Upload
nicola-minervini
View
220
Download
0
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Prime Comunioni 2010
Citation preview
La “ Gazzetta dello
Zio Nik”
Che gioia avere la possi-
bilità di intervistare, in
esclusiva, il Santo Padre.
I bimbi dell’Oratorio “I
pastorelli di Fatima” ci
sono riusciti. Compli-
menti, siete proprio dei
meravigliosi artisti. E ora
bando alle chiacchiere,
raccontateci come è an-
data questa avventura.
Cinque sono state le do-
mande che abbiamo ri-
volto al Santo Padre: dal
ricordo che ha Lui del
giorno della sua prima
comunione, alla spiega-
zione della presenza di
Gesù nell’eucarestia.
Dall’importanza di anda-
re a messa la domenica e
di ricevere la comunione
per la vita di tutti i giorni
fino alla spiegazione
dell’espressione di Gesù:
“Io sono il pane della
vita”. Con quanta sem-
plicità e profondità
d’animo ci ha spiegato
tutte queste verità che
danno sapore alle nostre
giornate. Al termine
dell’intervista abbiamo
fatto un po’ di festa e
concluso con gli auguri
del Papa a tutti e cinque i
gruppi. E’ difficile descri-
vere ciò che abbiamo
sperimentato, ora cerche-
remo di fissare sulla carta
ciò che abbiamo vissuto,
rendendovi partecipi di
un’esperienza unica che
resterà nei nostri cuori
per sempre: come Gesù
Eucarestia.
Il Papa ai nostri bambini
Carissimi artisti e
donzelline, genitori ed
amici tutti, al termine
di questa tappa che
abbiamo raggiunto: la
celebrazione della Pri-
ma Comunione dei
nostri 20 bimbi, non
trovo altra parola che
dirvi: grazie!
Grazie per questa fe-
sta della fede. Grazie
per questo incontro
tra di noi e con Gesù.
Ripeto le parole d’ini-
zio di ogni liturgia e
vi dico: “La pace sia
con voi!”. Cioè: “Il Si-
gnore sia con voi! La
gioia sia con voi! E
così la vita sia buo-
na”.
Auguri:
Anime Sante!
CCCCoooonnnn GGGGeeeessssù ù ù ù lllla a a a vvvviiiittttaaaa èèèè uuuunnnnaaaa ffffeeeessssttttaaaa
Edizione Edizione Edizione Edizione Speciale Speciale Speciale Speciale
Numero 2
IntroduzioneIntroduzioneIntroduzioneIntroduzione
La festaLa festaLa festaLa festa
La presenzaLa presenzaLa presenzaLa presenza
La domenicaLa domenicaLa domenicaLa domenica
La vitaLa vitaLa vitaLa vita
Il paneIl paneIl paneIl pane
AuguriAuguriAuguriAuguri
Sommario:Sommario:Sommario:Sommario:
Foto ricordo:
• Sabato
29 maggio ore 18.00
• Domenica
30 maggio ore 11.00
• Sabato
05 giugno ore 18.00
• Domenica
06 giugno ore 11.00
• Domenica
06 giugno ore 18.00
Il PapaIl PapaIl PapaIl Papa
ai ai ai ai nostri nostri nostri nostri bambinibambinibambinibambini
delladelladelladella
Celebrata nella Chiesa della Base Navale della Marina Militare
(COMFORPAT)
dedicata a “Nostra Signora del Mare”
Numero Speciale 2Numero Speciale 2Numero Speciale 2Numero Speciale 2 della della della della
“G“G“G“Gazzetta dello Zio Nikazzetta dello Zio Nikazzetta dello Zio Nikazzetta dello Zio Nik””””
La festa... Quando si prepara una bella festa pensiamo a tanti dettagli importanti per la sua buona riuscita: palloncini, cose buone da mangiare da bere, giochi, musica, regali… Ognuno si prepara meglio che può. Ma qual è l’ingrediente più importante di una festa? Qual è quell’elemento che non può assolutamente mancare? Sono gli amici. La festa trasforma un giorno qualsiasi in un giorno speciale se gli amici sono con noi. Può esserci un pasticcino in meno, ma non devono mai mancare gli amici.
E così, quando Matteo Brancaforte, Francesco e luigi Mignosa, hanno E così, quando Matteo Brancaforte, Francesco e luigi Mignosa, hanno E così, quando Matteo Brancaforte, Francesco e luigi Mignosa, hanno E così, quando Matteo Brancaforte, Francesco e luigi Mignosa, hanno chiesto al Papa…chiesto al Papa…chiesto al Papa…chiesto al Papa… Carissimo Papa, quale ricordo hai del giorno della tua Prima Carissimo Papa, quale ricordo hai del giorno della tua Prima Carissimo Papa, quale ricordo hai del giorno della tua Prima Carissimo Papa, quale ricordo hai del giorno della tua Prima ComuComuComuComunnnnione?ione?ione?ione? …Benedetto XV…Benedetto XV…Benedetto XV…Benedetto XVI ha risposto così:I ha risposto così:I ha risposto così:I ha risposto così:
Innanzitutto vorrei dire grazie per
questa festa della fede che mi
offrite, per la vostra presenza e la
vostra gioia.
Quanto alla domanda di Matteo,
Francesco e Luigi: certo, ricordo
bene il giorno della mia Prima
Comunione.
Era una bella domenica di marzo
del 1936, quindi sessantanove anni
fa. Era un giorno di sole, la chiesa
molto bella, la musica… Eravamo
una trentina di ragazzi e di
ragazze del nostro piccolo paese.
Ma al centro dei miei ricordi gioiosi e belli sta questo pensiero: quel giorno ho capito che Gesù è entrato nel mio cuore, ha fatto visita proprio a me! E, con Gesù, Dio stesso è entrato in me. E questo è un dono d’amore che vale più di tutto il resto che può essere dato dalla vita. Sono stato davvero pieno di una grande gioia perché Gesù era venuto da me. Spero che anche per tutti voi la Prima Comunione che avete ricevuto sia l’inizio di un’amicizia per tutta la vita con Gesù. Vi abbraccio e vi benedico tutti.
Sabato 29 maggio 2010
Brancaforte Matteo - Mignosa Francesco - Mignosa Luigi
Per mostrare i nostri sentimenti alle persone che amiamo, facciamo
dei gesti visibili: una buona parola, una carezza, il regalo di una cosa
gradita… L’amore e l’amicizia sono dentro il nostro cuore e non si
vedono, ma con gesti concreti possiamo far sentire agli altri l’effetto
del nostro voler bene. Anche Gesù può essere davvero presente nel
nostro cuore e lo vediamo dai nostri pensieri, dai gesti di attenzione
di cui diventiamo capaci: con lui dentro di noi diventiamo persone
migliori. E si vede!
E così, quando le tre donzelline: Di Grano Giulia, Fontana Alessia e
Salerno Martina, hanno chiesto al Santo Padre...
Il nostro don, lo Zio Nik, preparandoci al giorno della nostra Prima Comunione, ci ha detto che Gesù è presente nell’Eucarestia. Ma co-me? Io non lo vedo! ...Benedetto XVI ha risposto così:
diamo la corrente
elettrica, e tutta-
via vediamo che
esiste: grazie a un
microfono acceso
sentiamo meglio
una voce e ci ac-
corgiamo che fun-
ziona, così come
vediamo le luci
accese.
In una parola:
proprio le cose più
profonde, che so-
stengono realmen-
te la vita e il mon-
do, non le vedia-
mo, ma possiamo
vedere e sentire i
loro effetti.
Anche il Signore
risorto non lo ve-
diamo con i nostri
Si, non vediamo
Gesù, ma ci sono
tante cose che non
vediamo e che esi-
stono e sono essen-
ziali.
Per esempio: non
vediamo la nostra
ragione, tuttavia
abbiamo la ragio-
ne. Non vediamo
la nostra intelli-
genza, ma tutti
l’abbiamo. Non
vediamo, in una
parola, la nostra
anima, e tuttavia
esiste e ne vedia-
mo gli effetti, per-
ché possiamo par-
lare, pensare, de-
cidere…
Così pure non ve-
occhi, ma vedia-
mo che dove è Ge-
sù, gli uomini
cambiano, diven-
tano migliori. Si
crea tra loro una
maggiore capaci-
tà di pace, di ri-
conciliazione…
Quindi, non vedia-
mo il Signore, ma
ne vediamo gli ef-
fetti. Così possia-
mo capire che Ge-
sù è presente.
Sono le cose invisi-
bili le più profon-
de e importanti.
Andiamo incon-
tro a questo Signo-
re invisibile, ma
forte, che ci aiuta
a vivere bene.
La Presenza
Eccomi,
sono pronto.
“Dove è
Gesù
si diventa
migliori”
Domenica 30 maggio 2010
Di Grano Giulia - Fontana Alessia - Salerno Martina
Augusta - Chiesa
“Nostra Signora del Mare”
Siracusa - Chiesa
“Sant’Antonio”
“Il giorno che il Signore
ha reso importante per
tutti”
E così, quando Condorelli Alessandro e Beatrice, Giarrizzo
Andrea, Lopez Samuele e Tanasi Francesco e Rebecca, hanno
chiesto al Papa…
Santità, ci dicono che è importante andare a Messa la
domenica. Noi andremmo volentieri, ma spesso i nostri
genitori non ci accompagnano perché la domenicano dormono
o dicono che hanno da fare. Puoi dire a loro una parola perché
capiscano che è importante andare a Messa insieme, ogni
domenica?
...Benedetto XVI ha risposto così:
Ogni settimana c’è un gior-
no speciale. E’ la domenica,
il “giorno del Signore”.
E’ un giorno di riposo e di
festa. Ed è proprio Gesù ad
averlo reso così diverso da-
gli altri. In questo giorno,
infatti, lui è risorto dalla
m o r t e e p r o p r i o
nell’Eucarestia dona la sua
L[ ^om_ni][ vita a tutti gli uomini.
E questo nella Messa di o-
gni domenica!
Purtroppo, anche se questo
giorno è un grande regalo di
Dio all’umanità, molti sem-
brano averlo dimenticato,
presi come sono da tanti im-
pegni che sembrano sempre
importantissimi.
“lu]_ p_r tutt[ l[ f[migli[”
Certamente posso dire
una parola ai genitori,
anche se con grande
amore, con grande ri-
spetto. I genitori han-
no davvero tante cose
da fare, tuttavia, con
il rispetto e l’amore di
una figlia, si può dire
loro: “Cara mamma,
caro papà, sarebbe
così importante per
noi tutti, anche per
voi, incontrarci con
Gesù. Questo ci ar-
ricchisce, porta un
elemento importante
alla nostra vita.
Insieme troviamo un
po’ di tempo, trovia-
mo qualche possibili-
tà. In una parola,
con grande amore e
rispetto per i genitori,
direi loro: “Cercate
di capire che questo
non è solo impor-
tante per me, non lo
dice solo il don (lo
Zio Nik, come lo
chiamate voi): è im-
portante per tutti
noi.
E la luce della do-
menica brillerà per
tutta la nostra fa-
miglia”.
Sabato 05 giugno 2010
Condorelli Alessandro e Beatrice Condorelli Alessandro e Beatrice Condorelli Alessandro e Beatrice Condorelli Alessandro e Beatrice ---- Giarrizzo Andrea Giarrizzo Andrea Giarrizzo Andrea Giarrizzo Andrea ----
Lopez Samuele Lopez Samuele Lopez Samuele Lopez Samuele ---- Tanasi Francesco e RebeccaTanasi Francesco e RebeccaTanasi Francesco e RebeccaTanasi Francesco e Rebecca
La domenica è un giorno speciale: è facile sentire la gioia di vivere, perché è un giorno di riposo, di gioco, di incontro tra tutti i membri della famiglia. Ma nei giorni normali? Quando c’è la scuola o si va al lavoro. Quando si fa fatica e il ritmo è frenetico. Quando bisogna fare i compiti, imparare, rispondere… Eppure la gioia che viene dalla presenza di Gesù rende speciale non solo la domenica, ma tutti i giorni: tutta la vita!
E così, quando Carciolo Agatagaia, Catania Sabrina, Chiaramonte Francesco Matteo e Fagotto Michael,
hanno chiesto al Papa…
A che cosa serve andare alla Santa
Messa e ricevere la Comunione per
la vita di tutti i giorni?
...Benedetto XVI ha risposto così:
Andare a Mes-sa serve per tro-vare il centro del-la vita. Le perso-ne che non vanno in chiesa non san-no che a loro manca proprio Gesù. Sentono però che manca qualcosa nella lo-ro vita. Se Dio resta assente dalla mia vita, se Gesù è assente dalla mia vita, mi manca una guida, m i m a n c a un’amicizia essen-ziale, mi manca u-
Dio, l’assenza di Gesù. Se Gesù non è presente, nella vita degli uomini si crea una lacuna fonda-mentale e distrut-tiva. E’ dunque importante, anzi, direi, fondamen-tale, nutrirsi di Gesù nella Co-munione. E’ lui che ci dà la luce, ci offre la guida per la nostra vita, una guida della quale abbiamo bisogno.
una gioia che è importante per la vita. E’ la forza anche di crescere come uomo, di superare i miei vi-zi e di maturare u m a n a m e n t e . Noi non vediamo subito l’effetto dell’essere con Gesù quando andiamo alla Co-munione: lo si ve-de col tempo. Come anche, nel corso delle setti-mane, degli anni, si sente sempre più l’assenza di
Domenica 06 giugno 2010 ore 11.00
Carciolo Agatagaia Carciolo Agatagaia Carciolo Agatagaia Carciolo Agatagaia ---- Catania SabrinaCatania SabrinaCatania SabrinaCatania Sabrina
Chiaramonte Francesco Matteo Chiaramonte Francesco Matteo Chiaramonte Francesco Matteo Chiaramonte Francesco Matteo ---- Fagotto MichaelFagotto MichaelFagotto MichaelFagotto Michael
Il gesto di nutrirsi del Corpo e del Sangue di Gesù sembra strano a chi non crede. Eppure è Gesù stes-so che ha detto di sé: “Io sono il pane della vita”. Il pane è il simbolo di ogni nutrimento e di ogni cura che l’uomo ha per la sua vita e per quella dei suoi si-mili: a chi non ha nulla offriamo anzitutto il pane, perché possa vivere, perché possa sperare nel futuro. Il pane è vita e Gesù vuole farci capire che è Lui la fonte della vita. Lui ci nutre, Lui vuole che abbiamo una vita piena ed eterna.
Dobbiamo innanzitutto
chiarire che cos’è il pa-
ne. Noi abbiamo oggi
una cucina raffinata e
ricca di diversissimi ci-
bi, ma nelle situazioni
più semplici il pane è il
fondamento della nutri-
zione. E come abbiamo
bisogno di nutrirci nel
corpo per vivere, così
anche lo spirito, l’anima
in noi, la volontà, hanno
bisogno di nutrirsi.
Noi, come persone, non
abbiamo solo un corpo,
ma anche un’anima.
Siamo persone pen-
santi, con una volontà,
I l p a n e
E così, quando Clementi Sara, Malfitano Elisa e Randone Giulia e Matteo, hanno chiesto al Pa-pa…
Caro Papa, ci puoi spiegare cosa voleva dire Gesù quando ha detto alla gente che lo seguiva: “Io so-no il pane della vita”?
...Benedetto XVI ha risposto così:
un’intelligenza, e dob-
biamo quindi nutrire
anche lo spirito, anche
la nostra anima, perché
possa maturare, perché
possa realmente arriva-
re alla sua pienezza.
E quindi, se Gesù dice:
”Io sono il pane della vi-
ta”, vuol dire che Gesù
stesso è questo nutri-
mento della nostra ani-
ma, dell’uomo interiore.
Di lui abbiamo bisogno
perché anche l’anima
deve nutrirsi, e non ba-
stano le nostre conqui-
ste, la scienza, le cose
tecniche, pur tanto im-
portanti.
Abbiamo bisogno pro-
prio di questa amicizia
di Dio, che ci aiuta a
prendere le decisioni
giuste. Abbiamo bisogno
di maturare umana-
mente.
Con altre parole: Gesù ci
nutre così che diventia-
mo realmente persone
mature e la nostra vita
diventi buona.
Domenica 06 giugno 2010 ore 18.00
Clementi Sara - Malfitano Elisa - Randone Giulia e Matteo