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PREMESSA ALLA VERIFICA DEL PIANO DI LAVORO CL. I B Scienze Umane Coordinatrice di classe: Gloria Bregant a. s. 2012 - 2013 SITUAZIONE DELLA CLASSE La classe ha dimostrato, nel corso dell’intero anno scolastico, un atteggiamento corretto e rispettoso delle regole evidenziando interesse per gli argomenti svolti e partecipando, mediamente, in modo attivo e propositivo all’attività didattica. Le relazioni interpersonali tra allievi sono risultate fondate sul rispetto e sulla collaborazione reciproca. Nel rapporto con i docenti qualche occasione di intemperanza o vivacità non ha pregiudicando il lavoro di classe. Le lezioni si sono svolte in un clima sereno e collaborativo. Complessivamente gli studenti sono apparsi motivati rispetto all’indirizzo di studi scelto. Una parte dei discenti ha migliorato ed in alcuni casi acquisito un metodo di studio più proficuo rispetto quello utilizzato all’inizio dell’anno scolastico pervenendo ad un livello di competenze e di conoscenze, mediamente, più che sufficiente. Alcuni allievi hanno evidenziato la capacità di analizzare, confrontare, collegare e contestualizzare i contenuti trattati nelle varie discipline. Permane tuttavia qualche studente che, a causa di lacune pregresse, scarsa motivazione e di un impegno superficiale e non sempre puntuale non è pervenuto all’acquisizione di conoscenze e competenze adeguate. OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI GENERALI Il Consiglio di classe, tenuto conto di quanto emerso nel corso dell’anno scolastico precisa quanto segue in merito al perseguimento delle

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PREMESSA ALLA VERIFICA DEL PIANO DI LAVORO CL. I B Scienze UmaneCoordinatrice di classe: Gloria Bregant

a. s. 2012 - 2013

SITUAZIONE DELLA CLASSELa classe ha dimostrato, nel corso dell’intero anno scolastico, un

atteggiamento corretto e rispettoso delle regole evidenziando interesse

per gli argomenti svolti e partecipando, mediamente, in modo attivo e

propositivo all’attività didattica. Le relazioni interpersonali tra allievi sono

risultate fondate sul rispetto e sulla collaborazione reciproca. Nel

rapporto con i docenti qualche occasione di intemperanza o vivacità non

ha pregiudicando il lavoro di classe. Le lezioni si sono svolte in un clima

sereno e collaborativo.

Complessivamente gli studenti sono apparsi motivati rispetto all’indirizzo

di studi scelto.

Una parte dei discenti ha migliorato ed in alcuni casi acquisito un metodo

di studio più proficuo rispetto quello utilizzato all’inizio dell’anno

scolastico pervenendo ad un livello di competenze e di conoscenze,

mediamente, più che sufficiente.

Alcuni allievi hanno evidenziato la capacità di analizzare, confrontare,

collegare e contestualizzare i contenuti trattati nelle varie discipline.

Permane tuttavia qualche studente che, a causa di lacune pregresse,

scarsa motivazione e di un impegno superficiale e non sempre puntuale

non è pervenuto all’acquisizione di conoscenze e competenze adeguate.

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI GENERALIIl Consiglio di classe, tenuto conto di quanto emerso nel corso dell’anno

scolastico precisa quanto segue in merito al perseguimento delle

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competenze indicate nella Premessa Generale al Piano di Lavoro della

cl. I B U.

IMPARARE AD IMPARARE:

- consolidare e rendere più proficuo il metodo di studio;

- migliorare l’organizzazione del lavoro scolastico e la gestione dei

quaderni;

- favorire la puntualità e la precisione nell’eseguire i compiti assegnati per

il lavoro domestico;

- consolidare e rendere più proficua la tecnica di annotazione degli

appunti, affinando capacità di sintesi e di rappresentazione schematica;

- abituare all’uso autonomo di strumenti e sussidi didattici;

- promuovere l’acquisizione di una maggior consapevolezza di sé, dei

propri interessi, delle proprie capacità, dei propri limiti;

- favorire la ricerca di motivazione personale all’apprendimento e al

successo scolastico.

Il consiglio di classe ritiene che le competenze elencate siano state

parzialmente raggiunte e che debbano essere riproposte il prossimo

anno scolastico al fine di intensificare il lavoro dei docenti e dei discenti

per il raggiungimento completo delle stesse.

COMUNICARE:

- Potenziare le competenze espressive organizzando correttamente

l’esposizione;

- Favorire la capacità di esprimere in modo chiaro il proprio pensiero e di

comprendere le opinioni altrui;

- favorire l’acquisizione del lessico specifico delle diverse discipline.

Il Consiglio di classe ritiene che, per alcuni allievi, permangano criticità

nella produzione scritta, nell’esposizione orale e nell’uso corretto e

preciso dei linguaggi specifici, per cui si rende necessario un ulteriore

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impegno, serio ed adeguato, finalizzato al consolidamento delle

competenze indicate.

COLLABORARE E PARTECIPARE:

- Collaborare con il gruppo classe nel pieno rispetto reciproco;

- Interagire in gruppo valorizzando le proprie e le altrui capacità.

Il Consiglio di Classe, accertato che gli studenti sono un gruppo coeso,

reputa che alcuni debbano abbandonare qualche atteggiamento infantile

che ancora permane.

Al fine di sviluppare la capacità di collaborazione del gruppo classe, il

prossimo anno scolastico, verranno intensificati i lavori di gruppo.

Le METODOLOGIE e gli STRUMENTI DIDATTICI nonché le VERIFICHE e la VALUTAZIONE adottati, come previsto nella Premessa al Piano di

Lavoro, sono risultati sostanzialmente adeguati agli obiettivi ed alle

finalità prefissate.

ATTIVITA’ AGGIUNTIVELa classe ha partecipato all’uscita naturalistica ad Andreis con la prof.

Cappella nell’ambito del progetto “Alla scoperta degli ambienti del Friuli

Venezia Giulia”;

ha aderito si Giochi Sportivi Studenteschi (atletica leggera, gara

campestre);

ha partecipato al Progetto “Storia del territorio friulano” attraverso lezioni,

uscite ed attività laboratoriali a Torre presso il Museo Archeologico;

ha effettuato una visita a Sarmede alla Mostra dell’illustrazione per

l’infanzia;

ha partecipato alla Conferenza del Vescovo Emerito Poletto sul

“Cardinale Martini e la politica”.

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RELAZIONE FINALE DEI RAPPRESENTANTI DEI GENITORI E DEGLI STUDENTI Attività Didattica Curricolare

Gli studenti hanno apprezzato i momenti didattici in cui era prevista

l’interazione con gli insegnanti, cioè la possibilità di intervento ed il

confronto di idee.

Viene evidenziata una generale difficoltà nell’acquisizione dei linguaggi

specifici relativi ad ogni singola disciplina.

Rapporti con i docenti e tra studenti

Nel corso dell’anno scolastico l’atteggiamento degli allievi è migliorato

per quanto attiene all’attenzione durante le lezioni ed all’impegno

domestico. La classe si è dimostrata unita e gli alunni hanno maturato un

senso di gruppo e di condivisione.

Tuttavia, talvolta, alcuni discenti non hanno mostrato il dovuto rispetto per

i compagni che stavano affrontando delle verifiche orali e si sono mostrati

troppo vivaci e disattenti con qualche insegnante, evidenziando così un

atteggiamento ancora immaturo.

Attività di recupero e sportelli didattici

Accertata l’utilità dei corsi di recupero viene auspicata una maggior

partecipazione da parte degli studenti. Viene inoltre evidenziata la

necessità di prevedere un corso pomeridiano di informatica.

In merito ai viaggi di istruzione alcuni genitori dichiarano la loro

disponibilità ad accompagnare la classe, qualora ne fosse bisogno,

sottolineando l’importanza di queste uscite sia per l’accrescimento

culturale dei discenti che per rafforzare la loro coesione.

Pordenone, 2 giugno 2013 La coordinatrice di classe

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1 B SCIENZE UMANE A.S. 2012/2013DOCENTE: Luigina Magaraci

MATERIA: ITALIANO

Situazione della classeLa classe si è dimostrata non sempre attenta, disponibile al lavoro, estremamente vivace e dispersiva nel comportamento. La partecipazione è discreta, in parte frenata da una certa insicurezza, ma globalmente positiva. Le prove effettuate hanno evidenziato in alcuni casi, carenze diffuse nell'ortografia e in generale nelle capacità di espressione orale e scritta, che andranno recuperate e adeguatamente rafforzate, nonché una certa disomogeneità nella preparazione e nelle abilità di base.

Obiettivi didattici disciplinariGli obiettivi e i risultati di apprendimento, declinati in competenze, abilità e conoscenze, sono dichiarati sul POF della scuola a cura del Dipartimento di Lettere.

Organizzazione dei contenutiComprendere il messaggio contenuto in un testo e padroneggiare le strutturedella lingua in esso usataRegole dell'ortografia; divisione in sillabe; accento, elisione, troncamentoDiversi segni di punteggiatura e loro funzionePrincipali strutture grammaticali della lingua italiana: analisi grammaticale eCenni all’ analisi logica

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativiTesto e sue caratteristiche: completezza, correttezza, coerenza contenutisticaed espressiva, coesione linguistica Modalità e tecniche per la stesura di descrizione, riassunto, narrazione

Esprimere il proprio punto di vista e interpretare il pensiero e la sensibilitàdell'altro in situazioni comunicative formali ed informaliOrganizzazione del testo narrativo in prosa Organizzazione del testo epico Iliade e Odissea

Lettura integrale e analisi dei seguenti libri:-Lo strano caso del dottor Jekill e Mr Hide-Ho sognato la cioccolata per anni-Se questo è un uomo-Bianca come il latte, rossa come il sangue

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MetodologiaPer favorire l’apprendimento, la lezione frontale, indispensabile per l’inquadramento di periodi e autori, è affiancata dalla lettura e analisi guidata di testi, laboratori, esercitazioni scritte ed orali. Sono stati utilizzati in prevalenza i testi scolastici in uso, integrati da materiali forniti dall’insegnante e anche da audiovisivi.Sono state utilizzate le seguenti modalità operative: lezione frontale, lezione dialogata, confronto tra gli studenti sulle possibili interpretazioni di un testo (comunità interpretante).

Strumenti• Libro di testo• Fotocopie fornite dall’insegnante• Audiovisivi

Modalità di recupero e attività di approfondimentoIl recupero è stato svolto in itinere attraverso l’assegnazione di esercizi in classe e a casa, la correzione e ulteriori spiegazioni. Ha costituito attività di recupero anche la correzione delle prove scritte e il chiarimento di concetti durante le interrogazioni.

Modalità di verifica e criteri di valutazioneNel POF sono esplicitate le tipologie e le forme di verifica utilizzate in itinere e i criteri di valutazione adottati al termine di ogni periodo valutativo secondo la normativa vigente.

Pordenone, 04 giugno, 2013

L’insegnante Luigina Magaraci

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LICEO LEOPARDI-MAYORANA PORDENONE

CLASSE 1Bu

ANNO SCOLASTICO 2012-13 INSEGNANTE : ROSSANA FLORA

RELAZIONE FINALE DI LATINO

La classe 1Bu, composta da 25 alunni, si è presentata fin dai primi giorni di scuola particolarmente vivace e rumorosa, facile alla distrazione ma anche curiosa ed interessata alle nuove proposte didattiche. Alla fine dell’anno scolastico non si è riusciti a correggere del tutto l’esuberanza degli alunni, anche se sono stati comunque imposti sia un metodo di studio che un regolamento comportamentale sia per le attività in classe che per i lavori domestici. La preparazione di base della classe risultava evidentemente eterogenea, perciò i primi due mesi sono stati impiegati nel ripasso delle conoscenze della grammatica italiana, attività che comunque precede qualsiasi nuovo argomento di latino. Nello svolgimento delle lezioni è risultato prevalente l’impiego della lezione frontale, aperta però alla partecipazione diretta degli alunni nella forma della esercitazione costante, dell’applicazione diretta ed immediata degli argomenti di studio proposti, del sistematico ripasso per consolidare le conoscenze. Particolare cura è stata dedicata al corretto uso del vocabolario la cui consultazione è stata permessa solo dopo aver fornito una preparazione adeguata. Gli alunni hanno dimostrato da subito un particolare interesse per la materia che per loro costituiva una novità e nei confronti della quale nutrivano delle aspettative. E’ stato però difficile ottenere da loro uno studio sistematico che comprendesse la memorizzazione delle regole e l’assimilazione di un percorso logico di approccio e traduzione del testo. Si è cercato inoltre di facilitare il più possibile l’apprendimento valorizzando al massimo le attività all’interno della classe e inserendovi, quando era necessario, anche la fase di recupero. Gli obiettivi proposti per la disciplina sono stati raggiunti da un buon numero di alunni, alcuni anche con ottimo profitto. Solo pochi allievi permangono al di sotto della sufficienza nonostante gli stimoli ricevuti e le opportunità di recupero offerte.

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PROGRAMMA SVOLTO

La fonetica: alfabeto, vocali, dittonghi, sillabe. La lettura del latino

Preliminari sul verbo e sul nome

Prima declinazione, la frase minima

La frase passiva, il verbo sum e possum

Indicativo presente ed imperfetto attivo e passivo delle quattro coniugazioni regolari e dei verbi anomali

Funzioni dell’ablativo

Seconda declinazione e aggettivi della prima classe

Aggettivi e pronomi possessivi

Funzione dell’accusativo

L’imperativo, i predicativi, il verbo eo

Terza declinazione

Indicativo futuro semplice attivo e passivo

Determinazioni di tempo e luogo

Aggettivi della seconda classe

Indicativo perfetto attivo e passivo

Quarta e quinta declinazione

Indicativo piùccheperfetto e futuro anteriore attivo e passivo

Pordenone, 3 giugno 2013 L’insegnante: Rossana Flora

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LICEO LEOPARDI-MAJORANA PORDENONE

CLASSE 1BU

ANNO SCOLASTICO 2012-13 INSEGNANTE: ROSSANA FLORA

RELAZIONE FINALE DI STORIA E GEOGRAFIA

La classe 1bu, composta da 25 alunni, ha fin dai primi giorni di scuola dimostrato interesse per le discipline con una partecipazione vivace allo svolgimento delle lezioni e con continue richieste di approfondimento. Deludente è invece apparsa da subito la verifica delle conoscenze, in occasione della quale la maggior parte degli studenti sembrava aver cancellato quanto appreso. Si è quindi lavorato con insistenza sull’acquisizione di un efficace metodo di studio richiedendo per ogni argomento l’elaborazione di schemi riassuntivi e di scalette, la stesura e la riorganizzazione degli appunti, la costante verifica e integrazione degli stessi. Per migliorare l’esposizione, per molti carente e difficoltosa, si è imposto, per quanto possibile, di partire sempre dalla collocazione spazio-temporale degli eventi, di ricercare i rapporti causa-effetto e di usare il linguaggio specifico delle materie. Tali obiettivi sono stati, a livelli diversi, raggiunti da quasi tutti gli alunni. Lo studio delle due discipline, del resto unite in una sola materia, non è stato distinto ma portato avanti parallelamente seguendo l’impostazione del nuovo testo adottato. Nello svolgimento del programma uno spazio, particolarmente apprezzato dagli alunni e ricco di preziose ricadute nell’apprendimento, è stato costituito dal laboratorio di storia, esperienza che ci si propone di continuare per il prossimo anno scolastico. Per quanto riguarda il programma sono stati svolti tutti gli argomenti di storia previsti sacrificando però alcuni approfondimenti di geografia.

PROGRAMMA SVOLTO

STORIA

Orientarsi nel tempo, nelle fonti, nello spazio.

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Le tappe della Preistoria.

Le prime civiltà della Mesopotamia.

L’Egitto dei faraoni.

Il vicino oriente e l’Egeo nel II millennio a. C.

Imperi e popoli marginali nel vicino oriente.

La Grecia delle città.

I sistemi di governo di Sparta e Atene.

Atene e l’età classica della Grecia.

Conflitti e crisi delle poleis.

Alessandro Magno e l’espansione del mondo greco.

L’Italia preromana.

Roma da monarchia a repubblica.

La conquista romana e l’organizzazione dell’ Italia.

L’impero mediterraneo di Roma.

GEOGRAFIA

La nostra comune origine.

Il popolamento del pianeta:

La crescita demografica.

L’urbanesimo.

I flussi migratori.

Pordenone, 3 giugno2013 L’insegnante: Rossana Flora

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Liceo 'Leopardi-Majorana', Pordenone Anno scolastico 2012/2013 Classe 1 Bu - Prof. Claudio Basso LINGUA E CIVILTA’ INGLESE - RELAZIONE FINALE SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA, CRITERI DIDATTICI SEGUITI E METE EDUCATIVE RAGGIUNTE. Gli obiettivi indicati nel Piano di lavoro iniziale possono dirsi conseguiti in modo nel complesso soddisfacente: modalità di lavoro ed finalità perseguite sono quelle indicate nel piano di lavoro iniziale. Per quanto riguarda i contenuti linguistici, sono dunque state trattate le seguenti strutture e funzioni: - presente semplice e continuo - passato semplice e continuo - comparativi e superlativi - verbi modali can,could, may, might, must, have to, should - esprimere desideri ed intenzioni (going to …, would like to …) - esprimere progetti e previsioni (present continuous in funzione di futuro,

will/won’t …) - chiedere e dare descrizioni di persone,oggetti, luoghi, situazioni - parlare di abitudini e routines - raccontare esperienze significative In generale, nelle varie attività svolte, si è sempre cercato di favorire i seguenti aspetti: - il riferimento continuo all'esperienza individuale e comune degli studenti; - la contestualizzazione delle strutture linguistiche in contesti credibili; - l'abitudine alla scoperta tramite l'uso del metodo induttivo; - un equilibrato dosaggio dei seguenti aspetti: lessico, grammatica, fonetica, In rapporto alle esigenze emerse nel corso dell’anno, un congruo tempo è stato dedicato all'acquisizione, revisione o consolidamento di precise tecniche e metodologie di lavoro: - come affrontare la comprensione di testi di maggiore complessità;

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- come organizzare l'espressione in L2 tenendo conto dei limiti delle proprie conoscenze sintattiche e lessicali;

- come evitare le interferenze con l'italiano; - come legare la memorizzazione delle regole alla loro applicazione pratica Su questo terreno, risultati positivi rispetto alla situazione iniziale sono stati raggiunti dalla maggior parte degli alunni, ma l'obiettivo andrà verificato il prossimo anno con l'uso delle strutture fondamentali in contesti più ampi e più impegnativi. Nella valutazione si è tenuto conto della competenza comunicativa dimostrata nell'ambito del lessico, della pronuncia, della fluidità, della padronanza delle strutture linguistiche, della conoscenza dei contenuti trattati, nonché della costanza e l'impegno di ciascun alunno nello studio e nella partecipazione alle attività proposte. Nell'espressione in numeri della valutazione si è usata tutta la gamma dei voti a disposizione, in linea con le delibere prese dal Collegio Docenti. Pordenone, 4.6.2013

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RELAZIONE FINALE

Anno scolastico 2012 – 2013

Disciplina: DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIALE

CLASSE I B U

Docente: prof. Gloria Bregant

SITUAZIONE DELLA CLASSE

La classe ha dimostrato, nel corso dell’intero anno scolastico, un atteggiamento corretto e rispettoso delle regole. La partecipazione al dialogo educativo è stata attiva e propositiva, gli studenti hanno evidenziato interesse e curiosità per gli argomenti trattati nel corso delle lezioni.

La maggior parte degli allieve ha perfezionato un metodo di studio proficuo pervenendo ad un livello di competenze e conoscenze mediamente più che sufficiente. L’uso del linguaggio specifico è stato mediamente discreto ed alcune discenti hanno, inoltre, evidenziato la capacità di confrontare, collegare e contestualizzare autonomamente gli istituti giuridici trattati.

La classe dimostra di aver mediamente raggiunto gli obiettivi disciplinari individuati nella programmazione.

FINALITA’ DELLA DISCIPLINA

L’insegnamento delle discipline giuridiche economiche è stato indirizzato all’acquisizione di contenuti volti a consentire ai discenti il riconoscimento ed il rispetto delle norme giuridiche e l’individuazione delle caratteristiche essenziali del sistema economico.

Alcuni temi giuridici ed economici sono stati trattati analizzando, confrontando e collegando quanto appreso nel corso delle lezioni con le vicende istituzionali dell’attualità. In tal modo i discenti sono

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stati in grado di contestualizzare nella realtà i temi svolti in classe dimostrando di essere in grado di orientarsi in modo consapevole e responsabile nel contesto sociale.

OBIETTIVI SPECIFICI

Nel corso dell’anno scolastico si è perseguito il raggiungimento dei seguenti obbiettivi:

- Acquisire un metodo di studio efficace - Conoscere ed utilizzare correttamente il linguaggio specifico della

disciplina - Conoscere ed esporre con chiarezza, coerenza e precisione i

contenuti appresi - Essere in grado di collegare argomenti diversi cogliendone

relazioni semplici - Sviluppare interesse e consapevolezza per gli aspetti giuridici ed

economici della realtà - Essere in grado di operare autonomamente - Comprendere le caratteristiche essenziali delle diverse fonti del

diritto - Conoscere la Costituzione individuandone i principi fondamentali - Identificare i diversi modelli istituzionali riconoscendo le principali

funzioni ed organi dello Stato - Conoscere le origini e le funzioni dell’Unione Europea - Conoscere i vari tipi di mercato - Riconoscere i principali settori in cui sono organizzate le attività

economiche tramite la conoscenza dei soggetti che vi operano.

METODOLOGIE DIDATTICHE

Per il raggiungimento degli obiettivi fissati si è privilegiata la lezione frontale partecipata e dialogata. L’utilizzo del testo in adozione è stato affiancato dall’uso del codice civile, del testo costituzionale nonché dalla lettura di articoli tratti dai giornali da cui sono stati colti spunti per confronti e dibattiti. Al fine di stimolare gli studenti si è fatto ricorso alla tecnica del problem solving affrontando l’analisi di semplici casi concreti per l’ individuazione di soluzioni fondate sulle conoscenze acquisite.

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VERIFICHE E VALUTAZIONI

La verifica dell’applicazione, dell’impegno e dei processi di apprendimento è stata effettuata in itinere con il monitoraggio costante dell’atteggiamento degli allievi, della loro attenzione e della partecipazione al dialogo educativo e dell’impegno domestico. Nel corso del primo e del secondo periodo, in cui è stato suddiviso l’anno scolastico, le verifiche sistematiche delle conoscenze e delle competenze sono state di tipo soggettivo ed oggettivo articolandosi in interrogazioni orali, idonee all’accertamento delle capacità di comprensione, esposizione, rielaborazione e collegamento, e prove scritte strutturate e semistrutturate (domande aperte, scelte multiple, vero/falso, completamenti, correlazioni ecc.). Si è utilizzata l’intera gamma dei voti. In sede di valutazione sommativa si è tenuto conto della situazione iniziale di partenza e dei ritmi di apprendimento, della progressione e dei miglioramenti raggiunti rispetto al livello iniziale, dell’impegno nello studio, della diligenza e puntualità nel rispetto delle consegne e della partecipazione al dialogo educativo. L’attività di recupero è stata effettuata in itinere.

PROGRAMMA SVOLTO

Primo Periodo

Le norme giuridiche

Le fonti nell’ordinamento giuridico italiano

L’interpretazione delle norme giuridiche

Efficacia delle norme nel tempo e nello spazio

I soggetti di diritto

Le persone fisiche

La capacità giuridica e la capacità di agire

Minor età, interdizione, inabilitazione, emancipazione

Le organizzazioni collettive

Persone giuridiche, enti di fatto

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Secondo Periodo

I rapporti giuridici

Situazioni soggettive attive e passive

Lo Stato

Formazione e trasformazioni dello Stato Italiano (cenni)

La Costituzione Italiana

Analisi di alcuni articoli della Costituzione: i diritti e le libertà

Presupposti dell’economia: beni e bisogni

I soggetti economici

La famiglia

L’impresa

Lo Stato

Pordenone, 4 giugno 2013 prof. Gloria Bregant

 

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VERIFICA DEL PIANO LAVORO DELLA CLASSE I Bu

Disciplina : Scienze Umane A.S.2012-2013Insegnante: Del Ben Loretta

SITUAZIONE DELLA CLASSE

Ad un iniziale approccio positivo dimostrato in termini di interesse e di partecipazione nei confronti delle nuove discipline, non è corrisposto un proporzionato impegno in termini di concentrazione in classe e di studio a casa.E’ stato necessario accompagnare i ragazzi a prendere consapevolezza delsignificato di studiare nei termini di:

• comprensione del testo • significato della terminologia in generale e di quella specifica

della disciplina• individuazione dei concetti principali e delle argomentazioni ad

essi attinenti• schematizzazione degli argomenti• elaborazione e memorizzazione dei contenuti• esposizione

E’ stato fatto un lavoro dettagliato di lettura e di comprensione del testo, curando l’analisi della terminologia linguistica e specifica della disciplina.L’intervento dell’ insegnante è stato direttivo e costante in termini di controllo dell ’esecuzione dei compiti e dello studio; ciò ha comportato un frequente ritmo di verifiche che ha abituato gli studenti a lavorare in modo mirato e soprattutto costante.Sono state privilegiate le verifiche orali, considerate le numerose difficoltà nell ’esposizione.Già con la prima parte del II quadrimestre, si sono iniziati a vedere dei miglioramenti; alla fine dell ’anno il profit to può considerarsi mediamente più che sufficiente, alcuni studenti si attestano su un buon livello altri, per impegno superficiale e/o per mancanza di motivazione, non hanno raggiunto gli obiettivi minimi.Buono il rapporto con la scolaresca che ha evidenziato punte di proficua vivacità nell ’interazione con il docente e con i compagni; alcuni però non sempre sono riusciti ad avere una corretta forma di autocontrollo.

OBIETTIVI EDUCATIVI, CULTURALI E FORMATIVI

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(Conoscenze, Competenze e Capacità)Conoscenze (per i dettagli si r imanda al programma svolto)Di quanto programmato ad inizio anno,sono stati svolti tutti i moduli previsti ad eccezione di “L’inconscio e la psicanalisi” per la parte di Psicologia, e per quella di Pedagogia è stato escluso il pensiero di Aristotele; inoltre sono state inserite alcune unità didattiche ad integrazione del testo, con appunti e fotocopie.

La maggior parte delle classe possiede, seppur con profitti diversi, le seguenti conoscenze distinte per materiaPSICOLOGIA- La psicologia come scienza: definizione di psicologia,origini, sviluppi in Europa e negli Stati Uniti - Il cervello, la mente e il ritardo mentale (caratteri generali)- L’apprendimento e le varie interpretazioni teoriche- La motivazione all’apprendimento e la relazione educativa: apprendimento scolastico e motivazione allo studio, riuscita scolastica e metodo di studio- L’aspetto socio-affettivo dell’apprendimento: motivazioni e attribuzioni.PEDAGOGIA- Le prime forme educative organizzate: la Mesopotamia- La scuola e la formazione morale nella civiltà egizia - La storia si fa educazione. - L’antico mediterraneo: Cretesi, Fenici, Micenei- Il “genio” greco, matrice della civiltà occidentale: polis, educazione e poesia, educazione spartana e ateniese.- Alle origini delle” scienze umane”:storiografia, filosofia, antropologia- La rivoluzione educativa dei Sofisti- L’educazione come dialogo : Socrate

Competenze per Assi culturaliE’ stato avviato il lavoro sulle seguenti competenze, abilità, capacità che dovrà continuare ed essere approfondito al secondo anno.La quasi totalità degli studenti sa:- Leggere, comprendere e interpretare testi a carattere psicologico e pedagogico. (Asse dei linguaggi Psicologia e Pedagogia)- Osservare, descrivere e analizzare, con l’aiuto del docente, alcuni fenomeni psicologici e sociali (Asse scientif ico-tecnologico Psicologia)- Comprendere il cambiamento e la diversità dei modelli educativi in unadimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche diverse (Asse storico-sociale Pedagogia)Capacità /Abilità per Assi culturali(Asse dei linguaggi Psicologia e Pedagogia)- Individuare la natura, la funzione e gli scopi di un testo a carattere

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psicologico e pedagogico.- Cogliere i caratteri specifici di un testo psicologico e pedagogico. (Asse dei linguaggi Psicologia e Pedagogia)- Collocare i più rilevanti fenomeni educativi secondo le necessarie coordinate spazio-temporali e culturali.- Identificare gli elementi educativi maggiormente significativi, confrontando aree e periodi diversi.- Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale. (Asse storico-sociale Pedagogia)

Programma svolto di Psicologia

Modulo 1 La motivazione all’apprendimento e la relazione educativaUd 1.1 Il metodo di studio (appunti e fotocopie)UD 1.2 Apprendimento scolastico e motivazione allo studioUD 1.3 La scala dei bisogni di Maslow (appunti)UD 1.4 Motivazione – conflitto tra motivazioni – frustrazione (appunti e fotocopie)UD 1.2 Riuscita scolastica e metodo di studioUD 1.3 La riflessione educativa agli inizi della psicologiaUD 1.4 Relazione educativa e psicologia umanistica UD 1.5 Sfida del presente e relazione educativa

Modulo 2 La psicologia come scienzaUD 2.1 Che cos’è la psicologia: scopi e metodi (integrazione con appunti e fotocopie)UD 2.2 Gli inizi della psicologiaUD 2.3 Gli sviluppi della psicologia negli Stati UnitiUD 2.4 Gli sviluppi della psicologia in Europa

Modulo 3 Che cosa significa imparare?UD 3.1 L’interpretazione comportamentistaUD 3.2 L’interpretazione associazionistica UD 3.3 L’interpretazione costruttivisticaUD 3.4 Il pensiero di J. Piaget: le tappe dello sviluppo intellettivo (fotocopie)UD 3.5 L’interpretazione della GestaltUD 3.6 L’interpretazione cognitivista

Modulo 4 Intelligenza, memoria, creativitàUD 4.1 Che cos’è l’intelligenza (integrazione con fotocopie)UD:4.2 Il Q.I. e le scale di misurazione (appunti)UD 4.2 Gli stili cognitivi

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UD 4.3 La memoria (integrazione con appunti e fotocopie)UD 4.4 Intelligenza, memoria, adattamentoUD 4.5 La creatività

Modulo 5 Cervello, mente, ritardo mentaleUD 5.1 Cervello e comportamentoUD 5.2 La dimensione mentaleUD 5.3 Il ritardo mentale

Programma svolto di Pedagogia

Modulo 1 Le origini della civiltàUD 1.1 Agli inizi della cultura UD 1.2 Le prime forme educative organizzate: la MesopotamiaUD 1.3 Scuola e formazione morale nella civiltà egiziaUD 1.4 La storia si fa educazione: il popolo ebreo

Modulo 2 L’antico mediterraneoUD 2.1 La civiltà creteseUD 2.2 I Fenici e l’invenzione dell’alfabetoUD 2.3 La civiltà micenea

Modulo 3 Il genio greco, matrice della civiltà occidentaleUD 3.1 Alle origini della civiltà grecaUD 3.2 I poeti, primi educatori del popolo grecoUD 3.3 Il “genio” grecoUD 3.4 Sparta:l’educazione militareUD 3.4 Atene: “ la scuola della Grecia

Modulo 4 Alle radici delle” scienze umane”UD 4.1 La nascita della storiografiaUD 4.2 La nascita della filosofiaUD 4.3 La nascita della tragediaUD 4.4 La nascita dell’antropologia

Modulo 5 L’attenzione all’uomo nella Grecia classicaUD 5.1 La rivoluzione educativa dei sofisti UD 5.2 L’educazione come dialogo: SocrateUD 5.3 Platone e l’educazione alla giustizia (cenni,da consolidare il prossimo anno)

METODOLOGIA DIDATTICA• Lezioni frontali in forma interattiva• Conversazioni, discussioni, riflessioni critiche su materiale emerso dalla

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lezione, riscontro con la propria vita quotidiana e con quella sociale• Letture antologiche e discussione

STRUMENTILibri di testo Giuseppe Mari-Enza Sarni “Scienze Umane”Vol A Educazione e cultura dall’antichità all’XI secoloVol B Psicologia• Appunti integrativi• Fotocopie

MODALITÀ DI VERIFICA L’acquisizione delle conoscenze è stato valutato attraverso verifiche specifiche per singola disciplina (Pedagogia e Psicologia) con voto finale unico (Scienze umane).Sono state svolte 11 verifiche, di cui 4 scritte e le rimanenti orali.All’inizio del II quadrimestre è stato avviato un percorso di recupero con l’intera scolaresca e con verifica scritta finale.

CRITERI DI VALUTAZIONE• Conoscenza e padronanza dei contenuti• Chiarezza e correttezza espositiva• Utilizzo del linguaggio specifico

Nella valutazione sommativa di fine quadrimestre e di fine anno si è tenuto inoltre conto dell’impegno, dell’interesse, della partecipazione al dialogo,della puntualita’ delle consegne, degli esercizi svolti a casa, della tenuta del materiale, della progressione degli apprendimenti, della presenza alle lezioni.

Pordenone, 8 giugno 2013 Il docenteProf.ssa Loretta Del Ben

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Liceo delle Scienze Umane G. Leopardi - E. Majorana Anno Scolastico 2012/2013

RELAZIONE FINALE di MATEMATICA

Classe 1^ B/U

Prof.ssa QUERIN MARIA CRISTINA A parte pochi elementi, la classe ha mantenuto per tutto l’arco dell’anno un comportamento troppo vivace ed infantile mettendo così in evidenza la necessità di un controllo particolare dal punto di vista disciplinare. Bisogna osservare inoltre che in questa classe la situazione di partenza era caratterizzata da:

• presenza di gravi lacune, • preparazione non omogenea, • incapacità di esprimersi con un linguaggio appropriato, • necessità di migliorare le capacità di ascolto, • mancanza di autonomia nell’organizzazione del lavoro.

L’obiettivo dell’insegnante nel corso dell’anno è stato dunque quello di favorire il raggiungimento di un certo grado di elasticità nello studio e di promuovere l’abitudine, carente in molti, di lavorare in modo ordinato e costante. Nonostante la presenza di diversi elementi immaturi, durante l’anno un discreto numero di alunni ha dimostrato in classe nei confronti della materia un sufficiente interesse al quale, però, non sempre ha fatto corrispondere un adeguato lavoro domestico di supporto, raggiungendo così una preparazione nel complesso poco soddisfacente, lacunosa e scarsamente adeguata ad affrontare il nuovo anno scolastico. Il programma è sempre stato svolto con difficoltà soprattutto a causa della presenza di quegli elementi particolarmente acerbi che con il loro atteggiamento hanno creato disordine e disattenzione rendendo le lezioni estremamente pesanti sia per l’insegnante che per i rimanenti allievi, con conseguenti scadenti risultati. Solo per un esiguo numero di ragazzi si può dire di aver raggiunto gli obiettivi didattici prefissati all’inizio dell’anno scolastico che includevano pure le finalità approvate dal Consiglio di Classe, e solo pochi sono riusciti ad assimilare le regole fondamentali del calcolo e a conseguire un grado di maturazione ed autonomia adeguato. Per accertare la preparazione raggiunta, comunque, sono state fatte frequenti prove scritte e verifiche orali e, nella valutazione, si è tenuto conto dei livelli di partenza dei singoli alunni, dell’interesse dimostrato per la disciplina, delle capacità di accostarsi costruttivamente agli argomenti trattati a lezione, del grado di autonomia raggiunto e, ovviamente, della componente nozionistica posseduta.

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Programma svolto nel corso dell’anno scolastico

ALGEBRA

Gli insiemi numerici L’insieme N dei numeri Naturali, operazioni ed espressioni. L’insieme Z dei numeri Interi, operazioni ed espressioni. Multipli e divisori di un numero. I numeri primi. Le potenze con esponente naturale. Proprietà delle potenze. Scomposizione di un numero naturale in fattori primi. Calcolo del MCD e del mcm di numeri naturali. L’insieme Q dei numeri razionali. Le frazioni equivalenti. Operazioni con le frazioni. Semplificazione di espressioni contenenti anche frazioni a termini frazionari. Potenze con esponente intero. Le frazioni e le proporzioni. Proprietà delle proporzioni. Trasformazione in frazione di numeri decimali finiti e periodici. Tradurre una frase in un’espressione e viceversa. Calcolo di una espressione letterale mediante la sostituzione di numeri alle lettere. Calcolo letterale Monomi e loro proprietà. Grado di un monomio. Monomi uguali, opposti, simili. Operazioni con i monomi. Espressioni con i monomi. Polinomi: definizioni ed operazioni con essi. Grado di un polinomio. Prodotto di un monomio per un polinomio. Prodotto di due o più polinomi. Prodotti notevoli: somma per differenza; quadrato di un binomio; quadrato di un polinomio; cubo di un binomio. Espressioni con i prodotti notevoli. Equazioni lineari Le identità. Le equazioni di 1° grado intere, definizioni e proprietà, i principi di equivalenza. Equazioni indeterminate e impossibili. Disequazioni lineari Le disuguaglianze numeriche. Le disequazioni intere lineari. I principi di equivalenza. Rappresentazione delle soluzioni su una retta. Sistemi di disequazioni.

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GEOMETRIA

Geometria elementare Differenza tra metodo induttivo e deduttivo. I punti fondamentali del metodo deduttivo. Gli enti geometrici fondamentali. Gli assiomi di appartenenza e dell’ordine. Definizione di figura geometrica, semiretta e segmento. Segmenti consecutivi ed adiacenti. La linea spezzata aperta, chiusa, intrecciata. Figure concave e convesse. Angoli e loro classificazioni; l’angolo piatto; angoli retti, acuti e ottusi; angoli complementari, supplementari, esplementari. Angoli concavi e convessi. Angoli consecutivi ed adiacenti. Angoli opposti al vertice. I movimenti rigidi: traslazione, rotazione, simmetria centrale, simmetria assiale. Il concetto di congruenza. Confronto di segmenti. Proprietà di tricotomia. Punto medio di un segmento. Problemi su segmenti ed angoli. Il sistema ipotetico – deduttivo. I teoremi. Problemi su segmenti e angoli. I triangoli I poligoni. Angoli interni ed esterni di un poligono. I triangoli: definizioni e caratteristiche. Bisettrici, mediane ed altezze di un triangolo. Classificazione dei triangoli rispetto ai lati e rispetto agli angoli. Criteri di congruenza dei triangoli. Problemi con i criteri di congruenza. Pordenone, li 02/06/2013 L’ Insegnante

prof.ssa Maria Cristina Querin

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VERIFICA PIANO DI LAVORO

Classe 1^ B Scienze UmaneMateria Scienze

SITUAZIONE DELLA CLASSEDurante le spiegazioni gli allievi hanno dimostrato disponibilità e interesse alle tematiche proposte, anche se poi il lavoro domestico si è rivelato essere superficiale e non costante, il profitto infatti ne ha risentito così come l’acquisizione delle competenze previste per il primo anno che nel complesso sono state parzialmente raggiunte. Gli studenti hanno svolto con entusiasmo le attività di laboratorio che avevano proprio lo scopo di rafforzare le competenze. L’attività pratica è stata a loro di aiuto, anche se non avendo svolto con diligenza i compiti assegnati l’esperimento effettuato in laboratorio risultava non chiaro per una parte della classe che deve imparare ad organizzare in modo più proficuo il tempo dedicato allo studio e sviluppare un più produttivo metodo di studio. La classe ha partecipato al progetto promosso dal dipartimento di scienze e inserito nel POF “Alla scoperta degli ambienti del Friuli Venezia Giulia”.

OBIETTIVI DISCIPLINARILa abilità e le competenze sono state, nel complesso, parzialmente raggiunte .

METODOLOGIA DIDATTICA- Lezione frontale- Relazioni su attività pratiche di laboratorio

MEZZI E STRUMENTI DIDATTICI- Libro di testo- Attività pratica di laboratorio- Visione film : Apollo 13, Vajont di Mancinelli

ATTIVITA' DI RECUPEROIl recupero è stato svolto in itinere mediante attività personalizzate: questionari, esercizi, schemi.

SCANSIONE TEMPORALE E TEMATICA DEI CONTENUTI CULTURALISettembre/ottobre

- Sfere della Terra- Spessore, densità e temperatura dell’atmosfera - Idrosfera- Acqua: caratteristiche fisiche e chimiche

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Novembre/dicembre- Struttura interna della Terra- Rocce (cenni)- Modellamento terrestre

Gennaio/febbraio- grandezze ( massa, volume, temperatura, peso….)- trasformazioni fisiche della materia , sostanze pure, sistemi omogenei

ed eterogenei- tecniche di separazione dei miscugli

Marzo/Aprile- passaggi di stato- trasformazioni chimiche- introduzione di alcuni elementi e composti chimici- tavola periodica (cenni)

Maggio/giugno- Terra: forma e dimensioni

- Moti della Terra: moto di rotazione , prove e conseguenze - Moti della Terra: moto di rivoluzione, prove e conseguenze VERIFICA E VALUTAZIONE FORMATIVA E SOMMATIVAStrumenti di verifica sono state prove a risposta chiusa e prove a risposta aperta, relazioni su attività pratiche, interrogazioni orali. La valutazione formativa è stata attuata mediante prove oggettive strutturate e prove scritte non strutturate. La valutazione sommativa è stata effettuata periodicamente per comprendere il grado di apprendimento raggiunto con il livello minimo previsto. La valutazione ha prestato attenzione all'uso della terminologia specifica, alla chiarezza e correttezza espositiva, all'interesse, alla partecipazione, alla puntualità e alla continuità nell'impegno manifestato dall'allievo.

L'insegnante

Prof.ssa Riccarda Cappella

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RELAZIONE FINALE di SCIENZE MOTORIE a. scol. 2012-2013 classe 1BU

INSEGNANTE: AMBROSIO Marinella

La classe partecipato alle lezioni con interesse e impegno raggiungendo, gran parte degli obiettivi e competenze compresi nel piano di lavoro.

COMPETENZEGli alunni hanno sviluppato:-padronanza ed espressività corporea;-maggiore consapevolezza degli schemi motori nell’ambito delle capacità coordinative;-maggiore consapevolezza delle capacità condizionali;-padronanza delle tecniche di base dei Giochi sportivi e degli aspetti relazionali.

CONOSCENZE l’alunno conosce: gli aspetti teorici essenziali legati all’attività pratica svolta; le modificazioni strutturali del corpo in rapporto allo sviluppo; le potenzialità del movimento del corpo, le funzioni fisiologiche in relazione al

movimento e le posture corrette; le strategie per realizzare azioni motorie in modo sempre più economico ed

efficace; percepisce il ritmo delle azioni proprie ed altrui; i principi elementari dei metodi di miglioramento delle capacità condizionali; sa valutare il proprio livello di tolleranza di un carico di lavoro; la terminologia essenziale della materia; gli aspetti essenziali della terminologia, dei regolamenti e della tecnica degli

sport trattati, il valore educativo e sociale dello sport; i principi elementari di prevenzione e di attuazione della sicurezza personale in

palestra e negli spazi aperti.

ABILITA’ raggiunte dall’alunno:trasferisce nell’ambito della vita quotidiana di relazione le conoscenze teoriche rispetto alla nomenclatura ginnastica - ai sistemi osteomuscolare del corpo umano e del loro funzionamento anche rispetto agli effetti che il movimento produce su di essi; coglie le informazioni spaziali, temporali e corporee per il controllo del movimento; realizza in modo efficace l’azione motoria richiesta; sa utilizzare semplici strategie per il miglioramento delle capacità condizionali; coglie gli effetti delle strategie utilizzate; utilizza parte della terminologia specifica della disciplina sportiva; riconosce e applica le regole base di alcune discipline; si relaziona positivamente mettendo in atto comportamenti corretti e collaborativi; adotta nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto delle persone, dell’ambiente; e le trasferisce nell’ambito della vita di relazione.

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CONTENUTI trattati Terminologia essenziale ginnico-sportiva – cenni teorici sulle discipline

sportive affrontate esercitazioni su situazioni-problema con soluzione trovata dagli stessi alunni.

Esercizi di corsa, salto, lancio, svolti in variazione di tecnica e situazione con l'utilizzo di attrezzi diversi- esercizi di associazione di diversi schemi motori - esercitazioni di equilibrio statico, dinamico, di volo tramite l'esecuzione di percorsi, circuiti, staffette e con l'utilizzo di attrezzi - esercitazioni di coordinazione oculo-manuale, oculo-podalica e senso-motorio-dinamici - esercitazioni di percezione spazio-temporale e ritmica anche con stimoli uditivi e visivi- esercitazioni per il miglioramento della destrezza e precisione del gesto - esercitazioni su situazioni-problema.

Esercitazioni rivolte al potenziamento della resistenza allo sforzo prolungato: corsa endurance, corsa con variazioni di ritmo, percorsi e circuiti eseguiti con tempi di recupero diversi - esercizi rivolti all'incremento della rapidità di esecuzione dei gesti e di velocità anche nella corsa - andature atletiche, prove ripetute su brevi distanze - esercizi di potenziamento muscolare: segmentario degli arti superiori, arti inferiori, del tronco e globale a corpo libero o con piccoli - esercizi di mobilità articolare generale e segmentaria - esercitazioni attive e passive - esercizi di stretching - giochi di movimento tradizionali e propedeutici ai Grandi Giochi Sportivi. Riflessioni verbali sulle esercitazioni proposte - aumento graduale dei carichi di lavoro - test di valutazione motoria ripetuti periodicamente e considerazioni sugli esiti.

Giochi di squadra Pallacanestro, Pallavolo, Calcetto, Florball-Unihockey con relativa codificazione delle regole e dei ruoli di gioco nonché loro rispetto - esercizi di collaborazione, giochi sportivi e non – assistenza indiretta durante le attività pratiche – attività di arbitraggio guidato degli sport individuali e di squadra.

ATLETICA LEGGERA: - corsa campestre - esercitazioni per l’apprendimento della tecnica di corsa veloce –staffette – salto in lungo e getto del peso –

PALLACANESTRO: esercizi di sensibilizzazione e manipolazione della palla – tecnica del palleggio sul posto e nello spazio, passaggio a due mani petto, tiro a canestro da fermo e in terzo tempo. Regolamento base di gioco.

FLOORBALL-UNIHOCKEY: fondamentali individuali e di squadra; Regolamento base di gioco.

PALLAVOLO: esercizi di sensibilizzazione e manipolazione della palla – tecnica del palleggio e del servizio dal basso, introduzione al bagher. Regolamento base di gioco.

Conoscenza delle strutture e degli attrezzi in essa contenuti, nozioni relative a semplici norme di comportamento relative alla sicurezza in palestra.

METODILezione frontale e dialogata, ricerche tematizzate o guidate, lavori a gruppi.

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STRUMENTI• Impianti sportivi : palestra Villanova, Borgomeduna, Stadio di Atletica Leggera

e Palaindoor di Atletica Leggera;• Palaghiaccio di Claut;• Attrezzi sportivi codificati e non;• Fotocopie.

VERIFICHE• Prove pratiche;• Prove motorie e psicomotorie;• Osservazione sistematica durante l’attività didattica;• Partecipazione ad attività agonistiche di Istituto e successive di collaborazione

ai Giochi Sportivi Studenteschi.

CRITERI DI VALUTAZIONEvalutazione formativa: la valutazione formativa comprende il miglioramento ottenuto rispetto al livello di partenza. Nelle prove pratiche : ha sviluppato le capacità per affrontare la prova. la valutazione sommativa comprende i risultati delle verifiche effettuate, momenti di autovalutazione, osservazione diretta, tornei, test motori. L’osservazione sistematica degli alunni ha preso in considerazione l’attitudine individuale, l’impegno, la partecipazione, l’interesse e la volontà di ricercare i propri miglioramenti, l’atteggiamento tenuto in classe nelle fasi dialogate.

L’Insegnante

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Classe I B u Verifica del piano di lavoro di Religione

- “Quando noi cadiamo, le stelle esprimono desideri?” Per ogni bambino che nasce, nel cielo si accende una stella, gli viene affidato un angelo. Festeggiare i compleanni per rinnovare la gioia di quando un bambino è venuto al mondo. “Ingiustizia del dono/ che solo amor perdona” (Lanza del Vasto).

- Diventare grandi non significa trasgredire ma imparare a rendersi utili e a fare il bene. “Io sono già grande”.

- Feste ebraiche d’inizio anno: Roshasannah, Yom Kippur, festa delle Capanne. Il libro di Kohelet: “Il Signore risponde con la gioia del cuore” . La bellezza e la gioia del vivere. Gesù interprete di Kohelet: “Non preoccupatevi per il domani::: Ad ogni giorno basta la sua pena” (Matteo 6,34).

- Un crocifisso per abbracciare il mondo.- I confini dei paesi sono segnati dallo scorrere delle acque. La parrocchia custodisce

l’originaria configurazione del paese, antica come le montagne. I soli confini naturali: il paese e il mondo (Vinoba, discepolo di Gandhi). Le tre dimensioni del popolo: i morti, sepolti nel sagrato attorno alla chiesa; quelli che verranno, rappresentati dal battistero; il presente: il popolo che si raduna nella Chiesa. L’aga del muscle:; “Lei ci ha detto che ti aspetta.

- “Fai ogni giorno una buona azione. Poi due, poi tre. Poi smetti di contare” (Lanza del Vasto). Cercare il bene più grande.” La riscoperta dell’etica tradizionale, terreno comune tra tutti i popoli del mondo” (Giannozzo Pucci).

- Lettera di p. Gianni dall’Uganda: “Mi sto rendendo sempre più conto che il mio compito è il servizio dei più poveri”.

- Quasi amici. “Ho pregato tanto per te”. “Il mio vero handicap è non avere più lei”. Il bene dell’amicizia e della famiglia.

- “Quello che un tempo era dolore ora è diventato pace” (Tagore). - “Mi chiamo Eva”. “La scuola è la mia casa”. “Chi è senza basi o svogliato, qui è il

preferito” (Scuola di Barbiana”. “Dicesi maestro chi non ha interessi culturali quando è solo” (don Lorenzo Milani). Freedom Writers.

- “Voglio l’amore, non il sacrificio” (Osea 6,6; Matteo 9,13; 12,7). Uscire dalla religione sacrificale. Legatura e scioglimento di Isacco (Genesi 22): “Come se Dio dicesse: Tu hai dato di me questa immagine di crudeltà ma io sono venuto ad abitarla perché non c’era altro modo per liberartene”.

- “Riportare i cuori dei padri verso i figli” (Luca 1,17). Riscrivere la parabola del figlio che ritorna (Luca 15). Scialla. Telemaco alla ricerca del padre.

- “Fu lasciata sola la terribile mischia dei troiani e degli achei”. La religione dei greci. Nausicaa: “Ogni straniero o povero viene da parte di Zeus, come un dono piccolo ma gradito”. L’ospitalità presso gli antichi e nella regola di san Benedetto: “Venit hospes, venit Iesus”.

- Essere liberi di seguire il proprio cuore (nella direzione del bene). Stelle in terra. Il messaggio della parabola dei talenti: non avere paura di Dio. Ognuno ha tutto quello che gli serve per poter vivere una vita felice.

- La meravigliosa storia di Giuseppe. (Genesi 37.39-50). Giacobbe e i suoi figli. Gli incontri al pozzo. Giuseppe, la provvida sventura.

- Papa Francesco: “Annunciate il vangelo e, se necessario, anche con le parole”. Riaprire i sentieri della speranza.

- “Grazie, Krishna, per avermi fatto conoscere Gesù”. Vita di Pi. Induismo e Islamismo. Il Signore parla nella tempesta (Giobbe).

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- I passi dell’amore. Ci servono i riti. Prima il nido, poi i piccoli. “I suoi comandamenti non sono gravosi” (1 Gv 5,3). “Essere sostenuti da un grade amore e da una Rivelazione non è un peso ma sono ali ed è bello essere cristiani” (Benedetto XVI).

- La bellezza della nostra fragile umanità, che anche gli angeli ci invidiano.

E’ una classe generosa, entusiasta, aperta, che vive intensamente la scuola. I ragazzi vi fanno entrare il loro mondo, vogliono farcelo conoscere per avere, se possibile, approvazione. Abbiamo partecipato a degli eventi significativi, come la mostra delle fiabe russe a Sarmede e i presepi di Polcenigo e la conferenza del vescovo Poletto sul cardinal Martini. Molto bello l’impegno per l’Africa, che indica la giusta direzione. Tra loro e con noi i ragazzi si sono dimostrati attenti e solidali.L’insegnanteSilvano Scarpat