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Prendere le misure on 31 Agosto 2013. di SIMONA DE SIMONI Português Español «La lotta di classe, oggi più che mai, si legge nello spazio».[1] È possibile assumere questa affermazione di Henri Lefebvre come un'ingiunzione a interpretare il mondo in cui siamo immersi, a comprendere la spazialità complessa del capitalismo contemporaneo e ad elaborare – di contro – discorsi e pratiche per sperimentare e organizzare nuove forme di socialità e di vita. Il compito non è facile e non può venir assolto a partire da una sola prospettiva: lo spazio, infatti, possiede una struttura mobile e relazionale che va analizzata in un processo continuo, situato, instancabile e appassionato. In questa sede, tuttavia, s'intende focalizzare l'attenzione sul cosiddetto “spazio urbano”, da non confondere con l'immagine morfologicamente stabile della città tradizionale e non integralmente sovrapponibile alla figura di metropoli specifiche. La progressiva urbanizzazione del pianeta, infatti, non costituisce un fenomeno meramente quantitativo,[2] ma segna un vero e proprio mutamento qualitativo che ridisegna il rapporto tra spazio e politica ad ogni livello e scala. Ad oggi, la “rivoluzione urbana” (ovvero la rottura drastica del paradigma spaziale e politico di matrice fordista) sembra compiuta. Ciò non significa che assemblaggi politici e istituzionali consolidati – quali, ad esempio, gli Stati nazionali e il sistema internazionale degli Stati – siano scomparsi, ma che la loro funzione sia ampiamente ridefinita entro una geografia del capitale in continua trasformazione.[3] A livello diagnostico, con sfumature e declinazione differenti che non è possibile esaurire in questa sede, la funzione strategica delle metropoli e del loro collegamento reticolare nel quadro del capitalismo globale contemporaneo è stata messa in evidenza su più fronti.[4] Pur assumendo l'irriducibilità dei processi economici e politici attuali ad una scala privilegiata, infatti, appare fondamentale riconoscere una vera e propria articolazione on urban scale del neoliberalismo.[5] Come è stato osservato, ad esempio, il comando capitalistico si snoda in una rete di “città globali” che trascende ampiamente il vecchio sistema internazionale degli stati, mentre lo spazio urbano si caratterizza sempre più come terreno fertile per un'economia della rendita che si fonda sulla messa a valore speculativa dei suoli e sullo sfruttamento delle forme di vita in quanto tali, senza necessariamente passare per l'inclusione salariale.[6] D'altro canto, tuttavia, flussi sempre più ingenti di merci, lavoro, informazioni, conoscenze, esseri umani, etc. sfidano e spezzano ogni binarismo topologico a partire dal quale si articolano le coppie centro/periferia, nord/sud, est/ovest, dentro/fuori aprendo, così, immaginari inediti ad alta potenzialità politica e liberatoria. Cloe cerca...

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«La lotta di classe, oggi più che mai, si legge nello spazio»

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  • Prenderelemisureon31Agosto2013.

    diSIMONADESIMONI

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    Lalottadiclasse,oggipichemai,sileggenellospazio.[1]possibileassumerequestaaffermazionediHenriLefebvrecomeun'ingiunzioneainterpretareilmondoincuisiamoimmersi,acomprenderelaspazialitcomplessadelcapitalismocontemporaneoeadelaboraredicontrodiscorsiepratichepersperimentareeorganizzarenuoveformedisocialitedivita.Ilcompitononfacileenonpuvenirassoltoapartiredaunasolaprospettiva:lospazio,infatti,possiedeunastrutturamobileerelazionalechevaanalizzatainunprocessocontinuo,situato,instancabileeappassionato.Inquestasede,tuttavia,s'intendefocalizzarel'attenzionesulcosiddettospaziourbano,danonconfondereconl'immaginemorfologicamentestabiledellacitttradizionaleenonintegralmentesovrapponibileallafiguradimetropolispecifiche.Laprogressivaurbanizzazionedelpianeta,infatti,noncostituisceunfenomenomeramentequantitativo,[2]masegnaunveroepropriomutamentoqualitativocheridisegnailrapportotraspazioepoliticaadognilivelloescala.Adoggi,larivoluzioneurbana(ovverolarotturadrasticadelparadigmaspazialeepoliticodimatricefordista)sembracompiuta.Cinonsignificacheassemblaggipoliticieistituzionaliconsolidatiquali,adesempio,gliStatinazionalieilsistemainternazionaledegliStatisianoscomparsi,machelalorofunzionesiaampiamenteridefinitaentrounageografiadelcapitaleincontinuatrasformazione.[3]

    Alivellodiagnostico,consfumatureedeclinazionedifferentichenonpossibileesaurireinquestasede,lafunzionestrategicadellemetropoliedellorocollegamentoreticolarenelquadrodelcapitalismoglobalecontemporaneostatamessainevidenzasupifronti.[4]Purassumendol'irriducibilitdeiprocessieconomiciepoliticiattualiadunascalaprivilegiata,infatti,apparefondamentalericonoscereunaveraepropriaarticolazioneonurbanscaledelneoliberalismo.[5]Comestatoosservato,adesempio,ilcomandocapitalisticosisnodainunaretedicittglobalichetrascendeampiamenteilvecchiosistemainternazionaledeglistati,mentrelospaziourbanosicaratterizzasemprepicometerrenofertileperun'economiadellarenditachesifondasullamessaavalorespeculativadeisuoliesullosfruttamentodelleformedivitainquantotali,senzanecessariamentepassareperl'inclusionesalariale.[6]D'altrocanto,tuttavia,flussisemprepiingentidimerci,lavoro,informazioni,conoscenze,esseriumani,etc.sfidanoespezzanoognibinarismotopologicoapartiredalqualesiarticolanolecoppiecentro/periferia,nord/sud,est/ovest,dentro/fuoriaprendo,cos,immaginariineditiadaltapotenzialitpoliticaeliberatoria.

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  • Glispazimetropolitanicontemporaneicheconvoglianoinunasocieturbanaarticolata,differenziataedisomogeneasembrano,dunque,concorrereampiamenteneldeterminarequeiprocessidiosmosimultiscalarechecaratterizzanoilcapitalismocontemporaneo.Alorovoltasicostituisconocomespazidiflussi,discritturaeriscritturadiconfini,diassemblaggioesmembramentocontinui.E,proprioperquesto,risultanocentraliperl'analisielepratichediinsorgenza,dicontestazioneeconflitto.Lacitt,dunque,assumeunrilievofondamentalenoncomeagglomeratostatico,tantomenocomeproiezioneideologicadiunastrattospaziopubblico,macomeinsiemedirelazioniconflittualientrocuideterminareformedivita.Nonesiste,infatti,unaquestioneurbanasganciatadaiproblemidelreddito,dell'abitare,dellasalute,dellamobilit,dell'alimentazione,dellaformazione,delpiacereecosvia.Eallostessotempo,ladimensioneurbanairriducibile,comevisto,anessunagglomeratospecificoeneppureadalcunamatricemorfologicastabile,ma,adindicare,piuttosto,unisomorfismotraagglomeraticomplessiedisomogeneisembraoffrireuncoefficientedimensionaleappropriabileegestibileperunasortadicittadinanzainsorgente.[7]Equestononlodimostratantoesoltantolateoria,masoprattuttolapratica:nondifficilericonoscerelamatriceanzituttourbanadeimovimentisocialidegliultimianni,inEuropacomealtrove.Sipensi,adesempio,aOccupyWallStreetoalleAcampadasspagnole,apiazzaTaharircomeapiazzaSyntagma,allapirecentesollevazioneturcaoinformaancorpiradicaleallostraordinariomovimentobrasiliano.

    Semprepi,dunque,leturbolenzeglobalifenomeniamagnitudinevariabilenellacostellazionedellelottesocialiinteressanolemetropolicometerrenodiespressioneeorganizzazionee,alcontempo,comeoggettospecificodirivendicazione.Daquestopuntodivista,sipotrebbeaffermarechecisitrovadifronteallavariazioneattualediuntemaricorrente,delriemergereditensionicarsichemaispente.Purtenendocontodellegrandidifferenze,infattil'urbanizzazionedelcapitalesiaccompagnaanumeroselottedisseminateneltempoenellospazio.Unarchivioricchissimodiesperienze,linguaggi,praticheedespressionicreative,traccialecoordinatestoricheegeografichediunaconflittualiturbanaadaltaintensit.Infondo,comeebbeanotaregiEngelsdifronteallaformazionedellaManchesterindustrialedelXIXsecolo,lacittstatalaprimasededellalottadiclasseelosfondosucuisiconsolidataun'immaginerivoluzionariadistraordinariaintensit:labarricata.E,neiriotsmetropolitanicontemporaneisidiffusaunapraticaesplicitadellacitazioneinsensoletteralmentebenjaminiano:comeaParigiigiacobinicitanol'anticaRoma,cosoggiinBrasilesicitaTaksim,aTaksimsicitaTahrirecosviainunacircolazionedipraticheeimmaginariincuisigiocalasfidadiunaridefinizionecostituentedelrapportotraspazioepolitica.

    Lametropoliopiingeneraleildisfacimentodiconfininettitradentroefuori,tracittecampagna,tralocaleeglobalecomematricechegeneraealimentaformecostituenti,tuttavia,nonindicasoltantounalocalizzazionestrategicaoildepositodiunsuggestivoimmaginariocontroculturaleeantagonista.Piuttostolametropoliindicalanormadiunospazioglobale,frammentatoedifferenziato,diaccumulazionecapitalisticaediriorganizzazionedelleformedellavoro.Nellametropoli,infatti,sirealizzaquellatensionetraausterityecrescitachealimentainuovisognidelcapitaleesegnapolitichediimprenditorialiturbanaagestionemista(pubblico/privata,locale/globale)eadaltacompetitivitinterurbana:adiverselatitudinielongitudini,laprecarizzazionedellavoro,l'aziendalizzazionedeiserviziedelwelfare,l'incrementodelcontrollosocialeedellarepressione,lacriminalizzazionedellapovert,lepoliticheimmobiliarispeculativeecosvia,appaionofenomenicomunipiuttostoevidenti.Suquestoterrenos'innestanocitazioniproduttivetracontestidilottadifferenti.

    Ma,poichlospaziononnunsoggettonunoggetto,mailprodottodiunfasciodirelazioni,necessarioriconoscerechel'aggressivitdellepoliticheurbaneneoliberalirispondecercandodidominarlaallapotenzaimmanentedellesoggettivitcheabitanoeattraversanoglispazimetropolitani.Soggettivitdifferenti,produttive,spessoindisciplinateesemprepideterminateadappropriarsiilfruttodellaloroattivitquotidianaecooperativa,lospaziourbanostesso.Riprenderespazidaabitare,luoghiperstudiareolavorare,canalidicircolazione,tempiperriposareepercuraresegli/lealtri/e,nonsignifica

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    soltantosoddisfarebisognisacrosantioresistereallepolitichevampireschediunavalorizzazionetoutcourtesenzamediazionedell'esistente,masignificaripensarel'urbanoinquantotale.E,sesiammetteunasortadianalogiatralasocieturbanaelasostanzadeifilosofi[8]ovverolatotalitimmanentedegliattributidelmondosipuassumerecheespugnarelecittvogliaanchedireriprendersipezzoapezzounmondointero.Variandounmottoassaicelebre:wehaveaworldtowin!

    [1]H.Lefebvre,Laproduzionedellospazio,Moizzi,Milano1976,p.74.

    [2]Oggioltrelametdellapopolazionemondialeviveinunagrandemetropolioall'internodiunaregioneurbana.Cfr.RapportoHABITAT,programmadelleNazioniUnitepergliInsediamentiUmani:http://www.unhabitat.org/categories.asp?catid=9

    [3]Atitolointroduttivo,siveda:N.Brenner,B.Jessop,M.Jones,eG.MacLeod(acuradi),State/Space.AReader,Blackwell,Oxford2003.

    [4]Laletteraturadavveroampia,perunarassegnadiproblemisivedano:U.Rossi,A.Vanolo,Geografiapoliticaurbana,Laterza,RomaBari2010A.Latham,D.McCormack,K.,McNamara,D.McNeill,KeyConceptinUrbanGeography,Sage,London2009.

    [5]Perunaricognizionegeneraledellaquestione,siveda:TheUrbanizationofNeoliberalism:TheoreticalDebates,Antipode,34,2,2002.

    [6]Cfr.S.Sassen,Lecittnell'economiaglobale,ilMulino,Bologna2010M.P.Smith,TransnationalUrbanism:LocatingGlobalization,Blackwell,Oxford2001.

    [7]Laformulastataconiatadall'antropologoJ.HolstonapropositodelleformediautoorganizzazioneedilottachesisonoespressenelleperiferiediSanPaoloedialtremegametropolibrasialianeapartiredallafinedeglianniSettanta.Cfr.J.Holston,InsurgentCitizenship.DisjunctionsofdemocracyandmodernityinBrazil,PrincetonUniversityPress,2008.

    [8]Cfr.TestodiunaconferenzatenutasiaDurhamil5.12.2012:http://www.dur.ac.uk/geography/urban_worlds/thinking_urban_worlds_workshop_archive/recordings/

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