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M. Zoccola 1 , A. Montarsolo 1 , F. Bertini 2 , M. Canetti 2 , P. Stagnaro 3 , F. Giunco 3 , S. Losio 2 , L. Fantauzzi 2 e C. Tonin 1 1 C. N. R.- ISMAC, Corso G. Pella 16, 13900 Biella. 2 C. N. R.- ISMAC, Via Bassini 15, 20133 Milano 3 C. N. R.- ISMAC, Via De Marini 6, 16149 Genova [email protected] Negli ultimi anni i nanocompositi sono stati oggetto di un crescente interesse per le loro migliori proprietà meccaniche e stabilità termica rispetto ai polimeri puri o ai compositi convenzionali. In questo settore si sta attualmente studiando l’applicazione delle nanocellulose per le loro caratteristiche uniche e potenzialmente utili tra cui l'abbondanza del materiale di partenza, l’alta resistenza, la rigidità, il peso non elevato e la biodegradabilità. L’obiettivo di questo studio è stato quello di estrarre ed isolare fibrille cellulosiche a partire da fibre liberiane con un trattamento chimico/fisico combinato con l’utilizzo della tecnologia degli ultrasuoni e di produrre e caratterizzare biocompositi diversi utilizzando cellulosa micro e nanofibrillata come fillers in matrici di poli(metil metacrilato) (PMMA) e poli (1,4-butilene adipato-co-tereftalato) (PBAT). Micro e nanofibrille di cellulosa sono state prodotte con un trattamento chimico-meccanico a partire da fibre di canapa e lino. Le fibrille prodotte sono state testate come rinforzo di materiale compositi in matrici di PMMA e PBAT. Le fibrille svolgono un ruolo protettivo nel processo termodegradativo della matrice d PMMA. Entrambi i biocompositi mostrano un incremento in modulo, ma una diminuzione del carico a rottura rispetto al polimero iniziale. Produzione di fibrille di lino e canapa e loro Produzione di fibrille di lino e canapa e loro utilizzo come rinforzo in compositi utilizzo come rinforzo in compositi Conclusioni Conclusioni Le fibre di canapa e lino sono state pretrattate con mercerizzo (NaOH 17% w/w per la canapa e 10% w/w per il lino) seguito da idrolisi acida con HCl 1 M a 80°C per 2 ore e trattamento con NaOH al 2% w/w per 1 ora. Il pre-trattamento chimico in 3 passaggi delle fibre di canapa e lino è stato effettuato per eliminare parte della matrice costituita principalmente da lignina, emicellulosa e pectina, incorporate nelle fibrille di cellulosa. Successivamente è stato eseguito un processo di cryo-crushing in azoto liquido per migliorare il rilascio di fibrille ed infine è stato utilizzato un trattamento ad ultrasuoni. Canapa e Lino Tessile Pre-Trattamento Chimico Fibre Cellulosiche Purificate Chimicamente Cryo-crushing Ultrasonicazione Micro e nanofibrille Produzione Produzione delle delle fibrille fibrille Dopo trattamento chimico (500x) Dopo criocrushing(500x) Dopo ultrasuoni (SEM 5000x) (film ottenuto per casting) Canapa non trattata (500x) La caratterizzazione morfologica ha evidenziato il rilascio di materiale cellulosico e la riduzione delle dimensioni delle fibre dovuta ai trattamenti chimici e al cryo-crushing. E’ stato anche possibile rilevare il rilascio di micro e nanofibrille dopo il processo ad ultrasuoni. L’analisi FT-IR ha confermato i risultati dell’analisi morfologica evidenziando sia il risultato della mercerizzazione con soda (passaggio da cellulosa I a cellulosa II), sia l’eliminazione della matrice in cui sono immerse le fibrille di cellulosa. Biocompositi Biocompositi con PBAT con PBAT – poli (1,4 poli (1,4-butilene butilene adipato adipato-co co-tereftalato tereftalato) Biocompositi Biocompositi con PMMA con PMMA- poli ( poli (metil metil metacrilato) metacrilato) riscaldamento PMMA Fibrille in DMF casting 200 °C, 2 ore Biocompositi PMMA/fibrille Nella preparazione del primo tipo di biocomposito, per impedire l'aggregazione dopo essiccazione, le fibrille ottenute in acqua sono state dapprima disperse con polietilenossido (PEO Mw=400000) e poi liofilizzate per ottenere una polvere di fibrille/PEO 80/20 w/w. Il biocomposito (PBAT/fibrille 95/5 w/w) ottenuto da PBAT e fibrille/PEO è stato preparato in due modi distinti: i) miscelazione nel fuso seguita da pressatura a caldo; ii) miscelazione in solvente seguita da pressatura a caldo. Quando il calore è applicato in camera di miscelazione il PEO (Tm 77°C) fonde prima del PBAT (Tm 117°C) permettendo alle fibrille di disperdersi nella matrice di PBAT. Con l’aggiunta di fibrille di cellulosa il PBAT può raggiungere un elevato modulo iniziale. I film PBAT/fibrille mostrano un miglioramento del 27% nel modulo iniziale mentre diminuisce del 15% il loro carico a rottura. Per il secondo tipo di composito il solvente acquoso in cui erano state prodotte le fibrille è stato sostituito per scambio di solvente con dimetilformammide (DMF) in cui è solubile il PMMA. Successivamente, granuli di PMMA sono stati disciolti in DMF alla concentrazione di 50 mg/ml e crescenti quantità di fibrille di cellulosa in DMF sono state disperse nella soluzione di PMMA in rapporti ponderali prestabiliti con agitazione magnetica per 30 min a 50 °C. Infine, per la preparazione dei film di biocomposito, le dispersioni di micro e nano fibrille in PMMA sono state essiccate in stufa a 200 °C per 2 ore. I film ottenuti per casting contengono una quantità di fibrille cellulosiche fino al 20% in peso. Le prove termogravimetriche hanno mostrato interazione tra i due componenti e la presenza delle fibrille svolge un ruolo protettivo nel processo termo-degradativo della matrice polimerica. Le prove meccaniche hanno mostrato un aumento di rigidità del composito PMMA/fibrille: nel caso migliore è stato ottenuto circa il 71% di aumento in modulo nei film di PMMA/fibrille 5% w/w rispetto al PMMA di riferimento, mentre Il carico a rottura mostra un comportamento negativo nei compositi. Fibrille in acqua Fibrille in DMF Caratteristiche meccaniche Caratteristiche meccaniche Caratteristiche meccaniche Caratteristiche meccaniche Caratteristiche Caratteristiche termiche termiche (TGA) (TGA) Cryo-crushing Ultrasonicazione Caratteristiche Caratteristiche spettroscopiche spettroscopiche (IR) (IR) Convegno Finale Progetto Convegno Finale Progetto VeLiCa VeLiCa Regione Lombardia, 3 febbraio 2014 Regione Lombardia, 3 febbraio 2014

Produzione di fibrille di lino e canapa e loro utilizzo ... · Fibre Cellulosiche Purificate Chimicamente Cryo-crushing Ultrasonicazione Micro e nanofibrille Produzione delle fibrille

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M. Zoccola 1, A. Montarsolo 1, F. Bertini 2, M. Canetti 2, P. Stagnaro 3, F. Giunco 3, S. Losio 2, L. Fantauzzi 2 e C. Tonin 1

1 C. N. R.- ISMAC, Corso G. Pella 16, 13900 Biella. 2 C. N. R.- ISMAC, Via Bassini 15, 20133 Milano

3 C. N. R.- ISMAC, Via De Marini 6, 16149 Genova

[email protected]

Negli ultimi anni i nanocompositi sono stati oggetto di un crescente interesse per le loro migliori pro prietà meccaniche e stabilità termica rispetto ai pol imeri puri o ai compositi convenzionali. In questo settore si sta a ttualmente studiando l’applicazione delle nanocellu lose per le loro caratteristiche uniche e potenzialm ente utili tra cui l'abbondanza del materiale di partenza, l’alta resi stenza, la rigidità, il peso non elevato e la biode gradabilità. L’obiettivo di questo studio è stato qu ello di estrarre ed isolare fibrille cellulosiche a partire da fibre liberiane con un trattamento chimico/fisico combinato con l’u tilizzo della tecnologia degli ultrasuoni e di prod urre e caratterizzare biocompositi diversi utilizzando cellulosa micro e na nofibrillata come fillers in matrici di poli(metil met acrilato) (PMMA) e poli (1,4-butilene adipato-co-te reftalato) (PBAT).

�Micro e nanofibrille di cellulosa sono state prodotte co n un trattamento chimico-meccanico a partire da fibre di canapa e lino.�Le fibrille prodotte sono state testate come rinforzo d i materiale compositi in matrici di PMMA e PBAT.�Le fibrille svolgono un ruolo protettivo nel processo ter modegradativo della matrice d PMMA.�Entrambi i biocompositi mostrano un incremento in modul o, ma una diminuzione del carico a rottura rispetto al p olimero iniziale.

Produzione di fibrille di lino e canapa e loro Produzione di fibrille di lino e canapa e loro utilizzo come rinforzo in compositiutilizzo come rinforzo in compositi

ConclusioniConclusioni

Le fibre di canapa e lino sono state pretrattate con mercerizzo (NaOH 17% w/w per la canapa e 10% w/w pe r il lino) seguito da idrolisi acida con HCl 1 M a 8 0°C per 2 ore e trattamento con NaOH al 2% w/w per 1 ora. Il pre-tra ttamento chimico in 3 passaggi delle fibre di canapa e lino è stato effettuato per eliminare parte della matrice costituita principalmente da lignina, emicellulosa e pectina, i ncorporate nelle fibrille di cellulosa. Successivam ente è stato eseguito un processo di cryo-crushing in azoto liquido per migliorare il rilascio di fibrille ed infine è s tato utilizzato un trattamento ad ultrasuoni.

Canapa e Lino Tessile

Pre-Trattamento ChimicoFibre Cellulosiche

Purificate Chimicamente

Cryo-crushing Ultrasonicazione

Micro e nanofibrille

ProduzioneProduzione delledelle fibrillefibrille

Dopo trattamento

chimico(500x)

Dopo criocrushing(500x)

Dopo ultrasuoni (SEM 5000x) (film ottenuto per casting)

Canapa non

trattata(500x)

La caratterizzazione morfologica ha evidenziato il rilascio di materiale cellulosico e la riduzione delle dimensio ni delle fibre dovuta ai trattamenti chimici e al cryo-crushing. E ’ stato anche possibile rilevare il rilascio di micro e nanofibril le dopo il processo ad ultrasuoni.L’analisi FT-IR ha confermato i risultati dell’anal isi morfologica evidenziando sia il risultato della mercerizzazione con soda (passaggio da cellulosa I a cellulosa II), sia l’el iminazione della matrice in cui sono immerse le fibrille di cellulosa .

BiocompositiBiocompositi con PBAT con PBAT –– poli (1,4poli (1,4 --butilene butilene adipatoadipato --coco --tereftalatotereftalato )) BiocompositiBiocompositi con PMMAcon PMMA -- poli (poli ( metilmetil metacrilato)metacrilato)

riscaldamento

PMMA

Fibrille in DMF

casting

200 °°°°C, 2 ore

Biocompositi

PMMA/fibrille

Nella preparazione del primo tipo di biocomposito, per impedire l'aggregazione dopo essiccazione, le fibrille ottenute in acqua sono state dapprima disperse con polietilenossido (PEO Mw=400000) e poi liofilizzate per ottenere una polvere di fibrille/PEO 80/20 w/w. Il biocomposito (PBAT/fibrille 95/5 w/w) ottenuto da PBAT e fibrille/PEO è stato preparato in due modi distinti: i) miscelazione nel fuso seguita da pressatura a caldo; ii) miscelazione in solvente seguita da pressatura a caldo. Quando il calore è applicato in camera di miscelazione il PEO (Tm 77°C) fonde prima del PBAT (Tm 117°C) permettendo alle fibrille di disperdersi nella matrice di PBAT.

Con l’aggiunta di fibrille di cellulosa il PBAT può raggiungere un elevato modulo iniziale. I film PBAT/fibrille mostrano un miglioramento del 27% nel modulo iniziale mentre diminuisce del 15% il loro carico a rottura.

Per il secondo tipo di composito il solvente acquos o in cui erano state prodotte le fibrille è stato sostituito per scambio di solvente con dimetilformammide (DMF) in cui è solubile il PMMA. Successivamente, granuli di PMMA sono stati disciolti in DMF alla concentrazione di 50 mg/ml e crescenti quantità di fibrille di cellulosa in DMF s ono state disperse nella soluzione di PMMA in rapporti ponderali prestabiliti con agitazione magnetica per 30 min a 50 °C.Infine, per la preparazione dei film di biocomposit o, le dispersioni di micro e nano fibrille in PMMA sono state essiccate in stufa a 200 °C per 2 ore. I film ottenuti per casting contengono una quantitàdi fibrille cellulosiche fino al 20% in peso.

Le prove termogravimetriche hanno mostrato interazione tra i due componenti e la presenza delle fibrille svolge un ruolo protettivo nel processo termo-degradativo della matrice polimerica .

Le prove meccaniche hanno mostrato un aumento di rigidità del composito PMMA/fibrille: nel caso migliore è stato ottenuto circa il 71% di aumento in modulo nei film di PMMA/fibrille 5% w/w rispetto al PMMA di riferimento, mentre Il carico a rottura mostra un comportamento negativo nei compositi.

Fibrille inacqua

Fibrille in DMF

Caratteristiche meccanicheCaratteristiche meccaniche

Caratteristiche meccanicheCaratteristiche meccaniche

CaratteristicheCaratteristiche termichetermiche (TGA)(TGA)

Cryo-crushing Ultrasonicazione

CaratteristicheCaratteristiche spettroscopichespettroscopiche (IR)(IR)

Convegno Finale Progetto Convegno Finale Progetto VeLiCaVeLiCaRegione Lombardia, 3 febbraio 2014Regione Lombardia, 3 febbraio 2014