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Premessa - Scuola San Giovanni Battista...faceva ridere senza dire parolacce o cose sporche . Invece nel cinema di oggi non si capisce niente soprattutto per noi anziani. Se volessi

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Premessa

Aprire il giornale la mattina è un'abitudine meravigliosa! Significa che il mondo ancora esiste e gira con il suo carico di gioie e dolori e che noi per adesso ci stiamo ancora dentro, ruotando insieme a lui e cercando di capire qualcosa del Grande Caos. M. Lodoli ,Repubblica

Il progetto “Il quotidiano in classe” ha preso avvio dalla proposta di

lettura, durante l’ora di italiano, del giornale. Questo ha permesso di

coinvolgere gli studenti nella lettura delle notizie principali,

selezionandole e fornendo loro gli strumenti necessari per

comprendere al meglio i temi ed i nodi critici dei testi proposti dai

quotidiani. Da questo lavoro si è potuto notare con piacere che c'è

interesse, che molto spesso una notizia accende le curiosità e apre un

dibattito che neanche il suono della campanella arresta.

Se infatti la condivisione e il dialogo interdisciplinare sono un riflesso,

ma anche un’esigenza di una società in cui le relazioni sono alla base

del progresso in ogni settore della vita, la lettura del quotidiano

diventa un potente mezzo di scambio di idee, di opinioni e di

sentimenti.

Il progetto ha inoltre fornito agli alunni competenze riguardo la

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“grammatica” giornalistica (titolatura, lessico specifico, genere di un

articolo), che hanno concesso ai ragazzi della seconda media B di

cimentarsi nel ruolo di” piccoli giornalisti”, realizzando un proprio

giornale di classe, attraverso l’apprendimento e l’applicazione dei

moderni mezzi di comunicazione ed espressione rappresentati dallo

strumento informatico.

Il lavoro rivolge l’interesse sulla storia, sulla creatività, sull’uso e la

valutazione dei mezzi di comunicazione, del loro ruolo all’interno della

società, delle modalità di percezione che essi inducono, dell’accesso

alla loro fruizione e del lavoro creativo che con essi si può svolgere.

Non resta che augurarvi una buona lettura!

Gli insegnanti

Serena Rosati e Andrea Pecchi

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Cinema anni 70-80 dal cinema comico all'horror

Come poter dimenticare il cinema di ieri? Anni diventati famosi per i film, i propri autori e per attori indimenticabili come Totò, Enrico Montesano, Stephen King. Il cinema di ieri è molto diverso da quello di oggi perché oggi possiamo vedere, per esempio, cinema in 3D mentre ieri al massimo il cinema poteva essere a colori. Un'altra cosa che è molto cambiata dal cinema di ieri a quello di oggi sono i costumi. Nel cinema di ieri si ricorda,per esempio, una Roma senza traffico e le macchine dell'epoca. Negli anni 70, si ricorda il mitico film italiano “FEBBRE DA CAVALLO”, un film comico con la regia di Steno uscito nei cinema nel 1976. Film indimenticabile grazie ad attori come Gigi Proietti,Enrico Montesano, Catherin Spaak,Mario Carotenuto,Adolfo Celi e Marina Confalone. Il tema principale di questo film sono le scommesse dei cavalli. I tre protagonisti sono:Felice, Mandrake e Pomata,chiamati così dagli altri scommettitori. Questi facevano di tutto per avere i soldi per le scommesse ma purtroppo non vincevano mai. Un giorno puntarono sul cavallo più lento e disprezzato dai scommettitori e lì,persero tutto. Da parte dell'horror, ricordiamo il mitico film americano “ SHINING ”,un film che ha terrorizzato l'America e tutto il mondo per anni ed ancora oggi. Girato nel 1980 in America dal regista Stanley Kubrick e Stephen King come personaggio principale. La parte veramente paurosa del film, è la suspance perché non si sa mai quando l'assassino potrebbe sbucare da una camera ed ucciderti. La storia narra di un insegnante fallito di nome Jack Torrance che accetta un lavoro come un guardiano notturno in un hotel e ci va insieme alla sua famiglia. Qui per varie cause impazzisce completamente ed uccide la moglie. Alla fine Jack,mentre rincorre suo figlio nel giardino, muore di freddo e il figlio si salva. Da parte dei film d'azione ricordiamo Apocalyps Now, un film che parla della guerra in Vietnam. La vera missione però è quella di uccidere un generale Americano perché era impazzito

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durante la guerra. Partono in cinque tra cui il protagonista interpretato dall'attore …..... alla fine riescono ad uccidere il Generale ma, dalla missione, ritornano solo in due. Da parte dei film strappalacrime ricordiamo Titanic, un film che parla di un viaggio su una nave chiamata Titanic. Il protagonista è …..... ed è interpretato dall'attore Leonardo di Caprio. Durante il viaggio si innamora di una ragazza dal nome..... e se ne innamora follemente ed anche lei ricambia i sentimenti. Purtroppo però la nave si va a schiantare contro un iceberg e alla fine muoiono tutti.

INTERVISTEAbbiamo intervistato varie persone per chiedergli cosa ne pensano dei film anni 60-80: Lorenzo C.: Cosa ne pensa del cinema anni 60-80?Pasquale C.: Il cinema anni 60-80 è un cinema per tutti i gusti. Io mi ricordo che quand'ero giovane, guardavo sempre i film di Totò perché ci si divertiva sempre ed in questo periodo c'è n'era bisogno.Lorenzo B.: Ci potrebbe fare un paragone tra il cinema di ieri e quello di oggi?Pasquale C.: si, posso fare un paragone, tra il cinema di ieri e d'oggi. Il cinema di ieri, era un cinema più semplice da capire e con sceneggiature molto diverse. Il cinema di ieri, era un cinema che ti faceva ridere senza dire parolacce o cose sporche . Invece nel cinema di oggi non si capisce niente soprattutto per noi anziani. Se volessi andare al cinema, devo mettermi gli occhialetti per vedere in 3D e ogni volta mi metto i tappetti alle orecchie perché il volume è troppo forte.Lorenzo C.: Qual'è stato il suo film preferito?Pasquale C.: A me piaceva molto il film “MISERIE E NOBILTÀ” perché rappresentava la vita di quel periodo facendo anche molto ridere.Lorenzo B : Qual era il suo attore preferito? E perché?Pasquale C.: io non avevo un attore che mi piaceva in particolare, ma se proprio devo scegliere mi piaceva Vittorio De Sica perché ogni

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battuta che faceva, faceva morire dal ridere.Lorenzo C.:A quale attore di oggi lo può paragonare? Le piace il figlio di Vittorio Cristian De Sica?Pasquale C.: Con gli attori di oggi lo potrei paragonare con Fabio de Luigi perché è l'unico che mi fa ridere. Cristian De Sica invece non mi piace molto perché per far ridere i ragazzi dice parolacce, altre cose e quindi se i ragazzi lo vedono pensano di poter fare come lui senza sapere che sbagliano

Storia del cinema anni 70-90Cinema & divertimento

-cinema speciale...biglietti a pagamento...-Tutti almeno una volta nella vita sono andati al cinema!!!!Prima della nascita della televisione, nel nostro paese, esisteva il cinema; inizialmente era muto con una musica di sottofondo, e poi diventò parlato, era in bianco e nero e poi diventò a colori. Il grande schermo ha conquistato milioni di spettatori ed è sempre più innovativo. Infatti troviamo ogni volta migliore sviluppo della grafica come il 3D e 4D e degli effetti speciali. Al cinema che alla televisione ci sono moltissime produzioni di vari generi come la commedia, l'horror il drammatico, l'avventura e documentari informativi. Comunque almeno il 60 % degli italiani preferisce la commedia. I cinema più importanti, durante le prime dei film invitano gli attori che hanno partecipato e questo crea molta pubblicità e aumenta gli incassi. L' unico problema del cinema è il costo del biglietto che in questi ultimi anni è aumentato. Però andare al cinema è sempre un' esperienza speciale!!!! Le nostre case stanno assomigliando sempre più al cinema, non per lo spazio ma per l' utilizzo dei canali a pagamento come Sky e Premium dove vengono trasmessi nuovi film ogni giorno.Il cinema Italiano iniziò la propria vita a Torino dopo la prima proiezione dei fratelli Lumière, avvenuta a Parigi il 28/12/1895:

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nell'ultimo dopoguerra la cinematografia Italiana sarà una delle più premiate a livello mondiale.Il cinema venne portato in Italia dagli operatori Lumière ne corso del 1896.

I primi film pionieristici

I primi film sono documentari, filmati di pochi secondi nei quali coraggiosi pionieri riprendevano con una cinepresa a manovella fatti o personaggi del loro tempo. Il primo filmato giunto fino ai nostri giorni riguarda Papa Leone XIII che prega nei giardini Vaticani e si rivolge verso la macchina da presa per la prima Benedizione Papale filmata e dura 2 minuti..

Primi divi e film di propaganda Attori come Emilio Ghione, attrici come Lyda Borelli furono i primi divi soprattutto durante la prima guerra mondiale quando i drammi passionali presero il sopravvento nei gusti del pubblico.Sempre durante questo periodo si sviluppò un filone particolare cosiddetto film propagandistico: quello in cui l'eroe, mitologico, si immerge nelle avventure belliche distinguendosi per coraggiosi atti di eroismo. LA STAGIONE NEOREALISTANel corso della seconda guerra mondiale, ma soprattutto negli ultimi anni del conflitto, l' Italiaconosce lutti e distruzioni. In questo contesto, si sviluppa il neorealismo, un movimento artistico e culturale che riguarda tutte le forme di arte, ma soprattutto il cinema. Questo genere di film allo scopo di rappresentare la situazione reale paese: le trame ruotano attorno alle vicende delle famiglie povere; gli attori, sono frequentemente non professionisti, immersi nella vita di tutti i giorni; c'è molta attenzione sull'uso della lingua, con grande ricorso ai dialetti regionali; per quanto riguarda l' immagine i registi, si

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propongono di non toccare la realtà rinunciando all'illuminazione artificiale e alle riprese in studio. In una posizione molto più autonoma, appare in quegli anni Federico Fellini, autore formatosi presso la scuola neorealista.Film come quelli viscontiani, ma sopratutto la trilogia della guerra di Rossellini ottiene moltissimi riconoscimenti a livello internazionale. Successivamente Rossellini sperimentava nuovi stili nella celebre trilogia Stromboli terra di Dio, Europa e Viaggio in Italia, fondendo perfettamente cinema documentaristico e a scavo psicologico. Al centro di queste opere spiccano figure femminili in fuga da Hollywood. La critica dell'epoca, stroncò il trittico rosselliano ma il tempo ha reso giustizia a quelli che oggi appaiono film di sorprendente modernità.

La grande stagione della commedia Nella seconda metà degli anni '50 si sviluppa anche il genere della commedia spesso conosciuta come commedia italiana, una definizione che fa riferimento a un titolo di un film di Pietro Gelmi: divorzio all'italiana con Marcello Mastroianni e Stefania Sandrelli, due tra i più importanti attori del cinema. Altri due grandi esponenti furono Laurel & Hardy, conosciuti come Stanlio & Ollio. I due grandi attori cominciarono ad essere noti in Italia in piena era fascista quando nel 1931 fu importato il loro film “Muraglie”. Mussolini stesso si lasciava andare all'ilarità assistendo in proiezioni private alle loro scenette. Quest'ultimo era un grande ammiratore della coppia comica. Un altro fan della coppia si dice sia stato papa Pio XII che si sarebbe deliziato dei film dei due che addirittura, volle ricevere in Vaticano in udienza privata Stanlio e Ollio. Il successo in America cominciò a declinare e cosi sii recarono in Europa dove fecero numerose tournée in Francia, Spagna, Italia, Germania e in Danimarca: il nuovo successo fu immediato e si può dire che in quei paesi la loro fama duri tuttora.

IL CINEMA COMMERCIALE ITALIANO

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Vicino al cinema neorealistico e della commedia Italiana a partire dal secondo dopoguerra nacque anche un cinema Italiano più popolare che veniva apprezzato dal pubblico di tutto il mondo facendo entrare questi film nella storia della cinematografia Italiana.

POLIZIESCOIn questo periodo ottenne un grande successo il genere “poliziesco” in cui vengono trattate storie di poliziotti alle prese con delinquenti e criminali sullo sfondo delle principali metropoli Italiane come Roma, Milano e Napoli.I protagonisti di questi film potevano essere normalo cittadini vittime di episodi criminosi che decidono di farsi giustizia da soli divenendo quasi dei giustizieri contro il crimine. Questi film, pieni di azione, inseguimenti e scene violente, avevano anche dei richiami a fatti di cronaca nera avvenuti in Italia negli anni 70. Furono poco amati dalla critica dell'epoca, che li definiva molto negativi etichettandoli come fascisti e giustizialisti, accusandoli di essere tutti uguali nelle trame e nei personaggi. Però questi film furono invece apprezzati dal pubblico Italiano ed internazionale, facendo sbancare pian piano i botteghini di tutto il mondo.Successivamente il poliziesco vedrà sviluppare un filone comico, le cui pellicole fungeranno da presa in giro degli stessi polizieschi realizzate dagli stessi registi ed interpretate dagli stessi attori di questo genere, come la saga del commissario romano Nico Giraldi.Il successo del poliziesco fu intenso e di breve durata perché la produzione di questi film durò poco più di un decennio per poi scomparire a metà degli anni 80, anche se si riscontrano altri polizieschi “tardi” realizzati negli anni 90.

Il cinema d'animazione Nonostante l'Italia non abbia grande tradizione commerciale dell'ambito del cinema d'animazione, nel corso del tempo, si sono rivelati diversi autori degni d'attenzione. Il pioniere del cartone

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animato italiano è stato Francesco Guido, meglio conosciuto come “Gibba”. Realizzò il primo mediometraggio animato del nostro cinema: L'ultimo sciuscià e successivi lungometraggi come Rompicollo e I picchiatelli. Negli anni 70 tornerà al lungometraggio come Il racconto della giungla e L'erotico nano e la strega. Nel decennio successivo l'animazione italiana pare entrare in una nuova fase produttiva grazie allo studio torinese Lanterna magica che con la regia di Enzo d'Alò, realizza la favola natalizia la freccia azzurra. Quest'ultimo, separatosi dallo studio Lanterna magica, produrrà negli anni seguenti Momo alla conquista del tempo e Opopomoz.

INTERVISTA alla sig.ra SarahCosa ne pensa del cinema di oggi????La signora Sarah dice: Penso che abbia una grafica migliore di quello degli anni 70.Quindi lei preferisce il cinema di oggi??? -Assolutamente no!! Penso che non ci siano argomenti precisi su cui è basato il film e certe volte anche indegni.-In che senso???-Intendo che se per esempio si trattasse di una commedia, ai giorni d'oggi si inserirebbe anche una scena poliziesca.-Quindi lei pensa che il cinema di oggi, come dire, sia stupido???-Esattamente si!!-

INTERVISTA al sig. GianniQual è il suo genere preferito di film?? -Ovviamente il poliziesco. Mi piacciono quei momenti suspance in cui l'assassino si nasconde e tira il colpo decisivo. Però devo dire che mi piaceva di più, soprattutto come era strutturato nelle sue prime proiezioni.-perché?-perché nel cinema di oggi questo genere è molto ripetitivo.-Quindi lei preferisce il cinema di ieri?

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-Si, proprio cosi.Qual è un altro genere di film che le piace?-Mi appassiona anche il western.-Cosa le piace di questo genere?-Se devo essere sincero il cappello da cowboy e gli stivali a punta.- Greta & Giulia

IL CINEMA 3DIl cinema di oggi si sta spostando su nuove tecnologie, come il digitale e le sue opportunità come per esempio le telecamere, dvd ecc. La grande offerta di film ha determinato la chiusura delle sale tradizionali e la trasformazione di esse in multisale. Grazie al 3D il cinema di oggi ha avuto un grande impulso di cui ha goduto tutto il settore. Il passaggio tecnologico sta creando il problema di sostituire i macchinari cinematografici poiché è necessario che essi leggano i diversi formati. Il cinema di oggi ha una funzione aggregativa e sociale. Rispetto alla proiezione,la pellicola,il dvd (digitale) no ha ancora le stesse qualitàvisive,ragione per cui questi strumenti si pensa che conviveranno ancora per molto tempo. Venticinque anni fa nacque da ingegneri americani e indiani, “qube cinema”,che dà la possibilità di leggere tutti i formati sul mercato. Il pubblico di oggi è molto esigente, vuole essere seguito e soddisfatto attraverso la ricerca di un' offerta varia e diversificata. Il fenomeno della “pirateria” nasce probabilmente da questa esigenza infatti internet consente di scaricare film da un vasto campo di scelta. Alcuni critici e studiosi del settore stanno pensando di trasmettere proiezioni in diretta per esempio della lirica.

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UN GIGANTE DEL CINEMAE' l'uomo che ha spinto la sfida della tecnologia nel cuore dell'oceano, e ha vinto 11 Oscar e un miliardo e 800 milioni di dollari di incasso “ world wide”. Ha trasportato nel tempo Schwarzenegger per uccidere una donna e, la volta successiva, per salvare lei e suo figlio. Lo stesso Arnold è stato per lui una spia travestita da venditore di computer, dando vita ad un' affascinante spy movie pieno di azione e di umorismo. Come se non bastasse ha scritto Rambo 2. Dopo il Titanic James Cameron ha tirato il fiato: era il re del mondo, il “ king of the hill”,il Signore di Hollywood e, soprattutto, degli effetti speciali. Dopo aver messo Kate Winslet e Leonardo Di Caprio nel bel mezzo del naufragio più famoso della storia, Cameron ha continuato a viaggiare sott'acqua ma nella sua testa c'era spazio per pensare a un altro film che, sopratutto, ripensasse il cinema. Lui l'uomo che lavorava come camionista e abbandonò tutto dopo aver visto Guerre stellari, capì che il suo futuro era nel cinema e, in un certo senso, nel futuro stesso. Così,oggi, torna con uno spettacolo straordinari:per Avatar ha creato un mondo interamente digitale e lo ha girato in 3D. La storia del film è una scusa; la filosofia new age ecologica-pacifista è una scusa; anche gli attori affascinanti ( Zoe Saldana e Sam Worthington) sono una scusa come il ritorno di una amica che con Cameron già se l'era vista brutta con gli alieni ( Sigourney Weaver ). Tutto impallidisce di fronte ad un limite portato all'estremo,ad un confine tecnologico superato che apre una nuova frontiera.

INTERVISTA A MARIO ZUMO

Intervistatore: Cosa pensi del 3D?Mario Zumo: Penso che sia una delle tecniche cinematografiche più sviluppate; ma come tutto il resto è possibile farla evolvere in

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tecnologie più avanzate come per esempio il 4D.Intervistatore: Secondo lei sarà possibile che un giorno esista in 4D?Mario Zumo: molto probabile, e per quanto ne so stanno già pensando non solo al 4D ma anche al 5D.Intervistatore: Quale genere di film le piace vedere?Mario Zumo: Azione, perché è entusiasmante, ricco di colpi di scena ed è difficile capire qual'è la causa di tutto il problema.Intervistatore: Cosa ne pensa dell'ultimo film di James Cameron “Avatar”?Mario Zumo: Penso che sia uno dei film che rimarrà nella storia del cinema per i suoi effetti speciali e per la trama intrigante.Intervistatore: Chi è il suo attore preferito?Mario Zumo: John Travolta perché riesce ad immedesimarsi nel personaggio facendolo diventare reale.Intervistatore: Le piacerebbe essere un attore?Mario Zumo:Come un'astronauta studia le stelle direttamente da sopra di loro e un astronomo studia le stelle dal suo laboratorio io non vorrei essere un attore perché preferisco stare al di fuori delle riprese e poi perché essendo un regista conosco molti attori tra cui anche Travolta e non vorrei essere altro nella vita perché a me piace questo lavoro e basta.Intervistatore: Pur essendo un regista moderno le piacciono i film vecchi?Mario Zumo: Moltissimo! E' grazie a questi film che è nata la mia passione per diventare regista.Intervistatore: Grazie e arrivederci.

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Un salto nel tempo: Com'è nata???

La tecnologia aveva già fatto ormai un grande passo avanti, e decise di metterci il timbro inventando la televisione -in sigla TV-.Possiamo definire l'inizio delle prime trasmissioni televisive con la data del 25 marzo 1925,grazie all'ingegnere scozzese JOHN LOGIE BAIRD. Lui non pensava di aver costruito un oggetto rivoluzionario per la vita dell'uomo. Decise di farlo conoscere al mondo mostrandolo al centro commerciale Selfridges di Londra. Nel1932 nel Regno Unito vengono trasmessi i primi programmi sperimentali dalla BBC col sistema Baird: adottò il metodo della scansione per punti attraverso l'uso del disco di Nipkow. Ma la cosa si fa ancora più interessante e sarà solo nel 1928 che a New York andrà in onda la prima trasmissione sperimentale televisiva. Il 2 novembre del 1936 la BBC inizia la diffusione televisiva in Germania e in Francia. Ma è solo dopo la seconda guerra mondiale che la televisione conoscerà uno sviluppo che la porterà a essere uno degli elementi quasi del tutto indispensabile per la vita di oggigiorno. La televisione non smette di stupirci, fa passi da gigante. Il 1° febbraio del 1977 la RAI introduce la televisione a colori.

Programmi TVFacendo un paragone con i programmi della televisione di oggi, quelli di allora erano molto meno vari. Tra i giovani lo sono ancora meno. Infatti seguendo una media in percentuale di

un calcolo fatto nel 2009 -quindi molto attuale- oggi, rispetto ad allora, i ragazzi guardano molto di più la

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televisione. Infatti essa fu l'attrazione principale solo quando fu inventata e poi con il passare del tempo sempre di meno. I programmi più in voga erano: CANZONISSIMA, SPAZIO 1999, CALIMERO, L'ALMANACCO DEL GIORNO DOPO E IL CAROSELLO. Quest'ultimo è andato in onda per la prima volta sul “Programma Nazionale” della RAI (attuale RAI 1) nel 3 febbraio 1957. Di solito andava in onda dopo il TG verso le 20:30. CAROSELLO non era e non poteva essere soltanto un contenitore di messaggi pubblicitari. Per i bambini ma anche per gli adulti di un tempo, il CAROSELLO era tutto, era il loro divertimento. CAROSELLO ha vissuto vent'anni ed è stato il programma più amato dagli italiani di tutte le età. Il giorno dell'addio, 1°gennaio 1977, erano in 19.000.000 davanti alla TV. Rimarrà per sempre nella mente di tutti gli italiani, la famosissima frase ”TUTTI A NANNA DOPO IL CAROSELLO”. Anche CALIMERO era ed è tuttora una star. Appare, infatti, anche lui nel CAROSELLO, pubblicizzando il detersivo AVA. La trasmissione più popolare tra le ragazze era CANZONISSIMA. Questa è stata una trasmissione televisiva molto popolare, mandata in onda dalla RAI dal 1956 al 1975. Nel 2010 fu annunciata una nuova edizione del programma che, avrebbero dovuto condurre GIANNI MORANDI ed ELISABETTA CANALIS. Questo progetto però non venne più preso in considerazione a causa dei costi troppo eccessivi. Un'altra trasmissione, molto popolare tra i ragazzi, era SPAZIO 1999.L'ALMANACCO DEL GIORNO DOPO è stata una rubrica a cura del TG1 trasmessa su RAI 1 dal 1976 al 1992. Andava in onda tutti i giorni tranne la domenica seguita da “CHE TEMPO FA?” Il programma iniziò in bianco e nero, ma la prima trasmissione a colori avvenne nel febbraio dell'anno immediatamente successivo. Questo programma andava in onda in quello che ora è l’orario dell'attuale TG1.

Ecco a voi una breve intervista a chi ha visto e vissuto in prima persona il ciclo della TV passata e presente:

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Rachele&Alessia: Che cosa ne pensi dei programmi mandati in TV quando eri più giovane??

Daniela: Sicuramente erano più puliti sia nel linguaggio che nella visione di quelli che ci propongono oggi.

R&A: Anche te seguivi la regola del “tutti a nanna dopo Carosello?”.

D: Si.

R&A: Parlacene.

D: Si mangiava, ci si preparava per andare a dormire, si guardava il Carosello e poi tutti a nanna.

R&A: Quali programmi che ormai non ci sono più vorresti rivedere sul tuo televisore???

D: Le “Operette”come : Happy Days, Carosello, Furia, Heidi, Canzonissima ... che ogni tanto mandano in onda ancora adesso.

...Televisione:Passato...Presente...Futuro ... (secondo noi)Secondo la nostra opinione, la televisione avrà ancora tante evoluzioni da compiere, come del resto è già accaduto. Speriamo che le persone che lavorano in questo campo inventeranno, con il passare degli anni, programmi che faranno divertire sia i giovani che tanto meno gli adulti. Ci auguriamo che questo nostro articolo vi sia piaciuto. Con affetto le vostre giornaliste

Rachele & Alessia

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Il globo e l'uomo in una macchina

La televisione oggi è il classico esempio dell'”uomo che mangia se stesso”,mi spiego meglio:dal punto di vista di molti l'uomo ha creato la TV per dominare la realtà.Non c'è dubbio che oggi la TV abbia assunto un ruolo predominante nella vita di ciascuno,ognuno ci passa (in media), più del 29% della propria giornata. Uno spot apparso recentemente sulla RAI diceva che in realtà non vogliamo assomigliare alla TV,ma vorremo che la TV assomigli a noi.Ma il vero problema è che la TV di oggi è molto diseducativa,e se dev'essere lo specchio della società siamo messi proprio male. In passato,nella TV,al contrario di oggi,vi erano programmi educativi come documentari e serviva maggiormente come strumento di comunicazione e informazione.Invece oggi NO, perché oggi tutti i ragazzi passano troppo tempo davanti a cartoni americani che non educano. Degli esempi sono: i Simpson e i Griffin. Mentre i documentari cioè i programmi che educano sono trasmessi verso mezza notte quando i bambini stanno già dormendo.Simpson (in madrelingua The Simpson) è una popolare sitcom animata creata dal fumettista statiunitense Matt Groening,alla fine degli anni ottanta,ma che adesso sta avendo un grande successo. Ambientato in una cittadina statunitense chiamata Springfield lo show tratta in chiave umoristica molti aspetti della condizione umana,così come la cultura,la società in generale e la stessa televisione.Il 14 gennaio 2000 lo show ha ottenuto una stella nella Hollywood Walk of Fame.É,tutt'oggi, la più lunga sitcom e serie animata statunitense mai trasmessa.Inoltre la TV trasmette solo fiction e reality show. Delle fiction sono:i Simpson,Barbie,e cartoni di intrattenimento giovanile. Passiamo al dunque:i reality show occupano tanto spazio nella vita di ogni individuo. Li trasmettono perfino sui canali per bambini,naturalmente non con persone vere,ma con persone “cartonizzate” che

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eseguono azioni sotto un controllo umano,ma questo controllo umano dev'essere più diligente visto che anche in questi reality c'è tradimento,bugie e scene non adatte ai bambini piccoli. In questo mondo ormai all'avanguardia le persone cercano di tenere “aggiornati” anche i ragazzi,però sbagliando,perché la vita dei giovani non dev'essere compromessa dalla televisione che molte volte trasmette programmi diseducativi che i ragazzi prendono da esempio,e quindi i ragazzi crescono male e i loro figli cresceranno male come loro e questa catena continuerà all'infinito. Speriamo che i programmi della televisione diventino più educativi...

I Griffin e cartoni simili...cosa ne pensate?Qualche tempo fa hanno messo in trasmissione tre serie di cartoni animati che vanno in onda alle 14 su Italia Uno(i Griffin,i Simpson e American Dad).Ma vi sembra normale che questi cartoni siano trasmessi in quella fascia oraria?La maggior parte delle persone si riferisce soprattutto ai Griffin:il bimbetto più' piccolo(Stewee)si riferisce al padre chiamandolo “figlio di P...”,ci sono espliciti riferimento al sesso,alla prostituzione,oltre a scene splatter veramente orribili(gambe mozzate,sangue,ecc.) e ancora parolacce(cacchio,*******,vaffa*****)che solo qualche anno fa faceva slittare programmi del genere in tarda serata o almeno venivano “bippati”.Non ci stupiamo se poi tra i giovani (questi programmi,essendo cartoni programmati in quella fascia oraria,possono essere visti anche da bambini molto piccoli!)ci sono fenomeni di bullismo,maleducazione e violenza più' o meno esplicita. Che cosa ne pensate?Questi programmi dovrebbero essere ancora trasmessi?

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Intervista a Gerok FartikGIORNALISTA:Caro signor Fartik le volevamo chiedere:lei che ne pensa della TV di oggi?GEROK FARTIK: io della TV di oggi non ne ho una buona immagine:è troppo diseducativa,ci sono programmi violenti che i ragazzini prendono per idolo,e imitano le loro azioni in pubblico ferendo pure,magari.GIORNALISTA:Secondo lei la TV si potrebbe migliorare?GEROK FARTIK:Per me la TV si potrebbe migliorare soltanto se i produttori televisivi facessero programmi non altamente diseducativi ma cartoni che servono per la formazione culturale della persona che li sta guardando.GIORNALISTA:Signor Fartik cosa ne pensa della dipendenza che hanno i ragazzi per la TV?GEROK FARTIK:La dipendenza di questi ragazzi su questa macchina porterà un crollo culturale di tutta la prossima generazione.GIORNALISTA:Che programmi le piacerebbe vedere in televisione?GEROK FARTIK:Se devo dire la verità,a me piacciono molto i gialli e i poliziesci. Un cartone investigativo molto interessante per i ragazzi è “Detective Conan”,che parla di un ragazzino che in verità è un grande detective e che grazie alla sua intelligenza riesce a risolvere anche i casi più difficili:è uno Sherlock Holmes per i ragazzi.GIORNALISTA:La salutiamo e la ringraziamo per l'aiuto che ci ha dato, vedremo cosa possiamo per migliorare la Televisione.

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Lo sport

tennis:Bjorn Borg

Borg è nato e cresciuto vicino a Stoccolma in Svezia. Borg inizia la sua carriera da tennista nel 1972. A soli 15 anni viene selezionato per rappresentare la Svezia in Coppa Davis. Il 1973 è il suo primo anno da professionista e si rivela al mondo raggiungendo il quarto turno dell'Open di Francia. Tra il 1974 e il 1976 Borg vince i suoi primi sette tornei professionistici. Dopo due successi sul cemento Borg vince gli internazionali d'Italia al Foro Italico. Due settimane dopo si ripete vincendo il suo primo Slam all'Open di Francia. Questo successo lo rende il più giovane vincitore del Roland Garros, ma il record verrà' poi battuto successivamente. Nel 1976 Borg perde nei quarti di finale dell'Open di Francia, si tratta della seconda e ultima sconfitta della sua carriera al torneo parigino, ancora una volta a causa di Adriano Panatta , che è pertanto l'unico uomo ad aver sconfitto due volte il grande campione svedese nel Roland Garros. Qualche settimana dopo Borg vince a Wimblendon, il terzo Slam della sua carriera, e per tutto il torneo non perde neanche un set. Dopo altre vittorie, Borg annunciò il suo ritiro, e la notizia sconvolge il mondo del tennis. Anche il suo avversario John McEnroe provò inutilmente a convincere il neanche ventisettenne Borg a continuare a giocare.Borg, agli inizi del novanta, provò a rientrare nel mondo del tennis, e fu però un totale insuccesso.In seguito Borg subì una serie di cocenti sconfitte al primo turno contro giocatori di bassa classifica. Dopo molti match persi si ritirò definitivamente, limitandosi a giocare occasionalmente in tornei senior.

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FORMULA UNO DI IERI

AYRTON SENNAAyrton Senna approdò in Formula 1 nel 1984 con la Toleman, rischiando di vincere a Montecarlo sotto la pioggia, con la gara interrotta sul più bello.Nel 1985 passò alla Lotus, dove vinse in Portogallo. Nel 1989 trovò il suo rivale: Alain Prost, Senna perde il campionato in Giappone nello stesso anno, e nel '91 vince il suo terzo titolo. Ad Imola nel 1994 ottiene il miglior tempo nelle prove, ma un problema allo sterzo lo porta alla morte alla curva del Tamburello. Quel giorno il mondo è stato privato di un uomo di classe e grande carisma, dai profondi valori umani.

MICHAEL SCHUMACHERSecondo gli albi d'oro è il più vittorioso pilota di tutti i tempi. Nel 1992 vince in Belgio il primo titolo e si ripete l'anno successivo in Portogallo. Arriva alla Ferrari nel 1996 e nel 1997 avrebbe potuto vincere di nuovo, ma a Montecarlo ostacola il suo rivale Villeneuve e viene squalificato, perdendo il mondiale. Nel 2000 vince il mondiale e si ripete fino al 2004, ultimo titolo del campione, nel 2005 fa un mondiale disastroso, ma arrivando sul podio, con una sola vittoria nelle gare (ottenuta perché c'erano solo sei vetture in pista). Nel 2006 smette di correre ma solo temporaneamente, poiché riprende nel 2010, ma con risultati deludenti con la scuderia Mercedes.

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I mondialiIn onore del suo fondatore, dal 1930 al 1970, il campionato venne denominato Coppa del Mondo Jules Rimet. Solo dopo il 1970, la competizione acquisisce la denominazione odierna di Coppa del Mondo FIFA. In quest'anno infatti, il Brasile venne incoronato per la terza volta campione del mondo e, secondo il regolamento, gli fu consentito di entrare definitivamente in possesso del trofeo. Nasce quindi l'esigenza di creare una nuova coppa e per l'obiettivo vennero visionati ben 53 modelli differenti e la scelta cadde sulla creazione dello scultore italiano Silvio Cazzaniga che così scolpì la coppa del mondo. Essa ancora oggi viene consegnata alla squadra vincitrice del mondiale in cui resta per quattro anni. I più grandi marcatori di tutti i tempi furono: RONALDO(BRASILE): 15 retiMIROSLAV KLOSE(GERMANIA): 15 retiGERD MULLER (GERMANIA): 14 reti PELE' (BRASILE): 12 retiInvece i più grandi calciatori che ci siano stati ai mondiali furono:FRANZ BECKENBAUER (GERMANIA) 1974JOHANN CRUYFF (OLANDA) 1974DIEGO ARMANDO MARADONA (ARGENTINA) 1986PELÈ (BRASILE) 1970ZINEDINE ZIDANE (FRANCIA) 1998MICHEAL PLATINI (FRANCIA) 1986Le più grandi squadre che ci furono mai state e ancora ci sono ai mondiali, furono: Brasile,Spagna,Germania,Argentina,Olanda,Italia, Inghilterra. La squadra che ha vinto più titoli è il Brasile con il titolo di cinque mondiali, nel 1958, 1962, 1970, 1994, 2002.L'ultimo mondiale,in Sudafrica,lo ha vinto la Spagna in finale contro l'Olanda,vincendo con una rete nei tempi supplementari. I prossimi mondiali saranno nel 2014 in Brasile,nel 2018 in Qatar e nel 2022 in Russia. Speriamo che l'Italia vinca al più presto uno di questi mondiali in modo tale che vada a pari punti con il Brasile. L'ultimo mondiale

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non è andato bene ma speriamo che cambiando allenatore,con Cesare Prandelli, ex allenatore della Fiorentina,le cose cambino già dall'Europeo 2012.

INTERVISTE

I MONDIALI DI CALCIO

Qual'è lo scopo dei mondiali??Lo scopo dei mondiali è quello di riunire le trentadue nazioni più forti, in cui ogni nazione deve portare i ventidue giocatori più bravi del paese.Il mondiale non è una competizione qualunque poiché la maggior parte dei giocatori hanno la possibilità di giocarne solo uno o anche non giocare proprio. Questa competizione non è come la Champions League

che si gioca ogni anno, il mondiale si gioca ogni quattro anni, infatti tra ogni mondiale ci sono gli Europei,la coppa America,la coppa Asiatica e le qualificazioni per questa competizione.

Cosa si prova a vincere un mondiale??

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Marco Tardelli disse <<Vincere un mondiale è una sensazione unica, indescrivibile e che purtroppo solo l'1% del Mondo può provare. Io sono stato fortunatissimo a provare questa sensazione. Vinsi quel mondiale dell'82 in Spagna da protagonista e ritornando indietro non vorrei assolutamente cambiare quello che ho fatto. Nonostante in finale contro la Germania entrai dalla panchina fui fortunato poiché un mio compagno dovette uscire a causa di un lieve infortunio. Io entrai all'incirca a metà del primo tempo e già eravamo 1-0 per noi. Durante il secondo tempo Bruno Conti mi passò la palla, io sbagliai il controllo ma in scivolata riuscì a rimediare con un tiro che si insaccò all'angolino destro del portiere. La mia esultanza fu incredibile, scossi la testa come per dire “non ci credo,non è possibile”. Alla fine vincemmo quel mondiale 3-0 e quella fu la notte più bella della mia vita>>.

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IL GIOCO DEL CALCIO Attualmente,il calcio si gioca a livello professionistico in tutto il mondo. Milioni di persone vanno regolarmente allo stadio per seguire la propria squadra del cuore,e molte altre guardano le partite in televisione,senza contare l'elevatissimo numero di persone che gioca a calcio a livello amatoriale o per puro divertimento:la popolarità di questo sport è in continua crescita. Dal punto di vista tattico/tecnico il calcio si è evoluto molto anche con l'aiuto della tecnologia e della medicina. Infatti gli gli allenatori si aggiornano costantemente sui moduli tattici e sono supportati da preparatori atletici professionistici,che curano la preparazione fisica dei giocatori adattandola alle caratteristiche di ogni singolo giocatore.A tutto ciò si è anche associato il problema del “doping” che viene combattuto a livello mondiale avendo introdotto rigidi protocolli di controllo ai quali vengono sottoposti i calciatori dopo le partite.Oltre al contributo umano del calciatore, che è l'elemento principe di attrazione del gioco del calcio,Ultimamente i materiali a sua disposizione hanno permesso di aumentare le performance e la spettacolarità dei gesti tecnici.

LIONEL ANDRÉS MESSI

Lionel Andrés Messi noto anche con il diminutivo Leo o la “pulce”, è un calciatore argentino, attaccante del Barcellona e della nazionale argentina. Nato a Rosario il 24 giugno 1987.È alto 169 cm. Messi ha ottime qualità nel controllo della palla nell'accelerazione. A livello tattico,Messi può giocare in entrambe le fasce sfrutta i tagli nella difesa avversaria trovando più facilmente la via del goal. Messi ha iniziato a giocare a calcio all'età di 8 anni nel Grandoli squadra allenata dal padre. All'età di 12 anni gli viene diagnosticata una deficienza somatotropina (carenza dell'ormone della crescita).Il River Plate mostra interesse nei suoi confronti,ma non ha abbastanza denaro per pagargli le cure. Allora il Barça incomincia ad interessarsi di

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Lionel e si rende disponibile a pagare le cure. Lui si trasferisce in Spagna con tutta la sua famiglia e incomincia a giocare nei giovanili del Barcellona firmando il suo primo contratto ufficiale nel 2001.Messi vinse:2 palloni d'oro nel 2009 2010 e un fifa world player nel 2009.

FRANCESCO TOTTIFrancesco Totti è nato a Roma il 27 settembre 1976,è un calciatore italiano attaccante della Roma. Campione della con la nazionale italiana nel 2006. Nel corso della sua carriera ha sempre militato nella Roma,per la sua squadra romana è il miglior realizzatore di tutti i tempi 206 goal. È stato il miglior calciatore italiano nel 2000,2001,2003,2004,2007. Lui ha vinto tantissime competizioni: un campionato 2 coppe italiane e 2 supercoppe. Lui grazie ai suoi record ha influenzato il calcio italiano. Francesco Totti è dotato di grande tecnica calcia dei rigori perfetti. Durante il periodo di Zeman, Totti ha un notevole miglioramento atletico; decide infatti di eseguire un potenziamento muscolare per adattarsi ai ritmi del calcio moderno,guadagnando in forza fisica e potenza di calcio.Le principali peculiarità del suo gioco sono:una notevole visione di gioco,un'eccellente visione di gioco e un'estrema precisione nei tiri e nei passaggi.

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INTERVISTA A C.RONALDOgiornalista:come ti chiami?Ronaldo:Cristiano Dos Santos Aveirogiornalista:dove giochi?Ronaldo:al real madrid ,giornalista:da piccolo dove giocavi?Ronaldo:al Nacionalgiornalista:quanto a incassato il Manchester United per il trasferimento al Real Ronaldo:94 milioni di eurogiornalista:quanti palloni d'oro hai vinto?Ronaldo:1 nel 2008 giornalista:quanti campionati inglesi hai vinto ?Ronaldo:3giornalista:tu vorresti cambiare squadra?Ronaldo:se ci sono le condizioni e i soldi si potrebbe faregiornalista:andresti al Barcellona?Ronaldo:assolutamente nogiornalista:in Italia ronaldo: sigiornalista:vorresti avere un figlio?Ronaldo:si ma non oragiornalista:come ti sei appassionato al gioco del calcio ?Ronaldo:da piccolo giocando per strada giornalista:come va il tuo rapporto sentimentale?Ronaldo:molto benegiornalista:grazie per l'intervistaronaldo:prego.

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LA MODA:UN BENE PRIMARIO PER TUTTA L'UMANITÀ!!

Nei secoli passati,l'abbigliamento alla moda era appannaggio delle sole classi abbienti soprattutto per via del costo dei tessuti e dei coloranti usati,che venivano estratti dal modo minerale,animale e vegetale. Prima dell'Ottocento,l'abito era considerato talmente prezioso che veniva elencato tra i beni testamentari. I ceti poco abbienti erano soliti a indossare solo abiti tagliati rozzamente e,soprattutto,colorati con tinture poco costose come il grigio. A questi aggiungeva scarpe in panno o legno. Non potendo permettersi il lusso di acquistare abiti nuovi confezionati su misura,tali classi ripiegavano spesso sull'abbigliamento usato. Il termine moda deriva dal latino modus-i che significa maniera,norma,regola,tempo,melodia e ritmo.

La moda-detta anche,storicamente costume. Nasce solo in parte dalla necessità umana correlata alla sopravvivenza di coprirsi con tessuti,pelli o materiali lavorati per essere indossati. In realtà l'abito assunse anche precise funzioni sociali,atte a distinguere le varie classi e le mansioni sacerdotali,amministrative e militari.Le donne che non erano escluse,non per questo rinunciavano a vestirsi con cura estrema. Più legato alla psicologia e l'aspetto del mascheramento. Gli abiti possono servire a nascondere i lati della personalità che non si vogliono far conoscere o,viceversa,a mostrarli. Si pensi,ad esempio al proverbi:”l'abito non fa il monaco”

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i manuali di taglio e sartoria si svilupparono con una certa lentezza,soprattutto quando,dal XIV secolo in poi,si cominciarono a creare abiti aderenti al corpo. Il Garzoni,nel suo libro su tutte

le professioni del mondo edito a Venezia nel 1585,dice esplicitamente che un buon sarto deve saper far di tutto,per soddisfare ogni necessità della sua clientela. Quello del sarto non era quindi un mestiere indipendente,bensì era un servitore delle grandi signorie:viveva e lavorava presso una corte di un signore,che poteva anche scegliere di”prestarlo”a parenti o amici. La retribuzione per l'operato si aggirava intorno al 10% della spesa del tessuto. Era

una professione preclusa alle donne,che come sarte avevano compiti minori o si applicavano maggiormente al telaio e al ricamo. Non esistevano le taglie, quindi ogni vestito era un pezzo unico, realizzato su misura per il cliente. Le unità di misura erano variabili; a Venezia erano in uso i brazzi: da seda, che corrispondeva a 63,8 cm e da lana, 67,3 cm. Anche alcuni artisti,come Giotto e Antonio del Pollaiolo crearono modelli di abiti e tessuti. La famosa sarta della regina di Francia Maria Antonietta,Rose Bertin,pur creando sontuose toilettes per la regina,non poteva ancora definirsi stilista. Per fare un esempio una sarta non poteva comprare direttamente il tessuto,che era venduto esclusivamente dal fabbricante. Dopo la rivoluzione francese la Convenzione abolì le corporazioni e le regole rigide e minuziose che vi erano applicate,stabilendo che ognuno poteva vestirsi come gli pareva. Il decreto nasceva per l'odio contro le leggi suntuarie che erano ormai diventate uno spartiacque tra l'abito dell'aristocrazia e quello della borghesia,a cui erano proibiti molti oggetti di lusso. Dopo di allora il sarto fu completamente libero di esprimere la sua creatività.L'esplorazione dell'Oriente sui percorsi della Via della seta servì

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a far conoscere motivi insoliti che furono in particolare usati per la realizzazione di tessuti in seta. Nel Trecento, draghi, grifoni, pappagalli e il Chi, ossia la nuvola stilizzata cinese, popolarono le decorazioni tessili delle stoffe lucchesi.Nell'Ottocento la tecnica sartoriale andò affinandosi rendendo più agevole indossare il vestito. Dal XIX secolo si iniziano a distinguere i primi stilisti,che creavano nuovi tagli, nuove stoffe, nuovi canoni nel modo di abbigliarsi, con l'adozione di nuovi abiti femminili quali il tailleur inventato alla fine del secolo inglese. Lo stilista capovolse il rapporto tra il sarto e la cliente, che ora dipendeva dalle sue idee ed era ben felice di indossare un abito firmato da lui e realizzato nel suo atelier. Gli stilisti lavoravano solo per l'élite poiché i costi per l'ideazione e per la produzione erano molto alti. Questo nuovo impulso di riforma fu principalmente portato avanti da Charles Frederic Worth, inglese trapiantato in Francia, considerato inventore della Haute Coture e sarto personale dell'imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III,e della sua corte,dal 1864. denominato anche barocchetto o rococò, dal nome di decorazioni a pietruzze e conchiglie allora di moda, il secolo seguitò, almeno fino alla Rivoluzione francese, ad essere influenzato dalla moda aristocratica della corte di Francia. In Italia l'imitazione fu spinta al punto che anche parrucchieri e

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cuochi dovevano avere un nome o una provenienza d'oltralpe. Verso la fine del secolo grazie alla potenza economica derivata dal colonialismo e dalla Rivoluzione industriale, l'Inghilterra diventò importantissima per la diffusione delle mode, sopratutto maschili. Per tutto il secolo successivo e parte del Novecento gli uomini eleganti si fecero fare vestiti e accessori direttamente a Londra. La cravatta, oggetto di appassionata attrazione, doveva corrispondere a una serie precisa di requisiti, che potevano sintetizzarsi nel motto “ad ogni occasione la sua cravatta”; all'inizio del secolo era rigorosamente bianca e inamidata. Le prescrizioni riguardavano anche i nodi dovevano essere sempre perfetti e appropriati alla circostanze, in modo che ad ogni occasione mondana corrispondesse la cravatta giusta. Dopo la metà del secolo diventò sempre più piccola e fu fatta anche in tessuti colorati. Riguardo l'abbigliamento femminile, all'inizio del secolo la donna indossava un vestiario leggerissimo e trasparente. La rivoluzione francese,con il culto della Ragione e l'abolizione delle leggi Suntuarie, portò una ventata di anticonformismo che tuttavia durò meno di vent'anni. Nel periodo post-rivoluzionario,si abolirono i busti mentre i vestiti erano semitrasparenti anche in inverno. La moda detta che del nudo, prescriveva che non si portassero più di un etto e mezzo tra abiti e scarpe. Un'ondata di influenza e il divieto -posto da Napoleone-di importare le leggere mussole indiane, fecero sì che la moda adorasse abiti più pesanti e chiusi. Il vestito femminile si evolse nelle sue linee: all'inizio del secolo la sottana mostrava la caviglia, per poi allungarsi fino ai piedi nel 1840 allargandosi sempre più con la cupola della crinolina; si prolungò con lo strascico dopo il 1870; ritornò infine una lunghezza moderata e ad una linea a campana. Il punto vita, alto fino al 1822, si abbassò alla sua posizione naturale e scese a punta sul davanti alla fine del secolo. Influenzato anche dai movimenti culturali,il costume femminile trovò ispirazione in fogge che guardavano al passato e alla storia: all'inizio del secolo il

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neoclassicismo imperante voleva tutte le donne vestite e pettinate come statue greche. Con l'avvento del romanticismo gli abiti si coprirono di pizzi e balze; ci si ispirò alla storia,al gotico e al Rinascimento, alle eroine del melodramma. Con l'avanzare del secolo il gusto si spostò verso lo stile rococò,molto amato da Eugenia de Montillo. Attorno al 1870 trionfò l'eclettismo e si moltiplicano passamanerie e applicazioni; a fine secolo si ritornò a una linea che si ispirava alle corolle dei fiori mentre trionfava l'art Nouveau. Infine, ogni occasione doveva comportare, nei manuali di galateo, una veste appropriata per la signora elegante, sempre adeguata al ruolo mondano da interpretare: abiti da casa, da viaggio, da passeggio, da carrozza, da visita, da ballo, da lutto, da mezzo lutto, e soprattutto abiti da sport. Lo sport si fece largo dopo la metà nel secolo, e richieste indumenti appropriati per ambo i sessi: il costume con cui muoversi adeguatamente in acqua e l'imperativo morale di nascondere quanta più epidemie possibile. Il completo da amazzone comportava una lunga gonna a strascico che doveva scendere e coprire le gambe quando la donna calcava seduta di fianco sulla sella. Il secolo doveva però scoprire altro sport, come il golf, il tennis e la bicicletta. Dopo il 1890 comparirono gli abiti per le cicliste tentando anche un precoce ripudio della sottana: calzoni alla zuava coprivano le gambe fino al ginocchio avendo a volte quale unico compromesso una corta tunica parte dei fianchi.

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IntervisteIntervistatore:perché seguire la moda ?La signora Anna:perché mi sentivo alla pari con tutti gli altri,ma verso i 30 anni ho capito che seguire la moda era solo una perdita di tempo e ho iniziato a vestirmi secondo il mio gusto personale, per non essere una bambola omologata come tutte le mie amiche.Intervistatore:cosa è cambiato secondo lei tra la moda di ieri e la moda di oggi?La signora Anna:praticamente nulla perché quello che era di moda ieri potrà sempre tornare di moda un domani.Intervistatore: prima si vestiva con indumenti di prima mano o di seconda?La signora Anna: io, essendo in una famiglia messa male economicamente visto che la moda costava ho dovuto per molti anni prendere roba usata ,o dai miei fratelli o nei mercatini dell'usato.Intervistatore:ti importava di quello che pensava la gente?La signora Anna: no, perché chi mi conosceva sapeva che anche se non alla moda ero la stessa persona di sempre intervistatore: grazie per il suo contributo, buona serata e alla prossima intervistala signora Anna:grazie a lei arrivederci

Il periodo più solare dell'annoLa moda estiva

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L'estate è il periodo più solare e spensierato dell'anno. La moda dovrebbe riflettere proprio le caratteristiche che la contraddistinguono diventano specchio di allegria e solarità. Nella moda estiva verranno abbandonati i colori cupi per lasciar posto a colori più allegri come: il giallo, il rosso, l'arancione e l'azzurro.Per non sopportare il caldo ci sono persone che preferiscono la moda classica in estate indosseranno polo,tailleur dei pantaloncini leggeri. Mentre chi preferisce la moda del momento indosserà top, gonnelline dai più svariati colori e lunghezze, le ciabattine abbinate alle borsette e così via. Anche per le uscite serali la moda estiva saprà accontentare tutti gusti di uomini e donne usando abiti eccentrici e luccicanti ma anche semplici vestitini freschi. Per le persone a cui piacciono i jeans la moda estiva propone gonne e pantaloni di un tessuto molto più leggero.Anche gli occhiali da sole sono un accessorio molto importante durante l'estate. La moda propone vari stili diversi ma principalmente si concentra su lo stile che accompagnerà nelle lunghe passeggiate estive

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anche se bisogna saper scegliere quali modelli si addicono di più al proprio viso e personalità.La moda estiva è ricca di proposte e idee che,poi, ognuno vorrà far sua dando tocco personale ed unico al proprio abbigliamento.

GIULIA FIORINI E CATERINA MEDORI

Vestiti, scarpe, accessori per proteggersi dal clima pungentela moda invernale

L'inverno è il periodo più freddo dell'anno per questo la moda invernale pensa a proteggere dal clima pungente. Vestire d'inverno è comunque divertente come nelle altre stagioni. I tessuti più apprezzati dalla moda in questo periodo è: la lana. Esistono modelli aderenti, larghi, corti, lunghi, incrociati o lisci, ma negli ultimi anni è più apprezzato il tessuto morbido come: il velluto. Per gli amanti dei jeans soprattutto in questa stagione la moda offre molte possibilità, sia per l'uomo che per la donna. Anche tra i cappotti c'è molta scelta, si passa dai più classici a

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doppio petto con o senza cintura a quelli più alternativi. C'è invece chi indossa le giacche a vento, mentre si usano sempre di meno le pellicce.Viene dato tanto spazio anche alle scarpe tra cui ci sono tantissimi modelli di stivali. Vi sono alcuni con interno ricoperto di pelo che scaldano i piedi nelle giornate più fredde, di solito sono a punta o arrotondati, alti e bassi a seconda delle preferenze. Viene data importanza all'abbigliamento dello sport invernale come lo sci. Ci sono tute da sci di ogni genere e colori, per grandi e piccoli, uomini e donne. Anche nella realizzazione del dopo sci la moda invernale si è veramente sbizzarrita, ve ne sono di tutte le forme. Anche in questo caso, è importante che chi decide di seguire la moda si preoccupi di personalizzarla e la renda naturale il più possibile e la porti con scioltezza.La moda di oggi non è più creativa, infatti riprende dagli stili passati: degli anni '70-'80...

La frangetta

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La frangia non passa mai di moda, ma ne esistono diversi tipi e non è facile trovarne uno che si adatti al nostro viso e alla nostra personalità. Solitamente le frange possono essere lunghe, corte, spesse, bombate, scalate, laterali, sottili....Per un viso quadrato, la frangia ideale è lunga e scalata, mentre per un viso più rotondo la frangia dovrebbe essere corta e anche in questo caso,scalata.Per un viso irregolare invece si dovrebbe scegliere una frangia spessa, mentre la frangia laterale leggermente scalata sta bene a chi ha il viso di forma allungata o particolarmente magro. Il viso ovale invece può permettersi qualsiasi tipo di frangia: per esempio se si fa fare dal parrucchiere una frangia lunga e scalata,può portarla sia sulla fronte che a lato.Le donne che hanno la fronte alta invece sarebbe l' ideale farsi una frangia sfilata. Sui capelli ricci la frangia non sta bene perché non è facile da tenere e in questo caso si può scegliere le scalature ai lati del viso.

Intervista

-Segui la moda? Perché?

Si, perché mi piacciono i bei vestiti

-Quando hai iniziato a Interessarti di moda?La seguo da 5 anni

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-Segui qualche rivista in particolare?Ne seguo molte ma in particolare seguo “Glamour”

-E' importante secondo te seguire la moda?Si

-Che marche di vestiti ti prendi?Guess, Miss 60, D&G e Armani

-Ti vesti sempre diversa o per esempio sempre in jeans e maglietta?Mi piace vestirmi sempre diversa

-Dai importanza agli accessori? Perché?Si, trovo che sia un dettaglio che non si può tralascia

-Avrai qualche futuro professionale nella moda?Non in particolare ma mi piace seguire la moda

-Porti tacchi alti?Si, quando vado alle feste uso il tacco da 12cm, per uscire invece da 8cm.

-segui la moda estiva?La moda se si segue si segue sempre

-Quanta importanza dai al tuo taglio di capelli?Il taglio di capelli è importante perché deve adattarsi al mio viso

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--Usi accessori per capelli?

Uso in particolare solo l'elastico

-Ti trucchi? Perché?Si,perché permette anche alle donne più brutte di avere una vita sociale

-Secondo te quale è il colore da usare durante le stagioni?Durante : L'inverno,beige L'autunno,marrone La primavera,verde L'estate,azzurro

-Vai molto spesso al centro commerciale?Si, mi piace vestirmi provare e comprare vestiti di marca

-Cosa compri più spesso?Le magliette

-Anche nello sport ti piace essere alla moda? Perché?Si, perché mi piace vestirmi bene in ogni occasione.

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ANNI 70 gli anni della disco music

Gli anni 70 e 80 caratterizzano un periodo molto interessante nel campo musicale infatti nascono dei nuovi stili: la disco music e la house music.

Durante gli anni 70, è molto sviluppata la disco music i cui maggiori artisti sono James Brown, Barry White, Gloria Gaynor e Aretha Franklin; ma anche altri personaggi ci regalano tantissimi brani dance di successo come Donna Summer che con le sue hit scala

le classifiche in vendita di tutto il mondo. I feel in love è il brano più famoso e conosciuto di Donna Summer si trovava nel quarto posto in classifica. Molto famosa è anche la musica funky fusa con le sonorità elettroniche dei primi strumenti analogici e un esempio sono Cerrone e Giorgio. In questo anno si sviluppa la febbre del sabato sera che ha coinvolto molti giovani dal 1978.Un grandissimo gruppo riconosciuto nella storia sono: i Bee Gees, che hanno fatto in modo di essere conosciuti nella storia della disco music con i loro brani: Stayn' alive, Night ferever o More than a woman. La disco music nasce con loro nel '78 e chi ne ha fatto parte ne ha ricavato molti benefici, infatti, sono tuttora molto famosi; un esempio è John Travolta che fu il protagonista di un film allora molto conosciuto: “La febbre del sabato sera”. Un altro film che anche oggi è molto popolare è “Grease”.Esplode finalmente la disco music nel '79 e tutti gli artisti che ne fanno parte sono tantissimi, però è forse l'ultimo anno di splendore dei Bee Gees e di Donna Summer, invece, lasciano il segno “La Bionda” e gli “Chic”.Il 1979 è un anno fantastico perché appare per la prima volta nelle classifiche di vendita il nome: “Michael Jackson” con il quale inizia la storia musicale della

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pop-star più famosa del mondo. Michael Jackson è nato nel 1958 a Gary; sin da bambino ha vissuto nel mondo dello spettacolo è cresciuto infatti sotto i riflettori; la sua crescita è caratterizzata anche da una notevole

produzione discografica sia con la band insieme ai suoi fratelli che da solista. Nel 1979 pubblica il suo primo album di successo da solista: “Off The Wall”. Nel 1982 pubblica uno dei suoi album più famosi, e tuttora adorati “Thriller”. Lui è una grande star sia

degli anni 70 che degli anni 80.In Italia, invece, un grande artista fu Renato Zero che è anche adesso molto conosciuto per i suoi album trapezio e zerofobia. Gli anni 70 si concludono in successo e così i suoi artisti che verranno apprezzati anche in futuro.

ANNI 80gli anni dell'electro-funk

All'inizio degli 80 molti artisti si dedicarono all'electro-funk. Il 1980 segna una svolta importante, visto che il fenomeno dance comincia a interessare artisti che fanno musica completamente diversa; un esempio sono Another Brick in the Wall dei Pink Floyd, Another on ebites the dust dei Queen e Could you belive loved di Bob Marly. Durante gli anni '80 diventano

famosi i dj e grazie alla musica pop hanno un grande successo nelle radio e il video più ballato nelle discoteche di allora era Video killer the radio star dei Buggles. Rimasero impressi nella storia anche Diana Ross

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con Upside down, Dan con I Monkey chop, Lipps Inc. con Funkytown e i Telex con Moscow discow; questi brani possono offrire però anche un sound electro-funk. Molti gruppi tornarono nelle classifiche come I Blondie con Call me. Il 1980 vede la musica Dance come un brano raffinato. Un'artista tuttora famosa è Madonna che pubblicò due album durante gli anni '80, ma più in là diventerà una delle cantautrici, attrici, scrittrici, registe, ballerine, produttrici discografiche, stiliste e cinematografiche statunitensi più popolari e famose nel mondo. Molti dicono che Madonna sia solo un nome d'arte ma in realtà Madonna è il suo nome di battesimo e anche quello della madre. Inoltre è una diva capace di attirare l'attenzione come il suo vecchio amico Michael Jackson che ha preso l'appellativo di re del pop, infatti, è stata soprannominata regina del pop; alcuni dei suoi album più famosi sono like a virgin e true blue, ma è ancora l'idolo di tante persone. Ha fondato una casa discografica nel 1992 ed è stata messa al 36° posto nella classifica delle migiori cantanti della rivista Rolling Stone nel 2004. il suo ultimo debutto è il suo album Hard Candy con molte canzoni fantastiche come Give in to me e 4 Minutes. Ma la musica migliore non si trova solo all'estero anche in Italia con tanti artisti tra cui Claudio Baglioni; il suo più bel disco si chiamo Strada facendo e racconta i sentimenti e le emozioni in maniera semplice e diretta; questo capolavoro della musica italiana contiene 12 canzoni e le più famose sono Via, Notti e Fotografie. Si tratta di un album che parla della vita nel suo alternarsi di speranze e delusioni, gioie e tristezze. Baglioni con questo album diventò molto famoso e acclamato da tutti. Gli anni 80 finirono che erano già pronti a lasciare gli artisti e le loro glorie agli anni 90.

IntervistaIl 27 maggio 2011 siamo riusciti a contattare alcuni artisti famosi per fargli qualche domanda per il nostro giornale. Sentiamo quello che hanno da dirci.1 NOI: Che cosa provate mentre state sul palco per cantare?Madonna: mentre canto mi emoziono tantissimo e non canto solo per me ma anche per tutti i miei fan che mi adorano e che io stessa

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adoro.Claudio Baglioni: io mentre canto voglio esprimere agli altri cosa dicono le mie canzoni perché ognuna ha fine dietro per chi ascolta.Renato Zero: io mentre canto mi piace che i fan cantino la canzone con me, perché mi da un rapporto bellissimo con il mio pubblico.2 N: Vi piace il vostro lavoro, e cosa in particolare?M: io adoro il mio lavoro e la cosa che più mi piace è il mio pubblicoCB: anche a me piace questo lavoro e mi piace esprimere le emozioni più belle agli altriRZ: questo è un lavoro fantastico e mi piace tutto non ho qualche preferenza3 N: Cosa, invece, non vi piace?M: la cosa più brutta sono i paparazzi che raccontano cose su di te sia vere che falseCB: io non ho molta privacy: ecco la cosa che più mi dispiaceRZ: io non trovo qualcosa di veramente brutto in quello che faccio mi piace tutto4 N: La prima volta che avete cantato davanti al pubblico che emozioni avete provato?M: ero emozionatissima, ma avevo anche molta paura di sbagliare qualcosaCB: è stata la cosa più bella del mondoRZ: ero così emozionato che avevo quasi paura5 N: Qual è la vostra canzone che più vi piace?M: la canzone che più preferisco sta anche nel mio ultimo album; e la canzone è give it to meCB: non ho una canzone preferita perché non saprei quale scegliereRZ: la canzone che ho cantato che più preferisco non saprei.6 N: A chi vi ispirate nelle vostre canzoni?M: io mi ispiro a mia madre che mi ha sempre aiutata in tuttoCB: io alla vita di tutti i giorniRZ: io mi ispiro guardando quello che c'è intorno a me alle persone7 N: Qual è il tema che preferite usare di più nelle vostre canzoni?M: l'amore è la cosa con la quale preferisco esprimermiCB: alla vita quotidiana e a ciò che ci circonda, alle verità di tutti i

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giorniRZ: a me piacciono tutti i temi di cui si può parlare in una canzone ma mi piace parlare anche di cosa succede a me nella vita8 N: Come mai avete scelto di essere cantanti?M: io canto sin da quando ero piccola era il mio modo di divertirmi e questo mi ha spinta a voler diventare una cantanteCB: io e alcuni miei amici avevamo fatto una band ma poi si è sciolta comunque mi è rimasta la passione del cantoRZ: io mi ero iscritto a una scuola corale per poter cantare in gruppo ma non mi piaceva molto perciò ho provato da solo e mi ha soddisfatto di più9 N: Chi è il vostro idolo musicale?M: il mio è Michael Jackson e sono fiera di aver preso un soprannome simile al suoCB: io prendo come esempio tutti gli artisti che mi hanno precedutoRZ: i miei idoli sono tutti quegli artisti che hanno combattuto per far sentire la loro musica10 N: Che lavoro avreste fatto se non foste diventati cantanti?M: la poliziotta forse mi piace lottare contro il crimineCB: io sarei voluto diventare un calciatore perché giocavo sempre a calcio da piccoloRZ: io sarei voluto diventare dottore per aiutare le persone più malateOra abbiamo terminato l'intervista e salutiamo i nostri artisti e alla prossima cari lettori

MUSICA DI IERI Le opinioni e le interviste a giovani e adulti

ROMA,15/04/11Un sondaggio della San Giovanni Battista s.p.a. ha rilevato che tra

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cinque adulti e altrettanti ragazzi, sette di questi preferiscono la favolosa musica di ieri, che ha fatto sognare milioni di persone. I giornalisti Dioletta e Bellu sono andati per le strade della capitale per intervistare alcune persone che hanno vissuto questa musica, ai quali abbiamo sottoposto nove domande:1.Preferisce la musica di ieri o di oggi? La musica di ieri perché ci sono cresciuto.2.Il suo gruppo preferito straniero di ieri? Senza dubbio i Beatles perché mi sentivo un po' come loro3.Cioè? Ribelle4.E' mai andato ad un loro concerto? Certamente, è lì che mi sono innamorato di loro5.Altri gruppi che le piacciono? Altri gruppi nessuno ma mi piace Bob Marley6.Come mai questa passione? Ce l'ho da quando ero piccolo7.Lei quando è a casa la sente la musica? Alcune volte sì, ma preferisco guardare la TV, perché mi rilassa di più8.Di cantanti italiani chi le piace? Antonello Venditti9.Come mai? Sono della Magica.Grazie, arrivederci.

I cantautori italiani

Negli anni sessanta in Italia erano per lo più cantautori cioè colui che interpreta canzoni da lui stesso composte(la parola cantautore fu creata nell'ambito della casa discografica RCA). Il testo del cantautore affronta temi sociali, politici o filosofici, senza trascurare tematiche esistenziali o la sfera dei sentimenti.

Anni '50Modugno è il primo che scrive canzoni partendo dalla cronaca: nel 1955 scrive Vecchio Frack dopo aver letto su un giornale la notizia del suicidio del principe Raimondo Lanza di Trabia (marito dell'attrice Olga Villi) che, all'età di trent'anni, nel novembre del 1954 si era gettato dalla finestra del suo palazzo in via Sistina a Roma.

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Anni '60Tra i principali cantautori i italiani degli anni sessanta troviamo: Bindi, Tenco, Paoli, De André, Dalla, De Gregori e Venditti. Questa prima generazione è influenzata principalmente dalla canzone francese e dalla canzone popolare italiana; a metà del decennio ad essi si affiancano altri cantautori come: Dalla, Pieretti e Guccini che sono invece influenzati dal beat.

Anni '70Negli anni Settanta, in concomitanza coi movimenti politici e culturali del periodo, si diffonde ancora di più l'utilizzo della canzone da parte di alcuni cantautori per uno scopo politico e sociale; influenzati dalla musica francese e quella d'oltremanica ed oltreoceano ed i principali modelli sono Bob Dylan, Paul Simon e Leonard Cohen. Tra i più importanti esponenti di questo periodo oltre ai già citati Dalla, De André, Guccini De Gregori e Venditti ci sono De Angelis, Lo Cascio, Bassignano, Zenobi, Gaetano, Sannucci, Bonura, Rosso, Vecchioni e Bertoli.Nella seconda metà del decennio raggiungono il successo cantautori come Pino Daniele, Branduardi, Graziani, Ron, Morelli.

Anni '80Negli anni ottanta si affermano interpreti che, seguendo le tendenze dell'epoca, adattano la canzone d'autore a stili quali punk, ska, rap, rock. Nel filone rock troviamo Vasco Rossi, nel punk Enrico Ruggeri, nello ska Alberto Camerini e Donatella Rettone mentre Jovanotti porta al successo uno stile rap inizialmente destinato a fasce giovanili.

Anni '90Negli anni novanta si affermano autori che coniugano un gusto “postmoderno”ad una qualità dei testi vicina a quella dei loro predecessori. Tra i più rappresentativi ci sono Ligabue, Pezzali, Ferro, Caparezza, Consoli, Elisa, Gazzè.

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Lucio Battisti Antonello Venditti

La storia della musica ROCKIl Mersey-beat cambiò per sempre la storia della musica. La Gran Bretagna aveva avuto una scena musicale misera per tutti gli anni sessanta per lo più i rockers inglesi imitavano Presley. La Gran Bretagna ebbe una scena alternativa prima degli Stati Uniti: i blues clubs. In tutti gli anni cinquanta spuntavano blues clubs ovunque. Diversamente dalla controparte rock, che era costruita attorno a meri imitatori, il cosiddetto British blues contava su veri innovatori che plasmarono la

materi blues fino a farla diventare qualcosa di diverso.

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Agli albori dei Sixties, i veterani di quella scena, o, se si preferisce, i discepoli, portarono alla formazione di bands come i Rolling Stones, gli Yardbirds e gli Animals. I Rolling Stones divennero “la” sensazione a Londra e registreranno i singoli ebbero il maggior successo. Gli Yardbirds erano il gruppo più sperimentale di tutti, e furono il ginnasio di tre tra i migliori chitarristi di sempre: Eric Clapton, Jeff Beck e Jimi Page. Liverpool era l'eccezione: non ebbe un pugno di gruppi più commerciali. Il produttore George Martin fu il demiurgo che creò l'intera scena, insieme a Gerry And, The Pacemakers e i Beatles. Le facce pulite e sorridenti dei ragazzi di Liverpool creavano un aspro contrasto con l'animalismo del blues selvaggio dei club del

circuito underground. I gruppi più influenti della seconda generazione furono i Kinks e gli Who. I Rolling Stones, i Kinks e gli Who rappresentano la triade rock di metà anni '60 che influenzerà per decenni intere generazioni di gruppi rock. Gli Who componevano canzoni sulla gioventù selvaggia e frustrata. I Rolling Stones scrivevano canzoni sui punk decadenti della classe operaia. Ikinks componevano

vignette sulla vita dell'Inghilterra borghese. Tutti e tre insieme hanno dato un affresco completo dell'epoca. San Francisco come Los Angeles reagirono al boom del rock and roll. San Francisco divenne il punto di ritrovo degli hippies e profuse l' “acid-rock”. Il rock psichedelico si diffuse per tutta l'America che produsse i Doors e l'Inghilterra invece i Pink Floyd, due bands la cui influenza sarà gigantesca. Il boom della musica rock negli Stati Uniti fece resuscitare il blues. Jimi Hendrix e Janis Joplin divennero stars. Gli anni '60 furono in definitiva l'era “classica” della musica rock.

I Beatles

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I Beatles sono stati un gruppo musicale Britannico, originario di Liverpool e attivo dal 1960 al 1970. Hanno segnato un epoca nella musica, nel costume , nella moda e nella pop art. Secondo stime del Guinness dei Primati, è il complesso musicale di maggior successo commerciale di sempre con oltre di un miliardo di dischi venduti. La storia dei Beatles ha inizio sabato 6 luglio 1957 quando John Lennon

fece entrare nel gruppo musicale rock “The Quarrymen” Paul McCartney. Dopo vennero annessi anche George Harrison e Ringo Starr.

Bob Marley

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Commento dei nostri giornalisti Federico Bellu e Tommaso DiolettaFederico Bellu: Io penso che non ci sia molta differenza tra i due tipi di musica. La musica del passato però ha una storia che mi affascina.Tommaso Dioletta: Io invece penso che ci sia molta differenza tra la musica di ieri e quella di oggi, anche se mi affascina la poesia dei cantautori italiani perché scrivono cose uscite dal profondo del cuore.

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Il rap è uno stile musicale creato negli Stati Uniti all'inizio degli anni settanta, e diventato parte di spicco della cultura moderna. Il termine è stato inventato dal cantante Joe Tex. Il rap è la componente vocale della cultura hip hop e consiste essenzialmente nel "parlare" seguendo un certo ritmo, questa tecnica vocale è eseguita da un MC mentre il DJ accompagna l'MC. Insieme agli stili di ballo hip hop (specie la breakdance) e rapping e DJing sono tra i tre elementi della cultura hip hop, nata presso la comunità afroamericana e latinoamericana di New York nei primi anni settanta, come un riadattamento americano del dj style, uno stile di reggae giamaicano ritenuto il principale precursore di questo genere.Tipicamente il rap consiste di una sequenza di versi molto ritmati, incentrati su tecniche come rime baciate e assonanze. Chi scandisce tali versi, cioè il rapper, lo fa su una successione di note ("beat") realizzata tramite il beatmaking, suonata da un dj e fornita da un produttore o più strumentisti. Questo "beat" è spesso creato usando un campionamento percussionistico di un'altra canzone, generalmente funk o soul. Inoltre molti altri suoni sono di frequente campionati, suonati con un sintetizzatore o una drum machine oppure creati con strumenti veri. A volte un brano rap può essere strumentale, e ciò viene fatto a scopo dimostrativo da un dj o un produttore. I testi delle canzoni affrontano perlopiù tematiche a sfondo sociale. Ma talvolta parlano anche d'amore.

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La musica leggera

La musica leggera viene anche definita con il termine musica pop, pop music, o semplicemente pop destinata ad un pubblico il più vasto possibile. L'espressione definisce un tipo di musica di facile ascolto e spesso ridotta a semplice intrattenimento e destinata al consumo di massa. La musica leggera raggruppa in sé un insieme di tendenze affermatesi a partire dal XX secolo, caratterizzato da un linguaggio semplice e in alcuni casi schematico. È strettamente inserita nel circuito di diffusione commerciale mondiale con incisioni discografiche, video, festival, concerti-spettacolo, trasmissioni, reti televisive e radiofoniche. Può sembrare normale considerare la musica leggera come sinonimo di popular music,anche se oggi si tratta di una similitudine non del tutto propria: date le sue caratteristiche peculiari tutta la musica pop è musica popular, ma non è vero il contrario; esiste, in ogni caso, una grande difficoltà a relazionare tali concetti, soprattutto a causa dei continui fraintendimenti che si vengono a creare nel dire comune. Nonostante la mancanza di originalità, la musica mainstream ha comunque un grande pregio di portare buona parte dell' underground al grande pubblico, trasmettendo così in modo più ampio la cultura popolare, trasformando l'idea musicale in qualcosa di più comprensibile a tutti. Francesca, Angelica & Claudia

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LA SOCIETÀ

La società di oggi spinge l'uomo a dare più importanza a ciò che vede piuttosto a ciò che pensa, perché oggi l'apparenza è più importante di ogni altra cosa.I problemi del mondo riguardano: Politica, giustizia, ecologia, istruzione e molte altre cose

Ecologia: Cernobyl e Giappone due catastrofi sconvolgenti... ... ''nucleare in Italia pro o contro?''

Cernobyl è stato il più grave incidente nucleare nella storia dell'energia nucleare, insieme all'incidente avvenuto nella centrale di Fukushima Dai-chi nel marzo 2011 è stato classificato con il livello 7 della scala INES dell'IAEA. Avvenne il 26 aprile 1986 alle ore 1:23:45 presso la Centrale nucleare V.I. Lenin di Cernobyl, in Ucraina. Nel corso di un test furono paradossalmente violate tutte le regole di sicurezza e di buon senso portando ad un brusco e incontrollato aumento della potenza del nocciolo del reattore numero 4 della centrale.

Una

nube di materiali radioattivi fuoriuscì dal reattore e ricadde su vaste aree intorno alla centrale che furono pesantemente contaminate, rendendo necessaria l'evacuazione e il reinsediamento in altre zone di

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circa 336.000 persone, la stessa situazione si è verificata nel Giappone. Nubi radioattive raggiunsero anche l'Europa orientale, con livelli di contaminazione via via minori, raggiungendo anche l'Italia. Questa portò gravi conseguenze che si riflettono sulla salute dell'uomo, provocando tumori, cancri e leucemie. riguardo alle cause dell'incidente sono state pubblicate due tesi. La prima, contenuta nel rapporto pubblicato dalle autorità 1986, attribuiva la responsabilità interamente agli operatori dell'impianto. Un diverso giudizio fu espresso in un secondo studio, pubblicato nel 1991, dove si sottolineava anche il ruolo delle debolezze di progettazione del reattore nucleare. Un dato importante è che gli operatori della centrale non erano a conoscenza dei problemi tecnici del reattore. Secondo uno di loro, i progettisti sapevano che il reattore era pericoloso in certe condizioni, ma avevano nascosto tale informazione ai tecnici. Le caratteristiche del reattore RBMK non erano note al pubblico, essendo trattate come questioni militari. Per giunta il personale dell'impianto era composto per la maggior parte da operatori non qualificati per il reattore RBMK.

L'11 marzo 2011 in Giappone, il destino di molte persone è stato segnato da una catastrofe: in principio il terremoto e di conseguenza

gli scoppi delle centrali nucleari. La centrale nucleare Daiichi di Fukushima dove erano in uso tre reattori, venne colpita dal terremoto e poi dallo tsunami. Le strutture non furono danneggiate ma le pompe di raffreddamento smisero di funzionare e il materiale nucleare che vi era dentro era

talmente caldo da evaporare, creando così una nube tossica, che

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inquinò tutto l'ambiente circostante; Le conseguenze di quest'ultima sono e saranno devastanti, perché il cibo è stato contaminato e la radioattività nell'aria porterà l'aumentare dei tumori, cancri ,leucemie e malattie che possono mettere in grave pericolo la salute dell'uomo. Questo disastro era in parte previsto: i sistemi di sicurezza dell'impianto, infatti, erano già stati progettati per resistere a un' onda anomala. Purtroppo era stato considerato un rischio per un' onda di solo 6 m. il terremoto si è generato nella prefettura di Miyagi. La zona ha tremato per circa 6 minuti. Ulteriori scosse si sono succedute dopo quella iniziale delle 14:50. Molte parti della città di Tokyo sono rimaste temporaneamente senza energia elettrica.In seguito alle scosse si è generato un tsunami con onde alte oltre 10 metri che hanno raggiunto una velocità di circa 750 km/h. Molti paesi, hanno, di conseguenza, dichiarato l'allerta tsunami. In Giappone l'allerta è stata subito portata al livello massimo. Le coste giapponesi più colpite dalle onde anomale sono state quella della prefettura di Iwate, dove si è registrata l'onda più alta, che si scontrò con la penisola di Omoe che ha raggiunto la straordinaria altezza di 38,9 metri, e quella della prefettura di Miyagi, che ha subito i maggiori danni, con automobili, edifici, navi e treni travolti dalle onde.

Le centrali nucleariUn 'esplosione sarebbe stata udita nella centrale nucleare di Fukushima in Giappone, si teme la fusione del nocciolo. Se così fosse si potrebbe ripetere dopo

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quasi esattamente 25 anni l'incubo di Chernobyl. Ore drammatiche per il Giappone e per il mondo intero visto che sembra che la situazione delle centrali nucleari nipponiche volga verso il peggio, ovvero verso la fusione di almeno un reattore. Le notizie battute dalle agenzie sono frammentarie e si riferiscono al gigantesco impianto di Fukushima. La fusione di un reattore è infatti qualcosa di veramente catastrofico, che oltretutto, miracolosamente, nei passati incidenti come Chernobyl non è mai avvenuto. Nessuno sa a che cosa potrebbe portare una fusione totale del nocciolo, tanto da essere stata ipotizzata in passato la famosa "sindrome cinese" (secondo la teoria che il nocciolo fuso "trapassi" come il burro la crosta terrestre per arrivare dall'altra parte della superficie della terra, in questo caso in Cina, partendo dagli Stati Uniti). Qualsiasi cosa accada la fusione del nocciolo, a dispetto dell'ottimismo suicida di alcuni, è un fatto terrificante, bene lo sa chi ha studiato a fondo l'incidente di Chernobyl. Ora in Giappone pare che in un reattore almeno si stia verificando una fusione nucleare. Fatto sta che dalle notizie che arrivano dal Giappone oltre 51mila residenti della zona sono stati fatti evacuare. Il Giappone ha dichiarato lo stato di emergenza per 5 reattori nucleari dopo la perdita della "capacità di raffreddamento" dei reattori. Le notizie che vengono dal Giappone dicono che all'impianto di Fukushima si sono udite delle esplosioni, e starebbe uscendo del fumo. L'agenzia di stampa Reuters scrive che una squadra speciale di vigili del fuoco di Tokyo, specializzata in incidenti nucleari, si sarebbe recata presso la centrale di Fukushima, e si contano già i primi feriti. Se così fosse l'incubo di Chernobyl, dopo quasi esattamente 25 anni, diventerebbe di nuovo realtà.

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ISTRUZIONELA SCUOLA DI IERI E OGGI

ieri nelle scuole c’era un unico insegnante e una sola aula. Gli alunni si riunivano attorno al camino per stare al caldo, oggi ci sono i

termosifoni e gli studenti sono divisi per classi con vari insegnanti. Il pavimento di legno scricchiolava e i bambini sedevano tre o quattro nello stesso banco, le maestre erano più severe di quelle attuali.Si scriveva con il pennino che veniva intinto nell’inchiostro del calamaio oggi si usano penne di tutti i tipi, da quelle blu o nere a quelle multicolore .

Nel 1962 la scuola diventa obbligatoria fino a 14 anni.All’epoca dei nostri nonni, la scuola era diversa da quella di oggi; c'era un’ordine e una disciplina nella classe, che ora è rara da trovare.L’ordine era molto importante: i banchi erano allineati alle righe della mattonelle, posti a coppie; inoltre era vietato spostarli e sporcarli; per arrivare alla cattedra bisognava salire un gradino, esso serviva per riconoscere l’importanza del professore; infine la classe doveva essere pulita.Per quanto riguarda la disciplina, gli alunni erano molto educati nei confronti del professore, restavano in silenzio e davano del lei a tutti i docenti.Invece nella scuola di oggi l’ordine e la disciplina hanno perso importanza: i banchi sono messi in modo sparpagliato e per di più sono anche sporchi; non si usa più il gradino per arrivare al docente, quindi la sua importanza è diminuita; le classi non sono pulite: ci sono cartacce a terra, confezioni di merendine, zaini sparsi, ecc.

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Un’altra delle più grandi differenze è il silenzio; infatti nella scuola di oggi gli alunni non stanno mai, o raramente, in silenzio, addirittura parlano anche quando il professore sta spiegando. Nella scuola di ieri, se un ragazzo parlava, dava fastidio, rispondeva male e, quando veniva interrogato, non sapeva niente, il professore aveva una bacchetta in mano e lo frustava sulle gambe fino a quando non sanguinava.Tutto questo oggi non accade, perché sono migliorate le regole di trattare i ragazzi: si punisce con note, oppure mandando dal preside il ragazzo. Ai tempi dei nostri nonni, le scuole medie si chiamavano Scuole di Avviamento; esse preparavano i ragazzi al lavoro. In queste non c’erano molte classi, perché erano molto numerose, composte da trenta o più ragazzi.Questi ragazzi usavano tre o quattro libri a testa, inoltre avevano solo quattro o cinque professori, che ritenevano che la calligrafia fosse molto importante; infatti gli studenti scrivevano tutti allo stesso modo, con una grafia chiara. Gli alunni dovevano andare a scuola a piedi, solo alcuni potevano permettersi di andare in macchina, perché non c’erano i pulmini. Inoltre nella scuola di ieri si bocciava di più.Le Scuole Medie di oggi si chiamano Scuole Secondarie di Primo Grado e sono composte da molte classi, con ventitré o più ragazzi. Oggi gli alunni invece usano quindici o più libri a testa e hanno quasi una ventina di professori, molti di questi non si interessano più della bella scrittura, infatti oggi tutti i loro allievi scrivono in maniera diversa.Da questi paragoni si può dedurre che tra la scuola di ieri e la scuola di oggi, ci sono molte differenze tra le quali, per alcune, è migliore la scuola di ieri e, per altre, quella di oggi.

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INTERVISTE Nucleare in italia pro o contro ?! Secondo me in italia il nucleare può cambiare molte cose, ma è anche molto pericoloso, in questo momento sono combattuto, incerto e non so rispondere.

Perché hai fatto questa scelta? perché comunque il disastro del Giappone ha influenzato negativamente la mia decisione.

Secondo lei/te Berlusconi fa bene o no a essere favorevole? Secondo me no , non fa bene

Perché? perché adesso l'Italia non è in grado di prendere una decisione così avventata, come ha fatto Berlusconi

Cosa ne pensa/pensi del referendum sul nucleare? Che è sbagliato

Perché!? perché forse i disastri in Giappone o a ernobyl sono statiČ di avvertimenti per non

sottovalutare il nucleare.

Pensa/pensi che dopo le 2 catastrofi il giudizio della gente sarà influenzato?! Si molto, ora le persone hanno paura, che una cosa cosi catastrofica come lo scoppio della centrale può accadere in Italia e e manomettere il futuro dei bimbi che verranno con malformazioni e cancri.

In italia il governo svolge bene il proprio lavoro o no? Dipende dalle circostanze

Preferisci/preferisce la scuola di oggi o quella di ieri?entrambe

Per quale motivo? perché a noi anziani ci picchiavano o ci facevano mettere inginocchiati sui ceci, ma almeno eravamo rispettosi, mentre oggi i ragazzi sono maleducati e non rispettano i professori ma ora i ragazzi capiscono meglio le materie grazie agli insegnanti che rispiegano più volte un argomento se qualche alunno ha dubbi

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Secondo lei/te gli insegnanti di ieri facevano bene a picchiare i propri alunni per educarli?!? no, erano maniere inappropriate ma erano efficaci

La scuola di oggi è troppo poco severa con gli alunni? Si dovrebbero essere più severi

LAVORO EFFETTUATO DA:Ludovica De SantisFlaminia Guerra&Federica Rotigliani

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