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Progetto per il rilancio e la riqualificazione produttiva ed occupazionale del bacino fluviale del bacino Aterno - Pescara Programmi, iniziative e azioni per l’utilizzo delle risorse disponibili a favore delle situazioni di crisi industriale complessa - Decreto 31 gennaio 2013

Progetto per il rilancio e la riqualificazione produttiva ... · all’interno di un perimetro geografico e con finalità coerenti con la tutela e la ... definirà gli obiettivi di

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Progetto per il rilancio e la riqualificazione produttiva ed occupazionale del bacino fluviale del bacino Aterno - Pescara

Programmi, iniziative e azioni per l’utilizzo delle risorse disponibili a favore delle situazioni di crisi industriale complessa - Decreto 31 gennaio 2013

PREMESSA

Questo progetto rappresenta il completamento alle azioni portate a compimento, in fase di programmazione e da definire, relative alla gestione di due emergenze ambientali che hanno investito il territorio di riferimento, generando un forte impatto occupazionale, produttivo e sociale:

La ricostruzione nei comuni ricadenti nell’area del cratere a seguito del sisma dell’ aprile 2009;

La bonifica del sito industriale della Solvay a Bussi sul Tirino

Con il Progetto Flumen, il territorio propone un Piano di Sviluppo Locale che prevede un supporto finanziario plurifondo, in coerenza con le normative vigenti e con la programmazione nazionale, e regionale.

FLUMEN rappresenta, quindi, il sistema articolato di interventi «post emergenziali» che il territorio condivide in una vision di sviluppo sostenibile di lungo periodo all’interno di un perimetro geografico e con finalità coerenti con la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, con la coesione sociale e territoriale e con l’incremento e la stabilità occupazionale.

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Il Bacino dell’Aterno Pescara

Il Bacino dell’Aterno-Pescara con una superfice complessiva di 3147 Kmq, costituisce un bacino regionale la cui Autorità di Bacino è stata istituita con la Legge Regionale della Regione Abruzzo n. 81 del 16/09/1998.

Il territorio interessa tre Province (L’Aquila, Chieti e Pescara e con l’unica eccezione del comune di Pietracamela anche marginalmente, la provincia di Teramo) e 118 comuni.

69 in prov. de L’Aquila, 39 in prov. di Pescara e 9 in prov. di Chieti.

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La Situazione di Crisi Complessa

Decreto 31 gennaio 2013 recante “Attuazione dell’articolo 27, comma 8, del

decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 recante: «Misure urgenti per la crescita del

Paese»”.

Il decreto disciplina l’individuazione delle situazioni di crisi industriale complessa con impatto significativo sulla politica industriale nazionale.

Le crisi industriali complesse sono quelle che riguardano specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale derivante da:

una crisi di una o più imprese di grande o media dimensione con effetti sull’indotto;

una grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione nel territorio.

Non sono oggetto di intervento le situazioni di crisi che risultano risolvibili con risorse e strumenti di competenza regionale.

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La Situazione di Crisi Complessa L’Iter Procedurale

Le Regioni interessate devono presentare al Ministero dello Sviluppo economico le istanze di riconoscimento di situazione di crisi industriale complessa, al fine di poter adottare Progetti di riconversione e riqualificazione industriale.

A seguito di istruttoria positiva delle istanze presentate, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, viene riconosciuta la crisi industriale complessa.

Sarà poi Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, ad elaborare una proposta di PRRI da presentare al Gruppo di coordinamento, costituito dal Mise con il compito di coadiuvare nella definizione e realizzazione del PRRI.

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La Situazione di Crisi Complessa I Progetti di riconversione e riqualificazione industriale

La proposta di Piani di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) dovrà indicare:

I fabbisogni di riqualificazione dei comparti interessati dalla crisi;

I settori produttivi verso i quali indirizzare la riconversione dell’area di crisi;

Le azioni da intraprendere per la riqualificazione ovvero riconversione dell’area di crisi; Le azioni per la promozione di nuovi investimenti;

Gli interventi per il sostegno della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale;

Le iniziative per la riqualificazione del personale e per l’allocazione degli addetti in esubero;

I piani per la realizzazione delle opere infrastrutturali;

la strumentazione e le risorse finanziarie regionali e nazionali attivabili;

Le eventuali proposte normative ed amministrative strettamente funzionali alle azioni proposte;

i soggetti da coinvolgere nell’Accordo di Programma;

Le modalità attuative del PRRI.

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Il Decreto del 9 Giugno 2015 che “riapre” la L.181/89

Art. 2 «Ambito di applicazione» Al fine di promuovere il rilancio delle aree colpite da crisi industriale attraverso la

valorizzazione della vitalità imprenditoriale e delle potenzialità dei singoli territori, il

presente decreto stabilisce i termini, le modalità e le procedure per la presentazione

delle domande di accesso, nonché i criteri di selezione e valutazione per la

concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di programmi di investimento

finalizzati alla riqualificazione delle aree di crisi industriali ai sensi dell’art. 27, commi

8 e 8 -bis , del decreto-legge n. 83 del 2012. È data priorità all’attuazione degli

interventi nell’ambito delle aree caratterizzate da crisi industriale complessa.

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Coerenza ed Integrazione con gli strumenti regionali

Flumen deve rappresentare anche il «contenitore programmatico» entro cui far confluire quota parte delle risorse regionali, aggiuntive e complementari rispetto ai fondi che potrebbero arrivare attraverso le citate norme nazionali.

Fondi PAR FSC 2007–2013 area di policy I «Competitività e RSTI» (Contrati di Sviluppo Locale e Contratti di Riqualificazione – L.R 40 del 2012) – area di policy III «Trasporti, logistica e telecomunicazioni» – area di policy IV «Ambiente e territorio»;

Fondi POR FESR 2014-2020 asse I «Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione – asse III «Competitività del sistema produttivo» – asse V «Riduzione del rischio Idrogeologico» - asse VI «Tutela e valorizzazione delle risorse naturali e culturali;

Fondi PO FSE 2014-2020 fondi per la formazione e l’occupazione.

Fondo Rotativo per lo Start Up d’impresa (POR FESR 2007-2013 Start Up-Start Hope)

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La relazione tecnica (ex Art.1 comma 3 del DM del MISE 83/2012)

All’istanza di riconoscimento di situazione di crisi industriale complessa dovrà essere allegata una relazione tecnica contenente:

la descrizione dei fattori di complessità della crisi industriale in termini di significatività sulla politica industriale nazionale;

la descrizione della crisi di una o più imprese di grande o media dimensione con effetti sull'indotto, ovvero della grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione nel territorio;

l'individuazione e la descrizione dei territori interessati dalla crisi industriale con riferimento ai parametri statistici del sistema locale di lavoro o dei sistemi locali di lavoro interessati, in rapporto con quelli della regione e delle aree di ripartizione territoriale omogenee;

l'analisi della dinamica e dell'incidenza del settore di specializzazione produttiva del sistema locale di lavoro sul settore industriale di riferimento;

l'analisi dell'incidenza economica del sistema locale di lavoro a livello provinciale, regionale e nazionale;

la proposta di massima dei contenuti del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale (PRRI);

le misure di politica attiva del lavoro.

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La fase di start up e gli attori coinvolti

FLUMEN sarà gestito con un processo di ampia condivisione e partecipazione territoriale, con il coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse locali.

La Regione Abruzzo: coordinerà e dirigerà il tavolo operativo, riporterà a sintesi le istanze e gli interessi territoriali, raccorderà le istituzioni (Comuni, Province, Università, Autorità di Bacino ecc.), definirà gli obiettivi di tutela e salvaguarda ambientale, strutturerà la relazione tecnica conclusiva, si relazionerà con il MISE;

Le Organizzazioni Sindacali: forniranno i dati occupazionali, i trend e le proiezioni della forza lavoro, le specializzazioni esistenti, le esigenze di adeguamento delle competenze, riporteranno le crisi aziendali esistenti, lo stato dell’arte delle stesse, le possibilità di composizione, ecc.;

Le Associazioni Datoriali: individueranno i driver di sviluppo, i processi di innovazione, le progettualità aziendali, i fattori di competitività territoriale, ecc.;

La Rete dei Promotori: (vedi slide successiva)

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La «Rete dei Promotori»

e il ruolo di Pentadvisory FLUMEN sarà attivato attraverso da una «Rete di Promotori», un nucleo iniziale di circa 10 aziende che attraverso la propria manifestazione d’intenti e la sottoscrizione di un protocollo d’avvio, definirà il «perimetro iniziale» e l’obiettivo generale del progetto, condividendo la «vision» di sviluppo territoriale.

Pentadvisory sarà l’advisor della Rete dei Promotori, la rappresenterà all’interno del tavolo operativo, curerà i rapporti tra le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali, supporterà l’iniziativa attraverso le proprie competenze professionali, gestirà, in raccordo con la Regione, il timing progettuale, fornirà sintesi documentali, elaborati tecnici, ecc.

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Il Kick Off Meeting Il 3 dicembre 2015, il progetto Flumen verrà presentato ufficialmente attraverso un apposito Meeting a Pescara.

L’evento rappresenterà quindi un vero e proprio «start day» e sarà il primo tassello di un processo di animazione ed informazione territoriale.

Verrà illustrato il percorso che si intende seguire, gli obiettivi che si vogliono raggiungere, gli attori territoriali, i ruoli ecc.

Nell’incontro, oltre ai protagonisti locali, saranno invitati, al fine di fornire un quadro dettagliato e puntuale dell’iniziativa:

Un rappresentante del MISE (Direzione generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese);

Un rappresentante di Invitalia (Agenzia di supporto al MISE per la definizione del PRRI);

Un rappresentante di una delle Aree di Crisi Nazionali già attivate (Rieti, Piombino, Trieste, Murgia, Campania, Anagni-Fiuggi, Merloni).

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è un’iniziativa

Pentadvisory Srl via Cetteo Ciglia 8 65128 Pescara +39 085 6921284 www.pentadvisory.com – [email protected]