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VI Convegno nazionale Società Italiana di Sociologia della Salute (SISS) La costruzione della salute nel welfare socio-sanitario. Nuovi scenari e pratiche sociologichePisa, 11-12 Giugno 2015 Sessione : “Cittadini protagonisti di buone pratiche sociali per la salute” Processi partecipativi inclusivi per integrare servizi socio-sanitari e servizi per le Politiche Attive dei lavori e del Long Life Learning Simone Cerrina Feroni

processi partecipativi applicati alle politiche attive del lavoro e del long-life learning come welfare di community

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I processi partecipativi in questo campo possono costituire l'innesco di un welfare di community adatto a gestire la fase attuale in cui il lavoro, o i lavori, invadono le vite e quindi incontrano necessariamente le formazioni sociali. Una proposta quindi di radicale ricostruzione dei servizi in questo settore.

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  • VI Convegno nazionaleSociet Italiana di Sociologia della Salute (SISS)

    La costruzione della salute nel welfare socio-sanitario. Nuovi scenari e pratiche sociologichePisa, 11-12 Giugno 2015

    Sessione : Cittadini protagonisti di buone pratiche sociali per la saluteProcessi partecipativi inclusivi per integrare servizi socio-sanitari e servizi per le Politiche Attive dei lavori e del Long Life Learning

    Simone Cerrina Feroni

  • Vite in comune come valore pubblicoe citt vivibili

    Processi partecipativi sui temi dell'orientamento e learning long-life e long-widee delle politiche attive dei lavori come nuovi strumenti di welfare di community

    1. La centralit, per la salute, di questi vecchi e nuovi diritti/doveri

    2. che c'entrano i processi partecipativi

    3. perch si fa poco, e perch servirebbe

    4. e perch welfare di community ?

  • Salute e Lavoro/lavori

    Oggi una parola chiave dei nostri pazienti Lavoro.

    I pazienti parlano in modo angosciato del fatto che non c' pi Lavoro [..]Lavori diventa la parola chiave per rifondare la parola desiderio.

    Si capisce allora che c' stato uno spostamento radicale rispetto agli anni Settanta dove il desiderio era un'alternativa al Lavoro, mentre oggi i lavori sono la possibilit di dare un senso al desiderio

    (M. Recalcati, modificato)

    Lavoro quello classico. Lavori sono invece (anche) le attivit per s, anche volontarie, di vita attiva, in salutespesso sganciate dal Mercato (del lavoro)

    Sono (entrambi) significativo investimento libidico (di energie organizzate e produttive), ma anche stili di vita e di convivenza

  • Il Mercato del Lavoro

    Reti di flussi continui di relazioni di scelta,commodificate, rapide e complesse, con informazioni scarse, e scarto di infinite altre opportunit

    sotto forma di noleggi di tempo di vita

    Un servizio al lavoro una doppia consulenza di marketing (domanda e offerta) sul mercato delle opportunit in cui valorizzare idee e competenze, in cui emerge l'aspetto fiduciario e sociale.

    La risorsa scarsa il tempo di vita esperto, professionale:si cambia allora (spesso forzatamente) vita, impiego, mestiere,con o senza drammi

    l'era delle multiattivit, dell'ibridazione, di vite in cui tutto potenziale lavoro e valore (atteggiamenti, corpi, capacit, relazioni, sentimenti, hobby, sport, vacanza, gioco) .

    Non c' confine vita-lavoro, la vita luogo di consumo attento alla produzione e prestazione (prosumer)

    Comunicare, essere, creare, emozionarsi sono fattori di competitivit territoriale. Dagli human factors in azienda agli economics nei mondi vitali, anche di gruppi e organizzazioni

  • Il disagio della precariet ....

    Una diffusa riflessivit attentiva finalizzata al miglioramento continuo, una psicopatologia della qualit della vita quotidiana, in cui siamo tutti de-differenziati manager, imprenditori, progettisti, politici

    Unsafety pi che unsecurity :salute e sicurezza dai luoghi di lavoro alle vite intere biopoliticamente messe al lavoro ?

    Il Lavoro declinato come malessere psicosociale :disoccupazione, malaoccupazione, mobbing, in-competenza, fallimenti, burnout generano malattia, esclusione sociale e disuguaglianze crescentie viceversa

    Il lavoro comprende, alla Gorz, e soprattutto in Italia, anche attivit life-fiendly un tempo considerate extralavorative, attivit di volontariato o scambi non monetizzati:dal Lavoro si transita (lentamente) anche alle attivit e esperienze, alla wikinomics.Molte per subiscono anch'esse una torsione ipercompetitiva di urgenza di vivere e una venatura economica

  • .. che pu essere empowering per chi della flessibilit coglie l'opportunit di sviluppo, le vite attive sono uno straordinario vettore di qualit anche per s (vite belle, non mercificate) e bene comune selfpropelling, capitale umano circolante, dono per l'intorno sociale, identit collettive e capabilities territoriali.

    Vite lavori come sviluppo di identit e autostima, che consumano ma ricostruiscono risorse sociali. E quindi realizzano desideri di gratitudine, legittimazione, reputazione, ruolo pubblico. Anche se con una certa resistenza, soprattutto in Italia, a mantenerne per s e I propri gruppi primari

    DIRITTO AL LONG LIFE LEARNING

    Decreto Lgs 13/13 Apprendimento informale, anche non intenzionale, in attivit di situazioni di vita quotidiana nell'ambito del lavoro, familiare e del tempo libero

  • Work Life Balance e lettura di genere?

    Le gravemente insufficienti Pari Opportunit e la scarsa occupazione femminile pongono in Italia un problema ulteriore per le donne.

    Tema su cui non mi addentro, ma che ci richiama alle differenze di genere nella salute e al carico dei lavori di cura familiare e dell'oikos (e anche alla femminilizzazione del lavoro integrato nelle vite)

  • LE NUOVE VULNERABILITA':I SOPRANNUMERARI SISTEMATICI

  • Una tragedia tranquilla che colpisce meno i classici poveri, abituati a lottare

    Il cattivo investimento in capitale sociale che non restituisce valore(azienda in crisi, aree a sviluppo ritardato, aree interne)

    Gli scarsificati, gli helplessness, chi ha poche scelte possibili,gli intrappolati nella rete

    Chi ha scarse risorse (anche risorse umane, da ressortir = cavarsela) di riconoscimento e fronteggiamento dei problemi e rapida elaborazione/scelta/azione

    Key Competences UE 2006 Mancano le competenze organizzative, che in Europa si danno per scontate ma da noi son rare, e ci sono capacit sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialit, imparare a imparare e consapevolezza / espressione culturale

    Soggettivazione della povert: essere preso in carico dai servizi sociali vergognoso e umiliante perch implica l'inadeguatezza di poter far da s

  • Le politiche attive del lavoro e della formazione Sviluppano riconoscimento e validazione di competenze identitarie emancipanti e socializzanti

    Il non riconoscimento umiliazione, non rispetto, negazione di ruolo, unlearning.

    Sincronizzano istituzioni, mondi vitali e mondi socio-economicima sono spesso passive e paternalistico asssistenziali, ancorate a schemi (monospecializzazione, bandi o sportelli burocratici)incapaci di attivare, attrarre e motivare (come dovrebbe fare una Funzione Pubblica delle Risorse Umane del territorio)

    Sono finanziate prevalentemente con fondi di coesione comunitari (cio sono sperimentali, non a regime) : ecco il perch della mancanza di processi partecipativi e della scarsa integrazione coi servizi socio-sanitari e il welfare)

  • Nuovi diritti, nuovi servizi

    Nella achieving society, la spendi-abilit, il marketing dei tempi di vita, impone nuovi servizi all'occupazione e al Long- Life Learning, leva di sviluppo socio economico, di preminente interesse civico e pubblico.

    Rivediamone perci, senza paura, modelli, organizzazione e regole, che peraltro finora, essendo materia regionale, si sono sviluppati, poco, ma creativamente. Ma soprattutto rendiamoli pi trasparenti, perch si tratta, come detto, di noleggiare vite.

    Occorre favorire, nell'utente/beneficiario, maggiore riflessione sulle azioni e possibilit-azione di vite impoterate, ben spese, in salute

  • Welfare di nuova generazione

    Suscitare motivazione e pratiche di automiglioramento continuo modello OMS, contraltare alla necessit di sempre pi rapida capacit di mettere al lavoro sentimenti, cognizioni e relazioni (individuali, gruppali, organizzativi e di community)

    Queste competenze si accumulano/disperdono nei territori mediante le pratiche di vita e socio-lavorative, ma dipendono sempre pi da servizi avanzati e locali di orientamento, formazione e consulenza.

    In altre parole ci che prima era spontaneo (ad esempio l'accumulo di capacit tecniche microimprenditoriali, di civicness e di capitale sociale nei distretti industriali)ora va sostenuto con policy e servizi per le nuove generazioni

    e al contempo sostenere le vecchie generazioni in difficolt

    Reintegrare e riprodurre il capitale sociale consumato

    Work in progress e capacit-azione anche sul lato della domanda, cio lo sviluppo organizzativo, in particolare del Terzo Settore

  • Soggetti energizzati oltre i limiti naturaliDa un modello fordista allievatore dei bisogni.... (salute, educazione, sicurezza, mobilit) che rispondeva alle paure primarie di morte, solitudine, ignoranza, fame, arbitrioe ai desideri di onnipotenza, onniscienza, immortalit e ubiquit

    ..si passa a un modello allenatore, allevatore di capacit,che con-forma e sollecita i desideri di crescita

    Incontrare la vita da prosumer riconfigura

    il privato (ricerca di lavoro, autoformazione, relazioni, mondi vitali)

    in forma di argomento pubblico,

    e viceversa l'interesse pubblico in nuovi diritti

    di orientamento e learning long life e long wide

  • Il potenziamento continuo da 0 a 80 anni: quali pratiche di cura/aiuto?

    Si punta sul coinvolgimento dell'utente nell'automiglioramentomotivazione, coscienziosit (uno dei Big Five), capabilities

    ma anche chi aiuta impara (e rivende), applicandole a s stesso,le tecniche di miglioramento.E' il potenziamento del potenziatore

    Compassione autentica, vera attenzione, mutuo riconoscimentoe sorpresa dell'incontro (nella differenza dei ruoli)

    Sostenere il precario/autonomo a organizzarsi, camminare, esplorare, giocare, leggere, partecipare

  • Un welfare che integri salute e socio-lavorativo

    Un welfare per il miglioramento solidale, che non lascia indietro chi ha minore capacit di cambiamento, chi poco raggiungibile, I nuovi vulnerabili in esodo silente dalla cittadinanza

    che sollecita e interviene, negli spazi, modi e tempi adatti, caso per caso, nei punti pi delicati dei sistemi sociali

    che sa affrontare la resistenza passiva al cambiamento, il non essere-gettati-del-tutto, I prudenti, l'esercito di riserva al contrario: i non-competitivi

    Sono precari/autonomi e interi gruppi sociali e associativi, con un intreccio di livelli di funzionamento sociale e di empowerment individuale, di gruppo e collettivi

    che richiede un analogo intreccio di competenze

    Ma welfare e servizi socio-sanitari per salute e benesseree servizi alla formazione e occupazione sono mondi separati e non integrati

    (Societ della Salute / Societ dei lavori ?ASL / Aziende di LongLifeLearning e Occupazione)

  • Postmoderne Societ di Mutuo Soccorso? Pi che sportelli e servizi, burocratico-amministrativi, dove ogni PA e ogni cittadino vedono solo un pezzetto, un job, luoghi aperti la sera, ospitali, belli, conviviali, con calendari quotidiani di eventi formativi, culturali e ricreativi

    Servizi di consulenza liquidi , ibridati nelle vite, nei flussi e spazitempi di vita,centrati su fiducia, riconoscimento e attenzione.

    Urban Center, biblioteche o coop di consumo di servizi, luoghi dove co-abitare, co-lavorare, scambiare idee,pooling di risorse (banche del tempo e dei lavori),luoghi di ri-produzione di community - Il servizio pubblico latita o si limita a scegliere l'associazione che gestisce,la quale non sempre all'altezza, e il singolo cittadino volontario non chiamato a collaborare

    Rimangono le soluzioni clan, le neotribu, o il pallido web, ma fasce intere di poloazione sono cos escluse

  • I processi partecipativi

    Opportunit

    - Driver di commitment reciproco di esperti, cittadini, utenti, diverse PA, privati e Terzo Settore nella co-ideazione o valutazione di policy pubbliche

    - Sviluppa i temi salute e lavoro da temi sfondo a temi in primo piano, che entrano pi nelle vite

    - Rafforzano il ruolo pubblico e la societ civile (sono eventi civilie democratici)

    - Vanno oltre burocrazie e mercato ma sono anche di stimolo all'attivazione, coordinata, del Terzo Settore

    - Modalit avanzate di gestione, ben oltre formazione e concertazione

    .. e problemi

    - Chi non partecipa, chi escluso

    - Esperienze spot

    - Assimilazione furba del dissenso

    - Gli interessi collusivi e spartitori frenanti

    -

  • Esempi di contaminazioni benestanti

    - Nei servizi al lavoro si pu accendere la necessaria (e straordinaria) sussidiariet orizzontale e mobilitazione locale, soprattutto della Societ civile e del volontariato,per estensione dal settore socio-sanitario, dove questo gi accade

    - Si integrano gli attori locali nelle aree informative, orientative, formative,culturali, di assistenza sociale, nella sanit e nello sviluppo territoriale, finora rigidamente separate

    - Si confrontano saperi e pratiche dei cittadini e degli utenti con quelle degli esperti, degli operatori e dei funzionari

    - Scuole, Universit, Parti Sociali, ASL, Comuni, Agenzie per l'innovazione, Associazioni e volontariato si possono parlare, ascoltare, confrontare, condividendo problemi e soluzioni

    Prende forma una solidariet condivisa, un frame comune finalizzato a rattoppare gli anelli deboli o gli strappi nelle reti sugli snodi pi critici

    - Esempi di temi: la buona occupazione dei social workers e delle organizzazioni socio-sanitarie in senso lato, comprendendo il volontariato, oppure il tema del sostegno socio-sanitario a disoccupati e mobbizzati, oltre l'employability

  • Da questo punto di vista, un processo partecipativo sui temi del longlife e longwide learning-

    - Include civicness dei cittadini, delle imprese e delle formazioni sociali

    - E' community informale e socializzante di social innovation, dove creare nuova cittadinanza mediante un confronto aperto

    - E' spazio di ricerca-azione in cui sciogliere le culture e co-ricostruire vocabolari e modelli condivisi

    - Programma nuove partership e servizi di prevenzione integrati

    - Ispessisce beni relazionali (conoscenza, fiducia) e scambia doni di mutuo apprendimento laterale, di community competente e riflessiva

    - E' una prova tecnica di sottoreti tematiche per utenza o per segmenti della Qualit della Vita

    E mette in trasparenza le resistenze di PA e Terzo Settore a riorganizzare funzioni e ruoli, destrutturando e ricostruendo pluriprofessionalit intorno a:

    -

  • Circuiti virtuosi e viziosi

    Buon-essere, vita buona, degna, vitale, socialmente responsabile

    Mala-vita, malessere, vita indegna, irresponsabile

    Come trasformare le debolezze e le vulnerabilit in forze?

  • Nulla d'altronde produce pi benessere ......(dice Luigino Bruni) quanto partecipare a una azione civile volontaria,collettiva, libera, democratica, fra pari, senza alto e basso, dentro e fuori ( una unconference)

    Con una immediata review nel contesto microsociale: partecip-azione ricerca partecipata lewiniana: capire una situazione in gruppo, provare a cambiarla, e l'azione crea learning per le azioni successive,senza distinguere fra esperti e utenti

    Participating gerundio come learning, wellbeing, organizing, empowering: processo che gi il suo stesso risultato

    La community riflette su s stessa, come una organizzazione su mercati competitivi deve essere participating, cio ascolta clienti, fornitori e personale,e in fondo I territori competono fra loro.

  • Un chiaro isomorfismo fra strumento e obiettivo

    Ovvero sia nei processi partecipativi (in generale) che nei nuovi servizi e nel nuovo welfare sopra delineati:

    - abbiamo selfassembly (unlearning e relearning), selfconstitution, choice e changing (d'altronde le due sfere riguardano le vite)

    - si ricostituiscono i giacimenti psicosociali sfruttati(fiducia nell'altro generalizzato, amicalit, lealt)

    - c' accoglienza, riconoscimento reciproco, ascolto e condivisione anche e soprattutto degli esclusi

    - c' solidariet e interesse pubblico vero, fraternit fra diversi ma uguali, interazione e non omologazione, coabitazione (cio cum-vita, vita in comune) e non empatia funzionale

    - si rielaborano collettivamente e in modo rassicurante le sconfitte Circoli di miglioramento autogestiti (Circoli di Studio), Comunit di pratiche (aiuto fra pari altruistico), Friendly society

    Nuove Agor in cui pubblico e privato non sono confusi

    I

  • La ristrutturazione di capacit nei processi partecipativi cio simile alla ristrutturazione di capacit degli utenti dei servizi

    In altri termini I processi partecipativi producono valore in s, anche laddove, come capita, il risultato in termini di policy, programmazione o miglioramento dei servizi fosse scarno, o fosse un compromesso al ribasso

    Leggiamolo per differenza: un processo partecipato in campo urbanistico (che sottende per sempre salute e lavoro) potrebbe, per conflitti di interesse fra gli attori non componibili, portare a situazioni di stallo.

    Ma avrebbe comunque prodotto uno spillover di condivisione del problema, community empowerment, coping di community

    Quando il processo partecipato riguarda proprio questo punto ( e per la salute uguale) il processo quindi gi (in parte) la soluzione

    esattamente come in un t-group o in esperienze hic et nunc di gruppo avanzate impari (forse anche di pi) anche quando va male, cio il gruppo non si coagula.

  • I processi partecipati sulla salute

    Si sono rivelati community empowering e hanno rafforzato I tradizionali Piani per la salute.

    Pur tenendo conto che si partiva da contesti avanzati, si pu notare inaffti una sedimentazione di mutuo rispetto, riflessione critica, cura e partecipazione di gruppo (ma con ambito territoriale), anche simbolica, e soprattutto I soggetti organizzativi che disponevano di meno risorse o meno capabilities hanno potuto guadagnare maggiore sentimento di essere in control, cio benessere.

    Voler vedere I problemi, volersi organizzare, desiderio del cambiamento sono tratti individuali, ma pare che I processi partecipativi (anche se apparentemente centrati sui cittadini), o forse proprio per questo richiamo di realt, producano effetti, significativi, soprattutto su quelli organizzativi, anche sociali.

    .

  • Spunti / criticit

    Sociologia (critica) dei Processi partecipativi e dei Progetti Finanziati(non sono tutte rose e fiori)

    Biopolitiche del LongLifeLearning?(in una prospettiva di crescita personale, civica, sociale e occupazionale)

    Basic income, art. 1 e diritto alla salute minima di cittadinanzaper poter vivere decentemente?

    Come declinare oggi il dovere inderogabile di solidariet sociale ?La sharing economy?

    Realizzazione della persona umana nelle formazioni sociali

    Dalla salute organizzativa alla salute della community, ma il neocomunitarismo ambiguo, anche oppressione

    Esperienze in altri paesi di tradizione partecipativa decennale (USA, Nord Europa)

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