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IL PIANO POGGI PER FIRENZE CAPITALE:
VIALI ALBERATI E GIARDINI
PER UN NUOVO PAESAGGIO URBANO
Flavia Tiberi
Principali fasi di ampliamento di Firenze
(base cartografica: Federigo Fantozzi,
Pianta geometrica di Firenze, 1843)
Epoca romana (I secolo a.C.)
Epoca medievale (1173-1175 e anni successivi)Epoca rinascimentale (1299-1333 e anni successivi)
Principali esempi di trasformazioni urbanistiche nel corso del XIX secolo:la Parigi di Haussmann ed il Ring viennese
Il sistema dei boulevard parigini e delle operazioni di trasformazione urbanistica ad essiannesse costituisce uno degli esempi più importanti per la delineazione delle nuove formeurbanistiche europee del XIX secolo.Nel caso specifico dell’Italia, il progetto haussmanniano ha contribuito anche alla stesuradella Legge sull’esproprio per pubblica utilità (L. 2359/1865).
Un altro esempio è il caso del Ring di Vienna.L’assetto planimetrico e la dislocazione dei servizi di trasporto pubblico lungo il circuito delRing sono i soli aspetti di somiglianza con l’impianto fiorentino, poiché la peculiarità dellasistemazione viennese è rintracciabile soprattutto nell’inserimento, lungo l’arteria viaria,degli edifici ospitanti funzioni pubbliche, e non residenziali.
Il 15 settembre 1864, fu approvata la Convenzione di Settembre, in base alla quale la capitale
del Regno d’Italia veniva trasferita da Torino a Firenze.
Firenze, che presentava ancora l’assetto urbanistico antico, doveva essere trasformata ed
ingrandita per ospitare le principali rappresentanze del Governo, i Ministeri, i funzionari ed i
nuovi cittadini.
Il 22 novembre 1864, il Gonfaloniere Giulio Carobbi invitò Giuseppe Poggi a compilare il
PROGETTO DI MASSIMA del PIANO REGOLATORE DI AMPLIAMENTO DELLA CITTA’
ALL’ESTERNO DEL CIRCUITO DEI VIALI.
Il progetto per il riordino della città all’interno del circuito delle mura fu affidato all’Ing. Luigi Del
Sarto, dell’Uffizio d’Arte del Municipio.
Principali punti del progetto:
1) INGRANDIMENTO DELLA CITTA’
- demolire le mura ed inserire al loro posto un “pubblico grandioso passeggio”. Le muradell’Oltrarno furono mantenute dal Poggi, poiché la forte pendenza del versantecollinare non avrebbe permesso l’inserimento di un viale;
- inglobare i borghi formatisi al di fuori delle mura;
- progettare nuovi quartieri residenziali, funzionali ed eleganti, atti ad ospitare i nuoviresidenti di Firenze capitale;
- ampliare la Cinta daziaria, comprendendo anche i comuni limitrofi alla città di Firenze.
Principali punti del progetto:
2) DIFESA IDRAULICA DELLA CITTA’
- la riva settentrionale dell’Arno sarebbe stata difesa dai muraglioni dei Nuovi Lungarni,protratti ad est fino alla confluenza del Torrente Affrico;
- per assicurare le sponde del Torrente Mugnone, Poggi decise di sostituire l’esistenteargine terroso con un resistente muro di sponda, e per la restante parte programmò ilconsolidamento e l’ingrandimento dell’argine preesistente, per renderlo maggiormentesicuro;
- in corrispondenza delle Cascine, invece, progettò il viale delle carrozze ad una quota piùelevata, fino alla confluenza tra Arno e Mugnone;
- la riva meridionale, infine, presentava minori complessità e risultò sufficiente prolungare,ad ovest, il Lungarno Soderini, tramite la costruzione di un muro di sponda dalla Torredella Sardigna al Ponte di ferro, mentre, ad est, prolungò il Lungarno Serristori dalPonte alle Grazie al Ponte San Niccolò.
Principali punti del progetto:
3) SISTEMAZIONE DELLE STAZIONI FERROVIARIE
Poggi riteneva che la sistemazione delle stazioni Centrale e alla Croce e del tronco di stradatra esse compreso costituisse un ostacolo all’espansione della città ed allo sviluppo dei Vialistessi.
- la Stazione alla Croce impediva il corretto ed omogeneo dimensionamento delcorrispondente tratto dei Viali e la fabbricazione degli edifici previsti intorno a questo.
- a riguardo della Stazione Centrale, invece, Poggi rivelava le sue perplessità in meritoall’ubicazione (che celava la parte basamentale della Chiesa di Santa Maria Novella),per la quale l’andamento dei Viali era costretto in uno spazio limitato (nei pressi dellaFortezza) e di difficile gestione.
Per il superamento di questi inconvenienti, dunque, aveva proposto lo spostamento dellaStazione Centrale, prevedendone un’ubicazione alternativa all’incirca dove oggi sorge laStazione dello Statuto.
Legenda
I lavori per l’ingrandimento di Firenze si protrassero dal 1865 al 1877;tuttavia, dopo il trasferimento della capitale a Roma e la conseguente perdita difinanziamenti, il Comune di Firenze si trovò impossibilitato a portare a compimento tutti ilavori previsti dal Poggi.
Furono terminate soltanto le opere che avevano già raggiunto un avanzato grado direalizzazione, mentre le altre furono abbandonate.
Il trasferimento della capitale a Roma
Piazza Beccaria e Piazza Piave
Piazzale Donatello
Piazza della Libertà
I Giardini della Fortezza
Piazza della Porta al Prato
Piazza Vittorio Veneto
Piazza San Frediano (*)
Piazza della Porta Romana
Piazza Giuseppe Poggi
Il Viale dei Colli ed il sistema delle Rampe
Il progetto del Poggi, soprattutto per la sistemazione dei giardini lungo il Viale dei Colli, sirifaceva prevalentemente allo stile paesaggistico.
Vengono privilegiati i principi del “pittoresco”, come, ad esempio, le vedute e la dilatazionespaziale per mezzo di percorsi sinuosi.
«[…] giardini all’uso inglese […] » Poggi, G., Sui lavori per l'ingrandimento di Firenze (1864-1877), Tipografia Barbera, Firenze 1882
I giardini del Bobolino e del Tivoli lungo il Viale dei Colli
Viale Niccolò Machiavelli Viale Niccolò Machiavelli Viale Niccolò Machiavelli
Viale Niccolò Machiavelli Viale Niccolò Machiavelli Viale Niccolò Machiavelli
Viale Galileo Galilei Viale Galileo Galilei Viale Michelangelo
Arredi, sistemazioni e particolari dei giardini presenti lungo il Viale dei Colli
L’apparato vegetale dei Viali poggiani