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n. 10 del 24 maggio 2010
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Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)
Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XII - numero 10 - 24 maggio 2010
E se alla fine se ne
andasse solo Alfano?
2 Numero 10 - Anno XII - Lunedì 24 maggio 2010
in primain prima
di
LeoBeneduci
E se alla fine se ne andasse solo Alfano?
L’abbiamo scritto: varie vicende,
dal cui metro di giudizio abbiamo
fatto di tutto per allontanare valuta-
zioni personali, ci inducono a rite-
nere insufficiente ed assai lontana
dalla realtà dei problemi del perso-
nale e dell’utenza penitenziaria,
nonché dalla possibile soluzione
degli stessi, l’attuale gestione del-
l’Amministrazione da parte del
Capo della medesima Franco
Ionta.
Anche se alcuni continuano a “sus-
surrare” che oramai di amministra-
zione e di gestione Ionta non si
occupa più, rispetto alle più ponde-
rose incombenze del c.d. “piano-
carceri” e che, quindi, le eventuali
responsabilità sono da ricercarsi in
altri più direttamente impegnati,
quali ad es. il Vice Capo Vicario o i
Direttori Generali o qualche Diretto-
re/Direttrice di Ufficio di Staff, non
possiamo tralasciare di considera-
re che in tutto ciò che accade in
Largo Daga, dagli atti interni-ester-
ni che ne derivano, all’aria invero
ultimamente assai pesante che vi si
respira, fino ad alcune non altri-
menti comprensibili posizioni sin-
dacali, ricorre immancabilmente il
nome di Franco Ionta come mai,
se non ai tempi di Nicolò Amato,
era avvenuto prima.
Pur tuttavia e al di là di quanto di
negativo e persino di “pruriginoso”
si vada narrando avvenga al Dap,
non è nell’impronta del Capo, in
altri tempi persino agognata rispet-
to alle trascorse evanescenze, che
risiede ciò che rende le iniziative e
le posizioni dello stesso Ionta criti-
cabili a nostro modesto avviso, ma
nell’avere “spostato” ovvero “rimos-
so” dall’attenzione della politica,
dell’informazione e persino, per un
certo tempo, del personale, la reale
percezione dei problemi peniten-
ziari quale somma di annose con-
traddizioni ed inefficienze.
Tutto, persino il dramma incomben-
te ed inarrestabile delle carceri ita-
liane, del personale che vi lavora e
dell’utenza che le frequenta è stato
trasferito ad una parte del tutto:
l’edilizia che non c’è e che va rea-
lizzata o ripristinata; questo non
può essere avvenuto per caso, non
in Italia, non con i tempi che corro-
no.
Per tale valutazione, non avendo
quale Sindacato di Polizia Peniten-
ziaria alcunché da vendere né da
comperare e possedendo null’altro
che le nostre idee e la nostra one-
stà intellettuale, abbiano ritenuto di
esprimerci per l’avvicendamento
dell’attuale Capo del Dap Franco
Ionta e tale posizione manteniamo.
Ciò nonostante, così come erava-
mo già convinti che gli “errori”
eventuali del progetto per l’Ammini-
strazione penitenziaria di Franco
Ionta non sarebbero ricaduti sullo
stesso ma sul Ministro Angelino
Alfano, siamo altrettanto consape-
voli che, per come si stanno muo-
vendo le cose, l’attuale Capo del
Dap non lascerà l’incarico nell’at-
tuale Legislatura, magari per mete
ancora più prestigiose, ma sarà
presto il Ministro Alfano a dare ad
altri, o meglio ad Altre, le conse-
gne del Dicastero di Via Arenula.
Tra Scilla e Cariddi, Alfano non ha
fatto molto per la Polizia Peniten-
ziaria, Ionta secondo Noi può fare
anche peggio di così e senza un
Ministro che ne attenui certe prese
di posizione, perché tanto impe-
gnata da vera e competente studio-
sa in tecnicismi giuridici, nei 3 anni
che verranno potremmo persino
scommetterci.
Fortuna che ci sono anche tanti
altri problemi: il costo della vita e le
imposte che cresceranno senza
corrispettivi contrattuali fino al
2013, l’ulteriore taglio del 10% delle
risorse economiche per le indenni-
tà operative, il Riordino delle Car-
riere che è sfumato, il turn over per
i pensionati e le 2.000 unità che
non ci saranno più; fortuna che
possiamo ancora parlare con la
nostra bocca e pensare con la
nostra testa, fortuna che stiamo
bene di famiglia (ovvero che stava-
mo bene), fortuna che nel paese
dei ciechi chi è orbo di un occhio è
re.
Per come si stanno muovendo le cose, l’attuale Capo del Dap non lascerà l’incarico
nell’attuale Legislatura, ma sarà presto il Ministro Alfano a dare ad altri, o meglio ad
altre, le consegne del Dicastero di Via Arenula
3Numero 10 - Anno XII - Lunedì 24 maggio 2010
BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’
La Lega nord ha ritirato tutti gliemendamenti presentati in commis-sione Giustizia alla Camera al ddlAlfano che prevede la possibilità discontare l'ultimo anno di pena aidomiciliari. A chiedere al Carroccio dirinunciare alle proposte di modifica èstato lo stesso rappresentante delgoverno in commissione.Il provvedimento, nella sua versioneoriginale, così come approvato dalConsiglio dei ministri, aveva ricevutolo stop del ministro dell'InternoRoberto Maroni, che lo aveva giudi-cato "peggio di un indulto".In seguito alle critiche del titolare delViminale, il governo ha presentato treemendamenti in commissione chesostanzialmente riscrivono il testocancellando l'automatismo e rimet-tendo la decisione sulla scarcerazio-ne al giudice di sorveglianza. Inoltredal ddl sono stati stralciati gli articoliche prevedevano l'istituto dellamessa alla prova, decisione questaapprovata all'unanimità da tutti i grup-pi, ad eccezione della radicale elettanel Pd, Rita Bernardini. "C'è stato ilgrande inciucio" per approvare "unddl inutile". La deputata radicale elet-ta nel Pd Rita Bernardini punta il ditocontro il ddl Alfano che prevede lapossibilità di scontare l'ultimo anno dipena ai domiciliari che, così comeemendato in commissione Giustiziaalla Camera, "non avrà una funzionedeflattiva nei confronti della popola-zione carceraria". Bernardini si èopposta infatti alla cancellazione delmeccanismo automatico, previsto daltesto approvato in Consiglio dei mini-
ANNO XII - n. 10 Lunedì 24 maggio 2010
Direttore Responsabile Leo Beneduci
Direttore Editoriale Domenico Nicotra
Vice Direttore Domenico Mastrulli
Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano Gennaro Ricci
Direttore Organizzativo Luca Cruciani
Coordinamento Redazionale Alfio Grasso
Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo
Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia
Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.
Questo periodico è associato
all’Unione Stampa Periodica Italiana
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GIUSTIZIA - Il Guardasigilli studia elementi nuovi per trovare soluzioni condivise dalla maggioranza
di
DomenicoNicotra
Ddl, manovre in Commissione
stri, che avrebbe determinato la scar-cerazione dei detenuti con un anno dipena residua. "In Commissione horichiamato anche l'appello di Napoli-tano ma osserva la radicale - nessu-no sta rispondendo al quesito dellecarceri sovraffolate. In Italia nessunosi pone il problema dell'illegalità dellecarceri". Novità anche per le intercet-tazioni. Il ddl sulle intercettazioni pro-dutrrà "effetti devastanti". Lo affermail segretario del'Associazione nazio-
nale funzionari di polizia, Enzo Leti-zia. "Non c'è dubbio che occorremaggiore rigore nella tutela della pri-vacy dei soggetti coinvolti nelle attivi-tà di intercettazioni e del vincolo delsegreto istruttorio con conseguentedivieto di diffusione e pubblicazionedei contenuti delle conversazioniascoltate. Tuttavia - afferma Letizia -il ddl sulle intercettazioni, licenziatodalla Commissione Giustizia delSenato, per eliminare gli abusi e le
strumentalizzazioni extraprocessualiproduce effetti ben più devastanti delmale che si vuol prevenire"."Infatti, le indagini sulla criminalitàpredatoria, economica, contro lapubblica amministrazione sono forte-mente indebolite poiché gli ascoltinon potranno essere superiori a 75giorni e tale limite - conclude - rende-rà quasi impossibile catturare perico-losi latitanti e difficilissime le indaginiper omicidio".
Speciale
Festa del Corpo
necessarie, per denunciare il progressivo abban-dono di ogni forma di tutela del personale in ser-vizio e degli stessi detenuti. Le proteste sononecessarie per rimediare agli errori degli ultimidue anni di gestione penitenziaria, in cui l'atten-zione politica e' stata distolta dalla reale causa deiproblemi e l'azione dell'amministrazione, piu' chealla riorganizzazione ed alla razionalizzazionedelle risorse per una esecuzione penale piu' effi-cace e produttiva di legalita', e' stata rivolta alreperimento di fondi per nuove infrastrutture che,in assenza di tutto il resto, potranno esclusiva-mente peggiorare le condizioni.
4 Numero 10 - Anno XII - Lunedì 24 maggio 2010
ANNUARIO - Festa Nazionale del Corpo di Polizia Penitenziaria a Roma. Manifestazione segnata dal lutto
Napolitano: ‘superare le criticità’E' ormai "ineludibile l'attuazione di
interventi normativi e organizzativi
per il superamento delle molte criti-
cità" che caratterizzano il sistema
carcerario italiano. Lo sostiene il
Presidente della Repubblica Gior-
gio Napolitano nel suo messaggio
inviato al Capo del Dipartimento
dell'Amministrazione penitenziaria
Franco Ionta in occasione del
193/esimo anniversario di fonda-
zione. Il Parlamento e il Governo,
afferma ancora il capo dello Stato,
"stanno affrontando queste esigen-
ze di multiforme intervento: auspico
che il loro impegno conduca al più
presto a risultati concreti che soddi-
sfino le attuali esigenze del sistema
di gestione della pena e rendano
meno oneroso il quotidiano svolgi-
mento delle attività demandate alla
Polizia Penitenziaria".
Il piano carceri del Governo per far
fronte all'emergenza sovraffolla-
mento "va avanti" e sino ad oggi,
attraverso la ristrutturazione di
padiglioni preesistenti e l'edificazio-
ne di nuovi penitenziari, "sono stati
creati 2.223 nuovi posti detentivi"
dal giugno 2008. A sottolinearlo è il
ministro della Giustizia, Angelino
Alfano. Il Guardasigilli, dopo aver
ricordato che nelle carceri italiane è
stato dichiarato lo stato di emer-
genza fa sapere sul piano per la
costruzione di nuovi penitenziari e
per l'adeguamento dei vecchi istitu-
ti che "dopo l'approvazione del
comitato di sorveglianza potremmo
immediatamente partire".
L’O.S.A.P.P. c’èI 40.000 poliziotti penitenziari in servizio rappre-sentano l'impegno, il sacrificio costante e a voltepersino il rischio personale, nell'interesse dellacollettivita' nazionale: per questo motivo una dele-gazione dell'Osapp è stata presente in prima filaalla celebrazione del 193° anniversario di fonda-zione del corpo di Polizia penitenziaria che si ècelebrato il 18 maggio a Roma. Per queste identi-che ragioni rifiutiamo come esclusivamente stru-mentali e dettate da motivazioni di 'cordata', lescelte che individuano la giornata del 18 maggioquale momento di pubblica rivendicazione. Sonoaltri i giorni per organizzare proteste legittime e
5Numero 10 - Anno XII - Lunedì 24 maggio 2010
ORGANICI - Il Capo del DAP parla anche della carenza cronica di uomini e donne di Polizia Penitenziaria
Umanizzazione della penaIonta individua le prioritàL'aumento dei posti nelle sovraffol-
late carceri italiane attraverso la
costruzione di nuovi istituti o di
nuovi padiglioni in strutture già esi-
stenti rappresenta «un punto inelu-
dibile per garantire il rispetto del
principio di umanizzazione della
pena». Ma - avverte il capo del
Dap Franco Ionta in occasione
della festa della polizia penitenzia-
ria - «è evidente che la realizza-
zione di edifici penitenziari neces-
sita di organici adeguati in grado
di fronteggiare le esigenze di sicu-
rezza e allo stesso tempo di
garantire condizioni lavorative
adeguate al personale che sta
facendo fronte all'emergenza con
uno spirito di sacrificio di cui sono
pienamente consapevole e testi-
mone diretto». «Questi primi mesi
del 2010 - sottolinea Ionta - sono
stati mesi difficili, abbiamo regi-
strato con crescente preoccupa-
zione i segnali di allarme prove-
nienti dalle carceri. Tuttavia -
aggiunge - la vita all'interno delle
carceri non è fatta solo di negativi-
tà. Nei 206 istituti la vita quotidia-
na si svolge garantendo il rispetto
delle regole, la realizzazione di
progettualità, di attività lavorative e
trattamentali, di rapporti significati-
vi con le realtà esterne al carcere
e con il volontariato, la cui presen-
za costituisce un importante sup-
porto al sistema».
Mario Nicotra
Il gioco dei numeriIl ministro della Giustizia ha fornito, durante la Festa
Nazionale del Corpo, alcuni dati rilevando "un'im-
portante inversione di tendenza", tanto che il trend
di crescita annuale rispetto al 2008 "si è ridotto del
17% nel 2009 e, dato numericamente ancora più
significativo, del 62% nel 2010". In altre parole,
aggiunge Alfano statistiche alla mano, "se nel mag-
gio 2009 la popolazione detenuta era cresciuta,
rispetto al 2008, di 8.797 unità e tra il 2007 e il 2008
di 10.670 unità, la crescita complessiva tra il mag-
gio 2009 e oggi è di 4.051 detenuti". I detenuti stra-
nieri nelle carceri sono il 37% del totale, così "atte-
standosi sulle stime degli anni precedenti". I dete-
nuti in attesa di giudizio definitivo, rileva ancora il
ministro, "sono il 44% (di cui il 21% in attesa di sen-
tenza di primo grado); quelli già condannati con
sentenza passata in giudicato il 53%; gli internati il
3%". M. N.
Che Inno sia. Alla fine l'ha avuta vinta Franco Ionta. "Occorre realizzare l'Inno del Corpo
di polizia penitenziaria da offrire come prodotto artistico al paese e alla proprie tradizio-
ni" si legge tra le motivazioni del Decreto a firma del Ministro Alfano in data 7 maggio
e che inizialmente il Quirinale non aveva accolto favorevolmente in quanto si sarebbe
detto che per la Festa del Corpo, alla presenza del Presidente della Repubblica di Inno
ce ne doveva essere uno solo, magari anche di Mameli. l'Inno è stato così composto
dal Maestro Giuseppe Marcucci. Finalmente abbiamo l'Inno, adesso speriamo che
qualcuno ci dia anche della Polizia Penitenziaria e tutto il resto. M.N.
Che inno sia!S
pe
cia
le F
esta
de
l C
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o
6 Numero 10 - Anno XII - Lunedì 24 maggio 2010
Novità per il Direttore del PersonaleUFFICI - Dirigenti pronti ad adattarsi per i nuovi orari di ricevimento. Si parla di conferimento di deleghe
Nuovi orari di servizio per il nuovo Direttore Generale del
Personale e della Formazione. Pronti ad “adattarsi” alle
nuove esigenze i dirigenti che di solito affollano l'anticame-
ra della Direzione Generale del Personale per riferire "de
visu", anche se il problema sarà' probabilmente risolto con
ampie e ponderose deleghe conferite ai collaboratori più
stretti.
NON SI DEVE LASCIARE NELLE MANI DI POCHI IL POTERE DECISIONALE
Rischio di “cricche” per
gli ingenti stanziamenti
che gravitano attorno
al mondo penitenziario
Il rischio di una nuove “cricche” di affari che
traggano vantaggi dagli ingenti stanziamen-
ti che gravitano intorno al mondo penitenzia-
rio esiste ed è sempre
presente. In molti assicurano di tenere alta
l'attenzione. Il sistema che si va delineando
e che pare coinvolga Diego Anemone, con
la protezione di Angelo Balducci, nel siste-
ma delle commesse riservate, assegnate
con procedure d'urgenza e gare ad invito,
rimanda inevitabilmente, nel metodo di
aggiudicazione delle opere alla procedura
che, per quanto riguarda le nuove carceri,
andrebbe ad instaurarsi dopo la nomina ed
il conferimento di poteri eccezionali al Com-
missario Straordinario all'Edilizia Peniten-
ziaria qualche mese fa. Anche in virtù del-
l'urgenza non si può lasciare nelle mani di
un solo uomo tutto il potere decisionale.
G.A.
7Numero 10 - Anno XII - Lunedì 24 maggio 2010
zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia
Un uomo è stato arrestato a Varsavia per
aver rubato un rotolo di carta igienica dalla
toilette di un ristorante.
L’uomo, di cui non è stata diffusa l’identità, ha
forzato il contenitore della carta igienica che
era chiuso a chiave. Contenitore dal valore di
120 dollari. Perciò il crimine è stato classifi-
cato come “furto con scasso” e l’uomo ades-
so rischia fino a 10 anni di carcere. Il proces-
so non è ancora iniziato, per questo furto che
sembrava quasi veniale.
Gi. Ar.
Sequestrato un poliziotto in Australia
rilasciato in cambio di 15 pizze caldeL’assedio ad un carcere australiano in rivolta è terminato dopo che
un gruppo di detenuti ha liberato un Poliziotto Penitenziario,
sequestrato per due giorni, in cambio di pizze appena
sfornate. E’ successo in Australia dove un gruppo di 20
detenuti aveva preso il controllo della zona di acco-
glienza nel carcere di massima sicurezza a Hobart,
nell’isola meridionale della Tasmania, chiedendo
migliori condizioni carcerarie.
Il braccio di ferro si è risolto in modo assai poco
drammatico. “I nostri agenti hanno negoziato
la consegna di 15 pizze”, ha detto ai giornali-
sti Graeme Barber, direttore del penitenzia-
rio. I detenuti avevano presentato una lista
di 24 richieste. Ma nessuna era così impel-
lente come il bisogno di buon cibo portato
da fuori e il poliziotto è stato rilasciato ille-
so poco dopo mezzanotte.
Giada Ariani
Ruba carta igienica a Varsavia, rischia 10 anni di carcere
Per la troppa curiosità finisce in carcere.
Non è certo questo il reato di cui si è
macchiato un 27enne pakistano – reo
invece di non aver obbedito all’ordine di
espulsione dal nostro Paese – ma sicu-
ramente il suo eccessivo impulso di fic-
care il naso negli affari altrui gli è stato
fatale. Curiosità, peraltro, che ingenua-
mente ha voluto soddisfare rivolgendosi
proprio ad alcuni poliziotti intervenuti ieri
al supermercato Lidl di via Darsena per
una presunta violenza sessuale. Da loro
voleva sapere cosa stava accadendo,
perché mai si trovavano lì. Gli agenti,
innervositi dalle insistenze del 29enne
pakistano gli hanno chiesto i documenti
e, sorpresa, hanno verificato che si trat-
tava di un clandestino già espulso dal-
l’Italia lo scorso novembre.
Gi. Ar.
Arrestatoper la troppacuriosità