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Prevenzione delle infezioni nosocomiali L - aspct.it · della profilassi antibiotica, nutrizione e vaccinazione limitazione del rischio di infezioni endogene riducendo delle procedure

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a prevenzione delle infezioni nosocomiali ricun programma integrato, monitorizzato

include i seguenti punti chiave:

� riduzione della trasmissione dei microrganismpazienti nei reparti durante l’assistenza davvalendosi di adeguato lavaggio delle manidi guanti, e pratica asettica appropriata, strateisolamento, pratiche di sterilizzazionedisinfezione , e lavanderia

� controllo del rischio di infezione ambientale

� protezione dei pazienti con utilizzo approdella profilassi antibiotica, nutrizionevaccinazione

� limitazione del rischio di infezioni endoriducendo delle procedure invasive, e promoottimale dell’uso degli antibiotici

� sorveglianza delle infezioni, identificazioncontrollo delle epidemie

� prevenzione delle infezioni negli operatori san

� miglioramento nelle pratiche di assistenzaeducazione continua dei sanitari

Il controllo delle infezioni è di responsabilità di tuaddetti alla cura dei pazienti – medici, inferprofessionali, terapisti, farmacisti, ingegneri ed altri

5.1 Stratificazione del rischio (1)

L’acquisizione dell’infezione nosocomiale determinata da fattori dipendenti dal paziente, qu

L

Prevenziono

TABELLA 1. Rischi di infezione nosocomiale d

Rischio di infezione Tipo di paziente

1Minimo

Non immunocompromessi; nonmalattie di base

2Medio

Pazienti infetti, o pazienti con adi rischio (età, tumori)

3Elevato

Pazienti gravemente immunocom(<500 GB per ml); traumi multipliustioni, trapianti d’organo

* I liquidi biologici includono sangue, urine, feci, liquor cefalo rac

CAPITOLO V

ne delle infezionisocomiali

27

hiedeche

i frairetta, usogie di e

priato e

genezione

e e

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, ed

tti glimiere.

èali il

grado di immnunocompromissione, e da interventieseguiti che aumentano il rischio. Il livello di assistenzanella cura può differire fra gruppi di pazienti a diversorischio di acquisizione dell’infezione.La valutazione del rischio sarà di aiuto a classificare ipazienti ed a progettare gli interventi per il controllodelle infezioni.

Le Tabelle 1 e 2 forniscono un esempio dell’approccioche si dovrebbe adattare ad una definita strutturasanitaria.La tabella 1 stratifica i rischi fra i diversi gruppi dipazienti, e la Tabella 2 fornisce una gerarchia dellepratiche sanitarie a che comportano diversi livelli dirischio per i pazienti.

5.2 Riduzione della trasmissione da persona-a-persona

5.2.1 Decontaminazione delle mani

L’importanza delle mani nella trasmissione delleinfezioni ospedaliere è stata ampiamente dimostrata(2), e può essere efficacemente ridotta conun’appropriata igiene delle mani (3,4,5). L’accettazionedel lavaggio delle mani, comunque, è frequentementeinferiore al livello ottimale. Ciò è imputabile ad unavarietà di motivi, inclusi: non disponibilità di impiantiappropriati ed accessibili, elevato rapporto fra pazienti epersonale, allergia per i prodotti disponibili per lavare lemani, insufficiente conoscenza da parte del gruppo dilavoro dei rischi e delle procedure, temporaccomandato per il lavaggio delle mani troppo lungo,tempo complessivo richiesto.

ifferenziati per tipologia di paziente e di interventi

Tipo di procedura

particolari Non invasiveNon esposizione a liquidi biologici*

lcuni fattori Esposizione a liquidi biologicioProcedure invasive non chirurgiche (cateteri venosi periferici;inserzione di cateteri urinari)

promessi,, gravi

ChirurgiaoRischio elevato per procedure incasive (catetere venoso centrale,intubazione endotracheale

hidiano, liquidi da cavità corporee

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5.2.1.1 Requisiti ottimali per il lavaggio delle mani

Per il lavaggio delle mani:

� acqua corrente: ampio lavabo che richieda scarsamanutenzione, con dispositivo antispruzzo econtrollo non manuale

� prodotti: sapone o antisettici in funzione dellaprocedura

� dispositivi per asciugare privi di contaminazione(preferibilmente salviette monouso)

Per la disinfezione delle mani

� disinfettanti specifici per le mani: per la pulizia dellemani possono essere utilizzati preparati alcolicicontenenti antisettici e gel emollienti

5.2.1.2 Procedure

Devono essere scritte le motivazioni e le procedure peril lavaggio delle mani.Prima del lavaggio deve essere spogliato ogni tipo digioiello.Le procedure semplici di igiene possono essere limitatealle mani ed ai polsi; le procedure chirurgiche le mani egli avambracci.

Le procedure variano in funzione della valutazione delrischio del paziente (Tabella 3).

� assistenza di routine (minima)

- pulizia delle mani di tipo igienico nonutilizzando sapone antisettico

- o disinfezione igienica rapida delle mani (perfrazionamento con soluzione alcolica

� pulizia delle mani (moderata) – assistenzaasettica di pazienti infetti

- Igiene delle mani con sapone antisetticoseguendo le istruzioni del produttore (di solitoun minuto)

- o disinfezione igienica rapida delle mani (comeprecedentemente specificato

� lavaggio energico di tipo chirurgico (assistenzachirurgica):

- Lavare le mani chirurgiche e gli avambraccicon sapone antisettico per un tempo ed unadurata di contatto sufficiente (3-5 minuti)

- o disinfezione chirurgica delle mani e degliavambracci: lavaggio semplice delle mani edasciugamento seguito da due applicazioni didisinfettanti per le mani, di seguito frizionareper asciugare per la durata di contatto definitaper il prodottoutilizzato

5.2.1.3 Risorse disponibili

I dispositivi ed i prodotti non sono facilmente accessibiliin tutti i paesi o in tutte le strutture sanitarie.Miglioreranno il consenso la diversità dei prodotti edelle procedure, e l’adattamento alle richieste locali. LaTabella 3 fornisce suggerimenti per adattare il lavaggiodelle mani a diverse disponibilità di risorse. In ognicaso, dovrebbero essere adottate il meglio delleprocedure possibili.

TABLE 2. Appropriate misure asettiche per differenti livelli di rischio di infezione

Rischio Asepsi Antisettici Mani Biancheria Dispositivi*

1Minimo

Pulito Nessuno Semplice lavaggiodelle mani odisinfezione perstrofinamento

Cambio divise Pulire o disinfettare alivello basso ointermedio

2Medio

Asepsi Prodotti asetticistandard

Lavaggio igienico dellemani o disinfezionedelle mani constrofinamento

Protezioneappropriata controsangue e fluidibiologici

Disinfezione a livelloelevato o sterilizzazione

3Elevato

Asepsichirurgica

Specificare i principaliprodotti

Lavaggio delle mani ditipo chirurgico odisinfezione chirurgicaper strofinamento

Abbigliamentochirurgici:abbigliamento,mascheracopricapo, guantisterili

Disinfezione a livello disterilità o elevato

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5.2.2 Igiene personale

Tutti gli operatori sanitari devono mantenere una buonaigiene personale. Le unghie devono essere mantenutepulite e corte. Le false unghie non devono essereportate. I capelli devono essere corti o raccolti. Barbae baffi devono essere mantenuti in ordine corti e puliti.

5.2.3 Vestiario

Abbigliamento da lavoro

Il personale sanitario indossa di norma una uniformepersonale o indumenti normali coperti da un camicebianco. In alcune aree di tipo specialistico quali ireparti

per ustionati e nelle unità di terapia intensiva, per gliuomini e per le donne sono richiesti uniformi apantalone e vestaglie a manica corta. In altri reparti, ledonne possono indossare abbigliamento a manicacorta.

La divisa di lavoro deve essere fatta con materiale facileda lavare e da decontaminare. Se possibile, dovrebbeessere utilizzata una divisa pulita al giorno. Questadovrebbe essere cambiata dopo esposizione a sangueo se si sporca per l’eccessivo traspirazione oesposizione ad altri liquidi.

Scarpe

Nelle unità asettiche e nelle sale operatorie, il personale

TABELLA 3. Sanificazione delle mani e vincoli economici

Livello Buone risorse Limitate risorse Risorse molto limitate

1Routine(minimo)

Lavaggio semplice delle maniDispositivi: ampio lavandino,acqua e distribuzione automaticadegli agenti per lavare, saponiliquidi, salviette monouso

Disinfezione igienica delle maniper strofinamento:Specificare la durata del contattofra la mano ed il disinfettante,frizionare per asciugare

Lavaggio semplice delle maniDispositivi: ampio lavandino,acqua e sapone prodottolocalmente (asciutto), salvietteindividuali

Disinfezione igienica delle maniper strofinamento:Specificare la durata del contattofra la mano ed il disinfettante,frizionare per asciugare

Lavaggio semplice delle maniDispositivi: acqua pulita, sapone prodottolocalmente (asciutto), salviette lavategiornalmente

Disinfezione igienica delle mani perstrofinamento:Specificare la durata del contatto e frizionare perasciugare

2Lavaggioantisetticodelle mani

Lavaggio igienico delle mani (oantisettico)Dispositivi: ampio lavandino,acqua e distribuzione automaticadegli agenti per lavare, lavaggioenergico (un minuto di contatto),salviette monouso

Disinfezione igienica delle maniper strofinamento:Specificare la durata del contatto,frizionare per asciugare

Lavaggio igienico delle mani (oantisettico)Dispositivi: ampio lavandino,acqua, sapone prodottolocalmente (asciutto) sel’antisepsi è intrapresa dopo illavaggio.Alternativa: lavaggio energico (1minuto di contatto), salviettepersonali

Lavaggio igienico delle mani perstrofinamento:Specificare la durata del contattofra la mano ed il disinfettante,frizionare per asciugare

Lavaggio semplice delle maniDispositivi: ampio lavandino, acqua pulita,sapone prodotto localmente (asciutto), salviettelavate giornalmente

Disinfezione igienica delle mani perstrofinamento:Alcool associato ad antisepsi, contatto estrofinamento per asciugare

3Lavaggiochirurgicoenergico(massimo

Lavaggio chirurgico maniavambracci per strofinamento:Dispositivi: ampio lavandino,acqua e distribuzione automaticadegli agenti per lavare,antisettico energico di qualità(contatto 3-5 minuti), salviettesterili monouso

Lavaggio semplice delle mani eavambracci :Dispositivi: ampio lavandino,acqua, sapone prodottolocalmente (asciutto), salviettepersonali

Lavaggio igienico delle mani perfrazionamento:Associato all’antisepsi:specificare il disinfettante per lemani, ripetere due volte

Lavaggio semplice delle maniDispositivi: acqua pulita, sapone prodottolocalmente (asciutto), salviette lavategiornalmente

Disinfezione igienica delle mani perstrofinamento:Associata ad antisepsi con alcool, ripetere duevolte

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deve calzare scarpe dedicate, che possano esserefacilmente pulite.

Berretto

Nei settori asettici, camere operatorie, o dove sieseguono sezionate procedure invasive, gli operatorisanitari devono portare un berretto o un cappuccio checopra completamente i capelli.

5.2.4 Maschere (6)

Maschere di cotone, garze o carta risultano inefficienti.Le maschere di carta con materiale sintetico per lafiltrazione rappresentano una efficace barriere contro ladiffusione dei microbi.

� Le maschere sono utilizzate in varie occasioni:l’utilizzo delle maschere differisce in funzione dellerichieste.

� Protezione del paziente: gli operatori sanitariindossano le maschere in sala operatoria,nell’assistenza ai pazienti immuno-compromessi, incaso di punture delle cavità corporee.

E’ sufficiente una maschera di tipo chirurgico.

� Protezione del gruppo di lavoro: il membri delgruppo indossano le maschere quando assistonopazienti con infezioni di origine aerea, quandoeseguono broncoscopie o esami di questo tipo.Si raccomandano maschere ad elevata efficienza.

� Pazienti, con infezioni che possono esseretrasmesse principalmente per via aerea, devonoutilizzare le maschere quando si trovano fuori dallaloro stanza di isolamento.

5.2.5 Guanti (6)

� Protezione del paziente: gli operatori sanitaricalzano i guanti per interventi chirurgici, assistenzaa pazienti immunocompromessi, procedureinvasive che penetrano in cavità corporee.

� Guanti non sterili possono essere calzati per tutti icontatti con pazienti ove si ritiene che le manipossano essere contaminate, o per ogni contattocon qualsiasi mucosa.

� Le mani devono essere lavate quando i quanti sonorimossi o cambiati

� I guanti a perdere non possono essere riutilizzati

� Il lattice ed il cloruro di polivinile rappresentano imateriali più frequentemente utilizzati per i guanti.Da un tipo all’altro di guanti variano in modoconsiderevole per qualità, assenza o presenza diporosità e durata.Si può manifestare sensibilizzazione al lattice, ed ilprogramma di salute occupazionale devesviluppare un indirizzo per valutare e risolverequesto problema.

5.2.6 Sicurezza nella pratica iniettiva

Per prevenire la trasmissione dell’infezione nei pazientia cui vengono praticate iniezioni:

� evitare le iniezioni non necessarie

� utilizzare aghi e siringhe sterili

� utilizzare aghi e siringhe a perdere, sepossibile

� prevenire la contaminazione dei medicamenti

� seguire le procedure di scarto degli oggettitaglienti (Capitolo VII, 8.5).

Per maggiori informazioni, fare riferimento alla guida delWHO “Best infection control practices for skin-piersingintradermal, subcutaneous, and intramuscolar needleinjections” (7).

5.3 Prevenzione dell’infezione dall’ambiente

Per ridurre al minimo la trasmissione dei microrganismidalla strumentazione e dall’ambiente, devono essereattuati adeguati metodi di pulizia, disinfezione esterilizzazione. Devono essere sviluppate per ognistruttura sanitaria direttive e procedure scritteaggiornate in modo regolare.

5.3.1. Pulizia dell’ambiente ospedaliero(5,6,8)

� La pulizia di routine è necessaria per garantire unambiente ospedaliero visibilmente pulito, e libero dapolvere e terriccio.

� Il novanta per cento dei microrganismi sonocontenuti all’interno della “sporcizia visibile”, el’obiettivo della pulizia di routine è quello dieliminare questa sporcizia. Il sapone ed i detergentinon possiedono attività antimicrobica ed il processodi pulizia dipende essenzialmente dall’azione di tipomeccanico.

� Deve essere disponibile una strategia che specificala frequenza della pulizia ed i prodotti dedicati allapulizia delle pareti, pavimenti, finestre, letti, tende,pareti divisorie, installazioni fisse, mobili, bagni eservizi igienici, e tutti gli altri dispositivi medici.

� I metodi devono essere appropriati alla tipologiadella contaminazione, ed ai necessari livelli diasepsi. Questo obiettivo può essere raggiuntoclassificando l’area in una delle quattro zoneospedaliere.

- Zona A: nessun contatto con il paziente.Pulizia normale di tipo domestico (qualiamministrazione, biblioteca.

- Zona B: assistenza a pazienti che non sonoinfetti e non particolarmente sensibili, pulirecon procedure che non sollevano polvere. Nonsono raccomandate pulizia di tipo asciutto o

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aspiratori. L’uso di soluzioni detergenti migliorala qualità delle pulizia. Disinfettare qualsiasiarea che presenti contaminazione visibile disangue o di liquidi corporei prima della pulizia.

- Zona C: Pazienti infetti (camere di isolamento).Pulire con soluzioni detergenti/disinfettanti,con strumentazione separata per ciascunacamera.

- Zona D: pazienti suscettibili in grado elevato(isolamento protetto) od aree protette quali lesale operatorie, sale parto, reparti di terapiaintensiva, unità per prematuri, dipartimento dipronto soccorso, reparto per emodialisi.Utilizzare par la pulizia una soluzionedetergente / disinfettante e strumentazione dipulizia separata.

Tutte le superfici orizzontali delle zone B, C e D, e tuttele aree dei servizi igienici devono essere pulite ognigiorno.

� Non sono raccomandate le prove microbiologicheambientali tranne che in circostanze selezionatequali:

- ricerche in corso di epidemie quando sisospetta una sorgente ambientale

- acqua di dialisi per monitoraggio della caricabatterica, come richiesto dagli standard(consultare il Capitolo VIII)

- controllo di qualità quando si cambiano leprocedure di pulizia

5.3.2 Utilizzo si acqua calda/super-riscaldata

L’acqua calda è un’alternativa alla disinfezione per lapulizia ambientale di alcuni oggetti (Tabella 4).

TABELLA 4. Disinfezione con acqua calda

Temperatura Durata

1. Equipaggiamento sanitario 80°C 45-60 secondi

2. Utensili da cucina 80° C 1 minuto

3. Biancheria 70°C95°C

25 minuti10 minuti

5.3.3 Disinfezione della strumentazione delpaziente

La disinfezione rimuove i microrganismi senza unasterilizzazione completa per prevenire la trasmissionedei microrganismi fra i pazienti. Le procedure didisinfezione sono in grado di (5,9,10):

� agevolare le possibilità di uccisione deimicrorganismi

� avere effetto detergente

� agire in modo indipendente dal numero di batteripresenti, grado di durezza dell’acqua, o presenza disapone e proteine (che inibiscono l’azione di alcunidisinfettanti).

Per essere idonei in ambiente ospedaliero essi devonoinoltre possedere requisiti quali:

� facilità d’uso

� non essere volatili

� non nocivi per la strumentazione, i pazienti ed isanitari

� privi di odori sgradevoli

� efficaci per un tempo relativamente breve

Successive raccomandazioni sono descritte nelleTabelle 5 e 6.Quando si utilizzano disinfettanti devono sempre essereosservate le indicazioni del produttore.Prodotti o procedure diverse consentono livellidifferenziati di disinfezione.Questi sono classificati come livello di disinfezioneelevata – intermedia - o bassa (11); la Tabella 5 forniscele caratteristiche dei tre livelli, e la Tabella 6 descrive leraccomandazioni dei livelli di disinfezione per attività diassistenza di tipo diverso.

Disinfezione di elevato-livello (critica) – questadistrugge tutti i microrganismi, con l’eccezione dicontaminazioni di grado elevato da spore batteriche.

Disinfezione intermedia (semi-critica) – questa inattivail Mycobacterium tuberculosis, batteri in formavegetativa, la maggior parte dei virus e dei funghi, manon uccide necessariamente le spore batteriche.

Disinfezione di basso-livello (non critica) – questa puòuccidere la maggior parte dei batteri, alcuni virus edalcuni funghi, ma non può essere utilizzata per ucciderei batteri più resistenti quali M. Tuberculosis o sporebatteriche.

I livelli di disinfezione sono conseguiti utilizzando iprodotti chimici opportuni ed in modo appropriato per illivello di disinfezione richiesto.

5.3.4 Sterilizzazione (5-13)

La sterilizzazione distrugge tutti i batteri.Operativamente è definita come una riduzione nellacarica microbica di 10-6 . La sterilizzazione può essereottenuta con mezzi fisici o chimici (Tabella 7).

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� La sterilizzazione è richiesta per i dispositivi mediciche sono introdotti in siti corporei sterili, e cosi pureper tutti i liquidi e le soluzioni medicamentosesomministrate per via parenterale.

� Per strumentazione sottoposta a nuovo ciclo, lasterilizzazione deve essere preceduta da proceduredi pulizia per rimuovere lo sporco visibile.

� Per la sterilizzazione, l’oggetto deve essereImpachettato. Solo un oggetto opportunamenteconfezionato in un involucro può essere definitosterile.

I materiali per la confezione includono:

- carta che previene la contaminazione quando èintatta, mantiene la sterilizzazione per un lungoperiodo, può agire come un campo sterile, e puòanche essere utilizzata per avvolgere dispositivisporchi al termine delle procedure può agire comeun campo sterile, e può anche essere utilizzata peravvolgere dispositivi sporchi al termine delleprocedure.

TABELLA 7. Principali metodi di sterilizzazione

Sterilizzazione termica

� Sterilizzazione umida: esposizione ad un flusso saturo diacqua a 121°C per 30 minuti, od a 134°C per 13 minuti inautoclave (134°C per 18 minuti per i prioni)

� Sterilizzazione asciutta: esposizione a 160°C; questoprocesso di sterilizzazione è spesso considerato menoaffidabile della sterilizzazione umida, in modo particolare perdispositivi medici con cavità

Sterilizzazione chimica

� In molti paesi l’ossido di etilene e la formaldeide stanno peressere non più utilizzati per motivi di sicurezza e percoinvolgimento all’emissione di gas con effetto serra.

� L’acido per acetico è ampiamente utilizzato negli Stati Unitied il alcuni altri paesini sistemi di processo automatici

TABELLA 5. Spettro di attività ottenuto dai principati disinfettanti

Livello didisinfezione

richiestoSpetto di a attività del

disinfettanteIngredienti potenzialmente attivi in grado

di soddisfare questo spetto di attivitàFattori che influenzano ’efficacia del

disinfettante

Elevata � Sporicida� Micobattericida� Virucida� Fungicida� Battericida

� Acido peracetico� Cloruro diossido Formaldeide� Glutaraldeide� Ipoclorito di sodio� Perossido di idrogeno stabilizzato� Succinaldeide (aldeide succinica)

Intermedia � Tubercolocida� Virucida� Fungicida� Battericida

� Derivati fenolici� Alcool etilico ed isopropilico

Bassa � Battericida � Ammonio quaternario� Anfiprotico ??????� Amino acidi

� Concentrazione� Tempo di contatto� Temperatura� Presenza di materia organica� pH� Presenza di ioni di calcio o magnesio(per

esempio, durezza dell’acqua usata per ladiluizione

� Formulazione del disinfettante utilizzato

TABELLA 6. Livello di disinfezione per strumentazione del paziente in relazione al tipo di assistenza

Uso del dispositivo Classe Livello di rischio Livello di disinfezione

Intravascolare, in cavità sterili,in tessuti steriliStrumentazione chirurgica, qualiArtoscopi, biopsie, strumentazione ecc.

� critica � elevato � sterilizzazione o elevato livello di disinfezione

Contatto con membrane mucose,cute non integra,quali gastroscopi, ecc.

� semicritica � medio � disinfezione di medio livello

Cute intatta o assenza di contattocon il pazientecome letti, lavandini, ecc.

� non critica � basso � disinfezione di basso livello

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- plastiche selezionate; per la sterilizzazione conossido di etilene sono soddisfacenti solo ilpolietilene ed il polipropilene

- tessili monouso non lavorati- contenitori sono utilizzati esclusivamente se

contengono materiali per una sola procedura ditrattamento per un singolo paziente. Possonoessere dotati di un filtro e di una valvola, che puòessere regolarmente controllata in modo continuo.

� Il sistema per impacchettare gli oggetti sterili devesoddisfare la legislazione e/o le regolamentazionilocali, ciononostante deve:- consentire un’adeguata integrità della chiusura

ed essere impermeabile- fornire una adeguata barriera a sostanze in

particelle- resistere alle condizioni fisiche del processo di

sterilizzazione- fornire una adeguata barriera ai liquidi- consentire una adeguata rimozione dell’aria- consentire l’ingresso e la rimozione dell’agente

sterilizzante- proteggere il contenuto impachettato da

danneggiamenti fisici- resistere alle lacerazioni ed alle punture- essere privo di fori- essere privo di sostanze tossiche- avere un basso contenuto di corda- avere un buon rapporto costo/beneficio- essere utilizzato secondo le indicazioni scritte

del produttore- essere datato per la scadenza

� Per mantenere l’integrità degli oggetti sterilizzatisono essenziali appropriate condizioni diconservazione

� L’utilizzatore terminale deve verificare l’integrità delconfezionamento prima dell’uso

� E’ necessaria la sterilizzazione di endoscopi,strumenti scarsamente invasivi, strumentazionerobotica, ma questa può presentare particolarilimitazioni per la configurazione di questi strumenti

� I parametri di controllo di qualità del processo disterilizzazione devono registrare informazioni delciclo di processo che includono:- numero di carico- contenuto del carico- carta di registrazione della temperatura e

tempo di esposizione- prove regolari con dispositivi chimici/fisici

(almeno giornalieri)- controlli biologiche regolari (almeno

settimanale)- verifiche del processo con vapore (Bacillus

stearothermophilus)- verifiche del processo con ossido di etilene

(Bacillus subtilis v. Niger)

� La manutenzione regolare deve essere eseguita edocumentata. Devo essere conservate le seguentiregistrazioni per tutti i cicli di sterilizzazione:- data di servizio- modello e numero di serie- locazione- descrizione delle parti sostituite

- registrazione delle prove biologiche- prova di Bowie-Dick- Nome e firma del controllore

Ripetizione delle procedure di bonifica perendoscopi

Gli endoscopi sono strumenti medicali la cui pulizia edisinfezione possono risultare problematiche (canali lunghie sottili, complessità della struttura interna, ecc.). I prodottie/o le procedure utilizzate (disinfezione chimica o termo-chimica) non possono essere affidabili quanto i metodi disterilizzazione.

Per ridurre la trasmissione dei microrganismi tramitel’endoscopia devono essere seguite in modo sistematicoprocedure di ripetizione di bonifica di tipo standard.

1. Immediatamente dopo l’uso, il canale aria-acquadeve essere pulito con getti di aria compressa, edacqua di rubinetto o detergenti aspirati o pompatiattraverso il canale(i) di aspirazione delle biopsie perrimuovere i residui organici

2. Tutte le parti asportabili, (quali cappucci e valvole disuzione) dovrebbero essere rimosse e immerse inuna soluzione detergente, e le parti esternegentilmente asciugate.

3. Tutti i canali accessibili dovrebbero poi essere irrigaticon acqua di rubinetto o soluzione detergente,spazzolati, (utilizzando una spazzola sterile omonouso) e bonificati

4. Prima di qualsiasi immersione, l’endoscopio deveessere verificato per perdite.

Dopo il pre-trattamento ed il lavaggio di tipo meccanicol’endoscopio deve essere lavato e disinfettato,manualmente od automaticamente. In entrambi i casil’intero ciclo comprende alcune fasi:

5. Utilizzare un detergente approvato (questa soluzionenon può essere riutilizzata).

6. Risciacquare (è sufficiente acqua di rubinetto durantequesta fase di lavaggio

7. Disinfezione. Utilizzare un disinfettante approvato, dilivello elevato

Per quanto riguarda il rischio di CJD dovrebbe essereutilizzato un disinfettante con proprietà proteino-fissative (quale prodotti a base di aldeidi). Deveessere selezionato un disinfettante privo di proprietàfissative.

8. Risciacquo: la qualità della purezza microbiologicadell’acqua dipende dal successivo usodell’endoscopio (acqua sterile controllata con metodobatteriologico od acqua sterile)

9. Asciugamento: se l’endoscopio non deve essereconservato, questa fase di asciugamento prevedesolo l’aerazione del canale per rimuove l’acquaresidua:

Nota: le nuove linee guida francesi per quanto riguarda ilrischio connesso alla variante Creutzfeldt-Jacob (CJD)raccomanda di pulire e lavare l’endoscopio due volte primadella disinfezione.

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