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Principi contabili internazionali a.a. 2013-2014 Stefano Santucci Principi contabili internazionali Evoluzione della normativa nazionale ed Analisi del Framework IAS-IFRS

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Principi contabili internazionali a.a. 2013-2014

Stefano Santucci

Principi contabili internazionali

Evoluzione della normativa nazionale

ed

Analisi del Framework IAS-IFRS

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Stefano Santucci2

Informazioni generali

Titolari del corso: Luigi Rinaldi, P.O. (modulo bilancio consolidato)

Stefano Santucci, R.U. (modulo principi contabili int.)

Dati di contatto:

E-mail: [email protected]

Orario Lezioni: Martedì 9-13 ,aula Unione Industriali

Mercoledì 9-11, aula Spallanzani

Ricevimento Studenti: martedì 13,30 presso l’ufficio in Facoltà

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Stefano Santucci3

Obiettivi del Corso

Analizzare le cause del processo di armonizzazione contabile internazionale

Descrivere le principali caratteristiche del modello derivantedall’applicazione dei principi contabili internazionali IAS – IFRS sia conriferimento ai cd «Full IFRS» che ai principi IFRS per le PMI

Evidenziare i punti di collegamento e di differenza fra tale modello e quelloadottato nella prassi contabile italiana

Fornire un supporto operativo attraverso l’analisi di casi pratici diapprofondimento sulle tematiche teoriche affrontate

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Stefano Santucci4

Definizione:

schema concettuale di riferimento universalmente valido per procedere allarilevazione, alla valutazione e alla rappresentazione in bilancio di operazioni ealtri fatti aziendali dello stesso tipo.

Causa dell’Armonizzazione contabile

Processo di globalizzazione dei mercati finanziari e dei movimenti di capitali econseguente necessità di predisposizione di bilanci comparabili nel tempo e nellospazio attraverso regole chiare, il più possibile uniformi e condivise da tutti glioperatori

Vantaggi:

Innalzamento dell’efficienza complessiva del sistema economico integrato edell’efficacia delle scelte di allocazione delle risorse economiche scarse a causadella maggiore interpretabilità dei dati e dei minori oneri a ciò correlati

Svantaggi:

Adozione di un modello contabile talvolta difforme dalle prassi consolidate presenti inun determinato paese e necessità di transizione dal vecchio al nuovo modello diriferimento

L’armonizzazione contabile internazionale

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Stefano Santucci5

La via europea alla armonizzazione contabile internazionale

Primo tentativo di armonizzazione contabile da parte UE

Direttiva 78/660/CEE (IV Direttiva): adozione di una disciplina uniforme deibilanci delle società di capitali aventi sede negli stati membri

Pro

Fissazione di principi di redazione uniformi (prudenza, continuità,competenza e costanza di applicazione dei criteri di valutazione)

Contro

Eccessiva presenza di opzioni nella rappresentazione dei valori e nei criteridi valutazione con scelta definitiva lasciata ai singoli legislatori nazionaliquale risultato dello scontro fra le differenti visioni in tema di disciplinagiuridica del bilancio

Risultato

La IV Direttiva CEE ha portato ad una armonizzazione contabile “per paese”ma non ad una armonizzazione contabile a livello pan-europeo acausa della diversità nelle singole legislazioni nazionali di recepimento

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Stefano Santucci6

La scelta del modello da adottare per i bilanci delle imprese UE quotate

Nella scelta dei principi contabili da adottare per le società quotate l’UEaveva di fronte diverse opzioni:

- Procedere alla redazione di un nuovo corpus di principi contabilieuropei: ipotesi scartata per il troppo tempo necessario a raggiungereun’intesa fra gli stati membri in merito al loro contenuto

- Adottare i principi contabili americani US GAAP: scartata per laspecificità di tali principi al contesto americano

- Utilizzare, previa verifica della loro compatibilità con le finalità delledirettive europee IV e VII, i principi contabili internazionali elaboratidallo IASB (International Accounting Standards Board): prescelta inconsiderazione delle natura e caratteristiche di tali principi (in quantoelaborati in un contesto internazionale)

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Stefano Santucci

Quadro sinottico di riferimento

1. Creazione di un sistema a doppio pilastro per la disciplina dell’informativadi bilancio nell’Unione Europea:

- regolamenti CE nn. 1606/2002 e 1725/2003 per le società quotate o adesse parificate (cfr. in Italia il D.Lgs. 38/2005);

- Direttive contabili IV e VII con le modifiche atte a rispecchiare gli ultimiavanzamenti delle prassi contabili (vedi slide successiva) per la disciplinadei bilanci delle società di capitali diverse dalle precedenti

2. ultime modifiche all’impianto delle direttive contabili: analisi della Direttiva2006/46/CE

3. Principio contabile IFRS for Small and Medium-Sized Entities emesso dalloIASB in bozza nel febbraio 2007 e pubblicato in forma definitiva nel lugliodel 2009

4. Progetto di semplificazione della Direzione generale mercato interno eservizi della Commissione Europea finalizzato a diminuire del 25% il caricoamministrativo riguardante la redazione del bilancio di esercizio

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Stefano Santucci

Il processo di cambiamento della UE in tema di informativa societaria

1.Adozione di principi contabili riconosciuti a livello internazionale per lesocietà quotate su mercati regolamentati (regolamento CE n. 1606/02 eseguenti)

2.Revisione delle Direttive IV e VII in senso coerente alla 1 perpermettere un processo di convergenza delle regole di redazione dei bilancifra imprese quotate e non quotate:

• Direttiva 65/2001/CE per regolamentare la rilevazione, lavalutazione e la rappresentazione in bilancio degli strumentifinanziari;

• Direttiva 51/2003/CE per favorire il processo di convergenza fra ilcontenuto delle direttive e i più recenti sviluppi della teoria contabileinternazionale

• Direttiva 46/2006/CE per innalzare i limiti per la redazione deibilanci in forma abbreviata (€ 4.400.000 totale attivo ed € 8.800.000totale ricavi), fornire ulteriori richiami di informativa discorsiva inmerito ad operazioni con parti correlate ed alle cd. Operazioni “FuoriBilancio”, cioè operazioni che non comportano rilevazione immediatain bilancio ma obbligazioni future (es. contratti “take or pay”, leasingoperativi, Special Purpose Entities, ecc.)

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Stefano Santucci9

Le modifiche alla IV e VII Direttiva CEE in sintesi

1. Direttiva 65/2001

introduzione in ambito UE della possibilità di adottare il fair value neltrattamento di bilancio degli strumenti finanziari con riferimento alleimprese industriali, alle banche e alle altre istituzioni finanziarie

2. Direttiva 51/2003

- estensione del criterio di valutazione al fair value ad attività diversedagli strumenti finanziari (es. immobilizzazioni materiali ed immateriali);

- migliore esplicitazione nell’ambito delle Direttive Europee del principiodella prevalenza della sostanza sulla forma;

- inclusione nei conti annuali di ulteriori documenti contabili (nuovischemi di S.P. e di C.E., rendiconto finanziario, prospetto delle variazioni delpatrimonio netto);

- eliminazione della clausola di esclusione dal consolidato di una impresaper l’eterogeneità dell’attività svolta rispetto al resto del gruppo.

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Stefano Santucci10

Il procedimento di adozione dei principi IAS – Il regolamento CE 1606/2002

Data di pubblicazione sulla GUCE (Gazzetta Ufficiale della Comunità europea): 11settembre 2002, (entrata in vigore: 14 settembre 2002).

Contenuti

-Art. 4: obbligatorietà dell’utilizzo dei principi IAS a partire dal 1° gennaio 2005,per redigere i bilanci consolidati delle società quotate nella UE

-Art. 3 e 6: applicazione dei principi IAS subordinata ad un positivo processo diomologazione da parte della Commissione europea e dei suoi organi consultivi (ARC– Accounting Regulatory Committee ed EFRAG - European Financial ReportingAdvisory Group)

-Art. 5: possibilità di estensione, lasciata agli Stati membri in via obbligatoria ofacoltativa, della facoltà di applicazione dei principi IAS, anche ai bilanci diesercizio delle società quotate e ai bilanci consolidati e di esercizio delle altresocietà

-Art. 9: previsione della possibilità, lasciata agli Stati membri, di posticipare l’obbligodi applicazione dei principi IAS al 1° gennaio 2007 per le società emittenti titoli didebito quotati e nel caso di applicazione di principi contabili riconosciutiinternazionalmente (US GAAP) prima della pubblicazione del regolamento.

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Stefano Santucci11

Organismi europei coinvolti nella procedura di endorsement

Previsione di organismi a due livelli:

EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group):

Organismo tecnico di emanazione privata espressione delle associazioni europee dipreparatori, utilizzatori, organismi di vigilanza, standard setters, professionisti.

Compiti:

Moral Suasion nei confronti dello IASB al fine di esercitare fin dalle bozze di principiocontabile un’azione di coordinamento fra esigenze comunitarie in tema diarmonizzazione contabile e impostazione IASB

Consulenza all’UE in tema di revisione delle Direttive contabili

ARC (Acconting Regulatory Committee):

Organismo politico-regolamentare di emanazione comunitaria

Compiti:

Approvazione dei principi contabili IAS-IFRS da adottare in ambito comunitario invirtù della procedura di cui al regolamento 1606/2002

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Stefano Santucci

La situazione italiana

Società soggette al regolamento CE 1606/2002:

(D.Lgs. 38/2005: estensione dell’ambito di applicazione del Regolamento ai soggetti eper i documenti di bilancio indicati nella tabella sottostante (obbligo dal 2005 per ilconsolidato e dal 2006 per il bilancio di esercizio, con facoltà di applicazione dall’annoprecedente):

Società non soggette al regolamento (modifiche al codice civile):

• Recepimento contenuto obbligatoria Direttive 65/2001/CE e 51/2003/CE

• Recepimento in corso delle parti volontarie della Direttiva 51/2003/CE e65/2001/CE con bozza articolato predisposta dall’OIC e della direttiva 46/2006/CE

TIPO DI SOCIETA’ BILANCIO DI

ESERCIZIO

BILANCIO

CONSOLIDATO

Società quotate Si Si

Società con strumenti

finanziari diffusi Si Si

Banche Si Si

Enti finanziari (SIM/SGR) Si Si

Assicurazioni quotate e

non

Si (solo se quotate e

non si redige B.C.) Si

Società controllate dai

soggetti prec. Si (facoltativo) Si (facoltativo)

Società tenute a redigere il

B.C. ex D.Lgs. 127/91 Si (facoltativo) Si (facoltativo)

Altre societa’ No fino a diversa

disposizione

No fino a diversa

disposizione

Societa’ minori (ex

art.2435-bis c.c.) No No

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Stefano Santucci13

L’evoluzione storica dello IASB

1968-1973

Si costituisce l’AISG (Accountants International Study Group) espressione dellanecessità di creare degli standard contabili comuni tra Canada, UK e USA

1973

Australia, Canada, Francia, UK/Irlanda, Germania, Giappone, Messico, Olanda e USAsiglano l’accordo costitutivo dello IASC (International Accounting StandardsCommittee)

1975-1999

Elaborazione e pubblicazione degli IAS 1-41 da parte di tre successivi comitati e dellecorrelate interpretazioni da parte dello Standing Interpretation Committee

2000

Ristrutturazione e nuovo statuto IASC

2001

Trasformazione dello IASC in Fondazione e assunzione delle sue funzioni da parte delloIASB.

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Stefano Santucci14

Composizione dei membri della IASC Foundation

Trustees:

membri della IASC Foundation inizialmente nominati dal Comitato di nomina(nominating Committee) e successivamente sostituiti con i criteri sotto elencati

Appartenenza geografica:

6 membri provenienti dal Nord America, 6 dall’Europa, 4 dall’estremo oriente e 3 dauna qualsiasi area geografica in modo da mantenere un certo equilibrio nellaprovenienza geografica

Estrazione professionale:

- 5 membri di nomina IFAC (International Federation od Accountants) di cui duedevono essere soci di società di revisione a caratura internazionale

- 1 ciascuno dalle organizzazioni internazionali di preparatori di bilanci (Es.International Association of Financial Executives Institutes), di utilizzatori di bilanci(The International Council of Investment Associations) e dal mondo accademico (TheInternational Association of Accounting Education and Research)

- i restanti 11 sono eletti con criteri più generali tali da compenetrare le competenzetecniche degli altri membri con quelle derivanti da esperienze espressive di rilevantetutela dell’interesse pubblico (Cfr. statuto IASC Foundation, articoli 4-10)

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Stefano Santucci15

Composizione dello IASB

IASB: 14 membri nominati dai Trustees di cui 2 part-time non selezionati per appartenenzageografica e in carica per un termine massimo di 5 anni

Estrazione professionale: criterio incrociato

Primo criterio

- 5 membri devono essere scelti fra i revisori

- 3 membri fra coloro che redigono i bilanci

- 3 membri fra gli utilizzatori dei bilanci

- 1 membro come espressione del mondo accademico

Secondo criterio

- 7 membri devono avere collegamenti con gli standard setter nazionali ma non possono farneparte

Requisiti per la nomina quali membri dello IASB (fissate dallo statuto)

Competenza professionale in campo bilancistico

Abilità di analisi delle problematiche

Abilità comunicativa

Ponderazione di giudizio

Consapevolezza delle caratteristiche di contesto dell’informativa finanziaria

predisposizione per il lavoro di squadra

Integrità morale ed imparzialità

Impegno a perseguire l’interesse pubblico nell’ambito della mission dello IASC Foundation

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Stefano Santucci16

Composizione IFRIC e SAC

IFRIC (International Financial Reporting Interpretation Committee):

composto da 12 membri con diritto di voto nominati dai Trustees ed in carica per 3anni e da eventuali altri membri senza diritto di voto in qualità di osservatori

Funzione:

Emissione delle interpretazioni relative all’applicazione dei principi IAS-IFRS conriferimento a questioni controverse o prive di esemplificazioni pratiche nell’ambito deisuddetti principi, previa approvazione dello IASB (anche per le bozze di interpretazioni)

SAC (Standard Advisory Council):

Organo consultivo con membri nominati dai Trustees composto da 30 o più membri(attualmente 49) di estrazione personale o associazionistica interessati alleproblematiche poste dai principi contabili internazionali

Funzione:

1. Fornire consulenza allo IASB sui temi da affrontare e sulle relative priorità

2. Comunicare allo IASB il punto di vista individuale o delle organizzazioni diappartenenza in merito ai più rilevanti progetti in corso di elaborazione

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Stefano Santucci17

Gli obiettivi dello IASB

Sono indicati nella Prefazione ai principi contabili internazionali (§6):

a. Sviluppare un unico insieme di principi contabili mondiali che sianocomprensibili, applicabili, di elevata qualità e tali da consentire agliutilizzatori delle informazioni contenute nei bilanci redatti in base ai principidi prendere corrette decisioni economiche

b. Promuovere l’uso e la rigorosa applicazione dei principi medesimi

c. Favorire, attraverso una intensa collaborazione con gli organisminazionali preposti alla fissazione dei principi contabili nazionali, una sempremaggiore convergenza dei principi contabili nazionali ed internazionaliverso soluzioni di elevata qualità

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Stefano Santucci18

L’attività dello IASB

I principi IAS sono il prodotto dell’attività dello IASC e sono stati recepiti dallo IASB insede di sua costituzione

I principi IFRS (International Financial Reporting Standards) costituiscono la nuovadenominazione dei principi contabili internazionali prodotti dallo IASB

Ogni futura pubblicazione, quindi, verrà denominata IFRS, salvo si tratti della revisionelimitata di un principio IAS preesistente.

Nel giugno del 2003 lo IASB ha approvato il suo primo IFRS denominato IFRS 1(acronimo di International Financial reporting Standards) – First Time Adoption ofIFRSs

Nel dicembre del 2003 lo IASB ha modificato alcuni dei principi contabili omologati dalRegolamento CE 1725/2003, nell’ambito del processo di improvement teso a ridurrele alternative di valutazione presenti nei singoli principi.

Successivamente sono stati rivisti alcuni IASs (n. 22, n. 36, n. 38 e lo stralcio delloIAS 39 sul cd. Macro-hedging) ed approvati ulteriori IFRSs (dal n. 2 al n. 8)

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Stefano Santucci19

I principi IAS-IFRS omologati al 31.12.2011

Quadro concettuale (Framework)IAS 1 : Presentazione del bilancioIAS 2 : RimanenzeIAS 7 : Rendiconto finanziarioIAS 8 : Politiche contabili, cambiamenti di

stime contabili ed erroriIAS 10 : Fatti intervenuti dopo la data di

riferimento del bilancioIAS 11 : Commesse a lungo termineIAS 12 : Imposte sul redditoIAS 14 : Informativa di settoreIAS 16 : Immobili, impianti e macchinariIAS 17 : LeasingIAS 18 : RicaviIAS 19 : Benefici per i dipendentiIAS 20 : Contabilizzazione dei contributi

pubbliciIAS 21 : Effetti delle variazioni dei cambi delle

valute estereIAS 23 : Oneri finanziariIAS 24 : Informativa di bilancio sulle

operazioni con parti correlateIAS 26 : Fondi di previdenzaIAS 27 : Bilancio consolidato e

e bilancio separatoIAS 28 : Partecipazioni in imprese collegateIAS 29 : Informazioni contabili in economie

iperinflazionate

IAS 31 : Informazioni contabili sullepartecipazioni in joint ventures

IAS 32 : Strumenti finanziari:rappresentazione in bilancio

IAS 33 : Utile per azioneIAS 34 : Bilanci intermediIAS 36 : Riduzione durevole di valore delle

attivitàIAS 37 : Accantonamenti, passività e attività

potenzialiIAS 38 : Attività immaterialiIAS 39 : strumenti finanziari: Rilevazione e

valutazioneIAS 40 : Investimenti immobiliariIAS 41 : AgricolturaIFRS 1 : prima applicazione degli IFRSIFRS 2 : pagamenti basati su azioniIFRS 3 : Operazioni di concentrazione

aziendaleIFRS 4 : Contratti di assicurazioneIFRS 5 : Attività destinate ad essere cedute o

cessateIFRS 6 : Costi di ricerca e valutazione di

risorse minerarieIFRS 7 : Strumenti finanziari: informativaIFRS 8 : informativa per settori di attivitàIFRS 9 : Strumenti finanziari

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Stefano Santucci20

Caratteristiche generali dei principi IAS-IFRS

Ambito di applicazione:

bilanci di esercizio e consolidati destinati a pubblicazione (general purpose financial statements)prevalentemente di imprese for profit

Contenuto:

Definizione delle modalità di rilevazione (recognition), di valutazione (measurement), dirappresentazione (presentation), di predisposizione delle informazioni (disclosure) e dieliminazione delle voci (derecognition) dai bilanci suddetti con riferimento ad operazioni e ad altrifatti aziendali rilevanti

Riduzione al minimo di opzioni alternative di contabilizzazione con indicazione, in tali casi,dell’opzione preferita (denominata benchmark treatment) e di quella comunque permessa(denominata allowed alternative treatment)

Minimo comune denominatore dei singoli principi: riferimento al documento framework

Data di applicazione:

Ogni principio stabilisce la data di applicazione e le modalità di transizione dal vecchio alnuovo trattamento contabile in caso di revisione dei principi

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Stefano Santucci

Il principio contabile IASB“IFRS for SMEs”

Natura:Principio dedicato alle piccole e medie imprese non tenute all’applicazionedei principi contabili internazionali FULL IFRSs emesso in forma di draft concommenti da inviare allo IASB entro il primo ottobre 2007 e pubblicato nel2009

Finalismo del principio:permettere alle PMI di utilizzare un set di principi semplificati (250 pp ca)ma molto simili ai FULL IFRSs

Nozione di PMI rilevante per il principio:“not publicly accountable entities”, cioè impresenon interessate a rivolgersi al mercato dei capitali di rischio o di debito (a

prescindere da qualsivoglia soglia dimensionale);

non appartenenti al settore finanziario;

con esigenze di redazione del bilancio destinato a pubblicazione secondostandard uniformemente validi (per export, analisi della concorrenza,finanziamento delle sedi estere, ecc) e dimensione media di 50 dipendenti

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Stefano Santucci

Benefici/vantaggi del principio:

costituire la base per una corretta applicazione ed assimilazionedei principi contabili IAS/IFRS in vista della loro adozione da partedell’impresa (per effetto della eventuale quotazione)

Rappresentare una preziosa guida operativa per le innovazionipreviste dalla direttiva 51/2003 in tema di redazione del bilanciocivilistico quale conseguenza dell’avvicinamento delle direttivecontabili ai principi IAS/IFRS

(in prospettiva) diventare la legislazione contabile di riferimentoper i bilanci delle imprese aventi sede nell’UE non assoggettate aldisposto del regolamento UE 1606/2002 e delle relative leggi direcepimento (anche rischio)

Il principio contabile IASB“IFRS for SMEs”

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Stefano Santucci

Rischi/difetti del principio :

Aggiunta di un ulteriore livello di informativa rispetto ai principi FULL IFRSsed ai Local GAAP (rischio di sproporzione costi/benefici da essi derivanti)

Effettuazione di frequenti richiami di informativa ai principi FULL IFRSs conla necessità per i preparer di conoscerli/consultarli

Introduzione di varianti nella valutazione di alcune poste dell’attivo e delpassivo rispetto ai principi FULL IFRSs relativi alle medesime materie(potenziali resistenze al cambiamento in caso di passaggio dai principi IFRSfor SMEs ai principi FULL IFRSs)

Esigenza di migliore definizione dell’ambito di applicazione del principio(evitare il paradosso secondo cui imprese quotate di qualunque dimensioneadottano i principi FULL IFRS mentre imprese senza strumenti finanziariquotati ma di dimensioni ragguardevoli possono utilizzare alternativamente

gli IFRS for SMEs o i FULL IFRSs

Il principio contabile IASB“IFRS for SMEs”

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Stefano Santucci24

Caratteristiche del Framework IASB

Denominazione:

The Conceptual Framework for Financial Reporting

Articolazione del contenuto in 4 sezioni:

1. Definizione obiettivi del bilancio

2. Caratteristiche qualitative alla base l’utilità delle informazioni

3. Definizione, rilevazione e valutazione elementi costituenti i bilanci

4. Nozione di capitale e di sua conservazione

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Stefano Santucci25

Il framework IASB

Obiettivi dichiarati del framework:

Assistere il Board dello IASB nello sviluppo dei nuovi principi contabili IFRS enella ricerca dell’armonizzazione dei principi e delle altre politiche contabiliutilizzate nella preparazione e presentazione del bilancio

Costituire un punto di riferimento utile a tutti i soggetti interessati albilancio (es. preparatori, revisori, utilizzatori, ecc.) per la correttaapplicazione ed interpretazione dei principi contabili internazionali

Dare uno schema interpretativo per consentire di risolvere problematichecontabili non disciplinate da singoli principi IAS-IFRS

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Principi contabili internazionali a.a. 2013-2014

Stefano Santucci

Obiettivo del Bilancio secondo il Conceptual Framework

Tematica centrale:

I bilanci devono essere redatti in modo da fornire agli investitori attuali epotenziali, ai finanziatori ed agli altri creditori informazioni utili aprendere decisioni in merito all’apporto di risorse finanziarie (a titolo dicapitale di rischio o di credito)

Esempi di decisioni in merito all’apporto di risorse finanziarie:

- investimento azionario (acquisto/vendita di azioni, ammontare dividendi) oobbligazionario

- Concessione o estinzione di finanziamenti

Informazioni rilevanti per il processo decisionale:

Informazioni utili a valutare la redditività degli investimenti/finanziamentieffettuati in termini di flusso di dividendi attesi o di capacità dell’impresadebitrice di servire adeguatamente il debito in termini di pagamento dellaquota capitale e degli interessi

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Stefano Santucci27

Gli utilizzatori dei bilanci e i rispettivi fabbisogni informativi

Investitori attuali e potenziali:Focus su rischio e rendimento dall’investimento(acquisto/vendita azioni, ammontare dividendi)

Dipendenti:Focus su solvibilità aziendale e possibilità diottenere benefit retributivi o pensionistici

Finanziatori:Focus su solvibilità aziendale a M/L termine pergarantire il rimborso dei debiti e degli interessi

Fornitori:Focus su solvibilità a breve termine dell’impresa

Clienti:Focus sulla continuità dell’impresa fornitricesoprattutto in caso di accordi di fornitura a M/Ltermine

Pubblica amministrazione:Focus su allocazione risorse ed attivitàdell’impresa per prendere decisioni tese aregolamentare tali aspetti

Pubblico:Focus su informazioni relative al rapporto fral’impresa ed il suo ambiente economico esociale di riferimento

Ipotesi di lavoro del Framework:

Prevalenza dei fabbisogni informativi degli investitori

Conseguenze:

Differenza rispetto alla nozione di neutralità deiPrincipi contabili nazionali (P.C. CNDC n.1)

Focalizzazione del modello sui flussi di cassa

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Gli obiettivi del bilancio

Ratio dell’obiettivo dl bilancio:

Valutare l’attitudine dell’impresa a produrre flussi di cassa odisponibilità liquide equivalenti, nonché la distribuzione temporale ed illivello di certezza di tali flussi attraverso:

Situazione patrimoniale:info su mix di risorse controllate e struttura finanziaria dell’impresa

Conto Economico e rendiconto finanziarioinfo sugli effetti economici e finanziari della variazione subita dalle attività epassività dello stato patrimoniale per cause attinenti la gestione svolta nelperiodoInfo sulle modalità di manifestazione futura dei flussi netti di risorseeconomiche e finanziarie

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto:Informazioni sulla modalità di variazione delle attività e delle passivitàdell’impresa non dipendenti dalla gestione operativa

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Stefano Santucci29

I postulati di bilancio

Principio di competenza (accrual basis of accounting):

Rilevazione in contabilità degli effetti delle operazioni al momento della loromaturazione economica e non a quello della manifestazione finanziaria

Ratio: utilità delle informazioni in merito agli incassi e agli obblighi di pagamentifuturi connessi alla rilevazione delle operazioni avvenute nel periodo amministrativo equali elementi dei flussi di cassa prospettici

Continuità (Going concern)

Redazione del bilancio nell’ipotesi di base della continuazione dell’attività per ilprevedibile futuro

Determinazione del going concern in base a tutte le informazioni disponibili alla data diriferimento del bilancio e con un orizzonte previsionale di almeno 12 mesi (IAS 1, §26)

N.B. La prudenza non è un postulato di bilancio, ma è inserita fra lecaratteristiche qualitative delle informazioni di bilancio come sottopuntodell’attendibilità, senza riferimenti al principio dell’asimmetria valutativa

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Stefano Santucci30

Caratteristiche qualitative delle informazioni di bilancio

Aspetti fondamentali:

Rilevanza e significatività delle informazioni

Rappresentazione fedele delle operazioni

Altri aspetti qualificanti:

Comparabilità

Verificabilità delle informazioni

Tempestività

Chiarezza

Rapporto fra i costi e i benefici delle informazioni

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Significatività (Relevance)

Capacità delle informazioni di fare la differenza nelle decisioni degliutilizzatori per effetto del loro valore previsionale nella valutazione deipossibili risultati di eventi futuri o nella conferma di precedenti valutazioni

Rilevanza delle informazioni (Materiality)

Criterio per giudicare la significatività inteso come influenzadell’omissione di un’informazione o di una sua imprecisarappresentazione quantitativa o qualitativa sul processo decisionaleeffettuato dagli utilizzatori tramite il bilancio

Caratteri della rilevanza

Impossibilità di indicazione di un criterio generale o di sogliequantitative in quanto elemento entity specific,

Elementi da valutare:

Natura intrinseca della informazione

Dimensione quantitativa della informazione o dell’errore ed esso associata

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Stefano Santucci32

Rappresentazione fedele (faithful representation)

Caratteri della Rappresentazione fedele :

Completezza come presenza di tutti gli elementi rilevanti dell’informazione(da ponderare considerando il rapporto fra i costi ed i benefici dellastessa

Neutralità come assenza di condizionamenti della informazione fornita con ilbilancio tesa a far prendere agli utilizzatori decisioni in qualsivoglia misurapredeterminate

Assenza di errori, vale a dire correttezza delle informazioni fornite inrelazione all’oggetto delle medesime ma non accuratezza o ricerca di unaperfezione assoluta

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Stefano Santucci33

Comparabilità

Nel tempo con riferimento ai dati di bilancio della stessa impresa pereffettuare analisi di tendenza economica, finanziaria e patrimoniale

Nello spazio fra bilanci di imprese diverse

Corollario

Costanza dei criteri di valutazione e di rappresentazione delle operazioni neltempo e nello spazio

Informazioni su ogni eventuale cambiamento dei suddetti criteri e dei relativieffetti sul bilancio di esercizio con indicazione degli effetti di tali modificheanche sui periodi precedenti (rinvio allo IAS 8)

N.B. Il cambiamento o la modifica di principi contabili da parte IASB non puòcostituire ostacolo alla comparabilità

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Stefano Santucci

Verificabilità (Verifiability)

Capacità di giudicare l’effettività della rappresentazione fedele delleoperazioni da parte di osservatori esterni indipendenti

Verifica diretta:

sulla base dell’osservazione diretta di un elemento da verificare (esempioconta della cassa)

Verifica indiretta:

Controllo dei valori di input di un modello, di una formula o di un’altratecnica di valutazione per ricalcolare i risultati usando la stessa metodologiaper verificarne la correttezza (es. ricalcolo del valore del magazzino partendodai dati di giacenza e valorizzazione)

n.b. con riferimento alle stime contabili in situazioni di incertezza laverificabilità si riferisce alla completezza delle informazioni sull’evoluzioneprospettiva considerate all’effettuazione della stima

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Stefano Santucci

Tempestività (Timeliness)

Capacità di rendere le informazioni in tempo utile per la presa delle decisionida parte dei destinatari del bilancio

Trade-off fra disponibilità e attendibilità delle informazioni

Informazioni precise possono essere inutili, così come informazioni troppotempestive possono essere inattendibili e quindi inutili per i destinatari

In generale:

Informazioni più remote sono meno rilevanti per il processo decisionale degliutilizzatori del bilancio

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Stefano Santucci36

Chiarezza (Understandability)

Le informazioni devono essere prontamente comprensibili

Presupposti:

Ragionevole grado di preparazione economica degli utilizzatori (incontrasto con gli orientamenti della giurisprudenza italiana)

Volontà di affrontare le problematiche trattate in bilancio in modo diligente

La complessità delle tematiche di bilancio, se rilevanti per il processodecisionale degli utilizzatori, non può giustificare l’omissione diinformazioni

Correlazione con la significatività delle informazioni

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Stefano Santucci37

Rapporto costi/benefici delle informazioni

Regola generale:

Giustificazione del costo di un’informazione in relazione al beneficio trattodagli utilizzatori del bilancio (processo di valutazione relativo a ogni singolafattispecie di informazione)

Il rapporto costi benefici delle informazioni come elemento che orienta loIASB nelle scelte relative alle politiche contabili da utilizzare in sede disviluppo dei nuovi principi contabili

Trattasi di valutazione da effettuare a livello di singola azienda e non suelementi di carattere generale.

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Stefano Santucci38

Elementi di struttura del bilancio

Stato patrimoniale : attività, passività e patrimonio netto

Conto economico : ricavi, costi e risultato di esercizio

Definizione di Attività:

Risorsa controllata dall’impresa, risultato di operazioni svolte in passato, dalla qualeci si attende un afflusso di benefici economici futuri

Carattere essenziale per il controllo della risorsa

Assunzione dei rischi e dei benefici associati all’utilizzo della risorsa medesima

Caratteristiche del flusso di benefici economici futuri

Capacità di contribuire, direttamente o indirettamente, all’afflusso di risorse finanziarieliquide o equivalenti o di ridurre i deflussi delle risorse medesime

Elementi accessori ma non essenziali per la definizione

Materialità della risorsa (es. beni intangibili)

titolarità di diritti giuridici sui beni (es. beni in leasing, beni generati internamente)

sostenimento in passato di costi per l’ottenimento della risorsa (es. beni donati)

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Stefano Santucci39

Rilevazione in bilancio delle attività

Condizioni per la rilevazione in bilancio delle attività:

1. Probabilità di afflusso all’impresa di benefici economici futuri(nell’accezione appena indicata) associati al bene

2. Valutazione attendibile del valore attribuibile all’attività

Corollari:

Probabilità come misura del grado di incertezza dell’afflusso dei beneficieconomici associato alla posta attiva stimata in base alle informazionidisponibili alla data di riferimento del bilancio (more likely than not)

Imputazione immediata a conto economico dei costi sostenuti tali da nondeterminare afflusso di benefici economici futuri

Mancata rilevazione della posta in bilancio in caso di impossibilità dideterminazione attendibile del valore ad essa attribuibile

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Stefano Santucci40

Passività

Obbligazioni effettivamente assunte dall’impresa (present obligations) in relazionead operazioni e altri fatti verificatisi in passato cioè doveri o impegniirrevocabili a tenere un certo comportamento per effetto di disposizionicontrattuali (gestione caratteristica, finanziaria), di leggi (area dei tributi) o diprassi consolidate

Conseguenze:distinzione fra obbligazioni (fonti di impegni irrevocabili) e impegni futuri (es.differenza fra la intenzione di effettuare un ordine ed esecuzione di un contratto)

Inserimento fra le passività delle sole passività effettivamente assunte anche se diammontare determinabile solo con il ricorso a stime

Modalità di regolamento delle passività:Pagamento in contanti, trasferimento altri beni, fornitura servizi, sostituzione diun’obbligazione con un’altra, trasformazione in patrimonio netto

Rilevazione delle passività:Probabilità del deflusso di benefici economici dall’impresa a seguito del regolamentodell’obbligazione (ad es. avvenuta esecuzione prestazione principale dello scambio)

Valutazione attendibile dell’ammontare necessario al regolamento

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Stefano Santucci41

Patrimonio netto

Valore residuo delle attività dell’impresa dopo aver dedotto tutte le passivitào attivo netto

Valore correlato ai criteri di valutazione utilizzati per le attività e lepassività e non coincidente se non per caso, con il capitale diliquidazione o di cessione

Suddivisione del patrimonio netto in parti ideali

Capitale sociale

Utili riportati a nuovo

Riserve derivanti dall’accantonamento di utili

Riserve derivanti da rettifiche per la conservazione del capitale (es. riserveda rivalutazione)

Riserve derivanti da obblighi statutari, giuridici o tributari

Altre riserve utili agli utilizzatori a prendere decisioni economiche

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Stefano Santucci42

Ricavi

Incrementi di benefici economici durante il periodo amministrativo a fronte diafflussi o di rivalutazioni di attività o di diminuzioni di passività aventi effettopositivo sulla porzione di patrimonio netto diversa dagli apporti degli azionisti

Tipologie di attività ricevute in contropartita dei ricavi:

Cassa, crediti, beni e servizi ottenuti in pagamento di forniture di beni o di servizi

Ricavi rilevati a fronte della estinzione di passività:

forniture di beni o di servizi da parte dell’impresa per estinzione debiti commerciali ofinanziari precedentemente contratti

Tipologie di ricavi (§ 75-76)

Ricavi propriamente detti (revenues) derivanti dallo svolgimento delle operazionidella gestione caratteristica (vendita di beni, prestazioni di servizi, interessi attivi,royalties, affitti attivi)

Proventi di gestione (gains) derivanti dalla cessione o dalla rivalutazione di benipatrimoniali oggetto, se rilevanti, di separata evidenziazione nel conto economico

oppure di imputazione diretta a patrimonio netto come riserve di rivalutazione

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Stefano Santucci43

Rilevazione dei ricavi in CE

Nel momento della determinazione attendibile degli incrementi di beneficieconomici durante il periodo amministrativo correlati ad afflussi o rivalutazioni diattività o a diminuzione di passività

Contemporaneità fra rilevazione dei ricavi e degli incrementi di attività o dellediminuzioni di passività ad essi correlati

IAS 1, §§ 78-80: imputazione a conto economico dei costi e dei ricavi rilevatinell’esercizio salvo espressa deroga in un principio contabile IFRS

Esempi:

IAS 8 le conseguenze delle modifiche di politiche contabili vanno a rettificare gli utiliportati a nuovo nel bilancio di apertura dell’esercizio di rettifica

IAS 16: la rivalutazione delle immobilizzazioni materiali tramite creazione di appositariserva di rivalutazione (da 1.01.2009 anche in Comprehensive IncomeStatement)

IAS 39: idem come IAS 16 per la fluttuazione del fair value delle attività disponibili perla vendita (da 1.01.2009 anche in Comprehensive Income Statement)

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Stefano Santucci44

Peculiarità dello IAS 18 -Revenues

Condizioni per poter rilevare le vendite di beni (§§ 14-19):

– Trasferimento all’acquirente di tutti i rischi e i benefici significativi della proprietà del bene (solitamente coincidente con il passaggio di proprietà, no ad es. per beni in conto vendita, vendite sottoposte a condizione fino alla sua manifestazione)

– Cessazione del controllo sul bene

– ricavo misurabile in modo attendibile (fair value corrispettivo ricevuto)

– Probabilità dell’afflusso all’impresa dei benefici economici connessi con l’operazione

– Possibilità di misurazione affidabile dei costi sostenuti o da sostenere relativamente all’operazione

Condizioni per poter rilevare le vendite di servizi (§§ 20-28):

Rilevazione del ricavo in caso di stima attendibile del risultato della prestazione di servizi in base percentuale di completamento del medesimo cioè quando:

– Probabilità dell’afflusso all’impresa dei benefici economici connessi con l’operazione

– Stima attendibile dello stato di avanzamento del servizio (metodo % di completamento)

– determinazione attendibile del ricavo e dei costi sostenuti e da sostenere ad esso associati

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Stefano Santucci45

Costi

Decrementi di benefici economici durante il periodo amministrativo afronte di deflussi o svalutazioni di attività o di incrementi di passività coneffetto negativo porzione di patrimonio netto diversa dagli apporti degliazionisti

Suddivisione in due categorie:

Costi ordinari (expenses) derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinariadell’impresa (costi di vendita, costi per il personale, ammortamenti) a frontedel deflusso o della svalutazione di attività

Perdite di gestione (losses) categoria di carattere eventualecomprendente poste eccezionali o legate alla cessione o svalutazione diattività oggetto, se rilevanti, di separata evidenziazione nel contoeconomico

N.B. sono incluse fra le perdite di gestione quelle non ancora realizzate (es.effetti del cambiamento del tasso di cambio)

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Stefano Santucci46

Rilevazione dei costi in CE

Nel momento della determinazione attendibile dei decrementi di beneficieconomici correlati ai deflussi o svalutazioni di attività o agli incrementi dipassività

Contemporaneità fra rilevazione dei costi e dei decrementi di attività o degliincrementi di passività ad essi correlati

Confronto con le disposizioni del FASB (Concept n. 6)

Expenses (par. 80): Flussi o altri utilizzi di attività o incrementi di passività (ouna combinazione delle forme precedenti) derivanti dalla consegna o dalla produzionedi beni, dalla prestazione di servizi, o da altre operazioni che caratterizzano l’attivitàordinaria dell’impresa

Losses (par. 83): decrementi di patrimonio netto derivanti da attività accessorie omarginali e diversi dalle expenses o dai rimborsi di capitale

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Stefano Santucci47

Risultato di esercizio

Risultato della correlazione fra ricavi e costi imputati a contoeconomico (matching principle) e pari alla loro somma algebrica

Correlazione diretta:

Imputazione di ricavi e di costi derivanti dalle medesime operazioni(ad es. ricavi e costo del venduto)

Correlazione indiretta fra i costi ed i ricavi:

Imputazione dei costi durante tutti i periodi di manifestazione dei beneficieconomici correlati all’utilizzo di una determinata attività attraverso tecnichedi ripartizione (ammortamento) o di svalutazione (impairment test)

Mancanza di correlazione diretta o cessazione di correlazioneindiretta:

Imputazione del costo non correlabile a benefici economici futuri o dellaquota di attività non più avente benefici economici futuri a conto economico

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Stefano Santucci48

Criteri di valutazione

Valutazione

Processo di determinazione dei valori di iscrizione delle poste di bilancio

Costo storico (Historical Cost)

Attività: corrispettivo in denaro o valorecorrente beni dati in permuta

Passività: ammontare corrispondente aimezzi finanziari ricevuti o ai pagamenti daeffettuare per l’estinzione in cond. normali

Costo corrente (Current Cost)

Attività: valore corrente delle risorsefinanziarie necessario all’acquisto di un benesimile o equivalente

Passività: valore corrente dei mezzifinanziari da utilizzare per estinguerel’obbligazione

Valore di realizzo (Realisable val.) o di regolamento (Settlement val.)

Attività: valore delle risorse finanziarieottenibili a seguito della cessione incondizioni normali

Passività: importo richiesto per ilregolamento o valore nominale delle risorsefinanziarie necessarie alla loro estinzione

Valore attuale (Present Value)

Attività: valore attuale degli afflussifinanziari generabili in futuro dal bene innormali condizioni di attività

Passività: valore attuale dei deflussifinanziari necessari alla estinzione dellepassività in normali condizioni di attività