36
Poste Italiane S.p.A. Sped. in A.P. DL n.353/03 conv. in Legge n.46/04 - art 1 comma 1 - Roma aut. n. 30051250-002 anno XIX n.191 gennaio 2012 www.poliziapenitenziaria.it SappeTimes: il TG del Sappe

Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Sappe Times: il TG del Sappe - Rivista ufficiale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria

Citation preview

Page 1: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

Po

ste

Ita

lia

ne

S.p

.A. S

ped

. in

A.P

. DL

n.3

53/0

3 co

nv.

in

Leg

ge

n.4

6/0

4 -

art

1 c

om

ma

1 -

Ro

ma

au

t. n

. 30

051

250

-00

2

anno XIX • n.191 • gennaio 2012 www.poliziapenitenziaria.it

SappeTimes: il TG del Sappe

Page 2: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191
Page 3: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

Organo Uf f iciale Nazionale del S.A.P.Pe.Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria

ANNO XIX • Numero 191Gennaio 2012

Direttore Responsabile: Donato [email protected]

Direttore Editoriale: Giovanni Battista De Blasis [email protected]

Capo Redattore: Roberto [email protected]

Redazione Cronaca: Umberto Vitale

Redazione Politica: Giovanni Battista Durante

Redazione Sportiva: Lady Oscar

Progetto Grafico e impaginazione: © Mario Caputi (art director) www.mariocaputi.it“l’ appuntato Caputo” e “il mondo dell’appuntato Caputo” © 1992-2011 by Caputi & De Blasis (diritti di autore riservati)

Direzione e Redazione CentraleVia Trionfale, 79/A - 00136 Romatel. 06.3975901 r.a. - fax 06.39733669

E-mail: [email protected] Web: www.poliziapenitenziaria.it

Le Segreterie Regionali del Sappe, sono sede delle Redazioni Regionali di: Polizia Penitenziaria - S G & S

Registrazione:Tribunale di Roma n. 330 del 18.7.1994

Stampa: Romana Editrice s.r.l.Via dell’Enopolio, 37 - 00030 S. Cesareo (Roma)

Finito di stampare: Gennaio 2012

Questo Periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Il S.A.P.Pe. è il sindacato più rappresentativo del Corpo di Polizia Penitenziaria

in copertina:

Lo studio virtuale di Sappetimes, il TG del Sappe(nel riquadro Claudia Signore)

Polizia Penitenziaria • SG&S

L’EDITORIALESuperare l’emergenza carcericon l’impegno di tutti

di Donato Capece

IL PULPITOCarcere ai privati, soppressione del DAP e Polizia Penitenziaria

all’Interno come specialità della Polizia di Statodi Giovanni Battista De Blasis

IL COMMENTOLa detenzione presso le camere di sicurezzae lo scandalo delle carceri fantasmadi Roberto Martinelli

IN PRIMO PIANONasce SappeTimes il TG del Sappe

di Federico Pilagatti

CRIMINI & CRIMINALILudwing: la crociata purificatrice

al grido di Gott Mit Unsdi Pasquale Salemme

GIUSTIZIA MINORILELa polizia Penitenziaria “specialista nel trattamento dei detenuti minorenni”di Ciro Borrelli

Chi vuole ricevere la Rivista direttamente al proprio domicilio, può farlo versando uncontributo di spedizione pari a 20,00 euro, se iscritto SAPPE, oppure di 30,00 euro se noniscritto al Sindacato, tramite il c/c postale n. 54789003 intestato a:

POLIZIA PENITENZIARIA - Società Giustizia & SicurezzaVia Trionfale, 79/A - 00136 Roma

specificando l’indirizzo, completo, dove va spedita la rivista.

Per ulteriori approfondimenti visita il sito

www.poliziapenitenziaria.it

Fotografa questo codicee leggi la rivista sul tuo cellulare

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 3

Page 4: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

approdato nell'aula del Senato il dlsvuota-carceri voluto dal ministrodella Giustizia Paola Severino e ap-

provato dal Cdm nel dicembre scorso. Trai primi effetti del provvedimento, come ènoto, l'uscita progressiva dal carcere dicirca 3.300 detenuti, poiche' verra' innal-zata da 12 a 18 mesi la pena residua che e'possibile scontare ai domiciliari. Inoltre lamisura sancisce l'uscita dal circuito peni-tenziario degli arrestati in flagranza di reato,e in generale di quanti alimentano il feno-meno delle cosiddette porte girevoli en-trando in carcere per la solaimmatricolazione per poi esserescarcerati o inviati ai domiciliari. Ildl prevedeva originariamente lapossibilita' di utilizzare le cameredi sicurezza di questure e casermedelle forze dell'ordine. Nella com-missione Giustizia del Senato, tutta-via, e' stata apportata una modifica,privilegiando la destinazione degliarrestati o i fermati in flagranza aidomiciliari. Vero è che le indiscre-zioni di stampa riportino come aPalazzo Madama si stia lavorando aun nuovo emendamento - formu-lato dal governo o dagli stessi rela-tori della proposta di modifica inCommissione - per riformulare nuovamentela misura. Il timore, infatti, e' che, per comescritta in Commissione, gli oneri per leforze dell'ordine sarebbero ancor maggiori,con in piu' il rischio che finiscano ai domi-ciliari anche persone accusate di delittigravi. La riformulazione, invece, puntera' a circo-scrivere con piu' precisione la misura aicasi di arresto in flagranza per reati minorie in attesa di processo per direttissima da-vanti a giudice monocratico. Quando legge-rete queste righe, il decreto saràprobabilmente già stato convertito in legge.Come è noto, il SAPPE si è espresso favore-

volmente sui suoi contenuti, che sicura-mente determineranno una flessione negliingressi giornalieri nelle carceri a tutto van-taggio delle criticità penitenziarie e dellecondizioni di lavoro dei poliziotti peniten-ziari, particolarmente gravose per il co-stante sovraffollamento. Non a caso,registriamo, nelle ultime ore, continui epreoccupanti segnali di tensione nelle car-ceri penitenziarie. Segnaliamo infatti unanuova evasione, a Milano, dalla struttura acustodia attenuata per madri detenuti configli minori di 3 anni. A Milano Bollate, poi,abbiamo avuto l’ennesimo episodio di ag-

gressione di una detenuta contro una unitàdi Polizia Penitenziaria femminile, che è do-vuta ricorrere alle cure presso l’OspedaleLuigi Sacco di Milano. E a Torino, un dete-nuto italiano che ha tentato il suicidio èstato salvato in tempo dai poliziotti peniten-ziari. Non solo. In questi primi pochi giornidel 2012 ci sono state altre 2 evasioni (daipenitenziari di Pisa e Roma Regina Coeli);agenti aggrediti a Foggia, Saluzzo, Lucca,Porto Azzurro, Bologna, due risse a Comoed una nel minorile di Firenze (con seiagenti intossicati); suicidi tentati e sventatidai Baschi Azzurri a Torino, Como, Potenza,Porto Azzurro, Foggia; e purtroppo anchemorti suicidi, a Genova, Firenze ed Augusta.

Donato CapeceDirettore ResponsabileSegretario Generale del Sappe [email protected]

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 4Polizia Penitenziaria • SG&S

Nella foto un arresto

Questi gravi episodi devono fare seriamenteriflettere sulle evidente problematiche delsistema, rispetto alle quali è assolutamentenecessario una riforma organica e struttu-rale. Ma la sistematica periodicità con cuiavvengono impone una ferma presa di po-sizione, che allo stato manca. Per questo ilSAPPE ha proclamato lo stato d’agitazionedel Corpo di Polizia Penitenziaria: perchénon può certo ricadere solo ed esclusiva-mente sulle donne e gli uomini del Corpol’incapacità politica e quella istituzionaledel Dap a fare fronte alle criticità ed alleproblematiche del carcere in Italia.

Rispetto al decreto legge del Go-verno, è opportuno chiarire che laormai famosa norma inserita circala permanenza degli arrestati nellecamere di sicurezza non fa altro cheribadire una disposizione–datempo impropriamente disattesa-del codice di procedura penale. Ela diffusa inosservanza di questaprevisione ha di fatto determinato ilgrave problema del sovraffolla-mento penitenziario, peraltro ag-gravato dalla presenza di circa il 42per cento dei detenuti presenti chesono in attesa di giudizio. Ogni anno

circa 20 mila persone entrano ed esconodagli istituti penitenziari nell'arco di tregiorni. Un recente studio del DAP sul feno-meno delle detenzioni brevi (fino a 7giorni) e brevissime (fino a 3 giorni) ha re-centemente evidenziato che il fenomeno,nel periodo 2008-2011, ha avuto un ruolofondamentale nel determinare il peggiora-mento delle condizioni di vita negli Istitutidi pena, e quindi delle condizioni di lavorodei poliziotti penitenziari, e il problema delsovraffollamento. Ben vengano le norme in-trodotte per contrastare il sovraffollamentoe l’emergenza penitenziaria. Ma tutti de-vono fare la propria parte, non sempre esolo la Polizia Penitenziaria!•

E’

Superare l’emergenza carcericon l’impegno di tutti

Page 5: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

ome è ormai noto a tutti l’art. 43 delDecreto Legge sulle privatizzazioni(vedi box) ha introdotto il project fi-

nancing per la realizzazione delle infrastrut-ture carcerarie.A norma di tale articolo è prevista una con-cessione ai privati, per una durata non su-periore a venti anni, della gestione dell’in-frastruttura (carcere) e dei servizi ad essaconnessi, con esclusione della custodia.In altre parole, ad eccezione della PoliziaPenitenziaria, verrebbero privatizzate tuttele figure professionali che operano nei pe-nitenziari a partire dal direttore dell’istituto.In effetti, a rifletterci bene, l’ipotesi dellaprivatizzazione delle carceri, che una voltaci faceva tanta paura, se interpretata in uncerto modo ed applicata correttamente, nonè affatto una cattiva idea. In buona sostanza si tratterebbe di far co-struire un nuovo carcere ad una società pri-vata che, una volta completata l’opera,assumerebbe anche la gestione della strut-tura sotto ogni aspetto (direzione, ammini-strazione, vitto, sopravvitto, rieducazione,istruzione, socialità, ecc. ecc.) ad eccezionedell’ordine e della sicurezza che rimarrebbefunzione esclusiva della Polizia Penitenziariaorganizzata autonomamente e senza alcunrapporto gerarchico e funzionale con il di-rettore dell’istituto.Peraltro, questo tipo di gestione, se appli-cata a tutti gli istituti penitenziari, potrebbecomportare la possibilità di sopprimere tuttii provveditorati regionali e il dipartimentodell’amministrazione penitenziaria percome sono attualmente concepiti.In alternativa, il DAP potrebbe essere tra-sformato in Dipartimento Sicurezza Peniten-ziaria rimanendovi in forza soltanto ilCorpo.Oppure, sicuramente ancor meglio, la Po-lizia Penitenziaria potrebbe passare alle di-pendenze del Ministero dell’Internodiventando una specialità della Polizia di

Stato, alla stregua della polizia stradale odella polizia ferroviaria, peraltro, in talmodo, si risolverebbe anche la diatribasulla custodia preventiva nelle camere di si-curezza delle quali ci andremmo ad occu-pare noi; come potremmo anche occuparcidei CIO per gli immigrati clandestini.Francamente sono convinto che una ri-forma del genere dell’esecuzione penalenon potrebbe che portare benefici per tutti,a partire dalle condizioni di vita dei detenutie fino alle condizioni di lavoro di tutti glioperatori, privati o pubblici che siano.Per altro verso, non mi sembra in alcunmodo condivisibile l’allarmismo di chi in-travede rischi di illegalità o di illegittimitàcostituzionale nella privatizzazione delle

C

Carcere ai privati, soppressione del DAP e Polizia Penitenziaria all’Interno

come specialità della Polizia di Stato

Giovanni Battista De BlasisDirettore Editoriale

Segretario Generale Aggiunto del Sappe [email protected]

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 5Polizia Penitenziaria • SG&S

carceri o, almeno, in questo tipo di priva-tizzazione.Infatti, a mio avviso, mantenendo il Corpodella Polizia Penitenziaria la responsabilitàdell’ordine e della sicurezza degli istituti dipena e ferma restando la competenza dellaMagistratura di Sorveglianza sul controllodella corretta esecuzione delle condanne,lo Stato, pur con l’ausilio dei privati, conti-nuerebbe comunque ad esercitare la pro-pria funzione costituzionale sullaesecuzione della pena.E pur tuttavia, lo stesso Stato risparmie-rebbe miliardi di euro l’anno con la sop-pressione del DAP e di tutte le sueappendici.Ne vogliamo almeno parlare ?

DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2012, n. 1Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture

e la competitivita'. (12G0009)(GU n. 19 del 24-1-2012 - Suppl. Ordinario n. 18)

Art. 43Project financing per la realizzazione di infrastrutture carcerarie

1. Al fine di realizzare gli interventi necessari a fronteggiare la grave situazione di emergenzaconseguente all'eccessivo affollamento delle carceri, si ricorre in via prioritaria e fermorestando quanto previsto in materia di permuta, previa analisi di convenienza economicae verifica di assenza di effetti negativi sulla finanza pubblica con riferimento alla coperturafinanziaria del corrispettivo di cui al comma 2, alle procedure in materia di finanza di pro-getto, previste dall'articolo 153 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e successivemodificazioni. Con decreto del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze, sono disciplinati condizioni,modalita' e limiti di attuazione di quanto previsto dal periodo precedente, in coerenza conle specificita', anche ordinamentali, del settore carcerario.

2. Al fine di assicurare il perseguimento dell'equilibrio economico-finanziario dell'inve-stimento al concessionario e' riconosciuta, a titolo di prezzo, una tariffa per la gestionedell'infrastruttura e dei servizi connessi, a esclusione della custodia, le cui modalita' sonodefinite al momento dell'approvazione del progetto e da corrispondersi successivamentealla messa in esercizio dell'infrastruttura realizzata ai sensi del comma 1. E' a esclusivo ri-schio del concessionario l'alea economico-finanziaria della costruzione e della gestionedell'opera. La concessione ha durata non superiore a venti anni.

3. Se il concessionario non è una società integralmente partecipata dal Ministero dell'Eco-nomia, il concessionario prevede che le fondazioni di origine bancaria ovvero altri entipubblici o con fini non lucrativa contribuiscono alla realizzazione delle infrastrutture dicui al comma 1, con il finanziamento di almeno il venti per cento del costo di investimento.

Page 6: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

uando sarà disponibile questo nu-mero di Polizia Penitenziaria, sisarà sicuramente concluso l’iter par-

lamentare del Decreto Legge, varato a di-cembre dal Governo, contenente interventiurgenti per concorrere ad attenuare la ten-sione provocata dal sovraffollamento dellecarceri. Il provvedimento è stato a lungo di-scusso dalle competenti Commissione Giu-stizia e, per il parere, dalla AffariCostituzionali e da altre Commissioni delSenato, per poi passare all’altro ramo delParlamento, la Camera dei Deputati. In par-ticolare, come è noto, l'articolo 1 rivede il558 del codice di procedura penale, in ma-teria di convalida dell'arresto. È introdottoil divieto di conduzione della persona ar-restata nella casa circondariale, con possi-bilità di deroga solo qualora non siapossibile assicurare altrimenti la custodiadell'arrestato da parte degli agenti operantil’arresto. Con l'articolo due del decreto legge vienerivisto il 123 delle disposizioni di attuazionedel codice di procedura penale, stabilendoche l'interrogatorio delle persone che sitrovino in stato di detenzione deve avveniredove la persona è custodita.

prigione anzichè alla cella di sicurezza».E nel ribadire l'esigenza di uno sforzo co-mune per affrontare l'emergenza carceri haconcluso: «pregherei di guardare con at-tenzione e riflessione ai provvedimentiche non sono nè estemporanei nè estra-nei al sistema ma fondati su equilibrio esaggezza per ripristinare condizioni didignità della detenzione e della stessa Po-lizia penitenziaria». Ionta ha anche annunciato che entro que-st'anno nelle carceri ci saranno quattromilaposti nuovi. «Tempio Pausania e Oristanosono praticamente pronte e contiamo diaprirle in primavera. Per Cagliari e Sas-sari ci vorrà qualche mese di lavoro, cosìcome per i 17 padiglioni in avanzatostato di costruzione che saranno comple-tati nel 2012 - ha spiegato il capo del Dapche ha aggiunto - Da poco abbiamo apertoil carcere di Gela che si trascinava damoltissimi anni e quello di Trento che èuna struttura di grande dignità e tecno-

Q

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 6Polizia Penitenziaria • SG&S

Nella foto a destra

l’ entratadi un OPG

In basso il Capo del

DipartimentoFranco Ionta

La detenzione presso le camere di sicurezza e lo scandalo

delle carceri fantasma

Roberto Martinelli Capo RedattoreSegretario Generale Aggiunto del Sappe [email protected]

L'articolo 3 prevede l'innalza-mento da 12 a 18 mesi della so-glia di pena detentiva, ancheresidua, per l'accesso alla deten-zione domiciliare.Il Capo Dipartimento dell'Ammi-nistrazione penitenziaria Iontaha messo in luce, in un'audi-zione in Commissione Giustizia,i positivi riflessi che le nuovenorme potranno avere sullaemergenza del sovraffollamentodi vari istituti di pena. «Capisco le resistenze dellealtre forze di polizia - ha dettonel corso della sua audizione -ma se è vero che la situazionenelle carceri è diventata inso-stenibile, allora ciascuno fac-cia uno sforzo per consentireuna deflazione e per poter ar-rivare ad una gestione degli istituti peni-tenziari più ragionevole e dignitosa». L'audizione del capo del Dap ha seguitoquella del vice capo della polizia FrancescoCirillo che aveva polemizzato sul provvedi-mento che prevede l'uso delle camere di si-curezza della polizia, al posto delladetenzione in carcere, per gli arresti in fla-granza, fino al processo per direttissima.Nell'audizione Cirillo aveva sottolineatocome queste strutture fossero poche e ina-deguate. Ionta ha invece chiesto uno sforzo comune,«altrimenti ciascuno si arrocca sulle sueposizioni e il carcere rischia di diventareil ricettacolo delle deficienze di tutti». Inparticolare, ha sottolineato, da vent'anni nelcodice penale esiste l'articolo 558 che pre-vede l'uso delle camere di sicurezza, con inuovi provvedimenti approntati dal ministrodella Giustizia, quindi, «il 558 è stato chia-rificato e rafforzato, chiedendo di moti-vare quando si destina una persona alla

Page 7: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

logia». Ionta ha parlato anche delle 39 casemandamentali dismesse da oltre 15 anni,in tutto 832 posti, rispetto al cui recuperoperiodicamente si invoca come soluzione,seppure parziale, al drammatico problemadel sovraffollamento: «riattivarle sarebbediseconomico e non vantaggioso. Hannoimpianti precedenti alle disposizioni dilegge del 2000, dunque non a norma,quindi andrebbero rifunzionalizzate epoi per gestirle ci vorrebbe personale, ilche graverebbe ancora sugli organicidella polizia penitenziaria già in soffe-renza». Di oltre 6mila e 200 unità, secondo i dati for-niti dallo stesso Ionta in Commissione.Un'eventuale dismissione degli istituti perfare cassa, ha poi precisato il capo del Dap,non dipende dal Dipartimento perchè la pro-prietà delle strutture è passata al Demanio. Il caso simbolo delle carceri fantasma,quello di Arghillà, a Reggio Calabria, «èuno scandalo. È stato costruito neglianni '80, è costato tra gli 80 e i 90 mi-lioni di euro». E la mancanza di unastrada di accesso, «è un problema nel pro-blema». Ma della questione, sempre at-tuale, degli istituti nuovi e mai aperti e dellestrutture costate milioni di euro ma chenon hanno mai ospitato un detenuto se neè occupata anche l’Associazione Antigone.Disseminati lungo tutto lo Stivale, sono 38in tutto gli istituti penitenziari che, negli ul-

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 7Polizia Penitenziaria • SG&S �

Nelle fotoin altointerno di un OPG

In basso il Carcere diArghillà

a finire al 2017. Non è questa la solu-zione».L'elenco delle carceri 'fantasma’ è lungo. Siva da Nord a Sud, con situazioni e storie di-verse. Ad Arghillà (Reggio Calabria), il car-cere è inutilizzato. Mancano solo la stradad'accesso, le fogne e l'allacciamento idricoma per il resto è ultimato e dotato di accor-gimenti tecnici d'avanguardia. Ancora piùparticolare la situazione di Bovino (Fog-gia), con una struttura da 120 posti, giàpronta, chiusa da sempre. Ad Accadia (Fog-gia), il penitenziario consegnato nel 1993,è ora di proprietà del Comune e mai utiliz-zato. Ad Agrigento, sei sole detenute occu-pano i 100 posti della sezione femminile.

timi venti anni e più, sono stati costruiti,spesso ultimati, a volte anche arredati e poirimasti inutilizzati, sottoutilizzati o in totalestato d'abbandono. «Finora un carcere di200 posti è costato sui 10 milioni di euro.A volte anche di più. Ma al momento nonsi può quantificare in modo preciso laspesa complessiva delle carceri fantasma,gli istituti di pena chiusi o mai aperti»,ha spiegato il presidente di Antigone Patri-zio Gonnella.«Con i pochi soldi ora disposizione delDap al limite si potrebbero costruire una,forse due nuove case circondariali. Postoche per realizzare nuovi complessi si im-piegano non meno di 5 anni, andremmo

Page 8: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

Ad Altamura (Bari) si aspetta ancoral'inaugurazione di una delle tre sezioni del-l'istituto mentre a Gorizia risulta inagibileun intero piano dell'istituto carcerario. Il carcere di Irsina (Matera), è costato 3,5miliardi di lire negli anni '80, ha funzionatosoltanto un anno ed oggi è un deposito delComune.Il carcere di Castelnuovo della Daunia(Foggia) è arredato da 15 anni e maiaperto. Il penitenziario di Codigoro (Fer-rara) nel 2001, dopo lunghi lavori, sem-brava pronto all'uso, ma ad oggi è ancorachiuso. La casa di reclusione di Cropani (Catan-zaro) è occupata da solo un custode comu-nale; a Frigento (Avellino) l'istituto è statoinaugurato e chiuso a causa di una frana.Come è accaduto per Gragnano (Napoli). Il carcere di Galatina (Lecce) è totalmenteinutilizzato. A Casamassima (Bari), il car-cere mandamentale è stato condannatoall'oblio da un decreto del Dipartimento,spiega il rapporto di Antigone.L'Istituto di Licata (Agrigento) è stato com-pletato, ma non essendo stato collaudato èad oggi inutilizzato. La struttura di Maglie (Lecce) è solo par-zialmente utilizzato per ospitare detenutisemi-liberi. Non è finita. A Mileto (Vibo Valentia), il car-cere è stato ristrutturato e chiuso. Mentrea Minervino Murge (Bari), la struttura nonè mai entrata in funzione. A Monopoli (Bari) nell'ex carcere mai

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 8Polizia Penitenziaria • SG&S

Nelle fotoancora interni

di un OPG

locali, costati più di 2,5 milioni di euro,sono già stati saccheggiati. La struttura pe-nitenziaria di Rieti, completamente nuova ein grado di contenere 250 detenuti, è utiliz-zata solo per un terzo della sua capacità ri-cettiva a causa della carenza di personale. Il carcere di San Valentino (Pescara), co-struito da quasi 20 anni, non ha ospitatomai alcun detenuto e ora è in totale stato diabbandono. A Villalba (Caltanissetta), 20anni fa è stato inaugurato un istituto per 140detenuti, costato all'epoca 8 miliardi di lire,e che dal 1990 è stato chiuso e recente-mente tramutato in centro polifunzionale. A Volturara Appula (Foggia), la struttura da45 posti è ancora incompiuta. Sono stati in-fine soppressi gli istituti di Arena (Vibo Va-lentia), Cropalati (Cosenza), PetiliaPolicastro (Crotone), Soriano Calabro(Vibo Valentia), Spinazzola (Barletta-An-dria-Trani). A Pescia (Pistoia), il ministeroha soppresso la casa mandamentale. A Squillace (Catanzaro) il carcere è stato ri-strutturato e poi chiuso. A Udine è stata chiusa la sezione femminile,mentre a Venezia e Vicenza la capacità ri-cettiva è ridotta a 50 unità. Non mi risulta che nessuno ha pagato opaghi per questi scandali, che sono costatialle tasche dei cittadini onesti decine e de-cine di miliardi sicuramente più utili pernuove scuole e nuovi ospedali. Ma accade anche questo, nell’Italia patriadel diritto (o dei dritti ?)...

inaugurato, non ci sono detenuti ma sfrattatiche hanno occupato abusivamente le celleabbandonate da 30 anni. Il carcere di Morcone (Benevento) è statocostruito, abbandonato, ristrutturato, arre-dato e nuovamente abbandonato dopo unperiodo di costante vigilanza armata adopera di personale preposto. Carcere fan-tasma anche quello di Orsara (Foggia),dove è presente una struttura mai aperta.L'istituto di Pinerolo (Torino) è chiuso daoltre dieci anni senza che sia stata indivi-duata l'area ove costruirne uno nuovo.A Revere (Mantova), dopo vent'anni dal-l'inizio dei lavori di costruzione, il carcerecon capienza da 90 detenuti è ancora in-completo. I lavori sono fermi dal 2.000 e i

Page 9: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

iao Caterina, lettera sulla soglia, è illibro scritto da Tiziana Iaquinta, ricer-catrice di Pedagogia generale e so-

ciale presso l’Università degli studi MagnaGrecia di Catanzaro, facoltà di medicina,dove si occupa di ricerche relative a que-stioni di pedagogia generale e in partico-lare delle metodologie dei laboratori. Ciao Caterina è lo struggente e perma-nente saluto di un giovane papà lanciato,alla sua piccina quando, colto da un de-stino di morte improvvisa, trasmette persempre il suo messaggio negli occhi, nelcuore e nella vita di quella donna/madreadorata che l’aveva concepita. E propriolei, la compagna di una vita, fulminata daun distacco incredibile, lo scandisce riper-correndo le tappe della figlia non a ritroso,ma anche sulla soglia del futuro: Caterina,la deliziosa scolara che faticherà a ca-pire, che si affannerà a sfuggire, ma cheinevitabilmente sarà costretta ad accet-tare.Una meravigliosa testimonianza raccoltanell’interessante e coinvolgente missiva,Ciao Caterina. Lettera sulla soglia, pp. 80,pubblicato da Armando editore, Roma2011, che sembrerebbe un tragico ro-manzo, ma è invece un’autentica lezione divita, rivolta alla piccola Caterina e scanditapensando ai giorni da domani, alla spie-gazione della morte, con l’amorevole mo-nito materno: Difendi il tesoro: elementifondamentali per quanti approfondisconoi problemi coniugali ed educativi, come giànotava Pierre Dufoyer, quando scriveva:«Sarà bene che i genitori ricordino chesono essi gli educatori dei propri figli eche questi domani saranno, in larga mi-sura, ciò che essi avranno installato neiloro cuori con l’insegnamento e l’esem-pio quotidiano, durante l’infanzia.»L’autrice l’ha scritto tutto d’un fiato, senzaripensamenti o riletture, a un solo mesedalla morte del proprio compagno Giu-seppe Trombino, un giovane ed affermatoavvocato del foro di Cosenza.

opo ben 5 anni dall’ultima edizione,vede la luce la Quarta edizione delfortunato commentario delle Leggi

sull’Ordinamento Penitenziario italiano, in-teramente a cura del prof. Della Casa. La nuova edizione del volume offre un af-fresco completo e approfondito della nor-mativa contenuta nella legge penitenziaria,nel relativo regolamento di esecuzione e

nella legislazionead essa collegata.Notevoli, per quan-tità ed importanza,sono le innovazioniche negli ultimicinque anni hannoriguardato questosettore dell’ordina-mento: dalle nuovenorme, alle sen-tenze della CorteCos t i t u z i ona l e ,inoltre, vegono at-

tentamente monitorate sia le più importanticircolari emanate dai vertici dell’Ammini-strazione penitenziaria sia, in un’otticagrandangolare dalla quale sarebbe anacro-nistico prescindere, le sempre più nume-rose pronunce della Corte europea deidiritti dell’uomo, relative alle tematiche pe-nitenziarie. Risulta ulteriormente arricchitala già copiosa Appendice, nella quale è statoinserito il testo della RaccomandazioneR(2010)1, recante le Regole europee sullamessa alla prova. L’opera, divisa in duetomi, è strutturata secondo la classica for-mula del commentario articolo per articoloe i commenti alle novità normative indicatevengono svolti negli articoli del Testo Unicosull’Ordinamento penitenziario e dellenorme del codice di procedura penale.Un’ampia Appendice arricchisce e com-pleta l’opera. Indispensabile.

Nel sottofondo del racconto scorre l’amaraconsapevolezza che l’ineluttabile perdita diuna persona così cara rappresenti unadelle esperienze più dolorose che l’essereumano può provare. Ma se per l’adulto unatale scomparsa appare come qualcosa d’in-consolabile - scrive Pietro De Leo in un ar-ticolo pubblicato dalla Gazzetta del Sud -,per i bambini la perdita di un genitore ac-quista dimensioni catastrofiche, come pun-tualmente annotò Erna Furman: «Nonesistono morti tranquilli per i genitori dibambini piccoli. Ogni qual volta che di-ciamo “il suo genitore è morto” espri-miamo l’inevitabile orrore e la tragediache una tale morte rappresenta». E’ arduo, infatti, nella fattispecie stabilirela demarcazione tra il senso del dolore eun possibile trauma: processi intrinseca-mente legati tra di loro.I proventi delle vendite andranno in bene-ficenza: saranno devoluti in favore della bi-blioteca della casa circondariale diCosenza.

Ciao Caterina lettera sull’essenza della vita

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 9Polizia Penitenziaria • SG&S

Giovanni Battista DuranteRedazione Politica

Segretario Generale Aggiunto del Sappe [email protected]

TIZIANA IAQUINTA

CIAO, CATERINAARMANDO Editorepagg. 77- euro 8,00

VIT TORIO GREVI CL AUDIO GIOSTR AFR ANCO DELL A CASA

ORDINAMENTO PENITENZIARIO COMMENTATOCEDAM Edizionipagg. 1.400 - euro 160

D

C

Page 10: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

ella rete di internetormai i siti si sprecano,c’è di tutto e di più.

Peraltro con la presenza di unsito nazionale del SAPPE, moltobello, professionale ed esau-riente non si avverte certo lamancanza di informazioni sulle varie attività del Corpo.Si vuole ricordare che proprio dalla Puglia, tanti anni fa, partì laconquista di internet attraverso un sito che si chiamava sappepu-glialucania.it che si proponeva di sfruttare le grandi potenzialità

di internet per raggiungere ilmaggior numero possibile dicolleghi.Quando poi arrivò il sito nazio-nale ritenemmo di concluderel’esperienza considerato chenon potendo offrire nulla dinuovo , andavamo a costituirel’ennesimo doppione di qual-cosa già visto.Ultimamente ci siamo resi contiche forse potevamo offrire unqualcosa di innovativo unendole potenzialità del collega Gian-

nicola Girone, bravissimo webmaster, e del collega Francesco Pi-lagatti, esperto di video.Così è nato sappetimes.it, un sito che si propone di offrire unservizio multimediale ai colleghi con notizie nazionali, regionali elocali ed un notiziario video in cui verranno lette, accompagnateda immagini, le notizie ritenute più interessanti .Il video notiziario verrà offerto ogni qual volta ci saranno notizieche meritano un com-mento od un appro-fondimento.Siamo anche contentidi aver dato la parola atutti i segretari localiche avranno a disposi-zione anche questapiazza per renderepubbliche le proble-matiche dei loro Isti-tuti.Comunque sappeti-mes.it non si limiterà

N

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 10Polizia Penitenziaria • SG&S

solo a questopoiché stiamos t u d i a n d otutta una seriedi iniziative

che solo la tecnologia ci può per-mettere di portare a compimento.Per esempio un collegamento in diretta, streaming, con unesperto per parlare di materie che interessano i colleghi, a partiredall’avvocato Putignano, all’esperto di Segreteria che potrà daretutte le informazioni sulle malattie, cause di servizio, congedi ecc.ecc. e così via.Quando ci sarà un argo-mento importante, vedi lepensioni, il danno biolo-gico, l’uso legittimo dellearmi, lo straordinario ecce-dente le 36 ore, e tanto altroancora, ci sarà un espertoche risponderà in direttaalle vostre domande.Stiamo pensando anche adun giochino che consentiràai colleghi di scegliere l’uni-forme di servizio e gli altricapi di vestiario sia nella foggia che nel colore.A seguito delle preferenze che verranno espresse, lanceremo unsondaggio.Aspettiamo anche vostre rivendicazioni, foto di denuncia, video,filmati e quant’altro per documentare le grosse inefficienze del-l’Amministrazione.Noi saremo la vostra voce contro chi cerca di zittirvi.

Tante idee, per voi a costozero, per offrire notizie, infor-mazioni sempre fresche sulleiniziative che verranno poste inessere, anche a seguito di sug-gerimenti che ci perverrannoda voi.Sappetimes.it sarà il luogo deldibattito, del dialogo, della de-nuncia, non come certi sinda-cati che usano i propri sitiper la propria immagine epropaganda.

Federico Pilagatti•

Nei riquadri le speakers di

Sappetimesa sinistra

Cristina Angiuli

a destra,Claudia Signore

sottoFederico Pilagatti

Nasce SappeTimes il TG del Sappe

Page 11: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191
Page 12: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

In un anno indissolubilmente legatoai Giochi estivi di Londra 2012, leFiamme Azzurre, il gruppo sportivo

della Polizia Penitenziaria, festeggiano l’ar-rivo di 15 nuovi campioni impegnati in 11diverse discipline. Molti dei nuovi apparte-nenti alla Polizia Penitenziaria saranno pro-tagonisti dell’appuntamento a cinque cerchied inoltre, con queste assunzioni, le fila delgruppo si incrementano anche di due nuoveed importanti sezioni finora inesistenti nelleFiamme Azzurre: il Badminton ed il Pugilato(con campioni di assoluto rilievo nelle ri-spettive discipline). In questo concorso non sono state dimenti-cate le specialità invernali già prodighe ditalenti come Carolina Kostner, nel pattinag-gio di figura femminile, e della coppia didanza Anna Cappellini e Luca Lanotte nelladanza, rinforzate dall’arrivo della coppia diartistico Stefania Berton-Ondrej Hotarek invista dei Giochi invernali di Sochi 2014.

Tra i nuovi big della Polizia Penitenziaria cisono anche due personaggi molto noti nellosport ma anche nel mondo televisivo in ge-nerale: Aldo Montano e Clemente Russo, perla scherma ed il pugilato. Aldo, toscano diLivorno, proviene da una famiglia di grandischermidori: Mario Aldo (il padre), Aldo (ilnonno) e tre cugini del padre, Mario, Tullio,Tommaso e Carlo (unico fiorettista della fa-miglia), hanno partecipato a passate edi-zioni delle Olimpiadi nella sciabola, salendotutti sul podio nella gara a squadre dopoanni di militanza nello storico gruppo livor-nese di scherma Fides di Livorno. Da treanni legato sentimentalmente ad una delle

donne più belle del mondo dello spettacolo,Antonella Mosetti, in carriera Aldo vanta unpalmarès di tutto rispetto. Ai campionati delmondo di Catania 2011 l’ultimo oro indivi-duale conseguito nella sciabola, dopo l’ar-gento di San Pietroburgo nel 2007 ed ilbronzo a l’Avana nel 2003. E’ stato anchebronzo a squadre nell’ultima edizione sici-liana dei mondiali 2011, dopo le piazzed’onore conquistate, sempre in team, a Li-sbona 2002, Lipsia 2005, Antalia 2009 e Pa-rigi 2010. Oltre all’oro continentale a Zelaegerszeg nel2005, vanta, tra gli altri risultati, sei titoli ita-liani assoluti. Un personaggio che per famae per bravura potrà rappresentare l’omo-logo maschile della bella e brava CarolinaKostner negli sport sul ghiaccio, dando lu-stro e visibilità alla Polizia Penitenziaria.Oltre a Montano, tra i reclutati, l’altro fa-moso dello sport e del mondo dello spetta-colo, anche per la partecipazione a realityshow ed a trasmissioni televisive comeScherzi a parte o La Talpa, per non parlaredell’ultimo film sul pugilato Tatanka è Cle-mente Russo. Proprio la partecipazione aquest’ultimo impegno del regista GiuseppeGagliardi è costata a Russo la sospensionedalle Fiamme Oro, agevolando il passaggiodalla militanza in Polizia di Stato a quella nelgruppo sportivo delle Fiamme Azzurre, conun palmarès di tutto rispetto e ottime pro-babilità di fare di nuovo bene nelle prossimeolimpiadi di Londra dopo l’argento conqui-stato a Pechino 2008, oltre che, in ottica fu-tura, nel settore tecnico della disciplinaappena creata tra le fila della Polizia Peni-tenziaria. Nativo e residente a Marcianise,nella categoria dei massimi (91kg), ha con-quistato un oro nei Campionati Mondiali diChicago 2007 ed il titolo iridato delle WSB(World Series of Boxing) nella stagione2010/2011, che gli ha fatto ottenere la terza“carta olimpica” per i Giochi di Londra2012. Ha inoltre vinto i Giochi del Mediter-raneo 2005 ad Almeria.Altro campione campano, medesimo sport,stessa città di Clemente, uguale apparte-

D

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 12Polizia Penitenziaria • SG&S

Nelle foto

a destraAldo

Montano

a cura di Lady OscarRedazione Sportiva

[email protected]

sopraStefania

Berton&

Ondrej Hotarek

nenza sportiva,essendo cresciuto come il fa-moso conterraneo nella scuola dell’Excel-sior con il Maestro Domenico Brillantino,Vincenzo Mangiacapre milita nella categoria“superleggeri” (64kg). Nel 2010 ha conqui-stato la medaglia d’argento nel prestigiosoGee Bee Tournament di Helsinki, nel 2011ha ottenuto la “carta olimpica” per i Giochidi Londra conquistando la medaglia dibronzo nei Campionati Mondiali di Baku,dopo essere salito sul podio - semprebronzo - anche in occasione della rassegnacontinentale di Ankara.Nel settore multidisciplinare del pentathlonle Fiamme Azzurre hanno dato il benvenutoanche a Gloria Tocchi, romana, stabilitasi aGuidonia Montecelio, che nella sua disci-plina attualmente è senz’altro la miglioresponente emergente della scuola italianadegli ultimi anni, vantando oltretutto unapartecipazione ai Giochi Olimpici giovanilidi Singapore nel 2010. L’esordio precocis-simo sui palcoscenici internazionali c’è statogià a 13 anni, nel 2007, negli Europei dellacategoria “youth B” in Spagna, in cui si clas-sificò dodicesima. Nel 2009 ha raggiuntol’argento ad Abrantes, in Portogallo, e nelcorso della carriera giovanile ha conquistatoaltre medaglie importanti nella categoria“youth A”, con il bronzo mondiale nel 2010a Uppsala e bronzo europeo nel 2011 a Sze-kesfehervar. Più volte campionessa italianadi categoria, vanta anche un titolo tricoloreassoluto nel tetrathlon (2010).Stefania Berton di Asiago e Ondrej Hotarek,nativo di Brno (Repubblica Ceca) sono lanuova coppia reclutata nell’artistico sulghiaccio. Risiedono a Milano e si allenano

Arrivano altri 15 nuovi campioni nelGruppo Sportivo Fiamme Azzurre

Page 13: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

abitualmente nelle strutture di Sesto San Gio-vanni. Hanno formato solo tre anni fa, nel2009 una coppia di artistico, difficilissima di-sciplina sul ghiaccio, che da subito si è di-stinta a livello internazionale per poteraspirare a risultati di successo, al punto discalare il ranking mondiale dell’Isu nel 2011fino al 6° posto di specialità dopo il 5° postoagli Europei di Berna ed il 10° nei Mondialidi Mosca (migliori risultati di sempre daparte di una coppia azzurra). Oltre ai suc-cessi nel NRW Trophy (Dortmund 2010) enella “Cup of Nice”(Nizza 2011), la coppiaBertonHotarek ha colto recentemente ilprimo podio nell’Isu Grand Prix in occasionedella Rostelecom Cup di Mosca 2011. Per idue bravissimi campioni ci sono anche daannoverare due titoli italiani assoluti, nel2010 a Milano e nel 2011 a Courmayeur.Massimiliano Carollo e Domico Di Guida,sono invece i due nuovi specialisti della se-zione judo delle Fiamme Azzurre, già riccadi campioni del calibro dei fratelli Bruyere,di Francesco Faraldo e Marco Maddaloni,tanto per citarne alcuni.Nato a Palermo, Massimiliano Carollo risiedea Settimo Torinese e proviene dal grande vi-vaio piemontese dell’Akiyama, già vivaio percampioni come i già citati fratelli Bruyere edell’altro campione delle Fiamme AzzurreLorenzo Bagnoli. Cintura nera 3° Dan, è un eccellente specia-lista della categoria 73kg con prospettiva disalire a livello assoluto negli 81kg. Nelle ca-tegorie giovanili si è distinto in campo inter-nazionale con gli argenti europei conquistatida cadetto (Sarajevo 2008) e da “under 23”(Tyumen 2011). Nel 2011 ha vinto i torneidi Coppa Europa juniores a Lignano e a Paks(in Ungheria era già stato bronzo nel 2010).Vanta titoli tricolori in tutte le categorie: esor-dienti 2005, juniores 2008 e 2011, “under23” 2009 e 2010. Domenico Di Guida, napoletano, risiede aNapoli, ed è cresciuto nella straordinariascuola dello Star Judo Club della famigliaMaddaloni. Cintura nera 3° Dan, è attual-mente il più grande talento emergente nelle

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 13Polizia Penitenziaria • SG&S

Nelle foto

a sinistraClementeRusso

al centro AgneseAllegrini

In basso SusannaCicali

A fine 2011 ha esordito nella Coppa delMondo elite in occasione della prova diAstana (Kazakhstan), conquistando ilbronzo nella gara a punti. Vanta numerosititoli nazionali: strada juniores (2009),corsa a punti e inseguimento a squadre ju-niores (2010). Udine, in una disciplinacompletamente diversa ( la canoa), ha datoi natali anche a Sofia Magali Campana, resi-dente attualmente a San Giorgio di Nogaro(Udine). E’ un punto fermo della squadraazzurra come specialista del K2 e del K4: nel2011 ha partecipato a tutte le prove diCoppa del Mondo oltre agli Europei di Bel-grado e ai Mondiali di Szeged. Semprenell’ultima stagione ha conquistato il titolotricolore assoluto nel K4 200m e ha vinto icampionati nazionali “under 23” nel K4500m e nel K4 5000m. Ancora per la canoa, nuovo arrivo tra le filadelle Fiamme Azzurre da festeggiare, èquello di Susanna Cicali, sorella della nostrapluricampionessa della sezione Stefania,fiorentina e residente a Bagno a Ripoli (Fi-renze). Susanna è una specialista del fondo Più volte in medaglia nella categoria junio-res, a livello internazionale, da juniores havinto il titolo mondiale nel K2 maratona(Tyn nad Vltavou 2009) oltre ad un argentonel K1 (Banyoles 2010), mentre in campoeuropeo vanta un bronzo nel K2 1000m aSzeged 2208, un argento nel K2 500m aPoznan 2009, un argento nel K2 500m e unbronzo nel K2 200m a Mosca 2010. Nel2011 ha vinto i titoli tricolori nel K1 5000msia tra gli juniores che tra gli “under 23”.Ed oltre ad essere una campionessa di va-glia, è anche una ragazza bellissima, finalistaal concorso Miss Italia 2011, e vincitricedella corona di Miss Italia Sport.Ai nuovi ragazzi reclutati va il nostro inbocca al lupo, l’augurio di buon lavoro ela speranza che possano ottenere tante sod-disfazioni per loro stessi, per le Fiamme Az-zurre e la Polizia Penitenziaria tutta.

categorie pesanti. La sua categoria sono i100kg. In carriera a livello internazionalenel 2008 ha conquistato l’oro europeo ca-detti (Sarajevo), nel 2009 bronzo mondialeed europeo juniores (Parigi e Yerevan), nel2010 bronzo europeo juniores(Samokov),e altro bronzo tra gli “under 23” (Sarajevo).Nel 2011 un “grand slam” di medaglie conl’oro europeo juniores (Lommel), l’argentomondiale juniores (Cape Town) e il bronzoeuropeo “under 23” (Tyumen). In camponazionale ha ugualmente fatto incetta di titoliitaliani: cadetti (2007 e 2008), juniores(2009, 2010 e 2011) e “under 23” (2009,2010 e 2011).

Settore di nuovaapertura per le Fiamme Azzurre sarà, comeanticipato, il Badminton con Agnese Alle-grini, romana ma residente a Vignanello (Vi-terbo), ma si allena a Milano. E’ la miglioresingolista italiana e vanta numerosi successiin campo internazionale: nel 2011 l’oro alBahrein International, l’argento al DenmarkInternational e bronzi agli Internazionali diTimisoara (Romania), Marrakech (Ma-rocco), Male (Maldive) e San Paolo (Bra-sile). In campo nazionale ha vinto benquattro Campionati Italiani assoluti dal 2001al 2011. Nel 2008 ha altresì partecipato aiGiochi Olimpici di Pechino.Elena Cecchini, nativa di Udine e residentea Mereto di Tomba (Udine), è un grandis-simo talento che va a rimpinguare le fila delciclismo, soprattutto nelle discipline supista, pur essendosi distinta in carriera siain pista, sia su strada, con ottimi risultati alivello internazionale: da junior è stata ar-gento nella corsa a punti (2009) e bronzonello scratch (2010), mentre ha vinto il ti-tolo europeo nella corsa a punti (2010),oltre ad un argento con la formazione az-zurra dell’inseguimento a squadre.

Page 14: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

l 25 ottobre 2011 è stata una data sto-rica per il contingente di Polizia peni-tenziaria in servizio nell’ambito

minorile. A distanza di due anni (ottobre 2009) dallafirma del Decreto sulla specializzazione daparte dell’ Onorevole Angelino Alfano, ledue Direzioni Generali del Personale delDipartimento Amministrazione Penitenzia-ria e del Dipartimento Giustizia Minorilehanno finalmente raggiunto un accordosulle modalità di attuazione dei corsi.Secondo le intese pattuite, circa settecento-cinquanta unità del Corpo di Polizia Peni-

I

La Polizia Penitenziaria“specialista nel trattamento

dei detenuti minorenni”

a cura di Ciro Borrellirappresentante Sappe ICF [email protected]

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 14Polizia Penitenziaria • SG&S

Nella fotoL’ Istituto

Centrale diFormazione

del DGMdi Roma

tenziaria, già in servizio nella Giustizia Mi-norile da oltre 5 anni, saranno ammessecon accesso diretto ad un corso di forma-zione di due settimane presso l’IstitutoCentrale di Formazione del Personale,così come previsto dall’ultimo accordodel mese di dicembre 2011. Il restante personale di Polizia Penitenzia-ria, appartenente al Corpo da meno di 5anni, qualora intendesse conseguire laspecializzazione nel trattamento dei dete-nuti minorenni, potrà partecipare (previaammissione mediante selezione per titoli)ad un corso articolato in moduli didattici

di carattere teorico e pratico riguardanti gliaspetti normativi, deontologici e educativi.Detto corso avrà la durata di tre mesi. Nelsuo aspetto pratico, è previsto un tirociniodi durata non inferiore ad un terzo del per-corso formativo (un mese circa) sul postodi servizio, in affiancamento nei servizi mi-norili.Al termine del corso è inoltre prevista unaprova di verifica in forma scritta e oraletendente ad accertare l’apprendimentodelle competenze specifiche per il settoreminorile. I corsi di formazione per questa tanto at-tesa specializzazione dovrebbero partire,salvo imprevisti, nel mese di febbraio2012.Lo specialista nel Trattamento dei Dete-nuti Minorenni, per la specificità dellefunzioni di sicurezza e trattamento, devepossedere:• Attitudine e soprattutto una personalitàequilibrata e corretta dal punto di vista de-ontologico in linea con le nuove teoriepsico-pedagogiche. La qualità dei rapportiche deve instaurare rappresenta una con-dizione imprescindibile per la buona riu-scita dei progetti educativi elaborati per iminorenni;• Capacità di saper valutare in ogni mo-mento le molteplici situazioni ed avveni-menti che possono incidere positivamenteo negativamente sul processo evolutivo delminore detenuto.Per concludere, utilizzando le parole deldecreto ...il personale di Polizia Peniten-ziaria deve far fronte con particolareprofessionalità, attraverso un atteggia-mento positivo e di autocontrollo adeventuali momenti di criticità del mi-nore che si trova in un particolare statodell’età evolutiva...Speriamo che questo corso possa segnareun salto di qualità per il personale di Po-lizia Penitenziaria del settore minorile. •

Page 15: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

o Sci Club Teamitalia organizza anchequest’anno l’evento FIS WORLD SKICHAMPIONSHIPS OF POLICE FORCES

- Campionati Mondiali di Sci dei Corpi diPolizia, che avranno luogo a Sestriere dal14 al 18 marzo 2012.Una manifestazione a carattere internazio-nale aperta alla partecipazione dei migliorigiovani atleti dei Corpi di Polizia e degli SciClub.�L’organizzazione curata dallo Sci Club Tea-mitalia, con il supporto di Teamitalia, haottenuto in questi anni riconoscimenti daparte delle principali autorità federali edIstituzionali, che ogni anno confermano laloro preziosa collaborazione a sostegno diquesta grande iniziativa sportiva.�

Per offrire a tutti i partecipanti, atleti e spet-tatori, una calda accoglienza durante losvolgimento delle gare verrà allestito pressoil parterre, un Villaggio Expo, il RossignolDemo Tour Europe con le ultime novitàtecniche.��

Un impegno organizzativo importante e digrande valore, testimoniato anche dallapresenza della RAI che segue da anni lamanifestazione diffondendo sia in chiaroche su satellite le fasi più emozionanti dellacompetizione.�

L

Tornano i Campionati Mondiali di sci dei Corpi di Polizia

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 15Polizia Penitenziaria • SG&S

Nelle fotoalcuneimmaginidelle precedentiedizioni

eta storica del turismo sportivointernazionale, è una localitàche permette di vivere emozioni

complete e continue per tutte le quattrostagioni. Location di un instancabile suc-cedersi di eventi: dallo sport - estivo e in-vernale - alle manifestazioni turisticoculturali e folkloristiche.�Dopo aver ospitato i Campionati Mon-diali di Sci del 1997, Sestrière è stato ilcuore sportivo delle Olimpiadi invernalidi Torino 2006. Con i suoi 120 km di piste è al centro delcomprensorio della Via Lattea che collegale stazioni di Sauze d’Olux, Cesana e Cla-viere per 400 km di tracciato comples-sivo, tutti dotati di impianti di innevamentoprogrammato.

Sest

rièr

eMProgramma di gara•

Page 16: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 16Polizia Penitenziaria • SG&S

n occasione delle recenti festività nata-lizie, l’Arcivescovo di Genova (e presi-dente della CEI, Conferenza Episcopale

Italiana) Cardinale Angelo Bagnasco ha vo-luto incontrare presso la Curia genovese ilcollega Bennardo Sanfilippo ed i figli Dome-nico e Stefano, rispettivamente di 14 e 19anni. Bennardo, come ricorderete, è il marito di

I

Genova: il Cardinale Angelo Bagnasco incontra una delegazione di Marassi

l 13, 14 e 15 dicembre 2011 si è tenuto all’Istituto Centrale di Formazionedel Personale di Roma un Corso di aggiornamento sul Sistema d’indagine(S.D.I.) rivolto al personale di Polizia Penitenziaria che opera nelle strut-

ture minorili della capitale. I due Focal point nazionali per la Giustizia Minorilehanno ribadito l’importanza della riservatezza e delle responsabilità del per-sonale di Polizia penitenziaria che ha il compito di interagire con il sistemaper la sua alimentazione e per trarre le informazioni necessarie per le attivitàistituzionali e investigative. Ricordiamo che il personale di Polizia penitenziariaabilitato all’uso dello S.D.I. (Sistema d’indagine), al pari delle altre forze diPolizia, è tenuto a inserire on-line nella Banca dati - istituita presso il Ministerodell’Interno - le informazioni inerenti i fatti reato, avvenuti all’esterno e all’in-terno delle strutture di competenza, redigendo i relativi atti di polizia giudiziariaoltre alle eventuali denunce esposte dai cittadini per le quali è previsto l’inse-rimento nello S.D.I.. Ciro Borelli

I

Angela Chiaramonte, una delle sei vittimedella tragica alluvione che ha colpito ilcapoluogo ligure lo scorso 4 novembre .All’incontro erano presenti anche alcunicolleghi del Nucleo Traduzioni del car-cere di Genova, dove presta servizio Ben-nardo, e padre Francesco Lia, parrocodella parrocchia di Santa Margherita delquartiere genovese di Marassi. •

Roma: corso di Formazione e Sicurezza all’I.C.F. di Roma

Teramo: nuovaperquisizione incarcere con cani antidrogaE’ la terza volta in un mese. Sono stati im-pegnati circa 50 agenti di polizia peniten-ziaria e due cani antidroga arrivati daAvellino. Stavolta è stato trovato solo unospinello fatto volare in un cortile. Due set-timane prima furono trovati circa 50grammi di hascisc. «E’ stata - spiega Giu-seppe Pallini, segretario provinciale delSappe - un’operazione di routine fina-lizzata al rinvenimento di stupefacentie oggetti non consentiti. Il nostro sinda-cato plaude l’iniziativa del nuovo co-mandante che si dà da fare per il rispettodelle regole nell’istituto». Un carcere problematico, per la carenzadi personale e sovraffollamento.«L’istituto di Teramo - conferma Pallini -è diventatato ricettacolo da tuttol’Abruzzo di detenuti difficile da gestiree con problemi psichici: dirottano tuttiqui approfittando del fatto che c’è laguardia medica su 24 ore. E’ il ricono-scimento per l’impegno del personaleche opera con abnegazione. Il Provvedi-tore ci aveva promesso che non avrebbepiù inviato detenuti ingestibili, ma nonha mantenute le promesse». Il Sappe ricorda che è in attesa di un in-contro col nuovo direttore sulla riorganiz-zazione del lavoro. (a.f.)•

Page 17: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 17Polizia Penitenziaria • SG&S

icini ai bambini ricoverati in pedia-tria. Anche quest’anno gli agenti diPolizia Penitenziaria di Nuoro hanno

rinnovato l'appuntamento con i piccoli pa-zienti ricoverati all'Ospedale San Francescodi Nuoro. Una rappresentanza dell’istitutosardo composta da alcuni agenti, dal Diret-tore, dal Commissario e dall'immancabile

i segnala un nuovo successo conseguito dall’Assistente di Polizia Penitenziaria Alberto Molino, in ser-vizio presso l’I.P.M. di Casal del Marmo a Roma, il quale all’ultimo campionato italiano di pancaF.I.P.L.(Federazione Italiana Power Lifting) svoltosi a Cecina il 9, 10 e 11 dicembre 2011, dopo un’av-

vincente lotta per il titolo italiano di specialità distensione su panca, nella categoria di pesofino a 120 kg, con un’alzata di 235kg si è aggiudicato la medaglia d’argento, piazzandosial secondo posto assoluto.Ma la grande soddisfazione veniva dal fatto che con tale alzata, stabiliva il nuovo recorditaliano master 1 cioè nella categoria di età oltre i 40 anni.Forte di tale risultato, Alberto si è qualificato per il prossimo campionato europeo (E.P.F.)che si svolgerà ad agosto in Italia nella città di Terni.Chi conosce Alberto e la passione che mette in questo sport, duro ma che negli anni lo havisto sempre ai vertici delle maggiori competizioni nazionali (già tre volte campione italianoed una volta campione europeo), è sicuro che darà il suo massimo per tenere alti i coloriitaliani e del Corpo di Polizia Penitenziaria. Appuntamento alla prossima competizione continentale.Complimenti dalla redazione e dai colleghi.

Roma: record italiano di sollevamento pesisu panca per l’ Assistente Molino Alberto

Nuoro: la Polizia Penitenziaria con ibambini ricoverati in pediatria

V

S

Babbo Natale ha portato doni ai bimbi au-gurando loro una pronta guarigione, inol-tre, è stato donato diverso materialedidattico per la scuola del reparto. L’iniziativa ha riscosso l’apprezzamento deigenitori dei bimbi nonchè di tutto il per-sonale medico ed infermieristico.

Marco Flore

Avellino: quattrogemellini per il collega DanieleBiondi

n parto eccezionale è avvenutonella clinica Malzoni il 3 ottobre.La notizia è stata data solo ora per-

chè i neonati avevano manifestato dei pro-blemi respiratori dopo la nascita. La moglie del nostro collega DanieleBiondi, Annalisa, 32 anni casalinga, haavuto quattro splendidi gemellini con unparto cesareo: sono 3 femminucce e unmaschietto; le bimbe si chiamano Nicole,Monica e Sofia e il maschietto si chiamaRaffaele.Un’equipe di 12 persone tra medici, ane-stesisti, infermieri e ginecologi hanno as-sistito la donna e ora i problemi di salutesi sono risolti e i bambini godono di ot-tima salute.

U

Page 18: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 18Polizia Penitenziaria • SG&S

In alto la locandina

sotto alcunescene

del film

Regia: Margarethe von TrottaTitolo Originale: Die Bleierne Zeit, DieSceneggiatura: Margarethe von Trotta Musiche: Nicolas EconomouFotografia: Franz RathMontaggio: Dagmar HirtzScenografia: Barbara Kloth, Georg von Kieseritzky Costumi: Jorge Jara, Monika HasseProduzione: BIOSKOP FILMDistribuzione: GAUMONT VALE (1982)

Personaggi ed Interpreti:Wolfang: Rüdiger VoglerIl Padre: Franz RudnickSabine: Verenice RudolphLa Madre: Doris Schade

Marianne Klein: Barbara SukowaJuliane Klein: Jutta LampeJan a 10 anni: Patrick Estrada PoxJuliane a 17 anni: Ina RobinskiMarianne a 16 ann: Julia BiedermannJan a 4 anni: Samir JawadJuliane a 6 anni: Barbara PaepckeMarianne a 5 anni: Rebecca PaepckeWerner: Luc BondyMargit CzenkiCarola HembuAnna SteinmannWufhild Sydow

Genere: Drammatico Durata: 106 minutiOrigine: Germania, 1981

e due figlie di un severo pastore pro-testante Juliane e Marianne Klein,sono diversissime tra loro: la prima

ha un carattere duro e orgoglioso mentrel'altra sembra mite ed ubbidente e, cometale, è la preferita del padre. Le due ragazze assistono sconvolte ad unaproiezione scolastica degli orrori commessidai nazisti nei famigerati lager dove la de-gradazione umana ha causato la morte dimilioni di innocenti per fame e per stenti.Affrancate dalla famiglia, Juliane, entra alavorare in un giornale femminista e iniziaa fare politica, mentre Marianne si uniscead un gruppo terroristico ed entra in clan-destinità, finchè dopo qualche anno vienearrestata e reclusa in carcere.Juliane nelle visite in carcere alla sorella ri-marrà sempre più scossa dalla irremovibi-lità di Marianne e dalle sue convinzioni

L

della bontà d'una scelta che lei non riescea condividere. Tuttavia, le diversità di ve-dute e di ideali finiscono per rafforzare illegame di amore-odio tra le due sorelle e,mentre Juliane continua il suo lavoro poli-tico con metodi democratici appoggiata dalcompagno Wolf, la sorella inizia un lungosciopero della fame che dopo averne stre-mato le forze, la porta fino alla morte.Un indagine interna al carcere sembra ac-certare in maniere inequivocabile il sucidioper impicagione. La disperazione di Julianeper quanto accaduto e il sospetto che lacausa della morte non sia stata il suicidioportano la sorella di Marianne alla ricercadi un’altra verità.Per questo scopo Juliane abbandona la vitarelativamente facile condotta fino ad alloraper dedicarsi alla disperata impresa di sco-prire la verità sull’accaduto. Ma quando il risultato delle sue indaginiporterà alla conclusione che si trattò vera-mente di un omicidio, Juliane non realiz-zerà nessun scoop giornalistico perchè nel

a cura di Giovanni Battista De Blasis

Anni di piombo

frattempo la storia raccontata non sarà piùattuale e non interesserà più a nessun let-tore. E così a Juliane non resterà che rac-

contare la storia dellasorella a suo nipoteJan, il figlioletto diMarianne da lei ab-bandonato per po-tersi dedicare a quellache credeva la suamissione e che nonpoteva essere intral-ciata da emozioni osentimenti. •• LEONE D'ORO ALLAMOSTRA DEL CINEMA DIVENEZIA DEL 1981.• DAVID DI DONATELLO1982 PER MIGLIOR REGISTA STRANIERO(MARGARETHA VONTROTTA).

Page 19: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191
Page 20: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

Pasquale SalemmeSegretario Nazionale del Sappe [email protected]

bruciato mentre dorme, insieme con unamico, in una torretta (una sorta di ba-stione incustodito) a Verona, dove normal-mente dormivano sbandati e drogati.L’anno successivo, poco distante dal san-tuario di Monte Berico, nel quale presta-vano la loro opera, vengono massacrati amartellate i frati vicentini Gabriele Pigato eGiuseppe Lovato. La rivendicazione dei treomicidi (Martinotti e i due frati) arriva il

23 luglio del 1982 al-l’ANSA di Milano: «Lud-wig dopo il rogo di SanGiorgio a Verona ha col-pito di nuovo a Vicenzasul Monte Berico. Siamogli ultimi eredi del nazi-smo. Il fine della nostravita è la morte di coloroche tradiscono il vero

Dio. Gott mit uns». L’ultimo omicidio diLudwig, prima di passare alle stragi, èquello di un altro religioso, padre ArmandoBison a Trento, con un punteruolo a formadi crocefisso conficcato nella testa. Il po-meriggio del 14 maggio 1983, viene incen-diato il cinema a luci rosse Eros SexyCenter di Milano. All’interno della sala aguardare «Lyla, profumo di femmina», sitrovavano una trentina di persone. Sei per-sone perdono la vita nel rogo. Livio Cera-soli, non è nel cinema, ma vi entra vedendole fiamme, nel tentativo di portare soccorsoe perde la vita anch’egli. La strage al ci-nema di Milano è certamente il gesto cri-minale più tragico ed eclatante della sigla.Il 7 gennaio 1984, il fuoco devasta la SexDiskothek Liverpool a Monaco di Baviera:solo una serie di circostanze fortunate e ilpronto intervento dei soccorritori evitanoconseguenze ben più gravi. Nel rogo, però,muore Corinna Tartarotti, cameriera di 20anni. La sequenza di crimini, rivendicati daLudwig termina il 3 marzo del 1984, incoincidenza dell’arresto in flagranza direato Wolfgang Abel e Marco Furlan, men-tre, come già detto, con taniche di benzinasi accingevano a dare fuoco al Melamara,una discoteca di Castiglione delle Stiviere,

sono finiti sotto una sola icona: «Ludwig».Fino ad allora il gruppo «Ludwig» era rite-nuto responsabile, complessivamente,della morte di 27 persone. Ma che cosa era«Ludwig»?«GOTT MIT UNS», era il motto di Ludwig,presente nei volantini di rivendicazione,che dal 1979 al 1984 fece 15 morti tra l’Ita-lia e la Germania. E’ proprio la scritta Gottmit uns che indirizzò gli investigatori del-l’epoca a colle-garla ai gruppineonazisti: la dici-tura (Dio è connoi) era presentesulla fibbia dellacintura della Hi-tlerjugend, la gio-ventù fedelissimaal dittatore nazista.La scritta non era l’unico elemento distampo nazista che orientò, inizialmente,gli inquirenti sulla pista dell’estrema de-stra, vi erano anche l’aquila sormontantela svastica e i caratteri runici della scrittura,oltre ai messaggi: «siamo gli ultimi eredidel nazismo» e «ferro e fuoco sono la pu-nizione nazista». Il battesimo del fuoco av-venne proprio a Verona. Una notte diagosto del 1977 Guerrino Spinelli, un bar-bone di origine abruzzese, venne arso vivo,in borgo Milano, nella sua roulotte.Nel 1978 invece viene accoltellato e uccisoLuciano Stefanato, 44 anni, sommelieromosessuale di Padova ed egual sortetocca, l’anno dopo, a Claudio Costa, tossi-codipendente di Venezia. I tre omicidi ven-gono rivendicati dalla sigla «Ludwig» il 4novembre del 1980, con una lettera inviataa «Il Gazzettino» del Triveneto. Peraltro deitre omicidi erano stati accusati diverse per-sone, poi risultati innocenti. La particola-rità della rivendicazione riponeva nellacircostanziata e minuziosa elencazione deiparticolari utilizzati nei tre attentati. Nel di-cembre del 1980 viene uccisa, a Vicenza, acolpi di scure, Alice Maria Berretta, prosti-tuta ultracinquantenne. Il 24 maggio del1981 è la volta di Luca Martinotti, 18 anni,

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 20Polizia Penitenziaria • SG&S

Ludwig: la crociata purificatrice al grido di “Gott Mit Uns”

ell’immaginario collettivo i crimi-nali sono, solitamente, soggetti pro-venienti dai ceti meno abbienti

spinti all’illegalità dalla povertà e dall’emar-ginazione sociale, fattori che determinanogioco forza una maggiore esposizione alladelinquenza. Ma, al di là dei fattori di di-sorganizzazione sociale del territorio, cosaspinge un individuo o un gruppo di personead allontanarsi dalle norme condivise al-l’interno di ogni specifico contesto socialese, costui o costoro, sono educati, riguar-dosi, studiosi e religiosi: insomma personeper bene? E soprattutto quali sono le con-dizioni e le circostanze che contribuisconoalla loro devianza, se non hanno alle lorospalle un’esperienza familiare segnata datraumi o violenza che, solitamente, costitui-scono la base ricorrente di ogni serial kil-ler? Sono le domande che hanno spintosociologi e psicologi del tempo a formularele tesi più svariate su quanto avvenne nellaVerona bene (quartiere Borgo Trento) neglianni ‘80. Allorquando due ragazzi dell’altaborghesia veronese furono arrestati in fla-granza di reato, mentre si accingevano adare fuoco ad una discoteca di Castiglionedelle Stiviere (Mantova). All’epoca dell’ar-resto Marco Furlan, 24 anni, figlio di unnoto primario del Centro Ustionati di Ve-rona, era uno studente di chimica. Wol-fgang Abel, 25 anni, era il figlio di undirigente assicurativo tedesco, laureato apieno voti in matematica. Entrambi vero-nesi, amici fin dai tempi del liceo Fraca-storo con eguali simpatie di destra. Daallora i loro nomi, la loro storia, i loro gesti

N

Nelle fotoal centro

una fibbia nazista

sottoAbel & Furlan

durante il processo

Page 21: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

goffamente travestiti da Pierrot. Un anno dopo l’arresto tutti i procedimentiriguardanti l’inchiesta Ludwig vengono riu-niti a Verona. Il fascicolo viene assegnato alsostituto procuratore Francesco Pavone. Aprocedere formalmente contro WolfgangAbel e Marco Furlan è chiamato il giudiceistruttore Mario Sannite.Il 9 maggio 1985, il giudice istruttorespicca i mandati di cattura a carico di Wol-fgang Abel e Marco Furlan per sette omicidivolontari e quattro reati di strage con 15 vit-time complessive addebitate al gruppo Lud-wig. E’ singolare riportare quanto scrivevail G.I.: «Giudicando da meri elementi este-riori, cioè dai simboli usati nei messaggi, sipensò che la Ludwig fosse un’organizza-zione di stampo nazista. Un’ipotesi che,sempre sulla base di elementi estrinsechi,trovava conforto in riferimenti testuali pre-senti in alcuni messaggi. Ma a questa inter-pretazione si obiettò che Ludwig nonpotesse essere giudicato e storicamente de-finito alla stregua di simboli che gli autoridella sigla usano o dei richiamiconcettuali cheessi fanno. Do-veva, invece,essere giudicatoe definito inbase alle azioniche svolge e agliscopi che si pre-figge chi dietro aquesta sigla sicela. Prendendoin considerazionele vittime preferiteda Ludwig, si rilevòtrattarsi sempre dipersone che avreb-bero contravvenuto ai principi etici di cuisi fanno paladini i compilatori dei tristimessaggi di rivendicazione («Il fine dellanostra vita è la morte di coloro che tradi-

scono il vero Dio»; «Al Liverpool non siscopa più»). Si concluse perciò che laideologia di Ludwig, al di là, dei simboli edella auto identificazione, nulla in comuneavesse con le matrici ideali e le direttricicostanti del nazismo» (Augusto Canepa-ilcaso Ludwing). Il 10 febbraio del 1987, al termine di 21udienze, durante le quali Abel e Furlan noncomparirono mai in aula, la Corte di Assisedi Verona condannò i due imputati a 30anni di carcere. Il 15 giugno 1988 la Corted'Assise d'Appello di Venezia rimise in li-bertà entrambi per decorrenza dei tempidi carcerazione e ordinò a Furlan il sog-giorno obbligato a Casale di Scodosia(PD), da dove fuggìnel febbraio del1991, poco primadella definitiva con-danna in cassazione.Fu catturato nel mag-gio del 1995 a Creta,dove viveva sottofalso nome e venneriportato in Italia.Precedentemente, il 10 aprile del 1990 laCorte d'Appello di Venezia lo aveva condan-nato in contumacia a 27 anni di carcere,condanna confermata l'11 febbraio 1991dalla Corte di Cassazione; nella medesimaoccasione anche Abel fu condannato a 27anni. Poco dopo l'arresto, avvenuto a Creta,Marco Furlan tentò il suicidio in carcere,

provando a impiccarsi alle sbarrecon un lenzuolo. Nel 2008, dopoaver scontato 18 anni di reclu-sione (grazie anche ad alcunicondoni e alla buona condotta)venne scarcerato e affidato inprova ai servizi sociali. A settem-bre del 2009, poi, la misura disicurezza del ricovero in casa dicura (prescritta insieme allasentenza definitiva in quantogiudicato seminfermo dimente) venne sostituita in li-bertà vigilata. Nel novembredel 2010 è tornato definitiva-mente libero. Il giudice di

sorveglianza di Milano che gli ha revocatola misura di sicurezza della libertà vigilatanel provvedimento ha evidenziato tre punti:il superamento dei problemi psicologici diFurlan, il buon reinserimento sociale e il

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 21Polizia Penitenziaria • SG&S

Nelle fotoa sinistraWolfgangAbel &Marco Furlan

A l centroun giornaledell ’epoca

In basso volantino dirivendica-zione

comportamento positivo durante il periododella libertà vigilata.Per onor di cronaca Wolfgang Abel, consi-derato la mente del gruppo, in 23 anni dicarcere si è sempre dichiarato innocente,«vittima di una persecuzione». I peritil’avevano descritto come persona dal ca-rattere dominante, fredda e molto intelli-gente, ma affetta da un «vero delirio astruttura paranoicale». Alle sue spalle cin-que tentativi di suicidio in carcere. Il Tri-bunale di sorveglianza di Verona lo scorsosettembre gli ha concesso la semilibertà eadesso lavora come contadino nei vignetidella Valpolicella sulle colline di Negrar. Inprecedenza, nel mese di giugno, il giudice

del Tribunale di sor-veglianza di Veronaaveva respinto la ri-chiesta di libertà defi-nitiva avanzata daAbel in seguito alla«pericolosità sociale»emersa dalla periziapsichiatrica, dispostadallo stesso magi-

strato, secondo cui emergeva un «elevatorischio evolutivo di scompensi psicotici insituazione di stressor». Quest’ultimo è untermine specialistico con il quale si inten-dono tutti quegli stimoli che portano l’or-ganismo e la psiche allo stress. In pratica,in determinate situazioni di tensione psico-logica, potrebbe perdere il contatto con larealtà. I dubbi se la sigla Ludwig era solo Furlan eAbel o un gruppo ben più organizzato con-tinuano a rendere il «giallo» vivo nelle me-morie dei parenti delle vittime e non solo.A favore della prima ipotesi vanno sostan-zialmente il processo penale e la condannainflitta ai due, e la circostanza che dall'ar-resto di Abel e Furlan la furia omicida diLudwig si è arrestata. E la loro cattura è av-venuta in un momento in cui le azioni san-guinose stavano assumendo una frequenzaforsennata ed una dimensione allucinante(non più un omicidio l’anno, ma unastrage ogni pochi mesi).Ventisette morti ammazzati, ma solo quin-dici riconosciuti, marchiati e affibbiati aLudwig. Quindi, al di là delle sentenze e ba-sandosi su una giustizia sommaria, quasiun anno di carcere per ogni vita tolta. Alla prossima ... •

Page 22: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

persona arrestata o per altre specifiche ra-gioni di necessità”.Conseguentemente, vengono apportate al-l’articolo 123 delle norme di attuazione, co-ordinamento e transitorie del codice diprocedura penale, le seguenti modifiche:a) l’articolo 123 è sostituito dal seguente:“salvo quanto previsto dall’articolo 121,nonché dagli articoli 449, comma 1 e 558del c.p.p., l’udienza di convalida si svolgenel luogo dove l’arrestato o il fermato è cu-stodito. Nel medesimo luogo si svolge l’in-terrogatorio della persona che si trovi, aqualsiasi titolo, in stato di detenzione. Tut-

tavia, quando sussistono eccezio-nali motivi di necessità o diurgenza il giudice con decretomotivato può disporre il trasferi-mento dell’arrestato, o del fer-mato o del detenuto per lacomparizione davanti a sé”.b) in questa ottica dopo l’articolo163 delle norme di attuazione,coordinamento e transitorie delcodice di procedura penale,viene inserito il seguente: “neicasi previsti nell’articolo 558 delc.p.p.. l’arrestato viene custodito

dagli ufficiali e agenti di polizia giudiziariapresso le camere di sicurezza del circonda-rio in cui è stato eseguito l’arresto. Il pub-blico ministero può disporre che l’arrestatovenga condotto nella casa circondariale delluogo ove l’arresto è stato eseguito, opresso la casa circondariale, anche quandogli ufficiali e agenti che hanno eseguito l’ar-resto, rappresentino la pericolosità dellapersona arrestata o l’incompatibilità dellastessa con la permanenza nelle camere disicurezza ovvero altre ragioni che impedi-scono l’utilizzo di esse”. Con la prima modifica all’articolo 558 delcp.p. si prevede che, nei casi di arresto inflagranza, il giudizio direttissimo deve es-sere necessariamente tenuto entro, e nonoltre, le quarantotto ore dall’arresto, nonessendo più consentito al giudice di fissare

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 22Polizia Penitenziaria • SG&S

l nuovo Ministro della Giustizia, a di-stanza di pochi mesi dal suo insedia-mento, ha presentato al Consiglio dei

Ministri un decreto legge avente ad oggetto,tra l’altro, il sistema penitenziario, in virtùdi una espressa delega legislativa in talsenso. Tra le misure di maggiore interesse vi è lac.d. probation giudiziaria o messa allaprova, fino a ieri relegata alla fase dell’ese-cuzione penale, fatta eccezione per il pro-cesso minorile, ed oggi introdotta anche infase di cognizione rispetto ai quei reati pu-niti con pena non superiore a quattro anni:in questo senso la probation giu-diziaria costituisce un elementodi assoluta novità anche in ra-gione della scelta di affidarne laconcessione ad una istanza del-l’imputato. La sospensione con messa allaprova è, infatti, rimessa a una ri-chiesta dell’imputato, da formu-larsi fino alla dichiarazione diapertura del dibattimento diprimo grado e consiste in unaserie di prescrizioni e presta-zioni di pubblica utilità, il cuiesito positivo determina l’estinzione delreato.Potrà essere concessa soltanto una volta acondizione che il giudice ritenga che l’im-putato si asterrà dal commettere ulteriorireati: valutazione prognostica che in quantotale presenta insuperabili limiti intriseci,poiché a nessuno è dato di predire il futuro,neanche ai magistrati.Tra gli obiettivi che il pacchetto giustizia siprefigge di raggiungere particolarmente av-vertito è quello di porre fine al c.d. feno-meno delle “porte girevoli”, in forza delquale nel solo 2010 oltre 21.000 persone,unità in più unità in meno, sono entrate eduscite dalle patrie galere per un periodonon superiore a tre giorni, anche se una ri-gorosa applicazione del precedente testodell’articolo 558 del codice di procedura

Nella foto una porta

girevole

Luca PasqualoniSegretario Nazionale ANFU [email protected]

penale nella parte in cui al secondo commavietava che si potesse applicare la disposi-zione prevista dall’articolo 386, comma 4,ovverosia vietava agli ufficiali ed agenti chehanno proceduto all’arresto o al fermo dimettere il fermato o all’arrestato a disposi-zione del pubblico ministero conducen-dolo nella casa circondariale del luogo oveè avvenuto l’arresto e il fermo, sarebbestata sufficiente ad impedire il fenomenode quo.All’uopo, all’articolo 558 c.p.p. vengonoapportate le seguenti modifiche ed integra-zioni:

a) il comma 4 è sostituito dal seguente: “seil pubblico ministero ordina che l’arrestatoin flagranza sia posto a sua disposizione, lopuò presentare direttamente all’udienza, instato di arresto, per la convalida ed il con-testuale giudizio, entro quarantotto ore dal-l’arresto. Si applicano al giudizio diconvalida le disposizioni dell’articolo 391,in quanto compatibili”.b) dopo il comma 4 è aggiunto il seguente:“nei casi di cui al comma 2 e 4, l’arrestatonon può essere condotto nella casa circon-dariale del luogo dove l’arresto è stato ese-guito, né presso altra casa circondariale,salvo che il pubblico ministero non lo di-sponga, con decreto motivato, per la man-canza o indisponibilità di altri idonei luoghidi custodia nel circondario in cui è statoeseguito l’arresto, per motivi di salute della

I

Il fenomenodelle porte girevoli

Page 23: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

nondimeno gli arrestati sono da sempre as-sociati in carcere senza che ciò abbia maicostituito motivo ostativo alla loro custodia.In ordine ai motivi di salute della personaarrestata, occorre rilevare come molte re-altà carcerarie abbiano presidi sanitari consoluzione di continuità, specie nelle orenotturne, tanto che anche sotto tale profilociò che per le altre Forze dell’Ordine finisceper costituire un valido motivo ostativo allacustodia fino all’udienza di convalida, perla Polizia penitenziaria viene stranamentesuperato: sotto tale profilo gli agenti ope-ranti dovrebbero interloquire necessaria-mente con l’Ufficio Matricola prima diaddurre motivi sanitari a cui neanche l’Isti-tuto penitenziario può far fronte, evitandoche il pubblico ministero finisca per adot-tare un decreto motivato che si rilevi neifatti inutilmente dato.Infine, la norma richiama altre ragioni spe-cifiche di necessità: la previsione è talmentegenerica da essere rimessa al prudente ap-prezzamento del pubblico ministero diturno che ne dovrà dare contezza nel de-creto motivato, se non fosse che nessunanorma di carattere sanzionatorio è previstanel caso in cui la motivazione adottata dalpubblico ministero sia apparente o evane-scente, così come non è prevista alcunaforma di sindacabilità del medesimo daparte della Direzione dell’Istituto, magariinvestendo della bontà della motivazione di-rettamente il Procuratore Capo.Il principio per cui l’arrestato deve esserecustodito dalle Forze di Polizia che hannoproceduto all’arresto viene definitivamenteobliterato con la possibilità offerta agli uf-ficiali ed agenti di polizia che hanno ese-guito l’arresto di poter addurre lapericolosità della persona arrestata o l’in-compatibilità con la permanenza dellastessa presso le camere di sicurezza, dalmomento che davvero non si comprendecome la pericolosità possa essere trattata econtrastata più efficacemente in carcere:forse, in questa incompatibilità, dobbiamoleggere una implicita attestazione di mag-giore capacità da parte della Polizia peni-tenziaria!Parimenti, se l’arrestato va in escande-scenze, perché tale situazione dovrebbe es-sere incompatibile con la permanenza nellacamera di sicurezza: la situazione non è

l’udienza nelle successive quarantotto ore.Con la seconda modifica, viene introdotto,in linea di principio, il divieto di condurrein carcere le persone arrestate o fermate,per i reati di non particolare gravità, primadella loro presentazione dinanzi al giudiceper la convalida dell’arresto o del giudicedel dibattimento nel caso di giudizio diret-tissimo.Tuttavia, dall’esame congiunto degli inter-venti normativi modificativi l’intento di li-mitare il fenomeno delle “porte girevoli”appare più decantato che realizzato, dalmomento che le deroghe all’associazionein carcere sono tante e tali da svilirne laportata. Cominciamo dalla mancanza o dalla indi-sponibilità di altri luoghi idonei nel circon-dario ove è avvenuto l’arresto: la previsioneper essere realmente efficace avrebbe do-vuto essere supportata da una previa e seriaricognizione delle camere di sicurezza, siaper quanto riguarda la loro esistenza, o me-glio presenza, presso i presidi territorialidelle Forze dell’Ordine disseminati sul ter-ritorio nazionale, sia per quanto riguardala loro disponibilità, intesa quale agibilità esalubrità, poiché il predetto monitoraggiosi appalesava doveroso costituendo condi-cio sine qua non in relazione alla loro man-canza o alla loro indisponibilità dellecamere di sicurezza: e ciò al fine di evitareargomentazioni speciose di stampo corpo-rativo, come è accaduto, in grado di para-lizzare, sotto tale profilo, l’attuazione delnuovo dato normativo.Che le argomentazioni del Vice Capo dellaPolizia di Stato, rilasciate all’indomani dellepredette modifiche al codice di procedurapenale abbiano un sapore alquanto corpo-rativo non solo è dimostrato dalla perento-ria replica del Ministro della Giustizia On.lePaola Severino che ha evidenziato la pre-ventiva concertazione con il Capo della Po-lizia dott. Mario Manganelli delprovvedimento normativo modificativo inparola, mettendo, nel contempo, in luce ladiscrasia tra i vertici del Ministero dell’In-terno, ma anche dal fatto che la mancanzae l’indisponibilità affliggono, più di ognialtra cosa, anche e soprattutto gli Istitutipenitenziari a causa dell’ormai noto ed en-demico fenomeno del sovraffollamento edella vetustà degli edifici di restrizione:

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 23Polizia Penitenziaria • SG&S

Nella fotoIl ministrodella GiustiziaPaola Severino

specularmente uguale nella cella, o meglionella camera detentiva?Da ultimo, nel prevedere nell’articolo 163delle norme di attuazione, coordinamentoe transitorie altre ragioni che non consen-tono l’utilizzo delle camere di sicurezza,resta davvero difficile credere che, in as-senza di un omologo decreto motivato delpubblico ministero di cui all’articolo 558,comma 4 bis, necessario per ritenere l’ar-restato in carcere, l’obiettivo delle porte gi-revoli possa effettivamente cessare o quantomeno ridimensionarsi.Alla luce di quanto osservato gli interventinormativi in parola sembrano più avere unavalenza squisitamente retorica che peren-toria anche in considerazione del fatto chela nozione di reati di non particolare gravitàse può dirsi acquisita al patrimonio lingui-

stico comune è giuridicamente oscura inassenza di un elenco esemplificativo o tas-sativo o di un compasso edittale con capa-cità discriminatorie effettive.In conclusione, possiamo affermare che,purtroppo, le misure tradiscono le pre-messe e, nell’ambito delle Forze dell’Or-dine, disvelano la scala gerarchicaistituzionale in cui è collocata la Polizia pe-nitenziaria, che non a caso viene definita laquarta Forza di Polizia, visto che, nella fat-tispecie e non solo, l’esigenze della mede-sima sono postergate a quelle di tutti gli atriCorpi di Polizia e, invece, sarebbe indispen-sabile che il fenomeno delle porte girevolitrovasse fine anche mediante un opera disensibilizzazione da parte del Consiglio Su-periore della Magistratura alle varie Pro-cure della Repubblica. •

Page 24: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

ortesemente, vorrei conoscere ledisposizioni dell’AmministrazionePenitenziaria in materia di in-

dennità per servizi esterni. In partico-lare, apprendere in caso di sopraggiuntamalattia durante lo svolgimento del ser-vizio quale è il periodo necessario per farsorgere il diritto all’indennità. Compli-menti per la rubrica.Grazie.Lettera firmata

L'indennità per servizi esterni trova la suaorigine nell'articolo 12 del Decreto Presi-denziale 5 giugno 1990 n. 147 il quale pre-vedeva che "il supplemento giornalierodell’indennità di istituto, previsto dall’art. 2della Legge 28 aprile 1975 n. 135 nella mi-sura stabilita dall’art. 7, comma 1, del de-creto del Presidente della Repubblica 10aprile 1987, n. 150, è triplicato per il per-sonale impiegato nei servizi esterni, ivicompresi quelli di vigilanza esterna agli isti-tuti di pena, organizzati in turni sulla basedi ordini formali di servizio. In seguito è in-tervenuto il decreto presidenziale 31 luglio1995 n. 195 che all’articolo 9, commaprimo, ha previsto che “a decorrere dal 1°novembre 1995 al personale impiegato neiservizi esterni, organizzati in turni sullabase di ordini formali di servizio, ivi com-presi quelli di vigilanza esterna agli istitutidi pena e quelli svolti dal personale delCorpo forestale dello Stato, è corrispostoun compenso giornaliero pari a £ 5.100lorde”.Tale compenso è stato poi ulteriormente di-sciplinato dal Decreto Presidenziale 16marzo 1999 n. 254 che all’articolo 50 neha esteso la spettanza” al personale cheeserciti precipuamente attività di tutela,scorta, vigilanza, lotta alla criminalità, non-ché tutela della normativa in materia diposte e comunicazioni, impiegato in turnisulla base di ordini formali di servizio svoltiall’esterno dei comandi o presso enti estrutture di terzi”.Il decreto presidenziale n. 140 del 2001 ha

per almeno tre ore continuative ed in partegià indicati espressamente nella lettera cir-colare n. 2642411.1 del 13 settembre1999:1. tutti i servizi svolti all'interno del muro dicinta o della portineria di ingresso per lestrutture prive di muro di cinta;2. i servizi di sorveglianza perimetrale, fissie mobili, ivi compresi quelli che fanno capoai preposti;3. i servizi di portinerie esterne ed interne,delle porte carraie e dei block houses;4. i servizi di controllo tramite le sale regiee le centrali operative regionali;5. i servizi di vigilanza ai detenuti ed inter-nati in regime di semilibertà o di ammis-sione al lavoro all'esterno;6. i servizi di vigilanza costiera, in naviga-zione, di vigilanza al natante agli ormeggi o,quando il natante è in avaria, a terra nellamanutenzione ordinaria o straordinaria delnatante;7. i servizi di sorveglianza esterna alle strut-ture centrali e periferiche dell'Amministra-zione della Giustizia;8. i servizi relativi alle esercitazioni di tiroa fuoco presso i poligoni di tiro per il per-sonale istruttore, i direttori di tiro e per ipartecipanti all'esercitazione;9. i servizi traduzioni e piantonamento deidetenuti e degli internati;10. i servizi che attengono alle attività di po-lizia giudiziaria svolte dal personale nellevarie articolazioni dell'amministrazione pe-nitenziaria;11. i servizi di autista, avuto riguardo aicompiti connessi a tale prestazione ed invirtù dell'estensione del diritto all'indennitàprevista nell'art. 11, comma 1 del DPR 16marzo 1999, n.254. Tra i compiti connessirientrano anche quelli relativi alla consegnao ritiro di atti, relativi alle attività del pro-

rideterminato, con decorrenza primo gen-naio 2001, in lire 8100 lorde, il compensogiornaliero.Con D.P.R. 18 giugno 2002, n. 164 - art. 9- l'importo giornaliero dell'indennità perservizi esterni è stato rideterminato, condecorrenza 1° settembre 2002, nella mi-sura giornaliera di euro 6,00 lorde, con-testualmente, la norma ha apportato unariduzione del periodo temporale d'im-piego, nel servizio o nelle attività chedanno titolo all'attribuzione dell'indennità,determinandolo, nell'ambito del turno diservizio giornaliero, in un periodo di atti-vità non inferiore a tre ore, da intendersisvolta in maniera continuativa.Con D.P.R. 11 settembre 2007, n. 170 - art.8 al comma 1- è ribadito, tra l'altro, chel'indennità per servizi esterni è corrispostain misura unica giornaliera: il comma 2prevede, con decorrenza 1° novembre2007, " al personale che, per esigenze del-l'Amministrazione, effettua un orario setti-manale articolato a giorni alterni,l'indennità di cui al comma 1 compete inmisura doppia. Ai fini dell'invarianza dellaspesa le indennità per servizi esterni attri-buibili a ciascun dipendente, nell'arco delmese, non possono essere superiori a 30".Con la lettera circolare prot. GDAP0388688-2007 del 13/12/2007 il DAP convalore meramente ricognitivo, ha indivi-duato la seguente articolazione dei serviziche danno diritto all'attribuzione dell'in-dennità in argomento, qualora siano svolti

C

Indennità per serviziesterni

Giovanni [email protected]

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 24Polizia Penitenziaria • SG&S

FONTI NORMATIVE:D.P.R . 5 giugno 1990, n.147 art .12;•

D.P.R . 31 luglio 1995, n.395 art .9;•

D.P.R . 16 marzo 1999, n. 254 art .11;•

D.P.R . 9 febbraio 2001, n.140 art .7;•

D.P.R . 18 giugno 2002, n.164 art .9;•

D.P.R . 11 settembre 2007, n.170 art .8.•

Page 25: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

prio ufficio, presso qualsiasi Ufficio o Ser-vizio, centrale o periferico, dell'Ammini-strazione della Giustizia o di altraamministrazione, nonché alla notifica diatti a detenuti sottoposti alla misura caute-lare degli arresti e della detenzione domi-ciliare.Come si evince dalle norme riportate, l’in-dennità in parola, ha avuto all’origine l’evi-dente finalità di compensare le situazionidi disagio psichico e fisico che il personaleè chiamato ad affrontare, i rischi connessi

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 25Polizia Penitenziaria • SG&S

oggi ai fini della spettanza dell’indennità inquestione possono ritenersi sufficienti i se-guenti requisiti: a) che si tratti di servizio svolto all’esternoe cioè non all’interno della struttura di ap-partenenza quali comando, compagnia,tendenza, stazione, nucleo, (a decorreredall’entrata in vigore del decreto presiden-ziale n. 254/99 anche il servizio esternosvolto preso uffici o enti di terzi); b) che si tratti di servizi organizzati in turnicoincidenti con l’orario obbligatorio gior-naliero (a decorrere dall’entrata in vigoredel decreto presidenziale n. 164/2002 iturni di durato inferiore alle tre ore; c) chesi tratti di attività espletate in base a formaliordini di servizio (cfr. T.A.R. Lazio, Sez. Ibis 19.1.2004 n. 2058).Per quanto sopra, l’indennità per serviziesterni, in caso di sopraggiunta malattiadurante il servizio, compete esclusiva-mente al personale impiegato per un pe-riodo non inferiore alle tre ore continua-tive, a prescindere dall’espletamento delservizio in regime di lavoro straordinarioovvero a completamento del turno ordina-rio di servizio giornaliero.•

alle attività lavorative espletate all’esternodegli uffici dell’apparato burocratico (cfr.Consiglio di Stato, parere, terza sezione, 28luglio 1998).Successivamente però, come visto, con ildecreto n. 254 del 1999 e con la conse-guente estensione dell’indennità in parolaanche a tutte le attività svolte “presso entio strutture di terzi” è mutata l’originarianatura dell’indennità.Più esattamente alla luce del tratteggiato (eattuale) assetto normativo, si ritiene che

Nella fotoPoliziaPenitenziaimpiegata in serviziesterni

Page 26: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

• assistenza legale nel relativo procedimento amministrativo;•assistenza nella fase giudiziale contro il relativo provvedimento negativo;• compenso professionale convenzionato.

in materia di PENSIONE PRIVILEGIATAper il personale cessato dal servizio e/o i superstitiL’assistenza interessa:• il personale collocato in congedo senza diritto a pensione o con pensioneordinaria che possa ancora chiedere il riconoscimento della dipendenzada causa di servizio di infermità o lesioni riferibili al servizio stesso e laconseguente pensione privilegiata;• il personale collocato in congedo senza diritto a pensione o con pensioneordinaria, al quale sia stata negata la pensione privilegiata per non dipen-denza da causa di servizio di infermità e lesioni o per non ascrivibilità dellestesse;• il personale cessato per inidoneità dal ruolo della Polizia Penitenziaria,già transitato o che debba transitare ai ruoli civili della stessa amministra-zione o di altre amministrazioni, ai fini della concessione della pensioneprivilegiata per il servizio prestato nella polizia Penitenziaria;• il personale deceduto in servizio, ai fini della pensione indiretta privile-giata ai superstiti e di ogni altro beneficio previsto a favore degli stessi;• il personale già titolare di pensione privilegiata deceduto a causa dellemedesime infermità pensionate, ai fini dei conseguimenti spettanti ai su-perstiti.L’assistenza comprende:• esame gratuito, legale e medico legale, del fondamento della domandaper la concessione della pensione privilegiata anche per i transitati al ruolocivile;• valutazione gratuita, legale e medico legale, del fondamento del ricorsocontro il provvedimento negativo della pensione privilegiata;• valutazione gratuita, legale e medico legale, delle pensioni indirette e diriversibilità ai fini del trattamento privilegiato e dell’importo pensionisticoliquidato;• assistenza nella relativa fase amministrativa e nella fase giudiziale controil provvedimento pensionistico negativo;• compenso professionale convenzionato.

PER BENEFICIARE DELLA CONVENZIONE Gli iscritti al Sappe possono:• rivolgersi alla Segreterie Sappe di appartenenza;• rivolgersi agli avvocati Guerra presso le sedi degli studi di Roma (via Ma-gnagrecia n.95, tel. 06.88812297), Palermo (via Marchese di Villabiancan.82, tel.091.8601104), Tolentino - MC (Galleria Europa n.14, tel.0733.968857) e Ancona (Corso Mazzini n.78, tel. 071.54951);• visitare il sito www.avvocatoguerra.it

La convenzione Sappe/Studio Legale GuerraPer rispondere ad una richiesta sempre più pressante dei propri iscritti,il Sappe ha stipulato una convenzione con lo Studio Legale AssociatoGuerra, come partner legale in materia previdenziale.

Lo Studio Legale Associato Guerra è specializzato in materia di diritto pen-sionistico pubblico, civile e militare.

La convenzione tra il Sappe e lo Studio Legale Associato Guerra comprende • la causa di servizio e benefici connessi;• le idoneità al servizio e provvedimenti connessi:• i benefici alle vittime del dovere;• la pensione privilegiata (diretta, indiretta e di riversibilità) e gli assegniaccessori su pensioni direttte e di riversibilità.

La consulenza si avvale di eccellenti medici esperti di settore, collaboratoridell Studio Guerra, in grado di assistere l’interessato anche nel corso dellevisite mediche collegiali in sede amministrativa e giudiziaria.In particolare, attraverso lo Studio Legale Associato Guerra , il Sappe ga-rantisce ai propri iscritti:

in materia di CAUSA DI SERVIZIO• valutazione gratuita, legale e medico legale, del fondamento della do-manda per il riconoscimento della causa di servizio anche ai fini dell’equoindennizzo;• assistenza legale nella fase amministrativa;• valutazione gratuita, legale e medico legale, del fondamento del ricorsocontro il provvedimento negativo di riconoscimento della causa di servizioe del’equo indennizzo;• assistenza legale nella fase giudiziale dinanzi alle competenti Sedi Giu-risdizionali;• compenso professionale convenzionato.

in materia di INIDONEITA’ AL SERVIZIO• valutazione legale e medico legale delle infermità oggetto di accerta-mento della idoneità al servizio, per la scelta strategica delle azioni da pro-muovere secondo gli obiettivi che intende raggiungere l’interessato;• assistenza legale nel relativo procedimento amministrativo;•assistenza nella fase giudiziale contro il provvedimento amministrativo;• assistenza amministrativa e giurisdizionale contro il provvedimento ditrensito;• compenso professionale convenzionato.

in materia di VITTIME DEL DOVERE• valutazione gratuita per l’accertamento della sussistenza delle condizionidi legge richieste per il diritto ai benefici previsti a favore delle vittime deldovere;

Page 27: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191
Page 28: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 28Polizia Penitenziaria • SG&S

etley, costa di Southampton, au-tunno 1808. Jane sta ammirando lerovine abbandonate dell’abbazia di

Netley, quando viene raggiunta da un per-sonaggio sconosciuto, avvolto in un grandemantello, che le consegna una missiva e sidilegua. Si tratta di un messaggio di Lord HarolTrowbridge, funzionario di Sua Maestà eamico di vecchia data di Jane, che le asse-gna una pericolosa missione: dovrà contat-tare e ottenere le confidenze di una sospettaspia francese, la bella vedova Sophia Chal-loner, donna misteriosa e intrigante, che almomento si trova ospite proprio nella pen-sione di Netley. Ma di lì a poco la situazione precipita neldramma: una fregata della Marina vienedata alle fiamme nelle acque di Southam-pton e il maestro d’ascia è trovato morto.Qualcuno lo ha assassinato. È solo l’inizio di una guerra clandestina,scandita da morte e terrore, per fermare laquale Jane dovrà mettere in gioco tutto,persino la sua stessa vita e quella dei suoicari, in nome della salvezza del suo Paese.

noto da sempre che le posizioni as-sunte e che assume l’AssociazioneAntigone divergono spesso da

quelle del SAPPE. Ma il contributo che for-niscono ogni anno sulla realtà della situa-zione penitenziaria italiana èindubbiamente prezioso e utile. Quest’annoil rapporto si divide in tre parti. La primadescrive i numeri e le cause del sovraffol-lamento delle carceri italiane, mettendo inluce le ragioni per cui le carceri del nostropaese sono oggi tra le più incivili d’Europa. La seconda parte descrive i modi in cui, inuna simile condizione di intollerabile so-vraffollamento, i diritti fondamentali dellepersone detenute sono messi costante-mente a rischio. La terza parte prova ad aprire uno spaziodi riflessione sull’edilizia penitenziaria, in-dividuata dal governo quale risposta fon-damentale all’attuale condizione disovraffollamento, cercando di gettare unpo’ di luce e aprire un confronto su di unaoperazione fino a ora portata avanti nel piùassoluto silenzio. Nel Rapporto si mette in evidenzia il nu-mero dei suicidi e e morti in carcere: nel2009 le morti sonostate 113 di cui 72suicidi, 18 da accer-tare, 22 per malat-tia e 1 peromicidio. Nei priminove mesi del2010 i suicidi, in-vece, sono stati55. Interessanteanche il raffrontoeuropeo: l’Italiapresenta infattiun tasso di so-vraffollamento

STEPHANIE BARRON

JANE E I FANTASMI DI NETLEYTEA Edizionipagg. 288 - euro 12,00

di 147,1 detenuti ogni 100 posti. Al 1° settembre 2009, data dell’ultima rile-vazione di SPACE I, il tasso di sovraffolla-mento in Italia era analogo (148,2%) erappresentava un record assoluto in Eu-ropa, superato solo dalla Serbia (157,9%).In Francia il tasso era del 123,3%, in Ger-mania del 92%, in Spagna 141%, nel RegnoUnito del 98,6%, mentre la media europeaera del 98,4%. Le analisi contenute nel Rapporto - dal so-vraffollamento e le sue cause, dai dirittinegati all’architettura, l’edilizia e gli affari- ne fanno una lettura utile ed indispensa-bile.

iunge alla terza edizione un altrotesto indispensabile. Con una espo-

sizione completa, ma di age-vole lettura, vengono esposti,oltre ai princìpi fondamentaliche regolano il codice di pro-cedura penale, gli istituti che ri-levano per l’attività della poliziagiudiziaria, con utili esemplifi-cazioni e puntuali richiami allenorme del codice. Il libro si conferma documentoindispensabile per una compe-tente quanto qualificata attività. Il-lustra i principali reati alla cuiprevenzione e repressione è chia-

N A CUR A DI PIERO VIGNA

ELEMENTI DI DIRITTOPENALE PER LA POLIZIAGIUDIZIARIALAURUS ROBUFFO Ediz.pagg. 208 - euro 22,00

G

ASSOCIAZIONE ANTIGONE

LE PRIGIONI MALATEVIII Rapporto sulle condizionidi detenzione in Italia

ASINO Edizionipagg. 206 - euro 15,00

E’

Page 29: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

mata la polizia giudiziaria. L’analisi dei reati è completata da riferi-menti giurisprudenziali e processuali(competenza, arresto, fermo) e dalla indi-cazione degli elementi che differenziano levarie fattispecie. Si tratta di uno strumento finalizzato a ren-dere più agevole l’opera della polizia giu-diziaria e ad accrescerne la professionalità.

l carcere scoppia inogni parte del mondo.Il numero dei detenuti

aumenta ovunque in modoesponenziale pur in una so-stanziale stabilità del numerodei reati. Parallelamente cresce il sensodi insicurezza dei cittadini di-mostrato, tra l’altro, dal boomdegli acquisti di armi per difesapersonale. In questo contesto ripensare lanatura, la funzione e la filosofiadella pena non è una fuga inavanti ma un necessario esercizio di reali-smo. È questo il senso del volume di Ruggieroche esamina criticamente, partendo daiclassici, le idee che stanno alla base dei si-stemi penali moderni e della stessa conce-zione dei delitti e delle pene. Le domande sono quelle di sempre: chi pu-nire? Perché punire? Come punire? L’approccio è quello abolizionista doveper abolizionismo si intende non tanto unprogramma compiuto di interventi quantoun approccio, una prospettiva, una me-todologia, uno specifico angolo di osser-vazione alternativi al pensiero unicorepressivo e finalizzati alla individuazionedi qualcosa di meglio dell’attuale sistemapenale.

tah, 18 maggio. Centinaia di cada-veri mummificati raccolti intorno aun teschio rivestito d’oro: a prima

vista, sembra il macabro epilogo di un an-tico rituale suicida; ma, per l’antropologaMargaret Grantham, c’è qualcosa che nonquadra. Anzitutto, sebbene risalgano al XII secolo,i resti trovati in quella caverna nel cuoredelle Montagne Rocciose non sono ricon-

ducibili a nessuna po-polazione indigena;inoltre l’arma usata èun pugnale forgiato inuna particolarissimalega d’acciaio, impos-sibile da realizzareanche con le tecni-che più all’avanguar-dia...Washington, 30maggio. PainterCrowe, direttoredella Sigma Force,è sconcertato: suanipote Kai, un’attivi-

sta per i diritti dei nativi americani, è stataaccusata di aver fatto esplodere la bombache ha distrutto una grotta nello Utah, cau-sando la morte della professoressa Gran-tham. Convinto che la ragazza sia innocente, Pain-ter si lancia nelle indagini e, insieme conl’amico e collega Grayson Pierce, scopreche quella misteriosa necropoli e quel-l’enigmatico teschio sacro sono soltanto ilprimo tassello di un complotto che risaleall’epoca coloniale e che rischia di minarele fondamenta stesse degli Stati Uniti. Perché la Dichiarazione d’Indipendenza ela storia della nascita della nazione ameri-cana forse sono soltanto una menzogna,una menzogna ideata per occultare unasconvolgente verità...

I

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 29Polizia Penitenziaria • SG&S

a cura diErremme

l Prontuario annotato nasce dall’espe-rienza del testo Leggi di pubblica sicu-rezza ed illeciti amministrativi uscito

in prima edizione nel 1991 ed ampliato se-guendo i suggerimenti degli opera-tori di PubblicaSicurezza. Recauna descrizionesintetica di tuttele violazioni,con sanzioni,procedure edAutorità compe-tenti in materiapenale ed ammi-nistrativa. Lanuova edizionecontiene le modifi-che introdotte dalD.L. 23/6/2011,n.89, Disposizioni urgenti per il comple-tamento dell’attuazione della direttiva2004/38/CE sulla libera circolazione deicittadini comunitari e per il recepimentodella direttiva 2008/115/CE sul rimpatriodei cittadini di Paesi terzi irregolari, non-chè la normativa aggiornata in materia dimisure di prevenzione.

UVINCENZO RUGGIERO

IL DELITTO, LA LEGGE, LA PENA

GRUPPO ABELE Edizionipagg. 272 - euro 16,00

JAMES ROLLINS

IL TESCHIO SACRO

NORD Edizionipagg. 482 - euro 19,60

GIOVANNI CALESINI

PRONTUARIO DEI CONTROLLI DI POLIZIA LAURUS ROBUFFO Ediz.pagg. 400 - euro 36,00

I

Page 30: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 30Polizia Penitenziaria • SG&S

a cura diGiovanni Battista De [email protected]

uasi venti anni di pubblicazioni hanno conferito almensile Polizia Penitenziaria la dignità di qualificatafonte storica, oltre quella di autorevole voce di opi-

nione. La consapevolezza di aver acquisito questo ruolo ci ha con-vinto dell’opportunità di introdurre una rubrica - Cosa Scri-vevamo - che contenga una copia anastatica di un articolo diparticolare interesse storico pubblicato quindici e più anniaddietro. A corredo dell’articolo abbiamo ritenuto di riprodurre la co-pertina, l’indice e la vignetta del numero originale della Rivistanel quale fu pubblicato.

I buoni e i cattividi Hari Seldon

Q

o vissuto, passo per passo, tutte le vicende che hanno por-tatoalla realizzazione del Decreto Legislativo 195/95 (ilComparto Sicurezza) prima ed alla sigla del Contratto Na-

zionale di Lavoro, poi.Le ho vissute assistendo a tutte le vicissitudini note ed ignote, pub-bliche e private che le hanno accompagnate.E di tutto ciò ho reso conto nell’articolo “Cronaca di una figu-raccia annunciata” avendo la presunzione potesse assumere va-lenza pedagogica rispetto a futuri impegni.Ebbene, non avrei mai potuto credere qualcosa di più sbagliato edi più lontano dalla realtà.I miei sogni e le mie illusioni sono miseramente svaniti il tre no-vembre 1995 nella Sala del Consiglio Nazionale Forense di viaArenula ove si è tenuto un incontro, presieduto dal Sottosegretariodi Stato Donato Marra, tra una rappresentanza delle Organizza-zioni Sindacali ed i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria.L’oggetto dell’incontro era (o avrebbe dovuto essere) l’accordoquadro nazionale previsto dal DPR 395/95.Il primo colpo alle mie utopie è stato inferto dall’intervento delrappresentante del Si.na.p.pe. che, dopo aver candidamente di-chiarato d’essere un direttore penitenziario, ha pensato bene disollevare “la questione dei dirigenti”.Altrettanto demolitore delle mie chimere (ma sicuramente moltopiù doloroso) è stato l’intervento del secondo Re Mago (ricordoche questi novelli Gaspare, Melchiorre e Baldassarre compon-gono il sedicente Polo Sindacale), Giuseppe Di Carlo che qualifi-catosi orgogliosamente Sovrintendente del Corpo di PoliziaPenitenziaria (salvo poi cadere nel più classico dei lapsus freu-

diani quando, concludendo l’intervento, ha di-chiarato: «quando il miosindacato non sarà più rap-presentativo me ne tornerò afare l’impiegato») nonché rap-presentante del Si.A.L.Pe. hariempito la sala di elogi sperticatiall’amministrazione ed ai suoirappresentanti prendendo le di-fese, con le più astruse alchimieverbali, di ogni singolo dirigentepresente. Evidentemente il luogo (sala fo-rense) ha risvegliato l’istinto del tri-

H

La copertina e la vignetta del numero del mese di novembre 1995

Page 31: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 31Polizia Penitenziaria • SG&S

Nelle fotoSalvatoreVecchione

al centro ancora il Cons.Vecchione insieme ad un giovaneFranco Ionta (con i baffi)

sottoil sommariodel nunerodi novembre1995

buno, peccato che invece di difendere laplebe abbia preferito assumere la difesad’ufficio, peraltro non richiesta ne neces-saria, dei patrizi.Ma il mio definitivo ritorno alla cruda re-altà c’è stato quando ho avuto modo diconstatare direttamente le posizionidell‘amministrazione penitenziaria, allor-quando, in maniera inequivocabile,il Vice Direttore Generale Vecchione haesternato il proprio assioma: «Se avetedei fatti precisi da denunciare va bene, altrimenti lascia-teci lavorare in pace».Al di là della discutibile (quanto scorretta) di-chiarazione per laquale il confronto conle rappresentanze delpersonale sia “unainutile perdita ditempo” e della presun-zione con la quale sigiudica “lavoro” la pro-pria attività e “passa-tempo” quella degli altri,debbo dire, con tutta sin-cerità, che ho sentitosulla mia pelle quell’ariadi supponenza e di arroganza secondo cui, in maniera pre-giudiziale, da una parte del tavolo risiede la verità mentredall’altra trova posto soltanto la demagogia.Non posso evitare di evocare nuovamente Bertold Brecht nelconfessare di aver avuto la netta impressione che, noi rap-presentanti del personale, ci siamo dovuti sedere dalla partedel torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.Eppoi, il Cons. Vecchione dovrebbe sapere che non è Poli-cally correct dileggiare a bassa voce (ma non troppo) ledichiarazioni degli altri.In definitiva l’andamento dell’incontro, improntato ad unatteggiamento di estrema chiusura dell’amministrazioneverso il dialogo in generale e verso le relazioni sindacaliin particolare, condotto in buona sostanza dal Vice Diret-tore Generale (il Direttore Generale non possiede ancorail reale polso della situazione), ha dimostrato l’imposta-zione dirigista del Cons. Vecchione probabilmente ispi-rato da una esperienza pluriennale in Magistratura chelo ha formato secondo criteri di indipendenza. Ma, mi si consenta di notare che il Dipartimento del-l’Amministrazione Penitenziaria non è un aula di Tri-bunale.Perché se il nostro Paese, dopo decenni di esperienze,ha scelto la strada del confronto dialettico tra le parti

sociali è evidente che questa sia una viaproficua (vedi la riforma delle pen-sioni).Ma è altrettanto evidente che il Cons. Vec-chione non pensa a lungo termine e sem-bra aver accettato l’incarico di ViceDirettore Generale dell’amministrazionepenitenziaria come una croce da portareil minor tempo possibile.Ultimo aneddoto dell’incontro: in un pas-saggio della discussione, in verità abba-stanza animata, tra il Dott. Vecchione ed un

interlocutore sindacale il Magistrato ha tagliato corto dicendo, te-stualmente: «Le rispondo con le parole di DiCarlo».Cosa pensare di sindacalisti che fornisconoalla parte pubblica gli argomenti per contro-battere ad altri sindacalisti.La conclusione può essere solo che esistonosindacalisti BUONI e sindacalisti CATTIVI eche ciascuno si colloca in una delle due ca-tegorie secondo chi lo giudica.Per quanto mi riguarda preferisco esseresempre giudicato cattivo dall’amministra-zione, i doveri di bontà li ho soltanto verso

chi rappresento.•

Page 32: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

inviate le vostre foto a:[email protected]

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 32Polizia Penitenziaria • SG&S

1960 - Scuola di Cairo Montenotte (SV)8° Corso Allievi AA.CC. “Astrea”(foto inviate da Mario Di Menna)

1986 - C. C. di Como Festa del CorpoAntonio Ciulla, Francesco Pennacchi, Domenico Idraià(foto inviata da Antonio Ciulla)

1976 - Mattia Ricciardi (secondo da dx) e altri colleghi durante il pranzo in occasione della Festa del Corpo(foto inviata da Domenico Ricciardi)

Page 33: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 33Polizia Penitenziaria • SG&S

1983 -Casa Circondariale di Cagliarifoto di gruppo(foto inviata da Alessandro Serra)

1981 - Scuola di Portici (NA) Distaccamento di Ercolano

(foto inviata da Gaetano Stagnitta)

1981 - Scuola di Portici (NA) Giuramento del 67° Corso Allievi AA.CC. (foto inviata da Antonino Orazio Di Vita)

Page 34: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191

inviate le vostre lettere [email protected]

n. 191 • gennaio 2012 • pag. 34Polizia Penitenziaria • SG&S

di M

ario

Cap

uti

& G

iova

nni B

atti

sta

De B

lasi

s ©

1992

- 20

12

Si rammenta che sono in distribuzione presso le Segreterie Locali, per tutti gli iscritti SAPPe,

le nuove tessere, il calendario e l’agendina tascabile del 2012.

il mondo dell’appuntato Caputo©

IL POZZO DEI DESIDERI

VOGLIO AVERE...

...SPIRITO DI SACRIFICIO, CAPACITÀ DI ADATTAMENTO, PAZIENZA, TOLLERANZA, COMPRENSIONE, ONESTÀ E SENSO DEL DOVERE.

Page 35: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191
Page 36: Polizia Penitenziaria - Gennaio 2012 - n. 191