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Presentazione standard di PowerPoint - sipirs-puglia.it · ٭Di avere un supporto alla famiglia negli stessi momenti [email protected] * BISOGNI DEL PAZIENTE Terapia ad effetto

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ASSISTENZA DOMICILIARE

[email protected]

Quale paziente pneumologico?

BPCO ?

[email protected]

NON SOLO come e quando,

DOVE!MA … ANCHE

[email protected]

Perché parlare oggi di

assistenza a domicilio

Elevata morbosità e

mortalità

Contenimento delle

spese in sanità

Migliorare la dignità

e qualità di vita

Elevata tecnologia

[email protected]

...per le cure domiciliari …

• non ci sono limiti

di età

• non ci sono limiti

di patolologie

[email protected]

STATO di NUTRIZIONE

[email protected]

*LE RICHIESTE

I cittadini chiedono:

٭ Di essere assistiti a casa loro

٭ Di essere presi in carico da qualcuno che si occupi di tutti i

loro problemi (sociali e sanitari)

٭ Di essere controllati periodicamente da personale sanitario

٭ Di avere consigli per autogestire la malattia e prevenire i

peggioramenti

٭ Di essere accolti e aiutati ad affrontare momenti di crisi

٭ Di avere un supporto alla famiglia negli stessi momenti

[email protected]

*

BISOGNI

DEL

PAZIENTE

Terapia ad effetto

rapido e continuativo

Controllo dei sintomi e

miglioramento della QoL

Schema terapeutico

semplice

Erogatore facile da

usare

Prevenire le “ricadute”

di malattia

[email protected]

*

Aspettative

del Medico

Terapia mirata sul

paziente

Facilitare l’aderenza

alla terapia

Funzionamento

dell’erogatore facile da

illustrare

Elevata Efficacia e

Sicurezza

Ridurre le riacutizzazioni

(accesso in PS e

ospedalizzazioni)

Prolungare la

sopravvivenza del

paziente

[email protected]

L’ADR rappresenta l’insieme degli interventi che è

necessario attivare a casa del paziente con patologie

polmonari croniche in alternativa al ricovero

ospedaliero.

Si concretizza con la presa in carico del paziente

da parte dei servizi distrettuali-territoriali.

A D R

[email protected]

Emergenza/VMI

ADRMMG

Pneumologo?

Telemedicina?

Tecnoditte

L’ADR INIZIA … IN OSPEDALE !

Domicilio

P.S./TERAPIA

INTENSIVA

U.O.

Pneumologia

Semi-intensiva

Pneumologica

Svezzamento/VMNI

Piano dimissione

Educazionale

Tecnologie

DSS

DSS

DSS

118

[email protected]

POTENZIALI UTENTI A.D.R.

AUMENTATI NEGLI ULTIMI ANNI :

• incremento delle malattie respiratorie

• aumento della vita media,

• implementazione di nuovi modelli di gestione di malattie

• incremento della quota di tracheostomizzati,

• aumentata aspettativa di assistenza medica ed

infermieristica da parte del SSN.

• aumento di unità semi-intensive respiratorie,

• sviluppi tecnologici nelle protesi ventilatorie.

[email protected]

FASCE DI INTENSITA’

• Regime a bassa intensità di cure: destinato a pazienti trattati con

ossigenoterapia, in fase di stabilità clinica, che non necessitano ancora di VMD.

Rientrano in questo regime i pazienti tracheostomizzati in OLT, purchè non ventilati.

• Regime a media intensità di cure: destinato a pazienti in fase stabile,

che necessitano di Ventilazione non invasiva od invasiva tramite tracheostomia per un

tempo < 16 ore/die, con o senza OLT.

• Regime ad alta intensità di cure: destinato a pazienti con necessità di

VMD non invasiva od invasiva tramite tracheostomia per un tempo > 16 ore/die,

oppure a pazienti già inseriti nei regimi a bassa o media intensità, in fase di

instabilità clinica.

Linee guida italiane e standard per l’

Assistenza Domiciliare Respiratoria

[email protected]

*BISOGNI FISIOLOGICI

Respirazione ventilazione assistita

Alimentazione impiego di PEG

Mobilizzazione massima dipendenza da ausili e

persone

[email protected]

Gli elementi garanti la qualità delle cure e la

trasparenza del percorso diagnostico-assistenziale

nella gestione delle cronicità respiratorie sul

territorio, possono riassumersi in:

• Presa in carico tempestiva del paziente fin

dalle prime fasi della malattia

• Uniforme equità d’accesso in tutte le fasi del

percorso per tutti i pazienti affetti da patologia

respiratoria.

[email protected]

*I BISOGNI

1. Sempre più pazienti sono affetti da malattie croniche con

un aumento della sopravvivenza complessiva in ogni fascia di

età

2. Sempre meno persone hanno intorno a se una rete di

assistenza parentale o sociale allargata

3. Sempre più efficaci e specialistici servizi sanitari più

complesso orientarsi nei percorsi che mettono a disposizione

[email protected]

Lo stesso bisogno si estrinseca diversamente

a seconda del contesto in cui si esprime

• Esistono condizioni cliniche gravissime gestite “sere-

namente” a domicilio e malattie lievi che mettono in

crisi intere famiglie….

• La dimissione dall’ospedale rappresenta spesso un

momento di crisi acuta nel sistema famiglia …….

figurarsi in chi la famiglia non ce l’ha

[email protected]

● Comunicazione inadeguata della diagnosi

• Informazione inadeguata sulla malattia

• Assenza di cure domiciliari qualificate

• Assenza di controllo sulla qualità dell’assistenza domiciliare

• Difficile gestione del malato in ospedale

• Scarsa presenza dei medici di base

• Servizi territoriali insufficienti (accessi IP, OSS, FTK, specialisti, …)

• Scarsa competenza e conoscenza negli operatori

• Complessa gestione emergenze (conoscenza patologia e scelte….)

• Scarsa competenza su ausili e presidi

• Mancanza di assistenza psicologica

Criticità nell’assistenza alla persona con

patologia polmonare.

[email protected]

Come si è evoluta…

Presa in carico di persone con elevati bisogni sanitari correlati ad

elevati bisogni assistenziali e notevole aumento del numero dei casi

Assistenza infermieristica attiva e continuativa

Strutturazione di incontri e discussione di percorsi assistenziali

individuali concordati.

Formalizzazione del percorso di dimissione protetta

Creazione di Coordinamento di continuità Ospedale-Territorio

distrettuale per l’accesso alle cure domiciliari

Assistenza Domiciliare

[email protected]

CRITICITÀ

• Compliance del personale

• Formazione specifica

• Attrezzature

• Materiali di consumo

• Diverso utilizzo dei farmaci

• Diverse procedure (ventilazione, accesso vascolare,

tracheostomia, PEG, ecc.)

[email protected]

ATTUALMENTE…… !!!???

• fornitura separata dei singoli servizi

• molteplicità di referenti per il paziente

• prevenzione e gestione precoce delle riacutizzazioni

• oneri gestionali rilevanti da parte dell’ASL

• disarticolazione della trasmissione delle informazioni

ELEMENTI CRITICI

[email protected]

INPS

Ufficio

Invalidi civili

Protesi e

ausili

RSA

118Guardia medica

Poliambulatorio

ASL

Terapista

religiosi

Assistente socialevolontariato

Medico di MG

farmacista

ADI

CUP

ospedale

ambulanzaparenti

Cooperative

sociali

Specialista

privato

[email protected]

Paziente

e nucleo familiare

*Fasi del processo della presa in carico

1. Accertamento

2. Pianificazione

3. Attuazione

4. Valutazione

[email protected]

Linee guida

(evidenza scientifica)Protocolli organizzativi

(contesto di riferimento)

monitoraggio

PDTC

condivisione

Presa in carico continuativa

Percorso Diagnostico Terapeutico Condiviso

misurabile

modificabile

[email protected]

GLI ATTORIPazienti

Famigliari e care-givers Sistema sanitario H

direttamente od

indirettamente

(es. ditte elettromedicali,

service providers etc.)

Operatori Sanitari Ospedalieri

e territoriali

[email protected]

*Molti i problemi clinici da gestire a

domicilio…

Organizzare il

“trasferimento”

[email protected]

*

Obiettivi non concordati e

interventi contrastanti

[email protected]

*

Pianoterapeutico

Obiettivi concordati e

interventi coordinati

Bisogni /PrioritàPartecipa-

zione

[email protected]

Nella maggioranza dei casi non esiste una reale

presa in carico, il carico assistenziale grava

totalmente sulla famiglia

Chi, realmente, gestisce la rete oggi?

medico specialista

medico di famiglia

la famiglia del paziente

nessuno

[email protected]

Non bisogna partire dall’offerta ma dalla domanda!!!

Le cure domiciliari non sono un contenitore

rigido di semplici prestazioni ripetitive ma de-

vono essere uno strumento flessibile in grado di

rispondere al bisogno in maniera

soddisfacente.

[email protected]

*Il team interdisciplinare - chi deve gestire

DS/C. Primarie/ UO Pn

/Pneumo terr. /Neuro

“regista” :

leadersheap

democratica,

né autoritaria, né permissiva

pneumologo

fisioterapista

infermiere

fisiatra

Definizione dei ruoli

Mediazione dei conflitti

Pneumologo, Neurologo, Infermiere – Fisioterapista,

PLS – MMG, Fisiatra, ecc.

MMG /PLS

Neurologo

Formazione personale

e care-giver

Distretto san.

[email protected]

• Migliorare la qualità di vita dei pazienti

• Migliorare la qualità di vita dei familiari

• Aumentare il grado di sicurezza domiciliare del paziente

• Evitare le ri-ospedalizzazioni

• Ridurre le visite ambulatoriali del MMG

• Ridurre le visite ambulatoriali dello specialista

• Ridurre gli spostamenti ed i costi ad essi correlati

OBIETTIVI

TELEMEDICINA e TELE ASSISTENZA

[email protected]

• Possibile perdita di contatto diretto fra medico e paziente

• Problematiche di sicurezza dei dati personali

• Difficoltà di accesso diretto alla rete assistenziale

• Scarsa interattività con i sistemi informativi

• Carenza di politiche omogenee sul territorio nazionale

• Carenza di dati definitivi sui vantaggi di sistema

• Non universalità dei sistemi dedicati

• Carenza di legislazione dedicata ai problemi della sicurezza sia del

paziente che del prescrittore

TELEMEDICINA e TELE ASSISTENZA

CRITICITÀ

[email protected]

*NOSTRO MODELLO

sistema premiante… Progetto!...

D.S.S. - PneumologoU.O. Anestesia e Rianimazione

20 pazienti

Piani Assistenza

Individuali

[email protected]

Accessi domiciliari:

• 2 h/die assistenza infermieristica

• 1-2 accessi settimanali di medici specialisti

• reperibilità di 24h die (in modo codificato…)

visite

pneum.

spir.

glob

.

spir.

sempl

test

cam

.

visite

succ. EGA

prel

art. hct Hb Na K

polison-

nograf.

test

bron.

farm.

es.

respir.

Ind.

monit.

transc. O2 -

CO2

visite

domic.

Satur.

Not.

tot. x

mese

gen-15 134 71 52 37 154 23 19 2 1 2 2 28 57 48 8 22 33 694

Feb-15 161 86 59 34 144 29 27 9 11 12 12 45 63 80 3 12 25 811

Mar-15 162 89 103 78 270 53 49 31 31 31 31 51 97 80 8 25 39 1229

Apr-15 89 69 49 30 157 26 18 13 13 13 13 29 59 41 2 13 19 653

Mag-15 127 78 77 38 226 18 15 11 11 11 11 20 71 32 2 11 17 776

Giu-15 76 83 70 44 205 19 14 11 11 11 11 20 64 24 3 12 23 701

Lug-15 68 63 44 26 140 10 9 9 9 9 9 7 30 24 3 9 16 485

Ago-15 66 37 27 24 104 13 14 12 12 12 12 21 19 32 3 6 27 441

Sett-15 100 94 51 45 228 24 22 20 20 20 20 27 36 48 6 8 28 798

Ott-15 122 118 72 44 259 12 12 12 12 12 12 28 54 40 2 10 34 855

Nov-15 119 132 59 30 256 13 13 11 11 11 11 37 78 48 3 12 36 880

Dic-15 67 69 45 22 162 11 10 7 7 7 7 28 28 24 5 9 26 534

TOT 1291 989 708 452 2305 251 222 148 149 151 160 341 656 521 48 149 323 8864

Attività ambulatoriale PNEUMOLOGIA:

DSS 2 andria ASL BT - ANNO 2015

[email protected]

*appropriatezza

misura della distanza tra le modalità di

erogazione in uso e la “miglior erogazione

possibile"

[email protected]

*appropriatezza

• escludono le tipologie di assistenza, servizi e prestazioni

sanitarie che non rispondono a necessità assistenziali …

• non soddisfano il principio dell’efficacia e della appro-

priatezza, ovvero la cui efficacia non è dimostrabile in

base alle evidenze scientifiche disponibili…

• in presenza di altre forme di assistenza, non soddisfano

il principio dell’economicità nell’impiego delle risorse

[email protected]

L’APPROPRIATEZZA HA ALMENO 2 PROSPETTIVE

COMPLEMENTARI:

• PROFESSIONALE:

efficacia provata, prescrizione per indicazioni cliniche ricono-

sciute, effetti sfavorevoli “accettabili” rispetto ai benefici.

• ORGANIZZATIVA:

condizioni di erogazione (livello/tipo della struttura, professionisti coinvolti)

che “consumi” una quantità di risorse ragionevole e sostenibile

[email protected]

IL PAZIENTE NEL “BARATTOLO”

RESTRINGO

IL

PAZIENTE

CRITICITÀ

ALLUNGO

IL

PAZIENTE

[email protected]

Scegliere tra tanti “BARATTOLI”

oppure

pensare ad un “BARATTOLO”

deformabile secondo le esigenze

APPROPRIATEZZA ed ECONOMIA ELEMENTARE

[email protected]

• “MISURARE BENE” IL PAZIENTE:

codificare correttamente almeno la patologia e il danno

funzionale prevalente, il danno di struttura, il danno di

funzione e le limitazioni di attività

• “COSTRUIRE BENE” IL BARATTOLO:

descrivere e codificare correttamente tutti gli interventi

effettuati sul paziente

COME ADATTARE IL “BARATTOLO”

AL PAZIENTE

[email protected]