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Piano dell’Offerta Formativa - a. s. 2012/2013 - Liceo Scientifico e linguistico “A. Vallone” Galatina 17 PROGETTAZIONE CURRICOLARE Il riordino dei Licei e l’attuazione della Riforma pag. 18 I percorsi didattici pag. 25 Verifica e valutazione degli apprendimenti pag. 29 Ammissione alla classe successiva e agli Esami pag. 33 Il sistema dei crediti pag. 36

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Piano dell’Offerta Formativa - a. s. 2012/2013 - Liceo Scientifico e linguistico “A. Vallone” Galatina

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PROGETTAZIONE CURRICOLARE

Il riordino dei Licei e l’attuazione della Riforma pag. 18

I percorsi didattici pag. 25

Verifica e valutazione degli apprendimenti pag. 29

Ammissione alla classe successiva e agli Esami pag. 33

Il sistema dei crediti pag. 36

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Il Regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010 n° 89 dispone il

nuovo ordinamento dei Licei.

In virtù di tale Decreto, dall’anno scolastico 2010/2011, vengono progressivamente ad esaurirsi le diverse

sperimentazioni vigenti (tradizionale, bilinguismo, PNI, chimico, maxisperimentazione linguistica) e, a partire

dalle classi prime, l’identità formativa del Liceo Vallone si articola in:

1. Liceo Scientifico,

2. Liceo Scientifico con opzione “Scienze applicate”,

3. Liceo Linguistico.

Il Regolamento sulla riforma dei Licei (D.P.R. 15 marzo 2010 n°89) stabilisce la durata del corso di studi di

tutti e tre gli indirizzi in cinque anni, con una articolazione strutturata in due bienni e un quinto anno.

1° anno

2° anno

3° anno

4° anno

5° anno

I piani di studio previsti dal nuovo ordinamento per i tre percorsi liceali, che di seguito riportiamo

integralmente, hanno una durata di:

- n° 891 ore nel primo e secondo anno;

- n° 990 ore nel terzo, quarto e quinto anno.

Il RIORDINO dei LICEI e l’ATTUAZIONE della RIFORMA

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PIANO di STUDI LICEO SCIENTIFICO - Nuovo Ordinamento PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO 5^anno

ATTIVITÀ e INSEGNAMENTI OBBLIGATORI 1^anno 2^anno 3^anno 4^anno 5^anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e geografia 3 3 ----------- --------- --------

Storia -------- --------- 2 2 2

Filosofia -------- --------- 3 3 3

Matematica* 5 5 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali ** 2 2 3 3 3

Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

TOTALE ORE SETTIMANALI 27 27 30 30 30

TOTALE ORE ANNUALI 891 891 990 990 990

* Con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra *** CLIL al quinto anno

PIANO di STUDI LICEO SCIENTIFICO - Nuovo Ordinamento con opzione SCIENZE APPLICATE ATTIVITÀ e INSEGNAMENTI OBBLIGATORI PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO 5^anno

1^anno 2^anno 3^anno 4^anno 5^anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e geografia 3 3 --------- --------- --------

Storia -------- --------- 2 2 2

Filosofia -------- --------- 2 2 2

Matematica 5 4 4 4 4

Informatica 2 2 2 2 2

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali * 3 4 5 5 5

Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

TOTALE ORE SETTIMANALI 27 27 30 30 30

TOTALE ORE ANNUALI 891 891 990 990 990

* Biologia, Chimica, Scienze della Terra ** CLIL al quinto anno

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Le innovazioni più significative introdotte negli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore negli ultimi

anni, ossia:

• l’innalzamento dell’obbligo di istruzione, introdotto con la legge del 26 dicembre 2006 n°296

(articolo 1, comma 622) e precisato sul piano formativo dal D.M. 22 agosto 2007 n° 139 con il

relativo Documento tecnico e i due connessi allegati (Allegato n° 1 del Documento tecnico – Gli assi

culturali e Allegato n° 2 del Documento tecnico – Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine

dell’istruzione obbligatoria);

• il riordino dei Licei, stabilito con il già citato D.P.R. 89/2010 (Schema di Regolamento recante

“Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei”);

sono state, nella nostra scuola, oggetto di attenzione e approfondimento ed hanno danno un forte

impulso alla rielaborazione delle programmazioni disciplinari.

Con la consapevolezza che ”l’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il

pieno sviluppo della persona nella costruzione di sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di

una positiva interazione con la realtà naturale e sociale” (Cfr. Documento tecnico) è stato ipotizzato il

seguente piano di lavoro che all’interno dei quattro assi culturali (1. Asse dei linguaggi, 2. Asse

Matematico, 3. Asse Scientifico-tecnologico e 4. Asse Storico-sociale) vede collocate le competenze di

base preposte alla maturazione delle otto competenze chiave di cittadinanza.

PIANO di STUDI LICEO LINGUISTICO - Nuovo ordinamento

ATTIVITÀ e INSEGNAMENTI OBBLIGATORI PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO 5^anno

1^anno 2^anno 3^anno 4^anno 5^anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 2 2 -------- -------- --------

Lingua e cultura straniera 1* 4 4 3 3 3

Lingua e cultura straniera 2* 3 3 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3* 3 3 4 4 4

Storia e geografia 3 3 ------- -------- ---------

Storia ------- ---------- 2 2 2

Filosofia ------- ---------- 2 2 2

Matematica ** 3 3 2 2 2

Fisica ------- --------- 2 2 2

Scienze naturali*** 2 2 2 2 2

Storia dell’arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

TOTALE ORE SETTIMANALI 27 27 30 30 30

TOTALE ORE ANNUALI 891 891 990 990 990

* Sono comprese 33 ore annuali (un’ora la settimana) di conversazione col docente madrelingua

** Con Informatica al primo biennio

*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

**** CLIL dal terzo anno

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Il modello di progettazione, elaborato sulla base dei documenti allegati al D.M. n° 139, nel

sintetizzare gli elementi fondamentali che caratterizzano l’innalzamento dell’obbligo di istruzione,

tratteggia l’ipotesi di un curricolo in cui le discipline di studio sono orientate verso l’acquisizione di

competenze certificabili, in un’ottica integrata di saperi e competenze.

Attraverso l’adozione di tale modello, si apre la prospettiva del possibile superamento di una

scuola pensata in chiave disciplinare a favore di una scuola di tipo transdisciplinare.

I saperi disciplinari vengono pertanto affrontati all’interno di una visione unitaria del processo

formativo, in modo tale che, attraversando tre livelli:

1. la sfera intra-personale (costruzione di sé),

2. la sfera interpersonale (corrette e significative relazioni con gli altri),

3. e la sfera meta-personale (interazione con la realtà naturale e sociale),

possano generare nuovi apprendimenti.

In questo modo diventa possibile evitare il rischio della frammentazione e, contestualmente, rendere

praticabile la prospettiva di un sapere integrato.

Pertanto, la lettura approfondita dei seguenti documenti:

1) Indicazioni nazionali (art. 10, comma 3 DPR 15 marzo 2010, n° 89);

2) Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del (18 dicembre 2006);

3) Profilo educativo culturale e professionale dello studente (Allegato A al Regolamento dei Licei);

ha rinforzato la consapevolezza che in assenza di “programmi” ministeriali enciclopedici e ipertrofici,

l’autonomia della scuola deve tradursi in competenza progettuale e responsabilità condivisa.

Il processo di elaborazione messo in atto ha permesso di:

- collocare l’impegno di progettazione dell’Istituto all’interno di uno scenario politico-culturale,

fortemente caratterizzato dai principi ispiratori della strategia di Lisbona;

- comprendere il legame strutturale esistente tra PECUP (Profilo educativo culturale e

professionale dello studente) e Indicazioni nazionali;

- precisare i risultati di apprendimento da far raggiungere agli studenti frequentanti;

- elaborare strumenti di verifica-valutazione rispettosi dei vincoli normativi e, al tempo stesso,

funzionali a sostenere un percorso formativo scandito da significatività e adeguatezza.

Con specifico riferimento a quest’ultimo punto, assolutamente pregnanti e ineludibili si sono

confermate le cinque aree “fortemente comunicanti ed interrelate” (Area Metodologica; Area Logico-

Argomentativa; Area Linguistica e Comunicativa; Area Storico-Umanistica; Area Scientifica,

Matematica e Tecnologica) in cui sono organizzati i risultati di apprendimento comuni a tutti i

percorsi liceali.

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Nella formazione di uno studente è infatti irrinunciabile:

- l’acquisizione di un metodo di studio autonomo ed efficace (1. Area metodologica);

- la maturazione di un pensiero critico che permetta rigore logico e capacità argomentativa (2.

Area logico-argomentativa);

- la padronanza della lingua italiana, coniugata ad una apprezzabile competenza in una lingua

comunitaria e all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (3. Area

linguistica e comunicativa);

- la conoscenza delle istituzioni nazionali ed europee, dei processi storico-geografici che le

hanno determinate, dei metodi e degli strumenti che permettono l’analisi in prospettiva

sincronica e diacronica, della cultura, dell’arte e della storia delle idee (4. Area storico

umanistica);

- la fruizione e l’utilizzo del linguaggio matematico, di quello scientifico e di quello informatico e

telematico (5. Area scientifica, matematica e tecnologica).

Forti ricadute sul piano formativo ha, inoltre, il nesso strutturale tra i risultati comuni a tutti i

percorsi liceali appena richiamati e i risultati specifici dei tre indirizzi di studio presenti nel Liceo

Vallone.

La nostra scuola, infatti, in quanto “LICEO” promuove tutte le competenze che compongono il

Profilo Educativo, Culturale e Professionale dello studente; mentre, in quanto diversamente

aggettivato (“SCIENTIFICO”, con opzione “SCIENZE APPLICATE” e “LINGUISTICO”), si caratterizza in

virtù dell’impegno di interpretazione di tali componenti del Profilo da tre diversi punti di vista.

AREA METODOLOGICA

AREA LOGICO-ARGOMENTATIVA

AREA LINGUISTICA e COMUNICATIVA

AREA STORICO-UMANISTICA

AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA e

TECNOLOGICA

Risultati di

apprendimento

comuni a tutti i

percorsi liceali

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Nello specifico, l’esperienza formativa del Liceo Scientifico si configura come itinerario

attraverso cui lo studente approfondisce le problematiche riguardanti l’interazione tra cultura

umanistica e cultura scientifica e matura la padronanza delle conoscenze e dei metodi della

matematica e delle scienze sperimentali. Nel corso dello stesso, lo studente acquisisce conoscenze,

abilità e competenze funzionali alla comprensione dello sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica

e delle interazioni tra le diverse forme del sapere.

L’esperienza formativa del Liceo Scientifico con opzione “Scienze applicate” si qualifica come

risposta significativa ad una domanda sociale di formazione fortemente orientata verso l’acquisizione

di “competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico – tecnologica,

con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche e biologiche e all’informatica”

(cfr. art. 8, comma 2 D.P.R. 15 marzo 2010 n° 89).

Il percorso formativo del Liceo Linguistico essendo finalizzato allo studio di più sistemi

linguistici e culturali, permette allo studente di approfondisce e sviluppare conoscenze, abilità e

competenze necessarie all’acquisizione della padronanza comunicativa in tre lingue straniere e per

comprendere criticamente l'identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse. (cfr. art. 6,

comma 1 D.P.R. 15 marzo 2010 n° 89).

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All’interno del nuovo scenario delineato dalla Riforma dei Licei, la progettazione didattica di

ciascun docente si sviluppa con riferimento costante ad alcune linee d’azione, collegialmente

condivise e partecipate, che sostengono l’identità progettuale dell’Istituto:

1. accertamento delle conoscenze in ingresso degli alunni;

2. presentazione alla classe delle linee di programmazione generale;

3. esplicitazione degli obiettivi propri delle singole discipline e delle unità di apprendimento

(UDA);

4. esplicitazione degli obiettivi delle singole verifiche e dei criteri di valutazione;

5. impegno a privilegiare l’approccio interdisciplinare;

6. abitudine al contatto diretto con i testi;

7. utilizzo costante dei laboratori come strumenti di ricerca, sperimentazione e verifica,

individuale e collettiva, di ciò che si apprende;

8. sviluppo della collaborazione all’interno del gruppo, della classe e dell’Istituto;

9. diversificazione delle strategie di recupero individuale e collettivo degli apprendimenti

(interventi in itinere, fermo didattico, box didattico, IDEI, attività individualizzata, lavoro di

gruppo).

Tali linee d’azione, sostenute da una gestione corretta e oculata delle risorse materiali e umane

di cui dispone l’Istituto, permettono a docenti e studenti di impegnarsi nel perseguimento degli

obiettivi di apprendimento programmati, con la consapevolezza di lavorare all’interno di una

comunità scolastica attenta ai bisogni formativi di tutti e di ciascuno.

La programmazione dei percorsi formativi nel loro insieme e degli interventi didattici nella loro

singolarità costituiscono un impegno di forte spessore professionale per tutti i docenti del Liceo che,

per evitare incongruenze e sovrapposizioni, seguono un tracciato che:

1. parte dalle indicazioni generali deliberate dal Collegio dei docenti;

2. assume contorni più netti nei Dipartimenti disciplinari,

3. si traduce in determinazioni più specifiche nei Consigli di classe,

4. trova la sua più puntuale definizione nei piani di lavoro dei singoli docenti,

5. si apre alla condivisione e possibilità di controllo da parte degli studenti attraverso il

"contratto formativo".

L’attività riguardante la progettazione curricolare per l’anno scolastico in corso (2012-2013) ha

impegnato il Collegio dei docenti ad adottare una serie di delibere riguardanti:

a) l’intero percorso quinquennale del Liceo;

b) il quinto anno in vista degli Esami di Stato.

I PERCORSI DIDATTICI

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Per quanto concerne il punto “a”, il Collegio ha definito:

- finalità e criteri generali dell’attività di progettazione, in coerenza con la natura formativa del

curricolo liceale e le specificità degli indirizzi;

- divisione dell’anno scolastico in un trimestre (dal 13 settembre al 12 dicembre 2012 per un totale

di 83 giorni) e un pentamestre (dal 13 dicembre 2012 all’8 giugno 2013 per un totale di 122 giorni).

- curricolo obbligatorio e integrativo, comprensivo dei percorsi pluridisciplinari, degli interventi di

recupero ed approfondimento, di strumenti didattici, tempi, criteri, modalità di verifica e

valutazione delle attività;

- scansione oraria delle lezioni;

- numero e tipologia di prove di verifica (scritte, orali, pratiche, grafiche) per ciascun trimestre, ai

sensi delle Circolari Ministeriali n° 94 del 18 ottobre 2011 e n° 89 del 18 ottobre 2012 ;

- criteri di ammissione alla classe successiva;

- sistema di crediti scolastici e formativi.

Per quanto concerne il punto “b”, in vista dell’Esame di Stato, il Collegio ha esplicitato forme e

modalità per potenziare l’impegno del Consiglio di classe di:

- promuovere comportamenti didattici comuni e coerenti;

- rimodulare alcune dimensioni dei programmi disciplinari, con l’individuazione di percorsi didattici

funzionali alle scelte culturali degli allievi;

- condividere strategie operative e metodologiche per la costruzione-somministrazione di prove

scritte;

- preparare agli Esami di Stato gli studenti delle classi quinte anche attraverso simulazioni della

terza prova e del colloquio.

La progettazione curricolare ha, inoltre, trovato nei Dipartimenti disciplinari la sede in cui il corpo

docente ha conferito ai percorsi formativi i caratteri dell’EFFICACIA, della CONTROLLABILITÀ e della

FLESSIBILITÀ.

In tale sede sono stati definiti:

- obiettivi formativi e didattici trasversali e specifici delle discipline;

- percorsi pluridisciplinari;

- moduli didattici per classi parallele;

- metodologie e strumenti del processo di insegnamento/apprendimento;

- strategie di verifica e valutazione per classi parallele, con riferimento a standard minimi in termini

di conoscenze, competenze e capacità;

- modalità di utilizzo dei laboratori;

- attività e progetti curricolari integrativi ed extracurricolari per l’ampliamento dell’offerta

formativa;

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- modalità di fruizione delle attività di recupero, sostegno e potenziamento;

- percorsi di flessibilità (DPR 275/99).

I Consigli di classe hanno adottato la programmazione dei dipartimenti disciplinari (Allegato n°1)

declinandola sulle esigenze delle classi di pertinenza, riservando una particolare attenzione a:

- stesura del contratto formativo;

- verifica della coerenza degli obiettivi disciplinari con il livello della classe;

- precisazione delle attività integrative e complementari;

- definizione delle attività di recupero, sostegno ed eccellenza;

- determinazione degli obiettivi socio-comportamentali;

- programmazione dei viaggi d’istruzione e delle attività extra-scolastiche.

Ulteriore punto di attenzione nella progettazione curricolare è rappresentato dalle

problematiche connesse al recupero e potenziamento degli apprendimenti che costituiscono, da

sempre, un ambito di interesse privilegiato che viene affidato, non al singolo docente, ma all’intero

Collegio che se ne fa carico prevedendo, sin all’inizio dell’anno scolastico, un sistema organico di

soluzioni didattico-organizzative funzionali a risolverne le problematiche sottese.

Dal punto di vista procedurale, è il singolo docente che, nel quotidiano lavoro d’aula, in base al

feedback fornito in forma esplicita o implicita dagli studenti, registra le situazioni di criticità e, in

sede di Consiglio di classe, le sottopone all’attenzione dei colleghi contitolari della stessa. È questa la

fase in cui si effettua una diagnosi accorta delle carenze rilevate e delle cause che le determinano con

una particolare attenzione per le metodologie didattiche adottate in relazione agli stili di

apprendimento dei singoli allievi.

Sulla base della gravità delle situazioni analizzate e delle risultanze emerse, si individuano le

strategie di recupero ritenute più adatte al fronteggiamento delle difficoltà.

Nello specifico possono essere previsti:

1. INTERVENTI in ITINERE che si traducono in approfondimenti e richiami di tematiche e argomenti

già trattati, a favore del singolo studente nel corso dell’ordinario lavoro curricolare. Non si tratta,

tuttavia, di pura e semplice ripetizione di lezioni, poiché gli interventi a sostegno degli allievi in

difficoltà, in virtù del ricorso a metodologie didattiche alternative e a soluzioni organizzative che si

ispirano ai principi della peer education tendono a qualificarsi, per tutti, come efficaci opportunità

di potenziamento dei saperi. Il sostegno in itinere, attraverso forme appositamente studiate e

modalità applicative intenzionalmente predisposte, permette di trasformare in risorsa le

differenze dei tempi di apprendimento, i dislivelli di profitto e le carenze di preparazione. Tali

interventi, nel corso degli anni, hanno acquisito fisionomia e spessore determinando una maggiore

assunzione di responsabilità sia da parte dei docenti che da parte degli studenti.

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2. Una seconda modalità di recupero è affidata al FERMO DIDATTICO che consiste in un periodo di

durata variabile nel corso del quale uno o più docenti di una classe, preferendo la profondità

all’estensione, rielaborano assieme agli studenti, alcuni percorsi disciplinari, permettendo così,

sia il recupero che l’approfondimento di alcuni segmenti didattici.

3. Una terza modalità di recupero è la frequenza del BOX DIDATTICO: un’attività flessibile di

supporto, tramite sportello, in orario extracurricolare. Si tratta di un supporto temporaneo per

gli allievi, sia per azioni di chiarimento ed approfondimento, che per lavori finalizzati a specifiche

attività. Il box funziona su richiesta degli studenti, anche con insegnanti diversi dai propri, con un

numero minimo di tre e massimo di 5 alunni e indicazione preventiva dell’argomento/i

richiesto/i.

4. La nostra scuola, infine, in applicazione del DM 80/2007, dell’OM 92/2007 e del DPR 122/09, offre

la possibilità di frequentare i CORSI IDEI (Interventi Didattici, Educativi ed Integrativi) agli studenti

che presentano insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle

carenze rilevate.

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I processi di verifica e valutazione degli apprendimenti, all’interno del nostro Liceo, da sempre

oggetto di impegno e attenzione costanti, sono regolamentati da una specifica delibera adottata in

sede di Collegio dei docenti (Atto di deliberazione n° 8 del 30 ottobre 2012 su “Sistema di valutazione degli

apprendimenti).

Tale delibera è il punto di arrivo di un impegno di durata pluriennale che ha permesso di

predisporre e collaudare varie tipologie di prove di verifica, di diversificarle in relazione agli scopi e di

rimodularle costantemente in funzione di una sempre maggiore efficacia, anche in relazione agli

impegni richiesti dall’Esame di Stato, la cui riforma ha sollecitato la ricerca di nuovi modelli e ne ha

favorito l’applicazione.

Le prove predisposte nei diversi ambiti disciplinari vengono somministrate con cadenza

periodica e distribuite in relazione al tipo di valutazione da attuare e allo sviluppo dei percorsi

formativi.

Con riferimento alla dimensione diacronica sono individuabili in:

1. prove d’ingresso, relative alla fase della VALUTAZIONE DIAGNOSTICA, utilizzate all’inizio

dell’anno scolastico ai fini dell’accertamento dei prerequisiti posseduti da ciascun allievo, alla

delineazione della situazione di partenza di ciascun gruppo-classe e alla scelta dell’approccio

metodologico più adeguato per l’avvio del percorso formativo;

2. prove in itinere, relative alla fase della VALUTAZIONE FORMATIVA che, accompagnando ogni

itinerario disciplinare, permettono di monitorare il processo di insegnamento-apprendimento e

di rimodulare le strategie didattiche adottate;

La VERIFICA-VALUTAZIONE degli APPRENDIMENTI

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3. prove finali, relative alla fase della VALUTAZIONE SOMMATIVA, collocate al termine di ciascun

modulo o di alcuni suoi segmenti (UDA) con lo scopo di accertare i risultati conseguiti da ogni

studente.

In ciascuna fase dell’anno scolastico e per ciascuna tipologia di valutazione su indicata (Diagnostica,

Formativa e Sommativa), come si evince dal diagramma sottostante, si fa ricorso ad una pluralità di

prove di verifica.

Il Collegio dei docenti ha deliberato le tipologie di prove da somministrare, in piena coerenza con la

circolare ministeriale 18 ottobre 2011, n° 94 e l’Allegato A della stessa.

INSEGNAMENTI INDIRIZZI TIPOLOGIA di PROVE

Scritta Orale Pratica Grafica

Disegno e storia dell’arte Liceo Scientifico e Liceo Scienze Applicate X X

Italiano Tutti e tre gli indirizzi X X

Lingua e cultura latina Liceo Scientifico X X

Lingua latina Liceo Linguistico X X

Lingue straniere Tutti e tre gli indirizzi X X

Storia e Geografia Tutti e tre gli indirizzi X

Matematica con Informatica Liceo Scientifico e Liceo Linguistico X X

Matematica Liceo Scienze Applicate X X

Fisica Liceo Scientifico e Liceo Scienze Applicate X X

Scienze naturali Liceo Linguistico X

Scienze naturali Liceo Scientifico e Liceo Scienze Applicate X X

Scienze motorie e sportive Tutti e tre gli indirizzi X X

Informatica Liceo Scienze Applicate X X

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Con riferimento al numero di prove per ciascuno dei due periodi in cui è articolato l’anno scolastico

(Trimestre e Pentamestre) e ai comportamenti valutativi da assumere in varie situazioni, ha deliberato

quanto riportato nella successiva tabella.

Numero di prove di verifica

Trimestre

- N° 2 prove scritte e almeno 1 prova orale per le discipline con valutazione scritta e orale

- N°2 prove orali (di cui eventualmente una sotto forma di test scritto) per le discipline che prevedono solo l’orale

Pentamestre

- N° 3 prove scritte ed almeno 3 prove orali (di cui eventualmente una sotto forma di

test scritto) per le discipline con valutazione scritta e orale - N° 3 prove orali (di cui eventualmente una sotto forma di test scritto) per le

discipline che prevedono solo l’orale

Prove di ingresso

Nelle CLASSI PRIME e nelle classi successive cui il docente è assegnato per il primo anno: prove di tipo trasversale con valore esclusivamente conoscitivo, nei primi 15 giorni di scuola, ai fini della predisposizione dei piani di lavoro disciplinari.

Nelle CLASSI SUCCESSIVE: ripetizione dei programmi svolti nell’anno precedente e somministrazione di prove di verifica entro i primi 40 giorni.

Valutazione in sede di scrutinio

Liceo Nuovo Ordinamento - Classi prime, seconde e terze: Voto Unico sia nel primo che nel secondo scrutinio

Liceo Vecchio Ordinamento - Classi quarte e quinte: Voto Scritto e Orale nel primo scrutinio e voto unico nel secondo scrutinio.

Recupero prove scritte

- Recupero (se necessario) della prova scritta nel primo giorno utile

- Prova equivalente (ma non uguale) della stessa tipologia e con lo stesso livello di difficoltà.

Preparazione agli Esami di Stato

- n° 2 simulazioni di terza prova nel corso del pentamestre su discipline diverse, massimo 5, da concordarsi in sede di Consiglio di classe.

- n° 1 simulazione del colloquio orale, alla fine del pentamestre .

Nella stessa delibera sono state adottate le griglie di correzione-valutazione delle varie prove di

verifica che si somministrano nel corso dell’anno scolastico. (Allegato n°2)

Ogni fase dell’attività di verifica si fonda sul coinvolgimento degli studenti e sulla loro

consapevolezza dei parametri e dei criteri di misurazione e attribuzione dei voti, così da favorire il

processo di autovalutazione e di condivisione dei seguenti giudizi globali riguardanti il profitto.

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VOTO LIVELLO GIUDIZIO SINTETICO

1-3 Gravemente

insufficiente

Gravi ed estese lacune di base con difficoltà di tipo logico, linguistico e metodologico; utilizzazione non appropriata nei diversi contesti delle minime conoscenze acquisite; nessuna applicazione dei processi di analisi e sintesi, scarsa proprietà di linguaggio anche con riferimento ai settori disciplinari.

4 Insufficiente Conoscenze frammentarie in più discipline ed utilizzate in modo superficiale e spesso non pertinente; difficoltà nel trasferirle in contesti diversi, nel condurre analisi e nell’affrontare le tematiche proposte; linguaggio poco corretto con terminologia specifica impropria.

5 Mediocre Conoscenze superficiali connotate da una certa frammentarietà, utilizzate in modo non sempre pertinente; qualche difficoltà nell’affrontare le tematiche proposte ed a trasferirle in contesti diversi; linguaggio, anche con riferimento ai settori disciplinari, a volte confuso ed approssimativo.

6 Sufficiente Conoscenze degli elementi basilari essenziali delle discipline curricolari; collegamenti semplici ma pertinenti all’interno delle informazioni acquisite; parziale capacità di analisi e sintesi; conoscenza del linguaggio specifico per decodificare semplici testi>; accettabili proprietà espositive di tipo generale.

7 Discreto Conoscenze non limitate ad elementi essenziali e non prive di semplici apporti personali; capacità di orientamento tra i contenuti con una certa duttilità e di cogliere in modo abbastanza agile i nessi tematici e comparativi nei processi di analisi e sintesi; uso corretto anche se non ricco, del linguaggio generale e di quelli specifici.

8 Buono Conoscenze sicure e diffuse arricchite da significativi contributi personali; capacità di affrontare percorsi tematici anche complessi cogliendone i collegamenti significativi; padronanza della terminologia specifica ed esposizione concettuale chiara ed appropriata.

9 Ottimo Conoscenze ampie, sicure e approfondite nonché capacità di applicarle correttamente in contesti diversificati complessi; capacità di costruire autonomamente un percorso critico pluridisciplinare attraverso nessi o relazioni tra aree tematiche diverse; linguaggio ricco e articolato; conoscenza e applicazione puntuale della terminologia specifica.

10 Eccellente Conoscenze ampie, sicure e approfondite con apporti originali e autonomi nonché capacità di applicarle correttamente in contesti diversificati complessi; capacità di affrontare le diverse tematiche autonomamente con rigore di analisi e sintesi; capacità di costruire percorsi critici, anche di carattere divergente su basi pluri ed interdisciplinari; linguaggio ricco, articolato e puntuale nell’uso della terminologia specifica.

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I Consigli di Classe, in sede di scrutinio finale, ai fini dell’ammissione di uno studente alla classe

successiva o agli Esami di Stato, verificano la sussistenza di due requisiti essenziali:

1. il limite minimo di frequenza scolastica,

2. il possesso almeno della sufficienza nel comportamento e nelle discipline di studio.

Con riferimento al primo requisito (frequenza scolastica), l’art. 14 comma 7 del DPR 122/2009

prevede quanto segue: "… ai fini della validità dell´anno scolastico, compreso quello relativo all´ultimo

anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di

almeno tre quarti dell´orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per

casi eccezionali, (…) motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per

assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a

giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il

mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute,

comporta l´esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all´esame

finale di ciclo".

In coerenza con quanto stabilito dalla norma su indicata, il Collegio dei docenti ha quantificato

il numero di ore obbligatorio di frequenza ai fini dell’ammissione allo scrutinio finale, come riportato

nella seguente tabella.

I criteri per la validità dell’anno scolastico, definiti in sede collegiale, sono i seguenti:

Classi/Sezioni Monte ore obbligatorio Numero massimo di assenze consentite

NU

OV

O

OR

DIN

AM

ENTO

1^A – 1^B – 1^C – 1^D – 1^E – 1^L – 1 M 27 ore x 33 settimane = 891 ore 222 ore

2^A – 2^B – 2^C – 2^D – 2^E – 2^L – 2 M 27 ore x 33 settimane = 891 ore 222 ore

3^A – 3^B – 3^C – 3^D – 3^E – 3^L 30 ore X 33 settimane = 990 ore 247 ore

VEC

CH

IO

OR

DIN

AM

ENTO

4^B 29 ore x 33 settimane = 957 ore 239 ore

4^D – 4^E

5^B – 5^E

30 ore X 33 settimane = 990 ore 247 ore

4^C – 4L

5^D – 5^F

31 ore X 33 settimane = 1023 ore

255 ore

4^A

5^A – 5^C

32 ore X 33 settimane = 1056 ore 264 ore

AMMISSIONE alla CLASSE SUCCESSIVA e agli ESAMI

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• Il numero di assenze non può pregiudicare la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni

interessati;

• le assenze continuative devono essere documentate al momento del rientro dell’allievo nella

comunità scolastica attraverso dichiarazioni rilasciate dal medico curante dello studente o da ASL

e/o presidi ospedalieri. Tale documentazione deve essere fornita al coordinatore della classe o

all’ufficio di Segreteria, protocollata ed inserita nel fascicolo personale dello studente. Le

dichiarazioni in oggetto rientrano a pieno titolo tra i dati sensibili e sono quindi soggette alla

normativa sulla “Privacy” applicata nell’istituto;

• le assenze continuative da documentarsi nelle modalità sopra delineate possono riferirsi a

patologie sia di natura fisica che psicologica;

• l’assenza dalle lezioni curricolari dello studente oggetto della sanzione disciplinare “Sospensione

senza obbligo di frequenza”, non incide sul computo complessivo delle ore di lezione perse

durante l’anno scolastico;

• non rientrano nel computo complessivo delle assenze quelle dovute alla partecipazione degli

studenti a stage, attività di alternanza scuola lavoro, iniziative culturali e formative approvate

dagli organi collegiali della scuola e soggiorni all’estero con scuole partner.

Sono inoltre previste ulteriori deroghe per le assenze dovute ai motivi di seguito indicati.

Con riferimento al secondo requisito (Sufficienza nel comportamento e nelle discipline di studio), il comma 5,

art. 4 del D.P.R. 22 giugno 2009, N° 122, stabilisce quanto segue: “Sono ammessi alla classe successiva gli

alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e (…) una

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votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un

unico voto secondo l'ordinamento vigente.”

Il comma 6 dell’art. 4 del D.P.R. su citato, stabilisce inoltre che, “Nello scrutinio finale il consiglio

di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza

riportare immediatamente un giudizio di non promozione”, dando agli stessi l’opportunità di “raggiungere gli

obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico” (cfr.

art. 6, O.M. n. 92 del 5/11/2007).

Pertanto l’alunno potrà fruire della sospensione di giudizio in uno dei seguenti casi:

Le carenze riscontrate in sede di scrutinio finale, opportunamente registrate, costituiscono

debito formativo da recuperare, ai sensi dell’O.M.92/2007, tassativamente entro il termine dell’anno

scolastico (31 agosto) e comunque non oltre l’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo,

mediante la frequenza di appositi interventi di recupero e/o studio individuale durante il periodo

estivo e successivo accertamento da parte del Consiglio di classe dell’avvenuto recupero mediante

prove scritte e colloquio orale.

Ove all’ulteriore accertamento finale, da parte del Consiglio di classe, le carenze registrate

risultino non recuperate, l’alunno non verrà ammesso alla classe successiva.

Infine, ai sensi del comma 1, art. 6 del D.P.R. 22 giugno 2009 N°122, sono ammessi a sostenere

l'esame conclusivo del secondo ciclo dell'istruzione (Esami di Stato), gli alunni frequentanti il quinto

anno di corso che, nello scrutinio finale, conseguono:

4. una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina;

5. una votazione non inferiore a sei decimi nel comportamento.

CASI di SOSPENSIONE del GIUDIZIO

In tutti e tre i casi, lo studente, per poter fruire della sospensione di giudizio ed essere posto nella

condizione di dimostrare il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto previsti per l’anno di

corso frequentato, deve aver conseguito una votazione almeno sufficiente in tutte le altre discipline e

una valutazione del comportamento non inferiore a 6/10

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Il “credito scolastico”, introdotto con il D. P. R. 23 luglio 1998, n. 323

(Regolamento del nuovo esame di Stato), modificato con D.M. 22 maggio 2007

n° 42 ed infine con il D.M. 16 dicembre 2009, n° 99, è un valore numerico

derivante dalla somma dei punteggi che il Consiglio di classe attribuisce allo

studente in base alla media dei voti in tutte le discipline, negli scrutini finali di

ognuno degli ultimi tre anni di corso, come si evince dalla Tabella A, allegata al

D.M. 16 dicembre 2009, n° 99, e che di seguito si riporta.

All’interno delle bande di oscillazione, il Consiglio di classe ai fini dell’attribuzione di un

punteggio aggiuntivo, sottopone a valutazione le tre variabili di seguito elencate:

1. la frequenza scolastica;

2. la partecipazione (interesse e impegno al dialogo educativo e alle attività promosse dalla scuola);

3. il comportamento.

Nel nostro Liceo, ai fini dell’attribuzione di un peso a ciascuno di essi, il Collegio dei docenti ha

adottato con specifica delibera la seguente tabella.

IL SISTEMA dei CREDITI

Media dei voti CREDITO SCOLASTICO (punti)

1° anno 2° anno 3° anno

M = 6

3-4 3-4 4-5

6 < M < 7

4-5 4-5 5-6

7 < M < 8

5-6 5-6 6-7

8 < M < 9

6-7 6-7 7-8

9 < M < 10 7-8 7-8 8-9

NOTA: Premesso che, per l’ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato, nessun voto può essere inferiore a 6

decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento; “M” rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio

finale di ciascun anno scolastico.

FREQUENZA

PARTECIPAZIONE (interesse e impegno al dialogo educativo e alle

attività promosse dalla scuola)

COMPORTAMENTO

Peso = 30% Peso = 40% Peso = 30%

Assidua Regolare Produttivi Attivi Esemplare e/o Partecipativo

(voto 9-10)

Corretto e responsabile

(voto 8)

0,30 0,19

0,40 0,26 0,30 0,20

NOTA: Nella definizione del credito scolastico di uno studente, i pesi assegnati a ciascuna delle tre variabili su indicate

(Frequenza, Interesse e impegno, Comportamento) vanno sommati tra loro e, ove la somma sia pari o superiore a 0.50,

arrotondati all’unità numerica superiore.

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Ai fini dell’attribuzione dei pesi riportati in tabella, per ciascuna delle tre variabili da

considerare, sono state elaborate della scale ordinali di valutazione.

Nel caso specifico della “Frequenza scolastica”, la scala è graduata secondo quattro livelli

(Assidua, Regolare, Irregolare e Saltuaria), corrispondenti ad altrettante percentuali che qualificano

questa variabile, permettendo agli studenti che si posizionano ai primi due livelli, di accedere al

credito scolastico.

La scala elaborata ai fini dell’attribuzione di un valore alla seconda variabile “Partecipazione”,

valutabile per l’accesso al credito scolastico, si utilizza una scala strutturata in cinque livelli, di cui i

primi due, che aggettivano l’interesse e l’impegno come “Produttivi” e “Attivi”, permettono allo

studente di capitalizzare rispettivamente lo 0,40 o lo 0, 26 del punto di credito attribuibile.

All’interno del processo valutativo e del sistema dei crediti, una particolare attenzione viene

riservata al “Comportamento”: una macro-area in cui intervengono diverse variabili che concorrono,

come precisato dagli artt. 4 e 6 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (D.P.R. 122/2009), non

solo all’attribuzione di un voto numerico che ha un suo specifico rilievo ai fini dell’ammissione alla

classe successiva e agli Esami di Stato, ma anche all’attribuzione del credito scolastico.

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Gli studenti che si posizionano ai primi tre livelli potranno dunque accedere al credito

scolastico, capitalizzando rispettivamente:

La normativa vigente stabilisce infine che, nell’attribuzione del credito scolastico, oltre alla

frequenza, alla partecipazione e al comportamento, incidono eventuali crediti formativi.

VOTO LIVELLO GIUDIZIO SINTETICO

1-4 Gravemente scorretto

� Assume comportamenti trasgressivi, provocatori e violenti sia nell’ambiente

scolastico che nel corso di attività e manifestazioni realizzate fuori dalla scuola.

� A seguito di infrazioni di estrema gravità, è stato oggetto di più sanzioni disciplinari

ai sensi dell’art.4 comma 1 DPR n.249/1998.

� Si mostra sprezzante nei confronti di regole, ambienti, cose e persone.

� La frequenza è saltuaria.

5 Scorretto � Assume comportamenti trasgressivi, sia nell’ambiente scolastico che nel corso di

attività e manifestazioni realizzate fuori dalla scuola.

� È stato oggetto di una o più sanzioni disciplinari ai sensi dell’art.4 comma 1 DPR

n.249/1998.

� Non ha maturato un accettabile senso del rispetto per ambienti, cose e persone

� La frequenza è irregolare.

6 Parzialmente

Corretto

� Mostra disinteresse per le regole della scuola.

� È stato oggetto di sanzione disciplinare per infrazioni di cui alle Tabelle A e B del

Regolamento di disciplina e/o di una o più sanzioni pecuniarie di cui alla Tabella C

dello stesso.

� Il suo rispetto per cose, ambienti e persone è appena accettabile.

� La frequenza risulta piuttosto irregolare

7 Corretto � Mostra consapevolezza apprezzabile per le regole della scuola � Ha bisogno talvolta di essere richiamato, anche con annotazioni scritte sul registro di

classe, ai fini di un maggiore autocontrollo. � Manifesta un rispetto essenziale per cose, ambienti e persone. � La frequenza è quasi regolare

8 Corretto e responsabile

� Ha maturato una buona consapevolezza in merito a diritti e doveri � Sa rispettare persone, cose e ambienti. � Rispetta le regole della scuola. � Frequenta in modo regolare

9 Esemplare � Ha maturato piena consapevolezza dei propri doveri e massimo rispetto per i compagni e tutto il personale della scuola.

� Utilizza con attenzione oggetti, attrezzature e strutture scolastiche costituendo un punto di riferimento per gli altri allievi della classe e dell’Istituto.

� Conosce e rispetta i Regolamenti dell’istituzione scolastica. � Frequenta assiduamente.

10 Esemplare e partecipativo

� Adotta in ogni circostanza un comportamento esemplare costituendo un punto di riferimento per gli altri allievi della classe e dell’Istituto.

� Svolge, all’interno ed all’esterno della comunità scolastica, un ruolo attivo finalizzato alla promozione del pieno e corretto esercizio del diritto/dovere della propria crescita educativa e culturale.

� Rispetta rigorosamente i Regolamenti dell’Istituto. � La frequenza scolastica è assidua e rispettosa di regole e orari stabiliti.

In virtù della singolarità e irripetibilità delle situazioni che potrebbero verificarsi, il Consiglio di classe,

nell’attribuzione dei voti, potrà riferirsi ai descrittori riportati anche in modo parziale.

0,30 con i voti 9 e 10 0,20 con il voto 8

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Il credito formativo consiste in una qualificata esperienza maturata fuori dalla scuola di

appartenenza, “in ambiti e settori della società civile legati alla formazione delle persona ed alla

crescita umana, civile e culturale” (Cfr. comma 1, art. 1, D.M. 12 novembre 1998, n° 452).

Il credito formativo contribuisce al miglioramento del punteggio compreso nella banda di

oscillazione calcolata sulla base del profitto. Al fine di regolamentare il riconoscimento delle

esperienze che danno luogo ai crediti formativi e garantire comportamenti valutativi omogenei da

parte dei Consigli di classe, il Collegio dei docenti nella seduta del 10 novembre 2011, ha stabilito che:

- le esperienze maturate dallo studente in ambiente extra-scolastico vanno adeguatamente

documentate;

- l’attestazione proveniente da Enti, Associazioni, Istituzioni presso i quali lo studente ha realizzato

l’esperienza deve contenere, a norma della disposizione ministeriale, una descrizione, seppure

sintetica, dell’esperienza stessa;

- dalla descrizione si deve evincere chiaramente che non si tratti di un’esperienza episodica o

momentanea, ma tale da incidere sulla “formazione personale, civile e sociale dello studente”;

- le certificazioni attestanti esperienze lavorative o di ordine culturale devono recare la

certificazione delle competenze acquisite conformemente a quanto previsto dall’art. 12 commi 1

e 2 del D.P.R. 23/7/98 n° 323, così come espressamente riportato nell’art.2 del D.M. n.49 del

24/2/2000.

Pertanto, risultano valutabili le esperienze inserite nella tabella seguente:

CREDITI FORMATIVI SETTORI di INTERVENTO ESPERIENZE VALUTABILI

Attività culturali, artistiche e ricreative

� Studio di uno strumento musicale con carattere di continuità e durata in Istituti Statali o equiparati

� Attestati di frequenza rilasciati da enti pubblici (Es. Regione) di corsi di almeno 50 ore attinenti l’indirizzo frequentato

� Altro….

Saperi di cittadinanza

� Corsi di lingua straniera della durata di almeno 50 ore certificati da enti riconosciuti;

� Certificazioni rilasciate da enti ufficialmente riconosciuti (British Council, Alliance Française, Goethe Institut, ecc…), che attestino il superamento dei “livelli” conseguiti

� Stage all’estero della durata di almeno 7 giorni; � Conseguimento ECDL � Altro…

Sport � Pratica sportiva a carattere professionistico o semiprofessionistico

Attività di volontariato

� Assistenza handicappati ed anziani per almeno 30 ore, � Attività di salvaguardia dell'ambiente per almeno 50 ore, � Supporto a parrocchie e centri sociali per almeno 100 ore, � Attività non saltuaria di donazione del sangue (tesserato), � Altro ….

Lavoro � Attività lavorative svolte presso enti pubblici per almeno 30 ore

� Altro…

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I crediti formativi documentati che i Consigli di classe, sulla base di quanto stabilito con apposita

delibera collegiale, valuteranno come validi, costituiranno un bonus che, oltre ad essere riportato

sull’attestato finale, contribuirà (all’interno della banda di oscillazione) all’arrotondamento del

punteggio, ove il credito scolastico, di per sé non raggiunga il tetto massimo attribuibile.

Per poter aspirare all’assegnazione del punteggio relativo al credito formativo, lo studente deve

trovarsi in almeno una delle condizioni che gli permettono di beneficiare di una frazione di punto

attribuibile con il credito scolastico.