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Politica di coesione e fondi strutturali 2014Politica di coesione e fondi strutturali 2014Politica di coesione e fondi strutturali 2014Politica di coesione e fondi strutturali 2014----2020202020202020
Roberto CippiataniINFN, 11-12 febbraio 2014
© EU CORE Consulting & Studio Cippitani Di Gioacchino & Iozzolino© EU CORE Consulting & Studio Cippitani Di Gioacchino & Iozzolino© EU CORE Consulting & Studio Cippitani Di Gioacchino & Iozzolino© EU CORE Consulting & Studio Cippitani Di Gioacchino & IozzolinoDiritti riservati e riproduzione vietata.Diritti riservati e riproduzione vietata.Diritti riservati e riproduzione vietata.Diritti riservati e riproduzione vietata.
È inoltre vietato diffondere queste dispense attraverso la pubblicazione su siti internetÈ inoltre vietato diffondere queste dispense attraverso la pubblicazione su siti internetÈ inoltre vietato diffondere queste dispense attraverso la pubblicazione su siti internetÈ inoltre vietato diffondere queste dispense attraverso la pubblicazione su siti internet
© EU CORE Consulting & Studio Cippitani Di Gioacchino Iozzolino & Partners© EU CORE Consulting & Studio Cippitani Di Gioacchino Iozzolino & Partners© EU CORE Consulting & Studio Cippitani Di Gioacchino Iozzolino & Partners© EU CORE Consulting & Studio Cippitani Di Gioacchino Iozzolino & Partners2
Politica di coesione Dell’Unione Europea
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Politica di coesione� TUE, art. 3 : promuove la coesione sociale, economica e territoriale
e la solidarietà degli SM.
� TFUE, art. 174: Per promuovere uno sviluppo armonioso
dell'insieme dell'Unione, questa sviluppa e prosegue la propria
azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione
economica, sociale e territoriale.
� In particolare l'Unione mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo
delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite. Tra le
regioni interessate, un'attenzione particolare è rivolta alle zone
rurali, alle zone interessate da transizione industriale e alle regioni
che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o
demografici…..3
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Fondi strutturali2007-2013
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La politica di coesione 2007La politica di coesione 2007La politica di coesione 2007La politica di coesione 2007----2013201320132013FSE, FESR e Fondo di coesioneFSE, FESR e Fondo di coesioneFSE, FESR e Fondo di coesioneFSE, FESR e Fondo di coesione
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FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007----2013201320132013
Obiettivo
generale
Ridurre i divari esistenti fra i livelli di sviluppo delle diverse regioni, al
fine di rafforzare la coesione economica e sociale
Obiettivi specifici
•Convergenza (FESR, FSE, Fondo di coesione)
•Competitività regionale e occupazione (FESR, FSE)•Cooperazione territoriale europea (FESR)
Copertura
geografica
Stati membri UE 27
Finanziamento
347,410miliardi di euro di cui:
•81,5% per l’obiettivo Convergenza;
•16% per l’obiettivo Competitività regionale e occupazione
•2,5% per l’obiettivo Cooperazione territoriale europea
Italia: 28.812 milioni di euro
Rif. Regolamento (CE) N. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006
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Architettura della politica di coesione
2000-2006 2007-2013
Obiettivi Strumenti finanziari Obiettivi Strumenti
finanziari
Ob. 1 Regioni in ritardo di sviluppo
Fondo di coesione
FESR, FSE,
FEAOG,SFOPConvergenza
FESR, FSE, Fondo
di CoesioneFondo di coesione
Ob. 2 zone in faci di riconversione
economica e socialeFESR FSE
Competitività regionale
e occupazioneFESR FSEOb.3 sistemi di formazione e
promozione dell’’’’occupazioneFSE
Interreg III FESRCooperazione territoriale
europeaFESR FSEURBAN II FESR
EQUAL FSE
Leader+ FEAOG-orientamento
Sviluppo rurale e ristrutturazione del
settore della pesca nelle regioni
escluse dall’’’’ob.1FEAOG-garanzia
SFOP
FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007----2013201320132013
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PRINCIPALI NOVITA’
� Natura strategica: struttura più strategica per realizzare un
insieme comune di priorità comunitarie. Politica di coesione
quale strumento comunitario per modernizzare l’economia
dell’Unione. Introduzione degli orientamenti strategici
comunitari e del quadro di riferimento strategico nazionale
� Decentramento delle competenze: una volta convenuta con la
Commissione la strategia generale, spetta alle regioni adottare
le decisioni chiave nella selezione e gestione dei progetti;gli stati
membri devono adottare sistemi di controllo affidabili.
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FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007----2013201320132013
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FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007----2013201320132013
PRINCIPALI NOVITA’
� Riduzione del numero degli strumenti finanziari (da sei a tre)
e introduzione di un nuovo principio di “proporzionalità” che
snellisce l’iter amministrativo; sostituzione delle norme
comunitarie con norme di ammissibilità nazionali; maggiore
trasparenza e comunicazione di Stati membri e regioni.
� Jaspers, Jeremie e Jessica: iniziative che assistono Stati
membri e regioni nell’instaurazione di una sana ed efficace
gestione dei fondi meglio gli strumenti di ingegneria finanziaria.
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PRINCIPALI NOVITA’’’’
� Il fondo di coesione non opera più in modo indipendente ma rientra
nell’ambito dell’obiettivo Convergenza. I tre fondi sono soggetti alle stesse norme di programmazione e gestione
� Interreg III viene ripresa nell’ambito dell’obiettivo Cooperazione territoriale eurpoea
� I programmi Urban II ed Equal sono integrati negli obiettivi
Convergenza e Competitività regionale e occupazione
� Il programma Leader+ e il Fondo europeo agricolo di orientamento e
garanzia (FEAOG) sono sostituiti dal Fondo europeo agricolo per lo
sviluppo rurale (FEASR), mentre lo strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP) diventa il fondo europeo per la
pesca (FEP)10
FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007----2013201320132013
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Obiettivo ConvergenzaObiettivo ConvergenzaObiettivo ConvergenzaObiettivo Convergenza
Obiettivo
generale Migliorare le condizioni per la crescita e l’occupazione nelle regioni in ritardo di sviluppo.
Obiettivi specifici
1. Innovazione e società della conoscenza
2. Adattabilità ai cambiamenti economici e sociali
3. Miglioramento della qualità dell’ambiente4. Efficienza amministrativa
Copertura
geografica
Regioni di livello NUTS 2 con un PIL pro capite inferiore al 75% della media
comunitaria
Sostegno transitorio decrescente sino al 2013 per le regioni che sarebbero
state ammissibili all’obiettivo convergenza se la soglia fosse stata
mantenuta al 75% del PIL medio UE-15 invece di quello dell’UE 25 (phasing-out)
Fondo di coesione: Stati membri con un RNL inferiore al 90% della media
comunitaria
Sostegno transitorio decrescente per gli Stati che sarebbero stati ammissibili
al Fondo di coesione se la soglia fosse stata mantenuta al 90% del RNL medio UE-15 invece di quello UE-25
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ObiettivoObiettivoObiettivoObiettivoConvergenzaConvergenzaConvergenzaConvergenza
Finanziamento
FESR, FSE Fondo di Coesione
Convergenza 199.322 Mil Euro
Fondo di coesione 69.578 Mil Euro
Phasing out: 13.955 Mil Euro
Rif.
Regolamento generale (CE) N. 1083/2006 del Consiglio
dell’11 luglio 2006
Regolamento (CE) N.1080 del 5 luglio 2006 del PE e del
Consiglio relativo al FESR
Regolamento (CE) N. 1081/2006 del PE e del Consiglio
relativo al FSE
Regolamento (CE) N. 1084/2006 del Consiglio relativo al
Fondo di Coesione
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Convergenza FESRConvergenza FESRConvergenza FESRConvergenza FESR----FSEFSEFSEFSE
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ConvergenzaConvergenzaConvergenzaConvergenza---- Fondo di coesioneFondo di coesioneFondo di coesioneFondo di coesione
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Obiettivo Competitività regionale e occupazioneObiettivo Competitività regionale e occupazioneObiettivo Competitività regionale e occupazioneObiettivo Competitività regionale e occupazione
Obiettivo
generale L’obiettivo riguarda tutte le azioni che non rientrano nell’obiettivo convergenza.
Obiettivi
specifici
Rafforzare la competitività e le attrattive delle regioni nonché l’occupazione, anticipando i cambiamenti economici e sociali
Copertura
geografica
Tutte le regioni che non sono interessate dall’obiettivo Convergenza o dal sostegno transitorio (regioni di livello NUTS 1 o NUTS 2 in funzione degli Stati membri)
Sostegno transitorio per le regioni di livello NUTS 2
precedentemente coperte dall’obiettivo 1 ma con un PIL superiore al 75% del PIL medio dell’EU 15 (phasing-in)
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Obiettivo Competitività regionale e occupazioneObiettivo Competitività regionale e occupazioneObiettivo Competitività regionale e occupazioneObiettivo Competitività regionale e occupazione
Finanziamento
FESR, FSE
Competitività regionale e occupazione: 43.556 Milioni Di Euro
Phasing-in: 11.409 Milioni di Euro
Rif.
Regolamento generale (CE) N. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006
Regolamento (CE) N.1080 del 5 luglio 2006 del PE e del Consiglio relativo al FESR
Regolamento (CE) N. 1081/2006 del PE e del Consiglio relativo al FSE
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Competitività regionale e occupazioneCompetitività regionale e occupazioneCompetitività regionale e occupazioneCompetitività regionale e occupazione
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Dotazione finanziaria Italia
2007-2013 in milioni di euro•Convergenza: 21.211
•Phasing out: 430•Phasing-in 972
•Competitività regionale e
occupazione: 5.353•Cooperazione
territoriale europea 846
Totale 28812
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Obiettivo Cooperazione territoriale europeaObiettivo Cooperazione territoriale europeaObiettivo Cooperazione territoriale europeaObiettivo Cooperazione territoriale europea
Obiettivo
generale
Rafforzare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e
interregionale, intervenendo in modo complementare agli altri
due obiettivi (le regioni ammissibili a questo obiettivo possono
inoltre fruire degli obiettivi convergenza o competitività
regionale e occupazione).
Obiettivi
specifici
Promozione di soluzioni comuni destinate ad autorità di paesi
diversi nei seguenti ambiti:
•Sviluppo urbani, rurale e costiero;
•Sviluppo delle relazioni economiche e collegamento in rete
delle PMI
La cooperazione è incentrata sulla ricerca, lo sviluppo, la
società dell’informazione, la tutela dell’ambiente, la
prevenzione dei rischi e la gestione integrata delle risorse
idriche.
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Obiettivo Cooperazione territoriale europeaObiettivo Cooperazione territoriale europeaObiettivo Cooperazione territoriale europeaObiettivo Cooperazione territoriale europea
Copertura geografica
Ai fini della cooperazione transfrontaliera: regioni NUTS 3 situate lungo le
frontiere terrestri interne e lungo talune frontiere terrestri esterne, nonché le
regioni situate lungo le frontiere marittime separate da un massimo di 150
km
Ai fini della cooperazione transnazionale: regioni periferiche settentrionali,
Mar Baltico, Europa Nord occidentale, Mare del Nord, Atlantico, Europa sud
occidentale, Spazio alpino, Europa centrale e orientale, Mediterraneo,
Europa sudorientale, Azzorre.Madeira-Canarie, Oceano Indiano, Caraibi
Ai fini della cooperazione interregionale, delle reti di cooperazione e
dello scambio di esperienze è ammissibile l’intero territorio dell’UE
Finanziamento FESR 8723 milioni di euro (2007-2013)
Rif.
Regolamento generale (CE) N. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006
Regolamento (CE) N.1080 del 5 luglio 2006 del PE e del Consiglio relativo
al FESR
Regolamento (CE) N. 1082/2006 del PE e del Consiglio del 5 luglio 2006
relativo al Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT)
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Cooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europea----cooperazione transfrontalieracooperazione transfrontalieracooperazione transfrontalieracooperazione transfrontaliera
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Cooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europea----Cooperazione transnazionaleCooperazione transnazionaleCooperazione transnazionaleCooperazione transnazionale
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Cooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europea----Cooperazione transnazionaleCooperazione transnazionaleCooperazione transnazionaleCooperazione transnazionale
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Cooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europea----Cooperazione transnazionaleCooperazione transnazionaleCooperazione transnazionaleCooperazione transnazionale
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Cooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europea
PRINCIPALI NOVITA’
� la cooperazione con i paesi esterni dell’UE non è più sostenuta
dai fondi strutturali ma dallo strumento europeo di vicinato e
partenariato e lo Strumento di assistenza preadesione.
� Soltanto la cooperazione con i paesi terzi che non ricevono
assistenza finanziaria dall’UE (Liechtenstein, Norvegia,
Svizzera ecc…) rientra nell’ambito della Cooperazione
territoriale europea.
� Rispetto ad Interreg, la cooperazione transfrontaliera prevede
una copertura geografica più ampia, in particolare per quanto
riguarda la cooperazione marittima.
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Cooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europeaCooperazione territoriale europea
PRINCIPALI NOVITA’’’’
� Il collegamento in rete e lo scambio di esperienze sono
finanziate nell’ambito di tre programmi presentati dai 27
Stati membri:
o Interact: sostegno agli organismi che gestiscono i
programmi di cooperazione
o Urbact: reti tematiche fra città
o ORATE/ESPON: osservatorio in rete dell’assetto territoriale
europeo
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FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007FSE, FESR e Fondo di coesione 2007----2013201320132013
Principi di intervento (comuni ai 3 obiettivi)
� Complementarietà
� Coerenza
� Coordinamento
� Conformità
� Addizionalità
� Proporzionalità
� Parità uomini/donne
� Non discriminazione
� Sviluppo sostenibile
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La strategia Europa 2020La strategia Europa 2020La strategia Europa 2020La strategia Europa 2020
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In breveIn breveIn breveIn breve
Strategia di sviluppo socio-economico per l’Unione Europea
per il decennio 2010-2020
� Tenta di rispondere alla peggior crisi economico-finanziaria
abbattutasi sul continente dal Dopoguerra
� Revisione della Strategia di Lisbona che ha guidato le politiche
UE tra il 2000 ed il 2010, con risultati scarsamente soddisfacenti
rispetto agli obiettivi annunciati
� Istituisce un sistema di governance coordinata e multi-livello
(UE, Stati, Regioni, società civile) per raggiungere gli obiettivi
prefissati e lavorare parallelamente per le priorità concordate
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Iter legislativoIter legislativoIter legislativoIter legislativo
� 3 marzo 2010: la Commissione Europea lancia formalmente la
proposta Europa 2020 pubblicando la Comunicazione «A
strategy for smart, sustainable and inclusive growth » 3. 3. 2010,
COM(2010) 2020
� 26 marzo 2010: il Consiglio Europeo discute la proposta della
Commissione e ne supporta gli elementi principali
� 17 giugno 2010: il Consiglio Europeo adotta formalmente la
Strategia ed i suoi cinque obiettivi-chiave. La Strategia è
operativa.
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Lo scenarioLo scenarioLo scenarioLo scenario
� Crisi economica senza precedenti nell’Europa post-guerra
� A fine 2009, diminuzione del PIL pari al 4%, produzione
industriale tornata ai livelli degli anni ‘90, 23 milioni di
disoccupati a livello aggregato
� Deterioramento delle finanze pubbliche e difficoltà d’accesso a
quella privata
� Shock non soltanto economico ma soprattutto in termini di
fiducia
� Complessivamente, potenziale di crescita UE dimezzato e
rischio di perdere un numero altissimo di piani d’investimento,
idee e talenti
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Lo scenario (2)Lo scenario (2)Lo scenario (2)Lo scenario (2)CARENZE STRUTTURALI
�Tasso medio di crescita strutturalmente inferiore a quello dei
principali partner economici – principalmente dovuto a: i)
investimenti insufficienti in R&S; ii) utilizzo insufficiente delle TIC;
iii) riluttanza all’innovazione; iv) ambiente imprenditoriale poco
dinamico
�Tassi d’occupazione inferiori rispetto ad altre regioni del mondo
– soprattutto per quanto riguarda donne e lavoratori più anziani
�Invecchiamento della popolazione e conseguente pressione
supplementare sulle finanze pubbliche e sui sistemi di welfare
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Lo scenario (3)Lo scenario (3)Lo scenario (3)Lo scenario (3)SFIDE GLOBALI
�Concorrenza economica accentuata nel quadro di un’economia
mondiale sempre più interdipendente
�Fragilità del sistema finanziario mondiale e disequilibrio tra il
comportamento degli operatori sui mercati finanziari e l’economia
reale
�Pressione su risorse naturali ed uso inefficiente delle materie
prime, dipendenza da combustibili fossili per «muovere» le
società, con conseguenti danni all’ambiente, cambiamento
climatico e vulnerabilità a shock dei prezzi
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La rispostaLa rispostaLa rispostaLa risposta
� Interdipendenza tra le 28 economie UE – mercato unico e unica
politica monetaria
� Coordinamento continentale rende risposte politiche più forti ed
efficaci
� Coordinamento interno rafforza credibilità e peso dell’UE a livello
mondiale – livello UE conferisce valore aggiunto ad azioni
individuali degli Stati
� Una risposta concertata è la sola ricetta credibile per rispondere
appropriatamente alla crisi attuale riportando l’Europa su un
sentiero di crescita elevata e sostenibile
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La rispostaLa rispostaLa rispostaLa risposta
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Una strategia per una crescita
intelligente, sostenibile ed inclusiva
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PrioritàPrioritàPrioritàPriorità
TRE PRIORITA’ INTEGRATE
�Crescita intelligente: conoscenza e innovazione
come motori della crescita economica
�Crescita sostenibile: uso efficiente delle risorse e
delle tecnologie verdi per aumentare la competitività
�Crescita inclusiva: alto tasso di occupazione per
favorire la coesione sociale e territoriale
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SMART
SUSTAINABLE
INCLUSIVE
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ObiettiviObiettiviObiettiviObiettiviCINQUE OBIETTIVI PRINCIPALI a livello aggregato entro il 2020
1.Occupazione: il 75% della forza lavoro con età compresa tra 20-64 anni impiegata
(a fronte del 69% di fine 2009)
2.Innovazione: 3% del PIL UE investito in Ricerca & Sviluppo (attualmente è
inferiore al 2%)
3.Energia e clima: riduzione di almeno il 20% delle emissioni di gas a effetto serra
rispetto ai livelli del 1990; 20% di fonti rinnovabili nel consumo finale di energia;
aumento del 20% dell’efficienza energetica
4.Istruzione: tasso di abbandono scolastico ridotto al 10% (a fronte del 15% di
partenza) e aumento dei giovani in possesso di titolo di studi superiori al 40%
(rispetto al 31% di partenza)
5.Inclusione sociale: riduzione del numero di persone a rischio-povertà pari al 25%
(pari a venti milioni di persone in termini nominali)
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GovernanceGovernanceGovernanceGovernancemultimultimultimulti----livellolivellolivellolivello
Priorità comuni e obiettivi a livello aggregato
� Ogni Stato «adotta» e adatta la Strategia alla propria situazione
specifica sulla base del proprio livello di ambizione, traducendo i
traguardi aggregati in obiettivi e percorsi nazionali
� Ogni Stato presenta annualmente due rapporti per illustrare
esaustivamente quali passi si stanno compiendo per muovere
verso gli obiettivi definiti
� La Commissione monitora costantemente l’implementazione
della Strategia, produce un Annual Growth Survey e può inviare
raccomandazioni o avvertimenti specifici agli Stati sulla base dei
rapporti da essi presentati
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GovernanceGovernanceGovernanceGovernancemultimultimultimulti----livello (2)livello (2)livello (2)livello (2)
� Il Consiglio Europeo mantiene la direzione politica complessiva
del processo, valutandone annualmente il progresso rispetto agli
obiettivi aggregati UE e a quelli individuali degli Stati
� Definisce orientamenti generali in materia fiscale e macro-
economica sulla base dell’Annual Growth Survey presentato
dalla Commissione
� Approva eventuali raccomandazioni specifiche a ciascun Paese
sulla base di una proposta della Commissione (peer review)
� Regioni e autorità locali coinvolte nell’implementazione della
Strategia tramite molteplici modalità e strumenti
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Flagship initiativesFlagship initiativesFlagship initiativesFlagship initiatives
1) Innovation Union
2) Youth on the move
3) Digital agenda for Europe
4) Resource efficient Europe
5) Industrial policy for the globalisation era
6) An agenda for new skills and jobs
7) European platform against poverty
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SETTE INIZIATIVE-FARO
SMART
SUSTAINABLE
INCLUSIVE
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Priorità e Priorità e Priorità e Priorità e flagship initiativesflagship initiativesflagship initiativesflagship initiatives
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Crescita intelligente Crescita sostenibile Crescita inclusiva
Innovazione
«Innovation Union»
Clima, energia e mobilità
«Resource efficient Europe»
Occupazione e competenze
«An agenda for new skills and jobs»
Istruzione
«Youth on the move»
Competitività
«An industrial policy for the globalisation era»
Lotta alla povertà
«European platform against poverty»
Società digitale
«A digital agenda for Europe»
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Nello specifico…Nello specifico…Nello specifico…Nello specifico…SMART (Crescita Intelligente)
�Innovation Union (Innovazione): volta a migliorare le condizioni generali diaccesso ai finanziamenti per la ricerca e innovazione per rafforzare la catenadell’innovazione e innalzare i livelli di investimento in tutta l’Unione. Tale
obiettivo sarà raggiunto anche attraverso iniziative quali l’istituzione del brevettounico europeo, il tribunale unico dei brevetti.
�Youth on the move (Istruzione): finalizzata a migliorare i sistemi di istruzione eaumentare l’attrattiva internazionale degli istituti europei di istruzione. Taleobiettivo sarà raggiunto anche attraverso il potenziamento deli programmi
europei per la mobilità (Erasmus, Erasmus Mundus, Tempus e Marie Curie)
�Digital Agenda in Europe (Società digitale): ideata per accelerare la diffusione
di internet ad alta velocità e sfruttare i vantaggi del mercato unico del digitaleper famiglie e imprese.
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Nello specifico…Nello specifico…Nello specifico…Nello specifico…SUSTAINABLE (Crescita sostenibile)
�Resource efficient Europe (Clima, energia, mobilità): volta a contribuire ascindere la crescita economica dall’uso delle risorse, ″decarbonizzando″
l’economia, incrementando l’uso di energie rinnovabili, modernizzando i trasportie promuovendo l’efficienza energetica.
�Industrial policy for the globalisation era (Competitività): finalizzata a migliorareil clima imprenditoriale, specialmente per le PMI, e favorire lo sviluppo di unabase industriale solida e sostenibile in grado di competere su scala mondiale.
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Nello specifico…Nello specifico…Nello specifico…Nello specifico…INCLUSIVE (Crescita inclusiva)
�An agenda for new skills and jobs (Occupazione e competenze): pensata percontribuire a modernizzare i mercati occupazionali, agevolando la mobilità della
manodopera e l’acquisizione di competenze lungo tutto l’arco della vita, al finedi aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e di conciliare megliol’offerta e la domanda di manodopera
�European platform against poverty (Lotta alla povertà): ideata per garantirecoesione sociale e territoriale in modo tale che i benefici della crescita e i postidi lavoro siano equamente distribuiti e che le persone vittima di povertà ed
esclusione sociale possano vivere in condizioni dignitose e partecipareattivamente alla società.
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Il Bilancio della UEIl Bilancio della UEIl Bilancio della UEIl Bilancio della UE2014201420142014----2020202020202020
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Il Bilancio della UE 2014Il Bilancio della UE 2014Il Bilancio della UE 2014Il Bilancio della UE 2014----2020 2020 2020 2020
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Il Bilancio della UE 2014Il Bilancio della UE 2014Il Bilancio della UE 2014Il Bilancio della UE 2014----2020 2020 2020 2020
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2014201420142014----2020 / 20072020 / 20072020 / 20072020 / 2007----2013201320132013
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2014201420142014----2020 / 20072020 / 20072020 / 20072020 / 2007----2013201320132013
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2014201420142014----2020 / 20072020 / 20072020 / 20072020 / 2007----2013201320132013
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1a. Competitiveness for growth and jobs 1a. Competitiveness for growth and jobs 1a. Competitiveness for growth and jobs 1a. Competitiveness for growth and jobs
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1b. Economic, social and territorial cohesion1b. Economic, social and territorial cohesion1b. Economic, social and territorial cohesion1b. Economic, social and territorial cohesion
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2. Sustainable Growth: Natural Resources2. Sustainable Growth: Natural Resources2. Sustainable Growth: Natural Resources2. Sustainable Growth: Natural Resources
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3. Security and Citizenship3. Security and Citizenship3. Security and Citizenship3. Security and Citizenship
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4. Global Europe4. Global Europe4. Global Europe4. Global Europe
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Politica di coesione Politica di coesione Politica di coesione Politica di coesione 2014201420142014----2020202020202020
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Fonti giuridicheFonti giuridicheFonti giuridicheFonti giuridiche
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- REGOLAMENTO (UE) N. 1303/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo
europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli
affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo
per gli affari marittimi e la pesca
- REGOLAMENTO (UE) N. 1301/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore
della crescita e dell'occupazione”
- REGOLAMENTO (UE) N. 1304/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo
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Disparità tra le regioni
Media2006 - 2007 - 2008► Il superamento di tali
divergenze rimane un obiettivo prioritario
PIL/pro capite*
*indice EU27=100
< 50 75-90 100-125
50-75 90-100 > 125
© EuroGeographics Association for the administrative boundaries
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Programmazione
"programmazione": l'iter organizzativo, decisionale e di ripartizione delle risorse finanziarie in più fasi finalizzato all'attuazione, su base pluriennale, dell'azione congiunta dell'Unione e degli Stati membri per realizzare gli obiettivi della strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (Art. 2, n. 5, Reg. 1303/2013)
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Maggiore coerenza nell'impiego dei fondi UE disponibili
� Ampia strategia di investimento: conforme agli gli obiettivi di
Europa 2020:
� Coerenza con i programmi nazionali di riforma
� Coordinamento: politica di coesione, sviluppo rurale, fondi per
gli affari marittimi e la pesca
� Obiettivi e indicatori per la misurazione dei progressi verso il
conseguimento degli obiettivi di Europa 2020
� Efficacia: Introduzione di un quadro di riferimento dei risultati
� Efficienza: consolidamento della capacità amministrativa,
riduzione della burocrazia
Programmi
operativi
Accordo di
partenariato
Quadro strategico
comune
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QUADRO STRATEGICO COMUNEFESR, FSE, FC, FEASR, FEAMP
CONTRATTO DI PARTENARIATOFESR, FSE, FC, FEASR, FEAMP
Livello nazionale o regionale
Programmi operativi FESR
Programmi di sviluppo rurale (FEASR)
Programmi operativi FSE
Programmi operativi FC
Livello UE
Livello nazionale
Programmi operativi FESR, FSE, FC
Programmi operativi affari marittimi e pesca(FEAMP)
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Strumenti di programmazione/1
Quadro Strategico Comune:
Preparato dalla Commissione al fine di agevolare il coordinamento settoriale e territoriale dell'intervento dell'Unione nell'ambito dei fondi SIE e con altre politiche e altri strumenti pertinenti dell'Unione, in linea con le finalità e gli obiettivi della strategia Europa 2020
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Strumenti di programmazione/2
Accordo di Partenariato: In base al QSC, ogni Stato membro elabora un accordo di partenariato in collaborazione con i partner e in dialogo con la Commissione. L'accordo di partenariato dovrebbe trasferire gli elementi contenuti nel QSC nel contesto nazionale
E’ un documento preparato da uno Stato membro con il coinvolgimento dei partner in linea con l'approccio della governance a più livelli
Partner: Autorità locali, parti sociali, ONG
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Strumenti di programmazione
Programmi operativi:
Un programma operativo è costituito da assi prioritari.
Un asse prioritario riguarda un fondo e una categoria di regioni e corrisponde a un obiettivo tematico e comprende una o più priorità di investimento di tale obiettivo tematico conformemente alle norme specifiche di ciascun fondo.
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Calendario
quadro finanziario pluriennale 2014-2020
29 giugno
comunicazione Commissione: Quadro Strategico Comune
proposte legislative di nuovi regolamenti
6 ottobre dicembre2011 2011
2012
consultazione pubblica sulla Comunicazione
gennaio-marzogiugno
proposta Commissione Quadro Strategico Comune
2013
2012
Commissione, Consiglio e Parlamento: negoziati pacchetto legislativo + prospettive finanziarieCommissione e Stati membri: dialogo su contratti di partenariato e PO
2014AVVIO
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•realizza il monitoraggio continuo, sempre in raccordo con le amministrazioni competenti, anche attraverso specifiche attività di verifica, degli interventi della politica di coesione. Ferme restando le competenze dell’ufficio della ragioneria dello stato responsabile dei rapporti con UE ( Igrue)
•dà sostegno ed assistenza tecnica alle amministrazioni che gestiscono i programmi, attraverso, formazione del personale, misure di sostegno all’accelerazione e realizzazione, anche in riferimento alle procedure per la stesura e la gestione dei bandi
•assume le funzioni di autorità di gestione
•dà esecuzione alle decisioni relative alla attuazione dei poteri sostitutivi , qualora vengano assunte.
Agenzia per la coesione territoriale (Decreto Legge n.101/ 2013 – capo III articolo 10)
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Maggiori novità
� Rafforzamento approccio strategico
� Più efficacia, più attenzione alla performance
� Semplificazione nella gestione e nel controllo
� Focus sui risultati: monitoraggio e valutazione
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Elenco di obiettivi tematici
� Ricerca e innovazione
� Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC)
� Competitività delle Piccole e Medie Imprese (PMI)
� Transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio
� Adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione e gestione dei rischi
� Tutela dell'ambiente ed efficienza delle risorse
� Trasporto sostenibile e rimozione delle strozzature nelle principali infrastrutture di rete
� Occupazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori
� Inclusione sociale e lotta alla povertà
� Istruzione, competenze e apprendimento permanente
� Potenziamento della capacità istituzionale e amministrazioni
pubbliche efficienti
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Elenco di obiettivi tematiciPriorità Horizon 2020
Pr iorità di Eur opa 2020 Obiettivi tematici (art. 9 della Proposta di RRDC )
1. Rafforzare la r icerca, lo svi luppo tecnologico e l ’ innovazione
2. Migl iorare l 'accesso al le tecnologie del l'informazione e della comunicazione, nonché l 'impiego e la qual i tà del le medesime
Una crescita intelligente: svi luppare un’ economia basata sul la conoscenza e sul l ’ innovazione per migl iorare la competitivi tà internazionale. 3. Promuovere la competi tivi tà delle piccole e medie imprese, il settore agr icolo
4. Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori
5. Promuovere l 'adattamento al cambiamento cl imatico, la prevenzione e la gestione dei rischi
6. Tutelare l'ambiente e promuovere l 'uso efficiente del le r isorse
Una crescita sostenibile: promuovere l’ uso efficace del le r isorse, delle fonti rinnovabi li e del le tecnologie “ verdi ” .
7. Promuovere sistemi di trasporto sostenibi l i ed el iminare le strozzature nel le principali infrastrutture di rete
8. Promuovere l 'occupazione e sostenere la mobi l ità dei lavorator i.
9. Promuovere l 'inclusione sociale e combattere la pover tà
10. Investi re nelle competenze, nel l 'istruzione e nel l 'apprendimento permanente
Una crescita inclusiva: favor ire la coesione sociale e ter r itoriale attraverso alti tassi di occupazione, lotta contro la pover tà e l ’ esclusione sociale. 11. Potenziare la capaci tà isti tuzionale e l’ efficienza amministrativa
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OBI ET T I V O T EM AT I CO 1:
“RAFFORZ ARE L A RI CE RCA, L O SV I L UPPO T ECNOL OGI CO E L ’I NNOV AZ I ONE”
PRIORITÀ DI INVESTIMENTO RISULTATI ATTESI
Incrementare la qualità e la diffusione dell’innovazione nelle imprese
1 Promuovere gli investimenti in Ricerca e Innovazione attraverso il miglioramento della qualità e della diffusione dell’innovazione nelle imprese e attraverso l’aumento dell’occupazione dei profili di alta qualificazione tecnico scientifica nelle imprese
Incrementare l’occupazione ad alta qualificazione tecnico-scientifica nelle imprese
Rafforzamento del sistema innovativo regionale anche attraverso la collaborazione tra imprese e strutture di ricerca pubblica e il sostegno diretto a queste ultime
2. Sostenere l’offerta di Ricerca e Innovazione con riferimento agli organismi di eccellenza (per ricerca applicata), stimolare la cooperazione tra Università, Centri eccellenza, centri di ricerca, etc. (Poli di innovazione, Parchi scientifici e tecnologici, Cluster tecnologici regionali, incubatori di imprese, distretti tecnologici, etc.) e ottimizzare gli interventi pubblici
Sviluppo dei comparti del terziario in grado di agire come leva di innovazione degli altri settori
Promozione di nuovi mercati per l’innovazione, attraverso la qualificazione della domanda pubblica, attraverso l’attività di regolamentazione e micro-regolamentazione
3 Promozione di nuovi mercati per l’innovazione attraverso la qualificazione della domanda pubblica e aumento dell’incidenza di specializzazioni innovative ad alta intensità di conoscenza ed elevato impatto sul sistema produttivo
Aumento dell’incidenza del portafoglio di specializzazioni innovative ad alto valore aggiunto in perimetri applicativi ad alta intensità di conoscenza ed elevata capacità di impatto sul sistema produttivo
Stimolare l'innovazione e la base di conoscenze nelle zone rurali 4 Promozione del trasferimento di
conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali Rinsaldare i nessi tra agricoltura e silvicoltura, da un lato, e
ricerca e innovazione, dall'altro
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OBI ETT I VO TEM AT I CO 2
“M I G LI ORARE L’ ACCESSO ALL E T ECNOL OGI E DELL’ I NFO RM AZ I ONE E DELL A CO M UNI CAZ I ONE, NO NCH É L ’I M PI EGO E LA Q UAL I TÀ DEL LE M EDESI M E”
PRIORITÀ DI INVESTIMENTO RISULTATI ATTESI
Assicurare nei territori una capacità di connessione in banda larga a almeno 10Mbps.
1. Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda larga e ultra larga coerentemente con gli obiettivi fissati al 2020 dalla “Digital Agenda” europea
Garantire nei territori marginali la copertura da connettività in banda larga ad almeno 2Mbps.
Allineamento agli standard di interoperabilità nazionali/europeo per garantire maggior coerenza d’azione tra le istituzioni e una più efficace restituzione dei servizi digitali.
2. Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali della PA offerti a cittadini e imprese (in particolare nella scuola, nella sanità e nella giustizia) Migliorare l’accesso ai servizi digitali (lato domanda e offerta).
Potenziamento dei servizi digitali della PA in termini di utilizzo e stimolo alla partecipazione civica in rete
3 Potenziamento della domanda di ICT dei cittadini in termini di utilizzo dei servizi on line, inclusione digitale e partecipazione in rete Stimolare la partecipazione in rete per favorire l’empowerment
dei cittadini.
Accrescere e favorire l’acquisizione delle competenze digitali nei cittadini
4 Diffusione di Open data e del riuso del dato pubblico
Favorire la cultura dell’open data e il riuso da parte di cittadini e imprese
5 Rafforzamento del settore ICT e diffusione delle ICT nelle imprese Stimolare l’utilizzo dell’ICT nelle imprese
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OBI ETT I V O TEM ATI CO 3
“COM PETI T I VI TÀ DEI SI STEM I PRODUTTI V I (PROM UOV ERE LA COM PETI T I V I TÀ DELLE PM I , I L SETTORE AGRI COLO E I L SETTORE DELLA PESCA E DELL ’ACQUACULTURA)
PRIORITÀ DI INVESTIMENTO RISULTATI ATTESI
Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi
Favorire una maggiore e più incisiva partecipazione delle imprese a rapporti di collaborazione, investimento ed integrazione nei diversi settori di interesse
1. Sviluppare nuovi modelli di attività per la PMI, in particolare per l’internazionalizzazione
Aumento delle risorse umane altamente qualificate e competenze manageriali delle imprese
Favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese ad alta potenzialità di mercato
Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo
2. Promuovere l’imprenditorialità, in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e promuovendo la creazione di nuove aziende
Miglioramento dell’accesso al credito
Favorire la produttività e l’innovazione di prodotto, di processo e organizzativa nelle imprese agricole, agroalimentari e forestali, migliorare la dotazione infrastrutturale rurale
Favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo
Migliore integrazione dei produttori primari nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali
3. Potenziare la competitività e la redditività dell'agricoltura e del sistema agroalimentare regionale
Sostegno alla gestione dei rischi aziendali
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Rafforzare efficacia ed efficienzaConcentrazione sui risultati� Indicatori comuni e specifici per programma,
rendicontazione, controllo e valutazione
Quadro di riferimento dei risultati per tutti i programmi� Tappe fondamentali e obiettivi chiari e misurabili
Riserva di efficacia ed efficienza
� 5% delle dotazioni nazionali (per Stato membro, fondo e categoria di regione)
Condizionalità ex-ante
� Garanzia dell'esistenza di condizioni per investimenti efficaci
Condizionalità macroeconomica� Adeguamento alla nuova governance economica
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Regioni meno sviluppateRegioni più sviluppate e
regioni di transizione
60% 20%
6%
44%
Concentramento delle risorse per ottimizzare l'impatto
Flessibilità – regioni diverse hanno esigenze diverse
Disposizioni specifiche per le ex regioni dell'obiettivo convergenza
Ricerca e innovazioneEfficienza energetica e energia rinnovabile Competitività delle PMI
Concentrazione degli investimenti dell'FESR
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Politica orientata agli investimentiPromuovere l'utilizzo di strumenti di finanziamento
innovativi� Estendere il campo di applicazione a tutte le aree di
investimento� Maggiore chiarezza del quadro normativo� 10% di premio per strumenti di finanziamento innovativi e
sviluppo di tipo partecipativo� Una gamma di opzioni che garantiscono flessibilità ai gestori
dei programmi
Tassi di cofinanziamento massimi� 75%-85% nelle regioni meno sviluppate e ultraperiferiche� 60% nelle regioni di transizione � 50% nelle regioni più sviluppate
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Focus sui risultati
� Monitoraggio
� Indicatori comuni ai diversi fondi
� Indicatori specifici per i PO
� Valutazione
� Ex ante
� Durante la programmazione
� Ex post
� Piani d’azione comuni
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Gestione e controllo
Gestione finanziaria
� Nuovo sistema di rendiconto annuale
� Dichiarazione annuale di gestione
� Liquidazione annuale dei conti da parte della Commissione
Sistemi di gestione e di controllo
� Accreditamento nazionale (responsabilizzazione degli Stati membri)
� Le autorità di gestione possono operare in qualità di autorità di certificazione
� La Commissione può esaminare l'accreditamento (sulla base dei rischi e dei riscontri storici)
Maggiore proporzionalità
� Esenzioni per programmi con volumi ridotti
� Esenzioni per sistemi che hanno conseguito risultati positivi costanti
� Limitazioni della frequenza delle verifiche della Commissione su singole operazioni
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SemplificazioneRegole comuni - fondi compresi nel Quadro strategico comune� Politica di coesione, sviluppo rurale e politiche per gli affari
marittimi e la pesca
Possibilità di programmi plurifondo� FESR, FSE e Fondo di coesione
Sistema di esecuzione razionalizzato� Norme su ammissibilità e durata armonizzate
� Maggiore ricorso a costi semplificati
� Correlazione tra pagamenti e risultati
� Coesione elettronica: "sportello unico" per i beneficiari
� Approccio proporzionale al controllo
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SemplificazioneIl regolamento generale dei Fondi Strutturali regola la semplificazione
amministrativa.
L'intento è quello di armonizzare, per quanto possibile, le norme di base per gli strumenti attuativi.
Le opzioni per i costi semplificati possono essere i tassi e gli importi forfettari che gli Stati Membri offrono come possibilità di introdurre per
una gestione orientata ai risultati a livello dei singoli interventi.
Per il FSE in particolare:
la Commissione può rimborsare le spese sostenute dagli Stati membri
sulla base di tabelle standard di costi unitari e di importi forfettari stabiliti dalla Commissione.
A tale scopo la Commissione ha la facoltà di adottare, atti delegati concernenti il tipo di operazioni coperto, le definizioni delle tabelle standard di costi unitari, gli importi forfettari e i loro massimali, che possono essere adeguati conformemente ai metodi applicabili comunemente utilizzati.
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Efficacia e performance
• Quadro delle performance (“performance framework”) per tutti i programmi
�pietre miliari e obiettivi chiari e misurabili
• Riserva di performance
�5% allocazioni nazionali (per SM, fondo ecategoria di regioni)
• Condizionalità ex ante
�Esistenza delle condizioni per investimentiefficaci
• Condizionalità macro-economica
�Allineamento con nuova governance economica
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Copertura geograficaTre categorie di regioni
� Regioni meno sviluppate (PIL pro capite < 75% della media UE)
� Regioni in transizione ( 75% < PIL pro capite < 90%)
� Regioni più sviluppate (PIL pro capite > 90%)
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3 categoriedi regioni
< 75% della media UEPIL/pro capite*
*indice EU27=100
75-90 % > 90%
Regioni meno sviluppate
Regioni di transizione
Regioni più sviluppate
© EuroGeographics Association for the administrative boundaries
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│ 83
Assegnazione dei finanziamenti
68,7
%
11,6
%
15,8
%
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
119,2
72,4
307.
1
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
Stanziamento di bilancio
(in %)
Popolazione coperta
(in milioni)
Regioni/SM meno sviluppati Regioni di transizione Regioni più sviluppate
Fondo di coesione¹ 68.7
Regioni meno sviluppate 162.6
Regioni di transizione 38.9
Regioni più sviluppate 53.1
Cooperazione territoriale
europea
11.7
Regioni ultraperiferiche e
aree scarsamente popolate
0.9
Totale 336.0
¹ 10 miliardi di euro del Fondo di coesione saranno
destinati al meccanismo per collegare l 'Europa
(Connecting Europe Facil ity)
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Tavola 1 - Fondi strutturali 2014-2020 per categorie di regioni con e senza cofinanziamento nazionale
Cofinanziamento
Totale Fondi
strutturali 2014-2020
(milioni di euro)*
Quota FSE su
totale per
categoria
REG** FSE FESR Moltiplicatore % FSE TOTALE FESR TOTALE
Italia 29.201 0,318 8.970 20.232 17.940 39.644 57.584
REG più sviluppate 6.972 0,503 3.507 3.465 2 50 7.014 6.930 13.945
REG in transizione 999 0,377 377 622 2 50 753 1.244 1.998
REG meno sviluppate 20.236 0,251 5.086 15.150 2 50 10.172 30.299 40.471
Cooperazione territoriale 995 995 1,18 0,00 1.170 1.170
Totale Italia esclusa
Cooperazione territoriale 28.207 8.970 19.237 17.940 38.474 56.414
* Accordo sul Quadro Finanziario Multiannuale 2014-2020 26-27 giugno 2013
** La quota totale Italia FSE fondi UE è 31,8% ( quindi superiore alla quota minima del 26,5% derivante dall'applicazione dei parametri definiti con accordo in COREPER il 26
giugno 2013; la ripartizione tra categorie di regioni è stata definita sia considerando alcune indicazioni iniziali della Commissione (position paper sul FSE), s ia ipotesi derivanti dalla
tipologia ed entità di azioni da sostenre con il FSE.
Fondi strutturali +
Cofinanziamento al 50%Fondi strutturali (escluso cofinananziamento nazionale)
TOTALE FESR +
FSE incluso
cofinanziament
o al 50%
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2014-2020 2007-2013 *
DIFF [14-20 meno
07-13]
DIFF % [14-20
meno 07-13]
Italia 29.201 28.811 391
REG più sviluppate 6.972 4.977 1.996 40,1
REG in transizione 999 1.348 -349 -25,9
REG meno sviluppate 20.236 21.640 -1.404 -6,5
Cooperazione territoriale 995 846
ITALIA (netto Cooperazione territoriale) 28.207 27.965
FONDI UE (FESR + FSE) (solo contributo comunitario, milioni di euro)
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I fondi contribuiscono a sviluppare e portare avanti le azioni
dell’unione intese a rafforzare la politica di coesione
economica, sociale e territoriale…art.174 TFUE
Le azioni sostenute dai fondi contribuiscono a realizzare la
strategia dell’unione per una crescita intelligente , sostenibile e
inclusiva
Perseguono i seguenti obiettivi
a) Investimenti a favore delle crescita e dell’occupazione negli
stati membri e nelle regioni ,con il sostegno di tutti i fondi
(Fesr,Fse,Fc)
b) “cooperazione territoriale europea “ con il sostegno del Fesr
Obiettivi generali dei Fondi
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Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
L'obiettivo è riequilibrare le principali disparità fra le regioni finanziando lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle economie regionali, compresa la conversione delle regioni industriali in declino e di quelle in ritardo di sviluppo.
Tutte le regioni europee riceveranno finanziamenti dal FESR.
Le autorità nazionali e regionali stabiliscono i loro programmi di sviluppo e selezionano i progetti da finanziare.
Stanziamento = 183,3 miliardi di euro
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FESRIl FESR concentra la sua azione verso obiettivi volti agli "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e "Cooperazione territoriale europea".
In particolare Il FESR sostiene lo sviluppo regionale e
locale cofinanziando investimenti nei seguenti campi: -R&S e innovazione, cambiamento climatico e ambiente, -sostegno alle PMI,- servizi di interesse economico generale,- infrastrutture per le telecomunicazioni,- l'energia e i trasporti, -sanità, -Istruzione
-infrastrutture.
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FESR – Destinazione delle risorse
Le regioni in transizione e le regioni più sviluppate dovranno destinare la maggior parte della loro dotazione (eccetto per il FSE) all'efficienza energetica e alle energie rinnovabili, alla competitività delle PMI e all'innovazione.
Le regioni meno sviluppate potranno utilizzare la loro dotazione per un maggior numero di obiettivi che riflettano la maggiore varietà delle loro necessità di sviluppo.
Almeno l'80% delle risorse è destinato all'efficienza energetica e alle energie rinnovabili, alla ricerca e all'innovazione e al sostegno delle PMI nelle regioni più sviluppate e in transizione, di cui il 20% destinato all'efficienza energetica e alle energie rinnovabili.
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FESR – Ambiti di intervento
Investimenti produttivi che contribuiscono alla creazione e al mantenimento di posti di lavoro sostenibili, tramite aiuti diretti a investimenti in piccole e medie imprese (PMI);
Investimenti in infrastrutture che forniscono servizi di base ai cittadini nei settori dell'energia, dell'ambiente, dei trasporti e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC);
Investimenti in infrastrutture sociali, sanitarie ed educative;
Lo sviluppo del potenziale endogeno promuovendo lo sviluppo regionale e locale, la ricerca e l'innovazione;
L'assistenza tecnica.
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FESR – Priorità di investimento1 rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;2 migliorare l'accesso alle TIC, il loro utilizzo e la loro qualità;3 accrescere la competitività delle PMI;4 sostenere il passaggio a un'economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori;5 promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la
gestione dei rischi;6 proteggere l'ambiente e promuovere l'efficienza delle risorse;7 promuovere il trasporto sostenibile ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete;8 promuovere l'occupazione e la mobilità dei lavoratori;9 promuovere l'inclusione sociale e lottare contro la povertà;10 investire nell'istruzione, nella qualificazione professionale e nella formazione permanente, sviluppando l'infrastruttura scolastica e formativa;11 potenziare la capacità istituzionale e l'efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici interessati dagli interventi del FESR, affiancando le azioni svolte a questo fine con il sostegno del FSE.
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1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione
- potenziare l'infrastruttura per la ricerca e l'innovazione (R&I) e le
capacità di sviluppare l'eccellenza nella R&I e promuovere centri di
competenza, in particolare quelli di interesse europeo;
- promuovere gli investimenti delle imprese in R&I, lo sviluppo di
prodotti e servizi, il trasferimento di tecnologie, l'innovazione sociale e le applicazioni nei servizi pubblici, la stimolazione della
domanda, le reti, i cluster e l'innovazione aperta attraverso la
specializzazione intelligente;
- sostenere la ricerca tecnologica e applicata, le linee pilota, le
azioni di validazione precoce dei prodotti, le capacità di
fabbricazione avanzate e la prima produzione in tecnologie chiave
abilitanti e la diffusione di tecnologie con finalità generali.
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2 migliorare l'accesso alle TIC, il loro utilizzo e la loro qualità
estendere la diffusione della banda larga e delle reti ad alta velocità;
sviluppare i prodotti e i servizi delle TIC, il commercio elettronico e la domanda di TIC;
rafforzare le applicazioni delle TIC per l'e-government, l'e-learning, l'einclusion e l'e-health.
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3 accrescere la competitività delle PMI
promuovere l'imprenditorialità, in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e promuovendo la creazione di nuove aziende
sviluppare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l'internazionalizzazione
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4 sostenere il passaggio a un'economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori
promuovere la produzione e la distribuzione di fonti di energia rinnovabili
promuovere l'efficienza energetica e l'uso dell'energia rinnovabile nelle PMI
sostenere l'efficienza energetica e l'uso dell'energia rinnovabile nelle infrastrutture pubbliche e nel settore dell'edilizia abitativa
sviluppare sistemi di distribuzione intelligenti a bassa tensione
promuovere strategie per basse emissioni di carbonio per le zone urbane
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5 promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi
sostenere investimenti riguardanti in modo specifico l'adattamento al cambiamento climatico
promuovere investimenti destinati a far fronte a rischi specifici, garantire la capacità di reagire alle catastrofi e sviluppare sistemi di gestione delle catastrofi
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6 proteggere l'ambiente e promuovere l'efficienza delle risorse
Contribuire a soddisfare le notevoli necessità di investimenti nel settore dei rifiuti per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell'Unione in materia ambientale;
Contribuire a soddisfare le notevoli necessità di investimenti nel settore dell'acqua per rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell'Unione in materia ambientale;
Proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio culturale;
Proteggere la biodiversità, i suoli e promuovere i servizi per gli ecosistemi, compreso “NATURA 2000” e le infrastrutture verdi;
Migliorare l'ambiente urbano, in particolare con la riqualificazione delle aree industriali dismesse e la riduzione dell'inquinamento atmosferico.
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7 promuovere il trasporto sostenibile ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete
Favorire la creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti multimodale con investimenti nella rete transeuropea dei trasporti (TEN-T);
Migliorare la mobilità regionale, per mezzo del collegamento dei nodi secondari e terziari all'infrastruttura della TEN-T;
Sviluppare sistemi di trasporto ecologici e a bassa emissione di carbonio e favorire la mobilità urbana sostenibile;
Sviluppare sistemi di trasporto ferroviario globali, di elevata qualità e interoperabili.
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8 promuovere l'occupazione e la mobilità dei lavoratori
Lo sviluppo di incubatrici di imprese e il sostegno a investimenti per i lavoratori autonomi e la reazione di imprese;
Iniziative per lo sviluppo locale e aiuti a strutture che forniscono servizi di zona per creare nuovi posti di lavoro, se tali azioni non rientrano nel campo d'applicazione del FSE;
Investimenti in infrastrutture per i servizi pubblici per l'impiego
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9 promuovere l'inclusione sociale e lottare contro la povertà
Investimenti nell'infrastruttura sanitaria e sociale che contribuiscano allo sviluppo nazionale, regionale e locale, la riduzione delle disparità nelle condizioni sanitarie e il passaggio dai servizi istituzionali ai servizi locali;
Il sostegno alla rigenerazione fisica ed economica delle comunità urbane e rurali sfavorite;
Il sostegno a imprese sociali
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10 investire nell'istruzione, nella qualificazione professionale e nella formazione permanente, sviluppando l'infrastruttura
scolastica e formativa
investire nell'istruzione, nella qualificazione professionale e nella formazione permanente,
sviluppando l'infrastruttura scolastica e formativa
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11 potenziare la capacità istituzionale e l'efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici interessati dagli interventi del
FESR
potenziare la capacità istituzionale e l'efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici interessati dagli interventi del FESR, affiancando le azioni svolte a questo fine con il sostegno del FSE.
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│ 103
Fondo sociale europeo (FSE)
Convergenza con la strategia Europa 2020� Promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori
� Investire nell'istruzione, nelle competenze e nell'apprendimento permanente
� Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà
� Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un'amministrazione pubblica efficiente
Dimensione sociale rafforzata� 20% dei contributi dell'FSE destinati all'inclusione sociale
� Intensificazione della lotta alla disoccupazione giovanile
� Integrazione e sostegno specifico all'uguaglianza di genere e alla non discriminazione:
FSE – 18 priorità di investimento
Occupabilità
1 - accesso all'occupazione 2 – giovani3 – creazione impresa4 – conciliazione5 – adattabilità6 – invecchiamento attivo7 - istituzioni mercato lavoro
Inclusione
sociale
Istruzione
Capacità
istituzionale
1 - abbandono scolastico 2 – qualità istruzione superiore3 – formazione permanente
1 - inclusione attiva2 - comunità emarginate 3 - antidiscriminazione 4 - accesso a servizi5 - economia sociale 6 - sviluppo locale da collettività
1 - capacità istituzionale amministrazione pubblica
2 - rafforzamento parti interessate; patti settoriali / territoriali di riforma
FSE – concentrazione
� Stato membro: almeno 20% per inclusione sociale
� Programma operativo: percentuali minime di concentrazione su 4 delle 18 priorità d’investimento FSE (60-70-80)
36
FSE – principi orizzontali
� Partenariato: sovvenzioni globali, parti sociali, ONG
� Uguaglianza uomo-donna
� Pari opportunità e Antidiscriminazione
� Innovazione sociale
� Cooperazione transnazionale
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Fondo di coesioneFornisce sostegno agli Stati membri con RNL/pro capite < 90% della media dell'UE27Investimenti nell'ambiente� Adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione dei rischi
� Servizi idrici e di smaltimento dei rifiuti
� Biodiversità incluso il ricorso a infrastrutture verdi
� Ambiente urbano
� Economia a basse emissioni di carbonio
Investimenti nei trasporti� Reti transeuropee dei trasporti (RTE-T)
� Sistemi di trasporto a basse emissioni di carbonio e trasporto urbano
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Rafforzare la coesione territoriale
Attenzione focalizzata sullo sviluppo urbano sostenibile� Almeno il 5% delle risorse dell'FESR
Sviluppo di una piattaforma per lo sviluppo urbano� Istituzione di una rete tra le città e scambi di informazioni
sulle politiche urbane
Azioni innovative per lo sviluppo urbano sostenibile
� Massimale pari allo 0,2% del finanziamento annuale
Aree con caratteristiche naturali o demografiche specifiche� Dotazione supplementare per regioni ultraperiferiche e
scarsamente popolate
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Fondi strutturaliFondi strutturaliFondi strutturaliFondi strutturaliper la Ricerca e l’Innovazione per la Ricerca e l’Innovazione per la Ricerca e l’Innovazione per la Ricerca e l’Innovazione
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«Stairway» tra fondi strutturali e programmi quadro
Ci sono significative disparità tra le regioni europee in termini di ricerca e innovazione
Necessità di eliminare o ridurre l’R&D Divide
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Esempio Italia – Nord Ovest
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Anno Indicator e Ter ritor io Target
2006 2007 2008 2009 2010
Piemonte 0,37 0,38 0,40 0,40 0,38
Nord Ovest 0,33 0,32 0,33 0,35 0,34
Italia 0,54 0,52 0,54 0,55 0,54
Incidenza della spesa pubblica in ricerca e
sviluppo
UE 0,68 0,67 0,70 0,77 0,77
Piemonte 1,31 1,37 1,41 1,41 1,39
Nord Ovest 0,91 0,96 0,97 0,98 1,02
Italia 0,55 0,61 0,65 0,67 0,68
Incidenza della spesa delle imprese in
ricerca e sviluppo
UE 1,17 1,18 1,22 1,25 1,24
Piemonte 1,68 1,74 1,81 1,81 1,77
Nord Ovest 1,24 1,28 1,30 1,33 1,37
Italia 1,53 1,09 1,13 1,19 1,22 1,22
Incidenza della spesa in ricerca e sviluppo
UE 3,00 1,85 1,85 1,92 2,02 2,01
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� Ricerca e Innovazione = 1° priorità tematica dei fondi di coesione
� Percentuali dal FESR a priorità chiave - Sostegno congiunto a R&I e PMI:
� 60% nelle regioni sviluppate
� 40% nelle meno sviluppate
� Sinergie rafforzate con Horizon 2020
� Possibilità di spendere i propri fondi in altre regioni se per proprio vantaggio (Infrastrutture di Ricerca)
Continuazione di schemi progettuali FP7 per regioni:
Politica di Coesione 2014 – 2020
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Stairway to excellenceStairway to excellenceStairway to excellenceStairway to excellence
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Horizon 2020 Cohesion Policy
Based largely on individual R&D and
innovation Projects of a pre-competitive natureaiming at advancing knowledge and fosteringinnovation for growth and jobs, including but not
exclusively frontier research (also co-fundingnational and regional programmes)
Based on multiannual Programmes aiming
at increased to reduce regional disparities,including through close to the market competitiveR&D and innovation efforts
Awarded directly to final beneficiaries
(firms, public and private R&D centres andUniversities, including national and regionalgovernments in certain cases – Art. 185, ERA-NET
etc.)
Awarded through shared management
exclusively to national and regional publicintermediaries
Through transnational competitive calls
addressed to international groupings through peerreview based on excellence criteria
Non competitive attribution addressed to
regional players based on strategic planningnegotiation (however calls possible at national orregional level)
Synergies and Complementarities
Horizon 2020 will focus on tackling major
societal challenges, maximising thecompetitiveness impact of research andinnovation (Industrial leadership) and raising and
spreading levels of excellence in the researchbase
Cohesion policy will focus on galvanising
smart specialisation that will act as a capacitybuilding instrument, based on learningmechanisms and the creation of critical skills in
regions and Member States.
Horizon 2020Horizon 2020Horizon 2020Horizon 2020----Fondi strutturaliFondi strutturaliFondi strutturaliFondi strutturali
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Horizon 2020Horizon 2020Horizon 2020Horizon 2020----Fondi Fondi Fondi Fondi strutturalistrutturalistrutturalistrutturali
� Horizon :
� ingloba al suo interno, oltre alle iniziative del 7PQ, anche la maggior partedelle linee di finanziamento che costituivano il Competitiveness and InnovationProgramme (il CIP) e le iniziative promosse dallo European Institute forInnovation and Technology
� è caratterizzato da una forte connessione e complementarietà con i FondiStrutturali, che nella nuova programmazione hanno fra le priorità chiave laricerca e l’innovazione, da finanziarsi però solo previa definizione di ″strategiedi specializzazione intelligente″ a livello regionale
Cf: http://s3platform.jrc.ec.europa.eu/home
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� Commitment 24
� "Gli Stati Membri devono incrementare l'uso dei Fondi Strutturali esistenti per programmi di ricerca e Innovazione…implementando strategie di "smart specialisation"…La Commissione creerà una "smart specialisation platform" nel 2012…"
� Commitment 25
� "Gli Stati Membri devono avviare la preparazione dei Fondi Strutturali post 2013 con un accresciuto focus su innovazione e smart specialisation. I futuri regolamenti FESR dovranno appostare maggiori risorse per sostenere iniziative di innovazionenelle Regioni UE"
Smart Specialisation
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Smart SpecialisationIl concetto e le motivazioni
Il concetto “Smart Specialisation” è stato sviluppato nei policy brief del Gruppo “Knowledge for growth” e nel “Rapporto Barca”, ed è
ripreso nella Comunicazione della Commissione sul contributo della
politica regionale alla “Smart Growth”
E’ un concetto utilizzato come raccomandazione :
� per migliorare l'efficacia dei sistemi nazionali e regionali responsabili
dell’attuazione delle politiche di ricerca e innovazione
� per ripartire e mettere a sistema gli interventi dei Fondi europei
(HORIZON, COSME, Fondi strutturali) nel loro sostegno
all’innovazione
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� Approccio strategico allo sviluppo attraverso sostegno mirato a R&I.
� Base della nuova politica di coesione e dei nuovi Fondi Strutturali e contributo all'agenda di Europa 2020
• Smart Specialisation Platform:
• (http://ipts.jrc.ec.europa.eu/activities/research-and-innovation/s3platform.cfm)
• Informazioni, consulenze e formazione a Stati e Regioni per meglio definire le proprie Strategie di Smart Specialisation
Smart Specialisation
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� Identificare le risorse e le caratteristiche uniche di ogni paese e regione
� evidenziarne i vantaggi competitivi e
� riunirne le risorse e i soggetti coinvolti intorno a una visione del futuro basata sull’eccellenza,
� rafforzare i sistemi di innovazione, ottimizzare i flussi di conoscenze e diffondere i vantaggi dell’innovazione nell’intera economia regionale.
Smart Specialisation
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Programmi integrati che svolgono 5 funzioni:
�incentrano il sostegno della politica e gli investimenti su priorità̀, sfide ed esigenze di sviluppo basato sulla conoscenza a livello nazionale e regionale;
�valorizzano i punti di forza, i vantaggi competitivi e il potenziale di eccellenza di ogni paese o regione;
�supportano l’innovazione tecnologica e basata sulla pratica e promuovono gli investimenti nel settore privato;
�assicurano la piena partecipazione dei soggetti coinvolti e incoraggiano l’innovazione e la sperimentazione;
�sono basati su esperienze concrete e includono validi sistemi di monitoraggio e valutazione.
Smart Specialisation
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Caratteristiche:
�L’esistenza di una RIS3 costituisce condizionalià̀ ex-ante per Stati membri e regioni. Le autorità nazionali e regionali devono quindi identificare le specializzazioni di conoscenza che meglio si adattano al loro potenziale di innovazione basato sugli asset e sulle capacità dei territori, e redigere un documento che delinei la proposta di strategia
�Approccio bottom-up che coinvolgono imprese, centri di ricerca e università
�La strategia non dovrebbe essere solo costruita e finalizzata al supporto dell’eccellenza scientifica regionale, ma dovrebbe anche a supportare l’innovazione non tecnologica e includere l’adozione e la diffusione della conoscenza e dell’innovazione.
Smart Specialisation
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Fondi Strutturali Fondi Strutturali Fondi Strutturali Fondi Strutturali
Ammissibilità dei Costi - Rendicontazione
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Soggetti e definizioni
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Autorità Coinvolte
Ogni Stato designa per ogni programma operativo:
� AUTORITA’’’’DI GESTIONE
� AUTORITA’’’’DI CERTIFICAZIONE
� AUTORITA’’’’DI AUDIT
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Autorità Coinvolte
AUTORITA’’’’DI GESTIONE
� Un'autorità pubblica o un organismo pubblico o privato, nazionale,regionale o locale, designato dallo Stato membro per gestire il
programma operativo
� L’autorità di gestione è responsabile per la gestione e attuazione
del programma operativo.
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Autorità Coinvolte
ORGANISMO INTERMEDIO
� L’organismo intermedio è qualsiasi organismo o servizio pubblico o
privato che agisce sotto la responsabilità di un’autorità di gestione odi certificazione o che svolge mansioni per conto di questa autorità
nei confronti dei beneficiari che attuano le operazioni (art. 2 c. 6
regolamento 1083/2006).
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Autorità Coinvolte
AUTORITA’’’’DI CERTIFICAZIONE
� Un'autorità pubblica o un organismo pubblico, nazionale, regionale o
locale, designato dallo Stato membro per certificare le dichiarazioni di
spesa e le domande di pagamento prima del loro invio alla
Commissione
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Autorità Coinvolte
AUTORITA’’’’DI AUDIT
� Un'autorità pubblica o un organismo pubblico, nazionale, regionale o
locale, funzionalmente indipendente dall'autorità di gestione e
dall'autorità di certificazione, designato dallo Stato membro per
ciascun programma operativo e responsabile della verifica
dell'efficace funzionamento del sistema di gestione e di controllo.
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Beneficiari
BENEFICIARIO
� un operatore, organismo o impresa, pubblico o privato, responsabiledell'avvio o dell'avvio e dell'attuazione delle operazioni;
� nel quadro del regime di aiuti di cui all'articolo 87 del trattato, i
beneficiari sono imprese pubbliche o private che realizzano unsingolo progetto e ricevono l'aiuto pubblico
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BeneficiariPARTENARIATO
� I beneficiari possono riunirsi in un partenariato
� Il Partenariato è una forma di collaborazione/compartecipazione di più
soggetti che condividono finalità e obiettivi di una operazione, sia
partecipando attivamente alle diverse fasi attuative dell’operazionestessa (partner operativi) sia essendone promotori sulla base di uno
specifico fabbisogno/interesse di cui sono portatori (partner promotori
o stakeholder)
� Il vincolo giuridico fra i soggetti partner può variare: può essere
temporaneo o stabile
� ATI, ATS, GEIE, consorzi, gruppo di imprese, Partenariato pubblicoprivato, accordi di rete, forme di partenariato non istituzionalizzato
etc.).
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BeneficiariPARTENARIATO
� Il rapporto tra tali soggetti non è configurabile come delega a terzi;
� I partner operano a costi reali senza possibilità di ricarichi e sono
assoggettati a rendicontazione delle eventuali spese da loro effettuate
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A.T.I. e A.T.S.Nel caso in cui il Partenariato tra i soggetti risulti strutturato, sin dalla fase
dell’’’’attività progettuale, attraverso un’’’’ Associazione Temporanea di Imprese o un’’’’Associazione Temporanea di Scopo, L’’’’ A.T.I e l’’’’ A.T.S., nel suo insieme, costituisce
Soggetto proponente.
Anche in questo caso il
rapporto tra tali soggetti non è configurabile come
delega a terzi ed è
assimilabile ad un mandato senza
rappresentanza
Anche in questo caso i
componenti dell’A.T.S. operano a costi reali,
senza possibilità di
ricarichi, e sono assoggettati a
Rendicontazione delle
spese effettuate
I componenti saranno
tenuti a presentare, sia pure per il tramite del
mandatario (ATI o ATS),
fattura o nota di debito intestata al Ministero del
Lavoro, relativamente
alle attività ed alle connesse quote
finanziarie di compet.
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Soggetti Partecipanti di Soggetti collettivi
Parti di attività progettuali possono essere svolte da soggetti tra i quali intercorre un
vincolo associativo o societario o consortile, ovvero da consorziati di un consorzio,
beneficiario o partner di strutture associative (incluse le fondazioni).
Il rapporto tra tali soggetti
non è configurabile come
delega a terzi ed è
assimilabile ad un mandato
senza rappresentanza;
L’’’’ente Beneficiario rimane
unico interlocutore
responsabile nei confronti
dell’’’’Amministrazione
Finanziatrice
Beneficiario, attuatore,
partner, consociati o
associati operano tutti a
costi reali senza ricarichi e
sono assoggettati a
rendicontazione; Il partner
presenta fattura o nota di
debito intestata al
beneficiario del Contributo
relativamente alle attività
espletate
In riferimento agli aspetti
fiscali, il regime a cui il
partner assoggetterà il
contributo percepito
tramite il Beneficiario,
potrà essere lo stesso
che regola i rapporti tra
l’’’’ente beneficiario e
l’’’’Amministrazione
finanziatrice
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Delega a terzi
(Circ. 2/2009)
� Nella species “delega” si riconducono gli affidamenti a terzi
riguardanti attività costituite da una pluralità di
azioni/prestazioni/servizi organizzati e coordinati aventi una
relazione sostanziale con le finalità e gli obiettivi preordinati
del progetto e che costituiscono elemento fondante della
valutazione del progetto stesso.
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Delega a terzi
Di norma la delega a Terzi della gestione delle attività progettuali è vietata. Deroga
a tale divieto, qualora consentita dall’’’’Amministrazione Pubblica Referente, potrà essere contenuta esplicitamente nel progetto; per sopraggiunti motivi essa potrà
essere autorizzata anche nel corso delle attività purché preventivamente rispetto
all’’’’espletamento delle attività oggetto della stessa delega, limitatamente e con rigorosa motivazione, e comunque sempre nei limiti dei casi sottoelencati :
Per apporti integrativi
specialistici di cui gli enti Beneficiari non possono
disporre in maniera diretta
Per iniziative urgenti, tali
da non consentire
l’organizzazione delle stesse all’interno dell’ente
del beneficiario nei tempi utili per la loro tempestiva
realizzazione
Non superiori al 30%
del valore progettuale
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Delega a Terzi� Non sono considerate deleghe a terzi (Cir. 2/2009):
� affidamento di incarichi professionali a persone fisiche e/o a studi
associati, se costituiti in conformità alla legge 23 novembre 1939,
n. 1815 e pertanto operanti salvaguardando i principi della
responsabilità professionale e deontologica in capo alprofessionista.
� affidamento a terzi l ’ incarico a persona fisica titolare di
un’impresa individuale, se per lo svolgimento dell’incarico (es.
docenza) se non si ricorre all’utilizzo della struttura e dei beni
organizzati che costituiscono l’azienda stessa.
� acquisizione di forniture e servizi aventi carattere meramente
esecutivo o accessorio o strumentale137
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Delega a Terzi
� Il Terzo delegato dovrà possedere i requisiti e le competenze
richieste dall’Intervento e non potrà delegare ad altri soggetti
l’esecuzione, anche in parte, delle attività.
� Responsabile a tutti gli effetti dell’Intervento risulterà il soggetto
convenzionato anche per le attività delegate.
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Soggetti Terzi: Delega non ammessa
In nessun caso la delega potrà riguardare:
A.attività di direzione, coordinamento ed amministrazionedell’intervento formativo o progettuale nel suo complesso;
B.attività che contribuiscono ad aumentare il costo diesecuzione dell ’ operazione, senza alcun valore aggiuntoproporzionato;
C.accordi stipulati con intermediari o consulenti in cui il pagamentoè espresso in percentuale del Costo totale dell’’’’operazione, ameno che non giustificato in base all’effettivo valore dei serviziprestati.
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Soggetti Terzi: Documentazione da produrre
� Contratto: il contratto stipulato tra ente beneficiario e il Soggettodelegato dovrà essere particolarmente dettagliato nell’oggetto,nei contenuti, nelle modalità di esecuzione delle prestazioni edarticolati per voci di costo. Deve essere inoltre inclusa una clausolacon la quale i delegati si impegnano, all’’’’evidenza, a fornire agliorgani di revisione e controllo nazionali e comunitari tutte leinformazioni necessarie relative alle attività oggetto delladelega.
� Preventivi di spesa datati e sottoscritti dai legali rappresentantidei fornitori interpellati;
� Fatture
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Regolamento (CE) n. 448/2004Norma n. 1-Spese effettivamente sostenute
Subappalto
Fatte salve norme nazionali più rigorose, le spese dei seguenti Subappalti
NON sono AMMISSIBILI:
A. subappalti senza alcun valore aggiuntoproporzionato al costo;
B. subappalti stipulati con intermediari e consulenti il cui pagamento è espresso in percentuale del costo totale dell’’’’operazione; a meno che non viene giustificato l’effettivo valore dell’opera o servizi prestati.
I subappaltatori si impegnano a fornire agli organi di revisione e controllo tutte le informazioni necessarie relative all’attività oggetto di subappalto
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Procedure per delega e acquisto di beni e servizi
Nel caso di non applicazione D.lgs. 163/2006
� fascia (IVA esclusa) fino a € 40.000,00: acquisizione diretta;
� da € 20.000,01 a € 200.000,00: consultazione di almeno 5 operatoriqualificati e scelta del più conveniente (oppure offerta economicamentepiù vantaggiosa), garantendo procedure trasparenti e documentabili, nelrispetto del principio di rotazione.
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Entrate
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Regolamento (CE) n. 448/2004Norma n. 2 – Contabilizzazione delle Entrate
Entrate
Entrate generate:
� A) durante il periodo di cofinanziamento ovvero fino alla chiusura dell’intervento;
� B) attraverso vendite, attività di noleggio, servizi, tasse di iscrizioni, canoni, o entrate equivalenti
Le entrate non possono superare la quota di cofinanziamento
Se la superano si riduce il contributo.
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Art. 55 Regolamento (CE) n. 1083/2006
Progetti generatori di entrate
Qualsiasi operazione che comporti un investimento ininfrastrutture il cui utilizzo sia soggetto a tariffe direttamente acarico degli utenti o qualsiasi operazione che comporti lavendita o la locazione di terreni o immobili o qualsiasi altrafornitura di servizi contro pagamento (es. vendite, locazioni,servizi, iscrizioni/tariffe, o altre entrate analoghe).
Quando il contributo sia superiore a 1 milione di Euro
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Art. 55 Regolamento (CE) n. 1083/2006
Progetti generatori di entrate
� Le entrate generate dal progetto durante la fase di realizzazionedevono essere calcolate dal Beneficiario al fine di poter essereintegralmente o proporzionalmente detratte dalla spesa ammissibile aseconda che siano generate dal progetto integralmente o soloparzialmente.
� La stima delle entrate deve essere fatta al momento del deposito delprogetto, mentre il calcolo della spesa ammissibile sarà effettuato allachiusura del progetto, sulla base della dichiarazione dell’ammontareesatto delle entrate rilasciata dal Beneficiario.
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Art. 55 Regolamento (CE) n. 1083/2006
Progetti generatori di entrate
� Si possono calcolare in due modi
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Contributi in natura
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Art. 56, par. 2, Regolamento (CE) n. 1083/2006mod. Regolamento (CE) 284/2009
CONTRIBUTI IN NATURA
Possono essere assimilate alle spese sostenute dai Beneficiari per l’attuazione delle operazioni quelle relative a contributi in natura a condizione che:
� 1. siano state dichiarate ammissibili dalle norme nazionali in materia di ammissibilità;
� 2. siano giustificate da documenti contabili aventi valore probatorio equivalente alle fatture, fatte salve le disposizioni stabilite in regolamenti specifici;
� 3. nel caso di contributi in natura è necessario che il cofinanziamento del Fondo non superi la spesa totale ammissibile, escluso il valore di detti contributi.
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CONTRIBUTI IN NATURA
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Principi di Ammissibilità dei Costi
Un costo deve essere:
� Pertinente ed imputabile ad azioni ammissibili
� Effettivo
� Riferibile Temporalmente al periodo del Finanziamento
� Comprovabile
� Tracciabile
� Legittimo
� Contabilizzato
� Contenuto nei limiti autorizzati
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Pertinente ed imputabile ad azioni ammissibili
� “una spesa è ammissibile alla partecipazione dei Fondi,
soltanto qualora sia stata sostenuta per operazioni decise
dall’autorità di gestione del programma operativo in
questione o sotto la sua responsabilità…” (art. 56, comma 3, Regolamento (CE) n. 1083/06 )
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Effettivo
� “L’Autorità di Gestione … è tenuta a:…Verificare che i prodotti e i servizicofinanziati siano forniti e l’effettiva esecuzione delle spese dichiarate daibeneficiari in relazione alle operazioni ” (art. 60, lettera b, Regolamento (CE)n. 1083/2006);
� “…i contributi in natura, le spese di ammortamento e le spese generalipossono essere assimilate alle spese sostenute dai beneficiari nell’attuarele operazioni, purchè: …l’ ammontare delle spese sia giustificato daidocumenti contabili aventi un valore probatorio equivalente alle fatture” (art.56, comma 2, lettera b, Regolamento (CE) n. 1083/2006);
� Le verifiche che l’Autorità di Gestione è tenuta ad effettuare “consentono diaccertare che le spese dichiarate siano reali” (art. 13, comma 2,Regolamento (CE) n. 1828/2006).
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Costi forfetari/Costi standard
� Ai sensi dell’art. 1 del regolamento 396/2009 che modifica l’art. 11.3 lett.(b)del regolamento FSE e dell’art. 2 comma 9 del DPR n. 196 del 3 ottobre2008
� Nota della 17 Commissione Europea COCOF/09/0025/04-EN del28/01/2010 (vedi allegato 2)
� nel caso di sovvenzioni, e nel rispetto delle condizioni stabile dall’Autorità diGestione, sono riconoscibili :
� costi indiretti dichiarati su base forfetaria fino al 20% dei costi diretti di unaoperazione;
� costi fissi calcolati applicando tabelle standard di costi unitari;
� somme forfetarie destinate a coprire l’insieme o una parte dei costi diun’operazione fino ad un massimo di 50.000 euro.
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Costi forfetari/Costi standard
- Il metodo deve essere definito in anticipo, al più tardi nel provvedimento di concessione della sovvenzione
- I costi devono essere definiti sulla base di un calcolo derivante dall’applicazione di un metodo equo, giusto e verificabile
- Per la definizione del calcolo l’Autorità di gestione può basarsi ad esempio - sull’analisi di dati storici,
- sull’analisi dei prezzi di mercato,
- su calcoli realizzati da altre autorità pubbliche in riferimento ad interventi similari, o su qualunque altro metodo di calcolo giusto, equo e verificabile
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Costi forfetari/Costi standard Esempi (dal Vademecum FSE):
- il costo standard ora/allievo o ora/destinatario;
- il costo standard ora/corso o ora/attività;
- il costo standard giornata/uomo;
- il costo standard di singole voci di spesa o loro aggregati;
- il costo standard di macrocategorie;
- il costo standard per singolo inserimento occupazionale;
- il costo standard per singolo allievo formato;
- la combinazione di più standard di costo;
- altro
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Costi forfetari/Costi standard
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Costi forfetari/Costi standard
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Combinazione delle tecniche di rimborso Es.:
- somma forfetaria, per l’attività seminariale per la promozione della cultura
imprenditoriale- unità di costo standard (in base alla realizzazione), per l’attività di
formazione- costo reale, per l’attività di accompagnamento alla creazione di impresa (ad
esempio tutor dedicato
consulenza per predisposizione di business plan, ecc.)- unità di costo standard (in base al risultato), per il sostegno alla creazione
di impresa
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Riferibile Temporalmente al periodo del Finanziamento
Riferimento Temporale della Spesa
� Per essere considerati ammissibili i costi devono essere
sostenuti nell’ambito del periodo temporale di validità del
Programma Operativo (art. 56, comma 1, Regolamento (CE) n.
1083/06).
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Comprovabile
� La documentazione relativa alle spese progettuali deve essere
prodotta in originale. I giustificativi di spesa devono contenere,
nella descrizione delle prestazioni dei beni e dei servizi, il
riferimento allo specifico progetto finanziato e qualora ciò non
fosse possibile sarà cura dell’Ente apporre il riferimento
suddetto (Circ. 2/2009)
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Comprovabile
� “l’ammontare delle spese sia giustificato da documenti contabili
aventi un valore probatorio equivalente alle fatture” (art. 56,
comma 2, lettera b, Regolamento (CE) n. 1083/06);
� “Le spese sostenute dai beneficiari sono giustificate da fatture
quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio
equivalente” (art 78, comma 1, Regolamento (CE) n. 1828/06)
� “… La spesa dichiarata corrisponde ai documenti contabili e ai
documenti giustificativi conservati dal beneficiario;…” (art. 16,
comma 2, lettera b, Regolamento (CE) n. 1828/2006)
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Tracciabile
� Di norma i seguenti documenti possono costituire un esempio di
prova della Spesa:
� Fatture Quietanzate
� Bonifici Bancari
� Assegni Bancari o Circolari e relativo trasferimento
� Bollettini postali
� Ogni documento con riscontro documentale
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Tracciabile
� Per i trasferimenti di denaro di valore pari o superiore a euro
1.000,00 si ricorre a strumenti finanziari tracciabili, ovvero
assegni non trasferibili, bonifici, altre modalità di pagamento
bancario o postale, nonché sistemi di pagamento elettronico.
� Deve comunque essere garantita la tracciabilità dei movimenti di
denaro contante anche per gli importi inferiori alla suddetta
soglia.
�
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Tracciabile
Pagamenti per Contanti:
� Pagamenti a Rischio
� Difficilmente Comprovabile
� Normalmente non ammessi dai POR Regionali
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Legittimo
� I costi per essere considerati ammissibili devono essere
conformi alla normativa europea e nazionale in materia di Fondi
strutturali (art. 60, lettera b, Regolamento (CE) n. 1083/06; art.
61, lettera b.ii, Regolamento (CE) n. 1083/2006; art. 16, comma
2, lettera c, Regolamento (CE) n. 1828; DPR n. 196 del 3 ottobre
2008,) e alle altre norme comunitarie e nazionali pertinenti.
� In particolare le norme in materia di lavoro, previdenziali e fiscali
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Contabilizzato
� I costi, per essere ammissibili, devono aver dato luogo ad
adeguate registrazioni contabili cioè conformi alle disposizioni di
legge, ai principi contabili, nonché alle specifiche prescrizioni in
materia impartite dall’Amministrazione.
� Per i beni ammortizzabili è obbligatorio il mantenimento del
registro dei cespiti o documentazione analoga idonea a
dimostrare che il bene sia ammortizzabile (art. 60, lettera d,
Regolamento (CE) n. 1083/06).
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Contenuto nei limiti Autorizzati
� I costi devono essere contenuti nei limiti stabiliti (per natura e/o
importo) negli atti amministrativi di affidamento delle risorse(Circ.
n. 2/2009)
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Costi ineleggibili
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Regolamento (CE) n. 448/2004 e D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008 Norma n. 3-Oneri Finanziari, di altro
genere e spese legali
Oneri Finanziari – Non Ammissibili
� Interessi Debitori;
� Commissioni per operazioni finanziarie;
� Spese e perdite di cambio
� Altri oneri finanziari
Nel caso di finanziamenti globali, gli interessi debitori pagati dall’intermediario designato, prima del pagamento del saldo finale, sono ammissibili, previa detrazione degli interessi creditori percepiti sugli acconti.
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Regolamento (CE) n. 448/2004e D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008
Norma n. 3-Ammende, Penali e Controversie
Non sono eleggibili
Ammende, Penali e Spese per Controversie Legali
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Oneri relativi a Conti Bancari
� Sono ammissibili le spese di apertura e di gestione di “uno o
più conti bancari distinti” SE il Cofinanziamento da parte dei
Fondi Strutturali li richieda
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Regolamento (CE) n. 448/2004 e D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008 Norma n. 3-Oneri Finanziari, di altro
genere e spese legali
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Regolamento (CE) n. 448/2004e D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008
Norma n. 3-Parcelle per consulenze diverse
Spese per consulenza
� Parcelle NOTARILI, CONTABILITA’O REVISIONE CONTABILE, Consulenze LEGALI, TECNICHE o FINANZIARIE
Ammissibili SE
� Direttamente legate all’’’’operazione e necessarie per la sua esecuzione o preparazione ovvero per le spese contabili e di revisione se relative ad obblighi prescritti dall’Autorità di Gestione
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Regolamento (CE) n. 448/2004 e D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008 Norma n. 3-Garanzie Bancarie
Garanzie Bancarie
� Garanzie Bancarie fornite da una BANCA o ALTRI ISTITUTI FINANZIARI
Ammissibili SE
� Previste dalla normativa nazionale o comunitaria o previste dalla Decisione della Commissione che autorizza l’intervento
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D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008IVA e altre imposte e Tasse
� Ogni tributo od onere fiscale, previdenziale assicurativo
per operazioni cofinanziate da parte dei Fondi strutturali costituisce spesa ammissibile, nel limite in cui non sia recuperabile dal beneficiario.
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IVA
� Ammissibile solo se è realmente e definitivamente sostenuta dal Beneficiario finale;
� Nei casi in cui il beneficiario è soggetto ad un regime forfettario ai sensi del titolo XII della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto, l'IVA pagata e' considerata recuperabile ai fini del comma
1. (D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008)
� L’IVA NON recuperabile costituisce una spesa ammissibile
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D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008IVA e altre imposte e Tasse
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D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008IVA e altre imposte e Tasse
� Costituisce, altresì, spesa ammissibile l'imposta di registro, in
quanto afferente a un'operazione.
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D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008IVA e altre imposte e Tasse
�IRAP
�Secondo il Vademecum FSE (par. 5.3):
- In linea con quanto previsto all’art. 7 del DPR n. 196 del 3 ottobre 2008, l’Irap riconducibile all’operazione è ammissibile al finanziamento nel limite in cui non sia recuperabile dal beneficiario, a condizione e nella misura in cui risulti dovuta sulla base della normativa applicabile
- Nel caso di applicazione del “metodo retributivo” l’IRAP è ammissibile al finanziamento
- Nel caso di metodo contributivo occorre distinguere
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D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008IVA e altre imposte e Tasse
�IRAP
�Secondo le LINEE GUIDA PER LA
DETERMINAZIONE DELLE SPESE AMMISSIBILI per
il PON Ricerca e Competitività (p. 8):
- l’IRAP dal 1 febbraio 2008 non è una spesa rendicontabile sui programmi di ricerca (nota Commissione Europea del 10.1.08 RID/A.4/JMSR/MB/VM(2007)).
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Spese di Rappresentanza
�Linee guida PON Ricerca e Competitività
� spese di rappresentanza: tese a promuovere l’immagine del contraente, soprattutto presso fornitori o partner negli affari. Sono considerate spese di rappresentanza anche cessioni a titolo gratuito di beni o servizi a detti soggetti
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Rendicontazione
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Costi ammissibili
Macrocategorie
…
…
Trasferimento che comporta un aumento
</= 20% della macro-categoria min
FSE spostamento tra macroFSE spostamento tra macroFSE spostamento tra macroFSE spostamento tra macro----categoriecategoriecategoriecategorie
comunicazione all’’’’ente gestore
(c.d. Variazioni autonome)
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Categorie di Costo
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Budget – FSE(esempio)
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Budget FSE (esempio)
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Budget FSE (esempio)
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Conto Economico preventivo e consuntivo
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PersonalePersonalePersonalePersonale
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Personale
Questa voce comprende il personale docente e codocente, itutor, i docenti di sostegno impegnati nell'areadell'emarginazione sociale, i direttori, i componenti dieventuali comitati tecnico-scientifici.
INTERNO:
Personale dipendente
a tempo det. o indet.
ESTERNO:
Collaboratori
parasubordinati,
profesionisti
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Costo del personale
� Costo annuale ente lordo� Tempo produttivo� Ore dedicate al progetto
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Personale
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Personale
Determinazione del Costo Annuale
Retribuzione annuale lorda, comprendente:
� Stipendio
� Retribuzioni aggiuntive (13°, 14°…)
� Retribuzione differita (TFR)
� Contributi previdenziali e assistenziali
� Tributi
193
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Personale
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Personale
Es. Tempo Produttivo – Costo Orario
Giorni per anno 365
Week-End 104
Giorni lavorativi 261
Giorni di ferie e permessi 51
Tempo produttivo in giorni 210
Tempo produttivo in ore
(210 x 8)
1680
Una volta determinato il
Tempo produttivo, è possibile
calcolare il Costo orario per identificare la quota da
imputare al Progetto
ENTRO I MASSIMALI DI
RIFERIMENTO
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Personale Es. Tempo Produttivo – Costo Orario
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Time Sheet Mensile
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Documentazione da produrre
Personale interno
� ordine di servizio controfirmato per accettazione;
� cedolini paga;
� documenti di versamento degli oneri sociali e fiscali;
� prospetti di calcolo delle competenze per le prestazioni eseguite;
� dichiarazione a firma dell’interessato dalla quale risultino i giorni e le
ore d ’ impegno con riferimento all ’ azione finanziata ed alleprestazioni eseguite;
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Documentazione da produrrePersonale esterno
� persone con posizione IVA: fattura con applicazione delle ritenute di leggee della quota di versamento INPS, se dovuta;
� persone esenti o non soggette IVA: parcella con indicazione dei motivi diesenzione e relativi riferimenti legislativi, nonché indicazione relativa allapredetta quota
� INPS, se dovuta;
� prospetto delle ore di insegnamento con riferimento ai giorni, al corso/i;
� contratto di collaborazione o lettere di incarico sottoscritte dalle partiinteressate;
� ricevute di versamento dell’ IRPEF relative alla ritenuta d’accontooperante sui compensi degli incaricati e ricevuta di versamento INPS(gestione separata) curriculum vitae firmato;
� documento contabile che attesti l’effettiva uscita di cassa.
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Documentazione da produrre: Ruolo nel progetto
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Borse di Studio e di Ricerca
� E’ un insieme di risorse erogate al destinatario finalizzate a percorsi di
studio o di ricerca per un periodo limitato di tempo.
� Rappresenta uno dei principali interventi che, ai sensi dell’art. 34 della
Costituzione, tende a rimuovere gli ostacoli di carattere economico per il
raggiungimento di determinati obiettivi di studio. L’’’’assegnazione delle
borse di studio è condizionata dal possesso dei requisiti definiti
dall’’’’AdG come ad esempio il reddito e/o il profitto negli studi, ecc.. La
borsa di studio può essere erogata in parte in servizi (residenziali e
ristorazione) e in parte in denaro.
� Le condizioni per il trasferimento delle risorse, le modalità di
erogazione e la documentazione da produrre in sede di verifica
saranno definite nei singoli dispositivi attuativi.
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Viaggi e soggiornoViaggi e soggiornoViaggi e soggiornoViaggi e soggiorno
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Viaggio, Vitto e Alloggio
Circ. 2/2009
� Devono essere definite e liquidate secondo criteri di rimborso a
piè di lista, ed in misura comunque non superiore alla
regolamentazione contenuta nei C.C.N.L. o di livello aziendale
nel rispetto delle relative fasce di competenza.
� In mancanza di tale regolamentazione sarà applicato il
trattamento previsto per il dirigente pubblico di 2^ fascia
dell ’ Autorità di Gestione/Organismo Intermedio/Partner
Istituzionale
203
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Viaggio, Vitto e Alloggio
Circ. 2/2009
� Le spese per il trasporto sono riconoscibili per l’utilizzo dei mezzipubblici. Le spese per i mezzi privati, per l’uso del taxi o per il noleggiodi autovetture, devono essere motivate dal richiedente e autorizzatedall’Ente beneficiario e sono ammissibili nei casi in cui il ricorso aimezzi pubblici risulti effettivamente inconciliabile ed eccessivamente
gravoso rispetto alle esigenze, alla tempistica, all’articolazione delleattività progettuali e alle caratteristiche soggettive del personaleinteressato (es. partecipanti portatori di handicap con problemi dideambulazione, trasferimenti obbligati in orari non coincidenti con mezzi
pubblici).
� Nel caso di noleggio di mezzi ad uso collettivo l’ente beneficiario dovràmotivare e relazionare sulle circostanze che hanno richiesto l’uso di talimezzi rispetto alle attività progettuali.204
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TrasportoIl Vademecum del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali prevede
limiti in materia di eleggibilità dei costi di trasporto; Ovvero
Mezzo proprio (1/5 l di benzina):
� oggettiva impossibilità di raggiungere i luoghi sede dell’azione con i normali mezzi pubblici;
� complessiva maggiore economicità.
Aereo:
� distanze > 500 Km � obiettiva convenienza
��autorizzazione.
Taxi:
Non sono ammesse spese di taxi o vetture noleggiate, salvo reali e documentateimpossibilità a raggiungere agevolmente e tempestivamente la sede dell’attività
didattica
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Viaggio, Vitto e Alloggio
Vitto
� Sono ammissibili le spese di vitto nel caso in cui le modalità di
svolgimento dell’azione formativa richiedano ai partecipanti un
impegno anche pomeridiano o comunque superiore a 6 ore
giornaliere. (Vademecum);
� E’ consentita la distribuzione di Buoni pasto o ticket da
consumarsi presso esercizi convenzionati
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Viaggi, Vitto e Alloggio
Documentazione da produrre (Circ. 2/2009):
� prospetto delle missioni con l'indicazione del nominativo, della
destinazione, della diaria e dell'importo saldato;
� lettera di incarico con l’indicazione della motivazione del
viaggio;
� regolamento dell’Ente per la gestione delle missioni;
� prospetto relativo ai versamenti Irpef, ove previsti;
� fatture relative al servizio di vitto e alloggio;
� ricevute e scontrini intestati al fruitore del servizio o al
committente del vitto e alloggio; altrimenti nota spesa
riepilogativa207
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Viaggi, Vitto e Alloggio
� trasporti su strada o rotaie: biglietti di viaggio, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui il titolo di viaggio venga acquisito per via
elettronica;
� trasporti aerei: carte di imbarco e biglietti di viaggio, anche sotto
forma di ricevute nel caso in cui il titolo di viaggio venga acquisito per
via elettronica;
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Viaggi, Vitto e Alloggio
� mezzo proprio: prospetto riepilogativo individuale dei viaggi effettuati dal quale risultino le percorrenze giornaliere di andata e ritorno, i
chilometri totali ed il rimborso spettante, corredato dall'autorizzazione
all’uso di tale mezzo;
� mezzo noleggiato: fattura con indicazione del mezzo utilizzato, del
percorso, del chilometraggio e delle date di utilizzo; richiesta
motivata del fruitore del servizio e autorizzazione all’uso di tale mezzo;
� taxi: fattura con indicazione del percorso e della data di utilizzo;
richiesta motivata del fruitore del servizio e autorizzazione all’uso di tale mezzo.
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Spese di funzionamento e Spese di funzionamento e Spese di funzionamento e Spese di funzionamento e gestionegestionegestionegestione
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Spese di Funzionamento e Gestione
Attrezzature
Materiale di consumo
Immobili
Personale Non Docente
Parcelle per Revisione Contabile
Parcelle per Costituzione di ATI o ATS
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Attrezzature e Attrezzature e Attrezzature e Attrezzature e Immobili Immobili Immobili Immobili
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AttrezzatureAttrezzatureAttrezzatureAttrezzature
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Attrezzature
� L’utilizzo delle attrezzature a disposizione può essere totale o
parziale.
� In quest’ultimo caso il costo da imputare all’azione finanziata
deve essere stabilito proporzionalmente in base al rapporto
tra il numero dei destinatari dell’azione finanziata ed il
numero totale di persone che utilizzano nello stesso periodo di
tempo le medesime attrezzature.
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Attrezzature
Determinazione del Costo
Uso Totale
valore d'acquisto x tasso d'ammortamento x ore d'utilizzo = quota FSE
ore annue convenzionali
Uso Parziale
valore d'acquisto x tasso d'amm.to x ore d'utilizzo x n°°°°destinatari azioni FSEore annue convenzionali x n°°°° utilizzatori totali
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Ammortamento D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008
� Il costo dell'ammortamento di beni ammortizzabili strumentali
all'operazione e' spesa ammissibile, a condizione che:
a) il costo dell'ammortamento sia calcolato conformemente alla normativa vigente;
b) tale costo si riferisca esclusivamente al periodo di
cofinanziamento dell'operazione in questione.
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Attrezzature: Coeff. Ammortamento
Attrezzatura % Amm
Immobili 4%
Macchinari e impianti generici 15%
Mobili e macchinari d’’’’ufficio 20%
Attrezzatura varia e minuta 25%
Hardware 33%
Software 50%
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Regolamento (CE) n. 448/2004 e D.P.R 196 del 03 Ottobre 2008
Norma n. 4 – Acquisto Materiale Usato
Acquisto di Materiale Usato
� L’acquisto di Materiale Usato per essere eleggibile, fatte salve disposizioni nazionali più rigorose, se soddisfa le seguenti condizioni:
A. Dichiarazione da parte del Venditore in merito all’origine del bene e il non beneficio di contributo nazionali o comunitario nel corso degli ultimi 7 anni;
B. Prezzo ≤ Valore di Mercato E Prezzo < Costo di Materiale simile Nuovo;
C. Caratteristiche tecniche ADEGUATE alle esigenze dell’operazione, nonché alle norme e standard pertinenti
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POR Lazio/Lombardia
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FSE - Attrezzature
� Affitto o Leasing: L’importo dell’affitto ammissibile non può superare il doppio delle quote annue di ammortamento, rapportate al periodo di utilizzo.
� Ammortamento: sono considerate ammissibile le quote di ammortamento determinate sulla base dei coefficienti di Amm.to
� Deducibilità: Costo delle Attrezzature < EUR 516.46, il costo è interamente deducibile (pro-rata) relativamente al periodo di attività
Regione Lazio Regione Lombardia
� Affitto o Leasing: è ammesso il
costo per le quote di competenza del
progetto
� Ammortamento: sono
considerate ammissibile le quote di ammortamento determinate sulla base
dei coefficienti di Amm.to
� Deducibilità:Costo delle
Attrezzature < EUR 516.46, il costo è
interamente deducibile (pro-rata)
relativamente al periodo di attività
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Manutenzione Ordinaria
Manutenzione Ordinaria
� E’ ammissibile il costo della manutenzione ordinaria effettuata
durante il periodo di svolgimento delle attività progettuali. (Circolare n. 41/2003 del 5 Dicembre 2003 – Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali)
Tali spese sono ammesse sia dal POR Lombardia POR Lazio e POR
Sardegna
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Manutenzione
Documentazione da produrre
� Perizia redatta da un tecnico abilitato
� Titolo di godimento del bene, regolarmente registrato in caso di immobili
� Eventuale contratto di manutenzione periodico
� Fatture analitiche di spesa
� Documento attestante l’avvenuto pagamento
� Eventuali criteri di ripartizione del costo
� Ogni altro elemento utile all ’ analisi della pertinenza, del soggettoresponsabile delle manutenzioni e della natura (ordinaria/straordinaria) dellespese
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Attrezzature di proprietà
Documentazione da produrre
� fattura corredata del buono d'ordine e di consegna o titolo diproprietà
� libro dei cespiti o inventario se trattasi di ente obbligato alla tenutadei libri contabili, ovvero perizia giurata di tecnico abilitato che ne
attesti l’anno di fabbricazione ed il valore
� inventario o elenco dei beni ammortizzabili e prospetto di calcolodell’ammortamento imputabile all’azione finanziata.
� Documentoattestante l’’’’avvenuto pagamento
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Attrezzature in Locazione e in Leasing
Documentazione da produrre
� preventivi (almeno tre), se del caso;
� contratto di locazione contenenti la descrizione dell’attrezzatura, il valore, la durata del contratto, il canone distinto dall’importo relativo a tasse e spese varie, ed eventuale copia del listino prezzi cui il contratto fa riferimento;
� contratto di leasingdal quale risulti la scomposizione del canone in importo relativo all’acquisto ed importo relativo a tasse e spese varie;
� fattura e/o quietanze periodiche per il pagamento del canone;
� prospetto di calcolo in caso di utilizzo parziale.
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ImmobiliImmobiliImmobiliImmobili
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� Nel caso di operazioni a tutela dell'ambiente, la spesa per l'acquisto diterreni puo' essere ammessa per una percentuale superiore a quella dicui al comma 1, lettera b), quando sono rispettate tutte le seguenticondizioni:
a) l'acquisto e' stato effettuato sulla base di una decisione positiva daparte dell'autoritàdi gestione;
b) il terreno e' destinato all'uso stabilito per un periodo determinatonella decisione di cui alla lettera a);
c) il terreno non ha una destinazione agricola salvo in casidebitamente giustificati decisi dall'autorità di gestione;
d) l'acquisto e' effettuato da parte o per conto di un'istituzionepubblica o di un organismodi diritto pubblico.
D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008Art. 5 - Acquisto di Terreni
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D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008Norma n.5- Acquisto di Terreni
Acquisto di TerreniAmmissibile SE
A.Nesso diretto tra Terreno e Operazione Cofinanziata;
B.Spesa ≤ 10% dell’’’’operazione, salvo altra percentuale approvata dalla Commissione;
C.Prezzo ≤ Valore di Mercato (Certificato da un organismo o professionista autorizzato)
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Regolamento (CE) n. 448/2004Norma n.6- Acquisto di beni Immobili
Acquisto di Beni ImmobiliAmmissibile SE
A.Finalità dell’’’’ Operazione Cofinanziata;
B. Utilizzato per la DESTINAZIONE e PERIODI stabiliti dall’’’’Autorità di Gestione
C.L’’’’immobile non deve aver fruito, nel corso dei 10 anni precedenti
D. Prezzo ≤ Valore di Mercato (Certificato da un organismo o professionista autorizzato)
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POR Lazio/Lombardia
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Immobiliv. Reg. 448/2004
� Sono ammissibili i costi relativi ai locali utilizzati come sede di
svolgimento dell’azione finanziata ed i costi relativi a locali
utilizzati in tutto o in parte per l’attività organizzativa connessa (uffici di direzione, segreteria, amministrazione, ecc.).
� canone di locazione se i locali sono in affitto;
� ammortamento se i locali sono di proprietà del soggetto
beneficiario del finanziamento;
� manutenzione ordinaria.
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Immobili: determinazione del Costo
Immobili in locazione
canone annuo (o quota parte) x n°°°° settimane di utilizzo
52
Immobili di proprietà
costo storico (o qu. parte) x tasso di amm.to x n°°°°settimane di utilizzo52
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ImmobiliDocumentazione da produrre
� in caso di proprietà: titolo di proprietà ovvero perizia giurata diun tecnico abilitato che ne attesti l'anno di costruzione ed il valore;prospetto esplicativo della chiave di ripartizione del pro-rata diammortamento;
� in caso di affitto: preventivo di spesa (quando possibile almeno3 compreso quello prescelto); contratto di locazione debitamenteregistrato; fattura e quietanze relative al pagamento del canone;prospetto esplicativo della chiave di ripartizione del prorata delcanone di locazione in caso di utilizzo parziale;
� in entrambi i casi: planimetria dei locali.
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Materiale di consumoMateriale di consumoMateriale di consumoMateriale di consumo
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Materiale di Consumo
In tale categoria sono compresi sia il materiale in dotazione collettiva
che quello in dotazione individuale ai destinatari delle azioni.
Regione Lazio Regione Lombardia
� Materiale didattico
� Materiale individuale (es. libri di
testo)
� Indumenti protettivi
� Materiali per la formazione a
distanza
� Materiale didattico
� Materiale individuale (es. libri di
testo)
� Indumenti protettivi
� Materiali per la formazione a
distanza
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Materiale di ConsumoDocumentazione da produrre
� registro di carico e scarico del materiale;
� registro dei beni prodotti;
� fatture;
� bolle di prelievo da magazzino, con espressa destinazione all’azione formativa, firmate per consegna e ricevuta nonché fattura dimostrativa del costo unitario;
� elenco riepilogativo del materiale utilizzato con le relative quantità per voci merceologiche, costi unitari e complessivi;
� schede o elenchi individuali di consegna del materiale didattico;
� verbale di distruzione dei beni inutilizzabili e/o degli scarti di lavorazione alla presenza di pubblico ufficiale ovvero ricevuta della discarica.
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Spese generaliSpese generaliSpese generaliSpese generali
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Spese generali
� Comprendono una serie di costi in prevalenza indiretti che,
pur essendo, talvolta, difficilmente quantificabili, sono tuttavia
ammissibili in quanto connessi al funzionamento ed alla
gestione dell'azione formativa.
� Il calcolo di tali costi è preferibile che sia effettuato sulla
base di documenti di spesa specifici ed in base a criteri di
imputazione
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Spese generali D.P.R. 196 del 03 Ottobre 2008
� Le spese generali sono ammissibili a condizione che siano basate suicosti effettivi relativi all'esecuzione dell'operazione e che sianoimputate con calcolo pro-rata all'operazione, secondo un metodo equo ecorretto debitamente giustificato, fatte salve eccezioni previste neiregolamenti specifici di ciascun Fondo.
� Il metodo adottato per il calcolo pro-rata deve essere stabilito in anticipo,in corso di redazionedel piano finanziario del Progetto.
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Spese generali - FESR
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Criteri di ripartizione delle spese generali
N di persone che lavorano all’operazione
N di persone che lavorano nell’organizzazione o dipartimento
Oppure
N. ore lavorate sull’operazione
N. ore lavorate in totale nell’organizzazione o dipartimento
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Modalità di documentazione
� Secondo una interpretazione diffusa occorre produrre documenti di spesa annullati per la percentuale di spese generali.
Es. (Vademecum FESR Puglia)
� Percentuale calcolata di spese generali 40%
� Tra le spese generali fattura per spese telefoniche di 8.000
� Spese generali = 8.000*40% = 3.200
� Per documentare le spese la fattura va imputata per € 3.200 al progetto
� Occorre inoltre dimostrare la percentuale del 40%
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Determinazione forfetaria - FSE
241
Ai sensi dell’art. 11 comma 3, lettera b, del Regolamento (CE) n.
1081/2006 e dell’art. 2 comma 8 del DPR n. 196 del 3 ottobre 2008, in
caso di sovvenzioni, sono riconosciuti i costi indiretti dichiarati su base
forfetaria fino ad un massimo del 20% dei costi diretti di un’operazione.
Nel rispetto delle condizioni stabilite dall’Autorità di Gestione, fermo
restando che, in sede di rendicontazione di tali spese, i costi diretti, su cui
le stesse sono state forfetariamente calcolate, siano debitamentegiustificati dai beneficiari.
81
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Determinazione forfetaria - FESR
242
Art. 7, par. 4, Regolamento 1080/2006
I costi possono essere determinati dall’autorità di gestione in base a:�i costi fissi calcolati applicando tabelle standard di costi unitari definiti
dallo Stato membro;
�somme forfettarie destinate a coprire l’insieme o una parte dei costi di
un’operazione (per importi di finanziamento non superiori a € 50.000)