44

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 2 · ore 20.30 Inizio Corso Fidanzati ... 15 Padre Natalino ci scrive ... presto venga intitolata a Papa Giovanni, nella zona delle

Embed Size (px)

Citation preview

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 2

del mese di OTTOBRE 2006

1 Dom ore 14.30 VESPRI, Processione e Grande gioco A FOSIO

2 Lun ore 21.00 Incontro Consiglio ORATORIO

3 Mar ore 20.30 Incontro Catechisti5 Gio INIZIO INCONTRI “LA CASA”

ore 14.30 Confessioni ragazzi 5ª elemore 18.00 Confessioni ragazzi 1ª/2ª M.

6 Ven ore 20.30 Adorazione Missionaria7 Sab ore 6.30 Peregrinatio a Stella Maris

ore 14.30 INCONTRO SINODO8 Dom Madonna del S. Rosario

ore 16.00 ISCRIZIONI CATECHISMOore 17.30 Vespri, Messa, processione

10 Mar ore 20.30 Preghiera adoraz. in S. Rocco: liturgia domenica

12 Gio ore 21.00 Incontro PORTO e CATECHISTI

13 Ven ore 16.30 Catechesi adultiore 21.00 Preparazione battesimi

14 Sab Giornata dialogo con Mussulmani15 Dom ore 11.00 Battesimi comunitari16 Lun Inizio Convegno Verona17 Mar ore 20.30 Preghiera adoraz. in S. Rocco:

liturgia domenica18 Mer ore 20.00 Ufficio comunitario

ore 20.30 Inizio Corso Fidanzati19 Gio ore 21.00 Consiglio pastorale vicariale20 Ven ore 16.30 Catechesi adulti

ore 20.30 Inizio Scuola Vicariale a Villongo

22 Dom GIORNATA MISSIONARIA MONDIALEore 15.00 Associazione S. Rosario

24 Mar ore 20.30 Preghiera di adorazione in San Rocco: liturgia Domenica

27 Ven ore 16.30 Catechesi adultiore 20.30 Scuola Vicariale a Villongo

29 Dom ore 14.30 INCONTRO SINODO

Sommario

Orario Sante Messe

2 Calendario parrocchiale3 Editoriale: Il futuro è solo grazia4 Chiesa universale6 Dalla Diocesi8 Don Loris Fumagalli: un dono straordinario

12 A don Sergio14 Scuola della Parola e alytre proposte15 Padre Natalino ci scrive16 Al carissimo don Luciano18 Girotondo intorno almondo20 Www.parrocchiasarnico.it21 Unitalsi: festadegli ammalati - Casa di Riposo22 Estate a Sarnico25 Gruppo Marinai- Gruppo Scout26 Rassegna dialettale: Sarnek che gregna28 Estate in quota ricca di sapori genuini, ma...30 Avis Sarnico32 LaLucia:volontaria senza nome33 Centro Famiglia34 Associazione Anziani e Pensionati36 dal Comune40 Anagrafe parrocchiale

Festivo

8.00-9.30-11.00-18.00-20.00Feriale

8.00-16.00-20.00Prefestivo (dal 3 giugno alla chiesetta Stella Maris)

18.00

Numeri utiliNUMERI DI TELEFONOParrocchia 035 910056don Luciano 348 9049113Oratorio 035 912078don Loris 328 3932361Bellini don Gianni 035 913672Casa Sacerdoti 035 910124Sacristia 035 914041Sala Giochi-Meulì 035 912107Sala Junior 035 910916Sala Junior(Picco) 380 7240316Centro Quader 035 912420Centro Famiglia 035 911252 Casa di Riposo 035 911385Il Battello 035 914421

Carabinieri Sarnico 035 910031Emergenza sanitaria118Guardia Medica 035 914553Ospedale Sarnico 035 306 2111

Sito Parrocchiale:www.parrocchiasarnico.itE-mail Redazione IL PORTO:[email protected] Parroco:[email protected] don Sergio:[email protected] Corrente Postale Parrocchia:N. 49089303

Calendario parrocchiale

Il prossimo numero sarà in distribuzione dal 24 giugno. LaRedazione raccomanda la consegna degli articoli in formato word edelle immagini in formato Jpeg, entro e non oltre sabato 10 giugno2006. Il materiale pervenuto oltre il limite stabilito non potrà esserepubblicato se non nel mese successivo. Grazie per la colaborazione

Direttore responsabile: GIUSEPPE VALLI - Redazione e amministrazione: don LUCIANO RAVASIOCasa parrocchiale: Tel. 035 910 056 - Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 1 del 14.01.1971Stampa: Tipografia Sebina Sarnico - Hanno collaborato: don Luciano Ravasio, don Sergio Gamberoni, don G.Bellini, L. Cuni, M. Dometti (CIVIS), G. Franco Gaspari, D. Giudici, P. Gusmini, S. Marini, R. Modina, G. Schivardi -Ufficio abbonamenti: Segreteria Casa parrocchiale - Tel. 035 910 056 - Inserzioni pubblicitarie: TipografiaSebina Sarnico - Tel. 035 910 292

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 3

Un frenetico sbattere d’ali mi richiama alla realtà men-tre sto ammirando il nostro lago nella contemplazionedei momenti più belli e intensi vissuti in questi cinqueanni con don Sergio... Quanti ricordi e quante emozio-ni, quante fatiche e speranze condivise... Poi mi lascio andare all’immaginazione cercando diimprovvisare il futuro... Passeggio sul lungolago, incontro diverse persone.Alcune sembrano indifferenti ai miei pensieri a talpunto che non salutano, altre troppo indaffarate chesembrano correre perché hanno troppo da fare.Incontro perfino una persona che dice che il Parrocoha buontempo perché passeggia sul lungolago quan-do invece dovrebbe…

Io, invece, vado ai momenti un po’ cruciali della miaesperienza passata in diversi paesi e situazioni e midico: “Luciano, hai sempre passato dei momentianche più difficili di questo e il Signore ti ha semprefatto capire che Lui c’è!”E allora mi viene in mente la Parola che è stata la veraforza di tante persone in gamba: “Non temere, Io sonocon te!”. Con questa forza si affrontano le sfide vere della sto-ria, con questa forza si superano crisi e delusioni, conquesta determinazione si progetta il futuro. E allora nel pensare al cammino che ci aspetta comecomunità incomincio a gioire di ciò che la vita mi dà:una bella comunità, molto varia per tanti motivi…

un nuovo compagno di viaggio, don Loris che mi riporta aiprimi passi del mio cammino sacerdotale in quel di Mariano,un nuovo anno da iniziare con calma incontrando prima con-sigli, persone, gruppi e progettare con loro e tra noi sacerdo-ti, in questo anno in cui il Vescovo mi ha chiamato come padresinodale perché dia il mio contributo per pensare a comeincarnare nell’oggi della storia il Volto di Cristo, sempre entu-siasmante... E imparo da questo ottimismo a dar valore albene che c’è.Quanta gente rovina la vita perché non fa che lamentarsi einvidiare, sarebbe invece molto meglio che ogni giornataavesse qualcosa di positivo da parte mia. Così quando elabo-ro un’attività pastorale voglio partire senza lamentarmi per chinon partecipa perché non può o non vuole o, poveretto, ècaduto nell’indifferenza. Voglio partire gustando la gioia, lavolontà di condividere, gli occhi, la voce e il cuore di chi,magari fa fatica ma viene, partecipa e anima la serata. In que-sto modo ogni persona diventa importante per me e ciascunoè portatore di qualcosa di bello...Tutti fanno parte della mia gioia (suor Giuliana direbbe: “bèlagioia”) e sono la ricchezza della mia giornata e preghiera. Ètroppo bello perché se io amo Dio ciascuno è la vera forza delpiano pastorale e con Lui “non temo alcun male”.Il vero rapporto che si stabilisce non è formale, attraverso riu-

nioni, consigli e piani programmatici, ma il vero rapporto èquello che si stabilisce nello Spirito perché è Lui che unisce icuori e orienta le vere scelte. Attraverso Lui si crea un condi-viso sentire pastorale di cui le organizzazioni sono l’espres-sione e non viceversa.Due innamorati non partono forse dal “sentire” insieme l’at-trattiva verso qualcosa di bello? Così anche noi dobbiamo farele cose, proporre le attività, perché attratti da qualcosa dibello! E così il mio sguardo continua nella nuova piazza, che speropresto venga intitolata a Papa Giovanni, nella zona dellenuove residenze in cui la bellezza del lago si riflette: il pratoben curato e l’armonia che si sprigiona mi fan provare pro-prio il desiderio di ritornare lì a passeggiare perché è bello,così lo sviluppo visivo creato, in vari punti del paese, dall’ar-monia tra spazi e fiori. Se una cosa è bella attrae e noi dob-biamo impegnarci a fare in modo che ciò che la comunità pro-pone nelle celebrazioni, negli anniversari, nei sacramenti,negli incontri, nella catechesi, nelle opere di carità e di volon-tariato sia l’espressione del bello.Allora impegnamoci tutti non tanto a brontolare per chi nonviene, ma ad esprimere in ciò che facciamo il bello che c’è nelnostro cuore e che può affascinare la vita di chi ci vive accan-to.

Comunità Editoriale

Il futuro è solo grazia3a cura di don LUCIANO RAVASIO

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 4

Da “L’Avvenire” Quotidiano di ispirazione cattolica

Comunità laCHIESA

Chiesauniversale

4

ottobre ci ricorda che moltiuomini non possono cono-scere Cristo se non permezzo dei laici»Il Convegno ecclesiale di Veronachiama a raccolta tutta la Chiesaitaliana. Anche i laici.All'arcivescovo di Ferrara -Comacchio, Paolo Rabitti, presi-dente della Commissione episco-pale per il laicato abbiamo chie-sto una riflessione sulla situazio-ne, le difficoltà, le prospettive e leresponsabilità dei laici cattolici,con uno sguardo che abbraccias-se il cammino compiuto dalConcilio Vaticano II«L'accoglienza dei laici, da partedella Chiesa-comunità e da partedegli stessi pastori, non ha avutoquella scioltezza e positività checi si attendeva. I Vescovi - cito laLettera al Laicato - hanno scritto:" A volte, può essere che il laico,nella Chiesa, si senta ancorapoco valorizzato, poco ascoltato ocompreso. All'opposto, può sem-brare che anche la ripetuta con-vocazione dei fedeli laici, da partedei Pastori, non trovi prontarisposta, per disattenzione o peruna certa sfiducia o un larvatodisimpegno. Dobbiamo superarequesta situazione"» Quali sono le credenziali deicredenti che sperano? «Sonoad esempio il rispetto della vita;l'onestà nell'economia; la dirittu-ra nella politica; la competenzanella cultura; il nitore dell'amore;la verità della famiglia; l'impegnonella propria professione; l'inven-tiva per migliorare la società; latrasparenza nei rapporti; il contri-buto alla pacificazione; il corag-

Benedetto XVI in Germania:Viaggio tra memoria e futuro. Il Papa riscalda la Baviera«In questa piazza rivivo le grandi svolte della mia vita»

In un clima di viva emozione, davanti alla "Mariensäule" il Papa ha rinnovato l'affida-mento della Baviera alla Madre di Dio. Poi ha aperto il suo cuore ai fedeli.

«L'Occidente deve ritrovare il timor di Dio»Il Papa ha esortato l'Europa a riscoprire la sua anima cristiana: «Questa fede non la imponiamoa nessuno. Un simile genere di proselitismo è contrario al cristianesimo. La Fede può sviluppar-si soltanto nella Libertà»... «...Il fatto sociale e il vangelo sono inscindibili. Dove portiamo agliuomini soltanto conoscenze, abilità, capacità tecniche e strumenti, la portiamo troppo poco. Allorasopravvengono i meccanismi della violenza, e la capacità di distruggere e di uccidere diventa lacapacità prevalente» «La vera minaccia per la loro identità non la vedono nella fede cristiana, mainvece nel disprezzo di Dio e nel cinismo che considera il dileggio del sacro un diritto della liber-tà ed eleva l'utilità a supremo criterio morale per i futuri successi della ricerca»...«il No alla vio-lenza»...«l'Amore fino alla fine»...«È questo il Dio di cui abbiamo bisogno. Non veniamo meno alrispetto di altre religioni e culture, al profondo rispetto per la loro fede, se confessiamo ad altavoce e senza mezzi termini quel Dio che alla violenza oppone la sua sofferenza; che di fronte almale e al suo potere innalza, come limite e superamento, la sua misericordia.... A Lui rivolgiamola nostra supplica, perché Egli sia in mezzo a noi e ci aiuti ad essergli testimoni credibili».

Verona 2006, appello ai laici «Siate il volto della speranza»I laici dal Vaticano II al quarto Convegno nazionale della Chiesa Italiana: il cammino, il ruolo, le sfide, le prospettive nelle parole del presidente della Commissione episcopale per il laicato. «Come il Concilio, così anche l'evento di

1

2

6

1

3

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 5

gio dell'esporsi.....».Perché i vescovi italiani hannovoluto indirizzare al laicato la“Lettera del marzo 2005?”«Mentre - come ho detto prima -a seguito del Concilio non si èvista esplodere quella "mobilita-zione spirituale, quella trasforma-zione della comunità cattolica,quella somma di energie moraliregalate al mondo moderno"...che ci si aspettava, debbo conte-stualmente affermare che sonotuttavia fiorite tante cose e visono tante energie nei fedeli laici,non sempre manifeste, di cuibisogna ora rendersi conto e chebisogna "chiamare alla vigna",come diceva Giovanni Paolo IInella "Christifideles laici"». «Nelcammino che condurrà a quel-l'evento e nella sua celebrazione,vogliamo mettere a fuoco leresponsabilità storiche dellenostre Chiese in questo temposingolare, perché i fedeli laici nontrascurino le loro responsabilità,ma riempiano quest'"oggi" con laloro testimonianza evangelica,prendendo coscienza della loromissione di essere fermento cri-stiano della società»

Sulla Marmolada ilricordo di Luciani

Nevicava ai 3270 metri dellacima della Marmolada, nellagrotta di «Maria Regina delleDolomiti e della pace», mentre ilvescovo di Belluno-Feltre, G.Andrich, è salito quassù perricordare i 28 anni dall'elezionedi Papa Giovanni Paolo I, AlbinoLuciani, invitava a pregare per laPace in Medio Oriente. E lo hafatto riportando alla memoriaproprio Luciani, che tra questimonti passò l'infanzia. Nei giornidi Camp David, all'Angelus del10 settembre 1978, due settima-ne dopo l'elezione, il Ponteficeebbe a dire: «Dio ha sempre gliocchi aperti su di noi, anchequando sembra ci sia solo morte.È papà, più ancora è Madre».

Brillava il sole, poche ore più tardi, a Canale d'Agordo, paese natale di Luciani, quando il Vescovodi Vittorio Veneto, monsignor Giuseppe Zenti, ricordava «la santità del sorriso di Luciani, sbocciatodalle spine».E tante sono le testimonianze di grazie di cui si riempie il librone davanti alla statuadel Papa, nella chiesa Parrocchiale.

A Manoppello il Papa amico della bellezzaInginocchiato in preghiera davanti alla teca del Volto Santo

Dall'Abruzzo l'invito di Benedetto XVI ad avere «mani innocenti e cuori puri per contemplare il voltodi Cristo. Mani innocenti - ha spiegato - cioè esistenze illuminate dalla verità dell'amore che vinceil dubbio, l'indifferenza, la menzogna, l'egoismo. E cuori puri, rapiti dalla bellezza divina»....«Per "vedere Dio" bisogna conoscere Cristo e lasciarsi plasmare dal suo Spirito che guida i cre-denti "alla verità tutta intera". I santi hanno riconosciuto e amato nei fratelli, specialmente i piùpoveri e bisognosi, il volto di quel Dio a lungo contemplato con amore nella preghiera» ...«Carisacerdoti, se resta impressa in voi, pastori del gregge di Cristo la santità del suo volto, non abbia-te timore, anche i fedeli affidati alle vostre cure ne saranno contagiati e trasformati. E voi semina-risti, non lasciatevi attrarre da null'altro che da Gesù a dal desiderio di servire la sua Chiesa»...«LaMadre del Creatore ci aiuti a rispettare anche la natura , grande dono di Dio. Questo dono, però,è sempre più esposto a seri rischi di degrado ambientale e va pertanto difeso e tutelato.Un'urgenza posta in evidenza dalla Giornata per la salvaguardia del creato».

«Custodi del dono più prezioso»«Per il credente l'ambiente non è solo un contenitore.Stili di vita solidali anche con chi verrà dopo di noi»

Perché la Chiesa italiana dedica da quest'anno una Giornata alla salvaguardia del Creato?Ci aiuta a comprenderlo il vescovo di Ivrea Arrigo Miglio, presidente della Commissione episcopa-le per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.«Non si tratta di una novità assoluta - pre-cisa -: questa Giornata era già una realtà per le Chiese di vari Paesi Europei e anche per alcunediocesi italiane. Oltre alla dimensione ecumenica, ci sono altri due ordini di motivazioni: la situa-zione di alto rischio e di insostenibilità nella quale siamo entrati da tempo e la costante tradizionedella Chiesa che ci invita a portare nella preghiera liturgica e personale tutto il creato e le sue bel-lezze e i suoi problemi, per rendere grazie, per ricordarci che i doni di Dio vanno implorati umil-mente, e non dimenticare che Uno solo è il Creatore e Signore del Cielo e della Terra» «Il proble-ma ecologico fa parte ormai della nostra cultura, anche se si stenta a vedere conseguenze con-crete nella vita quotidiana. Difesa dell'ambiente non può voler dire solamente conservazione tout-court dell'esistente. Si tratta di trovare punti di equilibrio: la natura non è un tabù ma è data all'uo-mo per la sua vita; questi però non ne è padrone assoluto ma amministratore, per sé oggi e perl'uomo di domani...»

Assisi chiama il mondo «Pace è il nome di Dio»Con l'impegno sottoscritto dai leader religiosi e dal capo della Stato Napolitano, anon «rassegnarsi alla cultura del conflitto» si è chiuso l'incontro che ha riunito esponenti di diverse fedi e culture di tutto il pianeta.

La cerimonia finale è il momento degli impegni. Le parole del solenne impegno di pace sono scan-dite da Zeinab Ahmed Dolal, somala appartenente al movimento «Gente di Pace» e membro dellaConsulta Islamica italiana. La sua è la voce del sud e dell'Africa: «La preghiera non divide, ma uni-sce... abbiamo pregato gli uni accanto agli altri, non pregheremo mai gli uni contro gli altri»...«Nonci rassegniamo alla cultura del conflitto. Siamo uomini e donne credenti, non siamo ingenui. LaPace è irrinunciabile, anche quando appare difficile o disperato perseguirla»....... Quante volte la parola sogno ricorre nell'intervento di Andrea Riccardi? «La Pace può sembrare oggi un sogno da illusi... I disegni terroristici vogliono mostrare la pacecome un sogno impossibile.... La pace - viene detto - è un sogno di gente incapace di guardarein faccia la realtà... Ma i conflitti non sono un destino.. Grande compito delle religioni è costruirela pace nei cuori.Oggi la pace ha bisogno che si impari a vivere insieme tra gente diversa... traculture diverse...»

3

4

5

6

5

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 6

UFFICI COMUNALItel. 035 924111 - Fax 035 924165

Uffici amministrativi (anagrafe, stato civile, leva, elettorale) 035 924126da lunedì a venerdì 9.00 -12.30lunedì martedì giovedì 17.30-18.30

Ufficio tecnico - tel. 035 924145mercoledì venerdì 9.00 -12.30

Ufficio polizia municipaletel. 035 924 114 - 335 44846da lunedì a venerdì 9.00 -12.30

15.00 -18.00

Ufficio assistente socialetel.035 924 152lunedì 17.30 -18.30mercoledì e giovedì 9.00 -12.30

Ufficio tributi - tel.035 924 112lunedi mercoledi venerdì

9.00- 12.30giovedì 17.30 -18.30

Biblioteca Comunale - Tel. 035 912 134Lun chiuso Mar 14.30- 19.00Mer 15.00- 19.00 Gio 9.00 -12.30 15.00- 19.00 Ven 15.00- 19.00 Sab 9.00 -12.30 15.00- 17.00

6

Numeri utili

Da “L’Eco di Bergamo”

Comunità laCHIESA

dallaDIOCESI

to coadiutore parrocchiale adAlmenno San Bartolomeo, nel-l'ottobre del 1932 accetta l'inca-rico di insegnare nel SeminarioVescovile, accoglie la nomina dicappellano militare in Africa nelluglio del 1935. E poi ci sono glianni stupendi della sua vitalità inAzione Cattolica, "l'invito quoti-diano alla preghiera e all'esa-me di coscienza"». Dopo lepersecuzioni don Seghezzi siconsegnò nel 1943 ai nazifasci-sti. Portato in carcere, percossoselvaggiamente, fu condannato acinque anni, scontati nei lager diVerona, Monaco, KaisheimLopsingen e Dachau dove morìnel 1945.«La sua vita è stata undono d'amore. Un amore di Dioaccolto con gratitudine anche neimomenti più aridi e dolorosi del-l'esistenza» Al termine dellaMessa il vescovo è sceso nellacripta ipogea, sotto la chiesaparrocchiale, dove sono statedeposte le spoglie di donAntonio. Dopo la benedizionedella cripta il vescovo ha invitatotutti i fedeli presenti a recitare lapreghiera per il sacerdote dece-duto in campo di concentramen-to a Dachau: «Concedi a noi lagioia di vedere glorificato anchesu questa terra il tuo servo donAntonio Seghezzi, martire della

«Don Seghezzi, esempio per i giovani»

Il vescovo Amadei a Premolo per la traslazione delle spoglie: chi cerca la verità guar-di la sua fede - Il sacerdote ora riposa nella cripta ipogea ricavata nella chiesa parroc-chiale di Sanr'Andrea - La sua figura è una pietra di spiritualità e di sacrificio - Unsacerdote di eroica obbedienza«Vogliamo ringraziare il Signore per il dono che ha fatto alla chiesa di Bergamo con la vita di donAntonio Seghezzi. La sua fede, la sua obbedienza, la sua dedizione totale al prossimo possanoessere di esempio ai giovani che desiderano e cercano la verità, affinché la trovino nell'amoreprofondo e inesauribile di Dio» È l'invocazione sincera e profonda con cui il vescovo, monsignorAmadei, ha chiuso la preghiera dei fedeli. Un'orazione recitata a braccio dal vescovo durante lacelebrazione Eucaristica con cui a Premolo, è avvenuta la traslazione delle spoglie di don AntonioSeghezzi, dal cimitero del paese seriano alla cripta ipogea ricavata sotto la chiesa parrocchiale diSant'Andrea. «Sono molti i motivi che ci spingono a ricordare i tratti principali della figura di donAntonio Seghezzi: in questo giorno in cui vengono traslate le sue spoglie mortali e nel centenariodella sua nascita - esordisce il vescovo nell'omelia - Ordinato sacerdote nel 1929 viene nomina-

2

3

1

1

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 7

2

7Il coraggio di testimoniare Cristoai giovani con proposte e lin-guaggio nuovi che si ancorino alcuore di ognuno. Portare la bel-lezza del Cristianesimo a unagenerazione in affanno, disorien-tata e confusa, che fatica a rico-noscerla. È questo il senso dellaMissione Giovani che partirà nelvicariato di Almenno SanSalvatore, Ponteranica e Villad'Almè.A ogni giovane incontrato lasce-ranno una busta con il calenda-rio delle proposte e alcuni spuntidi riflessione.All'interno anche la preghiera el'inno della Missione Giovani.Sul Calendario è riportata la let-tera che il Vescovo RobertoAmadei ha scritto per i giovani:«Gesù Cristo vi indicherà la stra-da per vivere positivamente egioiosamente la vostra ricchezzadi progetti e speranze, evitando ilrischio di svuotare o bruciare ilvostro futuro»... «Come il Padre -continua monsignor Amadei -siate amore che sa ascoltare,accogliere, sostenere, aiutare eperdonare»......«La Missione Giovani, per laprima volta in un orizzonte vica-riale, - continua don Davide -vuole far sentire ai giovani chesono amati dalla Chiesa tentan-do allo stesso modo di colmarequella distanza che sembraintercorrere tra loro e la comuni-tà cristiana».«In tutto ciò ciaccompagna la volontà di rac-cordare la Missione Giovani conil Sinodo Diocesano».«Una catechesi moderna -riprende don Davide - impostatadai Seminaristi attraverso il lin-guaggio della poesia, della lette-ratura e del cinema».La Missione impegnerà i semi-naristi anche nella visita a tutti gliammalati del Vicariato.Momento forte della Missione èla partecipazione dei giovani allaMessa delle 6,30 ogni mattina.

fede e dell'obbedienza che, per tuo amore, ha consumato la vita nel guidare i giovani alla santi-tà». E per la gente del paese don Antonio è già santo.

Sant'Alessandro Patrono della diocesi di Bergamo«Sant'Alessandro esempio di fede quotidiano per il cristiano»

Nella chiesa del Seminario una tradizione che si ripete da secoli«La persona più grande di ogni potere». «Il cristiano è chiamato a salvare l'uomo da ogni mani-polazione e da ogni riduzionismo». Il vescovo:«il patrono ci parla col suo gesto supremo, la morteaccettata per non tradire Cristo».Una bella giornata di sole ha caratterizzato la solennità di Sant'Alessandro martire, patrono dellacittà e della diocesi di Bergamo. Anche quest'anno, a causa del protrarsi dei lavori alla Cattedrale,il vescovo Amadei ha presieduto la tradizionale concelebrazione eucaristica solenne nella chiesaipogea del Seminario diocesano, dove è confluito un lungo corteo, formato da sei presuli di ori-gine bergamasca e da numerosi sacerdoti. Alla concelebrazione eucaristica erano presenti, cometradizione, le autorità civili, politiche e militari della città tra le quali il sindaco Bruni e il Presidentedella Provincia Bettoni. All'omelia, dopo aver ricordato la fede rocciosa del martireSant'Alessandro spinta fino a sacrificare la vita, il vescovo ha ricordato la censura della culturacontemporanea su due interrogativi centrali: «Chi è l'uomo, Come assicurare una qualità della vitadell'uomo? Se non si risponde a queste domande sul senso della vita, come si può pretendere dieducare le nuove generazioni?»...«Diventa sempre più realtà quotidiana la riduzione dell'uomo aun viaggiatore senza meta. Si vaga attraverso varie esperienze, si passa da un legame ad un altrosenza impegni troppo precisi e vincolanti perché nulla ha un valore assoluto, perché nulla orien-ta alla meta della vita, perché non c'è una meta...» «Vi è la tentazione di considerare l'afferma-zione di sé attraverso l'accumulazione dei beni, dei poteri. Allora umano non è il donare ma l'im-possessarsi egoistico, non la corresponsabilità, ma il rinchiudersi nel privato, non la fraternità, mal'inimicizia, non la solidarietà, ma l'accumulazione, non la comunione, ma l'esclusione. E le per-sone non sono valutate per le loro relazioni umane e umanizzanti, ma per il loro avere, potere eapparire. È il trionfo dell'individualismo. Vi è pure il rischio di ridurre l'uomo a ciò che dice lascienza e la qualità della vita a ciò che può fare la tecnica»....«In questa situazione come cristia-ni siamo chiamati a collaborare allo sforzo comune di salvare l'uomo aiutandolo ad essere sem-pre all'altezza di sé stesso mostrando che in Gesù Cristo è presente e pienamente realizzata laverità dell'uomo: testimoniando che la solida salvaguardia della dignità di ogni uomo è in Dio chesi fa presente e si identifica con ogni persona, particolarmente con gli ultimi cioè con i più biso-gnosi»... «Il martire Sant'Alessandro ci ricorda però, che per testimoniare questa speranza chediviene carità, illumina di valore inviolabile ogni persona e dona significato ad ogni momento dellavita.....occorre prendere sul serio la sequela di Cristo..»...«L'ormai vicino Sinodo risvegli in ognu-no di noi e nelle comunità la passione per Gesù Cristo unica solida speranza per l'umani-tà...»«....Credere alla speranza donata da Gesù Cristo, perché anche le nuove generazioni possa-no scoprire dove sta la bellezza e la grandezza della vita umana...»

Brumano, le chiavi alla diocesi di BergamoOltre 200 fedeli per il passaggio da quella di MilanoIl vescovo: siete parte del cammino universale della Chiesa

«Anche questa è storia», si mormora sul sagrato. Brumano, uno dei più piccoli comuni dellaBergamasca (solo 86 abitanti) è la 390a parrocchia della diocesi di Bergamo, dopo oltre 500 annidi appartenenza all'arcidiocesi di Milano (decanato di Lecco). Lo storico passaggio - «per provve-dere in maniera più proficua al bene spirituale dei fedeli nella nostra epoca e per rendere più effi-cace l'azione pastorale dei vescovi», si legge nel decreto che sancisce l'annessione - é diventa-to ufficiale nella concelebrazione tenuta dal vescovo di Bergamo Roberto Amadei, dal vescovoausiliare e vicario generale di Milano Carlo Roberto Maria Redaelli, dal vicario della zona pasto-rale di Lecco don Bruno Molinari»...

Missione giovani: la fede porta a portaImpegnati nei paesi 26 seminaristi. Don Davide Pelucchi: faranno catechesi conil linguaggio delle nuove generazioni.

3

4

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 8

Comunità laPARROCCHIA

8Le parole di Gesù riportate afianco sono un invito a rifletteresul grande dono che Dio ci hafatto mandandoci don Loris e,allo stesso modo, ci invita adincoraggiare le vocazioni con lapreghiera e la collaborazione diciascuno di noi.Come noi oggi ci rallegriamo perl’arrivo del nuovo curato, sicura-mente consapevole dell’importan-za della scelta di continuare nellastoria il mandato di Gesù e desi-deroso di mettersi a disposizionedella Parrocchia e soprattuttodegli adolescenti la cui imprevedi-bilità ci manda in crisi e radical-mente ci scoraggia, allo stessomodo, come famiglie cristiane,abbiamo l'obbligo di stargli vicino,sostenendo il suo ministero eimpegnandoci a creare ovunqueun’atmosfera di fede in cui lavocazione possa svilupparsi.

Con l’avvento del nuovo curatodon Loris Fumagalli sono giun-to a quota 9; non devo faticarecertamente nel cercare di ricor-darmi i suoi predecessori perchétutti, con generosità ed entusia-smo, hanno dato molto allanostra comunità; ve li citerò quin-di in un’apnea colma di ricordi edi significati: don Dino, donFelice, don Rino, don Giancarlo,don Vittorio, don Vico, donMichele e don Sergio.Possono esserci state in alcunicasi delle simpatie maggiori perqualcuno rispetto ad altri, oppure,a volte, normali incomprensioni inun rapporto di collaborazione eche mostrano quanto sia compli-cato e indefinibile l’universo degliaffetti umani.Le manifestazioni di riconoscen-za, gli attestati di stima e di sim-patia che la comunità di Sarnicoha sempre rivolto ai suoi sacer-doti sono sempre state sincereed hanno sempre avuto effettipositivi; come dimenticare ladimostrazione concreta di affettodimostrata da tantissime persone

don LORIS FUMAGALLIun dono straordinario

a cura di CIVIS

"Vedendo le folle ne sentì compassione,

perché erano stanche e sfinite,come pecore senza pastore.

Allora disse ai suoi discepoli:«La messe è molta,

ma gli operai sono pochi! Pregate dunque

il padrone della messe,che mandi operai nella sua messe»

(Mt 9, 36-38).

porto settembre 2006 26-09-2006 19:30 Pagina 9

nei confronti di don Sergio poche setti-mane fa nel corso del suo saluto primadella partenza per la Bolivia.Ecco, credo sia proprio per l'esempio chequotidianamente vediamo con i nostriocchi nel dedicarsi agli altri che fa la dif-ferenza. La testimonianza viva cambia lamentalità e ci rende orgogliosi dei nostripreti e, se anche sbagliano, li sappiamoperdonare perché il prete è forse laparte più importante della nostracomunità.

Don Loris Fumagalli, il nuovo curato, ènato a Almenno San Salvatore il 4 dicem-bre 1981. Dopo aver partecipato agliincontri vocazionali ha iniziato la scuolamedia in Seminario nel settembre del1992, nel 2000 ha conseguito il diplomamagistrale.Gli anni vissuti nella comunità di teologiasono per lui stati ricchi di esperienze: ilprimo anno con tutti i compagni di classeha trascorso il fine settimana nelle comu-nità di Foppolo, Carona, Branzi; il secondoanno ha prestato servizio nella Parrocchiadi Loreto in città.Ha poi iniziato il suo servizio come assi-stente ai ragazzi del Seminario Minore.Durante il quarto anno ha dedicato il suoimpegno alla predicazione per la giornatadel Seminario, in quinta ha avuto il privile-gio di animare gli “incontri vocazionali deiragazzi”. Dall'ordinazione diaconale asabato 9 settembre, ha prestato il suo ser-vizio nella Parrocchia di Rosciate, nelcomune di Scanzorosciate.Ho preso appuntamento con lui per l’inter-vista in casa Parrocchiale; arriva puntua-lissimo, anzi addirittura prima di me, equesto mi meraviglia; la puntualità non ècertamente la caratteristica peculiare deicurati; Oscar Wilde diceva: «La puntualitàruba il tempo». «Lode al ritardatario, uneroe dei nostri tempi» diceva invece unnoto scrittore italiano, «…si è in ritardo, inquanto non si riesce mai a dire di no. Se ilritardatario ha un appuntamento e qualcu-no lo chiama, non se la sente di dirgli chenon ha tempo per lui e, con pazienza loascolta, angosciato dal ticchettio delle lan-cette dell'orologio.» Comincio l’intervistacon don Loris e non posso fare a meno diconstatare di trovarmi di fronte ad unapersona ancora un po’ “…frastornata,

smarrita”; non penso che questo atteggiamento dipenda dall’intervista, gli ho anticipatoche è un semplice articolo di presentazione della sua persona alla popolazione, ma mi stoconvincendo invece che questa sua espressione da: «ma dove mi hanno mandato»,derivi piuttosto dal susseguirsi degli eventi dei giorni scorsi (sabato mattina ha saputodella sua nomina, il giorno dopo era già in servizio). Credo che il passaggio dalla tranquil-la vivacità delle colline del “moscato” alla vivacità forse più energica (ho faticato a trova-re il termine adatto) del paese del basso Sebino debba essere da don Loris pian pianoassimilato; come dargli torto, ha l’età di mio figlio (fisicamente gli assomiglia anche unpo’) e credo cominci anche a rendersi conto che a Sarnico inizierà un’esperienza impor-tante che, per certi versi, gli cambierà la vita.

Don Loris infatti mi conferma questa versione. «In effetti sono stato abbastanza stupitodella scelta del Vescovo; Sarnico è un paese “grosso” con un fermento di attività, di grup-pi che operano nel volontariato, nel sociale, nello sport, insomma una Parrocchia“importante” nella quale dovrò svolgere il mio lavoro assumendomi delle responsabilitàben precise.»

Conoscevi già quindi la nostra Parrocchia e il nostro Oratorio?«Devo riconoscere che don Sergio in Seminario nei consueti incontri che aveva con noiDiaconi, ci ha parlato spesso della “sua” Comunità Parrocchiale di Sarnico, quindi, anchese non posso dire di conoscerla del tutto, posso affermare che qualcosa di voi conoscoe confermo quindi una certa “apprensione” nell’affrontare questo incarico. Dico questonon perché don Sergio mi abbia dipinto in toni cupi il vostro paese, al contrario, credosia uno stato d’animo tutto sommato giustificabile e che forse avrei avuto anche se fossistato destinato ad un altra Parrocchia.Il Seminario ti mette sulle spalle un meraviglioso bagaglio di esperienze e incontri signi-ficativi, ma la realtà che poi noi sacerdoti dobbiamo affrontare è spesso diversa da quan-to imparato. Da parte mia c’è comunque la coscienza dell’importante compito che mi èstato assegnato ma soprattutto voglio che la gente sappia che affronterò con “gioia edentusiamo” questa mia esperienza. Sono anche cosciente che nel mio cammino cisaranno delle difficoltà, ma vi posso assicurare che l'amore vince ogni ostacolo. La verarisposta ad ogni vocazione è opera di amore. La risposta alla vocazione sacerdotale,

9

Don Loris con la sua famiglia: da sinistra le sorelle Suor Sara e Miriam, la mamma Amalia,il papà Gianni, la nipote Paola, il fratello Amos, la cognata Carmen e il nipote Andrea

porto settembre 2006 26-09-2006 19:30 Pagina 10

religiosa, missionaria può sorgere soltan-to da un profondo amore a Cristo.»Come è stata l’accoglienza che haiavuto da parte della nostra ComunitàParrocchiale?«Bellissima. Ho trovato tanta cordialità: nelParroco don Luciano, nella gente, neiragazzi che, ancora “orfani” di don Sergiomi sono comunque venuti incontro e mihanno stretto la mano presentandosi conun “Ciao don” molto eloquente e signifi-cativo. Anche i non giovani e i genitorihanno immediatamente manifestatoanche loro cordialità e simpatia e questoha contribuito, ha fatto cadere parte diquel certo timore di cui ti parlavo prima ea rendermi un poco più sereno; non c’èstata assolutamente diffidenza nei mieiconfronti.»

Don Loris cosa ti proponi di fare nellanostra comunità, quali sono i tuoi pro-grammi e soprattutto che aspettativehai?«Non credo sia serio elencarti una lista diproposte o esporti un programma delleattività che intenderò svolgere a Sarnico,sono appena arrivato e devo innanzituttocominciare a conoscere le persone, igruppi, toccare con mano la realtà delvostro paese inserendomi con discrezionee tranquillità nelle attività che sono attual-mente presenti nell’Oratorio e nellaParrocchia in genere; voglio prima ascol-tare, capire, entrare in sintonia con le

tante persone che so impegnate in Parrocchia e poi, se sarà necessario, darò il mio con-tributo a migliorare senza però la presunzione di stravolgere quanto, credo con tantafatica, chi mi ha preceduto ha creato.»

Come è nata la tua vocazione sacerdotale?«La vocazione è un mistero d'amore fra Dio che chiama per amore ed un uomo cherisponde liberamente e per amore. Spesso si dice "sento la vocazione". La vocazione inrealtà non “si sente”, è una certezza che viene dal dentro, che nasce dalla Grazia di Dioche chiama ed esige una risposta libera. Se qualcosa si sente è la certezza che Dio siaspetta qualcosa in più da te. Ho maturato la mia vocazione all’interno della mia fami-glia e della Parrocchia nella quale sono nato.Partecipai agli Incontri Vocazionali in Seminario, avevo 10 anni; ricordo, che ero così pic-colo che il mio Curato si era dimenticato di me, non mi aveva messo nell’elenco da con-segnare al Seminario pensando che non frequentassi la quinta elementare. Al terminedegli incontri mi ero deciso: volevo fare il prete.Faticai molto, ricordo, a confessare questa scelta ai miei genitori, non perché pensassiche avrebbero avuto qualcosa da ridire, ma perché ero cosciente che la mia famigliaavrebbe potuto avere delle difficoltà a farmi proseguire la scuola ancora per tanti anni:ero il terzo di quattro fratelli, tutti studenti, solo mio padre lavorava.Quando i miei genitori ricevettero la lettera del Seminario che informava del mio deside-rio, mi resi conto che la mia scelta era invece una “Grande Grazia” e che per loro unimmenso era onore poter offrire il proprio figlio al servizio della Chiesa.Frequentai con grande entusiasmo in Seminario le Scuole Medie, tutto bene fino allaseconda superiore quando dovetti affrontare un piccola e inaspettata crisi adolescenzia-le. Non è che non fossi più convinto della mia scelta, ma la vita in Seminario comincia-va a “starmi un po’ stretta” e alcune volte mi schiacciava. Vedere i miei amici che pas-savano la sera in pizzeria o ad ascoltare musica mentre io dovevo ritornare in Seminario,mi disturbava un po’. E’ stato questo un periodo piuttosto faticoso e difficile.Sono passato poi a Teologia anche se non mi ero ancora chiarito con me stesso. I primidue hanno però hanno contribuito a farmi riflettere e a rendermi veramente consapevo-le della scelta di farmi sacerdote.Nei rimanenti 4 anni di Teologia ho vissuto molte esperienze fra le quali tre anni come“prefetto” Sicuramente ciò che ha segnato di più questi ultimi anni di preparazione adiventare prete è stato proprio questo periodo dedicato ai ragazzi del Seminario minorevivendo con loro come assistente. Ho incontrato classi in età diverse che sono state ilterreno per la mia crescita nell'attenzione educativa, per cominciare a fare "il curato del-l'oratorio", con le quali vivere e mettere in pratica il timido sì della Ammissione e il sìdeciso del Diaconato. A loro va quindi il mio grazie perché sono stati importanti e deci-sivi, probabilmente senza saperlo, perché non è facile passare dall'essere educatiall'educare.

E quindi sei diventato Diacono e infine Sacerdote.«Come hai potuto capire, la decisione di fare il prete non l’ho presa io. E' il Signore chemi ha scelto e mi ha chiesto se avessi voluto fare il Sacerdote. E quando Gesù mi hachiamato io ho risposto "Si".Già la sera dell'ordinazione diaconale tutto era grande, magnifico, spropositato di fron-te alla mia piccolezza. Essere riuscito a diventare prete è qualcosa di veramentegrande, ed è difficile dire come possa essersi realizzato: c' è la sensazione di qualcosadi misterioso, di più grande di te, incontenibile. Già la sera dell'ordinazione diaconaletutto era grande, magnifico, ma sicuramente spropositato di fronte alla mia piccolez-za. Immaginatevi il giorno della mia consacrazione.È da quando faccio il chierichetto che tutto mi appare grande, a cominciare dalla veste;ed anche quella sera la stola e la dalmatica, le vesti proprie del diacono, mi sono parseinappropriate, smisurate per me. Negli anni spesso ho vissuto con questo timore di fron-te alle nuove esperienze: il servizio in Parrocchia, il prefettato, le responsabilità che cre-

10

porto settembre 2006 26-09-2006 19:30 Pagina 11

scono, la fiducia ricevuta, l'avere a che fare con gente che si aspetta molto da te. Aqueste persone chiedo più di ogni altra cosa che mi ricordino nelle loro preghiere.

Che significato ha per te la preghiera di S. Francesco e l’immaginetta che haiscelto per la tua ordinazione.«La preghiera di san Francesco è una delle illuminazioni di questi anni. L'ho lettala prima volta in IV liceo durante il cammino di preparazione alla Promessa, e da allo-ra è rimasta una delle preghiere da dire sempre al Signore entrando in chiesa. Èstato importante ritrovarla nell’anno del liceo come preghiera quotidiana del mattinodi tutta la comunità. È una preghiera che dice bene il desiderio di continuare a cam-minare dietro al Signore Gesù sempre, senza stancarsi, convinti che tutto è suodono, ed è quello che ho voluto dire anche con l'immaginetta che rappresenta idiscepoli che camminano dietro Gesù.Chiedo al Signore che mi dia sempre l'entusiasmo per camminare dietro a Lui e pergettarmi con convinzione nella vita degli uomini e delle donne dei nostri giorni.»

Qui termina la mia prima chiacchierata con don Loris Fumagalli, un ragazzo che haricevuto un grande dono per sé da donare agli altri, un uomo che ha scelto con lasua vocazione di fare da ponte fra Dio e gli uomini e per questo dobbiamo sentircitutti in dovere di sostenerlo e di aiutarlo con le preghiere in questo suo cammino.Don Loris, il mio augurio è che, oltre alle preghiere che hai chiesto e che ti meriti,possa esserci da parte delle tante persone che così affabilmente ti hanno accolto,anche una reale collaborazione e un tangibile aiuto nel tuo lavoro in Oratorio, e nelletante iniziative che sicuramente proporrai a i ragazzi. Sarnico è sempre stato gene-roso per chi opera in umiltà e impegno. Buon lavoro “…figliolo”.

11

L'immaginetta scelta da Don Loris per l'ordinazione

porto settembre 2006 26-09-2006 19:30 Pagina 12

A DON SERGIO

E’ il Signore che ti chiamalà, nell’America lontana,perché guidi da vicinoil suo popolo in cammino,

quel suo popol sofferenteche possiede poco o niente;e, ti chiede di portarealla gente d’oltremare

il dono della sua Parola,che ci orienta e ci consola,che propone la giustizia;il dono della tua amicizia;

il grande dono dell’amoretra i fratelli e del Signore;il Pane della Vita vera,il perdono e la preghiera.

Pronto:”Sì” hai tu risposto;ma che cosa ti ha proposto?“Esser del suo gregge un buon pastore?O di uomini un umil pescatore?

O dopo i campi scuola della Grignaun solerte operaio della sua vigna?Ma via, non importa per adessosaper come Egli si sia espresso.

L’importante è che il suo invitotu abbia accolto e poi seguito,perché a quel che mi risulta“Messis quidem” semper “multa!”

Perciò affronta con coraggioquesto mitico tuo viaggio,sarai un segno di speranzaper chi sofferto ha già abbastanza;

e additerai la via del cielocon le parole del Vangelo.Armati di buona volontàe non esitar se una difficoltà

annebbierà, a volte la tua viaa gettarti tra le braccia di Maria,madre premurosa e buonache i figli suoi mai non abbandona.

Comunità llaPARROCCHIA

12

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 13

E non sia triste il salutodi chi ti ha ben conosciuto,di chi con te ha cantato e risoin questo tempo condiviso.

Solo non ti lasceremo,tutti noi ti seguiremo,col pensiero e la preghieradel mattino e della sera

e resteremo a te vicino“vivo” popolo in cammino,in cammino ad ogni istanteverso una comune Meta:una Sorgente sempre fresca e zampillanteche l’anima disseta.

Auguri … Giusy

LA FESTA DEL DON....

Prima dömìnica de setèmberöna giornata per Sarnec de regordà:chi pensaa a öna funsiù tat granda?Ma per Don Sergio l'è mai trop.

"I esagerat": te dic? prima de Mèssa,ma che bel: pö a l'amur l'è esagerat!L'è bela granda la curt del Meülì,ma gh'a staa piö gna ü granelì.

Scecc, zuegn, quace,mame e papà e fina bisnoni;denac a me ü bambì 'n bras a la so mama:contet pö a sota 'l sul a sgambetà,ü piansì a belase, per mia disturba.

Chesta l'è Sarnec, per te, Don Sergio.Per sèt agn, sensa sail,’sto dé te preparat.Ma sente che ü segn al laserà:ol regal piò bel 'n de la borsa de portà!

Dopo de te un 'oter Don 'l vegnerà,t'a ghe lasat ü prat töt fiorit;va sigur 'n de la missiù che té t'é sognat;ormai Sarnec e la Bolivia i sò ma i a 'ntresat!

Grassie DonGianfranco Gaspari

A don Sergio

13

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 14

La diocesi di Bergamo - Ufficio perl'Apostolato biblico propone:

LA SCUOLA DELLA PAROLA E ALTRE PROPOSTE BIBLICHE

4 Ottobre 2006"Perché quattro vangeli?"Una visita nell'officina del canoneGianantonio Borgonovo, biblista

11 - 18 - 25 ottobre 2006"Il mistero dell'origine"I vangeli dell'infanzia (Matteo e Luca)Patrizio Rota Scalabrini, biblista

8 - 15 - 22 novembre 2006"Gli incontri del Risorto"Il compimento della storia di GesùAlberto Maffeis, biblista

29 novembre / 6 - 13 - dicembre 200610 gennaio 2007"I vangeli segreti"L'origine e i discorsi del Salvatore negli apocrifiGiacomo Facchinetti, biblista

17 gennaio 2007Giornata per il dialogo ebraico-cattolico

24 gennaio 2007Celebrazione ecumenica della Parola

31 gennaio 20077 - 14 - febbraio 2007"Quale Messia?"L'attesa messianica nel Primo Testamen-toe nel GiordanoElena Lea Bartolini

Gli incontri si terranno:Centro "Casa del Giovane"Via M. Gavazzeni, 11 - Bergamo Orario: Ore 20,30 - 22,15

La Scuola si tiene al mercoledì.È aperta a tutti, anche a coloro che nonl'hanno frequentata negli anni scorsi.Non è richiesta alcuna iscrizione.

LA BIBBIAIL LIBRO PER LE PERSONE

IN RICERCA

...A fronte di rilanci mediatici sul valoredella cultura religiosa - e in particolarequella cattolica - si assiste invece ad un'at-tenzione inadeguata nei confronti dellaBibbia e della sua influenza diretta e indi-retta sulla storia dell'Occidente. Tale caren-za incide negativamente....Dopo il grande successo dell'edizionedello scorso anno, le ACLI e il Comune diBergamo propongono un nuovo ciclo diincontri ...

14

Comunità laFORMAZIONE

SCUOLA DELLA PAROLAe altre proposte

a cura della REDAZIONE

25 settembre 2006 - BergamoTeatro Donizetti - ore 20,45La Bibbia, ponte tra popoli e culture Moni Ovadia, attore e regista Gad Lerner, Giornalista - Giovanni Bianchi; Politico.

2 ottobre 2006 - BergamoCinema Conca Verde - ore 20,45In principio è la parola. Parole di uomini.Parole di Dio.Dacia Maraini, ScrittriceEnzo Bianchi, Monaco, Priore di Bose.

9 ottobre BergamoCinema Conca Verde - ore 20,45 Voi chi dite che io sia? A confronto conl'ebreo Gesù.Rav. Alfonso Arbib, Rabbino capo Comunità MilanoKhaled Fouad Allam, Sociologo e giornalista Luciano Manicardi, Monaco e biblista.

16 ottobre 2006 - BergamoCinema Conca Verde - ore 20,45 Una donna di nome MariaGianfranco Ravasi, biblistaGabriella Caramore, Giornalista.

23 ottobre 2006 - Bergamo Auditorium S. Alessandro - ore 20,45 I Magi. La salvezza viene da Oriente.Paolo Rumiz, GiornalistaMonica Bulaj, Fotografa e antropologa.

6 novembre 2006 - BergamoCinema Conca Verde - ore 20,45Pilato, la politica e il diritto possonolavarsi le mani?Gustavo Zagrebelsky , Ex presidente C. Costituz.Rosy Bindi, Ministro.

13 novembre 2006 - Bergamo Cinema Conca Verde - ore 20,45 Il pastore e il pescatoreErri De Luca, Scrittore Gennaro Matino, Teologo

23 novembre 2006 - Bergamo Cinema Conca Verde - ore 20,45Tommaso, l'incredulità della fede.Massimo Cacciari, Filosofo Pierangelo Sequeri, Teologo.

La Maddalena. Il profumo del perdonoPaolo Ricca , Pastore Valdese Lisa Cremaschi, Monaca27 novembre 2006 - Bergamo ,Auditorium Sant'Alessandro - ore 20,45

4 dicembre 2006 - Bergamo Auditorium Sant'Alessandro - ore 20,45Matteo, l'esattore. La seduzione del denaro.Savino Pezzotta, Sindacalista Giovanni Bazoli , Presidente Banca Intesa.

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 15

Pulau Sapi, 06 agosto 2006

Carissimi amici,Prima di tutto un cordiale saluto a tutti diuna buona estate, belle vacanze e speroche tra il troppo caldo e improvvisi tempo-rali ve la caviate non troppo male. Qui ilcaldo da me non molla mai anche se anchenoi in Indonesia siamo martellati da conti-nui disastri naturali: terremoti, Tsunami,vulcani che si risvegliano da un lungosonno e alluvioni varie causa le abbondan-ti piogge e danni al sistema ecologicocausa la deforestazione selvaggia.Quest'ultimo è il problema che più toccanoi del Borneo. Infatti ne constatiamo sem-pre più gli effetti immediati. In meno didieci anni abbiamo subito due volte ingentidanni ai villaggi alle coltivazioni lungo lavalle del fiume Malinau che non è il piùgrande fiume. Il 2 giugno scorso quasi tuttoil territorio del centro parrocchiale era sot-t'acqua con ingenti danni alle coltivazioni eall'allevamento delle mucche. Il 18 giugno,dopo la visita del nostro Vescovo a tutte lecomunità cristiane della parrocchia, dando

il sacramento della Cresima a 170 neofiti,abbiamo evitato un grosso rischio di esseretravolti da una improvvisa alluvione avvenu-ta all'alba della domenica. In molti villaggile case sono state divelte e portate via dallacorrente. Per fortuna niente danni alle per-sone, solo danni materiali ingenti.Il governo locale ha constatato i danni maper ora gli aiuti non sono ancora arrivati. Hodato il resoconto al Vescovo il quale ha giàstanziato una buona somma per aiutare ipiù bisognosi.Nel mese di luglio il centro parrocchiale èsempre molto trafficato non da automezzima da ragazzi e ragazze che dopo gli esamicercano di iscriversi alle scuole superiori. Lvacanze qui in Indonesia sono brevissime.L'anno scolastico termina il primo luglio e il17 luglio riapre. Non abbiamo il tempo direspirare un po'. Ho chiuso l'asrama, ma difatto non è mai stato chiuso. Gli alunni usci-ti in terza media sono 12 e i nuovi entratisono ben 23. Quindi quest'anno il numerodei ragazzi/ze è aumentato il doppio e rag-giunge la cifra di 43 alunni. La costruzione

Comunità laPOSTA

PADRE NATALINOci scrive

vecchia non più agibile è stata sostituitadalla nuova molto più grande e confortevo-le. Un anno e mezzo di lavoro con il costo diEuro 20,000.Grazie alla Provvidenza e certamente ilvostro aiuto anche questo nuovo passo nelmondo della scuola è fatto. Questo per lanostra realtà è molto importante. Qui lagente e soprattutto le nuove generazioni deigiovani vogliono andare a scuola per poterfar fronte e partecipare ai nuovi sviluppidella società, a rischio di restare emargina-ti ed esclusi. Purtroppo il mondo dei vecchi,abituati a vivere in un altro....... e il suppor-to finanziario che possono dare è ancoraminimo.Per questo abbiamo iniziative anche agrico-le in collaborazione con il governo locale.Scuola professionale per i ragazzi e neicampi promuoviamo piantagioni di frutti,orticolture, piantagioni di spezie e aromivari e soprattutto del legni pregiati delle loroforeste che stanno scomparendo per ladeforestazione selvaggia. Povero polmonedella terra: fra poco non resteranno che ibronchi secchi.Comunque la vita continua e il fiorire ellachiesa cresce per Grazia del Signore in tuttii suoi aspetti e dimensioni. La nostra dioce-si che compie quest'anno cinque anni èancora una chiesa giovane e ha bisogno ditutto. Come sacerdoti siamo solo in venti,tolti quelli che sono in Curia, quanti nerestano nelle parrocchie. C'è ne sono 12 esolo qualcuna ha il lusso di avere due preti.Nella mia situazione e guardando l'etàpotrei dire di non farcela più. Chi al postomio? Si via avanti e si tiene duro fin che ilSignore vorrà. L'entusiasmo e l'amore perla Chiesa, con la salute fanno sì che laprima generazione dei missionari in questoterritorio immenso tiene ancora il campo,mentre pian pano le nuove generazioni dipreti locali prendono in mano la situazionedi una chiesa missionaria in espansione.Per ora mi fermo qui sperando di riallaccia-re sempre più i legami tra noi. Vi saluto e viauguro di nuovo una bella estate e arrive-derci. Ciao!!!!

P. Natalino

15

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 16

Comunità laPOSTA

16

le) che collaborino nella pastora-le in questa vasta Diocesi di82.625 Kmq. Ora può contaresolo su 20 preti diocesani e 5missionari delle due uniche con-gregazioni (Passionisti e SocietàBona Nova) presenti nellaDiocesi.

Mancanza di risorse: LaDiocesi poi non ha fonti di risor-se, perchè le varie nazionalizza-zioni e l'instabilità dei Vescovihanno distrutto ogni fonte dientrata. Oggi può contare solosull'aiuto di 35.000 US$ l'annodalla Propaganda Fidei, ed io,come Vescovo, spesso resto per-plesso non sapendo dove rivol-germi per reperire fondi per ilsostentamento del Clero, per larealizzazione di progetti pastoraliindispensabili al buon funziona-mento del Diocesi. Molte comu-nità passano anni senza la possi-bilità di una visita di un sacerdo-te, si radunano sotto gli alberiper celebrare la Parola o nellecappelle, costruite con materialiprecari locali. I Sacerdoti inoltrenon hanno mezzi per potersispostare nelle varie comunità evivono con meno di 100 US$ almese.

Innanzi tutto le mie scuse perchè solo ora riesco a dare mie notizie, certamente è molto più tardidi quanto avrei desiderato e dovuto.La molteplicità delle sfide della nuova missione insieme alla mia nuova esperienza mi ha assor-bito quasi tutto il tempo e l'attenzione, ma dentro di me serbo un affettuoso ricordo e il deside-rio di comunicarvi sia il mio sentimento che la nuova esperienza che sto vivendo come giovanePastore della Chiesa. Ci tengo a dirvi che mi sento profondamente riconoscente e grato per l'ac-coglienza che sempre mi riservate sin da quando, nel 1992, arrivai nella vostra Parrocchia; rin-grazio in modo particolare il Parroco e Don Sergio che insieme a tutta la comunità hanno volu-to farmi omaggio per la mia nomina come Vescovo di Pemba, invitandomi a fare le Cresime. Daquel momento ho preso l'impegno di pregare per tutti i ragazzi che ho avuto la gioia di confer-mare nella fede. E come non ricordare e ringraziare con un vivo sentimento di affetto DonGiovanni per l'attenzione affettuosa che mi rivolgeva come ad un figlio e che certamente nellagloria di Dio continua ad intercedere per me e per voi.

LA MIA DIOCESICome voi saprete, sono alla testa della Diocesi di Pemba dal 24 Ottobre 2004. Il mio primoimpegno è stato quello di visitare tutto il territorio della Diocesi per rendermi conto personalmen-te della situazione. Ho costatato che la Diocesi di Pemba, creata il 5 Aprile 1957 (per cui il pros-simo anno celebrerà il Giubileo di 50anni) è molto vasta e seriamente provata durante questiprimi 50 anni della sua esistenza. Posso sintetizzare queste prove in 4 aspetti:I) la guerra di liberazione che è iniziata ed ha inciso innanzitutto sulla Diocesi di Pemba che coin-cide con la provincia di Cabo Delgado, a nord del Mozambico, con la chiusura di tutte le missio-ni del nord. II) la rivoluzione comunista che ha confiscato le Chiese e quasi tutto il patrimoniodella Diocesi, riducendo così il suo potere educativo ed evangelizzatoreIII)i 16 anni della guerra civile Frelimo-Renamo che hanno distrutto una larga parte delle infra-strutture civili ed ecclesiasticheIV)la instabilità o i cambiamenti frequenti dei suoi Vescovi hanno lasciato la Diocesi in una situa-zione di vulnerabilità dal punto di vista organizzativo (Curia Diocesana) - pastorale - presenzamissionaria - e finanziaria. In questi 50 anni la Diocesi ha avuto 6 Vescovi e negli ultimi due anniprima del mio arrivo è rimasta quasi sede vacante.

LE SFIDEDiocesi vasta con poco personale: Per cui adesso, se da una parte la Diocesi è alle prese conmolte sfide, dall'altra parte sono un giovane novello Vescovo, con poca esperienza. La mia pre-occupazione in questo momento è di trovare missionari (Sacer-doti, Suore e laici- cosa non faci-

al CARISSIMO DON LUCIANOe a tutti i fratelli amici di Sarnico

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 17

Situazione sociale precaria: Social-mente la gente vive in una situazione diinstabilità economica e sociale (il 95%vive di agricoltura, con mezzi tradizionaliinadeguati e in tutto dipendente, per lamancanza di acqua, dalle piogge; il siste-ma sanitario è debolissimo (mancanoospedali e i pochissimi che esistono sonoinefficienti e irraggiungibili per la lonta-nanza e la precarietà delle vie di comuni-cazione, addirittura impercorribili durantela stagione delle piogge,per cui i villaggirestano isolati per parecchio tempo.C'è molta mortalità materno-infantile permancanza di medicinali e per il dilagaredell'HIV-SIDA, che lascia molti bambiniorfani, abbassando così anche l'aspettati-va di vita che è: 39 anni per le donne e 38anni per gli uomini.

L'indice dell'analfabetismo è anche moltoelevato, oltre il 70% dei bambini nellecampagne non hanno l'opportunità diandare alla scuola elementare, non par-liamo della scuola secondaria.

Altro aspetto drammatico è la mancanzadell'acqua: può sembrare esagerato ma èreale in molte famiglie, soprattutto donnee ragazze sono costrette a percorrere neiperiodi secchi da 15 a 20 Km. per recu-perare almeno 20 lt. d'acqua (da utilizza-re nella settimana) che caricano sullatesta; così tutto il tempo che avrebberopotuto utilizzare per la scuola viene assor-bito da questi compiti.

Per concludere, sarei contento e grato dipoter accogliere qualche forma di solida-rietà (sostegno di un progetto - adozioni dibambini a distanza) e di avere volontari

che volessero venire per un periodo per aiutare a mettere in piedi qualcosa: costruireuna scuola - insegnare agricoltura o qualche mestiere (falegnameria, tappezzeria, sar-toria, cucina...) ai giovani e alle donne tra l'altro.Di nuovo, mentre ringrazio di cuore, colgo l'occasione per implorare da Dio sopra tuttiVoi l'abbondanza di ogni benedizione in Cristo.

+ Ernesto MaguengueVescovo di Pemba

17

GRUPPO MISSIONARIO

Il 9 giugno il Gruppo missionario ha concluso presso la chiesa degli alpini ilpercorso di sensibilizzazione sulla povertà di strada in Italia. La serata si èaperta con un momento di preghiera, animato da testimonianze di "vita vis-suta" provenienti dai quattro centri di accoglienza destinatari delle offerteraccolte nel corso dell'anno: euro 7200 Le storie di chi ospita e di chi vieneospitato hanno tracciato profili di emarginazione, di sofferenza, di sfruttamen-to, ma hanno anche evidenziato come una presenza umana attiva e sensibi-le possa aprire nuove opportunità. L'aiuto materiale e la preghiera per chioffre il suo tempo ai poveri di strada sono il segno del nostro impegno su que-sto fronte, sempre più ampio e problematico nell'Italia presente.Alle riflessioni è seguito un momento conviviale, curato dall'Associazionealpini che ha messo a disposizione gli spazi, le persone, le vivande: grazie.Al termine della serata sono stati estratti i biglietti della lotteria indetta dalGruppo missionario per raccogliere contributi. Il ringraziamento va in questocaso agli esercenti e ai privati cittadini di Sarnico che hanno donato i premie a tutti gli intervenuti, che con generosità hanno lasciato le loro offerte.Per il prossimo anno il Gruppo missionario sta pensando a un nuovo proget-to da proporre all'attenzione di tutti, allo scopo di alimentare l'attenzioneverso coloro che operano con chi ha bisogno, ovunque.

Approfittiamo del Porto per comunicare i numeri vincenti dei biglietti dellasottoscrizione a premi per il nostro gruppo, estratti il 7 Giugno 2006 duran-te la cena presso la chiesetta degli alpini.

1 PREMIO 05872 PREMIO 24393 PREMIO 41004 PREMIO 16305 PREMIO 31106 PREMIO 21027 PREMIO 27938 PREMIO 20019 PREMIO 400310 PREMIO 2521

11 PREMIO 187812 PREMIO 378013 PREMIO 333614 PREMIO 407115 PREMIO 259916 PREMIO 111017 PREMIO 479618 PREMIO 176119 PREMIO 381820 PREMIO 1372

Per il ritiro dei premi contattare il numero telefonico 035/912200 (ore serali)

Il Gruppo Missionario

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 18

Comunità iGRUPPI

18

MEZZ’ARIA”… con Candelaria Romero e Oliviero Biella, e con la partecipazione di alcune mamme dello Spazio Giocoe alcuni Agenti allo sviluppo Interculturale, guidati da Walter Tiraboschi

Il motivo per il quale partiamo proprio dal mondo dei bambiniper una pedagogia interculturale è che proprio negli sguardi deipiccoli quando stimolati, sappiamo comprendere ciò che piùlega e rende fratelli fin dai primi anni di età ogni bambino ebambina della terra, cioè quella voglia e capacità di giocare inogni situazione, anche in difficoltà; quella sapienza di riuscire acreare quasi dal nulla una nuova forma di divertimento, socia-lizzazione e crescita.La manifestazione vuole essere occasione di incontro fra cultu-re diverse e una provocazione al nostro modo di pensare e ainostri criteri di valutazione e mettere a nudo i nostri pregiudizi.

L’obiettivo che ci prefiggiamo è:1. trasmettere il valore dell’educazione dei figli e alunni,

che deve tendere a promuovere sobrietà, creatività,consumo critico,… come valori importanti.

2. capire l’importanza della comunicazione libera e alternativa.

Le finalità sono:- far conoscere al territorio la realtà dello “Spazio gioco”;- rendere protagonisti i genitori, in particolare quelli stranieri, inuna manifestazione che li coinvolga personalmente a repe-rire fiabe e giochi della loro terra di origine per condividere unpatrimonio culturale con la gente e le strutture pubbliche e pri-vate che svolgono un ruolo socio-educativo rivolto ai minori, nelcontesto in cui si trovano a vivere;- mettere in contatto le realtà della provincia che hanno a chefare con le problematiche dei minori ed in particolare quelleche si occupano di educazione intercultura ed integrazione.Tutto ciò nel nostro piccolo, per contribuire al progetto ambizio-so di costruire la pace nel mondo a partire dalla nostra vita, daquello che ci circonda. E stimolare in tutti la “nostalgia” di unmondo migliore. Questo sarà in parte possibile anche grazie aifondi raccolti durante le manifestazioni estive promosse dallanostra Pro Loco. Infatti quest'anno è stato il nostro turno !!!

“Il gioco è molto più di un passatempo, è una conquistadella civiltà umana.Indipendentemente dalle loro origini o dai loro costumi, gliuomini giocando comunicano spontaneamente e natural-mente tra di loro.”Girotondondointornoalmondo, pur essendo una manifestazionesui giochi e sulle fiabe, non vuole essere semplicemente unacosa da bambini ! Se è vero che il gioco è una componenteimportante in ogni società, in quanto rispecchia le abitudini e lecondizioni di vita di un popolo o di un territorio, allora iniziamoa comprendere come esso possa aprire a riflessioni di naturainterculturale e di educazione alla pace per ciascuno, a pre-scindere dall’età, dal sesso, dalla condizione economica –sociale e dalla religione di appartenenza.Girotondointornoalmondo vuole regalare un messaggio impor-tante ai visitatori, specie giovani, grazie anche alla disposizionedei giocattoli e al percorso formativo interattivo accompagnatodagli educatori – guida.

PROGRAMMA

Da VENERDI’ 13 OTTOBRE A DOMENICA 22 OTTOBRE ’06

• VENERDI’ 13 ore 21,00 “ ODISSEA”spettacolo teatrale di Mohamed Ba ( collaboratore del PIMEdi MI) al cinema Junior

• SABATO 14 ORE 10,00 inaugurazione mostra presso la ex biblioteca in piazza Freti

• SABATO 14 dalle ore 14,30 alle 16,30 giochi in piazza,AEMOC, associazione dell’Ecomuseo di Canneto sull’Oglio.

• Laboratori “GIOCHI NEL MONDO” nelle scuole elementari dell’ Istituto Comprensivo di Sarnico, educatori del PIME di Sotto Il Monte.

• Visite guidate, programmate, per le altre scuole (materne,primarie e secondarie) del territorio presso la sede.

• VENERDI’ 20 ore 21,00 presso l’ Auditorium comunale di Sarnico, convegno: “IL GIOCO, MODELLO UNIVERSALE DELLA COMUNICAZIONE !” la riflessione sarà tenuta dal prof. ALFREDO CALABRESE (docente Università di Padova), con SAMBA Niang e Isabella Pirovano,allenatori di Basket del territorio.

• SABATO 21 ORE dalle 14,30 alle 16,30 “FIABANDO”intrattenimento in piazza Umberto I° di Mohamed BA.

• DOMENICA 22 ore 16,00 al cinema Junior,spettacolo teatrale: “RACCONTANDO…. CANTANDO A

GIROTONDOintorno al mondo

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 19

In realtà già da alcuni anni, alcune realtàdi volontariato del nostro paese beneficia-no di questi fondi e con grande piacere esoprattutto con grande riconoscenzadesideriamo ringraziare innanzitutto ilConsiglio Direttivo della Pro Loco e poiquanti - sarnicensi e non - hanno congrande generosità contribuito a questaraccolta che ha superato i 4.000,= Euro.GRAZIE PROLOCO !!!

ORARIO APERTURA DELLA MOSTRASABATOdalle ore 10,00 alle ore 12,00dalle ore 15,00 alle ore 19,00dalle ore 20,00 alle ore 22,00DOMENICAdalle ore 10,00 alle ore 12,00 dalle ore 15,00 alle ore 19,00FERIALImattino per visite guidate su prenotazionepomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 18,00

Carla CasatiPresidente dell’Associazione

19

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 20

segreteria della Parrocchia (035-910056) o inviate un email [email protected] tema di indirizzi e-mail chi volesse scrivere a Don Sergiosappia che ha cambiato il suo indirizzo ora dovete digitare:

[email protected] navigazione a tutti

Accessi: superata la quota mille al Portale

Soddisfazione della Redazione del Porto per il raggiungimentodella quota “mille” degli accessi al Sito della Parrocchia dal suoavvio (1° aprile 2006).Il sito è costantemente aggiornato con fotografie meritevoli diessere scaricate; fra esse la foto dell’abbraccio fra PapaGiovanni e Don Bonassi, il crocifisso di don Bonassi, la festa adon Sergio, la sua bellissima foto con in braccio la bambinatratta dalla copertina del Porto ecc. Sono inoltre scaricabilialcuni Mp3 e fra essi il “Laudato sii mi Signore” cantato dallaCrazy Company, il famoso “Discorso ai bambini e alla luna” diPapa Giovanni. Nella pagina dei Gruppi, Laboratorio Famigliesolidali troverete “- I Bambini Fanno Oh! di Povia - Bensusan diMichael Hedges - Children di Robert Miles, oltre naturalmenteal leggere la pagina che consente di conoscere questa impor-tante associazione.Nella sezione “Spiritualità” vi è un’ampia pagina curata daGabriella Cadei su S.Teresa di Lisieux, nella sezione “cateche-si” è possibile visualizzare la Sacra Bibbia ed. CEI con concor-danze.Il sito viene inoltre costantemente aggiornato sui fatti principa-li della Comunità Parrocchiale, il Vangelo della Domenica e,scaricabile il Calendario settimanale.Dal mese di ottobre saremo in grado di proporre il calendariodelle serate al Cinema Junior, siamo in contatto con laDirezione per pubblicare, e se sarà possibile, la programmazio-ne dei film.Il Portale cresce, ma per renderlo ancora più interessanteoccorre la collaborazione di tutti. Come fare: telefonate alla

Comunità viaRETE

www.parrocchiasarnico.it20 dalla REDAZIONE

srl

HARNEKINFO Srl - Piazza SS. Redentore, 12 - 24067 Sarnico (Bergamo)Tel. 035 912440 - Fax 035 4261228 - www.harnekinfo.it - [email protected]

Accendi la rete in azienda

COMUNICAZIONE DELLA REDAZIONEPervengono spesso in redazione lettere che, pur contenendo riflessioni su argomenti interessanti e quindi considerati meritevolidi essere pubblicati, non vengono però firmate dallo scrivente. La Redazione ha più volte espresso la propria disponibilità alla pub-blicazione sia di articoli che di eventuali riflessioni dei lettori purché confermate da nome cognome e recapito. La redazione, dopoaver preso contatto con lo scrivente, definirà con lo stesso le modalità della pubblicazione . Rimane comunque sempre la respon-sabilità di chi scrive in particolare su temi che investono la vita della comunità.

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 21

Comunità UNITALSI

FESTA DEGLI AMMALATI17 settembre 2006

Come ogni anno ecco qui di seguito l’elenco dei numeri della lotteria estratti durante la con-sueta festa degli ammalati organizzata dal gruppo UNITALSI nel pomeriggio di domenica17/09/2006.La presenza numerosa di ammalati e anziani ha dato un’emozione immensa quando duran-te la celebrazione della Santa Messa il nostro Parroco Don Luciano e gli altri Sacerdoti handistribuito l’olio degli inferni, che non deve essere visto come presagio di morte ma comeeterna comunione con Dio.Altro momento significativo durante la celebrazione è stato l’affettuoso saluto e ringrazia-mento a Suor Bernardette “perla preziosa” per la nostra casa di riposo per nove anni:“ Ti ringraziamo Signore per Suor Bernardette, in lei desideriamo ringraziare anche tutte lesuore che han prestato servizio con zelo e devozione; ricolmale o Signore di quel bene cheloro non hanno esitato a donare a chi davvero ne ha avuto bisogno e aiuta noi , a continua-re la loro missione stando vicino agli anziani e agli ammalati”.E’ poi seguita un po’ di festa in oratorio con pasticcini pizzette e un po’ di vino … ed è riu-scito ad arrivare in tempo anche il bandino , che sembrava che ci avesse dato “forfait”, edinvece come sempre ha rallegrato la bella compagnia mentre si era in attesa della miti-ca lotteria.L’UNITALSI ringrazia di cuore tutti quelli che hanno partecipato e condiviso questa giornata,sostenendo così l’operato del gruppo.In questo periodo , a seguito delle dimissioni del nostro capo gruppo , la cara Ida, siamo inattesa della nuova elezione; chiediamo quindi a tutti sostegno morale e spirituale e noncontinue critiche che non fanno altro che ledere gli animi di chi da anni crede nell’UNITALSIe dedica il suo tempo a chi è nel bisogno!Da anni il gruppo è presente nel nostro paese e forse potrebbe “ dare di più” ma ha biso-gno di nuovi membri che ridonino vita e vivacità!Grazie.

21

Comunità FLASH

dalla Casa di RiposoNuovo apparecchio “Laser per terapia fisica” alla Casa di Riposo

Prosegue senza sosta l’attività delle volontarie della nostra Casa di Riposo.Nemmeno la calura estiva ha impedito loro di essere presenti anche quest’anno all’internodella chiesetta di S.Rocco per la consueta lotteria.La caparbietà di queste “meravigliose donne” dirette dalla Signora Lidia Gervasoni è vera-mente degna di elogio incondizionato.“Queste signore sono riuscite a stupirci anche quest’anno” mi dice il Direttore Sanitario delCasa di Riposo Dott. Evelino Barcella “la cospicua somma ha permesso l’acquisto di unapparecchio per la terapia fisica antidolorifica e per la terapia di ulcere cutanee e lesioni dadecubito che insorgono nelle parti del corpo più a lungo soggette a pressione durante unaprotratta permanenza a letto o in posizione seduta. I pazienti più a rischio sono quelli impos-sibilitati o limitati a muoversi in modo autonomo e soprattutto gli anziani per la frequenteconcomitanza di altri fattori che ne facilitano in vario modo la formazione”.Oltre al laser, con il ricavato della lotteria si è potuto acquistare anche un altro importantedispositivo che viene utilizzato sempre al meglio: il “solleva persone per vasca assistita”.

Siamo sicuri che i buoni risultati ottenuti anche quest’anno saranno da incentivo ulteriore perle signore a continuare nella loro opera di volontariato a favore degli ospiti della Casa diRiposo.

CIVIS

Che fatica la ginnastica di gruppo!!!

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 22

ATTUALITÀl’evento

22con televisioni (presenti Rai eMediset) e giornali nazionali elocali che non hanno mancato didare spazio ad una inedita perlaestiva sul lago. Giù il cappelloquindi alla Pro Loco ed ai suoicollaboratori per averci propostoun prezioso tesoro, certamenteda consolidare ed arricchire maindubbiamente da sostenere esalvaguardare. Sarnico ne avevabisogno. Infine, la Pro Loco haconfermato che durante le mani-festazioni estive, grazie allagenerosità del pubblico, la rac-colta benefica ha raggiunto i 4mila euro. Un contributo che saràinteramente devoluto all’Asso-ciazione Laboratorio FamiglieSolidali.

Dal Kenia gli Afro Jambo JeegAssoluti dominatori della ker-messe sono stati loro: gli AfroJambo Jeeeg, un gruppo kenia-no di Nairobi composto da seistraordinari acrobati. Nick,Peeter, Stephine, Hanfry, Erick eChurchiu, di età compresa fra i18 e i 22 anni, sono una fra ledieci compagnie circensi piùrapide al mondo. “Abbiamoimparato l’arte a Nairobi” rac-contano, “mentre frequentavamola struttura di una fondazionebelga creata per sostenere gliArtisti di Strada. La scuola èquella del circo cinese portata daun paio di grandi circensi asiaticitrasferitisi in Africa per aiutarci.Con le nostre caratteristichesiamo stati in grado di rendere iltutto più spettacolare grazie alla

E’ stata l’estate della consacrazione del Busker, il Festival degli Artisti di strada, tenutosi a Sarnicodal 27 al 30 luglio. Nessun’altra manifestazione, lontana o meno lontana nel tempo, ha potutogriffare un trionfo di così enorme rilevanza e consistenza. Oltre 25 mila le presenze di visitatori,a conferma che lo spettacolo di strada e di piazza, fra saltimbanco, giocolieri, spericolati artisti ecommedianti dell’arte, ben si integra con l’ambiente medioevale di una Sarnico, bellissima dinotte, fra sampietrini, storiche mura e gran parte dei negozi aperti sino a tarda ora. Migliaia divisitatori hanno riempito anche l’alta Contrada, abitualmente poco frequentata e meno apprezza-ta. L’organizzazione perfetta allestita dalla Pro Loco ha reso possibile una certezza: regalare aSarnico e alla limitrofa Paratico, il privilegio di ospitare uno fra i primi sei festival degli ottantaorganizzati in Italia. E così con Ferrara, Torino, Santa Sofia, cittadina della provincia di Forlì-Cesena dove la Romagna diventa Toscana, Mercantia, a Certaldo (Firenze) e Pennabilli (Pesaro-Urbino), è sopraggiunta anche Sarnico, con i suoi 140 spettacoli messi in strada da artisti singo-lari in una maratona di quattro giorni. Un avvenimento che ha assunto una rilevanza nazionale,

ESTATE A SARNICO:trionfa il Festival

degli artisti di strada

a cura di LUCA CUNI - FOTO SERVIZIO SAN MARCO - VILLONGO

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 23

velocità e alla rapidità dei movimenti. Attualmente viviamo a Pennabilli, dove è funzio-nante una foresteria per artisti di strada. Godiamo di un permesso di soggiorno comelavoratori dello spettacolo. Ci alleniamo due volte al giorno per circa tre ore e spesso lospettacolo sostituisce l’allenamento”. Lo show presentato a Sarnico durava circa mez-

z’ora. Ma i fenenomi sottoli-neano: “Potevamo terminarloin soli dodici minuti!”.

Marco Cadorna, il mangia-spade torinese.Sono un mangiafuoco, scher-zo con le fiamme ed i vetri, avolte ne pago le conseguen-ze: guarda le cicatrici e lescottature. Cammino sui cri-stalli, ma quando sento la

lama della spada lunga 68 centimetri depositarsi sull’esofago, mi rendo conto che stòrischiando la salute”, racconta il 44 enne originario di Torino e già nonno di una nipoti-na di sette anni di nome Nina. “I medici mi hanno visitato e controllato, confermandomidi rappresentare un’eccezione. Ma già lo sapevo. Sin da piccino sentivo i bocconi di cibodepositarsi lentamente nello stomaco e sembra incredibile, ma a volte quando presen-to lo spettacolo con la spada più lunga, sento il cuore che si appoggia alla lama mentrediscende lentamente nel mio corpo. Una sensazione incredibile. Mi rendo conto del peri-colo, ma questa è la mia vita, quella dell’ artista di strada”. Cadorna prosegue: “Se l’an-no prossimo mi inviterete nuovamente a questo straordinario festival sul lago, porteròanche la mia nipote con la quale ho in preparazione un nuovo spettacolo”.

Columbus OrchestraLunedì 10 luglio. Con“Melodie al chiaro di Luna”,apprezzato ritorno a Sarnicoper la formazione genovesefondata nel 1985 e compostada 65 professori d’orchestradiretti dal Maestro FrancoPirondini. Alla serata in musi-cale, organizzata presso lapiazza delle “Residenze sulLago”, hanno partecipato

anche Camilla Braga, cantante solista e lascuola di ballo Enjoydance” di Sarnico.Fuochi pirotecnici con la Madonna StellaMaris

23

Sabato 15 luglio. Come ogni anni iltratto di lago del Basso Sebino è statopreso d’assalto per la processione di 200barche illuminate che accompagnavano lastatua della Madonna Stella Maris, unappuntamento concluso con spettacolopirotecnico. Circa 10 mila le presenze.Ospite della serata, il Nunzio Apostolico inIndonesia Mons. Leopoldo Girelli.Poi spazio ai fuochi d’artificio.

Rossana Casale QuintetGiovedì 20 luglio, Rossana Casale, artistanata a New York ed appassionata di jazz,ha festeggiato il compleanno con unapplaudito concerto in Villa Faccanoni daltitolo “Billy Holiday in Me”, con ottimi branicome "Body and soul" e "God bless thechild" .

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 24

24

I CasadeiVai col valzer. Si scrive Casadei, si leggefesta. Una grande pista da ballo e la sim-patia di Mirko Casadei, anch’egli aSarnico il giorno del compleanno, sabato19 agosto hanno regalato alla nostra cit-tadina una bella sera di musica e didanze. Oltre 3 mila le presenze in PiazzaXX Settembre.

Degustazione GastronomicaPiatti a ruba in centro per la cena di domenica 20 agosto. Nell’alta Contrada, in viaBuelli, la degustazione ha fatto il pieno. Una occasione per assaggiare i pregevoli primipiatti realizzati gratuitamente da diciotto ristoratori locali. Oltre 300 i coperti per gusta-re squisite pietanza e ottimi vini ad un costo contenuto.

Franco Bruna e i TartassatiCon la collaborazione di Bruno Bozzetto, dal 26 agosto al 10 settembre, in sintonia conl’Arte, Sarnico ha ospitato le vignette di Franco Bruna. Presso la Pinacoteca, con ilpatrocinio del Museo della Satira di Forte dei Marmi, è stata allestita la mostra “ITartassati”, un viaggio satirico dedicato ai contribuenti. Altre esposizioni di vignettehanno coinvolto l’ex biblioteca comunalee le vetrine del centro storico. Due le proie-zioni di film in piazza.

Donovan in concertoUn simbolo di una generazione, quelladegli anni ’60 con suoi temi universali:pacifismo, ecologia e diritti civili: sabato 22luglio, in Villa Faccanoni, applausi e tantopubblico per l’esibizione dello scozzeseDonovan in esclusiva nazionale. La serataè stata organizzata all’interno della rasse-gna internazionale di folk contemporaneo“Andar per Musica”.

I CamaleontiVenerdì 4 agosto in Piazza XX Settembrespazio al revival con i Camaleonti. Unaband con 40 anni di storia sostenuti dallenote di storiche canzoni come “Sha… la lala”, Io per Lei”, “Applausi”. Un concerto“limitato”, a causa dell’inaspettata defezio-ne di Tonino Cripezzi, voce solista del grup-po milanese.

John MartynSerata con l’ombrello domenica 13 agostoin Piazza XX Settembre per il concerto del-l’artista e cantautore scozzese dalla voceprofonda. Martyn è giunto a Sarnico all’in-terno della rassegna “Suoni dal Mondo,voci e sensazioni d’Oltremanica”.

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 25

AssociazioniMarina

GRUPPO MARINAI SARNICODopo le ottime gite effettuate in Liguria (Arenzano e Bogliasco) e quella in Emilia Romagna(Marzabotto e Bologna) abbiamo in programma per Domenica 1 Ottobreun’altra bella gita in Piemonte, ad Asti e Alba, dove assisteremo alla festa folcloristica loca-le, al Mercato del Tartufo e al famoso Palio degli Asini.Pranzo a base di specialità locali in ristorante tipico nel centro storico di AlbaProgramma completo, costi e prenotazioni in Sede Marinai. Cell 333/4310752

Informiamo che quest’anno la festa di Santa Barbara sarà celebrata sabato 16 e domenica17 Dicembre 2006. (Segue programma)

Nella foto alcuni partecipanti alla gita in Emilia Romagna.

25

AssociazioniScout

GRUPPO SCOUT SARNICOI lupi del Sarnico 1°, quest’anno hanno svolto il campo estivo nella base scout di ToscolanoMaderno, sul lago di Garda. Il posto era molto grande e bello, con un fiume che costeggavail giardino…era tutto fantastico!L’ambientazione del campo era basata sulla favola Robin Hood.I lupi, amici di Robin dovevano battere lo sceriffo di Nottingham facendo giochi e attivitàmolto divertenti!!Le sestiglie (i piccoli gruppi in cui siamo divisi) si sono sempre impegnate in tutti i giochi pervincere La coppa del Lupo, un torneo che viene fatto tutti gli anni. Che è stato vinto dallasestiglia dei bianchi.Abbiamo fatto anche la corrida “lupetti allo sbaraglio”: scenette, balli e canzoni, inventati emessi in scena; una serata di festa e risate nella quale alla fine la giuria (i vecchi lupi) pre-mia la coppia, il terzetto o il singolo che ha fatto la miglior esibizione. Quest’anno hanno vintoMaria e Valentina (due lupette del primo anno) con una scenetta devvero divertente!Come sempre, anche quest’anno è stata fatta una lunga gita a piedi che ha occupato quasitutta la giornata. Durante tutto il campo si gioca, si prega (una sera c’è stata anche la cac-cia francescana), si mangiano le prelibatezze di Babbo lupo e ci si diverte tutti insieme…L’ultimo giorno sono arrivati i genitori con il quali abbiamo pranzato insieme e festeggiato la fine del campo.Camilla

Che fatica la ginnastica di gruppo!!!

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 26

RASSEGNA DIALETTALE:“Sarnek chè grégna”

ATTUALITÀll’evento

26Proporre il Teatro Dialettale, nonè certo voler presentare un tea-tro “minore” come vorrebberofarci credere molti soloni dellaCultura, ma è il voler proporreuna forma di rappresentazionestraordinariamente reale.L’utilizzo del linguaggio dialettaleè un qualcosa che ci appartienenell'intimo e nessuno potrà pri-varcene; perché gli autori di que-ste commedie dialettali trattanoargomenti che vanno a toccaresituazioni del quotidiano e che lagente riconosce ed apprezzaimmediatamente.

Proponiamo la rassegna dialetta-le perché il Dialetto rimanga unlinguaggio moderno ed attuale,affinché resti costantemente edil più a lungo possibile anche nelterzo millennio, la colonna sono-ra del nostro vivere quotidiano,avvolgendoci nella sua particola-re inflessione, sbalordendoci perla sua immediatezza ed emozio-nandoci con la sua autenticità.L’edizione di quest’anno avràanche un valore aggiunto digrande interesse in quanto, unagiuria qualificata presieduta daldott. Giacomo Schivardi (un verointenditore di teatro e amante delgenere dialettale), assegnerà 4prestigiosi premi al miglior regi-sta, al miglior attore protagoni-sta, alla migliore attrice protago-nista, al miglior attore o attricenon protagonista.

La premiazione verrà effettuatala sera del 3 novembre 2006 altermine dell’esibizione dellaCrazy Company che si presente-rà fuori concorso.Ora si spera che lo sforzo orga-nizzativo, unito alla finalità uma-nitaria alla quale verrà destinatoil ricavato della rassegna spingaquanta più gente possibile ad

Dal 7 ottobre al 3 novembre 2006ñ indubbio come il teatro dialettale eserciti un’importante mansione di "memoria linguistica", nonintesa come una sottolingua popolare e povera, ma investita di un importante ruolo per la storiadi un paese o di un intero un territorio; il dialetto è uno strumento linguistico che appartieneesclusivamente alla comunità locale e come tale deve essere salvaguardato.La Parrocchia di Sarnico in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e il patrocinio dellaPro Loco si è assunta da quest’anno l’onere e il piacere di organizzare la tradizionale “Rassegnadialettale città di Sarnico 2006” denominata: Sarnech chè gregna (Sarnico che ride).

a cura di CIVIS

Il logo della Rassegna

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 27

uscire di casa e passare così alcuneserate di vera e sana allegria assistendoallo spettacolo.Un grazie particolare agli Sponsor ufficia-li della manifestazione: Argomm S.p.A.,Kiwanis del Sebino, Studio Peldy,Tipografia Sebina e Ristorante la Forcella.Un grazie anche alla Direzione ed ai com-ponenti del gruppo “Cine Junior” per lacollaborazione.

Ecco il cartellone della rassegna

• Sabato 7 ottobre:Compagnia Teatrale Dialettale Isolabella di VIllongo S.A.:“Ogne mester al gh’a la so!”Testo e regia di Renzo Brescianini

• Sabato 14 ottobre:Compagnia Scacciapensieri di Carobbio degli Angeli:“Do l’è méi che òna” di Ray Cooney (adattamento della commedia “Taxi a due piazze”) regia di Mario Masseroni

• Sabato 21 ottobre:Compagnia La Sfongada di Tavernola Berg.sca:“Ol fantasma del pòèr Piero”di C.Vittici Regia di Luisa Balducchi e B. Fenaroli

• Sabato 28 ottobre:Gruppo teatrale Vertovese di Vertova (formata da sole donne):“Ol malàt in dèl co”

(Libera trascrizione de “Il malato immaginario” di Molière) testo di Fabrizio Dettamanti,regia di Rachele Paganessi.

• Venerdì 3 novembre:La Crazy Company for don John di Sarnico:“Mètonga öna preda sura”(nuova versione)Testo e regia di Mario Dometti. (fuori concorso).Nel corso della serata nomination e premiazioni.

Gli spettacoli avranno inizio alle 20,45presso il Cinema Junior di Sarnico

27

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 28

re di affettati nostrani, dalla pancetta, al lardo, al salame dicapra, alla bresaola d'asina e formaggi tipici delle varie zone.Naturalmente il tutto accompagnato da ottimi vini delle nostrearee di produzione e, ultimo, da profumate grappe distillate inzona. Tutto questo ben sapendo che, dopo una giornata trascor-sa all'aria aperta, l'escursionista o, semplicemente, dopo unasalutare passeggiata, è gradevolissimo potersi sedere con legambe sotto un tavolo per un buon pasto. A tale proposito nonmancano, specialmente durante le stagioni estive, invitanti ini-ziative dai titoli eclatanti, come: "Mangia e vai!", concependo, intal caso, l'enogastronomia come la sintesi tra cultura e tradizio-ne, con lo scopo nello stesso tempo di diffondere e valorizzare lebellezze del paesaggio, del patrimonio artistico e architettonicodi grande significato con secolari ed originali tradizioni. Per con-tinuare a rimanere, prettamente, nel tema, ecco un esempio, trai tantissimi, di un menù, senz'altro da un punto di vista igienico- nutrizionale abbastanza al di sopra delle regole, proposto da unnoto agriturismo camuno:- Lumache al forno con pancetta, lardo con caldarroste e miele,

bresaola d'asina, salame nostrano,- Gnocchetti di castagne con funghi porcini,- salmì di cervo con polenta di grano saraceno,- varietà di formaggi dai sapori ricavati con il latte delle mucche

all'alpeggio,- gelato di castagne con salsa di frutti di bosco

mentre quest'altro, pur presentando gustosi e tradizionali piatti,sta nei giusti limiti di un appetitoso pranzo:- penne al ragù di quaglie- misto di funghi trifolati con polenta ai ferri

La gastronomia è oggi componente essenziale del turismo. Nonc'è zona del territorio nazionale che non possa vantare una pro-pria tradizione e proprie peculiarità tali da sollecitare la visita diquei turisti, che con un termine assai indovinato qualcuno hadefinito "gastronauti".Insieme al patrimonio artistico, questa è la fortuna del nostro ter-ritorio, una autentica miniera a cui attingere per alimentare esostenere l'economia anche delle zone più discoste dai grandiflussi. Ho trascorso un lungo periodo in una nota località turisti-ca della Vallecamonica e, attraverso depliànt vari, inviti televisividelle TV locali e anche personalmente, ho constatato che, forsein maggior misura rispetto agli anni passati, proprio come prota-gonista delle varie promozioni turistiche non sono state, sola-mente, gradite e piacevoli offerte di spettacoli, concerti ed intrat-tenimenti vari, ma, quasi ogni dove, allettanti proposte gastrono-miche, caldeggiate nelle tante manifestazioni, feste, sagre e daitantissimi locali di ristorazione, esistenti un po' dovunque nellenostre valli, attirando interesse ed attenzione da parte di un vastopubblico, con la possibilità di quasi certe e sostanziose "abbuf-fate" di specialità tipiche delle varie zone, con appetitosi, gusto-si ed originali menù. Tra questi, c'è chi punta sulla consolidatatradizione dei "casonsèi", chi preferisce la non meno gustosadegli "scarpinòcc" o delle tagliatelle alla farina di castagne, chi,addirittura per seguire vecchie ricette culinarie, non disdegna dirivolgersi alla "cucina povera" del luogo, come i "capù" (involtiniripieni di carne di agnello in foglie di bietole o verze o, foglietenere di vite di uva americana), chi gioca l'asse sicuro dellapolenta taragna, chi conta sui delicati profumi di un buon piattodi carne e funghi porcini, chi punta su un saporito "salmì" dicapriolo o di cervo, il tutto anticipato sempre da un ricco taglie-

Culturaee salute

ESTATE IN QUOTAricca di sapori

genuini,ma...

28 a cura di GIACOMO SCHIVARDINipote Riccardo

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 29

- spalla di cervo ai mirtilli- torta "de nus" con crema zabajoneE tutta questa sinergia per valorizzare un territorio sul fronte turi-stico e dell'ospitalità, creata da chef originali, che rendono que-ste bontà un vero e proprio biglietto da visita delle loro località,alla ricerca dei prodotti agro-alimentari tipici delle tradizioni piùradicate.

GASTRONOMIA E DIETETICADopo tale periodo vacanziero del tempo libero, ricco di appaga-mento fisico e morale, di distensione, di tranquillità, di riposo,tante volte più immaginario che reale e dove in alcune circostan-ze sembra essere tutto lecito, trascorso, comunque, lontanodalla quotidianità della vita nelle proprie comunità, dal posto dilavoro, abbandonando la solita "routine" di ogni giorno ed inmezzo a tante, anche nuove, ghiottonerie tanto bene annunciatedai vari chef, succede abbastanza spesso che l'attenzione, nor-malmente riservata al proprio comportamento alimentare vengameno e, di fronte a tante allettanti proposte, sfugga ad ogni leci-to controllo, con la conseguenza che una buona percentuale dinoi stessi ritorni alla propria casa, dopo tale soggiorno, insovrappeso di 3 - 4 Kg o più e, particolarmente in parecchie per-sone piuttosto anziane, magari, anche con la glicemia sopra ilimiti concessi.A questo punto è giusto, opportuno e obbligatorio tentare di darci

una "regolata", nel senso che bisogna rientrare nelle regole equesto non deve, per nessuna ragione, rappresentare una circo-stanza avvilente e deprimente, non drasticamente imporsi unquasi digiuno, creando ulteriori problemi, ma cercando di avvici-nare il più possibile e, soprattutto, di interpretare in modo corret-to i due termini: grastronomia, che è l'arte di mangiare bene e ladietetica, che è la scienza dell'alimentazione e capire che fra loronon esiste alcun contrasto. È un concetto errato, che, per osser-vare un determinato regime, sia necessario accontentarsi di cibiinsipidi ed inappetibili: i canoni della dietetica sono perfettamen-te conciliabili con il piacere della buona tavola. Da una parte sitratta di affermare il concetto della gastronomia al servizio delladietetica, dall'altra quella di dissipare certi pregiudizi, quando intema di regime alimentare si stabiliscono ancora troppe limita-zioni inutili. Non solo esiste un'intima correlazione tra alimenta-zione e buona salute, ma è necessario creare una stretta colla-borazione tra dieta e regola di vita, che non sono necessaria-mente sinonimi di alimentazione noiosa, monotona e scipita. Nonsi deve perciò, ritenere disdicevole sapere e indicare, come siapossibile trasformare un cibo notoriamente indigesto in un piat-to dieteticamente perfetto, pur conservandogli l'aspetto, il gustoed il sapore primitivi.Tanti dei "protagonisti" di queste considerazioni, cioè i vari com-ponenti dei nostri cibi, saranno argomento interessante nel pros-simo mese.Comunque sia, buon appetito a tutti!

Giacomo Schivardi

29

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 30

AssociazioniAvis

BORSE DI STUDIO ISTITUITE IN OCCASIONE DEL 45° DI FONDAZIONE

ARFINI ANGELICA“Se si spegne una luce, da qualche parte del mondo se ne accen-de un’altra”Dopo quello di Matteo, pubblichiamo il tema di ANGELICA ARFINI, classe3^ A (2005-2006) della Scuola Media di Sarnico, e premiata col più altoriconoscimento. Ci congratuliamo vivamente con l’autrice, sia per l’espo-sizione ricca di pensieri lucidi personali e la forma scorrevole con la qualesono stati espressi. L’augurio che la ragazza fa a se stessa è quello diessere anche lei protagonista in attività di volontariato, cogliendo nelsegno lo scopo per cui sono state istituite le borse di studio: sensibilizza-re i giovani sul tema della solidarietà. Da parte mia un doveroso attestatodi stima ed affetto nei confronti Angelica, mia alunna per due anni nellaScuola Media; confermo in queste poche righe il mio apprezzamento perla sensibilità dimostrata nel realizzare il tema e per l’impegno la serietà dalei profusi nell’attività scolastica.E’ incoraggiante sapere che, a fronte di un impegno sovente ricco più didelusioni che di successi nell’incoraggiare nei giovani al volontariato e allasolidarietà, ci sia qualcuno che con sensibilità colga l’aspetto più signifi-cativo del dedicare un po’ di tempo agli altri e alla propria comunità.CIVIS

TEMA: ALL’INTERNO DI UNA COMUNITA’, LA SOLIDARIETA’ E’ UN VALORE INDISPENSABILECHE AIUTA A PRENDERSI CURA DEGLI ALTRI PER COSTRUIRE UNA SOCIETA’ MIGLIORE.Solidarietà: è una parola dai mille significati ed è un campo talmente vasto che è impossibiledarne una definizione precisa ed uguale per tutti; la solidarietà è infatti, secondo me, un fatto per-sonale, uno stimolo e una vocazione che ognuno deve sentire dentro di sé, senza alcun obbligoesterno o pressioni da parte di qualcuno. Deve essere l’espressione d’amore per eccellenza versoil prossimo, ma non vissuta e intesa come un motivo d’orgoglio personale, come chi si vanta diaver fatto una donazione di mille euro alla chiesa cattolica, oppure di aver donato il sangue atante persone… “io, io, io, sempre e solo io” come se gli altri non esistessero. Questa non è soli-darietà, la solidarietà sta nei piccoli gesti quotidiani, nei gesti più umili, nei gesti che vengono dalcuore e che toccano nel profondo ogni individuo. La solidarietà sta in un sorriso, in un abbrac-cio, in una stretta di mano, in una chiacchierata con un anziano che non ha rapporti con nessu-no da molto tempo ed è rimasto solo e abbandonato. “Dedicarsi totalmente agli altri con amore”è, secondo me, una delle frasi migliori per descrivere la solidarietà. L’esempio e la conferma diquesto risiede in una delle donne più umili, ma allo stesso tempo più generose, solari e piened’amore che siano mai esistite: Madre Teresa di Calcutta che si è donata agli altri, si è fatta stru-mento d’amore in aiuto del prossimo senza volerne trarre alcun profitto. Dietro la parola solida-rietà, infatti, ho visto persone sfruttare e fare leva sulle buone intenzioni e sui sentimenti di colo-ro che volevano solo donare il proprio amore ad altri, esclusivamente a scopo di lucro, con la solaintenzione di trarne un profitto personale, vedendo così la solidarietà come un mezzo per arric-chirsi. Sono queste le persone che macchiano l’onore della solidarietà che rischiano di trasfor-mare questa forma d’amore in una forma di ricchezza.Per fortuna le buone intenzioni hanno il sopravvento e i volontari sono sempre di più; vorrei avereanch’io tutta la buona volontà che possiedono i volontari i quali dedicano parte della loro esisten-za per correre incontro ai bisogni e alle esigenze degli altri; si mettono in gioco ed entrano indiscussione, fanno davvero ragionare e riflettere il mondo intero, che dovrebbe vedere tutte lepersone meno fortunate di noi sotto un’altra ottica: non più come una palla al piede, oppure comeun peso opprimente da eliminare il più presto possibile, ma semplicemente come delle personeche ci fanno una richiesta d’aiuto disperata, ma non una richiesta d’aiuto qualunque, una richie-sta d’amore.Per questo i volontari sono persone veramente speciali, sono persone da onorare e porre moltopiù in alto di coloro i quali ci controllano solo perché possiedono il denaro e una buona posizio-ne sociale ma che non possiedono alcun sentimento!Una persona senza sentimenti è una persona vuota e ha forse più bisogno d’aiuto di altri; ha biso-gno di essere sensibilizzata ai problemi che coinvolgono tutto il mondo e ha bisogno di riuscire ascoprire quanto può essere bello dare e ricevere amore. E’ questo che la nostra società attuale

30

Angelica con il PresidenteSerafino Falconi

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 31

31

non riesce a capire: perché dobbiamo essere tutti indifferenti, passivi e non interessati agli altri?Perché dobbiamo essere tutti maledettamente uguali e vuoti dentro? Perché dobbiamo averepaura di fare vedere agli altri come siamo veramente e come siamo capaci di amare? Perchébisogna tentare di nascondere la luce quando è chiaro che essa risiede nell’amore e nella soli-darietà che ci aiuterebbe a vedere e a sentire tutti i mali e tutte le richieste d’aiuto del mondo?Dopotutto goccia dopo goccia , non forma il mare? Così un piccolo gesto d’amore più un altro,più un altro ancora e così via fino a coinvolgere il mondo intero, non renderebbero questo mondomigliore di come sta adesso?Senza la solidarietà saremo tutti dei robot, degli automi vuoti dentro che pensano soltanto a séstessi e, se ogni minuto, da qualche parte del mondo muore una persona semplicemente perchénon ha l’acqua corrente in casa o perché un brutto raffreddore è diventato qualcosa di più, tantopeggio per lei, tanto la cosa non ci riguarderebbe più di tanto.Certo, è orribile da pensare ma purtroppo sarebbe così e non ci sarebbe pianto di bambino, gridad’aiuto o sentimento che tenga, noi andremmo avanti imperterriti per la nostra strada. Per que-sto è importante la solidarietà, per questo occorre sensibilizzare a questo progetto molte perso-ne, in particolare noi giovani che potremmo contribuire, nel nostro piccolo, tramite attività divolontariato; perché è a noi, che siamo il futuro del mondo, che spetta portare avanti questo pro-getto fino a quando non ci sarà più un gruppo di volontari ma saremo tutti volontari capaci di por-tare amore ovunque andiamo. Non si pensi però che fare volontariato sia un’impresa impossibi-le e troppo difficile per noi, possono farlo davvero tutti: mi è capitato, negli anni passati, di farparte di un gruppo di ragazzi che cantava canzoni natalizie nelle case di riposo per anziani. Lacosa che mi è rimasta impressa è che non riuscivo a capire il motivo per cui la nostra presenzafosse così gradita e apprezzata da tutte quelle persone che fino a un momento prima erano spen-te e chiuse in loro stesse mentre, poco dopo, cominciavano a sorriderci, a commuoversi e a cer-care di instaurare un dialogo con noi.Ora, però, mi è tutto chiaro: sono i piccoli gesti come questi che lasciano il segno, quelle perso-ne avevano bisogno di trovare qualcuno con cui dialogare, scherzare, divertirsi e con cui potertornare a essere giovani e chi poteva dare loro tutto ciò se non un gruppo di allegri ragazzini comenoi? Questi sono soltanto piccoli gesti, ma si può intervenire a favore della solidarietà anche inaltri modi: AVIS e AIDO, ad esempio sono due associazioni che non possono avere altre motiva-zioni se non l’amore verso gli altri dato che, donare il proprio sangue è un grande sacrificio esignifica donare, a chi ne ha bisogno, la fonte stessa della vita e salvare così molte persone dagravi malattie quali la leucemia. L’AIDO, invece, è vista sotto un punto di vista un po’ triste, datoche la donazione degli organi può avvenire solo una volta che il donatore è deceduto, ma nonbisogna dimenticarsi che se si spegne una luce, da qualche parte del mondo se ne accendeun’altra. E’ meraviglioso pensare che la propria morte ha salvato la vita ad una persona che,anche se non la si incontrerà mai, sarà come averla avuta sempre accanto. E’ questo il motivoper cui questa due associazioni, che collaborano tra di loro, sono due perfetti esempi di solida-rietà. Naturalmente esistono molte altre associazioni che si prodigano per aiutare gli altri comela protezione civile, gli alpini, i centri di recupero per tossicodipendenti e molti altri. Questa è ladimostrazione pratica che chiunque è in grado di essere volontario e che, donare il proprio san-gue, donare i propri organi, donare il proprio amore possono salvare la vita a milioni di personeche sono in attesa solo della fetta d’amore che spetta a tutti e che ognuno di noi può avere tra-mite la SOLIDARIETA’.

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 32

AssociazioniAvis e AIDO

La LUCIA : Volontaria senza nomeNello scorso mese di luglio l'Avis di Sarnico ha celebrato il 45° di fondazione, allestendo un gran-de stand presso il Lido comunale Nettuno. Nei giorni di celebrazione è stato un susseguirsi di incon-tri, di concerti, di animazioni, di festa sotto l'onnipresenza dei Presidente Serafino Falconi e da unanon meno onnipresenza di Dirigenti, Volontari, di disponibili senza volto, così che ne è uscita unacelebrazione che rimarrà scritta negli annali della Associazione e della cittadina di Sarnico. I primigiorni di settembre invece, senza alcun rumore, hanno visto un compleanno ben più vetusto del 45°dell'AVIS: il compleanno della Lucia. Per l'occasione ho scorso i vari numeri unici dell'Avis in miopossesso ed il nome della Lucia non è mai stato scritto (solo un brevissimo cenno nel numero unicodel 45°) così da farmi ricordare una immagine della mia cultura scolastica e non: l'innominata Lucia(anche la protagonista silenziosa di quel romanzo era Lucia di nome). Penso che fra tante figure rie-vocate opportunamente e giustamente da "Il Porto" doverosamente possa essere collocata anchela nostra Lucia che, con il pretesto della festa dell'Avis, possiamo portare alla ribalta. Abbiamo tro-vato per questo una forte resistenza da parte dell'interessata per questa scelta che ha digerito lanostra intrusione solo perché sollecitata e pregata dal suo coscritto. Da ben 31 anni silenziosa por-ticina dell'Avis, da 22 amica discreta degli ospiti della Casa di Riposo. Ma sentiamo la sua testimo-nianza :“Sì, è da 31 anni che frequento l'Avis di Sarnico dove ho trovato sempre tanta comprensione etanto affetto dai vari Presidenti che si sono succeduti, fino all'ultimo avisino. In occasione del mio85° compleanno tutto il Direttivo ha sottoscritto una lettera di auguri che mi ha inviato ilPresidente (me la mostra con le mani tremanti di commozione). Da 22 anni frequento la Casa diRiposo fino dalla sua inaugurazione avvenuta nel 1984 e mi ricordo eravamo in 22 volontari apreparare la Casa per l'inaugurazione e anche quì ho trovato e trovo tanto affetto dal parte degliospiti a cui dò una mano. "Perché tutto questo, Lucia; gli chiediamo noi?" "È un impegno che hopreso a suo tempo e gli impegni si onorano, anche perché andando avanti ho capito che questoimpegno diventava per me una missione, un autentico volontariato. Ed il volontariato ha comedistintivo il silenzio"... Brava Lucia!Aggiungiamo altre due testimonianze: la prima è del Presidente dell'AIDO e Consigliere dell'AVISLeandro Mora, la seconda del Presidente dell'AVIS Serafino Falconi.

LA CARA LUCIA NELL’A.V.I.S.Della nostra cara Lucia, bisognerebbe scrivere un romanzo rosa, pieno di ringraziamenti, gratitudine, tantoaffetto verso gli Avisini e collaboratori, e tanto amore nello svolgere le sue molteplici attività in svariaticampi di volontariato. Nell’A.V.I.S. Lucia, da donatrice a Consigliere nel Direttivo, continuando poi, a tut-t’oggi, come Collaboratrice e da sempre intrattenendo gli Avisini dopo la donazione con un bel panino benimbottito, perché dice: “i miei donatori sono da mantenere bene e forti!”. La sua sempre assidua presen-za negli anni, è diventata per noi un carisma, nell’Associazione e per tutti gli Associati. Anche dalla nostracara Lucia, una cosa fondamentale ci incoraggia a continuare nel Credo di quei messaggi della solidarie-tà, per il volontariato alla donazione, con quelle finalità e princìpi per cui è nata ed esiste l’AssociazioneA.V.I.S.: operando con la sua ferrea convinzione, in questo nostro puro volontariato, cioè lavorare e dedi-carsi per chi è in difficoltà e nel dolore, donando tempo e qualcosa di noi stessi, per alleviare e riportare insalute per una vita migliore, a chi, speranza di vita ormai viene meno. Dopo tanti anni con Lucia e per lasua dedizione instancabile, ho compreso che proprio in persone come Lei, tradizionali, si intravede nel loroagire un sincero amore verso il prossimo che soffre, il vero valore del credere nella vita e per la pace, per-ché tutti, anche i più disagiati, hanno diritto alla vita, per questo dobbiamo lottare per quel principio, conforte e convinta sensibilizzazione. Con affetto e ammirazione, grazie Lucia.(Testimonianza del Sig. Leandro Mora Consigliere AVIS e Presidente AIDO)

PER LUCIASi è iscritta all’Avis il 12/08/1968. Ben trentotto anni di onorata carriera. Quando chiedi alla Lucia chi glie-lo fa fare “Chissà quace solc ta ciapet?!?”, lei candidamente risponde: “E’ vero, sono stata sempre profu-matamente pagata dai donatori, che mi hanno sempre voluto bene”. Quando si iscrisse andava con lasig.ra Emilia e il sig. Buelli a Bergamo con la jeep, per poter effettuare le loro donazioni. Per lei la sig.raEmilia Bortolotti è stata la sua guida. Tutte le mattine per ben 3 volte alla settimana si ritrovavano nellasede dei donatori di sangue. La presidentessa seduta alla sua scrivania pronta a scrivere in ogni cartellala donazione effettuata, il dott. Serafino Tambuscio nel suo studio medico “ciminiera”, visitava prima come

persona e poi come dottore ogni suo donatore e la Lucia pronta a distribuirepanini con salame nostrano, un bicchiere di buon vino e un caffè correttograppa del “Forest”. Guai a chi toccava le vivande (o le tocca). Da un po’ ditempo il salame è sparito, il vino pure e la grappa anche, ma la Lucia c’èancora. Con lei presente c’è tanta della nostra storia, ci rappresenta tutti,soprattutto coloro che con tanta buona volontà e spirito di sacrificio hannodato vita all’Avis di Sarnico e Basso Sebino.Il sindaco si rallegra nel sapere che tutto il paese saluta di più la Lucia chenon lui, ma è orgoglioso di avere una cittadina tanto onorata e meritevole.

(La testimonianza è del Presidente Sig: Serafino Falconi)

32

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 33

STRUTTURA DEL CORSO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIOCi amiamo tanto da sposarci, da cristiani, con il Sacramento del matrimonio. Saremo una carnesola, aperti alla vita, chiamati alla santità. Formeremo una famiglia, dentro la società.

Gli incontri si tengono nelle serate di Mercoledì e Giovedì, alle ore 20:45, con cadenza setti-manale per cinque settimane consecutive, tranne quello conclusivo che si svolge la domenicamattina.

AssociazioniCentroFamiglia

33

"Ci amiamo tanto da sposarci, da cristiani, ..".Presentazione del corso e benedizione delle cop-pie. La prospettiva cristiana della relazione di cop-pia.

Relatore:Rev. don Luciano Ravasio 18 ottobre

"... con il Sacramento del matrimonio"Significato della celebrazione nuziale. Relatore:

Rev. don Davide Nermbrini 25 ottobre

"Saremo una carne sola, aperti alla vita" Relatore:Rev. don Luciano Ravasio 26 ottobre

"Formeremo una famiglia “chiesa domestica”Testimonianze di coppia

Moderatore:Aldo Gianani 9 novembre

Come vive una coppia in grado di progettare il suo futuro.Aspetti psicologici della vita di relazione.

Relatore:don Claudio Forlani 8 novembre

La comunicazione di coppia: strumento di conoscenza reciproca.Aspetti psicologici e dinamiche progettuali versol’assunzione di responsabilità.

Relatrice:Dr.ssa M. Elena Bellini 15 novembre

La sessualità come compito di responsabilità:aspetti medici. Relatore:

Dr. Vincenzo Pizzurro 16 novembre

La sessualità come dono.Procreazione responsabile. Relatore:

Dr. Eugenio Lanza 23 novembre

L'istituto del matrimonio nella disciplina legislativavigente: profili sostanziali e patrimoniali. Relatrice:

Avv. Stefania Botti 23 novembre

Incontro conclusivo:domenica mattina ore 9:15 ritiro delle Coppie

Relatore:Rev. Padre GiuseppeRinaldi

26 novembre

INIZIO DEL PROSSINO CORSO:Mercoledì 28 ottobre 2006

Le iscrizioni si ricevonopresso il Centro Famiglia,negli orari di segreteria:17 : 30 - 18 : 30 dal Lunedì al Giovedìoppure tramite Email all’indirizzo:[email protected]

Centro Famigliatelefono 035-911252fax 035- 911252 [email protected]

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 34

AssociazioniAnziani &Pensionati

Apriamo questa rubrica ancora con una citazione tolta da "Avvenire" del 4 luglio scorso a firmadi Mons. Gianfranco Ravasi dal titolo: "Il vecchio e la speranza"

La vecchiaia è triste non perché cessano le gioie, ma perché finiscono le speranzeÉ una persona molto anziana; eppure non ha perso il gusto della lettura, della ricerca, della vita.Ogni tanto vado a trovarla anche perché ogni volta torno a casa con una citazione per quel"Mattutino" che questo signore legge ogni giorno e talora commenta scrivendomi. Ieri, lascian-domi, mi ha parlato della sua vecchiaia ormai molto avanzata, mi ha ripetuto una "massima" diLa Rochefoucauld che già conoscevo - «pochi sanno essere vecchi» (sì, invecchiare bene è un'ar-te e un impegno morale) - e ha aggiunto un'altra frase, quella che ho sopra citato. Ha anche cer-cato l'autore, lo scrittore francese Jean Paul, e l'opera da cui è estratta, Titano. La considerazio-ne è illuminante. Si è vecchi non quando si è solo avanti negli anni, ma soprattutto quando siperde ogni speranza e attesa. In questa prospettiva si riesce a scombinare le carte della crono-logia, perché ci possono essere giovani precocemente invecchiati proprio per la loro aridità:hanno piaceri, corpi sani, membra agili, possibilità di vita, eppure non trovano più nessun senso;non hanno progetti, puntano solo a tirar mattina tra una discoteca e l'altra, per poi piombare inuna sorta di atonia totale. Ecco, perché è necessario sorvegliare sempre questa malattia dell'ani-ma, più che del corpo, che rende vecchi. Ricordo ancora dal liceo un verso della canzone Spiritogentil di Petrarca: «I vecchi stanchi ch'ànno sé in odio e la soverchia vita». É il ritratto icastico diuna nausea interiore che già aveva provato un sapiente biblico, il Qohelet: «Verranno gli anni incui dirai: non ci provo alcun gusto!».

La XIIa Edizione dell'"Agosto Insieme"Come gli altri anni anche quest'anno la nostra Associazione ha effettuato la XIIa Edizionedell'"Agosto Insieme" resa più viva ed interessante grazie alla contemporanea iniziativa promos-sa dall'Assessorato ai Servizi Sociali, cui abbiamo dato volentieri la nostra adesione. Diamo lacronaca seguendo il calendario dello svolgimento:

Mercoledì 2 : Tombolata in SedeSi è svolta con larga partecipazione di soci anche se disturbata dal maltempo che ha costretto ipresenti a ritirarsi nella sala comunitaria. Non è venuto meno comunque l'entusiasmo, l'anima-zione sempre gradita del Prof. Dometti coadiuvato da Mauro Milesi ai quali va il ringraziamentosincero dell'Associazione. Seguita come sempre la tombolata dotata da tanti e preziosi premi rac-colti dalla nostra Presidente. Gradita la presenza della Sig. Dina Giudici dopo otto mesi di assen-za dovuta al noto incidente automobilistico di cui è stata vittima.

Mercoledì 9 : Ritrovo alla "Stella Maris" Come è ormai consuetudine si è svolto nel tardo pomeriggio del 9 agosto l'incontro alla "StellaMaris" che ha visto la presenza di oltre 200 soci. Dopo la S. Messa delle ore 18 celebrata dalprevosto Don Luciano ( grazie di cuore) con appropriata omelia, ha avuto luogo la cena offertadalla Associazione che grazie alla lodevole e sempre generosa disponibilità della AssociazioneMarinai con in testa il Presidente Adriano Paltenghi e alla generosa prestazione dei nostri volon-tari con in testa la Presidente, è stata preziosa nel servizio e nell'abbondante menù. Si è conclu-sa a notte con il ballo animato dal nostro apposito gruppo.

Mercoledì 23: Gita a S. FermoFavorita dal bel tempo con un bel po' di frescura si è svolta la tradizionale gita ai Colli di S. Fermocon la presenza di una sessantina di gitanti. Dopo l'abituale escursione, alle ore 17 è stata cele-brata nella piccola chiesetta la S. Messa cui ha fatto seguito l'abbondante rinfresco offerto comesempre dalla Associazione in un clima di allegria e serenità. La sosta si è prolungata per un belpo', fino al ritorno a Sarnico verso le ore 20.

Mercoledì 30: Gita a Ponte di LegnoCon questa gita si è concluso l'Agosto Insieme 2006; con partenza da Sarnico alle ore 7; gior-nata splendida anche se a Ponte di Legno l'estate è stato un ricordo. Per i 38 partecipanti una

a cura di GIANFRANCO GASPARI

34

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 35

35

gita da ricordare non solo per il tempo splendido, non solo per aver incrociato turisti sarnicesi chehanno fatto anche da guida, ma anche per il clima festoso, per il gustoso pranzo e la gita in pine-ta. Ritorno bello a Sarnico verso le ore 20. I Venerdì di "Chiacchiere e merenda"Nuova iniziativa concordata con l'Assessorato ai Servizi Sociali, svoltasi nel cortile della ScuolaMaterna g.c. e che ha visto la presenza di un buon numero di anziani.Le ottime merendine offerte dalla Associazione (l'ultima offerta dal Comune) sono state accom-pagnate dalla interessante animazione proposta dagli artisti del Teatro Prova di Bergamo chehanno sollecitato l'intervento interessante, spassoso ed artistico di tanti intervenuti, per rievoca-re tradizioni e consuetudini antiche. Tutto il materiale è stato raccolto e farà parte, dopo oppor-tuna selezione, di un revival che sarà proposto al pubblico durante le celebrazioni di S. Mauro2007. Un incontro senz'altro da non perdere.Chiudiamo questa cronaca con i doverosi ringraziamenti alla Amministrazione Comunale ed inparticolare all'Assessore Sig.na Romy, alla Associazione nostra sempre prodiga di iniziative edaiuti, ai nostri volontari sempre presenti ed ammirevoli nella loro disponibilità, al Sig. Gusto per isuoi particolari GELATI, alla Pasticceria Buelli e alla Pasticceria Rebecca per le favolose TORTEed infine alla Associazione Marinai con in testa il Presidente Paltenghi per il pomeriggio e la sera-ta alla Stella Maris. L'anno prossimo? ..... Chi vivrà... vedrà!

Corso di ginnasticaSono aperte le iscrizioni al Corso di ginnastica che si svolgerà presso la Palestra Comunale diSarnico il Martedì e il Venerdì dalle ore 16,30 alle ore 17,30 a partire da Martedì 3 ottobre p.v.(Informazioni e iscrizioni presso la Sede della Associazione Anziani e Pensionati)

G.G.

La festa alla chiesetta dei Marinai

FRANCESCO VENTURIdi anni 98deceduto a Berlino il 29 agosto 2006.Conosciutissimo a Sarnicoè stato uno dei primi iscrittialla Associazione Anziani,molto vicino al prevostodon Giovanni per la suagioiosa disponibilità per i bisogni dellaParrocchia.Ancora condoglianze aiparenti

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 36

SARNICOSPORT 2006successo oltre ogni previsione

Foppa Pedretti, il campione di sci difondo Angelo Maj, l’allenatoredell’Atalanta Colantuono con ilnostro mitico Giampaolo Bellini, l’exgiocatore di basket Marco Sorosina e ilnuotatore Matteo Lonza che ha parte-cipato alle paraolimpiadi scorse. Aconlcusione della cerimonia inaugura-le si sono incontrati con i giovani pre-senti per raccontare la loro esperienzacoordinati dal nostro Luca Cuni e daDavide Bucco, giornalista sportivo diStadium, il periodico nazionale delCSI.Affascinanti e suggestive le evoluzionedei Flow Riders e di Stefano Gattusocon la sua macchina di Formula 3000,che hanno dato importanza e prestigioalla manifestazione. Ma il grande meri-

TERRITORIOdal COMUNE

36 a cura dell’Amministrazione Comunale

Solo poche parole da parte dell’Amministrazione Comunale per dire grazie aquanti si sono prodigati per il grandioso successo riscontrato nella secondaedizione di SARNICOSPORT. Un successo sostenuto da numeri importan-ti: 4 giornate, 28 associazioni sportive, 21 discipline, 5000 presenze, 100volontari, un centinaio di esibizioni, un migliaio di foto scattate, 120 kg dicasoncelli, 60 kg di pasta, 400 kg di patate, 200 kg di costine, 200 kg di sala-melle, per un totale di 3000 consumazioni... e infinite emozioni.Significativa è stata la partecipazione di grandi campioni come le atlete della

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 37

to va a tutti voi, gruppi sportivi diSarnico, senza la vostra attiva presenzae la vostra collaborazione SARNICO-SPORT non avrebbe alcun valore. Unparticolare ringraziamento vaall’Associazione Avis Volontari auto-ambulanza per il servizio cucina prezio-so e ben curato, alla Polisportiva eall’AS Calcio 1908 che hanno messo adisposizione tutti gli impianti sportivi,ai DJ di Number One che hanno ralle-grato l’ambiente, a Luciana, miticaspeaker, al Circolo Fotografico LeMolere, alla Banda, a Roberto,Renato, Andrea, Manuel, Paolo, allaProtezione civile, ai vigili, agli sponsorche hanno avuto fiducia nell’organiz-zazione. Grazie, grazie, grazie e... all’an-no prossimo con altre emozioni.

37

COMPLIMENTIa BELOTTI FABIO E MANDELLI CHIARA del CAI di Sarnico chehanno raggiunto la vetta a quota 7546 mt del Muztaghata – Cina regio-ne dello Xinjiang al confine tra Pakistan e Afghanistan nella spedizio-ne avvenuta tra il 25 luglio e il 27 agosto scorso

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 38

SAGRA DI SAN MAUROin cantiere

lieri, maschere veneziane segne-ranno il passaggio rallegrato dallapresenza di Arlecchino e delloZanni. La piazza si riempirà di bancarelledel mercato sviluppatosi soprattut-to grazie al commercio della biada.Questo particolare annuncerà ilpassaggio all’Ottocento, pertantoal momento storico importanteper Sarnico con l’arrivo diGaribaldi a cavallo e dei suoiGaribaldini. Interessante in taleperiodo lo sviluppo di un partico-lare lavoro artigianale legato allacostruzione di burattini con latesta di pietra. Ciò porterà all’in-gresso degli scalpellini con unbreve richiamo alla tragedia dellacava. Si arriverà al Novecento conil Liberty espresso attraverso ladanza. Il Liberty, fortemente legatoall’emancipazione femminile, con-sentirà di introdurre le donne ope-

TERRITORIOdal COMUNE

38

La Sagra di San Mauro preannunciata lo scorso 15 gennaio è alleporte. Come ricorderete La Parrocchia e il Comune di Sarnicohanno pensato di unirsi per proporre a tutta la popolazione un’inizia-tiva che coinvolgerà tutti, proprio tutti. Quindici giorni fa pressol’auditorium comunale è stato organizzato il primo incontro al qualehanno partecipato sette attori del Teatro prova di Bergamo. Il pub-blico presente discretamente numeroso ha ascoltato con moltaattenzione la proposta che descriverermo in queste righe rivolgendo-ci a tutti ma, in particolare a quanti desiderano partecipare o sonocuriosi di conscere nel dettaglio l’iniziativa. Il 14 gennaio 2007 inpiazza XX Settembre si svolgerà la prima edizione di una rappresen-tazione teatrale che intende ripercorrere nei secoli la storia diSarnico e che vede la figura di San Mauro nel ruolo di vero e proprio“testimonial storico”. In un’ora, un’ora e un quarto in piazza sfileran-no in sequenza i secoli portati dai venti. Lo spettacolo avrà inizio con la processione e con l’arrivo di SanMauro che chiamerà i venti. Si introdurrà il Medioevo con la rap-presentazione di una leggenda raccontata da un cantastorie. Improvvisamente la piazza si colorerà con l’arrivo di giullari, mangia-fuoco, acrobati, musici, carretti, artigiani raffiguranti i vecchimestieri. Importante sarà l’ingresso di pescatori che racconterannoaneddoti, filastrocche. L’arrivo di alcune barche illuminate sul lagoannuncerà il cambio di secolo, il Cinquecento. Determinante inquesto periodo il legame che Sarnico ha con Venezia. Dame e cava-

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 39

raie della Sebina, che arriverannoin bicicletta strimpellando i cam-panelli. Significativo sarà il ricor-do dei fatti della Sebina. Si arrive-rà così ai nostri giorni con il ritor-no in scena del santo che conclu-derà con un accenno alla speranzae alla vita. Lo spettacolo termineràcon un valzer in piazza sulle notedella canzone di Sarnico.Questo il racconto descritto inpoche righe, ma ricco di emozioni,risate, musica e canti. L’obiettivo,vi chiederete, qual è? Il primo èdare lustro e significato alla nostrafesta del patrono che negli ultimianni aveva perso importanza. Mac’è anche un obiettivo intrinseca-mente legato ad ogni sagra: SanMauro è da sempre festa dellacomunità, del paese, è il momentoin cui tutti ci si riconosce apparte-nenti a una storia che continua.Perché non trasformare questosignificato in un evento che possaessere e diventare nel tempo,motivo di forte richiamo ancheturistico? Recuperare la storia, letradizioni, i ricordi e unirle in ununico contenitore nel quale tuttine facciamo un po’ parte è comenon dimenticare le nostre radici,anzi darne valore e significato, èfare e diffondere cultura nellenuove generazioni, mettere a dia-logo storia e futuro per costruire untessuto sociale forte che continuanel tempo. E’ un progetto forseambizioso, ma possibile e nel qualedobbiamo crederci, perché è ancheda ciò che dipende la buona quali-tà della vita da lasciare come ere-dità ai giovani. Se poi riusciamo afarlo divertendoci è senza dubbioun’avventura affascinante. Un’avventura che chiede parteci-pazione e voglia di mettersi ingioco. Abbiamo già raccolto l’ade-sione di molti gruppi, ma confidia-mo su molte altre adesioni.Servono comparse, giullari, per-cussionisti, giocolieri, acrobati,mercanti, pescatori, ballerini eballerine, garibaldini, scalpellini,

39

dame e cavalieri, operaie, gendarmi, ladri, barcaroli, banditori... epoi allestitori, scenografi, sarte, sarti. Naturalmente tutto il progettoè coordinato da attori, scenografi e costumisti del Teatro Prova, cheda quattro mesi stanno lavorando all’idea.In calce a questa pagina è riprodotta una scheda di adesione al pro-getto. Vi chiediamo gentilmente di compilarla e consegnarla all’uffi-cio Servizi Sociali del Comune. Non esiste limite di età. C’è postoper tutti. Il prossimo incontro è fissato per martedì 24 ottobre alleore 20.30 presso l’Auditorium comunale. Non mancate, ci contia-mo!

Ass. Romy Gusmini, Alberto Marini, Fabrizio Facchinetti

SCHEDA DI ADESIONE

PROGETTOSAGRA DI SAN MAURO

Nome e Cognome

Indirizzo

Tel. Gruppo

Intendo partecipare allo spettacolo con ilseguente ruolo:

scenografo/a

sarto/a

attore/attrice

comparsa

acrobata

percussionista

cantante

giullare

garibaldino

ballerino/a

operaia

narratore

dama

cavaliere

pescatore

scalpellino

guardia

ladro

burattinaio

monatto

malato di peste

mercante

In fede

Ricordiamo anche a tutti i gruppi che, come l’anno scorso, daot-tobre si apre il Concorso “Premio San Mauro”. Sollecitiamo cia-scuno a presentare in tempo i progetti che verranno valutatiattentamente dal Comitato competente.

La Parrocchia e l’Amministrazione Comunale

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 40

Il nostro concittadino MUTTI LEONE, abitante in Francia, è stato insignito nel mese di agosto u.s. con decreto delPresidente della Repubblica Francese, del grado di ufficiale della legion d’onore, che costituisce una dellemassime onoreficenze francesi.Al signor Mutti le congratulazioi più sincere daparte della nostra comunità.

Comunità Anagrafe

Rinati alla vita della grazia

34) Vavassori Filippo di Danilo e di Signoroni Paola,nato il 19.11.2005 a Brescia.Battezzato in questa Parrocchia il 23.07.2006.Padrino: Vavassori Massimo

35) Ruggeri Desirée di Giacomo e di Perletti Mariateresa,nata il 23.03.2006 a Iseo.Battezzata in questa Parrocchia il 23.07.2006

36) Maffi Alexandra di Angelo e di Cruz Claure Elda,nata il 17.11.2004 a Iseo.Battezzata in questa Parrocchia il 23.07.2006.Padrino: Salvetti Marco Simone.

34 35

36

37) Maffi Michael di Angelo e di Cruz Claure Elda,nato il 14.06.2006 a Iseo.Battezzato in questa Parrocchia il 23.07.2006.Madrina: Sonzogni Amanda.

Importante onoreficenza a un nostro concittadinoresidente inFrancia

40

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 41

41

Sposiall’altare

14) Sacella Oscar (via Lombardia) con Rolli Mirka (via Roma).Data del matrimonio: 31.07.2006Testimoni: Sacella Sanzio, Belotti Marina, Rolli Marco,Brizi Daniela.

15) Mussinelli Stefano (via Spartana) con Bellini Mascia (via M. Bonassi).Data del matrimonio: 19.08.2006.Testimoni: Bonardi Luca, Bellini Egidio, Zanini Maria,Bellini Giuseppe Osvaldo.

14

Comunità Anagrafe

Sposifuori parrocchia

Silini Luca (via Rinaldo Colombo) con Preti Chiara ( Telgate).Data del matrimonio: 24.06.2006.Testimoni:Silini Renata, Balducchi Walter, Preti Flavio, Benis Cinzia.Sposati nella Chiesa di Grumello del Monte.

Babaglioni Diego (da Iseo) con Malerba Ilaria ( via Arcangeli).Data del matrimonio:15.07.2006.Sposati nella Pieve di Sant’Andrea in Iseo.

15

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 42

Comunità AAnagrafe

Nellacasadel Padre

42

35) Polini Giuseppina di anni 84. Deceduta il 14.07.2006.

36) Piomarta Federica di anni 83. Deceduta il 15.07.2006.

37) Belometti Lino di anni 79. Deceduto il 16.07.2006.

38) Belotti Caterina di anni 76. Deceduta il 19.07.2006.

39) Gervasoni Mario di anni 68. Deceduto il 26/04/2006.

40) Mussinelli Giovanni di anni 79. Deceduto il 22.07.2006.

41) Belometti Maria di anni 85. Deceduta il 26.07.2006.

42) Gervasoni Adriano di anni 65. Deceduto il 02.08.2006.

43) Savoldi Alberto di anni 75. Deceduto il 04.08.2006.

44) Piensi Umberto di anni 52. Deceduto il 20.08.2006.

45) Capelli Luca di anni 42. Deceduto il 27.08.2006.

46) Volpi Angelo di anni 62. Deceduto il 28.08.2006.

37 38 39

4240 43 44

45 46

3635

Zio Alberto non è morto. Non ha fatto che passare dietro il velo che lo ha nascosto, verso una vita nuova, entro sfere più serene.Ha abbandonato il suo triste abito di argilla per rivestire un ornamento radioso. Sebbene invisibile ai nostri occhi è sempre quie continua ad amare quelli che ha lasciato dietro di lui.Quando sentiremo sulle nostre fronti un dolcissimo fruscio, come una carezza, il nostro spirito lo avvertirà e il nostro cuore nesarà confortato.Ora, insieme a nonna Giacoma, nonno Fedele, nonna Cilia, zia Rosa e zio Domenico e tutti gli altri nostri cari sarà sempre pre-sente, sebbene invisibile. Gli spiriti immortali dei nostri defunti rimangono, perché nell’universo di Dio non esiste la morte. Tuttoè espressione di vita. Benedetta e Alessandro Dometti

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 43

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 44

RiscaldamentoImpianti fornitura bagnie relativa posaArredobagnoMetanoManutenzioniImpianti tecnologici alternativisolari a bassa temperatura

porto settembre 2006 26-09-2006 18:55 Pagina 1