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NEWS EDITION PRIMAVERA * ESTATE NUMERO 0 CUCINA: TUTTI I SEGRETI PER DIVENTARE UNA CUOCA PERFETTA PAG/32 PAG/06 QUEST’ANNO TI SPOSI? NON PERDERE I CONSIGLI DELLA NOSTRA MAKE UP ARTIST PRIMAVERA ESTATE: FORME, LINEE, COLORI, TREND IMPERDIBILI ARIA DI MODA

PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

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Premier è il segno della Moda Trilab

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Page 1: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

N E W S E D I T I O NP R I M A V E R A * E S T A T E N u m E r o 0

cucina:

tutti i segreti

per diventare una

cuoca perfetta

pag/32pag/06quest’anno ti sposi?

non perdere i consigli

della nostra

make up artist

primavera estate:

forme, linee,

colori,

trend imperdibili

ARIA DI MODA

Page 2: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012
Page 3: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

www.trilab.itDiventa fan su

alla pagina TRILAB PARRUCCHIERI

Page 4: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

6 MODA Primavera Estate 2012

14 cApelli Tendenze moda Primavera Estate

13 l’intervistAPremier incontra “Cucina Nostrana”

19 trilAb per il sOciAleLa storia di Emily e Grace

30 intervistA Al gruppO trilAbCollezione “Sulla tua pelle”

31 MAke upConsigli, trend colore, look 2012, speciale sposa

33 shOppingConsigli per gli acquisti

34 cOAchingVinci la sfida

40 le pAgine Di verAViaggio nel mondo di Barbie

42 news, news, newsDi tutto un pò!

43 cucinACosa non può mancare nella tua

22 cOlleZiOne trilAb priMAverA estAte 2012Sulla tua pelle

37 trilAb cOnsigliAAvrò dei capelli fantastici. S.O.S. Capelli maturi

n u M e r O 0 p r i M Av e r A e s tAt e 2 0 1 2

S O M M A R I O

Page 5: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

A vete provato a digitare la parola crisi in un motore di ricerca?Ad un primo sguardo emergono capitoli di storia poco incoraggianti, racconti toccanti o continui riferimenti ad un

futuro dai contorni scuri.

Una lettura più attenta, però, invita a cogliere significati, etimologie, derivazioni poco considerate. D’incanto questa parola si libera delle connotazioni negative costruite negli anni dalla società.Crisi non è solo dolore, angoscia, incertezza; è anche un momento di scelta, di cambiamento, di evoluzione (se verso situazioni positive o negative dipenderà solo da chi la vive).Einstein, nel lontano 1955, ci aveva già avvertiti: «Non pretendiamo che le cose cambino se facciamo sempre la stessa cosa. La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone e Paesi, perche la crisi porta progresso. La creatività nasce dalle difficoltà nello stesso modo che il giorno nasce dalla notte oscura. È dalla crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi la supera, supera se stesso [...]. Smettiamola definitivamente con l’unica crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non voler lottare per superarla.»

Premier è il segno tangibile della nostra lotta! Una reazione per comunicare con tutti coloro che apprezzano Trilab, per la qualità, per il cuore, l’efficienza o l’organizzazione, ma soprattutto perchè con rinnovata forza ogni giorno SCEGLIAMO DI ESSERCI.

E D I T O R I A L E

EDITORIALE

Editore:

TRILAB S.R.L

Direttore Responsabile:

STEFANO FRASSON

[email protected]

Direttore Editoriale:

GIORGIA FRASSON

[email protected]

Redazione:GIUSEPPE BIANCO MICHELA BATTISTON GIORGIA FRASSON

Art Director: STEFANO FRASSON [email protected]

Amministrazione:FERNANDO BIANCO [email protected]

Segreteria di Redazione:ANNAMARIA ARREGHINI [email protected]

Fotografia Servizi Moda:ANDREA BENEDETTI

Progettazione Grafica:ANTONIO DOREVALENTINA TOMBASTUDIO IDEE MATERIAwww.inmateria.net

Stampa:CENTRO SERVIzI EDITORIALI SRL

Hanno collaborato a questo numero:VERA CITTONCOMETA A.S.M.M.E.SARA DE LUCAALBERTO CASAGRANDE

per Cucina NostranaALESSANDRA MOLANI

per Peccati di GolaCARLA FERRARO

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C O N S I G L I * L O O K D E L M O M E N TO * A C C O R G I M E N T I D I S T I L E * P R I M AV E R A * E S TAT E * 2 0 1 2

/Dior

/Dior

/Dior

* pieni e vuotiMust irrinunciabile? L’effetto VEDO NON VEDO primeggia in questa primavera estate. Alcuni in realtà parlano di solo...non vedo! Ad ogni modo le trasparenze giocheranno un ruolo decisivo nel guardaroba estivo. Leggiadre e raffinate o volgari e sfacciate, come sempre il confine è dettato dalla nostra interpretazione.Ciò che fa tendenza in assoluto, in piena sintonia con la stagione, è l’alternanza di tessuti maggiormente coprenti con tessuti a velo in un gioco di PiENi E VUoTi.Scopri come, osservando le sfilate di Ermanno Scervino, John richmond, Blugirl, CNC Costume National.

* stampe geometricheUn tripudio di colori per la Primavera Estate che non si propongono solo a tinta unita o a blocchi. Questo è anche l’ANNO DELLE fANTASIE! Una tendenza? La STAMPA GEOMETRICA. Look che ricor-da vere opere d’arte colorate costrui-te su squadre e compassi. Attenzione però a non esagerare. Il rischio di er-rore è alto!!!E per chi non ama i quadretti ci sono le righe! Vero must di questi ultimi anni le righe non accennano a sparire e sono protagoniste più che mai della nostra estate.

un’ideaper esseredavverooriginale?

* gonna e pantaloni

La gonna indossata con i pantaloni, proposta da Frankie Morello come due capi distinti ma inseparabili. Lei a ruota, loro aderentissimi.

* fiori, fiori fiori

Per chi non ne vuole sapere di freddi motivi geometrici, la Primavera corre in aiuto regalando una travolgente on-data di fiori e colori tipici della foresta e dei suoi frutti.Fiori, fiori e ancora fiori per l’estate 2012. Si alle stampe floreali ma anche ai fiori tridimensionali che arricchi-scono scarpe, collane e orecchini.

* il ritorno della sottovesteritorna, è proprio il caso di dirlo, dall’ar-madio della nonna l’intimo che ha fat-to storia: la SOTTOVESTE si ripropone in chiave moderna come vero e proprio abito da abbinare in modo innovativo e di effetto.E’ più giusto parlare di un AbITO SOT-TOVESTE che non si nasconde più. Non importa che sia trasparente, lucida o opaca, l’importante è che sia più lunga della gonna e in contrasto con quello che si sta indossando. Se non si utilizza la sottoveste si può optare per un abito bi-layer. Alcuni esempi? Marni, Emporio Armani, Jhon richmond.

/FrANkiE MorELLo

/FrANkiE MorELLo /iCEBErg

/iCEBErg

/JohN riChMoND

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Page 7: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

ED ECCO uNA TENDENzA

DAL SAPORE SCOPPIETTANTE

proprio come il paese

dal quale è ispirata rio de

janeiro

/FrANkiE MorELLo

/CriSTiANo BUrANi

/MiSSoNi /JUST CAVALLi

/SCErViNo

/CNC

* gambe a tutto shorts

Sembra impossibile ma questa primavera estate le donne saranno assolutamente eleganti con un nuovo tipo di completo: giacca molto elegante e formale accostata a shorts cortissimi e iper sexy.Per la stagione ritroviamo gli shorts davvero in tutte le salse: colorati, sportivi, morbidi, in jeans, tinta unita o a fantasia. Una cosa è certa: le gambe dovranno essere in vista.

* stile copacabana

Ed ecco una tendenza dal sapore scoppiettante, proprio come il paese al quale è ispirata: Rio De Janeiro.Lo stile Copacabana, colorato, friz-zante, divertente impazza per la Pri-mavera Estate: mini-top da abbinare a gonne over in fantasia, texture di frutta tropicale o colori fluo per stupire a ritmo di samba. Tutte le proposte da scoprire nelle sfilate di Dolce & Gab-bana, Missoni e Blumarine

* stampe foulard

Un’altra fantasia gettonatissima in que-sta Primavera Estate: la stampa Fou-lard, con motivi stravaganti e tessuti scintillanti. La stampa più elegante di stagione, capitanata dalla coloratissima collezione D&g esce in versione total look, ma anche su Caftani coloratissimi di Emilio Pucci o su t-shirt come quelle di Frankie Morello.

* qualcosa di romantico

La Primavera Estate garantisce a tut-te le inguaribili romantiche un look a prova di dolcezza. Via libera, quindi, a camicie, gonne, soprabiti completa-mente ricamati. Arrivano a pieno titolo pizzi, merletti, macramè bianchi o co-lorati, perline, ricami e volants. Per scoprire le meraviglie di un look femminile al 100% ottimi spunti da Alberta Ferretti e Luisa Beccaria.

* pazzi per il plissè

Le “millepieghe” non fan-no una piega. In versione maxigonne o miniabiti, il plissé imperversa in pas-serella. Con la sua ondeg-giante precisione evoca un look da dea dell’Olim-po. Ma sa anche farsi stropicciare, maltrattare, spiegazzare... prestandosi a nuove, imprevedibili interpretazioni. /JUST CAVALLi

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icontrasti

Li ritroviamo

* Nei colori che snocciolano TENuI TO-NALITà PASTELLO in contrapposizione a TINTE fLuO dall’inequivocabile sapore estivo. * Negli abbinamenti che vedono TES-SuTI SOVRAPPOSTI accostati in MODO NON CONVENzIONALE: gonne e pantaloni in-sieme; fantasie e texture di tessuti tra loro apparentemente inconciliabili, convivenza di morbidezze estreme e impreviste rigidità, effetti pieni e tra-me coprenti abbinate a veli impalpa-bili e trasparenti.* Negli stili, conducendoci con estre-ma facilità, in un turbinio di percorsi nel tempo, da un’epoca all’altra, dal moderno al retrò, riproponendo il gu-sto ancora molto apprezzato del VIN-TAGE, mood incontrastato dell’inverno

appena trascorso. * Nelle espressioni di una donna che alterna momenti di ASSOLuTA fEMMINI-LITà, a tratti romantica, a tratti sensua-le a PROPOSTE ESTREMAMENTE MASChILI, rigide, vigorose, convivendo contem-poraneamente in un continuo gioco di stili.

Immaginiamo di fotografare i princi-pali capi d’abbigliamento identifican-do alcuni punti chiave di riferimento.

formeelinee A quali capi dare il via libera in que-sta primavera estate?Il look sarà molto femminile. La tendenza più ricorren-te? Certamente la GONNA, meglio se a RuOTA, che scopre appena il ginocchio, caratterizzata da tessuti importanti,

P R I M AV E R A * E S TAT E * 2 0 1 2forme,linee,colori,trend imperdibili

la primavera estate apre le sue porte e anche per questa stagione ci conduce in un mondo magico in cui davvero molto è concesso. Parola d’ordine? I CONTRASTI

/VErSACE

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Page 9: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

saPore estivo

corposi, consistenti, ri-gidi per mantenerne

inalterata la forma, oppure leggeri, morbidi, impal-

pabili, che sci-volano sulla pelle

grazie ad un sapien-te gioco di PLISSè.

Le MAGLIE? Tenderanno ver-so due estremi contrapposti: MOLTO LuNGhE quasi al punto di confondersi con l’abito oppure declinate in veri e propri MICRO TOP A fASCE, pronte a lasciare scoperto un addome possibil-mente tonico e scolpito. In entrambi i casi predomine-ranno gli eccessi.La grande novità della Pri-mavera Estate sarà indi-scutibilmente, dopo anni di assenza, il ritorno della “pancia fuori”. Ancora per quest’anno avremo la fortu-na di scegliere la lunghezza che preferiamo. La prossima stagione scopriremo se l’ad-dome scoperto diverrà un must irrinunciabile oppure no. Per GIACChE E CAMICIE, in-vece, l’attenzione sarà, anche per questa stagio-ne, focalizzata sulle spalle dalle forme squadrate e im-

portanti. Qualche esempio? Balmain e Von Fustenberg.

gliaccessori Anche dal mondo degli accessori si prospettano interessanti novità. Il pre-supposto fondamentale è che TuTTO CIò ChE VALORIzzA L’AbITO è DI GRAN MODA. Sulle passerelle primavera estate tro-viamo davvero di tutto: cappelli, bor-se, scarpe, cinture, perfino gli occhiali da vista da obbligatorio e fastidioso complemento si impongono come ac-cessorio da sfoggiare con orgoglio. Non ritroviamo, però, i soliti accesso-ri. La primavera estate propone bor-se, scarpe e cappelli dalle forme im-portanti e vistose, che conquistano lo spazio, oltrepassano la bi-dimensione invadendo il volume. La tendenza li definisce ACCESSORI 3D!

Sbirciando tra i dettagli, ritroviamo un turbinio di CAPPELLI DALLE fORME PIù STRANE. Si nota una particolare incli-nazione per quelli di fELTRO A TESA LAR-GA, di taglio maschile ma addolciti da colori estremamente femminili, come quelli proposti da Just Cavalli, oppu-re per gli ELEGANTI CAPPELLI A CLOChE, dall’inequivocabile sapore anni 20, proposti da Dior in mille varianti. Anche per il punto vita ritroviamo un

/kriziA

/D SqUArED 2

/JUST CAVALLi /iCEBErg /STEFANEL

* venti di moda

E’ finalmente arrivato il momento di sca-tenarsi a ritmo di charleston: l’eleganza senza tempo dei Twenties è tornata alla ribalta, dopo aver aperto le danze con l’autunno inverno. Una nuova flapper girl si aggira sulle passerelle con fran-ge, piume, ricami di perline e vita bassa, bassissima.

colori che snocciolano tenui tonalità pastello in contrapposizione a tinte fluo dall’inequivocabile

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accessorio di gran punta già da alcuni anni: la CINTuRA, possibilmente stret-ta e rigida, da indossare anche sulle giacche, o come complemento di ve-stiti morbidi e femminili.

Per le bORSE, la tendenza propone POChETTE SENzA TRACOLLA da tenere in mano, se possibile coloratissime e ca-ratterizzate da preziose applicazioni tridimensionali. Braccialini suggeri-sce alcuni esempi davvero esilaranti. Anche per questa stagione, inoltre, le CLuTCh rimangono borse di culto. I colori vivaci e chiari le rendono certa-mente più femminili rispetto alle pro-poste dell’autunno inverno trascorso. Questa primavera estate, però, tor-nano anche due soluzioni comode e tanto amate da teenager e donne dallo spirito pratico: lo zAINETTO e la bORSA A SECChIELLO.

Per chi desidera essere davvero alla moda, infine, il must sarà abbinare borse e scarpe in un perfetto coordina-to di tessuti, fantasie e colori. Ma non è finita qui. Le passerel-le propongono OCChIALI DA VISTA O DA SOLE come esclusivo complemento al fascino femminile. Avremo l’imbaraz-zo della scelta: montature importanti, colorate, retrò, dal tocco anni ‘50 con gli angoli all’insu’ o modelli all’avan-guardia con linee moderne ed inno-vative. E ancora non passerà inosser-vato un tripudio di COLLANE, bRACCIALI, ORECChINI. In particolare gli orecchini ritornano grandi e vistosi, di tendenza soprattutto i caratteristici chandelier con cristalli scintillanti oppure grandi fiori colorati pronti ad ondeggiare ad ogni passo. Blumarine fa scuola.

/CNC

/SCErViNo

* un’estate preziosa

in tempi di crisi (e sfidiamo chiunque a dire che i nostri non lo siano... purtroppo) l’oro e le pietre preziose rappresentano il bene rifugio per eccellenza. gli abiti si ricoprono, quindi, di cristalli, ricami, perle e perline, trasformandosi in preziosi scrigni da indossare. Alla faccia della miseria! chi più ne ha più ne metta!

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Tra gli accessori il posto d’onore è si-curamente riservato alle grandi pro-tagoniste della stagione: LE SCARPE. In linea con il trend, conquistano nuovi volumi, profondità, importanza, arric-chite da un tripudio di piume, perline, ciocche, fiori, in un gioco di “accesso-ri nell’accessorio”. Scopriamo, quindi, colori eccentrici e vivaci, zeppe im-portanti, tacchi altissimi e maxi plate-au dalle forme inconsuete e, a tratti, divertenti.

icolori In perfetta sintonia con l’ardente clima estivo e in linea con un momento socio economico sotto tono, il colore dell’an-no è il ROSSO - ARANCIO, proposto per stimolare lo spirito e farci recuperare le energie perdute, definito da Leatrice Eiseman, direttore esecutivo del Pan-tone Color Institute, “sofisticato ma allo stesso tempo teatrale e seducente, un arancio con tantissima profondi-tà”. In passerella molti stilisti tra cui BluGirl, De La Renta, Iceberg, Paola Prani hanno scelto tutte le sfumature cromatiche legate a questi due colori per aprire le porte ad una primavera estate frizzante ed energica.In linea con il filo conduttore di questa stagione le passerelle ci propongono,

ritroviamo i pastelli: rosa, verde, lilla, Pesca, canarino, una palette cromatica che impegna colori tenui, anche mixati tra loro preferibilmente in un gioco di tono su tono, magari in gradazione.

/NorMALUiSA

/iCEBErg /CNC /ByBLoS

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Page 12: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

inoltre, anche tonalità in forte con-trapposizione. Da una parte ritrovia-mo i PASTELLI: rosa, verde, lilla, pesca, canarino, una palette cromatica che impegna colori tenui, anche mixati tra loro preferibilmente in un gioco di tono su tono, magari in gradazione. Dall’altra parte si impongono i COLORI fLuO; pronti a proporsi in un gioco di contrasti cromatici, sopraggiungono per la primavera estate enfatizzando fasce di abiti o accessori. Come porta bandiera di questa tendenza ritrovia-mo l’amatissimo brand canadese di scarpe Aldo, SbARCATO DA POCO AN-

ChE IN ITALIA, con la sua collezione a dir poco accecante: sandali platform, pumps tacco 12, zeppe, ballerine che vestiranno i nostri piedi con nuance vitaminiche quali giallo, arancione, turchese e fucsia.

La tendenza per eccellenza? Ormai già da due stagioni tra i must, ma ancora attuale e diffusa: il COLOR bLOCKING che propone nei tessuti l’unione di colo-ri accesi (predilette appunto le tinte fluo) con colori più tenui.

abbiamo seguito tutti

i Passi?bene, ora non ci resta

altro che incamminarci per le strade della nostra

città alla ricerca dei

CAPI PERfETTI/JUST CAVALLi /kriziA

/SCErViNo

/D SqUArED 2

/FrANkiE MorELLo

* un pezzo sporty Sarà l’anno delle olimpiadi, sarà la voglia di praticità, ma sta di fatto che sneakers, t-shirt colorate, leggins, tessuti tecnici, giubbini scuba e felpe diventano elemento imprescindibile del guardaroba Primavera Estate 2012. Anche un marchio d’eccezione come Chanel si è lasciato travolgere da questa comoda tendenza. A guardarle di sfuggita sembrerebbero Nike, Adidas o reebok, ma in realtà il logo è autentico e segna il primo paio di scarpe da

ginnastica firmato Chanel.Ma non sono solo le

grandi marche a proporre questo trend. h&M ha lanciato un’intera linea dal

sapore molto sporty.

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Page 13: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

l ’ I n t e R v I s t A A l ’ I n t e R v I s t A A l ’ I n t e R v I s t A A l ’ I n t e R v I s t A A l ’ I n t e R v I s t A A

* origini

Cucina Nostrana nasce nei primi anni

ottanta come evoluzione di un rinoma-

to negozio di gastronomia nel cuore

di Mestre (VE), nel cui retrobottega si

producevano specialità alimentari per la

vendita diretta al banco e per una clien-

tela molto limitata di piccoli dettaglianti.

Nel 1985 i fondatori decidono di avviare

un piccolo stabilimento di produzione

gastronomica con l’obiettivo di offrire a

tutti la bontà delle specialità tipicamen-

te artigianali trasportata su scala indu-

striale. Forti del continuo ampliamento

della clientela riescono ad inserirsi fra

i fornitori della grande Distribuzione

organizzata. Da quel momento in poi

lo sviluppo dell’azienda ha seguito un

trend di forte e ininterrotta crescita.

A quanti di voi è capitato di trovarsi a fine giornata con il frigo completamen-te vuoto e la totale assenza di idee per la cena? Quanti si ritrovano quotidia-namente a combattere con la necessi-tà di dover organizzare in velocità un pranzo leggero e gustoso da portarsi a lavoro? In queste, e molte altre occa-sioni, spesso corre in aiuto il reparto gastronomia. Ma come si sono modifi-cate le abitudini alimentari delle fami-glie nell’ultimo decennio? E ancora? Possiamo davvero fidarci della quali-tà dei piatti pronti che ritroviamo nel banco frigo? Lo abbiamo chiesto ad Alberto Casagrande, amministratore di Cucina Nostrana, prestigiosa realtà di riferimento della gastronomia italia-na del nord e centro Italia.

Negli anni il mondo della gastronomia si è evoluto. Lo sviluppo di Cucina Nostrana ne è un chiaro esempio. Quali cambiamenti/innovazioni ha notato nelle scelte delle famiglie italiane?L’evoluzione del settore gastronomico, dalla sua nascita ad oggi, ha visto il suo principale sviluppo non tanto nel-la ricerca di prodotti innovativi, quan-to nel ritorno alla tradizione, ossia alla produzione di specialità gastro-nomiche regionali che richiederebbe-ro molto tempo e dedizione per poter essere preparate a casa. Per questo la

preparazione di piatti tipici legati alla tradizione, da sempre rappresenta uno dei core business principali nel nostro settore. Parallelamente, negli ultimi tempi, si sta notando una crescente richiesta di pietanze di semplice realizzazione. Assistiamo allo sviluppo del cosiddet-to prodotto/servizio. I consumatori ac-quistano molti prodotti pronti non solo per la difficoltà di preparazione, ma soprattutto per la comodità di averli subito in tavola.

Ad oggi avete individuato un target di riferimento specifico di clienti che acquistano al reparto gastronomia?Il target è vario. Si passa dalla clien-tela più anziana, che desidera assapo-rare ancora i prodotti della tradizione, alla famiglia moderna in cui entrambi i membri della coppia lavorano, anche per l’intera giornata. La grande novità, ad ogni modo, sta nello sviluppo di un numeroso gruppo di single e “single di ritorno” - dati dal recente incremento dei divorzi - che richiedono in particolare prodotti ga-stronomici mono porzione. Forse pro-prio nel cambio dei formati di vendita è possibile riscontrare la principale evoluzione nelle abitudini di consumo. I cosiddetti formati famiglia, un tempo particolarmente richiesti, ad oggi sono sostituiti da mono porzioni di pietanze semplici e dal facile utilizzo.

Sembra, quindi, che il mercato in questo settore non conosca crisi. Ma i prodotti di gastronomia sono costosi?Indubbiamente il target reddituale al quale si rivolge il mercato gastrono-mico è medio alto. I principali acqui-renti sono clienti nel pieno della loro attività lavorativa (dai 30 ai 50 anni) e famiglie bi-reddito che, incalzate da ritmi frenetici, spesso non “badano a spese” pur di velocizzare i tempi in cucina e non rinunciare a cibi sani e gustosi. Una recente indagine ha dimostrato, inoltre, che la spesa effettuata al re-parto gastronomia rientra, per buona parte del campione analizzato, nella categoria acquisto di impulso. Si è riscontrato, infatti, che i clienti avvicinatisi a questa tipologia di pro-dotti, in molti casi non hanno saputo specificare il prezzo della porzione messa in carrello, sostenendo di aver acquistato spinti in particolare dalla gradevolezza del prodotto stesso.Ad ogni modo anche nel nostro set-tore il fattore prezzo mantiene la sua importanza. E’ indubbio che nel caso del prodotto di gastronomia il prezzo è determinato non solo dalla materia prima, ma anche dal contenuto di ser-vizio elevato. Per questo motivo il pro-dotto non può costare quanto la mate-ria prima in origine. Oltre a ciò, però, nell’attivare il confronto, spesso non si considera un aspetto fondamentale: la differenza sostanziale tra il peso del prodotto fresco, crudo e non ancora pulito e il peso del prodotto preparato e cotto. E’ indubbio che un chilo di spinaci crudi è ben diverso da un chilo di spinaci cotti.

Indubbiamente il prezzo ha la sua importanza, ma come e quanto è possibile produrre e conservare in condizioni sicure i prodotti di gastronomia?Nel nostro settore la sicurezza del prodotto è uno degli aspetti più im-portanti. E’ fondamentale, innanzitut-

to, partire da materie prime fresche e genuine. Cucina Nostrana per questo crede da sempre nell’utilizzo di pro-dotti di qualità attentamente selezio-nati e controllati che già di per sè ga-rantiscono la riuscita della ricetta. I piatti vengono preparati seguendo specifiche procedure, in condizioni igienico sanitarie altamente control-late. Anche la stessa temperatura dell’ambiente in cui si opera è indi-spensabile per tenere sotto controllo il profilo microbiologico del prodotto. Cucina Nostrana sottopone i suoi pro-dotti a rigorosi controlli. Le tecnologie all’avanguardia giocano a favore della qualità. Ad esempio il prodotto finito viene sottoposto ad un passaggio ob-bligato attraverso dei metal detector, al fine di mettere in commercio esclu-sivamente i prodotti passati all’ispe-zione. Per ottimizzare al meglio le garanzie sulle pietanze proposte, sottoponiamo quest’ultime a molti test, simulando l’abuso termico, ovvero la possibilità che la pietanza, prima di essere ser-vita in tavola, possa subire alterazio-ni termiche momentanee. Una volta superati tutti i test, i prodotti, con frequenza stabilita, sono sottoposti all’assaggio finale per valutarne gusto, piacevolezza, profumo e l’ottimo stato di conservazione.

Puoi trovare i prodotti Cucina Nostra-

na nei principali ipermercati e Super-

mercati del nord e centro italia.

Per qualsiasi informazione visita il

sito: www.cucinanostrana.it

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l’I

Page 14: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

1RITORNA IL LOOK fEMMINILE

Ami looks femminili?I capelli tornano MORbIDI, VAPOROSI, NA-TuRALI. La donna Primavera Estate sarà libe-ra; durante la giornata molto naturale in apparenza, per le occasioni impor-

tanti e la sera femme fatale con petti-nature d’altri tempi, eleganti, glamour e femminili. Se scegli una chioma fluente, dai il via ad un gioco di morbide onde e capelli in libertà pronti ad incorniciare il viso o riversarsi su un lato aiutati da una riga quasi sempre laterale. Per chi vuol essere davvero trendy il consiglio è quello di pettinarli di lato o racco-glierli con una leggera coda portata sempre sulla spalla.

T E n D E n z E * M o D A * 2 0 1 2

I CAPELLI DA SEMPRE RAPPRESENTANO uNA PREzIOSA ARMA DI SEDuzIONE PER TuTTE LE DONNE E GARANTISCONO L’OPPORTuNITà DI ESSERE OGNI GIORNO DIVERSE, IMPREVEDIbILI, SORPRENDENTI. COME?

naturalmente seguendo la moda!

parlando di moda è doveroso osservare come i capelli si esibiscono nelle passerelle di questa stagione!

pronte a sognare?

cApellI/NorMALUiSA

/PArAh

/PArAh

/CLEMENTS riBEiro /CLEMENTS riBEiro

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Page 15: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

2PASSIONE VINTAGE

Il Vintage mantiene ancora alta l’at-tenzione. Le reinterpretazioni più cool? Provengono dagli anni 20 con ONDE DISEGNATE AD ARTE E SCOLPITE NELLA ChIOMA e dagli anni 50 e 60 in un TuRbI-NIO DI VOLuMI, COTONATuRE E MORbIDEzzE. E quindi quali linee sono consigliate? Quelle più versatili capaci di realizza-re cambi d’immagine e di look grazie anche al sapiente utilizzo di strumenti a caldo e il giusto styling.

3CASChETTO ANNI 20

Il caschetto anni 20 impera in forte sintonia con il gusto vintage della sta-gione. Si ripropone però alle soglie del ventunesimo secolo libero da vincoli, morbido, flessibile e trasformista.

4LE ACCONCIATuRE

L’anno 2012 sarà l’anno delle ACCON-CIATuRE che già in primavera imperver-sano nelle passerelle in tutta la loro bellezza e praticità.I capelli tornano ad essere lavorati, raccolti, mantenendo comunque un’immagine scomposta e de-strutturata. I raccolti speri-mentano giochi di volumi e incroci morbidi per ga-rantire un effetto molto naturale.

*vIntAge

*cAschetto

style

anni20

l’anno delleacconciature,che già in primaveraimperversano nelle passerelle

/SCErViNo

/NorMALUiSA

/SCErViNo

2 p A s s I o n e v I n t A g e1 l o o k f e m m I n I l e 3 c A s c h e t t o A n n I 2 0 4 l e A c c o n c I A t u R e

151515

hAIR* S h o w *

Page 16: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

5IL RITORNO DELLA CODA

Anche per questa Primavera Estate la coda di cavallo torna a rinfrescare le nostre giornate. Gli hair sylist la propongono in più versioni: classica, che lascia scoperto il collo oppure bassa più ordinata e pettinata. Interessante la proposta di Aigner che vede capelli raccolti con un ciuffo laterale lasciato scoperto e morbido.

/CoLANgELo

/ByBLoS

/CriSTiANo BUrANi

/CoLANgELo /AigNEr /AigNEr /CoLANgELo

/BADgLEy MiSChkA /roChAS /ProENzA SChoULEr

classica, bassa, ordinata, pettinata o laterale:

la coda di cavallo torna a rinfrescare le nostre giornate

/iCEBErg

6 t R e c c e , t R e c c e , t R e c c e5 I l R I t o R n o D e l l A c o D A 7 I c o n t R A s t I

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Page 17: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

/PrEEN ThorNToN /ALBErTA FErrETTi6TRECCE, TRECCE, TRECCE

Le trecce rimangono di moda proposte nelle passerelle in mille versioni. Costruite sui capelli sciolti, a lato, intor-no al capo, grosse o sot-tili....si affermano come elemento imprescindibile di un raccolto moderno.

/D SqUArED 2

/JUST CAVALLi

contrasticaPelli

asciugatial sole

look “figli dei fiori”

7CONTRASTI

Ciò che contraddistingue la moda capelli è il CONTRASTO tra un look più naturale, mosso leggermente con le dita per uno stile “CAPELLI ASCIuGATI AL SOLE” , e situazioni più costruite e lavorate, anche se in apparenza non

sembrerebbe.La naturalezza impera con un look stropicciato (“figli dei fiori”). I capelli prediligono un comodo ef-fetto bagnato, liberi dagli schemi e dall’etichetta.

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lA stoRIA DI

Emily e Grace* 23.09.2000

Questa data è importante per la mia famiglia perché è il giorno della na-scita della piccola Emily, la nostra secondogenita. Avevamo tanto desi-derato una bimba dopo il nostro primo figlio, ma il destino ci ha riservato un finale inaspettato. La nostra piccola non ha mai potuto soffiare la sua pri-ma candelina. All’età di 10 mesi ci ha lasciato increduli e sbigottiti a causa di una rara malattia metabolica eredi-taria: M-CAD.

Da quel momento la nostra vita è cam-biata. Tutto ha avuto inizio il 12 agosto 2001 a Exeter, Gran Bretagna. Eravamo in vacanza. La nostra Emily all’epoca aveva 10 mesi e mezzo e fino a quel momento aveva vissuto una vita feli-ce e apparentemente sana. Sono stati mesi di grande felicità e serenità. Io e

Mauro avevamo desiderato tanto una bambina e Ben, il nostro primo figlio, era contento e orgoglioso della sua so-rellina. Il giorno prima del battesimo, organiz-zato in occasione del nostro viaggio in Inghilterra, abbiamo fatto colazione come al solito. Tutto andò bene fino a quando Emily rifiutò la pappa a pran-zo. Mi sembrò strano ma, come tutte le mamme, pensai che forse non aveva fame e che avrebbe mangiato più tardi. Dopo mezz’ora, con mia estrema sor-presa, vomitò tutta la prima colazione. Pensai avesse preso troppo sole in te-sta e che questo le avesse creato dei problemi (Emily era una tipica bimba inglese – pelle chiara e capelli bion-dissimi). Per il resto della giornata quindi non insistemmo a farla mangia-re. Aveva tanto sonno (IN SEGuITO SEPPI ChE QuESTA SONNOLENzA ERA DOVuTA AD uN LIVELLO bASSISSIMO DI GLICEMIA, ma in quel momento non avevo motivo di es-sere particolarmente preoccupata). Ad

... m-cad. da quel momento la

nostra vità è cambiata

ilsocialeper

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da allora abbiamo imparato tante cose

ogni modo sembrava abbastanza tran-quilla. Siamo andati a letto dicendo “domani probabilmente starà meglio”.Così non accadde. La mattina succes-siva un incubo s’impadronì della no-stra vita. Emily si svegliò con un urlo. Provai a proporle il biberon di latte ma non riuscì a berlo. Capii che c’era un problema serio. Emily non aveva più forza nelle braccia o nelle gambe, non riusciva a controllare gli occhi, sembrava drogata, incapace di reagire. Corremmo all’ospedale. In ambulanza spiegammo l’accaduto ai soccorritori che ci tranquillizzarono affermando che il tutto probabilmente era causato da disidratazione.Giunti in ospedale, raccontammo l’ac-caduto a dottori e infermieri diversi

perdendo purtroppo tempo prezioso. Visitarono Emily ma non trovarono nulla di strano oltre alla disidratazio-ne. Ora so che se avessero misurato il livello di glicemia l’avrebbero trovato a livelli disastrosi; ora so che dopo così tante ore di digiuno il suo corpo soffriva profondamente e i danni agli

organi vitali erano diventati notevoli, ma tutto questo lo so solo ora.Tranquillizzati dai medici mandammo a casa i nostri cari accorsi preoccu-pati. Ci dissero che Emily si sarebbe ripresa con qualche flebo. Niente di più sbagliato. In un istante, che a me sembrò un’eternità, sentii uno strano rumore e la mia piccola smise di respi-rare. Sballottata da una parte all’altra, allontanata dal mio angelo, medici e infermieri lottarono con tutte le loro forze nel tentativo di salvarle la vita ma ormai…era troppo tardi. Una parte della nostra vita si è fermata per sempre in quell’istante. Non puoi comprendere una tragedia così im-provvisa. Il cuore non può accettare un lettino vuoto, ancora caldo. La ra-gione non ha la forza per spiegare al proprio bambino che la sorellina non tornerà più. Vivi per avere solo una ri-sposta. Cosa è successo? I medici non furono in grado di dirci nulla; nemmeno l’autopsia chiarì l’ac-caduto. Solo prelevando delle cellule e operando gli opportuni esami genetici

riuscirono a diagnosticare la malattia che aveva colpito Emily: M-CAD – DE-fICIT DI ACIL COA DEIDROGENASI A CATENA MEDIA (DISTuRbI DEL METAbOLISMO INTER-MEDIO DEGLI ACIDI GRASSI E DEI MITOCON-DRI), un nome tanto sconosciuto quanto doloroso. Abbiamo appreso che la probabilità per una coppia di portatori sani di tra-smettere la malattia ad un figlio è 1 su 4 per ogni nascita.Abbiamo conosciuto l’esistenza di as-sociazioni come Cometa A.S.M.M.E. che da anni si battono per diffondere lo screening neonatale per le malattie metaboliche. Abbiamo scoperto, con estrema ama-rezza, che, diagnosticando preventiva-mente la M-CAD, la nostra Emily con le giuste cure avrebbe potuto ancora vivere. Tornati in Italia ci siamo rivolti al Dottor Alberto Burlina a Padova che ci ha confermato la diagnosi. E’ stato così che siamo entrati in contatto con l’associazione Cometa A.S.M.M.E, re-altà a noi sconosciuta fino a quel mo-mento.

* cosa sono le malattie metaboliche?Le malattie metaboliche ereditarie (MME) o difetti congeniti del metabolismo, secondo la dizione anglosassone, rappresentano un vasto ed eterogeneo sottogruppo di malattie genetiche caratterizzate dalla mancanza o disfunzione di uo o più enzimi, di una proteina o di altre molecole più complesse coinvolte nel metabolismo cellulare, con conseguente sconvolgimento dello stesso.

* quando si manifestano?

Le malattie metaboliche ereditarie hanno esordio ad età differenti: si distinguono for-me neonatali a rapida evoluzione con ipotonia, convulsioni, coma e morte, o sviluppo di gravi handicap neurologici irreversibili; forme a lenta progressione con sintomatologia manifesta in epoca successiva a quella neonatale, con comparsa di ritardo dello sviluppo psicomotorio, ritardo nella deambulazione e/o nello sviluppo del linguaggio, crisi convul-sive, episodi di coma improvvisi, rifiuto dell’alimentazione, vomito, segni d’insufficienza epatica, ipotonia muscolare, alterazioni scheletriche, segni d’insufficienza del midollo osseo. in alcune patologie il quadro clinico si evidenzia in età adulta (es. adrenomielo-neuropatia, malattia di Pompe)

abbiamo conosciuto l’esistenza di associazioni comecometa a.s.m.m.e.che da anni si battono per diffondere lo screening neonatale per le malattie metaboliche.

[email protected] . www.cometaasmme.orgTel. 049 8962825 . Fax 049 6888108

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Con il passare dei mesi e a causa del terribile vuoto rimasto, si fece strada il desiderio di avere un altro bambino, per noi, per Ben e per ritrovare un pò di serenità. Stavolta, però, era diverso! I rischi e le probabilità pesavano come un ma-cigno. Il destino, ad ogni modo, non ci avrebbe trovati impreparati. Sape-vamo che subito dopo la nascita del bambino avremmo dovuto attivare una diagnosi precoce. Pensate! una sola goccia di sangue analizzata a Pado-va attraverso lo screening e la nostra Emily sarebbe stata ancora con noi. Con le giuste cure e alcune attenzioni in più, tutto questo non sarebbe suc-cesso. Così è nata Grace, un raggio di sole apparso in una fredda giornata di di-cembre. Dopo nemmeno una settima-na dalla nascita è stata ricoverata a Padova per analisi che hanno confer-mato anche nel suo caso la M-CAD. E’ iniziata per noi una nuova vita, una nuova sfida da affrontare. Non è stato facile imparare a convivere con una malattia metabolica ereditaria. I primi anni non sono stati semplici.

Spesso abbiamo dovuto ricoverare Grace per curarla e nutrirla via fle-bo. In certi momenti abbiamo pensa-to di non farcela, abbiamo temuto di ripiombare nell’incubo che in sole 24 ore ci aveva strappato Emily. Oggi Grace ha 9 anni. Deve evitare periodi di digiuno; richiede una dieta ricca di carboidrati e povera di grassi. Necessita di un pasto notturno di lat-te con polycose; prende ogni giorno 1gr di carnitene. Non sapete di cosa sto parlando? Nemmeno noi ne sape-vamo niente, ma questa è stata, ed è tuttora, la nostra ricetta per la sua buona salute e conoscerla è il bene più prezioso. Quando ha la febbre o un mal di gola richiede qualche at-tenzione in più per evitare squilibri metabolici, ma frequenta la scuola, va in bicicletta e in piscina, corre, canta e gioca come tutte le bambine della sua età. Il suo secondo nome è Emily. Mi piace pensare che il nostro piccolo angelo la guardi dal cielo e l’accompagni in un cammino a volte difficile, scoraggiante ma comunque meraviglioso perché…. si chiama vita.

* nota benein italia, circa un bambino su 2000 na-sce affetto da una malattia metabolica e pertanto nel loro complesso sono un grave problema sociale e rappresenta-no una delle grandi sfide della ricerca scientifica di questo millennio. Si stima vi siano circa 500 malattie metaboliche ereditarie molte delle quali tuttora poco conosciute.il controllo sui neonati per individuare le malattie metaboliche è iniziato negli anni ‘60 in Europa, quando si scoprì che la terapia dietetica precoce della fenil-chetonuria poteva prevenire il ritardo mentale tipico di questa affezione.

* screening neonatale metabolico allargatoAttualmente in italia lo screening neonatale è disciplinato per legge per quattro malattie, di cui due metaboliche: fenilchetonuria, galattosemia, ipotiroidismo congenito e fibrosi cistica. Negli anni ’90 è stata sviluppata una nuova tecnologia d’analisi biochimica che ha creato nuove importanti possibilità nella diagnostica delle MME: la tandem-mass spet-trometria. questa metodica consente, da un volume molto piccolo di materiale biologico, di misurare un numero elevato di sostanze del metabolismo. oggi, infatti, una goccia di sangue, dopo puntura del tallone del neonato, grazie alla tandem-mass spettrometria, garantisce di rilevare molti metaboliti. Tale metodica può identificare più di 30 metaboliti, ciascuno dei quali è potenzialmente un marker di una malattia metabolica ereditaria.

* obiettivo dello screening

in italia alcune regioni hanno iniziato degli studi pilota per avviare un programma di scre-ening neonatale. Solo la Toscana, però, ha attualmente una legge regionale che regola-menta lo screening neonatale metabolico allargato. Tra i diversi paesi dove lo screening allargato funziona già da alcuni anni, vi sono notevoli differenze sul numero ed il tipo di malattie diagnosticate. Non c’è ancora un consenso internazionale su quali malattie sia utile (ed eticamente giusto) diagnosticare alla nascita e la discussione su questo tema è molto attiva e difficile tra gli esperti del campo. Mancano dati scientifici sicuri su molte di queste malattie ed ogni centro si avvale della propria esperienza basata sulla propria casistica. Su larga scala ci si aspetta in generale un beneficio dallo screening neonatale allargato: aumentando i casi diagnosticati si potrà dunque conoscere e seguire nel tempo questi malati ed apprendere da loro la storia na-turale della malattia. A lungo termine, dunque, le conoscenze AuMENTERANNO COME ANChE LE POSSIbILITà DI CuRA. LA POSSIbILITà DI AGIRE SuLLA MALATTIA in fase pre-sintomatica è la chiave della prevenzione della disabilità, soprattutto neurologica, che deriva da queste malattie, e ciò ha un innegabile valore sia per il singolo che per la società.

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ilsocialeper

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L’amore è come la moda… un brivido che attraversa la pelle, ...un’emozione tatuata nel cuore...

La moda è il motore che generail nostro lavoro,

diventandone obiettivo e causa stessa.

La moda come l’amore si svelaa noi sotto forme

diverse, complesse, sorprendenti; ci avvolge e ci scalda come

una seconda pelle.Accendendo il fuoco della nostra passione

ci regala nuovied emozionanti traguardi.

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Page 23: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

t r i l a b P r i M a V E r a E S t a t E2 0 1 2

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Page 24: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

C O L O R E Per questa linea fresca e dal deciso

sapore estivo è stata scelta la

tecnica “moving color”. In

questa particolare tecnica di colore

dall’effetto sfumato, si è lavorato

in particolare sulle lunghezze dei

capelli della parte frontale e sulle

ciocche che incorniciano il viso.

Questo per dare più luminosità e

rendere il colore più movimentato.

V i O l a

Ciocche più lunghe morbide e libere scendono sulle spalle per lasciare il

posto ad un carrè più corto e grintoso.

Onde piatte, cascata di ricci, look stropicciato, tutto è possibile!

E con i giusti strumenti e le corrette tecniche l’effetto finale è garantito.

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Page 25: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

s t y l i n gSe desideri un look senza volume con ciocche definite e in movimento

scegli la piastra, modella i tuoi capelli con Amplifier ed Orbital di

Style Masters e con un tocco di Glamourama il gioco è fatto.

Ti piace un look più costruito, romantico e dal sapore Retrò? Componi

una cascata di ricci avvolgendo le ciocche attorno alle dita e fissandole con

i becchi d’oca. Pre work e Fanatic Curl di Style Masters

saranno i tuoi preziosi alleati, dopo l’asciugatura a diffusore con Photo

Finish sarai perfetta.

Prediligi un movimento libero e naturale? Spazzola, Phon, Orbital e

Hairtistic non potranno mancare nel tuo beauty.

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Page 26: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

b i a n c a

Un ciuffo/frangia eclettico e femmi-

nile cede la scena ad un sapiente gio-

co di lunghezze garantendo al con-

tempo femminilità e versatilità.

s t y l i n gDesideri indossare la linea così com’è esaltandone la semplice bellezza ed eleganza?

Asciugala al naturale, crea la forma con Reset di Style Masters e qualche passata di piastra, fissando

il tutto con Glamourama e Flashlight.

Hai una serata speciale e desideri stupire?

Rielabora una cresta dall’effetto acconciatura, distribuendo i capelli del ciuffo in volume con la spazzola e

orientando l’aria del phon dalle radici alle punte. ElevAtor 360 non dovrà mancare!

Un look apparentemente casuale, pratico e sbarazzino?

Asciuga naturalmente i capelli, avvolgi le ciocche al ferro ondulante lasciando libera la punta, scegli Orbital,

Elevator 360, Solid Wax e goditi la giornata.

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Page 27: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

C O L O R E Se desideri alleggerire la tua

capigliatura e garantire un effetto

naturale e luminoso, la tecnica

“sorriso” fa per te. Una volta

scelto il colore desiderato e che è

più in armonia con il tuo colore di

pelle, potrai valorizzarlo grazie ad

un sapiente gioco di sfumature.

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Page 28: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

c e l e s t e

Un corto affascinante e trendy che

ci riporta allo stile sofisticato delle

famose dive degli anni 50, diktat

suggerito dalla moda di questa

stagione.

La linea propone texture alleggerite

per favorire giochi di movimento,

nonostante le ciocche molto corte.

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Page 29: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

s t y l i n gScegli un look affascinante e un corto voluminoso? Avvolgi i capelli

sulle dita, creando delle ciocche in volume, fissale con i becchi d’oca e

asciuga con il diffusore. I prodotti giusti? Amplifier, Laser Gum

e Modular di Style Masters. Ti senti sbarazzina e estiva?

Asciuga i capelli con le mani e la spazzola pennsylvania favorendo

un leggero volume alle basi. Serviti di Pre Work, Pre tools,

hardwire e Flash light.

Un look alternativo per una serata elegante? Gioca con il phon e la

piastra “incrociando” i capelli in direzioni opposte. Con un tocco di

Glamourama i tuoi capelli saranno splendidamente lucenti.

c o l o r eQuesta colorazione sulla tonalità del biondo oro, viene messa in evi-

denza dalla tecnica “spiga di grano”. La scelta del colore biondo

e la linea di taglio corta lasciano trasparire una donna audace sicura di

sé e che vuole essere riconosciuta.

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Page 30: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

Michela

S t i l i S ta g r u P P O

c r E at i V O

AlessioS t i l i S ta g r u P P O c r E at i V O

P r i M a V E r a E S t a t E2 0 1 2

FabiolaS t i l i S ta g r u P P O

c r E at i V O

StefanoD i r E Z i O N E a r t i S t i c a

01.Trilab: “Senza dubbio in questa, come in tutte le ultime collezioni, permane un principio ispiratore su tutti: offrire alle nostre clienti linee commerciali, portabili e versatili. Anche in questa collezione, però, ci siamo posti l’obiettivo di costruire un prodotto che si distaccasse dai soliti cataloghi moda, regalando emozioni, incuriosendo e coinvolgendo attraverso il racconto di tre storie interpretate sullo sfondo delle magiche acque del lago di Como.Il book, quindi, si presta ad una duplice lettura: focalizzata sulle linee di taglio o le tipologie di asciugatura, oppure più attenta e impegnata volta a scoprire le vicende e le emozioni trascritte in una pagina di diario dalle tre protagoniste”.

02.Trilab: “Senza dubbio si rivolge a donne romantiche e sognatrici, combattive e determinate, spesso preoccupate e ansiose, ma accomunate da un’emozione indelebile come un tatuaggio sulla pelle: l’Amore. Anche in questo secondo progetto abbiamo voluto personificare, così come si era fatto per il Tempo, la figura di Amore rendendolo a tutti gli effetti protagonista nella ricerca continua di se stesso, attraverso l’intreccio di situazioni vissute sulle rive del lago”.

03.Trilab: “L’amore si presenta a noi sotto le forme più diverse, ma una delle espressioni di quest’ultimo più forti e indelebili nella mente di chi le vive è certamente la passione. La passione ci conduce con trasporto verso la costruzione di nuove linee moda, progetti, obiettivi. Parlando di amore, abbiamo, quindi, voluto celebrare in tutto il progetto il forte parallelismo tra quest’ultimo e la moda in un contesto come il nostro legato alle tendenze”.

Giorgi

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a u t r i c E E r E D at t r i c E

t E S t i

i N t E r V i S t a a l g r u P P O

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Il colore del fondotinta deve essere steso su tutte le superfici esposte, altrimenti in foto si vedrà la differenza tra la pelle con il prodotto e la pelle senza.

ciglia e sopracciglia

Le sopracciglia devono essere impeccabili, studiate in rapporto ai volumi del viso. Se il mascara non è sufficiente ad esaltare le tue ciglia prova con le extensions. Questa tecnica permette di allungare le ciglia con un effetto molto naturale. Costo da 50 a 250 euro.

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Il make up è inscindibilmente legato alla sposa.E’ indispensabile tenere in considerazione anche il tipo di location scelta e se esiste un filo conduttore della giornata. Ogni elemento concorre a rendere un’idea precisa dell’atmosfera in cui si muoverà la sposa.

consigli dell’ultimo minuto

Per garantire al tuo trucco il risultato migliore, prenota dalla tua estetista un ciclo di trattamenti specifici per il tuo viso. La pelle risulterà più luminosa e compatta, eliminando piccole imperfezioni. Non lasciare all’improvvisazione un giorno così importante. Affidati a dei professionisti che sapranno valorizzarti al meglio.

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Non perdere mai di vista lo stile che desideri ricreare.I capelli, il vestito e il trucco dovranno essere in perfetta sintonia.

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Fondotintascegli il fondotinta più adatto al tuo colore di pelle

Visocostruisci una perfetta sintonia tra trucco, capelli e abito

Dettagli di stiletutto il make up deve corrispondere perfettamente alla persona e al look di quel giorno

desideri rendere quel giorno indimenticabile? parti dal make up e non dimenticare che...

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Page 34: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

In quei giorni in cui alla soglia dei 30 anni ci si chiede quale piega pren-derà la propria vita e quale curva at-tenderà dopo quella appena percorsa, nel bel mezzo di una quasi certa resa, a Cristina capita tra le mani un volan-tino: VINCI LA SFIDA! Tra numero-

se titubanze e una gran dose di curio-sità decide di recarsi presso l’Hotel Russott dove si svolge l’evento.

Sfogliando tra le pagine rilegate, l’oc-chio di Cristina cade sulle parole di Jim Rohn:

sfidaVINCI LAcome vincere la sfida del cambiamento e raggiungere i ProPri obiettivi

premier partecipa attraverso il racconto di cristina ad una serata di formazione insieme al coach numero uno in italia roberto re

IN QuESTO NuMERO, ATTRAVERSO L’ESPERIENzA VISSuTA IN PRIMA PERSONA DA CRISTINA, uNA GIOVANE E AMbIzIOSA TRENTENNE, VI PRESENTIAMO I PERCORSI DEL COACh fORMATORE RObERTO RE, uNO DEI MAGGIORI ESPERTI DI SVILuPPO PERSONALE IN EuROPA.

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La serata deve ancora cominciare e già Cristina respira un’aria nuova... Ed ecco la prima entusiasmante sor-presa: Roberto Re, un uomo che di-verte e coinvolge un pubblico in sala di oltre 500 persone, invita tutti a lasciarsi trascinare perché “solo in questo modo il cervello rimarrà atti-vo, capace di costruire tante impor-tanti sinapsi e mantenere più a lungo vivo il ricordo”.Roberto snocciola alcune informazio-ni che regalano una prospettiva del tutto nuova: “Sapete quanto tempo oggi è necessario per raddoppiare il patrimonio di conoscenze e infor-mazioni dell’umanità? Da 1 anno e mezzo a 2. Ciò vuol dire che L’uMANITA’ OGNI 2 ANNI SI MODIfICA COMPLETAMENTE”. Si fanno strada in Cristina alcuni concetti fino a quel momento mai considerati. Non è facile per la generazione di questo secolo adattarsi ai continui cambiamenti che, giorno dopo giorno, la società propone. In un mondo tra-boccante d’informazioni “Non conta più ciò che sai ma come lo fai”E ancora: “Nella natura dell’essere umano c’è un naturale rifiuto al cam-biamento. Per questo la più grande sfida dell’umanità del XXI secolo consiste nel sopravvivere con equili-brio al travolgente vortice di continue novità in cui si è avvolti”.

“Non è più possibile cercare sicurezze fuori da noi stessi ma solo dentro di noi! Ecco perché è fondamentale oggi più che mai lavorare sulle nostre potenzialità, sulla capacità di adat-tarci al cambiamento, sfruttandolo a nostro vantaggio, emergendo da una massa che non riesce a farlo”.

“vinci la sfida” è uN SERATA PROMOzIONALE ChE SI è SVOLTA NEI PRIMI MESI DELL’ANNO NELLE PRINCIPALI CITTà ITALIANE CON L’ObIETTIVO DI affrontare cambiamenti e momenti difficili SfRuTTANDO AL MEGLIO LE PROPRIE POTENzIALITà.

non è più possibile cercare sicurezze fuori da noi stessi, ma solo dentro di noi

Lasciate che siano gli altriA condurre vite modeste E non voiLasciate che siano gli altriA discutere di questioni insignificanti,E non voiLasciate che siano gli altriA piangere sulle piccole ferite,E non voiLasciate che siano gli altri a mettere il loro futuroNelle mani di qualcun altro, E non voi.

Jim Rohn

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Page 36: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

“l’umanità ogni due anni si modifica completamente”.A fine serata, Roberto saluta tutti trasmettendo a Cristina la sensazione di aver passato una piacevole e confidenziale serata tra amici.Ancora nella mente viaggiano le sue ultime parole: “Non mi aspetto e spero non ve lo aspettiate nemmeno voi che da domani possa cambiare la vostra vita, ma se riuscirete a fare ciò che normalmente fate con un pizzico di diversità già avrete ottenuto tanto da questa serata”.Cosa ha lasciato questa serata a Cristina? Una gran voglia di diversificarsi, di lavorare sulle proprie potenzialità, nonché di evolversi con flessibilità e innova-zione. La strada è lunga ma si sente ben pronta a VINCERE LA SfIDA!

questa è stata l’esperienza di cristina. e la vostra? AVETE VOGLIA DI RACCONTARCI QuALChE ANEDDOTO LEGATO A CORSI O SEMINARI ChE VI hANNO PORTATO A fARE LE COSE CON uN PIzzICO DI DIVERSITà? vi aspettiamo numerosi sul nostro blog.

roberto re Re ha fondato nel 1992 la hRD Training Group, società leader in Italia nella formazione manageriale e comportamentale.Quest’anno la hRD compie 20 anni e deve il suo successo alla metodologia di insegnamento che permette di conciliare l’apprendimento al divertimento. Roberto Re, il precursore e il mental coach numero uno in Italia nel campo della motivazione, aiuta i suoi allievi a dare il meglio nei suoi corsi e a farlo alternando momenti nozionistici a quelli ludici, attraverso il ballo, il canto o esercizi fisici.

TI PIACEREbbE APPROfONDIRE L’ARGOMENTO? PER INFORMAZIONI E/O [email protected]. 02 542515 fax 02 54115260

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c o A c h I n g

Page 37: PREMIER WOMAN PRIMAVERA ESTATE 2012

Basta osservare qualche pubblicità o sfogliare le pagine di una rivista per ri-trovare almeno un link o un argomento focalizzato su uno dei fenomeni che, in molti casi, nella società del ventunesi-mo secolo, viene considerato un tabù: l’INVECChIAMENTO. Per anni, discutendo di invecchiamen-to, ci si è concentrati sullo stato della nostra pelle, eventualmente delle ossa o degli organi interni, ma negli ultimi tempi si è fatta strada anche un’ulte-riore poco rassicurante notizia: ANChE I CAPELLI INVECChIANO. Molte donne penseranno che non si tratti di una scoperta così sconvolgen-te. E’ risaputo, infatti, che i capelli, con il passare degli anni, si modifi-cano perdendo buona parte della loro bellezza. Basti pensare alla netta dif-ferenza tra la chioma di un bambino e quella di una donna di 30 anni.

CERChIAMO INNANzITuTTO DI CAPIRE QuALI SONO I fENOMENI POSTI MAGGIORMENTE SOTTO ACCuSA DALLA DONNA MATuRA, OVVERO uNA DONNA DI CIRCA CINQuANT’ANNI.

le donne in target lamentano:Fibra dei capelli sempre più POROSA internamente ed esternamente

PERDITA DI DENSITà e riduzione del diametro dei capelli

Cuoio capelluto SECCO E TESO

MAGGIORE SENSIbILITà AI RAGGI uLTRAVIOLETTI a causa della mancanza di melanina

Capelli più SECChI e ruvidi al tatto

AVRò DEI CAPELLI fANTASTICI

s.o.s capelli maturi

di trilab parrucchieri

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1PERChE’ CON IL PASSARE DEL TEMPO I CAPELL CADONO E SI AffINANO I?I capelli con il passare del tempo tendono a diradarsi ed a cadere con maggiore frequenza. Tutta colpa del METAbOLISMO che, rallentando, frena l’apporto di sostanze nutritive, attra-verso la circolazione sanguigna, alla cellula madre del capello. Il tutto vie-ne ulteriormente peggiorato dalla per-dita di calcio e dall’irrigidimento delle fibre di collagene che tendono a sof-focare il follicolo del capello portando alla crescita di capelli più fini rispetto alla forma originaria.

2PERChE’ I CAPELLI DIVENTANO bIANChI?In prossimità della cellula madre che dà origine ai capelli si trovano i me-lanociti, cellule che comunicano alle cellule del capello l’informazione del colore. I melanociti, però, sono desti-nati ad esaurire la loro forza nel tem-po, come se avessero una batteria. Una volta esaurito totalmente il loro potere i capelli diventano bianchi.

3PERChE’ LA CuTE E I CAPELLI SI DISSECCANO?Con il rallentamento del metabolismo, anche la ghiandola sebacea presente nel derma rallenta la sua produzione naturale. Il SEbO NATuRALMENTE PRODOT-TO NON GARANTISCE PIù L’OTTIMALE MIx DI PROTEzIONE E IDRATAzIONE DEL MANTELLO IDROLIPIDICO della pelle e dei capelli. Per questo motivo con il passare dei tempi cute e capelli evidenziano un aspetto sempre più secco. Una cute disseccata, inoltre, manca di protezione e di conseguenza tende a essere molto più aggredita, soggetta ad allergie e a indolenzimento.

4PERChE’ L’EPIDERMIDE DELLA CuTE DIVENTA PIu’ fINE E PIu’ TESA?Il PROCESSO DI RIGENERAzIONE CELLuLARE della nostra pelle TENDE A RALLENTARE CONSIDEREVOLMENTE con il passare del tempo. Per questo motivo la pelle del-la cute, e non solo, tende ad assotti-gliarsi sempre più amplificando qual-siasi percezione di dolore.

pronti per voi alcuni consigli irrinunciabili:

Utilizza uno ShAMPOO adatto a mante-nere il Ph fISIOLOGICO DELLA CuTE e pos-sibilmente a conferire la necessaria idratazione.

Scegli una maschera al contempo Nu-TRIENTE E CORPORIzzANTE per garantire un effetto tonico e contrastare la per-dita di morbidezza tipica di un capello maturo.

NON RIuSCENDO A RITROVARE LA bELLEzzA DI uNA VOLTA, INOLTRE, le donne richiedono con maggiore frequenza molti servizi volti a mantenere l’estetica dei propri capelli:COLORAzIONI fREQuENTI E PIEGhE CON STRuMENTI A CALDO ChE, SENzA I DOVuTI ACCORGIMENTI, TENDONO AD INDEbOLIRE uLTERIORMENTE LA fIbRA. cerchiamo di capire in pochi passi ciò che accade alla cute ed ai capelli di una donna matura rispondendo ad alcuni principali dubbi.

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quali soluzioni?

* Kérastase age rechargeShampoo e trattamento Age recharge contro i primi segni del tempo per apportare materia e lipidi al cuoio capelluto ed ai capelli.i tuoi capelli saranno morbidi, corposi, facili da districare

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madre del capello favorendo la crescita di un capello più corposo e forte. Pro-prio per questo anche tutti i trattamenti anticaduta fanno al caso tuo. Utilizzali almeno due volte all’anno. I tuoi sacri-fici saranno ricompensati!

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Nella mente delle donne di oggi che erano bambine ieri la parola “Barbie” richiama ad un mondo rosa shocking, fatto di vestitini, scarpe, accessori e... interminabili ore passate a trasformare una sca-tola di cartone in un palazzo. A Barbie era generalmente riservato il primo bagno della stagione estiva, che avveniva rigorosamente in una bacinella per il bucato, e, di tanto in tanto, un filo dello stendibian-cheria dove poter appendere tutti gli indumenti lavati, ovviamente, a mano perchè non si rovinassero.Naturalmente, eccelleva in ogni disciplina sportiva e, anche dopo una paio d’ore di tuffi olimpionici, era sempre perfettamente in or-dine. Infaticabile, poteva fare ogni cosa senza mai perdere il sorriso, spetti-narsi i capelli o incurvarsi la schiena ed aveva l’abbigliamento adatto per ogni occasione; dal vestito per candidarsi Presidente a veterina-ria, da astronauta a pilota di formula uno, da fata a diva, da rock star a pirata.Alla luce di questo, mi piace pensare, senza dar troppo peso alle parole, che essa sia stata il primo modello di femme fatale con cui abbiamo preso famigliarità da bambine.

Negli ultimi cinquant’anni, il successo di Barbie è stato accompa-gnato da innumerevoli critiche che hanno puntato il dito sugli aspetti diseducativi derivati dal giocare con lei dimenticandosi che... Barbie è e sarà solo una bambola e che, in quanto tale, essa non può essere “diseducativa”. Da bambina, non ricordo di averla considerata troppo magra − non sapevo che esistesse l’anoressia − o il prototipo della bionda bella ma senza cervello − non sapevo che cosa fossero i prototipi.

* mattelil nome Mattel deriva dalla contrazione

di harold Mattson (Matt) e Elliot (El).* l’idea di ruthruth guardò la figlioletta giocare con

le bambole di carta per ore con le ami-

chette.

* pensa cheBarbie - vezzeggiativo di Barbara Joy-ce, figlia di ruth e Elliott - debuttò uffi-cialmente nel marzo del 1959 e fu pre-sentata come una “teen-age fashion model”. Disponibile nella versione bionda e bruna, recava sulla scatola la scritta “a new kind of doll from real life”. Nonostante la diffidenza con cui fu accolta dai benpensanti, perplessi dall’aspetto aduto della bambola, nel 1959 furono vendute più di 350.000 esemplari al costo di tre dollari.il resto è... noto.

1959

viaggio nel mondo di uno dei giocattoli che ha segnato inequivocabilmente L’INfANzIA DI GENERAzIONI DI bAMbINE

di vera citton

Barbie

Semplicemente, giocando con Barbie, esploravo le possibilità a cui non ave-vo accesso nel mondo, comprenden-dole un po’ meglio. Tramite lei, pote-vo diventare tanto un bravo medico quanto una principessa poichè potevo immergermi in una realtà fittizia tanto reale quanto quella nella quale ero fi-sicamente immersa. Ai miei occhi, essa non era nè una bambola-manichino, nè una poupée parisienne ottocentesca; era semplice-mente la porta d’accesso ad un altro mondo.

Ruth Handler, fondatrice della Mat-tel e mamma di Barbie, ebbe un’in-tuizione vincente quando decise di immettere sul mercato un ampio e ricercato guardaroba acquistabile se-paratamente che, negli anni, non fu secondo a nessuno. Eppure, v’è una differenza sostanziale tra le immagini dei cataloghi di Barbie e gli Album de la poupée ottocenteschi, libricini di-dicati alle bambine e raffiguranti delle bambole elegantemente abbigliate. Di fatti, mentre l’immagine di Barbie è in

Ponytail BarbieSegni

particolari: pelle

bianchissima, smalto rosso.

Trucco: sopracciglia

sottili ed inarcate,

bocca stretta, eyeliner.

Accessori: orecchini

“a schiava”, occhiali.

Ponytail Barbie

riproduzione vintage

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continuo mutamento e propone donne sempre più emancipate, tanto da po-ter rispecchiare inequivocabilmente i cambiamenti della società, le bambole parigine sono lo specchio di una fem-minilità stretta dentro ad un corsetto.

la barbiepiù bellaAi nostri occhi di adulti, una bambola senza vestiti non può esistere poichè una bambola nuda è sinonimo di incompletezza. Ma è davvero così? Davvero il vestito è parte integrante della bambola o potreb-be bastare la bambola in sè?Non so che cosa voi

ne pensiate ma, a questo proposito, mi piace ricordare un aneddoto di viaggio. Durante la visita ad un orfanatrofio in Kenya, una bambina mi si è avvicinata stringendo, come un tesoro tra le mani, la sua Barbie. Me l’ha mostrata orgo-gliosa: era nuda e senza testa.E’ stata la più bella Barbie che abbia mai visto. Parola di collezionista.

2002 2001

* quando tutto iniziòil marchio Mattel nacque nel 1945 ed il suo successo ebbe inizio nel garage di Elliot

e ruth handler trasformato in un piccolo laboratorio creativo dove Elliot e l’amico

harold Mattson, progettavano, disegnavano e producevano piccoli manufatti di

legno e mobili per case di bambole. Supportati dai risultati più che soddisfacenti

degli affari, non presero in considerazione l’idea di ruth di creare e commercializ-

zare un nuovo tipo di bambola. Col passare del tempo, ruth, sempre più caparbia e

determinata nel suo intento, elaborò l’identikit della bambola “moderna” e, quando

la trovò in una vetrina, a Lucerna, in Svizzera, fu amore a prima vista. La bambola si

chiamava Lilli, era realizzata in plastica rigida e misurava 29,5 cm. Era longilinea,

bionda e ricordava vagamente Brigitte Bardot.

Da lì alla nascita di Barbie il passo fu breve.

* un successo

planetario

il 90% delle bambine nel

mondo tra i 3 e i 10 anni ha

ricevuto una Barbie

un episodio, un’immagine, un’emozione legata a

Ti aspettiamo nel nostro blog Trilab per condividerla insieme.

1965 2003

American GirlSegni particolari: Fu la prima barbie ad avere le gambe leggermente flesse. Pettinatura tipicamente anni 60.è importante perchè: richiama lo stile di Jackie kennedy, moglie del Presidente kennedy.

Barbie e i mestieriFin dall’inizio degli anni Sessanta, Barbie ha esplorato la possibilità di dedicarsi a lavori fino ad allora considerati appannaggio degli uomini fino a giungere, alla fine degli anni ottanta, ad essere ufficiale delle forze armate e, agli inizi dei Novanta, poliziotto, pompiere, manager o presentatrice tv

Barbie nella modai cambiamenti di Barbie nel seguire i dettami della moda sono evidenti e, vale la pena ricordare, negli Anni Novanta fu vestita da stilisti quali Bob Mackie, oscar de la renta, Anne klein o ralph Lauren fino ad arrivare alle collezioni ideate da Cynthia rowley.

“International” SerieNel 1980 la pelle di Barbie si tinge di scuro, anche se Christie, la cugina afro-americana di Barbie, era già nata alla fine degli anni Sessanta. Nello stesso

anno, appare Barbie ispanica che

inaugura la prima “international

Serie” a cui ne seguiranno molte altre.

in pochi anni, Barbie

avrà tutte le nazionalità.

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le pagineVeradi

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1* artpro nail

Per questa stagione tutto è concesso in tema di unghie, ma la vera innova-zione è ARTPRO NAIL, LA STAMPANTE PER uNGhIE PRESENTATA AL CES 2012, il più im-portante convegno di elettronica che si tiene ogni inizio d’anno a Las Vegas. Puoi stampare davvero di tutto...la tua immagine o perchè no, anche il profilo del tuo cantante preferito!

2* beauty massage la nuova app

Cominci a vedere i primi segni di ce-dimento della pelle? E’ proprio il caso

di correre ai ripari. E’ ideale abbinare l’applicazione della crema più adatta ad un sano ed efficace auto-massag-gio. Come fare? La tecnologia corre in nostro aiuto! Direttamente dal vostro cellulare con la semplice APP bEAuTy MASSAGE potrete imparare la PRATICA DELL’AuTO MASSAGGIO e salvare la vostra pelle.

la tecnologia non è più esclusivo appannaggiomaschile!

3* moltiplicatore di prese usb

Ormai è risaputo! La tecnologia non è più esclusivo appannaggio maschile! Noi donne, ad ogni modo, non possia-mo privarci del classico tocco di fem-minilità che ci contraddistingue. Pen-siamo, ad esempio, a come sarebbe carina la nostra scrivania con questo DELIzIOSO VASETTO DI TuLIPANI! Un piace-re per la vista ma anche per la pratici-tà, dal momento che si tratta in realtà di un comodissimo hub MOLTIPLICATORE DI PRESE uSb.Scoprilo su www.fREDfLARE.COM.

4* il memo adesso è multimediale

Dimentica carta e penna, registra un video messaggio personale con la sem-plice pressione di un tasto e sorpren-di tutti! Con il magnete puoi lasciarlo ovunque come i vecchi Memo adesivi

VideoMemo Digitale magnetico v100 Mediacom.

5* una casa per il futuro

Samsung Electronics, azienda leader nell’elettronica di consumo e da sem-pre all’avanguardia nell’innovazione tecnologica e nel design, sarà presente al Fuorisalone 2012 nel mese di Apri-le – per presentare un’innovativa idea di spazio domestico che esula dalla necessità di elementi architettonici grazie all’uso della tecnologia. OGNuNO, INfATTI, SARà LIbERO DI AbITARE IN OGNI DOVE, animando gli spazi in cui si trova grazie alla tecnologia che porta con sé. L’installazione realizzata da Samsung mostra una CASA GRIGIA dove ogni stan-za, ogni mobile e ogni parete sono ricoperte da una patina opaca che prende vita, per contrasto, grazie alle immagini e ai suoni fruibili attraverso i tablet Samsung. Entusiasmante o preoccupante?

DI TuTTO uN Pò...

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Cucinare è un dovere, una necessità primaria, un impegno, addirittura per molti un’angoscia, ma non solo! Può diventare anche un divertimento, un piacere, un passatempo. E’ indubbio, ad ogni modo, che con alcune dritte la strada sarebbe più semplice per tutti. Ad esempio, ci siamo mai chiesti cosa non dovrebbe mancare in cucina al fine di rendere la nostra esperien-za meno traumatica? Se ci pensiamo bene per sciare ci preoccupiamo di avere la giusta attrezzatura, per siste-mare il giardino necessitiamo di speci-fici strumenti. Anche in cucina è così.

Non è sempre facile districarsi nel complesso mondo di pentole, tegami e mestoli vari. Cerchiamo, quindi, di fare un pò di chiarezza. Ne guadagne-remo sicuramente in tempo e relax.L’attrezzo fondamentale è sicuramente la PENTOLA! Ce ne sono davvero di tutti i tipi. Cambiano le forme, ma soprat-

tutto cambiano i materiali. E’ indubbio che per bollire l’acqua per la pasta, la padella non sia garanzia di un buon risultato, ma spesso si sottovalutano alcuni importanti accorgimenti. Ad esempio, per rosolare la carne è in-dispensabile un tegame che si scaldi tutto e in fretta, che permetta che la

carne si “attacchi” un po’ sul fondo. Useremo, quindi, una padella o una casseruola in alluminio o...meglio an-cora in rame.Per saltare le verdure non potrà man-care un tegame antiaderente per evita-re appunto che le verdure in questio-ne si attacchino sul fondo nel caso in cui l’eventuale liquido (acqua, brodo, panna...) che avremo messo per farle cuocere si consumi.Per cucinare il pesce è ideale un te-game ovale in cui stenderlo affinché si cucini meglio e faccia, perché no, la sua bella figura.

a scuola di

COSA NON Può PROPRIO MANCARE per preparare qualcosa di buono?

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* le pentole irrinunciabili

Ecco un breve elenco delle pentole ne-cessarie (ovviamente devono essere in buono stato, non quelle della bisnonna che poi sono passate alla nonna e poi alla mamma e ora a voi…!)

DuE PADELLE ANTIADERENTI di due diver-se misure ideali cm 24 e 28 (per le uova all’occhio, per saltare le verdure, per fare le scaloppine…)Una CASSERuOLA bASSA IN ALLuMINIO (materiale ad alta conducibilità) con il fondo pesante, indispensabile per fare gli arrosti, i brasati, gli spezzatini. At-tenzione al coperchio! Non perdiamolo dopo 5 giorni! il nostro arrosto ne sarà compromesso!Una bISTECChIERA IN GhISA… Meglio aver-la, tanto siamo sempre a dieta!Un TEGAMINO CON MANICO, largo 18 cm, per il latte, piccoli sughi, salse.Una CASSERuOLA ALTA, intorno ai 20-22 cm (per sughi e minestre) Una PENTOLA D’ACCIAIO da minimo 24-26 cm di diametro con relativo coperchio per pasta, brodi, minestroni.Un COLAPASTA

Una volta garantito lo strumento base, è opportuno procurarsi alcuni attrezzi che sicuramente potrebbero facilitare la nostra vita in cucina. Di sicuro non potrà mancare la bI-LANCIA; si alzerà di molti punti la per-centuale di possibilità di riuscita del nostro piatto. Per velocizzare i tempi ed ottenere un risultato più preciso e con meno fatica, sarà ottimale, inol-tre, procurarsi un RObOT SMINuzzATORE. In pochi minuti spezzetterà qualsiasi cosa. Salviamo i nostri piani di lavo-ro procurandoci almeno un TAGLIERE. Diamo il via libera a MESTOLI DI LEGNO O IN SILICONE e ad una COMODA PINzA per girare il cibo nella padella per non rigare le nostre fantastiche nuove pentole antiaderenti e non bruciarci a causa della trasmissione del calore dalle pentole alle mani. Teniamo a di-sposizione una serie di ciotole in varie misure per condire, impastare e pesa-re e saremo quasi a metà dell’opera.

Presa confidenza con padelle, coltel-li e mestoli sarà giunto il momento di passare ad un livello superiore. A quel

punto, infatti, saranno cresciute abili-tà ma anche desideri.Per gli amanti della pasticceria non si potrà fare a meno di fRuSTE ELETTRI-ChE per montare panna e albumi (non vorremo mica montarli a mano, no?), e della SACCA DA PASTICCERIA CON bOC-ChETTA A STELLA (prima concediamoci un po’ di pratica!).Le buone capacità manuali, ormai sviluppate, richiederanno l’utilizzo di coltelli di ogni sorta: da trito, da arrosto, a sega, da verdure. Sembra impossibile ma è tutta un’altra cosa lavorare con il COLTELLO giusto!

Un ultimo tocco chic al nostro la-voro sarà garantito da un PENNEL-LO PER IMbuRRARE LE TEGLIE, senza esagerare con il burro, una SPA-TOLINA A GINOCChIO per stendere glasse e creme senza pastic-ciare e, se il nostro piatto avrà avuto successo, un’utilissima SPATOLA LECCA TEGAMI per rac-cogliere fino all’ultima goccia i resti dei nostri prelibati ma-nicaretti.

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* quale padella? guida all’acquisto

La scelta di una padella non è da prendere alla leggera. In gioco c’è molto: il cibo non si deve attaccare, altrimenti addio alla riu-scita del nostro piatto, e il calore deve essere distribuito uniformemente, altrimenti si rischiano pietanze cotte “a metà”. 

Durante l’acquisto è fondamentale valutare bene alcune caratteristiche: •PESO: Scegli il giusto compromesso tra una pentola troppo pesante e difficile da maneggiare e una troppo leggera che può capovolgersi mentre è sul fuoco •RIVESTIMENTO INTERNO: ogni marca utilizza un nome commerciale diverso per il rivestimento antiaderente. Al di là della marca, è neces-sario verificare che siano garantite per l’assenza di PFoA, cadmio e piombo. Per quanto riguarda l’esterno, può essere in alluminio, più leggero e con un’ottima distribuzione del calore, o in acciaio, molto resistente ai colpi e alle abrasioni • fONDO: Scegli una padella con il fondo pesante, avrai una distribuzione più uniforme del calore e una pentola più stabile • MANICO: Non deve pesare più della pentola. il metallo è più resistente della plastica alla fiamma e al calore ma potrebbe diventare molto caldo durante la cottura. in ogni caso un manico di plastica non presenta problemi.

MATTONELLA DI VERDuRE

MARMO ROSA

200 g di zucchine Piccole, 150 g di Piselli coTTi, 150 g di PePeRone Rosso, 150 g

di fagiolini, 200 g di caRoTe, 100 g di ciPolla di TRoPea, 250 g di RicoTTa, 100 g di

PaRmigiano gRaTTugiaTo, 50 g di Pane gRaTTugiaTo, 3 uova, 50 g di buRRo, basilico

e maggioRana, sale e PePe

600 g. RicoTTa (non confezionaTa), 600 g. fRagole, 300 g. zuccheRo

Pulire le verdure, lavarle e tagliarle a pez-zetti. in una padella, mettere il burro e la cipolla tritata grossolanamente. fare ap-passire un pò, quindi unire tutte le verdure, salare, pepare e cuocere per 15 minuti cir-ca. aggiungere poi i piselli e un cucchiaio di basilico e maggiorana tritati. Togliere dal fuoco, disporre in una terrina, unendo la ricotta setacciata, il formaggio e il pane grattugiato, salare, pepare e amalgama-re con le uova. imburrare uno stampo da plum-cake. versarvi dentro il composto e lasciare cuocere in forno per 30-40 mi-nuti circa. Quando sarà pronto, lasciarlo riposare 5 minuti, quindi sformarlo su di un piatto da portata, lasciare raffreddare, guarnirlo poi con verdure intagliate e ciuffi di erbe.

frullare molto bene e a lungo 600 g di ricotta (non quelle confezionate che sono troppo mor-

bide...) con 300 g di zucchero. a parte frullare 600 g di fragole. mettere il passato di fragole in

una grossa ciotola (meglio se trasparente tipo insalatiera). versare la crema di ricotta nella

sac a poche con bocchetta spizzata e inserire questa crema a ciuffi nel passato di fragole. in-

serire sul fondo della ciotola la bocca della sacca e venire in su, ripetendo questa operazione

in diversi punti della ciotola. con uno stuzzicadente (o con la lama di un coltello) marmorizzare

il tutto e lasciare 2 ore in frigo.

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* io e la pasta frescaSei ormai lanciato nel mondo della cu-cina e desideri vivere l’ebbrezza di una pasta fresca realizzata in casa?Munisciti di farina, uova, spianatoia e matterello. Ne esistono di diversi tipi ma, per cominciare, affidati al classico matterello in legno non più lungo di 50 cm per gestirlo al meglio. ricordati di non lavare con acqua la spianatoia e il matterello una volta usati ma puliscili raschiandoli con una lama e asciugan-doli con un canovaccio pulito prima di riporli. E’ fondamentale per evitare il formarsi di parassiti

* ma tu ce l’hai?

il vero lusso, con la speranza che diventi presto un must, passando di diritto alla lista degli attrezzi indispensabili, è l’Ab-bATTITORE, un apparecchio che al contra-rio del forno, abbatte la temperatura in pochissimo tempo portando la pietanza, appena uscita dal forno, a temperature anche sotto lo zero. quali sono i van-taggi? i tempi di preparazione più brevi, visto che non serve più attendere che il cibo appena cotto si raffreddi per poter procedere con la fase successiva, e i tempi di conservazione più lunghi, gra-zie al rapido abbassamento della tem-peratura che impedisce la proliferazione batterica preservando così il cibo.

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* cosa farò da grande?E’ la domanda che sempre più spes-so i ragazzi si pongono. Conoscere in anticipo la professione su cui con-viene scommettere prima di intra-prendere un percorso formativo è un metodo che permette di evitare spre-co di tempo e di denaro ed anche di evitare di rimanere, un giorno, senza lavoro.

Anche Trilab all’interno della sua ACCADEMIA sviluppa percorsi che mirano alla più alta professionalità possibile in un’ottica commerciale e di sviluppo delle competenze rela-zionali al fine di saper affrontare con successo situazioni realistiche.

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