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PROGETTO SOVICO
PROMUOVERE LE RISORSE NELLA SCUOLA E DELLA SCUOLA
12 marzo Il self-empowerment e l’apprendimento dei comportamenti assertivi
25 marzo Le abilità assertive verbali e non verbali
17 Aprile La lettura delle risorse
24 aprile L’alleanza formativa con le famiglie
20 maggio La Qualità di Vita a scuola
La Psicologia Positiva e la ScuolaLa Psicologia Positiva
promuove il benessere psicologico e il funzionamento
ottimale della persona in ogni ambiente di vita
Diffonde in termini scientifici costrutti quali:
� la felicità,
� l’ottimismo
� l’esperienza ottimale
� il self-empowerment
Nella scuola promuove:
� la formazione positiva a docenti e genitori
� la valorizzazione delle risorse
� l’alleanza formativa con le famiglie
� una migliore Qualità di Vita e la riduzione dell’ansia
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L’Associazione di Promozione Sociale 0-
100 Positivamente persegue lo scopo
di promuovere e salvaguardare il
benessere psicologico e il funzionamento
ottimale della persona in ogni fascia di
età, sviluppando risorse e potenzialità
dell’individuo e dell’ambiente..
La felicità, il benessere, il miglioramento
della qualità della propria vita,
l’autorealizzazione rappresentano gli
obiettivi fondamentali che tutti gli
uomini hanno perseguito, sia pure in
forme e modalità differenti. Negli ultimi
anni nella nostra società è cresciuta non
solo la domanda di benessere materiale,
ma anche e sempre di più di benessere
soggettivo, psicologico, esistenziale. Alla
Psicologia non si chiede solo di curare la
sofferenza e il disagio, ma anche di
aiutare a comprendere ciò che rende la
vita migliore, che permette ad individui e
collettività di perfezionarsi e svilupparsi.
La Psicologia Positiva introduce una
prospettiva innovativa non solo per
osservare e studiare il comportamento e
il pensiero umano, ma anche per poter
diffondere il desiderio e la possibilità di
“fiorire” in ogni età della vita.
ICF e PSICOLOGIA POSITIVA
Nell’ICF (Classificazione Internazionale delFunzionamento, delle disabilità e della salute) ladisabilità viene intesa come risultato di unacomplessa relazione tra la condizione di salute di unindividuo, fattori personali e fattori ambientali..
ICF e PSICOLOGIA POSITIVA
ICF
� Indaga il funzionamento
� Considera fattori contestuali positivi
� Coinvolge il contesto relazionale, sociale e culturale
�Osserva la disabilità con una prospettiva positiva e costruttiva
� Si rivolge a tutti in un’ottica inclusiva
PSICOLOGIA POSITIVA
� Promuove risorse personali e sociali
� Rileva e promuove i contesti positivi in grado di favorire il benessere, la crescita personale e l’integrazione sociale
�Nella concezione eudaimonica evidenzia percezionesoggettiva e integrazione sociale come indicatori dibenessere
PROMUOVERE LE RISORSE DELLA E NELLA SCUOLA
OBIETTIVI
�Sviluppare self-empowerment nel team docenti
�Migliorare le competenze nella comunicazione assertiva verbale e non verbale
�Promuovere abilità di lettura e sviluppo delle risorse e dei fattori protettivi di benessere
�Accrescere le abilità di fronteggiamento(coping) delle difficoltà
METODI
�Gli incontri si svolgono con modalità esperenziali ed analisi di situazioni.
PROMUOVERE LE RISORSE DELLA E NELLA SCUOLA
ATTIVITA’
5 incontri di due ore con i docenti delle classi 1°A e B Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo di Sovico:
� Il “potere” dell’insegnante: il self-empowerment nel team docenti
� L’ insegnante assertivo: la costruzione di una risposta competente: le componenti non verbali
� L’insegnante assertivo:la costruzione di una risposta competente: le componenti verbali
� L’insegnante “positivo”: la lettura e il potenziamento delle risorse
� L’insegnante “positivo”: l’ alleanza formativa con le famiglie e la Qualità di Vita a scuola
1° INCONTRO“Il self-empowerment nel team docenti”
1) Dimensioni psicologiche del self-empowerment
◦ Auto-efficacia: capacità percepita di saper gestire le situazioni (self-efficacy)
◦ Responsabilità: assunzione di responsabilità circa gli eventi(locus of control)
◦ Pensabilità Positiva. ipotesi positiva che legittima il “desiderio” che porta all’azione
◦ Speranza: ottimismo verso un esito positivo dell’azione ( stile esplicativo)
1° INCONTRO“Il self-empowerment nel team docenti”
2) Pensabilità Positiva:
◦ Il bisogno: attenzione a ciò che manca.
◦ Il desiderio: attenzione alle possibilità.
◦ I Killer del desiderio e il loro depotenziamento.
1I° e III ° INCONTRO“ L’insegnante assertivo”
1)L’assertività:
I diritti assertivi
Gli stili comunicativi: (passivo,aggressivo,assertivo)
2)La costruzione di una risposta competente:
Le componenti non verbali.
� Il contatto oculare
� Il tono della voce
3)La costruzione di una risposta competente:
Le componenti verbali.
� Fare e ricevere critiche (Il disarmo dell’aggressività)
� Fare e ricevere complimenti
1I° e III ° INCONTROTRAINING ASSERTIVO
� LA COSTRUZIONE DI UNA RISPOSTA COMPETENTE:
� La comunicazione avviene attraverso la postura, il tono e il volume della voce, l’espressione e la gestualità, ma anche attraverso le scelte lessicali, il rispetto dei turni verbali, l’ascolto attivo.
� L’allenamento all’uso consapevole delle componenti NON VERBALI e VERBALI.
1I° e III ° INCONTROTRAINING ASSERTIVO-ABILITA’ NON VERBALI
� Il contatto visivo-oculare. Molti ragazzi e adulti hanno difficoltà ad usare con efficacia il contatto oculare, sia per difficoltà a esporsi allo sguardo altrui, anche per un tempo limitato (passività), sia per un uso prevaricante, e invasivo, con sguardi prolungati ed eccessivi (aggressività). ESERCIZIO DEL SOSTENERE LO SGUARDO.
1I° e III ° INCONTROTRAINING ASSERTIVO-ABILITA’ NON VERBALI
� Il tono della voce. Risulta determinante durante una conversazione in quanto il “come si dice” produce degli effetti al di là del contenuto, al di là del “cosa si dice”. L’addestramento assertivo al “come si dice” favorisce un cambiamento nella comunione. ESERCIZIO DEL TONO DI VOCE ADEGUATO ALL’EMOZIONE ESPRESSA.
1I° e III ° INCONTROTRAINING ASSERTIVO-ABILITA’ VERBALI
� Sono abilità che permettono di comunicare in maniera adeguata contenuti precisi nel rispetto delle nostre esigenze e di quelle altrui.
� Fare e ricevere critiche
� Discriminazione selettiva: consiste nel cogliere, in un messaggio critico, solo quella parte sulla quale noi siamo disposti a discutere.
1I° e III ° INCONTROTRAINING ASSERTIVO-ABILITA’ VERBALI
� Fare e ricevere critiche
� Disarmo dell’aggressività: consiste nell’opporre ad una critica espressa con modalità aggressive un atteggiamento di calma. ESEMPI DI CRITICHE FATTE E SUBITE E
RIFORMULAZIONE CORRETTA.
1I° e III ° INCONTROTRAINING ASSERTIVO-ABILITA’ VERBALI
� I COMPLIMENTI
� Saper fare e ricevere complimenti è un’abilità che connota una buona competenza assertiva in quanto dimostra che la persona sa osservare i comportamenti e le caratteristiche degli altri, sa esprimere sentimenti positivi e sa apprezzare le qualità degli altri, esprimendo rinforzi.
� Talvolta però le persone non sono state abituate ad esercitare questa abilità, perché condizionate da un’educazione eccessivamente riservata o diffidente. Spesso così i complimenti si rifiutano, si ridicolizzano o vengono sminuiti. ESERCIZIO DEL FARE E RICEVERE COMPLIMENTI.
IV° INCONTRO“La lettura delle risorse”
� Risorse dell’alunno:
�Cognitive ( attenzione, memoria, linguaggio, intelligenze multiple, competenze…)
�Emotive affettive
�Socio relazionali
�Comportamentali
� Risorse della Classe:
�Peer education
�Cooperative learning
�Prosociali
IV° INCONTRO “La lettura delle risorse”� Risorse della Scuola:
�Risorse umane
�Risorse architettoniche
�Risorse ambientali
�Risorse strumentali
� Risorse delle Famiglie:
�Risorse educative
�Risorse esperenziali
�Risorse progettuali
� Risorse della Rete territoriale:
�Risorse dell’ente locale
�Risorse degli enti sanitari
�Risorse degli enti culturali e sportivi
ALLEANZA FORMATIVA CON LA FAMIGLIA� Le attività fondate sull’alleanza tra scuola e famiglia si possono raggruppare in sei
categorie:
� Parenting. Obblighi di base dei genitori nei confronti dei figli: supervisione, guida, materiali necessari per la scuola;
� Communicating. Obblighi di base della scuola verso gli alunni e le loro famiglie: comunicazioni ai genitori sui programmi scolastici e sui progressi degli alunni;
� Volunteering. Coinvolgimento dei genitori a scuola, attraverso le attività volontarie dei genitori nel contesto scolastico e la loro partecipazione a eventi speciali;
� Learning at home. Coinvolgimento dei genitori nell’apprendimento a casa, incluso l’aiuto per i compiti a casa, discussioni sulla scuola, sostegno e appoggio… tutto ciò insomma che incoraggia la partecipazione dei genitori;
� Decision making. Coinvolgimento dei genitori nelle decisioni a livello di commissioni scolastiche, consiglio di classe, di istituto;
� Collaborating with the community. Coinvolgimento dei genitori nelle decisioni a livello di commissioni scolastiche, consiglio di classe, di istituto.
Epstein J. (2001), School, family and community partnership, in
“Psicologia e Scuola” n. 23 Giunti O.S. Firenze
STRATEGIE PER COINVOLGERE I GENITORI NELLA RELAZIONE CON LA SCUOLAEpstein J. (2001), School, family and community partnership. Psicologia e salute
(Sintesi a cura di Ass.promozione sociale 0-100 positivamente).
OBIETTIVI ATTIVITA’ RISULTATI ATTESI
Informare i genitori
Posta elettronica Internet..
Incontri informativi
Collaborazione con i media
Avvisi sui giornali
Incontri di prevenzione
Facilitare l’accesso alle informazioni
Informare sulle modalità di realizzazione del benessere
Favorire i collegamenti tra scuola famiglia servizi
Formare i genitori
Conferenze, corsi, convegni
Collaborazione con i servizi
Miglioramento competenze genitoriali
Supporto ai genitori in
difficoltà
STRATEGIE PER COINVOLGERE I GENITORI NELLA RELAZIONE CON LA SCUOLA
OBIETTIVI ATTIVITA’ RISULTATI ATTESI
Coinvolgere i genitori
Collegamento tra attività svolte a casa e progetti didattici
Utilizzo di figure educative specialistiche
Avvio di programmi per il benessere a scuola
Consultazione dei genitori (interviste sui fattori di rischio…)
Potenziamento delle risorse della scuola
Individuazione alunni in difficoltà e maggiore sostegno
Monitoraggio situazioni conflittuali
Miglioramento negli
apprendimenti
Empowerment dei genitori
scuola come luogo di sviluppo di servizi per i genitori
Gruppi di autosostegno dei genitori
Presentazione dei genitori ai servizi della comunità
Incremento partecipazione genitori a scuola e nella comunità
Aiuto e sostegno ai genitori
Coordinamento comunità scuola e servizi
La gerarchia della Qualità della Vita
V° INCONTRO: L’INSEGNANTE POSITIVO
“La qualità di vita a scuola”
V° INCONTRO: L’INSEGNANTE POSITIVO
“La qualità di vita a scuola”
� Una scuola di qualità per una vita di qualità:
� ESISTONO degli Indicatori hard che sono oggettivi e strutturali.
�Gli Indicatori soft invece sono indicatori soggettivi.