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PORTFOLIO

PORTFOLIO 2013 - GIULIA DE GRAZI

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PORTFOLIO 2013 - GIULIA DE GRAZI

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PORTFOLIO

Chi sono?

I miei studi e le esperienze professionali mi hanno insegnato a valutare ogni step del processo progettuale, tenendo bene a mente, ad ogni passo, l’importanza del cliente finale.

Sono una designer che ama creare progetti puliti, chiari, significativi ed efficienti, usando e studiando gli ultimi trends e tecnologie.

Mi piace prestare attenzione ai dettagli e all’innovazione, pensando sempre alle necessità del cliente e dell’utente ultimo.

Amo tenermi aggiornata sulle nuove tecnologie e sui metodi di comunicazione, leggendo, approfondendendo materiali esteri.

Amo confrontarmi e creare discussioni su argomenti, per costruire.

Abituata sia al lavoro in team, che al lavoro singolo.

via Don Giovanni Bosco • 9 • 37062 • Dossobuono • VR

340 / 540 38 17

[email protected]@jamindesign.tumblr.com (portfolio)

jamindesign.net (blog)

Cosa? EDUCAZIONE&ESPERIENZE

‘06

LICEO GALILEO GALILEIdiploma scientifico - linguistico

AEROPORTO CATULLOcommessa Dufrital ‘11

FILITECH, VERONA brand identitycorporate identity

DE TOGNI, VERONAcomunicazione aziendale

‘13

RISTORANTE PIZZERIA AMPHORAbarista

PUBLIUNOCollaboratrice esternamarketing - graphic designKEDIL - analisi e pianificazione strategica di marca

CORSO IN SOCIAL MEDIA MARKETINGSocial media strategyFacebook, Linkedin, Twitter, Youtube, Foursquare, Instagram, Pinterest

E&C EVENTIBrand identity

JAMIN DESIGNRestaurant Marketing Blog

‘08

FIERA DI VERONAhostess (2007/2008)

‘10

ACCADEMIA DI BELLE ARTI SANTAGIULIA, BRESCIA indirizzo grafica e comunicazione - 110 con lode

‘09

CENTRO ESTIVO RICREATIVOeducatrice (2008/2009)

‘12

AGENZIA PERDONÀ collaboratrice esternagraphic design video editingBIONDAN - Fonderie ArtisticheBREMA - Energie RinnovabiliEASYHOME - Prodotti d’ArredoUSI ITALIA - Cabine FornoRAGGI DI LUNA - EventoMUSEO NICOLIS

ARCHETYPE: A FASHION EXHIBITIONCARNABY STREET, LONDRAGraphic / visual designBrand identityMedia plannerFotografiaComunicazione / AdvSito webSocial media strategyEvent marketing 2.0Organizzazione spazio espositivo

Riconoscimenti su BritishGQ,articolo di Nick CarvellThe Glass Magazine

AZZURRA SUN FEST Organizzazione eventoSocial Media MarketingFlyer&Gadgets

Come? COMPETENZE

ARCHETYPE2013

THE ART OF DECONSTRUCTING BESPOKEKingly Court, Carnaby Street London

Pianificazione e organizzazione, in collaborazione con il London College of Fashion, della mostra riguardante la giacca sartoriale maschile.Studio del brand e del target, media planning, ricerca figurativa e interviste fotografiche, ideazione campagna di comunicazione, sito web, social media strategy (Facebook, Twitter, Instagram),event marketing 2.0, organizzazione spazio espositivo.

ARC

HETY

PE

PROGETTO DI TESI TEORICA2011

FORMA D’ASCOLTARE

Analisi del concetto di consumer behavior e confronto tra quello moderno e postmoderno, con il fine di sottolineare il profondo cambiamento che vi è stato per fattori come: il moltiplicarsi dei prodotti, l’information overload e il cyberspazio.Analisi del passaggio da “homo oeconomicus” a “homo ludens”. Analisi del marketing esperienziale e in particolar modo quell’aspetto che fa leva sui cinque sensi, il polisensualismo.

CONSUMER B E H AV I O RFA B R I S : « I L C O N S U M AT O R E POSTMODERNO AMA PROCEDE-RE CON PERCORSI ONDIVAGHI COME PER LO SLALOM, IL SURF, LO SKATE, LO SNOW BOARD»

SIAMO ESSERI RAZIONALI?COME CI RAPPORTIAMO AL PRODOTTO?

IL MONDO È CAMBIATO?NOI SIAMO CAMBIATI?

VOGLIAMO ESSER(E/CI)

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Un altro aspetto impor tante, secondo il mio punto di vista, è la information overload, cioè il sovraccarico delle informazioni. Nella nostra società l’informazione è fondamentale, in quanto ci por ta alla conoscenza. Stiamo assistendo, però, ad un fenomeno, che por ta all’effetto opposto: vi è un ecceso di offer ta di informazione, abbiamo a disposizione una quantità di dati superiori al necessario e spesso non riusciamo ad utilizzarli. L’informazione può essere: di tipo push, che ci arriva indipendentemente dalla nostra diretta volontà, senza quindi possibilità di controllo, un esempio può essere il mailing; o di tipo pull, che ricerchiamo suscitati da uno stato di interesse volontario, un esempio possono

essere i quotidiani. Le cause che hanno por tato all’information overload sono due. All’inizio del secolo scorso, lo sviluppo scientifico, tecnologico, sociale, culturale ed economico ha dato vita alla information explosion, cioè alla moltiplicazione esponenziale della quantità delle informazioni. Le pubblicazioni di libri, giornali, riviste aumentano, nascono nuovi

media. La nascita e la diffusione del Web è la seconda causa. Il Web ci permette di accedere a qualsiasi informazione e di controllarne i modi e i tempi. In questa “indigestione” di informazioni, diventa difficile valutare l’effettiva impor tanza di ciò che leggiamo, vediamo, sentiamo, non riusciamo a separare il rilevante dal trascurabile.

INFORMATIONOVERLOAD

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ESPERIENZABEZOS :«L’ UNICA COSA CHE PUÒ DAVVERO PREOCCUPARMI NON È IL CONCORRENTE CHE PRATICA SCONTI, MA IL CON-CORRENTE CHE È IN GRADI DI OFFRIRE AL CLIENTE UN’ESPE-RIENZA D’ACQUISTO MIGLIO-RE»

DIFFERENZIARSI.UNICA E POSSIBILE NECESSITÀ.

VOGLIAMO ES(PRIMERCI/PERIENZA)

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T H I N K E X P E R I E N C E

La terza modalità comunicativa si basa sugli aspetti intellettivi, think experience. L’obiettivo è quello di creare stimoli ed esperienze per la mente. Si cerca di far leva sulle capacità intellettive e creative dell’uomo, sulla sua voglia di scoprire, sul capire e apprendere cose sempre nuove.La Apple, per esempio, ha, sin da

subito, evidenziato il suo carattere rivoluzionario e innovativo. Alla fine degli anni ’80 lancia una campagna promozionale che grida: Think different. Programmi televisivi, riviste, poster, giornali, cartelloni pubblicitari stradali, facciate cieche dei palazzi, mezzi di trasporto furono i media di questa campagna, nella quale, accanto al claim, vi erano personaggi della scienza, dello spettacolo o della politica, come

Ansel Adams, Jim Henson, Ted Turner, Miles Davis, Frank Sinatra, Pablo Picaso, Albert Einstein, Alfred Hitchcock, John Lennon, Joko Ono, Mahatma Gandhi, come esempi di personaggi che hanno avuto il coraggio di avere un pensiero differente. Sono conosciuti per la loro audacia e incisività, per la loro influenza sociale. La campagna inoltre aveva anche un “manifesto”, che elencava i principi del loro pensiero.

P E R Q U E L L I PA Z Z I / I D I S A DAT TAT I / I R I B E L L I / I S O B I L L ATO R I / I TA S S E L L I ROTO N D I N E I BU C H I Q UA D R AT I / Q U E L L I C H E

VED ON O LE CO SE DIFFER EN T E M EN T E/LORO N ON S ON O IN T ER E SSAT I A LLE R EG OLE/E N ON HA NN O R ISPET TO PER LO

S TAT U S Q U O / L I P U O I E L O G I A R E / N O N E S S E R E D’A C C O R D O C O N L O R O / C I TA R L I / R I F I U TA R L I / G L O R I F I C A R L I O P P U R E

DIFFA M A R LI/L’ UNI C A CO SA CHE N ON PUOI FA R E È I G N OR A R LI/PERCHÉ LORO C A M B IA N O LE CO SE/LORO IN VEN TA N O/

L O R O I M M A G I N A N O / L O R O G UA R I S C O N O / L O R O E S P L O R A N O / L O R O C R E A N O / L O R O I S P I R A N O / L O R O S P I N G O N O L A

R A Z Z A U M A NA I N AVA N T I / F O R S E D EV O N O E S S E R E PA Z Z I / C O M E P U O I GUA R DA R E U N D I P I N TO V U OTO E V E D E RC I U N

L AVORO A RT IST I CO ?O SEDER E IN SILEN ZI O E A S COLTA R E UNA C A N ZONE CHE N ON È M A I STATA S CR IT TA ?O GUA R DA R E

U N P I A N ETA RO S S O E V E D E RV I U N L A B O R ATO R I O S U ROT E L L E ? N O I FAC C I A M O S T RU M E N T I P E R Q U E S TO G E N E R E D I

P E R S O N E / M E N T R E Q U A L C U N O L I C O N S I D E R A P A Z Z I / N O I V I S C O P R I A M O D E I G E N I / P O I C H É L E P E R S O N E

C H E S O N O PA Z Z E A B B A S TA N Z A P E R P E N S A R E C H E P O S S O N O C A M B I A R E I L M O N D O / S O N O Q U E L L E C H E L O FA N N O

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R E L A T E E X P E R I E N C E

La quinta modalità comunicativa è quella relazionale, relate experience, la quale mette in relazione l’individuo con gli altri. Il seguente modulo racchiude in sè tutti i precedenti, andando però oltre l’esperienza personale dell’individuo, inserendolo in un contesto sociale più ampio. In quest’ultima fase l’esperienza mette in relazione l’individuo con il sé ideale, con gli altri individui e con le altre culture. Il possesso di un determinato prodotto o di un servizio diventa una rappresentazione astratta delle relazioni sociali istituite da una determinata marca. Un esempio è rappresentato dalla Harley-Davidson e dagli Harley Owners Group. Gli Harley Owners Group sono gruppi di proprietari di motociclette dell’azienda statunitense con sedi in tutto il mondo. Sono stati fondati dalla stessa azienda nel 1983 per rinforzare la fedeltà tra i suoi clienti e migliorare l’immagine dell’azienda. Queste comunità condividono un particolare stile di vita. L’azienda, all’interno del sito, descrive questi gruppi: We are more than a motorcycle club. We

are brothers and sisters. And we share your boundless passion for an American Legend and the lifestyle it has created throughout the world.Grazie a queste dimensioni, si può generare un’esperienza olistica nella quale vengono attivate percezioni sensoriali, viene costruito un legame emotivo con la marca o il prodotto, viene promosso il pensiero creativo su di esso, fino a suscitare risposte comportamentali e a creare legami sociali intorno alla marca.

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PROGETTO DI TESI PROGETTUALE2011

TOCCARE L’AMARO DELL’AROMA DEL CAFFÈ

Studio della cultura del caffè, analisi dei metodi degustativi. Ricerca sulla posizione attuale del brand Pellini Caffè e confronto fra i competitors principali. Proposta di strategia comunicativa, proponendo un restyling del logo, della visual identity. Proposta di ridefinizione dei prodotti in base alla tipologia di caffè, studio del packaging, facendo leva sui cinque sensi. Proposta di comunicazione di marca e di prodotto.Progettazione del sito web e dello spot virale.Ridefinizioni degli spazi espositivi con proposta di concept bar e di stand fieristico.

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L O G OT I P O

S I M B O L O

PAYO F F

VISU

AL

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L O G O T I P O

Il font originale ha subito delle piccole modifiche. Le lettere sono state allontanate maggiormente tra loro. La lettera “P” e la lettera “n” sono state rifinite.

AaBbCc01234

Century Gothic Regular Century Gothic Bold

a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

proGETTO1.indd 64 27-01-2011 18:45:34

71

PANTONE 4625 CCMYK 0, 60, 100, 79RGB 87, 47, 8

PANTONE 168 CCMYK 36, 67, 100, 35RGB 129, 74, 9

PANTONE 8764 CCMYK 85, 53, 27, 6

RGB 34, 105, 139

PANTONE 8385 CCMYK 43, 30, 75, 9RGB 150, 135, 77

PANTONE DS-324-1 C

CMYK 0, 0, 0, 100RGB 0, 0, 0

PANTONE 8401 CCMYK 52, 49, 56, 18RGB 122, 110, 94

PANTONE 350 C

CMYK 79, 0, 100, 75RGB 0, 60, 19

PANTONE 66-1 CCMYK 30, 100, 100, 44RGB 120, 13, 18

VISU

AL

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CO

MU

NIC

AZ

ION

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L’AZIENDA

L’AZIENDA

PRODOTTO

PRODOTTO

EVENTI

EVENTI DEGUSTIBUS

DEGUSTIBUS

U f f i c i o S t a m p aPat r i z ia Adami

Laboratorio Comunicazione

via Roveggia 132-Verona

+39 045581893

+39 3483820355

[email protected]

[email protected]

www.clabcomunicazione.it

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P e l l i n i C a f f è S . p . Avia 1 Maggio 8-CAP 37012

Bussolengo-Verona-Italia

tel +39 0456763311

fax +39 0456763444

P.iva 00990940967

Cod Fisc. 00668920325

[email protected]

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Cod Fisc. 00668920325

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Nata nel 1922 a Verona, artefice negli anni ‘70 del rinomato Consorzio Sao Caffè. Una crescita costante che posiziona l’Azienda, presente in 20 Paesi nel mondo, tra i primi cinque torrefattori italiani. L’ eccellenza della qualità Pellini prende avvio dalla materia prima: a partire dalla scelta dei Paesi produttori e delle coltivazioni migliori. Pellini Caffè ha preferito l’investimento in un ultraspecialistico, accurato e costante monitoraggio delle piantagioni migliori da cui poter trarre i frutti idonei a comporre le esclusive ricette. L’Azienda perciò è sempre presente nei Paesi d’origine del caffè per controllare direttamente le partite acquistate. I chicchi di caffè vengono selezionati all’origine, caricati in bulk container e qui rimangono fino all’arrivo in Pellini dove dal container stesso la materia prima viene trasferita nei silos di stoccaggio.

Il gusto del caffè deve rappresentare una certezza, perché si tratta di un elemento essenziale al nostro benessere. Il caffè non ci può cogliere alla sprovvista con variazioni inaspettate, deve essere sempre uguale a se stesso. Pellini Caffè ha come obiettivo primario quello di essere coerente: le qualità reclamizzate del prodotto devono essere effettivamente riconosciute dal consumatore, consapevolmente percepite in tutta la loro ricchezza. Coinvolgendo tutti i sensi è possibile riconoscere le sensibili variazioni del gusto: dall’olfatto alla componente visiva, il caffè è sottoposto a un minuzioso controllo e solo con l’approvazione sarà pronto per essere distribuito. Il caffè italiano è considerato qualitativamente migliore, Pellini cerca di diffondere il concetto che il caffè non è qualcosa da subire, non è un’abitudine, ma un rito particolare che va vissuto a regola d’arte, conoscendone tutto il valore aggiunto.

Adatto e pensato per l’ufficio. È un prodotto che si presta sia per l’espresso, sia per il cappuccino, sia per il caffè macchiato. È composto da 60% Arabica e 40% Robusta. Disponibile in grani (1 kg: €9.90) o macinato (250 g: €3.29).

proGETTO1.indd 114 27-01-2011 18:46:55

117

S H O O T I N G B O A R D

SCENA 9: il benessere.

SCENA 5: un chicco, più chicchi, un cielo stellato.

SCENA 8: la passione.SCENA 2: che cos’è? un chicco?

SCENA 3: che cos’è? una tazza? SCENA 6: da stelle a luna.

SCENA 1: presentazione personaggio. SCENA 4: idea. SCENA 7: l’amore del caffè scende dalla luna.

CO

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NIC

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ION

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VISTA DALL’ALTO

ESPOSIZ

ION

E

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KEDIL 2012

COLLE PER PAVIMENTI

Analisi strategica di marca, valutazione dei plus rispetto alla concorrenza, definizione degli obiettivi di marca, analisi del target, pianificazione comunicazione aziendale:restyling del logo, soluzioni per il punto vendita, packaging di prodotto, gadgets, sito web.

PROPOSTERESTYLING LOGOTIPO

ANALISI DI MARCA

PLUS RISPETTO ALLACONCORRENZA

INCENTIVO QUALITÀ/PREZZO

ASSISTENZADIRETTA

MAGGIORE GAMMAACCESSORI

NESSUN OBBLIGOCONTRATTUALE

PROPOSTECOMUNICAZIONE:CATALOGO

PROPOSTECOMUNICAZIONE:SITO WEB

AZIENDA PRODOTTI NEWS

CONTATTI SHOP

STUDIO E PROGETTAZIONE ESPOSITORE DA TERRA

PROPOSTECOMUNICAZIONE:RIVISTA

LOGHI2010/2013

I D E N T I T Y 2 0 1 0 /

B R A N D I D E N T I T YE X E T E R E

p ro f i l o a z i e n d a l ec o n c o r re n z a

l o g oi d e n t i t à v i s i v a

via Mazzini, 937060 Veronatel. 045 987654fax 04 3218734www.exetere.ite-mail: [email protected] 00000000000000

ALL TIME DRESS

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Lun - Sab: orario continuatoore: 9.30 - 18.30

I D E N T I T Y 2 0 1 0 /

C O R P O R A T E I D E N T I T YR I S T O R A N T E

P I Z Z E R I A A M P H O R A

ADV2010/2013

sabato21

domenica22

LUGLIO

TUTTI A FAR FESTA CON:TORNEO DI PALLAVOLO MISTO(4 contro 4, almeno una ragazza, massimo 7 per squadra)TORNEO DI CALCIO SAPONATO(5 contro 5, almeno una ragazza, massimo 7 per squadra)

ISCRIZIONE SQUADRE: 50� A SQUADRA, ENTRO IL 18 LUGLIOCONTATTARE: Gianluca (cell. 348/4706868) - Thomas (cell. 347/3311190)

Giona (cell. 348/9224323) - Isacco (cell. 349/2422682)

OGNUNO È RESPONSABILE DELLA PROPRIA E ALTRUI INCOLUMITÀ

CON IL PATROCINIO DI

Le serate saranno accompagnate da tanta musica e birra,da stand pizza, hot dog e patatine.

Previa prenotazione ai responsabili, tra sabato e domenica, non oltre,si potrà campeggiare con tenda presso i medesimi impianti.

presso impianti sportivi di PRADELLEvia Binalunga

sabato dalle ore 16:00 in poi no stopdomenica dalle 10:00 a oltranza

CON IL PATROCINIO DI POLISPORTIVA AZZURRANOGAROLE ROCCA -VR

AN

E

SPON

SORE

D BY

LA FUNZIONALITÀ SI TRASFORMA IN SIMBOLO

ESTETICON e w f o r m r i c e r c a

sempre nuove soluzioni

nell’ambito dell’evoluzione

es te t i ca e tecn log ica

di settore, anticipando le

tendenze più alla moda.

Si disse che arrivare a Venezia dalla terrafermaera come entrare in un palazzo dalla porta di servizio

e che, solo per nave, dall’alto mare,bisognava giungere nella più inverosimile città del mondo.

THOMASMANN

CA’BOTORiva dei Sette

Martiri

L A VO S T R A R E S I D E N Z A V E N E Z I A N A AT T R AC C ATA A L B AC I N O D I S A N M A R C O

Dimorare a Venezia, nella storica casa dei navigatori Caboto, successori di Colombo nella scoperta del continente americano. Un’architettura esclusiva ispirata al disegno di una nave e proiettata nel bacino di San Marco.

w w w. c a b o t o . e uT R AT TAT I V E R I S E RVAT E : A R SG - p h o n e ( + 3 9 ) 3 4 8 4 6 1 8 5 6 2

L I B R O 2 0 1 1 /

I M P A G I N A Z I O N E L I B R OA L I C E N E L P A E S E D E L L E M E R A V I G L I E

i m p a g i n a z i o n ec o n c e p t

EDITORIAL2010/2013

Fe d e r i c o M a r c h i o r iA R C H I T E T T U R A I N P A G I N A

UN

IVER

SITà IU

AV D

I VEN

EZIA

- A.A

. 2009/2010CO

RSO

DI LA

UREA

IN S

CIEN

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ELL’ARCH

ITETTURA

laboratorio di progettazione architettonica e urbana 3����������

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collaboratori: arch. Claudio M

istura - arch. Alice Pesce

FEDER

ICO

MARCH

IORI 264141

FILIPPO C

ALLEG

ARI 265064

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Fotopiano con stato di progettoM

ontegaldella (Vi)

Scala 1:2000

Gue vel delendre min eros accumsandio exercin hendit,

sed dolore euip euguercipit incing ex eum dolorerit

wisit lam ing etummodo cor si.

Feu feuipsum irit la feuguer ilis nullaorem volut vulla

faci tating euisl dolor illa consequat, si.

Tet, sit, vel dolore minibh ex eugiatisl ut laore te facilla

feu faccummodit, se modio dolore magnim vulput lum

nulla at, consendre miniam quat, veliquis num euismol

oborerat venis am zzrit nonsenisisi exerci ero dionulla

faccum zzrit, secte modit loreros autatio commodigna

consectem quat ad tatue velis ea commy nosto do con-

sequi eugiam, quipit nibh eugait wissisis niam etum vo-

lesse dit accummy num er sit verit lobore dPutet pra-

essi. Ut utat augait, core dolore magna faci ting eu faci

blan ute mincillan hendipit ad tem vel dolorpe rostie

vendit volore consequisis delessequi tat wis dolorHum

l ’ ed i f ic io che genera la p iazza

nCDCFIhil viuscre tari prit. Equam caperior possa dius

a nons in distratil horicae tura Sendicii se, patus, tem

aricae cae quam facepsed coris ad pulabemunt.

Mo esse is, prae, stimored iam, fice quos pratia con-

dierdiu mantelin virmaximod ips, que re, patuidii

public ilis bon vita scere nonsus.

Nuliam aus, ponside labus, quam iam ia dienatuit vagin

sci paris. Gervid ditum fue patum acritis hui ia et L.

Tum dicaecultum mena nonfecerriam incullem ego

ertervis? Ahabem publica perfectuam ubliurnit, neque

consiln enihili clescieris horessus cons huit gra ad

confendius audeper fecoerevid merei sid contra denius,

dit adhucerei satilne ex st? Linte et aurobse naturbitri

seniquam nonsi con vivid sesciptiliam et C. Bus hem

facre ius furnum ut con hos, ur linte inequod ienius, et

vivir abitrum inam tam int. Solis. O tatilius, prio, con

P r o f . s s a S e r e n a M a f f i o l e t t i

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1 .

2 .

Gue vel delendre min eros accumsandio exercin hendit,

sed dolore euip euguercipit incing ex eum dolorerit

wisit lam ing etummodo cor si.

Feu feuipsum irit la feuguer ilis nullaorem volut vulla

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Tet, sit, vel dolore minibh ex eugiatisl ut laore te facilla

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nulla at, consendre miniam quat, veliquis num euismol

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consectem quat ad tatue velis ea commy nosto do con-

sequi eugiam, quipit nibh eugait wissisis niam etum vo-

lesse dit accummy num er sit verit lobore dPutet pra-

essi. Ut utat augait, core dolore magna faci ting eu faci

blan ute mincillan hendipit ad tem vel dolorpe rostie

vendit volore consequisis delessequi tat wis dolorHum

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a nons in distratil horicae tura Sendicii se, patus, tem

aricae cae quam facepsed coris ad pulabemunt.

Mo esse is, prae, stimored iam, fice quos pratia con-

dierdiu mantelin virmaximod ips, que re, patuidii

public ilis bon vita scere nonsus.

Nuliam aus, ponside labus, quam iam ia dienatuit vagin

sci paris. Gervid ditum fue patum acritis hui ia et L.

Tum dicaecultum mena nonfecerriam incullem ego

ertervis? Ahabem publica perfectuam ubliurnit, neque

consiln enihili clescieris horessus cons huit gra ad

confendius audeper fecoerevid merei sid contra denius,

dit adhucerei satilne ex st? Linte et aurobse naturbitri

seniquam nonsi con vivid sesciptiliam et C. Bus hem

facre ius furnum ut con hos, ur linte inequod ienius, et

vivir abitrum inam tam int. Solis. O tatilius, prio, con

O s w a l d M a t h i a s U n g e r s

P r o f . s s a E s t h e r G i a n i

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1 .

this two are odd

GiuliaDeGrazi

miscellania horror

edizione a cura di:

edito il 1 Febbraio 2010

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accorgersi che io fossi in realta’ affetto da una malattia predominante, a meno che non sia da considerarsi come un sintomo una certa idiosincrasia nel mio SONNO ordinario. (...) In tutti questi miei disturbi non vi era sofferenza fisica, ma un’infinita angoscia morale. La mia fantasia si faceva macabra. Discorrevo senza posa “di vermi, di tombe, di epitaffi”. Mi perdevo in fantasticherie di morte e il pensiero dell’inumazione prematura mi ossessionava costantemente il cervello. Lo spettrale Pericolo cui ero soggetto mi perseguitava notte e giorno. (...) Probabilmente ero immerso in una ipnosi catalettica di durata e di profondita’ piu’ intense del consueto. D’improvviso una mano di ghiaccio si poso’ sulla mia fronte, e una voce impaziente, sconnessa, mi sussurro’ all’orecchio: - Alzati! Mi posi a sedere eretto. Le tenebre erano assolute. Non riuscivo a distinguere la figura di colui che mi aveva risvegliato. Non mi era

possibile richiamare alla memoria ne’ il momento in cui ero caduto nell’ipnosi, ne’ il luogo in cui attualmente giacevo. Mentre restavo cosi’ immobile sforzandomi di raccogliere i miei pensieri, la fredda mano mi afferro’ selvaggiamente per il polso scuotendomelo con veemenza mentre la voce sconnessa mi ripeteva: - Alzati! Non ti ho forse ordinato di alzarti? - E tu chi sei? - chiesi. - Non ho nome nelle regioni in cui dimoro, - replico’ lamentosamente la voce; - ero mortale, oggi sono demone. Fui spietato, oggi sono pietoso: tu senti che io rabbrividisco. I miei denti battono mentre parlo, ma non e’ per il rigore della notte, bensi’ della notte senza fine. Ma questa laidezza e’ intollerabile. Come puoi TU dormire tranquillo? Io non so riposare al grido di queste immani agonie. Questi spettacoli oltrepassano ogni sopportazione. Alzati! Vieni con me nella Notte eterna, e lascia che io ti riveli le tombe. Non e’ forse questa una visione d’angoscia?

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il coraggio per muovermi: non osavo compiere lo sforzo che mi avrebbe assicurato della mia sorte, e nondimeno vi era qualcosa nel mio cuore che mi sussurrava ESSERE QUESTA SORTE CERTA. La disperazione, quale nessun’altra forma d’infelicita’ sa evocare nell’essere, la disperazione soltanto mi incalzo’, dopo una lunga irresoluzione, a sollevare le mie palpebre pesanti. Le alzai. Oscurita’, tutto era oscurita’. Sapevo che la crisi era passata. Sapevo di avere da tempo superato l’attacco del mio male. Ero sicuro di avere ormai recuperato pienamente l’uso delle mie facolta’ visive, e tuttavia tutto era tenebre, tenebre fitte, era l’assoluta indicibile mancanza di luce della Notte che dura eterna. Tentai di urlare, e le mie labbra e la mia lingua riarsa si mossero convulse e contemporanee in questo tentativo, ma nessuna voce usci’ dai polmoni cavernosi, i quali come oppressi dal peso di una enorme massa montagnosa

incombente ansimavano e palpitavano unitamente al mio cuore, a ogni movimento inspiratorio, affannoso e scattante. Il moto delle mascelle in questo sforzo di urlare mi rivelo’ che esse erano legate come si fa solitamente coi morti. Compresi inoltre di essere disteso su qualcosa di duro, e da un’analoga sostanza erano pure strettamente compressi i miei fianchi. Sino a quel momento non mi ero arrischiato a muovere uno solo dei miei arti. Ma ecco che ora alzai violentemente le braccia che erano state poggiate in lunghezza con i polsi incrociati. Esse colpirono una materia solida, lignea, la quale si stendeva sulla mia persona a un’altezza dal viso non superiore ai venti centimetri. Infine non mi fu piu’ possibile dubitare di essere veramente adagiato entro un sarcofago. Ma ecco che, in mezzo a tutte le mie infinite angosce, giunse dolce la cherubica Speranza; pensai infatti alle precauzioni che avevo prese. Mi contorsi, mi agitai spasmodicamente per

17I passeri sono degli psicobomboli, parola greca, che significa “coloro che conducono”, in questo caso, quindi, coloro che conducono le anime degli uomini, avanti e indietro, passando dalla terra dei vivi a quella dei morti e vicerversa.Riceve un’altra telefonata da Geroge. Chi è la prossima vittima?

Intanto Thad sente i passeri, sono venuti a prenderlo o a prendere George Stark?Thad raggiunge la sua famiglia. Sa che George è con loro.Ora Thad e George si trovano uno davanti all’altro, seduti davanti alla scrivania. Iniziano a scrivere. Più uno scrive più l’altro si indebolisce P A S S E R D O M E S T I C U S

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era precisamente la stessa. Mi era stato estremamente difficile infilarmici dentro. Nondimeno avevo dormito profondamente, e la mia visione, poiche’ non era stato ne’ un sogno ne’ un incubo, era stata provocata naturalmente dalla mia positura, dal corso dei miei pensieri e dalla difficolta’ alla quale ho accennato di raccogliere i miei sensi e soprattutto di dominare la memoria se non molto tempo dopo il risveglio. (...) Era appunto dal carico dell’imbarcazione che giungeva quell’odore terrigno. La benda che mi legava le mascelle era un fazzoletto di seta in cui mi ero avvolto il capo in mancanza della mia solita berretta da notte.

(...) Divenni in una parola un uomo nuovo e vissi una vita da uomo. Vi sono momenti in cui per l’occhio limpido della Ragione il mondo della nostra triste Umanita’ puo’ assumere le sembianze di un Inferno, ma l’immaginazione dell’uomo non e’ Carati per esplorare impunemente ogni sua caverna. Ahime’! La lugubre regione dei sepolcrali terrori non puo’ essere ritenuta del tutto fantastica; ma al pari dei Demoni in compagnia dei quali Afrasiab compi’ il suo viaggio lungo l’Osso, essi debbono dormire, altrimenti ci divoreranno; bisogna costringerli al silenzio, o altrimenti periremo.

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