Progettazione Partecipata a Pinzano

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  • 7/25/2019 Progettazione Partecipata a Pinzano

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    Percorso diPercorso di

    PROGETTAZIONE PARTECIPATAPROGETTAZIONE PARTECIPATA

    Comune di Pinzano al Tagliamento 2014Comune di Pinzano al Tagliamento 2014

    GRAZIE AGRAZIE A

    COMUNE DIPINZANO AL TAGLIAMENTO

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    Percorso di progettazione partecipata Pinzano al Tagliamento 2014

    La carovana nel tempoLa carovana nel tempo

    I n t e s t a z i o n e f o t o

    Siamo un laboratorio di proget-tazione partecipata, un gruppodi persone che si riunito perripensare lo spazio pubblico.

    La carovana nel tempo uno strumento che mette a di-sposizione delle comunit locali

    del Comune di Pinzano al Ta-gliamento, la possibilit di par-tecipare ad un processo di rige-nerazione degli spazi pubblici.

    Lultimo e, nella pagina affianco,

    il primo incontro.

    Chi s iamo

    Il volantino con cui ci siamo pre-

    sentati e che abbiamo distribuito

    per coinvolgere la popolazione

    del territorio

    Il logo delliniziativa.

    3

    Cosa e con ch i lo facciamo

    Facciamo un laboratorio di progettazione partecipata per la trasfor-mazione degli spazi pubblici.

    Ci siamo ritrovati nel tentativo di ricostruire un racconto attraversola presenza delle comunit del territorio. Abbiamo costituito un grup-po di base, allargabile, dove ci siamo chiesti come poter far parteci-pare le altre persone della comunit a questo progetto.

    Ci interessa riflettere e far riflettere sul ruolo che il territorio ha, haavuto ed avr negli stili di vita delle persone che lo abitano.

    Ci interessa costruire, con tutte le cittadine e tutti i c ittadini, una visio-ne evolutiva del paesaggio che ci circonda cercando di prefigurarcieventuali scenari futuri.

    Pensiamo ad interventi piccoli realizzabili senza grosse spese ed inluoghi specifici, a suggerimenti per le amministrazioni, ad ipotesi peril futuro che possiamo cominciare a realizzare ora, con la nostra vo-lont ed il nostro impegno.

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    Abbiamo fatto e facciamo inizia-tive di ascolto dove le personedelle varie comunit ci hannoraccontato e ci racconteranno ivalori dei luoghi, le emozioniche questi evocavano e conti-nuano ad evocare (magari non

    solo nei ricordi), i cambiamentivissuti e quelli auspicati o au-spicabili.

    Apriremo, con le cittadine ed icittadini delle varie comunit,dei tavoli di progettazione as-

    sieme a dei professionisti che civedranno disegnare per realiz-zare i progetti condivisi.

    Cercando la maggior sintoniapossibile con lAmministrazioneComunale proveremo a realiz-zare quattro progetti che vor-remmo fossero stimolo per lafutura configurazione dello spa-

    zio pubblico e della sua utilitsociale. Il frutto del processopartecipativo dopo gli incontrinel territorio. I bisogni, le aspira-zioni, gli interessi e le passioniche animano il territorio.

    Da qui si ripartir per la proget-tazione dello spazio e la pianifi-cazione organica delle sue mo-dificazioni.

    Alcuni momenti degli incont ri sul

    territorio.

    Il blog dove sono caricati i materia-

    li di questa pubblicazione e dove

    aperta la discussione.

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    Di seguito troverai le schede con cui si cercato di rendere evidentile proposte emerse durante gli incontri con la cittadinanza nelle quat-tro Giornate di ascolto nelle piazze del territorio.Sono divise in quattro parti, una per ambito di progetto:

    1.

    Valeriano2.

    Borgo Ampiano

    3. Manazzons

    4. Pinzano al Tagliamento

    Cosha i t ra le mani . . .

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    Il materiale raccolto attraverso il dialogo con le persone che hanno partecipatoalle Giornate di ascolto, oltre a quanto di seguito esposto nelle singole sche-de, ci permettono di avanzare qualche ipotesi su alcuni desideri ed aspettativedi una parte della popolazione del Comune di Pinzano al Tagliamento.

    La partecipazione ai tavoli stata globalmente buona, oltre le aspettative delGruppo di Lavoro al momento della programmazione iniziale dellimpegno aitavoli. Il risultato deve considerarsi necessariamente parziale, in quanto frutto diunindagine a campione (che non pu certo dirsi omnicomprensiva delle diverse

    realt presenti sul territorio) e in quanto non stato possibile riportare qui tuttoquello che abbiamo sentito.

    Le proposte documentate possono lasciare comunque al lettore uno spaccatosignificativo di cosa pensa del luogo in cui vive parte della popolazione del Co-mune di Pinzano. Quanto emerso ai tavoli spesso andato oltre il sentito comu-ne, con una buona analisi delle risorse presenti sul territorio. Uno dei rischi erainfatti quello di ricevere affermazioni vaghe e non collocate territorialmente,ovvero che potessero essere valide per uno qualsiasi dei comuni pedemontani.

    Tuttavia alle singole analisi non sempre sono state associate proposte per valo-rizzare o migliorare quanto evidenziato: ipotizzare azioni concrete per reinven-tare il proprio contesto abitativo apparso difficile, mentre frequente statalespressione di finalit ideali, senza indicazioni su come poterle raggiungere.Da parte di alcune persone addirittura emerso che lunico futuro prevedibileper questo comune una trasformazione da zona residenziale in dormitorio,in cui pernottare tra una giornata di lavoro e laltra.

    A questa non certo entusiasmante prospettiva va aggiunto che si riscontratauna scarsa coesione tra le varie realt associative ed aggregative, limitata adalcune occasioni specifiche. Nonostante vi sia una buona vivacit culturale e unalto numero di associazioni, non esiste unorganizzazione che metta a sistemale tante iniziative n emerge la capacit, da parte delle singole realt, di coordi-

    narsi in modo continuativo ed organizzare le diverse risorse .

    stata infatti evidenziata la mancanza di un connubio tra le varie organizzazio-ni che si ponga come scopo la valorizzazione del territorio nel senso pi ampiodel termine, dai prodotti tipici locali alle risorse culturali e ambientali. Sebbenenegli anni le Amministrazioni Comunali ed il variegato mondo delle associazionisi siano impegnate nella direzione di valorizzare la realt territoriale, sembramancare ancora un ragionamento pi generale che possa integrare strategica-mente tutti i lodevoli tentativi di promozione delle peculiarit del Comune.

    Il racconto delle persone ha evidenziato spesso la poca coesione anche tra isingoli cittadini. Sembra esserci un progressivo abbandono, da parte dei resi-

    denti, dellutilizzo degli spazi pubblici ancora presenti. Il fenomeno di affievoli-mento dei legami comunitari, tipico dei contesti urbani, pare aver ormai raggiun-

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    to anche realt numericamente pi contenute, che sembravano un tempo es-serne immuni. Raramente nelle giornate di ascolto la percezione del propriospazio personale, nonch identitaria, andata oltre la frazione in cui si vive.

    Un ruolo importante nella definizione di queste dinamiche sembra averlo avutoil sisma del 1976, che ha colpito pesantemente anche questo Comune, ridise-gnandone il profilo non solo urbanistico. Molte delle persone presenti ai tavolihanno legato a questo fenomeno lo spartiacque tra uno stile di vita rurale, conla solidariet e le buone pratiche di socializzazione che spesso vi vengono as-

    sociate (talvolta anche idealisticamente), ed una collettivit invece progressiva-mente sempre pi spenta e con difficolt ad aggregarsi che pare caratterizzareil tempo presente. Sicuramente il terremoto del 76 ha inciso significativamentesulla quotidianit della popolazione e sul suo successivo sviluppo, ma riteniamonon possa essere considerato lunica causa di un fenomeno di rimodulazionedella dimensione aggregativa che ha caratterizzato lintera realt italiana e nonsolo. A tal riguardo emersa pi volte lidea che con la ricostruzione il territoriosia migliorato (sia pur con tutti i distinguo e le occasioni mancate) senza peravere come ricaduta la capacit di offrire prospettive future ai suoi abitanti.

    Dal punto di vista della partecipazione va evidenziata la presenza di diversimigranti, nuovi cittadini su cui la valutazione da parte degli abitanti originari delcomune sembra non essere omogenea. Da un lato c stato chi, riconoscendonel territorio scarse risorse dal punto di vista occupazionale, ha espresso il ti-more che non vi sia la possibilit di dare risposta alle esigenze delle nuove fa-miglie. Dallaltro stato evidenziato da varie persone come i migranti, soprattut-to le seconde generazioni, siano presenti e si mettano in gioco nelle varie realtassociative, costituendo una risorsa quanto mai preziosa.

    Infine una breve nota di carattere strutturale per quanto riguarda quello cheviene racchiuso sotto il nome di dissesto idrogeologico, che molte persone han-no citato come uno dei problemi principali del territorio. A questo tema statospesso associato il fenomeno dellavanzamento del bosco in molte delle aree

    prima mantenute a prato o funzionali ad altre attivit di tipo antropico. Si riscon-tra dunque una progressiva diminuzione degli spazi lavorati che, abbandonatiad un rimboschimento non controllato, sono diventati un ulteriore elementoproblematico per i centri abitati.

    Nel contesto fin ora descritto, che globalmente sembrerebbe avvalorare le tesipi pessimistiche, sono emersi anche esempi di pratiche virtuose: realt in gra-do di ricreare spazi socio-aggregativi, recuperare antiche esperienze e offrirenuove opportunit economiche. Anche le situazioni riportate nelle schede diseguito elencate ci appaiono una forte richiesta di non arrendersi a quella chepu sembrare lineluttabile conseguenza dei tempi. La realizzazione di alcunidei punti potrebbe costituire una boccata daria fresca per lintero Comune di

    Pinzano al Tagliamento.

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    1. Valeriano

    1.1 Ritrovo estivoSistemazione dellarea Diga grande sul torrente Rugo

    Diga grande

    Sul torrente Rugo.

    Presenza di uno sbarra-mento delle acque convasca.

    11

    La Diga grande una struttura attualmente utilizzata dai ragazzie dalle ragazze di Valeriano e dintorni come sito di balneazioneestiva.La proposta quella di migliorare laccessibilit al luogo ripulen-dolo dagli arbusti e ripristinando anche il sentiero proveniente dal

    lavatoio evitando cos il percorso sulla strada provinciale. Inoltre,si potrebbero creare delle minime strutture in legno per potersistendere e, nellarea soprastante il Rugo (verso il cimitero), predi-sporre unarea ristoro in cui poter allestire delle griglie.Per intervenire sullarea bisogna coinvolgere i/il privati/o proprie-tari/o del terreno.

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    1. Valeriano

    1.2 Lantica sorgente di ValerianoUn luogo dimenticato a due passi dallabitato

    Ruscello con duefonti che serviva-no labitato diValeriano: neipressi strada an-tica.

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    Poco a nord dellabitato di Valeriano, scorre un piccolo ruscellochiamato Agarut, ai bordi del quale un tempo la gente attingevalacqua potabile da due fonti. La parte finale del corso dacqua raggiunta da unantica strada, tuttora percorribile anche se pocovalorizzata e minacciata dalla vegetazione.

    La zona dellAgarut stata utilizzata per anni come discarica diinerti, e la morfologia del luogo profondamente cambiata.Una proposta di valorizzazione del sito potrebbe consistere nelripristino della zona delle sorgenti e nella pulizia della strada:questa potrebbe proseguire con un guado oltre il Rugo per colle-garsi alla pista forestale che raggiunge la diga grande.

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    1. Valeriano

    1.3 Valorizzazione del bunkerSistemazione del parco e del campetto adiacenti allambulatorio

    Foto del

    Area del centro socialeEugenio Candon edellambulatorio medico.Presenza di un campet-to di gioco usurato daltempo e del centro so-ciale denominatobunker.

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    Il campetto attualmente frequentato soprattutto da giovani co-

    me punto di ritrovo.La pavimentazione dissestata e ledificio del centro sociale inu-tilizzato.La proposta di sistemare la pavimentazione del campetto eripensarlo come spazio multifunzionale: campetto, luogo per con-certi, spettacoli etc.. Inoltre lungo il viale alberato potrebbero es-sere poste delle panchine, attrezzando eventualmente lo spaziocon dei punti per il ristoro (griglia e tavolinetti).La proposta per ledificio del centro sociale di restituirlo comepossibile piazza coperta.Sono da verificare i vincoli e le spese legate soprattutto alla parteriguardante il fabbricato.

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    1. Valeriano

    1.4 Fontana ReginaLa bella di Valeriano

    La fontana situata lun-go il tratto della ex-ferrovia tra Valeriano ePinzano. Si trova ad1km circa dallabitato diBorgo Mizzari in direzio-ne Pinzano, lasciando lastrada interpoderale cheporta alla chiesa dellaSantissima, 150 m circaa sinistra dopo lunicofabbricato che si incon-

    tra sul percorso.

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    Originariamente nel sito era presente una sorgente chiamataPozzo della Regina. Dal 1911 larea di propriet delle Ferroviedello Stato, che mantengono ancora oggi le relative pertinenze.Successivamente alla costruzione delladiacente ferrovia, sonostati fatti i lavori di presa che hanno portato alla realizzazionedellodierna fontana. Da allora, larea non ha mai versato in unostato di abbandono, in quanto le persone di Valeriano hannosempre provveduto a renderla accessibile. Da anni infatti la Fon-tana Regina viene utilizzata come punto di ritrovo campestre perscampagnate ed analoghi momenti conviviali.La proposta progettuale emersa da parte della popolazione loca-le quella di mantenere il sito vivo, continuando la manutenzioneche, come sottolineato, viene portata avanti ancora oggi, per ma-no di singoli cittadini, suscitando linteresse anche dei giovani.Pregevole sarebbe poi la valorizzazione delle diverse sorgentiche sgorgano a poca distanza dal sito dinteresse, cos comelincremento della fattiva fruibilit dellarea stessa e della sentieri-stica che ne consente laccesso. Una delle principali difficoltincontrate dai volontari, vista la dislocazione decentrata rispettoal vicino abitato di Borgo Mizzari, consiste nei ripetuti atti di van-dalismo che si sono susseguiti negli anni e che hanno portato adover pi volte ripristinare quanto gi realizzato.

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    1. Valeriano

    1.5 Cuel di VermenonRipristino della strada

    Area Nord-Ovest delbosco di Valeriano aconfine con il comune diCastelnovo, marcatodalla linea ferroviariaGemona-Sacile.

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    Il Col Verminon compreso tra due strade, ancora percorribilima poco evidenziate e perse nel tempo, che si snodano nel bo-sco a nord di Valeriano.

    Il colle attualmente recintato per favorire il pascolo di bestiamee per la maggior parte ricoperto da bosco.La proposta quella di sistemare e ripristinare la viabilit sterratae forestale in modo tale da riportare alla memoria e allutilit per-corsi dimenticati.Per intervenire sullarea bisogna coinvolgere i/il privati/o proprie-tari/o del territorio.

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    1. Valeriano

    1.6 Unica direzionePossibile istituzione di un senso unico in Via Roma

    Interessa il tratto di stra-da provinciale Via Romacon il possibile sposta-mento della colonnaeretta in onore di Napo-leone nel 1797 che tran-sit per Valeriano duran-te la campagna militare.

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    La strada provinciale attualmente utilizzata come importante viadi trasporto commerciale che collega la Val dArzino a fondo val-le.

    La proposta quella di rendere Via Roma una strada a sensounico togliendo il traffico commerciale e dando pi spazio e valo-re alle attivit artigianali del paese presenti lungo la via.Il traffico pesante verrebbe deviato verso le vie di Sottoplovia eCesare Battisti. Inoltre per favorire ci sarebbe ipotizzabile lospostamento della colonna napoleonica.Per intervenire sullarea bisogna coinvolgere lamministrazioneProvinciale.

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    1. Valeriano

    1.7 Luoghi della memoriaNon dimentichiamoci di S Severo e S. Giovanni

    S. Severo si trovava allinizio della strada che porta a Borgo Miz-zari, mentre S. Giovanni era collocato nellarea del bosco a norddi Valeriano sul limite della zona coltivabile.

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    Il territorio di Valeriano era anticamente delimitato nella suaestensione da luoghi sacri, due dei quali oggi non esistono pi,

    pur essendo ancora presenti nelle memorie degli anziani.La chiesa di S. Severo fu soppressa per decreto napoleonico,rilevata dal demanio, ed in seguito distrutta nel 1806.San Giovanni era meno antica di San Severo, ma entrambe subi-rono la stessa fine.Sarebbe interessante una riscoperta archeologica per portarealla luce eventuali resti e tramandare il ricordo dei luoghi legatialla cultura e alla religiosit popolare.

    Tratto dal libro di Arrigo Sedran ed Enrico Todesco, Valeriano storia e arte

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    1. Valeriano

    1.8 Le sorgenti che non ci sonoPortare alla memoria luoghi di vita popolare

    La fontana si trovava nella zona dellattuale centro sociale e del campetto.Laltra si trovava lungo la strada provinciale che collega Valeriano a Pinzano.

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    Un tempo cera una fontana privata in un cortile di una famigliabenestante che abitava nei pressi dellex asilo (attuale centrosociale) del paese. La fontana, seppur privata, veniva comunqueutilizzata, con il consenso dei proprietari, dalla comunit di Vale-riano come alternativa alla raccolta dacqua nellAgarut. Allo stes-so tempo era anche un punto di ritrovo per i giovani che si ferma-

    vano nei suoi pressi a giocare.Un altro luogo di vita popolare della vecchia Valeriano era la sor-gente che si trovava, poco dopo la prima curva, sulla strada perPinzano. Un tempo questa sorgente era meno importante dellealtre del paese, perch pi distante, e veniva utilizzata principal-mente per scopi agricoli. Il ricordo di questa sorgente rivive in unrigagnolo di acqua che attraversa la strada in periodi di pioggia.

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    2. Borgo Ampiano

    2.1 La Cjase del BorgoMulin di Borc al Pian

    Edificio mulinaro, di co-struzione medievale,sito in Borgo Ampiano alato della strada provin-ciale SP34, nel trattoLestans Valeriano; ilMulino posto a ridossodel ponte sul fiume Co-sa, corso dacqua che

    segna il confine con la-bitato di Lestans.

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    Il Mulino , da sempre, riconosciuto quale momento di identifica-zione e di ritrovo per gli abitanti storici di Ampiano; attorno adesso, nel corso degli ultimi anni, si sono insediati diversi nucleifamigliari provenienti dal circondario, che hanno consolidato que-sta realt abitativa senza, per altro, riuscire, ancora, a farla diven-tare comunit.La memoria storica ci racconta dellimportanza, ormai un po de-caduta, di questo luogo visto non solo come sede di attivit pro-duttive ma anche, e soprattutto, come luogo dincontro, di scam-bio di idee, di esperienze e di opinioni tra gente di diversa e lon-tana provenienza. Riuscire a far rivivere questo luogo come

    contenitore di eventi aperti ed innovativi e, nel contempo, farlosentire come proprio, una sorta di casa comune, per lintero Bor-go, lobiettivo dichiarato di questa proposta.Ci, a partire dalla dichiarata volont dellAmministrazione Comu-nale nel mettere a disposizione sia gli spazi che alcuni eventi inprogrammazione, passando per la vivace e propositiva creativitdi associazioni e singoli, finendo nel paziente, ma determinato,coinvolgimento partecipato di tutte le famiglie alla nuova vita dellaCjase tal Borc.

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    2. Borgo Ampiano

    2.2 Il Parco del MulinoParco del Mulino di Borgo Ampiano

    Vi si pu accedere:

    -sia della strada provinciale SP34, subito dopo il ponte, a de-stra, provenendo da Lestans;

    -sia dalla strada provinciale SP62 di Castelnovo, utilizzando iltracciato ciclo -pedonabile che si imbocca sulla sinistra, acirca ml. 300 dallincrocio con la strada provinciale SP34,direzione Castelnovo.

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    ll Parco del Mulino, gi oggetto di intervento (individuazione ecostruzione di percorsi e parcheggio), da parte dellallora V Co-munit Montana, ha visto, nel tempo, il concretizzarsi di proget-tualit minimali e differenziate: dalla rigenerazione ludica del bo-sco con lausilio delle scuole alla creazione, in loco, di sculture inpietra ad opera di artigiani / artisti.Gi oggi, il Parco fruito da visitatori che ne apprezzano la tran-quillit; la vicinanza del Mulino e il partecipare agli eventi che l s itengono, crea loccasione per far conoscere queste ricchezzanaturalistiche ad un pi vasto pubblico.La possibile costruzione di alcuni giochi per bambini da inserirenellambito, in sintonia con lambiente, ed allinsegna di una Land

    Art autoctona, quanto viene chiesto da pi parti. Accanto a cisi auspica la creazione di alcuni spazi coperti da utilizzarsi a sco-po ludico ricreativo, anche ad integrazione di zone vocate adaccoglienza e strutturate con tavoli panchina e rudimentaligriglie.Viene, altres, prospettata la costruzione di un orologio solare omeridiana analemmatica da situare sul rilevato centrale del Par-co. Laspetto pi interessante di questa progettualit, riguarda lapotenzialit di aggregare attorno allidea figure significative pre-senti sul territorio: dagli abitanti di Borgo Ampiano ai ragazzi fre-quentanti i Centri Estivi, dai bambini delle scuole ad artisti ed arti-giani locali, dal Gruppo di Lavoro della Carovana nel Tempo, airedattori di progettualit per la municipalit.

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    2. Borgo Ampiano

    2.3 La ciclabile con anconaValorizzazione del percorso cicloturistico

    Foto delPista ciclabile che passadi fronte ad unanconavotiva.

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    Gi esiste una pista ciclabile pedemontana, che attraversa lazona agricola fra Valeriano e Borgo Ampiano. Qui si trova unan-tica ancona votiva, dotata di valore storico ma in stato di abban-

    dono.Visto il buon afflusso di ciclisti, una proposta consiste nel recupe-ro dellancona; sarebbe anche possibile costruire un prolunga-mento ciclabile (o comunque sterrato) dal mulino verso Spilim-bergo, utilizzando una traccia gi esistente.

    Entrambe le proposte necessitano la verifica delle propriet, maavrebbero ricadute positive sia sugli abitanti di Borgo Ampianoche sui visitatori. Il collegamento con Spilimbergo potrebbe rap-presentare unalternativa alla strada asfaltata/provinciale.

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    2. Borgo Ampiano

    2.4 Area Industriale Borgo Ampiano.Zone Artigianali ed Insediamenti Produttivisono sinonimo di produttivit e benessere ?

    Unitamente a quella di Pinzano capoluogo, forma il compendio pro-duttivo della Municipalit. E limitrofa allarea golenale del torrenteCosa, in sponda sinistra, lungo la viabilit comunale che, dal Centrodi Borgo Ampiano, scende verso Sud sino ad incrociare la stradaprovinciale SP1 della Val dArzino.

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    Si tratta di unarea cresciuta, nel corso degli anni, a vocazioneindustriale, quasi in sordina, frutto pi di azioni individuali e pri-vate, piuttosto che il risultato di una pianificazione consapevolevoluta dallistituzione pubblica la quale s , praticamente, trovatadi fronte al fatto compiuto. Vi ha contribuito la mancanza, al tem-po, di strumenti urbanistici vincolanti, la vicinanza con il capoluo-go di mandamento, Spilimbergo, e la comodit di accesso e col-legamento con la rete viaria provinciale. Attualmente, vi perman-gono pochissime realt produttive, ed anche queste con notevolidifficolt dovute, con buona probabilit, alla crisi economica chedevasta il paese ma non solo. Alcuni nodi di carattere strutturale

    meritano una pi profonda analisi, vanno ricercate le cause cheaccomunano realt pseudo produttive diverse tra loro per tipo-logia, dimensione, innovazione e quantaltro. Ma siamo sicuri cheil benessere della nostra comunit passi attraverso questo ste-reotipato parallelismo tra produttivit e lo stare bene? E questala realt che ci immaginiamo per il nostro domani? Vogliamo,invece, diventare parte attiva, che arricchisce e determina lescelte e la qualit della vita per il prossimo futuro? Se si, troviamoforme, modi e tempi per costituire una modalit partecipata per-manente; una struttura leggera, quasi informale ma determinantenel definire la visione futura di questi luoghi.

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    2. Borgo Ampiano

    2.5 Ipotesi energeticaRipristino della turbina del Mulino di Borgo Ampiano

    Foto del Mulino

    Area del parco Mulinodi Borgo Ampiano -canale adiacente al mu-lino -opera di presa -turbina produzione ener-gia idroelettrica non fun-zionante.

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    La turbina rappresenta una struttura non utilizzata e costituisceun esempio di archeologia industriale degli anni 30.La proposta quella di ripristinare il funzionamento della turbina,al fine di ottenere la produzione dellenergia elettrica necessariaallilluminazione notturna del Borgo. Oltre a ci potrebbe arricchi-re la valenza del Mulino, introducendo la possibilit di implemen-tare lofferta didattica dello stesso con un laboratorio specificosulla produzione dellenergia elettrica.Per intervenire sulla turbina sarebbe necessario ripristinare laconcessione per lutilizzo delle acque.

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    2. Borgo Ampiano

    2.6 Ampiano e le stradeRiconsiderare la viabilit della frazione

    Foto del

    Criticit nella viabilitdella frazione Borgo

    Ampiano.

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    La frazione di Borgo Ampiano presenta una viabilit basataesclusivamente su strade asfaltate, fra cui due provinciali. Que-ste sono prive di marciapiedi, inoltre ci sono poche strade secon-darie usufruibili dai residenti, e molti passi carrai escono diretta-mente sulla strada principale.Le proposte per migliorare la situazione sono molteplici, e lamaggior parte richiedono interventi istituzionali molto onerosi.Ci sarebbe necessit di una passerella per Lestans, dei marcia-piedi lungo le strade, dei rallentatori per il traffico.

    Alcune idee pi facilmente realizzabili prevedono la creazione e/oil ripristino di sentieri e viabilit ciclopedonale interna alla frazio-ne.

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    3. Manazzons

    3.1 Ritorno a scuolaIl paese si ascolta e ne parla

    Ex scuola e locali sotto-stanti lungo la salita cheporta alla piazza delpaese.

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    La popolazione di Manazzons ha messo in evidenza la mancan-za di un luogo dove potersi riunire e parlare dei problemi e deidesideri della comunit, dove attivare forme di collaborazione edaiuto tra gli abitanti del paese.

    A tale scopo si fatta una visita alla ex scuola situata in prossimi-t del centro del paese dove sono stati rilevati gli spazi seminter-rati sotto l'edificio.L'idea quella di completare e rendere fruibili tali spazi per rea-lizzare un locale ad uso riunioni che sia aperto ma nonpubblico, riservato alle persone del paese e dei centri vicini perle necessit di incontro per discutere e confrontarsi sulle proble-matiche e le emergenze alla comunit e per progettare assiemele azioni da mettere in atto per porvi rimedio-soluzione.

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    3. Manazzons

    3.2 Sot il vertUn muro per incontrarsi

    Vicino alla piazza cen-trale di Manazzons sitrova un muretto chedelimita la strada chearriva in paese.

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    Su questo muretto, un tempo, le persone del paese si fermavano

    a chiacchierare, sedute una vicino allaltra. La valorizzazione diquesto spazio, oggi non pi utilizzato come in passato perchutilizzato come parcheggio, potrebbe rappresentare unopportuni-t per promuovere momenti di incontro tra le persone e una mag-giore socialit allinterno della comunit.Proposta progettuale: valorizzare il muretto gi esistente, peresempio attraverso laggiunta di panchine per rendere pi agevo-le la seduta o creando altri elementi che possano incentivare lafruizione del muro come luogo in cui sostare.

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    3. Manazzons

    3.3 Dall'abbandono a una nuova vitaAccorpare i terreni incolti per il loro riutilizzo

    Appezzamenti di terreno abbandonati

    sot il mr nel mezzo del paese.

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    Nella frazione di Manazzons sono pi d'uno i progetti realizzatidalla comunit locale per abbellire e valorizzare il paese.Uno di questi stato quello di manutenere e coltivare alcuni ap-pezzamenti di terreno abbandonati sot il mr nel centro delpaese, tentativo non andato a buon fine per lostruzione fatta dauno dei proprietari residente allestero.L'azione tuttavia, per la sua modernit e per la coerenza construmenti pianificatori avanzati di sviluppo rurale, merita di essereriproposta.Il progetto si pu articolare in 2 fasi: 1) definire il regolamento per l'utilizzo e la gestione delle proprie-t comuni2) mettere in opera gli strumenti dati dalla legislazione regionaleper laccorpamento dei terreni

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    3. Manazzons

    3.4 Valle della PontaibaTorrenTiAmo

    Possibilit di uno svilup-po turistico a caratteresportivo della valle dellaPontaiba.

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    Il torrente Pontaiba entra nel territorio del Comune di Pinzano alTagliamento e ne scava il terreno formando una serie di pozzenaturali, localmente conosciute con il nome di poes(Po da las

    fedes, Po neri, Po vert, Po taronte la Cune). Lungo il suo per-corso il torrente si getta anche per parecchi metri in una serie dicascate chiamate les Butines, le quali costituiscono un luogo diforte attrazione per i visitatori della zona.La proposta quella di creare i presupposti per attrarre lungo lavallata un turismo di tipo sportivo, che utilizzi il torrente in modonon impattante, ottimizzando la rete di sentieri gi esistente. Dal-la discussione emerso come il torrentismo (canyoning) potreb-be essere una pratica eco-sostenibile di fruizione del corso dac-qua. Il ragionamento si poi esteso anche a quella che potrebbeessere la fruizione dei vicini Arzino e Tagliamento, per pratichesportive come il kayak e la canoa, le quali presuppongono delle

    strutture minime che non intaccherebbero la naturalit dei fiumi etorrenti in cui si svolgerebbero.

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    3. Manazzons

    3.5 La sorgente che non c piChiare, fresche, dolci acqueche dissetar potreste, lo errabondo viandante...

    La sorgente siscorge appena inunansa del sentie-ro che porta alllasommit di Mosen-te. Dalla stradaprincipale che escedal paese, passatoil cimitero, si im-bocca il sentieroche, a sinistra eprima dello scolli-namento, introducenella fitta vegeta-zione. Pi avanti,ad un bivio, occorretenersi a sinistra epercorre poco me-no di un chilometroprima di arrivarealla sorgente.

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    Non c famiglia di Manazzons che non si sia dissetata a quella fon-te. Non cera emigrante che, tornando al paesello, non si recasse,quasi pellegrino, a recuperare una fiasca di fresca acqua. Uno deipunti di riferimento della comunit. Per decenni, lacquedotto cheserviva le fontane del paese, costruito con tubazioni di fortuna da-gli stessi abitanti, venne alimentato dalla sorgente di Mosente; co-me pure vi si abbeveravano gli animali portati a monticare, al pasco-lo su Mosente. Attualmente si pu scorgere a malapena la bocca disorgente, individuandola lungo il tracciato che lacqua segna attra-versando il sentiero ed inumidendolo. Dissesto idrogeologico e pro-gressivo abbandono dei luoghi hanno portato alla distruzione dello-pera di presa impedendone la fruizione abituale.Occorre ripensare in maniera pragmatica, concreta ed attuale alrecupero di quellambito, in particolare della sorgente che ben lorappresenta, con una progettualit, in chiave naturalistica, rivoltaalla valorizzazione dellescursionismo, di un turismo rispettoso esensibile verso la natura.Gruppi di volontariato locale potrebbero, anche utilizzando i modernimezzi telematici, essere i fautori di questo recupero e valorizzazio-ne, che potrebbero trasformarsi con landare del tempo in possibilitconcreta di imprenditoria giovanile.Quale occasione migliore per cimentarsi nella scommessa di vivereil proprio territorio tenendo, in ricordo e rispetto, il passato ma consolide prospettive per il futuro?

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    3. Manazzons

    3.6 Le belle lavanderine...Lavatoio, luogo di incontri e socializzazione, qualche

    pettegolezzo ma senza . gossip.

    Lo si intravede dalla piazza,affacciandosi da Sot il Vert;appare in tutto il suo vissuto,quasi bucolico, splendore.Ci si arriva a piedi percor-rendo un facile sentiero chesi imbocca, a destra salendodella strada principale, su-perato ledificio ex scuoleed entrati nellabitato, appe-na dopo lAncone votiva.

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    l Lavatoio una prezio-sa testimonianza nonsolo degli usi e costumidi un recente passato,ma anche memoria di fatti ed eventi che i nostri nonni ci hannolasciato in eredit. Per noi quasi inconcepibile non avere lac-qua potabile in casa, dover uscire, freddo o caldo che sia, ed arri-vare ad un luogo predestinato per poter lavare i panni; un luogonel quale si ritrovava la comunit, ed accanto allutilizzazioneprimaria, il lavare, si socializzava, ci si scambiava qualche bat-tuta, qualche sberleffo in uno dei pochi momenti di comunicazio-

    ne. Alle volte, in momenti di quiete e sul far della sera, il lavatoioassumeva la funzione anche di abbeveratoio, vi si avvicinava-no qualchi vacje, un mus, dos fedis Oggi non riveste pi queste funzioni, vi sguazzano, felici, piccoletrote immesse allo scopo di vivacizzare lambiente; ma il fedelerecupero ed il consolidamento dei manufatti, che la comunit diManazzons ha fortemente voluto, indice di un sentito e marcatorispetto dei valori, delle memorie e dei sacrifici fatti dalle propriegenti. Unopera, unicona che val la pena valorizzare e far cono-scere, magari attraverso linstallazione, in sito, di apposita cartel-lonistica che pubblicizzi il senso della storia e le storie delle gentidi quei luoghi. Oppure attraverso linserimento del Lavatoio nellecartine dei percorsi itinerari tematici che periodicamente vengo-no pubblicate ai fini della valorizzazione turistica della zona.

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    3. Manazzons

    3.8 Terrazzi e sentieriRiscoprire le colline attorno al paese

    Coltivazioni e sentieri daccesso abbandonati nelle colline di Ma-

    nazzons.

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    Tutto attorno al paese di Manazzons, sulle colline, un tempo ce-rano numerose coltivazioni alloggiate su terrazzamenti costruiticon muretti a secco, in pietra. Questi luoghi erano raggiunti dauna rete di sentieri, ancora in parte percorribili, che collegavano ilpaese con questi luoghi in Monte in Mosente.La proposta di valorizzazione consiste nel recupero e nella ma-nutenzione della viabilit pedonale, eventualmente funzionaleanche ad un futuro, auspicabile, ripristino delle coltivazioni. Ne-cessario il coinvolgimento di volontariato locale ed integrazionecon il progetto di sentieristica comunale gi avviato: per un even-tuale riutilizzo agricolo servirebbe un investimento imprenditoria-le.

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    3. Manazzons

    3.9 Un paese, un giardinoSpazi verdi a Manazzons

    Nel paese di Manazzonsvi sono numerosi giardi-ni, appartenenti a privaticittadini, disseminati intutto il paese e a diffe-renti livelli di altezza,ove possibile trovarevarie specie di piante,floreali e non.

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    E possibile vedere i tanti giardini presenti in paese solo adden-trandosi nei vicoli di Manazzons. Lassenza di una progettualitrelativa a questi spazi fa s che il loro mantenimento continui adessere legato esclusivamente alla buona volont e agli sforzi deiprivati cittadini, senza tradursi in una effettiva risorsa per il paesee con il rischio di una progressiva diminuzione nella cura di taliaree.Proposta progettuale: valorizzare gli spazi verdi di Manazzons,per esempio mediante la strutturazione di percorsi riconoscibiligrazie a segnaletiche di basso impatto, oppure tramite la realiz-zazione di eventi specifici, come potrebbe essere una giornataannuale dei giardini di Manazzons. Un simile intervento potrebbeaumentare lattrattivit del paese.

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    4. Pinzano al Tagliamento

    4.1 La guerra che fu......non la vogliamo pi perci ricordiamo!

    Nel territorio del ColPion, situato nella zonaantistante la stretta diPinzano sul Tagliamen-to, sono presenti diversisiti militari dismessi. Traquesti spicca il SacrarioGermanico, localmenteconosciuto con il nomedi Ossario.

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    La stretta di Pinzano lungo il corso del fiume Tagliamento si dasempre caratterizzata come punto militare strategico. Le battagliecombattute nei secoli sono molteplici e limportanza della suaposizione facilmente riconoscibile anche dalla presenza dei duecastelli di Pinzano e Ragogna. Alla Prima Guerra Mondiale risal-gono invece le fortificazioni funzionali alle batterie di artiglieria sulCol Colat. A queste, nellarea del Col Pion, si aggiungono le pirecenti costruzioni dellincompiuto Sacrario Germanico, posto inessere tra le due guerre per ospitare i caduti austro -ungarici dellaPrima Guerra Mondiale, e le successive fortificazioni che sonoproliferate nel periodo della Guerra Fredda sul medesimo sito. Vasottolineato che solo nel 2001 larea del Col Pion passata dallapertinenza militare a quella civile e da allora sono stati numerosi itentativi di rivalutazione a scopo turistico dellintera area. Degnodi nota il lavoro dellAmministrazione Comunale di Ragognache, operando in sinergia con quella di Pinzano, ha unito i dueterritori attraverso i cos detti Itinerari della Grande Guerra. La proposta progettuale quella di migliorare laccessibilit dellearee militari dismesse presenti nel Comune di Pinzano, valoriz-zando il lavoro delle diverse associazioni locali nella manutenzio-ne di alcuni di questi siti. Il tutto andrebbe poi pubblicizzato met-tendolo a sistema con la gi citata progettualit relativa alla Gran-de Guerra.

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    4. Pinzano al Tagliamento

    4.2 Ri-partenzeValorizzazione

    La stazione ferroviaria diPinzano, attualmente

    non in funzione cos co-me la relativa linea ferro-viaria (chiusa dal 2012)che la collega a Sacilee Gemona, situata allimitare del paese, nonha altri edifici intorno ed dotata di ampi spazi alsuo interno. Allesternodelledificio, di fronteallentrata principale, vi un ampio spiazzo asfal-

    tato.

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    La struttura della stazione, in quanto inutilizzata, costituisce unedificio esposto al progressivo degrado. La sua ubicazione, relati-vamente isolata dalle abitazioni ma facilmente raggiungibile dalcentro del paese, rende questo spazio particolarmente adatto allarealizzazione di eventi che prevedano lutilizzo di musiche e so-norit senza il rischio di arrecare disturbo ai residenti.Per quanto riguarda la linea ferroviaria, nel 2013 la Regione FriuliVenezia Giulia ne ha richiesto formalmente il trasferimento pergestirla autonomamente. Da marzo 2014 stato avviato uno stu-

    dio di fattibilit che vede come protagonista la F.U.C. (FerrovieUdine-Cividale) per il rilancio e il potenziamento della tratta.Proposta progettuale: la stazione potrebbe essere recuperatatrasformandola in uno spazio destinato alla collettivit di Pinzano,per esempio attraverso la richiesta da parte del Comune di otte-nere tale spazio in comodato gratuito dal gruppo R.F.I. (Rete Fer-roviaria Italiana), con successivo affidamento della gestione arealt associative e gruppi locali. La linea ferroviaria potrebbeessere riutilizzata mediante una trasformazione della stessa inpista ciclabile, con un progetto analogo a quello ipotizzato per ilrecupero della linea ferroviaria Pinzano-Casarsa. Tale progettopotrebbe promuovere una maggiore fruizione del territorio comu-

    nale a fini turistici ed escursionistici.

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    4. Pinzano al Tagliamento

    4.3 Rete ciclabile friulanaMigliorare ed integrare le piste cicloturistiche

    Proposte di prosecuzio-ne della pista ciclabilepedemontana esistente,sfruttamento e migliora-mento dei sentieri.

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    Il comune di Pinzano attraversato dalla pista ciclabile pede-montana pordenonese, che per allo stato attuale manca diunintegrazione con le altre ciclabili regionali. Altri problemi sonola condivisione di alcuni tratti con la strada provinciale e la manu-tenzione della pista stessa.La proposta consiste nella prosecuzione dellopera, attraversouna presa di posizione politica che andrebbe incontro alle linee disviluppo di una rete ciclabile gi pianificata dalla regione F.V.G..Oltre alla viabilit ciclabile, il comune presenta una rete sentieri-stica notevole, in parte in fase di valorizzazione, che potrebberappresentare un forte elemento di legame con il territorio sesfruttata e migliorata.

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    4. Pinzano al Tagliamento

    4.4 Qui non c il mare!Ripristinare laccesso allacqua e RI-pensare alla balneazione

    Planimetria 3.4

    Area campo di Pontaiba.Presenza di un cancello e di una sbarra che limitano il passaggio,ora solo pedonale, verso i fiumi Arzino e Tagliamento.

    63

    Attualmente il transito, per chi volesse raggiungere lArzino, consentito solo a piedi.La proposta quella di creare una via di passaggio carrabile pa-rallela allarea del campo di calcio che porterebbe direttamentenei prati ove si trovano delle abbandonate strutture (bagni) usocampeggio usate in passato.La realizzazione di questa via di accesso, assieme al ripristinodei servizi e unadeguata manutenzione dellarea attualmenteutilizzata come parcheggio in occasione di alcune manifestazionipresso il campo da calcio, potrebbero diventare un punto di riferi-mento per la balneazione nei fiumi Arzino e Tagliamento per gliabitanti di Pinzano e non solo (dintorni e turisti che soggiornanoin zona).

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    4. Pinzano al Tagliamento

    4.5 Valorizzazione turisticaUn Comune da visitare

    Sviluppo di pacchetti turistici susingoli temi (es. enogastrono-mia, storia, arte, natura, sport,ecc.) per poter promuovere ilterritorio del Comune di Pinza-no al Tagliamento.

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    Nel Comune di Pinzano sono diverse le possibilit di sviluppoturistico, per i molteplici siti naturali ed antropici presenti e per leeccellenze dei produttori locali.La proposta progettuale quella di mettere a sistema le varierealt, creando pacchetti turistici che rispecchino gli specifici inte-ressi dei possibili fruitori. Il progetto acquisirebbe maggior valorese messo in opera congiuntamente ai Comuni limitrofi. Questo

    avrebbe lo scopo di attrarre un turismo sano, che possa di riman-do trovare un territorio pronto ad accoglierlo anche grazie allin-telligenza imprenditoriale dei cittadini che lo abitano. Un esempioemerso potrebbe essere quello di cambiare la destinazione dusodellex casermetta posta sotto il Col Pion, che attualmente vertein uno stato di abbandono. Potrebbe diventare ad esempio unparcheggio da cui far partire le visite al ponte. Al tempo stessofavorirebbe la fruizione della rinnovata sentieristica locale, attra-verso la quale possibile muoversi toccando molti dei punti diinteresse presenti nel Comune. Nel sito potrebbero essere mes-se a disposizione informazioni relative a mirati percorsi tematicifruibili anche grazie alleventuale noleggio di biciclette o di ba-

    stoncini per la camminata nordica (o Nordic Walking).

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    4.6 Punti di incontro atr par Pinan.

    Incroci, piccole piazze, cortiletti: nel paese di Pinzano, in areelimitrofe al centro, vi sono numerosi spazi che, in passato comeoggi, costituiscono luoghi di ritrovo spontaneo di giovani e menogiovani.

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    Tali aree, pur facilmente raggiungibili, proprio in quanto non sonocentrali rischiano di essere progressivamente sempre meno uti-lizzate e valorizzate.Proposta progettuale: incentivare lutilizzo di tali luoghi quali puntidi incontro e di ritrovo informale, attrezzandoli con semplici ele-menti di arredo funzionale che ne rendano pi comoda la fruizio-ne (per esempio panchine, cestini, ecc.). La proposta potrebbepromuovere pratiche di socializzazione tra le persone che abita-no Pinzano e una rivitalizzazione del paese stesso.

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    4. Pinzano al Tagliamento

    4.7 Valorizziamo gli incontriValorizzazione dellarea giochi presso il bocciodromo

    Area bocciodromo.Presenza di un campet-to di gioco, di giochi perbambini in decadimentoe spazi aperti.

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    Larea situata alla periferia del centro di Pinzano dove si svi-luppata la pi recente e giovane urbanizzazione. Qui sono giesistenti le strutture che andrebbero sistemate (aggiustare e co-lorare i giochi per bambini, mettere delle porte nel campetto, va-lorizzare lo spazio delle panchine e lo spazio dietro il bocciodro-mo predisponendoli per accogliere piccoli spettacoli e/o manife-stazioni come feste e sagre, ecc.).

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    4.8 Il lavoro che non c piRipensare lo sviluppo della zona artigianale

    Uno dei sitiIndustrialiabbandonati

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    La crisi economica/finanziaria e il disordine pianificatorio hannodeterminato il problema delle zone industriali abbandonate inaree rurali non vocate allindustria, aree che soffrono ora dellaparticolare debolezza di avere un ambiente degradato oltre al

    fatto di non saper cosa fare di esse e soprattutto di come farlo.La speranza ovviamente quella di vedere un giorno questearee funzionali al mantenimento di posti di lavoro, magari legatiad esperienze di gestione sostenibile del territorio e dellecono-mia solidale.Lipotesi quella di utilizzare spazi e servizi per avviare un labo-ratorio che si impegni sul fronte della ricognizione dei bisogni edelle progettualit imprenditoriali con attenzione particolare alleimprese che operano su una economia di territorio e sulla gestio-ne economica dei beni comuni.

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    4. Pinzano al Tagliamento

    4.9 Lantica locanda in piazzaRiaprire lo storico locale

    Locanda Centrale allostato attuale.

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    La locanda chiusa, situata in posizione preminente nella piazza diPinzano, vista dagli abitanti quale simbolo del declino subtodal paese e una delle ragioni dellisolamento e della mancanza difrequentazioni e contatti esterni riscontrabile in questi ultimi anni.

    Esistono invero nella frazione altri locali pubblici, uno dei quali apochi passi dalla locanda, ma per dimensioni, servizi ed orariapplicati non sono paragonabili alle potenzialit della locanda.Il progetto pu consistere nel ricercare e creare uno strumentoeconomico, anche nellambito di una societ pubblica-privata,che sostenga un progetto di riuso del fabbricato che rischia diessere, tra qualche tempo, una evidente rovina nel bel mezzo delpaese.Si tratta di una classica azione da comitato che opera in difesadei valori della comunit e che supporta la ricerca di soluzionialternative al di la del fatto che gi dei tentativi sono stati fatti perrisolvere il problema.

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    4.10 Il CastelloIl guardiano di Pinzano

    Ripristino accessibilit al colle Castello di Pinzano.

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    Un tempo collina tenuta a prato, il rilievo su cui situato il Castel-lo di Pinzano stato partecipe del fenomeno di fitto rimboschi-mento che ha interessato gran parte del territorio. Questo ha por-tato al parziale deterioramento dei resti del castello e si asso-ciato ad un progressivo abbandono del sito. Le AmministrazioniComunali hanno perci provveduto innanzitutto ad acquisire le

    aree prima private, per poi attivare percorsi che garantissero ilmantenimento dellarea e il recupero di quanto ancora presente.Ci ha comportato una rivalorizzazione del sito nel suo comples-so, ma al contempo, lapertura di cantieri, ha limitato la libera frui-bilit del colle.La proposta progettuale quella di valutare formule che permet-tano ai cittadini di poter accedere al colle. Ripristinando la sentie-ristica locale: dalla strada che sale dalla piazza (le Pedrade) ed,allopposto, dalla provinciale passando per les Fontanates, dovead un certo punto il tracciato si perde e si deve costeggiare il col-le. Una volta conclusi i lavori lipotesi emersa ai tavoli anchequella di organizzare eventi e feste come gi era stato fatto in

    passato.

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    Bene!

    Viste le informazioni raccolte e viste le proposte chestiamo condividendo a questo punto si tratta di sceglierequali interventi possiamo prendere in considerazione perdecidere poi come realizzarli.

    Per queste scelte e queste decisioni che vorremmo por-tassero alla realizzazione del progetto chiediamo la tuapartecipazione.

    Ci puoi contattare scrivendo una mail a:

    [email protected]

    Oppure visitando il nostro blog:

    http://lacarovananeltempo.noblogs.org/

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    Percorso di PROGETTAZIONE PARTECIPATAnel Comune di Pinzano al Tagliamento

    La carovana nel tempo.La carovana nel tempo.

    c/o "Agriturismo Antica Dimora"c/o "Agriturismo Antica Dimora"Via Roma, n. 87Via Roma, n. 87 --ValerianoValeriano

    33094 Pinzano al Tagliamento (PN)33094 Pinzano al Tagliamento (PN)

    http://www.ilprogetto.biz/http://www.ilprogetto.biz/[email protected]@ilprogetto.biz

    Tel. +39 334 6251738Tel. +39 334 6251738