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24/02/2016
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Dott.ssa Valentina Tobia
Infopoint di Milano
ProgrammaProgramma
26 novembre 2015
- Lingue straniere e DSA- Strategie di lavoro per DSA e BES- Progettazione di nuove attività- (Valutazione)
24 febbraio 2016
- Confronto su applicazione di nuove strategie didattiche-Valutazione-PDP
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LINGUE STRANIERE eLINGUE STRANIERE eDSA: perché così difficile?DSA: perché così difficile?
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Le lingue hanno tra loro differenzenella trasparenza linguistica.
ItalianoSpagnolo
Francese Inglese
Ortografiatrasparente
Ortografiaopaca
Caratteristiche lingue opacheCaratteristiche lingue opache
Non si scrive come si pronuncia e non si pronuncia come èscritto!
Nelle lingue in cui la corrispondenza tra la dimensione grafica equella fonetica è “trasparente”, l’incidenza delle difficoltàfonologiche derivanti dalla dislessia è minore.
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• La consapevolezza fonologicaconsapevolezza fonologica è uno dei punti di debolezza nella
dislessia e nella disortografia, così come
• l’accesso lessicaleaccesso lessicale, che può essere compromesso
• Discalculia: difficoltà memoriamemoria, difficoltà automatizzazione e
apprendimento aspetti governati da regole (es. sintassi).
• Difficoltà memoria di lavoromemoria di lavoro trasversali a diversi disturbi
specifici
Nei DSANei DSA
Nei DSANei DSA
• lentezza nel recupero lessicale
• difficoltà ad acquisire la terminologia specifica
• difficoltà nella stesura del testo scritto
• difficoltà nel prendere appunti
• lentezza nell’esecuzione delle verifiche
• alto livello di frustrazione
• dubbi sul proprio livello intellettivo
• problemi con studio mnemonico
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Studente con DSA: cosa devo sapere?Studente con DSA: cosa devo sapere?
Caratteristiche studente inbase al disturbo in generale
(info «teoriche»)
Caratteristiche di quelparticolare studente
- Diagnosi- Osservazione strutturata inclasse- Colloqui con genitori especialisti- Scambio informazioni con icolleghi- Scambi verbali con studente- PDP degli anni passati
- Normativa- Formazioni- Esperienze pregressedell’insegnante
Diagnosi precoceDiagnosi tardivaDifficoltà senza diagnosi
I documenti ministeriali invitano a dare maggiore rilievoall’aspetto comunicativo, valorizzando “la capacità di cogliere ilcogliere ilsenso generale del messaggiosenso generale del messaggio” (D.M. 12 luglio 2011) e, in fase diproduzione, dando maggiore rilievo “alla capacità di farsicomprendere in modo chiaro, anche se non del tutto correttocomprendere in modo chiaro, anche se non del tutto correttogrammaticalmentegrammaticalmente” (D.M. 12 luglio 2011).
La normativaLa normativa
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Tre vieTre vie per affrontare le difficoltà con le lingue stranieredei bambini e ragazzi con DSA
Privilegiare l’espressione orale, ma non escludere leattività e le prove in forma scritta.
Utilizzando prove progettate, presentate e valutate secondo modalitàcompatibili con le difficoltà connesse ai DSA.
Uso misure dispensative e di strumenti compensativi, anche in sede diesami di Stato.
Dalle linee guida: “Sulla base della gravità del disturbo, nella scuola secondaria i testiletterari in lingua straniera assumono importanza minore per l’alunno con DSA:considerate le sue possibili difficoltà di memorizzazione, risulta conveniente insistereinsisteresulsul potenziamentopotenziamento deldel lessicolessico adad altaalta frequenzafrequenza piuttosto che focalizzarsi su parole piùrare, o di registro colto, come quelle presenti nei testi letterari.”
Craighero, Rossi, & Ventriglia, 2012
Prevedere un percorso personalizzato con dispensadalle prestazioni in forma scritta, sia in corso d’annoscolastico, sia in sede di esami di Stato.
Tre vieTre vie per affrontare le difficoltà con le lingue stranieredei bambini e ragazzi con DSA
Dalle linee guida: “Resta fermo che in presenza della dispensadispensa dalladalla valutazionevalutazionedelledelle proveprove scrittescritte, gli studenti con DSA utilizzerannoutilizzeranno comunquecomunque ilil supportosupporto scrittoscrittoin quanto utile all’apprendimento anche orale delle lingue straniere, soprattutto inetà adolescenziale”.
Ruolo fondamentale del PDP, nel quale dovrà essere indicato in mododettagliato la tipologia di prove orali individuate per sostituire quellescritte.
Craighero, Rossi, & Ventriglia, 2012
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Tre vieTre vie per affrontare le difficoltà con le lingue stranieredei bambini e ragazzi con DSA
Percorso didattico differenziato con esonerodall’insegnamento della lingua straniera.
Questa soluzione può comportare conseguenzepesanti per i ragazzi!
Questa decisione comporta che, al termine del percorso distudi, al/la ragazzo/a venga rilasciato solosolo unun attestatoattestato,, e nonla licenza media o il diploma (si rientra nella legge 104).
Craighero, Rossi, & Ventriglia, 2012
LINGUE STRANIERE:LINGUE STRANIERE:strategie di lavoro per DSAstrategie di lavoro per DSA
e BESe BES
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Principi generaliPrincipi generali
Abituarsi a parlare nella lingua straniera in classe, ilpiù possibile!
Importanza dell’esposizione: tempo e frequenza con cui ilbambino è in contatto con una lingua.
Dare indicazioni in questo senso alle altre persone coinvoltenel seguire l’apprendimento del bambino (es. genitori,supporto a casa, spazi compiti etc.)
Patto con la famiglia
Principi generaliPrincipi generali
Seguire una ROUTINE nelle lezioni
Ad esempio:- momento di dialogo in lingua: ognuno dice un paio di
frasi su cosa ha fatto nel weekend, o un paio di vocabolirelativi ad una tematica data dall’insegnante
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Approccio:
STRUTTURATO
SEQUENZIALE
MULTISENSORIALE
CON MOLTO RINFORZO
e poco studio a memoria.
Principi generaliPrincipi generali
Apprendimento implicitoApprendimento implicito vsapprendimento esplicito
Dato dall’esperienza
Dato dall’insegnamento «classico»
Favorire coinvolgimento attivo!
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* Lettura ad alta voce
* Prendere appunti e copiare alla lavagna
* Scrittura sotto dettatura (anche dettatura dei compiti a casa può essere un
problema)
* Eccessivo carico dei compiti a casa → trovare altre strategie di allenamento
in accordo con la famiglia (es., visione di una puntata di serie in lingua,
conversazione con persona che fa ripetizioni)
* Studio mnemonico (es. verbi irregolari inglesi)
PrincipiPrincipi generaligenerali
Dispensare da:
1.1. Lavori di gruppo o a coppie
* Soluzione di casi/problemi: il problem solving e il metodo dellaricerca e della scoperta.
* Cooperative learning: apprendere in piccoli gruppi o a coppie,aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciprocopercorso.
L’insegnante svolge il ruolo di facilitatore.facilitatore.
Gruppi eterogenei: usare le proprie conoscenze sullecaratteristiche dei bambini e sulle relazioni tra loro!
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1.1. Lavori di gruppo o a coppie - esempiStudenti alla cattedraStudenti alla cattedra
a-A ogni piccolo gruppo (3-4 bambini) viene dato un argomento e deimateriali per approfondirlo.
b-Divisione compiti: un bambino cerca le informazioni, uno scrive, glialtri esporranno l’argomento alla classe.
c-Ogni gruppo pensa a delle domande da fare ai compagni per verificareche abbiano capito l’argomento
d-I bambini incaricati espongono ai compagni l’argomento e il gruppopoi pone le domande di comprensione
1.1. Lavori di gruppo o a coppie - esempiMimoMimoCreare delle tessere con le parole che si vogliono insegnare; ilgioco funziona al meglio con nomi e verbi.Ogni gruppo ha il suo set di tessere, ed è diviso in due squadre(minimo di 2 bambini). A turno un bambino pesca una tessera e devemimare ai compagni di squadra il verbo/oggetto. La squadravince se riesce a indovinare (in lingua!).
IndovinelliIndovinelliI bambini lavorano a coppie: ogni coppia deve creare uno o dueindovinelli (in lingua) da sottoporre poi ai compagni.Es. lavorare su vocaboli delle ultime lezioni
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1.1. Lavori di gruppo o a coppie - esempiIl venditoreIl venditoreArgomento: aggettivi
I bambini vengono divisi in coppie o gruppi da 3-4 e ogni gruppoha un oggetto da vendere.I bambini devono preparare delle frasi per convincere i compagnia comprare il loro oggetto, e non quelli proposti da altri gruppi.
Utile per: aggetti, forme comparative e superlative
2.2. Lezioni in cerchioA turno, tutti intervengono con domande e/o risposte.
ChainChain--workwork* Insegnante fa una prima domanda, studente risponde e poi fauna domanda al vicino, e via così;* Insegnante inizia una storia/descrizione, e ogni studente deveaggiungere un pezzettino.
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20 domande20 domandeUn bambino (o l’insegnante) pensa in segreto a una persona, unoggetto, un animale ecc. Gli altri giocatori devono cercare diraccogliere informazioni su quello a cui sta pensando e possonofare fino a un massimo di 20 domande a cui si risponderà solo sì ono.
2.2. Lezioni in cerchio - esempi
- Usare vocaboli delle lezioni precedenti- All’inizio dare un set di domande tra cui i bambini possono scegliereo da cui possono prendere ispirazione- Permettere di fare la domanda anche scorretta, svolgendo insieme unprocesso di correzione successivamente alla risposta (yes/no) delgiocatore principale
Non dimenticarti di…Non dimenticarti di…Ogni gruppo deve andare a far compere e prima di partire devecompilare la lista della spesa. Ci si siede in cerchio. La primapersona dirà il primo articolo della lista, ad esempio “I’m going tothe shops and I need to buy apples” (Vado al negozio e devo comprare le
mele). La seconda persona aggiungerà un articolo alla lista e ripeteràquello che voleva comprare la prima persona, ad esempio “I’mgoing to the shops and I need to buy apples and bread” (Vado al
negozio e devo comprare le mele e il pane). Si continua così, aggiungendoelementi alla lista. Ogni bambino può essere aiutato dai suoi viciniper ricordare gli oggetti quando diventano più di due.
2.2. Lezioni in cerchio - esempi
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BrainstromingBrainstroming con i più grandi
Introdurre il nuovo argomento (es. scrittura di una lettera; dialogonei negozi)
Ogni bambino, a turno, deve dare un contributo scegliendo trauno di questi input:Parole/frasi, in lingua, che già conoscete e che possono risultareutili per l’argomento (es. saluti)Parole/frasi in italiano che prenderemo in considerazione e dellequali impareremo la versione inglese
2.2. Lezioni in cerchio - esempi
Usare questi input in chiusura dellalezione!
3.3. Il role playingSimulazione di una situazione reale in cui gli studenti devono fare gliattori.
Permettere i “suggeritori”!Ad ogni Attore possono essere assegnati uno o più Suggeritori, che sioccupano proprio di suggerire le battute o le azioni da intraprendere nelmomento in cui l’Attore va in impasse.
Come il teatro dell’oppresso…I Suggeritori possono prendere il posto degli Attori nel momento in cui sisentono di intervenire.
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3.3. Il role playing – «In classe»Bambini divisi in gruppi da 4: uno impersona l’insegnante, due fanno glialunni e il quarto fa il suggeritore.
a – Spiegazione dell’attività
Creare una scenetta di almeno 15 scambi di battute.Ambiente: classe scolasticaPersonaggi: un insegnante, due alunni
Strumenti: frasario, suggeritore
4.4. Schemi, mappe, e altrimateriali di supporto
Schemi e mappe sono più efficaci se sono costruite daglistudenti stessi
Se vengono forniti degli schemi, guardarli insieme in classe eutilizzarli per strutturare la propria spiegazione
No: spiego seguendo il libro e poi do uno schemaper riassumere e/o guidare studio a casa
Soluzione: argomento su libro, poi fornisco uno schema e faccio provare ibambini a coppie a «spiegarsi» l’un l’altro l’argomento seguendo lo schema
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FlashcardsFlashcards
Farle creare agli studenti!DisegniGoogle immagini
http://esl-kids.com/flashcards/flashcards.html
• Software che permettono la creazione di mappe concettualielaborate e visualmente significative che consentono dielaborare graficamente la conoscenza e le informazioni
• E’ possibile condividere le mappe, salvarle sul propriocomputer in differenti formati oppure stamparle
• E’ possibile modificarle e integrarle in qualsiasi momento
C-MAPCAYRA SUPERMAPPE
gratuiti
Strumenti compensativi: mappe concettuali
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http://www.passatempi.brianzaest.it/contiene/DIZIONIT.htm
https://librivox.org/
http://www.loyalbooks.com/
Strumenti compensativi: risorse web
MultimedialitàMultimedialità
Gestione di un blog di classe
Girare un video
Preparare una presentazione Power-point o Prezi
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Per grandi e piccoli…Il DivertInglese
Sito di riferimento: http://www.raiscuola.rai.it/inglese/
Cartoni animati e tv-series pensati per ladidattica inglese, suddivise per fasce d’età(bambini, ragazzi e docenti) e per difficoltà.
Progetto di: Rai Educational & MIUR
Giochi interattivi
Per i più grandi…D-Teens
Sito di riferimento: http://www.raiscuola.rai.it/inglese/
Propone sit-com, programmi musicali e didattici per l’apprendimento dellalingua, fiction con sottotitolazione in inglese.
Progetto di: Rai Educational & MIUR
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Youtube e altri siti per video
Giochi della Pixie…e tanti altri!
www.primaria.scuola.com/pixie/
Canali Youtube con risorse per apprendimento lingue:Kids TV
Kids TV EspañolELF Learning
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Una metodologia/strumento daprovare a introdurre nel miolavoro in classe
Un esempio di nuova attività dasvolgere in classe
Buon lavoro……e alla prossima!
Infopoint di Milano
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- Infopoint di Milano -
Per prendere appuntamento e per informazioni contattare:Stefania: 345.1663895 (lunedì, ore 9,00-13,00)Oppure mandare una mail a:[email protected]
Presentano il progetto
Sportello D.S.ASportello D.S.ACos'è?
Uno sportello GRATUITO che offre consulenze sul tema dei Disturbi Specifici dell'Apprendimentorivolto a genitori e insegnanti che desiderano avere informazioni generali, consigli sulle buone
prassi e indicazioni su strumenti didattici per promuovere il successo scolastico degli alunni conDSA
Presso la scuola primaria"Capponi" via Pestalozzi
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Istituto Comprensivo “GinoCapponi”
Presso la scuola primaria"Moro"
Via Pescarenico 6
Dove e quando?
Nei giorni:
26 novembre – h 11-13
18 gennaio – h 16 -18
22 marzo – h 08.30-10.30
Nei giorni:
26 ottobre – h 13-15
10 dicembre – h 12-14
18 febbraio – h 16-18
13 aprile – h 15-17