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C.F. 93395400729 P.IVA 07955270728
c/o Filippo D’Erasmo Via G. Postiglione n. 9 70126 – Bari [email protected] [email protected] [email protected]
Ai Signori Sindaci della Città Metropolitana di Bari:
Prof. Tricase Francesco
Sindaco del Comune di Castellana Grotte
Via Marconi n. 9, 70013 – Castellana Grotte (BA)
Sig. Dirutigliano Giangrazio
Sindaco del Comune di Mola di Bari
Via De Gasperi, 135/137 - 74042 Mola di Bari (BA)
Ing. Romani Emilio
Sindaco del Comune di Monopoli
Via Garibaldi 6- 70043- Monopoli (BA)
Rag. Vitto Domenico
Sindaco del Comune di Polignano a Mare
V.le Rimembranze, 21 – 70044 – Polignano a Mare (BA)
Arch. Giannone Giuseppe
Sindaco Comune di Sannicandro di Bari
Via Marconi, 2 - 70028 Sannicandro di Bari
Dr. Lucilla Donato
Sindaco del Comune di Gioia del colle
P.zza M. di Savoia, 10 – 70123 – Gioia del Colle (BA)
Dr. Nisi Domenico
Sindaco del Comune di Noci
Via Sansonetti, 15 – 70015 – Noci (BA)
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c/o Filippo D’Erasmo Via G. Postiglione n. 9 70126 – Bari [email protected] [email protected] [email protected]
Sig. Giannandrea Domenico
Sindaco Comune di Putignano
Via Roma , 8 – 70017 - Putignano (BA)
[email protected] [email protected]
Dr. Longo Michele Maria
Sindaco Comune di Alberobello
P.zza del Popolo, 31- 70011 – Alberobello (BA)
Prof. D’Ambrosio Michele
Sindaco del Comune di Santeramo in Colle
P.zza Dr. Simone, 8 – 70029 –Santeramo in Colle (BA)
Prof. Forte Giacinto
Sindaco Comune di Altamura
P.zza Municipio, 1 -70022 –Altamura (BA)
Dott. Cappetta Francesco Antonio
Commissario straordinario Comune di Cassano delle
Murge
P.zza Aldo Moro, 10 – 70020 Cassano delle Murge (BA)
Dott. Carlucci Davide Francesco Ruggero
Sindaco del Comune di Acquaviva delle Fonti
Atrio Palazzo di Città, 1 – 70021 – Acquaviva delle fonti
(BA)
Dott. Boscia Filippo
Sindaco del Comune di Sammichele di Bari
P.zza della Vittoria, 2 – 70010 – Sammichele di Bari
(BA)
C.F. 93395400729 P.IVA 07955270728
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Dott. Coppi Domenico
Sindaco del Comune di Turi
Via XX settembre, 5 – 70010 – Turi (BA)
Dott. Cessa Vito
Sindaco del Comune di Casamassima
P.zza Aldo Moro, 2 – 70010 – Casamassima (BA)
Avv. Lovascio Giuseppe
Sindaco del Comune di Conversano
Via XXV luglio, 16 – 70014 – Conversano (BA)
glia.it
Dott. Cosola Giuseppe
Sindaco Comune di Adelfia
Via Vittorio Veneto, 122 – 70010 – Adelfia (BA)
Ing. Decaro Antonio
Sindaco Comune di Bari
Corso Vittorio Emanuele II, 84 – 70122 – Bari
urp comune.bari.it
Sig. Delzotto Giuseppe
Sindaco Comune di Binetto
Via Palo, 2 – 70020 – Binetto (BA)
Dott.ssa Pascazio Fiorenza
Sindaco Comune di Bitetto
P.zza Aldo Moro, 70020 – Bitetto (BA)
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Dott. Abbaticchio Michele
Sindaco Comune di Bitonto
Corso Vittorio Emanuele II, 14 – 70032 – Bitonto (BA)
Sig. Giulitto Giuseppe
Sindaco Comune di Bitritto
P.zza Leone 14 – 70020 – Bitritto (BA)
Sig. Crudele Francesco
Sindaco Comune di Capurso
Largo San Francesco, 70010 – Capurso (BA)
Sig. De Santis Michele
Sindaco del Comune di Cellamare
Piazza Risorgimento, 33 – 70010 – Cellamare (BA)
Sig. Mazzilli Massimo
Sindaco Comune di Corato
P.zza Marconi, 12 – 70033 – Corato (BA)
Dott. Depalma Tommaso
Sindaco Comune di Giovinazzo
P.zza Vittorio Emanuele II, 64 – 70054 – Giovinazzo
(BA)
Dott. Valente Alesio
Sindaco Comune di Gravina in Puglia
Via Vittorio Veneto 12, 70024 – Gravina in Puglia (BA)
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Sig. D’Atri Michele
Sindaco Comune di Grumo Appula
P.zza Vittorio Veneto, 70025 - Grumo Appula (BA)
Sig. Scatigna Tommaso
Sindaco Comune di Locorotondo
P.zza Aldo Moro, 29 – 70010 – Locorotondo (BA)
Dott. Magrone Nicola
Sindaco Comune di Modugno
P.zza del Popolo, 16 – 70026 – Modugno (BA)
Dott. Passerotti Mauro
Commissario Straordinario Comune di Molfetta (BA)
Via Carnicella, 6 – 70056 – Molfetta (BA)
Ing. Innamorato Raimondo
Sindaco Comune di Noicattaro
Via Pietro Nenni, 11 – 70016 – Noicattaro (BA)
Dott.ssa Zaccheo Anna
Sindaco Comune di Palo del colle
Via Umberto I, 56 – 70027 – Palo de colle (BA)
Dott. Armienti Michele
Sindaco Comune di Poggiorsini
P.zza Moro, 70020 – Poggiorsini (BA)
Dott. Romagno Roberto
Sindaco Comune di Rutigliano
P.zza Kennedy, 70018 – Rutigliano (BA)
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Avv. Chieco Pasquale Roberto
Sindaco Comune Ruvo di Puglia
P.zza Matteotti, 31 – 70037 – Ruvo di Puglia (BA)
Dott. Gemmato Nicola
Sindaco Comune di Terlizzi
P.zza IV novembre, 19 – 70038 – Terlizzi (BA)
Dott. Fasano Giambattista
Sindaco Comune di Toritto
Via Municipio, 11 – 70020 – Toritto (BA)
Dott. Donatelli Antonio
Sindaco Comune di Triggiano
P.zza Vittorio Veneto, 46 – 70019 – Triggiano (BA)
Sig. Lomoro Antonio
Sindaco Comune di Valenzano
Largo Marconi, 58 – 70010 – Valenzano (BA)
e, p.c.
Ing. Decaro Antonio
Sindaco metropolitano della Città Metropolitana di Bari
Lungomare Nazario Sauro, 29 – 70121 Bari
Ing. Loconsole Barbara
Dirigente Servizio Parchi e Tutela della Biodiversità –
Regione Puglia
Via Gentile n. 52, 70126 – Bari
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OGGETTO: sollecito ordinanza sindacale per la limitazione dell’utilizzo indiscriminato di
fitofarmaci sul territorio della Città Metropolitana di Bari
Con la presente si trasmette una proposta per emanazione di un’apposita ordinanza sindacale atta a
limitare l’indiscriminato e scriteriato uso di fitofarmaci sul territorio della Città Metropolitana di
Bari, con particolare riferimento al periodo di fioritura delle colture arboree e del substrato erbaceo,
in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 9 della L.R. 45/2014.
Sicuri di un celere e cortese riscontro si porgono i più cordiali saluti e si resta a disposizione per ogni
eventuale richiesta di chiarimento.
Bari, 20 marzo 2017
Centro Studi de Romita
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PROPOSTA ORDINANZA PER LA LIMITAZIONE DELL’UTILIZZO INDISCRIMINATO DI
FITOFARMACI SUL TERRITORIO COMUNALE
Questa associazione, avente sede legale in Bari, alla Via Postiglione n. 9 e regolarmente registrata
presso l’Agenzia delle Entrate il 20 marzo 2011 con atto n. 711,
PREMESSO CHE
- Negli ultimi anni su tutto il territorio della Città Metropolitana di Bari si sta diffondendo in modo
incontrollato e scriteriato la pratica di eseguire trattamenti chimici per il controllo delle erbe
infestanti, anche in prossimità di zone densamente abitate o all’interno di aree naturali e seminaturali
(vedere foto allegate);
- in particolare i proprietari di piccoli e medi appezzamenti di terreno, ricorrono all’utilizzo di
pesticidi per il controllo delle fitopatologie non avvalendosi delle pratiche della difesa integrata, quali
azioni di prevenzione e monitoraggio dei parassiti delle piante coltivate, ricorso a pratiche di
coltivazione appropriate, utilizzo di prodotti fitosanitari a minore tossicità e solo in caso di reale
necessità (così come obbligatoriamente disposto dal D.L. 150/2012 e dal PAN (Piano nazionale
sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari)- Decreto interministeriale 22 gennaio 2014;
- i prodotti fitosanitari caratterizzati da classi di tossicità elevata, tale da richiederne la vendita
esclusivamente su presentazione, da parte dell’acquirente, dell’apposito patentino fitosanitario (D. L.
150/2012), vengono venduti con estrema facilità da parte di molti rivenditori, senza richiedere
l’esibizione del suddetto patentino;
- molti soggetti che eseguono trattamenti fitosanitari, non avvertono per tempo i confinanti del
terreno trattato, nemmeno in presenza di abitazioni in prossimità dello stesso, né espongono lungo i
confini del campo gli appositi cartelli di avvertimento riportanti il nome commerciale del prodotto
utilizzato, l’orario e la data dell’intervento secondo quanto prescritto dal Decreto interministeriale 22
gennaio 2014 e dal D.P.R. 290/2001 art. 9 , comma 1, lettera g, punto 6 modificato dal D.P.R.
55/2012;
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- il dossier di Legambiente “Stop pesticidi 2017” ha accertato come in Puglia il livello residuali di
pesticidi sui prodotti alimentari si attesti su livelli allarmanti, con il 46.1% dei campioni analizzati
presentanti uno o più residui, con punte del 73.4% nei campioni di frutta.
CONSIDERATO CHE
- Tra gli erbicidi più utilizzati rientrano alcuni (es. glyphosate) già classificati dalla IARC ((l’Agenzia
internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms) come sicuri cancerogeni per gli animali e probabili
cancerogeni anche per l’uomo, e comunque tutti caratterizzati da un certo grado di tossicità. Riguardo
il glyphosate, venduto sotto diverse denominazioni commerciali, diversi studi internazionali hanno
dimostrato che l’esposizione a questo prodotto, è direttamente correlata all’insorgenza di malattie
gravi, quali linfomi e leucemie, disfunzioni (alterazione della riproduzione ecc.) e malformazioni.
- molti pesticidi sono caratterizzati da elevato grado di persistenza nell’ambiente, arrivando a
contaminare facilmente le falde acquifere ed entrando nelle catene alimentari con fenomeni di
bioaccumulo e biomagnificazione;
- gli effetti dei trattamenti effettuati con la maggior parte dei diserbanti chimici si rendono visibili
(disseccamento) solo dopo parecchi giorni dal trattamento stesso (15 giorni o più), aumentando
pertanto il rischio di intossicazione da parte dei cittadini che, ignari del pericolo, potrebbero restare
intossicati raccogliendo piante spontanee per uso culinario (asparagi ecc.);
- i trattamenti chimici per il controllo delle erbe infestanti sono da considerarsi assolutamente non
indispensabili ai fini della corretta gestione dei terreni agricoli. La pratica del diserbo chimico può
essere infatti agevolmente sostituita da altre pratiche che permettono un notevole risparmio di tempo
e denaro, quali ad esempio la pratica dell’inerbimento, che prevede la presenza di una cotica erbosa
naturale a perenne copertura del terreno agrario (frutteto) con saltuari interventi di trinciatura. Tale
pratica apporta nel tempo indubbi vantaggi, ma è incredibilmente ancora sconosciuta presso gli
agricoltori locali. Tra i vantaggi si ricordano: l’incremento di sostanza organica nel terreno con
conseguente incremento della fertilità dello stesso; il ripristino di una complessa diversità di
microfauna utile del suolo; la protezione del suolo dagli effetti della pioggia battente e del
dilavamento; il ripristino di un agro-ecosistema caratterizzato da complesse interazioni organismi
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utili/organismi dannosi, solo per citarne alcuni. In alternativa si può fare ricorso ad altre tecniche di
controllo meccanico quali le arature;
- oltre a non essere indispensabile e a prevedere l’utilizzo di sostanze chimiche tossiche, il diserbo
chimico ha una serie di controindicazioni ed effetti deleteri quali: mette a rischio la salute degli ignari
cittadini che risiedono nei pressi dei terreni trattati o che ne frequentano le vicinanze per vari scopi,
nonché degli operatori che effettuano i trattamenti; danneggia in modo diretto e indiretto la fauna,
comprese le specie utili all’agricoltura (es. rospi, lombrichi, uccelli insettivori ecc.); rende il terreno
più idoneo alla proliferazione delle specie infestanti più adattabili, vigorose ed aggressive a discapito
delle consociazioni vegetali erbacee stabili e poco aggressive; l’aspetto estetico delle aree trattate è
davvero sgradevole
TENUTO CONTO CHE
- l’Art. 32 della Costituzione Italiana, sancisce la tutela della salute come ”diritto fondamentale
dell’individuo e interesse della collettività”, di fatto obbligando lo Stato a promuovere ogni
opportuna iniziativa e ad adottare precisi comportamenti finalizzati alla migliore tutela possibile della
salute pubblica;
- il D.lgs. del 14 agosto 2012 n. 150 , in attuazione della direttiva 2009/128/CE, visti gli art. 76, 87 e
117 della Costituzione, definisce le misure per un uso sostenibile dei pesticidi, che sono prodotti
fitosanitari come definiti all’articolo 3, comma 1, lettera a), al fine di:
a) ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità.
b) promuovere l’applicazione della difesa integrata e di approcci alternativi o metodi non chimici;
- il Decreto Interministeriale del 22 gennaio 2014 con il quale si è adottato il PAN (Piano d’azione
nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari), disciplina ulteriormente l’utilizzo di tali
prodotti e conferma le misure enunciate dal D.lgs. 150/2012;
- il Regolamento CE n.485/2013 e i relativi provvedimenti applicativi emanati dal Ministero della
Salute per quanto riguarda le condizioni di approvazione e uso dei principi attivi usati nei trattamenti
fitosanitari;
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- il D.P.R. 290/2001 art. 9 , comma 1, lettera g, punto 6, modificato dal D.P.R. 55/2012, disciplina la
produzione, la commercializzazione e la vendita dei prodotti fitosanitari;
- l'art. 19 del D.lgs.152/2012 ha stabilito che dal 1/1/2014 gli utilizzatori professionali di prodotti
fitosanitari sono obbligati ad applicare i principi generali della difesa integrata che prevede
l'applicazione di tecniche di prevenzione e di monitoraggio delle infestazioni e delle infezioni,
l'utilizzo di mezzi biologici di controllo dei parassiti, il ricorso a pratiche di coltivazione appropriate
e l'uso di prodotti fitosanitari che presentano il minor rischio per la salute umana e per l'ambiente;
- per la prima volta nella legislazione italiana, un tribunale, quello di Pistoia, con sentenza del 26-08-
2014, dichiara l’intollerabilità delle immissioni di sostanze tossiche provenienti da trattamenti
effettuati in un vigneto e contaminanti la proprietà di un vicino, ordinando al viticoltore di adottare
tutti gli accorgimenti necessari a ridurre l’impatto proveniente dall’uso di prodotti fitosanitari. Tale
sentenza sancisce di fatto, per la prima volta in Italia, una battuta d’arresto all’uso indiscriminato di
prodotti fitosanitari e rappresenta un importantissimo precedente per stimolare le autorità preposte a
prestare maggiore attenzione sulle problematiche legate all’uso della chimica in agricoltura (danni
alla biodiversità, contaminazione delle acque ecc.);
- la Legge 313/2004 all’art. 5 espone un documento programmatico che prevede tra l’altro
indicazioni generali su “ limiti e divieti cui possono essere sottoposti i trattamenti antiparassitari con
prodotti fitosanitari ed erbicidi tossici per le api sulle colture arboree, erbacee, ornamentali,
coltivate e spontanee durante il periodo di fioritura”;
- la Legge Regionale 45/2014 “Norme per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile
dell’apicoltura”, all’art. 9. “Limitazioni dell’uso di prodotti fitosanitari”, punto 1, riporta che: “al fine
di salvaguardare l’azione pronuba delle api, nel rispetto della normativa comunitaria vigente e sulla
base del documento programmatico di cui all’articolo 5 della l. 313/2004, sono vietati i trattamenti
sulle colture arboree, erbacee, ornamentali e spontanee a base di prodotti fitosanitari, inclusi gli
erbicidi, dannosi alle api: a) durante il periodo di fioritura, dall’apertura del fiore alla completa
caduta dei petali, su colture erbacee, arboree e ornamentali, nonché su vegetazione spontanea, con
erbicidi; b) anche in presenza di fioritura delle sole vegetazioni sottostanti le coltivazioni arboree; in
tale caso i trattamenti possono essere eseguiti solo previa trinciatura o sfalcio di tali vegetazioni o,
nel caso in cui i fiori di tali essenze risultino completamente essiccati, in modo da non attirare piu le
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api”. E al punto 4 si legge: “chiunque violi le disposizioni previste alle lettere a) e b) del comma 1 e
al comma 2 dell’articolo 9 e punibile con una sanzione amministrativa di 1.000,00 euro”.
VISTO CHE
- l’articolo 50, comma 5°, D.Lgs. 267/2000 si collega con l’articolo 54 del D.Lgs. 267/2000 il quale
al comma 2° dispone che il Sindaco, nella qualità di ufficiale del Governo, può adottare
provvedimenti urgenti con lo scopo, la finalità di reprimere e prevenire pericoli che minacciano la
pubblica incolumità
- la regolamentazione relativa all’utilizzo di prodotti fitosanitari nei centri urbani o nelle aree
extraurbane è di pertinenza dei Comuni;
- diversi comuni pugliesi, negli anni scorsi, si sono impegnati ad emanare apposite ordinanze atte a
riprendere e consolidare le prescrizioni previste dalla L.R. 45/2014 con particolare riferimento all’art.
9. Solo a titolo di esempio: Comune di Cisternino (Ordinanza n. 56 del 9 aprile 2015), Comune di
Cassano delle Murge (Ordinanza n. 6 del 13 febbraio 2015), Santeramo in colle (Ordinanza n. 6 del
10 marzo 2015); Comune di Acquaviva delle fonti (Ordinanza n. 18 del 29 febbraio 2016);
- L’ARAP (Associazione Regionale Apicoltori Pugliesi) ha rinnovato l’invito ai Comuni pugliesi a
vietare l’uso di pesticidi e diserbanti durante la fioritura di alberi da frutto, colture erbacee e flora
spontanea o ornamentale, al fine di proteggere le api e tutti gli insetti pronubi, che svolgono un ruolo
fondamentale di impollinazione, senza il quale non si potrebbe avere alcuna produzione da parte di
molte colture agrarie
INVITA LE AUTORITA’ IN INDIRIZZO
- per tutelare il diritto alla salute di tutti i cittadini, con particolare riferimento ai più piccoli, nonché
per salvaguardare la biodiversità tutta, ed in particolare l’indispensabile e straordinario lavoro svolto
dagli insetti impollinatori, ad emettere con urgenza apposita ordinanza (come da facsimile allegato)
atta ad applicare le prescrizioni previste dalla L.R. 45/2014;
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- a dare alla stessa ordinanza massima trasparenza e pubblicizzazione tramite diffusione su mezzi
telematici e stampa in formato idoneo e plastificato da affiggere presso i punti strategici di tutte le
contrade comunali;
- ad incaricare le forze dell’ordine locali di presidiare il territorio per garantire il rispetto delle
prescrizioni dell’Ordinanza;
- ad attivarsi utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione per sensibilizzare i cittadini e gli
agricoltori all’utilizzo di tecniche agricole più compatibili secondo le buone pratiche della difesa
integrata, peraltro divenuta obbligatoria dal 1-01-14 con il D.lgs.152/2012 - art. 19.
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ALLEGATO 1
Esempio di Ordinanza di divieto diserbo chimico in periodo di fioritura.
COMUNE DI ____________ ORDINANZA n. __________
OGGETTO: ORDINANZA IN DIFESA DELLE API E DI TUTTI GLI INSETTI PRONUBI
SULL’USO DI FITOFARMACI ED ERBICIDI IN FIORITURA
I L S I N D A C O
Premesso che:
a) nei frutteti e nelle coltivazioni orticole condotte secondo razionali norme fitosanitarie non
sono indispensabili trattamenti fitosanitari nel periodo della fioritura;
b) nei terreni inerbati l’uso di erbicidi non è necessario nel periodo di fioritura dei manti
erbosi;
c) molti coltivatori continuano ad utilizzare impropriamente prodotti fitosanitari dannosi per
l’uomo ed espressamente vietati dalla normativa comunitaria e nazionale (e.g. Dormex e p.a.
imidacloprid e altri neonicotinoidi).
Considerato il fondamentale ruolo a vantaggio della produzione agricola di insetti pronubi ed
impollinatori e la rarefazione degli stessi;
Vista la necessità di promuovere e salvaguardare il territorio e le colture dall’uso intensivo e
inappropriato di prodotti fitosanitari ed erbicidi (diserbanti);
Vista la Legge 313/2004 che disciplina l’apicoltura come attività di interesse nazionale per la
conservazione dell’ambiente naturale, dell’ecosistema e dell’agricoltura in generale;
Visto il Regolamento CE n.485/2013 e i relativi provvedimenti applicativi emanati dal
Ministero della Salute per quanto riguarda le condizioni di approvazione e uso dei principi
attivi usati nei trattamenti fitosanitari;
Vista la Legge Regionale n.45/2014 “Norme per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo
sostenibile dell’apicoltura”, in particolare l’art.9 “Limitazioni dell’uso di prodotti fitosanitari”;
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O R D I N A
DI NON EFFETTUARE I TRATTAMENTI SULLE COLTURE ARBOREE, ERBACEE,
ORNAMENTALI E SPONTANEE A BASE DI PRODOTTI FITOSANITARI, INCLUSI GLI
ERBICIDI, DANNOSI ALLE API E AI PRONUBI:
a) DURANTE IL PERIODO DI FIORITURA, DALL’APERTURA DEL FIORE ALLA
COMPLETA CADUTA DEI PETALI, SU COLTURE ERBACEE, ARBOREE E
ORNAMENTALI, NONCHÉ SU VEGETAZIONE SPONTANEA, CON ERBICIDI;
b) ANCHE IN PRESENZA DI FIORITURA DELLE SOLE VEGETAZIONI SOTTOSTANTI
LE COLTIVAZIONI ARBOREE; IN TALE CASO I TRATTAMENTI POSSONO ESSERE
ESEGUITI SOLO PREVIA TRINCIATURA O SFALCIO DI TALI VEGETAZIONI O, NEL
CASO IN CUI I FIORI DI TALI ESSENZE RISULTINO COMPLETAMENTE ESSICCATI,
IN MODO DA NON ATTIRARE PIÙ LE API E I PRONUBI IN GENERE.
F A P R E S E N T E
che chiunque i trasgressori del divieto di cui alla presente sono punibili ai sensi della legge
regionale 45/2014 con una sanzione amministrativa di 1.000,00 euro.
lì _____________ IL SINDACO
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ALLEGATO 2.
Molti dei diserbanti utilizzati presentano elevato grado di tossicità
Diserbo effettuato in periodo di fioritura ed in aree naturali e seminaturali senza alcun cartello di avvertimento
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Frutteti diserbati in periodo di fioritura del substrato erbaceo o degli alberi da frutto