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PROCESSO CIVILE TELEMATICO
BASE
PREMESSATutte le slide reperibili sul sito www.pergliavvocati.it
ScreenCast sul canale YouTube della FIIF - www.youtube.com/FIIFCNF
ASPETTI NORMATIVI
QUADRO NORMATIVO ATTUALEPCT
DPR 68/2005(PEC)
Art. 16 D.L. 185/2008
(obbligo PEC)Art. 4 D.L. 193/2009(obbligo
comunicazioni a mezzo PEC)
D.P.C.M. 22 febbraio 2013 (Firma digitale)
D.M. 44/2011 (Regolamento)PROVVEDIMENTO 16/4/2014
(Specifiche Tecniche))
Deliberazione CNIPA n. 45/2009
modificata dal determinazione
DIGITPA 28/7/2010
CADModificato dal D.Lgs.
235/2010
L. 53/1994(notificazioni in proprio)Art. 3 bis – notificazioni via PECArt. 149 bis c.p.c.
Art. 16, 16 bis, ter, quater, 17D.L. 179/2012 (decreto crescita)
NOVITA’ NEL DECRETO CRESCITA D.L. 179/2012
ART. 16 BIS - OBBLIGO DEPOSITI TELEMATICI
QUALI STRUMENTI USARE PER IL
DEPOSITO TELEMATICO
1) PC connesso ad Internet
2) un indirizzo PEC
3) la propria Smartcard o BusinessKey
4) il software c.d. “redattore”
Lista di controllo
POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA
deve essere utilizzata quella già comunicata al proprio Consiglio dell'Ordine (e da questi al Ministero della Giustizia, per l'inserimento in Re.G.Ind.E.)
Sulla P.E.C., si noti bene
Da maggio 2014 – nuove regole tecniche deposito anche da indirizzo diverso – attese modifiche
Per verificare se la propria P.E.C. è stata inserita nel Pubblico Registro Re.G.Ind.E., effettuare il login con la Smartcard/BusinesKey al sito pst.giustizia.it e procedere come segue
Video tutorial sul canale YouTube della FIIFwww.youtube.com/FIIFCNF
Anche da INI-PEC www.inipec.gov.it
In relazione alle impostazioni del nostro browser, potrebbe apparire questa schermata: procedere come indicato
Come verificare la presenza del proprio indirizzo PEC consultando il Re.G.Ing.E.
REDATTORE atti telematici
Nella sezione Download del sito PST.GIUSTIZIA.IT è disponibile l'elenco di alcuni strumenti software - utilizzabili gratuitamente - per la redazione della "busta telematica" per il deposito degli atti nell'ambito del Processo Civile Telematico.
http://pst.giustizia.it/PST/it/pst_28.wp
Dove reperire il c.d. REDATTORE
al termine della procedura, avremo creato una BUSTA (leggi: un vero e proprio fascicolo digitale), contenente tutti i dati del procedimento (Curia, Nrg, Avvocato difensore, Parti, tipo atto depositando, documenti, allegati generici, ecc.).
N.B.: tramite il redattore firmeremo gli atti che necessitano di tale adempimento
A cosa serve il REDATTORE
Tale software è sostanzialmente identico a quello con cui si genera la NOTA DI ISCRIZIONE CON IL CODICE A BARRE.A differenza di quest'ultimo, però, dovremo inserire anche gli atti e i documenti che intendiamo depositare telematicamente.
Sul funzionamento del REDATTORE
Video tutorial sul canale YouTube della FIIFwww.youtube.com/FIIFCNF
FIRMA DIGITALE
Qualunque sia il redattore scelto, per applicare la propria firma digitale sugli atti come sopra inseriti nella busta, questa sarà la relativa procedura: si aprirà la seguente finestra...
Sulla pratica applicazione della FIRMA
… e cliccando sul punlsante FIRMA, il software ci chiederà di inserire il P.I.N. della smartcard/businesskey (lo stesso che già inseriamo per visualizzare il PolisWeb)
Video tutorial sul canale YouTube della FIIFwww.youtube.com/FIIFCNF
…oppure anche direttamente sul PDF utilizzando un programma come Adobe
Acrobat e utilizzando le firme con certificati
Video tutorial sul canale YouTube della FIIFwww.youtube.com/FIIFCNF
BUSTA TELEMATICA
Video tutorial sul canale YouTube della FIIFwww.youtube.com/FIIFCNF
Prodotta la busta (fascicolo digitale) contenente l'atto firmato, la nota di deposito firmata (c.d. Dati Atto .XML) e i documenti eventualmente allegati, un ultimo click ci consentirà il deposito vero e proprio, tramite PEC, presso L'Ufficio giudiziario competente
Sul DEPOSITO della Busta Telematica
Poiché il deposito avviene tramite la nostra PEC, con messaggio inviato alla PEC dell'Ufficio Giudiziario (con allegato il fascicolo digitale, c.d. BUSTA), come di consueto riceveremo praticamente in tempo reale le seguenti comunicazioni:
Sulle successive RICEVUTE
1) una PRIMA pec denominata ACCETTAZIONE
generata dal nostrogestore di PostaElettronica Certificata
Come dire:
si tratta delle R.D.A.C. generata dal gestore diP.E.C. dell'Ufficio Giudiziario destinatario.
Come dire:
2) una SECONDA pec denominata CONSEGNA
La seconda PEC ricevuta, quella che attesta l'avvenuta consegna del vostro messaggio (RDAC) al destinatario, costituisce il “timbro di depositato” e attesta la data e l'ora di deposito. E' bene conservarla con cura !!!
ATTENZIONE
Questa terza comunicazione viene generata in automatico dai sistemi informatici del Ministero e conterrà la seguente dicitura:
3) una TERZA pec denominata ESITO DEI CONTROLLI AUTOMATICI
quest'ultima pec viene generata dal sistema a seguito dell'intervento del cancelliere, che appone timbro e firma al deposito ed espone in PolisWeb. Ecco il contenuto:
4) una QUARTA pec denominata ACCETTAZIONE DEPOSITO
CONSULTAZIONEPortale PST
pst.giustizia.itPOLISWEB
Video tutorial sul canale YouTube della FIIFwww.youtube.com/FIIFCNF
PST.GIUSTIZIA.IT
Da maggio 2014 – le nuove regole tecniche prevedono anche diverse modalità di autenticazione
Accedere ai SERVIZI RISERVATI
Selezionare l’Ufficio Giudiziario
Selezionare la funzione AGENDA
Impostato il criterio di ricerca, il sistema restituisce
un ELENCO
Cliccando sull’evento desiderato, si accede al
DETTAGLIO FASCICOLO
Cliccando su DOCUMENTI FASCICOLO
accediamo agli ATTI e ai Documenti
Si aprirà una finestra di dialogo, attraverso la quale potremo:
1) Visualizzare il documento oppure
2) salvarlo nella cartella desiderata
N.B.: il documento, un PDF TESTUALE,
appare senza firma grafica!
Come verificare una proceduranella quale si è costituiti come
difensori
Potremo accedere solo se la cancelleria ci ha indicato nei registri come difensori
Verificata la possibilità d’accesso, potremo consultare e depositare
AVVERTENZE
47
Non può essere quindi un file Pdf ottenuto da scansione di file stampato su carta. Una volta redatto l’atto e convertito in file Pdf, per evitare errori, sarà opportuno collocarlo in apposita cartella (folder) unitamente ai documenti in Pdf che si intende depositare in allegato.
ATTENZIONE: l’atto deve essere redatto con un programma di videoscrittura (word, open office, ecc.) e poi convertito in file Pdf.
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ATTENZIONE: allegati solo nei formati consentiti dalle Specifiche tecniche (art. 13).
• .pdf• .rtf• .txt• .jpg• .gif
formati
• .zip• .rar• .arj
compressi • .tiff
• .xml• .eml• .msg
formati
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ATTENZIONE: la PEC del difensore deve essere attiva ed «univoca», cioè la medesima indicata nelle impostazioni del software «Redattore» e dichiarata nell’albo forense di propria appartenenza.
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ATTENZIONE: il “peso” massimo della PEC spedita dal difensore deve essere non superiore a 30 Megabyte. Il software “Redattore” avverte quando si supera tale soglia ma possono farsi invii integrativi.
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ATTENZIONE: per non “appesantire” la busta, si consiglia di scansionare i documenti ad una risoluzione tra 150 e 300 Dpi – scala di grigi o bianco e nero. Questa dimensione costituisce il compromesso ottimale.
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Come impostare lo SCANNER
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ATTENZIONE: prima di un invio, è necessario accertarsi di poter accedere al fascicolo digitale della causa tramite l’applicativo PolisWeb: se non si accede con modalità telematica al fascicolo, neppure si può depositare con modalità telematica.
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ATTENZIONE: le cancellerie del Processo telematico “aprono” alle ore 8:00 e “chiudono” alle ore 14:00. È la Ricevuta di Avvenuta Consegna (RdAC) della PEC a definire il momento in cui il deposito si intende perfezionato (art.13 comma 3 DM 44/11).
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Nota spese e Fascicolo di parte
PROCESSO CIVILE TELEMATICO
BASE