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• Dal fabbisogno energetico agli indici di prestazione energetica
• Gli indici di prestazione energetica parziale
• Il fattore n
• Indice teorico di prestazione energetica globale
• Rendimenti η
Procedimento di dimensionamento energetico
La conoscenza del fabbisogno energetico consente di determinare l’indice
di prestazione energetica globale EPgl che è, a sua volta, la risultante
della somma di 4 indici di prestazione energetica parziale EPp, ciascuno
dei quali corrispondente a uno specifico fabbisogno energetico.
Le norme definiscono gli indici EP nel modo seguente:
• indice di prestazione energetica globale EPgl: esprime il consumo di
ener- gia primaria totale riferito all’unità di superficie utile o di volume
lordo, espresso rispettivamente in kWh/m2 • anno o kWh/m3 • anno;
• indice di prestazione energetica parziale EPp: esprime il consumo di
energia primaria totale riferito a un singolo uso energetico dell’edificio (ad
esempio solo climatizzazione invernale o solo produzione di acqua
calda sanitaria), riferito all’unità di superficie utile o di volume lordo,
espresso ri- spettivamente in kWh/m2 • anno o kWh/m3 • anno.
Dal fabbisogno energetico agli indici di prestazione energetica
I quattro indici EPp di prestazione energetica parziale
sono:
• EPi : indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale
del sistema edificio-impianto;
• EPacs :
• EPe :
• EPill :
indice di prestazione energetica per la climatizzazione
estiva; indice di prestazione energetica per l’illuminazione
artificiale.
Gli indici di prestazione energetica parziale
indice di prestazione energetica per la produzione di acqua calda
sanitaria;
Nel caso di edifici residenziali gli indici EPi e EPill si ottengono dividendo i singoli
fabbisogni energetici per la superficie utile in m2, mentre gli indici EPacs e EPe si
calcolano con i criteri stabiliti da apposite norme UNI.
EPacs viene calcolato secondo la norma UNI 11300/2 “Determinazione del
Fabbisogno dell’energia termica di un edificio per la climatizzazione
invernale e la produzione di acqua calda sanitaria”.
EPe viene calcolato secondo la norma UNI 11300/1 “Determinazione del
Fabbisogno dell’energia termica di un edificio per la climatizzazione estiva
ed invernale”.
Nel caso di edifici non residenziali si procede in modo del tutto analogo
dividendo i fabbisogni energetici per il volume anziché per la superficie.
Gli indici di prestazione energetica parziale
Il fattore n, che compare nelle formule per il calcolo degli indici teorici di
prestazione energetica parziale, si riferisce al numero dei mesi di erogazione
dell’energia.
• Nel caso di EPi , il fattore n rappresenta i mesi di riscaldamento
• Nel caso di EPe , il fattore n rappresenta i mesi di raffrescamento
• Nel caso di EPacs , se l’uso dell’acqua calda sanitaria avviene lungo
l’intero anno, il fattore n vale 12
• Nel caso di EPill , occorre considerare che l’apporto energetico è positivo
nei mesi invernali e negativo in quelli estivi
Il fattore n
La somma degli indici di prestazione energetica parziale permette di
ottenere l’indice di prestazione energetica globale teorico EPgl :
Indice teorico di prestazione energetica globale
L’indice di prestazione energetica deve tenere conto di quattro fattori (o
rendimenti):
• η e: rendimento di emissione dei corpi scaldanti;
• η g: rendimento di regolazione;
• η d: rendimento di distribuzione del fluido vettore;
• η gc: rendimento di generazione dell’energia termica.
Il prodotto di questi 4 rendimenti si chiama rendimento globale medio
stagionale e si indica con η g :
Rendimenti μ
Poiché la Norma UNI/TS 11300/2 considera che ciascuno dei 4 fattori ηe,
ηrg, ηd, ηgc riduca il valore teorico degli indici del 5% circa, l’incidenza
complessiva sul rendimento teorico risulta 0,82 circa. Dunque nei calcoli si
può assumere:
η g = 0,82
Rendimenti μ
Il valore effettivo dell’indice di prestazione energetica è quello che tiene
conto del fattore μg e vale:
Indice effettivo di prestazione energetica globale
Una volta noto il valore dell’indice effettivo di prestazione energetica EPgl
se ne confronta il valore con i valori limite (EPgl lim) forniti dalle Norme (in
funzione del rapporto S/V tra la superficie utile e il volume dell’edificio, dei
valori di gradi-giorno e della zona climatica della località).
Con questa operazione si conclude il processo di classificazione
energetica che si concretizza nella redazione di un Attestato di
certificazione energetica.
Qualora la valutazione non riguardi la prestazione energetica globale EPgl
ma una o più prestazioni energetiche parziali (per esempio la prestazione
energetica che riguarda la sola climatizzazione invernale del sistema
edificio-impianto), il confronto dovrà avvenire tra l’indice di prestazione
parziale (EPi nel nostro esempio) e il corrispondente EPlim delle Norme.
Determinazione della classe energetica
Per consentire una lettura immediata dei dati dell’Attestato di
certificazione energetica si ricorre a una targa di efficienza energetica,
che sintetizza i risultati ottenuti dai calcoli in un grafico integrato da pochi
dati essenziali.
I caratteri formali della targa di efficienza energetica sono stati definiti dagli
allegati al D.M. 26 giugno 2009 insieme ai criteri da seguire nel calcolo
della classe energetica. In determinati tipi di immobili e a seguito di
determinati tipi di intervento, questa targa deve essere esposta con le
modalità stabilite dalle norme.
La targa di efficienza energetica
Consideriamo l’esempio di targa di efficienza energetica contenuto nelle
stesse Norme (D.M. 26 giugno 2009). Esso si riferisce al solo riscaldamento
invernale di un edificio residenziale che si suppone avere un rapporto di forma S/V =
0,60 ed essere sito in una località dove GG = 2100. Poiché si tratta di un edificio
residenziale, il valore di EP è espresso in kWh/m2 anno.
L’esempio suppone che i calcoli abbiano condotto a valutare l’indice di prestazione
energetica per la climatizzazione invernale EPi = 46 kWh/m2 anno.
Confrontando dunque tale valore con la tabella dei valori limite, estratta dalle
stesse Norme, si evince che il valore di EPi (46 kWh/m2 anno) è inferiore al
valore EPlim = 48,75 kWh/m2 • anno assegnato agli edifici di classe Bi (dove, come
più volte ripetuto, il pedice i indica che si tratta di una classificazione relativa al solo
riscaldamento invernale).
La targa di efficienza energetica
Valori limite, applicabili dal 1° gennaio 2010, dell’indice di prestazione energetica per la
climatizzazione invernale, espresso in kWh/m2 • anno.
Rapporto di
forma
dell’edificio
S/V
Zona climatica
A B C D E F
fino a
600
GG
a 601
GG
a 900
GG
a 901
GG
a 1400
GG
a 1401
GG
a 2100
GG
a 2101
GG
a 3000
GG
oltre
3000
GG
≤ 0,2 8,5 8,5 12,8 12,8 21,3 21,3 34 34 46,8 46,8
≥ 0,9 36 36 48 48 68 68 88 88 116 116
Tabella dei valori di EPlim