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UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE UFFICIO XXI AMBITO TERRITORIALE DI VARESE Rete territoriale generale di Varese PROGETTO Educazione alla cittadinanza: dalle buone pratiche al curricolo verticale

PROGETTO Educazione alla cittadinanza: dalle buone ... · IL PROGETTO ... diffusione della cittadinanza attiva e quindi allo spirito di appartenenza ad una società fondata sui principi

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UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE

UFFICIO XXI AMBITO TERRITORIALE DI VARESE

Rete territoriale generale di Varese

PROGETTO

Educazione alla cittadinanza:

dalle buone pratiche al curricolo verticale

SOMMARIO

1. IL PROGETTO .............................................................................................................................................. 3

1.1 L’AMBITO CULTURALE E TERRITORIALE .............................................................................................. 3

1.2 DIARIO DI BORDO: ............................................................................................................................... 4

1.2.1 Il Monitoraggio provinciale .......................................................................................................... 4

1.2.2 La azione di formazione/ricercazione - AA.SS. 2012/2013 e 2013/2014:................................. 7

1.2.2.1 La fase ideativa ...................................................................................................................... 7

1.2.2.2. La fase operativa: ................................................................................................................. 7

2. I MATERIALI PRODOTTI: ........................................................................................................................... 10

2.1 POLO DI BUSTO ARSIZIO .................................................................................................................. 10

2.2 Polo di Gallarate .............................................................................................................................. 31

CITTADINANZA A SCUOLA ................................................................................................................... 31

CITTADINANZA DIGITALE A SCUOLA .................................................................................................... 65

2.3 Polo di Varese .............................................................................................................................. 81

Cittadinanza e Costituzione ................................................................................................................. 81

2.4 Polo di Luino ...................................................................................................................................... 95

CITTADINANZA, AMBIENTE-ECONOMIA/LAVORO, SALUTE ................................................................ 95

2.5 Polo di Saronno ................................................................................................................................ 116

CITTADINANZA ED ETICA ................................................................................................................... 116

1. IL PROGETTO

1.1 L’AMBITO CULTURALE E TERRITORIALE

L’educazione alla cittadinanza democratica e alla legalità costituiscono il focus della direttiva

ministeriale del 16 ottobre 2011, “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”, con

la quale si forniscono indicazioni alle scuole in materia di legalità e democrazia in piena coerenza

con le indicazioni europee.

I documento sottolinea come l'educazione alla cittadinanza e alla legalità e i valori connessi siano

presupposti fondanti per il cittadino del domani: infatti, l'equità sociale, la crescita economica di

un Paese, l'occupazione e la coesione sociale non possono essere raggiunti se non attraverso l'

efficienza e l'equità dell'istruzione. In tal modo si conferma anche che la legalità e la democrazia

debbano essere prassi diffuse nella comunità scolastica, anche sulla base dell'adozione della "

Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio europeo". Infatti a livello europeo è stato

stabilito di istituire per il periodo 2007/13 il programma "Europa per i cittadini" volto alla

diffusione della cittadinanza attiva e quindi allo spirito di appartenenza ad una società fondata sui

principi di libertà, democrazia e rispetto dei diritti umani.

La Direttiva centra peraltro l'attenzione sulla partecipazione attiva dei giovani alla costruzione europea, alla comprensione delle diversità culturali presenti oggi nella nostra società ormai multietnica, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro il razzismo.

Alla luce di queste premesse, le scuole sono invitate a promuovere tutte le occasioni di apprendimento formale e non formale sia nella scuola sia al suo esterno, sono sollecitate non solo a individuare obiettivi di miglioramento per l'istruzione ma anche piani strategici per raggiungerli. Si deve quindi riconoscere all'educazione alla legalità una dimensione formativa trasversale che consolida le capacità della scuola di interpretare e intervenire sulla complessità sociale presente sul territorio, obiettivo che non può essere disgiunto da un discorso più ampio: l'esigenza di coinvolgere le famiglie, dare spazio non solo ai singoli genitori, ma anche alle associazioni di questi presenti sui territori.

La commissione istituita dall’UST di Varese in tale direzione ha operato dal 2012 al fine di mettere a fuoco, attraverso buone pratiche già esistenti nel territorio, i modelli trasferibili di progettualità incardinata nella didattica per offrire ai docenti e ai progettisti nell’ambito della cittadinanza e della legalità strumenti formativi e ideativi che portino ad una efficace trasmissione di saperi e a un consolidamento di competenze e di agiti coerenti con la formazione del cittadino di domani.

Il presente documento intende ripercorrere le tappe e offrire gli esiti di un percorso che ha visto anche al rete generale della Provincia di Varese impegnare risorse nella direzione della realizzazione di un curricolo verticale in tema di cittadinanza e legalità.

1.2 DIARIO DI BORDO:

1.2.1 Il Monitoraggio provinciale

A seguito di mandato istituzionale dell’U.S.T. del mese di ottobre 2012, la Commissione costituita dal dott. Mauro Riboni, dai DDSS dott. A. Bosello, dott. ssa C. Boracchi, e dai proff. E. Laforgia, P. Foglia, A. Minuti, ha operato sino al maggio 2012 come segue:

1) monitoraggio delle pratiche didattiche curricolari ed extracurricolari su piattaforma istituzionale dell’UST

2) analisi delle pratiche evidenziate e identificazione di sette casi specifici selezionati alla luce dei criteri di innovatività, curricolarità integrata, e che costituissero un modello coerente e trasferibile

3) visite in loco con intervista ai progettisti docenti e DDSS delle pratiche individuate dalla Commissione al fine di evidenziare aree di problematicità, evidenze positive e fabbisogni formativi.

Al fine di costruire un quadro condivisibile e operativo del panorama relativo alle iniziative nel campo di Cittadinanza e Costituzione delle scuole della provincia di Varese partecipanti al monitoraggio proposto, ho adottato i seguenti strumenti di analisi della IEA: Tabella 1: Rapporto tra gli ambiti cognitivi o affettivo-comportamentali e gli ambiti di contenuto1

Ambito di Contenuto 1: Società e sistemi civici

Ambito di Contenuto 2: Principi civici

Ambito di Contenuto 3: Partecipazione civica

Ambito di Contenuto 4: Identità civiche

Ambiti Cognitivi

Conoscenze

I II III IV

Ragionamento e Analisi

V VI VII VIII

Ambiti Affettivo-comportamentali

Convinzioni di valore

A B C D

Atteggiamenti

E F G H

Intenzioni di Comportamento

I

Comportamenti

J

Gli esempi che seguono illustrano i diversi tipi di item in relazione agli ambiti: item cognitivo che misura le conoscenze dello studente sul ruolo del parlamento sarà collocato nella casella I (Ambito

Cognitivo: conoscenze; Ambito di Contenuto 1: Società e sistemi civici). item cognitivo che misura la capacità dello studente di individuare la causa alla base di una protesta civile sarà collocato nella

1 Indagine Internazionale sull'Educazione Civica e alla Cittadinanza. Quadro di Riferimento

Wolfram Schulz, Julian Fraillon, John Ainley, Bruno Losito, David Kerr

Titolo originale dell’opera (pubblicata in inglese a cura della IEA): International Civic and Citizenship Education Study Assessment Framework, 2008 International Association for the Evaluation of Educational Achievement

casella VII (Ambito Cognitivo: Ragionare e analizzare; Ambito di Contenuto 3: Partecipazione civica). item affettivo-comportamentale che indaga sul livello di accordo degli studenti in merito al diritto di tutti di esprimere

liberamente le proprie opinioni sarà collocato nella casella B (Convinzioni relative al valore riconducibili all’Ambito di Contenuto 2: Principi civici).

item affettivo-comportamentale che indaga sulla fiducia degli studenti nel parlamento sarà collocato nella casella E (atteggiamento relativo all’Ambito di Contenuto 1: Società e sistemi civici).

item affettivo-comportamentale che indaga sulle aspettative degli studenti di partecipare a una marcia di protesta pacifica sarà collocato nella casella I (intenzione di comportamento collegata all’Ambito di Contenuto 3: Partecipazione civica).

item affettivo-comportamentale che indaga sulla precedente partecipazione degli studenti ad un’elezione a scuola sarà collocato nella casella J (comportamento collegato all’Ambito di contenuto 3: Partecipazione civica).

Tabella 2: Variabili di contesto

Livello Condizioni preesistenti

Processi Risultati

Comunità nazionale e le altre comunità

Storia della democrazia Struttura del sistema di istruzione

Curricolo ufficiale Sviluppi politici

Risultati delle prove cognitive Percezioni degli studenti Comportamenti degli studenti

Scuola/classe Caratteristiche della scuola Risorse

Curricolo realizzato Politiche e pratiche

Studente Genere Età

Attività di apprendimento Esperienze di impegno attivo

Ambiente familiare Condizione socioeconomica dei genitori Etnia Lingua Paese d’origine

Comunicazione Attività nel gruppo di pari

convinzioni di valore degli studenti: sostegno degli studenti a convinzioni di valore democratici sostegno degli studenti nei confronti dell’importanza della cittadinanza convenzionalmente intesa sostegno degli studenti nei confronti dell’importanza della cittadinanza intesa come partecipazione a movimenti

sociali. atteggiamenti:

interesse per le questioni politiche e sociali concetto di sé civico sostegno all’eguaglianza dei diritti e dei doveri tra generi sostegno all’eguaglianza dei diritti tra gruppi etnici/razziali sostegno all’eguaglianza dei diritti per gli immigrati sicurezza rispetto al proprio ruolo partecipativo in ambito scolastico fiducia nei confronti nelle istituzioni governative percezione di auto-efficacia connessa ai comportamenti civici atteggiamenti nei confronti del proprio Paese.

aspettative individuali: partecipazione ad attività di protesta legali partecipazione ad attività di protesta illegali partecipazione alle elezioni impegno nella partecipazione politica attiva impegno nella partecipazione politica informale.

comportamenti riferiti dagli studenti : partecipazione civica al di fuori della scuola partecipazione civica nella scuola.

contesto d'apprendimento percepito dagli studenti:

rapporti insegnante-studente a scuola clima di classe aperto alla discussione influenza degli studenti sui processi decisionali nella scuola discussione di temi di carattere politico e sociale con i genitori e con i pari.

contesto d'apprendimento

scuole in relazione al curricolo, alla cultura della scuola e alla comunità

apprendimento attivo ed esperienziale

Da quanto successivamente analizzato dei riscontri ottenuti, si sono ulteriormente evidenziate le seguenti

costanti relative ai diversi progetti:

In genere le buone prassi formative analizzate nei forum coinvolgevano, complessivamente, sia gli ambiti cognitivi, sia quelli affettivo-comportamentali. Prevaleva, leggermente, il settore delle conoscenze (contenuti), rispetto a quello del ragionamento (processi di analisi e di sintesi). Maggiormente presenti gli interventi sulle convinzioni di valore rispetto a quelli sugli atteggiamenti. Alta frequenza di presenza del lavoro su intenzioni di comportamento (5/6) e sui comportamenti (6/6). Tra i settori maggiormente sviluppati prevaleva quello della Partecipazione civica. Ad un livello leggermente inferiore si trovava sia il settore dei Principi civici che quello dei Sistemi civici. Meno del 50% dei progetti si soffermava sulle identità civiche. La costante tuttavia era quella della non tenuta nel tempo di progettualità di eccellenza, spesso legate al singolo docente e alla sua specifica disponibilità in materia. Le evidenze segnalate dalle scuole hanno permesso di constatare una prevalenza di interventi di taglio operativo e di stretta aderenza con i temi di emergenza/attualità. In diversi casi si è rilevata una difficoltà a cogliere la differenza specifica tra le voci proposte dalla indagine, mettendo così in luce una padronanza non piena da parte dei docenti della pedagogia e della didattica della cittadinanza (es: differenza tra Principi civici e identità civiche; tra convinzioni e atteggiamenti; tra intenzioni e comportamenti). Il ragionamento e l’analisi risultavano prevalentemente sviluppati con attività legate alle tipologie del lavoro didattico in senso stretto, anche se in alcuni casi apparivano più efficaci. Le buone prassi indicavano pertanto la necessità di progettare in modo ampio e comprensivo coinvolgendo

tutti i settori e tutte le dimensioni. Laddove attualità ed emergenza diventavano lo stimolo per un lavoro

più approfondito, si raccoglievano esiti soddisfacenti, duraturi e capaci di generare motivazioni per nuovi

percorsi e per la realizzazione di piccoli ma significativi cambiamenti possibili

Inoltre, si sono evidenziate problematiche relative a :

Alcuni elementi dell’organizzazione scolastica, comprese le opportunità di contribuire alla risoluzione dei

conflitti, di partecipare ai processi di governance e di essere coinvolti nel processo decisionale

L’approccio generale all'educazione civica e alla cittadinanza, ai curricoli e/o alla struttura e ai contenuti dei

programmi e alla loro trasposizione didattica

Le pratiche didattiche, ad esempio quelle che incoraggiano processi di pensiero e di analisi di ordine superiore

su temi legati alle dimensioni civiche e della cittadinanza

Maggiore debolezza appariva pertanto nell’ambito di:

1. dare continuità e stabilità ai progetti nel tempo 2. coinvolgere i CDC nella loro interezza, al di là del progettista, coerentizzando offerta e stili di

trasmissione dei contenuti per stabilizzare i comportamenti 3. identificare gli elementi cognitivi e comportamentali osservabili e valutabili 4. valutare e documentare gli esiti dei processi, ovvero i prodotti 5. ridurre la estemporaneità definendo un curriculo verticale in merito alle competenze di

cittadinanza.

Questi elementi hanno costituito pertanto i contenuti prioritari sui quali fare convergere una azione formativa che ha visto uno sviluppo biennale .

1.2.2 La azione di formazione/ricercazione - AA.SS. 2012/2013 e 2013/2014:

1.2.2.1 La fase ideativa

Anche in coerenza e in continuità con il progetto UST relativo alla Certificazione delle competenze

e curricolo verticale, nell’ambito del quale sono state elaborate delle UDA finalizzate alla

certificazione delle competenze al termine del II anno dell’obbligo di istruzione superiore di II

grado in verticalizzazione con la conclusione del Primo ciclo di istruzione, si è inteso:

- Condividere a livello di tre poli provinciale – Nord, Centro e Sud della Provincia - il senso della nuova prospettiva educativa fondata sul concetto di competenza e collegata ai saperi, superando così la dimensione estemporanea dei progetti di educazione alla cittadinanza e alla legalità; - valorizzare gli intrecci tra gli skills for life e l’educazione alla cittadinanza; - adeguare i criteri e le modalità di valutazione all’interazione di conoscenze, abilità/capacità e competenze; - individuare e sviluppare gli elementi di continuità tra i diversi gradi dell’istruzione in merito all’educazione alla cittadinanza e alla legalità.

Pertanto, l’ azione promossa dalla Commissione è stata la seguente: I annualità: fondazione teorica e avvio della ricercazione: definizione degli oggetti e dei contenuti

ineludibili dell’educazione alla cittadinanza, analisi dei quadri di riferimento (Indicazioni

ministeriali e quota regionale del Curricolo), progettazione in termini di CD, POF e di CDC

II annualità: a partire dalla esperienza delle scuole, operare una ricercazione che porti alla stesura

di un curricolo verticale di educazione alla cittadinanza che coinvolga tutto il percorso scolastico

sino al termine dell’obbligo formativo.

I soggetti responsabili sono stati individuati nei DDSS capofila di area territoriale e il polo operativo

è stato affidato al DS del Liceo D. Crespi, prof.ssa C. Boracchi. I docenti operatori sono stati

individuati per competenza e continuità con i gruppi di lavoro già istituiti nel triennio precedente

nel corso della formulazione del curricolo verticale sullo snodo fra secondaria di primo e di biennio

di secondo grado.

1.2.2.2. La fase operativa:

Il lavoro congiunto ha portato alla revisione e alla definizione e/o produzione di un format condiviso di certificazione delle competenze alla luce di un progetto di verticalizzazione fra ordini di scolarizzazione e di definizione dei traguardi cognitivi. Si è inteso inoltre pervenire ad una formulazione di UDA su una competenza per asse con verifica specifica di riferimento per la validazione delle competenze. Pertanto, alla luce del monitoraggio condotto in ambito provinciale sulle azioni svolte dalle scuole e degli specifici bisogni formativi così individuati L’Ufficio Scolastico di Varese ha inteso sviluppare una azione formativa che è stata articolata su diversi percorsi, distinti ma sinergici e complementari.

Un primo percorso ha visto lo sviluppo in ambito provinciale di una riflessione sulle buone pratiche sviluppate in vista della revisione e ridefinizione di un format condiviso di certificazione delle competenze alla luce del progetto di verticalizzazione fra i diversi ordini di scolarizzazione con relativa definizione dei traguardi cognitivi e con l’approntamento di specifiche UDA per asse per la validazione delle competenze. Un secondo percorso è stato offerto attraverso le iniziative formative proposte da UST in collaborazione con la Fondazione Poupard sui temi della cultura della legalità e delle mafie. Infine un terzo percorso ha previsto la collaborazione con le Università con la possibilità di accesso riservato per un piccolo numero di docenti al Master universitario di primo livello “Cittadinanza e Costituzione – cultura e professione per l’intervento nella scuola e sul territorio” organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore per l’anno accademico 2012/2013 e anche ai percorsi formativi di perfezionamento proposti dall’Università degli Studi dell’Isubria su “Materiali e strumenti per la storia locale”.) La prima fase ha portato alla realizzazione di un Convegno di presentazione presso l’ IS FALCONE Gallarate in data 26 ottobre 2012 con la partecipazione di due relatori chiave:

Luciano Corradini, già ordinario presso università statale di Milano statale e di Roma Tre, e sottosegretario alla Pubblica Istruzione nel governo Dini.

Bruno Losito Professore associato presso l’Università Roma Tre, Facoltà di Scienze della Formazione

Presentazione del monitoraggio (report finale e allegato) e del percorso formativo. A partire da novembre 2012 si è pertanto avviato del percorso di ricerca azione per circa 52 ore in presenza più 28 online fino al giugno 2014 per i docenti impegnati nel progetto (18 ore in 6 incontri il primo anno + 24 ore in 8 incontri il 2° anno) La formazione in presenza si è articolata su tre poli (Luino, Varese, Busto Arsizio) con incontri pomeridiani di 3 ore con tre coordinatori per polo (uno per la primaria, uno per la secondaria di primo e uno per quella di secondo grado. I primi tre incontri hanno visto il contributo di ricercatori ed esperti nel settore, quali, oltre ai DDSS

P.A. Bosello e C. Boracchi, i prof. G. Resteghini, M. Salvarezza, Th. Gilardi e sono stati articolati in

una fase di relazione logocentrica e una successiva di workshop (con docenti provenienti sia dal I

che dal II ciclo), coordinati da un conduttore e supervisionati dal relatore che ha predisposto i

materiali per l’attività.

I format ritenuti più efficaci dal gruppo di progetto sono risultati i seguenti:

Format 1: Mappa tematica

Si tratta di espandere il tema presentato (Le frontiere della cittadinanza: sfide attuali per un’etica

pubblica) individuando nessi e relazioni, sviluppi in verticale (sc primaria, sc secondaria I grado,

scuola secondaria di II grado) dei concetti chiave, a partire dai contenuti della relazione e da altri

materiali messi a disposizione dal relatore (repertori di idee/contenuti; mappe essenziali; brevi

testi significativi; link consultabili).

Format 2: Gioco di ruolo

Al termine di un gioco di ruolo consistente in un dibattito centrato su una situazione di conflitto

tra diverse posizioni (lavoro e salute; vivibilità del centro città e mobilità; legalità e benefici

personali…), proposto dal relatore, il gruppo riflette e individua: percezioni, pregiudizi, valori,

percorsi per comporre i conflitti, problemi aperti, risorse poco esplorate.

Format 3: Ambiti per esercitare competenze di cittadinanza

Viene proposto ai docenti di effettuare una ampia esplorazione dei possibili e concreti ambiti in cui

bambini-ragazzi-giovani possono effettivamente esercitare le competenze chiave della

cittadinanza, con una particolare attenzione ai riferimenti alle appartenenze e alle identità come

anche alle possibilità di costruire inclusione e coesione. Utilissimi i riferimenti a buone pratiche, a

esperienze positive consolidate, a possibili alleanze e collaborazioni con soggetti del territorio. Il

relatore offrirà una serie di possibili risorse del territorio, anche con link per approfondimenti.

Gli incontri n° 4, 5, 6 hanno visto come i format ritenuti più efficaci dal gruppo di progetto sono

stati i seguenti.

Format 4: Una tassonomia

I docenti realizzeranno, ogni gruppo per l’età di riferimento (fanciullezza, preadolescenza,

adolescenza), utilizzando schemi e mappe forniti dal relatore, una descrizione sufficientemente

illustrativa di possibili: conoscenze, comprensioni, sentimenti/affetti, decisioni, azioni che

ineriscono alla sfera della cittadinanza e al suo esercizio a scuola e in città nell’età d riferimento. I

format 1 e 3 potranno essere un valido contesto di riferimento

Format 5: Prove di curricolo

Ciascun gruppo, suddiviso in base alle scuole di riferimento, proverà a tratteggiare una traccia di

Unità di Lavoro nell’ambito dei temi del secondo incontro (Mediare i conflitti in una società che

vuol garantire diritti e coesione), individuando interventi per il curricolo specifico, quello integrato

e quello trasversale. Saranno poi individuati interventi a livello di curricolo implicito.

Format 6: La fase in presenza fonda un linguaggio comune sul quale operare una fase più ristretta

di debating, al fine di mettere in pratica un modello di argomentazioni condivisa e regolata che si

riversa nella pratica didattica.

I materiali offerti dai relatori e quelli prodotti nei gruppi sono stati la base per costruire la ricerca

azione da sviluppare nel secondo anno di formazione (2013/14)

Gli obiettivi del biennio sono stati pertanto i seguenti: Alla luce del lavoro operato nel triennio precedente sulla Certificazione delle competenze e curricolo verticale, nell’ambito del quale sono state elaborate delle UDA finalizzate alla certificazione delle competenze al termine del II anno dell’obbligo di istruzione superiore di II grado in verticalizzazione con la conclusione del Primo ciclo di istruzione, la biennalizzazione del progetto segue il modello indicato: I anno: fondazione teorica e avvio della ricercazione: definizione degli oggetti e dei contenuti ineludibili dell’educazione alla cittadinanza, analisi dei quadri di riferimento (Indicazioni ministeriali e quota regionale del Curricolo), progettazione in termini di CD, POF e di CDC II anno: a partire dalla esperienza delle scuole, operare una ricercazione che porti alla stesura di un curricolo verticale di educazione alla cittadinanza che coinvolga tutto il percorso scolastico sino al termine dell’obbligo formativo su format condiviso. Lo sforzo di riflessione si è concentrato sulla necessità di comporre un quadro operativo che fosse graduale e coerente nella consequenzialità degli snodi ordina mentali. La verticalizzazione operata sulle aree chiave della educazione alla cittadinanza - da quella ambientale e quella istituzionale, dalla legalità e dal lavoro alla cittadinanza digitale – vede pertanto esplicitare in schede differenti l’intero percorso, dal biennio della primaria – II e III anno, considerato come prima tappa - al biennio conclusivo della scuola primaria – II tappa - e inoltre dal triennio della secondaria di primo grado - terza tappa - al biennio secondario di secondo grado e infine al triennio della secondaria di secondo grado, il tutto nella continuità di obiettivi e risultati attesi.

Sono esposti qui in sequenza gli esiti e i prodotti della ricercazione, indicizzati alla luce delle aree territoriali coinvolte.

2. I MATERIALI PRODOTTI:

2.1 POLO DI BUSTO ARSIZIO

Nel lavoro svolto per indicare sia le competenze sia alcuni sviluppi didattici concreti, si sono condivisi alcuni principi dedotti, oltre che dalla esperienza didattica e formativa, dal corso di formazione che ha preceduto la ricercazione. La riflessione emersa ha portato, innanzitutto, a considerare l’ambito specifico di Cittadinanza e Costituzione come un luogo eminentemente pluridisciplinare. Pur riservando al docente di Italiano e Storia, di Filosofia e Storia o al docente di Diritto – a seconda degli ordini e della tipologia specifica dei curricula - una leadership propositiva, si è ritenuto che l’educazione ad una Cittadinanza attiva e consapevole fosse dovere e competenza di ogni docente in quanto adulto prima ancora che professionista in ambito educativo. In generale i principi su cui il lavoro si è articolato sono pertanto i seguenti:

Curriculo verticale sia in termini di competenze che di sviluppo didattico. Vi è dunque un filo conduttore tematico e metodologico che conferisce una progressività alle attività;

Didattica attiva e laboratoriale, in cui centrale sia l’azione dell’allievo -con un approccio il più possibile aperto al lavoro di gruppo- e che preveda un ‘evento/ prodotto’ finale da condividere con altre classi, genitori e pubblico più ampio. L’attività è finalizzata ad un dialogo- radicamento nel territorio;

Ruolo di tutoring da parte del docente, che predispone l’ambiente educativo, riflette sugli input e le varie fasi del lavoro, monitora e fornisce continuamente verifiche e feedback sul lavoro degli allievi/ dell’allievo;

Co- progettazione delle fasi e degli interventi, sia con la classe sia con il Consiglio di Classe.

Individuazione di un concetto e/o ambito concettuale ‘selettore’ come elemento guida della progettazione didattica secondo il curriculum verticale. Nel ns. lavoro, il termine selettore è ‘LIMITE’;

Approccio globale, che preveda l’integrazione delle varie forme dell’intelligenza e un equilibrio tra le attività marcatamente emotive e/o di ricerca con le attività più riflessive e di teorizzazione.

Il livello esperienziale e creativo, fondamentale nella scuola primaria, non ‘sparisce’ nei cicli successivi ma, al contrario, diviene il tessuto su cui si gioca concretamente una sintonia nella metodologia, fondamentale sempre ma soprattutto nella didattica di raccordo non soltanto negli Istituti Comprensivi. La cittadinanza può costituire, infatti, un ambito che consente l’efficacia del lavoro nel lasciare un segno. I moduli di lavoro sono stati individuati a partire dall’esperienza che già concretamente è attuata nelle scuole del ns. territorio e sono stati pensati in funzione di una didattica reale e fattibile che s’intreccia con la didattica curriculare normale e non richiede, dunque, eccezionalità nei tempi e nei modi se non nella misura in cui può essere programmata dai consigli di classe. Ogni modulo, infatti, costituisce una proposta, una pista di lavoro che può essere modificata in base alle esigenze del proprio gruppo classe e della propria realtà effettiva e operativa di lavoro.

L’ambito di significato su cui si è lavorato è l’idea di LEGALITÀ. Due concetti hanno condotto la ideazione e la azione didattica:

1. Selettore ‘LIMITE’ come termine teorico ed empirico a fondamento della ‘regola’ o della ‘norma’ valida per l’individuo e il vivere in collettività. Su questo piano abbiamo cercato di dare spazio:

sia all’interiorizzazione della regola o norma esterna come esigenza innanzitutto dell’individuo oltre che più alta e piena comprensione di sé in rapporto anche con l’altro da sé;

sia alla possibilità di intervenire sulla regola quando essa è avvertita come ingiusta e/o parziale. Livello possibile, forse, solo con alcuni gruppi, in alcuni contesti, nella scuola secondaria di secondo grado. L’idea di legalità è intesa come work in progress: la comunità si dà regole per vivere meglio. La regola dunque non è solo imposizione ma una richiesta che nasce nell’individuo in relazione alla collettività, al fine di garantire una condivisione e un’armonia superiore;

2. L’idea di una comunità legale come unico ‘terreno’ credibile di una legalità individuale. Il tema di una comunità solidale, che s’accorge e tiene gli occhi ben aperti anche nel dare sostegno e rilievo a tutti i comportamenti legali e costruttivi, è centrale.

Alcune considerazioni condiviso sono state infine lo sfondo costante della formulazione dei percorsi di cittadinanza. LO SFONDO EPISTEMOLOGICO: Come chiaramente delineato da Morin, «il metodo della complessità ci richiede di pensare senza mai chiudere i concetti, di spezzare le sfere chiuse, di ristabilire le articolazioni fra ciò che è disgiunto, di sforzarci di comprendere la multidimensionalità, di pensare con la singolarità, con la località, con la temporalità, di non dimenticare mai le totalità integratrici». All’interno di questa prospettiva, i saperi disciplinari, settoriali, specifici, assumono l’importante ruolo di elementi fattuali in grado di sostenere il soggetto nella relazione con gli altri, relazione mediata dal contesto in cui essi sono inseriti. Tali elementi, poi, vanno assunti in una logica scientifica aperta, dialogante, pronta a cercare domande e ad elaborare percorsi di ricerca, piuttosto che dedita a sistemare definitivamente il quadro delle conoscenze assodate. La critica epistemologica ci porta così ad avvicinarci ad una scienza che appare più la narrazione di una storia che l’ambito di un discorso certo e vero, inconfutabile e immutabile, una scienza che fa i conti con i valori, le ideologie e i progetti sociali come elementi determinanti del suo discorso. L’INTELLIGENZA EMOTIVA: Educare a “sentire” la cittadinanza significa coinvolgere e sollecitare la sensibilità e la sensorialità, a partire dalla dimensione corporea, per giungere al giudizio di valore affettivo ed estetico, superando logiche formative centrate esclusivamente sulla razionalità, ma aprendosi a forme di ampia e profonda comprensione. Operando tale coinvolgimento della dimensione emotiva dell’esperienza umana, l’educazione è in grado di promuovere un atteggiamento più positivo nei confronti dell’esistenza stessa e delle possibilità che essa offre, mediante quello che Mortari definisce «un riorientamento radicale della postura affettiva», ovvero un capovolgimento delle modalità inautentiche di pensarsi, progettarsi, agire. L’AUTENTICITA’ DELL’ESPERIENZA: Il monito di Jonas è particolarmente toccante: «Agisci in modo che le tue azioni siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra».

Quasi tutti gli studi che mettono a confronto l’autostima degli studenti che partecipano a interazioni cooperative e tradizionali mostrano risultati significativi a favore degli studenti delle classi cooperative. Tale risultato è probabilmente da mettere in correlazione alle migliori relazioni con i compagni e all’incentivo ad autovalutare il proprio lavoro con gli altri. Gli alunni di classi

cooperative interiorizzano un senso di controllo in contrasto con quelli delle classi tradizionali, che si sentono più controllati esternamente. Anche il piacere di stare in classe e l’apprezzamento del clima scolastico sono più alti in gruppi cooperativi. L’abilità ad assumere un ruolo cognitivo e affettivo è particolarmente stimolata dalla cooperazione e genera personalità dal profilo morale più alto. La sperimentazione di situazioni in cui è necessaria la comunicazione bilaterale e multilaterale accresce il senso generale di interdipendenza tra gli studenti e conduce ad una maggiore produttività e compattezza del gruppo.

Gruppo 1 - classi II/III

sc.primaria Gruppo 3 - Triennio sec. I grado Gruppo 5 – Triennio sec II grado

Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria

Gruppo 4 - Biennio sec. II grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA (E) LEGALITA’

TITOLO DEL PROGETTO: LE REGOLE DEL GIOCO: LA SCATOLA DEI COMPORTAMENTI

OBIETTIVO DI COMPETENZA

il modulo ha come finalità la riflessione sui propri comportamenti individuali in funzione del benessere collettivo. Gli allievi

sono accompagnati, mediante un’attività ludica, a riflettere sui comportamenti costruttivi che permettono di individuare la

ramificazione degli atteggiamenti che permettono a ciascuno e a tutti di stare bene nella piccola comunità della classe.

COMPETENZE:

Esprime ed interpreta fatti, pensieri ed interagisce adeguatamente sul piano linguistico.

Esprime in modo creativo le proprie idee, esperienze ed emozioni anche utilizzando linguaggi non verbali.

Si comporta in modo tale che sia possibile la partecipazione efficace e costruttiva all’interno del gruppo.

Traduce le proprie idee in azioni coerenti.

Risolve i conflitti quando necessario.

Si impegna nella condivisione delle regole che sottendono lo svolgersi delle attività.

Riconosce il percorso che ha generato l’apprendimento e applica le abilità e conoscenze in contesti diversi.

SKILLS FOR LIFE:

Competenza di comunicazione nella madrelingua;

Imparare ad imparare;

Competenze sociali e civiche;

Senso di iniziativa e imprenditorialità;

Consapevolezza ed espressione culturale

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Conosce e mette in atto forme di rispetto ed educazione verso gli altri

Riconosce la regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri Riconoscere la regola in funzione del compito Comprende l’infrazione della regola

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Ascolta l’altro rispettando il proprio turno Vive dei rapporti positivi con gli adulti e i compagni Partecipa in modo collaborativo con i compagni Partecipa alla vita della classe in modo corretto Manifesta il proprio punto di vista, ascolta quello degli altri e si confronta Partecipa alle attività di gruppo

Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole Accetta le regole condivise dal gruppo

DECIDERE E AGIRE (3)

Assume incarichi per collaborare con gli altri nel perseguire un fine comune

Assume un ruolo attivo nel mantenimento delle regole. Agisce comportamenti costruttivi per l’azione del gruppo al quale appartiene

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1

3 ore

Predisposizione degli spazi, creazione del setting

(angolo della classe adibito al circle time, tappeto,

palestra, atrio…)

Selezione e preparazione del materiale.

Spiegazione del focus (comportamenti corretti e

non) da osservare nella situazione tipo

Coordina gli interventi

Osservazione sistematiche del comportamento

Registrazione degli interventi dei bambini

Metodologia: raccolta delle idee (brainstorming),

lavoro con il gruppo classe.

Ascolto di una situazione tipo (storia) o visione di

un video che abbiano come focus il

comportamento degli alunni in una classe

durante una lezione, un’ora di educazione

motoria, durante l’intervallo, durante la mensa,

in bagno, in corridoio, in gita...

Riflessioni su quanto visto o ascoltato in circle

time

Gli alunni scrivono su cartellini o post-it i

comportamenti osservati (corretti e non).

FASE 2

3 ore

Organizzazione dello schema in cui vengono

inserite le osservazioni dei bambini

I bambini vengono invitati a leggere il cartellino e

a attaccarlo in uno spazio predisposto. Si

raggruppano i cartellini dello stesso argomento.

Nello spazio appariranno più gruppi di

comportamenti. I bambini dovrebbero

identificare i comportamenti corretti e non.

Riconoscimento dei comportamenti corretti e

non.

Costruzione delle due scatole dei comportamenti

corretti e non.

Inserimento dei cartellini nelle scatole dei

comportamenti corretti e non.

FASE 3

2 ore

Organizzazione di piccoli gruppi. Drammatizzazione/mimo dei comportamenti

corretti e non individuati dai bambini e messi

nella scatola e pescati a turno.

Istituzionalizzazione della parola “regola”.

Costruzione di un cartellone (l’albero delle

regole/della legalità)

Note:

Indicazioni bibliografiche: Rosalba Corallo, Bravi bambini, Erickson - Roberta Verità, Pensieri favolosi, Erickson - Roberta Verità, Con la testa fra le nuvole, Erickson

Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado Gruppo 5 – Triennio sec II grado

Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria

Gruppo 4 - Biennio sec. II grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA (E) LEGALITA’

TITOLO DEL PROGETTO: LE REGOLE DEL GIOCO: LA CITTÀ DEL BEN-ESSERE.

OBIETTIVO DI COMPETENZA

La classe è condotta per mano in un itinerario di crescita e di individuazione, mediante una costruzione reale/ empirica, di un

paese ideale, di un’utopia che possa ispirare i comportamenti quotidiani. La classe del ben- essere può diventare la città del

ben- essere, da condividere con i propri familiari e amici.

COMPETENZE:

Esprime ed interpreta fatti, pensieri ed interagisce adeguatamente.

Esprime in modo creativo le proprie idee, esperienze ed emozioni anche utilizzando linguaggi non verbali.

Si comporta in modo tale che sia possibile la partecipazione efficace e costruttiva all’interno del gruppo.

Traduce le proprie idee in azioni coerenti.

Risolve i conflitti quando necessario.

Si impegna nella condivisione delle regole che sottendono lo svolgersi delle attività.

Riconosce il percorso che ha generato l’apprendimento e applicare le abilità e conoscenze in contesti diversi.

SKILLS FOR LIFE:

Competenza di comunicazione nella madrelingua;

Imparare ad imparare;

Competenze sociali e civiche;

Il senso di iniziativa e imprenditorialità;

Consapevolezza ed espressione culturale

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Riconosce la regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri Riconoscere la regola in funzione del compito. Comprende l’infrazione della regola

Acquisisce regole condivise dal gruppo Propone nuove regole costruttive per l’azione del gruppo al quale appartiene

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole. Accetta le regole condivise dal gruppo

Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole e sa collaborare con l’adulto Rispetta la regola in funzione del contesto di lavoro Segnala esigenze di cambiamento e/o miglioramento

DECIDERE E AGIRE (3)

Assume un ruolo attivo nel mantenimento delle regole Agisce comportamenti costruttivi per l’azione del gruppo al quale appartiene

Riconosce l’infrazione alla regola e le conseguenze sul lavoro del gruppo Collabora con l’adulto e con il gruppo dei pari

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1

3 ore

Predisposizione degli spazi, creazione del setting

(angolo della classe adibito al circle time, tappeto,

palestra, atrio…).

Preparazione del materiale.

Spiegazione del focus (comportamenti corretti e

non) da osservare nella situazione tipo.

Coordina gli interventi.

Osservazione sistematiche del comportamento.

Registrazione degli interventi dei bambini.

Ascolto/visione/lettura di una storia che abbia

come focus lo stare bene insieme condividendo

comportamenti corretti in ambienti ben

identificabili (classe, parco, isola…).*

Discussione in grande gruppo di ciò che è stato

ascoltato, visto, letto.

Individuazione dei comportamenti corretti e

condivisione delle buone pratiche dello stare

insieme.

*Non è facile reperire testi/video che trattano

nello specifico tali argomenti. E’ possibile però

realizzare brevi testi o brevi video ad hoc che

possano trattare situazioni molto vicine alla vita

sociale della classe. Fra l’altro questo

comporterebbe anche un lavoro trasversale su

lingua italiana/laboratorio di scrittura.

FASE 2

2 ore

Predisposizione del materiale.

Divisione in piccoli gruppi che devono contenere

alunni poco affiatati tra loro.

Coordinamento del lavoro.

Gli alunni vengono invitati, in piccolo gruppo, a

costruire con materiali diversi (das, creta,

cartone…) gli ambienti in cui si è svolto il

racconto visto o ascoltato.

Sempre in piccolo gruppo devono immaginare di

vivere insieme nell’ambiente e vengono invitati a

stendere delle regole per poterci vivere bene.

Scelta del nome da dare all’ambiente realizzato

(“La classe del ben-essere” come se fosse il

cartello identificativo del luogo).

FASE 3

2 ore

Osservazione e coordinamento degli interventi e

dei conflitti.

Il piccolo gruppo decide un portavoce che spieghi

come e perché si è costruito quel particolare

ambiente, le regole scritte e il nome scelto.

FASE 4

2 ore

Osservazione e coordinamento degli interventi e

dei conflitti.

Tutti i gruppi vengono invitati a realizzare una

città unendo tutti gli ambienti costruiti attraverso

vie di comunicazione.

FASE 5

2 ore Coordinamento degli interventi. Il gruppo, dividendosi i compiti, spiega alle altre

classi o/e ai genitori, il lavoro svolto.

Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado

Gruppo 5 – Triennio sec II grado

Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria

Gruppo 4 - Biennio sec. II grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA (E) LEGALITA’

TITOLO DEL PROGETTO: LE REGOLE DEL GIOCO: CACCIA AL TESORO DELLA LEGALITÀ

OBIETTIVO DI COMPETENZA

(Descrizione del’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,

indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life):

Viene proposta un’attività che permette, agli allievi coinvolti nel gruppo di progettazione, di organizzare un’iniziativa, la CACCIA AL TESORO DELLA LEGALITÀ, che è occasione per:

conoscere il proprio territorio e il proprio contesto di vita;

individuare nella città/ paese i luoghi significativi dal punto di vista storico artistico e soprattutto istituzionale;

familiarizzare con i concetti e i temi tipici della cittadinanza attiva;

coinvolgere tutti gli alunni dell’istituto in un evento simbolo, prevedendone regole- ruoli e responsabilità. Nello svolgimento dell’attività ogni studente interagisce con gli altri rispettandone e comprendendone i diversi punti di vista e collabora per la realizzazione del progetto; in un secondo momento prende spunto dall’esperienza per riflettere sull’importanza delle regole in una comunità e sul concetto di limite correlato alla legalità.

COMPETENZE:

Comprende l’importanza della regola in un gruppo organizzato

Assume incarichi e collabora con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo

Comprende la funzione delle norme e delle regole per una civile convivenza e il valore giuridico dei divieti

SKILLS FOR LIFE:

competenze sociali e civiche (partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale, lavorativa e civile; risolvere i conflitti)

imparare a imparare (organizzare il proprio apprendimento mediante una gestione del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale sia di gruppo; prendere le mosse da quanto appreso dalle esperienze per usare e applicare conoscenze e abilità in altri contesti)

spirito di iniziativa (tradurre le idee in azione; pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi)

competenza digitale (usare il computer per reperire, valutare, conservare produrre e scambiare informazioni)

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Acquisisce regole condivise dal gruppo Propone nuove regole costruttive per l’azione del gruppo al quale appartiene

Comprende il senso della regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole e sa collaborare con l’adulto Rispetta la regola in funzione del contesto di lavoro Segnala esigenze di cambiamento e/o miglioramento

Riconosce l’efficacia della regola in funzione del contesto di lavoro Propone nuove regole e/o strategie per l’azione del gruppo al quale appartiene

DECIDERE E AGIRE (3)

Riconosce l’infrazione alla regola e le conseguenze sul lavoro del gruppo Collabora con l’adulto e con il gruppo dei pari

Segnala nei modi opportuni e possibili l’infrazione della regola e riflette sulle conseguenze Assume incarichi e collabora con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 5 ore

Presentazione attività: tempi, modalità, obiettivi

Esercizio brainstorming: i luoghi della nostra città Costruzione mappa: i nostri percorsi Breve ricerca di informazioni su storia, cultura e arte della città e predisposizione di una mappa con i luoghi significativi della città (istituzionali e storico-artistici)

FASE 2 2 ore

La progettazione di una caccia al tesoro (lezione introduttiva):

Regolamento Calendario Incarichi Organizzazione (chi coinvolgere) Attività

La classe viene divisa in gruppi e ad ogni gruppo viene affidato un compito da svolgere:

Elaborazione di un regolamento Definizione calendario e tempistica Individuazione ruoli/incarichi/

responsabilità Individuazione

enti/associazioni/gruppi/classi/persone da coinvolgere

Scelta delle attività: quiz, indovinelli, tranelli, simboli misteriosi, calcoli,

misurazioni ( nella scelta delle attività sarebbe auspicabile individuare un tema o filo conduttore: preferibilmente i luoghi della legalità o i luoghi simbolo della città...)

FASE 3 4 ore

La stesura del programma: l’insegnante invita ogni gruppo a esporre il lavoro svolto e a verificare insieme la fattibilità del progetto

Ogni gruppo espone il proprio lavoro. Poi insieme si individuano eventuali problemi, incongruenze, difficoltà e si procede a stendere la versione definitiva del programma

FASE 4 3 ore

La pubblicizzazione dell’iniziativa:

a) l’insegnante chiede ai ragazzi di scegliere le modalità per promuovere l’iniziativa nella scuola e nella città (strumenti e destinatari)

b) l’insegnante invita i gruppi a esporre la loro proposta e chiede agli alunni di elaborare una proposta definitiva che tenga conto dei contributi di tutti

a) Ogni gruppo elabora una proposta

(volantino, articolo sul giornalino della scuola, cartellone pubblicitario,…) pensando anche a chi indirizzare la comunicazione

b) Ogni gruppo espone la propria proposta; seguendo le indicazioni dell’insegnante (discussione e votazione) gli alunni definiscono una proposta definitiva; si assegnano gli incarichi (chi fa che cosa) e si decidono i tempi di esecuzione e pubblicizzazione

FASE 5 4/5 ore

La realizzazione dell’iniziativa: l’insegnante

- coordina e supporta la preparazione del materiale necessario per la realizzazione della caccia al tesoro;

- tiene i contatti con enti, associazioni, persone, gruppi coinvolti;

- individua tra gli alunni alcuni responsabili dell’organizzazione

Gli alunni:

- preparano il materiale (regolamento, mappa, quesiti, segnaletica,…)

- elaborano un piano per l’organizzazione della giornata tenendo conto del percorso e della sicurezza da garantire a tutti i partecipanti

FASE 6 Mezza giornata

Evento: CACCIA AL TESORO

FASE 7 2 ore

Ripensando all’esperienza…. L’insegnante invita i ragazzi a fare un bilancio (discussione): Cosa ha funzionato e quali sono stati i problemi? Cosa abbiamo imparato su

- l’importanza delle regole

- collaborazione e rispetto dei ruoli

- il funzionamento della città

- …

Dopo la discussione gli alunni in gruppi elaborano: -la cronaca dell’esperienza (per il giornalino,…) -un bilancio dell’esperienza sviluppando gli spunti emersi nella discussione - degli approfondimenti su concetti o temi emersi nella discussione - piste di lavoro/proposte operative per proseguire il lavoro su cittadinanza e legalità - mappa concettuale su LIMITE/REGOLE/LEGGI/LEGALITA’

Suggerimenti bibliografici: A cura di Marcello Dei e Guido Maggioni, Rispettare le regole. La socializzazione normativa nelle famiglie e nella scuola, Donzelli Editore Roma - Sergio Tramma , Legalità illegalità. Il confine pedagogico, Editori Laterza - Marcello Dei, Ragazzi si copia. A LEZIONE DI IMBROGLIO NELLE SCUOLE ITALIANE, Il Mulino Bologna 2011

Format condiviso Cittadinanza e Costituzione

Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado Gruppo 5 – Triennio sec II grado

Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria

Gruppo 4 - Biennio sec. II grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA (E) LEGALITA’

TITOLO DEL PROGETTO: LE REGOLE DEL GIOCO: UNA COMUNITÀ VASTA COME IL MONDO

OBIETTIVO DI COMPETENZA

Il modulo riflette sull’idea di clandestinità come esclusione dal territorio dei diritti umani e dalla possibilità di una vita nella

legalità. Nel volontariato e nell’associazionismo per la libera circolazione delle persone e contro la clandestinità si intravede la

possibile costruzione di un “mondo” condiviso. La riflessione riguarda la possibile integrazione delle comunità nel contesto

sociale e istituzionale di riferimento, mediante la diffusione di una cultura della legalità e del rispetto dei diritti fondamentali

della persona umana. Lo studente è invitato a riconoscere le azioni positive che contribuiscono alla sua crescita personale,

alla crescita delle persone accanto a lui/lei e dell’intera comunità cui appartiene in un’ottica di apertura alla dimensione

nazionale ed europea.

COMPETENZE:

Riconosce azioni positive in funzione della crescita di sé e degli altri in una dimensione nazionale ed europea.

Riconosce azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione aperta sia a

livello nazionale che europeo.

SKILL’S LIFE:

Competenza sociale e civica;

Imparare a imparare;

Spirito d'iniziativa e imprenditorialità;

Competenza digitale Indicatori per gli Obiettivi

di Apprendimento PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Comprende il senso della regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri

Riconosce azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione nazionale ed europea

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Riconosce l’efficacia della regola in funzione del contesto di lavoro

Si relaziona con enti/ associazioni in merito a un tema/ problema del territorio e della

Propone nuove regole e/o strategie per l’azione del gruppo al quale appartiene

comunità in cui vive Intuisce le principali interrelazioni tra la dimensione locale dell’identità e la dimensione globale

DECIDERE E AGIRE (3)

Segnala nei modi opportuni e possibili l’infrazione della regola e riflette sulle conseguenze Assume incarichi e collabora con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo

Riflette su comportamenti di sfida alla regola Comunica/ promuove, nell’ambito della comunità cui appartiene, uno stile di vita costruttivo e solidale

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1

4 ore

Individuazione di un testo (video, scritto ecc.) focus: relazione tra

legalità e comunità, legalità e solidarietà: LA REALTA’

DELL’IMMIGRAZIONE.

Esempi:

"Terraferma" di E.Crialese, Italia, 2011

"Quando sei nato non puoi più nasconderti", M.T.Giordana, Italia, 2005

"Welcome", P.Lioret, Francia, 2009

"Miracolo a Le Havre",A.Kaurismaki, Germania, 2011

“Una vita tranquilla”, con Toni Servillo, di Claudio Cupellini,

Italia, 2010

Le navi dei veleni (documentario di Current_Tv fruibile su

youtuba all’url: https://www.youtube.com/watch?v=wRJVF2Z5rNE)

Blu Notte - Navi a perdere - Il mare dei veleni (Rai Tre)

Problematizzazione e avvio lezione dialogata

METODOLOGIA: Brainstorming

+ lavoro di gruppo

Visione e/o lettura

Brainstorming

Individuazione parole chiave

Stesura di un testo (individuale

o meglio di gruppo): ‘cosa si può

e si deve fare’

FASE 2

2 ore

Lezione frontale: LA LEGISLAZIONE IN MERITO; il concetto di

pregiudizio; “quando i migranti eravamo noi” al fine di porsi nei panni

dello “straniero”

Consultazione articoli sul tema siti web:

http://www.webalice.it/ilquintomoro/emigranti_noi/immigrati.html

http://www.webalice.it/ilquintomoro/emigranti_noi/immigrati_2.html

http://www.webalice.it/ilquintomoro/emigranti_noi/immigrati_3.html

METODOLOGIA: lavoro

individuale

Prendere appunti

Lettura e schematizzazione per

lo studio

Porre domande

FASE 3

2 ore

Predispone l’ambiente d’apprendimento per una ricerca in aula

(collegamento internet) delle principali associazioni operanti sul

territorio a favore dell’integrazione

Sostiene il lavoro di ricerca dei singoli gruppi anche mediante

eventuali elenchi predisposti delle principali associazioni

METODOLOGIA: lavoro in

piccolo gruppo (2/3 studenti)

Attività di ricerca mediante

internet

Individuazione delle realtà

associative presenti sul proprio

territorio

FASE 4

2 ore

Pone il problema del ‘che fare’, se inter - relazionarsi o meno con le

associazioni trovate. Apre una discussione guidata con domande

stimolo.

Organizzazione di un calendario d’incontri con i rappresentanti delle

associazioni individuate e/o con testimoni (si presume per un max. di

3)

METODOLOGIA: lezione

dialogata

Interventi

METODOLOGIA: lavoro in

piccolo gruppo

Stesura domande per intervista

FASE 5

4 ore

Organizza il calendario per gli incontri/ interviste

Realizzano le interviste con

eventuali videoriprese

FASE 6

10 ore

Indicazioni per il montaggio delle riprese

oppure

Organizza i criteri per l’allestimento di un essenziale database per la

scuola (area volontariato) delle associazioni presenti sul territorio

Conduce o gestisce sul piano organizzativo del Laboratorio teatrale

sull’integrazione

Scrittura creativa: organizzazione della stesura di un book di racconti

redatto dagli studenti adottando ad es. la tecnica dello “straniamento”

(“mi metto nei panni dell’altro!”)

Montaggio delle riprese

Oppure

Allestimento database

Partecipazione al laboratorio

teatrale

Stesura del book

FASE 7

Fase che può

eventualmente

essere prevista,

nella sua messa

in atto, anche

nell’a.s.

seguente

Realizzazione evento di comunicazione con il territorio.

Il prodotto finale può essere:

una ‘festa’ delle associazioni pro- integrazione, con banchetti

e interventi o laboratori aperti anche agli studenti di altre

scuole

la produzione di un video che testimoni il percorso

scelgo d’impegnarmi per: ai ragazzi viene proposto di

scegliere un periodo d’impegno presso una delle associazioni

conosciute (eventuale adesione della scuola al progetto

intercultura: http://intercultura.it/)

proporre la creazione di una nuova associazione all’interno

della scuola, formata da studenti/ genitori/ insegnanti

finalizzata alla promozione dell’integrazione.

Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado

Gruppo 5 – Triennio sec II grado

Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria

Gruppo 4 - Biennio sec. II grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA (E) LEGALITA’

TITOLO DEL PROGETTO: LE REGOLE DEL GIOCO : ILLEGALITÀ→LEGALITÀ .

“ Dal letame nascono i fior” (Via del Campo; F. De Andrè):ntrasformare lo sfruttamento illegale della comunità in

occasione di arricchimento per la comunità

OBIETTIVO DI COMPETENZA L’idea di base del progetto è analizzare la mentalità mafiosa per comprendere i meccanismi

dell’illegalità così da trasformare comportamenti illegali e clientelari in occasioni di crescita economica- sociale e culturale

della comunità. Il modulo accompagna gli studenti nell’individuare le problematiche più urgenti, e nel contempo poco

dibattute e conosciute dall’opinione pubblica, in merito ai frutti malati dell’illegalità. Come trasformare le rovine che

l’illegalità lascia alla propria comunità in possibilità per il futuro? Quali sono, sul nostro territorio, i problemi concreti, le

eredità pesanti dell’illegalità? Ma soprattutto, cosa farne? Il modulo è aperto ad un coinvolgimento della comunità locale -

delle Istituzioni oltre che della collettività scolastica- ma insiste soprattutto su un’educazione alla cittadinanza attiva, contro

ogni forma di ripiegamento passivo e individualistico o di accettazione rassegnata. Si prevedono due percorsi l’uno centrato

sull’ambito scolastico, l’altro indirizzato alla creazione di una rete studentesca aperta al territorio. Le attività conclusive si

rifanno alla teoria e alla pratica della democrazia deliberativa.

COMPETENZE:

Riconosce azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene

Elabora un’interiorizzazione significativa del senso della legalità e del limite inteso come elemento cooperante alla definizione

della personalità nell’ambito della sfera sociale

Partecipa attivamente a gruppi , associazioni, enti e/o istituzioni che nel rispetto della legalità favoriscono la solidarietà

sociale.

SKILLS FOR LIFE:

PROGETTARE/COMUNICARE

COLLABORARE E PARTECIPARE

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE

RISOLVERE PROBLEMI

ACQUISIRE ED INTEPRETARE L’INFORMAZIONE

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Riconosce azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione nazionale ed europea

Comprende le azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione nazionale europea e globale

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Si relaziona con enti/ associazioni in merito a un tema/ problema del territorio e della comunità in cui vive Intuisce le principali interrelazioni tra la dimensione locale dell’identità e la dimensione globale

Elabora un’interiorizzazione significativa del senso della legalità e del limite inteso come elemento cooperante alla definizione della personalità nell’ambito della sfera sociale Comprende le principali interrelazioni tra la dimensione locale dell’identità e la dimensione globale

DECIDERE E AGIRE (3)

Riflette su comportamenti di sfida alla regola Comunica/ promuove, nell’ambito della comunità cui appartiene, uno stile di vita costruttivo e solidale

Partecipa attivamente a gruppi , associazioni, enti e/o istituzioni che nel rispetto della legalità favoriscono la solidarietà sociale Assume incarichi di responsabilità e/o istituzionali nelle realtà di appartenenza

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 0

ADESIONE al progetto dell’intero consiglio di classe

: date le diverse competenze in gioco , i tempi, le

attività previste, è indispensabile il coinvolgimento

attivo di tutti i docenti

Per questo progetto è necessario prevedere

anche tempi di lavoro per i docenti che devono

organizzare i momenti pubblici e tenere i contatti

con le figure esterne alla scuola

Sarebbe auspicabile inoltre l’adesione al progetto

di più di una classe, per ottimizzare l’uso delle

L’ADESIONE al progetto implica impegno sia

nell’attività in classe sia nei necessari momenti di

attività (individuale o di gruppo) domestica, per

la realizzazione dei prodotti e per

approfondimento e studio

risorse esterne

FASE 1

1 ora

DISCUSSIONE

Guida la discussione focalizzando i temi più

significativi (es. ecomafia, gioco d’azzardo, appalti

pubblici, riciclaggio …)

Fa emergere i costi sociali dell’illegalità

METODOLOGIA : Brainstorming

Individuazione delle tematiche chiave da parte

degli studenti, guidati dal docente

FASE 2

4 ore

ORGANIZZAZIONE

Formazione di gruppi-lavoro sui temi individuati

Scansione delle fasi e dei tempi dell’attività :

ricerca di informazioni, raccolta materiale, ecc.

METODOLOGIA: lavoro di gruppo

Ricerca dati (letteratura, internet)

Analisi dei dati raccolti ed interpretazione del

fenomeno

Progettazione per ogni gruppo di uno spot sul

tema analizzato

FASE 3

10 ore

MONITORAGGIO/ SUPPORTO

Esegue il monitoraggio del lavoro

Offre sostegno/ aiuto nella fase della ricerca

Controlla il rispetto dei tempi e delle consegne

METODOLOGIA: lavoro di gruppo

Utilizzo di supporti multimediali Realizzazione del

prodotto : spot Pubblicità Progresso (costi

sociali dell’illegalità)

FASE 4

1 ora

SOCIALIZZAZIONE

Coordina e gestisce il confronto fra i gruppi

Presentazione dei singoli spot : confronto e

discussione sui prodotti

FASE 5

2 ore

( se possibile in

compresenza)

APPROFONDIMENTO

Organizza momenti di discussione focalizzando il

rapporto illegalità/ sfruttamento rispetto a

legalità/solidarietà

Invita all’approfondimento ulteriore delle

tematiche che suscitano il maggior interesse

METODOLOGIA : discussione e lavoro di ricerca

Partecipazione alla discussione con

approfondimento autonomo dei temi trattati

FASE 6

2/4 ore

per le classi

coinvolte

FORMAZIONE

Incontri con esperti (1/2, aspetti giuridici,

economici …) per approfondire un tema scelto. Si

propone : “uso dei beni confiscati i alla mafia” in

cui trattare le possibilità e i problemi del

passaggio dall’uso illegale all’’uso legale e sociale

www.anbsc.it (agenzia beni sequestrati e

confiscati)

METODOLOGIA : lezione frontale

Acquisizione di competenze /conoscenze

specifiche

Interazione con figure istituzionali e/o esperti

FASE 7

5 ore

PROGETTAZIONE

Segue ed interviene – su richiesta- durante il lavoro

degli studenti

Guida alla riflessione durante l’attività per far

emergere i temi controversi e problematici

METODOLOGIA: lavoro di gruppo

Elaborazione di un progetto -per ciascuna classe

partecipante - relativo all’uso sociale dei beni

confiscati alle organizzazioni malavitose

Individuazione dei punti controversi del dibattito

attorno al tema trattato (ad es: vendita dei beni

confiscati o uso sociale di essi)

FASE 8

3 ore

PRESENTAZIONE

Organizza il concorso : luogo, partecipanti,

formazione giuria, contatti con l’amministrazione

le associazioni ….

I progetti vengono presentati ad una giuria di

esperti ( docenti, figure istituzionali cittadine,

esperti, membri delle associazione del territorio )

che scelga il /i migliori per presentarli

all’amministrazione comunale ( che si deve

impegnare a tenerne adeguato conto!)

METODOLOGIA: concorso pubblico

Presentazione del proprio progetto e sua

valorizzazione nel pubblico dibattito

Pubblicizzazione degli spot realizzati

Partecipazione al concorso

FASE 9

( da prevedere

per l’anno

successivo)

3 ore lavoro

2 dibattito

PUBBLICO DIBATTITO

Organizza un debate sui temi controversi , emersi

durante l’elaborazione dei progetti.

L’evento deve essere aperto alla cittadinanza , con

lo scopo di avviare processi di democrazia

deliberativa , e di integrare scuole e società civile

nei meccanismi della decisione politica

METODOLOGIA : Debate

Approfondimento ( in tempi precedenti) dei

temi controversi emersi durante l’elaborazione

del progetto

Elaborazione di argomentazioni e confutazioni

relative alle tesi scelte

Partecipazione al debate

Si propone anche una diversa articolazione del modulo, nel caso in cui sia possibile operare in una rete di istituiti che abbia le

risorse umane ed economiche per sostenere un progetto più ampio, che coinvolga studenti interessati delle diverse scuole

del territorio.

FASE 6

1 ora

+

2 ore

PROGETTAZIONE CORSO

Propone agli studenti interessati della classe un

corso di formazione su un tema trasversale ad

es. “uso dei beni confiscati i alla mafia”

Aiuta gli studenti ad organizzare ( organizza) una

rete con gli istituti della città per un lavoro

condiviso

Collabora nella tessitura delle relazioni con

associazioni ed istituzioni, nella ricerca di

formatori…

METODOLOGIA: progettazione

Gli studenti che si dichiarano disponibili a

frequentare il corso di formazione assieme a

studenti di altri istituti collaborano alla

organizzazione del corso

Si relazionano alle associazione e alle istituzioni

attive sul territorio

FASE 7

4 ore

FORMAZIONE

Partecipa agli incontri con esperti , e aiuta gli

studenti nel processo di apprendimento

METODOLOGIA: lezione frontale/ esercitazioni

Frequentano il corso assieme a compagni di altre

classi ed altri istituti

Acquisiscono competenze /conoscenze specifiche

FASE 8

5 ore

PROGETTAZIONE

Sovraintende/ sistematizza le proposte del gruppo

di studenti che segue ( il docente può non essere

il docente di classe , perché i gruppi di lavoro

dovrebbero essere di classe ed istituti diversi)

METODOLOGIA: lavoro di gruppo

In gruppo elaborano proposte e progetti- da

trasmettere alle istituzioni locali- sull’uso uso dei

beni confiscati i alla mafia”

I progetti possono caratterizzarsi in base al tipo

di scuola , oppure essere frutto integrato delle

diverse competenze di studenti che frequentano

istituti diversi .

FASE 9

2 ore

CONCORSO/ DIBATTITO

A chiusura dei lavori dell’intero percorso, il team di

docenti organizza un momento pubblico di

presentazione dei progetti e discussione su di essi

, in uno spazio cittadino.

La giuria ( i docenti o altro gruppo di esperti, il

pubblico,il sindaco …) scelgono il progetto da

consegnare all’amministrazione cittadina (

l’amministrazione dovrebbe impegnarsi a

realizzare il progetto vincitore)

METODOLOGIA : Interazione con pubblico di

adulti esperti

Presentano il proprio progetto e lo sostengono in

un pubblico dibattito

Sitografia sul DEBATE:

http://www.educazione.unipd.it/bottaerisposta/index.php?option=com_content&view=article&id=63&Ite

mid=85 - http://www.wedebate.org/rete_scuole.htm

Nel complesso della verticalizzazione, infine, si è proceduto alla identificazione di un curriculo

per indicatori di obiettivi di apprendimento declinati per livello di scolarizzazione:

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CLASSE II e III Primaria

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Conosce e mette in atto forme di rispetto ed educazione verso gli altri

Riconosce la regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri Riconoscere la regola in funzione del compito Comprende l’infrazione della regola

ELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Ascolta l’altro rispettando il proprio turno Vive dei rapporti positivi con gli adulti e i compagni Partecipa in modo collaborativo con i compagni Partecipa alla vita della classe in modo corretto Manifesta il proprio punto di vista, ascolta quello degli altri e si confronta Partecipa alle attività di gruppo

Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole Accetta le regole condivise dal gruppo

DECIDERE E AGIRE (3)

Assume incarichi per collaborare con gli altri nel perseguire un fine comune

Assume un ruolo attivo nel mantenimento delle regole. Agisce comportamenti costruttivi per l’azione del gruppo al quale appartiene

4/5 PRIMARIA

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Riconosce la regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri Riconoscere la regola in funzione del compito. Comprende l’infrazione della regola

Acquisisce regole condivise dal gruppo Propone nuove regole costruttive per l’azione del gruppo al quale appartiene

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole. Accetta le regole condivise dal gruppo

Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole e sa collaborare con l’adulto Rispetta la regola in funzione del contesto di lavoro Segnala esigenze di cambiamento e/o miglioramento

DECIDERE E AGIRE (3)

Assume un ruolo attivo nel mantenimento delle regole Agisce comportamenti costruttivi per l’azione del gruppo al quale appartiene

Riconosce l’infrazione alla regola e le conseguenze sul lavoro del gruppo Collabora con l’adulto e con il gruppo dei pari

TRIENNIO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Acquisisce regole condivise dal gruppo Propone nuove regole costruttive per l’azione del gruppo al quale appartiene

Comprende il senso della regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole e sa collaborare con l’adulto Rispetta la regola in funzione del contesto di lavoro Segnala esigenze di cambiamento e/o miglioramento

Riconosce l’efficacia della regola in funzione del contesto di lavoro Propone nuove regole e/o strategie per l’azione del gruppo al quale appartiene

DECIDERE E AGIRE (3)

Riconosce l’infrazione alla regola e le conseguenze sul lavoro del gruppo Collabora con l’adulto e con il gruppo dei

Segnala nei modi opportuni e possibili l’infrazione della regola e riflette sulle conseguenze

pari

Assume incarichi e collabora con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo

BIENNIO SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Comprende il senso della regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri

Riconosce azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione nazionale ed europea

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Riconosce l’efficacia della regola in funzione del contesto di lavoro Propone nuove regole e/o strategie per l’azione del gruppo al quale appartiene

Si relaziona con enti/ associazioni in merito a un tema/ problema del territorio e della comunità in cui vive Intuisce le principali interrelazioni tra la dimensione locale dell’identità e la dimensione globale

DECIDERE E AGIRE (3)

Segnala nei modi opportuni e possibili l’infrazione della regola e riflette sulle conseguenze Assume incarichi e collabora con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo

Riflette su comportamenti di sfida alla regola Comunica/ promuove, nell’ambito della comunità cui appartiene, uno stile di vita costruttivo e solidale

TRIENNIO SECONDARIA SUPERIORE

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Riconosce azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione nazionale ed europea

Comprende le azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione nazionale europea e globale

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Si relaziona con enti/ associazioni in merito a un tema/ problema del territorio e della comunità in cui vive Intuisce le principali interrelazioni tra la dimensione locale dell’identità e la dimensione globale

Elabora un’interiorizzazione significativa del senso della legalità e del limite inteso come elemento cooperante alla definizione della personalità nell’ambito della sfera sociale Comprende le principali interrelazioni tra la dimensione locale dell’identità e la dimensione globale

DECIDERE E AGIRE (3)

Riflette su comportamenti di sfida alla regola Comunica/ promuove, nell’ambito della comunità cui appartiene, uno stile di vita costruttivo e solidale

Partecipa attivamente a gruppi , associazioni, enti e/o istituzioni che nel rispetto della legalità favoriscono la solidarietà sociale Assume incarichi di responsabilità e/o istituzionali nelle realtà di appartenenza

2.2 Polo di Gallarate

CITTADINANZA A SCUOLA

Gruppo dei docenti ricercatori di Gallarate

Introduzione di Pietro Bosello

La formazione della cittadinanza richiede competenze procedurali che mettano in relazione il

dibattere criticamente con l’assumere deliberazioni condivise e coerenti con i valori professati. I percorsi

“Costruire e rispettare le regole” e “La partecipazione alla vita della scuola”, elaborati dal gruppo dei

docenti ricercatori di Gallarate (Linda Agostini e Patrizia Soave dell’IC Cardano Lega di Gallarate; Laura

Ferrazzi, Pierangela Cassinerio e Maria Teresa Simonetti Simonetti dell’IC Croce di Ferno; Rita Cerutti dell’IC

Montessori di Cardano al Campo; Fabiana Ginesi e Vita Piazza dell’IC Carminati di Lonate Pozzolo; Lorella

Finotti dell’IIS Gadda Rosselli di Gallarate; Angela Bilotti dell’IC De Amicis di Gallarate), ispirandosi al

modello della scuola-comunità, intendono realizzare azioni sempre più responsabili, coinvolgendo i processi

di analisi critica delle situazioni, di negoziazione dei significati, di ricerca e condivisione di valori e di regole,

di controllo e di giudizio sul rispetto della scuola da parte di tutti. Assemblee di studenti e insegnanti, in

interazione, affrontano le problematiche del vivere a scuola cercando di portare la discussione sul terreno

della condivisione non solo di sentimenti morali, ma anche di norme e principi come l’equità, il rispetto, la

fiducia e l’aiuto, la reciprocità e la giustizia. Tramite questa condivisione si passa all’adozione di un

programma di costruzione di relazioni migliori all’interno delle classi, di cura dell’ambiente scolastico, di

rispetto per il lavoro di ciascuno, di attivazione delle risorse personali per il bene della scuola. I dibattiti

morali portano così ad influenzare le decisioni da prendere effettivamente nella scuola. Essa si trasforma in

una comunità nella misura in cui vengono condivisi degli obiettivi collettivi, si mettono in atto ragionamenti

morali, si agiscono azioni responsabili, si diffonde un forte senso di appartenenza – basato sulla

condivisione di norme di gruppo, sui legami di solidarietà nel gruppo, sull’’identificazione con i valori e i

simboli che rappresentano la scuola stessa.

In questi percorsi svolgono un ruolo guida i concetti di mediazione, di identità e di cittadinanza.

Il termine mediazione, variamente specificato, viene utilizzato di frequente e con una certa enfasi, a

segnalarne la capacità di generare progetti culturali, politici e pedagogici di interpretazione dei nodi della

complessità interculturale nel tempo della globalizzazione.

Demetrio ricorda che ogni processo educativo è sempre anche un processo di mediazione. Infatti, ogni

relazione comunicativa, come anche la relazione educativa, è sempre una tra-duzione, ovvero una

creazione di legami tra realtà, una mediazione. L’insegnante può essere così colto nella sua dimensione

costitutiva di mediatore, il quale, in modo consapevole, si interroga, si attrezza, si attiva per favorire non

tanto il passaggio di contenuti, quanto la creazione di una “sintesi” tra le diverse posizioni, creando

momenti pedagogici capaci di superare le reciproche differenze e di generare nuova cultura, non

necessariamente in contrapposizione con quelle d’origine2, sicuramente in dialogo critico e riflessivo con

essa.

Habermas3, in dialogo proficuo con Apel, mette in campo una teoria “pragmatica” del linguaggio, ossia

interessata al rapporto intercorrente tra il linguaggio e coloro che ne fanno uso. I due autori sono convinti

che chiunque partecipi a un’argomentazione razionale sensata presupponga implicitamente alcune pretese

universali di validità. Anzitutto la giustezza: ogni dialogante deve rispettare le norme della situazione

argomentativa, ascoltando, ad esempio, le tesi altrui o ritirando le proprie, qualora si siano dimostrate

false. Poi anche la verità, per cui ogni dialogante deve formulare enunciati esistenziali appropriati, e la

veridicità, come esigenza di sincerità e di convinzione dei propri asserti. Da ultima emerge la pretesa della

comprensibilità, che esige da ogni dialogante il parlare in modo aderente al senso e alle regole

grammaticali. Queste pretese implicano che la comunicazione avvenga tra soggetti liberi, senza

condizionamenti, autorità o interessi, ma soltanto sulla base della capacità di convincimento delle ragioni

migliori. Esse hanno così un valore etico oltre che logico. Una società guidata da questa modalità dialogante

coincide col modello di comunità democratica composta da uomini uguali, liberi che cercano di risolvere

razionalmente i propri conflitti di interessi.

Attraverso gli incontri con gli sguardi e le posizioni degli altri possiamo divenire maggiormente coscienti

delle nostre scelte, dei valori di riferimento delle nostre azioni, delle debolezze/incertezze/incompletezze

del nostro punto di vista. In un certo senso si tratta, tramite le mediazioni, di imparare gli uni dagli altri.

Strettamente connesso al concetto di mediazione è quello di identità. L’identità di una persona, di un

gruppo, di un paese non è un dato da assumere staticamente e in maniera chiusa. Essa è sempre il frutto di

un continuo percorso relazionale aperto, di un processo plurimo di appartenenze e di mediazioni. L’uomo

del terzo millennio vive profondamente e diffusamente la dimensione plurale della sua identità. E’ cittadino

partecipe e consapevole di più entità pubbliche, che deve integrare e interiorizzare, pur nella

problematicità del loro incrocio dialettico. Lo stato in cui vive è in realtà una sintesi di comunità, culture,

stili e valori, unificate da storia, istituzioni e regole collettive poste oltre le comunità locali, e che

permettono la coabitazione civile. Oggi, inoltre, si sente anche cittadino del mondo, in quanto il villaggio

globale, attraverso il mercato e l’informazione, gli rende continuamente presente l’insieme delle relazioni

tra globale e locale, che arriva a toccare la sua quotidianità. Tale condizione richiede quindi una nuova

modalità di costruire e vivere questa identità plurale. Si tratta di saper passare da una all’altra dimensione,

in modo dialettico, divenendo capaci di abitare contemporaneamente modelli diversi di cittadinanza,

accogliendo positivamente tensioni, scarti, dubbi e difficoltà di un tale processo, quali elementi di un nuovo

ethos pubblico4.

Anzitutto va chiarito cosa si intende per cittadinanza. Marshall, negli anni Cinquanta, la definiva

come la consapevolezza di appartenere a una comunità, e in particolare a una comunità politica, cui si è

legittimati a partecipare grazie al processo democratico, e di cui normalmente si diviene membri

2 Demetrio D. - Favaro G., Bambini stranieri a scuola. Accoglienza e didattica interculturale nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare, La Nuova Italia, Firenze 1997 3 Habermas J., Teoria dell'agire comunicativo; Il Mulino, Bologna 1986 4 Cfr Cambi F., Incontro e dialogo, Carocci, Roma 2006

consapevoli grazie al processo di socializzazione e di trasmissione intergenerazionale5. Oggi questa

definizione non è più sufficiente a garantire la costruzione di quel tessuto di coesione democratica che ci si

aspetta. Occorre infatti dilatare e problematizzare la cittadinanza intrecciando l’identità con

l’appartenenza, i diritti con i doveri, l’uguaglianza con la solidarietà. L’educazione alla cittadinanza del

futuro si può così definire, in modo ampio e inclusivo, come un intervento che “associ agli obiettivi riferiti

all’identità nazionale e alla conoscenza dell’organizzazione politico-istituzionale di un paese le finalità di

apprendere a vivere insieme nella diversità, dotandosi degli strumenti per affrontare la complessità a livello

personale, culturale, politico, economico, ambientale”6. La cittadinanza risulta così l’esito di quattro fattori

in stretta interazione tra loro, appartenenti a due assi principali, quello dell’identità e quello

dell’uguaglianza7:

1. L’identità nazionale: cultura civica (principi costituzionali); cultura societaria (lingua ufficiale, norme); patrimonio culturale (storia, simboli, miti);

2. Le appartenenze sociali, culturali e sovranazionali: minoranze nazionali; appartenenze regionali; riferimenti transnazionali di tipo culturale, religioso, sportivo, musicale…

3. Il regime effettivo dei diritti: diritti umani; uguaglianza di trattamento, di accesso, di riconoscimento;

4. La partecipazione politica e civile: doveri; responsabilità; partecipazione effettiva. Educare alla cittadinanza comporta così la ricerca di un sistema di vita di tipo “orizzontale”, frutto della

mediazione tra le persone concrete che convivono su un territorio, che realizzano scambi economici,

linguistici, culturali, sportivi, che tendono a costruire e regolare legami sociali. Alla base di tali legami sta la

convinzione che l’inclusione e la coesione – lo stare insieme per affrontare le varie questioni, con la fiducia

nella forza del dialogo, della comprensione e del rispetto reciproci – siano valori irrinunciabili

dell’esperienza umana, personale e sociale.

Tra i fondamentali obiettivi educativi che la scuola di base si propone di far acquisire agli alunni

troviamo la consapevolezza delle proprie idee e la responsabilità nei confronti delle proprie azioni, che

vanno costruite a partire da chiari criteri di condotta, coerenti con i valori riconosciuti. Il raggiungimento di

questi obiettivi educativi implica una serie di esperienze capaci di coinvolgere i bambini e di stimolarli verso

cammini di maturazione.

Una di queste esperienze è la “conoscenza riflessa delle regole e delle norme della vita associata”8.

La conoscenza delle regole è però solo un primo momento del percorso formativo, che comprende anche la

costruzione e il rispetto delle regole.

La pedagogia ha tematizzato questa problematica, tramite il concetto di disciplina e l’antinomia autorità –

libertà: “Il problema della disciplina consiste nel trovare il modo di conciliare due bisogni della vita umana

diametralmente opposti tra loro, sì che debbano mantenersi l’un l’altro nei giusti limiti: il bisogno di esatta

obbedienza e il bisogno di libertà e di indipendenza”9.

Una buona disciplina deve quindi saper conciliare l’esigenza dell’ordine sociale e l’esigenza della libertà

individuale, il rispetto della legge e della norma con il rispetto della libera adesione personale.

Il progetto che presentiamo trae ispirazione da tre contributi della pedagogia del Novecento:

5 Marshall T., Cittadinanza e classe sociale, Utet, Torino 1976 6 Santerini M., Educare alla cittadinanza. La pedagogia e le sfide della globalizzazione, Carocci, Roma 2001, p. 63 7 Gagnon F. – Pagè M., cit in Santerini M., cit.,pp. 63-66 8 Dpr 104/1985, Studi Sociali, in: Programmi didattici per la scuola elementare 9 FOERSTER F. W., Scuola e carattere, STEN, Torino 1908, p. 45

a) La pedagogia della fiducia di Foerster

b) Le esperienze di autogoverno scolastico

c) La teoria dello sviluppo morale di Kohlberg10.

Foerster parte da un assunto fondamentale: La fiducia nelle possibilità morali e spirituali dell’uomo che

cammina verso la ricerca del bene. Conseguentemente, il metodo educativo si incentra sull’alunno, allo

scopo di permettergli di conquistare, con l’aiuto dell’insegnante, un quadro interpretativo morale basato

sulla vita vissuta. Compito degli insegnanti è, quindi, quello di discutere con gli alunni delle problematiche

della vita scolastica e della vita associata in genere, aiutando ad osservare le interdipendenze e le

conseguenze delle azioni. In tal modo gli alunni si abilitano al giudizio di coscienza teorico e pratico, a

partire da casi reali o da ipotesi possibili, sostenendo l’azione personale e di gruppo con motivi validi e

razionali.

Per “esperienze di autogoverno ” intendiamo l’insieme delle varie metodologie “esperienziali”,

adottate sia nelle comunità giovanili (Scuole Città, Comunità giovanili, ...) che nelle realtà scolastiche

(Metodo dei reggenti, Cooperativa scolastica, ...). Queste esperienze, pur nelle specifiche differenze e

originalità, avanzano una serie di indicazioni comuni:

- fanno leva sulle tendenze sociali dei ragazzi;

- sviluppano il senso di responsabilità e di iniziativa;

- fanno esercitare la capacità di giudizio personale;

- spingono alla cooperazione e alla solidarietà;

- formano alla comprensione e al rispetto convinto verso la legge.

Le ricerche e gli studi di Kohlberg costituiscono un altro contributo interessante per capire le

dinamiche del processo di acquisizione-costruzione delle regole e delle norme. Lo psicologo di Harward

descrive l’evoluzione morale come un passaggio da un’etica preconvenzionale, dove prevalgono le

considerazioni edonistiche e materialistiche, ad un’etica convenzionale, centrata sul riconoscimento del

valore del gruppo, delle sue leggi, della reciprocità tra i suoi membri. Per favorire questa evoluzione la

scuola dovrebbe organizzarsi come un ambiente che rispetta gli alunni, che li fa sentire una comunità. Le

regole vengono discusse per essere poi accettare e rispettate. La discussione investe tutte le procedure

della vita scolastica.

Attraverso queste discussioni gli alunni espongono le proprie idee, ascoltano gli altri e il loro punto

di vista, danno vita ad un confronto per cercare di risolvere i dilemmi che l’esperienza presenta.

I percorsi seguenti, ispirati da queste riflessioni e da queste esperienze, offrono quindi valide ed efficaci

possibilità per incidere sullo sviluppo di una cittadinanza fondata sui valori costituzionali, aderente alle

esigenze psicologiche dei soggetti in via di sviluppo, concretamente inserita nella vita scolastica e civile.

10 Cfr. BOSELLO A. P., Scuola e valori, cit.,

Format condiviso Cittadinanza e Costituzione

Il gruppo lavora concentrandosi sul seguenti ambiti di scolarizzazione (barrare la casella corrispondente):

Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado

Gruppo 5 – Triennio sec II grado

X Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria

Gruppo 4 - Biennio sec. II grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA A SCUOLA

TITOLO DEL PROGETTO: “COSTRUIRE E RISPETTARE LE REGOLE”

Partecipare in modo responsabile alla vita della comunità scolastica allo scopo di riconoscere ed esercitare diritti

e doveri, rafforzando il senso di solidarietà per comunicare e progettare insieme.

OBIETTIVO DI COMPETENZA

La partecipazione responsabile degli studenti alla vita della comunità scolastica come esercizio di cittadinanza

attiva che permette di

-riconoscere ed esercitare diritti e doveri,

-acquisire capacità di lavorare e progettare insieme :scrivere il regolamento della classe,

-rafforzare il senso di appartenenza a una comunità.

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

•Conosce le principali regole dello star bene in classe, in mensa, etc.

•Percepisce se stesso in relazione con

l’ambiente, con l’altro da sé.

•Sa gestire in una situazione molto strutturata.

•Conosce ed accetta semplici regole

di comportamento tra pari e con gli

E’ in grado di comprendere messaggi relativi ai propri diritti e ai propri doveri e di riflettere sulle proprie azioni.

In particolare:

•Conosce alcuni articoli della

Dichiarazione Universale dei diritti

dell’uomo.

•Conosce e comprende i concetti

di identità, pace, sviluppo umano,

cooperazione, sussidiarietà.

•Conosce i simboli dell’identità nazionale

adulti in situazione di vita quotidiana e nella natura

•Analizza e comprende la realtà

socio ambientale con spirito critico

e capacità di giudizio.

• Comprende il concetto di cittadinanza in

rapporto alla Nazione, all’Europa, al

mondo.

•Conosce e fa propri i concetti di

diritto-dovere, libertà-responsabilità,

pace-sviluppo umano.

•Elabora tecniche di osservazione e

di ascolto del proprio corpo per

distinguere i momenti di benessere

da quelli di malessere

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Si sente parte del gruppo e non mostra atteggiamenti di rifiuto.

Acquisisce la consapevolezza di

muoversi in uno spazio conosciuto,

rispettando le relazioni spaziali.

Sa inserire spontaneamente nelle situazioni di gioco e di lavoro.

Sviluppa il senso dell’identità personale,

è consapevole delle proprie esigenze e

dei propri sentimenti, li sa controllare

ed esprimere in modo adeguato.

Partecipa in modo attivo alla

cittadinanza.

Sa stabilire con gli altri relazioni costruttive sapendo riconoscere e rispettare regole/ruoli.

DECIDERE E AGIRE (3)

Segue le attività del gruppo e ne rispetta le modalità di funzionamento

Si prende cura di sé, degli altri,

dell’ambiente e favorisce forme di

collaborazione, di cooperazione e di

solidarietà.

Sviluppa atteggiamenti responsabili e

consapevoli di valori condivisi.

È consapevole delle differenze e

sa averne rispetto.

Esercita la democrazia nel limite del

rispetto delle regole comuni

NB: I profili in uscita dei singoli gruppi di lavoro debbono collimare per costituire i prerequisiti del gruppo di lavoro del livello successivo (es: il profilo in uscita della primari deve corrispondere ai profili in ingresso della secondaria di primo grado) delineando gli obiettivi di apprendimento:

Note:

(1) Come chiaramente delineato da Morin, «il metodo della complessità ci richiede di pensare senza mai chiudere i concetti, di spezzare le sfere chiuse, di ristabilire le articolazioni fra ciò che è disgiunto, di sforzarci di comprendere la multidimensionalità, di pensare con la singolarità, con la località, con la temporalità, di non dimenticare mai le totalità integratrici». All’interno di questa prospettiva, i saperi disciplinari, settoriali, specifici, assumono l’importante ruolo di elementi fattuali in grado di sostenere il soggetto nella relazione con gli altri, relazione mediata dal contesto in cui essi sono inseriti. Tali elementi, poi, vanno assunti in una logica scientifica aperta, dialogante, pronta a cercare domande e ad elaborare percorsi di ricerca, piuttosto che dedita a sistemare definitivamente il quadro delle conoscenze assodate. La critica epistemologica ci porta così ad avvicinarci ad una scienza che appare più la narrazione di una storia che l’ambito di un discorso certo e vero, inconfutabile e immutabile, una scienza che fa i conti con i valori, le ideologie e i progetti sociali come elementi determinanti del suo discorso

(2) Educare a “sentire” la cittadinanza significa coinvolgere e sollecitare la sensibilità e la sensorialità, a partire dalla dimensione

corporea, per giungere al giudizio di valore affettivo ed estetico, superando logiche formative centrate esclusivamente sulla razionalità, ma aprendosi a forme di ampia e profonda comprensione. Operando tale coinvolgimento della dimensione emotiva dell’esperienza umana, l’educazione è in grado di promuovere un atteggiamento più positivo nei confronti dell’esistenza stessa e delle possibilità che essa offre, mediante quello che Mortari definisce «un riorientamento radicale della postura affettiva», ovvero un capovolgimento delle modalità inautentiche di pensarsi, progettarsi, agire.

(3) Il monito di Jonas è particolarmente toccante: « Agisci in modo che le tue azioni siano compatibili con la permanenza di

un’autentica vita umana sulla terra». Quasi tutti gli studi che mettono a confronto l’autostima degli studenti che partecipano a

interazioni cooperative e tradizionali mostrano risultati significativi a favore degli studenti delle classi cooperative. Tale risultato è

probabilmente da mettere in correlazione alle migliori relazioni con i compagni e all’incentivo ad autovalutare il proprio lavoro con

gli altri. Gli alunni di classi cooperative interiorizzano un senso di controllo in contrasto con quelli delle classi tradizionali, che si

sentono più controllati esternamente. Anche il piacere di stare in classe e l’apprezzamento del clima scolastico sono più alti in

gruppi cooperativi. L’abilità ad assumere un ruolo cognitivo e affettivo è particolarmente stimolata dalla cooperazione e genera

personalità dal profilo morale più alto. La sperimentazione di situazioni in cui è necessaria la comunicazione bilaterale e

multilaterale accresce il senso generale di interdipendenza tra gli studenti e conduce ad una maggiore produttività e compattezza

del gruppo.

INDICATORI DI RIFERIMENTO

FASE LAVORO AZIONI DOCENTI AZIONE STUDENTI

IDENTITÀ E APPARTENENZA

Fase 1 :

entrare in argomento

a. Propone la parola “REGOLE” per stimolare una conversazione relativa all’argomento registrando tutte le risposte;

a) Espongono le proprie opinioni

b) scrivono su un foglio le proprie opinioni

Fase 2:

le regole

1. Raggruppa le opinioni raccolte per criteri condivisi (similitudine - diversità) condividendo con gli alunni.

2. Propone attività in cooperative learning per riconoscere la funzione positiva delle regole

1. Propone la lettura di favole , filastrocche a tema;

a) Realizzazione di un cartellone con il risultato della attività di registrazione;

b) suddivisione in gruppi della classe con distribuzione di immagini raffiguranti situazioni positive e negative espresse nello stesso ambiente considerando ambienti che l’alunno frequenta(scuola- strada- mensa- casa) per evidenziare la necessità di regole a tutela di tutti

c) circle time di confronto

a) illustrazione delle situazioni;

b) drammatizzazioni

a) suddivisione in gruppi della classe con distribuzione di immagini raffiguranti

Fase 3:

riconoscere diritti e doveri

2. Guida (senza esplicitarlo) al riconoscimento dei principali Diritti dei Fanciulli presentando immagini stimolo con tecniche diverse: disegni- fotografie (anche di culture diverse)

Brainstorming:

“COS’è UN DIRITTO?”

3. presenta Convenzione Diritti Fanciulli

situazioni afferenti all’argomento;

b) chiedere di operare una scelta

c) stimolare conversazioni per motivare la scelta

d) Proporre uno slogan per l’immagine;

a) Discutere, scrivere, b) costruire una mappa

delle idee emerse- c) costruire l’ALBERO

DEI DIRITTI ai rami del quale si attaccano i foglietti dei diritti per sé e per gli altri

d) lavoro a gruppi: individuare un articolo della Convenzione e rappresentarlo graficamente ;

e) motivarne la scelta f) realizzare un

prodotto comune che raccolga gli elaborati dei gruppi e renderlo pubblico mediante il sito della scuola;

g) giochi per sottolineare l’interculturalità e la analogia tra le culture;

h) pubblicizzare la data del 20 Novembre e dedicarla ogni anno ad un Diritto in particolare.

i) visione di sequenze cinematografiche in grado di stimolare discussioni intorno al tema in questione

a) realizza il

Fase 4:

1. Invita a scrivere un regolamento di classe stabilendo in accordo, attribuzione degli incarichi, tempi e compiti oltre le sanzioni per chi non rispetta

1. Allargamento della esperienza :guida a riflettere che le regole sono presenti in tutti i

regolamento/puzzle di classe: suddiviso in tasselli, ognuno ne colora una parte e poi lo passa al compagno vicino

a) esperienza di pittura I COLORI DELL’INCONTRO:

a gruppi di due-tre alunni condividono un foglio formatoA3 e ciascuno un tubetto di colore a tempera. Ognuno stende con le mani il proprio colore

finché si incontrano e

scoprono che devono mettersi d’accordo e dal loro lavoro ottengono un prodotto comune ;

a) Gli alunni formano un cerchio interno ed uno esterno disposti a coppie

uno di fronte all’altro Ogni partecipante deve trovare un elemento (abitudini, aspetto, comportamento …)in comune con il suo partner e devono trovare

un‟espressione che lo rappresenti.

Scriviamo il regolamento di classe

Fase 5:

Io e gli altri

momenti della vita esterna alla scuola come sulla strada…..

1. Gioco: della diversità” come strumento di apprendimento di valori civili e sociali. (es.“La cipolla)

2. Conversazioni e riflessioni (Quali somiglianze / differenze ci hanno colpito? Da dove nascono? Fino a che punto le nostre differenze possono essere complementari? ).

3. Testi e letture 4. Incontri con

Emergency.

Una volta fatto questo il gruppo più esterno si muove verso destra; ogni nuova coppia deve

trovare una somiglianza ed esprimerla

Le coppie possono cambiare più volte fino a quando il cerchio si chiuderà .

Una variante più difficile potrebbe essere cercare le differenze

b) attività di animazione alla lettura su testi inerenti

c) laboratori manipolativi-artistici

d) laboratori pratici mirati ad approfondire e sviluppare il concetto di cittadinanza e di educazione alla pace.

a) Gioco: riconoscere i piatti- riconoscere gli alimenti che li costituiscono.

b) Monitoraggio delle abitudini alimentari degli alunni.

c) Tabulazione a) Circle time b) Riconoscimento sulla

carta geografica degli ambienti/cibi di provenienza.

a) Lettura delle etichette

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

Fase 1:

Rispetto e valorizzo la diversità

1. Presenta caratteristiche di cibi, bevande,alimenti tipici delle diverse parti del mondo……

2. Guida all’acquisizione di norme alimentari/igieniche personali e collettive

b) riconoscere le componenti organolettiche

c) attività pratiche: ”Noi Arcimboldi”

d) Canti/laboratori teatrali con riferimento ai cibi

c) giochi: “IL CIBO MINATO” : gli alunni in coppia,di cui uno bendato, segue le indicazioni del compagno per trovare cibi corretti.

a) attività,dove possibile in collaborazione con Polizia Municipale, di educazione Stradale;

b) realizzazione di alcuni cartelli stradali;

c) simulazione di un percorso stradale con prova pratica conclusiva;

d) Aderire alle iniziative di “Pedibus”

a) incontro/dibattito con rappresentanti di Enti Locali

Fase 2:

imparo a mangiare

1. Presenta pericoli della strada…

2. Regole del pedone 3. Regole del ciclista

1. Guidare ad allargare la riflessione alla realtà extrascolastica: “INCONTRARE-

b) partecipazione attiva a situazioni del territorio:

c) attività specifiche dei CCR con : -presentazione delle finalità;

-lettura del regolamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi

-organizzazione della Campagna elettorale individuale

-realizzazione dei manifesti pubblicitari

- partecipazione alle elezioni

- presentazione a tutta la comunità scolastica

a. leggere per capire e confrontare

Fase1:

Sulla strada

Fase 1:

Appartengo a una comunità più grande

CONOSCERE- VIVERE I DIRITTI NEL TERRITORIO”

1. Presenta il CCR quale : concreta esperienza educativa,educazione alla rappresentanza democratica, come ambiente dove imparare ad essere parte della Comunità cos’è- cosa si propone- perché del CCR …

2. Leggere analizzare confrontare Documenti Ufficiali:

Costituzione Italiana

Diritti dei consumatori

………….

Format condiviso Cittadinanza e Costituzione

Il gruppo lavora concentrandosi sul seguenti ambiti di scolarizzazione (barrare la casella corrispondente):

Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado

X Gruppo 5 – Triennio sec II grado

Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria

Gruppo 4 - Biennio sec. II grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA A SCUOLA

TITOLO DEL PROGETTO: “LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA SCUOLA”

Percorso educativo volto a “stimolare”, “favorire” ed “incoraggiare” il protagonismo e la partecipazione degli

alunni/e alla vita scolastica e civile del territorio. (*)

OBIETTIVO DI COMPETENZA

La partecipazione responsabile degli studenti alla vita della comunità scolastica come esercizio di cittadinanza

attiva che permette di

-riconoscere ed esercitare diritti e doveri,

-acquisire capacità di lavorare e progettare insieme,

rafforzare il senso di solidarietà.

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

E’ in grado di comprendere messaggi relativi ai propri diritti e ai propri

doveri e di riflettere sulle proprie azioni.

In particolare:

Conosce alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.

Conosce e comprende i concetti di identità, pace, sviluppo umano,

cooperazione, sussidiarietà.

Conosce i simboli dell’identità nazionale

Analizza e comprende la realtà

socio ambientale con spirito

Comprende i concetti base collegati agli argomenti presi in esame;

comprende messaggi di genere diverso che utilizzano linguaggi differenti;

sa osservare con attenzione situazioni

specifiche.

critico e capacità di giudizio

Comprende il concetto di cittadinanza in rapporto alla

Nazione, all’Europa, al mondo. Conosce e fa propri i concetti di

diritto-dovere, libertà,

responsabilità, pace-sviluppo umano.

Elabora tecniche di osservazione e di ascolto del proprio corpo per distinguere i momenti di benessere da quelli di malessere

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Si sente parte del gruppo e non mostra atteggiamenti di rifiuto.

Acquisisce la consapevolezza di muoversi in uno spazi conosciuto,

rispettando le relazioni spaziali.

Sa inserire spontaneamente nelle

situazioni di gioco e di lavoro.

Sa riflettere sui propri comportamenti;

sa discutere per approfondire la comprensione delle tematiche in oggetto;

interagisce in gruppo comprendendo i diversi punti di vista;

condivide con il gruppo di appartenenza informazioni, azioni, progetti finalizzati alla soluzione di problemi comuni.

DECIDERE E AGIRE (3)

Segue le attività del gruppo e ne rispetta le modalità di funzionamento

Agisce in modo attivo e consapevole nella comunità scolastica per aprirsi al territorio, riconosce i propri e altrui diritti, i limiti, le regole e le responsabilità;

riconosce e affronta situazioni problematiche, individuando fonti e risorse adeguate;

elabora idee e proposte basate su fatti conosciuti e suggerire soluzioni.

NB: I profili in uscita dei singoli gruppi di lavoro debbono collimare per costituire i prerequisiti del gruppo di lavoro del livello successivo (es: il profilo in uscita della primari deve corrispondere ai profili in ingresso della secondaria di primo grado) delineando gli obiettivi di apprendimento:

Note:

(*)““LLee vviirrttùù llee aaccqquuiissttiiaammoo eesseerrcciittaannddoo pprriimmaa llee ooppeerree……ddiivveennttiiaammoo ggiiuussttii ffaacceennddoo ccoossee ggiiuussttee,, tteemmppeerraannttii

ffaacceennddoo ccoossee tteemmppeerraattee,, ffoorrttii ccoommppiieennddoo ooppeerree ffoorrttii””((AArriissttootteellee))

““IInn pprriimmoo lluuooggoo,, llaa ssccuuoollaa sstteessssaa ddeevvee eesssseerree uunnaa vviittaa ddii ccoommuunniittàà iinn ttuuttttoo qquueelllloo cchhee iimmpplliiccaa qquueessttoo

ccoonncceettttoo:: llee ppeerrcceezziioonnii ee ggllii iinntteerreessssii ssoocciiaallii ppoossssoonnoo eesssseerree ssvviilluuppppaattii ssoolloo iinn uunn aammbbiieennttee rreeaallmmeennttee ssoocciiaallee,,

ddoovvee vvii ssiiaa uunnoo ssccaammbbiioo nneellllaa ccoossttrruuzziioonnee ddii uunn’’eessppeerriieennzzaa ccoommuunnee””((JJ DDeewweeyy,, DDeemmooccrraazziiaa ee eedduuccaazziioonnee))

(1) Come chiaramente delineato da Morin, «il metodo della complessità ci richiede di pensare senza mai chiudere i concetti, di spezzare le sfere chiuse, di ristabilire le articolazioni fra ciò che è disgiunto, di sforzarci di comprendere la multidimensionalità, di pensare con la singolarità, con la località, con la temporalità, di non dimenticare mai le totalità integratrici». All’interno di questa prospettiva, i saperi disciplinari, settoriali, specifici, assumono l’importante ruolo di elementi fattuali in grado di sostenere il soggetto nella relazione con gli altri, relazione mediata dal contesto in cui essi sono inseriti. Tali elementi, poi, vanno assunti in una

logica scientifica aperta, dialogante, pronta a cercare domande e ad elaborare percorsi di ricerca, piuttosto che dedita a sistemare definitivamente il quadro delle conoscenze assodate. La critica epistemologica ci porta così ad avvicinarci ad una scienza che appare più la narrazione di una storia che l’ambito di un discorso certo e vero, inconfutabile e immutabile, una scienza che fa i conti con i valori, le ideologie e i progetti sociali come elementi determinanti del suo discorso

(2) Educare a “sentire” la cittadinanza significa coinvolgere e sollecitare la sensibilità e la sensorialità, a partire dalla dimensione

corporea, per giungere al giudizio di valore affettivo ed estetico, superando logiche formative centrate esclusivamente sulla razionalità, ma aprendosi a forme di ampia e profonda comprensione. Operando tale coinvolgimento della dimensione emotiva dell’esperienza umana, l’educazione è in grado di promuovere un atteggiamento più positivo nei confronti dell’esistenza stessa e delle possibilità che essa offre, mediante quello che Mortari definisce «un riorientamento radicale della postura affettiva», ovvero un capovolgimento delle modalità inautentiche di pensarsi, progettarsi, agire.

(3) Il monito di Jonas è particolarmente toccante: « Agisci in modo che le tue azioni siano compatibili con la permanenza di

un’autentica vita umana sulla terra». Quasi tutti gli studi che mettono a confronto l’autostima degli studenti che partecipano a interazioni cooperative e tradizionali mostrano risultati significativi a favore degli studenti delle classi cooperative. Tale risultato è probabilmente da mettere in correlazione alle migliori relazioni con i compagni e all’incentivo ad autovalutare il proprio lavoro con gli altri. Gli alunni di classi cooperative interiorizzano un senso di controllo in contrasto con quelli delle classi tradizionali, che si sentono più controllati esternamente. Anche il piacere di stare in classe e l’apprezzamento del clima scolastico sono più alti in gruppi cooperativi. L’abilità ad assumere un ruolo cognitivo e affettivo è particolarmente stimolata dalla cooperazione e genera personalità dal profilo morale più alto. La sperimentazione di situazioni in cui è necessaria la comunicazione bilaterale e multilaterale accresce il senso generale di interdipendenza tra gli studenti e conduce ad una maggiore produttività e compattezza del gruppo.

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:

CLASSE PRIMA SECONDARIA 1° GRADO

STARE BENE CON GLI ALTRI: COSTRUZIONE COLLETTIVA DEL REGOLAMENTO DI CLASSE

CONOSCENZA DEL REGOLAMENTO DI ISTITUTO E

DI ALCUNI ARTICOLI DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI,

RICONOSCIMENTO DEL VALORE DELLE REGOLE , DEI DIRITTI/DOVERI INDIVIDUALI E COLLETTIVI;

DEL REGOLAMENTO DI CLASSE

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

Fase 1:

Entriamo in argomento

Presenta un testo narrativo per

prendere confidenza con

l’argomento trattato

Dopo la lettura, attraverso un

questionario, riflette per mettere a

fuoco i concetti fondamentali presenti

nel testo.

Fase2 :

Le motivazioni

Propone una domanda stimolo:

“Perché mi comporto bene a

scuola?”

a) Analizzando le risposte degli alunni introduce il concetto di motivazione interna ed esterna

a) Risponde e confronta la propria risposta con quella dei compagni.

b) Scopre la forza della motivazione interna e la debolezza di quella esterna.

c) Riflette su alcuni dei propri comportamenti e sull’influenza che questi potrebbero avere sul clima della classe.

Fase 3:

Le regole

a) Propone la lettura di un brano sulla necessità che la vita di una società debba essere guidata da regole.

b) Invita i ragazzi a pensare alle regole che rispetta ogni giorno a casa, a scuola, con gli amici.

a) Scrive tre idee tratte dal testo che lo hanno particolarmente colpito.

b) Indica quali sono le regole che gli è facile seguire perché ne comprende l’importanza, e di quali, invece, non ne capisce il senso. Confronta il suo lavoro con

c) Vuole dimostrare che una società non può fare a meno delle regole; invita ad individuare le regole che sono presenti in contesti differenti.

quello dei compagni. c) Trova qualche regola nelle

situazioni presentate dall’insegnante.

Fase 4:

La libertà

a) Rivolge la domanda provocatoria: “Se, come avete dimostrato, ogni aspetto della nostra vita in società ha delle regole, che senso ha parlare di libertà?

b) Ascolto della canzone di Giorgio Gaber “La Libertà”

c) Aiuta nell’analisi del testo della canzone, chiede il significato di alcune frasi, invita i ragazzi a raccogliere su un foglio tutti i significati che la parola libertà può assumere.

a) Dà una propria definizione di libertà e la confronta con quella dei compagni.

b) Scrive le proprie riflessioni dopo l’ascolto della canzone.

c) Realizza il poster della parola “LIBERTA’”.

Fase 5:

Diritti e libertà, doveri e

limiti

a) Visione film “Le Choristes”

b) Guida gli alunni alla definizione di benessere individuale e benessere collettivo.

a) Risponde al questionario di comprensione del film.

b) Elenca una serie di situazioni nelle quali ad un diritto corrisponde un dovere

c) Fa due esempi di comportamenti scorretti (per la strada, dove abita, durate un’uscita…) che pensa di dover evitare per il benessere di tutti.

Fase 6 :

La definizione di gruppo

classe

a) Conduce gli alunni a riflettere sul ruolo del gruppo, introduce la discussione con un disegno che rappresenta una cordata di persone che scalano un monte.

b) Invita a rispondere a domande stimolo che aiutino il passaggio dalla funzione denotativa al simbolo che essa può rappresentare.

c) Aiuta a giungere ad una definizione di gruppo , nello specifico del gruppo classe.

a) Risponde alle domande - guida sull’immagine.

b) Confronta le proprie risposte con quella dei compagni.

c) Giunge a definire il concetto di gruppo classe

Fase 7:

La scuola dei diritti e dei

doveri

a) Presenta alcuni articoli dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (art. 1.4 – 2.1 -3.1-2)

b) Illustra alcuni articoli del Regolamento di Istituto

c) Presenta due elenchi: “I diritti irrinunciabili” e i “doveri inevitabili” di una classe con l’invito a scegliere i diritti e i

a) Risponde a spunti di riflessione dopo la lettura degli articoli.

b) Commenta criticamente, attraverso domande guida gli articoli del regolamento di istituto

c) Riconosce quali sono i diritti validi e quali solo pretese.

d) Confronta tutte le risposte, discute sulle diverse proposte e cerca di trovare delle soluzioni che

doveri validi per tutti gli alunni. mettano d’accordo tutti.

Fase 8:

Scriviamo il regolamento

di classe

a) Invita a scrivere il regolamento di classe che proporrà i diritti irrinunciabili e i doveri della classe derivati dalla precedente attività e che prenda in considerazione anche i seguenti punti:

Impegni di studio: materiale occorrente

Rapporti con i compagni: linguaggio, atteggiamenti …

Rapporti con gli insegnanti: linguaggio, atteggiamenti …

Rispetto dell’ambiente cura e ambiente, cura e ordine delle attrezzature scolastiche

Sanzioni per chi non rispetta le regole: Richiami verbali, note sul diario/registro …

a) Stende, confrontandosi con i compagni, il regolamento di classe seguendo i punti indicati dall’insegnante.

b) Realizza graficamente il documento del Regolamento di classe da appendere in classe

c) Sottoscrive il documento.

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:

CLASSE SECONDA SECONDARIA 1° GRADO

Dalla discussione, al dibattito, all'assemblea di classe

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

Fase 1:

Il concetto di

gruppo classe

- chiede di ricordare il concetto di gruppo-

classe, definito in classe prima

- propone poi la seguente definizione: "un

insieme di persone unite fra loro da rapporti di

interesse, da scopi o idee comuni ecc ; fra le

persone del gruppo si instaurano sentimenti di

appartenenza e di interdipendenza ; tra i membri

del gruppo deve aver luogo una integrazione e una

soddisfazioni dei bisogni e un certo grado di

connessione emotiva che porti ciascuno a

identificarsi con il gruppo"

- chiede di riflettere sul suo significato, anche

operando un confronto con il brain storming

precedente.

- ricostruisce il concetto mediante un brain

storming

- riflessione individuale e condivisione /

discussione con la classe

Fase 2:

Prendiamoci

cura del gruppo

-presenta le domande - stimolo:

- la volontà di migliorare il gruppo classe, alla

luce della definizione precedente, ha un valore

civico e partecipativo? perchè?

- si può migliorare il gruppo classe, nonchè i

- discute liberamente in merito alle

domande

- prende nota dei vari interventi

classe rapporti tra i componenti, attraverso la

comunicazione?

- come può essere descritta una

comunicazione efficace?

Fase 3:

L'arte dell'

ascoltare

- propone attività per allenarsi all'ascolto:

- definisce l' ascolto non attivo

L'ascolto non è attivo quando:

- si ascolta solo ciò che si vuole sentire - si pensa a cosa si dirà, non concentrandosi su ciò

che sta dicendo l'interlocutore - si riferisce tutto quanto si ascolta alla propria

esperienza - si accantona quanto viene detto perché ritenuto

di poca importanza - si esprime accordo accettando passivamente

ogni cosa che viene detta - si cambia troppo rapidamente argomento

mostrando disinteresse.

- chiede di definire l'ascolto attivo

- chiede quale sia la funzione (negativa /

positiva) del silenzio all'interno di una

comunicazione

- propone attività per esercitarsi al silenzio

- ricava una definizione /descrizione di

ascolto attivo

- definisce la funzione del silenzio

- Attività di simulazione: per es. <UN BACIO,

UNO SCHIAFFO>

- Attività di simulazione: per es. <LA TRIBÙ

INDIANA>

Fase 4:

L'arte del

comunicare

- propone una distinzione tra discutere,

dibattere, negoziare:

Discussione: conversazione con lo scopo di chiarire una domanda aperta.

Dibattito: scambio che richiede una decisione rispetto ad una domanda chiusa (sì/no).

Trattativa: scambio con lo scopo di raggiungere un

accordo o un contratto.

- propone di affrontare un problema legato

alla vita di classe, attraverso la comunicazione:

dalla discussione, al dibattito, alla

negoziazione

- ricerca/propone esempi di discussione, dibattito, trattativa-negoziazione relativamente a qualche problema della classe

Fase 5:

- propone attività per allenarsi a discutere svolge attività di simulazione : per esempio i

DILEMMI DI KOHIBERG

La discussione

Fase 6:

Il dibattito

- propone attività per sperimentare il

dibattito, individuando un tema (assegnato in

anticipo per consentire una preparazione)

1. Affermare il proprio punto di vista (Capacità di

esprimersi)

2. Ascoltare gli altri; non interrompere; attendere il

proprio turno (Capacità di dialogo)

3. Padroneggiare la materia ( Conoscenza della

materia)

4. Giustificare /argomentare ( Potere di

convinzione)

- una parte della classe dibatte il tema

- un gruppo segue ed osserva l'andamento

del dibattito in funzione dei punti 1,2,3,4 ed

esprime , infine, considerazioni in merito:

1. Come sono stati espressi/esposti gli

interventi (chiarezza, precisione, scelta delle

parole, costruzione delle frasi, ma anche

tono di voce, mimica, postura ecc) ?

2. Sono stati ascoltati gli interventi ? se ne è

tenuto conto?

3. Gli interventi erano documentati ?

(conoscenza di fatti, info corrette, precise )

4. sono stati giustificati/ argomentati gli

interventi?

Fase 7:

Proviamo a

dibattere

- propone (con anticipo) attività per

sperimentare il dibattito di un tema

controverso di attualità (risposta: sì/no), che

verrà condotto da 4 alunni (2 a favore, 2

contrari).

1 alunno garante del tempo

3 fasi di dibattito:

- 4 interventi di 2’ in apertura (presa di

posizione)

- 12' di discussione libera (chiarire le

posizioni)

- 1' per partecipante a conclusione ( bilancio

e riassunto.

Durata limitata: 24 minuti.

Valutazione codificata del dibattito da parte

degli altri allievi (giuria).

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:

CLASSE TERZA SECONDARIA 1° GRADO

L’ASSEMBLEA DI CLASSE COME MOMENTO DI PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLA VITA DELLA COMUNITA'

SCOLASTICA E DI PROGRESSIVA ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA' AL FINE DI FAVORIRE L'AUTONOMIA, LA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA E LA PROSOCIALITA'

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

Fase 1:

Occupiamoci del

‘gruppo classe’

riprendendo

quanto svolto

l’anno

precedente

Guida gli alunni/e a

-migliorare la consapevolezza e la conoscenza

dei processi comunicativi finalizzandoli al

miglioramento del clima relazionale e della

comunicazione in classe, al rispetto degli altri

e delle loro opinioni, al senso di appartenenza

al gruppo, al lavoro di gruppo ed

all’organizzazione concreta per far funzionare

l’assemblea.

Guida riflessioni su

a) l'assemblea come strumento importante

per l'apprendimento della democrazia e delle

capacità di discussione e come formidabile

procedura educativa che richiede competenza

e capacità comunicative.

b) l'importanza di presa in carica da parte di

tutti i componenti della comunità scolastica

delle situazioni problematiche e ricerca

collettiva di soluzioni.

a) situazioni concrete di vita scolastica per

arrivare a comprendere che occorre agire in

ogni situazione nella quale le scelte singole

possono avere ricaduta sulla vita della classe

Il docente propone essppeerriieennzzee ddii iimmppeeggnnoo

pprroo--ssoocciiaallee aa ssccuuoollaa ((ggrruuppppii ddii aauuttoo--aaiiuuttoo,,

ggrruuppppii ddii aapppprreennddiimmeennttoo ccooooppeerraattiivvoo,, ssccaammbbii

ddii ccoommppeetteennzzee ttrraa ccoommppaaggnnii,, eessppeerriieennzzee ddii

ttuuttoorriinngg ttrraa ppaarrii……)) ed organizza anvità died organizza anvità di

apprendimento cooperapvoapprendimento cooperapvo

Svolge esercitazioni in coppia / in piccoli gruppi al dialogo, ascolto pulito, rispetto delle opinioni altrui...

Fa esperienze di democrazia e consapevolezza (gruppi di discussione centrati su processi di soluzione dei problemi, discussioni a tema, …).

Analisi di “incidenti critici”. Impara a risolvere

pacificamente i conflitti attraverso l’arte

della negoziazione e della mediazione

(mettersi nei panni dell’altro, guardare i fatti

dal punto di vista dell’altro, decentrarsi dalle

proprie emozioni per comprendere quelle

degli altri).

Ascolta/leggetesti/riflette singolarmente e in

gruppo su quanto sollecitato dal docente

Riflette singolarmente e in gruppo sulle

proposte

Svolge attività di apprendimento cooperativo

Fase 2:

L’assemblea di

classe -

presentazione

Guida gli alunni/e ad individuare:

le funzioni dell'assemblea di classe

i compiti del coordinatore dell'assemblea e

dei partecipanti

Propone metodi di conduzione di una

assemblee a partecipazione democratica e

cioè le competenze tecniche specifiche utili

alla conduzione di assemblee di classe

Indica come preparare un O.D.G. (temi,

obiettivi, modalità), come si delibera, come si

conteggia la maggioranza, cos’è una mozione,

ecc.

Gli alunni

-individuano e propongono date per

assemblea e OdG

-si propongono come presidenti

-scelgono il presidente, accettano il proprio

ruolo e quello dei compagni nell'assemblea

Fase 3:

L’assemblea di

classe -

svolgimento

E' presente all'assemblea di classe ed

interviene se necessario

-il presidente dichiara aperta l'assemblea,

legge i punti all'OdG e gestisce la

comunicazione, tenendo conto delle regole

stabilite.

-gli alunni

- ascoltano e rispettare le opinioni degli altri

-intervengono comunicando in modo efficace

nel rispetto degli altri e delle loro opinioni,.

-affrontano le problematiche emerse,

individuando possibili soluzioni e

organizzazioni concrete

-se necessario intervengono per la gestione

del conflitto.

Fase 4:

Il verbale

Indica la modalità di stesura di un verbale Redigono il verbale dell'assemblea, lo

sottopongono alla classe per l'approvazione

e la sottoscrizione. Inviano il verbale al

Consiglio di classe.

Riferimenti biblio/sitografici

Paola Castagneti – Gianluca Alzati DIARI DI CITTADINANZA Clio

Cap. 2 “Io e gli altri: le regole per stare bene”.

Gianluca De Nicola - Marina Morpungo TOCCA A NOI Bruno Mondadori

Unità 1 : Le regole.

Ferruccio Bianchi –Patrizia Farello EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Erickson

Unità didattica 2 : La vita quotidiana e le regole.

Unità didattica 8 : Il guppo.

Viola Ardone La TRIBU’ DEGLI ONESTI. Simone per la scuola

Percorso 1 La cultura delle regole.

Per approfondire:

Gherardo Colombo – Anna Sarfatti EDUCARE ALLA LEGALITA’ Salani editore

Gherardo Colombo – Anna Sarfatti SEI STATO TU? Salani editore.

Maddalena Colombo – Vera Lomazzi COSTRUIRE LEGALITA’ CON GLI ADOLESCENTI

Erickson

LA TRIBÙ INDIANA,

tratto da http://www.guamodi.blogspot.it

UN BACIO, UNO SCHIAFFO,

tratto da http://venus.unive.it/aliasve/materiali/imparareaparlareinitaliano.html

(pubblicato in in La formazione dei dirigenti scolastici italiani all'estero. IRRSAE- Abruzzo. pp.

19-31).

Daniela Zorzi Calò - Università di Bologna

ASCOLTO ATTIVO,

tratto da: http://www.rivistadidattica.com/pedagogia/pedagogia_44.htm ; Laura Alberico,

ASCOLTO NELLA RELAZIONE EDUCATIVA

I dilemmi di Kohiberg

LA GIOVENTU’ DIBATTE.

Progetto nato nel 2002 in Germania da un’idea del Consiglio d’Europa.

Adattamento per la Svizzera nel 2005. Gestione del progetto: Fondazione Dialogo, Halten, SO.

Ulteriori informazioni su www.infoklick.ch/svizzera-italiana/

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Gruppo di lavoro n. 4 - Primo biennio secondaria II°

Area : CITTADINANZA A SCUOLA

TITOLO : A SCUOLA DI CITTADINANZA/ SAPER ESSERE CITTADINI OGGI E DOMANI

Obiettivo : Percepire l'agire democratico nella quotidianità della vita scolastica declinando

comportamenti responsabili ed azioni positive con il fine di riconoscere ed esercitare diritti e

doveri e di rinforzare il senso di solidarietà e di appartenenza ad una comunità aperta al

territorio e disposta a dialogare e progettare insieme.

Indicatori per obiettivi di

apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E

COMPRENDERE

Comprendere i concetti

base collegati agli argomenti in

esame;

Comprendere messaggi

di genere diverso che utilizzano

codici differenti;

Saper osservare con

attenzione situazioni specifiche.

Essere in grado di

decodificare il messaggio

distinguendo l'idea

dall'informazione;

Comprendere messaggi

di genere diverso riconoscendo

le relative fonti;

Saper rilevare e

declinare situazioni specifiche.

RELAZIONARSI E

PARTECIPARE

Saper riflettere sui

propri comportamenti;

Saper discutere per

approfondire la comprensione

delle tematiche in oggetto;

Essere in grado di

condividere con il gruppo di

appartenenza informazioni,

azioni, progetti, finalizzati alla

soluzione di problemi comuni.

Essere disponibili

all'ascolto anche di messaggi

dissonanti rispettando le idee

altrui;

Essere in grado di

sostenere posizioni personali

argomentando adeguatamente;

Partecipare al dialogo in

modo collaborativo e pro attivo;

Condividere con il

gruppo di appartenenza progetti

finalizzati alla soluzione di

problemi comuni.

DECIDERE ED AGIRE Elaborare idee o

proposte basate su fatti

conosciuti;

Affrontare situazioni

problematiche anche nuove

elaborando eventuali soluzioni;

Affrontare situazioni

problematiche con l'uso di fonti

e risorse adeguate

Saper individuare e

rappresentare concetti diversi,

elaborando argomentazioni

coerenti;

Partecipare alla vita

sociale attraverso l'esercizio dei

propri diritti, riconoscendo i

limiti , le regole, la

responsabilità.

Fasi di lavoro in classe

CLASSE PRIME

UNITA' FORMATIVE AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO

STUDENTE

Diritti e doveri

Tempi : ( 2 ore )

Docenti di lettere, latino, storia,

diritto, lingue straniere

Sensibilizzare il gruppo sul

significato dei termini

diritti/doveri. Presentare i

diversi significati del termine

diritto e compararli con la

lingua inglese/ lingua latina

(glossario inglese giuridico)

(appunti di latino moderno)

Ascolto e riflessione su

argomenti proposti. Prima

acquisizione di semplice lessico

giuridico. Realizzare un

glossario di termini giuridici

anche con codici lingua diversi.

Origini del Diritto

Tempi : ( 1 ora )

Docenti di lettere, latino, storia,

diritto

Esplicitare il bisogno

dell'uomo di darsi delle regole

nel corso della storia (le origini

del diritto)

Predisporre un asse del tempo

che rappresenti sinteticamente

le tappe evolutive delle diverse

fonti giuridiche

Fonti giuridiche

Tempi : ( 2 ore)

Docenti di lettere, latino, storia,

diritto

Analisi del Regolamento di

Istituto e sua collocazione nella

gerarchia delle fonti giuridiche

Comparazione con la Carta dei

Diritti delle studentesse e degli

studenti Carta dei diritti

Lavoro di gruppo. Ciascuno

analizza ed elabora uno o più

punti delle fonti presentate

evidenziando il rapporto tra

prescrizione e sanzione

Esercizi di democrazia

Tempi : ( 2 ore)

Docenti di lettere, latino, storia,

diritto

Presentare il concetto di

rappresentanza come strumento

indispensabile di esercizio della

democrazia. Organizzare

l'esperienza dell'assemblea di

classe, declinandola nelle sue

peculiarità ( ordine del giorno,

nomina segretario e presidente,

stesura verbale)

Partecipare in modo propositivo

presentando al gruppo ipotesi di

lavoro rappresentativo e

argomentare in modo pertinente

l 'assunzione di responsabilità

individuale e collegiale.

Metodologie e strumenti

La metodologia consigliata nella gestione dell'attività prevede un approccio didattico di tipo

interattivo attraverso il quale sollecitare gli allievi all'intervento personale argomentato. E' quindi

importante presentare sinteticamente i contenuti e fornire materiale e fonti di riferimento per una

rielaborazione degli stessi da parte degli studenti al fine di indurre un tipo di apprendimento

significante anche attraverso la tecnica del cooperative learning .

Unità formativa 1 : DIRITTI E DOVERI

COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI

Conoscere e comprendere un sistema di regole

fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti e

dei doveri

• Distinguere tra i differenti tipologie di

regole : sociali, giuridiche, religiose.

• Individuare i diversi significati attribuiti

al termine “ diritto “ nella lingua italiana e nelle

lingue straniere.

Abilità di base:

• Comprendere i concetti base collegati agli argomenti in esame;

Contenuti :

• Norme morali e sociali

• Norme religiose

• Norme giuridiche

• Diritto oggettivo

• Diritto soggettivo

Strumenti :

• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali

• http://www.tramontana.it/areaGiuridica/articoli/TG335_file_mp3.html

Unità formativa 2 : LE ORIGINI DEL DIRITTO

COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI

Conoscere e comprendere un sistema di regole

fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti e

dei doveri per garantire una soluzione pacifica

• Individuare le diverse epoche storiche che hanno segnato la produzione di fonti giuridiche

delle controversie • Riconoscere le più importanti fonti

giuridiche nel corso della storia dell'umanità e

collocarle correttamente nel tempo

Abilità di base:

• Comprendere messaggi di genere diverso che utilizzano codici differenti;

• Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici

Contenuti :

• Le prime forme di aggregazione sociale : le tribù

• L'autorità e l'uso della forza

• La polis e l'agorà

• Il diritto romano

• La codificazione

• Il diritto naturale

• Il positivismo giuridico

• L'ordinamento giuridico italiano

Strumenti :

• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali

• (le origini del diritto)

Unità formativa 3 : LE FONTI GIURIDICHE

COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI

Conoscere e comprendere Comprendere

messaggi di genere diverso riconoscendo le

relative fonti;

Saper rilevare e declinare situazioni specifiche.

Relazionarsi e partecipare Partecipare al

dialogo in modo collaborativo e pro attivo;

• Rappresentare gerarchicamente le fonti dell'ordinamento giuridico italiano • Conoscere i contenuti generali della

Carta dei diritti degli studenti e del Regolamento

di istituto

• Saper collocare i documenti all'interno

delle diverse tipologie di fonti

• Saper evidenziare il rapporto tra

prescrizione e sanzione.

Abilità di base:

• Comprendere messaggi di genere diverso che utilizzano codici differenti;

• Saper osservare con attenzione situazioni specifiche.

• Saper discutere per approfondire la comprensione delle tematiche in oggetto;

Contenuti :

• Le fonti del diritto

• Le fonti di produzione e di cognizione

• Fonti costituzionali, primarie e secondarie

• La Carta dei diritti delle studentesse e degli studenti

• Analisi del Regolamento di Istituto

Strumenti :

• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali

• Carta dei diritti

• Regolamento di Istituto

Unità formativa 4 : ESERCIZI DI DEMOCRAZIA

COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI

Relazionarsi e partecipare Partecipare al

dialogo in modo collaborativo e pro attivo.

Essere disponibili all'ascolto anche di messaggi

dissonanti, rispettando le idee altrui.

Condividere con il gruppo di appartenenza

progetti finalizzati alla soluzione di problemi

comuni

Decidere ed agire Affrontare situazioni

problematiche anche nuove elaborando eventuali

soluzioni

• Partecipare in modo propositivo presentando al gruppo ipotesi di lavoro rappresentativo • Argomentare in modo pertinente l 'assunzione di responsabilità collegiale.

Abilità di base:

• Elaborare idee o proposte basate su fatti conosciuti;

• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate

Contenuti :

• Concetti di democrazia e di rappresentanza

• Sistemi di voto : all'unanimità o a maggioranza

Strumenti :

• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali

• Carta dei diritti

• Regolamento di Istituto

Fasi di lavoro in classe

CLASSI SECONDE

UNITA' FORMATIVE AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO

STUDENTE

Soggetti del diritto

Tempi :( 2 ore )

Docenti : Italiano, storia, diritto,

scienze sociali

Presentare i concetti di :

identità, comunità,

appartenenza, con riferimento

al vissuto della classe. Analisi

dell'articolo 1 del Codice civile;

diritto al nome e soggettività

giuridica, dignità, rispetto.

Ascolto e riflessione su

argomenti proposti.

Riconoscere e registrare

identità anche diverse.

Confrontare i nomi propri

assegnati a ciascun allievo.

Uguaglianza

Tempi ( 2 ore )

Docenti : Italiano, storia, diritto,

scienze sociali

Presentare la dicotomia

uguaglianza/differenza con

riferimento all'articolo 3 della

Costituzione. Lavorare sui

concetti di uguaglianza formale

e sostanziale. Parità di genere,

differenze di pratiche di fede,

disuguaglianza economica e

sociale.

Ascolto e riflessione su

contenuti proposti. Essere in

grado di sostenere posizioni

personali argomentando

efficacemente con l'utilizzo di

un lessico specifico

appropriato. Redigere un

elaborato con riflessioni

personali pertinenti.

Democrazia

Tempi ( 2 ore)

Docenti : Italiano, storia, diritto,

scienze sociali

Presentare il concetto di

rappresentanza come strumento

indispensabile di esercizio della

democrazia. Utilizzare

l'esperienza dell'assemblea di

classe, declinandola nelle sue

peculiarità ( ordine del giorno,

nomina segretario e presidente,

stesura verbale) e collegando

all'istituto della rappresentanza

il concetto di responsabilità.

Ascolto e riflessione su

contenuti proposti. Essere in

grado di sostenere posizioni

personali argomentando

efficacemente con l'utilizzo di

un lessico specifico

appropriato. Predisporre

un'assemblea di classe ed

evidenziare nel relativo verbale

l'esperienza di rappresentati di

classe e le relative

responsabilità.

Democrazia e responsabilità

Tempi ( 1 ora)

Docenti : Italiano, storia, diritto,

scienze sociali

Presentare il concetto di

rendicontazione e declinarlo

relativamente all'esperienza

dell'assemblea di classe.

Rendicontazione dell'attività di

rappresentanza ed assunzione

delle relative responsabilità

nella gestione della stessa.

Metodologie e strumenti

La metodologia consigliata nella gestione dell'attività prevede un approccio didattico di tipo

interattivo attraverso il quale sollecitare gli allievi all'intervento personale argomentato. E' quindi

importante presentare sinteticamente i contenuti e fornire materiale e fonti di riferimento per una

rielaborazione degli stessi da parte degli studenti. Altrettanto importante sarà fornire strumenti utili

alla gestione e soluzione dei conflitti, quali la negoziazione e la tecnica di debate. al fine di favorire

il dialogo democratico grazie allo sviluppo di abilità di conciliazione e la conseguente opportunità

di poter gestire divergenze con confronti pacifici e produttivi. Fondamentale l'attenzione da

riservare all'acquisizione di una padronanza lessicale specialistica, indispensabile per conseguire

competenze essenziali di cittadinanza, senza trascurare la dimensione emozionale ed affettiva,

determinante per il consolidamento delle migliori pratiche.

Unità formativa 1 : SOGGETTI DEL DIRITTO

COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI

Relazionarsi e partecipare Essere disponibili

all'ascolto, anche di messaggi dissonanti,

rispettando le idee altrui.

Decidere ed agire Saper individuare e

rappresentare concetti diversi, elaborando

argomentazioni coerenti.

• Distinguere e riconoscere la differente

soggettività giuridica ed i diritti ad essa

collegati.

• Esplicitare il concetto di dignità anche

attraverso esempi concreti ed esperienziali.

Abilità di base :

• Saper discutere per approfondire la comprensione delle tematiche in oggetto.

• Saper riflettere sui propri comportamenti

• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate.

Contenuti :

• Soggetti del diritto

• Persone fisiche e giuridiche ( art. 1 etc. C.C.)

• Diritti inviolabili (art. 2 Cost.)

• Dignità e rispetto

Strumenti:

• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali

• Costituzione italiana

• Codice civile

Unità formativa 2 : UGUAGLIANZA

COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI

Relazionarsi e partecipare Essere disponibili

all'ascolto, anche di messaggi dissonanti,

• Elaborare il concetto di uguaglianza nel

rispetto della unicità della persona

rispettando le idee altrui.

Partecipare al dialogo in modo collaborativo e

pro attivo.

Decidere ed agire Saper individuare e

rappresentare concetti diversi, elaborando

argomentazioni coerenti.

• Distinguere tra uguaglianza formale e

sostanziale con esemplificazioni tratte dal

vissuto reale.

• Saper spiegare l'opportunità di

trattamenti diversi a fronte di situazioni diverse

Abilità di base :

• Saper discutere per approfondire la comprensione delle tematiche in oggetto.

• Saper riflettere sui propri comportamenti

• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate.

Contenuti :

• Concetto di uguaglianza

• Uguaglianza formale e sostanziale

• Soggetti giuridici deboli

Strumenti :

• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali

• Costituzione italiana

Unità formativa 3 : ESERCIZI DI DEMOCRAZIA

COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI

Relazionarsi e partecipare Essere disponibili

all'ascolto, anche di messaggi dissonanti,

rispettando le idee altrui.

Partecipare al dialogo in modo collaborativo e

pro attivo.

Condividere con il gruppo di appartenenza

progetti finalizzati alla soluzione di problemi

comuni

Decidere ed agire Affrontar situazioni

problematiche anche nuove, elaborando

eventuali soluzioni

• Partecipare in modo propositivo presentando al gruppo ipotesi di lavoro rappresentativo • Argomentare in modo pertinente l

'assunzione di responsabilità collegiale.

Abilità di base:

• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate

• Saper discutere per approfondire la comprensione delle tematiche in oggetto.

• Saper riflettere sui propri comportamenti

• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate.

Contenuti :

• Concetti di democrazia e di rappresentanza

• Sistemi di voto : all'unanimità o a maggioranza

Strumenti :

• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali

• Carta dei diritti

• Regolamento di Istituto

Unità formativa 4 : DEMOCRAZIA E RESPONSABILITA'

COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI

Relazionarsi e partecipare Saper riflettere sui

propri comportamenti, rispettando le idee altrui.

Partecipare al dialogo in modo collaborativo e

pro attivo. Essere in grado di sostenere

posizioni personali argomentando

adeguatamente.

Decidere ed agire Partecipare alla vita sociale

attraverso l'esercizio dei propri diritti,

riconoscendo i limiti, le regole, la responsabilità.

Affrontar situazioni problematiche anche nuove,

elaborando eventuali soluzioni

• Partecipare in modo propositivo presentando al gruppo ipotesi di lavoro rappresentativo • Argomentare in modo pertinente l

'assunzione di responsabilità collegiale.

Abilità di base:

• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate

• Saper discutere per approfondire la comprensione delle tematiche in oggetto.

• Saper riflettere sui propri comportamenti

• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate.

Contenuti :

• Concetti di democrazia e di rappresentanza

• Sistemi di voto : all'unanimità o a maggioranza

Strumenti :

• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali

• Carta dei diritti

• Regolamento di Istituto

CITTADINANZA DIGITALE A SCUOLA

Gruppo dei docenti ricercatori di Gallarate

Introduzione di Pietro Bosello

Il concetto di cittadinanza digitale si trova da qualche anno al centro dell’attenzione sia della ricerca che

della società civile. L’ipotesi più accredita è che la cittadinanza digitale, più che una "seconda cittadinanza",

sia una dimensione, oggi molto importante, dell’essere cittadini della Mediapolis11. Il piano etico della

responsabilità si coniuga strettamente con la dimensione strumentale del padroneggiamento dei mezzi ed

obbliga persone e società ad affrontare le questioni più profonde del senso del vivere insieme, del

comunicare, del condividere, del decidere. Il piano della libera autoaffermazione di sé tramite i nuovi media

non solo è limitativo, ma è anche una deviazione pericolosa se non ancorato alle altre dimensioni umane in

gioco.

I percorsi sono stati elaborati dai docenti ricercatori di Gallarate: Grazia Caragnano e Loredana Pinzetta (IC

Pellico di Varese) con Anna Soldavini (IC Croce di Ferno), Fabiana Ginesi (IC Carminati di Lonate Pozzolo) e

Marina Perozzi (IC di Luino) per la scuola primaria; Giovanni Bilotti (IC Manzoni di Uboldo) con Fiorella

Gambino (IC Cardano Lega di Gallarate), Chiara Beltramini (SC Sec Bassetti di Sesto Calende) e Maria

Gabriella Esposito (IC di Mornago) per la scuola secondaria di I grado; Margherita Pruneri (Ust di Varese)

con Pierangela Guzzetti (ISIS Facchinetti di Castellanza), Cristina Bralia (ITE Tosi di Busto Arsizio), Loredana

Colombo (ISIS Ponti di Gallarate), Antonella Sonnessa (ISIS Città di Luino), Rossella Calloni (Liceo Classico e

Scientifico di Gallarate) e Franca Sesto (IIS Crespi di Busto) per la scuola secondaria di secondo grado. Da

questi percorsi emerge una chiara prospettiva umanizzante. Lavorando con il digitale e i nuovi media si

offrono occasioni per formarsi alla giustizia, alla sincerità, alla collaborazione, al senso di appartenenza

comunitario. Si afferma così come nella scuola gli strumenti e i canali comunicativi informatici possano far

nascere un curricolo trasversale e una cornice di comprensione delle altre discipline. Gli obiettivi formativi

dell’educazione alla cittadinanza digitale puntano sull’insegnare a saper accedere, a saper leggere e

interpretare, a saper comunicare. L’obiettivo è di creare fruitori-produttori di messaggi, consapevoli e

responsabili.

11 RIVOLTELLA Pier Cesare, Educare (al)la cittadinanza digitale, in Rivista di Scienze dell'Educazione 51(2013)2, p. 214-224.

La società digitale infatti si caratterizza per tre aspetti fondamentali12. Il primo è l’apparire, il quale ha

comportato una ridefinizione dello spazio pubblico e delle regole dell'accesso a esso, come anche

l'affievolirsi dell'esercizio del dubbio e del pensiero critico. Il secondo aspetto è il rappresentare, ovvero

quella tentazione di risolvere l'agire nella pratica discorsiva, con il conseguente venir meno della

responsabilità verso le narrazioni che si producono e che si accolgono. Il terzo è il controllare, potenziato

dalla drastica riduzione delle intermediazioni e dall’aumento delle occasioni di esercizio di potere.

A questi ne dobbiamo però aggiungere un quarto, quello comunitario-virtuale. La caratteristica comune a

tutti gli utenti di computer, sin dall’origine di internet, è la creazione di comunità virtuali. Le community

online hanno avuto, e stanno avendo tuttora, un ruolo fondamentale nello sviluppo di internet e di tutti gli

strumenti online dei quali oggi ciascuno di noi dispone. Se i primi sviluppatori di quello che poi sarebbe

diventato internet erano sicuramente super-esperti e hacker smanettoni, quando negli anni Novanta è

esploso il World Wide Web milioni di persone si sono avvicinate alla programmazione e allo sviluppo di

servizi, applicazioni e nuovi business online, pur non avendo specifiche competenze tecniche. I forum

prima, e le community online e i wiki oggi consentono a chiunque abbia un PC e la voglia di imparare la

possibilità di acquisire nuove conoscenze, confrontarsi con persone più esperte, condividere con gli altri la

propria esperienza e, quindi, contribuire all’innovazione partecipata della Rete. Le community operano

quindi sulla base di due importanti elementi culturali condivisi: La comunicazione libera e orizzontale, che è

uno dei pilastri sui quali si fonda ancora oggi internet e lo sviluppo dei social media; La possibilità di creare

e condividere con facilità i propri contenuti informativi , stimolando in questo modo gli altri utenti del

network a fare altrettanto. Internet così “rappresenta una nuova forma di libertà di esprimersi ed è

strumento di organizzazione, azione collettiva e costruzione di significato”13.

Qualsiasi tecnologia è quindi sociale e conviviale. Occorre tenere presente che la convivialità non risiede

tanto nella natura di una particolare tecnologia, quanto nella funzione che le è assegnata dall’uomo. La

manifestazione conviviale di una tecnologia è basata su sei principi fondamentali14:

1. Cooperazione: promette collaborazione tra individui e istituzioni;

2. Trasparenza: le sue origini e la sua proprietà sono chiare. Il suo funzionamento è comprensibile ai

non esperti. Non esistono vantaggi asimmetrici di conoscenza per nessuno dei suoi utilizzatori;

3. Decentralizzazione: la proprietà, la produzione e il controllo sono distribuiti. Il suo utilizzo

non è monopolizzata da una élite professionale;

4. Flessibilità: per gli utilizzatori è facile modificarne, adattarne, migliorarne o ispezionarne il

nucleo interno. I singoli individui possono liberamente scegliere di usarla o di farne a meno;

5. Ridondanza: la tecnologia in oggetto non è l’unica soluzione, né un monopolio, ma una tra le tante

opzioni disponibili;

6. Efficienza: essa minimizza l’impatto sugli ecosistemi. Ha un’alta efficienza in termini di energia e di

materiali, ed è facile da riciclare.

12 SILVERSTON Roger, Mediapolis. La responsabilità dei media nella civiltà globale, Vita e Pensiero, Milano 2009 13 CASTELLS Manuel, Galassia Internet, Feltrinelli, 2006, p. 62. 14 KELLY Kevin,, Quello che vuole la tecnologia, Codice Edizioni, 2011

Il campo educativo si rivela quindi ampio e sfidante per la scuola e richiede una progettazione capace di

mettere in azione interventi adeguati, fin dai primi anni dell’esperienza scolastica, in un’ottica sia di

integrazione con le discipline, evitando i rischi di una settorializzazione degli interventi formativi, sia di

animazione etica, sociale e civica.

Format condiviso Cittadinanza e Costituzione

Gruppo di lavoro: Gallarate 2 (ISIS Ponti)

X Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado

Gruppo 5 – Triennio sec II grado

X Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria

Gruppo 4 - Biennio sec. II grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA DIGITALE

TITOLO DEL PROGETTO: MEDIO e RE-MEDIO

OBIETTIVO DI COMPETENZA– 4 Competenza digitale.

Al termine del percorso nella scuola primaria, l’alunno deve essere in grado di rielaborare le informazioni in rete, filtrare i

contenuti e distinguere, almeno minimamente, le fonti e la loro attendibilità, deve aver colto e sperimentato le potenzialità della

condivisione e collaborazione on line.

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE

- Conosce per prove ed errori - Utilizza semplici contenuti multimediali

- Conosce e comprende attraverso un approccio di problem solving - Sintetizza e re-media i contenuti multimediali

RELAZIONARSI E PARTECIPARE

- Riconosce modalità diverse di comunicazione - Si riconosce nel gruppo come elemento propositivo nella costruzione di un percorso di apprendimento

- Si confronta con modalità di comunicazione diverse, rispettando il punto di vista altrui - Fa rete per sintetizzare e per condividere informazioni

DECIDERE E AGIRE

- Riconosce l’esistenza di differenti possibilità di azione - È consapevole delle differenti fonti informative - Sa operare in un piccolo gruppo per un obiettivo comune

- Adotta prospettive alternative al fine di scoprire nuove strategie d’azione - Valuta l’affidabilità e la credibilità delle diverse fonti d’informazione - Sa mettere insieme l’informazione confrontando i vari punti di vista nell’ottica di un comune obiettivo

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe

Classe seconda

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 - Brainstorming: conoscere Internet - Realizza una semplice mappa concettuale che riporti le informazioni più significative espresse durante il

brainstorming

FASE 2 - Presenta alla classe la rete, attraverso immagini, nella quale ci si può muovere rispettando delle regole.

- Ascolta, completa immagini che rappresentino paesaggi, dove le vie portino il nome di alcuni link e le abitazioni gli indirizzi di posta elettronica

FASE 3

- Dalla città della fantasia alla città

reale/virtuale: presenta immagini da

Google Maps, dove saranno identificati

alcuni luoghi conosciuti (es. la scuola, i

giardini, l’ufficio postale…)

- Sperimenta alcuni percorsi virtuali

FASE 4 - Accompagna gli alunni in un percorso sul

territorio

- Documenta il percorso effettuato attraverso fotografie, registra i nomi delle vie e gli spostamenti

FASE 5 - Rivede il percorso attraverso Google Maps, confrontandolo con le foto degli alunni

- Costruzione, in piccoli gruppi, di un cartellone con il percorso effettuato, corredato da disegni e immagini

Classe terza

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1

- Presenta alla classe un’e-mail proiettata

sulla lim o in laboratorio e una lettera

scritta, completa di busta e francobollo.

- Fa confronti per cogliere somiglianze e

differenze tra le due tipologie

comunicative

FASE 2

- Propone la scrittura di una e-mail

tenendo conto delle considerazioni

emerse nella discussione in classe

- Scrive un’e-mail in piccoli gruppi e/o in coppia, utilizzando un indirizzo di posta intestato alla scuola o un indirizzo creato appositamente dai genitori, previo consenso

FASE 3

- Chiede agli alunni di individuare le regole

per scrivere e inviare correttamente una e-

mail dal punto di vista strutturale

- Scopre le sequenze indispensabili per un

corretto uso della casella di posta

elettronica:

a) creare di un indirizzo di posta

b) avere una connessione a Internet attiva

c) conoscere l’indirizzo di posta elettronica del destinatario e saperlo digitare usando la corretta sintassi

FASE 4 - Fa riflettere sulla necessità di avere un codice di comportamento che regoli i rapporti virtuali

- Impara le regole fondamentali della netiquette

FASE 5 - Propone alcuni giochi per comprendere e

riflettere sull’uso dei dati sensibili

- Discute e si confronta per comprendere

come utilizzare correttamente e in modo

sicuro la posta elettronica

- Stesura a gruppi di un decalogo di comportamento

* Per l’insegnante:

Giochi e attività per imparare a navigare sicuri: http://www.sicurinrete.it/giocaimpara/

Dal sito di Telecom Italia: consigli per bambini e ragazzi per utilizzare correttamente e in modo sicuro Internet e PC: http://assistenzatecnica.telecomitalia.it/at/portals/assistenzatecnica.portal?_nfpb=true&_pageLabel=SicurezzaBook&radice=consumer_root&nodeId=/AT_REPOSITORY/44009#44009

Classe quarta

FASI DI LAVORO

AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1

- Fa riflettere sulla necessità di avere un

codice di comportamento che regoli i

rapporti virtuali

- Approfondisce le regole fondamentali

della netiquette

FASE 2 - Presenta alcuni pericoli insidie di Internet

attraverso video stimolo

- Si confronta con i compagni imparando

a riconoscere azioni corrette, scorrette e

rischi nell’uso poco consapevole di chat,

mail e web

FASE 3 - Avvia all’uso della rete per ricavare

informazioni proponendo una webquest

- Impara ad utilizzare una modalità di

ricerca che gli consenta di ricavare

informazioni da Internet attraverso un

percorso guidato dal docente e partendo

da siti già validati

* Per l’insegnante:

http://www.poliziadistato.it/pds/giovanissimi/main.htm

www.disney.it/CyberNetiquette/indexit.html

www.bibliolab.it/webquest.htm

http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1505

Classe quinta

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 - Propone agli alunni alcuni siti nei quali lo stesso argomento viene presentato con discordanze, imprecisioni o mancanze

- Evidenzia le incongruenze lavorando in

gruppo

FASE 2

- Propone un brainstorming: come effettuare

una ricerca attendibile su un argomento di

studio?

- Dà suggerimenti e, dopo il confronto con i compagni, stende una serie di norme per effettuare una ricerca che permetta di raccogliere informazioni sicure (motori di ricerca sicuri, linguaggio chiaro e adatto all’età, confronto tra più siti per valutare se le informazioni

reperite sono coerenti e condivise)

FASE 3 Alla luce di quanto emerso, propone una

ricerca su un argomento di studio

- A piccoli gruppi esegue la ricerca tenendo

conto dei suggerimenti forniti e dei motori di

ricerca proposti.

- I gruppi relazionano e confrontano le informazioni reperite

Format condiviso Cittadinanza e Costituzione

Gruppo di lavoro: Gallarate 2 (ISIS Ponti)

Gruppo 1 - classi II/III

sc.primaria X Gruppo 3 - Triennio sec. I

grado Gruppo 5 – Triennio sec II

grado

Gruppo 2 - classi IV e V sc.

primaria Gruppo 4 - Biennio sec. II

grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA DIGITALE

TITOLO DEL PROGETTO: APPROCCIO SERENO E CONSAPEVOLE ALLA COMUNICAZIONE DIGITALE E

SOCIALE, ED ALLE SUE EVOLUZIONI

TRAGUARDO DI COMPETENZA – 4 Competenza digitale.

Al termine del triennio lo studente deve aver maturato la consapevolezza della propria identità in Rete, delle caratteristiche,

delle potenzialità e rischi del contesto virtuale in cui si muove, delle responsabilità e delle implicazioni sociali insite nel proprio

agire in Rete.

Indicatori per gli Obiettivi

di Apprendimento PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E

COMPRENDERE

-Conoscere e comprendere attraverso un

approccio di problem-solving

- Sintetizzare e re-mediare i contenuti

multimediali

- Conoscere le potenzialità degli ambienti

virtuali utilizzati comunemente

- Essere in grado di utilizzare lo strumento

da un punto di vista tecnico

RELAZIONARSI E

PARTECIPARE

- Confrontarsi con modalità di comunicazione

diverse, rispettando il punto di vista altrui

- Fare rete per sintetizzare e per condividere

informazioni

- Essere in grado di adeguare la propria

comunicazione virtuale in relazione

all’interlocutore

- Saper gestire le emozioni che possono

emergere all’interno del contesto virtuale in

cui si muove (Social Network, gioco on

line, chat)

DECIDERE E AGIRE

- Adottare prospettive alternative al fine di

scoprire nuove strategie d’azione

- Valutare l’affidabilità e la credibilità delle

diverse fonti d’informazione

- Mettere insieme l’informazione confrontando

i vari punti di vista nell’ottica di un comune

obiettivo

- Saper esplorare ed affrontare in modo

flessibile situazioni tecnologiche nuove;

- Essere in grado di analizzare, selezionare e

valutare criticamente dati e informazioni;

- Essere in grado di assumersi la

responsabilità finale delle proprie decisioni

nella consapevolezza che tutto quello che

viene inserito, scritto o pubblicato in rete,

potrebbe avere implicazioni sociali positive

o negative sull’immagine virtuale di sè e

degli altri.

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

CLASSE PRIMA

FASE 1

(mail)

- Mette a disposizione un ambiente di lavoro

con un indirizzo e-mail per alunno.

- Spiega e dimostra la metodologia per scrivere

un’e-mail: destinatario, mittente, oggetto del

messaggio, data, corpo del testo,allegati;

- Utilizza gli strumenti informatici per scrivere e

leggere email.

- Scambia messaggi su un argomento specifico

con i compagni di classe

- Scambia informazioni inviando e segnalando

oggetti multimediali, siti e giochi

FASE 2

(ricerca e

rielaborazione di

informazioni)

- Propone e coordina i lavori di gruppo e la

stesura delle tracce

- Utilizza un programma per creare una

presentazione su un argomento dato ricercando

le informazioni e/o le immagini con la guida

dell’insegnante

CLASSE SECONDA

FASE 1

(Mail)

- Mette a disposizione un ambiente di lavoro

con un indirizzo e-mail per alunno.

- Spiega e dimostra i pericoli e le truffe alle

quali si è esposti tramite e-mail: esempi di

messaggi truffa, pericolosità del “rispondi a”,

definizione e chiarimenti su spam, trojan,

phishing, virus, ecc

- Scrive e-mail adeguando il tono della

comunicazione al destinatario: sindaco, preside,

insegnanti, compagni di classe, ecc.

- Verifica l’attendibilità del mittente (esempi

inviati dall’insegnante)

FASE 2

(scrittura collettiva)

- Mette a disposizione un ambiente di lavoro.

- Propone e coordina i lavori di gruppo e la

stesura delle tracce; brainstorming

- Stimola la condivisione e l’interazione tra i

membri del gruppo.

- Collabora con i membri del gruppo alla stesura

del testo.

- Discute, approfondisce, aggiusta, modifica,

condivide

CLASSE TERZA

FASE 1

(mail)

- Mette a disposizione un ambiente di lavoro

con un indirizzo e-mail per alunno

- Singolarmente o in piccoli gruppi, l’alunno crea

una newsletter tematica

- Singolarmente l’alunno sperimenta la mailing

list

FASE 2

(scrittura collettiva)

- Gli insegnanti mettono a disposizione un

ambiente di lavoro condiviso

- Propongono e coordinano il lavoro e la

stesura della traccia; brainstorming

- Stimolano la condivisione e l’interazione

- Fa interagire gli alunni con gli strumenti

tecnologici a disposizione, pc, webcam,

cellulari, ecc…

- Collabora con i membri del gruppo alla stesura

del testo

- Discute, approfondisce, aggiusta, modifica,

condivide……

FASE 3

(affidabilità delle

fonti)

- Predispone schede di ricerca in rete

(webquest)

-Cerca le informazioni richieste per completare

la scheda assegnata, valutando la corrispondenza

tra voce cercata e contenuto

- Discute e valuta con l’aiuto dell’insegnate

l’attendibilità dell’informazione trovata in

relazione al sito utilizzato (autore/data di

aggiornameto/...)

FASE 4

(sicurezza sul web)

- Prende contatti con le organizzazioni che si

occupano di sicurezza sul web - Partecipa ad eventi informativi, manifestazioni

e progetti proposti da enti esterni

FASE 5

(selfie)

- Propone un concorso fotografico fornendo i

criteri per la valutazione dei lavori prodotti

- Invita alla riflessione sul rapporto

corpo/immagine

- Realizza un autoscatto che sia conforme ai

criteri richiesti

- Discute e valuta con l’insegnante il prodotto

realizzato

Format condiviso Cittadinanza e Costituzione

Gruppo di lavoro: Gallarate 2 (ISIS Ponti)

Gruppo 1 - classi II/III

sc.primaria

Gruppo 3 - Triennio sec. I

grado

Gruppo 5 – Triennio sec II

grado

Gruppo 2 - classi IV e V

sc. primaria x

Gruppo 4 - Biennio sec. II

grado

Parte Prima: Descrizione generale:

AREA DI LAVORO: CITTADINANZA DIGITALE

TITOLO DEL PROGETTO: ICT E WEB: STRUMENTO E AMBIENTE

OBIETTIVO DI COMPETENZA – 4 Competenza digitale.

Lo studente comprende e sfrutta con consapevolezza le ricchezze della comunicazione digitale,

individua rischi e potenzialità delle relazioni virtuali che concorrono bidirezionalmente ai processi di

consolidamento identitario.

Indicatori per gli

Obiettivi

di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E

COMPRENDERE

- Conoscere le potenzialità degli

ambienti virtuali utilizzati

comunemente

- Essere in grado di utilizzare lo

strumento da un punto di vista

tecnico

Conoscere le potenzialità e i rischi

delle tecnologie legate al web.

Comprendere i vantaggi personali e

sociali che le ICT offrono

RELAZIONARSI E

PARTECIPARE

- Essere in grado di adeguare la

propria comunicazione virtuale in

relazione all’interlocutore

- Saper gestire le emozioni che

possono emergere all’interno del

contesto virtuale in cui si muove

(Social Network, gioco on line,

chat)

Usare in modo critico e sempre più

autonomo delle strumentazioni

digitali e ne diffonde politiche per un

uso consapevole.

Relazionarsi tra pari ricercando un

equilibrio tra relazioni reali e virtuali.

Relazionarsi verso le istituzioni,

attraverso la comunicazione mediata

ed i servizi offerti dalle tecnologie

Comprendere i rischi del cyber

bullismo.

Sviluppare la capacità di ascolto in

funzione di una relazione

bidirezionale all’interno dei canali

digitali.

DECIDERE E

AGIRE

- Saper esplorare ed affrontare in

modo flessibile situazioni

tecnologiche nuove

- Essere in grado di analizzare,

selezionare e valutare criticamente

dati e informazioni

- Essere in grado di assumersi la

responsabilità finale delle proprie

decisioni nella consapevolezza che

tutto quello che viene inserito,

scritto o pubblicato in rete,

potrebbe avere implicazioni sociali

positive o negative sull’immagine

virtuale di sè e degli altri

Ricercare e selezionare le fonti

Distinguere reale e virtuale in tutte le

accezioni possibili

Utilizzare in modo sicuro gli

strumenti di comunicazione e

approcciarsi serenamente ai contesti

non noti.

Rispettare gli altri anche nel web.

Essere in grado, in situazioni di

cyber bullismo, di comunicare il

proprio disagio agli adulti di

riferimento e chiedere aiuto agli

organi competenti (es. polizia

postale)

Partecipare in modo propositivo

all’interno di uno spazio virtuale in

relazione con la classe, come

palestra sociale, propedeuticamente

ad un’esperienza di partecipazione

democratica

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:

CLASSE PRIMA

FASI DI

LAVORO

AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1

Impostare l’intervento pedagogico

anche attraverso l’uso di piattaforme

didattiche, ambienti condivisi e/o

Social Network

Partecipare all’attività del gruppo

on line

Proporre siti, app e contesti di

approfondimento o di aiuto per

classe

Chiedere e/o fornire aiuto ai

compagni (apprendimento

cooperativo, peer to peer)

FASE 2 Offrire momenti di confronto on line

sia sincroni che asincroni

Seguire e partecipare a momenti

di confronto via web

FASE 3

Creare repository per materiali

didattici prodotti dal docente, dagli

studenti o provenienti da altre fonti

Raccogliere criticamente,

produrre, rintracciare e

condividere materiali didattici

multimediali

CLASSE SECONDA

FASE 1

Proporre la visione di uno spettacolo

fuori città (l’intera organizzazione è

delegata alla classe ripartita in gruppi

di lavoro).

● Organizzare e diffondere

informazioni sullo spettacolo

(trailer, recensioni, immagini, sito

di riferimento). La diffusione

avviene in uno spazio condiviso

(piattaforma, Social Network,

classe virtuale, web repository

…)

● Verificare orari e

disponibilità per lo spettacolo

FASE 2

Monitorare le operazioni di

organizzazione verificando (non

palesemente) la veridicità delle

informazioni tecniche

● Verificare gli orari ed

organizzare gli spostamenti

(mezzi pubblici/privati)

● Prenotare e/o acquistare i

biglietti per i mezzi pubblici e per

lo spettacolo

● Raccogliere via web le

adesioni (modulo di iscrizione o

semplice foglio condiviso)

● Raccogliere le

autorizzazioni dei genitori e le

quote di partecipazione

(rendicontare in foglio di calcolo)

FASE 3

Informa il CdC del livello di autonomia

e problem solving dimostrati.

● Redigere un report per il

giornalino o per il sito web d’

Istituto.

Format condiviso Cittadinanza e Costituzione

Gruppo di lavoro: Gallarate 2 (ISIS Ponti)

Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado X Gruppo 5 – Triennio sec II grado

Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria

Gruppo 4 - Biennio sec. II grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA DIGITALE

TITOLO DEL PROGETTO: DALL’HOMO SAPIENS ALL’HOMO RETIARIUS

OBIETTIVO DI COMPETENZA – 4 Competenza digitale.

Acquisita consapevolezza in merito alle strategie finalizzate al consenso in ambito sociale, gli studenti elaborano e presentano una campagna di sensibilizzazione digitale.

L’elaborazione di tale campagna e la sua realizzazione chiamano in causa, oltre alle conoscenze e competenze

proprie dell’ambito scolastico, quanto previsto dalla educazione alla cittadinanza attiva:

imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando

varie fonti e varie modalità di informazione;

agire in modo autonomo e responsabile: conoscere e fruire consapevolmente della complessità del

mondo digitale;

progettare: elaborare e realizzare progetti (siti, wiki, blog …), valutando i vincoli e le possibilità

esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti;

comunicare: rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, ecc. utilizzando

linguaggi diversi, diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti ( informatici e

multimediali).

Indicatori per gli Obiettivi

di Apprendimento PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE

Conoscere le potenzialità e i rischi dello web.

Comprendere le opportunità che le ICT offrono rispetto agli ambienti operativi

conoscere le strategie di sensibilizzazione tradizionali, con particolare riferimento al serbatoio lessicale ed iconografico;

conoscere le strategie sensibilizzazione digitali, con particolare riferimento al serbatoio lessicale ed iconografico;

conoscere l’aspetto interattivo del web 2.0; conoscere l’importanza dei metadati; garantire

tradizionali.

Selezionare le fonti.

la privacy;

essere consapevole delle conseguenze, anche di natura penale, derivanti da un uso distorto e o improprio del web (reato di diffamazione, calunnia, mobbing, stalking)

confrontare le strategie di sensibilizzazione, con particolare attenzione alle sollecitazioni emotive prodotte.

RELAZIONARSI E PARTECIPARE

Relazionarsi attraverso i servizi offerti dalle tecnologie.

Fare uso in modo critico e sempre più autonomo delle strumentazioni digitali.

Verificare la diversità tra le sollecitazioni emotive prodotte dalle due tipologie di sensibilizzazione.

DECIDERE E AGIRE

Utilizzare in modo sicuro gli strumenti di comunicazione e si approccia serenamente ai contesti non noti.

Partecipare, in modo rispettoso e propositivo, nei vari contesti virtuali alla costruzione di relazioni sociali.

Elaborare e presentare una campagna di sensibilizzazione digitale; somministrare un sondaggio di gradimento.

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 ● Presentare le componenti della

strategia di sensibilizzazione

tradizionale.

● Selezionata una campagna di sensibilizzazione

tradizionale, rintracciare le componenti

presentate.

FASE 2

● Presentare il concetto di

democrazia liquida;

● illustrare le strutture di un blog;

● proporre analisi di blog

significativi.

● Confrontare i lessici e gli apparati iconografici;

● confrontare le ricadute emotive;

● visitare i blog indicati e identificare le componenti

fondamentali.

FASE 3

● Individuare il target di

riferimento;

● individuare il topic;

● elaborare la griglia per il

sondaggio di gradimento;

● proporre lo strumento da

utilizzare

● Dati il target e il topic, elaborare una campagna di

sensibilizzazione costruendo il blog;

● somministrare il sondaggio di gradimento,

raccogliere ed analizzare i dati.

2.3 Polo di Varese

Cittadinanza e Costituzione

Gruppo di lavoro Varese/Gavirate

Introduzione di Mauro Riboni

Cittadinanza e Costituzione è, ad un tempo, il termine identificativo e l’ambito principale di riferimento, il

cuore, di tutto l’impianto dell’insegnamento introdotto dalla L. 169/2008. E’ noto come, fin dal 1958, i

vari tentativi di individuare e proporre un insegnamento e una “materia” che desse concretezza e

visibilità al compito della scuola di formare i futuri cittadini (educazione civica, educazione alla convivenza

civile, alla convivenza democratica, ecc….) non hanno avuto particolare successo. La scelta di

denominare e rendere obbligatorio l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” rappresenta la

sintesi tra il concetto di “cittadinanza”, che indica la relazione fra il soggetto e l’ordine politico-giuridico

in cui lo stesso è inserito e da cui discende l’intero complesso dei diritti e dei doveri, dei principi, dei valori

e dei contenuti della “Legge fondamentale” istitutiva della nostra stessa Repubblica e quindi del

presupposto di ogni nostra cittadinanza. E’ nella Carta Costituzionale che ciascuno di noi trova le

indicazioni fondamentali per sviluppare, costruire e assumere consapevolmente il proprio essere

“cittadino”.

Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2012)

dedicano uno specifico paragrafo al tema per affermare:

«Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo

sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e di agire in modo

consapevole e che indicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento

continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale

coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la

cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione

alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc. »

Nonostante tutto ciò l’approccio scolastico alla nostra Costituzione stenta tuttora a trovare un adeguato

sviluppo all’interno dei percorsi didattici e, in tal senso, gli esempi proposti nelle schede che seguono

possono rappresentare un valido strumento.

In essi si tiene conto che la formazione del cittadino responsabile e attivo non può comportare il solo

approccio alle norme fondamentali degli ordinamenti di cui siamo parte, ma deve in primo luogo aiutare i

ragazzi a trovare dentro di loro e nella comprensione degli altri, nella storia e nella cronaca, le basi

affettive ed etiche da cui dipendono sia il rispetto delle norme esistenti, sia l'impegno a volerne di

migliori.

Per consentire agli studenti di diventare cittadini in grado di esercitare consapevolmente il proprio

giudizio è importante aiutarli a conquistare le conoscenze e le competenze necessarie per gestire:

1. Il piano descrittivo di un tema (aspetti tecnico-scientifici e legislativi).

2. Il piano valoriale implicito nel discorso che si sta conducendo (teorie, linguaggi e argomentazioni

etiche).

3. Il piano esperienziale preso in considerazione (istituzioni, associazioni, enti, aziende, persone e

comportamenti…).

La competenze chiave di cittadinanza devono rappresentare la piattaforma dalla quale partire per

costruire i progetti e i piani di intervento delle programmazioni di ambito disciplinare e interdisciplinare e

relative alle attività integrative e complementari ((DPR 567/1996 e successive integrazioni).

Il gruppo di lavoro composto da Angela Lischetti (Istituto Comprensivo di Gavirate), Giovanna

Meloni (Istituto Comprensivo di Gavirate), Maria Chiara Minnella (Istituto comprensivo "G. Adamoli" di

Brebbia e Enzo Laforgia (Liceo Cairoli di Varese), ha lavorato attorno alla tematica centrale di

Cittadinanza e Costituzione e in particolare ha sviluppato il format condiviso in ordine a percorsi relativi

alla scuola primaria e alla scuola secondaria.

Scuola primaria: per la scuola primaria sono sviluppati due percorsi preliminari alla conoscenza delle

regole e della loro importanza per la convivenza civile. I due percorsi sono rubricati come “DIVENTO

GRANDE E MI ORGANIZZO INSIEME AGLI ALTRI” in due distinti ambiti per le classi II e III da una parte, e

per le classi finali IV e V dall’altra.

Scuola secondaria di I grado: per la scuola secondaria viene proposto un percorso che si addentra nella

conoscenza della nostra Carta fondamentale come presupposto e, in particolare dei sui principi e valori

sviluppando alcuni percorsi che appunto Per il triennio della scuola secondaria di I grado si entra più nel

vivo della Costituzione Italiana con lo sviluppo dei “PRINCIPI E VALORI NELLA COSTITUZIONE ITALIANA”.

In particolare sono sviluppate tre esemplificazioni relative a tre principi cardine: Uguaglianza (art. 3)

Scuola primaria - classi II e III

Parte Prima: Descrizione generale

Area di lavoro: CITTADINANZA (E) COSTITUZIONE

TITOLO DEL PROGETTO: DIVENTO GRANDE E MI ORGANIZZO INSIEME AGLI ALTRI

OBIETTIVO DI COMPETENZA

(Descrizione del’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,

indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life):

- prendersi cura di se stessi e degli altri vicini a noi;

- acquisire comportamenti responsabili verso l’ambiente;

- saper cooperare ed essere solidali verso gli altri

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

Classi II e III primaria PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Conoscere e rispettare le regole implicite. Ascoltare le consegne individuali e in gruppo. Controllare il movimento e rispettare i tempi in cui alzarsi.

Rispettare le regole (esplicite) della classe. Ascoltare ed eseguire le consegne individuali e in gruppo. Acquisire comportamenti responsabili verso l’ambiente.

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Riconosce la differenza tra emozioni positive e negative ed è in grado di associarle ad eventi personali (Felicità, Rabbia, Paura, Tristezza) È capace di controllare la rabbia o di manifestarla verbalmente senza danneggiare persone o cose.

Rispetta regole di convivenza con i pari (mantenere le promesse, non aggredire verbalmente o fisicamente, non prevaricare gli altri, rispettare le regole di gioco).

Riconosce il ruolo autorevole degli adulti e ne rispetta le indicazioni.

Saper esprimere paura o tristezza verbalmente per farsi consolare o supportare. Prendersi cura di se stessi e degli altri vicini a noi. Essere solidali verso gli altri. Riconoscere le differenze e saperle valorizzare all’interno di attività cooperative.

DECIDERE E AGIRE (3)

Conoscere strategie per iniziare nuove amicizie Esprime il piacere di stare con altri bambini e cerca di stabilire rapporti paritari Mantiene comportamenti per ottenere giudizi positivi dagli adulti (comprende quali sono le regole

È consapevole di appartenere ad una comunità e agisce per il bene comune. Assume un atteggiamento consapevole e autonomo nelle varie attività proposte Decide quando occorre offrire o

proposte)

domandare aiuto.

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe II e III primaria

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 Conoscere e comprendere

Percorsi meta-cognitivi con conversazioni guidate per esplicitare il valore delle regole, ovvero per saper rispondere alla domanda “perché in una comunità è necessario darsi delle regole”. Percorsi meta-cognitivi in conversazioni guidate per condividere le regole necessarie alla classe per gestire le “discussioni” Conoscere le caratteristiche dei diversi materiali in relazione alla raccolta differenziata.

Attività di cooperative learning in almeno due discipline per la realizzazione di compiti indicati dall’insegnante.

Conversazioni guidate per esplicitare le regole che permettono il vivere in comune,

Individuare, a partire dalla propria esperienza, il significato di partecipazione all’attività di gruppo: collaborazione, mutuo aiuto, responsabilità reciproca

Individuare e distinguere alcune “regole” delle formazioni sociali della propria esperienza: famiglia, scuola, paese, gruppi sportivi; distinguere i loro compiti, i loro servizi, i loro scopi

Conosce le regole di alcune discipline sportive.

Stabilire il “livello di volume” della voce e riflettere sulla propria capacità di rispettare la regola data

Esprimere il proprio punto di vista, confrontandolo con i compagni

Collaborare nell’elaborazione del regolamento di classe

Saper trasmettere ad altri le regole di semplici giochi: insegnare ai compagni più piccoli le regole dei giochi (tutoring).

Conoscere le fasi di lavorazione della carta, della plastica del vetro e dell’alluminio

Riconoscere e differenziare a casa e a scuola i materiali della raccolta differenziata.

FASE 2 Relazionarsi e partecipare

Organizzazione e proposta di semplici giochi a coppie ed esplicitazione delle regole(dadi, battaglia navale, staffette, giochi con la palla …)

Assumere incarichi e svolgere compiti per contribuire al lavoro collettivo secondo gli obiettivi condivisi

Partecipare a giochi di movimento, giochi tradizionali, giochi sportivi di squadra, rispettando consapevolmente le regole, imparando a gestire con equilibrio sia la sconfitta che la vittoria.

Coordinare i movimenti per danzare da solo, in coppia, in gruppo, rispettando il ritmo e i

Organizzazione condivisa dei ruoli e dei compiti nella gestione della classe e nelle attività d’apprendimento collaborativo Organizzazione e gestione della raccolta differenziata e della diminuzione dell’impronta di CO2. (Progetti Green- Patto dei Sindaci)

movimenti dei diversi balli della tradizione e moderni.

Gestire i diversi ruoli assunti nel gruppo e i momenti di conflittualità nel rispetto di compagni ed avversari;

Controllare il movimento e lo utilizzalo anche per rappresentare e comunicare stati d’animo, per eseguire performance che prevedono l’integrazione di linguaggi diversi.

Rispettare ruoli e funzioni all’interno della scuola, esercitandoli responsabilmente

Proporre alcune soluzioni per migliorare la partecipazione collettiva

Prestare aiuto a compagni e altre persone in difficoltà

Sceglie di utilizzare imballaggi per la merenda con minima impronta di CO2,

Diffonde e sensibilizza familiari e conoscenti verso scelte ecosostenibili.

FASE 3 Decidere ed agire

Elaborazione del cartellone degli incarichi Guida alla preparazione di strumenti per la decisione: tabelle dei pro e dei contro Organizzazione di un’agenda giornaliera e Settimanale, Diagrammi di flusso, Fasi del problem solving.

Assume gli impegni affidati e li porta a termine con diligenza e responsabilità

Assume semplici iniziative personali di gioco e di lavoro e portarle a termine

Decide tra due alternative (in gioco; nella scelta di un libro, di un’attività) e ne spiega le motivazioni

Spiega vantaggi e svantaggi di una semplice scelta legata a vissuti personali

Convince altri a fare una scelta o a condividere la propria, spiegando i vantaggi; dissuadere spiegando i rischi

Descrive le fasi di un compito o di un gioco

Descrive le azioni necessarie a svolgere un compito, compiere una procedura, portare a termine una consegna, ecc.

Individua gli strumenti a propria disposizione per portare a termine un compito e quelli mancanti

Colloca i propri impegni nel calendario giornaliero e settimanale

Progetta in gruppo l’esecuzione di un semplice manufatto; di un piccolo evento da organizzare nella vita di classe

Individua problemi legati all’esperienza

concreta e indicare alcune ipotesi di soluzione

Analizza- anche in gruppo - le soluzioni ipotizzate e scegliere quella ritenuta più vantaggiosa

Applica la soluzione e commentare i risultati.

Registra i dati relativi alla raccolta dei rifiuti prodotti e commenta i risultati ottenuti.

Scuola primaria - classi IV e V

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

Classi IV e V primaria PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Conoscere e rispettare le regole implicite ed esplicite della classe.

Ascoltare le consegne individuali e in gruppo.

Acquisire comportamenti responsabili verso l’ambiente.

Conosce il funzionamento e i compiti del Consiglio Comunale.

Conoscere e comprendere la funzione della regola, della norma e della legge:

Conoscere le principali forme di governo.

Conoscere i principi fondamentali della Costituzione.

Conoscere l’ordinamento dello Stato

Conoscere l’ordinamento dello Stato.

Conoscere i principi fondamentali della Costituzione.

Conoscere alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e del bambino.

Conoscere e comprendere i concetti di identità, pace, sviluppo umano, cooperazione, sussidiarietà.

Individuare, analizzare ed ipotizzare soluzioni per la tutela ambientale.

Conoscere ed avvalersi in modo corretto e costruttivo dei servizi del territorio.

Attivare comportamenti adeguati ai fini della salute nel suo complesso, nelle diverse situazioni di vita.

Conoscere le principale regole di sicurezza da rispettare in ambienti diversi.

Conoscere e rispettare il codice stradale.

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Saper esprimere paura o tristezza verbalmente per farsi consolare o supportare.

Prendersi cura di se stessi e degli altri vicini a noi.

Essere solidali verso gli altri.

Riconoscere le differenze e saperle valorizzare all’interno di attività cooperative.

Ha sviluppato un’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, li controlla e li esprime in modo adeguato.

Accetta e accoglie come risorsa le diversità in un clima di cooperazione attiva.

Manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme corrette e argomentate

Attivare atteggiamenti di relazione positiva gli uni con gli altri utilizzando buone maniere.

DECIDERE E AGIRE (3)

È consapevole di appartenere ad una comunità Assume un atteggiamento consapevole e autonomo nelle varie attività proposte Decide quando occorre offrire o

domandare aiuto.

Si avvaler in modo corretto e costruttivo dei servizi del territorio. Assume un atteggiamento consapevole e autonomo nelle varie attività proposte Decide quando occorre offrire o domandare aiuto.

Scuola secondaria di I grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA E COSTITUZIONE

TITOLO DEL PROGETTO: PRINCIPI E VALORI NELLA COSTITUZIONE ITALIANA

OBIETTIVO DI COMPETENZA

(Descrizione dell’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,

indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life):

Il percorso formativo viene promosso attraverso esperienze significative, nella linea

dell’apprendimento per scoperta, che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se

stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà.

Obiettivi irrinunciabili sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della

responsabilità, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento nelle

semplici azioni consuetudinarie.

Il Progetto ha come altro obiettivo la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica

italiana. Gli allievi imparano così a riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati nella

Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (art. 2), il riconoscimento della

pari dignità sociale (art. 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della

società (art. 4), la libertà di religione (art. 8), le varie forme di libertà (artt. 13-21). Infine gli

studenti saranno avviati alla conoscenza di come sono organizzate la nostra società (artt. 35-54)

e le nostre istituzioni politiche (artt. 55-96).

Il Progetto si propone di indurre il discente ad interpretare la Costituzione come un bene che

garantisce libertà al cittadino dandogli dignità di persona, che gli fa recuperare il senso del vivere

sociale e, più in generale, che permette di determinare - attraverso la comprensione del senso

delle regole e del sistema democratico - un nuovo rapporto tra cittadini e istituzioni.

Ogni azione del Progetto intende comunque concorrere allo sviluppo delle competenze civiche,

sociali, partecipative ed empatiche, proprie di un cittadino ancorché giovanissimo, che vive

sempre più consapevolmente e attivamente il proprio ruolo.

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Comprendere il valore del rispetto degli ambienti e delle persone per vivere meglio.

Conoscere la funzione della regola nei diversi ambienti della

Conoscere il significato e la funzione della regola e della norma in situazione di vita quotidiana

Acquisire il concetto di cittadinanza in rapporto alla Nazione, all’Europa, al

vita quotidiana (casa, scuola, amici, gruppi …)

Conoscere il significato di diritto/dovere, responsabilità, cooperazione.

Conosce alcuni fondamentali principi costituzionali (uguaglianza lavoro, libertà,)

Conoscere i simboli dell’identità nazionale, locale, europea (stemma, bandiere, inni).

Conoscere alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo/dell’Infanzia.

Comprendere il valore del rispetto dell’altro come diverso da sé.

Conoscere gli articoli fondamentali della Costituzione (artt.2-3).

mondo. Iniziare a comprendere la complessità

socio ambientale con spirito critico. Conoscenza delle opportunità e dei

rischi della cittadinanza digitale. Conoscere i caratteri dello Stato di

diritto e i principi ispiratori della Costituzione (pari dignità sociale, libertà, personalista/pluralismo, sussidiarietà)

Conoscere l’ordinamento dello Stato (caratteristiche e funzioni dei principali organi).

Saper distinguere tra dittatura e democrazia.

Individuare nel dibattito rispettoso e regolamentato il luogo di risoluzione dei contrasti.

Comprendere l’importanza delle relazioni internazionali ai fini del mantenimento della pace.

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Relazionarsi nella vita quotidiana

apprezzando la funzione delle regole.

Sapere di far parte di una comunità che va oltre la sfera familiare e che è sostenuta da una rete di regole condivise.

Partecipare con un primo spirito critico alla vita del gruppo e di classe rispettando gli altri.

Sviluppare l’esercizio attivo della cittadinanza a partire dal gruppo classe.

Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le diverse capacità, contribuendo all’apprendimento comune nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

Sapersi inserire in modo consapevole nella vita sociale, comunicando i propri bisogni e riconoscendo al contempo quelli altrui, rispettando i limiti, le regole e la libertà di ciascuno.

DECIDERE E AGIRE (3)

Esercitare comportamenti

socialmente e civilmente positivi. Prendere iniziativa, costruire

piccoli progetti di miglioramento in contesti noti.

Dissentire/obiettare mantenendo un comportamento corretto ed educato verso l’avversario coetaneo o adulto.

Affrontare situazioni problematiche

attivando strategie finalizzate alla definizione di possibili soluzioni.

Partecipare attivamente ad alcuni momenti significativi della scuola e delle istituzioni locali.

Utilizzare i valori costituzionali per valutare le proprie azioni, i fatti e i comportamenti umani e sociali vicini e lontani.

Parte seconda. Fasi del lavoro degli istituti della rete e in classe. Tema: art. 3

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 Il docente, letto e spiegato il contenuto

dell’art. 3, problematizza con gli studenti le

Guidati dai docenti, partendo da un

brainstorming e successivamente

questioni ivi trattate, insistendo in particolare

sui concetti di dignità della persona e sul

significato di “diritti inviolabili” e “doveri

inderogabili”.

La riflessione prende avvio proprio dalla

ricerca comune del significato del termine

“dignità” e dal rapporto necessario tra

differenze e uguaglianza in ordine al “pieno

sviluppo della persona umana e l'effettiva

partecipazione di tutti i lavoratori

all'organizzazione politica, economica e

sociale del Paese”.

analizzando situazioni problematiche in

ordine alle condizioni estreme di mancanza

di libertà e di parità di diritti di cittadini, gli

studenti approfondiscono il tema

collaborando alla costruzione di un’unità di

apprendimento orientata a sviluppare

competenze chiave di cittadinanza.

FASE 2 I docenti presentano casi insoluti proponendo

attività di analisi e di problem solving. In

particolare preparano materiale finalizzato al

lavoro di gruppo cooperativo mediante

utilizzo di strumenti atti all’osservazione dei

comportamenti e delle dinamiche di gruppo

problematiche sotto il profilo dei diritti e dei

doveri.

Gli studenti, preso in consegna il materiale,

lo selezionano e lo integrano con una ricerca

mirata alla costruzione di un semplice

sistema di regole fondato sul reciproco

riconoscimento dei diritti garantiti dalla

Costituzione, a tutela della persona, della

collettività e del patrimonio ambientale e

artistico. Infine documentano l’attività

mediante strumenti espressivi e tecnici di

comunicazione multimediale.

FASE 3 I docenti attivano esperienze organizzando

conferenze/interviste con testimoni-relatori

provenienti da associazioni impegnate nella

tutela e difesa dei principali diritti democratici.

Gli alunni, presentati i loro prodotti di

comunicazione visivo-multimediale,

partecipano attivamente orientando con

domande e proposte la direzione

dell’approfondimento stesso.

FASE 4 Nella logica di capitalizzare e di comunicare

alle altre classi quanto appreso, gli alunni

vengono invitati a costruire un agile

strumento (spot della durata di max 2 minuti)

da mostrare nell’ultimo incontro assembleare

e/o da diffondere in Istituto (anche sul sito

della scuola e nei totem del Comune).

Gli allievi producono così alcuni brevi filmati,

ideati in gruppo, corredati da musiche e testi

personalizzati e realizzati con materiale

essenziale che, nell’insieme, esprimono bene

l’acquisizione dei concetti primari di dovere

e diritto.

FASE 5 La docente referente costruisce un

questionario di valutazione da distribuire agli

alunni al fine di valutare il prodotto (sulla base

di criteri quali completezza, pertinenza,

organizzazione, consapevolezza …), il processo

(capacità di trasferire le conoscenze acquisite,

comunicazione e socializzazione, disponibilità

Gli studenti, riflettendo sul percorso svolto,

si impegnano a compilare il questionario e,

al momento della restituzione, prendono

atto dei risultati complessivi. Sono dunque in

grado di formulare eventuali riflessioni

critiche e proposte di prosecuzione del

lavoro.

ad assumere incarichi e portarli a termine …)

l’efficacia dell’attività svolta. In seguito lo

rielabora e lo rimanda ai colleghi delle singole

scuole affinché a loro volta lo partecipino agli

alunni.

La valutazione individuale avverrà da parte

degli insegnanti coinvolti secondo criteri

predefiniti e comunicati agli alunni.

Infine, relativamente al compito svolto, ogni

alunno autovaluterà il proprio operato sulla

base di una semplice traccia a domande

chiuse.

Parte seconda. Fasi del lavoro degli istituti della rete e in classe. Tema: art. 9

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 Il docente predispone uno o più testi (cartacei

o digitali) che illustrino l'articolo 9,

problematizza con gli studenti le questioni ivi

trattate. In particolare si sottolineeranno: il

passaggio dall'idea di tutela del territorio

all'idea di difesa e promozione dell'ambiente

(con eventuale riferimento alla legislazione), i

concetti di paesaggio e di patrimonio storico-

artistico quali elementi che costituiscono

l'identità di ognuno di noi (la "novità" rispetto

a tutte le altre costituzioni).

Guidati dai docenti, gli studenti, stimolati da

un brainstorming, e poi messi davanti a

situazioni problematiche in ordine alle

condizioni del nostro patrimonio artistico-

culturale, si interrogano sulle parole

dell'articolo 9 al fine di comprenderle e farle

proprie.

FASE 2 I docenti - individuati insieme alla classe -

luoghi vicini con valore storico, artistico o

paesaggistico del territorio - organizzano una

visita di conoscenza, facendo da guida agli

alunni.

A tal fine si propone la lettura previa di

semplici schede introduttive.

Gli alunni fotografano le " bellezze" e i

monumenti in stato di degrado del proprio

territorio e annotano le informazioni

raccolte.

In seguito al sopralluogo gli studenti

realizzano un reportage fotografico che

permetterà di partecipare a un concorso

annuale bandito per le scuole

dall’Associazione ambientalista Italia Nostra.

FASE 3 I docenti organizzano alcuni incontri

assembleari con testimoni-relatori (storico del

territorio, esperta di beni culturali,

organizzazioni ambientaliste, urbanisti,

magistrati, assessori alla cultura o alla tutela

del territorio...) al fine di approfondire la

questione del paesaggio e della sua tutela.

Gli alunni intervistano gli ospiti, rendono

pubblico il materiale realizzato, orientano

con domande e proposte la direzione

dell’approfondimento stesso.

Al termine degli incontri le classi riprendono

gli argomenti trattati, disegnano una mappa

culturale e paesaggistica del proprio paese

ed elaborano una relazione/articolo che,

insieme alle fotografie, confluirà in un video

da pubblicare nel sito della scuola.

FASE 4 Nella logica di capitalizzare e di comunicare

alle altre classi quanto appreso, gli alunni

vengono invitati a immaginare un agile

strumento (PPT, filmato …) da mostrare

nell’ultimo incontro assembleare.

Nasce così uno snello prodotto multimediale

(video con musica e scritte scelte dai ragazzi)

che racconta le bellezze nascoste del

territorio senza tralasciare quelle più note.

FASE 5 La docente referente costruisce un

questionario di valutazione da distribuire agli

alunni al fine di valutare l’efficacia dell’attività

svolta. In seguito lo rielabora e lo rimanda ai

colleghi delle singole scuole affinché a loro

volta lo partecipino agli alunni.

Gli studenti, riflettendo sul percorso svolto,

si impegnano a compilare il questionario e,

al momento della restituzione, prendono

atto dei risultati complessivi. Sono dunque in

grado di formulare eventuali

approfondimenti e prosecuzioni di lavoro.

Infine, relativamente al compito svolto, ogni

alunno autovaluterà il proprio operato sulla

base di una semplice traccia a domande

chiuse.

Parte seconda. Fasi del lavoro degli istituti della rete e in classe. Tema: art. 11

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 Costruzione di un percorso minimo da

sottoporre all’attenzione degli alunni di tutte

le classi partecipanti al Progetto. Il materiale

cartaceo e multimediale intende presentare la

storia (anche l’accezione giuridica) dell’art.11

e le ragioni ideali che lo ispirarono e che lo

rendono ancora insuperabile.

Guidati dai docenti gli studenti, partendo da

un brainstorming, entrano nel tema della

gestione dei conflitti individuali e/o di

gruppo, esaminano il materiale suddetto, si

confrontano in piccoli gruppi e producono

elaborati condivisi, che in un secondo

momento partecipano alla classe.

FASE 2 I docenti organizzano uno o più incontri

assembleari con testimoni-relatori

(corrispondenti di guerra, attivisti pacifisti,

giuristi …) per attualizzare la questione e per

richiamare l’attenzione sulle strade

diplomatiche alternative al conflitto.

Alcuni alunni intervistano gli ospiti, mentre

altri rendono pubblico il materiale realizzato

durante la preparazione.

Nei giorni successivi all’incontro le classi

riprendono la questione guerra/pace alla

luce delle recenti comunicazioni e, a seguito

di dibattiti, approfondimenti, letture …

predispongono un breve filmato o un PPT o

un giornalino di classe/di scuola da

diffondere tra i compagni. Un fascicolo poi

(cartaceo e non solo) raccoglierà la

documentazione da trasmettere all’esterno

(sito della scuola, famiglie …).

FASE 3 Viene costruito e proposto alle classi un

interessante PPt utilizzando le vignette di

Giuseppe Scalarini sul tema della guerra e

sulle disuguaglianze sociali, vere cause dei

conflitti.

Nella classi con i docenti di diverse materie

(storia, cittadinanza, ed. artistica, ed.

tecnologica) si analizza lo strumento

suddetto, che diventa anche la base di un

approfondimento culturale sulla vignettistica

satirica e politica nel XX secolo.

In un secondo momento, stimolati dal

percorso di riflessione svolto e suggestionati

dalla conoscenza delle vignette di Scalarini e

dalla lettura dei suoi libri “Le mie isole” e “La

guerra davanti al tribunale della storia” gli

alunni stendono un decalogo della Pace che

sarà consegnato a tutti i compagni degli IC.

FASE 4 La docente referente costruisce un

questionario di valutazione da distribuire agli

alunni al fine di valutare l’efficacia dell’attività

svolta. In seguito lo rielabora e lo rimanda ai

colleghi delle singole scuole affinché a loro

volta lo partecipino agli alunni.

Gli studenti si impegnano a compilare il

questionario e, al momento della

restituzione, prendono atto dei risultati

complessivi. Sono dunque in grado di

formulare eventuali approfondimenti e

prosecuzioni di lavoro.

Infine, relativamente al compito svolto, ogni

alunno autovaluterà il proprio operato sulla

base di una semplice scheda a domande

chiuse.

Note:

(1) Come chiaramente delineato da Morin, «il metodo della complessità ci richiede di pensare senza mai chiudere i concetti, di spezzare le sfere chiuse, di ristabilire le articolazioni fra ciò che è disgiunto, di sforzarci di comprendere la multidimensionalità, di pensare con la singolarità, con la località, con la temporalità, di non dimenticare mai le totalità integratrici». All’interno di questa prospettiva, i saperi disciplinari, settoriali, specifici, assumono l’importante ruolo di elementi fattuali in grado di sostenere il soggetto nella relazione con gli altri, relazione mediata dal contesto in cui essi sono inseriti. Tali elementi, poi, vanno assunti in una logica scientifica aperta, dialogante, pronta a cercare domande e ad elaborare percorsi di ricerca, piuttosto che dedita a sistemare definitivamente il quadro delle conoscenze assodate. La critica epistemologica ci porta così ad avvicinarci ad una scienza che appare più la narrazione di una storia che l’ambito di un discorso certo e vero, inconfutabile e immutabile, una scienza che fa i conti con i valori, le ideologie e i progetti sociali come elementi determinanti del suo discorso

(2) Educare a “sentire” la cittadinanza significa coinvolgere e sollecitare la sensibilità e la sensorialità, a partire dalla dimensione

corporea, per giungere al giudizio di valore affettivo ed estetico, superando logiche formative centrate esclusivamente sulla razionalità, ma aprendosi a forme di ampia e profonda comprensione. Operando tale coinvolgimento della dimensione emotiva dell’esperienza umana, l’educazione è in grado di promuovere un atteggiamento più positivo nei confronti dell’esistenza stessa e delle possibilità che essa offre, mediante quello che Mortari definisce «un riorientamento radicale della postura affettiva», ovvero un capovolgimento delle modalità inautentiche di pensarsi, progettarsi, agire.

(3) Il monito di Jonas è particolarmente toccante: «Agisci in modo che le tue azioni siano compatibili con la permanenza di

un’autentica vita umana sulla terra». Quasi tutti gli studi che mettono a confronto l’autostima degli studenti che partecipano a interazioni cooperative e tradizionali mostrano risultati significativi a favore degli studenti delle classi cooperative. Tale risultato è

probabilmente da mettere in correlazione alle migliori relazioni con i compagni e all’incentivo ad autovalutare il proprio lavoro con gli altri. Gli alunni di classi cooperative interiorizzano un senso di controllo in contrasto con quelli delle classi tradizionali, che si sentono più controllati esternamente. Anche il piacere di stare in classe e l’apprezzamento del clima scolastico sono più alti in gruppi cooperativi. L’abilità ad assumere un ruolo cognitivo e affettivo è particolarmente stimolata dalla cooperazione e genera personalità dal profilo morale più alto. La sperimentazione di situazioni in cui è necessaria la comunicazione bilaterale e multilaterale accresce il senso generale di interdipendenza tra gli studenti e conduce ad una maggiore produttività e compattezza del gruppo.

Ogni elemento del prodotto finale, che sarà su supporto digitale, prevede i link a materiali, eserciziari e

fonti.

2.4 Polo di Luino

CITTADINANZA, AMBIENTE-ECONOMIA/LAVORO, SALUTE

Gruppo di lavoro di Luino

Introduzione di Mauro Riboni

Economia, lavoro, ambiente e salute sono aspetti essenziali della cittadinanza in quanto ne rappresentano

declinazioni imprescindibili.

La conoscenza dell’ambiente, la sua salvaguardia e la corretta impostazione del rapporto uomo-ambiente,

la tutela della salute correttamente concepita come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della

collettività” (art. 32 della Costituzione) sono necessariamente elementi che non possono essere trascurati

per la formazione di cittadini attivi e consapevoli da parte della scuola. Al contempo tutto ciò non può

prescindere dalle inevitabili implicazioni di carattere economico e lavorativo (art. 1 Cost.)

Nelle linee di indirizzo per Cittadinanza & Costituzione l’USR Lombardia ha espressamente toccato gli

aspetti della cittadinanza economica e ambientale:

Cittadinanza economica è un processo volto a favorire lo sviluppo di conoscenze, capacità e competenze

che permettano al cittadino di divenire, all’interno della società, un agente economico consapevole e

rispettoso delle regole del vivere civile e di comprendere il mondo economico che lo circonda. Il Titolo III

Parte Prima della Costituzione enuncia l'ambito di azione della cittadinanza economica (artt. 35-47) con il

dovere sancito nell'art. 53 ( responsabilità fiscale), sono compendiati da competenze in merito all'uso

consapevole del denaro, alla responsabilità verso il proprio futuro previdenziale ed assicurativo.

Tutti i programmi di financial education nel mondo hanno tentato di attivare un “processo attraverso il

quale i consumatori/investitori finanziari possano migliorare la propria comprensione di prodotti e nozioni

finanziarie e, attraverso l’informazione, l’istruzione e un supporto oggettivo, sviluppare le capacità e la

fiducia necessarie per diventare maggiormente consapevoli dei rischi e delle opportunità finanziarie, per

effettuare scelte informate, comprendere a chi chiedere supporto e mettere in atto altre azioni efficaci per

migliorare il loro benessere finanziario.”(Definizione OCSE).

“Anche il tema dell’educazione finanziaria e del relativo grado di “alfabetizzazione” dei cittadini (financial

literacy) è di grande rilevanza all’interno della prospettiva qui considerata, poiché le scelte finanziarie hanno

conseguenze determinanti sulla qualità e sullo stile di vita dei cittadini e sulla legalità della collettività. Per

questo è necessario dotare gli studenti di strumenti utili a comprendere benefici e rischi collegati ad un

corretto utilizzo di beni e servizi finanziari quale utile contributo per la cittadinanza consapevole”.

(Linee guida nazionali per il passaggio al nuovo ordinamento, D.P.R 15 marzo 2010 n. 89, art 8, comma 3)

Rispetto al grande tema della educazione ambientale l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione non

può trascurare di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, attraverso lo sviluppo e la crescita

consapevole di comportamenti individuali – sia privati che pubblici – e con la partecipazione appassionate e

competente alle decisioni dei diversi organismi politici preposti.

Vuol dire quindi dare contributi progettuali di carattere tecnico-scientifico, supportati da azioni etiche e da

decisioni sostenibili. Vuol dire conoscere l’ambiente per rispettarlo, con un nuovo senso di responsabilità.

Nella sostenibilità ambientale rientrano diverse aree di azione che vanno dalla sostenibilità in riferimento

alla produzione e consumo di energia, alla viabilità, alla creazione di smart city, alla tutela del patrimonio

paesaggistico, ecc…

“Il dibattito a livello mondiale sulla difesa dell’ambiente, sui cambiamenti climatici, sui problemi energetici

e sui recenti impegni assunti in sede internazionale, testimonia come l’educazione ambientale e allo

sviluppo sostenibile rappresenti oggi una sfida non più procrastinabile per responsabilizzare tutti cittadini

ad assumere comportamenti e stili di vita all’insegna del rispetto dell’ambiente. (...)Lo sviluppo sostenibile

si richiama, quindi, in modo pragmatico alla necessità di conciliare due obiettivi fondamentali per la società

contemporanea: tutelare gli ecosistemi e promuovere lo sviluppo socio-economico. Tale concetto si

configura come l’intersezione tra vivibilità, crescita, equità sociale e tutela della natura e, soprattutto, si

qualifica come elemento caratterizzante dall’interno ogni programma, ogni progetto, sino alla singola

decisione, in un’ottica di mainstreaming. Si può parlare, quindi, più genericamente, di sostenibilità la quale

può avere più declinazioni: ambientale, socio-culturale ed economica. Essa è strettamente connessa alla

qualità dello sviluppo, ponendosi come principio guida nel gestire energie, risorse e saperi nella società

contemporanea ed anche nel progettare percorsi di formazione finalizzati all’acquisizione di competenze

chiave di cittadinanza, come previsto anche a livello europeo.

(Linee guida per l’Educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile, MIUR prot 3337, 14 Dicembre 2009).

Il gruppo di Luino composto dai docenti: Prof.ssa Bandiera Elma (Liceo Scientifico "Sereni" di Luino),

Prof.ssa D'Addezio Anna ( Liceo Scientifico "Sereni" di Luino), Prof. Zanin Fabio (Liceo Scientifico "Sereni"

di Luino), SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO, Prof.ssa Frigerio Eliana (IC "B. Luini" Luino), Prof.ssa

Fiengo Marina (IC "B. Luini" Luino), Prof.ssa De Franchis Francesca (IC "B. Luini" Luino), Prof.ssa Casoli

Elena (Ist. Paritario Parroc. "M. Ausiliatrice" Luino), Prof.ssa Cornolò Elisabetta (Ist. Paritario Parroc. "M.

Ausiliatrice"), SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO, Ins.te Beggio Elena ISTMA (Ist. Paritario Parroc. "M.

Ausiliatrice" Luino), SCUOLA PRIMARIA, Ins.te La Rocca Rosalba (Scuola Infanzia "Ventrella" in ICS "D.

Zuretti") SCUOLA DELL' INFANZIA

ha sviluppato, per i diversi ordini di scuola dall’infanzia alla secondaria di II grado, i seguenti

percorsi:

Scuola dell’infanzia: Io, gli altri e l'ambiente

Scuola primaria: Cittadini consapevoli a scuola e nel territorio (All. scansione per classi)

Scuola secondaria di I grado: Cittadini consapevoli nel territorio articolate in cinque progetti con

scansione per le tre classi

1. Conoscenza di sé, stili di apprendimento e percorso di orientamento

2. Life Skills Training 3. Il territorio: conoscenza e uscite didattiche 4. Laboratorio di consumo consapevole 5. Educazione all’affettività e alla sessualità

Scuola secondaria di II grado: Cittadinanza attiva e lavoro articolato in tre progetti:

1. Alternanza scuola-lavoro 2. Fratelli maggiori 3. Fuori dal tunnel

Scuola dell'Infanzia

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA, AMBIENTE-ECONOMIA/LAVORO, SALUTE

TITOLO DEL PROGETTO: Io, gli altri e l'ambiente

OBIETTIVO DI COMPETENZA

(Descrizione dell’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,

indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life):

Comunicare

Star bene con sé e con gli altri (Collaborare e partecipare)

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento Scuola dell’infanzia

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

1. Conoscere l'ambiente scolastico 2. Sapere che cosa è una regola

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Distacco dai genitori

Comunicare i propri bisogni

- Mettere in pratica semplici regole di

convivenza - Saper distinguere il ‘sì’ e il ‘no’ - Ascoltare per un tempo determinato - Aver cura di sé, del materiale e

dell’ambiente scolastico - Rimanere seduti durante le attività.

DECIDERE E AGIRE (3)

Autonomia personale (utilizzare in modo appropriato i servizi igienici, riconoscere e gestire correttamente le proprie cose )

1. Raccontare in modo semplice esperienze

2. Rispettare i ruoli 3. Lavorare in gruppo

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 regole Racconti inerenti le regole e i diritti/doveri dei bambini per una buona convivenza scolastica

Rielaborazione del racconto attraverso domande stimolo

Conversazioni guidate

Racconti inerenti l'argomento scelto

Conversazioni in circle-time

Drammatizzazioni e giochi inerenti

Organizzazione di lavori di gruppo

Proposta e presentazione di immagini inerenti l'argomento

Schede strutturate per una verifica finale

Rielaborare e contenere le emozioni suscitate

Proposta di attività grafiche individuali

inerenti il racconto con l'utilizzo di tecniche

diverse

Ascoltare in silenzio Chiedere spiegazioni quando non si comprendono i significati delle parole Rispondere in modo adeguato e pertinente alle domande Riportare le proprie esperienze personali Scegliere materiali e colori adeguati per la realizzazione dell'attività grafica Gestire in modo appropriato i materiali Osservare e commentare le immagini proposte Collaborare con i compagni per la realizzazione di un cartellone

FASE 2

multicultura

Proposta di cartoni animati sui diritti dei bambini

Conversazione guidata

Racconti inerenti usi e costumi di popoli diversi dal nostro

Conversazioni guidate prendendo spunto dalla realtà esterna e dalla vita all'interno della sezione

Prestare attenzione alla visione del filmato Partecipare in modo pertinente alla conversazione Dimostrarsi curiosi verso usi e costumi di popoli diversi dal nostro Attività grafiche- pittoriche

FASE 3 prendersi

cura

Collaborazione con enti locali (Unicef) per la realizzazione della Pigotta

Collaborazione dei genitori per la costruzione della Pigotta Prendersi cura della bambola rispettandola

FASE 4

ambiente

Racconti inerenti l'ambiente e il riciclaggio

Sollecitare discussioni

Proporre un percorso di lavoro flessibile e pratico

Giochi inerenti l'uso di materiali diversi

Raggruppamenti in base alla struttura dei materiali

Collaborazione con enti locali (Comunità Montana Valli del Luinese)

Ascoltare e rielaborare il racconto Partecipare in modo attivo e pertinente Mettere in pratica quanto si è appresso iniziando la raccolta differenziata in classe Costruzione di oggetti con l'uso di materiale riciclato

FASE 5

verifiche finali

Osservazioni in itinere

Verifica finale con l'utilizzo di materiale strutturato

Sa seguire regole di comportamento e si assume la responsabilità delle proprie azioni verso gli altri e l'ambiente

Scuola Primaria

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA, AMBIENTE-ECONOMIA/LAVORO, SALUTE

TITOLO DEL PROGETTO: Cittadini consapevoli a scuola e nel territorio

OBIETTIVO DI COMPETENZA

(Descrizione dell’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,

indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life): Comunicare

Comunicare

Star bene con sé e con gli altri (Collaborare e partecipare)

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

Primaria PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

3. Conoscere l'ambiente scolastico 4. Sapere che cosa è una regola

Riconoscere in fatti e relazioni il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole relative alla tutela dell’ambiente Conoscere e usare correttamente gli ambienti scolastici: Conoscere e rispettare i diversi ruoli nella scuola Conoscere le regole per la partecipazione alle uscite didattiche (mezzi pubblici, comportamenti adeguati e rispettosi), le regole della strada (a piedi, in bicicletta). Conoscere e apprezzare alcuni aspetti del territorio Disporre di informazioni di base su: materiali: naturali, artificiali; il riciclaggio: es. riciclare la carta (anche attività pratica); l’ecosistema; l’alimentazione e la salute

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

- Mettere in pratica semplici regole di convivenza

- Saper distinguere il ‘sì’ e il ‘no’ - Ascoltare per un tempo

determinato - Aver cura di sé, del materiale e

dell’ambiente scolastico - Rimanere seduti durante le

attività.

Condividere regole nei diversi contesti.

Mostrare sensibilità su alcuni temi di educazione ambientale/salute (es. alimentazione, raccolta differenziata, inquinamento, ecosistema ecc.)

Comunicare in modo semplice e chiaro su temi conosciuti.

Lavorare in gruppo

DECIDERE E AGIRE (3)

4. Raccontare in modo semplice esperienze

5. Rispettare i ruoli 6. Lavorare in gruppo

Rispettare e organizzare il proprio materiale scolastico

Rispettare i beni comuni: i bambini sono stimolati a trattare con attenzione gli arredi scolastici

Assumere incarichi all’interno della classe

Attuare il rispetto, la collaborazione e la solidarietà, riconoscendoli come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e sociali.

A

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 Organizzare lavori di gruppo e/o individuali Organizzare e proporre un'attività

individuale sulla scorta di regole assegnate

Partecipare ai lavori di gruppo sulla base di

regole condivise

FASE 2 Organizzare e suddividere i compiti, assegnare ruoli

Svolgere piccoli compiti utili per sè e per gli altri all’interno della classe, come riordinare l’aula, svuotare il cestino della carta

FASE 3 Organizzare uscite didattiche sul territorio per conoscerne anche aspetti culturali (Musei, mostre, monumenti...)

Partecipare a uscite didattiche sul territorio per conoscerne anche aspetti culturali (musei, mostre, monumenti...)

Allegato: 1. Scuola primaria scansione per classi

Scuola Secondaria di I grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA, AMBIENTE-ECONOMIA/LAVORO, SALUTE

TITOLO DEL PROGETTO: Cittadini consapevoli nel territorio

OBIETTIVO DI COMPETENZA

(Descrizione dell’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,

indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life):

Comunicare

Star bene con sé e con gli altri (Collaborare e partecipare)

Conoscere il territorio e le diverse attività che vi si svolgono (Imparare ad imparare /Acquisire ed interpretare

l'informazione/Individuare collegamenti e relazioni)

Sviluppare strategie di comportamenti positivi con se stessi, con gli altri e nell’ambiente, spendibili nelle sfide della

vita quotidiana (Risolvere problemi/ Agire in modo autonomo e responsabile)

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Riconoscere in fatti e relazioni il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole relative alla tutela dell’ambiente Conoscere e usare correttamente gli ambienti scolastici: Conoscere e rispettare i diversi ruoli nella scuola Conoscere le regole per la partecipazione alle uscite didattiche

Conoscere se stessi (dimensione affettiva e corporea) Prendere coscienza delle regole Acquisire informazioni corrette riguardanti le dimensioni socioculturali dell’uso e dell’abuso di “sostanze” Conoscenza pluridisciplinare del territorio.

(mezzi pubblici, comportamenti adeguati e rispettosi), le regole della strada (a piedi, in bicicletta). Conoscere e apprezzare alcuni aspetti del territorio Disporre di informazioni di base su: materiali: naturali, artificiali; il riciclaggio: es. riciclare la carta (anche attività pratica); l’ecosistema; l’alimentazione e la salute

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Condividere regole nei diversi contesti. Mostrare sensibilità su alcuni temi di educazione ambientale/salute (es. alimentazione, raccolta differenziata, inquinamento, ecosistema ecc.) Comunicare in modo semplice e chiaro su temi conosciuti. Lavorare in gruppo

Comunicare in modo semplice e chiaro in ambiti diversi. Sviluppare abilità relazionali, interpersonali e sociali Riflettere sugli aspetti di sé percepiti inadeguati, per arrivare a ridurre la vulnerabilità e suscettibilità a condizionamenti e pressioni esterne

DECIDERE E AGIRE (3)

Rispettare e organizzare il proprio materiale scolastico Rispettare i beni comuni: i bambini sono stimolati a trattare con attenzione gli arredi scolastici Assumere incarichi all’interno della classe Attuare il rispetto, la collaborazione e la solidarietà, riconoscendoli come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e sociali.

Ap

Agire consapevolmente nel rispetto di sé e del proprio corpo. Accrescere il bagaglio di risorse personali (Lifeskills) come fondamentali fattori protettivi dal consumo di “sostanze” Agire consapevolmente nel rispetto dell'ambiente Pianificare un’attività Definire un obiettivo da raggiungere, organizzando tappe intermedie Gestire eventuali progressi o fallimenti Prendere coscienza delle proprie attitudini e competenze in vista di scelte personali e di studio.

Progetto n. 1

Conoscenza di sé, stili di apprendimento e percorso di orientamento

CLASSE I

FASI DI

LAVORO

SUDDIVISE

PER MESI

CONTENUTI

AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

Settembre Conoscenza della nuova

scuola e del Regolamento

scolastico, utilizzo del

materiale, uso dei libri di

testo

Conoscenza delle modalità

della raccolta differenziata

nelle classi e nell’istituto

Introduzione sull'argomento

Predisposizione e attuazione

dell’attività

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione consapevole,

responsabile, collaborativa.

Ottobre Conoscenza di sé

(carta d’identità, giochi di

presentazione ecc.)

Presentazione di testi,

immagini, materiali audio

visivi

Lettura, ascolto, osservazione,

rielaborazione individuale e di

gruppo

Novembre Metodo di studio

(organizzazione del tempo,

mappe concettuali ecc.)

Predisposizione e attuazione

dell’attività

Proposta di feedback

sull'attività, raccogliendo

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

Partecipazione consapevole,

responsabile, collaborativa.

Partecipazione all'attività di

feedback

CLASSE II

Novembre Metodo di studio

(autovalutazione, stili

cognitivi ecc.)

Predisposizione e attuazione

dell’attività

Proposta di feedback

sull'attività, raccogliendo

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

Sulla base di quanto emerso,

proposta di attività di

rielaborazione e produzione

(relazioni, disegni,

presentazioni informatiche

ecc.)

Partecipazione consapevole,

responsabile, collaborativa.

Partecipazione all'attività di

feedback

Rielaborazione e produzione

individuali o in gruppo

Gennaio Visite in aziende del

territorio

Predisposizione e attuazione

dell’attività

Partecipazione consapevole,

responsabile, collaborativa.

Proposta di feedback

sull'attività, raccogliendo

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

Partecipazione all'attività di

feedback

CLASSE III

Settembre Percorso specifico di

orientamento alla scuola

secondaria di II grado

Consapevolezza di sé

- “Che cosa ‘so’ di me”

(aspirazioni, desideri,

capacità, interessi ecc.)

-Autovalutazione. Come mi

vedo?, ossia “La mia

preparazione scolastica”.

-Come mi vedono i miei

docenti?, ossia “I miei

risultati scolastici”

-Tipi di intelligenze

-Motivazione allo studio

Introduzione sull'argomento

Predisposizione e attuazione

dell’attività

Presentazione di testi,

immagini, materiali audio

visivi

Proposta di feedback

sull'attività, raccogliendo

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione consapevole,

responsabile, collaborativa.

Lettura, ascolto, osservazione,

rielaborazione individuale e di

gruppo

Partecipazione all'attività di

feedback

Ottobre

e

Novembre

Io e il mondo del lavoro

“Io come mi vedo nel

futuro” – “Io vorrei

occuparmi di…” (anche

attraverso mappe delle

professioni collegate ai

percorsi formativi, sito

“Tecnicamente”, ecc.)

Scuole del territorio e il

momento della scelta

“Cosa conterà nella mia

scelta?” riflessione sulle

variabili che possono

condizionare

positivamente/negativamen

te una scelta

Panorama dell’offerta

formativa a Luino e in

Provincia

Auto-valutazione del

percorso

A scelta dei Consigli di

Introduzione sull'argomento

Predisposizione e attuazione

dell’attività

Presentazione di testi,

immagini, materiali audio

visivi

Proposta di feedback

sull'attività, raccogliendo

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione consapevole,

responsabile, collaborativa.

Lettura, ascolto, osservazione,

rielaborazione individuale e di

gruppo

Partecipazione all'attività di

feedback

classe:

-Presentazione alla classi

della realtà imprenditoriale

nel territorio e in Provincia

- Incontro con figure

professionali di diversi

settori

-Visita nelle scuole superiori

del territorio

Progetto n. 2

Lifeskills Training Lombardia

Programma educativo- promozionale che si focalizza sulle capacità di resistenza all’adozione di

comportamenti a rischio all’interno di un modello più generale di incremento delle abilità personali e

sociali. Si tratta di un sistema di prevenzione a medio e lungo termine che mette in connessione

conoscenze, atteggiamenti, sviluppo di abilità e comportamenti sani.

E’ prevista una formazione iniziale e in itinere degli insegnanti coinvolti da parte di esperti dell’ASL.

Si sviluppa nel corso dei tre anni scolastici. I livelli 2 e 3 servono a rinforzare efficacemente quanto

sperimentato concretamente nel livello 1.

I docenti hanno in uso un manuale a loro destinato, diverso per ognuno dei tre anni.

Gli alunni hanno un fascicolo (Guida dello studente), contenente schede conoscitive e pratiche, diverso per

ognuno dei tre anni.

Info: www.ored-lombardia.org/lifeskills-training

CLASSE I

FASI DI

LAVORO

SUDDIVISE

PER MESI

CONTENUTI

AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

Ottobre Inizio del Lifeskills training

Lombardia

Argomenti (n.b. la scansione

temporale può anche essere più

concentrata o più diluita, a

seconda del numero di insegnanti

formati e coinvolti):

7. Immagine di sé e auto

miglioramento 2 ore

8. Prendere decisioni 2 ore

9. Miti sul tabacco 1 ora

10. Tabacco e biofeedback 1

ora

Introduzione

sull'argomento

Predisposizione e

attuazione dell’attività

con esercitazioni volte

allo sviluppo di strategie

di comportamento

positivo

Proposta di feedback

sull'attività,

raccogliendo

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa.

Partecipazione all'attività di

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

feedback

Novembre Lifeskills training

- Alcool miti e realtà 1 ora

- Cannabis miti e realtà 1

ora

- Pubblicità 1 ora

- Gestione dell’ansia 2 ore

Introduzione

sull'argomento

Predisposizione e

attuazione dell’attività

con esercitazioni volte

allo sviluppo di strategie

di comportamento

positivo

Proposta di feedback

sull'attività,

raccogliendo

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa.

Partecipazione all'attività di

feedback

Dicembre Lifeskills training

11. Abilità comunicative 1

ora

12. Abilità sociali A 1 ora

13. Abilità sociali B 1 ora

14. Assertività 1 ora

Introduzione

sull'argomento

Predisposizione e

attuazione dell’attività

con esercitazioni volte

allo sviluppo di strategie

di comportamento

positivo

Proposta di feedback

sull'attività,

raccogliendo

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa.

Partecipazione all'attività di

feedback

CLASSE II

Ottobre Lifeskills training

5. Prendere decisioni 1

ora

6. Abuso di droga 2 ore

7. Influenza dei media 1

ora

Introduzione

sull'argomento

Predisposizione e

attuazione dell’attività

con esercitazioni volte

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa.

8. Gestione dell’ansia 2

ore

allo sviluppo di strategie

di comportamento

positivo

Proposta di feedback

sull'attività,

raccogliendo

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

Partecipazione all'attività di

feedback

Novembre Lifeskills training

Abilità comunicative 1 ora

Abilità sociali 1 ora

Assertività 1 ora

Resistere alla pressione dei

pari 2 ore

Introduzione

sull'argomento

Predisposizione e

attuazione dell’attività

con esercitazioni volte

allo sviluppo di strategie

di comportamento

positivo

Proposta di feedback

sull'attività,

raccogliendo

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa.

Partecipazione all'attività di

feedback

CLASSE III

Dicembre Lifeskills training

1) Prendere decisioni 1 ora

2) Abuso di droga 1 ora

3) Influenza dei media 1 ora

Introduzione

sull'argomento

Predisposizione e

attuazione dell’attività

con esercitazioni volte

allo sviluppo di strategie

di comportamento

positivo

Proposta di feedback

sull'attività,

raccogliendo

informazioni, emozioni,

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa.

Partecipazione all'attività di

feedback

riflessioni, lati positivi e

negativi

Gennaio Lifeskills training

1) Gestione dell’ansia 1 ora

2) Abilità sociali 1 ora

3) Assertività 1 ora

Resistenza alla pressione dei pari

1 ora

Introduzione

sull'argomento

Predisposizione e

attuazione dell’attività

con esercitazioni volte

allo sviluppo di strategie

di comportamento

positivo

Proposta di feedback

sull'attività,

raccogliendo

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa.

Partecipazione all'attività di

feedback

Progetto n. 3

Il territorio: conoscenza e uscite didattiche

Il progetto può svolgersi in collaborazione con associazioni o enti presenti sul territorio, ad esempio Cai,

Guardie ecologiche, Touring club, Comunità montane, Guardia forestale, Protezione civile ecc.

Allegati:

Tre Unità di apprendimento interdisciplinari su bosco, lago e montagna

Regolamenti sul comportamento e sull’equipaggiamento durante le uscite

CLASSE I

FASI DI LAVORO

SUDDIVISE PER

MESI

CONTENUTI

AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

Ottobre

Novembre

Conoscenza del territorio

circostante: il bosco

(l’ambiente naturale –

artistico – storico –

geografico)

Introduzione

sull'argomento

Presentazione di testi,

immagini, materiali audio

visivi

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Lettura, ascolto, osservazione,

rielaborazione individuale e di

gruppo

Marzo

Aprile

Uscite sul territorio

collegate ai temi trattati

Predisposizione e

attuazione dell'uscita sul

territorio, anche in

collaborazione con guide

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa all'uscita.

esperte che mettono in

evidenza gli aspetti

naturalistici, storici e

artistici del territorio

Maggio Produzione di elaborati di

vario genere sull’uscita e

sui temi trattati

Proposta di feedback

sull'uscita, raccogliendo

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

Sulla base di quanto

emerso, proposta di

attività di rielaborazione e

produzione (relazioni,

disegni, presentazioni

informatiche, semplici

percorsi turistici ecc.)

Partecipazione all'attività di

feedback

Rielaborazione e produzione

individuali o in gruppo

CLASSE II

Ottobre Novembre Conoscenza del territorio

circostante: il lago

(l’ambiente naturale –

artistico – storico –

geografico)

Conoscenza della realtà

socio - economico -

occupazionale

Introduzione

sull'argomento

Presentazione di testi,

immagini, materiali audio

visivi

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Lettura, ascolto, osservazione,

rielaborazione individuale e di

gruppo

Marzo

Aprile

Uscite sul territorio

collegate ai temi trattati

Predisposizione e

attuazione dell'uscita sul

territorio, anche in

collaborazione con guide

esperte che mettono in

evidenza gli aspetti

naturalistici, storici e

artistici del territorio

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa all'uscita.

Maggio Produzione di elaborati di

vario genere sull’uscita e

sui temi trattati

Proposta di feedback

sull'uscita, raccogliendo

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

Sulla base di quanto

emerso, proposta di

attività di rielaborazione e

produzione (relazioni,

Partecipazione all'attività di

feedback

Rielaborazione e produzione

individuali o in gruppo

disegni, presentazioni

informatiche, semplici

percorsi turistici ecc.)

CLASSE III

Ottobre

Novembre

Conoscenza del territorio

circostante: La montagna

(l’ambiente naturale –

artistico – storico –

geografico)

Introduzione

sull'argomento

Presentazione di testi,

immagini, materiali audio

visivi

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Lettura, ascolto, osservazione,

rielaborazione individuale e di

gruppo

Marzo

Aprile

Uscite sul territorio

collegate ai temi trattati

Predisposizione e

attuazione dell'uscita sul

territorio, anche in

collaborazione con guide

esperte che mettono in

evidenza gli aspetti

naturalistici, storici e

artistici del territorio

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa all'uscita.

Maggio Produzione di elaborati di

vario genere sull’uscita e

sui temi trattati

Proposta di feedback

sull'uscita, raccogliendo

informazioni, emozioni,

riflessioni, lati positivi e

negativi

Sulla base di quanto

emerso, proposta di

attività di rielaborazione e

produzione (relazioni,

disegni, presentazioni

informatiche, semplici

percorsi turistici ecc.)

Partecipazione all'attività di

feedback

Rielaborazione e produzione

individuali o in gruppo

Progetto n. 4

Laboratorio di consumo consapevole

Il progetto può svolgersi in collaborazione con associazioni di volontariato o enti presenti sul territorio, ad

esempio gruppi missionari, le botteghe del mondo, supermercati, agriturismi.

CLASSE I

FASI DI LAVORO

SUDDIVISE PER

MESI

CONTENUTI

AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

Gennaio Laboratorio di consumo

consapevole (la corretta

nutrizione)

Introduzione

sull'argomento

Predisposizione e

attuazione

dell’attività

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa.

CLASSE II

Febbraio Laboratorio di consumo

consapevole (filiera corta,

realtà produttive locali)

Introduzione

sull'argomento

Predisposizione e

attuazione

dell’attività

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa.

CLASSE III

Marzo Laboratorio di consumo

consapevole (economia

globale, commercio equo

solidale, Nord e Sud del

mondo)

Introduzione

sull'argomento

Predisposizione e

attuazione

dell’attività

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa.

Progetto n. 5

Educazione all’affettività e alla sessualità

CLASSE II

FASI DI LAVORO

SUDDIVISE PER

MESI

CONTENUTI

AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

Aprile Percorso di educazione

all’affettività con psicologi

del consultorio (4 ore)

Introduzione

sull'argomento

Predisposizione e

attuazione dell’attività

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa.

CLASSE III

Febbraio Percorso di educazione alla

sessualità con psicologi del

consultorio (4 ore)

Introduzione

sull'argomento

Predisposizione e

attuazione dell’attività

Partecipazione all'attività di

brainstorming sull'argomento

Partecipazione attiva,

consapevole, responsabile,

collaborativa.

Scuola Secondaria di II grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA, AMBIENTE-ECONOMIA/LAVORO

TITOLO DEL PROGETTO: Cittadinanza attiva e lavoro

OBIETTIVO DI COMPETENZA

(Descrizione dell’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,

indicando anche le relazioni con le 8 Key Competences – skills for life):

Comunicare

Star bene con sé e con gli altri (Collaborare e partecipare)

Conoscere il territorio e le diverse attività che vi si svolgono (Imparare ad imparare /Acquisire ed interpretare

l'informazione/Individuare collegamenti e relazioni)

Scegliere un percorso “lavorativo” e di studio conforme alle attitudini individuali e alle risorse del territorio (Agire

in modo autonomo e responsabile/Risolvere problemi/Progettare/Individuare collegamenti e relazioni)

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI

PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Conoscere se stessi (dimensione affettiva e corporea) Prendere coscienza delle regole Acquisire informazioni corrette riguardanti le dimensioni socioculturali dell’uso e dell’abuso di “sostanze” Conoscenza pluridisciplinare del territorio.

1. Conoscenza dei contenuti delle diverse discipline

2. Comprensione dei diversi ambiti 3. Conoscenza delle realtà produttive,

organizzative e culturali del territorio.

4. Approfondire tematiche ambientali in relazione a contesti economici e lavorativi e in prospettiva internazionale

5. Conoscenza/Competenza digitale 6. Conoscenza di una o più lingue

straniere. 7. Comprensione del legame esistente

tra assunzione di rischi/responsabilità e crescita personale

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Comunicare in modo semplice e chiaro in ambiti diversi. Sviluppare abilità relazionali, interpersonali e sociali Riflettere sugli aspetti di sé percepiti inadeguati, per arrivare a ridurre la vulnerabilità e suscettibilità a condizionamenti e pressioni esterne

8. Comprendere il valore della collaborazione

9. Saper operare in gruppo 10. Comunicare in contesti diversi in

modo efficace e pertinente.

DECIDERE E AGIRE (3)

Agire consapevolmente nel rispetto di sé e del proprio corpo. Accrescere il bagaglio di risorse personali (Lifeskills) come fondamentali fattori protettivi dal consumo di “sostanze” Agire consapevolmente nel rispetto dell'ambiente Pianificare un’attività Definire un obiettivo da raggiungere, organizzando tappe intermedie Gestire eventuali progressi o fallimenti Prendere coscienza delle proprie attitudini e competenze in vista di scelte personali e di studio.

11. Autonomia nello scegliere e nell'agire.

12. Spirito di iniziativa e intraprendenza. 13. Pianificazione del lavoro e rispetto

dei tempi 14. Capacità di orientarsi nel mondo del

lavoro e dello studio (formazione permanente).

15. Conoscenza/Competenza digitale. 16. Capacità di organizzare un efficace

metodo di studio/operativo 17. Gestire le emozioni 18. Agire per costruire la cultura del

gruppo attraverso la gestione dei processi comunicativi

Progetto : Alternanza scuola-lavoro

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 Prendere contatto con gli enti

Orientare gli alunni nella scelta

dell'ente/azienda

Fornire semplici conoscenze del contesto

lavorativo

Formare gli studenti in materia di sicurezza sui

luoghi di lavoro

Condividere, a livello di organi collegiali e in

particolare del consiglio di classe, contenuti,

obiettivi, finalità del progetto in relazione al

curricolo dell'indirizzo liceale

Sceglie sulla base delle proprie attitudini e in

relazione alla vicinanza territoriale

(soprattutto per alunni di classe terza)

Interviste e stesura di organigrammi delle

aziende/enti

Seguire il corso di formazione e sostenere uno

specifico test (CSSL ex INAIL)

FASE 2 Azione di tutoraggio/monitoraggio Prendere contatto con gli enti scelti

FASE 3 Predisposizione della verifica Presentare il “prodotto” finale dell'attività

svolta (ad esempio per mezzo di una relazione

o una presentazione multimediale).

Allegato: Esempio di Progettazione Progetto: Fratelli maggiori Il progetto utilizza le tecniche dell’educazione tra pari e dell’apprendimento cooperativo per favorire un apprendimento facilitato dalla immediatezza comunicativa offerta da alunni di pari età o di qualche anno maggiori.

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe

FASI DI LAVORO

AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1

Individuazione dei potenziali tutor tra gli

alunni del triennio con buone conoscenze

e competenze

Raccolta delle richieste volontarie di

adesione delle famiglie degli alunni in

difficoltà

Candidatura per il ruolo di “fratello

maggiore”/tutor

Adesione al progetto da parte della

famiglia dell'alunno in difficoltà

FASE 2 Pianificazione di un orario/calendario degli

incontri

Abbinamento tutor/fratello minore

Vigilanza e monitoraggio dell'attività

Partecipazione costante e consapevole

agli incontri

Rispetto del calendario e degli orari

Segnalazione settimanale da parte

dell'alunno in difficoltà della disciplina in

cui desidera essere seguito

FASE 3 Attribuzione da parte del C.d.c. del credito

al tutor

Valutazione del C.d.c. dell' eventuale

recupero del “fratello minore”

Autocertificazione dell'attività svolta e

ottenimento del credito per l'alunno

tutor

Allegato: Progettazione Progetto: Fuori dal tunnel Il progetto si basa sul principio della peer-education nel caso specifico utilizzata per l'educazione alla salute e alla cittadinanza con lo scopo di prevenire le dipendenze da sostanze psicotrope.

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe

FASI DI LAVORO

AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 Individuazione dei tutor tra gli alunni che

hanno già partecipato al progetto

Stesura del calendario degli incontri di

formazione (9 ore) in accordo con gli

operatori della cooperativa “Lotta contro

l'emarginazione”

Stesura del calendario degli incontri con le

classi

Approvazione del progetto da parte del

C.d.c.

Candidatura per il ruolo di “peer

educator”

Partecipazione agli incontri di

formazione

Autonomia degli educatori tra pari nella

scelta della classe seconda in cui

intervenire

FASE 2 Vigilanza durante gli incontri Gestione autonoma degli incontri da

parte degli educatori tra pari

FASE 3 Attribuzione da parte del C.d.c. del credito

all'educatore tra pari

Partecipazione all'incontro di restituzione

del progetto

Restituzione dei risultati al C.d.c.

Autocertificazione dell'attività svolta e

ottenimento del credito per il peer

educator

Stesura da parte degli educatori tra pari,

guidati dai formatori esterni, della

relazione di restituzione

Allegato: Progettazione

2.5 Polo di Saronno

CITTADINANZA ED ETICA

Gruppo di lavoro di Saronno

Introduzione di Clara Mondin

L’elemento prevalente e nel contempo lo sfondo integratore delle attività dei tre sottogruppi del

gruppo di lavoro (uno per ciascun ordine di scuola, primaria, secondaria I grado, secondaria II

grado) è risultato essere il valore dell’etica della corresponsabilità come secondo livello di

competenza di cittadinanza rispetto la responsabilità individuale.

E’ l’appartenenza allo status di cittadino sul quale è importante richiamare l’attenzione degli

studenti per produrre consapevolezza e condivisione, unitamente al valore morale del proprio

operato e all’importanza delle competenze acquisite, che assumono la connotazione di strumenti

per difendere i propri diritti e per essere consapevoli dei propri doveri.

La metodologia di lavoro seguita dal gruppo ha visto tre fasi ben distinte, ma tra loro interagenti e

interconnesse:

la prima: volta ad una rilevazione delle buone prassi consolidate nelle scuole;

la seconda: la metariflessione sulle buone prassi, al fine di condividere un secondo livello di

progettazione per offrire alle scuole un kit programmatico utile ad evitare l’estemporaneità

e la polverizzazione delle esperienze, promuovendo l’attenzione ad una progettazione

sistematica, intenzionale e situata;

la terza: la condivisione teleologica delle attività dei sottogruppi per promuovere un

curricolo che consenta allo studente di:

- tradurre le idee in azione;

- pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi;

- portare a termine gli impegni assunti.

Il ripensamento alle “discipline di studio” come campi di significato per la promozione di

competenze di cittadinanza attiva che debbono fornire un orizzonte intersoggettivo e acquistare

un senso personale e tradursi in operatiività è orizzonte metodologico ineludibile sul fronte

docente.

× Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado

Gruppo 5 – Triennio sec II grado

× Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria

Gruppo 4 - Biennio sec. II grado

CITTADINANZA A SCUOLA – SCUOLE PRIMARIE

PARTE PRIMA: DESCRIZIONE GENERALE

OBIETTIVO DI COMPETENZA (6. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE)

Forme di comportamenti che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita

sociale e risolvere i conflitti se necessario.

Strumenti per partecipare alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture socio-politici e

all’impegno ad una partecipazione attiva e democratica.

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe

INDICATORI PER GLI

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

Conoscere e

comprendere

Conoscere le regole per vivere insieme nel

gruppo classe.

Conoscere il concetto di democrazia,

giustizia, uguaglianza – diritti civili e

umani.

Relazionarsi e

partecipare

Interagire con l’ambiente sociale (scuola)

sviluppando relazioni interpersonali

positive.

Fare esperienze, valutare, essere

capaci di empatia verso gli altri

Decidere ed agire

Sperimentare atteggiamenti cooperativi

per promuovere l’autodisciplina.

Comportarsi a scuola e negli spazi

pubblici in modo rispettoso degli altri.

Classe Azioni del docente Azioni dello studente

Classe prima,

seconda e terza

Giochi di conoscenza.

Conversazioni guidate.

Attività in coppia o piccolo gruppo.

Momenti di apprendimento

cooperativo.

Momenti di accoglienza e raccordo

con la scuola dell’infanzia.

Promuove la conoscenza dei diritti

del fanciullo con confronto e

discussioni.

Progetti di teatro, espressivi…

Si predispone ad un ascolto attivo.

Interviene rispettando il proprio turno.

Stabilisce con compagni e adulti rapporti basati

sul reciproco rispetto.

Accetta qualsiasi compagno di gioco.

Ha cura del proprio materiale e rispetta quello

altrui.

Assume atteggiamenti di disponibilità al

rapporto di collaborazione con gli altri, al

rispetto delle regole, al rispetto dell’ambiente.

Sviluppa un atteggiamento responsabile.

Classe quarta Promuove esperienze:

per acquisire atteggiamenti e

comportamenti di rispetto verso

se stessi (la salute fisica), le

persone, la diversità, culture

diverse;

di rispetto dell’ambiente naturale;

di democrazia scolastica.

Lavora in gruppo dando il proprio apporto in

forma attiva per un obiettivo comune.

Comprende la funzione della regola nei diversi

ambienti di vita quotidiana.

Prende coscienza degli altri come membri di una

comunità nel rispetto reciproco.

Si apre a diversi punti di vista e sviluppa un

pensiero critico.

Sperimenta nel gruppo classe le forme della

democrazia (individuazione dei candidati,

esposizione del programma, elezione, spoglio,

nomina. Verifica a fine anno dell’operato)

Classe quinta Promuove la conoscenza:

degli aspetti storici che hanno

permesso la nascita della

Costituzione italiana;

dei principi fondamentali della

Costituzione, i diritti e doveri del

cittadino;

degli organismi della pubblica

Instaura relazioni collaborative con i soggetti

istituzionali che operano sul territorio.

Stabilisce rapporti di continuità tra scuola

primaria e scuola secondaria di primo grado.

Sperimenta nel gruppo classe le forme della

democrazia.

amministrazione e degli

enti locali;

delle dichiarazioni internazionali

sui diritti umani;

dei simboli dell’identità locale,

regionale, nazionale ed

internazionale.

di festività di carattere storico-

sociale tramite film, letture di

brani, testimonianze dirette…

Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria

× Gruppo 3 - Triennio sec. I grado

Gruppo 5 – Triennio sec II grado

Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria

Gruppo 4 - Biennio sec. II grado

Parte prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA A SCUOLA

RIFLESSIONE DI PARTENZA

per condividere le regole a scuola occorre:

15. sentirsi parte del gruppo che le ha generate 16. condividere gli obiettivi che il gruppo si pone 17. avere la possibilità di “agire” la democrazia negli spazi della scuola 18. mettere a disposizione del gruppo le proprie capacità e potenzialità

TITOLO DEL PROGETTO

PARTECIPAZIONE ATTIVA E DEMOCRATICA NELLA SCUOLA

OBIETTIVO DI COMPETENZA:

n.6 – competenze sociali e civiche. Forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in

modo efficace e costruttivo alla vita sociale e risolvere i conflitti se necessario; strumenti per partecipare

alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture socio-politici e all'impegno ad una

partecipazione attiva e democratica

Indicatori per gli obiettivi

di apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E

COMPRENDERE

Conoscere il concetto di

democrazia, giustizia, uguaglianza

– diritti civili e umani.

Conosce la struttura,il linguaggio del testo

regolativo; ne riconosce l'emittente e il

destinatario

Conosce le regole e i regolamenti della

convivenza civile, ne comprende l'utilità e

ne condivide gli obiettivi. Conosce le

istituzioni democratiche e il loro scopo

Comprende l’importanza del dialogo come

strumento per manifestare le proprie idee

nel pieno rispetto delle idee degli altri.

RELAZIONARSI E Fare esperienze, valutare, essere Contribuisce in base alle proprie capacità e

potenzialità all'esito positivo delle azioni

PARTECIPARE

capaci di empatia verso gli altri all'interno del gruppo di pari.

Sa collaborare al buon esito delle

iniziative.

Ascolta l'opinione altrui cercando un

compromesso fra le varie posizioni

Sostiene nel confronto, il suo punto di

vista in modo costruttivo

DECIDERE E AGIRE

Comportarsi a scuola e negli spazi

pubblici in modo rispettoso degli

altri.

Rispetta e condivide le regole; collabora

nella realizzazione di un progetto e per la

costruzione del bene comune , partecipa

consapevolmente alle iniziative sociali del

territorio

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe

FASI DI LAVORO

classe prima

AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1

Il docente crea un ambiente accogliente

attraverso dialogo, attività di socializzazione,

stimola la conoscenza reciproca all'interno

della classe, con alunni delle altre classi, e con

le diverse componenti della scuola

Guida la riflessione a proposito del fatto che

le buone relazioni sono funzionali alla

costruzione di “altro”

Viene accolto da parte degli alunni

delle classi seconde e/o terze per la

conoscenza degli spazi e delle regole di

essenziali (comportamenti, uso degli

strumenti, raccolta differenziata,

spegnimento luci, ordine nei corridoi,

rispetto del cibo in mensa, ecc.)

FASE 2 Presenta gli aspetti che caratterizzano un

testo informativo (linguaggio, struttura,

emittente, destinatario)

Propone l'analisi di un testo regolativo

relativo ad un gioco di squadra

Organizza il gioco stesso in uno spazio interno

Analizzano con l'insegnante il testo

regolativo proposto suddividendolo in

parti e riportando sul quaderno le

osservazioni

Partecipano al gioco e alla sua

o esterno alla scuola

Guida la riflessione conclusiva sui risultati del

gioco, sulla correttezza dei giocatori, sulle

eventuali difficoltà nel relazionarsi.

Sintetizza gli interventi alla lavagna

Attraverso un brainstorming, allarga la

riflessione sulle caratteristiche che portano a

buon fine un gioco di squadra (rispetto delle

regole, relazione, ascolto, senso

d'appartenenza alla squadra, ecc.)

organizzazione

Partecipano alla discussione seguendo

l'ordine dell'alzata di mano dopo aver

ottenuto la parola

Interviene in ordine d'alzata di mano e

prende nota sul quaderno delle

osservazioni dei compagni

FASE 3 Propone in classe la lettura dei regolamenti in

uso nei vari spazi della scuola (laboratori

informatica, artistica, spogliatoi, palestra,

ecc.).

Guida in classe la riflessione su cosa

avverrebbe se i vari regolamenti non

venissero rispettati (in sintesi:non si

raggiungerebbe l'obiettivo che il gruppo si

pone).

Con i compagni compila le tabelle

proposte dal libro di

Raffaele Mantegazza, Sana e robusta

Costituzione, ed. la meridiana (tab. 5 di

p.63)

Altri spunti possibili:

G. Colombo e Marina Morpurgo “Le

Regole raccontate ai bambini”

Achille Serra “La legalità spiegata ai

ragazzi”

FASE 4 Guida l'elaborazione senso d'appartenenza al

gruppo classe a all'istituto in generale:

- propone alla classe attività di gruppo e laboratoriali monitorando lo sviluppo del lavoro in itinere

- organizza incontri con genitori e alunni di altre classi per l'esposizione dei risultati del lavoro svolto dalla classe

- organizza laboratori in collaborazione con insegnanti degli altri ordini di scuola appartenenti all'ICS

Presenta (con periodicità a scelta) ai

genitori o ai compagni delle altre classi

parallele, i risultati del percorso

annuale (ricerche, laboratori) svolto

con i compagni

- accompagna i compagni più piccoli

dell'ICS (primaria- infanzia) in lavori di

gruppo o attività laboratoriali in qualità

di tutor

FASE 5 Distribuisce incarichi di comune utilità

all'interno della classe (riordino materiale,

distribuzione fotocopie, spegnimento luci

nell'uscire dalla classe, ecc.)

Portano avanti puntualmente e

responsabilmente gli incarichi ricevuti

FASE 6 Propone la lettura di alcuni articoli della

Dichiarazione dei diritti dell'infanzia e li

commenta invitando anche a riflettere

sull'importanza delle norme scritte)

Propone la lettura degli articoli dello Statuto

delle studentesse e degli studenti della scuola

secondaria (Vita della comunità scolastica,

Diritti, Doveri)

Propone la lettura di alcuni punti tratti dal

Codice deontologico dell'insegnante (per ciò

che riguarda il rapporto con gli alunni)

Illustra attraverso disegni, testi o

attività di ricerca gli articoli letti

FASI DI LAVORO

classe seconda

AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 L'insegnante illustra quali sono i meccanismi

che regolano la democrazia i compiti e le

responsabilità dei rappresentanti e degli

elettori (dialogare nel rispetto degli altri,

proporre azioni, esprimere con chiarezza le

idee, collaborare).

Presenta il testo espositivo: il verbale e le sue

caratteristiche

Propone l'elezione dei rappresentanti di

classe, con relativa presentazione di

programma personale,

Guida la verifica dei risultati ottenuti alla fine

dell'anno

Gli alunni che propongono la

candidatura devono presentare ai

compagni elettori un programma con

le azioni che ritengono fondamentali

per la classe e la scuola.

Gli alunni predispongono delle schede

elettorali e si accordano sulle modalità

della votazione

FASE 2 L'insegnante di Cittadinanza della scuola, o

altro delegato al compito, riceve una richiesta

I rappresentanti di classe si riuniscono

per prendere decisioni insieme alla

formale di assemblea (che riporta data,

ordine del giorno ed è firmata) da parte dei

rappresentanti di classe

componente insegnanti

(es.abbellimento spazi).

Viene scelto un moderatore e un

segretario per la verbalizzazione

FASE 3 Distribuisce incarichi di comune utilità per la

classe e l'istituto (rapporti esterni con il

personale ATA, controllo materiale dei

laboratori, tutor compagni in difficoltà nei

movimenti, ecc.)

Porta a termine l'incarico

puntualmente e responsabilmente

FASE 4 Legge e commenta e guida la riflessione a

proposito dei principi fondamentali della

Costituzione italiana.(art. 1-12)

Guida gli alunni a decodificare il testo

trasponendolo in un linguaggio comune e

conosciuto

Scrivono sul quaderno il risultato della

trasposizione in un linguaggio

semplificato

FASE 5 Organizza incontri con esperti per

approfondire i temi affrontati in classe

Prepara insieme ai compagni domande

da porre agli esperti in base ai dubbi,

alle curiosità e all'interesse emersi

durante gli incontri

FASE 6 L'insegnante propone agli alunni la stesura

delle regole base della vita scolastica

attraverso i seguenti punti:

9. impegni di studio: materiale, svolgimento compiti, ecc…

10. rapporti con i compagni: linguaggio, atteggiamenti, ecc…

11. rapporti con gli insegnanti: linguaggio, atteggiamenti, ecc…

12. rispetto dell’ambiente: cura delle attrezzature scolastiche, …….

13. sanzioni: richiami verbali, note, ecc…

La classe si suddivide in 5 gruppi, in

base ai punti proposti per la riflessione

Il portavoce del gruppo espone al

termine il risultato della riflessione

Alla fine della stesura, il documento,

condiviso e sottoscritto da tutti i

componenti della classe, verrà esposto

in classe.

FASI DI LAVORO

classe terza

AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1 Propone l'analisi del testo argomentativo e la

sua struttura, soprattutto in vista

Analizza i testi proposti dall'insegnante

sottolineandone le diverse parti e

dell'esposizione orale di opinioni personali ricavandone la struttura generale

FASE 2 Propone l'elezione dei rappresentanti di

classe con programma argomentato

Guida la verifica dei risultati alla fine

dell'anno

Gli alunni che propongono la

candidatura devono presentare ai

compagni elettori un programma con

le azioni che ritengono fondamentali

per la classe e la scuola

FASE 3 L'insegnate di Cittadinanza riceve la richiesta

formale di assemblea (che riporta data,

ordine del giorno ed è firmata) da parte dei

rappresentanti di classe

Indice e partecipa a riunioni periodiche

con i rappresentanti per: a) proporre

attività autogestite (es. torneo a

squadre, mercatino libri di testo a fine

anno); b) fare emergere situazioni

problematiche e proporre soluzioni in

cui la componente studentesca abbia

un ruolo effettivo.

Redige il verbale al termine delle

riunioni

FASE 4 Il coordinatore della classe riceve la richiesta

di assemblea (che riporta data, ordine del

giorno ed è firmata) da parte degli alunni

della classe.

Indice e partecipa ad assemblee di

classe a scadenza periodica (luogo

fisso per l'incontro, possibilmente

“altro” rispetto all'aula quotidiana)

FASE 5 Propone una riflessione sui valori che legano i

Paesi aderenti all'Unione Europea e sui diritti-

doveri legati alla cittadinanza europea

Prende appunti sul quaderno

autonomamente

FASE 6 Invita gli incaricati dell'Uff. Regionale Europe

Direct perchè approfondiscano gli argomenti

trattati

Gli alunni preparano insieme delle

domande da porre agli esperti

FASE 7 Propone azioni di volontariato:

- Banco alimentare, raccolta fondi attraverso

la vendita di oggetti prodotti in laboratorio

Partecipa a laboratori organizzati dalla

scuola

Decide a quale associazione/ente

devolvere il ricavato dei laboratori

FASE 8 Propone la scrittura di relazioni inerenti alle

esperienze vissute legate alla cittadinanza

attiva (attività- riflessioni e soluzioni prodotte

per risolvere problematiche)

Elabora testi di diversa tipologia

(articoli, interviste, testi argomentativi,

relazioni)

Scatta foto durante la partecipazione

agli eventi o in momenti giudicati

Guida la stesura di articoli da inserire nel

giornalino della scuola o nel sito dell'Istituto

significativi per la cittadinanza attiva

Gruppo 4 – Biennio scuola secondaria

Il gruppo lavora concentrandosi sul seguenti ambiti di scolarizzazione (barrare la casella corrispondente):

Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado

Gruppo 5 – Triennio sec II grado

Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria

× Gruppo 4 - Biennio sec. II grado

Parte Prima: Descrizione generale:

Area di lavoro: CITTADINANZA E/A SCUOLA

TITOLO DEL PROGETTO: A SCUOLA DI CITTADINANZA: CITTADINANZA A SCUOLA

CONDIVISIONE E RINEGOZIAZIONE DEL REGOLAMENTO DI ISTITUTO, CARTA DEI SERIVIZI, PATTO DI

CORRESPONSABILITA’; LETTURA E COMMENTO DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI; DIRITTI E

DOVERI CON RIFERIMENTO AGLI ORGANI COLLEGIALI E ALLE ATTIVITA’ DI PARTECIPAZIONE; LA COSTITUZIONE

COME MAPPA VALORIALE DELLA CITTADINANZA.

OBIETTIVO DI COMPETENZA

(Descrizione del’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,

indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life):

REALIZZARE UN MODELLO DI SCUOLA VOLTO A FAVORIRE IL PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA UMANA E LA

FORMAZIONE DI UN CITTADINO CONSAPEVOLE E RESPONSABILE .

Competenze chiave di cittadinanza di riferimento:

- IMPARARE AD IMPARARE

- COLLABORARE E PARTECIPARE

- AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE

Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento

PREREQUISITI PROFILO IN USCITA

CONOSCERE E COMPRENDERE (1)

Conoscenza delle regole della discussione ordinata e costruttiva Conoscenza dello status quo (l’esistente) della scuola

Al termine del primo biennio, lo studente: - conosce i principali documenti che

regolano la vita scolastica; - è consapevole dei diritti e dei

doveri della convivenza civile e della partecipazione democratica;

- conosce e comprende i principi fondamentali della Costituzione

RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)

Saper comunicare in modo chiaro e semplice Saper formulare delle proposte di regole condivise Partecipare in maniera ordinata rispettando tempi di intervento e turni parola e adottando un linguaggio consono

- Rispetta e mette in pratica norme condivise

- Partecipa attivamente alle attività e alle iniziative promosse dall’Istituto

- Sa dibattere correttamente rispettando le opinioni altrui ed è disponibile al confronto e a cambiare il proprio punto di vista

DECIDERE E AGIRE (3)

Rispettare le opinioni altrui e le decisioni frutto di una condivisione

- Rispetta le decisioni della

maggioranza e la diversità delle opinioni della minoranza

- Rispetta persone, ruoli e cose - Ricerca soluzioni condivise per

l’interesse comune - Agisce consapevolmente e

responsabilmente

NB: I profili in uscita dei singoli gruppi di lavoro debbono collimare per costituire i prerequisiti del gruppo di lavoro del livello successivo (es: il profilo in uscita della primari deve corrispondere ai profili in ingresso della secondaria di primo grado) delineando gli obiettivi di apprendimento:

Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:

FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE

FASE 1

Introduce e legge con i ragazzi i diversi

documenti e il senso della “regola”

Lettura dei seguenti documenti: 1. Carta dei servizi 2. Regolamento di ISTITUTO 3. Statuto delle studentesse e degli studenti 4. Lettura dei principi fondamentali e di alcuni articoli rilevanti della Costituzione

Conosce e comprende il senso, il contenuto

e il valore dei diversi documenti

FASE 2

Promuove e segue l’organizzazione della

elezione dei rappresentanti e l’apertura del

tavolo da lavoro

Favorire strategie collaborative nella didattica

( apprendimento cooperativo: EAS)

Elezione dei delegati nei diversi organi

collegiali

Apertura di un tavolo di lavoro per la

discussione e la negoziazione di alcune

specifiche regole

Partecipazione attiva all’apprendimento

(lavoro di gruppo…)

FASE 3

Accompagna e sostiene le diverse iniziative e

proposte

Favorisce la possibilità di autogestione di

ambienti scolastici

Produce un blog/piattaforma on line degli

studenti per le diverse iniziative, proposte,

criticità

Partecipa attivamente all’organizzazione e

alla gestione delle diverse attività

(es..assemblee, openday, iniziative culturali,

sportive, attività di volontariato, auto aiuto)

Sa utilizzare ambienti scolastici in modo

autonomo

Note:

(1) Come chiaramente delineato da Morin, «il metodo della complessità ci richiede di pensare senza mai chiudere i concetti, di spezzare le sfere chiuse, di ristabilire le articolazioni fra ciò che è disgiunto, di sforzarci di comprendere la multidimensionalità, di pensare con la singolarità, con la località, con la temporalità, di non dimenticare mai le totalità integratrici». All’interno di questa prospettiva, i saperi disciplinari, settoriali, specifici, assumono l’importante ruolo di elementi fattuali in grado di sostenere il soggetto nella relazione con gli altri, relazione mediata dal contesto in cui essi sono inseriti. Tali elementi, poi, vanno assunti in una logica scientifica aperta, dialogante, pronta a cercare domande e ad elaborare percorsi di ricerca, piuttosto che dedita a sistemare definitivamente il quadro delle conoscenze assodate. La critica epistemologica ci porta così ad avvicinarci ad una scienza che appare più la narrazione di una storia che l’ambito di un discorso certo e vero, inconfutabile e immutabile, una scienza che fa i conti con i valori, le ideologie e i progetti sociali come elementi determinanti del suo discorso

(2) Educare a “sentire” la cittadinanza significa coinvolgere e sollecitare la sensibilità e la sensorialità, a partire dalla dimensione

corporea, per giungere al giudizio di valore affettivo ed estetico, superando logiche formative centrate esclusivamente sulla razionalità, ma aprendosi a forme di ampia e profonda comprensione. Operando tale coinvolgimento della dimensione emotiva dell’esperienza umana, l’educazione è in grado di promuovere un atteggiamento più positivo nei confronti dell’esistenza stessa e delle possibilità che essa offre, mediante quello che Mortari definisce «un riorientamento radicale della postura affettiva», ovvero un capovolgimento delle modalità inautentiche di pensarsi, progettarsi, agire.

(3) Il monito di Jonas è particolarmente toccante: « Agisci in modo che le tue azioni siano compatibili con la permanenza di

un’autentica vita umana sulla terra». Quasi tutti gli studi che mettono a confronto l’autostima degli studenti che partecipano a interazioni cooperative e tradizionali mostrano risultati significativi a favore degli studenti delle classi cooperative. Tale risultato è probabilmente da mettere in correlazione alle migliori relazioni con i compagni e all’incentivo ad autovalutare il proprio lavoro con gli altri. Gli alunni di classi cooperative interiorizzano un senso di controllo in contrasto con quelli delle classi tradizionali, che si sentono più controllati esternamente. Anche il piacere di stare in classe e l’apprezzamento del clima scolastico sono più alti in gruppi cooperativi. L’abilità ad assumere un ruolo cognitivo e affettivo è particolarmente stimolata dalla cooperazione e genera personalità dal profilo morale più alto. La sperimentazione di situazioni in cui è necessaria la comunicazione bilaterale e multilaterale accresce il senso generale di interdipendenza tra gli studenti e conduce ad una maggiore produttività e compattezza del gruppo.