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MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITÀ E RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO I. C. 1º - ANAGNI (FR) Viale Regina Margherita, 17 Tel: 0775-727018 – Fax: 0775-728819 Mail: [email protected] PROGETTO AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

PROGETTO AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO · - Riflessione collegiale sulle pratiche e sugli esiti ai fini del miglioramento; ... - Permette ai Dirigenti e agli insegnanti di contestualizzare

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MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITÀ E RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO I. C. 1º - ANAGNI (FR)

Viale Regina Margherita, 17 Tel: 0775-727018 – Fax: 0775-728819

Mail: [email protected]

PROGETTOAUTOVALUTAZIONED’ISTITUTO

PROGETTO AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

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SEZIONE 1 SCENARIO DI RIFERIMENTO: Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita (reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente in cui la scuola è inserita).

L’Istituto Comprensivo Anagni Primo è ubicato nella città di Anagni: un comune italiano in provincia di Frosinone nel Lazio. Da una economia prevalentemente dedita al settore primario, il paese è passato ad una economia dedita ai settori secondari (industrie) e terziario (banche, associazioni…) che, uniti al ricco patrimonio ambientale, storico ed architettonico, hanno innalzato la qualità socio-economica e culturale della cittadina. Questa crescita è stata accompagnata da un adeguato sviluppo di spazi verdi, biblioteca, associazioni culturali,

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sportive, di volontariato e di strutture di aggregazione e di crescita. Il nostro Istituto vuole proporsi come istituzione presente sul territorio capace di accogliere le molteplici e poliedriche istanze, diventando così punto d’incontro, di esperienze e di esigenze diverse per poi elaborare percorsi educativi tesi al recupero del rapporto con l’ambiente ed il territorio.

L'organizzazione scolastica (Composizione popolazione scolastica, alunni, strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie).

L’Istituto è composto da quattro sedi: •Sede centrale o “Capoluogo” che comprende la presidenza, gli uffici di segreteria e i tre ordini di scuola: scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado; •Plesso “Osteria della Fontana” che comprende la scuola dell’infanzia “San Cesareo”, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado; •Plesso “Prato” che comprende la scuola dell’infanzia e la scuola primaria; •Plesso “San Bartolomeo” che comprende la scuola dell’infanzia e la scuola primaria. L’indice ESCS che misura il background degli studenti conferma quanto esplicitato nel PTOF, relativamente al contesto in cui la scuola è chiamata ad operare. Il territorio risente del flusso migratorio extracomunitario in aumento che dà origine ad un continuo cambiamento. Si aggiunga inoltre, una frammentazione urbanistica che implica diversità dei livello economico-culturale delle famiglie utenti del servizio scuola. L'Istituto Comprensivo è inoltre costituito da otto plessi ubicati in zone periferiche molto distanti l'una dall'altra pertanto si rilevano situazioni occupazionali dei genitori,

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estremamente varie. Lo stato socio-economico dei plessi rappresenta un vincolo, che si riflette sugli esiti del processo formativo risultanti disomogenei.

MISSION DELL’ISTITUTO Nella legge 107 del 2015, si rintracciano le linee guida da seguire per dare piena attuazione all’autonomia scolastica. In particolare, la normativa pone l’accento sulle finalità generali che ogni istituzione scolastica dovrebbe perseguire “per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione… per contrastare le disuguaglianze sociali… prevenire la dispersione scolastica… realizzare una scuola aperta quale laboratorio permanente di ricerca, di innovazione didattica, di educazione alla cittadinanza attiva…” In perfetta linea con la suddetta normativa, l’istituto ha elaborato da diversi anni una serie di progetti educativi nei quali si rintracciano i temi che oggi vengono indicati come i capisaldi per una promozione integrale del cittadino. In particolare il tema del progetto di istituto “CITTADINANZA CRITICA E DEMOCRATICA”, è visto come formazione di persone capaci di affermarsi nella società in modo partecipativo, creativo quindi responsabile e solidale. Oggi più di ieri la scuola intende, dunque, realizzare percorsi formativi che portino al termine del ciclo di studi (3/14 anni), all’ acquisizione di competenze di cittadinanza attiva partendo “dall’imparare ad essere per poi vivere con gli altri”, attraverso una fusione tra progetto e curricolo, con particolare attenzione all’acquisizione della competenza di cittadinanza

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intesa come “cittadinanza europea”. Una “VISION” che individua come finalità: “IL SUCCESSO FORMATIVO DI TUTTI E DI CIASCUNO, LA PERSONA E IL SUO PROGETTO DI VITA”.

OBIETTIVO PTOF N.3: MIGLIORAMENTO • Potenziamento delle competenze metodologiche e didattiche di tutti i docenti con particolari attenzione alla competenza nell’uso delle TIC e alla capacità di progettazione scientifica dei percorsi disciplinari, multidisciplinari e interdisciplinari nell’ottica della verticalità del curricolo e della formazione per tutto l’arco della vita.

• Monitoraggio costante degli esiti dei percorsi di formazione, al fine di intervenire sui processi organizzativi e sulle pratiche educative e didattiche.

• Garantire il miglioramento come azione di sistema. MIGLIORAMENTO D’ISTITUTO: L’AUTOVALUTAZIONE

La scuola dell’autonomia si fonda su una consapevolezza sistemica. Ogni singolo istituto deve, in relazione al contesto in cui opera, valutare la significatività e produttività dell’offerta formativa e del servizio, monitorando il grado di soddisfazione dell’utenza, sia interna che esterna, ed acquisendo proposte o suggerimenti che possano contribuire al miglioramento del servizio. Occorre, pertanto, promuovere una cultura di cambiamento e di miglioramento che permettano la progettazione e la realizzazione di interventi significativi, attraverso la riflessione sulle pratiche

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adottate e sugli esiti dei monitoraggi effettuati. Il miglioramento della qualità dell’istruzione è un impegno a livello europeo per cercare di migliorare la competitività economica e contribuire così alla conservazione del benessere acquisito. Il 18 settembre 2014 è stata diramata dal MIUR la direttiva n°11, seguita dalla circolare n. 47 del 21 ottobre 2014, aventi ad oggetto “Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione”. Nei predetti documenti sono state stabilite le modalità di avvio, la relativa tempistica, le azioni di Accompagnamento necessarie per consentire alle scuole di avviare il percorso di autovalutazione. Questo progetto, diventerà nel nostro istituto una prassi consolidata. Il nostro istituto ha pubblicato il suo Rapporto di Autovalutazione, allo stesso tempo strumento di trasparenza e rendicontazione, da cui sono emersi punti di forza e di debolezza. Dalle criticità emerse, a cui si sono aggiunte quelle relative ai risultati INVALSI riferiti al precedente anno scolastico, è stata avviata una riflessione approfondita da cui è scaturita la definizione del Piano di Miglioramento.

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SEZIONE 2: PROGETTO DI AUTOVALUTAZIONE: MODELLO DEMING

La realizzazione del progetto fa riferimento alla metodologia del ciclo di Deming: pianificare, fare, verificare, (re) agire. La procedura di autovalutazione prevede le seguenti fasi:

- Analisi del contesto;

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- Messa a punto degli strumenti diagnostici; - Somministrazione, raccolta ed analisi dei dati; - Pubblicizzazione degli esiti; - Riflessione collegiale sulle pratiche e sugli esiti ai fini del miglioramento; - Implementazione delle azioni di miglioramento; - Sintesi valutativa.

SEZIONE. 3 FASE PLAN - PIANIFICAZIONE INTRODUZIONE Intraprendere un'Autovalutazione d'Istituto significa essere

consapevoli sin dall'inizio che, strada facendo, la propria scuola cambierà in direzioni che non sempre è possibile prevedere. L'Autovalutazione dell’unità scolastica è un processo sistematico che:

- Consente di individuare le aree di forza e debolezza della scuola e delle cause che la originano, permettendo al Dirigente Scolastico e all’insegnante di attuare gli opportuni interventi per correggere i problemi evidenziati, attivando una logica di feedback;

- Favorisce una migliore conoscenza dei problemi reali che riguardano la gestione quotidiana e l’attività educativa rispetto a quanto non sia possibile ricavare attraverso le indagini condotte su larga scala;

- Consente un maggior coinvolgimento degli operatori scolastici, i quali sono i primi ad essere chiamati a

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condurre un’analisi critica del funzionamento della loro scuola;

- Permette ai Dirigenti e agli insegnanti di contestualizzare le strategie di miglioramento e innovazione, che invece che essere “calate” dall’alto vengono elaborate dagli stessi protagonisti delle attività d’insegnamento.

FINALITÀ Il progetto persegue le seguenti finalità:

- Favorire la diffusione della cultura della qualità, finalizzata al miglioramento continuo dell’Offerta Formativa dell’Istituzione Scolastica.

- Favorire il confronto e la comunicazione, riflettendo sulle cause che ostacolano o rallentano il processo di miglioramento dell’Istituto.

- Far maturare la consapevolezza che l’autovalutazione è uno strumento di indirizzo dell’azione futura e di revisione critica dell’esistente.

- Promuovere la partecipazione all’autovalutazione di tutte le aree e di tutti i soggetti interni ed esterni coinvolti nell’organizzazione scolastica, aumentando il coinvolgimento e il senso di appartenenza.

OBIETTIVI SPECIFICI Il progetto mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

- Individuare dati che siano riconducibili ai seguenti settori: soddisfazione utenti, didattica, gestione/organizzazione dei percorsi attivati.

- Promuovere e condividere le buone prassi sviluppate

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all’interno di differenti aree e plessi dell’organizzazione scolastica.

- Incentivare l’adozione di procedimenti di valutazione degli alunni, omogenei e, all’interno dei singoli plessi e di plessi diversi, contribuendo alla formulazione di prove strutturate che possano essere indicative dei livelli raggiunti nelle diverse discipline.

- Confrontare i dati appartenenti a diversi anni scolastici, con particolare riferimento alle prove Invalsi, al fine di cogliere elementi di stabilità e di innovazione caratterizzanti l’identità dell’istituto Comprensivo.

- Identificare i punti di forza e di debolezza che emergono dai dati ottenuti.

- Identificare i bisogni formativi riconosciuti come prioritari dai docenti.

- Collaborare con lo staff tecnico del D.S. nel mettere a punto progetti di miglioramento.

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FASE DO – OPERATIVITÀ Attività Tempi Soggetti coinvolti Strumenti Fase organizzativa: analisi dei risultati del Rav; Fase operativa: elaborazione degli strumenti valutativi e somministrazione degli stessi; Fase valutativa: analisi dei risultati.

Durata progetto: 3 anni, con monitoraggio annuale

D.S., Docenti, Personale Ata, Alunni e Genitori

Questionario Dirigenti: per rilevare il modo in cui percepiscono la realtà educativa in cui vivono, il tempo che dedicano a questioni burocratiche e quello speso invece per curare le relazioni con i docenti e con gli alunni. Questionario Insegnanti: per rilevare sia le loro percezioni riguardo il rapporto con gli alunni, con la propria professione, con la collegialità dei docenti, con la scuola, con il personale direttivo, sia per raccogliere opinioni sulle modalità di

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funzionamento dell’organizzazione scolastica. Questionario Ata: per rilevare proprie percezioni nel rapporto con l’istituzione scolastica e i vari soggetti coinvolti. Questionario Alunni: per rilevare le percezioni delle loro esperienze scolastiche e lo status socio-culturale degli stessi che può influenzare, positivamente e negativamente, la loro riuscita scolastica. Questionario Famiglie: per registrare la percezione della qualità del servizio scolastico offerto. Prove oggettive di profitto: INVALSI

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FASE CHECK – MONITORAGGIO E ACQUISIZIONE DEI RISULTATI - I risultati annuali delle prove INVALSI;

- I risultati dei questionari somministrati; - Gli esiti immediati degli studenti nell’apprendimento; - Le disposizioni motivazionali; - Il confronto tra i risultati attesi e i risultati ottenuti, in

riferimento anche all’indice di status; - La soddisfazione dell’utenza e degli operatori.

FASE ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO - Riesame degli obiettivi specifici attesi, con particolare

attenzione al valore formativo aggiunto, inteso come consapevolezza di quanto i processi di formazione e di istruzione, attivati dall’unità scolastica, abbiano inciso sulle caratteristiche individuali e collettive degli

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studenti. - A conclusione dei tre anni, tramite i risultati ottenuti

dai vari questionari e della prove oggettive di profitto verranno messe in atto strategie, indicazioni, progetti per l’elaborazione del nuovo PTOF.