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Progettazione e Valutazione dell’Allenamento Sportivo CORSO CONI 1°LIVELLO FSN/DSA Maggio 2016 Prof.ssa ANTONELLA FERRARI

Progettazione e Valutazione dell’Allenamento Sportivolazio.coni.it/images/lazio/Prof.ssa_Antonella_Ferrari.pdfpreparazione iniziale quasi simile. Viene utilizzato principalmente

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Progettazione e Valutazione

dell’Allenamento Sportivo

CORSO CONI 1°LIVELLO FSN/DSA

Maggio 2016

Prof.ssa ANTONELLA FERRARI

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I primi discorsi sistematici sulla Programmazione dell’allenamento risalgono addirittura alla fine degli anni ‘30 anche se è solo con gli anni ‘50 che essa comincia a diventare più diffusa nel modo di lavorare dei migliori allenatori (Lydiard in atletica leggera e Counsilman nel nuoto).

Teorici come MATVEEV hanno segnato una svolta in senso scientifico della teoria dell’allenamento.

Nel 1956 egli infatti pubblicò uno storico articolo su una rivista metodologica in cui presentava l’idea che un Macrociclo suddiviso in 3 fasi (Periodizzazione dell’allenamento) fosse un percorso razionale per raggiungere la Forma.

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la FORMA è la sintesi al massimo livello delle

potenzialità motorie,energetiche,psicologiche di un

atleta e

la programmazione dell’allenamento è finalizzata al

raggiungimento della forma sportiva

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Il raggiungimento e il mantenimento della Forma,per

un periodo prolungato di tempo, possono essere

facilitati se l’allenamento viene organizzato e quindi

programmato in modo efficace,il più possibile

razionale e ben orientato nel tempo.

Bisogna considerare costantemente i fattori

motivazionali,emotivi,sociali per i quali i principi

della programmazione vanno opportunamente

adattati.

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L’allenatore che non programma in modo finalizzato

e articolato nel tempo finisce spesso col perdere il

controllo di un sistema che è molto complesso.

L’allenatore deve quotidianamente Analizzare-

Decidere-Realizzare-Valutare l’allenamento e non

semplicemente dosare i carichi di lavoro

Egli può essere efficace solo con l’idea precisa degli

Obiettivi e dei Fattori che limitano il loro

raggiungimento,e quindi deve fare un’analisi attenta e

puntuale durante gli allenamenti.

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Al centro delle sue decisioni ci sono 2 grandi

gruppi di problemi e di alternative:

1) come scegliere e distribuire nel tempo i carichi

di allenamento(,ovvero gli esercizi usati in

allenamento) in previsione delle competizioni

immediate o a grande distanza di tempo

2)come scegliere e distribuire i carichi di lavoro

per produrre l’effetto desiderato sulle funzioni

psico-fisiche dell’atleta senza procurare pericoli

per l’incolumità dell’atleta conservando con lui una

relazione ottimale

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I Principi dell’Allenamento

-di RAZIONALITA’

-di CONTINUITA’

-di PROGRESSIVITA’

-di CARICO

-di CICLICITA’

-di INDIVIDUALIZZAZIONE

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PRINCIPI DEL CARICO

Adeguatezza

Unità tra carico e recupero

Progressività

Continuità e corretta successione

Unità tra carico generale e speciale

Sistematicità

Stabilità

Evidenza

Consapevolezza

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ADEGUATEZZA : tenere conto dell’età, sesso, tipologia nervosa e costituzionale, stato della preparazione fisico-motoria ed esperienza sportiva;

UNITA’ TRA CARICO E RECUPERO : alternanza corretta tra carico e recupero per il ristabilimento del livello iniziale e la supercompensazione;

PROGRESSIVITA’ : il processo di adattamento dell’organismo si stabilizza a livello di prestazione se i suoi indici (volume, intensità, etc.) non sono elevati; se si elevano, l’adattamento sarà maggiore;

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CONTINUITA’ : l’incremento necessario del carico avviene con periodi lunghi ed ininterrotti di attività;

UNITA’ TRA CARICO GENERALE E SPECIALE : esercizi generali migliorano la funzionalità dell’organismo, sui quali si innesta l’allenamento specifico (unità tra capacità fisiche e abilità motorie);

SISTEMATICITA’ : progressione sequenziale in accordo con le leggi dello sviluppo delle capacità fisiche e abilità motorie con il carico (dal semplice al complesso, dal facile al difficile, dal conosciuto all’ignoto);

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STABILITA’ : i risultati vanno consolidati e stabilizzati

(ripetizione sistematica e verifiche regolari);

EVIDENZA : la costruzione delle abilità motorie è possibile

sulla base immediata delle sensazioni (analizzatori);

CONSAPEVOLEZZA : lo svolgimento della seduta di

allenamento deve essere chiaro e stimolante dal punto di

vista emotivo e conoscitivo.

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la PROGRAMMAZIONE dell’allenamento è

un insieme di scelte e operazioni strategiche

al fine di dirigere l’allenamento verso gli

obiettivi che si intendono raggiungere e cioè

la massima prestazione da parte degli atleti

e/o dalla squadra

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Il Piano di Allenamento di Gruppo

sono le procedure per l’impostazione dell’allenamento di gruppi di atleti che hanno le stesse finalità e un livello di preparazione iniziale quasi simile. Viene utilizzato principalmente nel settore giovanile e nei giochi sportivi di squadra

In esso sono contenuti:

I compiti che riguardano il suo ambito ed il suo periodo di validità

L’identificazione di obiettivi da raggiungere in determinate gare importanti

Gli obiettivi intermedi nelle gare di costruzione o nei controlli della prestazione

I punti principali della prestazione sportiva ( zone di carico e intensità varie)

I mezzi principali dell’allenamento

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Il Piano Individuale di Allenamento

Comprende tutte le decisioni ottimali da prendere per l’allenamento di un singolo atleta.

Obiettivi

contenuti

mezzi

metodi

misure organizzative dell’allenamento

controlli e gare

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La PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

La PROGRAMMAZIONE ANNUALE

Il Macrociclo

Il Mesociclo

Il Microciclo

L’Unità di Allenamento

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La PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

E’ intesa come una serie di cicli di allenamento che vengono sviluppati per realizzare la completa costruzione di un atleta come ad esempio nel passaggio dalla fase di allenamento di base alla specializzazione oppure per gli atleti di alto livello considerando le scadenze olimpiche.

Per l’impostazione del processo di allenamento vengono prese in considerazione le linee direttive ricavate dalla concezione dell’allenamento di una Federazione Sportiva (Modello di prestazione, usato come una guida alla progettazione) .

Modello di prestazione = raccoglie le caratteristiche principali che un atleta di una specifica disciplina sportiva dovrebbe possedere.

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La PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Un orientamento di carattere pluriennale è

indispensabile nella progettazione

dell’attività giovanile,specie per attività

molto complesse come i giochi sportivi di

squadra.

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La PROGRAMMAZIONE ANNUALE

Consiste nell’impostazione del lavoro annuale per l’atleta o il gruppo di atleti,rendendo concreto il progetto pluriennale.

In essa sono contenuti:

- i diversi scopi dell’allenamento e i punti forti durante l’intero anno

- la pianificazione del carico

- la pianificazione della valutazione della prestazione

- la pianificazione delle gare (di costruzione,di preparazione,di controllo)

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Il Macrociclo

E’ l’insieme di un periodo di

PREPARAZIONE,di GARA e di

TRANSIZIONE che riassume in sé tutti gli

elementi di un periodo compiuto di allenamento.

Può coincidere con un anno di allenamento

oppure se durante l’anno si verificano più fasi

agonistiche allora vi possono essere più

macrocicli (periodizzazione doppia o tripla)

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La PERIODIZZAZIONE dell’Allenamento

1) Il Periodo PREPARATORIO: di diversa

durata dipende dalla struttura agonistica dello

sport considerato, fase preparatoria generale e

speciale (costruzione della Forma)

2) Il Periodo COMPETITIVO: si effettuano le

gare (rapporto tra durata e numero di

competizioni) (mantenimento del livello di

Forma)

3) Il Periodo di TRANSIZIONE : passaggio tra

periodo competitivo ed inizio di una nuova

stagione agonistica.

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La PERIODIZZAZIONE dell’Allenamento

Nella suddivisione dei periodi di

allenamento durante l’anno, oltre alla

presenza e alla concentrazione delle

competizioni bisogna tener conto

simultaneamente anche delle

caratteristiche motorie e psicologiche che

si intende sviluppare durante il ciclo

annuale. Nella preparazione giovanile

l’accento deve essere posto più sulla

costruzione delle basi per la futura

prestazione che sulle competizioni.

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La PERIODIZZAZIONE dell’Allenamento

- la programmazione implica la variazione

dei carichi per l’intero arco del macrociclo

attraverso la gestione dei parametri di

volume,frequenza,intensità e

densità.(diversità tra gli atleti in via di

specializzazione e quelli evoluti) e il

numero di periodi di gara durante l’anno,

(periodizzazioni semplici, doppie, triple)

dipende dalle discipline sportive, dall’ età e

dal livello di specializzazione dell’atleta

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Il Mesociclo

E’ il ciclo di allenamento di durata intermedia

tra il macrociclo ed il microciclo è di circa 3-6

settimane con caratteristiche proprie (struttura

carico-scarico)

l’alternanza tra cicli con carichi elevati e cicli

con carichi più bassi deve seguire le reali

possibilità di adattamento dell’atleta o della

squadra quindi,deve essere collegata a

strumenti di controllo sistemico e al continuo

feedback dell’atleta

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Il Mesociclo

Alcuni tipi fondamentali di mesociclo:

- Introduttivo

- Fondamentale di costruzione o di

perfezionamento

- Pre-gara

- Gara

- Di recupero attivo o rigenerazione

- Transizione

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Il Microciclo

E’la struttura fondamentale dell’allenamento

programmato della durata di una settimana.

Ogni microciclo deve essere concatenato con

quello precedente e quello successivo.

La struttura di un microciclo è data dall’ordine

delle singole Unità di Allenamento,che sono

organizzate in base ai fini e ai compiti del

Mesociclo.

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Il Microciclo

Classificazione dei microcicli:(Matveev, Berger-

Minow)

- di preparazione: ricerca della massima quantità di

carico,intensità media

- pre-gara:diminuzione e aumento della

specificità,intensità massima

- di gara:quantità di carico viene ridotta

- di compensazione: calo drastico di lavoro nella

quantità e nell’intensità

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L’Unità di Allenamento

Contiene le indicazioni concrete su come è impostata la seduta singola di allenamento. Descrive quali sono i singoli obiettivi del carico, i metodi e i mezzi necessari per la loro realizzazione. Organizza le fasi dell’allenamento: riscaldamento, fase centrale della seduta e fase finale.

E’ un insieme chiuso. In essa vengono sviluppate le componenti fisiche della prestazione, le abilità tecniche e le abilità tattiche, individuali e/o di squadra.

A seconda della sua finalità la parte centrale dell’allenamento può essere ulteriormente suddivisa.

I contenuti della fase preparatoria e di quella finale sono legati agli obiettivi della fase centrale

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La fase preparatoria

Creare la disponibilità ottimale ad allenarsi

Dirigere la concentrazione sui carichi e sui compiti da svolgere

Carico preliminare: serve per evitare traumi successivi

Preparare i muscoli con lavori di elasticità e allungamento

Lavoro preliminare sui processi tecnici e coordinativi specifici che si dovranno affrontare

Legata alla fase centrale

Pere renderla fluida e senza interruzioni utilizzare in prevalenza esercizi semplici e conosciuti per favorire il movimento continuo e contemporaneo di tutti gli atleti.

La sua durata dipende dal tipo di sport , dalla temperatura esterna, dagli obiettivi della parte centrale dell’allenamento. Si sviluppa tra 15 e 30 minuti

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La fase principale - centrale

E’ la parte dove si sviluppano pienamente gli obiettivi dell’allenamento e comprende quelle attività che servono a sviluppare o a consolidare la capacità di prestazione sportiva.

Esercitazioni motorie, tecniche tattiche e condizionali considerando le caratteristiche della personalità di ogni singolo, necessarie per una migliore prestazione

La sua durata varia tra 45 e 60 minuti

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La fase conclusiva

Serve ad introdurre e a favorire i successivi processi di recupero e ristabilimento fisico

Riduzione graduale del carico utilizzando esercizi di rilassamento

Riduzione del carico psichico con riduzione della concentrazione

Ristabilimento dei valori pre-carico del sistema cardiocircolatorio e del metabolismo

Chiusura piacevole dell’allenamento

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La Rielaborazione e l’Analisi dell’Allenamento

Immediata Differita

Viene esaminata quale sia stata l’efficacia di una sola seduta di allenamento

Viene esaminata l’azione complessiva della somma di diverse unità di allenamento (macrociclo o microciclo)

Queste rielaborazioni ci permettono di capire

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La Rielaborazione e l’Analisi dell’Allenamento

Se sono stati ottenuti gli scopi prefissi

Se tali scopi corrispondono al livello di prestazione dell’atleta o della squadra

Se sono stati scelti esercizi adeguati

Se sono stati calcolati correttamente il volume e l’intensità degli esercizi

Se sono stati rispettati i tempi di svolgimento del lavoro

Se sono stati utilizzati metodi adeguati

Se è stato utilizzato un corretto rapporto tra carico e recupero

Se non viene eseguita l’analisi dell’allenamento o se è incompleta e superficiale, non sarà possibile dirigere o correggere il processo di allenamento in modo finalizzato, preciso ed efficace

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Il Controllo dell’allenamento

Indica la sintonizzazione mirata di tutte le misure della sua pianificazione, della sua realizzazione, delle gare e della loro

valutazione, dirette al cambiamento dello stato di prestazione sportiva, con l’obiettivo di ottenere prestazioni

migliori e successi nello sport

Include il cambiamento mirato del dato reale

fino a raggiungere il dato programmato

Il controllo è indispensabile se si vuole riuscire ad individuare tempestivamente, attraverso il confronto tra i dati programmati e quelli

reali, quali sono le deviazioni dagli obiettivi del periodo di tempo considerato per introdurre le relative correzioni

Carl - Grosser

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La Valutazione Funzionale

Comprende l’identificazione e la definizione del livello individuale delle componenti di una prestazione sportiva e/o di uno stato di prestazione

sportiva

La Valutazione Funzionale è il presupposto del controllo dell’allenamento

Tra le procedure di valutazione funzionale si possono distinguere:

Questionari e interviste

Osservazioni dell’allenatore attraverso documentazioni, griglie, filmati, analisi al computer

Test motori sportivi

Metodi di psicologia dello sport

Metodi medico-sportivi: cardiologici, fisiologici, biochimici

Metodi anatomo-funzionali

Metodi biomeccanici

Rothig

Grosser - Neumeier

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La Valutazione Funzionale

Controllo Diretto

La registrazione della prestazione sportiva nel suo

complesso e delle sue componenti che rivestono un certo interesse durante

la gara

Grosser - Neumeier

Controllo Indiretto

La registrazione di singole componenti della prestazione, rilevate durante il tempo di allenamento o in situazioni speciali, nei quali vengono

assegnati compiti particolari

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Definizione di lezione

VIENE CHIAMATA LEZIONE E NON ALLENAMENTO

QUANDO IL LAVORO DELL’ISTRUTTORE E’ UNA

PROPOSTA LUDICO-MOTORIA ATTUATA IN FUNZIONE

DI UNA FORMAZIONE PRE-SPORTIVA CHE, SENZA

TRALASCIARE L’EDUCAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI DI

BASE E POSTURALI, ATTRAVERSO L’EDUCAZIONE E LO

SVILUPPO DELLE CAPACITA’ MOTORIE, LA

PARTECIPAZIONE ATTIVA E LA SOCIALIZZAZIONE, SI

INSERISCE IN UNA DIDATTICA METODOLOGICA

PROGRESSIVA CHE RISPETTA PER INTERO IL RITMO DI

APPRENDIMENTO DEI BAMBINI

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La lezione

Caratteristiche

programmata

adeguata

modulata

Criteri

obiettivi chiari ed espliciti

contenuti adeguati e definiti

materiali e strumenti adatti e preparati

metodologia consapevole

gestione gruppi e squadre

divertente

elastica

Ricca e varia

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DIVERTENTE

Forma ludica

Gioco

Gare

Storie per i piccoli

Partita

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Cercare di non proporre in due lezioni consecutive gli stessi giochi/esercizi

Cercare di non proporre consecutivamente le stesse lezioni

Utilizzare in forme differenti tutto lo spazio

Utilizzare tanti attrezzi – codificati e non

Esperienze motorie più varie possibili

RICCA E VARIA

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Cambiare esercizi/giochi programmati se non sono

adeguati al livello di abilità dei bambini

Adattare esercizi/giochi su richieste o spunti

operativi che vengono dai bambini

Inserire regole diverse su esercizi/giochi di matrice

comune

ELASTICA

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Esempio di lezione modulata per i giochi sportivi di squadra

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La lezione modulata

GIOCANDO

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ORGANIZZAZIONE DELLA LEZIONE

FASE DI ATTIVAZIONE

l’istruttore lavora sull’educazione degli schemi motori e

posturali, delle capacità e delle abilità motorie. Può essere

svolta in forma libera, sotto forma di gioco, con piccoli attrezzi

o guidata dall’istruttore con esercizi di coordinazione generale

FASE CENTRALE

dedicata all’insegnamento delle tecniche e delle loro

combinazioni, è importante richiamare il lavoro svolto in

precedenza per consolidarlo e verificarlo.

FASE CONCLUSIVA

dedicata al gioco finale per i più piccoli, alla partita/esercizio di

gara per i più grandi. Quest’ultima dovrà occupare sempre più

spazio nell’ambito della lezione.

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Bibliografia

L’allenamento ottimale Weineck

Calzetti Mariucci

Progettare e gestire l’allenamento sportivo

C. Beccarini – A. Madella

D.A.D. Scuola dello sport

Fondamenti dell’allenamento sportivo R. Manno Giochi Sportivi Lombardozzi-Musella-Balducci-Barigelli Piccin