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Restaurazione e rivoluzioni RIPRESA Prof. Monti – a.s. 2016-2017 rivoluzioni Giugno 1815: Waterloo RIPRESA La sconfitta di Napoleone dà l’avvio al tentativo di restaurare il vecchio ordine europeo, dai re d t ti i t tti ti i i d ll’ i éi spodestati sino a tratti tipici dell’ancien régime. Tentativo fallimentare: dopo una trasformazione radicale, non è possibile semplicemente tornare al passato. possibile semplicemente tornare al passato. Istituzioni politiche e ordinamenti giuridici, certezza del diritto e uguaglianza formale dei cittadini organizzazione burocratica efficiente uguaglianza formale dei cittadini, organizzazione burocratica efficiente e razionalizzazione economica. Ni it tti ffi il t i i if t i t di Nei suoi tratti pefficaci, la restaurazione si manifesta in una sorta di compromesso di breve durata fra vecchio e nuovo.

Prof. Monti – a.s. 2016-2017 Restaurazione e rivoluzioni ... · Se l’austriaco Metternich fu il “regista”del Congresso, il francese ... rivoluzione antifeudale era più radicata

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Restaurazione erivoluzioni RIPRESA

Prof. Monti – a.s. 2016-2017

rivoluzioniGiugno 1815: Waterloo

RIPRESA

La sconfitta di Napoleone dà l’avvio al tentativo di restaurare il vecchio ordine europeo, dai re

d t ti i t tti ti i i d ll’ i é ispodestati sino a tratti tipici dell’ancien régime.

Tentativo fallimentare: dopo una trasformazione radicale, non è possibile semplicemente tornare al passato.possibile semplicemente tornare al passato.

Istituzioni politiche e ordinamenti giuridici, certezza del diritto euguaglianza formale dei cittadini organizzazione burocratica efficienteuguaglianza formale dei cittadini, organizzazione burocratica efficiente e razionalizzazione economica.

N i i t tti iù ffi i l t i i if t i t diNei suoi tratti più efficaci, la restaurazione si manifesta in una sorta di compromesso di breve durata fra vecchio e nuovo.

RIPRESARestaurazione e

rivoluzioni

Prof. Monti – a.s. 2016-2017

’ ’

RIPRESArivoluzioni

Autunno 1814: Congresso di Vienna (01/11/’14 – 09/06/’15)

Affollatissimo consesso di sovrani e governanti, a decidere è però un gruppo assai ristretto: GB, Russia, Prussia, Austria

Se l’austriaco Metternich fu il “regista” del Congresso, il francese Talleyrand riuscì a sfruttare le divisioni dei vincitori per far valere il PRINCIPIO DI LEGITTIMITÀ anche per la FranciaPRINCIPIO DI LEGITTIMITÀ anche per la Francia.

Devono essere restaurati i diritti violati, quindi anche quelli dei Borbone di Francia. In effetti la Francia non subì amputazioni t it i li i tt ll f ti d l 1791territoriali rispetto alle frontiere del 1791.

RIPRESARestaurazione erivoluzioni

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rivoluzioni

PRINCIPIO DELL’EQUILIBRIO

In parziale contraddizione con il principio di legittimità, esso mira a garantire una situazione di equilibrio politico e sociale in Europa.

- Russia e Prussia si espandono; - nasce la Confederazione germanica sotto la presidenza dell’Austria;- nasce la Confederazione germanica sotto la presidenza dell Austria; - non viene ricostituito il Sacro Romano Impero (1806); - nasce il Regno dei Paesi Bassi (Olanda, Lussemburgo e Belgio);

in Italia si rafforza l’egemonia austriaca (salvo il Regno- in Italia si rafforza l egemonia austriaca (salvo il Regno di Sardegna).

RIPRESARestaurazione e

ri ol ioni

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SANTA ALLEANZA

rivoluzioniSANTA ALLEANZA

Nasce nel settembre 1815, su iniziativa dello zar Alessandro I. Inizialmente coinvolge Prussia, Austria e Russia (principio di intervento), successivamente molti altri Stati entrano a farne parte.

QUADRUPLICE ALLEANZA

Nasce su iniziativa inglese del novembre 1815 lega la GB alle altreNasce su iniziativa inglese del novembre 1815, lega la GB alle altre tre potenze vincitrici con lo scopo di:

1) Impedire rivincite francesi;2) mantenere l’equilibrio europeo

Prevedeva consultazioni periodiche col compito di risolvere ifi t t li flitti ( t )pacificamente eventuali conflitti (concerto europeo).

RIPRESARestaurazione e

rivoluzioni

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RIPRESA“FRONTE INTERNO”Con intensità diverse in ogni Stato la Restaurazione si assestò in

rivoluzioniCon intensità diverse, in ogni Stato la Restaurazione si assestò in senso conservatore, persino in GB (favorita l’aristocrazia terriera –dazi sul grano – ai danni di industria e, quindi, degli operai).

Ferdinando VII in Spagna abolisce la Costituzione di Cadice del 1812, con una durissima repressione verso i liberali.

Luigi XVIII in Francia promulgò una Costituzione (“Carta”) che garantiva le libertà fondamentali e un Parlamento bicamerale. Si

’trattava, in effetti, solo di una concessione dall’alto: la camera dei deputati, la sola elettiva, aveva scarsi poteri e il suffragio era assai ristretto (età di 30 anni e censo).( )La Francia era comunque uno dei pochi regimi costituzionali europei!

Molte innovazioni napoleoniche restarono in vigore: il Codice civile,Molte innovazioni napoleoniche restarono in vigore: il Codice civile, l’ordinamento amministrativo, il sistema scolastico statale, garanzia sulle proprietà vecchie e nuove. Gli ultrarealisti sono così scontenti.

RIPRESARestaurazione e

rivoluzioni

Prof. Monti – a.s. 2016-2017

RIPRESAIl regno sabaudo di Vittorio Emanuele I, così come lo Stato pontificio e il Regno delle Due Sicilie (1816) optano per una

rivoluzionipontificio e il Regno delle Due Sicilie (1816) optano per una restaurazione rigida. Vittorio Emanuele I, rientrando a Torino, sfoggia con orgoglio codino e parrucca...

Il Lombardo-Veneto, pur sottomesso all’Austria, resta la regione italiana economicamente più avanzata. Qui Metternich intendeva

d l’ i i t i t t l i di i f t diammodernare l’amministrazione statale e impedire ogni fermento di unità nazionale. L’attività culturale, piuttosto vivace, viene rigidamente controllata dalla censura austriaca per i suoi aspetti liberali e patriottici (“Il

”Conciliatore”, 1818, Silvio Pellico e Giovanni Berchet).

L’ordine socialeLa Restaurazione certo non interrompe la crescita della borghesiaLa Restaurazione certo non interrompe la crescita della borghesia,ma lo rallenta e contrasta a favore dell’aristocrazia (burocrazia e forze armate).I di itti f d li f i t biliti i lt (R iI diritti feudali non furono ristabiliti, ma in molte zone (Russia caso limite) i contadini restano vincolati ai loro antichi signori (soprattutto Europa dell’Est).

RIPRESARestaurazione e

rivoluzioni

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RIPRESA

L’ di i l

rivoluzioni

L’ordine socialeNei paesi più direttamente toccati dalla dominazione napoleonica, la rivoluzione antifeudale era più radicata e la borghesia si era avvantaggiata anche nell’ambito delle proprietà terriere. Ciò non accadde, invece, per piccoli proprietari e contadini senza terra.

Restaurazione erivoluzioni: anni ‘20

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rivoluzioni: anni ‘20

L’ di i i tL’ordine minacciatoGià negli anni ‘20 numerosi moti insurrezionali minarono la restaurazione. Fu una sorta di “reazione a catena” alimentata da malessere economico, ma anche da fitti contatti fra centri rivoluzionari.

Numerose organizzazioni clandestine (il dissenso politico era vietato o fortemente scoraggiato) si diffusero rapidamente sia fra i difensori di principi democratici che fra i legittimisti più reazionari.difensori di principi democratici che fra i legittimisti più reazionari.

Traendo spunto dalla più antica Massoneria, la Carboneria (diffusa in Italia e Spagna) si ispira a ideali di costituzionalismo e liberalismoItalia e Spagna) si ispira a ideali di costituzionalismo e liberalismo moderato.Altre società segrete – come i comuneros in Spagna e gli Adelfi e Filadelfi in Italia settentrionale avevano carattere più spiccatamenteFiladelfi in Italia settentrionale – avevano carattere più spiccatamente Democratico.

Restaurazione erivoluzioni: anni ‘20

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rivoluzioni: anni ‘20

L’ordine minacciatoSi i fi i t étt l’ lt h i i d ll tSia i confini tra una sétta e l’altra che i programmi delle stesse avevano contorni piuttosto incerti.

Queste sétte avevano, inoltre, una base di riferimento ristretta: pochi artigiani e popolani, qualche membro dell’aristocrazia liberale, qualche borghese e parecchi intellettuali, studenti e militari.q g p ,

I militari – per lo più formatisi nel periodo napoleonico – erano i più Intraprendenti: furono loro a dare inizio ai moti degli anni 1820 e 1821Intraprendenti: furono loro a dare inizio ai moti degli anni 1820 e 1821.

Restaurazione erivoluzioni: anni ‘20

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rivoluzioni: anni ‘20

L’ONDATA RIVOLUZIONARI DEL 1820-1821

Tutto iniziò in Spagna: alcuni reparti armati in partenza da Cadice si ammutinarono il primo gennaio del 1820 contro Ferdinando VII.

La rivolta si estese velocemente fra i reparti e il re fu costretto a ripristinare la Costituzione del 1812 e a indire elezioni per le Cortes.

Lo schieramento costituzionale però godeva di scarsa simpatia da parte delle masse contadine, guidate dalla Chiesa... p g

Restaurazione erivoluzioni: anni ‘20

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L’ONDATA RIVOLUZIONARI DEL 1820-1821

rivoluzioni: anni ‘20

Nell’estate del 1820 i moti si allargano al Regno delle Due Sicilie e alPortogallo.

Nel marzo del 1821 una rivolta scoppiò anche in Piemonte.

LA REPRESSIONE

La Santa alleanza, preoccupata dagli avvenimenti, decise di intervenire.L’Austria portò il proprio aiuto a Ferdinando I a Napoli, oltre ad aiutare i Savoia in Piemonte.La Francia intervenne militarmente in Spagna, dove l’ordine venne restaurato nel 1823. Anche in Portogallo il moto rientrò.

Le forze liberali hanno dato prova di scarsa unità e, soprattutto, di scarsa capacità di sollevare le masse popolari.

Restaurazione erivoluzioni: anni ‘20

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L’ECCEZIONE GRECA

rivoluzioni: anni ‘20

Si tratta dell’unico moto nato negli anni ‘20 a concludersi con un successo.Anche la rivolta contro l’Impero ottomano nacque dall’iniziativa delleAnche la rivolta contro l Impero ottomano nacque dall iniziativa delle società segrete, ma ben presto assunse il carattere di guerra di popolo. Anche la situazione internazionale favorì questo successoAnche la situazione internazionale favorì questo successo.

LA CRISI E “QUESTIONE D’ORIENTE”

L’Impero ottomano in crisi faticava sempre di più nel tentativo di controllare la regione balcanica e i suoi diversi popoli.I lt i tt l i E i f ò b t f tInoltre, rispetto al caso greco, in Europa si formò ben presto una forte corrente di opinione pubblica solidale con i greci per ragioni religiose e culturali. Moltissimi volontari si unirono ai greci.Le potenze europee, dopo un intervento militare, imposero ai turchi la pace di Adrianopoli (1829) che sancì l’indipendenza greca.

Restaurazione erivoluzioni: anni ‘30

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rivoluzioni: anni ‘30

UNA SECONDA ONDATA: 1830-1831

Simili gli ideali e anche le forze promotrici si trattò di moti meno estesiSimili gli ideali e anche le forze promotrici, si trattò di moti meno estesi e violenti che però ebbero conseguenze più profonde.

F l f t l F i i i ll i t d llFulcro fu nuovamente la Francia, ove si giunse alla cacciata della Dinastia dei Borbone dal trono.

Nel 1824 Carlo X, dopo essere succeduto al trono di Luigi XVIII, cercò di imporre un progetto di restaurazione integrale.Nel luglio del 1830 scoppiò la rivolta nella città di Parigi. g pp g

Vediamo qualche dettaglio relativo a questi avvenimenti...

Restaurazione erivoluzioni: anni ‘30

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rivoluzioni: anni ‘30LA CACCIATA DI CARLO X

Dopo che l’opposizione alla politica sovrana ebbe ottenuta la maggioranza alla camera dei deputati nel 1827, dopo tre anni il re i di l i i i iò di di i i Al i llindisse nuove elezioni e inviò un corpo di spedizione in Algeria allo scopo di distrarre l’opinione pubblica (1830).

Davanti a un esito elettorale ancor più negativo il re agì con durezza:Davanti a un esito elettorale ancor più negativo, il re agì con durezza: annullò la libertà di stampa, sciolse di nuovo la camera dei deputati, modificò la legge elettorale e convocò, per la seconda volta, nuove elezionielezioni.

Il popolo di Parigi, appena apprese queste notizie, scese in piazza e, dopo tre giorni di scontri sulle barricate (27-29 luglio 1830, le tredopo tre giorni di scontri sulle barricate (27 29 luglio 1830, le tre “gloriose giornate”), Carlo X abbandonò la capitale.

Le Camere riunite in assemblea comune, dichiararono deposto Carlo X e nominarono suo cugino Luigi Filippo d’Orleans(riferimento dell’aristocrazia illuminata) “luogotenente del regno”.

Restaurazione erivoluzioni: anni ‘30

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rivoluzioni: anni ‘30

DA CARLO X A LUIGI FILIPPO

La scelta del nuovo sovrano era orientata non solo alla cacciata deiLa scelta del nuovo sovrano era orientata non solo alla cacciata dei reazionari Borbone, ma anche a bloccare un eventuale radicalizzazione della protesta e uno sbocco rivoluzionario, cosa da molti temutamolti temuta.

Il 9 agosto 1830, Luigi Filippo d’Orleans venne dichiarato dal P l “R d i f i l tà d ll i ”Parlamento “Re dei francesi per volontà della nazione”.

Il tricolore rivoluzionario tornò ad essere la bandiera nazionale, mentre fu varata un nuova Costituzione, un poco più liberale rispetto a quella del 1814.

Restaurazione erivoluzioni: anni ‘30

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rivoluzioni: anni ‘30

BELGIO, ITALIA E POLONIA

Il successo del luglio parigino stimolò nuove iniziativeIl successo del luglio parigino stimolò nuove iniziative.

In agosto insorse il Belgio (che era stato annesso, come abbiamo visto al Regno dei Paesi Bassi)visto, al Regno dei Paesi Bassi). Nonostante le richieste d’aiuto che l’Olanda rivolse alle potenze garanti dell’equilibrio, l’opposizione all’intervento della Gran Bretagna

d ll F i tò ll’i di d d l B l ie della Francia portò all’indipendenza del Belgio.

Analoghi moti scoppiati in Italia settentrionale e in Polonia ebbero, però, esiti ben diversi: l’intervento militare di Austria e Russia non trovò alcuna opposizione, in questo caso, da parte di inglesi e francesi.

Restaurazione erivoluzioni: verso il ‘48

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rivoluzioni: verso il ‘48

’LA FRANCIA DI LUIGI FILIPPO D’ORLEANS

Seppure nato da una rivoluzione popolare, il regno di Luigi Filippo si identificò con i valori e gli interessi dell’alta borghesia degli affari eidentificò con i valori e gli interessi dell alta borghesia degli affari e dell’aristocrazia liberale ed ebbe, per questa ragione, solo una ristrettissima base di appoggio.

I gruppi democratico-repubblicani, poi, costituirono una seria minaccia alla stabilità del nuovo regime orleanista.La continua minaccia rivoluzionaria condusse ad una svolta conservatrice da parte di Luigi Filippo, che limitò il diritto di stampa e di associazione (soprattutto dal 1840).( p )

La ricerca dell’ordine e della stabilità rafforzò ulteriormente il carattere oligarchico del regime, allargando la distanza dalla società civile.oligarchico del regime, allargando la distanza dalla società civile.

Restaurazione erivoluzioni: verso il ‘48

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rivoluzioni: verso il ‘48

LA MONARCHIA INGLESE TRADE UNIONSLA MONARCHIA INGLESE: TRADE UNIONS

Fra gli anni ‘20 e gli anni ‘40, il sistema liberale inglese si consolidò e si adatto alla nuova realtà creata dalla Rivoluzione industrialesi adatto alla nuova realtà creata dalla Rivoluzione industriale.

La politica internazionale inglese fu sempre più mirata a smarcarsirispetto ai vincoli dell’equilibrio decisi dal Congresso di Viennarispetto ai vincoli dell equilibrio decisi dal Congresso di Vienna.

Sul fronte interno, una riforma del 1824 concesse ai lavoratori il diritto di i i i i i i i l f T d U idi riunirsi in associazioni: le famose Trade Unions.

Una legge del 1832 allargò il diritto di voto (che comunque rimase elitario) e ridisegnò le circoscrizioni elettorali.

Negli anni ‘30 vi furono anche alcune riforme intese a migliorare le g gcondizioni di lavoro e di vita degli operai.

Restaurazione erivoluzioni: verso il ‘48

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rivoluzioni: verso il ‘48

LA MONARCHIA INGLESE: LA “PEOPLE’S CHARTER”LA MONARCHIA INGLESE: LA PEOPLE S CHARTER

Questo però non bastò a far tacere l’opposizione democratica, costituita dalle Trade Unions e dagli intellettuali più radicali.g p

Nel 1838 fu elaborato un documento in sei punti – la “Carta del popolo” – che chiedeva: suffragio universale maschile segretezzapopolo che chiedeva: suffragio universale maschile, segretezza del voto, nuova riforma delle circoscrizioni, uno stipendio per gli eletti.

Protagonista di un decennio di lotte il movimento cartista finì conProtagonista di un decennio di lotte, il movimento cartista finì con l’esaurirsi senza aver ottenuto i risultati sperati.Le Trade Unions, in particolare, si discostarono progressivamente d ll l tt liti t i l i di i i l i lidalla lotta politica per concentrarsi solo su rivendicazioni salariali.

Un’altra battaglia, vinta nel 1846 anche a causa della carestia irlandese, fu quella per l’abolizione del dazio sul grano.

Restaurazione erivoluzioni: verso il ‘48

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rivoluzioni: verso il 48

AUSTRIA, RUSSIA, PRUSSIA

Le tre principali monarchie autoritarie di contro al dinamismoLe tre principali monarchie autoritarie, di contro al dinamismo politico e sociale inglese e francese, restarono sostanzialmente chiuse nel loro immobilismo.

Il perdurante potere delle aristocrazie e il rifiuto di ogni istituto rappresentativo – ricordiamo che in Russia, ma anche nella Prussia orientale e in molte zone dell’Impero asburgico resisteva la servitù della gleba – bloccavano ogni innovazione.

Restaurazione erivoluzioni: verso il ‘48

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rivoluzioni: verso il 48

AUSTRIA RUSSIA PRUSSIAAUSTRIA, RUSSIA, PRUSSIA

Se la Russia era tormentata da continue rivolte contadine, l’Impero asburgico cominciò a subire le prime spinte autonomistiche da parte delle varie etnie che lo componevano (croati, sloveni, cechi, polacchi, italiani, ungheresi). , g )

Il nazionalismo fu, al contrario, motivo di coesione per la Prussia e la Confederazione germanica dove si attuò una unione doganaleConfederazione germanica, dove si attuò una unione doganale(Zollverein) fra tutti gli Stati componenti la Federazione. Si trattò di una tappa sulla strada dell’unificazione politica, ma anche di un importante volano di sviluppo economicodi un importante volano di sviluppo economico.

La primavera dei popoli e “l’anno dei portenti”: il 1848

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l anno dei portenti : il 1848

LE PRINCIPALI CAUSELE PRINCIPALI CAUSE

La crisi rivoluzionaria del 1848 ebbe vastissima portata, tanto per la grande estensione geografica quanto per la sua rapidità. Già i contemporanei, non a caso, parlarono di “anno dei portenti”.

La crisi economica del anni ‘46-’47 (colpite agricoltura, industria e Commercio; vi furono gravi carestie e disoccupazione)Commercio; vi furono gravi carestie e disoccupazione).

L’azione degli intellettuali democratici (con le loro richieste di libertà liti i d i i t i t i t dipolitica e maggiore democrazia, intrecciate con istanze di

emancipazione nazionale).

La primavera dei popoli e “l’anno dei portenti”: il 1848

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l anno dei portenti : il 1848

UN NUOVO PROTAGONISTAUN NUOVO PROTAGONISTA

I moti si svilupparono a partire da manifestazioni urbane nelle capitali, presto degenerate in scontri armati.

Simbolicamente, possiamo assumere il 1848 come l’anno in cui un , pnuovo protagonista entra nella Storia: le masse popolari.

A Berlino Vienna Parigi e Milano furono artigiani ed operai a svolgereA Berlino, Vienna, Parigi e Milano furono artigiani ed operai a svolgere la parte del leone, talvolta anche contro l’indirizzo delle forze borghesi, più moderate.

Poco prima dello scoppio dei moti, aveva visto la luce il celebre Manifesto del partito comunista di Marx ed Engels.p g

La primavera dei popoli e “l’anno dei portenti”: il 1848

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l anno dei portenti : il 1848LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA: GLI INIZI

Come già nel 1830, tutto ebbe inizio in Francia.

S è h i E l hi di L i i Fili tSe è vero che in Europa la monarchia di Luigi Filippo poteva essere considerata una delle meno oppressive, le richieste di carattere democratico avevano una radicalità alla quale il moderatismo sovrano non poteva rispondere.

La richiesta democratica più pressante riguardava il suffragioLa richiesta democratica più pressante riguardava il suffragio universale maschile, idea che venne ampiamente pubblicizzata e che non incontrava il favore da parte del sovrano e del governo.

Da parte del sovrano, non si pensava infatti di negare un diritto, ma si riteneva che solo le persone più “responsabili” (ovvero quelle con un minimo di ricchezza e quindi di interesse negli affari del Paese)minimo di ricchezza e, quindi, di interesse negli affari del Paese) potessero votare.

La primavera dei popoli e “l’anno dei portenti”: il 1848

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l anno dei portenti : il 1848

LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA: GLI INIZI

Alla fine del febbraio 1848, venne proibita una grande manifestazione di protesta contro il governo.p gCompito della Guardia nazionale, espressione della borghesia cittadina, era quello di impedirla ma l’impopolarità del governo fece sì che i membri della guardia passassero dalla parte dei manifestantiche i membri della guardia passassero dalla parte dei manifestanti.

A questo punto intervenne l’esercito e, dopo due giorni diA questo punto intervenne l esercito e, dopo due giorni di scontri e 350 morti, il sovrano lasciò Parigi (24 febbraio 1848).La sera dello stesso giorno, presso il Municipio, venne costituito un governo provvisorio che si pronunciò a favore della Repubblica (lagoverno provvisorio che si pronunciò a favore della Repubblica (la seconda) e della convocazione di una Assemblea costituente da eleggersi a suffragio universale.

La primavera dei popoli e “l’anno dei portenti”: il 1848

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l anno dei portenti : il 1848

LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA: PRIMI INTERVENTI

Nel governo provvisorio, oltre ai democratici, erano presenti persino due socialisti (Louis Blanc e Alexandre Martin: fatto del tutto nuovo.(

In pochi giorni, il governo prese importanti decisioni:In pochi giorni, il governo prese importanti decisioni:

Giornata lavorativa di 11 ore al massimo.

Il principio del diritto al lavoro (opifici nazionali, nati per aiutare i disoccupati). Questo intervento non era però condiviso dai più moderatimoderati.

La primavera dei popoli e “l’anno dei portenti”: il 1848

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l anno dei portenti : il 1848

LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA: CAMBIO DI ROTTA

In aprile si tennero le elezioni per l’Assemblea costituente e, in questa occasione, la corrente più radicale della rivoluzione subì una q , pdura sconfitta...

A i i f i bbli i iù d ti h bit l iA imporsi furono i repubblicani più moderati, che subito esclusero i socialisti dal governo e stabilirono la chiusura degli opifici nazionali.

A Parigi subito vennero ricostruite le barricate, ma il ministro della Guerra Cavaignac, su ordine dell’Assemblea costituente, operò una durissima repressione di questo moto popolaredurissima repressione di questo moto popolare.

N l d ll d l i i li i di i ti t lNel segno della paura del comunismo, migliaia di insorti trovarono la morte.

La primavera dei popoli e “l’anno dei portenti”: il 1848

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l anno dei portenti : il 1848

LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA: LA NUOVA COSTITUZIONE

In novembre fu approvata la nuova Costituzione:

U P id t l tt d l l t t i i 4 iUn Presidente, eletto dal popolo e restante in carica per 4 anni e responsabile del governo del Paese.

Una Assemblea legislativa monocamerale, anche essa eletta a suffragio universalesuffragio universale.

La primavera dei popoli e “l’anno dei portenti”: il 1848

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l anno dei portenti : il 1848

LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA: UNA SORPRESA!

Si trattava, ora, di tenere le elezioni per il Presidente della Repubblica... L’elezione si tenne in dicembre.p

Il 10 dicembre i repubblicani si presentarono alle urne divisi fra chi aveva orientamenti più radicali e i moderatiaveva orientamenti più radicali e i moderati.

Tutti i conservatori, invece, trovano un accordo su un nome i t t L i i N l B timportante: Luigi Napoleone Bonaparte.Nipote del celebre imperatore, il quarantenne Luigi rassicurava la destra conservatrice e la Chiesa, mentre la fama del suo nome faceva presa anche su ampi strati popolari.

Con la sua elezione, la spinta democratica in Francia poteva considerarsi esaurita. Il nipote dell’uomo che aveva dominato

l’Europa non intendeva certo rimanere solo un Presidente a tempo!

La primavera dei popoli e “l’anno dei portenti”: il 1848

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l anno dei portenti : il 1848

LA RIVOLTA A VIENNA

Gli echi dei fatti parigini fecero esplodere la situazione, già difficile, all’interno dell’Impero asburgico. Qui si trova in primo

i l “ ti i l ” iù h l “ ti i l ”piano la “questione nazionale” più che la “questione sociale”.

Il 13 marzo 1848 una manifestazione duramente repressa d ll’ it f l i till h d d i i di b tti ti tòdall’esercito fu la scintilla che, dopo due giorni di combattimenti, portò alla fuga del cancelliere Metternich.

Nei giorni seguenti, la situazione precipita sia in altre località dell’Impero asburgico che nella Confederazione germanica: Budapest, Venezia, Milano, Berlino, Praga.p , , , , g

In maggio, l’imperatore Ferdinando I è a suo volta costretto ad abbandonare Vienna e a concedere l’elezione di un Parlamentoabbandonare Vienna e a concedere l elezione di un Parlamento(Reichstag) in base a votazione con suffragio universale.

La primavera dei popoli e “l’anno dei portenti”: il 1848

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l anno dei portenti : il 1848LA RIVOLTA A VIENNA

In Ungheria i patrioti approfittarono della situazione di debolezza del potere centrale per formare un governo nazionale del tuttop p gindipendente da Vienna.

Anche a Praga si formò un governo provvisorio: più cheAnche a Praga si formò un governo provvisorio: più che la piena indipendenza da Vienna, però, i Cechi chiedevano maggiore autonomia.

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l anno dei portenti : il 1848

LA REAZIONE DEGLI ASBURGO

Il governo imperiale riesce a reagire anche perché l’esercito era rimasto fedele agli Asburgo.g g

Durante il mese di luglio, il Reichstag appena riunito manifestava una evidente incapacità di azione: le varie nazionalità in essouna evidente incapacità di azione: le varie nazionalità in esso rappresentate, infatti, non riuscivano ad accordarsi su una linea d’azione (salvo sull’abolizione della servitù della gleba).

Il governo provvisorio di Praga viene sciolto con la forza e già durante il mese di agosto l’imperatore Ferdinando I può rientrare a Vienna.g p p

Alla fine del 1848, Ferdinando I decise di abdicare in favore del giovane nipote, il diciottenne Francesco Giuseppe.

La primavera dei popoli e “l’anno dei portenti”: il 1848

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l anno dei portenti : il 1848

LA REAZIONE DEGLI ASBURGO

Nel marzo 1849, Francesco Giuseppe sciolse il Parlamento, ma concesse una Costituzione. Essa prevedeva un Parlamento eletto con suffragio limitato e con poteri minimi.

LA SITUAZIONE IN GERMANIA

Anche a Berlino, Federico Guglielmo IV viene costretto nel marzo del 1848 a convocare un Parlamento prussiano.

Dalle molte rivolte scoppiate in vari Stati tedeschi, venne la richiesta di un Assemblea costituente in cui tutti gli Stati fossero rappresentati compresa l’Austriarappresentati, compresa l Austria.

La primavera dei popoli e “l’anno dei portenti”: il 1848

Prof. Monti – a.s. 2016-2017

l anno dei portenti : il 1848

LA SITUAZIONE IN GERMANIALA SITUAZIONE IN GERMANIA

L’Assemblea effettivamente si riunì ma, nonostante il grande entusiasmo da cui venne circondata fu subito chiaro che essaentusiasmo da cui venne circondata, fu subito chiaro che essa non sarebbe stata in grado di imporre le proprie decisioni ai vari Stati. L’avviamento dell’unificazione nazionale non poteva che

d ll ti d l iù i t t t t t d l P ipassare dalle sorti del più importante stato tedesco, la Prussia.

La primavera dei popoli e “l’anno dei portenti”: il 1848

Prof. Monti – a.s. 2016-2017

l anno dei portenti : il 1848

LA SITUAZIONE IN GERMANIA

GMa proprio in Prussia, Federico Guglielmo decideva nel dicembre 1848 di sciogliere il Parlamento e di concedere una poco liberale Costituzione.

L’Assemblea costituente, nel frattempo, si era impantanata nella contrapposizione fra “grandi tedeschi” e “piccoli tedeschi”contrapposizione fra grandi tedeschi e piccoli tedeschi .Prevalse la seconda tesi, ma quando in aprile una delegazione offrì la corona imperiale a Federico Gugliemo eglì rifiutò.L’A bl tit t i i l di lì i iL’Assemblea costituente si sciolse di lì a poco, in giugno.