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L’APPRENDIMENTO...
METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE
per un
APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO
02/02/2015
Diacci Donatella
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Con l’ampliarsi delle occasioni di consumo dell’informazione scritta, o
altamente simbolizzata,
SI MOLTIPLICANO GLI STIMOLI A EFFETTUARE
“PROCESSI DECISIONALI DI SCELTA”
Le occasioni di lettura “fuori scuola” formano un nuovo tipo di
LETTORE
PIU’ “FLESSIBILE” E RAPIDO NELLE SCELTE,
MA
MOLTO MENO CAPACE DI APPROFONDIRE
le ragioni che lo portano ad elaborarle.
Diacci Donatella
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IL BAMBINO, LO STUDENTE DI OGGI, SEMBRA
MOLTO COMPETENTE NEL CONSUMO,
MA
POCO DISPONIBILE ALLA CAPACITA’ DI LETTURA
PROFONDA...
Diacci Donatella
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Sa leggere a pezzi,
in modo casuale, effettuando
rapide comprensioni per punti,
ACCONTENTANDOSI di uno scarso apprendimento, perché
ciò che importa è il consumo immediato dell’informazione (da
usarsi QUI E ORA e basta) e il soddisfacimento delle proprie
“aspettative”
AZZERAMENTO DELL’ASSE TEMPORALE, DELLA
CAPACITA’ DI ATTESA
Diacci Donatella
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L’APPRENDIMENTO
È un’alleanza tra docente e alunni fondata su aspetti
Emotivo-relazionali
Cognitivi
Metacognitivi
È un PROCESSO costruttivo, a carattere dinamico, dell’acquisizione della
conoscenza strategico (fondato su una sequenza di azioni e decisioni in
vista di un obiettivo) variabile e modificabile per quantoriguarda le strategie
fondato sulla significatività (in ambiente carico di senso)
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Diacci Donatella 5
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Il proprio background
La propria capacità di
apprendere e la propria
esperienza di
apprendimento
le proprie conoscenze
passate ed attuali, le
abilità e l’attuale
modalità di
comprensione
le proprie preferenze
l’attuale sviluppo della
propria intelligenza
La comprensione del
processo di apprendimento e
di insegnamento
La conoscenza,
l’entusiasmo, la
comprensione di ciò che
deve essere sviluppato e di
come farlo
L’abilità di selezionare
contenuti curricolari
appropriati e di valorizzare
le risorse
Un disegno di insegnamento
finalizzato
all’apprendimento e
coerente con le proprie
finalità
L’abilità di creare un ricco
contesto di apprendimento
La consapevolezza di essere in
apprendimento
La volontà di continuare ad
apprendere attraverso
l’apprendimento
La motivazione
Il reciproco rispetto e altre aspettative
Un’attiva partecipazione al processo
di apprendimento ed insegnamento
La condivisione dell’impegno per i
risultati dell’apprendimento
La volontà di apprendere gli uni dagli
altri
La riflessività e l’utilizzo dei feedback
La consapevolezza di essere in
apprendimento
La volontà di continuare ad
apprendere attraverso
l’apprendimento
La motivazione
Il reciproco rispetto e altre aspettative
Un’attiva partecipazione al processo
di apprendimento ed insegnamento
La condivisione dell’impegno per i
risultati dell’apprendimento
La volontà di apprendere gli uni dagli
altri
La riflessività e l’utilizzo dei feedback
CHI APPRENDE
PORTA...
NASCE IL PATTO
FORMATIVO
DELL’APPRENDIMENTO
CHI INSEGNA PORTA...
Italo Fiorin
I nostri alunni sono posti al centro? Sono protagonisti?
Fanno esperienzedotate di sensoinsieme a noi?
È sempre più faticoso venire in classe, motivare i ragazzi, ottenere
risultati…
Nelle nostre aule, educhiamo istruendo?
Comprendono che quello che studiano
c’entra con la realtà e non solo
con la scuola?
Domande di senso… bisogni…… scelte
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che cosa sa il bambino/ragazzo (saperi naturali)
quello che deve sapere (mapping)
quello che deve fare (applicazione)
quello che è in grado di utilizzare in contesti diversi
(transfer)
La sua capacità di riflettere su quello che ha fatto
( ricostruzione metacognitiva)
La possibilità di trovare regole (generalizzazione)
Le domande per un apprendimento significativo:
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Le parole di un apprendimento significativo
Meta-cognizione
Problem solving
Apprendimento cooperativo
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Alla professionalità del docente è richiesto il compito di
PROGETTARE percorsi di apprendimento significativi per i
propri alunni, reali, (qui e ora) valutando se, come, quando
privilegiare un approccio di tipo:
Pluridisciplinare
Interdisciplinare
Transdisciplinare
Disciplinare
PERCORSI DI APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVI
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Una strategia migliorativa dell’apprendimento:
la METACOGNIZIONE, che sviluppa Conoscenze:• del proprio funzionamento cognitivo• del compito• delle strategie• delle condizioni d’uso (quando è il caso di applicare unadeterminata strategia)
Abilità di :• previsione• pianificazione• monitoraggio• autovalutazione
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Il PROBLEM SOLVING
È un approccio didattico teso a sviluppare l’abilità di soluzione dei problemi
Non riguarda solo le abilità logico-matematiche ma è la capacità di affrontare e risolvere positivamentesituazioni problematiche
da un dato, da una situazione, ad una soluzioneattraverso tappe definite
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Oltre “la fisicità e la strutturazione”
(da un articolo del DS Rocco Bello - Nuovo Gulliver News febbraio 2014)
Esperienza laboratoriale non come modalità ordinaria delladidattica ma
come spazio di approfondimento, occasione stimolante di collaborazione tra discipline
per l’indagine sulla realtà, per sviluppare competenze.
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Quali laboratori?Per la letturaPer la produzione scritta di testiPer l’indagine socio - storico - artisticaPer la produzione di ipertesti, presentazioni...Per sperimentazioni tecnico/scientifichePer attivare/consolidare strategie di soluzione di problemi...
Nel laboratorio IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO non avviene
più solo attraverso un itinerario di ascolto e ricezione passiva, ma
AVVIENE MEDIANTE UN PROCESSO DI
Diacci Donatella
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RIELABORAZIONE CREATIVA delle conoscenza e della realtà
RICERCA COLLABORAZIONE
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L’apprendimento avviene partendo dalla complessità e unità del
reale, non da una porzione di disciplina da memorizzare
Ha una veste interdisciplinare
Propone situazioni formative significative per l’alunno.
Consente lo sviluppo di dinamiche relazionali e cooperative
Non separa teoria e pratica, esperienza e riflessione
Le attività proposte si caratterizzano per la loro natura
progettuale e operativa non indice di una modalità applicativa, ma
di una diversa forma del conoscere, organica e complementare
rispetto a quella teorica.Diacci Donatella
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Condizioni progettuali e organizzative
La progettazione di un laboratorio può nascere
dall’esigenza di sviluppare o arricchire il curricolo disciplinare;
da un’occasione di approfondimento di uno specifico problema otema;
dall’esigenza di potenziamento o di cura di specifiche competenze,
dalla necessità di RECUPERO e in tal caso può essereorganizzato
per gruppi di livello, di classe o interclasse; è funzionale all’individualizzazione della proposta didattica,
con la diversificazione qualitativa e quantitativa di tempi –modalità – tecniche e tecnologie – richieste e carichi cognitivi.
Diacci Donatella
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Sono condizioni organizzative
non solo la formazione di gruppi di alunni eterogenei o di livello,della stessa classe o di classi diverse, ma anche
l’allestimento degli spazi,
la disponibilità di materiali, strumenti e tecnologie.
Anche il TEMPO è una variabile importante, preziosa,
cadenzata da una successione di processi, operazioni, attività
nelle quali agli alunni viene richiesto di assumere ruoli diversi,
funzionali allo scopo: è un tempo non vuoto, né uniforme, ma
vivo, dinamico, strutturato, nel quale è riconoscibile una
intenzionalità educativa.
Diacci Donatella
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Dal punto di vista del MODELLO DIDATTICO sono raccomandati il mastery learning il cooperative learning e forme di mutuo insegnamento come la peer education.
Solitamente il laboratorio si lega
ad una pratica attiva dell’apprendimento non finalizzata allavalutazione scolastica, ma mossa da intenti concreti, pratici,condivisi, percepiti come utili o interessanti
a creatività ed espressione quando si procede alla rielaborazionee comunicazione o si generano forme espressive che si giovanodella contaminazione di medi, di linguaggi diversi, o ditrasfigurazione fantastiche della realtà dei saperi odell’esperienza.
a partecipazione affettiva quando si concorre con un’idea, unlavoro, un compito, alla realizzazione di un prodotto conclusivo cheè avvertito come comune e proprio allo stesso tempo.
Diacci Donatella
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In definitiva il laboratorio didattico, nel coniugare
RIFLESSIONE e AZIONE,
COGNITIVITÀ e AFFETTIVITÀ,
si offre come spazio privilegiato di integrazione e cooperazione
e consente di sviluppare le condizioni per un apprendimento
signficativo.
Diacci Donatella
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7. come continuità con l’extrascuola
1.per rielaborare le proprie esperienze
2.per costruire attivamente le proprie conoscenze
3. per metacognizzare i nuovi saperi
4. per sperimentare la sintesi di più linguaggi5. per rapportarsi,
confrontarsi, collaborare
6. per sperimentare nuove
forme di comunicazione.
LABORATORIO
=
Ambiente di apprendimento significativo
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L’ APPRENDIMENTO COOPERATIVO
È un metodo didattico che utilizza piccoli gruppi incui gli studenti operano insieme per migliorarereciprocamente il loro apprendimento
Metodo a mediazione sociale contrapposto ad altri amediazione dell’insegnante
Si distingue dall’apprendimento competitivo e da quelloindividualistico e può essere applicato a ogni compito
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Serve
a far ottenere agli studenti risultati piùsoddisfacenti (miglioramenti valutabili negliapprendimenti e nei risultati cognitivi)
a migliorare le relazioni tra gli studenti (basatesu un forte spirito di squadra)
ad accrescere il benessere psicologico miglior adattamento,
autostima e senso di autoefficacia,
miglioramento delle competenze sociali e
maggior capacità di reagire allo stress
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RUOLO DEL DOCENTE nell’apprendimento cooperativo
Prendere decisioni preliminari
Spiegare il compito e l’approccio cooperativo
Monitorare e intervenire
Verificare e valutare
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La peer education per:
favorire il protagonismo e la partecipazione
superare i problemi connessi alla motivazione
migliorare il rendimento scolastico
accrescere la capacità di comunicare in modo positivo e
produttivo
sostenere la costruzione dell’autostima
promuovere il rispetto e l’ascolto dei diversi punti di vista
aumentare le abilità di mediazione e di soluzione del conflitto
incrementare gli scambi relazionali attraverso il lavoro di gruppo
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Un esempio di peer education in classe Prima primaria
(II quadrimestre)
Progetto continuità Infanzia – Primaria: ACCOGLIENZA FUTURA CL. I
Dobbiamo preparare un invito e stendere
il programma:
come facciamo?
discussione… proposte…
suggerimenti…
AL COMPUTER !
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Chiediamo aiuto ai compagni di classe V…
OK ! Ragazzi al lavoro!
“ Videoscrittura…. Disegni…..e perché no?….. immagini….
Dunque si fa così: apri….. ….
clicchi….., prova tu…….
OK, ben fatto !”
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IMPRESA COMUNE
INSEGNANTE
REGISTA
GRANDI =
ruolo TUTOR
PICCOLI =
ruolo ALLIEVO
APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO
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Per i piccoli:
Coinvolgimento nella progettazione
Possibilità di esprimere idee
Sentirsi protagonisti
Provare interesse per il compito
Ammirazione per i compagni più grandi
Interesse - disponibilità all’ascolto
Esercizio di interazione
Scoprire modelli validi da imitare
Essere coinvolti emotivamente
Voglia di mettersi alla prova
Disponibilità ad apprendere
Per i grandi:
Sperimentare il ruolo di “insegnante”
Pensare al compito/prodotto commissionato
Pensare alle varie fasi di lavoro per guidare i
piccoli
Ripensare al proprio percorso diapprendimento: come ho fatto per imparare?… che cosa mi è servito? … che cosa ènecessario? …
Pensare a forme di spiegazione adatte
adeguate ai compagni più piccoli
Elencare le fasi di lavoro
Quantificare i tempi
Raccordarsi con gli insegnanti
Vantaggi
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Diacci Donatella
CON I COLLEGHI
Progettazione concertata
Raccordo e adeguamento degli orari
Individuazione degli obiettiviformativi per entrambi i gruppicoinvolti
Individuare gli sviluppi disciplinaripossibili
Individuare ed elencare aspetti edelementi da osservare per lavalutazione
CON GLI ALUNNI
Essere propositivi
Comunicare fiducia
Suscitare momenti di metacognizione
Proporre attività di approfondimento, consolidamento
Gestire le dinamiche del gruppo
Essere guida autorevole, ma discreta
Utilizzare positivamente gli errori
Condizioni di fattibilità
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