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ORTICOLTURA URBANA PROGETTI DI SUCCESSO PER LA CUSTODIA DEL TERRITORIO Nicola Corona Coordinatore progetti territoriali Legambiente Onlus

Presentazione di PowerPoint - plef.org · Legambiente in Basilicata ha attivato da due anni il Gae - Gruppo di Acquisto Ecologico- che, approvvigionandosi da ... 2. avviare la coltivazione

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ORTICOLTURA URBANA

PROGETTI DI SUCCESSO PER LA CUSTODIA DEL TERRITORIO

Nicola Corona Coordinatore progetti territoriali Legambiente Onlus

Legambiente Onlus Tutela dell'ambiente, difesa della salute dei cittadini, salvaguardia del patrimonio naturalistico, storico e culturale italiano, tutela della biodiversità….. Sono molti i campi in cui Legambiente è quotidianamente impegnata Alle grandi battaglie si affianca l’attività dei 20 comitati regionali e degli oltre 115 mila soci e sostenitori che operano nei 1.000 Circoli locali sparsi su tutto il territorio. Legambiente è membro dell’IUCN (The World Conservation Union), del FSC (Forest Stewardship Council), dell’EEB (European Environmental Bureau), del MIO (Mediterranean International Office), della CIPRA (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi), della Rete delle Aree Protette Alpine, della Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali ed è rappresentante del Comitato Nazionale UNEP (United Nations Environment Programme).

Le strutture Legambiente ha un’esperienza pluriennale nella realizzazione di progetti di conservazione della natura, tutela del territorio ed educazione ambientale Può contare su una rete di presidi territoriali costituita da: -Centri di Educazione Ambientale; - Oasi ed Aree naturali protette gestite direttamente dall’associazione o in collaborazione con altri enti; -Centri permanenti di volontariato ambientale.

La rete è distribuita su tutto il territorio nazionale

Le strutture Molte di queste aree erano un tempo luoghi

degradati, abbandonati, che attraverso campi azioni di volontariato attivo (es. campi di volontariato, giornate di attivismo) sono state ripulite, riqualificate e rese accessibili.

Queste aree sono quindi restituite alla cittadinanza, alla fruizione del pubblico e diventate presidi di collettività

Un caso: Pontecagnano Faiano (SA)

Un’area degradata a ridosso del Parco Archeologico di Pontecagnano Faiano. Una cittadina di 25.000 abitanti nell’hinterland Salernitano recuperata attraverso una diffusa opera di bonifica effettuata attraverso campi di volontariato, giornate di azione collettiva, che ha permesso di farne un luogo di incontro della popolazione locale.

Parco archeologico si estende su una superficie di 22 ettari ed è situato immediatamente alle spalle di quello che è oggi l'abitato moderno, tra la strada statale 18 e l'autostrada Salerno - Reggio Calabria. L'area archeologica, si trova all'interno di una vasta area verde quasi interamente libera da sovrapposizioni moderne e comprende i resti di un antico abitato etrusco-campano, sviluppatosi dal IX fino al IV secolo a.C., su cui fu successivamente fondata la città romana di Picentia nel 268 a.C., riportato in minima parte alla luce dagli scavi svolti nel corso degli ultimi anni. ).

Qui, a partire dal 2001, è stata sviluppata un’idea di un luogo collettivo, dove i saperi tradizionali sostenibili potessero incontrarsi con l’innovazione.

Oggi ci sono 50 orti di città, di 100 metri quadri, affidati ognuno ad un anziano in pensione. Tra gli orti, dove si coltivano con la tecnica dell'agricoltura biologica, melanzane, zucchine, peperoni, pomodori, ci sono orti didattici visitati da tantissime scuole provenienti da tutta la Campania.

Un caso: Pontecagnano Faiano (SA)

C’è inoltre un giardino della flora mediterranea, un’area destinata all’allevamento didattico (cavalli, asini, ovicaprini, piccoli animali da cortile), l’area del forno, il CEA (centro di educazione ambientale), la biblioteca all’aperto.

I risultati:

Una iniziativa dalla evidente ricaduta ambientale, sociale ed economica. L'affidamento degli orti agli anziani è anche una risposta all'isolamento ed allo stress: gli anziani che quotidianamente coltivano la terra, oltre a trasmettere la cultura della coltivazione in modo artigianale ai giovani, sono usciti dall'isolamento, non soffrono più di depressione.

Un caso: Pontecagnano Faiano (SA)

Gli obiettivi della campagna di Legambiente sono legati alla produzione, ma anche al miglioramento delle interrelazioni tra le persone, delle risorse naturali e del territorio, azioni per ridurre la quota personale di inquinamento e diminuire il senso di dipendenza dall'industria del cibo cambiando il nostro modo di pensare ai risparmi energetici.

Un piano regionale di sensibilizzazione e formazione ambientale attraverso l’uso del computer all’interno degli orti urbani della Campania.

All’interno degli orti, accanto alla coltivazione e formazione ambientale, vengono attivate le Ortoline: spazi on line dedicati allo scambio di esperienze, alla condivisione di stili di vita e alla consultazione di buone pratiche di coltivazione.

Giovani studenti delle scuole campane e anziani over 60 possono fare formazione ambientale sul web (anche attraverso podcast, video ecc.) apprendere e condividere anche on line le tecniche di coltivazione più innovative, creare degli orti didattici digitali e collegarli in rete con tutti gli altri, emulando il modello intergenerazionale “Nonni su Internet”.

Nonnet: orti urbani digitali 1

Nonnet: orti urbani digitali 2

L'attivazione delle Ortoline avviene attraverso computer portatili e/o fissi con connessione internet wi-fi.

Le “lezioni” vengono svolte sia all’interno degli orti, direttamente sul campo, sia nei laboratori di informatica delle scuole: studenti e anziani hanno così modo di trasformare la competenza messa in pratica nell’orto in conoscenza digitale.

Alla fine di ogni percorso viene redatto il Manuale di educazione ambientale, in collaborazione con gli istituti di agraria presenti nel territorio e con il contributo dell’Associazione italiana per l’agricoltura biologica (AIAB).

I contenuti didattici del manuale, disponibile in formato cartaceo e on line, riguardano Tecniche di coltivazione biologica e nuove tecnologie, Prodotti sicuri e di qualità: linee guida per produttori e consumatori, Territorio, tradizioni e comunità (reale e virtuale)

Dove? Pontecagnano-Faiano (SA) , Eboli (SA), Succivo (Caserta)

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"L’orto biologico in classe” Progetto di educazione ambientale, dedicato all’orticoltura biologica e

alla sicurezza alimentare realizzato, grazie al Fondazione Ca.Ri.Go. e alla Provincia di Gorizia. Il progetto ha previsto un corso regionale di formazione docenti e lezioni nelle classi.

Il corso formazione docenti ha come principale obiettivo la formulazione di un modello-guida di informazione e applicazione pratica in materia orticola per gli insegnanti che intendano poi realizzare la proposta nelle proprie classi.

• Temi prioritari trattati: l’educazione alla sostenibilità, alla riduzione dei consumi energetici e alla valorizzazione della biodiversità anche in campo alimentare; il recupero degli antichi saperi dell’arte orticola collegati alla storia del territorio. Il corso propone 4 giornate di attività indoor e outdoor: - nelle scuole che hanno già esperienza di orti didattici, - nelle aziende agricole e nelle fattorie didattiche che collaborano al progetto, - presso enti regionali e culturali accreditati.

Altre esperienze… Legambiente in Basilicata ha attivato da due anni il Gae -

Gruppo di Acquisto Ecologico- che, approvvigionandosi da agricoltori bio e dei territori di aree parco, evade circa 50 ordini/settimana

In quasi tutte le regioni italiane ha sviluppato, con le amministrazioni locali, percorsi per la creazione di orti urbani e/o orti didattici.

Ancora…

Sensibilizzazione

Guerrilla gardening

Ort a porter in occasione della Biodomenica 2011

Formazione

sulla creazione di un orto urbano, creazione di orti domestici

iXorto

“Se vuoi l’orto te lo porto” mille e una soluzioni per coltivare in casa, sul terrazzo o in giardino

Il progetto si configura come un ambizioso tentativo di diffusione dell’orticultura domestica, in quanto pratica rivoluzionaria per l’ambiente, la salute, l’economia e il benessere.

Caratteristiche distintive e obiettivi del progetto sono: 1. portare a casa dei cittadini e di strutture turistico-culturali una forma di orto 2. avviare la coltivazione fornendo consigli tecnici 3. creare un network di orti domestici e urbani per fare educazione e presidiare il settore con il marchio Legambiente

iXorto

“Se vuoi l’orto te lo porto” mille e una soluzioni per coltivare in casa, sul terrazzo o in giardino

• Diffusione delle esperienze e dei progetti sugli orti urbani e sociali nella rete di Legambiente

• Regionali coinvolti in pratiche e progetti di coltivazione urbana: Legambiente Campania, Piemonte, Basilicata, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio

Perché?

• Agricoltura come fattore strategico per una politica educativa e produttiva di sostenibilità

• Autoproduzione domestica o urbana come veicolo di valori economici, educativi e culturali capaci di agevolare pratiche di sostenibilità quotidiana e generalizzate

Fase 1. Definizione aziende fornitrici dei prodotti per la composizione dei kit Fase 2. Accordo Legambiente con Istituti Agrari di 4 città campione (Salerno, Milano, Torino, Potenza) Fase 3. definizione della comunicazione di progetto e costruzione dell’area web sul sito legambiente.it Fase 4. Allestimento delle aree dimostrative nelle città campione Fase 5. lancio del progetto e apertura prenotazioni online Fase 6. Piena operatività del progetto da Giugno a Ottobre

iXorto

“Se vuoi l’orto te lo porto” mille e una soluzioni per coltivare in casa, sul terrazzo o in giardino

Grazie dell’attenzione

Nicola Corona Coordinatore progetti territoriali

Legambiente Onlus

[email protected]