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STORIA
- Il progetto di costruzione di una rete metropolitana fu elaborato nei primi anni del
`900 dall’ingegner Borioli Sarre.
- si trattava di una rete disposta 6 metri sopra il livello stradale, in cui si sarebbero potuti
ricavare poi negozi e servizi in modo da integrarla con la città.
- Nell’anno 1907 l’ingegner Achille Bassetti propose una rete metropolitana sotto terra,
nel tratto da Piazza del Duomo fino alla Stazione Centrale.
- La ricostruzione di Milano dopo la Seconda Guerra Mondiale rese necessaria la
costruzione di un trasporto metropolitano tra la Stazione Centrale, Piazza del Duomo e i
quartieri meridionali della città.
STORIA - I Lavori della metropolitana iniziarono nell’anno 1957 e la linea rossa fu inaugurata nel
1964 tra le stazioni di Sesto Marelli e Lotto (21 stazioni in totale).
- La prima tratta della LINEA VERDE fu aperta cinque anni dopo, il 27 settembre 1969,
tra Caiazzo e Gobba.
- Il 27 aprile 1970 venne inaugurato il prolungamento fino alla Stazione Centrale.
(Caiazzo - Centrale).
- Nel 1978 la LINEA VERDE rese possibile il collegamento di quattro stazioni ferroviarie:
Lambrate, Centrale, Garibaldi e Cadorna.
- Negli anni successivi furono eseguiti svariati prolungamenti; l’ultimo fu aperto nel 2005
tra le stazioni di Famagosta e Abbiategrasso.
- La LINEA VERDE incrocia la linea rossa a Loreto e Cadorna e la linea gialla a Centrale.
STORIA - La costruzione della LINEA GIALLA fu approvata con l’idea di collegare la parte sud e
nord di Milano.
- I Lavori iniziarono l’8 settembre 1981 e la prima tratta fu inaugurata il 3 maggio 1990 in
occasione del Mondiale di calcio, tra le stazioni di Centrale e Duomo.
- A partire dagli anni ’90 furono costruite più estensioni di questa linea: 16 dicembre
1990, 12 maggio 1991, 16 dicembre 1995, e l’ultima estensione fu aperta l’8 dicembre
2003 tra le stazioni di Zara e Maciachini.
- In direzione nord è ancora in costruzione il tratto fra Maciachini e la Comasina.
- La LINEA GIALLA incrocia la linea rossa a Duomo e la linea verde a Centrale.
COLLEGAMENTI - mezzi di superficie:
. tram: 2 – 5 – 9 – 29 / 30 – 33
. autobus: 60 – 81 – 82 – 87 – 90 – 91 – 92 – 620 – z301
. collegamenti aereoporti: malpensa shuttle, orio shuttle
- mezzi sotterranei:
. M2
. M3
Alla quota del mezzanino
partono una serie di gallerie;
queste, dovendo percorrere in
sotterranea la piazza antistante
la Stazione Centrale prima di
giungere in superficie, risultano
essere corridoi molto lunghi, privi
di qualunque attività
commerciale e quindi pericolosi,
specialmente in particolari
momenti della giornata.
Per quanto riguarda la rifinitura
delle pareti, esse sono
caratterizzati talvolta da un
rivestimento lucido sul quale si
riflette la luce al neon; in altri
casi sono invece presenti vetrine
disadorne.
Alla quota dei binari la diversa
caratterizzazione delle due linee
è resa dall’impiego di materiali
differenti.
Le pareti della linea verde sono
in pannelli di Silipol di colore blu,
mentre la pavimentazione è
composta da quadrotti 60x60 di
linoleum nero.
Diversamente dalla
precedente, la linea gialla, di
più recente realizzazione,
avendo come elemento
fondamentale l'aumento della
luminosità, utilizza per la
pavimentazione graniti di colore
chiaro; mentre, per quanto
riguarda le pareti, blocchetti in
calcestruzzo.
Corridoio
Corridoio
Corridoio Pavimentazione della linea 2
Parete della linea 2
Quota dei binari linea 2 Quota dei binari linea 3
Parete della linea 3
Pavimentazione della linea 3
Il progetto di arredo delle stazioni metropolitane
venne affidato agli architetti Franco Albini e
Franca Helg (1964-69). Ad essi si deve anche il
disegno del corrimano che contraddistingue la
rete del trasporto sotterraneo di Milano; si tratta di
un disegno semplice e della massima funzionalità.
Quando nel 1984 nasce la nuova linea gialla, il
disegno originario del corrimano viene modificato.
Un analogo trattamento è
riservato anche alle sedute
presenti al livello dei binari.
Corrimano linea 3 Corrimano linea 2
Corrimano linea 3 Corrimano linea 2
Seduta continua linea 2 Seduta singola linea 3 Corrimano delle uscite in superficie
Corrimano delle uscite in superficie
La grafica della metropolitana milanese fu
affidata all'architetto e designer olandese Bob
Noorda (1964).
La segnaletica originaria è visibile solo in alcuni
tratti; infatti, nella maggior parte dei casi, il colore
è stato modificato ed i cartelli riproposti con una
vernice lucida a discapito della leggibilità, anche
a causa del riverbero della luce.
Negli spazi della linea gialla si è
scelto di adottare una grafica
differente per rendere l’ambiente
più luminoso.
Seduta continua linea 2
Segnaletica d’ingresso alla metropolitana
Segnaletica d’ingresso alla metropolitana
Segnaletica linea 2
Segnaletica linea 2
Segnaletica linea 3
Segnaletica linea 3
«CONCETTO GEOLOGICO», F. Zazzeri 1973 Pannellatura del foro circolare
Foro circolare alla quota del mezzanino
La quota del
mezzanino si
caratterizza per la
presenza di un foro
circolare che prende
luce dalla Piazza
Duca D’Aosta.
Al centro del foro si
trova una scultura
intitolata «CONCETTO
GEOLOGICO.
…RAPPRESENTAZIONE
TEMPO…» di F. Zazzeri,
1973.
L’apertura si sviluppa
su due livelli; nel
secondo l’affaccio è
impedito a causa di
una pannellatura
verde lucida.
Nonostante il
diametro sia di
dimensioni modeste,
in realtà anche gli
spazi limitrofi al foro
necessitano di un
sistema di
illuminazione artificiale
(tubi fluorescenti).
Connessione diretta con la Stazione Centrale Collegamenti agli aeroporti di Orio al Serio e Malpensa
Seduta continua linea 2
PU
NTI
DI F
OR
ZA
Seduta continua linea 2
Punto di aggregazione in Piazza Duca d’Aosta Importante punto di interscambio di Milano
Elevato flusso di persone in entrata ed uscita da Milano
PU
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DI F
OR
ZA
Seduta continua linea 2
Edicola che occulta la luce naturale ed il passaggio
PU
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DI D
EBO
LEZZ
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Ambiente scuro a causa del nero della pavimentazione e
del soffitto
Ambienti non sfruttati appieno
Pannelli che coprono ambienti inutilizzati
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Seduta continua linea 2
Invaso poco riconoscibile dall'esterno Mancanza di un passaggio coperto di collegamento agli
autobus
Piazzale sotterraneo poco valorizzato; non è affrontato il
problema della pioggia
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