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SCUOLA DELL’INFANZIA “DE DOMINICIS” ISTITUTO SANT’ANTIDA - ONLUS Anno scolastico 2012/2013 1

P.O.F. Scuola dell'Infanzia - Asilo De Dominicis

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POF - ISTITUTO SANT’ANTIDA - CASERTA Piano dell’offerta formativa (P.O.F) Scuola dell’infanzia - Asilo De Dominicis Anno Scolastico 2012/2013 Istituto Sant’Antida Soc. Coop. Sociale – Onlus Sede: 81100 Caserta - Via Sant’Antida, 27 Sito web: www.santantida.it PEC: [email protected]

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SCUOLA DELL’INFANZIA

“DE DOMINICIS”ISTITUTO SANT’ANTIDA - ONLUS

Anno scolastico 2012/2013

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Progetto FormativoPERCHÈ C’E’?

 COS’E’?

Per documentare i percorsi formativi offerti in risposta ai bisogni

Per favorire cambiamenti

per innalzare il successo formativo

  Carta d’identità (annuale) dell’Istituzione Scolastica che realizza la propria autonomia con le risorse umane professionali, tecnologiche ed economiche interne.

COME SI ATTUA? 

COSA FAVORISCE? Collaborazione e coinvolgimento

delle famiglie, del personale con classi aperte, attraverso agenzie educative, laboratoriali e progettuali e con la formazione permanente.

  Le innovazioni: progettualità, ricerca, valutazione.

Il rapporto con istituzioni ed enti sul territorio.

La risposta ai bisogni sociali delle famiglie del territorio.

La promozione della persona nella dimensione individuale ed affettivo/relazionale.

L’integrazione e sviluppo di una società multietnica.

Promozione ed affermazione dei diritti delle bambine e dei bambini.

L’unitarietà di tutto il processo formativo.

L’Istituto

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L’8 febbraio 1906 Francesco De Dominicis, un generoso casertano, con testamento segreto lasciava, in accordo con la sorella Maria Giuseppa nominata usufruttuaria, il suo dovizioso patrimonio alla città di Caserta perché venisse istituito un asilo per i bambini e le bambine appartenenti a famiglie bisognose o orfani. Nasceva l’Asilo De Dominicis, che nel 2006 ha felicemente superato e celebrato i suoi cento anni di vita.

Esso veniva retto da un Consiglio di Amministrazione e affidato, a partire dal 1914, alle Suore della Comunità di Santa Giovanna Antida Thouret, le quali tuttora proseguono con fedeltà e zelo nel loro impegno religioso ed educativo. Caratteristica peculiare della loro opera è la piena fedeltà all’insegnamento della Fondatrice, che così aveva risposto alla legge del 17 brumaio 1791 emanata dalla Convenzione della Francia rivoluzionaria: “Siccome volevano istituire delle maestre costituzionali per insegnare ai fanciulli una falsa dottrina, io aprii una scuola gratuita dove accolsi in gran numero le ragazze in una classe e i ragazzi in un’altra. Insegnai loro catechismo, la preghiera, la lettura, la scrittura, il garbo, l’onestà e la modestia (S.G.A.T. di T. Trochu)”.

Fedeli a tale carisma le religiose di Santa Giovanna Antida hanno ininterrottamente condotto la loro azione formativa ispirandosi alla difesa della libertà della persona contro ogni egemonia educativa e nel rispetto dei valori umani e universali. Con il passare degli anni è sembrato opportuno, proprio per corrispondere alla volontà del donatore, elevare l’età di accoglienza dei bambini in corrispondenza con quella dell’obbligo scolastico, per cui l’Asilo De Dominicis ha trovato naturale prosecuzione nella scuola elementare, nella prospettiva di continuare ad adeguarsi con l’età dell’istruzione obbligatoria prevista dall’attuale normativa.

Per favorire lo sviluppo sociale e in particolare per corrispondere alle nuove esigenze della famiglia, l’Istituto, accanto alle attività curricolari, realizza e offre una serie di altre attività extracurricolari, quali l’asilo-nido, il servizio mensa, il Corso di Inglese Trinity College e Cambridge Esol, la ludoteca, l’approfondimento scolastico, l’Accademia musicale, il coro, il teatro, l’educazione religiosa cattolica e quella multiculturale nel rispetto delle etnie presenti nella scuola e sul territorio. Accoglie bambini, solventi e non, italiani e stranieri, ai quali offre in parità un ambiente educativo e ludico di qualità, ispirato ai principi della civile convivenza, a norma degli articoli 3,21,33 e 34 della Costituzione della Repubblica. Dal 1998 si avvale di personale docente e non docente in possesso del titolo specifico e organizzato dell’Istituto Sant’Antisa Soc. Coop. Sociale.

Offerta formativaNell’Istituto Sant’Antida la comunità educativa si impegna per formare il bambino, l’uomo del domani, nella libertà profonda e nella carità, aprendolo nella scuola alla partecipazione operosa, alla costruzione del mondo, accendendo ed alimentando in lui i valori fondamentali della persona umana.

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Integrazione tra scuola e territorioI genitori sono i primi responsabili dell’educazione e dell’istruzione dei figli. Essi collaborano, a vari livelli, con la Comunità educante per la crescita integrale dei figli. Sostengono l’opera educativa della scuola anche in qualità di componenti degli Organi Collegiali previsti dalla vigente normativa. Partecipano ai momenti assembleari per le iniziative scolastiche e i progetti delle attività laboratoriali secondo quanto regolarmente programmato. Le famiglie degli alunni sono tenute ad essere consapevoli delle scelte della scuola cattolica. Esse entrano nel clima di dialogo, di confronto, di aiuto reciproco e di coinvolgimento nella progettazione educativa.

La scuola accoglie alla pari gli alunni delle etnie presenti sul territorio e riconosce nella loro cultura un’importante risorsa.

 

CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA

Premessa

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OBIETTIVI GENERALIDEL PROCESSO FORMATIVO

Il curricolo dell’Istituto è comprensivo dell’aspetto nazionale, locale ed opzionale per dare sostegno all’unitarietà della formazione che, attraverso il Piano dell’Offerta Formativa, questa scuola mette a disposizione di alunni, genitori e docenti.

ASPETTO NAZIONALE

Traguardi di sviluppo delle competenze (TSC) e obiettivi di apprendimento (OA)

Finalità:

MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ, come rafforzamento di atteggiamenti di sicurezza, stima di sé, fiducia nelle proprie capacità, motivazione alla

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curiosità, nonché apprendimento a vivere positivamente l’affettività, ad esprimere e controllare emozioni e sentimenti, a rendersi sensibili a quelli degli altri.

CONQUISTA DELL’AUTONOMIA, come sviluppo della capacità di orientarsi e compiere scelte autonome, di interagire con gli altri, di aprirsi alla scoperta, all’interiorizzazione ed al rispetto di valori, di pensare liberamente, di prendere coscienza della realtà ed agire su di essa per modificarla.

SVILUPPO DELLE COMPETENZE, come sviluppo e/o consolidamento di abilità sensoriali, intellettive, motorie, linguistico/espressive e logico/critiche, oltre che di capacità culturali e cognitive.

SVILUPPO DELLA CITTADINANZA, come sviluppo del senso civico e della consapevolezza di appartenere ad un contesto sociale.

 

CAMPI DI ESPERIENZAIl sé e l’altro

RELIGIONE

TSC: Sviluppare lo spirito di pace e fratellanza tra gli uomini, seguendo l’esempio di Gesù.

TSC: Comprendere che il Creato va rispettato perché dono di Dio.

OSA: -Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio Creatore.

- Scoprire la persona di Gesù di Nazaret come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane.

- Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento evangelico dell’amore testimoniato dalla Chiesa.

 TSC : Sviluppare l’identità in relazione alla famiglia e alla comunità di appartenenza.OA: Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità e il senso di appartenenza.TSC: Avere consapevolezza delle proprie esigenze e dei propri sentimenti; esprimerli in modo adeguato.OA: Accorgersi se e in che modo: pensieri, azioni e sentimenti dei maschi e delle donne si differenziano.OA: Registrare momenti e situazioni che suscitano paura, stupore, sgomento, diffidenza, ammirazione, disapprovazione, compiacimento, gratitudine, generosità, simpatia, amore.OA: Interrogarsi e discutere insieme sul senso che hanno per ciascuno questi sentimenti e come sono, di solito, manifestati.

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TSC: Saper rispettare le regole della vita in comune ed interagire in modo costruttivo con gli altri.OA : Rispettare e aiutare gli altri, cercando di capire i loro bisogni attraverso le parole, le azioni, i sentimenti.OA: Rispettare e valorizzare il mondo animato e inanimato che ci circonda.OA: Lavorare in gruppo rispettando le regole organizzative.OA: Valorizzare la collaborazione.

Il corpo in movimentoTSC: Essere autonomo nelle pratiche igieniche, nella gestione delle proprie cose e nell’alimentazione.OA: Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personali, l’ambiente e i materiali comuni.TSC: Conoscere il proprio corpo e sviluppare una coordinazione statica e dinamica delle sue parti.OA: Muoversi con destrezza nello spazio circostanteOA: Coordinare i movimenti degli arti.OA: Muoversi spontaneamente e guidato, su fonti sonore ritmate e non, su indicazioni verbali, sulla scia di un profumo, sul percorso segnato da frecce o altri segni convenzionali.TSC: Conoscere e raffigurare lo schema corporeo.OA: Rappresentare in modo completo e strutturato la figura umana.OA: Rappresentare il proprio corpo, anche in movimento.OA: Controllare le emozioni nel rispetto dell’età specifica.

Linguaggi, creatività, espressioneTSC: Saper utilizzare diverse tecniche espressive.OA: Disegnare, dipingere, modellare.OA: Sperimentare diverse forme di espressione artistica.TSC:Sapersi esprimere attraverso forme di drammatizzazione, utilizzando la voce e il corpo.OA: Utilizzare il corpo e la voce per comunicare.OA: Utilizzare il corpo e la voce per imitare ed inventare suoni, rumori, melodie.TSC: Saper ascoltare e produrre musiche e ritmi.OA: Sviluppare interesse per la musica.OA: Utilizzare il corpo e la voce per imitare.TSC: Utilizzare la lingua italiana per esprimersi con chiarezza.OA: Parlare, descrivere, raccontare, chiedere informazioni a compagni e adulti.TSC: Saper ascoltare.OA: Ascoltare comprendere e riesprimere narrazioni.OA: Riconoscere semplici e diversi testi di letteratura dell’infanzia.OA: Riflettere sulla propria lingua confrontandola con lingue diverse.

La conoscenza del mondoTSC: Saper raggruppare e ordinare elementi in base a criteri diversi.TSC: Confrontare quantità per acquisire il concetto di numero.OA: Ordinare e raggruppare in base a criteri diversi.OA: Contare, aggiungere, togliere quantità.TSC: Saper collocare persone, cose ed eventi nello spazio e nel tempo.

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OA: Costruire/ rielaborare successioni temporaliOA: Collocare e localizzare se stesso e oggetti negli idonei spazi.TSC: Saper osservare fenomeni, proporre ipotesi, elaborare spiegazioni.OA: Saper osservare i fenomeni naturali.OA: Rispettare l’ambiente.

ASPETTO LOCALE

Finalità:Promuovere il senso civico, la conoscenza e il rispetto del territorio locale.

TCS: Sviluppare la propria identità come senso di appartenenza al territorio locale.

OA: Conoscere l’aspetto religioso del territorio locale attraverso le feste paesane e l’ambiente.

OA: Conoscere la propria realtà locale nella cultura degli usi, dei costumi e delle tradizioni.

OA: Conoscere la realtà locale attraverso la narrazione di storie, il canto di nenie, detti popolari, danze.

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INDICAZIONI METODOLOGICHELa Scuola dell’Infanzia, secondo quanto suggeriscono le Indicazioni Nazionali, "concorre all’educazione armonica ed integrale dei bambini e delle bambine".

In tale quadro di riferimento essa, nel pieno rispetto del principio dell’uguaglianza delle opportunità, esplicita la propria azione educativa attraverso le seguenti indicazioni metodologiche:

La valorizzazione del gioco, in tutte le sue forme ed espressioni (gioco di finzione, di immaginazione, di identificazione …), in quanto l’attività didattica ludiforme consente ai bambini di compiere significative esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità.

Il rilievo al fare produttivo ed alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente , le diverse culture, per stimolare ed orientare la curiosità innata dei bambini in itinerari sempre più organizzati di esplorazione e di ricerca.

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La relazione personale significativa, tra i pari e con gli adulti, per creare un clima positivo, caratterizzato da simpatia e affettività costruttiva, che favorisce gli scambi e rende possibile un’interazione che facilita lo svolgimento delle attività.

L’utilizzazione sensata delle routines, per valorizzare, a livello educativo e didattico, di momenti fondamentali che caratterizzano la giornata scolastica (l’ingresso e l’accoglienza, lo svolgimento delle attività educative, il pranzo, le attività ricreative, il riposo o rilassamento, l’uscita, ecc).

L’osservazione, finalizzata all’acquisizione di nuove conoscenze su ciascun bambino, per determinare le esigenze, progettare gli itinerari, adeguare e personalizzare le proposte (piani personalizzati), per valutare e conoscere, migliorare e valorizzare gli esiti formativi (portfolio).

La personalizzazione del percorso educativo, per modificare e integrare le proposte in relazione a particolari bisogni o potenzialità rilevati negli alunni, per dare valore al bambino, ponendolo al centro del processo formativo con le proprie specifiche e differenti necessità e/o risorse.

Il portfolio (non necessariamente redatto secondo le normative vigenti) per testimoniare l’itinerario formativo che si compie nella scuola, attraverso una documentazione che valorizzi il percorso di crescita personale dell’alunno e che sia finalizzata a ricordare, condividere, socializzare, valutare e orientare. Esso si concretizza in una raccolta strutturata e ordinata di documenti di varia natura realizzati dagli alunni (prove scolastiche significative, elaborati prodotti individualmente o in gruppo, riflessioni/verbalizzazioni, ecc.), dai docenti (schede di valutazione, check-list; note sistematiche, ecc.), dalle famiglie (considerazioni e/o annotazioni sulle attività che l’alunno svolge a casa, sulle attitudini che dimostra, sugli interessi che manifesta, ecc).

IL PROFILO DIDATTICO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

La nostra scuola per assicurare a tutti i bambini/e un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative, partendo dagli Obiettivi di apprendimento

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ministeriali, stila unità di apprendimento, personalizzando gli Obiettivi Formativi.L’attività didattica si ispira alle regole di un sapere alimentato da esperienze dirette, dalla scoperta, dall’osservazione, dal confronto, da tutta quella dinamicità che caratterizza i laboratori e che connota in maniera pregnante il far scuola con i bambini.La nostra didattica è prevalentemente laboratoriale, con alunni che pensano e agiscono, che si approcciano alla scoperta dei primi saperi costruendoli insieme all’insegnante e agli altri compagni.Il laboratorio nella sua diversificazione organizzativa è il luogo privilegiato per suscitare il bisogno di fare, il desiderio di agire, per dare visibilità oggettiva alle proprie produzioni in un continuo intreccio di interessi comuni e diversi. In esso i bambini imparano a coniugare le parole con le azioni, le sensazioni e le percezioni con le rappresentazioni e gli insegnanti hanno la possibilità di sentirsi produttori di un’azione didattica che si esplicita nella realizzazione di situazioni di apprendimento immediatamente percepibili.I bambini, guidati dall’insegnante, mediatrice dei saperi, attraverso le innumerevoli occasioni di gioco che sa proporre, imparano ad organizzare le esperienze estrapolando da esse categorie concettuali, acquisiscono strategie per la memorizzazione e la rappresentazione delle stesse, affinano le loro capacità di osservazione e di ricerca.La nostra didattica non si struttura su una direttrice lineare docente/alunno, ma si muove su di un piano circolare, con diverse situazioni di lavoro in gruppo, una didattica che valorizza la socializzazione, lo scambio di opinioni, lo sviluppo di strategie relazionali, la possibilità di confrontarsi anche nella diversità.Una didattica fondata sull’osservazione da parte dell’insegnante di ogni singolo bambino nel suo essere, nel suo pensare, nel suo agire, così da progettare interventi calibrati sui reali bisogni ed interessi degli alunni, sulle loro dimensioni di sviluppo, sull’incontro dei saperi tale da determinare apprendimenti che si traducono in competenze verificabili.La nostra non è una scuola/custodia o scuola/intrattenimento, è una scuola formativa che fa crescere i bambini nell’ambito delle conoscenze, che sa codificare la memoria degli avvenimenti in maniera tale da farli rivivere e ripensarli per capirli in maniera più profonda.

ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONELe insegnanti della scuola dell’infanzia dell’Istituto si incontrano, per sezione, allo scopo di svolgere incontri finalizzati a definire i diversi momenti nei quali si struttura la progettazione:

Premessa; Scelta dei percorsi Scelta e definizione degli obiettivi; Selezione e organizzazione dei contenuti; Indicazione delle metodologie;

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Osservazione/Verifica /Valutazione.

CONTINUITÀ ORIZZONTALESi riserva una particolare attenzione al raccordo tra scuola dell’infanzia e altri contesti educativi, precedenti, collaterali e successivi, nei quali i bambini vivono ed elaborano le loro esperienze. Particolare attenzione si pone nell’assicurare una coerenza degli stili educativi, con specifico riguardo alle esperienze educative maturate in famiglia o all’asilo nido.

CONTINUITÀ VERTICALE La continuità verticale raccorda le scelte educative e didattiche con la scuola Primaria. La raccolta delle informazioni sui bambini in entrata, tramite colloqui a fine anno scolastico con le insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria per conoscenze, è finalizzata alle potenzialità di utili informazioni per la formazione di classi equilibrate.

INTEGRAZIONEIl contesto scolastico in cui ci si trova ad operare richiede la costruzione di un ambiente educativo di apprendimento che consideri basilare la diversità, l’integrazione delle competenze e delle risorse, il rispetto dell’identità, la valorizzazione dei percorsi personali, accogliendo il bambino diversamente abile come portatore di novità e risorse per il cammino di tutti. Convinti che la scuola deve garantire un’attenzione speciale alla diversità di tutti.

Principi ispiratori:

L’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione;

Il diritto all’educazione non può essere impedito da difficoltà derivanti dalle disabilità;

Il Profilo Dinamico Funzionale ed il Piano Educativo Personalizzato sono parte integrante della progettazione di sezione ed alla sua elaborazione partecipano gli insegnanti di sezione e di sostegno statali e gli educatori comunali;

Il Piano Educativo Personalizzato mira a favorire l’autonomia, l’acquisizione di competenze e di abilità espressive e comunicative e degli apprendimenti;

Il rispetto dei tempi di crescita e di motivazione di ciascun alunno; Il lavoro in gruppo potenzia l’apprendimento individuale attraverso

l’interazione, il confronto e la diversità;

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L’uso delle nuove tecnologie migliora la qualità dell’intervento didattico, facilita il processo d’insegnamento /apprendimento rispettando le diverse abilità e stili cognitivi;

La collaborazione stretta tra scuola e famiglia.

Aggiornamento e formazioneLa scuola del duemila impone ai docenti un aggiornamento ed una formazione costante e le insegnanti della scuola dell’infanzia De Dominicis sono consapevoli dell’importanza di tale itinerario che hanno intrapreso con regolarità già da alcuni anni. Nella scuola De Dominicis saranno promosse attività auto-aggiornamento che favoriranno il lavoro in team e l’arricchimento del gruppo. Si organizzano corsi di formazione residenziali tenuti da agenzie specializzate, come per esempio l’agenzia APE, in cui si approfondiscono procedure relative alla stesura del P.O.F., attività inerenti ai campi di esperienza, problematiche circa la verifica e la valutazione.

 

CURRICOLO OPZIONALEPROGETTI

PROGETTO SINTESI ESPERTI

 

PROGETTO

ACCOGLIENZA

"Chi ben comincia

è a metà dell’opera"

Creazione di un clima caldo e rassicurante per genitori e bambini;

Predisposizione di un percorso che promuova nel bambino la percezione di essere accolto ed accettato dall’ambiente scolastico e che stimoli il desiderio di farne parte attiva;

Programmazione di un’accoglienza calibrata alle diverse fasce d’età, alle diverse culture, ai differenti percorsi di crescita dei bambini;

Realizzazione di una significativa collaborazione

Docenti della scuola

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tra i docenti;

Realizzazione di un rapporto di scambio proficuo fra scuola e genitori.

PROGETTO

ANNUALE

Riconoscere ed utilizzare il tempo fantastico per coglierne il significato del suo messaggio.

Cogliere l’importanza delle regole comportamentali.

Sviluppare competenze linguistiche a livello ricettivo-fruitivo e trasmissivo-produttivo su aspetti convergenti e divergenti (realtà – fantasia).

Condividere attività e valori con gli altri.

Avviare competenze comunicative attraverso relazioni verbali e mimica del corpo.

Docenti della scuola

PROGETTO DI ED. RELIGIOSA

Aiutare il bambino a cogliere i segni della vita cristiana

Promuovere lo sviluppo di una mentalità aperta agli altri

Far capire l’importanza dell’amore del Dio padre verso tutti gli uomini

Docenti di religione

LABORATORIO

Approccio alla lingua inglese

(3-4-5 anni)

Favorire un primo accostamento alla lingua e alla cultura inglese avviando una competenza comunicativa di base che si innesti sui bisogni linguistici e sugli interessi dei bambini

Ins. Madrelingua

REGOLAMENTO D’ISTITUTOL’ Istituto Sant’Antida si trova in via S. Antida,27 Caserta (tel.0823/322276)

Gli spazi educativi sono:

o Giardino-cortile o Ingresso o Salone-teatro o Ampio spazio per attività motorieo Aule ampie e luminoseo Zona refettorio

Gli orari di apertura della struttura sono i seguenti:

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lunedì – venerdì 8.00 – 16.00

sabato 8.00 – 12.00

con possibilità di pre e post orario, rispettivamente

dalle 7.30 alle 8.00 e dalle 16.00 alle 18.00

CALENDARIO SCOLASTICO

Viste le indicazioni sul calendario scolastico 2012/2013 deliberate dalla Regione Campania e le facoltà attribuite alle singole istituzioni scolastiche e considerata la durata minima che deve essere di 200 giorni, il calendario scolastico per la Scuola Primaria dell’Istituto Sant’Antida è il seguente:

3 settembre inizio scuola 29 giugno termine scuola primaria

Sospensione attività didattica

.tutte le domeniche

.1 novembre, festa di tutti i Santi

.8 dicembre, Immacolata Concezione

.25 dicembre, Natale

.26 dicembre, Santo Stefano

.1 gennaio, Capodanno

.6 gennaio, Epifania

.lunedi dopo Pasqua

.25 aprile, anniversario della Liberazione

.1 maggio, festa del lavoro

.2 giugno, festa nazionale della Repubblica

.festa del Santo PatronoSono definite, inoltre, le seguenti sospensioni:.2 novembre 2012, commemorazione dei defunti.vacanze natalizie: dal 23 al 31 dicembre 2012, dal 2 al 5 gennaio 2013.12 febbraio 2013, ultimo giorno di carnevale.vacanze pasquali: dal 28 marzo al 1 aprile 2013.

MENSAIl servizio mensa sarà effettuato dalle ore 12:00 alle ore 13:00.

Il menù è preparato da una dietista ed approvato dall’ASL locale.

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Ogni bambino porterà nello zainetto: acqua, tovaglietta, bavetta con elastico, set di stoviglie in plastica dura, melanina, ( n.2 piatti, n.1 bicchiere, posate) ed una merendina che sarà consumata alle ore 10,00 circa.

Coloro che frequentano la ludoteca devono munirsi di scarpette idonee.

DIVISATuta da ginnastica proposta dalla scuola che si acquista presso la portineria.

Abbigliamento corretto nei mesi caldi.

Tuta e scarpine da ginnastica per i giorni previsti per l’attività motoria.

Nell’abbigliamento del bambino si evitino cinture, bretelle e salopettes.

MATERIALE DIDATTICOLa scuola provvederà al materiale didattico.

INDUMENTI E MATERIALE IGIENICO DA FORNIRESalviettine imbevute, fazzolettini di carta, un cambio.

ASSENZE E GIUSTIFICAZIONILe assenze dopo il terzo giorno vanno giustificate con certificato medico. La scuola non è responsabile degli oggetti di valore portati dal bambino.

INCONTRI CON I DOCENTII genitori avendo scelto tale scuola sono coinvolti nella realizzazione del Progetto Educativo, pertanto, devono partecipare agli incontri che si terranno a livello formativo, informativo, di collaborazione e di festa. Per un sereno svolgimento delle attività scolastiche il colloquio con i genitori avviene in orari extra-scolastici. La scuola nel promuovere le uscite didattiche e ricreative si avvale della collaborazione dei genitori.

CONTRIBUTOIl contributo necessario per coprire le spese di gestione dell’intero anno solare, va versato in segreteria o in un’unica rata o con 3 rate, dal primo al quinto giorno, del mese di Settembre 2012, Dicembre2012 e Marzo 2013.

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LA SICUREZZA NELL’ EDIFICIO SCOLASTICO DELL’ISTITUTO SANT’ANTIDA

INTRODUZIONE

La Sicurezza è un argomento di massima importanza sia per il dirigente scolastico, sia per il corpo docente, sia per i collaboratori.

Prima dell’inizio delle lezioni, il dirigente con le referenti della sicurezza dell’Istituto compiono un sopralluogo dell’edificio scolastico al fine di evidenziare le problematiche specifiche per l’anno scolastico (dislocazione delle aule, presenza di alunni diversamente abili, efficienza degli impianti, ecc..)

PIANO SCOLASTICO PER LE EMERGENZE1. CHE COS’E’ UN PIANO SCOLASTICO:

a. L’attivazione delle procedure prescritte; b. La sensibilizzazione alla sicurezza e alla prevenzione dei rischi; c. La realizzazione della mappa dei rischi; d. La stesura del piano di emergenza.

2. OBIETTIVI: creare e divulgare la coscienza della sicurezza e della prevenzione;

3. Realizzazione della mappa dei rischi; 4. Stesura del piano d’emergenza.

FUNZIONIDIRIGENTE:

1. Acquisisce la conoscenza dello stabile; 2. Provvede ad inoltrare agli organi competenti le richieste per risolvere le

problematiche specifiche; 3. Istituisce i corsi per la formazione o l’aggiornamento delle squadre di

soccorso.

COMMISSIONE SICUREZZA:

1. Redige il piano di evacuazione e compila il documento di valutazione dei rischi (su indicazione del RSPP e secondo le proprie capacità, infatti non si tratta di esperti in materia ma di insegnanti)

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2. Si riunisce periodicamente; 3. Attua due prove di evacuazione; 4. Controlla la cassetta del pronto soccorso.

UTENZA:A - Docenti:

1. Prendono atto della situazione delle sezioni e segnalano eventuali guasti; 2. Controllano le aule; 3. Istruiscono i bambini sulle procedure da seguire in caso di emergenza; 4. Istruiscono gli alunni sulla dislocazione degli ambienti nello stabile; 5. Effettuano con i bambini prove pratiche di evacuazione; 6. Effettuano la vigilanza sui bambini.

B - Collaboratori:

1. Controllano le sezioni e tutti gli spazi scolastici interni ed esterni; 2. Verificano gli impianti; 3. Sorvegliano i bambini.

C – Bambini:

1. Conoscono le regole di comportamento e le attuano durante le prove di evacuazione.

ORA ATTIVITA’ SPAZI GRUPPI

COSA FANNO I BAMBINI

COSA FANNO GLI INSEGNANT

I7:309:30

Entrata, accoglienza e giochi spontanei

Aula Tutta la

sezione

Arrivano a scuola, salutano maestre ed amici, lasciano lo zaino al loro posto

Vigilano, coordinano, aiutano, consolano, osservano i comportamenti

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9:3010:0

0

Preghiera e canto Aula Tutta

la sezion

e

Pregano, cantano e lodano il Signore

Pregano e coordinano i

canti

10:00

10:30

Merenda Spazi adatti

Tutta la

sezione

MangianoVigilano e

ribadiscono regole di

comportamento durante i

pasti10:3

011:3

0

Attività laboratoriali

Aula e spazi richiesti

Gruppi per

fasce di età

Diverse attività (a

seconda del laboratorio)

Osservano, guidano, stimolano

11:30

13:00

Allestimento della mensa.

Assegnazione dei posti.

Preghiera

Mensa Tutti

I grandi aiutano i piccoli;

collaborano spontaneame

nte

Collaborano con i

bambini, controllano e

aiutano

13:00

14:00

Giochi spontanei

Giardino Gruppi misti

Organizzano giochi

spontaneamente

Sollecitano, aiutano ed osservano

14:00

15:30

Attività di recupero

dei laboratori

Aula Gruppi misti

Organizzano produzioni

dei laboratori

Verificano il lavoro svolto

15:30

16:00

Uscita Spogliatoi

Tutti Si vestono Affidano i bambini ai

genitori

Le attività didattiche, inoltre, saranno integrate da lezioni di lingua inglese e di educazione motoria che si terranno una volta alla settimana per la durata di un’ora e saranno impartite ai bambini a seconda della fascia d’età.

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