3

Click here to load reader

Prodigi Ed Enigmi Di Gustavo Rol - Parte 2

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Continuano le testimonianze sulle dotidi questo straordinario personaggio.Un uomo che voleva dare una rispostaalla sua incredibile esperienza, ma chesi è scontrato con i pregiudizi dello“scientismo”.

Citation preview

Page 1: Prodigi Ed Enigmi Di Gustavo Rol - Parte 2

|

Gustavo Rol in un ritratto di Pasquale Giacobelli

MISTERI

Gustavo Rol: prodigi ed enigmi, tra Scienza e Mito – 228 Novembre 2012

Continuano le testimonianze sulle dotidi questo straordinario personaggio.Un uomo che voleva dare una rispostaalla sua incredibile esperienza, ma chesi è scontrato con i pregiudizi dello“scientismo”

di Danilo Tacchino

Una testimonianza direttaLa storia della signora Laura è una delletestimonianze delle incredibili facoltà diGustavo Rol.Mi ha raccontato di aver conosciuto Rol,per caso, al ristorante Balbo, in ViaMazzini, nel 1963. Sapendo l’uomo galanteche era, non facciamo fatica a crederecome Rol riuscisse ad avvicinare belledonne. La signora Laura lo frequentòregolarmente per sette anni, sia alristorante Balbo sia ai Tre Lampioni. Glianeddoti raccontati da Laura a propositodella sua amicizia con Gustavo sidiscostano poco dalla linea generale cheabbiamo descritto sinora, riguardo allo stileed ai fenomeni particolari che interessanoRol, e questa è una ulteriore conferma che

proviene da una persona qualunque.Anche con questa signora, Rol si dilettava in esperimenti. Una sera, a cena da Balbo, Rol chiese a Laura di pronunciare una frase alei cara, facendole tenere nel palmo della mano un tovagliolo. Rol, prendendo una matita che aveva nel taschino, la passò sullasalvietta senza toccarla. A Laura parve di percepire, dalla mano, delle vibrazioni. Quando Rol le disse di aprire la salvietta, Laura vitrovò esattamente riprodotta, miracolosamente, la frase, scritta a matita, che aveva pronunziato qualche istante prima.In un’altra occasione, Rol volle rifare lo stesso esperimento, senza però usare la matita perché non ne era in possesso. Anchesenza l’uso della matita, l’esperimento riuscì nello stesso modo del precedente. Laura, sbalordita, chiese a Rol come poteva essereriuscito in quell’impresa e lui con naturalezza le disse che, non avendo la matita, pensò a quella che era nel suo scrittoio a casa perriprodurre l’esperimento.Rol invitò spesso Laura a casa sua, effettuando esperimenti di semplice prestidigitazione, quasi per scherzo. Rol era molto variabilenell’umore e scherzava spesso, come quella volta che, invitato a casa di Laura, si rifiutò di effettuare esperimenti tranne che nelsalone dove era il figlio di Laura, e lì effettuò alcuni esperimenti. Ogni mattina, Gustavo le telefonava raccontandole addirittura ipensieri che aveva in quel momento! Una volta gli rispose di non essere un imbroglione, poichè ella un attimo prima aveva avuto ildubbio che egli lo fosse. Le telefonate sibilline e burlesche continuarono per un pò di tempo. Una sera Rol le telefona dicendole cheegli si trovava in un monastero fuori Torino e dinfatti si sentivano i rintocchi delle campane. Qualche tempo dopo le confidò che nonera altro che a casa di amici.Il caso del treno che si fermò in piena campagna, è sempre stato quello che Laura ricorda con maggior interesse. Rol si recò aRoma con l’amico ingegner Fresia, per incontrare il noto esoterista Krishnamurthi che voleva conoscere Rol e rendersi conto dellesue capacità, e Laura si mise d’accordo nel fare un pezzo di strada con loro, visto che doveva andare a Salerno, e quindi decisero diprendere lo stesso treno.Il treno era affollato, ma stranamente Laura si rese conto che nello scompartimento dove si accomodarono, rimanevano sempre esoltanto loro tre. Molti provavano ad entrare, ma nessuno osava rimanervi. Mentre discorrevano durante il viaggio, Laura espresse lasua apprensione nel timore di non riuscire a giungere in tempo alla stazione preposta per poter prendere la coincidenza per Salerno,e Rol allora, un po’ per celia e per scherzo, affermò che avrebbe fatto fermare il treno, così che la coincidenza Laura l’avrebbeperduta per davvero. Ebbene, Laura raccontò che alcune ore dopo, mentre tutti si erano assopiti, il treno si fermò misteriosamente aqualche chilometro da quella stazione, in aperta campagna, senza che Rol proferisse parola. Ritornata a Torino, dopo alcuni giorniLaura rivide Rol che aveva un umore nero, perché Krishnamurthi, alla vista dei suoi esperimenti, osò chiamarli giochetti che in Indiasan fare anche i bambini.Laura ha raccontato anche che Rol sapeva leggere e vedere l’aura vitale di ogni persona. Grazie a questo potere le diagnosticò unfibroma e la convinse a farsi visitare dal professor Quaini, suo caro amico. Dopo aver effettuato diversi esami, il professore confermòla presenza del fibroma che doveva essere assolutamente tolto. Ella però decise di farsi operare dal professor Bocci che conoscevae stimava, anche se Rol non la prese molto bene. L’intervento riuscì alla perfezione, ma Rol, indispettito dal fatto che non si erafatta operare dal suo amico medico, per ripicca non tenne fede alla promessa fattale, ossia di dipingere in un suo quadro un mazzodi rose identiche a quelle regalategli da Laura.La nostra testimone si ricorda perfettamente del carattere poco accomodante che alcune volte il nostro personaggio tirava fuori. Unavolta egli si rifiutò di incontrare una medium della quale Laura aveva una stima particolare, per un elevato grado di spiritualità che leaveva dimostrato. Egli aveva addirittura proibito a Laura di frequentarla.Una volta Rol si confidò con lei, esprimendo la sua totale delusione e rabbia verso Piero Angela, che lo aveva intervistato, preparandopoi un articolo che metteva in discussione le effettive capacità del sensitivo. Egli espresse il suo livore dicendo che aveva addiritturarischiato la vita per passare attraverso i muri, pur rendendosi conto che lo faceva con molta parsimonia ed attenzione, e non contutti. Questo chiaramente non gli dava quella giusta visibilità che meritava e veniva giudicato per quello che faceva apparire, e non per

Cerca nel sito

CHI SIAMOREDAZIONE

ENGLISH PAGE

PAGE FRANÇAISE

PÁGINA ENESPAÑOL

SECOND LIFE PAGE

Seguici su:

Sabato 22 Agosto 2015

converted by Web2PDFConvert.com

Page 2: Prodigi Ed Enigmi Di Gustavo Rol - Parte 2

Gustavo Rol all’età di 90 anni

Gustavo Rol con la moglie Elna

Rol a Parigi nel 1927

quello che effettivamente era.Rol aveva avversari che non accettavano le sue doti se non come effetti illusori eartificiosi. Solo un’adeguata sperimentazione controllata da un prestigiatoreesperto, e con opportuni strumenti, avrebbe, secondo loro, garantito la veridicitàdei fenomeni. Rol quindi avrebbe dovuto riprodurre su comando i suoiesperimenti, ma ciò gli era impossibile perché tutto quello che faceva era ilprodotto di un impulso non controllabile razionalmente.Egli si sentiva uno strumento di Dio, e soleva dire, con una metafora, che “nonera la grondaia che convoglia l’acqua dal tetto che doveva essere analizzata, mapiuttosto l’acqua e le ragioni per le quali tale pioggia si manifestava”.Fellini così disse di Rol: “I giochi di Rol sono uno spettacolo tonificante perchiunque lo accosti con una vera disponibilità. Cioè con l’innocenza di unbambino o con il sostegno di una scienza non rigida, aperta, che non si metta inconflitto con le forme inattese della verità.”

Lettera a Tullio ReggeSignificativa è la lettera scritta da Rol a Tullio Regge il 6 luglio del 1986,pubblicata su La Stampa, in risposta ad un articolo dello scienziato che mettevain dubbio i suoi poteri:

“Illustre professor Regge, ho appena letto il suo articolo su La Stampa di oggi esento vivo il desiderio di scriverle. Ho compreso il suo pensiero e mi rallegro chelei, pur rimanendo scettico nei confronti dei fenomeni paranormali, non escludala possibilità di eseguire controlli e mantenere contatti con chi crede a questecose. Se un giorno non le avessi mostrato alcuni miei modestissimiesperimenti, non mi sarei permesso di scriverle questa lettera. Ricordo comecercai di provarle che esistono fenomeni fuori dalla norma ove la materia stessaè chiamata in causa e non dipendono soltanto da una particolare predisposizione

della psiche.(…) L’argomento dei suddettifenomeni ha formato la ragione della mia vita emi ha trovato costantemente in contatto conuomini di Scienza di tutti i campi, dalla Fisicaalla Medicina, dalla Filosofia all’Arte. Ho chiestoloro di studiare queste cose e le assicuro chemolti tentativi sono stati fatti, ma i risultatifurono scarsi. Il rapporto della mente colmeraviglioso è di una tale fragilità che puòscoraggiare anche lo scienziato più tenace. Leiinvoca, a giusta ragione, controlli rigorosi machiede la presenza di “prestigiatoriprofessionisti di alto calibro capaci di scoprireimmediatamente qualsiasi trucco del ciarlatanodi turno”. Io mi domando a che cosa servonoqueste persone nel caso specifico che ilciarlatano non esista. Quel rapporto della mentecol meraviglioso al quale accennavo verrebbeimmediatamente turbato col risultato facilmenteintuibile: la distruzione in partenzadell’esperimento. Ricordo quale fu il mio stato

d’animo quel giorno in cui, accendendo la televisione, udii un noto illusionista dichiarare con enfasi: “Venga qui Rol che io gli farò coltrucco tutti i suoi esperimenti!”. Lei ha veduto da me cose che ho definito modestissime eppure affermo che nessun prestigiatore,anche il più capace sarebbe in grado di ripeterle.Per chi mi conosce profondamente e sa come mi comporto e agisco, ècomprensibile che questo tipo di controlli sia inutile, anzi inopportuno. Non unprestigiatore, ma un ricercatore è opportuno. Egli è portato a sostituire conl’interesse e la collaborazione ogni eventuale sua diffidenza. Non è difficilecomprendere ed ammettere che, nello sviluppo di una collaborazione, ogniforma di controllo, anche la più minuziosa, viene ad essere spontaneamenteesercitata. La presenza poi di un ricercatore rotto a queste esperienze offre lamaggior garanzia ai fini di un risultato positivo. Va tenuto in considerazioneche io agisco sempre d’impulso in uno stato d’animo che mi viene improvviso eche non so spiegare. E così ho sperato che fosse proprio la Scienza ad aiutarmia riconoscere e codificare queste mie sensazioni che sono certo sianopossedute da ogni uomo, e sarà la Scienza stessa a rivelare queste facoltà epromuoverle in tutti gli uomini quando in futuro verrà un altro Rol a chiedere allaScienza di farlo. Ma sarà un Rol ascoltato e compreso. Io non sono unsensitivo né un medium e non ho mai voluto che si legasse il mio nome allamagia, allo spiritismo ed alla Parapsicologia. E’ sempre stata costante in mel’ansia di venire a capo di problemi che mi assillano; ho intravisto orizzonti aiquali la Scienza soltanto mi avrebbe consentito di accedere nell’istantemedesimo che io avessi potuto ad essa indicarli. Purtroppo essendo avanti neglianni mi rimangono ben poche speranze di realizzare questa aspirazione e ciò èmotivo per me di immensa amarezza. Anche se nel passato ho concessoalcune interviste, perché non facendolo mi sembrava venir meno ad un obbligodi coscienza, ho sempre cercato di minimizzare queste cose e le confesso chepiù di una volta per il grande turbamento, ho cercato rifugio dietro lo scudo deldubbio ove mi sembra di essere simile agli altri uomini. Anche se rispetto il diLei scetticismo sul paranormale, mi creda, mi sono comportato verso di Leicome per un dovere: ho voluto mostrarle ciò che neppure ad uno scienziato dellasua levatura è dato immaginare che esista in questo mondo e come la vita continui poi in una dimensione senza tempo,meravigliosa.”In vita Gustavo Rol non è mai stato molto noto al grande pubblico perché non sopportava l’esibizionismo, né tantomeno la pubblicità.Solo dopo la sua morte, stanno emergendo innumerevoli testimonianze e libri scritti sulla sua opera che lo assurgono come uno deipochi personaggi illuminati che hanno concluso la loro vita prima dell’avvento del terzo millennio.

converted by Web2PDFConvert.com

Page 3: Prodigi Ed Enigmi Di Gustavo Rol - Parte 2

Copyright © 2015 Shan Newspaper

|

Danilo Tacchino è scrittore e poeta ed è stato docente di sociologia all'Università Popolare di Torino. Ha pubblicato numerosi volumi sulfenomeno UFO e su storia e folclore piemontese e ligure. È stato responsabile regionale del Centro Ufologico Nazionale (CUN) dal 1989 al2000

Articoli correlati: Gustavo Rol: prodigi ed enigmi, tra Scienza e Mito - 1

<< Indietro

Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione, consideriamo che accetti illoro uso.

Cookie policy Approvo

converted by Web2PDFConvert.com