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Logo ASL P Pr r o oc ce ed du ur r a a Verifica della conformità degli adempimenti formativi di cui allʼart. 37 comma 2 del d.lgs 8 81 1/ / 0 08 8 ALLEGATO A Rev.01 del 20/12/2016 Dipartimento di Prevenzione Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Pagina 1 di 8 ____________________________________________________________________ INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINI E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITAʼ 5. MODALITAʼ ESECUTIVE 6. DOCUMENTI AZIENDALI DI RIFERIMENTO 7. RIFERIMENTI NORMATIVI /SCIENTIFICI 8. ARCHIVIAZIONE 9. INDICATORI E CONTROLLI 10. DEBITI INFORMATIVI 11. ALLEGATI GRUPPO DI REDAZIONE Funzione nome VERIFICATO APPROVATO APPROVATO RESPONSABILE QUALITA’ …………………….. RESPONSABILE STRUTTURA EMITTENTE ……………………………………….. DIRETTORE AMMINISTRATIVO …………………………………… STATO DI AGGIORNAMENTO Pag. e/o § Natura della modifica Data 1 ------- Revisione paragrafo 4 (penultima e ultima riga della tabella responsabilità) e paragrafo 5 revisione del testo; semplificazione allegati 1, 2 e 3, che diventano un solo documento (allegato 1). 20.12.2016

Procedure per indagini infortunio sul lavoro · -Accordo Stato Regioni repertorio atti 221/CSR del 21 dicembre 2011 tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro

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ddeell 2200//1122//22001166 Dipartimento di Prevenzione

Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro

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INDICE

1. SCOPO

2. CAMPO DI APPLICAZIONE

3. TERMINI E ABBREVIAZIONI

4. RESPONSABILITAʼ

5. MODALITAʼ ESECUTIVE

6. DOCUMENTI AZIENDALI DI RIFERIMENTO

7. RIFERIMENTI NORMATIVI /SCIENTIFICI

8. ARCHIVIAZIONE

9. INDICATORI E CONTROLLI

10. DEBITI INFORMATIVI

11. ALLEGATI

GRUPPO DI REDAZIONE Funzione nome

VERIFICATO APPROVATO APPROVATO

RESPONSABILE QUALITA’

……………………..

RESPONSABILE STRUTTURA EMITTENTE

………………………………………..

DIRETTORE AMMINISTRATIVO

……………………………………

STATO DI AGGIORNAMENTO

N° Pag. e/o § Natura della modifica Data

1 ------- Revisione paragrafo 4 (penultima e ultima riga della tabella responsabilità) e paragrafo 5

revisione del testo; semplificazione allegati 1, 2 e 3, che diventano un

solo documento (allegato 1).

20.12.2016

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1. SCOPOScopo della presente procedura è descrivere le modalità per verificare la conformità degli adempimentiformativi che il datore di lavoro deve assicurare a ciascun lavoratore così come previsto dallʼart. 37 C. 1 e2 del DL.gs 81/08 e s.m.i.Lʼutilizzo di tale procedura da parte degli operatori del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambientidi Lavoro permetterà di uniformare le modalità operative sul territorio regionale.

2. CAMPO DI APPLICAZIONETale procedura si applica ogni qualvolta gli operatori del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negliAmbienti di, nellʼambito delle attività di indagine delegata o di iniziativa, Lavoro devono effettuare la verificadella conformità degli adempimenti formativi di cui al punto 1.

3. TERMINI E ABBREVIAZIONIAcronimi in ordine alfabeticoAG Autorità GiudiziariaAPG Autorità di Polizia GiudiziariaCoordinatore TdP: Coordinatore Tecnici PrevenzioneCOR Centro Operativo Regionale per Registro Mesoteliomi e Registro Tumori Naso SinusaliC.P.P.Codice di Procedura PenaleC.P. Codice PenaleDdL Datore di LavoroDM Dirigente MedicoDRS Dirigente Responsabile ServizioDVR Documento di Valutazione del rischioMC Medico CompetenteMP Malattia ProfessionalePG Polizia GiudiziariaPM Pubblico MinisteroRdP Responsabile del ProcedimentoRLS Rappresentante dei Lavoratori per la SicurezzaRLST Rappresentante dei Lavoratori Territoriale per la SicurezzaRSPP Responsabile del servizio Prevenzione e ProtezioneSIT: Sommarie Informazioni TestimonialiSPSAL Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di LavoroSS Sorveglianza SanitariaTdP: Tecnico della PrevenzioneTdP Coord.: Tecnico della Prevenzione Coordinatore di AreaU.P.G. Ufficiale di Polizia Giudiziaria

4. RESPONSABILITÀMatrice delle Responsabilità

Funzione

Attività di processo DRS Coordinatore

TdP

Operatore del Servizio

PSAL

Documento di

riferimentoIdentificazione del soggettoresponsabile I I R Identificazione macrocategoriadi rischio

I I R

Verifica adempimenti normativi I I R Allegato 1 Verifica ed archiviazione delreport di Servizio

I R C Allegato 1

Archiviazione documentazione I I R Allegato 1R = Responsabile per lʼambito di competenza C = Coinvolto, I= Informato

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5. MODALITAʼ ESECUTIVE

5.1 Identificazione del soggetto responsabile dellʼadempimento nella specifica azienda/impresaLʼoperatore del Servizio PSAL, in azienda o presso gli uffici dello stesso, richiede in forma scritta o verbale al datore di lavoro o a un suo rappresentante i documenti relativi ad eventuali deleghe effettuate ai sensi dellʼart. 16 del D.lgs 81/08 in materia di formazione dei lavoratori.

5.2 Individuazione della macrocategoria di rischio Lʼoperatore del Servizio PSAL, in azienda o presso gli uffici dello stesso, richiede in forma scritta o verbale al titolare dellʼadempimento o a un suo rappresentante la descrizione delle mansioni effettivamente svolte dal lavoratore/lavoratori/gruppo omogeneo al fine di attribuire il relativo profilo di rischio (basso, medio, alto).

5.3 Verifica della documentazione aziendale In relazione alle esigenze ispettive specifiche lʼoperatore del Servizio PSAL verifica la coerenza della documentazione aziendale rispetto agli adempimenti normativi, procedendo come di seguito specificato: • Livello minimo

− Richiesta degli attestati di formazione o documentazione del percorso formativo svolto;− verifica della conformità del percorso formativo svolto e degli attestati.

• Livello approfonditoOltre alla verifica prevista al livello minimo, devono essere verificati almeno i seguenti punti:− richiesta di informazioni al/ai lavoratore/i;− registro delle presenze;− programma del corso di formazione;− requisiti dei docenti.Il livello approfondito è comunque adottato nei casi di:a) infortunio mortale;b) specifica argomentazione su delega AG;c) specifica argomentazione su esposto.

Al termine della verifica lʼoperatore compila il report di servizio (Allegato 1) anche avvalendosi della relativa guida sinottica e ne consegna una copia al Coordinatore TdP che ne verifica la corretta compilazione e quindi la archivia in un apposito fascicolo presso gli uffici del Servizio PSAL.

5.5 Archiviazione documentazione Il report di cui allʼallegato 1 deve essere archiviata dallʼoperatore allʼinterno dellʼarchivio del Servizio relativo allʼintervento effettuato, mentre una copia della stessa deve essere inserita dallʼoperatore in un apposito fascicolo custodito dal coordinatore tecnico di Area.

6. DOCUMENTI AZIENDALI DI RIFERIMENTONon applicabile.

7. RIFERIMENTI NORMATIVI / SCIENTIFICI-D.lvo 81/2008;-Accordo Stato Regioni repertorio atti 221/CSR del 21 dicembre 2011 tra il Ministro del lavoro e delle politichesociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione deilavoratori, ai sensi dellʼarticolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.-Accordo Stato Regioni repertorio atti 153/CSR del 25 luglio 2012.-Decreto interministeriale 27 marzo 2013 - Semplificazione in materia di informazione, formazione esorveglianza sanitaria dei lavoratori stagionali del settore agricolo.-Decreto interministeriale 06 marzo 2013.-Accordo Stato Regioni repertorio atti 128/CSR del 07 luglio 2016.Circolare N. 20 del 2011 del 29/07/2011- Oggetto: attività di formazione in materia di salute e sicurezza svoltada enti bilaterali e organismi paritetici o realizzata in collaborazione con essi.Circolare n. 13/2012 del 05/06/2012 Oggetto: Nozione organismi paritetici nel settore edile - soggetti legittimatiallʼattività formativa

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Interpello N. 11/2013 del 24/10/2013 - Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Interpello N. 13/2013 del 24/10/2013 - Lavoro a domicilio Interpello N. 18/2013 del 20/12/2013 – Obbligo di formazione, ai sensi dellʼart. 37, dei lavoratori che svolgono funzioni di RSPP

8. ARCHIVIAZIONEIl presente documento e gli allegati vengono archiviati presso le sedi del Servizio PSAL.

9. INDICATORI E CONTROLLI

OBIETTIVO Tipo di controllo

Frequenza controllo

Resp. controllo

Indicatore (formula)

Standard / valore atteso

Resp. rilevazione

Uniformare lʼattività di

compilazione

Completa compilazione dellʼAllegato 1

Annuale Coordinatore TdP

N° allegati correttamente compilati/ N° totale allegati

x100

70% DRS

Uniformare lʼattività di

archiviazione

Corretta archiviazione dellʼAllegato 1

Annuale (in un

campione di almeno 10

report)

Coordinatore TdP

N° fascicoli correttamente archiviati/ N°

totale fascicoli x100

90% DRS

Del risultato delle attività di controllo, viene informato periodicamente il Dirigente Responsabile di Servizio.

10. DEBITI INFORMATIVISistema informativo AziendaleSistema informativo Regionale per la registrazione delle attività dei Servizi P.S.A.L. delle USL della RegioneUmbria (trasmissione dati trimestrale).

.

11. ALLEGATI Allegato 1 –Report di servizio dellʼattività di verifica della formazione

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Allegato 1 Report di Servizio dellʼattività di verifica della formazione Servizio PSAL…………………………………………….Operatore/i………………………………………………………. Persone presenti per l'Azienda …................................................................................................................................ Ragione sociale, indirizzo, CF/PIVA, timbro della ditta ............................................................................................... …................................................................................................................................................................................... …................................................................................................................................................................................... Attività svolta …............................................................................................................................................................. Settore ATECO 2007 ….......................................................................................................... Totali addetti …....................................................................................................................... Lavoratori stranieri □ SI.......................... □ NO ...................................................................

Motivo della verifica

Vigilanza programmata ���� Inchiesta infortunio ���� Malattia professionale ���� Altro …………………………………………………………………….

Lavoratori oggetto della verifica

Tutti ���� Gruppo omogeneo (indicare codice ATECO e mansione)

……………………………………………………………………………………………………………………………………

Singolo lavoratore (nome, cognome, mansione)

……………………………………………………………………………………………………………………………………

Modalità di verifica � � � � Livello minimo � � � � Livello approfondito Attestazione formazione pregressa antecedente al 11/01/2013Indicazione del soggetto organizzatore del corso ���� Richiesta di informazioni al/ai

lavoratore/i ����

Normativa di riferimento ���� Registro delle presenze ���� Dati anagrafici e profilo professionale del corsista ���� Programma del corso di formazione ���� Specifica della tipologia di corso seguito con indicazione del settore di riferimento e relativo monte ore frequentato (lʼindicazione del settore di appartenenza è indispensabile ai fini del riconoscimento dei crediti)

���� Requisiti dei docenti ����

Periodo di svolgimento del corso ���� Altro……………………………………………………………

���� Firma del soggetto organizzatore del corso ���� Indicazione del soggetto organizzatore del corso ���� Normativa di riferimento ���� Attestazione formazione pregressa antecedente al 11/01/2013 Documentazione attestante (verbali formativi, attestati, progetti formativi regionali, progetti formativi di settore…..)

����

E-learning (tracciabilità) ����

Esito Formazione adeguata ���� Formazione non adeguata ����

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Archiviazione del report Consegna copia al coordinatore ���� Fascicolo dellʼazienda ���� Archivio inchieste infortuni ���� Archivio inchieste malattia professionale ����

Data………………………………………

Firma Operatore PSAL _________________________________

Nota per formazione antecedente allʼ11/01/2013 LʼAccordo prevede che la formazione “formalmente e documentalmente approvata” prima dellʼentrata in vigore dellʼAccordo (11.01.2012) ed effettuata entro il 11.01.2013 è considerata valida e permette di non far frequentare ai lavoratori i moduli di formazione generale e specifica. Il concetto del “formalmente e documentalmente approvato” è soggetto a numerose interpretazioni. Sicuramente se è stato presentato (prima dellʼentrata in vigore dellʼaccordo) un progetto formativo in attesa di finanziamento si rientra in tale “deroga” così come ad esempio se è stato approvato un progetto formativo (che abbia data certa, ossia siano presenti le firme del Datore di Lavoro, RSPP, RLS e Medico Competente) in occasione delle riunioni annuali per la sicurezza (art. 35 D.Lgs 81/2008) antecedenti allʼentrata in vigore dellʼAccordo. Si vuole fare notare che passati mesi dall'entrata in vigore dellʼAccordo, erogare formazione in deroga ai moduli di formazione generale e specifica è una possibilità di fatto esaurita.

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Guida sinotticaData assunzione Formazione (non comprende l'addestramento e la formazione prevista nei titoli successivi al

Titolo I) Aggiornamento

Primadell'11/01/2012

□ Corso effettuato e concluso entro il 11/01/2012□ e-learning □ presenza(conforme a previsioni normative e contratto Ccnl); deve fare aggiornamento

□ 6 oreentro il11/01/2017

Termini scaduti □ Formazione conforme a previsioni normative e contratto Ccnl, conclusa da più di 5 anni al11/01/2012; deve aver fatto aggiornamento entro 11/01/2013□ e-learning □ presenza

□ 6 oreentro il11/01/2013

Termini scaduti □ Corso già approvato e formalmente approvato all'11/01/2012 e conforme a previsioni normativeprecedenti e contratto Ccnl; effettuato e concluso entro il 11/01/2013□ e-learning □ presenza

□ 6 oreentro il11/01/2017

Dopo dell'11/01/2012

Prima dell'assunzione o entro max 60 giorni dalla stessa FORMAZIONE GENERALE (credito formativo permanente) □ 4 ore□ e-learning □ presenzaFORMAZIONE SPECIFICA (credito formativo in casi specifici- vedi nota 1)Ateco-Rischi infortuni,-Meccanici generali,-Elettrici generali,-Macchine,-Attrezzature,-Cadute dallʼalto,-Rischi da esplosione,-Rischi chimici,-Nebbie - Oli - Fumi - Vapori - -Polveri,-Etichettatura,-Rischi cancerogeni,-Rischi biologici,-Rischi fisici,-Rumore,-Vibrazione,-Radiazioni,-Microclima e illuminazione,-Videoterminali,-DPI Organizzazione del lavoro,-Ambienti di lavoro,-Stress lavoro-correlato,-Movimentazione manuale carichi,-Movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi trasporto),-Segnaletica,-Emergenze,-Le procedure di sicurezza con riferimento al profilo di rischio specifico,-Procedure esodo e incendi,-Procedure organizzative per il primo soccorso,-Incidenti e infortuni mancati,-Altri Rischi.□ rischio basso□ rischio medio□ rischio alto□ programma□ attestato

□ 6 ore ogni5 anni daltermine delcorso diformazione

1 anno____ 2 anno____ 3 anno____ 4 anno____ 5 anno____

□ e-learning□ presenza

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Nota 1- Formazione specifica da ripetere se: a) trasferimento o cambio di mansione, introduzione di nuove attrezzature, nuove tecnologie, nuove sostanze opreparati pericolosi;b)il lavoratore proviene da unʼazienda di un settore produttivo diverso;da integrare se:a) il lavoratore proviene dalla stessa azienda multiservizi ma adibito a nuove mansioni a maggior rischio;b) il lavoratore proviene da unʼazienda dello stesso settore produttivo ma con tipi o livelli di rischio differenti.Nota 2- una parte non superiore ad 1/3 (2 ore) del percorso di aggiornamento può essere svolta anche con lapartecipazione a convegni o seminari, a condizione che essi trattino le materie di cui al punto 9 dellʼAccordo StatoRegioni del 21/12/2011 e che prevedano una verifica finale di apprendimento.Nota 3 – I corsi di formazione per i lavoratori vanno realizzati previa richiesta di collaborazione (anche tramite postaelettronica), da parte del Datore di Lavoro, agli Enti Bilaterali e agli Organismi Paritetici. Nel caso i cui il Datore diLavoro intenda far svolgere la formazione da un ente formativo, può dare specifico mandato a questo di inviare, persuo conto, la richiesta di collaborazione allʼorganismo paritetico.Nota 4- Lavoratori atipici (somministrati, …. ) riferimento art.3 c.5.6.7.8.9.10 Dlgs 81/08. Per i somministrati la formazione deve essere coerente con le disposizioni dei CCNL ove esistenti o secondo quanto concordato tra somministratore e utilizzatore (in genere: formazione generale a carico del somministratore e formazione specifica a carico dellʼutilizzatore). In mancanza di accordi, la formazione a carico del somministratore riguarda solo le attrezzature di lavoro necessarie allo svolgimento dellʼattività lavorativa. Nota 5- La formazione e-learning è consentita nella formazione generale e nellʼaggiornamento, fermo restando che è necessaria la verifica di apprendimento finale in presenza.

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INDICE 1. SCOPO2. CAMPO DI APPLICAZIONE3. TERMINI E ABBREVIAZIONI4. RESPONSABILITAʼ5. MODALITA ̓ESECUTIVE6. DOCUMENTI AZIENDALI DI RIFERIMENTO7. RIFERIMENTI NORMATIVI /SCIENTIFICI8. ARCHIVIAZIONE9. INDICATORI E CONTROLLI10. DEBITI INFORMATIVI11. ALLEGATI

GRUPPO DI REDAZIONE Funzione nome

SERVIZI PSAL REGIONE UMBRIA

VERIFICATO APPROVATO APPROVATO

STATO DI AGGIORNAMENTO

N° Pag. e/o § Natura della modifica Data

1 ….. Aggiornamento e revisione ………..

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1. SCOPOLa presente procedura stabilisce le modalità necessarie per :

− valutare gli infortuni sul lavoro di cui i Servizi PSAL vengono a conoscenza ai finidellʼeventuale attivazione della relativa indagine;

− incaricare il personale SPSAL dellʼindagine;− compiere le attività necessarie ai fini dell'indagine;− redigere gli atti relativi.

2. CAMPO DI APPLICAZIONESi definisce infortunio sul lavoro qualsiasi evento dannoso che incide sulla capacità lavorativa dellavoratore ed è cagionato da una causa violenta in occasione di lavoro.La presente procedura si applica alle indagini per infortunio sul lavoro che vengono attivate sudelega dell'A.G. o di iniziativa dei Servizi PSAL del Dipartimento di Prevenzione, comprese quelleconseguenti ad interventi in pronta disponibilità.

3. TERMINI E ABBREVIAZIONIAcronimi in ordine alfabeticoAG Autorità GiudiziariaAPG Autorità di Polizia GiudiziariaCoordinatore TdP: Coordinatore Tecnici PrevenzioneCOR Centro Operativo Regionale per Registro Mesoteliomi e Registro Tumori Naso SinusaliC.P.P.Codice di Procedura PenaleC.P. Codice PenaleDdL Datore di LavoroDM Dirigente MedicoDRS Dirigente Responsabile ServizioDVR Documento di Valutazione del rischioMC Medico CompetenteMP Malattia ProfessionalePG Polizia GiudiziariaPM Pubblico MinisteroRdP Responsabile del ProcedimentoRLS Rappresentante dei Lavoratori per la SicurezzaRLST Rappresentante dei Lavoratori Territoriale per la SicurezzaRSPP Responsabile del servizio Prevenzione e ProtezioneSIT Sommarie Informazioni TestimonialiSPSAL Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di LavoroSS Sorveglianza SanitariaTdP: Tecnico della PrevenzioneTdP Coord: Tecnico della Prevenzione CoordinatoreU.P.G. Ufficiale di Polizia Giudiziaria

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4. RESPONSABILITAʼMatrice delle Responsabilità

Funzione

Fasi Attività di processo

DRS/ Deleg

ato Coordinatore

TdP 1° Tdp 2° TdP Documento di riferimento

Valutazione e attivazione indagine R C Criteri di valutazione

Assegnazione e registrazione indagine I R C

Allegato 1

Esecuzione indagine I I RRedazione della relazione conclusiva e invio I R C

Registrazione e archiviazione I I RR = Responsabile per lʼambito di competenza C = Coinvolto, I= Informato

5. MODALITA̓ ESECUTIVE

5.1 Valutazione e attivazione dellʼindagineL'informazione inerente l'infortunio giunge al Servizio PSAL nellʼambito territoriale di competenza tramite le seguenti modalità:

a) comunicazione scritta da parte di AG, Forze dell̓ ordine, INAIL, Pronto Soccorso ospedalieri e/oaltri enti o soggetti;

b) comunicazione telefonica in orario di servizio da parte di AG, Forze dell̓ ordine, Pronto Soccorsoospedalieri e/o altri enti o soggetti;

c) attivazione telefonica in servizio di pronta disponibilità da parte di AG, Forze dellʼordine, ProntoSoccorso ospedalieri e/o altri enti o soggetti.

Le deleghe di indagine trasmesse dalla Procura della Repubblica vengono poste allʼattenzione del DRS che procede secondo le modalità di cui al punto 5.2. utilizzando la scheda di cui allʼallegato 1. Per le altre segnalazioni lʼistruttoria ai fini della archiviazione o attivazione della indagine di iniziativa viene effettuata dal DRS o da altro soggetto da questi delegato (scheda allegato 1). In caso di comunicazioni telefoniche, in assenza del D.R.S. e del delegato, la valutazione verrà effettuata dal T.d.P. Coord. o da altro TdP in servizio che comunque provvederà a darne tempestiva informativa al DRS/delegato. I criteri di valutazione sono i seguenti: • l̓ indagine deve essere sempre attivata nei seguenti casi:

- infortuni mortali;- infortuni con prognosi riservata o pericolo di vita;- infortuni con lesioni gravi/gravissime (prognosi iniziale > 40 giorni).

• lʼindagine può essere attivata per gli infortuni in cui a prescindere dall'entità delle lesioniriportate, la modalità di accadimento o altri elementi possono far ipotizzare la sussistenza diviolazioni della normativa di sicurezza e/o igiene del lavoro; sarà quindi cura del D.R.S. o suodelegato, valutare, caso per caso, lʼopportunità di attivare lʼindagine, anche in relazione aicarichi di lavoro del servizio.

• lʼindagine non deve essere attivata nel caso in cui in base alle informazioni a disposizione, siemerge che lʼinfortunio è accaduto in un ambito che non è di competenza del Servizio PSAL (ad esempio, lʼincidente stradale in itinere) o in caso di evidente accadimento accidentale (es.“mentre camminava metteva male un piede e cadeva”, ecc…..)

5.2 Assegnazione dellʼindagine In caso di attivazione della indagine il Coordinatore TdP in base ai carichi di lavoro, assegna lʼattività di norma a due TdP, uno dei quali individuato come Responsabile dellʼIndagine, dandone comunicazione al DRS. In caso di infortunio per il quale è richiesto lʼintervento immediato, si attiverà il personale presente in servizio o in pronta disponibilità.

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Lʼassegnazione/attivazione viene registrata, da parte del Coordinatore, su apposito registro cartaceo o informatizzato (allegato 2).

5.3 Esecuzione indagini Il team di operatori individuati potrà richiedere, in ragione della particolare complessità tecnica del caso, soprattutto in caso di infortuni mortali, la collaborazione di altre figure professionali, presenti allʼinterno del Servizio, informandone , il TdP Coord. e DRS. Le indagini delegate dovranno essere condotte con le modalità ed i tempi dettati dallʼAutorità Giudiziaria. Le indagini di iniziativa del Servizio dovranno essere avviate e concluse nel più breve tempo possibile e comunque non oltre 120 (centoventi) giorni dalla data di assegnazione dell'incarico, fatti salvi casi di particolare complessità e/o quelli in cui il prolungamento dei tempi non è dipendente dal TdP (es.: attesa di documentazione richiesta, attesa di relazioni tecniche da parte di soggetti esterni, ecc.). Eventuali difficoltà tecniche od organizzative che impediscano al personale di concludere le indagini nei tempi indicati, dovranno essere tempestivamente comunicate al Coordinatore dei TdP e al DRS, concordando un ulteriore termine di conclusione dellʼindagine ed annotandolo sul registro. Il TdP responsabile dellʼindagine è tenuto ad informare il Coordinatore TdP e il DRS dello stato di avanzamento delle indagini. Le attività di indagine sono finalizzate a: • ricostruzione della dinamica dell'infortunio, • accertamento di eventuali reati previsti agli artt. 589 e 590 del c.p. per violazione delle norme di igiene

e sicurezza sul lavoro• individuazione dei relativi responsabili. Esse dovranno pertanto prevedere:

• Comunicazione preliminare della attivazione delle indagini alla Procura della Repubblica in caso diinfortuni mortali, gravi o gravissimi (come da specifica richiesta della Procura della Repubblica diPerugia) anche tramite nota via fax;

• Sopralluoghi sul luogo di accadimento, il primo dei quali nella immediatezza dei fatti e comunque il piùtempestivamente possibile, al fine di intervenire in assenza di modifiche sostanziali dei luoghi e/o dellecose interessate e di evitare il protrarsi di eventuali condizioni di rischio ancora in essere. Nel corsodel sopralluogo dovrà essere effettuata una attenta ricognizione dei luoghi di lavoro e degli ambienti,attrezzature, oggetti, sostanze chimiche coinvolti nell'infortunio o comunque ritenuti rilevanti ai finiconoscitivi, procedendo a tutti i rilievi ed accertamenti del caso (in particolare rilievi metrici, fotografici,filmati)

• Sequestro probatorio o preventivo, a seconda dei casi, di eventuali luoghi di lavoro, macchine,impianti, attrezzature, ecc., ritenute rilevanti ai fini della conservazione/individuazione delle fonti diprova o della incolumità delle persone. Il sequestro verrà effettuato secondo le procedure previstedagli artt. 354 o 321 del c.p.p., contattando, di norma, il magistrato reperibile.

• Identificazione dei testimoni e delle persone in grado di riferire sui fatti, nonché della persona nei cuiconfronti vengono svolte le indagini, secondo procedure dellʼart. 349 del c.p.p..

• Raccolta delle Sommarie Informazioni testimoniali:− delle persone che possono riferire circostanze utili ai fini delle indagini ex art. 351 c.p.p.;− della/e persona/e nei cui confronti vengono svolte le indagini, secondo procedure dellʼart 350

del c.p.p.• Acquisizione della documentazione ritenuta utile ai fini dello svolgimento dell̓ indagine.• Richiesta di nomina di eventuali Consulenti Tecnici necessari allo svolgimento delle indagini, a norma

dellʼart. 348 c.p.p., concordando con il P.M..• Redazione del verbale di identificazione, di elezione del domicilio ed eventuale nomina del difensore

per i soggetti gravati da Responsabilità correlate allʼevento

5.5 Redazione relazione conclusiva ed invio a AG Al termine delle indagini, gli operatori dovranno darne comunicazione allʼ A.G. competente tramite relazione a firma degli stessi, completa di allegati, informandone contestualmente il DRS ed il

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Coordinatore TdP. Eventuali “informative brevi”, con archiviazione degli allegati presso il servizio PSAL, potranno essere concordate con le singole Procure di riferimento.

5.6 Registrazione e archiviazione Il TdP responsabile dellʼindagine provvede alla registrazione dellʼattività svolta nel sistema informativo del Servizio. Inoltre, provvede allʼarchiviazione degli atti cartacei nellʼapposito archivio dividendoli per anno di accadimento dellʼinfortunio.

Diagramma di flusso

NO

Si

NO

SI

SI

6. DOCUMENTAZIONE AZIENDALE DI RIFERIMENTONon applicabile.

7. RIFERIMENTI NORMATIVI/SCIENTIFICICodice Penale, Codice Procedura penale, D.L.gs 81/2008, L.833/1978 art. 21, D.L.gs 758/94.

8. ARCHIVIAZIONEIl presente documento viene archiviato presso gli uffici del Servizio PSAL.

9. INDICATORI E CONTROLLI

Ricezione infortunio sul lavoro Valutazione

Assegnazione dell’indagine

Esecuzione dell’indagine

Archiviazione

Attivazione indagine indagine

Responsabilità in merito all’evento

-Comunicazione di notizia di reato all’A.G.-Informazione DRS e coordinatore Tdp

1. Inchiesta su Delega: rapportoconclusivo alla A.G.

2. Inchiesta di iniziativa: rapportoalla A.G. con relazione breve sedel caso.

Registrazione ed archiviazione atti

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OBIETTIVO TIPO DI CONTROLLO

Frequenza controllo

Resp. controllo

INDICATORE (formula)

STANDARD / valore atteso

RESP. RILEVAZ.

Rispetto della tempistica

Verifica su registro assegnazione

mensile Coordinatore TdP

N° indagini concluse entro i termini previsti / Totale indagini svolte x 100

75% anno R.D.S.

10. DEBITI INFORMATIVI.

Sistema informativo AziendaleSistema informativo Regionale per la registrazione delle attività dei Servizi P.S.A.L. delle USLdella Regione Umbria (trasmissione dati trimestrale).

11. ALLEGATIAllegato 1 Scheda istruttoriaAllegato 2 Registro infortuni.

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REGISTRO INFORTUNI Allegato 2

Anno ................

INFORTUNATO (Cognome e Nome)

DATA INFORTUNIO DITTA ATTIVAZIONE (Delega,

iniziativa, reperibilità, ecc) TdP

RESPONSABILE COLLABORATORE/I DATA ASSEGNAZIONE

DATA CHIUSURA

1

2

3

4

5

6

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Allegato 1

Servizio PSAL____________________

DATA…………………….

INFORTUNIO…………………………………

VALUTAZIONE DEL DRS / DELEGATO ARCHIVIAZIONE ATTIVAZIONE INDAGINE

ASSEGNAZIONE AI TECNCI : TECNICO RESPONSABILE INDAGINE……………………….. SECONDO TECNICO ………………………………..

DATA………………. Il TdP Coord…………………..

DATA Conclusione della indagine ……………………….

ESITO : RAPPORTO PROCURA NESSUN REATO RAPPORTO PROCURA CON CNR CORRELATA ALL’EVENTO RAPPORTO PROCURA CON CNR NON CORRELATA ALL’EVENTO

Gli Operatori………………………………………….

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INDICE

1. SCOPO

2. CAMPO DI APPLICAZIONE

3. TERMINI E ABBREVIAZIONI

4. RESPONSABILITAʼ

5. MODALITAʼ ESECUTIVE

6. DOCUMENTI AZIENDALI DI RIFERIMENTO

7. RIFERIMENTI NORMATIVI /SCIENTIFICI

8. ARCHIVIAZIONE

9. INDICATORI E CONTROLLI

10. DEBITI INFORMATIVI

11. ALLEGATI

GRUPPO DI REDAZIONE Funzione nome

VERIFICATO APPROVATO APPROVATO

RESPONSABILE QUALITA’

……………………..

RESPONSABILE STRUTTURA EMITTENTE

………………………………………..

DIRETTORE AMMINISTRATIVO

……………………………………

STATO DI AGGIORNAMENTO

N° Pag. e/o § Natura della modifica Data

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1. SCOPOLo scopo della presente procedura è garantire la gestione appropriata, uniforme e trasparente, dellesegnalazioni inoltrate da cittadini, enti, associazioni e lavoratori al Servizio PSAL.

2. CAMPO DI APPLICAZIONELa presente procedura riguarda la gestione delle segnalazioni pervenute al Servizio PSAL nelle forme dicui al punto 5.1 relative a presunti inconvenienti igienico-sanitari o condizioni di rischio in ambiente dilavoro o presunte inosservanze alla normativa di competenza. Rientrano in questo ambito anche lesegnalazioni trasmesse, per le verifiche di competenza, da altri servizi di ASL (es. ISP, IAN, ecc.) o daaltri organi di vigilanza (es. DPL, NAS, NOE, ecc.).

3. TERMINI E ABBREVIAZIONIAcronimi in ordine alfabeticoAG Autorità GiudiziariaAPG Autorità di Polizia GiudiziariaCoordinatore TdP: Coordinatore Tecnici PrevenzioneCOR Centro Operativo Regionale per Registro Mesoteliomi e Registro Tumori Naso SinusaliC.P.P.Codice di Procedura PenaleC.P. Codice PenaleDdL Datore di LavoroDM Dirigente MedicoDRS Dirigente Responsabile ServizioDVR Documento di Valutazione del rischioMC Medico CompetenteMP Malattia ProfessionalePG Polizia GiudiziariaPM Pubblico MinisteroRdP Responsabile del ProcedimentoRLS Rappresentante dei Lavoratori per la SicurezzaRLST Rappresentante dei Lavoratori Territoriale per la SicurezzaRSPP Responsabile del servizio Prevenzione e ProtezioneSIT: Sommarie Informazioni TestimonialiSPSAL Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di LavoroSS Sorveglianza SanitariaTdP: Tecnico della PrevenzioneTdP Coord.: Tecnico della Prevenzione Coordinatore di AreaU.P.G. Ufficiale di Polizia Giudiziaria

4. RESPONSABILITÀMatrice delle Responsabilità

Funzione

Attività di processo DRS Coordinatore

TdP Operatore del

servizio Documento di riferimento

Ricezione della segnalazione C R Allegato 1 – Parte A

Valutazione della segnalazione R C Allegato 1 – Parte B

Registrazione e assegnazione dellʼindagine I R C

Allegato 1 – Parte C Allegato 2- Registro delle segnalazioni

Svolgimento dellʼindagine I I R Allegato 1 – Parte D

Archiviazione I R Allegato 1

Registrazione I R I Allegato 2- Registro delle segnalazioni

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R = Responsabile per lʼambito di competenza C = Coinvolto I= Informato

5. MODALITAʼ ESECUTIVE5.1 Ricezione della segnalazione

La segnalazione può pervenire al Servizio PSAL, in modalità telefonica, scritta o verbale. In caso di modalità telefonica o verbale lʼoperatore PSAL che riceve la segnalazione dovrà verificare per quanto possibile la veridicità della fonte (identificazione dellʼesponente e richiesta del numero telefonico con chiamata per verifica, ecc.). La segnalazione scritta (in qualunque forma trasmessa anche per mail o fax), deve essere protocollata dal personale amministrativo che compilerà anche lʼapposita scheda (Allegato 1-parte A) rimettendo il tutto al DRS per il seguito di competenza In caso di segnalazione telefonica o verbale la scheda (Allegato 1-parte A) sarà compilata direttamente dallʼoperatore che ha ricevuto la segnalazione rimettendo il tutto al DRS per il seguito di competenza. Qualora si ravvisi una situazione di urgenza ed il DRS non è in sede, lʼoperatore che ha ricevuto la segnalazione provvederà a raggiungerlo telefonicamente o, in alternativa, informerà il DM in servizio o il TdP Coord. di area.

5.2 Valutazione della segnalazione Il DRS verifica i contenuti della segnalazione e i requisiti formali e al fine di definire le successive azioni. I requisiti formali minimi per lʼaccettazione della richiesta sono:

Segnalazione scritta Nome e cognome Recapito telefonico Indirizzo esponente Indicazioni relative alla problematica segnalata e sua localizzazione Firma Segnalazione telefonica-verbale Nome e cognome Recapito telefonico Indirizzo esponente Indicazioni relative alla problematica segnalata e sua localizzazione

Le segnalazioni potranno quindi essere classificate come: − segnalazione di competenza e con requisiti formali minimi rispettati: attivazione dellʼindagine;− segnalazione di competenza e con requisiti formali minimi non rispettati: archiviazione, fatta

eccezione nel caso in cui la segnalazione riguardi fatti o circostanze che possono essere causa diestremo danno alla salute (esempio rischio di cadute dallʼalto, elettrocuzione etc.), per cui il DRSritiene di attivare lʼindagine;

− segnalazione NON di competenza: trasmissione ai competenti Servizi/Enti se non già in indirizzo earchiviazione della scheda.

Il DRS compila lʼAllegato 1 – parte B, stabilendo anche se lʼintervento deve essere immediato o programmabile, e consegna il fascicolo al Coordinatore TdP.

5.3 Registrazione e eventuale assegnazione dellʼindagineIl Coordinatore TdP annota i dati della segnalazione nellʼapposito registro (Allegato 2) e dà alla scheda il corrispondente numero progressivo (numero che deve essere riportato sul frontespizio del fascicolo relativo alla pratica), quindi assegna la pratica ad un operatore del Servizio (prima riga dellʼAllegato 1 –parte C), o procede alla sua archiviazione o trasmissione al servizio/ente competente, secondo le indicazioni del DRS.

5.4 Svolgimento dellʼindagineLʼoperatore svolge lʼindagine nel rispetto della riservatezza dei dati dellʼesponente e circoscrivendo lʼintervento allʼoggetto dellʼesposto. A conclusione dellʼintervento, lʼoperatore completa la compilazione della scheda Allegato 1-parte D (modello semplificato modulabile a seconda dei casi), restituendola al DRS per la eventuale risposta allʼesponente/segnalatore. Completata lʼistruttoria, la pratica viene restituita al TdP Coord. per il completamento della registrazione (allegato 2) e archiviazione.

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5.5 ArchiviazioneIl fascicolo relativo allʼindagine viene archiviato dal Tdp Coord. nellʼarchivio del Servizio PSAL relativo allʼazienda o al cantiere, oppure nello specifico archivio per gli esposti.

5.6 Registrazione Il Coordinatore TdP competente completa la compilazione del registro delle segnalazioni (allegato 2).

Diagramma di flusso delle attività

6. DOCUMENTI AZIENDALI DI RIFERIMENTONon applicabile.

7. RIFERIMENTI NORMATIVI / SCIENTIFICID.lvo 81/08 e altra normativa specifica relativa alle competenze PSAL

Ricezione della segnalazione

Valutazione della segnalazione

Segnalazione di competenza

Requisiti formali rispettati

Archiviazione

Fatti o circostanze che possono essere causa di

estremo danno alla salute

Trasmissione ai Servizi o enti competenti

SI

NO

SI

Attivazione dell’indagine Archiviazione

NO

Registrazione

SI NO

Archiviazione

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8. ARCHIVIAZIONEIl presente documento e gli allegati vengono archiviati presso le sedi dei Servizi PSAL.

.

9. INDICATORI E CONTROLLI

Obiettivo Tipo di controllo Frequenza controllo

Resp. del controllo

Indicatore (formula)

Standard /

Valore atteso

Resp. rilevazione

Corretta registrazione dellʼattività

Verifica della completezza della compilazione dellʼallegato 1

Annuale (in un

campione random

non inferiore a 10 schede)

Coordinatore TdP

Allegati del campione completamente compilati / totale allegati del campione

70% DRS

10. DEBITI INFORMATIVISistema informativo AziendaleSistema informativo Regionale per la registrazione delle attività dei Servizi P.S.A.L. delle USL della RegioneUmbria (trasmissione dati trimestrale).

11. ALLEGATIAllegato 1 – Scheda di registrazione della segnalazioneAllegato 2 – Registro delle segnalazioni

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Allegato 1 PARTE A

Servizio PSAL____________________ Operatore che riceve la segnalazione ______________________________

SEGNALAZIONE scritta N°______________ verbale

Data ______________ Ora_____________ telefonica

AUTORE DELLA SEGNALAZIONE: Sig.________________________________qualifica:____________________________

recapito telefonico e indirizzo: ______________________________________________________________________________

contatto telefonico verificato positivamente: SI NO NON NECESSARIO

CANTIERE DELLA DITTA: _______________________________________________________________________________

AZIENDA: _____________________________________________________________________________________________

ALTRO: _______________________________________________________________________________________________

INDIRIZZO: ____________________________________________________________________________________________

PROBLEMATICHE SEGNALATE: _________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________________

Allegati: ________________________________________________________________________________________________

Preso in visione/informato il DRS __________________________________________________

In data ______________________________ alle ore _____________________

PARTE B Archiviato senza indagine in quanto assenza dei requisiti formali e di rischio concreto

non competenza PSAL trasmissione ad altri soggetti non in indirizzo (indicare quali ………………………………………………….)

Attivazione intervento immediato Attivazione intervento programmabile

(con trasmissione del fascicolo al TdP Coord.)

Data___________________ Il DRS_______________________________

PARTE C Assegnato a _____________________ In data ____________ Il Coordinatore dei Tecnici_____________________________

Restituzione al DRS in data ____________________ Informativa dell’esponente SI NON NECESSARIA

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Allegato 1 PARTE D

AL DIRIGENTE RESPONSABILE

DEL SERVIZIO PSAL

OGGETTO: RELAZIONE TECNICA SEGNALAZIONE N……….. DEL ………………..

AVENTE PER OGGETTO ________________________________________________________________________________

In riferimento alla segnalazione di cui sopra i sottoscritti operatori di questo Servizio riassumono quanto segue:

Data e luogo accessi……………………………………………………………………………………………….. Persone presenti e loro qualifica…………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………

Descrizione di quanto rilevato………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………

Rilievi effettuati (foto, misure, ecc) ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… A conclusione dell'intervento:

non sono emerse inosservanze in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sono stati emessi provvedimenti di contravvenzione

sanzione amministrativa disposizione

nei confronti di ………………………………………………………….. altro (attivazione altri servizi/enti, accertamenti in corso, ecc.)

……………………………………………………………………………….. Data

I Verbalizzanti __________________________________

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Allegato 2 ANNO……………

TIPOLOGIA SEGNALAZIONE ESPONENTE DATA DI

ARRIVO DATA

ATTIVAZIONE OPERATORI DATA FINE PROVVEDIMENTI INCONTRI CON DL, MC,

RSPP, RLS, SINDACATI

1234567891011121314151617181920212223

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1

INDICE 1.SCOPO2.CAMPO DI APPLICAZIONE3.TERMINI E ABBREVIAZIONI4.RESPONSABILITAʼ5.MODALITA ̓ESECUTIVE6. DOCUMENTI AZIENDALI DI RIFERIMENTO7.RIFERIMENTI NORMATIVI8.ARCHIVIAZIONE9.INDICATORI E CONTROLLI10.DEBITI INFORMATIVI11.ALLEGATI

GRUPPO DI REDAZIONE Funzione nome

VERIFICATO APPROVATO APPROVATO

…………………….. ……………………………………….. ……………………………………

STATO DI AGGIORNAMENTO N° Pag. e/o § Natura della modifica Data

Correzione testo. Eliminazione allegato 1 e 2. Modifica dellʼallegato 3 check list

20.12.2016

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2

1. SCOPOLa valutazione dei rischi presenti in un'azienda è un obbligo non delegabile del Datore di Lavoroche, ai sensi dellʼart. 28 comma 2 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.,, deve elaborare il Documento diValutazione del Rischio.Il Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) deve valutare che ilDocumento di Valutazione del Rischio redatto dallʼazienda rispetti i requisiti previsti dallanormativa.Scopo della presente procedura è descrivere le modalità per lʼanalisi del DVR al fine di renderetale processo il più possibile oggettivo, sistematico e riproducibile.

2. CAMPO DI APPLICAZIONELa presente procedura si applica alle attività di vigilanza e controllo svolte dal Servizio PSALrispetto allʼanalisi del Documento di Valutazione dei Rischi o di una parte dello stesso.

3. TERMINI E ABBREVIAZIONIAcronimi in ordine alfabeticoAG Autorità GiudiziariaAPG Autorità di Polizia GiudiziariaCoordinatore TdP: Coordinatore Tecnici PrevenzioneCOR Centro Operativo Regionale per Registro Mesoteliomi e Registro Tumori Naso SinusaliC.P.P.Codice di Procedura PenaleC.P. Codice PenaleDdL Datore di LavoroDM Dirigente MedicoDRS Dirigente Responsabile ServizioDVR Documento di Valutazione del rischioMC Medico CompetenteMP Malattia ProfessionalePG Polizia GiudiziariaPM Pubblico MinisteroRdP Responsabile del ProcedimentoRLS Rappresentante dei Lavoratori per la SicurezzaRLST Rappresentante dei Lavoratori Territoriale per la SicurezzaRSPP Responsabile del servizio Prevenzione e ProtezioneSIT Sommarie Informazioni TestimonialiSPSAL Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di LavoroSS Sorveglianza SanitariaTdP: Tecnico della PrevenzioneU.P.G. Ufficiale di Polizia Giudiziaria

4. RESPONSABILITAʼMatrice delle Responsabilità

Funzione Attività di processo

Operatore del

Servizio PSAL

Documento di riferimento

Acquisizione DVR C

Valutazione DVR C Allegato 1

Archiviazione Check-list C Allegato 1

R = Responsabile per lʼambito di competenza I = Informato C = Coinvolto

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5. MODALITA ̓ESECUTIVE

5.1 Acquisizione del DVRLʼoperatore del Servizio PSAL, nellʼambito delle attività istituzionali dello stesso sia di iniziativa che delegate, può acquisire il DVR o parte di esso nel corso di attività ispettiva presso lʼazienda; in alternativa il DVR può essere richiesto al DdL attraverso una formale richiesta di trasmissione dello stesso agli uffici del Servizio PSAL.

5.2 Analisi del DVR Il DVR deve essere analizzato utilizzando la check list (allegato 1). Lʼesito del processo di valutazione permetterà di definire il documento “completo” o “incompleto”. Nel secondo caso rientrerà anche la fattispecie dei documenti rispondenti a tutti requisiti espressamente previsti dalla norma, ma che, a giudizio dellʼoperatore del Servizio PSAL, presentino aspetti migliorabili attraverso una o più disposizioni. Nel caso di esito “completo” il processo si concluderà con lʼarchiviazione della check-list. Nel caso di esito “incompleto” la check-list verrà archiviata e si adotterà un provvedimento di: - prescrizione di cui al D.L.gs 758/94;- sanzione amministrativa di cui allʼart. 301 bis del D.L.gs 81/08 e L. 689/81;- disposizione di cui allʼart. 10 del D.P.R. 520/55.

5.3 Archiviazione documenti La check list di analisi del DVR deve essere archiviata dallʼoperatore allʼinterno dellʼarchivio del Servizio relativo allʼintervento effettuato, mentre una copia della stessa deve essere inserita dallʼoperatore in un apposito fascicolo custodito dal coordinatore tecnico di Area.

Diagramma di flusso

Acquisizione DVR o parte di esso

Valutazione del DVR (Check list)

Il DVR è completo?

NO

SI

Disposizione Prescrizione

Sanzione amministrativa

Archiviazione Check list

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6. DOCUMENTI DI RIFERIMENTOProcedura per:

• Indagine per infortunio sul lavoro• Ricorso avverso il giudizio del medico competente (Art. 41 co. 6 D.Lgs 81/08 e s.m.i)• Indagine di iniziativa per malattia di sospetta origine professionale• Verifica della conformità degli adempimenti formativi di cui allʼart. 37 comma 2 del d.lgs

81/08• Gestione delle segnalazioni al Servizio di prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di

Lavoro.

7. RIFERIMENTI NORMATIVI / SCIENTIFICID.L.gs. 81/08 s.m.i.; D.L.gs. 758/94; D.P.R. 520/55; L. 689/81; D.G.R. 629/2013.

8. ARCHIVIAZIONEIl presente documento e gli allegati vengono archiviati presso le sedi del Servizio PSAL.

9. INDICATORI E CONTROLLISi individua come indicatore di processo il numero di check-list correttamente compilate, estratte acampione, rispetto al numero totale delle check list. Il TdP Coordinatore con frequenza annuale esu un campione casuale di schede non inferiore a 10, effettua il controllo informandone dellʼesito ilDRS.

OBIETTIVO TIPO DI CONTROLLO

Frequenza controllo

Responsabile controllo

INDICATORE (formula)

STANDARD /valore atteso

RESPONSABILE RILEVAZIONE

Uniformare le attività di controllo

Conteggio delle check-list idoneamente compilate

Annuale (su un

campione casuale

non inferiore a 10 check

list)

TdP Coord.

N. check-list delcampionecorrettamentecompilate /N. check list delcampionetotalex100/anno

70% DRS

10. DEBITI INFORMATIVISistema informativo AziendaleSistema informativo Regionale per la registrazione delle attività dei Servizi P.S.A.L. delle USLdella Regione Umbria (trasmissione dati trimestrale).

11. ALLEGATIAllegato 1 - Check-list di valutazione del DVR

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Allegato 1

Check list di analisi del DVR

Servizio PSAL ……………………………

Check list compilata in occasione di:…………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. Nome azienda……………………………………………………………………….P.I…………………………. Sede legale…………………………………………………………………………………………………………Sede produttiva…………………………………………………………………………………………………… DVR analizzato: Rev……………….. del ………………………….

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Rischi esaminati in fase di intervento

Sono esplicitati i criteri adottati

per la valutazione ?

Sono indicate lemisure di

prevenzione e protezione

attuate e i DPI adottati?

E ̓esplicitato un programma

di miglioramento?

Sono individuate le procedure per lʼattuazione delle misure da realizzare e

i relativi ruoli aziendali?

Si NO Si NO Si NO Si NO

Ambiente di lavoro

Rischio elettrico Macchine ed attrezzature

Videoterminali

Incendio

Atex Movimentazione manuale carichi

Sovraccarico biomeccanico arti superiori

Rumore

Vibrazioni corpo intero Vibrazioni mano braccio

Radiazioni Ottiche Artificiali

Campi elettromagnetici

Microclima

Agenti biologici

Agenti chimici Agenti cancerogeni e mutageni

Amianto

Stress

Lavoro notturno

Gravidanza

Minori Altro:……………………………

Il DVR, per la parte analizzata, è risultato:

COMPLETO INCOMPLETO

prescrizione di cui al D.L.gs 758/94;

sanzione amministrativa di cui allʼart. 301 bis del D.L.gs 81/08 e L. 689/81;

disposizione di cui allʼart. 10 del D.P.R. 520/55.

Nome operatore che ha redatto la check list ______________________________________

Data __________ Firma _____________________________

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INDICE

1.SCOPO

2.CAMPO DI APPLICAZIONE

3.TERMINI E ABBREVIAZIONI

4.RESPONSABILITAʼ

5.MODALITAʼ ESECUTIVE

6. DOCUMENTI AZIENDALI DI RIFERIMENTO

7.RIFERIMENTI NORMATIVI

8.ARCHIVIAZIONE

9.INDICATORI E CONTROLLI

10.DEBITI INFORMATIVI

11.ALLEGATI

GRUPPO DI REDAZIONE Funzione nome

Servizio PSAL Umbria 1 Emilio Paolo Abbritti

Servizio PSAL area nord USL Umbria 2 Stefano Areni

Servizio PSAL Umbria 1 Rodolfo Bacoccoli

Servizio PSAL Umbria 1 Patrizia Bodo

Servizio PSAL Umbria 1 Alessandro Lumare

Servizio Prevenzione Regione Umbria Gabriella Madeo

Servizio PSAL area sud USL Umbria 2 Giancarlo Marchionna

Servizio PSAL area sud USL Umbria 2 Rosella Mosca

Servizio PSAL area sud USL Umbria 2 Laura Sarnari

Servizio PSAL area sud USL Umbria 2 Simonetta Toccaceli

VERIFICATO APPROVATO APPROVATO

RESPONSABILE QUALITAʼ

……………………..

RESPONSABILE STRUTTURA EMITTENTE

……………………………………….. DIRETTORE DIPARTIMENTO ……………………………………

STATO DI AGGIORNAMENTO

N° Pag. e/o § Natura della modifica Data

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1. SCOPOLa presente procedura stabilisce le modalità per :− gestire le segnalazioni di malattia di sospetta origine professionale pervenute al Servizio PSAL ai fini

dellʼeventuale archiviazione o attivazione dellʼindagine di iniziativa;− incaricare il personale SPSAL dellʼindagine;− compiere le attività necessarie ai fini dellʼindagine;− redigere gli atti relativi, compreso lʼeventuale rapporto allʼA.G. competente;− archiviare le segnalazioni di malattia professionale e i relativi atti compiuti dai Servizi PSAL al fine del

relativo monitoraggio.

2. CAMPO DI APPLICAZIONESi definisce malattia professionale una “ALTERAZIONE DELLO STATO DI SALUTE DELLAVORATORE CORRELATA ALLʼATTIVITAʼ LAVORATIVA SVOLTA E CHE SI INSTAURA IN UNARCO DI TEMPO PIUʼ O MENO LUNGO”. I casi di malattia professionale rappresentano pertanto, per iServizi PSAL, un importante indicatore dello stato di salute della popolazione lavorativa e, nel contempo,del livello di attuazione nel tempo delle misure di prevenzione dei rischi ad essa correlati da parte deisoggetti a vario titoli coinvolti dalla normativa. La numerosità delle segnalazioni di MP che pervengonoannualmente ai Servizi PSAL non consente tuttavia uno studio approfondito di tutti i casi rendendonecessaria la definizione di criteri condivisi fra Servizi che consentano di selezionare i casi meritevoli diapprofondimento mediante le specifiche procedure di indagine.

La presente procedura si applica pertanto a tutti i casi di malattia di sospetta origine professionale di cui iServizi PSAL vengono a conoscenza, escluse le segnalazioni che pervengono con specifica delega daparte dellʼAutorità Giudiziaria o di subdelega da parte di altri Ufficiali di Polizia Giudiziaria e cherimandano ad attività e procedure già indicate nella delega stessa.

3. TERMINI E ABBREVIAZIONIAcronimi in ordine alfabeticoAG Autorità GiudiziariaAPG Autorità di Polizia GiudiziariaCoordinatore TdP: Coordinatore Tecnici PrevenzioneCOR Centro Operativo Regionale per Registro Mesoteliomi e Registro Tumori Naso SinusaliC.P.P.Codice di Procedura PenaleC.P. Codice PenaleDdL Datore di LavoroDM Dirigente MedicoDRS Dirigente Responsabile ServizioDVR Documento di Valutazione del rischioMC Medico CompetenteMP Malattia ProfessionalePG Polizia GiudiziariaPM Pubblico MinisteroRdP Responsabile del ProcedimentoRLS Rappresentante dei Lavoratori per la SicurezzaRLST Rappresentante dei Lavoratori Territoriale per la SicurezzaRSPP Responsabile del servizio Prevenzione e ProtezioneSIT Sommarie Informazioni TestimonialiSPSAL Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di LavoroSS Sorveglianza SanitariaTdP: Tecnico della PrevenzioneU.P.G. Ufficiale di Polizia Giudiziaria

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4. RESPONSABILITAʼMatrice delle Responsabilità

Funzione Attività di processo

DRS RdP Coordinatore TdP TdP

Altropersonale Servizio

PSAL

Personale Amm.vo

Documento di riferimento

Protocollazione segnalazione RIstruttoria R Allegato 1 Assegnazione dellʼindagine R I Svolgimento dellʼindagine R I C CInvio atti I R C CArchiviazione documentazione R C Allegato 1

R = Responsabile per lʼambito di competenza C = Coinvolto I= Informato

5. MODALITAʼ ESECUTIVEIl Servizio PSAL territorialmente competente a ricevere la segnalazione è quello ove insiste lʼinsediamentoproduttivo o comunque ove il lavoratore presta materialmente servizio (non necessariamente quindi la sedelegale). Pertanto le segnalazioni pervenute al Servizio PSAL non competente verranno trasmesse al ServizioPSAL interessato da parte del DRS. Le segnalazioni di sospetta MP, escluse le deleghe di indagine dellʼA.G.e le subdeleghe da parte di altri UPG, possono pervenire al Servizio PSAL attraverso:

− Denuncia art. 139 DPR 1124/65;− Certificato INAIL di malattia professionale;− Referto medico (art.365 cp);− Esposto/denuncia del lavoratore;− Ricerca attiva da parte del Servizio;− Segnalazione da parte del COR;− Segnalazione da parte della Commissione Medica del Mobbing;− Segnalazione da parte di altri soggetti/Enti.

Le segnalazioni, pervenute attraverso qualunque mezzo (consegna a mano, fax, posta elettronica, posta cartacea), vengono protocollate in arrivo dal personale amministrativo.

5.1 Istruttoria della segnalazione In relazione al contenuto della segnalazione e dei documenti eventualmente allegati ad essa ed anche considerando altre informazioni già a conoscenza del Servizio, il DRS definisce se archiviare la segnalazione o attivare lʼindagine, sulla base dei seguenti criteri:a) Archiviazione senza indagine

o Patologia del titolare dellʼazienda o lavoratore autonomo;o Pluralità di imprese coinvolte con impossibilità di attribuzione di responsabilità;o Patologia con nesso eziologico non supportato da evidenze scientifiche;o Indicazione di diagnosi risalente ad almeno sei anni prima senza aggravamenti;o Patologia e fattori di rischio già oggetto di precedente indagine nella medesima azienda con verifica

di assenza di ipotesi di reato correlate (es. patologia multifattoriale e rischio residuo nonulteriormente riducibile);

o Patologia per la quale non è possibile intervenire con efficaci misure di prevenzione da parte delServizio o dove comunque non è ipotizzabile alcuna responsabilità da parte del datore di lavoro;

o Altro ………………………………………………………………………………………………………………In questi casi il DRS compila la parte corrispondente della scheda riepilogativa (allegato n.1).

b) Attivazione dellʼindagineFermo restando lʼobbligo di attivare lʼindagine in caso di referto medico (art.365 cp), in tutti gli altri casi ilDRS può attivare lʼindagine, tenendo conto dellʼattività programmata e dei carichi di lavoro derivanti dalleindagini delegate dalla Procura.

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5.2 Assegnazione dellʼindagine Nel caso 5.1 b) il DRS, o soggetto da questi delegato, assegna la segnalazione di sospetta MP ad un dirigente medico, individuato come RdP.

5.3 Svolgimento dellʼindagine Lʼindagine è svolta dal RdP, eventualmente coadiuvato da personale tecnico individuato dal Coordinatore TdP o da altro personale specializzato del Servizio segnalato dal RdP e individuato dal DRS. Lʼindagine è volta alla acquisizione di tutte le informazioni necessarie a: - verificare la sussistenza della patologia denunciata- verificare la presenza e sufficienza, ai fini della insorgenza della patologia, di fattori di rischio

occupazionali scientificamente noti come correlabili alla medesima- verificare la possibilità di predisporre efficaci misure di prevenzione emettendo i relativi provvedimenti- verificare la presenza di violazioni alla normativa specifica emettendo i relativi provvedimenti di Polizia

Giudiziaria.Si potrà procedere pertanto, a seconda dei casi, alla : - acquisizione di documentazione tecnico-sanitaria presso le aziende interessate, presso il lavoratore, il

medico competente, altri Enti (INAIL, INPS, Aziende Ospedaliere, ecc);- alla raccolta di sommarie informazioni testimoniali da parte di tutti i soggetti in grado di fornire notizie utili

al caso (lavoratore, colleghi di lavoro, familiari, medico competente, RSPP, consulenti, medicorepertante, ecc);

- alla visita diretta del lavoratore;- a prelievi e misure di igiene industriale;- a sopralluoghi in ambienti di lavoro;- ad altre attività di P.G..

Al termine dellʼindagine il RdP valuterà:a) lʼarchiviazione nei seguenti casi:

o diagnosi errata;o mancata conferma del nesso professionale della patologia segnalata;o patologia diagnosticata da almeno sei anni e assenza o impossibilità a dimostrare eventuali

aggravamenti;o patologia professionale possibile/probabile, ma assenza di violazioni alla normativa vigente in

materia di igiene del lavoro ad essa correlabili;o pluralità di imprese coinvolte con impossibilità a ricostruire lʼesposizione e lʼattribuzione di eventuali

responsabilità.In questo caso il RdP compila la parte corrispondente della scheda riepilogativa (allegato 1) ed informa il DRS sullʼesito dellʼistruttoria.

b) la redazione del rapporto per la Procura della Repubblica territorialmente competente, e contestualeinformazione al RdS, con lʼindicazione di :o nessuna ipotesi di reato;o comunicazione di notizia di reato non correlata alla patologia;o comunicazione di notizia di reato correlata alla patologia (art.589 e 590 c.p.):La redazione dellʼinformativa alla Procura della Repubblica, anche in forma breve se del caso, andràcomunque sempre effettuata nei casi di referto medico di cui allʼart.365 del cp.Anche in questo caso verrà compilata la parte corrispondente della scheda riepilogativa (allegato 1).

5.4 Archiviazione documentazione Infine lʼRdP registra lʼattività nellʼarchivio informatizzato del Servizio se presente (es. INFODIP). Il fascicolo dellʼattività di indagine comprendente anche lʼallegato 1, viene archiviato nellʼarchivio del Servizio PSAL allʼinterno del fascicolo dellʼazienda interessata o in un apposito archivio delle MP.

6. DOCUMENTI AZIENDALI DI RIFERIMENTONon applicabile.

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7. RIFERIMENTI NORMATIVI- Testo unico per gli infortuni e le malattie professionali- D.Lvo 38/2000- Artt. 365-582-583-589-590 del codice penale- Artt. 321-330-334-347-349-350-351-354 del codice di procedura penale- D. Lgs 81/08 e s.m.i.- D.M. 11 dicembre 2009: «Aggiornamento dell'elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia ai

sensi e per gli effetti dell'articolo 139 del testo unico approvato, con decreto del Presidente della Repubblica30 giugno 1965, n. 1124 e successive modifiche e integrazioni»

- DGRU n. 206 del 29/02/2016

8. ARCHIVIAZIONEIl presente documento e gli allegati vengono archiviati presso le sedi dei Servizi PSAL.

9. INDICATORI E CONTROLLI

OBIETTIVO TIPO DI CONTROLLO

FREQUENZACONTROLLO

RESP.LE CONTROLLO

INDICATORE STANDARD RESP.LE RILEVAZIONE

Rispetto della procedura

Verifica delle schede riepilogative

Semestrale DRS N° segnalazioni gestite come da procedura / N° segnalazioni pervenute

80% anno DRS

10. DEBITI INFORMATIVISistema informativo AziendaleSistema informativo Regionale per la registrazione delle attività dei Servizi P.S.A.L. delle USL della RegioneUmbria (trasmissione dati trimestrale).

11. ALLEGATIAllegato 1 - Scheda riepilogativa

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ALLEGATO 1

SCHEDA RIEPILOGATIVA

Malattia professionale segnalata:……………………………………………. Data di arrivo al servizio ………………………..

Nominativo Lavoratore : ………………………………………………………. Azienda ………………………………………………………..

TIPOLOGIA DI SEGNALAZIONE: o Denuncia art. 139 DPR 1124/65 o Certificato INAIL di malattia professionale o Referto medico (art.365 cp)o Esposto/denuncia del lavoratoreo Ricerca attiva da parte del servizioo Segnalazione da parte del COR o Segnalazione da parte di altri soggetti/Enti (……………………………………………) o Altro: ……………………………………

/ / ARCHIVIAZIONE SENZA INDAGINE PER:

o Patologia redatta a nome del titolare dellʼazienda o lavoratore autonomoo Pluralità di imprese coinvolte con impossibilità di attribuzione di responsabilitào Patologia con nesso eziologico non supportato da evidenze scientificheo Indicazione di diagnosi risalente ad almeno sei anni prima senza aggravamentio Patologia e fattori di rischio già oggetto di precedente indagine nella medesima azienda con verifica di assenza di ipotesi di reato

correlateo Patologia per la quale non è possibile intervenire con efficaci misure di prevenzione da parte del Servizio o dove comunque non è

ipotizzabile alcuna responsabilità da parte del datore di lavoroo Altro ……………………………………………………………………………………………………………………

Il Medico Responsabile della istruttoria Data di conclusione della istruttoria ____________________________________________________ (con informativa del RdS)

/ / ATTIVAZIONE DELLA INDAGINE CON ARCHIVIAZIONE PER : (i documenti sono archiviati nel fascicolo dʼufficio intestato allʼazienda…………………..)

o Diagnosi errata (diagnosi corretta : ………………………………………..) o Mancata conferma del nesso professionale della patologia segnalata;o Patologia diagnosticata da almeno sei anni e assenza o impossibilità di dimostrare eventuali aggravamentio Patologia professionale possibile/probabile ma assenza di violazioni alla normativa vigente in materia di igiene del lavoro ad essa

correlabili;o Pluralità di imprese coinvolte con impossibilità a ricostruire lʼesposizione e lʼattribuzione di eventuali responsabilità

Provvedimenti: � Disp. del _________ N. Verbali ___________________ a � DDL � DIRIG � LAV � MC � altro_________________

Operatori che hanno effettuato le indagini _______________________________ Data di conclusione della istruttoria _____________________ _______________________________ (con informativa del RdS)

/ / ATTIVAZIONE DELLA INDAGINE CON TRASMISSIONE DEL RAPPORTO PER LA PROCURA (e informativa RdS) (copia degli atti è archiviata nel fascicolo intestato allʼazienda………………………………..)

o Nessuna ipotesi di reato (data rapporto_______________________)

o Comunicazione di Notizia di Reato non correlata alla patologia (data CNR______________________)

o Comunicazione di Notizia di Reato correlata alla patologia (art.590 c.p.) (data CNR________________)

Provvedimenti � Disp. del _________ N. Verbali ___________________ a � DDL � DIRIG � LAV � MC � altro_________________

� Prescrizione del _________________ N. verbali ____________ a � DDL � DIRIG � LAV � MC � altro

Operatori che hanno effettuato le indagini: _______________________________ ________________________________

_______________________________ ________________________________

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Procedura Ricorso avverso il giudizio del medico competente

(Art. 41 comma 6 D.Lgs 81/08 e s.m.i) AALLLLEEGGAATTOOFFRReevv 00..00DDeell2200..1122..22001166Dipartimento di Prevenzione

Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro

Pagina 1 di 7 ____________________________________________________________________

INDICE

1. SCOPO

2. CAMPO DI APPLICAZIONE

3. TERMINI E ABBREVIAZIONI

4. RESPONSABILITAʼ

5. MODALITAʼ ESECUTIVE

6. DOCUMENTI AZIENDALI DI RIFERIMENTO

7. RIFERIMENTI NORMATIVI

8. ARCHIVIAZIONE

9. INDICATORI E CONTROLLI

10. DEBITI INFORMATIVI

11. ALLEGATI

GRUPPO DI REDAZIONE Funzione nome

DM Servizio PSAL Umbria 1 Emilio Paolo Abbritti

DM Servizio PSAL area nord USL Umbria 2 Stefano Areni

DM Servizio PSAL Umbria 1 Rodolfo Bacoccoli

DM Servizio PSAL Umbria 1 Patrizia Bodo

DM Servizio PSAL Umbria 1 Alessandro Lumare

DM Servizio Prevenzione Regione Umbria Gabriella Madeo

DM Servizio PSAL area sud USL Umbria 2 Giancarlo Marchionna

DM Servizio PSAL area sud USL Umbria 2 Rosella Mosca

DM Servizio PSAL area sud USL Umbria 2 Laura Sarnari

DM Servizio PSAL area sud USL Umbria 2 Simonetta Toccaceli

VERIFICATO APPROVATO APPROVATO

RESPONSABILE QUALITAʼ

……………………..

RESPONSABILE STRUTTURA EMITTENTE

……………………………………….. DIRETTORE DIPARTIMENTO ……………………………………

STATO DI AGGIORNAMENTO

N° Pag. e/o § Natura della modifica Data

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Procedura Ricorso avverso il giudizio del medico competente

(Art. 41 comma 6 D.Lgs 81/08 e s.m.i) AALLLLEEGGAATTOOFFRReevv 00..00DDeell2200..1122..22001166Dipartimento di Prevenzione

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1. SCOPOIl D.Lgs. 81/08 concede agli interessati facoltà di ricorrere avverso il giudizio espresso dal medicocompetente a seguito degli accertamenti di cui allʼart. 41, comma 2, allʼorgano di vigilanzaterritorialmente competente (art. 41, comma 9), coincidente nei Servizi di Prevenzione e Sicurezzanegli Ambienti di Lavoro delle Aziende USL.Scopo della presente procedura è descrivere la sequenza di azioni e le modalità per la valutazione delricorso avverso il giudizio del medico competente, in modo che il giudizio espresso dal Serviziorisponda a caratteristiche di correttezza delle procedure amministrative, di competenza tecnico-scientifica e dʼimparzialità, anche in considerazione della sua rilevanza sia per il lavoratore, che ancheper il medico competente e per il datore di lavoro.

2. CAMPO DI APPLICAZIONEIl ricorso è presentato dal lavoratore nei confronti del quale è stato rilasciato un giudizio di idoneità allamansione specifica da parte del Medico Competente. La genericità dellʼart. 41, comma 9, fa inoltreritenere proponibile il ricorso anche da parte del Datore di Lavoro. Ciò è confermato anche dal comma 6bis del medesimo articolo, nella parte in cui prevede che il medico competente informi del suo giudizio“il datore di lavoro e il lavoratore”; tale interpretazione risponde anche a criteri di uguaglianza ditrattamento.

3. TERMINI E ABBREVIAZIONIAcronimi in ordine alfabeticoAG Autorità GiudiziariaAPG Autorità di Polizia GiudiziariaCoordinatore TdP: Coordinatore Tecnici PrevenzioneCOR Centro Operativo Regionale per Registro Mesoteliomi e Registro Tumori Naso SinusaliC.P.P.Codice di Procedura PenaleC.P. Codice PenaleDdL Datore di LavoroDM Dirigente MedicoDRS Dirigente Responsabile ServizioDVR Documento di Valutazione del rischioMC Medico CompetenteMP Malattia ProfessionalePG Polizia GiudiziariaPM Pubblico MinisteroRdP Responsabile del ProcedimentoRLS Rappresentante dei Lavoratori per la SicurezzaRLST Rappresentante dei Lavoratori Territoriale per la SicurezzaRSPP Responsabile del servizio Prevenzione e ProtezioneSIT Sommarie Informazioni TestimonialiSPSAL Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di LavoroSS Sorveglianza SanitariaTdP: Tecnico della PrevenzioneU.P.G. Ufficiale di Polizia Giudiziaria

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4. RESPONSABILITAʼMatrice delle Responsabilità

Funzione

Attività di processo

Dirigente Responsabile del Servizio

RdP Dirigente Medico

Personale Amministrativo

Documento di riferimento

Protocollazione del ricorso R Allegato 1

Assegnazione del ricorso R I I

Ammissibilità del ricorso I R C

Istruttoria REmissione del parere I R Allegato 2 Trasmissione del parere I RArchiviazione R

R = Responsabile per lʼambito di competenza C = Coinvolto, I= Informato

5. MODALITAʼ ESECUTIVE5.1 Presentazione del ricorso

Il Servizio PSAL territorialmente competente a ricevere il ricorso è quello ove insiste lʼinsediamento produttivo o comunque ove il lavoratore presta materialmente servizio (quindi non semplicemente la sede legale). Il ricorso viene protocollato in arrivo dal personale amministrativo. Il ricorso può essere presentato, utilizzando la modulistica predisposta (allegato 1) scaricabile dai siti web delle ASL o altra modulistica di pari contenuto, tramite PEC della ASL, posta o consegna a mano allʼUfficio Protocollo della ASL/segreteria dei servizi PSAL, allegando copia del giudizio di idoneità alla mansione del medico competente, verso il quale il ricorso stesso viene presentato. Quando il ricorso è inviato a mezzo posta la data di presentazione corrisponde alla data di spedizione dello stesso. Il ricorso deve esser presentato entro 30 giorni dal momento in cui il lavoratore/datore di lavoro ha avuto comunicazione del giudizio del medico competente. Qualora la data di tale comunicazione non fosse disponibile si riterrà valida la data di ricevimento dichiarata dallʼinteressato. Analogamente, se il medico competente omette di indicare nel giudizio la possibilità di proporre ricorso contro di esso, l'autorità cui presentarlo e la scadenza entro cui proporlo, il termine decorre dal momento in cui i soggetti interessati vengono a conoscenza di tali indicazioni. Qualora lʼinteressato inviasse il ricorso ad un Servizio PSAL diverso da quello indicato al punto 4, sarà cura del responsabile del Servizio PSAL o soggetto da lui delegato trasmettere lo stesso al Servizio PSAL territorialmente competente, dandone nel contempo avviso al soggetto interessato. La valutazione collegiale del ricorso è gratuita.

5.2 Assegnazione del ricorso Il Dirigente Responsabile del Servizio PSAL, o soggetto da questi delegato, riceve il ricorso e l'assegna al dirigente medico, individuato come RdP, e ad almeno un altro dirigente medico, che andranno a costituire il collegio medico interno al Servizio PSAL per la valutazione del ricorso. In presenza di conflitto di interesse, come previsto dalle procedure aziendali per la normativa in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione, i dirigenti coinvolti dovranno astenersi, dandone comunicazione al Responsabile di Struttura Complessa che provvederà alla sostituzione.

5.3 Ammissibilità del ricorso La valutazione della ammissibilità del ricorso è effettuata dal RdP. Il ricorso è considerato non ammissibile nei seguenti casi:

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- scadenza dei termini di legge (ricorso presentato oltre i 30 giorni dalla conoscenza delgiudizio);

- istanza presentata da soggetti diversi dal lavoratore e/o DDL e non formalmente delegati;- motivazione della istanza diversa da quella di legge (es: non applicazione da parte del DDL

delle prescrizioni contenute nel giudizio del MC, completezza del certificato di idoneità,richiesta di approfondimenti valutativi non sanitari, ecc).

Nei suddetti casi il RdP respinge il ricorso informandone il lavoratore, DDL, MC e il DRS. Nei casi ammissibili, viene avviata lʼistruttoria da parte del Collegio Medico individuato al punto 4.1

5.4 Istruttoria Il Collegio Medico provvede a richiedere allʼazienda interessata la documentazione necessaria per la corretta valutazione del ricorso (es. cartella sanitaria di rischio del lavoratore, copia del documento di valutazione dei rischi etc.). Potrà effettuare anche un sopralluogo in azienda, qualora si rendesse necessario acquisire ulteriori elementi conoscitivi rispetto alla mansione specifica assegnata al lavoratore e/o ai relativi rischi. Provvede inoltre alla convocazione del lavoratore avvisandolo che potrà farsi assistere dal proprio medico di fiducia ed invitandolo a produrre eventuale documentazione sanitaria inerente la/le patologia/e di cui è affetto. In questa sede provvederà a sottoporre al lavoratore lʼinformativa aziendale sulla privacy (allegato 2).Qualora il lavoratore non si presenti alla seconda convocazione senza giustificato motivo si considera il procedimento concluso e se ne dà comunicazione agli interessati. Qualora il ricorso non possa procedere per assenza dal lavoro del lavoratore per malattia o infortunio superiore a 60 giorni dalla data di presentazione del ricorso, lo stesso verrà annullato e la valutazione dellʼidoneità del lavoratore verrà rimandata alla visita straordinaria del medico competente di cui allʼart. 41 comma 1 lettera del d.lvo 81/08.

5.5 Emissione del parere Entro 60 giorni dal ricevimento del ricorso, il collegio medico esprime il parere rispetto al ricorso (allegato 3) che può consistere in:− conferma del giudizio espresso dal medico competente;− modifica del giudizio espresso da medico competente;− revoca del giudizio espresso dal medico competente, da intendersi quale vera a propria riforma

sostitutiva di esso.Il parere deve essere indirizzato al lavoratore, al datore di lavoro ed al medico competente, e trasmesso a cura del funzionario amministrativo, previo protocollo amministrativo, mediante raccomandata A.R o PEC. Nel parere deve essere indicata la possibilità di ricorrere al giudizio:

entro 60 giorni con ricorso giurisdizionale avanti al TAR; entro 120 giorni con ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica.

Il RdP informa il DRS della conclusione del procedimento.

5.6 Archiviazione Il RdP inserisce il parere nellʼarchivio informatizzato del servizio PSAL (se presente) mentre il fascicolo cartaceo sarà archiviato in apposito archivio.

6. DOCUMENTI AZIENDALI DI RIFERIMENTONon applicabile.

7. RIFERIMENTI NORMATIVI- D.L.gs. 81/08 e s.m.i.- D.P.R. 1124/65 e s.m.i. (ultimo DPR 336/94)- D.L.gs. 230/95

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- D.L.gs. 194/95- D.L.gs. 77/92- D.P.R. 962/82- L. 977/67 come modificata dal D.L.gs. 345/99 e 262/2000- D.P.R. 128/59- D.P.R. 321/56

8. ARCHIVIAZIONEIl presente documento e gli allegati vengono archiviati presso le sedi dei Servizi PSAL.

9. INDICATORI E CONTROLLI

OBIETTIVO TIPO DI CONTROLLO

FREQUENZACONTROLLO

RESP.LE CONTROLLO

INDICATORE STANDARD RESP.LE RILEVAZIONE

Rispettodella tempistica

Verifica suregistro assegnazione

Trimestrale RdS N° Ricorsievasi entro 30 gg / N° Ricorsi pervenuti

80% anno RdS

9. DEBITI INFORMATIVISistema informativo AziendaleSistema informativo Regionale per la registrazione delle attività dei Servizi P.S.A.L. delle USL dellaRegione Umbria (trasmissione dati trimestrale).

10. ALLEGATIAllegato 1 - Modello di richiesta di valutazione del ricorsoAllegato 2 – Informativa aziendale sulla privacyAllegato 3 – Modello di parere rispetto al ricorso

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FAC SIMILE Allegato 1

Al Responsabile Servizio PSAL Azienda USL n° ….

Notifica, raccomandata o consegna a mano

Oggetto: Ricorso ex art. 41 D. Lgs. 81/08

Il sottoscritto ……………..……………………………..….……nato a …………………………… il………………, e residente a …………………………… …… in via ………………….…………………….. N. tel. …………….... premesso:

che il medesimo è dipendente con la qualifica di ………………………….…………..…..…..………. presso la ditta/società denominata ………….……………………….…………………………………..….. con sede in……………………………………………………………………………………………......….…

oppure, (nel caso di ricorso del datore di lavoro)- che è legale rappresentante della ditta/società ………………………………….………………………..

con sede in……………………………………………………..……………………………………......….…

- che ai sensi dellʼart. 41 del D.Lgs. 81/08 il medico competente ha effettuato, in data ……………………, lʼaccertamento preventivo/periodico; - che in data …………...…. è stato comunicato per iscritto allo scrivente il seguente giudizio “inserire giudizio” formulato a seguito dellʼaccertamento suddetto;

RICORRE AVVERSO AL GIUDIZIO DEL M.C.

affinché il Servizio P.S.A.L. voglia confermare/modificare/revocare il giudizio impugnato Si allega: 1) giudizio del M.C.2) eventuale documentazione medica3) …………………………………..

Luogo e data, …………………… FIRMA

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Allegato 2

Prot. Data

Spett.le LavoratoreSpett.le Datore di Lavoro Spett.le Medico Competente

E p.c. Spett.le Responsabile SC PSAL

Oggetto: Ricorso avverso giudizio di idoneità del Sig. (applicazione comma 9, art. 41 del D.L.gs 81/08)

Con riferimento allʼoggetto visto il certificato rilasciato in data …………. dal medico competente Dr. .………………………………….. che dichiara il lavoratore, Sig. ……………...……………… dipendente della ditta ……………………………………….

”giudizio del medico competente”

Valutata la documentazione acquisita e visitato in data ……….. il Sig. …………..

SI (MODIFICA / CONFERMA / REVOCA) IL GIUDIZIO ESPRESSO DAL MEDICO COMPETENTE

E SI RITIENE IL LAVORATORE

”giudizio Servizio”

Si informa della possibilità di ricorrere contro questo giudizio: 1. entro 60 giorni con ricorso giurisdizionale avanti al TAR;2. entro 120 giorni con ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica.

Distinti saluti.

Il Collegio Medico

Il Responsabile del Procedimento……………………………………

Il Dirigente Medico……………………………………………………….