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A. s. 2013/2014 Approvato dal Collegio Docenti del 14/11/2013
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DIREZIONE DIDATTICA IV CIRCOLO "G. RODARI“ Dirigente: Prof.ssa Amelia Porrello
INDICE Premessa pag. 3 Mappa della zona pag. 4 Analisi del territorio pag. 5 Analisi del contesto socio- culturale pag. 6 Indirizzi generali pag. 7/8 Tempo scuola pag. 9/10 Risorse strutturali pag. 11/12 Risorse esterne pag. 13 Risorse umane pag. 14-16 AMBITO PROGETTUALE Finalità generali pag. 17 Scelte educative pag. 18 Scelte didattiche pag. 19 Diagnosi dei bisogni formativi degli alunni pag. 20/21 Profilo formativo in uscita pag. 22 Valutazione pag. 23/24 Rapporti scuola-famiglia pag. 25 OFFERTA FORMATIVA pag. 26 Progetti pag. 27-52 Verifica e valutazione POF pag. 53 Scelte gestionali pag. 54 Nota conclusiva pag. 55 Patto Educ.di corresponsabilità Scuola dell‘Infanzia pag. 56/57 Patto Formativo di corresponsabilità Scuola Primaria pag. 58/59 Regolamento di Circolo pag. 60-71 Regolamento di disciplina degli alunni Scuola Primaria pag. 72-80
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IL P.O.F
(Piano dell’Offerta formativa)
Garantisce la continuità tra Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria – Scuola Secondaria di Primo Grado e Secondaria Superiore, il diritto allo studio, le pari opportunità, l’integrazione sociale in un’ottica orientativa dinamica
Esplicita il percorso formativo offerto ad un’utenza territoriale studiata nei bisogni in relazione alle finalità delle Leggi istitutive in materia di istruzione scolastica secondo le Indicazioni Ministeriali
Rappresenta un patto sociale, un contratto formativo interno ed esterno centrato su obiettivi formativi educativi e culturali condivisi.
È il documento che definisce l’identità culturale e progettuale del nostro istituto.
È un momento di riflessione sull’attività formativa, didattica e culturale della Scuole che rappresenta così come si sono andate sviluppando negli ultimi anni in quanto risultanza di una valutazione complessiva del servizio scolastico e della sua efficacia ed efficienza.
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Mappa della zona in cui è sita la scuola
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ANALISI DEL TERRITORIO
Il IV Circolo Didattico, composto da due scuole primarie e tre scuole dell’infanzia, raccoglie l’utenza del quartiere “Chiusa Inferno” e del quartiere “Talafuni”; ubicati nella zona sud del Comune di Vittoria. E’ caratterizzata da edifici popolari, complessi condominiali cooperativistici, case singole rifinite, con la presenza di piccoli spazi verdi. Nei due quartieri troviamo una piccola biblioteca inserita nei locali del Consiglio di quartiere; sono presenti diverse attività commerciali e servizi essenziali ( farmacie, guardia medica), asili nido, due ludoteche e quattro parrocchie ( S. Maria Goretti, S.Domenico Savio, Resurrezione , SS. Rosario). Esistono, inoltre attrezzature sportive: Punto Juve (campo di concentramento), Polo Junior ( strada talafuni), campo di calcetto (Viale Europa), campo Guerrini (contrada Talafuni). L’edilizia economica popolare del paese realizzata soprattutto in questa zona, ha causato la concentrazione di numerosi nuclei familiari provenienti da zone periferiche, già altamente a rischio, attualmente insediati in agglomerati popolari in c/da Fanello, e ha contribuito a determinare un disagio socio-ambientale. Infine, è da rilevare un flusso costante di immigrati provenienti dall’Africa e dai paesi dell’est, impiegati soprattutto nella manovalanza agricola.
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ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-CULTURALE
L’istituzione scolastica opera in quartieri multiproblematici caratterizzati, prevalentemente, da povertà di stimoli culturali, disgregazione familiare, micro e macro criminalità, disagio relazionale, disoccupazione, marginalità sociale, fattori che sono all’origine di frequenza saltuaria, dispersione in presenza, abbandoni, problematiche negli apprendimenti e nella relazionalità. Le deprivazioni socio-culturali , l’assenza di stimoli culturali, l’istruzione intesa come valore poco spendibile, lo svantaggio economico di alcune famiglie, privano della motivazione e soprattutto di supporti adeguati ai bambini, determinando in molti di loro uno svantaggio scolastico e una bassa stima di sé che diventa gradualmente senso di inadeguatezza e disagio relazionale. Alcune famiglie, in questo contesto, molto spesso, demandano completamente alla scuola la formazione dei loro figli e solo saltuariamente sono partecipi alla vita scolastica, anche se non manca una parte che collabora attivamente assicurando la propria presenza negli organi collegiale, nelle riunioni e in rassegne o manifestazioni scolastiche. La popolazione scolastica è alquanto eterogenea per differenze nei modi di apprendere, per inclinazioni e interessi. Infine è aumentata la presenza di alunni stranieri e di alunni diversamente abili.
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INDIRIZZI GENERALI
Valorizzazione del lavoro svolto negli anni passati Riconoscimento della funzione della scuola quale punto di aggregazione in un territorio con caratteristiche particolari Lettura dei bisogni e delle risorse del contesto per rispondere con un’offerta di pari opportunità formative in funzione dell’integrale sviluppo di ciascun alunno Promozione di un’attiva partecipazione delle famiglie alla comunità educativa Miglioramento del livello di inclusività della scuola e di personale successo formativo di ciascun alunno(obiettivo di miglioramento Vales) Promozione di attività di arricchimento e ampliamento dell’offerta formativa con interazione e collaborazione con il territorio nelle varie articolazioni attraverso l’adesione a progetti, ad attività sportive e ricreative di particolare interesse educativo, partecipazione a manifestazioni, visite guidate, viaggi d’istruzione, concorsi, iniziative promosse in collaborazione con enti e associazioni presenti sul territorio, adesione a reti o costituzione di accordi di rete con altre scuole, sponsorizzazioni Promozione della continuità del processo formativo Rispetto delle fasi di sviluppo, dei ritmi e degli stili di apprendimento di ciascun alunno attraverso attività volte al recupero ed a valorizzare l’autonomia e le eccellenze Acquisizione delle competenze di base nell’ottica del Life Long Learning per una formazione che possa continuare lungo l’intero arco della vita 7
INDIRIZZI GENERALI
Sperimentazione di innovative metodologie didattiche quali la progettazione per competenze Programmazione di periodiche verifiche oggettive: griglie di osservazione per la scuola dell’infanzia e prove tipo Invalsi per la scuola primaria Riduzione della varianza fra le classi negli esiti delle prove Invalsi per meglio qualificare il processo di apprendimento/insegnamento Valorizzazione delle professionalità presenti nella scuola attraverso attività di formazione e aggiornamento anche in rete Prosecuzione attività di Valutazione processo Vales Adeguamenti del calendario scolastico che non comportino riduzione delle attività didattiche né dell’orario del lavoro del personale
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TEMPO – SCUOLA
SCUOLA DELL’INFANZIA: Cinque giorni alla settimana, dal lunedì al sabato dalle ore 8,00 alle ore 16,00 . I docenti operano per 25 ore settimanali distribuite in 5 ore giornaliere con due ore di compresenza ( dalle 11,00 alle 13,00) alternandosi settimanalmente in turni antimeridiani e pomeridiani. Nell’arco della giornata e all’interno di tale orario trovano spazio le seguenti attività: 08,00-09,00 accoglienza 09,00-10,00 attività di routine 10,00-11,30 attività educative e didattiche 11,30-12,00 riordino, igiene personale e preparazione pranzo 12,00-13,00 pranzo 13,00-14,00 giochi liberi e attività di rilassamento 14,00-15,30 attività educative e didattiche 15,30-16,00 riordino ed uscita
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TEMPO – SCUOLA
SCUOLA PRIMARIA: Cinque giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì dalle ore 8,10 alle ore 13,35 ( per un totale di 27 ore settimanali). Gli insegnanti svolgono 22 ore di attività distribuite in 5 giornate settimanali a cui si aggiungono 2 ore ( dalle ore 15,15 alle ore 17,15 di ogni lunedì) dedicate alla programmazione didattica che si svolgi in incontri collegiali dei docenti. Data la particolarità del contesto socio-culturale ( presenza di alunni stranieri, alunni BES e DSA, rischio di dispersione scolastica…) nell’ambito delle 22 ore di insegnamento, come previsto dall’art. 28 c.5 del vigente C.C.N.L., la quota eccedente l’attività frontale, viene destinata alle seguenti attività: Attività alternativa alla religione cattolica- Durante le ore di religione cattolica, nelle classi in presenza di alunni che professano un’altra religione, sono previste ore di attività alternative, in cui i docenti di classe , in supporto di questi alunni, svolgono laboratori o attività in adesione ad un progetto presentato in sede collegiale. Compresenza e contemporaneità- Durante queste ore i docenti attivano percorsi di alfabetizzazione della Lingua Italiana degli alunni stranieri; interventi individualizzati di supporto agli alunni BES e DSA, certificati o sospetti, e infine attività di recupero, potenziamento e sviluppo. Sostituzione colleghi assenti-Tutti i docenti , per garantire il buon andamento dell’organizzazione scolastica e la sicurezza degli alunni, sostituiranno i colleghi assenti secondo quanto previsto nell’art.28 comma 5.
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RISORSE STRUTTURALI
Il circolo è costituito da tre plessi di scuola dell’infanzia: G. Rodari in via E. Loi n.23 G. Nobile in via Firenze n.146 Tel.0932864999 P.S. Mattarella in via Manzoni n.216 Tel.0932/986811 e da due plessi di scuola primaria: G. Rodari in via E. Loi n.23 Tel.0932/864999 Fax: 0932/984478 S.S. Rosario in via C. Colombo n.211 Tel.0932/987899
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RISORSE STRUTTURALI: SPAZI Il Plesso centrale “G. Rodari” dispone dei seguenti locali:
Uffici di segreteria e di direzione 10 classi di scuola primaria e 5 sezioni di scuola dell’infanzia 2 laboratori d’informatica Una biblioteca Un laboratori di psicomotricità Una palestra Un auditorium Una sala medica Un ufficio per l’èquipe socio-pedagogica Un cortile con una pineta e un campetto da gioco I plessi “SS.Rosario” e G.Nobile” dispongono di: 18 classi per la scuola primaria e 6 sezioni per la scuola dell’infanzia Una palestra Un laboratorio di psicomotricità Un laboratorio d’informatica Una biblioteca Un cortile Il plesso “P.S. Mattarella” dispone di: 4 sezioni di scuola dell’infanzia un salone Un laboratorio multimediale
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RISORSE ESTERNE
Agenzie educative esterne
CONVENZIONI Asilo nido Calimero
- Università degli studi di
Macerata ( tirocinio)
-Università degli studi di
Palermo (tirocinio)
- Istituto socio-pedagogico
G. Mazzini ( tirocinio)
•Centro sociale
neuromutolesi
- ASP
•-Unità complessa
operativa medicina
scolastica
- Consulenti esterni
- Parrocchie
- AgisScuola
- Coni
-AIFFAS
-Legambiente
-Enti locali
-Banca Agricola Popolare
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RISORSE UMANE
Popolazione scolastica
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RISORSE UMANE
ORGANICO DI FATTO ED EQUIPE SOCIOPEDAGOGICA
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RISORSE UMANE
ORGANICO DI FATTO ED EQUIPE SOCIOPEDAGOGICA
All’inizio di ogni anno scolastico sono individuate, in base alla disponibilità e competenze possedute, delle figure di supporto al Dirigente e a tutti i docenti. Tale scelte nasce dalle esigenze:
avere figure di riferimento in specifiche aree d’intervento fondamentali per la vita di circolo far emergere i risultati dei percorsi progettuali assicurare una gestione unitaria e organica del Piano dell’Offerta formativa. A tale scopo il Collegio Docenti individua le Funzioni Strumentali e costituisce i gruppi di lavoro che redigono, modificano e controllano la corretta esplicazione dei progetti inseriti nel POF: Quest’anno sono stati scelti: n°2 Collaboratori del D.S.: Inss.Longombardo Daniela e Salfo Sonia n°5 fiduciari dei plessi : Ins.Longombardo Daniela( Rodari-primaria); Ins.Salfo Sonia ( SS Rosario-primaria); Ins.Cilia Anna (Rodari-infanzia); Ins. Licitra M.Giovanna (P.S.Mattarella-infanzia); Ins. Piccione Lucia (G. Nobile-infanzia). n°4 Funzioni strumentali: Ins.Longo Maria Gabriella (AREA 1); Ins. Messina Gianluca (AREA 2); Ins. Micieli Lucia ( AREA 3); Ins.Impoco Delia (Area 4).
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AMBITO PROGETTUALE
FINALITA‘ GENERALI In riferimento a quanto esplicato nella premessa e nei bisogni formativi la scuola, pone l’alunno al centro delle attività. Deve essere la realtà effettiva di ogni singolo alunno, il punto da cui partire per la scelta del curricolo, dei percorsi, dei contenuti e delle metodologie. Solo così lo si può guidare verso la conquista della sua identità, della sua autonomia e delle competenze necessarie al suo futuro inserimento nella società moderna. L’obiettivo della scuola è quello di tendere più verso i saperi procedurali, imparare i processi, imparare i modelli. La scuola deve realizzare un curricolo che aiuti gli alunni, nella loro diversità, ad acquisire le competenze necessarie per diventare cittadino attivo e contribuire alla crescita sociale. La competenza è l’agire personale di ciascuno, basato sulle conoscenze e sulle abilità acquisite, adeguato, in un determinato contesto, in modo soddisfacente e socialmente riconosciuto, a rispondere ad un bisogno, a risolvere un problema, a seguire un compito, a realizzare un problema, ad eseguire un compito, a realizzare un progetto. Non è mai un agire semplice, atomizzato, astratto, ma è sempre un agire complesso che coinvolge tutta la persona e che connette in maniera unitaria e inseparabile, i saperi (conoscenze) e il saper fare (abilità), i comportamenti individuali e relazionali, gli atteggiamenti emotivi, le scelte valoriali, le motivazioni e i fini.
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SCELTE EDUCATIVE
I docenti, in funzione dei bisogni dell’utenza scolastica, e in congruenza a quanto previsto dalle INDICAZIONI NAZIONALI si ispirano ai seguenti obiettivi formativi: Favorire nell’alunno il processo di scoperta della propria identità Promuovere l’attitudine a fare scelte personali e ad assumersi responsabilità Promuovere la capacità di rapportarsi al mondo rimanendo coerenti a se stessi Promuovere in forma costante i principi della convivenza civile Abituare l’alunno ad apprezzare la conoscenza di esperienze altrui Accompagnarlo nella scoperta del valore delle diversità (fisiche, intellettive,culturali,etniche) Abituare l’alunno ad attribuire un senso agli eventi( alle vicende personali, alle vicende altrui, all’esperienza e al mondo) Educare l’alunno a comunicare in forma adeguata le proprie difficoltà Portare gli alunni a saper analizzare le situazioni Portare gli alunni a porsi dei perché di fronte a eventi nuovi o inconsueti della realtà Abituare gli alunni ad attivarsi per portare il proprio contributo nelle situazioni problematiche Accrescere la flessibilità cognitiva e quindi la disponibilità a dubitare delle proprie convinzioni Incoraggiare l’alunno a prendere in considerazione punti di vista diversi dal proprio Promuovere nell’alunno la propensione alla progettualità Avviare l’alunno a coltivare l’idea del futuro e a maturare la consapevolezza delle proprie attitudini in vista di scelte future Realizzare la continuità formativa tra Scuola dell’Infanzia, primaria e Secondaria di primo grado
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SCELTE DIDATTICHE
Le scelte didattiche sono fatte da tutti i docenti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria durante gli incontri di progettazione svolti per fascia in varia momenti dell’anno scolastico: Progettazione annuale all’inizio dell’anno scolastico; progettazione settimanale; intersezioni e interclassi
I docenti, durante gli incontri delle intersezioni per la scuola dell’infanzia e delle interclassi per la scuola primaria, individuano, in una prospettiva di coerenza d’intenti educativo-didattici, le competenze che dovranno essere acquisite da ciascuna fascia e in particolare: i campi di esperienza, gli obiettivi di apprendimento, i descrittori di livello, i descrittori di competenza, i traguardi per lo sviluppo delle competenze che nel loro insieme formano il curricolo di Circolo. Quindi, nelle intersezioni e nelle interclassi vengono definite le progettazioni in cui sono specificati contenuti, metodologie, materiali, strumenti didattici e modalità di valutazione ( fase pre-attiva, ideativa-progettuale).Durante gli incontri settimanali di progettazione gli insegnanti di scuola primaria verificano le conoscenze e abilità acquisite dagli alunni per poi programmare le nuove attività (fase attiva della meditazione didattica).Inoltre si provvede ad un continuo raccordo interdisciplinare per un sapere unitario. Nei successivi incontri bimestrali si accertano e valutano i livelli di competenza raggiunti dagli allievi, delineano le ipotesi d’intervento in relazione ai problemi individuati e apportano eventuali adeguamenti (fase post-attiva dell’accertamento e della documentazione.
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DIAGNOSI DEI BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI
AFFETTIVO-RELAZIONALI: Autostima-Accettazione-Partecipazione- Socializzazione- Ascolto- Attenzione -Competenze comunicative-
Comprensione e rispetto delle regole
Ricevere un insegnamento coerente con il proprio sviluppo
Ricevere un insegnamento individualizzato secondo le necessità
Ricevere una verifica e una valutazione coerenti e trasparenti
Poter conoscere la realtà ambientale di ieri e di oggi
Conoscere la realtà economica del proprio territorio
Partecipare ad attività organizzate dalla scuola
Avere garantito il diritto allo studio, anche se disabile o straniero In riferimento ai bisogni formativi e a quanto viene richiesto dalle Indicazioni Nazionali possiamo così affermare: “Anziché richiedere un’abilità..oggi si richiede la competenza, cioè un misto , specifico per ciascun alunno,di abilità, conoscenze,comportamento sociale, attitudine al lavoro di gruppo,iniziativa e responsabilità per affrontare la società e la vita quotidiana…”
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Il IV Circolo didattico, in proposito, ha sempre offerto occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali, tenendo conto delle difficoltà socio-economiche e delle problematiche di ciascun alunno; ha promosso iniziative finalizzate ad attenuare il disagio, ridurre l’insuccesso e la dispersione. Inoltre ha considerato fondamentale stabilire una interazione formativa con le famiglie, in modo da rispettare il vissuto degli alunni, la loro identità familiare, religiosa e culturale. Oggi, adeguandosi al cambiamento sociale, interviene nella trasformazione degli obiettivi e delle abilità acquisite in competenze. I contenuti sono necessari, ma debbono condurre, non solo a conoscenze, ma soprattutto ad abilità e competenze e quindi l’obiettivo della scuola sarà quello di condurre gli allievi a saper fare e saper essere. E’ necessario che gli alunni siano messi in grado di misurarsi con la realtà e non con una simulazione di essa, una realtà che deve essere analizzata e conosciuta attraverso il metodo della ricerca. La scuola deve indurre ad un costante atteggiamento di ascolto, alla capacità di individuare i diversi punti di vista, di comprendere la generale possibilità di molteplici risposte a uguali esigenze; ad un atteggiamento e ad una capacità critica per affrontare ogni situazione nuova sulla base del proprio bagaglio di conoscenze.
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PROFILO FORMATIVO IN USCITA La scuola dell’infanzia alla conclusione del suo percorso, deve portare
ciascun bambino: al consolidamento delle capacità: sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive, impegnandolo nelle prime forme di lettura delle esperienze personali, di esplorazione e scoperta intenzionale ed organizzata della realtà di vita; alla produzione di messaggi, testi e situazioni, attraverso una molteplicità ordinata ed efficace di strumenti linguistici e di modalità rappresentative, per poter comprendere, interpretare, rielaborare e comunicare conoscenze ed abilità relative a specifici campi di esperienza; a dimostrare ed apprezzare coerenza cognitiva e comportamenti pratici, insieme a intuizione, immaginazione, creatività, gusto estetico e capacità di conferimento di senso a tutto ciò che fa, a cui assiste o partecipa.
Al termine del ciclo di studi primari, l’allievo deve saper trasformare in competenze personali le conoscenze e le abilità perseguite attraverso tutto il percorso didattico-formativo.
Le conoscenze disciplinari ed interdisciplinari (cioè il sapere), e le abilità operative (cioè il fare) possono diventare effettive competenze personali che portano l’allievo alla conquista di: Identità ed autonomia (operare scelte personali ed assumersi responsabilità); Convivenza civile( coesistere, condividere, essere responsabili); Strumenti culturali per leggere e governare l’esperienza, per essere uomo e cittadino consapevole.
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LA VALUTAZIONE
La valutazione comprende l’insieme delle operazioni con le quali si misura il raggiungimento degli obiettivi. Ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico. Accompagna, quindi, ogni fase della progettazione e della realizzazione degli interventi previsti con funzione diagnostica, di controllo e verifica dei risultati, per l’eventuale revisione dell’iter formativo.
•Iniziale per conoscere gli alunni (carenze,potenzialità) •In “itinere” per controllare il processo di apprendimento
•Finale per verificare se e in quale misura gli obiettivi sono stati raggiunti
Tramite interrogazioni, test, questionari a risposta chiusa, aperta, multipla; percorsi a stazioni, giochi di squadra,
prestazioni contestualizzate
Momenti di verifica
CRITERI DI VALUTAZIONE COMUNI
La valutazione non sarà orientata esclusivamente all’accertamento quantitativo “nozionistico”, ma terrà conto del processo di maturazione complessiva in chiave di padronanza della abilità e tenderà allo sviluppo della capacità di autovalutazione. Mirando a garantire il successo formativo, sin dall’inizio dell’anno gli insegnanti hanno elaborato un contratto formativo in cui esprimono il loro impegno a ciascun alunno nel percorso di crescita e di apprendimento, individuando le potenzialità e le modalità di apprendimento di ciascuno.
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Pertanto la valutazione non è solo diagnostica e sommativa, ma rivela, attraverso le verifiche compiute in itinere, una funzione formativa che tiene conto di tante variabili e presuppone modifiche del percorso didattico. A fine quadrimestre, l’alunno sarà valutato nell’effettivo livello di competenza acquisito nelle singole discipline, secondo l’impostazione del documento di valutazione predisposto tenendo conto delle Indicazioni ministeriali . Il termine del ciclo comporta la valutazione delle competenze acquisite dagli alunni determinate anche sulla base delle indicazioni espresse dall’Istituto per la Valutazione del Sistema di Istruzione (INVALSI) .
VALUTAZIONE INTERNA DEL SISTEMA Il processo di autovalutazione ò finalizzato a regolare e perfezionare la propria capacità progettuale organizzativa. La scuola dell’Autonomia deve essere consapevole di fornire un servizio che risponda ai bisogni rilevati. Attraverso un periodico monitoraggio si valuteranno: L’organizzazione scolastica; L’efficacia del processo educativo L’efficienza delle procedure attivate La ricaduta dei percorsi progettuali La funzionalità delle risorse strumentali L’igiene delle strutture La partecipazione delle famiglie alla vita scolastica Il livello di soddisfazione degli alunni e dei loro genitori nei confronti del servizio offerto
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RAPPORTI SCUOLA- FAMIGLIA-TERRITORIO
La nostra scuola considera la qualità del servizio che sa offrire l’obiettivo primario del proprio esistere istituzionale per cui mette in atto forme e modi di partecipazione degli utenti (alunni-genitori) in grado di sollecitare e favorire l’interscambio di conoscenze e informazioni. In ogni scuola il Docente Fiduciario che collabora con il D.S. per una sana e razionale organizzazione di ogni momento della vita scolastica è a disposizione di docenti, alunni e genitori per qualsiasi chiarimento e supporto. Alle famiglie si garantisce l’informazione su tutte le
iniziative didattiche tramite comunicazione scritta e si dà la possibilità di interloquire con i singoli docenti sull’andamento didattico disciplinare dei propri figli. La nostra scuola è anche aperto al territorio attraverso la collaborazione con Enti e Agenzie
(Associazioni,Federazioni,Ufficio Scolastico, scuole di diverso grado, Comune, Consiglio di quartiere, parrocchie,…). Si aderirà ad iniziative a carattere culturale per la conoscenza ambientale e storica del proprio territorio, ma anche ad iniziative riguardanti attività di solidarietà e di sensibilizzazione verso particolari cause.
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OFFERTA FORMATIVA
In sintonia con la principale finalità educativa che si prefigge il IV circolo, cioè il successo scolastico di ognuno attraverso la valorizzazione delle singole capacità, vengono elaborate alcune proposte di ampliamento che mireranno a creare , nei due segmenti di scuola di base, un ambiente motivante che faccia scaturire il piacere dell’apprendere e contrasti la dispersione scolastica. Tali proposte si distinguono in due importanti categorie:
Proposte curricolari
Proposte Extra-curricolari
FINALIZZATE A: Garantire il diritto allo studio Far acquisire la capacità di relazionarsi serenamente in un gruppo e nella società Sviluppare la cultura della legalità Favorire una migliore conoscenza del territorio Offrire un’occasione d’impiego adeguato del tempo libero
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Fondi strutturati Europei Piano integrato Obiettivo F Azione 3 Sviluppo di reti contro la dispersione scolastica e la creazione di prototipi innovativi Scuole in rete coinvolte: Capofila Istituto Comprensivo “Portella delle Ginestre” di Vittoria, Istituto Comprensivo “ A. Volta ” di Acate, Istituto Comprensivo “L.Sciascia” di Scoglitti, Istituto Tecnico Commerciale “E. Fermi” di Vittoria, Direzione Didattica IV Circolo “ G. Rodari “ di Vittoria
Progetto “ PONiamo le basi”
Il progetto prevede due percorsi: BLOG e dintorni Il cantiere dei saperi
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Progetto “ PONiamo le basi”
Percorso: “BLOG e dintorni” E’ costituito da 5 moduli: “Coordinamento Blog e dintorni” per gli alunni “Ben-essere a scuola” per gli alunni “Progettiamo il blog” per gli alunni “Sicurezza sul WEB” seminario per i genitori “Realizziamo il nostro BLOG” per gli alunni
Percorso: “ Il Cantiere dei saperi “ E’ costituito da 9 moduli: 1. “A scuola di cortometraggio” per gli alunni 2. “Coordinamento del Cantiere dei saperi” per
gli alunni 3. “La forza della rete” seminario per il
personale ATA 4. “E-laboriamo per gli alunni” 5. “Io sto bene qui con voi”” per gli alunni 6. “A me la parola!” per gli alunni 7. “Gruppo di riflessione psicopedagogica” per i
docenti 8. “Si va in scena” per gli alunni 9. “Rewind” per gli alunni
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Fondi strutturati Europei programmazione 2007-2013 Piano integrato PON FSE 2373 Obiettivi B1,B7,C1 ,F1
Codice nazionale Obiettivo Azione
B1- FSE- 2013-311 3 moduli
B-Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti
1- Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave
B7 –FSE-2013-252 1 modulo
B-Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti
7- Interventi individualizzati per l’autoaggiornamento del personale scolastico
C1-FSE-2013-1658 3 moduli
C- Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
1-Interventi per lo sviluppo di competenze chiave
F1-FSE-2013-220 6 moduli alunni 1 modulo genitori
F- Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale
1- Interventi per promuovere il successo scolastico per le scuole del primo ciclo
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PROGETTO VALES “Valutazione e sviluppo della scuola”
E’ stata attuata la prima fase: redazione del rapporto di autovalutazione. La redazione del rapporto di autovalutazione, consegnato il 29 maggio 2013, è stata svolta mediante la compilazione di griglie di valutazione su: Esiti: successo scolastico, competenze di base, equità degli esiti e risultati a distanza Contesto e risorse: ambiente, capitale sociale, risorse economiche e materiali, risorse professionali Processi: selezione dei saperi, scelte curricolari ed offerta formativa, progettazione didattica e valutazione degli studenti, sviluppo della relazione educativa tra pari, inclusione, integrazione e differenziazione, continuità ed orientamento, identità strategica e capacità di direzione ( leadership), gestione strategica delle risorse, sviluppo professionale delle risorse, capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie, attività di autovalutazione Gli obiettivi di miglioramento individuati sono: Competenze di base: accrescere le competenze in italiano e matematica Equità degli esiti: impegno degli alunni BES E DSA Valorizzazione ed incremento del livello professionale dei docenti Formazione di un nucleo di autovalutazione
PROGETTO: “Una scuola che accoglie”
Il progetto interessa i tre plessi della Scuola dell’infanzia G. Rodari, G. Nobile, P.S.Mattarella e riguarda l’intero anno scolastico.
Obiettivi di sviluppo delle competenze: Inserirsi serenamente in un ambiente scolastico Favorire il sereno distacco dalla famiglia Scoprire e condividere le regole e i modi di stare insieme Riallacciare rapporti di amicizia Sviluppare l’autonomia Essere protagonista e consapevole del proprio agire Conoscere e rispettare le diversità presenti nel proprio contesto Ascoltare e comprendere storie,racconti e narrazioni Sperimentare varie tecniche espressive
Obiettivi per insegnanti e genitori: Conoscersi e avviare una relazione fondata sulla fiducia e sulla collaborazione Condividere la storia del bambino, i bisogni, le aspettative reciproche Rassicurare e far sentire accolti i bambini Metodologia: Si accolgono i bambini con un atteggiamento di ascolto, dialogo,cura Si organizza un inserimento graduale e rassicurante Si accompagna ciascun bambino, con la collaborazione della famiglia,alla conquista del nuovo ambiente, che diventerà per lui un contesto familiare dove giocare e divertirsi insieme agli altri partecipando ad esperienze nuove Si osserveranno e rileveranno i bisogni manifestati, i sentimenti e gli approcci valorizzando l’autonomia e accogliendo proposte e desideri
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PROGETTO Learning MENTOR
La finalità del progetto è quella di supportare il lavoro degli insegnanti e offrire trattamenti di studio riabilitativo-terapeutico finalizzato ad aumentare le potenzialità di base dei bambini privi dell’insegnante di sostegno che presentano DSA,disgrafia, dislessia, discalculia, disturbi relazionali, mentali, dell’umore, dell’ansia, della comunicazione, della personalità, del comportamento, sindromi genetiche Obiettivi: Sensibilizzazione scolastica e sociale Prevenzione scolastica Integrazione e socializzazione Cooperazione scolastica con l’insegnante Miglioramento delle abilità scolastiche Miglioramento dell’autostima Tempi: 7/ 12 mesi Attività progettuale- Si compone in 7 steps:
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1 Analisi individuale 2 Colloquio genitore ed insegnante 3Organizzazione e programmazione scolastica individuale 4 Progetto individuale
5 Colloquio genitore ed insegnante 6 Stato di avanzamento ed eventuale riorganizzazione del programma scolastico 7 Stesura relazione
PROGETTO DI L2 NELL’INFANZIA “Primi passi nell’inglese”
L’insegnamento della lingua straniera nella scuola dell’infanzia permette al bambino di apprendere in modo naturale ricorrendo ai meccanismi usati per la lingua madre. Le motivazioni principali a
favore dell’insegnamento precoce di una lingua straniera sono di ordine socio-psicologico: i bambini si trovano in un’età in cui l’apertura e l’attitudine verso i nuovi apprendimenti sono nel pieno delle potenzialità e le inibizioni psicologiche sono ridotte al minimo. Altrettanto significativi sono l’atteggiamento di curiosità nei confronti delle novità e l’estrema capacità di memorizzare, sia pure a beve termine, che caratterizzano l’età prescolare. Per l’apprendimento della L2, il metodo usato sarà coinvolgente, motivante sul piano emotivo e affettivo. I bambini entreranno in un vero e proprio laboratorio ludico all’interno del quale potranno ascoltare, cantare, muoversi a ritmo delle filastrocche e canzoncine, colorare, ritagliare,incollare, mimare, recitare… Le attività proposte porteranno all’acquisizione di abilità di base quali: Ascoltare e discriminare i nuovi suoni della lingua inglese Riprodurre i suoni della lingua inglese Comprendere un semplice messaggio e rispondere con un’azione, un disegno, una parola, un gesto Associare l’immagine alla parola Operare raggruppamenti in base al colore, alla grandezza, alle preferenze Rapportarsi al gruppo in attività ludiche
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PROGETTO “News IV Circolo”
Il IV Circolo, che si trova ad operare in una zona periferica della città, è una delle poche agenzie formative capace di rispondere alle famiglie degli utenti in termini di ascolto e di promozione umana, sociale e culturale.
Tra gli strumenti di cui la scuola si è avvalsa in quest’opera di sostegno alla crescita e ai bisogni del quartiere, va sottolineata l’importanza e la valenza rilevante dell’edizione di un giornale che tratterà: Esperienze didattiche realizzate in riferimento alle attività curriculari ed extracurriculari previste nel POF Riscoperta del territorio: storia, tradizioni, ambiente Testi creativi: poesie, racconti, disegni Temi di attualità Interviste Giochi, inserto di giochi linguistici e rebus per ragazzi Rodari story
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Obiettivi specifici: Comprendere fatti di cronaca rispondendo alle 5W ( What? Who? When? Where? Why?)
Conoscere le modalità di realizzazione di un giornale Favorire lo sviluppo della creatività Attuare pratiche di scrittura diverse Comprendere le varie fasi della scrittura di un articolo
PROGETTO INTERCULTURA “A scuola nessuno è straniero”
La prospettiva interculturale dell’educazione nasce dalla necessità di individuare percorsi e strumenti utili per fronteggiare i fenomeni che caratterizzano
La società contemporanea. L’educazione interculturale non si esaurisce nei problemi posti dalla presenza di alunni stranieri, ma si estende alla complessità del confronto fra culture. Occorre avviare un processo in cui il bambino impari a considerare che il “suo” è un punto di vista tra gli “altri” che hanno pari legittimazione ad esprimersi. Per questo il progetto si rivolge a tutti e non soltanto alle sezioni o alle classi ove vi sia la presenza di alunni stranieri. Finalità : Predisporre un’organizzazione scolastica che faciliti l’ingresso a scuola dei bambini stranieri e delle loro famiglie e li sostenga per tutto il percorso Promuovere la costruzione di un curricolo connotato interculturalmente Costruire un contesto favorevole all’accoglienza e all’incontro tra culture. Promuovere una scuola che miri a valorizzare non solo gli aspetti cognitivi dell’apprendimento, ma anche quelli emotivi, relazionali e affettivi. Promuovere una scuola capace di dare adeguate e personalizzate risposte ai bisogni dei bambini potenziando la cultura dell’inclusività
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PROGETTO DI ALFABETIZZAZIONE MUSICALE “DO RE MI… SUONA CON ME… FA SOL LA SI!!!”
L’obiettivo principale del progetto è quello di fornire agli alunni una conoscenza approfondita delle nozioni di base dell’Ed. Musicale attraverso
l’immediata pratica strumentale. Il bambino potrà esprimersi correttamente con il suono, migliorare il suo senso critico, ampliare le sue conoscenze attraverso l’esperienza diretta della lettura di partiture musicali selezionate dal repertorio internazionale. La pratica strumentale, attuata attraverso l’impiego di pianoforte, strumento che risulta essere il più adeguato a rispondere alle capacità fisiche e cognitive del bambino, consentirà di avviare inizialmente l’allievo alla lettura musicale e in seguito di portarlo a riconoscere semplici schemi formali. Il metodo usato per l’esecuzione e l’approfondimento di un brano sarà il seguente: 1. Lettura di un brano a mani separate 2. Ripetizione dello stesso a mani unite 3. Esecuzione lenta dell’intero brano,curando tutti gli elementi espressivi 4. Progressione di velocità 5. Esecuzione del brano finale con velocità stabilita precedentemente
dall’insegnante 6. Cura delle parti espressive del brano.
Saranno coinvolti gli alunni delle classi terze selezionati in base a dei test musicali e ritmici, gli alunni delle classi quarte e quinte riconfermati dal corso precedente.
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PROGETTO CINEMA “ Insieme al cinema”
Il progetto si propone di offrire alle scuole dell’obbligo la possibilità di frequentare la sala cinematografica della zona seguendo percorsi mirati rispetto all’età degli studenti. Il cinema si pone infatti come strumento di comunicazione importante nel percorso educativo scolastico. Il suo insegnamento porta principalmente a due riflessioni: la prima legata alla rappresentazione per immagini delle dinamiche sociali, la seconda centrata sul rapporto ed il rispetto dell’altro, principale soggetto-oggetto dell’attività conoscitiva dell’immagine in movimento. Il cinema diventa così il mezzo ideale per affrontare e comprendere in profondità delle problematiche complesse quali, ad esempio, la dispersione scolastica, la criminalità giovanile, la lotta per il bene, l’amicizia, la famiglia… Per questo riteniamo fondamentale educare i ragazzi ad “andare al cinema” con un doppio obiettivo: ¨ educarli alla visione dei film nel contesto più adatto a farlo ¨ educarli a “stare al cinema”, con tutto ciò che comporta, in termini di comportamento (silenzio, attenzione, esclusione di atteggiamenti di disturbo.....) Il progetto propone per ogni livello scolastico individuato un percorso tematico con diversi titoli di film. Per ogni livello ci prevedono tre proiezione al cinema “Golden” nel periodo novembre/ aprile con cadenza mensile
GRUPPO CORO “Bambini in coro”
Studi scientifici mostrano che iniziare a praticare la musica da bambini, facilita le capacità logiche e di apprendimento e stimola creatività ed emozionalità. Il bambino che canta impara la musica attivamente, ne fa esperienza col proprio corpo e con tutto se stesso prima ancora che con uno strumento. Cantare in coro, inoltre, come un gioco di squadra, fa comprendere il valore della solidarietà. Finalità: Sviluppare le capacità comunicative in tutte le loro valenze Far nascere un primo motivato e divertente rapporto tra i bambini e la musica Comprendere che la musica valorizza le risorse personali, fisiche e intellettive
Obiettivi: Conoscere il funzionamento della respirazione attraverso il proprio corpo Conoscere le tecniche di impostazione vocale Sviluppare l’intonazione e l’espressione attraverso esercizi ritmici e melodici Riconoscere il codice musicale e la lettura ritmica Comprendere la gestualità del direttore del coro Saper cantare con una corretta intonazione Saper coordinare la propria esecuzione
Destinatari: Alunni delle classi seconde, terze, quarte e quinte Tempi: 2 ore settimanali da ottobre a maggio
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PROGETTO BORSA DI MERITO : “Sempre più bravi”
Da anni il IV Circolo ha profuso un grande impegno nel promuovere il sostegno e il recupero degli alunni in difficoltà
per dare una risposta al disagio, ma non ha trascurato di attivare interventi che riconoscano le qualità, i meriti dei ragazzi e gli stimoli a ricercare risultati di eccellenza. Quest’anno ricorre il 12° anniversario del progetto Borsa di Merito e grazie al prezioso supporto della Banca Agricola Popolare di Ragusa che si è sempre dimostrata partecipe alle iniziative progettuali della nostra scuola, è possibile premiare tre studenti per valorizzare i talenti e le eccellenze
Finalità: Accrescere la credibilità della scuola nel territorio Premiare l’impegno e la dedizione allo studio Stimolare la tenacia allo studio Sostenere modelli di comportamento positivi e virtuosi
Obiettivi Gratificare gli alunni che si sono distinti Favorire il raggiungimento degli standard culturali previsti nella scuola di base Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo classe e alla comunità della scuola Mettersi in gioco in una prova di competizione
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PROGETTO ED.AMBIENTALE-ALLA SALUTE-BENI CULTURALI: “Naturalmente…a scuola”
Il progetto intende sensibilizzare gli alunni alla consapevolezza ed al rispetto dell’ambiente e delle sue risorse, alla tutela della biodiversità, al mantenimento dell’equilibrio tra la comunità umana e ambiente naturale con l’adozione di
comportamenti ecosostenibili. Il progetto darà ampia importanza ai prodotti agricoli amici della natura per valorizzare l’agricoltura sostenibile e il valore della nostra terra. Inoltre si arricchisce di una nuova tematica di approfondimento: la tutela dei beni culturali. Da qui l’importanza di conoscere e scoprire gli aspetti naturalistici, culturali e storici dell’ambiente in cui vive. A tal proposito si propone di rafforzare un legame di conoscenza del territorio attraverso uno dei nuclei produttivi e sociali più antichi della storia dell’uomo: IL MULINO AD ACQUA. Finalità educative ambientali: Avviare alla conoscenza approfondita dell’ambiente nei suoi aspetti naturali, estetici, culturali, sociali Sensibilizzare verso i problemi del rispetto della natura, del risparmio energetico, del corretto atteggiamento nei confronti degli esseri viventi. Formare menti critiche e aperte al dialogo, capaci di interpretare la realtà circostante nella sua complessità e mutevolezza, di relazionarsi con essa in modo sostenibile, di effettuare scelte consapevoli ed intervenire attivamente per migliorare la qualità dell’ambiente Promuovere la crescita culturale e sociale dei genitori, rendendoli sensibili alle problematiche ambientali e cooperanti con la scuola.
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PROGETTO ED.AMBIENTALE-ALLA SALUTE-BENI CULTURALI: “Naturalmente…a scuola”
AREE TEMATICHE: L’ALBERO: elementi, funzioni, varietà, danni, conseguenze, protezione… I RIFIUTI: tipologia, spreco, consumismo, riutilizzo,raccolta differenziata… I MULINI AD ACQUA: tecniche di macinazione, storie del pane… I NOSTRI AMICI ANIMALI: animali domestici e selvatici, il veterinario…
INIATIVE:
LE TRE R ( Riduco- Riuso- Riciclo) LE DUE A ( Ambiente- Albero) VIVERE IL MARE ( percorso educativo che porta alla conoscenza del mare, di pesci e
conchiglie, di specie protette come la Caretta Caretta ) Il programma della iniziative è soggetto a variazioni in caso di problemi organizzativi o proposte più significative. Il progetto è destinato a tutti gli alunni del circolo
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PROGETTI LEGALITA’ :
“Marciamo insieme sulla strada della sicurezza e della legalità”
Cittadinanzattiva Vittoria-Scoglitti-Acate, settore scuola, in collaborazione con il comando dei Carabinieri di Vittoria, del commissariato di P.S. di Vittoria, del comando della Guardia di Finanza di Vittoria e della Protezione Civile, organizza degli incontri rivolti agli alunni delle ultime classi. L’iniziativa mira a far conoscere codici comportamentali sia per affrontare qualsiasi calamità naturale, sia per la difesa da qualsiasi forma di violenza, sia per una civile convivenza nella scuola, nello sport, nella famiglia e nella società.
“Parliamone. Uniti insieme sul sentiero della legalità” Il progetto, curato dalla direzione della polizia Municipale, ha lo scopo di destare nei giovani un maggior senso civico che favorisca la loro crescita umana e civile, per rafforzare e maturare in modo armonioso l’identità morale, nella legalità, nella democrazia, nel rispetto dell’altro. Si prevedono incontri didattici articolati sulla base di moduli formativi aventi come temi: -Legalità e sicurezza stradale -La natura e la funzione delle regole nella vita sociale -La strada luogo di traffico e di vita come bene culturale di cui tutti possono godere
PROGETTO DI EDUCAZIONE FISICA: “ Mens sana in corpore sano ”
Finalità: riconoscere nella pratica motoria, fisica e sportiva una degli strumenti efficaci per un percorso educativo Identificare l’attività ludico-motoria come occasione per sviluppare corrette posture e acquisire stili di vita attivi insieme ad abitudini alimentari corrette Educare alla salute, all’inclusione sociale, all’accoglienza, alla relazione tra i bambini Il progetto prevede la collaborazione con la F.I.G.C. con il progetto “ I valori scendono in campo” che coinvolgerà gli alunni delle classi 3°,4°,5° e prevede l’intervento di un istruttore sportivo e la partecipazione finale ad una manifestazione provinciale. Si prevede anche la collaborazione con la F.I.P. che vedrà coinvolti alcune classi dalla 1° alla 5° Interverranno istruttori di EASYBASKET e MINIBASKET che collaboreranno con gli insegnanti di motoria per i quali è previsto inoltre un corso di formazione Manifestazioni finali Festa dello sport per tutti gli alunni del circolo in cui si chiederà il coinvolgimento delle altre commissioni impegnate nei vari progetti per organizzare giochi, mostre, vendite,s pettacoli… Giochi della Gioventù che vedrà coinvolti gli alunni delle classi 4° e 5° per le fasi di circolo e si svolgeranno in due giornate. Gli alunni che si classificheranno ali primi posti parteciperanno alla fase comunale
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PROGETTO CONTINUITA’: “Continuiamo insieme”
Nella scienza educativa ,il concetto di continuità educativo/didattica fa riferimento ad uno sviluppo e ad una crescita dell’individuo da realizzarsi senza macroscopici salti o incidenti: ogni momento formativo deve essere legittimato dal
precedente per ricercare successive ipotesi educative ricche di senso e di significato per l’autentica, armonica integrazione funzionale delle esperienze e degli apprendimenti compiuti dagli alunni. La continuità nasce dall’esigenza di garantire il diritto degli alunni a un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti dell’età evolutiva e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. Continuità ed unitarietà del curricolo ( da Indicazioni nazionali del 04/09/2012): L‘itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni,pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da specifiche identità educativa e professionale, è progressiva e continua. Occorre perciò una progettazione che sia un punto di riferimento nell’interno del curricolo degli alunni, per garantire opportunità educative adeguate a tutti, attraverso le seguenti fasi: Momenti di collaborazione e di confronto tra nido e infanzia, infanzia e primaria, primaria e secondaria di I grado Momenti di incontro con i genitori Iniziative comuni agli ordini di scuola coinvolti per realizzare la continuità Realizzazione di una manifestazione conclusiva con ogni gruppo di scuole Momenti per l’informazione reciproca sugli alunni che comprendono i nuovi ingressi ma anche momenti di verifica sugli ingressi già effettuati.
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PROGETTO CONTINUITA’: “Continuiamo insieme”
Dal canto loro gli alunni potranno: Esplorare, conoscere, frequentare un ambiente scolastico sconosciuto Confrontarsi con altri bambini più grandi Venire rassicurati dai racconti dei bambini più grandi Conoscere e farsi conoscere dalle future insegnanti ed iniziare a relazionarsi con loro attraverso esperienze pianificate Obiettivi generali: Favorire scambi tra docenti dei diversi ordini di scuola per condividere percorsi educativi e didattici all’insegna della continuità Coordinarsi con la referente DISCO e GLH per prevenire e/o segnalare problematiche nel passaggio delle informazioni da un ordine di scuola all’altro Preparare e raccogliere schede informative di passaggio infanzia-primaria, primaria-secondaria I grado al fine di rendere più agevole la conoscenza dell’alunno nella scuola d’accesso individuandone i bisogni formativi Proporre criteri per la formazione delle classi prime Diffondere informazioni presso i genitori prima delle iscrizioni attraverso la diffusione del POF della scuola Attività:
Momenti di incontro e di accoglienza Giochi di socializzazione Esplorazione e tours della scuola che accoglierà Attività grafico-pittoriche Attività coreutiche e teatrali Visione di foto di momenti didattici significativi
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PROGETTO DI ANIMAZIONE PER
L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI DISABILI: “Scuola party”
Destinatari: Tutte le classi e le sezioni frequentate da alunni disabili Il progetto nasce dalla riflessione sui vantaggi che l’attività di animazione offre, come già sperimentato, all’inizio dell’anno scolastico, con le seconde e terze sezioni della scuola dell’infanzia insieme alle prime e seconde classi della scuola primaria. L’attività di animazione, l’ascolto di musica, l’ascolto di una favola attraverso la drammatizzazione, favoriscono l’integrazione, la socializzazione e la relazione con i compagni; migliorano l’umore e gli influssi positivi sulla sfera emotiva ed affettiva; migliorano la capacità mimico-gestuale e linguistica, la coordinazione dei movimenti; sviluppano i tempi di attenzione. Attraverso tali abilità, gli alunni che presentano difficoltà e/o disagi, riescono a migliorare il rapporto con loro stessi e con gli altri e a sentirsi più autonomi. Il meccanismo ludico, la musica, un clima di festa, spezzano l’isolamento dei soggetti con scarsa capacità di integrazione sociale e difficoltà di comunicazione diventando un ponte attraverso il quale il bambino entra spontaneamente in contatto con una realtà più stimolante e produce uno stato di benessere attraverso la positiva modificazione dell’umore per tutta la classe Tempi e spazi: Sono previsti 5 incontri da effettuare da gennaio ad aprile nelle palestre dei plessi SS.Rosario e G. Rodari 46
GRUPPO DI LAVORO “PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE”
Il Gruppo di lavoro “Progettazione e sperimentazione” è formato da docenti di scuola dell’infanzia e docenti di scuola primaria che operano per realizzare, in una prima fase, una progettazione per competenze che miri al raggiungimento dei traguardi stabiliti dalle indicazioni ministeriali; in una seconda fase il gruppo si occuperà della stesura di adeguati documenti di valutazione.
Finalità: Realizzare una progettazione per competenze e proporre attività d’insegnamento che valorizzino le buone prassi rivolte al miglioramento dell’apprendimento. In tale contesto l’apprendimento non è inteso solo come un progredire nei singoli argomenti disciplinari, ma come un processo di formazione di attitudini e interessi permanenti.
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Competenze chiave europee sono: Comunicazione madrelingua Comunicazione lingua straniera Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa Consapevolezza ed espressione culturale
PROGETTO DI SCO “ Star bene a scuola…per crescere bene”
Il progetto DI SCO è pienamente condiviso dai docenti consapevoli della necessità di calibrare gli interventi educativi riguardo alle modalità di apprendimento degli alunni. Esso vuole valorizzare da una parte la peculiarità e la diversità di cui ciascun alunno è portatore e, dall’altra, vuole affermare l’uguaglianza di tutti come affermato dai principi della Costituzione italiana per trasformare il diritto allo studio in diritto all’educazione di ogni discente, considerando ogni diversità come risorsa e, soprattutto lavorando non più nei termini di una didattica per…quanto piuttosto nei termini di una didattica alla presenza di… Finalità: Prevenire e recuperare la dispersione scolastica di alunni in situazione di svantaggio promuovendone e rafforzandone l’autostima Promuovere la cultura dell’accoglienza, dell’interazione e della valorizzazione delle diversità culturali ed etniche Interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative Promuovere le conoscenze di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici e degli alfabeti delle varie discipline Promuovere lo sviluppo dei linguaggi verbali e non verbali Sviluppare la capacità di mettere in stretto rapporto il pensare e il fare in tutte le dimensioni Incrementare la relazione collaborativa della scuola con i genitori condividendo responsabilità e obiettivi, nella diversità dei ruoli.
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ARCHIVIO STORICO “Documentando la scuola ” Dal 1978 al 2014”
La documentazione come memoria…come comunicazione…come riflessione, consente alla nostra scuola di mostrare e lasciare tracce del proprio patrimonio culturale e di non azzerare il passato. Obiettivi: Realizzare un museo-archivio informatizzato di tipo storico-documentale della scuola. Realizzare un libro che documenta i momenti più significativi della storia del nostro circolo Aggiornare un cd-rom sui progetti annuali più significativi Sviluppare abilità nella conoscenza di nuove tecnologie Acquisire nuove abilità comunicative Conoscere il contesto socio-culturale della scuola Assemblare il materiale cartaceo documentale in un grande libro Aggiornare dei pannelli con delle gigantografie che raccontano i progetti più significativi. Metodologia: Fase preparatoria:ricercare e acquisire documenti, fotografie, stampe …presenti negli ambienti della scuola Fase operativa:digitalizzare, ordinare e archiviare il materiale raccolto
Fase elaborativa:la raccolta del materiale permetterà la creazione di uno o più cd-rom da pubblicare nel sito della scuola Fase conclusiva: raccolta di materiale documentale da assemblare in un grande libro
II annualità SPERIMENTAZIONE “PROGETTO E.CO eurocompetenze”
Il progetto è supportato da esperti ed osservatori esterni facenti parte del gruppo di ricerca provinciale .
Già avviato da due anni scolastici, ha come destinatari gli alunni della classe VB del plesso G. Rodari
E’ stata sviluppata l’unità 2 del progetto e, precisamente, l’ipotesi sperimentale ha offerto l’opportunità di verificare se, quanto e come il ricorso alla didattica per competenze possa migliorare significativamente i processi di apprendimento delle competenze del saper parlare, leggere e scrivere, ponendo attenzione, in particolar modo, alla competenza del saper parlare in pubblico.
Quest’anno si procederà alla raccolta della documentazione
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EDUCAZIONE MUSICALE Svolto dell’insegnante comunale Daniela Pisani nelle classi terze, quarte e quinte dei due plessi di scuola primaria durante l’orario curricolare di quest’anno scolastico. Esso è finalizzato a: Sviluppare le potenzialità e le capacità espressive, logiche e di rielaborazione musicale Promuovere lo sviluppo di qualità personali( autostima, spirito d’iniziativa) Migliorare il coordinamento ritmico- motorio e la capacità di ascolto
ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Durante le ore di religione cattolica, nelle classi in presenza di alunni che professano un’altra religione, sono previste ore di attività alternativa in cui i docenti di classe,in supporto di questi alunni, svolgono laboratori o attività in adesione ad un progetto che ciascun docente coinvolto, presenta in sede collegiale ad inizio anno scolastico. In generale gli alunni saranno impegnati in attività varie come: Lettura di fiabe, storie racconti e leggende di altri popoli Ampliamento lessicale Rielaborazione di dati e informazioni Attività di ricerca
USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Nell’ottica del “fare scuola fuori dalla classe”, si riveleranno momenti altamente educativi le uscite didattiche, eseguite durante l’anno, per conoscere: il quartiere e il centro storico della città in cui si vive; luoghi d’interesse storico, artistico, geografico, socio-culturale dentro e fuori provincia; aziende agricole, artigianali e industriali; itinerari naturalistici e ambientali; sedi istituzionali (Comune, Provincia, Uffici Ministeriali, ARS); e le mattinate destinate alla partecipazione a: spettacoli cinematografici, teatrali e circensi; manifestazioni sportive, sociali e di rappresentanza del Circolo. Nel rispetto delle disposizioni ministeriali per la loro organizzazione e il loro svolgimento, tali uscite, previa illustrazione ai genitori rappresentanti dei consigli d’interclasse o interfascia, saranno previste nelle progettazioni delle varie équipe pedagogiche.
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VERIFICA E VALUTAZIONE DEL P.O.F.
La valutazione del P.O.F.viene effettuata come processo di autoanalisi a livello degli organi collegiali e attraverso appositi strumenti di rilevazione
Oggetto della valutazione Elementi osservabili
* Efficacia dell’azione didattica e del supporto organizzativo.
* Adeguatezza quantitativa e qualitativa rispetto alle attività e alla funzionalità
*Risorse Professionali: Docenti, esperti esterni-
Personale ausiliario ed amministrativo-
*Risorse Strutturali-Economiche-Strumentali
*Alunni: Livello di conoscenza-Motivazione
-Partecipazione
* Funzionalità e adeguatezza qualitativa e quantitativa
in relazione alle attività previste
* Auto-motivazione frequenza Coinvolgimento in attività opzionali
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SCELTE GESTIONALI
La gestione e amministrazione deve essere improntata a principi di efficienza,efficacia,economicità e trasparenza. L’attività negoziale, nel rispetto delle prerogative previste dalle leggi e dal Regolamento di contabilità (D.I. n°44/01) in capo al Dirigente Scolastico, sarà improntata al massimo della trasparenza e della ricerca dell’interesse primario della scuola. Il conferimento di incarichi al personale esterno dovrà avvenire dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari professionalità e sulla base di criteri che garantiscano il massimo della professionalità. I compensi per attività aggiuntive devono corrispondere a prestazioni effettivamente rese, risultanti da riscontri oggettivi, sulla base della disponibilità degli interessati e dei criteri stabiliti dalla Contrattazione Integrativa d’istituto. L’organizzazione amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche, il rispetto della Privacy e delle norme sulla Sicurezza, l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano
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NOTA CONCLUSIVA
Il P.O.F. è uno strumento che crea consenso attorno
all’ Istituzione, la rende visibile, ne veicola all’ interno e all’esterno valori e principi.
La documentazione che ha consentito la sua stesura è da considerarsi come un
contenitore entro il quale sono indicate: le risorse, i percorsi, gli obiettivi, il modello
organizzativo e gli strumenti per la valutazione del processo formativo.
La scuola lo diffonde sia pure in maniera schematica ed esemplificativa tra gli utenti
del servizio scolastico, convinta che ciò rappresenta oltre che un momento di
condivisione, anche un elemento di maggiore coinvolgimento.
Al fine di migliorare l’offerta formativa, oltre a fare strumento dell’autovalutazione
dell’Istituto, si terrà opportunamente conto dei suggerimenti che pervengono dal
mondo esterno.
Esso viene affisso all’albo e
pubblicato sul sito della scuola
wwwquartocircolovittoria.it
Ins. Maria Gabriella Longo 55
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA DELL'INFANZIA
Per Patto Educativo di Corresponsabilità si intende l'insieme degli impegni reciproci che il personale scolastico e i genitori assumono per assicurare ad ogni bambino, soggetto attivo della propria crescita, un'esperienza positiva di formazione, di apprendimento e di relazione in ambito scolastico. Tale patto stabilisce i rapporti tra insegnanti, genitori ed alunni e si fonda sulla correttezza e sul rispetto reciproci, pur nel riconoscimento della diversità di ruoli e funzioni.
Gli insegnanti si impegnano a Favorire l'uguaglianza e l'integrazione scolastica di tutti gli alunni Creare un ambiente sereno che permetta all'alunno di fruire significativamente di tutte le opportunità educative Favorire l'autostima, evitando di confondere i risultati scolastici con il valore della persona Favorire l'autonomia, responsabilizzando l'alunno nel mantenimento degli impegni presi Relazionarsi con gli alunni dimostrando sensibilità ed attenzione ai loro bisogni Conoscere ogni alunno, le sue potenzialità e le sue modalità privilegiate di apprendimento attraverso opportuni momenti e strumenti di osservazione Attivare tutte le strategie necessarie per coinvolgere ogni alunno nella partecipazione attiva alla vita scolastica Progettare percorsi didattici finalizzati al successo scolastico di ogni alunno, tenendo conto di tutte le sue potenzialità Illustrare, motivare e documentare la propria proposta formativa ai genitori Mantenere il segreto d'ufficio sulle notizie riguardanti gli alunni
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I genitori si impegnano a Riconoscere il valore educativo della Scuola Presentare al proprio figlio la Scuola come fondamentale occasione di crescita personale, umana,sociale e culturale Aiutare il bambino a sviluppare atteggiamenti di fiducia e di rispetto verso gli insegnanti Condividere gli atteggiamenti educativi, formulando richieste di chiarimento ed esprimendo le proprie opinioni Conoscere la proposta formativa della Scuola, partecipando attivamente agli incontri ed alle assemblee Collaborare per favorire lo sviluppo formativo del proprio figlio, rispettando la libertà di insegnamento di ogni docente Essere disponibili al dialogo con gli insegnanti Collaborare alle iniziative della Scuola per la loro realizzazione sul piano operativo Assicurare la regolarità della frequenza e il rispetto dell'orario scolastico Aiutare il bambino ad assumere le regole come elementi necessari alla crescita, adottando uno stile genitoriale autorevole ma non autoritario.
I Genitori Gli insegnanti
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PATTO FORMATIVO DI CORRESPONSABILITÀ SCUOLA PRIMARIA
Alunno/a _______________________________________ La scuola
SOTTOPONE alla sottoscrizione il seguente Patto Formativo di corresponsabilità che si basa sulla efficace alleanza educativa tra Scuola e Famiglia attraverso relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli, e definisce in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri. Il rispetto del Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca attuo a conseguire le comuni finalità educative in un clima sereno e positivo.
La SCUOLA si impegna a: •Favorire un clima collaborativo e accogliente nel quale ogni alunno possa lavorare con serenità in sinergia con gli altri compagni. •Guidare gli alunni nei processi formativi, fornendo idonei strumenti, rispettando i ritmi di attenzione e di apprendimento in un’ottica di progressivo miglioramento. •Mettere in atto interventi personalizzati per affrontare le difficoltà degli alunni e per sviluppare le loro potenzialità. •Vigilare sulla sicurezza degli alunni e contribuire alla crescita della cultura della sicurezza nella scuola. •Tenere informate le famiglie sull’andamento scolastico dei bambini, sul comportamento e sulle relative valutazioni.
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LE FAMIGLIE degli alunni si impegnano a:
•Far frequentare regolarmente la scuola rispettando gli orari di entrata ed uscita della scuola. •Giustificare sempre le assenze (con la necessaria certificazione medica dopo le malattie superiori a cinque giorni) e/o i ritardi dei propri figli. •Controllare regolarmente il contenuto degli zaini in modo che sia presente tutto il corredo scolastico e che non vengano portati a scuola oggetti estranei alle attività educative • Rispettare il ruolo educativo del docente • Rispettare tutto il personale operante nella scuola. •Partecipare a riunioni e colloqui. •Prendere puntualmente visione delle comunicazioni inviate dalla scuola, apponendo la firma. • Rispettare le norme che regolano la vita scolastica: •entrata: lasciare i propri figli all’ingresso della scuola senza entrare nell’edificio; • non recarsi a scuola durante le ore di lezione per far recapitare ai propri figli merende e/o materiale scolastico, per evitare che il personale addetto lasci incustodito l’ingresso e per evitare che si interrompano le attività educative; •uscita: mantenere l’ordine aspettando i propri figli nei punti di raccolta previsti, senza affollarsi dinanzi alle porte, per la sicurezza di tutti i bambini. •in caso di DELEGA: recarsi presso la segreteria della scuola con la fotocopia dei documenti di identità e compilare l’apposito modulo. Le deleghe potranno essere fatte solo per un altro adulto. Non sarà consentito a minori o a persone non delegate prelevare gli alunni da scuola. Inoltre non sarà consentito che un alunno/a torni a casa da solo, poiché minore.
GLI ALUNNI si impegnano a: •Rispettare il regolamento scolastico. •Rispettare i compagni e gli adulti che operano nella scuola. •Rispettare tutti gli ambienti e il materiale scolastico proprio e quello altrui. • Parlare a bassa voce. •Collaborare nei lavori di gruppo, rispettando le idee altrui e aiutando i compagni in difficoltà. Firma dei genitori: Firma del Dirigente Scolastico:
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MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIA
DIREZIONE DIDATTICA IV CIRCOLO "G. RODARI"
Via E. Loi, 21 - 97019 Vittoria (RG)
Cod. mecc. RGEE03500N - C.F.82002400883 tel. fax 0932/864999-0932/984478 - e-mail [email protected]
www.quartocircolovittoria.it
REGOLAMENTO DI CIRCOLO
Deliberato nella seduta del
MARZO 2011
ed aggiornato nell’anno scolastico 2013/2014
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IL CONSIGLIO DI CIRCOLO
VISTO l'art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94 n. 297;
VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275;
VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44;
VALUTATA l'opportunità di aggiornare e integrare il Regolamento di Circolo deliberato nel 2011, adottare un regolamento d'istituto, che va a
sostituire integralmente quello
attualmente in vigore, ritenuto non più in linea e coerente con i principi che connotano l'autonomia di cui sono
state dotate le istituzioni scolastiche a decorrere dall' 1/9/2000;
EMANA
il seguente regolamento che sintetizza e disciplina l’organizzazione generale della vita scolastica nel rispetto delle competenze di tutti gli Organi
Collegiali presenti nell’Istituzione Scolastica.
TITOLO PRIMO
CRITERI GENERALI DI FUNZIONAMENTO DELLE SCUOLE DEL CIRCOLO
Art. 1. L’attività didattica ha inizio e termine secondo quanto previsto dai Calendari Scolastici Nazionale e Regionale.
Il Consiglio di Circolo annualmente, nel rispetto delle disposizioni ministeriali, delibera l’adattamento del calendario scolastico,
nell’esercizio della propria autonomia, in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell’Offerta Formativa.
Art. 2. L’attività didattica si svolge dal lunedì al venerdì.
L’Ufficio di Segreteria è aperto al pubblico, interno ed esterno, nei seguenti orari:
dal lunedì al giovedì: dalle ore 11,00 alle ore 13,00 e dalle 16,00 alle 17,00.
Il Dirigente Scolastico riceve tutti i giorni dalle ore 11,00 alle ore 13,00.
Art. 3. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui con le famiglie, nell'ottica di un rapporto scuola/famiglia trasparente e fattivo, mai durante le
ore di lezione, informandone la Direzione con comunicazione scritta.
Art. 4. I docenti indicano sempre sul registro di classe gli argomenti svolti.
I registri devono essere debitamente compilati e rimanere a disposizione della Direzione.
Art. 5. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi
all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati.
Art. 6. I docenti devono comunicare la loro assenza in segreteria prima dell’ inizio dell’orario di lavoro ( massimo ore 7,45 per la Scuola
dell’Infanzia e per la scuola Primaria), qualunque sia l’orario di servizio ( es. turno pomeridiano); ore 8,00 per la Scuola Primaria.
Art. 7. I genitori accompagneranno e preleveranno gli alunni all’ingresso dell’edificio scolastico.
In caso di sciopero i Genitori, accompagnando i figli a scuola si accerteranno della presenza dell’insegnante a scuola.
Art. 8. E’ vietato ai genitori l’ingresso a scuola, durante le attività didattiche.
Art. 9. Non è ammessa la permanenza nei cortili e nell’atrio della scuola prima dell’orario di ingresso stabilito e dopo il termine delle
lezioni.
Art. 10. Orario delle lezioni e modalità di accesso alla scuola:
Scuola dell’Infanzia
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Entrata : dalle ore 8.00 alle ore 9.00.
Uscita : dalle ore 15.30 alle ore 16.00 dal Lunedì al Venerdì.
1. I docenti che accolgono gli alunni, devono trovarsi all’interno della sezione almeno cinque minuti prima del suono della campana (ore 7,55), ed
iniziare il più presto possibile l’attività didattica.
2. I genitori lasceranno i loro figli a scuola non oltre le ore 9,00. I docenti li avvertiranno che, dopo tale orario, la porta sarà tenuta chiusa.
3. Fino all’attivazione del servizio mensa, i genitori potranno prelevare i loro figli dalle ore 13,00 alle ore 13,30. Solo in casi eccezionali e non
abituali è consentita un’uscita anticipata.
Con l’attivazione del servizio mensa, il prelevamento dei bambini da parte dei genitori è consentito dalle ore 15,30 alle ore 16,00.
4. Gli insegnanti, alle ore 16,00, in silenzio ed in perfetto ordine, attenderanno il suono della campana, vigilando affinché i bambini siano affidati
ai genitori o agli adulti delegati.
5. Gli alunni indosseranno il grembiulino, del colore proposto dai docenti e deliberato dal Consiglio di Circolo, per evidenziare un maggior ordine
e per livellare le differenze socio-economiche tra i bambini, che potrebbero segnare la loro sensibilità.
6. I Genitori accompagneranno e preleveranno gli alunni alla porta dell’aula; in caso di ritardo i genitori affideranno il bambino ai Collaboratori
Scolastici in servizio che provvederanno ad accompagnarlo in aula.
7. I Genitori che avessero la necessità di dare brevi e urgenti comunicazioni alle Insegnanti potranno farlo al mattino all’atto di lasciare il
bambino in sezione o alla fine delle attività didattiche.
Scuola Primaria
L’attività didattica si svolge dal lunedì al venerdì.
Entrata : alle ore 8.10.
Uscita : alle ore 13,35.
8. L’ingresso a scuola è ammesso 5 minuti prima, sotto la sorveglianza dei docenti, per poter iniziare puntualmente le lezioni.
9. Gli alunni indosseranno il grembiule, di colore blu, per evidenziare un maggior ordine e per livellare le differenze socioeconomiche tra i
bambini, che potrebbero segnare la loro sensibilità.
10. I genitori accompagneranno e preleveranno gli alunni all’ingresso dell’edificio scolastico.
11. Non è ammessa la permanenza nei cortili e nell’atrio della scuola prima dell’orario di ingresso stabilito e dopo il termine delle lezioni.
12. Il compito degli insegnanti si intende terminato dopo aver accompagnato gli alunni alla porta di uscita.
13. Gli alunni che, per motivi eccezionali, non siano prelevati dai genitori all’orario di uscita, aspetteranno nell’atrio della scuola l’arrivo di questi
ultimi, sotto la responsabilità dei genitori stessi.
Art. 11. Durante la prima settimana di attività didattica, allo scopo di favorirne l’inserimento, gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola
primaria rispetteranno un orario provvisorio delle lezioni ridotto già frequentanti la scuola dell’ infanzia e l’avvio dell’ inserimento dei
nuovi iscritti, l’orario delle lezioni sarà il seguente :
Scuola dell’ Infanzia : dalle ore 8.00 alle ore 13.30.
Scuola Primaria : dalle ore 8.30 alle ore 12.30.
TITOLO SECONDO
CRITERI GENERALI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI E DELLE SEZIONI FORMAZIONE DELLE LISTE D’ATTESA
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Art. 12. L’iscrizione degli alunni alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria avverrà secondo le modalità previste dalle disposizioni
ministeriali per ciascun anno scolastico.
Art. 13. Le classi prime sono formate a settembre, dopo i colloqui con gli insegnanti di scuola dell’infanzia, considerando possibilmente le
preferenze espresse dai genitori, secondo i seguenti criteri:
•pari numero degli alunni ed equa distribuzione di maschi e femmine;
•equa distribuzione degli alunni con certificazione di disabilità;
•equa distribuzione degli alunni stranieri;
•equa distribuzione degli alunni secondo le competenze dichiarate nelle schede compilate dagli insegnanti della scuola dell’infanzia.
Art. 14. Le sezioni della scuola dell’infanzia saranno formate dagli insegnanti di ciascun plesso nel corso di una riunione presieduta dal Dirigente
Scolastico sulla base degli stessi criteri seguiti per la Scuola Primaria.
Art. 15. In caso di richieste superiori alla disponibilità di posto si procederà alla stesura della lista di attesa secondo i seguenti criteri:
a) bambini con disabilità certificata, a prescindere dalla residenza, nati entro il 31.12 dell’anno di riferimento;
b) bambini con fratelli frequentanti la stessa scuola;
c) bambini provenienti, per trasferimento, da altre scuole;
d) bambini i cui entrambi i genitori lavorano;
f) bambini che hanno frequentato l’asilo nido o la sezione primavera;
In caso di parità di requisiti, i bambini saranno inseriti secondo la data di nascita (precedenza a chi è nato prima).
Art. 16. Le sezioni saranno costituite con un numero di bambini previsto dalla normativa vigente e tenuto conto della presenza di alunni
diversamente abili. da un numero massimo di 29 alunni. In caso di presenza di due soggetti diversamente abili, nella stessa sezione, questa sarà
formata da un massimo di 20 alunni. Nel caso il soggetto diversamente abile fosse uno la sezione sarà formata da un massimo di 25 alunni.
Art. 17. I bambini nuovi iscritti frequenteranno, nelle prime settimane, secondo un orario provvisorio ridotto stabilito all’inizio dell’anno
scolastico.
Dalle ore 8.30 alle ore 11.30 la prima settimana
Dalle ore 8.30 alle 13.30 la seconda settimana
Dalla terza settimana potranno frequentare per l’intera giornata
L’aumento delle ore di permanenza a scuola sarà, comunque, deciso tenendo conto delle reazioni del bambino all’inserimento e delle esigenze del
bambino stesso.
TITOLO TERZO
ASSENZE – RITARDI - USCITE ANTICIPATE
Art. 18. Le assenze vanno tutte giustificate con comunicazione scritta da parte dei genitori. Il docente della prima ora deve segnare sul
registro di classe gli alunni assenti e segnalare l’avvenuta o mancata giustificazione degli assenti nei giorni precedenti. Il docente, qualora un
alunno rientri dopo cinque giorni di assenza senza il certificato medico, deve avvertire la famiglia e richiederne l’immediato invio.
Art. 19. In caso di ritardo o di uscita anticipata di un alunno, occorre l’autorizzazione scritta da parte del Dirigente, del Fiduciario di plesso o del
Collaboratore Didattico del D.S.. L’alunno sarà accompagnato o prelevato dalla classe, esclusivamente, da un collaboratore scolastico.
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Nella scuola dell’infanzia, se non si provvede a giustificare l’assenza prolungata (un mese) di un bambino e quest’ ultimo non riprende la
frequenza, dopo comunicazione scritta, si procede al depennamento dagli elenchi.
Art. 20. I genitori degli alunni che si presentano a scuola con ritardi regolari e non giustificati vanno richiamati dagli insegnanti al rispetto degli
orari. In caso di recidiva gli insegnanti informeranno la Direzione.
Art. 21. I genitori che avessero necessità di ritirare i propri figli in anticipo rispetto all’orario dovranno:
1. Firmare al momento del ritiro un modulo in possesso dei Collaboratori Scolastici, che provvederanno ad accompagnare l’alunno all’uscita della
scuola;
2. Munire di delega scritta, da consegnare al personale, coloro che eventualmente sono incaricati a ritirare il bambino. Il delegato dovrà presentarsi
con un documento di riconoscimento.
Art. 22. Nel caso di genitori separati o divorziati, il genitore affidatario dovrà:
•informare per iscritto la segreteria, consegnando copia della sentenza di affido;
•comunicare i nominativi delle persone eventualmente delegate a ritirare il bambino sia al termine delle lezioni che in occasione di uscite
anticipate.
A tale proposito i genitori degli alunni all’inizio di ciascun anno scolastico, compileranno e consegneranno alle insegnanti un modello in cui
saranno elencate tutte le persone eventualmente autorizzate a ritirare il bambino in caso di necessità.
Non è consentito rilasciare deleghe a fratelli minorenni che non abbiano compiuto i 14 anni. Tale delega viene rilasciata sotto la totale
responsabilità del genitore. Alla delega occorre allegare un documento che attesti il compimento dei 14 anni.
Art. 23. I genitori degli alunni all’inizio di ciascun anno scolastico comunicheranno, in segreteria, il numero telefonico del telefono fisso
della propria abitazione o di un parente prossimo, allo scopo di non gravare sulle spese telefoniche fatte ai telefoni cellulari, che vengono
pagate dall’Amministrazione Comunale.
TITOLO QUARTO
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SALUTE , SICUREZZA ED IGIENE
Art. 24. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro, né utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali.
Art. 25. Si ribadisce che, per nessun motivo è consentito fumare nei locali scolastici, neanche durante le ore di compresenza, perche si è in
servizio.
Art. 26. Per tutto il periodo di permanenza a scuola ogni insegnante vigilerà costantemente sugli alunni, avendo cura di non lasciarli mai
incustoditi. Si riporta, a tal proposito, la Sentenza n° 9906/2010 della Corte di Cassazione, nella quale si ribadisce che “l’insegnante ha l’obbligo di
vigilare sulla sicurezza e sulla incolumità dell’alunno, nel periodo in cui questi fruisce della prestazione scolastica in tutte le sue espressioni.
Quindi, anche quando l’allievo si reca in bagno, se si fa male, l’insegnante è responsabile per – culpa in vigilando – in quanto non ha solo
l’obbligo di istruire ed educare gli allievi, ma anche quello di proteggerli”. Per tale motivo i docenti, se lo riterranno necessario, faranno
accompagnare in bagno l’alunno dall’insegnante in compresenza o da un collaboratore scolastico.
Art. 27. In caso di divisione delle classi o sezioni, per qualsiasi motivo, la responsabilità della vigilanza spetta ai docenti che ricevono gli alunni
nelle proprie classi.
Art. 28. La classe che, eccezionalmente, all’inizio delle lezioni, risulti priva di insegnante è momentaneamente affidata alla sorveglianza di un
collaboratore scolastico. Nella scuola dell’infanzia gli alunni sono divisi nelle sezioni che occupano le aule adiacenti. Nel caso l’assenza dovesse
prolungarsi gli alunni vanno divisi nelle classi.
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Art. 29. L’insegnante che ha necessità di uscire momentaneamente dall’aula è tenuto ad affidare la sorveglianza degli alunni ad un collaboratore
scolastico o a un collega.
Art. 30. Durante le lezioni i docenti limiteranno al massimo l’uscita degli alunni per recarsi ai servizi, nei casi di effettiva necessità faranno uscire
gli alunni uno alla volta e non a gruppi. I corridoi, durante le ore di lezione, sono sorvegliati dai collaboratori scolastici secondo quanto previsto
dal loro piano di lavoro.
Art. 31. Gli alunni non possono essere allontanati dall’aula per motivi disciplinari, in quanto l’insegnante è l’unico responsabile della sua
incolumità.
Art. 32. Durante l’intervallo, le pause ricreative e i momenti di gioco libero gli alunni devono essere sorvegliati da tutti gli insegnanti in servizio,
non correre liberamente nell’edificio scolastico o nei cortili.
Art. 33. Nei cortili, nei giardini e nei saloni gli insegnanti avranno cura di dislocarsi in punti strategici in modo da avere la completa sorveglianza
di tutti gli alunni, indipendentemente dalla classe di appartenenza, per poter tempestivamente intervenire in caso di necessità.
Art. 34. Le macchine distributrici di caffè e bevande devono essere utilizzate esclusivamente dal personale della scuola, o da persone
adulte. I docenti sono personalmente responsabili dell’eventuale uso di tali macchine da parte degli alunni.
Art. 35. I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della
sicurezza.
Art. 36. Le vie di fuga e le uscite di sicurezza non devono mai essere ostruite. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente
comunicarlo al Preposto o in Direzione.
Art. 37. L’accesso agli edifici scolastici deve essere mantenuto sotto controllo ed adeguatamente disciplinato.
Al termine delle lezioni o delle attività didattiche i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in perfetto ordine ed i materiali siano
riposti negli appositi spazi, evitando di lasciare carte, bottiglie o altri oggetti in giro.
L’uscita degli alunni deve avvenire sempre in modo ordinato: gli insegnanti accompagnano gli alunni in silenzio ed in perfetto ordine all’uscita,
dove li attendono i genitori.
Art. 38. Per motivi di sicurezza e igienico sanitari, gli insegnanti, prima dell’intervallo e del pranzo, abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene
personale (lavarsi le mani, ecc) e li educheranno ad un corretto comportamento.
E’ vietato l’utilizzo di sostanze tossiche o dannose per gli alunni.
Art. 38 bis. Qualora gli insegnanti sospettino la presenza di pediculosi in un alunno, dovranno informare tempestivamente i genitori del bambino,
consigliando loro di rivolgersi al proprio Pediatra di base per gli accertamenti del caso e gli eventuali trattamenti. I genitori, ai fini della
riammissione scolastica, dovranno presentare un certificato medico attestante l’avvenuto trattamento.
Se gli insegnanti sospettano nuovamente la presenza di pediculosi in alunni per i quali sia già stata rilasciata l'autocertificazione di avvenuto
trattamento, avvertiranno i genitori perché procedano ad ulteriore trattamento e controllo, tramite certificazione medica.
Art. 38 ter. Per la somministrazione di farmaci in orario scolastico si fa riferimento a quanto previsto dall’articolo 4 delle Raccomandazioni stilate
d’intesa tra il MIUR e il Ministero della salute in data 25/11/2005.
Art. 38 quater. Non è possibile l'introduzione dall'esterno di alcun alimento a consumo collettivo (es. torte) se non confezionato da strutture
artigianali o industriali e con l’esibizione dello scontrino. Essendo comunque presente, anche in caso di confezioni artigianali-industriali, il
problema della conservazione non è possibile l'introduzione a scuola di cibi con farcitura o guarnitura con panna e/o crema e cibi che risultano
facilmente deperibili.
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Art. 38 quinquies. In caso di malessere sopraggiunto o infortunio di un alunno, l’operatore presente:
a) richiederà l’intervento dell’addetto al primo soccorso presente;
b) provvederà ad avvisare i genitori;
c) in assenza di figure adulte (genitori) da poter coinvolgere con la massima urgenza, per irreperibilità dei genitori o per intervento non tempestivo
dei genitori, nelle situazioni di gravità, anche presunta, inoltrerà richiesta di intervento urgente dei servizi sanitari d’emergenza ( tel. 118).
Nel caso in cui l’alunno debba essere portato al Pronto Soccorso in ambulanza e i genitori non siano ancora arrivati o siano irreperibili l’alunno
dovrà essere accompagnato dal docente o da un collaboratore scolastico.
Nessun docente potrà trasportare gli alunni con mezzo proprio in caso di malore o infortunio.
In caso d’infortunio, l’operatore presente, ai fini della procedura assicurativa, dovrà avvertire tempestivamente gli uffici di dirigenza e redigerà
una sintetica relazione sull’accaduto da consegnare all’ufficio di segreteria, che dovrà contenere:
- generalità dell’alunno, sede e classe ecc;
- dinamica dell’incidente, luogo, data, ora ed esito;
- nominativi di eventuali testimoni o presenza dell’insegnante;
- eventuali soccorsi prestati e conseguenze riportate.
E’ necessario redigere la dichiarazione anche nel caso di incidenti lievi o episodi incerti per evitare che nel caso di successive complicazioni o
richieste di risarcimento per fatti non adeguatamente segnalati l’assicurazione non sia stata regolarmente attivata e quindi non copra il danno che
di conseguenza resta a carico della scuola e del suo personale.
In caso di intervento medico ed ospedaliero occorre informare i genitori della necessità di consegnare in segreteria la certificazione medica
rilasciata del personale curante.
In caso di attività esposte a rischio specifico, il personale è tenuto a prendere tutte le precauzioni possibili per ridurre al minimo i fattori di rischio.
Art. 39. Le porte di accesso agli edifici scolastici sono chiuse dopo l’ingresso e vigilate dal personale ausiliario per controllare l’ingresso di
chiunque.
Art. 40. Il pubblico può accedere, per ragioni di carattere amministrativo, agli Uffici di Segreteria negli orari stabiliti.
Art. 41. Non è ammesso l’ingresso in classe dei genitori, per nessun motivo. Qualche eccezione viene fatta soltanto per i genitori delle prime
sezioni, e soltanto per il mese di settembre.
Art. 42. In caso di ritardo o di uscita anticipata di un alunno, occorre l’autorizzazione scritta da parte del Dirigente o del Fiduciario di plesso o del
Collaboratore Didattico del D.S.. L’alunno sarà accompagnato o prelevato dalla sezione, esclusivamente, da un collaboratore scolastico.
Art. 43. E’ vietato portare nell’aula multimediale, nell’auditorium ed in palestra panini o bevande.
Art. 44. I docenti informeranno i genitori che queste disposizioni devono essere rispettate, nel comune interesse di assicurare serenità ai
bambini e favorire il ben operare dei docenti.
TITOLO QUINTO
CRITERI GENERALI DI FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
CONSIGLIO DI CIRCOLO
Art. 45. Il Consiglio di Circolo si riunisce su convocazione del Presidente.
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Art. 46. La convocazione deve essere disposta con un congruo preavviso, di massima non inferiore a 5 giorni rispetto alla data della riunione e deve contenere
l’ora, il giorno, il luogo della riunione, l’ordine del giorno ed essere corredata da eventuali allegati.
Art. 47. La convocazione è effettuata ai singoli membri del Consiglio, personalmente e mediante affissione all’Albo della scuola.
Art. 48. Nel caso di aggiornamento della seduta del Consiglio, ai Consiglieri presenti non è inviato l’avviso di convocazione. L’eventuale aggiornamento deve
essere fissato entro i quindici giorni.
Art. 49. Il Consiglio di Circolo è convocato ogni qualvolta risulti necessario, su richiesta della Giunta Esecutiva (in persona del proprio Presidente) o della
maggioranza dei Consiglieri.
Art. 50. Il Consiglio sospende le riunioni dal 1° luglio al 31 agosto di ogni anno.
Art. 51. In mancanza del numero legale, trenta minuti dopo l’orario stabilito, la seduta è aggiornata a data da stabilirsi.
Art. 52. All’inizio di ogni seduta si procede alla lettura e all’approvazione del verbale relativo alla
seduta precedente. I verbali, dopo l’approvazione, verranno pubblicati all’albo della scuola e sul sito, con l’omissione delle discussioni che riguardano singole
persone.
Art. 53. Il registro dei verbali e gli atti ad esso allegati sono custoditi dal Dirigente Scolastico.
Art. 54. Alle sedute del Consiglio possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate. Il pubblico, di norma, non ha diritto alla parola, che può essere
concessa dal Presidente previa consultazione con i Consiglieri.
Non è ammesso il pubblico quando sono in discussione argomenti concernenti persone.
Art. 55 Per il mantenimento dell’ordine, il Presidente esercita gli stessi poteri a tal fine conferiti dalla legge al Sindaco quando presiede la seduta del Consiglio
Comunale. Qualora il comportamento del pubblico non consentisse l’ordinato svolgimento dei lavori o la libertà di discussione e di deliberazione, il Presidente
può disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica.
Art. 56. Il Consiglio di Circolo delibera a maggioranza assoluta dei membri presenti. In caso di delibera per l’attribuzione di incarichi, in seconda istanza, sarà
ritenuta valida la maggioranza relativa.
Le votazioni riguardanti le persone avvengono a scrutinio segreto.
Art. 57. I membri che non interverranno, senza giustificati motivi, a tre sedute consecutive, decadranno dalla carica e verranno surrogati a norma di legge.
Art. 58. Il Consiglio potrà avvalersi, in caso di necessità, di genitori del Circolo o di esperti estranei al Consiglio stesso. Nel caso le prestazioni degli esperti
dovessero comportare onere economico, questo dovrà essere preventivamente deliberato dal Consiglio stesso.
GIUNTA ESECUTIVA
Art. 59. La Giunta Esecutiva si riunisce su convocazione del proprio Presidente. La convocazione
scritta, contenente l’ordine del giorno, dovrà essere inviata almeno cinque giorni prima della data
fissata, salvo casi eccezionali.
Art. 60. La Giunta Esecutiva si riunisce, di norma, prima di ogni riunione del Consiglio di Circolo,
nonché tutte le volte che risulti necessario, su richiesta scritta e motivata di almeno due dei suoi
membri, inoltrata al suo presidente.
Art. 61. La Giunta Esecutiva propone al Consiglio :
1. la relazione sul Programma annuale, predisposta da Dirigente Scolastico
2. le modifiche parziali al Programma, la cui delibera compete al Consiglio
Prepara il lavoro del Consiglio e cura l’esecuzione delle relative delibere.
COLLEGIO DEI DOCENTI
Art. 62. Il Collegio dei Docenti, costituito dal personale docente della scuola, esplica le sue funzioni secondo quanto attribuitogli dall’art. 7 del D.lgvo n. 297 del
16.04.1994.
Art. 63. Il Collegio dei Docenti elabora il Piano dell’Offerta Formativa, il Piano dell’Attività Didattica
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Art. 63. Il Collegio dei Docenti elabora il Piano dell’Offerta Formativa, il Piano dell’Attività Didattica ed il Curricolo Formativo.
Art. 64. Il Collegio dei Docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo quanto stabilito dal Piano dell’Attività Didattica o in riunioni straordinarie
in caso di necessità.
CONSIGLI DI INTERCLASSE E DI INTERSEZIONE
Art. 65. I Consigli di Interclasse e di Intersezione, sulla base di quanto disposto dall’art.5 del D.Lgvo 297/94 sono così composti:
•da tutti i Docenti di ciascuna classe di scuola primaria e dell’infanzia;
•da un rappresentante dei Genitori, eletto dagli stessi, per ciascuna classe di scuola primaria o sezione di scuola dell’infanzia.
Art. 66. I Consigli sono presieduti da Dirigente Scolastico o da un Docente delegato.
Art. 67. Le elezioni dei rappresentanti dei Genitori nei Consigli si svolgono all’inizio di ciascun anno scolastico secondo le modalità fissate dal Ministero della Pubblica
Istruzione.
Art. 68. I Consigli si riuniscono secondo il calendario previsto dal Piano di Attività Didattica. Il calendario è reso noto ai Genitori eletti all’atto della nomina.
Art. 69. Per argomenti riguardanti la valutazione degli alunni i Consigli si riuniscono in assemblea riservata ai soli Docenti e presieduta dal Dirigente Scolastico.
TITOLO SESTO
CRITERI GENERALI PER LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI
COMITATO GENITORI
Art. 70. Il Comitato Genitori è composto da tutti i Rappresentanti di classe e di sezione del Circolo è l’organo di raccordo tra i genitori del Circolo e gli Organi Collegiali.
Art. 71. Il Comitato Genitori si dà una propria struttura (Presidenza e Segreteria) ed un proprio regolamento che deve essere approvato dal Consiglio di Circolo.
Art. 72. Il Comitato Genitori nella sua funzione promozionale della partecipazione dei genitori alla vita scolastica non deve interferire nelle competenze degli organi collegiali.
ASSEMBLEE DI CLASSE E DI SEZIONE
Art. 73. L’assemblea di classe/sezione è composta da tutti i genitori della classe/sezione. Il Genitore Rappresentante, previa richiesta al Dirigente Scolastico, convoca e
presiede l’assemblea ogni qualvolta ne ravvisi la necessità o ne facciano richiesta 1/3 dei genitori.
Art. 74. L’ assemblea di classe/sezione è convocata dai Docenti, sulla base del Piano di Attività Didattica deliberato dal Collegio Docenti. La convocazione può essere richiesta
dal Dirigente Scolastico, dai Docenti di classe/sezione, dal Rappresentante di classe/sezione in caso di necessità.
Art. 75. Nel corso delle assemblee i genitori devono evitare di portare a scuola i propri figli, la cui sorveglianza e responsabilità ricade sui genitori stessi.
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
Art.76. Il rapporto con le famiglie viene regolamentato dal Collegio dei Docenti, che ne delibera i criteri generali.
Art. 77. I Docenti provvederanno a comunicare ai genitori le modalità generali di tali rapporti. Rimane la facoltà per i docenti ed i genitori di richiedere colloqui straordinari in
caso di necessità.
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DIFFUSIONE DI STAMPATI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA
Art. 78. Possono essere diffusi all’interno della scuola e distribuiti nelle classi solo gli stampati che provengono da : Enti Pubblici e da
Associazioni da essi patrocinate, dalle Associazioni Genitori, comunque sempre autorizzati dal Dirigente scolastico.
Art. 79. Non è consentita la diffusione di stampati :
a carattere pubblicitario;
dal contenuto offensivo e polemico;
anonimi;
con simboli e diciture a carattere politico, religioso o militare.
Art. 80. Nel periodo precedente le elezioni scolastiche per il rinnovo degli Organi Collegiali
valgono le norme previste dalle OO.MM. per la campagna elettorale.
UTILIZZO DEI LOCALI SCOLASTICI
Art. 81. L’utilizzo dei locali in orario extrascolastico è regolamentato dai seguenti criteri stabiliti dal Consiglio di Circolo:
Il contratto di utilizzo di palestre e spazi scolastici da parte di soggetti terzi deve prevedere le seguenti clausole e condizioni:
a) la concessione in uso dei locali deve essere compatibile con l'attività educativa svolta nell'istituto stesso, cioè nel senso che non può essere
limitativa delle attività didattiche dell'istituto;
b) precisare il periodo della concessione in uso dell'edificio e le modalità tassative di utilizzo dei locali da parte del concessionario;
c) precisare l'obbligo del concessionario di stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile per garantire eventuali possibili danni;
d) precisare che il concessionario assume l'obbligo della custodia dell'edificio;
e) precisare che il concessionario assume la responsabilità in ordine alle attività e destinazione dell'edificio;
f) precisare che la scuola e l'ente proprietario dei locali devono essere tenute esenti da spese connesse all'utilizzo dei locali;
g) il corrispettivo per l'uso dei locali è stabilito in via discrezionale dal Dirigente, comunque non dovrà essere inferiore al costo derivante dalle
utenze, pulizie e/o eventuale personale di sorveglianza, perché tali prestazioni vanno retribuite con parte dei proventi accessori in quanto resi a
favore di terzi
h) l’utilizzazione dei beni e dei locali scolastici da parte di terzi deve avvenire compatibilmente con l’orario di apertura e chiusura della scuola.
Art. 82. Il Consiglio di Circolo dà l’assenso all’utilizzo delle palestre da parte delle società sportive sulla base delle richieste presentate
dall’Amministrazione Comunale o direttamente al Dirigente scolastico.
Art. 83. La concessione dei locali per le assemblee di classe/sezione o delle Associazioni Genitori è
effettuata dal Dirigente Scolastico.
TITOLO SETTIMO
USCITE DIDATTICHE E VISITE GUIDATE
Art. 84. Le uscite didattiche e visite guidate costituiscono iniziative complementari delle attività didattiche e sono ad esse
strettamente connesse, come esperienze particolari di apprendimento.
Art. 85. Le uscite sono predisposte per classi/sezioni intere o gruppi di alunni della scuola dell’infanzia appartenenti alla stessa fascia
d’età. A tal riguardo è opportuno che vengano scelte mete il cui
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raggiungimento non richieda quote di partecipazione tali da creare situazioni discriminatorie nell’ambito delle classi.
Art. 86. Gli alunni che, per motivi non economici, non possono partecipare all’uscita mantengono il diritto di frequenza della scuola in altre classi.
Art. 87. I docenti accompagnatori sono soggetti, durante lo svolgimento delle uscite all’obbligo di vigilanza sugli alunni. Essi sottoscrivono la
dichiarazione di responsabilità di cui all’art. 2047 del Codice Civile. Ogni classe può avere da un minimo di uno ad un massimo di tre docenti
accompagnatori. Nel caso di presenza di soggetti diversamente abili è prevista la partecipazione all’uscite di un docente di sostegno.
Art. 88. Alle uscite didattiche, su richiesta dei docenti, possono partecipare anche rappresentanti dei genitori degli alunni, con particolari esigenze
di salute, sotto la loro responsabilità, a condizione che si impegnino a partecipare alle attività programmate per gli alunni e che la loro presenza
non invalidi la valenza didattica dell’uscita.
Art. 89. Per la partecipazione alle uscite didattiche è tassativamente necessario acquisire l’autorizzazione scritta della persona che esercita la
potestà genitoriale.
Art. 90. I partecipanti alle uscite dovranno essere garantiti da Polizza Assicurativa stipulata dall’Istituzione Scolastica.
Art. 91 La richiesta dell’uscita deve essere redatta su moduli appositamente predisposti dalla segreteria e sottoscritti da tutti i docenti che vi
partecipano.
Art. 92 Le uscite didattiche vengono programmate all’inizio di ciascun anno scolastico, entro il mese di ottobre, per l’inserimento nel P.O.F. su
proposta dei consigli di classe/sezione, con delibera del Collegio Docenti e del Consiglio di Circolo. Il Consiglio, dopo aver deliberato il piano
generale delle uscite indice una gara per l’individuazione della Ditta a cui affidare il trasporto degli alunni. La richiesta di preventivo dovrà essere
inviata almeno a quattro Ditte, il Consiglio delibera l’affidamento dell’incarico successivamente all’esame e alla valutazione dei preventivi
effettuata dalla Giunta Esecutiva, l’affidamento dell’incarico alla Ditta prescelta si intende per la durata dell’anno scolastico.
Art. 93. I Docenti acquisiscono,da parte delle famiglie degli alunni, le autorizzazioni, da conservare fino al termine delle lezioni, e le quote di
partecipazione, per coprire i costi di trasporto, ingressi a musei e compensi alle guide, da versare sul conto bancario della B.A.P. agenzia 1 di
Vittoria. La ricevuta del versamento dovrà essere consegnata al Direttore del Servizi Generali Amministrativi.
Art. 94. Per le visite nell’ambito del Comune, senza l’ausilio di mezzi di trasporto, i docenti acquisiscono da parte dei genitori un’autorizzazione
cumulativa valida per l’intero anno scolastico.
Anche le suddette uscite devono essere programmate ed inserite nel P.O.F. con delibera del Collegio docenti e del Consiglio di Circolo.
Art. 95. Qualora l’uscita, anche nell’ambito del territorio comunale, preveda il pagamento di quote per la visione di film o spettacoli teatrali deve
essere comunque richiesta l’adesione delle famiglie.
TITOLO OTTAVO
SCELTE GENERALI DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE
Art. 96. L’istituzione didattica adotta le seguenti scelte generali di gestione di amministrazione, deliberate dal Consiglio di Circolo in data 9
ottobre 2013 :
•la gestione e amministrazione deve essere improntata a principi di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza
• L’attività negoziale, nel rispetto delle prerogative previste dalle leggi e dal Regolamento di contabilità (D.I. n° 44/01) in capo al Dirigente
Scolastico, sarà improntata al massimo della trasparenza e della ricerca dell’interesse primario della scuola;
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•Il conferimento di incarichi al personale esterno dovrà avvenire dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari professionalità e
sulla base di criteri che garantiscano il massimo della professionalità;
•I compensi per attività aggiuntive devono corrispondere a prestazioni effettivamente rese, risultanti da riscontri oggettivi, sulla base della
disponibilità degli interessati e dei criteri stabiliti dalla Contrattazione Integrativa d’Istituto;
•L’organizzazione amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA e nel rispetto di quanto previsto nella
Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività
scolastiche, il rispetto della Privacy e delle norme sulla Sicurezza, l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano.
Art. 97. La stipula dei contratti di sponsorizzazione può essere disposta dal Dirigente Scolastico, ai sensi dell'art. 41 del D.I. n.44 del 1/2/2001,
nel rispetto delle seguenti condizioni:
a) In nessun caso è consentito concludere contratti in cui siano possibili forme di conflitto d'interesse tra l'attività pubblica e quella privata;
b) non è consentito concludere accordi di sponsorizzazione con soggetti le cui finalità ed attività siano in contrasto, anche di fatto, con la funzione
educativa e culturale della scuola;
c) non è consentito concludere contratti di sponsorizzazione con soggetti che svolgono attività concorrente con la scuola;
d) nella scelta degli sponsor si dovrà accordare la preferenza a quei soggetti che per finalità statutarie, per le attività svolte, abbiano dimostrato
particolare attenzione nei confronti dei problemi dell'infanzia e della adolescenza.
d) non deve prevedere nelle condizioni vincoli o oneri derivanti dall’acquisto di beni e/o servizi da parte degli alunni e/o della scuola.
Art. 98. Per l’accesso ai documenti amministrativi si rinvia al regolamento approvato dal Consiglio di Circolo il 24 ottobre 2013.
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REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
DEGLI ALUNNI
SCUOLA PRIMARIA
Approvato dal Collegio dei docenti il
dal Consiglio di Circolo
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Tenuto conto che
•per gli alunni della scuola elementare risulta ancora vigente il Regio Decreto 26 aprile 1928, n. 1927, salvo che con riferimento alle
disposizioni da ritenersi abrogate per incompatibilità con la disciplina successivamente intervenuta;
•le disposizioni così sopravvissute devono poi essere comunque “attualizzate” tramite la contestuale applicazione delle regole generali
sull’azione amministrativa derivanti dalla Legge 241/1990, che, dettando norme sul procedimento amministrativo, costituisce comunque il
quadro di riferimento di carattere generale per gli aspetti procedimentali dell’azione disciplinare nei confronti degli studenti,
•secondo l ’art. 328 del D.Lgs. 297/94 “le norme disciplinari relative agli alunni della scuola elementare sono stabilite con regolamento”
•che tale riferimento normativo consente alla scuola primaria di ricorrere alle sanzioni disciplinari solo se preventivamente abbia individuato
la tipologia dei comportamenti da sanzionare,
Il Consiglio di Circolo
ai sensi dell'art. 328, comma 7, del D.Lgs 297 del 16.04.1994 e del Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche,
accogliendo favorevolmente le proposte formulate dal Collegio dei Docenti del …………….., al riguardo dell’adozione di un “Regolamento
di Disciplina” sul comportamento degli alunni, delibera quanto appresso:
PREMESSA
La Scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica,
l’assunzione di responsabilità, il rispetto di regole condivise e partecipate.
La Scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni: cognitive,
affettive, relazionali, corporee, estetiche, etiche, spirituali, religiose ( vedi: Indicazioni per il curricolo, Centralità della persona).
In essa, ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire agli alunni la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del
diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio e/o difficoltà.
Le sanzioni disciplinari saranno applicate in maniera equilibrata e proporzionale, considerata la fascia d’età degli alunni.
1. MANCANZE DISCIPLINARI
Configurano mancanze disciplinari, da parte degli alunni della scuola primaria, i seguenti comportamenti:
•Presentarsi alle lezioni ripetutamente sprovvisto del materiale scolastico senza aver svolto i compiti assegnati e/o non avere studiato le
lezioni indicate dagli insegnanti;
•Spostarsi senza motivo o senza autorizzazione dal proprio banco, nell'aula e/o nell'edificio;
•Giocare o chiacchierare, disturbando immotivatamente o rendendosi protagonisti di interventi inopportuni, durante le attività scolastiche in
classe, negli spostamenti all’interno dell'edificio e/o all’esterno di esso;
• Rifiutarsi di eseguire i compiti assegnati;
•Portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività ( telefoni cellulari, materiali pericolosi, etc.);
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•Non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel regolamento di Circolo;
•Sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali;
•Utilizzare in modo improprio e/o pericoloso le attrezzature scolastiche;
•Utilizzare il cellulare durante le lezioni e l’intervallo (ricreazione), senza specifica autorizzazione dell’insegnante e/o del
D.S.;
•Offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni ((D.S., docente, ATA e/o compagni);
•Manifestare ripetuti comportamenti di violenza e aggressività, fisica e verbale (prepotenze,
schiaffi, pugni, calci, spinte, minacce, etc.), nei confronti dei compagni e/o degli adulti;
•Ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto dall'insegnante.
Sarà inoltre cura degli insegnanti, verificare con i genitori le eventuali cause e/o le responsabilità, in merito a ripetuti ritardi in
ingresso o eccessivo numero di uscite anticipate.
2. PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di
rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sul profitto.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare, ispirate, per quanto possibile, al principio
della riparazione del danno e all'acquisizione di norme di comportamento adeguate.
Esse tengono sempre conto della situazione personale dell’alunno.
3. INTERVENTI EDUCATIVI
Gli interventi educativi saranno graduati ed applicati in base alla gravità e/o frequenza delle mancanze. Gli insegnanti
attueranno gli interventi previsti, in ogni caso, nel rispetto dell'individualità e personalità del bambino. L'educazione alla
consapevolezza, nelle relazioni insegnante-alunno, sarà l'obiettivo di tutti gli interventi educativi; prima di procedere agli
interventi educativi dovrà essere data all'alunno la possibilità di esprimere le proprie ragioni.
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INTERVENTI EDUCATIVI PROCEDURE RELATIVE AL
SINGOLO INTERVENTO
A Richiamo orale Da parte del docente di classe
B Comunicazione scritta alla famiglia Da parte del docente di classe
C Nota disciplinare sul Registro di Classe
controfirmata dal Dirigente Scolastico
Da parte del docente di classe
D Convocazione dei genitori Da parte del team docenti
E Comunicazione scritta del Dirigente
Scolastico alla famiglia
Da parte del Dirigente Scolastico
F Convocazione dei genitori ad un colloquio
con il Dirigente Scolastico
Da parte del Dirigente Scolastico
G Convocazione del Consiglio di Interclasse Da parte del Dirigente Scolastico,
su motivata richiesta dei docenti del
team
H Segnalazione del caso all’equipe socio-
psico-pedagogica
Da parte del Dirigente Scolastico,
su motivata richiesta dei docenti del
team
I Segnalazione del caso ai Servizi Sociali del
Comune
Da parte del Dirigente Scolastico,
su motivata richiesta dei docenti del
team
L Attività di natura sociale, culturale ed in
generale a vantaggio della collettività
scolastica
Da parte del Dirigente Scolastico,
su motivata richiesta dei docenti del
team
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INTERVENTI MIRATI PROCEDURE RELATIVE AL
SINGOLO INTERVENTO
In caso di danneggiamento, invito a collaborare, nei
limiti del possibile, al ripristino della situazione
antecedente la mancanza disciplinare, anche con
eventuale risarcimento dei danni procurati alle cose
e/o alle persone
Da parte del docente di classe e del
Dirigente Scolastico
Invito a presentare le proprie scuse al personale
scolastico o compagni offesi
Da parte del docente di classe
Interventi volti a promuovere la riflessione dell’alunno
sui suoi comportamenti
Da parte del docente di classe
4. INTERVENTI EDUCATIVI MIRATI
Anche in questo caso gli interventi previsti saranno attuati nel rispetto dell'individualità e personalità del bambino, garantendo
all'alunno la possibilità di esprimere le proprie ragioni.
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5. SANZIONI DISCIPLINARI
In caso di infrazione gravissima o reiterata che comporta la sospensione temporanea da un’attività complementare ( A) o dalle lezioni (B):
1.Il Consiglio di Interclasse per soli docenti erogherà le sanzioni nelle riunioni ordinarie. Per motivi di urgenza potrà essere convocato dal Dirigente Scolastico, su
richiesta dei docenti, un Consiglio di Interclasse straordinario.
2.Il procedimento sanzionatorio prende avvio con la segnalazione della mancanza commessa da parte del docente, anche se non della classe. La segnalazione deve
essere fatta con comunicazione al Dirigente Scolastico; deve essere indicato il nominativo dell’alunno e riportata una descrizione sintetica e puntuale
dell’accaduto.
3. Il Dirigente scolastico dà comunicazione di avvio del procedimento alla famiglia dell’alunno, indicando gli addebiti contestati, la data di audizione dell’alunno e
i termini di conclusione del procedimento. Ove vi siano controinteressati, anche essi devono essere avvertiti dell’avvio del procedimento.
SANZIONE PROCEDURE RELATIVE
AL SINGOLO
INTERVENTO
A Sospensione da un'attività complementare, compresa
una o più visite didattiche e/o viaggi di istruzione
Il Consiglio di interclasse può deliberare l’esclusione dalla
partecipazione ai viaggi d’istruzione e/o visite guidate di
alunni che abbiano tenuto un comportamento, in classe o
in occasione di precedenti viaggi, che presupponga
l’impossibilità di effettuare una adeguata sorveglianza da
parte dei docenti accompagnatori tale da non consentire
le necessarie garanzie di sicurezza.
La sanzione è deliberata dal
Consiglio di Interclasse.
B SOLO IN CASI ECCEZIONALI Sospensione dalle lezioni
per uno o più giorni e fino a un massimo di 3 giorni;
questa sanzione, si applica solo in casi di gravi o reiterate
mancanze e quando tutti gli altri tentativi di intervento,
non hanno sortito gli effetti desiderati; l’alunno sospeso, è
tenuto a svolgere a casa i compiti e gli studi
appositamente programmati, assegnati dal “team” dei
docenti.
La sanzione è deliberata dal
Consiglio di Interclasse.
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In caso di infrazione gravissima o reiterata che comporta la sospensione temporanea da un’attività complementare ( A) o dalle
lezioni (B):
1.Il Consiglio di Interclasse per soli docenti erogherà le sanzioni nelle riunioni ordinarie. Per motivi di urgenza potrà essere
convocato dal Dirigente Scolastico, su richiesta dei docenti, un Consiglio di Interclasse straordinario.
2.Il procedimento sanzionatorio prende avvio con la segnalazione della mancanza commessa da parte del docente, anche se
non della classe. La segnalazione deve essere fatta con comunicazione al Dirigente Scolastico; deve essere indicato il
nominativo dell’alunno e riportata una descrizione sintetica e puntuale dell’accaduto.
3. Il Dirigente scolastico dà comunicazione di avvio del procedimento alla famiglia dell’alunno, indicando gli addebiti
contestati, la data di audizione dell’alunno e i termini di conclusione del procedimento. Ove vi siano controinteressati, anche
essi devono essere avvertiti dell’avvio del procedimento.
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1. Il Dirigente Scolastico, nel termine di quindici giorni dalla segnalazione, convoca il Consiglio di interclasse. L’adunanza è valida se sono presenti la metà più uno degli
aventi diritto al voto.
2.Un docente introdurrà il Consiglio di Interclasse con una relazione descrittiva dei fatti e comportamenti che hanno determinato la proposta di convocazione.
3.L’alunno e i suoi genitori sono invitati al Consiglio di Interclasse perché espongano le proprie ragioni e hanno la facoltà di presentare memorie e scritti difensivi.
4. Il Consiglio di interclasse, uditi i genitori dell’alunno ed eventuali testimoni o altre persone interessate e coinvolte, allontanati gli interessati, dopo l'audizione, in seduta
ristretta, provvede a discutere l’accaduto e con scrutinio segreto irroga la sanzione a maggioranza dei votanti. Le schede bianche e nulle si computano nel numero dei votanti. In
caso di parità prevale il voto del Presidente.
5. Il verbale della riunione viene trasmesso al Dirigente Scolastico per la formale notifica del provvedimento disciplinare che è immediatamente esecutivo.
In considerazione dell'età degli alunni della scuola primaria è opportuno che, qualora sia necessario, la sanzione sia erogata e applicata in tempi ristretti, perché la stessa sia
chiaramente percepita dal bambino in relazione alla mancanza.
Fatta salva l’impugnativa di cui al punto 6, gli interventi educativi e mirati e le sanzioni disciplinari sono immediatamente esecutive.
6. IMPUGNAZIONI
Contro le sanzioni di cui alla lettera A) e B), è ammesso ricorso da parte dei genitori dell'alunno coinvolto, entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento disciplinare,
all’apposito “Organismo di Disciplina” composto da:
- Capo d'Istituto;
- Presidente del Consiglio d'Istituto (*)
- Due genitori presenti nella Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo (*)
- Collaboratore del D.S. della Scuola Primaria
- Docente referente del plesso di appartenenza dell'alunno
- Un rappresentante dei Docenti della classe.
Tale organo decide entro 10 giorni dalla presentazione del ricorso. Qualora non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.
(*) NOTA BENE
Nell'ipotesi in cui il Presidente faccia parte anche della Giunta, questi verrà integrato dal Vice
Presidente del Consiglio di Circolo.
7. NORME DICOMPORTAMENTO E DI SICUREZZA PER LE VISITE DI ISTRUZIONE
Le visite e i viaggi di istruzione non hanno finalità meramente ricreative, ma costituiscono iniziative complementari delle attività della scuola al fine della formazione generale
e culturale; pertanto i partecipanti sono tenuti ad osservare le seguenti norme di comportamento per la salvaguardia della propria e altrui sicurezza. Altresì, al fine di tutelare
l’incolumità fisica dei partecipanti, limitare o vanificare la valenza educativa della stesse, saranno interdette a coloro che evidenziano comportanti aggressivi e/o violenti nei
confronti dei compagni e/o dei docenti.
A. In autobus
- si sta seduti al proprio posto, infatti se si rimanesse in piedi , una brusca manovra potrebbe far perdere l'equilibrio e causare brutte cadute
- si allacciano le cinture di sicurezza ove presenti - non si mangia né si beve, infatti un'improvvisa frenata potrebbe causare l'ingestione di liquidi e/o solidi nelle vie aeree con
conseguenti problemi sanitari
- si conversa senza far confusione
B. Nel trasferirsi da un luogo all'altro
Si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell’insegnante o della guida, infatti allontanandosi o non seguendo le istruzioni date ci si
mette in condizioni di pericolo.
80
Il presente regolamento di disciplina fa parte integrante del Regolamento di Circolo.
Sarà inoltre oggetto di discussione nelle ore destinate dal “team” docenti alla
presentazione
delle regole di convivenza agli alunni della classe.
_____________________________________________________________________
Il Consiglio di circolo