associazioni sportive dilettantistiche di categoria. Quest’anno è stata inclusa, fra le attività sportive, anche l’equitazione, curata dalla Società Ippica Ragusana A.S.D. – Scuola Federale di Equitazione. La supervisione delle attività progettuali avviene a cura del Dipartimento per le Attività Motorie e Sportive, coordinata dall’ins. Carmen D’Aleo. DESTINATARI Alunni ed alunne esclusivamente frequentanti il Circolo Didattico “M. Ventre” di Ragusa, i quali saranno divisi in gruppi omogenei per classi parallele. FINALITA’ Il progetto intende rispondere ai bisogni formativi di educazione motoria e sportiva dei giovani e consolidare in loro la consuetudine allo sport, considerato come fattore di crescita umana, civile e sociale. OBIETTIVI

Migliorare la conoscenza, la tecnica e la tattica nei diversi sport Potenziare negli alunni eventuali inclinazioni individuali verso una di queste discipline sportive Fare esperienza vissuta della pratica sportiva non agonistica. Vivere una opportunità di aggregazione. Acquisire e consolidare il concetto dell’importanza della pratica di una attività sportiva.

MODALITA’ OPERATIVE Gli alunni e le alunne della Scuola “M. Ventre” effettueranno due sedute di allenamento settimanali, presso la palestra della scuola, relativamente alle discipline minibasket, pallavolo, calcio ed atletica leggera, mentre le altre attività si svolgeranno in appositi siti, con modalità che verranno concordate con gli istruttori delle associazioni di categoria. La Coordinatrice del Dipartimento Attività Motorie e Sportive relazionerà periodicamente al Collegio dei Docenti sull’andamento del Progetto. TEMPI: I corsi inizieranno a Ottobre 2015 e termineranno a Maggio 2016.

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Progetto “Amazing English”

Dalle esperienze sul piano didattico sin qui maturate all’interno del nostro Circolo, per quanto concerne l’insegnamento delle lingue emerge la necessità, al fine di migliorare la qualità del processo di insegnamento – apprendimento, di integrare la didattica del “sapere esperto” tipico della lezione frontale della didattica curriculare della lingua inglese con l’insegnamento tramite la didattica laboratoriale. Il laboratorio non è da intendersi come spazio fisico ma come procedura, dove l’insegnante non è semplicemente un veicolo di contenuto e l’alunno un semplice ricevente, ma il primo diventa regista, facilitatore e sollecitatore, mentre il secondo diventa il protagonista del proprio percorso di apprendimento, secondo il proprio stile di apprendimento e tramite l’utilizzo delle diverse intelligenze (visiva, verbale, pratica, motoria, emotiva). Il progetto prevede l’individuazione di un monte ore da svolgere in orario extracurriculare, durante il quale gli alunni delle classi 4^ e 5^ della scuola primaria saranno coinvolti in attività di canto, lettura, drammatizzazione e giochi in lingua inglese. Obiettivi Migliorare la conoscenza della lingua inglese, diventando il protagonista del proprio percorso di apprendimento, secondo il proprio stile di apprendimento e tramite l’utilizzo delle diverse intelligenze (visiva, verbale, pratica, motoria, emotiva ..)

Progetto “SCACCO MATTO” Progetto sugli Scacchi e l’Apprendimento della Matematica

a cura di Oliviero Ruggieri, Maestro di Scacchi ICCF e Istruttore Elementare della FSI Premessa Il valore educativo degli scacchi a scuola ha ricevuto in tempi recenti due autorevoli riconoscimenti: - il Parlamento Europeo ha approvato il 13/02/2012 la mozione “Scacchi a scuola” che invita tutti gli stati dell'Unione ad introdurre gli scacchi nei rispettivi sistemi educativi e invita la Comunità Europea a garantire finanziamenti adeguati dal 2012; - il progetto SAM (Scacchi e Apprendimento della Matematica), patrocinato dalla Federazione Scacchistica Italiana e dall'Istituto Invalsi, nell’anno scolastico 2010/2011, ha voluto realizzare una sperimentazione controllata per quantificare l’effetto della conoscenza del gioco degli scacchi sull’apprendimento della matematica. Gli scacchi hanno rivelato grandi potenzialità non solo nel miglioramento dell'apprendimento, ma anche sulla qualità della didattica: tabelle a doppia entrata, lateralità, orientamento su piani cartesiani, calcolo mentale, capacità di formulare ipotesi, risoluzione di problemi si rivelano argomenti più facili da insegnare a bambini se sono già in grado di padroneggiare la scacchiera. Per non parlare delle abilità sociali che il gioco sviluppa (attenzione, concentrazione, controllo dell'aggressività, stima e conoscenza di sé, rispetto e riconoscimento del valore dell'avversario nella sconfitta e nella vittoria, volontà di migliorarsi, accettazione delle regole...) e della ricaduta positiva che esercita sulla motivazione allo studio, soprattutto nei confronti degli alunni svantaggiati. Da queste premesse l’idea di introdurre gli scacchi nella progettazione curriculare. Il Progetto è diviso in due parti: la prima si propone di fornire ai docenti le prime conoscenze sulla storia del gioco degli scacchi, sulle regole del gioco e sulla connessione tra gli scacchi e l’apprendimento della matematica; la seconda riguarda direttamente gli alunni, con l’attivazione di due corsi, per principianti e avanzati. Finalità del Corso per i Docenti Il Progetto “Scacco matto” si propone di fornire ai docenti le prime conoscenze sulla storia del gioco degli scacchi, sulle regole del gioco e sulla connessione tra gli scacchi e l’apprendimento della matematica.

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Destinatari Il progetto è indirizzato ai docenti di scuola dell’Infanzia e di Scuola Primaria. Durata Il Corso avrà la durata di 30 ore, suddivise in 10 incontri da tre ore ciascuno (il primo incontro di due ore e l’ultimo di 4 ore). Periodo: da ottobre a dicembre 2014. Orario: 16:00 – 19:00 (ogni venerdì). Articolazione del corso - una parte del corso verrà dedicata alla conoscenza della storia e delle origini del gioco degli scacchi, alle regole (scacchiera, movimento dei pezzi, regole particolari quali: l’arrocco, lo scacco, lo scacco matto e lo stallo) e alle prime nozioni tattiche e strategiche (elementi tattici e strategici, fasi della partita: aperture, mediogioco e finale); - un’altra parte del corso verrà dedicata all’analisi degli studi riguardanti la connessione tra “Scacchi e Apprendimento della Matematica” (Progetto SAM), all’illustrazione del progetto “Giocomotricità su scacchiera gigante” (rivolto ai bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia e ai primi due anni di scuola primaria) e alla conoscenza della piattaforma web “La casa degli scacchi di Vittorio” per l’avviamento e la conoscenza delle regole di base del gioco. Articolazione del Corso per gli alunni Metodologia Lezioni frontali, grazie all’ausilio di una scacchiera murale, mediante le quali si spiegheranno le regole fondamentali del gioco; visione e commento di partite o posizioni “didattiche” giocate da forti giocatori; partite tra corsisti e tra corsisti e docente per familiarizzare con le regole del gioco. Finalità Il progetto “Scacco Matto” si propone di migliorare le competenze logico – matematiche degli alunni, mediante la conoscenza del gioco degli scacchi. Obiettivi Mediante il presente progetto si intendono far sviluppare agli alunni, mediante il gioco, abilità quali: l’orientamento nello spazio, la logica, la memoria e la memoria visiva. Gli obiettivi finali del progetto saranno: 1) far conoscere la storia e le origini del gioco degli scacchi; 2) far conoscere la scacchiera; 3) far conoscere il movimento dei pezzi; 4) far conoscere le regole particolari quali: l’arrocco, lo scacco, lo scacco matto e lo stallo; 5) riuscire a far giocare una partita; 6) far conoscere i principali elementi tattici e strategici del gioco degli scacchi. Metodologia

racconti di storie relative al gioco degli scacchi; lezioni frontali, grazie all’ausilio di scacchiere murali, mediante le quali si spiegheranno le regole

fondamentali del gioco, si visioneranno e commenteranno partite “didattiche” giocate da forti giocatori;

partite tra allievi per familiarizzare con le regole del gioco; partita finale su scacchiera gigante da allestire nel cortile interno della scuola.

Destinatari Il progetto è indirizzato agli alunni delle classi terze, quarte e quinte della Scuola. Durata I corsi saranno rivolti a gruppi di alunni, in orario extracurriculare, formati da non più di 16 elementi. Ogni gruppo seguirà 10 incontri della durata di 1,5 ora ciascuno. Il numero complessivo delle ore del progetto dipenderà, quindi, dalle adesioni e dai gruppi che si formeranno. I giorni e gli orari degli incontri saranno da concordare.

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Risorse umane Per il progetto di formazione dei docenti e per il Corso destinato agli alunni avanzati (che hanno già frequentato il Corso di primo livello), sarà impegnato l’Insegnante interno Oliviero Ruggieri, Maestro di Scacchi ICCF e Istruttore Elementare della FSI, mentre per il Corso di base (alunni alla prima esperienza con il gioco) sarà impiegato un altro docente interno, fornito della preparazione necessaria (requisito minimo: la partecipazione al suddetto Corso di formazione interna). Risorse materiali Il Circolo dispone già di una scacchiera murale e di 15 set 8 scacchiere + pezzi); sarà necessario aumentare il numero di set e delle scacchiere murali in funzione delle adesioni.

Progetti esterni Progetto “ACCOGLIENZA Pre e Post scuola”

PREMESSA Considerato che alcuni genitori di alunni appartenenti a questa Scuola, per motivi di lavoro, hanno spesso l’esigenza di accompagnare i propri figli un po’ prima dell’orario d’entrata e di prelevarli un po’ dopo l’orario d’uscita, al fine di venire incontro alle esigenze di questi genitori, a partire dall’a.s. 2013-14 è stato attivato un servizio di accoglienza, affidato in convenzione, attraverso una gara di appalto all’Associazione che presenta l’offerta economicamente più vantaggiosa (in termini qualitativi ed economici). Classi coinvolte: Tutte le classi di Scuola Primaria. Obiettivi L’obiettivo principale che ci si prefigge di raggiungere con il presente progetto è quello di offrire un servizio agli utenti della nostra Scuola, consentendo loro di evitare i problemi derivanti da tempi troppo ristretti, con conseguenti stress e rischi dovuti alla fretta. Tempi di realizzazione L’intero arco delle attività didattiche dell’anno scolastico. Modalità di iscrizione: tutti i particolari sul servizio sono contenuti nella convenzione tra la scuola e l’Associazione, che viene pubblicata sul sito web della scuola: www.scuolamarieleventre.gov.it.

LIBRIAMOCI 2015 (Progetto Nazionale) Giornate di lettura dal 26 al 31 ottobre 2015

Il progetto prevede la lettura a voce alta di brani, poesie, brevi storie, tratti da libri scelti o suggeriti dagli Insegnanti. Personaggi e ambienti prenderanno forma nella mente dell'ascoltatore, coinvolgendolo e rendendo memorabile l'esperienza della lettura. Si condurranno gli alunni allo sviluppo delle potenzialità linguistico-espressive e lessicali, si svilupperà la capacità di concentrazione e di riflessione critica, si favorirà la continuità verticale e orizzontale. Nonni, Genitori, Dirigente scolastico, Insegnanti in servizio e in pensione, Segretari, Personale ATA, sono invitati a leggere un breve testo a loro particolarmente gradito che racconti una “storia speciale” e che ha contrassegnato la loro infanzia e adolescenza. L'idea è di fare della lettura ad alta voce un modo per donare qualcosa di sé. I lettori si alterneranno leggendo in classe, nei corridoi, nel cortile, nella biblioteca, in auditorium. Verranno attivate iniziative di promozione della lettura anche con l'incontro di autori locali. Verranno proposti i seguenti spunti di lavoro, lasciando agli Insegnanti il piacere di scegliere tra le iniziative ritenute più opportune: Sezioni dell'infanzia e classi prime - “C'era una volta...”. I Nonni saranno gli invitati speciali dei loro nipoti; a loro leggeranno brani della letteratura dell'infanzia e sulle tradizioni. Classi seconde - “Oggi si legge”. I lettori entreranno in classe a regalare la lettura di libri animati o di brani di Esopo o Fedro.

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Classi terze - “Ti dedico una lettura”. Personale scolastico e familiari degli alunni leggeranno i loro “racconti del cuore”. Classi quarte - “Piccoli lettori crescono”. Lettura a voce alta dei più grandi ai più piccoli. Classi quinte - “Uno scrittore in mezzo a noi”. Gli autori ospiti presenteranno brani delle loro opere. Le letture saranno allietate dall'accompagnamento musicale di brani di vario genere. A tal fine l'invito sarà esteso agli alunni della scuola secondaria di primo grado, che potranno proporre l'esecuzione di brani musicali e letture espressive agli alunni delle classi quarte e quinte. Ospiti della manifestazione: saranno invitati autori locali quali il Maestro Franco Cilia, il Dirigente scolastico e scrittore Federico Guastella, i poeti Pippo Di Noto, Concetta Rollo e Salvina Di Quattro, l’attore Francesco Schembari. Ordine di scuola: parteciperanno le sezioni di Scuola dell'infanzia e le classi di scuola primaria della Direzione Didattica. Sono invitate a partecipare tutte le sezioni e tutte le classi. Libri scelti: la scelta è affidata agli Insegnanti. Si propone tuttavia la lettura di Esopo e Fedro per le sezioni di Scuola dell'infanzia e per le classi prime di Scuola primaria, di fiabe e favole per le classi seconda, terza e quarta, di brani e poesie degli autori ospiti per le classi quinte. Numero allievi coinvolti: circa seicento.

Progetto curricolare “Camminare insieme”

Il Progetto, proposto dalle docenti del Plesso “B. Munari”, si svolgerà da metà novembre 2015 a metà maggio 2016 e avrà una connotazione laboratoriale, secondo il metodo “Bruno Munari”. Al fine di poter assicurare una maggiore compresenza delle due docenti delle tre sezioni, si rende necessario una variazione dell’orario del secondo turno, da 11,00-16,00 a 10,00-15,00. Viene comunque assicurata la presenza dei docenti nel Plesso dalle ore 15.00 alle ore 16.00, per garantire il servizio agli alunni.

Progetto “PoesArte” Il Progetto è proposto dall’Ins. Maria Avellina del Plesso “B. Munari”. Giunto ormai al quarto anno, il Progetto è rivolto agli alunni delle tre sezioni del Plesso “B. Munari” ed è svolto in orario curricolare, con la collaborazione delle altre insegnanti del Plesso. L’attività consiste nel fare accostare i bambini alla produzione d’arte contemporanea, per condurli alla libera espressione grafico-pittorica, seguendo percorsi poetici, emotivamente coinvolgenti.

Progetti esterni – A.S. 2015-16

1. Progetto sportivo-educativo “Andare a meta”, proposto dalla Società “Padua Rugby” di Ragusa, nell’ambito di un progetto nazionale della Federazione Italiana Rugby, rivolto agli alunni della scuola dell’infanzia, dai contenuti altamente formativi, con 1 o 2 interventi settimanali di un’ora per sezione, condotti da qualificati esperti di psicomotricità. Il Progetto è gratuito. 2. Progetto sperimentale “Danza sportiva a scuola”, proposto dal Comitato Regionale Sicilia della F.I.D.S. – Federazione Italiana Danza Sportiva, in collaborazione con il M.I.U.R. Il Progetto, del tutto gratuito, è destinato agli alunni della scuola primaria e verrà realizzato da istruttori della F.I.D.S. appositamente abilitati, che affiancheranno il docente di classe con un percorso didattico di un’ora settimanale. L’istruttrice tecnica individuata dal Comitato Regionale Sicilia della F.I.D.S. è l’ins. Simona Massari. 3. Progetto sportivo multidisciplinare “Studio, gioco e mi… diverto!”, proposto dalla A.S.D. Game Sport di Ragusa. Il Progetto, destinato agli alunni dell’infanzia di 4 e 5 anni, prevede corsi di

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psicomotricità e di avviamento sportivo multidisciplinare (calcio e nuoto). Il Progetto è gratuito e comprende anche uno screening, dietro autorizzazione dei genitori, per la valutazione posturale di tutti gli alunni della scuola primaria, con attrezzatura d’avanguardia, in collaborazione con il Centro di Fisioterapia Fisiostatic di Gianni Iacono di Ragusa. 4. Progetto “Giocoleria – E se il circo lo facciamo noi?”, proposto dall’Associazione “Casa delle Maschere di Ragusa. Si tratta di un’attività laboratoriale che vuole fare sperimentare agli alunni della scuola dell’infanzia, in orario extra-curricolare, le varie discipline circensi: giocoleria, equilibrismo, equilibrio di oggetti, acrobatica. Conduttrice la dott.ssa Giulia Treccosta, esperta in psicomotricità, musicoterapia, clownterapia e numerose altre discipline. 5. Progetto “Let’s Play In English”, proposto dalla Prof.ssa Annamaria Bosco, docente di Inglese madrelingua. Il Progetto è rivolto agli alunni della scuola dell’Infanzia “Centrale” e “La Pira”, suddivisi per fasce di età e si svolgerà negli orari di compresenza antimeridiana, per un’ora settimanale, a richiesta dei genitori. Il costo è di euro 80,00, iva compresa, per alunno, per 30 ore complessive, da novembre 2015 a maggio 2016. 6. Progetto “Screening visivo”, proposto dal Centro di Oftalmologia Sociale dell’A.S.P. 7 di Ragusa, per l’individuazione precoce di varie patologie oculari, quali l’ambliopia, i deficit refrattivi o i deficit motori. Il dépistage è rivolto agli alunni della scuola dell’infanzia e alle Classi I^, III^ e V^ della scuola primaria. 7. Progetto “Screening delle abilità di lettura e scrittura”, per l’individuazione precoce di alunni con difficoltà di apprendimento per tutte le classi della Scuola Primaria, proposto dalle Associazioni “FormaMente” di Ragusa e A.I.D. - Associazione Italiana Dislessia, Sezione di Ragusa. Il Progetto, del tutto gratuito, verrà svolto in collaborazione fra le due associazioni e rappresenta una continuazione delle attività di screening svolte già negli scorsi anni presso la nostra scuola. 8. Progetto “Ricerca-Screening di Valutazione dell’attenzione e delle funzioni esecutive”, proposto dalla Libera Unità Interdisciplinare della Salute (L.U.I.S.) di Modica. Il Progetto, completamente gratuito, è rivolto a 50 alunni della scuola primaria, segnalati dai docenti della scuola, prevede la somministrazione di sette diverse prove, della durata complessiva di circa 60 minuti, che si svolgeranno in un’unica mattinata, grazie alla presenza di 10-15 operatori della L.U.I.S. La somministrazione delle prove avverrà solo dopo l’acquisizione del consenso informato da parte dei genitori. 9. Progetto “Tour in azienda agricola”, proposto da “La Masseria” di Cascone e Scribano, di Marina di Ragusa. Il Progetto, destinato a tutti gli alunni della scuola primaria, ha lo scopo di far conoscere agli allievi una importante realtà agricola ragusana, quale la produzione e trasformazione del latte, attraverso una visita guidata di quattro ore. Il contributo richiesto per ogni alunno è di euro 6,00, comprensive di una colazione tradizionale. 10. Progetto teatrale “Sonnolina”, rappresentazione proposta dalla Compagni “Servi e Padroni” di Ragusa. Si tratta di un libero adattamento della favola “La bella addormentata nel bosco”, con musiche di Peppe Arezzo e, fra gli attori, Fabio Guastella, particolarmente apprezzato in precedenti spettacoli. Il contributo per ogni alunno è di euro 3,50. Lo spettacolo si svolgerà presso il nostro Auditorium, nei giorni 12 e 13 novembre p.v. 11. Progetto “Musicoterapia a Scuola”, proposto dal dott. Gianni Guastella, psicologo e musicoterapeuta, da anni impegnato con esiti altamente positivi nell’integrazione degli alunni con handicap. Il Progetto è rivolto sia agli alunni della scuola dell’infanzia (12 ore complessive, nell’arco di tre mesi, costo euro 20,00 per alunno), sia agli alunni della scuola primaria (5 ore complessive, costo euro 10,00 per alunno). In considerazione dei problemi organizzativi, ciascun team docente valuterà l’opportunità di attivare il Progetto e i tempi e modi dell’intervento. 12. Progetto “La Mongolfiera dei Diritti dell’Infanzia”, proposto da Amnesty International, gruppo 228 di Ragusa e dalle docenti del Plesso “La Pira”. Il Progetto prevede un evento per il giorno20 novembre 2015, in occasione della Giornata Mondiale della Dichiarazione dell’O.N.U. sui Diritti

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dell’Infanzia, con il lancio di una piccola mongolfiera dal cortile della Sede Centrale. Tutte le spese saranno sostenute dal Gruppo 228 di Amnesty International. 13. Progetto “I colori della fantasia”, proposto dal Centro Teatro Studi di Ragusa. Il Progetto comprende la rappresentazione di quattro lavori teatrali, proposti da altrettante Compagnie teatrali, che si terranno presso il Teatro dell’I.C. “S. Quasimodo” di Ragusa. Il costo per ciascun alunno è di euro 4,00 per ogni spettacolo. Il Collegio ha deliberato che saranno i diversi team docenti a valutare l’opportunità di partecipare con le loro classi a uno o più spettacoli. 14. Progetto di formazione “Manovre di disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo nel bambino”, proposto dall’Associazione “Salvamento Academy”. Il Progetto di formazione, della durata di 5 ore teorico-pratiche, è destinato al personale della scuola e ai genitori; è del tutto gratuito e verrà condotto dal dott. Gaetano Giarratana di Vittoria. 15. Progetto “Laboratori e spettacoli teatrali”, proposto dal Caffè letterario “Le Fate” di Ragusa. Il Progetto prevede la possibilità di attivare laboratori didattici e spettacoli teatrali, destinati ad alunni dell’infanzia e della primaria, condotti dagli attori Milena Nobile e Fabio Guastella, con un costo per alunno che varia da euro 1,00 a euro 2,00. Le proposte verranno attivate su richiesta dei team docenti di classi e sezioni interessate. 16. Progetto “Visite guidate e laboratori in libreria”, proposto dalla Libreria Nasinsù di Ragusa. Il Progetto comprende numerose attività, rivolte agli alunni dell’infanzia e della primaria: letture animate, visite guidate in libreria, laboratori, torneo di lettura, cineforum, libro forum. I costi per alunno variano a seconda dell’attività, non superando comunque la soglia di 8,00 euro. Le attività verranno realizzate solo se se debitamente programmate dai team docenti. 27. Progetto “Orto botanico D.D. Mariele Ventre - Ragusa”. Il Progetto è presentato dal locale circolo ragusano di Legambiente e rientra tra le iniziative da realizzare nell’ambito del Progetto “Coltiviamo la Rete 2”, finanziato dalla “Fondazione con il Sud” e realizzato dal Legambiente. Il Progetto prevede la realizzazione, nello spazio verde antistante i locali della Sede Centrale della scuola, di un orto botanico, contenente essenze tipiche della flora iblea, piante aromatiche, alberi ad alto fusto. Tutte le piante verranno corredate di cartellini didattici ed è prevista una fruizione dell’orto anche da parte della cittadinanza, nei tempi e modi che verranno eventualmente deliberati dal Consiglio di Circolo. Il Progetto prevede anche la realizzazione di 30 ore di attività didattiche, con la presenza di educatori ed animatori individuati da Legambiente. Il Progetto è del tutto gratuito.