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SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Il sistema di controllo direzionale Prof.ssa Monia Castellini © Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1

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SISTEMI  DI  PROGRAMMAZIONE  E  CONTROLLO  

Il  sistema  di  controllo  direzionale    

Prof.ssa  Monia  Castellini    

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Obie&vi  forma-vi  

1.  Delineare  le  cara4eris-che  della  funzione  direzionale  2.  Definire  gli  elemen-  definitori  del  sistema  di  controllo  

direzionale  3.  Inquadrare  il  posizionamento  del  sistema  di  controllo  

nell’economia  delle  aziende  4.  Definire  i  possibili  u-lizzi  e  i  principali  strumen-  del  sistema  

di  controllo  direzionale  5.  Delineare  i  criteri  per  la  proge4azione  di  un  sistema  di  

controllo  direzionale  

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L’Azienda  tra  scarsità  ed  incertezza  

Input Output MERCATO

Scarsi Futuro Incerto

Ges-one   Rilevazione  

Organizzazione  Azione  

organizza-va  

Ambiente competitivo: •  fornitori •  clienti •  concorrenti diretti/indiretti •  finanziatori •  pubblica amministrazione

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L’Azienda  e  le  Scelte  

 La  ges-one  è  cara4erizzata  con-nuamente  da  scelte,  volte  al  raggiungimento  degli  obie&vi  e  delle  strategie,  queste  

possono  essere,  in  estrema  sintesi:    

•   Scelte  “strategiche”  che  producono  un  effe4o  rilevante  e  duraturo  (es.  introduzione  di  un  nuovo  prodo4o).  

•  Scelte  di  ges@one  opera@va  che  producono  effe&  limita-  (anche  temporalmente)  e  circoscri&  (es.  selezionare  un  nuovo  fornitore)  

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I  principi  generali  della  ges-one  aziendale  

Efficienza Produttività

Efficacia (Qualitativa Quantitativa)

Input (€)/output output/input

Capacità di conseguire i risultati Soddisfare la domanda in senso quantitativo e qualitativo

Economicità Capacità di remunerare tutti i fattori produttivi

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Cosa  sono  i  sistemi  di  programmazione  e  controllo  (o  sistemi  di  controllo  direzionale)?  

 Il  sistema  di  controllo  direzionale  è  un  sistema  manageriale  finalizzato  a  supportare  la  direzione  nell’assicurare  l’u:lizzo  efficiente  ed  efficace  delle  risorse  ed  il  conseguimento  della  strategia  aziendale.  

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Le  funzioni  di  un  sistema  di  controllo  direzionale  1.  l’a4ribuzione  di  un  sistema  coordinato  di  obie&vi  a  tu4a  la  

stru4ura  organizza-va;    2.  la  valorizzazione  di  specifiche  poste  di  bilancio  (es.  Rimanenze  di  

magazzino)  e  di  altri  documen-  di  repor-s-ca  esterna  (es.  Bilancio  socio-­‐ambientale,  ecc.);  

3.  l’assunzione  di  decisioni  volte  a  massimizzare  l’efficienza  e  l’efficacia.  Le  decisioni  possono  a  loro  volta  cara4erizzarsi  per  una  prospe&va  di  breve  periodo  (scelta  tra  alterna-ve)  o  di  lungo  termine  (valutazione  degli  inves-men-);  

4.  il  controllo  della  corrispondenza  dei  risulta-  consegui-  con  gli  obie&vi  previs-,  e  l’assunzione  di  interven-  corre&vi  in  caso  di  scostamento  tra  obie&vi  e  corso  d’azione;  

5.  la  responsabilizzazione  e  la  mo-vazione  degli  operatori  aziendali;  6.  la  valutazione  e  l’incen-vazione  delle  performance  organizza-ve  

ed  individuali.  © Copyright Sistemi di programmazione e controllo 7

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Fa4ori  che  incidono  nella  proge4azione  dei  sistemi  di  controllo  direzionale  

Instabilità ambientale

Complessità strutturale Scarsità di risorse

Cultura del controllo

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Le  cara4eris-che  del  sistema  di  programmazione  e  controllo  

Caratteristica Descrizione Economicità Il costo di implementazione e di gestione del sistema di

controllo deve essere superato dai benefici in termini di bisogni soddisfatti.

Flessibilità Deve adeguarsi al mutare delle condizioni che lo hanno originato. Le esigenze decisionali che hanno generato il sistema di controllo direzionale possono mutare nel tempo, sì da richiederne una revisione o aggiornamento.

Integralità Considera tutte le funzioni aziendali. In sede di prima introduzione, è possibile procedere con un approccio modulare, in relazione alle esigenze aziendali.

Integrità Considera tutti gli equilibri di azienda: finanziari, economici e patrimoniali.

Continuità Processo collegato con il sistema operativo e con gli altri sottosistemi decisionali (organizzazione e controllo), come tale non può essere estemporaneo o saltuario.

Unicità Considera l’intera attività gestionale, ordinaria e straordinaria, di breve e di lungo periodo, senza separazioni forzate tra dimensione strategica e dimensione operativa.

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Livelli  di  controllo  

Controllo  opera@vo  

Controllo  di  

ges@one  

Controllo  strategico  

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Modalità  di  controllo  

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STRATEGIA

Incertezze Strategiche

Key performance variable

Controllo

interattivo Controllo

diagnostico

Adattato da Simons (1995)

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Tipologie  di  controllo  

Tipologie   descrizione  

Controllo  preven:vo   verifica  l’adeguatezza  ed  idoneità  dei  programmi,  sia  opera-vi  che  strategici  nel  dare  un  contributo  al  perseguimento  degli  obie&vi  ges-onali  e  della  strategia.    Accrescere  il  livello  di  allineamento  tra  obie&vi,  azioni  e  comportamen-  

Controllo  concomitante   rappresenta  il  monitoraggio,  svolto  ad  intervalli  temporali  solitamente  infrannuali,  dei  risulta-  intermedi  consegui-.    

Controllo  consun:vo   Volto  ad  evidenziare  il  grado  di  conseguimento  degli  obie&vi  aziendali  e  di  analisi  e  comprensione  delle  cause  di  eventuali  scostamen-.    

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Le  dimensioni  del  sistema  di  programmazione  e  controllo  

•  La  dimensione  stru4urale  o  sta-ca:  –  L’organizzazione  (riguarda  la  distribuzione  delle  deleghe,  responsabilità,  risorse  ed  obie&vi)  

–   Gli  strumen-  (riguarda  le  tecnologie  u-lizzate  a  supporto  del  controllo)  

•  La  dimensione  dinamica:  

–  Il  processo  (riguarda  la  sequenza  logica  di  fasi  del  controllo)  

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Gli  strumen-  del  controllo  

•  Il  sistema  informa-vo-­‐contabile  (o  contabilità  direzionale)  

•  Il  sistema  di  determinazione  dei  cos-  

•  Il  budget  

•  L’analisi  degli  scostamen-  (o  varianze)  

•  Il  repor-ng    

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Il  processo  di  controllo  (cenni)  

Il  processo  di  controllo  può  essere  idealmente  scomposto  in  cinque  fasi  tra  loro  sequenzialmente  e  logicamente  collegate:  1. Pianificazione  strategica.  2. A4ribuzione  di  obie&vi  ed  allocazione  delle  risorse  ai  centri  di  responsabilità.    3. Misurazione  dei  risulta-.    4. Analisi  delle  varianze  o  scostamen-.    5. Valutazione  e  incen-vazione.    

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Il  sistema  di  programmazione  e  controllo:  cara4eris-che  

Al  pari  del  più  ampio  sistema  aziendale,  il  sistema  di  programmazione  e  controllo  si  cara4erizza  per  essere:  • dinamico  e  aperto,  richiedendo  quindi  una  sua  ges-one  intera&va  alla  ricerca  di  un  reciproco  ada4amento  con  gli  input  del  sistema  e  gli  output  desidera-.  • ciberne@co,  ovvero  un  sistema  cara4erizzato  da  fenomeni  di  autoregolazione  e  comunicazione.  All’interno  del  sistema  aziendale  facciamo  riferimento  ai  meccanismi  di  retroazione  solitamente  riconducibili  ai  conce&  di:  

–  di  feed-­‐back,  controlli  che  si  a&vano  a  seguito  di  un  confronto  a  consun-vo  tra  un  risultato  ed  un  obie&vo  programmato.    

–  di  feed-­‐forward  controlli  e  azioni  che  si  a&vano  nel  corso  dell’azione  a4raverso  l’u-lizzo  di  strumen-  di  simulazione  e  proiezione  dei  risulta-.  

• cogni@vo  e  di  apprendimento.  Il  sistema  di  controllo  direzionale  ha  la  funzione  di  razionalizzare  il  flusso  delle  informazioni  aziendali,  perme4endo  alla  dirigenza  di  meglio  comprendere  la  ges-one  e  di  assumere  decisioni  di  breve  e  di  medio/lungo  termine.  Nel  tempo  incide  sui  modelli  mentali  aziendali.  

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Sistemi  di  controllo  e  modelli  mentali  di  apprendimento  

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(adattato da Bianchi, 2001, p. 53)

MODELLO  MENTALE          

Cultura,  convincimen-  

di  fondo  

Esperienza,  intuizione  e  selezione  perce&va  

Sistemi  di  controllo  direzionale  

Realtà   Decisioni  e  azioni  

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Il  sistema  informa-vo  contabile  •  Il  sistema  di  controllo  direzionale  si  alimenta  tramite  i  flussi  informa-vi  

provenien-  dai  principali  sistemi  informa-vo-­‐contabili  aziendali.  

•  Per  sistema  informa-vo-­‐contabile  intendiamo  l’insieme  delle  procedure  e  degli  strumen:  aA  a  raccogliere,  classificare  ed  elaborare  da:  al  fine  della  produzione  di  informazioni.    

•  Il  sistema  informa-vo  aziendale  necessita  di  essere  proge4ato  e  sviluppato  in  relazione  ai  fabbisogno  informa-vi  sia  interni  all’azienda  che  esterni.  

•  I  fabbisogni  informa-vi  interni,  lega-  alle  esigenze  di  controllo  e  di  supporto  delle  decisioni,  richiedono  lo  sviluppo  di  un  apposito  sistema  informa-vo,  il  quale  prende  solitamente  il  nome  di  contabilità  direzionale.  

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Contabilità  generale  Vs  contabilità  direzionale  

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CaraEeris@ca   Contabilità  generale   Contabilità  direzionale  Obbligatorietà Il sistema di contabilità generale

è obbligatorio. Il sistema di contabilità direzionale è

facoltativo.

Livelli di responsabilità

Responsabilità sempre presente. Responsabilità di fatto assente.

Scopo Determinazione periodica del risultato economico e del capitale

di funzionamento.

Supporto alle attività della direzione.

Destinatari I destinatari sono in prevalenza esterni dai soci, ai principali

portatori di interesse (sindacati, clienti, fornitori, istituzioni

pubbliche, ecc.).

I destinatari sono interni (amministratori, direzione, responsabili

di funzione, ecc.).

Principi di tenuta La tenuta è regolata dai principi del Codice Civile e dai principi

contabili nazionale e/o internazionali.

Le regole di tenuta sono libere e scelte in relazione alle esigenze e

all’utilità d’uso della direzione.

Ampiezza del sistema

Il sistema copre l’intera attività aziendale.

Il sistema osserva i risultati economici parziali (costo di prodotto,

risultati di unità di business, ecc.).

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Contabilità  generale  Vs  contabilità  direzionale  

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CaraEeris@ca   Contabilità  generale   Contabilità  direzionale  Ampiezza del sistema

Il sistema copre l’intera attività aziendale.

Il sistema osserva i risultati economici parziali (costo di prodotto, risultati di unità di

business, ecc.). Prospettiva temporale

e tipologia di informazioni

Le informazioni sono riferite al passato, vi è la presenza di

stime e congetture in maniera limitata (es. ammortamenti, fondi rischi), la prospettiva temporale è storica. Le informazioni sono

tipicamente economico-finanziarie.

Le informazioni possono essere storiche o prospettiche, con una prospettiva temporale che può

essere rivolta al passato o al futuro in relazione al tipo di decisione o

esigenza di controllo. Le informazione possono essere

economico-finanziarie, ma anche fisico-tecniche, e di tipo qualitativo.

Precisione dei dati I dati devono essere precisi ed attendibili.

I dati possono avere margini di imprecisione, purché attendibili.

Caratteristiche del reporting

I report si caratterizzano per avere una frequenza limitata,

solitamente annuale o trimestrale in taluni casi, con

una tempestività limitata.

I report si caratterizzano per frequenze elevate (giornaliere per

alcune analisi) e per una tempestività elevata in relazione

alle esigenze decisionali e di controllo dell’azienda.

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Sistema  informa-vo  e  informa-on  management  system  

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Supportare i processi decisionali

del management

Supportare l’attività di controllo direzionale

Agevolare l’attività operativa di raccolta

dati

Decision Support System (DSS)

Management Information System

(MIS)

Electronic Data Processing (EDP)

Funzione

Dati

Analisi Dati

Elementari

Dato

Elementare

FINALITÀ SISTEMA TIPO DATI