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L A R I V I S T A D E D I C A T A A L M O N D O D E L L A P R O M O Z I O N E Un membro del team Promomedia UNO DI NOI Dolce Gusto LA PROMOTER PROTAGONISTA N U M E R O 1 5 - A N N O 2 0 1 5 postatarget creative S1/BA0140/2008 O CAMBI AI VERTICI CIÒ CHE... NEWS L’ITALIA A P(r)EZZI forse vi siete persi dal mondo confronti sul costo degli alimenti INTERVISTA A PIPPO CANNILLO PRESIDENTE DELLA MAIORA S.R.L. E NEOELETTO PRESIDENTE DELLA DESPAR SERVIZI L’identikit del consumatore del 2015 LE NUOVE TENDENZE DEI CONSUMATORI

Professione Promoter n°15

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In questo numero: Intervista a Pippo Cannillo neo presidente Despar Servizi. Intervista a uno di noi: Nicla Altomare Acquaviva. Le nuove tendenze dei consumatori. News dal mondo.

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L A R I V I S T A D E D I C A T A A L M O N D O D E L L A P R O M O Z I O N E

Un membro del team PromomediaUNO DI NOI

Dolce Gusto

LA PROMOTERPROTAGONISTA

N U M E R O 1 5 - A N N O 2 0 1 5

postatarget creative

S1/BA0140/2008

OCAMBIAI VERTICI

CIÒ CHE... NEWS L’ITALIA A P(r)EZZIforse vi siete persi dal mondo confronti sul costo degli alimenti

INTERVISTA A PIPPO CANNILLO PRESIDENTE DELLA MAIORA S.R.L. E NEOELETTO PRESIDENTE DELLA DESPAR SERVIZI

L’identikit del consumatore del 2015

LE NUOVE TENDENZEDEI CONSUMATORI

MOPrete

Presidio

Creativitàpubblicità

progettazione

Rotativa

radio

Digitale

Software

Magazine

Offerte

acquistocarta

Planning

Social media

marketing

GDO

Trade

Instore Promotion

Mistery

Merchandisingconcorsi

premiContratti

allestimentiProfessionalità

Gadgets

Comunicazione

Promoter

Rete

Rete

Personale specializzato

Totem virtuale

Performances

Incentivazione

VenditeCertificazioni

formazione

Briefing

Controllo

rientro dati

redemption

Investimenti

Field

Portale online

Eventi

Pianificazione

App

Check-in online

Tour

riordino automatico

Fidelizzazione

Meccanica

Cliente

scaffale

Assortimento

Monitoring

Prezzo

Valorizzazione

Rilevazione

Spazi espositivi

layout

ottimizzazione

Affidabilità

copertura

Costo contatto

Target Centrato

Sempre

Stampa

creatività

Volantino

Immagine

progettazione

PickingStoccaggio

radio

rotativa

POP

consegna

Logistica

Kit

pagine

spot

Social media

Totem 3.0

Click & collect

Grafica

Customizzazione

Punto vendita

ripristino fuori stock ultimo miglio

Premi

Rete

Rete

App

tour

radio

Cliente

Kit

spot

media

Totem 3.0

GDO

mordimi.

BUCAREST

giornate di Instore Promotion150.000 100.000

allestimenti instore ore di caricamento a scaffale300.000

visite di mistery shopper10.000

di Anna Rita Gentile

EDITORIALE

l’EDITORIALE Le nostre parole sono uno strumento di cura a portata di mano. Quelle che

pronunciamo quotidianamente, spesso con fare abitudinario e quasi senza

accorgercene, le rivolgiamo a chi ci sta accanto. Parole come "Ciao!", "Come stai?"

sono espressioni consuete che esprimono le nostre attenzioni nei confronti degli altri,

inconsapevolmente, come un dato ovvio e scontato.

In realtà non siamo davvero interessati allo stato in cui si trova l'altro, ma non

sentirselo mai chiedere, che effetto farebbe? Credo che le parole siano davvero una

grande arma che potenzialmente potrebbero aiutarci ad essere persone migliori.

Appare banale e inopportuno parlare delle parole come strumento di cura,

soprattutto dopo i fatti di cronaca che hanno devastato le nostre coscienze.

Tante dimostrazioni di solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime, tanti

messaggi, tante belle e commoventi parole. Probabilmente sapevamo che sarebbe

arrivato questo momento. Ora il rischio investe le vite di tutti, mettendo a rischio i

principi di democrazia e di buona convivenza tra le diversità. L'istigazione all'odio

potrebbe essere deleteria e non dobbiamo permettere che ciò accada.

Contro le matrici del terrore non serve uno scellerato bellicismo, ma dialogo e una

ferma difesa dei valori della democrazia. Noi ci crediamo.

MOPrete

Presidio

Creativitàpubblicità

progettazione

Rotativa

radio

Digitale

Software

Magazine

Offerte

acquistocarta

Planning

Social media

marketing

GDO

Trade

Instore Promotion

Mistery

Merchandisingconcorsi

premiContratti

allestimentiProfessionalità

Gadgets

Comunicazione

Promoter

Rete

Rete

Personale specializzato

Totem virtuale

Performances

Incentivazione

VenditeCertificazioni

formazione

Briefing

Controllo

rientro dati

redemption

Investimenti

Field

Portale online

Eventi

Pianificazione

App

Check-in online

Tour

riordino automatico

Fidelizzazione

Meccanica

Cliente

scaffale

Assortimento

Monitoring

Prezzo

Valorizzazione

Rilevazione

Spazi espositivi

layout

ottimizzazione

Affidabilità

copertura

Costo contatto

Target Centrato

Sempre

Stampa

creatività

Volantino

Immagine

progettazione

PickingStoccaggio

radio

rotativa

POP

consegna

Logistica

Kit

pagine

spot

Social media

Totem 3.0

Click & collect

Grafica

Customizzazione

Punto vendita

ripristino fuori stock ultimo miglio

Premi

Rete

Rete

App

tour

radio

Cliente

Kit

spot

media

Totem 3.0

GDO

mordimi.

BUCAREST

giornate di Instore Promotion150.000 100.000

allestimenti instore ore di caricamento a scaffale300.000

visite di mistery shopper10.000

di Anna Rita Gentile

EDITORIALE

l’EDITORIALE Le nostre parole sono uno strumento di cura a portata di mano. Quelle che

pronunciamo quotidianamente, spesso con fare abitudinario e quasi senza

accorgercene, le rivolgiamo a chi ci sta accanto. Parole come "Ciao!", "Come stai?"

sono espressioni consuete che esprimono le nostre attenzioni nei confronti degli altri,

inconsapevolmente, come un dato ovvio e scontato.

In realtà non siamo davvero interessati allo stato in cui si trova l'altro, ma non

sentirselo mai chiedere, che effetto farebbe? Credo che le parole siano davvero una

grande arma che potenzialmente potrebbero aiutarci ad essere persone migliori.

Appare banale e inopportuno parlare delle parole come strumento di cura,

soprattutto dopo i fatti di cronaca che hanno devastato le nostre coscienze.

Tante dimostrazioni di solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime, tanti

messaggi, tante belle e commoventi parole. Probabilmente sapevamo che sarebbe

arrivato questo momento. Ora il rischio investe le vite di tutti, mettendo a rischio i

principi di democrazia e di buona convivenza tra le diversità. L'istigazione all'odio

potrebbe essere deleteria e non dobbiamo permettere che ciò accada.

Contro le matrici del terrore non serve uno scellerato bellicismo, ma dialogo e una

ferma difesa dei valori della democrazia. Noi ci crediamo.

Tutti i diritti di riproduzione, adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo, nonché i diritti di traduzione sono riservati per tutti i paesi. Ogni

riproduzione , totale o parziale, sotto qualsiasi forma, anche a uso interno o didattico, se non espressamente autorizzata dall’Editore, è vietata

a norma di legge. L’Editore non si assume alcuna responsabilità per l’utilizzo dei marchi o slogan usati dagli inserzionisti e per eventuali errori

presenti nella pubblicazione; testi e foto sono puramente indicativi. L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti e la possibilità

di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a: [email protected]

Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderano collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: “tutti hanno

diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, non costituendo pertanto tale collaborazione

gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma.

Via Nicolai 63, 70122 - Bari - Tel: 080 4571011- Fax: 080 [email protected]

Registrazione Tribunale di Bari - n°1462 del 13.05.2008

N U M E R O 1 5 - A N N O 2 0 1 5STAMPAIncentive Promomedia Srl

Fonti: Reuters, Ansa, Altroconsumo, AdnKronos, Rti, Monster

DIRETTORE RESPONSABILE Anna Rita Gentile

REDAZIONE Michela Tota

ARCHIVIO FOTOGRAFICOIncentive Promomedia Srl

SOCIETÀ EDITRICEIncentive Promomedia SrlVia Nicolai, 63 - 70122 - Bari

LE NUOVE TENDENZE DEI CONSUMATORI

Promozioni sì. Ma come dico io.22

FORSE NON SAPEVATE CHE

Gli specialisti del sell out.Il caso di successo di Nestlè Italia

16

NEWS DEL MESE

- Advertising o Occulvertising? Sab Miller- Don’t forget! Colgate

18L’INIZIATIVA DEL MESE

L’importanza della wish liste la formula vincente dello Scegli e Sconta

6UNO DI NOIIntervista a Nicoletta Altomare Acquaviva8

L’INTERVISTA DEL MESE

Intervista a Pippo CannilloPresidente della Maiora s.r.l. e neoeletto Presidente della Despar Servizi

14

CHE FORSE VI SIETE PERSINoi tifiamo HBARI.Promomedia per il sociale

12

PROMOTER AI FORNELLIMaccheroncini alla Normadi Maria Puleo

25

L’ITALIA A P(R)EZZI

Il carrello della spesa da Nord a Sud26

LA PROMOTER PROTAGONISTA Pausa caffè: le novità di Dolce Gusto 20

INDICE

l’INDICE

Tutti i diritti di riproduzione, adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo, nonché i diritti di traduzione sono riservati per tutti i paesi. Ogni

riproduzione , totale o parziale, sotto qualsiasi forma, anche a uso interno o didattico, se non espressamente autorizzata dall’Editore, è vietata

a norma di legge. L’Editore non si assume alcuna responsabilità per l’utilizzo dei marchi o slogan usati dagli inserzionisti e per eventuali errori

presenti nella pubblicazione; testi e foto sono puramente indicativi. L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti e la possibilità

di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a: [email protected]

Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderano collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: “tutti hanno

diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, non costituendo pertanto tale collaborazione

gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma.

Via Nicolai 63, 70122 - Bari - Tel: 080 4571011- Fax: 080 [email protected]

Registrazione Tribunale di Bari - n°1462 del 13.05.2008

N U M E R O 1 5 - A N N O 2 0 1 5STAMPAIncentive Promomedia Srl

Fonti: Reuters, Ansa, Altroconsumo, AdnKronos, Rti, Monster

DIRETTORE RESPONSABILE Anna Rita Gentile

REDAZIONE Michela Tota

ARCHIVIO FOTOGRAFICOIncentive Promomedia Srl

SOCIETÀ EDITRICEIncentive Promomedia SrlVia Nicolai, 63 - 70122 - Bari

LE NUOVE TENDENZE DEI CONSUMATORI

Promozioni sì. Ma come dico io.22

FORSE NON SAPEVATE CHE

Gli specialisti del sell out.Il caso di successo di Nestlè Italia

16

NEWS DEL MESE

- Advertising o Occulvertising? Sab Miller- Don’t forget! Colgate

18L’INIZIATIVA DEL MESE

L’importanza della wish liste la formula vincente dello Scegli e Sconta

6UNO DI NOIIntervista a Nicoletta Altomare Acquaviva8

L’INTERVISTA DEL MESE

Intervista a Pippo CannilloPresidente della Maiora s.r.l. e neoeletto Presidente della Despar Servizi

14

CHE FORSE VI SIETE PERSINoi tifiamo HBARI.Promomedia per il sociale

12

PROMOTER AI FORNELLIMaccheroncini alla Normadi Maria Puleo

25

L’ITALIA A P(R)EZZI

Il carrello della spesa da Nord a Sud26

LA PROMOTER PROTAGONISTA Pausa caffè: le novità di Dolce Gusto 20

INDICE

l’INDICE

Evolversi per non estinguersi, dicevano alcuni. E avevano ragione.

Negli ultimi venti anni non è cambiato solo il consumatore, è cambiato

anche il modo di porsi delle aziende e il modo di comunicare. D'altra

parte le ricerche ce lo ripetono ormai da tempo: il consumatore di oggi

vuole essere considerato nella sua individualità, ama ancora le

promozioni ma solo se toccano prodotti che fanno parte della sua

wishlist. In poche parole si è passati dalla tendenza alla

standardizzazione, all'inseguimento della personalizzazione.

Ma cosa succede ai budget delle aziende che si trovano a dover fare i

conti con questo eccesso di flessibilità? Come si fa ad esaudire i

desideri di ogni consumatore, preservando al contempo la giusta

marginalità delle operazioni promozionali?

I marketer dei principali retailer si sono a lungo interrogati su questo

L'importanza della wishlist e la formula vincente dello Scegli e Sconta

l ’ I N I Z I AT I VA d e l M E S El ’ I N I Z I AT I VA d e l M E S El ’ I N I Z I AT I VA d e l M E S E

di Michela Tota

6

problema, giungendo alla conclusione che la chiave di volta è

rappresentata dalla liberalizzazione dello sconto.

Non più promozioni ad offerta fissa, ma pacchetti di sconti, da gestire

a piacimento dal consumatore.

In questa direzione si è mossa Sigma, che per tutto il mese di

novembre, ha proposto ai suoi clienti l'operazione “Scegli e Sconta”.

La meccanica, semplice nella sua struttura, si è rivelata vincente nei

risultati. Ai consumatori è stato offerto un carnet di sconti da gestire in

autonomia, scegliendo su un'ampia gamma di articoli, diversa di

settimana in settimana.

Il meccanismo premiante sta proprio nella possibilità di scelta. I

consumatori hanno potuto confrontare la propria lista della spesa con

l'elenco degli articoli disponibili per la promozione, e orientare gli

acquisti in base alle proprie esigenze di spesa.

Un meccanismo win-win che è riuscito a tener contenti tutti.

La promozione, attiva sulle linee Sigma (i prodotti dell'omino), Scelto,

e Con e Senza, è stata supportata da una intensa programmazione

televisiva studiata dalla divisione Retail Media Network di

Promomedia.

La pianificazione ha previsto: 7 telepromozioni della durata di 60

secondi durante la trasmissione Affari Tuoi, 14 billboard da 4” e 260

spot radiofonici della durata di 15” trasmessi sulle reti RAI nella prima

quindicina del mese di novembre.

“La scelta di Fabio Insinna non è casuale”, afferma Francesco Proia,

direttore commerciale di Promomedia, “la nostra divisione Media

Network ha analizzato i dati di ascolto delle passate edizioni e ha

riscontrato una corrispondenza tra il target di Sigma e il pubblico di

Affari tuoi (target prevalentemente femminile, di tutte le fasce di

età)”. C'è poi un'altra considerazione da fare: grazie al valore

referenziale del conduttore, le telepromozioni rappresentano ancora

oggi una delle forme di comunicazione televisiva più efficaci.

Il telespettatore è portato a trasferire la fiducia riposta nella figura del

presentatore, sul prodotto che questi sta pubblicizzando.

Si tratta di un meccanismo simile al passaparola: quando un consiglio

arriva da una persona di cui ci si fida, la diffidenza scompare e ci si

sentirà portati a fidarsi anche del consiglio.

Grazie a questo meccanismo premiante e all'attenta selezione dei

programmi televisivi e dei conduttori da parte dei media planner, nei

giorni immediatamente seguenti la messa in onda delle

telepromozioni, le vendite dei prodotti registrano delle vere e proprie

impennate. Perché è proprio così: “se lo hanno detto in TV,

sarà sicuramente vero”!

7

Evolversi per non estinguersi, dicevano alcuni. E avevano ragione.

Negli ultimi venti anni non è cambiato solo il consumatore, è cambiato

anche il modo di porsi delle aziende e il modo di comunicare. D'altra

parte le ricerche ce lo ripetono ormai da tempo: il consumatore di oggi

vuole essere considerato nella sua individualità, ama ancora le

promozioni ma solo se toccano prodotti che fanno parte della sua

wishlist. In poche parole si è passati dalla tendenza alla

standardizzazione, all'inseguimento della personalizzazione.

Ma cosa succede ai budget delle aziende che si trovano a dover fare i

conti con questo eccesso di flessibilità? Come si fa ad esaudire i

desideri di ogni consumatore, preservando al contempo la giusta

marginalità delle operazioni promozionali?

I marketer dei principali retailer si sono a lungo interrogati su questo

L'importanza della wishlist e la formula vincente dello Scegli e Sconta

l ’ I N I Z I AT I VA d e l M E S El ’ I N I Z I AT I VA d e l M E S El ’ I N I Z I AT I VA d e l M E S E

di Michela Tota

6

problema, giungendo alla conclusione che la chiave di volta è

rappresentata dalla liberalizzazione dello sconto.

Non più promozioni ad offerta fissa, ma pacchetti di sconti, da gestire

a piacimento dal consumatore.

In questa direzione si è mossa Sigma, che per tutto il mese di

novembre, ha proposto ai suoi clienti l'operazione “Scegli e Sconta”.

La meccanica, semplice nella sua struttura, si è rivelata vincente nei

risultati. Ai consumatori è stato offerto un carnet di sconti da gestire in

autonomia, scegliendo su un'ampia gamma di articoli, diversa di

settimana in settimana.

Il meccanismo premiante sta proprio nella possibilità di scelta. I

consumatori hanno potuto confrontare la propria lista della spesa con

l'elenco degli articoli disponibili per la promozione, e orientare gli

acquisti in base alle proprie esigenze di spesa.

Un meccanismo win-win che è riuscito a tener contenti tutti.

La promozione, attiva sulle linee Sigma (i prodotti dell'omino), Scelto,

e Con e Senza, è stata supportata da una intensa programmazione

televisiva studiata dalla divisione Retail Media Network di

Promomedia.

La pianificazione ha previsto: 7 telepromozioni della durata di 60

secondi durante la trasmissione Affari Tuoi, 14 billboard da 4” e 260

spot radiofonici della durata di 15” trasmessi sulle reti RAI nella prima

quindicina del mese di novembre.

“La scelta di Fabio Insinna non è casuale”, afferma Francesco Proia,

direttore commerciale di Promomedia, “la nostra divisione Media

Network ha analizzato i dati di ascolto delle passate edizioni e ha

riscontrato una corrispondenza tra il target di Sigma e il pubblico di

Affari tuoi (target prevalentemente femminile, di tutte le fasce di

età)”. C'è poi un'altra considerazione da fare: grazie al valore

referenziale del conduttore, le telepromozioni rappresentano ancora

oggi una delle forme di comunicazione televisiva più efficaci.

Il telespettatore è portato a trasferire la fiducia riposta nella figura del

presentatore, sul prodotto che questi sta pubblicizzando.

Si tratta di un meccanismo simile al passaparola: quando un consiglio

arriva da una persona di cui ci si fida, la diffidenza scompare e ci si

sentirà portati a fidarsi anche del consiglio.

Grazie a questo meccanismo premiante e all'attenta selezione dei

programmi televisivi e dei conduttori da parte dei media planner, nei

giorni immediatamente seguenti la messa in onda delle

telepromozioni, le vendite dei prodotti registrano delle vere e proprie

impennate. Perché è proprio così: “se lo hanno detto in TV,

sarà sicuramente vero”!

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Ammin i s t raz ione e Ges t ione Concors i a p remiNicoletta Altomare Acquaviva

uno unoD I N O Iuno

Nicoletta Altomare AcquavivaQuante volte ci è capitato di fantasticare sulla vincita del primo premio di un concorso? E quante volte vi è capitato di provare a stimare il numero di partecipanti ad un (vostro) concorso? Noi di Promomedia lo sappiamo bene: quando si parla di premi e di meccaniche, e variabili da considerare sono veramente tante. E lo sa soprattutto la nostra Nicla che per noi si occupa di tutte le procedure necessarie per l'attivazione di ogni iniziativa promozionale a premi. Oggi ve la presentiamo e con lei rivivremo i tanti piccoli aneddoti che hanno reso Promomedia la realtà che tutti oggi conoscete.

Ciao Nicla, tu sei una memoria storica della nostra Azienda, ma

raccontaci: come sei approdata in Promomedia?

Una laurea ancora fresca in Marketing e Comunicazione, un poster

6x3 in Via Amendola e una lettera di autocandidatura tra le più

assurde che abbia mai scritto, che mi ha portata a strabuzzare gli occhi

davanti alla frase: “Ciao, benvenuta, tu sei il nuovo grafico”. Ecco così

sono approdata in Promomedia.

A nulla sono valse le mie (deboli) obiezioni (“Veramente non sono un

grafico...”) in un battito di ciglia mi sono ritrovata catapultata in

questa nuova esperienza che, a dire il vero, non vedevo l’ora di

iniziare. Oggi posso dire che quella è stata la gavetta più importante e

costruttiva della mia carriera, indispensabile per poter diventare (due

anni dopo) un account. Perché sì, era quello il ruolo per il quale avevo

mandato il curriculum!

Da quel giorno ad oggi, sono passati 12 anni, tanti volti, tante

esperienze tanti colleghi, tanti amici e meno amici, ma di sicuro tutti

meritevoli di un grazie: grazie perché la vita non è solo quella che ti

raccontano all'Università; grazie perché molti mi hanno insegnato il

loro piccolo e grande sapere; grazie perché non sai cosa significa la

fiducia se prima non te la concedono.

Per 5 anni sono stata una degli account di Promomedia , 5 anni che in

realtà ne sono valsi per 10 perché vissuti con totale impegno e

passione, dalle prime ore del mattino (con sveglia all’alba per correre

in aeroporto e prendere il primo volo per Roma o per Milano) fino

alle... alle… no. L’orario di fine non c’era! Fatica? Da Folli? Sì! Ma ero

innamorata del mio mestiere! Ho dismesso a malincuore i panni

dell’account a causa di uno stop forzato dovuto ad un problema di

salute. Un commerciale, per essere tale, deve essere sempre al 100%

e in quel periodo della mia vita non lo ero. Ma non tutti i mali vengono

per nuocere e quello stop si è trasformato in una fase di evoluzione

della mia carriera professionale: ho avuto l’opportunità di

reinventarmi in altri ruoli, accettando nuove sfide e nuove

responsabilità. E ora posso dire (e i miei colleghi e l’Amministratore

possono confermarlo), che sono tornata quella di sempre, con la

stessa grinta e passione per il lavoro.

Oggi ti occupi di tutta la parte procedurale legata ai concorsi,

un ruolo delicato e carico di responsabilità. Raccontaci in cosa

consiste il tuo lavoro e quali sono i principali ostacoli che devi

fronteggiare ogni giorno.

Il primo concorso a premi che ho gestito risale a 10 anni fa, periodo in

cui queste forme di incentivazione erano ancora molto rare. Ricordo

perfettamente di aver letto il valore del budget complessivo (500.000

euro) e aver guardato il mio collega chiedendogli: “E ora che si fa”?

Perché sì, la materia la conoscevo bene, ma solo sulla carta! Il progetto

alla fine mi piacque molto e riscosse anche un ottimo successo, ma

all’epoca non sapevo che sarebbe diventato per me un vero e proprio

impegno professionale a sé stante.

Occuparsi di manifestazioni è complesso, soprattutto per i tanti

aspetti da tenere in considerazione e da far conciliare: da un lato c’è il

DPR (Decreto del Presidente della Repubblica) che regola la materia,

dall’altro le meccaniche promozionali ideate dai creativi e a chiudere il

cerchio ci sono i consumatori a cui il concorso si rivolge.

Le meccaniche di gioco possono essere infinite, ma la difficoltà

maggiore sta nel farle rientrare nei canoni di correttezza legale imposti

dal DPR. Canoni che non sono sempre chiarissimi e che richiedono un

confronto diretto (e costante) con gli organi ministeriali che,

quotidianamente, discutono e arricchiscono la materia legislativa

creando le infinite variazioni necessarie per garantire la tutela degli

operatori del settore e dei consumatori. In sintesi, per mettere in piedi

una manifestazione a premi di successo non si può pensare solo alla

curva dei profitti dei nostri clienti (e per quello credetemi, abbiamo gli

strumenti di marketing e la creatività molto più che sufficienti per

centrare l'obiettivo), si deve anche (e soprattutto) garantire la totale

rispondenza del progetto alle normative vigenti in rispetto del

consumatore e di tutti gli organi coinvolti.

Pensate che sia finita? Naturalmente no.

Superato lo scoglio legale, se ne presenta un altro: la gestione del

consumatore. L'attività di backoffice, diventata fondamentale per

garantire un servizio efficiente ed una partecipazione fluente. Il

consumatore chiede sempre più attenzioni perché vuole sentirsi

garantito e protetto dal rischio di frodi e/o proposte

commerciali/premiali fraudolente. Anche in questo campo posso dire

che il libro è la miglior guida, ma l'esperienza è la miglior insegnante.

Da chi è composta la tua squadra di lavoro?

La mia squadra è l'intera azienda… così divisa: Miglior attore non

protagonista – l'Amministratore (mi ha dato potere di firma… aiuto!)

D I N O ID I N O I

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Ammin i s t raz ione e Ges t ione Concors i a p remiNicoletta Altomare Acquaviva

uno unoD I N O Iuno

Nicoletta Altomare AcquavivaQuante volte ci è capitato di fantasticare sulla vincita del primo premio di un concorso? E quante volte vi è capitato di provare a stimare il numero di partecipanti ad un (vostro) concorso? Noi di Promomedia lo sappiamo bene: quando si parla di premi e di meccaniche, e variabili da considerare sono veramente tante. E lo sa soprattutto la nostra Nicla che per noi si occupa di tutte le procedure necessarie per l'attivazione di ogni iniziativa promozionale a premi. Oggi ve la presentiamo e con lei rivivremo i tanti piccoli aneddoti che hanno reso Promomedia la realtà che tutti oggi conoscete.

Ciao Nicla, tu sei una memoria storica della nostra Azienda, ma

raccontaci: come sei approdata in Promomedia?

Una laurea ancora fresca in Marketing e Comunicazione, un poster

6x3 in Via Amendola e una lettera di autocandidatura tra le più

assurde che abbia mai scritto, che mi ha portata a strabuzzare gli occhi

davanti alla frase: “Ciao, benvenuta, tu sei il nuovo grafico”. Ecco così

sono approdata in Promomedia.

A nulla sono valse le mie (deboli) obiezioni (“Veramente non sono un

grafico...”) in un battito di ciglia mi sono ritrovata catapultata in

questa nuova esperienza che, a dire il vero, non vedevo l’ora di

iniziare. Oggi posso dire che quella è stata la gavetta più importante e

costruttiva della mia carriera, indispensabile per poter diventare (due

anni dopo) un account. Perché sì, era quello il ruolo per il quale avevo

mandato il curriculum!

Da quel giorno ad oggi, sono passati 12 anni, tanti volti, tante

esperienze tanti colleghi, tanti amici e meno amici, ma di sicuro tutti

meritevoli di un grazie: grazie perché la vita non è solo quella che ti

raccontano all'Università; grazie perché molti mi hanno insegnato il

loro piccolo e grande sapere; grazie perché non sai cosa significa la

fiducia se prima non te la concedono.

Per 5 anni sono stata una degli account di Promomedia , 5 anni che in

realtà ne sono valsi per 10 perché vissuti con totale impegno e

passione, dalle prime ore del mattino (con sveglia all’alba per correre

in aeroporto e prendere il primo volo per Roma o per Milano) fino

alle... alle… no. L’orario di fine non c’era! Fatica? Da Folli? Sì! Ma ero

innamorata del mio mestiere! Ho dismesso a malincuore i panni

dell’account a causa di uno stop forzato dovuto ad un problema di

salute. Un commerciale, per essere tale, deve essere sempre al 100%

e in quel periodo della mia vita non lo ero. Ma non tutti i mali vengono

per nuocere e quello stop si è trasformato in una fase di evoluzione

della mia carriera professionale: ho avuto l’opportunità di

reinventarmi in altri ruoli, accettando nuove sfide e nuove

responsabilità. E ora posso dire (e i miei colleghi e l’Amministratore

possono confermarlo), che sono tornata quella di sempre, con la

stessa grinta e passione per il lavoro.

Oggi ti occupi di tutta la parte procedurale legata ai concorsi,

un ruolo delicato e carico di responsabilità. Raccontaci in cosa

consiste il tuo lavoro e quali sono i principali ostacoli che devi

fronteggiare ogni giorno.

Il primo concorso a premi che ho gestito risale a 10 anni fa, periodo in

cui queste forme di incentivazione erano ancora molto rare. Ricordo

perfettamente di aver letto il valore del budget complessivo (500.000

euro) e aver guardato il mio collega chiedendogli: “E ora che si fa”?

Perché sì, la materia la conoscevo bene, ma solo sulla carta! Il progetto

alla fine mi piacque molto e riscosse anche un ottimo successo, ma

all’epoca non sapevo che sarebbe diventato per me un vero e proprio

impegno professionale a sé stante.

Occuparsi di manifestazioni è complesso, soprattutto per i tanti

aspetti da tenere in considerazione e da far conciliare: da un lato c’è il

DPR (Decreto del Presidente della Repubblica) che regola la materia,

dall’altro le meccaniche promozionali ideate dai creativi e a chiudere il

cerchio ci sono i consumatori a cui il concorso si rivolge.

Le meccaniche di gioco possono essere infinite, ma la difficoltà

maggiore sta nel farle rientrare nei canoni di correttezza legale imposti

dal DPR. Canoni che non sono sempre chiarissimi e che richiedono un

confronto diretto (e costante) con gli organi ministeriali che,

quotidianamente, discutono e arricchiscono la materia legislativa

creando le infinite variazioni necessarie per garantire la tutela degli

operatori del settore e dei consumatori. In sintesi, per mettere in piedi

una manifestazione a premi di successo non si può pensare solo alla

curva dei profitti dei nostri clienti (e per quello credetemi, abbiamo gli

strumenti di marketing e la creatività molto più che sufficienti per

centrare l'obiettivo), si deve anche (e soprattutto) garantire la totale

rispondenza del progetto alle normative vigenti in rispetto del

consumatore e di tutti gli organi coinvolti.

Pensate che sia finita? Naturalmente no.

Superato lo scoglio legale, se ne presenta un altro: la gestione del

consumatore. L'attività di backoffice, diventata fondamentale per

garantire un servizio efficiente ed una partecipazione fluente. Il

consumatore chiede sempre più attenzioni perché vuole sentirsi

garantito e protetto dal rischio di frodi e/o proposte

commerciali/premiali fraudolente. Anche in questo campo posso dire

che il libro è la miglior guida, ma l'esperienza è la miglior insegnante.

Da chi è composta la tua squadra di lavoro?

La mia squadra è l'intera azienda… così divisa: Miglior attore non

protagonista – l'Amministratore (mi ha dato potere di firma… aiuto!)

D I N O ID I N O I

10

uno D I N O IunoPremio alla regia – Francesco Proia e Giorgia Pentasuglia... il loro

eccesso di fantasia mette duramente alla prova ogni singolo

articolo del DPR 430 (in effetti, credo che ancora loro non sappiano di

cosa si tratti...).

Premio alla miglior sceneggiatura – Simone Giongrandi e la sua

squadra di “Hard Creative” (Valentina, per me detta Angiu e Giuseppe

Magnifique), ma anche il resto della compagnia grafica perché…

“niente è impaginare tutti i prodotti sponsor di quei concorsi

malefici?”. Premio ai migliori attori protagonisti - che subiscono le

conseguenze degli eccessi di estro di tutti i primi migliori citati – va a

Roberta e al suo staff del planning, ovvero Nicola, Ilaria e Francesca.

Una citazione speciale la meritano Rossana e Pino (secondo voi chi si

prende la briga di movimentare i dollari che ruotano intorno ai

progetti?). Il premio della giuria va a Rino e tutto lo staff degli

smanettoni dell’EDP... Perché sono loro che si occupano dei tanti

“IF PLUTO WIN or IF PLUTO LOSE?“ e delle mille eccezioni che ogni

concorso ha (sempre grazie all’incredibile estro dei creativi).

E per chiudere in bellezza il premio dei telespettatori che va

indiscutibilmente all’intera area aziendale del MOP (sono talmente

tanti che è impossibile elencarli tutti), perché se la nostra premiazione

è andata liscia come l’olio è grazie al lavoro delle sorridenti promoter,

gestite, organizzate e formate dai nostri invisibili eroi del MOP!

11

Una per tutti: alla mia prima trasferta in Sicilia (regione mai visitata

prima di allora), il collega (no, non posso proprio dirvi chi) mi chiese di

prestargli il cellulare aziendale (il suo era scarico) per una telefonata

urgente, e mentre si infilava in macchina già parlando al telefono mi

fece cenno di seguirlo senza dirmi quale fosse la destinazione. Fin qui

tutto bene, tranne per il fatto che io ero al volante di una Panda (la cui

velocità massima, con i pistoni fuori dall’avancofano è 140 km/h) e lui

al volante di una Golf Turbo diesel lanciata a tutta velocità. Inutile dire

che nemmeno mezz’ora dopo vagavo da sola per le campagne del

trapanese. Della Golf nessuna traccia.

Unico indizio in mio possesso: una parola che suonava più o meno

come “Marsala”, captata telefonicamente quando, prima che la

batteria del mio cellulare personale si scaricasse definitivamente,

avevo provato a chiamare il mio collega per sapere dove fossimo

diretti. Unica soluzione possibile: incamminarmi verso Marsala

bestemmiando in aramaico, tanto da lì nemmeno l’Altissimo avrebbe

potuto sentirmi.

Gli account però hanno un intuito fenomenale e ad un certo punto

della strada, rividi la famosa Golf con i miei due colleghi che mi

accolsero con un: “Oh Nicla, ma che c**** di fine hai fatto? È un’ora

che ti aspettiamo!”. Inutile dirvi che se la stavano ridendo sotto i baffi

e che il mio sguardo in quel momento avrebbe fatto paura anche a

Caronte. Ripreso il cammino in carovana mi si accese la lampadina.

No, non quella di Archimede… quella della riserva della mia Panda.

Per fortuna il cellulare aziendale era di nuovo in mio possesso per cui

riuscii a segnalare l’intenzione di fermarmi al primo distributore.

E mentre ero lì che armeggiavo con la pompa della benzina (self

service) vedo con la coda dell’occhio la Golf che si rimette in moto. Un

account si sa, deve essere veloce nelle decisioni quando si trova in una

situazione di emergenza per cui… non ci pensai due volte: mollai la

pompa del distributore, mi rimisi al volante e ripartii a tutta

velocità… Lasciando alle mie spalle un benzinaio sbigottito che

cercava di avvisarmi che avevo lasciato lo sportellino aperto, il

tappo del serbatoio aperto e la benzina… in libertà. Sì. Fare

l’account significa anche questo!

Dopo tanti anni di lavoro e tanta esperienza in un’azienda di

comunicazione che consigli potresti dare ai giovani che si

affacciano oggi al mondo del lavoro?

Io credo che serva sempre un sogno nel cassetto o forse meglio, un

obiettivo, il famoso “Cosa vorresti fare da grande”... A partire da

questo, tutto può accadere nella direzione prefissata o altrove, ma

mai senza una dose massiccia di consapevolezza, umiltà e sacrificio.

Non guadagnerete la stima di nessuno se non saprete mai fino in

fondo di cosa state parlando. La vetta la guadagni quando le tue

impronte hanno solcato prima la valle, poi i sentieri più impervi della

salita. Non è detto che tanto sforzo ripaghi e/o che ripaghi

nell'immediato, non è sempre così per migliaia di motivi a volte

esterni, imprevisti ad ogni tuo sforzo, ma uno che sa sudare, sa anche

come ricominciare e non mollare.

Ma chi è Nicla quando finisce la sua giornata di lavoro e può

dedicarsi finalmente alle sue passioni?

Chi è Nicla… Bella domanda. Amo considerarmi una persona

semplice nel senso che sono molto legata alla mia famiglia e ai miei

amici, con i quali amo condividere momenti di svago e intimità come

cene, cinema, concerti e appena possibile gite fuori porta alla

scoperta della nostra bella Italia (e non solo).

TORINO 2015

La città che amo: Bari

Il libro che conservo sul comodino:

“ Effimera e Bella – Storia della Pubblicita’ Italiana ” di G. Falabrino

La città dove andrei a vivere da domani: boh… Forse Milano

La canzone che racconta le mie emozioni: Stay (faraway so close) - U2

Il mio numero preferito: 13 (non me ne voglia l'Amministratore…

ma per me e’ cosi)

Il colore che mi rappresenta: Nero

La frase che sembra scritta per me:

Chi e’ fedele nel poco e’ fedele anche nel

molto;

e chi e’ disonesto nel poco e’ disonesto anch

e nel molto. Lc 16, 9-15

La golosità alla quale non so proprio resistere: cioccolata.

La cosa che più odio: La superficialita’ nei rappo

rti umani.

SCHEDA _

_

Nel tuo percorso professionale hai potuto osservare l’azienda

da tanti punti di vista, si può dire che conosci Promomedia

come le tue tasche.

Ma quale è stato il ruolo più complesso da te svolto qui in

azienda?

A dire il vero non riesco ad individuare un “più”. Ogni ruolo ha le sue

complessità e le sue gratificazioni. Posso dire solo che in ogni settore:

dal reparto grafico al commerciale, passando per il reparto stampa

digitale, sino all'amministrazione ho dovuto affrontare delle belle

sfide, alcune più semplici, altre più ardue perché lontane dal mio

background formativo, per cui ho dovuto metterci il doppio

dell’impegno per entrare nei processi a me poco familiari (per

esempio i 4 anni in cui ho guidato il reparto stampa digitale).

Come sempre ci piace ricordare anche i piccoli aneddoti che

rendono indimenticabili le giornate e che rimangono negli

annali della storia di ogni azienda: qual è l’aneddoto di Nicla in

Promomedia?

Eh, su questo punto potrei riempire l'intera rivista! Quando in azienda

si organizza uno scherzo, io sono la prima ad essere coinvolta… Come

vittima! Eh sì, perché pare che la mia simpatia ed autoironia

provochino una irresistibile e irrefrenabile voglia di farmi scherzi.

10

uno D I N O IunoPremio alla regia – Francesco Proia e Giorgia Pentasuglia... il loro

eccesso di fantasia mette duramente alla prova ogni singolo

articolo del DPR 430 (in effetti, credo che ancora loro non sappiano di

cosa si tratti...).

Premio alla miglior sceneggiatura – Simone Giongrandi e la sua

squadra di “Hard Creative” (Valentina, per me detta Angiu e Giuseppe

Magnifique), ma anche il resto della compagnia grafica perché…

“niente è impaginare tutti i prodotti sponsor di quei concorsi

malefici?”. Premio ai migliori attori protagonisti - che subiscono le

conseguenze degli eccessi di estro di tutti i primi migliori citati – va a

Roberta e al suo staff del planning, ovvero Nicola, Ilaria e Francesca.

Una citazione speciale la meritano Rossana e Pino (secondo voi chi si

prende la briga di movimentare i dollari che ruotano intorno ai

progetti?). Il premio della giuria va a Rino e tutto lo staff degli

smanettoni dell’EDP... Perché sono loro che si occupano dei tanti

“IF PLUTO WIN or IF PLUTO LOSE?“ e delle mille eccezioni che ogni

concorso ha (sempre grazie all’incredibile estro dei creativi).

E per chiudere in bellezza il premio dei telespettatori che va

indiscutibilmente all’intera area aziendale del MOP (sono talmente

tanti che è impossibile elencarli tutti), perché se la nostra premiazione

è andata liscia come l’olio è grazie al lavoro delle sorridenti promoter,

gestite, organizzate e formate dai nostri invisibili eroi del MOP!

11

Una per tutti: alla mia prima trasferta in Sicilia (regione mai visitata

prima di allora), il collega (no, non posso proprio dirvi chi) mi chiese di

prestargli il cellulare aziendale (il suo era scarico) per una telefonata

urgente, e mentre si infilava in macchina già parlando al telefono mi

fece cenno di seguirlo senza dirmi quale fosse la destinazione. Fin qui

tutto bene, tranne per il fatto che io ero al volante di una Panda (la cui

velocità massima, con i pistoni fuori dall’avancofano è 140 km/h) e lui

al volante di una Golf Turbo diesel lanciata a tutta velocità. Inutile dire

che nemmeno mezz’ora dopo vagavo da sola per le campagne del

trapanese. Della Golf nessuna traccia.

Unico indizio in mio possesso: una parola che suonava più o meno

come “Marsala”, captata telefonicamente quando, prima che la

batteria del mio cellulare personale si scaricasse definitivamente,

avevo provato a chiamare il mio collega per sapere dove fossimo

diretti. Unica soluzione possibile: incamminarmi verso Marsala

bestemmiando in aramaico, tanto da lì nemmeno l’Altissimo avrebbe

potuto sentirmi.

Gli account però hanno un intuito fenomenale e ad un certo punto

della strada, rividi la famosa Golf con i miei due colleghi che mi

accolsero con un: “Oh Nicla, ma che c**** di fine hai fatto? È un’ora

che ti aspettiamo!”. Inutile dirvi che se la stavano ridendo sotto i baffi

e che il mio sguardo in quel momento avrebbe fatto paura anche a

Caronte. Ripreso il cammino in carovana mi si accese la lampadina.

No, non quella di Archimede… quella della riserva della mia Panda.

Per fortuna il cellulare aziendale era di nuovo in mio possesso per cui

riuscii a segnalare l’intenzione di fermarmi al primo distributore.

E mentre ero lì che armeggiavo con la pompa della benzina (self

service) vedo con la coda dell’occhio la Golf che si rimette in moto. Un

account si sa, deve essere veloce nelle decisioni quando si trova in una

situazione di emergenza per cui… non ci pensai due volte: mollai la

pompa del distributore, mi rimisi al volante e ripartii a tutta

velocità… Lasciando alle mie spalle un benzinaio sbigottito che

cercava di avvisarmi che avevo lasciato lo sportellino aperto, il

tappo del serbatoio aperto e la benzina… in libertà. Sì. Fare

l’account significa anche questo!

Dopo tanti anni di lavoro e tanta esperienza in un’azienda di

comunicazione che consigli potresti dare ai giovani che si

affacciano oggi al mondo del lavoro?

Io credo che serva sempre un sogno nel cassetto o forse meglio, un

obiettivo, il famoso “Cosa vorresti fare da grande”... A partire da

questo, tutto può accadere nella direzione prefissata o altrove, ma

mai senza una dose massiccia di consapevolezza, umiltà e sacrificio.

Non guadagnerete la stima di nessuno se non saprete mai fino in

fondo di cosa state parlando. La vetta la guadagni quando le tue

impronte hanno solcato prima la valle, poi i sentieri più impervi della

salita. Non è detto che tanto sforzo ripaghi e/o che ripaghi

nell'immediato, non è sempre così per migliaia di motivi a volte

esterni, imprevisti ad ogni tuo sforzo, ma uno che sa sudare, sa anche

come ricominciare e non mollare.

Ma chi è Nicla quando finisce la sua giornata di lavoro e può

dedicarsi finalmente alle sue passioni?

Chi è Nicla… Bella domanda. Amo considerarmi una persona

semplice nel senso che sono molto legata alla mia famiglia e ai miei

amici, con i quali amo condividere momenti di svago e intimità come

cene, cinema, concerti e appena possibile gite fuori porta alla

scoperta della nostra bella Italia (e non solo).

TORINO 2015

La città che amo: Bari

Il libro che conservo sul comodino:

“ Effimera e Bella – Storia della Pubblicita’ Italiana ” di G. Falabrino

La città dove andrei a vivere da domani: boh… Forse Milano

La canzone che racconta le mie emozioni: Stay (faraway so close) - U2

Il mio numero preferito: 13 (non me ne voglia l'Amministratore…

ma per me e’ cosi)

Il colore che mi rappresenta: Nero

La frase che sembra scritta per me:

Chi e’ fedele nel poco e’ fedele anche nel

molto;

e chi e’ disonesto nel poco e’ disonesto anch

e nel molto. Lc 16, 9-15

La golosità alla quale non so proprio resistere: cioccolata.

La cosa che più odio: La superficialita’ nei rappo

rti umani.

SCHEDA _

_

Nel tuo percorso professionale hai potuto osservare l’azienda

da tanti punti di vista, si può dire che conosci Promomedia

come le tue tasche.

Ma quale è stato il ruolo più complesso da te svolto qui in

azienda?

A dire il vero non riesco ad individuare un “più”. Ogni ruolo ha le sue

complessità e le sue gratificazioni. Posso dire solo che in ogni settore:

dal reparto grafico al commerciale, passando per il reparto stampa

digitale, sino all'amministrazione ho dovuto affrontare delle belle

sfide, alcune più semplici, altre più ardue perché lontane dal mio

background formativo, per cui ho dovuto metterci il doppio

dell’impegno per entrare nei processi a me poco familiari (per

esempio i 4 anni in cui ho guidato il reparto stampa digitale).

Come sempre ci piace ricordare anche i piccoli aneddoti che

rendono indimenticabili le giornate e che rimangono negli

annali della storia di ogni azienda: qual è l’aneddoto di Nicla in

Promomedia?

Eh, su questo punto potrei riempire l'intera rivista! Quando in azienda

si organizza uno scherzo, io sono la prima ad essere coinvolta… Come

vittima! Eh sì, perché pare che la mia simpatia ed autoironia

provochino una irresistibile e irrefrenabile voglia di farmi scherzi.

È vero, viviamo in un mondo pragmatico, fatto di budget, idee, progetti e conti economici da far quadrare. E ci piace. Ma prima di essere manager

siamo uomini. Che vivono, ridono, amano e…tifano! E quest'anno gli spalti che ci infiammano l'animo sono quelli del Campionato di serie B di

Basket in carrozzina. La nostra squadra del cuore la AS HBari 2003 Onlus, è fatta di veri fuoriclasse in campo e nella vita.

Grazie all'esperienza dei veterani come Florent N'Gorant e alla grinta dei più giovani, la squadra ha raggiunto importanti risultati e, per la

stagione che sta per iniziare, ha un obiettivo: arrivare alle qualificazioni per i Play Off e, poi, alla Serie A. Un risultato raggiungibile, afferma Gianni

Romito, presidente dell'Associazione, anche grazie al sostegno dei tifosi e degli sponsor che credono in questi atleti. E noi di Promomedia non

solo ci crediamo, ma siamo anche fieri ed orgogliosi di essere al fianco di questi fuoriclasse con la sponsorizzazione di tutto l'abbigliamento

tecnico necessario per la prossima stagione e (soprattutto) con il nostro tifo sfegatato! Perché si vince soprattutto con il cuore.

Noi tifiamo HBARIciò CHE forse VI SIETE PERSIciò CHE forse VI SIETE PERSIciò CHE forse VI SIETE PERSI

1312

Promomedia per il sociale

M.T.

2003

ASSOCIAZIONE SPORTIVA

Per info vai su www.hbari2003.com

È vero, viviamo in un mondo pragmatico, fatto di budget, idee, progetti e conti economici da far quadrare. E ci piace. Ma prima di essere manager

siamo uomini. Che vivono, ridono, amano e…tifano! E quest'anno gli spalti che ci infiammano l'animo sono quelli del Campionato di serie B di

Basket in carrozzina. La nostra squadra del cuore la AS HBari 2003 Onlus, è fatta di veri fuoriclasse in campo e nella vita.

Grazie all'esperienza dei veterani come Florent N'Gorant e alla grinta dei più giovani, la squadra ha raggiunto importanti risultati e, per la

stagione che sta per iniziare, ha un obiettivo: arrivare alle qualificazioni per i Play Off e, poi, alla Serie A. Un risultato raggiungibile, afferma Gianni

Romito, presidente dell'Associazione, anche grazie al sostegno dei tifosi e degli sponsor che credono in questi atleti. E noi di Promomedia non

solo ci crediamo, ma siamo anche fieri ed orgogliosi di essere al fianco di questi fuoriclasse con la sponsorizzazione di tutto l'abbigliamento

tecnico necessario per la prossima stagione e (soprattutto) con il nostro tifo sfegatato! Perché si vince soprattutto con il cuore.

Noi tifiamo HBARIciò CHE forse VI SIETE PERSIciò CHE forse VI SIETE PERSIciò CHE forse VI SIETE PERSI

1312

Promomedia per il sociale

M.T.

2003

ASSOCIAZIONE SPORTIVA

Per info vai su www.hbari2003.com

Ancora una sfida per Pippo Cannillo che, a meno di due anni dall’inizio della presidenza della Maiora s.r.l., azienda concessionaria del marchio

Despar in Puglia, Basilicata, Campania e Calabria, si trova ad assumere l’importante incarico di Presidente della Despar Servizi.

Maiora, nata dall’integrazione di tre importanti attori della distribuzione nel Sud Italia, è oggi una realtà con circa 400 punti vendita, 1.900

collaboratori e un fatturato alle casse di circa 600 milioni di euro.

Ma cosa significa guidare un’azienda così complessa in un contesto in continua evoluzione come quello della distribuzione organizzata in Italia?

E quali sono gli obiettivi per il 2016? A parlarcene è proprio il neoeletto Presidente: Pippo Cannillo.

Pippo Cannillol ’l ’ I N I Z I AT I VA d e l M E S E

di Michela Tota

14

Maiora nasce da una politica di integrazioni durata ben due

anni. Cosa significa nel concreto fondere realtà così forti e

ricche di storia personale? I risultati sono stati all’altezza delle

aspettative?

È una sfida dalla complessità rilevante, ma dalle potenzialità immense.

L’obiettivo è creare un’azienda dalla spiccata vocazione manageriale

da tre realtà dalla marcata identità imprenditoriale.

Senza cancellare la storia, ma tramutandola in un preciso sistema

valoriale e in modello organizzativo definito. Le aspettative erano

senza dubbio elevate, ma i risultati lo sono ancora di più, questo

perché oltre a mettere insieme numeri di per sé importanti, siamo

riusciti a fondere il know-how di tre grandi aziende del Mezzogiorno.

15

I n c o n t r i a m o

Il panorama della DO nel Sud è caratterizzato da un estremo

frazionamento a causa della presenza di numerose insegne

locali. Maiora in particolare, raggruppa terre dalla fortissima

identità locale. Che peso hanno i localismi nella vostra offerta?

In primis mi verrebbe da dire che il frazionamento a cui fa riferimento

si sta riducendo sempre più, e ad un ritmo molto sostenuto; Maiora

stessa ha contribuito in maniera rilevante alla razionalizzazione del

sistema distributivo del Sud Italia.

L’errore che si rischia di compiere in questo processo è la ricerca

dell’efficienza a qualsiasi costo, anche quando questo comporta

inevitabilmente una riduzione dell’efficacia della proposta

commerciale.

Presidente della s.r.l. e neoeletto Presidente della Despar Servizi

I N T E R V I STA d e l M E S El ’ I N T E R V I STA d e l M E S E

di Michela Tota

Ancora una sfida per Pippo Cannillo che, a meno di due anni dall’inizio della presidenza della Maiora s.r.l., azienda concessionaria del marchio

Despar in Puglia, Basilicata, Campania e Calabria, si trova ad assumere l’importante incarico di Presidente della Despar Servizi.

Maiora, nata dall’integrazione di tre importanti attori della distribuzione nel Sud Italia, è oggi una realtà con circa 400 punti vendita, 1.900

collaboratori e un fatturato alle casse di circa 600 milioni di euro.

Ma cosa significa guidare un’azienda così complessa in un contesto in continua evoluzione come quello della distribuzione organizzata in Italia?

E quali sono gli obiettivi per il 2016? A parlarcene è proprio il neoeletto Presidente: Pippo Cannillo.

Pippo Cannillol ’l ’ I N I Z I AT I VA d e l M E S E

di Michela Tota

14

Maiora nasce da una politica di integrazioni durata ben due

anni. Cosa significa nel concreto fondere realtà così forti e

ricche di storia personale? I risultati sono stati all’altezza delle

aspettative?

È una sfida dalla complessità rilevante, ma dalle potenzialità immense.

L’obiettivo è creare un’azienda dalla spiccata vocazione manageriale

da tre realtà dalla marcata identità imprenditoriale.

Senza cancellare la storia, ma tramutandola in un preciso sistema

valoriale e in modello organizzativo definito. Le aspettative erano

senza dubbio elevate, ma i risultati lo sono ancora di più, questo

perché oltre a mettere insieme numeri di per sé importanti, siamo

riusciti a fondere il know-how di tre grandi aziende del Mezzogiorno.

15

I n c o n t r i a m o

Il panorama della DO nel Sud è caratterizzato da un estremo

frazionamento a causa della presenza di numerose insegne

locali. Maiora in particolare, raggruppa terre dalla fortissima

identità locale. Che peso hanno i localismi nella vostra offerta?

In primis mi verrebbe da dire che il frazionamento a cui fa riferimento

si sta riducendo sempre più, e ad un ritmo molto sostenuto; Maiora

stessa ha contribuito in maniera rilevante alla razionalizzazione del

sistema distributivo del Sud Italia.

L’errore che si rischia di compiere in questo processo è la ricerca

dell’efficienza a qualsiasi costo, anche quando questo comporta

inevitabilmente una riduzione dell’efficacia della proposta

commerciale.

Presidente della s.r.l. e neoeletto Presidente della Despar Servizi

I N T E R V I STA d e l M E S El ’ I N T E R V I STA d e l M E S E

di Michela Tota

l ’ I N T E R V I STA d e l M E S El ’ I N T E R V I STA d e l M E S E

Il consumatore, per quanto rapido ad abbracciare il cambiamento,

cerca nel cibo un’appagante sensazione di appartenenza ad un

gruppo sociale, ad un territorio.

Per questo nei nostri punti di vendita i localismi hanno un peso

rilevante sia in termini di numerica che di valorizzazione.

Le statistiche danno un dato in crescita costante per i discount.

Quali sono le misure che intendete adottare per fronteggiarne

la concorrenza?

Il progetto S-Budget è la soluzione “value 4 money” di Despar Italia e

copre la fascia d’attacco della nostra offerta merceologica.

La nostra risposta sta nell’enfatizzazione delle caratteristiche che ci

distinguono dal discount: la qualità dei prodotti in primis, la

competenza nei reparti freschi e infine, ma non meno importante, la

relazione personale con i clienti.

Desideriamo che i clienti siano a loro agio nel supermercato e che i loro

bisogni e le loro esigenze vengano soddisfatti.

“I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio”,

sono passati cinquecento anni ma le parole di Leonardo Da Vinci sono

più attuali che mai. Lo sanno bene le multinazionali che, per

mantenere il posizionamento di leader di mercato, devono essere

sempre attente a curare ogni cosa nei minimi dettagli: dal punto di

partenza della filiera produttiva fino al punto di arrivo, ovvero il

presidio attivo del punto vendita.

È per questo che, per incentivare le vendite, stimolare il desiderio di

acquisto dei consumatori, per migliorare la visibilità dei prodotti a

scaffale e per aumentare le performance di vendita dei prodotti

stagionali e continuativi nei singoli punti vendita, Promomedia ha

creato un servizio dedicato al presidio attivo dei punti vendita con una

rete di sell out specialist, formata e dedicata interamente al cliente.

Ma cosa fa all’atto pratico uno specialista del sell out?

Il posizionamento del prodotto a scaffale secondo i criteri di visibilità e

attrattività è un’attività indispensabile per il punto vendita, ma non più

sufficiente a garantire il raggiungimento del risultato. Ciò che

chiediamo ad un sell out specialist è qualcosa in più, ovvero la

conoscenza approfondita delle politiche di vendita del cliente, il

monitoraggio del mercato tramite rilevazioni di prezzo, il controllo

qualitativo delle scorte a magazzino e la gestione delle iniziative

promozionali conseguente all’analisi del magazzino e, ultima ma non

meno importante, la verifica che l’assortimento dei singoli punti

vendita corrisponda a quanto contrattualizzato tra CeDi e Industria.

Ci sono tutti i prodotti che dovrebbero esserci?

Se ci sono, sono ben esposti? E se non ci sono perché?

Nonostante il periodo, la coerenza e la chiarezza del nostro

posizionamento ci stanno premiando.

Si parla insistentemente di e-commerce che è arrivato a

coinvolgere anche la grande distribuzione, secondo lei il Sud è

pronto ad un approccio così tecnologico? C’è un carrello

elettronico nel futuro di Despar?

A prescindere dalla latitudine, ritengo che ci siano ancora molte

criticità irrisolte che frenano la diffusione dell’e-commerce in ambito

food. In particolare tre: tempi, rigidità e costi delle consegne. Per

questo, credo più al successo dei modelli ibridi, come il “click&collect”

che lasciano maggiore libertà al consumatore.

Despar è molto presente sui social network, Facebook, Twitter,

Youtube e ha un sito che fa da collettore fra tutte le iniziative.

Che tipo di redemption state avendo dalla comunicazione 2.0?

Nonostante non sia stato ancora varato il piano marketing dedicato

che vedrà la luce nei primi mesi del 2016, l’engagement è in costante

aumento, in particolare su Facebook.

L’obiettivo è di rendere il web e le e-mail i principali canali di

comunicazione dell’Azienda nei prossimi 5 anni, in modo da dirottare

progressivamente su di essi gli ingenti investimenti dedicati alle

campagne promopubblicitarie sui media tradizionali.

Parliamo infine di comunicazione tradizionale: il consumatore

di oggi è stato definito infedele e molto sensibile alle lusinghe

delle promozioni.

Le insegne fanno a gara per attirare l’attenzione dei clienti con

offerte in volantino, concorsi, collection etc. Quali sono gli

strumenti che, secondo lei, fanno registrare il maggior

incremento delle vendite?

Sono sempre stato molto “tradizionale” in tema di “comunicazione

tradizionale”: a mio avviso lo strumento di comunicazione più

importante è e sarà il punto di vendita. Solo curando nel dettaglio la

customer experience si può sperare di incrementare la base dei clienti

e la loro soddisfazione. E solo un gran numero di clienti soddisfatti

può alimentare la più efficace forma di pubblicità: il passaparola.

In conclusione: cosa bolle in pentola per il 2016?

Quale sarà il piano di sviluppo per i prossimi anni?

Stiamo lavorando alacremente per tornare in territori in cui il marchio,

nonostante un passato glorioso, è quasi scomparso, penso alla

Campania e all’Abruzzo, in primis.

forse NON SAPEVATE che...

Il caso di successo di Nestlé ItaliaGli specialisti del sell out

forse NON SAPEVATE che... Gli specialisti del sell out

Sono queste le domande a cui, ogni giorno, devono dare risposta gli

specialist Promomedia. Un lavoro certosino che, però, può

incrementare gli ordini e le vendite di una referenza anche del 40%.

Ne è convinta Nestlé che per incentivare la vendita dei prodotti della

linea Perugina, ha affidato alla rete Promomedia la mappatura

capillare del territorio nazionale.

A partire dallo scorso settembre e per un periodo complessivo di otto

mesi, una squadra di sell out specialist avrà il compito di visitare

periodicamente i 500 punti vendita (per un totale di 4.000 visite

complessive), al fine di incentivarne il sell in e il sell out dei prodotti

della marca di cioccolata più cara agli italiani.

Come per tutti i servizi sul punto vendita gestiti da Promomedia, a

completare il tutto interviene il portale dedicato, un efficace

strumento di controllo che l’agenzia mette a disposizione del cliente al

fine di verificare, in ogni momento, lo stato dell’arte di tutte le attività.

I field Promomedia infatti, si occupano di caricare quotidianamente i

dati di rientro delle varie attività, anche in caso di presidio di punti

vendita di piccole dimensioni. Ed è proprio questo l’aspetto più

interessante di questa attività: da oggi le aziende potranno presidiare

direttamente anche i supermercati di quartiere, ovvero quelle realtà

sempre più rilevanti nel panorama della distribuzione italiana, che,

proprio a causa delle piccole dimensioni, sono sempre sfuggite ad

ogni forma di monitoraggio.

Un controllo a tappeto senza margine di errore, che garantisce tutti: il

cliente prima di tutto, il punto vendita, e anche il consumatore finale!

16 17

M. T.

l ’ I N T E R V I STA d e l M E S El ’ I N T E R V I STA d e l M E S E

Il consumatore, per quanto rapido ad abbracciare il cambiamento,

cerca nel cibo un’appagante sensazione di appartenenza ad un

gruppo sociale, ad un territorio.

Per questo nei nostri punti di vendita i localismi hanno un peso

rilevante sia in termini di numerica che di valorizzazione.

Le statistiche danno un dato in crescita costante per i discount.

Quali sono le misure che intendete adottare per fronteggiarne

la concorrenza?

Il progetto S-Budget è la soluzione “value 4 money” di Despar Italia e

copre la fascia d’attacco della nostra offerta merceologica.

La nostra risposta sta nell’enfatizzazione delle caratteristiche che ci

distinguono dal discount: la qualità dei prodotti in primis, la

competenza nei reparti freschi e infine, ma non meno importante, la

relazione personale con i clienti.

Desideriamo che i clienti siano a loro agio nel supermercato e che i loro

bisogni e le loro esigenze vengano soddisfatti.

“I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio”,

sono passati cinquecento anni ma le parole di Leonardo Da Vinci sono

più attuali che mai. Lo sanno bene le multinazionali che, per

mantenere il posizionamento di leader di mercato, devono essere

sempre attente a curare ogni cosa nei minimi dettagli: dal punto di

partenza della filiera produttiva fino al punto di arrivo, ovvero il

presidio attivo del punto vendita.

È per questo che, per incentivare le vendite, stimolare il desiderio di

acquisto dei consumatori, per migliorare la visibilità dei prodotti a

scaffale e per aumentare le performance di vendita dei prodotti

stagionali e continuativi nei singoli punti vendita, Promomedia ha

creato un servizio dedicato al presidio attivo dei punti vendita con una

rete di sell out specialist, formata e dedicata interamente al cliente.

Ma cosa fa all’atto pratico uno specialista del sell out?

Il posizionamento del prodotto a scaffale secondo i criteri di visibilità e

attrattività è un’attività indispensabile per il punto vendita, ma non più

sufficiente a garantire il raggiungimento del risultato. Ciò che

chiediamo ad un sell out specialist è qualcosa in più, ovvero la

conoscenza approfondita delle politiche di vendita del cliente, il

monitoraggio del mercato tramite rilevazioni di prezzo, il controllo

qualitativo delle scorte a magazzino e la gestione delle iniziative

promozionali conseguente all’analisi del magazzino e, ultima ma non

meno importante, la verifica che l’assortimento dei singoli punti

vendita corrisponda a quanto contrattualizzato tra CeDi e Industria.

Ci sono tutti i prodotti che dovrebbero esserci?

Se ci sono, sono ben esposti? E se non ci sono perché?

Nonostante il periodo, la coerenza e la chiarezza del nostro

posizionamento ci stanno premiando.

Si parla insistentemente di e-commerce che è arrivato a

coinvolgere anche la grande distribuzione, secondo lei il Sud è

pronto ad un approccio così tecnologico? C’è un carrello

elettronico nel futuro di Despar?

A prescindere dalla latitudine, ritengo che ci siano ancora molte

criticità irrisolte che frenano la diffusione dell’e-commerce in ambito

food. In particolare tre: tempi, rigidità e costi delle consegne. Per

questo, credo più al successo dei modelli ibridi, come il “click&collect”

che lasciano maggiore libertà al consumatore.

Despar è molto presente sui social network, Facebook, Twitter,

Youtube e ha un sito che fa da collettore fra tutte le iniziative.

Che tipo di redemption state avendo dalla comunicazione 2.0?

Nonostante non sia stato ancora varato il piano marketing dedicato

che vedrà la luce nei primi mesi del 2016, l’engagement è in costante

aumento, in particolare su Facebook.

L’obiettivo è di rendere il web e le e-mail i principali canali di

comunicazione dell’Azienda nei prossimi 5 anni, in modo da dirottare

progressivamente su di essi gli ingenti investimenti dedicati alle

campagne promopubblicitarie sui media tradizionali.

Parliamo infine di comunicazione tradizionale: il consumatore

di oggi è stato definito infedele e molto sensibile alle lusinghe

delle promozioni.

Le insegne fanno a gara per attirare l’attenzione dei clienti con

offerte in volantino, concorsi, collection etc. Quali sono gli

strumenti che, secondo lei, fanno registrare il maggior

incremento delle vendite?

Sono sempre stato molto “tradizionale” in tema di “comunicazione

tradizionale”: a mio avviso lo strumento di comunicazione più

importante è e sarà il punto di vendita. Solo curando nel dettaglio la

customer experience si può sperare di incrementare la base dei clienti

e la loro soddisfazione. E solo un gran numero di clienti soddisfatti

può alimentare la più efficace forma di pubblicità: il passaparola.

In conclusione: cosa bolle in pentola per il 2016?

Quale sarà il piano di sviluppo per i prossimi anni?

Stiamo lavorando alacremente per tornare in territori in cui il marchio,

nonostante un passato glorioso, è quasi scomparso, penso alla

Campania e all’Abruzzo, in primis.

forse NON SAPEVATE che...

Il caso di successo di Nestlé ItaliaGli specialisti del sell out

forse NON SAPEVATE che... Gli specialisti del sell out

Sono queste le domande a cui, ogni giorno, devono dare risposta gli

specialist Promomedia. Un lavoro certosino che, però, può

incrementare gli ordini e le vendite di una referenza anche del 40%.

Ne è convinta Nestlé che per incentivare la vendita dei prodotti della

linea Perugina, ha affidato alla rete Promomedia la mappatura

capillare del territorio nazionale.

A partire dallo scorso settembre e per un periodo complessivo di otto

mesi, una squadra di sell out specialist avrà il compito di visitare

periodicamente i 500 punti vendita (per un totale di 4.000 visite

complessive), al fine di incentivarne il sell in e il sell out dei prodotti

della marca di cioccolata più cara agli italiani.

Come per tutti i servizi sul punto vendita gestiti da Promomedia, a

completare il tutto interviene il portale dedicato, un efficace

strumento di controllo che l’agenzia mette a disposizione del cliente al

fine di verificare, in ogni momento, lo stato dell’arte di tutte le attività.

I field Promomedia infatti, si occupano di caricare quotidianamente i

dati di rientro delle varie attività, anche in caso di presidio di punti

vendita di piccole dimensioni. Ed è proprio questo l’aspetto più

interessante di questa attività: da oggi le aziende potranno presidiare

direttamente anche i supermercati di quartiere, ovvero quelle realtà

sempre più rilevanti nel panorama della distribuzione italiana, che,

proprio a causa delle piccole dimensioni, sono sempre sfuggite ad

ogni forma di monitoraggio.

Un controllo a tappeto senza margine di errore, che garantisce tutti: il

cliente prima di tutto, il punto vendita, e anche il consumatore finale!

16 17

M. T.

La nostra è una “birra equinoziale per pochi eletti”. Viene prodotta solo due volte l'anno durante l'equinozio di primavera e di autunno, e ne

incarna perfettamente la magia: Abraxas è una miscela perfetta di sapori, proprio come l'equinozio è l'equilibrio perfetto tra luce e ombra.

La nostra è una birra per menti inquiete, che amano risolvere gli enigmi. Siete capaci di raccontarlo ai nostri clienti?

È questa la sfida che la SAB Miller ha lanciato all'agenzia peruviana Wunderman Phantasia per la presentazione sul mercato della nuova Abraxas

Ultra Premium Beer. La risposta dei creativi non si è fatta attendere e sulle pagine della nota rivista Lima, è apparso un misterioso annuncio

completamente nero, con un solo indizio: passa la luce dietro la pagina.

E luce fu. Scorrendo con la luce dello smartphone dietro la pagina appare un'immagine: è Abraxas Ultra Premium Beer, la nuova miscela riservata

ai palati più raffinati. A rafforzare il senso di appartenenza ad un pubblico di eletti interviene la bodycopy che narra di come pochi siano in grado

di discernere tra luce e ombra: gli eletti appunto. I soli che potranno amare Abraxas.

L'occulvertising come è stato battezzato l'adv sul web, ha avuto grande successo mediatico per l'originalità della sua trovata.

E noi facciamo i complimenti ai colleghi peruviani che hanno saputo interpretare perfettamente il misterioso brief del cliente.

E per te, che sei una mente inquieta e vuoi gustarti il video per intero (no, la birra no) questo è il link giusto:

https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=xGRbacM0z8I

Come fare per incentivare le vendite di un dentifricio e allo

stesso tempo trasferire un messaggio educativo al target

dei bambini, di solito piuttosto refrattari all'idea di lavarsi i

denti subito dopo aver finito di mangiare?

Certo, la distribuzione dei sampling funziona sempre ma…

non sui bambini.

I creativi della Y&R, l'agenzia tailandese incaricata di

realizzare la campagna per Colgate, hanno deciso di

cambiare approccio. E al posto dei campioni di dentifricio

hanno distribuito leccalecca e gelati…educativi.

Sì, avete letto bene, educativi. Perché il messaggio era nello

stecco! Una volta terminato il gelato i consumatori si sono

trovati in mano uno spazzolino da denti con inciso il

messaggio: “Don't forget”.

Lo stecco, naturalmente brandizzato Colgate, ha sortito il

suo effetto: ha fatto divertire i piccoli (e grandi)

consumatori e ha ricordato a tutti di non trascurare la

propria igiene orale!

Advertising o Don’t forget! Occulvertising?

1918

M.T.M.T.

NEWS d a l MONDONEWS d a l MONDONEWS d a l MONDO NEWS d a l MONDO

Don’t forget! L'annuncio stampa che (ri)vela la nuova birra SAB Miller

L'originale campagna pubblicitaria di Colgate

La nostra è una “birra equinoziale per pochi eletti”. Viene prodotta solo due volte l'anno durante l'equinozio di primavera e di autunno, e ne

incarna perfettamente la magia: Abraxas è una miscela perfetta di sapori, proprio come l'equinozio è l'equilibrio perfetto tra luce e ombra.

La nostra è una birra per menti inquiete, che amano risolvere gli enigmi. Siete capaci di raccontarlo ai nostri clienti?

È questa la sfida che la SAB Miller ha lanciato all'agenzia peruviana Wunderman Phantasia per la presentazione sul mercato della nuova Abraxas

Ultra Premium Beer. La risposta dei creativi non si è fatta attendere e sulle pagine della nota rivista Lima, è apparso un misterioso annuncio

completamente nero, con un solo indizio: passa la luce dietro la pagina.

E luce fu. Scorrendo con la luce dello smartphone dietro la pagina appare un'immagine: è Abraxas Ultra Premium Beer, la nuova miscela riservata

ai palati più raffinati. A rafforzare il senso di appartenenza ad un pubblico di eletti interviene la bodycopy che narra di come pochi siano in grado

di discernere tra luce e ombra: gli eletti appunto. I soli che potranno amare Abraxas.

L'occulvertising come è stato battezzato l'adv sul web, ha avuto grande successo mediatico per l'originalità della sua trovata.

E noi facciamo i complimenti ai colleghi peruviani che hanno saputo interpretare perfettamente il misterioso brief del cliente.

E per te, che sei una mente inquieta e vuoi gustarti il video per intero (no, la birra no) questo è il link giusto:

https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=xGRbacM0z8I

Come fare per incentivare le vendite di un dentifricio e allo

stesso tempo trasferire un messaggio educativo al target

dei bambini, di solito piuttosto refrattari all'idea di lavarsi i

denti subito dopo aver finito di mangiare?

Certo, la distribuzione dei sampling funziona sempre ma…

non sui bambini.

I creativi della Y&R, l'agenzia tailandese incaricata di

realizzare la campagna per Colgate, hanno deciso di

cambiare approccio. E al posto dei campioni di dentifricio

hanno distribuito leccalecca e gelati…educativi.

Sì, avete letto bene, educativi. Perché il messaggio era nello

stecco! Una volta terminato il gelato i consumatori si sono

trovati in mano uno spazzolino da denti con inciso il

messaggio: “Don't forget”.

Lo stecco, naturalmente brandizzato Colgate, ha sortito il

suo effetto: ha fatto divertire i piccoli (e grandi)

consumatori e ha ricordato a tutti di non trascurare la

propria igiene orale!

Advertising o Don’t forget! Occulvertising?

1918

M.T.M.T.

NEWS d a l MONDONEWS d a l MONDONEWS d a l MONDO NEWS d a l MONDO

Don’t forget! L'annuncio stampa che (ri)vela la nuova birra SAB Miller

L'originale campagna pubblicitaria di Colgate

Il caffè è per antonomasia il simbolo della complessità del gusto degli italiani, c'è chi lo vuole espresso, chi lo preferisce decaffeinato e chi

aromatizzato, chi lungo o all'americana e chi ama il cappuccino. Una cosa è certa: per soddisfare i gusti di tutti non basterebbe un bar intero.

A risolvere il problema ci ha pensato Nescafé che sembra aver interpretato alla perfezione il desiderio di varietà dei nostri connazionali

proponendo la linea Dolce Gusto: una gamma di prodotti in grado di sorprendere anche il più estroso dei consumatori. Via libera, quindi, ai puristi

del caffè, agli innamorati del latte, agli amanti delle coccole calde e avvolgenti come la cioccolata, o ancora a chi ha voglia di una bevanda fresca e

refrigerante come il tè, magari aromatizzato al gusto frutta.

Tre gli elementi del successo di Dolce Gusto: un prodotto di qualità eccellente, una grande varietà nell'offerta delle bevande e un design

decisamente accattivante. Per incentivare le vendite delle nuove macchine per il caffè, Nescafé ha deciso di portare in tour Dolce Gusto,

proponendo un'attività di presidio dei punti vendita (centri commerciali) con invito alla prova del prodotto (degustazione) e offerta “taglia prezzi”

sulla vendita della macchina. Tanto l'interesse da parte dei consumatori che hanno apprezzato non solo il caffè ma anche il design e la praticità

della macchina. A parlarcene è Anna Maria Giannico, una delle promoter storiche di questa linea che, proprio in questo periodo, sta portando

avanti l'attività promozionale nell'area geografica della Puglia.

20 21

la PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTIONla PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTIONPausa caffè: le novità Dolce Gusto

CLIENTE: NESCAFÈ DOLCE GUSTO

PERIODO: DA SETTEMBRE 2015

LUOGO: CENTRO COMMERCIALE AUCHAN CASAMASSIMA

PROMOTER: ANNA MARIA GIANNICO

ESPERIENZA NEL SETTORE: 3 ANNI

la PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTIONPausa caffè: le novità DolceGusto

Ciao Anna Maria, che meccanica promozionale stai

promuovendo in questo momento?

Ciao Michela, prima di tutto vorrei ringraziare di cuore la mia

coordinatrice Ezia Chiumarulo per la fiducia che da sempre ripone nelle

mie capacità. Come hai detto tu stessa, in questo periodo stiamo

promuovendo l'acquisto delle macchinette per caffè Dolce Gusto con

una meccanica definita “Taglia prezzi”, ovvero uno sconto molto

interessante per chi decide di acquistare la macchinetta sul momento.

Le promoter per Nescafé sono il biglietto da visita dell'azienda,

quindi un punto nevralgico della strategia di comunicazione

aziendale. Come avviene l'engagement (il contatto) con i

potenziali clienti?

Con una tazzina di caffè offerta con un sorriso. E si sa, un caffè non si

rifiuta mai. Ai clienti del punto vendita proponiamo la degustazione del

prodotto di punta della gamma Nescafé Dolce Gusto, naturalmente

mentre il cliente gusta il suo caffè, noi abbiamo l'opportunità di

spiegare il funzionamento e le caratteristiche della macchina e la

grande varietà dei gusti delle bevande che si possono preparare.

offre ai clienti. Essere realmente convinti della qualità del prodotto e

della convenienza di ciò che si sta promuovendo è il segreto per il

s u c c e s s o d e l l a p r o m o z i o n e ( e d e l p r o p r i o l a v o r o ) .

Chi è il cliente tipo di Dolce Gusto?

Famiglie ma non solo. Sono tanti i clienti che mi chiedono informazioni

sulla macchinetta Dolce Gusto perché la trovano comoda per l'ufficio.

Altri invece mi hanno spiegato che le dimensioni contenute la rendono

perfetta per quando vanno in vacanza in camper o comunque in una

seconda casa (e quindi devono trasportarla). Ma ho ricevuto diverse

richieste di informazioni anche da parte degli studenti che, vivendo

fuori sede, sono interessati all'acquisto di una macchinetta che potesse

preparare non solo caffè, ma anche altre bevande come cappuccino,

cioccolata calda, tè etc. In ogni caso stiamo parlando di clienti di fascia

medio-alta, che si possono permettere l'acquisto di una macchinetta e

delle relative bevande.

Attenzione per il design, tanta varietà nei gusti e convenienza. I

punti di forza di Nescafé sono tanti.

Ma dalla tua esperienza, quali sono le leve che invogliano il

cliente a provare un prodotto?

Le leve che invogliano un cliente a provare un prodotto sono

molteplici, alcune anche di carattere “subliminale” come ad esempio il

piacere che si prova quando si possiede un oggetto bello, dal design

accattivante. Molti infatti rimangono affascinati dalla forma armonica,

che io chiamo scherzosamente “a pinguino”, ma che in realtà si ispira

alla forma dell'ultima goccia del caffè che affonda nella tazzina piena

di schiuma. Naturalmente ci devono essere anche leve più razionali

come la convinzione di trovarsi di fronte ad un prodotto di qualità

eccellente, con un prezzo ritenuto giusto, favorito da una buona

scontistica. Inoltre, come dicevo prima, l'acquisto di un prodotto di

questa categoria risponde soprattutto all'esigenza di praticità e

comodità. Quindi, prima di acquistarlo i clienti mi pongono domande

sulle funzionalità: alcuni vogliono sapere come si effettua

la manutenzione e se è necessaria la decalcificazione,

altri chiedono informazioni sui consumi a livello energetico, altri ancora

chiedono se le capsule si trovano nel supermercato o se la plastica di cui

sono fatte è nociva.

Molte di queste domande trovano risposta proprio nella prova: basta

vedere quanto è facile preparare un caffè per capire che con una

macchinetta Dolce Gusto è come avere un bar in casa: in pochissimi

minuti si possono preparare tante bevande, perfette per chi va di corsa

al mattino e magari deve preparare la colazione ai bambini o deve

correre in ufficio.

Passiamo ora al punto di vista delle promoter: quali sono le leve

che incentivano una promoter e quali le difficoltà da superare

ogni giorno?

Le leve che incentivano una promoter sono i piccoli successi quotidiani:

la dimostrazione (a sé stessa prima di tutto e poi anche al cliente), di

avere la capacità di entrare in empatia con il cliente e di conquistarne la

fiducia, la gratificazione personale derivante dal raggiungimento degli

obiettivi stabiliti in fase di brief e non ultimo, il riconoscimento

economico che ne consegue. Ovviamente non mancano le tante

difficoltà che possono rallentare l'attività, come ad esempio una

postazione poco visibile, una scontistica poco efficace o un punto

vendita periferico che non ha un grande bacino di utenza.

Lasciamo un attimo da parte la divisa da promoter e diamo voce

ad Anna Maria Giannico: chi è Anna quando non lavora e quali

sono le sue aspirazioni per il futuro?

Anna Maria Giannico quando non lavora è una moglie, una mamma e

una nonna che, quando ha un po' di tempo, si dedica al suo hobby:

il cucito. Ma è anche una persona fortemente empatica

che ama rapportarsi al prossimo con simpatia e tanta

disponibilità all'ascolto.

I l f u t u r o … è

un pe rco r so d i

crescita, teso al

raggiungimento di

o b i e t t i v i

professionali ed

e c o n o m i c i

sempre nuovi e

pe r que s to è

p r o n t a a d

affrontare tutte le sfide che

si presenteranno sul

suo cammino.

Quali ritieni siano le cose da non perdere di vista per la buona

riuscita della promozione?

Una buona promoter non deve mai perdere di vista l'obiettivo della

sua attività, ovvero la vendita. Ma per arrivare all'obiettivo è

indispensabile un approccio basato sulla gentilezza, la competenza e

la perfetta conoscenza del prodotto e dei vantaggi che la promozione

M. T.

Il caffè è per antonomasia il simbolo della complessità del gusto degli italiani, c'è chi lo vuole espresso, chi lo preferisce decaffeinato e chi

aromatizzato, chi lungo o all'americana e chi ama il cappuccino. Una cosa è certa: per soddisfare i gusti di tutti non basterebbe un bar intero.

A risolvere il problema ci ha pensato Nescafé che sembra aver interpretato alla perfezione il desiderio di varietà dei nostri connazionali

proponendo la linea Dolce Gusto: una gamma di prodotti in grado di sorprendere anche il più estroso dei consumatori. Via libera, quindi, ai puristi

del caffè, agli innamorati del latte, agli amanti delle coccole calde e avvolgenti come la cioccolata, o ancora a chi ha voglia di una bevanda fresca e

refrigerante come il tè, magari aromatizzato al gusto frutta.

Tre gli elementi del successo di Dolce Gusto: un prodotto di qualità eccellente, una grande varietà nell'offerta delle bevande e un design

decisamente accattivante. Per incentivare le vendite delle nuove macchine per il caffè, Nescafé ha deciso di portare in tour Dolce Gusto,

proponendo un'attività di presidio dei punti vendita (centri commerciali) con invito alla prova del prodotto (degustazione) e offerta “taglia prezzi”

sulla vendita della macchina. Tanto l'interesse da parte dei consumatori che hanno apprezzato non solo il caffè ma anche il design e la praticità

della macchina. A parlarcene è Anna Maria Giannico, una delle promoter storiche di questa linea che, proprio in questo periodo, sta portando

avanti l'attività promozionale nell'area geografica della Puglia.

20 21

la PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTIONla PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTIONPausa caffè: le novità Dolce Gusto

CLIENTE: NESCAFÈ DOLCE GUSTO

PERIODO: DA SETTEMBRE 2015

LUOGO: CENTRO COMMERCIALE AUCHAN CASAMASSIMA

PROMOTER: ANNA MARIA GIANNICO

ESPERIENZA NEL SETTORE: 3 ANNI

la PROMOTER protagonista dell’ INSTORE PROMOTIONPausa caffè: le novità DolceGusto

Ciao Anna Maria, che meccanica promozionale stai

promuovendo in questo momento?

Ciao Michela, prima di tutto vorrei ringraziare di cuore la mia

coordinatrice Ezia Chiumarulo per la fiducia che da sempre ripone nelle

mie capacità. Come hai detto tu stessa, in questo periodo stiamo

promuovendo l'acquisto delle macchinette per caffè Dolce Gusto con

una meccanica definita “Taglia prezzi”, ovvero uno sconto molto

interessante per chi decide di acquistare la macchinetta sul momento.

Le promoter per Nescafé sono il biglietto da visita dell'azienda,

quindi un punto nevralgico della strategia di comunicazione

aziendale. Come avviene l'engagement (il contatto) con i

potenziali clienti?

Con una tazzina di caffè offerta con un sorriso. E si sa, un caffè non si

rifiuta mai. Ai clienti del punto vendita proponiamo la degustazione del

prodotto di punta della gamma Nescafé Dolce Gusto, naturalmente

mentre il cliente gusta il suo caffè, noi abbiamo l'opportunità di

spiegare il funzionamento e le caratteristiche della macchina e la

grande varietà dei gusti delle bevande che si possono preparare.

offre ai clienti. Essere realmente convinti della qualità del prodotto e

della convenienza di ciò che si sta promuovendo è il segreto per il

s u c c e s s o d e l l a p r o m o z i o n e ( e d e l p r o p r i o l a v o r o ) .

Chi è il cliente tipo di Dolce Gusto?

Famiglie ma non solo. Sono tanti i clienti che mi chiedono informazioni

sulla macchinetta Dolce Gusto perché la trovano comoda per l'ufficio.

Altri invece mi hanno spiegato che le dimensioni contenute la rendono

perfetta per quando vanno in vacanza in camper o comunque in una

seconda casa (e quindi devono trasportarla). Ma ho ricevuto diverse

richieste di informazioni anche da parte degli studenti che, vivendo

fuori sede, sono interessati all'acquisto di una macchinetta che potesse

preparare non solo caffè, ma anche altre bevande come cappuccino,

cioccolata calda, tè etc. In ogni caso stiamo parlando di clienti di fascia

medio-alta, che si possono permettere l'acquisto di una macchinetta e

delle relative bevande.

Attenzione per il design, tanta varietà nei gusti e convenienza. I

punti di forza di Nescafé sono tanti.

Ma dalla tua esperienza, quali sono le leve che invogliano il

cliente a provare un prodotto?

Le leve che invogliano un cliente a provare un prodotto sono

molteplici, alcune anche di carattere “subliminale” come ad esempio il

piacere che si prova quando si possiede un oggetto bello, dal design

accattivante. Molti infatti rimangono affascinati dalla forma armonica,

che io chiamo scherzosamente “a pinguino”, ma che in realtà si ispira

alla forma dell'ultima goccia del caffè che affonda nella tazzina piena

di schiuma. Naturalmente ci devono essere anche leve più razionali

come la convinzione di trovarsi di fronte ad un prodotto di qualità

eccellente, con un prezzo ritenuto giusto, favorito da una buona

scontistica. Inoltre, come dicevo prima, l'acquisto di un prodotto di

questa categoria risponde soprattutto all'esigenza di praticità e

comodità. Quindi, prima di acquistarlo i clienti mi pongono domande

sulle funzionalità: alcuni vogliono sapere come si effettua

la manutenzione e se è necessaria la decalcificazione,

altri chiedono informazioni sui consumi a livello energetico, altri ancora

chiedono se le capsule si trovano nel supermercato o se la plastica di cui

sono fatte è nociva.

Molte di queste domande trovano risposta proprio nella prova: basta

vedere quanto è facile preparare un caffè per capire che con una

macchinetta Dolce Gusto è come avere un bar in casa: in pochissimi

minuti si possono preparare tante bevande, perfette per chi va di corsa

al mattino e magari deve preparare la colazione ai bambini o deve

correre in ufficio.

Passiamo ora al punto di vista delle promoter: quali sono le leve

che incentivano una promoter e quali le difficoltà da superare

ogni giorno?

Le leve che incentivano una promoter sono i piccoli successi quotidiani:

la dimostrazione (a sé stessa prima di tutto e poi anche al cliente), di

avere la capacità di entrare in empatia con il cliente e di conquistarne la

fiducia, la gratificazione personale derivante dal raggiungimento degli

obiettivi stabiliti in fase di brief e non ultimo, il riconoscimento

economico che ne consegue. Ovviamente non mancano le tante

difficoltà che possono rallentare l'attività, come ad esempio una

postazione poco visibile, una scontistica poco efficace o un punto

vendita periferico che non ha un grande bacino di utenza.

Lasciamo un attimo da parte la divisa da promoter e diamo voce

ad Anna Maria Giannico: chi è Anna quando non lavora e quali

sono le sue aspirazioni per il futuro?

Anna Maria Giannico quando non lavora è una moglie, una mamma e

una nonna che, quando ha un po' di tempo, si dedica al suo hobby:

il cucito. Ma è anche una persona fortemente empatica

che ama rapportarsi al prossimo con simpatia e tanta

disponibilità all'ascolto.

I l f u t u r o … è

un pe rco r so d i

crescita, teso al

raggiungimento di

o b i e t t i v i

professionali ed

e c o n o m i c i

sempre nuovi e

pe r que s to è

p r o n t a a d

affrontare tutte le sfide che

si presenteranno sul

suo cammino.

Quali ritieni siano le cose da non perdere di vista per la buona

riuscita della promozione?

Una buona promoter non deve mai perdere di vista l'obiettivo della

sua attività, ovvero la vendita. Ma per arrivare all'obiettivo è

indispensabile un approccio basato sulla gentilezza, la competenza e

la perfetta conoscenza del prodotto e dei vantaggi che la promozione

M. T.

Alzi la mano chi non vuole più ricevere offerte promozionali. E

nessuno (o quasi) rispose. I ricercatori della Marketingsherpa* ci

hanno visto giusto: i consumatori non sono stufi della pubblicità, non

sono irritati dalle offerte promozionali, ma vogliono scegliere come e

quando essere contattati. E analizzando i dati del sondaggio vien fuori

che solo l'8% degli intervistati non vorrebbe più ricevere alcuna

comunicazione. Tutti gli altri le promozioni le vogliono ancora e ci

dicono anche come.

Proprio su questo aspetto i dati rivelano interessanti sorprese: a fronte

di un prevedibile 74% degli intervistati che dichiara di preferire le e-

mail, c'è un buon 48% che invece è ancora affezionato al caro vecchio

volantino, perché un buono sconto - direttamente nella cassetta della

posta - fa sempre piacere purché sia di un prodotto che ci piace.

La TV invece si conferma come uno dei mezzi ancora amati dai

consumatori e, posizionandosi al terzo posto, supera solo di poco la

carta stampata (annunci stampa), preferita dal 31% degli intervistati.

Scendendo sotto la soglia del 20% troviamo gli sms, il telemarketing e

le nuove frontiere della comunicazione digitale che rappresentano un

Promozioni sì. Ma come dico io

2322

Due ricerche tracciano l'identikit del consumatore del 2015 e rivelano l'importanza dei database qualificati

le nuove TENDENZE dei CONSUMATORIle nuove TENDENZE dei CONSUMATORIPromozioni sì. Ma come dico iole nuove TENDENZE dei CONSUMATORI

Un dato è certo: i canali a disposizione di un'azienda per arrivare ai propri

consumatori sono veramente tanti. Ma qual è il più credibile (agli occhi del

consumatore)? A rispondere a questo interrogativo ci pensa Nielsen che, per verificare

il grado di fiducia dei consumatori nei confronti dei vari mezzi di comunicazione, ha

condotto un sondaggio su 30.000 utenti in 60 paesi del mondo.

La “Global Trust in Advertising Survey” - questo il titolo della ricerca - conferma la

tendenza rilevata da Marketingsherpa: per i consumatori i mezzi di comunicazione

tradizionali sono ancora i più credibili. Televisione, quotidiani e riviste rimangono

tuttora format pubblicitari affidabili nella percezione dei consumatori. Seguiti dalla

pubblicità outdoor, dalle telepromozioni (che mantengono stabile l'indice di

gradimento rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti) e dalla pubblicità

radiofonica. Anche la fiducia rispetto alla pubblicità on-line (su siti web) rimane

invariata ma il suo posizionamento è decisamente più basso rispetto ai media

tradizionali; situazione che peggiora per i social network e i dispositivi mobili che,

addirittura, rilevano un calo rispetto al 2013.

E-mail e volantino sono gli strumenti più graditi dagli intervistati Il fascino intramontabile della TV

dato in forte crescita, soprattutto per la generazione dei Millennials,

ma ancora lontano dal raggiungere risultati significativi, ovvero i social

media e i video on line (Vine, You Tube etc).

r i c e r c a . . .

M. T.

Alzi la mano chi non vuole più ricevere offerte promozionali. E

nessuno (o quasi) rispose. I ricercatori della Marketingsherpa* ci

hanno visto giusto: i consumatori non sono stufi della pubblicità, non

sono irritati dalle offerte promozionali, ma vogliono scegliere come e

quando essere contattati. E analizzando i dati del sondaggio vien fuori

che solo l'8% degli intervistati non vorrebbe più ricevere alcuna

comunicazione. Tutti gli altri le promozioni le vogliono ancora e ci

dicono anche come.

Proprio su questo aspetto i dati rivelano interessanti sorprese: a fronte

di un prevedibile 74% degli intervistati che dichiara di preferire le e-

mail, c'è un buon 48% che invece è ancora affezionato al caro vecchio

volantino, perché un buono sconto - direttamente nella cassetta della

posta - fa sempre piacere purché sia di un prodotto che ci piace.

La TV invece si conferma come uno dei mezzi ancora amati dai

consumatori e, posizionandosi al terzo posto, supera solo di poco la

carta stampata (annunci stampa), preferita dal 31% degli intervistati.

Scendendo sotto la soglia del 20% troviamo gli sms, il telemarketing e

le nuove frontiere della comunicazione digitale che rappresentano un

Promozioni sì. Ma come dico io

2322

Due ricerche tracciano l'identikit del consumatore del 2015 e rivelano l'importanza dei database qualificati

le nuove TENDENZE dei CONSUMATORIle nuove TENDENZE dei CONSUMATORIPromozioni sì. Ma come dico iole nuove TENDENZE dei CONSUMATORI

Un dato è certo: i canali a disposizione di un'azienda per arrivare ai propri

consumatori sono veramente tanti. Ma qual è il più credibile (agli occhi del

consumatore)? A rispondere a questo interrogativo ci pensa Nielsen che, per verificare

il grado di fiducia dei consumatori nei confronti dei vari mezzi di comunicazione, ha

condotto un sondaggio su 30.000 utenti in 60 paesi del mondo.

La “Global Trust in Advertising Survey” - questo il titolo della ricerca - conferma la

tendenza rilevata da Marketingsherpa: per i consumatori i mezzi di comunicazione

tradizionali sono ancora i più credibili. Televisione, quotidiani e riviste rimangono

tuttora format pubblicitari affidabili nella percezione dei consumatori. Seguiti dalla

pubblicità outdoor, dalle telepromozioni (che mantengono stabile l'indice di

gradimento rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti) e dalla pubblicità

radiofonica. Anche la fiducia rispetto alla pubblicità on-line (su siti web) rimane

invariata ma il suo posizionamento è decisamente più basso rispetto ai media

tradizionali; situazione che peggiora per i social network e i dispositivi mobili che,

addirittura, rilevano un calo rispetto al 2013.

E-mail e volantino sono gli strumenti più graditi dagli intervistati Il fascino intramontabile della TV

dato in forte crescita, soprattutto per la generazione dei Millennials,

ma ancora lontano dal raggiungere risultati significativi, ovvero i social

media e i video on line (Vine, You Tube etc).

r i c e r c a . . .

M. T.

le nuove TENDENZE dei CONSUMATORI

I Millennials, i ragazzi di età compresa tra 21 e i 34 anni, sono la generazione più complessa: si informano, chiedono consigli agli amici,

conoscono perfettamente tutti i canali di comunicazione e scelgono con consapevolezza il mezzo attraverso il quale ricevere le informazioni. Ma

tra tutte le fasce generazionali, sono loro quelli che ripongono più fiducia nella pubblicità televisiva, e per questo divengono uno dei target più

interessanti per i mediaplanner e i marketer di tutto il mondo.

Insomma, come afferma Randall Beard, presidente di Nielsen Expanded Verticals:

nonostante il gran parlare del web e dell'importanza della comunicazione digitale, “il trasferimento completo dal formato televisivo a un media

plan totalmente digitale è tuttora una scelta audace per chi si occupa di marketing. Le pubblicità digitali offrono vantaggi considerevoli, come

campagne mirate, possibilità di aggiustamento in corsa e opzioni più creative, ma per un ROI ottimale, è meglio considerare un mix di canali

offline e online”.

I risultati di questi sondaggi ci portano ad una conclusione ancora più significativa: l'analisi dei dati e la conseguente profilazione del cliente, già

ritenute di grande importanza dai marketer di tutto il mondo, diventano ora strategiche. E riuscire ad avere database qualificati è la nuova sfida

degli esperti di marketing. Perché da oggi a vincere non sarà chi avrà fatto più offerte.

Ma chi, analizzando i dati, sarà riuscito a proporre offerte sempre più mirate e studiate per ogni tipo di cliente.

*Fonti:

Per approfondimenti sulla ricerca Marketingsherpa è possibile consultare l'infografica riassuntiva al link:

http://www.socialmediatoday.com/marketing/consumers-dont-hate-ads-they-just-have-personal-preferences-advertising-infographic

Mentre i dati completi della ricerca Nielsen sono disponibili al link: http://www.nielsen.com/content/dam/nielsenglobal/eu/docs/pdf/Global_Trust_in_Advertising_Report_IT.pdf24

Ma qual è i l pubblico che si fida maggiormente della pubblicità in TV? A sorpresa sono i nativi digitali.

le nuove TENDENZE dei CONSUMATORI

25

PROMOTER ai FORNELLI

Avete mai provato a fare il pane pugliese? Quello croccante fuori e morbido dentro, magari cotto nel forno a legna? E avete mai provato a farlo con la farina di semi di canapa e di semi di lino? Noi sì e su suggerimento di Giulia Siena, oggi vogliamo proporre anche a voi questa insolita ricetta dal sapore di casa!

di Giulia Siena

Cotto... e bruciato!

Buon Appetito!Buon Appetito!Buon Appetito!

Maccheroncini Maccheroncini Maccheroncini alla Normaalla Normaalla Norma

Cotto... e bruciato!PROMOTER ai FORNELLI

Ingredienti:2 grosse melanzane3 confezioni di polpa di pomodoro da gr. 400300 gr. di ricotta infornata1 cipollabasilico frescosale e pepe nero q. b.olio e.v.o.

Preparazione:Sbucciare e tagliare a cubetti le melanzane lasciarle in acqua e sale per circa 1/2 ora, dopo lavarle, strizzarle e friggerle in abbondante olio di semi.Tritare finemente la cipolla e farla rosolare nell'olio e.v.o., aggiungere la polpa, sale, pepe e cuocere a fuoco lento per 1/2 ora circa. Aggiungere le melanzane precedentemente fritte, il basilico e lasciare cuocere per 1 ora.Grattugiare la ricotta infornata.Cuocere la pasta e conditela con il sugo preparato ed una parte della ricotta infornata.Prima di servire, spolverare con la ricotta.

La Pasta alla Norma e’ una ricetta originaria di Catania

ed e’ caratterizzata da sapori tipicamente mediterranei.

La tradizione vuole che Nino Martoglio, scrittore e poeta siciliano, sia

rimasto talmente impressionato dalla straordinaria bonta’ di questo piatto da

paragonarlo alla Norma, la celebre opera del compositore catanese Vincenzo

Bellini. Da allora, questo gustosissimo primo piatto prende il nome di Pasta

alla Norma. Lo chef consiglia: prima di friggere ortaggi come le melanzane

o le zucchine, conviene affettarle, disporle in uno scolapasta e spolverarle di

sale. In questo modo verra’ eliminata l’acqua in eccesso contenuta nelle

verdure, che risulteranno con la cottura piu’ dolci e croccanti.

di Maria Puleo Promoter di Palermo

SUDa pezzi

NORD CENTRO

r‘ ItaliaLPistacchi iraniani (1 kg)

Fontanafredda Spumante Asti D.O.G.C.

Panettone Bauli

Prosciutto crudo San Daniele al kg

Mozzarella vaccina (1 kg)

Salmone norvegese affumicato (1 kg)

Tacchino coscia (1 kg)

Olio extravergine di oliva bio (1 lt)

Crocchette per cani adulti con carne e verdure (1 kg)

Dixan Detersivo per lavatrice in polvere classico (15 mis)

Pistacchi iraniani (1 kg)

Fontanafredda Spumante Asti D.O.G.C.

Panettone Bauli

Prosciutto crudo San Daniele al kg

Mozzarella vaccina (1 kg)

Salmone norvegese affumicato (1 kg)

Tacchino coscia (1 kg)

Olio extravergine di oliva bio (1 lt)

Crocchette per cani adulti con carne e verdure (1 kg)

Dixan Detersivo per lavatrice in polvere classico (15 mis)

Pistacchi iraniani (1 kg)

Fontanafredda Spumante Asti D.O.G.C.

Panettone Bauli

Prosciutto crudo San Daniele al kg

Mozzarella vaccina (1 kg)

Salmone norvegese affumicato (1 kg)

Tacchino coscia (1 kg)

Olio extravergine di oliva bio (1 lt)

Crocchette per cani adulti con carne e verdure (1 kg)

Dixan Detersivo per lavatrice in polvere classico (15 mis)

12,50

5,19

4.90

27,90

10,88

39,90

3,55

19,96

1,76

5, 65

18,21

5,80

4.99

26,95

9,65

49,90

3,90

19,19

1,26

4,45

19.97

6.35

4,80

27,90

8.20

29,90

3,80

17,96

1,46

3.89

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Bankitalia lo aveva annunciato già a maggio, oggi arriva la conferma da

Nielsen: gli effetti degli 80 euro in busta paga sono reali, i consumi

stanno finalmente ripartendo e a beneficiarne sono (anche) gli

ipermercati. Secondo un'indagine condotta da Nielsen presso il suo

Consumer panel, “nelle prime 40 settimane di quest'anno le famiglie

che ricevono gli 80 euro hanno speso l'1,5% in più rispetto allo stesso

periodo del 2014, mentre quelle che non l'hanno ricevuto hanno

continuato a tagliare la spesa (-0,3%)”*.

27

Gli 80 euro in busta paga funzionano e i consumi ripartono

Ma leggendo tra le righe si può cogliere anche un altro aspetto molto

importante che rivela un nuovo cambiamento nelle abitudini dei

consumatori: i risultati della rilevazione Nielsen hanno evidenziato un

aumento dello scontrino medio, a fronte di un abbassamento nella

frequenza d'acquisto. Questo significa che gli italiani stanno tornando a

fare la spesa settimanale e a ricostruire le scorte in dispensa.

Il dato è particolarmente significativo se pensiamo alle ripercussioni sul

sistema distributivo italiano: nei periodi bui, caratterizzati da una forte

indisponibilità economica, i consumatori tendono ad acquistare le

quantità strettamente necessarie per il fabbisogno giornaliero, il che

significa visite frequenti ai piccoli supermercati di quartiere.

Nei primi mesi del 2015 invece la tendenza è stata invertita: avendo una

maggiore liquidità, i consumatori hanno ricominciato a fare piccole

scorte e, di conseguenza, ad andare meno spesso al supermercato.

Comportamento che potrebbe portare ad un miglioramento della

situazione degli ipermercati che, proprio a causa di questo

frazionamento della spesa, si sono visti erodere pesanti quote di

mercato e che ora potrebbero vedere un “ritorno di fiamma” da parte

dei consumatori.

Di seguito uno sguardo a come cambia il carrello degli italiani nelle varie

zone del nostro paese.

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SUDa pezzi

NORD CENTRO

r‘ ItaliaLPistacchi iraniani (1 kg)

Fontanafredda Spumante Asti D.O.G.C.

Panettone Bauli

Prosciutto crudo San Daniele al kg

Mozzarella vaccina (1 kg)

Salmone norvegese affumicato (1 kg)

Tacchino coscia (1 kg)

Olio extravergine di oliva bio (1 lt)

Crocchette per cani adulti con carne e verdure (1 kg)

Dixan Detersivo per lavatrice in polvere classico (15 mis)

Pistacchi iraniani (1 kg)

Fontanafredda Spumante Asti D.O.G.C.

Panettone Bauli

Prosciutto crudo San Daniele al kg

Mozzarella vaccina (1 kg)

Salmone norvegese affumicato (1 kg)

Tacchino coscia (1 kg)

Olio extravergine di oliva bio (1 lt)

Crocchette per cani adulti con carne e verdure (1 kg)

Dixan Detersivo per lavatrice in polvere classico (15 mis)

Pistacchi iraniani (1 kg)

Fontanafredda Spumante Asti D.O.G.C.

Panettone Bauli

Prosciutto crudo San Daniele al kg

Mozzarella vaccina (1 kg)

Salmone norvegese affumicato (1 kg)

Tacchino coscia (1 kg)

Olio extravergine di oliva bio (1 lt)

Crocchette per cani adulti con carne e verdure (1 kg)

Dixan Detersivo per lavatrice in polvere classico (15 mis)

12,50

5,19

4.90

27,90

10,88

39,90

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5,80

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Bankitalia lo aveva annunciato già a maggio, oggi arriva la conferma da

Nielsen: gli effetti degli 80 euro in busta paga sono reali, i consumi

stanno finalmente ripartendo e a beneficiarne sono (anche) gli

ipermercati. Secondo un'indagine condotta da Nielsen presso il suo

Consumer panel, “nelle prime 40 settimane di quest'anno le famiglie

che ricevono gli 80 euro hanno speso l'1,5% in più rispetto allo stesso

periodo del 2014, mentre quelle che non l'hanno ricevuto hanno

continuato a tagliare la spesa (-0,3%)”*.

27

Gli 80 euro in busta paga funzionano e i consumi ripartono

Ma leggendo tra le righe si può cogliere anche un altro aspetto molto

importante che rivela un nuovo cambiamento nelle abitudini dei

consumatori: i risultati della rilevazione Nielsen hanno evidenziato un

aumento dello scontrino medio, a fronte di un abbassamento nella

frequenza d'acquisto. Questo significa che gli italiani stanno tornando a

fare la spesa settimanale e a ricostruire le scorte in dispensa.

Il dato è particolarmente significativo se pensiamo alle ripercussioni sul

sistema distributivo italiano: nei periodi bui, caratterizzati da una forte

indisponibilità economica, i consumatori tendono ad acquistare le

quantità strettamente necessarie per il fabbisogno giornaliero, il che

significa visite frequenti ai piccoli supermercati di quartiere.

Nei primi mesi del 2015 invece la tendenza è stata invertita: avendo una

maggiore liquidità, i consumatori hanno ricominciato a fare piccole

scorte e, di conseguenza, ad andare meno spesso al supermercato.

Comportamento che potrebbe portare ad un miglioramento della

situazione degli ipermercati che, proprio a causa di questo

frazionamento della spesa, si sono visti erodere pesanti quote di

mercato e che ora potrebbero vedere un “ritorno di fiamma” da parte

dei consumatori.

Di seguito uno sguardo a come cambia il carrello degli italiani nelle varie

zone del nostro paese.

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BUCAREST

auguri.