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ANNO XXVIII N.1 MARZO 2010 professionegestore periodico eni refining&marketing -sped. abb. post. 70% - Roma L’INTERVISTA UNA MOBILIT PI� SOSTENIBILE E PI� SICURA FORMAZIONE TUTTO A PORTATA DI CLICK > IL NUOVO SITO DEI GESTORI OIL LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE YOU&ENI REPORTAGE TOSCANA, ARMONIA DI ARTE E NATURA

Professione Gestore

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Trimestrale eni rivolto ai gestori con notizie, approfondimenti e schede tecniche relative all'attività quotidiana nel rapporto con i clienti e con la corporate. Mi sono occupato del progetto grafico, dell'art direction e dell'impaginazione

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professionegestoreTrimestrale

refining&marketingAnno XXVIII n.1/2010

Autorizzazione del Tribunale di Roman. 167/2009 del 04/05/2009

Chiuso in redazione il 12/03/2010

Direttore responsabileGianni Di Giovanni

Direttore editorialeAngelo Fanelli

Comitato editorialeMauro Bianchi, Massimo Caprara, Gioacchino Costa, Leonardo Del Vecchio, Stefano Quartullo, Patrizia Zucchi

Coordinamento editorialeClara Sanna

RedazioneMilena Conte, Francesca De Giglio, Daniela Scamuzzi, Simona Manna, Alessandra Mina, Serena Sabino, Luigi Valgimigli

Le fotografie sono diAlfredo Cacciani, Paolo Monci istockphoto, Tips, .......

Redazione e produzioneAgi Agenzia ItaliaVia C. Colombo, 98 - 00147 RomaTel. +39 06 51996 254 - [email protected]

Progetto grafico e impaginazioneDario Galvagno

StampaStabilimento TipolitograficoUgo Quintily Spa - Roma

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04 l’inteRVista Una mobilità più sostenibile e sicura. Parla il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci

08 aMbiente Lombardia, il metano è dietro l’angolo

09 Carburanti puliti, la miscela metano-idrogeno

10 “M’illumino di meno”, la festa dell’energia pulita

11 In Panda a idrogeno da Milano a Malmö

12 Focus esteRo ¡Hola eni Iberia!

12 Svizzera: eni Suisse, ora è ufficiale 13 Austria: eni assume il controllo dowstream di ExxonMobil

14 Il mito della moderna Arcadia

ValoRi e stRategie

Ecco il nuovo sito web per i gestori Artisti dal mondo per la campagna you&eni Sannino, 50 anni con eni

15 FoRMaZione | oil Tutto a portata di click

16 FoRMaZione | non oil Poche regole per un cliente soddisfatto

20 coMunicaZione Un viaggio artistico nei valori eni

24 oil Mettete in moto l’appetito

25 non oil Un menù prenzo... da combinare

25 Pasqua 2010. Una valigia piena di auguri

26 dietRo le caMpagne Le problematiche di filtrabilità dei gasoli

RiceRca e sViluppo

29 spaZio Moto La RSV4 pronta al mondiale SuperBike 2010

30 italia Toscana, armonia di arte e natura

32 esteRo California, Self Service al 100%

34 Sannino, di padre in figlio

35 Buzzi, al servizio degli altri

36 coMe eRaVaMo Pubblicità Supercortemaggiore

38 scadenZe Fiscali 40 salute 41 eVenti 42 news 46 passateMpi

RubRiche

RepoRtage

stoRia e stoRie

pubblicità e pRoMoZione

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alit luptat adio er sequism olorero

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editoriale

Titolo editoriale marzo 2010

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Gianni Di Giovanni

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una mobilità più sostenibile e più sicurall presidente dell’Anas Pietro Ciucci anticipa i progetti in cantiere per il 2010. Tre i punti principali: potenziamento della rete viaria, dei servizi ed equilibrio gestionale. Tutto nel rispetto dell’ambiente

DI CLAUDIo BARnInI

Quando si parla di mobilità in Ita-lia è difficile non andare a sentire cosa ne pensa l’Anas, l’ente che

nel nostro Paese gestisce la rete strada-le ed autostradale di interesse naziona-le. È una società per azioni il cui socio unico è il ministero dell’Economia ed è sottoposta al controllo ed alla vigilanza tecnica ed operativa del ministero del-le Infrastrutture e dei Trasporti. Chi me-glio di Anas, dunque, può ragguagliarci su quelle che saranno le scelte future in termini appunto di mobilità, di traspor-ti, di infrastrutture da parte del Gover-

no nel breve e medio periodo? Abbia-mo chiesto al presidente Pietro Ciucci progetti e programmi del suo ente. In primis, la realizzazione del Ponte sul-lo Stretto, un’opera pubblica faraonica destinata a lasciare un segno indelebi-le nel sistema viario italiano negli anni a venire.

Il 2010 sarà probabilmente l’anno del ponte sullo Stretto di Messina che vede l’Anas in prima linea. C’è anche molta attesa per le ricadute socio-economiche che l’opera produrrà.

Sì, sicuramente. I lavori del primo can-tiere per la realizzazione del ponte sul-lo Stretto di Messina sono stati avviati a fine dicembre. Si tratta della devia-zione dell’esistente linea ferroviaria tirrenica in corrispondenza di Canni-tello per risolvere le interferenze con il futuro cantiere della torre del pon-te, lato Calabria. Ha un valore di cir-ca 26 milioni di euro e rappresenta la prima fase del più ampio progetto di spostamento a monte della linea ferro-viaria Battipaglia-Reggio Calabria, che renderà disponibile circa 4 chilometri di waterfront tra Villa San Giovanni e Santa Trada.Per quanto riguarda le aspettative so-cio-economiche, la realizzazione del progetto del ponte determinerà im-portanti ricadute, non solo per i comu-ni direttamente interessati dai lavori, ma per l’intero territorio del Mezzo-giorno. Complessivamente, l’impatto economico diretto, indiretto e indotto della fase di cantiere risulta pari al si-gnificativo importo di circa 6 miliardi di euro: di questi, oltre il 50 per cento

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si concentra in Calabria e Sicilia e circa il 75 per cento nel Mezzogiorno d’Ita-lia. Le valutazioni relative alla fase di esercizio del ponte, muovono da due presupposti principali, che si basano sull’effettivo valore di un collegamen-to stabile e continuativo, aperto ven-tiquattro ore al giorno per 365 giorni l’anno, che consente l’attraversamento dello Stretto in soli tre minuti. Il primo concerne il forte miglioramen-to della qualità del servizio offerto che determina al contempo effetti positivi sullo sviluppo del territorio e nella vita quotidiana. Il secondo si basa sul con-tributo dell’opera alla decisiva riduzio-ne del deficit infrastrutturale che, con una contestuale riqualificazione delle infrastrutture portanti del Mezzogior-no sia ferroviarie che stradali, consen-te di attivare un effetto volano. Si tratta, in altre parole, di un moltipli-catore di sviluppo destinato a creare straordinarie ricadute, anche superio-ri a qualsiasi aspettativa positiva, sul sistema industriale ed economico del Mezzogiorno.

Quanto costerà? Quanti veicoli (auto e tir) sarà in grado di trasportare gior-nalmente ed annualmente? Quali i tempi previsti?

L’onere complessivo a finire dell’investi-mento, comprensivo del costo dei lavori, degli ulteriori costi per i lavori dell’opera, degli oneri finanziari e degli adeguamen-ti conseguenti all’inflazione, è oggi stima-to in circa 6,3 miliardi di euro. Tale im-porto non si discosta sensibilmente dalle valutazioni del 2003, calcolate in via pru-denziale in 6,1 miliardi di euro.Il Piano finanziario è stato aggiornato ed approvato dalla Società alla luce dei nuo-vi costi e del cronoprogramma, confer-mando nella sostanza quanto a suo tem-po predisposto. La copertura del 40 per cento del fabbisogno è prevista attraver-so un contributo pubblico ed un aumen-to di capitale della società Stretto di Mes-sina, mentre il restante 60 per cento sarà reperito tramite finanziamenti sui mer-cati nazionali ed internazionali dei capi-tali secondo lo schema tipico del project finance. In particolare, per la copertu-ra del 40 per cento pari a 2,5 miliardi di euro, la legge 3 agosto 2009, n. 102 ha pre-visto uno stanziamento pari a 1,3 miliardi di euro in sostituzione dei fondi della so-cietà Fintecna, ex azionista di maggioran-za della Stretto di Messina. Tale importo è stato anche confermato dal Cipe (Comi-tato interministeriale per la programma-zione economica).La quota residua di 1,2 miliardi è assicu-rata sottoforma di capitale della Stretto di Messina, tenuto conto della ricapitalizza-zione di 300 milioni di euro già posta in esecuzione nell’ottobre 2003. Al riguardo il 21 dicembre 2009 l’Assemblea straordi-naria degli azionisti della Stretto di Mes-sina ha approvato l’aumento di capitale dell’importo complessivo di 900 milioni di euro da eseguire nei prossimi 5 anni in relazione ai fabbisogni conseguenti ai lavori di realizzazione dell’Opera. In par-ticolare l’Anas si è impegnata ad interve-nire, nell’ambito della propria partecipa-zione al capitale, con 683 milioni di euro, Rete Ferroviaria Italiana (13 per cento) partecipa con 117 milioni di euro. La Re-gione siciliana, nell’impegnarsi a sotto-scrivere la propria quota di competenza (2,6 per cento) pari a 23 milioni di euro, ha dichiarato la sua disponibilità ad in-tervenire fino ad un importo massimo pari a 100 milioni. Per quanto riguarda

il restante 60 per cento sarà reperito tra-mite finanziamenti sui mercati nazionali ed internazionali dei capitali secondo lo schema tipico del project finance. Il Pon-te, il cui impalcato sarà largo 60,4 metri, avrà 6 corsie stradali (più 2 di servizio) e 2 binari, che consentiranno una portata di circa 6.000 veicoli ogni ora e 200 treni al giorno. Per quanto riguarda la sicurez-za, la struttura sarà resistente ad eventi si-smici di magnitudo 7,1 della scala Richter, ed avrà una resistenza a venti di intensità fino a 216 km/orari. Il Ponte sarà quindi aperto 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno. Infine, per ciò che attiene i tempi previsti, sono stati avviati i lavori dell’opera pro-pedeutica “variante di Cannitello”. Inol-tre, l’avvio delle attività operative da parte del Contraente generale comporta la pre-senza sul territorio dei diversi affidatari che saranno impegnati nella esecuzione delle indagini topografiche e geognosti-che, nonché nelle attività di monitorag-gio ante operam e nel relativo control-lo. Sempre nel corso del 2010 partiranno anche alcune opere a terra in Sicilia e si prevede il completamento della proget-tazione definitiva del ponte, con la con-seguente attivazione delle procedure di approvazione da parte del Cipe. 33

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l’intervista

il Ponte avrà 6 corsie stradali e 2 binari, che consentiranno una portata di circa 6.000 veicoli ogni ora e 200 treni al giorno. il costo complessivo per la costruzione dell’opera è oggi stimato in 6,3 miliardi di euro

Successivamente si procederà alla ste-sura della progettazione esecutiva e si prevede di poter avviare il cantiere prin-cipale del ponte per l’inizio del 2011, con l’obiettivo di aprire l’opera al traffico il 1° gennaio del 2017.

Quali altre iniziative e progetti l’Anas porterà a termine nel 2010 in vista di una mobilità più sicura e sostenibile?

L’Anas sta lavorando per il potenziamen-to ed il miglioramento degli standard di qualità della viabilità italiana, sia attra-verso gli interventi infrastrutturali di re-spiro nazionale, sia attraverso la realizza-zione di una serie di opere ‘minori’ che a livello locale hanno però una grande importanza per la qualità della vita dei cittadini. Dal luglio 2006 abbiamo rag-giunto risultati che non esito a definire straordinari, riorganizzando e certifican-do in qualità la struttura aziendale, rag-giungendo per la prima volta nella storia della Spa l’utile di bilancio ed acceleran-do progetti, appalti e lavori. L’Anas negli ultimi tre anni è tornata a essere la prima stazione appaltante del Paese, attivando tra il 2007 e il 2009 ben 10 miliardi di in-vestimenti. Solo nel biennio 2008-2009 sono stati approvati 134 progetti, per un importo complessivo di 17,8 miliardi di euro; sono stati aperti 83 nuovi cantie-ri per un importo di 3,7 miliardi di euro e sono state ultimate e aperte al traffico 94 opere per un valore di 3,5 miliardi di euro. Altrettanto importanti e crescenti sono gli investimenti che l’Anas dedica alla manutenzione della rete. Nel biennio 2008-2009 sono stati avviati 534 interventi di manutenzione straordi-naria, per un importo di circa 500 milio-ni di euro. Significativo è anche l’impor-to speso nel corso dell’anno 2008 per la manutenzione ordinaria che è stato di circa 470 milioni di euro e comprende sia i servizi acquistati all’esterno che le attività svolte direttamente da Anas at-traverso il proprio personale e le proprie attrezzature. E l’attività è proseguita con grande slancio anche nel 2009, con in-terventi di manutenzione ordinaria per circa 550 milioni di euro.Allo stesso tempo l’Anas ha scelto di in-centivare il meccanismo della finanza di progetto per la realizzazione di infra-strutture di pubblico interesse. Gli in-terventi, per un importo complessivo di oltre 16 miliardi di euro, riguardano il

collegamento del Porto di Ancona, la Ra-gusa-Catania, la Caianello-Benevento, il collegamento A1 (Capua)-area Domitia-na e Flegrea, l’intervento per migliorare la sicurezza delle gallerie del Comparti-mento della Lombardia, il collegamento Ferrara-Porto Garibaldi e la nuova auto-strada Orte-Mestre. L’anno che inizia ve-drà l’Anas impegnata su tre fronti: prose-guire nell’opera di ammodernamento e di potenziamento della rete infrastruttu-rale viaria italiana; consolidare l’equili-brio gestionale dell’azienda e potenziare i servizi all’utenza sempre con l’obietti-vo di garantire una mobilità sempre più sicura e sostenibile anche per il rispetto dell’ambiente.

Questione Grande Raccordo Anula-re di Roma: si parla di quarta corsia futura e di pedaggio autostradale. Si può fare chiarezza una volta per tut-te?

L’ampliamento e l’ammodernamento del Quadrante Nord Ovest del Grande Rac-cordo Anulare, che ha richiesto da par-te di Anas un investimento di oltre 600 milioni di euro, consente di migliorare notevolmente la circolazione, ma non risolve da solo i problemi della mobili-tà della capitale, in quanto la forte cre-scita dell’area romana dal punto di vista industriale, turistico e terziario sta com-portando un notevole aumento dei flus-si di traffico, che di fatto stanno saturan-do l’incremento marginale di capacità assicurato dal passaggio a tre corsie. Tra le metropoli europee Roma è quella ca-ratterizzata dalla maggiore penetrazione di auto e di moto, visto che è interessa-ta ogni giorno da oltre 7 milioni di spo-stamenti, di cui circa il 70 per cento av-vengono appunto attraverso il trasporto su gomma. Va considerato, peraltro, che il GRA, a causa dello sviluppo urbanistico del-la capitale, si trova oggi ad assolvere la funzione di autostrada urbana interna alla città, dalla quale è stata completa-mente assorbito. Per tale motivo, già nel 2004 l’Anas ha studiato una prima ipo-tesi di realizzazione di un nuovo anello intorno alla capitale, a una distanza me-dia dall’attuale GRA di circa 5 km, e con un’estesa complessiva di 120 km. Attual-mente, a seguito dello studio del 2004 e vista la crescente criticità che interes-sa il quadrante Sud–Sud Est del GRA,

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l’Anas ha predisposto una serie di studi volti ad approfondire il tracciato in quel-la porzione di territorio, con particola-re attenzione alla connessione del GRA con le reti urbane, all’inserimento ter-ritoriale ed urbanistico, ed a scelte pro-gettuali mirate a favorire i collegamenti multimodali.

Intermodalità e nodi di scambio tra strade, aeroporti, porti e stazioni fer-roviarie: spesso un punto dolente per l’Italia. Cosa pensa possa essere rea-

lizzabile nel breve periodo per miglio-rare questa situazione?

Negli ultimi anni l’Anas ha concentrato molti suoi interventi su opere di valenza intermodale, come ad esempio l’accessi-bilità dei porti liguri e dei porti di Livor-no, Olbia, Gioia Tauro, Taranto, Messina e gli aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Salerno-Costa d’Amalfi. Analogamente sono in corso o in programmazione gli interventi per potenziare i collegamen-ti con i porti di Venezia, Trieste, Salerno, Ancona, Civitavecchia, Brindisi e Geno-

va. Attraverso l’opera dell’Anas il nostro Paese si può proporre come un sistema logistico globale, candidando il Mezzo-giorno d’Italia come principale piattafor-ma logistica dell’Europa nel Mediterra-neo, collegata ai corridoi transeuropei n. 1 Berlino-Palermo e n. 8 Bari-Varna.Un passo fondamentale per raggiunge-re questo importante proposito sarà il completamento della nuova autostra-da Salerno-Reggio Calabria, che è in una fase avanzata, avendo terminato quasi 200 km su un totale di 440, e per la quale l’obiettivo è ultimare i lavori entro il 2013. Anche il ponte sullo Stretto, in quanto anello di completamento del Corrido-io n.1 Berlino-Palermo, riveste un ruo-lo strategico fondamentale. Altrettan-to importanti per il sistema Paese, come hanno sottolineato il ministro delle In-frastrutture Matteoli e il vice presidente della Commissione europea Tajani, sono la realizzazione dei segmenti italiani del corridoio autostradale e ferroviario n. 5 Lisbona-Kiev e il tema dei valichi alpini. Per quanto riguarda il corridoio n. 5 Li-sbona-Kiev, nel febbraio scorso è stato inaugurato il Passante di Mestre. L’Anas è anche al lavoro, attraverso la concessio-naria autostradale SATAP, per comple-tare l’ampliamento e ammodernamen-to dell’autostrada A4 Torino-Milano, con l’impegno di completarla entro il 2013. Stiamo poi collaborando con il Commis-sario straordinario Tondo per la realiz-zazione della terza corsia sull’autostrada A4 Venezia-Trieste (i lavori al primo lot-to Quarto d’Altino-S. Donà apriranno fra poche settimane), e per il conferimento di caratteristiche autostradali al raccor-do Villesse-Gorizia, i cui lavori sono par-titi lo scorso dicembre. L’obiettivo è quel-lo di completare entrambe le opere entro il 2012. Infine, l’Anas svolge e svolgerà un ruo-lo importante, nell’ambito dei lavori ri-guardanti i valichi alpini, nella realizza-zione della galleria di sicurezza del Frejus (i cui lavori partiranno nella primavera del 2010), nella costruzione della galleria di servizio e di sicurezza del Traforo del Gran San Bernardo, cofinanziata da Ita-lia e Svizzera (i lavori avranno inizio nella prossima primavera) e nella realizzazio-ne del nuovo tunnel del Col di Tenda, co-finanziato da Italia e Francia e per il quale l’Anas ha già avviato la gara, quale com-mittente delegato, nel giugno scorso.

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valori e strategie ambiente

Milano-Assago, Regione Lom-bardia ed eni hanno sottoscrit-to un protocollo d’intesa per la

mobilità sostenibile e lo sviluppo del-la rete del metano per autotrazione in Lombardia e hanno inaugurato il primo distributore italiano di idrometano (mi-scela idrogeno-metano). Due passi im-portanti verso la vetta, ambiziosa e ob-bligata, dell’aria pienamente pulita. La ricerca, sperimentazione e applicazio-ne di soluzioni volte a ridurre l’inquina-mento provocato dal traffico automo-

lombardia, il metano è dietro l’angoloEntro il 2012, eni realizzerà 30 nuovi impianti di metano per auto sulle reti stradale e autostradale lombarde. E, nel punto vendita multienergy di Milano-Assago, è entrato in funzione il primo distributore italiano che eroga miscela metano-ossigeno

DI LUIGI VALGIMIGLI

bilistico, è il tema più sfidante su cui da alcuni anni si concentra lo sforzo con-giunto di Regione Lombardia, eni e al-tri partner.

un laVoRo di sQuadRaUna sfida come quella dell’aria pulita, e più in generale dello sviluppo sostenibile, non può essere affrontata soltanto con delle normative, ha ricordato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni: “L’iniziativa di oggi dimostra la validità del nostro fare squadra, mettendo insieme diversi soggetti e diversi fattori”. “Eni lavora con la sua ricerca e con la sua capacità logistica per fornire carburanti sempre più eco-compatibili”, ha ricordato il direttore generale di eni refining & marketing, Angelo Caridi. “C’è

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armonia tra eni e Regione, due realtà con caratteristiche e finalità diverse, ma entrambe convinte che l’ambiente sia un valore primario. Insieme affrontiamo una sfida che in Lombardia è doppia perché deve tener conto, non solo dell’inquinamento prodotto dall’attività umana, ma anche della particolare conformazione della valle Padana, ristretta fra le Alpi e gli Appennini, che richiede una specifica attenzione ambientale”.

Rete eni: i nuoVi iMpianti Il protocollo prevede la realizzazione, da parte di eni, di trenta nuovi impianti per l’erogazione di metano per auto, entro il 2012, sulle reti autostradale e stradale lombarde. “La firma di questo protocollo – ha affermato Angelo Caridi

le miscele idrogeno-metano rappresentano una soluzione ponte

per l’utilizzo dell’idrogeno nel trasporto, grazie alla possibilità di impiegarle in motori di tipo tradizionale, a combustione interna. Una soluzione concreta e di immediata applicazione, in attesa che siano commercialmente disponibili le tecnologie motoristiche che utilizzeranno come carburante idrogeno puro in celle a combustibile. Le infrastrutture per la produzione e distribuzione dell’idrogeno potranno essere implementate gradualmente grazie ad una domanda iniziale basata sui motori di tipo tradizionale. La stazione di servizio ad idrogeno-metano è tecnicamente idonea all’erogazione dei tre prodotti: metano puro, idrogeno puro e miscela dei due gas. Le vetture Fiat Panda ad idrogeno-metano potranno rifornirsi di benzina, metano e miscela idrogeno-metano, secondo disponibilità. Le vetture a metano puro potranno essere modificate dalle officine specializzate del settore per renderle compatibili con le miscele idrogeno-metano. Il pieno sfruttamento dei benefici potenziali del nuovo carburante richiederà la puntuale impostazione nella

centralina elettronica (ECU) dei parametri di combustione, realizzabile con maggiore facilità nella produzione di serie.

coMMeRcialiZZaZione La distribuzione della miscela metano-idrogeno proposta da eni non pone particolari problemi tecnici, sia a livello di vettura che a livello di distribuzione. La miscela metano-idrogeno non è ancora commercialmente disponibile. Chiaramente, la distribuzione commerciale del prodotto resta un obiettivo da perseguire, a valle della valutazione dei benefici sull’ambiente, attesa nel corso del progetto. Per poter fare ciò restano da definire ancora il trattamento fiscale e una serie di questioni tecniche legate alla misurazione fiscale in fase di distribuzione.

beneFici aMbientali Con una miscela idrogeno-metano al 30% di idrogeno in termini di volume si ottiene una riduzione allo scarico delle emissioni di C02 di circa l’11% rispetto al metano e del 34% rispetto alla benzina. Anche le emissioni di altri inquinanti, in

particolare delle polveri sottili, già basse con il metano, vengono ulteriormente ridotte grazie alla presenza dell’idrogeno. I benefici raggiungibili dipendono anche dalla percentuale di idrogeno presente nella miscela. Il motore a combustione interna può operare anche con idrogeno al 100%, anche se in questo caso il motore avrebbe una minore potenza specifica e la vettura avrebbe ridotta autonomia a parità di serbatoio. La miscela 30% idrogeno/70% metano, espressa con le percentuali in volume (il che equivale a 5% di idrogeno e 95% metano espresso in peso) ottiene notevoli risultati in termini di riduzione di C02 allo scarico, a parità di percorrenza.

paRticolaRità della VettuRa A livello vettura deve essere garantita

la compatibilità di bombole, tubi del gas, riduttore di pressione etc. con la presenza di idrogeno.

La centralina deve essere in grado di ottimizzare la gestione motore in funzione del carburante utilizzato

al momento. Per tutte le altre caratteristiche, la vettura è in tutte le sue parti simile ad una normale

auto a metano.

VeRso caRbuRanti seMpRe più puliti

- mira a interrompere il perverso circuito uovo-gallina: i costruttori di auto sostengono che ci sono poche auto a metano perché manca la logistica, i fornitori di metano ribadiscono che, per aumentare il numero degli impianti a metano, è necessario ampliare il parco delle auto alimentate con questa fonte. Un’amministrazione lungimirante e un operatore responsabile hanno deciso di spezzare questa spirale perversa e di far partire un circolo virtuoso, assicurando logistica e stazioni di rifornimento e, contemporaneamente, stimolando lo sviluppo delle auto a metano”. Aggiungere trenta impianti è un obiettivo di grande impegno, che deve fare i

conti anche con l’iter burocratico necessario per aprire un nuovo distributore di metano. Nell’ultimo anno, la Regione Lombardia ha ridotto drasticamente i tempi che però sono ancora troppo lunghi rispetto alle esigenze

imprenditoriali. Con il protocollo d’intesa la Regione si impegna ad adottare e promuovere le iniziative consentite dall’ordinamento per accelerare i processi autorizzati anche mediante la costituzione di un tavolo operativo con i Comuni interessati, le Province, i Vigili del fuoco e le altre istituzioni interessate, per l’ottenimento rapido di ogni atto amministrativo necessario alla realizzazione ed attivazione degli impianti di distribuzione. 33

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valori e strategie ambiente

M’illuMino di Meno

dopo il successo delle scorse edizioni eni ha aderito per il quarto anno

consecutivo alla giornata di mobilitazione internazionale per il risparmio energeti-co “m’illumino di meno”, promossa dalla trasmissione di Rai Radio 2 “Caterpillar”. Migliaia di radio-ascoltatori e intere città, hanno raccolto l’invito a rispettare un simbolico “silenzio energetico” partecipando attivamente alla sfida per “illuminare meglio”. nelle piazze di tutt’Italia si sono accese luci “virtuo-se” alimentate a energia rinnovabile o dimostrazioni creative di consumo efficiente, per testimoniare il passaggio da un sistema ormai al collasso ad una gestione più “illuminata” del nostro futuro verso consumi sostenibili. Così la diretta ra-diofonica di venerdì 12 febbraio dai Mercati Traianei a Roma, si è trasformata in una gioiosa manifestazione rischiarata da luci a impatto zero. Radio, musica, luci, ospiti a sorpresa e tanta energia rinnovabile! Un gazebo di Legambiente ha aiutato tutti i partecipanti a costruire le loro luci pulite: un pannellino solare collegato a una batte-ria che accende dei led, un minieolico che alimenta una lampada a risparmio, una di-namo a pedali che dà energia a un faretto. Evento nell’evento “Bike for Light”, a cura di Mismaonda per l’Assessorato alle Poli-tiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma. Protagonista dell’evento un’enorme sfera, forse la più grande lam-padina illuminata da energie rinnovabili, accesa grazie all’energia di cinquanta eroici ciclisti, coinvolti in una travolgente peda-lata collettiva. Alle dirette radiofoniche ha partecipato Stefano Quartullo, marketing vice president eni r&m, che ha sottoli-neato l’impegno a 360° nel campo della sostenibilità energetica ed evidenziato gli importanti risultati raggiunti dalla rete eni in termini di qualità del servizio, attenzione ai clienti ed eccellenza.

l’iMpegno peR MiglioRaRe la Qualità dell’aRiaLa Lombardia è stata la prima regione italiana a scoprire e a valorizzare il me-tano. “Ma, fino agli anni ’90, nella nostra regione l’auto a metano era pressoché sconosciuta”, ha ricordato il presidente Formigoni. “Se avesse ragionato in ter-mini burocratici, un ente come la Regio-ne Lombardia avrebbe potuto limitarsi a prendere atto della situazione. Noi non l’abbiamo fatto. Abbiamo spinto per svi-luppare il metano anche come carbu-

rante per autotrazione mettendo in campo diverse iniziative per incen-

tivare sia l’uso dell’auto a metano da parte dei cittadini, sia l’apertu-ra di nuovi impianti da parte de-gli operatori del settore”. I risulta-

ti premiano l’impegno e il lavoro svolto in questi anni. In Lombardia,

il numero degli impianti di distribu-zione di metano per auto è aumen-tato da 26 nel 2001 agli attuali 86. Le

nuove immatricolazioni di auto a me-tano e gpl nel gennaio scorso hanno sfio-rato il 10 per cento delle immatricolazio-ni totali, e continuano a crescere. Questo protocollo d’intesa fornisce un contributo determinante al raggiungi-mento degli obiettivi che la Regione si è prefissa per il 2012: un impianto a meta-no ogni 45 mila abitanti sulla rete ordina-ria e uno ogni trenta chilometri sulla rete autostradale. Inoltre – ha precisato For-migoni - tutte le stazioni di servizio che sorgeranno sulle nuove autostrade, Bre-bemi, Pedemontana, Tem, Broni-Morta-ra, dovranno essere dotate della colonni-na del metano.

una nuoVa colonninaL’utilizzo del metano per autotrazione potrà dare un contributo crescente a ri-durre il livello di smog urbano derivan-te dal traffico. Infatti rispetto, alla benzi-na e al diesel, il metano produce minori emissioni di CO2 e di altri inquinanti, in particolare delle polveri sottili. Per un pa-ese come il nostro, che può contare su una rete di metanodotti diffusa su tutto il territorio, il metano rappresenta l’idea-le fonte di transizione nel cammino verso energie a impatto zero, quali le fonti rin-novabili e l’idrogeno, che appaiono ad un

orizzonte per ora ancora lontano. In atte-sa di tecnologie che consentano l’impie-go diffuso dell’idrogeno per autotrazione, eni e Lombardia sperimentano soluzioni intermedie. Come la nuova colonnina che eroga la miscela idrogeno-metano. “Questa inaugurazione – ha commenta-to il direttore generale r&m - consente un ulteriore passo in avanti nel percorso ver-so l’impiego su vasta scala di un carbu-rante come l’idrogeno che, dopo la com-bustione, lascia soltanto vapor d’acqua. Questo percorso però è ancora lungo, molto accidentato, molto tortuoso, per-ché l’ideale impiego dell’idrogeno risiede nelle cosiddette celle a combustibile che oggi non hanno ancora un grado di ma-turità accettabile. Nel frattempo cerchiamo di sviluppa-re l’uso del metano per autotrazione e il progressivo inserimento dell’idrogeno in motori a combustione interna”. Rispetto al metano puro, la miscela idrogeno-meta-no offre diversi vantaggi, quali un’accen-sione più pronta, una miglior combustio-ne e, soprattutto, un netto abbattimento delle emissioni di CO2 e degli inquinanti prodotti dalla combustione di idrocarbu-ri. La distribuzione e l’utilizzo di questa miscela non pongono particolari proble-mi tecnici, ma sono ancora da definire al-cune questioni come il trattamento e la misurazione fiscale. Per ora, l’impianto di Assago opera in fase sperimentale, limitando il rifornimento alla nuova flotta della Regione compo-sta da 20 Fiat Panda bifuel metano/ben-zina, che ora sono diventate trifuel. Infatti il loro impianto a gas è stato reso compa-tibile con l’idrogeno, e con la miscela me-tano-idrogeno. Oltre che all’impianto di Assago, queste Panda potranno rifornir-si anche presso un secondo impianto di idrometano, che entrerà presto in funzio-ne nei pressi di Monza. La sperimentazione consentirà di verifi-care il contributo ambientale fornito da questa tecnologia, in particolar modo nel contesto urbano. I test condotti in labo-ratorio sono promettenti e, se verranno confermati dai risultati su strada, apri-ranno un nuovo percorso verso la mo-bilità a idrogeno sfruttando la tecnologia consolidata del motore a combustione interna.

la festadell’energiapulita

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un Viaggio “caRbon FRee”

il viaggio intrapreso con una Panda da Milano a

Malmö in Svezia, in occasione della ‘Fuel Cell and Hydrogen Vehicle Parade’ di Copenhagen il 30 novembre 2009, ha confermato la validità del nuovo carburante a miscela di idrogeno-metano. Il viaggio si è svolto per quasi 1350 km, passando da Milano per la stazione eni ad idrogeno a Francoforte e attraversando la Germania fino all’imbarco a Rostock. Alla presentazione delle vetture, con attraversamento del Ponte di Øresund fra Malmo e Copenhagen, la

Panda era fra le poche auto ad idrogeno giunte sulle proprie ruote. L’avventura era una fase importante del progetto voluto e sostenuto da Regione Lombardia, eni r&m, Fiat, Sapio ed altre imprese, che hanno creato la infrastrutture di rifornimento a miscela idrogeno-metano sull’impianto eni di Assago, insieme ad un parco auto di 20 Fiat Panda a idrometano. L’obiettivo del viaggio era quello di testare la validità del nuovo carburante in condizioni di traffico reale. La miscela idrogeno-metano è una soluzione ponte verso la mobilità ad idrogeno puro,

utilizzando la tecnologia del motore a combustione interna in attesa della maturità commerciale della cella combustibile. La parte di idrogeno della miscela facilita l’accensione e rende la combustione completa, la parte di metano fornisce l’energia che mantiene l’autonomia della vettura quasi inalterata. La Panda utilizzata nel viaggio fa parte di una prima flotta sperimentale di auto alimentate a miscela di metano ed idrogeno. Il progetto è stato siglato il 25 novembre 2009 alla presenza del Governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Le vetture alimentate con miscela composta da metano e idrogeno sono state realizzate, in seguito dell’aggiudicazione del bando di concorso della Regione, da un consorzio costituito da Crf, eni, Fast, nct e Sapio. Il bando prevedeva anche la realizzazione di due stazioni di rifornimento di carburante per la flotta composta dalle Panda opportunamente modificate per essere alimentate con la miscela contenente fino al 30% in volume di idrogeno. L’impiego di queste miscele si inserisce in una strategia volta a promuovere lo sviluppo di combustibili sempre più “carbon free”, miscelando al metano l’idrogeno, prodotto da fonti rinnovabili o disponibile come sottoprodotto di cicli industriale. L’idrogeno, in particolare, è già una realtà della Rete eni nell’impianto multiEnergy di Collesalvetti. Proprio per il fatto di poter utilizzare le tecnologie sviluppate in ambito metano, questo approccio si

rileva interessante in vista dello sviluppo crescente del parco circolante a metano, che potrebbe offrire un potenziale di assorbimento di idrogeno in miscela non trascurabile e con tempi e costi compatibili con un’eventuale produzione industriale. Ancora allo stadio di ricerca applicata, scopo della flotta sperimentale sarà proprio quello di fornire i dati necessari a certificare i vantaggi di tale soluzione sia sotto il profilo ambientale che sotto quello energetico. Le vetture sono equipaggiate di un sistema di acquisizione dati che, grazie alla trasmissione degli stessi via Gprs a una centrale di terra, consentirà di monitorarne costantemente le condizioni di utilizzo e di quantificare l’impatto sulla qualità dell’aria.

in panda a idrogenoda Milano a Malmö

MalMö

MIlaNO

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valori e strategie focus estero

¡hola eni iberia!

eni suisse, ora è ufficiale

Agip Iberia è una delle prime Consociate a vivere il passaggio storico del marchio da Agip a eni. Un salto che rientra nel panorama di ottimizzazione dei loghi che eni ha adottato

Dall’11 marzo il nuovo brand sarà adottato nelle stazioni di Chambésy

nella penisola iberica si festeggia la storia. Agip Iberia, infatti, è stata una

delle prime Consociate a vive-re il passaggio storico del mar-chio da Agip a eni. Anche se le prime due società a cambiare il nome a inizio anno, a onor del vero, sono state la Svizzera e la Francia, i primi ad organizzare un vero e proprio evento sono

stati eni hungaria ed eni ibe-ria. Il passaggio è avvenuto il 1 febbraio ed è stato poi festeg-giato il 18 e il 19 febbraio a Bur-gos con una due giorni dedita a questa delicata e memorabile fase e alla diffusione del nuovo marchio nel mercato iberico. Un salto che rientra nel pano-rama di ottimizzazione dei lo-ghi che eni ha adottato, per

un nuovo posizionamento nel mercato, e che Agip Iberia non ha fatto altro che fare suo. Nel-la grande famiglia eni, dunque, Agip Iberia si è adeguata a que-sto processo puntando ad un migliore riposizionamento sul mercato.

ottiMiZZaZione, eFFicienZa e QualitàIl salto da un marchio storico, come quello Agip, a eni è im-portante e delicatissimo. Ma è importante capire che rientra in una logica di ottimizzazione, efficienza e qualità che sono i pilastri di eni. Questo non si-gnifica perdere la propria iden-tità ma andare verso nuovi e migliori piani di comunicazio-ne; eni sta adattando la propria immagine visuale in relazione al suo nuovo posizionamento nel mercato. Premesso che i va-lori di eni sono cultura, tecno-logia, sostenibilità, innovazio-ne e efficienza, è stato scelto un solo marchio per essere più ef-ficiente e crescere nel mercato, per ottimizzare gli investimen-ti nella pubblicità, per approfit-tare al massimo delle sinergie promozionali delle varie realtà del gruppo sul mercato, per raf-

eni di Ginevra. Il passaggio storico del nome è avvenuto il 1 gennaio 2010, contestual-mente all’avvio del nuovo si-stema informatico della so-cietà, come ci ha spiegato il presidente e amministratore delegato di eni suisse, Ric-cardo Piunti, nell’intervista pubblicata nello scorso nu-mero di Professione Gesto-re. Presente in Svizzera da 50 anni, eni suisse S.A. si oc-cupa principalmente della distribuzione di carburan-ti con una rete di quasi 300

il cambio del nome socie-tario da Agip Suisse ad eni Suisse è stato ufficia-

lizzato e reso noto alla stam-pa l’11 marzo presso la sede

stazioni di servizio con l’in-segna del cane a sei zampe. Le prime stazioni di servi-zio con il nuovo brand eni sono operative a Chambésy (Ginevra) proprio a partire dall’11 marzo 2010. Il logo del cane a sei zampe, che ri-marrà presente, segnerà la

continuità con passato. La Svizzera è, dopo l’Italia, il se-condo Paese europeo a com-piere questo passo per le proprie stazioni di servizio. In un prossimo futuro anche gli shop CiaoAgip cambie-ranno denominazione in eni café&shop.

forzare l’identità e per comple-tare il processo dell’unificazio-ne corporativa. Questo senza dimenticare il passato, che per eni al contrario rappresenta un caposaldo: il simbolo, infatti, mantiene gli elementi di con-tinuità che la caratterizzano sino ad ora, e evidenzia lo spi-rito di una compagnia in con-tinua evoluzione. Inoltre il sim-bolo del “Cane a sei zampe” ed i colori istituzionali rappresen-tano gli elementi di continuità tra i due brand, la sintesi di una caratterizzazione di un gruppo aperto e integrato. Un messag-gio espresso chiaramente e che rappresenta la società che me-glio raffigura l’energia a tutto campo, estesa a internaziona-lità, tecnologia all’avanguardia e competitività sotto un uni-co nome ed un unico marchio. Interessante scoprire che la ra-dice EN- della parola energia è comune a tutte le lingue del mondo. Questo passaggio rap-presenta quindi l’allineamento ai migliori standard delle prin-cipali major energetiche.

l’eVento a buRgosIl 18 e 19 febbraio scorsi l’av-venimento è stato celebrato

DI SIMonA MAnnA

sViZZeRa

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acquisizioni in austriaEni assume il controllo downstream di ExxonMobil

agip Austria GmbH (“Agip Austria”) e eni International Bv hanno

raggiunto l’accordo per l’ac-quisizione delle azioni di Mo-

la nuova gamma dei prodotti lubrificanti a marchio Agip ed è stato illustrato il piano di co-municazione e delle iniziative promozionali per l’anno 2010. Una su tutte, ad esempio, la sponsorizzazione del ‘Rally de tierra’ con il pilota Oscar Fuer-tes della scuderia Innova.

bil Oil Austria GmbH (“Mobil Austria”) e Esso Austria GmbH (“Esso Austria”). Attraverso questa operazione, eni acqui-sisce le attività downstream di ExxonMobil in Austria, in particolare la rete di distribu-zione costituita da 135 stazioni di servizio, le attività extrare-te (che includono 36 stazioni di proprietà di rivenditori a

marchio Esso), le attività com-merciali negli aeroporti di Vienna e Linz, che include la partecipazione (28,6%) nella joint venture proprietaria degli asset logistici nell’aeroporto di Vienna, e le attività di Supply & Distribution con la partecipa-zione (33,3%) nella joint ventu-re proprietaria del deposito di Salisburgo. Le attività di ven-dita extrarete di lubrificanti e prodotti speciali sono escluse dall’accordo. Il perfeziona-mento della transazione è sog-getto ad alcune condizioni, tra

cui l’approvazione delle com-petenti autorità in materia di concorrenza. Eni, attraverso tale acquisizione, rafforzerà le proprie attività commerciali nel Paese, dove è già presente con la sua consociata Agip Au-stria, migliorando la propria capacità di marketing e realiz-zando sinergie di supply.

agip ibeRia, la stoRia e i nuMeRiDopo la cessione alla Galp nel giugno 2008 del business Re-tail di Agip España fondata nel 1967 e di Agip Portogallo, Agip Iberia inizia la sua attività il 1 luglio 2008 concentrandosi sul business lubrificanti di Spagna e Portogallo, da qui la scelta del nome “Iberia”. La società ha 70 dipendenti ed ha chiuso nel 2009 con un fatturato di 52,71 milioni di euro e una produzio-ne di lubrificanti pari a 48 mila tonnellate, distribuita sui ca-

nali domestico, esportazione e terzi. Detiene una forte presen-za industriale grazie allo sta-bilimento di blending e filling di Gava, a Barcellona, con una capacità produttiva di 50 mila tonnellate annue in due turni.

l’iMpegno peR la cRescitaIl passaggio è stato accolto con grande entusiasmo, tanto che a Burgos si è registrata una in-tensa partecipazione di tut-to lo staff e della forza vendita diretta e indiretta (i cosiddetti dealers) di eni iberia. Sono stati evidenziati sia l’im-portanza del cambiamento, sia i benefici attesi sul mer-cato iberico ed è stata riba-dita, da parte di tutti, la forte volontà e determinazione di impegnarsi con tutte le forze nello sviluppo e nella cresci-ta di eni iberia, nonostante la difficile situazione economi-ca generale ed il particolare contesto avverso della realtà spagnola. L’augurio e l’obiettivo di eni Iberia è di chiudere l’anno 2010 in maniera operosa e po-sitiva e di consolidare la posi-zione sul mercato iberico. ¡Felicitaciones, eni iberia!

con una due giorni nella gra-ziosa cittadina di Burgos, con una convention dealer tenu-tasi presso l’Hotel NH, in cui è stato annunciato il cambio di nome e dove sono state spie-gate anche le ragioni di questo passaggio. E’ stata, insomma, un’occasione per annunciare e diffondere questo cambia-mento epocale a tutti i nostri distributori e ai nostri vendito-ri che, insieme, costituiscono la nostra “prima linea” sul merca-to iberico. Nel corso del conve-gno, inoltre, è stata presentata

austRia

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“agli inizi lo spirito liquido e il carbu-rante dell’epoca

automobilistica che avanzava gocciolavano e gorgogliavano da pompe brutte e unte. So-prannominate ‘vergini di fer-ro’ fiancheggiavano le strade di campagna impolverate ac-canto ai trogoli del latte”. Co-mincia così la recensione dal titolo “Sotto il cane a sei zam-pe - È più bello fare benzina in Italia, un’esposizione sulle stazioni di servizio dell’azien-da Agip”, pubblicata il 22 gennaio scorso, su uno dei più popolari quotidiani tede-schi, il Süddeutsche Zeitung, nella rubrica ‘Feuilleton‘, in occasione della mostra docu-mentaria dedicata al marchio Agip che si è tenuta al Museo di Architettura (Deutsches Architektumuseum - Dam)

il mito della moderna arcadiaLa storia del marchio Agip, esposta al Museo di Architettura di Francoforte, raccontata in una recensione del Süddeutsche Zeitung

di Francoforte da 16 genna-io al 14 marzo 2010. L’autore dell’articolo, Volker Breide-cker, ricorda la storia della stazione di servizio dagli ini-zi, scandita, poi, dai progetti sempre più innovativi e futu-risti degli architetti moderni sino al secondo dopoguerra, quando “iniziarono a balza-re verso l’alto tetti ad ango-lo retto, convessi, concavi o aerodinamici ovunque, per marcare le zone sottostanti come luoghi parzialmente pubblici: qui era possibile fare rifornimento e aspettare, controllare l’olio e pulire, so-stare e riposarsi, chiacchie-rare e flirtare con qualcuno”. A livello europeo, sottolinea il Süddeutsche Zeitung, fu proprio l’azienda petrolifera italiana Agip a fare da “bat-tistrada” per il cambiamento di forma e significato delle stazioni di servizio sino a far-le diventare un luogo moder-no. In un paese ancora preva-

valori e strategie focus estero

lentemente agrario il Cane a sei zampe “divenne simbolo di benedizioni del miracolo”. Nella mostra di Francoforte, spiega il quotidiano tedesco, le fotografie in bianco e nero richiamano nell’osservatore “ogni tipo di reminiscenze dello ‘spirito di Capri’ degli anni ‘50 e ‘60, che corrispon-de alla moderna nostalgia per l’Italia”. Chi si trovava lungo l’autostrada del Sole presso il distributore “divenuto un elegante prodotto di design sotto le alte aste con l’insegna dell’Agip, sporgente e lumi-nosa in giallo acceso”, ricorda l’autore dell’articolo, “costui era arrivato nel paese bene-detto e poteva dire di sé stes-so mentre faceva il pieno: ‘An-che io sono in Arcadia!’. E se altri, prosegue, “senza imma-ginazione, mettevano la tigre nei serbatoi delle loro auto, sulle strade italiane sempre bene in vista, così come una volta la lupa sul Campidoglio, vegliava il cane sputa-fuoco nero a sei zampe: il logo di Agip”. E prosegue: “A carat-teri cubitali come slogan su tutti i cartelli e con lettere lu-

minose sulle pensiline, c’era scritto, come una formula magica ‘Supercortemaggio-re’”. Ciò che prometteva “la formula magica”, autentico carburante italiano, prove-niente da Cortemaggiore, lo-calità dell’Emilia Romagna, “era certamente una leggen-da”. Il marchio Agip, inoltre, “aveva uno stile perfezionato fino alle divise e ai gesti invi-tanti dei benzinai”. E conclu-de l’autore dell’articolo: “Le foto in bianco e nero esposte nel museo dell’architettu-ra Dam ricordano i grandi tempi del cinema italiano del dopoguerra: ‘La Dolce Vita’ di Fellini, ‘L’eclisse’ di Anto-nioni, il ‘Teorema’ di Pasoli-ni: i paesaggi italiani rappre-sentati come enormi cantieri non terminati con le ombre nere di bellissimi uomini e donne sul cemento inondato dai raggi del sole”.

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tutto a portata di clickNasce il nuovo portale eni per i gestori, più evoluto e interattivo rispetto al precedente. Il sito diventa un “ufficio” online in cui gestire il lavoro ed essere sempre informati

valori e strategie formazione | oil

uno spazio in cui poter essere sempre tempestivamente informa-ti, gestire con facilità il proprio lavoro e avere sotto controllo tut-te le operazioni in corso. Tutto questo sentendosi come a casa

propria. È il nuovo portale eni per i gestori (www.gestori.eni.com): una versione molto più evoluta e interattiva del vecchio sito, esistente da ol-tre dieci anni, che rappresenta sia il nuovo modo di lavorare su internet sia il passaggio storico da Agip a eni. Ci parla del progetto, degli obiet-tivi e dei risultati di questa avventura Paolo Di Nitto, responsabile dell’unità Sales Force Training & Knowledge Management Retail

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valori e strategie formazione | oil

iMMediateZZa

ora la comodità e l’interattività sono garantite proprio dagli avvisi, i cosiddetti alert, che sono utilizzati per segnalare al gestore le notizie di suo interesse, che spaziano da notizie a ordini carburante a consegne in arrivo

aggioRnaMentiAttraverso il portale a ciascun gestore verrà comunicato il prezzo consigliato di propria competenza, sia per il servito che per il fai da te, con assoluta chiarezza e tempestività

Come è nata l’idea di realizzare un nuovo portale?

Nasce dall’esigenza di avere uno stru-mento di supporto all’operatività quotidiana, per il gestore e per la for-za-vendita dell’azienda, e anche uno strumento di comunicazione privi-legiata tra gli stessi, tra l’azienda e il gestore. Una necessità che noi avevamo cerca-to e che eravamo riusciti a soddisfa-re già con il vecchio portale: si tratta-va, però, di uno strumento che ormai aveva circa dieci anni e che oggi aveva delle funzionalità limitate, in parte do-vute alla tecnologia che è stata supera-ta e in parte proprio all’evoluzione del-la cultura internet, che ha portato tutti noi a utilizzare sempre di più questo strumento di comunicazione. Direi che quello che è nato è un vero e proprio filo diretto tra l’azienda e il ge-store, un ponte che unisce questi due interlocutori e soddisfa le principali esigenze di operatività quotidiana in maniera semplice e fruibile, proprio come ci hanno chiesto i gestori stessi.

In particolare, quali sono le differen-ze tra il nuovo portale e il vecchio?

Ci sono almeno tre aspetti importanti che cambiano. Il primo è l’accessibilità: il vecchio portale era una vetrina stan-dard in cui tutti gli utenti accedevano agli stessi contenuti. Questo era certa-mente un pregio ma non permetteva la differenziazione dei messaggi. Nel nuo-vo portale invece ciascun gestore avrà un proprio profilo e quindi potrà acce-dere a delle informazioni che lo riguar-dano e che sono specifiche del proprio punto vendita. In questo modo il profilo personalizzato permetterà di utilizzare questo canale di comunicazione anche per attività operative che attualmente non passavano per il portale. Altre di-mensioni importanti sono sicuramen-te l’usabilità e la fruibilità dei contenuti: la tecnologia si è evoluta a tal punto che entrambe, in internet, sono notevol-mente migliorate. Il nuovo portale, in-somma, è improntato su una logica in-tuitiva. Inoltre, un altro elemento che è cambiato nettamente è la grafica, molto più gradevole e più accattivante.

Il gestore che ora andrà sul sito quali novità troverà?Tra le novità principali possiamo sicura-mente indicare la riorganizzazione dei contenuti, suddivisi in quattro macro-aree: questa è una netta semplificazio-ne rispetto al precedente portale. L’area informativa, l’area di documentazione, l’area operativa e l’area personale per-mettono di classificare i documenti a seconda della tipologia, della propria funzionalità e dell’operatività. L’altra in-novazione è sicuramente il nuovo modo di gestire l’operatività, che è più sempli-ce, con funzionalità che erano già previ-ste, come ad esempio gli ordini di pro-dotti, e nuove funzionalità introdotte, come ad esempio la manutenzione o la raccolta delle adesioni alle campagne promozionali. Non solo: ora sono garan-tite la comodità e l’interattività proprio dagli avvisi, alert che sono utilizzati per segnalare al gestore le notizie di suo in-teresse, vedi ad esempio un avviso sul portale che segnala l’intervento di ma-nutenzione a seguito di una richiesta è stato pianificato per un certo giorno.

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n accessibilità

ogni gestore avrà un proprio profilo personalizzato, in cui saranno evidenti tutti i suoi dati, gli aggiornamenti sulle mail, gli alert e le scadenze, l’estratto conto e le news più importanti

no aiutato nell’analisi delle funzionalità, suggerendo quelle che avrebbero voluto vedere in modo automatizzato. Abbiamo fatto dei focus group, ci siamo incontrati, abbiamo analizzato con loro quello che poteva essere fatto e che tipo di fruibilità chiedevano. Ci hanno indicato elemen-ti molto importanti, quali la semplicità d’uso, l’accessibilità, la velocità nelle ri-sposte. E sono stati ispiratori nella nostra realizzazione. Quindi possiamo proprio dire che abbiamo realizzato questo por-tale individuando le funzionalità e le modalità con cui erogarle proprio grazie ai suggerimenti dei gestori.

Una grande novità anche nella grafica…Sì, certamente la grafica rappresenta al primo impatto la novità più grande. Ef-fettivamente la sobrietà della nuova im-magine è sicuramente funzionale all’uti-lizzo di questo strumento ed è anche molto gradevole. È in linea con lo stan-dard eni ed è, anche questo, un modo per accogliere il gestore nel nuovo mon-do eni. Inoltre questa nuova immagine coincide anche con un momento stori-co, ovvero il passaggio dal marchio Agip al marchio eni. Si tratta di un momento importante nella vita di ciascun gesto-re che, ancorché affezionato al vecchio marchio Agip, siamo certi accoglierà con entusiasmo il nuovo marchio. E il passaggio si vede anche nel nuovo indi-rizzo del portale, che è gestori.eni.com. Così il gestore viene riconosciuto nel mondo eni, avrà anche con un indirizzo di posta elettronica aziendale che sarà composto dal codice del punto vendita, il nome e cognome dell’utente e @gesto-ri.eni.com. Anche questo ci dà un po’ il senso di appartenenza alla famiglia.

Il nuovo sito, dunque, è molto sempli-ce da utilizzare. Però se il gestore do-vesse avere difficoltà in che modo può avere un aiuto?

Abbiamo pensato anche a questo e ab-biamo predisposto una manualistica che distribuiremo a tutti i gestori. Ma online, sul sito stesso, ci sono delle se-zioni di aiuto che serviranno proprio a supportare il gestore nella navigazione qualora ne avesse bisogno. C’è una se-zione che abbiamo chiamato “Un aiuto

per fare” che spiegherà nei passi elemen-tari i percorsi di navigazione per usufru-ire delle varie funzionalità. Ci sarà una sezione di domande frequenti, le ben note faq che troviamo in molti siti, in cui daremo una risposta alle domande più frequenti dei nostri utenti. Inoltre, an-che lo strumento di ricerca è una funzio-nalità di supporto e di aiuto perché nel motore di ricerca, mettendo le doman-de, verranno selezionati i documenti di interesse.

Questo sito offre anche una comunicazione con l’azienda e attiva anche un rapporto tra i gestori.

Sì, abbiamo detto che il sito è lo stru-mento di comunicazione aziendale, dell’azienda nei confronti del gestore ma anche viceversa. Infatti, oltre alla mail aziendale, che permetterà ai gestori di comunicare in maniera mirata, dedica-ta a singoli interlocutori, abbiamo anche mantenuto la funzionalità del forum, che permetterà ai gestori di condividere, come hanno fatto finora, suggerimenti, idee, progetti e osservazioni.

Questo portale rappresenta già un grande salto in avanti ma: ci sono ulteriori novità in cantiere?

Beh, stiamo pensando di aumenta-re sempre di più le funzionalità. Siamo assolutamente certi che questo sia uno strumento che fornisce una marcia in più nella competitività dei nostri gesto-ri e della nostra azienda. E proprio per questo stiamo già pensando agli ulterio-ri sviluppi che avrà in futuro. Vorremmo estendere questa modalità anche, per esempio, alla gestione dei prodotti non oil, che stanno avendo un ruolo sempre più determinante nell’economia della gestione dei nostri punti vendita.

Allora in bocca al lupo per la nuova avventura.

La ringrazio. Sono convinto che sarà un’avventura che non affronteremo da soli ma con tutti i nostri gestori, che con-tinueranno ad aiutarci, a migliorarci così come hanno fatto finora, indicandoci la strada e quello che possiamo fare per stringere sempre di più questo dialogo ed essere di supporto gli uni agli altri.

Queste sono sicuramente notizie impor-tanti da sapere per il gestore e che ora gli vengono fornite attraverso lo strumen-to portale. Nel caso di cambio dei prezzi, per esempio, attraverso il portale a cia-scun gestore verrà comunicato il prezzo di propria competenza. E quindi c’è una tempestività e un’immediatezza anche nelle notizie più importanti. Un’altra trasformazione importante nella gestio-ne dei contenuti del portale è la funzio-nalità di ricerca della documentazione. Ci sarà la possibilità di ricercare dei do-cumenti - ad esempio un manuale per l’utilizzo dei Pos - nelle diverse sezioni del portale, in maniera tale che il gestore possa facilmente cercare la documenta-zione e le notizie di proprio interesse.

Il sito diventa dunque più fruibile e ‘a misura di gestore’. Ma come avete indi-viduato le necessità degli utenti?

Abbiamo analizzato le esigenze che po-tevano essere soddisfatte da uno stru-mento del genere e soprattutto abbiamo avuto preziose indicazioni proprio da-gli stessi gestori. Sono loro che ci han-

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Eni si è prefissata il traguardo di fare in modo che gli AgipCafé diventino la più grande e qualificata catena italiana di bar. Anche per questo è nata la partnership con Lavazza, azienda italiana leader nel settore del caffè. Ecco i suggerimenti per i gestori DI ALESSAnDRA BERToLA

poche regole per un cliente più soddisfatto

valori e strategie formazione | non oil

nel precedente numero di Profes-sione Gestore abbiamo presenta-to i primi due capitoli (Standard e

HACCP) del Manuale di formazione Non Oil, strumento di supporto all’Affiliato per la gestione “eccellente” di un pun-to vendita bar&shop. In questa edizione andiamo ad illustrare un’altra se-zione che riguarda la “Caffetteria”.

caFFetteRia Eni si è prefissata il traguardo di fare in modo che gli AgipCafé diven-tino la più grande e qualificata cate-na italiana di bar, sosta ideale dei clienti per le occasioni di consu-mo in ogni momento della gior-nata. Partendo dagli accenni sto-rici dell’elemento base “Il Caffè”, in questo capitolo vengono for-nite tutte le indicazioni e i sug-gerimenti utili agli Affiliati per un’offerta unica e distintiva ed un servizio eccellente. l’iMpoRtanZa della caFFetteRiaLa Catena AgipCafé ha voluto av-valersi della partnership con Lavaz-za, azienda italiana leader nel settore del caffè riconosciuta da sempre come il simbolo dell’espresso italiano, per ri-qualificare la categoria, l’assortimento, la formazione e la comunicazione dei propri Punti Vendita. L’Eccellenza del caffè è l’elemento più importante per un bar in quanto genera traffico e la sua qualità è decisiva per la fidelizzazione dei Clienti.

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la FoRMaZione È stato studiato un piano personalizzato di visite ai Punti Vendita o presso i Trai-ning Centre Lavazza, fornito dal Partner Lavazza, per offrire agli Affiliati la mi-gliore formazione e tutto il supporto alla preparazione dell’offerta caffetteria.

buone noRMeUn buon servizio rende più piacevole la pausa caffè ed è importante seguire alcuni accorgimenti sia nell’arco della giornata che alla fine, quando si pulisce la macchina. piccoli oggetti e buone Regole

Il paragrafo fa riferimento alla descri-zione e manutenzione dei macchinari e materiali in dotazione al punto vendi-ta per un ottimo servizio della Caffette-ria. Inoltre vengono suggeriti all’Affilia-to alcuni accorgimenti per rendere al Cliente la sua “pausa caffè” un momen-to piacevolissimo.

la caMbusa, le Ricette e le schede tecnicheLa sezione termina con l’indicazione delle tipologie di preparazione, di com-posizione e conservazione della gamma standard da proporre ai Clienti nei punti di vendita.

il caFFè Esistono circa 60 differenti tipologie di caffé, ma le più coltivate e commercia-lizzate sono indiscutibilmente la Coffea Arabica e la Coffea Robusta. La prima ha un aroma intenso e un gusto soave e pro-fondo contenente una minima quantità di caffeina. La seconda, come lo ricorda il nome, è una specie vigorosa dal gu-sto forte e corposo con un contenuto di caffeina più elevato. La torrefazione del-le diverse tipologie di caffè è indubbia-mente la fase più delicata per arrivare ad ottenere successivamente un’ eccezio-nale miscela per caffè. l’assoRtiMento3L’espresso italiano, oggi, non è più solo una bevanda, ma un piacere ed un gusto apprezzati ovunque. L’espresso è il re incontrastato nel paradiso del caffè ma la passione degli italiani per questo prodotto ha dato vita ad una varietà in-finita di alternative. I modi per prepara-re l’espresso, oggi, sono moltissimi: si va dal caffè lungo a quello ristretto, dal caf-fè con latte a quello con la panna e così via.

3Il cappuccino, se nel nostro paese è sinonimo della prima colazione al bar, all’estero è per lo più un goloso dessert da gustare a qualsiasi ora della giornata. La caratteristica cremosità, re-alizzata emulsionando il latte con il vapore del-la macchina espres-so, lo contraddistin-gue dal più semplice latte macchiato.

la coMunicaZioneStrumento utile per la valorizzazione della categoria caffetteria, che rappre-senta il primo driver di traffico nei punti vendita bar. In collaborazione con il partner Lavaz-za è stata ideata una personalizzazione

moderna e di grande impatto del cor-ner caffetteria all’interno dei Pun-ti Vendita AgipCafè, distintiva ri-spetto ai bar concorrenti (insegne oil e bar tradizionali), che rende attrattiva l’area di mescita.

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comunicazione

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un viaggio artistico nei valori eniAl via la nuova strategia di comunicazione di eni, in cui cultura e giovani talenti sono i protagonisti della nuova campagna. Motivo ispiratore è la valorizzazione delle eccellenze in tutti i campi

è la cultura, grazie ai talenti emer-genti, la protagonista della nuova comunicazione eni presentata lo

scorso 26 febbraio alla Triennale di Mi-lano. A questi talenti – illustratori, regi-sti, musicisti, attori e performer inter-nazionali – eni ha affidato il compito di rappresentare, nelle modalità e negli sti-li più diversi, i propri tratti distintivi: in-ternazionalità, innovazione, ricerca, ri-spetto, da sempre parte integrante della mission dell’azienda.

Page 21: Professione Gestore

21lo spot “sand”Il primo capitolo di questa nuova sto-ria della comunicazione di eni è rap-presentato dallo spot “sand”, risultato creativo delle performance di Ilana Ya-hav, artista israeliana la cui specialità è la Sand Art, l’arte della sabbia, mate-ria con cui crea scenari onirici e mondi immaginari. La “voce narrante” della campagna TV appartiene a Ivan Alovisio, giovane at-tore di teatro della scuola del Piccolo di Milano. La nuova campagna coinvolge-rà anche il mondo degli illustratori, con il contributo di Alessandro Gottardo. Il graphic designer belga, Koen Ivens, ha invece reinterpretato la nuova cam-pagna per eni award, mentre Mari-us Bauer, Jared Nickelson e Hennie Haworth hanno creato le copertine delle brochure istituzionali eni dei loro rispettivi paesi: Germania, Stati Uniti e Inghilterra. Il risultato sono illustrazioni create ap-positamente per eni in cui l’energia, in tutte le sue forme, si fonde con ele-menti caratterizzanti dei singoli territo-ri coinvolti.

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Motivo ispiratore della nuova campa-gna è la valorizzazione delle eccellenze in tutti i campi. Attraverso la comunica-zione, eni interpreta in chiave innovati-va il ruolo del messaggio, offrendo a cia-scun talento la possibilità di esprimersi, creando valore, comunicando con quel linguaggio unico e riconoscibile che già la contraddistingue negli oltre 70 paesi in cui opera. “Vogliamo far parlare eni con una voce unica”, ha spiegato durante la presenta-zione della campagna Lamberto Dolci, responsabile immagine e pubblicità di eni. Per rispondere a queste esigenze, la nuova comunicazione eni ha pensato di “attirare le migliori risorse”, rielaboran-do il ruolo della committenza e lascian-do a ciascun talento la possibilità di esprimersi in forme diverse “portando in tutto il mondo i valori di eni”, come ha spiegato Stefano Lucchini, direttore re-lazioni istituzionali e comunicazione.

coMunicaRe diVenta un’aRteLa nuova comunicazione eni potrà es-sere talvolta un’opera d’arte, l’interpre-tazione innovativa di un’idea pubbli-citaria, oppure una live performance, purché dietro a ogni creazione ci sia sempre un giovane talento non anco-ra affermato. I punti fermi saranno la firma dell’artista, la sua interpretazio-ne del Cane a sei zampe e l’utilizzo del-la colonna sonora (“Don’t stop thinking about Tomorrow” dei Fleetwood Mac), che invita a rivolgere il proprio sguardo al futuro, incarnando al meglio la mis-sion eni. Durante la presentazione della campa-gna, Lamberto Dolci ha sottolineato che “la cosa più sorprendente della nuo-va campagna di comunicazione è che viene usata la forza della creatività per parlare il linguaggio dell’azienda, per comunicare valori quali la capacità di essere internazionali, di rispettare l’uo-mo e l’ambiente, dell’impegno nella ri-cerca” e ha aggiunto che “eni crede tal-mente tanto a questo nuovo linguaggio della comunicazione che ha voluto affi-dare a giovani talenti il compito, ben più difficile con gli strumenti artistici, di rac-contare quello che eni fa nelle sue atti-vità più concrete, quelle che noi tutti in-contriamo nella vita quotidiana: portare energia a tutti con i carburanti, il gas e l’elettricità”.

le noVità anche in Rete

Inoltre, la nuova comunicazione di eni ha il suo momento di continuità sul web con un sito multimediale, enizyme.com, che comprende forum, immagini e con-tenuti ed è anche luogo d’elezione per la raccolta e la fruizione dei lavori dei gio-vani talenti perchè linguaggio web di eni vuole coinvolgere, stimolare, fungere da “enzima” per lo sviluppo di potenzialità ancora inespresse, o più semplicemen-te, non sufficientemente valorizzate. L’arte, le scienze, la creatività si aprono alla comunicazione, lo diventano esse stesse, condividendo uno sguardo uni-co e positivo verso il futuro.

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loyalty you&eniE’ in questa chiave di rinnovamento che per lanciare il nuovo programma di loyalty you&eni è stata strutturata una campagna di comunicazione, on-air dallo scorso 15 febbraio, in cui The FlyingHerrings, le aringhe volanti, arti-sti italiani che spaziano tra le tecniche tradizionali e quelle digitali, raccontano le novità del nuovo programma fedeltà attraverso il filtro dell’ironia e della cu-riosità. La voce narrante questa volta è di David Chevalier, già vincitore del pre-mio Voce emergente dell’anno.

È del comico Giancarlo Barbara, invece, l’interpretazione dei radiocomunicati. La campagna you&eni si articola su tut-ti i canali di comunicazione, con trailer e spot radio, stampa e internet. Il pro-getto creativo ed esecutivo per la cam-pagna di comunicazione you&eni è sta-to ideato, curato e realizzato dalla TBWA Italia.

le noVità del pRogRaMMa you&eniA seguito del grande successo di You&Agip, il programma loyalty conclu-

sosi alla fine dello scorso anno, dal 15 febbraio ha preso il via you&eni, il nuo-vo programma di raccolta punti dedica-to a tutti i clienti “fedeli”, motociclisti, au-tomobilisti e camionisti delle stazioni a marchio Agip. Oltre alla durata triennale del programma che scadrà il 31 gennaio 2013 permettendo ai soci di raggiungere i premi desiderati in un lungo arco tem-porale, numerosi i vantaggi e le fantasti-che novità. Il programma you&eni rende anco-ra più facile accumulare punti non solo con gli acquisti effettuati presso gli oltre

qui ci potrebbe stare un sommario o una didascaliao uno strillo che sintetizza il programma you&eni

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4.400 punti vendita a marchio Agip ade-renti, ma anche con 13 prestigiosi part-ner, come Lottomatica, Coop, Vodafone, MediaWorld, American Express, Limo-ni, Pirelli e così via. Grazie a tali alleanze, you&eni consen-tirà infatti ai propri soci di accumulare punti non solo facendo rifornimento ma anche acquistando beni e servizi su una rete complessiva di partner con oltre 80.000 punti vendita sparsi in tutta Italia. Ben tre le tipologie di socio you&eni con le tre carte corrispondenti, Silver, Gold e Platinum che potranno accelerare la

raccolta punti anche grazie ai vari bo-nus del programma, come i doppi punti tutti i giorni dell’anno sui rifornimenti di carburanti premium - BluDieselTECH e BluSuper - e con il bonus rifornimento legato al “pieno” di carburante oppure i doppi punti con una sosta o lo shopping presso tutti gli AgipCafè. Il programma offre ai soci anche la pos-sibilità di accumulare i punti fino a tre carte nominative, consentendo così di contribuire insieme a familiari e non ad un raggiungimento facilitato e veloce dei premi a catalogo. Un’altra grande novità è costituita dal lancio di “Vodafone 10 autoricarica eni”, un piano telefonico ul-traconveniente creato ad hoc da Vodafo-ne in esclusiva per i soci you&eni. Il pia-no telefonico ricaricabile “Vodafone 10 autoricarica eni”, particolarmente van-taggioso, consente di poter “ricaricare” il credito telefonico convertendo i pun-ti accumulati attraverso i rifornimen-ti di carburante e viceversa, ossia di ri-cevere carburante a fronte di ricarica di traffico telefonico tramite la conversione di punti you&eni. Insomma…. tutti in viaggio “coccolati” con you&eni per al-tri tre anni!

qui ci potrebbe stare uno strillosui premi illustrati sui totemsopra esposti.

qui ci potrebbe stare un sommario o una didascaliao uno strillo che sintetizza il programma you&eni

qui ci potrebbe stare un sommario o una didascaliao uno strillo che sintetizza il programma you&eni

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Pubblicità e Promozione | oil

Eni si prende cura dei propri clienti a 360 gradi con interessanti azioni cortesia: dal 22 al 27 febbraio in esclusiva nei punti vendita AgipCafé caratterizzati dal marchio “in giro tra i sapori” i clienti, che hanno effettuato un acquisto di qualsiasi valore, hanno ricevuto subito in omaggio una confezione di prodotto “spray Bactercline mani”, ideale per igienizzare le mani senz’acqua in qualsiasi luogo e occasione. La sua particolare formulazione contiene agenti con elevata azione igienizzante di lunga durata.

Il prodotto Bactercline Mani si può trovare attualmente nei punti vendita Agipcafè aderenti.

peR un’igiene al top

Mettete in moto l’appetito

Fai rifornimento e mangi gratis da McDonald’s. Al via la partnership tra eni

e McDonald’s, grazie alla quale parte una promozione imper-dibile per i clienti iscritti al pro-gramma fedeltà you&eni. L’ini-ziativa, quanto mai “appetitosa”, scatta il 26 marzo presso tutti i punti vendita a marchio Agip, McDonald’s e McDrive aderen-ti. Il cliente you&eni, facen-do un rifornimento di almeno 30 euro di carburante, otterrà uno scontrino che varrà come buono per fare il pieno di gu-sto dal re degli hamburger. Con lo scontrino, che riporterà tutte le informazioni su questa nuo-va “squisita” offerta, l’automo-bilista potrà infatti recarsi da McDonald’s per consumare un Hamburger in omaggio all’inter-no del ristorante o un Big Mac in omaggio presso il McDrive. Ma l’offerta vale anche per i clienti McDonald’s. Questi, infatti, ac-quistando almeno un McMenu, otterranno uno scontrino con le informazioni sull’iniziativa e un codice di partecipazione. Con lo scontrino potranno re-carsi presso i punti vendita a marchio Agip aderenti al pro-gramma you&eni e, a fronte di un rifornimento di almeno 30 euro, otterranno il caricamento di doppi punti fedeltà sulla tes-sera you&eni. L’iniziativa è va-lida anche per i clienti you&eni truck la cui soglia minima di ri-

fornimento è prevista ad al-meno 300 euro di carburan-te. I punti verranno addirittura triplicati con un rifornimento di carburanti di tipologia pre-mium, i cosiddetti prodotti blu. Il requisito indispensabile per accedere all’iniziativa è l’iscri-zione al programma fedeltà.

I clienti dovranno infatti pos-sedere tessere you&agip o you&eni oppure, nel caso in cui non fossero ancora iscritti al programma, potranno iscriver-si direttamente presso il pun-to vendita. A beneficiare della promozione, saranno dunque, per la clientela eni, tutti i con-ducenti di mezzi (automobilisti e camionisti) già possessori del-la carta nominativa you&agip Silver e Gold o you&eni Sil-ver, Gold e Platinum e you&eni truck Silver, Gold e Platinum o tutti coloro che si iscriveranno al programma loyalty you&eni durante il periodo della promo-zione. Gli iscritti al programma che non fossero in possesso del-la carta nominativa Silver, Gold o Platinum possono partecipa-re utilizzando le carte stampa-te direttamente presso i pun-ti vendita con stampante per la personalizzazione della carta (Silver), in distribuzione presso i punti vendita a marchio Agip. La promozione finisce il 26 apri-le, con la possibilità di ritirare i premi sino al 2 maggio. Insom-ma, ancora una volta, eni mette in moto le auto e …l’appetito!

Dal 26 marzoal 26 aprile

Con almeno 30 euro di carburante un hamburger in omaggio da Mc Donald’s per tutti gli iscritti al programma fedeltà you&eni

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Pubblicità e Promozione | non oil

la Pasqua è una festa che arriva sempre all’improv-viso e il 4 aprile che pen-

savamo tanto lontano è già alle porte. È il momento delle sor-prese e questo è il messaggio della tradizionale azione cor-tesia di Pasqua presso i punti vendita a marchio Agip, giunta ormai alla sua sesta edizione.Come sempre è una bella oc-casione per accogliere i clien-ti offrendo un piccolo dono per sottolineare con un gesto semplice il messaggio di ec-cellenza del servizio offer-to dai gestori della Rete. Una simpatica valigetta persona-lizzata con il nuovo logo e le immagini stilizzate della nuo-

Per i più generosi, maxi uovo da 2,4 kg con sorpresa

in argento

Basta fermarsi a fare rifornimento per trovare una gradita sorpresa: un omaggio di cioccolato per far viaggiare coccolati i clienti eni

pasqua 2010. una ‘valigia’ piena di auguri

a quasi dieci anni dall’apertura dei pri-mi “cafè” proseguo-

no le iniziative di eni per consolidare quella che or-mai è diventata la più gran-de catena italiana di bar sul-la rete stradale ordinaria, con i suoi oltre 500 punti vendita. Iniziative sempre all’insegna dell’autenticità, della genui-nità e della tradizione culina-ria italiana re-interpretata in chiave moderna, come l’offer-ta salata e dolce“in giro tra i sa-pori”, che da oltre un anno sol-letica i palati di automobilisti e pedoni. I clienti degli AgipCafé

un menù pranzo... da combinare

++

Offerta prorogata

fino al 31 maggio

Il gusto impareggiabile dell’offerta gastronomica degli AgipCafè si sposa alla qualità dei partner Coca Cola e Lavazza e alla convenienza per i clienti

caratterizzati dal marchio “in giro tra i sapori” possono be-neficiare di una nuova offer-ta per il pranzo a prezzi con-venienti. All’impareggiabile gusto dell’offerta panini/focac-ce, caratterizzata da prodot-ti autentici delle regioni italia-ne, verrà associata la notorietà e la qualità dei partner Coca Cola e Lavazza, in una campa-gna promozionale accattivante e dinamica.

il Menù coMbo pRanZoDal 1° marzo scorso, i clien-ti degli AgipCafé caratterizzati dal marchio “in giro tra i sapo-

ri” possono beneficiare di una accattivante offerta di menù combinati per il pranzo a prez-zi convenienti. Il menù pranzo Combo, il primo di una serie di proposte che si susseguiran-no nel tempo, è composto da un panino a scelta della gam-ma “in giro tra i sapori” (esclusi Tramezzini, Toast Alta Qualità e Schiacciate doppie), una bi-bita a scelta della gamma Coca Cola da 50 cl (Coca Cola, Coca Cola Light, Coca Cola Zero, Fanta, Fanta Zero, Sprite e Spri-te Zero formato 0.50 ml) e 1 Caffè Espresso Lavazza. Il tutto con un prezzo vantag-gioso che oscilla tra 4,70 e 5,60 euro), in base alla scelta dell’Af-filiato. Ancora una volta, il gu-sto impareggiabile dell’offerta gastronomica degli AgipCafé, che comprende oggi 24 ricette di panini e focacce ed una se-lezione di lieviti e piccole de-lizie per la prima colazione, si sposerà alla convenienza e alla qualità del servizio degli Affiliati AgipCafè.

va campagna loyalty you&eni, personalizzano l’astuccio che racchiude un piccolo “tesoro” di finissimo cioccolato al lat-te con 4 deliziosi ovetti Caffa-rel. È difficile resistere a tanta bontà e non scegliere eni per la sosta di rifornimento! Il suc-cesso dell’iniziativa dipende dalla consueta collaborazione di tutti i gestori che potranno cogliere una buona opportu-

nità per una promozione extra da dedicare ai propri clienti, offrendo loro un’occasione in più per far apprezzare la Rete e far affezionare al marchio an-cora più automobilisti. Sono già pronte a partire 1.600.000 valigette che quest’anno rag-giungeranno anche i clienti delle consociate estere in Ro-mania, Austria e Germania ol-tre a quelli della nostra Rete in Italia. I gestori possono ordi-nare gli omaggi in confezioni da 120 dolci “valigette” e per i più generosi c’è un maxi uovo da 2,4 Kg. personalizzato con

sorpresa in argento. Auguri di Buona

Pasqua a tutti!

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Pubblicità e Promozione | dietro le camPagne

Eni le sta affrontando affinché non ci sia più un problema per gli impianti. Il fenomeno è stato studiato e sono state messe in campo una serie di azioni che più di altri nostri competitors ci garantiscono il controllo della situazione

le problematiche di filtrabilità dei gasoli

intasamento dei filtri delle pompe con l’erogazione del gasolio, blocco del servizio, richiesta di interven-

to per la pulizia: disagi che qualche gestore si è trovato a riscontrare e che eni sta affrontando per risolvere affin-ché la filtrabilità dei gasoli non sia più un problema per gli impianti. Perché il settore ‘Qualità prodotti e tossicolo-gia del Tecnologico Industriale di eni refining&marketing, insieme alle aree della ricerca, del commerciale, del mar-keting, della rete e del supply, hanno studiato il fenomeno, hanno inquadra-to il problema e hanno messo in campo una serie di azioni che più di altri nostri competitors ci garantiscono il control-lo della situazione. Un nuovo modo di procedere preventivo, e non “curativo”, che evita ai gestori i problemi logistici

legati all’ostruzione delle pompe. E che, tra l’altro, non comporta uno spiega-mento di mezzi: “Non abbiamo bisogno di investimenti, di costruire strutture, di realizzare cose specifiche. Abbiamo bisogno soltanto di diversi modi opera-tivi, che abbiamo individuato. I casi di inquinamento registrati sono limitati e su questi stiamo indagando approfon-ditamente per eliminare il problema e implementare immediatamente azioni e soluzioni”, spiega Gaetano De Santis, vice presidente Tecnologico Industriale eni r&m, che ci chiarisce nel dettaglio il fenomeno, le dinamiche e le soluzioni trovate. il FenoMeno“Il problema della filtrabilità dei gasoli nasce dalla circostanza che sul gasolio finito viene additivato un prodotto che si chiama biodiesel, che è un gasolio di provenienza biologica, come dice il nome stesso. Il biodiesel progressiva-mente negli ultimi tempi ha visto un incremento della percentuale di additi-vazione sul gasolio finito: siamo passati, infatti, nelle nostre raffinerie, da valori che erano intorno al 2-3% in volume fino al 7% in volume”. Un cambiamen-to, precisa De Santis, avvenuto all’inizio del 2009, perché “lo zolfo è stato portato a dieci parti per milione, mentre in pre-cedenza noi avevamo il bluediesel, con dieci parti per milione di zolfo, quindi sostanzialmente senza zolfo e poi il ga-solio normale con 50 parti per milione di zolfo”. Quindi, aggiunge, “negli ulti-mi tempi ci sono stati due fatti contem-poranei: la riduzione dello zolfo, quasi al minimo tecnico raggiungibile, e l’in-

3Gaetano De Santis

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cremento della additivazione del bio-diesel”. In più c’è un ulteriore dettaglio: “Il biodiesel per sua natura è un compo-sto cosiddetto igroscopico – aggiunge il vice presidente – cioè tendente ad assor-bire e a trattenere acqua, quindi è una sostanza che porta acqua nel gasolio per autotrazione. La specifica di legge della Comunità Europea, per il contenuto d’acqua nel gasolio, prevede un massi-mo di 200 parti per milione. Il fatto che il biodiesel contenga ac-qua rende più complicato il rispetto di questo limite sulla miscela finale, che è quella che poi viene distribuita nei nostri punti vendita”. Questo problema di filtrabilità dei gasoli, tiene a spiega-re con chiarezza De Santis, “non è na-turalmente un problema di eni, ma è estremamente diffuso in Italia e anche in Europa, perché l’utilizzo del biodiesel deriva da una normativa europea che ne obbliga l’uso”.

la contaMinaZione MicRobiologicaIl problema consiste nel fatto che i ga-soli, come tutti gli idrocarburi, sono soggetti ad un fenomeno di contami-nazione microbiologica. Che cosa è la contaminazione microbiologica? “Non è altro che il proliferare di batteri all’in-terno di una miscela acqua-idrocarburi. Questi batteri vivono nella fase acquosa, ma si nutrono della fase idrocarburica. In particolare è un ottimo alimento per loro non soltanto il gasolio, ma anche il biodiesel. Da quello che abbiamo visto da alcuni studi, ci siamo resi conto che a favorire la contaminazione microbio-logica sono tre fattori: l’incremento del-la percentuale di biodiesel, quindi una migliore alimentazione; l’incremento del contenuto di acqua, che significa un ambiente migliore nel quale i batte-ri possono svilupparsi, e la riduzione di zolfo, che in qualche maniera era una specie di biocidi”. cosa succede agli iMpiantiChe effetti provoca la contaminazione microbiologica? “Provoca la formazione di residui filamentosi come alghe, cosi come avviene nell’acqua stagnante. Na-turalmente tutto questo, sviluppandosi all’interno di un serbatoio di una stazio-

data la lunghezza e tecnicità dell’articolo

Qui ci potrebbe stare unoi strillo che sintetizzi il tema trattatoo metta in evidenza un particolare problema che interessa i gestori

ne di servizio o all’interno di un’auto-botte, crea problemi nel momento in cui viene rifornita un’auto. Questo perché il rifornimento delle automobili passa attraverso sistemi di filtrazione spinta, perché la pompa di distribuzione viene alimentata da una pompetta che viene attivata dal distacco della pistola, e il fluido erogato passa attraverso dei filtri che nel momento in cui sono attraversa-ti da questo tipo di materiale, essendo lì apposta, si tappano”.

analisi del pRobleMaPer questo eni si è attivata per trovare subito una soluzione. “Il Tecnologi-co industriale, ha una funzione che si chiama “Qualità prodotti e tossicolo-gia” che segue e individua le specifiche sui prodotti finiti. Noi, insieme ad un gruppo di funzioni aziendali, la ricerca, il commerciale, il marketing, i colleghi della rete e quelli del supply, abbiamo analizzato il problema”. In pratica sono stati studiati tutti i casi in cui poteva avvenire la contaminazione microbio-logica. “Ad esempio viene generata dal contatto con l’atmosfera - spiega facen-do esempi concreti De Santis - oggi pio-ve, se io ho un serbatoio di stoccaggio che contiene gasolio naturalmente vi sarà un’infiltrazione di acqua piovana all’interno, perché un serbatoio non è a tenuta ermetica. Questo porta acqua e batteri, che si tro-vano nell’atmosfera, all’interno del ser-batoio di stoccaggio: quel prodotto che è partito pulito, quindi, progressiva-mente comincia a non esserlo”. Un pro-blema a parte è rappresentato dal bio-diesel, che “non è una cosa che produciamo noi, è una cosa che com-priamo. Quindi ci sono parecchi siti produttori del biodiesel in tutto il paese e da questi siti, sia mediante autobotti sia mediante navi, il biodiesel viene portato in raffineria. Viene ricevuto, scaricato, portato in serbatoi dedicati e da lì poi, nella percentuale di legge, vie-ne miscelato al serbatoio che contiene il gasolio finito. Tutto questo meccani-smo di trasporto e di addizione del bio-diesel porta a contaminazioni micro-biologiche, perché un’autobotte, come una nave, non necessariamente

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Pubblicità e Promozione | dietro le camPagne

è disinfettata, perché il biodiesel con-tiene acqua e viene stoccato in serbatoi a tetto fisso che sono comunque colle-gati all’atmosfera”. Anche le stazioni di servizio, poi, sono tutt’altro che incon-taminate: “La stazione di servizio ha il serbatoio interrato, che a sua volta può soffrire di fenomeni di inquinamento, perché nel tempo può avere accumulato acqua o perché magari non viene pulito da molto tempo”. la soluZioneCosì per gestire e risolvere questo proble-ma, reso evidente anche dalle numerose segnalazioni arrivate proprio dai gesto-ri, la task force eni ha individuato una serie di azioni “che riguardano diverse funzioni aziendali e che consentono di evitare che questo problema diventi tale da incidere sul servizio di un distribu-tore”. Queste azioni di tipo preventivo, specifica De Santis, “partono dalla raf-fineria e arrivano fino al distributore. La raffineria sta cambiando le modalità di gestione dei serbatoi di stoccaggio del gasolio finito e del biodiesel, cercando in ogni modo di minimizzare il contat-to con l’acqua. Lo stesso ragionamento vale per il biodiesel. Stiamo introducen-do, in tutte le nostre basi, una procedu-ra abbastanza stringente di controllo della qualità del biodiesel in ingresso, in modo da evitare di ricevere biodiesel che abbia magari un contenuto di acqua troppo elevato e fuori dalla specifica di acquisto che noi abbiamo”. Controllo serrato, insomma, anche “per tutte le operazioni di movimentazione via mare, sia per quanto riguarda la rice-zione di biodiesel, sia per quanto riguar-da l’ispezione sul gasolio finito: stiamo prevedendo procedure che evitino, per quanto possibile, spiazzamenti delle li-nee di trasferimento dagli stoccaggi alla nave con acqua”. Una delle azioni preventive riguarda anche i depositi e i serbatoi delle stazio-ni di servizio: “Abbiamo individuato la possibilità di effettuare dei trattamenti con biocidi che, se da un lato non incido-no assolutamente sulla qualità del com-bustibile, ovviamente dall’altro però permettono di intervenire preventiva-mente o in maniera correttiva nel caso

in cui ci sia il pericolo di inquinamento. Quindi, si arriva sul posto - sono attività che abbiamo già svolto - con le società specializzate, viene additivato il prodot-to e questo elimina nel giro di alcune ore la contaminazione microbiologi-ca. Naturalmente si tratta di un’attività che va eseguita periodicamente”. Sotto controllo anche le autobotti: “Stiamo immaginando di effettuare delle ope-razioni di disinfezione periodica delle autobotti; sicuramente, i serbatoi che saranno dedicati allo stoccaggio di bio-diesel saranno serbatoi esclusivamente dedicati e, prima di destinarli a questo servizio, vengono bonificati con attivi-tà di pulizia delle morchie, dei depositi solidi aderenti alle pareti, e di altre so-stanze che possono contribuire al tipo

di inquinamento di cui si sta trattando. Al termine della bonifica i serbatoi ven-gono ispezionati per verificarne l’ido-neità raggiunta. Abbiamo anche avviato - ed è in corso proprio in questo periodo - un’attività molto estesa di campionamento dei ga-soli in tutte le nostre basi, in tutti i nostri depositi, proprio per caratterizzare il fe-nomeno che è articolato”. una ‘RadiogRaFia’ dell’inQuinaMento“Stiamo cercando di fare una serie di fotografie della situazione attuale, per capire che livello di inquinamento noi abbiamo in partenza e, quindi, per mo-dulare la nostra capacità di reazione. Quindi, nell’arco di poco tempo, avre-mo una situazione chiara dello stato dell’inquinamento da affrontare alla partenza. Abbiamo già delle informa-zioni preliminari che fanno facilmente capire che la situazione nelle raffinerie, nei siti di produzione, non è una situa-zione preoccupante; è una situazione che evolve se non gestita adeguatamen-te, ma allo stato attuale, pur non avendo ancora completato questo tipo di cam-pionamento analitico, siamo in grado di affermare che non è una situazione particolarmente allarmante”. il woRkshopIl lavoro di studio e analisi del fenome-no si è concluso con un workshop “per omogeneizzare tutte le informazioni, organizzato proprio da una società spe-cializzata nel campo, che poi è l’unica società italiana che opera in Europa nel campo dei trattamenti chimici, la Chi-mec. Il workshop è stato estremamente interessante perché hanno partecipa-to una settantina di persone di tutte le funzioni interessate al nuovo fenomeno. È stato esclusivamente riservato ad eni, quindi non ha partecipato alcun gestore, però c’erano numerose funzioni azien-dali: c’erano tutti quelli che gestiscono i depositi, il commerciale, la logistica, i supplier, le raffinerie, i laboratori. Il workshop è stata proprio l’occasione nella quale sono state presentate le so-luzioni, che sono state prontamente im-plementate”.

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ricerca e sviluPPo | sPazio moto

con i colori dell’Aprilia Alitalia Ra-cing team, la velocissima moto italiana, frutto di un progetto tec-

nologicamente all’avanguardia che ha sviluppato un motore V4 1.000cc e una ciclistica racing diventata immediata-mente il nuovo punto di riferimento del settore, è chiamata a confermare e mi-gliorare gli ottimi risultati conseguiti all’esordio nella stagione 2009 del Mon-diale SBK. Grazie allo sviluppo tecnico condotto dal reparto corse di Aprilia, con l’utiliz-zo dei carburanti e lubrificanti speciali forniti da eni, la RSV4 ha stupito l’uni-verso delle competizioni. Una vittoria a

La velocissima moto italiana è chiamata a confermare e migliorare gli ottimi risultati conseguiti nel 2009

to e continua a farlo il Gruppo Piaggio”. Dall’esordio del 28 febbraio scorso in Australia, sino all’ultima gara del 3 otto-bre 2010 su circuito francese di Magny Cours, il Campionato mondiale Super-bike vedrà l’Aprilia Alitalia Racing Team, e i suoi piloti Max Biaggi e Leon Camier, competere ai più alti livelli e portare sul-le piste di quattro continenti i marchi e i valori dell’italianità rappresentati da Aprilia ed eni.

Brno e la conquista di ben 9 podi hanno infatti permesso a Max Biaggi, protago-nista in gara e nella messa a punto della moto, di conquistare il quarto posto asso-luto nella classifica iridata. “C’è molto orgoglio ora - ha detto Leo Francesco Mercanti, responsabile Aprilia Racing & Sviluppo Prodotto - nel presen-tare una stagione sportiva che vede riu-niti tre importanti gruppi italiani in una competizione tecnologia del massimo livello. Stiamo parlando di marche che hanno scritto pagine di storia del nostro mo-torismo: lo ha fatto Alitalia con fantasti-che vittorie nei rally e lo ha fatto il grup-po eni-Agip con la Formula 1, naturalmen-te lo ha fat-

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italia

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armonia di arte e natura

320729562274

totale punti Vendita

Rete autostRadale

Rete oRdinaRia

Rete oRdinaRia conVenZionati

agipcaFè

agipcaFèshoptoscanasituata nell’Italia centrale, è una delle

regioni d’Italia più ricche per patrimo-nio artistico, culturale e paesaggistico.

Il territorio, prevalentemente collinare, è ricco di vallate e corsi d’acqua, anche se non mancano alcune importanti montagne. Il paesaggio toscano più celebre al mondo è quello formato da pianure e colline, in par-ticolare nella zona intorno a Firenze e Siena, dove si gode l’armonia che unisce l’uomo con la natura. Qui si alternano coltivazioni ordinate di vite ed olivo, scandite da filari di cipressi e da case coloniche che danno al vi-sitatore un senso di equilibrio e di elegante bellezza.La Toscana rappresenta un emozionante viaggio alla scoperta della storia delle popo-lazioni che si sono avvicendate nei secoli in questo territorio. Immerse nel verde si na-scondono le misteriose necropoli etrusche e i resti degli antichi fasti romani. I piccoli borghi arroccati sulle colline e la

splendida città di Pisa sono il simbolo della forte impronta che il Medioevo ha lasciato sul territorio toscano. Visitare Firenze, immergendosi nella magi-ca atmosfera di questa città, è come torna-re indietro nel tempo al XV secolo, quando Brunelleschi, Masaccio e Donatello hanno dato inizio al Rinascimento italiano. La cucina toscana, infine, è antica e qualifi-cata, composta da ingredienti gustosi e mai eccessivamente elaborata. Pochi sanno che anche la cucina tradizionale francese, in gran parte, ha le sue origini a Firenze, im-portata dai cuochi che hanno seguito la cor-te di Caterina de ‘Medici nel 1500. La Toscana, per tradizione, è anche la terra del vino: ne conta ben 30 varietà a denomi-nazione di origine controllata (Doc) e ben 5 di Doc e Garantita (Docg). Le ‘strade del vino’, contrassegnate da cartelli che ne iden-tificano la zona di produzione, formano una ragnatela enologica unica al mondo.

Recapiti aReaVia Aurelia 70, 57017 Stagno-Collesalvetti (LI)Tel. 0586/940811Fax 0586/940820

Recapiti agenZie1.pRoVince di FiRenZe/pRato/pistoia bRunelli s. srlVia Corcos, 15-50142 FIREnZETel. 055/7251085Fax 055/7328240

2.pRoVince di liVoRno/pisa

p. & g. Mele srlScali Manzoni, 5157126 LIVoRnoTel. 0586/888301Fax 0586/886619

3.peR la pRoVincia di aReZZo e siena/gRosseto

andRea oRlandiVia F.lli Lumiere, 6652100 AREZZoTel. 0575/984605Fax 0575/984735 andRea oRlandiViale Europa 1, Loc. Due Ponti53100 SIEnATel. 0577/271849Fax 0577/226395

Page 31: Professione Gestore

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gestori generosi

una jeep e una moto per permettere ai missionari tanzaniani di raggiungere anche il villaggio più sperduto sono

il risultato dell’impegno del Circolo “verso l’Europa” che vede tra i suoi sostenitori an-che Andrea Orlandi, agente per Arezzo, Sie-na, Grosseto, Viterbo e province ed Erman-no Laurenzi, gestore del punto vendita 4601 di Arezzo. È stato proprio Andrea Orlandi a segnalare alla redazione questa bella storia di solidarietà concreta. Grazie al dottor Donato Palarchi, presidente del Circolo, sono state coinvolte istituzioni e molti benefattori locali per raccogliere quan-to necessario per acquistare una Jeep Toyota da donare al cardinale della diocesi di Sago-ma per agevolare l’anziano prelato nei suoi spostamenti pastorali in Tanzania e in Con-

doVe MangiaRe

solidarietàfuoristradaDalle dolci colline della Toscana alla natura selvaggia della Tanzania. Non ci sono confini per aiutare gli altri

3a1 Milano-napolienoteca le MascheRetel. 055 841354via nazionale, 70Le Maschere (Fi)www.ristorantelemaschere.comUscita Barberino

3a11 FiRenZe-pisaosteRia della bisteccatel. 055 315657Viale Luigi Gori 350127 Firenzeuscita - Firenze Viale Gori

3a12 genoVa-RoMada RoManotel. 0584 31382Via Mazzini 12255049 Viareggio (LU)www.romanoristorante.ituscita - Viareggio-Camaiore

3a15 paRMa-la speZiaca’ del MoRotel. 0187 830588Localita' Casa CorviVicolo Santa Cristina54027 Pontremoli (MS)www.cadelmororesort.ituscita - Pontremoli

go. Ma un ringraziamento particolare va a Ermanno Laurenzi, che pur avendo già par-tecipato attivamente alla raccolta dei fondi per la jeep, si è impegnato personalmente aprendo la sottoscrizione per l’acquisto di una motocicletta enduro per Monsignor Protase Rugambwa, giovane vescovo di Ki-goma, con un suo primo importante con-tributo. Far del bene fa bene, ed è un tratto comune di molti generosi gestori delle aree seguite dall’Agente Orlandi, che ha ricordato anche il recente impegno della sua squadra nel sostegno alla collega Marini, gestore di un impianto in Abruzzo, duramente colpita dal terribile terremoto dell’aprile 2009. La famiglia Laurenzi si occupa del punto vendita “Sant’Anastasio” fin dal 1968. Ermanno ha preso le redini dell’impresa alla morte del padre nel 1980 e da allora svolge con passione e determinazione la sua attivi-tà. Il punto vendita è stato rinnovato 3 anni fa e oggi può offrire alla sua clientela oltre al servizio di rifornimento carburanti e GPL anche una gustosa pausa nell’accogliente AgipCafé. L’erogato totale dell’ultimo anno di attività ha raggiunto i 2.400.000 litri e la clientela è fatta di frequentatori abituali af-fezionati e di clienti di passaggio sulla stra-da statale SR71. È un buon successo che Laurenzi condivide con la moglie Edi e la figlia che si chiama Anastasia, e non per caso.

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rePortage usa

self service al 100%

Da luglio è in commercio in California la prima macchina per produrre in casa biocarburante attraverso la fermentazione di rifiuti organici

èsimile in tutto ad una pompa di benzina in miniatura e potrebbe rivoluzionare le abitudini di (cen-

tinaia di?) migliaia di consumatori. Ar-riva infatti dalla patria del self service, gli Stati Uniti, un dispositivo portatile che permette di fabbricare in casa, at-traverso la fermentazione di rifiuti orga-nici, etanolo puro al 100% da utilizzare come carburante per le quattro ruote. Insomma, dal luglio scorso, mese in cui l’apparecchio è stato commercializzato in California, gli automobilisti ameri-

cani hanno la possibilità di fare il pieno direttamente nel garage di casa e per giunta con carburante ecologico auto-prodotto.

un iMpianto in MiniatuRaL’apparecchio, prodotto dalla E Fuel Corporation, si chiama MicroFueler e costa circa 10 mila dollari. Un investi-mento abbastanza impegnativo che però - promette l’azienda – si ammortiz-za in tempi brevi visto che la produzione di litro di etanolo costa circa 20 centesi-

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self service al 100%

mi di dollaro. Senza contare la comodi-tà di avere in casa il proprio distributore: occorre solo collegarlo alla rete elettrica e all’impianto idraulico domestico, do-podiché il rifornimento avviene esat-tamente come dal benzinaio, tramite l’erogatore, direttamente nel serbatoio dell’auto.

etanolo puRo Il distillatore è in grado di produrre fino a 132 litri di carburante a settima-na, ma la particolarità che distingue il

dispositivo di E-Fuel dagli impianti già sperimentati in passato è il fatto che in questo caso l’etanolo è puro al 100 per cento, poiché gli speciali filtri di cui è dotato l’apparecchio sono in gra-do di rimuovere completamen-te l’acqua.

seMaFoRo VeRdeLa nuova tecnologia di Micro-Fueler ha tra i suoi pregi quello di essere eco-compatibile. L’ap-parecchio utilizza infatti rifiu-

ti organici che altrimenti andrebbero smaltiti attraverso le discariche. “Il no-stro sistema cambia le regole del gioco - ha dichiarato Tom Quinn, amministra-tore delegato della E-Fuel Corporation - eliminando i due principali ostacoli

alla produzione di etanolo - la dipendenza dal mais come materia prima e le difficoltà di distribuzione: oggi i con-sumatori in grado di pro-durre combustibile biologi-co dove si consuma”.

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sto

ria

& s

tor

ie

di padre in figlioNella famiglia Sannino si tramanda da oltre 50 anni la professione del gestore, con il valore aggiunto della cortesia e l’amore per le tradizioni

3 Foto d’epoca dell’impianto Agip di Capodichino, Napoli, gestito dalla famiglia Sannino per oltre 30 anni.

Sono passati tanti anni e tanti mar-chi si sono avvicendati. I primi 15 anni con la commercializzazione della ben-zina Supercortemaggiore di Agip, poi Agip Petroli, fino all’eni di oggi. La sto-ria della famiglia è un po’ la storia della Rete con la quale ha condiviso cambia-menti, sfide e successi. Oggi a Napoli in località Fuorigrotta nei pressi dello stadio, sulla Self Area ci sono Pasquale e il fratello Michele che lavorano insieme ai figli: Raffaelli-na, Alberto (che ha ereditato mestiere e nome dal nonno), Rita, Salvatore e Giu-seppe. Grazie all’impegno di tutta la famiglia il punto vendita ha raggiunto un erogato di 1.700.000 litri e può con-tare sulla fedeltà di tanti clienti affezio-nati che tornano con grande piacere a fare rifornimento. C’è anche un auto-lavaggio, un servizio particolarmente apprezzato e gradito dai clienti. Non sono un caso i molti viaggi premio conquistati negli ultimi anni: Inghilter-ra, Francia, Turchia. Già si pensa al tra-guardo di quest’anno, e tutti sognano i Fiordi norvegesi. Pasquale racconta

pasquale Sannino ha inviato in redazione le sue foto di famiglia per condividere con i colleghi la

storia dell’attività di gestione impian-ti di distribuzione carburanti da parte della famiglia. Sono immagini del 1953 quando Alber-to Sannino, il padre, ha iniziato la sua attività con un piccolo chiosco posto su marciapiede, lo storico punto vendi-ta 8163 di Napoli Capodichino, chiuso dopo oltre 30 anni di brillante attività.

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il punto vendita della Rete Auto-stradale “Esino Est” lungo la A14 porta il nome di uno dei fiumi più

importanti per ampiezza di bacino delle Marche, una regione partico-larmente significativa per eni, per-ché richiama alla memoria il fonda-tore Enrico Mattei. Qui, ormai da oltre 40 anni, lavora-no insieme i fratelli Antonio e Paolo Bucci, affiancati da Andrea, figlio di Paolo, da qualche anno co-titolare dell’impianto autostradale di fami-glia. Paolo Bucci ha molti interessi e segue con dedizione le attività socia-li della sua regione. Dal 2009 è presi-dente del Rotary Club di Falconara e nella ricorrenza del 40° compleanno della sua attività ha voluto condivide-re questo momento importante con gli amici rotariani organizzando una presentazione in occasione di un in-contro conviviale dell’associazione. Inoltre i nostri gestori hanno voluto regalarsi una buona azione e hanno scelto di sostenere con una donazio-ne l’Istituto Bignamini di Falcona-

ra che accoglie un migliaio di bam-bini e ragazzi con gravi problemi di handicap provenienti da tutta Italia: un’iniziativa meritevole che è giusto ricordare.Il traguardo raggiunto è degno di nota e 40 anni di lavoro sono molti, ma il premio di tanto impegno è tan-gibile e il buon successo raggiunto ha radici lontane: era il 1969 quando è stata aperta l’attività e oggi l’impian-to autostradale raggiunge un erogato di 10 milioni di litri l’anno. Tra i clien-ti ci sono molti automobilisti e auto-trasportatori di passaggio, ma anche tanti frequentatori abituali. Il punto vendita è in corso di riedifi-cazione e la nuova struttura divente-rà ben tre volte più grande: è previsto un bel bar ristorante e anche un’area commerciale affiancata. Inoltre una particolare attenzione è stata riserva-ta ai grandi clienti, gli autotrasporta-tori, che potranno disporre di nuove aree di sosta e servizi dedicati. Tanti auguri per altri 40 anni e più, sotto il Cane a sei zampe!

al servizio degli altriAntonio e Paolo Bucci di Falconara Marittima hanno un grande cuore, il 26 gennaio hanno celebrato i 40 anni di attività con una donazione per i bambini portatori di handicap

che il loro è un impianto fortunato in-fatti, prima della famiglia Sannino era gestito da Patrizio Oliva (il campione mondiale di boxe) e sembra che qual-cosa dello spirito sportivo sia rimasto ancora: Giuseppe, il più giovane dei 5 figli di Pasquale, è campione di ciclo-cross a soli 14 anni. Ecologia e sport, amore per la famiglia, rispetto e affetto per i clienti, coraggio e perseveranza: ecco i valori vincenti, una tradizione di successi lunga oltre 50 anni.

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stoRia e stoRie coMe eRaVaMo

Le pubblicità raccolte in questa pagina risalgono agli anni ’50. Il “marchio inconfondibile” è alla sua prima uscita pubblica. Il Cane a sei zampe, disegnato da Luigi Broggini, è il vincitore del famoso concorso bandito nel 1952 proprio per due cartelloni stradali destinati ai prodotti Supercortemaggiore e Agipgas, per due marchi e per la colorazione di una colonnina di distribuzione di benzina

1953 1954

1957

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scadenZe Fiscali di gabriele sepio

l’espeRto Risponde Schede carburanti: gli adempimenti a carico del cliente e del gestore

a tu peR tu con il tuo Medico di alessio de sio Inquinamento urbano: rischi e consigli per evitare problemi

eVenti La Grande Punto del Team Astra sbanca a MontecarloappuntaMenti Tutte le gare di Formula1

news dal Mondo eniAccordi/1 Firmati contratti per lo sviluppo giacimento di ZubairAccordi/2 Tre nuovi accordi strategici in VenezuelaProgetti Parte la collaborazione scientifica col CNRSponsorizzazioni Brand su moto e tute dei piloti della Lloyd BrossPremi Bissato il premio H&H Wabranking per comunicazione online

news dal Resto del Mondoauto Cina leader del mercato. Cade il primato Usa dopo 100 anniTecnologia L’auto si apre con l’iPhoneUsa Vietato scrivere sms alla guidaNeopatentati Slittano le norme che impediscono di guidare veicoli potentiMulte Dal 2010 il ricorso per contestare si pagaNel 2009 Rottamazione, segno positivo

passateMpi

rubriche

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Gabriele Sepiosvolge attività professionale in collaborazione con il Prof. Raffaello

Lupi dal 1999 dapprima presso lo “Studio di consulenza legale e tributaria” member of An-dersen Worldwide e poi presso lo Studio Legale e Tributario - E&Y International di Roma. Attualmente è partner dello studio “SCGT”, dove svolge attività di consulenza a livello di pareristica e contenzioso in materia tributaria con parti-colare attenzione alla fiscalità d’impresa e societaria. è dotto-re di ricerca presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza” ed è riercatore presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Parteci-pa a seminari e convegni nella Scuola Superiore del Ministero Economia e Finanze, nell’Acca-demia della Guardia di Finanza e presso università italiane e istituti privati. E’ autore di circa 100 articoli e note pubblicati su riviste di settore e su opere collettanee edite da “Il Sole 24 ore” e “Giuffrè”.

Francesco Tomei

consulta

l’espeRto

L’esperto è a vostra disposizione per eventuali domande o chiarimenti in materia di salute. Scrivete alla redazione:Agi Agenzia ItaliaVia C.Colombo 98 00147, Roma

l’espeRto Rispondeschede caRbuRante: gli adeMpiMenti a caRico del cliente e del gestoRe

le schede carburante costituiscono documenti fiscalmente rilevanti che consentono agli auto-

mobilisti, come è noto, se correttamente compilate, di detrarre l’IVA assolta con l’acquisto del carburan-te nonché di portare in deduzione dalle imposte sui redditi i costi sostenuti. Il legislatore tributario ha previsto una serie di contenuti che obbligatoriamente devono essere presenti nella scheda al fine di dare certezza all’operazione ed evitare detrazioni o deduzioni d’imposta non spettanti in quanto non riferite ad acquisti effettivamente svolti. Innanzitutto il carburante deve essere documentalmente riferito a ciascun veicolo a motore utilizzato nell’esercizio dell’attività d’impresa, dell’arte o della professio-ne, che risulti intestato all’ente, alla società o al titolare della ditta individuale o al professionista. Rientrano in questo ambito anche veicoli posseduti a titolo di locazione finanziaria, noleggio, comoda-to e simili. nella scheda (art. 2, comma 1, del D.P.R. 10 novembre 1997, n. 444) devono, dunque, essere annotati i dati del veicolo (la casa costruttrice, il modello e la targa o il numero di telaio etc..) unita-mente agli estremi del soggetto I.V.A. che acquista il carburante (nome e cognome o la denominazio-ne o ragione sociale, il domicilio fiscale, il numero di partita I.V.A.).Vale la pena sottolineare che è onere del contri-buente e non del gestore inserire i contenuti sopra indicati al fine di attribuire efficacia “fiscale” alla scheda carburante. Al più il gestore potrebbe assolvere ad una funzione ausiliaria verificando che la scheda presenti i contenuti previsti dalla legge e consigliando magari al cliente le opportune integrazioni nel caso in cui il documento sia carente o incompleto. Sul punto peraltro i giudici sembrano essere piuttosto rigidi nel ritenere che l’assenza dei dati previsti conduca alla inutilizzabilità ai fini fisca-li della scheda carburante. Con la sentenza n. 21769 del 2005 la Corte di Cassazione ha stabilito, infatti, che “La deduzione delle spese, per il carburante utilizzato dalle macchine aziendali, è consentita a condizione che i rifornimenti siano annotati sulla scheda contenente gli estremi di individuazione del veicolo, tra i quali è essenziale l’indicazione del numero di targa”. Senza contare, poi, che un utilizzo indiscriminato della scheda carburante per

ottenere maggiori deduzioni o detrazioni d’imposta potrebbe avere un effetto controproducente, specie se i costi annotati nelle schede non sono coerenti con le spese complessive dell’impresa o dell’attività esercitata. La Corte di Cassazione in una recen-tissima sentenza del marzo 2009 ha addirittura ritenuto inattendibile l’intera dichiarazione dei redditi di un contribuente a causa della presenza di schede carburante reputate non veritiere. nel caso di specie, l’inattendibilità delle schede carburante è stata ravvisata dai giudici nell’indicazione di importi sproporzionati rispetto al tipo di attività svolta dal soggetto d’imposta e al parco automezzi del quale lo stesso disponeva.Proprio per evitare un utilizzo strumentale della scheda per ottenere vantaggi fiscali non spettanti il legislatore ha attribuito al gestore il compito di inserire nella scheda carburante alcuni contenuti obbligatori i quali assolvono ad un ruolo deter-minante al fine di dare certezza e, dunque, anche rilevanza fiscale, al documento. In particolare è compito dell’addetto alla distribuzione di carburan-te apporre nella scheda, all’atto di ogni rifornimen-to, con firma di convalida, la data e l’ammontare del corrispettivo al lordo dell’imposta sul valore ag-giunto, nonché, anche a mezzo di apposito timbro, il nome e cognome o la denominazione o la ragione sociale dell’esercente l’impianto di distribuzione. In sostanza il gestore dovrebbe assolvere ad un ruolo di garanzia al punto che, secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione, (sentenza n. 21941 del 2007) in assenza della sua sottoscrizione “la scheda non può assolvere alla finalità prevista dalla legge, e quindi legittimare la detrazione dell’Iva assolta sull’acquisto di carburante”. In questo contesto, dunque, se è vero che la scheda carburante contiene riflessi fiscali riferibili solo ed esclusivamente al cliente finisce indirettamente per interessare il gestore proprio perché, come riconosciuto più volte anche dalla Suprema Corte, è quest’ultimo ad attribuire validità all’intero documento certificandone con la sottoscrizione la veridicità dei contenuti. La questione affrontata in questo articolo presenta, tuttavia, ulteriori spunti di interesse per i gestori che ci ripromettiamo di approfondire nei prossimi numeri di “professione gestore”.

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30 apRile Scudo Fiscale

Termine ultimo per il rientro dei capitali dall’estero, con adesione allo scudo fiscale

SCADEnZE FISCALI

16 MaggioPrima rata InPS

Contributi artigiani e commercianti, pagamento prima rata fissa relativa al primo trimestre 2010 InPS

16 giugnoICI Acconto 2010

Termine per il versamento dell’acconto ICI da parte dei proprietari di beni immobili o dei titolari di diritti reali di godimento sugli stessi

30 apRile Modello 730

Presentazione modello 730 a sostituto imposta o ente pensionistico

apRile Maggio giugno

16 MaggioSoggetti IVA Liquidazione trimestrale

Liquidazione ed eventuale versamento dell’IVA a debito relativa al primo trimestre 2010

16 giugnoImposte sui redditi. Versamento saldo

Imposte sui redditi (Irpef, IRPEG, IRE, IRES, IRAP) versamento del saldo relativo al periodo di imposta precedente

16 giugnoImposte sui redditi. Versamento acconto

Imposte sui redditi (IRPEF, IRPEG, IRE, IRES, IRAP) versamento dell’acconto relativo al 2009

30 apRile Presentazione bilanci Scadenza approvazione bilanci da parte delle assemblee delle società commerciali con anno solare

16 giugnoContributo CCIAA

contributo annuale camera di commercio CCIAA

30 apRile Soggetti IVA Rimborsi trimestrali Termine per la richiesta a rimborso dell’IVA a credito del trimestre precedente

16 giugno Contribuenti minimi pagamento imposta sostitutiva contribuenti minimi

30 giugno Redditi persone fisiche senza partita IVAPresentazione in banca o posta della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche senza partita Iva

30 giugno 5X1000Invio dichiarazione sostitutiva 5 per mille

30 16 16 30

DI GABRIELE SEPIo

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salute

Fra le principali categorie di lavoratori a rischio inquina-mento urbano, ci sono gli ad-detti alle pompe di benzina. Essi, insieme a vigili urbani, ad autisti, operatori ecologi-ci, fornitori e autotrasporta-tori (senza dimenticare po-stini, corrieri, commercianti ambulanti ed edicolanti) de-vono mettere in atto parti-colari misure di prevenzione per evitare eventuali danni alla propria salute. “I pericoli a cui possono andare incon-tro sono quelli legati alla sicu-rezza causati da natura infor-tunistica (macchine, impianti elettrici, sostanze pericolose, incendio-esplosioni), quelli legati alla salute (agenti chi-mici, fisi, biologici), e quel-li cosiddetti inerenti la salute e la sicurezza come elemen-ti combinati (organizzazione del lavoro, problemi psicolo-gici e problemi ergonomici). “Tali rischi sono individuabi-

inquinamento urbano: rischi e consigli per evitare problemi

Una vera e propria finestra sul panorama della sicurezza sul posto di lavoro. A parlarci dell’argomento un luminare della materia, il Prof. Francesco Tomei, esperto in medicina dellavoro. In ogni numero, il medico ci spiega quali comportamenti adottare per la sicurezza sul posto di lavoro e nei confronti dei nostri clienti

a tu per tu con il tuo medico

li all’interno della complessa articolazione che caratterizza il rapporto che intercorre tra l’operatore e l’organizzazio-ne del lavoro in cui è inserito. Il rapporto in parola è peral-tro immerso in un quadro di compatibilità ed interazioni che è di tipo, oltre che ergono-mico, anche e soprattutto psi-cologico ed organizzativo. La coerenza di tale quadro può essere analizzata pure all’in-terno di possibili trasversali-tà fra i rischi per la sicurezza e i rischi per la salute” condi-zioni di lavoro difficili (par-ticolari condizioni di lavoro come ad esempio lavoro not-turno). Particolare attenzione va poi posta al possibile veri-ficarsi di incidenti o infortu-ni, ovvero di danni o meno-mazioni fisiche (più o meno gravi) subiti dai lavoratori, in conseguenza di un impatto fisico-traumatico di diversa natura (meccanica, elettroni-

ca, chimica, termica). Le cau-se di tali rischi sono da ricer-care, nella maggior parte dei casi, in un non idoneo asset-to delle caratteristiche di sicu-rezza concernenti l’ambiente dove si lavora, le macchine e /o le apparecchiature utiliz-zate (manicotti per il riforni-mento di carburante, ecc.), le modalità operative e la stes-sa organizzazione sul posto dove si presta la propria atti-vità di servizio. Rispetto delle regole, scrupolo massimo, os-servanza delle norme, buon-senso. Sono questi i capisaldi a cui bisogna attenersi duran-te le lunghe giornate di lavoro, che siano in un piccolo distri-butore di benzina situato nel-la provincia italiana, o in una grande area di servizio lungo una autostrada.Inquinamen-to urbano uguale, dunque, ad attenzione e lucidità del lavoratore. È questo uno dei pericoli. Argomenti su cui ri-flettere senza tralasciare l’in-quinamento atmosferico e lo stress occupazionale, que-stioni di cui il prof. Tomei ci parlerà nei prossimi numeri di “professione gestore”. Non perdetelo!

DI ALESSIo DE SIo

rischi di natura infortunistica

rischi di cosiddetto tipo trasversale o organiZZativo

rischi di natura igienico ambientale

Macchine•Impianti elettrici•sostanze pericolose•Incendio-esplosioni•Strutture•

organizzazione del lavoro•Fattori psicologici•Fattori ergonomici•Condizioni di lavoro difficli •(particolari condizioni di lavoro come ad esempio lavoro notturno)

Agenti chimici (inquinamento •atmosferico nel caso specifico)Agenti fisici (nel caso specifico, •particolari condizioni climatiche, ad esempio alte e basse temperature, pioggia, vento)Agenti biologici (esposizione •potenziale, non deliberata)

è Professore ordinario di Me-dicina del Lavoro e Direttore della Scuola di Specializza-zione in Medicina del Lavoro dell’Università degli studi di Roma “la Sapienza”. è Presi-dente del Corso di Laurea in “Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro”. Le sue pubblicazioni, oltre cinquecento su riviste scientifiche internazionale e nazionali e capitoli di libri stranieri e italiani, hanno toccato i più svariati campi di medicina e patologia da lavoro e di igiene del lavoro e tossicologia industriale.

consulta

l’espeRto

L’esperto è a vostra disposizione per eventuali domande o chiarimenti in materia di salute. Scrivete alla redazione:Agi Agenzia ItaliaVia C.Colombo 98 00147, Roma

Francesco Tomei

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la grande punto del team astra sbanca a Montecarlo

la Abarth Super 2000 guidata dal finlandese

Toni Gardemeister, della quale eni è sponsor, il 19 gennaio scorso ha vinto il prologo del Rally di Montecarlo 2010, nove chilometri lungo il Col de Gaudissart.

I PRoSSIMI APPUnTAMEnTI

19-21 MaRZo Autodromo del Mugello targa tricolore ‘porsche club italia’

2-4 apRile Sepang (Malesia) gRan premio FoRMula 1

16-18 apRile Shanghai (Cina) gran premio Formula 1

7-9 Maggio Circuito di Catalogna (Spagna) gran premio Formula 1

28-30 Maggio Istanbul (Turchia) gran premio Formula 1

Con il successo della Grande Punto del Team Astra di Mauro e Luca Pregliasco ha così preso il via l’Intercontinental Rally Challenge, il Mondiale delle Super 2000 che, quest’anno, avrà due appuntamenti italiani tra le dodici prove

in calendario: il Rally di Sardegna (4-6 giugno) escluso, per rotazione, dal Mondiale Wrc e il Rally di Sanremo (23-25 settembre), un habituè della competizione fin dalla prima, pionieristica, edizione del “Challenge” nel

2006. Gli altri appuntamenti in calendario sono il Rally di Curitiba in Brasile (4-6 marzo); il Rally d’Argentina (19-21 marzo); l’Ypres Rally in Belgio (24-26 giugno); il Rally delle Azorre (15-17 luglio); il Rally di Madeira (5-7 agosto); il Barum Rally nella Repubblica Ceka (27-29 agosto); il Rally Principe Asturie a Oviedo in Spagna (9-11 settembre); il Rac in Scozia (14-16 ottobre); il Rally di Cipro (4-6 novembre). Cinque delle dodici gare in programma si disputeranno, per quanto riguarda le prove speciali, interamente su asfalto (Ypres, Madeira, Barum, Asturie ed il Montecarlo partito ieri) e cinque completamente su sterrato (Curitiba, Argentina, Sardegna, Azorre e Rac). Due, Cipro e Sanremo, avranno un percorso misto.

eventi

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news dal mondo eni

intese

tre nuovi accordi strategici in Venezuela

partecipazioni

stunt riding e moto d’epoca a Motodays 2010Quattro padiglioni da 10.000 mq hanno fatto da palcoscenico all’edizione 2010 di Motodays, in programma dall’11 al 14 marzo alla Fiera di Roma. La divisione refining & marketing di eni ha partecipato al salone con un proprio corner presso l’area Piaggio, sia con il programma loyalty you&eni per la raccolta delle nuove iscrizioni, che con la linea a marchio Agip di lubrifi-canti dedicati alla moto ed i pro-dotti moto care per la manuten-zione della moto. Tra gli eventi di rilievo del salone è arrivato a Roma il re degli stuntmen,

Chris Pfeiffer. Il 40enne tedesco, vincitore di quattro campionati mondiali ed europei di “stunt riding”, è tra i più apprezzati fre-estyler del pianeta e si è esibito in sella alla sua personalissima due ruote. Inoltre Motodays, in collaborazione con Asgs (Asso-ciazione sportiva guida sicura), ha organizzato il primo corso gratuito di Guida in sicurezza per minicar dedicato ai giovani. Infine, in collaborazione con il Motoclub Yesterbike e con alcuni tra i maggiori collezionisti ita-liani, sono state allestite mostre dedicate alle due ruote di ieri.

Il ministro dell’Energia e del petrolio venezuelano e presidente di Pdvsa, Rafael Ramírez e l’ad di eni Paolo Scaroni hanno siglato tre accordi strategici: un accordo per lo sviluppo di Junin 5, un accordo tecnologico e un memorandum d’intesa per la costruzione di una centrale elettrica. L’accordo per lo sviluppo di Junin 5, un blocco a olio pesante situato nella fascia petrolifera dell’orinoco (Faja), ha in programma di raggiungere una produzione iniziale di 75.000 barili al giorno a partire dal 2013 e un plateau di produzione di lungo termine di 240.000 barili al giorno in seguito alla costruzione di una nuova raffineria a Jose. Per l’accordo tecnologico eni e Pdvsa studieranno l’applicazione della tecnologia avanzata di idrogenazione per la

completa conversione di oli pesanti in prodotti leggeri di alta qualità. L’intenzione è quella di sfruttare il gas naturale per consentire la totale eliminazione di residui di raffinazione. Eni è pronta, inoltre, a presentare un progetto per la costruzione di una centrale dalla capacita di 1 Gw nella penisola di Giuria che fornirà energia elettrica alla popolazione residente e all’infrastruttura Gnl che sarà costruita nell’area.

accordi

Firmati contratti per sviluppo giacimento di ZubairIl consorzio, guidato da eni (32,81%), con oxy (23,44%), Kogas (18,75%) e Missan oil Company (25%) come partner, prevede di aumentare la produ-zione del giacimento di Zubair a 1,2 milioni di barili di olio al giorno, un incremento di oltre 1 milione di barili rispetto alla produzione attuale. L’obiettivo di produzione sarà raggiunto in maniera progressiva nell’arco dei prossimi 6 anni e successiva-mente mantenuto per ulte-riori 7 anni. Il consorzio riceverà 2 dollari a barile sulla produ-zione incrementale una volta raggiunto un aumento produttivo del 10% rispetto al livello di produzione corrente, di circa 200 mila barili al giorno. Le

spese sostenute dal consorzio saranno recuperate attraverso un meccanismo di cost recovery. Inoltre, il consorzio investirà circa 20 miliardi di dollari nel corso dei 20 anni di durata del contratto, prorogabile fino a 25 anni. “La firma del contratto di Zubair”, ha affermato Paolo Sca-roni, amministratore delegato di eni, “è il risultato dell’ impegno di eni a diventare partner di lungo termine per lo sviluppo

dell’industria petrolifera irachena. La nostra com-

petenza ed esperienza in progetti di grandi dimen-sioni, la forza finanziaria e tecnologica del nostro

consorzio e la profonda conoscenza del nostro partner

Soc, costituiscono le basi per un’impresa di successo”.

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news dal mondo eni

progetti

parte la collaborazione scientifica col cnR

premi

bissato il premio h&h webranking per comunicazione online

sponsorizzazioni

brand su moto e tute dei piloti della llyod bross

L’intesa, che avrà una durata iniziale di tre anni, regola i contributi che saranno scambiati tra eni e Consiglio nazionale delle ricerche durante il periodo dell’accordo e disciplina in particolare i diritti di proprietà e sfruttamento dei risultati che saranno ottenuti nell’ambito delle attività. L’accordo facilita l’avvio e la realizzazione di nuove iniziative di ricerca congiunte e consolida ulteriormente la collaborazione tra eni e Cnr, che attualmente riguarda diversi ambiti scientifici e tecnologici. Prevista in particolare la

La classifica europea, in cui eni ha sommato 89 punti su 100, è stata stilata da Hallvarsson & Halvarsson sulla base di un questionario compilato da 360 tra analisti, giornalisti e investitori di tutta Europa sui siti istituzionali delle maggiori 500 società per capitalizzazione del vecchio continente, di cui 31 italiane. Un numero triplicato rispetto all’edizione precedente, che vedeva analizzati i corporate websites di circa 150 aziende europee.

La consociata American Agip ha rinnovato, per il terzo anno consecutivo, la sponsorizzazione della squadra corse Lloyd Bross, unica a schierare moto italiane, come Aprilia e Ducati, al campionato Dirt Track. Il marchio eni rivestirà sperimentazione di celle

solari organiche avanzate, il monitoraggio ambientale finalizzato alla sostenibilità della ricerca e produzione di idrocarburi, tecniche innovative di bonifica di terreni contaminati, ricerche avanzate nei campi della sismologia, mineralogia e petrografia.

Il protocollo utilizzato per la ricerca H&H Webranking si basa su 140 rigorosi standard di valutazione, dei quali circa un terzo sono dedicati alle informazioni finanziarie. nelle motivazioni del premio si legge che il sito web di eni “raggiunge il punteggio massimo in numerose aree oggetto della ricerca” e “ha sviluppato con successo ulteriori soluzioni innovative che gli hanno consentito di aumentare il punteggio rispetto all’anno precedente“.

le livree delle moto e le tute dei piloti. Trattandosi di un’occasione che valorizzerà la partnership con Piaggio e

Aprilia anche all’estero, la richiesta è stata

autorizzata anche dal Comitato

sponsorizzazioni Corporate.

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news dal resto del mondo

auto

cina leader del mercato cade il primato usa dopo 100 anni

La Cina conquista il titolo di primo mercato mondiale dell’auto e soppianta gli Stati Uniti che per oltre 100 ne hanno mantenuto il dominio.La Cina ha archiviato nel 2009 un balzo del 46% delle vendite di automobili, bus e camion per un totale di 13,6 milioni di veicoli. Il risultato, comunicato dall’Associazione dell’industria automobilistica cinese, si deve principalmente all’effetto degli incentivi

del governo di Pechino e si raffronta ai 9,4 milioni di auto vendute nel 2008.negli Usa, le vendite di auto 2009 sono diminuite del 21% a 10,4 milioni, un livello che non si vedeva dal 1982.In Cina nel solo mese di dicembre, le vendite di autoveicoli sono aumentate del 92% a 1,4 milioni, mentre nell’intero 2009 le immatricolazioni delle automobili hanno segnato un rialzo del 53% a 10,3 milioni.

tecnologia

l’auto si apre con l’iphone

usa

Vietato scrivere sms alla guida

Aprire le portiere e mettere in moto un’automobile usando l’iPhone come telecomando. Rigorosamente touch, ovviamente. Media player wi-fi per ascoltare la musica in tutta la casa, magari con altoparlanti dal suono - è il caso di dirlo - cristallino, visto che sono realizzati interamente in vetro. Schede video ultrapotenti che mettono le perfomance di un supercalcolatore da centro di ricerca al servizio dei videogame per pc che si fanno in casa. Ecco gli Innovation Awards, cioè i prodotti hi-tech più innovativi premiati al Consumer electronic show di Las Vegas.

Gli autisti di camion e auto-bus americani non potranno più scrivere e-mail o sms mentre sono al volante: ben-ché sembri incredibile, finora nessuna legge lo vietava. Il divieto, ora, arriva diret-tamente dalla Casa Bianca, annunciato dal segretario ai Trasporti Ray LaHood: il provvedimento entra in vigore immediatamente, e la pena prevista è una multa fino a 2.750 dollari.

N P R O L O G O U IC A P R E R A I I N GA Z I O N E M A G L I ES A S S I F E R R A R AE R T A B A R D A R EL I A P O L L I N E IL O C O L L I N A B SO P A L L I N I F A R

S O S P I R O R I T AT E S S E R E M A R T EE S T A T E R I M M E LM I O T C A M P A R EA A G E L O S I A E

soluZionidei giochi di pag 48

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neopatentati

slittano le norme che impediscono di guidare veicoli potenti

Anche per il 2010, niente vetture troppo veloci per i ragazzi freschi di patente. La novità è contenuta nel decre-to “milleproroghe”, in vigore dallo scorso 30 dicembre, che fa slittare, nuovamente, di un altro anno, dal 1° gennaio 2010, al 1° gennaio 2011, l’en-trata in vigore del divieto.Le “nuove” disposizioni, che nell’originaria versione avrebbero dovuto scattare per tutte le patenti di cate-goria B conseguite a partire da febbraio 2008, non sono mai decollate, avendo sempre trovato un “milleproroghe”, che le posticipava di anno in anno. E, sempre, poi, per la stessa ragione. I limiti fissati, che, come si sa, prevedono, per i neopatentati il divieto di guidare veicoli che svilup-pano una potenza superiore a 50 Kw/t, se effettivamente entrati a regime, avrebbero condotto al “paradosso” di

multe

dal 2010 il ricorso per contestare si paga

Dal 1° gennaio 2010 gli automobilisti che intendono contestare una multa devono pagare un contributo unifi-cato per ricorrere al giudice

di pace. è quanto stabilisce l’articolo 212 della manovra finanziaria 2010, legge nume-ro 191 del 23 dicembre 2009, approvata dal Parlamento ita-liano. La novità prevede che il cittadino per far valere le sue ragioni possa affidarsi al giu-dice di pace solo attraverso il pagamento di un contributo economico, che risulta varia-bile: 30 euro per contestare le sanzioni amministrative fino a 1100 euro, 70 euro per le sanzioni comprese tra 1100 e 2500 euro. A questi importi vanno aggiunti 8 euro per i diritti di cancelleria.

nel 2009Rottamazione, segno positivoLe radiazioni nel 2009 hanno fatto registrare un aumento per ogni categoria di veicoli: rispetto all’anno precedente +8,8% per le auto, +13,4% per le moto, +7,5% per tutti i veicoli. Un’autovettura su due è stata rottamata con il ricorso all’incentivo governativo dal 7 febbraio dello scorso anno.nel solo mese di dicembre le radiazioni dei veicoli, rispetto allo stesso periodo dello scor-so anno, hanno fatto registrare +33,9% per le auto, +26% per le moto e +31,7% per tutti i veicoli. Per le autovetture il 46% è diretta conseguenza dell’incentivo governativo. Le auto eliminate dalla circolazio-ne il mese scorso sono state

193.108 contro le 144.247 del 2008. ogni 100 autovetture nuove ne sono state radiate 111 nel mese di dicembre e 90 in tutto l’anno. Il 2009 conferma il segnale negativo per il mer-cato dell’usato delle quattro e delle due ruote: i passaggi di proprietà delle autovetture hanno fatto registrare -5,1% rispetto all’anno precedente, le moto -4,7% e tutti i veicoli -4,8%. Il mercato dell’usato, nel solo mese di dicembre, ha fatto invece rilevare un aumento dell’11,4% per le auto, dell’11% per le moto e dell’11,9% per tutti i veicoli. ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 146 usate a dicembre e 130 in tutto l’anno.

consentire ai giovani la guida di vetture meno sicure, più grandi e particolarmente pesanti e potenti, rispetto alla guida di veicoli di media grandezza che risulterebbe, invece, vietata. A questa mo-tivazione, di mero raccordo normativo, quest’anno, se ne è aggiunta un’altra. Le novità sono contenute nell’articolo 12, che innalza il limite di potenza specifica delle mac-chine da 50 a 55 Kw/t (cioè, da 68 a 75 cv), per renderlo un po’ meno incoerente rispetto all’iniziale previsio-ne. nel caso, poi, di veicoli di categoria M1, la disposizione prevede l’applicazione di un ulteriore limite di potenza massima, pari, cioè, a 70 kw. Chiaro, quindi, come lo slittamento contenuto nel mil-leproroghe, sia stato pensato, anche, in previsione delle novità in arrivo dal Senato.

news dal resto del mondo

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PassatemPi

cruciverba

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deFiniZioni

orizzontali2. L’introduzione dell’opera.7. User Interface.9. Vi morì Giuseppe Garibaldi.11. Un laureato “abbreviato”.12. La compie il soggetto.13. Indumenti di lana.15. Sono famosi quelli della città di Matera.16. Giuliano, famoso giornalista di “peso”.17. Ripida salita.18. Era compito dello staffiere.19. Language independent arithmetic.20. Può provocare

starnuti a ripetizione.22. Articolo maschile.23. Pierluigi, già arbitro internazionale e designatore degli arbitri di calcio di serie A.24. Brescia.25. Sono nemerosi nelle cartucce da caccia.26. Il West dei Cow Boys.27. Si tira per il sollievo.28. Il nome della scienziata premio nobel e senatrice a vita Levi-Montalcini.29. Documenti di identità.30. Il dio della guerra dei romani.31. La stagione più calda dell’anno.32. Il nero per le ciglia.33. Un aggettivo

possessivo.34. Vivacchiare, cavarsela con poco.35. Una coppia di Assi.36. Accecava otello.

Verticali1. Il nome del patriota Sauro.2. Un genere teatrale.3. I filtri del sangue.4. Sono “piccole” di notte.5. Le iniziali del grande Armstrong, trombettista Jazz americano.6. Erano leggendari quelli pensili di Babilonia.7. Congiungere, mettere assieme.8. La dea romana della

salute.9. Lo si attraversa per entrare od uscire dall’autostrada.10. Ci si può correre a tutta velocità senza timore dell’autovelox.11. Allegro, soddisfatto.13. Il mago maestro e mentore di re Artù.14. Quello padano si può grattugiare.16. Mancare il colpo.18. Cuocere nell’acqua a 100 gradi.20. Si preparano con carne tritata.21. Lo stato ebraico.23. Vi si passa per pagare.

24. Sconfiggere.25. Quello del parcheggio è delimitato dalle strisce.26. Si appone in calce ai contratti.27. Il fiume di Vercelli.28. Conduce a parcheggi multipiano.29. Lo svolge lo studente.30. Attori che si esibiscono senza parlare.32. notabile abissino.34. Como.

3 6 4 2 8 59 1

6 5 1 34 7 6 58 9 6 2

2 3 6 5 8 4

sudoku

Come si gioca: mettete un numero da 1 a 9 in ogni casella vuota in modo che in modo che ogni riga, ogni colonna e ogni riquadro da 3x3 caselle contengano tutti i numeri da 1 a 9.

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Arrivederci Al prossimo numero!Scrivete alla redazione per fare domande, esprimere opinioni o raccontare la vostra storia.

Le vostre email possono essere inviate all’indirizzo email: [email protected] Le vostre lettere possono essere spedite a: AGI - Agenzia Giornalistica Italia, via Cristoforo Colombo 98- 00147 Roma

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